Codice procedura: 2508
Codice procedura: 2508
Classifica: CL_007_AF02508
Proponente: “SOLAER CLEAN ENERGY ITALY 23 S.R.L.”
OGGETTO: “REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO AGROVOLTAICO, DI POTENZA DEL GENERATORE DI 7.301 KW DC E POTENZA IN IMMISSIONE DI 5.900 KW AC DA REALIZZARSI NEL COMUNE DI GELA (CL) IN CONTRADA TENUTA BRUCA, E DI TUTTE LE RELATIVE OPERE CONNESSE ED INFRASTRUTTURE DA REALIZZARSI NEL COMUNE DI GELA (CL)”
Procedimento: Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) integrata con la Procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) ex art. 27-bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii..
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni che sono state fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul nuovo portale regionale.
PARERE C.T.S. n. 131/2024 del 29/03/2024
Proponente | SOLAER CLEAN ENERGY ITALY 23 S.R.L |
Sede Legale | GALLARATE (VA) XXX XXXXX XXXXX 0 XXX 00000 |
Capitale Sociale | 10.000,00 euro |
Legale Rappresentante | XXXXXXXXXXXXX XXXX XXXX, XXXXX DE REGO XXXX XXXXX |
Progettisti | Arch. Xxxxx Xxxxxxxx, Xxx. Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
Località del progetto | GELA (CALTANISSETTA)- C.DA TENUTA BRUCA |
Data presentazione al dipartimento | Prot. nr. 31197 del 03/05/2023 |
Data procedibilità | Prot. nr. 32796 del 09/05/2023 |
Data Richiesta Integrazione Documentale | |
Versamento oneri istruttori | 9.385,42 euro |
Valore opera | 3.944.807,36 euro |
Conferenze di servizio | I^ cds 23/01/2024, II^ cds 21/02/2024 |
Responsabile del procedimento | Patella Xxxxxxx |
Responsabile istruttore del dipartimento | Xxxxxx Xxxxx Xxxxx |
VISTE le Direttive 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, e 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, come modificata dalle direttive 97/11/CE del Consiglio, del 3 marzo 1997, e 2003/35/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, nonché riordino e coordinamento delle procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per la valutazione ambientale strategica (VAS) e per la prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC);
VISTO il D.P.R. n. 357 del 08/03/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e ss.mm.ii.;
VISTA la legge regionale 3 maggio 2001, n. 6, articolo 91 e successive modifiche ed integrazioni, recante norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il Decreto Legislativo n. 387/2003 e s. m. “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità”;
VISTO il Decreto Legislativo n. 42/2004 e ss.mm.ii “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, come modificato, da ultimo, con legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che ha ridisciplinato i procedimenti di autorizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili e la disciplina della valutazione di impatto ambientale (VIA), contenuta nella parte seconda del predetto Codice dell’ambiente;
VISTO Decreto dell’Assessore del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana del 17 maggio 2006 “Criteri relativi ai progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del sole” (G.U.R.S. 01/06/2006 n. 27);
VISTA la legge regionale 8 maggio 2007, n. 13, recante disposizioni in favore dell'esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale;
VISTO il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
VISTO il D.M. 10 settembre 2010 “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;
VISTO il D.P.R.S. 18 luglio 2012, n. 48 “Regolamento recante norme di attuazione dell'art. 105, comma 5, della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11”;
VISTO il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 46 “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 48 del 26 febbraio 2015 concernente: “Competenze in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione d’impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.)”, che individua l’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente quale Autorità Unica Ambientale competente in materia per l’istruttoria e la conseguente adozione dei provvedimenti conclusivi, ad eccezione dell’istruttoria e della conseguente adozione dei provvedimenti conclusivi concernenti l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) in materia di rifiuti (punto 5 dell’Allegato VIII alla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni);
VISTO l’art. 91 della legge regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016”;
VISTO il Decreto Legislativo n 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii. “Codice dei contratti pubblici”;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.P.R. 13 febbraio 2017, n. 31 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”
VISTO il D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120 “Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo”;
VISTO il Decreto Legislativo 15 novembre 2017, n. 183 “Attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché' per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera, ai sensi dell'articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170”;
VISTA la nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
RILEVATO che con D.D.G. n. 195 del 26/03/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con A.R.P.A. Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera, ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi), suolo e sottosuolo, radiazioni ionizzanti e non, rumore e vibrazione;
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;
VISTA la Delibera di G.R. n. 307 del 20 luglio 2020, “Competenza in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione d'impatto ambientale (VIA), di valutazione ambientale strategica (VAS), di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e di valutazione di incidenza ambientale (VINCA)”.
VISTO il D.A. n. 285/GAB del 3 novembre 2020 con il quale è stato inserito un nuovo componente con le funzioni di segretario del Nucleo di Coordinamento;
VISTO il D.A. n. 19/GAB del 29 gennaio 2021 di nomina di nn. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente;
VISTA la legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, (Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2021. Legge di stabilità regionale) ed in particolare l’art. 73 (Commissione tecnica specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale);
VISTA la Delibera di Giunta n. 266 del 17 giugno 2021 avente per oggetto: “Attuazione legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, articolo 73. Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale”;
VISTO il D.A. n. 265/GAB del 15/12/2021 con cui si è provveduto all’attualizzazione dell’organizzazione della CTS, in linea con le previsioni delle recenti modifiche normative ed in conformità alle direttive della Giunta Regionale;
VISTO il D.A. n. 273/GAB del 29/12/2021 con il quale, ai sensi dell’art. 73 della legge regionale 15 aprile 2021, n. 9, con decorrenza 1° gennaio 2022 e per la durata di tre anni, sono stati integrati i componenti della Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, completando, altresì, il Nucleo di Coordinamento con ulteriori due nuovi componenti;
VISTO il D.A. n. 275/GAB del 31/12/2021 di mera rettifica del nominativo di un componente nominato con il predetto D.A. n. 273/GAB;
VISTO D.A. n. 24/GAB del 31/01/2022 con il quale si è provveduto a completare la Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il D.A. n. 116/GAB del 27 maggio 2022 di nomina di n. 5 componenti ad integrazione dei membri già nominati di CTS;
VISTO il D.A. n. 170 del 26 luglio 2022 con il quale è prorogato, senza soluzione di continuità fino al 31 dicembre 2022, l’incarico a 21 componenti della Commissione Tecnica Specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali di competenza regionale, modificando, altresì, il Nucleo di Coordinamento con nuovi componenti;
VISTO il D.A. n. 310/Gab del 28.12.2022 di ricomposizione del nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo Presidente della CTS;
VISTO il D. A. 06/Gab del 13.01.2023 con il quale è stata riformulata, in via transitoria, la composizione del Nucleo di Coordinamento.
VISTA la deliberazione di Giunta Regionale n. 67 del 12 febbraio 2022 avente per oggetto: “Aggiornamento del Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano- PEARS”;
VISTO il D.A. n. 36/GAB del 14/02/2022 “Adeguamento del quadro normativo regionale a quanto disposto dalle Linee Guida nazionali sulla Valutazione di Incidenza (VINCA)” che abroga il D.A. n. 53 del 30 marzo 2007 e il D.A. n. 244 del 22 ottobre 2007;
VISTO il D. A. 06/Gab del 13.01.2023 con il quale è stata riformulata, in via transitoria, la composizione del Nucleo di Coordinamento.
VISTO il D.A.237/GAB del 29/06/2023 “Procedure per la Valutazione di Incidenza (VINCA);
VISTO il D.A. n° 252/Gab. del 6 luglio 2023 con il quale è stata prorogata l’efficacia del D.A. n. 265/Gab. del 15 dicembre 2021 e del D.A. n. 06/Gab. del 19 gennaio 2022;
VISTO il D.A. n. 282/GAB del 09/08/2023 con il quale il Prof. Avv. Xxxxxxx Xxxxx è stato nominato Presidente della CTS;
VISTO il D.A. n. 284/GAB del 10/08/2023 con il quale sono stati confermati in via provvisoria i tre coordinatori del nucleo della CTS;
VISTO il D.A. n. 333/GAB del 02/10/2023 con il quale vengono nominati 23 commissari in aggiunta all’attuale composizione della CTS;
VISTA l’Istanza di attivazione della procedura di VIA ai sensi dell'art. 27 bis del D.lgs. 152/06 e s.m.i., acquisita al prot. ARTA. n. 31197 del 03/05/2023;
VISTA la nota prot. n. 32796 del 09/05/2023 recante “Comunicazione procedibilità istanza, pubblicazione documentazione e Responsabile del procedimento e trasmissione pratica alla CTS”;
VISTI i Pareri formulati da:
1^ Conferenza dei servizi del 23/03/2023
- nota prot. n. 41480 del 10/05/2023 (prot. DRA n. 33442 del 10/05/2023) l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta ha fatto presente che nessuna competenza risulta in capo all’ufficio;
- nota acquisita al prot. DRA n. 34663 del 15/05/2023 Caltacqua – Acque di Caltanissetta S.p.a. ha comunicato che nell’area interessata dai lavori di che trattasi, non risultano essere presenti infrastrutture gestite da Acque di Caltanissetta S.p.A.;
- nota acquisita al prot. DRA n. 39468 del 30/05/2023 con al quale Snam Rete Gas ha comunicato che sulla base della documentazione progettuale inoltrata, è emerso che le opere ed i lavori di che trattasi NON interferiscono con impianti di proprietà della Società;
- nota prot. n. 22663 del 12/07/2023 (prot. DRA n. 54292 del 14/07/2023 con la quale il Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio 5 ha comunicato il proprio nulla osta per quanto attiene ai soli aspetti minerari di competenza;
- nota prot. n. 7907 del 14/07/2023 (prot. DRA n. 55112 del 18/07/2023) con la quale il Comando provinciale dei vigili del Fuoco di Caltanissetta ha rappresentato di avere già espresso, con nota prot. n. 6919 del 21/06/2023, parere favorevole al progetto presentato dalla Ditta, relativo alle attività individuate nell’ allegato I del DPR 151/2011 previste fra le opere in progetto;
- nota prot. n. M_D MSICIL prot. nr. 0017219 - 05-07-2023 (prot. DRA n. N 54948 DEL 18/07/2023) con la quale il Comando Militare Marittimo di Sicilia ha rilasciato per quanto di competenza e relativamente ai soli aspetti di natura demaniale, nulla contro la realizzazione dell’opera e dei lavori accessori, nel comune citato in argomento;
- nota acquisita al prot. DRA n. 61108 del 07/08/2023 con la quale il Comune di Gela ha trasmesso l’attestato di avvenuta pubblicazione, dal 28/06/2023 al 28/07/2023, comunicando che non sono pervenute opposizioni;
- nota prot. n. 27781 dell’11/09/2023 (prot. DRA n. 67277 del 12/09/2023) con la quale il Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio 8, ha comunicato per quanto attiene ai soli aspetti minerari relativi ad attività di estrazione, ai sensi e per gli effetti degli artt.112 e 120 del R.D. 11.12.1933, n.1775, il proprio nulla osta alla richiesta in argomento;
- nota prot. n. 6185 del 27/10/2023 (prot. DRA n. 79383 del 30/10/2023) con la quale la Soprintendenza BB.CC.AA. di Caltanissetta – S 12.2 Sezione per i Beni Architettonici e storico artistici, paesaggistici e demoetnoantropologici ha espresso parere favorevole al progetto delle opere subordinandolo al rispetto delle condizioni riportate nello stesso;
- nota prot. n. 174122 del 30/10/2023 (prot. DRA n. 79570 del 30/10/2023) con la quale il Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Servizio 3 ha espresso parere di idoneità con la prescrizione di comunicare entro la messa in esercizio dell’impianto, il nominativo della ditta che verrà incaricata della conduzione agricola dei terreni e di produrre il relativo fascicolo aziendale con i terreni oggetto dell’operazione.
- nota prot. n. 100642 del 31/10/2023 (prot. DRA n. 79984 del 31/10/2023) con la quale il Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale – Servizio 2 ha comunicato che non si ravvisano profili di competenza, posto che l’intervento di che trattasi non ricade in alcuna Riserva Naturale o Sito Rete Natura 2000 in gestione alla struttura medesima;
- nota prot. n. 923029 del 23/11/2023 (prot. DRA n. 85374 del 23/11/2023) con la quale ANAS ha rappresentato che non è dovuta alcuna espressione di parere;
- nota prot. n. 91302 del 18/12/2023 (prot. DRA n. 91302 del 18/12/2023) con la quale il Comune di Gela ha espresso parere favorevole di compatibilità urbanistica limitatamente all’impianto agro fotovoltaico ricadente nelle particelle n. 000-00-000 del foglio 69 e part.188 del foglio 188 (opere connesse e infrastrutture) a condizione che la ditta stipuli convenzione prevista dalla Delibera di Giunta n. 304 del 10/11/2010 ed acquisisca i N.O. degli enti preposti al Vincolo;
- nota prot. n. 6287 del 11/01/2024 (prot. DRA n. 1925 del 11/01/2024) con la quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rilasciato il Nulla osta alla costruzione;
- nota acquisita al prot. DRA 4140 del 22/01/2024 con la quale il Proponente ha trasmesso (sezione Integrazioni del Portale) i pareri/ nulla osta mancanti sul Portale quali:
• Nulla Osta prot. n. 106159 del 15/11/2023 dell’Assessorato Agricoltura - Servizio 4 Demanio Forestale;
• Attestato di demanialità prot. n. 5196 del 17/01/2024 dell’Assessorato Agricoltura - Servizio 5 - Demanio trazzerale;
• Nulla osta prot. n. 113374 del 29/11/2023 del Comune di Gela – Sett. 8 – Lavori Pubblici;
• Nulla Osta prot. n. 83 del 09/01/2024 del Consorzio di Bonifica 5 Gela;
• Nulla Osta prot. n. 15561 del 20/09/2023 del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta;
• Nulla Osta prot. n. 43528 del 21/12/2023 del Comando Militare Esercito Sicilia;
• Nulla Osta n. 10416 del 22/12/2023 di Sicilacque.
• Nulla Osta n. 174122 del 30/10/2023 dell’Assessorato Agricoltura – Servizio 3, in sostituzione di quello caricato nel portale SI-VVI con codice protocollo 79570 del 30/10/2023 in quanto riportante dati errati sulla società e sul nome del progetto. NB: Il numero di protocollo in uscita dall’Ass. Agricoltura è rimasto invariato rettificato.
2^ Conferenza di servizi del 08/05/2023
- nota prot. n. 1226 del 06/02/2024 (prot. DRA n. 7547 del 06/02/2024) con la quale il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Caltanissetta ha ribadito di avere già espresso parere favorevole al progetto con nota prot. n. 6919 del 21/06/2023;
- nota acquisita al prot. DRA n. 7623 del 06/02/2024 con la quale il Proponente ha comunicato il nominativo del nuovo Progettista;
- nota acquisita al prot. DRA n. 8319 del 08/02/2024 con la quale il Proponente ha trasmesso all’Autorità di Bacino del Distretto idrografico della Sicilia, integrazioni volontarie e richiesto il rilascio dell’Autorizzazione Idraulica Unica;
- nota acquisita al prot. DRA n. 9039 del 13/02/2024 con la quale il Proponente ha invitato ARPA Sicilia a rilasciare il parere di competenza;
- nota prot. n. 5636 del 14/02/2024 (prot. DRA n. 9608 del 14/02/2024) con la quale il Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio 3 ha rappresentato che, ai fini della procedibilità dell'iter autorizzativo, è necessario che la Società integri la documentazione come da lista di controllo reperibile sul sito internet del Dipartimento, chiedendo in particolare ai fini della procedibilità dell’iter autorizzativo di produrre il progetto definitivo delle opere di connessione, validato da e-distribuzione;
- nota acquisita al prot. DRA n. 10314 del 19/02/2024 con la quale il Proponente ha riscontrato la suddetta richiesta integrativa formulata dal Dipartimento Regionale dell’Energia, rappresentando che in data 11/05/2023 ha trasmesso istanza di A.U. tramite la Piattaforma digitale del DRE e relativa documentazione secondo la check list, successivamente integrata in data 03/08/2023, evidenziando inoltre quanto di seguito:
- la domanda di connessione per impianti di produzione per la realizzazione del progetto in oggetto è stata avviata ed assegnata con Codice rintracciabilità 308680981;
- l’accettazione del preventivo di connessione del 05/01/2022 è stata validata in data 09/08/2022;
- ad oggi non è stato trasmesso il progetto PTO e, dunque, non si dispone di Validazione della soluzione tecnica da parte di e-distribuzione in quanto, come riportato nella Richiesta di preventivo, “la connessione è vincolata al potenziamento della cabina primaria AT/MT GELA 2 e all'esecuzione delle seguenti opere RTN. Opere non presenti nel PDS Terna per cui sarà quindi necessario procedere con la progettazione: - potenziamento della linea RTN a 150 kV Licata - Gela occorre inoltre prevedere la sostituzione del quadro MT.”
- a dicembre 2023 il capofila Pacifico Grafite ha trasmesso la seconda integrazione richiesta da Terna al fine dell’ottenimento dell’autorizzazione delle opere sopra descritte;
- l’art. 9 comma 9 undecies del Decreto 181/2023 Semplificazioni per gli Impianti FER riporta che è consentito “l’avvio dei procedimenti di Autorizzazione Unica degli impianti da fonti rinnovabili e di accumulo anche in assenza del parere del gestore di rete di conformità tecnico sulle soluzione progettuali degli impianti di rete per la connessione, comunque da acquisire nel corso del procedimento”.;
LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente per il tramite del Portale della Regione Siciliana:
Codifica | Descrizione |
RS00OBB0001A0. | 01 - ISTANZA DI ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA |
RS00OBB0002A0. | 02 - AVVISO AL PUBBLICO |
RS00OBB0003A0. | 03 - DICHIARAZIONE DEL VALORE DELL'OPERA |
RS00OBB0004A0. | 04 - QUIETANZA ONERI ISTRUTTORI |
RS00OBB0005A0. | 05 - SCHEDA DI SINTESI |
RS00OBB0006A0. | 06 - LETTERA AFFIDAMENTO INCARICO |
RS00OBB0007A0. | 07 - SINTESI NON TECNICA |
RS00OBB0008A0. | 08 - STUDIO IMPATTO AMBIENTALE |
RS00OBB0009A0. | 16 - DICHIARAZIONE CONFORMITÀ URBANISTICA |
RS00OBB0010A0. | 30 - SHAPE FILES (ZIP) |
RS00OBB0011A0. | 09 - STUDIO DI INCIDENZA AMBIENTALE |
RS06EPD0001A0.PDF | INQ - GENERALE |
RS06EPD0002A0.PDF | INQ - CATASTALE |
RS06EPD0003A0.PDF | INQ - PRG |
RS06EPD0004A0.PDF | VINC - PPP |
RS06EPD0005A0.PDF | VINC - PAI |
RS06EPD0006A0.PDF | VINC - AMBIENTALI |
RS06EPD0007A0.PDF | VIN - AREE PROTETTE |
RS06EPD0008A0.PDF | VINC - AREE NON IDONEE FER |
RS06EPD0009A0.PDF | AN - HABITAT VALORE ECO |
RS06EPD0010A0.PDF | AN - SENS ECO E FRAG |
RS06EPD0011A0.PDF | AN - USO SUOLO E PRESS ANTROPICA |
RS06EPD0012A0.PDF | AN - PSR |
RS06EPD0013A0.PDF | AN - PAESAGGIO AGRARIO |
RS06EPD0014A0.PDF | AN - CONT NAT ED ANTR |
RS06EPD0015A0.PDF | AN - CARTA INTERVISIBILITÀ |
RS06EPD0016A0.PDF | AN - EFFETTO CUMULO |
RS06EPD0017A0.PDF | AN - CONSUMO SUOLO |
RS06EPD0018A0.PDF | INT - PIANO CAVE |
RS06EPD0019A0.PDF | INT -SERVIZI, IDRICI E INFR |
RS06EPD0020A0.PDF | SF - QUADERNO DOC FOTO |
RS06EPD0021A0.PDF | SP - LAYOUT IMPIANTO |
RS06EPD0022A0.PDF | SP - LAYOUT OPERE ELETTRICHE |
RS06EPD0023A0.PDF | SP LAYOUT CANTIERE E ACCESSO |
RS06EPD0024A0.PDF | SP - COMP GEOMORF ATTR IDR |
RS06EPD0025A0.PDF | SP - PLAN ACQUE METEORICHE |
RS06EPD0026A0.PDF | SP - CARATTERIZZAZIONE PRELIMINARE |
RS06EPD0027A0.PDF | SP - MOVIMENTI TERRA |
RS06EPD0028A0.PDF | SP - FOTOINSERIMENTI |
RS06EPD0029A0.PDF | SP - MITIGAZIONI E COMPENSAZIONI |
RS06EPD0030A0.PDF | SP - TAVOLA AGRONOMICA |
RS06EPD0031A0.PDF | SP - TAVOLA PAESAGGISTICA_SIGNED |
RS06EPD0032A0.PDF | SP - MEZZI DI SOCCORSO |
RS06EPD0033A0.PDF | PART - STRUTTURE DI SOSTEGNO |
RS06EPD0034A0.PDF | PART - RECINZ, CANCELLO E VIABILITÀ |
RS06EPD0035A0.PDF | PART - LOCALI TECNICI |
RS06EPD0036A0.PDF | PART - POSA CAVI |
RS06PMA0001A0.PDF | PMA |
RS06REL0030A0.PDF | REL PAESAGGISTICA |
RS06REL0031A0.PDF | RELAZIONE TERRE E ROCCE DA SCAVO |
RS06REL0001A0.PDF | RELAZIONE GENERALE |
RS06REL0002A0.PDF | REL GEOLOGICA |
RS06REL0003A0.PDF | RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA |
RS06REL0004A0.PDF | VIARCH |
RS06REL0005A0.PDF | RELAZIONE TECNICA |
RS06REL0006A0.PDF | RELAZIONE AGRONOMICA |
RS06REL0007A0.PDF | ANALISI ECOLOGICA |
RS06REL0009A0.PDF | REL PRELIMINARE STRUTTURE |
RS06REL0010A0.PDF | REL IMPATTO ELETTROMAGNETICO |
RS06REL0011A0.PDF | PIANO PARTICELLARE |
RS06REL0012A0.PDF | CRONOPROGRAMMA |
RS06REL0013A0.PDF | COMPUTO METRICO ESTIMATIVO |
RS06REL0014A0.PDF | ELENCO PREZZI UNITARI |
RS06REL0015A0.PDF | ANALISI PREZZI |
RS06REL0016A0.PDF | QUADRO ECONOMICO |
RS06REL0017A0.PDF | ANALISI COSTI BENEFICI |
RS06REL0018A0.PDF | RELAZIONE OSTACOLI PER LA NAVIGAZIONE AEREA |
RS06REL0019A0.PDF | IMPATTO VISIVO |
RS06REL0020A0.PDF | VALUTAZIONE PREVISIONALE D'IMPATTO ACUSTICO |
RS06REL0021A0.PDF | RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE |
RS06REL0022A0.PDF | PIANO CANTIERIZZAZIONE |
RS06REL0023A0.PDF | PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO |
RS06REL0024A0.PDF | PIANO DI DISMISSIONE DELL'IMPIANTO |
RS06REL0025A0.PDF | RELAZIONE GESTIONE RIFIUTI |
RS06REL0026A0.PDF | MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE |
RS06REL0027A0.PDF | PRIME INDICAZIONI SULLA SICUREZZA |
RS06REL0028A0.PDF | DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE |
RS06REL0029A0.PDF | RELAZIONE DESCRITTIVA E TECNICA AIU |
RS06REL0032A0.PDF | RELAZIONE ANTINCENDIO |
RS06EPD0037A0.PDF | PTO_SCHEMA UNIFILARE |
RS06EPD0038A0.PDF | PTO_CARTOGRAFIA GENERALE |
RS06EPD0039A0.PDF | PTO_INQUADRAMENTO CATASTALE |
RS06EPD0040A0.PDF | PROFILI LINEA INTERRATA |
RS06EPD0041A0.PDF | PROFILI LINEA AEREA |
RS06REL0033A0.PDF | RELAZIONE TECNICA CAVIDOTTO |
RS06REL0034A0.PDF | PTO_RELAZIONE TECNICA OPERE IN CP |
RS06REL0035A0.PDF | RELAZIONE IMPIANTO DI TERRA |
RS06REL0036A0.PDF | PTO_CABINA DI CONSEGNA |
RS06REL0036A0.PDF | PTO_CABINA DI CONSEGNA |
RS06ADD0001A0.PDF | DOCUMENTO AMMINISTRATORE |
RS06ADD0002A0.PDF | DOCUMENTO PROGETTISTA |
RS06ADD0003A0.PDF | DOC PROPRIETARI |
RS06ADD0010A0.PDF | DICH_PROF_AMBIENTA |
RS06ADD0013A0.PDF | PIANO TRIENNALE - CORRUZIONE - TRASPARENZA |
RS06ADD0004A0.PDF | CONTRATTI DIRITTI SUPERFICI XXXXX TASCONE |
RS06ADD0005A0.PDF | CONTRATTI DIRITTI SUPERFICI MISSUD |
RS06ADD0006A0.PDF | CONTRATTI DIRITTI SUPERFICI MONDELLO |
RS06ADD0007A0.PDF | VISURA CAMERALE SCEI23 |
RS06ADD0014A0.PDF | PREVENTIVO DI CONNESSIONE_ |
RS06ADD0015A0.PDF | VOLTURA PRODUTTORE E RICHIEDENTE |
RS06ADD0016A0.PDF | ACCETTAZIONE PREVENTIVO |
RS06ADD0018A0.PDF | DICHIARAZIONE COMPUTO METRICO ENERGIA |
RS06ADD0019A0.PDF | DICH CAMERA DI COMMERCIO |
RS06ADD0020A0.PDF | DICHIARAZIONE ART. 4 X.XX. 48-2012 |
RS06ADD0021A0.PDF | DICHIARAZIONE EX DIPENDENTI |
RS06ADD0022A0.PDF | DICHIARAZIONE MESSA IN PRISTINO LUOGHI |
RS06ADD0023A0.PDF | DICH ASSENZA VINCOLI |
RS06ADD0024A0.PDF | SCHEMA ATTO DI ADESIONE PROT DI LEGALITÁ |
RS06ADD0025A0.PDF | DICH DISP TERRENI |
RS06ADD0026A0.PDF | SCHEMA PATTO INTEGRITÀ VOLTURA |
RS06ADD0027A0.PDF | ATTESTAZIONE BANCARIA |
RS06ADD0028A0.PDF | DICH ANTIMAFIA SCEI23 |
RS06ADD0029A0.PDF | DICH ANTIMAFIA BOSQUES |
RS06ADD0030A0.PDF | DICHIARAZIONE_RISPETTO_PTPCT_ENERGIA |
RS06ADD0031A0.PDF | DICHPROGETTISTA CDU |
RS06ADD0032A0.PDF | LETTERA INCARICO DI MAIO + SPETTANZE |
RS06ADD0033A0.PDF | LETTERA INCARICO GEOLOGO ABBATE.DOC |
RS06ADD0034A0.PDF | LETTERA INCARICO ARCH MURATORE |
RS06ADD0035A0.PDF | LETTERA INCARICO GREEN FUTURE+SPET |
RS06ADD0036A0.PDF | LETTERA DI INCARICO _GIUSEPPE VILLA XXXXXXXXXXX BRUCA +SPET_ |
RS06ROI0002A0.PDF | ONERI ASSESSORATO ENERGIA |
RS06ADD0041A0.PDF | DICHIARAZIONE ADB |
RS06IST0006A0.PDF | ISTANZA_AIU |
RS06ADD0042A0.PDF | ATTO DI SOTT MISE- SCEI23 |
RS06ADD0043A0.PDF | DICHIARAZIONE DI IMPEGNO |
RS06IST0004A0.PDF | ISTANZA MISE |
RS06ROI0003A0.PDF | RICEUTA ONERI MISE |
RS06IST0005A0.PDF | ISTANZA PIN VIGILI DEL FUOCO |
RS06ROI0005A0.PDF | VIGILI DEL FUOCO |
RS06ADD0044A0.PDF | RS06ADD0044A0 - ATTO COSTITUZIONE |
RS06ADD0045A0.PDF | ATTO DI SOTTOMISSIONE - GENIO CIVILE |
RS06ADD0046A0.PDF | DICHIARAZIONE_RISPETTO_PTPCT |
RS06IST0007A0.PDF | ISTANZA COMPATIBILITÀ GEOMORFOLOGICA |
RS06ROI0004A0.PDF | RICEVUTA ONERI G C |
RS06IST0002A0.PDF | RICHIESTA_PARERE_PREVENTIVO_VALUTAZIONE_DI_INCIDENZA_ _LIPU |
RS06ADD0047A0.PDF | PERIZIA ASSEVERATA LINEE GUIDA MITE |
RS06ROI0006A0.PDF | RICEVUTA ONERI BBCCAA |
RS06REL0037A0.PDF | PTO_ELENCO MATERIALI |
LETTI gli elaborati integrati dal Proponente per il tramite del Portale della Regione Siciliana
LETTO il “Parere Istruttorio Intermedio” (PII) di questa CTS n. 63/23 del 21/09/2023;
CONSIDERATO che il Proponente, nel trasmettere i riscontri alle criticità segnalate nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 dichiara quanto segue: (…) si riportano puntualmente le osservazioni rilevate dal CTS nel citato
PII n. 63/2023 del 21/09/2023 e le relative informazioni integrative e/o approfondimenti fornite dalla Proponente, a seguito di note integrative pervenute dai vari enti interessati nel processo autorizzativo, nonché i nulla osta ottenuti:
1. Nota prot. ARTA 39091 del 26/05/2023 con la quale il Proponente riscontra la nota di richiesta integrazione dell’ENAC, prot. ARTA 38725 del 25/05/2023, asseverando e certificando che “il caso in esame rientra fra quelli per i quali non sussistono i criteri di assoggettabilità all’iter valutativo, con riferimento alla procedura ENAC/ENAV per la Valutazione di compatibilità con potenziali ostacoli e pericoli per la navigazione aerea”;
2. nota prot. ARTA 46886 del 22/06/2023 con la quale il Proponente successivamente alla richiesta di integrazioni del Comando Provinciale dei VV.FF. di Caltanissetta nota prot. ARTA 35919 del 18/05/2023, integra, per il tramite della piattaforma SIVVI della Regione Siciliana, il nulla osta del Comando Provinciale dei VV.FF. di Caltanissetta nella quale si riporta il parere favorevole al progetto presentato e a quanto integrato;
3. nota prot. ARTA 43209 del 09/06/2023 con la quale il Proponente riscontra la nota con richiesta integrazioni da parte dell’Ufficio del Genio Civile di Caltanissetta della nota prot. ARTA 41309 del 05/06/2023;
4. nota prot. ARTA 33442 del 10/05/2023 da parte dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta con la quale si esprime parere di non competenza;
5. nota prot. ARTA 34663 del 15/05/2023 con la quale la Società Acque di Caltanissetta SpA comunica che le opere di progetto non interferiscono con le infrastrutture gestite dalla stessa;
6. nota prot. ARTA 39468 del 30/05/2023 con la quale la SNAM esprime parere di non interferenza;
7. nota prot. ARTA 60417 del 03/08/2023 con la quale la Proponente riscontra le integrazioni richieste dell’Assessorato Regionale all’Energia nota prot. 58402 del 25/07/2023;
8. nota prot. ARTA 54292 del 15/07/2023 da parte del Dipartimento Regionale Energia_serv. 5 Distretto Minerario di Caltanissetta con la quale si comunica Nulla Osta di pertinenza;
9. nota prot. ARTA 54948 del 18/07/2023 da parte del Comando Marittimo Sicilia_sezione Demanio con la quale si comunica Nulla Osta di pertinenza;
10. nota prot. ARTA 67277 del 12/09/2023 da parte del Dipartimento Regionale Energia_serv. 8 Ufficio regionale per gli Idrocarburi e la Geotermia con la quale si comunica che le opere di progetto non interferiscono con le attività di pertinenza
CONSIDERATO che i riscontri alle criticità segnalate nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 sono contenuti e meglio esaminati nei singoli capitoli del presente Xxxxxx il proponente riporta e/o contro deduce quanto segue:
Criticità 1 - Il Proponente dovrà produrre apposito parere favorevole da parte del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico - DASOE”
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 1, dichiara che: Il Comitato Tecnico per la radioprotezione del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico - DASOE non ha competenza di emissione parere secondo il D.A. n. 699 del 03 agosto 2022 art.5.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente la criticità n. 1 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 2 - Il Proponente, tenuto conto della vicinanza del sito di progetto con la direttrice ferroviaria, dovrà produrre apposito parere favorevole da parte dell’ufficio di competenza dell’RFI.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 2, dichiara che: È stato richiesto e rilasciato con n. prot. 23/0007977 del 05/07/2023 il Nulla Osta di massima da parte della Rete Ferroviaria Italiana per l’interferenza tra la sede ferroviaria linea Gela - Butera e l’attraversamento del cavidotto MT in progetto.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e l’acquisizione del nulla osta da parte dell’RFI, la criticità n.2 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 3 - Occorre fornire elaborati planimetrici ad adeguata scala di dettaglio da cui si evinca l’ubicazione: (i) delle aree individuate per le attività di manutenzione e ricovero mezzi e attività varie di officina; (ii) dei depositi di prodotti chimici (vernici) o combustibili; (iii) delle aree adibite a carico/scarico e stazionamento dei mezzi.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 3, dichiara che: Sono stati prodotti idonei elaborati che individuano, in fase di cantiere, planimetricamente: (i) aree per le attività di manutenzione e ricovero mezzi e attività varie di officina; (iii) aree adibite a carico/scarico e stazionamento dei mezzi. In planimetria non sono rappresentate aree di depositi di prodotti chimici (vernici) o combustibili in quanto, per le attività presenti in tale cantiere, non si prevede la presenza/stazionamento di alcun prodotto chimico. Inoltre in fase di esercizio non sono previste le aree indicate nei succitati punti.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 3 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata
Criticità n. 4 - Dovrà essere integrato il CME al fine di dare evidenza dei costi relativi alle opere di sicurezza e di interventi provvisionali oltre che alle eventuali opere di ingegneria naturalistica volte alla mitigazione degli impatti e per la rinaturalizzazione delle aree di intervento e agli interventi e alle risorse necessarie per la dismissione e il ripristino.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 4, dichiara che: La proponente ha integrato e prodotto elaborati idonei volti ad evidenziare i costi delle opere di sicurezza, delle opere di ingegneria naturalistica per la mitigazione e la rinaturalizzazione e degli interventi per la dismissione dell’impianto. A tal fine sono stati redatti specifici computi allegati alle relazioni di pertinenza.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 4 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata
Criticità n. 5 - Occorre produrre un apposito studio idrogeologico e idraulico, o comunque integrare la documentazione già prodotta, al fine di meglio comprendere le portate e la gestione delle acque di prima pioggia e di determinare i volumi d’acqua impiegati nelle lavorazioni previste per le attività di progetto (es. acque di lavaggio), la fonte di approvvigionamento di tali acque e il loro metodo di smaltimento.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 5, dichiara che:
Non è previsto un sistema di gestione delle acque di prima pioggia in quanto le acque meteoriche che ricadono
nell'area di impianto, direttamente al suolo o sui pannelli, non rientrano tra quelle normate dall'art.113 del D.L.152/06. Difatti, le acque meteoriche si infiltreranno direttamente sul terreno o verranno intercettate dai sistemi di raccolta ed infiltrazione delle acque di scorrimento superficiale previsti, che vengono riportate nell'elaborato "Planimetria di smaltimento delle acque meteoriche". Per quanto riguarda i volumi di acqua impiegati in fase di cantiere e di dismissione sono stati opportunamente computati. Nel dettaglio sono stati calcolati i volumi idrici, le fonti di approvvigionamento e i sistemi di gestione delle acque di scarico, quando richiesto, per le attività di cantiere in installazione e dismissione dell’impianto. Il “Piano di gestione e manutenzione” dell'impianto indica i volumi idrici necessari per il lavaggio dei pannelli fotovoltaici. Infine, nella “Relazione Agronomica”, si indicano i volumi d'acqua richiesti per l'irrigazione delle colture e le fonti di approvvigionamento.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 5 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 6 - La proposta di intervento volto a realizzare un impianto agrofotovoltaico dovrà essere corredata da un Piano aziendale di produzione dal quale risulti altresì il piano colturale, il piano delle manutenzioni, il piano degli investimenti e il modello gestionale. È necessario inoltre che il proponete, tramite apposita relazione corredata dalla documentazione necessaria, rappresenti adeguatamente e motivatamente:
- la scelta in ordine alla localizzazione (condizioni locali e anche di inserimento paesaggistico nell’area vasta); - le condizioni del suolo e dell’ambiente di partenza in ordine a potenzialità agronomica, inserimento paesaggistico, benefici e ricadute sul tessuto imprenditoriale, producendo gli accordi con imprenditori/conduttori di aziende agricole e/o zootecniche che permettano l’effettivo avvio ed esercizio dell’attività ipotizzata; - le tipologie di produzioni e/o allevamenti potenziali sulla scorta delle analisi sito- specifiche e delle analisi di mercato (condotte per ogni sito valutato e per il sito selezionato); - le eventuali infrastrutture previste per l'esercizio dell’attività agricola ipotizzata e per la coltivazione e per il deposito delle colture da mettere in produzione (rappresentando in apposite planimetrie ed elaborati progettuali le superfici che si intendono utilizzare nell'ambito del piano di coltivazione); - l’adeguatezza della selezione delle alternative tipologiche degli impianti pannellati (nelle altezze, nelle distanze tra le file, ecc.) rispetto all’obiettivo e all’accezione “agricola” e/o zoo-tecnica dell’agrofotovoltaico oggetto dell’intervento. Nella relazione agronomica devono essere analizzate alternative colturali rispetto a quelle oggetto del progetto, tenendo conto del contesto agrario di riferimento.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 6, dichiara che: La Proponente ha redatto l’elaborato di pertinenza con l’inserimento del Piano colturale ed il piano delle manutenzioni, diversamente, il Piano aziendale di produzione, il piano degli investimenti e il modello gestionale saranno a discrezione dell'azienda agricola incaricata della produzione della carciofaia. Per quanto riguarda la documentazione corredata alle relazioni, la Proponente: - ha evidenziato le condizioni locali e l’inserimento paesaggistico nell'area vasta nella “Relazione di impatto visivo”; - ha considerato le condizioni del suolo e dell'ambiente di partenza rispetto alla potenzialità agronomica nella “Relazione agronomica”; - ha mostrato l'inserimento paesaggistico nella “Relazione Paesaggistica”; - ha valutato i benefici e le ricadute sul tessuto imprenditoriale nella relazione “Analisi costi/benefici”; - si sta impegnando a stipulare accordo con un'azienda agricola locale, che si concretizzerà non appena si otterrà un consenso univoco tra le parti come meglio esplicitato nella Relazione agronomica; - ha condotto delle analisi sito- specifiche da cui si evince che la coltura più redditizia nel territorio di Gela e per le particelle in esame risulta proprio la cinaricoltura come meglio esplicitato nella “Relazione agronomica”; - non ha previsto la realizzazione di infrastrutture per le attività agricole in progetto; - ha selezionato un sistema fotovoltaico con
strutture rialzate con tracker, poiché, in termini di producibilità e coltivazione agricola tipica della piana, risultano più idonei all’utilizzo del terreno sottostante per le attività agronomiche oggetto dell’intervento; - ha concordato e sviluppato di comune accordo con una Azienda Agricola locale, operante nel settore, con la quale si intende stipulare, nel breve termine, un accordo per la gestione e la manutenzione agricola dell’area in esame, considerando anche un’implementazione delle soluzioni agronomiche proposte nel presente progetto. Inoltre, l’azienda si riserva di poter cambiare il piano colturale nel momento in cui non vada a buon fine l’accordo con tale azienda, optando per la coltura più idonea per il territorio in esame.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente la criticità n. 6 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 7 - Deve essere prodotta idonea documentazione atta a dimostrare, ove presenti, la salvaguardia:
(i) di tutte le aree di impluvio anche minori (rilevabili sulla CTR regionale) e dei fossi di irrigazione, con fasce di rispetto dalle sponde di almeno 10 metri per lato, tutelando altresì la vegetazione ripariale eventualmente presente con interventi di ingegneria naturalistica al fine di mantenere i corridoi ecologici presenti e di assicurare un ottimale ripristino vegetazionale colturale a fine esercizio dell’impianto; (ii) degli elementi antropici quali muretti a secco, cumuli di pietra, terrazzamenti, con una fascia di rispetto dai margini di almeno 5 metri, fornendo altresì documentazione atta a dimostrare il mantenimento e la futura manutenzione;
(iii) dei corpi e bacini idrici con una fascia di rispetto di almeno 10 metri, specificando altresì come sarà garantita un’adeguata protezione; (iv) dell'assetto infrastrutturale rurale (strade rurali interpoderali, fossi, canali irrigui,) con fasce di rispetto delle aree poste in prossimità, di almeno 10 mt, a partire dal margine, assicurando altresì che tali fasce vengano dotate delle medesime caratteristiche della fascia mitigativa a verde già proposta lungo il confine delle aree di impianto; (v) delle aree di crinale e di sella lasciando uno spazio coperto da sola vegetazione erbacea come segno della morfologia collinare del paesaggio; (vi) delle eventuali rocce affioranti, indicando le modalità di intervento dell’impianto rispetto a queste interferenze.;
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n. 7, dichiara che: È stata prodotta idonea documentazione atta a dimostrare, ove presenti, la salvaguardia degli elementi di seguito meglio specificati: (i) e (iii) non è presente alcuna interferenza tra l'area di impianto e i corpi idrici. Nel perimetro est è presente un fossato di raccolta delle acque meteoriche a servizio della linea ferrata, dal quale, l'area di impianto dista più di 10 metri dalle sponde. Pertanto, non è stato necessario inserire una fascia di rispetto di 10 m dai corpi idrici all’interno del layout di progetto. (ii) non sono presenti muretti a secco, cumuli di pietra, terrazzamenti nell’area in esame; (iv) la Proponente, avendo riscontrato la presenza di una regia trazzera, situata sul confine est dell’area di impianto, ha ritenuto idoneo applicare un buffer di 2 m per lato. Inoltre, sempre sul confine est dell’area di impianto, è stata applicata una fascia di rispetto pari a 30 m dalla linea ferroviaria. La superficie compresa tra la ferrovia e la regia trazzera è stata mantenuta sgombera da qualsiasi opera dalla Proponente. Sia nel perimetro est (a destra della regia trazzera) che ovest dell’area di impianto verrà predisposta una fascia mitigativa alberata pari a 10 m. Non sono presenti fossi e canali irrigui nell'area interna all'impianto. (v) non sono presenti aree di crinale e di sella nell’area di impianto; (vi) non sono presenti rocce affioranti nell’area di impianto.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e dalla documentazione allegata la criticità n. 7 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 8 - Devono essere prodotti: (i) allegati grafici (planimetria, profili, sezioni) relativi alle modifiche della morfologia (movimenti di terra, viabilità esistente e di progetto ecc.) corredati dal calcolo degli scavi e
dei riporti; (ii) allegati grafici relativi alla modificazione della compagine vegetale; (iii) allegati grafici relativi alle modificazioni dello skyline naturale e antropico.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n.8, dichiara che: La proponente ha prodotto: i) idonei allegati grafici relativi alle modifiche della morfologia corredati dal calcolo di scavi e riporti; (ii) idonei allegati grafici relativi alla modificazione della compagine vegetale; (iii) idonei allegati grafici relativi alla modificazione dello skyline naturale e antropico.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 8 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 9 - Devono essere puntualmente indicati gli accorgimenti che saranno adottati nella fase di cantiere, esercizio e dismissione al fine di ridurre il rischio di contaminazione di suolo, sottosuolo e delle acque.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n.9, dichiara che: La proponente ha prodotto appositi elaborati nella quale vengono indicate le misure atte a contenente il rischio di contaminazione delle matrici suolo, sottosuolo e acque nella fase di cantiere, esercizio e dismissione.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 9 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 10 - In relazione ai rinterri dei cavidotti, occorre assicurare che le modalità di rinterro e le caratteristiche del materiale non determinino fenomeni di avvallamento delle sedi stradali.;
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n.10, dichiara che: La proponente ha prodotto idonea documentazione atta ad assicurare che il rinterro verrà fatto a regola d’arte al fine di evitare fenomeni di avvallamento.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 10 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 11 - Qualora l’adeguamento ad eventuali richieste formulate dagli enti coinvolti nel procedimento dovesse prevedere modifiche, anche non sostanziali, della soluzione progettuale oggetto dell’istanza, è necessario fornire apposita relazione tesa ad analizzare le eventuali ricadute sulle componenti ambientali interessate dall’intervento.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n.11, dichiara che: Qualora un ente coinvolto nel procedimento dovesse richiedere modifiche della soluzione progettuale oggetto dell’istanza, la Proponente fornirà apposita relazione che descriva le eventuali ricadute sulle componenti ambientali interessate dall’intervento.” (RS06EPD0061I0)
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente la criticità n. 11 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
Criticità n. 12 - Dovrà essere prodotta una relazione di sintesi in cui sono indicate sommariamente le controdeduzioni alle criticità espresse, indicando anche il rinvio alla documentazione integrativa di riferimento. Tutte le carte dovranno essere fornite anche in formato shapefile.
VALUTATO che il proponente, nella nota di riscontro al PII ed in relazione alla criticità n.12, dichiara che: È stata prodotta questa relazione di sintesi, denominata “Nota tecnica integrativa” in cui sono state indicate sommariamente le controdeduzioni alle criticità espresse tramite i vari punti, con i riferimenti agli elaborati preposti all’assolvere alle criticità sopra esposte. Gli elaborati grafici in formato shapefile sono rimasti invariati rispetto a quelli presentati con l’avvio del procedimento.
CONSIDERATE le controdeduzioni fornite dal Proponente e la documentazione integrata la criticità n. 12 rilevata nel PII n. 63/23 del 21/09/2023 risulta superata.
1 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che il Proponente, come già verificato nel PII n. 63/23 del 21/09/2023, ha esaminato e verificato la compatibilità del progetto in esame con i seguenti strumenti pianificatori/programmatori:
Strumenti di Pianificazione e Programmazione Internazionali ed Europei
- Libro Verde
- Pacchetto per il clima e l’energia 2020
- Accordo di Parigi
- COP26 - Glasgow
- COP2 - Egitto
- Green Deal
- Liberalizzazione del mercato
- Il Terzo Pacchetto Energia
- SET Plan
Strumenti di Pianificazione e Programmazione Nazionali:
- Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (PNRR)
- Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC)
- La strategia energetica nazionale (SEN)
- Piano di azione nazionale per l’efficienza energetica – PAEE 2017
Strumenti di Pianificazione e Programmazione Regionali:
- Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana – PEARS 2030
- Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
- Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Sicilia
- Piano regionale di Coordinamento per la Tutela della Qualità dell’Aria Ambiente della Regione Siciliana
- Piano Regionale dei trasporti
- Piano di Tutela delle Acque
- Piano di gestione del Distretto Idrografico della Sicilia
- Piano delle Bonifiche delle aree inquinate
- Pianificazione e Programmazione in Materia di Rifiuti e Scarichi Idrici
- Piano faunistico venatorio e oasi di protezione faunistica.
- Piano Regionale dei Parchi e Riserve Naturali
- Rete Ecologica Siciliana
- Piano di Tutela del Patrimonio (Geositi)
- Piano Regionale Faunistico Venatorio 2013-2018
- Piano Forestale Regionale
- Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni
- Piano di Sviluppo rurale 2014-2022 della Sicilia
- Piano Regionale per la lotta alla Siccità 2020
- Piano di Gestione delle Acque
- Piano Regionale dei Parchi e Riserve Naturali
- Piano di Tutela del Patrimonio (Geositi)
- Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi boschivi
CONSIDERATO che il Proponente ha esaminato il seguente sistema vincolistico:
- Piano Regolatore Generale (PRG): dall’esame dei PRG del Comune di Gela (CL) l’area interessata dalle opere in progetto ricade in zona omogenea E1 (verde agricolo);
- Vincolo forestale: i terreni oggetto di intervento non sono soggette al vincolo delle aree boscate secondo la Carta forestale D. Lgs. 227_2001 e la Carta forestale L.R. 16_1996;
- Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR): l’area oggetto di intervento afferisce all’Ambito Territoriale n. 15 – Area delle pianure costiere di Licata e Gela. A tal propositi il Proponente dichiara che: “Dall’analisi delle cartografie del PTPR, nello specifico della tavola 16 Vincoli di cui a seguire se ne riporta uno stralcio, è emerso che l’area di progetto non è gravata da vincoli”
- Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI): il Proponente dichiara che: “L’area di interesse per la realizzazione del progetto in esame, ricade nel Bacino Idrografico dell’“Area territoriale tra il bacino idrografico del fiume Gela ed il bacino idrografico del Torrente Comunelli (076)(…) Come si evince dagli stralci cartografici riportati nelle figure seguenti, l’area in cui si inserisce l’intervento progettuale, dal punto di vista geomorfologico, allo stato attuale, riversa in buone condizioni di stabilità geomorfologica essendo prive di qualunque forma di dissesto franoso risultando quindi neutre per pericolosità e rischio geomorfologico. Le aree interessate, su scala locale, ricadono infatti al di fuori delle aree soggette a dissesto e a rischio geomorfologico. (…) Su scala vasta sono presenti alcune aree soggette a pericolosità e rischio geomorfologico ma il progetto non interferisce con esse in quanto l’intervento è tale da non determinare condizioni di instabilità e da non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici dell’area. Pertanto sia in fase di cantiere (realizzazione e dismissione) che in fase di esercizio si ritiene verificata la compatibilità con il Piano.”
- Vincolo idrogeologico: la superficie di progetto ricade al di fuori di aree interessate dal vincolo idrogeologico.
- Aree Naturali Protette (Rete NATURA 2000): il Proponente dichiara che: “Come evidenziato nella cartografia seguente L’impianto sarà interamente realizzato all’esterno del perimetro di aree della Rete Natura 2000, tuttavia si evidenzia che il sito dista circa 2 km dalla ZSC ITA050011 “Torre Manfria” (compresa nella ZPS ITA050012 Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela). In conclusione, vista la vicinanza tra area di progetto e la ZPS ITA050012 e quindi con la ZSC ITA050011, pur non prevedendo quindi interazioni né in fase di cantiere né in fase di esercizio. la scrivente società ritiene opportuno effettuare ulteriori indagini e pertanto al fine di valutare l’effettiva correlazione tra le opere in progetto e l’area natura 2000 di cui sopra ha redatto la relazione di V.INC.A (Valutazione di Incidenza Ambientale) alla quale si rimanda.”
- IBA Important Beard Area: il territorio su cui sono previste le opere di progetto ricadono all’interno bdell’IBA 166 Biviere e Piana di Gela. Il Proponente dichiara che “Tenuto conto della situazione
attuale, e in virtù delle considerazioni precedentemente esposte al paragrafo 6.3.9 riguardo l’effetto lago (e più dettagliatamente esposte nell’elaborato Relazione di impatto visivo) e la sua improbabile incidenza sul sistema naturale locale si può affermare che la realizzazione dell’impianto fotovoltaico non comporterà influenze negative sulla componente floro-vegetazionale locale, gli habitat, la fauna e l’avifauna locale. I fattori di modificazione hanno impatti di scarsa rilevanza e non generano particolari criticità per l’avifauna del sito né durante la fase di realizzazione né in quella di esercizio.(…) Il progetto risulta compatibile con il contesto territoriale nel quale si colloca, in quanto non indurrà modificazioni, in nessuna delle fasi (cantiere ed esercizio), tali da interferire sensibilmente con la struttura, la dinamica ed il funzionamento degli ecosistemi naturali e seminaturali, ed anzi, per certi versi, ne aumenterà la biodiversità e la probabilità di frequentazione
- da parte della fauna ed avifauna sia stanziale che migratoria, consentendo così di integrare la tutela e salvaguardia dell’ambiente con il perseguimento degli obiettivi posti dalle istituzioni europee, regionali e nazionali, sull’uso e la diffusione delle energie rinnovabili, che stanno alla base delle politiche di controllo e di attenuazione dei cambiamenti climatici in corso.”
2 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
RILEVATO che dalla documentazione progettuale risulta quanto segue: Il progetto dell’impianto agro- fotovoltaico “AGV Bruca” consisterà nella costruzione, montaggio, operazione e manutenzione di un impianto di produzione di energia elettrica costituito da moduli fotovoltaici monocristallini installati su sistemi ad inseguimento (tracker) monoassiale. L’impianto “AGV Bruca” è classificato come “Impianto non integrato” e di tipo gridconnected cioè con modalità di connessione “Trifase in media tensione”. Le strutture, (tracker), su ognuna delle quali verranno fissate le stringhe dei moduli fotovoltaici, sono del tipo “ad inseguitore” e saranno ancorate al terreno tramite infissione di pali. Il piano dei moduli sarà inclinato rispetto all’orizzontale di ±55° e saranno perfettamente orientati a Sud. La distanza tra le file di pannelli fotovoltaici, quando si trovano in posizione azimutale, sarà pari a 4,60 m con lo scopo di massimizzare la potenza installata. Invece la distanza tra le strutture di sostegno delle stringhe è pari a 9,40 m. Su ciascuna delle strutture vengono fissate due file di moduli in modo da ottenere una stringa contenente 30 moduli fotovoltaici ciascuno. L’impianto agrovoltaico in oggetto è composto da: • n. 10.860 pannelli in silicio mono-cristallino bifacciale con potenza di picco di 670 Wp e 675 W (5.760 di 670 W e 5.100 di 675 W). per modulo e per una potenza del generatore di 7.301 kW in DC, potenza a valle degli inverter di 6.580 kW in AC che verrà poi limitata da Power Plant Controller a 5.900 kW; • strutture di sostegno dei pannelli fotovoltaici ad inseguimento monoassiale (tracker) composte da n. 362 stringhe in strutture da 30 pannelli ciascuno (192 stringhe di panelli di 670W e 170 stringhe di panelli di 675W); • n. 362 tracker 2Vx15 (mod. 30): inseguitori monoassiali che permetteranno ai pannelli fotovoltaici di seguire il sole nel suo arco quotidiano; • n. 2 sottocampi ciascuno di potenza pari a 3.638,1 kW e a 3.663,6 kW; • un sottocampo è formato da n. 13 quadri di campo e un altro è formato da n. 14 quadri di campo, tutti loro collegano le stringhe ad ogni inverter mediante linee elettriche da 240 mm2 che si dipartono dai quadri di campo stessi; • ogni gruppo di conversione di corrente DC/AC ed elevatore di tensione sarà composto da un inverter di potenza nominale pari a 3.290 kW e da un trasformatore di potenza pari a 3.500 kVA che innalzeranno la tensione da 690 V a 20 kV; • Opere civili, accessorie ed elettriche; • Cavi in corrente continua; • Cavidotto interrato in media tensione per il convogliamento dell’energia elettrica prodotta dai pannelli FV alla cabina di consegna. Ciò detto, le opere da realizzare/installare, a servizio dell’impianto agrovoltaico, sono le seguenti: • n 1 Cabina utente contenente le apparecchiature elettriche/elettromeccaniche in bassa e media tensione; • n 1 Cabina di Consegna e misurazione (vano E-distribuzione + misure); • n 1 Cabina BT SCADA contenente i quadri BT e i servizi ausiliari; • n 1 Cabina Magazzino; • n. 2 Cabine MT; • aree destinate a verde internamente, esternamente e perimetralmente all’impianto; • viabilità interna di servizio; • recinzione metallica perimetrale e relativi varchi d’accesso all’area d’impianto; • sistema di videosorveglianza mediante telecamere termiche e/o ad infrarossi.
CONSIDERATO che, relativamente alle superfici di impianto, il Proponente, nello SIA, indica che la superficie complessiva dell’impianto sarà pari a 10,27 ha di cui la superficie disponibile per la coltivazione agronomica sarà di 7,65 ha e di 3,37 ha quella destinata ad area di impianto
CONSIDERATO che il Proponente stima una produzione media annua di energia elettrica pari a circa
13.417 MWh
CONSIDERATO che in relazione alle alternative di progetto il proponente nel SIA, e come già evidenziato nel PII n. 63/23 del 21/09/2023, evidenzia che:
- in relazione alla valutazione del cumulo con altri progetti/impianti, considera una regione di spazio compresa all’interno di una circonferenza con raggio di 10 km all’interno del quale si individuano gli impianti superiori a 1MW esistenti, autorizzati o in fase di autorizzazione. A tal proposito il Proponente dichiara che: “La potenza complessiva ottenuta dalla somma delle potenze presunte e rilevate degli impianti esistenti più quelli in corso di autorizzazione (rilevata dal SIVVI e dal MASE), incluso “AGV Bruca”, sarà di 837,57 MW ed occuperà una superficie complessiva di circa 1281,10 ha. Pertanto ne consegue che il rapporto ha/MW sarà di 1,53 ha di suolo utilizzato per ogni MW installato. Nel caso dell’impianto in oggetto, essendo la superficie disponibile di 10,27 ha si avrà che verrà utilizzata una superficie di 1,40 ha per ogni MW installato incluse le aree a verde e libere dall’installazione dei moduli fotovoltaici. Se si considera l’effettivo suolo consumato (si ribadisce comunque reversibile) dovuto alla realizzazione della viabilità e delle cabine (0,21 ha) tale percentuale si attesta a 0,0009%.”
- in relazione alla valutazione degli impatti cumulativi sulla componente paesaggistica il proponente conduce un’analisi redigendo un apposito elaborato denominato Relazione di impatto visivo concludendo che: “la presenza dell’impianto agro-fotovoltaico “AGV BRUCA” non presenta effetti cumulativi negativi apprezzabili quali il fenomeno dell’“effetto lago”; diversamente, gli effetti positivi si sommano e contribuiscono alla generale riqualificazione ambientale dell’area antropizzata in cui esso si inserisce. Sono evidenti i benefici per le zone circostanti quali: la realizzazione di zone arboree con funzione ecotonale utili alla fauna locale e l’arricchimento della biodiversità in generale, l’effetto positivo sull’economia locale che un impianto produce, la coltivazione tra le file di un carciofeto, la realizzazione di un impianto che non prevede impermeabilizzazione di suolo (a meno delle platee di fondazione delle cabine che rappresentano comunque una piccola percentuale dell’area d’impianto).”
- relativamente all’alternativa tecnologica il Proponente dichiara che: “In fase di studio, oltre all'alternativa zero, sono state valutate anche altre soluzioni progettuali alternative, riferibili alle varianti tecnologiche del fotovoltaico: • alternativa "uno": Impianto Fisso con moduli in silicio monocristallino: • alternativa "due": Impianto monoassiale (inseguitore di rollio-tracker) con moduli in silicio monocristallino; • alternativa “tre”: Impianto biassiale con moduli in silicio monocristallino. (…) Dall’analisi effettuata è emerso che la migliore soluzione impiantistica, per il sito in oggetto, è quella monoassiale ad inseguitore di rollio (punteggio 11). Tale soluzione, oltre ad avere costi di investimentoe di gestione contenuti, comparabili con quelli degli impianti fissi, permette comunque un significativo incremento della producibilità dell’impianto e nel contempo, è particolarmente adatta per la coltivazione delle superfici libere tra le interfile e sotto i moduli. La distanza tra una struttura e l’altra è pari a circa 9,40 m, in modo da permettere la coltivazione meccanica dei terreni. La realizzazione dell’impianto con sistema ad inseguimento monoassiale è stata preferita ad un’ipotesi ad impianto fisso per la maggiore resa dell’impianto a parità di energia prodotta, mentre è da escludere l’ipotesi progettuale con inseguitori biassiali la cui altezza fuori terra è decisamente superiore con maggiore impatto visivo.”
- in relazione all’analisi sulle alternative di progetto e all’alternativa zero dichiara che: “L’alternativa zero costituisce l’ipotesi che non prevede la realizzazione del progetto. Questo scenario implicherebbe la rinuncia della produzione di energia da fonte pulita da una delle aree con maggiore irradiazione solare del Paese, e conseguentemente sarebbe necessario intervenire in altri siti rimasti ancora poco antropizzati per poter perseguire gli obiettivi di generazione da fonte rinnovabile fissati dai piani di sviluppo comunitari, nazionali e regionali. La produzione di energia elettrica mediante l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, quali il fotovoltaico, rientra perfettamente nelle Linee Guida per la riduzione dei gas climalteranti, permettendo così una diminuzione di anidride carbonica rilasciata in atmosfera. L’obiettivo dell’impianto agrofotovoltaico “AGV Bruca” è quello di produrre energia elettrica da una fonte rinnovabile con il fine di soddisfare la crescente domanda energetica. Inoltre, lo sviluppo di questo impianto permetterà di ridurre i consumi di energia convenzionale e la quantità di CO2 immessa in atmosfera, apportando benefici tanto a livello locale quanto a livello nazionale. (…) Per la valutazione dell’Alternativa Zero il modello adottato per le analisi del caso è quello di valutare, per l’opzione considerata, le Opportunità (Opportunities) e le Minacce (Threats) assegnando ad ogni voce dell’analisi un punteggio tra 1 e 10 in ragione dell’incidenza rispettivamente per criticità e opportunità, un peso tra 1 e 10 in ragione della rilevanza rispetto agli altri elementi dell’analisi e un coefficiente compreso tra 0 e 1 in ragione della numerosità del bacino di interesse relativo alla voce in esame: il valore 0,1 sarà assegnato al bacino di interesse minore tra tutti, il valore 1, al maggiore. (…) In relazione alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, tra le minacce sono state considerate: - Decremento della Qualità del Paesaggio; - Rischio di desertificazione; - Indisponibilità dell’Area per la Fauna Selvatica.” Tra la opportunità sono state considerate: - Riduzione delle emissioni di CO2; - Ricadute occupazionali; - Ricadute economiche sul territorio (anche a livello Nazionale). I risultati dell’analisi svolta sono rappresentati nella tabella seguente: come si può notare, il risultato della Matrice delle Opportunità è sensibilmente superiore a quello della Matrice delle Criticità. Per tale motivo l’Alternativa Zero è esclusa”
CONSIDERATO che in relazione all’utilizzo delle Terre e rocce da scavo il proponente ha prodotto il Piano preliminare ai sensi dell’art.24 del DPR 120/2017 nel quale evidenzia quanto segue: - il volume di terreno effettivamente scavato tra area di cantiere e scavi esterni all’impianto è pari a circa 3.739,58 m3; il volume di inerti ottenuti per scavi su strada asfaltata e quindi da non poter riutilizzare è pari a circa 369,00 m3; - il volume di terreno eccedente si avrà solamente in caso di esubero e verrà smaltito in discariche ed impianti autorizzati.
3 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
CONSIDERATO che, ai fini della valutazione dei potenziali impatti, le componenti ambientali analizzate nel SIA sono: Atmosfera, Ambiente idrico, Suolo e sottosuolo, Flora, fauna ed ecosistemi, Inquinamento luminoso, Paesaggio, Rumore, Campi elettromagnetici, Salute pubblica e aspetto socio-economico
CONSIDERATO che i potenziali impatti sulle componenti ambientali sono stati analizzati e valutati nel PII n. 63/23 del 21/09/2023
CONSIDERATO che le misure di mitigazione dei potenziali impatti sulle componenti ambientali sono stati analizzati e valutati nel PII n. 63/23 del 21/09/2023
4 PIANO DI MONITORAGGIO
CONSIDERATO che il proponente ha redatto il Piano di Monitoraggio Ambientale – PMA nel quale viene descritto che: Dalle analisi effettuate, per la particolare tipologia di opera da realizzare, si conclude che le componenti ambientali realmente interessate e in ordine di impatto generato sono: • Suolo e sottosuolo
• Fauna, Avifauna e Chirotterofauna • Flora, vegetazione e habitat • Paesaggio e beni culturali • Rumore • Atmosfera • Ambiente idrico. Lo studio tiene inoltre conto della teriofauna, dell’avifauna e della chirotterofauna nelle diverse fasi della realizzazione e gestione dell’impianto.
VALUTATO che il Proponente redige una relazione agronomica nella quale definisce il piano colturale riportando quanto segue: La superficie complessiva destinata allo scopo agronomico è 7,66 ha. Per la definizione del piano colturale sono state valutate diverse tipologie di colture potenzialmente coltivabili, facendo una distinzione tra le aree coltivabili tra le strutture di sostegno e la fascia arborea perimetrale. (…) La produzione agricola da destinare tra le interfile dei pannelli e sotto di essi dell’impianto riguarderà la coltivazione di carciofo. (…) Considerato che la superficie destinata alla coltivazione del carciofi sarà di circa 7,66 ha, e prendendo come riferimento il valore dei prezzi medi all’origine dall’ISMEA, per il mese di marzo 2023, è pari a circa 0,26 €/xxxxxxxx si avrà: Resa produttiva = 70.000 capolini/Ha * 7,66 Ha = 536.200 capolini; Produzione Lorda Vendibile = € 0,26/capolini * 536.200 capolini = € 139.412,00 Circa il 50% dei ricavi è quindi destinato a sostenere l’attività agricola stessa, detto costo si attesta in media su 8.000,00
€/Ha/anno per un totale di 61.280,00 €, per le operazioni di preparazione del terreno, fertilizzazione, lavorazioni post emergenza e raccolta, nonché costi amministrativi. Da queste considerazioni si può determinare il Reddito netto proveniente dalla vendita del prodotto, come di seguito specificato: Rn = PLV – Costi = € 139.412,00 - € 61.280,00 = € 78.132,00 /annui. Un ulteriore contributo produttivo all’impianto sarà dato dalla produzione di miele proveniente dalle arnie che il proponente dichiara di voler installare in apposite aree dell’impianto e a tal fine riporta quanto segue: Gli impianti fotovoltaici così possono infatti fornire lo spazio necessario a ricreare l’habitat ideale per le api, fattore molto importante in un momento in cui migliaia di api selvatiche sono a rischio di estinzione. Per questa serie di motivi si è deciso di sistemare delle arnie per favorire una maggiore presenza di api. Un'ape è capace di garantire un raggio d'azione di circa 1,5 km: un alveare pertanto controlla un territorio circolare di circa 7 kmq (700 ha). (…) Sulle quantità ottenibili ad ettaro per il miele multiflora viene assegnato un potenziale mellifero di IV classe (da 101 a 200 kg/ha). Si stima una quantità ottenibile di circa 120 kg/ha, ma il dato richiede sicuramente delle verifiche sul campo. Il prezzo di vendita del miele è di circa 6,00 €/kg, pertanto si avrebbe una produzione lorda di circa 912 kg/anno (considerando una superficie di circa 9,12 ha data dalla superficie di coltivazione e fascia arborea) con un ricavo di circa 5.472,00 €/anno. (…) La principale misura di mitigazione, ma allo stesso tempo anche di compensazione, sarà la creazione di nuovi habitat, ovvero ecotoni, fasce di transizione fra un ambiente e un altro. La naturalità di un luogo si caratterizza molto per la presenza di abbondanti fasce ecotonali, nelle quali lo scambio di energia e la biodiversità è particolarmente elevata. La fascia arborea perimetrale consiste in un doppio filare arboreo ed arbustivo localizzato attorno all’intero perimetro dell’impianto, che avrà una funzione non solo agronomica ma anche di mitigazione dell’impatto visivo dell’impianto e valenza ecosistemica in quanto concorre alla formazione di un microclima atto a regolarizzare la temperatura (assorbimento dell’umidità, zone d’ombra, ecc.), a mitigare i venti, a purificare l’atmosfera (depurazione chimica per effetto della fotosintesi e fissazione delle polveri che vengono trattenute dalle foglie) da parte delle masse di fogliame di cespugli e alberi.
VALUTATO che il Proponente ha condotto una Valutazione di incidenza redatta secondo le Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE "HABITAT" articolo 6, paragrafi 3 e 4 dalla quale si evince quanto segue: (…) La metodologia di lavoro ha previsto la raccolta di informazioni bibliografiche, la consultazione della scheda della ZPS e ZSC e diversi rilievi in campo eseguiti dagli scriventi,
al fine di meglio inquadrare lo stato attuale e le caratteristiche ecosistemiche dell’area oggetto dello studio. Partendo dall’analisi delle valenze naturalistico-ambientali della Zona a Protezione Speciale ZPS ITA 050012 “Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela” e della Zona Speciale di Conservazione ZSC 050011 “Torre Manfria”, si è cercato di individuare e valutare i principali effetti che il progetto può avere su di esso e sugli obiettivi di conservazione delle medesime aree protette. Pertanto è stata condotta un’indagine puntuale sull’area d’intervento per accertare la presenza di habitat e specie di interesse comunitario e, conseguentemente, valutare attentamente la natura dell’intervento in funzione dell’incidenza ecologica sia sulla superficie interessata dal progetto che sull’intera ZPS e ZSC (…) Da quanto è emerso dalle suddette analisi risulta necessario prendere in esame, in relazione alle modifiche introdotte dal presente progetto, le seguenti componenti dell’ambiente: • componenti abiotiche costituite da quella porzione fisica di un ambiente entro il quale convivono determinate specie animali e vegetali e dallo spazio sottoposto all'azione di fattori fisici, chimici e biologici che, interagendo in forma dinamica, lo caratterizzano. Si considerano, pertanto, all'interno di questo esame, le ricadute degli effetti del progetto su componenti quali: l'acqua e il sistema idrico, l'inquinamento atmosferico, il suolo, il sottosuolo, ecc. • componenti biotiche costituite da quell'insieme di popolazioni (fitocenosi: di vegetali; zoocenosi: di animali) presenti all'interno di un determinato territorio che danno luogo, nel tempo a complesse interazioni/rapporti di comunità. Si considerano, pertanto, all'interno di questo esame, le ricadute degli effetti del progetto su componenti quali: gli habitat, la vegetazione, la fauna.
• connessioni ecologiche presenti nell'ecosistema rappresentato dall'insieme di biotopo e biocenosi (unità base del funzionamento della natura in un determinato ambito con limiti nelle produzioni di biomassa e carico rigenerativo). Si considera, pertanto, all'interno di questo esame, l’eventuale frammentazione di habitat che potrebbe interferire con la contiguità fra le unità ambientali considerate. Si ricorda che la valutazione è stata effettuata prendendo in considerazione tutte le specie che hanno determinato la classificazione della ZPS ITA050012 e della ZSC ITA050011. Le fasi di progetto sono state esaminate allo scopo di determinare i possibili impatti con le componenti ambientali. Esse sono state distinte in azioni temporanee associate alla fase di costruzione e in azioni in fase di esercizio. In particolare sono state esaminate le seguenti fasi operative:
• fase di cantiere per la realizzazione dell’impianto • esercizio impianto • dismissione impianto
VALUTATO che il Proponente, tenuto conto che l’area di progetto ricade all’interno della IBA 166 “Biviere e Piana di Gela”, nella Valutazione di incidenza ha analizzato i potenziali effetti negativi arrecati sull’avifauna dalle opere di progetto riportando quanto segue: Anche il fenomeno dell’effetto lago, infatti, si ritiene non arrechi disturbo (…) in quanto la tecnologia in silicio monocristallino a basso indice di riflettanza scelta per i pannelli fotovoltaici, le colture ortive interposte tra le file di pannelli fotovoltaici, la presenza della fascia arborea perimetrale e le zone di compensazione ecologica che si andranno a realizzare, fanno sì che l’effetto lago sia da ritenere un fenomeno alquanto improbabile. Dunque non si rilevano condizioni ostative. Si ritiene quindi che l’impianto “AGV BRUCA” sia compatibile e coerente con il Piano su scala vasta e locale in quanto non la tecnologia dei pannelli è tale da non generare, come detto, il fenomeno dell’effetto lago e inoltre non solo non arrecherà disturbo alla fauna selvatica per il fatto di essere una tipologia di impianto tecnologico del tutto priva di emissioni inquinanti e connotata da una ridotta presenza umana (limitata alle sole attività di manutenzione poco frequenti) ma potrà fornire rifugio alla stessa all’interno del suo perimetro. (…) Le “Important Bird and Biodiversity Areas”(IBA) fanno parte di un programma sviluppato da BirdLife International. Le IBA sono aree considerate habitat importante per la conservazione delle specie di uccelli selvatici. Al 2019, sono presenti in tutto il mondo circa 13.600 IBA, diffuse in quasi tutti i paesi, di cui 172 IBA in Italia. Come evidenziato nella cartografia seguente il progetto ricade all’interno del perimetro dell’IBA166 “Biviere e Piana di Gela”. (…) Tenuto conto della situazione attuale, e in virtù delle considerazioni precedentemente esposte al paragrafo 6.3.9 riguardo l’effetto lago (e più dettagliatamente esposte nell’elaborato Relazione di impatto visivo) e la sua improbabile incidenza sul sistema naturale locale
si può affermare che la realizzazione dell’impianto fotovoltaico non comporterà influenze negative sulla componente floro-vegetazionale locale, gli habitat, la fauna e l’avifauna locale. I fattori di modificazione hanno impatti di scarsa rilevanza e non generano particolari criticità per l’avifauna del sito né durante la fase di realizzazione né in quella di esercizio. Si precisa inoltre che saranno previsti interventi di mitigazione (si rimanda all’elaborato Misure di mitigazione e compensazione) volti a ridurre ulteriormente gli effetti delle trasformazioni sugli ambienti dell’IBA. Gli impatti sulle componenti floro-vegetazionale, faunistica ed ecologica legati all’inserimento ambientale dell’impianto fotovoltaico, possono rilevarsi positivi grazie anche a tali interventi che possono dar luogo ad una rinaturalizzazione dell’area già compromessa dall’attività umana. È notorio che la valorizzazione arborea delle aree di mitigazione perimetrali, costituite da specie appetibili anche ai pascoli apistici, crea un habitat più attrattivo ed idoneo per la fauna ed avifauna. A questa si aggiunge la scelta progettuale di utilizzare moduli fotovoltaici in silicio monocristallino a basso indice di riflessione che contribuisce sensibilmente a ridurre l’effetto lago. Il progetto risulta compatibile con il contesto territoriale nel quale si colloca, in quanto non indurrà modificazioni, in nessuna delle fasi, tali da interferire sensibilmente con la struttura, la dinamica ed il funzionamento degli ecosistemi naturali e seminaturali, ed anzi, per certi versi, ne aumenterà la biodiversità e la probabilità di frequentazione da parte della fauna ed avifauna sia stanziale che migratoria, consentendo così di integrare la tutela e salvaguardia dell’ambiente con il perseguimento degli obiettivi posti dalle istituzioni europee, regionali e nazionali, sull’uso e la diffusione delle energie rinnovabili, che stanno alla base delle politiche di controllo e di attenuazione dei cambiamenti climatici in corso.
CONSIDERATO che il Proponente conclude la Valutazione di incidenza (Vinca) dichiarando che: La realizzazione dell’impianto agrovoltaico “AGV Bruca”, comporterà la produzione di energia elettrica con una notevole riduzione delle emissioni di CO2 rispetto alla produzione mediante impianti che utilizzano fonti non rinnovabili. È possibile quindi affermare che la realizzazione dell’impianto agrovoltaico “AGV Bruca” da realizzarsi nel comune di Gela (CL) proposto da Solaer Clean Energy Italy 23 S.r.l., non avrà alcuna incidenza sulla Zona a Protezione Speciale ZPS ITA050012 “Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela” e sulla ZSC ITA 050011 “Torre Manfria in quanto ricade in una area caratterizzata da habitat legati alle attività agricole, che ne hanno condizionato sin da tempi remoti l’evoluzione verso stadi seriali più evoluti. Dall’analisi degli strumenti di programmazione territoriale il progetto non presenta criticità che possano pregiudicarne gli obiettivi. L'analisi della fauna presente ha permesso di giungere alla conclusione che la disposizione del layout di impianto e le misure di mitigazione previste, rendono minime le interazioni con la fauna locale. Tenendo conto quindi delle analisi condotte, delle misure di mitigazione atte a impostare un’adeguata strategia di protezione, è possibile concludere che gli impatti sulla componente naturalistica, sugli aspetti relativi alla componente abiotica, sono trascurabili e non sono tali da innescare processi di degrado o impoverimento complessivo dell’ecosistema.
5 VALUTAZIONI FINALI
CONSIDERATO che il progetto riguarda la realizzazione di un impianto agrovoltaico di potenza di picco di 7,301 MWp e potenza in immissione 5,900 MW e relative opere connesse;
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) la presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è parte integrante della procedura di autorizzazione unica regionale (PAUR) di cui all’art 27-bis del D.lgs. 152/2006; (ii) secondo quanto previsto al comma 1, articolo 12 del Decreto legislativo 387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità indifferibili ed
urgenti; (iii) il progetto in esame è configurabile come intervento rientrante tra le categorie elencate nell’Allegato IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., soggette a Procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA di competenza Regionale e in particolare nella seguente: impianti industriali non termici per la produzione di energia elettrica sulla terraferma con potenza complessiva superiore a 1 MW;
RITENUTO che ai fini della realizzazione/approvazione del progetto in oggetto ed in merito alle componenti analizzate è necessario/obbligatorio che il proponente acquisisca tutti i pareri, autorizzazioni e nulla osta dei vari enti coinvolti nel procedimento in merito e che ottemperi/metta in atto tutte le eventuali prescrizioni/osservazioni/misure negli stessi riportati/e;
CONSIDERATO e VALUTATO che i riscontri del proponente alle criticità segnalate nel PII sono contenuti e meglio esaminati nei singoli capitoli del presente Parere;
VALUTATO che la documentazione integrativa prodotta a seguito del PII risulta soddisfare quanto richiesto nello stesso, in quanto sono stati prodotti elaborati necessari/sufficienti dai quali è stato possibile rilevare il riscontro materiale ad alcune delle criticità in esso evidenziate;
CONSIDERATO e VALUTATO che il capitale sociale della società proponente, assolutamente esiguo rispetto all’ingente dimensione dell’investimento, non consente di garantire la capacità economica della stessa di realizzare il progetto, ed il cui mancato perfezionamento costituisce un danno sia per l'interesse generale al conseguimento degli obiettivi di transizione ecologica sia per aver sottratto ad altri imprenditori la possibilità di intervenire nella medesima area in ragione delle note determinazioni sui cumuli;
RITENUTO, pertanto, che il proponente deve presentare apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa proveniente da azienda iscritta all'albo di cui all'art. 106 T.U.B. e secondo schema presente sul sito dell'Assessorato al Territorio e all'Ambiente o, in alternativa, sottoscrivere e versare aumento di capitale sociale di importo pari al minimo al 10% del valore dell'investimento come da computo metrico finalizzato anche a garantire la realizzazione dell'opera e delle opere di mitigazione ambientale presentate per la valutazione da parte della Commissione. Il Dipartimento all’ambiente, prima di procedere all’emanazione del Decreto Autorizzatorio o della sua proposizione al competente Assessore, acquisisce certificazione della superiore garanzia dandone visibilità sul portale si-vii/xxxxxxx.xxxxxxx.xx;
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
ESPRIME
parere favorevole riguardo alla compatibilità ambientale del progetto “REALIZZAZIONE ED ESERCIZIO DI UN IMPIANTO AGROVOLTAICO, DI POTENZA DEL GENERATORE DI 7.301 KW DC E POTENZA IN IMMISSIONE DI 5.900 KW AC DA REALIZZARSI NEL COMUNE DI GELA (CL) IN CONTRADA TENUTA BRUCA, E DI TUTTE LE RELATIVE OPERE CONNESSE ED INFRASTRUTTURE DA
REALIZZARSI NEL COMUNE DI GELA (CL)” e relative opere connesse” e della Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) a condizione che si ottemperi alle seguenti condizioni ambientali
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti relativi ai requisiti economici |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere prodotta apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa proveniente da azienda iscritta all'albo di cui all'art. 106 T.U.B. e secondo schema presente sul sito dell'Assessorato al Territorio e all'Ambiente o, in alternativa, sottoscrizione e versare aumento di capitale sociale di importo pari al minimo al 10% del valore dell'investimento, come da computo metrico, finalizzata anche a garantire la realizzazione dell'opera e delle opere di mitigazione ambientale presentate per la valutazione da parte della Commissione. Il Dipartimento all’ambiente, prima di procedere all’emanazione del Decreto Autorizzatorio o della sua proposizione al competente Assessore, acquisisce certificazione della superiore garanzia dandone visibilità sul portale si-vii/xxxxxxx.xxxxxxx.xx. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle condizioni/prescrizioni impartite dal presente parere. Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di progetto esaminata non in contrasto con le seguenti condizioni. Il proponente dovrà ottemperare alle condizioni/prescrizioni riportate nelle note, pareri e/o nulla osta producendo le opportune controdeduzioni, la documentazione e gli elaborati necessari dai quali sia possibile evincere l'ottemperanza a quanto in essi/e riportato. Inoltre, in questa fase di progettazione, dovranno: - essere considerati gli eventuali fabbricati esistenti all’interno delle aree, per i quali dovrà essere valutato il loro riutilizzo per la realizzazione ed attuazione del progetto, in luogo della realizzazione di altri manufatti; - le fasce tagliafuoco, dovranno essere dettagliatamente dimensionate e illustrate in appositi elaborati grafici e descrittivi, così come le stradelle di servizio; - In sede di Progetto Esecutivo dovranno essere redatti/approfonditi gli elaborati di dettaglio (relazioni, grafici a scala non superiore al rapporto 1:2000 e stralci 1:500 oltre a computi e stime) per dare evidenza degli interventi di mitigazione, delle specie e delle tecniche utilizzate in relazione a: |
a) Relativamente alla fascia arborea perimetrale il Proponente dovrà presentare/approfondire gli elaborati tecnici di dettaglio, a scala adeguata, dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei e arbustivi caratteristici della macchia mediterranea; b) Le fasce perimetrali dovranno avere un’ampiezza di almeno 10 metri (come da progetto) e con un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente, ai fini della mitigazione visiva dell'impianto; c) La messa a dimora delle essenze costituenti la fascia arborea perimetrale dovrà avvenire in concomitanza con l’apertura del cantiere al fine di mitigare “per tempo” gli impatti (prevalentemente acustico e di dispersione polveri, nonché di schermatura visiva), dovuti alle operazioni meccaniche previste in progetto; d) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto; e) Dovranno essere previsti, ogni 5 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nelle recinzioni della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola fauna. Detti passaggi non dovranno essere previsti per le aree occupate dalle cabine elettriche e dalla Sottostazione. f) Le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta e/o stabilizzata e la larghezza delle stesse non dovrà superare i 4 metri, al fine di ridurre il consumo di suolo; g) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l'assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio); h) La recinzione prevista dovrà essere interposta tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico del progetto. La recinzione dovrà essere realizzata con una struttura leggera metallica in grigliato infissa al suolo, di colore verde RAL 6005. Non dovranno essere realizzati platee e/o cordoli di fondazione; i) E' necessario produrre elaborati di tutte le opere di mitigazione previste per tutte le opere in progetto e delle relative modalità di attuazione, corredati dei necessari elaborati grafici, dai quali sia possibile evincere la compatibilità delle stesse con le esigenze di mantenimento/conservazione degli equilibri ecosistemici delle aree di interesse e dai quali risulti verificata la non incidenza delle azioni di mitigazione e delle specie introdotte sopratutto a tutela e mantenimento di superfici e specie di valore ecologico. - Per tutti gli impianti a verde previsti in progetto si dispone che: a) Dovranno essere utilizzate specie vegetali autoctone o storicizzate e/o colture legnose-agrarie, coerenti con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Nel caso di utilizzo di colture agrarie, queste dovranno essere alternate con specie vegetali caratteristiche della macchia mediterranea. In particolare, dovrà essere previsto l’uso di specie con dimensioni minime delle piante in vaso da cm 30-40 e/o minimo di anni 5 d’età. È fatto divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo; b) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 |
rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono); per le specie erbacee coltivate è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza in situ; c) Tra le specie erbacee e arbustive facenti parte del progetto a verde si dovranno prevedere ed essere garantita anche la messa a dimora di specie atte a fornire un'alta diversità entomologica, grazie alla presenza di fioriture dilazionate nell'arco dell'anno. Per la componente avifaunistica si dovrà prevedere/garantire la presenza di specie arboree e arbustive che possano offrire sia rifugio che fonti alimentari; d) Nella scelta delle specie utilizzate sia per le fasce perimetrali, che per quelle utilizzate per gli interventi di mitigazione, sia per quelle da utilizzare in pieno campo, dovranno essere favorite quelle appetibili per i pascoli apistici. e) Gli interventi a verde dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori; f) Dovrà essere approfondito il piano colturale con specifica indicazione delle specie che verranno utilizzate, tecniche di impianto e cure colturali previste per ciascuna specie al fine di mantenere e migliorare il livello della fertilità dei suoli. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 3 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Agrovoltaico - Aspetti agronomici |
Oggetto della prescrizione | In considerazione della natura agri voltaica dell'intervento e sulla base di quanto riportato nelle Linee Guida del MITE 2022 sugli impianti agri voltaici, requisito D2, il proponente dovrà redigere una relazione tecnica asseverata da un agronomo “con una cadenza stabilita” ai fini di monitorare: l’esistenza e la resa della coltivazione; il mantenimento dell’indirizzo produttivo. Alla relazione dovranno essere allegati i piani annuali di coltivazione, recanti indicazioni in merito alle specie annualmente coltivate, alla superficie effettivamente destinata alle coltivazioni, alle condizioni di crescita delle piante, alle tecniche di coltivazione (sesto di impianto, densità di semina, impiego di concimi, trattamenti fitosanitari). |
Relativamente agli aspetti agronomici, dovrà essere presentato il Piano Aziendale di coltivazione attuativo dal quale sia possibile evincere: a) i contratti che il Proponente ha stilato con le aziende agricole interessate alle future attività di agro-solare o comunque documentazione idonea a dimostrare le tempistiche di avvio dell’attività agricola ipotizzata in progetto; b) le indicazioni delle eventuali infrastrutture previste per l’espletamento delle relative attività, unitamente ad apposite planimetrie ed elaborati progettuali riportanti le superfici che si intendono utilizzare nell'ambito del piano di coltivazione; c) a regime, ogni due anni, dovranno essere presentati report aziendali atti a garantire il monitoraggio circa l’andamento dell’attività agricola. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Compensazioni |
Oggetto della prescrizione | In merito alle opere di compensazione, dovrà essere trasmesso il piano degli interventi di compensazione ambientale che verrà concordato con il Comune di Marsala ai sensi del D.M. 10/09/2010 con allegato il cronoprogramma degli interventi. Gli interventi dovranno essere finalizzati al recupero o al miglioramento ambientale del contesto territoriale in oggetto. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto | Comune di Marsala |
Condizione Ambientale | n. 5 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Fauna/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Come da previsione progettuale i pannelli fotovoltaici dovranno avere un basso indice di riflettanza, al fine di ridurre il cosiddetto “effetto-acqua” o “effetto-lago” che potrebbe confondere l’avifauna. |
Condizione Ambientale | n. 5 |
Dovranno essere previste misure e azioni a tutela, ricovero e stazionamento delle specie faunistiche volatili. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 6 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Tutti i manufatti (comprese Cabina Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili: a) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; b) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, dotati di impianto antincendio; c) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo-Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | In merito a tutte le opere in progetto: Dovranno essere presentati in fase di progettazione esecutiva adeguati elaborati progettuali al fine di dimostrare che non viene alterata la morfologia dei luoghi e l’attuale pendenza dei terreni. In fase di progettazione esecutiva, dovranno essere presentati gli elaborati del progetto esecutivo di tutte le misure di mitigazione che verranno attuate al fine di mantenere l’equilibrio idrogeologico e l’invarianza |
idraulica delle aree, previste sulla base degli appositi/specifici studi di dettaglio forniti dal proponente (fossi di infiltrazione, trincee filtranti, canalette, ecc.) | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Terre e rocce da scavo |
Oggetto della prescrizione | I materiali scaturenti da tutte le operazioni di scavo devono essere sottoposti alle disposizioni ed alle procedure previste dal Regolamento, approvato con D.P.R. 120 del 13/06/2017, così come indicato/previsto nel Piano Preliminare Terre e rocce da scavo prodotto dal proponente. |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 9 |
Macrofase | Ante Operam - Corso d'opera |
Fase | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività/fase di Cantiere |
Ambito di applicazione | Mitigazioni / Cantierizzazione |
Oggetto della prescrizione | Si dispone che: a. In corrispondenza delle fasi di scavo e/o movimentazione terre prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc); b. Durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee; c. Durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna; d. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati al di fuori dei periodi più sensibili del ciclo biologico delle principali specie faunistiche presenti nell'area (periodi di nidificazione o migrazione) riportati nel formulario standard ed utilizzare mezzi meccanici idonei ad |
evitare disturbi all'area circostante mediante una maggiore insonorizzazione; e. Minimizzare lo stazionamento dei veicoli nel/nei cantiere/cantieri e limitare, allo stretto indispensabile, la presenza di imprese e addetti all'interno del/i cantiere/i; f. Dovrà essere prodotto/aggiornato il cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione) per tutte le opere previste dal quale risulti: (i) la collocazione temporale circa la messa a dimora delle essenze costituenti la fascia arborea perimetrale che si ribadisce dovrà avvenire in concomitanza con l’apertura del cantiere al fine di mitigare “per tempo” gli impatti (prevalentemente acustico e di dispersione polveri, nonché di schermatura visiva), dovuti alle operazioni meccaniche previste in progetto; g. Durante le fasi di cantiere per la realizzazione dell’impianto ed opere connesse devono essere rispettate tutte le prescrizioni e le direttive contenute nella Parte I dell’Allegato V alla Parte V del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. Tali prescrizioni dovranno essere rispettate anche durante le fasi di dismissione dell’impianto, ove previsto; h. I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri mezzi potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque meteoriche; i. Durante tutte le fasi di esecuzione delle operazioni di cantiere e di dismissione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a evitare la produzione di polveri aero-disperse, rumore ed emissioni in atmosfera; j. Tutte le operazioni potenzialmente rumorose dovranno essere svolte fuori dai periodi riproduzione/nidificazione. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 10 |
Macrofase | Corso Operam |
Fase | Fase di cantiere |
Ambito di applicazione | Cantiere |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico, e successivamente alle opere di recinzione, dovranno essere realizzati tutti gli interventi di mitigazione con le fasce vegetate. Gli interventi dovranno avvenire secondo quanto descritto in progetto. Il proponete in merito dovrà presentare una relazione con dettagliata documentazione fotografica sugli interventi di mitigazione realizzati. |
Condizione Ambientale | n. 10 |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di cantiere |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 11 |
Macrofase | Ante Operam- Corso Opera –Post Operam |
Fase | Progettazione esecutiva – in fase di cantiere – in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale [Rumore, Aria, Suolo, Acque Sotterranee e Superficiali] |
Oggetto della prescrizione | Il Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), dovrà essere attuato in accordo con ARPA Sicilia per le componenti Rumore, Aria, Suolo, Acque Sotterranee e Superficiali. Il PMA dovrà definire durata, modalità delle attività di monitoraggio per ciascuna componente e la frequenza di restituzione dei dati, in modo da consentire ad ARPA, qualora necessario, di indicare, in tempo utile, ulteriori misure di mitigazione da adottare. Per la componete suolo il monitoraggio dovrà essere effettuato secondo le modalità indicate nelle “Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra” Regione Piemonte D.D. 27 settembre 2010, n. 1035. Le analisi dovranno altresì essere estese prevedendo lo studio della qualità biologica del suolo mediante l’indice QBS-ar (monitoraggio sulla pedofauna). |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | Fase di progettazione esecutiva, Fase di cantiere, Fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 12 |
Macrofase | Ante Operam- in Corso Opera –Post Operam |
Fase | Progettazione esecutiva – in fase di cantiere – in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale Vegetazione - Fauna - Paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere adeguato il Piano di Monitoraggio Ambientale (P.M.A), riferito a tutte le macro-fasi (ante-operam, corso d’opera, post-operam). Il PMA dovrà definire durata, modalità delle attività di monitoraggio per ciascuna componente e la frequenza di restituzione dei dati, in modo da consentire, qualora necessario, di indicare, in tempo utile, ulteriori misure di mitigazione da adottare. |
Il monitoraggio dovrà in particolare fare riferimento agli interventi di mitigazione relativi alle componenti vegetazione - fauna - paesaggio. | |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | Fase di progettazione esecutiva, Fase di cantiere, Fase di esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 13 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Suolo – Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco- compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti. |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 14 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori, il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra, ripristino della viabilità pubblica e privata, utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. |
Condizione Ambientale | n. 14 |
Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 15 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Dismissione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato: a) Il piano di disattivazione e smantellamento dell’impianto a fine esercizio e il progetto di ripristino ambientale dell’area, assicurando l’utilizzo di elementi vegetali compatibili con l'ordinamento agricolo dell'area prima dell'intervento. Il progetto deve prevedere la rinaturazione di tutta l’area interessata dall’impianto o il ripristino con colture agrarie preesistenti. Il progetto di recupero ambientale dovrà essere integrato con un puntuale cronoprogramma e con un piano di manutenzione delle aree verdi. b) Si dovrà prevedere che in fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti, con particolare riferimento alle sostanze pericolose negli stessi contenute, quali piombo, cadmio, bromurati ritardanti di fiamma, cromo, capaci di generare significativi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, dovranno essere trattati a norma di legge. c) Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi. d) Xxxxxxxx di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n. 15 |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 16 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Difesa del territorio (prevenzione rischio antincendio) |
Oggetto della prescrizione | Si dovrà collocare, lungo la recinzione e nei punti di maggiore visibilità del territorio circostante, appositi pali in cima ai quali collocare delle telecamere termiche con capacità di visualizzazione a 360° ed operative h.24. In alternativa, se il sistema di videosorveglianza previsto in progetto sarà montato su pali, le telecamere potranno essere posizionate in cima agli sessi. Tali telecamere dovranno essere collegate attraverso ausili telematici con le centrali operative del Dipartimento Regionale della Regione e del Corpo Forestale Regionale al fine di monitorare e segnalare eventuali incendi. Il Proponente dovrà anche assicurare una adeguata manutenzione delle stesse. In fase progettazione esecutiva dovrà essere trasmessa adeguata documentazione tecnica. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |