Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza - M2C4 - I4.1
Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza - M2C4 - I4.1
“Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico”
A1-35-PNRR: "Interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione e/o risanamento strutturale di diversi tratti degli acquedotti "Coghinas I" e "Coghinas II", nei comuni di S. Xxxxx Xxxxxxxx, Valledoria, Castelsardo, Sorso, Sassari e Porto Xxxxxx
I PROGETTISTI:
Piazza chiesa, 10
09048 Sinnai
Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, 00 00000 Xxxxxxx
Via F.ll Cervi, 17 09048 Sinnai
PROGETTO DI FATTIBILITA' TECNICA ED ECONOMICA
Lotto 2: Interventi di risanamento con relining Coghinas 2
TITOLO ELABORATO
ELABORATI GENERALI
Relazione tecnico - illustrativa generale
SCALA
-
FOGLIO
A4
FASE LIVELLO
LINEA INTERVENTO
TIPO DOCUMENTO PROGRESSIVO REV. CODIFICA
CR2 GEN 3BC8 000 R 01 00 CR2_GEN_3BC8_000_R_01_00
AGGIORNAMENTI:
REV.
DATA
DESCRIZIONE
REDATTO
CONTROLL. APPROV.
0 07/12/2022
EMISSIONE
EPerucca EPerucca
JTarchiani
Indice
2
3
Disciplina dei lavori pubblici 3
Disciplina in materia igienico-sanitaria e sicurezza nei luoghi di lavoro 3
Norme tecniche delle costruzioni 4
2.2 Normative e raccomandazioni opere civili 4
6
3.1 Inquadramento generale dei sistemi idrici 6
3.2 Gli acquedotti del Coghinas 1 e del Coghinas 2 7
3.3 Problematiche rilevate sulle condotte e motivazione degli interventi proposti 8
4 RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO
12
5 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOTECNICO
12
5.3 Scavabilità delle formazioni interessate 13
5.4 Campagna di indagine integrativa 14
6 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
14
6.1 Criteri di progettazione 14
6.3 LAVORAZIONI PREVISTE PER IL RELINING DN 1400 CON DN 1200 15
6.4 REALIZZAZIONE DI BY PASS TEMPORANEI 16
6.6 Interventi sulla linea “Coghinas 2” 17
3BC8.INT1 Intervento a Santa Xxxxx Coghinas 17
3BC8.INT4 Intervento a Lu Bagnu 18
6.7 Realizzazione di camere di sezionamento e misura 19
7 SCENARI DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO
20
8 RISPETTO DEL PRINCIPIO DI NON ARRECARE DANNO SIGNIFICATIVO
ALL’AMBIENTE
(DO NOT SIGNIFICANT HARM - DNSH)
23
24
25
25
1 PREMESSA
Con verbale di attivazione in xxx x’xxxxxxx xxx 00/00/0000, XXXX ha affidato al Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da Ai Engineering srl (mandataria), Lombardi SA Ingegneri Consulenti (mandante), Lombardi Ingegneria (mandante), Alpina SPA (mandante), Valdemarin S.r.l. (mandante), Xxx. Xxxxxxxx Xxxxx (mandante), Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx (mandante), Archeol. Xxxxxx Xxxxx (mandante) il primo contratto attuativo concernente la prestazione di servizi di ingegneria inerenti la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, con assolvimento delle prestazioni geologiche annesse relativa alla realizzazione delle opere denominate “Interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione e/o risanamento strutturale di diversi tratti degli acquedotti “Coghinas I” e “Coghinas II”, nei comuni di S. Xxxxx Xxxxxxxx, Valledoria, Castelsardo, Sorso, Sassari e Porto Xxxxxx”. CUP: I87D20000010002 – CIG: 87453413B2.
Nell’ambito di tale incarico, questo documento descrive gli interventi previsti all’interno del progetto di fattibilità tecnico ed economica al fine di efficientare tramite interventi di manutenzione straordinaria il sistema acquedottistico del Coghinas 2.
Gli interventi proposti consentiranno di risanare tramite interventi no dig (relining) tubazioni e giunzioni ammalorate in modo da consentire un cospicuo risparmio di risorsa idrica e di energia, e un controllo in tempo reale tramite misurazioni collocate lungo linea al fine di poter intervenire prontamente in caso di guasti.
L’intervento si colloca quindi a pieno titolo tra quelli prediletti dai finanziamenti PNRR, non andando a generare danni all’ambiente, secondo il principio cosiddetto DNSH (“Do Not Significant Harm”) caratteristica a cui devono rispondere le opere del Next Generation EU, la cui verifica di ottemperanza viene mostrata nelle diverse fasi di progettazione in modo via via più approfondito.
La presente revisione progettuale contiene gli interventi che sono realizzabili tramite gli importi attualmente messi a disposizione dai fondi PNRR come confermato dalla comunicazione del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili U.0018093.23-08-2022.
2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
2.1 REGOLE E NORME TECNICHE
In relazione sia alle opere da eseguire che alla finalità da raggiungere con gli interventi si reputa necessario che vengano osservate tutte le norme:
• inerenti alle normative di sicurezza sui luoghi di lavoro;
• inerenti alla normativa tecnica delle costruzioni;
• inerenti alla normativa tecnica condotte di acquedotto;
• inerenti alla normativa tecnica stradale e ferroviaria;
• inerenti agli impianti tecnologici da installare o già presenti in conformità al DM 37/08;
• inerenti alle normative sul risparmio energetico;
• inerenti alle normative CEI- UNI - CNR;
• inerenti alla sicurezza dei cantieri con particolare osservanza del titolo IV del D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni.
Si riportano di seguito, in maniera esplicativa, ma non esaustiva, i riferimenti normativi e le norme tecniche principali seguiti per la redazione del progetto.
Disciplina dei lavori pubblici
• Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 "Codice dei contratti pubblici" e s.m.i.,
• Ripubblicazione del testo del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, coordinato con la legge di conversione 29 luglio 2021, n. 108;
• XXXXXXX-XXXXX 00 xxxxxx 0000 , x. 00;
• Regolamento UE 241/2021;
• D.P.R. n. 207 del 05.10.2010 e s.m.i., “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, per le parti ancora in vigore;
• D.M. n. 145 del 19.04.2000 e s.m.i., "Regolamento recante il capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici ai sensi dell'articolo 3, comma 5, della legge 11/02/1994 n. 109 e successive modificazioni” per le parti ancora in vigore;
• Decreto ministeriale 10 novembre 2016, n. 248 "Regolamento recante individuazione delle opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica e dei requisiti di specializzazione richiesti per la loro esecuzione, ai sensi dell'articolo 89, comma 11, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50";
• Linee guida dell'Autorità Nazionale Anticorruzione in attuazione del d.lgs. n. 50 del 2016;
• Atti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (pareri, determinazioni e altri provvedimenti diversi dalle Linee guida).
• Criteri Minimi Ambientali ai sensi del Decreto del Ministro dell'Ambiente 11 aprile 2008 Approvazione del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione e atti attuativi collegati e s.m.i applicabili ai lavori in oggetto
Disciplina in materia igienico-sanitaria e sicurezza nei luoghi di lavoro
• D.Lgs. 81/2008 e succ. mod. e int., oltre a quelli nazionali e regionali applicabili al caso di specie e attualmente vigenti;
• D.P.R. n. 495 del 16.12.1992 "Regolamento di esecuzione del Nuovo Codice della Strada" e s.m.i.;
• D.M. 10.07.2002 "Disciplinare tecnico relativo agli schemi ; segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”
• D.P.R. n. 177 del 14.09.2011, "Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del D.Lgs. 81/200 e s.m. i.
Norme tecniche delle costruzioni
• DM 17/01/2018. Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni
• Circolare 21/01/2019 n. 7 C.S.LL.PP. Istruzioni per l’applicazione dell’“Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni” di cui al DM 17/01/2018.
• L. n. 1086 del 05.11.1971, "Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica";
• L n. 64 del 02.02.1974, "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche";
• Decreto ministeriale 08 gennaio 1997, n. 99 "Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature"
• Decreto Ministeriale n. 2445 23 febbraio 1971 - "Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto";
• Decreto Ministero Dei Lavori Pubblici 12 Dicembre 1985 - "Norme Tecniche Relative Alle Tubazioni";
• Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 27291 - "Istruzioni relative alla normativa per le tubazioni";
• Circolare Min. LL.PP. 05/05/66, n. 2136 - "Istruzioni sull'impiego delle tubazioni in acciaio saldate nella costruzione degli acquedotti";
• Circolare Ministero LL.PP. -. Servizio Tecnico Centrale -7 gennaio 1974, n. 11633. "Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto";
• Decreto 6 aprile 2004, n. 174 "Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano."
• Delibera della Giunta della Regione Marche n° 1520 del 11/11/2003 aggiornata dal D.G.R n° 37 del 20/01/04 "Categorie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. Primo elenco delle categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso"
• UNI EN 1998-4:2006, Euro codice 8 parte 4 Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture Parte 4: Silos, serbatoi e tubazioni
2.2 NORMATIVE E RACCOMANDAZIONI OPERE CIVILI
• Decreto Ministeriale LL.PP. 09/01/1996 – Norme tecniche per il calcolo, l’esecuzione e il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.
• Decreto Ministeriale LL.PP. 16/01/1996 – Criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.
• Circolare 15/10/1996 Ministero LL.PP. – Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche di cui al decreto ministeriale 09/01/1996.
• Circolare 04/07/1996 Ministero LL.PP. – Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche di cui al decreto ministeriale 16/01/1996.
• Decreto Ministeriale LL.PP. 11/03/1988 – Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per
la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
• Circolare LL.PP. 24/09/1988 n.30483 – L.2.2.1974, n.64 - art.1 – Istruzioni per l’applicazione del D.M. 11/03/1988.
• Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003: “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica” e successive modifiche e integrazioni.
2.3 NORMATIVE IDRAULICHE
• Decreto ministeriale 08 gennaio 1997, n. 99 "Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature"
• Decreto Ministeriale n. 2445 23 febbraio 1971 - "Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie e altre linee di trasporto";
• Decreto Ministero Dei Lavori Pubblici 12 Dicembre 1985 - "Norme Tecniche Relative Alle Tubazioni";
• Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 27291 - "Istruzioni relative alla normativa per le tubazioni";
• Circolare Min. LL.PP. 05/05/66, n. 2136 - "Istruzioni sull'impiego delle tubazioni in acciaio saldate nella costruzione degli acquedotti";
• Circolare Ministero LL.PP. -. Servizio Tecnico Centrale -7 gennaio 1974, n. 11633. "Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto";
• Decreto 6 aprile 2004, n. 174 "Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano."
2.4 NORMATIVE AMBIENTALI
• D.Lgs. n° 152/06 e s. m. i. - Norme in materia ambientale.
• D.Lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004; Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.
• DPCM del 12 dicembre 2005. Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai sensi dell'articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
• D. Lgs. 121 del 03 settembre 2020. Attuazione della direttiva (UE) 2018/850, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.
• L. 447 del 26 ottobre 1995. Legge quadro sull'inquinamento acustico.
• DPR 120/17: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164
• L. 6 dicembre 1991, n. 394 “Legge quadro sulle aree protette”
• L. 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”
• D.P.R. 8 Settembre 1997, n. 357, modificato ed integrato dal DPR 120 del 12 marzo 2003, “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna
selvatiche”
• D.M. 3 Aprile 2000 “Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE”
• DPR n. 425 1 dicembre 2000 “Regolamento recante norme di attuazione della direttiva 97/49/CE che modifica l'Allegato I della direttiva 79/409/CEE, concernente la protezione degli uccelli selvatici”
• D.M. 3 Settembre 2002 “Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000”
• DPR n. 120 del 12 marzo 2003 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”
• D.M. 17 Ottobre 2007, n. 184 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.) e Zone di Protezione Speciali (Z.P.S.), modificato dal D.M. 22 gennaio 2009
• D.P.R. 5 luglio 2019, n. 102 “Regolamento recante ulteriori modifiche dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché' della flora e della fauna selvatiche”
• Linee guida nazionali per la valutazione di incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE "HABITAT" art. 6, paragrafi 3 e 4 (2019).
• D.G.R. 30 dicembre 2020, n. 1661 “Linee guida regionali per la Valutazione di incidenza – Adozione –
recepimento Intesa Stato-Regioni-Province autonome 28 novembre 2019 – Revoca D.G.R 220/2010”.
3 ANALISI STATO DI FATTO
3.1 INQUADRAMENTO GENERALE DEI SISTEMI IDRICI
Le infrastrutture oggetto dei servizi di Ingegneria e architettura del procedimento di affidamento riguardano le opere del SIMR (Sistema Idrico Multisettoriale Regionale) Sardegna ricomprese nel Sistema 0 - Xxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx – Mannu di Porto Xxxxxx. Il bacino idrografico del Coghinas alla diga di Casteldoria ha una superficie di 2.377 Kmq; le risorse del Coghinas sono regolate dall’invaso di Monte Lerno sul Rio Mannu di Pattada, affluente in destra idraulica del Coghinas, dagli invasi sull’asta principale a Muzzone e Casteldoria e alimentano le utenze potabili, irrigue ed industriali dell’area Nord-occidentale della Sardegna. Dall’invaso di Muzzone le acque vengono
turbinate dalla centrale idroelettrica in prossimità della diga e quindi rilasciate in alveo. A circa 5 Km dalla diga è ubicata la traversa di Donigazza – Contra Cana da cui vengono derivate le risorse per l’irrigazione della piana di Perfugas. Dall’adduzione irrigua per la piana di Perfugas viene sporadicamente alimentato l’impianto di potabilizzazione di Perfugas (schema n. 4 PRGA 1983). Nella configurazione prevista dal PRGA lo schema n. 4 di Perfugas è sostituito dall’impianto di potabilizzazione di Pedra Maiore alimentabile da entrambe le condotte Coghinas 1 e Coghinas 2. Le adduzioni a servizio dell’area di Sassari – Porto Xxxxxx – Alghero (condotte Coghinas 1 e 2) e dell’Area della Bassa valle del Coghinas hanno origine dalla diga di Casteldoria.
Figura 1 - Schemi idrici nord Sardegna estratti dal SIMR
La condotta Coghinas 1 termina nella vasca di accumulo di Porto Xxxxxx da cui viene approvvigionata l’area industriale omonima; sono in corso i lavori per la realizzazione del collegamento con la vasca di Monte Uccari del Consorzio di Bonifica della Nurra.
La condotta Coghinas 2 termina nella vasca di Truncu Reale. Una condotta con funzionamento bidirezionale (con sollevamento nel verso Porto Xxxxxx – Truncu Reale) collega i terminali delle due condotte. Da Truncu Reale sono servite le zone industriali di Sassari, l’impianto di potabilizzazione di Proto Xxxxxx – Sassari – Sorso.
Da Truncu Reale parte inoltre la condotta che termina nella vasca di compenso di Tottubella a servizio del Consorzio di Bonifica della Nurra e dell’area industriale di Alghero nonché la condotta Truncu Reale
– Alghero che alimenta l’impianto di potabilizzazione di Alghero Monte Agnese.
Nella condotta Truncu Reale – Tottubella possono essere immesse le risorse derivate dalla traversa sul Rio Mannu di Porto Xxxxxx alla Crucca.
3.2 GLI ACQUEDOTTI DEL COGHINAS 1 E DEL COGHINAS 2
Gli acquedotti del “Coghinas I e II”, alimentati dall’invaso di Casteldoria sul basso Coghinas, sono stati realizzati dalla Cassa per il Mezzogiorno tra la fine degli anni ’60 e la prima metà degli anni ‘80, per
l’approvvigionamento degli agglomerati industriali di Porto Xxxxxx (Marinella), Sassari (Truncu Reale) e Alghero (San Marco), entrambi alimentati tramite le centrali di sollevamento dall’invaso di Casteldoria sul basso Coghinas, a Santa Xxxxx Coghinas.
Il Coghinas I è caratterizzato da un profilo altimetrico basso con sette gallerie di valico in pressione con diametro interno di 2,00 m e lunghezza complessiva di 3.630 m, che hanno manifestato notevoli problemi sin dalla entrata in esercizio; la portata di progetto era pari a 2.000 l/s. Lo sviluppo complessivo della condotta è di circa 50 km, con tubi in cemento armato ∅ 1.400 mm. Attualmente è in esercizio solo una parte del primo tratto fino a Pedra Maiore per l’approvvigionamento dell’impianto di
potabilizzazione Abbanoa omonimo (con circa 300 l/s); il tratto fino alla vasca di disconnessione di Punta Tramontana (Sorso) è fuori esercizio e sono in corso a vari livelli le procedure per consentire il ripristino della massima portata convogliabile (circa 1.600 l/s). Il secondo tratto, in esercizio, è attualmente alimentato dal Coghinas II tramite una breve condotta (circa 220 m) di collegamento in ghisa sferoidale ∅ 600 mm (realizzata alla fine degli anni ’90) con una portata massima transitabile di
circa 400 l/s.
Il Coghinas II ha un profilo altimetrico più elevato che ha consentito di evitare gli attraversamenti di valico in galleria; la lunghezza complessiva della condotta è di circa 60 km, con tubi in cemento armato
∅ 1.400 e ∅ 800 mm. Stante la progressiva crescita d’importanza della domanda ad uso potabile ed (in minor misura) irriguo rispetto all’industriale, l’acquedotto ormai serve quasi esclusivamente gli impianti di potabilizzazione di Abbanoa di Pedra Maiore, Truncu Reale (con circa 000 x/x), Xxxxx Xxxxxx (xxx
circa 350 l/s) per integrare l’approvvigionamento dell’abitato di Alghero garantito dall’acquedotto Cuga e approvvigiona inoltre il sistema irriguo del Consorzio di Bonifica della Nurra, collegandosi alla rete irrigua del Consorzio in località Tottubella.
3.3 PROBLEMATICHE RILEVATE SULLE CONDOTTE E MOTIVAZIONE DEGLI INTERVENTI PROPOSTI
Le condotte, realizzate per la gran parte della loro estensione con tubi in CAP, hanno ormai raggiunto, entrambe, uno stato di degrado invero preoccupante; si è passati, da un numero di guasti intorno ai 24/25 annui (circa 2 ogni mese), insorgenti principalmente sull’acquedotto Coghinas I, dei quali 5 comportanti la fermata degli acquedotti e la sospensione dell’erogazione, ad un numero di guasti, comportanti oltretutto sempre più cospicue dispersioni di risorsa, intorno ai 45/50 annui (quasi uno ogni settimana) ed equamente distribuiti fra i due acquedotti, dei quali circa la metà necessitano per l’esecuzione delle riparazioni, l’interruzione dell’approvvigionamento idrico.
Normalmente i guasti interessano le giunzioni dei tubi, che, considerate la lunghezza dei due acquedotti e le dimensioni dei tubi, risultano essere oltre 20.000; a causa della rottura della guarnizione di tenuta, si verifica una fuoriuscita d’acqua che, per le caratteristiche dei terreni di posa (in gran parte sabbiosi), non sempre appare in superficie e quindi prosegue nella sua azione di abrasione della superficie esterna del tubo, provocando la lesione del calcestruzzo, la corrosione dell’armatura in acciaio e anche la rottura dei fili d’acciaio più esterni; quanto più è alta la pressione (anche 12 bar sul Coghinas II e 4,5 sul Coghinas I) maggiore è la dispersione d’acqua e conseguentemente anche la sua azione abrasiva. Peraltro, sono in stato di degrado avanzato anche i vari manufatti lungolinea, come i pozzetti di scarico e/o sfiato, in numero di oltre 150 sul Coghinas I e oltre 220 sul Coghinas II.
Figura 2 - Perdita tipo da giunto
Tabella 1 - Interruzioni di servizio e guasti censiti
Anno | Guasti | Interruzioni esercizio | |
Coghinas I | Coghinas II | ||
2009 | 8 | 1 | 2 |
2010 | 15 | 1 | 1 |
2011 | 30 | 1 | 1 |
2012 | 16 | 1 | 1 |
2013 | 15 | 1 | 1 |
2014 | 28 | 8 | 4 |
2015 | 20 | 8 | 5 |
2016 | 20 | 2 | 2 |
2017 | 32 | 6 | 2 |
2018 | 20 | 6 | 4 |
2019 | 25 | 6 | 4 |
2020 | 30 | 9 | 5 |
2021 | 6 | 5 | 3 |
Gli acquedotti Coghinas 1 e Coghinas 2 sono stati realizzati a suo tempo in ambiti territoriali destinati all’agricoltura ovvero incolti, e in ogni caso inedificati. Per rendersi conto dell’evoluzione che il territorio ha subito si può prendere in considerazione l’acquedotto industriale Coghinas 1. Per tale opera gli espropri si sono succeduti dal 1973 al 1981 ma agli atti che trasferivano il possesso degli immobili non sono seguite, se non parzialmente, le operazioni catastali planimetriche e di conseguente voltura, con il risultato che la maggior parte dei 462 immobili espropriati non risulta sulle mappe catastali. Le particelle catastali attualmente interessate dalle opere sono quasi il doppio degli immobili espropriati, indice dell’evoluzione urbanistica del contesto costiero attraversato dall’acquedotto.
La progressiva espansione urbana delle aree attraversate dai due acquedotti, ha fatto sì che le due condotte, che nel periodo della loro progettazione e costruzione lambivano soltanto alcuni centri abitati, attualmente si ritrovano ormai all’interno di diversi agglomerati urbani, nelle periferie degli abitati di
Valledoria (La Muddizza), Castelsardo (Lu Bagnu), Sorso, Sassari e Porto Xxxxxx. Sono significativi gli esempi di Porto Xxxxxx e della frazione Lu Bagnu del comune di Castelsardo, come rilevabile dalle diverse foto aeree riprese in vari anni tra il 1978 ed il 2008:
Figura 3 - Porto Xxxxxx nel 1978 con linea Coghinas 1 in esercizio.
Figura 4 - Porto Xxxxxx nel 2008
Figura 6 - Lu Bagnu (Castelsardo) nel 1977
Figura 5 - Lu Bagnu (Castelsardo) nel 2013.
L’acquedotto Coghinas I, nel 2010, è stato posto fuori servizio nel primo tratto (tra Pedra Maiore e Punta Tramontana) proprio perché, valutando lo stato di fatto del tratto di attraversamento dell’abitato di Lu Bagnu, l’incidenza e l’entità dei guasti sulle tubazioni hanno iniziato ad avere frequenza e magnitudo preoccupanti, con il rischio giudicato non ritenibile che potessero verificarsi eventi potenzialmente dannosi per persone o cose, in quanto, allora, l’acquedotto Coghinas II avrebbe potuto, in toto, sostituirlo.
La stessa frequenza e magnitudo dei guasti si sta recentemente riscontrando anche sull’acquedotto Coghinas II (più giovane di 10 anni rispetto al Coghinas I).
4 RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO
Per il corretto posizionamento plano-altimetrico dei manufatti presenti lungo le linee oggetto di intervento è stata condotta una campagna di rilievo finalizzata all’individuazione dei pozzetti non censiti, non visibili da foto aerea o non corredati dalla quota di posizionamento della tubazione.
I dati rilevati sono stati restituiti sotto forma di punti tridimensionali in formato .dwg con inquadramento in coordinate assolute nel sistema cartografico UTM-ETRF2000 (rete GNSS Italpos) e quote altimetriche geoidiche calcolate a partire dai grigliati IGM serie Gk2.
Oltre ad un’adeguata documentazione fotografica necessaria a stabilire il grado di ammaloramento dei pozzetti esistenti, per ciascun manufatto è stato richiesto il rilievo dei punti perimetrali della soletta, la quota del chiusino e la quota della condotta, secondo il seguente schema:
DATI RICHIESTI DATI RESTITUITI
5 INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOTECNICO
La zona oggetto di studio è individuata nella Sardegna nord occidentale, caratterizzata da una grande variabilità litologica, per la maggior parte risalenti al terziario e quaternario ma anche al Paleozoico e limitatamente al Precambriano, con rocce sedimentarie, effusive, intrusive, metamorfiche e sedimenti continentali e marini quaternari.
Il territorio della Sardegna è geologicamente rappresentato da un basamento paleozoico, affiorante principalmente in un‘ampia fascia orientale da nord a sud e subordinatamente nel settore sud occidentale dell’isola, la cui formazione è correlata all’orogenesi ercinica che ha prodotto deformazioni, metamorfismo e un importante magmatismo intrusivo ed effusivo, a seguire una copertura vulcanica e sedimentaria di età compresa tra il tardo paleozoico e il quaternario.
Il tracciato delle condotte “Coghinas 1” e “Coghinas 2” interessano le sub-regioni storiche denominate “Nurra”, “Sassarese”, “Romangia” e Anglona; dal comune di Sassari e Porto Xxxxxx, le condotte si articolano in direzione est sui territori comunali di Sorso, Castelsardo, Valledoria, limitatamente al Comune di Sedini per finire nel Comune di Santa Xxxxx Coghinas.
Di seguito si riportano i principali tratti stratigrafici per la regione Anglona e della Regione Romangia.
5.1 REGIONE ANGLONA
La condotta attraversa una piana alluvionale facente capo al fiume Coghinas, caratterizzata dai depositi alluvionali (Olocene – b) costituiti da sabbie e arenarie di origine eolica.
Lo spessore può anche essere elevato, soprattutto al centro della piana alluvionale, assottigliandosi in prossimità del contatto litologico con le seguenti formazioni:
• depositi sedimentari Plio pleistocenici (Formazione di Nuraghe Casteddu - NCA), verso monte: si tratta di argilliti, siltiti, arenarie, conglomerati e metamorfiti;
• depositi Oligo Miocenici (formazione di Castelsardo del Logudoro Sassarese - ELS) a nord e a ovest: arenarie e sabbie, argille siltose, conglomerati, tufi alterati con intercalazioni di marne più o meno siltose, quest’ultima litologia arealmente molto estesa, riscontrabile fino ad oltre la progressiva al km 17 (per ambedue le condotte) e individuabile a partire da monte dell’abitato di Santa Xxxxx Coghinas (Coghinas II), alla frazione di La Muddizza (Coghinas II) fino alla frazione di La Ciaccia in Loc. Peru (Coghinas II), per proseguire a monte della frazione di Lu Bagnu fino a Punta Tramontana;
La serie stratigrafica è chiusa, alla base delle formazioni suddette, dai più antichi depositi di flusso piroclastico in facies ignimbritica del distretto vulcanico di Osilo Castelsardo (Unità di Logulentu - LGU).
Un'altra litologia territorialmente estesa è rappresentata dai depositi pleistocenici dell’area continentale (PVM2b) con sabbie e arenarie eoliche con subordinati detriti e depositi alluvionali, prevalentemente riscontrabili sulla linea di costa dalla progressiva km 6+250 alla km 10+500 (Coghinas I), per interrompersi a ovest a punta Prima Guardia e proseguire con una certa continuità dalla frazione di Lu Bagnu fino a Punta Tramontana alla progressiva km 23 ed oltre, praticamente fino al sassarese, lungo entrambe le condotte.
5.2 REGIONE ROMANGIA
Il tratto di condotta “Coghinas II” dalla progressiva al km 23 interessa il settore orientale della Regione denominata Romangia (Comuni di Sorso, Sennori ed una parte del Comune di Sassari). Dal punto di vista geologico è ubicata praticamente al centro della "fossa sarda" per cui sono presenti sia le litologie terziarie che quelle quaternarie.
La stratigrafia dell'area in esame vede, dal basso verso l'alto, la presenza di:
• depositi marnosi argillosi grigio verdastri di spessore elevato della successione sedimentaria Oligo miocenica del Logudoro sassarese (RTU), appartenente alla formazione di Borutta e rappresentata da marne, marne arenacee e calcari marnosi;
• depositi sabbiosi e arenacei di origine eolica del pleistocene superiore (PVM2b), con subordinati detriti e depositi alluvionali. I depositi arenacei presentano generalmente uno scarso spessore, dell'ordine dei 3-5 m.
• a chiudere la serie stratigrafica verso l’alto, un deposito sabbioso di duna ben classato, dell'Olocene anche di spessore elevato
5.3 SCAVABILITÀ DELLE FORMAZIONI INTERESSATE
• Formazione di Nuraghe Casteddu (NCA): scavabile con martellone.
• Unità metamorfica di base (mi): scavabile con martellone.
• I sedimenti alluvionali (b) sono facilmente scavabili con il metodo a benna, le pareti degli scavi sono in generale non autosostenute per la profondità superiore ad 1,5 m e soprattutto in presenza di acqua in prossimità dell’alveo.
• Sedimenti eolici (d): scavabili con benna.
• Depositi pleistocenici PVM2a, PVM2b, PVM1: tutte queste litologie sono facilmente scavabili con benna.
• Depositi alluvionali olocenici A222 : facilmente scavabili con benna.
• Formazione di Borutta (RTU): scavabile con benna e/o martellone in presenza di calcari arenacei e marnosi, marne, con resistenza alla compressione monoassiale generalmente inferiore a 120 kg/cmq.
• Formazione di Castelsardo (ELS), in presenza prevalente di depositi sabbiosi a scarsa coesione, è scavabile con benna; richiede il ricorso al martellone ove siano presenti prodotti cementati (conglomerati, tufi, eccetera).
• Formazione di Mores (RESa): metodo a martellone, con resistenza alla compressione monoassiale in genere inferiore a 120 kg/cmq: a tratti la si riscontra completamente alterata e disgregata con presenza di prodotti argillosi, facilmente disgregabile e scavabile con benna.
• Formazione di P.ta Bagialoglia (LGU), scavabile con martellone, con resistenza alla compressione monoassiale in genere superiore a 120 kg/cmq.
• Unità di M.te Ozzastru (OZS): scavabile con martellone.
• Unità di Lu Bagnu (LBG) sana: scavabile in roccia con martellone, con resistenza alla compressione monoassiale generalmente > 120 kg/cmq.
5.4 CAMPAGNA DI INDAGINE INTEGRATIVA
Per definire in maggior dettaglio la successione stratigrafica locale e lo spessore delle formazioni interessate dalla realizzazione delle opere in progetto sono state programmate indagini geognostiche e geotecniche integrative.
La campagna di indagini proposta è concentrata soprattutto nella zona della località Peru (La Ciaccia), ove, come descritto in precedenza, è riconosciuto un dissesto in atto che ha provocato vari scoppi e interruzioni delle condotte esistenti (le perdite d’acqua conseguenti potrebbero avere poi alimentato il dissesto, provocando erosione e trasporto di materiale).
Altre indagini sono comunque programmate anche lungo la parte restante del tracciato. Le indagini integrative comprendono:
• Sondaggi geognostici a carotaggio continuo.
• Pozzetti geognostici.
• Prove penetrometriche dinamiche continue tipo DPSH / DPM, specie in zone difficilmente accessibili dalle sonde.
• Stendimenti geofisici a rifrazione.
• Prove geofisiche tipo MASW.
• Uno stendimento geoelettrico.
Nei fori di sondaggio saranno condotte prove penetrometriche dinamiche standard SPT nelle coltri sciolte; dai sondaggi stessi saranno inoltre prelevati campioni per successive prove di laboratorio.
È infine prevista la posa di un piezometro nella zona di La Ciaccia.
6 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
6.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE
La progettazione delle opere, eseguita in stretta collaborazione con ENAS, è stata eseguita tenendo in considerazione criteri di tipo tecnico-realizzativo e gestionale, cercando di ottimizzare la scelta degli interventi a seconda delle criticità locali, ambientali e cantieristiche specifiche, oltre che i costi delle opere.
In particolare, la distinzione principale è stata la necessità di scegliere interventi di sostituzione della condotta esistente all’interno dello stesso sedime oppure di operare con tecniche di relining (tecnica no dig di risanamento strutturale).
La scelta è stata operata in seguito a sopralluoghi specifici e sono stati considerati:
- Priorità di intervento è data alle aree attualmente urbanizzate e classificate come C1 e C2, che potranno prevedere l’urbanizzazione futura;
- Per le condotte che attualmente passano in aree residenziali, è stata in primis valutata la possibilità di realizzare varianti. Qualora non fosse possibile (ad esempio per problematiche di interferenze oppure di espropri), allora si è optato per l’esecuzione di interventi di relining
- Sono stati analizzati i piani particellari delle varianti al fine di minimizzare il coinvolgimento di un elevato numero di proprietà private
- È stata considerata la necessità di minimizzare le interferenze di scavi aperti longitudinali con le proprietà private (giardini o coltivazioni di pregio), che potessero comportare necessità di ripristini considerevoli
- È stata considerato di effettuare gli scavi nella fascia di esproprio esistente.
6.2 INTERVENTI IN PROGETTO
Gli interventi previsti nel presente accordo quadro riguardano l’esecuzione di interventi di risanamento tramite tecnica del relining di condotte esistenti in cemento armato DN 1400 con condotta DN 1200 in PRFV. La posa delle condotte avverrà principalmente in aree cittadine e al di dotto di viabilità esistenti. Sulla base dell’esperienza e dei guasti rilevati, è stata eseguita la stima di massima della lunghezza complessiva da sostituire pari a circa 3500 m, suddivisa in più interventi.
Nei tratti oggetto di intervento si dovrà provvedere anche al rifacimento dei manufatti di sfiato e scarico esistente, comprensivi della sostituzione delle apparecchiature in essi contenuti contenute, oltre che alla realizzazione di camere di sezionamento e misura.
Nella seguente tabella vengono riassunti gli interventi in progetto.
Denominazione intervento | Tipologia intervento | Diametro (mm) | Lunghezza (m) |
COGHINAS 2 | |||
3BC8.INT1 Intervento a Santa Xxxxx Coghinas | Relining + rifacimento camere lungo linea | DN 1200 in PRFV per relining | 1150 m di relining |
3BC8.INT4 Intervento a Lu Bagnu | Relining+ rifacimento camere lungo linea | DN 1200 in PRFV | 2300 m |
6.3 LAVORAZIONI PREVISTE PER IL RELINING DN 1400 CON DN 1200
L’attività prevede il risanamento di tratti di tubazione DN 1400 con l’immissione di tubazioni in PRFV DN 1200. Queste tubazioni devono avere le seguenti caratteristiche: PN = 10, SN = 10.000. L'accoppiamento con gli altri tubi o con i pezzi speciali è eseguito con manicotto, laminatura a mano o flangiatura. I manicotti di giunzione sono tipo Flowtite, dotati di doppia guarnizione e tappo; vengono applicati mediante spinta sul tubo. Lo strato sigillante di rivestimento interno a contatto con l’acqua (liner), chimicamente inerte, è compatibile con il trasporto di liquidi alimentari secondo DM 174 / 2004, assicura la tenuta del tubo e forma una superficie particolarmente liscia e priva di difetti. Il liner è realizzato con resina poliestere rinforzata con fibre di vetro. In seguito deve essere verificata la tenuta dei singoli manicotti e giunzioni, mediante un sistema posizionato sulla giunzione (manicotto) da verificare eseguendo poi una prova di tenuta della giunzione. Il Relining viene completato con l’immissione nell’intercapedine tra PRFV e condotta esistente di malte speciali, per riempimento
dell’intercapedine e solidarizzazione alla condotta esterna, che verrà inserita nella tubazione tramite appositi fori in modo da garantire il totale riempimento.
6.4 REALIZZAZIONE DI BY PASS TEMPORANEI
La realizzazione degli interventi descritti di relining e di sostituzione e variante comporta necessariamente che il flusso sia interrotto nelle tubazioni del Coghinas 1 e Coghinas 2.
Data l’importanza dell’infrastruttura esistente, la portata a Sassari ed a Porto Xxxxxx verrà garantita tramite la linea che proviene dalla vasca di Tottubella e che quindi fornirà un flusso che dovrebbe essere di circa 500 l/s che servirà il potabilizzatore di Trunu Reale. Il potabilizzatore di Alghero potrebbe invece essere rifornito dall’invaso del Cuga.
I by pass necessari durante la realizzazione dei lavori dovrebbero quindi consentire di garantire le utenze lungo linea sul Coghinas 1 di circa 200 l/s e altrettanto sul Coghinas 2 a cui si aggiunge una eventuale portata aggiuntiva di 200 l/s per il potabilizzatore di Truncu Reale (portata complessiva di circa 400 l/s sul Coghinas 2).
I by pass saranno realizzati a partire da pozzetti esistenti innestandosi sul T a cui si collegano tubazioni flessibili che vengono appoggiate sul terreno in modo provvisorio per una lunghezza limite massima di 1 km.
Il by pass sarà presumibilmente costituito da una tubazione DN 500 sul Coghinas 1 e 2 tubazioni in parallelo del DN 500 sul Coghinas 2.
Lo schema di massima dell’installazione del by passa è quello riportato nella seguente figura.
6.5 INTERFERENZE
Figura 7 - Schema di installazione by pass temporaneo.
Durante la stesura del progetto di fattibilità tecnica ed economica sono state analizzate nel dettaglio le interferenze lungo i tracciati degli interventi di progetto ed in particolare con:
- Corsi d’acqua;
- Viabilità statali, provinciali, comunali;
- Ferrovie;
- Condotte esistenti;
- Reti gas;
- Reti elettriche.
L’analisi è stata effettuata utilizzando le cartografie reperite dai gestori dei sottoservizi, oltre che foto aeree e cartografie tecniche.
Alla luce degli approfondimenti svolti, con gli interventi in progetto non sono state evidenziate, in questa fase, interferenze rilevanti.
6.6 INTERVENTI SULLA LINEA “COGHINAS 2”
Figura 8 - Interventi a Santa Xxxxx Coghinas
3BC8.INT1 Intervento a Santa Xxxxx Coghinas
L’intervento di Santa Maria Coghinas è costituito da 4 tronchi separati:
- 3BC8.INT1A.REL: relining tramite condotta in PRFV del diametro DN 1200
- 3BC8.INT1B.REL: relining tramite condotta in PRFV del diametro DN 1200 retrostante alle abitazioni. Non è stato possibile eseguire una variante (ad esempio sotto strada) a causa delle diverse interferenze con i sottoservizi esistenti, tra i quali un canale di drenaggio delle acque che risulta difficilmente superabile.
- 3BC8.INT1.STZ: ultimo tratto in sostituzione tramite una condotta in acciaio DN1400. (non facente parte del presente lotto di progettazione)
Si dettagliano di seguito gli interventi in relining. 3BC8.INT1A Relining a Santa Xxxxx Coghinas
Si prevede l’intervento di relining a partire dallo scarico SC04 fino allo sfiato SF06 per una lunghezza complessiva di 630 m. Verranno rifatti i seguenti manufatti:
Scarichi:
• SC04
• SC05
• SC05 bis Sfiati:
• SF04
• SF05
• SF06
Nel tratto in questione verranno effettuati n. 8 scavi, di cui due scavi al fine di permettere l’inserimento dei tubi di relining in corrispondenza di cambi di direzione altimetrici della condotta esistente:
• due scavi tra lo sfiato SF05 e lo scarico SC05 bis, a monte e a valle dell’attraversamento del canale di guardia.
3BC8.INT1B Relining a Santa Xxxxx Coghinas
Si prevede l’intervento di relining a partire dal nuovo passo d’uomo fino a prima dello sfiato SF10 in corrispondenza dell’incrocio con la XX 000 – Via Manzoni per una lunghezza complessiva di 507 m. Verranno rifatti i seguenti manufatti:
Scarichi:
• SC08
• SC09
Sfiati:
• SF09
• SF06
Nel tratto in questione verrà costruito un nuovo passo d’uomo in corrispondenza dell’incrocio della condotta con la nuova variante 3BC8.INT1 (inizio dell’intervento) e verranno effettuati n.6 scavi di cui due scavi al fine di permettere l’inserimento dei tubi di relining in corrispondenza di cambi di direzione planimetrici della condotta esistente:
• uno scavo prima dello scarico SC06
• uno scavo all’incrocio della condotta con la XX 000 – Xxx Xxxxxxx (xxxx dell’intervento)
3BC8.INT4 Intervento a Lu Bagnu
Si prevede l’intervento di relining a partire dallo sfiato SF41 fino allo scarico SC37 per una lunghezza complessiva di 2300 m.
Figura 9 - Interventi a Lu Bagnu
Al fine della determinazione dell’estensione degli interventi si richiama l’analisi del Programma di fabbricazione riportata al paragrafo descrittivo relativo al Coghinas 1 (3BC6.INT2). Si precisa che l’intervento di relining si estende anche ad est dell’abitato in zona agricola perchè questa zona è stata oggetto di perdite recenti.
Verranno rifatti i seguenti manufatti:
Scarichi:
• SC33
• SC34
• SC35
• SCAS04
• SC36
• SC36 bis
• SC37
Sfiati:
• SF41
• SF42
• SF43
• SF44
• SF45
• SF46
Passi d’uomo: PU04
Nel tratto in questione verranno effettuati n.22 scavi, di cui sette scavi al fine di permettere l’inserimento dei tubi di relining in corrispondenza di cambi di direzione planimetrici od altimetrici della condotta esistente:
• uno scavo tra il passo d’uomo PU04 e lo scarico SC34 (cambio di direzione altimetrico)
• tre scavi tra lo scarico SC34 e lo sfiato SF43 (due cambi di direzione altimetrici, un cambio di direzione planimetrico)
• due scavi tra lo sfiato SF43 e lo scarico SC35 (cambi di direzione planimetrici)
• uno scavo tra il manufatto AS04 e lo sfiato SF44 (cambio di direzione planimetrico).
6.7 REALIZZAZIONE DI CAMERE DI SEZIONAMENTO E MISURA
Nell’ottica dell’ammodernamento e del potenziamento delle capacità gestionali e operative dell’infrastruttura acquedottistica si inquadrano anche i previsti interventi per dotare le linee acquedottistiche del Coghinas 1 e 2 di valvole di sezionamento e misura.
Le nuove valvole di sezionamento saranno disposte lungo le linee acquedottistiche a intervalli non superiori ai 10 km e comunque in prossimità degli esistenti manufatti di scarico.
Ad una distanza adeguata ovvero tenendo un margine di almeno 10 m dalle valvole di sezionamento viene prevista la realizzazione della cameretta di misura ove viene alloggiato un misuratore ad ultrasuoni tipo clamp-on.
Queste nuove dotazioni impiantistiche saranno integrate con le apparecchiature e le strumentazioni per consentire la gestione a distanza, ovvero le valvole saranno dotate di attuatore elettromeccanico attivabile da remoto mentre i misuratori saranno integrati da apposito trasduttore e centralina di trasmissione delle misure di portata. In ragione di ciò, nel posizionamento delle nuove valvole e dei misuratori di portata si è posta attenzione anche a che le aree interessate fossero servite e allacciabili alla rete elettrica.
Figura 10 - Schema di installazione e esempio di rappresentazione di camera di sezionamento e misura
7 SCENARI DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO
La configurazione idraulica di progetto è stata verificata idraulicamente tramite modellistica idraulica mediante il software specialistico Infoworks WS Pro.
Lo schema idraulico allo stato di fatto mostra che alcuni tratti del Coghinas 1 (tra Pedra Maiore e la vasca di Punta Tramontana) sono attualmente chiusi, come pure la disconnessione tra le vasche terminali di Truncu Reale e porto Xxxxxx.
Nel seguente schema si mostrano le portate nelle condotte esistenti (massime e minime). Si osserva che la portata di 250 l/s, che sarebbe di competenza di utenze del Coghinas 1, attualmente transita nel primo tratto del Coghinas 2 e poi presso Punta Tramontana tramite l’interconnessione esistente raggiunge nuovamente la linea lungo costa, a causa dell’interruzione del Coghinas 1 citata.
Figura 11 – Schema idraulico dello stato di fatto
Nello stato di progetto, si considera che vengano eseguiti i diversi interventi di manutenzione previsti sia nei lotti di sostituzione che di risanamento sul Coghinas 1 e Coghinas 2 e di poter mettere in funzione le due linee. Le portate massime circolanti nei vari tratti sono evidenziate nello schema riportato nella seguente figura.
Figura 12 - Schema idraulico stato di progetto
Al fine della predisposizione del modello idraulico sono stati acquisiti da ENAS i dati misurati alle vasche terminali e le portate transitanti e utilizzati per la taratura del modello idraulico, ossia la determinazione della scabrezza delle condotte allo stato attuale.
La taratura è stata effettuata con una portata media di 766 l/s e di pressione residua a Truncu Reale di
33.45 m e con una pressione residua di 26 m e di portata di 65 l/s a Porto Xxxxxx. L’analisi ha portato a determinare una scabrezza assoluta epsilon=3.5 mm per entrambe le condotte allo stato di fatto.
Figura 13 - Taratura del Coghinas 1 a Porto Xxxxxx.
Figura 14 - Taratura del Coghinas 2 a Truncu Reale.
Di seguito si riportano le piezometriche schematiche con indicazione delle pressioni relative ai nodi critici sia nella condizione stato di fatto (taratura del modello) e stato di progetto.
8 RISPETTO DEL PRINCIPIO DI NON ARRECARE DANNO SIGNIFICATIVO
ALL’AMBIENTE (DO NOT SIGNIFICANT HARM - DNSH)
Secondo quanto disposto all’interno del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Regolamento UE 241/2021), tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) devono soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. La verifica del soddisfacimento di tale vincolo passa attraverso una valutazione di conformità degli interventi del principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili indicato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.
Il principio DNSH punta a valutare se una misura possa o meno arrecare un danno ai sei obiettivi ambientali individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal Europeo) e riportati di seguito:
• mitigazione dei cambiamenti climatici;
• adattamento ai cambiamenti climatici;
• uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine,
• economia circolare, inclusa la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti;
• prevenzione e riduzione dell’inquinamento;
• protezione e ripristino di biodiversità e degli ecosistemi.
In fase di progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE), per assegnati obiettivi si dovrà progettare la soluzione che, tra le alternative possibili, presenta il miglior rapporto tra costi complessivi da sostenere e benefici attesi per la collettività.
Ad ogni misura presente nel PNRR sono associati dei vincoli DNSH da rispettare, sintetizzati all’interno delle schede tecniche della Guida operativa per il rispetto del principio DNSH mediante specifiche liste di controllo. Tali schede ripercorrono, inoltre, la normativa vigente relativa alle misure del PNRR. La mappatura delle misure (tra investimenti del PNRR e schede tecniche) individua il regime applicabile rispetto all’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, a seconda che la misura contribuisca o meno a tale obiettivo. Se l’investimento contribuisce in maniera sostanziale al raggiungimento dell’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici, ricade nel Regime 1. Altrimenti, se si limita a “non arrecare danno significativo”, rispettando solo i principi DNSH, rientra nel Regime 2.
L’opera oggetto del presente documento ricade nella misura M2C4 – I4.1 “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico”1, per la quale si applica il Regime 2; le schede tecniche cui fare riferimento per la valutazione DNSH sono le seguenti:
• Scheda 2 – Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali;
• Scheda 5 – Interventi edili e cantieristica generica non connessi con la costruzione/rinnovamento di edifici;
• Scheda 24 – Realizzazione impianti trattamento acque reflue.
La Scheda 2 non è pertinente per l’opera oggetto della presente relazione, in quanto essa fa riferimento agli interventi che prevedano la ristrutturazione e la riqualificazione degli edifici ricadenti nei Codici NACE – F41.2 e F43, concernenti rispettivamente la costruzione di edifici residenziali e non residenziali e lavori di costruzioni specializzati.
La Scheda 5 fornisce indicazioni per tutti gli interventi che prevedono l’apertura e la gestione di cantieri temporanei o mobili che prevedono un Campo Base e non è associata a specifiche attività produttive.
La Scheda 24 è riferita ad attività economiche che potrebbero essere associate a diversi codici NACE, in particolare ai codici E37.00 e F42.99, concernenti rispettivamente la raccolta e depurazione delle acque di scarico e la costruzione di altre opere di ingegneria civile n.c.a.
9 ASPETTI AMBIENTALI
I documenti ambientali allegati si riferiscono allo lo Studio Preliminare Ambientale (di seguito SPA), realizzato con l’obiettivo di descrivere gli interventi sottoposti a procedura di verifica di assoggettabilità a VIA e di valutare quali siano i potenziali effetti sulle componenti ambientali potenzialmente interessate, prevedendo gli eventuali interventi di mitigazione opportuni.
Il progetto è stato sottoposto a procedura di Valutazione preliminare, ai sensi dell’art. 6, comma 9, del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. con nota prot. n. ENAS\U\0007668\06-07-2022\Protocollo Generale del 06/07/2022, acquisita al prot. n. MiTE-88647 del 15/07/2022. In seguito a tale procedura, con Nota Prot. 110468 del 13/09/2022 il MiTE ha comunicato la necessità di prevedere la procedura di Verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. al fine di una valutazione dei potenziali impatti ambientali significativi derivanti dalla realizzazione dell’opera proposta.
Il procedimento ambientale comprende tutti gli interventi di sostituzione e risanamento generale per la riduzione delle perdite sulle due condotte del Coghinas 1 e del Coghinas 2.
Per facilitare la comprensione dello studio delle compatibilità con la vincolistica, in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. della relazione dello SPA allegata sono stati evidenziati gli interventi corrispondenti al Lotto 2: Interventi di risanamento con relining Coghinas 2.
1 Decreto 16 dicembre 2021 n. 517 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS) “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico” dell’Investimento 4.1, Missione 2, Componente C4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
ENTE ACQUE DELLA SARDEGNA – Interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione e/o risanamento strutturale
di diversi tratti degli acquedotti “Coghinas I” e “Coghinas II”, nei comuni di S. Xxxxx Xxxxxxxx, Valledoria, Castelsardo, Sorso,
Sassari e Porto Xxxxxx
PROGETTO DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA
Relazione tecnico descrittiva
10 QUADRO ECONOMICO
QUADRO ECONOMICO DI PROGETTO - INTERVENTO 1 - RELINING COGHINAS 2 | |||||
A. IMPORTO DEI LAVORI | A. Importo dei lavori | ||||
A.1 | Importo dei lavori | ||||
di cui importo dei lavori a misura | |||||
di cui importo dei lavori a corpo | 9,200,000.00 € | ||||
Totale importo lavori (esclusi oneri sicurezza) soggetti a ribasso (A.1) | 9,200,000.00 € | ||||
A.2 | Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso | 276,000.00 € | |||
Totale importo dei lavori comprensivi degli oneri della sicurezza | (A.1+A.2) | 9,476,000.00 € | |||
B. SOMME A DISPOSIZIONE DELL' AMMINISTRAZIONE | B. Somme a diposizione dell'Amministrazione | ||||
B.1 | Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall'appalto | 360,000.00 € | |||
B.2 | Xxxxxxx, diagnosi iniziali, accertamenti ed indagini | 35,000.00 € | |||
B.3 | Allacciamento ai pubblici servizi e diritti attraversamento | 35,000.00 € | |||
B.4 | Imprevisti (max 10% A) | 680,000.00 € | |||
B.5 | Accantonamenti penali e adeguam prezzi | 100,000.00 € | |||
B.6 | Acquisizione aree o immobili, servitù, occupazioni | 100,000.00 € | |||
B.7 | Fondo per accordi bonari | 100,000.00 € | |||
B.8 | Spese generali stazione appaltante | 800,000.00 € | |||
1. Assunzioni PNRR di cui all'art. 3 bis D.L. 80/2021 | 320,000.00 € | ||||
2. Fondo ex art. 113 comma 2, secondo capoverso, D. Lgs 50/2016 ss.mm.ii. | 140,000.00 € | ||||
3. Spese tecniche per progettazione preliminare e definitva / esecutiva | - | ||||
4. Spese tecniche per DL e coordinamento sicurezza | 220,000.00 € | ||||
5. Spese per collaudatori in corso d'opera e finale | 95,000.00 € | ||||
6. Spese per attività di supporto tecnico-amministrativo al RUP | 25,000.00 € | ||||
B.9 | Spese per commissioni giudicatrici (art. 77 comma 10 D. Lgs 50/2016) e verifiche di collaudo | 20,000.00 € | |||
B.10 | Spese per pubblicità e, ove previsto, opere artistiche | 10,000.00 € | |||
B.12 | Sorveglianza archeologica | 35,000.00 € | |||
B.13 | Fornitura e programmazione di centro di supervisione e controllo + acqusiti software dedicati | 15,000.00 € | |||
Totale somme a disposizione dell'Amministrazione esclusa I.V.A. | 2,290,000.00 € | ||||
TOTALE COSTO INTERVENTO IVA esclusa | 11,766,000.00 € | ||||
I.V.A. | 2,315,121.94 € | ||||
di cui XXX sui lavori | 22.00% | 2,084,720.00 € | |||
di cui IVA su somme a disposizione | 22.00% | 230,401.94 € |
11 CRONOPROGRAMMA
Il cronoprogramma delle attività si inserisce all’interno della programmazione dei finanziamenti PNRR come riportato di seguito.
ENTE ACQUE DELLA SARDEGNA – Interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione e/o risanamento strutturale di diversi tratti degli acquedotti “Coghinas I” e
“Coghinas II”, nei comuni di S. Xxxxx Xxxxxxxx, Valledoria, Castelsardo, Sorso, Sassari e Porto Xxxxxx
PROGETTO DI FATTIBILITA’ TECNICA ED ECONOMICA
Relazione tecnico descrittiva
Attività
Mesi totali
2022
4° trim
2023
1° trim 2° trim 3° trim 4° trim
1° trim
2024
2° trim 3° trim 4° trim
1° trim
2025
2° trim 3° trim
2026
e aggiudicazione | |||||||
Progettazioni definitive-esecutive | 12 | 3 | 3 | 3 | 3 | ||
Verifica e acquisizione pareri su PD/PE | 9 | 3 | 3 | ||||
Affidamento contratti applicativi | 3 | ||||||
Esecuzione lavori | 30 |
Pubblicazione bando per affidamento lavori 6 3 3
Collaudo tecnico-ammin