PA-POMPEI|07/01/2021|CONTRATTO 4
PA-POMPEI|07/01/2021|CONTRATTO 4
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Oggetto: Lavori di somma urgenza, ex art. 163 e 148 del Dlgs n. 50/2016, presso le aree di proprietà dei sigg.ri Xxxx Xxxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxx identificate catastalmente nel NCT del Comune di Pompei al fg. 2 p.lle 566, 567 e 46 (parte) ed ubicate in Pompei presso la località Xxxxxx Xxxxxxxx – CIG: 81746828FC – CUP: F69G19000910001.
Impresa: Società ECORES – COSTRUZIONI E RESTAURI S.r.l, con sede legale in Xxxxxxxx (XX), xxxx Xxx X. Xxxxx x. 00 (P.IVA n. 04804621219)
Importo lavori: € 85.907,82 , corrispondente ad un ribasso pari al 13,73 %;
Affidamento: Verbale di somma urgenza n. 01 del 15.01.2020, approvato con Ordine di affidamento;
Decreto direttoriale approvazione estensione lavori di scavo n° 218 del 04.08.2020, per un importo aggiuntivo pari ad € 141.220,59 (iva esclusa), considerando il ribasso pari al 13,73 % offerto dall’impresa in sede di sottoscrizione del verbale di somma urgenza del 15.01.2020 n. 01.
Contratto: N° 20 del 09/03/2020 sottoscritto con la Società ECORES – COSTRUZIONI RESTAURI s.r.l;
1° Atto aggiuntivo n. 122 del 05.11.2020
Finanziamento: Fondi bilancio Parco Archeologico di Pompei - Impegno di spesa n° 335/19 somma urgenza
Fondi bilancio Parco Archeologico di Pompei – Impegno di spesa n° 174/20- 1° ampliamento scavo
Premesso che:
- in che in data 01 Agosto 2019 il Parco Archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, rep. n. 08, finalizzato a ratificare e formalizzare buone prassi operative e di collaborazione istituzionale per il contrasto del saccheggio e del traffico di opere d’arte e reperti nelle aree di competenza;
- che in località Xxxxxx Xxxxxxxx è nota la presenza di una Villa Rustica di età romana conosciuta con il nome di “Villa Imperiali”, le cui strutture - in seguito rinterrate - furono parzialmente portate in luce durante scavi condotti fra il 1906 e il 1908, nel 1914 e nel 1955-1956;
- che a seguito di ulteriori occasionali rinvenimenti, nel 1983 il sito fu sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza Archeologica di Pompei (D.M. del 19/10/1983);
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- che la Villa è stata oggetto, soprattutto negli ultimi decenni, di scavi clandestini che, tramite la realizzazione di cunicoli, miravano all’asportazione di reperti dell’edificio che hanno non solo danneggiato la struttura, ma portato anche alla dispersione di beni archeologici;
- che, a seguito di ripetute segnalazioni di attività di scavo abusivo, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata nel 2017 ha avviato, con la collaborazione del Parco Archeologico di Pompei, una campagna di indagini archeologiche mirate a definire l’estensione della villa ed a sottrarre eventuali reperti all’azione degli scavatori clandestini, oltre ad acquisire informazioni sugli autori ed i reati perpetrati, con il preciso scopo di bloccare tali attività illecite;
- che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, con nota dell’8 novembre 2019, acquisita al protocollo di questa Amministrazione con il n. 12560 del 15 novembre 2019, ha comunicato al Parco Archeologico di Pompei che, nell’ambito delle indagini relative al procedimento n. 1542/17 R.G.N.R. e tese alla dimostrazione dell’illecito trafugamento di beni archeologici mediante scavi abusivi operati nel terreno ricompreso nel vasto complesso archeologico di “Villa Imperiali” in Pompei (Foglio 2, part. 73), è stato eseguito un sopralluogo nel settembre 2019 da parte della Polizia Giudiziaria. Nel corso dello stesso si è riscontrato che ulteriori condotte di spoliazione e trafugamento di beni di grande pregio storico ed artistico hanno interessato anche l’adiacente area del c.d. “criptoportico” pertinente al complesso archeologico di “Villa Imperiali”;
- che, nella medesima comunicazione, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata ha, altresì, segnalato che, la denunciata azione di illegittima spoliazione e trafugamento si è, in particolare, consumata mediante il distacco di parte delle pareti affrescate e che “accanto a parti delle pareti già spoliate, vi sono con ogni probabilità altri affreschi, allo stato ancora esposti alla azione dei tombaroli”;
- che la zona oggetto della suddetta segnalazione interessa un’area, ubicata in Pompei alla Via Xxxxxx Xxxxxxxx, al “di sotto del lato ovest della proprietà Xxxx”, individuata al foglio 2, particelle 566, 567 e 40 del Catasto terreni del Comune di Pompei;
- che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata ha richiesto al Parco Archeologico di Pompei di “procedere con somma urgenza ad attività di sondaggio e scavo scientifico nell’area di interesse investigativo” (n. 12560 del 15 novembre 2019);
- che in data 17.12.2019 rep. n. 208, a seguito della comunicazione su richiamata inviata da parte della Procura di Torre Annunziata, il Parco Archeologico di Pompei ha provveduto a notificare ai proprietari delle particelle interessate, direttamente ed indirettamente, dai lavori di somma urgenza ( Sigg.ri Xxxx Xxxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxx- parti delle p.lle 566, 567 e 46) il Decreto Direttoriale n. 208 di occupazione temporanea;
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- che divenuto efficacie il Decreto di cui sopra con la regolare notifica ai proprietari e redatto il verbale di immissione in possesso e contestuale stato di consistenza delle aree, permaneva l’esigenza di questo Parco Archeologico di Pompei di far fronte alla segnalazione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata e scongiurare il concreto e attuale pericolo di trafugamento e di danneggiamento di ulteriori beni di interesse culturale dal complesso archeologico c.d. “Villa Imperiali”;
- che il giorno 15 Gennaio 2020, veniva effettuato un sopralluogo nella località Xxxxxx Xxxxxxxx, ubicata in Pompei e più precisamente sulle aree di cui sopra, oggetto di decreto di occupazione temporanea ovvero l particelle 566, 567 e 46(parte) di proprietà rispettivamente dei sigg.ri Xxxx Xxxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxx, a seguito del quale si riteneva fossero urgente l’esecuzione dei seguenti interventi:
1) installazione di cantiere di scavo e predisposizione delle aree di stoccaggio materiali sulla particella n. 46 di proprietà Xxxx Xxxxxxxx;
2) Demolizione di piccole strutture esistenti sulle particelle 566 e 567
3) Realizzazione di Scavo Archeologico ( 10 X 10 mt) fino ad una profondità prevista di 5 mt ubicato a cavallo tra le particelle 566 e 567;
- che, nella stessa data, veniva sottoscritto il verbale di somma urgenza n. 01 prot. n. 649, dal cui contenuto emergeva che l’esecuzione di detti lavori comportava costi complessivi stimabili in circa € 100.000,00, calcolati mediante l’utilizzo di prezziari ufficiali di riferimento ( prezziario Beni Culturali e Regione Campania) e che gli interventi potessero essere affidati alla Società ECORES – COSTRUZIONI E RESTAURI S.r.l, con sede legale in Xxxxxxxx (XX), xxxx Xxx X. Xxxxx x. 00 (P.IVA
n. 04804621219), per le seguenti ragioni: 1) impresa attualmente operante nel Sito Archeologico quale aggiudicataria dei “Lavori di adeguamento case demaniali a servizio dell’area archeologica di Pompei: edificio di Porta Stabia e sistemazione aree esterne GPP-37” e, quindi, dotata della forza lavoro ed attrezzature sufficienti per intervenire immediatamente evitando, quindi, che il protrarsi del tempo possa essere pregiudizievole per la tutela del bene; 2) impresa in possesso della categoria lavori OS 25 Scavi Archeologici, requisiti indispensabile per l’esecuzione dei suddetti lavori;
- che la suddetta impresa, rispetto all’importo stimato su richiamato, offriva un importo pari ad € 85.907,82 , corrispondente ad un ribasso pari al 13,73 %;
- che tale importo veniva considerato economicamente congruo e, quindi, il corrispettivo per l’esecuzione dei lavori su richiamati veniva definito in via consensuale con l’impresa affidataria così come espressamente previsto dall’art. 163, comma 3 del Dlgs n. 50/2016 e ss.mm.ii;
- che, a seguito di ciò, i lavori di cui all’oggetto venivano definitivamente affidati all’operatore economico su richiamato con specifico ordine di affidamento;
- che, in data 09.03.2020, rep. n. 20 veniva sottoscritto il contratto con la Società Ecores – Costruzioni e Restauri s.r.l per un importo pari ad € 85.907,82 oltre IVA;
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- in data 28.07.2020, con dettagliata relazione tecnica prot. n. 6733, il Direttore dei Lavori, Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, previa richiesta del RUP, proponeva di estendere l’attività di scavo in essere nel settore Nord incrementando l’oggetto del contratto d’appalto in essere sottoscritto con la Società Ecores – Costruzioni e Restauri s.r.l in data 09.03.2020 rep. n. 20 e l’importo del medesimo contratto di € 141.220,59 (iva esclusa), considerando il ribasso pari al 13,73 % offerto dall’impresa in sede di sottoscrizione del verbale di somma urgenza del 15.01.2020 n. 01;
- con Decreto Direttoriale n° 218 del 04.08.2020 veniva approvato quanto proposto dal Direttore dei Lavori ed autorizzato dal RUP, con la relazione di cui sopra;
- in data 05.11.2020 veniva sottoscritto l’atto aggiuntivo rep 122, con il quale si portava a conclusione la procedura di variazione del contratto e, quindi, si confermava l’incremento dell’importo contrattuale originario per un importo pari ad € 141.220,59 oltre iva, per un totale complessivi di € 227.128,41oltre iva.
Considerato che:
- Con nota n°9747 del 05.11.2020 veniva nominata RUP della procedura la dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx in sostituzione del Xxxx Xxxxxxx Xxxxxx;
- in data 30.11.2020, con dettagliata relazione tecnica prot. n. 10559, il Direttore dei Lavori, Arch. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx ed il RUP Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx, ciascuno nei limiti delle proprie competenze funzionali, proponeva ed autorizzava una ulteriore variazione del contratto rep. n. 20 del 09.03.2020, atteso che “Durante la prosecuzione dei lavori e le ultime fasi di scavo, sono emersi importantissimi reperti archeologici che hanno permesso la realizzazione di due nuovi calchi di esseri umani. Tali calchi si trovano in condizioni di conservazione e sicurezza non ottimali determinate sia dalle condizioni climatiche, che dall’ambiente antropico circostante e, pertanto, risultano esposti a possibili danneggiamenti o trafugamenti. Pertanto risulta indispensabile, al fine di tutelare e conservare i reperti archeologici emersi dall’attività di scavo in corso di esecuzione, eseguire con estrema urgenza ulteriori lavorazioni tese al perseguimento degli obiettivi di cui sopra, il cui immediato avvio è necessario per evitare che fenomeni atmosferici possano arredare in grave danno ai ritrovamenti”;
- il DL ed il RUP, quindi, proponeva ed autorizzava un incremento del contratto, attualmente ancora in essere, con la Società Ecores – Costruzioni e Restauri s.r.l per un importo stimato pari ad € 67.054,22 (iva esclusa), considerando il ribasso pari al 13,73 % offerto dall’impresa in sede di sottoscrizione del verbale di somma urgenza del 15.01.2020 n. 01;
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- l’importo di cui sopra veniva ricavato dal computo metrico, nel quale venivano dettagliatamente elencate le lavorazioni aggiuntive da eseguire con la massima urgenza, nell’elenco nuovi prezzi e nel nuovo quadro economico rimodulato; tali documenti tecnici-contabili venivano allegati alla relazione di cui sopra.
- con Decreto Direttoriale n. 307 del 03.12.2020, veniva approvata la proposta di estendere, presso le aree di proprietà dei sigg.xx Xxxx Xxxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxx Xxxxxxx identificate catastalmente nel NCT del Comune di Pompei al fg. 2 p.lle 566, 567 e 46 (parte) ed ubicate in Pompei presso la località Xxxxxx Xxxxxxxx, l’attività di scavo, oggetto della procedura di somma urgenza di cui al verbale n. 01 del 15.01.2020 prot. n. 649, così come proposta dal Direttore dei Lavori e dal RUP nella relazione del 30.11.2020 prot. n. 10559;
- con il medesimo decreto direttoriale veniva, altresì, approvato l’affidamento delle attività di scavo aggiuntive, in prosieguo a quella in corso di esecuzione, alla Società ECORES – COSTRUZIONI E RESTAURI S.r.l, con sede legale in Xxxxxxxx (XX), xxxx Xxx X. Xxxxx x. 00 (P.IVA n. 04804621219), per un importo pari ad € 67.054,22 oltre IVA.
- L’importo del contratto, rep. n. 20 del 09.03.2020, è attualmente pari ad € 227.128,41 oltre IVA, considerando il ribasso d’asta presentato dall’impresa in sede di redazione del verbale di somma urgenza del 15.01.2020 e la variazione del contratto disposta con l’atto aggiunto del 05.11.2020 rep. n. 122, mentre la somma stimata dal D.L e dal RUP, nella relazione del 30.11.2020 prot. n. 10559, è pari ad € 67.054,22 oltre IVA, per una somma complessiva del contratto pari ad € 294.182,63 oltre IVA.
Visto l’art. 148, comma 7 del Dlgs n. 50/2016 e ss.mm.ii, espressamente prevede che “L'esecuzione dei lavori di cui al presente capo è consentita nei casi di somma urgenza, nei quali ogni ritardo sia pregiudizievole alla pubblica incolumità o alla tutela del bene, fino all'importo di trecentomila euro, secondo le modalità di cui all'articolo 163 del presente codice. Entro i medesimi limiti di importo, l'esecuzione dei lavori di somma urgenza è altresì consentita in relazione a particolari tipi di intervento individuati con il decreto di cui all'articolo 146, comma 4”.
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
L’anno 2021, il giorno 04 del mese di Gennaio, tra il Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, nella qualità di Direttore Generale ad interim del Parco Archeologico di Pompei ed il legale rappresentante della Società ECORES – COSTRUZIONI E RESTAURI S.r.l, con sede legale in Xxxxxxxx (XX), xxxx Xxx X. Xxxxx x. 00 (P.IVA n. 04804621219), Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx (CF: SPSMSM73M27F839Y), si stipula quanto segue:
Art. 1 L’Impresa assume l’impegno di eseguire, senza riserva alcuna, i lavori come risultanti dalla relazione tecnica redatta dal D.L. e dal RUP, con la quale gli stessi hanno proposto ed autorizzato
la modifica del contratto n. 20 del 09.03.2020, nonché dettagliatamente elencati nel computo metrico che si allega al presente atto rappresentandone una parte integrale e sostanziale.
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Le condizioni di esecuzione sono le stesse contenute nel contratto n° 20 del 09.03.2020 di cui al rep. n° 20.
Art. 2 L’importo in aumento del presente atto, al netto del ribasso, risulta complessivamente pari ad € 67.054,22 oltre IVA, così come ricavato dall’elenco nuovi prezzi allegato al presente atto rappresentandone parte integrante e sostanziale. L’importo del contratto, rep. n. 20 del 09.03.2020, è attualmente pari ad € 227.128,41 oltre IVA, considerando il ribasso d’asta presentato dall’impresa in sede di redazione del verbale di somma urgenza del 15.01.2020 e la variazione del contratto disposta con l’atto aggiunto del 05.11.2020 rep. n. 122, mentre la somma stimata dal D.L e dal RUP, nella relazione del 30.11.2020 prot. n. 10559, è pari ad € 67.054,22 oltre IVA, per una somma complessiva del contratto pari ad € 294.182,63 oltre IVA.
L’impresa affidataria ha costituito in ragione degli obblighi assunti con il contratto rep. n. 20 del 09.03.2020 la polizza assicurativa n. 1676.0033.33033249 emessa in data 29.01.2020 dalla Società SACE BT S.p.A per rischi di esecuzione delle attività oggetto del contratto.
L’importo della suddetta polizza è stato integrato con l’appendice n. 02 del 15.12.2020 trasmessa con nota acquisita agli atti del Parco Archeologico di Pompei con il prot. n. 2 del 04.01.2021.
L’impresa ha, altresì, costituito la cauzione definitiva mediante polizza fideiussoria n. 1676.00.27.2799781595 emessa in data 29.01.2020 dalla Società SACE BT S.p.A per un importo di € 5.894,57.
L’importo della garanzia della suddetta polizza è stato integrato con l’appendice n. 02 del15.12.2020 per € 4.603,08, trasmessa con nota acquisita agli atti del Parco Archeologico di Pompei con il prot. n. 2 del 04.01.2021.
Art. 3 - Si stabilisce, di comune accordo, che il termine entro e non oltre il quale tutti i lavori di cui al verbale di somma urgenza del 15.01.2020, dell’atto aggiuntivo rep. n. 122 del 05.11.2020 e della presente modifica contrattuale è fissato per il giorno 29.01.2020.
Art. 5 -Restano ferme ed invariate tutte le pattuizioni e condizioni stabilite per i lavori in argomento con il succitato contratto rep. n° 20 del 09.03.2020.
Art. 6 - Sono a carico dell’Impresa le imposte e tasse, compresi i diritti di segreteria, relativi al presente atto.
Art. 7 - Si da atto che il costo dei lavori relativi alla presente modifica contrattuale trova copertura finanziaria nel bilancio 2020, cap. 2.1.2.220, imp. n. 292.
Il presente atto è fin d’ora impegnativo per l’assuntore, mentre lo sarà per l’amministrazione solo dopo le intervenute approvazioni di legge.
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l’Impresa il Direttore Generale ad interim
ECORES COSTRUZIONI E RESTAURI S.r.l Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx