IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO - A.S. 2018/19
IPOTESI DI CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO - A.S. 2018/19
Il giorno 14 marzo 2019 c/o Aula Cupola dell’ ITT “Mazzotti” sito in xxx Xxxxxxxx 0 a Treviso, in sede di contrattazione integrativa dell’Istituto si tiene l’incontro tra il Dirigente scolastico , Xxxx. Xxxx Xxxxxxx, e la delegazione trattante di parte sindacale costituita dalle RSU Proff.: Xxxx Di Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxxx , Xxxx Xxxxxxxx e come terminale associativo sindacale Prof.ssa Xxxxxxx Xxxxx.
Per i sindacati territoriali sono presenti:
PREMESSA
Le relazioni sindacali sono improntate al preciso rispetto dei diversi ruoli e responsabilità del dirigente scolastico e delle RSU e perseguono l’obiettivo di contemperare l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale con l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi prestati alla collettività. La correttezza e la trasparenza dei comportamenti sono condizione essenziale per il buon esito delle relazioni sindacali: ciò costituisce pertanto impegno reciproco delle Parti che sottoscrivono l’intesa per la regolamentazione delle materie di cui all’art. 22 comma 4 punto c alinea c1- c5-c6-c8-c9 del CCNL Scuola del 19 aprile 2018 (c.d. “parte normativa”)
Art. 1 - Campo di applicazione, durata, decorrenza del contratto
1. Il presente contratto è sottoscritto fra l'istituzione Scolastica autonoma denominata Istituto Tecnico Statale “Xxxxxxxx Xxxxxxxx”, avente sede in Xxxxxxx, Xxx Xxxxxxxx 0, rappresentata dal Dirigente Scolastico pro tempore, i rappresentanti della R.S.U. e i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali territoriali, sulla base di quanto previsto dal CCNL 2006/2009 e dal CCNL 2016/2018 e si applica al personale docente e ATA dell’Istituto, con contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato.
Il presente contratto si riferisce a tutte le materie indicate nell’art.22 comma 4 punto x xxxxxx x0-x0-x0- x0-x0 del CCNL Scuola del 19 aprile 2018 (c.d. “parte normativa”) in coerenza con le scelte operate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto all’atto dell’elaborazione del PTOF. Ai sensi dell’art.7 del CCNL 2016/18 di comparto, all’inizio del nuovo anno scolastico la RSU richiede la negoziazione dei criteri di ripartizione delle risorse; la parte normativa conserva la validità fino alla sottoscrizione di un successivo accordo decentrato. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali.
Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente Contratto, la normativa primaria di riferimento in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali.
2. Sarà cura del Dirigente Scolastico affiggere copia integrale del presente contratto nelle bacheche sindacali della scuola e in quelle pubblicate nel sito web dell’Istituto dopo approvazione dei Revisori.
Art. 2 - Procedure di raffreddamento, conciliazione ed interpretazione autentica
1. Qualora insorgano controversie sull’interpretazione del presente contratto, al fine di iniziare la procedura di conciliazione, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione.
2. Entro 10 giorni dalla notifica della richiesta di cui al comma precedente, le parti si incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa.
3. La procedura di conciliazione deve concludersi entro 30 giorni dalla data del primo incontro delle parti.
4. L’eventuale accordo tra le parti sostituisce la clausola controversa, sin dall’inizio della vigenza contrattuale o del Contratto Integrativo Istituto.
Art.3 Tempi, modalità e procedura di verifica di attuazione del contratto d’Istituto
La verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’Istituto avrà luogo in occasione di una seduta a ciò espressamente dedicata da tenersi entro l’ultimo giorno dell’anno scolastico di riferimento.
Art. 4 Clausola di salvaguardia.
Resta salvo il diritto, per le R.S.U. tramite le XX.XX. abilitate alla contrattazione integrativa. di adire eventualmente le vie legali nelle sedi giudiziarie ritenute opportune per garantire l'applicazione dell'art. 28 della L. 300/70, avente per oggetto la repressione della condotta antisindacale.
RELAZIONI E DIRITTI SINDACAL
Art. 5 - Composizione delle delegazioni
1. Secondo quanto previsto dall'art. 7 comma 1 parte III del CCNL 2006/2009 e dall’accordo quadro 7 agosto 1998, le delegazioni trattanti sono costituite come segue:
· per la parte pubblica dal Dirigente Scolastico;
· per le organizzazioni sindacali dalla RSU e dai rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali firmatarie.
2. Il Dirigente Scolastico può avvalersi dell’assistenza del DSGA sulle materie di contrattazione che rivestono carattere contabile.
Art. 6 - Bacheca sindacale, documentazione e agibilità sindacale
0.Xx Dirigente Scolastico assicura la predisposizione di uno spazio/bacheca riservata all'esposizione di materiale inerente l’attività della RSU, in collocazione idonea e concordata con la RSU stessa; e precisamente (elencare di seguito le varie forme di agibilità sindacale, ad esempio) :in sala insegnati e atrio dell’Istituto; nel sito web dell’Istituto in uno spazio dedicato all’interno dell’area riservata docenti ed ata;
2. La RSU hanno diritto di affiggere, nelle suddette bacheche, materiale di interesse sindacale e del lavoro, in conformità alla legge sulla stampa e senza preventiva autorizzazione del Dirigente scolastico. Anche la sostituzione ed eliminazione del materiale esposto è di esclusiva competenza della RSU.
0.Xx Dirigente Scolastico assicura la tempestiva trasmissione (da tre a cinque giorni) alla RSU del materiale a loro indirizzato ed inviato per posta, per e-mail, ecc.
4. Stampati e documenti da esporre nelle bacheche possono essere inviati anche direttamente dalle XX.XX. di livello provinciale e/o regionale e/o nazionale e affissi alla specifica bacheca sindacale.
5. Alla delegazione RSU è assegnato, compatibilmente con la disponibilità degli spazi in Istituto, un’aula/piccolo ufficio per riunioni ed attività comuni tra la rappresentanza RSU, nonché un pc e stampante ad esclusivo utilizzo interno.
E’ altresì consentito l’uso del telefono fisso, del fotocopiatore ( nel rispetto del regolamento di Istituto ), nonché l’uso del pc con accesso ad internet ed altri strumenti ed attrezzature presenti nella scuola, senza per questo impedire il regolare svolgimento delle attività scolastiche.
6. Alla RSU ed ai Dirigenti Sindacali Territoriali è consentito di comunicare con il personale per motivi di carattere sindacale, purché non sia pregiudicata la normale attività lavorativa.
7. La comunicazione interna può avvenire per via orale o mediante scritti e stampati, sia consegnati dalla RSU e dai Dirigenti Sindacali Territoriali ad personam, sia messi a disposizione dei lavoratori interessati, ad es. in sala docenti o in segreteria.
Art. 7 - Permessi sindacali
1.Per lo svolgimento delle proprie funzioni sindacali, sia di scuola sia esterne, la RSU si avvale di permessi sindacali, nei limiti complessivi individuali e con le modalità previste dalla normativa vigente e segnatamente dagli artt. 8 – 9 -10 del CCNQ del 7 agosto 1998 e dal CCNQ 04/12/2017 CCNL.
0.Xx fruizione dei permessi sindacali di cui al precedente comma 1 è comunicata formalmente al Dirigente Scolastico dalle Segreterie Provinciali per il TAS e/o Regionali delle XX.XX. e dalla RSU di scuola tramite atto scritto, unico adempimento da assolvere con un preavviso di almeno 5 giorni.
0.Xx contingente dei permessi di spettanza alla RSU è gestito autonomamente dalla RSU nel rispetto del tetto massimo attribuito, che si calcola moltiplicando 25 minuti e 30 secondi per il numero di dipendenti a tempo indeterminato pari a 74 La quota oraria ottenuta va gestita tra i componenti della rappresentanza di Istituto. Il calcolo del monte ore spettante viene effettuato, entro un mese dall’inizio dell’anno scolastico, dal Dirigente che lo comunica alla RSU medesima.
Art. 8 - Trasparenza amministrativa – informazione
1. Copia dei prospetti analitici relativi alla ripartizione ed attribuzione del F.I.S. viene consegnata alla RSU, nell’ambito dei diritti all’informazione ai sensi dell’art.5 CCNL 2016/18. Le parti si impegnano, in un rapporto reciproco di correttezza e trasparenza, ad un uso esclusivo ed attento dei dati. L’informazione degli esiti e della contrattazione ha lo scopo di garantire alla parte contraente la verifica della piena applicazione del Contratto Integrativo di Istituto sottoscritto. Sarà compito e responsabilità della RSU medesima curarne l’eventuale diffusione, nel rispetto della tutela della riservatezza secondo gli articoli del Nuovo Regolamento Europeo e nel rispetto delle sentenze del Garante della Privacy.
2. Il Dirigente Scolastico rendiconta annualmente all’RSU in modo analitico tutti i compensi del salario accessorio liquidati al personale, docente e ata (elenco nomi, mansioni e corrispettivi) sia da fondi contrattuali che non contrattuali.
Art. 9 - Patrocinio e diritto di accesso agli atti
1. Le RSU hanno diritto di accesso agli atti della scuola sulle materie di informazione preventiva e successiva nonché a tutti gli atti per i quali la delegazione è portatrice di legittimi interessi, secondo quanto stabilito dalle norme vigenti relative alla trasparenza e all'accesso agli atti, con particolare riferimento alla Legge 241/1990, al Dlgs. 31/2013 e al D. lgs 97/2016.
2. Il rilascio di copia autentica di documentazione richiesta può avvenire anche per mezzo telematico e in formato digitale, con firma digitale, secondo la tempistica prevista per il rilascio della documentazione in formato cartaceo e di norma entro cinque giorni.
3. Le RSU ed i sindacati territoriali, su delega degli interessati, al fine della tutela loro richiesta, hanno diritto di accesso agli atti secondo le norme vigenti.
Art. 10 - Assemblee sindacali art. 23 CCNL 2018 e CIR Veneto
0.Xx RSU, congiuntamente, può indire assemblee sindacali in orario di lavoro e fuori orario di lavoro. Le assemblee possono, altresì, essere indette dalla RSU, congiuntamente con una o più organizzazioni sindacali rappresentative del comparto, ai sensi del CCNQ 04/12/2017.
2.Ciascuna assemblea può avere la durata massima di due ore se si svolge a livello di Istituto se l’assemblea ha carattere provinciale, secondo le indicazioni del relativo contratto Regionale.
0.Xx convocazione dell’assemblea contenente la durata, la sede e l’ordine del giorno e le sigle sindacali coinvolte ed è resa nota almeno otto giorni prima, con comunicazione scritta al Dirigente Scolastico.
0.Xx comunicazione, relativa all’indizione dell’assemblea, deve essere trasmessa dal Dirigente Scolastico a tutto il personale interessato, entro il giorno successivo in cui è stata protocollata dall’Istituto-ufficio
protocollo, per consentire a tutti di esprimere la propria adesione.
5.Le assemblee dei docenti coincidenti con l’orario di lezione devono essere svolte all’inizio o alla fine delle attività didattiche giornaliere, tenendo conto dell’orario di funzionamento della scuola che può essere di cinque o sei ore -tutti i giorni escluso il sabato. Per i docenti dell’indirizzo serale, lo stesso orario viene riportato all’orario di funzionamento delle lezioni serali.
6.Le assemblee del personale ATA possono essere indette in orario non coincidente con quello delle assemblee del personale docente, comprese le ore intermedie del servizio scolastico.
7.E' obbligo del personale dichiarare la propria partecipazione all'assemblea sindacale svolta in orario di servizio. La comunicazione relativa all’indizione dell’assemblea sindacale, trasmessa tramite posta elettronica deve essere facilmente identificabile (per es. XXX.XX….ASSEMBLEA SINDACALE) e la segnalazione della partecipazione individuale all’assemblea deve rimanere disponibile per almeno 3 giorni al fine di consentire la presa visione da parte di tutti gli interessati. La mancata firma entro il termine stabilito nella circolare verrà interpretata come non adesione all'assemblea e quindi il personale sarà considerato in servizio con gli alunni nelle classi. La dichiarazione è irrevocabile.
8.II Dirigente Xxxxxxxxxx, per le assemblee in cui è coinvolto il personale docente, sospende le attività didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all'assemblea.
9.Xxxxx assemblee in cui è coinvolto anche il personale ATA, se l'adesione è totale per quest’ultimo e non per i docenti, si assicurano i servizi essenziali come segue:
a. se le lezioni sono sospese in tutte le classi si prevede la permanenza in servizio solo di n. 1 unità di collaboratore scolastico nella sede in orario diurno, n. 1 in orario pomeridiano; n. 1 in orario serale
b. se non vi è sospensione delle lezioni in tutte le classi si prevede la permanenza in servizio di n.1 unità di assistente amministrativo in orario diurno; n. 1 assistente tecnico in orario diurno; e di almeno n. 1 collaboratore scolastico in orario diurno, n. 1 in orario pomeridiano; n. 1 in orario serale.
00.Xx Dirigente Scolastico nell’individuazione del personale obbligato al servizio verifica prioritariamente la disponibilità dei singoli; in caso contrario si procede al sorteggio, seguendo comunque il criterio della rotazione nel corso dell’anno scolastico.
Art. 11 - Sistema delle relazioni sindacali di istituto
0.Xx sistema delle relazioni sindacali è lo strumento per costruire relazioni stabili tra l’Amministrazione ed i soggetti sindacali, improntate alla partecipazione attiva e consapevole, alla correttezza e trasparenza dei comportamenti, al dialogo costruttivo, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonché alla prevenzione ed alla risoluzione dei conflitti.
0.Xx partecipazione è finalizzata ad instaurare forme costruttive di dialogo tra le parti, su atti e decisioni di valenza generale, in materia di organizzazione o aventi riflessi sul rapporto di lavoro ovvero a garantire adeguati diritti di informazione sugli stessi.
0.Xx sistema delle relazioni sindacali di istituto, a norma dell’art.22 del CCNL 2016/18 prevede i seguenti istituti:
a) Contrattazione integrativa (art.22 comma 4 lettera c));
b) Confronto (art.22 comma 8 lettera b)); c)Informazione (art.22 comma 9 lettera b)).
Art. 12 - Materie oggetto di contrattazione di istituto
1.Oggetto della contrattazione di istituto, ai sensi del richiamato art.22 CCNL 2016/18 sono:
- L’attuazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro;
- I criteri per la ripartizione delle risorse del fondo di istituto;
- I criteri per l’attribuzione di compensi accessori al personale docente ed ATA, incluso la quota delle risorse relative all’alternanza scuola lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari (qualora sia prevista la retribuzione del personale);
- I criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale (BONUS docenti);
- I criteri e le modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché la determinazione dei contingenti di
personale previsti dalla L.146/90;
- I criteri per l’individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare;
- I criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale;
- I criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio, al fine di una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare (diritto alla disconnessione).
- I riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione inerenti ai servizi amministrativi e a supporto dell’attività scolastica.
Art. 13 - Materie oggetto di confronto
1.Oggetto del confronto a livello di istituto sono:
-L’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente ed ATA, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzare nelle attività retribuite con il MOF;
-I criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno dell’istituzione scolastica del personale docente ed ATA, per i plessi situati nel comune della sede. Per l’assegnazione del personale ai plessi fuori del comune sede dell’istituzione scolastica, si rimanda al Titolo III del presente contratto;
-I criteri per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento;
-La promozione della legalità, della qualità del lavoro e del benessere organizzativo e l’individuazione delle misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out.
0.Xx confronto si avvia mediante la trasmissione alla RSU degli elementi conoscitivi sulle misure da adottare. Il confronto è attivato qualora, entro 5 giorni dalla trasmissione delle informazioni, venga richiesto dalla RSU o dalle XX.XX. firmatarie del CCNL 2016/18. L’incontro può essere, altresì, proposto dal Dirigente Scolastico contestualmente all’invio delle informazioni.
0.Xx calendario degli incontri di confronto non può protrarsi oltre quindici giorni.
0.Xx termine del confronto viene redatta una sintesi dei lavori, con esplicitazione delle posizioni emerse.
Art. 14 - Materie oggetto di informazione
1.Xxxxx restando gli obblighi in materia di trasparenza previsti dalle disposizioni di legge vigenti e dal CCNL 2016/18, l’informazione consiste nella trasmissione di dati ed elementi conoscitivi, da parte del Dirigente Scolastico, ai soggetti sindacali al fine di consentire loro di prendere conoscenza delle questioni inerenti alle materie di confronto e di contrattazione.
2.Sono oggetto di informazione, a livello di istituto, oltre agli esiti del confronto e della contrattazione integrativa:
- la proposta di formazione delle classi e degli organici; - i criteri di attuazione dei progetti nazionali ed europei.
0.Xx Dirigente Scolastico fornisce alla RSU l’informazione in ottemperanza a quanto previsto dal CCNL 2016/18 in tempi congrui rispetto alle operazioni propedeutiche all’avvio dell’inizio dell’anno scolastico. In particolare, la documentazione contenente tutti gli elementi necessari a svolgere la contrattazione decentrata, sarà consegnata nei tempi il più rapidamente possibile.
0.Xx Dirigente Scolastico concorda la convocazione con la RSU e le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL.
0.Xx Dirigente Scolastico e la RSU possono chiedere il rinvio della trattativa con l'obbligo di aggiornarla nel più breve tempo possibile, qualora nel corso della contrattazione emerga la necessità di approfondimento delle materie oggetto di contrattazione.
0.Xx testo definitivo dell’accordo viene pubblicato sul sito dell’istituzione scolastica entro quindici dopo l’approvazione dei Revisori dei Conti (art. 7 comma 8 CCNL 2018). Le parti, comunque, hanno facoltà, all’atto della sottoscrizione, di apporre dichiarazioni a verbale, che sono da ritenersi parti integranti del testo contrattuale.
ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE
Art. 15 - Utilizzazione dei docenti in rapporto al PTOF
1. L’utilizzazione dei docenti in rapporto al PTOF, rispetterà le norme di cui all’art. 3, comma 2 del DPR 275/99.
2. L’utilizzo su progetti terrà conto della disponibilità accertata del personale espressa in Collegio Docenti. Nel caso di progetti alternativi, il Dirigente si atterrà alla graduatoria espressa dal Collegio dei Docenti sulla base dei criteri da esso stabiliti.
3. Sarà evitato il cumulo di incarichi sullo stesso personale docente e/o personale ATA.
I criteri generali in base ai quali andranno ripartiti i compensi accessori saranno quelli dell’efficacia, dell’equità, della trasparenza. Poiché trattasi di risorse negoziali e ritenendo che il diritto ad accedervi sia in capo ai lavoratori tutti, anche in forza del criterio dell’equità, l’attribuzione di dette risorse non potrà eccedere per il singolo la soglia delle 400 ore (ore di progettazione € 17,50). Dal calcolo vengono escluse le ore di attività previste per il recupero dei debiti. Eventuali situazioni particolari in deroga, legata alla attuazione di progetti specifici con personale destinato, saranno oggetto di informazione successiva. Sarà fornita dal Dirigente Scolastico, in forma scritta e autocertificata, alla delegazione trattante, l’indicazione dettagliata del compenso massimo attribuito per ciascuna voce, in sede di informazione successiva.
Nel computo del raggiungimento di tale limite orario saranno prese in considerazione anche le eventuali riduzioni del proprio orario cattedre per esonero o semiesonero.
4. Tutte le attività di servizio, comunque denominate, hanno termine non oltre le ore 19:00 fatta eccezione per gli scrutini. Si precisa che il docente è tenuto ad effettuare al massimo otto ore di servizio.
5. Il Dirigente Scolastico conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive previste dal PTOF nei quali saranno specificati la natura dell’incarico, l’impegno, la retribuzione corrispondente (oraria o forfetaria) e le modalità di rendicontazione.
6. L’assegnazione dei Docenti alle classi avverrà nel rispetto dell’art. 25-bis, comma 2 e successivi, del D. L.vo 59 del 6/3/98, sentite le proposte espresse dal Collegio dei Docenti di cui all’art. 7, comma 2, lett. b del
D. L.vo 297/94, i criteri generali forniti dal Consiglio di Istituto di cui all’art. 10, comma 4 del D. L.vo citato e sentite le proposte avanzate dai Dipartimenti disciplinari.
6. Per l’organizzazione dei corsi e per l’assegnazione degli incarichi, si prevede la rotazione tra i docenti e l’individuazione di professionalità degli stessi nella conduzione della metodologia di recupero.
Art. 16 - Attività di potenziamento dell'offerta formativa (ai sensi art.28 CCNL 2016/18)
I docenti assegnati all’organico dell’autonomia, sono utilizzati per il presente anno scolastico, in coerenza con gli obiettivi deliberati nel PTOF.
A conclusione dell’incarico, l’attività svolta sarà ratificata da una relazione consuntiva che il docente presenterà al DS e al Collegio dei docenti su scheda predisposta e oggetto di informazione alle RSU.
I docenti con orario cattedra inferiore alle 18 ore dovranno altresì compilare in tutte le sue parti un registro in cui risulteranno le attività e le ore settimanali svolte.
Tutta la documentazione sarà accessibile alle RSU per presa visione delle attività svolte. I docenti referenti di progetto, con la loro relazione si renderanno garanti delle ore svolte dagli altri docenti coinvolti nel progetto, entro il limite di spesa preventivato.
Tutti i docenti coinvolti nelle attività di potenziamento con orario cattedra inferiore alle 18 ore avranno accesso al salario accessorio dopo previa documentazione delle ore effettivamente svolte, oltre l’orario cattedra.
Nel rispetto della delibera del Collegio Docenti, l’organico dell’autonomia incide nell’articolazione delle cattedre come da tabella allegata per l’anno di riferimento.
Art. 17 Organizzazione del lavoro e articolazione dell’orario di insegnamento
1. L’orario di lavoro viene definito su base settimanale e si articola in non meno di cinque giorni lavorativi (esclusi part-time e riduzioni di orario). I docenti possono esprimere la preferenza per il giorno libero dall’insegnamento; tale preferenza non costituisce diritto, ma solamente una richiesta che sottostà ai vincoli dell’organizzazione dell’orario scolastico delle esigenze della didattica e dell’efficacia ed efficienza del servizio. Nel caso delle richieste di uno specifico giorno (esempio: sabato, lunedì) potranno essere soddisfatte in percentuale e/o a rotazione solo a condizione di non peggiorare l’orario degli altri docenti, garantendo non più di 4 ore di servizio ai docenti in servizio.
2. Nel caso di più richiedenti, nel rispetto dei criteri didattici deliberati dagli organi collegiali della scuola, l’attribuzione del giorno libero avverrà tenendo in considerazione il carico complessivo di lavoro dei docenti, in termini di ore di insegnamento, numero di classi e attività aggiuntive, seguendo il criterio della rotazione e tenendo conto anche di più anni scolastici.
3. I docenti possono esprimere richieste di adeguamento dell’orario allo scopo di contemperare le esigenze di servizio con le incombenze familiari; tuttavia le richieste saranno soddisfatte solo ed esclusivamente se compatibili con l ‘organizzazione dell’orario scolastico settimanale e qualora la soddisfazione della richiesta non vada a peggiorare l’orario dei colleghi.
4. L’orario scolastico ha inizio, alla prima ora e, nel caso di classi con indirizzi diversi, le ore in diminuzione saranno collocate al termine della giornata di lezione.
L’orario di servizio termina, alla sesta ora o quinta ora , secondo l’orario di funzionamento delle classi.
5. Gli impegni pomeridiani saranno equamente suddivisi tra tutti i docenti, tenendo conto della collocazione oraria delle attività e degli insegnamenti nell’arco della giornata.
6. L’orario di lavoro è continuativo e non possono essere previste più di due interruzioni orarie nell’arco della settimana, compresa l’ora a disposizione per il ricevimento settimanale dei genitori.
7. Per richieste di permessi brevi e/o ferie, si seguono le disposizioni del CCNL. I permessi vanno sempre recuperati in servizio art. 16 CCNL 2006/2009.
8. Per le sostituzioni dei docenti assenti si procederà secondo il seguente ordine :
a)Xxxxxxx con obbligo di ore a disposizione con ore di cattedra, appartenenti alla stessa classe ed alla stessa disciplina, purchè in assenza di incarico di potenziamento dell’autonomia
b)Docente che deve recuperare i permessi brevi : per classe, disciplina.
c)Docente in servizio che non ha la classe presente a scuola
d)Docenti che hanno manifestato la disponibilità ad effettuare supplenze su compenso orario; e)Nell’organizzazione delle supplenze vien data precedenza alle sostituzioni delle classi del biennio.
Art.18 - Ore eccedenti
1. Ad ogni docente verrà chiesto, per esigenze di servizio, di mettere a disposizione almeno due ore settimanali per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo, in sostituzione dei colleghi assenti e a pagamento.
2. Tale disponibilità non può essere resa obbligatoria e va indicata nel quadro orario settimanale per tutto l'anno o per periodi di durata inferiore.
3. Nel caso sia necessario effettuare le ore eccedenti, il docente dovrà essere avvisato in tempo utile per prendere servizio.
Art.19 - Attività funzionali all’insegnamento
1. Le attività funzionali all’insegnamento sono definite all’inizio dell’anno scolastico mediante la proposta del DS e deliberate dal Collegio dei docenti di un piano annuale delle attività. Per i docenti con un numero di classi su più Istituti e/o con 8 o più classi, all’inizio dell’anno scolastico sarà possibile concordare il calendario della partecipazione agli impegni collegiali, fermo restando l’obbligatorietà degli adempimenti dovuti.
(Art 29 CCNL 29/11/2007)
2. Il Dirigente Scolastico, per improrogabili esigenze e necessità, può disporre l’effettuazione di un collegio docenti non previsto nel piano annuale.
Art. 20 - Utilizzo del personale ATA
1. All’inizio di ogni anno scolastico, sulla base del PTOF e delle attività ivi previste:
il DSGA formula una proposta di piano delle attività contenente la ripartizione delle mansioni tra il personale in organico, l’organizzazione dei turni e l’organizzazione degli orari. Art. 53 CCNL 2006/2009.
Il Dirigente Xxxxxxxxxx e il DSGA al fine di acquisire pareri, proposte e disponibilità, consultano il personale in un’apposita riunione in orario di lavoro di cui sarà redatto apposito verbale.
Il Dirigente Scolastico, verificatene la congruenza rispetto al PTOF, e le esigenze del funzionamento del servizio, adotta il piano delle attività. Il personale ATA partecipa oltre alla definizione del Piano Annuale delle Attività anche alle commissioni di lavoro come previsto dall’articolo 41 CCNL 2016 2018.
L’attuazione dello stesso è affidata al DSGA, il quale individua anche il personale cui assegnare le mansioni, i turni e gli orari sulla base dei criteri indicati nel presente contratto e dispone l’organizzazione del lavoro.
Il Dirigente scolastico, su proposta del DGSA, assegna gli incarichi specifici ai sensi dell’art. 47 CCNL 2006/2009 in base alle esigenze derivanti dal PTOF e alle esigenze generali dell’organizzazione scolastica, valorizzando le competenze specifiche dei singoli ma evitando, per quanto possibile, il cumulo degli incarichi.
2. E’ pubblicato all’albo e nel sito web, un prospetto con l’indicazione di mansioni, turni ed orari, assegnati a ciascuna unità di personale, non oltre la fine di ottobre. Copia del prospetto sarà consegnato ai delegati sindacali che sottoscrivono il presente accordo. Copia dello stesso prospetto sarà allegata all’accordo annuale per il personale ATA di cui al successivo art. 21 e sarà consegnato alle RSU e alle OOSS territoriali. 0.Xx piano di lavoro una volta pubblicato, potrà essere modificato solo per comprovati e documentati motivi di ordine organizzativo e con informazione alla RSU.
Art. 21 - Accordo annuale per il personale ATA
1. All’inizio di ogni anno scolastico viene stipulato uno specifico accordo di validità annuale sull’orario e l’organizzazione del lavoro del personale ATA, sulla base del PTOF, degli atti preliminari di cui all’articolo precedente, delle norme contenute nel presente contratto e nei contratti nazionali e decentrati.
2. All’interno dell’accordo vengono anche definiti i criteri e le modalità per l’espletamento delle prestazioni aggiuntive per l’accesso al fondo di istituto.
3. Il Dirigente Scolastico individua il personale da utilizzare nelle prestazioni aggiuntive sulla base dei seguenti criteri:
disponibilità espressa dagli interessati;
professionalità in rapporto alle attività da svolgere, nel caso sia richiesta una specifica competenza;
necessità ed esigenze organizzative dell’Istituto.
Art. 22 - Settori e mansioni
1. I settori di lavoro saranno definiti, per ciascuna figura del personale ATA, in modo da assicurare un’equa ripartizione del carico lavorativo tra le diverse unità di personale della stessa qualifica.
2. L’assegnazione ai settori vale per l’intero anno scolastico.
3. Nell'assegnare i settori, si terrà conto delle diverse professionalità, dell’esperienza acquisita e della funzionalità del servizio.
4 L’assegnazione ai settori potrà avvalersi della rotazione al fine di permettere la condivisione delle competenze e l’aumento della professionalità del personale in servizio.
5. L’assegnazione dei laboratori agli assistenti tecnici potrà avvenire per rotazione, anche per più laboratori e/o aule multimediali, aule video, aula magna, al fine di garantire l’assistenza e la funzionalità alla tecnologia presente in Istituto.
Art 23 -Orario di servizio
1. Nell’accordo di cui al comma 1 dell’art. 18, l’orario di lavoro viene stabilito per l’intero anno scolastico.
2. Nella definizione dell’orario, si terrà conto sia delle esigenze dei lavoratori sia della necessità di garantire al meglio il servizio.
3. L’orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività didattiche previste dal curricolo obbligatorio, comprensivo della quota nazionale e di quella definita dalla scuola e di tutte le riunioni degli XX.XX..
4. L’orario di lavoro, di norma, è di sei ore consecutive antimeridiane per sei giorni consecutivi. L’orario di lavoro massimo giornaliero è di nove ore.
5. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore continuative, il personale usufruisce, a richiesta, di una pausa di almeno 30 minuti. Tale pausa deve essere comunque prevista se l’orario giornaliero è superiore a 7 ore e 12 minuti.
6. Poiché l’orario di servizio della scuola può prevedere la presenza dalle ore 7.30 alle ore 23.30 per consentire lo svolgimento delle attività curricolari, lo svolgimento di eventuali corsi e progetti previsti dal PTOF, nonché i corsi serali SIRIO, il servizio dovrà essere organizzato su turni, antimeridiani, pomeridiani e serali.
Per i turni specifici si rimanda al piano annuale delle attività allegato al presente contratto.
Il personale sarà assegnato, ai vari turni, prioritariamente in base alla disponibilità individuale.
Nel caso in cui le disponibilità individuali convergano verso un unico turno, sarà attuata la rotazione.
7.A richiesta degli interessati e per motivi personali è possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro, previa richiesta ed autorizzazione da parte del DSGA.
8. Il DSGA organizza la propria presenza in servizio e il proprio tempo di lavoro per 36 ore settimanali, secondo criteri di flessibilità, assicurando il rispetto delle scadenze amministrative e la presenza negli organi collegiali dove è componente di diritto.
9. In base al funzionamento dell’intero servizio scolastico vengono previsti i turni di lavoro e le rispettive unità di personale coinvolto.
10. Nei periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie, pasquali ed estive) si osserva per tutti il solo orario antimeridiano.
Art. 24 - Orario di lavoro degli assistenti tecnici
1. L’orario di lavoro degli assistenti tecnici avrà la seguente articolazione:
a) assistenza tecnica alle esercitazioni didattiche per almeno 24 ore in compresenza del docente;
b) le restanti 12 ore per la manutenzione e riparazione delle attrezzature tecnico scientifiche del laboratorio o dei laboratori cui è addetto, per la preparazione del materiale per le esercitazioni, nonché per i compiti connessi alla realizzazione dell’autonomia scolastica.
c) All’assistente tecnico potrà altresì essere richiesta, nell’ambito delle 12 ore settimanali, assistenza e collaborazione a supporto dell’organizzazione, intesa come intensificazione.
d) Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, gli assistenti tecnici saranno utilizzati in attività di manutenzione del materiale tecnico-scientifico-informatico dei laboratori a vantaggio dell’organizzazione.
e) Il personale tecnico è tenuto ad assicurare la presenza fino al termine dell’attività didattica compresi gli Esami di Stato.
Art 25 -Orario di servizio flessibile
1. L’orario flessibile giornaliero consiste nell’anticipare o posticipare l’entrata e l’uscita del personale concesso in base alle esigenze di servizio e del funzionamento dell’Istituto, sentite le esigenze espresse dal personale.
2. L’organizzazione dell’orario flessibile non potrà essere a singola richiesta giornaliera, ma organizzato tenendo conto delle esigenze di servizio.
Art 26 - Riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore
Il personale destinatario della riduzione di orario a 35 ore settimanali è quello adibito a regime di orario articolato su più turni o coinvolto in sistemi di orario comportanti significative oscillazioni degli orari individuali, rispetto all’orario ordinario, finalizzati all’ampliamento dei servizi all’utenza e comunque comprendenti particolari gravosità dell’orario individuale di lavoro, purché la scuola sia strutturata con orario di servizio giornaliero superiore alle 10 ore per almeno 3 giorni alla settimana.
Art. 27 - Permessi e ritardi
1. I permessi possono essere concessi al personale con contratto a tempo indeterminato e determinato secondo le modalità previste dall’art. 16 del CCNL 2006/2009, e recuperati nei due mesi successivi.
2. Salvo motivi improvvisi e imprevedibili, i permessi devono essere richiesti con tre giorni di anticipo e saranno concessi salvaguardando il numero minimo del personale in servizio.
3. Il ritardo deve essere sempre giustificato e recuperato o nella stessa giornata o entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui si è verificato.
Art. 28 - Orario in aggiunta al normale orario di servizio e recuperi compensativi del personale ATA
1. Le ore rese dal personale in aggiunta al normale orario di lavoro, sempre autorizzata dal DSGA, possono essere effettuate su incarico dell’Amministrazione per particolari esigenze di servizio.
Potranno essere recuperate in giornate di riposo nei periodi di sospensione delle lezioni e/o previo accordo con il DSGA ed il DS, oppure quantificato nel pagamento di servizio straordinario.
2. I recuperi compensativi con giornate di riposo, in alternativa al pagamento delle attività aggiuntive, di norma non potranno superare il 50% del totale su base annua.
3. Il riposo compensativo, va effettuato entro l’anno scolastico in corso e in periodi di sospensione delle attività didattiche, evitando i periodi di scrutini, esami, iscrizioni.
4. Le prestazioni aggiuntive, inclusi i coinvolgimenti in progetti, sono oggetto di formale incarico.
5. Tutti gli incarichi e carichi di lavoro ulteriori non previsti dal piano delle attività sono intensificazione e compensati con il FIS come disposto dal CII.
Nell’atto del conferimento sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante e i termini del pagamento.
Le prestazioni aggiuntive, svolte nell’ambito dell’orario si servizio nella forma della intensificazione sono retribuite forfetariamente.
Art. 29 - Criteri per l'individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.
I criteri per l'individuazione di fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita per il personale ATA, al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, nel rispetto della normativa vigente, entro 30 minuti
Le richieste saranno concesse dal Dirigente scolastico, sentito il DSGA e tenuto conto delle esigenze dell'istituzione scolastica, in modo da garantire sempre l'assolvimento del servizio.
1. Al fine di contemperare la garanzia del servizio e le esigenze del personale in ordine al godimento delle ferie e delle festività soppresse, si procederà nel seguente modo:
Le richieste di ferie e di festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente Scolastico, acquisito il parere del DSGA.
Le ferie del personale a tempo determinato devono essere fruite, durante i periodi di sospensione dell’attività didattica e, in ogni caso, di norma, entro il termine dell’anno scolastico (art 13 comma 10 CCNL 29 11 2007)
Il DS ed il DSGA inviteranno il personale a formulare il proprio piano ferie, due volte all’anno, al fine di contemperare, organizzare ed autorizzare un piano ferie che possa essere garanzia dei lavoratori, senza ledere l’efficacia del servizio.
Le richieste riguardanti le ferie da usufruire nel periodo estivo devono essere presentate entro il 15 aprile dell’anno cui si riferiscono, ed entro il 10 novembre per le ferie del periodo di Natale.
Vista la richiesta di ferie del personale, la risposta di accettazione delle stesse, sarà restituita al personale entro 15 giorni.
Nel caso in cui le richieste del personale, appartenente ad una stessa qualifica, non permettano di garantire il servizio minimo, il DSGA, sentito il DS, informerà il personale interessato e lo inviterà a modificare, in modo volontario, la richiesta.
Xxxxxxx non fosse raggiunto un accordo con il personale interessato, sarà adottato il criterio della scelta d’ufficio, secondo il principio di rotazione.
2. Il DSGA, su richiesta e con il consenso del personale interessato, potrà autorizzare lo scambio del turno di ferie tra il personale della medesima qualifica e, se funzionale, anche il cambio del periodo concordato.
3. L’eventuale variazione d’ufficio del piano ferie, anche per evitare danni economici al lavoratore, può avvenire solo per gravissime e motivate esigenze di servizio.
4. Le festività soppresse e la festa del santo patrono, se festive, sono fruite nel corso dell’anno scolastico cui si riferiscono.
5. Le richieste per ogni tipo di assenza, con esclusione di quelle per malattia, dovranno essere presentate con almeno 3 giorni di preavviso.
6. Il personale ATA , salvo motivate situazioni di carattere personale, sarà in servizio dall’ultima settimana di agosto ( ultimi sei giorni lavorativi) al fine di predisporre ed organizzare l’avvio del successivo anno scolastico.
Art. 31 - Apertura della scuola in giorni festivi- chiusura giorni prefestivi
1. L’apertura della scuola in giorni festivi, va considerata solamente in casi assolutamente eccezionali.
Su richiesta di soggetti esterni e/o per attività specifiche e saltuarie organizzate dalla scuola, l’apertura dei locali in giorni non lavorativi, si organizzerà per quanto riguarda il personale, su adesione volontaria.
2. In particolari giorni dell’anno (Vigilia di Natale, sabato di Pasqua, ferragosto) acquisito il parere del personale ata (90%) il Consiglio di Istituto delibererà la chiusura della scuola.
3. Nei giorni di chiusura della scuola deliberati dal Consiglio di Istituto il personale utilizzerà in ordine: ferie anno precedente non utilizzate, recupero straordinario, festività soppresse.
Questi giorni di recupero non andranno ad interrompere la progressione di eventuale incarico, in quanto vengono considerati in analogia ai giorni festivi.
Art. 32 - Contingenti minimi di Personale A.T.A. in caso di sciopero
1. Secondo quanto definito dalla Legge 146/90, dall'art. 6 del CCNL Scuola 26/05/99, dalla Legge n. 83/2000, dall'apposito allegato al CCNL Scuola 26/05/99 e dall'Accordo Integrativo Nazionale dell’08/10/99, si conviene che in caso di sciopero del Personale A.T.A. il servizio deve essere garantito esclusivamente in presenza delle particolari e specifiche situazioni sotto elencate:
svolgimento di qualsiasi tipo di esame finale e/o scrutini finali: mantenimento in servizio di n. 1 AA, n. 1 AT,
n. 2 CS;
2. Nel caso di eventuali scioperi, entro 24 ore il Dirigente Scolastico consegna alla R.S.U. ed invia alla Direzione Scolastica Regionale, per il tramite degli Uffici Scolastici Provinciali, una comunicazione scritta riepilogativa del numero esatto degli scioperanti, con la relativa percentuale di adesione.
3. I dipendenti precettati ufficialmente per l'espletamento dei servizi minimi con il criterio della disponibilità ed in subordine della rotazione su base alfabetica, vanno computati fra coloro che hanno aderito allo sciopero, ma devono essere esclusi dalle trattenute stipendiali.
Art. 33 - Criteri generali per l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche di lavoro in orario diverso da quello di servizio. (diritto alla disconnessione)
Le comunicazioni di servizio (avvisi, comunicati, circolari, note ecc..) vengono pubblicate sul sito istituzionale, nel registro apposito all’interno della gestione documentale d’istituto e/o inviate tramite posta elettronica al personale interessato il quale è tenuto a prenderne visione durante l’orario di servizio e comunque con anticipo idoneo (5 giorni) e tale da assicurare la propria partecipazione a tutte le attività istituzionali previste.
Art. 34 - Riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche e dei processi di informatizzazione.
1. Le innovazioni tecnologiche e i processi di informatizzazione che caratterizzano la prestazione di lavoro del personale docente e ATA sono accompagnati da specifica formazione del personale interessato.
2. Tale formazione va intesa come arricchimento della professionalità del personale docente e ATA.
Art. 35 - Criteri distribuzione compensi valorizzazione professionalità Docenti
L’assegnazione della quota disponibile per la valorizzazione della professionalità docente si realizza secondo i criteri generali definiti dal Comitato di Valutazione dell’Istituto nel limite del 30% / 35% del personale in servizio.
L’assegnazione economica delle quote viene effettuata secondo evidenze oggettive e comunicate in autocertificazione da parte di tutti gli aventi diritto;
dalle schede autocertificate e riportanti il punteggio da assegnare viene stilato un elenco comunicato ai docenti tramite pubblicazione nell’area -docenti e nell’albo pretorio on-line, tenuto conto delle vigenti norme in merito alla tutela dei dati personali.
L’assegnazione delle quote da liquidare a ciascun docente saranno così determinate:
la somma economica-lordo dipendente- disponibile e comunicata dal MIUR, va suddivisa per totale dei punti ottenuti dalla somma dei punteggi acquisiti da tutti i docenti;
il risultato ottenuto, si moltiplica per i punti dei singoli docenti: in caso di parità di punteggio, saranno inclusi i pari-merito.
Somma economica disponibile = si ottiene un coefficiente Somma totale punteggio
Il coefficiente viene moltiplicato per i punti singoli ottenuti dal singolo docente; si ottiene la quota individuale.
Art. 36 - Criteri modalità di assegnazione compensi per ASL
Le quote assegnate annualmente all’Istituzione scolastica per la realizzazione dell’attività di ASL, sono prioritariamente impegnate per l’organizzazione, l’erogazione delle attività in Asl, il controllo, il monitoraggio delle attività in Asl, nonché per la diffusione delle buone pratiche e della documentazione:
a) Progettazione e organizzazione 10%
b) Formazione specifica allievi 15%;
c) Tutor di classe 30%;
d) Flessibilità organizzativa per i CdC (Colloqui, Valutazione, Monitoraggio) 20%
e) Supporto Organizzativo 5%;
f) Supporto logistico 5%
g) Spese ammissibili (rimborso studenti) 15%;
Art. 37 - Formazione e aggiornamento del personale docente e ATA
1. L’art. 64/1 del CCNL/2007 afferma: “La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità”. “Gli insegnanti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigente”.
Il Piano di formazione verrà reso operativo attraverso le reti di Ambito organizzate, per l’Istituto X.Xxxxxxxx, dall’ambito n. 14.
Per l’Istituto X.Xxxxxxxx le priorità del Piano di formazione fanno parte del PTOF deliberato per il triennio 2019 -2022 e sono così declinate:
competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;
metodologia CLIL ;
alternanza scuola-lavoro e imprenditorialità;
inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza globale;
potenziamento delle competenze di lettura e comprensione, logico-argomentative e matematiche degli studenti;
valutazione degli apprendimenti, di sistema in ASL
sicurezza nell’ambiente di lavoro.
docenti neoassunti;
gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM);
docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica;
consigli di classe, team docenti, persone coinvolte nei processi di inclusione e integrazione;
insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative;
La partecipazione ad iniziative di formazione e aggiornamento riconosciute dall’Amministrazione (in qualità di corsisti e/o di formatori) che coincidano con l’orario d’insegnamento va contemperata con l’esigenza di garantire agli alunni il massimo possibile di continuità didattica, Pertanto, nel caso vi sia richiesta di permesso per lo stesso periodo da parte di più insegnanti che operano nella/e stessa/e classe/i e e/o corso e non siano possibili adattamenti all’orario di lavoro, il DS valuterà, sentiti gli insegnanti richiedenti, se soddisfare tutte le richieste o in misura parziale.
La valutazione di cui al paragrafo precedente sarà fatta:
a. se trattasi di corsi di formazione e aggiornamento di tipo disciplinare: privilegiando la partecipazione degli insegnanti che operano con le discipline oggetto di formazione/aggiornamento;
b. tenendo presente il numero di giorni di permesso già usufruiti nel corso dell’anno scolastico e privilegiando la partecipazione dei docenti che hanno usufruito di minor numero di permessi.
c. Nel caso di esubero di richieste di partecipazione ad una azione di formazione, l’Istituto procederà a stilare un elenco di precedenza in base ai seguenti criteri :
- Consegna almeno una settimana prima;
- Coerenza ed affinità dell’azione formativa con la disciplina insegnata;
- Docenti con contratto a tempo indeterminato,
- Minore numero di ore di formazione/aggiornamento effettuate nel triennio;
- Minore anzianità di servizio
Art. 38 - Formazione Personale ATA
Il piano di formazione mira a garantire l’acquisizione di competenze per contribuire ad un’organizzazione della scuola orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle strutture, all’introduzione delle tecnologie innovative e al dialogo con il contesto territoriale; il piano di formazione del personale ata, fa parte del PTOF.
Nel caso di esubero di richieste di partecipazione ad una azione di formazione, l’Istituto procederà a stilare un elenco di precedenza in base ai seguenti criteri :
- Coerenza ed affinità dell’azione formativa con la mansione ricoperta;
- Personale con contratto a tempo indeterminato,
- Minore numero di ore di formazione/aggiornamento effettuate nel triennio;
- Minore anzianità di servizio.
- Possibilità di sostituzione con il personale in servizio
- Rotazione del personale
0.Xx personale di cui sopra, recupera le ore prestate in orario eccedente, tenuto conto delle esigenze dell’istituzione scolastica.
0.Xx personale coinvolto nelle attività sopra indicate dovrà essere garantita una adeguata attività formativa che consenta un efficace svolgimento delle mansioni assegnate.
Art. 39 - Attuazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Art. 73 CCNL 29 11 2007)
Il presente capo riguarda l'applicazione del D.lgs. 81/2008 e dell'intera normativa in materia di sicurezza. Per quanto non espressamente indicato, si fa riferimento alle vigenti norme legislative e contrattuali.
1. Le R.S.U. designano al loro interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, dandone comunicazione al Dirigente scolastico. Egli svolgerà le funzioni previste dal Legge D.lvo n. 81 / 2008 e successive integrazioni e ulteriormente specificate nel Capo VII art. 73 comma 1 e 2 del XXXX 0000-0000.
2. Al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza verranno fornite in modo continuativo e sistematico tutte le informazioni e tutta la documentazione relativa alla sicurezza dell’Istituto sia su richiesta formale, sia su richiesta informale.
3. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza verrà avviato alla formazione specifica come previsto dall’art. 37 , comma 10 del D.lvo 9.04.2008 n. 81
4. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza potrà usufruire dei permessi (40 ore annue) su semplice richiesta con almeno un giorno di preavviso. In caso di emergenza con comunicazione diretta al Dirigente scolastico o, in sua assenza, al DGSA.
5. Il Dirigente scolastico, individuato ai sensi del D.M. 292/96, assolverà agli obblighi imposti dal D.lgs.81/2008 e D.lvo n. 81 /2008 e successive modifiche e integrazioni, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
6. Per l’anno scolastico 2018-2019 è individuato quale rappresentante dei lavoratori per la sicurezza la Sig.ra Xxxxxx Xxxxx, Xxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx; i rappresentanti partecipano alla formazione organizzata dalla Rete SirVess ( Rete per la sicurezza degli Istituti scolastici di Treviso ) alla quale l’Istituto fa parte.
2.I soggetti tutelati sono tutti coloro che nella scuola prestano servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato; ad essi sono equiparati tutti gli studenti della scuola per i quali i programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l'uso di laboratori con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l'uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali; sono, altresì, da comprendere ai fini della gestione delle ipotetiche emergenze, anche gli studenti presenti a scuola in orario curricolare ed extracurriculare per iniziative complementari previste nel PTOF.
3.Gli studenti non sono numericamente computati nel numero del personale impegnato presso l'istituzione scolastica, mentre sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione e la revisione annuale del Piano d'emergenza.
4.Sono parimenti tutelati tutti i soggetti che, avendo a qualsiasi titolo diritto di presenza presso i locali della scuola, si trovino all'interno di essa (a titolo esemplificativo: ospiti, ditte incaricate, genitori, fornitori, pubblico in genere, rappresentanti, utenti, insegnanti corsisti).
IPOTESI PARTE ECONOMICA - A.S. 2018/2019
Premessa
Tutti gli importi sono indicati al lordo dipendente. Le risorse a disposizione, comunicate con nota MIUR prot. n. 19270 del 28.09.2018, sono distribuite secondo i criteri concordati.
A ) ASSEGNAZIONE RISORSE FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA TVTN0100N
Il Fondo dell’Istituzione Scolastica è così calcolato:
CALCOLO RISORSE
Parametri generali:
Sedi erogazione servizio | 2 |
n. docenti organico diritto | 135 |
n. ata organico diritto | 40 |
tot. addetti organico diritto | 175 |
Importi assegnati:
descrizione | |
FIS | 86.010,81 |
Funzioni Strumentali | 6.540,44 |
Incarichi Specifici | 4.856,07 |
Ore eccedenti | 5.085,31 |
Attività complementari ed. fisica | 5.241,54 |
Aree a rischio | 2.670,93 |
Totale | 110.405,10 |
Avanzo di xxx.xx:
descrizione | |
Avanzo FIS | 437,51 |
Avanzo ore eccedenti | 2.290,18 |
Avanzo avviamento pratica sportiva | 443,82 |
Totale avanzo | 3.171,51 |
Risorse complessive:
descrizione | |
FIS disponibile | 80.448,32 |
Indennità di Xxx.xx | 6.000 |
Funzioni Strumentali | 6.540,44 |
Incarichi Specifici | 4.856,07 |
Ore eccedenti | 7.375,49 |
Attività complementari ed. fisica | 5.685,36 |
Aree a rischio (separata) | 2.670,93 |
Totale | 113.576,61 |
B ) UTILIZZO RISORSE
Importi finalizzati
Gli importi finalizzati alla realizzazione delle attività di seguito riportate, sono detratti dalla disponibilità complessiva.
descrizione importi finalizzati | |
Corsi recupero | 4.000,00 |
Funzioni Strumentali | 6.540,44 |
Incarichi Specifici | 4.856,07 |
Ore eccedenti | 7.375,49 |
Attività complementari ed. fisica | 5.685,36 |
Aree a rischio | 2.670,93 |
Indennità di xxx.xx | 6.000,00 |
Totale quote finalizzate | 37.128,29 |
Ripartizione della quota comune :
Per la corretta distribuzione di detta quota si concordato il seguente criterio:
Base di calcolo: quota comune/totale addetti (175) Fis docenti: quota unitaria x n. 135 unità
Fis ATA: quota unitaria x n. 40 unità
La ripartizione delle risorse tra le due categorie è effettuata applicando il criterio sopra indicato e risulta come segue:
quota unit. | n. addetti | totale | |
Calcolo della quota destinata ai docenti | 459,704 | 135 | 62.060,04 |
Calcolo della quota destinata al Personale ATA | 459,704 | 40 | 18.388,160 |
Ripartizione quota comune:
risorse fis per docenti e ata | 80.448,32 |
unità docenti | 135 |
unità ata | 40 |
totale unità | 175 |
coefficiente individuale | 459,704 |
quota docenti | 62.060,04 |
quota ata | 18.388,16 |
disponibilità fis doc. | 62.060,040 |
corsi recupero (-) | 4.000,000 |
quota per fis docenti | 58.060,040 |
C ) DISTRIBUZIONE RISORSE - IPOTESI SULLA BASE DEI CRITERI STORICI CONCORDATI 1 ) PROPOSTA FONDO ISTITUZIONE SCOLASTICA DOCENTI
Criteri di assegnazione del FIS ai docenti
Premesso che il FIS è finalizzato, in base a quanto previsto nel CCNL, a valorizzare e sviluppare le molteplici risorse umane nonché a migliorare l’organizzazione complessiva dei servizi offerti all’utenza, vengono concordati i seguenti criteri:
-incarico da parte del Dirigente Scolastico sulla base dei titoli e della competenza documentata e sulla base della disponibilità reperita tramite avviso interno rivolto a tutti i docenti in servizio;
-collaboratori del DS, coordinatori e segretari dei Consigli di Classe, coordinatori di dipartimento, sono individuati sentiti i docenti interessati, sulla base della disponibilità, della pregressa esperienza, della rotazione qualora possibile, e sono riconosciuti come il nucleo organizzativo fondamentale per l’Istituto;
-sono previste n. 4 funzioni strumentali.
Qualora non fosse possibile quantificare le ore svolte per le attività funzionali all’insegnamento, effettuate di norma in orario eccedente l’orario di cattedra, si assegneranno incarichi forfetari su una base oraria di riferimento.
1 ) Voci di spesa docenti:
Funzioni Strumentali | 6.540,44 |
Ore eccedenti | 7.375,49 |
Avviamento pratica sportiva | 5.685,36 |
Attività FIS | 62.060,04 |
Totale | 81.661,33 |
Corsi di recupero ( da detrarre dalla quota 62.060,04) | 4.000,00 |
Voci incentivabili docenti :
La quota da distribuire è la seguente : 62.060,04 – 4.000 = 58.060,04
VOCI FIS DOCENTI | unità | ore/cad. | tot.ore | totale |
coordinatori C.d.C. 1 e 5 | 28 | 35 | 980 | 17.150,00 |
coordinatori C.d.C. 2 - 3 - 4 | 41 | 30 | 1230 | 21.525,00 |
segretari classi diurno | 69 | 6 | 414 | 7.245,00 |
coordinatori dipartimento | 13 | 25 | 325 | 5.687,50 |
primo collaboratore | 1 | 150 | 150 | 2.625,00 |
secondo collaboratore | 1 | 150 | 150 | 2.625,00 |
inserimento dati orario | 1 | 20,5 | 20,5 | 358,75 |
tutor neoassunti | 2 | 24 | 48 | 840,00 |
totale | 58.056,25 | |||
resto | 3,79 |
FUNZIONI STRUMENTALI
Risorse assegnate € 6.540,44
descrizione | n. ore | € |
Orientamento | 93,43 | 1.635,11 |
Servizi alla persona | 93,43 | 1.635,11 |
Autovalutazione di istituto | 93,43 | 1.635,11 |
Formazione personale | 93,43 | 1.635,11 |
6.540,44 |
ATTIVITA' a carico del BILANCIO ( * ) | unità | ore/cad. | tot.ore | totale |
referente laboratori informatica | 1 | 20 | 20 | 350,00 |
referente laboratorio chimica | 1 | 10 | 10 | 175,00 |
referente laboratorio fisica | 1 | 10 | 10 | 175,00 |
referente palestre | 1 | 20 | 20 | 350,00 |
referente registro elettronico | 1 | 20 | 20 | 350,00 |
referente bes/dsa/… | 1 | 80 | 80 | 1.400,00 |
coordinatori serale | 7 | 14 | 98 | 1.715,00 |
segretari serale | 7 | 4 | 28 | 490,00 |
fiduciario di sede (serale) | 1 | 150 | 150 | 2.625,00 |
commissione viaggi | 6 | 58 (media) | 350 | 6.125,00 |
commisione ptof | 17 | 6 (media) | 98 | 1.715,00 |
amministratore di rete | 1 | 200 | 150 | 2.625,00 |
supporto web master | 1 | 150 | 150 | 2.625,00 |
RSPP | 1 | 150 | 150 | 2.625,00 |
DPO | 1 | 200 | 200 | 3.500,00 |
totale | 26.845,00 |
( * ) Il totale delle ore è stato calcolato sullo storico del precedente anno scolastico.
PROGETTI a carico del BILANCIO ( * ) | unità | ore | € | |
Orientamento | FS + gruppo | 70 | 350 | 6.125,00 |
Educazione alla salute, … | FS + gruppo | 21 | 250 | 4.375,00 |
Occhiali di Xxxxxx | gruppo | 4 | 70 | 1.225,00 |
Green School | gruppo | 4 | 40 | 700,00 |
2 ) PROPOSTA FONDO ISTITUZIONE SCOLASTICA PERSONALE ATA
Criteri di assegnazione degli incarichi al Personale ATA
Gli incarichi al Personale ATA sono assegnati sulla base dei seguenti criteri condivisi:
a) disponibilità sulla base della competenza maturata;
b) rotazione;
c) al Personale in regime di part-time gli incarichi saranno assegnati in base alle esigenze di servizio.
Compenso
Il compenso per le attività svolte dal Personale ATA sarà calcolato in base ai seguenti parametri:
a) effettivo lavoro svolto calcolato, anche forfetariamente, sugli importi tabellari in vigore;
b) periodo di servizio;
c) orario di lavoro.
Quote residue
Le quote residue saranno rese disponibili per la contrattazione dell’anno successivo.
Risorse complessive FIS ATA
Risorse destinate a Assistenti Amministrativi, Assistenti Xxxxxxx, Collaboratori Scolastici:
Fondo Istituzione Scolastica | 18.388,16 |
Incarichi Specifici | 4.856,07 |
Le proposte di ripartizione delle risorse destinate ai profili Assist. Amministrativo, Assistente Tecnico e Collaboratore scolastico sono:
RIPARTIZIONE RISORSE FIS – PROPOSTA A
Assistenti Amministrativi | 8.618,10 |
Assistenti Tecnici | 3.000,00 |
Collaboratori Scolastici | 6.130,00 |
Totale | 18.388,16 |
Voci incentivabili Assistenti Amministrativi: n. 12
n. unità | ||
Collaborazione attività amministrative | 4.343,90 | 6 |
Sostituzione collega assente | 4.274,20 | 12 |
Totale | 8.618,10 |
Voci incentivabili Assistenti Tecnici: n. 7
Assistenza attività istituzionali | 1.400,00 | 7 |
Sostituzione collega assente | 1.759,00 | 7 |
Totale voci incentivabili | 3159,00 |
Voci incentivabili Collaboratori Scolastici: n. 21
Supporto referenti progetto | 1500,00 | 21 |
Magazzino | 330,00 | 2 |
Manutenzione | 1.000,00 | 4 |
Supporto attività uffici | 300,00 | 2 |
Sostituzione collega assente | 3.481,50 | 21 |
Totale | 6.611,50 | 50 |
Totale ATA | 18.388,16 |
resto | 0,00 |
INCARICHI SPECIFICI PERSONALE ATA
Gli incarichi specifici sono assegnati al personale ATA non beneficiario di Prima e Seconda posizione economica e secondo i profili di appartenenza.
Assegnazione quota | 4.856,07 | unità |
Ass. amm | 2.640,00 | 4 |
Ass . tecnici | 1320,00 | 1 |
Collab. Scol. | 896,00 | 2 |
Totale | 8 |
descrizione | profilo | unità | quota |
Stato giuridico personale | Ass. amm.vo | 1 | 660,00 |
Corso serale e invalsi | Ass. amm.vo | 1 | 660,00 |
Collab. Area contabilità | Ass. amm.vo | 1 | 660,00 |
Coll. Inventario e PTOF | Ass. amm.vo | 1 | 660,00 |
Coll. aree multimediali | Ass. tecnico | 1 | 660,00 |
Coll. tecnica per xx.xx | 660,00 | ||
Servizio esterno | Coll. scol | 1 | 538,00 |
Integrazione e inclusione | Coll. scol. | 1 | 358,00 |
INCARICHI specifici art. 7 e II POSIZIONE ECONOMICA -SINTESI
AA | AT | CS | |
Incarichi specifici | 4 | 1 | 2 |
Art. 7 | 2 | 4 | 9 |
2ª posizione ec. | 1 | 1 | 0 |
D ) ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Risorse assegnate: € 81.023,96
% | totale | ||
Progettazione ed organizzazione | Referenti di Istituto | 10 | 8.102,40 |
Formazione specifica | Sicurezza generale e specifica, formazione linguistica e professionalizzante | 15 | 12.153,59 |
Tutor di classe (41 unità) | 12 terze, 14 quarte, 15 quinte | 30 | 24.307,19 |
Flessibilità organizzativa per il C.d.C. | report, monitoraggio, valutazione- classi quinte | 20 | 16.204,79 |
Supporto organizzativo Ufficio Contabilità Uffici Segreteria | n. 4 addetti | 5 | 4.051,20 |
n. 3 addetti | |||
totale n. 7 addetti | |||
Supporto logistico Assistenti Tecnici Collaboratori Scolastici | n. 4 addetti | 5 | 4.051,20 |
Altre spese ammissibili | spese di trasporto per visite aziendali (studenti) | 15 | 12.153,59 |
laboratori specifici (studenti) | |||
convegni e seminari (studenti, docenti) | |||
rimborso spese trasporto (studenti) | |||
spese di materiale didattico (testi, software, …) | |||
81.023,96 |
DISPOSIZIONI FINALI
Art 40 - Risultati attesi-retribuzione accessoria ( vedi l’art.16)
La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza di incarico. In caso di mancata presentazione di una documentata relazione finale, non sarà possibile liquidare il compenso.
Art. 41 - Liquidazione dei compensi
I compensi saranno liquidati con il sistema del Cedolino Unico dalla Ragioneria Territoriale dello
Stato servizio VI stipendi, entro il 30/06 e, comunque, entro e non oltre, il 31/08 dell’anno scolastico di riferimento.
Art. 42 -Certificazione di compatibilità economico/finanziaria
0.Xx presente ipotesi di Contratto Integrativo di istituto verrà sottoposta al parere del Collegio dei Revisori dei Conti per ottenere la certificazione di compatibilità economico-finanziaria corredata dalla relazione tecnico-finanziaria redatta dal DSGA e dalla relazione illustrativa del Dirigente Scolastico.
Art 43 - Controversie interpretative
Per quanto non previsto dal presente Contratto Integrativo di Istituto valgono le norme generali del CCNL 2006/09 e 2016/18 in vigore.
Letto, sottoscritto , Treviso 21 marzo 2019
Per la parte pubblica:
Xxxx Xxxxxxx Dirigente scolastico
Per la parte sindacale:
Xxxxxxxxx Xxxxx | XXX |
Di Xxxxx Xxxx | SNALS |
Xxxxxxxx Xxxx | CGIL/FLC |
Xxxxxxxx Xxxxxx | CISL |
Xxxxxxxx Xxxxxxx | CGIL/FLC |
Per le organizzazioni sindacali territoriali:
SNALS
Xxxxxxxxx Xxxxx
CGIL/FLC
Xxxxxxx Xxxxx
Terminale associativo
Manca Xxxxxxx XXXXX