QUADRO CONOSCITIVO ACCORDO TERRITORIALE “TERRE DI PIANURA”
QUADRO CONOSCITIVO ACCORDO TERRITORIALE “TERRE DI PIANURA”
PRINCIPALI CRITICITÀ DELL’ASSOCIAZIONE TERRE DI PIANURA 3
Accessibilità e criticità della rete stradale 3
Sistema depurativo - fognario 4
AMBITI PRODUTTIVI CONSOLIDATI DI CADRIANO E QUARTO INFERIORE – GRANAROLO 6
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata 6
Accessibilità e criticità della rete stradale 7
Sistema depurativo – fognario 7
Analisi geologiche ed idrogeologiche 7
AMBITO PRODUTTIVO DI CA’ DE XXXXXX – MINERBIO 8
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata 8
Accessibilità e criticità della rete stradale: 8
Sistema depurativo - fognario: 8
Analisi geologiche ed idrogeologiche: 8
AMBITO PRODUTTIVO DI ALTEDO – MALALBERGO 9
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata 9
Accessibilità e criticità della rete stradale: 9
Sistema depurativo - fognario: 10
Analisi geologiche ed idrogeologiche: 10
Trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti 10
AMBITO PRODUTTIVO Z.I. CENTO – BUDRIO 11
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata 11
Accessibilità e criticità della rete stradale: 11
Sistema depurativo – fognario 12
Analisi geologiche ed idrogeologiche 12
AMBITO PRODUTTIVO Z.I. MOLINELLA – MOLINELLA 13
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata 13
Accessibilità e criticità della rete stradale: 13
Sistema depurativo - fognario: 13
Analisi geologiche ed idrogeologiche: 14
La superficie territoriale delle aree produttive in tutto il territorio dell’associazione risulta complessivamente di circa 808 Ha, dei quali il 61% localizzato negli ambiti sovracomunali.
Della superficie territoriale complessiva, il 26%, pari a circa 208 Ha non è ancora attuato. Di queste quote residue comunque una metà è già stata convenzionata e restano 111 Ha sui quali non è ancora stato presentato il piano particolareggiato: 68 Ha negli ambiti produttivi sovracomunali e 43,5 Ha sparsi nel resto dei territori comunali dell’associazione.
Sulle aree residue dell’associazione vi è ancora una Sc. di 720.531 mq, di cui 401.316 mq non ancora oggetto di piani attuativi che per il 65% è localizzato all’interno degli ambiti sovracomunali. L’indice territoriale medio delle aree pianificate è di circa 0,35 mq/mq.
La produzione edilizia per attività commerciali e alberghiere, attività industriali e di artigianato, servizi del decennio 1990/2000 riportata dal PTCP risulta complessivamente di 297.660 mq, di cui l’86% esclusivamente per attività produttive e artigianali. Rispetto alla produzione edilizia della Provincia di Bologna, quella del territorio dell’associazione rappresenta circa il 9% di quella totale; tale percentuale risulta un po’ più elevata in relazione alla produzione edilizia dei soli comuni della pianura (12%).
L’aggiornamento dei dati sulla produzione edilizia fino al 20041 testimonia un forte acceleramento registrato negli ultimi quattro anni, pari ad un incremento del 69% complessivo dell’associazione: tutti i comuni che registrano significativa crescita superiore al 50% della produzione edilizia del decennio precedente (1990-2000) con un picco nel comune di Budrio dove si registra un incremento superore al 200%. Il comune di Granarolo è l’unico ad evidenziare un forte rallentamento, in ragione, molto probabilmente anche delle poche aree residue di produttivo del PRG.
La valutazione di questi dati, seppur alla base del dimensionamento per le offerte future, va comunque raffrontata con il dato provinciale e comunque relazionata a fattori e dinamiche particolari che hanno visto questo ambito della Provincia di Bologna particolarmente attivo nell’ultimo quinquennio. Se infatti il peso percentuale della produzione media annua dell’Associazione Terre di Pianura è stato, nel decennio 1990-2000, pari al 10% sulla media annua provinciale, dagli aggiornamenti dell’ultimo quinquennio questo risulterebbe aumentare fino al 16%.
170 Ha rappresentano il 12% della quantità prevista dal trend dei 15 anni su tutta la Provincia
Per quanto riguarda il tema del commercio, dalle determinazioni finali della Conferenza Provinciale ex art. 7 LRER 14/1999, conclusasi il 29 maggio 2000, erano previsti complessivamente nel territorio dell’associazione 54.000 mq di Sv per grandi e medie strutture di cui 11.000 mq per il settore alimentare. Tali quote erano suddivise in:
10.500 mq di Sv di cui 1.500 mq per il settore alimentare, a Malalbergo,
19.000 mq di Sv di cui 4.500 mq per il settore alimentare, a Molinella,
10.000 mq di Sv tutta non alimentare, a Budrio,
14.000 mq di Sv di cui 5.000 mq per il settore alimentare a Granarolo.
La variante parziale 6/2002 del comune di Malalbergo ha messo in piano i 9.000 mq di Sv non alimentare nella zona D8, nell’ambito produttivo sovracomunale di Altedo; sono stati attuati 2000 mq di Sv dell’area 29/A previsti nel capoluogo del Comune di Molinella
1 I dat sono stati raccolti dai Comuni, in occasione dell’aggiornamento del quadro conoscitivo del PSC
PRINCIPALI CRITICITÀ DELL’ASSOCIAZIONE TERRE DI PIANURA
L’attuale stato delle reti infrastrutturali e dell’ambiente del territorio dell’Associazione a servizio degli ambiti produttivi sovracomunali in oggetto presenta le criticità generali di seguito descritte:
Accessibilità e criticità della rete stradale
La rete principale della viabilità esistente del territorio dell’Associazione Terre di Pianura è definita da una grande maglia pressoché ortogonale così come rappresentata nell’allegato cartografico di inquadramento.
La documentazione del PSC elaborato in forma associata Tale rete, assieme a quella della viabilità locale, in termini generali, sarebbe in grado di assicurare complessivamente un livello di interaccessibilità su mezzo privato fra i centri urbani principali e i poli produttivi dell’area, se non che, dalle criticità emerse dal quadro conoscitivo del PSC Associato in via di definizione, risulta che la maglia stradale esistente è seriamente penalizzata nella sua funzionalità dallo stato di forte inefficienza e congestione che caratterizza il sistema stradale convergente su Bologna. A ciò si aggiunge la mancanza di una rete trasversale di collegamento tra le polarità della pianura nord, come per esempio tra Molinella, Minerbio, Altedo.
Per superare questi limiti, si individuano alcuni interventi da prevedere sugli assi principali.
- SP3 Trasversale di Pianura e Lungo Savena: le difficoltà sono principalmente dovute all’incompletezza della maglia, problema che dovrebbe trovare parziale soluzione nel medio periodo, essendo già programmati o in fase attuativa diversi interventi
- SP 5 X. Xxxxxx: tale asse risulta in sofferenza in relazione al rango funzionale assegnatogli e alle previsioni di sviluppo prospettate dal PTCP. La realizzazione della Lungo Savena costituirà in prospettiva la soluzione per il tratto cruciale a sud della Trasversale di Xxxxxxx.
- XX 0 Zenzalino: si evidenziano sostanzialmente le stesse problematiche dell’asse della SP
X. Xxxxxx. In particolare si evidenziano le problematiche legate a: l’attraversamento dei centri abitati (per il centro di Budrio, si stanno valutando soluzioni in proposito), la tortuosità del tracciato e il numero di accessi diretti degli edifici sparsi lungo il tracciato. I fattori richiamati sottolineano principalmente problemi di sicurezza e di impatto acustico e ambientale che di fatto riducono i parametri di velocità dell’arteria.
Gli interventi previsti sulla rete principale si pongono pertanto l’obiettivo di risolvere il potenziamento della rete trasversale di collegamento fra gli assi nord-sud, ma se tali soluzioni sono risolutive per le aree della prima cintura, restano da individuare corridoi e rete di viabilità locale da potenziare che diano una risposta anche alla parte nord del territorio dell’Associazione.
Il progetto del Passante Nord intende perseguire e consolidare tale obiettivo di collegamento tra gli assi, offrendo la possibilità ai poli produttivi di diventare nodi strategici della grande rete e rafforzando così l’assetto urbano disegnato dal PTCP.
Approvvigionamento idrico
Tutti i comuni dell’Associazione fanno riferimento, per l’approvvigionamento idrico all’ acquedotto “primario”. Non si rilevano puntuali criticità se non quelle legate alla rete nel suo complesso. Unica eccezione il Comune di Molinella, dove risulta critica la connessione della rete con il sistema primario; occorre pertanto prevedere una accelerazione su tutti gli interventi che consentano di aumentare l’affidabilità dei collegamenti.
Il Piano di Interventi di ATO prevede per i comuni dell’associazione Terre di Pianura interventi per un totale di 11 milioni di euro circa da finanziare entro il 2010; il 90% di questi interventi trova mediamente la copertura finanziaria attraverso il sistema tariffario. Oltre agli interventi legati alle espansioni urbanistiche e ai lotti di completamento, il piano di ATO individua, comune per comune, gli interventi necessari ad un complessivo miglioramento del servizio ed efficienza della rete:
- nel Comune di Baricella, il potenziamento del tratto che interessa il comparto industriale di via Bianchetta;
- nel Comune di Budrio, la bonifica delle condotte (tratto da Fossa Marza a Trasversale di Pianura, Via Partendo, Via Visita, via Cantarana, via Casoni, via Grandi), la bonifica con
- nel Comune di Granarolo interventi legati ad estensioni della rete acquedottistica nei tratti di via Chiesa di Viadagola e di via Gramsci;
- nel Comune di Malalbergo la bonifica di alcuni tratti di condotte in via Ca' Bianca in località Ponticelli, in via Costa località Altedo dove verrà realizzato anche un serbatoio ed in via Nazionale, località Pegola per il tratto di rete aereo;
- nel Comune di Minerbio, interventi legati alle attuazione di espansioni urbanistiche e dei lotti di completamento produttivi di Via Ronchi Inferiore (comp. X0.00, X0.00);
- nel Comune di Molinella, adeguamento dell’impianto acquedottistico, manutenzione straordinaria dei serbatoi, bonifica ed eventuale sostituzione degli alimentatori, sistema di adduzione Malalbergo – Molinella.
In termini di disponibilità della risorsa idrica per uso industriale la presenza del Canale Xxxxxxxx Xxxxxxxxx può rappresentare una risorsa anche per il settore industriale, anche se resta da verificare la fattibilità di tale tipo di utilizzo.
Sistema depurativo - fognario
Il Piano di Interventi di ATO prevede per i Comuni dell’associazione Terre di Pianura interventi del sistema depurativo – fognario complessivi per un totale di 29 milioni di euro circa da finanziare entro il 2010; l’85% di questi interventi trova la copertura finanziaria attraverso il sistema tariffario, mentre la quota restante è finanziata da altre fonti, tra le quali finanziamenti provinciali. Gli interventi previsti andranno in parte a colmare le criticità di seguito richiamate, comune per comune.
- Comune di Baricella: si nota un’insufficienza puntuale della rete fognaria a fronte di eventi metereologici particolarmente importanti con frequenza temporale annuale, in particolare rispetto all’inadeguatezza del collettore finale della rete di Passo Segni; nella frazione, con una cadenza almeno annuale, si registrano fenomeni di allagamento. Entro il 2005 è prevista la realizzazione di nuovo impianto secondario di depurazione, nonché di un nuovo depuratore in località Boschi e conseguente adeguamento delle fognature comunali (collettori e scolmatori di piena adeguati)
- Comune di Budrio: per quanto riguarda la rete fognaria non si sono riscontrati particolari problemi di esondazione; essa presenta comunque nel nucleo storico un reticolo fognario piuttosto diversificato e vetusto. Permangono tuttora diversi tratti di fognature a cielo aperto nelle zone periferiche con problematiche igienico-sanitarie. Per ottenere l’opportuno miglioramento della capacità idraulica delle fogne, occorrerà separare la rete idrografica superficiale da quella fognaria. Per quanto riguarda il tema della depurazione, nel territorio comunale sono presenti tre depuratori (uno nel capoluogo con capacità pari a 12.000 A.E., uno a Mezzolara, e uno a Vedrana): per tutti è previsto un adeguamento tecnico funzionale e per quello del capoluogo è in progetto anche un ampliamento in ragione delle future previsioni residenziali (fine lavori per il 2008). Oltre al rifacimento di diversi tratti di collettori e a nuovi collettamenti (depuratore – capoluogo) è in progetto la separazione delle reti di Cento. Per quanto riguarda le aree industriali, gli interventi previsti daranno inoltre risposta alle criticità evidenziate per il Canale di Fossano, prevedendone il declassamento a fognatura previo tombamento o realizzando un’idonea rete fognaria parallela che colletti gli scarichi di Prunaro e della zona di Cento.
- Comune di Granarolo: ogni anno si registrano diverse situazioni critiche e problematiche della rete dovute a rotture, occlusioni e altro: tali incidenti si verificano prevalentemente nei tratti più vetusti della rete, in particolare nel capoluogo e nelle località di Quarto inferiore e Cadriano. Al fine di limitare questi eventi è prevista la realizzazione di diversi collettori, tra cui quello nella zona industriale di Quarto Inferiore e l’adeguamento di tratti di rete.
- Comune di Malalbergo: il Depuratore Altedo (con la potenzialità uguale a 2.000 A.E.), dal 2006 dovrà rispettare nei parametri dello scarico, secondo i parametri del D.Lgs. 152/99, cosi come dovranno essere previsti interventi che migliorino la qualità del canale idrico recettore di Longana. Per quanto riguarda il depuratore, che risulta già al limite della sua capacità, vi è
Sono inoltre previsti tratti di collettori tra Altedo e Baricella, Altedo e Pergola, quattro fosse Imhoff, di cui una nella zona artigianale di Altedo, nonché opere di manutenzione straordinaria su tutta la rete.
- Comune di Minerbio: La gestione della rete non pone particolari problemi; le zone che in passato erano state soggette ad allagamento (località Cà Cantelli, a sud del capoluogo e la località Ca’ de Xxxxxx, fra via Nazionale e via Borgonuovo) sono state oggetto di interventi che hanno eliminato il problema. È previsto l’ampliamento della potenzialità dell’impianto di depurazione da 9000 a 18000 A.E. Tale ampliamento dovrà essere esteso fino a 27000 A.E. per far fronte ai nuovi allacciamenti conseguenti alla realizzazione del collettore Altedo- Baricella e quindi alla prevista espansione urbanistica ed industriale delle aree servite. È prevista inoltre la realizzazione di collettori cui l’area industriale di Ca' de Xxxxxx e il capoluogo, Baricella e il capoluogo e Ca' de Xxxxxx Ovest – Casoni.
- Comune di Molinella: Negli ultimi anni l’insufficienza delle reti fognanti si è andata accentuando anche a seguito delle più recenti urbanizzazioni. È previsto l’adeguamento tecnico funzionale del depuratore del capoluogo ed è in progetto un successivo ampliamento. Per le singole aziende dell’ambito produttivo, che attualmente non risultano allacciate, occorre prevedere fosse Imhoff ed affinamento degli scarichi. In ragione del collegamento dell’ambito produttivo con il depuratore (in seguito al suo adeguamento), sarà opportuno anche verificare la capacità idraulica della rete ricevente: è già prevista dal piano di ATO la ristrutturazione della rete fognaria del capoluogo (fine lavori 2007)
Qualità dell’aria
Alla luce della zonizzazione per la qualità dell’aria elaborata dalla Provincia di Bologna secondo quanto disposto dal DM 261/02, gli ambiti di rilievo sovracomunale dell’Associazione Terre di Pianura (Cadriano e Quarto Inferiore nel comune di Granarolo, Z.I. Cento nel Comune di Budrio, Ca’ de Xxxxxx - Minerbio nel Comune di Minerbio, Z.I. Altedo nel Comune di Malalbergo e Z.I. Molinella nel comune di Molinella) non ricadono nell’agglomerato urbano di Bologna, nel quale è una emergenza la gestione delle attività legate alla qualità dell’aria.
Per gli ambiti produttivi sovracomunali adiacenti ai centri abitati, (tutti tranne quello di Minerbio hanno delle residente nel buffer dei 500m. delle aree produttive), ma in particolare per quelli candidati a diventare Aree Ecologicamente Attrezzate, si deve tener presente che tale continuità espone un consistente numero di residenti ai diversi inquinanti atmosferici (in particolare NO2, SO2, CO, PM10, Benzene e Pb).
Acustica
L’adiacenza delle aree produttive con i centri abitati, così come già richiamato pongono problemi di interferenza tra le attività svolte in tali tessuti urbani e le soglie di rumore accettabili per la residenza.
Nel caso della Z.I. Altedo gli apporti sonori provenienti dal flusso veicolare sono superiori a quelli prodotti dalle attività produttive insediate, ed è pertanto questo il principale elemento di criticità da mitigare.
– Valutazione delle zonizzazioni Acustiche comunali
Dal quadro generale sopra descritto si articoleranno, per i singoli ambiti produttivi sovracomunali dell’Associazione, le criticità e gli aspetti più puntuali di seguito riassunti.
AMBITI PRODUTTIVI CONSOLIDATI DI CADRIANO E QUARTO INFERIORE – GRANAROLO
Informazioni Generali
L’ambito di Cadriano, consolidato per funzioni prevalentemente produttive manifatturiere, si sviluppa interamente nel comune di Granarolo dell’Xxxxxx; la principale viabilità di accesso all’ambito avviene da via Cadriano, che segna anche il limite sud est dell’ambito. L’estensione della superficie territoriale dell’ambito è di 88.7 Ha di cui 74.5 Ha a destinazione produttiva: la superficie complessiva produttiva residua risulta quasi completamente esaurita anche se su alcuni comparti convenzionati risultano ancora non attuati 22.000 mq. di SC di cui 16.000 mq per attività produttive e 6.000 mq per attività commerciali e terziarie.
Dall’analisi delle imprese insediate2, che sono complessivamente 249, le attività prevalenti risultano essere: quelle manifatturiere (il 46%), quelle del commercio all’ingrosso e al dettaglio (24%) e di servizi vari alle imprese (13%)
Per quanto riguarda il sistema autostradale, il casello più vicino è quello di Arcoveggio anche se ulteriori interessanti prospettive per l’ambito sono rappresentate dal progetto di banalizzazione del tratto della A13 e dalla realizzazione dei nuovi caselli.
Anche il tracciato di progetto descritto dal PTCP per l’intermedia di pianura si configura come un elemento importante per l’accessibilità all’ambito.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma, quattro linee servono l’ambito, con principale direttrice Bologna - Ferrara ed un servizio abbastanza frequente su tutto l’arco della giornata. L’Ambito non ha nessuna fermata dell’SFM di riferimento nelle adiacenze.
L’ambito di Quarto Inferiore, consolidato per funzioni prevalentemente produttive manifatturiere, si sviluppa interamente nel comune di Granarolo dell’Emilia, tra la XX0 Xxx Xxxxxx ed il confine comunale con Bologna. L’ambito si estende su una superficie territoriale di circa 64 Ha di cui 58 Ha a destinazione produttiva: la superficie complessiva produttiva residua è di circa 7000 mq.
Le attività insediate nell’ambito3 sono complessivamente 149, suddivise principalmente in attività manifatturiere (il 42%) e quelle del commercio all’ingrosso e al dettaglio (25%) e di servizi vari alle imprese (15%).
L’accessibilità principale è garantita dalla XX0 Xxx Xxxxxx, e in un futuro, secondo il disegno del PTCP dovrebbe essere potenziata dai tratti previsti dell’Intermedia e della Lungo Savena nonché dal progetto del Passante Nord e dei nuovi caselli autostradali. Per quanto riguarda l’accessibilità tramite trasporto pubblico, l’Ambito non sono presenti fermate dell’SFM. Due linee di autobus nella direttrice Calderino – Baricella servono l’ambito produttivo con poche fermate solo nelle ore di punta.
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata
Entrambi gli ambiti si collocano in adiacenza a tessuti residenziali, con le criticità che ne conseguono.
Nell’ambito di Cadriano, la dismissione della Sabiem rappresenta un’occasione di riorganizzazione del filtro tra zona produttiva e residenziale. Sempre nello stesso ambito sono state manifestate necessità di ampliamento dell’azienda Meliconi.
In tema di Industrie a rischio rilevante si segnalano la presenza della C.B.A di Calori Spa nell’ambito di Cadriano e la BRENNTAG SPA nell’ambito di Quarto che ricadono entrambi nella classe A2.
Ad ovest dell’ambito produttivo di Cadriano scorre il Savena Abbandonato e internamente all’ambito lo scolo di Quarto , tutelati dall’art. 4.2 “Alvei attivi” e 4.3 “Fasce di tutele fluviale” del PTCP
2 Fonte: dati AURI del dicembre 2004
3 Fonte: dati AURI del dicembre 2004
Accessibilità e criticità della rete stradale
Entrambi gli ambiti sono interessati dalla previsione della strada Intermedia di Pianura. Tale infrastruttura seppur definita di rango intercomunale dal PTCP, la progettazione e realizzazione è a carico dei singoli Comuni. Si riscontrano diverse difficoltà per la realizzazione visto il territorio fortemente urbanizzato e la frammentazioni su territori di diversi Comuni. La realizzazione dei tratti di collegamento interno all’ambito di Cadriano e tangente all’ambito di Quarto è prevista attraverso il completamento delle previsioni in essere. L’attuale accesso agli ambiti avviene dalla San Donato e dalla via Ferrarese, considerate in forte stato di congestione. In relazione alla banalizzazione del tratto di A13 e alla realizzazione del Passante Nord l’accessibilità alle zone produttive di livello sovracomunali del comune di Granarolo si prevede possa migliorare. Entrambi gli ambiti sono raggiungibili con linee di autobus del trasporto pubblico.
Sistema depurativo – fognario
La rete esistente nelle area consolidate è di tipo misto e di vecchio impianto. La rete fognaria di entrambi gli ambiti è collegata al depuratore del Comune di Bologna. Come previsto dal Piano ATO, si richiede l’adeguamento della rete e dei tratti di collegamento al depuratore.
Analisi geologiche ed idrogeologiche
I terreni presentano caratteristiche geomeccaniche scadenti in superficie per cui dovranno essere valutati puntualmente, in fase attuativa, particolari attenzioni alle soluzioni tecniche per le strutture fondali. Le caratteristiche idrogeologiche dell’area, terreni a media conducibilità e falda libera, suggeriscono valutazioni in merito alla compatibilità con l’insediamento di eventuali attività produttive idroesigenti. In merito alla falda freatica, qualitativamente si registrano valori elevati di alcuni parametri di base. Le caratteristiche idrogeologiche dell’area, terreni a media conducibilità e falda libera, suggeriscono valutazioni in merito alla compatibilità con l’insediamento di eventuali attività produttive idroesigenti. In merito alla falda freatica, qualitativamente si registrano valori elevati di alcuni parametri di base.
AMBITO PRODUTTIVO DI CA’ DE XXXXXX – MINERBIO
Informazioni Generali
L’Ambito di Ca’ de Xxxxxx - Minerbio, ambito consolidato per funzioni prevalentemente produttive manifatturiere, si estende su una superficie territoriale di 113 Ha circa, di cui 82 Ha destinati ad attività produttive e circa 7,5 Ha per attività produttive terziarie e attrezzature sportive e ricreative private (5 Ha sono occupati da un maneggio). La superficie complessiva residua dell’ambito è pari a 102.280 mq, di cui 5000 mq di produttivo terziario.
Su 173 aziende insediate 4, il 60% svolge attività di tipo manifatturiero, e per il resto si suddividono principalmente tra attività commerciali all’ingrosso e dettaglio (17.3%), quelle legate alle costruzioni (8%) e di servizio vario alle imprese (7%).
L’accesso all’ambito avviene principalmente dalla via Ronchi inferiore, sulla quale confluiscono i flussi provenienti dalla SP San Donato e dalla SS Porretana. Il traffico interno all’ambito viene poi distribuito dalla via Marconi. Due linee di trasporto pubblico garantiscono il collegamento in direzione Funo e lungo il percorso Bentivoglio - Baricella anche se il servizio, almeno sulla direttrice nord sud è limitato ad una corsa nelle ore di punta.
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata
Il fiumicello delle Bruciate è indicato dal PTCP come reticolo minore (art. 4.2, 4.3).
Accessibilità e criticità della rete stradale:
L’ambito di Ca’ de Xxxxxx si trova a circa ...dal casello di Altedo. L’accessibilità all’ambito avviene dalla strada Sp San Donato e dalla Sp Ferrarese mediante via Canaletto e via dei Ronchi, che sono solo in parte adeguate alla tipologia di traffici che vi transitano. Si segnalano in particolare problemi di sicurezza negli incroci tra via dei Ronchi e via Canaletto e la Ferrarese. Attualmente Minerbio non è dotata di una tangenziale che possa deviare il traffico di collegamento della San Donato dal centro urbano, parte della viabiltà interna all’ambito viene comunque utilizzata dai camion dei rifiuti come circonvallazione in direzione della discarica.
Sistema depurativo - fognario:
Il Consorzio delle aziende dell’area industriale Ca’ de Xxxxxx è a rete mista e scarica nel fiumicello delle Bruciate attraverso scolmatori di piena. In tale corpo idrico le aziende scaricano come acque meteoriche in quanto ogni azienda è dotata già del proprio depuratore. E’ già stato evidenziato il forte stato di inquinamento del Fiumicello. Nell’accordo di Programma tra Provincia, Comune di Minerbio, Malalbergo e Baricella e Hera è prevista la realizzazione di un collettore dell’area industriale alla fognatura e l’ampliamento del depuratore intercomunale dei comuni di Minerbio, Baricella e Malalbergo situato nel territorio di Minerbio per una capacità di 27.000 abitanti equivalenti. Si è conclusa la fase di screening del progetto del depuratore. Per quanto riguarda il collettore il progetto è già approvato e la fine dei lavori è prevista per Luglio 2005.
Analisi geologiche ed idrogeologiche:
la zonizzazione geotecnica dell’ambito evidenzia la presenza di terreni con caratteristiche geomeccaniche idonee: solamente una piccola porzione (classificata come D1) impone una valutazione puntuale dei carichi ammissibili a causa di probabili cedimenti assoluti o differenziali, anche in relazione alle nuove normative per le costruzioni in zone sismiche.
Le caratteristiche idrogeologiche dell’area non evidenziano situazioni di criticità quali-quantitative per le acque sotterranee.
L’area sottostante il territorio di Minerbio è caratterizzata dalla presenza di un bacino di metano. Nel territorio sono presenti una centrale, dei cluster e delle stazioni di pompaggio e delle infrastrutture di conduzione del metano nel sottosuolo. Queste infrastrutture sono interessate dalle relative fasce di rispetto.
4 Fonte: dati AURI del dicembre 2004
AMBITO PRODUTTIVO DI ALTEDO – MALALBERGO
Informazioni Generali
L’ambito di Altedo, ha una superficie territoriale è di 121.7 Ha di cui 97.1 Ha destinati a zone produttive e 10 Ha circa di tipo commerciale/terziario/ricettivo. La superficie utile residua è di 174.683 mq., per il 70% destinata ad attività produttive; di tutta la superficie complessiva residua,
81. 221 mq circa sono già convenzionati.
Le aziende insediate sull’ambito sono 109 5, e le attività principalmente svolte sono manifatturiere (39.5%) attività commerciali all’ingrosso e dettaglio (23%) legate alle costruzioni (18%) e servizio vario alle imprese (11%).
Il piano del commercio offre la possibilità di realizzare in quest’ambito 9000mq di SV per medio grandi strutture nella Z.I. Molinella (2500 mq di SV + 9000 mq di SV no aree integrate e c.commerciali) nella Z.I. di Cento (10.000 mq di SV non alimentare)
Le principali reti di collegamento sono la SS64 Porretana e la SP20, nonché la rete autostradale A13 tramite lo svincolo di Altedo, nelle immediate vicinanze dell’Ambito. Per quanto riguarda l’accessibilità tramite trasporto pubblico, l’Ambito dista circa 7 km dalla fermata dell’SFM di San Xxxxxx in Casale sulla linea Bologna Venezia, dove, quando sarà a regime il Servizio Ferroviario Metropolitano, il cadenzamento è alla mezz’ora. Il collegamento con Bologna è garantito dal trasporto pubblico su gomma che, per le linee più frequenti offre il cadenzamento alla mezz’ora.
L’interporto di Bentivoglio è raggiungibile percorrendo circa 18 chilometri in autostrada o circa 20 chilometri su strade normali.
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata
I confini dell’ambito attuale sono rappresentati a est dalla SS 64 Porrettana, a sud dal centro abitato di Altedo, ad ovest dal canale Lorgana, che segna anche il confine amministrativo con il Comune di Bentivoglio ed infine a nord dalla SP 20 S. Xxxxxx in Casale.
La continuità tra il tessuto insediativo e quello residenziale, ai confini dell’ambito mette in evidenza i possibili impatti prodotti sulla popolazione residente dalle attività produttive insediate (il 32% della popolazione residente nel comune ricade in un buffer di 500 m. attorno all’ambito), in particolare legate all’esposizioni di inquinamento atmosferico….
Dalla tavola 5 del PTCP emerge un interferenza dell’ambito produttivo con la rete ecologica: le aree dell’Ex zuccherificio, e nello specifico le vecchie vasche dello stabilimento, costituiscono un area umida riconosciuta come Sito di Importanza Comunitaria (SIC). Questo elemento diventa un nodo strategico nel disegno della Rete ecologica provinciale.
Il Comune di Malalbergo ricade in un’area soggetta all’articolo 20 del Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico, quindi deve prevedere “nelle zone di espansione, per le aree non già interessate da trasformazioni edilizie, la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque piovane per un volume complessivo di almeno 500 m3 per ettaro di superficie territoriale, ad esclusione delle superfici permeabili destinate a parco o a verde compatto” e dettare norme o comunque atti “che consentono e/o promuovono, anche mediante incentivi, la realizzazione di sistemi di raccolta delle acque piovane anche nelle aree edificate.”
Sempre dal Piano stralcio derivano alcune direttive riguardanti le dimensioni delle fasce di pertinenza fluviale dei canali di bonifica, da tenere in considerazione in sede di progettazione esecutiva della viabilità nelle vicinanze dello scolo Savena Abbandonato.
Presenza dello zuccherificio in attività e dell’area dello zuccherificio dismesso e relative vasche. Polo funzionale oggetto di accordo a parte.
Accessibilità e criticità della rete stradale:
A causa dell’intenso traffico sulla SS 64 vi sono problemi legati alla sicurezza stradale, testimoniati anche dal numero consistente di incidenti registrati per chilometro (di poco superiore al valore dell’Xxxxxx Xxxxxxx). I livelli di congestione (lungo la SS 64 si registrano più di 900 mezzi/ora) sono registrati particolarmente nelle fasce orarie legate ai movimenti dei pendolari (dalle 7 alle 9
5 Fonte: dati AURI del dicembre 2004
Il progetto di una viabilità interna all’ambito di connessione tra la SP20 e la SS64 a sud dell’abitato di Altedo e relativi snodi di immissione, a carico dei soggetti attuatori dei comparti già pianificati nel PRG vigente dovrebbero garantire una più efficiente ripartizione di questi flussi.
Sistema depurativo - fognario:
Per quanto riguarda la rete fognaria, essa risulta quasi esclusivamente di tipo misto ed è in previsione la separazione delle reti. Nel Piano d’ambito di prima attivazione del Servizio Idrico Integrato, l’ATO n. 5 rileva alcune criticità per il depuratore di Altedo nel conformarsi, entro il 2006, ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/99; criticità che non sono specificate ma che sono presumibilmente attribuibili al fatto che il depuratore è sufficiente solo ai carichi attuali e che opera già al limite della sua capacità. Inoltre il canale Lorgana, corpo idrico recettore delle acque del depuratore, risulta di qualità scadente. A questo proposito, è in previsione l’allacciamento al depuratore intercomunale di Minerbio, ma non risultano finanziamenti disponibili per tale opera.
Analisi geologiche ed idrogeologiche:
L’ambito non è stato valutato negli elaborati fin’ora definiti per il QC; non è pertanto possibile fare valutazioni sulle caratteristiche geomeccaniche del sottosuolo. Tale tema dovrà invece essere approfondito, anche in considerazione della imminente entrata in vigore delle nuove normative sismiche.
L’area è caratterizzata dalla presenza di terreni con media conducibilità idraulica, ma considerando il modello idrogeologico del QC non sembrano essere presenti problemi di interazione tra le strutture previste e la falda freatica.
Trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti
Nel caso della Z.I. Altedo, la tipologia di rifiuti predominante dal punto di vista quantitativo è quello che ricade nella classe di “rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti”, pari al 45% del totale. I rifiuti pericolosi prodotti ammontano a 1.209 tonnellate, pari a quasi il 17% del totale: le classi di rifiuto che maggiormente contribuiscono a questo quantitativo sono la classe 11 (rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa), la 06, la 16 e la 19 (in ordine decrescente di quantità). Non sono presenti significativi servizi di riuso e riciclaggio dei rifiuti.
Acustica:
La classificazione acustica del Comune di Malalbergo è stata adottata con Delibera C.C. n. 29 del 12/ 05/2003. Da questa si rilevano situazioni di potenziale conflitto tra zone che confinano con aree in classi acustiche che differiscono di più di 5 dB, in contrasto con quanto previsto dalla norma, in particolare sono adiacenti zone di classe II (55-45 dB) e zone di classe V (70-60 dB) a sud est dell’ambito.
La campagna di rilevazione acustica ha evidenziato comunque come gli apporti sonori delle attività artigianali siano trascurabili rispetto a quelli del flusso veicolare: nell’ambito produttivo i conflitti sono risultati solo potenziali e non reali, ad eccezione del conflitto presente tra l’insediamento di lavorazione e conservazione della frutta (Solemilia, ex Coram) e la zona residenziale limitrofa
AMBITO PRODUTTIVO Z.I. CENTO – BUDRIO
Informazioni generali
L’ Ambito di Z.I. Cento, produttivo suscettibile di sviluppo per funzioni prevalentemente produttive manifatturiere e per funzioni logistiche, si sviluppa interamente nel Comune di Budrio ed è localizzato a Sud del capoluogo e il confine ovest dell’Ambito è definito dal tracciato attuale della
S.P. n.6 Zenzalino, di cui è in completamento la variante sul lato est dell’insediamento.
L’ambito produttivo si trova in contiguità con il nucleo urbano di Cento di Budrio e si estende per una superficie territoriale di 98 Ha di cui 78 Ha a destinazione produttiva con capacità residua di
133.000 mq di Sc. di cui 1667 mq di commerciale e terziario. Di queste quote residue circa 33.000 mq di Sc. sono comunque già stati convenzionati.
Dall’analisi delle imprese insediate6, che sono complessivamente 113, le attività prevalenti risultano quelle manifatturiere (il 44%), quelle di servizio vari alle imprese (21%) e quelle del commercio all’ingrosso e al dettaglio (19.5%).
Il piano del commercio offre la possibilità di realizzare in quest’ambito 10.000 mq di SV non alimentare per medio grandi strutture
La principale rete di collegamento dell’ambito è la SP Zenzalino ma di notevole importanza per lo sviluppo futuro dell’Ambito è l’ipotesi di realizzazione del Passante Autostradale Nord, che andrebbe ulteriormente a migliorare l’accessibilità all’Ambito, in ragione anche del nuovo svincolo nelle immediate vicinanze. Per quanto riguarda le linee di trasporto pubblico, la fermata dell’SFM più vicina all’ambito è quella di Budrio, nodo principale di interscambio con la mobilità di trasporto collettivo ferro-gomma sulla linea Bologna – Portomaggiore, il cui cadenzamento è alla mezz’ora. I collegamenti con il trasporto pubblico su gomma su più linee di autobus che collegano in direzione nord-sud Molinella - Bologna e verso est Imola – Lugo sono però sono nelle ore di punta della mattina e del pomeriggio, ed anche poco frequenti.
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata
Rapporto con il contesto: a sud dell’ambito produttivo, in continuità, è presente l’abitato di Cento di Budrio di circa...abitanti. Ad una distanza di circa 1 km è inoltre presente il complesso residenziale di Villa Loup di 92 abitanti. L’ambito produttivo dista circa 2 km dalla zona residenziale Creti dell’abitato di Budrio, in corso di attuazione. L’area agricola residuale è da ritenersi un’importante discontinuità del sistema insediativo anche ai fini della gestione delle funzioni residenziale e produttive.
Ad ovest dell’ambito e dell’attuale via Zenzalino sono collocate due antenne radio di proprietà RADIO RAI che occupano una superficie di circa 20 ettari. Altre due antenne di piccole dimensioni sono collocate internamente all’ambito.
L’intera area circostante è caratterizzata dalla centuriazione.
Vincoli sovraordinati: L’ambito ricade in zone tutelate dall’art.8.2 del PTCP, relativo alla tutela della struttura della centuriazione, ed è attraversato dal canale storico del Fossano. Inoltre in tema di reti ecologiche esistenti e di progetto, il PTCP indica per l’Ambito la necessità di individuare fasce di territorio da ricostruire con funzione di corridoio ecologico, individuando in particolare una “direzioni di collegamento ecologico” nella direttrice nord-sud lungo il canale Fossano, canale individuato anche come storico. Nella cartografia del PTCP (tavola 5 “Reti ecologiche”) la zona industriale di Cento è individuata come ambito produttivo sovracomunale suscettibile di sviluppo interferente con la rete ecologica.
Trasferimenti e Ampliamenti aziende: Pizzoli
Accessibilità e criticità della rete stradale:
L’ambito non presenta evidenti problemi di accessibilità, in particolare in seguito al completamento della variante della Zenzalino e all’adeguamento dello svincolo del Trebbo. E’ da verificare se le attuali soluzioni sono sufficienti a garantire un buon livello di accessibilità anche aumentanto il
6 Fonte: dati AURI del dicembre 2004
Inoltre il livello di accessibilità subirebbe un ulteriore miglioramento in seguito all’opera prevista dall’assetto strategico del PTCP, il Passante, il cui tracciato previsto contempla 4 nuovi caselli, di cui 1 interno al territorio del Comune a distanza di circa...dall’ambito in oggetto.
L’ambito si trova inoltre a 1 km dalla stazione di Budrio del Servizio Ferroviario Metropolitano ed è inoltre servito da n. 9 linee di trasporto pubblico su gomma.
Approvvigionamento idrico
Attualmente il sistema risulta in equilibrio grazie alla realizzazione di una vasca di laminazione a nord-est dell’ambito e all’inerbimento del canale...
In ragione di una vocazione dell’ambito produttivo come polo agroalimentare, si dovranno inoltra valutare le criticità dovute alla localizzazione di attività idroesigenti. Pare pertanto opportuno studiare soluzioni che permettano l’eventuale approvvigionamento idrico dal Canale Xxxxxxxx Xxxxxxxxx (CER);
Sistema depurativo – fognario
La rete esistente nell’area consolidata è di tipo misto e non adeguata agli apporti di acqua meteorica in caso di pioggia abbondante; la rete in corso di progetto nelle aree di espansione è separata. Attualmente la rete fognaria si trova in condizioni critiche in particolare per la promiscuità della rete idrografica superficiale e la rete fognaria del canale di Fossano e per la ridotta capacità del depuratore in relazione ai carichi attuali. E’ necessario quindi un progetto di adeguamento delle rete fognaria, che preveda la separazione della rete mista esistente della zona industriale attraverso la realizzazione di uno specifico collettore per le acque nere e il contestuale potenziamento delle rete delle acque bianche, al fine di risanare il canale di Fossano e migliorare la capacità idraulica del sistema fognario e depurativo. Il depuratore di tipo biologico che serve l’ambito è a nord di Budrio, , la sua la gestione è affidato alla Cea di Calderara di Reno, e serve le località di Canaletti-Prunaro, Cento di Budrio e Budrio capoluogo. E’ previsto l’ampliamento del depuratore che da 12.000 ab/eq passerà a 15.000 ab/eq.
Analisi geologiche ed idrogeologiche
I terreni su cui insiste l’ambito sono argillosi-limosi e presentano mediocri caratteristiche geomeccaniche; ciò implica che in fase attuativa si dovranno porre particolari attenzioni alle soluzioni tecniche adottate per ridurre gli impatti sulla falda (es. fondazioni profonde su pali), nonché approfondimenti delle analisi per valutare possibili cedimenti differenziali e/o assoluti anche in relazione alle nuove normative sismiche; per non acuire le criticità dovute ai fenomeni di subsidenza sarà inoltre necessario valutare la localizzazione di eventuali attività idroesigenti e realizzazione di pozzi con studi approfonditi sui prelievi di risorse idriche sotterranee; al momento, con i prelievi disponibili, comunque non si registrano particolari criticità.
In base alle analisi geologiche del PRG vigente e nella disciplina in esso contenuta la parte ovest dell’ambito e il territorio limitrofo in questa direzione sono caratterizzate da alta vulnerabilità dell’acquifero.
AMBITO PRODUTTIVO Z.I. MOLINELLA – MOLINELLA
Informazioni generali
L’Ambito di Z.I. Molinella, è suscettibile di sviluppo per funzioni prevalentemente produttive manifatturiere e per funzioni logistiche e si sviluppa interamente nel comune di Molinella. La superficie territoriale complessiva si estende per circa 108,5 Ha, di cui circa 92 Ha destinati a zone produttive: la superficie complessiva residua è di 113.900 mq, ma 86.647 mq risultano seppur non attuati, sono già stati convenzionati.
Delle 175 aziende insediate nell’ambito7, il 51% si occupa di attività manifatturiere, mentre tra le altre principali attività, vi sono il 18% delle aziende per il commercio all’ingrosso e al dettaglio e il 13% nel campo delle costruzioni.
Il piano del commercio offre la possibilità di realizzare in quest’ambito 2500 mq di SV + 9000 mq di SV no aree integrate e c.commerciali per medio grandi strutture.
L’area produttiva, adiacente al centro capoluogo, dista circa 2,4 km dalla stazione di SFM di Molinella, nodo principale di interscambio con la mobilità di trasporto collettivo ferro-gomma sulla linea Bologna - Portomaggiore ; il cadenzamento della linea è di 60 minuti. Non ci sono linee del trasporto pubblico su gomma che fermano in prossimità dell’ambito
Rapporto con il contesto e vincoli della pianificazione sovraordinata
Rapporto con il contesto: L’ambito produttivo si trova nel lato est in contiguità con l’area naturale della Vallazza, area riconosciuta e disciplinata come Sito di Importanza Comunitaria. Tale area è riconosciuta dal PTCP come “Nodo della rete ecologica provinciale” ( art. 3.5 e art. 7.4). Il PTCP riconosce inoltre una “Zona di rispetto del nodo ecologico” (art. 3.5). A sud- est dell’ambito produttivo è stato inoltre recentemente attuato un programma di riqualificazione urbana con cambio di destinazione d’uso da produttivo a residenziale. A sud l’ambito produttivo è limitato dall’aviosuperficie, riconosciuta anche dal PRG vigente.
Vincoli sovraordinati: In prossimità dell’ambito sono presenti diversi elementi riconosciuti dalla rete ecologica provinciale: il “Nodo ecologico complesso” della Vallazza con “Zona di rispetto del nodi ecologico”, i “corridoi ecologici” dello scolo Centonara, ad ovest dell’ambito, e scolo Molinella
, ad est dell’ambito. Tali elementi sono disciplinati dall’art. 3.5 delle NTA del PTCP. Nella cartografia del PTCP (tavola 5 “Reti ecologiche”) la zona industriale di Altedo è individuata come ambito produttivo sovracomunale suscettibile di sviluppo interferente con la rete ecologica.
Trasferimenti e Ampliamenti aziende: le aziende Pancaldi e Nobili , collocate attualmente nel tessuto residenziale, potrebbero essere interessate alla delocalizzazione con riqualificazione residenziale dell’attuale area.
Accessibilità e criticità della rete stradale:
L’ambito si trova ad una distanza di ...dal casello di Altedo sulla A13, a dal casello sulla A14 e a
...dalla trasversale di Pianura. L’accessibilità all’ambito è condizionata primariamente dai requisiti attuali della SP 6 Zenzalino che risulta in molti tratti non adeguata al rango funzionale assegnatogli, in particolare per le problematiche legate all’attraversamento dei centri abitati , alla tortuosità del tracciato e al numero di accessi diretti degli edifici sparsi lungo il tracciato. In prossimità dell’ambito risulta inoltre problematico l’innesto dalla Zenzalino alla via Barattino, strada di rango comunale, ma di fatto utilizzata come via principale di accesso alla zona industriale e all’abitato di Molinella.
Sistema depurativo - fognario:
la rete esistente nell’area consolidata è di tipo misto; la rete nelle aree in attuazione è di tipo separata. La rete non è comunque collegata al depuratore, ma scarica attraverso collettori di piena nel canale di Molinella. E’ necessaria la realizzazione di un collettore che colleghi gli scarichi industriali al depuratore. Tale opera è prevista nel lotto 3 del piano ATO, ma attualmente non
7 Fonte: dati AURI del dicembre 2004
Analisi geologiche ed idrogeologiche:
un ampia porzione a nord dell’ambito produttivo risulta caratterizzato da terreni di qualità scadente, da ciò ne consegue che si dovranno individuare le tipologie insediative compatibili per l’insieme fondazione-terreno. Non emergono elementi di criticità per la falda freatica al momento dei prelievi ed in relazione alla presenza di terreni fini con una bassa conducibilità idraulica, non sembrano essere presenti problemi di interazione tra le strutture previste e la falda freatica.