MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO “ACCELERAZIONE DELLA SPESA NELLE AREE URBANE”
II ATTO INTEGRATIVO
Roma, 29 novembre 2007
IL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO, IL MINISTERO PER LE INFRASTRUTTURE
E
LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Legge 11 febbraio 1994, n. 109 in materia di lavori pubblici e successive modifiche ed integrazioni, nonché i relativi regolamenti di attuazione;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 concernente “Regolamento recante semplificazioni ed accelerazione della procedura di spesa e contabili”;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59 recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Legge 15 maggio 1997, n. 127 recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione al Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTO l’art. 1 della legge 17 maggio 1999. n. 144, in cui si prevede, tra l’altro, la costituzione di n sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e della relativa banca dati da costruire presso il CIPE;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 “Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici, 11 febbraio 194, n. 109, e successive modificazioni;
VISTO il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante "Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali";
VISTO il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003 n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, la quale prevede all’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti) che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1° gennaio 2003, ai fini del monitoraggio previsto dall’art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, sia dotato di un “Codice unico di progetto”, che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO l’articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata;
VISTA in particolare la lettera c) dello stesso comma 203, che definisce e delinea i contenuti ed i punti cardine dell’accordo di programma quadro, quale strumento della programmazione tramite la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’accordo di programma quadro deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del Decreto-Legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni,
dalla Legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lettera b) della Legge 23
dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5 del D.P.R. 20 aprile 1994, n. 367;
VISTA la legge 30 giugno 1998, n. 208 (prosecuzione degli interventi nelle aree depresse);
VISTA la Delibera CIPE del 21 marzo 1997 n. 29 recante “Disciplina della programmazione negoziata” ed in particolare il punto 1 sull’Intesa Istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti subregionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge 662/96;
VISTA la Delibera CIPE del 21 aprile 1999, n. 55 recante “Integrazione del Comitato istituzionale di gestione e del Comitato paritetico di attuazione previsti dalla deliberazione del CIPE del 21 marzo 1997 n. 29”;
VISTA la delibera CIPE 6 agosto 1999, n. 134 che, recependo l’intesa della Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 5 agosto 1999, fornisce indirizzi per la costituzione e disciplina del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) con l’individuazione di un gruppo di coordinamento presso il CIPE;
VISTE la delibera CIPE del 15 febbraio 2000. n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione del codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa e la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP in attuazione dell’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici) della legge citata n. 3 del 16 gennaio 2003, con cui viene sancita l’obbligatorietà del codice CUP;
VISTA la Delibera CIPE del 25 maggio 2000, n. 44 recante “Accordi di Programma Quadro. Gestione degli interventi tramite applicazione informatica”, nella quale è allegata la scheda attività/intervento;
VISTA la delibera del CIPE del 3 maggio 2002 n. 36 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree depresse - triennio 2002-2004 (legge finanziaria 2002) punto 7.6;
VISTA la nota prot. n. 0029843 del 24 settembre 2004 relativa ai criteri per l’applicazione della Delibera CIPE n. 36/2002;
VISTA la delibera CIPE del 2 Agosto 2002 n. 76 recante “Accordi di Programma Quadro – Modifica scheda-intervento di cui alla delibera n. 36 del 2002 ed approvazione schede di riferimento per le procedure di monitoraggio”;
VISTA la delibera CIPE del 9 maggio 2003, n. 17 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1988 triennio 2003-2005 (legge finanziaria 2003, art. 61 ed in particolare l’allegato 4;
VISTA la circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003;
VISTA la delibera CIPE del 27 maggio 2005 n. 35 che provvede al riparto delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate per il periodo 2005-2008;
VISTO il punto 7.7. della predetta delibera CIPE n. 35/2005 il quale dispone che le risorse non impegnate entro il 31/12/2008, attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte dei beneficiari finali, siano riprogrammate dal CIPE secondo le procedure contabili previste dall’art. 5, comma 3, della Legge n. 144/1999.
VISTA la seduta del CIPE del 22 dicembre 2006 con la quale è stato modificato il calendario delle diversi fasi procedurali previste per la stipula degli accordi di programma quadro in fase di prima applicazione della delibera CIPE n. 14/2006
VISTA la Delibera CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1998 periodo 2006-2009 (legge finanziaria 2006)”, che definisce i criteri per l’assegnazione e provvede al riparto delle risorse che la Delibera n. 2/2006 assegna specificatamente agli investimenti pubblici ex legge 208/1998, e in particolare l’Allegato 2, con la quale sono state attribuite alla Regione Sardegna risorse per Programmi Regionali pari a 293.025.600,00 euro;
CONSIDERATO che la citata Delibera CIPE n. 3/2006, differentemente agli anni precedenti, non ha previsto una riserva da destinare alla realizzazione di interventi nelle aree urbane, ma che la Giunta regionale, con propria deliberazione n. 41/1 del 30 settembre 2006, ha comunque ritenuto opportuno, in coerenza con le scelte precedenti, di destinare inizialmente una quota pari a 20 milioni di euro delle risorse regionali complessive assegnate dalla citata deliberazione n. 3 del CIPE, alla realizzazione di interventi del comparto “Aree Urbane”, in continuità con le previsioni dell’APQ “Accelerazione della spesa nelle aree urbane” e del suo I atto integrativo;
CONSIDERATO che con deliberazione n. 34/11 dell’11.09.2007, la Regione Sardegna ha rimodulato la ripartizione delle risorse previste per il comparto “Aree Urbane” dalla DGR n. 41/1 citata e dalla DGR 33/20 del 5 settembre 2007, rendendo disponibile a favore del settore “Aree Urbane” l’importo complessivo di € 18.808.423,26;
CONSIDERATO che l’obiettivo generale indicato dalla Giunta Regionale è coerente con le priorità strategiche definite dal Tavolo interistituzionale per la Riserva Aree Urbane del FAS;
VISTA la Deliberazione del CIPE n. 14 del 22 marzo del 2006, avente ad oggetto la riforma della disciplina delle Intese Istituzionali di Programma e degli Accordi di Programma Quadro, prevista dai punti 3.7 della Delibera CIPE n. 20/2004 e 4.6 della Delibera CIPE n. 35/2005;
VISTE le note prot. n 8593/DG e 8605/DG del 31 maggio 2007, con la quale la Regione Sardegna – Direzione Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segreteria centrale Segreteria del CIPE, al Ministero Sviluppo Economico - Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la proposta del quadro strategico come stabilito al punto 2.4;
VISTO il Quadro Strategico del presente secondo atto integrativo dell’APQ “Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane”, condiviso dal Ministero dello Sviluppo Economico con nota prot. n. 12624 del 31.05.2005 e dal Ministero delle Infrastrutture con nota prot. n. 1697 del 31.05.2007, secondo quanto
previsto dal punto 2.4 della delibera CIPE 14/2006 come modificato dal CIPE nella seduta del 22 dicembre 2006 sopra richiamata;
VISTA la nota prot. n. 6700 del 31 maggio 2007, con la quale la Regione Sardegna – Presidenza – Direzione Generale, ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Servizio centrale di Segreteria del CIPE e al Ministero Sviluppo Economico - Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese il quadro strategico condiviso dai sottoscrittori di cui sopra come stabilito al punto 6.2.3 della delibera CIPE 14/2006;
VISTA la relazione del Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del 30 ottobre 2007 prevista al punto 2.5 delle delibera CIPE 14/2006
VISTO il D.L. del 18 maggio 2006, n. 181, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri” – modificato e convertito con Legge del 17 luglio 2006, n. 233, che all’articolo 1, comma 1, modificando il D.Lgs. del 30 luglio 1999,
n. 300, istituisce il Ministero per lo Sviluppo Economico e al comma 2 dello stesso articolo sancisce che “al Ministero dello Sviluppo Economico sono trasferite, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, le funzioni di cui all’articolo 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate, fatta eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo e coesione”;
VISTO il D.L. del 18 maggio 2006, n. 181, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri” – modificato e convertito con Legge del 17 luglio 2006, n. 233, che all’articolo 1, comma 1, modificando il D.Lgs. del 30 luglio 1999,
n. 300, ha istituito il Ministero delle Infrastrutture e al comma 4 dello stesso articolo ha sancito che “a detto Ministero sono trasferite, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, le funzioni attribuite al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dall’articolo 42, comma 1, lettere a), b), d-ter), d-quater) e, per quanto di competenza, lettera d-bis), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300”;
VISTO il DPCM del 5 luglio 2006, con il quale è stato definito il riparto di funzioni e compiti trasferiti al Ministero delle Infrastrutture (articolo 1) ed al Ministero dei Trasporti (all’articolo 2), ed è stata definita l’articolazione del Ministero delle Infrastrutture in due Dipartimenti, attribuendo al Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento dello sviluppo del territorio, per il personale ed i sevizi generali, Direzione generale per la programmazione e i programmi europei, la competenza in materia di programmazione negoziata;
VISTO il Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Italiane dell’Obiettivo 0 0000-0000, approvato con Decisione della Commissione Europea C(2000) 2050 del 1 agosto 2000 e successivamente modificato in fase di revisione di metà periodo con decisione della Commissione Europea C(2004) 4689 del 30 novembre 2004;
VISTO il Programma Operativo Regionale della Regione Sardegna per i Fondi Strutturali comunitari 2000-2006, approvato con decisione della Commissione dell’Unione Europea C(2000) 2359 dell’8 agosto 2000 e successivamente riapprovato con decisione della Commissione dell’Unione Europea C(2005) 4820 del 1 dicembre 2005;
VISTO il Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006, nella versione approvata, da ultimo, dal Comitato di Sorveglianza nel giugno 2007;
VISTO il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea con decisione del 13 luglio 2007;
VISTO il Programma Operativo FESR della Regione Sardegna 2007-2013, che contiene le linee di indirizzo per lo sviluppo degli interventi nelle aree urbane, approvato con DGR n. 23/14 del 13 giugno 2007, e in fase di consultazione con la Commissione Europea;
VISTA la vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di aiuti di stato;
VISTO il D.Lgs. del 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”;
VISTA la delibera del CIPE n. 54 del 21 aprile 1999 con cui viene approvato lo schema dell’Intesa istituzionale di programma tra il Governo e la Regione Autonoma della Sardegna;
VISTA l’Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica e la Regione Autonoma della Sardegna firmata il 21 Aprile 1999;
CONSIDERATO che la suddetta Intesa Istituzionale ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro e ha dettato i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi;
CONSIDERATO che l'Accordo di Programma Quadro costituisce un impegno tra le Parti contraenti per porre in essere ogni misura anche finanziaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concertate, secondo le modalità dell'Accordo medesimo;
VISTO l’Accordo di Programma Quadro in materia di Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane stipulato in data 30 marzo 2005 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti e la Regione Autonoma della Sardegna;
VISTO il I atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane stipulato in data 12 febbraio 2007 tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Autonoma della Sardegna;
TENUTO CONTO che i finanziamenti a carico dello Stato e della Regione, nelle misure indicate in dettaglio nel successivo articolato, concorrono alla realizzazione degli interventi individuati dal presente Accordo;
CONSIDERATO che con la sottoscrizione del presente accordo la Regione dichiara gli interventi previsti nel presente accordo riguardano investimenti pubblici in infrastrutture materiali, che verranno localizzati nelle aree sottoutilizzate relative alla programmazione comunitaria 2000-2006 e verranno attuati nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di regimi di aiuto e di appalto di beni e servizi e dai regolamenti interni , nonché in materia di tutela della concorrenza e regimi di aiuto (allegato 1);
CONSIDERATO che la procedura di selezione, la verifica dei requisiti di ammissibilità al finanziamento, nonché il procedimento per l’eventuale affidamento della realizzazione di uno o più degli interventi infrastrutturali pubblici finanziati con il presente Accordo a Soggetti Attuatori diversi dalla Regione Autonoma della Sardegna rimane di completa responsabilità della Regione medesima che, come dichiarato dalla Regione nell’allegato tecnico, provvederà nella fase di attuazione degli interventi a garantire il pieno rispetto delle normative comunitarie, nazionale e regionali vigenti e dei relativi regolamenti di attuazione;
CONSIDERATO che resta, comunque, ferma la responsabilità della corretta osservanza di tutti gli adempimenti previsti dalle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di regimi di aiuto e di appalto di beni e servizi e dai regolamenti interni in carico alla Amministrazione Regionale;( se la Regione è soggetto attuatore)
VISTA la deliberazione del CIPE n. 20 del 29 settembre 2004 e la deliberazione CIPE n. 35 del 27 maggio 2005, con le quali è stato finanziato il processo di pianificazione strategica nei maggiori centri urbani dell’Isola, all’interno dell’APQ - Aree Urbane originario e del suo primo atto integrativo;
CONSIDERATO che la Regione Sardegna ha sostenuto, all’interno del processo di pianificazione strategica, la necessità di discutere e pianificare tematiche di interesse sovracomunale a livello di area vasta, destinando il 10% dell’importo concesso a ciascun beneficiario finale per la redazione dei piani strategici, proprio alla redazione dei Piani intercomunali;
CONSIDERATO il Piano metodologico-operativo e il piano economico-finanziario presentato dai Comuni dell’Area Vasta di Cagliari, nei quali viene indicato il Comune di Cagliari quale capofila per la gestione del processo intercomunale, stabilendo di trasferire al comune capofila per la costituzione e il funzionamento di una segreteria organizzativa per il Piano strategico intercomunale, una percentuale pari al 10% delle risorse finanziarie assegnate a ciascun comune per le attività di pianificazione strategica intercomunale;
CONSIDERATO il Piano metodologico-operativo e il piano economico-finanziario presentato dai Comuni dell’Area Vasta di Sassari, nei quali viene indicato il Comune di Sassari quale capofila per la gestione del processo intercomunale, con compiti di segreteria e rappresentanza, stabilendo di trasferire al comune capofila le proprie risorse per la pianificazione strategica intercomunale, fatta eccezione per un importo pari a 17.000 € per singolo comune;
CONSIDERATO che la Regione Sardegna ha promosso e favorito, già nel corso della programmazione 2000-2006, la creazione di reti di cooperazione costituite da piccoli comuni che perseguono obiettivi comuni di sviluppo;
CONSIDERATO che la Regione Sardegna, coerentemente con quanto previsto nel PO FESR 2007- 2013 già richiamato, il quale indica tra i “territori di progetto “le reti di Comuni minori, caratterizzate da una strategia condivisa di sviluppo, da perseguire in forma associata”, promuove la creazione di agglomerazioni intercomunali come luoghi di connessione e di servizio per i processi di sviluppo del territorio;
CONSIDERATO che con la firma del I atto integrativo dell’APQ- Aree Urbane, le parti dell’accordo hanno ritenuto di dover finanziare interventi di pianificazione strategica di reti di piccoli comuni, diretti a consolidare le specificità di ciascun centro;
CONSIDERATO che, con riferimento alle risorse CIPE di cui alla Delibera n. 3/2006, la Regione Autonoma della Sardegna ha inteso individuare gli interventi infrastrutturali attingendo tra i progetti selezionati a valere sul Bando POLIS “Progetti di Qualità 2005-2006”, approvato con determinazione dirigenziale n. 961/CS del 28 dicembre 2005, pubblicata sul BURAS n. 2 del 17 gennaio 2006, e sul Bando CIVIS “Riqualificazione dei centri minori” approvato con determinazione dirigenziale n. 473/CS del 30 giugno 2006, pubblicata sul BURAS n. 22 del 10 luglio2006;
VISTA la determinazione n. 477/CS del 03 luglio 2006 con la quale è stata approvata la graduatoria del Bando POLIS; e la determinazione n. 596/CS del 4 luglio 2007 con la quale è stata approvata la graduatoria del Bando CIVIS;
STIPULANO IL SEGUENTE SECONDO ATTO INTEGRATIVO
ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO ”ACCELERAZIONE DELLA SPESA NELLE AREE URBANE”
Articolo 1 Recepimento delle premesse
Le premesse e gli allegati “Relazione Tecnica” predisposta dalla Regione (Allegato 1) e le Schede Intervento (Allegato 2) formano parte integrante del presente II Atto integrativo (in seguito denominato Atto) all’Accordo di Programma Quadro in materia di accelerazione della spesa nelle aree urbane stipulato il 30.03.2005.
Articolo 2 Finalità ed obiettivi
1. Il presente Atto, in attuazione del quadro strategico condiviso dai soggetti firmatari ai sensi della delibera CIPE n. 14/2006 citato in premessa, amplia il programma complessivo dell’Accordo di Programma Quadro consentendo la prosecuzione di alcuni importanti strategie e lo arricchisce con l’introduzione di alcune iniziative che si inseriscono nelle linee d’intervento, già disegnate nell’Accordo nonché nel suo I atto integrativo, firmato a Roma il 12 febbraio 2007.
2. L’obiettivo del presente Atto, che corrisponde a quello dell’Accordo di Programma Quadro, è quello della programmazione e attuazione di iniziative per l’accrescimento della dotazione strutturale e infrastrutturale dei comuni capoluogo e delle reti di città piccole e medie, considerate in quanto componenti importanti della progettazione integrata.
Articolo 3
Quadro attuativo degli interventi infrastrutturali
1. Le finalità di cui all’articolo 2, secondo comma, del presente Atto sono perseguite attraverso la realizzazione di 22 interventi infrastrutturali, così come riportato nella seguente Tavola 1.
Tavola 1 – Progetti per l’accelerazione della spesa nelle aree urbane
Progetto complesso | n. | Codice APQ | Soggetto attuatore | Intervento | Delibera 3/06 | Fondi Comunali | Costo totale (€) |
- | 1 | polis 14 | Comune di Settimo | SUPERHANDO - Centro servizi sovracomunali per il superamento dell'handicap e dello svantaggio sociale | 5.000.000 | 0 | 5.000.000,00 |
Iglesias centro della storia mineraria città dei servizi, dell'accoglienza e della cultura del | 2 | polis 15 | Comune di Iglesias | Completamento del recupero dei percorsi viari nel centro storico | 1.200.000 | 118.808 | 1.318.808,00 |
3 | polis 16 | Completamento del sistema dei parcheggi satellite del centro storico | 1.100.000 | 108.466 | 1.208.466,00 | ||
Il metaprogetto urbano: la città lineare attorno alla linea metropolitana di superficie Decimomannu - Cagliari: il polo di Assemini, Xxxxxxxxxxx, Elmas | 4 | polis 17 | Comune di Assemini | Nuova pavimentazione della piazza nell'incrocio tra via Catania e via S. Xxxxxxxx | 60.614,01 | 0 | 60.614,01 |
5 | polis 18 | Realizzazione del museo laboratorio | 865.914,46 | 0 | 865.914,46 | ||
6 | polis 19 | Realizzazione parcheggio interrato e sistemazione piazza soprastante | 1.161.191,29 | 9.000 | 1.170.191,29 | ||
7 | polis 20 | Realizzazione sottopasso pedonale (attraversamento xxx Xxxxxxx) | 000.000,00 | 0 | 129.887,17 | ||
8 | polis 21 | Realizzazione parcheggio lungo la xxx Xxxxxxx | 000.000,00 | 0 | 216.478,61 | ||
9 | polis 22 | Realizzazione strada adiacente al parcheggio di xxx Xxxxxxx | 000.000,00 | 0 | 129.887,17 | ||
10 | polis 23 | Realizzazione nuova pavimentazione delle piazze Xxx Xxxxx e San Cristoforo con relative vie di collegamento | 736.027,29 | 0 | 736.027,29 | ||
11 | polis 24 | Comune di Decimomannu | Riqualificazione della viabilità urbana | 567.035,34 | 450.000 | 1.017.035,34 | |
12 | polis 25 | Riqualificazione della Xxxxxx Xxxxxxxx | 000.000,00 | 0 | 174.687,26 | ||
13 | polis 26 | Area fieristica Santa Greca | 1.528.714,34 | 0 | 1.528.714,34 | ||
14 | polis 27 | Policentro servizi | 1.029.563,06 | 0 | 1.029.563,06 | ||
15 | polis 28 | Comune di Elmas | Riqualificazione della Xxx Xxxxxx, xxxxx Xxx Xxxxxxxx x xxxxx Xxx xxxx'Xxxx Xxxxxxx | 583.731,43 | 0 | 583.731,43 | |
16 | polis 29 | Parco Urbano Attrezzato | 273.179,51 | 0 | 273.179,51 | ||
17 | polis 30 | Percorsi Natura nella Laguna di Santa Gilla | 864.286,23 | 100.000 | 964.286,23 | ||
18 | polis 31 | Area di sosta attrezzata sulla Xxx Xxxxxx | 000.000,00 | 0 | 443.094,53 | ||
19 | polis 32 | Parco Attrezzato in località Tanca e Linarbus | 235.708,30 | 200.000 | 435.708,30 | ||
Rete Supramonte 1° lotto - Interventi di riqualificazione dei centri storici di Dorgali, Oliena, Orgosolo | 20 | civis 1 | Comune di Dorgali | Riqualificazione della via Xxxxxxxx Xxxxxxxx | 917.259,25 | 0 | 917.259,25 |
21 | civis 2 | Comune di Oliena | Lavori di riqualificazione del centro storico di Oliena. Interventi di completamento del quartiere di San Xxxxxxxx, piazza San Xxxxx Xxxxx e sagrato chiesa Santa Xxxxx | 886.059,96 | 0 | 886.059,96 | |
22 | civis 3 | Comune di Orgosolo | Lavori di riqualificazione del centro storico di Orgosolo. Interventi di riqualificazione e arredo del Corso | 705.104,05 | 0 | 705.104,05 | |
TOTALE APQ | 18.808.423,26 | 986.274 | 19.794.697,26 |
2. Gli interventi indicati sono descritti nelle schede intervento, di cui all’allegato 2, - anche riguardo le modalità e i profili di attuazione nonché riguardo gli aspetti economici e finanziari – redatte ai sensi della delibera CIPE n. 76 del 2 agosto 2003, relativa alla gestione degli interventi tramite applicazione informatica, secondo le modalità previste dalla circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003.
Articolo 4
Quadro finanziario dell'Accordo
Il quadro complessivo delle nuove risorse finanziarie del presente Atto di cui alla Delibera CIPE n. 35/2005 e alle relative quote regionali e comunali ammonta a 19.980.289,84 euro. La ripartizione per fonti di finanziamento è riportata nella seguente Tavola 3.
Tavola 3 – Fonti di copertura finanziaria
FONTE DI FINANZIAMENTO | Importi (euro) |
L. 208/98- Delibera CIPE n. 3/2006 – Quota C3 | 18.808.423,26 |
Risorse Comunali (di cui alla Delibera CIPE n. 3/2006) | 986.274,00 |
Risorse POR ulteriori per pianificazione strategica | 176.458,89 |
Risorse comunali ulteriori per pianificazione strategica | 9.133,69 |
TOTALE COMPLESSIVO | 19.980.289,84 |
Articolo 5 Trasferimento delle Risorse
1. Conformemente a quanto stabilito dalla Delibera CIPE n. 14/06 (punto 4) citata in premessa, la procedura per il trasferimento delle risorse finanziarie a valere sulla Delibera CIPE n. 35/2005 relative alla quota per le Intese destinate alla Regione Sardegna, è condizionata al corretto inserimento e aggiornamento dei dati di monitoraggio degli APQ, secondo quanto stabilito rispettivamente dalle delibere del CIPE n. 44/2000 e n. 76/2002 e dal documento di cui all’allegato
n. 4 della Delibera n. 17/2003.
2. La procedura per il trasferimento delle risorse di cui al presente Atto, sarà avviata dal competente Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero dello Sviluppo Economico, nei limiti delle disponibilità in termini di residui, competenza e cassa con le seguenti modalità:
- il 20% della quota di cofinanziamento entro 60 giorni dalla stipula dell’APQ a titolo di anticipazione;
- il residuo 80% in ragione dello stato di avanzamento rilevato periodicamente dall’Applicativo Intese.
3. Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano anche alle risorse FAS stanziate a far data dalla legge finanziaria del 2004 programmate con l’APQ del 30 marzo 2005, conformemente a quanto previsto dalla Delibera CIPE n. 14/06 al punto 7.2 .
4. Le risorse riferite alle Delibere CIPE derivanti da economie di spesa, ribassi d’asta o dagli interventi revocati sono riprogrammate con le modalità previste dalla Delibera n. 14/2006 al punto 1.
Articolo 6
Rimodulazione della ripartizione delle risorse destinate alla Pianificazione strategica
Le risorse FAS destinate al processo di pianificazione strategica inserito nell’APQ “Accelerazione della spesa nelle aree urbane”, a parità di importo complessivo di risorse FAS per l’insieme dei comuni interessati, si intendono rimodulate tra i diversi beneficiari finali secondo quanto riportato nella Tavola 2: Le modiche inerenti la copertura finanziaria degli interventi di cui alla Tavola 2 saranno recepite in Applicativo Intese al monitoraggio del 31 dicembre 2007.
Tavola 2 – Piani strategici per le città con più di 30.000 abitanti
Soggetto Attuatore | Titolo | Costo totale € | Del. CIPE n. 20/04 | Del. CIPE n. 35/05 | POR Sardegna | Fondi Comunali |
Comune di Alghero | ps_1 | 363.266,88 | 200.000,00 | 133.463,15 | 12.670,95 | 17.132,78 |
Comune di Cagliari | ps_2 | 1.102.800,10 | 384.000,00 | 574.968,19 | 91.317,62 | 52.514,30 |
Comune di Carbonia | ps_3 | 210.000,00 | 200.000,00 | 0,00 | 0,00 | 10.000,00 |
Comune di Iglesias | ps_4 | 210.000,00 | 200.000,00 | 0,00 | 0,00 | 10.000,00 |
Comune di Nuoro | ps_5 | 409.472,15 | 280.000,00 | 97.407,41 | 12.566,07 | 19.498,67 |
Comune di Olbia | ps_6 | 510.971,12 | 200.000,00 | 276.525,10 | 10.114,07 | 24.331,96 |
Comune di Oristano | ps_7 | 410.246,79 | 280.000,00 | 98.101,11 | 12.610,12 | 19.535,56 |
Soggetto Attuatore | Titolo | Costo totale € | Del. CIPE n. 20/04 | Del. CIPE n. 35/05 | POR Sardegna | Fondi Comunali |
Comune di Quartu Sant'Elena | ps_8 | 461.363,15 | 200.000,00 | 235.694,08 | 3.699,39 | 21.969,68 |
Comune di Sassari | ps_9 | 1.085.552,55 | 340.000,00 | 559.911,21 | 133.486,78 | 52.154,56 |
Comune di Selargius | ps_10 | 263.565,28 | 200.000,00 | 44.020,67 | 6.993,89 | 12.550,73 |
Totale | 5.027.238,02 | 2.484.000,00 | 2.020.090,92 | 283.458,89 | 239.688,24 |
Articolo 7
Impegni dei soggetti sottoscrittori
1. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna, nello svolgimento dell'attività di propria competenza:
a) a rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di intervento allegate al presente Accordo (Allegato 2);
b) a fornire al Soggetto Responsabile tutte le informazioni in proprio possesso necessarie per l’adeguato e tempestivo svolgimento delle attività pianificate nel presente Accordo ed in particolare per l’espletamento delle funzioni di monitoraggio dell’attuazione;
c) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell'attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla normativa vigente;
d) a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, sulla base delle relazioni di monitoraggio e proporre, se necessario, iniziative correttive, per il tramite del Soggetto Responsabile dell’Accordo, secondo quanto previsto CIPE 14/2006 che ha approvato le nuove procedure di aggiornamento e revisione delle Intese, attualmente in corso di formalizzazione.
e) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi, secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti, tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
f) a rimuovere ogni ostacolo procedurale ad esso imputabile in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza l’intervento sostitutivo del Soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo;
g) a segnalare ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione degli interventi, nonché la proposta delle relative azioni da intraprendere e la disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive o di riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi.
h) Attuare le nuove modalità di governo delle Intese Istituzionali di Programma sulla base delle disposizioni di cui alla come modificate dalla delibera CIPE 14/2006.
Articolo 8 Responsabile dell’Atto Integrativo
Si individua come soggetto responsabile del presente Atto Integrativo il Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia dell’Assessorato Regionale degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica, a cui vengono conferiti i compiti di cui all’art. 5 dell’Accordo di Programma Quadro in materia di accelerazione della spesa nelle aree urbane.
Articolo 9
Soggetto Responsabile dell’attuazione dell’Accordo
Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull'attuazione del presente Accordo i Soggetti firmatari individuano, quale Soggetto Responsabile, l’Xxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxx, Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia dell’Assessorato Regionale degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica.
1. Il Soggetto Responsabile dell'attuazione del Accordo ha il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori del Accordo;
b) governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricompresi nell’Accordo, attivando le risorse tecniche ed organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi da parte dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo, provvedendo in particolare alla stipula di specifiche convenzioni con i soggetti attuatori ;
d) garantire il monitoraggio semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa;
e) verificare nel corso dei monitoraggi semestrali il completo inserimento dei dati aggiornati nelle schede implementate nell’Applicativo Intese, entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno;
f) controllare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l’assenza per le stesse di codici di errore nell’Applicativo Intese e comunicare al Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero dello Sviluppo Economico (di seguito SPSTI) la lista degli eventuali interventi che presentano modifiche rispetto alle previsioni effettuate nell’ultima versione monitorata come indicato al par. 4.1 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo rapporto di monitoraggio;
g) curare, al primo monitoraggio dell’Accordo, l’inserimento del CUP (codice unico di progetto) per ciascuna delle schede attività/intervento implementate nell’Applicativo Intese, ove non già inserito, e, a tal fine, richiederne in tempi utili l’attribuzione, direttamente o per il tramite di idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto Concentratore);
h) inviare al SPSTI ed alle Amministrazioni centrali firmatarie, entro il 28 febbraio ed il 30 settembre di ogni anno - a partire dal primo semestre successivo alla stipula -, il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’Accordo, redatto ai sensi della Delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla citata Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa; da trasmettere successivamente al Comitato paritetico di attuazione;
i) assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempienza, al soggetto che ne è responsabile, un congruo termine per provvedere;
j) segnalare, decorso inutilmente il predetto termine, l’inadempienza ai sensi della delibera CIPE
n. 14 del 22 marzo 2006;
k) esercitare, avvalendosi dei servizi e delle strutture organizzative dell’Amministrazione procedente, ovvero di altre Amministrazioni pubbliche, ai sensi della delibera CIPE n. 14 del 22 marzo 2006 i poteri sostitutivi necessari alla esecuzione degli interventi;
l) provvedere, mediante attività di conciliazione, a dirimere tutte le controversie che insorgono tra i soggetti partecipanti all’Accordo, nel caso di mancata composizione, le controversie sono definite secondo le modalità previste dalla richiamata delibera CIPE 14/2006.
Articolo 10
Soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento
1. Per ogni intervento previsto dal presente Accordo viene individuato il “Responsabile di intervento”, nominato su indicazione del Soggetto Responsabile dell’Accordo, che nel caso di lavori pubblici corrisponde al soggetto già individuato come “Responsabile unico di procedimento” ai sensi del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché del DPR 554/1999 per le parti non abrogate dal suddetto Decreto legislativo 163/2006.
2. Ad integrazione delle funzioni previste come responsabile di procedimento dall’art. 8 del DPR 554/1999 e successive modificazioni, il Responsabile di Intervento svolge i seguenti compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l’attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) raccogliere ed immettere nell’Applicativo Intese i dati delle schede intervento e rispondere della loro veridicità;
d) verificare la veridicità delle informazioni contenute nelle singole schede intervento e l’attuazione degli impegni assunti, così come porre in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti;
e) trasmettere al Responsabile dell’Accordo la scheda-intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell’Accordo;
f) fornire al responsabile dell’Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell’intervento;
g) consegnare, in particolare, al soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo, su sua richiesta, gli elaborati progettuali, il cronoprogramma dei lavori, nonché gli atti amministrativi di impegno alla realizzazione dell’intervento, gli atti amministrativi di impegno delle risorse finanziarie e ogni altra documentazione attinente l’intervento.
Articolo 11
Procedimenti di conciliazione e risoluzione delle controversie
1. Il soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nel presente Accordo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d’ufficio, invita i soggetti interessati a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di conciliazione.
2. Qualora in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’Accordo raggiunto.
3. Qualora, invece, le controversie permangano, si procederà ai sensi della delibera CIPE n. 14/2006.
4. Gli eventuali conflitti insorti tra soggetto attuatore di ogni singolo intervento e l’impresa che realizza l’intervento vanno composti così come previsto dal contratto d’appalto.
Articolo 12
Poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi e inadempienze
1. L'esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall'ordinamento vigente e dalla Intesa Istituzionale di Programma.
2. L'inerzia, l'omissione e l'attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento.
3. Nel caso di ritardo, inerzie o inadempimenti, il Soggetto Responsabile dell’attuazione dell'Accordo invita il soggetto interessato, al quale il ritardo, l'inerzia o l'inadempimento siano imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato.
4. Il soggetto al quale sia imputato l'inadempimento è tenuto a far conoscere al Soggetto Responsabile dell'attuazione Accordo, entro il termine prefissato, le iniziative assunte ed i risultati conseguiti.
5. In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle modalità operative prescritte, il Soggetto Responsabile dell’attuazione dell’Accordo procederà ai sensi della delibera CIPE n. 14/2006.
Articolo 13 Disposizioni generali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori.
2. L’Accordo ha durata sino alla completa attuazione degli interventi in esso previsti.
3. L’Accordo può essere modificato o integrato, per concorde volontà delle parti, con la procedura prevista dalla delibera CIPE n. 14 del 22 marzo 2006.
4. Possono aderire al presente Accordo, successivamente alla stipula dello stesso e previo il consenso unanime dei soggetti sottoscrittori secondo le procedure previste dalla delibera CIPE n. 14/2006, altri soggetti ricompresi tra quelli individuati dalla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia necessaria per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dall’Accordo medesimo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
5. Le schede attivita’/intervento riportate nell’allegato 2 al presente Accordo, implementate ai sensi della delibera CIPE 76/2002 nell’applicativo Intese ovvero le schede successivamente aggiornate, riportano l’indicazione del soggetto pubblico attuatore che ha redatto la scheda stessa. Tale soggetto assicura la veridicita’ delle informazioni in esse contenute.
6. I lavori relativi agli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma che beneficiano di fondi pubblici dovranno essere appaltati in coerenza con gli indirizzi programmatici e la tempistica individuati dagli specifici strumenti di finanziamento attivati.
Articolo 14 Disposizioni finali
1. Il presente Atto Integrativo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori e forma parte integrante e sostanziale dell’Accordo di programma quadro in materia di accelerazione della spesa nelle aree urbane sottoscritto il 30 Marzo 2005;
2. L’Accordo ha durata fino al completamento delle opere.
3. Per quanto non espressamente previsto e modificato dal presente Atto, si rinvia all’osservanza di tutte le clausole e prescrizioni riportate nel citato Accordo di Programma Quadro stipulato il 30 Marzo 2005.
Roma, 29 novembre 2007
Ministero dello Sviluppo Economico
Direttore Generale del Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese
Dott. Xxx. Xxxx Xxxxxxxx
_ _
Ministero delle Infrastrutture
Direttore Generale della Direzione Generale per la Programmazione Negoziata e i Programmi Europei
Dott. Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx (per delega)
_ _
Regione Autonoma della Sardegna Direttore Generale della Presidenza Prof.. Xxxxxx Xxxxxxx
_ _
Regione Autonoma della Sardegna
Direttore del Centro Regionale di Programmazione
Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
_ _
Regione Autonoma della Sardegna
Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia
Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxx
_ _
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO “ACCELERAZIONE DELLA SPESA NELLE AREE URBANE”
II ATTO INTEGRATIVO
Roma, 29 novembre 2007
IL MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO, IL MINISTERO PER LE INFRASTRUTTURE
E
LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Legge 11 febbraio 1994, n. 109 in materia di lavori pubblici e successive modifiche ed integrazioni, nonché i relativi regolamenti di attuazione;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 concernente “Regolamento recante semplificazioni ed accelerazione della procedura di spesa e contabili”;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59 recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Legge 15 maggio 1997, n. 127 recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione al Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTO l’art. 1 della legge 17 maggio 1999. n. 144, in cui si prevede, tra l’altro, la costituzione di n sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) e della relativa banca dati da costruire presso il CIPE;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 “Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici, 11 febbraio 194, n. 109, e successive modificazioni;
VISTO il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante "Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali";
VISTO il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni ed integrazioni, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003 n. 3 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”, la quale prevede all’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti) che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1° gennaio 2003, ai fini del monitoraggio previsto dall’art. 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144, sia dotato di un “Codice unico di progetto”, che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO l’articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata;
VISTA in particolare la lettera c) dello stesso comma 203, che definisce e delinea i contenuti ed i punti cardine dell’accordo di programma quadro, quale strumento della programmazione tramite la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’accordo di programma quadro deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del Decreto-Legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni,
dalla Legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lettera b) della Legge 23
dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5 del D.P.R. 20 aprile 1994, n. 367;
VISTA la legge 30 giugno 1998, n. 208 (prosecuzione degli interventi nelle aree depresse);
VISTA la Delibera CIPE del 21 marzo 1997 n. 29 recante “Disciplina della programmazione negoziata” ed in particolare il punto 1 sull’Intesa Istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti subregionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge 662/96;
VISTA la Delibera CIPE del 21 aprile 1999, n. 55 recante “Integrazione del Comitato istituzionale di gestione e del Comitato paritetico di attuazione previsti dalla deliberazione del CIPE del 21 marzo 1997 n. 29”;
VISTA la delibera CIPE 6 agosto 1999, n. 134 che, recependo l’intesa della Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 5 agosto 1999, fornisce indirizzi per la costituzione e disciplina del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici (MIP) con l’individuazione di un gruppo di coordinamento presso il CIPE;
VISTE la delibera CIPE del 15 febbraio 2000. n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione del codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa e la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP in attuazione dell’art. 11 (Codice unico di progetto degli investimenti pubblici) della legge citata n. 3 del 16 gennaio 2003, con cui viene sancita l’obbligatorietà del codice CUP;
VISTA la Delibera CIPE del 25 maggio 2000, n. 44 recante “Accordi di Programma Quadro. Gestione degli interventi tramite applicazione informatica”, nella quale è allegata la scheda attività/intervento;
VISTA la delibera del CIPE del 3 maggio 2002 n. 36 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree depresse - triennio 2002-2004 (legge finanziaria 2002) punto 7.6;
VISTA la nota prot. n. 0029843 del 24 settembre 2004 relativa ai criteri per l’applicazione della Delibera CIPE n. 36/2002;
VISTA la delibera CIPE del 2 Agosto 2002 n. 76 recante “Accordi di Programma Quadro – Modifica scheda-intervento di cui alla delibera n. 36 del 2002 ed approvazione schede di riferimento per le procedure di monitoraggio”;
VISTA la delibera CIPE del 9 maggio 2003, n. 17 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1988 triennio 2003-2005 (legge finanziaria 2003, art. 61 ed in particolare l’allegato 4;
VISTA la circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003;
VISTA la delibera CIPE del 27 maggio 2005 n. 35 che provvede al riparto delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate per il periodo 2005-2008;
VISTO il punto 7.7. della predetta delibera CIPE n. 35/2005 il quale dispone che le risorse non impegnate entro il 31/12/2008, attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti da parte dei beneficiari finali, siano riprogrammate dal CIPE secondo le procedure contabili previste dall’art. 5, comma 3, della Legge n. 144/1999.
VISTA la seduta del CIPE del 22 dicembre 2006 con la quale è stato modificato il calendario delle diversi fasi procedurali previste per la stipula degli accordi di programma quadro in fase di prima applicazione della delibera CIPE n. 14/2006
VISTA la Delibera CIPE del 22 marzo 2006, n. 3 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1998 periodo 2006-2009 (legge finanziaria 2006)”, che definisce i criteri per l’assegnazione e provvede al riparto delle risorse che la Delibera n. 2/2006 assegna specificatamente agli investimenti pubblici ex legge 208/1998, e in particolare l’Allegato 2, con la quale sono state attribuite alla Regione Sardegna risorse per Programmi Regionali pari a 293.025.600,00 euro;
CONSIDERATO che la citata Delibera CIPE n. 3/2006, differentemente agli anni precedenti, non ha previsto una riserva da destinare alla realizzazione di interventi nelle aree urbane, ma che la Giunta regionale, con propria deliberazione n. 41/1 del 30 settembre 2006, ha comunque ritenuto opportuno, in coerenza con le scelte precedenti, di destinare inizialmente una quota pari a 20 milioni di euro delle risorse regionali complessive assegnate dalla citata deliberazione n. 3 del CIPE, alla realizzazione di interventi del comparto “Aree Urbane”, in continuità con le previsioni dell’APQ “Accelerazione della spesa nelle aree urbane” e del suo I atto integrativo;
CONSIDERATO che con deliberazione n. 34/11 dell’11.09.2007, la Regione Sardegna ha rimodulato la ripartizione delle risorse previste per il comparto “Aree Urbane” dalla DGR n. 41/1 citata e dalla DGR 33/20 del 5 settembre 2007, rendendo disponibile a favore del settore “Aree Urbane” l’importo complessivo di € 18.808.423,26;
CONSIDERATO che l’obiettivo generale indicato dalla Giunta Regionale è coerente con le priorità strategiche definite dal Tavolo interistituzionale per la Riserva Aree Urbane del FAS;
VISTA la Deliberazione del CIPE n. 14 del 22 marzo del 2006, avente ad oggetto la riforma della disciplina delle Intese Istituzionali di Programma e degli Accordi di Programma Quadro, prevista dai punti 3.7 della Delibera CIPE n. 20/2004 e 4.6 della Delibera CIPE n. 35/2005;
VISTE le note prot. n 8593/DG e 8605/DG del 31 maggio 2007, con la quale la Regione Sardegna – Direzione Generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segreteria centrale Segreteria del CIPE, al Ministero Sviluppo Economico - Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la proposta del quadro strategico come stabilito al punto 2.4;
VISTO il Quadro Strategico del presente secondo atto integrativo dell’APQ “Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane”, condiviso dal Ministero dello Sviluppo Economico con nota prot. n. 12624 del 31.05.2005 e dal Ministero delle Infrastrutture con nota prot. n. 1697 del 31.05.2007, secondo quanto
previsto dal punto 2.4 della delibera CIPE 14/2006 come modificato dal CIPE nella seduta del 22 dicembre 2006 sopra richiamata;
VISTA la nota prot. n. 6700 del 31 maggio 2007, con la quale la Regione Sardegna – Presidenza – Direzione Generale, ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Servizio centrale di Segreteria del CIPE e al Ministero Sviluppo Economico - Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese il quadro strategico condiviso dai sottoscrittori di cui sopra come stabilito al punto 6.2.3 della delibera CIPE 14/2006;
VISTA la relazione del Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del 30 ottobre 2007 prevista al punto 2.5 delle delibera CIPE 14/2006
VISTO il D.L. del 18 maggio 2006, n. 181, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri” – modificato e convertito con Legge del 17 luglio 2006, n. 233, che all’articolo 1, comma 1, modificando il D.Lgs. del 30 luglio 1999,
n. 300, istituisce il Ministero per lo Sviluppo Economico e al comma 2 dello stesso articolo sancisce che “al Ministero dello Sviluppo Economico sono trasferite, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, le funzioni di cui all’articolo 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate, fatta eccezione per le funzioni di programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche di sviluppo e coesione”;
VISTO il D.L. del 18 maggio 2006, n. 181, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri” – modificato e convertito con Legge del 17 luglio 2006, n. 233, che all’articolo 1, comma 1, modificando il D.Lgs. del 30 luglio 1999,
n. 300, ha istituito il Ministero delle Infrastrutture e al comma 4 dello stesso articolo ha sancito che “a detto Ministero sono trasferite, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, le funzioni attribuite al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dall’articolo 42, comma 1, lettere a), b), d-ter), d-quater) e, per quanto di competenza, lettera d-bis), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300”;
VISTO il DPCM del 5 luglio 2006, con il quale è stato definito il riparto di funzioni e compiti trasferiti al Ministero delle Infrastrutture (articolo 1) ed al Ministero dei Trasporti (all’articolo 2), ed è stata definita l’articolazione del Ministero delle Infrastrutture in due Dipartimenti, attribuendo al Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento dello sviluppo del territorio, per il personale ed i sevizi generali, Direzione generale per la programmazione e i programmi europei, la competenza in materia di programmazione negoziata;
VISTO il Quadro Comunitario di Sostegno per le Regioni Italiane dell’Obiettivo 0 0000-0000, approvato con Decisione della Commissione Europea C(2000) 2050 del 1 agosto 2000 e successivamente modificato in fase di revisione di metà periodo con decisione della Commissione Europea C(2004) 4689 del 30 novembre 2004;
VISTO il Programma Operativo Regionale della Regione Sardegna per i Fondi Strutturali comunitari 2000-2006, approvato con decisione della Commissione dell’Unione Europea C(2000) 2359 dell’8 agosto 2000 e successivamente riapprovato con decisione della Commissione dell’Unione Europea C(2005) 4820 del 1 dicembre 2005;
VISTO il Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006, nella versione approvata, da ultimo, dal Comitato di Sorveglianza nel giugno 2007;
VISTO il Quadro Strategico Nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea con decisione del 13 luglio 2007;
VISTO il Programma Operativo FESR della Regione Sardegna 2007-2013, che contiene le linee di indirizzo per lo sviluppo degli interventi nelle aree urbane, approvato con DGR n. 23/14 del 13 giugno 2007, e in fase di consultazione con la Commissione Europea;
VISTA la vigente normativa nazionale e comunitaria in materia di aiuti di stato;
VISTO il D.Lgs. del 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”;
VISTA la delibera del CIPE n. 54 del 21 aprile 1999 con cui viene approvato lo schema dell’Intesa istituzionale di programma tra il Governo e la Regione Autonoma della Sardegna;
VISTA l’Intesa Istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica e la Regione Autonoma della Sardegna firmata il 21 Aprile 1999;
CONSIDERATO che la suddetta Intesa Istituzionale ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro e ha dettato i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi;
CONSIDERATO che l'Accordo di Programma Quadro costituisce un impegno tra le Parti contraenti per porre in essere ogni misura anche finanziaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concertate, secondo le modalità dell'Accordo medesimo;
VISTO l’Accordo di Programma Quadro in materia di Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane stipulato in data 30 marzo 2005 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti e la Regione Autonoma della Sardegna;
VISTO il I atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Accelerazione della spesa nelle Aree Urbane stipulato in data 12 febbraio 2007 tra il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Autonoma della Sardegna;
TENUTO CONTO che i finanziamenti a carico dello Stato e della Regione, nelle misure indicate in dettaglio nel successivo articolato, concorrono alla realizzazione degli interventi individuati dal presente Accordo;
CONSIDERATO che con la sottoscrizione del presente accordo la Regione dichiara gli interventi previsti nel presente accordo riguardano investimenti pubblici in infrastrutture materiali, che verranno localizzati nelle aree sottoutilizzate relative alla programmazione comunitaria 2000-2006 e verranno attuati nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di regimi di aiuto e di appalto di beni e servizi e dai regolamenti interni , nonché in materia di tutela della concorrenza e regimi di aiuto (allegato 1);
CONSIDERATO che la procedura di selezione, la verifica dei requisiti di ammissibilità al finanziamento, nonché il procedimento per l’eventuale affidamento della realizzazione di uno o più degli interventi infrastrutturali pubblici finanziati con il presente Accordo a Soggetti Attuatori diversi dalla Regione Autonoma della Sardegna rimane di completa responsabilità della Regione medesima che, come dichiarato dalla Regione nell’allegato tecnico, provvederà nella fase di attuazione degli interventi a garantire il pieno rispetto delle normative comunitarie, nazionale e regionali vigenti e dei relativi regolamenti di attuazione;
CONSIDERATO che resta, comunque, ferma la responsabilità della corretta osservanza di tutti gli adempimenti previsti dalle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia di regimi di aiuto e di appalto di beni e servizi e dai regolamenti interni in carico alla Amministrazione Regionale;( se la Regione è soggetto attuatore)
VISTA la deliberazione del CIPE n. 20 del 29 settembre 2004 e la deliberazione CIPE n. 35 del 27 maggio 2005, con le quali è stato finanziato il processo di pianificazione strategica nei maggiori centri urbani dell’Isola, all’interno dell’APQ - Aree Urbane originario e del suo primo atto integrativo;
CONSIDERATO che la Regione Sardegna ha sostenuto, all’interno del processo di pianificazione strategica, la necessità di discutere e pianificare tematiche di interesse sovracomunale a livello di area vasta, destinando il 10% dell’importo concesso a ciascun beneficiario finale per la redazione dei piani strategici, proprio alla redazione dei Piani intercomunali;
CONSIDERATO il Piano metodologico-operativo e il piano economico-finanziario presentato dai Comuni dell’Area Vasta di Cagliari, nei quali viene indicato il Comune di Cagliari quale capofila per la gestione del processo intercomunale, stabilendo di trasferire al comune capofila per la costituzione e il funzionamento di una segreteria organizzativa per il Piano strategico intercomunale, una percentuale pari al 10% delle risorse finanziarie assegnate a ciascun comune per le attività di pianificazione strategica intercomunale;
CONSIDERATO il Piano metodologico-operativo e il piano economico-finanziario presentato dai Comuni dell’Area Vasta di Sassari, nei quali viene indicato il Comune di Sassari quale capofila per la gestione del processo intercomunale, con compiti di segreteria e rappresentanza, stabilendo di trasferire al comune capofila le proprie risorse per la pianificazione strategica intercomunale, fatta eccezione per un importo pari a 17.000 € per singolo comune;
CONSIDERATO che la Regione Sardegna ha promosso e favorito, già nel corso della programmazione 2000-2006, la creazione di reti di cooperazione costituite da piccoli comuni che perseguono obiettivi comuni di sviluppo;
CONSIDERATO che la Regione Sardegna, coerentemente con quanto previsto nel PO FESR 2007- 2013 già richiamato, il quale indica tra i “territori di progetto “le reti di Comuni minori, caratterizzate da una strategia condivisa di sviluppo, da perseguire in forma associata”, promuove la creazione di agglomerazioni intercomunali come luoghi di connessione e di servizio per i processi di sviluppo del territorio;
CONSIDERATO che con la firma del I atto integrativo dell’APQ- Aree Urbane, le parti dell’accordo hanno ritenuto di dover finanziare interventi di pianificazione strategica di reti di piccoli comuni, diretti a consolidare le specificità di ciascun centro;
CONSIDERATO che, con riferimento alle risorse CIPE di cui alla Delibera n. 3/2006, la Regione Autonoma della Sardegna ha inteso individuare gli interventi infrastrutturali attingendo tra i progetti selezionati a valere sul Bando POLIS “Progetti di Qualità 2005-2006”, approvato con determinazione dirigenziale n. 961/CS del 28 dicembre 2005, pubblicata sul BURAS n. 2 del 17 gennaio 2006, e sul Bando CIVIS “Riqualificazione dei centri minori” approvato con determinazione dirigenziale n. 473/CS del 30 giugno 2006, pubblicata sul BURAS n. 22 del 10 luglio2006;
VISTA la determinazione n. 477/CS del 03 luglio 2006 con la quale è stata approvata la graduatoria del Bando POLIS; e la determinazione n. 596/CS del 4 luglio 2007 con la quale è stata approvata la graduatoria del Bando CIVIS;
STIPULANO IL SEGUENTE SECONDO ATTO INTEGRATIVO
ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO ”ACCELERAZIONE DELLA SPESA NELLE AREE URBANE”
Articolo 1 Recepimento delle premesse
Le premesse e gli allegati “Relazione Tecnica” predisposta dalla Regione (Allegato 1) e le Schede Intervento (Allegato 2) formano parte integrante del presente II Atto integrativo (in seguito denominato Atto) all’Accordo di Programma Quadro in materia di accelerazione della spesa nelle aree urbane stipulato il 30.03.2005.
Articolo 2 Finalità ed obiettivi
1. Il presente Atto, in attuazione del quadro strategico condiviso dai soggetti firmatari ai sensi della delibera CIPE n. 14/2006 citato in premessa, amplia il programma complessivo dell’Accordo di Programma Quadro consentendo la prosecuzione di alcuni importanti strategie e lo arricchisce con l’introduzione di alcune iniziative che si inseriscono nelle linee d’intervento, già disegnate nell’Accordo nonché nel suo I atto integrativo, firmato a Roma il 12 febbraio 2007.
2. L’obiettivo del presente Atto, che corrisponde a quello dell’Accordo di Programma Quadro, è quello della programmazione e attuazione di iniziative per l’accrescimento della dotazione strutturale e infrastrutturale dei comuni capoluogo e delle reti di città piccole e medie, considerate in quanto componenti importanti della progettazione integrata.
Articolo 3
Quadro attuativo degli interventi infrastrutturali
1. Le finalità di cui all’articolo 2, secondo comma, del presente Atto sono perseguite attraverso la realizzazione di 22 interventi infrastrutturali, così come riportato nella seguente Tavola 1.
Tavola 1 – Progetti per l’accelerazione della spesa nelle aree urbane
Progetto complesso | n. | Codice APQ | Soggetto attuatore | Intervento | Delibera 3/06 | Fondi Comunali | Costo totale (€) |
- | 1 | polis 14 | Comune di Settimo | SUPERHANDO - Centro servizi sovracomunali per il superamento dell'handicap e dello svantaggio sociale | 5.000.000 | 0 | 5.000.000,00 |
Iglesias centro della storia mineraria città dei servizi, dell'accoglienza e della cultura del | 2 | polis 15 | Comune di Iglesias | Completamento del recupero dei percorsi viari nel centro storico | 1.200.000 | 118.808 | 1.318.808,00 |
3 | polis 16 | Completamento del sistema dei parcheggi satellite del centro storico | 1.100.000 | 108.466 | 1.208.466,00 | ||
Il metaprogetto urbano: la città lineare attorno alla linea metropolitana di superficie Decimomannu - Cagliari: il polo di Assemini, Xxxxxxxxxxx, Elmas | 4 | polis 17 | Comune di Assemini | Nuova pavimentazione della piazza nell'incrocio tra via Catania e via S. Xxxxxxxx | 60.614,01 | 0 | 60.614,01 |
5 | polis 18 | Realizzazione del museo laboratorio | 865.914,46 | 0 | 865.914,46 | ||
6 | polis 19 | Realizzazione parcheggio interrato e sistemazione piazza soprastante | 1.161.191,29 | 9.000 | 1.170.191,29 | ||
7 | polis 20 | Realizzazione sottopasso pedonale (attraversamento xxx Xxxxxxx) | 000.000,00 | 0 | 129.887,17 | ||
8 | polis 21 | Realizzazione parcheggio lungo la xxx Xxxxxxx | 000.000,00 | 0 | 216.478,61 | ||
9 | polis 22 | Realizzazione strada adiacente al parcheggio di xxx Xxxxxxx | 000.000,00 | 0 | 129.887,17 | ||
10 | polis 23 | Realizzazione nuova pavimentazione delle piazze Xxx Xxxxx e San Cristoforo con relative vie di collegamento | 736.027,29 | 0 | 736.027,29 | ||
11 | polis 24 | Comune di Decimomannu | Riqualificazione della viabilità urbana | 567.035,34 | 450.000 | 1.017.035,34 | |
12 | polis 25 | Riqualificazione della Xxxxxx Xxxxxxxx | 000.000,00 | 0 | 174.687,26 | ||
13 | polis 26 | Area fieristica Santa Greca | 1.528.714,34 | 0 | 1.528.714,34 | ||
14 | polis 27 | Policentro servizi | 1.029.563,06 | 0 | 1.029.563,06 | ||
15 | polis 28 | Comune di Elmas | Riqualificazione della Xxx Xxxxxx, xxxxx Xxx Xxxxxxxx x xxxxx Xxx xxxx'Xxxx Xxxxxxx | 583.731,43 | 0 | 583.731,43 | |
16 | polis 29 | Parco Urbano Attrezzato | 273.179,51 | 0 | 273.179,51 | ||
17 | polis 30 | Percorsi Natura nella Laguna di Santa Gilla | 864.286,23 | 100.000 | 964.286,23 | ||
18 | polis 31 | Area di sosta attrezzata sulla Xxx Xxxxxx | 000.000,00 | 0 | 443.094,53 | ||
19 | polis 32 | Parco Attrezzato in località Tanca e Linarbus | 235.708,30 | 200.000 | 435.708,30 | ||
Rete Supramonte 1° lotto - Interventi di riqualificazione dei centri storici di Dorgali, Oliena, Orgosolo | 20 | civis 1 | Comune di Dorgali | Riqualificazione della via Xxxxxxxx Xxxxxxxx | 917.259,25 | 0 | 917.259,25 |
21 | civis 2 | Comune di Oliena | Lavori di riqualificazione del centro storico di Oliena. Interventi di completamento del quartiere di San Xxxxxxxx, piazza San Xxxxx Xxxxx e sagrato chiesa Santa Xxxxx | 886.059,96 | 0 | 886.059,96 | |
22 | civis 3 | Comune di Orgosolo | Lavori di riqualificazione del centro storico di Orgosolo. Interventi di riqualificazione e arredo del Corso | 705.104,05 | 0 | 705.104,05 | |
TOTALE APQ | 18.808.423,26 | 986.274 | 19.794.697,26 |
2. Gli interventi indicati sono descritti nelle schede intervento, di cui all’allegato 2, - anche riguardo le modalità e i profili di attuazione nonché riguardo gli aspetti economici e finanziari – redatte ai sensi della delibera CIPE n. 76 del 2 agosto 2003, relativa alla gestione degli interventi tramite applicazione informatica, secondo le modalità previste dalla circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003.
Articolo 4
Quadro finanziario dell'Accordo
Il quadro complessivo delle nuove risorse finanziarie del presente Atto di cui alla Delibera CIPE n. 35/2005 e alle relative quote regionali e comunali ammonta a 19.980.289,84 euro. La ripartizione per fonti di finanziamento è riportata nella seguente Tavola 3.
Tavola 3 – Fonti di copertura finanziaria
FONTE DI FINANZIAMENTO | Importi (euro) |
L. 208/98- Delibera CIPE n. 3/2006 – Quota C3 | 18.808.423,26 |
Risorse Comunali (di cui alla Delibera CIPE n. 3/2006) | 986.274,00 |
Risorse POR ulteriori per pianificazione strategica | 176.458,89 |
Risorse comunali ulteriori per pianificazione strategica | 9.133,69 |
TOTALE COMPLESSIVO | 19.980.289,84 |
Articolo 5 Trasferimento delle Risorse
1. Conformemente a quanto stabilito dalla Delibera CIPE n. 14/06 (punto 4) citata in premessa, la procedura per il trasferimento delle risorse finanziarie a valere sulla Delibera CIPE n. 35/2005 relative alla quota per le Intese destinate alla Regione Sardegna, è condizionata al corretto inserimento e aggiornamento dei dati di monitoraggio degli APQ, secondo quanto stabilito rispettivamente dalle delibere del CIPE n. 44/2000 e n. 76/2002 e dal documento di cui all’allegato
n. 4 della Delibera n. 17/2003.
2. La procedura per il trasferimento delle risorse di cui al presente Atto, sarà avviata dal competente Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero dello Sviluppo Economico, nei limiti delle disponibilità in termini di residui, competenza e cassa con le seguenti modalità:
- il 20% della quota di cofinanziamento entro 60 giorni dalla stipula dell’APQ a titolo di anticipazione;
- il residuo 80% in ragione dello stato di avanzamento rilevato periodicamente dall’Applicativo Intese.
3. Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano anche alle risorse FAS stanziate a far data dalla legge finanziaria del 2004 programmate con l’APQ del 30 marzo 2005, conformemente a quanto previsto dalla Delibera CIPE n. 14/06 al punto 7.2 .
4. Le risorse riferite alle Delibere CIPE derivanti da economie di spesa, ribassi d’asta o dagli interventi revocati sono riprogrammate con le modalità previste dalla Delibera n. 14/2006 al punto 1.
Articolo 6
Rimodulazione della ripartizione delle risorse destinate alla Pianificazione strategica
Le risorse FAS destinate al processo di pianificazione strategica inserito nell’APQ “Accelerazione della spesa nelle aree urbane”, a parità di importo complessivo di risorse FAS per l’insieme dei comuni interessati, si intendono rimodulate tra i diversi beneficiari finali secondo quanto riportato nella Tavola 2: Le modiche inerenti la copertura finanziaria degli interventi di cui alla Tavola 2 saranno recepite in Applicativo Intese al monitoraggio del 31 dicembre 2007.
Tavola 2 – Piani strategici per le città con più di 30.000 abitanti
Soggetto Attuatore | Titolo | Costo totale € | Del. CIPE n. 20/04 | Del. CIPE n. 35/05 | POR Sardegna | Fondi Comunali |
Comune di Alghero | ps_1 | 363.266,88 | 200.000,00 | 133.463,15 | 12.670,95 | 17.132,78 |
Comune di Cagliari | ps_2 | 1.102.800,10 | 384.000,00 | 574.968,19 | 91.317,62 | 52.514,30 |
Comune di Carbonia | ps_3 | 210.000,00 | 200.000,00 | 0,00 | 0,00 | 10.000,00 |
Comune di Iglesias | ps_4 | 210.000,00 | 200.000,00 | 0,00 | 0,00 | 10.000,00 |
Comune di Nuoro | ps_5 | 409.472,15 | 280.000,00 | 97.407,41 | 12.566,07 | 19.498,67 |
Comune di Olbia | ps_6 | 510.971,12 | 200.000,00 | 276.525,10 | 10.114,07 | 24.331,96 |
Comune di Oristano | ps_7 | 410.246,79 | 280.000,00 | 98.101,11 | 12.610,12 | 19.535,56 |
Soggetto Attuatore | Titolo | Costo totale € | Del. CIPE n. 20/04 | Del. CIPE n. 35/05 | POR Sardegna | Fondi Comunali |
Comune di Quartu Sant'Elena | ps_8 | 461.363,15 | 200.000,00 | 235.694,08 | 3.699,39 | 21.969,68 |
Comune di Sassari | ps_9 | 1.085.552,55 | 340.000,00 | 559.911,21 | 133.486,78 | 52.154,56 |
Comune di Selargius | ps_10 | 263.565,28 | 200.000,00 | 44.020,67 | 6.993,89 | 12.550,73 |
Totale | 5.027.238,02 | 2.484.000,00 | 2.020.090,92 | 283.458,89 | 239.688,24 |
Articolo 7
Impegni dei soggetti sottoscrittori
1. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo si impegna, nello svolgimento dell'attività di propria competenza:
a) a rispettare i termini concordati ed indicati nelle schede di intervento allegate al presente Accordo (Allegato 2);
b) a fornire al Soggetto Responsabile tutte le informazioni in proprio possesso necessarie per l’adeguato e tempestivo svolgimento delle attività pianificate nel presente Accordo ed in particolare per l’espletamento delle funzioni di monitoraggio dell’attuazione;
c) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell'attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla normativa vigente;
d) a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, sulla base delle relazioni di monitoraggio e proporre, se necessario, iniziative correttive, per il tramite del Soggetto Responsabile dell’Accordo, secondo quanto previsto CIPE 14/2006 che ha approvato le nuove procedure di aggiornamento e revisione delle Intese, attualmente in corso di formalizzazione.
e) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi, secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti, tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
f) a rimuovere ogni ostacolo procedurale ad esso imputabile in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza l’intervento sostitutivo del Soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo;
g) a segnalare ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione degli interventi, nonché la proposta delle relative azioni da intraprendere e la disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive o di riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi.
h) Attuare le nuove modalità di governo delle Intese Istituzionali di Programma sulla base delle disposizioni di cui alla come modificate dalla delibera CIPE 14/2006.
Articolo 8 Responsabile dell’Atto Integrativo
Si individua come soggetto responsabile del presente Atto Integrativo il Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia dell’Assessorato Regionale degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica, a cui vengono conferiti i compiti di cui all’art. 5 dell’Accordo di Programma Quadro in materia di accelerazione della spesa nelle aree urbane.
Articolo 9
Soggetto Responsabile dell’attuazione dell’Accordo
Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull'attuazione del presente Accordo i Soggetti firmatari individuano, quale Soggetto Responsabile, l’Xxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxx, Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia dell’Assessorato Regionale degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica.
1. Il Soggetto Responsabile dell'attuazione del Accordo ha il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori del Accordo;
b) governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricompresi nell’Accordo, attivando le risorse tecniche ed organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi da parte dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo, provvedendo in particolare alla stipula di specifiche convenzioni con i soggetti attuatori ;
d) garantire il monitoraggio semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa;
e) verificare nel corso dei monitoraggi semestrali il completo inserimento dei dati aggiornati nelle schede implementate nell’Applicativo Intese, entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno;
f) controllare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l’assenza per le stesse di codici di errore nell’Applicativo Intese e comunicare al Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero dello Sviluppo Economico (di seguito SPSTI) la lista degli eventuali interventi che presentano modifiche rispetto alle previsioni effettuate nell’ultima versione monitorata come indicato al par. 4.1 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo rapporto di monitoraggio;
g) curare, al primo monitoraggio dell’Accordo, l’inserimento del CUP (codice unico di progetto) per ciascuna delle schede attività/intervento implementate nell’Applicativo Intese, ove non già inserito, e, a tal fine, richiederne in tempi utili l’attribuzione, direttamente o per il tramite di idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto Concentratore);
h) inviare al SPSTI ed alle Amministrazioni centrali firmatarie, entro il 28 febbraio ed il 30 settembre di ogni anno - a partire dal primo semestre successivo alla stipula -, il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’Accordo, redatto ai sensi della Delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla citata Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa; da trasmettere successivamente al Comitato paritetico di attuazione;
i) assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempienza, al soggetto che ne è responsabile, un congruo termine per provvedere;
j) segnalare, decorso inutilmente il predetto termine, l’inadempienza ai sensi della delibera CIPE
n. 14 del 22 marzo 2006;
k) esercitare, avvalendosi dei servizi e delle strutture organizzative dell’Amministrazione procedente, ovvero di altre Amministrazioni pubbliche, ai sensi della delibera CIPE n. 14 del 22 marzo 2006 i poteri sostitutivi necessari alla esecuzione degli interventi;
l) provvedere, mediante attività di conciliazione, a dirimere tutte le controversie che insorgono tra i soggetti partecipanti all’Accordo, nel caso di mancata composizione, le controversie sono definite secondo le modalità previste dalla richiamata delibera CIPE 14/2006.
Articolo 10
Soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento
1. Per ogni intervento previsto dal presente Accordo viene individuato il “Responsabile di intervento”, nominato su indicazione del Soggetto Responsabile dell’Accordo, che nel caso di lavori pubblici corrisponde al soggetto già individuato come “Responsabile unico di procedimento” ai sensi del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché del DPR 554/1999 per le parti non abrogate dal suddetto Decreto legislativo 163/2006.
2. Ad integrazione delle funzioni previste come responsabile di procedimento dall’art. 8 del DPR 554/1999 e successive modificazioni, il Responsabile di Intervento svolge i seguenti compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l’attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) raccogliere ed immettere nell’Applicativo Intese i dati delle schede intervento e rispondere della loro veridicità;
d) verificare la veridicità delle informazioni contenute nelle singole schede intervento e l’attuazione degli impegni assunti, così come porre in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell’intervento nei tempi previsti;
e) trasmettere al Responsabile dell’Accordo la scheda-intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell’Accordo;
f) fornire al responsabile dell’Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell’intervento;
g) consegnare, in particolare, al soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo, su sua richiesta, gli elaborati progettuali, il cronoprogramma dei lavori, nonché gli atti amministrativi di impegno alla realizzazione dell’intervento, gli atti amministrativi di impegno delle risorse finanziarie e ogni altra documentazione attinente l’intervento.
Articolo 11
Procedimenti di conciliazione e risoluzione delle controversie
1. Il soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nel presente Accordo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d’ufficio, invita i soggetti interessati a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di conciliazione.
2. Qualora in tale sede si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all’osservanza dell’Accordo raggiunto.
3. Qualora, invece, le controversie permangano, si procederà ai sensi della delibera CIPE n. 14/2006.
4. Gli eventuali conflitti insorti tra soggetto attuatore di ogni singolo intervento e l’impresa che realizza l’intervento vanno composti così come previsto dal contratto d’appalto.
Articolo 12
Poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi e inadempienze
1. L'esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall'ordinamento vigente e dalla Intesa Istituzionale di Programma.
2. L'inerzia, l'omissione e l'attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento.
3. Nel caso di ritardo, inerzie o inadempimenti, il Soggetto Responsabile dell’attuazione dell'Accordo invita il soggetto interessato, al quale il ritardo, l'inerzia o l'inadempimento siano imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato.
4. Il soggetto al quale sia imputato l'inadempimento è tenuto a far conoscere al Soggetto Responsabile dell'attuazione Accordo, entro il termine prefissato, le iniziative assunte ed i risultati conseguiti.
5. In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle modalità operative prescritte, il Soggetto Responsabile dell’attuazione dell’Accordo procederà ai sensi della delibera CIPE n. 14/2006.
Articolo 13 Disposizioni generali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori.
2. L’Accordo ha durata sino alla completa attuazione degli interventi in esso previsti.
3. L’Accordo può essere modificato o integrato, per concorde volontà delle parti, con la procedura prevista dalla delibera CIPE n. 14 del 22 marzo 2006.
4. Possono aderire al presente Accordo, successivamente alla stipula dello stesso e previo il consenso unanime dei soggetti sottoscrittori secondo le procedure previste dalla delibera CIPE n. 14/2006, altri soggetti ricompresi tra quelli individuati dalla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia necessaria per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dall’Accordo medesimo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
5. Le schede attivita’/intervento riportate nell’allegato 2 al presente Accordo, implementate ai sensi della delibera CIPE 76/2002 nell’applicativo Intese ovvero le schede successivamente aggiornate, riportano l’indicazione del soggetto pubblico attuatore che ha redatto la scheda stessa. Tale soggetto assicura la veridicita’ delle informazioni in esse contenute.
6. I lavori relativi agli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma che beneficiano di fondi pubblici dovranno essere appaltati in coerenza con gli indirizzi programmatici e la tempistica individuati dagli specifici strumenti di finanziamento attivati.
Articolo 14 Disposizioni finali
1. Il presente Atto Integrativo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori e forma parte integrante e sostanziale dell’Accordo di programma quadro in materia di accelerazione della spesa nelle aree urbane sottoscritto il 30 Marzo 2005;
2. L’Accordo ha durata fino al completamento delle opere.
3. Per quanto non espressamente previsto e modificato dal presente Atto, si rinvia all’osservanza di tutte le clausole e prescrizioni riportate nel citato Accordo di Programma Quadro stipulato il 30 Marzo 2005.
Roma, 29 novembre 2007
Ministero dello Sviluppo Economico
Direttore Generale del Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese
Dott. Xxx. Xxxx Xxxxxxxx
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Ministero delle Infrastrutture
Direttore Generale della Direzione Generale per la Programmazione Negoziata e i Programmi Europei
Dott. Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx (per delega)
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Regione Autonoma della Sardegna Direttore Generale della Presidenza Prof.. Xxxxxx Xxxxxxx
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Regione Autonoma della Sardegna
Direttore del Centro Regionale di Programmazione
Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
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Regione Autonoma della Sardegna
Direttore Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia
Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxx Xxxxxx
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