Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale
DG-CC|09/06/2023|DECRETO 149 - Allegato Utente 2 (A02)
Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale
Avviso per la presentazione di proposte progettuali di capacity building per gli operatori della cultura, nell’ambito del XXXX, X0X0.
Sub-investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l'ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill” (Azione A I).
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Linee di indirizzo metodologico
Sommario
2. Metodi e strumenti dei progetti di capacity building per tipologia di intervento 5
3. Definizione dei principali metodi di intervento per le azioni di capacity building 9
4. Tavola sinottica esemplificativa di tipologia di intervento/attività, strumenti e indicatori 11
5. Caratteristiche chiave delle proposte progettuali 15
6. Il rispetto del principio DNSH 16
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a. Una definizione operativa di capacity building
Con riferimento all’avviso in argomento, definiamo in questa sede l’azione di capacity building come un processo di miglioramento continuo finalizzato allo sviluppo in termini di rafforzamento del capitale umano e dei sistemi di gestione e di sviluppo organizzativo. Si tratta di un processo che coltiva uno sguardo lungo e che ha come obiettivo finale il miglioramento dei servizi offerti, delle opportunità per gli operatori e le imprese e della produttività complessiva. Tale processo viene attuato attraverso un insieme articolato di interventi di innovazione, creazione di competenze, trasferimento di pratiche in una logica di networking, in grado di incrementare e qualificare in modo strutturale il settore di riferimento, determinando in tal modo il miglioramento delle performance dell’intero sistema. Il sostegno alla capacity building si configura, quindi, come una policy trasversale che permea gli ambiti tematici identificati come prioritari in campo culturale e creativo e che, al fine di rendere realmente efficace l’intervento, si attua in maniera adattiva, modulando metodi e strumenti in funzione della specificità dei contesti di riferimento.
Le proposte progettuali finalizzate a perseguire tali obiettivi possono prevedere un mix diversificato di attività, che possono andare dalle diverse forme di supporto e accompagnamento alla promozione dell’innovazione, alle azioni di qualificazione delle risorse umane, impiegando metodologie attive di formazione e declinando in diverse modalità la formula del Laboratorio e del Peer to peer learning. È possibile fare riferimento a modelli di offerta formativa integrata che prevedano l’alternanza e la differente combinazione di momenti di formazione “in aula”, momenti di laboratorio, attività di affiancamento on the job, formazione a distanza, etc.
Tuttavia, lo strumento della formazione, per quanto rilevante, anche se strutturato secondo metodologie innovative, non è il solo utile a sostenere processi di apprendimento collettivo. Talvolta, infatti, tali processi investono questioni che possono più utilmente essere affrontate con altre strategie, maggiormente efficaci nell’attivazione di processi di riflessione e di ridefinizione di conoscenze e reti e nella costruzione, ri-costruzione e diffusione dei saperi. In tal senso le attività di networking, di scambio di esperienze, di design thinking e co-design, di benchmarking, il supporto allo sviluppo di comunità di pratiche, si pongono, proponendo un approccio riflessivo, come strumenti efficaci e ad alto valore aggiunto in termini di crescita e sviluppo dei processi di apprendimento collettivo e, quindi, di crescita dell’intero sistema, promuovendo nuove metodologie e la trasferibilità delle buone pratiche, pur nel rispetto delle peculiarità delle singole esperienze.
b. Finalità, obiettivi, linee e azioni per la capacity building
Di seguito si richiamano schematicamente finalità, obiettivi, linee e azioni, descritti con maggior contestualizzazione nel documento “LINEE DI INDIRIZZO per le iniziative di sistema della MISSIONE 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo COMPONENTE 3 - Turismo e cultura 4.0 MISURA 3 - Industrie culturali e creative Investimento 3.3 – Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde” (adottate con Decreto n. 91 del 5 maggio 2022 della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura)
- alla cui lettura si rinvia per completezza informativa e per la migliore redazione dei progetti. Inoltre, al paragrafo 5 del presente documento “Caratteristiche chiave delle proposte progettuali” si riportano i principali requisiti dei progetti che si intendono proporre.
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Finalità
L'Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde è finalizzato a sostenere la ripresa e il rilancio dei settori culturali e creativi. Attraverso la risposta a queste sfide, da articolare secondo i metodi di intervento tipici delle attività di capacity building, l’investimento nel suo complesso punta a migliorare tutto l'ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, (…) incoraggiando progetti intersettoriali, di networking e cooperazione, prendendo spunto dalle buone pratiche europee e promuovendo la transizione digitale e verde.
Obiettivo specifico
L’obiettivo specifico dell’investimento è quello di favorire la generazione e l’affermazione di nuovi modelli di offerta culturale (…), la sostenibilità economica delle imprese culturali e creative e la promozione di un approccio che miri all’eco-innovazione di prodotti e servizi e alla riduzione dell’impronta ecologica in tutta la filiera. Si tratta, quindi, di lavorare attivamente con le organizzazioni culturali e creative per generare nuove e più articolate competenze professionali, scegliendo e utilizzando sapientemente diverse tipologie e metodi di intervento (affiancamento on the job; analisi e ricerche; scambio di esperienze e benchmarking; comunità di pratiche e networking; formazione, realizzata con diverse modalità; sperimentazione e progetti pilota; …), al fine di formare e attrarre capitale umano altamente qualificato; rafforzare e valorizzare l’intera filiera e le reti di cooperazione tra gli attori; sviluppare modelli di produzione e fruizione sostenibili e innovativi anche in relazione alle specificità dei territori di riferimento.
Linee e azioni
L’investimento si articola su due sfide, cui corrispondono altrettante linee e azioni (o sub- investimenti):
1) La linea A è stata predisposta per supportare la ripresa delle attività culturali incoraggiando l'innovazione e l'uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore, per favorire l’emergere di nuovi approcci e la ripresa della produzione culturale e per migliorarne la sostenibilità, anche dotando la platea di operatori delle competenze necessarie a cogliere le opportunità fornite dalla modifica dei modelli di fruizione orientata, a seguito della pandemia, verso un uso massivo delle piattaforme digitali, e a trovare un modello di reddito sostenibile per la loro offerta culturale “innovativa”. A tale “sfida” si dà attuazione attraverso l’Azione A I - Migliorare l’ecosistema incoraggiando la cooperazione tra operatori e organizzazioni culturali (sub-investimento M1C3 – I.3.3.1), finalizzata ad accompagnare gli operatori culturali nella gestione della transizione digitale e dei suoi benefici, fornendo ogni strumento utile a facilitare l’adozione di pratiche e approcci innovativi nello sviluppo delle proprie attività, in cui il ricorso al digitale e alla tecnologia viene stabilito come comportamento usuale. Prevede interventi per migliorare l'ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi incoraggiando la cooperazione tra operatori e organizzazioni culturali e facilitando il loro upskill e reskill.
2) La linea B è invece finalizzata ad incentivare l'approccio verde lungo tutta la filiera culturale e creativa, favorire un ruolo attivo della cultura nella transizione verde, dalla produzione alla fruizione, orientare i comportamenti e le scelte verso la crescita sostenibile e l’azione per il clima, partendo dall’assunto che la spinta all’impronta ecologica e tecnologica nei processi culturali possa garantire un’ottimizzazione della produzione sotto l’aspetto qualitativo e quantitativo. In questo caso, l’attuazione si realizza attraverso l’Azione B I - Riduzione impatto ecologico degli eventi (sub-investimento M1C3 – I.3.3.3), tesa a promuovere la riduzione dell'impronta ecologica degli eventi culturali orientando così la filiera verso l’eco-innovazione di prodotti e servizi. L’Azione B I prevede attività di capacity building e programmi di formazione innovativi
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per il settore culturale e creativo e per gli operatori (pubblici e privati), volti a rendere centrale il tema della riduzione dell’impatto ambientale anche di mostre, festival, eventi culturali, eventi musicali, minimizzando la produzione di gas serra e il consumo di risorse naturali ed energetiche. I contenuti degli interventi dovranno avere ad oggetto anche i Criteri Ambientali Minimi (CAM), in particolare quelli relativi agli eventi culturali, approvati con D.M. del 19 ottobre 2022 n. 459, intesi come fonte di principi e buone pratiche per favorire il raggiungimento degli obiettivi di cui al presente avviso.
I soggetti a cui saranno rivolte le attività di capacitazione quali Destinatari finali dell’investimento sono tutti i Soggetti della filiera, profit o no profit, micro, piccole e medie imprese, Soggetti del Terzo settore e persone fisiche, operanti nel territorio nazionale nei settori d’intervento culturali e creativi come definiti dal programma europeo di sostegno ai settori culturali e creativi, Europa Creativa. All’interno di tale insieme si individua, poi, un target più specifico, rappresentato dai Soggetti destinatari dei contributi previsti nelle azioni A II (sub-investimento M1C3 – I.3.3.2) e B II (sub- investimento M1C3 – I.3.3.4), che potranno fruire di percorsi dedicati di accompagnamento per la realizzazione dei progetti presentati in fase di partecipazione agli avvisi.
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2. Metodi e strumenti dei progetti di capacity building per tipologia di intervento
Come definito nelle su indicate Linee di indirizzo, le attività previste per l’attuazione dell’investimento 3.3 saranno svolte da organizzazioni pubbliche o private in possesso di competenze ed esperienza sia nel campo della formazione che in quello della produzione culturale, innovazione digitale, della gestione culturale e della formazione. Le attività saranno riconducibili alle seguenti tipologie di intervento:
a. Accelerazione / open innovation per l’ideazione di nuovi prodotti, servizi, processi, nuovi profili lavorativi e per l’individuazione di nuove pratiche / modelli / idee innovative.
Si prevede la realizzazione di programmi di accelerazione ed eventi di open innovation rispetto a tematiche / aspetti specifici dell’innovazione, della digitalizzazione e della transizione verde nella produzione, gestione e organizzazione culturale. I programmi di accelerazione potranno prevedere l’erogazione di servizi specifici a supporto degli operatori partecipanti sempre al fine della selezione / creazione di nuovi prodotti e servizi e sviluppo di idee e processi innovativi.
b. Capacitazione per l’accompagnamento allo sviluppo e all’implementazione di progetti che perseguono le finalità e gli obiettivi generali dell’Investimento 3.3.
Tale attività mira ad accompagnare, sebbene non in via esclusiva, i Soggetti destinatari dei contributi previsti dai bandi emanati nell’ambito delle azioni A II e B II1 nella realizzazione dei progetti presentati in fase di partecipazione agli avvisi. Tale supporto dovrà essere fornito da Soggetti capaci di comprendere le esigenze settoriali/dimensionali dei singoli operatori, indirizzandoli verso standard elevati di qualità, efficacia ed efficienza delle misure intraprese per la transizione digitale e tecnologica e per il raggiungimento degli obiettivi connessi al green deal europeo, fornendo ausili pratici per la risoluzione di criticità che dovessero sorgere nell’attuazione dei progetti e pertanto nell’utilizzo dei contributi concessi.
c. Empowerment delle competenze degli operatori della filiera delle Organizzazioni culturali e creative.
Le attività di empowerment hanno l’obiettivo di aumentare la consapevolezza degli operatori rispetto alle sfide dettate dalla transizione e a migliorare la diffusione di buone pratiche e nuovi valori in grado di rafforzare l’ecosistema di contesto, anche tramite la diffusione dei risultati dell’investimento nel suo complesso e in particolare di quelli ottenuti a seguito delle iniziative intraprese dai singoli operatori.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, per ciascuna delle tre tipologie di intervento, viene di seguito fornita, una declinazione di possibili attività e strumenti cui fare riferimento in sede di redazione dei progetti, anche attraverso l’utilizzo di soluzioni digitali e innovative (F.A.D., Webinar, N.F.T, spazi virtuali, etc.) Inoltre, al paragrafo 3 del presente documento si riporta un glossario riferito ai principali metodi di intervento individuati per le attività previste in questa sede e, al paragrafo 4 una tavola sinottica dove si riepilogano attività, strumenti e indicatori di realizzazione.
a. Accelerazione/open innovation per l’ideazione di nuovi prodotti, servizi, processi e profili lavorativi e nuove pratiche/modelli/ idee innovative.
a.1. Attività di ideazione ai fini della costruzione e sperimentazione di nuovi prodotti, servizi e processi.
La tipologia di attività prevalente è rappresentata da:
1 Decreto della DGCC n. 385 del 19/10/2022; Decreto della DGCC n. 61 del 11/04/2023
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− individuazione, sperimentazione e sviluppo di strumenti e attività innovativi;
− individuazione e valorizzazione di pratiche utili e adatte al riuso e al trasferimento;
− costruzione di modelli e sperimentazione di approcci volti a favorire la transizione digitale e verde.
Il set di strumenti e metodi utilizzabili può essere costituito da:
− creazione di tavoli tecnici di confronto e proposta;
− realizzazione di focus group;
− bilancio delle competenze;
− definizione di standard e metodi di innovazione organizzativa e reingegnerizzazione dei processi;
− workshop e atelier tematici di approfondimento.
a.2. Attività di rafforzamento e sviluppo di nuovi profili lavorativi, da realizzare essenzialmente attraverso:
(i) i servizi formativi di sistema finalizzati a rafforzare le competenze e la capacità di intervento e di cooperazione degli attori coinvolti, attraverso azioni diversificate di formazione, attività di laboratorio e sperimentazione;
(ii) i servizi formativi per lo sviluppo di nuovi profili lavorativi, nonché le azioni di definizione di eventuali figure professionali innovative.
La tipologia di attività prevalente è rappresentata da:
− Costruzione di modelli e attuazione di interventi volti al trasferimento delle competenze ed al rafforzamento delle capacità anche tramite la promozione della cooperazione, condivisione e scambio di esperienze tra le organizzazioni che operano nel settore.
− Individuazione, sperimentazione e sviluppo di attività innovative.
− Individuazione e rafforzamento di profili professionali nuovi, che possano giocare un ruolo chiave nei processi di innovazione del settore culturale e creativo.
Il set di strumenti e metodi utilizzabili può essere costituito da:
− Creazione di tavoli tecnici di confronto e proposta
− Realizzazione di focus group
− Formazione in presenza e/o a distanza
− Laboratori e percorsi di accompagnamento formativo
− Percorsi di affiancamento on the job
− Workshop e Atelier tematici di approfondimento
− Percorso formativi specialistici
− Attività di peer to peer learning
− Attività di design thinking e co-design
b. Capacitazione per l’accompagnamento allo sviluppo e all’implementazione dei progetti che perseguono finalità ed obiettivi promossi nell’ambito delle azioni A II e B II.
In linea generale, le proposte dovranno prevedere percorsi di supporto specialistico e azioni pilota mirate all’erogazione di servizi specialistici utili allo sviluppo e all’implementazione dei progetti che perseguono le finalità e gli obiettivi promossi dal sub-investimento MI1C3 – I 3.3.2 (A II) e dal sub-investimento MI1C3 – I 3.3.4 (B II) e di cui sono destinatari tutti i Soggetti della filiera, profit o
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no profit, micro, piccole e medie imprese, Soggetti del terzo settore e persone fisiche, operanti nel territorio nazionale negli ambiti tematici oggetto dell’intervento.
Con riferimento all’impianto metodologico dei servizi offerti, i percorsi dedicati di accompagnamento per la realizzazione dei progetti/iniziative di cui in particolare agli avvisi A II e B II dovranno essere centrati sull’offerta di soluzioni operative rispetto a problemi nuovi e temi specifici. Su argomenti di particolare rilievo e pertinenza potranno essere utilmente promossi focus tematici e formativi e sessioni di lavoro comune per l’approfondimento e la divulgazione delle soluzioni con l’obiettivo di rilanciare i nodi principali in termini di soluzioni praticate e di attivare il confronto su soluzioni tecniche efficaci. In via esemplificativa e non esaustiva, si individuano le seguenti aree tematiche di tipo imprenditoriale e gestionale nell’ottica di implementare la transizione digitale e verde: digitalizzazione dei processi produttivi; piano d’impresa; fiscalità; reti e internazionalizzazione; promozione e comunicazione; partecipazione a procedure selettive (avvisi, gare e appalti) a valere su risorse comunitarie e nazionali. È, inoltre, possibile prevedere attività di supporto sulle questioni operative prioritarie e su argomenti di particolare complessità e di rilievo generale, anche attraverso la promozione di un servizio di “esperto risponde”, nonché webinar per l’approfondimento e la divulgazione delle buone pratiche.
La tipologia di attività prevede, in via prevalente:
− la costruzione di modelli d'intervento per la condivisione e l’acquisizione di competenze specialistiche;
− l’individuazione e la valorizzazione di pratiche utili e adatte al riuso e al trasferimento;
− l’individuazione e rafforzamento di profili professionali nuovi, che possano giocare un ruolo chiave nei processi di innovazione del settore culturale e creativo.
Il set di strumenti e metodi utilizzabili può essere costituito da:
− trasferimento di metodi di innovazione organizzativa e reingegnerizzazione dei processi;
− formazione in presenza / a distanza;
− servizio di “esperto risponde”;
− servizio di accompagnamento all’attuazione di progetti innovativi;
− mappatura delle competenze;
− messa in rete e diffusione delle esperienze attraverso piattaforme digitali;
− azioni di trasferimento e diffusione di buone pratiche attraverso strumenti digitali.
Modalità operativa
Fermo restando che la promozione del progetto e l’individuazione dei Destinatari finali sono attività di competenza del Soggetto realizzatore, Invitalia, in qualità di soggetto gestore ed al fine di favorire l’incontro tra domanda ed offerta delle attività, renderà disponibile ai Destinatari finali un catalogo dei servizi offerti dai Soggetti realizzatori.
Tale catalogo sarà predisposto sulla base dei progetti ammessi a finanziamento e verrà messo a disposizione dei Destinatari finali attraverso i siti Istituzionali di Invitalia e della DGCC.
Il catalogo conterrà una breve descrizione dei servizi disponibili e per ciascuno di essi i seguenti elementi minimi:
− modalità di fruizione (in presenza, a distanza, etc.);
− tipologia (evento, continuativo, a richiesta);
− numero di utenti massimo;
− durata, cadenza;
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− modalità di accesso per i destinatari (contatti, tempi).
Inoltre, ai Soggetti realizzatori, sarà trasmesso l’elenco dei Soggetti selezionati nell’ambito delle azioni A II e B II al fine di agevolarne l’individuazione e l’eventuale coinvolgimento.
c. Empowerment delle competenze degli operatori della filiera delle Organizzazioni culturali e creative.
Il focus è incentrato sul rafforzamento della consapevolezza degli operatori rispetto alle sfide dettate dalla transizione, attraverso attività di diffusione di modelli, creazione, promozione, animazione di reti e comunità di pratiche.
Rientrano in tale cluster l’attività sviluppo di reti e creazione di network tra attori (sistemi di imprese, poli culturali, distretti, etc.) nonché azioni volte ad ampliare l’informazione, la sensibilizzazione e lo scambio di esperienze e know how.
Il set di strumenti e metodi suggerito è rappresentato da:
− implementazione di strumenti di informazione e sensibilizzazione;
− introduzione e diffusione di strumenti innovativi ICT;
− messa in rete e diffusione delle esperienze attraverso piattaforme digitali;
− creazione, promozione e animazione di reti e comunità di pratiche;
− facilitazione di processi partecipativi e decisionali;
− azioni di trasferimento e diffusione di buone pratiche.
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3. Definizione dei principali metodi di intervento per le azioni di capacity building
Di seguito si propone una definizione dei principali metodi di intervento per le azioni di capacity building come individuate in questa sede. Si specifica che tutte le azioni proposte (anche propedeutiche), dovranno riportare le modalità di coinvolgimento e le ricadute sui destinatari finali (soggetti della filiera, profit o no profit, micro, piccole e medie imprese, Soggetti del Terzo Settore e persone fisiche, operanti nei settori d’intervento culturali e creativi).
Affiancamento on the job
Con affiancamento on the job identifichiamo una modalità di formazione continua che prevede lo svolgimento delle attività lavorative proprie del ruolo di appartenenza in affiancamento ad un esperto, in grado di fornire un valido orientamento sulla scorta dell’esperienza professionale maturata nel ruolo. Tale strumento trova la propria efficacia nel superamento della dualità rappresentata da tempo di studio/formazione e tempo di lavoro. Può essere impiegato sia per il consolidamento delle competenze professionali proprie dell’attività lavorativa dei Soggetti cui sono rivolte, sia per l’acquisizione di competenze professionali proprie di attività diverse.
Laboratori
Si fa riferimento alla organizzazione di “laboratori” che coinvolgano attivamente i partecipanti nel processo formativo, consentendo loro di realizzare dei significativi apprendimenti, all’interno di un contesto “guidato” da esperti. Può essere la formula ideale per sviluppare competenze nuove in contesti caratterizzati da elevata innovatività. Si tratta, quindi, di sviluppare e far crescere competenze e capacità di agire con efficacia all’interno di processi innovativi. Questo modello formativo si fonda sulla inscindibilità della conoscenza dall’azione e sul valore della prassi e la valorizzazione del livello esperienziale e della costruzione di una conoscenza finalizzata al rafforzamento del “sapere pratico”.
Progetti pilota
I progetti pilota rappresentano percorsi formativi replicabili in situazioni e contesti diversi, anche attraverso la modellizzazione di contenuti, della modalità di articolazione di questi, dei materiali didattici e di supporto, del modello di valutazione degli apprendimenti. Il modello del trasferimento di un prototipo risulta particolarmente utile quando si tratta di trasferire conoscenze ed expertise tecnica e saperi codificati e non strettamente connessi ad uno specifico contesto di riferimento.
Ricerca/azione
Per ricerca/azione intendiamo una attività di analisi (organizzativa, dei fabbisogni, ricostruzione di casi critici) che vede il coinvolgimento degli attori principali come protagonisti ed oggetto al tempo stesso dell’analisi. Tale coinvolgimento consente di rendere l’analisi particolarmente efficace in quanto le informazioni raccolte vengono organizzate in base al sistema di priorità condiviso dagli attori.
Comunità Professionale/Comunità di pratiche
La Comunità Professionale o la Comunità di pratiche, anche attraverso l’uso di una piattaforma on line dedicata, mette in rete gli attori rilevanti, ne facilita la cooperazione promuovendo la collaborazione, ne sostiene il ruolo e la crescita attraverso l’offerta di servizi on line e/o in presenza. Risponde all’obiettivo di favorire la condivisione di buone pratiche applicative e di percorsi di lavoro innovativi, fornendo un valido supporto nella gestione e risoluzione dei nodi critici. Facilita i processi di apprendimento e di aggiornamento professionale anche attraverso lo scambio di esperienze e la promozione della partecipazione attiva e diretta dei membri. Offre un accesso semplificato alle
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informazioni e alla documentazione utili e uno “spazio” in grado di accelerare la ricerca condivisa di soluzioni operative che possono essere rese immediatamente fruibili all’intera “Comunità”.
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4. Tavola sinottica esemplificativa di tipologia di intervento/attività, strumenti e indicatori
ATTIVITA' | STRUMENTI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE SPECIFICI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE COMUNI (Destinatari finali) |
a. Accelerazione/open innovation per l’ideazione di nuovi prodotti, servizi, processi e profili lavorativi e nuove pratiche/modelli/ idee innovative | |||
a.1.) - Individuazione, sperimentazione e sviluppo di strumenti e attività innovativi. - Individuazione e valorizzazione di pratiche utili e adatte al riuso e al trasferimento. - Costruzione di modelli e sperimentazione di approcci volti a favorire la transizione digitale e verde. | Creazione di tavoli tecnici di confronto e proposta | n. Tavoli realizzati/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
Realizzazione di Focus group | n. Focus group realizzati/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Bilancio delle competenze | n. Report/n. Pubblicazioni | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Definizione di standard e metodi di innovazione organizzativa e reingegnerizzazione dei processi | n. Report/ n. Linee guida | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Workshop e Atelier tematici di approfondimento | n. Workshop-Atelier/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
a.2) - Costruzione di modelli e attuazione di interventi volti al trasferimento delle competenze ed al rafforzamento delle capacità anche tramite la | Creazione di tavoli tecnici di confronto e proposta | n. Tavoli realizzati/n. Report /n. Pubblicazioni | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
Realizzazione di Focus group | n. Focus group realizzati/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ |
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ATTIVITA' | STRUMENTI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE SPECIFICI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE COMUNI (Destinatari finali) |
promozione della cooperazione, condivisione e scambio di esperienze tra le organizzazioni che operano nel settore. - Individuazione, sperimentazione e sviluppo di attività innovative. - Individuazione e rafforzamento di profili professionali nuovi, che possano giocare un ruolo chiave nei processi di innovazione del settore culturale e creativo. | % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | ||
Formazione in presenza e/o a distanza | n. Percorsi formativi/n. Ore di formazione | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Laboratori e percorsi di accompagnamento formativo | n. Laboratori/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Percorsi di affiancamento on the job | n. Percorsi/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Workshop e Atelier tematici di approfondimento | n. Workshop-Atelier/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Percorsi formativi specialistici | n. Percorsi/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Attività di peer to peer learning | n. Attività/n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Attività di design thinking e co-design | n. Attività/n. Modelli | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
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ATTIVITA' | STRUMENTI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE SPECIFICI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE COMUNI (Destinatari finali) |
b. Capacitazione per l’accompagnamento allo sviluppo e all’implementazione di progetti che perseguono finalità e obiettivi generali dell’Azione A II e dell’Azione B II | |||
b.1.) - Costruzione di modelli d'intervento per la condivisione e l’acquisizione di competenze specialistiche. - Individuazione e valorizzazione di pratiche utili e adatte al riuso e al trasferimento. - individuazione e rafforzamento di profili professionali nuovi, che possano giocare un ruolo chiave nei processi di innovazione del settore culturale e creativo. | Trasferimento di metodi di innovazione organizzativa e reingegnerizzazione dei processi | n. Report/ n. Linee guida | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
Formazione in presenza / a distanza | n. Attività/n. Modelli | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Servizio di “esperto risponde” | n. Riscontri specialistici forniti | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Servizio di accompagnamento all’attuazione di progetti innovativi | n. Riscontri specialistici forniti | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Mappatura delle competenze | n. Report | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Messa in rete e diffusione delle esperienze attraverso piattaforme digitali | n. Prodotti multimediali realizzati e diffusi | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Azioni di trasferimento e diffusione di buone pratiche attraverso strumenti digitali | n. Report/ n. Webinar | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
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ATTIVITA' | STRUMENTI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE SPECIFICI | INDICATORI DI REALIZZAZIONE COMUNI (Destinatari finali) |
c. Empowerment delle competenze degli operatori della filiera delle Organizzazioni culturali e creative | |||
c.1.) -Azioni di creazione e sviluppo di reti e centri di eccellenza e network (sistemi di imprese, poli culturali, distretti etc.) per la messa a sistema e lo sviluppo delle competenze, ma anche azioni volte ad ampliare l’informazione, la sensibilizzazione e lo scambio di esperienze e know-how. | Implementazione di strumenti di informazione e sensibilizzazione | n. Pubblicazioni | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
Introduzione e diffusione di strumenti innovativi ICT | n. Prodotti multimediali realizzati e diffusi | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Messa in rete e diffusione delle esperienze attraverso piattaforme digitali | n. Prodotti multimediali realizzati e diffusi | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Creazione, promozione e animazione di reti e comunità di pratiche | n. Canali web attivati/n. Comunità di pratiche supportate | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Facilitazione di processi partecipativi e decisionali | n. di Processi attivati | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti | |
Azioni di trasferimento e diffusione di buone pratiche, anche attraverso seminari e convegni. | n. Pubblicazioni | n. organizzazioni partecipanti/n. persone partecipanti/ % di giovani, donne e persone diversamente abili partecipanti |
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5. Caratteristiche chiave delle proposte progettuali
I progetti di capacity building candidati dovranno essere relativi a specifici ambiti o tematismi per lo sviluppo e la qualificazione delle competenze. Ogni progetto dovrà prevedere l’erogazione dei contenuti secondo le modalità e le indicazioni metodologiche indicate negli avvisi AI/BI e nel presente documento. Si sintetizzano di seguito i principali elementi che dovranno caratterizzare i progetti da candidare; precisando che, comunque, per la puntuale elencazione formale dei requisiti si rinvia all’avviso:
− essere finalizzati a sostenere direttamente e/o indirettamente la ripresa e l'innovazione dei settori culturali e creativi e prevedere il ricorso a elementi di innovazione, l'uso prioritario della tecnologia digitale e la promozione di un approccio responsabile nei confronti dell’ambiente;
− essere tesi a supportare tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali ed espressioni artistiche e altre espressioni creative individuali o collettive, siano esse orientate al mercato o non orientate al mercato, inclusi architettura, archivi, biblioteche e musei, artigianato artistico, audiovisivo (inclusi film, televisione, videogiochi e multimedia), patrimonio culturale tangibile e immateriale, design (incluso il design della moda), festival, musica, letteratura, arti dello spettacolo, (compresi teatro e danza), libri ed editoria, radio e arti visive;
− prevedere interventi di innovazione, di creazione/rafforzamento di competenze, trasferimento di pratiche, networking, in grado di incrementare e qualificare in modo strutturale l’ambito di riferimento;
− prevedere modalità di attuazione adattive che consentano la modulazione di metodi e strumenti in funzione della specificità dei contesti in cui l’intervento avverrà, promuovendo nuove metodologie e la trasferibilità delle buone pratiche, pur nel rispetto delle peculiarità delle singole esperienze;
− prevedere specifiche attività di promozione e comunicazione, in accordo con quanto previsto all’art. 7 “Spese Ammissibili” comma 3 lettera x, al fine di pubblicizzare le attività progettuali per la più ampia partecipazione ed il massimo coinvolgimento della platea dei potenziali destinatari. Tutte le attività di promozione e comunicazione dovranno indicare la fonte di finanziamento “Unione Europea - Next generation EU”.
Per quanto concerne i progetti della tipologia b. essi dovranno indicare tutti gli elementi utili alla descrizione dei servizi offerti ed in particolare:
− modalità di fruizione (in presenza, a distanza, etc.);
− tipologia (evento singolo, serie di eventi, continuativo, a richiesta);
− numero di utenti massimo;
− durata, cadenza;
− modalità di accesso per i destinatari (contatti, tempi).
15
Allegato 1
6. Il rispetto del principio DNSH
Gli investimenti e le riforme del PNRR devono essere conformi al principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea (DNSH, “Do no significant harm”) come definito all’articolo 17 del Regolamento UE 2020/852.
Nell’Avviso a cui il presente documento è allegato, all’art.1, comma 6, è riportato l’elenco delle attività escluse dal finanziamento del PNRR in ottemperanza al rispetto del principio DNSH che qui si ricorda:
i. attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle, ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01);
ii. attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento. Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione;
iii. attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico. L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti, quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. Altresì l’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto;
iv. attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente.
Oltre a tale elenco, nell’Avviso sono dettate le specifiche norme alle quali i Soggetti realizzatori dovranno attenersi nel rispetto del principio DNSH, in sede di progettazione e realizzazione degli interventi. In particolare:
• art. 7, comma 5: ammissibilità delle spese;
• art. 13, comma 1, punto iv: obblighi dei Soggetti realizzatori;
• art. 18, comma 4: sospensione e revoca del finanziamento.
Al fine di agevolare i Soggetti realizzatori nella applicazione del principio in parola, qui di seguito si riportano i riferimenti puntuali e alcune indicazioni operative.
16
Allegato 1
a. Riferimenti
La verifica del rispetto del principio DNSH deve avvenire in base a quanto previsto dagli articoli 23 e 25 del Regolamento (UE) 2021/241. Ulteriori riferimenti per l’applicazione di suddetto principio sono:
• la Comunicazione della Commissione UE 2021/C 58/01 recante “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”.
• La “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH)”, allegata alla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze - DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO n. 33 del 13/10/2022 che illustra le modalità operative per la verifica del rispetto del principio DNSH per ciascuno degli investimenti previsti dal PNRR.
b. Ambito di applicazione
Il rispetto del principio DNSH costituisce un requisito per il riconoscimento delle seguenti tipologie di spesa:
• acquisto, leasing o noleggio di computer ed apparecchiature elettriche ed elettroniche;
• utilizzo di servizi hosting e cloud.
Le specifiche per tali verifiche sono riportate nelle schede tecniche numero 3 e numero 6 allegate alla sopracitata “Guida operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH)”,
La scheda tecnica di riferimento e, la relativa check-list da compilare per verificare l’aderenza al principio DNSH dipende, dunque, dall’oggetto e/o dal servizio acquisito, come illustrato nelle pagine seguenti.
17
Allegato 1
c. Individuazione della scheda tecnica di riferimento
Di seguito si riportano schematicamente gli elementi utili per individuare la scheda tecnica di riferimento in funzione dell’oggetto della spesa.
Hardware
Acquisto, leasing o noleggio, di computer ed apparecchiature elettriche ed elettroniche, ed in particolare:
• dispositivi fissi (es. pc desktop, server,
stampanti e materiale di consumo)
• dispositivi portatili (es. laptop, tablet, smartphone)
Codici NACE (regolamento (CE) n.1893/2006):
26 - Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica
Scheda 3
Servizi hosting e cloud
Acquisto di servizi di messa a disposizione e gestione di hardware e/o software presso un centro dati che fornisce servizi digitali nel cloud:
• IaaS - servizi a livello di infrastruttura (Infrastructure as a Service);
• PaaS - servizi a livello di piattaforma (Platform as a Service):
• SaaS - servizi a livello di software (Software as a Service:
Codici NACE (regolamento (CE) n.1893/2006):
J63 - Attività di servizi informatici, ed in particolare:
• J63.1 - Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse; portali web;
• J63.1.1 - Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse
Scheda 6
18
Allegato 1
Scheda 3
Acquisto, Leasing, Noleggio di
PC desktop, PC
Display, Smartphone
Tablet,
portatili, Server,
Apparecchiature per stampa, copia, multifunzione e servizi di Print&Copy
Etichetta ambientale ISO di tipo I (UNI EN ISO 14024)
NON DISPONIBILE
Scenario 1
Scenario 2
Scenario 3
DISPONIBILE
Scenario 1
1. Il fornitore è in possesso dell’iscrizione al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE (1), in qualità di produttore e/o distributore e/o fornitore.
2. I beni sono dotati di una etichetta ambientale ISO di tipo I, secondo la UNI EN ISO 14024 (esempio EPEAT pertinente, Blue Angel, TÜV Green Product Mark, TCO Certified o altra etichetta equivalente) per Economia Circolare e Prevenzione e Riduzione dell’inquinamento.
19
Allegato 1
Scenario 2
1. Possesso dell’iscrizione al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE (1), in qualità di produttore e/o distributore e/o fornitore;
2. EPA ENERGY STAR (da richiedere, se previsto per famiglia di prodotto) o equivalente
oppure
dichiarazione del produttore che attesti che il consumo tipico di energia elettrica (Etec), calcolato per ogni dispositivo offerto, non superi il TEC massimo necessario (Etec-max) in linea con quanto descritto nell’Allegato III dei criteri GPP UE (2);
3. Nel caso di:
• server e prodotti di archiviazioni dati: dichiarazione dei produttori/fornitori di conformità alla normativa: ecodesign (Regolamento (EU) 2019/424)
• computer fissi e display: marcatura di alloggiamenti e mascherine di plastica secondo gli standard ISO 11469 e ISO 1043.
4. dichiarazione del produttore/fornitore di rispetto delle normative REACH, RoHS, ecodesign e Compatibilità elettromagnetica (3);
5. Nel caso di apparecchiature TIC ricondizionate/rifabbricate certificazioni di sistema di gestione:
• ISO 9001 e ISO 14001/regolamento EMAS (certificazione di sistema di gestione disponibile sotto accreditamento – il campo di applicazione della certificazione dovrà riportare lo specifico scopo richiesto);
• EN 50614:2020 (qualora l'apparecchiatura sia stata precedentemente scartata come rifiuto RAEE, e preparata per il riutilizzo per lo stesso scopo per cui è stata concepita).
Scenario 3
1. Conformità alle specifiche tecniche e clausole contrattuali dei Criteri ambientali minimi per l’“Affidamento del servizio di stampa gestita, affidamento del servizio di noleggio di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio e acquisto o il leasing di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio”, approvato con DM 17 ottobre 2019, in G.U. n. 261 del 7 novembre 2019 (4);
2. Conformità ai Criteri ambientali minimi per “Forniture di cartucce toner e cartucce a getto di inchiostro e affidamento del servizio integrato di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro” (5).
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Allegato 1
Scheda 6
Servizi informatici di hosting e cloud
Fornitore con Sistema gestione ambientale
EMAS / UNI EN ISO 14001 / CLC/TR 00000-00-0
DISPONIBILE
NON DISPONIBILE
Apparecchiature del Fornitore con etichetta EnergyStar o equivalente
DISPONIBILE
NON DISPONIBILE
Scenario 1
Scenario 2
Scenario 3
Scenario 1
L’offerente del servizio di hosting e/o cloud dispone di un sistema di gestione ambientale conforme alla norma UNI EN ISO 14001 o EMAS verificati da un organismo di valutazione della conformità accreditato per lo specifico scopo a norma del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio
21
Allegato 1
Scenario 2
1. Apparecchiature con etichetta EPA ENERGY STAR / ISO/IEC 30134-4:2017;
2. Rispetto dei Criteri dell'UE in materia di appalti pubblici verdi per i centri dati, le sale server e servizi
oppure
o conformità alla normativa ecodesign (Regolamento (EU) 2019/424);
o aderenza al metodo descritto nell'allegato IV del regolamento (UE) n. 517/2014
oppure
sistema di gestione dell'energia (norma ISO 50001);
o conformità delle apparecchiature alla normativa: REACH (Regolamento (CE) n.1907/2006); RoHS (Direttiva 2011/65/EU e ss.m.i.); compatibilità elettromagnetica (Direttiva 2014/30/UE);
o adesione al European Code of Conduct for Data Centre Energy Efficiency o attuazione delle pratiche attese in esso descritte (o nel documento CEN- CENELEC CLC TR50600-99-1 Data centre facilities and infrastructures - Part 99-1: Recommended practices for energy management);
3. Piano di gestione dei rifiuti EN 50625 [Gestione Rifiuti]
Scenario 3
1. Alternativamente:
• Studi di fattibilità per l’implementazione e il rispetto di tutte le “pratiche attese” previste dalla Decisione (UE) 2021/2054 della Commissione del 8/11/2021
• Pratiche raccomandate contenute nel CEN-CENELEC documento CLC TR50600- 99-1 "Data centre facilities and infrastructures- Part 99-1;
2. Rispetto dei Criteri dell'UE in materia di appalti pubblici verdi per i centri dati, le sale server e servizi
oppure
o conformità alla normativa ecodesign (Regolamento (EU) 2019/424);
o aderenza al metodo descritto nell'allegato IV del regolamento (UE) n. 517/2014 oppure
sistema di gestione dell'energia (norma ISO 50001);
o conformità delle apparecchiature alla normativa: REACH (Regolamento (CE) n.1907/2006); RoHS (Direttiva 2011/65/EU e ss.m.i.); compatibilità elettromagnetica (Direttiva 2014/30/UE);
o adesione al European Code of Conduct for Data Centre Energy Efficiency o attuazione delle pratiche attese in esso descritte (o nel documento CEN- CENELEC CLC TR50600-99-1 Data centre facilities and infrastructures - Part 99- 1: Recommended practices for energy management);
3. Piano di gestione dei rifiuti EN 50625 [Gestione Rifiuti]
22
Allegato 1
d. Note
(1) Possesso dell’iscrizione al Registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE, istituito e funzionante ai sensi del regolamento 25 settembre 2007, n. 185, da parte, alternativamente: dell’offerente; oppure, se diverso dall’offerente, dal produttore, così come definito all’art. 4, lett. g), del D.Lgs. 49/2014; oppure, sempre se diverso dall’offerente, dal distributore, così come definito all’art. 4, lett. h), del D.Lgs. 49/2014.
(2) xxxxx://xx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxx/xxx/xxx/xxxxxxx/xxxxxxxxx and monitors/ENV-2021-00071- 00-00-IT-TRA-00.pdf.
(3) Le conformità dei prodotti devono essere autocertificate dai produttori/fornitori tramite un dossier/fascicolo tecnico adeguandosi alla seguente normativa: REACH (Regolamento (CE) n.1907/2006); RoHS (Direttiva 2011/65/EU); ecodesign (Regolamento (EU) 2019/424) e compatibilità elettromagnetica (Direttiva 2014/30/UE).
(4) xxxxx://xxx.xxxx.xxx.xx/xxxxx/xxxxxxx/xxxxx/xxxxxxxx/xxxxxxxx/XXX/0000/xx_000- 2019_stampanti.pdf.
(5) xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxx/xx/0000/00/00/00X00000/xx.
23
Allegato 1
Scheda 3 - Acquisto, Leasing e Noleggio di computer e apparecchiature elettriche ed elettroniche
Descrizione apparecchiatura | Numero di serie |
Fornitore | Estremi contratto |
Verifiche e controlli da condurre per garantire il principio DNSH
N. | Elementi di controllo | Normativa di riferimento | Certificazione richiesta | Esito (SI-No-N/A) | Commento (Obbligatorio in caso di N/A) |
1 | È disponibile l'iscrizione alla piattaforma RAEE in qualità di produttore e/o distributore e/o fornitore? | Numero iscrizione RAEE | |||
2 | I prodotti elettronici acquistati sono dotati di un’etichetta ambientale di tipo I, secondo la UNI EN ISO 14024, ad esempio TCO Certified, EPEAT 2018, Blue Angel, TÜV Green Product Mark o di etichetta equivalente) | Etichettatura ambientale di tipo I | |||
In caso di assenza di un’etichetta ambientale di tipo I dovranno essere verificati i requisiti seguenti al posto del punto 2 | |||||
3 | L'apparecchiatura è dotata di Etichetta EPA ENERGY STAR? | EPA ENERGY STAR UNI EN ISO 14024 | |||
In alternativa al punto 3, rispondere al punto 3.1 | |||||
3.1 | È disponibile una dichiarazione del produttore che attesti che il consumo tipico di energia elettrica (Etec), calcolato per ogni dispositivo offerto, non superi il TEC massimo necessario (Etec-max) in linea con quanto descritto nell’Allegato III dei criteri GPP UE? | Allegato III criteri GPP UE | |||
4 | Nel caso di server e prodotti di archiviazioni dati, è disponibile la dichiarazione dei produttori/fornitori di conformità alla seguente normativa: ecodesign (Regolamento (EU) 2019/424)? | Regolamento (EU) 2019/424 | |||
5 | Nel caso di computer fissi e display, è presente la marcatura di alloggiamenti e mascherine di plastica secondo gli standard ISO 11469 e ISO 1043? | ISO 11469 e ISO 1043 | |||
6 | Nel caso di fornitura di apparecchiature TIC ricondizionate/rifabbricate, è disponibile una delle certificazioni di sistema di gestione seguente: | Regolamento EMAS | − ISO 9001 e ISO 14001 − EN 50614:2020 |
24
Allegato 1
− ISO 9001 e ISO 14001/regolamento EMAS (certificazione di sistema di gestione disponibile sotto accreditamento – il campo di applicazione della certificazione dovrà riportare lo specifico scopo richiesto); − EN 50614:2020 (qualora l'apparecchiatura sia stata precedentemente scartata come rifiuto RAEE e preparata per il riutilizzo per lo stesso scopo per cui è stata concepita)? | |||||
7 | È disponibile una dichiarazione del produttore/fornitore di rispetto della seguente normativa: REACH (Regolamento (CE) n.1907/2006); RoHS (Direttiva 2011/65/EU e ss.m.i.); Compatibilità elettromagnetica (Direttiva 2014/30/UE e ss.m.i.)? | Direttiva2011/65/UE del Parlamento Europeo Del Consiglio | Dossier/Fascicolo Tecnico | ||
8 | Sono state indicate le limitazioni delle caratteristiche di pericolo dei materiali che si prevede utilizzare (Art. 57, Regolamento CE 1907/2006, REACH)? | Regolamento CE 1907/2006 | |||
Alle apparecchiature per stampa, copia, multifunzione e servizi di Print&Copy si applica un requisito trasversale | |||||
9 | È verificata la conformità alle specifiche tecniche e clausole contrattuali dei Criteri ambientali minimi “Affidamento del servizio di stampa gestita, affidamento del servizio di noleggio di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio e acquisto o il leasing di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio, approvato con DM 17 ottobre 2019, in G.U. n. 261 del 7 novembre 2019”? | DM 17 ottobre 2019 |
25
Allegato 1
Scheda 6 - Servizi informatici di hosting e cloud
Descrizione servizio | |
Fornitore | Estremi contratto |
Verifiche e controlli da condurre per garantire il principio DNSH
N. | Elementi di controllo | Normativa di riferimento | Certificazione richiesta | Esito (SI-No-N/A) | Commento (Obbligatorio in caso di N/A) |
0.1 | È disponibile una Certificazione di sistema di gestione ambientale di tipo ISO 14001 o EMAS rilasciata sotto accreditamento? | − Registrazione Emas / UNI EN ISO 14001 / CLC/TR 00000-00-0 − Iscrizione al Code of Conduct for energy efficiency of data centers | |||
Il requisito 0.1 verifica il rispetto del principio DNSH in maniera trasversale per tutti gli obiettivi ambientali rilevanti. Nel caso in cui questo non fosse disponibile, rispondere ai punti successivi | |||||
In un primo momento l'elemento di verifica al punto 1 rimpiazzerà gli elementi di verifica ai punti 2, 3 o 4 | |||||
1 | Le nuove apparecchiature IT acquistate per i data center che ospitano i servizi di hosting e cloud sono certificate secondo lo standard internazionale sull’efficienza energetica EnergyStar, o equivalente? | EPA ENERGY STAR/ ISO/IEC 30134-4:2017 | |||
I punti 2, 3 e 4 sono alternativi | |||||
2 | Sono stati svolti degli studi di fattibilità per l’implementazione e il rispetto di tutte le “pratiche attese” incluse nella versione più recente del codice di condotta europeo sull’efficienza energetica dei centri dati e hanno attuato tutte le pratiche attese a cui è stato assegnato il valore massimo di 5? | Decisione (UE) 2021/2054 della Commissione del 08/11/2021 | ISO 14040 / ISO 14044 / EN 15978 |
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Allegato 1
3 | I data center che ospitano i servizi di hosting e cloud aderiscono alle pratiche raccomandate contenute nel CEN-CENELEC documento CLC TR50600-99-1 "Data centre facilities and infrastructures- Part 99-1: Recommended practices for energy management? | CLC TR50600-99-1 | EN 50600 | ||
4 | Sono rispettati tutti i Criteri dell'UE applicabili in materia di appalti pubblici verdi per i centri dati, le sale server e servizi cloud e fornite le relative prove di verifica? | Criteri UE in materia di appalti pubblici verdi per i centri dati | ANSI TIA-942 | ||
5 | I data center che ospitano i servizi di hosting e cloud hanno un piano di gestione dei rifiuti? | ||||
Nel caso in cui fosse verificato il punto 4, i punti 6, 7 e 8 si ritengono automaticamente verificati | |||||
6 | È disponibile una dichiarazione dei produttori/fornitori di conformità alla seguente normativa: ecodesign (Regolamento (EU) 2019/424) considerato che la conformità alle normative può essere dimostrata anche tramite il sistema di gestione ISO 30134:2016 certificato da organismi di certificazione accreditati? | Regolamento (UE) 2019/424 | ISO 30134:2016 | ||
7 | È disponibile la comunicazione del calcolo della media ponderata del potenziale di riscaldamento globale, anche per l'inventario dei refrigeranti utilizzati nei siti o per fornire il servizio, e dimostrazione dell’aderenza al metodo descritto nell'allegato IV del regolamento (UE) n. 517/2014? In alternativa, è presente sistema di gestione dell'energia (norma ISO 50001), che sia certificato da organismi di certificazione della conformità e riporti l'uso di refrigeranti. | Regolamento (UE) 517/2014 | ISO 50001 | ||
8 | La conformità delle apparecchiature dei data center è autocertificata dal produttore/fornitore tramite una dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, adeguandosi alla seguente normativa: REACH (Regolamento (CE) n.1907/2006); RoHS (Direttiva 2011/65/EU e ss.m.i.); compatibilità elettromagnetica (Direttiva 2014/30/UE) (la conformità alla norma RoHS può essere dimostrata applicando la norma EN IEC 63000:2018)? | Direttiva2011/65/UE del Parlamento Europeo Del Consiglio | Dossier/Fascicolo Tecnico | ||
In un primo momento l'elemento di verifica al punto 9 rimpiazzerà l'elemento di verifica al punto 10 | |||||
9 | Sono stati attuati i criteri di esecuzione del contratto così come definiti dai Criteri dell'UE in materia di appalti pubblici verdi per i centri dati, le sale server e i servizi cloud nel Documento di Lavoro dei servizi della Commissione e sono disponibili le relative prove di verifica? | ||||
10 | L’adesione al European Code of Conduct for Data Centre Energy Efficiency o l’attuazione delle pratiche attese in esso descritte (o nel documento CEN- CENELEC CLC TR50600-99-1 Data centre facilities and infrastructures - Part 99-1: Recommended practices for energy management) è stata verificata da una parte terza indipendente ed è stato svolto un audit almeno ogni tre anni? |
27
Allegato 1