CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Progetto: PAO 2016-MANUTENZIONE STRAORDINARIA E INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA VIABILITA’ COMUNALE – LOTTO N° 6- INTERVENTI IN COMUNE DI VILLA MINOZZO
Ente appaltante (Committente): COMUNE DI VILLA MINOZZO
Progettista: geom. Xxxxxxx Xxxxxxx
Il Dirigente del Servizio
(geom. Xxxxxx Xxxxxxxx)
Responsabile unico del procedimento: (geom. Xxxxxx Xxxxxxxxx)
INDICE
PARTE PRIMA
DISCIPLINA GENERALE DELLA GARA E DELL'ESECUZIONE CONTRATTO
CAPO 1 – PRESCRIZIONI GENERALI IN ORDINE AI LAVORI E ALLE RESPONSABILITA'
Art. 1 – Oggetto dell’appalto Art. 2 – Ammontare dell’appalto
Art. 3 – Termini per l'ultimazione dei lavori
Art. 4 - Dichiarazione impegnativa per l'appaltatore
Art. 5 - Funzioni, compiti e responsabilità del committente Art. 6 - Funzioni, compiti e responsabilità del R.U.P
Art. 7 - Direzione dei lavori
Art. 8 - Funzioni, compiti e responsabilità del Direttore dei Lavori
Art. 9 - Funzioni, compiti e responsabilità dell'eventuale Direttore Operativo Art. 10 - Funzioni, compiti e responsabilità dell'eventuale Ispettore di Cantiere
Art. 11 - Funzioni, compiti e responsabilità del Coordinatore in materia di sicurezza per la progettazione
Art. 12 - Funzioni, compiti e responsabilità del Coordinatore in materia di sicurezza per l'esecuzione dei lavori
Art. 13 - Riservatezza del contratto Art. 14 - Difesa ambientale
Art. 15 - Trattamento dei dati personali
Art. 16 - Protocollo d'Intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata
Art. 17 - Protocollo d'Intesa contro il lavoro nero
CAPO 2 – PROCEDURA DI GARA E CONTRATTO
Art. 18 - Metodo di gara Art. 19 - Norme di gara
Art. 20 - Aggiudicazione dei lavori
Art. 21 - Documenti da presentare per la stipula del contratto Art. 22 - Stipulazione ed approvazione del contratto
Art. 23 - Documenti facenti parte integrante e sostanziale del contratto d'appalto Art. 24 - Documenti estranei al rapporto negoziale
CAPO 3 - ESECUZIONE DEI LAVORI
Art. 25 - Consegna, inizio ed esecuzione dei lavori
Art. 26 - Impianto del cantiere e programma dei lavori
Art. 27 - Riconoscimenti a favore dell'Appaltatore in caso di ritardata consegna dei lavori Art. 28 - Inderogabilità dei termini di esecuzione
Art. 29 - Subappalto Art. 29 bis - Penali
Art. 29 ter - Oneri e obblighi a carico dell'appaltatore
CAPO 4 - SOSPENSIONI, PROROGHE, VARIANTI E RIPRESE DEI LAVORI
Art. 30 - Sospensioni, riprese e proroghe dei lavori Art. 31 - Varianti in corso d'opera
Art. 32 - Sospensione illegittima
CAPO 5 - CONTABILITA' DEI LAVORI
Art. 33 - Accertamento e registrazione dei lavori Art. 34 - Contabilità dei lavori
Art. 35 - Pagamenti
Art. 36 - Conto finale pagamento a saldo Art. 37 - Eccezioni dell'appaltatore
CAPO 6 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 38 - Norme di sicurezza generali Art. 39 - Sicurezza sul luogo di lavoro
Art. 40 - Piano sostitutivo di sicurezza e di coordinamento Art. 41 - Piano operativo di sicurezza
Art. 42 - Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza
Art. 43 - Personale dell'appaltatore - contratti collettivi, disposizioni sulla manodopera, manodopera in caso di subappalto
Art. 44 - Pagamento dei dipendenti dell'appaltatore Art. 45 - Durata giornaliera dei lavori
CAPO 7- ULTIMAZIONE DEI LAVORI E COLLAUDO DELLE OPERE
Art. 46 - Ultimazione dei lavori
Art. 47 - Presa in consegna dei lavori ultimati
Art. 48 - Verbali di accertamento ai fini della presa in consegna anticipata Art. 49 - Termini per l'accertamento della regolare esecuzione
Art. 50 - Oggetto del collaudo Art. 51 - Avviso ai creditori
Art. 52 - Estensione delle verificazioni di collaudo
Art. 53 - Determinazione del giorno di visita e relativi avvisi Art. 54 - Obblighi per determinati risultati
Art. 55 - Oneri dell'appaltatore nelle operazioni di collaudo Art. 56 - Processo verbale di visita
Art. 57 - Relazioni
Art. 58 - Discordanza fra la contabilità e l'esecuzione Art. 59 - Difetti e mancanze nell'esecuzione
Art. 60 - Eccedenza su quanto è stato autorizzato ed approvato Art. 61 - Collaudo
Art. 62 - Lavori non collaudabili
Art. 63 - Domande dell'appaltatore al certificato di collaudo Art. 64 - Ulteriori provvedimenti amministrativi
Art. 65 - Svincolo della cauzione Art. 66 - Commissioni collaudatrici
Art. 67 - Certificato di regolare esecuzione Art. 68 - Certificato di collaudo
CAPO 8 - RISOLUZIONE CONTRATTO E MODALITA' DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
Art. 69 - Revisione prezzi
Art. 70 - Invariabilità dei prezzi Art. 71 - Cessione dei crediti Art. 72 - Danni alle opere
Art. 73 - Cause di forza maggiore
Art. 74 - Vicende soggettive dell'esecutore del contratto e cessione del contratto Art. 75 - Forma e contenuto delle riserve
Art. 76 - Controversie
Art. 77 - Risoluzione del contratto Art. 78 - Accordo bonario
Art. 79 - Disposizioni finale e rinvio
PARTE PRIMA
DISCIPLINA GENERALE DELLA GARA E DELL'ESECUZIONE CONTRATTO
CAPO 1 – PRESCRIZIONI GENERALI IN ORDINE AI LAVORI E ALLE RESPONSABILITA'.
Art. 1 – OGGETTO DELL'APPALTO
L'appalto ha per oggetto tutte le lavorazioni inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria da eseguirsi sulle seguenti Strade:
1.1 Strada Comunale accesso cimitero Asta nella frazione di Asta
Nel tratto di strada nel bivio per andare al cimitero di Asta, il manto stradale per la lunghezza di ml 15,00 e per la larghezza di ml 3,00 presenta molte abrasioni e buche.
Con la presente perizia, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Rifacimento del tappeto tratto n.1 usurato, mediante la posa di x.xx 34,65 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Rifacimento del tappetone tratto n.2 usurato, mediante la posa di x.xx 16,5 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.2 Strada Comunale Governara nella frazione di Asta
Nei tratti di strada all’interno di Governara, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale ammalorata, nel seguente modo:
- Tratto n.1, il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappetino usurato, mediante la posa di x.xx 42,24 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 2,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappetino usurato, mediante la posa di x.xx 33,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 15,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappetino usurato mediante la posa di x.xx 31,68 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.4 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 5,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del
tappeto usurato mediante la posa di x.xx 77,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.5 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 30,80 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.3 Xxxxxx Xxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx – confine Comunale
Nel tratto di strada nel bivio Provinciale di Sassatello – confine Comunale, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 88,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.4 Strada bivio Comunale Budriotto Fontanagatta
Nei tratti di strada bivio Comunale Budriotto - Fontanagatta, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 15,00 e per la larghezza di ml 3,30 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 43,56 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 40,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 149,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 37,40 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.4 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 3,40, presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 112,22 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.5 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 37,40 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.6 il manto stradale per la lunghezza di ml 35,00 e per la larghezza di ml 2,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del
tappeto usurato mediante la posa di x.xx 96,25 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.7 il manto stradale per la lunghezza di ml 35,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 130,90 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto di strada n.8 è stato consolidato un movimento gravitativo che interessa il rilevato stradale e la carreggiata per un fronte di ml 30 e larghezza 3,60.
Con la presente perizia, si intende ripristinare la livelletta stradale di progetto ed effettuare la bitumatura a ridosso del tratto interessato dal movimento gravitativo, mediante il ricarico con x.xx 64,00 di misto granulometrico stabilizzato 0/20 al fine di riportare la livelletta stradale alla quota di progetto e la successiva secuzione pavimentazione bituminosa mediante la posa di x.xx 118,80 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 con sovrastante trattamento superficiale;
- Tratto n.9 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 44 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.5 Xxxxxx Xxxxxxxx xxx Xxx Xxxxxx
Xxx tratto di strada n.1 è presente un lento movimento gravitativo che interessa il rilevato stradale e la carreggiata per un fronte di ml 20 e larghezza 4,80. Con la presente perizia, si intende ripristinare la livelletta stradale di progetto ed effettuare la bitumatura a ridosso del tratto interessato del movimento gravitativo intervenendo nel seguente modo:
- Ricarico con x.xx 153,60 di misto granulometrico stabilizzato per riportare la livelletta stradale alla quota di progetto
- Esecuzione pavimentazione bituminosa mediante la posa di x.xx 105,60 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 con sovrastante trattamento superficiale;
1.6 Strada Comunale Coccarello Roncomezzano
Nel tratto di strada Comunale Coccarello Roncomezzano, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 60,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, rifacimento del tappetone usurato mediante la posa di x.xx 237,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0- 12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.1 ricarico banchina per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 1,00 , rifacimento banchina in misto granulometrico stabilizzato 0-25;
1.7 Strada Comunale Accesso Cervarolo
Nei tratti di strada nell’accesso di Cervarolo, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 115,50 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 77,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.8 Strada Comunale Via delle Forbici
Nei tratti di xxxxxx xxxxxxxxxx xx xxx xxxxx Xxxxxxx, xx intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 85,00 e per la larghezza di ml 6,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 336,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 7,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 138,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 8,00 presenta molte abrasioni e buche, rifacimento del tappetone usurato mediante la posa di x.xx 264,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0- 12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.9 Strada Comunale Via Ca’ del Ponte
Nel tratto di strada ammalorato in via Ca’ del Ponte, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 125,00 e per la larghezza di ml 4,70, presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 387,75 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.10 Muro in fregio alla ex scuola di Civago
Nel tratto di strada in fregio alla ex scuola di Civago, è presente un muro a sassi a filaroni, con tutti i giunti della malta cementizia ammalorati, per mc 2,60 è collassato e la sovrastante recinzione tutta ammalorata.
Con la presente perizia, si intende intervenire per ripristinarlo nel seguente modo:
- Pulizia e rifacimento dei giunti, mediante la stuccatura per mq 34,740;
- Cuci scuci della breccia muraria collassata per mc 2,60;
- Rimozione e rifacimento della sovrastante recinzione metallica ammalorata per ml 55,70;
1.11 Xxxxxx Xxxxxxxx Xxx Xxxxx xx Xxxxxxxxx
Nei tratti di xxxxxx xx xxx Xxxxx xx Xxxxxxxxx, xx intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 53,90 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 7,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 53,90 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 55,44 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.4 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 55,44 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.5 il manto stradale per la lunghezza di ml 120,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 295,68 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.6 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 73,92 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.7 il manto stradale per la lunghezza di ml 40,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 110,88 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
1.12 Accesso al cimitero di Febbio
Nel tratto di strada in fregio all’accesso al cimitero di Febbio, è presente un muro a sassi a filaroni, privo di fondazione con molti giunti della malta cementizia
da rifare, nella strada stessa l’acqua meteorica ristagna e nell’ultima parte prospicente l’ampliamento del cimitero, occorre intervenire effettuando adeguate opere di regimazione ed emungitura delle acque meteoriche e sotterranee presenti ed effettuare un’adeguata recinzione anche se provvisoria dell’ampliamento cimiteriale
.
Con la presente perizia, si intende intervenire per ripristinarlo nel seguente modo:
- Fondazione in c.a. per consolidamento muro di cinta di mc 4,320;
- Muro di consolidamento in c.a. muro di cinta esistente di mc 7,56;
- Stuccatura parti ammalorate muro di cinta in filaroni per mq 30,000;
- Esecuzione scarico pluviali loculi e cappella cimiteriale per ml 20,000;
- Pozzetti di ispezione cm 40x40 e collegamento pluviali alla fognatura n.
4,00;
- Spostamento ringhiera esistente dal portico dei vecchi loculi al portico dei nuovi;
- Esecuzione recinzione in rete metallica h ml 2 ml 15,000;
- Cancello a servizio dei nuovi loculi n° 1;
- Esecuzione drenaggio ed esecuzione camminamento di collegamento vecchi loculi ai nuovi loculi mediante la posa di x.xx 419,200 di gralunalo e/o ciottoletta;
- Esecuzione drenaggio per ml 33,00 mediante la posa tubo drenante diam mm 100 e mq 149,80 di telo geotessile;
- Ricarico massicciata strada di accesso ai nuovi loculi con mc. 9,75 di sottofondo in ghiaia grossa;
2.13 Sistemazione muro di sostegno strada Campolungo
Nella strada di Campolungo, è presente un muro a sassi a filaroni d’avanti al civico n° 19, con tutti i giunti della malta cementizia ammalorati ed in parte crollato.
Con la presente perizia, si intende intervenire per ripristinarlo nel seguente modo:
- Pulizia e rifacimento dei giunti, mediante il rifacimento della stuccatura per mq 36,800;
- Rifacimento muro ammalorato mediante il cuci scuci per mc 3,86;
2.14 Sistemazione via Xxxxxxxx Xxxxx
Nel tratto di strada in via Xxxxxxxx Xxxxx di accesso al civico 57, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Preparazione del piano di posa con x.xx 199,360 di misto granulometrico stabilizzato 0/25;
- Esecuzione pavimentazione bituminosa con x.xx 219,296 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20;
- Trattamento superficiale della pavimentazione bituminosa per mq. 124,600;
2.15 Strada Comunale Via Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Nel tratto di strada in via Xxxxxxxx Xxxxxxxx, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 100,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 385,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
2.16 Xxxxxx Xxxxxxxx Xxx xxxx’Xxxxx
Un tratto di strada in via dell’Isola, presenta la pavimentazione stradale ammalorata con abrasioni e buche, con la presente perizia, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 240,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 739,200 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
2.17 Xxxxxx Xxxxxxxx Xxx Xxxxx Xxxxx
Xxx Xxxxx Xxxxx, xxxxxxxx la pavimentazione ammalorata e con molte abrasioni, con la presente perizia si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 290,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 893,200 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
2.18 Carniana attraversamento Meruzzo
Il tratto di strada, retro al civico 1 di via Xxxxxx Xxxxxxxx, presenta un attraversamento stradale di raccolta delle cunette e di un fosso di guardia che non ha la portata sufficiente a smaltire le acque meteoriche in occasione di temporali intensi, con la presente perizia si interviene eseguendo un nuovo attraversamento, come segue:
- Esecuzione scavo in sezione obbligata per ml 12 avente larghezza di ml 1 ed h ml 1,80 per alloggiamento nuovi tubi;
- Messa in opera di ml 10 di tubo in cemento autoportante con giunto a bicchiere diam. cm 60;
- Posizionamento a monte di due pozzettoni in cav dimensioni interne cm 100x100;
- Riempimento dello scavo con x.xx 306 di ghiaia di Collagna;
- Preparazione piano di posa con x.xx 14,40 di misto granulometrico stabilizzato 0/25;
- Esecuzione della pavimentazione bituminosa a ridosso dello scavo mediante la posa di x.xx 12,32 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 con relativo trattamento superficiale;
e comprende l’esecuzione di tutte le opere e la fornitura di tutti i materiali, i mezzi e la mano d’opera occorrenti i lavori previsti nel progetto esecutivo in oggetto al fine di mantenere il perfetto stato di efficienza della viabilità comunale interessata
ART. 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO
L’importo complessivo dei lavori ammonta a Euro 100.594,95 a base d'appalto, di cui Euro 38.170,67 per lavori ed Euro 773,07 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d'asta.
QUADRO ECONOMICO DI SPESA
DESCRIZIONE | IMPORTI | TOTALE |
LAVORI | 78.322,03 | |
SOMME A DISPOSIZIONE | ||
IVA 22% | 17.230,85 | |
Spese tesniche | 5.000,00 | |
Xxx.xx | 42,07 | |
TOTALE A DISPOSIZIONE | 22.272,92 | |
TOTALE GENERALE | 100.594,95 |
Categoria prevalente e categorie scorporabili e subappaltabili dei lavori :
ELENCO LAVORAZIONI | ||||||
Natura dei lavori | Importo lavorazioni e % sull’importo totale dei lavoratori | Indicazioni speciali ai fini della gara | ||||
Tipologia | Categ. | Class. | Euro | % | Prevalente o scorporabile | Subappaltabile (SI/NO) e % |
Manutenzione opere stradali | OG 3 | I | 78.154,25 | 99,79 | Prevalente | SI al 20% |
Oneri della sicurezza | === | === | 167,78 | 0,21 | ==== | ==== |
Totale complessivo | 78.322,03 | ==== | ==== | ==== |
Percentuale di incidenza presunta della manodopera: 17,726%.
ART. 3 - TERMINI PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI
1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 75 (settantacinque) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
2. Nel calcolo del tempo utile per l’ultimazione dei lavori si è tenuto conto delle ferie contrattuali e delle ordinarie condizioni stagionali.
3. L’appaltatore si obbliga per ogni ordinativo alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori, che può fissare scadenze inderogabili anche per l’approntamento delle opere necessarie
all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo collaudo parziale, di parti funzionali delle opere.
ART. 4 - DICHIARAZIONE IMPEGNATIVA DELL’APPALTATORE
Costituiscono parte integrante del presente “Capitolato speciale d’Appalto”, i seguenti documenti, che debbono intendersi qui espressamente richiamati e ai quali si fa espresso rinvio:
4.1 elaborati grafici progettuali;
4.2 specifiche tecniche e relazioni tecniche di progetto;
4.3 l’elenco dei prezzi unitari;
4.4 il computo metrico estimativo dei lavori;
4.5 il piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi dell’allegato XV del D. Lgs. n. 81/2008 e il piano operativo di sicurezza;
4.6 computo metrico estimativo delle opere relative alla sicurezza;
4.7 il crono programma delle fasi lavorative;
4.8 il fascicolo dell’opera conforme all’art. 91 comma 1 lettera b) del d.lgs. 81/08;
L’Appaltatore dichiara di accettare le condizioni contenute nel Contratto e di disporre dei mezzi tecnici e finanziari necessari per assolvere agli impegni che ne derivano.
L’Appaltatore dichiara inoltre di aver preso visione dell’area di lavoro e dei disegni di progetto e di essere perfettamente edotto di tutte le condizioni tecniche ed economiche necessarie per una corretta valutazione dell’Appalto.
L’Appaltatore non potrà quindi eccepire, durante l’esecuzione dei lavori, la mancata conoscenza di elementi non valutati, tranne che tali elementi si configurino come cause di forza maggiore contemplate dal codice civile (e non escluse da altre norme del presente capitolato) o si riferiscano a condizioni soggette a possibili modifiche espressamente previste nel contratto.
Salvo quanto previsto dal presente capitolato e dal contratto, l’esecuzione dell’opera in oggetto è disciplinata da tutte le disposizioni vigenti in materia.
Le parti si impegnano comunque all’osservanza:
a) delle leggi, decreti, regolamenti e circolari emanati e vigenti alla data di esecuzione dei lavori;
b) delle leggi, decreti, regolamenti e circolari emanati e vigenti nella Regione, Provincia e Comune in cui si esegue l’appalto;
c) delle norme tecniche e decreti di applicazione;
d) delle leggi e normative sulla sicurezza, tutela dei lavoratori, prevenzione infortuni ed incendi;
e) di tutta la normativa tecnica vigente e di quella citata dal presente capitolato (nonché delle norme CNR, CEI, UNI ed altre specifiche europee espressamente adottate).
Resta tuttavia stabilito che la Direzione dei Lavori potrà fornire in qualsiasi momento, durante il corso dei lavori, disegni, specifiche e particolari conformi al progetto originale e relativi alle opere da svolgere, anche se non espressamente citati nel presente capitolato; tali elaborati potranno essere utilizzati soltanto per favorire una migliore comprensione di dettaglio di alcune parti specifiche dell’opera già definite nei disegni contrattuali.
ART. 5 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DEL COMMITTENTE
Il Committente è il soggetto per conto del quale viene realizzata l’intera opera, titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell’appalto .
Al Committente, fatte salve le attività delegate attraverso la nomina di un Responsabile dei Lavori incaricato ai sensi dell’art. 89 del d.lgs.81/08, compete, con le conseguenti responsabilità di:
5.1 provvedere a predisporre il progetto esecutivo delle opere date in appalto;
5.2 provvedere alla stesura dei capitolati tecnici e in genere degli allegati al contratto di appalto;
5.3 svolgere le pratiche di carattere tecnico-amministrativo e sostenere le relative spese per l’ottenimento, da parte delle competenti Autorità, dei permessi, concessioni, autorizzazioni, licenze, ecc., necessari per la costruzione ed il successivo esercizio delle opere realizzate;
5.4 nominare il Progettista;
5.5 nominare il Direttore dei Lavori ed eventuali Assistenti coadiutori;
5.7 nominare il Collaudatore delle opere;
5.8 individuare il Responsabile Unico del Procedimento;
5.9 nominare qualora sia necessario, il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori nei casi previsti dall’art. 90 del d.lgs.81/08 e ne verifica i requisiti minimi richiesti;
5.10verificare le competenze professionali dei Progettisti, del Direttore dei Lavori ed eventuali coadiutori, dei Collaudatori e degli eventuali Coordinatori in fase di Progettazione ed Esecuzione;
5.11provvedere a comunicare all’Impresa appaltatrice qualora fossero nominati i nominativi dei Coordinatori in materia di sicurezza e salute per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori;
5.12sostituire, nei casi in cui lo ritenga necessario, i Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori;
5.13chiedere all’Appaltatore una dichiarazione contenente l’indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e il rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali di legge;
5.14richiedere il rilascio del certificato unico di regolarità contributiva relativo ai versamenti contributivi INPS, INAIL e dalle casse edili, relativamente alle ditte appaltatrici o sub appaltatrici;
5.15chiedere all’Appaltatore di attestare parimenti l’idoneità professionale delle imprese a cui intende affidare dei lavori in subappalto;
5.16 trasmettere all’organo di vigilanza territorialmente competente la notifica preliminare di cui all’art. 99 del D.Lgs.81/08.
ART. 6 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DEL R.U.P.
Il Responsabile Unico del Procedimento è incaricato dal Committente ai fini del controllo sulla progettazione e sulla esecuzione dell’opera.
Il Responsabile Unico del procedimento è individuato ai sensi dell’art. 31 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.
Al R.U.P. spettano tutte le funzioni previste dall'ordinamento vigente, tra cui il D. Lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 ed il D.P.R. n. 207/2010;
ART. 7 - DIREZIONE DEI LAVORI
Il Committente istituisce un ufficio di direzione dei lavori per il coordinamento, la direzione ed il controllo tecnico-contabile dell’esecuzione dell’intervento costituito da un Direttore dei Lavori, con eventuali assistenti con compiti di Direttore Operativo e di Ispettore di cantiere.
Il Committente riconosce l’operato del Direttore dei Lavori quale Xxx rappresentante, per tutto quanto attiene all’esecuzione dell’Appalto.
ART. 8 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DEL DIRETTORE DEI LAVORI
Il Direttore dei Lavori è un ausiliario del Committente e ne assume la rappresentanza in un ambito strettamente tecnico vigilando sulla buona esecuzione delle opere e sulla loro corrispondenza al progetto e alle norme contrattuali con funzione, per l’Appaltatore, di interlocutore esclusivo relativamente agli aspetti tecnici ed economici del contratto.
Il Direttore dei lavori ha la responsabilità del coordinamento e della supervisione di quanto svolto dall’ufficio della direzione dei lavori ed in particolare relativamente alle attività dei suoi assistenti con funzione di Direttore Operativo e dell’eventuale Ispettore di cantiere.
In particolare il Direttore dei Lavori è tenuto a:
8.1accertare che, all’atto dell’inizio dei lavori, siano messi a disposizione dell’Appaltatore, da parte del Committente, gli elementi grafici e descrittivi di progetto necessari per la regolare esecuzione delle opere in relazione al programma dei lavori;
8.2attestare, all’atto dell’inizio dei lavori, la disponibilità delle aree e degli immobili interessati dai lavori, l’assenza di impedimenti sopravvenuti rispetto agli accertamenti effettuati prima dell’approvazione del progetto e la realizzabilità del progetto stesso, anche in relazione alle caratteristiche ambientali e a quanto altro occorre per la corretta esecuzione dei lavori;
8.3fissare il giorno e il luogo per la consegna dei lavori all’Appaltatore, redigere il verbale di consegna dei lavori e verificarne la rispondenza con l’effettivo stato dei luoghi. Il Direttore dei Lavori verifica altresì la rispondenza tra il progetto esecutivo e l’effettivo stato dei luoghi e, in caso di differenze riscontrate, ne riferisce immediatamente al Committente o al R.U.P.;
8.4vigilare perché i lavori siano eseguiti a perfetta regola d’arte ed in conformità al progetto, al contratto ed al programma dei lavori, verificandone lo stato e richiamando formalmente l’Appaltatore al rispetto delle disposizioni contrattuali in caso di difformità o negligenza;
8.5effettuare controlli, quando lo ritenga necessario, sulla quantità e qualità dei materiali impiegati ed approvvigionati, avendone la specifica responsabilità dell’accettazione degli stessi;
8.6dare le necessarie istruzioni nel caso che l’Appaltatore abbia a rilevare omissioni, inesattezze o discordanze nelle tavole grafiche o nella descrizione dei lavori;
8.7coordinare l’avanzamento delle opere;
8.8ordinare le eventuali sospensioni e riprese dei lavori;
8.9redigere tutti i documenti di sua competenza in relazione allo svolgimento dei lavori;
8.10disporre le eventuali variazioni o addizioni al progetto previa approvazione del Committente, vigilare sulla messa in pristino di varianti arbitrarie apportate dall’Appaltatore e sull’attuazione delle variazioni ordinate dal Committente;
8.11redigere in contraddittorio con l’Appaltatore, il verbale di ultimazione dei lavori ed il verbale di verifica provvisoria dei lavori ultimati;
8.12redigere la relazione finale sull’andamento dei lavori e sullo stato delle opere, comprendente il giudizio sulle riserve e la proposta di liquidazione;
8.13svolgere la contabilizzazione delle opere e redigere i documenti contabili di sua competenza;
8.14emettere il certificato di regolare esecuzione nei casi previsti;
8.15assistere ai collaudi;
8.16controllare e verificare con continuità la validità, ed in particolare al termine dei lavori con gli eventuali aggiornamenti resisi necessari in corso d’opera, del programma di manutenzione, del manuale d’uso e del manuale di manutenzione nonché la regolarità da parte dell’Appaltatore della documentazione prevista dalle leggi vigenti in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti;
ART. 9 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DELL'EVENTUALE DIRETTORE OPERATIVO
Il Direttore Operativo, eventualmente nominato dal Committente, è un assistente del Direttore dei Lavori ed a lui risponde direttamente in relazione all’attività svolta relativamente alla verifica ed al controllo della regolarità e della corrispondenza di quanto realizzato alle clausole contrattuali.
Al Direttore Operativo competono, con le conseguenti responsabilità, i compiti espressamente affidatigli dal Direttore dei Lavori. In particolare:
9.1 verificare che l’Appaltatore svolga tutte le pratiche di legge relative alla denuncia dei calcoli delle strutture, per i lavori edili;
9.2 programmare e coordinare le attività dell’eventuale Ispettore di cantiere;
9.2 verificare e controllare l’aggiornamento del programma dei lavori, segnalando eventuali slittamenti e difformità rispetto alle previsioni contrattuali, proponendo i necessari interventi correttivi al Direttore dei lavori;
9.4 assistere il Direttore dei Lavori nell’identificare gli interventi necessari ad eliminare difetti di progetto ovvero esecutivi;
9.5 individuare ed analizzare le cause che influiscono negativamente sulla qualità dei lavori, proponendo al Direttore dei Lavori adeguate azioni correttive;
9.6 assistere ai collaudi;
9.7 esaminare ed approvare il programma delle prove di collaudo e di messa in servizio degli impianti;
9.8 collaborare alla tenuta dei libri contabili.
ART. 10 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DELL’EVENTUALE ISPETTORE DI CANTIERE
L’Ispettore di cantiere, eventualmente nominato dal Committente, è un assistente del Direttore dei Lavori ed a lui risponde direttamente in relazione all’attività svolta relativamente alla sorveglianza dei lavori in conformità alle prescrizioni contenute nel presente Capitolato speciale d’appalto.
All’Ispettore di cantiere competono, con le conseguenti responsabilità, i compiti espressamente affidatigli dal Direttore dei Lavori. In particolare:
10.1verificare che la fornitura dei materiali sia conforme alle prescrizioni;
10.2verificare, prima della messa in opera, che materiali, apparecchiature e impianti abbiano superato i collaudi prescritti;
10.3controllare l’attività dei subappaltatori;
10.4controllare la regolare esecuzione dei lavori relativamente alla conformità ai progetti ed alle
specifiche tecniche contrattuali;
10.5garantire l’assistenza alle prove di laboratorio sui materiali;
10.6garantire l’assistenza ai collaudi dei lavori ed alle prove di messa in esercizio ed accettazione degli impianti;
10.7predisporre gli atti contabili qualora ne sia stato incaricato dal Direttore dei Lavori.
ART. 11 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DEL COORDINATORE IN MATERIA DI SICUREZZA PER LA PROGETTAZIONE
Il Coordinatore della Sicurezza per la Progettazione, designato dal R.U.P. (artt. 91 e 98 D.Lgs.81/08), deve essere in possesso dei requisiti professionali di cui all’art. 98 D.Lgs.81/08.
Ad esso compete, con le conseguenti responsabilità:
11.1la redazione del piano di Sicurezza e Coordinamento ai sensi dell’art. 100 D.Lgs.81/08 e del capo II del D.P.R. 222/03;
11.2 la predisposizione di un fascicolo con le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, che dovrà essere considerato anche all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera.
ART. 12 - FUNZIONI, COMPITI E RESPONSABILITÀ DEL COORDINATORE IN MATERIA DI SICUREZZA PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI
Il Coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori, designato dal R.U.P. (art. 90 del D.Lgs.81/08), è il soggetto incaricato dell’esecuzione dei compiti di cui all’art. 92 del D.Lgs.81/08 e deve essere in possesso dei requisiti professionali di cui all’art. 98 dello stesso decreto.
Ad esso compete, con le conseguenti responsabilità:
12.1la verifica, tramite opportune azioni di coordinamento e di controllo, dell’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizione loro pertinenti contenute nel Piano di Sicurezza e Coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;
12.2la verifica dell’idoneità del Piano Operativo di Sicurezza, da considerare come piano complementare e di dettaglio del Piano di Sicurezza e Coordinamento assicurandone la coerenza con quest’ultimo e adeguare il Piano di Sicurezza e Coordinamento ed i fascicoli informativi in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, nonché verificare che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi Piani Operativi di Sicurezza;
12.3l’organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, della cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;
12.4la verifica di quanto previsto dagli accordi tra le parti sociali al fine di assicurare il coordinamento tra i rappresentanti per la sicurezza al fine di migliorare le condizioni di sicurezza nel cantiere;
12.5segnalare e proporre al R.U.P., previa contestazione scritta alle imprese ed ai lavoratori autonomi interessati, in caso di gravi inosservanze delle norme di sicurezza, la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto. Qualora il Committente o il R.U.P. non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l’esecuzione provvede a dare comunicazione dell’inadempienza all’ASL territorialmente competente e alla Direzione
provinciale del lavoro;
12.6 la sospensione, in caso di pericolo grave ed imminente, delle singole lavorazioni fino alla comunicazione scritta degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
ART. 13 - RISERVATEZZA DEL CONTRATTO
Il Contratto, come pure i suoi allegati, deve essere considerati riservati fra le parti.
Ogni informazione o documento che divenga noto in conseguenza od in occasione dell’esecuzione del Contratto, non potrà essere rivelato a terzi senza il preventivo accordo fra le parti.
In particolare l’Appaltatore non può divulgare notizie, disegni e fotografie riguardanti le opere oggetto dell’Appalto né autorizzare terzi a farlo.
ART. 14- DIFESA AMBIENTALE
L’Appaltatore si impegna, nel corso dello svolgimento dei lavori, a salvaguardare l’integrità dell’ambiente, rispettando le norme attualmente vigenti in materia ed adottando tutte le precauzioni possibili per evitare danni di ogni genere.
In particolare, nell’esecuzione delle opere, deve provvedere a:
14.1evitare l’inquinamento delle falde e delle acque superficiali;
14.2effettuare lo scarico dei materiali solo nelle discariche autorizzate;
14.3segnalare tempestivamente al Committente ed al Direttore dei Lavori il ritrovamento, nel corso dei lavori di scavo, di opere sotterranee che possano provocare rischi di inquinamento o materiali contaminati.
ART. 15- TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai fini e per gli effetti del D.Lgs.196/03 il Committente si riserva il diritto di inserire il nominativo dell’Impresa appaltatrice nell’elenco dei propri clienti ai fini dello svolgimento dei futuri rapporti contrattuali e commerciali, in base all’art. 13 del decreto citato.
L’Appaltatore potrà in ogni momento esercitare i diritti previsti dall’art. 7 del decreto citato; in particolare potrà chiedere la modifica e la cancellazione dei propri dati.
ART. 16 - PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PREVENZIONE DEI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
Sono a carico, oltre che del Comune di Villa Minozzo, anche dell’appaltatore, gli oneri e gli obblighi scaturenti dall’applicazione del Protocollo di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente Capitolato e di cui si citano, a mero titolo esemplificativo ma non esaustivo, i principali obblighi:
a. Il Comune di Villa Minozzo richiederà alla Prefettura le informazioni antimafia di cui all’art.10 D.P.R. 3 giugno 1998, n. 252, oltre che nei casi ivi contemplati, mediante il sistema SI.CE.ANT ex articoli 87 e 91 D.lgs. 159/2011, anche per gli appalti e le concessioni di lavori pubblici di importo pari o superiore a € 250.000,00, per i subcontratti di lavori, forniture e servizi di importo pari o superiore a € 50.000 e in ogni caso, indipendentemente dal valore, nei confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi “sensibili”, indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di
calcestruzzo; fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo (qualora non debbano essere assimilati a subappalti ai sensi dell’art.105 d.lvo 18.04.2016, n. 50), servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere;
b. Ai fini di una più approfondita attività di prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nella esecuzione dei lavori, il Comune di Villa Minozzo, esperite le procedure, prima di procedere alla stipula dei contratti o alla conclusione degli affidamenti ovvero prima di procedere all’autorizzazione dei sub-contratti o dei sub- affidamenti, acquisirà i certificati camerali che saranno comunicati alla Prefettura ai fini del rilascio delle informazioni di cui all’art. 10 del D.P.R. n. 252/1998.
Qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, il comune di Villa Minozzo, non procederà alla stipula del contratto di appalto, ovvero revocherà l’aggiudicazione o negherà l’autorizzazione al subappalto, intimando all’appaltatore o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto.
c. Allo scopo di predisporre gli strumenti adeguati per attuare e rendere effettivi i controlli di cui sopra, il Comune di Villa Minozzo provvederà nel bando di gara, nel contratto di appalto o concessione o nel capitolato:
1 che la sottoscrizione del contratto ovvero le concessioni o le autorizzazioni effettuate prima dell’acquisizione delle informazioni di cui all’art. 10 del D.P.R. n. 252/1998, anche al di fuori delle soglie di valore ivi previste, sono sottoposte a condizione risolutiva e che la stazione appaltante procederà alla revoca della concessione e allo scioglimento del contratto qualora dovessero intervenire informazioni interdittive;
2 l’obbligo per l’aggiudicatario di comunicare alla stazione appaltante l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento con riguardo alle forniture ed ai servizi di cui agli artt. 2 e 3 nonché ogni eventuale variazione successivamente intervenuta per qualsiasi motivo;
3l’obbligo per l’aggiudicatario di inserire in tutti i subcontratti la clausola risolutiva espressa per il caso in cui emergano informative interdittive a carico dell’altro subcontraente; tale clausola dovrà essere espressamente accettata dall’impresa aggiudicataria.
d. Le imprese appaltatrici dovranno impegnarsi a comunicare tempestivamente al Comune di Villa Minozzo ogni eventuale variazione dei dati riportati nei certificati camerali propri e delle loro imprese sub-contraenti e, in particolare, ogni variazione intervenuta dopo la produzione del certificato stesso relativa ai soggetti che hanno la rappresentanza legale e/o l’amministrazione dell’impresa e al direttore tecnico.
Il Comune di Villa Minozzo riporterà nel contratto d'appalto e richiederà di riportare nei subcontratti, le seguenti clausole, esplicitamente previste in allegato dal suddetto Protocollo, opportunamente riviste ed aggiornate a seconda dell’evoluzione legislativa, e che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o del relativo subcontratto:
Clausola n. 1
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità presso la Prefettura di Reggio Xxxxxx, tra l’altro consultabile al sito, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola n. 2
La sottoscritta impresa si impegna a comunicare alla stazione appaltante l’elenco delle imprese coinvolte nel piano di affidamento con riguardo alle forniture ed ai servizi di cui gli artt. 2 e 3 nonché ogni eventuale variazione successivamente intervenuta per qualsiasi motivo.
Clausola n. 3
La sottoscritta impresa si impegna a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell’imprenditore, degli eventuali componenti la compagine sociale o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere).
Clausola n. 4
La sottoscritta impresa si impegna a segnalare alla Prefettura l’avvenuta formalizzazione della denuncia di cui alla precedente clausola 3 e ciò al fine di consentire, nell’immediato, eventuali iniziative di competenza.
Clausola n. 5
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive analoghe a quelle di cui all’art. 10 del D.P.R. 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell’acquisizione delle informazioni del Prefetto, sarà applicata a carico dell’impresa, oggetto dell’informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all’impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 6
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e della tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
ART. 17 - PROTOCOLLO D’INTESA CONTRO IL LAVORO NERO
Sono a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi di cui ai commi che seguono, relativi all'applicazione del Protocollo d'Intesa contro il Lavoro Xxxx approvato con Provvedimento del Commissario Straordinario n. 10 del 20/12/2008, esecutivo ai sensi di legge, che costituisce parte integrante del presente Capitolato:
a) Prima dell’inizio dei lavori l’appaltatore presenta la documentazione di avvenuta denuncia agli enti previdenziali, assicurativi, infortunistici, ivi incluse le casse edili di Reggio Xxxxxx o del territorio relativo alla sede della ditta in caso di opere la cui durata stimata è inferiore ai 90 gg o nel caso che l’impresa possa avvalersi degli accordi sperimentali regionali sulla trasferta.
b) Prima dell’inizio dei lavori e ad ogni nuova assunzione, l’appaltatore presenta l’elenco nominativo dei lavoratori trasfertisti che si impiegheranno in cantiere.
c) Ogni impresa presente in cantiere ha l’obbligo di tenere nell’ambito del cantiere stesso:
a - estratto del Libro matricola di cantiere (l’originale del Libro matricola potrà essere sostituito da fotocopia autenticata mediante autocertificazione, conservando l’originale presso la sede aziendale), con riferimento ai soli dipendenti occupati nei lavori del cantiere. Ogni omissione, incompletezza o ritardo in tali adempimenti sarà segnalato dalla Direzione Lavori alla Direzione Provinciale del Lavoro-Settore Ispettivo;
b - registro delle presenze debitamente vidimato dall’INAIL. In tale documento vanno registrate le presenze giornaliere ed indicate le ore lavorative, ordinarie e straordinarie, con regolarizzazione entro le 24 ore successive alla giornata interessata;
c - attestazione della formazione di base in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, come previsto dagli accordi contrattuali, effettuata ai propri lavoratori presenti sul cantiere;
d - copia dei contratti di subappalto e fornitura con posa in opera.
d) Tutti i lavoratori presenti nel cantiere, compresi i lavoratori autonomi, saranno dotati di un tesserino di riconoscimento, rilasciato dall’impresa di appartenenza e composto da:
- nome e cognome
- fotografia
- impresa di appartenenza
- numero di matricola
e) L'Impresa dovrà utilizzare la procedura di rilevazione automatica delle presenze tramite tesserino fornito di banda magnetica, predisposto dalla stazione appaltante. Xxxxxxxxx, apparecchiatura di lettura, tenuta delle registrazioni sono a carico della stazione appaltante che raccoglierà settimanalmente una stampa dei dati rilevati in ogni cantiere.
f) Le imprese che si aggiudicano l'appalto, le imprese esecutrici in caso l’appalto sia stato aggiudicato ad un consorzio, nonché le imprese subappaltatrici dovranno iscriversi sin dall’inizio dei lavori ed indipendentemente dalla durata degli stessi alla Cassa Edile della provincia, per tutta la durata dei lavori e per tutti i lavoratori impiegati negli stessi e fornire alla cassa edile, a scopo informativo, i dati delle denunce mensili riguardanti i lavoratori trasfertisti, per tutti i casi in cui non sia previsto dal CCNL o da altri accordi collettivi l'iscrizione alla Cassa Edile del territorio ove è ubicato il cantiere.
g) nell'ambito dei compiti attribuiti dalla legislazione vigente, l'Impresa dovrà eseguire gli ordini della Direzione Lavori in merito ai controlli in ordine alla rispondenza dello stato di fatto del cantiere con quanto previsto all'atto dell'appalto e delle eventuali fasi lavorative affidate a terzi e sulla presenza della manodopera. A tale fine la ditta esecutrice dei lavori è obbligata a mettere a disposizione del Direttore Lavori la seguente documentazione:
1. copia dei libri matricola;
2. fotocopia della comunicazione di assunzione;
3. copia della giornaliera di presenza mensile, delle denunce e dei versamenti mensili INPS e Cassa Edile;
4. estremi del CCNL e del Contratto Integrativo Provinciale (C.I.P.) applicati ai dipendenti.
h) qualora le imprese che svolgono attività nel cantiere oppongano rifiuto alla presentazione della suddetta documentazione, dopo formale richiamo e diffida, la Direzione Lavori effettuerà la segnalazione agli uffici competenti per gli accertamenti di legge ed alla stazione appaltante per il blocco dei pagamenti SAL e SFL.
i) Se le contestazioni riguardano fatti, il Direttore dei Lavori redige in contraddittorio con l’imprenditore un processo verbale delle circostanze contestate o, mancando questi, in presenza
di due testimoni. In quest'ultimo caso copia del verbale è comunicata all'Appaltatore per le sue osservazioni, da presentarsi al Direttore dei Lavori nel termine di otto giorni dalla data del ricevimento. In mancanza di osservazioni nel termine, le risultanze del verbale si intendono definitivamente accettate.
j) L’Appaltatore, il suo rappresentante, oppure i testimoni firmano il processo verbale, che è inviato al responsabile del procedimento con le eventuali osservazioni dell'Appaltatore.
k) Contestazioni e relativi ordini di servizio sono annotati nel giornale dei lavori.
Ad integrazione di quanto prescritto alla precedente lettera d), nonché di quanto previsto in materia di tessera di riconoscimento dall'articolo 18, comma 1, lettera u), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, quest'ultima dovrà contenere, ai sensi dell'art. 5 della L. 136/2010, anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso di lavoratori autonomi, la tessera di riconoscimento di cui all’articolo 21, comma 1, lettera c), del citato decreto legislativo n. 81 del 2008 dovrà contenere anche l’indicazione del committente.
l) Le amministrazioni aggiudicatrici, gestiranno con la piattaforma regionale SITAR le procedure di de-materializzazione delle comunicazioni GAP aggiudicatarie, subappaltatrici e G118 (relativo a tutti gli affidamenti di importo inferiore al 2% dell’importo delle prestazioni affidate), prevedendo nell’ambito dei contratti, specifiche disposizioni.
Di seguito i principali adempimenti:
m) Le imprese affidatarie:
• si accrediteranno su SITAR (una tantum) e potranno accedere alla procedura di de- materializzazione delle comunicazioni GAP e G118;
• provvederanno alla compilazione dei moduli informatizzati anche per le imprese sub- appaltatrici e sub-fornitrici;
• dopo la conferma dell’amministrazione aggiudicatrice (via e-mail) provvederanno alla stampa dei modelli;
• firmeranno i modelli e poi li invieranno via fax alle amministrazioni aggiudicatrici.
n) Il Comune di Villa Minozzo:
• continuerà ad alimentare SITAR con le modalità previste dalla normativa vigente;
• dopo l’inserimento della scheda di aggiudicazione definitiva, creerà l’associazione del contratto all’impresa, che dovrà inviare i modelli GAP e G118;
• verificherà che i modelli informatici compilati dall’impresa, siano completi e li integreranno con le informazioni di competenza;
• al ricevimento (via fax) dei modelli firmati, apporranno la loro firma e li inoltreranno alla Prefettura.
o) La Stazione appaltante:
• provvederà ad acquisire le autocertificazioni dei legali rappresentanti delle imprese e li accrediterà al SITAR per le procedure di de-materializzazione dei modelli GAP e G118;
• protocollerà ed archivierà le e-mail di notifica delle stampe definitive dei modelli GAP e G118 dopo la loro compilazione e conferma definitiva;
• fornirà supporto alle imprese e all’amministrazione, per le attività di gestione delle procedure di de-materializzazione dei modelli GAP e G118;
• provvederà alla formazione ed al supporto operativo dei Responsabili del Procedimento;
p) La piattaforma regionale SITAR si occuperà di gestire, con le amministrazioni aggiudicatrici di ambito regionale, gli adempimenti informativi per la pubblicità e il monitoraggio di opere e lavori pubblici, nonché le procedure di de-materializzazione delle comunicazioni GAP e G118 e renderà disponibili tutte la informazioni a cittadini, imprese ed agli operatori preposti alla vigilanza.
q) Il Comune di Villa Minozzo riporterà nel contratto d'appalto e richiederà di riportare nei subcontratti, le suddette clausole e condizioni, opportunamente riviste ed aggiornate a seconda dell’evoluzione legislativa, e che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o del relativo subcontratto.
Si intende integralmente riportato e allegato, quale parte sostanziale del presente Capitolato, il Protocollo d’intesa contro il lavoro nero ed irregolare e l'evasione contributiva negli appalti di opere e lavori pubblici, nonché il manuale operativo per le imprese aggiudicatarie.
CAPO 2 – PROCEDURA DI GARA E CONTRATTO
Art. 18 - Metodo di gara
Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, ai sensi dell’art. 36 comma 2 lett. b. del D. Lgs. N. 50/2016, con contratto a misura con aggiudicazione con il criterio dell’unico ribasso sull’elenco prezzi, ai sensi dell'art. 95 comma 4 lett. a) del citato X.Xxx. 50/2016.
Il Comune si riserva comunque il diritto di valutare la congruità dell'offerta che, in base ad elementi specifici, appaia anormalmente bassa come previsto dall'art. 97, comma 1 del D.Lgs. 50/2016.
Art. 19 - Norme di gara
NORME GENERALI
Le offerte, in bollo, dovranno essere inviate a: Xxxxxx xx Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxx xxxxx Xxxx, 0 Ufficio Protocollo Generale 42030 Villa Minozzo (RE). Sulla busta dovrà essere apposta la dicitura prevista nella lettera di invito a gara, nonché l’indicazione completa del mittente.
Validità dell'offerta: la ditta potrà svincolarsi dalla propria offerta decorso il termine di giorni 180 dalla data della gara se, nel frattempo, non sarà intervenuta l'aggiudicazione definitiva.
Elaborati tecnici: gli elaborati sono visibili presso l’Ufficio Tecnico Comunale, tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00, previa intesa telefonica. Detti elaborati verranno consegnati in formato digitalizzato CD, cui la Ditta potrà rivolgersi per ottenerne copia.
MODALITA' DI PRESENTAZIONE DELL'OFFERTA.
Sono riportate nella lettera invito a presentare offerta.
ALTRE INFORMAZIONI DI GARA.
a) si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida ed idonea;
b) l'aggiudicazione provvisoria disposta dalla Commissione non costituisce la conclusione del contratto che sarà stipulato dopo l'intervenuta esecutività della determinazione dirigenziale di affidamento dell'appalto;
c) in caso di offerte uguali si procederà al sorteggio nella stessa seduta pubblica;
d) il recapito del piego rimane ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, lo stesso non giunga a destinazione in tempo utile;
e) trascorso il termine fissato dal bando di gara, l'offerta presentata non è più revocabile, e non può essere ritirata dall'Impresa; inoltre, non viene riconosciuta valida alcuna offerta, anche se sostitutiva od aggiuntiva di offerta precedente;
f) non sono ammesse le offerte condizionate o quelle espresse in modo indeterminato o con riferimento a offerta di altro appalto;
g) la documentazione prescritta nel presente Capitolato Speciale d'Appalto, non può essere sostituita da alcuna dichiarazione che faccia riferimento a documenti esibiti per partecipare ad altre gare, anche se effettuate nel medesimo giorno o già esistenti presso questo Ente a qualsiasi titolo.
Trattamento dei dati: i dati forniti dai partecipanti alla gara, ai sensi dell’art. 10 del D. Lgs 196 del 2003, sono raccolti e pubblicati come previsto dalle norme in materia di appalti pubblici. I diritti di cui all’art. 13 del D. Lgs. 196 del 2003 sono esercitabili con le modalità di cui al D. Lgs. N. 267/2000.
ART. 20 - AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI
L'aggiudicazione provvisoria disposta dalla Commissione non costituisce la conclusione del contratto che sarà stipulato dopo l'intervenuta esecutività della determinazione dirigenziale di aggiudicazione definitiva dell'appalto.
ART. 21 - DOCUMENTI DA PRESENTARE PER LA STIPULA DEL CONTRATTO
L’aggiudicazione definitiva, disposta dal Responsabile del Servizio competente, viene comunicata all’impresa con la trasmissione via fax, appositamente autorizzata dalle Imprese partecipanti come unica forma di comunicazione. Unitamente a tale comunicazione, viene presentata la richiesta dei documenti da presentare, entro un termine non superiore a 20 giorni, per la stipula del contratto. Si riportano di seguito i documenti da presentare:
a) cauzione definitiva pari al 10% dell'importo netto contrattuale mediante polizza fidejussoria assicurativa o fidejussione bancaria. Qualora l’aggiudicazione sia fatta in favore di un'offerta di ribasso superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali secondo quanto riportato nella vigente normativa sui lavori pubblici.
La cauzione definitiva deve avere validità fino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. La cauzione deve essere prestata:
- a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse;
- a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all'appaltatore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno.
Si applica l'art. 103 del D. Lgs 50/2016 e l'art. 123 del DPR 207/2010.
Il Comune ha il diritto di valersi della cauzione per l'eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei lavori nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell’appaltatore. Il Comune ha inoltre il diritto di valersi della cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall’appaltatore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in cantiere. Il Comune può richiedere all’appaltatore la reintegrazione della cauzione ove questa sia venuta meno in tutto o in parte; in caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all’appaltatore. Approvato il certificato di collaudo ovvero il certificato di regolare esecuzione, la garanzia fideiussoria si intende svincolata ed estinta di diritto, automaticamente, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni, dichiarazioni liberatorie o restituzioni. L’Amministrazione potrà avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale. L’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell’Amministrazione senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria. In caso di variazioni al contratto per effetto di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione degli importi contrattuali, mentre non dev’essere integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario. Nel testo della garanzia fidejussoria deve essere espressamente indicato che la stessa garanzia è concessa secondo le condizioni previste dalla normativa vigente dei LL.PP. e secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d’Appalto.
L'importo della cauzione è ridotto al 50 per cento per i concorrenti in possesso della certificazione di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000, ai sensi dell'articolo 93, comma 7, del D. Lgs. n. 50/2016.
b) n. 1 dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 445/2000, dove l’Impresa dichiara l'ottemperanza alle norme di cui alla Legge 12.03.1999, n. 68 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili";
c) n. 1 polizza, ai sensi dell’art. 103 comma 7, del D. Lgs 50/2016 e art. 125 del DPR 207/2010, sottoscritta “ad hoc” per il presente appalto, "tutti i rischi del costruttore (CAR)". Tale polizza deve essere proposta in conformità allo schema tipo del D.M.123/04. Tale polizza di assicurazione deve coprire i danni subiti dalla Provincia a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell'esecuzione dei lavori. Il Responsabile di Procedimento può chiedere con la stessa polizza, ovvero con altra polizza, la copertura dei rischi dell'incendio, dello scoppio, del furto, del danneggiamento vandalico e dell'azione del fulmine per manufatti, materiali, attrezzature e opere provvisionali di cantiere, per un importo del valore da assicurare definito dal responsabile di procedimento in accordo con la ditta appaltatrice. La polizza deve, inoltre, assicurare la stazione appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell’esecuzione dei lavori. La somma assicurata per la Sezione A, Partita 1 "Opere" non deve essere inferiore all'importo contrattuale al lordo dell'IVA, per la sezione A, Partita 2 "Opere preesistenti" non deve essere inferiore ad Euro 195.000,00, per la Sezione A, Partita 3, "demolizione e sgombero" non deve essere inferiore ad Euro 40.000,00. Il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi, Sezione B, non dovrà essere inferiore ad Euro 500.000,00. Tale polizza deve specificamente prevedere l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi i rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati
all’accesso al cantiere, della Direzione Lavori e dei collaudatori in corso d’opera. Le polizze di cui al presente punto devono recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante. La copertura assicurativa deve decorrere dalla data di consegna dei lavori e deve cessare solo alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. Qualora sia previsto un periodo di garanzia, la polizza assicurativa è sostituita da una polizza che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi connessi all'utilizzo delle lavorazioni in garanzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o rifacimento. La garanzia assicurativa prestata dall’Appaltatore deve coprire senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’Appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti, la garanzia assicurativa prestata dalla mandataria capogruppo deve coprire senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti. Nel testo della polizza deve essere espressamente indicato quanto segue:
- la polizza di cui al presente articolo è concessa secondo le condizioni previste dalla normativa vigente dei LL.PP.(D.M.123/04) e secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d’appalto;
- la copertura è garantita indipendentemente dal pagamento dei premi da parte dell’Impresa;
- la Compagnia assicurativa non può esercitare il diritto di recesso in caso di sinistro.
L’Appaltatore trasmette alla Provincia la polizza in parola prima della stipula del contratto, o comunque almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori, in caso di consegna dei lavori in via d’urgenza.
Gli importi dei danni non coperti a seguito dell’inserimento di franchigie o massimali rimangono a carico dell’Appaltatore. Eventuali massimali e franchigie aggiuntive o diverse rispetto a quelle previste, possono essere inserite solo previa accettazione esplicita da parte del Responsabile del procedimento.
d) n. 1 polizza assicurativa di copertura di Responsabilità Civile verso i prestatori di lavoro (RCO per i rischi inerenti la propria attività) con un massimale unico minimo di Euro 2.582.284,50). Tale polizza potrà essere prodotta in copia autenticata. Le garanzie e i massimali per le coperture R.C.T.- O possono essere proposti con polizze a secondo rischio nel caso che l’impresa appaltatrice sia in possesso di polizza di responsabilità civile, fermo le condizioni normative e massimali in aumento richiesti dal presente capitolato.
Possono essere inserite le seguenti limitazioni:
FRANCHIGIE:
1.1 Per sinistro: Massimo di Euro 5.000;
Eventuali massimali e franchigie aggiuntive o diverse rispetto a quelle previste, possono essere inserite solo previa accettazione esplicita da parte del Responsabile del procedimento. Nel testo della polizza deve essere espressamente indicato quanto segue:
la presente polizza è concessa secondo le condizioni previste dalla normativa vigente dei LL.PP(D.M123/04). e secondo le prescrizioni del Capitolato Speciale d’appalto.
e) in caso di società: comunicazione da rendersi ai sensi del D.P.C.M. n.187 emesso in data 11 Maggio 1991, ed inerente "la propria composizione societaria, l'esistenza dei diritti reali di godimento o di garanzia sulle azioni "con diritto di voto" sulla base delle risultanze del libro dei soci, delle comunicazioni ricevute e di qualsiasi altro dato a propria disposizione, nonché l'indicazione dei soggetti muniti di procura irrevocabile che abbiano esercitato il voto nelle assemblee societarie nell'ultimo anno o che ne abbiano comunque diritto".
Dette informazioni devono essere fornite anche con riguardo ad eventuali società consorziate che comunque partecipino all'esecuzione dell'opera, nonché alle Imprese sub-appaltatrici;
f) eventuali osservazioni al piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi dell’art. 100 del D. Lgs. n. 50/2016;
g) piano operativo di sicurezza, ai sensi dell’art. 100 del D. Lgs. n. 50/2016;
h) eventuale cronoprogramma;
i) In caso di Imprese riunite: contratto di mandato collettivo speciale con rappresentanza, conferito dalle imprese mandanti all'Impresa mandataria, in originale o copia autenticata. Tale mandato dovrà contenere esplicitamente le prescrizioni di cui all'art. 48 del D. Lgs. n. 50/2016 e dovrà risultare da Atto Pubblico o da scrittura privata autenticata. La procura, da rilasciare obbligatoriamente mediante Atto Pubblico, dovrà essere espressamente conferita al legale rappresentante dell'impresa capogruppo;
j) (solo nel caso di firma da parte di un procuratore) n. 2 originali o copie autenticate in bollo della procura rilasciata mediante Atto Pubblico al Procuratore che stipulerà l'atto;
k) Specifico piano di affidamento, redatto ai sensi degli Artt. 2, 3 e 4 del Protocollo di intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, riportante tutti i previsti sub-contratti di lavori, servizi e forniture di importo pari o superiore a € netti 50.000,00, nonché, indipendentemente dal valore, dei seguenti servizi e forniture “sensibili”: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra e materiali inerti, acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura di ferro lavorato, fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura con posa in opera e noli a caldo (qualora non debbano essere assimilati a subappalti ai sensi dell’art.105 d.lvo 18.4.2016, n. 50), servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere. Si rammenta che ai sensi dell’Art. 4.2 del suddetto Protocollo, dovrà essere comunicata al committente ogni eventuale variazione o aggiornamento successivo, del suddetto piano di affidamento;
l) Documentazione necessaria per richiesta in Prefettura dell'informazione antimafia, ex art. 91 del D.Lgs. 6.9.2011 n. 159, integrato dal D.Lgs. 15.11.2012, n. 218:
1 dichiarazione sostitutiva del certificato della Camera di Commercio, redatta dal Legale Rappresentante della Società, con l'attuale compagine societaria contenente tutti i componenti che ricoprono cariche all'interno della società;
2 dichiarazione sostitutiva redatta dai soggetti sottoposti ai controlli antimafia (ex art. 85 D.Lgs. 159/2011) ed inerente ai loro familiari conviventi.
m) Obblighi di tracciabilità: ai sensi della L.136/2010, ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, nella documentazione da presentare per la stipula del contratto, si dovrà indicare, uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste italiane Spa, dedicati, anche non in via esclusiva, a tutta la gestione contrattuale. Tutti i movimenti finanziari relativi al lavoro oggetto del contratto dovranno essere registrati sul conto corrente dedicato e dovranno essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni (sono esentate le fattispecie contemplate all'art. 3, comma 3, della L. 136/2010).
Ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, gli strumenti di pagamento dovranno riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere, il codice identificativo gara (CIG), attribuito dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici e, ove obbligatorio, il codice unico di progetto (CUP) relativo all’investimento pubblico. Dovranno inoltre essere comunicati le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul suddetto c/c dedicato, entro 7 gg. dalla loro accensione o, nel caso di c/c già esistente, dalla sua prima utilizzazione in operazioni finanziarie relative alla presente commessa pubblica. E’ fatto obbligo di provvedere altresì a comunicare ogni modifica ai dati trasmessi. A pena di nullità assoluta, la ditta assumerà
gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge sopra citata.
L’assunzione degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari dovrà essere riportata, oltre che nel contratto di mandato collettivo con rappresentanza in caso di ATI, in tutti i contratti sottoscritti con i subappaltatori ed i subcontraenti della filiera delle imprese a qualsiasi titolo interessate al lavoro di cui al presente capitolato e la Provincia potrà verificare in ogni momento tale adempimento.
Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale, ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, costituisce causa di risoluzione del contratto.
L’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui alla Legge 136/2010, ne darà immediata comunicazione alla Provincia di Reggio Emilia e alla Prefettura-Ufficio territoriale del Governo di Reggio Xxxxxx.
Controllo degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali - Al fine di rendere facilmente individuabile la proprietà degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali per l'attività dei cantieri, la bolla di consegna del materiale dovrà indicare il numero di targa e il nominativo del proprietario degli automezzi medesimi.
ART. 22 - STIPULAZIONE ED APPROVAZIONE DEL CONTRATTO
La stipulazione del contratto di appalto deve aver luogo entro sessanta giorni dalla aggiudicazione definitiva.
Se la stipula del contratto o la sua approvazione, ove prevista, non avviene nei termini fissati dai commi precedenti, per colpa imputabile alla Comune, l’impresa può, mediante atto notificato alla stazione appaltante sciogliersi da ogni impegno o recedere dal contratto. In caso di mancata presentazione dell’istanza, all’impresa non spetta alcun indennizzo.
L’appaltatore non ha diritto ad alcun compenso o indennizzo, salvo il rimborso delle spese contrattuali. Se è intervenuta la consegna dei lavori in via d'urgenza, l'impresa ha diritto al rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione dei lavori ordinati dal direttore dei lavori ivi compresi quelle per opere provvisionali.
Se la stipulazione del contratto non avviene entro il termine prima indicato per colpa della ditta, il Comune ha facoltà di procedere alla risoluzione del contratto per grave inadempimento.
ART. 23 - DOCUMENTI FACENTI PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE DEL CONTRATTO D’APPALTO
Fannx xxxte integrante e sostanziale del contratto d’appalto:
a) il presente Capitolato speciale d’appalto, comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti nel seguito in relazione al loro valore indicativo;
b) gli elaborati grafici progettuali e le relazioni;
c) la descrizione dei lavori, per l’eventuale parte di lavori "a corpo" e l’elenco dei prezzi unitari offerti dall’aggiudicatario in sede di gara per la parte di lavori "a misura";
d) il cronoprogramma;
e) il piano di sicurezza e coordinamento nonché l'eventuale piano sostitutivo e il piano operativo di sicurezza redatti dall'appaltatore ai sensi dell’art. 100 del D. Lgs. n. 50/2016.
f) le polizze di garanzia.
ART. 24 - DOCUMENTI ESTRANEI AL RAPPORTO NEGOZIALE
Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali:
- il computo metrico e il computo metrico estimativo;
- le tabelle di riepilogo dei lavori e la suddivisione per categorie degli stessi, ancorché inserite e integranti il presente Capitolato speciale; esse hanno efficacia, sempre che non riguardino il compenso a corpo dei lavori contrattuali, limitatamente ai fini dell’aggiudicazione per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della definizione dei requisiti oggettivi del subappalto e ai fini della valutazione delle addizioni o diminuzioni dei lavori di cui al DPR 207/2010 o delle varianti in corso d’opera di cui all’articolo 149 del D. Lgs. n. 50/2016;
- la descrizione delle singole voci elementari, le quantità delle stesse, sia quelle rilevabili dagli atti progettuali e da qualsiasi altro loro allegato, sia quelle risultanti dalla "lista", predisposta dalla Stazione appaltante e completata con i prezzi dall’aggiudicatario e da questi presentata in sede di offerta, per la parte di lavori "a corpo".
CAPO 3 – ESECUZIONE DEI LAVORI
ART. 25 - CONSEGNA, INIZIO ED ESECUZIONE DEI LAVORI
Il Direttore dei Lavori comunica all'Appaltatore il giorno e il luogo in cui deve presentarsi per ricevere la consegna dei lavori, munito del personale idoneo nonché delle attrezzature e dei materiali necessari per eseguire, ove occorra, il tracciamento dei lavori secondo i piani, profili e disegni di progetto. Su indicazione del Direttore dei Lavori devono essere collocati a cura dell'Appaltatore, picchetti, capisaldi, sagome, termini, ovunque si riconoscano necessari.
Sono a carico dell'Appaltatore gli oneri per le spese relative alla consegna, alla verifica ed al completamento del tracciamento.
Il Direttore dei Lavori procederà alla consegna dell'area, redigendo un verbale in contraddittorio con l'Appaltatore in duplice copia firmato dal Direttore dei Lavori e dall'Appaltatore. Dalla data del verbale di consegna decorre il termine utile per il compimento dei lavori. Il verbale deve essere redatto nel rispetto delle procedure, delle condizioni e contenere gli elementi richiamati dall'art. 154 del d.p.r. 207/2010.
Il verbale di consegna contiene l'indicazione delle condizioni e delle circostanze speciali locali riconosciute e le operazioni eseguite, come i tracciamenti, gli accertamenti di misura, i collocamenti di sagome e capisaldi. Contiene inoltre l'indicazione delle aree, delle eventuali cave, dei locali e quant'altro concesso all'Appaltatore per l'esecuzione dei lavori oltre alla dichiarazione che l'area oggetto dei lavori è libera da persone e cose e che lo stato attuale è tale da non impedire l'avvio e la prosecuzione dei lavori.
Il Direttore dei Lavori è responsabile della corrispondenza del verbale di consegna dei lavori all'effettivo stato dei luoghi. Qualora l’appaltatore intenda far valere pretese derivanti dalla riscontrata difformità dello stato dei luoghi rispetto a quello previsto in progetto, deve formulare riserva sul verbale di consegna all’atto della sua redazione.
In caso di consegne parziali l’Appaltatore è tenuto a presentare un programma di esecuzione dei lavori che preveda la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili.
Nel caso di subentro di un Appaltatore ad un altro nell'esecuzione dell'appalto, il Direttore dei Lavori redige apposito verbale in contraddittorio con entrambi gli appaltatori per accertare la reale consistenza dei materiali, dei mezzi d'opera e di quant'altro il nuovo Appaltatore deve assumere dal precedente, oltre ad indicare eventuali indennità da corrispondersi.
Subito dopo la consegna dei lavori l’Appaltatore darà inizio alle opere, che dovranno essere
ultimate entro i tempi precisati nel programma dei lavori a partire dalla data indicata nel verbale di consegna.
ART. 26 - IMPIANTO DEL CANTIERE E PROGRAMMA DEI LAVORI
L'Appaltatore dovrà provvedere all'impianto del cantiere che dovrà essere allestito nei tempi previsti dal programma dei lavori redatto dall'Appaltante sulla base di quanto definito in sede di progettazione esecutiva dell'intervento ed allegato ai documenti progettuali consegnati per la gara d'appalto.
Il programma dei lavori è un atto contrattuale che stabilisce la durata delle varie fasi della realizzazione di un'opera.
Il programma dei lavori si rende necessario anche per la definizione delle misure di prevenzione degli infortuni che devono essere predisposte dal Coordinatore per l'esecuzione dei lavori prima e durante lo svolgimento delle opere. In questo senso il programma dei lavori dovrà essere definito negli stessi casi previsti per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
In base all'art. 90 del d.lgs.81/08 questo documento deve essere approntato dal Responsabile Unico del Procedimento parallelamente alla redazione del progetto ed in accordo con le date di inizio e fine dei lavori stabilite dal contratto principale, individuando nel dettaglio tutti i tempi necessari per l'esecuzione delle parti dell'opera. In mancanza di tale programma l'Appaltatore sarà tenuto ad eseguire le varie fasi di lavoro secondo l'ordine temporale stabilito dalla Direzione dei Lavori senza che ciò costituisca motivo per richiedere risarcimenti o indennizzi.
In presenza di particolari esigenze il Committente si riserva, comunque, la facoltà di apportare modifiche non sostanziali al programma predisposto.
ART. 27 - RICONOSCIMENTI A FAVORE DELL'APPALTATORE IN CASO DI RITARDATA CONSEGNA DEI LAVORI
Nel caso di accoglimento dell'istanza di recesso dell'appaltatore dal contratto per ritardo nella consegna dei lavori attribuibile a fatto o colpa della stazione appaltante ai sensi dell'articolo 153, commi 8 e 9, del D.P.R. n. 207/2010 l'appaltatore ha diritto al rimborso delle spese contrattuali ai sensi dell'articolo 139 del D.P.R. n. 207/2010 nonché delle altre spese effettivamente sostenute e documentate in misura comunque non superiore alle seguenti percentuali, calcolate sull'importo netto dell'appalto:
1,00 per cento per la parte dell'importo fino a 258.000,00 Euro;
0,50 per cento per la eccedenza fino alla restante quota dell'importo netto in appalto.
ART. 28 – INDEROGABILITA’ DEI TERMINI DI ESECUZIONE
I lavori devono essere ultimati entro il termine indicato all’art. 3 del presente Capitolato. In caso di consegna parziale, ai sensi dell’Art. 154 del D.P.R. n. 207/2010, il termine per l’esecuzione decorre dall’ultimo dei verbali di consegna. Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare e continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:
a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;
b) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o concordati con questa;
c) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili;
d) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunque previsti dal Capitolato speciale d’appalto;
e) le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati;
f) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente.
ART. 29 - SUBAPPALTO
Tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano, prevalente, scorporabile o non scorporabile, comunque prevista in progetto, sono subappaltabili e subaffidabili in cottimo, con il solo limite del divieto di subappalto subcontratti dei lavori della categoria prevalente per una quota superiore al 20 per cento, in termini economici, dell’importo dei lavori della stessa categoria prevalente, o non superiore ad altra misura minore eventualmente prevista per tale categoria da specifiche norme legislative o regolamentari; i lavori delle categorie diverse da quella prevalente possono essere subappaltati o subaffidati in cottimo per la loro totalità, alle condizioni di cui al presente capitolato. Il subappaltatore può subappaltare la posa in opera di strutture e di impianti e opere speciali di cui all’articolo 107, comma 2, lettere f), g), m), o), p) del D.P.R. n. 207/2010.
L’affidamento in subappalto o in cottimo è consentito, previa autorizzazione della Stazione appaltante, alle seguenti condizioni:
a) che l’Appaltatore abbia indicato all’atto dell’offerta i lavori o le parti di opere che intenda subappaltare o concedere in cottimo; l’omissione delle indicazioni sta a significare che il ricorso al subappalto o al cottimo è vietato e non può essere autorizzato;
b) che l’Appaltatore provveda al deposito di copia autentica del contratto di subappalto presso la Stazione appaltante almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio dell’esecuzione delle relative lavorazioni subappaltate, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell’articolo 2359 del codice civile, con l’impresa alla quale è affidato il subappalto o il cottimo; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione deve essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all’associazione, società o consorzio;
c) che l’Appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto presso la Stazione appaltante, ai sensi della lettera b), trasmetta alla stessa Stazione appaltante la certificazione attestante che il subappaltatore possiede i requisiti economico-tecnici previsti dal D.P.R. n. 34/2000 e DPR 207/2010 per le categorie e le classifiche di importi corrispondenti ai lavori da realizzare in subappalto o in cottimo, nonché la documentazione prevista dall’articolo 105 del D.Lgs. 50/2016 e successive modificazioni ed integrazioni. Il termine previsto dall’articolo 118, comma 18 del d.lgs. 50/2016 decorre dalla data di ricevimento della predetta istanza.
d) che non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuno dei divieti previsti dall’articolo 10 della legge n. 575 del 1965, e successive modificazioni e integrazioni; a tale scopo, qualora l’importo del contratto di subappalto sia superiore a Euro 154.937,07, l’Appaltatore deve produrre alla Stazione appaltante la documentazione necessaria agli adempimenti di cui alla vigente legislazione in materia di prevenzione dei fenomeni mafiosi e lotta alla delinquenza organizzata, relativamente alle imprese subappaltatrici e cottimiste, con le modalità di cui al DPR n. 252 del 1998; resta fermo che, ai sensi dell’articolo 12, comma 4, dello stesso DPR n. 252 del 1998, il subappalto è vietato, a prescindere dall’importo dei relativi lavori, qualora per l’impresa subappaltatrice sia accertata una delle situazioni indicate dall'articolo 10, comma 7, del citato DPR n. 252 del 1998;
e) che venga fornita, una dichiarazione rilasciata dalla Cassa Edile contenente l'indicazione della media mensile pro-capite del numero di ore denunciate, dalla Ditta subappaltatrice, nei 3 mesi, verificabili, precedenti la data di stipula del contratto di subappalto. Qualora le imprese subappaltatrici abbiano denunciato alle Casse Edili un numero di ore retribuite
significativamente inferiori all'orario di lavoro ordinario previsto dai CCNL e loro integrativi, comprese le ore giustificate di cui all'art. 29 del DL 23.06.95 n. 224, D.M. 16.12.96 e successive integrazioni, la Stazione Appaltante autorizzerà il subappalto previa verifica presso la cassa edile di iscrizione dell’esistenza di eventuali giustificazioni ed in assenza di queste ultime segnalando il caso alle autorità di vigilanza.
Il subappalto e l’affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente dalla Stazione appaltante in seguito a richiesta scritta dell'Appaltatore; l’autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che la Stazione appaltante abbia provveduto, l'autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l’affidamento del subappalto.
L’affidamento di lavori in subappalto o in cottimo comporta i seguenti obblighi:
a) l’Appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultanti dall’aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento. L'Appaltatore corrisponde gli oneri della sicurezza, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso. la stazione appaltante, sentito il Direttore dei Lavori, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, ovvero il direttore dell'esecuzione, provvede alla verifica di quanto sopra prescritto. l'Appaltatore è solidalmente responsabile con il subappaltatore degli adempimenti, da parte di quest'ultimo, degli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente;
b) nei cartelli esposti all’esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi degli estremi di iscrizione alla Camera di commercio;
c) le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l’Appaltatore, dell’osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell’ambito del subappalto;
d) le imprese subappaltatrici, per tramite dell’Appaltatore, devono trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi ed antinfortunistici. Ai fini del pagamento degli stati di avanzamento dei lavori o dello stato finale dei lavori, dovrà essere presentato il documento unico di regolarità contributiva.
Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i lavori scorporabili, nonché ai concessionari di lavori pubblici.
Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell'importo dei lavori affidati o di importo superiore a € 100.000,00 e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell'importo del contratto di subappalto.
I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto pertanto il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori. Fanno eccezione al predetto divieto le fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali individuate con apposito regolamento; in tali casi il fornitore o il subappaltatore, per la posa in opera o il montaggio, può avvalersi di imprese di propria fiducia per le quali non sussista alcuno dei divieti di cui al comma 4, lettera d). È fatto obbligo all'Appaltatore di comunicare alla Stazione appaltante, per tutti i sub-contratti, il nome del sub-contraente, l'importo del sub-contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati.
L’affidamento dei lavori da parte dei soggetti di cui all’articolo 10, comma 1, lettere b) e c) ai propri
consorziati non costituisce subappalto. Per tutto quanto non previsto nel presente articolo, si applicano le disposizioni previste dal D.Lgs. 50/2016 e successive modificazioni ed integrazioni nonché gli artt. 4, 5, 6 e 170 del D.P.R. 207/2010.
E' fatto obbligo all'appaltatore di trasmettere alla Stazione appaltante, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate. Qualora l'appaltatore non trasmetta le fatture quietanzate del subappaltatore e del cottimista entro il predetto termine, la stazione appaltante sospende per intero il successivo pagamento a favore dell'appaltatore, fatto salvo quanto disposto dall'art. 170, e 7 del DPR 207/2010.
Solo in casi eccezionali, la stazione appaltante si riserva la facoltà di provvedere al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti. In tali casi, l'appaltatore comunica alla stazione appaltante la parte delle prestazioni eseguite da costoro, con il relativo importo e la proposta motivata di pagamento.
ART. 29 BIS - PENALI
Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori o per le scadenze inderogabili fissate nel programma temporale dei lavori, viene applicata una penale ai sensi del disposto degli artt. 101 comma 3 e 111 comma 1 del d’lgs 18 aprile 2016 n° 50, che va dall’uno fino ad un massimo del tre per mille dell'ammontare netto contrattuale e complessivamente non superiore al 10% ex art. 145 DPR 207/2010, fissate dal direttore dei lavori.
- Altre Penali.
a) Nel caso in cui l’impresa aggiudicataria non consegni la documentazione indicata per la stipula del contratto, entro 20 giorni dal ricevimento della comunicazione di aggiudicazione, potrà essere applicata una penale giornaliera di 150,00 EURO per i primi 10 giorni di ritardo e di 1.000,00 Euro per ognuno dei successivi giorni di ritardo.
b) A discrezione del Responsabile del procedimento, possono essere applicate penali pari a 1.000,00 Euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione di singole fasi dei lavori, rispetto ai tempi previsti nel cronoprogramma consegnato dall’impresa aggiudicataria. Per l’applicazione della penale di cui al punto c, il Responsabile del procedimento deve comunque inviare una diffida, prevedendo la possibilità di rientrare nei tempi previsti entro 20 giorni dal ricevimento della comunicazione.
c) da € 100,00 a € 1.000,00 per le violazioni di cui alla lettera c) dell’Art. 17 del presente Capitolato;
d) € 50,00 per le violazioni di cui alla lettera d) dell’ Art. 17 del presente Capitolato, per ogni lavoratore sprovvisto;
e) da € 100,00 a €. 500,00 per le violazioni di cui alla lettera d) dell’ Art. 17 del presente Capitolato, in relazione o al numero complessivo degli addetti occupati dalla singola impresa sul cantiere o alla durata del singolo rapporto di lavoro per ogni addetto occupato dall'impresa sul cantiere.
Per l’incasso delle penali, oltre che per le altre fattispecie di inadempienze contrattuali previste dalla legge, la Provincia avrà diritto di rivalersi sulla cauzione e l'Impresa dovrà reintegrarla nel termine che sarà prefissato, comunque non superiore a 20 giorni. Qualora l'appaltatore non ottemperasse a tale obbligo nel termine prima indicato, la reintegrazione si effettuerà a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all’Appaltatore.
ART. 29 TER - ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE
Oltre agli oneri generali indicati nel DPR 207/2010 agli altri indicati nel presente Capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’Appaltatore gli oneri e gli obblighi di cui ai commi che seguono.
1. La fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal Direttore dei Lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d’arte, richiedendo al Direttore dei Lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risultassero da disegni, dal Capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’Appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile. Per minimizzare gli impatti durante le fasi di cantiere andranno messe in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel progetto e di seguito riportate:
- nell’ubicazione delle aree di cantiere andranno evitate le aree a ridosso dei canali, al fine di ridurre i pericoli di inquinamento delle acque superficiali;
- il traffico legato alle attività di cantiere andrà opportunamente pianificato allo scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i disagi al traffico locale;
- al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilità esistente, si provvederà a deviazioni temporanee o restringimenti della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
- al fine limitare gli impatti dovuti all’attività dei mezzi di cantiere andranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotati di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le emissioni in atmosfera;
- dovrà essere posta particolare cura al fine di evitare il rischio di sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d’acqua attraversati;
- durante le fasi di cantiere dovranno essere raccolte le acque reflue prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di costruzione stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti nei corpi acquiferi superficiali e sotterranei;
- dovrà essere garantito l’uso della rete irrigua e la funzionalità dei canali di scolo delle acque anche durante la fase di realizzazione dell’opera principale e delle opere complementari, a tal fine si manterrà costantemente attivo il flusso idrico convogliando, ove possibile, le acque fra esistenti rogge o deviandone puntualmente il corso;
- per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di materiale;
- durante le fasi di cantiere andranno messe in atto misure di tutela della vegetazione esistente, con particolare riguardo agli alberi di maggiore dimensione, tramite opportune protezioni del fusto e dei rami; nei casi in cui i lavori interferiranno con la vegetazione arborea andrà evitata la ricarica di terreno attorno agli alberi e gli scavi troppo vicini alle radici per non comprometterne l’aerazione dell’apparato radicale;
- per il ripristino delle aree di cantiere andrà riutilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avrà cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne la morte biologica;
- per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di costruzione e dalla movimentazione dei mezzi si ritiene necessario:
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di abitazioni;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura dei cassoni con teloni;
- gli inerti necessari alla realizzazione dell’opera andranno reperiti da cave regolarmente autorizzate della zona sulla base di quanto disposto nei piani per le attività estrattive provinciali e comunali, privilegiando, a parità di idoneità dei materiali, i siti più prossimi all’area di cantiere al fine di minimizzare gli impatti legati al traffico;
2. I movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, l’inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante.
3. L’assunzione in proprio, tenendone sollevata la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarcitoria e delle obbligazioni relative, comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni dovute dall’impresa appaltatrice a termini di contratto;
4. L’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla Direzione Lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa Direzione Lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, prove di tenuta per le tubazioni, prove di qualità dei materiali bituminosi, ecc. In particolare è fatto obbligo di effettuare prelievi di calcestruzzo con le modalità previste dalla disciplina specifica per le costruzioni in cemento armato;
5. Le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti in sito rispetto a quelli progettati o previsti dal capitolato.
6. Il mantenimento, fino al collaudo, della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire.
7. Il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le disposizioni della Direzione Lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto dell’ente appaltante e per i quali competono a termini di contratto all’Appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che per cause dipendenti dall’Appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso Appaltatore.
8. Concedere, su richiesta della Direzione Lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che l’ente appaltante intenderà eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte dalle quali, come dall’ente appaltante, l’impresa non potrà pretendere compensi di sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza.
9. La pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte.
10. Le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori dei servizi di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l’Appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti servizi alle altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza.
11. L’esecuzione di un’opera campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla Direzione Lavori, per ottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili.
12. La fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere.
13. La costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del personale di Direzione Lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo, sedie, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale di cancelleria.
14. La predisposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi, misurazioni, prove e controlli dei lavori tenendo a disposizione del Direttore dei Lavori i disegni e le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di xxxxxxxsi dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna.
15. La consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o precisato da parte della Direzione Lavori con ordine di servizio e che viene liquidato al 50% del prezzo di contratto.
16. L’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della Direzione Lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’Appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente norma.
17. L’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni; sicurezza sul lavoro e nei cantieri, con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’Appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori.
18. L’Appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi dalla Stazione appaltante (Consorzi, rogge, privati, Provincia, ANAS, ENEL, Telecom e altri eventuali) interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale.
19. La predisposizione di max 2 esemplari del cartello indicatore, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, curandone i necessari aggiornamenti periodici, nel numero e contenuti definito dal Responsabile del Procedimento.
20. La custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazione appaltante.
21. Tutte le misure, comprese le opere provvisionali, e tutti gli adempimenti per evitare il verificarsi di danni alle opere, all'ambiente, alle persone e alle cose nella esecuzione dell'appalto. L'onere per il ripristino di opere o il risarcimento di danni ai luoghi, a cose o a terzi determinati da mancata, tardiva o inadeguata assunzione dei necessari provvedimenti sono a totale carico dell'Appaltatore, indipendentemente dall'esistenza di adeguata copertura assicurativa ai sensi del
D.P.R. n. 207/2010 e del D. Lgs. n. 50/2016.
22. Xxxxxxxx, attrezzi, spese ed obblighi generali a carico dell'Appaltatore: fatte salve le eventuali ulteriori prescrizioni del capitolato speciale d'appalto, si intendono comprese nel prezzo dei lavori e perciò a carico dell'Appaltatore:
a) le spese per l'impianto, la manutenzione e l'illuminazione dei cantieri, con esclusione di quelle relative alla sicurezza nei cantieri stessi;
b) le spese per trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d'opera;
c) le spese per attrezzi e opere provvisionali e per quanto altro occorre alla esecuzione piena e perfetta dei lavori;
d) le spese per rilievi, tracciati, verifiche, esplorazioni, capisaldi e simili che possono occorrere, anche su motivata richiesta del Direttore dei Lavori o dal responsabile del procedimento o dall'organo di collaudo, dal giorno in cui comincia la consegna fino al compimento del collaudo provvisorio o all'emissione del certificato di regolare esecuzione;
e) le spese per le vie di accesso al cantiere. Qualora esistenti sarà cura dell'Appaltatore riportarle allo stato di finitura e manutenzione originarie;
f) le spese per idonei locali e per la necessaria attrezzatura da mettere a disposizione per l'ufficio di Direzione Lavori;
g) le spese ed i permessi necessari per ottenere il passaggio, per occupazioni temporanee e per risarcimento di danni per abbattimento di piante, per depositi od estrazioni di materiali. Saranno a cura e spese della ditta Appaltatrice gli oneri derivanti dal ripristino dello status quo ante in caso i lavori interessino proprietà non dell'Ente Appaltante;
h) le spese per la custodia e la buona conservazione delle opere fino al collaudo provvisorio o all'emissione del certificato di regolare esecuzione;
L'Appaltatore deve provvedere ai materiali e ai mezzi d'opera che siano richiesti ed indicati dal Direttore dei Lavori per essere impiegati nei lavori in economia contemplati in contratto.
23. Disciplina e buon ordine dei cantieri: l'Appaltatore è responsabile della disciplina e del buon ordine nel cantiere e ha l'obbligo di osservare e far osservare al proprio personale le norme di legge e di regolamento. L'Appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l'organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del cantiere. La direzione del cantiere è assunta dal direttore tecnico dell'impresa o da altro tecnico formalmente incaricato dall'Appaltatore. In caso di appalto affidato ad associazione temporanea di imprese o a consorzio, l'incarico della direzione di cantiere è attribuito mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere; la delega deve indicare specificamente le attribuzioni da esercitare dal direttore anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere. Il Direttore dei Lavori ha il diritto, previa motivata comunicazione all'Appaltatore, di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale per indisciplina, incapacità o grave negligenza. L'Appaltatore è comunque responsabile dei danni causati dall'imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, e risponde nei confronti dell'amministrazione committente per la malafede o la frode dei medesimi nell'impiego dei materiali.
24. L’Appaltatore è obbligato a produrre alla Direzione Lavori adeguata documentazione fotografica, in relazione a lavorazioni di particolare complessità, ovvero non più ispezionabili o verificabili dopo la loro esecuzione o comunque a richiesta della Direzione Lavori. La documentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, deve recare in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali sono state effettuate le relative rilevazioni.
25. Le spese per gli allacciamenti provvisori e per il consumo dell'acqua, dell'energia elettrica, del telefono, della fognatura occorrenti per il funzionamento del cantiere.
26. Ogni onere e spesa per rilievi, tracciamenti, frazionamenti e quanto altro necessario alla
realizzazione dell’opera.
27. La realizzazione di tutti i sondaggi e le prove geologiche integrative che si rendessero necessarie per la realizzazione dei manufatti.
28. Prima di procedere alla realizzazione delle opere d'arte, andranno eseguiti i relativi rilievi e tracciamenti, nonché adeguatamente approfondite tutte le necessarie indagini geognostiche di dettaglio, in sito, o in laboratorio, sulla base delle cui risultanze l'impresa procederà alla redazione del progetto costruttivo, previa verifica del progetto esecutivo, da sottoporre alla preventiva approvazione della Direzione Lavori. Tale progetto dovrà essere definito sulla base delle effettive risultanze presenti in loco, comprese opere e condizioni al contorno (tralicci enel, canali, ecc.), e dovrà approfondire e prevedere, adeguatamente calcolare e verificare tutte le fasi di realizzazione e le relative opere provvisionali eventuali in corso d'opera.
29. Le indagini verranno affidate a ditte o laboratori certificati o abilitati e i progetti costruttivi da sviluppare conformemente al presente elaborato di progetto esecutivo, verranno elaborati e sottoscritti dall'impresa e da un suo ingegnere specialista abilitato.
30. Tutti tali oneri e responsabilità si intendono compensati e compresi nei prezzi di offerta.
31. La verifica dei calcoli relativi a tutti gli impianti e della relativa progettazione esecutiva nel rispetto delle leggi vigenti compreso ogni onere per denunce, approvazioni, licenze, collaudo, ecc. che al riguardo fossero prescritti dalle leggi in vigore.
32. Sono a carico dell’Appaltatore tutte le pratiche amministrative necessarie ad ottenere dagli enti terzi tutte le autorizzazioni ad eseguire tutti i lavori sia provvisori che definitivi (fanno eccezione le autorizzazioni già ottenute).
33. Si ricordano in particolare: le concessioni, le autorizzazioni, i nullaosta, le comunicazioni in merito alle opere nelle pertinenze dei corsi d’acqua, le pratiche con i gestori di canali, fognature e sottoservizi, i materiali per l’esecuzione dei rilevati e lo sminamento (genio militare competente).
34. Redigere il programma dettagliato ed eseguire i lavori inserendo le fasi e le interruzioni che necessitano agli enti gestori di servizi interferenti per la rimozione, per l’adeguamento ed il mantenimento in esercizio dei servizi intercettati (compreso enti idraulici).
35. Consultare gli enti gestori di servizi interferenti in modo da concordare le modalità di esecuzione di eventuali lavorazioni interferenti, concedendo agli enti stessi l’autorizzazione all’accesso alle aree oggetto dei lavori di competenza dell’Appaltatore.
36. Organizzare i lavori in modo tale da consentire fino all’ultimo momento il mantenimento degli accessi alle proprietà private interessate dai lavori (anche realizzando opportune rampe di accesso a fondi e proprietà intercluse).
37. Mantenere gli allacci ai servizi che interessano le proprietà private interferenti con i lavori fino all’avvenuto spostamento e/o adeguamento da parte degli enti gestori (anche realizzando opportune protezioni a cavi e tubazioni).
38. Nel caso durante le operazioni di scavo vi siano rinvenimenti particolari, compresi ordigni bellici, è onere dell’impresa l’attivazione di tutte le procedure per lo smaltimento in accordo con la normativa di legge;
39. Per l’esecuzione degli scavi di fondazione dei manufatti dovranno essere eseguite delle opere provvisionali tali da permettere lo scavo in verticale. E’ fatto onere all’impresa di studiare la soluzione tecnica ritenuta più idonea, senza che nessun altro onere, oltre a quello previsto in contratto, sia dovuto dalla stazione appaltante. In caso di franamenti o cedimento delle pareti degli scavi non verranno riconosciuti maggiori oneri di riempimento dei cavi risultanti.
40. A richiesta della direzione lavori dovrà essere fornito materiale video e fotografico comprese
riprese aeree ,che illustrino lo stato dei lavori.
41. Si ritiene a carico dell’Appaltatore, i cui costi sono compresi nei prezzi unitari offerti in sede di gara, la verifica della presenza di ordigni bellici su tutta l'area e la bonifica della zona di intervento fino ad un massimo del 20% dell’area indagata, oltre tale limite il costo di bonifica sarà posto a carico del Comune.
42 I tempi necessari all’ottenimento di pareri, autorizzazioni, ecc. e i tempi necessari per la bonifica sono compresi nel tempo contrattuale di cui all’art.4.
Capo 4 - SOSPENSIONI, PROROGHE, VARIANTI E RIPRESE DEI LAVORI
ART. 30 - SOSPENSIONI, RIPRESE E PROROGHE DEI LAVORI
Qualora circostanze speciali impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente secondo quanto contenuto e prescritto dai documenti contrattuali, il Direttore dei Lavori può ordinarne la sospensione redigendo apposito verbale in contraddittorio con l’Appaltatore (il quale può apporre le proprie riserve), indicandone le ragioni e l'imputabilità anche con riferimento alle risultanze del verbale di consegna. Nel verbale di sospensione è inoltre indicato lo stato di avanzamento dei lavori, le opere la cui esecuzione rimane interrotta e le cautele adottate affinché alla ripresa le stesse possano essere continuate ed ultimate senza eccessivi oneri, la consistenza della forza lavoro e dei mezzi d’opera esistenti in cantiere al momento della sospensione.
I termini di consegna si intendono prorogati di tanti giorni quanti sono quelli della sospensione; analogamente si procederà nel caso di sospensione o ritardo derivanti da cause non imputabili all'Appaltatore.
L’Appaltatore è comunque tenuto a provvedere alla custodia del cantiere, dei materiali e alla conservazione delle opere eseguite. Tale obbligo cessa solo dopo l’approvazione dell’atto di collaudo.
Durante la sospensione dei lavori, il Direttore dei Lavori può disporre visite in cantiere volte ad accertare le condizioni delle opere e la consistenza delle attrezzature e dei mezzi eventualmente presenti, dando, ove occorra, disposizioni nella misura strettamente necessaria per evitare danni alle opere già eseguite, alle condizioni di sicurezza del cantiere e per facilitare la ripresa dei lavori.
La ripresa dei lavori viene effettuata dal Direttore dei Lavori, redigendo opportuno verbale di ripresa dei lavori in contraddittorio con l’Appaltatore (il quale può apporre le proprie riserve), non appena sono cessate le cause della sospensione, nel quale è indicato il nuovo termine contrattuale.
Qualora successivamente alla consegna dei lavori insorgano, per cause imprevedibili o di forza maggiore, circostanze che impediscano parzialmente il regolare svolgimento dei lavori, l'Appaltatore è tenuto a proseguire le parti di lavoro eseguibili, mentre si provvede alla sospensione parziale dei lavori non eseguibili mediante apposito verbale.
Nel caso che i lavori debbano essere totalmente o definitivamente sospesi per cause di forza maggiore o per cause dipendenti direttamente od indirettamente dal Committente, l'Appaltatore, oltre alla corrispondente proroga dei tempi di consegna, ha diritto, dopo 90 (novanta) giorni consecutivi di sospensione, o dopo la notifica da parte del Committente della definitiva sospensione dei lavori:
30.1al rimborso delle spese vive di cantiere sostenute durante il periodo di sospensione;
30.2al pagamento del nolo per le attrezzature installate, oppure al pagamento delle spese di rimozione, trasporto e ricollocamento in opera delle stesse, e ciò a scelta del Direttore dei Lavori;
30.3al pagamento, nei termini contrattuali, dell'importo delle opere, prestazioni e forniture eseguite fino alla data di sospensione dei lavori.
Qualora la sospensione non fosse totale, il Direttore dei Lavori, previo accordo fra le parti, stabilirà l'entità della proroga dei termini di consegna e l'ammontare dell'indennizzo da corrispondere all'Appaltatore stesso.
Sospensioni e ritardi saranno presi in considerazione solo se espressamente riconosciuti come tali con annotazione del Direttore dei Lavori sul giornale dei lavori.
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori o il Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro.
Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all’Appaltatore; la durata delle eventuali sospensioni dovute ad inosservanza dell’Appaltatore delle norme in materia di sicurezza, non comporterà uno slittamento dei tempi di ultimazione dei lavori previsti dal contratto.
Il Direttore dei Lavori, potrà disporre eventuali sospensioni dei lavori, oltre nei casi previsti dalla normativa vigente in materia di lavori pubblici, anche nell'eventualità in cui, seppur in presenza di adeguata copertura finanziaria, non ci fossero le condizioni per poter liquidare le somme dovute, a causa dei vincoli prescrittivi introdotti dalla normativa sul patto di stabilità, senza che l'Impresa possa vantare alcunché per lucro cessante o danno emergente.
ART. 31 - VARIANTI IN CORSO D’OPERA
Il Committente si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto del contratto, nei limiti di quanto previsto dalla normativa vigente per le opere pubbliche, le opportune varianti.
Le varianti in corso d'opera possono essere ammesse, sentito il progettista e il Direttore dei Lavori, esclusivamente qualora ricorra uno dei seguenti motivi:
a) per esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari;
b) per cause impreviste e imprevedibili o per l'intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti al momento della progettazione che possono determinare, senza aumento di costo, significativi miglioramenti nella qualità dell'opera o di sue parti e sempre che non alterino l'impostazione progettuale;
c) per la presenza di eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni sui quali si interviene verificatisi in corso d'opera, o di rinvenimenti imprevisti o non prevedibili nella fase progettuale;
d) nei casi previsti dall'articolo 1664, comma 2, del codice civile;
e) per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera o la sua utilizzazione. I titolari di incarichi di progettazione sono responsabili per i danni subiti dal Committente in conseguenza a errori o omissioni in fase di progettazione.
Non sono considerati varianti gli interventi disposti dal Direttore dei Lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo in aumento o in diminuzione superiore al 20% del valore di ogni singola categoria di lavorazione, nel limite del 10% dell’importo complessivo contrattuale, qualora vi sia la disponibilità finanziaria nel quadro economico tra le somme a disposizione della stazione appaltante.
Il Committente, durante l'esecuzione dei lavori, può ordinare, alle stesse condizioni del contratto, una diminuzione dei lavori secondo quanto previsto dall'art. 162 del DPR 207/2010.
Non può essere introdotta alcuna variazione o addizione al progetto approvato da parte dell'Appaltatore. Lavori eseguiti e non autorizzati non verranno pagati e sarà a carico dell'Appaltatore la rimessa in pristino dei lavori e delle opere nella situazione originaria secondo le disposizioni del Direttore dei Lavori.
Per le variazioni si applicano oltre al D.Lgs 50/2016, gli artt. 161 e ss del D.P.R .207/2010.
ART. 32 - SOSPENSIONE ILLEGITTIMA
1. Le sospensioni totali o parziali dei lavori disposte dalla stazione appaltante per cause diverse da quelle stabilite dall'articolo precedente sono considerate illegittime e danno diritto all'appaltatore ad ottenere il riconoscimento dei danni prodotti.
2. Ai sensi dell'articolo 1382 del codice civile, il danno derivante da sospensione illegittimamente disposta è quantificato secondo i seguenti criteri:
a) detratte dal prezzo globale nella misura intera, le spese generali infruttifere sono determinate nella misura pari alla metà della percentuale minima prevista dall'articolo 32, comma 2, lettera b) del D.P.R. n. 207/2010;
b) la lesione dell'utile è riconosciuta coincidente con la ritardata percezione dell'utile di impresa, nella misura pari agli interessi moratori come fissati dall'articolo 144, comma 4, computati sulla percentuale prevista dall'articolo 34, comma 2, lettera e) del D.P.R. n. 207/2010, rapportata alla durata dell'illegittima sospensione;
c) il mancato ammortamento e le retribuzioni inutilmente corrisposte sono riferiti rispettivamente ai macchinari esistenti in cantiere e alla consistenza della mano d'opera accertati dal direttore dei lavori ai sensi dell'articolo 158, comma 5, del D.P.R. n. 207/2010;
d) la determinazione dell'ammortamento avviene sulla base dei coefficienti annui fissati dalle vigenti norme fiscali.
3. Al di fuori delle voci elencate al comma 2 sono ammesse a risarcimento ulteriori voci di danno solo se documentate e strettamente connesse alla sospensione dei lavori.
Capo 5 - CONTABILITA’ DEI LAVORI
ART. 33 – ACCERTAMENTO E REGISTRAZIONE DEI LAVORI
1. Il costo dei lavori comprende le spese dei lavori, delle somministrazioni, delle espropriazioni, di assistenza ed ogni altra inerente all'esecuzione; sia le perizie che le contabilità devono distinguersi in altrettanti capi quanti sono i titoli diversi di spesa.
2. Gli atti contabili redatti dal direttore dei lavori sono atti pubblici a tutti gli effetti di legge, e hanno ad oggetto l’accertamento e la registrazione di tutti i fatti producenti spesa.
3. L'accertamento e la registrazione dei fatti producenti spesa devono avvenire contemporaneamente al loro accadere, in particolare per le partite la cui verificazione richieda scavi o demolizioni di opere al fine di consentire che con la conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori e dell'importo dei medesimi, nonché dell'entità dei relativi fondi, l'ufficio di direzione lavori si trovi sempre in grado:
a) di rilasciare prontamente gli stati d'avanzamento dei lavori ed ì certificati per il pagamento degli acconti;
b) di controllare lo sviluppo dei lavori e di impartire tempestivamente le debite disposizioni per la relativa esecuzione entro i limiti delle somme autorizzate;
c) di promuovere senza ritardo gli opportuni provvedimenti in caso di deficienza di fondi.
4. La contabilità dei lavori può essere effettuata anche attraverso l'utilizzo di programmi informatici in grado di consentire la tenuta dei documenti amministrativi e contabili nel rispetto di quanto previsto dagli articoli che seguono.
ART. 34 – CONTABILITÀ DEI LAVORI
I documenti amministrativi contabili previsti dall'art. 181 del D.P.R. 207/2010 per l'accertamento dei lavori e delle somministrazioni sono:
a) il giornale dei lavori, compilato dal Direttore dei Lavori che annoterà l'ordine, il modo e l'attività con cui progrediscono le lavorazioni, la specie ed il numero di operai, l'attrezzatura tecnica impiegata dall'appaltatore nonché quant'altro interessi l'andamento tecnico ed economico dei lavori. Inoltre sul giornale sono riportate le circostanze e gli avvenimenti relativi ai lavori che possano influire sugli stessi e gli ordini di servizio, le istruzioni e le prescrizioni del direttore dei lavori, le relazioni indirizzate al Committente, i processi verbali di accertamento di fatti o di esperimento di prove, le contestazioni, le sospensioni e le riprese dei lavori, le varianti, le modifiche od aggiunte ai prezzi.
Durante il corso dei lavori resterà in cantiere, in consegna all'Appaltatore; al termine dei lavori il giornale dei lavori verrà ritirato dal Direttore dei Lavori che lo terrà a disposizione delle parti contraenti;
b) i libretti di misura delle lavorazioni e delle provviste, che dovranno contenere la misura e la classificazione delle lavorazioni e delle provviste secondo la denominazione di contratto nonché eventuali altre memorie esplicative, al fine di dimostrare chiaramente ed esattamente, nelle sue varie parti, la forma ed il modo di esecuzione.
Tali documenti dovranno essere aggiornati quotidianamente dalla Direzione dei Lavori in contraddittorio con l'Appaltatore sotto la diretta responsabilità del Direttore dei Lavori.
Le lavorazioni e le somministrazioni che per loro natura si giustificano mediante fattura sono sottoposti alle necessarie verifiche da parte del Direttore dei Lavori in modo da verificarne la congruenza con quanto precedentemente concordato e allo stato di fatto.
I lavori a corpo sono annotati su apposito libretto delle misure, sul quale, in occasione di ogni stato d'avanzamento e per ogni categoria di lavorazione in cui il lavoro è stato suddiviso, viene registrata la quota percentuale dell'aliquota relativa alla stessa categoria, rilevabile dal capitolato speciale d'appalto, che è stata eseguita. In occasione di ogni stato d'avanzamento la quota percentuale eseguita dell'aliquota di ogni categoria di lavorazione che è stata eseguita viene riportata distintamente nel registro di contabilità;
c) le liste settimanali nelle quali, a cura dell’Appaltatore, sono indicate le lavorazioni eseguite e le risorse impiegate nell’esecuzione dei lavori;
d) il registro di contabilità contiene la trascrizione delle annotazioni delle lavorazioni e delle somministrazioni contenute nei libretti delle misure e compilato secondo le modalità indicate dalla normativa di riferimento, segnando per ciascuna partita il richiamo della relativa pagina del libretto ed il corrispondente prezzo unitario di appalto. L'iscrizione delle partite deve essere in ordine cronologico.
Il registro è tenuto dal Direttore dei Lavori ed è firmato dall'Appaltatore, con o senza riserve;
e) il sommario del registro di contabilità, contenente ciascuna partita classificata secondo il rispettivo articolo di elenco e di perizia ed indica, per ogni stato di avanzamento dei lavori, la quantità di ogni lavorazione eseguita ed i relativi importi. Nel caso di lavori a corpo, viene specificata ogni categoria di lavorazione secondo il capitolato speciale, con la indicazione della rispettiva aliquota di incidenza rispetto all'importo contrattuale a corpo;
f) gli stati d'avanzamento dei lavori, nei quali sono riassunte tutte le lavorazioni e tutte le somministrazioni eseguite dal principio dell'appalto sino alla data di redazione degli stessi ed ai quali è allegata una copia degli eventuali elenchi dei nuovi prezzi, indicando gli estremi della
intervenuta approvazione.
Gli stati di avanzamento lavori sono redatti dal Direttore dei Lavori
quando, in relazione alle modalità specificate nel capitolato speciale d'appalto, si debba effettuare il pagamento di una rata di acconto.
Lo stato di avanzamento è ricavato dal registro di contabilità ma può essere redatto anche utilizzando quantità ed importi progressivi per voce o, nel caso di lavori a corpo, per categoria, riepilogati nel sommario del registro di contabilità;
g) i certificati per il pagamento delle rate di acconto, rilasciati dal Committente sulla base degli stati di avanzamento dei lavori per l'emissione del mandato di pagamento. I certificati di pagamento devono essere annotati nel registro di contabilità.
h) il conto finale e la relativa relazione , redatti dal Direttore dei Lavori entro il termine stabilito nel capitolato speciale e con le stesse modalità previste per lo stato di avanzamento dei lavori. La relazione finale deve indicare le vicende alle quali l'esecuzione del lavoro è stata soggetta, allegando la relativa documentazione, ed in particolare:
34.1 i verbali di consegna dei lavori;
34.2 gli atti di consegna e riconsegna di mezzi d'opera, aree o cave di prestito concessi in uso all'impresa;
34.3 le eventuali perizie suppletive e di variante, con gli estremi della intervenuta approvazione;
34.4 gli eventuali nuovi prezzi ed i relativi verbali di concordamento o atti aggiuntivi, con gli estremi di approvazione e di registrazione;
34.5 gli ordini di servizio impartiti;
34.6 la sintesi dell'andamento e dello sviluppo dei lavori con l’indicazione delle eventuali riserve e la menzione degli eventuali accordi bonari intervenuti;
34.7 i verbali di sospensione e ripresa dei lavori, il certificato di ultimazione con la indicazione dei ritardi e delle relative cause;
34.8 gli eventuali sinistri o danni a persone animali o cose con indicazione delle presumibile cause e delle relative conseguenze;
34.9 i processi verbali di accertamento di fatti o di esperimento di prove;
34.10le richieste di proroga e le relative determinazioni della stazione appaltante;
34.11gli atti contabili (libretti delle misure, registro di contabilità, sommario del registro di contabilità);
34.12tutto ciò che può interessare la storia cronologica della esecuzione, aggiungendo tutte quelle notizie tecniche ed economiche che possono agevolare il collaudo.
Nel caso di appalto comprendente lavori da tenere distinti la contabilità comprende tutti i lavori ed è effettuata attraverso distinti documenti contabili, in modo da consentirne una gestione separata. I certificati di pagamento devono essere analogamente distinti, anche se emessi alla stessa data in forza di uno stesso contratto.
Ciascun soggetto incaricato, per la parte che gli compete secondo le proprie attribuzioni, sottoscrive i documenti contabili ed assume la responsabilità dell'esattezza delle cifre e delle operazioni che ha rilevato, notato o verificato.
ART. 35 - PAGAMENTI
Il Direttore dei Lavori, redigerà con la cadenza successivamente indicata al 4° comma uno stato di avanzamento dei lavori, che riporterà l'avanzamento progressivo delle varie opere e prestazioni ed i corrispondenti importi, secondo quanto stabilito all’articolo precedente.
Lo stato di avanzamento dei lavori sarà sottoposto al Committente che provvederà, entro 45 giorni, al suo esame ed all'emissione del certificato per il pagamento della rata ovvero per il mandato di pagamento relativo.
Le liquidazioni delle rate hanno carattere provvisorio e possono quindi essere rettificate o corrette qualora la Direzione dei Lavori, a seguito di ulteriori accertamenti, lo ritenga necessario.
In caso di ritardo nella emissione dei certificati di pagamento o dei titoli di spesa relativi agli acconti e alla rata di saldo rispetto alle condizioni e ai termini stabiliti dal contratto spettano all'esecutore dei lavori gli interessi, legali e moratori, ferma restando la sua facoltà, trascorsi i termini di cui sopra o, nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile.
I pagamenti avverranno per stati d'avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che l'ammontare dei lavori eseguiti, aumentati degli eventuali materiali utili a piè d’opera depositati in cantiere (questi ultimi valutati per la metà del loro importo), contabilizzati al netto del ribasso d’asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, raggiungano un importo non inferiore a € 40.000,00 (Euro quarantamila/00). Sarà facoltà della stazione appaltante, in accordo con l'Impresa, raggiunta la somma maturata del SAL, rateizzare i pagamenti dello stato di avanzamento lavori, nel rispetto del vincolo normativo del patto di stabilità.
L'Impresa potrà cedere in toto o parzialmente il credito derivante dal contratto, ad istituti bancari o intermediari finanziari disciplinati dalle leggi in materia finanziaria o creditizia, il cui oggetto sociale preveda l'esercizio dell'attività di acquisto di crediti d'impresa. La cessione di credito dovrà essere stipulata mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata, con le modalità e nei termini previsti all'Art. 71 del Capitolato Speciale d'Appalto. Sarà possibile inoltre attivare la certificazione del credito, secondo le normative vigenti in materia, ex D.L. 35/2013 e xx.xx. e ii.
ART. 36 - CONTO FINALE E PAGAMENTO A SALDO
1. Il conto finale dei lavori è redatto entro 90 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; redatto il verbale di ultimazione, viene rilasciata l’ultima rata d’acconto, qualunque sia la somma a cui possa ascendere.
2. Ai sensi dell’articolo 200 del D.P.R. 207/2010, il conto finale dei lavori è sottoscritto dall'appaltatore e, dalla Stazione appaltante, entro 30 giorni dalla sua redazione ai sensi del comma 1.
3. La rata di saldo, ove dovuta, è pagata entro 90 giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di ultimazione dei lavori.
4. Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria, non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile.
5. La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia non inferiore a 26 mesi (24 + 2) dalla data di ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell'appaltatore, mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del contratto.
6. Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo.
ART. 37 - ECCEZIONI DELL’APPALTATORE
Nel caso che l’Appaltatore ritenga che le disposizioni impartite dalla D.L. siano difformi dai patti contrattuali, o che le modalità esecutive comportino oneri più gravosi di quelli previsti dal presente capitolato, tali da richiedere la formazione di un nuovo prezzo o speciale compenso, dovrà, a pena
di decadenza, formulare le proprie eccezioni e riserve nei tempi e modi previsti dalla normativa vigente.
Capo 6 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
ART. 38 - NORME DI SICUREZZA GENERALI
1. I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.
2. L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.
3. L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
4. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.
ART. 39 - SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
1. L'appaltatore è obbligato a consegnare alla Stazione appaltante, entro 30 giorni dall'aggiudicazione, il documento di valutazione dei rischi di cui al D. Lgs. 81/2008, nonché l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.
2. L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui al D. Lgs. 81/2008, nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere.
3. Ai sensi di quanto previsto dal X.Xxx. 18 aprile 2016, n. 50, si dichiara che l’entità presunta dei lavori in oggetto è inferiore a 200 uomini-giorno.
ART. 40 – PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO
1. La Stazione Appaltante deve redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento ai sensi dell’Art. 100 del D.Lgs 81/2008;
Art. 41 - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA COORDINAMENTO
1. L'appaltatore entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al direttore dei lavori o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza redatto ai sensi dell'art. 3 par. 3.2 del D. Lgs n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al d. Lgs n. 106 del 3/8/09, comprende il documento di valutazione dei rischi di cui all'art. 18 e gli adempimenti di cui all'art. 26, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al D. Lgs n. 106 del 3/8/09, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato rispetto alle previsioni originarie ad ogni mutamento delle lavorazioni. Ai sensi dell'articolo 131 del Codice dei Contratti l'appaltatore è tenuto ad acquisire i piani operativi di
sicurezza redatti dalle imprese subappaltratrici, nonché a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere al fine di rendere gli specifici piani operativi di sicurezza compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall'appaltatore.
2. Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art. 91, comma 1, lettera a) ed all'art. 100 del D. Lgs n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al D. Lgs n. 106 del 3/8/09.
3. L'appaltatore può, nel corso dei lavori, apportare motivativamente modifiche e integrazioni al piano di sicurezza sostitutivo delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori di cui all'art. 3.1 del
D. Lgs n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al D. Lgs n. 106 del 3/8/09, purché si tratti di renderlo coerente a nuove situazioni oggettive oppure di concreti e dimostrati miglioramenti alle misure di sicurezza. Alle citate modifiche e integrazioni si applica la medesima disciplina dell'art. 42.
arte ed in conformità al progetto e al contratto.
2. Il direttore dei lavori ha la responsabilità del coordinamento e della supervisione dell'attività di tutto l'ufficio di direzione dei lavori, ed interloquisce in via esclusiva con l’appaltatore in merito agli aspetti tecnici ed economici del contratto.
3. Il direttore dei lavori ha la specifica responsabilità dell'accettazione dei materiali, sulla base anche del controllo quantitativo e qualitativo degli accertamenti ufficiali delle caratteristiche meccaniche di questi così come previsto dall'articolo 3, comma 2, della legge 5 novembre 1971, n. 1086, ed in aderenza alle disposizioni delle norme tecniche di cui all'articolo 21 della predetta legge.
4. Al direttore dei lavori fanno carico tutte le attività ed i compiti allo stesso espressamente demandati dalla Legge o dal D.P.R. n. 207/10 e s.m.i., nonché:
a) verificare periodicamente il possesso e la regolarità da parte dell'appaltatore della documentazione prevista dalle leggi vigenti in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti;
b) curare la costante verifica di validità del programma di manutenzione, dei manuali d'uso e dei manuali di manutenzione, modificandone e aggiornandone i contenuti a lavori ultimati.
ART. 42 - OSSERVANZA E ATTUAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA
1. L'appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all'art. 15 del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al D. Lgs n. 106 del 3/8/09, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli art. 15 e 17 ed all'allegato XIII del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al D. Lgs n. 106 del 3/8/09.
2. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità alle direttive 89/391/CEE del Consiglio del 12 giugno 1989, 92/57/CEE del Consiglio del 24 giugno 1992, alla relativa normativa nazionale di recepimento, al legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 ed aggiornato al D. Lgs n. 106 del 3/8/09
3. L'impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta della Stazione appaltante, l'iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti ed a presentare idonea certificazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L'affidatario è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piano redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall'appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all'impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell'esecuzione dei lavori.
4. Il piano di sicurezza e di coordinamento, o il piano di sicurezza sostitutivo, nei casi previsti, ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute
violazioni dei piani stessi da parte dell'appaltatore, comunque accertate, previsa formale costituzione in mora dell'interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
ART. 43 – PERSONALE DELL’APPALTATORE - CONTRATTI COLLETTIVI, DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA, MANODOPERA IN CASO DI SUBAPPALTO
1. L’appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:
a) nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l'Impresa si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti delle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori anzidetti.
L'Impresa si obbliga, altresì, ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione e se cooperativa, anche nei rapporti con i soci.
I suddetti obblighi vincolano l'Impresa anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse ed indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura e dimensione dell'Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale. L’appaltatore dovrà applicare ai propri dipendenti impegnati nella esecuzione dell’appalto un CCNL che preveda nella sfera di applicazione le attività corrispondenti alla categoria prevalente oggetto dell’appalto.
b) i suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;
c) è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l’appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante;
d) è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali. A garanzia di tale osservanza, sull'importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento. Dell'emissione di ogni certificato di pagamento il responsabile del procedimento provvede a dare comunicazione per iscritto, con avviso di ricevimento, agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la cassa edile, ove richiesto.
Dopo l’ultimazione dei lavori, su richiesta della Stazione Appaltante, l’impresa appaltatrice e, per suo tramite, le subappaltatrici invieranno all’Ente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi del DPR 445/2000, contenente il numero di ore complessive lavorate e il monte salari relativo all’opera oggetto dell’appalto.
ART. 44 - PAGAMENTO DEI DIPENDENTI DELL'APPALTATORE
In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente, l'appaltatore è invitato per iscritto dal responsabile del procedimento a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Ove egli non provveda o non contesti formalmente e motivatamente la legittimità della richiesta entro il termine sopra assegnato, la stazione appaltante può pagare anche in corso d'opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'appaltatore in esecuzione del contratto.
I pagamenti di cui al comma 1 fatti dalla stazione appaltante sono provati dalle quietanze predisposte a cura del responsabile del procedimento e sottoscritte dagli interessati.
Nel caso di formale contestazione delle richieste da parte dell'appaltatore, il responsabile del procedimento provvede all'inoltro delle richieste e delle contestazioni all'ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione per i necessari accertamenti.
In ogni caso, per le inadempienze contributive e retributive dell'appalto e del subappalto si applicano gli art. 4, 5 e 6 del DPR 207/2010.
ART. 45 - DURATA GIORNALIERA DEI LAVORI
1. L'appaltatore può ordinare ai propri dipendenti di lavorare oltre il normale orario giornaliero, o di notte, ove consentito dagli accordi sindacali di lavoro, dandone preventiva comunicazione al direttore dei lavori. Il direttore dei lavori può vietare l'esercizio di tale facoltà qualora ricorrano motivati impedimenti di ordine tecnico o organizzativo. In ogni caso l'appaltatore non ha diritto ad alcun compenso oltre i prezzi contrattuali.
2. Salva l'osservanza delle norme relative alla disciplina del lavoro, se il direttore dei lavori ravvisa la necessità che i lavori siano continuati ininterrottamente o siano eseguiti in condizioni eccezionali, su autorizzazione del responsabile del procedimento ne dà ordine scritto all'appaltatore, il quale è obbligato ad uniformarvisi, salvo il diritto al ristoro del maggior onere.
Capo 7 – ULTIMAZIONE DEI LAVORI E COLLAUDO DELLE OPERE.
ART. 46 - ULTIMAZIONE DEI LAVORI
La durata delle eventuali sospensioni ordinate dalla Direzione dei Lavori, non è calcolata nel termine fissato per l'esecuzione dei lavori.
I lavori dovranno essere condotti in modo da rispettare le sequenze ed i tempi parziali previsti nel programma dei lavori concordato fra le parti e che è parte integrante del presente contratto.
Al termine dei lavori l'Appaltatore richiederà che venga redatto certificato di ultimazione dei lavori (di cui all’art. 172 del dpr 207/2010); entro 30 (trenta) giorni dalla richiesta il Direttore dei Lavori procederà alla verifica provvisoria delle opere compiute, verbalizzando, in contraddittorio con l'Appaltatore, gli eventuali difetti di costruzione riscontrati nella prima ricognizione e fissando un giusto termine perché l'Appaltatore possa eliminarli, e comunque entro e non oltre i 60 giorni dalla data della verifica. Il mancato rispetto di questo termine comporta l'inefficacia del certificato di ultimazione e la necessità di una nuova verifica con conseguente redazione di un nuovo certificato che attesti l'avvenuta esecuzione di quanto prescritto.
Dalla data del certificato di ultimazione dei lavori l'opera si intende consegnata, fermo restando l'obbligo dell'Appaltatore di procedere nel termine fissato all'eliminazione dei difetti.
Resta salvo il diritto del Committente alla risoluzione del Contratto, ai sensi dell'art. 1668 c.c., nel caso in cui tale verifica provvisoria evidenzi difetti dell'opera tali da renderla senz'altro inaccettabile.
Nel caso in cui il Committente, ovvero il Direttore dei Lavori, non effettui i necessari accertamenti nel termine previsto, senza validi motivi, ovvero non ne comunichi il risultato entro 30 (trenta) giorni all'Appaltatore, l'opera si intende consegnata alla data prevista per la redazione del verbale di verifica provvisoria, restando salve le risultanze del verbale di collaudo definitivo.
L'occupazione, effettuata dal Committente senza alcuna formalità od eccezione, tiene luogo della consegna ma, anche in tal caso, con salvezza delle risultanze del collaudo definitivo.
ART. 47 - PRESA IN CONSEGNA DEI LAVORI ULTIMATI
La Stazione appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori.
Qualora la Stazione appaltante si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’Appaltatore per iscritto, lo stesso Appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.
Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.
La presa di possesso da parte della Stazione appaltante avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa, in presenza dell’Appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.
Qualora la Stazione appaltante non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l’ultimazione dei lavori, l’Appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente Capitolato speciale.
ART. 48 - VERBALI DI ACCERTAMENTO AI FINI DELLA PRESA IN CONSEGNA ANTICIPATA
Qualora la stazione appaltante abbia necessità di occupare od utilizzare l’opera o il lavoro realizzato ovvero parte dell’opera o del lavoro realizzato prima che intervenga il collaudo provvisorio, può procedere alla presa in consegna anticipata a condizioni che:
a) sia stato eseguito con esito favorevole il collaudo statico;
b) sia stato tempestivamente richiesto, a cura del responsabile del procedimento, il certificato di abitabilità o il certificato di agibilità di impianti od opere a rete;
c) siano stati eseguiti i necessari allacciamenti idrici, elettrici e fognari alle reti dei pubblici servizi;
d) siano state eseguite le prove previste dal capitolato speciale d’appalto;
e) sia stato redatto apposito stato di consistenza dettagliato, da allegare al verbale di consegna del lavoro.
A richiesta della stazione appaltante, l'organo di collaudo procede a verificare l'esistenza delle condizioni sopra specificate nonché ad effettuare le necessarie constatazioni per accertare che l'occupazione e l'uso dell'opera o lavoro sia possibile nei limiti di sicurezza e senza inconvenienti nei riguardi della stazione appaltante e senza ledere i patti contrattuali; redige pertanto un verbale, sottoscritto anche dal Direttore dei Lavori e dal responsabile del procedimento, nel quale riferisce sulle constatazioni fatte e sulle conclusioni cui perviene.
La presa in consegna anticipata non incide sul giudizio definitivo sul lavoro e su tutte le questioni che possano sorgere al riguardo, e sulle eventuali e conseguenti responsabilità dell’Appaltatore.
ART. 49 - TERMINI PER L’ACCERTAMENTO DELLA REGOLARE ESECUZIONE
1. Il collaudo dei lavori andrà effettuato ai sensi di quanto disposto dal D. Lgs. n. 50/2016 e degli artt. 215 e ss del DPR 207/2010.
2. Il certificato di regolare esecuzione è emesso entro il termine perentorio di 3 mesi dall’ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi.
3. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel Capitolato speciale o nel contratto.
ART. 50 - OGGETTO DEL COLLAUDO
Il collaudo ha lo scopo di verificare e certificare che l’opera o il lavoro sono stati eseguiti a regola d'arte e secondo le prescrizioni tecniche prestabilite, in conformità del contratto, delle varianti e dei conseguenti atti di sottomissione o aggiuntivi debitamente approvati. Il collaudo ha altresì lo scopo di verificare che i dati risultanti dalla contabilità e dai documenti giustificativi corrispondono fra loro e con le risultanze di fatto, non solo per dimensioni, forma e quantità, ma anche per qualità dei materiali, dei componenti e delle provviste, e che le procedure espropriative poste a carico dell’Appaltatore siano state espletate tempestivamente e diligentemente. Il collaudo comprende altresì tutte le verifiche tecniche previste dalle leggi di settore.
Il collaudo comprende anche l'esame delle riserve dell'Appaltatore, sulle quali non sia già intervenuta una risoluzione definitiva in via amministrativa, se iscritte nel registro di contabilità e nel conto finale nei termini e nei modi stabiliti dal presente Capitolato Speciale.
Il collaudo comprenderà la verifica di funzionalità di tutti gli impianti e l'acquisizione dei certificati di messa in funzione eseguiti a cura e spesa dell'Appaltatore in contraddittorio con la Direzione Lavori.
ART. 51 - AVVISO AI CREDITORI
All'atto della redazione del certificato di ultimazione dei lavori il responsabile del procedimento pubblicherà sull’albo on-line e sull’amministrazione trasparente del Comune di Villa Minozzo un avviso contenente l'invito per coloro i quali vantino crediti verso l'Appaltatore per indebite occupazioni, di aree o stabili e danni arrecati nell’esecuzione dei lavori, a presentare entro un termine non superiore a sessanta giorni le ragioni dei loro crediti e la relativa documentazione.
Se a seguito dell’avviso, verranno riscontrati reclami, sarà cura del responsabile del procedimento, invitare l'impresa a soddisfare i crediti da lui riconosciuti e quindi rimette al collaudatore i documenti ricevuti dal Prefetto, aggiungendo il suo parere in merito a ciascun titolo di credito ed eventualmente le prove delle avvenute tacitazioni.
ART. 52 - ESTENSIONE DELLE VERIFICAZIONI DI COLLAUDO
Il collaudo di un intervento deve essere ultimato non oltre sei mesi dall'ultimazione dei lavori
La verifica della buona esecuzione di un lavoro è effettuata attraverso accertamenti, saggi e riscontri che l'organo di collaudo giudica e sulla scorta delle prove ed analisi di laboratorio effettuate in corso d’opera nella gestione del piano di qualità. Qualora tra le prestazioni dell’Appaltatore rientri l’acquisizione di concessioni, autorizzazioni, permessi, comunque denominati, anche ai fini dell’espletamento delle procedure espropriative, il collaudatore accerta il tempestivo e diligente operato dell’Appaltatore ed evidenzia gli oneri eventualmente derivanti per l’amministrazione da ogni ritardo nel loro svolgimento.
Ferma restando la discrezionalità dell’organo di collaudo nell’approfondimento degli accertamenti, il collaudatore in corso d’opera deve fissare in ogni caso le visite di collaudo:
52.1 durante la fase delle lavorazioni degli scavi, delle fondazioni ed in generale delle lavorazioni non ispezionabili in sede di collaudo finale o la cui verifica risulti complessa successivamente all’esecuzione;
52.2 nei casi di interruzione o di anomalo andamento dei lavori rispetto al programma.
52.3 del prolungarsi delle operazioni rispetto al termine di legge e delle relative cause l'organo di collaudo trasmette formale comunicazione all'Appaltatore e al responsabile del procedimento, con la indicazione dei provvedimenti da assumere per la ripresa e il completamento delle operazioni di collaudo.
Nel caso di ritardi attribuibili all'organo di collaudo, il responsabile del procedimento, assegna un termine non superiore a trenta giorni per il completamento delle operazioni, trascorsi inutilmente i quali, propone alla stazione appaltante la revoca dell'incarico, ferma restando la responsabilità dell'organo suddetto per i danni che dovessero derivare da tale inadempienza.
La stazione appaltante può richiedere al collaudatore in corso d’opera parere su eventuali varianti, richieste di proroga e situazioni particolari determinatesi nel corso dell’appalto.
ART. 53 - DETERMINAZIONE DEL GIORNO DI VISITA E RELATIVI AVVISI
L'organo di collaudo fissa il giorno della visita di collaudo e ne informa il responsabile del procedimento che ne dà tempestivo avviso all'Appaltatore, al Direttore dei Lavori, al personale incaricato della sorveglianza e della contabilità dei lavori e, ove necessario, agli eventuali incaricati dell'assistenza giornaliera dei lavori, affinché intervengano alle visite di collaudo.
Eguale avviso è dato a quegli altri funzionari o rappresentanti di Amministrazioni od enti pubblici che, per speciali disposizioni, anche contrattuali, devono intervenire al collaudo.
Se l’Appaltatore, pur tempestivamente invitato, non interviene alle visite di collaudo, queste vengono esperite alla presenza di due testimoni estranei alla stazione appaltante e la relativa spesa è posta a carico dell’Appaltatore.
Se i funzionari di cui al comma 2 malgrado l'invito ricevuto, non intervengono o non si fanno rappresentare, le operazioni di collaudo hanno luogo egualmente. L'assenza dei suddetti funzionari deve essere riportata nel processo verbale.
Il Direttore dei Lavori deve presenziare alle visite di collaudo.
ART. 54- OBBLIGHI PER DETERMINATI RISULTATI
Il collaudo può avere luogo anche nel caso in cui l'Appaltatore abbia assunto l'obbligazione di ottenere determinati risultati ad esecuzione dei lavori ultimati. In tali casi il collaudatore, nel rilasciare il certificato, vi iscrive le clausole quali l'Appaltatore rimane vincolato fino all'accertamento dei risultati medesimi, da comprovarsi con apposito certificato del responsabile del procedimento, e propone le somme da trattenersi o le garanzie da prestare nelle more dell'accertamento.
ART. 55 - ONERI DELL'APPALTATORE NELLE OPERAZIONI DI COLLAUDO
L'Appaltatore, a propria cura e spesa, mette a disposizione dell’organo di collaudo gli operai e i mezzi d'opera necessari ad eseguire le operazioni di riscontro, le esplorazioni, gli scandagli, gli esperimenti, compreso quanto necessario al collaudo statico.
Rimane a cura e carico dell'Appaltatore quanto occorre per ristabilire le parti del lavoro, che sono state alterate nell'eseguire tali verifiche.
Nel caso in cui l'Appaltatore non ottempera a siffatti obblighi, il collaudatore dispone che sia provveduto d'ufficio, deducendo la spesa dal residuo credito dell'Appaltatore.
ART. 56 - PROCESSO VERBALE DI VISITA
Della visita di collaudo è redatto processo verbale, che contiene le seguenti indicazioni:
a) la località e la provincia;
b) il titolo dell’opera o del lavoro;
c) l'importo del progetto e delle eventuali successive varianti;
d) la data del contratto e degli eventuali atti suppletivi e gli estremi delle rispettive loro approvazioni;
e) l'importo delle somme autorizzate;
f) le generalità dell'Appaltatore;
g) le date dei processi verbali di consegna, di sospensione, di ripresa e di ultimazione dei lavori;
h) il tempo prescritto per l'esecuzione, con l'indicazione delle eventuali proroghe;
i) la data e l'importo del conto finale;
l) la data di nomina dell'organo di collaudo e le generalità del collaudatore o dei collaudatori;
m) i giorni della visita di collaudo;
n) le generalità degli intervenuti alla visita e di coloro che, sebbene invitati, non sono intervenuti.
Sono inoltre descritti nel processo verbale i rilievi fatti dall'organo di collaudo, le singole operazioni e le verifiche compiute, il numero e la profondità dei saggi effettuati e i risultati ottenuti. I punti di esecuzione dei saggi sono riportati sui disegni di progetto o chiaramente individuati a verbale.
Nel caso di collaudo in corso d'opera, le visite vengono eseguite con la cadenza che la commissione ritiene adeguata per un accertamento progressivo della regolare esecuzione dei lavori. I relativi verbali, da trasmettere al responsabile del procedimento entro trenta giorni successivi alla data delle visite, riferiscono anche sull'andamento dei lavori e sul rispetto dei termini contrattuali e contengono le osservazioni ed i suggerimenti ritenuti necessari, senza che ciò comporti diminuzione delle responsabilità dell'Appaltatore e dell'ufficio di Direzione Lavori, per le parti di rispettiva competenza.
I processi verbali, oltre che dall'organo di collaudo e dall'Appaltatore, sono firmati dal Direttore dei Lavori nonché dal responsabile del procedimento, se intervenuto, e da chiunque intervenuto. E’ inoltre firmato da quegli assistenti la cui testimonianza è invocata negli stessi processi verbali per gli accertamenti di taluni lavori.
Quando per lavori di notevole importanza è fissato nel capitolato speciale un termine per la presentazione del conto finale maggiore di quello stabilito per il periodo di garanzia, la visita di collaudo ha luogo decorso il suddetto periodo, fatta salva la regolarizzazione degli atti di collaudo dopo la liquidazione dei lavori. Di tali circostanze è fatta espressa menzione nel verbale di visita.
ART. 57 - RELAZIONI
L'organo di collaudo redige un'apposita relazione in cui raffronta i dati di fatto risultanti dal processo verbale di visita con i dati di progetto e delle varianti approvate e dei documenti contabili e formula le proprie considerazioni sul modo con cui l'impresa ha osservato le prescrizioni contrattuali e le disposizioni impartite dal Direttore dei Lavori. In tale relazione l'organo di collaudo espone in forma particolareggiata sulla scorta dei pareri del responsabile del procedimento:
a) se il lavoro sia o no collaudabile;
b) a quali condizioni e restrizioni si possa collaudare;
c) i provvedimenti da prendere qualora non sia collaudabile;
d) le modificazioni da introdursi nel conto finale;
e) il credito liquido dell'Appaltatore.
In relazione separata e riservata il collaudatore espone il proprio parere sulle domande dell'impresa e sulle eventuali penali sulle quali non è già intervenuta una risoluzione definitiva.
Ai fini di quanto prescritto dalla normativa vigente in materia di qualificazione il collaudatore valuta, tenuto conto delle modalità di conduzione dei lavori e delle domande e riserve dell'impresa, se a suo parere l'impresa è da reputarsi negligente o in malafede.
ART. 58 - DISCORDANZA FRA LA CONTABILITÀ E L'ESECUZIONE
In caso di discordanza fra la contabilità e lo stato di fatto, le verifiche vengono estese al fine di apportare le opportune rettifiche nel conto finale.
In caso di gravi discordanze, l'organo di collaudo sospende le operazioni e ne riferisce al responsabile del procedimento presentandogli le sue proposte. Il responsabile del procedimento trasmette la relazione e le proposte dell'organo di collaudo, alla stazione appaltante.
ART. 59 - DIFETTI E MANCANZE NELL'ESECUZIONE
Riscontrandosi nella visita di collaudo difetti o mancanze riguardo all'esecuzione dei lavori tali da rendere il lavoro assolutamente inaccettabile, l’organo di collaudo rifiuta l’emissione del certificato di collaudo e procede a termini dell’articolo 232 del D.P.R. n. 207/2010.
Se i difetti e le mancanze sono di poca entità e sono riparabili in breve tempo, l'organo di collaudo prescrive specificatamente le lavorazioni da eseguire, assegnando all’Appaltatore un termine; il certificato di collaudo non è rilasciato sino a che da apposita dichiarazione del Direttore dei Lavori, confermata dal responsabile del procedimento, risulti che l'Appaltatore abbia completamente e regolarmente eseguito le lavorazioni prescrittigli, ferma restando la facoltà dell’organo di collaudo di procedere direttamente alla relativa verifica.
Se infine i difetti e le mancanze non pregiudicano la stabilità dell’opera e la regolarità del servizio cui l’intervento è strumentale, l'organo di collaudo determina, nell’emissione del certificato, la somma che, in conseguenza dei riscontrati difetti, deve detrarsi dal credito dell'Appaltatore.
ART. 60 - ECCEDENZA SU QUANTO È STATO AUTORIZZATO ED APPROVATO
Ove l'organo di collaudo riscontri lavorazioni meritevoli di collaudo, ma non preventivamente autorizzate, sospende il rilascio del certificato di collaudo e ne riferisce al responsabile del procedimento, proponendo i provvedimenti che ritiene opportuni. Il responsabile del procedimento trasmette la comunicazione e le proposte dell'organo di collaudo, con proprio parere, alla stazione appaltante.
L'eventuale riconoscimento delle lavorazioni non autorizzate fatta dal responsabile del procedimento non libera il Direttore dei Lavori e il personale incaricato dalla responsabilità che loro incombe per averle ordinate o lasciate eseguire.
ART. 61 - COLLAUDO
Il decorso del termine fissato dalla legge per il compimento delle operazioni di collaudo, ferme restando le responsabilità eventualmente accertate a carico dell'Appaltatore dal collaudo stesso, determina l'estinzione di diritto delle garanzie fidejussorie prestate ai sensi dell'articolo 123 del
D.P.R. n. 207/2010.
Oltre a quanto disposto dall'articolo 224 del D.P.R. n. 207/2010, sono ad esclusivo carico
dell'Appaltatore le spese di visita del personale della stazione appaltante per accertare la intervenuta eliminazione delle mancanze riscontrate dall'organo di collaudo ovvero per le ulteriori operazioni di collaudo resa necessaria dai difetti o dalle stesse mancanze. Tali spese sono prelevate dalla rata di saldo da pagare all'impresa.
ART. 62 - LAVORI NON COLLAUDABILI
Nel caso in cui l'organo di collaudo ritiene i lavori non collaudabili, ne informa la stazione appaltante trasmettendo, tramite il responsabile del procedimento, per le ulteriori sue determinazioni, il processo verbale, nonché le relazioni con le proposte dei provvedimenti di cui all'articolo 225 del D.P.R. n. 207/2010.
ART. 63 - DOMANDE DELL'APPALTATORE AL CERTIFICATO DI COLLAUDO
Il certificato di collaudo viene trasmesso per la sua accettazione all’Appaltatore, il quale deve firmarlo nel termine di venti giorni. All'atto della firma egli può aggiungere le domande che ritiene opportune, rispetto alle operazioni di collaudo.
Tali domande devono essere formulate e giustificate nel modo prescritto dal regolamento con riferimento alle riserve e con le conseguenze previste.
L'organo di collaudo riferisce al responsabile del procedimento sulle singole osservazioni fatte dall'Appaltatore al certificato di collaudo, formulando le proprie considerazioni ed indica le nuove visite che ritiene opportuno di eseguire.
ART. 64 - ULTERIORI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Condotte a termine le operazioni connesse allo svolgimento del mandato ricevuto, l'organo di collaudo trasmette al responsabile del procedimento, i documenti ricevuti e quelli contabili, unendovi:
a) il processo verbale di visita;
b) le proprie relazioni;
c) il certificato di collaudo;
d) il certificato dal responsabile del procedimento per le correzioni ordinate dall'organo di collaudo;
e) la relazione sulle osservazioni dell'Appaltatore al certificato di collaudo.
L'organo di collaudo restituisce al responsabile del procedimento tutti i documenti acquisiti.
La stazione appaltante preso in esame l'operato e le deduzioni dell'organo di collaudo e richiesto, quando ne sia il caso in relazione all'ammontare o alla specificità dell'intervento, i pareri ritenuti necessari all’esame, effettua la revisione contabile degli atti e delibera entro sessanta giorni sull'ammissibilità del certificato di collaudo, sulle domande dell'Appaltatore e sui risultati degli avvisi ai creditori. Le deliberazioni della stazione appaltante sono notificate all'Appaltatore.
ART. 65 - SVINCOLO DELLA CAUZIONE
Alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione si procede, con le cautele prescritte dalle leggi in vigore e sotto le riserve previste dall'articolo 1669 del codice civile, allo svincolo della cauzione prestata dall'Appaltatore a garanzia del mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni dedotte in contratto.
Si procede, previa garanzia fideiussoria, al pagamento della rata di saldo non oltre il novantesimo giorno dall’emissione del certificato di collaudo provvisorio ovvero del certificato di regolare esecuzione.
L'erogazione dell'anticipazione, ove consentita dalla legge, è subordinata alla costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari all'anticipazione maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero dell'anticipazione stessa secondo il cronoprogramma dei lavori. Tale garanzia deve recare la firma autenticata e la certificazione dei poteri di sottoscrizione da parte di un notaio, con l’indicazione del Repertorio.
L'importo della garanzia viene gradualmente ed automaticamente ridotto nel corso dei lavori, in rapporto al progressivo recupero dell'anticipazione da parte della stazione appaltante.
La fideiussione a garanzia del pagamento della rata di saldo è costituita alle condizioni previste dal comma 3. Il tasso di interesse è applicato per il periodo intercorrente tra il collaudo provvisorio ed il collaudo definitivo.
Il pagamento della rata di saldo non costituisce presunzione di accettazione dell’opera ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile.
ART. 66 - COMMISSIONI COLLAUDATRICI
Quando il collaudo è affidato ad una commissione, le operazioni sono dirette dal presidente. I verbali e la relazione sono firmati da tutti i componenti della commissione.
Nel caso in cui vi è dissenso tra i componenti della commissione di collaudo, le conclusioni del collaudo sono assunte a maggioranza e la circostanza deve risultare dal certificato. Il componente dissenziente ha diritto di esporre le ragioni del dissenso negli atti del collaudo.
ART. 67 - CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE
Il certificato di regolare esecuzione dei lavori è emesso dal Direttore dei Lavori ed è confermato dal responsabile del procedimento.
Il certificato di regolare esecuzione deve essere emesso non oltre tre mesi dalla ultimazione dei lavori e contiene gli elementi di cui all’articolo 225 del D.P.R n. 207/10.
ART. 68 - CERTIFICATO DI COLLAUDO
Ultimate le operazioni di cui agli articoli precedenti, l’organo di collaudo, qualora ritenga collaudabile il lavoro, emette il certificato di collaudo che deve contenere:
a) l’indicazione dei dati tecnici ed amministrativi relativi al lavoro;
b) i verbali di visite con l'indicazione di tutte le verifiche effettuate;
c) il certificato di collaudo.
Nel certificato l'organo di collaudo:
a) riassume per sommi capi il costo del lavoro indicando partitamente le modificazioni, le aggiunte, le deduzioni al conto finale;
b) determina la somma da porsi a carico dell'Appaltatore per danni da rifondere alla stazione appaltante per maggiori spese dipendenti dalla esecuzione d'ufficio, o per altro titolo; la somma da rimborsare alla stessa stazione appaltante per le spese di assistenza, oltre il termine convenuto per il compimento dei lavori;
c) dichiara, salve le rettifiche che può apportare l'ufficio tecnico di revisione, il conto liquido dell'Appaltatore e la collaudabilità dell'opera o del lavoro e sotto quali condizioni.
Il certificato di collaudo, redatto secondo le modalità sopra specificate, ha carattere provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi due anni dalla data della relativa emissione ovvero dal termine stabilito nel capitolato speciale per detta emissione.
Decorsi i due anni, il collaudo si intende approvato ancorché l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro due mesi dalla scadenza del suddetto termine. Nell'arco di tale periodo l'Appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell'opera, indipendentemente dalla intervenuta liquidazione del saldo.
Fino all’intervenuta approvazione degli atti di collaudo, la stazione appaltante ha facoltà di procedere ad un nuovo collaudo.
Capo 8 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E MODALITÀ DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
ART. 69 - REVISIONE PREZZI
E' esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile, se non espressamente prevista dalla normativa dei Lavori Pubblici.
I prezzi relativi ad eventuali opere non previste nell’“Elenco prezzi” saranno determinati dal Direttore dei Lavori in analogia ai prezzi delle opere contrattuali più simili; se tale riferimento non è possibile, il nuovo prezzo sarà determinato dal Direttore dei Lavori in base ad analisi dei costi, applicando i prezzi unitari di mano d’opera, materiali, noli, trasporti, ecc. indicati nell’“Elenco prezzi” allegato al contratto o comunque con riferimento ai prezzi elementari alla data di formulazione dell’offerta, come indicato all’art. 163 del D.P.R. 207/2010.
I nuovi prezzi sono determinati in contraddittorio tra il Direttore dei Lavori e l'Appaltatore; qualora l'Appaltatore non iscriva riserva negli atti contabili nei modi previsti i xxxxxx s'intendono definitivamente accettati. Tutti i nuovi prezzi sono soggetti al ribasso d'asta contrattuale.
ART. 70 – INVARIABILITÀ DEI PREZZI
In tema di termini di adempimento, penali e adeguamento prezzi troverà applicazione il D. Lgs. 50/2016.
ART. 71 – CESSIONE DEI CREDITI
Le cessioni di crediti possono essere effettuate a banche o intermediari finanziari disciplinati dalle leggi in materia bancaria e creditizia, il cui oggetto sociale preveda l'esercizio dell'attività di acquisto di crediti di impresa. Le cessioni di crediti devono essere stipulate mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata e devono essere notificate alle amministrazioni debitrici e sono efficaci e opponibili qualora queste non le rifiutino con comunicazione da notificarsi al cedente e al cessionario secondo le disposizioni del D. Lgs. 50/2016. Il Committente, nel contratto stipulato o in atto separato contestuale, può preventivamente accettare la cessione da parte dell'esecutore di tutti o di parte dei crediti che devono venire a maturazione, fatta salva la propria facoltà di opporre al cessionario tutte le eccezioni opponibili al cedente in base al contratto con questo stipulato.
ART. 72 – DANNI ALLE OPERE
In caso di danni alle opere eseguite, dovuti a qualsiasi motivo, con la sola esclusione delle cause di forza maggiore, l'Appaltatore deve provvedere, a propria cura e spese, senza sospendere o rallentare l'esecuzione dei lavori, al ripristino di tutto quanto danneggiato.
Quando invece i danni dipendono da cause di forza maggiore, l'Appaltatore è tenuto a farne denuncia al Direttore dei Lavori entro 3 giorni dal verificarsi dell'evento, pena la decadenza dal diritto al risarcimento. Ricevuta la denuncia il Direttore dei Lavori procede alla redazione di un processo verbale di accertamento, indicando eventuali prescrizioni ed osservazioni.
Il compenso che il Committente riconosce all'Appaltatore è limitato esclusivamente all'importo dei lavori necessari per la riparazione o il ripristino del danno.
Art. 73 - CAUSE DI FORZA MAGGIORE
Costituiscono cause di forza maggiore tutti gli eventi eccezionali che non siano imputabili all'Appaltatore e che gli arrechino grave pregiudizio senza che egli abbia potuto intervenire o prevenire mediante l'adozione di tutti i provvedimenti e gli accorgimenti imposti dalla massima diligenza tecnica ed organizzativa.
I ritardi di consegna di materiali da parte di terzi verranno considerati utili ai fini delle relative proroghe solo se derivanti da cause di forza maggiore. Analogamente si procederà nel caso di subappalti autorizzati.
L'insorgere e il cessare degli eventi che hanno costituito la causa di forza maggiore devono essere tempestivamente comunicati per iscritto dall'Appaltatore.
Art. 74 - VICENDE SOGGETTIVE DELL'ESECUTORE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEL CONTRATTO
Le cessioni di azienda e gli atti di trasformazione, fusione e scissione, i trasferimenti e gli affitti di azienda relativi all’Appaltatore sono regolati secondo le disposizioni del Decreto Legislativo n. 50 del 2016.
E' vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto.
ART. 75 – FORMA E CONTENUTO DELLE RISERVE
1. L'appaltatore è sempre tenuto ad uniformarsi alle disposizioni del direttore dei lavori, senza poter sospendere o ritardare il regolare sviluppo dei lavori, quale che sia la contestazione o la riserva che egli iscriva negli atti contabili.
2. Le riserve devono essere iscritte a pena di decadenza sul primo atto dell'appalto idoneo a riceverle, successivo all'insorgenza o alla cessazione del fatto che ha determinato il pregiudizio dell'appaltatore. In ogni caso, sempre a pena di decadenza, le riserve devono essere iscritte anche nel registro di contabilità all'atto della firma immediatamente successiva al verificarsi o al cessare del fatto pregiudizievole. Le riserve non espressamente confermate sul conto finale si intendono abbandonate.
3. Le riserve devono essere formulate in modo specifico ed indicare con precisione le ragioni sulle quali esse si fondano. In particolare, le riserve devono contenere a pena di inammissibilità la precisa quantificazione delle somme che l'appaltatore ritiene gli siano dovute; qualora l'esplicazione e la quantificazione non siano possibili al momento della formulazione della riserva, l'appaltatore ha l'onere di provvedervi, sempre a pena di decadenza, entro il termine di quindici giorni fissato dall'articolo 190, comma 2, del D.P.R. n. 207/2010.
La quantificazione della riserva è effettuata in via definitiva, senza possibilità di successive integrazioni o incrementi rispetto all'importo iscritto.
ART. 76 - CONTROVERSIE
La competenza a conoscere delle controversie derivanti dal contratto di appalto spetta, ai sensi dell'articolo 20 del codice di procedura civile, al giudice del luogo dove il contratto è stato stipulato.
Anche al di fuori dei casi in cui è previsto il procedimento di accordo bonario ai sensi del successivo articolo, le controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall'esecuzione del contratto possono essere risolte mediante transazione nel rispetto del codice civile. La transazione ha forma scritta a pena di nullità.
E' espressamente esclusa qualsiasi clausola compromissoria che preveda il deferimento ad arbitri.
ART. 77 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il Committente ha il diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto previo il pagamento dei lavori eseguiti e del valore dei materiali utili esistenti in cantiere purché già accettati dal Direttore dei Lavori prima della comunicazione del preavviso, oltre al decimo dell'importo delle opere non eseguite.
L'esercizio del diritto di recesso è preceduto da formale comunicazione all'Appaltatore da darsi con un preavviso non inferiore a 20 giorni, decorsi i quali il Committente prende in consegna i lavori ed effettua il collaudo definitivo.
Il Committente può trattenere le opere provvisionali e gli impianti che non siano in tutto o in parte asportabili ove li ritenga ancora utilizzabili. In tal caso essa corrisponde all'Appaltatore, per il valore delle opere e degli impianti non ammortizzato nel corso dei lavori eseguiti, un compenso da determinare nella minor somma fra il costo di costruzione e il valore delle opere e degli impianti al momento dello scioglimento del contratto.
L'Appaltatore ha l’obbligo di rimuovere dai magazzini e dai cantieri i materiali non accettati dal Direttore dei Lavori e di mettere i predetti magazzini e cantieri a disposizione del Committente nel termine stabilito; in caso contrario lo sgombero è effettuato d'ufficio e a sue spese.
In caso di morte di uno dei Contraenti subentrano gli eredi ed il Contratto di Xxxxxxx non si risolve. Si risolve invece ai sensi dell’art. 1671 c.c., quando la considerazione della persona dell’uno o dell’altro è stata motivo determinante del rapporto contrattuale. In caso di fallimento di una delle due parti, valgono le disposizioni di legge vigenti in materia.
Qualora nei confronti dell'appaltatore sia intervenuta l'emanazione di un provvedimento definitivo che dispone l'applicazione di una o più misure di prevenzione o sia intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per frodi nei riguardi del Committente, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori, nonché per violazione degli obblighi attinenti alla sicurezza sul lavoro, il Committente valuta, in relazione allo stato dei lavori e alle eventuali conseguenze nei riguardi delle finalità dell'intervento, l'opportunità' di procedere alla risoluzione del contratto. Nel caso di risoluzione, l'Appaltatore ha diritto soltanto al pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto.
Quando il Direttore dei Lavori accerta che comportamenti dell'Appaltatore costituiscono grave inadempimento alle obbligazioni di contratto tale da compromettere la buona riuscita dei lavori, invia al Committente o Responsabile dei Lavori una relazione particolareggiata, corredata dei documenti necessari, indicando la stima dei lavori eseguiti regolarmente e che devono essere accreditati all'Appaltatore.
Su indicazione del Responsabile dei Lavori il Direttore dei Lavori formula la contestazione degli addebiti all'Appaltatore, assegnando un termine non inferiore a 15 giorni per la presentazione delle
proprie controdeduzioni al Responsabile dei Lavori. Acquisite e valutate negativamente tali controdeduzioni, oppure scaduto il termine senza che l'Appaltatore abbia risposto, il Committente su proposta del Responsabile dei Lavori, dispone la risoluzione del contratto.
Qualora l'esecuzione dei lavori ritardi per negligenza dell'Appaltatore rispetto alle previsioni del programma, il Direttore dei Lavori gli assegna un termine, che, salvo i casi d'urgenza, non può essere inferiore a 10 giorni, per compiere i lavori in ritardo, e dà inoltre le prescrizioni ritenute necessarie. Il termine decorre dal giorno di ricevimento della comunicazione.
Scaduto il termine assegnato, il Direttore dei Lavori verifica, in contraddittorio con l'Appaltatore gli effetti dell'intimazione impartita, e ne compila processo verbale da trasmettere al Responsabile dei Lavori. Sulla base del processo verbale, qualora l'inadempimento permanga, il Committente delibera la risoluzione del contratto.
Il Committente, nel comunicare all'Appaltatore la determinazione di risoluzione del contratto, dispone, con preavviso di 20 giorni, che il Direttore dei Lavori curi la redazione dello stato di consistenza dei lavori già eseguiti, l'inventario di materiali, macchine e mezzi d'opera e la relativa presa in consegna.
Qualora sia stato nominato il Collaudatore o l’organo di collaudo, lo stesso procede a redigere, acquisito lo stato di consistenza, un verbale di accertamento tecnico e contabile con le modalità indicate dal presente capitolato e dalla normativa vigente, con il quale venga accertata la corrispondenza tra quanto eseguito fino alla risoluzione del contratto e ammesso in contabilità quanto previsto nel progetto approvato, nonché nelle eventuali perizie di variante.
In sede di liquidazione finale dei lavori dell'appalto risolto, è determinato l'onere da porre a carico dell'Appaltatore inadempiente in relazione alla eventuale maggiore spesa sostenuta per affidare ad altra impresa i lavori. Nei casi di risoluzione del contratto di appalto, l'Appaltatore deve provvedere al ripiegamento dei cantieri già allestiti e allo sgombero delle aree di lavoro e relative pertinenze nel termine a tale fine assegnatogli; in caso di mancato rispetto del termine assegnato, il Committente provvede d'ufficio addebitando all'appaltatore i relativi oneri e spese. In alternativa il Committente può depositare cauzione in conto vincolato a favore dell'Appaltatore o prestare fideiussione bancaria o polizza assicurativa con le modalità previste dal presente capitolato e dalle normative vigenti, pari all'uno per cento del valore del contratto. Resta fermo il diritto dell'Appaltatore di agire per il risarcimento dei danni.
ART. 78 - ACCORDO BONARIO
Qualora, a seguito dell'iscrizione di riserve, l'importo economico dell'opera dovesse subire variazioni in modo sostanziale ed, in ogni caso, non inferiore al 10% (dieci per cento) dell'importo contrattuale, il Committente promuove la costituzione di un'apposita commissione perché formuli, acquisita la relazione del Direttore dei lavori e, se costituito, dell'organo di collaudo, entro 90 giorni una proposta motivata di accordo bonario sulla quale l'Appaltatore dovrà pronunciarsi entro 30 giorni.
Tale procedimento riguarda tutte le riserve iscritte fino al momento del loro avvio, e può essere reiterato per una sola volta quando le riserve iscritte, ulteriori e diverse rispetto a quelle già esaminate, raggiungano nuovamente l'importo sopra citato. La promozione della costituzione della commissione ha luogo mediante invito, entro 10 giorni dalla comunicazione del Direttore dei Lavori, da parte del Committente al soggetto che ha formulato le riserve, a nominare il proprio componente della commissione, con contestuale indicazione del componente di propria competenza.
La commissione è formata da tre componenti in possesso di specifica idoneità in relazione all’oggetto del contratto, designati rispettivamente, il primo dal Committente, il secondo dall'Appaltatore ed il terzo di comune accordo dal Committente e dall'Appaltatore. In caso di mancato accordo entro il termine di 10 giorni alla nomina del terzo componente provvede, su
istanza del Committente, il presidente del tribunale del luogo dove è stato stipulato il contratto. Qualora l'Appaltatore non provveda alla designazione del componente di sua elezione nel termine dei 20 giorni dalla richiesta del Committente, questi provvede a formulare direttamente la proposta motivata di accordo xxxxxxx, acquisita la relazione del Direttore dei Lavori e, ove costituito, dell'organo di collaudo, entro 60 giorni dalla scadenza del termine assegnato all'altra parte per la nomina del componente della commissione.
Le parti hanno facoltà di conferire alla commissione il potere di assumere decisioni vincolanti, perfezionando, per conto delle stesse, l'accordo bonario risolutivo delle riserve. Le parti nell'atto di conferimento possono riservarsi, prima del perfezionamento delle decisioni, la facoltà di acquisire eventuali pareri necessari o opportuni.
L'accordo bonario definito con le modalità di cui sopra ed accettato dall'Appaltatore, ha natura transattiva. Dell'accordo bonario accettato, viene redatto verbale a cura del Committente e sottoscritto dalle parti. Le dichiarazioni e gli atti del procedimento non sono vincolanti per le parti in caso di mancata sottoscrizione dell'accordo bonario.
Gli oneri connessi ai compensi da riconoscere ai commissari sono posti a carico dei fondi stanziati per i singoli interventi. Sulla somma riconosciuta in sede di accordo bonario sono dovuti gli interessi al tasso legale a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla sottoscrizione dell'accordo. Decorsi i termini per la pronuncia sulla proposta di accordo bonario, tutte le controversie di natura tecnica, amministrativa e giuridica sorte sia durante l'esecuzione che al termine del contratto, saranno risolte ricorrendo ad un arbitrato ai sensi delle norme del titolo VIII del libro quarto del codice di procedura civile e dell’art. 209 del d.lgs. 50/2016.
ART. 79 DISPOSIZIONI FINALI E RINVIO
Per tutto quanto non espressamente disciplinato nel presente Capitolato troveranno applicazione le disposizioni contenute nel D. Lgs. 50/2016 e s.m.i., nel relativo Regolamento di attuazione, D.P.R. 207/2010 e le ulteriori norme disciplinanti i lavori pubblici non abrogate dal suddetto codice dei contratti pubblici e del relativo regolamento di esecuzione.
CAPITOLATO SPECIALE TECNICO
CAPO 1 – DESCRIZIONE DEI LAVORI ............................................................................................................
ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO .........................................................................................................................
ART. 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO ...................................................................................................................
ART. 3 – DENOMINAZIONE IN VALUTA ....................................................................................................................
ART. 4 - TERMINI PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI..................................................................................................
ART. 5 - DESCRIZIONE ANALITICA DEI LAVORI ..........................................................................................
5.1 Descrizione ..................................................................................................................................................
5.2 Tempo utile per iniziare gli interventi ........................................................................................................
5.3 Individuazione delle singole prestazioni di manutenzione ........................................................................
Art. 5.3.a - Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione................................................
Art. 5.3.b - Qualità e accettazione dei materiali in genere .....................................................................................
Art. 5.3.c - Sostituzione dei luoghi di provenienza dei materiali previsti in ..........................................................
contratto .........................................................................................................................................................................
Art. 5.3.d - Modalità di esecuzione dei lavori di sovrastruttura stradale e qualita’..............................................
dei materiali ...................................................................................................................................................................
Art. 5.3.d.1 - Premessa ..............................................................................................................................
Art. 5.3.d.2 – Strati di fondazione...............................................................................................................
A.1.1 - MISTO GRANULARE .....................................................................................................................
A.1.2 - MISTO CEMENTATO .....................................................................................................................
Art. 5.3.d.3 – Strati della pavimentazione .................................................................................................
B.1 - CONGLOMERATI BITUMINOSI ........................................................................................................
SCARIFICAZIONI E FRESATURE DI PAVIMENTAZIONI ........................................................................
SCARIFICAZIONE DI PAVIMENTAZIONI ESISTENTI. ............................................................................
FRESATURA DI STRATI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CON IDONEE ATTREZZATURE .........
B.1.1 - GEOTESSILE .................................................................................................................................
B.1.2 - GEOGRIGLIA .................................................................................................................................
B.1.3 - MANO D’ATTACCO........................................................................................................................
B.1.4 - MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE ...........................................................................................
B.1.5 - LEGANTI BITUMINOSI...................................................................................................................
B.1.6 - CONGLOMERATO BITUMINOSO DI RECUPERO (FRESATO) ...................................................
B.1.7 - ADDITIVI ........................................................................................................................................
B.2 - CONGLOMERATI BITUMINOSI PRODOTTI A CALDO ....................................................................
B.2.1 - STRATO DI BASE ..........................................................................................................................
B.2.-2 - STRATO DI COLLEGAMENTO (BINDER) ....................................................................................
B.2.3 - STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO .....................................................................
B.2.4 - STRATO DI USURA .......................................................................................................................
B.2.5 - STRATO DI RISAGOMATURA (USURA FINE 0/8)........................................................................
B.2.6 - SMA - SPLITT MASTIX ASPHALT (Antisdrucciolo chiuso) ............................................................
B.2.7 - STRATO DI USURA DRENANTE-FONOASSORBENTE...............................................................
Art. 5.3.d.4 – Prescrizioni sul confezionamento della miscela e sulle lavorazioni......................................
Art. 5.3.d.5 – Controlli periodici sulla pavimentazione ...............................................................................
Art. 5.3.d.6 – Requisiti di accettazione dei conglomerati bituminosi e penalità .........................................
Caratteristiche compositive ........................................................................................................................
Densità e vuoti detrazioni ...........................................................................................................................
Aderenza e tessitura detrazioni ..................................................................................................................
Caratteristiche meccaniche detrazioni .......................................................................................................
Aderenza tra gli strati detrazioni .................................................................................................................
Art. 5.3.e – Barriere di sicurezza................................................................................................................................
5.3.e.1 - Barriere di sicurezza a doppia onda ..........................................................................................................
5.3.e.2 - Barriere di sicurezza a tripla onda..............................................................................................................
5.3.e.3 - Caratteristiche dei parapetti metallici.........................................................................................................
5.3.e.4. - Prove statiche sulle barriere in acciaio.....................................................................................................
5.3.e.5. - Barriere stradali di sicurezza in legno-acciaio.........................................................................................
Art. 5.3.f – Segnaletica Orizzontale ...........................................................................................................................
5.3.g – Segnaletica Verticale......................................................................................................................................
5.3.h - SEGNALETICA COMPLEMENTARE............................................................................................................
5.3.i - MOVIMENTI DI TERRE - SCAVI IN GENERE-DRENAGGI .......................................................................
5.3.l - CONGLOMERATI CEMENTIZI SEMPLICI ED ARMATI .............................................................................
5.3.m - XXXXXXXXXX, ARMATURE .......................................................................................................................
5.3.n – ACCIAI ..............................................................................................................................................................
5.3.o - SOSTEGNI PER SEGNALI VERTICALI .......................................................................................................
5.3.p - PORTALI PER SEGNALETICA DI INDICAZIONE......................................................................................
Art. 5.6 – Norme per la misurazione e valutazione delle opere ........................................................................
Art. 5.6.a – Norme generali...............................................................................................................................
Art. 5.6.b – Conglomerati bituminosi 148
Art. 5.6.c. – Barriere di sicurezza 148
Art. 5.6.d – Segnaletica Orizzontale 148
Art. 5.6.e - Segnaletica Verticale 149
Art. 5.6.g – Tutte le restanti lavorazioni e opere 150
Art. 1 – OGGETTO DELL'APPALTO
Con la presente perizia si intende effettuare la manutenzione straordinaria ed interventi di sicurezza nelle seguenti infrastrutture pubbliche comunali :
1.1Strada Comunale accesso cimitero Asta nella frazione di Asta; 1.2Strada Comunale Governara nella frazione di Asta
1.3Strada Comunale bivio Provinciale Sassatello – confine Comunale 1.4Strada bivio Comunale Budriotto Fontanagatta
1.5Strada Comunale via San Xxxxxx
1.6Strada Comunale Coccarello Roncomezzano 1.7Strada Comunale Accesso Cervarolo 1.8Strada Comunale Via delle Forbici
1.9 Strada Comunale Via Ca’ del Ponte
1.10 Muro in fregio alla ex scuola di Civago
1.11 Xxxxxx Xxxxxxxx Xxx Xxxxx xx Xxxxxxxxx
1.12 Accesso al cimitero di Febbio
1.13 Sistemazione muro di sostegno strada Campolungo
1.14 Sistemazione via Xxxxxxxx Xxxxx 1.15Strada Comunale Via Xxxxxxxx Xxxxxxxx 1.16Strada Comunale Via dell’Isola 1.17Strada Comunale Xxx Xxxxx Xxxxx 0.00Xxxxxxxx attraversamento Meruzzo
ART. 2 – AMMONTARE DELL’APPALTO
L’importo complessivo dei lavori ammonta a Euro 100.594,95 a base d'appalto, di cui Euro 78.154,25 per lavori ed Euro 167,78 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d'asta.
QUADRO ECONOMICO DI SPESA
DESCRIZIONE | IMPORTI | TOTALE |
LAVORI | 78.322,03 | |
SOMME A DISPOSIZIONE | ||
IVA 22% | 17.230,85 |
Spese tecniche | 5.000,00 | |
Xxx.xx | 42,07 | |
TOTALE A DISPOSIZIONE | 22.272,92 | |
TOTALE GENERALE | 100.594,95 |
Categoria prevalente e categorie scorporabili e subappaltabili dei lavori :
ELENCO LAVORAZIONI | ||||||
Natura dei lavori | Importo lavorazioni e % sull’importo totale dei lavoratori | Indicazioni speciali ai fini della gara | ||||
Tipologia | Categ. | Class. | Euro | % | Prevalente o scorporabile | Subappaltabile (SI/NO) e % |
Manutenzione opere stradali | OG 3 | I | 78.154,25 | 99,79 | Prevalente | SI al 20% |
Oneri della sicurezza | === | === | 167,78 | 0,21 | ==== | ==== |
Totale complessivo | 100.594,95 | ==== | ==== | ==== |
Percentuale di incidenza presunta della manodopera: 17,726 %.
ART. 3 – DENOMINAZIONE IN VALUTA
La valuta di riferimento è Euro (€).
ART. 4 - TERMINI PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI
1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 75 (settantacinque) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
2. Nel calcolo del tempo utile per l’ultimazione dei lavori si è tenuto conto delle ferie contrattuali e delle ordinarie condizioni stagionali.
3. L’appaltatore si obbliga per ogni ordinativo alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori, che può fissare scadenze inderogabili anche per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo collaudo parziale, di parti funzionali delle opere.
Art. 5 - DESCRIZIONE ANALITICA DEI LAVORI
L'appalto, ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e la fornitura di tutti i materiali, mezzi d'opera e mano d'opera occorrenti per l'ordinaria e straordinaria manutenzione delle strade comunali e sue pertinenze a misura.
5.1Strada Comunale accesso cimitero Asta nella frazione di Asta
Nel tratto di strada nel bivio per andare al cimitero di Asta, il manto stradale per la lunghezza di ml 15,00 e per la larghezza di ml 3,00 presenta molte abrasioni e buche.
Con la presente perizia, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Rifacimento del tappeto tratto n.1 usurato, mediante la posa di x.xx 34,65 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Rifacimento del tappetone tratto n.2 usurato, mediante la posa di x.xx 16,5 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.2Strada Comunale Governara nella frazione di Asta
Nei tratti di strada all’interno di Governara, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale ammalorata, nel seguente modo:
- Tratto n.1, il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappetino usurato, mediante la posa di x.xx 42,24 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 2,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappetino usurato, mediante la posa di x.xx 33,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 15,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappetino usurato mediante la posa di x.xx 31,68 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.4 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 5,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 77,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.5 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 30,80 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.3Strada Comunale bivio Provinciale Sassatello – confine Comunale
Nel tratto di strada nel bivio Provinciale di Sassatello – confine Comunale, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento
rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 88,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.4Strada bivio Comunale Budriotto Fontanagatta
Nei tratti di strada bivio Comunale Budriotto - Fontanagatta, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 15,00 e per la larghezza di ml 3,30 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 43,56 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 40,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 149,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 37,40 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.4 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 3,40, presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 112,22 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.5 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 37,40 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.6 il manto stradale per la lunghezza di ml 35,00 e per la larghezza di ml 2,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 96,25 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.7 il manto stradale per la lunghezza di ml 35,00 e per la larghezza di ml 3,40 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 130,90 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto di strada n.8 è stato consolidato un movimento gravitativo che interessa il rilevato stradale e la carreggiata per un fronte di ml 30 e larghezza 3,60.
Con la presente perizia, si intende ripristinare la livelletta stradale di progetto ed effettuare la bitumatura a ridosso del tratto interessato dal movimento gravitativo, mediante il ricarico con x.xx 64,00 di misto granulometrico stabilizzato 0/20 al fine di riportare la livelletta stradale alla quota di progetto e la successiva secuzione pavimentazione bituminosa mediante la posa di x.xx
118,80 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 con sovrastante trattamento superficiale;
- Tratto n.9 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 44 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.5Strada Comunale via San Xxxxxx
Nel tratto di strada n.1 è presente un lento movimento gravitativo che interessa il rilevato stradale e la carreggiata per un fronte di ml 20 e larghezza 4,80. Con la presente perizia, si intende ripristinare la livelletta stradale di progetto ed effettuare la bitumatura a ridosso del tratto interessato del movimento gravitativo intervenendo nel seguente modo:
- Ricarico con x.xx 153,60 di misto granulometrico stabilizzato per riportare la livelletta stradale alla quota di progetto
- Esecuzione pavimentazione bituminosa mediante la posa di x.xx 105,60 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 con sovrastante trattamento superficiale;
5.6Strada Comunale Coccarello Roncomezzano
Nel tratto di strada Comunale Coccarello Roncomezzano, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 60,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, rifacimento del tappetone usurato mediante la posa di x.xx 237,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0- 12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.1 ricarico banchina per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 1,00 , rifacimento banchina in misto granulometrico stabilizzato 0-25;
5.7Strada Comunale Accesso Cervarolo
Nei tratti di strada nell’accesso di Cervarolo, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 115,50 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 77,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.8Strada Comunale Via delle Forbici
Nei tratti di xxxxxx xxxxxxxxxx xx xxx xxxxx Xxxxxxx, xx intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 85,00 e per la larghezza di ml 6,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 336,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 7,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 138,60 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 8,00 presenta molte abrasioni e buche, rifacimento del tappetone usurato mediante la posa di x.xx 264,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0- 12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.9 Strada Comunale Via Ca’ del Ponte
Nel tratto di strada ammalorato in via Ca’ del Ponte, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 125,00 e per la larghezza di ml 4,70, presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 387,75 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.10 Muro in fregio alla ex scuola di Civago
Nel tratto di strada in fregio alla ex scuola di Civago, è presente un muro a sassi a filaroni, con tutti i giunti della malta cementizia ammalorati, per mc 2,60 è collassato e la sovrastante recinzione tutta ammalorata.
Con la presente perizia, si intende intervenire per ripristinarlo nel seguente modo:
- Pulizia e rifacimento dei giunti, mediante la stuccatura per mq 34,740;
- Cuci scuci della breccia muraria collassata per mc 2,60;
- Rimozione e rifacimento della sovrastante recinzione metallica ammalorata per ml 55,70;
5.11 Xxxxxx Xxxxxxxx Xxx Xxxxx xx Xxxxxxxxx
Nei tratti di xxxxxx xx xxx Xxxxx xx Xxxxxxxxx, xx intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato, mediante la posa di x.xx 53,90 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.2 il manto stradale per la lunghezza di ml 10,00 e per la larghezza di ml 7,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 53,90 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.3 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 55,44 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.4 il manto stradale per la lunghezza di ml 20,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 55,44 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.5 il manto stradale per la lunghezza di ml 120,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 295,68 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.6 il manto stradale per la lunghezza di ml 30,00 e per la larghezza di ml 3,20 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 73,92 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
- Tratto n.7 il manto stradale per la lunghezza di ml 40,00 e per la larghezza di ml 3,60 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 110,88 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.12 Accesso al cimitero di Febbio
Nel tratto di strada in fregio all’accesso al cimitero di Febbio, è presente un muro a sassi a filaroni, privo di fondazione con molti giunti della malta cementizia da rifare, nella strada stessa l’acqua meteorica ristagna e nell’ultima parte prospicente l’ampliamento del cimitero, occorre intervenire effettuando adeguate opere di regimazione ed emungitura delle acque meteoriche e sotterranee presenti ed effettuare un’adeguata recinzione anche se provvisoria dell’ampliamento cimiteriale
.
Con la presente perizia, si intende intervenire per ripristinarlo nel seguente modo:
- Fondazione in c.a. per consolidamento muro di cinta di mc 4,320;
- Muro di consolidamento in c.a. muro di cinta esistente di mc 7,56;
- Stuccatura parti ammalorate muro di cinta in filaroni per mq 30,000;
- Esecuzione scarico pluviali loculi e cappella cimiteriale per ml 20,000;
- Pozzetti di ispezione cm 40x40 e collegamento pluviali alla fognatura n.
4,00;
- Spostamento ringhiera esistente dal portico dei vecchi loculi al portico dei nuovi;
- Esecuzione recinzione in rete metallica h ml 2 ml 15,000;
- Cancello a servizio dei nuovi loculi n° 1;
- Esecuzione drenaggio ed esecuzione camminamento di collegamento vecchi loculi ai nuovi loculi mediante la posa di x.xx 419,200 di gralunalo e/o ciottoletta;
- Esecuzione drenaggio per ml 33,00 mediante la posa tubo drenante diam mm 100 e mq 149,80 di telo geotessile;
- Ricarico massicciata strada di accesso ai nuovi loculi con mc. 9,75 di sottofondo in ghiaia grossa;
5.13 Sistemazione muro di sostegno strada Campolungo
Nella strada di Campolungo, è presente un muro a sassi a filaroni d’avanti al civico n° 19, con tutti i giunti della malta cementizia ammalorati ed in parte crollato.
Con la presente perizia, si intende intervenire per ripristinarlo nel seguente modo:
- Pulizia e rifacimento dei giunti, mediante il rifacimento della stuccatura per mq 36,800;
- Rifacimento muro ammalorato mediante il cuci scuci per mc 3,86;
5.14 Sistemazione via Xxxxxxxx Xxxxx
Nel tratto di strada in via Xxxxxxxx Xxxxx di accesso al civico 57, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Preparazione del piano di posa con x.xx 199,360 di misto granulometrico stabilizzato 0/25;
- Esecuzione pavimentazione bituminosa con x.xx 219,296 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20;
- Trattamento superficiale della pavimentazione bituminosa per mq. 124,600;
5.15Strada Comunale Via Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Nel tratto di strada in via Xxxxxxxx Xxxxxxxx, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 100,00 e per la larghezza di ml 3,50 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 385,00 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.16Strada Comunale Via dell’Isola
Un tratto di strada in via dell’Isola, presenta la pavimentazione stradale ammalorata con abrasioni e buche, con la presente perizia, si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 240,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 739,200 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.17Strada Comunale Xxx Xxxxx Xxxxx
Xxx Xxxxx Xxxxx, xxxxxxxx la pavimentazione ammalorata e con molte abrasioni, con la presente perizia si intende intervenire ripristinando la pavimentazione stradale nel seguente modo:
- Tratto n.1 il manto stradale per la lunghezza di ml 290,00 e per la larghezza di ml 4,00 presenta molte abrasioni e buche, è previsto il rifacimento del tappeto usurato mediante la posa di x.xx 893,200 di conglomerato bituminoso granulometria 0-12 o 0-6 per tappeto d’usura;
5.18Carniana attraversamento Meruzzo
Il tratto di strada, retro al civico 1 di via Xxxxxx Xxxxxxxx, presenta un attraversamento stradale di raccolta delle cunette e di un fosso di guardia che non ha la portata sufficiente a smaltire le acque meteoriche in occasione di temporali intensi, con la presente perizia si interviene eseguendo un nuovo attraversamento, come segue:
- Esecuzione scavo in sezione obbligata per ml 12 avente larghezza di ml 1 ed h ml 1,80 per alloggiamento nuovi tubi;
- Messa in opera di ml 10 di tubo in cemento autoportante con giunto a bicchiere diam. cm 60;
- Posizionamento a monte di due pozzettoni in cav dimensioni interne cm 100x100;
- Riempimento dello scavo con x.xx 306 di ghiaia di Collagna;
- Preparazione piano di posa con x.xx 14,40 di misto granulometrico stabilizzato 0/25;
- Esecuzione della pavimentazione bituminosa a ridosso dello scavo mediante la posa di x.xx 12,32 di conglomerato bituminoso tipo Binder 0/20 con relativo trattamento superficiale;
5. 2.1 Individuazione delle singole prestazioni di manutenzione
I lavori, che formano oggetto del contratto, non risultano esattamente individuati in fase di appalto, per cui saranno oggetto di successivi ordinativi o segnalazioni.
Nel caso in cui si rendesse necessario, per qualsiasi motivo, eseguire lavori all'interno del territorio delimitato e relativo al presente appalto su tronchi di strade acquisite o costruite successivamente all'appalto stesso, l'Impresa aggiudicataria è tenuta all'esecuzione delle opere alle medesime condizioni e senza pretendere compensi o indennità di sorta
Art. 5.2.a - Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione
1. Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.
2. Per quanto concerne gli aspetti procedurali ed i rapporti tra la Stazione appaltante e l'appaltatore, per quanto non diversamente previsto dalle disposizioni contrattuali, si fa riferimento esplicito alla disciplina del Capitolato generale di cui al Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 19.04.2000, n. 145.
Art. 5.2.b - Qualità e accettazione dei materiali in genere
1. I materiali da impiegare per i lavori compresi nell’appalto devono corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e nei regolamenti ufficiali vigenti in materia; in mancanza di particolari prescrizioni, devono essere delle migliori qualità esistenti in commercio, in rapporto alla funzione cui sono stati destinati; in ogni caso i materiali, prima della posa in opera, devono essere riconosciuti idonei e accettati dalla direzione Lavori, anche a seguito di specifiche prove di laboratorio o di certificazioni fornite dal produttore.
2. Qualora la direzione dei lavori rifiuti una qualsiasi provvista di materiali in quanto non adatta all’impiego, l’impresa deve sostituirla con altra che corrisponda alle caratteristiche volute; i materiali rifiutati devono essere allontanati immediatamente dal cantiere a cura e a spese della stessa impresa.
3. In materia di accettazione dei materiali, qualora eventuali carenze di prescrizioni comunitarie (dell’Unione europea) nazionali e regionali, ovvero la mancanza di precise disposizioni nella descrizione contrattuale dei lavori possano dare luogo a incertezze circa i requisiti dei materiali stessi, la direzione lavori ha facoltà di ricorrere all’applicazione di norme speciali, ove esistano, siano esse nazionali o estere.
4. Entro 60 giorni dalla consegna dei lavori o, in caso di materiali o prodotti di particolare complessità, entro 60 giorni antecedenti il loro utilizzo, l’appaltatore presenta alla Direzione dei lavori, per l’approvazione, la campionatura completa di tutti i materiali, manufatti, prodotti, ecc. previsti o necessari per dare finita in ogni sua parte l’opera oggetto dell’appalto.
5. L’accettazione dei materiali da parte della direzione dei lavori non esenta l’appaltatore dalla totale responsabilità della riuscita delle opere, anche per quanto può dipendere dai materiali stessi.
6. I materiali e i componenti devono corrispondere alle prescrizioni del capitolato speciale ed essere della migliore qualità: possono essere messi in opera solamente dopo l'accettazione del direttore dei lavori.
7. L'accettazione dei materiali e dei componenti è definitiva solo dopo la loro posa in opera. Il direttore dei lavori può rifiutare in qualunque tempo i materiali e i componenti deperiti dopo la introduzione in cantiere, o che per qualsiasi causa non fossero conformi alle caratteristiche tecniche risultanti dai documenti allegati al contratto; in questo ultimo caso l'appaltatore deve rimuoverli dal cantiere e sostituirli con altri a sue spese.
8. Xxx l'appaltatore non effettui la rimozione nel termine prescritto dal direttore dei lavori, la stazione appaltante può provvedervi direttamente a spese dell'appaltatore, a carico del quale resta anche qualsiasi onere o danno che possa derivargli per effetto della rimozione eseguita d'ufficio.
9. Anche dopo l'accettazione e la posa in opera dei materiali e dei componenti da parte dell'appaltatore, restano fermi i diritti e i poteri della stazione appaltante in sede di collaudo o di verifica dei lavori.
10. L'appaltatore che nel proprio interesse o di sua iniziativa abbia impiegato materiali o componenti di caratteristiche superiori a quelle prescritte nei documenti contrattuali, o eseguito una lavorazione più accurata, non ha diritto ad aumento dei prezzi e la contabilità è redatta come se i materiali avessero le caratteristiche stabilite.
11. Nel caso l’appaltatore sia stato autorizzato, per ragioni di necessità o convenienza, da parte del direttore dei lavori l'impiego di materiali o componenti aventi qualche carenza nelle dimensioni, nella consistenza o nella qualità, ovvero sia stata autorizzata una lavorazione di minor pregio, viene applicata una adeguata riduzione del prezzo in sede di contabilizzazione, sempre che l'opera sia accettabile senza pregiudizio e salve le determinazioni definitive dell'organo di collaudo.
12. Gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie o ritenute necessari, ovvero specificamente previsti dal capitolato speciale d'appalto, sono disposti dalla direzione dei lavori o dall'organo di collaudo, imputando la spesa a carico dell'appaltatore. Per le stesse prove la direzione dei lavori provvede al prelievo del relativo campione ed alla redazione di apposito verbale di prelievo; la certificazione effettuata dal laboratorio prove materiali riporta espresso riferimento a tale verbale.
13. La direzione dei lavori o l'organo di collaudo possono disporre ulteriori prove ed analisi ancorché non prescritte dal capitolato speciale d'appalto ma ritenute necessarie per stabilire l'idoneità dei materiali o dei componenti. Le relative spese sono poste a carico dell'appaltatore.
14. Se gli atti contrattuali non contengono specifica indicazione, l'appaltatore è libero di scegliere il luogo ove prelevare i materiali necessari alla realizzazione del lavoro, purché essi abbiano le caratteristiche prescritte dai documenti tecnici allegati al contratto. Le eventuali modifiche di tale scelta non comportano diritto al riconoscimento di maggiori oneri, né all'incremento dei prezzi pattuiti.
15. Nel prezzo dei materiali sono compresi tutti gli oneri derivanti all'appaltatore dalla loro fornitura a piè d'opera, compresa ogni spesa per eventuali aperture di cave, estrazioni, trasporto da qualsiasi distanza e con qualsiasi mezzo, occupazioni temporanee e ripristino dei luoghi.
16. A richiesta della stazione appaltante l'appaltatore deve dimostrare di avere adempiuto alle prescrizioni della legge sulle espropriazioni per causa di pubblica utilità, ove contrattualmente siano state poste a suo carico, e di aver pagato le indennità per le occupazioni temporanee o per i danni arrecati.
Art. 5.2.c - Sostituzione dei luoghi di provenienza dei materiali previsti in contratto
1. Qualora gli atti contrattuali prevedano il luogo di provenienza dei materiali, il direttore dei lavori può prescriverne uno diverso, ove ricorrano ragioni di necessità o convenienza.
2. Qualora i luoghi di provenienza dei materiali siano indicati negli atti contrattuali, l'appaltatore non può cambiarli senza l'autorizzazione scritta del direttore dei lavori, che riporti l'espressa approvazione del responsabile unico del procedimento. In tal caso si applica l'articolo 16, comma 2.
Art. 5.2.d - Modalità di esecuzione dei lavori di sovrastruttura stradale e qualità dei materiali
Sarà obbligo dell’Appaltatore di adottare, nella esecuzione dei lavori, tutti i provvedimenti e le cautele necessari per garantire la vita degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché per evitare danni a beni pubblici e privati.
L’impresa è obbligata agli adempimenti previsti dal Decreto Legislativo n.494 del 14-8-1996 e successive modifiche in attuazione alle direttive CEE 89/391 del 12/6/1989 e 92/57 del 24/6/1992 concernenti le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.
I lavori di cui ai presente appalto dovranno essere condotti in conformità delle disposizioni contenute nel “piano di sicurezza” di progetto, che forma parte integrante del contratto di appalto, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs.vo 81/2008.
L’impresa, appaltatrice, partecipando all’appalto, DICHIARA di avere approfondita conoscenza e motivata convinzione della buona formulazione del piano di sicurezza.
L’impresa dovrà nominare un proprio RESPONSABILE TECNICO ABILITATO PER LA SICUREZZA, che può coincidere con in direttore di Cantiere, per recepire ed attuare tutte le disposizioni normative in materia, derivanti dal piano di sicurezza e quelle IMPARTITE DAL COORDINATORE PER L'ESECUZIONE.
Il Responsabile della sicurezza dell’impresa dovrà ammettere in cantiere esclusivamente i lavoratori ed i visitatori che si attengono alle prescrizioni impartite.
Viene esplicitamente convenuto che il coordinatore per l’Esecuzione dei lavori potrà richiedere il “piano particolare di sicurezza” per le lavorazioni ritenute di particolare rischio; la redazione di tale piano resta, per patto espresso, a carico dell’impresa Appaltatrice.
In caso di inottemperanza a qualsivoglia obbligo precisato nel Piano si sicurezza e Coordinamento per l’Esecuzione, l’impresa dovrà ottemperare entro il limite indicato, alle disposizioni che riceverà al riguardo.
Qualora, inoltre, il Coordinatore della sicurezza per l’Esecuzione disponga, ai sensi del D.lgs.vo 81 del 2008, la sospensione di lavorazioni eseguite senza le necessarie predisposizioni prescritte dal Piano di Sicurezza e Coordinamento, ciò non costituirà titolo per l’impresa a richiedere proroghe alla scadenza contrattuale, essendo imputabile a fatto e colpa dell’impresa stessa.
In caso di mancato positivo riscontro e di perdurante inosservanza della disposizione di sicurezza impartita, l’impresa verrà formalmente DIFFIDATA E POSTA IN MORA per gravi e/o ripetute violazioni della sicurezza, che costituiscono causa di risoluzione del contratto ai sensi della normativa sui lavori pubblici.
L’impresa conviene con l’Ente Appaltante che, nelle more dell’emissione dell’apposito Regolamento, il Coordinatore per l’Esecuzione stabilisce quali violazioni della sicurezza determinano la risoluzione del contratto e l’impresa si impegna a risarcire la Provincia di Reggio Emilia di ogni danno derivante da tale circostanza, senza opporre eccezioni, a qualsiasi titolo, in ordine alla rescissione del contratto.
Per lo svolgimento dei lavori oggetto del presente Capitolato Speciale di Appalto, l’impresa, quale datore di lavoro, è obbligata nei riguardi dei propri dipendenti all’osservanza delle norme stabilite ai sensi del D.lgs.vo 81 del 2008.
Il datore di lavoro deve comunicare prima dell’inizio dei lavori il nominativo delle persone responsabili del servizio di prevenzione e salute sul luogo di lavoro.
Egli, sia che svolga direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione, sia che abbia
designato responsabili, deve trasmettere, sempre prima dell’inizio dei lavori, copia conforme della dichiarazione attestante il possesso delle attitudini e capacità adeguate di svolgimento dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi, corredata da copia di attestazione di frequenza del corso di formazione.
Resta convenuto che, qualora per mancanza, insufficienza od inadempienza di segnalazioni nei lavori, in relazione alle prescrizioni dei Nuovo Codice della Strada e dal relativo Regolamento di esecuzione, già citati, che interessano o limitano la zona riservata al traffico dei veicoli e dei pedoni, dovessero verificarsi danni alle persone o alle cose, l’impresa terrà sollevata ed indenne il Comune di Villa Minozzo ed il personale da esso dipendente da qualsiasi pretesa o molestia, anche giudiziaria, che potesse provenirle da terzi e provvederà a suo carico al completo risarcimento dei danni che si fossero verificati.
Sino che non sia intervenuta, con esito favorevole, il collaudo ovvero la visita per il certificato di regolare esecuzione delle opere, la manutenzione delle opere stesse, già compiute, verrà tenuta a cura e spese dell’impresa.
Questa, anche in presenza del traffico esistente sulla strada, eseguirà la manutenzione portando il minimo possibile turbamento al traffico medesimo, provvedendo a tutte le segnalazioni provvisorie necessarie alla sicurezza del traffico, osservando sia le disposizioni di legge, sia le prescrizioni che dovesse dare il Comune di Villa Minozzo.
Per gli oneri che ne derivassero, essa Impresa, non avrà alcun diritto a risarcimento o rimborso. L’impresa sarà responsabile, in sede civile e penale, dell’osservanza di tutto quanto specificato in questo articolo.
Per tutto il periodo corrente tra l’esecuzione, il collaudo o la predetta visita, e salvo le maggiori responsabilità sancite dall’art.1669 del C.C., l’Impresa sarà garante delle opere eseguite, restando a suo esclusivo carico le riparazioni, sostituzioni e ripristini che si rendessero necessari.
Durante detto periodo l’impresa curerà la manutenzione tempestivamente e con ogni cautela, provvedendo, di volta in volta, alle riparazioni necessarie senza interrompere il traffico e senza che occorrano particolari inviti da parte della Direzione Lavori, ed eventualmente a richiesta insindacabile di questa, mediante lavoro notturno.
Xxx l’impresa non provvedesse nei termini prescritti dalla Direzione dei Lavori con invito scritto, sì procederà di Ufficio, e la spesa sarà addebitata all’ impresa stessa.
Per ragioni particolari, relative alle condizioni climatiche, sia per altre cause, potrà essere concesso all’impresa di procedere alle riparazioni con provvedimenti di carattere provvisorio, salvo provvedere alle riparazioni definitive, appena possibile.
Qualora, nel periodo compreso tra l’ultimazione dei lavori e il collaudo si verificassero delle variazioni, ammaloramenti per fatto estraneo alla buona esecuzione delle opere eseguite dall’impresa, questa ha l’obbligo di notificare dette variazioni od ammaloramenti all’Amministrazione entro cinque (5) giorni naturali consecutivi dal loro verificarsi, affinché la stessa possa procedere tempestivamente, alle necessarie constatazioni.
All’atto del collaudo o della verifica della regolare esecuzione, i lavori dovranno apparire in stato di ottima conservazione.
Quando i rifacimenti manutentori apportati dall'Impresa nel periodo in cui la manutenzione è stata a suo carico, ammontino complessivamente, all’atto della visita, a più di un decimo dell’importo, il Comune di Villa Minozzo, potrà rifiutare la regolare esecuzione dell’intera estensione della medesima, riservandosi la richiesta dei danni conseguenti.
Art. 5.2.d.1 - Premessa
Per le terminologie e definizioni relative alle pavimentazioni ed ai materiali stradali si fa riferimento alle norme tecniche del C.N.R. - B.U. n. 169 del 1994. Le parti del corpo stradale sono così suddivise:
a) sottofondo (terreno naturale in sito o sull’ultimo strato del rilevato);
b) sovrastruttura, così composta:
1. fondazione, cementata, bitumata o stabilizzata meccanicamente;
2. base, in genere bitumata
3. strato superficiale (collegamento e usura) bitumate.
In linea generale, salvo diversa disposizione della Direzione dei lavori, la sagoma stradale per tratti in rettifilo sarà costituita da due falde inclinate in senso opposto aventi pendenza trasversale del 1,5-
2,0%, raccordate in asse da un arco di cerchio avente tangente di m 0,50. Alle banchine sarà invece assegnata la pendenza trasversale del 2,0-5,0%.
Le curve saranno convenientemente rialzate sul lato esterno con pendenza che la Direzione dei lavori stabilirà in relazione al raggio della curva e con gli opportuni tronchi di transizione per il raccordo della sagoma in curva con quella dei rettifili o altre curve precedenti e seguenti.
Il tipo e lo spessore dei vari strati, costituenti la sovrastruttura, saranno quelli stabiliti, per ciascun tratto, dalla Direzione dei lavori, anche in base ai risultati delle indagini geotecniche e di laboratorio.
L’Impresa indicherà alla Direzione dei lavori i materiali, le terre e la loro provenienza, e le granulometrie che intende impiegare strato per strato, in conformità degli articoli che seguono.
La Direzione dei lavori ordinerà prove su detti materiali, o su altri di sua scelta, presso Laboratori ufficiali di fiducia dell’Amministrazione appaltante. Per il controllo delle caratteristiche, tali prove verranno, di norma, ripetute sistematicamente durante l’esecuzione dei lavori, nei laboratori di cantiere o presso gli stessi laboratori ufficiali.
L’approvazione della Direzione dei lavori circa i materiali, le attrezzature, i metodi di lavorazione, non solleverà l’Impresa dalla responsabilità circa la buona riuscita del lavoro.
L’Impresa avrà cura di garantire la costanza nella massa, nel tempo, delle caratteristiche delle miscele, degli impasti e della sovrastruttura resa in opera.
La pavimentazione stradale sui ponti deve sottrarre alla usura ed alla diretta azione del traffico l’estradosso del ponte e gli strati di impermeabilizzazione su di esso disposti. Allo scopo di evitare frequenti rifacimenti, particolarmente onerosi sul ponte, tutta la pavimentazione, compresi i giunti e le altre opere accessorie, deve essere eseguita con materiali della migliore qualità e con la massima cura esecutiva.
La segnaletica da utilizzare deve soddisfare precise richieste comportamentali e prestazionali in funzione della sua collocazione.
Le attrezzature ed i mezzi di proprietà, o comunque forniti dell'impresa devono possedere idonee caratteristiche e requisiti in linea con le più recenti tecnologie e con ogni norma legislativa e regolamentare avente comunque attinenza.
I mezzi devono inoltre essere tutti omologati dalla Motorizzazione Civile secondo le vigenti Norme del Nuovo Codice della Strada.
Al fine di soddisfare gli adempimenti del D.M. 30/12/1997, inerenti il sistema di garanzia della qualità per le imprese autorizzate alla costruzione di segnaletica stradale verticale:
1. Le imprese costruttrici di segnaletica stradale verticale devono essere in possesso dei requisiti previsti dall’art.45, comma 8, del decreto legislativo 30 aprile 1992 n.285; devono inoltre adottare un sistema di garanzia della qualità rispondente ai criteri ed alle prescrizioni contenute nelle norme europee internazionali UNI EN 9001/2, e deve essere certificato da un organismo accreditato ai sensi delle norme della serie XXX XX 00000.
2. Le imprese di cui sopra devono altresì possedere la certificazione di conformità dei segnali finiti ai sensi delle circolari n.3652 del 17.06.98 e n.1344 del 11.03.99 e successive modifiche.
3. L’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale, avvalendosi, quando ritenuto necessario, del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, può prescrivere alle imprese interessate adeguamenti o modifiche al sistema di garanzia della qualità adottato, anche per uniformare i comportamenti dei vari costruttori di segnali.
L’Impresa dovrà provvedere, senza alcun compenso speciale, ad allestire tutte le opere di difesa, mediante sbarramenti o segnalazioni in corrispondenza dei lavori, di interruzioni o di ingombri sia in sede stradale che fuori, da attuarsi con cavalletti, luci e fari, nonché con i segnali prescritti dal Nuovo Codice della Strada approvato con D.L. 30.4.1992 n. 285 e dal relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione, approvato con D.P.R. 16.12.1992 n.495, dal D.P.R. n.610 del 16.09.96 e dalla circolare dei Ministro LL.PP. n.2900 del 20.11.1993.
Dovrà pure provvedere ai ripari ed alle armature degli scavi, ed in genere a tutte le opere provvisionali necessarie alla sicurezza degli addetti ai lavori e dei terzi.
in particolare l’impresa, nell’esecuzione dei lavori, dovrà attenersi a quanto previsto dalla Circolare n.2357 emanata il 16-5-1996 dal Ministero dei LL.PP. (Pubblicata nella G.U. n.125 del 30-5-1996) in materia di fornitura e posa in opera di beni inerenti la sicurezza della circolazione stradale.
Tali provvedimenti devono essere presi sempre a cura ed iniziativa dell’impresa, ritenendosi impliciti negli ordini di esecuzione dei singoli lavori.
Quando le opere di difesa fossero tali da turbare il regolare svolgimento della viabilità, prima di iniziare i lavori stessi, dovranno essere presi gli opportuni accordi in merito con la Direzione dei Lavori; nei casi di urgenza però, l’impresa ha espresso obbligo di prendere ogni misura, anche di carattere eccezionale, per salvaguardare la sicurezza pubblica, avvertendo immediatamente di ciò la Direzione dei Lavori.
L’impresa non avrà mai diritto a compensi addizionali ai prezzi di contratto qualunque siano le condizioni effettive nelle quali debbano eseguirsi i lavori, ne’ potrà valere titolo di compenso ed indennizzo per non concessa limitazione o sospensione del traffico di una strada o tratto di strada, restando riservata alla Direzione dei Lavori la facoltà di apprezzamento di tale necessità.
I lavori e le somministrazioni appaltati a misura saranno liquidati in base ai prezzi unitari che risultano dall’elenco allegato al presente Capitolato, con la deduzione del ribasso offerto.
Tali prezzi comprendono:
A) PER I MATERIALI: ogni spesa per la fornitura, trasporti, cali, perdite, sprechi, ecc., nessuna eccettuata, per darli a piè d’opera in qualsiasi punto del lavoro, anche se fuori strada;
B) PER GLI OPERAI E MEZZI D’OPERA: ogni spesa per fornire i medesimi di attrezzi ed utensili del mestiere nonché le quote per assicurazioni sociali;
C) PER NOLI: ogni spesa per dare a piè d’opera i macchinari ed i mezzi d’opera pronti per l’uso;
D) PER I LAVORI: tutte le spese per i mezzi d’opera provvisionali, nessuna esclusa, e quanto altro occorra per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d’arte, intendendosi nei prezzi stessi compreso ogni compenso per gli oneri tutti che l’impresa dovrà sostenere a tale scopo.
I prezzi medesimi diminuiti del ribasso offerto e sotto le condizioni tutte del contratto e del presente Capitolato Speciale, si intendono offerti dall’impresa, in base a calcoli di sua convenienza, a tutto suo rischio, e quindi invariabili durante tutto il periodo dei lavori e delle forniture ed indipendenti da qualsiasi eventualità.
Per i lavori previsti nel presente contratto non è ammessa la revisione dei prezzi contrattuali e non si applica il primo comma delI’art.1664 del C.C.
Ai sensi del D. Lgs. 50/2016 è ammessa la compensazione in caso di variazione dei prezzi dei singoli materiali in aumento e diminuzione per la percentuale eccedente il 10%.
Art. 5.2.d.2 – Strati di fondazione
A.1.1 - MISTO GRANULARE
DESCRIZIONE
Il misto granulare è costituito da una miscela di aggregati di origine naturale, artificiale o proventi da materiale riciclato proporzionata in modo tale da rientrare in uno specifico fuso granulometrico. Lo strato di misto granulare, che non prevede l’aggiunta di leganti, deve la propria compattezza e omogeneità alla stabilizzazione naturale prodotta dalle sole caratteristiche granulometriche e dovrà essere conforme alla norma UNI EN 13285 “Miscele non legate - specifiche”.
MATERIALI COSTITUENTI AGGREGATI
Gli aggregati lapidei utilizzati dovranno soddisfare i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DEGLI AGGREGATI (MISCELA PER IL MISTO GRANULARE NON LEGATO) | ||||||||
REQUISITO | METODO DI | PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | |||
Dimensione massima | UNI EN 933-1 | Dmax | mm | ≤40 | ||||
Requisito di granulometria (per ogni classe utilizzata) | UNI EN 933-1 | GC | % | - | ||||
Resistenza frammentazione | alla | UNI EN 1097-2 | LA | % | ≤30 | |||
Resistenza al gelo/disgelo | UNI EN 1367-1 | F | % | ≤1 | ||||
Percentuale frantumate | di | superfici | UNI EN 933-5 | C | % | ≥70 | ||
Coefficiente di appiattimento | UNI EN 933-3 | FI | % | ≤35 | ||||
Coefficiente di forma | UNI EN 933-4 | SI | % | ≤35 | ||||
Equivalente in sabbia | UNI EN 933-8 | ES | % | ≥50 | ||||
Limite liquido | UNI CEN 17892-12 | ISO/TS | WL | % | ≤15 | |||
Indice di plasticità | UNI CEN 17892-12 | ISO/TS | Ip | % | N.P. | |||
Componenti idrosolubili | UNI EN 1744-3 | ASSENTI | ||||||
Sostanze organiche | UNI EN 1744-1 | ASSENTI |
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA
La miscela degli aggregati impiegati per il confezionamento del misto granulare non legato per lo strato di fondazione dovrà avere le caratteristiche granulometriche conformi ai requisiti definiti nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA (MISCELA PER IL MISTO GRANULARE NON LEGATO) | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | |
Designazione della miscela | UNI EN 13285 | - | - | 0/40 | |
Contenuto massimo dei fini | UNI EN 13285 | UF | % | ≤ 5 | |
Contenuto minimo dei fini | UNI EN 13285 | LF | % | ≥ 2 | |
Sopravaglio | UNI EN 13285 | OC | % | da 85 a 99 | |
Classificazione granulometrica | UNI EN 13285 | GO | - | - |
La composizione granulometrica, determinata in conformità alla norma UNI EN 13285 utilizzando i setacci appartenenti al gruppo base + 2, dovrà essere compresa nei limiti del fuso riportato nella seguente tabella:
APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) |
40 | 100 |
31,5 | 85 - 99 |
16 | 50 - 78 |
8 | 31 - 60 |
4 | 18 - 46 |
2 | 10 - 35 |
1 | 6 - 26 |
0,5 | 4 - 20 |
0,063 | 2 - 5 |
L’Impresa dovrà inoltre effettuare uno studio preliminare sulla miscela che intende utilizzare per la formazione della fondazione stradale. Tale studio dovrà comprendere la determinazione della curva di costipamento con energia Xxxxxxx Modificata (UNI EN 13286-2) e l’indice di portanza CBR in condizioni di saturazione (UNI EN 13286-47).
Lo studio della miscela, la fonte di approvvigionamento e le modalità di produzione dovranno essere documentate e presentate alla Direzione Lavori entro quindici giorni dall’inizio dei lavori per l’approvazione.
L’Indice di portanza CBR sul materiale passante al setaccio 45, dopo 4 giorni di imbibizione in acqua, dovrà essere superiore a 50. E’ inoltre richiesto che tale condizione sia verificata per un intervallo di +2% rispetto all’umidità ottimale di costipamento.
Non saranno ammesse variazioni sulla composizione ottimale della miscela validata ed accettata dalla Direzione Lavori, eccedenti le tolleranze massime riportate nella tabella seguente:
TOLLERANZE AMMESSE RIFERITE ALLA COMPOSIZIONE OTTIMALE VALIDATA (MISCELA PER IL MISTO GRANULARE NON LEGATO) | |
MATERIALE COSTITUENTE | TOLLERANZE AMMESSE |
Aggregato grosso (trattenuto al setaccio 2 mm) | ± 5% |
Aggregato fine (passante al setaccio 2 mm e trattenuto al setaccio 0,063 mm) | ± 2% |
Il misto granulare non legato costipato in opera dovrà avere le caratteristiche di addensamento e di portanza conformi ai requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELLO STRATO DI FONDAZIONE (MISCELA PER IL MISTO GRANULARE NON LEGATO) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOL O | UM | VALORE LIMITE |
Densità in situ (rispetto alla densità massima Xxxxxxx) | DIN 18125 – UNI EN 13286-2 | - | % | > 95 |
Modulo di compressibilità (portanza su piastra con intervallo fra 0,15 e 0,25 N/mm2) | CNR 146 | ME | MPa | > 80 |
Per un maggior numero di controlli in opera potranno essere utilizzate piastre dinamiche del tipo Light FWD ma solo se correlate ad un valore reale misurato in situ della piastra statica e con l’unico scopo di aiutare operativamente l’impresa e la D.L. sulle modalità di compattazione che s stanno ottenendo.
POSA IN OPERA DEL MATERIALE
Il materiale Misto granulare non legato per l’esecuzione della fondazione stradale dovrà essere messo in opera a strati di spessore uniforme e non superiore a cm 25. Ogni strato dovrà essere costipato alla densità prevista e, qualora necessiti, l’Impresa dovrà aggiungere acqua, mediante spruzzatura, fino al raggiungimento della quantità prescritta in funzione del massimo addensamento. Ogni strato dovrà presentare una superficie superiore conforme alle pendenze finali così da evitare ristagni d’acqua e danneggiamenti. L’Impresa non potrà procedere alla stesa degli strati successivi senza l’approvazione della Direzione Lavori.
Lo spessore dovrà essere quello previsto dal Progettista o dal Direttore Lavori, con una tolleranza di
± 5%, purché tale tolleranza si presenti solo saltuariamente.
La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm. La verifica sarà effettuata mediante l’utilizzo di un’asta con lunghezza di m 4,00 posizionato secondo due direzioni ortogonali.
Il materiale dovrà essere steso mediante l’utilizzo di grader o vibrofinitrici e costipato con rulli vibranti gommati e/o combinati (cilindri in ferro e gomma).
Le lavorazioni dovranno essere sospese in caso di condizioni ambientali sfavorevoli (precipitazioni meteoriche, gelo) per non compromettere le caratteristiche della fondazione. Eventuali porzioni di
materiale alterato da eccessiva quantità di acqua o da deformazioni dovute al gelo, dovranno essere rimosse e ripristinate.
A.1.2 - MISTO CEMENTATO
DESCRIZIONE
Gli strati in misto cementato per fondazione o per base sono costituiti da un misto granulare di ghiaia (o pietrisco) e sabbia impastato con cemento e acqua in impianto centralizzato a produzione continua con dosatori a peso o a volume. Gli strati in oggetto avranno lo spessore che sarà prescritto dalla Direzione dei Lavori. Si dovranno stendere strati il cui spessore finito non risulti superiore a 20 cm o inferiore a 10 cm.
E’ prevista la possibilità di eseguire il misto cementato in sito mediante appositi macchinari (Pulvimixer) o anche mediante la stabilizzazione dei materiali granulari presenti in posto come fondazioni; in tal caso il misto cementato è più propriamente una stabilizzazione a cemento.
Il prodotto dovrà essere conforme alla norma UNI EN 14227-1 “Miscele legate con cemento per fondi e sottofondi stradali”.
MATERIALI COSTITUENTI (PER MISTO CEMENTATO PRODOTTO IN IMPIANTO) AGGREGATI
Gli aggregati utilizzati dovranno soddisfare i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DEGLI AGGREGATI (MISCELA PER IL MISTO CEMENTATO) | ||||||||
REQUISITO | METODO DI | PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | |||
Dimensione massima | UNI EN 933-1 | Dmax | mm | ≤40 | ||||
Requisito di granulometria (per ogni classe utilizzata) | UNI EN 933-1 | GC | % | - | ||||
Resistenza frammentazione | alla | UNI EN 1097-2 | LA | % | ≤30 | |||
Resistenza al gelo/disgelo | UNI EN 1367-1 | F | % | ≤1 | ||||
Percentuale frantumate | di | superfici | UNI EN 933-5 | C | % | ≥70 | ||
Coefficiente di appiattimento | UNI EN 933-3 | FI | % | ≤35 | ||||
Coefficiente di forma | UNI EN 933-4 | SI | % | ≤35 | ||||
Equivalente in sabbia | UNI EN 933-8 | ES | % | ≥60 | ||||
Limite liquido | UNI CEN 17892-12 | ISO/TS | WL | % | ≤25 | |||
Indice di plasticità | UNI CEN 17892-12 | ISO/TS | Ip | % | N.P. | |||
Componenti idrosolubili | UNI EN 1744-3 | ASSENTI | ||||||
Sostanze organiche | UNI EN 1744-1 | ASSENTI |
LEGANTE
Il legante utilizzato dovrà essere cemento conforme alle seguenti prescrizioni:
• Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106 CEE;
• Allegato ZA della Norma armonizzata UNI EN 197-1.
ACQUA
L’acqua utilizzata deve essere esente da impurità dannose quali oli, acidi, alcali, materie organiche od altre sostanze nocive e comunque conforme alla norma UNI EN 1008.
ADDITIVI ED AGGIUNTE
Al fine di migliorare le caratteristiche del calcestruzzo è ammesso l’impiego di additivi conformi alla norma UNI EN 934-2 ed aggiunte (ceneri volanti) conformi alla norma UNI EN 450.
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA
La miscela degli aggregati impiegati per il confezionamento del misto cementato per lo strato di fondazione dovrà avere la composizione granulometrica, determinata in conformità alla norma UNI EN 14427-1, compresa nei limiti del fuso riportato nella seguente tabella:
FUSO GRANULOMETRICO (per misto granulare legato con cemento prodotto in sito) | FUSO GRANULOMETRICO (per misto granulare legato con cemento prodotto in impianto) | ||
APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) | APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) |
40 | 100 | 40 | 100 |
31,5 | 90 - 100 | 31,5 | 90 - 100 |
25 | 70 - 95 | 20 | 70 - 90 |
20 | 55 - 85 | 14 | 58 - 82 |
10 | 40 - 65 | 8 | 44 - 65 |
4 | 28 - 52 | 4 | 32 - 50 |
2 | 18 - 40 | 2 | 22 - 38 |
0,5 | 8 - 25 | 0,5 | 10 - 23 |
0,25 | 6 - 20 | 0,25 | 6 - 18 |
0,063 | 4 - 11 | 0,063 | 4 - 9 |
L’Impresa dovrà effettuare uno studio preliminare sulla miscela che intende utilizzare per la formazione della fondazione stradale in misto cementato indicando la composizione granulometrica ottimale e le quantità dei materiali costituenti espresse in percentuale in peso rispetto al totale della miscela di aggregati. Le percentuali dei costituenti (cemento, acqua, additivi ed eventuali aggiunte) dovranno essere determinati secondo le modalità e le prescrizioni previste dalla norma UNI EN 14427-1.
Lo studio delle miscele in laboratorio potrà essere eseguito su campioni compattati secondo metodologia Xxxxxxx o mediante pressa giratoria
La miscela di studio verrà preparata partendo da tutte le classi previste per gli inerti, mescolandole tra loro, con il cemento e l’acqua nei quantitativi necessari ad ogni singolo provino. Comunque prima di immettere la miscela negli stampi si opererà una vagliatura sul crivello U.N.I. 25 mm (o setaccio ASTM 3/4") allontanando gli elementi trattenuti (di dimensione superiore a quella citata) con la sola pasta di cemento ad essi aderente.
Nel caso di compattazione con pestello Xxxxxxx, la miscela verrà costipata su 5 strati con il pestello e l’altezza di caduta di cui alla norma AASHO T 180 e a 85 colpi per strato, in modo da ottenere una energia di costipamento pari a quella della prova citata (diametro pestello mm 50,8 peso pestello Kg 4,54, altezza di caduta cm 45,7).
Nel caso di compattazione con pressa giratoria si dovranno usare le seguenti impostazioni:
• angolo di rotazione: 1,25° + 0,02°;
• velocità di rotazione: 30 rotazioni/minuto;
• pressione verticale: kPa 600;
• diametro del provino: 150 mm;
• numero giri: 180
• Kg di materiale 4,5 introdotto nella fustella. Lo studio deve contenere le seguenti caratteristiche:
• granulometria della miscela;
• ottima % di acqua di compattazione;
• densità massima ottenuta per la miscela ottimale;
• sistema di compattazione adottato per la realizzazione dei provini;
• valori delle resistenze risultanti dalle prove.
Non saranno ammesse variazioni sulla composizione ottimale della miscela validata ed accettata dalla Direzione Lavori, eccedenti le tolleranze massime riportate nella tabella seguente:
TOLLERANZE AMMESSE RIFERITE ALLA COMPOSIZIONE OTTIMALE VALIDATA (MISCELA PER IL MISTO CEMENTATO) | |
MATERIALE COSTITUENTE | TOLLERANZE AMMESSE |
Aggregato grosso (trattenuto al setaccio 2 mm) | ± 5% |
Aggregato fine (passante al setaccio 2 mm e trattenuto al setaccio 0,063 mm) | ± 2% |
I provini della miscela di misto cementato preparata in laboratorio dovranno essere maturati a 7 giorni alla temperatura di 40°C e termostatati a 25°C per 4 ore prima della prova di rottura; la miscela dovrà avere le caratteristiche conformi ai requisiti riportati nella tabella seguente:
CARATTERISTICHE MECCANICHE DELLA MISCELA IN MISTO CEMENTATO | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Resistenza a compressione a 7 gg | UNI EN 13286-41 | Rc | MPa | da 2,5 a 5,5 |
Resistenza a trazione indiretta a 7 gg | UNI EN 13286-42 | Rt | MPa | 0,35≤ Rt ≤0,60 |
Il misto cementato costipato in opera dovrà avere le caratteristiche di portanza conformi ai requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE IN SITO DELLO STRATO DI FONDAZIONE (MISTO CEMENTATO) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Modulo di compressibilità (portanza su piastra con intervallo fra 0,15 e 0,25 N/mm2) | CNR 146 | Md | N/mm2 | > 150 |
Per un maggior numero di controlli in opera potranno essere utilizzate piastre dinamiche del tipo Light FWD ma solo se correlate ad un valore reale misurato in sito della piastra statica (devono essere eseguite 4 prove LFWD in un intorno distante circa 40 cm dai bordi della piastra statica per correlare i valori ottenuti con le differenti metodologie) e con l’unico scopo di aiutare operativamente l’impresa e la D.L. sulle modalità di compattazione che s stanno ottenendo.
Lo studio della miscela, la natura e quantità dei materiali costituenti e le modalità di produzione dovranno essere documentate e presentate alla Direzione Lavori entro quindici giorni dall’inizio dei lavori per l’approvazione.
CONTROLLI IN CORSO D’OPERA
Si procederà ad effettuare le seguenti prove durante le fasi di costruzione della fondazione stradale:
REQUISITO | FREQUENZA DEI CONTROLLI |
analisi granulometrica | ogni 1000 mc con un minimo di un prelievo giornaliero durante la stesa; |
determinazione della densità in sito | ogni 1.500 mq di stesa con un minimo di un prelievo giornaliero durante la stesa. |
prova di carico con piastra | una prova ogni 300 metri lineari di carreggiata; |
determinazione della resistenza a compressione della miscela a 7 giorni | ogni 1.500 mq di stesa con un minimo di un prelievo giornaliero durante la stesa; |
determinazione della resistenza a trazione indiretta della miscela a 7 giorni di maturazione | ogni 1.500 mq di stesa con un minimo di un prelievo giornaliero durante la stesa. |
CONFEZIONAMENTO DELLA MISCELA
Il misto cementato potrà essere prodotto in impianti fissi automatizzati, adeguati alle produzioni richieste e mantenuti in perfetto stato di funzionamento, o in sito su vecchie fondazioni.
L’impianto utilizzato deve assicurare l’uniformità di produzione e la continua conformità alle caratteristiche definite nello studio preliminare della miscela. L’area destinata allo stoccaggio degli aggregati lapidei deve essere confinata e priva di sostanze argillose e di ristagni d’acqua che possono comprometterne la pulizia e le caratteristiche definite. I cumuli degli aggregati dovranno essere separati fra loro al fine di impedire una miscelazione delle classi. L’impianto dovrà essere dotato di un numero di predosatori pari al numero delle classi di aggregati utilizzati.
Nel caso di produzione in sito il legante idraulico viene steso sulla fondazione da trattare materiale inerte granulare prima del passaggio subito prima della stabilizzatrice.
I cementi e gli additivi dovranno essere depositati in silos dedicati assicurando che non siano miscelati tipi di materiale costituente diversi per classe di resistenza o provenienza.
POSA IN OPERA DEL MATERIALE
L’Impresa potrà procedere alla stesa della miscela successivamente alla verifica di accettazione del piano di posa da parte della Direzione Lavori. Eventuali anomalie della planarità superficiale o correzioni di pendenza dovranno essere ripristinate prima della posa della miscela.
Il piano di posa dovrà essere umido; qualora l’Impresa dovesse procedere con la bagnatura della superficie si dovrà evitare di creare uno strato fangoso.
La stesa verrà eseguita mediante macchine vibrofinitrici; l’addensamento dello strato dovrà essere effettuato con rulli a due ruote vibranti da 10t per ruota o rullo monotamburo vibrante di peso non inferiore a 18t entrambi preferibilmente accoppiati ad un rullo gommato di almeno 14 t; potranno essere impiegati, in alternativa, rulli misti, vibranti-gommati comunque approvati dalla Direzione Lavori.
La stesa non deve essere eseguita con temperature ambiente inferiori a 0°C, superiori a 25°C ed in caso di pioggia. A discrezione della Direzione Lavori, l’Impresa potrà eseguire le lavorazioni a differenti temperature attivando tutte le misure necessarie per proteggere la miscela da eccessiva evaporazione durante il trasporto.
Il tempo massimo ammesso, tra l’introduzione dell’acqua nella miscela e la posa in opera, non dovrà superare i 60 minuti. Qualora si dovesse procedere con la stesa di due strisciate affiancate, al fine di garantire la continuità alla struttura, il tempo intercorrente non dovrà superare le due ore.
Particolari accorgimenti dovranno essere adottati nella formazione dei giunti longitudinali che andranno protetti con fogli di polietilene o materiale similare. Il giunto di ripresa deve essere ottenuto terminando la stesa dello strato a ridosso di una tavola da rimuovere al momento della ripresa successiva. Non devono essere eseguiti altri giunti oltre a quelli di ripresa. Il transito di cantiere sullo strato posato potrà essere ammesso, limitatamente ai mezzi gommati, a partire dal terzo giorno. In ogni caso il tempo di maturazione non potrà essere mai inferiore a 48 ore.
Xxxxxx eventualmente compromessi dalle condizioni meteorologiche o da altre cause dovranno essere rimossi e sostituiti a cura e spese dell’Impresa.
Ultimate le fasi di costipamento e di rifinitura deve essere eseguita la spruzzatura di una mano di emulsione bituminosa cationica al 55% di bitume in ragione di 1÷1,5 kg/m2, comunque commisurata all’intensità del traffico di cantiere cui sarà sottoposto, previo spargimento di sabbia.
I giunti di ripresa devono essere sempre tagliati prima dell’inizio della nuova lavorazione. Il tempo di maturazione dello strato non dovrà essere inferiore a 72 ore.
Art. 5.2.d.3 – Strati della pavimentazione
B.1 - CONGLOMERATI BITUMINOSI
LAVORAZIONI PRELIMINARI ALLA POSA IN OPERA DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI
Prima della posa in opera dei conglomerati bituminosi l’Impresa dovrà effettuare tutte le lavorazioni previste dal progetto esecutivo.
Gli interventi da realizzare sono relativi alla posa di prodotti per la protezione e per il rafforzamento della pavimentazione ed all’esecuzione di membrane con funzione di ancoraggio e/o impermeabilizzazione fra gli strati.
SCARIFICAZIONI E FRESATURE DI PAVIMENTAZIONI
Il disfacimento delle pavimentazioni stradali deve effettuarsi con tutte le più attente precauzioni in modo da interessare la minore superficie possibile e da non danneggiare l’eventuale pavimentazione circostante.
SCARIFICAZIONE DI PAVIMENTAZIONI ESISTENTI.
Per i tratti di strada già pavimentati sui quali dovrà procedersi a ricarichi o risagomature, l’Impresa dovrà dapprima ripulire accuratamente il piano viabile, provvedendo poi alla scarificazione della massicciata esistente adoperando, all’uopo, apposito scarificatore opportunamente trainato e guidato.
La scarificazione sarà spinta fino alla profondità ritenuta necessaria dalla Direzione dei Lavori entro i limiti indicati nel relativo articolo di Elenco, provvedendo poi alla successiva vagliatura e raccolta in cumuli del materiale utilizzabile, su aree di deposito procurate a cura e spese dell’Impresa.
FRESATURA DI STRATI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO CON IDONEE ATTREZZATURE
La fresatura della sovrastruttura per la parte legata a bitume per l’intero spessore o parte di esso dovrà essere effettuata con idonee attrezzature, munite di frese a tamburo, funzionanti a freddo, munite di nastro caricatore per il carico del materiale di risulta.
Lo spessore della fresatura dovrà essere mantenuto costante in tutti i punti e sarà valutato mediando l’altezza delle due pareti laterali con quella della parte centrale del cavo.
La pulizia del piano di scarifica, nel caso di fresature corticali o subcorticali dovrà essere eseguita con attrezzature munite di spazzole rotanti e/o dispositivi aspiranti o simili in grado di dare un piano perfettamente pulito.
Le pareti dei tagli longitudinali dovranno risultare perfettamente verticali e con andamento longitudinale rettilineo e privo di sgretolature.
Sia il piano fresato che le pareti dovranno, prima della posa in opera dei nuovi strati di riempimento, risultare perfettamente puliti, asciutti e uniformemente rivestiti dalla mano di attacco in legante bituminoso.
Il materiale utilizzabile sarà raccolto in cumuli, su aree di deposito procurato a cura e spese dell’Impresa per essere eventualmente reimpiegato nei ripristini, dopo accurata selezione e previo benestare della D.L.
B.1.1 - GEOTESSILE
Il telo “geotessile” adoperato come strato anticontaminante, rinforzo, armatura o drenaggio, sarà pagato a metro quadrato secondo la superficie effettivamente ricoperta dal telo, ed in base alla resistenza a trazione del telo stesso, essendo compreso e compensato nel prezzo di Elenco ogni onere per la fornitura, posa in opera, sfridi, sovrapposizioni, saldature.
Qualora previsto nel progetto, l’Impresa dovrà provvedere ad inserire un geotessile non tessuto all’interfaccia tra lo strato di base e la fondazione in misto granulare, con funzione di separazione (anticontaminante), drenante e di ripartizione dei carichi.
Le caratteristiche del prodotto utilizzato devono essere conformi ai requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DEL GEOTESSILE | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Resistenza alla trazione sia in senso longitudinale sia trasversale. | UNI EN ISO 10319 | kN/m | ≥ 17 |
Resistenza al punzonamento statico (CBR). | UNI EN ISO 00000 | xX | ≥ 3,0 |
Apertura efficace dei pori d90. | UNI EN ISO 12956 | μm | ≤ 100 |
Spessore massimo sotto 2 kPa. | UNI 8279/2 | mm | ≤ 2,7 |
Il geotessile sarà del tipo non tessuto costituito al 100% con fibre di polipropilene o poliestere, coesionate mediante agugliatura meccanica con esclusione di collanti o altri componenti chimici;
inoltre dovrà presentare una superficie rugosa, dovrà apparire uniforme, essere resistente agli agenti chimici, essere imputriscibile ed atossico.
La posa del geotessile sarà effettuata sul piano dello stabilizzato, previa rullatura dello stesso e spruzzatura di emulsione bituminosa cationica, al 55%, in ragione di 1 kg/m2 di residuo secco bituminoso.
La larghezza del geotessile deve essere tale da inserirsi perfettamente nel cassonetto, senza formare bordi o risalti. Al fine di permettere un’ottimale disposizione del geotessile nel cassonetto è tollerata una larghezza massima di 2 cm inferiore a quella del cassonetto cui dovrà essere posato.
E’ necessario che i sormonti, sia nella testata sia in senso longitudinale, garantiscano una sovrapposizione di almeno 20 cm e che gli stessi vengano cosparsi di emulsione per garantire aderenza e continuità. Inoltre nei tratti in curva è necessario apportare idonei tagli, con opportune sovrapposizioni al fine di assicurarne la continuità. Durante la messa in opera il telo deve essere teso sufficientemente per non creare deformazioni (grinze, pieghe, ecc.).
B.1.2 - GEOGRIGLIA
Qualora previsto in progetto, l’Impresa dovrà provvedere ad inserire una geogriglia tra gli strati portanti della pavimentazione, con funzione di rinforzo e di barriera alla propagazione verso la superficie di lesioni preesistenti nei vecchi conglomerati bituminosi.
Le caratteristiche del prodotto utilizzato devono essere conformi ai requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELLA GEOGRIGLIA | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Resistenza alla trazione sia in senso longitudinale sia trasversale. (Allungamenti <4%) | UNI EN ISO 10319 | kN/m | ≥ 100 |
La rete di maglia quadrata di lato 12,5 x 12,5 mm dovrà essere costituita da filamenti di fibra di vetro con resistenza a temperature minime di 700 °C e dovrà inoltre essere ricoperta con uno strato di polimeri elastomerici che ne permettano l’adesività.
Le sovrapposizioni tra le diverse strisciate dovranno avvenire secondo le indicazioni del Direttore dei lavori.
B.1.3 - MANO D’ATTACCO
Per mano d’attacco si intende quell’applicazione di emulsione bituminosa eseguita prima della stesa del conglomerato con lo scopo di migliorare e garantire l’adesione ed il perfetto ancoraggio tra gli strati della pavimentazione.
La mano d’attacco deve sempre essere effettuata tra gli strati di conglomerato bituminoso e secondo le indicazioni della D.L. tra il misto cementato e lo strato di base.
Salvo diverse disposizioni del Progettista, dovrà essere utilizzata emulsione bituminosa cationica (acida) a media rottura designata, in conformità alla norma UNI EN 13808.
Le caratteristiche dell’emulsione bituminosa per la realizzazione della mano d’attacco devono essere conformi ai requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELL’EMULSIONE BITUMINOSA | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Polarità | UNI EN 1430 | - | Cationica |
Contenuto di legante+flussante | UNI EN 1431 | % | > 55+/-2 |
Contenuto d’acqua | UNI EN 1428 | % | 45+/-2 |
Contenuto di flussante | UNI EN 1431 | % | < 3 |
Indice di rottura | UNI EN13075-1 | - | da 70 a 130 |
Sedimentazione a 7 giorni | UNI EN 12847 | % | < 10 |
Penetrazione a 25°C (sul residuo bituminoso) | UNI EN 1429 | dmm | da 70 a 220 |
Punto di rammollimento (sul residuo bituminoso) | UNI EN 1427 | °C | da 40 a 45 |
Punto di rottura XXXXX (°C) (sul residuo bituminoso) | UNI EN 12593 | < -8 |
Prima della stesa della mano d’attacco l’Impresa dovrà rimuovere tutte le impurità presenti, e provvedere ad una accurata pulizia del piano di stesa.
La superficie trattata dovrà risultare perfettamente coperta da uno strato omogeneo di prodotto, compresi i bordi verticali del cavo eventualmente fresato.
B.1.4 - MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE
Per membrana impermeabilizzante si intende quello strato di legante bituminoso modificato che svolge contemporaneamente le funzioni di ancoraggio dello strato superiore, mano d’attacco, e di impermeabilizzazione dello strato inferiore. È prevista sotto gli strati di usura antisdrucciolo (SMA).
A seconda del legante utilizzato può essere costituita da uno strato di bitume modificato o di emulsione da bitume modificato.
Nel primo caso dovrà essere impiegato bitume ad alta viscosità, del tipo 50/70 modificato (tipo HARD).
Il bitume modificato verrà distribuito sulla sede stradale asciutta, preventivamente pulita e depolverizzata, mediante serbatoio semovente munito di barra spruzzatrice e di pompa dosatrice. Per stendere il legante l’Impresa dovrà utilizzare macchine spruzzatrici dotate di unità autonoma di riscaldamento.
Il legante, riscaldato alla temperatura di circa 180°C, dovrà essere spruzzato in modo da ricoprire con spessore omogeneo la superficie stradale in quantità di 1,0 kg/m2; la tolleranza ammessa è di ± 0,1 kg/m2. Dosaggi differenti dovranno essere autorizzati dalla Direzione Lavori.
Nel secondo caso dovrà essere impiegata emulsione bituminosa proveniente bitume ad alta viscosità, del tipo 50/70 modificato (tipo HARD), conforme ai requisiti specificati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELL’EMULSIONE DA BITUME MODIFICATO | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Contenuto di legante+flussante | UNI EN 1431 | % | >67+/-2 |
Contenuto d’acqua | UNI EN 1428 | % | <30+/-2 |
Contenuto di flussante | UNI EN 1431 | % | <3 |
Indice di rottura | UNI EN13075-1 | - | da 70 a 130 |
Sedimentazione a 7 giorni | UNI EN 12847 | % | <10 |
Determinazione del potere pH | UNI EN 12850 | - | <6 |
Penetrazione a 25°C (sul residuo bituminoso) | UNI EN 1429 | dmm | da 40 a 70 |
Punto di rammollimento (sul residuo bituminoso) | UNI EN 1427 | °C | > 65 |
Punto di rottura Fraass | UNI EN 12593 | °C | ≤ -18 |
La quantità di emulsione bituminosa modificata spruzzata a caldo dovrà essere calibrata in modo da ricoprire con spessore omogeneo la superficie stradale, stesa in ragione di kg 1,5 kg/m2 corrispondente a circa 1 kg/m2 di residuo secco bituminoso; la tolleranza ammessa è di ± 0,1 kg/m2 di residuo secco.
Dopo la spruzzatura della membrana impermeabilizzante verrà sparso un sottile velo di filler con macchinari idonei. Il filler dovrà provenire dalla frantumazione di rocce, preferibilmente, calcaree ed avrà una funzione antiaderente per consentire quindi il transito dei mezzi senza che la membrana venga danneggiata.
La quantità di filler deve essere la minima necessaria per impedire l’incollaggio delle ruote dei mezzi ed evitare eventuali rifluimenti della mano di attacco.
In alternativa al filler, in presenza di umidità elevata, potrà essere utilizzato il pietrischetto prebitumato di classe d/D 4/8 da utilizzarsi secondo le seguenti modalità.
Immediatamente dopo la spruzzatura della membrana e prima che la sua temperatura sia scesa sotto i 90°C si provvederà alla granigliatura mediante spargimento con apposita macchina di pietrischetto prebitumato di classe d/D 4/8. Le caratteristiche del pietrischetto devono essere identiche a quelle stabilite dal Capitolato per gli aggregati di classe 4/8 da utilizzare per il conglomerati bituminoso per lo strato di usura drenante-fonoassorbente. Con anticipo di almeno una settimana sui tempi di granigliatura della membrana, il pietrischetto dovrà essere perfettamente rivestito a caldo in impianto con bitume nella quantità di 0,6÷0,8% sul peso degli inerti. Il bitume usato dovrà essere di tipo modificato ovvero addittivato con 0,4% in peso da Dopes di adesione di provate qualità. L’operazione di granigliatura dovrà essere immediatamente seguita dall’energica rullatura con rulli muniti di cilindro rivestito di gomma al fine di ancorare alla membrana il pietrischetto prebitumato. Dopo l’operazione di rullatura seguirà l’asportazione di tutto il pietrischetto prebitumato eccedente e di quello non perfettamente ancorato alla membrana, mediante motospazzatrice aspirante. Al termine dell’operazione tutta la superficie trattata dovrà risultare esente da elementi sciolti e non aderenti. La quantità media di graniglia residua sarà mediamente di 10 ÷ 12 kg/m2.
La scelta del tipo di legante da utilizzare e del successivo trattamento antiaderente dovrà essere approvata dalla Direzione Lavori.
B.1.5 - LEGANTI BITUMINOSI
Per il confezionamento del conglomerato bituminoso per lo strato di base dovrà essere impiegato come legante bituminoso il bitume tal quale o modificato.
Il prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi deve essere effettuato in conformità alla norma UNI EN 58-1 “Metodi di campionamento dei leganti bituminosi”.
Per il confezionamento del conglomerato bituminoso per lo strato di base, binder e usura può essere utilizzato bitume tal quale del tipo 50/70 oppure 50/70 modificato (tipo HARD), per SMA e drenante può essere utilizzato bitume modificato con polimeri, del tipo 50/70 modificato (tipo HARD), per il binder alto modulo il bitume del tipo alto modulo.
Bitumi | Norme riferimento | di | Tal Quale (50/70) | Hard (50/70) | ALTO MODULO | |||
UNI 12591 | EN | UNI 14023 | EN | UNI 14023 | EN | |||
Palla e anello (°C) | UNI EN 1427 | 46-54 | 70-90 | 20-50 | ||||
Penetrazione (dmm) | UNI EN 1426 | 50–70 | 50–70 | 70-90 | ||||
Ritorno elastico (%) | UNI EN 13398 | > 60 | > | 80 | > | 80 | ||
Punto di rottura XXXXX (C°) | UNI EN 12593 | < -8 | < -12 | < -12 | ||||
Stabilità allo stoccaggio tuben test °C | UNI EN 13399 | - | < 3°C | |||||
Viscosità dinamica a 160 °C (Pa⋅sec) | UNI EN 13302 | 0,03- 0,10 | 0,15- 0,4 | 0,5- 0,8 | ||||
Valori dopo RTFOT - UNI EN 12607 | ||||||||
Penetrazione residua (%) | UNI EN 1426 | > 50 | > 40 | > 30 | ||||
Incremento del punto di rammollimento (°C) | UNI EN 1427 | < 11 | < 5 | < 10 |
B.1.6 - CONGLOMERATO BITUMINOSO DI RECUPERO (FRESATO)
Per il confezionamento della miscela, oltre agli aggregati lapidei di primo impiego ed al bitume modificato, è consentito l’utilizzo di conglomerato bituminoso di recupero (riciclato) proveniente dalla fresatura, a freddo, di pavimentazioni.
I requisiti degli aggregati costituenti il materiale riciclato dovranno essere conformi alle medesime prescrizioni previste per gli aggregati di primo impiego descritti di seguito per i diversi materiali.
Le caratteristiche del conglomerato bituminoso di recupero devono essere determinate in conformità alla norma UNI EN 13108-8. In particolare il cumulo deve essere privo di materie estranee ed il materiale, prima dell’impiego, deve essere opportunamente vagliato per evitare l’inserimento di elementi delle dimensioni superiori a quelle massime della miscela finale. Devono essere accertate il tipo, la quantità e le proprietà del legante e degli aggregati costituenti.
Il conglomerato bituminoso dovrà essere confezionato mediante impianti fissi, automatizzati, di idonee caratteristiche, mantenuti sempre perfettamente funzionanti in ogni loro parte, attrezzati per
il riscaldamento separato del materiale riciclato al fine di contenere al minimo i danni dovuti al riscaldamento del bitume presente nel fresato.
L’umidità del fresato prima del riscaldamento deve essere comunque inferiore al 4% in peso; nel caso di valori superiori la produzione di conglomerato bituminoso, con fresato, deve essere sospesa. Le caratteristiche del conglomerato bituminoso riciclato e la quantità di utilizzo dovranno essere riportate nello studio preliminare della miscela (mix design).
Qualora non fossero soddisfatti i requisiti previsti, anche relativamente alle temperature di riscaldamento degli aggregati, o in seguito a verifiche di non adeguata omogeneità dei componenti dovrà essere diminuita la percentuale di materiale da riciclare.
La mancata osservazione delle prescrizioni fornite dal laboratorio comporterà il divieto di utilizzare il materiale “fresato”.
B.1.7 - ADDITIVI
Nel caso di impiego del conglomerato bituminoso riciclato potranno essere utilizzati speciali Attivanti Chimici Funzionali (ACF) per rigenerare le caratteristiche di viscosità ed adesività possedute dal bitume invecchiato e soddisfare le prescrizioni finali richieste per la miscela.
Gli Attivanti Chimici Funzionali devono avere le caratteristiche chimico-fisiche descritte nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DEGLI ATTIVANTI DI RIGENERAZIONE (ACF) | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Densità a 25 °C | ASTM D-1298 | - | da 0,900 a 0,950 |
Punto di infiammabilità | ASTM D-92 | °C | 200 |
Viscosità dinamica a 160 °C, ϒ=10s-1 | SNV 671908/74 | Pa*s | da 0,03 a 0,05 |
Solubilità in tricloroetilene (in peso) | ASTM D-2042 | % | 99,5 |
Numero di neutralizzazione | IP 213 | mg/KOH/g | da 1,5 a 2,5 |
Contenuto di acqua (in volume) | ASTM D-95 | % | 1 |
Contenuto di azoto (in peso) | ASTM D-3228 | % | da 0,8 a 1,0 |
La percentuale di impiego deve essere stabilita e validata con prove sulla miscela di conglomerato bituminoso.
Le caratteristiche e la quantità di utilizzo degli attivanti di rigenerazione dovranno essere riportate nello studio preliminare della miscela (mix design).
B.2 - CONGLOMERATI BITUMINOSI PRODOTTI A CALDO
PRESCRIZIONI GENERALI
L’Impresa ha l’obbligo di eseguire le prove sperimentali preliminari sull’idoneità dei materiali costituenti da utilizzare (aggregati lapidei, leganti bituminosi, conglomerato bituminoso riciclato, additivi); i risultati di tali prove dovranno essere presentati in uno studio di “mix design” e determineranno l’accettazione dei materiali.
L’Impresa è tenuta a presentare alla D.L., con congruo anticipo rispetto all’inizio dei lavori (almeno due settimane) e per ogni cantiere di produzione, la composizione delle miscele che intende adottare.
Una volta accettato da parte della D.L. lo studio della miscela proposto, l’Impresa dovrà attenervisi rigorosamente.
L’impresa dovrà provvedere alla validazione delle composizioni ottimali in uscita, presso l’impianto, al fine di dimostrare che tali miscele siano realizzabili non solo in laboratorio ma anche all’impianto di produzione. A tale scopo l’Impresa dovrà presentare alla Direzione Lavori i “mix design” delle composizioni ottimali.
I requisiti, determinati mediante le prove iniziali di qualifica dovranno essere conformi alle caratteristiche descritte nelle presenti Prescrizioni tecniche alla voce “Procedura di studio con pressa giratoria”.
La Direzione Lavori si riserva di approvare i risultati ottenuti ed ha facoltà di richiedere all’Impresa ulteriori analisi sulle miscele e sui materiali presso un proprio laboratorio da essa incaricato e autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed i cui oneri saranno a carico dell’Impresa stessa. L’approvazione non ridurrà comunque la responsabilità dell’Impresa, relativa al raggiungimento dei requisiti finali dei conglomerati in opera.
Qualora l’Impresa fornisca un prodotto con caratteristiche compositive innovative, la Direzione Lavori ha facoltà di richiedere prove comparative con materiali tradizionali corrispondenti, presso un proprio laboratorio da essa incaricato e autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed i cui oneri saranno a carico dell’Impresa stessa.
L’Impresa dovrà presidiare rigorosamente il proprio processo produttivo mediante l’esecuzione dei Controlli di Produzione in Fabbrica (FPC) secondo le modalità previste dalla norma UNI EN 13108-21.
I controlli in produzione comprendono sia l’accertamento periodico dei requisiti definiti per i materiali costituenti e per i prodotti sia le verifiche sul processo di produzione dei conglomerati bituminosi.
Nello studio di mix design dovrà essere indicato il livello di frequenza di controllo (livello X,Y Z) dell’impianto di produzione del conglomerato bituminoso secondo la descrizione riportata nella norma UNI EN 13108-21.
Lo studio di mix design ha validità fino ad un massimo di 5 anni. Qualora uno o più componenti della miscela dovessero essere modificati nelle quantità oppure nella provenienza, è necessario riformulare un nuovo studio per la miscela ottimale.
PROCEDURA DI STUDIO DELLE MISCELE CON PRESSA GIRATORIA
L’Impresa dovrà formulare la miscela ottimale secondo il metodo Volumetrico con pressa giratoria al fine di individuare, in funzione della composizione granulometrica, la quantità effettiva di bitume e le densità ottimali del conglomerato bituminoso all’incrementare del grado di compattazione che questo subisce.
Il macchinario, pressa giratoria, dovrà avere la seguente configurazione:
CONDIZIONI DI PROVA: | |
angolo di rotazione: | 1,25° +0,02° |
velocità di rotazione: | 30 rotazioni/minuto |
pressione verticale: | kPa 600 |
diametro del provino: | 150 mm per miscele di base, binder drenane |
100/150 mm per miscele di usura e SMA |
La miscela è posta nelle fustelle e compattata alla temperatura ottimale di posa in opera che varia in relazione al tipo di bitume impiegato. Prima della procedura di compattazione ogni fustella va posta in forno alla stessa temperatura a cui viene portato il conglomerato.
I valori di riferimento per il controllo delle densità in opera sono quelli corrispondenti a Dp ovvero alla densità ottimale di progetto; il numero di giri necessari per ottenere tali densità (Np) deve essere dichiarato dall’Impresa nello studio di mix design assieme a Dmax, densità della miscela a fine vita utile (corrispondente a volume di vuoti come rappresentato in tabella); nello studio deve essere indicato anche il valore D10g ovvero densità della miscela al momento della stesa pre-compattazione (corrispondente a 10 rotazioni della pressa giratoria N10g) e la Temperatura di costipamento.
Per ogni materiale studiato deve essere costruita la curva di addensamento su grafico densità (o % vuoti)/numero di giri e devono essere registrati i numero di rivoluzioni corrispondenti a:
Densità della miscela | Numero di giri di mix design | Valori | |
Sigla | vuoti base-binder | vuoti usura | |
D10g | N10g =10 | da 10% a 15% | da 12% a 17% |
DP | NP= da definire nello studio di mix design | da 4% a 6% | da 4,5% a 7% |
Dmax | Nmax=200±20 (valore indicativo) | ≤ 2,0% | ≤ 2,5% |
Densità della miscela | Numero di giri di mix design | Valori |
Sigla | vuoti SMA | |
D10g | N10g =10 | da 8% a 13% |
DP | NP= da definire nello studio di mix design | da 3% a 6% |
Dmax | Nmax=200±20 (valore indicativo) | < 2,0% |
Per i conglomerati rispondenti alle norme di prodotto UNI EN 13108-1 (conglomerati bituminosi prodotti a caldo) e UNI EN 13108-5 (conglomerati bituminosi antisdrucciolo chiuso o SMA), non sono ammesse miscele che hanno valori di vuoti eccedenti le prescrizioni riportate in tabella.
Densità della miscela | numero di giri di mix design | Valori |
Sigla | vuoti drenante | |
D10g | N10g =10 | >26% |
DP | NP= da definire nello studio di mix design | da 16% a 18% |
Dmax | Nmax=110±20 (valore indicativo) | >14% |
Il controllo delle densità sul materiale prelevato in opera dovrà verificare la rispondenza della curva di addensamento della miscela ed in particolare deve essere verificata la densità Dp al numero di giri corrispondente Np. Si rende quindi necessario che, prima dei controlli, al laboratorio della DL venga fatto pervenire lo studio di mix design dell’Impresa.
VERIFICA DELLE DENSITÀ OTTENUTE SUI PROVINI CILINDRICI COSTIPATI:
Dal momento che, con pressa giratoria, la densità del materiale è calcolata secondo metodo geometrico, nella fase di qualifica del materiale, dovrà essere prodotto un ulteriore provino al numero di giri Np corrispondenti al grado di addensamento ottimale scelto e dovrà essere verificata la sua densità effettiva (peso di volume effettivo) mediante i metodi di misura riportate nella norma corrispondente UNI EN 12697-6 procedura A/B/C in relazione al tipo di miscela impiegata: il valore risultante da tale prova corrisponde a DP.
Tale prescrizione ha lo scopo di mettere in relazione il metodo di prova per determinare il valore della densità di progetto Dp derivante dallo studio della miscela, con quello impiegato per valutare le densità delle carote prelevate dalla pavimentazione (i cui valori vengono determinati in conformità alla norma UNI EN 12697-6).
CONTENUTI DELLO STUDIO DI MIX DESIGN
Il produttore, nello studio di qualifica della miscela deve esplicitare:
Caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali costituenti come specificato nelle presenti Norme Tecniche |
Caratteristiche meccaniche e compositive della miscela come specificato nelle presenti Norme Tecniche |
Parametri di studio e di controllo della miscela: |
N10g |
NP |
Nmax |
T°C di costipamento del materiale |
CONGLOMERATI BITUMINOSI PRODOTTI A CALDO
I conglomerati bituminosi utilizzati dovranno soddisfare i requisiti stabiliti dalle Norme armonizzate della serie UNI EN 13108. Il materiale fornito dovrà essere accompagnato dal marchio CE per i conglomerati bituminosi prodotti a caldo secondo il sistema di attestazione previsto dalla normativa vigente.
Si auspica che la caratterizzazione delle miscele attraverso le prove di tipo iniziali avvenga attraverso approccio fondamentale piuttosto che approccio empirico.
Nella tabella seguente sono riportati i tipi di conglomerato bituminoso prodotti a caldo in impianto e specificati nelle presenti Prescrizioni tecniche:
TIPOLOGIE | DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI PRODOTTI A CALDO | |||
TIPO MISCELA | DI | DIMENSIONE MASSIMA AGGREGATI | TIPO DI BITUME | Norma di riferimento |
BASE BITUME TAL QUALE | 31,5-40 | Normale Pen 50-70 | UNI EN 13108-1 | |
BASE BITUME MODIFICATO | 31,5-40 | Modificato hard | UNI EN 13108-1 | |
BINDER BITUME TAL QUALE | 16-20-31,5 | Normale Pen 50-70 | UNI EN 13108-1 | |
BINDER BITUME MODIFICATO | 16-20-31,5 | Modificato hard | UNI EN 13108-1 | |
BINDER MODULO | ALTO | 16-20 | Modificato alto modulo | UNI EN 13108-1 |
USURA BITUME TAL QUALE | 10-12-14 | Normale Pen 50-70 | UNI EN 13108-1 | |
USURA BITUME MODIFICATO | 10-12-14 | Modificato hard | UNI EN 13108-1 | |
RISAGOMATURA | 8 | Pen 50-70 | UNI EN 13108-1 | |
SMA | 12-14 | Modificato hard | UNI EN 13108-5 | |
DRENANTE | 16-20 | Modificato hard | UNI EN 13108-7 |
MATERIALI COSTITUENTI
AGGREGATI LAPIDEI DA IMPIEGARE NELLE MISCELE
Costituiscono la struttura portante del conglomerato bituminoso e comprendono gli aggregati grossi, gli aggregati fini e l’aggregato filler.
I requisiti di accettazione degli aggregati lapidei impiegati nei conglomerati bituminosi a caldo, qualora non specificato diversamente, dovranno essere conformi alle seguenti prescrizioni:
• Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106 CEE;
• Allegato ZA della Norma armonizzata UNI EN 13043 “ Aggregati per miscele bituminose e trattamenti superficiali per strade, aeroporti ed altre aree soggette a traffico”.
Il prelievo dei campioni da sottoporre ad analisi deve essere effettuato in conformità alla norma UNI EN 932-1 “Metodi di campionamento degli aggregati”.
L’Aggregato grosso appartiene alla classe granulometrica compresa tra d>2 mm e D≤45 mm e non dovrà provenire da rocce scistose o degradate; potrà invece essere costituito da aggregati naturali quali ghiaie naturali, ghiaie frantumate, pietrischetti e graniglie privi di elementi di alterazione (polvere o materiali estranei), o aggregati artificiali quali scorie di acciaierie, argilla espansa, materiale derivante da scarti ceramici, etc. L’impiego di scorie è assoggettato al rispetto delle prescrizioni contenute nella norma UNI EN 14227-2; i risultati delle prove previste da questa norma, come nel caso di altri aggregati artificiali, dovranno essere inserite nello studio di mix design.
I materiali dovranno comunque soddisfare i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELL’AGGREGATO GROSSO | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | |
Requisito di granulometria | UNI EN 933-1 | GC | % | ||
Resistenza alla frammentazione | UNI EN 1097-2 | LA | % | ≤ 25 | BASEBINDER |
≤ 22 | BINDER AM | ||||
≤ 20 | USURA | ||||
≤ 18 | SMA DRENANTE | ||||
Resistenza al gelo/disgelo | UNI EN 1367-1 | F | % | < 1 | BASE BINDER |
Percentuale di superfici frantumate | UNI EN 933-5 | C | % | ≥ 50 | BASE BINDER |
≥ 70 | USURA | ||||
Percentuale di superfici frantumate | UNI EN 933-5 | C | % | 100 | BINDER AM DRENANTE |
Affinità ai leganti bituminosi | UNI EN 12697-11 | - | % | < 5 | BASE BINDER USURA DRENANTE SMA |
Coefficiente di appiattimento | UNI EN 933-3 | FI | % | < 15 | BASE BINDER USURA |
≤ 10 | SMA DRENANTE | ||||
Resistenza alla levigazione | UNI EN 1097-8 | PSV | - | ≥ 0,45 | SMA DRENANTE |
Nota: nella tabella precedente gli strati di base binder e usura si intendono sia con bitume tal quale sia con bitume modificato tipo hard.
I materiali dovranno soddisfare i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELL’AGGREGATO FINE | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | |
Passante al setaccio 0,063 | UNI EN 933-1 | f | % | < 16 | BASE BINDER |
< 10 | BINDER AM | ||||
< 18 | USURA | ||||
< 10 | SMA DRENANTE | ||||
Equivalente in sabbia | UNI EN 933-8 | SE | % | > 70 | BASE BINDER BINDER AM |
> 75 | USURA | ||||
> 70 | SMA DRENANTE |
Nota: nella tabella precedente gli strati di base binder e usura si intendono sia con bitume tal quale sia con bitume modificato tipo hard.
L’aggregato filler appartiene alla classe costituita in prevalenza da particelle passanti al setaccio 0,063 mm e possono essere utilizzati oltre a materiale proveniente da frantumazione di rocce calcaree anche cemento, calce idrata, calce idraulica, polvere di roccia asfaltica e ceneri volanti. Queste, per poter essere impiegate nelle miscele, dovranno rispettare le prescrizioni contenute nella norma UNI EN 14227-4 le cui risultanze devono essere inserite nello studio di mix design.
Le caratteristiche del filler sono le seguenti:
CARATTERISTICHE DELL’AGGREGATO FILLER | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | |
Passante al setaccio 2 mm | UNI EN 933-10 | - | % | 100 | BASE BINDER BINDER AM USURA SMA DRENANTE |
Passante al setaccio 0,125 mm | UNI EN 933-10 | - | % | da 85 a100 | BASE BINDER BINDER AM USURA SMA DRENANTE |
Passante al setaccio 0,063 mm | UNI EN 933-10 | - | % | da 70 a 100 | BASE BINDER BINDER AM USURA SMA DRENANTE |
Indice di plasticità | UNI CEN ISO/TS 1789-12 | - | - | N.P. | BASE BINDER BINDER AM USURA SMA DRENANTE |
Porosità del filler compattato secco (Ridgen) | UNI EN 1097-4 | V | % | da 28 a 45 | BASE BINDER BINDER AM USURA SMA DRENANTE |
Palla anello (filler/bitume= 1,5) | UNI EN 13179-1 | Δ R&B | % | > 8 | BASE BINDER BINDER AM USURA SMA DRENANTE |
Nota: nella tabella precedente gli strati di base binder e usura si intendono sia con bitume tal quale sia con bitume modificato tipo hard.
B.2.1 - STRATO DI BASE
DESCRIZIONE
Lo strato di base è costituito da una miscela di aggregati lapidei di primo impiego, bitume modificato a bassa viscosità, filler ed eventuali additivi; è consentito l’utilizzo di conglomerato bituminoso riciclato. La miscela è prodotta a caldo, previo riscaldamento degli aggregati e del legante.
Il materiale viene steso in opera mediante idonea macchina vibrofinitrice assistita da meccanismi di auto livellamento e munita di rasatore per la pre-compattazione ed è costipato con rulli gommati e/o metallici vibranti.
Lo spessore dello strato è determinato dal Progettista.
Il conglomerato bituminoso utilizzato per lo strato di base deve essere caratterizzato in conformità ai requisiti delle miscele utilizzate per uso stradale specificati nella norma UNI EN 13108-1.
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA
La miscela ottimale degli aggregati lapidei impiegati per il confezionamento del conglomerato bituminoso per lo strato di base dovrà avere una composizione granulometrica, determinata in conformità alle norme UNI EN 933-1 ed UNI EN 12697-2 utilizzando i setacci appartenenti al gruppo base + 2, compresa nei limiti del fuso riportato nella seguente tabella:
APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) |
40 | 100 |
31,5 | 90 - 100 |
20 | 65 - 90 |
12,5 | 48 - 80 |
8 | 36 - 65 |
4 | 25 - 50 |
2 | 18 - 38 |
0,5 | 7 - 22 |
0,25 | 5-15 |
0,063 | 4 - 7 |
La miscela ottimale dovrà avere un contenuto minimo di legante secondo quanto riportato nella seguente tabella:
CONTENUTO MINIMO DI LEGANTE (MISCELA PER LO STRATO DI BASE) | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | CATEGORIA (UNI EN 13108-1) |
Contenuto di legante (riferito alla miscela) | UNI EN 12697-1 e 39 | Bmin | % | ≥ 3,8 | Bmin 3,8 |
Il legante contenuto nella miscela include il legante del conglomerato riciclato ed il bitume aggiunto e dovrà essere espresso in percentuale in massa rispetto alla miscela totale.
Le caratteristiche richieste per il conglomerato bituminoso da impiegare nello strato di base dovranno essere conformi ai requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE con bitume tal quale | VALORE LIMITE con bitume modificato |
Densità al numero di giri Np | UNI EN 12697-31 UNI EN 12697-6 | ρ(np) | Kg/m3 | Dp | |
Modulo di rigidezza a 20°C | UNI EN 12697-26 | Smin | MPa | > 2500 | > 4000 |
Resistenza alla trazione indiretta a 25 °C | UNI EN 12697-23 | ITS | N/mm2 | > 1,3 | > 1,8 |
Sensibilità all’acqua | UNI EN 12697-12 | ITSR | % | > 75 | > 75 |
CONDIZIONI DI PROVA: ▪ i requisiti di resistenza e di rigidezza saranno valutati su provini compattati alla DP densità di progetto. | |||||
CONDIZIONI DI CONTROLLO DEL MATERIALE SCIOLTO POSATO IN OPERA DA PARTE DEL LABORATORIO AUTORIZZATO: ▪ Il materiale deve essere compattato alla T°C di costipamento indicata nel mix design ▪ Il costipamento del materiale sciolto deve essere condotto fino a Np ▪ La densità del provino compattato Dp deve essere determinata secondo la UNI EN 12697-6 (impiegando la stessa procedura di prova del mix design). ▪ La prova di addensamento con pressa giratoria dovrebbe essere condotta in opera al momento del prelievo; per tale ragione è auspicabile prevedere la presenza di laboratori mobili. |
Su richiesta della Direzione Lavori, il Produttore dovrà determinare le caratteristiche prestazionali della miscela secondo i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA PER LO STRATO DI BASE (Requisiti prestazionali facoltativi) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Resistenza alla deformazione permanente | UNI EN 12697-25 (proc. B) | fcmax | μm/m/n | < 0,8 |
In alternativa | ||||
Resistenza alla deformazione permanente (ormaiamento) | UNI EN 12697-22 (disp. Piccolo) a 50°C | WTSAIR | mm/103cicli | < 0,8 |
• Le densità di riferimento delle miscele analizzate dovranno corrispondere a quelle della compattazione con pressa giratoria derivante dallo studio di mix design e corrispondente alla densità massima. |
I limiti della temperatura, massimo in produzione e minimo alla stesa, devono essere conformi ai valori riportati nella seguente tabella:
LIMITI DELLA TEMPERATURA (MISCELA PER LO STRATO DI BASE)
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE MINIMO (alla stesa) | VALORE MASSIMO (alla produzione) |
Temperatura della miscela | UNI EN 12697-13 | °C | ≥150 | ≤ 180 |
CONTROLLI SUL MATERIALE SCIOLTO CARATTERISTICHE DELLO STRATO
Lo strato della pavimentazione dovrà essere realizzato nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto e la superficie finale dovrà presentarsi in qualunque direzione priva di irregolarità ed ondulazioni. Le caratteristiche che lo strato dovrà avere sono relative al requisito di addensamento della miscela, alle dimensioni (spessore) dello strato ed alle proprietà di aderenza della superficie.
Le caratteristiche di addensamento della miscela in opera saranno determinate preferibilmente secondo il metodo del grado di compattazione o, in alternativa a scelta della Direzione Lavori, secondo il metodo dei vuoti residui, in conformità con i requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
ADDENSAMENTO DELLO STRATO DI BASE (Grado di compattazione per confronto delle densità) | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Grado di compattazione (per ogni campione) | UNI EN 12697-6 | % | ≥ 96 |
Il grado di compattazione è il rapporto tra la densità della miscela compattata in opera e la densità Dp della miscela compattata in laboratorio riferita allo stesso lotto/giorno di produzione (addensamento teorico di progetto). |
ADDENSAMENTO DELLO STRATO DI BASE (Vuoti residui del campione prelevato in opera) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Vuoti residui (massimo per ogni campione) | UNI EN 12697-8 | Vmax | % | < 9 |
Campione prelevato mediante carotaggio in conformità alla norma UNI EN 12697-27 |
Le caratteristiche superficiali dello strato saranno determinate in conformità con i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE SUPERFICIALI DELLO STRATO DI BASE | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Regolarità della superficie (regolo da mm 3000) | UNI EN 13036-7 | mm | < 4 |
B.2.-2 - STRATO DI COLLEGAMENTO (BINDER)
DESCRIZIONE
Lo strato di collegamento è costituito da una miscela di aggregati lapidei di primo impiego, bitume modificato a bassa viscosità, filler ed eventuali additivi; è consentito l’utilizzo di conglomerato bituminoso riciclato. La miscela è prodotta a caldo, previo riscaldamento degli aggregati e del legante.
Il materiale viene steso in opera mediante idonea macchina vibrofinitrice assistita da meccanismi di auto livellamento e munita di rasatore per la precompattazione ed è costipato con rulli gommati e/o metallici vibranti.
Prima della stesa, l’Impresa dovrà procedere con la formazione della mano d’attacco in emulsione bituminosa in conformità ai requisiti definiti nelle presenti Prescrizioni Tecniche.
Lo spessore dello strato è determinato dal Progettista.
Il conglomerato bituminoso utilizzato per lo strato di collegamento deve essere caratterizzato in conformità ai requisiti delle miscele utilizzate per uso stradale specificati nella norma UNI EN 13108-1.
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA
La miscela ottimale degli aggregati lapidei impiegati per il confezionamento del conglomerato bituminoso per lo strato di collegamento dovrà avere una composizione granulometrica, determinata in conformità alle norme UNI EN 933-1 e UNI EN 12697-2 utilizzando i setacci appartenenti al gruppo base + 2, compresa nei limiti del fuso riportato nella seguente tabella:
APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) |
20 | 100 |
16 | 85 - 100 |
12,5 | 70 - 90 |
8 | 52 - 75 |
4 | 36 - 58 |
2 | 25 - 42 |
0,5 | 10 - 23 |
0,25 | 5 - 15 |
0,063 | 4 - 7 |
La miscela ottimale dovrà avere un contenuto minimo di legante secondo quanto riportato nella seguente tabella:
CONTENUTO MINIMO DI LEGANTE (MISCELA PER LO STRATO DI COLLEGAMENTO) | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | CATEGORIA (UNI EN 13108) |
Contenuto di legante (riferito alla miscela) | UNI EN 12697-1 e 39 | Bmin | % | ≥ 4,4 | Bmin 4,4 |
Il legante contenuto nella miscela include il legante del conglomerato riciclato ed il bitume aggiunto e dovrà essere espresso in percentuale in massa rispetto alla miscela totale.
Le caratteristiche richieste per il conglomerato bituminoso da impiegare nello strato di binder dovranno essere conformi ai requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE con bitume tal quale | VALORE LIMITE con bitume modificato |
Densità al numero di giri Np | UNI EN 12697-31 UNI EN 12697-6 | ρ(np) | Kg/m3 | Dp | |
Resistenza alla trazione indiretta a 25 °C | UNI EN 12697-23 | ITS | N/mm2 | > 1,5 | > 2,2 |
Sensibilità all’acqua | UNI EN 12697-12 | ITSR | % | > 75 | > 75 |
Modulo di rigidezza a 20°C | UNI EN 12697-26 | Smin | MPa | > 4000 | > 5500 |
CONDIZIONI DI PROVA: ▪ i requisiti di resistenza e di rigidezza saranno valutati su provini compattati alla DP densità di progetto. | |||||
CONDIZIONI DI CONTROLLO DEL MATERIALE SCIOLTO POSATO IN OPERA DA PARTE DEL LABORATORIO AUTORIZZATO: ▪ Il materiale deve essere compattato alla T°C di costipamento indicata nel mix design ▪ Il costipamento del materiale sciolto deve essere condotto fino a Np ▪ La densità del provino compattato Dp deve essere determinata secondo la UNI EN 12697-6 (impiegando la stessa procedura di prova del mix design). ▪ La prova di addensamento con pressa giratoria dovrebbe essere condotta in opera al momento del prelievo; per tale ragione è auspicabile prevedere la presenza di laboratori mobili. |
Su richiesta della Direzione Lavori, il Produttore dovrà determinare le caratteristiche prestazionali della miscela secondo i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA PER LO STRATO DI COLLEGAMENTO (Requisiti prestazionali facoltativi) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Resistenza alla deformazione permanente | UNI EN 12697-25 | fcmax | μm/m/n | < 0,8 |
In alternativa | ||||
Resistenza alla deformazione permanente (ormaiamento) | UNI EN 12697-22 a 50°C | WTSAIR | < 0,8 | WTSAIR 0,8 |
• Le densità di riferimento delle miscele analizzate dovranno corrispondere a quelle della compattazione con pressa giratoria derivante dallo studio di mix design e corrispondente alla densità massima. |
Al fine di impedire un eccessivo riscaldamento con perdita irreparabile delle caratteristiche viscoelastiche del legante, dovrà essere effettuato un controllo periodico della temperatura della miscela finita.
I limiti della temperatura, massimo in produzione e minimo alla stesa, devono essere conformi ai valori riportati nella seguente tabella:
LIMITI DELLA TEMPERATURA (MISCELA PER LO STRATO DI COLLEGAMENTO) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE MINIMO (alla stesa) | VALORE MASSIMO (alla produzione) |
Temperatura della miscela | UNI EN 12697-13 | °C | ≥ 150 | ≤ 180 |
CARATTERISTICHE DELLO STRATO
Lo strato della pavimentazione dovrà essere realizzato nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto e la superficie finale dovrà presentarsi in qualunque direzione priva di irregolarità ed ondulazioni. Le caratteristiche che lo strato dovrà avere sono relative al requisito di addensamento della miscela, alle dimensioni (spessore) dello strato ed alle proprietà di aderenza della superficie.
Le caratteristiche di addensamento della miscela in opera saranno determinate preferibilmente secondo il metodo del grado di compattazione o, in alternativa a scelta della Direzione lavori, secondo il metodo dei vuoti residui, in conformità con i requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
ADDENSAMENTO DELLO STRATO DI COLLEGAMENTO (Grado di compattazione per confronto delle densità) | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Grado di addensamento (per ogni campione) | UNI EN 12697-6 | % | ≥ 96 |
Il grado di compattazione è il rapporto tra la densità della miscela compattata in opera e la densità Dp della miscela compattata in laboratorio riferita allo stesso lotto/giorno di produzione (addensamento teorico di progetto). |
ADDENSAMENTO DELLO STRATO DI COLLEGAMENTO (Vuoti residui del campione prelevato in opera) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Vuoti residui (massimo per ogni campione) | UNI EN 12697-8 | Vmax | % | < 9 |
Campione prelevato mediante carotaggio in conformità alla norma UNI EN 12696-27 |
Le caratteristiche superficiali dello strato saranno determinate in conformità con i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE SUPERFICIALI DELLO STRATO DI COLLEGAMENTO | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Regolarità della superficie (regolo da mm 3000) | UNI EN 13036-7 | mm | < 4 |
Resistenza di attrito radente (PTV)* | UNI EN 13036-4 | - | ≥ 45 |
Macrorugosità superficiale (HS)* | UNI EN 13036-1 | mm | ≥ 0,25 |
*Requisito da determinare in caso di diretto contatto con il traffico veicolare. |
B.2.3 - STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO
DESCRIZIONE E DESIGNAZIONE
Lo strato di collegamento è costituito da una miscela di aggregati lapidei di primo impiego, bitume modificato, filler ed eventuali additivi. La miscela è prodotta a caldo, previo riscaldamento degli aggregati e del legante.
La caratteristica principale di questo tipo di conglomerato è l’aumento della capacità portante della struttura stradale mediante una ripartizione dei carichi che favorisce una riduzione degli sforzi e delle conseguenti deformazioni sugli strati inferiori.
Il materiale viene steso in opera mediante idonea macchina vibrofinitrice assistita da meccanismi di auto livellamento e munita di rasatore per la precompattazione ed è costipato con rulli gommati e/o metallici vibranti.
Prima della stesa, l’Impresa dovrà procedere con la formazione della mano d’attacco in emulsione bituminosa in conformità ai requisiti definiti nelle presenti Prescrizioni Tecniche.
Lo spessore dello strato è determinato dal Progettista.
Il conglomerato bituminoso utilizzato per lo strato di collegamento deve essere caratterizzato in conformità ai requisiti delle miscele utilizzate per uso stradale specificati nella norma UNI EN 13108-1.
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA
La miscela ottimale degli aggregati lapidei impiegati per il confezionamento del conglomerato bituminoso per lo strato di collegamento ad alto modulo dovrà avere una composizione granulometrica, determinata in conformità alle norme UNI EN 933-1 e UNI EN 12697-2 utilizzando i setacci appartenenti al gruppo base + 2, compresa nei limiti del fuso riportato nella seguente tabella:
APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) |
31,5 | 100 |
20 | 90 - 100 |
16 | 73 - 100 |
12,5 | 60 - 88 |
8 | 45 - 72 |
4 | 27 - 56 |
2 | 20 - 45 |
0,5 | 8 - 27 |
0,25 | 6 - 18 |
0,063 | 8 - 14 |
La miscela ottimale dovrà avere un contenuto minimo di legante secondo quanto riportato nella seguente tabella:
CONTENUTO MINIMO DI LEGANTE (MISCELA PER LO STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO) | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | CATEGORIA (UNI EN 13108) |
Contenuto di legante (riferito alla miscela) | UNI EN 12697-1 e 39 | Bmin | % | ≥ 5,0 | Bmin 5,0 |
Il conglomerato bituminoso binder ad alto modulo dovrà essere specificato mediante parametri prestazionali quali Modulo di Rigidezza e Resistenza alla fatica.
Le caratteristiche richieste dovranno essere conformi ai requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Densità al numero di giri Np | UNI EN 12697-31 UNI EN 12696-6 | ρ(np) | Kg/m3 | Dp |
Modulo di rigidezza a 20°C | UNI EN 12697-26 All. A, B, C | Smin | MPa | > 10000 |
Modulo di rigidezza a 30°C | UNI EN 12697-26 All. A, B, C | Smin | MPa | > 4500 |
Sensibilità all’acqua | UNI EN 12697-12 | ITSR | % | > 90 |
Resistenza a fatica | UNI EN 12697-24 All. A, D | ε6 | - | > 110 |
CONDIZIONI DI PROVA: ▪ i requisiti di resistenza e di rigidezza saranno valutati su provini compattati alla DP densità di progetto. | ||||
CONDIZIONI DI CONTROLLO DEL MATERIALE SCIOLTO POSATO IN OPERA DA PARTE DEL LABORATORIO AUTORIZZATO: ▪ Il materiale deve essere compattato alla T°C di costipamento indicata nel mix design ▪ Il costipamento del materiale sciolto deve essere condotto fino a Np ▪ La densità del provino compattato Dp deve essere determinata secondo la UNI EN 12697-6 (impiegando la stessa procedura di prova del mix design). ▪ La prova di addensamento con pressa giratoria dovrebbe essere condotta in opera al momento del prelievo; per tale ragione è auspicabile prevedere la presenza di laboratori mobili. |
I limiti della temperatura, massimo in produzione e minimo alla stesa, devono essere conformi ai valori riportati nella seguente tabella:
LIMITI DELLA TEMPERATURA (MISCELA PER LO STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE MINIMO (alla stesa) | VALORE MASSIMO (alla produzione) |
Temperatura della miscela | UNI EN 12697-13 | °C | ≥ 160 | ≤ 185 |
CARATTERISTICHE DELLO STRATO
Lo strato della pavimentazione dovrà essere realizzato nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto e la superficie finale dovrà presentarsi in qualunque direzione priva di irregolarità ed ondulazioni. Le caratteristiche che lo strato dovrà avere sono relative al requisito di addensamento della miscela, alle dimensioni (spessore) dello strato ed alle proprietà di aderenza della superficie.
Le caratteristiche di addensamento della miscela in opera saranno determinate preferibilmente secondo il metodo del grado di compattazione o, in alternativa a scelta della Direzione lavori, secondo il metodo dei vuoti residui, in conformità con i requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
ADDENSAMENTO DELLO STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO (Grado di compattazione per confronto delle densità) | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Grado di addensamento (per ogni campione) | UNI EN 12697-6 | % | ≥ 98 |
Il grado di compattazione è il rapporto tra la densità della miscela compattata in opera e la densità Dp della miscela compattata in laboratorio riferita allo stesso lotto/giorno di produzione (addensamento teorico di progetto). |
ADDENSAMENTO DELLO STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO
(Vuoti residui del campione prelevato in opera)
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Vuoti residui (massimo per ogni campione) | UNI EN 12697-8 | Vmax | % | < 6,5 |
Campione prelevato mediante carotaggio in conformità alla norma UNI EN 12697-27 |
Le caratteristiche superficiali dello strato saranno determinate in conformità con i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE SUPERFICIALI DELLO STRATO DI COLLEGAMENTO AD ALTO MODULO | |||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE LIMITE |
Regolarità della superficie (regolo da mm 3000) | UNI EN 13036-7 | mm | < 4 |
Resistenza di attrito radente (PTV)* | UNI EN 13036-4 | - | ≥ 45 |
Macrorugosità superficiale (HS)* | UNI EN 13036-1 | mm | ≥ 0,25 |
*Requisito da determinare in caso di diretto contatto con il traffico veicolare. |
B.2.4 - STRATO DI USURA
DESCRIZIONE
Lo strato di usura è costituito da una miscela di aggregati lapidei di primo impiego, eventuali additivi e bitume ed è confezionato a caldo, previo riscaldamento degli aggregati e del legante.
Il materiale viene steso in opera mediante idonea macchina vibrofinitrice assistita da meccanismi di auto livellamento e munita di rasatore per la precompattazione ed è costipato con rulli gommati e/o metallici vibranti.
Prima della stesa, l’Impresa dovrà procedere con la formazione della mano d’attacco in emulsione bituminosa in conformità ai requisiti definiti nelle presenti Prescrizioni Tecniche.
Lo spessore dello strato è determinato dal Progettista.
Il conglomerato bituminoso utilizzato per lo strato di usura deve essere caratterizzato in conformità ai requisiti delle miscele utilizzate per uso stradale specificati nella norma UNI EN 13108-1.
Potranno essere impiegati anche “tappeti ecologici” purché rispettino le prescrizioni contenute nel presente articolo e le prestazioni contenute nel Mix design presentato.
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA
La miscela ottimale degli aggregati lapidei impiegati per il confezionamento del conglomerato bituminoso per lo strato di usura dovrà avere una composizione granulometrica, determinata in conformità alle norme UNI EN 933-1 e UNI EN 12697-2 utilizzando i setacci appartenenti al gruppo base + 2, compresa nei limiti del fuso riportato nella seguente tabella:
APERTURA SETACCI (mm) | PASSANTE IN MASSA (%) |
14 | 100 |
12,5 | 90 - 100 |
8 | 60 - 88 |
4 | 38 - 60 |
2 | 25 - 45 |
0,5 | 13 - 26 |
0,25 | 8 - 18 |
0,063 | 6 - 11 |
La miscela ottimale dovrà avere un contenuto minimo di legante secondo quanto riportato nella seguente tabella:
CONTENUTO MINIMO DI LEGANTE (MISCELA PER LO STRATO DI USURA) | |||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE | CATEGORIA (UNI EN 13108) |
Contenuto di legante | UNI EN 12697-1 e 39 | Bmin | % | ≥ 5,4 | Bmin 5,4 |
(riferito alla miscela) |
Le caratteristiche richieste per il conglomerato bituminoso da impiegare nello strato di usura dovranno essere conformi ai requisiti riportati nelle seguenti tabelle:
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE con bitume tal quale | VALORE LIMITE con bitume modificato |
Densità al numero di giri Np | UNI EN 12697-31 UNI EN 12697-6 | ρ(np) | Kg/m3 | Dp | |
Resistenza alla trazione indiretta a 25 °C | UNI EN 12697-23 | ITS | N/mm2 | > 1,5 | > 2,0 |
Sensibilità all’acqua | UNI N 12697-12 | ITSR | % | > 75 | > 75 |
Modulo di rigidezza a 20°C | UNI EN 12697-26 | Smin | MPa | > 3500 | > 4500 |
CONDIZIONI DI PROVA: ▪ i requisiti di resistenza e di rigidezza saranno valutati su provini compattati alla DP densità di progetto. | |||||
CONDIZIONI DI CONTROLLO DEL MATERIALE SCIOLTO POSATO IN OPERA DA PARTE DEL LABORATORIO AUTORIZZATO: ▪ Il materiale deve essere compattato alla T°C di costipamento indicata nel mix design ▪ Il costipamento del materiale sciolto deve essere condotto fino a Np ▪ La densità del provino compattato Dp deve essere determinata secondo la UNI EN 12697-6 (impiegando la stessa procedura di prova del mix design). ▪ La prova di addensamento con pressa giratoria dovrebbe essere condotta in opera al momento del prelievo; per tale ragione è auspicabile prevedere la presenza di laboratori mobili. |
Su richiesta della Direzione Lavori, il Produttore dovrà determinare le caratteristiche prestazionali della miscela secondo i requisiti riportati nella seguente tabella:
CARATTERISTICHE DELLA MISCELA PER LO STRATO DI USURA (Requisiti prestazionali facoltativi) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | SIMBOLO | UM | VALORE LIMITE |
Resistenza alla deformazione permanente | UNI EN 12697-25 | fcmax | μm/m/n | < 0,8 |
In alternativa | ||||
Resistenza alla deformazione permanente (ormaiamento) | UNI EN 12697-22 a 50°C | WTSAIR | mm103cicli | < 10 |
• Le densità di riferimento delle miscele analizzate dovranno corrispondere a quelle della compattazione con pressa giratoria derivante dallo studio di mix design e corrispondente alla densità di progetto. |
Al fine di impedire un eccessivo riscaldamento con perdita irreparabile delle caratteristiche viscoelastiche del legante, dovrà essere effettuato un controllo periodico della temperatura della miscela finita.
I limiti della temperatura, massimo in produzione e minimo alla stesa, devono essere conformi ai valori riportati nella seguente tabella:
LIMITI DELLA TEMPERATURA (MISCELA PER LO STRATO DI USURA) | ||||
REQUISITO | METODO DI PROVA | UM | VALORE MINIMO (alla stesa) | VALORE MASSIMO (alla produzione) |
Temperatura della miscela | UNI EN 12697-13 | °C | ≥ 150 | ≤ 180 |
CARATTERISTICHE DELLO STRATO
Lo strato della pavimentazione dovrà essere realizzato nel rispetto degli spessori e delle sagome di progetto e la superficie finale dovrà presentarsi in qualunque direzione priva di irregolarità ed