INDICE
Classificazione del documento: CONSIP PUBLIC
ALLEGATO 3 CAPITOLATO TECNICO
ALLEGATO 3
CAPITOLATO TECNICO FORNITURA DI PRODOTTI E SERVIZI PER LA
REALIZZAZIONE, MANUTENZIONE E GESTIONE DI RETI LOCALI PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI,
AI SENSI DELL’ART. 26 LEGGE N. 488/1999 E DELL’ART. 58 LEGGE N. 388/2000
INDICE
INDICE 3
1 PREMESSA 8
1.1 Oggetto 9
1.2 Durata 10
1.3 Condizioni generali 10
1.3.1 Condizioni di utilizzo della Convenzione 11
1.4 Modalità di attivazione della fornitura 11
1.4.1 Fase di valutazione preliminare 12
1.4.2 Fase di dimensionamento ed esecuzione 14
1.4.3 Struttura del Piano di esecuzione definitivo 16
1.4.4 Fornitura, installazione e configurazione 19
2 DESCRIZIONE DELLA FORNITURA 21
2.1 Standard di riferimento 21
2.2 Rete Passiva 22
2.2.1 Armadi a Rack 22
2.2.2 Cablaggio in rame 24
2.2.3 Cablaggio in fibra ottica 27
2.2.4 Posa in opera della fornitura 30
2.2.5 Opere accessorie alla fornitura 32
2.3 Apparati attivi 34
2.3.1 Switch 34
2.3.1.1 Switch Tipo 1 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 1 Gb) 35
2.3.1.2 Switch Tipo 2 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 1 Gb – Power over Ethernet) 37
2.3.1.3 Switch Tipo 3 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 10 Gb) 38
2.3.1.4 Switch Tipo 4 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 10 Gb – Power over Ethernet) 39
2.3.1.5 Switch Tipo 5 (Layer 2 Multi-GigabitEthernet)) 40
2.3.1.6 Switch Tipo 6 (Layer 3 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 10 Gb) – Power over Ethernet) 42
2.3.1.7 Switch Tipo 7 (Layer 3 – porte SFP con uplink a 10 Gb) 44
2.3.1.8 Switch Tipo 8 (Layer 3 – 40 porte SFP con uplink a 40 Gb) 45
2.3.1.9 Switch Tipo 9 (Layer 3 – Modulare) 47
2.3.1.10 Switch Tipo 10 (Software di gestione specifico del brand) 49
2.3.2 Prodotti per l’accesso Wireless 51
2.3.2.1 Access Point per ambienti interni 52
2.3.2.2 Access Point per ambienti esterni 53
2.3.2.3 Dispositivo di Gestione degli Access Point 54
2.3.3 Dispositivi per la sicurezza delle reti 54
2.3.3.1 Next Generation Firewall 55
2.3.3.2 Sandbox 61
2.3.3.3 NAC 62
2.3.3.4 SEG 63
2.3.3.5 Servizi per dispositivi di sicurezza 64
2.3.4 Installazione degli apparati attivi 65
2.3.5 Configurazione degli apparati attivi 66
2.4 Gruppi di continuità 66
2.5 Servizi a richiesta 68
2.5.1 Servizio di assistenza e manutenzione 69
2.5.2 Servizio di intervento su chiamata su PDL 72
2.5.3 Servizio di monitoraggio e gestione della rete 74
2.5.3.1 Sistema di monitoraggio e gestione della rete 75
2.5.3.2 Servizio di gestione da remoto della rete 77
2.5.3.3 Servizio di gestione on-site della rete 79
2.5.4 Servizi di addestramento sulla fornitura 82
2.5.5 Servizio di certificazione del sistema di cablaggio esistente 83
2.5.5.1 Modalità per la certificazione del sistema di cablaggio 84
2.6 Servizi obbligatori connessi alla fornitura 85
2.6.1 Supporto al collaudo 85
2.6.2 Help Desk multicanale 86
2.6.3 Servizio di dismissione dell’esistente 87
2.7 Verifiche di conformità dei servizi 88
3 MODALITÀ DI ESECUZIONE – DATI PER LE AMMINISTRAZIONI 89
3.1 Strumenti di comunicazione e riferimenti di contatto 89
3.2 Gestione della Convenzione 89
3.3 Gestione delle forniture 90
3.4 Reportistica per le Amministrazioni 91
3.4.1 Reportistica per le Amministrazioni Contraenti 92
3.4.1.1 Report dei servizi 93
3.4.1.2 Report dei Livelli di Servizio conseguiti 93
3.4.2 Reportistica per l’Amministrazione Aggiudicatrice 94
3.4.2.1 Report dei prodotti e servizi 94
3.4.2.2 Report dei Livelli di Servizio conseguiti 94
3.4.2.3 Flussi Data mart 95
4 LIVELLI DI SERVIZIO E QUALITÀ 96
4.1 Service Level Agreement 96
4.1.1 SLA per tempi di predisposizione dei piani di esecuzione 96
4.1.2 SLA per la consegna, installazione e avvio dei servizi 97
4.1.3 SLA per le attività di supporto al collaudo 98
4.1.4 SLA per i servizi di assistenza e manutenzione 98
4.1.5 SLA per i servizi di gestione 99
4.1.6 SLA per i servizi di intervento su chiamata su PDL 99
4.1.7 SLA per i servizi di addestramento 100
4.1.8 SLA per servizio di Help Desk 100
4.1.9 SLA per competenza e capacità delle risorse professionali 101
4.1.10 SLA per la reportistica per le Amministrazioni 101
4.2 Verifiche ispettive 102
5 PENALI SUI LIVELLI DI SERVIZIO 103
APPENDICE A – FLUSSI DATI PER IL SISTEMA DI MONITORAGGIO .....................................
APPENDICE B – SCHEMA DELLE VERIFICHE ISPETTIVE .......................................................
Indice delle Tabelle
Tabella 1 - Requisiti minimi rack 23
Tabella 2 - Requisiti minimi cavi in rame 25
Tabella 3 - Parametri standard di riferimento dei cavi in rame 25
Tabella 4 - Caratteristiche migliorative cavi in rame 26
Tabella 5 - Requisiti minimi cavi in fibra ottica 28
Tabella 6 – Parametri standard di riferimento dei cavi in fibra 28
Tabella 7 - Caratteristiche migliorative cavi in fibra 28
Tabella 8 – Requisiti minimi switch Tipo 1 36
Tabella 9 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 1 37
Tabella 10 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 2 37
Tabella 11 – Requisiti minimi switch Tipo 3 38
Tabella 12 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 3 39
Tabella 13 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 4 40
Tabella 14 – Requisiti minimi switch Tipo 5 41
Tabella 15 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 5 42
Tabella 16 – Requisiti minimi switch Tipo 6 43
Tabella 17 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 6 44
Tabella 18 – Requisiti minimi switch Tipo 7 45
Tabella 19 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 7 45
Tabella 20 – Requisiti minimi switch Tipo 8 47
Tabella 21 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 8 47
Tabella 22 – Requisiti minimi switch Tipo 9 48
Tabella 23 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 9 49
Tabella 24 – Configurazione switch Tipo 9 49
Tabella 25 – Requisiti minimi SW di gestione dello specifico brand 50
Tabella 26 – Requisiti minimi Access Point per ambienti interni 52
Tabella 27 – Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti interni 53
Tabella 28 – Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti esterni 54
Tabella 29 – Requisiti minimi dispositivo di gestione degli Access Point 54
Tabella 30 – Requisiti minimi next generation firewall fascia base 56
Tabella 31 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia base 56
Tabella 32 – Requisiti minimi next generation firewall fascia media 57
Tabella 33 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia media 57
Tabella 34 – Requisiti minimi next generation firewall fascia alta 58
Tabella 35 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia alta 59
Tabella 36 – Requisiti minimi next generation firewall fascia top 59
Tabella 37 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia top 60
Tabella 38 – Requisiti minimi next generation firewall fascia enterprise 60
Tabella 39 - Caratteristiche migliorative next generation firewall di fascia enterprise 61
Tabella 40 – Requisiti minimi Sandbox 61
Tabella 41 - Caratteristiche migliorative Sandbox 62
Tabella 42 – Requisiti minimi NAC 62
Tabella 43 - Caratteristiche migliorative NAC 63
Tabella 44 – Requisiti minimi SEG 64
Tabella 45 - Caratteristiche migliorative SEG 64
Tabella 46 – Requisiti minimi UPS 67
Tabella 47 – Requisiti minimi piattaforma HW 75
Tabella 48 – Requisiti minimi SW di monitoraggio e gestione 76
Tabella 49 - Tempi massimi per l’erogazione del servizio di addestramento 83
Tabella 50 - Finestra di erogazione dei servizi 96
Tabella 51 – Classificazione dei Severity Code 96
Tabella 52 - SLA per tempi di predisposizione dei piani di esecuzione 97
Tabella 53 - SLA di Fornitura e installazione 97
Tabella 54: SLA per le attività di supporto al collaudo 98
Tabella 55 - SLA di Assistenza e Manutenzione 99
Tabella 56 - SLA per i servizi di gestione 99
Tabella 57 - SLA servizi di intervento su chiamata su PDL 100
Tabella 58 – SLA Addestramento 100
Tabella 59 - SMR tempestività di risposta alle chiamate telefoniche 100
Tabella 60 – SLA competenza e capacità delle risorse professionali 101
Tabella 61 - SLA per la reportistica per le Amministrazioni 101
Xxxxxxx 62 - Penali relative alle attività di progettazione 103
Tabella 63 - Penali relative alla consegna, installazione e avvio dei servizi 104
Tabella 64 – Penali relative alle attività di supporto al collaudo 104
Tabella 65 - SLA per i servizi di assistenza e manutenzione 108
Tabella 66 - Penali relative al servizio di gestione 109
Tabella 67 - Penali relative al servizio di intervento su chiamata su PDL 109
Xxxxxxx 68 - Penali relative al servizio di Help desk 109
Xxxxxxx 69 - Penali relative alla competenza e capacità delle risorse professionali 110
Tabella 70 - Penali relative alla qualità dei flussi Data Mart 110
1 PREMESSA
Il presente Capitolato Tecnico descrive gli aspetti tecnici relativi alla fornitura di prodotti e servizi per la realizzazione, manutenzione e gestione di reti locali nel quadro della procedura di gara finalizzata a pervenire alla stipula di una Convenzione ai sensi dell’art. 26 legge n. 488/1999 e art. 58 legge n. 388/2000.
Le Pubbliche Amministrazioni che aderiranno alla Convenzione potranno acquistare i prodotti ed i servizi necessari al fine di realizzare reti locali ex-novo e/o di ampliare e ammodernare quelle esistenti.
Per agevolare la lettura viene di seguito riportato il glossario dei termini più frequentemente utilizzati e che, laddove necessario per maggiore chiarezza, vengono evidenziati nel testo in grassetto corsivo:
• Aggiudicatario: le imprese, i Raggruppamenti Temporanei di Imprese o i consorzi che risultano Aggiudicatari dei singoli Lotti;
• Amministrazione Aggiudicatrice: Consip S.p.A.;
• Amministrazione Contraente: le Amministrazioni Pubbliche come definite ai sensi dell’art. 1 D.Lgs.
n. 165/2001, nonché gli altri soggetti legittimati ai sensi della normativa vigente, che intendano utilizzare la Convenzione nel periodo della sua validità ed efficacia;
• Capitolato Tecnico: il presente documento;
• Concorrente o Offerente: l’Impresa o il Raggruppamento Temporaneo di Imprese o il Consorzio che partecipano alla presente gara;
• Convenzione: Convenzione che Consip stipulerà ai sensi dell’art. 26 legge n. 488/1999 e art. 58 legge n. 388/2000 con l’Aggiudicatario
• Listino di fornitura: corrispettivi risultanti dall’Offerta economica presentata dall’Aggiudicatario in sede di Gara per tutti i prodotti e servizi previsti e descritti nel Capitolato tecnico;
• Offerta Tecnica: il documento redatto dal Concorrente in risposta alla gara alla quale il presente Capitolato fa riferimento.
• Ordinativo di fornitura (OF): il documento con il quale le Amministrazioni Contraenti, eventualmente anche attraverso le Unità Ordinanti, manifestano la loro volontà di acquistare i sistemi oggetto della Convenzione, impegnando il Concorrente alla relativa fornitura e prestazione dei servizi;
• PDL: è l’acronimo di Postazione di lavoro; nel presente documento la definizione di PDL è intesa come postazione di lavoro attrezzata per la connessione alle reti di dati e di fonia e, limitatamente alle necessità di connessione, alle connessioni alla rete elettrica. Le molteplicità delle connessioni previste per una singola PDL dovranno rispettare i seguenti vincoli:
o 1 presa dedicata alla fonia;
o 1, 2 o 3 prese dedicate alle connessioni LAN;
o 1, 2 o 3 prese elettriche.
• Sede: l’immobile contenente l’ufficio o l’insieme di uffici delle Amministrazioni Contraenti
• Unità Ordinante/i: gli Uffici e le persone fisiche delle Amministrazioni Contraenti abilitati ad effettuare le Richieste di fornitura dei prodotti e servizi oggetto della Convenzione;
Se non diversamente specificato, i termini temporali espressi nel presente Capitolato sono tutti da intendersi come solari (di calendario).
1.1 Oggetto
La fornitura riguarda la realizzazione di reti che possono estendersi a singoli edifici o a campus e prevede il ricorso a tecnologie sia wired sia wireless.
L’oggetto della fornitura si articola in:
Realizzazione delle reti
- fornitura di materiali ed attrezzaggi per la realizzazione di cablaggi strutturati
- fornitura e installazione di apparati attivi
° switch
° prodotti per l’accesso wireless
° dispositivi per la sicurezza delle reti e servizi
- fornitura e installazione di gruppi di continuità
- lavori di posa in opera della fornitura e ad essa accessori
Servizi connessi inclusi nella fornitura, il cui prezzo è pertanto compreso nel prezzo offerto per le apparecchiature
- dimensionamento e predisposizione del piano di esecuzione preliminare
- dimensionamento e predisposizione del piano di esecuzione definitivo (qualora l’Amministrazione perfezioni l’ordinativo di fornitura)
- servizio di assistenza al collaudo
- servizio di dismissione dell’esistente
La Convenzione prevede inoltre ulteriori servizi, che è possibile acquistare da parte dell’Amministrazione Contraente solo contestualmente all’emissione di un ordinativo di fornitura di prodotti nell’ambito della Convenzione, che sono:
- Configurazione degli apparati forniti
- Servizi di assistenza, manutenzione e gestione
° assistenza e manutenzione della fornitura acquistata in Convenzione
° servizi di intervento su chiamata su PDL
° servizio di gestione on-site della rete
° servizi di gestione da remoto della rete
- Servizio di certificazione del sistema di cablaggio esistente
- Realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura
- Servizi di addestramento
° servizio di addestramento sulla fornitura
La fornitura sarà ripartita in 4 Lotti, come meglio specificato nel Disciplinare e sintetizzato nella tabella seguente:
Lotto 1 | PAC | Amministrazioni Centrali, Organi costituzionali, Enti previdenziali |
Lotto 2 | PAL zona nord | Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Xxxxxx Xxxxxxx |
Lotto 3 | PAL xxxx xxxxxx | Xxxxxxx, Xxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxx |
Lotto 4 | PAL xxxx xxx | Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx |
Per la suddivisione tra Pubbliche Amministrazioni Centrali e Pubbliche Amministrazioni Locali si faccia riferimento a quanto pubblicato sul sito xxx.xxxxx.xx e sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 226 del 28 settembre 2018, ai sensi dell’art. 1, comma 3 della legge 31 dicembre 2009, n.196 e xx.xx. (Legge di contabilità e di finanza pubblica).
1.2 Durata
La durata della Convenzione è fissata in 18 mesi con la possibilità di rinnovo fino ad ulteriori 6 mesi su richiesta dell’Amministrazione Aggiudicatrice. Entro tale termine le Amministrazioni Contraenti potranno emettere Ordinativi di fornitura all’Aggiudicatario.
I singoli Contratti di Fornitura, che si perfezionano con la ricezione da parte dell’Aggiudicatario degli Ordinativi di Fornitura, hanno una durata massima di 48 (quarantotto) mesi.
1.3 Condizioni generali
Al Concorrente è richiesta, pena l’esclusione dalla gara, un’offerta su tutte le tipologie di beni e servizi elencati nel presente capitolato, nella quale dovrà indicare marche, modelli e codici identificativi univoci di tutti i prodotti offerti.
Tutte le componenti offerte devono essere rispondenti alle normative vigenti al momento di presentazione dell’offerta.
Tutti i prodotti offerti devono essere, a pena esclusione, già commercializzabili alla data di presentazione delle offerte tecniche ed economiche.
L’Offerente, tramite la presentazione dell’Offerta Tecnica, garantisce la rispondenza di tutti gli apparati e dei servizi proposti ad almeno tutti i requisiti minimi richiesti nel presente Capitolato Tecnico (ad eccezione degli switch per cui valgono le regole di cui al § 2.3.1).
Il Concorrente avrà facoltà di proporre beni che possiedano le caratteristiche migliorative opzionali indicate nel seguito del presente documento e che saranno oggetto di valutazione tecnica, come specificato nel disciplinare di gara. Nel caso in cui il Concorrente includa nell’offerta caratteristiche migliorative opzionali, dovrà prevedere e includere nella fornitura tutto quanto necessario alla corretta installazione e/o utilizzo delle caratteristiche migliorative stesse, il cui costo sarà in ogni caso ricompreso nel prezzo offerto per la fornitura.
Non sarà ammessa da parte dell’Offerente, con riferimento ad un prodotto/componente/servizio oggetto della fornitura e richiesto dal Capitolato Tecnico, la presentazione di due distinte soluzioni (es. una che soddisfi i soli requisiti minimi e una che possieda le caratteristiche migliorative).
Nel corpo del presente documento, ogni richiamo alla normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro deve intendersi riferito alle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (e relative disposizioni attuative), come ad ogni altra disposizione in materia che dovesse entrare in vigore al tempo della esecuzione della fornitura.
Si precisa inoltre che nell’esecuzione delle attività oggetto del presente Capitolato, l’Aggiudicatario dovrà ottemperare alle disposizioni normative vigenti in materia di accessibilità ai sistemi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione ed in particolare alle disposizioni di cui alla Legge 9 gennaio 2004 n. 4 e s.m.i., al D.P.R. 1 marzo 2005 n. 75 ed al D.M. 8 Luglio 2005 (eventualmente sostituito dalle linee guida di cui all’art. 11 della legge n. 4 del 2004, come sostituito dall’art. 1, comma 10, del d.lgs. n. 106/2018), D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82 e s.m.i. ed in particolare alle disposizioni di cui alla Legge 9 gennaio 2004 n. 4, al D.P.R 1 marzo 2005 n. 75 ed al D.M. 8 Luglio 2005, D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82.
Tutti i prodotti offerti in sede di Gara dovranno essere disponibili per tutto il periodo di durata della Convenzione (e dei relativi contratti attuativi).
1.3.1 Condizioni di utilizzo della Convenzione
Le Amministrazioni Contraenti potranno utilizzare la Convenzione attraverso l’emissione di Ordinativi di fornitura.
1.4 Modalità di attivazione della fornitura
L’Aggiudicatario dovrà impegnarsi a garantire il rispetto delle fasi operative del processo di fornitura secondo quanto indicato nel presente paragrafo.
L’Amministrazione Contraente gestirà direttamente con l’Aggiudicatario le fasi procedurali necessarie all’emissione dell’Ordinativo di fornitura. Il modello di fornitura e di erogazione dei servizi prevede due distinte fasi:
1. Fase di valutazione preliminare
attività | Soggetti coinvolti | documento formale di completamento attività | |
Amministrazione | Fornitore | ||
analisi dei requisiti e delle esigenze | X | ||
richiesta di valutazione preliminare | X | lettera richiesta valutazione preliminare | |
sopralluogo | X | X | verbale di sopralluogo |
predisposizione “piano di esecuzione preliminare” | X | piano di esecuzione preliminare |
2. Fase di dimensionamento ed esecuzione
attività | Soggetti coinvolti | documento formale di completamento attività | |
Amministrazione | Fornitore | ||
invio “lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo” | X | lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo | |
predisposizione “piano di esecuzione definitivo” | X | piano di esecuzione definitivo | |
ciclo di analisi ed eventuali richieste di modifica del piano di esecuzione | X | richiesta di modifica al piano di esecuzione definitivo | |
eventuale predisposizione nuovo “piano di esecuzione definitivo” | X | nuovo piano di esecuzione | |
emissione dell’ordinativo di fornitura | X | ordinativo di fornitura | |
fornitura, installazione e configurazione | X | ||
collaudo | X | X | verbale di collaudo |
L’Amministrazione Contraente, qualora lo ritenga opportuno, potrà comunque procedere direttamente con lo svolgimento della fase “Dimensionamento ed esecuzione” mediante l’emissione della lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo, senza quindi richiedere la redazione del piano di esecuzione preliminare.
Vengono di seguito descritte in dettaglio le attività previste nella fase di valutazione preliminare:
1.4.1 Fase di valutazione preliminare
a) Analisi dei requisiti e delle esigenze dell’Amministrazione
L’Amministrazione Contraente, prima di ogni contatto con l’Aggiudicatario, potrà:
condurre un’analisi che porti ad individuare le sedi di interesse, il numero e la dislocazione delle PDL, le tecnologie impiegabili, la configurazione delle utenze in termini di capacità di banda, protocolli e servizi, qualità di servizio, logiche di ripartizione di classi di utenze, esigenze di connettività;
verificare lo stato dell’infrastruttura esistente al fine di poter valutare l’impatto tecnico/economico per la scelta dalla migliore soluzione tecnologica per l’integrazione della nuova rete.
b) Richiesta di valutazione preliminare
L’Amministrazione formulerà una Richiesta di valutazione preliminare, non vincolante, che dovrà contenere le seguenti informazioni:
identificazione delle sedi coinvolte (indirizzo e numero civico);
l’indicazione puntuale di un proprio referente (nome, cognome, indirizzo di posta elettronica, telefoni fisso e mobile);
qualora richiesta la realizzazione del cablaggio strutturato:
o le planimetrie delle aree di lavoro, dei locali, degli edifici e del sistema esistente;
o il numero di prese da installare esplicitando se si tratta di estensione del cablaggio ad un intero immobile o a parte di esso esistente;
o la dislocazione dei locali e dei punti adibiti ad ospitare gli armadi e le scatole di derivazione;
il tipo di apparati già utilizzati, quali switch, router, access point e apparati passivi;
le esigenze in termini di apparati attivi e/o passivi, comprensivi dei servizi inclusi nel costo di fornitura;
le esigenze in termini di servizi aggiuntivi a completamento della fornitura.
c) Sopralluogo
A seguito della Richiesta di valutazione preliminare da parte dell’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario dovrà provvedere, qualora richiesto dall’Amministrazione, ad un sopralluogo presso la sede dell’Amministrazione per verificare le esigenze espresse nella richiesta pervenuta. L’Amministrazione si impegna ad assicurare all’Aggiudicatario tutto il supporto necessario a svolgere proficuamente l’attività (accesso, coinvolgimento delle adeguate figure professionali interne, disponibilità a fornire le informazioni necessarie,…).
L’Aggiudicatario dovrà, anche attraverso interviste al personale addetto, individuare e/o verificare: posizione delle postazioni di lavoro da attivare
coerenza del numero e delle caratteristiche degli apparati, passivi ed attivi, individuati dall’Amministrazione con le specifiche funzionali di progetto
posizionamento degli apparati attivi e passivi ed eventuali criticità dovute alla logistica attività di configurazione necessarie per la messa in opera degli apparati attivi, se richieste specifiche del servizio di gestione della rete, se richiesto
eventuali impatti sulla normale operatività degli utenti
Del sopralluogo e dei relativi esiti verrà redatto apposito verbale da condividere tra le Parti.
Le date e le modalità del sopralluogo dovranno essere concordate tra l’Aggiudicatario e l’Amministrazione Contraente, assicurando la compatibilità con i tempi che l’Aggiudicatario è tenuto a rispettare per la consegna del piano di esecuzione preliminare (cfr. § 4.1.1).
d) Piano di esecuzione preliminare
Conclusa la fase di sopralluogo l’Aggiudicatario, entro il termine perentorio del trentesimo giorno decorrente dalla relativa Richiesta da parte dell’Amministrazione, pena l'applicazione delle penali di cui al § 5, dovrà consegnare il Piano di esecuzione preliminare che dovrà includere:
l’analisi dei requisiti effettuata dall’Amministrazione Contraente e le eventuali integrazioni derivanti dal sopralluogo
il dimensionamento di massima dell’intervento in termini di sistemi e servizi (per consentire all’Amministrazione Contraente una corretta valutazione dell’offerta)
i tempi di realizzazione proposti
il Preventivo economico preliminare ovvero la valorizzazione economica dei sistemi e dei servizi richiesti sulla base del Listino di Fornitura di Convenzione
L’Amministrazione Contraente potrà chiedere chiarimenti, modifiche e integrazioni (formalizzate per iscritto).Terminata la fase di valutazione preliminare, l’Amministrazione Contraente potrà valutare se proseguire con le attività propedeutiche all’emissione dell’Ordinativo di fornitura previste dalla fase “Dimensionamento ed esecuzione”.
1.4.2 Fase di dimensionamento ed esecuzione
a) invio “lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo”
Ai fini della prosecuzione del rapporto, l’Amministrazione che intenda procedere alla emissione di un Ordinativo di fornitura emetterà una lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo
b) predisposizione “piano di esecuzione definitivo”
In seguito alla ricezione della lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo, l’Aggiudicatario potrà effettuare ulteriori sopralluoghi presso le sedi dell’Amministrazione Contraente. Tale facoltà diventa un obbligo qualora richiesto dall’Amministrazione nel caso in cui non sia stata svolta la Fase di valutazione preliminare. Le date e le modalità di tali eventuali incontri dovranno essere concordate tra l’Aggiudicatario e l’Amministrazione Contraente, nel rispetto dei tempi che l’Aggiudicatario è tenuto a rispettare per la consegna del Piano di esecuzione definitivo (cfr. § 4.1.1). L’Aggiudicatario dovrà consegnare il Piano di esecuzione definitivo entro il termine perentorio del venticinquesimo giorno decorrente dalla data di ricezione della lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo, pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5. Il Piano di esecuzione definitivo dovrà riportare, come indicato di seguito, il dettaglio di tutti i prodotti utilizzati e delle attività da eseguire e un preventivo economico in cui saranno indicati in maniera analitica gli importi dei prodotti e servizi richiesti ed il corrispettivo complessivo sulla base del Listino di Fornitura. Il Piano di esecuzione definitivo dovrà essere esplicitamente approvato dall’Amministrazione ordinante.
c) ciclo di analisi ed eventuali richieste di modifiche del piano di esecuzione
L’Amministrazione Contraente, entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento del Piano di esecuzione definitivo, può approvarlo attraverso l’invio di un Ordinativo di fornitura all’Aggiudicatario, oppure, in alternativa richiedere per iscritto all’Aggiudicatario chiarimenti e/o modifiche e/o integrazioni del Piano di esecuzione definitivo stesso.
L’Aggiudicatario dovrà presentare all’Amministrazione Contraente il Piano di esecuzione modificato, comprensivo di preventivo economico definitivo aggiornato, entro il termine perentorio, pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5, di 10 (dieci) giorni dalla data di emissione della richiesta da parte dell’Amministrazione Contraente, affinché quest’ultima possa definitivamente approvarlo. L’Amministrazione e l’Aggiudicatario potranno concordare congiuntamente un differente termine temporale per la consegna del documento modificato. Tale variazione dovrà essere attestata per mezzo di una comunicazione inviata dall’Amministrazione all’Aggiudicatario.
L’Amministrazione procederà all’approvazione del documento modificato entro ulteriori 10 giorni
dalla ricezione e alla successiva emissione, obbligatoria, dell’Ordinativo di Fornitura.
L’Amministrazione Contraente potrà non procedere con l’Ordinativo di Fornitura, senza alcun onere a suo carico, unicamente qualora la quotazione riportata nel Piano di esecuzione definitivo risulti superiore del 10% (dieci per cento) rispetto alla quotazione del preventivo economico preliminare (riportata nel Piano di esecuzione preliminare) nel caso in cui sia stato richiesto.
Una volta approvato il “piano di esecuzione definitivo” l’Amministrazione potrà procedere con l’Ordinativo di Fornitura attraverso il sistema di e-procurement della Consip e dovrà allegare il DUVRI ad ogni richiesta di acquisizione, salvo i casi sotto riportati in cui la compilazione non è obbligatoria..
Si precisa che la compilazione del DUVRI non è obbligatoria: nel caso di mera fornitura di beni;
nel caso di prestazioni inferiori ai 5 gg/uomo.
In questo caso l’Amministrazione contraente dovrà attestare o, comunque, presentare documentazione inerente la non sussistenza dei presupposti per la compilazione del DUVRI.
Come già indicato, è facoltà dell’Amministrazione inviare all’Aggiudicatario direttamente un Piano di esecuzione definitivo, che sarà comunque oggetto di “verifica di compliance” con i prodotti/servizi della Convenzione da parte dell’Aggiudicatario. L’Aggiudicatario potrà avvalersi in questo caso di un tempo massimo pari a 10 (dieci) giorni per effettuare le verifiche necessarie ed eventualmente non dar seguito all’Ordinativo di fornitura qualora riscontri una palese non compatibilità dei prodotti/servizi presenti nel Piano di esecuzione fornito dall’Amministrazione Contraente con quelli della Convenzione.
Decorsi i predetti 10 (dieci) giorni di verifiche senza che l’Aggiudicatario abbia consegnato all’Amministrazione Contraente comunicazione scritta di rinuncia alla fornitura contenente documentazione comprovante la palese non compliance dei prodotti/servizi, il Piano di esecuzione si riterrà automaticamente accettato da parte dell’Aggiudicatario.
Si precisa che nel caso in cui l’Amministrazione rediga direttamente un Piano di esecuzione definitivo, quest’ultimo non potrà contenere lavori di realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura di cablaggi ed apparati passivi, di cui al successivo paragrafo 2.2.5.
Nel caso in cui un’Amministrazione non abbia necessità della predisposizione di un piano di esecuzione, può procedere con l’acquisizione di quanto necessita utilizzando, in tutte le fasi di acquisizione, il sistema di e-procurement della Consip allegando il DUVRI ove richiesto per legge. In questo caso non sarà possibile ordinare lavori di realizzazione di opere civili accessorie alla fornitura, di cui al successivo paragrafo 2.2.5ed apparati passivi
1.4.3 Struttura del Piano di esecuzione definitivo
Vengono di seguito descritte tutte le sezioni di cui deve comporsi il Piano di esecuzione definitivo. L’Aggiudicatario, pertanto, nel redigere il Piano di esecuzione definitivo dovrà utilizzare tutte le sezioni, opportunamente dettagliate, relative alle componenti di fornitura richieste dall’Amministrazione Contraente come descritte di seguito.
Premessa
Dovranno essere descritte sinteticamente la situazione esistente presso l’Amministrazione Contraente e le richieste espresse da quest’ultima, emerse nella fase di valutazione preliminare.
La definizione della fornitura dovrà tener conto delle ottimizzazioni in termini di efficienza e di risparmio energetico della rete e delle infrastrutture collegate, indicando le soluzioni proposte in questa sezione del Piano di esecuzione definitivo ed evidenziandone i dettagli nelle sezioni di competenza. Inoltre dovranno essere indicate le persone di riferimento che saranno coinvolte durante la messa in opera della fornitura:
il “Direttore dell’esecuzione”, (già identificato in sede di richiesta, cfr. § 3.3); il “Responsabile della fornitura PA” (cfr. § 3.3).
Posa in opera della fornitura
Dovranno essere indicati tutti gli interventi da eseguire per la successiva installazione e configurazione delle parti oggetto di fornitura (cfr. § 2.2.4).
Realizzazione di opere accessorie alla fornitura
Contiene l’indicazione di tutti gli eventuali interventi accessori alla fornitura cioè strumentali all’installazione e alla configurazione delle parti oggetto di fornitura (cfr. § 2.2.5), nonché i titoli edilizi eventualmente necessari all’esecuzione degli interventi stessi.
Piani di sicurezza
Nei casi previsti dal D.lgs. 81/2008 e s.m.i., l’Aggiudicatario dovrà allegare al Piano di esecuzione definitivo, a seconda dei casi:
le eventuali proposte di integrazione al Piano di Sicurezza e Coordinamento di cui all’art. 100 D.lgs. 81/2008, eventualmente formulato dall’Amministrazione Contraente;
il Piano di sicurezza Sostitutivo e/o il Piano Operativo di Sicurezza di cui all’allegato XV del D.lgs. 81/2008.
Cablaggi ed apparati passivi
Xxxxxxxx riportati almeno i seguenti dati ed informazioni:
quantità e tipologia di cavi che saranno utilizzati per la messa in opera della fornitura;
quantità e tipologia di apparati passivi che saranno utilizzati per la messa in opera della fornitura;
regole di etichettatura individuate per il cablaggio. L’Aggiudicatario dovrà proporre delle regole di etichettatura, che dovranno in ogni caso essere conformi a quanto già eventualmente realizzato dall’Amministrazione Contraente e con quest’ultima condivise;
un elaborato grafico che evidenzi la struttura del cablaggio. In particolare andranno riportate:
o tutte le componenti del cablaggio con simbologia standard;
o le informazioni relative ai singoli collegamenti sia per la rete dati che per quella telefonica;
o la rappresentazione planimetrica dei locali con il percorso dei cavi e le caratteristiche degli stessi;
o la rappresentazione di tutte le permutazioni all’interno degli armadi di distribuzione; soluzioni adottate per limitare le interferenze con apparecchiature già esistenti;
eventuali attività di rimozione di cablaggi obsoleti già esistenti; documentazione di verifica delle prestazioni delle connessioni.
Apparati Attivi
In tale sezione andranno riportati almeno i seguenti dati ed informazioni:
quantità e tipologia di apparati attivi utilizzati per la messa in opera della fornitura;
configurazione hardware di ogni singolo apparato. L’Aggiudicatario dovrà riportare, per ogni tipologia di apparato, il codice prodotto e la descrizione di ogni elemento;
configurazione Software di ogni apparato. L’Aggiudicatario dovrà riportare, per ogni tipologia di apparato, la release software configurata e l’elenco di tutte le patch correttive installate;
naming utilizzato per i nuovi apparati. Gli identificativi di rete dei nuovi apparati introdotti dovranno essere stabiliti congiuntamente all’Amministrazione Contraente e rispettare le regole già esistenti;
schemi dell’architettura di rete. L’Aggiudicatario dovrà produrre schemi che evidenzino l’architettura logica della rete, mettendo in evidenza le zone di rete ed esprimendo, per mezzo di differenti icone grafiche, le funzionalità degli apparati coinvolti;
schemi di indirizzamento identificati per l’introduzione dei nuovi apparati. Il piano di indirizzamento andrà stabilito congiuntamente all’Amministrazione Contraente conformemente a quanto già implementato in rete. All’Aggiudicatario è richiesto di riportare, per ogni apparato:
o indirizzo IP di ogni interfaccia di livello 3 e netmask relativa;
o indirizzo IP di management;
o eventuale appartenenza dell’interfaccia di livello 2 a VLAN, con evidenzia del numero della VLAN;
regole di routing identificate per l’introduzione dei nuovi apparati. L’Aggiudicatario dovrà dare evidenza delle strategie di routing adottate all’interno della rete, evidenziando le motivazioni che hanno spinto a preferire un particolare protocollo rispetto ad altri;
le regole di sicurezza applicate. L’Aggiudicatario dovrà riportare le policy che intende applicare per garantire la riservatezza, la sicurezza e l’inviolabilità dei dati all’interno della rete ed in conformità con le policy definite dall’Amministrazione contraente;
informazioni relative alla gestione degli apparati, se conformi agli standard di sicurezza applicati. L’Aggiudicatario dovrà riportare le informazioni relative ai server di management, alle community
in read-only utilizzate per la gestione remotizzata degli apparati, le trap abilitate su ogni tipologia di apparato.
Project Management
In tale sezione dovrà essere riportato il piano di attivazione o cronoprogramma, in cui dovrà essere dettagliatamente descritto come si intende garantire la messa in opera del Piano di esecuzione definitivo con le tempistiche relative.
Il piano di attivazione dovrà trattare i seguenti aspetti necessari per una completa attivazione del sistema:
tecnico; gestionale; amministrativo.
Il piano di attivazione dovrà definire ed evidenziare chiaramente eventuali elementi critici delle attività ed indicare:
l’organizzazione del Project Management;
le modalità di svolgimento delle attività necessarie all’attivazione del sistema;
la descrizione dettagliata della metodologia seguita e dell’organizzazione prevista per la raccolta delle informazioni necessarie all’attivazione del sistema, nei casi in cui l’Amministrazione non potesse produrle autonomamente;
il periodo previsto per test e collaudi;
la pianificazione temporale delle attività necessarie all’attivazione dei servizi che dovrà necessariamente riportare almeno le seguenti tipologie di date:
o inizio attività,
o consegna fornitura,
o ultimazione servizi ed attività,
o disponibilità al collaudo,
o fine collaudo (nel caso in cui l’Amministrazione Contraente deleghi il collaudo all’Aggiudicatario).
Tale pianificazione temporale dovrà rispettare le tempistiche definite per la fornitura e l’installazione (vedi §4.1.2). In particolare nel caso in cui sia stata richiesta l’esecuzione di opere civili accessorie alla fornitura, dovranno essere definite tutte le tempistiche relative che saranno oggetto di valutazione ed approvazione da parte dell’Amministrazione Contraente.
Collaudo ed Addestramento
L’Aggiudicatario dovrà dare descrizione esauriente di quanto segue: verifiche funzionali da effettuare per tutti i tipi di servizio richiesti; modalità di effettuazione di tali verifiche;
piattaforma tecnica di test-bed, la cui realizzazione è a carico dell’Aggiudicatario.
Inoltre è richiesto all’Aggiudicatario di allegare la documentazione relativa alle attività di addestramento da erogare presso l’Amministrazione Contraente (cfr. § 2.5.4).
1.4.4 Fornitura, installazione e configurazione
All’atto della fornitura l’Aggiudicatario dovrà provvedere - con mezzi, materiali e personale specializzato propri - a:
consegnare direttamente presso le sedi interessate tutti i materiali costituenti la fornitura;
installare integralmente gli apparati oggetto di fornitura nei locali indicati per ospitare le apparecchiature;
per gli apparati oggetto di fornitura, garantire tutte le attività di prima configurazione che consentano all’Amministrazione Contraente di ottenere un sistema “chiavi in mano” stabile e funzionante;
procedere alla verifica funzionale di tutti i sistemi/apparati/servizi oggetto di fornitura;
garantire la continuità e le funzionalità dei sistemi di rete e di fonia preesistenti nel periodo di installazione delle nuove componenti, anche attraverso installazioni provvisorie;
garantire che, qualora un’operazione di attivazione del sistema dovesse costituire causa di disservizio, sia possibile un ripristino immediato della condizione preesistente;
garantire che, qualora gli interventi comportino una completa interruzione della attività lavorativa, gli stessi siano effettuati in orario non coincidente con il periodo di operatività dell’Amministrazione e comunque concordati preventivamente con l’Amministrazione;
svolgere tutte le precedenti attività nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza a tutela sia dei propri dipendenti, sia del personale dell’Amministrazione Contraente e di chiunque altro si trovi nei locali dell’Amministrazione stessa;
garantire che gli interventi vengano effettuati nel rispetto delle vigenti normative in termini di edilizia ed urbanistica, e che gli impianti installati siano del tutto conformi a quanto indicato nelle vigenti disposizioni legislative e regolamentari ed in particolare al D.M. n. 37/2008, tali da garantire all’Amministrazione che le opere effettuate siano complessivamente in grado di soddisfare i requisiti necessari all’ottenimento del certificato di agibilità (ex artt. 24 e 25 D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.).
Eventuali interventi che comportino una completa interruzione della attività lavorativa – con conseguente necessità di doverli effettuare in orari non coincidenti con il periodo di operatività dell’Amministrazione – devono essere previsti e pianificati in fase di stesura del piano di esecuzione definitivo che verrà accettato o meno dall’Amministrazione Contraente.
A conclusione della fornitura, l’Aggiudicatario dovrà rilasciare un documento, “Verbale di Fornitura”, comprovante l’avvenuta esecuzione di tutte le attività inerenti la fornitura e l’installazione e la verifica funzionale (cfr. § 2.6.1). Tale documento dovrà riportare la data di completamento della fornitura e tutte le informazioni di dettaglio qualificanti l’oggetto della fornitura stessa (ad esempio, a titolo esemplificativo e non esaustivo: l’elenco di beni e servizi forniti, il luogo di fornitura, il codice di riferimento dell’Ordinativo di fornitura, ecc.) e l’elenco dei test e i relativi risultati, effettuati al fine di
verificare che quanto fornito dall’Aggiudicatario sia conforme ai requisiti indicati nel presente Capitolato Tecnico.
2 DESCRIZIONE DELLA FORNITURA
Nel presente capitolo si riportano le specifiche degli apparati passivi ed attivi che dovranno essere proposti dal Concorrente e che consentiranno la realizzazione di reti LAN in linea con gli standard internazionali e con quelli previsti dagli organismi pubblici nazionali.
2.1 Standard di riferimento
Si richiede che tutti i prodotti ed i servizi offerti siano conformi a standard nazionali ed internazionali di riferimento.
Tutte le estensioni degli standard di riferimento devono essere rispettate se pertinenti con gli argomenti trattati nel presente Capitolato Tecnico. Dove non esplicitamente richiesto, si riterrà pertanto attuato il pieno rispetto degli standard qui indicati e nel caso di sovrapposizione nella materia trattata sarà da rispettare lo standard più restrittivo.
La realizzazione di un sistema di cablaggio strutturato comporta anche il rispetto delle normative nazionali di impiantistica, secondo la legislazione attualmente in vigore. Gli impianti ed i componenti devono infatti essere realizzati a regola d’arte (Legge 1 marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici), garantendo la corrispondenza alle norme di legge ed ai regolamenti vigenti alla data di esecuzione dell’ordinativo.
Inoltre, nella scelta dei materiali, deve necessariamente tenersi in considerazione l’applicazione delle seguenti raccomandazioni:
tutti i materiali e gli apparecchi impiegati devono essere adatti all’ambiente in cui vengono installati e devono essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all’umidità, alle quali potrebbero essere esposti durante l’esercizio;
tutti i materiali devono avere dimensioni e caratteristiche tali da rispondere alle norme CEI ed alle tabelle CEI-UNEL attualmente in vigore;
in particolare, tutti gli apparecchi ed i materiali per i quali è prevista la concessione del Marchio Italiano di Qualità (IMQ) devono essere muniti del contrassegno IMQ che ne attesti la rispondenza alle rispettive normative ed essere comunque muniti di Marchio di Qualità riconosciuto a livello internazionale.
L’Offerta del Concorrente dovrà altresì soddisfare la conformità alle norme di settore, nazionali e comunitarie, che a titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano di seguito:
D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
D.lgs. 19 maggio 2016, n. 86, Attuazione della direttiva 2014/35/UE concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato del materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione;
D.P.R. n. 151/2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e Legge 7 dicembre 1984, n. 818, Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, per la parte in vigore;
D.M. 37 del 22/01/2008;
Legge n. 46/90, per la parte in vigore.; Regolamento UE 305/2011;
D.lgs. n. 106/2017.
Nel presente Capitolato tecnico, dove non diversamente indicato, si riterrà pertanto attuato il pieno rispetto delle normative qui riportate.
2.2 Rete Passiva
La topologia del cablaggio strutturato, comunque personalizzabile su richiesta delle singole Amministrazioni contraenti in funzione delle proprie esigenze specifiche, deve essere di tipo stellare gerarchico con la realizzazione dei distributori di piano, di edificio e di comprensorio. Ogni distributore dovrà essere costituito da armadi rack per fonia e dati.
I servizi di etichettatura del cablaggio strutturato fornito in Convenzione sono da intendersi ricompresi nei rispettivi prezzi di fornitura.
Di seguito la descrizione dei principali componenti costitutivi del cablaggio strutturato per reti locali oggetto del presente Capitolato tecnico.
2.2.1 Armadi a Rack
Le tipologie di armadio e le relative caratteristiche dimensionali richieste, a pena di esclusione, al concorrente sono le seguenti:
Armadio rack 19” da 12U a 21U, profondo 600mm, di larghezza 600mm; Armadio rack 19” da 12U a 33U, profondo 600mm, di larghezza 800mm; Armadio rack 19” da 27U a 42U, profondo 800mm, di larghezza 800mm; Armadio rack 19” da 27U a 47U, profondo 1000mm, di larghezza 800mm; Armadio rack 19” da 45U a 47U, profondo 1200mm, di larghezza 800mm.
La tabella seguente contiene i requisiti minimi richiesti per gli armadi a rack:
tutti gli armadi rack dovranno essere dello stesso produttore
realizzati in conformità alle norme IEC 297-2 e le DIN 41494 parte 1 per il montaggio di apparati elettrici ed elettronici, e la DIN 41488 per le dimensioni esterne ed EIA 310 per le caratteristiche generali
struttura portante in acciaio, costituita da profilati verticali di spessore adeguato a supportare carichi di almeno:
240 Kg per armadi da meno di 27 unità,
600 Kg per armadi da 27 o più unità
doppio montante anteriore e posteriore a multipli di 1U, con posizione regolabile in modo da garantire una distanza adeguata tra i pannelli di distribuzione e la porta
Requisiti minimi armadi a rack
Requisiti minimi armadi a rack
anteriore (almeno 10 cm)
trattamento contro l’ossidazione con verniciatura e polvere epossidica
copertura laterale e posteriore realizzata con pannelli in lamiera del tipo rimovibile porta anteriore con foratura a rete magliata di tipo a nido d’ape con almeno il 60% d’aria, completo di profilo di bordatura di protezione metallico, fissata alla struttura con almeno tre cerniere, serratura maniglia, e chiavi. La tipologia di porta verrà specificata dall’Amministrazione contraente al momento dell’ordinativo
solo relativamente agli armadi di profondità 1000mm e 1200mm, porta posteriore con foratura a rete magliata di tipo a nido d’ape con almeno il 60% d’aria o in materiale trasparente (vetro temperato, plexiglass o cristallo antinfortunistico), completo di profilo di bordatura di protezione metallico, fissata alla struttura con almeno tre cerniere, serratura maniglia, e chiavi. La tipologia di porta verrà specificata dall’Amministrazione contraente al momento dell’ordinativo
adeguate feritoie di aerazione
base di messa a terra per la connessione permanente al conduttore di massa delle parti dell’armadio
canaline di passaggio dei cavi di alimentazione, di collegamento e di permuta, con dimensioni tali da garantire la raccolta ordinata di tutti i cavi, interruttore magnetotermico con almeno 6 prese schuko. I canali devono essere almeno 2 per gli armadi con più di 27 unità, disposti frontalmente su entrambi i lati e presenti per tutta l’altezza dell’armadio
guide patch orizzontale di altezza 1U (ordinabile opzionalmente dalla singola Unità Ordinante)
possibilità di ospitare almeno due ripiani interni in acciaio con portata di almeno 100 Kg (ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante)
gruppo di ventilazione forzata sulla parte superiore (ordinabile opzionalmente dalla singola Unità Ordinante) adeguatamente dimensionato in funzione degli apparati attivi che verranno alloggiati e dell’ambiente dove verrà installato l’armadio. La portata dovrà essere di almeno 12 m3/min con rumorosità non superiore a 43dB
pareti asportabili
anelli passacavi verticali completo di telaio 19”
Tabella 1 - Requisiti minimi rack
L’imballo idoneo per il trasporto dei rack assemblati deve prevedere l’utilizzo di cartone di rivestimento con l’ausilio di spessori in poliestere per ammortizzare eventuali colpi, con particolare riguardo alla porta. I materiali relativi all’imballo devono essere facilmente separabili e devono essere presenti
paraspigoli. L’imballaggio primario deve rispondere ai requisiti di cui all’All. F, della parte IV “Rifiuti” del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed essere costituito, se in carta o cartone per almeno l’80% in peso da materiale riciclato, se in plastica per almeno il 60%.
Si precisa che il montaggio, l’installazione e l’opera di allacciamento e di alimentazione di ogni rack sono a cura dell’Aggiudicatario che, a suo totale carico, dovrà predisporre la messa a terra degli apparati, in rispondenza alle norme contenute nel DM n. 37/2008 per quanto in esso riportato nello specifico. Costituirà esclusivo compito ed onere dell’Amministrazione Contraente la predisposizione dell’impianto elettrico fino al quadro di derivazione nel locale tecnico. In base ai sopralluoghi ed agli accordi con l’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario dovrà definire numero e posizione degli armadi, nei locali appositamente individuati.
L’Amministrazione contraente potrà ordinare, in base alle proprie esigenze, tutte le altezze previste nel range definito precedentemente, indipendentemente dai codici e dalla nomenclatura utilizzati in fase di gara dal concorrente. Il costo per l’Amministrazione contraente sarà ottenuto moltiplicando il prezzo offerto per rack unit con il numero di rack unit richiesti. L’Aggiudicatario sarà tenuto ad eseguire l’ordinativo dell’Amministrazione contraente fornendo un rack con altezza almeno pari a quanto richiesto.
L’Amministrazione contraente, inoltre, in fase di predisposizione del Piano operativo definitivo (o al momento dell’ordinativo qualora sia utilizzata la piattaforma di e-procurement in tutte le fasi), potrà specificare, in base alle proprie esigenze, la tipologia di porta anteriore necessaria (se porte in vetro o porte grigliate). Inoltre per gli armadi profondità 1000mm e 1200mm, l’Amministrazione contraente, potrà specificare, in base alle proprie esigenze, anche la tipologia di porta posteriore (porta in vetro o porta grigliata).
Il Concorrente dovrà, in offerta economica, esporre un unico prezzo indipendentemente dalla tipologia di porta.
2.2.2 Cablaggio in rame
Per la Distribuzione Orizzontale il cavo da utilizzare dovrà essere di tipo UTP cat.6 e cat.6A e S/FTP cat.6 e cat.6A, di classe B2ca (B2ca - s1a, d1, a1) e Cca (Cca - s1b, d1, a1) (conformemente alle tabella CEI UNEL 35016 - Classi di Reazione al fuoco dei cavi elettrici in relazione al Regolamento UE prodotti da costruzione 305/2011). Per valutare la conformità con gli standard richiesti alle diverse frequenze di lavoro i Concorrenti dovranno dichiarare la conformità di quanto offerto, basandosi su test effettuati su channel1 (e non su singolo trunk) a 4/6 connessioni a 100m.
La tabella seguente contiene i requisiti minimi richiesti:
tutti sistemi di cablaggio UTP e S/FTP richiesti devono essere conformi allo standard ISO/IEC 11801-2
tutti i cavi offerti devono essere in euroclasse adeguata alla destinazione (conforme allo standard IEC 60332-1)
tutti i cavi, bretelle, connettori, patch panel, frutti, dovranno essere dello stesso
Requisiti minimi cavi in rame
1 Per channel si intende l’insieme un canale rame 4 coppie completo costituito da: 4 connessioni + 90m permanent link + max 10m patch cord
produttore
l’hardware di connessione (prese/connettori, permutatori, connessioni) deve essere di tipo a perforazione di isolante con cavo terminato su jack modulare ad otto posizioni almeno di cat. 6, schermato e non schermato
i sistemi offerti devono possedere la “Garanzia di Componente” gratuita, per una durata non inferiore ai 20 anni dalla data di installazione, emessa direttamente del produttore dei componenti di cablaggio, comprensiva della fornitura in sostituzione gratuita di componenti difettosi e dei costi di manodopera necessari al ripristino della piena funzionalità della rete
tutti i cavi UTP e S/FTP devono essere costruiti con conduttore interno solido e da 4 coppie 24 AWG o superiore 100 Ohm +/- 5%)
tutte le bretelle in rame (copper patch cord e copper work area cable) devono essere costruite con cavo a trefoli 4cp 24 AWG o superiore, 100 Ohm +/- 5% tutte le bretelle in rame (copper patch cord e copper work area cable) UTP cat.6 devono essere costruite con cavo a trefoli 4cp 24 AWG o superiore, 100 Ohm +/- 5% mentre tutte le bretelle in rame S/FTP cat.6 e cat. 6a devono essere costruite con cavo a trefoli 4cp 27 AWG o superiore, 100 Ohm +/- 5%. Per “24 AWG o superiore” e “27 AWG o superiore" si vuole indicare un conduttore avente diametro minimo corrispondente a 24 AWG o 27 AWG e
pertanto di calibro inferiore (es. 23, 22, etc. AWG o 26, 25, etc. AWG)
Requisiti minimi cavi in rame
Canale in cat. 6 UTP – dati
caratteristici a 250MHz
Canale in cat. 6 S/FTP – dati caratteristici a 250MHz Canale in cat. 6a UTP – dati
caratteristici a 500MHz
Canale in cat. 6a S/FTP – dati caratteristici a 500MHz
35,90
8,00
33,10
35,90
8,00
33,10
49,30
6,00
26,10
49,50
23,00
49,30
6,00
26,10
49,50
23,00
Tabella 2 - Requisiti minimi cavi in rame
Parametri standard di riferimento dei cavi in rame | |||||
Cavi in rame | Parametri standard | ||||
channel | Attenuazione (Insertion loss), dB | Return loss, dB | Next, dB | PSANEXT, dB | PSAACRF, dB |
Tabella 3 - Parametri standard di riferimento dei cavi in rame
La tabella seguente contiene le caratteristiche migliorative che l’Offerente può prevedere nella propria offerta, secondo quanto più ampiamente previsto al par. 17.1 del Disciplinare di gara, relativamente ai cavi di classe B2ca e ai cavi di classe Cca:
Caratteristiche migliorative dei cavi in rame | |
Cavi in rame | Valori migliorativi richiesti |
dB | |||||
Canale in cat. 6 UTP – dati caratteristici a 250MHz | 35,19 | 8,8 | 36,41 | ||
Canale in cat. 6 FTP – dati caratteristici a 250MHz | 35,19 | 8,8 | 36,41 | ||
Canale in cat. 6a UTP – dati caratteristici a 500MHz | 48,31 | 6,6 | 28,71 | 51,97 | 25,3 |
Canale in cat. 6a FTP – dati caratteristici a 500MHz | 48,31 | 6,6 | 28,71 | 54,45 | 25,3 |
channel
Attenuazione
(Insertion loss),
Return
loss, dB
Next, dB
PSANEXT, PSAACRF,
dB
dB
Tabella 4 - Caratteristiche migliorative cavi in rame
Sono previsti pannelli di permutazione (patch panel) distinti per tipologia di attestazione di cavo UTP e FTP. Questi pannelli sono composti da un contenitore di spessore e larghezza adeguata per la corretta installazione negli armadi forniti.
I pannelli per l’attestazione di cavi in rame UTP (cat. 6 e 6a) e FTP (cat. 6 e 6a), saranno costituiti da elementi dotati di etichette riscrivibili per l’identificazione delle porte e di blocchetti di terminazione del cavo di tipo a perforazione di isolante.
I pannelli di permutazione della rete telefonica, per terminazione di cavo telefonico solido da 26 a 22 AWG, dovranno presentare un sistema di connessione frontale di tipo RJ45 con una modularità di 50 porte.
Sono richieste bretelle dati in rame, con cavi UTP cat.6 da 24 AWG e S/FTP da 27 AWG cat.6 e cat.6A, delle seguenti lunghezze: 1, 2, 3, 5 e 10 metri.
Per quanto riguarda la valorizzazione economica delle bretelle dati in rame, il prezzo di acquisto sarà ottenuto applicando al prezzo della corrispondente bretella di 1 metro (UTP cat.6, S/FTP cat.6, S/FTP cat.6A) i seguenti incrementi al variare della lunghezza:
• bretelle di lunghezza di 2 mt: aumento del 11%
• bretelle di lunghezza di 3 mt: aumento del 22%
• bretelle di lunghezza di 5 mt: aumento del 44%
• bretelle di lunghezza di 10 mt: aumento del 99%
Si ribadisce che dovranno essere fornite bretelle di produzione industriale.
Per tutti i tipi di bretella, il costo d’installazione è da intendersi già incluso nel costo di fornitura delle bretelle.
L’Amministrazione contraente, in fase di predisposizione del Piano dei esecuzione definitivo (o al momento dell’ordinativo qualora sia utilizzata la piattaforma di e-procurement in tutte le fasi), potrà specificare, in base alle proprie esigenze, la tipologia e la lunghezza delle bretelle necessarie.
Le Borchie Telematiche dovranno alloggiare da due a tre prese RJ45 fonia/dati di cat. 6 o cat.6A, UTP o FTP, per montaggio in scatola tipo UNI 503, munita di cestello e placca, da esterno, da incasso o su facciata di torretta a pavimento, completa di etichette e targhette identificative.
2.2.3 Cablaggio in fibra ottica
Le Fibre Ottiche richieste sono:
50/125 nm MMF di tipo OM3 con banda di 1500 MHz*km con laser a 850 micron 50/125 nm MMF di tipo OM4 con banda di 3500 MHz*km con laser a 850 micron 9/125 nm SMF di tipo OS2
in classe B2ca ed Eca. Vengono richiesti inoltre:
Cassetti ottici OM3 2 x MTP - LC per almeno 24 fibre; Cassetti ottici OM4 2 x MTP - LC per almeno 24 fibre; Cassetti ottici OS2 2 x MTP - LC per almeno 24 fibre;
Cassetto ottico equipaggiato con 12 bussole MTP in ingresso e 12 bussole MTP in uscita;
Chassis da 1 RU per contenimento cassetti MTP-LC. Gli chassis devono poter ospitare cassetti MTP
– LC (dello stesso tipo di quelli su richiesti) e contenere almeno 144 almeno fibre
Si precisa che per connettori MTP si intendono connettori a marchio registrato a basse perdite di attenuazione, anche noti anche sul mercato con il nome “low loss”.
La tabella seguente contiene i requisiti minimi richiesti:
tutti sistemi di cablaggio in fibra richiesti devono essere conformi allo standard ISO/IEC 11801-2
tutti i cavi in fibra, array, trunk, bretelle, connettori, patch panel, frutti, cassetti, chassis e accessori dovranno essere dello stesso produttore
tutti i cavi in fibra offerti, ad eccezione dei cavi a 2 fibre (che devono essere di tipo tight), devono essere di tipo loose con rinforzi in fibre aramidiche
tutti i cavi in fibra offerti devono essere in euroclasse adeguata alla destinazione (conforme allo standard IEC 60332-1)
tutti i cavi in fibra offerti, ad eccezione dei cavi a 2 fibre e dei cavi array e trunk MTP, devono prevedere una protezione antiroditore
i sistemi offerti devono possedere la “Garanzia di Componente” gratuita, per una durata non inferiore ai 20 anni dalla data di installazione, emessa direttamente del produttore dei componenti di cablaggio, comprensiva della fornitura in sostituzione gratuita di componenti difettosi e dei costi di manodopera necessari al ripristino della piena funzionalità della rete
i cavi armati richiesti (OS2, OM3 e OM4) dovranno anche possedere le seguenti caratteristiche:
- tenuta stagna;
- possibilità di essere adagiato in canaline e in tracce di muratura;
- adeguata protezione e isolamento dall’acqua
- guaina esterna resistente all’azione dei raggi UV
- corazza
- adeguata resistenza meccanica
Requisiti minimi cavi in fibra ottica
- temperatura di esercizio da -40°C a +70°C
Requisiti minimi cavi in fibra ottica
Tabella 5 - Requisiti minimi cavi in fibra ottica
Parametri standard di riferimento dei cavi in fibra
Cavi in fibra ottica Parametri degli standard multimodale
Banda
Attenuazione Attenuazione Banda Fibra ottica @850 nm @1300nm @850nm
(dB/Km) (dB/Km) (MHz*Km)
50/125 micron OM3
50/125 micron OM4 Cavi in fibra ottica monomodale
3,5
3,5
1,5
1,5
1500
3500
@1300
nm (MHz*Km
)
500
500
EMB
@850 nm (MHz*Km)
2000
4700
Parametri degli standard
Fibra ottica
Attenuazione
@1310 nm (dB/Km)
Attenuazio
ne@1550 nm (dB/Km)
0,4
Dispersione Dispersione
cromatica@1310 cromatica@1550 nm (ps/nm*Km) nm (ps/nm*Km)
9/125 micron OS2
0,5
3,5
20,0
La tabella seguente contiene le caratteristiche migliorative che l’Offerente può prevedere nella propria offerta, secondo quanto più ampiamente previsto al par. 17.1 del Disciplinare di gara, relativamente ai cavi di classe B2ca ed ai cavi di classe Eca:
Tabella 6 – Parametri standard di riferimento dei cavi in fibra
Caratteristiche migliorative dei cavi in fibra | |||||
Cavi in fibra ottica multimodale | Caratteristiche migliorative | ||||
Fibra ottica | Attenuazione @850 nm (dB/Km) | Attenuazione @1300nm (dB/Km) | Banda @850nm (MHz*Km) | Banda @1300 nm (MHz*Km ) | EMB @850 nm (MHz*Km) |
50/125 micron OM3 | 3,15 | 1,35 | 1650 | 550 | 2200 |
50/125 micron OM4 | 3,15 | 1,35 | 3850 | 550 | 5170 |
Cavi in fibra ottica monomodale | Caratteristiche migliorative | ||||
Fibra ottica | Attenuazione @1310 nm (dB/Km) | Attenuazione @1550 nm (dB/Km) | Dispersione cromatica @1310 nm (ps/nm*Km) | Dispersione cromatica @1550 nm (ps/nm*Km) | |
9/125 micron OS2 | 0,45 | 0,36 | 3,15 | 18 |
Tabella 7 - Caratteristiche migliorative cavi in fibra
Sono previsti pannelli di permutazione (patch panel) distinti per tipologia di attestazione di cavo in fibra ottica. Questi pannelli sono composti da un contenitore di spessore e larghezza adeguata per la corretta installazione negli armadi forniti predisposti per gli adattatori SC o LC. I pannelli saranno utilizzati per la commutazione e l’attestazione delle fibre ottiche e dovranno contenere un numero adeguato di connettori passanti dotati di etichette riscrivibili per l’identificazione delle porte.
Le bretelle in fibra ottica (fiber patch cord e fiber work area cable) sono identificate dalle seguenti tipologie:
bretelle in fibra multimodale 50/125 OM3 e OM4 di lunghezze 1m, 2m, 3m, 5 m e 10m, con connettori SC-SC, LC-SC, LC-ST e LC-LC;
bretelle in fibra monomodale 9/125 OS2 di lunghezze 1m, 2m, 3m, 5 m e 10m, con connettori SC- SC, LC-SC, LC-ST e LC-LC.
Per quanto riguarda la valorizzazione economica delle bretelle in fibra, il prezzo di acquisto sarà ottenuto applicando al prezzo della corrispondente bretella di 1 metro (OM3, OM4, OS2) con connettore SC-SC i seguenti incrementi al variare della lunghezza:
• bretelle OM3 e OM4 di lunghezza di 2 mt: aumento del 17%
• bretelle OM3 e OM4 di lunghezza di 3 mt: aumento del 35%
• bretelle OM3 e OM4 di lunghezza di 5 mt: aumento del 70%
• bretelle OM3 e OM4 di lunghezza di 10 mt: aumento del 173%
• bretelle OS2 di lunghezza di 2 mt: aumento del 44%
• bretelle OS2 di lunghezza di 3 mt: aumento del 46%
• bretelle OS2 di lunghezza di 5 mt: aumento del 91%
• bretelle OS2 di lunghezza di 10 mt: aumento del 206%.
Inoltre, al prezzo così ottenuto, al variare della tipologia di connettore si applicheranno i seguenti incrementi:
• bretelle OM3 o OM4 con connettore LC-SC: aumento del 51%
• bretelle OM3 o OM4 con connettore LC-ST: aumento del 55%
• bretelle OM3 o OM4 con connettore LC-LC: aumento del 102%
• bretelle OS2 con connettore LC-SC: aumento del 46%
• bretelle OS2 con connettore LC-ST: aumento del 49%
• bretelle OS2 con connettore LC-LC: aumento del 92%
Si ribadisce che dovranno essere fornite bretelle di produzione industriale.
Per tutti i tipi di bretella, il costo d’installazione è da intendersi già incluso nel costo di fornitura delle bretelle.
I cavi array sono realizzati con cavi da 12 fibre OM3, OM4 e OS2 di classe Eca - attestati ad un’estremità con un connettore MTP e all’altra estremità con un breakout di 12 fibre (con connettori LC o SC) di almeno di 45 cm. La lunghezza dei cavi di array sarà, a richiesta dell’Amministrazione, variabile tra 3m e 20m (compreso breakout).
Per quanto riguarda la valorizzazione economica di detti array, il prezzo di acquisto sarà ottenuto sommando il prezzo del relativo cavo da 12 fibre (considerato come prezzo al metro), il prezzo del connettore MTP e il prezzo - moltiplicato per 12 - dei pigtail in fibra ottica assimilabili alla tipologia di fibra e connettori richiesti per il breakout (esempio: per la valorizzazione di un array OM4 LC di 10 metri di cui 1 metro di breakout, il prezzo di acquisto sarà ottenuto sommando il prezzo del cavo 12 fibre OM4 moltiplicato per 9 metri, il prezzo del connettore MTP OM4 e il prezzo al metro del pigtail in fibra ottica OM4 con connettore LC moltiplicato per 12).
In tale valorizzazione si intende compreso anche il prezzo della connettorizzazione, cioè di materiali e manodopera necessari a ottenere un array completo.
Si ribadisce che dovranno essere forniti cavi array di produzione industriale (cioè non assemblati utilizzando i diversi componenti presenti a listino.
I cavi trunk sono identificati da cavi 12 fibre OM3, OM4 e OS2 di classe Eca di lunghezze da 10m a 100m con connettori MTP.
Per quanto riguarda la valorizzazione economica di detti trunk, il prezzo di acquisto sarà ottenuto sommando il prezzo del relativo cavo da 12 fibre (considerato come prezzo al metro) e il prezzo dei connettori utilizzati, in cui si intende compreso anche il prezzo della connettorizzazione, cioè di materiali e manodopera necessari a ottenere un trunk completo.
Si ribadisce che dovranno essere forniti cavi trunk di produzione industriale (cioè non assemblati utilizzando i diversi componenti presenti a listino) e che la composizione dei trunk costituita dal cavo e dai connettori è utilizzata unicamente per la definizione del prezzo finale.
Per tutti i trunk di lunghezza minore o uguale a 30 metri, il costo d’installazione è da intendersi già incluso nel costo di fornitura.
L’Amministrazione contraente, in fase di predisposizione del Piano di esecuzione definitivo (o al momento dell’ordinativo qualora sia utilizzata la piattaforma di e-procurement in tutte le fasi), potrà specificare, in base alle proprie esigenze, la tipologia e la lunghezza delle bretelle ottiche, degli array e dei cavi trunk necessari.
2.2.4 Posa in opera della fornitura
L’acquisizione delle attività di cui al presente paragrafo è opzionale per l’Amministrazione ed è relativa alla posa in opera della sola fornitura acquistata in Convenzione, relativa a:
cavi in rame cavi in fibra prese e scatole
patch panel e accessori in rame
patch panel e accessori in fibra ottica
Tale attività include tutto quello che è necessario, compresi i materiali, per la posa in opera della fornitura di cui sopra.
A titolo puramente esemplificativo rientrano in questo ambito:
attestazioni di qualsiasi tipo, includenti i connettori ottici o i connettori per cavo in rame; fornitura e posa di torrette di attestazione per cablaggio in fibra o rame;
posa di canalizzazioni, sia verticali che per corridoi o per stanze incluso il relativo materiale (tubi, canaline ecc.). Queste attività comprendono l’apertura e la chiusura di pannelli rimovibili per controsoffitti e pavimenti flottanti dopo aver introdotto le nuove canalizzazioni;
fornitura e posa di strisce/pannelli di permutazione;
ripristino della qualità e dell’aspetto delle strutture alla situazione pre-lavori; quant’altro necessario per il completamento del cablaggio strutturato.
I prezzi offerti devono includere gli oneri relativi all’utilizzo di tutte le dotazioni di cui l’impresa specializzata necessita nell’esecuzione delle attività di realizzazione degli impianti e comprendono altresì l’uso dei ponteggi, trabattelli o scale fino ad un’altezza dal piano di lavoro pari a 3 metri. Sono anche inclusi i costi relativi alla sicurezza dei dipendenti e delle persone che si trovano presso le sedi delle Amministrazioni. I prezzi includono le verifiche previste dalle vigenti normative di settore, l’effettuazione delle verifiche funzionali, la garanzia e i disegni finali esecutivi.
Le attività di cui al presente paragrafo dovranno essere eseguite a regola d’arte e in modo tale da risultare omogenee alle realizzazioni eventualmente già presenti presso le Amministrazioni Contraenti. Le realizzazioni dovranno avvenire nel pieno rispetto dello standard ISO/IEC 11801 e pertinenti estensioni.
Lo svolgimento delle attività di realizzazione del cablaggio deve necessariamente avvenire senza recare pregiudizio alle normali attività lavorative degli uffici. Sotto questo profilo dovrà essere prevista, nel Piano di esecuzione definitivo, la garanzia del mantenimento del livello di rumore ad un valore non superiore a quello fissato dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., D.P.C.M. 01/03/91 n. 218600 e fermo restando quanto previsto dal d.lgs. n. 112/1998, e Xxxxx 26/10/95 n. 447 e relativa normativa di attuazione e D.Lgs. 10 aprile 2006 n. 195), effettuando in ogni caso le attività più rumorose fuori dal normale orario di ufficio (esempio: forature passanti delle pareti o dei solai, foratura delle pareti mobili per alloggiare le borchie telematiche), così come l’apertura o la chiusura dei controsoffitti. La scelta delle attrezzature di cantiere dovrà porre particolare cura al contenimento del rumore, specie per quelle attività che non potranno essere svolte al di fuori del normale orario di lavoro degli uffici. In presenza di lavorazioni che producano polvere (in particolare foratura muri), dovranno sempre essere usate apparecchiature di aspirazione con funzionamento contestuale alla lavorazione stessa. Resta inteso che tutte le modalità di esecuzione delle attività di posa in opera (durata, orari, …) andranno concordate precedentemente con l’Amministrazione contraente.
Nel caso in cui l’Amministrazione contraente richieda l’esecuzione del servizio di cui al presente paragrafo, l’Aggiudicatario è obbligato ad eseguire anche la certificazione di tutti i cavi e le terminazioni
del sistema di cablaggio, secondo le modalità tecniche indicate nel § 2.5.5.1, il cui costo è da intendersi compreso nel servizio di installazione.
Ogni componente del cablaggio che risulti erroneamente installato (quali cavi, connettori, accoppiatori, pannelli e blocchetti) dovrà essere sostituito senza alcun aggravio per l’Amministrazione Contraente, neanche di natura economica.
Dovranno essere effettuate al termine della posa in opera prove a campionamento casuale su un numero significativo di punti realizzati, di concerto con il Direttore dell’esecuzione per la verifica della correttezza dei dati riportati nella documentazione della certificazione. L’Amministrazione Contraente potrà far ripetere tutta l’operazione di certificazione nel caso in cui gli scostamenti tra tutti i valori censiti e quelli dichiarati siano superiori al 10%.
2.2.5 Opere accessorie alla fornitura
Contestualmente alla posa in opera della fornitura, il Concorrente, su richiesta dell’Amministrazione e qualora non rientrino nelle attività di cui al § 2.2.4, dovrà prevedere la possibilità di realizzare opere accessorie alla fornitura, quali ad esempio:
• realizzazione di pannellature contro soffitto;
• realizzazione di pavimenti flottanti nei locali dove verranno installate gli apparati attivi o gli armadi a rack;
• pareti mobili divisorie;
• l’adeguamento dell’impianto elettrico solo ed esclusivamente quando questo si intenda mirato a soddisfare le esigenze della fornitura elettrica per le PDL. Sono compresi in tale servizio opere quali:
o prese;
o scatole;
o placche;
o cavi;
o canalizzazioni;
o QEG (quadro elettrico generale), opportunamente dimensionato sulla base delle potenze nominali delle apparecchiature da alimentare;
o quant’altro sia necessario per rendere la PDL pienamente operativa;
• adeguamento/realizzazione impianto di condizionamento.
Particolare attenzione dovrà essere posta sui materiali e sui componenti elettrici impiegati nella realizzazione dell’impianto. Inoltre l’impianto elettrico dovrà essere realizzato ed installato tenendo presente le caratteristiche dell’ambiente in cui dovrà essere messo in opera e delle funzioni che dovrà espletare.
Tutti i materiali, gli apparecchi ed i componenti elettrici impiegati nella realizzazione dell’impianto elettrico e di protezione dovranno essere pensati per poter resistere alle azioni meccaniche, chimiche e termiche alle quali potranno essere sottoposti durante l’esercizio.
Devono anche essere considerate ed applicate tutte le norme inerenti i componenti ed i materiali utilizzati nonché le norme di legge per la prevenzione infortuni.
Le opere potranno essere eseguite soltanto da soggetti in possesso di valida attestazione SOA, a norma di quanto previsto dagli articoli 60 e seguenti del D.P.R. n. 207 del 2010 applicabili in virtù dall’art. 216 co. 14 del D.Lgs. 50/2016. Inoltre, è richiesto che nell’esecuzione delle opere accessorie il Fornitore osservi, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui ai CAM «Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici» qualora le specifiche opere da svolgersi nell’esecuzione dei singoli ordinativi dovessero rientrare nei suddetti criteri ambientali minimi.
Il prezzo per le opere e la fornitura di cui al presente paragrafo non è previsto nelle quotazioni dell’offerta economica e farà riferimento ai seguenti listini DEI, nell’edizione vigente al momento dell’esecuzione delle prestazioni, al netto del ribasso minimo proposto dal Concorrente nell’Offerta economica:
• listino “Impianti elettrici” edito da DEI e, per le parti che non sono presenti in questo listino, nei successivi listini di seguito indicati:
• listino “Impianti tecnologici” edito da DEI,
• listino “Urbanizzazione infrastrutture ambiente” edito da DEI.
Si precisa inoltre che sono escluse quelle voci dei predetti listini che fanno riferimento alle forniture già incluse nelle tabelle dell’offerta economica.
Le opere di cui al presente paragrafo dovranno essere eseguiti, qualora il campo di applicazione risultasse lo stesso, contestualmente all’installazione del cablaggio strutturato. A titolo esemplificativo, la movimentazione dei pannelli rimovibili per controsoffitti e pavimenti flottanti, qualora necessaria sia per l’installazione del cablaggio dati che per quello elettrico, dovrà avvenire in una unica soluzione e pertanto la quotazione economica non sarà inclusa nelle opere civili accessorie alla fornitura.
I materiali e i prodotti acquisiti nell’ambito del presente servizio sono quelli strettamente necessari alla realizzazione delle opere civili accessorie alla fornitura.
*
Si precisa che le opere accessorie alla fornitura hanno carattere una tantum e meramente accessorio e strumentale alla fruibilità dei prodotti e dei servizi previsti nell’ambito della Convenzione; essi, pertanto, non potranno essere utilizzati per realizzare opere o acquisire materiali che non siano strettamente attinenti alla realizzazione dei sistemi previsti nella presente iniziativa. Per tale ragione, stante il carattere mediamente accessorio e strumentale degli stessi, tali opere accessorie:
- non potranno eccedere il 30% del valore complessivo di ciascun Ordinativo;
- inoltre, per il Lotto 1 non potranno in ogni caso superare il valore di € 4.600.000 nell’ambito di un singolo Ordinativo, e per i lotti 2, 3 e 4 non potranno in ogni caso superare il valore di € 4.000.000 nell’ambito di un singolo Ordinativo.
Laddove i suddetti vincoli non fossero rispettati, l’Ordinativo di fornitura non potrà essere emesso dall’Amministrazione contraente e, qualora emesso, non potrà essere accettato dal Fornitore.
2.3 Apparati attivi
L’operatività degli apparati deve essere garantita in condizioni climatiche che prevedano temperature comprese tra lo 0 e i 40 gradi centigradi e percentuale di umidità relativa oscillante tra il 10% e il 80% non in condensa. È richiesta la conformità agli standard EN per safety e le interferenze Elettromagnetiche (EMI), quali a titolo esemplificativo e non esaustivo:
FCC Classe B o Classe A;
EN 55022 o 55032 Classe A o Classe B e VCCI Classe B o Classe A; EN 60950.
La conformità a standard non europei è considerata rispondente al requisito richiesto purché tali standard siano equivalenti o maggiormente stringenti di quelli EN.
Si precisa che il Concorrente dovrà utilizzare esclusivamente apparati e componenti prodotti in conformità al Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 27 (in attuazione della direttiva ROHS sul divieto di utilizzo di sostanze pericolose).
Gli apparati forniti devono essere comprensivi di tutto quanto necessario per permettere una corretta messa in esercizio della fornitura. Devono essere pertanto forniti comprensivi di alimentazione, cavi, staffe per il montaggio a rack negli armadi da 19” (ove previsto) e quant’altro necessario per una corretta posa in opera ed installazione.
Si precisa che le attività di installazione, allacciamento e di alimentazione degli apparati attivi rientrano nei servizi obbligatori connessi alla fornitura (cfr. § 2.3.4) e sono pertanto a carico dell'Aggiudicatario il quale dovrà inoltre predisporre la messa a terra degli apparati in osservanza delle disposizioni di cui al DM n. 37 del 2008.
Gli apparati attivi richiesti sono classificati come di seguito: Switch
Prodotti per l’accesso wireless Dispositivi per la sicurezza.
2.3.1 Switch
Gli switch oggetto della fornitura sono suddivisi in 9 tipologie, descritte in dettaglio nei successivi paragrafi. Oltre alle 9 tipologie di switch si richiede il software di gestione degli switch e degli access point: per analogia e per semplicità di descrizione detto software verrà indicato nel presente paragrafo come la decima tipologia di switch. Per ogni tipologia di switch richiesta dovranno essere rese disponibili una pluralità di marche (“switch multibrand”). In particolare, il Concorrente dovrà rispettare i seguenti requisiti minimi:
almeno tre brand diversi fino ad un massimo di cinque
dei predetti brand, almeno due dovranno essere completi e, quindi, coprire tutti i tipi di switch previsti (da Tipo 1 a Tipo 10)
per ciascun tipo di switch, dovranno essere offerti almeno tre brand diversi
per uno stesso tipo di switch, non è possibile proporre due differenti modelli dello stesso brand. Pertanto, nella proposta complessiva degli switch offerti potranno comparire al più 5 brand differenti.
Si precisa che non è consentito offrire uno stesso prodotto commercializzato con brand diversi e che è possibile offrire prodotti diversi commercializzati con brand diversi, anche nel caso in cui tali brand facciano parte di uno stesso gruppo economico/finanziario.
Qualora, per un particolare tipo di switch di uno specifico brand, uno dei requisiti minimi riportati nelle tabelle seguenti non sia rispettato, quel particolare switch si intenderà come non offerto; a seguito di ciò, qualora dovesse venire meno uno dei requisiti minimi sopra esposti relativi alla numerosità degli switch e dei brand proposti, il Concorrente sarà escluso dalla Gara, per difetto di requisiti minimi.
Relativamente alla numerosità degli switch offerti, sarà apprezzata (come riportato nel Disciplinare di gara) una offerta da parte del Concorrente articolata su un numero di switch maggiore o uguale a 31 e fino a 50.
Per quanto riguarda gli switch di Tipo 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 per “stackable” si intende uno switch che possa essere connesso ad almeno 3 apparati della medesima famiglia attraverso porte dedicate a tale funzione (si intende porte proprietarie o standard, purché aggiuntive rispetto alle porte richieste nei requisiti minimi e/o migliorativi), costituendo, quindi, un unico sistema dal punto di vista del piano di controllo, di forwarding dei pacchetti e di gestione degli apparati. Pertanto, uno switch è considerato stackable quando può far parte di uno stack di almeno 4 apparati della medesima famiglia, esso stesso compreso. Più switch fisici sono visti dal resto della rete come un unico apparato sia dal punto di vista Layer 2 che Layer 3; inoltre, un qualunque fault di un elemento dello stack dovrà essere trasparente al resto degli elementi del medesimo stack, consentendo la riconvergenza dello stack. Gli switch stackable devono supportare l’opzione di stacking ad anello chiuso (closed loop). Si precisa che i cavi necessari alla realizzazione dello stack dovranno essere previsti e compresi nel prezzo offerto per lo switch, sia nel caso di cavi proprietari che nel caso di bretelle in rame o fibra. Si conferma che nella precedente definizione sia richiesta la connessione fisica attraverso porte dedicate a tale funzione del singolo apparato verso altri 2 apparati per ottenere una connessione “logica” complessiva di almeno 4 apparati costituenti un unico sistema dal punto di vista del piano di controllo, di forwarding dei pacchetti e di gestione degli apparati.
Per quanto riguarda lo switch di Tipo 9, denominato “switch modulare”, nella definizione della configurazione tipo, con la dicitura “slot utilizzabili” si intende uno slot che permetta di ospitare schede con modularità di almeno 24 porte: ad esempio, laddove richiesto “chassis con almeno 2 slot utilizzabili per l’alloggiamento delle schede di linea”, si intende che l’apparato offerto debba avere la possibilità di ospitare almeno 48 porte.
Gli switch offerti devono essere suddivisi per le categorie di seguito indicate.
2.3.1.1 Switch Tipo 1 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 1 Gb)
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 1 offerti, i requisiti minimi richiesti:
Requisiti minimi switch Tipo 1 |
switch layer 2 stackable (come definito al § 2.3.1) modello da armadio a rack standard da 19 pollici almeno 22 porte autosensing 10/100/1000Base-T con la possibilità di ospitare contemporaneamente almeno 2 ulteriori porte di up-link SFP+ e almeno 2 ulteriori porte per lo stacking. SFP+ è un refuso, vale solo SFP almeno una porta console per la gestione locale banda minima della matrice di switching di 56 Gbps IEEE 802.1Q Virtual VLANs IEEE 802.1p Class of Service IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree IEEE 802.3ad Link Aggregation IEEE 802.1x Port Based Network Access Control IEEE 802.1s Multiple Spanning tree presenza di almeno quattro code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta SNMPv3 possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: • 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX IEEE 802.3az Energy Efficient Ethernet gestione tramite SSHv2 supporto del protocollo NTP e/o SNTP autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
Tabella 8 – Requisiti minimi switch Tipo 1
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 1, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire:
Caratteristiche migliorative switch Tipo 1 |
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms bootp relay e/o dhcp relay snooping IGMP v2 e/o v3 supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente ricompresa anche |
Caratteristiche migliorative switch Tipo 1 |
all’interno delle 22 porte 10/100/1000baseT) IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED IEEE 802.3x Flow control routing statico assorbimento di potenza al 100% del throughput minore o uguale a 55W |
Tabella 9 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 1
2.3.1.2 Switch Tipo 2 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 1 Gb – Power over Ethernet) Switch con le stesse caratteristiche minime degli switch di tipo 1, ma con in aggiunta il seguente requisito minimo richiesto:
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3af. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di tutte le porte minime richieste (escluse quelle di uplink) con una potenza di 15,4W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni (da quotare eventualmente con lo switch).
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 2 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire:
Caratteristiche migliorative switch Tipo 2 |
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms |
bootp relay e/o dhcp relay |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 22 porte 10/100/1000baseT) |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
IEEE 802.3x Flow control |
Routing statico |
assorbimento complessivo di potenza al 100% del throughput minore di 460 W inclusa la potenza erogata per il PoE nelle seguenti condizioni: • 22 porte a 15,4W oppure, se supportato • 12 porte a 30W e le restanti porte non POE |
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3at. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di almeno 12 porte con una potenza di 30W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni |
Tabella 10 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 2
2.3.1.3 Switch Tipo 3 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 10 Gb)
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 3 offerti, i requisiti minimi richiesti:
Requisiti minimi switch Tipo 3 |
switch layer 2 |
stackable (come definito al § 2.3.1) |
modello da armadio a rack standard da 19 pollici |
almeno 44 porte autosensing 10/100/1000Base-T con la possibilità di ospitare contemporaneamente almeno 4 ulteriori porte di up-link fino a 10 Gbps e almeno 2 ulteriori porte per lo stacking |
almeno una porta console per la gestione locale |
banda minima della matrice di switching di 176 Gbps |
IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1p Class of Service |
IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree |
IEEE 802.1s Multiple Spanning tree |
IEEE 802.1x Port Based Network Access Control |
IEEE 802.3x Flow Control |
IEEE 802.3ad Link Aggregation |
SNMPv3 |
IEEE 802.3az Energy Efficient Ethernet |
accesso via telnet e/o http (cioè accesso tramite interfaccia web) |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata (completo di cavi), opzionalmente ordinabile dalla singola Amministrazione, almeno di tipo n+1 |
presenza di almeno quattro code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta |
possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: • 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX • 10GBase-SR • 10GBase-LR |
gestione tramite SSHv2 |
autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
supporto del protocollo NTP e/o SNTP |
bootp relay e/o dhcp relay |
Tabella 11 – Requisiti minimi switch Tipo 3
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 3 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 3 |
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms |
supporto jumbo frame di almeno 9000 bytes |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 44 porte 10/100/1000baseT) |
routing statico |
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging |
IEEE 802.3x Flow control |
assorbimento di potenza al 100% del throughput minore di 100W |
Tabella 12 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 3
2.3.1.4 Switch Tipo 4 (Layer 2 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 10 Gb – Power over Ethernet)
Switch con le stesse caratteristiche minime degli switch di tipo 3, ma con in aggiunta il seguente
requisito minimo:
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3af. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di almeno le 44 porte 10/100/1000Base-T richieste come numerosità minima con una potenza di 15,4W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni (da quotare eventualmente con lo switch).
In relazione al requisito minimo “possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata”, si precisa che la funzionalità di Power Over Ethernet per tutte le porte 10/100/1000Base-T a 15,4W, deve continuare ad essere verificata anche nel caso di guasto dell’alimentatore primario.
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 4, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 4 |
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms |
supporto jumbo frame di almeno 9000 bytes |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 44 porte 10/100/1000baseT) |
Caratteristiche migliorative switch Tipo 4 |
routing statico |
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging |
IEEE 802.3x Flow control |
assorbimento complessivo (compreso l’assorbimento di eventuali alimentatori addizionali esterni) di potenza al 100% del throughput minore di 900W inclusa la potenza erogata per il PoE nelle seguenti condizioni: • 44 porte a 15,4W oppure, se supportato • 22 porte a 30W e le restanti porte non POE" |
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3at. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di almeno 22 porte con una potenza di 30W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni |
Tabella 13 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 4
2.3.1.5 Switch Tipo 5 (Layer 2 Multi-Gigabit Ethernet))
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 5 offerti, i requisiti minimi richiesti:
Requisiti minimi switch Tipo 5 |
switch layer 2 |
stackable (come definito al § 2.3.1) |
modello da armadio a rack standard da 19 pollici |
almeno 36 porte autosensing 10/100/1000Base-T con la possibilità di ospitare contemporaneamente almeno 4 ulteriori porte di up-link fino a 10 Gbps e almeno 2 ulteriori porte per lo stacking |
supporto su almeno 8 delle 36 porte del protocollo IEEE 802.3bz (multigigabit ethernet) 2,5 e 5 GBE |
almeno una porta console per la gestione locale |
banda minima della matrice di switching di 250 Gbps |
IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1p Class of Service |
IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree |
IEEE 802.1s Multiple Spanning tree |
IEEE 802.1x Port Based Network Access Control |
IEEE 802.3x Flow Control |
IEEE 802.3ad Link Aggregation |
SNMPv3 |
accesso via telnet e/o http (cioè accesso tramite interfaccia web) |
possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata (completo di cavi), opzionalmente ordinabile dalla singola Amministrazione, almeno di tipo n+1 |
presenza di almeno quattro code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta |
possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: |
Requisiti minimi switch Tipo 5 |
• 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX • 10GBase-SR • 10GBase-LR |
gestione tramite SSHv2 |
autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
supporto del protocollo NTP e/o SNTP |
bootp relay e/o dhcp relay |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 36 porte 10/100/1000baseT) |
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3af, 802.3at e 802.3bt. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di almeno le 36 porte 10/100/1000Base-T richieste come numerosità minima con una potenza di 15,4W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni (da quotare eventualmente con lo switch). Protocolli standard o equivalenti. (802.3at e 802.3bt sono migliorativi? È scritto male!). La conformità allo standard IEEE 802.3bt è rispettata supportando uno o entrambi i profili “Type 3” e “Type 4”. |
Tabella 14 – Requisiti minimi switch Tipo 5
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 5 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 5 | ||
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms | ||
supporto jumbo frame di almeno 9000 bytes | ||
snooping IGMP v2 e/o v3 | ||
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato | ||
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 | ||
supporto su almeno 12 delle 36 porte del protocollo IEEE 802.3bz (multigigabit ethernet) | ||
routing statico | ||
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging | ||
IEEE 802.3az Energy Efficient Ethernet | ||
assorbimento complessivo (compreso l’assorbimento di eventuali alimentatori addizionali esterni) di potenza al 100% del throughput minore di 1000W inclusa la potenza erogata per il PoE nelle seguenti condizioni: • 36 porte a 15,4W oppure, • 18 porte a 30W e le restanti porte non POE, oppure • 8 porte a 60W e le restanti porte non POE | ||
lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di almeno 8 porte con una potenza di 60W |
per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni |
Tabella 15 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 5
2.3.1.6 Switch Tipo 6 (Layer 3 Ethernet 10/100/1000 con uplink a 10 Gb) – Power over Ethernet)
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 6 offerti, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi switch Tipo 6 |
switch layer 3 stackable (come definito in 2.3.1) |
almeno 44 porte autosensing almeno 10/100/1000Base-T con la possibilità di ospitare contemporaneamente almeno 4 ulteriori porte di up-link fino a 10 Gbps e almeno 2 ulteriori porte per lo stacking |
almeno una porta console per la gestione locale |
modello da armadio a rack standard da 19 pollici |
banda minima della matrice di switching di 256 Gbps |
IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1p Class of Service |
IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree |
IEEE 802.1s Multiple Spanning Tree |
IEEE 802.1x Port Based Network Access Control |
IEEE 802.3x Flow Control |
IEEE 802.3ad Link Aggregation |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 44 porte 10/100/1000baseT) |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
IEEE 802.3az Energy Efficient Ethernet |
IPv4 |
RIP v2 |
OSPF |
IGMP v2 e/o v3 |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata (completo di cavi), opzionalmente ordinabile dalla singola Amministrazione, almeno di tipo n+1, eventualmente anche mediante moduli esterni allo switch |
possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: • 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX |
Requisiti minimi switch Tipo 6 |
• 10GBase-SR • 10GBase-LR |
SNMPv3 |
accesso via telnet e/o http (cioè accesso tramite interfaccia web) |
gestione tramite SSHv2 |
autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
bootp relay e/o dhcp relay |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di almeno quattro code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta |
supporto del protocollo NTP e/o SNTP |
supporto jumbo frame di almeno 9000 bytes |
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3af. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di tutte le porte minime richieste (escluse quelle di uplink) con una potenza di 15,4W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni (da quotare eventualmente con lo switch). Nel caso in cui si utilizzino alimentatori addizionali esterni, la funzionalità di Power Over Ethernet sulle 44 porte 10/100/1000Base-T a 15,4W, deve continuare ad essere verificata anche nel caso di guasto dell’alimentatore primario. In tal caso verrà considerato come alimentatore primario l’insieme degli alimentatori che garantiscono la funzionalità di Power Over Ethernet sulle 44 porte 10/100/1000Base-T a 15,4W. |
Tabella 16 – Requisiti minimi switch Tipo 6
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 6 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 6 | ||
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms | ||
routing IPv6 | ||
BGPv4 | ||
dhcp server (anche esterno purché integrabile e il suo costo incluso nel prezzo dello switch). Nel caso di unità esterna, il suo collegamento allo switch non deve influire sul requisito di numero di porte minime richieste. | ||
presenza di otto code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta | ||
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging | ||
Supporto IEEE 802.1AE MACsec per lo switch | ||
assorbimento complessivo (compreso l’assorbimento di eventuali alimentatori addizionali |
Caratteristiche migliorative switch Tipo 6 |
esterni) di potenza al 100% del throughput minore di 900W inclusa la potenza erogata per il PoE nelle seguenti condizioni: • 44 porte a 15,4W oppure, se supportato • 22 porte a 30W e le restanti porte non POE |
funzionalità di Power Over Ethernet conforme allo standard IEEE 802.3at. Lo switch dovrà poter supportare l’alimentazione contemporanea di almeno 22 porte 10/100/1000Base-T con una potenza di 30W per porta anche con l’ausilio di alimentatori addizionali esterni |
Tabella 17 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 6
2.3.1.7 Switch Tipo 7 (Layer 3 – porte SFP con uplink a 10 Gb)
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 76 offerti, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi switch Tipo 7 |
switch layer 3 stackable (come definito in 2.3.1) |
almeno 24 porte SFP e/o SFP+ con la possibilità di ospitare contemporaneamente almeno 4 ulteriori porte di up-link da 10 Gbps ciascuno (anche come suddivisione di una porta 40G purché la configurazione offerta includa quanto necessario alla realizzazione dello split) e almeno 2 ulteriori porte per lo stacking. È possibile offrire parte delle 24 porte SFP e/o SFP+ come suddivisione di porte 40G, prevedendo nella configurazione offerta quanto necessario alla realizzazione dello split (es. transceiver 40G e cavo breakout in fibra ottica). |
almeno una porta console per la gestione locale |
modello da armadio a rack standard da 19 pollici |
banda minima matrice di switching 160 Gbps |
IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1p Class of Service |
IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree |
IEEE 802.1s Multiple Spanning tree |
IEEE 802.1x Port Based Network Access Control |
IEEE 802.3x Flow Control |
IEEE 802.3ad Link Aggregation. |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 24 porte SFP) |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
IPv4 |
RIP v2 |
OSPF |
IGMP v2 e/o v3 |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata (completo di cavi), opzionalmente |
Requisiti minimi switch Tipo 7 |
ordinabile dalla singola Amministrazione, almeno di tipo n+1 |
possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: • 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX • 10GBase-SR • 10GBase-LR |
SNMPv3 |
accesso via telnet e/o http (cioè accesso tramite interfaccia web) |
gestione tramite SSHv2 |
autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
bootp relay e/o dhcp relay |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di almeno quattro code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta |
supporto del protocollo NTP e/o SNTP |
Tabella 18 – Requisiti minimi switch Tipo 7
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 7 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 7 |
tempi di riconvergenza dello stack, per un qualunque fault di un elemento dello stack, inferiori ai 300ms. Il requisito è soddisfatto se si verifica che il fault di un elemento dello stack è trasparente agli elementi del medesimo stack e che quindi lo stack riconverge in un tempo inferiore a 300ms |
routing IPv6 |
BGPv4 |
possibilità di supportare 1 porta 40 gigabit QSFP+ |
dhcp server (anche esterno purché integrabile e il suo costo incluso nel prezzo dello switch). Nel caso di unità esterna, il suo collegamento allo switch non deve influire sul requisito di numero di porte minime richieste. |
presenza di otto code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real- time, per ogni singola porta |
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging |
Supporto IEEE 802.1AE MACsec per lo switch |
IEEE 802.3az Energy Efficient Ethernet |
Tabella 19 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 7
2.3.1.8 Switch Tipo 8 (Layer 3 – 40 porte SFP con uplink a 40 Gb)
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo8 offerti, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi switch Tipo 8 |
switch layer 3 |
almeno 40 porte SFP+ (da 1/10 gigabit) e almeno 2 ulteriori porte QSFP (da 40 gigabit) |
almeno una porta console per la gestione locale |
modello da armadio a rack standard da 19 pollici |
banda minima matrice di switching 960 Gbps |
IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1p Class of Service |
IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree |
IEEE 802.1s Multiple Spanning Tree |
IEEE 802.1x Port Based Network Access Control |
IEEE 802.3x Flow Control |
IEEE 802.3ad link Aggregation |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
presenza di porta di mirroring per il traffico di rete (eventualmente anche ricompresa all’interno delle 40 porte SFP) |
IPv4 |
OSPF e/o OSPF v3 |
IGMP v2 e/o v3 |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata (completo di cavi), opzionalmente ordinabile dalla singola Amministrazione, almeno di tipo n+1 |
possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: • 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX • 10GBase-SR • 10GBase-LR • 40Gbase-SR • 40Gbase-LR |
SNMPv3 |
accesso via telnet e/o http (cioè accesso tramite interfaccia web) |
accesso via SSHv2 |
autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
bootp relay e/o dhcp relay |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di almeno 4 code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta |
Requisiti minimi switch Tipo 8 |
supporto del protocollo NTP e/o SNTP |
Tabella 20 – Requisiti minimi switch Tipo 8
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 8 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 8 |
stackable (come definito al § 2.3.1) |
routing IPv6 |
BGPv4 |
Intermediate System to Intermediate System (IS-IS) |
sFlow (RFC 3176) o assimilabili |
Possibilità per ciascuna delle porte QSFP (40 gigabit) di essere splittata in 4 porte SFP+ (10 gigabit) (è richiesta la sola possibilità senza offrire cavi e tranceiver). La caratteristica è soddisfatta da una soluzione che preveda per ciascuna delle porte QSFP 40G la possibilità di essere splittata in 4 collegamenti 10 Gbps (forse non SFP+, non abbiamo capito benissimo il chiarimento) |
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging |
Supporto IEEE 802.1AE MACsec per lo switch |
funzionalità di stacking virtuale fra almeno 2 apparati |
Tabella 21 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 8
2.3.1.9 Switch Tipo 9 (Layer 3 – Modulare)
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 9 offerti, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi switch Tipo 9 |
switch modulare (come definito in 2.3.1) |
modello da armadio a rack standard da 19 pollici |
layer 3 switch |
almeno una porta console per la gestione locale |
IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1p Class of Service |
IEEE 802.1w Rapid Spanning Tree |
IEEE 802.1s Multiple Spanning Tree |
IEEE 802.1x Port Based Network Access Control |
IEEE 802.1ab LLDP e/o LLDP-MED |
IEEE 802.3ad link Aggregation |
IPv4 |
VRRP (RFC 2338) e/o HRSP (RFC 2281) e/o ESRP |
supporto di indirizzamento IPv6 per la gestione dell’apparato |
Requisiti minimi switch Tipo 9 |
RIP v2 |
OSPF |
IGMP v2 e/o v3 |
snooping IGMP v2 e/o v3 |
bootp relay e/o dhcp relay |
qualità del servizio – meccanismi di QoS di livello 2, 3 e 4 |
presenza di almeno quattro code di priorità, di cui almeno una coda ad alta priorità per la gestione del traffico real-time, per ogni singola porta |
SNMPv3 |
accesso via telnet e/o http (cioè accesso tramite interfaccia web) |
accesso via SSHv2 |
autenticazione RADIUS per il management dell’apparato |
possibilità di collegamento di modulo di alimentazione ridondata (completo di cavi), opzionalmente ordinabile dalla singola Amministrazione, almeno di tipo 1+1 per qualsiasi combinazione di schede, tra quelle acquistabili in convenzione |
schede di alimentazione e ventilazione di tipo hot swappable |
possibilità di alloggiamento di componenti aggiuntive ordinabili opzionalmente dalla singola Unità Ordinante di tipo transceiver: • 1000Base-T • 1000Base-LX • 1000Base-SX • 10Gbase-SR • 10Gbase-LR • 10Gbase-ER • 40Gbase-SR • 40Gbase-LR |
possibilità di alloggiamento delle seguenti schede aggiuntive, ordinabili separatamente (*): • scheda con almeno 24 porte 1000Base-T anche con half slot • scheda in grado di ospitare almeno 24 porte 1000Base-SX anche con half slot • scheda in grado di ospitare almeno 24 porte 1000Base-LX anche con half slot • scheda in grado di ospitare almeno 16 porte 10GigabitEthernet anche con half slot • scheda in grado di ospitare almeno 4 porte 40GigabitEthernet anche con half slot |
supporto del protocollo NTP e/o SNTP |
funzionalità di gestione ridondata |
Tabella 22 – Requisiti minimi switch Tipo 9
(*) le schede richieste, ove previsto, devono supportare le relative ottiche offerte. Tali schede devono essere quotate nell’Offerta Economica senza le ottiche, lasciando all’Amministrazione la facoltà di sceglierne il numero e il tipo.
La tabella seguente contiene, per gli switch di Tipo 9 offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative switch Tipo 9 |
Caratteristiche migliorative switch Tipo 9 |
IEEE 802.3x Flow Control |
sFlow (RFC 3176) o assimilabili |
routing IPv6 |
BGPv4 |
OpenFlow almeno versione 1.3 e/o IEEE 802.1AQ Shortest Path Bridging |
Supporto IEEE 802.1AE MACsec per lo switch |
Intermediate System to Intermediate System (IS-IS) |
Supporto del PoE sulle schede con porte rame |
Tabella 23 – Caratteristiche migliorative switch Tipo 9
Come requisito minimo, a pena di esclusione dalla Gara, il Concorrente, a partire da un apparato che risponda a tutti i requisiti minimi descritti nella Tabella 22 e a tutti i requisiti migliorativi offerti (pena la non assegnazione del relativo punteggio associato alla caratteristica migliorativa offerta) dovrà fornire una soluzione per la seguente configurazione, per ciascun brand fornito, comprensiva del dettaglio di tutte le parti o schede installate (da indicare nell’Offerta Tecnica come meglio specificato all’interno dell’All. 5 – Offerta Tecnica) con evidenza della loro presenza in offerta economica (utilizzando il modello di dichiarazione riportato nell’All. 6 Offerta economica):
Configurazione switch Tipo 9 |
chassis con un numero di slot sufficienti all’alloggiamento delle schede di linea necessarie a fornire gli equipaggiamenti minimi descritti di seguito |
almeno 72 porte 10Gbase-SR, che potranno essere offerte anche attraverso suddivisione di singole porte a 40G, purché la configurazione tipo includa quanto necessario alla realizzazione della suddivisione. Anche con half slot |
almeno 4 porte 40Gbase-SR (accettabile fornire una o più di tali porte a partire da porte 10G, attraverso unione di 4 porte 10G in 1 porta 40G, con incluso tutto quanto necessario per realizzare il requisito minimo e purché sia possibile installare tranceiver (quotati in altra parte) sia 40Gbase-SR che 40Gbase-LR) |
power supply ridondata |
matrice di switching ridondata |
Tabella 24 – Configurazione switch Tipo 9
2.3.1.10 Switch Tipo 10 (Software di gestione specifico del brand)
Di seguito si indicano le caratteristiche che dovrà possedere il sistema di management specifico per la gestione degli switch e dei prodotti per l’accesso wireless, di cui ai successivi paragrafi, del brand proposto. L’Amministrazione avrà infatti facoltà di installare i software di gestione dei diversi brand (sia per gli switch che per i prodotti wireless) su un proprio personal computer (accessoriato secondo le indicazioni ricevute dall’Aggiudicatario in fase di progettazione di dettaglio) o su una piattaforma hardware proposta dal Concorrente di cui al successivo par. 2.5.3.1. Si precisa che i requisiti del
software di gestione richiesti nel seguito devono essere applicabili almeno agli apparati del relativo Brand offerto.
La tabella seguente contiene, per il SW di gestione del brand proposto, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi SW di gestione della rete del brand |
fornito in licenza d'uso a tempo indeterminato e trasferibile |
integrabile con le più diffuse piattaforme di Network Management (es. IBM Tivoli, HP Open View, CA Unicenter, etc.) |
installabile su piattaforma Windows e Linux (o Unix) |
supporto SNMP v3 |
RMON e/o RMON2 compliant e/o sFlow (RFC 3176) o assimilabili |
interfaccia utente HTTP e/o HTTPS |
interfaccia grafica per la rappresentazione ed il controllo degli apparati attivi |
capacità di gestire, configurare e monitorare reti costituite da apparati, almeno dello stesso brand del software, che implementano gli standard IEEE 802.11b/g/n e IEEE 802.11ac * |
prevedere un sistema di mappatura e localizzazione degli utenti collegati in wireless (prevedere almeno l’associazione fra il singolo utente e l'AP dove al momento è collegato) * |
funzionalità di inventory degli apparati attivi wireless (dispositivi di gestione e access point) * |
accesso tramite http/https (con password di protezione): si intende la possibilità di accedere al software di gestione mediante interfaccia WEB |
autenticazione RADIUS e/o TACACS: capacità, cioè, dell'amministratore della rete di accedere al software di gestione mediante autenticazione RADIUS e/o TACACS |
capacità di localizzazione dei rogue access point * |
accesso profilato, almeno tramite la digitazione di username e password, ai dati e alle funzionalità applicative in funzione dei ruoli e privilegi associati |
funzionalità che consentano la configurazione remota e la visualizzazione dello stato almeno degli apparati proposti per lo specifico brand |
funzioni per attività statistiche, diagnostiche e di trouble shooting tra cui ad esempio: • la supervisione dell’utilizzo delle risorse di rete e della loro assegnazione • la gestione e configurazione degli apparati e dei servizi • la distribuzione del software • azioni e procedure orientate all’utilizzo ottimo delle risorse di rete • correlazione automatica degli eventi |
supporto dual-monitor |
N.B. I requisiti contrassegnati con un “*” sono richiesti a titolo di requisiti minimi solo qualora il brand offerto per lo switch Tipo 10 (Software di gestione specifico del brand) disponga di una linea di prodotti di apparati wireless. |
Tabella 25 – Requisiti minimi SW di gestione dello specifico brand
Dovranno essere proposte 3 distinte fasce di prodotto a seconda del numero di apparati gestibili e, pertanto, anche il prezzo del software per la gestione degli apparati sarà dipendente dal numero di apparati oggetto di tale monitoraggio:
• gestione fino a 100 nodi
• gestione fino a 500 nodi
• gestione fino a 1000 nodi
Dovrà essere fornita, in fase di esecuzione, una copia completa della documentazione del sistema redatta preferibilmente in lingua italiana o, se non disponibile, in lingua inglese.
Dovranno essere consegnate le licenze di utilizzo ed i supporti originali per l’installazione di tutto il software oggetto della fornitura, compresa la documentazione necessaria per un eventuale ripristino della stazione di gestione.
Nel caso in cui un’Amministrazione acquisti il software di gestione di cui sopra, è da intendersi compreso nel prezzo della fornitura del software di gestione anche la configurazione dello stesso.
L’Aggiudicatario dovrà eseguire le attività di configurazione avanzata relativamente al sistema di gestione installato tra cui:
configurare il sistema di gestione per la “presa in carico” degli apparati attivi segnalati dall’Amministrazione Contraente (ad es: configurazione degli indirizzi IP puntuali o archi di indirizzamento, community SNMP v3, etc...)
installare le MIB appropriate alla gestione degli apparati
configurare più livelli di utenza per le operazioni di gestione (ad es: utente, amministratore)
organizzare il cruscotto grafico di gestione in maniera conveniente all’espletamento delle funzioni di monitoring, in accordo alle direttive espresse dall’Amministrazione Contraente
associare icone differenti ad apparati con funzionalità differenti e, se possibile, appartenenti a vendor differenti
configurare opportuni eventi (ad es: invio di mail) in seguito a particolari condizioni di fault o di allarme, su indicazione dell’Amministrazione Contraente
configurare opportuni circuiti di correlazione che consentano di ridurre serie di fault ad un unico allarme master, causa della serie di eventi
configurare più categorie di allarmi che consentano la gestione separata delle trap in funzione della diversa tipologia delle stesse (ad es: trap relative allo stato delle interfacce di rete, trap relative allo stato dei nodi di rete, etc.).
2.3.2 Prodotti per l’accesso Wireless
In questa sezione verranno descritti i requisiti per le tecnologie per l’accesso di tipo wireless secondo gli standard IEEE 802.11 nella banda di frequenza libera a 2.4GHz e 5GHz.
Il Concorrente dovrà offrire come requisito minimo, 3 brand diversi (“wi-fi multibrand”), per ciascuno dei quali dovranno essere presentate tutte le tipologie di prodotto richieste in gara e di seguito riportate:
Access Point per ambienti interni Access Point per ambienti esterni
Dispositivo di gestione degli Access Point
Il Concorrente, dei 3 brand proposti dovrà, come requisito minimo, offrirne almeno due tra quelli offerti per gli switch.
Per i prodotti di accesso wireless è richiesta la conformità agli standard Europei e le certificazioni d’uso nazionale. Il sistema wireless dovrà essere conforme al DM 381/98, regolamento recante norme per la determinazione dei tetti di radio frequenza compatibili con la salute umana, nonché – per quanto applicabili – al D.P.C.M. 8 luglio 2003.
2.3.2.1 Access Point per ambienti interni
La tabella seguente contiene, per gli Access Point per ambienti interni, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi Access Point per ambienti interni |
gestibile dai dispositivi di gestione degli access point (cfr. § 2.3.2.3) |
IEEE 802.11b e IEEE 802.11g e IEEE 802.11n e IEEE 802.11ac wave 1 e wave 2 |
possibilità di essere utilizzati in configurazione ESS (Extended Service Set) |
interfaccia di rete 1000Base-T con connettore RJ-45 |
Operante nella banda di frequenza libera a 2.4GHz e 5GHz; per l'accesso dei client wireless, tali frequenze possono operare in modo mutuamente esclusivo e configurabile |
supporto di antenna integrata o antenna esterna (in questo ultimo caso l'access point deve essere comprensivo di antenna) |
SNMP v2 e/o v3 |
Wi-fi WMM (Wireless Multimedia) |
IEEE 802.3af e/o 802.3at (PoE) per l'alimentazione dell'Access Point |
accesso via http e/o https con password di protezione (diretto o tramite dispositivo di gestione) |
accesso via SSH e/o SSHv2 con password di protezione (diretto o tramite dispositivo di gestione) |
con certificazione Wi-fi (Wireless Fidelity rilasciata da Wi-Fi Alliance) |
IEEE 802.1x ed 802.11i, in particolare: - Autenticazione con RADIUS e/o TACACS - AES (almeno a 128 bit) e TKIP - WPA e WPA2 (Personal e Enterprise) |
compatibilità con le emissioni definite dagli standard EN 300.328, EN 301.893, EN 301.489-1, EN 301.489-17 |
Tabella 26 – Requisiti minimi Access Point per ambienti interni
La tabella seguente contiene, per gli Access Point per ambienti interni offerti, le caratteristiche migliorative della che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti interni |
IEEE 802.1Q |
Supporto IEEE802.3bt per l'alimentazione dell'Access Point (il requisito si intende soddisfatto qualora l’access point possa essere alimentato tramite il protocollo IEEE 802.3bt.). La conformità allo standard IEEE 802.3bt è rispettata supportando uno o entrambi i profili “Type 3” e “Type 4”. |
conformità allo standard EN 00000-0-0 (*) |
funzionalità Wireless Intrusion Prevention |
Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti interni |
possibilità di realizzare un sistema di distribuzione wireless WDS ovvero possibilità di utilizzare il mezzo radio Wi-fi per la distribuzione della connettività "backhaul" verso Access Point non direttamente connessi alla rete cablata contemporaneamente alla funzione di AP. I dispositivi offerti dovranno pertanto garantire contemporaneamente la funzione di AP e di WDS. |
Almeno una interfaccia base T con supporto del protocollo IEEE 802.3bz |
Almeno 2x2:2 MU-MIMO a 5Ghz e 2x2:2 MIMO a 2,4Ghz |
Supporto della configurazione di almeno 8 SSID per radio (totale 16 SSID) |
IEEE 802.11h |
Tabella 27 – Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti interni
(*) il punteggio migliorativo viene attribuito anche ad un prodotto conforme allo standard EN60601-1-2 relativamente agli aspetti di conformità alla Direttiva Europea sugli Apparati Medicali 93/42/EEC.
2.3.2.2 Access Point per ambienti esterni
Access point con le stesse caratteristiche minime degli Access point per ambienti interni, ma con in aggiunta i seguenti requisiti minimi:
lavoro con range di temperatura estesa da -40°C a + 60 °C grado di protezione IP65 o IP66 o IP67 o equivalente (*)
(*)Per equivalente si intende un grado di protezione che garantisca almeno pari livello di protezione dell'IP65 o IP66 o IP67. È consentito l'utilizzo di box, purché l'intero “sistema” così ottenuto, costituito dal box e dall'Access Point, possegga globalmente il grado di protezione richiesto e che siano disponibili certificati che attestino che:
a) il grado di protezione raggiunto dall'intero sistema sia pari a quello richiesto
b) le caratteristiche dell’Access Point non siano degradate dalla presenza del contenitore.
La tabella seguente contiene, per gli Access Point per ambienti esterni offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti esterni |
IEEE 802.1Q |
Supporto IEEE802.3bt per l'alimentazione dell'Access Point. La conformità allo standard IEEE 802.3bt è rispettata supportando uno o entrambi i profili “Type 3” e “Type 4”. |
conformità allo standard EN 00000-0-0 (*) |
funzionalità Wireless Intrusion Prevention |
possibilità di realizzare un sistema di distribuzione wireless WDS ovvero possibilità di utilizzare il mezzo radio Wi-fi per la distribuzione della connettività "backhaul" verso Access Point non direttamente connessi alla rete cablata contemporaneamente alla funzione di AP. I dispositivi offerti dovranno pertanto garantire contemporaneamente la funzione di AP e di WDS. |
Almeno una interfaccia base T con supporto del protocollo IEEE 802.3bz |
Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti esterni |
Almeno 2x2:2 MU-MIMO a 5Ghz e 2x2:2 MIMO a 2,4Ghz |
Supporto della configurazione di almeno 8 SSID per radio (totale 16 SSID) |
IEEE 802.11h |
predisposizione per connessione con antenna esterna |
Tabella 28 – Caratteristiche migliorative Access Point per ambienti esterni
(*) il punteggio migliorativo viene attribuito anche ad un prodotto conforme allo standard EN60601-1-2 relativamente agli aspetti di conformità alla Direttiva Europea sugli Apparati Medicali 93/42/EEC.
2.3.2.3 Dispositivo di Gestione degli Access Point
Relativamente al dispositivo di gestione degli Access Point, sono ammesse anche soluzioni che prevedano solo l’utilizzo di software. In tal caso dovrà essere fornita, pena esclusione dalla gara, al fine di garantire i requisiti minimi previsti in Tabella 29, la componente HW a corredo del SW.
La tabella seguente contiene, per il dispositivo di gestione degli Access Point offerto, i requisiti minimi
richiesti.
Requisiti minimi dispositivo di gestione degli Access Point |
dello stesso brand degli Access Point offerti e in grado di interoperabile e controllare gli stessi |
IEEE 802.11b e IEEE 802.11g e IEEE 802.11n e IEEE 802.11ac |
IEEE 802.11i (in particolare WPA e WPA2) |
possibilità di gestione di almeno 64 Access Point |
supporto VLAN/SSID multipli con protocollo IEEE 802.1Q Virtual VLANs |
IEEE 802.1x |
autenticazione RADIUS: possibilità, cioè, di inoltrare le richieste di autenticazione degli utilizzatori ad un server Radius esterno |
Supporto per configurazioni High Availability |
Tabella 29 – Requisiti minimi dispositivo di gestione degli Access Point
2.3.3 Dispositivi per la sicurezza delle reti
In questa sezione verranno descritti i requisiti richiesti per i prodotti volti alla difesa contro le minacce di sicurezza e che implementino funzionalità di accesso sicuro e protezione della rete.
Il Concorrente dovrà offrire come requisito minimo, 3 brand diversi per i prodotti next generation firewall, per ciascuno dei quali dovranno essere presentate tutte le tipologie di prodotto seguito riportate:
• Next generation firewall fascia base
• Next generation firewall fascia media
• Next generation firewall fascia alta
• Next generation firewall fascia top
• Next generation firewall fascia enterprise
Il Concorrente dovrà offrire come requisito minimo, 2 brand diversi per il prodotto sandbox.
Inoltre, per i next generation firewall e per ciascun brand proposto, dovranno essere offerti e garantiti i relativi servizi di “sandbox in cloud” e di “aggiornamento” per antivirus, web filtering, application control, vulnerabilità e intrusion prevention; qualora il Concorrente offra come requisiti migliorativi per i next generation firewall anche l’antispam e la protezione da attacchi di tipo Denial of Service, dovrà garantire anche per queste funzionalità il relativo “aggiornamento” (cfr. § 2.3.3.5).
Analogamente, per il prodotto sandbox, dovrà essere offerto e garantito il relativo servizio di “aggiornamento” per l’engine dinamico e per l’engine statico della sandbox (a titolo esemplificativo e non esaustivo, antivirus, web filtering, intrusion prevention).
Relativamente al servizio di aggiornamento dei dispositivi di cui sopra, il costo relativo al primo anno è da intendersi incluso nella fornitura del prodotto.
Il Concorrente dovrà offrire come requisito minimo, 2 brand diversi per i prodotti network access control (NAC) e di secure email gateway (SEG), per ciascuno dei quali dovranno essere presentate tutte le tipologie di prodotto richieste in gara e di seguito riportate:
• NAC fascia base
• NAC fascia media
• NAC fascia alta
• NAC fascia top
• NAC fascia top macchina virtuale
• SEG fascia base
• SEG fascia media
Inoltre, per i secure email gateway e per ciascun brand proposto, dovranno essere offerti e garantiti i relativi servizi di “aggiornamento” per le funzionalità minime e migliorative qualora offerte (antimalware, antispam, protezione da email massive, protezione da messaggi di posta elettronica contenenti URL Malevoli, antispoofing, antiphishing, data loss prevention, email encryption) (cfr. § 2.3.3.5). Si precisa che, come per i next generation firewall, anche per i secure email gateway, il costo del servizio di aggiornamento relativo al primo anno è da intendersi incluso nella fornitura del prodotto.
Si precisa che sarà a carico dell’Aggiudicatario la configurazione dei dispositivi di cui nelle successive sottosezioni del presente paragrafo, in accordo alle indicazioni relative alle policy di sicurezza vigenti presso le Amministrazioni contraenti.
2.3.3.1 Next Generation Firewall
Per ciascuno dei dispositivi di cui ai successivi sottoparagrafi, relativamente alle prestazioni richieste si precisa che:
• i valori di throughput per ciascuna funzionalità sono da considerarsi calcolati nelle condizioni in cui il dispositivo abbia attiva almeno la relativa funzionalità;
• i valori di “sessioni contemporanee” e “nuove sessioni al secondo” sono da considerarsi calcolati nelle condizioni in cui il dispositivo abbia attiva almeno la funzionalità di firewall.
2.3.3.1.1 Next Generation Firewall fascia base
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia base offerti, i requisiti minimi.
Requisiti minimi next generation firewall fascia base |
Funzionalità Firewall |
Funzionalità Antivirus |
Funzionalità di Application Control |
Funzionalità di Intrusion Prevention System |
VPN IPSec |
Funzionalità web/url filtering |
Almeno 6 interfacce 1000Base-T |
Intrusion Prevention throughput almeno pari a 300 Mbps |
Firewall throughput almeno pari a 1,5 Gbps |
VPN throughput almeno pari a 300 Mbps |
Almeno 400.000 sessioni contemporanee |
Almeno 20.000 nuove sessioni al secondo |
Tabella 30 – Requisiti minimi next generation firewall fascia base
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia base offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative dispositivi di sicurezza fascia base |
Funzionalità antispam |
Meccanismi di rilevazione e protezione per attacchi di tipo Denial of Service |
Almeno 2 ulteriori interfacce 1000Base-T |
Funzionalità di TLS o SSL Inspection |
Supporto per configurazioni High Availability |
Funzionalità VPN TLS o SSL |
Supporto IPv6 |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per l'Intrusion Prevention throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per Firewall throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per VPN throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di sessioni contemporanee |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di nuove sessioni al secondo |
Tabella 31 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia base
2.3.3.1.2 Next Generation Firewall fascia media
La tabella seguente contiene, per i dispositivi di sicurezza di fascia media offerti, i requisiti minimi
richiesti.
Requisiti minimi next generation firewall fascia media |
Funzionalità Antivirus |
Funzionalità di Application Control |
Funzionalità di Intrusion Prevention System |
Funzionalità Firewall |
VPN IPSec |
Funzionalità web/url filtering |
Almeno 8 interfacce 1000Base-T |
Almeno 2 interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Intrusion Prevention throughput almeno pari a 2 Gbps |
Firewall throughput almeno pari a 6 Gbps |
VPN throughput almeno pari a 1 Gbps |
Almeno 2 milioni di sessioni contemporanee |
Almeno 40.000 nuove sessioni al secondo |
Tabella 32 – Requisiti minimi next generation firewall fascia media
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia media offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia media |
Funzionalità antispam |
Meccanismi di rilevazione e protezione per attacchi di tipo Denial of Service |
Almeno 2 ulteriori interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Funzionalità di TLS o SSL Inspection |
Supporto per configurazioni High Availability |
Funzionalità VPN TLS o SSL |
Supporto IPv6 |
Funzionalità di traffic shaping (gestione QoS) |
Presenza di almeno 10 contesti virtuali |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per l'Intrusion Prevention throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per Firewall throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per VPN throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di sessioni contemporanee |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di nuove sessioni al secondo |
Tabella 33 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia media
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
2.3.3.1.3 Next Generation Firewall fascia alta
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia alta offerti, i requisiti minimi
richiesti.
Requisiti minimi next generation firewall fascia alta |
Funzionalità Antivirus |
Funzionalità di Application Control |
Funzionalità di Intrusion Prevention System |
Funzionalità Firewall |
VPN IPSec |
Funzionalità web/url filtering |
Almeno 8 interfacce 1000Base-T |
Almeno 2 interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Almeno 2 interfacce 10 Gigabit Ethernet SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Intrusion Prevention throughput almeno pari a 4 Gbps |
Firewall throughput almeno pari a 16 Gbps |
VPN throughput almeno pari a 4 Gbps |
Almeno 4 milioni di sessioni contemporanee |
Almeno 140.000 nuove sessioni al secondo |
Tabella 34 – Requisiti minimi next generation firewall fascia alta
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia alta offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia alta |
Funzionalità antispam |
Meccanismi di rilevazione e protezione per attacchi di tipo Denial of Service |
Almeno 2 ulteriori interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Funzionalità di TLS o SSL Inspection |
Supporto per configurazioni High Availability |
Funzionalità VPN TLS o SSL |
Supporto IPv6 |
Funzionalità di traffic shaping (gestione QoS) |
Presenza di almeno 10 contesti virtuali |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per l'Intrusion Prevention throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per Firewall throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per VPN throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di sessioni contemporanee |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di nuove sessioni al secondo |
Tabella 35 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia alta
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
2.3.3.1.4 Next Generation Firewall fascia top
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia top offerti, i requisiti minimi
richiesti.
Requisiti minimi next generation firewall fascia top |
Funzionalità Antivirus |
Funzionalità di Application Control |
Funzionalità di Intrusion Prevention System |
Funzionalità Firewall |
VPN IPSec |
Funzionalità web/url filtering |
Almeno 10 interfacce 1000Base-T |
Almeno 2 interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Almeno 2 interfacce 10 Gigabit Ethernet SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Intrusion Prevention throughput almeno pari a 10 Gbps |
Firewall throughput almeno pari a 32 Gbps |
VPN throughput almeno pari a 8 Gbps |
Almeno 9 milioni di sessioni contemporanee |
Almeno 160.000 nuove sessioni al secondo |
Tabella 36 – Requisiti minimi next generation firewall fascia top
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia top offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia top |
Funzionalità antispam |
Meccanismi di rilevazione e protezione per attacchi di tipo Denial of Service |
Almeno 2 ulteriori interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Almeno 2 ulteriori interfacce 10 Gigabit Ethernet SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Funzionalità di TLS o SSL Inspection |
Supporto per configurazioni High Availability |
Funzionalità VPN TLS o SSL |
Supporto IPv6 |
Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia top |
Funzionalità di traffic shaping (gestione QoS) |
Presenza di almeno 10 contesti virtuali |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per l'Intrusion Prevention throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per Firewall throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per VPN throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di sessioni contemporanee |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di nuove sessioni al secondo |
Tabella 37 - Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia top
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
2.3.3.1.5 Next Generation Firewall fascia enterprise
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia enterprise offerti, i requisiti minimi
richiesti.
Requisiti minimi next generation firewall di fascia enterprise |
Funzionalità Antivirus |
Funzionalità di Application Control |
Funzionalità di Intrusion Prevention System |
Funzionalità Firewall |
VPN IPSec |
Funzionalità web/url filtering |
Almeno 10 interfacce 1000Base-T |
Almeno 4 interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Almeno 4 interfacce 10 Gigabit Ethernet SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Intrusion Prevention throughput almeno pari a 15 Gbps |
Firewall throughput almeno pari a 40 Gbps |
VPN throughput almeno pari a 12 Gbps |
Almeno 20 milioni di sessioni contemporanee |
Almeno 200.000 nuove sessioni al secondo |
Tabella 38 – Requisiti minimi next generation firewall fascia enterprise
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
La tabella seguente contiene, per i next generation firewall di fascia enterprise offerti, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia enterprise |
Funzionalità antispam |
Meccanismi di rilevazione e protezione per attacchi di tipo Denial of Service |
Almeno 2 ulteriori interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Caratteristiche migliorative next generation firewall fascia enterprise |
Almeno 4 ulteriori interfacce 10 Gigabit Ethernet SFP+ - esclusi i transceiver (*) (ok anche il supporto di interfacce di capacità superiore (40/100 G), purché riescano anche a supportare tranceiver a 10 G, purché siano sempre in numero almeno pari a 4 e purché, qualora realizzato con split, la configurazione offerta includa quanto necessario alla realizzazione dello split). |
Funzionalità di TLS o SSL Inspection |
Supporto per configurazioni High Availability |
Funzionalità VPN TLS o SSL |
Supporto IPv6 |
Funzionalità di traffic shaping (gestione QoS) |
Presenza di almeno 10 contesti virtuali |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per l'Intrusion Prevention throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per Firewall throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per VPN throughput |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di sessioni contemporanee |
Miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni minime previste per il numero di nuove sessioni al secondo |
Tabella 39 - Caratteristiche migliorative next generation firewall di fascia enterprise
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
2.3.3.2 Sandbox
La tabella seguente contiene, per l’appliance Sandbox offerta, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi Sandbox |
Supporto di almeno le seguenti tipologie di file: .zip, .gz, .xx0, .xxx, .xxx, .xxx, .xxx, .jar, .doc, .docx, .xls, .xlsx, .ppt, .pptx, .mp4, .jpeg, .gif, .png |
Supporto di almeno i seguenti protocolli/applicazioni: HTTP, SMTP |
Scansione di almeno 100 files/ora |
Supporto di almeno 4 macchine virtuali |
Storage interno almeno 1 TB |
Almeno 2 interfacce 10/100/1000Base-T |
Tabella 40 – Requisiti minimi Sandbox
La tabella seguente contiene, per l’appliance Sandbox offerta, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire.
Caratteristiche migliorative Sandbox |
Power supply ridondata |
Supporto di ulteriori tipologie di file rispetto alle minime richieste: - 2 ulteriori tipologie oppure |
Caratteristiche migliorative Sandbox |
- almeno 3 ulteriori tipologie |
Supporto di almeno 2 ulteriori protocolli/applicazioni rispetto ai minimi richiesti |
Almeno 2 ulteriori interfacce Gigabit Ethernet SFP o SFP+ - esclusi i transceiver (*) |
Supporto di almeno 8 macchine virtuali |
Scansione di almeno 200 files/ora |
Supporto IPv6 |
Almeno 2 ulteriori interfacce 10/100/1000Base-T |
Dello stesso brand dei Next Generation Firewall |
Tabella 41 - Caratteristiche migliorative Sandbox
(*) Acquisto a cura dell’Amministrazione
Il Concorrente dovrà indicare in Offerta Tecnica il numero e le ulteriori tipologie di file supportate qualora offerte come requisito migliorativo (ad. es. .mov, .rar) e gli ulteriori protocolli/applicazioni supportati qualora offerti come requisito migliorativo (ad. es. IMAP, POP3).
Qualora le ulteriori tipologie di file supportate e gli ulteriori protocolli/applicazioni siano superiori al numero minimo richiesto nei requisiti migliorativi della Tabella 41, sarà sufficiente indicare in Offerta tecnica le informazioni relative al numero minimo di ulteriori tipologie di file e protocolli/applicazioni offerti.
2.3.3.3 NAC
La tabella seguente contiene, per tutte le fasce di Network Access Control (NAC) richieste, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi NAC |
Visibilità degli endpoint connessi alle reti wired e wireless |
Controllo degli accessi alle reti wired e wireless in base alle policy di sicurezza |
Gestione accessi Guest |
Profilatura degli endpoint di rete indipendentemente dalla modalità di accesso alla rete wired e wireless |
Supporto standard 802.1x, MAC Authentication, Web Authentication |
Integrazione con sistemi di identità esterni LDAP, Active Directory |
Assegnazione dinamica della VLAN in base a parametri di autenticazione o profilatura |
Isolamento di endpoint di rete non autorizzati |
Tabella 42 – Requisiti minimi NAC
La tabella seguente contiene, per le fasce di Network Access Control (NAC) proposte, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire. Si precisa che per poter ottenere il relativo punteggio premiante la caratteristica deve essere posseduta da tutte le 5 fasce di NAC proposte.
Caratteristiche migliorative NAC |
Supporto dei seguenti metodi di autenticazione MS-CHAPv2, EAP-TLS |
Funzionalità Radius Server |
Caratteristiche migliorative NAC |
Funzionalità di posture con agent su endpoint almeno windows e mac os, con possibilità di verifica della presenza di software installati e/o file sul sistema operativo e/o software antivirus |
Integrazione con next generation firewall di almeno due brand per il single sign on. Qualora il brand del NAC offerto coincida con il brand del generation firewall offerto, l’integrazione deve essere garantita su tale brand. |
Integrazione con next generation firewall di almeno due brand al fine di consentire l’implementazione dinamica delle policy di sicurezza. Qualora il brand del NAC offerto coincida con il brand del generation firewall offerto, l’integrazione deve essere garantita su tale brand. |
Supporto di funzionalità di BYOD (Bring Your Own Device) almeno per endpoint Android e iOS |
Integrazione con almeno due sistemi di MDM (Mobile Device Management) |
Profilatura degli endpoint basata su tecniche agent-less: Mac-OUI e/o Dhcp fingerprinting e/o snmp e/o http user-agent e/o nmap |
Supporto alla funzionalità di remediation manuale e/o automatica ai fini dell'ottenimento della compliance degli endpoint alle policy di sicurezza |
Tabella 43 - Caratteristiche migliorative NAC
Il Concorrente dovrà indicare in Offerta Tecnica:
• i brand dei next generation firewall con cui il NAC si integra per il single sign on;
• i brand dei next generation firewall con cui il NAC si integra per l’implementazione dinamica delle policy di sicurezza.;
• i sistemi di MDM con cui il NAC si integra.
Qualora il numero di brand e sistemi siano superiori al numero minimo richiesto nei requisiti migliorativi della Tabella 43, sarà sufficiente indicare in Offerta tecnica le informazioni relative al numero minimo di brand e sistemi offerti.
Dovranno essere offerte e quotate 5 fasce distinte di NAC:
1. Fascia base fino a 100 Endpoint concorrenti
2. Fascia media fino a 500 Endpoint Concorrenti
3. Fascia alta fino a 1.000 Endpoint concorrenti
4. Fascia top fino a 10.000 endpoint concorrenti
5. Fascia top virtuale fino a 10.000 endpoint concorrenti
La macchina virtuale dovrà essere installabile almeno in ambiente VMware ESXi 5.5 o superiore.
2.3.3.4 SEG
La tabella seguente contiene, per il prodotto secure email gateway offerto, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi SEG |
Message transfer agent (MTA) |
Gestione quarantena |
Funzionalità anti-malware signature based |
Funzionalità antispam |
Gestione email massive |
Tabella 44 – Requisiti minimi SEG
La tabella seguente contiene, per le fasce di SEG proposte, le caratteristiche migliorative che l’Offerente ha facoltà di offrire. Si precisa che per poter ottenere il relativo punteggio premiante la caratteristica deve essere posseduta da entrambe le fasce di SEG proposte.
Caratteristiche migliorative SEG |
Funzionalità di Data loss prevention |
Funzionalità di Email Encryption |
Funzionalità di Antispoofing, Antiphishing Protezione da messaggi di posta elettronica contenenti URL malevoli |
Integrazione con almeno un servizio di sandbox in cloud e/o almeno un prodotto di sandbox offerto |
Tabella 45 - Caratteristiche migliorative SEG
Il Concorrente dovrà indicare il/i brand del/i servizio/i di sandbox in cloud e/o del/i prodotto/i sandbox con cui il SEG di integra.
Dovranno essere offerte e quotate 2 fasce distinte di SEG:
1. Fascia base fino a 45.000 email per ora
2. Fascia media fino a 90.000 email per ora
I valori di throughput in termini di email per ora sono da considerarsi calcolati nelle condizioni in cui l’apparato abbia attiva la funzionalità antivirus e antispam.
2.3.3.5 Servizi per dispositivi di sicurezza
Il presente paragrafo è relativo ai servizi di “Sandbox in cloud” e di “aggiornamento dei dispositivi per la sicurezza”.
Su richiesta dell’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario sarà tenuto ad offrire i servizi oggetto del presente paragrafo per annualità, quindi per moduli di 12 mesi, 24 mesi, 36 mesi o massimo 48 mesi.
L’Aggiudicatario è tenuto a comunicare la disponibilità all’erogazione del servizio di cui al presente paragrafo, tramite l’invio di una “lettera di avvio del servizio” nel rispetto dei tempi riportati al § 4.1.2 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5.
Il servizio di ”aggiornamento dei dispositivi per la sicurezza” dovrà garantire, per i next generation firewall, l’aggiornamento” per antivirus, web filtering, application control, vulnerabilità e intrusion
prevention; qualora il Concorrente offra come requisiti migliorativi per i next generation firewall anche l’antispam e la protezione da attacchi di tipo Denial of Service, dovrà garantire anche per queste funzionalità il relativo “aggiornamento”.
Analogamente, per il prodotto sandbox e per ciascun brand proposto, dovrà essere offerto e garantito il relativo servizio di “aggiornamento” per l’engine dinamico e per l’engine statico della sandbox (a titolo esemplificativo e non esaustivo, antivirus, web filtering, intrusion prevention).
Inoltre, per i secure email gateway e per ciascun brand proposto, dovranno essere offerti e garantiti i relativi servizi di “aggiornamento” per le funzionalità minime e migliorative qualora offerte (antimalware, antispam, protezione da email massive, protezione da messaggi di posta elettronica contenenti URL Malevoli, antispoofing, antiphishing, data loss prevention, email encryption).
Il servizio di “Sandbox in cloud” dovrà garantire alle Amministrazioni protezione da minacce di tipo avanzato e malware zero-day attraverso un servizio cloud-based. Tale servizio prevede l'intercettazione del traffico con un next generation firewall installato nella sede dell’Amministrazione (non incluso nel costo del presente servizio) e l'invio dei file – non analizzati precedentemente – verso l'infrastruttura “sandbox in cloud” del vendor. I file andranno eseguiti in ambiente protetto così da poter essere sottoposti ad analisi comportamentale e consentire la rilevazione di attacchi che utilizzano tecniche per mascherare la loro natura (es. eventuali polimorfismi, tecniche di evasione, offuscamento e anomalie da emulazione di codice). È richiesto un feedback sul livello di rischio e l’eventuale produzione di signature utilizzabili dal dispositivo di sicurezza installato presso le PA.
Relativamente al servizio di Sanbox in cloud, è richiesta all’Offerente la quotazione del canone annuo associabile ai next generation firewall di fascia base, media, alta, top ed enterprise per ciascun brand proposto, mentre per il servizio di aggiornamento dei dispositivi per la sicurezza è richiesta all’Offerente la quotazione del canone annuo associabile a ciascun dispositivo di sicurezza richiesto (fascia base, media, alta, top, enterprise, sandbox e SEG) per ciascun brand proposto.
Relativamente al servizio di sandbox in cloud, in offerta tecnica, il Concorrente dovrà indicare l’ubicazione territoriale (Città e Stato) dei Data Center dai quali viene erogato il servizio.
2.3.4 Installazione degli apparati attivi
Il costo per il servizio di installazione degli apparati attivi di cui al presente paragrafo è da intendersi compreso nel prezzo di fornitura.
Gli apparati attivi, che consentono l’alloggiamento su rack, saranno installati nel seguente modo: inserimento di eventuali moduli interni all’apparato;
montaggio su rack. Gli apparati andranno ancorati ai montanti utilizzando le apposite staffe di sostegno. La posizione dell’apparato all’interno del rack e delle staffe relative (nella parte frontale, centrale o posteriore dell’apparato) sarà determinata dalla maggior convenienza in termini di accessibilità alle porte dell’apparato e di stabilità dello stesso;
inserimento di eventuali moduli esterni all’apparato;
messa a terra dell’apparato conformemente ai relativi standard IEC;
connessione dei cavi di rete e di alimentazione. La connessione dei cavi di rete includerà le operazioni di etichettatura degli stessi.
Costituirà esclusivo compito ed onere dell’Amministrazione Contraente la predisposizione degli impianti di alimentazione elettrica sino alla derivazione locale (presa standard 220 CA).
Nel caso di apparati attivi che non consentano l’ancoraggio ai montanti del rack, essi saranno alloggiati su appositi ripiani, mantenendo adeguato spazio libero per le operazioni di esercizio e manutenzione sugli stessi e per consentire un appropriato riflusso di aria.
Per consentire la configurazione degli apparati attivi da parte dell’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario dovrà provvedere anche alla fornitura e installazione di tutto quanto eventualmente necessario (driver o software specifico) ad esclusione di eventuali aggiornamenti del sistema di gestione e configurazione di proprietà dell’Amministrazione. È a carico dell’Aggiudicatario verificare in fase di pianificazione definitiva la compatibilità dei sistemi offerti con i sistemi operativi utilizzati dall’Amministrazione Contraente.
2.3.5 Configurazione degli apparati attivi
Il servizio di “configurazione degli apparati attivi” è opzionale per l’Amministrazione, e pertanto il corrispettivo non essendo ricompreso nel prezzo della fornitura dovrà essere offerto separatamente dal Concorrente nell’Offerta Economica. Il Concorrente dovrà garantire le operazioni di configurazione sugli apparati forniti per consentire il normale esercizio, secondo le modalità espresse dall’Amministrazione Contraente, emerse in sede di pianificazione definitiva. Tra le attività di configurazione che il Concorrente dovrà garantire al termine dell’installazione sono comprese:
aggiornamento all’ultima versione stabile di sistema operativo configurazione di policy di sicurezza appropriate
inserimento dell’apparato in rete conformemente al piano di indirizzamento dell’Amministrazione Contraente
configurazione delle VLAN necessarie ed inserimento delle porte nelle VLAN relative configurazione dei protocolli di routing necessari
configurazione di eventuali indirizzi necessari al management (ad es: loopback di gestione) configurazione per l’invio delle trap SNMP appropriate al sistema di gestione configurazione funzionalità e policy per dispositivi per la sicurezza delle reti.
2.4 Gruppi di continuità
Le tipologie di UPS richieste al concorrente sono le seguenti:
• tipo convertibile tower/rack con tensione in ingresso e uscita monofase 220-230V e capacità di circa:
o 0000 XX
x 0000 XX
o 2000 VA
o 0000 XX
x 0000 XX
o 10000 VA
• tipo tower con tensione in ingresso trifase 380-400V e uscita monofase 220-230V e capacità di circa:
o 00000 XX
x 00000 XX
• tipo tower con tensione in ingresso e in uscita trifase 380-400V e capacità di circa:
o 10000 VA
o 00000 XX
x 00000 XX
o 40000 VA
La tabella seguente contiene, per gli UPS offerti, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi UPS |
fattore di potenza ≥ 0.9 (in uscita) per i tagli da 1000VA a 3000VA; fattore di potenza = 1 (in uscita) per i tagli da 5000VA a 40000VA. |
software per spegnimento automatico delle apparecchiature |
possibilità di aumento della potenza in caso di “upgrade” degli armadi con nuovi apparati |
scheda di rete con interfaccia Ethernet RJ45 e funzionalità di monitoraggio tramite protocollo SNMP (v2 o migliorativa) |
rispondenza alla normativa EN 62040-x |
Tipologia VI-SS-122 secondo EN 62040-3 per i tagli da 1000VA a 3000VA. Tipologia VFI-SS-111 secondo EN 62040-3 per gli tagli da 5000VA a 40000VA |
per i gruppi di continuità da 5.000VA in su, scheda di parallelo integrata per parallelabilità minima di 3 unità ordinabile opzionalmente dalla singola Unità Ordinante |
Funzionalità eco mode |
Tabella 46 – Requisiti minimi UPS
Il servizio di installazione e configurazione dei gruppi di continuità è obbligatorio ed il suo costo è da intendersi compreso nel prezzo della fornitura. Tra le attività previste per questo servizio, a titolo semplificativo, si riportano le seguenti:
connessione di cavi di alimentazione e di eventuali cavi di rete. La connessione dei cavi di rete includerà le operazioni di etichettatura degli stessi;
configurazione (per es. settaggio indirizzo IP, impostazioni SNMP, …)
installazione e configurazione della scheda per il parallelo dei gruppi di continuità, qualora acquistati dall’Amministrazione.
I gruppi di continuità, che consentono l’alloggiamento su rack, saranno installati nel seguente modo: inserimento di eventuali moduli interni all’apparato
montaggio su rack. Gli apparati andranno ancorati ai montanti utilizzando le apposite staffe di sostegno. La posizione dell’apparato all’interno del rack e delle staffe relative (nella parte frontale, centrale o posteriore dell’apparato) sarà determinata dalla maggior convenienza in termini di accessibilità alle porte dell’apparato e di stabilità dello stesso
inserimento di eventuali moduli esterni all’apparato
messa a terra dell’apparato conformemente allo standard NEC, che prevede l’utilizzo di un cavo di rame di dimensioni minime pari a 14 AWG e di un terminale ad anello da collegare all’apparato con un diametro interno pari a circa 7mm. L’altra estremità del cavo sarà collegata ad un punto di messa a terra appropriato.
Nel caso i gruppi di continuità non consentano l’ancoraggio ai montanti del rack, essi saranno alloggiati su appositi ripiani, mantenendo adeguato spazio libero per le operazioni di esercizio e manutenzione sugli stessi e per consentire un appropriato riflusso di aria.
Per consentire la configurazione dei gruppi di continuità da parte dell’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario dovrà provvedere anche alla fornitura e installazione di tutto quanto eventualmente necessario (driver o software specifico) ad esclusione di eventuali aggiornamenti del sistema di gestione e configurazione di proprietà dell’Amministrazione. È a carico dell’Aggiudicatario verificare in fase di pianificazione definitiva la compatibilità dei sistemi offerti con i sistemi operativi utilizzati dall’Amministrazione Contraente.
Dovrà essere inoltre incluso nella fornitura un software per la gestione degli UPS mediante protocollo SNMP. Tale applicativo dovrà essere compatibile con i principali sistemi operativi presenti sul mercato (MS Windows e Linux) Si precisa che sarà a carico dell’Aggiudicatario l’installazione e la configurazione dello stesso su server (non incluso nella fornitura) indicato dall’Amministrazione.
2.5 Servizi a richiesta
I servizi di cui ai successivi sotto paragrafi si attivano solo su specifica richiesta dell’Amministrazione contestualmente all’emissione di un ordinativo di fornitura di prodotti nell’ambito della Convenzione. Il corrispettivo per tali servizi non è ricompreso nel prezzo della fornitura ed il relativo prezzo dovrà essere offerto separatamente dal Concorrente nell’Offerta Economica.
Relativamente al servizio di assistenza e manutenzione (cfr. § 2.5.1), servizio di gestione da remoto della rete (cfr. § 2.5.3.2) e servizio di gestione on-site della rete (cfr. § 2.5.3.3):
su richiesta dell’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario sarà tenuto ad offrire il servizio richiesto per annualità, quindi per moduli di 12 mesi, 24 mesi, 36 mesi o massimo 48 mesi. Tuttavia, per ordinativi relativi a periodi superiori a 12 mesi, l’Amministrazione avrà la facoltà di effettuare l’ordine con modularità progressiva trimestrale (cioè, ad esempio, potranno essere ordinati servizi per 12+9 mesi); in tal caso verrà corrisposto all’Aggiudicatario la quota parte del canone annuo offerto effettivamente ordinata;
qualora l’ordinativo emesso dall’Amministrazione comprenda la terza e/o anche la quarta annualità, l’Amministrazione Contraente ha facoltà di recesso, di tutte o parte di dette annualità, da esercitarsi con preavviso di almeno 30 (trenta) giorni.
2.5.1 Servizio di assistenza e manutenzione
I servizi di assistenza e manutenzione, che devono essere prestati dall’Aggiudicatario nel rispetto degli SLA previsti (cfr. par 4.1.4), comprendono:
manutenzione preventiva che include interventi per evitare l’insorgere di malfunzionamenti;
manutenzione correttiva che include le azioni volte a garantire una pronta correzione dei malfunzionamenti e il ripristino delle funzionalità anche attraverso attività di supporto on-site;
manutenzione evolutiva comprendente tutte le attività inerenti il costante aggiornamento delle componenti software/firmware dei sistemi all’ultima release disponibile sul mercato.
Non sono comprese le lavorazioni riguardanti le PDL per le quali l’Amministrazione Contraente potrà richiedere il servizio di intervento su chiamata su PDL così come specificato nel § 2.5.2.
I dettagli delle attività sono forniti nel seguito.
I servizi di assistenza e manutenzione, che possono essere acquistati solo richiedendoli contestualmente all’ordinativo di fornitura dei dispositivi - di cui ai paragrafi 2.3.1, 2.3.2, 2.3.3 e 2.4 – cui si riferiscono, dovranno essere prestati a decorrere dalla “Data di accettazione della fornitura” riportata sul “Verbale di Collaudo”, di cui a § 2.6.1. L’Aggiudicatario è tenuto a comunicare la disponibilità all’erogazione del servizio di cui al presente paragrafo, tramite l’invio di una “lettera di avvio del servizio” nel rispetto dei tempi riportati al § 4.1.2 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5.
L’Aggiudicatario dovrà garantire che tali servizi (tra cui gli interventi presso la sede dell’Amministrazione) siano espletati da personale che abbia adeguate competenze professionali in termini di esperienza lavorativa almeno quadriennale in ambito manutenzione e gestione dei sistemi di reti locali. In fase di esecuzione, le Amministrazioni Contraenti in qualsiasi momento potranno richiedere all’Aggiudicatario di verificare il suddetto requisito. Nel caso in cui il Direttore dell’esecuzione (cfr. § 3.3) riscontrasse la presenza di una o più risorse sprovviste del requisito di esperienza così come sopra definito, lo stesso potrà chiedere all’Aggiudicatario la sostituzione di tali risorse nel rispetto dello SLA di cui al § 4.1.9 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5. L’Aggiudicatario si obbliga a fornire la nuova risorsa dotata dei requisiti richiesti entro 7 giorni solari dall’invio della richiesta.
Il servizio di assistenza e manutenzione prevede quattro profili – LP Low Profile, MP Medium profile, HP High Profile, SHP Super High Profile – in funzione dei livelli di servizio corrispondenti tra cui l’Amministrazione contraente potrà effettuare una scelta in funzione delle proprie esigenze.
Si precisa che il canone annuo che l’Amministrazione contraente dovrà corrispondere all’Aggiudicatario limitatamente al periodo di validità della garanzia legale (12 mesi dalla “Data di accettazione della fornitura” riportata sul “Verbale di Collaudo”), verrà calcolato secondo le seguenti modalità:
per il profilo LP, riduzione del 50% rispetto al canone annuo offerto dal Concorrente in fase di gara;
per il profilo MP, riduzione del 25% rispetto al canone annuo offerto dal Concorrente in fase di gara;
per il profilo HP, riduzione del 12,5% rispetto al canone annuo offerto dal Concorrente in fase di gara.
Manutenzione preventiva
Le attività di manutenzione preventiva prevedono l’obbligo per l’Aggiudicatario di effettuare tutti quegli interventi, con personale specializzato presso le sedi dell’Amministrazione Contraente, volti ad evitare l’insorgere di malfunzionamenti. Tali interventi comprendono la verifica dello stato di tutti gli elementi sistemistici facenti parte del servizio e la eventuale attuazione di tutte le attività finalizzate alla prevenzione/correzione di anomalie o guasti.
La programmazione degli interventi on-site dovrà sempre essere concordata tra Aggiudicatario ed Amministrazione Contraente.
L’Aggiudicatario si può riservare la facoltà di effettuare a proprie spese interventi on-site aggiuntivi rispetto a quelli programmati al fine di limitare ulteriormente gli interventi di manutenzione correttiva.
Più in dettaglio le attività di manutenzione preventiva possono riassumersi in:
controlli di regolare funzionamento che possono essere fatti con interrogazioni periodiche in telediagnosi o tramite il system management locale;
controlli sulle batterie delle stazioni di energia accertandone l’autonomia di funzionamento;
misurazioni ed analisi di componenti più significativi della rete per verificarne l’efficienza e le prestazioni;
effettuazione di back-up dei dati di configurazione di tutti gli apparati di rete e salvataggio su area di memorizzazione predefinita;
verifica della documentazione di impianto;
qualsiasi altra attività preventiva e/o periodica necessaria o utile per garantire un regolare funzionamento dei sistemi.
Manutenzione correttiva
Le attività di manutenzione correttiva possono riassumersi in:
• risoluzione del problema tramite indicazione telefonica all’end-user o intervento in telediagnosi;
• risoluzione della causa del guasto tramite, ove necessario:
o intervento presso la sede per il quale è stato richiesto l’intervento;
o sostituzione di parti finalizzate al recupero delle prestazioni iniziali dell’apparecchiatura;
o ripristino del servizio sui livelli preesistenti al guasto/anomalia;
o collaudo del sistema per verificare l’eliminazione della causa del guasto;
• nel caso di aggiornamenti del firmware e/o rilascio di patch da parte del produttore, installazione degli stessi;
• ritiro presso l’Amministrazione degli apparati guasti, o parti di essi, per i quali è stato diagnosticato un guasto o richiesto l’intervento, e riconsegna degli stessi riparati. Gli apparati sostitutivi e le parti di ricambio dovranno essere della stessa marca, modello e tipo e nuove di fabbrica;
• in caso di indisponibilità delle parti di ricambio o per qualsiasi altra causa non imputabile all’Amministrazione Contraente, l’Aggiudicatario avrà la facoltà di sostituire, interamente e a proprie spese, il dispositivo guasto con uno sostitutivo di prestazioni analoghe o superiori (in tal caso sarà necessario concordare tale evenienza con l’Amministrazione Contraente);
• aggiornamento della documentazione relativa;
• redazione del relativo “verbale di intervento”;
• limitatamente al livello di servizio SHP Super High Profile, la possibilità di aprire e seguire ‘case’ direttamente con il produttore per la risoluzione di eventuali ‘bugs’ (accesso diretto alla TAC Technical Assistance Center del produttore).
Sono inclusi anche gli interventi e gli oneri dovuti a guasti o malfunzionamenti causati da: sovratensione
sovracorrente
esaurimento batterie/accumulatori sovratemperatura, anche dei locali
mentre sono esclusi gli oneri dovuti a guasti o malfunzionamenti causati da: atti dolosi di dipendenti o di terzi;
incendio per cause esterne e danneggiamenti da opere di spegnimento;
allagamenti o inondazioni; furto;
caduta di fulmini.
Il servizio comprende la fornitura di una nuova batteria/accumulatore solo in caso di guasto e non di esaurimento dovuto all’utilizzo.
Qualora l’Aggiudicatario stimasse che il tempo per la risoluzione dei problemi sia maggiore a quello definito dai livelli di servizio, sarà tenuto a porre in essere procedure alternative per consentire il temporaneo funzionamento del sistema, sino al ripristino completo dello stesso.
Gli interventi dovranno concludersi con l’attività di verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature sostituite o riparate e della rete nella sua globalità; tale verifica sarà a cura dell’Aggiudicatario, ma è fatta salva in ogni caso la facoltà dell’Amministrazione Contraente di coinvolgere proprio personale e/o personale di terzi. L’Aggiudicatario è tenuto al rispetto delle modalità operative ed al rilascio della documentazione prevista dalla normativa vigente.
Manutenzione evolutiva
Le attività di manutenzione evolutiva prevedono l’obbligo per l’Aggiudicatario di effettuare tutte le attività inerenti il costante aggiornamento delle componenti software/firmware dei sistemi all’ultima minor release disponibile sul mercato.
L’Aggiudicatario si impegna a monitorare costantemente il rilascio di aggiornamenti (o correzioni di eventuali bug) del firmware dei sistemi inseriti nel contratto di manutenzione e dovrà provvedere al deployment del nuovo firmware sui sistemi interessati.
Qualora l’Amministrazione Contraente abbia acquistato almeno 3 moduli annuali del servizio di “Assistenza e manutenzione”, l’Aggiudicatario avrà l’obbligo di effettuare tutte le attività inerenti l’aggiornamento delle componenti software/firmware dei sistemi all’ultima major release disponibile sul mercato, per una sola volta a richiesta dell’Amministrazione Contraente nell’arco temporale del contratto di manutenzione nelle modalità e tempistiche concordate con l’Amministrazione stessa.
Limitatamente al livello di servizio SHP Super High Profile, è previsto l’aggiornamento evolutivo a tutte le release e versioni successive di software emesse dal produttore (minor e major release). Deve essere,
inoltre, garantita la possibilità di accesso/download/utilizzo delle licenze d’uso dei “firmware” per tutta la durata del contratto e per le apparecchiature oggetto di manutenzione la possibilità di accedere a tutte le versioni di software messe a disposizione dal produttore, nonché alla documentazione e ai servizi di supporto da esso erogati.
2.5.2 Servizio di intervento su chiamata su PDL
Il servizio di intervento su PDL verrà effettuato per qualunque tipologia di PDL, così come definita nel presente Capitolato Tecnico. La composizione delle PDL in termini di numerosità di prese elettriche e prese dedicate alla connessione LAN può variare in ragione delle diverse esigenze espresse dall'Amministrazione.
Xxxxxxxx nella definizione di tale servizio tutte le lavorazioni ordinarie associabili alle manutenzione unicamente delle PDL realizzate con la presente Convenzione inerenti al ripristino in esercizio delle seguenti componenti del cablaggio relative alla singola PDL:
o cablaggio orizzontale
o collegamenti verticali o di dorsale (sia in rame, sia in fibra)
o funzionalità degli armadi rack
o tutti gli elementi costituenti il cablaggio strutturato. Il servizio in oggetto è comprensivo di:
fornitura e messa in opera di cavi, patch cord, canaline, attestazioni, prese, connettori e tutto il
materiale necessario per l’attività di manutenzione;
attività di adeguamento e riconfigurazione degli apparati attivi, finalizzate a rendere pienamente operativa e sotto il controllo della manutenzione e della gestione di rete le PDL. Il servizio prevede l’obbligo per il Concorrente di effettuare interventi on-site su tutti i componenti/apparati del sistema;
attività di troubleshooting finalizzate all’individuazione dell’anomalia o del guasto, causa del disservizio segnalato dal Committente;
attività di ripristino del collegamento intese come tutte le operazioni atte a ristabilire il corretto funzionamento del mezzo trasmissivo (collegamenti rame o fibra ottica) sia esso di dorsale, sia esso di distribuzione. Qualora necessario, si dovrà procedere alla sostituzione delle parti guaste con ricambi della stessa tipologia e categoria. Resta inteso che dovranno essere utilizzati materiali nuovi, adatti all’ambiente in cui vengono installati.
Sono incluse nel servizio in oggetto tutte le attività finalizzate a rendere pienamente operativa la PDL su cui si è effettuata la lavorazione e quindi, se necessario, anche riconfigurazioni software dello switch.
L’Aggiudicatario è tenuto altresì a svolgere tutte le attività logistiche volte ad assicurare la fornitura di parti di ricambio o aggiuntive di tutti quegli elementi sistemistici dei quali l’Amministrazione Contraente non disponga di scorte proprie (borchie, connettori, attestazioni, etc.).
Il servizio di intervento di cui al presente paragrafo è acquisito per “pacchetti” di 25 lavorazioni su PDL. Nell’ambito di un pacchetto non potranno essere richiesti (indipendentemente dal numero di lavorazioni da effettuare) più di 5 interventi diversi presso i locali dell’Amministrazione e lo stesso
pacchetto potrà essere utilizzato su PDL che appartengano a differenti reti locali purché nello stesso Comune.
Tutte le attività contestuali e relative alla singola PDL verranno considerate come una singola lavorazione contribuendo a decrementare di un'unità il pacchetto acquistato.
Qualora il malfunzionamento della PDL per cui è richiesto il servizio fosse dovuto a guasti relativi al cablaggio di dorsale, l’attività concorrerà a decrementare il numero di lavorazioni per il pacchetto di tante unità quante sono le PDL coinvolte nel malfunzionamento (le PDL coinvolte sono tutte quelle attestate ai patch panel del rack interessato dal malfunzionamento stesso indipendentemente dal fatto che siano state realizzate o meno in Convenzione). La lavorazione potrà essere quindi eseguita solamente nel caso in cui l’Amministrazione disponga del sufficiente numero di pacchetti tale da coprire tutte le PDL coinvolte nel malfunzionamento della dorsale. Ad esempio qualora il guasto sulla dorsale coinvolga 50 PDL, l’Amministrazione dovrà utilizzare 2 interi pacchetti.
È esclusa dal presente servizio la fornitura di nuovi apparati attivi.
La modalità di prestazione del servizio e di rendicontazione delle attività eseguite dovrà rispettare la seguente procedura:
l’Amministrazione Contraente dovrà presentare all’Aggiudicatario la richiesta del servizio in oggetto, specificando la o le PDL coinvolte;
a seguito della ricezione di una richiesta di intervento, l’Aggiudicatario sarà tenuto a rispondere, indicando il numero identificativo della lavorazione, tempi e modi della fornitura del servizio coerentemente con gli SLA previsti; l’Aggiudicatario sarà inoltre tenuto, qualora impossibilitato a espletare il servizio nel rispetto degli SLA di riferimento (si veda quanto indicato precedentemente in relazione al numero massimo di interventi presso la sede dell’Amministrazione), a indicare le ragioni di tale impedimento o ritardo; laddove non sussistano impedimenti o ritardi che dipendano dall’Amministrazione o da causa di forza maggiore o giustificati motivi, l’Amministrazione Contraente applicherà la relativa penale;
al termine delle attività l’Aggiudicatario dovrà fornire un documento “Rapporto di Fine Intervento”
che specifichi le attività eseguite e attesti la disponibilità al collaudo;
gli interventi dovranno concludersi con l’attività di verifica del corretto funzionamento del sistema nella sua globalità; tale verifica sarà a cura dell’Aggiudicatario, ma è fatta salva in ogni caso la facoltà dell’Amministrazione Contraente di coinvolgere proprio personale e/o personale di terzi. In caso di esito positivo, l’Aggiudicatario dichiarerà conclusa la lavorazione del servizio richiesto e invierà mail all’Amministrazione Contraente indicante la data di chiusura della lavorazione (identificata dal numero assegnatogli).
I servizi saranno quotati a pacchetto di lavorazioni e l’Offerente dovrà specificarne nell’Offerta Economica il costo.
Nell’ambito dei giorni lavorativi necessari per la risoluzione di una richiesta è prevista la possibilità, per le eventuali lavorazioni che non necessitino di interventi presso la sede dell'Amministrazione, di effettuare lavorazioni da remoto purché tali attività siano concordate con l’Amministrazione.
L’Aggiudicatario è tenuto a comunicare la disponibilità all’erogazione del servizio di cui al presente paragrafo, tramite l’invio di una “lettera di avvio del servizio” nel rispetto dei tempi riportati al § 4.1.2 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5.
L’Aggiudicatario dovrà rispettare i livelli di servizio descritti nel § 4.1.6, pena l’applicazione di apposite penali (cfr. § 5) da applicarsi in caso del loro mancato rispetto.
L’Amministrazione Contraente dovrà richiedere un sufficiente numero di pacchetti, sulla base delle lavorazioni previste. La validità del pacchetto è limitata a 36 (trentasei) mesi dalla data di ricezione della “lettera di avvio del servizio“; durante tale periodo l’Aggiudicatario è obbligato ad erogare il servizio anche alla scadenza della Convenzione o ad esaurimento dei massimali di fornitura.
L’Aggiudicatario, all’esaurimento del numero delle lavorazioni previste per ciascun pacchetto ovvero alla scadenza dei 36 mesi dalla data di ricezione della “lettera di avvio del servizio“ (anche se non completamente utilizzato), emetterà un’unica fattura relativa al singolo pacchetto e, su base trimestrale, effettuerà una rendicontazione delle attività realizzate. Viceversa, nulla sarà dovuto dall’Amministrazione per eventuali pacchetti ordinati e per nulla utilizzati (per i quali cioè non è stato utilizzato alcuna lavorazione).
2.5.3 Servizio di monitoraggio e gestione della rete
L’attività di gestione di cui ai successivi paragrafi deve essere sia proattiva, ovvero rivolta alla prevenzione, che reattiva, ovvero rivolta alla gestione ed infine alla risoluzione di tutti le malfunzioni che comportano interruzione o degrado nella fruizione del servizio.
La malfunzione è un problema che comporta interruzione o degrado nella fruizione del servizio. Le cause di una malfunzione possono essere dovute al software, all’hardware o alla configurazione (parametrizzazione/personalizzazione) dei sistemi e degli apparati di rete.
Pertanto il servizio di gestione di cui ai successivi paragrafi includerà le seguenti attività:
l’identificazione della malfunzione, la sua documentazione, la gestione delle comunicazioni e dell’escalation e la risoluzione della malfunzione, anche attraverso l’attività di terze parti;
l’analisi del verificarsi di problemi ripetitivi. I risultati dell’analisi saranno inseriti in un database e sugli elementi interessati dovranno essere eseguiti controlli approfonditi atti ad individuare e risolvere problemi di tipo strutturale (processo di problem management);
l’analisi delle informazioni derivanti dall’esecuzione delle attività di performance management nonché ricavate da serie storiche e in base a segnalazioni pervenute dai sistemi di gestione e di monitoraggio e l’esecuzione;
la definizione, in base a valori stabiliti da norme tecniche, di valori di soglia oltre le quali sia necessario intervenire, da sottoporre all’approvazione dell’Amministrazione;
l’effettuazione periodica di interventi di bonifica volti a salvaguardare il buon funzionamento di tutti i componenti oggetto del servizio e al recupero delle criticità evidenziate.
Le procedure di escalation dovranno tenere conto del livello di gravità della malfunzione e dell’impatto della stessa sull’operatività dell’utenza.
2.5.3.1 Sistema di monitoraggio e gestione della rete
L’Amministrazione potrà richiedere all’Aggiudicatario di fornire un sistema centralizzato di management con o senza piattaforma hardware. L’Amministrazione avrà infatti facoltà di installare i software di gestione dei diversi apparati su un proprio personal computer (accessoriato secondo le indicazioni ricevute dall’Aggiudicatario in fase di progettazione di dettaglio) o su una piattaforma hardware proposta dal Concorrente.
La tabella seguente contiene, per la piattaforma hardware relativa al sistema di monitoraggio e gestione proposto, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi piattaforma HW |
monitor a colori in grado di supportare una risoluzione pari o superiore a 1600x1200 a 85 Hz per permettere una ottimale visualizzazione della mappa grafica degli apparati |
sistema operativo comprensivo di licenza d’uso per tutto il periodo di durata del Contratto di fornitura e supporti per un eventuale ripristino |
masterizzatore DVD±R e DVD±RW e CD-R ed un apposito programma di gestione |
tutto quanto è necessario per il corretto funzionamento (tastiera, mouse, cavi,….) |
Tabella 47 – Requisiti minimi piattaforma HW
Nel prezzo della fornitura della piattaforma hardware sono ricomprese le seguenti attività di cui l’Aggiudicatario dovrà garantire l’esecuzione:
installazione del server ospitante il software di gestione. In caso il server abbia la possibilità di essere alloggiato all’interno di un rack e l’Amministrazione Contraente ne faccia richiesta, l’Aggiudicatario dovrà provvedere al fissaggio dello stesso sui montanti appositi;
collegamento delle periferiche necessarie al funzionamento del server, quali monitor e dispositivi di I/O;
installazione del sistema operativo;
configurazione del sistema operativo (ad es: configurazione della scheda di rete); installazione del software di gestione e configurazione dello stesso.
Si precisa che la piattaforma hardware di gestione e monitoraggio dovrà essere sufficiente a garantire, in condizione di massimo carico elaborativo del software di gestione, prestazioni accettabili in termini di tempi di attesa che intercorrono tra l’inserimento di un input da parte dell’operatore e la risposta del programma. In ogni caso, tali tempi non devono essere superiori ai 3 secondi. Inoltre, lo spazio disponibile sul disco rigido interno, dopo l’installazione di tutti i software necessari per il corretto funzionamento, non dovrà essere inferiore al 75% dello spazio totale e comunque mai inferiore a 500GB per permettere una corretta archiviazione dei log in qualsiasi condizione di utilizzo.
La tabella seguente contiene, per il SW di monitoraggio e gestione proposto, i requisiti minimi richiesti.
Requisiti minimi SW di monitoraggio e gestione della rete |
licenza d’uso, non esclusiva e trasferibile, per tutta la durata del Contratto di fornitura |
integrabile con le più diffuse piattaforme di Network Management (es. IBM Tivoli, HP Open View, CA Unicenter, etc.) |
Requisiti minimi SW di monitoraggio e gestione della rete |
installabile su piattaforma Windows e Linux (o Unix) |
supporto SNMP v3 |
RMON e/o RMON2 compliant |
interfaccia utente HTTP e/o HTTPS |
interfaccia grafica per la rappresentazione ed il controllo degli apparati attivi |
accesso profilato, almeno tramite la digitazione di username e password, ai dati e alle funzionalità applicative in funzione dei ruoli e privilegi associati |
funzionalità che consentano la configurazione remota e la visualizzazione dello stato di tutti gli apparati attivi dell’Amministrazione |
funzioni per attività statistiche, diagnostiche e di trouble shooting tra cui ad esempio: • la supervisione dell’utilizzo delle risorse di rete e della loro assegnazione • la gestione e configurazione degli apparati e dei servizi • la distribuzione del software • azioni e procedure orientate all’utilizzo ottimo delle risorse di rete • correlazione automatica degli eventi |
multi-vendor support (gestire contemporaneamente i modelli degli apparati presenti nelle sedi delle Amministrazioni) |
supporto dual-monitor |
Tabella 48 – Requisiti minimi SW di monitoraggio e gestione
Il software dovrà essere opportunamente corredato di licenze d’uso in modo da garantire il monitoraggio e la gestione di tutti gli apparati per i quali l'Amministrazione richiede tale servizio. Pertanto il prezzo del software per la gestione degli apparati sarà indipendente dal numero di apparati oggetto di tale monitoraggio.
Dovrà essere fornita, in fase di esecuzione, una copia completa della documentazione del sistema redatta preferibilmente in lingua italiana o, se non disponibile, in lingua inglese.
Dovranno essere consegnate le licenze di utilizzo ed i supporti originali per l’installazione di tutto il software oggetto della fornitura, compresa la documentazione necessaria per un eventuale ripristino della stazione di gestione.
Nel caso in cui un’Amministrazione acquisti il software di gestione di cui sopra, è da intendersi compreso nel prezzo della fornitura del software di gestione anche la configurazione dello stesso.
L’Aggiudicatario dovrà eseguire le attività di configurazione avanzata relativamente al sistema di gestione installato tra cui:
configurare il sistema di gestione per la “presa in carico” degli apparati attivi segnalati dall’Amministrazione Contraente (ad es: configurazione degli indirizzi IP puntuali o archi di indirizzamento, community SNMP v3, etc...)
installare le MIB appropriate alla gestione degli apparati
configurare più livelli di utenza per le operazioni di gestione (ad es: utente, amministratore)
organizzare il cruscotto grafico di gestione in maniera conveniente all’espletamento delle funzioni di monitoring, in accordo alle direttive espresse dall’Amministrazione Contraente
associare icone differenti ad apparati con funzionalità differenti e, se possibile, appartenenti a vendor differenti
configurare opportuni eventi (ad es: invio di mail) in seguito a particolari condizioni di fault o di allarme, su indicazione dell’Amministrazione Contraente
configurare opportuni circuiti di correlazione che consentano di ridurre serie di fault ad un unico allarme master, causa della serie di eventi
configurare più categorie di allarmi che consentano la gestione separata delle trap in funzione della diversa tipologia delle stesse (ad es: trap relative allo stato delle interfacce di rete, trap relative allo stato dei nodi di rete, etc.).
2.5.3.2 Servizio di gestione da remoto della rete
L’Aggiudicatario dovrà rendersi disponibile ad erogare il servizio di gestione da remoto - secondo il profilo HP (cfr. § 4.1) ovvero H24, 7 giorni su 7 - esclusivamente per i dispositivi/componenti acquistati nell’ambito della presente iniziativa. La richiesta del servizio oggetto del presente paragrafo andrà effettuata contestualmente all’ordinativo di fornitura relativo ai dispositivi - di cui ai paragrafi 2.3 e 2.4
– che si intende sottoporre a monitoraggio.
Il servizio dovrà essere prestato a decorrere dalla “Data di accettazione della fornitura” riportata sul “Verbale di Collaudo”, di cui al § 2.6.1.
Il sistema di gestione per la prestazione del servizio di cui al presente paragrafo sarà e resterà di proprietà dell’Aggiudicatario che potrà effettuarne un uso condiviso tra più clienti.
Tale servizio dovrà essere svolto dall’Aggiudicatario garantendo le Amministrazioni richiedenti sul rispetto delle prassi e delle norme sulla sicurezza delle reti. L’Aggiudicatario pertanto dovrà disporre di un’organizzazione per la sicurezza dell’infrastruttura affidata alla propria gestione, secondo il modello indicato dalla norma ISO/IEC 27001:2005 (ex BS7799-2).
Per l’acquisto di servizio non è necessario che sia attivo il servizio di assistenza e manutenzione sugli apparati attivi della rete previsto nella presente convenzione.
Il servizio di gestione di cui al presente paragrafo includerà, oltre a quanto già indicato nel paragrafo 2.5.3, le seguenti attività:
• supervisione e amministrazione della rete e gestione degli apparati, inclusiva di tutte le operazioni che servono per mantenere la rete di dati in operatività, quali ad esempio:
o la supervisione dell’utilizzo delle risorse di rete e della loro assegnazione;
o la gestione e configurazione degli apparati e dei servizi;
o la distribuzione del software;
o azioni e procedure orientate all’utilizzo ottimo delle risorse di rete;
• manutenzione della rete, inclusiva di tutte le operazioni (qualora realizzabili da remoto) che servono a gestire problemi e aggiornamenti quali ad esempio:
o gestione dell’allarmistica e delle congestioni, includente la rilevazione e la risoluzione dei problemi;
o supporto tecnico orientato alla risoluzione dei problemi tecnici degli apparati e delle postazioni di lavoro, e degli upgrade di rete (patching di apparato, aggiunta/rimozioni di apparati, cambi di topologia) correttivi o preventivi che siano;
o tutte le attività orientate alla attivazione, cessazione e modifica dei servizi e delle relative componenti;
o individuazione dei guasti;
o innesco dell’Help desk per l'apertura dei Trouble Ticket;
• supervisione e amministrazione della sicurezza in rete, inclusiva delle azioni volte all’aggiornamento della rete e alla sua analisi, quali ad esempio:
o analisi dei rischi di sicurezza;
o controllo della robustezza delle procedure e delle soluzioni implementate;
o aggiornamento e patching del software e degli apparati;
• logging e backup dei dati e delle configurazioni, inclusivi di attività quali ad esempio:
o logging dei problemi e dei malfunzionamenti occorsi;
o logging per l’auditing della sicurezza della rete e dei sistemi;
o analisi delle prestazioni del servizio;
o rendicontazione;
o back-up dei dati di configurazione di tutti gli apparati di rete e salvataggio su area di memorizzazione predefinita con tempistica che non superi le 72 ore.
Per l’espletamento di tali servizi l’Aggiudicatario dovrà disporre di un Centro di Gestione di rete (integrato con le strutture di supporto utenti del proprio help desk), che dovrà essere collegato alla rete LAN dell’Amministrazione, in modo da assicurare, nel complesso, i livelli di servizio contrattualizzati.
Eventuali costi per la realizzazione di tale collegamento saranno a carico dell’Amministrazione.
Dalle attività sopra evidenziate ne consegue che il Centro di Gestione di rete dovrà prevedere il mantenimento di una Base Dati contenente informazioni su:
dati amministrativi;
dati relativi alle configurazioni fisiche e logiche degli apparati controllati e della rete (VLAN ecc.);
misurazioni dei livelli di servizio che includono almeno i dati oggetto di tutti i report periodici previsti;
log dei trouble ticket gestiti dall’Help desk;
classificazione dei guasti a seconda dei livelli di servizio contrattualizzati; dati di riscontro della qualità.
La Base Dati dovrà essere interamente accessibile in lettura da parte dell’Amministrazione mediante web browser. L’Aggiudicatario dovrà a tal fine fornire le credenziali di accesso e autorizzazione (con meccanismi di sicurezza rispetto all’eavesdropping, ad esempio di tipo challenge-response a segreto condiviso) per la consultazione della Base Dati e per l'esportazione dei dati. In particolare dovranno essere assicurate alle singole amministrazioni le seguenti funzionalità:
consultazione diretta della Base Dati relativa alla risorse di rete di propria competenza tramite interfaccia grafica che consenta la generazione guidata di report, grafici, e query complesse;
funzionalità di esportazione dei dati, secondo formati standard, contenuti nella porzione di Base Dati relativa alla risorse di rete di propria competenza.
Deve essere possibile, qualora la delicatezza delle informazioni scambiate da entità di rete lo richieda, instaurare comunicazioni sicure, basate su standard di sicurezza nelle reti e dei sistemi e protocolli di crittografia allo stato dell’arte. L'Aggiudicatario, compatibilmente con le politiche di sicurezza di ciascuna Amministrazione Contraente, potrà collegarsi ad una sede (centrale) dell'Amministrazione ed utilizzare la rete dati (VPN) dell'Amministrazione per la verifica degli apparati presso ciascuna sede appartenente alla stessa Amministrazione per consentire il monitoraggio e gestione richiesti sugli apparati.
L’Aggiudicatario che provvederà alla gestione remota della LAN dovrà infatti garantire i seguenti servizi di sicurezza:
Mutua Autenticazione: l'identità delle entità in comunicazione deve essere garantita attraverso meccanismi di crittografia asimmetrica, ovvero a chiave pubblica con lunghezza delle chiavi opportuna. È prevista a carico dell’Aggiudicatario la certificazione digitale del server e, solo opzionalmente, quella del client. É prevista a carico dell’Aggiudicatario la gestione e la distribuzione delle chiavi e dei certificati;
Autorizzazione: individuare, sulla base delle credenziali fornite dall’utente, i diritti e le autorizzazioni che tale utente possiede e permetterne l’accesso alle risorse limitatamente a tali autorizzazioni;
Confidenzialità nella trasmissione dei dati: dove la delicatezza delle informazioni lo richieda, fornire gli strumenti per la cifratura della informazione, garantendo un adeguato livello di protezione della confidenzialità dei dati. Gli algoritmi crittografici utilizzati e la lunghezza delle chiavi devono essere opportunamente scelti in modo da garantire la confidenzialità della informazione contro attacchi noti;
Integrità dei dati: fornire meccanismi che permettano di garantire l'integrità del messaggio scambiato tra due entità; la possibilità di rilevare alterazione del messaggio deve essere basata su funzioni di hashing considerate “sicure” (MD5, SHA, RIPEMP-160, etc.) con opportuna lunghezza delle chiavi.
Si precisa che, qualora l’Amministrazione Contraente richieda il servizio gestione da remoto, l’Aggiudicatario potrà richiedere tutte le certificazioni e la documentazione di riferimento necessarie per prendere chiara visione della rete fisica e della rete logica esistente.
Relativamente alla valorizzazione economica del servizio oggetto del presente paragrafo, si precisa che il prezzo offerto è da intendersi come canone annuale per apparato.
Si precisa che tale servizio dovrà essere eseguito nel rispetto delle condizioni di cui al successivo § 4.1.5 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5.
2.5.3.3 Servizio di gestione on-site della rete
La richiesta del servizio di gestione on-site della rete potrà essere effettuata da parte dell’Amministrazione Contraente contestualmente all’affidamento di una fornitura nell’ambito della Convenzione cui si riferisce il presente capitolato tecnico.
I sistemi e le applicazioni oggetto di questo servizio sono gli apparati presenti nelle reti dell’Amministrazione, nonché il cablaggio, i sistemi di sicurezza e gli apparati di rete geografica.
Il servizio dovrà essere erogato tramite gli strumenti hardware/software e sistemi di proprietà dell’Amministrazione.
Il servizio di gestione on-site della rete consiste nella presenza e disponibilità continuativa di risorse dell’Aggiudicatario presso le strutture dell’Amministrazione Contraente durante l’orario corrispondente al profilo di qualità prescelto (LP, MP, HP) nonché in reperibilità h24 corrispondente al profilo di qualità prescelto (Reperibilità LP, Reperibilità MP).
Il servizio di cui al presente paragrafo includerà, oltre a quanto già indicato nel § 2.5.3, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, le seguenti attività:
presa in carico di tutte le segnalazioni di allarme considerate “critiche” e avvio di attività di escalation con segnalazioni di allarme personalizzabili (via e-mail e/o via SMS a una lista di cellulari);
ripristino delle piene funzionalità dei sistemi e degli apparati gestiti a seguito di malfunzioni, a meno che non richiedano l’intervento di terzi;
eventuale attivazione dell’intervento di terzi e supporto agli stessi; programmazione e riconfigurazione delle utenze;
raccolta ed elaborazione di dati di traffico dei degli utenti secondo le modalità concordate; analisi e report di misure di traffico sui collegamenti esterni;
analisi proattiva dell’efficienza della rete ed eventuale definizione di soglie di utilizzo delle risorse, da sottoporre all’approvazione dell’Amministrazione, per ottenere/mantenere prestazioni ottimali;
eventuale proposta per il miglioramento e il mantenimento funzionale/prestazionale;
supervisione e amministrazione della sicurezza in rete, inclusiva delle azioni volte all’aggiornamento della rete e alla sua analisi, quali, ad esempio, analisi dei rischi di sicurezza, controllo della robustezza delle procedure e delle soluzioni implementate, aggiornamento e patching del software e degli apparati;
adeguamento del sistema di monitoraggio a tutte le variazioni (change) degli elementi posti sotto monitoraggio, in funzione dell’inserimento di nuovi elementi, modifiche o dismissioni;
monitoraggio ambientale: tali interventi possono essere indirizzati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla verifica del funzionamento dei condizionatori ed alla accensione e verifica del funzionamento degli apparati di emergenza; per la parte elettrica alla riattivazione degli interruttori automatici sul quadro elettrico, con eventuale contatto dei vari supporti di assistenza ed interazione con essi per le prime verifiche e/o prove del caso, alla verifica del passaggio su UPS/gruppo elettrogeno ed al ripristino delle normali condizioni di funzionamento;
presentazione dettagliata delle cause del superamento delle soglie predefinite in fase di descrizione di chiusura ticket di incident;
gestione dei fermi programmati, attraverso note/comunicazioni allegate al sistema di monitoraggio;
registrazione delle informazioni necessarie per la rilevazione dei livelli di servizio; implementazione dei controlli per rispettare i livelli prestazionali del Sistema Informativo;
integrazione e sincronizzazione con gli strumenti di Trouble Ticketing e Alarm Handling; controllo delle basi dati di monitoraggio e di prestazione dei singoli elementi;
back-up dei dati di configurazione di tutti gli apparati di rete e salvataggio su area di memorizzazione predefinita con tempistica che non superi le 72 ore;
predisposizione della reportistica web-based;
tutte le attività di “problem determination” intervenendo proattivamente.
L’Aggiudicatario, prima di prendere in carico il servizio di cui al presente paragrafo, dovrà verificare se sia necessaria una revisione/modifica delle specifiche del sistema di gestione che l’Amministrazione renderà disponibile.
La reportistica di monitoraggio viene costruita principalmente dai dati storici raccolti nei database dei sistemi di gestione presenti presso le Amministrazioni.
Si richiede che l’Aggiudicatario predisponga su base trimestrale (o da concordare con l’Amministrazione Contraente) report di dettaglio ed aggregati su KPI stabiliti in accordo con l’Amministrazione.
Il Concorrente dovrà specificare nell’Offerta Economica il costo annuo di risorse FTE - Full Time Equivalent che garantiscano lo svolgimento di tutte le attività descritte nel presente paragrafo, per ciascun profilo di qualità.
Per risorse FTE si intende l’insieme dei turni lavorativi e conseguentemente delle risorse necessarie a garantire la presenza di un tecnico di presidio presso l’Amministrazione per tutto l’orario definito dal profilo di qualità richiesto. Gli orari corrispondenti ai diversi profili di qualità sono definiti come segue:
- profilo LP: Lun-Ven 8.30 - 17.30;
- profilo MP: Lun-Ven 8.30 - 17.30 – 18.00, Sab 8.30-14.30;
- profilo HP: H24, 7 giorni su 7;
- profilo reperibilità h24 LP: reperibilità al di fuori degli orari previsti dal profilo LP;
- profilo reperibilità h24 MP: reperibilità al di fuori degli orari previsti dal profilo MP.
I profili di reperibilità prevedono la possibilità da parte dell’Amministrazione Contraente di far intervenire il personale del Fornitore, al di fuori degli orari corrispondenti al profilo di qualità prescelto (LP, MP) per lo svolgimento delle attività di cui al presente paragrafo. A tal fine, il Fornitore dovrà comunicare all’Amministrazione Contraente il numero di cellulare della persona, appartenente esclusivamente al team di presidio on site, da contattare. Questa, se contattata, dovrà intervenire nel rispetto degli SLA di cui al § 4.1.5. e svolgere le attività previste per il servizio in oggetto. È previsto l’utilizzo di strumenti resi disponibili dal Fornitore (es. telefoni cellulari).
Qualora l’Amministrazione abbia la necessità di avere a disposizione più FTE, il costo indicato dall’Aggiudicatario per il profilo prescelto andrà moltiplicato per il numero degli FTE ritenuto necessario. L’attività di presidio potrà essere coordinata dall’Amministrazione stessa.
La fornitura delle parti di ricambio, eventualmente resasi necessaria in seguito ad attività di presidio,
non si intende compresa negli obblighi derivanti da quanto espresso nel presente paragrafo.
Si precisa che ciascuna singola risorsa offerta nell’ambito del servizio di gestione on-site della rete fornirà attività stabilmente presso una sola sede dell’Amministrazione. Il costo di un FTE, così come da
offerta, non comprende pertanto trasferte fra differenti sedi dell’Amministrazione mentre risultano inclusi i costi relativi al raggiungimento della sede dell’Amministrazione in caso di intervento in reperibilità h24.
L’Aggiudicatario dovrà garantire che nell’esecuzione di tale servizio sia impiegato personale dotato di adeguate competenze professionali in termini di esperienza lavorativa almeno quadriennale in ambito manutenzione e gestione dei sistemi di reti locali. In fase di esecuzione, le Amministrazioni Contraenti in qualsiasi momento potranno richiedere all’Aggiudicatario la comprova del suddetto requisito. Nel caso in cui il Direttore dell’esecuzione (cfr. § 3.3) riscontrasse la presenza di una o più risorse sprovviste del requisito di esperienza così come sopra definito, lo stesso potrà chiedere all’Aggiudicatario la sostituzione di tali risorse nel rispetto dello SLA di cui al § 4.1.9 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5. L’Aggiudicatario si obbliga a fornire la nuova risorsa dotata dei requisiti richiesti entro 7 giorni solari dall’invio della richiesta.
L’Aggiudicatario è tenuto ad avviare il sevizio di cui al presente paragrafo, dandone contestualmente comunicazione all’Amministrazione, tramite l’invio di una “lettera di avvio del servizio” nel rispetto dei tempi riportati al § 4.1.2 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5.
Si precisa che tale servizio dovrà essere eseguito nel rispetto delle condizioni di cui al successivo § 4.1.5 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5.
2.5.4 Servizi di addestramento sulla fornitura
La richiesta dei servizi di addestramento sulla fornitura potrà essere effettuata da parte dell’Amministrazione Contraente contestualmente all’affidamento di una fornitura nell’ambito della Convenzione cui si riferisce il presente capitolato tecnico.
I corsi potranno essere richiesti dall’Amministrazione Contraente all’Aggiudicatario con un preavviso di almeno 30 (trenta) giorni e l’Aggiudicatario è tenuto a comunicare la disponibilità all’erogazione del servizio di cui al presente paragrafo e a fornire dettaglio di programma, sessioni e durata, nonché il Curriculum vitae di ciascun Istruttore (se non già inclusi nel piano di esecuzione definitivo), contestualmente all’invio di un “lettera di avvio del servizio” nel rispetto dei tempi riportati al § 4.1.2 pena l’applicazione delle relative penali di cui al § 5. A conclusione dei corsi l’Aggiudicatario rilascerà all’Amministrazione Contraente un Verbale di erogazione del Corso attestante la data di effettiva erogazione del servizio, la durata effettiva, il programma seguito ed eventuali criticità emerse. Al termine del corso inoltre dovrà essere proposto un questionario di valutazione predisposto a cura dell’Aggiudicatario ed accettato dall’Amministrazione Contraente.
Dovranno essere rispettati i livelli di servizio di cui al § 4.1.7 pena la ripetizione, a spese dell’Aggiudicatario, della sessione di addestramento con altro docente
Il docente di cui si avvarrà l’Aggiudicatario per l’erogazione del corso dovrà possedere specifica conoscenza ed esperienza in merito alla materia oggetto dell’insegnamento e in possesso di almeno una o più certificazioni in ambito networking.
La fatturazione dei servizi potrà essere effettuata dall’Aggiudicatario soltanto in seguito all’esito positivo della verifica e valutazione sull’andamento dei corsi sopra descritta effettuata da parte dell’Amministrazione Contraente, ossia dalla data riportata nella scheda di valutazione con esito
positivo - in conformità a quanto previsto dallo SLA di cui al § 4.1.7 – che sarà considerata “Data di accettazione del servizio”.
L’Aggiudicatario dovrà organizzare un servizio di addestramento sulla fornitura, da effettuarsi nella sede dell’Amministrazione Contraente, ed in particolare dovrà perseguire gli obiettivi seguenti:
fornire la conoscenza completa della configurazione degli apparati forniti ed installati, nonché le funzionalità del sistema di gestione, qualora fornito;
mettere in grado il personale designato dall’Amministrazione Contraente di gestire in maniera autonoma ed ottimale la rete installata sia per la parte attiva che per la passiva attraverso la completa conoscenza di tutte le potenzialità dei sistemi previsti atti alla gestione, configurazione e troubleshooting.
Il singolo corso di addestramento dovrà avere una durata (in ore/giornate) sufficiente a trasferire al personale dell’Amministrazione Contraente tutte le informazioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi descritti.
L’organizzazione del corso sarà concordata con l’Amministrazione Contraente.
L’erogazione del corso dovrà comunque essere effettuata presso la sede designata dall’Amministrazione Contraente.
Sulla base della complessità dei sistemi forniti e sulla base del grado di preparazione e conoscenza dei sistemi medesimi da parte del personale dell’Amministrazione Contraente che parteciperà al corso ed a valle della presentazione del programma di addestramento da parte dell’Aggiudicatario, l’Amministrazione Contraente potrà apportare opportune modifiche al programma di addestramento al fine di massimizzarne l’efficacia.
Il corso sarà remunerato ad ore di docenza. La durata complessiva del corso non potrà comunque superare il numero di ore massimo di seguito elencate riferite ad ogni tipologia di apparato.
Tipologia di fornitura | Ore | |
Cablaggio | Rete passiva (§2.2) | 2 |
Apparati Attivi | Switch (§ 2.3.1) | 6 |
Prodotti per l’accesso Wireless (§2.3.1.10) | 6 | |
Dispositivi per la sicurezza delle reti (§2.3.3.5) | 4 |
Tabella 49 - Tempi massimi per l’erogazione del servizio di addestramento
2.5.5 Servizio di certificazione del sistema di cablaggio esistente
L’Amministrazione Contraente può richiedere il servizio di certificazione del sistema di cablaggio esistente purché relativo alla stessa sede per la quale ha effettuato l’acquisto di prodotti di cui al § 2.2.
In tal caso sarà tenuta a corrispondere all’Aggiudicatario il relativo prezzo come risultante dall’Offerta economica presentata dall’Aggiudicatario medesimo. Eventuali interventi che saranno ritenuti necessari per l’adeguamento del cablaggio strutturato esistente atti a consentire la certificazione dovranno essere descritti con dettaglio tale da permettere all’Amministrazione Contraente le opportune azioni correttive. L’Amministrazione Contraente dovrà provvedere all’adeguamento del
cablaggio strutturato esistente entro il termine massimo di 3 (tre) mesi per consentire all’Aggiudicatario di terminare la certificazione.
Nel caso in cui l’Amministrazione contraente richieda l’esecuzione del servizio di cui al presente paragrafo, l’Aggiudicatario è obbligato ad eseguire anche la certificazione di tutti i cavi e le terminazioni del sistema di cablaggio, secondo le modalità tecniche indicate nel § 2.5.5.1.
La fatturazione del servizio potrà essere effettuata dall’Aggiudicatario in seguito al rilascio all’Amministrazione Contraente della certificazione del sistema di cablaggio esistente. La data del rilascio della certificazione sarà considerata “Data di accettazione del servizio”.
2.5.5.1 Modalità per la certificazione del sistema di cablaggio
La certificazione dovrà essere eseguita con strumenti forniti di certificato di calibrazione proveniente dalla casa madre.
Ogni coppia di ciascun cavo in rame dovrà essere verificata per accertare l’assenza di circuiti aperti, cortocircuiti, inversioni di polarità e di coppia. Le prove di verifica saranno registrate con un’indicazione di conformità al risultato richiesto dalle normative e relazionato al cavo oggetto della verifica. La certificazione dovrà essere effettuata con uno strumento di tipo TDR (Time Domain Reflectometer).
Ogni cavo dovrà essere verificato per la valutazione della lunghezza con apposito strumento impostato con i parametri relativi al cavo in misura (nvp, impedenza, …). La lunghezza misurata dovrà essere conforme alle indicazioni presenti sulle normative di riferimento relative e dovrà essere registrata riportando il riferimento alle etichette di identificazione del cavo e del circuito o dell’identificativo specifico di coppia. Per i cavi multicoppia sarà considerata la lunghezza maggiore delle coppie presenti.
Per i collegamenti in fibra ottica occorrerà certificare le singole fibre in modo da garantire il trasporto del protocollo Gigabit Ethernet 1000Base-SX o 1000Base-LX secondo metodologie previste dai relativi standard. Va inoltre garantito il trasporto del protocollo 10 Gigabit Ethernet 10GBase-SR, 10GBase- LRM, 10GBase-LR, 10GBase-ER, 10GBase-ZR, 10GBase-LX4 secondo le metodologie previste dai relativi standard.
Su ciascuna fibra dovrà essere eseguita la misura di attenuazione con una sorgente ed un rivelatore. Maggiori indicazioni su lunghezza e giunzioni dovranno essere fornite con una misura per mezzo di OTDR (Optical Time Domain Reflectometer).
Il sistema di distribuzione su fibra multimodale sarà verificato alternativamente a 850 o 1300 nanometri con sorgente e rivelatore.
Le misure di attenuazione su fibre ottiche monomodali saranno realizzate a 1310 e 1550 nm.
Si ribadisce che, nel caso invece in cui l’Amministrazione contraente richieda la prestazione del servizio di installazione di cui al § 2.2.4, l’Aggiudicatario è obbligato ad eseguire anche la certificazione del sistema di cablaggio (acquistato in Convenzione), il cui costo è da intendersi compreso nel costo dei servizio di installazione stesso.
2.6 Servizi obbligatori connessi alla fornitura
In questo capitolo sono descritti i servizi obbligatori connessi alla fornitura, il cui costo è compreso nel prezzo della Fornitura.
2.6.1 Supporto al collaudo
L’Aggiudicatario procederà, con propri mezzi e risorse, alla verifica funzionale di tutti i sistemi/apparati/servizi oggetto di Fornitura; tale verifica dovrà consistere in test volti a verificare che quanto installato sia conforme ai requisiti offerti e che tutti gli apparati installati risultino funzionare correttamente, sia singolarmente che interconnessi tra loro. Per l'esecuzione delle procedure di collaudo, l’Aggiudicatario dovrà realizzare a proprie spese una piattaforma tecnica – temporanea in quanto funzionale solo al collaudo – di seguito denominata “test-bed”, in grado di consentire l'esecuzione di tutte le verifiche funzionali “Test Object List (TOL)” previste dalle procedure di collaudo.
L’Aggiudicatario dovrà realizzare la piattaforma di test-bed presso ogni sede dell’Amministrazione Contraente, fornendo anche il personale necessario per l’esecuzione delle prove.
Al termine di tali verifiche, l’Aggiudicatario consegnerà all’Amministrazione Contraente il documento “Verbale di Fornitura” nel rispetto dei termini stabiliti nel paragrafo 4.1.2, pena l’applicazione delle relative penali.
L’Amministrazione Contraente procederà al collaudo della fornitura e potrà a suo insindacabile giudizio:
eventualmente avvalersi della documentazione di autocertificazione rilasciata dall’Aggiudicatario, mediante accettazione del documento “Verbale di Fornitura”; in questo caso l’Amministrazione Contraente sottoscriverà, entro 15 giorni dalla data riportata sul documento “Verbale di Fornitura”, un “Verbale di Collaudo”;
provvedere alla nomina di una propria Commissione di Collaudo. In questo caso l’Amministrazione Contraente dovrà nominare la Commissione di Collaudo entro 15 (quindici) giorni dalla data riportata sul “Verbale di Fornitura”. L’Aggiudicatario dovrà collaborare, con mezzi, materiali e personale specializzato proprio, al supporto dei lavori della Commissione di Collaudo. In particolare, l’Aggiudicatario dovrà supportare l’esecuzione dei test di collaudo ed il rilascio in esercizio dell’hardware e del software. I lavori della Commissione dovranno concludersi nei 15 (quindici) giorni successivi alla costituzione della Commissione di Collaudo.
In caso di esito negativo del collaudo, l’Aggiudicatario dovrà procedere ad ogni attività necessaria all’eliminazione dei malfunzionamenti e sostituzioni di parti e comunicare la disponibilità al secondo collaudo entro il termine perentorio di 10 (dieci) giorni decorrenti dalla data del primo verbale di collaudo negativo, pena l’applicazione delle relative penali (cfr. § 5).
Qualora anche il secondo collaudo abbia esito nuovamente negativo verranno applicate le penali di cui al § 5. È facoltà dell’Amministrazione Contraente procedere ad ulteriori collaudi o in alternativa dichiarare risolto di diritto il Contratto di fornitura, in tutto o in parte. Nel caso in cui gli ulteriori collaudi avessero esito negativo verranno applicate le penali di cui al § 5.
Tutte le attività di collaudo dovranno concludersi con la stesura di un “Verbale di Collaudo”. Nel caso di esito positivo, la data del “Verbale di Collaudo” positivo avrà valore di “Data di accettazione della fornitura”.
2.6.2 Help Desk multicanale
L’Aggiudicatario dovrà mettere a disposizione un help desk multicanale (telefono, email, web) dedicato alla Convenzione, accedibile mediante un “Numero Verde” (gratuito) per le comunicazioni delle Amministrazioni contraenti, entro 15 giorni dalla data di attivazione della Convenzione.
Obiettivo del servizio è quello di garantire agli utenti accreditati dell’Amministrazione Contraente funzioni di customer care sia riguardo le richieste di adesione che di manutenzione e assistenza per i servizi nonché per gli aspetti legati alla fatturazione e rendicontazione.
Le attività oggetto del servizio possono essere contraddistinte in:
▪ ricezione segnalazioni provenienti dagli utenti accreditati dell’Amministrazione Contraente;
▪ gestione delle richieste d’intervento in modo efficace, per tutto l’iter operativo, fino alla soluzione del problema;
o apertura e gestione del guasto, su segnalazione del personale dell’Amministrazione, attraverso l’apertura di Trouble Ticket;
o qualificazione della richiesta: assistenza, manutenzione, attività gestione, etc.;
o classificazione della priorità/gravità (severity code). L’operatore deve essere in grado di modificare il livello di gravità in funzione della quantità di richieste pervenute associabili ad un unico guasto
o in caso di assistenza per malfunzionamento, assegnare, e quindi comunicare all’Amministrazione, un numero progressivo di chiamata (identificativo della richiesta di intervento) contestualmente alla ricezione della chiamata con l’indicazione della data ed ora di registrazione
o assistenza nella formulazione di diagnosi e/o di tentativi di risoluzione del guasto da parte del personale dell’Amministrazione (es. reset dell’apparato attraverso l’operazione di spegnimento e accensione) anche rilevati automaticamente a mezzo telegestione;
o smistamento della richiesta al personale tecnico di secondo livello assegnato per una rapida risoluzione tramite telegestione o intervento on-site;
o rendicontazione all’utente sullo stato dell’intervento;
o chiusura del ticket all’atto della risoluzione del problema;
▪ qualora l’Amministrazione abbia richiesto il servizio di gestione da remoto (cfr. § 2.5.3.2), l’help desk dovrà effettuare tutte le verifiche possibili da remoto e comunicarne l’esito all’Amministrazione richiedente;
▪ controllo dei processi di risoluzione attivati e verifica degli esiti;
▪ risoluzione di problematiche di carattere amministrativo e fornitura di informazioni su tematiche legate all’applicazione della Convenzione;
▪ gestione delle richieste di informazioni sulle attività preliminari all’Ordinativo di Fornitura;
▪ supporto alla compilazione degli Ordinativi di Fornitura;
▪ gestione delle richieste di informazioni sullo stato di avanzamento degli ordini e sulla loro evasione.
L’help desk dovrà essere attivo per tutta la durata della Convenzione e dei singoli contratti di fornitura.
Il servizio di accoglienza, realizzabile anche attraverso strumenti di interazione (IVR), deve essere attivo (24h 7x7 365 giorni all’anno); deve essere altresì garantita la presenza di operatori competenti nelle fasce orarie di copertura del servizio contrattualizzato dall'Amministrazione contraente.
Ogni comunicazione da parte dell’Aggiudicatario e dell’Amministrazione Contraente avvenuta nell’ambito dell’utilizzo dell’help desk che abbia rilevanza ai fini della verifica del rispetto dei livelli di servizio deve essere formalizzata tramite email.
I termini di erogazione del servizio di assistenza e manutenzione decorreranno dall’ora di registrazione della richiesta di intervento riportata nella email inviata all’Amministrazione a seguito della segnalazione effettuata.
Il costo delle attività del servizio in oggetto, nonché di tutti i sistemi utilizzati e la documentazione che dovrà essere prodotta a tale scopo, è a carico dell’Aggiudicatario.
Si precisa che l’help desk dedicato alla Convenzione va inteso come servizio basato su punti di contatto e modalità di accesso dedicati alla Convenzione, mentre il personale dell’Aggiudicatario adibito a tale servizio potrà svolgere attività anche per altri servizi/clienti, fermo restando il rispetto degli SLA richiesti di cui al § 4.1.8.
2.6.3 Servizio di dismissione dell’esistente
Il servizio di “dismissione dell’esistente” è obbligatorio, se richiesto dall’Amministrazione Contraente, ed il suo costo è da intendersi compreso nell’offerta.
Il Fornitore dovrà garantire la raccolta, il trasporto, il trattamento adeguato, il recupero e smaltimento ambientalmente compatibile dei R.A.E.E. professionali secondo quanto previsto dagli artt. 13 e 24 del D.Lgs. 14 marzo 2014, n. 49, dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
L’Aggiudicatario dovrà prestare l’attività di ritiro per lo smaltimento dei materiali e delle apparecchiature sostituite già in possesso dell'Amministrazione Contraente e dichiarate non più utilizzabili. L’attività è limitata ai materiali e alle apparecchiature dismesse nell’ambito del perimetro di intervento relativo all’installazione delle nuove apparecchiature, sebbene tale vincolo non implichi una corrispondenza unitaria tra un apparato nuovo e un apparato da dismettere. I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche da ritirare potranno essere di qualsiasi marca o modello ma equivalenti, come previsto dal D.lgs. 14 marzo 2014, n. 49, alle apparecchiature oggetto dell’ordinativo di fornitura. Ai sensi di legge, il Fornitore dovrà farsi carico in via esclusiva di ogni onere o spesa inerenti il servizio ritiro e trattamento dei R.A.E.E., di cui al presente paragrafo, per apparecchiature in possesso
dell’Amministrazione medesima anche prima della stipula della Convenzione, purché immesse sul mercato dopo il 31 dicembre 2010.
Il servizio di dismissione dell’esistente potrà essere richiesto solo al momento dell’Ordinativo di fornitura e dovrà essere citato in fase di pianificazione definitiva come parte complementare ed integrante del progetto stesso; non sarà quindi possibile richiedere il servizio successivamente al suddetto Ordinativo di fornitura.
L’Aggiudicatario dovrà farsi carico di tutti gli oneri e le spese inerenti la rimozione del materiale obsoleto (sia attivo che passivo).
Non si potrà procedere alla collaudo dei nuovi prodotti installati finché l’Aggiudicatario non avrà provveduto a rimuovere dai locali dell’Amministrazione Contraente tutto il materiale che è stato rimpiazzato.
In relazione alla procedura di rimozione e dismissione dei beni mobili di proprietà dello Stato, e tenuto conto delle possibilità di vendita dei cavi di rami e degli switch o di altro materiale, si rimanda a quanto disciplinato dalla Ragioneria Generale dello Stato, rispettivamente nella circolare n. 43 del 12 dicembre 2006 (riferimenti in materia di gestione di beni durevoli di valore non superiore a Euro 500,00 e procedura di ammortamento con relative aliquote annue), nella circolare n. 33 del 29 dicembre 2009 e nella circolare n. 4 del 26 gennaio 2010.
2.7 Verifiche di conformità dei servizi
Relativamente ai servizi di cui ai paragrafi 2.5.1, 2.5.2, 2.5.3.2, 2.5.3.3 e 2.3.3.5, a partire dalla “Data di accettazione della fornitura” (per i servizi di cui ai paragrafi 2.5.1 e 2.5.3.2) e a partire dalla data riportata nella “lettera di avvio del servizio” (per i servizi di cui ai paragrafi 2.5.2, 2.5.3.3 e 2.3.3.5), ciascuna Amministrazione Contraente procederà - con cadenza trimestrale - ad effettuare la verifica di conformità.
Tale verifica si intende positivamente superata solo nel caso in cui le prestazioni contrattuali siano state eseguite a regola d’arte sotto il profilo tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle condizioni, modalità, termini e prescrizioni espresse nel presente capitolato. Tutti gli oneri derivanti dalle verifiche di conformità dei servizi si intendono a carico del Fornitore.
Per tutte le attività di verifica dovrà essere redatto un apposito verbale. Nel caso di esito positivo, la data del relativo verbale avrà valore di “Data di accettazione del servizio”. Nel caso di esito negativo, il Fornitore dovrà svolgere ogni attività necessaria affinché la verifica di conformità del servizio sia ripetuta e positivamente superata. Nell’ipotesi in cui anche la seconda verifica di conformità dia esito negativo, l’Amministrazione avrà facoltà di dichiarare risolto di diritto il contratto ai sensi dell’art. 14 delle Condizioni Generali, nonché dell’art. 1456 c.c..
Per i servizi a richiesta di cui ai paragrafi 2.5.4 e 2.5.5 le attività di verifica di conformità sono disciplinate nei rispettivi paragrafi.
3 MODALITÀ DI ESECUZIONE – DATI PER LE AMMINISTRAZIONI
3.1 Strumenti di comunicazione e riferimenti di contatto
Le Amministrazioni Contraenti e l’Aggiudicatario indicheranno, in fase di emissione dell’ordinativo di fornitura e in fase di pianificazione definitiva, i rispettivi indirizzi di posta elettronica certificata a cui far riferimento per le comunicazioni formali relative alla Convenzione e specificheranno modalità e strumenti con cui trasmettere dati e documenti relativi alla rendicontazione.
3.2 Gestione della Convenzione
Ai fini della gestione dei servizi a supporto della fornitura, l’Aggiudicatario dovrà nominare un Responsabile del Servizio Generale nonché dei Responsabili del Servizio di Area, ciascuno dei quali potrà avere in carico fino ad un massimo di 15 aree territoriali (corrispondenti alle ex Province).
In fase di stipula l’Aggiudicatario dovrà indicare i nominativi di tutti Responsabili del Servizio di Area designati, il ruolo previsto, la qualifica professionale e l’esperienza acquisita (con evidenza delle principali attività svolte).
Se nel corso della durata della Convenzione le persone individuate e selezionate non saranno disponibili, per qualsiasi ragione, a svolgere le attività previste, l’Aggiudicatario dovrà sostituirle tempestivamente, anche se in via temporanea, con figure professionali con analoghe competenze ed esperienza, seguendo le indicazioni contenute nel presente Capitolato Tecnico.
I Responsabili del Servizio avranno i requisiti, i compiti e le responsabilità di seguito riportati.
Responsabile del servizio generale
Il Responsabile del Servizio generale dovrà essere in possesso del Diploma di Laurea di tipo tecnico/scientifico ed avere, almeno 12 (dodici) anni di esperienza lavorativa in aziende operanti nel settore dell’ICT, di cui almeno 5 (cinque) anni nello svolgimento di mansioni analoghe a quelle richieste, oppure, dovrà essere in possesso del Diploma di Scuola Media Superiore ed avere almeno 17 (diciassette) anni di esperienza lavorativa in aziende operanti nel settore dell’ICT di cui 5 (cinque) anni nello svolgimento di mansioni analoghe a quelle richieste.
Avrà la responsabilità delle seguenti attività:
gestione dei rapporti con la Consip S.p.A. e non con le Amministrazioni Contraenti, salvo casi particolari di carattere straordinario e comunque su specifica richiesta di Xxxxxx;
aggiornamento tempestivo delle informazioni richieste da Consip S.p.A. relativamente alla presa in carico e gestione delle problematiche emerse nell'ambito dell'esercizio dei Contratti di Fornitura, entro un tempo massimo fissato in n. 5 giorni lavorativi;
impostazione, organizzazione, pianificazione e controllo di tutte le azioni necessarie per garantire il rispetto delle prestazioni richieste su tutto il territorio nazionale;
coordinamento dei Responsabili del Servizio di Area e supervisione delle attività a partire dal momento di ricezione degli Ordinativi di fornitura;
monitoraggio dell’andamento delle installazioni e controllo del rispetto dei piani di progetto concordati tra i Responsabili del Servizio di Area con le Amministrazioni Contraenti;
monitoraggio dell’andamento dei livelli di servizio di assistenza e manutenzione per tutto il periodo di efficacia dei singoli Ordinativi di fornitura attuativi della Convenzione;
reporting mensile, o comunque in ogni caso di esplicita richiesta da parte di Xxxxxx, sull’andamento della Convenzione;
gestione dei reclami/disservizi/segnalazioni da parte delle Amministrazioni Contraenti e/o della Consip S.p.A., prevedendo che le eventuali relative deduzioni siano sottoposte al cospetto del richiedente entro tre giorni dal ricevimento della segnalazione pena l’applicazione delle penali secondo quanto stabilito nel presente Capitolato tecnico e nello Schema di convenzione.
Responsabili del Servizio di Area
I Responsabili del Servizio di Area dovranno essere in possesso del Diploma di Laurea di tipo tecnico/scientifico ed avere conseguito, in aziende operanti nel settore dell’ICT, almeno 7 (sette) anni di esperienza lavorativa di cui 2 (due) anni nello svolgimento di mansioni analoghe a quelle richieste, oppure dovranno essere in possesso del Diploma di Scuola Media Superiore ed avere conseguito, in aziende operanti nel settore dell’ICT, almeno 12 (dodici) anni di esperienza lavorativa di cui 2 (due) anni nello svolgimento di mansioni analoghe a quelle richieste.
I Responsabili del Servizio di Area avranno le responsabilità delle seguenti attività:
saranno i referenti per tutte le Amministrazioni Contraenti che effettueranno Ordinativi di fornitura per consegne nell’ambito dell’area territoriale assegnatagli;
risponderanno in termini organizzativi/funzionali al Responsabile del Servizio Generale
condividendo ed attuando le impostazioni ricevute;
risponderanno alle Amministrazioni Contraenti per tutte le attività e le problematiche relative alle fasi di pianificazione concordate preventivamente con il Responsabile del servizio generale, quali consegna, realizzazione, verifica di funzionalità o collaudo della soluzione implementata, assistenza e manutenzione delle apparecchiature oggetto di fornitura;
attueranno le azioni necessarie per garantire il rispetto delle prestazioni richieste;
risponderanno per la risoluzione dei disservizi e la gestione dei reclami da parte delle Amministrazioni e/o della Consip S.p.A. prevedendo che le eventuali relative deduzioni siano sottoposte al cospetto del richiedente entro tre giorni dal ricevimento della segnalazione, pena l’applicazione delle penali secondo quanto stabilito dalla Convenzione;
dovranno redigere e consegnare all’Amministrazione Contraente:
o stato avanzamento progetto;
o piano correttivo a fronte di eventuali ritardi e/o problemi riscontrati; a conclusione delle attività dovranno redigere il “Verbale di Fornitura”.
3.3 Gestione delle forniture
L’Amministrazione Contraente dovrà individuare, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, un
Direttore dell’esecuzione che sarà responsabile della direzione e del coordinamento del progetto.
Come definito nel § 1.4.3, il Piano di esecuzione definitivo descriverà in apposita sezione l’organizzazione del project management che l’Aggiudicatario predisporrà per l’esecuzione della fornitura e che sarà oggetto di valutazione da parte dell’Amministrazione Contraente.
In particolare sarà designato dal Fornitore il “Responsabile della fornitura PA” - che potrà coincidere con il Responsabile del Servizio di Area - e che dovrà lavorare in accordo con il Direttore dell’esecuzione per tutte le attività legate alla pianificazione ed al controllo del progetto.
Il Direttore dell’esecuzione, di concerto con il Responsabile della fornitura PA, eseguirà i controlli qualità per assicurarsi che tutte le attività vengano realizzate a regola d’arte.
Mediante l’utilizzo di tecniche di project management si dovranno fornire degli elaborati che costituiranno uno strumento da utilizzare per le attività di pianificazione e controllo ritenute determinanti per il raggiungimento della realizzazione delle attività nei modi e nei tempi prefissati. In ogni caso dovrà essere possibile il raggiungimento degli obbiettivi di piena efficacia riguardo:
gestione degli interventi; coordinamento dei soggetti coinvolti;
controllo degli stati di avanzamento attività;
monitoraggio di tutte le attività nelle diverse fasi del Progetto; identificazione e contenimento del rischio.
Il cronoprogramma fornito in fase di pianificazione definitiva costituirà parte integrante del piano operativo e ciascuno dei tempi indicati per le macroattività sarà oggetto di rilevazione separata da parte dell’Amministrazione Contraente e darà luogo a penali regolate come da Convenzione.
L’Amministrazione Contraente ha la facoltà di accettare il Piano Correttivo, oppure chiederne integrazioni o revisioni.
L’Aggiudicatario dovrà aggiornare costantemente la documentazione di progetto, a seguito di variazioni che potrebbero emergere nel corso del tempo.
3.4 Reportistica per le Amministrazioni
Ai fini del monitoraggio sull’andamento delle singole forniture e della Convenzione nel suo complesso si prevede che il Fornitore produca dei report sia per le singole Amministrazioni contraenti sia per l’Amministrazione Aggiudicatrice.
Tali report, prodotti in formato file .ods e .xls, dovranno essere e trasmessi con cadenza trimestrale, in corrispondenza di ciascun trimestre di fatturazione, e dovranno contenere i dati relativi agli oggetti di fornitura cui la fatturazione si riferisce, con l’opportuno livello di aggregazione.
L’Aggiudicatario dovrà garantire adeguati livelli di riservatezza nel trattamento delle informazioni documentali, secondo la normativa vigente.
In fase di stipula per l’Amministrazione Aggiudicatrice ed in fase di attivazione delle singole forniture per le Amministrazioni contraenti, verranno concordati puntualmente per ciascun report il livello di dettaglio e di aggregazione dei dati.
L’Amministrazione Aggiudicatrice e/o le Amministrazioni Contraenti si riservano la facoltà di attivare funzioni di monitoraggio nei seguenti settori:
struttura e qualità del piano di esecuzione definitivo; qualità della fornitura e del servizio erogato; conduzione delle attività;
tramite un appropriato gruppo di lavoro interno all’Amministrazione Aggiudicatrice e/o alle Amministrazioni Contraenti.
I Responsabili del servizio saranno (ognuno per quanto di competenza) responsabili del controllo e del coordinamento per l’intera Convenzione per tutte le attività di monitoraggio della qualità erogata. Tali figure saranno il punto di riferimento dell’Amministrazione Aggiudicatrice e/o Amministrazioni Contraenti e parteciperanno ad incontri regolari con i suoi rappresentanti per l’aggiornamento sullo stato di avanzamento della Convenzione ovvero del singolo progetto, per condividere ogni azione correttiva che si rendesse necessaria per il rispetto dei livelli di servizio contrattualizzati
Al fine del monitoraggio dei livelli di servizio da parte dell’Amministrazione Aggiudicatrice, l’Aggiudicatario dovrà approntare un sistema informativo di monitoraggio che sia in grado di collezionare con aggiornamento settimanale tutti i dati rilevanti ai fini del calcolo degli Indicatori di qualità mantenendo uno storico degli stessi per tutti gli Ordinativi di Fornitura. Tali dati dovranno essere resi integralmente disponibili su richiesta da parte dell’Amministrazione Aggiudicatrice o azienda esterna autorizzata da essa, che potrà in particolare richiedere l’emissione di rapporti contenenti i valori attualizzati degli indicatori di qualità.
Nel corso dell’esercizio sarà effettuato, da parte dell’Amministrazione Aggiudicatrice o azienda esterna autorizzata da essa, un monitoraggio periodico o a campione delle modalità di pianificazione e di erogazione dei servizi al fine di verificare il rispetto dei parametri prescritti. L’Aggiudicatario si impegna in ogni caso a risolvere quelle condizioni di ridotta qualità che possono creare problemi alle Amministrazioni Contraenti.
L’Aggiudicatario, nel prendere atto di quanto espresso, dovrà rendere disponibile tutta la necessaria collaborazione attraverso la fornitura tempestiva dei dati necessari (su supporto informatico). L’Amministrazione Aggiudicatrice si riserva di effettuare tutte le verifiche che riterrà opportune, addebitandone all’Aggiudicatario i relativi costi nel caso esse dimostrino la non completezza o correttezza dei dati ricevuti.
3.4.1 Reportistica per le Amministrazioni Contraenti
Nei successivi paragrafi sono descritti i report (Report dei servizi e Report dei livelli di servizio conseguiti) che il Fornitore dovrà inviare trimestralmente al Direttore dell’esecuzione dell’Amministrazione contraente
I report dovranno essere inviati all’indirizzo di posta elettronica indicato dall’Amministrazione Contraente (cfr. par 3.1), entro i 10 giorni successivi alla chiusura del trimestre di riferimento.
L’Amministrazione, entro 20 giorni dalla ricezione dei report, procederà a verificarne la correttezza e completezza e comunicherà al Fornitore via e-mail l’esito di tale verifica. I report dovranno essere
congruenti con gli importi fatturati nel trimestre e, in caso di ritardi, verranno applicate le penali di cui al § 5.
3.4.1.1 Report dei servizi
Il report dei servizi riporta l’indicazione dei servizi erogati nel trimestre di riferimento e le consistenze degli apparati oggetto di fornitura.
Più in dettaglio dovranno essere forniti, per ciascuna sede dell’Amministrazione, per ciascun servizio a richiesta e per ciascun apparato acquistato per cui eventualmente sono stati attivati servizi, almeno i seguenti dati di dettaglio:
per i servizi di “assistenza e manutenzione” e “gestione da remoto della rete”, dovranno essere indicati:
- Tipologia apparato
- Marca e modello
- Servizi attivi sull’apparato nel corso del trimestre
- Data di avvio dei servizi sull’apparato
- Data di termine dei servizi sull’apparato (eventuale, se nel corso del trimestre)
- Numero di mesi di erogazione dei servizi sull’apparato nel corso del trimestre (con eventuale rateo nel caso di avvio/termine dei servizi nel corso di un mese)
per il “servizio di intervento su chiamata su PDL”, dovranno essere indicati:
- data e numero di pacchetti attivati nel trimestre
- numero, date e sedi degli interventi effettuati nel trimestre
- numero di interventi residui dei pacchetti acquistati
per il “Servizio di gestione on-site della rete”:
- per ciascun presidio attivo nel trimestre, indicazione dell’orario di erogazione, e del numero di mesi di erogazione del servizio nel corso del trimestre (con eventuale rateo nel caso di avvio/termine del servizio nel corso di un mese)
per il “Servizio di addestramento”:
- n. di giornate di corso erogate
- risultati questionario di gradimento
per il “Servizio di certificazione del cablaggio esistente”:
- sintesi delle attività svolte.
3.4.1.2 Report dei Livelli di Servizio conseguiti
Il Report dei livelli di servizio conseguiti dovrà contenere i dati relativi ai livelli di servizio di cui alle Tabella 53, Tabella 55, Tabella 56 e Tabella 57, effettivamente conseguiti nel trimestre di riferimento nell’ambito del contratto di fornitura.
Con riferimento agli SLA a cui si riferisce il report, l’Aggiudicatario dovrà redigere e fornire all’Amministrazione Contraente (per gli ordinativi di pertinenza) dei report indicanti:
▪ periodo temporale di riferimento del report,
▪ descrizione dei parametri di SLA oggetto di misura,
▪ valori assunti dai parametri di SLA oggetto di misura,
▪ importo delle eventuali penali associate ai parametri di SLA i cui valori misurati non abbiano rispettato i valori target contrattualizzati (cfr. capitolo 5).
Nel report inoltre l’Aggiudicatario dovrà indicare il livello di efficacia del servizio di “Gestione da remoto della rete” (rapporto tra il numero delle segnalazioni guasti acquisite dal sistema di telegestione e il numero totale delle segnalazione di guasti sui medesimi apparati).
3.4.2 Reportistica per l’Amministrazione Aggiudicatrice
Il Fornitore dovrà inviare all’Amministrazione aggiudicatrice con cadenza trimestrale dalla data di attivazione della Convenzione un Report dei prodotti e servizi e un Report dei livelli di servizio conseguiti, il secondo dei quali solo su espressa richiesta. Tali report dovranno rappresentare i dati relativi agli oggetti di fornitura cui si riferisce la fatturazione nel trimestre di riferimento per tutte le Amministrazioni contraenti in maniera da evidenziare efficacemente il contenuto informativo aggregato e consentire la visibilità su specifici fenomeni rilevanti (ad es. l’individuazione del superamento dei parametri di SLA).
I report dovranno essere inviati entro i 10 giorni successivi alla chiusura del trimestre di riferimento all’Amministrazione Aggiudicatrice che, entro 20 giorni dalla ricezione, procederà a verificarne la correttezza e completezza e comunicare al Fornitore via e-mail l’esito di tale verifica. In caso di ritardo invio del report o di incongruenze, anche riscontrate da verifiche a campione, verranno applicate le penali di cui al § 5. L’Amministrazione Aggiudicatrice si riserva di effettuare tutte le verifiche che riterrà opportune, addebitandone all’Aggiudicatario i relativi costi nel caso esse dimostrino la non completezza o correttezza dei dati ricevuti.
3.4.2.1 Report dei prodotti e servizi
Il Report dei prodotti e servizi dovrà rappresentare in un quadro di sintesi i dati relativi ai prodotti e servizi acquistati in Convenzione da tutte le Amministrazioni Contraenti con l’indicazione di almeno:
• Tipologia apparati;
• Marca e modello;
• Data di acquisto;
• Servizi attivi sugli apparati
• Altri servizi
3.4.2.2 Report dei Livelli di Servizio conseguiti
Il Report dei livelli di Servizio conseguiti, dovrà essere prodotto solo su richiesta dell’Amministrazione Aggiudicatrice e dovrà contenere, con riferimento ai livelli di servizio previsti nella Convenzione e più precisamente a Tabella 53, Tabella 55, Tabella 56 e Tabella 57, i valori conseguiti nell’ambito di tutti i Contratti di Fornitura, al livello di aggregazione concordato, indicando:
- periodo temporale di riferimento del report,
- descrizione dei parametri di SLA oggetto di misura,
- valori assunti dai parametri di SLA oggetto di misura,
- importo delle eventuali penali associate ai parametri di SLA i cui valori misurati non abbiano rispettato i valori target contrattualizzati (cfr. capitolo 5).
3.4.2.3 Flussi Data mart
È richiesto, inoltre, l’invio dei dati relativi agli oggetti di fornitura in Convenzione, secondo modalità e tempi descritti nell’Appendice A. Tali dati, denominati “Flussi Data Mart”, alimenteranno il c.d. sistema Data Mart dell’Amministrazione Aggiudicatrice.
In ogni caso, ulteriori dettagli saranno concordati con il Fornitore prima della stipula della Convenzione, e durante la vigenza della Convenzione stessa, se necessario.
La Consip si riserva il diritto di verificare in ogni momento l’esecuzione delle prestazioni contrattuali e di richiedere al Fornitore, oltre a quanto sopra indicato a proposito dei c.d. “Flussi Data Mart”, l’elaborazione di reports specifici anche in formato elettronico e/o in via telematica, da inviare a Consip entro 15 giorni dalla data di richiesta.
4 LIVELLI DI SERVIZIO E QUALITÀ
4.1 Service Level Agreement
I Service Level Agreement (SLA) definiscono i parametri di qualità del servizio che devono essere rispettati dall’Aggiudicatario.
Tutti gli SLA descritti nel presente capitolo e le relative definizioni che li caratterizzano si applicano a tutti i Lotti di Fornitura. Per ciascuno di tali parametri è stabilita una Soglia Minima Richiesta (SMR) o un Valore massimo ammesso (Valore massimo), al superamento dei quali scatterà il meccanismo di applicazione delle relative penali descritte nel § 5.
Tranne ove espressamente specificato, i valori dei parametri di SLA descritti nei paragrafi seguenti saranno misurati in riferimento alla finestra temporale di erogazione dei servizi associata al profilo di qualità richiesto dall’Amministrazione Contraente di seguito riportata:
LP | MP | HP | SHP |
Lun-Ven 8.30 - 17.30 | Lun-Ven 8.30 - 17.30 e Sab 8.30-14.30 | H24, 7 giorni su 7 | H24, 7 giorni su 7 |
Tabella 50 - Finestra di erogazione dei servizi
Relativamente ai servizi di assistenza, manutenzione e gestione, i guasti segnalati all’Help desk dell’Aggiudicatario saranno codificati secondo una classe di severità (Severity Code), in base alla gravità del problema riscontrato. L’assegnazione dello specifico Severity Code dovrà essere repentinamente segnalata e formalizzata tramite email. Sulla base del Severity Code assegnato, insieme a una prima diagnosi effettuata da remoto del disservizio, l’help desk dovrà fornire una stima dei tempi di ripristino e delle modalità di intervento nel rispetto dei parametri di SLA nel seguito definiti.
I Severity Code sono identificati nella Tabella seguente:
Severity Code | |
Severity Code 1 Severity Code 2 | Guasto Bloccante: le funzionalità di base e/o maggiormente rilevanti non sono più operative. |
Disservizio: le funzionalità di base sono operative ma il loro utilizzo non è soddisfacente. |
Tabella 51 – Classificazione dei Severity Code
4.1.1 SLA per tempi di predisposizione dei piani di esecuzione
Le attività di predisposizione dei piani di esecuzione saranno monitorate sulla base dei seguenti parametri di SLA:
Tempo di emissione del “Piano di esecuzione preliminare”: è definito come il tempo, misurato in giorni solari, che intercorre tra la data di ricezione da parte dell’Aggiudicatario della Richiesta di
valutazione preliminare (emessa dall’Amministrazione Contraente) e la data di ricezione da parte dell’Amministrazione Contraente del “Piano di esecuzione preliminare“;
Tempo di emissione del “Piano di esecuzione definitivo”: è definito come il tempo, misurato in giorni solari, che intercorre tra la data di ricezione da parte dell’Aggiudicatario della lettera d’ordine per la redazione del piano di esecuzione definitivo (emessa dall’Amministrazione Contraente) e la data di ricezione da parte dell’Amministrazione Contraente del “Piano di esecuzione definitivo”. Sono nel seguito indicati due differenti valori del paramento in funzione di:
o prima emissione del “Piano di esecuzione definitivo”;
o seconda emissione del “Piano di esecuzione definitivo”.
Parametro | Valore massimo |
Tempo di emissione del “Piano di esecuzione preliminare” (incluse le attività di sopralluogo se previste/richieste, cfr. § 1.4.1) | 30 giorni solari |
Tempo di emissione del “Piano di esecuzione | - 25 giorni solari per prima emissione |
definitivo” (cfr. § 1.4.2) | - 10 giorni solari per seconda emissione |
Tabella 52 - SLA per tempi di predisposizione dei piani di esecuzione
4.1.2 SLA per la consegna, installazione e avvio dei servizi
Le attività di fornitura, installazione e relative verifiche funzionali effettuate dall’Aggiudicatario, saranno monitorate sulla base dei seguenti parametri di SLA:
Tempo di consegna, installazione e verifica: è definito come il tempo, misurato in giorni solari, che intercorre tra la data di invio dell’Ordinativo di Fornitura (emesso dall’Amministrazione Contraente) e la data riportata sul “Verbale di Fornitura” come definito al § 2.6.1;
Tempo di avvio dei servizi: è definito come il tempo, misurato in giorni solari, che intercorre tra la data di invio dell’Ordinativo di Fornitura (emesso dall’Amministrazione Contraente) e la data di comunicazione di avvio dei servizi riportata nella “lettera di avvio del servizio”. Tale SLA si applica ai servizi di cui ai paragrafi 2.5.1, 2.5.2, 2.5.3.2, 2.5.3.3, 2.5.4 e 2.3.3.5. Per i servizi di cui al paragrafo
2.5.1 e 2.5.3.2 è definito come il tempo, misurato in giorni solari, che intercorre tra la “Data di accettazione della fornitura” riportata sul “Verbale di Collaudo”, di cui a § 2.6.1 e la data di comunicazione di avvio dei servizi riportata nella “lettera di avvio del servizio”.
L’Aggiudicatario dovrà effettuare la fornitura, l’installazione e le verifiche funzionali degli apparati, passivi ed attivi, entro i tempi massimi di seguito indicati, salvo diverso accordo tra le parti risultante o dal piano di esecuzione definitivo approvato o dall’ordinativo diretto effettuato sul portale, in ogni caso decorrenti dall’ordinativo di fornitura.
Parametro | Valore massimo |
Tempo di consegna, installazione e verifica | - 40 giorni solari per ordinativi con emissione piano di esecuzione definitivo - 55 giorni solari per ordinativi senza emissione di esecuzione definitivo |
Tempo di avvio dei servizi | 15 giorni solari |
Tabella 53 - SLA di Fornitura e installazione
4.1.3 SLA per le attività di supporto al collaudo
Le attività di supporto al collaudo (a carico dell’Aggiudicatario) effettuato dalla Commissione di Collaudo nominata dall’Amministrazione Contraente, saranno monitorate sulla base del seguente parametro di SLA:
Tempo predisposizione collaudi successivi: è definito come il tempo, misurato in giorni solari, che intercorre tra la data riportata sul “Verbale di Collaudo” relativo al collaudo negativo e la data della comunicazione della disponibilità all’effettuazione del successivo collaudo. Si applica al primo e agli eventuali successivi collaudi negativi.
Parametro | Valore massimo |
Tempo predisposizione collaudi successivi | 10 giorni solari |
Tabella 54: SLA per le attività di supporto al collaudo
4.1.4 SLA per i servizi di assistenza e manutenzione
Di seguito sono elencati i Service Level Agreement che l’Aggiudicatario dovrà soddisfare relativamente ai servizi di assistenza e manutenzione:
Tempo di risposta al disservizio: è definito come il tempo, misurato in ore lavorative nell’ambito della finestra di erogazione del servizio, che intercorre tra la segnalazione del disservizio da parte dell’Amministrazione Contraente e la comunicazione, da parte dell’operatore dell’help desk, della diagnosi di massima del disservizio, della previsione su modalità e tempistiche di ripristino nonché della conferma del Severity code assegnato al disservizio stesso;
Tempo di intervento: è definito come il tempo, misurato in ore lavorative nell’ambito della finestra di erogazione del servizio, intercorrente tra la segnalazione del disservizio da parte dell’Amministrazione e l’intervento, qualora necessario, presso la sede interessata a cura del personale tecnico messo a disposizione dall’Aggiudicatario;
Tempo di ripristino del servizio: è definito come il tempo, misurato in ore lavorative nell’ambito della finestra di erogazione del servizio, intercorrente tra la segnalazione del disservizio da parte dell’Amministrazione e la chiusura2 dello stesso;
Parametro | Valore massimo | ||||
Descrizione | Severity Code | LP | MP | HP | SHP |
Tempo di risposta al disservizio | 6 ore lavorative | 4 ore lavorative | 1 ora lavorativa | 1 ora lavorativa | |
Tempo di intervento | 8 ore lavorative | 4 ore lavorative | 2 ore lavorative | 2 ore lavorative | |
Tempo di ripristino del servizio | 1 | 12 ore lavorative | 10 ore lavorative | 4 ore lavorative | 3 ore lavorative |
2 La chiusura del disservizio viene catalogata dall’help desk dell’Aggiudicatario previa accettazione da parte dell’Amministrazione Contraente, a conferma dell’avvenuto ripristino della corretta operatività del servizio.
2 | 16 ore lavorative | 12 ore lavorative | 6 ore lavorative | 4 ore lavorative |
Tabella 55 - SLA di Assistenza e Manutenzione
4.1.5 SLA per i servizi di gestione
Lo SLA “Tempo di segnalazione malfunzione“ riportato di seguito è relativo ai servizi di cui ai paragrafi 2.5.3.2 e 2.5.3.3.
Lo SLA “Tempo di riconfigurazione intervento da remoto“ riportato di seguito è relativo al servizio di cui al § 2.5.3.2.
Lo SLA “Tempo di intervento in reperibilità h24” è riferito al solo servizio di gestione on-site della rete di cui al § 2.5.3.3.
Tempo di segnalazione malfunzione: è definito come il tempo, misurato in ore lavorative nell’ambito della finestra di erogazione del servizio, che intercorre tra l’insorgenza della malfunzione e l’innesco, da parte del personale dell’Aggiudicatario che effettua la gestione, dell’Help desk per l'apertura dei Trouble Ticket;
Tempo di intervento da remoto: è definito come il tempo, misurato in ore lavorative nell’ambito della finestra di erogazione del servizio, che intercorre tra la richiesta da parte dell’Amministrazione Contraente di una delle attività previste dal servizio e la notifica dell’inizio dell’intervento stesso da parte del personale tecnico dell’Aggiudicatario;
Tempo di intervento in reperibilità h24: è definito come il tempo, misurato in ore solari nell’ambito della finestra di erogazione del servizio, che intercorre tra la chiamata effettuata dall’Amministrazione Contraente al personale dell’Aggiudicatario reperibile e l’orario di arrivo del personale reperibile presso la sede dell’Amministrazione;
Parametro | Valore massimo | ||
LP | MP | HP | |
Tempo di segnalazione malfunzione | 1 ora lavorativa | ||
Tempo di intervento da remoto | 2 ore lavorative | ||
Tempo di intervento in reperibilità h24 | 2 ore solari |
Tabella 56 - SLA per i servizi di gestione
4.1.6 SLA per i servizi di intervento su chiamata su PDL
Si precisa che la finestra di erogazione del servizio di intervento su chiamata su PDL coincide con quella del profilo LP.
Di seguito è elencato il Service Level Agreement che l’Aggiudicatario dovrà soddisfare relativamente a detto servizio:
Tempo di risoluzione delle richieste di servizio ricevute: è definito come il tempo, misurato in ore lavorative, intercorrente tra la richiesta di intervento effettuata dall’Amministrazione Contraente e la chiusura del medesimo, formalizzata nel “Rapporto di Fine Intervento” (definito nel § 2.5.2)
Valore massimo
Parametro