CAPITOLATO TECNICO
CAPITOLATO TECNICO
Procedura Aperta per il servizio di manutenzione del Verde Pubblico nei Cimiteri Capitolini per un periodo di 36 mesi
Indice generale
1. SPECIFICAZIONE DELLE PRESCRIZIONI TECNICHE 3
1.1 Inizio e termine per l’esecuzione dell’appalto 3
1.2 Ammontare dell’appalto 4
1.3 Modalità di affidamento del servizio 5
1.4 Definizione delle parti e Responsabile del Contratto 5
1.5 Oggetto dell’Appalto e Modalità di gestione del servizio 5
1.5.1 Manutenzione e sistemazione delle aree verdi pubbliche 6
1.5.2 Manutenzione e ornamento dei Cimiteri Capitolini 19
1.5.3 Servizio di manutenzione del “Giardino dei Ricordi” 20
1.6 Operazioni straordinarie e non prevedibili 24
1.7 Macchine, Attrezzature e materiali di consumo 25
1.8 Personale 26
1.9 Uso di locali, acqua ed energia elettrica 27
1.10 Vigilanza, Controlli e Responsabile Tecnico 28
1.11 Sistema di autocontrollo 28
1.12 Documenti di contabilità 29
1.13 Altri oneri a carico dell’Appaltatore 29
1.14 Verifiche 30
1.15 Responsabilità dell’impresa aggiudicataria e copertura assicurativa 31
1.16 Gestione del contratto 32
1.17 Obblighi diversi dell’aggiudicatario 32
1.18 Sicurezza dei lavori 33
1.19 Clausola sociale 37
2. ALLEGATI 39
Allegato A/CT “Norme per l’esecuzione dei lavori” 40
Allegato B/CT “Qualità e provenienza dei materiali” 51
Allegato C/CT “Operazioni straordinarie e non prevedibili” 59
Allegato D/CT “Elenco dei Cimiteri” 67
1. SPECIFICAZIONE DELLE PRESCRIZIONI TECNICHE
Il presente Capitolato Tecnico contiene norme integrative al Bando di Gara.
1.1 Inizio e termine per l’esecuzione dell’Appalto
L’appalto avrà una durata triennale (36 mesi) con decorrenza dalla data del verbale di consegna dei servizi oggetto d’appalto.
L’appaltatore dovrà comunque dare inizio all’esecuzione delle attività d’appalto entro il termine improrogabile di 5 (cinque) giorni dalla data del verbale di consegna.
All’atto della consegna dei servizi oggetto dell’appalto, l’Appaltatore dovrà esibire le polizze assicurative.
Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito a ricevere la consegna dei servizi oggetto dell’appalto, gli verrà assegnato un termine perentorio, trascorso inutilmente il quale l’AMA S.p.A. avrà il diritto di risolvere il contratto, incamerando la cauzione versata dall’Appaltatore.
L’AMA S.p.A. si riserva la facoltà di procedere alla consegna dei servizi oggetto dell’appalto in via di urgenza, sotto riserva di legge, con le modalità previste dalle normative vigenti. In tal caso AMA S.p.A. potrà chiedere all’aggiudicatario l’avvio delle prestazioni, individuando, eventualmente, la parte di prestazioni contrattuali da eseguire prioritariamente. In ogni caso, le prestazioni effettuate verranno remunerate in base ai prezzi contrattuali determinati con l’aggiudicazione definitiva.
Allo scadere del terzo anno di durata del contratto verrà redatto un verbale di ultimazione ed i servizi verranno dichiarati conclusi, qualora alla suddetta data vi fossero delle attività ordinate e non ultimate, tale circostanza dovrà risultare dal verbale di ultimazione e l’aggiudicatario sarà tenuto a portare a termine i suddetti servizi, alle condizioni tutte del presente capitolato.
L’ultimazione dei suddetti servizi dovrà risultare da apposito verbale di costatazione.
L’impresa appaltatrice è tenuta comunque all’eventuale prosecuzione dell’appalto sino alla consegna del medesimo appalto al successivo aggiudicatario per il periodo non superiore ad un anno.
Allo scadere dell’appalto le zone dove sono stati eseguiti i servizi ed i lavori e il magazzino dell’AMA S.p.A., se concesso, dovranno risultare liberi da ogni sorta di materiale e impianto di cantiere.
1.2 Ammontare dell’Appalto
L’importo complessivo del presente appalto per 36 (trentasei mesi) è pari ad Euro 4.788.000,00 oltre Iva:
Importo posto a base di gara soggetto a ribasso relativo ai servizi a canone | € 4.248.000 |
Importo degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso relativo ai servizi a canone | € 90.000 |
Importo per interventi straordinari e non prevedibili soggetti a ribasso | € 440.000 |
Importo degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per interventi straordinari e non prevedibili | € 10.000 |
Importo complessivo | € 4.788.000 |
Il canone mensile posto a base di gara è pari ad Euro 118.000,00 oltre a Euro 2.500,00 per oneri della sicurezza, oltre IVA.
Resta implicito che l’assunzione dei servizi da parte del Fornitore comporta ed attesta che lo stesso è a conoscenza di tutte le circostanze e le condizioni che possono influire sull’esecuzione e sui costi delle opere, per cui il Fornitore non potrà in seguito sollevare alcuna eccezione per le difficoltà che dovessero insorgere durante le lavorazioni.
1.3 Modalità di affidamento del servizio
Il servizio verrà affidato con il criterio di aggiudicazione al prezzo più basso sul servizio a canone e sugli elenchi prezzi indicati al paragrafo 1.6 per la contabilità degli interventi straordinari e non prevedibili.
1.4 Definizione delle parti e Responsabile del Contratto
Negli articoli del presente capitolato con le dizioni “Committente” o “Amministrazione” si intende A.M.A. S.p.A. mentre con le dizioni “Appaltatore”, “Ditta aggiudicataria”, “Aggiudicatario”, “Affidatario”, “Impresa” o “Società” si intende la Ditta, Impresa, Società o Cooperativa aggiudicataria dell’appalto.
I servizi oggetto dell’appalto dovranno essere espletati secondo condizioni, modalità, tempistiche, specifiche tecniche e livelli di servizio contenuti nel presente Capitolato e suoi allegati, nello Schema di Contratto.
Ai fini di un’ordinata conduzione del servizio, l’aggiudicatario dovrà nominare un proprio incaricato Responsabile del Contratto – il quale dovrà essere reperibile, anche telefonicamente, durante le ore di apertura dei Cimiteri – a cui AMA S.p.A. farà riferimento per tutte le problematiche inerenti l’esecuzione del servizio stesso.
Il responsabile del contratto dovrà avere funzioni direttive e potere disciplinare sul personale addetto dall’aggiudicatario medesimo all’erogazione del servizio, compresi i Responsabili Tecnici nominati dall’aggiudicatario per ciascuna struttura cimiteriale.
1.5 Oggetto dell’Appalto e Modalità di gestione del servizio
Oggetto dell’appalto è il servizio di decoro e manutenzione del verde pubblico nei cimiteri capitolini per la durata di 36 (trentasei) mesi.
Si rappresenta che il presente servizio è destinato ad un “Servizio Pubblico Essenziale” e non può essere interrotto.
Le caratteristiche tecnico-operative dell’appalto in oggetto sono riportate nel presente Capitolato Tecnico, nel documento “Norme per l’esecuzione dei lavori “(Allegato A/CT), nel documento “Qualità e provenienza dei materiali” (Allegato B/CT) e nel documento “Operazioni straordinarie e non prevedibili” (Allegato C/CT).
Costituisce oggetto del presente capitolato tecnico l’esecuzione dei seguenti servizi da svolgere all’interno dei Cimiteri Romani e precisamente:
1.5.1 Manutenzione e sistemazione delle aree verdi pubbliche dei Cimiteri Verano, Flaminio, Laurentino, Ostia Antica, San Vittorino e dei Cimiteri sub urbani;
1.5.2 Manutenzione e ornamento del verde dei Cimiteri Capitolini;
1.5.3 Servizio di manutenzione delle aree a verde e delle infrastrutture, site presso il cimitero Flaminio, denominate “Giardino dei Ricordi”.
A.M.A. S.p.A. ha la facoltà di chiedere all’aggiudicatario l'effettuazione degli stessi servizi nelle nuove aree, in relazione alla normale espansione delle strutture cimiteriali e nelle aree ad oggi esistenti che nella normale ridistribuzione degli spazi, possano subire un variazione della destinazione d'uso. Ciò non darà adito a costi aggiuntivi e/o nuovi oneri a carico di AMA S.p.A. medesima.
AMA S.p.A., solo in caso in cui ne abbia necessità potrà richiedere all’aggiudicatario i servizi e attività straordinarie e non prevedibili al momento della stipula del contratto, secondo le modalità definite al successivo paragrafo 1.5.
Le specifiche tecniche dei servizi ordinari da erogare sono elencate nei seguenti sotto paragrafi.
1.5.1 Manutenzione e Sistemazione delle aree verdi pubbliche (Cimiteri Verano, Flaminio, Laurentino, Ostia Antica, San Vittorino e rimanenti Cimiteri Suburbani)
Il servizio prevede l’esecuzione di tutti i servizi, prestazioni, somministrazioni e forniture necessarie per l’ordinaria manutenzione, pulizia e rinnovo del patrimonio vegetale delle aree verdi, piante, siepi e aiuole, come meglio di seguito specificato nei Cimiteri Verano, Flaminio, Laurentino, Ostia Antica, San Vittorino, Maccarese, Isola Farnese, Castel di Xxxxx, Cesano, S. Xxxxx di Galeria, Santa Xxxxx del Xxxxxxx.
Il servizio ha per oggetto la gestione e conservazione degli spazi verdi, del patrimonio vegetale e la manutenzione degli impianti d’irrigazione. Esso dovrà essere eseguito dalla ditta aggiudicataria con proprio personale, attrezzature e mezzi idonei.
Spettano all’aggiudicatario tutti gli oneri relativi all’istallazione, conduzione, prevenzione, mantenimento del cantiere, recinzione e pulizie giornaliere delle aree interessate ai lavori.
La manutenzione con ausilio di attrezzatura idonea dovrà essere eseguita da personale qualificato, secondo le modalità successivamente individuate, escluso i festivi.
La ditta aggiudicataria dovrà garantire le cadenze nelle operazioni, descritte nelle tabelle di seguito riportate:
• Riquadri di inumazione attivi con tappeto erboso spontaneo
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Campi di inumazione | Tappeto erboso | Sfalcio dell’erba, eseguito con decespugliatori o mezzi meccanici idonei, in numero tale che l’erba non superi mai i 10 cm di altezza che vanno eseguiti senza arrecare danno ai manufatti e alle alberature | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Rifilatura, con decespugliatore, in corrispondenza delle eventuali piante, delle siepi, dei bordi, dei cippi e dei vialetti | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta (comprese infiorescenze, foglie ecc.) nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Manufatti, strade e vialetti | Pulizia dei manufatti imbrattati nell’esecuzione del taglio, tramite utilizzo del soffiante. Spazzatura ogni volta che si esegue uno sfalcio | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Aree collettive | Siepi e arbusti | Sagomatura o potatura delle essenze, da concordare con la D.L. | Semestrale |
Eliminazione delle essenze infestanti | Semestrale | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Semestrale | ||
Trattamenti anticrittogamici e antiparassitari secondo la corretta pratica agronomica | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Alberature medio e basso fusto | Potatura, da concordare con la D.L. | Annuale | |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Annuale |
• Riquadri di inumazione non attivi con tappeto erboso spontaneo
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Campi in | Tappeto | Sfalcio dell’erba eseguito | Non meno di 4 |
esumazione | erboso | con decespugliatori o | interventi annui |
mezzi meccanici idonei. | da effettuare | ||
secondo | |||
l’andamento | |||
climatico | |||
Rimozione e smaltimento | Non meno di 4 | ||
del materiale di risulta | interventi annui | ||
(comprese infiorescenze, | da effettuare | ||
foglie ecc.) nei luoghi di | secondo | ||
produzione di | l’andamento | ||
compostaggio AMA | climatico | ||
Alberature | Taglio delle essenze | A richiesta | |
arboree presenti nel | della | ||
campo | Direzione | ||
Lavori |
Campi in esumazione | Alberature | Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | A richiesta della Direzione Lavori |
• Riquadri di inumazione attivi con tappeto erboso con irrigazione (es.: LAURENTINO)
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Campi di inumazione | Tappeto erboso a zolle o seminato | Taglio del tappeto erboso, mediante tosaerba a lama rotante, in numero tale che l’erba non superi mai i 10 cm di altezza che vanno eseguiti senza arrecare danno ai manufatti o le alberature | Non meno di 20 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Rifilatura in corrispondenza delle eventuali piante, delle siepi, dei bordi, dei cippi e dei vialetti | Non meno di 20 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta (comprese infiorescenze, foglie ecc.) nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Non meno di 20 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Concimazione chimica nel periodo primaverile, da concordare con la D.L. | Annuale | ||
Manufatti, strade e vialetti | Pulizia dei manufatti imbrattati nell’esecuzione del taglio, tramite utilizzo del soffiante Spazzatura ogni volta che si esegue uno sfalcio | Non meno di 20 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | |
Aree collettive | Siepi e arbusti | Sagomatura o potatura delle essenze, da concordare con la D.L. | Semestrale |
Eliminazione delle essenze infestanti | Semestrale |
Aree collettive | Siepi e arbusti | Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Semestrale |
Trattamenti anticrittogamici e antiparassitari secondo la corretta pratica agronomica | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Alberature medio e basso fusto | Potatura, da concordare con la D.L. | Annuale | |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Annuale | ||
Impianto d’irrigazione | Mantenimento dell’efficacia e dell’efficienza dell’impianto, comprensivo di attività di controllo, sostituzione di qualsiasi parte mancante e non funzionante (elettrovalvole, manicotti, irrigatori, raccordi e tubi, ecc.) | Controllo giornaliero |
• Riquadri Tombe di famiglia con tappeto erboso spontaneo
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Riquadri - tombe di famiglia | Xxxxxxx erboso | Sfalcio dell’erba, eseguito con decespugliatori o mezzi meccanici idonei, in numero tale che l’erba non superi mai i 10 cm di altezza che vanno eseguiti senza arrecare danno ai manufatti e alle alberature | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Riquadri - tombe di famiglia | Xxxxxxx erboso | Rifilatura, con decespugliatore, in corrispondenza delle eventuali piante, delle siepi, dei bordi, dei cippi e dei vialetti | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta (comprese infiorescenze, foglie ecc.) nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Aree collettive | Siepi e arbusti | Sagomatura o potatura delle essenze, da concordare con la D.L. | Semestrale |
Eliminazione delle essenze infestanti | Semestrale | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Semestrale | ||
Trattamenti anticrittogamici e antiparassitari secondo la corretta pratica agronomica | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Alberature basso e medio fusto | Potatura, da concordare con la D.L. | Annuale | |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Annuale | ||
Strade, viali e vialetti | Controllo delle erbe infestanti tramite diserbo chimico o manuale con rimozione del secco | Non meno di 4 interventi annui |
Aree collettive | Strade, viali e | Spazzatura ogni volta che | Non meno di 12 |
vialetti | si esegue uno sfalcio | interventi annui | |
da effettuare | |||
secondo | |||
l’andamento | |||
climatico | |||
Manufatti | Pulizia dei manufatti | Non meno di 12 | |
imbrattati nell’esecuzione | interventi annui | ||
del taglio, tramite utilizzo | da effettuare | ||
del soffiante | secondo | ||
l’andamento | |||
climatico |
• Riquadri Tombe di famiglia con ghiaietto
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Riquadri - tombe di famiglia | Xxxxxxxx con ghiaietto | Diserbo chimico o manuale con l’accortezza di non arrecare danno alle essenze piantumate pubbliche e private, con rimozione del secco. | Non meno di 5 interventi annui |
Rifilatura, con decespugliatore, in corrispondenza delle eventuali piante, delle siepi, dei bordi, dei cippi e dei vialetti | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta (comprese infiorescenze, foglie ecc.) nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Aree collettive | Siepi e arbusti | Sagomatura o potatura delle essenze, da concordare con la D.L. | Semestrale |
Eliminazione delle essenze infestanti | Semestrale | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Semestrale | ||
Trattamenti anticrittogamici e antiparassitari secondo la corretta pratica agronomica | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Alberature basso e medio fusto | Potatura, da concordare con la D.L. | Annuale | |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Annuale | ||
Vialetti | Controllo delle erbe infestanti tramite diserbo chimico, con rimozione del secco | Non meno di 5 interventi annui | |
Spazzatura ogni volta che si esegue una rifilatura | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Manufatti | Pulizia dei manufatti imbrattati nell’esecuzione della rifilatura, tramite utilizzo del soffiante | Non meno di 12 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
• Spazi comuni a verde
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Aiuole, spartitraffico, roseti, aree commemorative, ecc. | Tappeto erboso | Taglio del tappeto erboso, mediante tosaerba a lama rotante o decespugliatore (rispettando la corretta pratica agronomica), in numero tale che l’erba non superi mai i 10 cm di altezza che vanno eseguiti senza arrecare danno ai manufatti o le alberature | Non meno di 12 o 20 da effettuare secondo l’andamento climatico e la presenza dell’impianto d’irrigazione |
Rifilatura in corrispondenza delle eventuali piante, delle siepi, dei bordi, dei cippi e dei vialetti | Non meno di 12 o 20 da effettuare secondo l’andamento climatico e la presenza dell’impianto d’irrigazione | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta (comprese infiorescenze, foglie ecc.) nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Non meno di 12 o 20 da effettuare secondo l’andamento climatico e la presenza dell’impianto d’irrigazione | ||
Concimazione chimica nel periodo primaverile, da concordare con la D.L. | Annuale | ||
Manufatti, strade e vialetti | Pulizia dei manufatti imbrattati nell’esecuzione del taglio, tramite utilizzo del soffiante. Spazzatura ogni volta che si esegue uno sfalcio | Non meno di 12 o 20 da effettuare secondo l’andamento climatico e la presenza dell’impianto d’irrigazione | |
Siepi e arbusti | Sagomatura o potatura delle essenze, da concordare con la D.L. | Semestrale |
Aiuole, spartitraffico, roseti, aree commemorative, ecc. | Siepi e arbusti | Eliminazione delle essenze infestanti | Non meno di 5 interventi annui |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Semestrale | ||
Trattamenti anticrittogamici e antiparassitari secondo la corretta pratica agronomica | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Aiuole | Sarchiatura e diserbo manuale delle aiuole | Non meno di 5 interventi annui | |
Manutenzione delle aiuole pacciamate ed eventuali riporti di corteccia di pino, stesa regolarmente, fornitura, trasporto e scarico compreso | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Aree collettive | Alberature medio e basso fusto | Potatura, da concordare con la D.L. | Annuale |
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Annuale | ||
Impianto d’irrigazione | Mantenimento dell’efficacia e dell’efficienza dell’impianto (ove presente), comprensivo di attività di controllo, sostituzione di qualsiasi parte mancante e non funzionante (elettrovalvole, manicotti, irrigatori, raccordi e tubi, ecc.) | Controllo giornaliero |
La ditta aggiudicataria dovrà garantire l’irrigazione manuale di tutte le fioriere, aiole e zone a verde, indicate dalla D.L., non raggiunte dagli impianti d’irrigazione fissi.
• Spazi comuni scoscesi a verde
Tipologia Spazi | Oggetto | Descrizione intervento | Frequenza |
Spazi scoscesi o di difficile accesso | Tappeto erboso | Sfalcio del tappeto erboso, mediante utilizzo del decespugliatore o mezzi meccanici idonei, gli interventi vanno eseguiti senza arrecare danno alle essenze arboree | Non meno di 4 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico |
Rifilatura in corrispondenza delle eventuali piante, delle siepi, dei bordi, dei cippi e dei vialetti | Non meno di 4 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta (comprese infiorescenze, foglie ecc.) nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Non meno di 4 interventi annui da effettuare secondo l’andamento climatico | ||
Siepi e arbusti | Sagomatura o potatura delle essenze, da concordare con la D.L. | Semestrale | |
Eliminazione delle essenze infestanti | Semestrale | ||
Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Semestrale | ||
Trattamenti anticrittogamici e antiparassitari secondo la corretta pratica agronomica | A richiesta della Direzione Lavori | ||
Aree collettive | Alberature medio e basso fusto | Potatura, da concordare con la D.L. | Annuale |
Aree collettive | Alberature medio e basso fusto | Rimozione e smaltimento del materiale di risulta nei luoghi di produzione di compostaggio AMA | Annuale |
Inoltre la ditta aggiudicataria deve provvedere a eseguire i seguenti interventi:
a) Manutenzione di concessioni private
Manutenzione, dietro richiesta della Direzione dell’Esecuzione, di almeno n.100 aree/anno su concessioni private in pessimo stato relativamente alla presenza di piante incolte e infestanti, all’interno di tutta l’area cimiteriale del Verano e del Flaminio, senza costi aggiuntivi.
b) Esecuzione di indagini fitostatiche
b1) Esecuzione di indagini fitostatiche con metodo visivo (VTA) e strumentale relative alle alberature ad alto fusto dei Cimiteri Capitolini, compresa la redazione della scheda tecnica sulle caratteristiche rilevate e l’applicazione del contrassegno numerico, senza oneri aggiuntivi per AMA S.p.A.:
- con metodo visivo per circa 7700 essenze arboree;
- con metodo visivo e strumentale per circa 600 essenze arboree.
b2) Monitoraggio, con ricognizioni frequenti e rapporti mensili, dello stato delle alberature ad alto fusto presenti in tutti i Cimiteri Capitolini e interventi tempestivi in caso di pericolo di schianto dei rami e caduta alberi, anche nei giorni festivi, senza che questo dia adito a costi aggiuntivi per la Stazione Appaltante.
c) Potatura e/x xxxxxxx essenze alto fusto
Potatura e/x xxxxxxx, dietro richiesta della Direzione dell’Esecuzione, di almeno n° 450 essenze di alto fusto per il triennio di durata dell’Appalto (n. 150 essenze il 1°anno, n. 150 essenze il 2°anno, n. 150 essenze il 3°anno).
d) Interventi da effettuare il 1° anno
Nel primo anno di durata dell’appalto la ditta dovrà provvedere alla fornitura e messa in opera dell’impianto di irrigazione, comprensivo di allaccio alla rete idrica locale e
di ogni lavoro e onere per dar compiutezza all’opera, sistemazione del terreno con eventuali riporti e semina del tappeto erboso (o prato pronto effetto) nelle zone a verde esterne dei seguenti edifici o riquadri:
− Cimitero Verano, Riquadri 71, 72, 73, 74, 75, aiuola ingresso Scalo X. Xxxxxxx;
− Cimitero di San Vittorino, nei due spazi non denominati sul lato destro subito dopo il parcheggio;
− Cimitero Laurentino, riquadri 15, 16 e 5 bis.
e) Interventi da effettuare il 2° anno
Nel secondo anno di durata dell’appalto la ditta dovrà provvedere alla fornitura e messa in opera dell’impianto di irrigazione, comprensivo di allaccio alla rete idrica locale e di ogni lavoro e onere per dar compiutezza all’opera, sistemazione del terreno con eventuali riporti e semina del tappeto erboso (o prato pronto effetto) nelle zone a verde esterne dei seguenti edifici o riquadri:
− Cimitero Verano, Riquadri 65, 67, 69, 70, 46, aiuola ingresso Crociate;
− Cimitero Flaminio, nell’aiuola spartitraffico del viale del Redentore, nell’aiuola davanti gli uffici Ispettorato e aiuola spartitraffico nel viale degli uffici;
− Cimitero Laurentino, nei roseti posti nel vialetto dei campi d’inumazione.
f) Interventi da effettuare il 3° anno
Nel terzo anno di durata dell’appalto la ditta dovrà provvedere alla fornitura e messa in opera dell’impianto di irrigazione, comprensivo di allaccio alla rete idrica locale e di ogni lavoro e onere per dar compiutezza all’opera, sistemazione del terreno con eventuali riporti e semina del tappeto erboso (o prato pronto effetto) nelle zone a verde esterne dei seguenti edifici o riquadri:
− Cimitero Verano, Riquadro 106 e rifacimento completo del Viale di Portonaccio.
1.5.2 Manutenzione e Ornamento dei Cimiteri Capitolini
Per tutta la durata dell’appalto la ditta dovrà fornire le seguenti opere di miglioramento del decoro Cimiteriale:
1. Ornamento e manutenzione dei cimiteri in occasione della Commemorazione dei Defunti
Ogni anno l’impresa è tenuta alla realizzazione degli interventi di miglioria ed abbellimento dei cimiteri in occasione della Commemorazione dei Defunti. Tali interventi consisteranno principalmente nella fornitura e piantumazione di essenze floreali, semina e rigenerazione del tappeto erboso nelle aree più significative e frequentate dei siti cimiteriali. Le attività e le forniture dovranno essere concertate con la Direzione dell’Esecuzione.
La ditta aggiudicataria dovrà garantire le forniture minime di seguito riportate:
1. Crysanthemum coreanum colore vari in vaso cm. 16 N° 7.700
2. Crysanthemum a fiore grande colore vari in vaso cm. 20 N° 1.000
3. Ciotole in plastica con diametri cm.60 N° 80
4. Essenza di Nephrolepis in vaso cm. 14 N° 100
5. Essenza di Nephrolepis in vaso cm. 18 N° 80
6. Terriccio in sacchi da litri 80 N° 500
7. Rigenerazione tappeto erboso Mq. 4500
Le piante oggetto della fornitura dovranno risultare coltivate in vaso, con la fioritura ottimale prevista per la fine di Ottobre.
Sarà cura della ditta aggiudicataria realizzare addobbi con essenze sempreverdi di medio fusto nei seguenti siti cimiteriali:
• Ingresso principale del Cimitero Verano;
• Sacrario militare del Verano;
• Ossario Comune del Verano;
• Monumenti Invalidi del Verano;
• Chiesa del Cimitero Flaminio;
• Cimiteri di Ostia Antica e Laurentino.
Le specie, forme e quantità dovranno essere concordate con la Direzione dell’Esecuzione.
Inoltre l’impresa è tenuta alla realizzazione degli interventi di potenziamento del servizio di manutenzione del verde nei riquadri d’inumazione, riservati alle diverse Confessioni, in occasione delle loro principali ricorrenze (es. Pasqua Ebraica). Oltre a ciò, l’aggiudicatario ha l’obbligo di garantire l’intensificazione del servizio per tutto il periodo della Commemorazione dei Defunti e precisamente dal 10 ottobre al 5 novembre.
Le attività dovranno essere concertate con la Direzione dell’Esecuzione.
2. Interventi di piantumazione con fioritura stagionale.
Nell’arco dell’anno l’impresa è tenuta alla realizzazione degli interventi di miglioria e abbellimento delle aree a verde dei cimiteri, con fioritura stagionale.
Gli interventi consisteranno principalmente nella fornitura e piantumazione di N° 7000 essenze floreali stagionali, fornitura e messa in opera di 500 metri quadrati di tappeto erboso nelle aree più significative e frequentate dei siti cimiteriali.
Le attività dovranno essere concertate con la Direzione dell’Esecuzione.
1.5.3 Servizio di manutenzione delle aree a verde e delle infrastrutture, site presso il cimitero Flaminio, denominate “Giardino dei Ricordi”
Il servizio riguarderà le seguenti aree:
1. Il Giardino dei Ricordi;
2. Il parcheggio antistante il forno crematorio compreso le aiuole a roseto;
3. Le aiuole dell’ingresso nord e all’ingresso fiorai;
4. Viale dell’Arciconfraternita di Santa Xxxxx dell’orazione e morte, con inizio da viale degli Islamici fino alla salita del forno crematorio;
5. Salita del forno crematorio;
L’affidamento riguarderà anche le seguenti infrastrutture:
- Impianti d’irrigazione;
- Muretti, staccionate, corrimano, ponte di legno, stradini, vasca per la dispersione delle ceneri, ecc.
Le prestazioni della Ditta appaltatrice dovranno essere effettuate da operai con comprovata esperienza nel settore floro-vivaistico.
La ditta dovrà garantire la presenza di due operatori giornalieri da integrarsi con altro personale, nel rispetto dei modi e dei tempi delle lavorazioni sotto elencate.
A garanzia del corretto espletamento del servizio la ditta dovrà garantire la presenza di un Giardiniere Specializzato.
Le lavorazioni consisteranno in:
1. Rigenerazione, una volta l’anno, dei tappeti erbosi con mezzi meccanici o manuali, operando la fessurazione e/o la bucatura della cotica erbosa, l’asportazione del feltro, l’asportazione delle carote di terra e/o il passaggio con rete metallica. Successiva semina con apposito miscuglio per rigenerazione prati, con minimo 30 gr/mq di seme;
2. Arieggiamento dei tappeti erbosi una volta l’anno con il sistema “verticut”, compresa la raccolta del feltro e smaltimento del materiale di risulta;
3. Rimpiazzo di almeno 250 metri quadrati, per ogni anno, di tappeto erboso a pronto effetto;
4. Taglio del tappeto erboso, secondo le necessità agronomiche indicate dalla D.L, in ogni modo non inferiori a 23 tagli annuali, mediante tosaerba a lama rotante, compresa la raccolta e smaltimento del materiale di risulta;
5. Taglio di superfici erbose in bordi e scarpate eseguito con decespugliatore a spalla, in ogni modo non inferiori a 23 tagli annuali, compresa la raccolta e smaltimento del materiale di risulta;
6. Concimazione con concime chimico e/o organico, da distribuire uniformemente su tutte le aree a verde, da eseguire due volte l’anno. Una concimazione sarà chimica (inverno), e una sarà organica (primavera);
7. Scerbatura manuale di vialetti, compreso l’asporto delle erbe infestanti, raccolta e smaltimento del materiale di risulta;
8. Diserbo chimico localizzato, eseguito con idonea attrezzatura a getto schermato, atto a rimuovere le erbe infestanti, dove necessita e lo richiede la corretta tecnica agronomica, utilizzando esclusivamente prodotti registrati e a basso impatto ambientale;
9. Manutenzione delle aiuole pacciamate, comprensiva d’eliminazione delle erbe infestanti ed eventuali riporti di corteccia di pino, stesa regolarmente, fornitura, trasporto e scarico compreso;
10. Vangatura manuale, rifacimento delle tazze di tutte le essenze ornamentali;
11. Sarchiatura e diserbo manuale delle aiuole a roseto, cinque volte l’anno;
12. Potatura secondo la buona tecnica agronomica dei roseti, da farsi una volta l’anno nei mesi febbraio marzo, rimonda periodica delle fruttificazioni e/o fioritura secca, da effettuarsi due volte l’anno nel periodo estivo;
13. Potatura e rimonda dei Cupressus sempervirens, esistenti, compresa raccolta del materiale di risulta e suo smaltimento. Tale intervento dovrà essere concordato con il committente e formalmente approvato;
14. Potatura di formazione e mantenimento delle siepi a forma definita, assicurando costantemente il portamento geometrico con almeno quattro interventi l’anno, pulizia e asporto manuale delle erbe e degli arbusti infestanti;
15. Potatura dei cespugli e degli arbusti, una volta l’anno, con selezione e mantenimento dei rami giovani, eliminando i più vecchi, per il mantenimento della forma propria dell’arbusto. La potatura dei cespugli da fiore dovrà essere eseguita nei tempi e nei modi agronomici corretti, per non pregiudicare la successiva fioritura. In ogni caso è vietato all’esecutore dei lavori compiere drastiche riduzioni, se non previa approvazione formale del committente;
16. Controllo dei pali tutori delle alberature, che dovranno essere sempre in condizioni da svolgere la loro funzione, provvedendo al rinnovo o all’eliminazione degli elementi non più funzionali;
17. Trattamenti con prodotti anticrittogamici e antiparassitari su tutte le essenze, alberature e arbusti, secondo la corretta pratica agronomica, utilizzando specifici prodotti insetticidi e anticrittogamici biologici o a basso impatto ambientale e in ogni caso sempre registrati al Ministero della Salute. Tali trattamenti e i relativi prodotti dovranno essere autorizzati dalla D.L.;
18. Verniciatura una volta l’anno, con idonei materiali, dopo specifico trattamento di preparazione superficiale, del ponte, della ciotola, e dei corrimani;
19. Manutenzione della staccionata, dei vialetti, dei muretti e della pavimentazione, sostituzione di qualsiasi parte mancante o non funzionante;
20. Ripristino della ghiaia ove necessario;
21. Mantenimento dell’efficacia e dell’efficienza dell’impianto d’irrigazione, comprensiva d’attività di controllo, sostituzione di qualsiasi parte mancante o non funzionante (elettrovalvole, raccordi, manicotti, irrigatori, centraline, programmatori, pompe, quadri elettrici, tubi metallici e in pvc, ecc.);
22. Irrigazione manuale di tutte le aree a verde non raggiunte dagli impianti d’irrigazione fissi;
23. Presidio fisso delle aree, con pulizia giornaliera dei viali del “Giardino dei Ricordi” e della zona di parcheggio del forno crematorio;
24. Obbligo di segnalazione alla D.L. delle anomalie tecniche-pratiche riscontrate nell’espletamento delle lavorazioni (esempi: piante secche, attacchi parassitari sulle essenze arboree ecc.);
25. Pulizia di una volta al mese della vasca di dispersioni delle ceneri;
26. Mantenimento dell’efficacia e dell’efficienza dell’impianto dell’acqua della vasca di dispersioni delle ceneri, comprensiva d’attività di controllo, sostituzione di qualsiasi parte mancante o non funzionante;
27. Nei casi da imputarsi alla Ditta la D.L. potrà richiedere interventi straordinari di manutenzione o sostituzione di parti di tappeto erboso, cespugli e essenze arboree.
1.6 Operazioni straordinarie e non prevedibili
AMA S.p.A. solo nel caso in cui ne abbia necessità, potrà richiedere all’aggiudicatario con apposito ordine di servizio controfirmato per accettazione, la prestazione di servizi e attività straordinarie e non prevedibili al momento del Contratto, fino ad un importo massimo complessivo, per tutta la durata del contratto, pari ad € 450.000,00 oltre IVA comprensivi di oneri per la sicurezza (cfr. allegato C/CT).
I suddetti ulteriori interventi straordinari e non prevedibili al momento della stipula del contratto consistono in attività e prestazioni le quali, pur essendo comunque riconducibili alla categoria dei servizi di decoro e manutenzione del verde pubblico, non sono ricomprese nel servizio ordinario, remunerato a canone.
Gli ordini, le comunicazioni, le istruzioni saranno dati dall’appaltatore per iscritto, pertanto gli interventi verranno richiesti all’impresa mediante appositi ordini di servizio redatti in triplice copia, sui quali verrà specificata la natura dei medesimi e fissato il periodo di tempo necessario concesso per l’esecuzione delle opere.
L’aggiudicatario dovrà comunicare alla Direzione dell’Esecuzione per iscritto a mezzo PEC o fax l’ultimazione del singolo intervento, entro cinque giorni lavorativi dalla fine dell’intervento.
La Direzione dell’Esecuzione provvederà alla redazione in contraddittorio con l’impresa del verbale di ultimazione del singolo intervento, entro cinque giorni dalla comunicazione di ultimazione dell’operazione.
Gli interventi straordinari e non prevedibili saranno valutati a misura applicando i prezzi unitari determinati sulla base dei seguenti criteri indicati in ordine decrescente di priorità:
a) Tariffa dei Prezzi per i Lavori Pubblici Regione Lazio (delib. n.412/2012) recepita con deliberazione n.197 della Giunta Capitolina di Roma (seduta del 08/05/2013);
b) Prezziario Assoverde 2013-2014;
c) Con la formulazione di un Nuovo Prezzo ai sensi dell’art.163 del DPR 207/2010 e successive modificazioni e integrazioni.
I servizi svolti nell’ambito degli interventi straordinari e non prevedibili saranno pagati con l’applicazione del ribasso offerto in sede di gara.
Le spese per il computo/quantificazione dei servizi a misura sono a carico del fornitore che, a richiesta della Direzione dell’Esecuzione, dovrà fornire gli strumenti, i mezzi di misura e la manodopera necessaria.
1.7 Macchine, Attrezzature e Materiali di Consumo
La ditta aggiudicataria dovrà disporre delle macchine ed attrezzature conformi alle norme di sicurezza sul lavoro. I materiali impiegati devono essere rispondenti alle normative vigenti in Italia ed ai requisiti previsti dal presente Capitolato Tecnico.
La ditta aggiudicataria dovrà utilizzare nell’espletamento del servizio macchine ed attrezzature di sua proprietà e prima dell’inizio del servizio dovrà fornire copia del certificato di conformità e scheda tecnica dettagliata delle attrezzature e macchinari che impiegherà.
L’impiego degli attrezzi e delle macchine, la loro scelta e le loro caratteristiche tecniche dovranno essere perfettamente compatibili con l’uso da farsi, dovranno essere tecnicamente efficienti e mantenute in perfetto stato, inoltre dovranno essere dotate di tutti quegli accorgimenti ed accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore e i terzi da eventuali infortuni.
La ditta aggiudicataria sarà responsabile della custodia sia delle macchine che delle attrezzature tecniche. L’Amministrazione Appaltante non sarà responsabile nel caso di eventuali danni o furti delle macchine, attrezzature e/o prodotti.
A tutte le attrezzature e macchine utilizzate dalla ditta aggiudicataria per il servizio dovrà essere applicata una targhetta o un adesivo indicante il nominativo o il contrassegno della ditta aggiudicataria stesso.
Tutti i prodotti da impiegare per la pulizia e la manutenzione del verde sono tutti a carico della ditta aggiudicataria, incluso il materiale di consumo necessario per i sevizi igienici degli uffici e dei locali spogliatoi.
Tutto quanto necessario all’erogazione a perfetta regola d’arte dei servizi e delle attività di cui al presente Capitolato Tecnico, fatta eccezione per i servizi e le attività straordinarie, sono remunerati con il canone offerto dall’aggiudicatario in sede di gara.
1.8 Personale
L’affidatario dovrà disporre di personale idoneo e numericamente adeguato a garantire i servizi in tutte le sue parti, in relazione alle esigenze dei servizi stessi.
Pertanto gli addetti ai servizi dovranno possedere una adeguata capacità operativa “Professionale”, comprovata esperienza nel settore floro-vivaistico e dotati di tutte le conoscenze teorico/pratiche indispensabili.
La ditta assuntrice si obbliga a retribuire il proprio personale in misura non inferiore a quella stabilita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di categoria e ad assolvere tutti i conseguenti oneri compresi quelli concernenti le norme previdenziali, assicurative e similari, aprendo le posizioni contributive presso le sedi degli Enti territorialmente competenti, in relazione all'ubicazione del cantiere (art. 1 - comma 8 -
D.L. 22/3/1993 n.71, convertito in Legge 25/5/1993 n.151), fatta salva la possibilità dell’accentramento contributivo autorizzato dall’I.N.P.S., che dovrà essere debitamente comprovato, qualora richiesto.
L'assuntrice si obbliga inoltre a presentare, su richiesta, copia di tutti i documenti atti a verificare la corretta corresponsione dei salari, nonché dei versamenti contributivi o una dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi del D.P.R. 445/2000.
Ai fini di un'ordinata conduzione dei lavori, dovrà essere reperibile anche telefonicamente, durante le ore di apertura dei Cimiteri, un incaricato della ditta appaltante con funzioni direttive e potere disciplinare sul personale addetto, a cui l’Amministrazione farà riferimento per tutte le problematiche inerenti il servizio stesso.
La ditta aggiudicataria, dovrà provvedere all'immediata sostituzione del personale per qualsiasi motivo assente, nonché di quello che non dovesse risultare idoneo allo svolgimento del servizio stesso, a seguito di specifica segnalazione da parte della D.L. Gli stessi, hanno inoltre la facoltà di chiedere l’allontanamento dal servizio dei dipendenti dell’impresa, che durante lo svolgimento del servizio, abbiano dato motivo
di lagnanza, entro 7 giorni dalla formale contestazione scritta. L’impresa aggiudicataria potrà, entro tale termine, addurre eventuali giustificazioni o diverse interpretazioni.
Il personale, tranne quello con mansioni direttive, dovrà essere, a cura della Società, fornito di divisa della ditta, in ordine e sempre pulita, costantemente mantenuta in condizioni decorose, nonché di cartellino di riconoscimento, riportante la denominazione della ditta ed il nominativo del dipendente (cognome e nome), corredato da fotografia e riportante la qualifica (livello).
Inoltre, la ditta aggiudicataria, dovrà comunicare alla D.L., entro 10 giorni dall’inizio dell’attività, l'elenco del personale adibito al servizio. Eventuali sostituzioni o variazioni, con personale di almeno pari livello, dovranno essere comunicate tempestivamente alla D.L.
La Ditta Appaltante è tenuta ad assicurare il personale addetto contro gli infortuni e si obbliga a far osservare scrupolosamente le norme antinfortunistiche ed a dotarlo di tutto quanto necessario per la prevenzione degli infortuni, in conformità alle vigenti norme di legge in materia (D.Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008). Il datore di lavoro committente e la ditta aggiudicataria dovranno attuare le prescrizioni in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro di cui all'art. 26 del D.Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008.
L'inosservanza delle leggi in materia di lavoro e delle disposizioni contenute nel presente articolo determinano, senza alcuna formalità, la risoluzione del contratto.
Tutto il personale, nell’espletamento delle proprie mansioni, dovrà tenere un contegno serio e corretto, la ditta appaltante è in ogni caso responsabile dell’operato del proprio personale utilizzato per l’espletamento dell’appalto.
1.9 Uso di locali, acqua ed energia elettrica
Per il deposito degli attrezzi e del materiale, nonché quale spogliatoio e luogo di raccolta del personale, verrà concesso alla ditta aggiudicataria l'uso gratuito di locali che l'Amministrazione giudicherà necessari. Sarà cura dell’aggiudicataria dotare degli arredi necessari i suddetti locali. Tali vani, che non potranno essere adibiti ad uso diverso dal previsto, dovranno essere sgomberati e riconsegnati in buono stato al
termine dell'appalto. L’AMA S.p.A. si riserva la facoltà di sostituire detti locali per esigenze organizzative dell'Ente, con altro, senza che la ditta aggiudicataria possa fare alcuna opposizione od eccezione. L’AMA S.p.A. provvederà a mettere a disposizione della ditta aggiudicataria l'acqua e l'energia elettrica occorrente per lo svolgimento del servizio.
1.10 Vigilanza, Controlli e Responsabile Tecnico
AMA S.p.a. affida il coordinamento e il controllo dei servizi e delle attività affidati all’aggiudicatario a un Direttore dell’Esecuzione o Direttore dei Lavori che vigilerà sulla buona esecuzione dei servizi e sull’osservanza di tutte le norme stabilite nel presente Capitolato Tecnico e suoi allegati.
L’aggiudicatario dovrà nominare – per ciascuna struttura cimiteriale – un Responsabile Tecnico dei servizi che dovrà avere potere di compire tutti gli atti relativi all’esecuzione e al controllo delle attività oggetto del presente Capitolato.
Il predetto Responsabile Tecnico è tenuto a presentare mensilmente al Direttore dell’Esecuzione il programma delle attività, rispettando le specifiche tecniche riportate nel presente Capitolato e operando secondo le indicazioni che gli verranno fornite.
La Ditta appaltante dovrà nominare gli assistenti tecnici addetti al controllo delle attività in ciascuna struttura cimiteriale ricadente nell’appalto.
1.11 Sistema di Autocontrollo
Entro dieci giorni precedenti l’inizio del servizio, la ditta aggiudicataria dovrà fornire un proprio sistema di autocontrollo sulla corretta applicazione delle procedure, tempi e piani di lavoro da applicare al servizio oggetto della presente gara d‘appalto, unitamente alla fornitura, inclusa nel canone di servizio, di un sistema informatico che permetta all’Appaltatore e alla Committenza, attraverso programmi di semplice uso e gestione, di dialogare e di gestire la progressione del servizio.
Il committente può chiedere eventuali integrazioni coerenti con il piano senza incremento del corrispettivo. Il sistema di autocontrollo dovrà indicare:
- la descrizione delle procedure di lavorazione;
- i metodi di verifica sull’esatta applicazione delle procedure proposte;
- schede di autorilevamento compilate dagli operatori e controfirmate dagli assistenti tecnici, indicanti chi ha svolto il servizio, quando è stato effettuato e come è stato effettuato;
- i metodi di rilevazione scritta delle difformità, riscontrate in corso d’opera;
- le azioni correttive adottate.
Le risultanze del sistema di autocontrollo devono essere scritte, chiare ed univoche e visionabili in ogni momento dalla D.L.
Si specifica che, in ogni caso, le schede di autorilevamento di cui sopra, devono essere consegnate ogni quindici giorni all’Ufficio Direzione Lavori.
1.12 Documenti di contabilità
I documenti di contabilità per l’accertamento dei servizi e delle somministrazioni oggetto d’affidamento sono i seguenti:
Manutenzione ordinaria a canone:
- Schede di manutenzione programmata controfirmate per accettazione dal Direttore dell’Esecuzione o suo assistente o eventualmente dal Responsabile della struttura presso AMA in cui è stato prestato il servizio.
- Certificati di verifica di conformità a campione Operazioni straordinarie e non prevedibili:
- Ordine di Servizio
- Preventivo o Computo metrico estimativo
- Foglio di lavoro rilasciato dalla ditta dopo l’intervento eseguito
- Certificato di ultimazione delle prestazioni rilasciato dal Direttore dell’Esecuzione.
1.13 Altri oneri a carico dell’Appaltatore
Sono a carico dell’Appaltatore, senza diritto ad alcun compenso perché ricompresi nel corrispettivo contrattuale, i seguenti oneri:
1. la consulenza costante di un Agronomo per tutta la durata dell’Appalto al fine di garantire il corretto espletamento dei servizi e delle attività a canone e attività straordinarie oggetto del presente Capitolato;
2. la spesa per la fornitura, in comodato d’uso, di una macchina fotografica digitale completa degli accessori per il caricamento delle batterie e i cavi per la connessione ai PC in dotazione alla Direzione dell’Esecuzione AMA S.p.A., inclusa la memory card di capacità adeguata;
3. la fornitura, in comodato d’uso, al Direttore dell’Esecuzione, delle attrezzature informatiche idonee allo svolgimento delle funzioni di D.L. e contabilità (PC portatile di ultima generazione con licenza aggiornata di programma di contabilità, stampante multifunzione laser A4, materiale di consumo, etc.);
4. gli oneri necessari per mettere a disposizione una autovettura a 4 posti con autista per il trasporto del personale di AMA S.p.A. addetto alla sorveglianza e gestione dell’appalto ed alle operazioni inerenti ai lavori stessi per tutta la durata dell’appalto (5 giorni alla settimana dalle ore 8:00 alle ore 14:00).
1.14 Verifiche
AMA S.p.A. potrà effettuare verifiche, anche congiuntamente con l’aggiudicatario, sulla corretta esecuzione delle attività oggetto del presente Capitolato e del Contratto. L’aggiudicatario dovrà essere in grado, con la sua struttura, di fornire tutta l’assistenza necessaria ad AMA S.p.A. ai fini dell’effettuazione delle menzionate verifiche.
Nel caso in cui, all’esito delle predette verifiche, fossero accertate delle non conformità del servizio, rispetto alle specifiche definite nel presente Capitolato Tecnico, AMA S.p.A. potrà applicare le penali di cui al contratto e, in ogni caso, l’aggiudicatario dovrà intervenire per ripristinare la corretta esecuzione delle attività, dalla data della rilevata o comunicata non conformità, entro i termini riportati:
1. Interventi con frequenza giornaliera | 24 ore |
2. Interventi con frequenza due volte al mese | 3gg. |
3. Interventi con frequenza mensile | 3gg. |
4. Interventi con frequenza 4/5 volte l’anno | 4gg. |
5. Interventi con frequenza semestrale | 5gg. |
6. Interventi con frequenza annuale | 7gg. |
Trascorso tale termine e previo accertamento dell’inadempienza verificata con sopralluogo congiunto tra le parti, saranno applicate le penali previste nel Disciplinare di Gara.
1.15 Responsabilità dell’impresa aggiudicataria e copertura assicurativa
Nell’esecuzione del servizio l’Aggiudicatario dovrà adottare di propria iniziativa tutte quelle cautele a prevenire la possibilità di danni, in genere, e specialmente di infortuni. Come meglio indicato nel contratto, l’Aggiudicatario si assume in proprio ogni responsabilità per danni patrimoniali e non patrimoniali, diretti e indiretti, eventualmente cagionati ad AMA S.p.A. in conseguenza di omissioni, negligenze o altre inadempienze relative all’esecuzione delle prestazioni contrattuali o a esso riferibili anche se eseguite da parte di terzi.
Incombe esclusivamente a carico dell’Aggiudicatario qualunque responsabilità possa insorgere nel corso del servizio stesso per infortuni alle persone o per eventuali danni arrecati ai propri dipendenti, alle persone, ad AMA S.p.A., al personale della stessa AMA S.p.A., alle persone che si recano presso i Cimiteri, alle opere e/o manufatti.
Conseguentemente, AMA S.p.A. rimane indenne, ad ogni effetto di legge, da ogni responsabilità per danni o sinistri a persone, animali o cose, derivanti da fatti, comportamenti anche omissivi o eventi connessi al servizio svolto dall’Aggiudicatario: dette responsabilità ricadranno, in ogni caso, sull’aggiudicatario stesso.
L’Aggiudicatario è peraltro tenuto a sottoscrivere la polizza assicurativa a copertura del rischio da responsabilità civile come indicata nel Disciplinare di Gara e nello Schema di Contratto allegato.
Qualora l’Aggiudicatario fosse già provvisto di un’idonea polizza assicurativa a copertura del rischio da responsabilità civile di cui sopra, dovranno essere comunque rispettate le prescrizioni e i requisiti contenuti nel Disciplinare di Gara e nello Schema di Contratto allegato.
1.16 Gestione del contratto
AMA S.p.A., nel corso della durata del contratto, si riserva di richiedere all'aggiudicatario di incrementare le attività dettagliate sopra, fino alla concorrenza di un quinto dell'importo contrattuale, anche ai sensi dell’art. 344 della Legge 20 marzo 1865, n. 2248, All. F e dell’art. 11 del X.X. 00 novembre 1923, n. 2440, alle medesime condizioni e termini contrattuali.
AMA S.p.A., nel corso della durata del contratto, si riserva, inoltre, di richiedere all'aggiudicatario di diminuire le attività dettagliate sopra, fino alla concorrenza di un quinto dell'importo contrattuale, anche ai sensi dall’art. 344 della Legge 20 marzo 1865, n. 2248, All. F e dell’art. 11 del X.X. 00 novembre 1923, n. 2440, alle medesime condizioni e termini contrattuali.
AMA S.p.A., infine, si riserva la facoltà di disporre varianti in xxxxx xx xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxx, xxxxx restando le condizioni e termini contrattuali, anche ai sensi degli artt. 114 e 132 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163.”
A seguito del provvedimento aziendale di aggiudicazione definitiva e, in caso di urgenza, AMA S.p.A. si riserva la facoltà di dar corso al rapporto contrattuale mediante lettera ufficiale di richiesta ad urgenza del servizio in oggetto. In tal caso, AMA S.p.A. potrà chiedere all’aggiudicatario l’avvio delle prestazioni, individuando, eventualmente, la parte di prestazioni contrattuali da eseguire.
L’esecuzione in via d’urgenza non comporta stipulazione del contratto, essendo le obbligazioni tra le parti limitate alle sole prestazioni oggetto della richiesta di cui sopra. In ogni caso, le prestazioni effettuate verranno remunerate in base ai prezzi contrattuali determinati con l’aggiudicazione definitiva.
1.17 Obblighi diversi dell’aggiudicatario
Nello svolgimento del rapporto contrattuale il soggetto aggiudicatario dovrà trasmettere, su semplice richiesta di AMA S.p.A., copia delle attestazioni di versamento dei contributi previdenziali e assicurativi; il soddisfacimento di tali richieste è da intendere come condizione preliminare al pagamento dei corrispettivi derivanti dalle prestazioni svolte.
E' vietato l'utilizzo di operatori non formati e/o non informati sui rischi esistenti sul luogo di lavoro e sulle relative esigenze di sorveglianza sanitaria, non sottoposti a tale sorveglianza, ovvero sprovvisti dei necessari DPI e del relativo addestramento all’uso. In caso di inottemperanza agli obblighi testé precisati, accertata da AMA S.p.A. o ad essa segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, AMA S.p.A. potrà risolvere il contratto detraendo le somme dovute nel periodo in cui si è verificata la violazione.
Il pagamento al soggetto aggiudicatario dei crediti trattenuti non sarà effettuato sino a quando non sia stato accertato che gli obblighi predetti siano stati integralmente adempiuti.
Per la sospensione dei pagamenti di cui sopra, il soggetto aggiudicatario non può opporre eccezione ad AMA S.p.A. né il titolo a risarcimento dei danni.
Sulle somme sospese non saranno, ad alcun titolo, corrisposti interessi.
1.18 Sicurezza dei Lavori
In osservanza delle disposizioni di cui al D.Lgs 81/2008, AMA S.p.A. provvederà congiuntamente alla società aggiudicataria all’integrazione/completamento del
D.U.V.R.I. provvisorio, il quale potrà in corso dell’appalto essere ulteriormente integrato con specifiche indicazioni e su accordo delle parti.
Norme di sicurezza generali
I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e, in ogni caso, in condizione di permanente sicurezza e igiene. L’appaltatore è, altresì, obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.
L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.
Sicurezza sul luogo di lavoro
L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali e particolari di tutela al Dlgs. 81/2008 ed in particolare agli art. 15-26 e ove applicabile le disposizioni previste dal Titolo IV Cantieri temporanei e mobili del citato decreto.
Piani di sicurezza
L’appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni i piani di sicurezza messi a disposizione da parte della Stazione appaltante, ai sensi del DLgs 81/2008.
Qualora sussistano i presupposti di legge, ai sensi dell’art. 100, comma 5, del Dlgs. 81/08 e dell’art. 131, comma 4 del Dlgs. 163/06, l’appaltatore può presentare al coordinatore per l’esecuzione, prima dell’inizio dei lavori ovvero in corso d’opera, una o più proposte motivate di modificazione o di integrazione al piano di sicurezza di coordinamento, nei seguenti casi:
- per adeguarne i contenuti alle tecnologie proprie dell’impresa;
- per poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;
- per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese (in quanto non previste e/o prevedibili) nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza.
Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione deve pronunciarsi tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'appaltatore.
Qualora il coordinatore non si pronunci entro il termine di 15 giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell’appaltatore, nei casi di cui al comma 2, lettera a), le proposte si intendono accolte.
Nei casi di cui al comma 2, lettera a), l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare, ai sensi dell’art. 100, comma 5, del
Dlgs. 81/08, variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo.
Nei casi di cui al comma 2, lettera b), qualora l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamente provata e documentata, trova applicazione la disciplina delle varianti.
Piano operativo di sicurezza
Secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e/o ai sensi dell’art. 131, comma 2 lett. c), del Dlgs. 163/06, l'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima della consegna dei lavori, redige e consegna al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza dovrà rispondere ai requisiti di cui all’art.6 del DPR n. 222/03.
Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento.
Prima dell’inizio dei lavori l’impresa aggiudicataria trasmette il piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici, se diversa dalla stessa, ed ai lavoratori autonomi; prima dell’inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio piano operativo di sicurezza all’impresa affidataria che lo trasmette al coordinatore per l’esecuzione ai sensi dell’art 101 del D.lgs 81/08
Interferenze
Per la tipologia e l’entità della prestazione oggetto dell’appalto i rischi da interferenza tra le attività proprie dell’appalto e le attività che si svolgono all’interno dei complessi edilizi e/o le attività svolte da altra impresa operante per conto di Committente o di altro soggetto terzo saranno considerati in ambito di PSC qualora necessitino, ovvero nel DUVRI allegato alla documentazione di gara.
In ogni caso, pur in assenza di interferenze ravvisabili a priori, prima dell’avvio delle attività l’Appaltatore verrà convocato per effettuare una riunione preventiva di
reciproca informazione e coordinamento in materia di sicurezza e ambiente per confermare la situazione sopra esposta. Di detta riunione verrà redatto verbale.
Non si possono peraltro escludere interventi presso locali frequentati da Terzi. Per tali interventi si procederà con l’adozione di misure tecniche organizzative per evitare situazioni di interferenza i cui oneri sono indicati nel documento DUVRI allegato.
Ogni operazione che possa comportare rischi per terzi o che richieda la messa fuori servizio di una parte di impianto dovrà essere preventivamente comunicata dall’Appaltatore al Committente.
Normalmente sarà cura del Committente provvedere affinché l’area di intervento sia interdetta all’accesso a Terzi estranei all’attività. Nel caso di impossibilità di interdire l’accesso alle aree interessate dal servizio, particolare cura dovrà essere prestata nel disporre l’esecuzione del servizio in orari di chiusura, ivi comprese le giornate di sabato, domenica e festività infrasettimanali.
Il documento di valutazione dei rischi di interferenza (DUVRI) allegato al presente Capitolato Speciale deve pertanto intendersi come un documento “dinamico”, da formalizzarsi a seguito dell’aggiudicazione e che nel corso dell’esecuzione dell’appalto verrà integrato e completato con i verbali delle riunioni di cui sopra nonché con le documentazioni dai medesimi richiamata. Tali integrazioni devono altresì intendersi anche come aggiornamenti del presente documento in caso di mutate situazioni quali ad esempio:
- intervento presso il luogo di esecuzione del servizio di subappalti o di forniture e posa in opera;
- modifiche di carattere tecnico, logistico e organizzativo;
- specifiche disposizioni da parte degli organi di vigilanza.
L’Appaltatore è tenuto ad attuare il coordinamento di tutte le imprese subappaltatrici al fine di rendere gli specifici piani di sicurezza, redatti dalle imprese subappaltatrici medesime, compatibili tra loro e coerenti con quanto indicato nel DUVRI.
Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza
L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali e particolari di tutela previsti dal D.lgs 81/08.
I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità al D.lgs 81/08 e alla migliore letteratura tecnica in materia.
L'impresa esecutrice o le imprese esecutrici è/sono obbligata/e a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta del committente o del coordinatore:
- la propria idoneità tecnico – professionale (nonché quella dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare), anche attraverso l’iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
- l’indicazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti.
L’affidatario è tenuto, altresì, a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore.
In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo.
I piano di sicurezza, a qualsiasi titolo redatti, formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
1.19 Clausola sociale
Ai sensi dell’art. 69 del D. Lgs n.163/2006 al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, qualora ciò sia coerente con la propria organizzazione d’impresa, l’affidatario in sede di stipula del contratto e comunque prima dell’avvio delle attività previste per l’esecuzione dell’appalto si obbliga ad assumere i dipendenti di cui all’allegato elenco alle condizioni contrattuali ivi indicate.
PARAMETRO SETTIMANALE | 8/12 liv 2 | 12/12 liv. 2 | 12/12 liv. 2 Par 115 | 10/12 liv.3 | 12/12 liv.3 | 12/12 liv. 4 | 12/12 liv. 5 | TOTALE |
15 | 3 | 3 | ||||||
15 | 2 | 2 | ||||||
20 | 1 | 1 | ||||||
25 | 1 | 1 | ||||||
25 | 1 | 1 | ||||||
30 | 1 | 1 | ||||||
30 | 1 | 1 | ||||||
35 | 2 | 2 | ||||||
40 | 7 | 7 | ||||||
40 | 10 | 10 | ||||||
40 | 1 | 1 | ||||||
TOTALE | 3 | 2 | 1 | 2 | 11 | 10 | 1 | 30 |
NOTE
Il personale addetto al servizio di manutenzione del verde viene adibito in coerenza con l’inquadramento contrattuale, come di seguito indicato:
II Livello: operaio comune adibito ad operazioni con semplici attrezzature e macchinari; III Livello: operaio qualificato adibito ad operazione di media complessità;
IV Livello: operaio specializzato adibito ad attività di adeguata complessità; V Livello: operaio provetto adibito a funzioni di coordinamento e controllo.
2. ALLEGATI
Allegato A/CT “Norme per l’esecuzione dei lavori” Allegato B/CT “Qualità e provenienza dei materiali “ Allegato C/CT “Operazioni straordinarie e non prevedibili”
Allegato A/CT
NORME PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI
Art . 1
L’impresa è responsabile della condotta diligente del proprio personale, del rendimento sul lavoro, dell’esatta osservanza delle frequenze e della buona esecuzione dei servizi richiesti.
I lavori sono eseguiti in base alle prescrizioni del capitolato e a perfetta regola d’arte. Quando nel corso d’opera, si accerta che la sua esecuzione non procede secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d’arte, il committente può fissare un termine entro cui l’appaltatore si deve conformare a tali condizioni o applicare penalità.
Il committente ha diritto di verificare ogni lavoro effettuato.
L’impresa deve rispettare e far rispettare ai propri dipendenti tutte le disposizioni relative alla prevenzione degli infortuni, all’igiene sul lavoro e alle prevenzioni ambientali.
Art . 2
La ditta è comunque obbligata, al di là delle periodicità fissate, in caso di eventi imprevisti o accidentali che procurano degrado e pericolo a far intervenire su richiesta della D.L. i propri addetti nel minor tempo possibile.
Art . 3
Taglio tappeto erboso
L’impresa dovrà provvedere, ai vari tagli del tappeto erboso. Questo sarà tosato in modo da mantenerlo ad un’altezza oscillante tra un minimo di cm. 2,5 ad un massimo di cm. 10. Le tosatrici da utilizzare dovranno essere di tipo professionale, dovranno effettuare un taglio perfetto e le lame potranno essere elicoidali o rotative, purché effettuino un taglio livellato e netto sulla foglia o sul culmo delle essenze prative. Dovranno essere inoltre munite di sacco raccoglitore, salvo siano predisposte per il mulching. La dove si preveda l’uso di decespugliatore, si deve adottare massima attenzione per le piante e manufatti.
Eliminazione materiale di risulta
Salvo l’uso del mulching, che dovrà essere prescritto e/o autorizzato dalla D.L., i materiali di risulta delle falciature, dovranno essere asportati totalmente e trasportati nei punti di accumulo stabiliti che, a loro volta, verranno definitivamente liberati ogni mese, se non diversamente indicato dall’Amministrazione, mediante trasporto alla pubblica discarica.
Nel caso in cui non sia possibile utilizzare punti di accumulo, i materiali di risulta dovranno essere trasportati, se non diversamente indicato dalla D.L., alla pubblica discarica al termine di ogni intervento.
L’operazione si intende comprensiva dell’asporto di eventuali trovanti come cartacce, foglie e quanto altro estraneo al tappeto erboso.
I limiti del prato dovranno essere ben definiti, in ogni momento della durata del contratto di manutenzione, mediante opere di troncatura della vegetazione prative e del relativo apparato radicale.
L’operazione si intende estesa anche alla rifilatura dei bordi di eventuali aiuole, pozzetti, griglie e manufatti in genere.
Particolare cura operativa sarà posta al bordo delle caditoie onde garantire un facile deflusso delle acque.
Art . 4a
Potatura e rimonda di essenze arboree a medio e basso fusto
Tutto il materiale di risulta proveniente dalle operazioni di potatura, dovrà essere triturato e trasportato, a cura dell'Impresa, nello stabilimento di trattamento dei rifiuti vegetali di proprietà AMA (località Maccarese), al termine della giornata lavorativa, salvo diversa disposizione della D.L..
L'onere dello smaltimento è a esclusivo carico della Ditta appaltante, rispettando tutte le normative riferite allo smaltimento dei rifiuti.
Le predisposizioni di misure di sicurezza del cantiere dovranno essere effettuate dalla ditta appaltatrice, la spesa sarà a carico della ditta appaltatrice.
Tutte le attrezzature e le dotazioni degli operatori impegnati in cantiere, dovranno rispettare scrupolosamente la normativa relativa alle disposizioni antinfortunistiche.
Tutte le operazioni di potatura di piante dovranno essere eseguite nel rispetto delle norme dettate dai Regolamenti del verde regionale e comunale.
Tali operazioni verranno effettuate solo nel periodo stabilito dalla D.L., rispettando il portamento naturale della specie o le forme di allevamento consolidate.
Indipendentemente dalla finalità della potatura, che verrà indicata di volta in volta dalla D.L., si dovranno in ogni modo asportare i rami morti o deperiti e ridurre o eliminare i rami sbilanciati o protesi su sedi stradali e manufatti.
Le modalità di intervento devono essere definite dalla D.L. Dovranno essere rispettati i seguenti criteri di potatura:
a) evitare tagli a filo tronco che intacchino la corteccia del fusto o del ramo di ordine superiore rispettando, invece, il collare alla base del ramo;
b) nelle riduzioni della lunghezza dei rami adottare la tecnica del taglio di ritorno e preferire lo sfoltimento degli apici mediante asportazione di rami interi, senza formazione di monconi privi di vegetazione terminale;
c) non eliminare mai più del 30% delle gemme;
d) praticare tagli con inclinazione rispetto al piano orizzontale;
e) effettuare la copertura delle ferite con mastice cicatrizzante per sezioni di taglio aventi diametro superiore a cm 5 per specie a legno tenero (tiglio, ippocastano, etc.) e di qualunque diametro per le specie soggette a fitopatie epidemiche quali platano e olmo. Il taglio di grossi rami e branche, dovrà essere eseguito deprezzando il ramo in piccole sezioni, da guidare nella fase di caduta con l’ausilio di funi, allo scopo di non danneggiare nulla.
Laddove si prevede la sola rimonda l’intervento consisterà in:
a) rimozione di rami spezzati ed appesi tra le fronde;
b) taglio di xxxx xxxxxx, marcescenti o comunque deperiti, con apici vegetativi privi di gemme vitali;
c) ripresa di vecchie ferite dovute alla rottura o sfibratura di rami mediante nuovi tagli e rifilatura da eseguire in prossimità della cicatrizzazione naturale più prossima.
È compito della ditta appaltante, mentre esegue la potatura, rimuovere ferri o altre strutture improprie (chiodi, collari, funi, ecc.) che gli alberi possono portare infisse.
Art . 4b
Potatura e rimonda di essenze arboree ad alto fusto
Tutto il materiale di risulta proveniente dalle operazioni di potatura, dovrà essere triturato e trasportato, a cura dell'Impresa, nello stabilimento di trattamento dei rifiuti vegetali di
proprietà AMA (località Maccarese), al termine della giornata lavorativa, salvo diversa disposizione della D.L..
L'onere dello smaltimento è ad esclusivo carico della Ditta appaltante, rispettando tutte le normative riferite allo smaltimento dei rifiuti.
Le predisposizioni di misure di sicurezza del cantiere dovranno essere effettuate dalla ditta appaltatrice, la spesa sarà a carico della ditta appaltatrice.
Tutte le attrezzature e le dotazioni degli operatori impegnati in cantiere, dovranno rispettare scrupolosamente la normativa relativa alle disposizioni antinfortunistiche.
Tutte le operazioni di potatura di piante ad alto fusto dovranno essere eseguite nel rispetto delle norme dettate dai Regolamenti del verde regionale e comunale, con l'ausilio di piattaforma idraulica e solo in casi eccezionali con scale o mediante arrampicata (tree climbing).
Tali operazioni verranno effettuate solo nel periodo stabilito dalla D.L., rispettando il portamento naturale della specie o le forme di allevamento consolidate.
Indipendentemente dalla finalità della potatura, che verrà indicata di volta in volta dalla D.L., si dovranno in ogni modo asportare i rami morti o deperiti e ridurre o eliminare i rami sbilanciati o protesi su sedi stradali e manufatti. Le modalità di intervento devono essere definite dalla D.L.
Dovranno essere rispettati i seguenti criteri di potatura:
a) evitare tagli a filo tronco che intacchino la corteccia del fusto o del ramo di ordine superiore rispettando, invece, il collare alla base del ramo;
b) nelle riduzioni un lunghezza dei rami adottare la tecnica del taglio di ritorno e preferire lo sfoltimento degli apici mediante asportazione di rami interi, senza formazione di monconi privi di vegetazione terminale;
c) non eliminare mai più del 30% delle gemme;
d) praticare tagli con inclinazione rispetto al piano orizzontale;
e) effettuare la copertura delle ferite con mastice cicatrizzante per sezioni di taglio aventi diametro superiore a cm 5 per specie a legno tenero (tiglio, ippocastano, etc.) e di qualunque diametro per le specie soggette a fitopatie epidemiche quali platano e olmo. Il taglio di grossi rami e branche, dovrà essere eseguito deprezzando il ramo in piccole sezioni, da guidare nella fase di caduta con l’ausilio di funi, allo scopo di non danneggiare nulla.
Laddove si prevede la sola rimonda l’intervento consisterà in:
a) rimozione di rami spezzati ed appesi tra le fronde;
b) taglio di xxxx xxxxxx, marcescenti o comunque deperiti, con apici vegetativi privi di gemme vitali;
c) ripresa di vecchie ferite dovute alla rottura o sfibratura di rami mediante nuovi tagli e rifilatura da eseguire in prossimità della cicatrizzazione naturale più prossima.
Per le piante non raggiungibili con piattaforma aeree, il lavoro di potatura e rimonda del secco, potrà essere effettuato con il sistema del "tree climbing".
Poiché l'impiego di questa tecnica prevede il ricorso a particolari attrezzature per la salita, la discesa e lo stazionamento, la Ditta aggiudicataria deve dimostrare di possedere attrezzature rispondenti ai requisiti di Xxxxx e le professionalità adeguate.
È compito della ditta appaltante, mentre esegue la potatura, rimuovere ferri o altre strutture improprie (chiodi, collari, funi, ecc.) che gli alberi possono portare infisse.
Art . 5
Potature arbusti e rampicanti
Gli interventi di potatura sono differenziati per tipologie epoca e frequenza, in funzione della specie da trattare.
L’epoca d’intervento è legata alle modalità e all’epoca di fioritura:
-per le specie che fioriscono sui rami di un anno, la potatura dovrà effettuarsi dopo la fioritura, poiché tali specie fioriscono contemporaneamente allo sviluppo dei germogli;
-per le specie che fioriscono sui rami dell’anno, devono essere potati prima della ripresa vegetativa.
Nel caso delle sempreverdi da fiore, è necessario tagliare sistematicamente le infiorescenze appassite con contemporaneo accorciamento dei germogli.
Le specie rampicanti dovranno essere potate solo se costrette in piccoli spazi. Anche in questo caso le tipologie di potatura dipenderanno dalla modalità e dal periodo di fioritura. Tutto il materiale di risulta proveniente dalle operazioni di potatura, dovrà essere triturato e trasportato, a cura dell'Impresa, nello stabilimento di trattamento dei rifiuti vegetali di proprietà AMA (località Maccarese), al termine della giornata lavorativa, salvo diversa disposizione della D.L..
L'onere dello smaltimento è ad esclusivo carico della Ditta appaltante, rispettando tutte le normative riferite allo smaltimento dei rifiuti.
Art .6
Potature siepi e tappezzanti
Questa pratica ha essenzialmente lo scopo di favorire una crescita folta e regolare. A tal fine, per le siepi, nei primi anni si dovranno accorciare i germogli per stimolare la loro ramificazione, successivamente si dovrà intervenire in funzione dello sviluppo e della vigoria della specie in oggetto. Si potrà intervenire con interventi di rigenerazione ogni 3- 4 anni.
Le operazioni di potatura devono comunque essere effettuate con una tipologia d'intervento adeguata ad ogni singola specie e varietà.
Per le potature di siepi in forma obbligata, è consentito l'uso di tosasiepi elettriche o a scoppio; è assolutamente vietato l'uso di motoseghe onde evitare lo sfilacciamento dei tessuti.
La rifilatura dovrà essere eseguita tenendo conto dell'epoca di vegetazione.
Durante le operazioni di potatura, l'Impresa dovrà provvedere all'eliminazione dei rami secchi, malvenienti e al diserbo manuale al piede della siepe.
Per le specie tappezzanti gli interventi previsti sono la cimatura e il contenimento.
Tutto il materiale di risulta proveniente dalle operazioni di potatura, dovrà essere triturato e trasportato, a cura dell'Impresa, nello stabilimento di trattamento dei rifiuti vegetali di proprietà AMA (località Maccarese), al termine della giornata lavorativa, salvo diversa disposizione della D.L.
L'onere dello smaltimento è ad esclusivo carico della Ditta appaltante, rispettando tutte le normative riferite allo smaltimento dei rifiuti.
Art .7
Sarchiatura
La sarchiatura è una lavorazione del terreno che consiste nel taglio o nel rimescolamento dello strato superficiale. Questa operazione si effettua per i seguenti scopi:
- distruggere meccanicamente le erbe infestanti,
- favorire la circolazione dell'aria nel terreno,
- agevolare nei climi freddi la penetrazione nel terreno del calore solare,
- ridurre l'evaporazione dell'acqua interrompendo la capillarità del terreno per trattenere l'umidità.
La sarchiatura a mano viene effettuata, utilizzando come attrezzo la zappa, eventualmente seguita da operazioni di rincalzatura se la buona tecnica agronomica lo richieda.
A lavoro finito la superficie dovrà risultare libera da erbe ed il terreno sminuzzato.
Art .8
Diserbo manuale
Consiste nello sradicamento manuale di tutte le erbe infestanti esistenti nei vasi, fioriere e vaschette, ecc. I materiali di risulta dovranno essere raccolti e smaltiti giornalmente in maniera che la sede cimiteriale rimanga liberata e ripulita da ogni residuo.
Art .9
Diserbo chimico
I prodotti da utilizzare debbono essere della massima sicurezza, non nocivi all’uomo o ad animali, di rapida degradazione e ammessi dalla legislazione vigente e distribuiti da personale autorizzato.
Per le zone più estese, si potranno usare nebulizzatori a bassa pressione a spruzzo medio; per i tappeti erbosi a superficie più ridotta, dove può esserci il rischi di diffusione del diserbante sulle piante circostanti, si devono usare bandelle o campane di protezione intorno all'augello, atte a contenere il getto di distribuzione del diserbante.
Comunque il diserbo chimico non deve essere effettuato nelle giornate ventose. Rimangono ad esclusivo carico della ditta appaltatrice gli eventuali danni arrecati alla vegetazione di proprietà dell’Amministrazione o di terzi, con l’obbligo del ripristino della vegetazione danneggiata dagli erbicidi.
Art .10
Concimazioni
Lo spargimento del concime ed eventuale suo interramento sarà rapportato alle varie esigenze colturali.
La D.L. concorderà con la ditta appaltatrice le quantità e i tempi d’intervento a seconda della tipologia e del titolo.
Art .11
Trattamenti antiparassitari ed anticrittogamici
I fitotrattamenti che la D.L. potrà richiedere alle piantagioni, dovranno essere eseguiti in maniera tempestiva.
I Fitofarmaci saranno forniti dalla ditta appaltatrice che provvederà con il proprio personale e i mezzi più adatti all’applicazione nei dosaggi e modalità consigliate dal produttore.
I prodotti da utilizzare debbono essere della massima sicurezza, non nocivi all’uomo o ad animali, di rapida degradazione, e ammessi dalla legislazione vigente e distribuiti da personale autorizzato.
Sarà cura della ditta appaltatrice non arrecare danni o disaggi a persone o a cose, restandone comunque, l’unica responsabile delle conseguenze.
Prima di procedere ad un trattamento antiparassitario, si consiglia di attenersi alle misure cautelative di seguito riportate:
- Utilizzare macchine irroratrici efficienti, tarate e regolate almeno una volta all’anno;
- Utilizzare ugelli non usurati o sporchi, preferendo quelli certificati, possibilmente in ceramica, acciaio o plastica. Gli ugelli in ottone, apparentemente meno costosi, sono più soggetti ad usura e quindi a malfunzionamenti.
- In ambiente urbano è poi importante utilizzare ugelli antideriva, che consentono di aumentare la dimensione delle gocce e di limitarne la dispersione nell’ambiente.
- Non effettuare trattamenti in presenza di vento.
- Assicurare la protezione dell’operatore che esegue il trattamento (tuta, guanti, maschera).
- Utilizzare i prodotti fitosanitari alle dosi specificate in etichetta, nel rispetto del campo di impiego.
- Rispettare tutte le precauzioni d’uso riportate in etichetta, compresa la corretta modalità di smaltimento dei contenitori vuoti.
Art .12
Impianti di irrigazione
Gli impianti di irrigazione devono essere fissi. Potranno essere impiegati sistemi mobili o semifissi solo nei casi autorizzati dalla D.L.
L’impianto fisso è quello che meglio risponde alle esigenze specifiche delle opere a verde, tanto nelle fase costitutiva che in quella di manutenzione.
Esso è costituito da: alimentazione primaria (acquedotto, vasche, con o senza pompe), rete principale di adduzione, rete di derivazione, irrigatori e/o gocciolatoi e centrale di comando.
Questo tipo di impianto contempla scavi e rinterri, tubazioni, raccordi e pezzi speciali, valvole di derivazione e relativi comandi, centrale di comando, irrigatori e gocciolatoi.
Quando non diversamente indicato dall’Amministrazione, l’Impresa sarà tenuta ad effettuare tutte le operazioni necessarie per mantenere in perfetto stato di efficienza tutte le componenti dell’impianto.
a) Scavi e rinterri
Gli scavi devono essere eseguiti manualmente, con mezzo meccanico munito di cucchiaio o a mezzo di catenaria.
Il materiale di scavo verrà accumulato sul fianco dello scavo stesso. La profondità dovrà essere 40 cm. Per evitare danni da successive lavorazioni.
Per il rinterro si potrà impiegare il materiale di scavo se scevro da sassi, pietre, o altro materiale inerte tale da poter danneggiare le tubazioni stesse; in caso non venisse giudicato idoneo dalla Direzione Lavori, si provvederà ad impiegare altro materiale.
Qualora vengano utilizzate tubazioni in materiale plastico, queste dovranno essere protette da uno strato 3 cm di sabbia o altro materiale incoerente, prima di procedere al riempimento degli scavi.
b) Valvole di derivazione
Le valvole di derivazione (tipo manuale, elettrico o idraulico) saranno poste in pozzetti a fondo drenante.
Tutti i cavi o i tubicini di comando delle stesse, saranno posti all’interno di tubazioni di protezione di sezione adeguata.
c) Centrale di comando
La centrale di comando (tipo manuale, idraulico, elettronico o elettromeccanico) si dovrà trovare in locali riparati od alloggiamenti che la difendano dagli agenti atmosferici, comunque di facile accesso e controllo, e risponderà ai requisiti presenti nel progetto.
Dovrà comunque prevedere un sistema di arresto automatico in caso di sufficienti apporti naturali.
d) Irrigatori
Gli irrigatori per gli impianti fissi, dovranno essere a scomparsa e perfettamente ortogonali al piano di campagna.
Il loro posizionamento definitivo (quota), avverrà ad operazioni di preparazione del letto di semina ultimate e quindi in fase successiva alla loro posa in opera. La D.L può autorizzare soluzioni alternative.
e) Gocciolatori
I gocciolatori dovranno essere autocompensanti.
La posa delle tubazioni e dei relativi gocciolatori, avverrà solo dopo aver ultimato le operazioni di piantagione e di preparazione del letto di semina.
Gli impianti d’irrigazione per aspersione a scomparsa, dovranno essere limitati alle superfici prative.
Per le specie erbacee ed arbustive, dovranno essere previsti sistemi di distribuzione ad ala gocciolante.
Per le specie arboree dovrà essere invece predisposto un sistema di distribuzione a goccia. Nel caso di eventuale convivenza dei tre sistemi sullo stesso sito, si dovrà rigorosamente evitare la loro reciproca sovrapposizione.
Dovrà essere comunque evitata la bagnatura dei tronchi o della porzione aerea di piante arboree, arbustive o erbacee da parte di sistemi irrigui ad aspersione, in particolare per le piante preesistenti l’impianto.
Per la posa in opera dei sistemi irrigui ad ala gocciolante, dovrà essere previsto l’uso di tubi forati, autopulenti o porosi, disposti in funzione dello sviluppo degli apparati radicali delle specie irrigate e preferibilmente interposti tra il telo in tessuto non tessuto e la pacciamatura.
Per la posa in opera del sistema irriguo a goccia, sarà impiegato un tubo provvisto di gocciolatore autopulente e con dispositivo di bloccaggio al cessare dell’adduzione prevista.
Nel caso di irrigazione manuale si provvederà, contestualmente all’impianto dell’albero, alla posa di tubature corrugate per il trasporto dell’acqua alle radici.
Le irrigazioni dovranno essere ripetute e tempestive e variare in quantità e frequenza in relazione alla natura del terreno, alle caratteristiche specifiche delle piante, al clima e all'andamento stagionale: il programma di irrigazione (a breve e a lungo termine) e i metodi da usare dovranno essere determinati dall'Impresa e successivamente approvati dalla Direzione Lavori.
Nel caso fosse stato predisposto un impianto di irrigazione automatico, l'Impresa dovrà controllare che questo funzioni regolarmente.
L'impianto di irrigazione non esonera però l'Impresa dalle sue responsabilità in merito all'irrigazione la quale pertanto dovrà essere attrezzata per effettuare, in caso di necessità, adeguati interventi manuali.
Art .13
Controllo stabilità di essenze arboree con metodo visivo e strumentale
Le indagini fitostatiche sia visive che strumentali dovranno essere eseguite da personale di provata esperienza nel settore agroforestale.
Dette indagini dovranno essere condotte su tutte le alberature ad alto fusto presenti nei Cimiteri Capitolini, non ancora analizzate, utilizzando il Visual Tree Assessment (in acronimo VTA) per la valutazione delle condizioni strutturali dell’albero ed eventuali compromissioni dell’alberatura. A seguito di VTA, si potrà stabilire quali alberature necessitano di ulteriori indagini di tipo strumentale.
A titolo esemplificativo, si riportano di seguito alcune strumentazioni da impiegare per una corretta valutazione dell'albero su basi biomeccaniche:
- Martello elettronico a impulsi: è il primo tra gli attrezzi da utilizzare; permette di identificare la sezione trasversale più debole e di definire la diffusione della carie e la geometria del difetto. Il tempo di trasmissione dell'onda sonora nel legno, rapportato con i parametri di tabelle stabilite, fa capire se la pianta in quel punto è sana o meno.
- Resistografo o dendrodensimetro: è lo strumento che si utilizza per quantificare la densità del legno. È composto di una sonda perforante collegata ad un apparecchio che misura il consumo di energia necessaria alla perforazione della sonda nella parte legnosa. Ciò permette di rinvenire cavità o malformazioni interne; vengono rilasciati i tracciati di perforazione della sonda, tanti quanti il professionista ritiene utili ai fini della corretta indagine.
- Frattometro: strumento necessario per determinare oggettivamente la resistenza alla rottura delle fibre legnose in fase di degradazione. Calcola i parametri di rottura del legno su un campione derivato dal punto critico tramite una carotatura campione.
- Tomografo sonico: è uno strumento di indagine non invasivo che rileva le aree di legno interessate da alterazioni misurando il tempo di trasmissione di onde soniche prodotte da generatori d'impulsi applicati lungo il tronco. Si elabora un'immagine bidimensionale o tridimensionale delle porzioni indagate.
Allegato B/CT
QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Art. 1 Condizioni generali di accettazione, prove di controllo
I materiali impiegati devono essere rispondenti alle normative vigenti in Italia (ad esempio: biodegradabilità, dosaggi, avvertenze di pericolosità, ecc.) e ai requisiti previsti dal presente Capitolato.
Qualora la D.L. abbia rifiutato una qualsiasi provvista perché ritenuta non idonea, la ditta appaltatrice dovrà sostituirla con altra che corrisponda alle caratteristiche volute; i materiali rifiutati dovranno essere immediatamente allontanati dal cantiere a proprie cure e spese.
L’Amministrazione Appaltante si riserva di effettuare dei prelievi a campione dei prodotti, per verificarne le caratteristiche e l’esatto utilizzo.
Tutti i prodotti da impiegare per la pulizia e la manutenzione del verde occorrenti per il servizio ordinario (detergenti, antiparassitari, anticrittogamici, ecc.) sono tutti a carico dell’Appaltatore.
L’Appaltatore deve fornire alla D.L., prima dell’inizio del servizio e a ogni variazione durante l’esecuzione dello stesso, le Schede Tecniche e le Schede di Sicurezza, redatte in lingua italiana, di tutti i prodotti che intende impiegare.
Art. 2 Caratteristiche dei vari materiali
In mancanza di particolari prescrizioni i materiali dovranno essere delle migliori qualità presenti in commercio.
Prodotti per pulizie:
E’ vietato l’uso di prodotti tossici e/o corrosivi ed in particolare:
- acido cloridrico;
- ammoniaca.
I detergenti ed i disinfettanti devono essere utilizzati ad esatta concentrazione e devono essere preparati "di fresco".
Dopo l’uso tutto il materiale deve essere accuratamente lavato ed asciugato.
Terra:
La terra da impiegare per aiuole, ecc. per essere definita “vegetale” deve essere chimicamente neutra (ph prossimo al valore di 7), deve contenere nella giusta proporzione e sotto forma di Sali solubili tutti gli elementi minerali indispensabili alla vita delle piante nonché una sufficiente quantità di microrganismi e di sostanza organica (humus), deve essere esente da Sali nocivi e da sostanze inquinanti e rientrare per composizione granulometrica media nella “terra fine” in quanto miscuglio ben bilanciato e sciolto di argilla, limo, e sabbia (terreno di medio impasto).
Dovrà provenire da scortico di terreno a destinazione agraria e con profondità massima di prelevamento non superiore a cm. 50.
Qualora il prelevamento venga effettuato in terreni naturali non coltivati, la profondità sarà limitata al primo strato di suolo esplorato dalle radici delle specie erbacee, ossia a quello spessore ove la presenza di humus e le caratteristiche fisico-microbiologiche del terreno permettono la normale vita dei vegetali, ma, in ogni caso non superiore a cm. 30.
Dovrà risultare priva di ciottoli, detriti, radici e con basso carico di vegetazione di tipo infestante.
Concimi:
I concimi minerali semplici o complessi usati per la concimazione di fondo o in copertura dovranno essere di marca nota sul mercato nazionale, avere titolo e composizione dichiarato ed essere conservati negli involucri originali della fabbrica.
I fertilizzanti da utilizzare saranno individuati volta per volta secondo le caratteristiche agronomiche del terreno. Le quantità per ettaro saranno variabili a seconda della tipologia e del titolo.
I fertilizzanti organici (letame di stalla ben maturo, ecc.) dovranno arrivare da località note, e rispettare le caratteristiche della corretta pratica agronomica.
Si possono utilizzare concimi organici industriali alla condizione che siano di marca nota sul mercato nazionale, avere titolo e composizione dichiarato ed essere conservati negli involucri originali della fabbrica.
Torba:
La torba, sia di provenienza nazionale che estera, dovrà essere a reazione neutra, minutamente macinata e sminuzzata, con peso specifico medio non superiore a x.xx 3,5 per mc e non eccessivamente umidificata.
Fitosanitari:
I parametri tecnici da prendere in considerazione nella scelta dei prodotti fitosanitari per il verde cimiteriale riguardano:
- Il tipo di principio attivo da utilizzare e, conseguentemente, del formulato commerciale.
Le sostanze attive alle quali ricorrere per la protezione delle piante debbono rispondere ai seguenti requisiti:
- Efficacia nella protezione delle piante ornamentali;
- Registrazione in etichetta per l´impiego su verde ornamentale e nei confronti delle avversità da combattere;
- Bassa tossicità per l´uomo e per gli animali domestici (si dovranno utilizzare prioritariamente formulati non classificati. Sono da escludere o da limitare fortemente i preparati classificati come molto tossici, tossici e nocivi);
- Scarso impatto ambientale (in particolare ci si dovrà orientare verso preparati selettivi nei confronti degli insetti utili)
- Assenza di fitotossicità o di effetti collaterali per le piante oggetto del trattamento. Si devono rispettare le principali disposizioni legislative che regolano l´uso dei prodotti fitosanitari in ambiente urbano:
- D.P.R. n.223/88 "Attuazione delle direttive CEE 78/631 e 81/291".
- D.Lgs. 194/95 "Recepimento della direttiva CE 91/414 in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari".
- Circolare Ministeriale 10/6/1995 n. 17 "Aspetti applicativi delle nuove norme in materia di autorizzazione di prodotti fitosanitari: il D.Lgs 17/3/1995, n.194, di attuazione della direttiva 91/414/CEE e successive modifiche ed integrazioni".
- Circolare Ministeriale 15/4/1999 n. 7 "Immissione in commercio di prodotti fitosanitari destinati al trattamento delle piante ornamentali e dei fiori da balcone, da appartamento e da giardino domestico, già disciplinati come presidi medico/chrurgici".
- D.P.R. 23 aprile 2001 n. 290 "Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti”.
Tutti i formulati dovranno essere forniti in confezioni integre, originali e sigillate dalla ditta produttrice e i loro contenitori, dopo l’impiego, dovranno essere correttamente smaltiti.
In speciale riferimento agli Erbicidi:
- Non essere infiammabili, conduttori elettrici, corrosivi per metalli e materiali lapidei, non lasciare residui tossici, nocivi o caustici tali da presentare pericoli o risultare inquinanti;
- Presentare proprietà biochimiche tali da garantire elevatissimi gradi di biodegradabilità e nel contempo scarsissima o nulla mobilità nel suolo in maniera da escludere eventuali contaminazioni di acque superficiali e profonde;
- Essere suscettibili alla somministrazione di fertilizzanti organici allo scopo tamponante;
- Non devono apportare alterazioni cromatiche o formali sui manufatti oggetto di trattamento o di alcuna loro parte componente, né modificare la natura biochimica degli stessi, né danneggiare la vegetazione circostante.
I principi attivi da utilizzare sono:
erbicidi fogliari con classe di rischio NC sono il Glifosate, il Glifosate trimesio e il Glufosinate; ammonio, distribuiti nel periodo primaverile estivo; prodotti ad azione residuale con classe di rischio Xi sono il Isoxaben, con classe di rischio Xn sono il Oxifluorfen, distribuiti nel periodo autunno-invernale soprattutto nei primi anni di impianto.
Trappole a ferormoni:
Sono utili per l’individuazione dei parassiti animali dannosi ed impiegate per:
- Catturare spie monitoraggio;
- Catture massali.
Gli insetti bersaglio saranno: Limandridi dispar, Monaca, Orgia (TRAPTEST), Infantria americana (TRAPTEST, MASTRAP, COMOTRAP), Processionaria (MASTRAP L), Euprottite (TRAPTEST, MASTRAP), Evetria, Tortrice verde (TRAPTEST, MASTRAP, MASTRAP L), Rodilegno rosso e giallo (MASTRAP L), Cocciniglie (SCALETRAP):
Pali di sostegno, ancoraggi, legature:
Per fissare al suolo gli alberi e gli arbusti di rilevanti dimensioni si dovrà fornire tutori adeguati per diametro ed altezza alle dimensioni delle essenze. I tutori dovranno essere, preferibilmente, in legno di castagno, diritti, scortecciati e se destinati a conficcati nel terreno, appuntiti nella parte dell’estremità di maggiore spessore.
La parte appuntita dovrà essere resa imputrescibile per una altezza di cm 100 circa, mediante bruciatura superficiale o impregnamento con prodotti specifici reperibili in commercio.
Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di legno per l’eventuale bloccaggio a terra dei tutori.
Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc.) i pali di sostegno, su autorizzazione della D.L. potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio muniti di tendifilo.
Le legature per rendere solidali le piante ai pali di sostegno ed agli ancoraggi, al fine di non provocare strozzature al tronco o ai rami, dovranno essere realizzate per mezzo di collari speciali di adatto materiale elastico (cinture di gomma, nastri di plastica) oppure, in subordine, con corda di canapa (mai filo di ferro). Per evitare danni alla corteccia, è indispensabile interporre, tra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di adatto materiale.
Materiale vivaistico:
Per “materiale vivaistico” si intende tutto il complesso delle piante (alberi, arbusti, tappezzanti, prato pronto, sementi, ecc.) occorrenti per l’esecuzione dei lavori.
Per la realizzazione di nuovi impianti o per la sostituzione di piante in aree verdi già esistenti, è sempre necessario utilizzare materiale vivaistico di qualità e garantito sotto l’aspetto genetico/sanitario.
La qualità delle piante è riferibile e valutabile sotto il profilo fitosanitario, morfologico/vegetativo e in base agli standard vivaistici di allevamento. In particolare è questo ultimo aspetto che permette di differenziare la qualità anche dal punto di vista commerciale. Il materiale vegetale da impiegare nei nuovi impianti dovrà possedere i requisiti fissati dalle normative vigenti in materia; in particolare dovrà essere:
- esente da organismi nocivi da quarantena;
- sostanzialmente privo di organismi nocivi previsti dalla normativa fitosanitaria relativa ai parassiti "di qualità";
- conforme alle specie o alle varietà dichiarate;
- corrispondere per le caratteristiche dimensionali e forme di allevamento a quanto specificato nel presente Capitolato per il servizio ordinario e al preventivo di spesa per i servizi straordinari;
- esente da difetti strutturali nonché da lesioni meccaniche nell’apparato aereo pregiudizievoli la crescita e lo sviluppo della pianta;
- dotato di un apparato radicale di normale sviluppo con un buon capillizio radicale e privo di lesioni tali da pregiudicare lo sviluppo della pianta.
Dal punto di vista della forma di allevamento gli alberi devono presentare:
• fusto diritto;
• altezza della prima impalcatura a partire da 220 cm, se la circonferenza del fusto è superiore a 12-14 cm, o a partire da 250 cm se la circonferenza supera i 30-35 cm;
• presenza del prolungamento dell’asse centrale all’interno della chioma, ad eccezione delle varietà con chioma globosa o pendule;
• regolare distribuzione delle ramificazioni nei 360 gradi dello sviluppo orizzontale della chioma;
• regolare ed equilibrata distribuzione verticale delle ramificazioni della chioma.
Gli alberi ramificati dal basso devono presentare:
• un unico fusto diritto, o con lievi ondulazioni verticali a seconda della specie o varietà, e ramificazioni che partono da terra;
• regolare distribuzione delle ramificazioni nei 360 gradi dello sviluppo orizzontale della chioma;
• regolare ed equilibrata distribuzione delle ramificazioni nella chioma.
Gli alberi a più fusti devono presentare:
• generalmente 3 o più fusti equivalenti che partono da terra;
• regolare ed equilibrata distribuzione delle ramificazioni della chioma.
Le dimensioni degli alberi vengono indicate riportando in centimetri la circonferenza del fusto misurata a un metro da terra. Convenzionalmente si definiscono delle classi di circonferenza variabili di 2 in 2 cm a partire dai 6 fino ai 20 cm di circonferenza e di 5 in 5 cm per circonferenze superiori. Per esemplari di alto pregio, viene riportato anche il diametro della chioma (classi di 50 in 50 cm). Per gli alberi ramificati dal basso si riporta anche l’altezza della pianta misurata in classi che vanno di 50 in 50 cm a partire da 2 m.
Può essere richiesta e riportata anche la larghezza della chioma espressa sempre a un metro da terra. Per gli alberi a più fusti si riporta l’altezza della pianta misurata come sopra descritto ed eventualmente la larghezza della chioma.
Le piante devono essere fornite in vasi, forniture in zolla o a radice nuda devono essere autorizzate dalla D.L.
Gli arbusti devono avere strutture ben lignificate e non eziolate; in caso di piante dal portamento cespuglioso dovrebbero avere almeno 3 ramificazioni a partire dalla base. Vengono dimensionati in classi di altezza che vanno di 20 cm in 20 cm fino al metro di altezza, di 25 in 25 cm fino ai 2 m e di 50 in 50 cm per altezze superiori. In caso di piante dal portamento strisciante od orizzontale non viene indicata l’altezza ma il diametro della chioma espresso in classi di 20 in 20 cm fino al metro e di 25 in 25 oltre il metro. Poiché per gli arbusti si va sempre più diffondendo la coltivazione in contenitore, vengono spesso riportate anche le misure dei contenitori o il loro volume. Per tutte le piante che vengono coltivate e commercializzate in zolla, un ulteriore e importante parametro, che spesso però non viene riportato, è quello relativo al numero di trapianti o di lavorazioni dell’apparato radicale che la pianta ha subito. In genere è proporzionato all’età della pianta e dovrebbe essere effettuato con una frequenza di almeno 3 anni.
Le piante erbacee annuali, biennali e perenni sono sempre allevate in contenitore e devono presentarsi rigogliose e ben accestite dal punto di vista vegetativo. Vengono dimensionate in relazione al contenitore in cui vengono allevate.
I bulbi e i tuberi devono essere delle dimensioni tipiche della specie, esenti da parassiti, turgidi e ben conservati. I rizomi devono presentare almeno 3 gemme.
Il prato pronto a rotoli (o in zolla) è un prato “maturo”, cioè seminato e coltivato con cure e attenzioni costanti mediamente per diciotto mesi, che viene raccolto in strisce con una particolare attrezzatura ed arrotolato per facilitarne il trasporto e la posa. Le zolle vengono tagliate un centimetro e mezzo sotto il livello del terreno e l’erba rimane unita grazie al fitto intreccio delle radici. Il miscuglio sarà formato con specie erbacea a lenta crescita, composto da graminacee e leguminose (es. Dichondra repens, Poa pratensis, Agrostis alba, Trifoglio ibrido, Loietto perenne, Festuca arundinacea, ecc.) nella densità
più consona in funzione della varietà e dei miscugli, comunque individuabile dalle indicazioni tecniche del produttore.
Le sementi fornite dovranno essere di ottima qualità e rispondenti esattamente a genere e specie richiesta, sempre nelle confezioni originali sigillate e munite di certificato di identità ed autenticità con indicazione del grado di purezza e di germinabilità e della data di scadenza stabiliti dalle leggi vigenti. L’eventuale mescolanza delle sementi di diverse specie secondo le % richieste dal Committente, dovrà essere effettuata alla presenza della D.L.
Allegato C/CT
OPERAZIONI STRAORDINARIE E NON PREVEDIBILI
Gli interventi straordinari e non prevedibili, richiesti medianti appositi di servizio, saranno valutati a misura applicando i prezzi unitari determinati sulla base dei seguenti criteri indicati in ordine decrescente di priorità:
a) Tariffa dei Prezzi per i Lavori Pubblici Regione Lazio (delib. n.412/2012) recepita con deliberazione n.197 della Giunta Capitolina di Roma (seduta del 08/05/2013);
b) Prezziario Assoverde 2013-2014;
c) con la formulazione di un Nuovo Prezzo ai sensi dell’art.163 del DPR 207/2010 e successive modificazioni e integrazioni.
I servizi svolti nell’ambito degli interventi straordinari e non prevedibili saranno pagati con l’applicazione del ribasso offerto in sede di gara.
Le spese per il computo/quantificazione dei servizi a misura sono a carico del fornitore che, a richiesta della Direzione dell’Esecuzione, dovrà fornire gli strumenti, i mezzi di misura e la manodopera necessaria.
La ditta appaltatrice, si impegna ad eseguire le seguenti lavorazioni:
1) Nuove piantumazioni;
2) Semina ed impianti tappeto erboso non compresi nei servizi a canone;
3) Dendrochirurgia e slupatura;
4) Trappole a ferormoni;
5) Potatura e rimonda di essenze arboree ad alto fusto non comprese nei servizi a canone;
6) Estirpazione ceppaie;
7) Sagomatura di essenze arboree ad alto fusto;
8) Abbattimento alberi;
9) Diserbo chimico non compreso nei servizi a canone;
10) Progettazione e sistemazione spazi verdi;
11) Realizzazione nuovi impianti di irrigazione non compresi nei servizi a canone;
12) Controllo stabilità di essenze arboree con metodo visivo e strumentale non compreso nei servizi a canone;
13) Rimozione infestanti rampicanti e lianose;
14) Interventi di pulizia;
15) Analisi chimico strutturali del terreno;
16) Arieggiamento;
17) Riporto e livellamento del terreno.
1) Nuove piantumazioni
La D.L. potrà richiedere alla ditta appaltatrice la fornitura e piantumazione di piante adatte al miglioramento ornamentale delle aree cimiteriali. Le specie da mettere a dimora saranno indicate mediante richiesta ed accettazione del preventivo.
La piantumazione dovrà essere eseguita secondo la corretta pratica agronomica.
Tutti i nuovi impianti a portamento cespuglioso o arboreo saranno soggetti ad una garanzia di attecchimento di un anno e durante tale periodo la ditta provvederà, a sue cure e spese, alla manutenzione necessaria.
Per gli impianti di essenze floreali il periodo di garanzia sarà legato alla stagionalità delle varietà.
Se nel periodo di garanzia di attecchimento fossero constatati il disseccamento o sintomi di sofferenza degli impianti, la ditta appaltatrice dovrà provvedere alla sostituzione dell’essenze.
2) Semina e impianti tappeto erboso
In ogni settore di aree verdi di pertinenza cimiteriale la D.L potrà richiedere una semina o la zollatura di specie erbacee monofitica o polifitica.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per la fornitura dei semi o prato pronto, la preparazione del terreno, la concimazione, lo spargimento e la ricopertura del seme o la messa in opera della zolla.
Il miscuglio sarà formato con specie erbacea a lenta crescita, composto da graminacee e leguminose (es. Dichondra repens, Poa pratensis, Agrostis alba, Trifoglio ibrido, Loietto perenne, Festuca arundinacea ecc.) nella densità più consona in funzione della varietà e dei miscugli, comunque individuabile dalle indicazioni tecniche del produttore.
I fertilizzanti da utilizzare saranno individuati volta per volta secondo le caratteristiche agronomiche del terreno, successivamente ad analisi chimico-strutturale del terreno.
Le quantità per ettaro saranno variabili a seconda della tipologia e del titolo ma non dovranno essere mai inferiori a 70 unità N/Ha, 90 unità P/Ha e 100 unità K/Ha (da solfato) più integrazione in microelementi.
In caso terreni particolari o siti in forte pendenza la D.L potrà richiedere la pratica dell’idrosemina.
Tutti i nuovi impianti realizzati saranno soggetti ad una garanzia di attecchimento di un anno e durante tale periodo la ditta provvederà, a sue cure e spese, alla manutenzione necessaria.
3) Dendrochirurgia e slupatura
Gli interventi di dendrochirurgia dovranno essere eseguiti, secondo indicazioni della D.L., da personale di provata esperienza nel settore.
L’asportazione di tutta la parte infetta a causa dei vari agenti patogeni (Coriolus, Fomes, Ganoderma, Trametes, Stereum, Phellinus, Polyporus, ecc.) deve essere curata nel migliore dei modi. Si raggiungerà il legno sano, senza peraltro ledere le eventuali barriere naturali in esso già formate, con una esecuzione corretta e lineare dei tagli che dovranno avere possibilmente una pendenza che non permetta ristagno d’acqua. La disinfezione delle ferite sarà effettuata con poltiglia bordolese, sali rameici o benzimidazoli.
Le cavità accuratamente pulite e disinfettate non verranno chiuse e non verranno praticati fori per il drenaggio.
Su indicazione della D.L., reti metalliche zincate o plastificate potranno essere fissate a protezione delle cavità e saranno fissate con l’uso di chiodi o viti di materiale plastico ancorati alla corteccia.
4) Trappole a ferormoni
Le caratteristiche fondamentali cui devono rispondere le trappole a ferormoni sono cosi sintetizzabili:
- Apertura di diffusione proporzionata alla concentrazione del ferormone nella capsula;
- Stabilita e resistenza agli agenti atmosferici, praticità d’istallazione e di rilevamento.
La ditta appaltatrice sarà responsabile della loro istallazione, del loro periodico monitoraggio, della sostituzione periodica dei ferormoni esausti e della manutenzione delle trappole stesse (conta dei maschi, eliminazione degli insetti catturati).
La ditta sarà tenuta:
a) non istallare le trappole in numero superiore od inferiore a quello consigliato nella confezione. Il numero delle trappole da istallare è valutativo ma comunque mai inferiore n. 2 trappole per fascia di parco o n. 10 trappole mediamente ad ettaro;
b) installare le trappole distribuendole omogeneamente;
c) non lasciare trappole inutilizzate od esaurite né gli involucri delle capsule incustodite e abbandonate, queste devono essere correttamente smaltite.
La D.L. si riserva la facoltà di controllo sulla periodicità dei monitoraggi nonché della consultazione del quaderno d’infestazione.
5) Potatura e rimonda di essenze arboree ad alto fusto
La potatura e rimonda delle essenze arboree ad alto fusto da effettuarsi nel servizio straordinario devono essere eseguite con le modalità previste all’art. 4b delle “Norme per l’esecuzione dei lavori” (Allegato A/CT).
6) Estirpazione ceppaie
L’operazione di abbattimento può essere seguita dall’eliminazione della ceppaia. Questa ultima deve essere effettuata mediante carotature o con attrezzature e modalità tali da evitare danni ai manufatti e ai servizi esistenti.
Il riempimento delle fosse deve essere ottenuto con terreno vegetale sminuzzato, livellato e compattato. L’Impresa dovrà provvedere alla pulizia dell’area, allo sgombro al carico e al trasporto del materiale di risulta, nonché al ripristino di cordoli, pavimentazioni, manti stradali, ecc.
7) Sagomatura di essenze arboree ad alto fusto
Tutte le operazioni di sagomatura di piante ad alto fusto dovranno essere eseguite con l'ausilio di piattaforma idraulica.
Tali operazioni verranno effettuate solo nel periodo stabilito dalla D.L., rispettando il portamento delle forme di allevamento consolidate.
Le operazioni di sagomatura devono comunque essere effettuate con una tipologia d'intervento adeguata ad ogni singola specie e varietà.
Per le potature di siepi in forma obbligata, è consentito l'uso di tosasiepi elettriche o a scoppio; è assolutamente vietato l'uso di motoseghe onde evitare lo sfilacciamento dei tessuti.
La rifilatura dovrà essere eseguita tenendo conto dell'epoca di vegetazione.
Durante le operazioni di potatura, l'Impresa dovrà provvedere all'eliminazione dei rami secchi e malvenienti.
8) Abbattimento alberi
L’intervento dovrà essere effettuato nel rispetto delle norme dettate dai Regolamenti del verde regionale e comunale, con l'ausilio di piattaforma idraulica e solo in casi eccezionali con scale o mediante arrampicata (tree climbing).
Utilizzando tutte le attrezzature necessarie, atte ad evitare pericoli per l’incolumità pubblica e danni ai manufatti (depezzature, uso di funi, carrucole, gru, etc.).
In ogni caso l’impresa sarà responsabile di ogni danneggiamento che, in qualsiasi forma e per qualsiasi motivo, dovesse verificarsi; rimanendo l’Amministrazione sollevata da ogni responsabilità in merito.
Nei casi in cui l’abbattimento non è seguito dalla eliminazione della ceppaia, le ceppaie dovranno presentarsi tagliate rasenti al suolo con taglio netto, senza slabbrature o denti.
In caso di abbattimento di piante morte od infette per fitopatologie altamente infettanti (graziosi, cancri, ecc.) si dovrà informare la D.L che adotterà i provvedimenti più idonei e potrà anche escludere dal taglio i soggetti infetti.
Tutto il materiale di risulta proveniente dalle operazioni di abbattimento, dovrà essere triturato e trasportato, a cura dell'Impresa, nello stabilimento di trattamento dei rifiuti vegetali di proprietà
AMA (località Maccarese), al termine della giornata lavorativa, salvo diversa disposizione della D.L.
L'onere dello smaltimento è ad esclusivo carico della Ditta appaltante, rispettando tutte le normative riferite allo smaltimento dei rifiuti.
Le predisposizioni di misure di sicurezza del cantiere dovranno essere effettuate dalla ditta appaltatrice, la spesa sarà a carico della ditta appaltatrice.
Tutte le attrezzature e le dotazioni degli operatori impegnati in cantiere, dovranno rispettare scrupolosamente la normativa relativa alle disposizioni antinfortunistiche.
9) Diserbo chimico
La D.L del Committente potrà richiedere il ricorso al mezzo di controllo chimico delle erbe infestanti, dove non previsto dal servizio ordinario, in situazioni di manutenzione straordinaria.
I prodotti da utilizzare debbono essere della massima sicurezza, non nocivi all’uomo o ad animali, di rapida degradazione, e ammessi dalla legislazione vigente e distribuiti da personale autorizzato.
Per le zone più estese, si potranno usare nebulizzatori a bassa pressione a spruzzo medio; per i tappeti erbosi a superficie più ridotta, dove può esserci il rischi di diffusione del diserbante sulle piante circostanti, si devono usare bandelle o campane di protezione intorno all'augello, atte a contenere il getto di distribuzione del diserbante.
Comunque il diserbo chimico non deve essere effettuato nelle giornate ventose. Rimangono ad esclusivo carico della ditta appaltatrice gli eventuali danni arrecati alla vegetazione di proprietà dell’Amministrazione o di terzi, con l’obbligo del ripristino della vegetazione danneggiata dagli erbicidi.
10) Progettazione e sistemazione spazi verdi
La D.L del Committente potrà richiedere lo studio e la progettazione di nuovi spazi verdi o di riqualificazione di quelli esistenti.
11) Realizzazione nuovi impianti di irrigazione
Gli impianti di irrigazione da effettuarsi nel servizio straordinario devono essere eseguiti con le modalità previste all’art. 12 delle “Norme per l’esecuzione dei lavori” (Allegato A/CT).
12) Controllo stabilità di essenze arboree con metodo visivo e strumentale
Il Committente può affidare l’incarico di eseguire ulteriori indagini della stabilità, condotte con metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment), su essenze arboree presenti all’interno dei cimiteri, come meglio descritto nell’art. 13 delle “Norme per l’esecuzione dei lavori” (Allegato A/CT).
13) Rimozione infestanti rampicanti e lianose
In presenza di alberi sui quali si sono sviluppati rampicanti e lianose (Hedera, Ampelopsis, Vitalba e simili) l’intervento consisterà nell’accurato taglio e distacco di tutti i fusti aderenti al tronco per un’altezza misurata in mt. 1,00 da terra. La rimanente vegetazione potrà essere lasciata seccare. Per le specie lianose si dovrà eseguire il taglio di tutti i fusti sia risalenti sul tronco che appoggiati alle fronde che mantengono la specie sarmentosa in vegetazione, per garantire il rapido e totale deperimento nel corso della successiva stagione vegetativa.
Le parti staccate e tagliate dovranno essere smaltite con la stessa procedura prevista per la potatura.
Qualora sulla medesima pianta siano previste, oltre alla eliminazione del rampicante, anche la rimonda o la potatura, avendo a disposizione l’attrezzatura per il lavoro in quota, si provvederà contestualmente anche alla eliminazione della maggior parte delle fronde e dei fusti del rampicante fatto salvo l’intervento alla base del fusto come precedentemente già descritto.
14) Interventi di pulizia
1) Prestazioni aggiuntive rispetto alle frequenze del servizio ordinario.
2) Prestazioni non descritte nel servizio ordinario.
15) Analisi chimico strutturali del terreno
Il Committente può affidare l’incarico di eseguire analisi chimico-strutturali del terreno.
16) Arieggiamento
A seconda del grado di compattamento e dell'estensione della superficie a prato, l'Impresa potrà scegliere tra varie tecniche di areazione che agiscono più o meno in profondità: la sarchiatura, mediante arieggiatori manuali o a motore; la bucatura, effettuata manualmente o con carotatrice dotata di punzoni penetranti per circa cm. 7 e distanti cm. 10 l'uno dall'altro.
Le carote di terra, risulta dell'operazione, saranno lasciate in terra.
Questo intervento sarà preceduto da una tosatura a raso con successiva leggera irrigazione, al fine di facilitare l’intervento stesso.
17) Riporto e livellamento del terreno
Eventuali aggiunte di terreno che si rendessero necessarie, a causa di avvallamenti o buche per cedimenti dovranno essere eseguiti come segue:
a) ricarica di terreno;
b) livellamento e rastrellatura.
Allegato D/CT
ELENCO DEI CIMITERI
SUPERFICI AREE CIMITERIALI
1) Cimitero Verano : mq 833.903 (ha 83,39)
2) Cimitero Flaminio : mq 1.367.119 (ha 136,71)
3) Cimitero Laurentino : mq 000.000 (xx 20,36)
4) Cimitero di Ostia Antica : mq 15.760 (ha 1,58)
5) Cimitero di Maccarese : mq 10.162 (ha 1,02)
6) Cimitero di Castel di Xxxxx : mq 1.972
7) Cimitero di X. Xxxxx di Galeria : mq 2.732
8) Cimitero di S. Xxxxx del Xxxxxxx (Parrocchietta) : mq 3.003
9) Cimitero di Isola Farnese : mq 3.125
10) Cimitero di Cesano : mq 4.140
11) Cimitero di X. Xxxxxxxxx : mq 10.591 (ha 1,06)