IN FORMA ABBREVIATA EUROFUNDLUX - SOCIETÀ D’INVESTIMENTO
IN FORMA ABBREVIATA EUROFUNDLUX - SOCIETÀ D’INVESTIMENTO
A CAPITALE VARIABILE AUTOGESTITA DI DIRITTO LUSSEMBURGHESE MULTICOMPARTO
PROSPETTO
Le sottoscrizioni possono essere accettate esclusivamente sulla base del presente Prospetto, obbligatoriamente accompagnato dall’ultimo Rapporto Finanziario annuale disponibile e dall’ultimo Rapporto Finanziario semestrale, qualora quest’ultimo sia stato pubblicato successiva- mente all’ultimo Rapporto annuale.
Detti Rapporti Finanziari costituiscono parte integrante del presente Prospetto. In relazione all’offerta ivi contenuta, non possono essere fornite informazioni diverse da quelle contenute in codesto Prospetto, nel Documento d’informazioni chiave per gli investitori, nei Rapporti Finanziari periodici nonché nei documenti citati nel Prospetto stesso e consultabili dal pubblico.
Oltre al Prospetto, la Società ha pubblicato un Documento d’informazioni chiave per gli investitori contenente le informazioni fondamentali relative agli investimenti di ciascun comparto della Società, in particolare informazioni relative alle performances storiche e al profilo dell’investitore tipo. Il Documento d’informazioni chiave per gli investitori deve essere offerto gratuitamente ad ogni sottoscrittore prima della sottoscrizione. Esso può essere ottenuto gratuitamente presso la sede legale della Società.
Le azioni della Società non saranno ammesse alla quotazione ufficiale della Borsa del Lussemburgo.
All’emissione, al rimborso e alla conversione delle azioni della Sicav EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND si applicano le disposizioni in vigore nei vari paesi di commercializzazione.
Le azioni dei Comparti oggetto del presente Prospetto non possono essere sottoscritte o detenute, direttamente o indirettamente, da investi- tori residenti o aventi cittadinanza negli Stati Uniti d’America o di uno dei loro Stati Sovrani che abbiano la qualità di “US PERSON”. Da ultimo non è consentito il trasferimento di azioni a tali categorie di persone.
La Società richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che potranno esercitare pienamente e in modo diretto i propri diritti nei confronti della Società, in particolare il diritto di partecipare alle assemblee generali degli azionisti della Società, solo nel caso in cui il nome dell’investitore figuri nel registro degli azionisti. Nel caso in cui l’investitore investa nella Società per il tramite di un intermediario che agisce in nome proprio ma per conto dell’investitore, l’investitore non potrà esercitare, direttamente nei confronti della Società, certi diritti connessi alla qualità di azionista. Si raccomanda all’investitore di informarsi in merito ai propri diritti.
23 GENNAIO 2017
RC LUSSEMBURGO B 82461
Il presente Prospetto è la traduzione fedele dell’ultimo Prospetto approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier del Granducato del Lussemburgo ed è conforme al modello depositato presso la Consob.
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND SICAV
Xxxxxx Xxxxxxxxx
Consigliere
INDICE
A PROSPETTO pag. 4
Direzione, sede sociale, Composizione del Consiglio di Amministrazione e prestatori di servizi pag. 4
1. INTRODUZIONE pag. 5
2. LA SOCIETÀ pag. 6
3. CAPITALE pag. 7
4. OBIETTIVI E POLITICA DI INVESTIMENTO pag. 8
5. LIMITI DI INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI pag. 9
6. FATTORI DI RISCHIO pag. 18
7. POLITICA DI DISTRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI pag. 20
8. VALORE PATRIMONIALE NETTO pag. 21
9. EMISSIONE DI AZIONI E PROCEDURA DI SOTTOSCRIZIONE E DI PAGAMENTO pag. 24
10. RIMBORSO DI AZIONI pag. 25
11. ATTRIBUZIONE E CONVERSIONE DI AZIONI pag. 26
12. IMPOSTE pag. 27
13. SPESE pag. 29
14. GESTORE DEGLI INVESTIMENTI - GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI pag. 30
15. BANCA DEPOSITARIA pag. 33
16. AGENTE AMMINISTRATIVO, DI REGISTRO E DI TRASFERIMENTO pag. 35
17. AGENTE COLLOCATORE PRINCIPALE E AGENTI COLLOCATORI pag. 35
18. INFORMAZIONI DESTINATE AGLI AZIONISTI pag. 36
19. LIQUIDAZIONE E FUSIONE pag. 36
20. DOCUMENTI DISPONIBILI pag. 37
B ALLEGATO I pag. 38
Particolarità e condizioni relative ai diversi paesi di commercializzazione pag. 38
C ALLEGATO II
pag. 39
Schede tecniche relative ai vari Comparti di Eurofundlux pag. 39
1. EUROFUNDLUX - IPAC BALANCED pag. 39
2. EUROFUNDLUX - PACIFIC EQUITY pag. 40
3. EUROFUNDLUX - EURO EQUITY pag. 42
4. XXXXXXXXXXX - XXXXXX 0000 pag. 43
5. EUROFUNDLUX - EQUITY RETURNS ABSOLUTE pag. 45
6. EUROFUNDLUX - EURO CASH pag. 46
7. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2017 pag. 48
8. EUROFUNDLUX - QBOND ABSOLUTE RETURN pag. 50
9. EUROFUNDLUX - MULTI SMART EQUITY - MuSE pag. 51
10. EUROFUNDLUX - GLOBAL ENHANCED DIVIDEND - GEDI pag. 56
11. EUROFUNDLUX - GLOBAL BOND pag. 57
12. EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2017 pag. 59
13. EUROFUNDLUX - TR FLEX AGGRESSIVE pag. 61
14. EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2019 PLUS pag. 62
15. EUROFUNDLUX - MULTI INCOME F4 pag. 64
16. EUROFUNDLUX - EURO GOVERNMENT BOND pag. 66
17. EUROFUNDLUX - EUROPE CORPORATE BOND pag. 67
18. EUROFUNDLUX - EMERGING MARKET BOND pag. 69
19. EUROFUNDLUX - MULTI INCOME I4 pag. 70
20. EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2019 pag. 72
21. EUROFUNDLUX - FLEX HIGH VOL pag. 74
22. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2019 pag. 75
Il Prospetto può essere diffuso solo se corredato da tutti gli Allegati, che ne costituiscono parte integrante.
A
PROSPETTO
Direzione, sede sociale,
Composizione del Consiglio di Amministrazione e prestatori di servizi
DIREZIONE
1. Xxxxxxx XXXXXXXXX
Direttore Generale di Credemlux - Lussemburgo - Direttore
2. Xxxxxxx XXXXXXX
Direttore Aggiunto di Credemlux - Strassen - Direttore
SEDE SOCIALE
00-00, Xxxxxx Xxxxxxx - X - 0000 Xxxxxxxxxxx
AGENTE DOMICILIATARIO
Credem International (Lux) S.A. - 00-00, xxxxxx Xxxxxxx - X-0000 Xxxxxxxxxxx
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
1. Xxxxx XXXXX DI VALGIURATA
Vice Presidente del Credito Xxxxxxxx XxX e di Credem Private Equity SpA, Reggio Xxxxxx, nonché Consigliere del Cre- dito Emiliano Holding SpA, Reggio Xxxxxx, e di Banca Euromobiliare SpA, Milano, Italia - Presidente Consiglio di Am- ministrazione
2. Xxxxxx XXXXXXXXX
Amministratore Delegato e Direttore Generale di Euromobiliare Asset Management SGR SpA, Milano, Italia - Ammi- nistratore
3. Xxxxx XXXXXXX
Dirigente-Coordinatore degli investimenti e Responsabile dell’Investment Center del Credito Xxxxxxxx XxX, Reggio Xxxxxx, Responsabile dell’Investment Center di Banca Euromobiliare SpA, Milano, e Consigliere di Euromobiliare Fi- duciaria, Milano, Italia - Amministratore
4. Xxxx XXXXXXX
Avvocato c/o lo Studio Bonn & Xxxxxxx - Lussemburgo - Amministratore
5. Xxxxxxx XXXXXXXXXX
Condirettore Centrale del Credito Xxxxxxxx XxX, Reggio Xxxxxx, Vice Presidente di Euromobiliare Asset Management SGR SpA, Milano, Consigliere di Credemvita SpA e Credemassicurazioni SpA, Reggio Xxxxxx, Consigliere di Euromo- biliare Fiduciaria SpA, Milano, Italia - Amministratore
6. Xxxxxxx XXXX
Vice Direttore Generale presso Banca Euromobiliare SpA, Milano, Responsabile del canale di distribuzione «Promozione Finanziaria» presso Banca Euromobiliare, e Consigliere di Euromobiliare Fiduciaria S.p.A., Milano, Italia - Amministratore
AGENTE AMMINISTRATIVO, DI REGISTRO E DI TRASFERIMENTO
Credem International (Lux) S.A. - 00-00, xxxxxx Xxxxxxx - X-0000 Xxxxxxxxxxx
AGENTE COLLOCATORE PRINCIPALE
Credem International (Lux) S.A. - 00-00, xxxxxx Xxxxxxx - X-0000 Xxxxxxxxxxx
AGENTE COLLOCATORE
Ogni Agente designato e autorizzato dall’Agente Collocatore Principale a collocare le azioni nei paesi di commercializza- zione citati nell’Allegato I
BANCA DEPOSITARIA
BNP Paribas Securities Services (succursale di Lussemburgo) - 00, Xxxxxx X.X. Xxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxx
XXXXXXX DEGLI INVESTIMENTI
Credem International (Lux) S.A. - 00-00, xxxxxx Xxxxxxx - X-0000 Xxxxxxxxxxx
GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI
Euromobiliare Asset Management SGR SpA - Xxxxx Xxxxxxxx, 00 - X-00000 XXXXXX, per tutti i Comparti qui sotto menzionati:
■ EUROFUNDLUX - IPAC BALANCED
■ EUROFUNDLUX - PACIFIC EQUITY
■ EUROFUNDLUX - EURO EQUITY
■ XXXXXXXXXXX - XXXXXX 0000
■ EUROFUNDLUX - EQUITY RETURNS ABSOLUTE
■ EUROFUNDLUX - EURO CASH
■ EUROFUNDLUX - QBOND ABSOLUTE RETURN
■ EUROFUNDLUX - MULTI SMART EQUITY - MuSE
■ EUROFUNDLUX - GLOBAL BOND
■ EUROFUNDLUX - TR FLEX AGGRESSIVE
■ EUROFUNDLUX - EURO GOVERNMENT BOND
■ EUROFUNDLUX - EUROPE CORPORATE BOND
■ EUROFUNDLUX - EMERGING MARKET BOND
■ EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2017
■ EUROFUNDLUX - FLEX HIGH VOL
■ EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2019
Muzinich & Co, Inc. - 000, Xxxx Xxxxxx - Xxx Xxxx, XX 00000 - XXX Per il seguente Comparto:
■ EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2017
RWC Asset Management LLP - 60 Petty France - XX-Xxxxxx XX0X 0XX Per il seguente Comparto:
■ EUROFUNDLUX - GLOBAL ENHANCED DIVIDEND - GEDI
Xxxxxxxxx Xxxxxx Europe Limited - Xxxxxxxxx Xxxxx - 00 Xxxxxxxx Xxxxxx - XX - Xxxxxx X0X 0XX Per i seguenti Comparti:
■ EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2019 PLUS
■ EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2019
FIL PENSIONS MANAGEMENT - Xxxxxxx Xxxxx, 000 Xxxxxxxxx Xxxx - Xxxxxxxxxxxxx, Xxxx XX00 0XX Per il seguente Comparto:
■ EUROFUNDLUX - MULTI INCOME F4
Invesco Asset Management Limited - Perpetual Park, Perpetual Xxxx Xxxxx, Xxxxxx-xx-Xxxxxx, XX-Xxxxxxxxxxx XX0 0XX, Xxxxxx Xxxxxxx
Per il seguente Comparto:
■ EUROFUNDLUX - MULTI INCOME I4
CONSULENTE LEGALE
Bonn & Xxxxxxx - 000, Xxxxxx xx xx Xxxxxxxxxx X-0000 Xxxxxxxxxxx
SOCIETÀ DI REVISIONE
Xxxxx & Xxxxx S.A. - 35E, avenue Xxxx X. Xxxxxxx - L-1855 Luxembourg
1. INTRODUZIONE
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND, in forma abbreviata “Eurofundlux“ (di seguito indicata come “la Società“) è
stata costituita nel Gran Ducato del Lussemburgo come Società d’Investimento a Capitale Variabile Autogestita a Com- parti Multipli (“SICAV“) di diritto lussemburghese per iniziativa del Credito Xxxxxxxx XxX.
La Società è conforme alle disposizioni della parte I della legge del 17 Dicembre 2010 relativa agli Organismi di Investi- mento Collettivo.
L’obiettivo della Società è quello di permettere agli investitori di beneficiare della gestione professionale di Comparti di- stinti, investendo in valori mobiliari e/o in altri attivi finanziari liquidi menzionati all’articolo 41, paragrafo 1 della legge del 17 Dicembre 2010 in vista della realizzazione di redditi elevati, tenendo conto della salvaguardia del capitale, della stabilità del valore e di un alto coefficiente di liquidità delle attività, nel rispetto del principio della diversificazione dei ri- schi d’investimento offrendo agli investitori la scelta di più Comparti e la facoltà di passare da un Comparto all’altro. I Comparti esistenti in un dato momento sono citati nell’Allegato II del presente Prospetto.
Il Consiglio di Amministrazione si riserva il diritto di emettere una o più classi di azioni per ciascun Comparto in base a criteri specifici da determinarsi.
Parimenti, il Consiglio di Amministrazione si riserva il diritto di suddividere ciascuna di queste classi di azioni in due o più sottoclassi.
Il Consiglio di Amministrazione può in ogni momento creare nuovi Comparti che investano in valori mobiliari e/o in altri attivi finanziari liquidi menzionati all’articolo 41, paragrafo 1 della legge del 17 Dicembre 2010. Qualora venissero istituiti nuovi Comparti, verrà pubblicato un nuovo Prospetto ed un Documento d’informazioni chiave per gli investitori modificato contenenti tutte le informazioni utili agli investitori.
2. LA SOCIETÀ
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND (in forma abbreviata “Eurofundlux“) è stata costituita in data 13 Giugno 2001 conformemente alla legge del 30 Marzo 1988 con atto acquisito dal Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, notaio in Lussemburgo, per una durata illimitata. La sede sociale è stabilita in Lussemburgo, 10-12 Avenue Pasteur.
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND è attualmente organizzata come una Società di Investimento a Capitale Varia- bile Autogestita, conformemente alla legge del 10 Agosto 1915 sulle Società commerciali (e successivi emendamenti) e a quella del 17 Dicembre 2010 sugli Organismi di Investimento Collettivo.
Lo Statuto iniziale della Società è stato pubblicato sul “Mémorial, Recueil des Sociétés et Associations“ in data 13 Luglio 2001. Lo Statuto è stato modificato in data 25 Aprile 2005, 30 Marzo 2017, 17 Agosto 2011 e 27 Novembre 2014 (in corso di pubblicazione sul Mémorial) e le modifiche precedenti sono state pubblicate sul “Mémorial, Recueil des Sociétés et As- sociation“ in data 28 Maggio 2005, 14 Aprile 2010, 8 Settembre 2011 e del 31 Dicembre 2014. Lo Statuto e la nota legale sono depositati presso la Cancelleria del Tribunale di Circoscrizione in Lussemburgo, dove chiunque può prenderne visio- ne e richiederne copia.
L’esercizio sociale della Società ha inizio il 1° Gennaio e termina il 31 Dicembre di ogni anno.
L’Assemblea generale annuale degli azionisti avrà luogo presso la sede sociale della Società, o in altro luogo precisato nell’avviso di convocazione, l’ultimo lunedì del mese di Aprile di ogni anno alle ore 11:00. Qualora questo giorno coincida con un giorno festivo bancario in Lussemburgo, l’Assemblea generale annuale si svolgerà il primo giorno lavorativo suc- cessivo alla stessa ora. Altre assemblee generali degli azionisti potranno svolgersi all’ora e nel luogo specificati negli av- visi di convocazione. Questi ultimi saranno pubblicati nei modi e nei tempi di legge sul “Mémorial, Recueil des Sociétés et Associations“, su un quotidiano lussemburghese, il “Luxemburger Wort“, ed eventualmente su uno o più quotidiani a diffusione più estesa e/o su quotidiani stranieri da definirsi da parte del Consiglio di Amministrazione. I titolari di azioni nominative, indicati in qualità di sottoscrittori principali nel Registro degli Azionisti, riceveranno gli avvisi di convocazio- ne per lettera.
Le decisioni riguardanti gli interessi degli azionisti della Società saranno prese in sede di Assemblea generale, mentre le decisioni riguardanti i diritti specifici degli azionisti di un determinato Comparto in sede di Assemblea generale del Com- parto corrispondente.
In conformità all’art. 6 dello Statuto della Società, ogni azionista potrà partecipare alle assemblee degli azionisti sia per- sonalmente sia delegando un rappresentante dell’Agente Domiciliatario come mandatario. La delega dovrà essere comu- nicata al mandatario per iscritto, telefax, o con ogni altro mezzo simile, sia direttamente in Lussemburgo all’Agente Do- miciliatario sia tramite gli Agenti Collocatori di cui si tratterà nell’Allegato I, riportato di seguito.
Gli azionisti che volessero partecipare personalmente all’Assemblea dovranno attenersi alle seguenti disposizioni. Ver- ranno ammessi ad ogni Assemblea, generale o straordinaria, tutti i titolari di azioni iscritti nel Registro degli Azionisti alle ore 24.00 (mezzanotte) ora di Lussemburgo cinque (5) giorni (la data d’iscrizione), prima della tenuta della predetta
Assemblea. I titolari di azioni dovranno dare avviso al Consiglio di Amministrazione della Società per iscritto, cinque (5) giorni prima di ogni Assemblea, della loro intenzione di partecipare all’Assemblea personalmente o per procura.
Tale procura dovrà essere depositata cinque (5) giorni prima dell’Assemblea, nel luogo specificato dal Consiglio di Ammi- nistrazione nell’avviso di convocazione.
La Società ha messo in atto, applicandole, sia una politica remunerazione che delle pratiche di remunerazione, in confor- mità con la Direttiva 2014/91/EU – modificante la Direttiva 2009/65/EC. Tale Xxxxxxxxx coordina le disposizioni legislati- ve, regolamentari ed amministrative riguardanti certi organismi d’investimento collettivo e che sono compatibili con una gestione sana ed efficace dei rischi, la favoriscono senza incoraggiare una presa di rischio incompatibile con i profili di ri- schio definiti dallo statuto della Società. La politica di remunerazione stabilisce i principi applicabili alla remunerazione di certe categorie del personale quali la Direzione Generale, i soggetti che assumono i rischi, le persone che esercitano una funzione di controllo ed ogni impiegato che, data la sua remunerazione globale, si trova nella stessa fascia di remu- nerazione della Direzione Generale ed infine, i soggetti che assumono i rischi con attività professionali che hanno un’inci- denza sostanziale sui profili di rischio della Società.
La politica di remunerazione è in linea con la strategia aziendale, gli obiettivi, i valori e gli interessi della Società e dei suoi investitori e comprende misure intese ad evitare conflitti d’interesse.
In particolare, la politica di remunerazione assicura che:
a) la valutazione dei risultati è eseguita in un quadro pluriennale appropriato al periodo di detenzione raccomandato agli investitori della Società, in modo da assicurare che il processo di valutazione sia basato sui risultati a più lungo termi- ne della Società e sui relativi rischi di investimento e che il pagamento effettivo delle componenti della remunerazio- ne basate sui risultati sia ripartito sullo stesso periodo;
b) le componenti fisse e variabili della remunerazione complessiva sono adeguatamente bilanciate, la componente fissa rappresenta una parte sufficientemente elevata della remunerazione globale per consentire l’attuazione di una politi- ca pienamente flessibile in materia di componenti variabili della remunerazione, tra cui la possibilità di non pagare al- cuna componente variabile.
I dettagli di questa politica di remunerazione (comprese le persone responsabili della determinazione delle retribuzioni fisse e variabili del personale, una descrizione degli elementi chiave della retribuzione e una panoramica di come la re- munerazione viene determinata) sono disponibili gratuitamente presso la sede sociale della Società o sul sito al seguente indirizzo: [xxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxxxxxxx/xxxxxx/Xxxxxxxxxxx_Xxxxxxxx_xx_Xxxxxxxxxxxxx_000000.xxx].
3. CAPITALE
Il capitale della Società sarà in ogni momento corrispondente al Valore Netto delle attività totali della Società.
Il capitale minimo della Società è di EUR 1.250.000,00 (unmilioneduecentocinquantamila). Al momento della costituzione della Società, il capitale sottoscritto era di EUR 1.240.000,00 (unmilioneduecentoquarantamila) rappresentato da 124.000 (centoventiquattromila) azioni della classe B interamente liberate, senza valore nominale, di EUROMOBILIARE INTERNA- TIONAL FUND - CEDOLA 2017.
Il Consiglio di Amministrazione è autorizzato a emettere senza limite e in ogni momento altre azioni al corrispondente Va- lore Patrimoniale Netto per azione, determinato conformemente allo Statuto della Società, senza riservare agli azionisti esistenti un diritto d’opzione sulle azioni di nuova emissione. Il Consiglio di Amministrazione si riserva comunque il diritto di rifiutare discrezionalmente una richiesta di acquisto di azioni, in conformità a quanto è più ampiamente descritto nel paragrafo 9.
Il Consiglio di Amministrazione può decidere di emettere una o più classi di azioni per ogni Comparto, secondo criteri specifici da determinarsi quali: la riserva di certe classi a categorie di investitori specifiche, indicazioni di importi minimi di investimento, strutture di commissioni, oneri, remunerazioni specifiche, politica di distribuzione o altri criteri.
Il Consiglio di Amministrazione può ugualmente decidere di emettere per ogni classe di azioni due o più sottoclassi il cui patrimonio verrà comunque investito secondo la politica di investimento specifica della classe che le comprende, ma con specifiche strutture di commissioni o con la riserva di certe sottoclassi a determinate categorie di investitori.
Le attuali modalità di emissione delle classi di azioni sono specificate nell’Allegato II riportato di seguito.
Il Consiglio di Amministrazione può ugualmente decidere di diminuire o aumentare la soglia di sottoscrizione minima at- tribuita a determinate classi di azioni.
Attualmente non vi sono sottoclassi di azioni.
Tutte le azioni emesse sono interamente liberate e prive di valore nominale. Ogni azione dà diritto a un voto indipenden- temente dal suo valore e dal Comparto al quale appartiene. All’interno di ciascun Comparto saranno presenti, varie classi di azioni.
Le azioni di classe A o AH (azioni con copertura del rischio di cambio) sono sottoscritte da clientela privata, le azioni di classe B o BH (azioni con copertura del rischio di cambio) da clientela istituzionale (per «clientela istituzionale» si intende quella definita tale dall’Autorità di controllo del Lussemburgo e dalle leggi e dai regolamenti vigenti in Lussemburgo) e le azioni di classe D sono sottoscritte da una clientela privata che privilegi azioni suscettibili di dare luogo a distribuzioni di capitale o di altri utili, in base alle condizioni e alle modalità previste dal Capitolo 7 seguente intitolato POLITICA DI DI- STRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI. Le azioni della classe I saranno sottoscritte da una clientela istituzionale come definita sopra e la sottoscrizione iniziale dovrà essere pari ad almeno un milione di euro (1.000.000 euro) e tutte le sotto- scrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. Le azioni della classe P saranno sottoscritte da una clientela privata che effettuerà una sottoscrizione iniziale pari ad un importo minimo (“soglia minima“) di cinquecento mila euro (500.000 euro) e tutte le sottoscrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. Le azioni della classe G saranno sottoscritte da una clientela privata che effettuerà una sottoscrizione iniziale pari ad un importo minimo (“soglia mini- ma“) di un milione di euro (1.000.000 euro) e tutte le sottoscrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. La società si riserva il diritto di trasformare le azioni di una classe G in azioni di classe P o A, le azioni di una classe P in azioni di classe A e le azioni di una classe I in azioni di classe B se l’ammontare delle sottoscrizioni dovesse ricadere al di sotto della soglia minima a seguito del riscatto delle azioni. Le azioni delle classi A, AH e D possono essere sottoscritte anche via Internet solamente nei paesi e per mezzo degli Agenti previsti nell’Allegato I e nell’Allegato II. Gli investitori istituzionali non possono sottoscrivere tramite Internet.
Tutte le azioni emesse dalla Società saranno in forma nominativa.
La cointestazione delle azioni è ammessa. I dati relativi ai cointestatari di azioni sono indicati nel Modulo di Sottoscrizio- ne. Per quanto riguarda la Società, il primo sottoscrittore è designato quale titolare delle azioni e abilitato all’esercizio dei diritti afferenti dette azioni.
La qualità di titolare delle azioni nominative della Società è riconosciuta dall’iscrizione nominativa nel Registro degli Azionisti.
L’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo registra le azioni nominative intestandole a nome dell’azionista o a nome dell’Agente Collocatore Principale, oppure a nome di un Agente Collocatore citato nell’Allegato I di seguito riportato quando questi ultimi agiscono in qualità di “nominee“ o di mandatario con rappresentanza come esplicitato nell’Allegato I. I dati dei singoli azionisti sono tenuti presso gli agenti incaricati dei pagamenti e che curano l’offerta - designati nei diversi paesi di commercializzazione delle azioni della Società di cui si tratta nell’Allegato I; que- sti ultimi consegnano all’investitore una conferma scritta dell’avvenuta emissione. Non verrà effettuata emissione di cer- tificati azionari ma semplice conferma scritta della proprietà delle azioni nominative sarà inviata ai sottoscrittori in for- mato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazione delle azioni emesse dalla Società. Si potranno emettere frazioni di azioni nominative fino al mille- simo di azione. Le frazioni di azioni non beneficeranno del diritto di voto ma parteciperanno alla ripartizione dell’utile così come al ricavato della liquidazione.
In caso di emissione di diverse classi o sottoclassi di azioni, ogni azionista ha il diritto di richiedere, in ogni momento e a sue spese, la conversione delle sue azioni di una classe o di una sottoclasse in azioni di un’altra classe o sottoclasse, in base al corrispondente Valore Patrimoniale Netto delle azioni da convertire, purché le condizioni di accesso all’altra clas- se o sottoclasse di azioni vengano rispettate (cfr. paragrafo 11).
Nei confronti degli azionisti, ogni Comparto costituisce un’entità indivisibile con i suoi propri apporti, profitti da capitale, perdite, oneri e spese, tutto ciò a titolo esemplificativo e non esaustivo.
Nel caso in cui il capitale della Società fosse inferiore ai due terzi del capitale minimo, gli amministratori dovranno sotto- porre l’eventualità dello scioglimento della Società all’Assemblea generale, che delibererà senza quorum costitutivo e deciderà con la maggioranza semplice delle azioni rappresentate all’Assemblea.
Nel caso in cui il capitale sociale della Società fosse inferiore ad un quarto del capitale minimo, gli amministratori dovran- no sottoporre l’eventualità dello scioglimento della Società all’Assemblea generale che delibererà senza quorum costituti- vo; lo scioglimento potrà essere deciso dagli azionisti che detengano un quarto delle azioni rappresentate all’Assemblea. L’Assemblea generale dovrà essere convocata entro quaranta (40) giorni a decorrere dal giorno in cui si venga a cono- scenza che il capitale è divenuto inferiore rispettivamente ai due terzi o ad un quarto del capitale minimo.
4. OBIETTIVI E POLITICA DI INVESTIMENTO A. OBIETTIVO D’INVESTIMENTO DELLA SICAV
L’obiettivo della Società è di offrire agli investitori una selezione di Comparti che hanno come obiettivo l’investimento in valori mobiliari e/o in altri attivi finanziari liquidi indicati nell’articolo 41, paragrafo (1) della legge 17 Dicembre 2010 che
riguarda gli Organismi d’Investimento Collettivo, secondo categorie specifiche al fine di ottenere rendimenti competitivi, rispettando il principio della diversificazione dei rischi di investimento. Per ciascun Comparto i limiti di investimento ap- plicabili, le tecniche e gli strumenti che i Comparti sono autorizzati ad utilizzare sono descritti nel successivo paragrafo 5, con riserva di specificare le particolarità dei singoli Comparti nella relativa descrizione degli stessi.
I Comparti offerti dalla Società, in un certo momento, sono riportati nell’Allegato II.
B. POLITICA D’INVESTIMENTO DEI COMPARTI
Ogni Comparto si compone di un portafoglio distinto, che persegue una politica d’investimento descritta in modo più ampio e dettagliato nelle schede tecniche citate nell’Allegato II del presente Prospetto.
5. LIMITI DI INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI A. LIMITI ALL’INVESTIMENTO
Ciascun Comparto potrebbe soggiacere a restrizioni più vincolanti rispetto a quelle di seguito descritte, pertanto è oppor- tuno fare riferimento agli obiettivi e alla politica di investimento descritti nelle schede tecniche di ogni singolo Com- parto citate nell’Allegato II del presente Prospetto.
I seguenti criteri e i vincoli devono essere rispettati per ogni Comparto della Società.
1.
Gli investimenti della Società possono essere rappresentati esclusivamente da:
a) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario quotati o negoziati in un mercato regolamentato;
b) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario negoziati in un altro mercato di uno stato membro dell’Unione Europea, regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico;
c) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione ufficiale di una borsa valori di uno stato che non sia membro dell’Unione Europea o negoziati in un altro mercato regolamentato, attivo, ri- conosciuto e aperto al pubblico in uno stato che non sia membro dell’Unione Europea: vale a dire una borsa valori o un altro mercato regolamentato di qualsiasi paese d’America, d’Europa, d’Africa, d’Asia e d’Oceania;
d) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di nuova emissione compresi i valori mobiliari del tipo 144 A come descritti nel “US Code of Federal regulations“ Titolo 177, § 230, 144 A, purché:
■ le condizioni di emissione comportino l’impegno che sia presentata la domanda di ammissione alla quo- tazione ufficiale di una borsa o di un altro mercato regolamentato, attivo, riconosciuto e aperto al pub- blico, vale a dire una borsa valori o un altro mercato regolamentato di qualsiasi paese d’America, d’Eu- ropa, d’Africa, d’Asia e d’Oceania e, per quanto riguarda i valori mobiliari di tipo 144 A, che essi con- templino la promessa di registrazione secondo il “Securities Act del 1933“ che prevede il diritto di scambiare questi valori mobiliari con altri valori mobiliari similari registrati negoziati sull’OTC fixed in- come market americano;
■ l’ammissione sia ottenuta al più tardi entro il periodo di un anno dall’emissione e per quanto riguarda i valori mobiliari di tipo 144 A, nel caso in cui lo scambio non si realizzi nell’anno successivo all’acquisi- zione di questi valori mobiliari, essi siano assoggettati al limite previsto dall’articolo 41 (2) a) della Legge del 17 Dicembre 2010, citata al successivo paragrafo 2;
e) parti di OICVM autorizzati conformemente alla direttiva 2009/65/CEE e/o di altri OICR ai sensi dell’articolo 1, paragrafo (2), prima e seconda alinea, della direttiva 2009/65/CEE, che siano o non siano situati in uno stato membro dell’Unione Europea, a condizione che:
■ questi altri OICR siano autorizzati conformemente ad una legislazione che preveda che questi Organismi siano sottoposti ad una sorveglianza che la Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) consideri come equivalente a quella prevista dalla legislazione comunitaria e che la cooperazione fra le autorità sia sufficientemente garantita;
■ il livello di protezione garantita ai detentori di parti di questi altri OICR sia equivalente a quello previsto per i detentori di parti di OICVM e, in particolare, che le regole relative alla composizione degli attivi, al- l’indebitamento, ai prestiti, alle vendite allo scoperto di valori mobiliari e di strumenti del mercato mo- netario siano equivalenti alle esigenze della direttiva 2009/65/CEE;
■ le attività di questi altri OICR siano oggetto di relazione semestrale ed annuale che permettano una va- lutazione dell’attivo e del passivo, dei benefici e delle operazioni del periodo considerato;
■ la proporzione di attivi dell’OICVM o di questi altri OICR, la cui acquisizione è considerata da ciascun Comparto che, conformemente ai propri documenti costitutivi, può essere investita in parti di altri OICVM o di altri OICR, non superi il 10%;
f) depositi presso un istituto di credito rimborsabili a richiesta o che possano essere ritirati e aventi una sca- denza inferiore o uguale a dodici mesi, a condizione che l’istituto di credito abbia la sede legale in uno stato membro dell’Unione Europea, se la sede legale dell’istituto di credito è situata in un paese terzo, esso sia sottoposto a regole prudenziali considerate dalla CSSF equivalenti a quelle previste dalla legisla- zione comunitaria; g) strumenti finanziari derivati, compresi gli strumenti assimilabili che diano luogo a regolamento per contanti, che sono negoziati in un mercato regolamentato del tipo indicato ai punti a) b) e c) qui sopra; e/o strumenti finanziari derivati negoziati “gré à gré“ (trattativa privata) (strumenti derivati “gré à gré“) a condizione che: ■ il sottostante consista in strumenti che rilevano dal paragrafo 1) punti da a) fino a f) qui sopra, in indici finanziari, in tassi d’interesse, ed in tassi di cambio o in divisa, nei quali ogni Comparto possa effettuare investimenti, conformemente ai propri obiettivi d’investimento come risultano dalle loro schede tecni- che citate in precedenza; ■ le controparti delle operazioni in strumenti derivati “ gré à gré“ (trattativa privata) siano istituti sottopo- sti ad una sorveglianza prudenziale ed appartengano a categorie autorizzate dalla CSSF e ■ gli strumenti derivati “gré à gré“ siano oggetto di una valutazione affidabile e verificabile su base gior- naliera e possano, all’iniziativa della Società, essere venduti, liquidati o chiusi con una transazione sim- metrica, in ogni momento ed al loro giusto valore; h) strumenti del mercato monetario diversi da quelli negoziati in un mercato regolamentato ed indicati all’ar- ticolo 1 della legge 17 Dicembre 2010 riguardante gli Organismi d’Investimento Collettivo, a condizione che l’emissione o l’emittente di questi strumenti siano sottoposti ad una regolamentazione mirata a pro- teggere gli investitori ed il risparmio e che questi strumenti siano: ■ emessi o garantiti da un’amministrazione centrale, regionale o locale, da una banca centrale di uno stato membro, dalla Banca Centrale Europea, dall’Unione Europea o dalla Banca Europea degli Investi- menti, da uno stato terzo, nel caso di uno stato federale, da uno dei membri che compongono la federa- zione, o da un organismo pubblico internazionale di cui fanno parte uno o più stati membri o ■ emessi da un’impresa i cui titoli siano negoziati in un mercato regolamentato indicato al paragrafo 1 punti a) b) o c) qui sopra, ■ emessi o garantiti da un istituto sottoposto ad una sorveglianza prudenziale secondo i criteri definiti dal diritto comunitario, o da un istituto che sia sottoposto e che sia conforme a regole prudenziali conside- rate dalla CSSF almeno stringenti quanto quelle previste dalla legislazione comunitaria o ■ emessi da altre entità appartenenti a categorie approvate dalla CSSF, a condizione che questi strumenti siano sottoposti a regole di protezione degli investitori che siano equivalenti a quelle previste al primo, secondo o terzo capoverso qui sopra, e che l’emittente sia una Società il cui capitale e riserve ammonti- no almeno a dieci milioni di Euro (EUR 10.000.000,00) e che presenti e pubblichi i conti annuali confor- memente alla quarta direttiva 78/660/CEE; sia un’entità che, in seno ad un gruppo di Società includa una o più Società quotate, sia consacrata al finanziamento del gruppo o sia un’entità consacrata al fi- nanziamento di veicoli di cartolarizzazione che beneficia di una linea di finanziamento bancario. | |
2. | Tuttavia la Società può: investire l’attivo netto di ciascun Comparto per un massimo del 10% in valori mobiliari e strumenti del merca- to monetario, OICVM e/o di altro OICR o strumenti finanziari diversi da quelli specificati al paragrafo 1. |
3. | La Società può acquistare solo beni mobili e immobili indispensabili all’esercizio diretto della sua attività. |
4. | La Società non può acquistare metalli preziosi né certificati rappresentativi di questi ultimi. |
5. | Ogni Comparto della Società può detenere, a titolo accessorio, liquidità. |
6. | a) la Società non può investire più del 10% dell’attivo netto di ciascun Comparto in valori mobiliari e stru- menti del mercato monetario di uno stesso emittente. Un Comparto non può investire più del 20% dei pro- pri attivi in depositi piazzati presso la medesima entità. Il rischio di controparte della Società in una tran- sazione in strumenti derivati “gré a gré“ (trattativa privata) non può eccedere il 10% dei propri attivi, quando la controparte sia un istituto di credito indicato al paragrafo 1 punto f) qui sopra, o il 5% dei propri attivi negli altri casi; |
b) in aggiunta al limite fissato al punto a) qui sopra, il valore totale dei valori mobiliari e degli strumenti del mercato monetario, detenuti dal Comparto, di emittenti nei quali questo Comparto investe più del 5% del suo attivo netto, non può superare il 40% del valore dell’attivo netto di detto Comparto. Questo limite non si applica ai depositi presso istituti finanziari che siano oggetto di sorveglianza prudenziale ed alle transa- zioni in strumenti derivati “gré a gré“ (trattativa privata) con questi istituti. Nonostante il limite individuale fissato al punto a) qui sopra, nessun Comparto può combinare: ■ investimenti in valori mobiliari o in strumenti del mercato monetario emessi da una sola entità ■ depositi presso una sola entità ■ rischi derivanti da transazioni in strumenti derivati “gré à gré“ (trattativa privata) con una sola entità; che siano superiori al 20% dei propri attivi netti; c) Il limite del 10% previsto al punto a) prima frase, può essere esteso ad un massimo del 35% qualora i va- lori mobiliari o gli strumenti del mercato monetario siano emessi o garantiti da uno Stato membro dell’U- nione Europea, dalle sue istituzioni pubbliche territoriali o da uno Stato che non sia membro dell’Unione Europea o da un organismo pubblico internazionale di cui facciano parte uno o più Stati membri dell’Unio- ne Europea; d) il limite del 10% previsto al punto a) prima frase, può estendersi ad un massimo del 25% per certe obbli- gazioni qualora queste siano emesse da un istituto di credito con sede legale in uno Stato membro dell’U- nione Europea sottoposto per legge, ad un controllo pubblico finalizzato a tutelare i possessori di tali ob- bligazioni. In particolare, i proventi derivanti dall’emissione di tali obbligazioni devono essere investiti, per legge, in attività che, durante tutto il periodo di validità delle obbligazioni, possano coprire i crediti che ri- sultano dalle obbligazioni e che, in caso di fallimento dell’emittente, sarebbero utilizzati prioritariamente per il rimborso del debito principale ed il pagamento degli interessi maturati. Se la Società investe un im- porto superiore al 5% dell’attivo netto di ciascun Comparto in obbligazioni di cui all’inizio del presente punto d), emesse da uno stesso emittente, il valore totale di questi investimenti non potrà superare l’80% del valore dell’attivo netto del singolo Comparto della Società. e) I valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario evocati nei paragrafi c) e d) qui sopra non possono essere presi in considerazione per l’applicazione del limite del 40% menzionato al paragrafo b) qui sopra. I limiti previsti ai punti a) b) c) e d) non possono essere cumulati; pertanto gli investimenti in valori mobiliari o in strumenti del mercato monetario di un medesimo emittente, in depositi o in strumenti derivati effet- tuati con questo emittente conformemente ai punti a), b), c) e d) qui sopra non possono, in ogni caso, su- perare in totale il limite del 35% dell’attivo netto di ogni Comparto. Le Società che sono raggruppate ai fini del consolidamento dei conti, ai sensi della direttiva 83/349/CEE o conformemente alle regole conta- bili internazionali riconosciute, sono considerate come una sola entità per il calcolo dei limiti previsti nel presente paragrafo 6. Ciascun Comparto può investire cumulativamente fino al 20% dei propri attivi netti in valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di un medesimo gruppo. INOLTRE, E CONFORMEMENTE ALL’ARTICOLO 45 DELLA LEGGE DEL 17 DICEMBRE 2010 RELATIVA AGLI OR- GANISMI DI INVESTIMENTO COLLETTIVO, NONOSTANTE I LIMITI MENZIONATI IN PRECEDENZA, LA SO- CIETÀ È AUTORIZZATA AD INVESTIRE FINO AL 100% DELLE ATTIVITÀ NETTE DI CIASCUN COMPARTO IN DI- VERSE EMISSIONI DI VALORI MOBILIARI E DI STRUMENTI DEL MERCATO MONETARIO EMESSI O GARANTI- TI DA UNO STATO MEMBRO DELL’UNIONE EUROPEA (UE), DA SUOI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI O DA OR- GANISMI INTERNAZIONALI DI CARATTERE PUBBLICO DI CUI FACCIANO PARTE UNO O PIÙ STATI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA, O DA UNO STATO MEMBRO DELL’OCSE, SINGAPORE, BRASILE NONCHE’ OGNI ALTRO STATO NON MEMBRO DELL’UE RICONOSCIUTO DALL’AUTORITÀ DI TUTELA LUSSEMBURGHESE E MENZIONATO NELLA SCHEDA TECNICA DEI COMPARTI INTERESSATI A CONDIZIONE CHE OGNI COMPARTO DETENGA VALORI APPARTENENTI AD ALMENO SEI EMISSIONI DISTINTE E CHE I VALORI APPARTENENTI AD UNA STESSA EMISSIONE NON SUPERINO IL 30% DEL VALORE PATRIMONIALE NETTO TOTALE DEL COM- PARTO IN QUESTIONE. QUESTE POSSIBILITÀ SARANNO UTILIZZATE SOLO NELLA MISURA IN CUI LE STESSE SIANO CONFORMI ALLA POLITICA D’INVESTIMENTO DEI DIVERSI COMPARTI. | |
7. | a) La Società può acquistare parti di OICVM e/o di altri OICR indicati al paragrafo 1 punto e) qui sopra, a condizione che ogni Comparto non investa più del 20% delle proprie attività nette in un medesimo OICVM o altro OICR. Per le necessità di applicazione di detto limite d’investimento, ogni Comparto di un OICR a Comparti multi- pli è da considerare come un emittente distinto, a condizione che il principio della segregazione degli im- pegni dei diversi Comparti verso i terzi sia assicurato. |
b) Gli investimenti in parti di OICR diversi dagli OICVM non possono superare, in totale, il 30% delle attività nette di un Comparto. Quando la Società investe in parti di OICVM e/o di altri OICR le attività nette di questi OICVM o di altri OICR non sono combinate ai fini dei limiti previsti al paragrafo 6 qui sopra. c) Quando la Società investe in un OICVM e/o in altri OICR che siano gestiti, in modo diretto o mediante de- lega dalla stessa Società di gestione, o da altra Società di gestione, alla quale la Società di gestione è le- gata, nel quadro di una comunione di gestione o di controllo o mediante una importante partecipazione di- retta o indiretta, nessun diritto di sottoscrizione o di riscatto sarà caricato alla Società nel quadro dei pro- pri investimenti in altri OICVM e/o altri OICR. Nel quadro d’investimenti di un Comparto che investe una parte importante dei propri attivi in altri OICVM e/o altri OICR, il livello massimo di commissioni di gestio- ne (ad esclusione delle commissioni di performance) a carico di ogni Comparto della Società e/o degli OICVM e/o altri OICR nei quali investe, non può eccedere il 6% delle attività nette di ogni Comparto. La Società indicherà nel rapporto annuale la percentuale massima di spese di gestione sopportate sia a livel- lo di ogni Comparto che a quello degli OICVM e/o altri OICR nei quali ogni Comparto ha investito durante l’esercizio di riferimento. | |
8. | a) La Società non può acquistare azioni con diritto di voto e che le consentano di esercitare una notevole in- fluenza sulla gestione di un emittente; b) inoltre la Società non può acquistare più del: ■ 10% delle azioni senza diritto di voto di uno stesso emittente; ■ 10% delle obbligazioni di uno stesso emittente; ■ 25% delle quote rilasciate da uno stesso OICVM e/o altro OICR; ■ 10% di strumenti del mercato monetario emessi da uno stesso emittente. I limiti previsti ai punti secondo, terzo e quarto potrebbero non essere rispettati qualora, al momento dell’acquisto, l’ammontare lordo delle obbligazioni o degli strumenti del mercato monetario, o l’importo netto dei titoli emessi non possa essere calcolato. c) I paragrafi a) e b) non si applicano per quanto riguarda: ■ i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato membro dell’U- nione Europea o da suoi enti pubblici territoriali; ■ i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi da organismi internazionali a carattere pubblico di cui facciano parte uno o più stati membri dell’Unione Europea; ■ le azioni detenute dalla Società nel capitale di una Società avente sede in uno Stato non facente parte dell’Unione Europea, che investa il suo attivo soprattutto in titoli di emittenti di quello stesso Stato quando, in virtù della legislazione vigente nel detto Stato, tale partecipazione costituisce per la Società la sola possibilità di investire in titoli di emittenti di questo Stato. Questa deroga è tuttavia applicabile solo nel caso in cui la Società avente sede in uno Stato non facente parte dell’Unione Europea rispetti, nella sua politica di investimento, i limiti previsti nella presente sezione; ■ le azioni detenute dalla Società nel capitale di Società filiali che esercitano unicamente a profitto esclu- sivo della Società, delle attività di gestione, consulenza o di commercializzazione della Società nei paesi dove è situata la filiale, per quanto riguarda il riscatto di azioni su domanda degli azionisti. |
9. | La Società non è tenuta al rispetto: a) dei limiti precedenti, in caso di esercizio di diritti di opzione relativi a valori mobiliari o di strumenti del mercato monetario che rientrino nel proprio attivo; b) dei paragrafi 6 e 7, per una durata di sei mesi a decorrere dalla data della sua autorizzazione a condizione che venga rispettato il principio della ripartizione dei rischi; c) i limiti d’investimento menzionati ai paragrafi 6, 7 e 8 si applicano al momento dell’acquisto dei valori mo- biliari o degli strumenti del mercato monetario; qualora si verifichi un superamento dei limiti prescritti nel presente paragrafo indipendentemente dalla volontà della Società o in seguito all’esercizio dei diritti di opzione, quest’ultima deve, nel corso delle operazioni di vendita, perseguire la scopo prioritario di regola- rizzare tale situazione tenendo conto degli interessi degli azionisti; d) nella misura in cui un emittente è un’entità giuridica a Comparti multipli o le attività di ciascun Comparto rispondono esclusivamente dei diritti degli azionisti di tale Comparto e di quelli dei creditori, il cui credito sia nato in occasione della costituzione, del funzionamento o della liquidazione di tale Comparto; ciascun Comparto è da considerare come un emittente distinto relativamente all’applicazione delle regole di ripar- tizione dei rischi menzionate ai paragrafi 6 e 7 qui sopra. |
10. | La Società non può contrarre prestiti, per nessuno dei Comparti, a eccezione di: a) prestiti per acquisizione di valute attraverso un tipo di finanziamento parallelo di garanzia (“back-to-back loan“); b) prestiti fino alla concorrenza del 10% delle attività nette di ciascun Comparto, purché si tratti di prestiti temporanei; c) prestiti fino al 10% dell’attivo netto del Comparto, purché si tratti di prestiti che permettano l’acquisto di beni immobiliari indispensabili al perseguimento diretto delle sue attività; in tal caso, questi prestiti e quelli specificati al punto b) del presente paragrafo non possono, in ogni caso, superare - considerati nel loro insieme - il 15% dell’attivo netto per ciascun Comparto della Società. |
11. | La Società non può concedere prestiti né rilasciare garanzie per conto terzi. Questa restrizione non è un osta- colo per l’acquisto da parte della Società di valori mobiliari, di strumenti del mercato monetario, o di altri strumenti finanziari indicati al paragrafo 1 punti e), g) e h), non interamente liberati. |
12. | La Società non può effettuare vendite allo scoperto su valori mobiliari, strumenti del mercato monetario o altri strumenti finanziari indicati al paragrafo 1 punti e) g) h). |
13. | La Società non può impegnare né ipotecare in alcuna forma il proprio attivo, né trasferirlo o destinarlo alla garanzia di un debito, tranne nei casi seguenti: ■ finanziamenti paralleli di garanzia (“back-to-back loan“); ■ prestiti quali quelli previsti al punto sub-10 di cui sopra; ■ contratti che prevedono la compensazione o la costituzione di garanzie, conclusi nell’ambito delle operazio- ni d’investimento, di copertura o di deposito titoli o nel caso di ricorso a tecniche e strumenti menzionati al successivo punto B. “TECNICHE E STRUMENTI“. Il deposito di titoli o di altri elementi dell’attivo su di un conto separato in relazione a opzioni od operazioni su contratti a termine, futures o altri strumenti finanziari, non sarà considerato come un pegno, un’ipoteca, un trasferimento, o una cessione allo scopo di garantire un debito. |
14. | Il Consiglio di Amministrazione potrà decidere di limitare al 10% delle proprie attività nette la possibilità per un Comparto d’investire in altri OICVM o OIC. In tal caso saranno aggiornate le schede tecniche relative dell’Allegato II. |
15. | Sottoscrizioni di azioni di un altro Comparto della Società Il Consiglio di Amministrazione può decidere che ogni Comparto della Società può sottoscrivere e detenere Azioni di un altro Comparto della Società (investimento incrociato) a condizione che: ■ il Comparto obiettivo dell’investimento non investa a sua volta nel Comparto che investe in esso; e ■ la proporzione di attività nette che i Comparti obiettivo dei quali sia ipotizzata l’acquisizione, possano inve- stire globalmente in parti di altri comparti obiettivo di altri fondi non superi il 10%; e ■ il diritto di voto eventualmente legato ai titoli interessati sarà sospeso per tutto il tempo che saranno dete- xxxx dal Comparto in questione e senza pregiudizio di un adeguato trattamento nella contabilità e nei rap- porti periodici; e ■ in ogni ipotesi, il valore dei titoli non sarà computato ai fini del calcolo delle attività nette della Società al fine di verificare la soglia minima delle attività nette imposta dalla Legge per tutto il tempo che i titoli sa- ranno detenuti dalla Società; e ■ non vi sia sdoppiamento delle commissioni di gestione/sottoscrizione o di rimborso fra il Comparto della Società che investe nel Comparto obiettivo e quest’ultimo. |
16. | Conformemente alle condizioni definite dalla Legge e dalle altre regolamentazioni lussemburghesi applicabili, Il Consiglio di Amministrazione potrà (i) creare nuovi comparti della Società che si qualificano come OICVM alimentatore (cioè un Comparto che investa almeno l’85% delle proprie attività nette in un altro OICVM o comparto di un OICVM) o che si qualificano come OICVM maestro (cioè un Comparto che costituisce il fondo madre di un altro OICVM o comparto di OICVM); (ii) convertire qualsiasi Comparto esistente in un OICVM ali- mentatore o in un OICVM maestro secondo i termini della Legge, (iii) convertire un comparto che si qualifica come OICVM alimentatore o OICVM maestro in un Comparto di un OICVM standard che non è né un OICVM alimentatore né un OICVM maestro, o (iv) sostituire l’OICVM maestro di qualunque dei propri comparti che si qualifica come OICVM alimentatore con un altro OICVM maestro. In tal caso il Prospetto sarà aggiornato per riflettere la decisione del Consiglio di Amministrazione. |
B. TECNICHE E STRUMENTI
La Società è autorizzata a ricorrere a tecniche e strumenti aventi per oggetto valori mobiliari e strumenti del mercato mone- tario o altri tipi di sottostante, purché il ricorso a dette tecniche e strumenti sia effettuato ai fini di una buona gestione del portafoglio. L’uso di strumenti derivati è soggetto al rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti nel capitolo 5.A.
A titolo esemplificativo, la Società potrà concludere delle operazioni sui mercati dei futures, sul mercato delle opzioni nonché qualsiasi operazione sui mercati degli swap compreso il ricorso ai total return swaps o altri strumenti finanziari che presentino delle caratteristiche simili a condizione di rispettare i limiti di diversificazione oggetto delle disposizioni menzionate ai punti 6), 7) e 8) del capitolo 5 A sopracitato e di assicurare che gli attivi sottostanti a questo tipo di stru- menti finanziari siano presi in conto nel calcolo dei limiti fissati al punto 6) del suddetto capitolo 5 A.
1. Disposizioni comuni
a) Gestione efficace del portafoglio
Tutti i ricavi risultanti da tecniche di una gestione efficace del portafoglio devono essere restituiti integralmente alla Società dopo aver dedotto i costi operativi diretti e indiretti che ne conseguono. Faranno inoltre parte dell’attivo netto del comparto in questione al fine di essere reinvestiti conformemente alla politica di investimento del medesimo e, di conseguenza, produrranno sulla sua performance un impatto positivo.
Il rapporto annuale della Società includerà informazioni concernenti i ricavi generati attraverso l’utilizzo di tecniche di gestione efficace del portafoglio per conto dei comparti della Società in riferimento all’intero esercizio sociale, unita- mente a indicazioni dettagliate delle commissioni e dei costi operativi diretti (commissioni di transazioni, ecc.) e indi- retti (spese generali relative alle consulenze legali) di ciascun comparto, nella misura in cui siano associati alla ge- stione del comparto corrispondente.
b) Gestione efficace del portafoglio e strumenti derivati “gré à gré“
La selezione delle controparti delle convenzioni relative all’utilizzo di tecniche di gestione efficace del portafoglio e agli strumenti derivati “gré à gré“ (trattativa privata) è effettuata in base alla politica della Società in materia di ese- cuzione degli ordini sugli strumenti finanziari (“best execution policy“). Tutti i costi e le commissioni che devono essere corrisposti alle rispettive controparti (o altre parti) saranno negoziati conformemente alle pratiche di mercato. In via di principio, le controparti della Società non sono legate a quest’ultima o al gruppo del suo promotore. Tuttavia, ove tali operazioni venissero effettuate tra la Società e una società appartenente al gruppo del promotore, le medesi- me ottempereranno al principio di piena concorrenza e saranno eseguite a condizioni commerciali ordinarie.
Nel rapporto annuale della Società figureranno le informazioni che seguono:
■ Elenco delle controparti menzionate sopra;
■ Indicazione dell’eventuale superamento, da parte della garanzia collaterale ricevuta da un emittente, del 20% del Valore Patrimoniale Netto di un comparto;
■ Eventuale garanzia completa del comparto tramite valori mobiliari emessi o garantiti da uno Stato membro.
A titolo di garanzia per qualsiasi tecnica di gestione efficace del portafoglio, come quelle di cui ai punti 3) e 4) in ap- presso, e per gli strumenti derivati “gré à gré“, il comparto interessato otterrà, in base alle modalità descritte di se- guito, una garanzia sotto forma di attivi (elencati poco oltre) il cui valore di mercato sarà sempre pari ad almeno il 100% del valore di mercato dello strumento finanziario oggetto dell’operazione in questione:
a. attivi liquidi: sono accettate unicamente le valute di prim’ordine Haircut minimo del 2%;
b. obbligazioni emesse o garantite da uno Stato membro dell’Unione Europea Haircut minimo del 2%;
c. azioni o quote emesse da un OICR di tipo monetario Haircut minimo del 2%;
d. azioni o quote emesse da un OICVM che investe principalmente in obbligazioni Haircut minimo del 3%;
e. obbligazioni emesse o garantite da emittenti di primo livello che offrano una liquidità adeguata Haircut minimo del 2,5%;
f. azioni ammesse o negoziate su un mercato regolamentato dell’Unione Europea o dell’OCSE Haircut minimo del 5%.
La politica in materia di haircut tiene conto delle caratteristiche delle diverse classi di attivi, includendovi il livello di rischio di credito di ciascun emittente, la volatilità delle garanzie finanziarie e i risultati degli “stress test“. Gli haircut
menzionati sopra sono richiesti per coprire eventuali diminuzioni del valore di mercato degli attivi che sono parte in- tegrante delle garanzie finanziarie, in funzione del grado di rischio generato dalla diminuzione.
Le garanzie finanziarie in tal modo ricevute dovranno sempre rispettare i criteri che seguono:
a) Liquidità: qualsiasi garanzia finanziaria ricevuta non in contanti deve avere un livello di liquidità sufficiente ed es- sere negoziata su un mercato regolamentato ovvero in un sistema di negoziazione multilaterale a prezzi traspa- renti, in modo tale che possa essere venduta rapidamente a un prezzo prossimo alla valutazione effettuata prima della vendita.
b) Valutazione: le garanzie finanziarie ricevute devono essere soggette a una valutazione perlomeno quotidiana e debbono essere valutate ogni giorno al prezzo di mercato.
c) Qualità creditizia degli emittenti: le garanzie finanziarie ricevute devono essere di elevata qualità.
d) Correlazione: le garanzie finanziarie ricevute dalla Società devono essere emesse da un ente indipendente dalla controparte ed essere considerate come non fortemente correlate alla performance della controparte stessa.
e) Diversificazione delle garanzie finanziarie (concentrazione degli attivi): le garanzie finanziarie devono essere suffi- cientemente diversificate in termini di paesi, mercati ed emittenti. Il criterio di diversificazione sufficiente in ma- teria di concentrazione degli emittenti è considerato rispettato se il comparto riceve da una controparte, nell’am- bito delle tecniche di gestione efficace del portafoglio e degli strumenti derivati “gré à gré“, un paniere di garan- zie finanziarie che presentino un’esposizione a un determinato emittente per un massimo del 20% del proprio Va- lore Patrimoniale Netto. Se il comparto è esposto a più controparti, i vari panieri di garanzie finanziarie dovranno essere sommati al fine di determinare il limite di esposizione del 20% a un solo emittente.
f) I rischi legati alla gestione delle garanzie finanziarie, come ad esempio i rischi operativi e i rischi giuridici, devono essere identificati, gestiti e attenuati attraverso il processo di gestione dei rischi.
g) Le garanzie finanziarie ricevute sotto forma di trasferimento di proprietà devono essere detenute dal depositario della Società. Per quanto concerne le altre tipologie di contratti, le garanzie finanziarie possono essere detenute da un depositario terzo soggetto a vigilanza prudenziale e che non intrattenga rapporto alcuno con il fornitore delle garanzie finanziarie.
h) La piena esecuzione da parte della Società delle garanzie finanziarie ricevute deve poter avvenire in qualsiasi mo- mento e senza la preliminare consultazione o approvazione della controparte.
i) Le garanzie finanziarie (i) non devono essere vendute, reinvestite o costituite in pegno; (ii) devono essere emesse da un ente indipendente dalla controparte; e (iii) devono essere diversificate onde evitare rischi di concentrazione in uno stesso emittente, settore o paese.
j) Le garanzie finanziarie ricevute in contanti devono unicamente essere:
■ collocate in deposito presso gli enti di cui all’articolo 41, punto f), della Legge;
■ investite in obbligazioni di Stato di elevata qualità;
■ utilizzate per operazioni pronti contro termine, a condizione che dette operazioni siano concluse con istituti di credito soggetti a vigilanza prudenziale e che la Società possa in qualsiasi momento recuperare l’importo totale delle liquidità tenendo conto degli interessi maturati;
■ investite in OICVM monetari a breve termine come definito nelle linee-guida emanate dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (“ESMA Guidelines“) concernenti la definizione comune dei fondi monetari.
Ciascun comparto può reinvestire le liquidità ricevute a titolo di garanzia finanziaria a seguito dell’utilizzo di qualsiasi tecnica di gestione efficace del portafoglio conformemente alle disposizioni normative di legge applicabili, incluse la Circolare CSSF 14/592 e le ESMA Guidelines.
Il reinvestimento delle liquidità espone i comparti a determinati rischi, fra cui quello di inadempimento o di insolven- za dell’emittente degli strumenti finanziari nei quali le garanzie finanziarie sono state investite.
Il reinvestimento delle liquidità deve essere diversificato conformemente alle regole di diversificazione applicabili alle garanzie finanziarie illiquide.
Ciascun comparto deve accertarsi di poter far valere i propri diritti sulle garanzie finanziarie nel caso in cui sopravvenga un evento di inadempienza o insolvenza che ponga in essere l’esecuzione della garanzia finanziaria. È per questo motivo che le garanzie finanziarie devono essere sempre disponibili, direttamente oppure attraverso un istituto di prim’ordine o una filiale al 100% di quest’ultimo, in modo tale che il comparto possa realizzare immediatamente gli attivi ricevuti in garanzia laddove la controparte non dovesse adempiere ai propri obblighi di restituzione dei valori mobiliari.
Per tutta la durata della convenzione, le garanzie finanziarie non possono essere vendute, date in garanzia in qualsi- voglia forma o date in pegno.
Quando la Società riceve garanzie finanziarie pari ad almeno il 30% delle attività nette di un comparto deve applicare un’adeguata politica in materia di “stress test“ per accertarsi che vengano condotti regolarmente stress test in condi- zioni di liquidità sia ordinarie che straordinarie, consentendo in tal modo di gestire i rischi di liquidità legati alle ga- ranzie stesse.
La politica di stress test sul rischio di liquidità deve almeno prevedere quanto segue:
a. analisi degli scenari di stress test comprendenti la calibrazione, la certificazione e l’analisi della sensibilità;
b. un approccio empirico che contribuisca alle analisi dell’impatto, compresi controlli di “back testing“ per la valuta- zione del rischio di liquidità;
c. frequenza delle relazioni e limiti/soglie di tolleranza alle perdite;
d. misure di attenuazione volte a ridurre le perdite, comprese le politiche in materia di haircut e protezione dai rischi di gap.
2. Utilizzo di Strumenti Derivati
L’uso di strumenti derivati è soggetto al rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti come segue:
■ la Società può effettuare operazioni sui prodotti derivati, sia nell’ambito della normale gestione di portafoglio, sia in quello della copertura dei rischi. In nessun caso, queste operazioni dovranno portare un Comparto al mancato rispetto dei suoi obiettivi d’investimento.
■ L’uso di prodotti derivati potrà sia fare aumentare (visto un incremento dell’esposizione) sia fare diminuire (da una ridu- zione dell’esposizione ) la volatilità della Società.
Tutte le operazioni su strumenti derivati e specialmente quelle che sono citate ai punti a), b) e c) sottostanti, sono sotto- poste tra l’altro al rispetto della Circolare CSSF 14/592 riguardante le linee di condotta dell’Autorità Europea dei Mercati Finanziari (AEMF-ESMA) relativa ai fondi quotati e altre questioni legate agli OICVM (la “Circolare 14/592“). Di fatto, la Società sorveglia il mantenimento di liquidità sufficienti al momento dell’utilizzo di tecniche d’investimento e strumenti finanziari particolari (soprattutto al momento dell’utilizzo di strumenti finanziari derivati e di prodotti strutturati) associati ad un comparto. Durante i periodi nei quali la Società porterà a termine dei contratti swap, il Comparto di riferimento non beneficerà dei ricavi generati dalle liquidità.
a) Limiti e metodo di determinazione del rischio globale
Gli investimenti in strumenti derivati potranno essere realizzati se il rischio globale legato a strumenti finanziari non supera il totale del Valore Patrimoniale Netto del Comparto.
In questo contesto, “il rischio globale legato a strumenti finanziari derivati non supera il totale del Valore Patrimonia- le Netto del portafoglio“, significa che il rischio globale legato a strumenti finanziari derivati non può superare 100% del Valore Patrimoniale Netto e che il rischio globale assunto da un Comparto non può superare constantemente il 200% del Valore Patrimoniale Netto. Il rischio assunto dalla Società, tramite un indebitamento temporaneo, non può superare il 10%, in modo che il rischio globale non possa mai superare il 210% del Valore Patrimoniale Netto.
Il rischio globale legato a strumenti finanziari è rappresentato dall’impegno, cioè il risultato della conversione delle posizioni su strumenti finanziari in posizioni equivalenti agli attivi sottostanti, eventualmente in funzione della loro ri- spettiva sensibilità oppure seguendo il metodo VAR assoluto come determinato dal Consiglio di Amministrazione della Società. Quando il metodo di determinazione del rischio globale di un Comparto non è basato sull’approccio degli impegni ne è fatta espressa menzione nelle schede tecniche nell’Allegato II al presente Prospetto.
Le posizioni in acquisto e in vendita su uno stesso attivo sottostante o su attivi che presentano una correlazione sto- ricamente importante possono essere compensate.
Quando un valore mobiliare o uno strumento del mercato monetario esprime un prodotto derivato, quest’ultimo deve essere considerato per l’applicazione delle disposizioni del presente capitolo.
Quando un Comparto ricorre a strumenti derivati fondati su un indice, questi investimenti non sono combinati ai limi- ti fissati al capitolo 5.A.
b) Limiti specifici per i derivati di credito
La Società può trattare delle operazioni di derivati di credito:
■ con controparte di primo ordine specializzate in questo tipo d’operazione,
■ i cui sottostanti corrispondono agli obiettivi ed alla politica d’investimento del Comparto,
■ liquidabili in qualsiasi momento al loro valore di valutazione,
■ la cui valutazione, effettuata in maniera indipendente, deve essere affidabile e verificabile quotidianamente,
■ sia a titolo di copertura che non di copertura.
Se i derivati di credito sono conclusi ad uno scopo diverso da quello di copertura le condizioni seguenti devono esse- re soddisfatte:
■ i derivati di credito devono essere utilizzati nell’interesse esclusivo degli investitori lasciando supporre un rendi- mento interessante rispetto ai rischi incorsi dalla Società e nel rispetto degli obiettivi d’investimento,
■ le restrizioni d’investimento riprese al capitolo 5.A. si applicano all’emittente del Crédit Default Swap (CDS) del rischio debitore finale del derivato di credito (sottostante), eccetto il caso che il derivato di credito sia fondato su un indice,
■ i Compartiti devono vigilare per garantire una copertura adeguata permanente degli impegni legati alle CDS, in modo da potere in qualsiasi momento onorare le domande di riscatto degli investitori.
Le strategie rivendicate sui derivati di credito sono in particolare le seguenti (che potrebbero, se necessario, essere combinate):
■ investire rapidamente gli importi recentemente sottoscritti in un OICR sul mercato creditizio attraverso la vendita di derivati di credito,
■ in caso di previsione positiva sull’evoluzione di spreads, prendere un’esposizione creditizia (globale o determinata) grazie alla vendita di derivati di credito,
■ in caso di previsione negativa sull’evoluzione di spreads, proteggersi o prendere posizione (globalmente o in modo determinato) con l’acquisto di derivati di credito.
c) Limiti speciali riguardanti i “total return swaps“ e altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche La Società può concludere dei total return swaps («TRS») e/o altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche conformi ai limiti di diversificazione descritti dagli articoli 43, 44, 45, 46 e 48 della legge del 17 di- cembre 2010. I sottostanti dei TRS o degli altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche saran- no strumenti finanziari eleggibili o degli indici finanziari. Ciascun indice rientrerà nella classificazione di Financial index in conformità all’articolo 9 del Regolamento gran-ducale dell’8 febbraio 2008 relativo ad alcune definizioni della legge del 17 dicembre 2010 e alla Circolare CSSF 14/592.
Un comparto può concludere un TRS o altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche a fini di copertura o d’investimento e in conformità all’obiettivo e alla politica di investimento del medesimo comparto.
Le controparti devono essere di prim’ordine, specializzate in questo tipo di transazioni e sottoposte al controllo pru- denziale considerato dalla CSSF equivalente a quello previsto dall’Unione Europea.
Ogni comparto che conclude un TRS o altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche può esse- re oggetto di un rischio di default o di insolvenza delle controparti. Tale evento può influire sugli attivi del comparto. Salvo disposizioni contrarie o espressamente specificato nella scheda tecnica del comparto, le controparti di un TRS o di altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche non hanno alcun potere decisionale sulla composizione o sulla gestione degli investimenti della Società o dei sottostanti degli strumenti finanziari derivati.
Se le controparti dispongono di un potere decisionale per un preciso comparto in merito alla composizione o alla ge- stione degli investimenti della Società o sui sottostanti degli strumenti finanziari derivati, l’accordo tra la Società e le controparti verrà considerato come una delega di gestione del portafoglio e sarà soggetto ai requisiti della Società in materia di delega.
d) Limiti speciali riguardanti gli equity swaps e gli index swaps
La Società può concludere dei contratti di equity swaps e degli index swaps in conformità alle restrizioni d’investi- mento della Società, nel rispetto delle condizioni seguenti:
■ con controparti di prim’ordine specializzate in questo tipo di transazioni e sottoposte a controllo prudenziale consi- derato dalla CSSF equivalente a quello previsto dall’Unione Europea;
■ gli averi sottostanti sono conformi alla politica e all’obiettivo di investimento del comparto;
■ devono poter essere liquidati in ogni momento al loro valore di valutazione;
■ valutazione effettuata in maniera indipendente, deve essere affidabile e verificabile su base giornaliera;
■ a fini di copertura o meno.
Ciascun indice rientrerà nella classificazione di indice finanziario in conformità all’articolo 9 del Regolamento gran- ducale dell’8 febbraio 2008 relativo ad alcune definizioni della legge del 17 dicembre 2010, e alla Circolare CSSF 14/592.
e) Intervento sui mercati delle valute
Un Comparto può concludere operazioni di cambio a termine allo scopo di copertura o destinato a prendere rischi di cambio nel quadro della politica d’investimento del Comparto senza tuttavia portare quest’ultimo ad allontanarsi dai suoi obiettivi d’investimento.
f) Rischio di controparte relativo ai derivati a “gré à gré“ (a trattativa privata)
Il rischio di controparte della Società in una transazione su strumenti derivati a “gré à gré“ (a trattativa privata) non
può superare il 10% dei suoi attivi, quando la controparte è un ente creditizio come tale considerato al capitolo
5.A.1 f) o il 5% dei suoi attivi negli altri casi. Il ricorso a collaterale può permettere di diminuire il rischio a concor- renza dovuta.
Gli investimenti in strumenti derivati possono essere realizzati, sempre che, globalmente, i rischi ai quali sono espo- sti gli attivi sottostanti non eccedano i limiti d’investimento fissati al capitolo 5.A.
Quando un valore mobiliare o uno strumento del mercato monetario comporta uno strumento derivato, quest’ultimo deve essere preso in considerazione in occasione dell’applicazione delle disposizioni citate al capitolo 5.A., come per la valutazione dei rischi associati alle transazioni su strumenti derivati, tanto che il rischio globalizzato agli strumenti derivati non ecceda il Valore Netto totale degli attivi così come descritto sopra.
Allo stesso modo, le esposizioni risultanti dalle operazioni in strumenti finanziari derivati OTC e da tecniche di ge- stione efficaci del portafoglio, devono essere accumulate ai fini del calcolo dei limiti del rischio di controparte sog- getto all’articolo 43 della legge del 17 Dicembre 2010 riguardante gli organismi d’investimento collettivo.
3. Operazioni con diritto di riscatto e di pronti contro termine
Ogni Comparto può, nella sua qualità di compratore, acquistare dei titoli con opzione di vendita, o, nella sua qualità di venditore vendere dei titoli con opzione di riacquisto; ogni Comparto può altresì impegnarsi in operazioni di pronti contro termine sia in acquisto che in vendita.
I suoi impegni in questo tipo di transazioni sono in ogni caso sottomessi alle regole della Circolare CSSF 08/356, e suc- cessive eventuali modifiche (Circolare 08/356) relative alle regole applicabili agli organismi di investimento collettivo nel caso gli stessi ricorrano ad alcune tecniche e strumenti che hanno per oggetto valori mobiliari e strumenti del mercato monetario oltre che alle regole da rispettare in conformità alle disposizioni della Circolare 14/592.
Ogni comparto può intervenire in questo tipo di operazioni con diritto di riscatto e di pronti contro termine a condizione che le controparti di queste operazioni siano assoggettate a regole di vigilanza prudenziale considerate equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria da parte della Commission de Surveillance du Secteur Financier.
Durante la vita del contratto con diritto di riscatto, ogni comparto non può vendere i titoli che sono oggetto di tale con- tratto prima che la controparte non sia esercitata o che il termine per il riscatto non sia scaduto, a meno che il comparto non disponga di altri mezzi di copertura.
Ogni comparto deve badare a mantenere l’importanza delle operazioni con diritto di riscatto e di pronti contro termine ad un livello che renda possibile fare fronte alle domande di riscatto inoltrate dagli azionisti.
La Società può mettere fine in qualsiasi momento a questo tipo di operazioni richiamando in qualsiasi momento i titoli/ importi derivanti da questa tecnica di gestione, rispettando il preavviso previsto nel contratto sottostante e definito con la controparte di riferimento.
4. Operazioni di prestito titoli
Ogni Comparto può impegnarsi in operazioni di prestito titoli a condizione di rispettare le regole della Circolare CSSF 08/356, oltre che le regole previste in conformità alle disposizioni della Circolare 14/592
Ogni comparto può prestare titoli presenti nel suo portafoglio ad un prenditore sia direttamente sia tramite un sistema standardizzato di prestito organizzato da un organismo riconosciuto per la compensazione dei titoli o di un sistema di pre- stito organizzato da un’istituzione finanziaria assoggettata a regole di vigilanza prudenziale considerate equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria da parte della Commission de Surveillance du Secteur Financier e specializ- zata in questo tipo di operazioni. In ogni caso, la controparte del contratto di prestito titoli (vale a dire il prenditore) deve essere assoggettata a regole di vigilanza prudenziale considerate equivalenti a quelle previste dalla legislazione comuni- taria da parte della Commission de Surveillance du Secteur Financier.
La Società può mettere fine in qualsiasi momento a questo tipo di operazioni richiamando in qualsiasi momento i titoli/ importi derivanti da questa tecnica di gestione, rispettando il preavviso previsto nel contratto sottostante e definito con la controparte di riferimento.
6. FATTORI DI RISCHIO
L’acquisizione di una partecipazione in un Comparto comporta dei rischi connessi alle possibili variazioni del valore delle azioni per effetto delle variazioni del valore degli strumenti finanziari nei quali sono investite le risorse del Comparto.
A tale proposito, è necessario distinguere tra i rischi connessi agli investimenti in titoli di capitale (azioni) e i rischi con- nessi agli investimenti in titoli di debito (prestiti pubblici e obbligazioni).
In linea di principio, gli investimenti in titoli di capitale presentano maggiori fattori di rischio rispetto agli investimenti in titoli di debito. Il maggiore rischio al quale si espone il detentore di titoli di capitale si spiega per il fatto che quest’ultimo diventa, acquistando la partecipazione, socio della Società; pertanto egli partecipa direttamente al rischio economico di quest’ultima; in particolare l’azionista incorre nel rischio di non essere remunerato in proporzione alla sua partecipazione. La situazione è diversa per i possessori di titoli di debito, i quali finanziano la Società emittente percependo gli interessi ed il rimborso del capitale investito, alla scadenza del contratto. In questo caso il rischio maggiore è costituito dalla sol- vibilità dell’emittente.
Qualunque sia la categoria dei titoli considerati, devono essere valutati i seguenti rischi:
1. | Rischi relativi alla variazione del valore dei titoli: la variazione del valore dei titoli è strettamente legata alle caratteristiche proprie della Società emittente (andamento finanziario, prospettive economiche nell’ambito del settore in cui opera), e alla tendenza dei mercati di riferimento. Per i titoli di capitale la variazione di valo- re è dettata dall’evoluzione dei mercati di valori mobiliari di riferimento; per i titoli a reddito fisso, la variazio- ne del valore è influenzata dall’evoluzione dei tassi d’interesse sui mercati monetari e finanziari. |
2. | Rischi relativi alla liquidità dei titoli: la liquidità dei titoli, intesa come attitudine di un titolo a trasformarsi ra- pidamente in contanti senza perdere valore, dipende dalle caratteristiche del mercato nel quale hanno corso. In generale, i titoli aventi corso su mercati regolamentati sono più liquidi e comportano pertanto meno rischi in quanto sono più facilmente smobilizzabili. Inoltre, va rilevato che l’assenza eventuale di quotazione di un titolo in una borsa rende la valutazione del va- lore del titolo più difficile, in quanto tale valutazione è discrezionale. |
3. | Rischi relativi alla divisa nella quale è denominato il titolo: l’investimento in strumenti finanziari denominati in divise diverse dall’Euro comporta maggiori rischi, rispetto agli investimenti espressi in Euro, date le fluttua- zioni di cambio sostanziali tra l’Euro e le altre divise. |
4. | Altri fattori di rischio - Mercati emergenti: le operazioni effettuate sui mercati emergenti espongono l’investi- tore a ulteriori rischi da non sottovalutare, dato che la regolamentazione di questi mercati non offre agli inve- stitori lo stesso grado di garanzie. Si devono ugualmente valutare i rischi relativi alla situazione politico - eco- nomica del paese di origine della Società emittente. In certi paesi si presenta un rischio di espropriazione pa- trimoniale, di tassa di confisca, di instabilità politica o sociale o di sviluppi diplomatici che potrebbe ricadere sugli investimenti effettuati in questi paesi. Le informazioni su certi valori mobiliari, certi strumenti del mer- cato monetario e strumenti finanziari potrebbero essere meno accessibili al pubblico e gli enti potrebbero non essere sottoposti ad esigenze di revisione contabile, di contabilità o di registrazione paragonabili a quelli ai quali certi investitori sono abituati. Alcuni mercati finanziari, benché generalmente stiano aumentando in vo- lume, hanno per lo più sostanzialmente un volume inferiore a quello della maggior parte dei mercati sviluppa- ti e i titoli di molte Società sono meno liquidi e il loro valore è più volatile rispetto a quello dei titoli emessi da Società analoghe su mercati di volume maggiore. In molti di questi paesi vi sono altresì livelli molto diver- si di supervisione e di regolamentazione dei mercati, delle istituzioni finanziarie e degli emittenti rispetto ai paesi sviluppati. Inoltre, le modalità e i limiti imposti in certi paesi agli investimenti effettuati da stranieri possono ripercuotersi sulle operazioni di certi Comparti. Eventuali modifiche legislative o misure di controllo dei cambi successive ad un investimento possono rendere problematico il rimpatrio dei fondi. Potrebbero al- tresì sopravvenire dei rischi di perdita dovuti all’assenza di adeguati sistemi di trasferimento, di calcolo dei valori, di contabilità e di custodia dei titoli. Non sono da sottovalutarsi neppure i rischi di frode relativi alla corruzione e al crimine organizzato. Rispetto ai paesi sviluppati, i sistemi di regolamento delle transazioni nei paesi emergenti possono essere più carenti sul piano organizzativo. Esiste, pertanto, il rischio concreto che il regolamento delle transazioni possa essere ritardato e le liquidità o i titoli dei Comparti possano essere minacciati da tali carenze dei sistemi. In particolare, l’esercizio su tali mercati potrebbe esigere che il pagamento sia effettuato prima della conferma dei titoli acquistati o che la consegna di un titolo debba essere effettuata prima che il prezzo sia stato corri- sposto. In tali casi, l’inadempimento di un broker o di una banca tramite i quali debba essere effettuata una transazione comporterà una perdita per i Comparti che investono su titoli di paesi emergenti. La Società cercherà, ogni qual volta sia possibile, di fare ricorso a controparti il cui Statuto finanziario riduca al minimo questi rischi. Tuttavia, non vi è alcuna certezza che la Società riesca ad eliminare con successo |
questo rischio, soprattutto perché le controparti che operano sui mercati emergenti mancano spesso di strut- ture finanziarie paragonabili a quelle delle controparti operanti sui mercati sviluppati. | |
5. | Rischi relativi ad investimenti in altri OICVM/OICR: l’investimento in altri OICVM o OICR può comportare una duplicazione di certi costi e spese a carico della Società e tali investimenti possono generare uno sdoppia- mento delle spese e commissioni prelevate a livello della Società e a livello dell’OICVM e/o OICR nel quale essa investe. L’esame della politica d’investimento propria di ciascun Comparto, citato nell’Allegato II, consente di eviden- ziare l’esistenza di eventuali rischi connessi agli investimenti realizzati dalla Società. La presenza di tali rischi potrebbe comportare, alla scadenza, il mancato rimborso del capitale investito. |
6. | Rischi inerenti i valori mobiliari di tipo 144A: i valori mobiliari di tipo 144A non sono registrati presso la “US Securities and Exchange Commission (SEC)“ conformemente alle disposizioni del “Code of Federal Regula- tions“ Titolo 177, § 230, 144 A. Questi valori sono da considerare quali valori mobiliari di nuova emissione (Capitolo 5.A.d) e possono essere acquistati solo da investitori professionali qualificati. |
7. | Rischio di controparte: gli strumenti derivati OTC comportano il rischio che la controparte non possa soddisfa- re i propri obblighi e/o che un contratto sia annullato, per esempio in caso di fallimento della controparte, d’illegalità della transazione o di un cambiamento delle regole contabili o fiscali. Il rischio di controparte legato alle operazioni in strumenti finanziari derivati OTC, è attenuato per mezzo del- l’impiego della Società, ovvero del Gestore degli Investimenti o dei Gestori Delegati agli Investimenti sotto il suo controllo, di criteri quantitativi e qualitativi relativi alle garanzie finanziarie da ricevere da parte delle controparti all’interno delle operazioni in strumenti derivati. |
8. | Rischi inerenti agli strumenti derivati: gli strumenti derivati possono non solo essere utilizzati a fini di coper- tura. L’uso di strumenti derivati non presenta alcuna garanzia quanto al raggiungimento dello scopo prefissato tramite il ricorso a tali strumenti, e può intaccare la performance del Comparto interessato. I rischi inerenti agli strumenti derivati sono notoriamente legati alla correlazione imperfetta tra prezzo dei de- rivati e i movimenti dei prezzi dei sottostanti e la possibilità per il Gestore degli Investimenti o il Gestore agli Investimenti Delegato di anticipare correttamente i movimenti dei tassi d’interesse, dei prezzi dei titoli e dei mercati monetari. Il ricorso a dei contratti di swap comporta allo stesso modo un rischio di controparte. |
7. POLITICA DI DISTRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI
In linea di principio, i proventi di ciascun comparto saranno automaticamente reinvestiti. Tuttavia l’Assemblea generale degli azionisti o il Consiglio di Amministrazione debitamente da essa autorizzato potrà procedere periodicamente alla di- stribuzione del capitale o di altri proventi per tutti i comparti, o per una classe di azioni determinata, commercializzate dalla Società, senza restrizioni a condizione che il capitale minimo della Società non scenda al di sotto di EUR 1.250.000 o di qualsivoglia altro importo minimo previsto dalla legge e fatti salvi i potenziali impatti della Regolamentazione FATCA.
I dividendi da distribuire saranno messi a disposizione degli azionisti sotto forma di azioni gratuite o in contanti, ad una determinata data di pagamento, secondo le modalità e condizioni determinate dal Consiglio di Amministrazione.
Tali modalità e condizioni possono espressamente prevedere che i dividendi siano liquidati agli investitori che abbiano manifestato l’intenzione di ricevere l’importo per contanti e che in caso contrario l’importo da distribuire sia automatica- mente reinvestito. I dividendi saranno liquidati entro 5 giorni lavorativi bancari dalla data di pagamento determinata dal Consiglio di Amministrazione.
Nel caso in cui il dividendo fosse inferiore a 50 euro od importo equivalente non si liquiderà alcun importo che sarà auto- maticamente reinvestito.
La Società si riserva il diritto di creare comparti e/o classi di azioni a distribuzione secondo le modalità descritte nelle schede tecniche dei comparti o delle classi di azioni interessate.
8. VALORE PATRIMONIALE NETTO
Il Valore Patrimoniale Netto delle azioni di ciascuna classe/sottoclasse di ogni Comparto denominato nella divisa di cia- scuna classe/sottoclasse del Comparto in questione, è rappresentato da un valore per azione. Il Valore Patrimoniale Netto è determinato dall’Agente Amministrativo, e/o dal suo agente delegato in Lussemburgo, ogni giorno bancario lavo- rativo in Lussemburgo (“il Giorno di Valorizzazione“), dividendo il valore del patrimonio netto del Comparto attribuibile a questa classe/sottoclasse di azioni del Comparto, per il numero di azioni della classe/sottoclasse del Comparto in que- stione, che si trovano in circolazione il Giorno della Valorizzazione arrotondando per eccesso o per difetto al terzo deci- male dell’unità più vicina nella divisa di riferimento del Comparto. Il Valore Patrimoniale Netto è equivalente al valore del patrimonio di questa classe/sottoclasse di azioni detratte le sue passività da calcolare nel periodo stabilito dal Consiglio di Amministrazione o da un mandatario debitamente autorizzato nel Giorno della Valorizzazione. Il Consiglio di Ammini- strazione stabilirà per ciascun Comparto un distinto quantitativo di attività nette. Nelle relazioni intercorrenti tra gli azio- nisti, questo quantitativo verrà attribuito alle sole azioni emesse dal singolo Comparto tenendo conto, se del caso, della ripartizione di questo quantitativo tra le classi di azioni. Il valore dell’attivo netto totale della Società è espresso in Euro e il consolidamento dei diversi Comparti si ottiene tramite la conversione degli attivi netti dei diversi Comparti in Euro e sommandoli tra loro. Qualora il Giorno della Valorizzazione coincida con un giorno festivo di una borsa o di un mercato costituenti il mercato principale, per una percentuale significativa degli investimenti di un dato Comparto della Società, o sia un giorno festivo in Lussemburgo, il Giorno della Valorizzazione potrà essere rinviato al giorno lavorativo bancario successivo in Lussemburgo. Tuttavia l’Agente Amministrativo, e/o il suo agente delegato in Lussemburgo, determinerà il Valore Patrimoniale Netto l’ultimo giorno del semestre e l’ultimo giorno dell’esercizio sociale, anche qualora questi ultimi coincidessero con dei giorni festivi in Lussemburgo, ma esclusivamente ai fini contabili.
A. SOSPENSIONE DEL VALORE PATRIMONIALE NETTO
La Società potrà sospendere temporaneamente il calcolo del Valore Patrimoniale Netto di uno o più Comparti nonché le emissioni, le conversioni e i rimborsi di azioni corrispondenti nelle circostanze seguenti, oltre a quelle previste dalla legge:
■ durante tutto il periodo nel corso del quale il mercato o la borsa, nei quali viene negoziata una parte sostanziale degli investimenti di uno o più Comparti della Società, sono chiusi per ragioni che non siano di normale festività, o quando le operazioni siano limitate o sospese; o
■ qualora il sopravvenire di eventualità che costituiscano una situazione di urgenza tale che uno o più Comparti della So- cietà non possano disporre liberamente di una parte considerevole del proprio patrimonio, o non si possa determinare il valore in modo normale e ragionevole, o non si possa procedere alla realizzazione d’investimenti o al trasferimento di fondi impiegati in una tale operazione a prezzi e tassi di cambio normali; o
■ qualora i mezzi di comunicazione normalmente impiegati nella determinazione del prezzo o del valore degli investimen- ti di uno o più Comparti, o i prezzi o valori in corso in un mercato o borsa, siano fuori servizio; o
■ qualora, per qualunque ragione, il valore dell’investimento di uno o più Comparti della Società non possa essere ragio- nevolmente determinato con la rapidità e la precisione consueti; o
■ qualora restrizioni cambiarie o del movimento dei capitali impediscano l’esecuzione delle transazioni per conto della Società o le operazioni di acquisto o di vendita dell’attivo della Società non possano essere effettuate con tassi di cambio normali; o
■ su delibera del Consiglio d’Amministrazione, nel rispetto del principio dell’uguaglianza tra gli azionisti e delle leggi e regolamentazioni vigenti, (i) dal momento della convocazione di un’Assemblea di azionisti che deliberi sulla liquidazio- ne/scioglimento della Società o (ii) dalla decisione del Consiglio d’Amministrazione di liquidare un Comparto (iii). du- rante tutto il periodo nel corso del quale un Comparto sarà incorporato in un altro Comparto o in un altro OICVM (o in un altro Comparto di quest’altro OICVM), se tale sospensione si giustifichi a protezione degli azionisti.
In circostanze eccezionali che possano ripercuotersi negativamente sugli interessi degli azionisti, o in caso di eccesso di richieste di rimborso così come descritto nel capitolo 10 Rimborso di azioni, il Consiglio d’Amministrazione della Società si riserva il diritto di fissare il valore di una azione soltanto dopo aver effettuato, il prima possibile, le vendite necessarie dei valori mobiliari e strumenti del mercato monetario nell’ambito del Comparto.
In tal caso, le sottoscrizioni, richieste di rimborso e di conversione in attesa di essere eseguite verranno considerate in base al Valore Netto così calcolato.
I sottoscrittori e azionisti che chiedano il rimborso o la conversione delle loro azioni verranno avvisati della sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto al momento della ricezione della domanda di sottoscrizione, di rimborso o di conversione.
Le sottoscrizioni e le domande di rimborso e di conversione in sospeso potranno essere annullate per notifica scritta, pur- ché quest’ultima pervenga alla Società prima della fine della sospensione.
Le sottoscrizioni, i rimborsi e le conversioni in sospeso verranno presi in considerazione dal primo Giorno di Valorizzazio- ne successivo al termine della sospensione.
La sospensione della determinazione del Valore Patrimoniale Netto verrà pubblicata, per quel che concerne le classi A, AH, B, BH, D, P, G e I di ogni Comparto sul “Luxemburger Wort“ e nei quotidiani citati nell’Allegato I ed anche eventual- mente su uno o più quotidiani di maggior diffusione, da definirsi da parte del Consiglio d’Amministrazione.
B. L’ATTIVO DELLA SOCIETÀ COMPRENDERÀ IN PARTICOLARE:
1. | tutti i contanti in cassa o in deposito ivi compresi gli interessi scaduti non ancora percepiti e gli interessi ma- turati su tali depositi fino al Giorno della Valorizzazione; |
2. | tutti gli effetti e le cambiali al portatore nonché i crediti (compresi i proventi della vendita di titoli il cui pre- mio non sia ancora stato incassato); |
3. | tutti i titoli, quote, azioni, obbligazioni, diritti di opzione o di sottoscrizione e altri investimenti e valori mobi- liari e strumenti del mercato monetario che costituiscano il patrimonio della Società; |
4. | tutti i dividendi e le distribuzioni da ricevere dalla Società in contanti o in titoli nella misura in cui la Società ne sia a conoscenza; |
5. | tutti gli interessi scaduti non ancora percepiti e tutti gli interessi su titoli appartenenti alla Società, maturati fino al Giorno della Valorizzazione, salvo che questi interessi siano compresi nel principale di questi valori; |
6. | le spese di costituzione della Società, nella misura in cui le stesse non siano ammortizzate; |
7. | tutti gli altri attivi di altra natura, comprese le spese pagate in anticipo. |
Il valore dell’attivo di ogni classe/sottoclasse di azioni di ogni Comparto della Società è stabilito come segue:
1. | quello dei valori mobiliari e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione ufficiale di una borsa valori o negoziati su un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pub- blico in uno Stato membro dell’Unione Europea o in uno Stato che non sia membro dell’Unione Europea è ba- sato sull’ultimo corso noto in Lussemburgo. Qualora lo stesso valore mobiliare o lo stesso strumento del mer- cato monetario sia ammesso alla quotazione ufficiale di più mercati, il corso di riferimento sarà quello del mercato principale per questi titoli; |
2. | i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario contenuti in portafoglio il Giorno della Valorizzazione e che non siano quotati in una borsa o in un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, ricono- sciuto e aperto al pubblico come specificato sub 1., o i valori mobiliari e strumenti del mercato monetario quotati in modo tale che il prezzo determinato in base al punto 1. non è rappresentativo del loro valore reale, saranno valutati con prudenza e buona fede dal Consiglio di Amministrazione o da un suo delegato in base al loro valore probabile di realizzo; |
3. | per i contanti in cassa o in deposito, gli effetti e le cambiali al portatore, i crediti, le spese pagabili in anticipo e i dividendi e per gli interessi annunciati o maturati ma non ancora incassati, il valore preso in considerazio- ne sarà il valore nominale di questi beni, salvo che risulti improbabile incassare questo valore; in quest’ultimo caso, il valore sarà determinato detraendo l’ammontare che il Consiglio di Amministrazione riterrà opportuno per esprimere il valore reale di questi beni; |
4. | i contratti a termine e le opzioni sono valutati in base ai corsi di chiusura del giorno precedente nel mercato in questione. I corsi di riferimento sono i corsi di liquidazione nei mercati a termine; |
5. | le quote degli Organismi di Investimento Collettivo sono valutate in base al loro ultimo Valore Patrimoniale Netto disponibile; |
6. | gli swaps sono valutati secondo il loro giusto valore basato sull’ultimo corso di chiusura conosciuto del valore del sottostante. |
Per le attività che non siano denominate nella divisa di riferimento del Comparto in questione, la conversione avverrà sulla base del tasso di cambio medio della divisa relativa (fonte WM REUTER’S).
Inoltre verranno costituite delle provvigioni appropriate per tenere conto dei costi, delle spese e degli oneri a carico della Società come dei redditi che derivano dagli investimenti.
Per quanto concerne la determinazione del valore dell’attivo della Società, l’Agente Amministrativo si basa sulle infor- mazioni ricevute da diverse fonti di quotazione (quali gli agenti amministrativi dei fondi e gli intermediari) e sulle direttive ricevute dal Consiglio di Amministrazione della Società. In caso di assenza di errori manifesti e salvo proprie negligenze, l’Agente Amministrativo non è responsabile delle valutazioni fornite dalle fonti di quotazione né degli errori nel calcolo del Valore Netto che ne derivino.
Qualora una o più fonti di quotazione non siano in grado di fornire le valutazioni previste all’Agente Amministrativo, que- sti è autorizzato a non calcolare il Valore Patrimoniale Netto e di conseguenza a non determinare i prezzi di sottoscrizione e di rimborso. Il Consiglio di Amministrazione della Società dovrà essere immediatamente informato dall’Agente Ammi- nistrativo qualora si verifichi una situazione simile. All’occorrenza, il Consiglio di Amministrazione potrebbe decidere di sospendere il calcolo del Valore Patrimoniale Netto in conformità alle procedure descritte riguardanti la sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto, dell’emissione, del rimborso e della conversione delle azioni.
Qualora in seguito a circostanze speciali, quali ad esempio rischi di credito occulti, o qualora una valutazione sulla base delle regole sopra indicate si rivelasse impraticabile o inesatta, il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di applicare altri criteri di valutazione generalmente ammessi e verificabili dall’incaricato della revisione contabile della Società, al fine di ottenere una valutazione equa dell’attivo della Società.
C. LE PASSIVITÀ DELLA SOCIETÀ COMPRENDERANNO IN PARTICOLARE:
1. | tutti i prestiti, gli effetti scaduti e i conti esigibili; |
2. | tutte le obbligazioni conosciute, scadute o meno, ivi comprese tutte le obbligazioni contrattuali venute a ter- mine che abbiano per oggetto pagamenti in contanti o in natura (compreso l’ammontare dei dividendi annun- ciati dalla Società ma non ancora pagati); |
3. | tutte le riserve, autorizzate o approvate dal Consiglio di Amministrazione, specialmente quelle costituite al fine di far fronte a una minusvalenza potenziale di certi investimenti della Società; |
4. | ogni altra passività della Società, di qualsiasi natura, salvo quelle rappresentate da mezzi propri della So- cietà. Per la valutazione dell’ammontare di queste altre passività, la Società valuterà tutte le spese di cui dovrà farsi carico, ivi comprese, senza limiti, le spese di costituzione e di ulteriore modifica dello Statuto, le commissioni e le spese pagabili a consulenti di investimento, gestori, contabili, depositari e agenti corrispon- denti, agenti domiciliatari, agenti amministrativi, agenti di trasferimento, agenti pagatori o altri mandatari e impiegati della Società, ai rappresentanti permanenti della Società nei paesi in cui sia sottoposta a registra- zione, le spese di assistenza giuridica e di revisione dei conti annuali della Società, le spese di promozione, le spese di stampa e di pubblicazione dei documenti di vendita delle azioni, le spese di stampa dei rapporti fi- nanziari annuali e periodici, le spese delle sedute delle Assemblee degli azionisti e delle riunioni del Consi- glio di Amministrazione, le spese di viaggio ragionevoli degli amministratori e direttori, i gettoni di presenza, le spese delle dichiarazioni di registrazione, tutte le imposte e i diritti prelevati dalle autorità governative e dalle borse valori, le spese di pubblicazione dei prezzi di emissione e di rimborso e tutte le altre spese di ge- stione, ivi comprese le spese finanziarie, bancarie o di mediazione sopravvenute nel corso dell’acquisto o della vendita di beni o altro e tutte le altre spese amministrative. |
Per la valutazione dell’ammontare dei suoi impegni, la Società terrà conto pro rata temporis delle spese amministrative o altro, che abbiano un carattere regolare o periodico.
Nei confronti degli azionisti e dei terzi, ogni Comparto sarà trattato come un’entità separata, che genera proprie attività, passività, oneri e spese. Le passività saranno addebitabili solo ai Comparti ai quali sono riferiti. Le attività, le passività, gli oneri e le spese non attribuibili ad un Comparto specifico saranno addebitati ai differenti Comparti in proporzione ai loro rispettivi attivi netti.
Ogni azione della Società in via di rimborso sarà considerata come un’azione emessa ed in corso fino alla chiusura del Giorno di Valorizzazione relativo al rimborso di questa azione e il suo prezzo sarà considerato come un impegno della So- cietà dal momento della chiusura del Giorno di Valorizzazione fino al pagamento.
Ogni azione che la Società dovrà emettere in conformità alle domande di sottoscrizione ricevute sarà considerata come emessa dalla chiusura del Giorno di Valorizzazione nel quale si determina il prezzo della sua emissione e il suo prezzo co- stituirà un ammontare dovuto alla Società finché non sarà ricevuto dalla stessa.
Nei limiti del possibile, si terrà conto di ogni investimento o disinvestimento decisi dalla Società fino al Giorno della Va- lorizzazione.
9. EMISSIONE DI AZIONI E PROCEDURA DI SOTTOSCRIZIONE E PAGAMENTO
Il Consiglio d’Amministrazione è autorizzato ad emettere azioni in ogni momento e senza limitazioni.
A. SOTTOSCRIZIONE CORRENTE E SOTTOSCRIZIONE IN UN PERIODO DEFINITO
Dopo ogni periodo iniziale di sottoscrizione, le azioni di ogni Comparto sono emesse ad un prezzo corrispondente al Valo- re Patrimoniale Netto, senza che sia riservato agli azionisti già esistenti un diritto di preferenza di sottoscrizione per le azioni da emettere. Il prezzo di sottoscrizione sarà aumentato di una commissione di sottoscrizione, calcolata sul Valore Patrimoniale Netto per azione di ogni classe per ciascun Comparto, spettante rispettivamente all’Agente Collocatore Principale o all’Agente Collocatore attraverso il quale saranno stati ricevuti gli ordini di sottoscrizione, secondo le specifi- che indicate nelle schede tecniche nell’Allegato II al presente Prospetto.
L’attribuzione delle azioni si realizzerà conformemente al capitolo 11 seguente.
Per quanto riguarda i Comparti con periodi di sottoscrizione definiti può essere applicata una commissione di avviamento o di costituzione destinata a remunerare l’attività di distribuzione durante il periodo di sottoscrizione. Essa sarà calcolata e pagata secondo le modalità menzionate nelle schede tecniche dei Comparti interessati nell’Allegato II.
B. PROCEDURE
Le domande di sottoscrizione ricevute dalla Società saranno trattate nel modo seguente:
■ il Valore Patrimoniale Netto del Comparto in questione e della classe/sottoclasse di azioni a cui fare riferimento sarà il Valore Patrimoniale Netto di questo Comparto determinato nel Giorno della Valorizzazione immediatamente successivo al giorno della ricezione della domanda di sottoscrizione, purché le domande di sottoscrizione siano pervenute all’A- gente Amministrativo e/o al suo agente delegato in Lussemburgo, in caso di sottoscrizione diretta, o da parte dell’A- gente Collocatore in Lussemburgo, o da parte di ogni altro Agente Collocatore nei paesi di commercializzazione, il gior- no precedente il Giorno della Valorizzazione prima delle ore 14:00, ora locale. Qualora la domanda di sottoscrizione pervenga oltre questo limite orario, il Valore Patrimoniale Netto preso in considerazione sarà quello determinato nel successivo Giorno di Valorizzazione. In ogni caso, il pagamento dovrà essere effettuato entro il secondo giorno lavorati- vo bancario successivo al Giorno di Valorizzazione preso in considerazione.
Le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sotto- scrizione), fatta eccezione per le sottoscrizioni effettuate mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui nessun mi- nimo è imposto.
L’investitore dispone in ogni momento del diritto di sottoscrivere, chiedere il rimborso e convertire direttamente le azioni presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo o presso l’Agente Collocatore.
La domanda di sottoscrizione - anche se redatta su modulo a stampa - deve contenere tutte le informazioni indicate nel Modulo allegato al presente Prospetto. Per quanto riguarda la sottoscrizione di azioni per il tramite di un “nominee“, si fa riferimento al capitolo 17.
Non verrà effettuata emissione di certificati azionari ma semplice conferma scritta della proprietà delle azioni nominati- ve sarà inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comuni- cazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazione delle azioni emesse dalla Società.
La Società ha il diritto:
■ di rifiutare a propria discrezione una domanda di acquisto di azioni;
■ di rimborsare in ogni momento, in base al loro Valore Patrimoniale Netto, le azioni detenute da investitori che non siano ammessi all’acquisto o al possesso di azioni della Società.
La Società ha facoltà di detenere in ogni paese di commercializzazione uno o più conti a proprio nome al fine di accredi- tare o di addebitare le somme sottoscritte o rimborsate nel paese in questione.
C. PIANI DI ACCUMULO
Nei rispettivi paesi di commercializzazione, su autorizzazione dell’Agente Collocatore Principale, gli Agenti Collocatori hanno la facoltà di offrire la possibilità di sottoscrivere azioni della Società mediante adesione a Piani di Accumulo che consentono al sottoscrittore di ripartire nel tempo l’investimento nella Società.
Le specifiche modalità di adesione a tali Piani di Accumulo, nonchè gli eventuali costi a carico del sottoscrittore, sono descritti in dettaglio nella documentazione d’offerta e nel Modulo di Sottoscrizione in vigore nel paese in cui l’Agente Collocatore autorizzato svolge la propria attività di distribuzione di azioni della Società in conformità alle leggi e ai rego- lamenti vigenti.
In deroga a quanto indicato nel paragrafo che precede, per le sottoscrizioni realizzate nell’ambito di Piani di Accumulo può essere previsto un importo minimo di sottoscrizione iniziale. Tale importo sarà menzionato all’interno della Scheda Tecnica di ciascun comparto.
Attualmente la possibilità di accedere a sottoscrizioni di azioni della Società sulla base di Piani di Accumulo è riservata in via esclusiva agli investitori che sottoscrivono azioni della Società tramite un Agente Collocatore in Italia.
10. RIMBORSO DI AZIONI
Gli azionisti di ciascuna classe hanno facoltà di richiedere in ogni momento il rimborso di parte o di tutte le proprie azio- ni. Gli azionisti delle classi A, AH, D, P e G ad esclusione di quelli della classe B, BH e I possono domandare il rimborso via Internet. Ogni richiesta irrevocabile di rimborso delle azioni sarà fatta per iscritto sia direttamente presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo sia tramite l’Agente Collocatore Principale o l’Agente Colloca- tore nel paese di commercializzazione che ha ricevuto la domanda di sottoscrizione.
Fatti salvi i potenziali impatti della Regolamentazione FATCA, le azioni saranno rimborsate al loro corrispondente Valore Patrimoniale Netto relativo alla classe/sottoclasse di azioni del Comparto considerato, nel primo giorno successivo al gior- no della ricezione della domanda di rimborso, purché le domande di rimborso siano pervenute all’Agente Amministrativo, e/o al suo agente delegato in Lussemburgo in caso di domanda di rimborso diretta, o tramite l’Agente Collocatore in Lus- semburgo, o ancora tramite ogni altro Agente Collocatore nei paesi di commercializzazione, il giorno precedente il Giorno della Valorizzazione prima delle ore 14:00 ora locale. Qualora la domanda di rimborso giunga oltre questo limite orario, il Valore Patrimoniale Netto preso in considerazione sarà quello determinato nel Giorno di Valorizzazione successivo.
Non è prevista alcuna commissione di rimborso ad eccezione dei Comparti descritti nell’Allegato II, per i quali essa potrà essere prelevata ad un tasso di commissione decrescente calcolato sul prezzo di rimborso o sul prezzo di acquisto iniziale. Tutte le domande di rimborso verranno soddisfatte rigorosamente in base all’ordine di ricezione delle stesse. Il rimborso sarà corrisposto tramite bonifico denominato nella divisa di sottoscrizione entro il quinto giorno lavorativo bancario suc- cessivo al Giorno della Valorizzazione ed al ricevimento della documentazione prevista. In alternativa al bonifico, l’azioni- sta potrà richiedere che il controvalore del rimborso venga messo a disposizione tramite assegno postale presso l’Agente Collocatore Principale o presso altro Agente Collocatore che abbia ricevuto la domanda.
Gli azionisti sono a conoscenza che ogni rimborso di azioni sarà effettuato dalla Società ad un prezzo che potrà essere superiore o inferiore al costo d’acquisto delle azioni, in base al valore del patrimonio della Società al momento del rim- borso.
Il rimborso delle azioni sarà sospeso in caso di sospensione del Valore Patrimoniale Netto.
Ogni eventuale sospensione del diritto di rimborso è notificata, nei modi e con i mezzi dovuti, agli azionisti che abbiano inviato richieste la cui esecuzione sia differita o sospesa.
Ogni eventuale sospensione del diritto di rimborso, come previsto nel capitolo 8, è inoltre pubblicata, per quel che con- cerne le classi A, AH, B, BH, D, I, P e G di ogni Comparto sul “Luxemburger Wort“ e nei quotidiani citati nell’Allegato I del Prospetto, a seconda dei paesi nei quali ha luogo la commercializzazione ed eventualmente su uno o più quotidiani a maggior diffusione, e/o in quotidiani esteri, da definirsi da parte del Consiglio di Amministrazione.
Né il Consiglio di Amministrazione della Società, né la Banca Depositaria potranno essere ritenuti responsabili del man- cato pagamento conseguente a restrizioni alle transazioni sui cambi o ad altre circostanze che esulano dalle loro volontà che limitino o rendano impossibile il trasferimento all’estero dei proventi del rimborso delle azioni.
Qualora gli ordini di rimborso di uno stesso giorno superino il 10% delle azioni emesse di un Comparto, la Società può ri- durre proporzionalmente queste domande in modo tale che sia rimborsato fino a un massimo del 10%. La parte rimanen- te sarà rimborsata il successivo Giorno di Valorizzazione con priorità rispetto ad altri successivi ordini di rimborso.
La conferma scritta dell’avvenuta operazione di rimborso può essere inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in for- mato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazio- ne delle azioni emesse dalla Società.
Per quanto riguarda i documenti e le formalità specifiche di riscatto delle azioni della Società ai sensi della legislazione applicabile nei rispettivi paesi di commercializzazione, gli azionisti sono pregati di fare riferimento alla documentazione specifica consegnata in sede di sottoscrizione delle stesse.
11. ATTRIBUZIONE E CONVERSIONE DI AZIONI
a) Attribuzione della classe di azioni all’interno dello stesso Comparto.
Se l’investitore è un investitore istituzionale, egli potrà ricevere esclusivamente azioni delle classi B, BH e I riservate agli investitori istituzionali. Gli investitori istituzionali non possono sottoscrivere via Internet.
Non ci sarà passaggio dalle classi A o AH, D, P e G alle classi B, BH, I e viceversa, essendo le classi B, BH e I riserva- te agli investitori istituzionali.
b) Conversione di azioni da un Comparto ad altro Comparto.
Ogni azionista potrà chiedere per iscritto la conversione totale o parziale delle proprie azioni di una determinata clas- se e Comparto - con un numero minimo di azioni di questa classe - in azioni della stessa o di altra classe di un altro Comparto.
Tuttavia, il passaggio da un Comparto a un altro non si può fare se non alle seguenti condizioni:
1. | la conversione si farà da una classe di azioni di un Comparto in azioni della stessa o di altra classe di altro Comparto con le seguenti modalità: ■ gli investitori istituzionali titolari di azioni delle classi B, BH o I di un Comparto non possono convertire le loro azioni che in azioni delle classi B, BH o I di un altro Comparto, poiché le azioni delle classi B, BH o I sono loro riservate. Salvo che vi sia una sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto di uno dei Comparti, la conversio- ne verrà effettuata secondo il Valore Patrimoniale Netto di ciascun Comparto calcolato il giorno immediata- mente successivo a quello di ricezione della domanda di conversione a condizione che le domande di conver- sione pervengano all’Agente Amministrativo e/o a suo agente delegato in Lussemburgo, in caso di domanda di conversione diretta, o dall’Agente Collocatore in Lussemburgo o da ogni altro Agente Collocatore nei paesi di commercializzazione, il giorno precedente il Giorno della Valorizzazione prima delle ore 14:00 (ora locale). Qualora le domande di conversione siano pervenute oltre questo limite orario, il Valore Patrimoniale Netto preso in considerazione sarà quello determinato nel successivo Giorno della Valorizzazione. La conversione delle azioni di una data classe di un Comparto in azioni della stessa o di altra classe di un altro Comparto è possibile soltanto qualora il Valore Patrimoniale Netto dei due Comparti venga calcolato nello stesso giorno. Il numero di azioni del nuovo Comparto da attribuirsi all’azionista che ha chiesto la conversione è determinato secondo la formula di cui al seguente punto C). |
2. | Le frazioni di azioni (fino al millesimo) del nuovo Comparto sono attribuite ai soli azionisti che registrano no- minativamente le loro azioni del nuovo Comparto. |
3. | La conversione delle classi di azioni emesse da taluni comparti, quali i Comparti che abbiano periodi di sotto- scrizione definiti, verso un altro Comparto, può non essere consentita e viceversa. Tale restrizione sarà men- zionata nelle schede tecniche dei Comparti interessati nell’Allegato II. |
4. | Commissioni: ■ gli azionisti non sono tenuti al pagamento della differenza di commissione di sottoscrizione tra i Comparti di provenienza e quelli di destinazione, qualora la commissione di sottoscrizione dei Comparti di destinazio- ne sia superiore a quella dei Comparti di provenienza; |
■ tuttavia, per le domande di conversione, è applicabile e pagabile dall’investitore una commissione di con- versione, destinata a coprire le spese amministrative, fino a un massimo dello 0,50% del Valore Patrimo- niale Netto delle azioni da convertire; ■ detta commissione viene riconosciuta all’Agente Collocatore Principale o rispettivamente all’Agente Collo- catore per mezzo del quale la conversione è stata richiesta; ■ non è applicata alcuna commissione nel caso di investitori istituzionali che convertano azioni delle classi B, BH o I di un Comparto in azioni delle classi B, BH o I di altro Comparto. | |
5. | Ogni azionista avrà il diritto di chiedere la conversione delle azioni detenute all’interno di un medesimo Com- parto. Al contempo, in caso di domanda di conversione di una parte delle azioni detenute da un azionista al- l’interno di un medesimo Comparto, questa dovrà essere di un importo minimo di 500 Euro, in modo che il va- lore delle azioni del nuovo Comparto o classe da attribuire raggiunga la soglia sopra citata. La conversione di azioni tra Comparti della Società non costituisce un rimborso e pertanto non dà luogo a plu- svalenze o a proventi. |
c) Formula sulla base della quale si effettua la conversione tra Comparti:
Il rapporto in base al quale tutte o parte delle azioni di un Comparto (“il Comparto“) sono convertite in azioni di un altro Comparto (il “nuovo Comparto“) è determinato conformemente ed esattamente secondo la seguente formula:
( ( B x C) - E) x F
A =
D
A = è il numero di azioni del nuovo Comparto o classe da attribuirsi;
B = è il numero di azioni del precedente Comparto o classe da convertire;
C = è il valore dell’attivo netto per azione del Comparto o classe di provenienza determinato un dato giorno; D = è il valore dell’attivo netto per azione del nuovo Comparto o classe determinato un dato giorno;
E = è la commissione di conversione (fino al massimo dello 0,50% del Valore Patrimoniale Netto delle azioni da convertire);
F = è il tasso di cambio nel giorno determinato tra la divisa del Comparto da convertire e la divisa del Comparto da attribuire (il fattore F si applicherà solo quando un Comparto sarà espresso in una divisa diversa dall’Euro).
d) Le sottoscrizioni, i riscatti e le conversioni si effettueranno sempre al Valore Netto d’Inventario scono- sciuto. La Società non autorizza le attività associate al “Market Timing“ e si riserva il diritto di rifiutare gli ordini di sottoscrizione, riscatto e conversione provenienti da investitori per i quali la Società sospetta l’u- tilizzo di tali attività e di prendere le misure necessarie a protezione degli altri investitori.
La conferma scritta dell’avvenuta operazione di conversione può essere inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commer- cializzazione delle azioni emesse dalla Società.
12. IMPOSTE
La Società è soggetta a un’imposta di abbonamento annuale dello 0,05% pagata con cadenza trimestrale e la cui base imponibile è costituita dal totale dell’attivo netto della Società, risultante alla scadenza di ogni trimestre. Resta inteso che per le azioni delle classi B, BH o I riservate agli investitori istituzionali, questa tassa è ridotta allo 0,01% per anno del patrimonio netto imponibile di queste classi di azioni.
Ai sensi della legislazione vigente, gli azionisti non sono soggetti ad alcuna imposta sul reddito, sulle donazioni, sull’ere- dità o ad alcuna altra tassa nel Lussemburgo, salvo che non abbiano il loro domicilio nel Lussemburgo. La legge del 25 Novembre 2014 abolisce il principio della ritenuta d’imposta del 35% in vigore fino al 31 dicembre 2014 - applicata in Lussemburgo nel quadro della Direttiva 2003/48/CE del 3 giugno 2003 relativa alla fiscalità dei redditi da risparmio sotto forma di pagamento d’interessi - e introduce uno scambio automatico di informazioni riguardanti il pagamento degli inte- ressi o di entrate analoghe, a seguito della modifica della suddetta Direttiva. Questa riforma legge è entrata in vigore il 1° Gennaio 2015.
Inoltre, il 24 marzo 2014 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una Direttiva modificando ed ampliando le esigenze
della Direttiva sul Risparmio (la “Direttiva Modificativa“). Gli Stati membri devono applicare queste nuove regole a parti- re dal 1 Gennaio 2017. I cambiamenti riguardano le categorie di pagamenti coperti dalla Direttiva sul Risparmio includen- do altre tipologie di ricavi su valori mobiliari così come i casi di reporting di pagamenti destinati indirettamente alle per- sone residenti in uno degli Stati membri. Questo si applicherà ai pagamenti fatti o garantiti alle persone fisiche o morali o a trusts quando certe condizioni sono verificate e possono eventualmente essere applicate nel momento in cui queste persone fisiche o morali o altre entità siano situate o effettivamente gestite fuori dall’Unione Europea.
Il 10 novembre 2015, la Direttiva sul Risparmio è stata rimpiazzata dalla Direttiva 2015/2060/EU ma continua ad appli- carsi fino a quando tutti gli obblighi di reporting siano stati osservati.
La Direttiva 2011/16/EU modificata dalla Direttiva 2014/107/EU inerente allo scambio automatico obbligatorio delle informazioni in materia fiscale (la “Direttiva CRS“) tende a fornire agli Stati membri una base legale appropriata a livello europeo affinché venga stabilito uno standard globale riguardo allo scambio automatico delle informazioni previsto dall’OCSE.
La Direttiva CRS è stata trasposta nella legislazione lussemburghese dalla legge del 18 dicembre 2015 ed è applicabile dal 1 gennaio 2016 per un primo reporting nel 2017 (la “Legge CRS“).
In virtù della Legge CRS, le istituzioni finanziarie lussemburghesi (e.g. banche, fondi, etc.) devono identificare i residenti delle giurisdizioni “CRS partners“ raccogliendo le informazioni riguardanti lo statuto di residenza fiscale di ogni titolare del conto o del beneficiario economico di certe entità e fornendo questa informazione alle autorità fiscali lussemburghe- si. Questa informazione sara automaticamente trasmessa annualmente alle autorità fiscali competenti delle giurisdizioni “CRS partners“.
Lussemburgo ha anche firmato un accordo plurilaterale con altri Stati per lo scambio automatico delle informazioni finan- ziarie. A partire dal 2017, Lussemburgo comincerà a condividere tali informazioni su certi investitori transfrontalieri di questi Paesi (giurisdizioni “CRS partners“) sotto riserva che certe esigenze legali siano rispettate.
Lo scambio automatico delle informazioni con i Paesi terzi esige un accordo specifico Paese per Paese. I fondi lussemburghesi devono applicare la Legge CRS.
È dovere dei potenziali azionisti informarsi sulle leggi e sulle disposizioni vigenti, così come sul potenziale impatto della normativa FATCA (in particolare in riferimento a quanto riportato di seguito), ricorrendo eventualmente ad una consulenza sulla sottoscrizione, l’acquisto, il possesso e la vendita delle azioni nei paesi di cui risultino cittadini, residenti o domiciliati.
FATCA:
In aggiunta, la Società potrà essere soggetta a delle normative emanate da autorità di controllo estere, in particolare la legge Hiring Incentives to Restore Employment Act (“Hire Act“), promulgata negli Stati Uniti nel Marzo del 2010. L’Hire Act contiene alcune disposizioni specifiche, fra cui il Foreign Account Tax Compliance Act (“FATCA“), e sue successive modifiche. L’obiettivo di FATCA è di prevenire l’evasione fiscale di alcuni soggetti statunitensi (“US Persons“) imponendo alle istituzioni finanziarie straniere (“Foreign Financial Institutions“ o “FFIs“) di fornire alle autorità fiscali americane (il Ministero del Tesoro americano o “U.S. Internal Revenue Service“ o “IRS“) informazioni concernenti i conti e i beni finan- ziari detenuti direttamente o indirettamente al di fuori degli Stati Uniti da tali investitori al fine di essere esentati dalla ritenuta alla fonte del 30% alla quale sarebbero soggetti i proventi derivanti da tali conti o beni.
Il 28 Marzo 2014, il Lussemburgo ha sottoscritto un “Intergovernmental Agreement“, Modello 1, con gli Stati Uniti (“IGA“). Di conseguenza, le FFIs lussemburghesi sono tenute a rispettare gli obblighi e i requisiti FATCA conformemente alle clausole dell’IGA e, in particolare, le misure di attuazione in Lussemburgo e loro relative modifiche (la “Regolamen- tazione FATCA“).
Sostanzialmente, a partire dal 1° Luglio 2014, le FFIs lussemburghesi dovranno, in funzione del loro status FATCA e conformemente alle clausole dell’IGA sottoscritto, dichiarare all’IRS, attraverso le autorità fiscali lussemburghesi, gli at- tivi detenuti e i pagamenti effettuati a: (i) soggetti statunitensi specificati (“Specified U.S. Persons“); (ii) alcune entità estere non finanziarie (“Non Foreign Financial Entities“ o “NFFEs“) nelle quali le Specified US Persons posseggono delle partecipazioni in capitale oppure diritti di voto significativi (“Substantial U.S. owners“); (iii) FFIs che non rispettano la re- golamentazione FATCA loro applicabile; (iv) qualsiasi altra persona fisica o giuridica secondo quanto richiesto dalla nor- mativa FATCA (collettivamente e individualmente le “Restricted FATCA Entity(ies)“).
In quanto fondo di investimento lussemburghese soggetto alla supervisione della Commission de Surveillance du Sec- teur Financier (“CSSF“), conformemente alla Legge, la Società è considerata una FFI ai sensi del FATCA o, più precisa- mente, un’istituzione finanziaria lussemburghese (“Luxembourg Financial Institution“) ai sensi dell’IGA.
Laddove un’istituzione finanziaria lussemburghese decidesse di non ottemperare alla normativa FATCA, a partire dal 1° Luglio 2014 sarà applicato un prelievo alla fonte del 30% su alcuni pagamenti derivati da redditi e ricavi lordi da cessioni provenienti da attivi americani.
Di conseguenza, per essere esentata da tale prelievo del 30%, la Società deve, se del caso, iscriversi nel registro dell’IRS e ottemperare agli obblighi FATCA conformemente alle condizioni dell’IGA, il che la obbliga, fra le altre cose, a:
■ ottenere e verificare le informazioni concernenti tutti i titolari di interessi, nella fattispecie gli azionisti della Società, per stabilire quali siano considerati delle Restricted FATCA Entities.
■ dichiarare annualmente all’IRS, attraverso l’autorità fiscale lussemburghese, talune informazioni sulle Restricted FATCA Entities.
Non è possibile fornire alcuna garanzia circa l’esenzione della Società da tale ritenuta alla fonte del 30%.
Laddove la Società non dovesse riuscire a ottenere le informazioni richieste o la documentazione giustificativa da parte dei propri azionisti, la medesima sarà autorizzata, a propria esclusiva discrezione e salvo disposizioni contrarie nella nor- xxxxxx XXXXX, ad adottare provvedimenti di propria scelta per ottemperare agli obblighi legati al proprio status FATCA. Questi provvedimenti possono includere la segnalazione alle autorità fiscali lussemburghesi del nome, indirizzo e numero di codice fiscale (se disponibile) del titolare delle azioni della Società, così come altre informazioni, fra cui saldi di conti, redditi e plusvalenze. La Società potrà altresì, a propria esclusiva discrezione, imporre il riacquisto forzato delle proprie azioni o procedere al rifiuto degli ordini di sottoscrizione di qualsiasi investitore che reputi compromettere il proprio sta- tus FATCA.
In aggiunta, qualsiasi persona che ometta di presentare le informazioni richieste oppure che sia un’istituzione finanziaria estera nel senso più ampio del termine la quale, se del caso, non sottoscriva alcun accordo FFI con l’IRS o in altro modo non ottemperi ai requisiti FATCA, potrà essere soggetta a una ritenuta del 30% su una parte di tutti i pagamenti di rim- borsi o dividendi della Società in relazione a questo comparto. Inoltre, qualora detta persona non fornisca le informazioni o la documentazione giustificativa richieste dalla Società per consentire a quest’ultima di rispettare i propri obblighi FATCA, potrà essere soggetta al prelievo dell’imposta applicata alla Società per non aver fornito tali informazioni o docu- mentazione giustificativa.
Qualsiasi azionista che dovesse perdere il proprio status di investitore autorizzato a causa della propria non conformità alla regolamentazione FATCA è tenuto a informare immediatamente la Società per iscritto.
Nel caso in cui la Società fosse obbligata a versare un’imposta, a redigere delle relazioni o subisse altri danni a causa della non conformità di un azionista alla regolamentazione FATCA, la medesima si riserva il diritto, fatti salvi altri diritti, di richiedere un risarcimento danni all’investitore in questione.
Si raccomanda a tutti i potenziali investitori di rivolgersi al loro consulente fiscale per conoscere le incidenze fiscali sul loro investimento nella Società derivanti dall’applicazione della normativa FATCA.
13. SPESE
Le seguenti spese sono a carico della Società:
■ ogni imposta imputabile all’attivo, ai redditi e alle spese a carico della Società;
■ le commissioni di intermediazione e bancarie abituali dovute per le operazioni della Società;
■ i diritti di custodia usuali;
■ il compenso del Revisore Contabile e dei Consulenti legali;
■ il compenso del Gestore degli Investimenti,
■ il compenso dell’Agente Domiciliatario,
■ il compenso della Banca Depositaria, che consiste in una commissione massima dello 0,032%,
■ il compenso dell’Agente Amministrativo che consiste in una commissione massima dello 0,0825%,
■ il compenso dell’Agente Pagatore in ogni paese di commercializzazione;
■ le spese di pubblicazione e di informazione degli azionisti, quali la stampa di tutti i documenti riguardanti la Società, com- prese le dichiarazioni sulla registrazione, i prospetti, il Documento d’informazioni chiave per l’investitore, le spiegazioni per iscritto rivolte a tutte le amministrazioni governative e borse (comprese le associazioni locali degli agenti di cambio), che dovranno essere effettuate in relazione alla Società o all’emissione di azioni della Società; il costo della stampa e dell’invio agli investitori dei rapporti annuali e semestrali nelle diverse lingue richieste e infine il costo della stampa e della distribuzione di tutti gli altri rapporti e documenti necessari in conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili;
■ ogni spesa di esercizio e di amministrazione della Società, comprendenti in particolare, e solo a titolo esemplificativo, le spese di contabilità e del calcolo del Valore Patrimoniale Netto.
Ogni Comparto provvederà all’ammortamento delle proprie spese di costituzione entro cinque (5) anni dall’atto della pro- pria costituzione. Le spese di costituzione saranno esclusivamente a carico dei Comparti istituiti all’atto della costituzio- ne della Società.
Tutte le spese periodiche saranno dedotte dai proventi delle operazioni su titoli e infine dall’attivo investito.
Tutte le spese imputabili, direttamente ed esclusivamente, a un dato Comparto della Società, saranno sostenute da que- st’ultimo. Nel caso in cui non potesse essere stabilito che alcune spese siano direttamente ed esclusivamente da impu- tare ad un dato Comparto, esse saranno sostenute in modo proporzionale da ogni Comparto.
14. GESTORE DEGLI INVESTIMENTI - GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI A. GESTORE DEGLI INVESTIMENTI
La politica di investimento della Società è decisa dal Consiglio di Amministrazione. Tuttavia, la Società ha designato con- trattualmente la Società Credem International (Lux) S.A. quale Gestore degli Investimenti.
Questo contratto è stato concluso a tempo indeterminato. Ognuna delle parti potrà recedere con preavviso scritto di sei
(6) mesi.
Credem International (Lux) S.A. è stata costituita il 20 Dicembre 1973 con la denominazione sociale “Luxembourg Italian Bank S.A.“ modificata in “Banco di Napoli International S.A.“ il 14 Luglio 1981. Il 3 Novembre 1999 la denominazione so- ciale è stata modificata in “Credem International (Lux) S.A.“ in forma abbreviata “Credemlux S.A.“ in seguito all’acquisi- zione della banca da parte del Credito Xxxxxxxx XxX.
Credem International (Lux) S.A. ha sede in Lussemburgo 00-00 xxxxxx Xxxxxxx, X- 0000 Xxxxxxxxxx. Al 31 Dicembre 2013 i suoi mezzi propri ammontavano a 115.151.973,85 Euro.
Ai sensi della convenzione su citata, Credem International (Lux) S.A. avrà il compito di prestare consulenza alla Società su tutti gli aspetti relativi agli investimenti e alla politica d’investimento nonché di gestire il patrimonio della Società con cadenza quotidiana sotto il controllo e la responsabilità finale degli Amministratori della Società.
Il Gestore degli Investimenti potrà fare ricorso puntualmente a specialisti esterni per farsi assistere nel proprio mandato di gestione.
Il Gestore degli Investimenti avrà altresì facoltà di delegare in modo totale o parziale le funzioni, i poteri, le prerogative, i privilegi e i doveri che gli sono propri a un’altra Società approvata dagli amministratori della Società (Gestore Delegato degli Investimenti) mediante una delega di gestione degli investimenti, conferita sotto la propria responsabilità, il proprio controllo e a proprie spese.
Al Gestore degli Investimenti verrà corrisposto, a decorrere dalla fine del periodo iniziale di sottoscrizione, quale corri- spettivo dei servizi prestati, una commissione di gestione definita in base al Valore Patrimoniale Netto per azione di ogni classe e di ogni Comparto in base ai criteri indicati nelle schede tecniche facenti parte dell’Allegato II del presente Pro- spetto.
Inoltre, per i Comparti e le classi citati nelle schede tecniche, una commissione di performance verrà applicata qualora il rendimento di un Comparto in un periodo determinato superi quello registrato da parametri di riferimento prestabiliti, op- pure quando progredisce in valore assoluto nel corso di un periodo di riferimento. Salvo eccezioni indicate nelle schede tecniche dell’Allegato II, la commissione di performance applicata ai Comparti e alle classi in questione citati nell’Allega- to II del presente Prospetto, è calcolata e versata al Gestore degli Investimenti qualora l’aumento percentuale del valore dell’azione del singolo Comparto rilevato alla fine di ogni mese in relazione al valore dell’azione del mese corrispondente dell’anno precedente sia superiore alla variazione percentuale nel corso dello stesso periodo di un parametro di riferi- mento (benchmark) prestabilito per ogni Comparto. Ciascun calcolo per un nuovo periodo di determinazione ricomincerà da zero. Per determinare la variazione percentuale dei diversi indici che comporranno detti parametri, relativamente ai Comparti indicati nell’Allegato II che si richiamano a tali parametri di riferimento per la determinazione della performan- ce, si terrà conto degli ultimi valori dell’indice relativo al mese di riferimento pubblicato o disponibili entro il secondo giorno lavorativo successivo alla fine del mese di riferimento e di quelli corrispondenti allo stesso mese dell’anno prece- dente.
Tuttavia, il Gestore degli Investimenti non riceverà la commissione di performance se, nel periodo di riferimento, la perfor- mance del Comparto è negativa e, come detto, il calcolo per il nuovo periodo di determinazione ricomincerà da zero.
Salvo eccezioni indicate nelle schede tecniche dell’Allegato II la commissione di performance, allorché sia applicata, è proporzionale alla differenza positiva tra l’aumento percentuale del valore dell’azione del Comparto e la variazione per- centuale del parametro di riferimento (benchmark), espressa in punti percentuali e in frazioni centesimali, e salvo le ec- cezioni esplicitate nelle schede tecniche dell’Allegato II relative alle caratteristiche di ogni Comparto ed alle condizioni ad esso applicabili, è pari all’1,666% mensile, equivalente al 20% su base annua della differenza su indicata.
Salvo eccezioni indicate nelle schede tecniche dell’Allegato II la percentuale mensile della commissione di performance sarà così calcolata alla fine di ogni mese e sarà applicata pro rata temporis al totale dell’attivo netto delle classi del
Comparto interessato, ad ogni calcolo del Valore Patrimoniale Netto successivo al mese di riferimento. La percentuale mensile della commissione di performance è calcolata sulla base del Valore Patrimoniale Netto del Comparto prima dell’applicazione della commissione di performance stessa. La commissione di performance dovuta corrisponde alla somma degli importi accumulati ad ogni calcolo del Valore Netto e salvo eccezioni indicate nelle schede tecniche dell’Al- legato II è pagata mensilmente. Tuttavia, il primo anno e salvo eccezioni indicate nelle schede tecniche dell’Allegato II, la commissione di performance sarà calcolata confrontando il rendimento delle azioni e l’andamento dei parametri di riferi- mento alla fine di ciascun mese, con i valori corrispondenti rilevati alla fine del mese precedente.
La commissione di performance non potrà essere superiore allo 0,1241% al mese (1,5% su base annua) del Valore Netto totale del Comparto. Nessun ammontare eccedente lo 0,1241% verrà pagato al Gestore degli Investimenti, salvo ecce- zioni citate nelle schede tecniche dell’Allegato II.
Esempio di calcolo del tasso mensile della commissione di performance per un dato Comparto denominato in questo caso “Eurofundlux X“.
Il parametro di riferimento (benchmark) di tale Comparto è il seguente: 90% Indice A / 10% Indice B.
Variazione annuale del valore dell’azione prima del calcolo della commissione di performance: | 18,00% |
Variazione annuale Indice A: | 16,00% |
Variazione annuale Indice B: | 13,00% |
Variazione annuale del parametro: | |
[(16,00% x 90/100) + (13,00% x 10/100)] = | 15,70% |
differenza: (18,00% - 15,70%) = | 2,30% |
Percentuale della Commissione di performance su base mensile: | |
(2,3% x 1,666%) = | 0,038% |
Comparti e parametri di riferimento
I parametri di riferimento di ogni Comparto e la loro definizione sono riportati nell’Allegato II al presente Prospetto.
B. GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI a - Euromobiliare Asset Management Sgr
Il Gestore degli Investimenti ha designato, in virtù di una convenzione di delega gestionale, Euromobiliare Asset Mana- gement SGR SpA, quale Gestore Delegato degli investimenti relativi ai Comparti che sono citati nella parte del presente Prospetto denominata “Direzione, Sede Sociale, Composizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“.
Questa convenzione ha una durata indeterminata. Ciascuna delle parti potrà recedere dando preavviso scritto di sei (6) mesi.
Euromobiliare Asset Management SGR SpA è stata costituita il 29 Marzo 1984 con la denominazione sociale “Sogesfit SpA Società di banche per la gestione di fondi comuni di investimento mobiliare“. La denominazione sociale della So- cietà è cambiata in “Euromobiliare Fondi SpA“ in seguito all’incorporazione di “Euromobiliare Gestioni SpA“ deliberata dalle due Assemblee straordinarie delle due Società in data 20 Dicembre 1995 con effetto dal 19 Novembre 1996. La de- nominazione attuale della Società risale al 17 Febbraio 1999 in seguito ad una delibera dell’Assemblea Straordinaria degli azionisti. La sede sociale ed amministrativa si trova a Milano in Xxxxx Xxxxxxxx, 00.
L’attività della Società consiste nella gestione di fondi comuni d’investimento e nella gestione su base individuale di por- tafogli d’investimento per conto terzi.
In virtù della convenzione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, Euromobiliare Asset Management SGR SpA si è impegnata a gestire l’investimento e il reinvestimento delle attività dei Comparti così come citati nelle schede tecniche dell’Allegato II al Prospetto della Società, sotto il controllo e la responsabilità del Gestore.
A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore delegato degli Investimenti riceverà una commissione che gli sarà retrocessa dal Gestore degli Investimenti.
b - Xxxxxxxx & Co. Inc
Inoltre, il gestore degli Investimenti, in virtù di una convenzione di delega gestionale, ha delegato Muzinich & Co., Inc. quale gestore delegato agli investimenti dei Comparti citati nella parte del presente Prospetto denominata “Direzione, Sede Sociale, Composizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“.
Questa convenzione ha una durata indeterminata, ciascuna delle due parti potrà porvi fine tramite preavviso scritto di tre
(3) mesi. La Società Muzinich & Co., Inc. è stata costituita nel 1988, con la denominazione sociale di “Muzinich & Co., Inc.“. La sede sociale e gli uffici amministrativi della Società sono situati a 000 Xxxx Xxxxxx 00000 Xxx Xxxx, XXX.
La Società Muzinich & Co., Inc. è specializzata nella gestione di fondi comuni d’investimento e di SICAV di tipo obbliga- zionario. In virtù della convenzione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, la Società Muzinich & Co., Inc. s’impegna a gestire l’investimento e il reinvestimento delle attività dei Comparti citati nelle schede tecniche dell’Al- legato II al Prospetto, sotto il controllo e la responsabilità del Gestore.
A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore delegato degli Investimenti riceverà una commissione che gli sarà retrocessa dal Gestore degli Investimenti.
c - RWC Asset Management LLP
Inoltre, il gestore degli Investimenti, in virtù di una convenzione di delega gestionale, ha delegato RWC Asset Manage- ment LLP, quale gestore delegato agli investimenti del Comparto citato nella parte del presente Prospetto denominata “Direzione, Sede Sociale, Composizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“.
Questa convenzione ha una durata indeterminata, ciascuna delle due parti potrà porvi fine tramite preavviso scritto di tre
(3) mesi.
RWC Asset Management LLP è stata costituita secondo il Diritto inglese. La sede sociale è situata presso: 00 Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx, XX0X 0XX, Xxxxx Xxxxx.
XXX Asset Management LLP è autorizzata e regolata dall’Autorità dei Servizi Finanziari del Regno Unito (“The United Kingdom Financial Conduct Authority“) ed è autorizzata, inoltre, alla gestione di Organismi di Investimento Collettivo.
In virtù della convenzione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, RWC Asset Management LLP si è im- pegnata a gestire l’investimento e il reinvestimento delle attività dei Comparti così come citati nelle schede tecniche del- l’Allegato II al Prospetto della Società, sotto il controllo e la responsabilità del Gestore.
A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore delegato degli Investimenti riceverà una commissione che gli sarà retrocessa dal Gestore degli Investimenti.
d - Neuberger Xxxxxxx Europe Limited
Inoltre, il gestore degli Investimenti, in forza di una convenzione di sub-delega ha delegato Neuberger Xxxxxxx Europe Limited, quale gestore delegato agli investimenti del Comparto citato nella parte del presente Prospetto denominata “Di- rezione, Sede Sociale, Composizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“. Questa convenzione ha una durata indeterminata, ciascuna delle due parti potrà porvi fine tramite preavviso scritto di tre (3) mesi. La Società Neu- xxxxxx Xxxxxxx Europe Limited è stata costituita in origine il 25 Maggio 2005 nel Regno Unito con la denominazione so- ciale “Hackremco Limited“. La sede sociale e gli uffici amministrativi della società sono situati presso Xxxxxxxxx Xxxxx 00 Xxxxxxxx Xxxxxx - Xxxxxx X0X 0XX Xxxxx Xxxxx. La Società Xxxxxxxxx Xxxxxxx Europe Limited è specializzata nella gestione di portafogli per investitori privati, istituzionali e clienti professionali. In virtù della convenzione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, Neuberger Xxxxxxx Europe Limited s’impegna a gestire l’investimento e il reinve- stimento delle attività dei Comparti citati nelle schede tecniche dell’Allegato II al Prospetto, sotto il controllo e la respon- sabilità del Gestore. A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore delegato degli Investimenti riceverà una com- missione che gli sarà retrocessa dal Gestore degli Investimenti.
e - FIL PENSIONS MANAGEMENT
Inoltre, il gestore degli Investimenti, in forza di una convenzione di sub-delega ha delegato FIL PENSIONS MANAGE- MENT, quale gestore delegato agli investimenti del Comparto citato nella parte del presente Prospetto denominata “Di- rezione, Sede Sociale, Composizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“. Questa convenzione ha una durata indeterminata, ciascuna delle due parti potrà porvi fine tramite preavviso scritto di tre (3) mesi. La Società FIL PENSIONS MANAGEMENT è stata costituita in origine il 29 Aprile 1986 nel Regno Unito con la denominazione socia- le FIDELITY PENSIONS MANAGEMENT. La sede sociale e gli uffici amministrativi della società sono situati presso Xxxxxxx Xxxxx, 000 Xxxxxxxxx Xxxx Xxxxxxxxxxxxx, Xxxx XX00 0XX Xxxxx Xxxxx. La Società FIL PENSIONS MANAGE- MENT è specializzata nella gestione di portafogli per investitori istituzionali e clienti professionali. In virtù della conven- zione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, FIL PENSIONS MANAGEMENT si impegna a gestire l’investimento e il reinvestimento delle attività dei Comparti citati nelle schede tecniche dell’Allegato II al Prospetto, sotto il controllo e la responsabilità del Gestore. A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore delegato degli In- vestimenti riceverà una commissione che gli sarà retrocessa dal Gestore degli Investimenti.
f - Invesco Asset Management Limited
Inoltre, il gestore degli Investimenti, in forza di una convenzione di sub-delega ha delegato Invesco Asset Manage- ment Limited, quale gestore delegato agli investimenti del Comparto citato nella parte del presente Prospetto denomi- nata “Direzione, Sede Sociale, Composizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“. Questa convenzio- ne ha una durata indeterminata, ciascuna delle due parti potrà porvi fine tramite preavviso scritto di tre (3) mesi.
La società Invesco Asset Management Limited è stata costituita in origine il 7 Marzo 1969 in Inghilterra con la denomi- nazione sociale “Invesco Asset Management Limited“ quale Società di Gestione autorizzata e regolamentata dal Finan- cial Service Authority (FSA). La sede sociale e gli uffici amministrativi sono situati presso 00 Xxxxxxxx Xxxxxx, XX Xxxxxx XX0X 0XX.
La Società Invesco Asset Management Limited è specializzata nella gestione dei portafogli per investitori istituzionali e clienti professionali. In virtù della convenzione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, Invesco Asset Management Limited si impegna a gestire l’investimento e il reinvestimento delle attività dei Comparti citati nelle sche- de tecniche dell’Allegato II al Prospetto, sotto il controllo e la responsabilità del Gestore. A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore delegato degli Investimenti riceverà una commissione che gli sarà retrocessa dal Gestore degli Investimenti.
15. BANCA DEPOSITARIA
BNP Paribas Securities Services (succursale di Lussemburgo) (La “Banca Depositaria“) è stata designata quale banca de- positaria degli attivi della Società, in virtù di una convenzione sottoscritta tra BNP Paribas Securities Services, succursa- le di Lussemburgo e la Società.
La Banca Depositaria, è una succursale di BNP PARIBAS Securities Services SCA, interamente controllata da BNP Pari- bas SA. BNP PARIBAS Securities Services SCA è una banca costituita sotto forma di società in accomandita per azioni di diritto francese iscritta con il numero 000 000 000, autorizzata dall’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR) e soggetta al controllo dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF), con sede al n° 0, Xxx X’Xxxxx X-00000 Xxxxxx, che agisce tramite la propria succursale lussemburghese avente sede al n. 00 xx xxxxxx X.X.Xxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxx- go, e sotto la supervisione della Commission de Surveillance du Secteur Financier (“CSSF“).
La Banca Depositaria esercita tre tipi di funzioni: (i) attività di sorveglianza (come definito nell’articolo 22.3 della direttiva 2014/91/UE), (ii) monitoraggio dei flussi di cassa della Società (come definito nell’articolo 22.4 della direttiva 2014/91/UE) e (iii) custodia del patrimonio della Società (come definito nell’articolo 22.5 della direttiva 2014/91/UE).
Nell’ambito dei propri obblighi di sorveglianza, La Banca Depositaria, è tenuta a:
■ assicurarsi che la vendita, l’emissione, il rimborso, la conversione e l’annullamento delle azioni da parte della Società o per suo conto, siano svolti in conformità alla legge e allo Statuto della Società;
■ assicurarsi che il valore delle azioni della Società sia calcolato conformemente alla legge lussemburghese e allo Statu- to della Società;
■ eseguire le istruzioni della Società che agisce per conto della Società, salvo qualora siano in contrasto con la legge lussemburghese o lo Statuto della Società;
■ assicurarsi che nelle operazioni relative al patrimonio della Società, il corrispettivo sia rimesso alla stessa nei termini d’uso;
■ assicurarsi che i prodotti della Società ricevano una destinazione conforme allo Statuto della Società.
L’obiettivo principale della Banca Depositaria è tutelare gli interessi degli Azionisti della Società, che dovrà sempre pre- valere sugli interessi commerciali.
Potenziali conflitti di interessi potrebbero sorgere nel caso in cui la Società dovesse intrattenere relazioni commerciali con BNP Paribas Securities Services, Succursale di Lussemburgo, parallelamente alla propria designazione di Banca Depositaria. Tali situazioni possono presentarsi nell’ambito dei servizi proposti, in particolare quelli riguardanti:
■ L’esternalizzazione delle funzioni di middle o back office (esecuzione degli ordini, tenuta delle posizioni, sorveglianza post trade della politica d’investimento della Società, gestione del collaterale, valutazione OTC, esercizio delle funzioni amministrative ivi incluso il calcolo del valore patrimoniale netto, transfer agent, servizi di dealing) quando BNP Pari- bas Securities Services o le sue filiali intervengono in qualità di agenti per la Società, oppure
■ Quando BNP Paribas Securities Services o le sue filiali agiscono in qualità di controparte o fornitore di servizi accessori riguardanti, in particolare, l’esecuzione di operazioni su valute, conessione/prestito di titoli e bridge financing.
La Banca Depositaria è tenuta ad assicurarsi che ogni transazione legata a queste relazioni commerciali tra la Banca De- positaria e un’altra entità appartenente allo suo stesso gruppo, sia gestita secondo il principio di piena concorrenza (arm’s length basis) e nel miglior interesse degli Azionisti.
Per gestire queste situazioni di conflitti di interessi, la Banca Depositaria ha introdotto e aggiorna una politica per la ge- stione del conflitto di interessi i cui obiettivi sono:
■ L’identificazione e l’analisi delle situazioni di potenziale conflitto di interessi;
■ La registrazione, la gestione e il monitoraggio delle situazioni di conflitto di interessi:
■ Basandosi sulle misure permanenti implementate per gestire i conflitti di interesse, come la separazione delle fun- zioni, la separazione dei rapporti gerarchici e il monitoraggio dei registri delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate interne;
■ Implementando:
■ misure preventive e appropriate quali la creazione di appositi elenchi di monitoraggio, “muraglie cinesi“ (in parti- colare la separazione operativa e gerarchica dei servizi di Banca Depositaria dalle altre attività) o verificando che le operazioni siano trattate in maniera appropriata e/o informando gli Azionisti interessati della Società;
■ oppure rifiutando di gestire attività suscettibili di creare conflitti di interessi;
■ norme deontologiche;
■ la mappatura delle situazioni di conflitto di interesse identificate attraverso la predisposizione di un inventario delle misure permanenti adottate per garantire in maniera continua la tutela degli interessi della Società; oppure
■ procedure interne riguardanti in particolare (i) la designazione di fornitori di servizi (ii) nuovi prodotti e nuove atti- vità legati alla Banca Depositaria allo scopo di individuare le situazioni suscettibili di far sorgere dei conflitti di in- teresse.
In caso di conflitto di interesse, la Banca Depositaria compirà ogni ragionevole sforzo diretto a risolvere con imparzialità la situazione che ha fatto sorgere il conflitto di interesse (tenendo conto dei propri obblighi e doveri) e assicurarsi che la Società e i suoi Azionisti vengano trattati con imparzialità.
La Banca Depositaria ha la facoltà di delegare a terzi la custodia degli attivi della Società, fermo restando il rispetto delle condizioni stabilite dalle vigenti leggi e regolamentazioni nonché dalla convenzione di banca depositaria. Il proces- so di designazione e supervisione dei soggetti delegati ottempera ai più elevati standard qualitativi, incluso per quanto attiene alla gestione dei potenziali conflitti di interesse che potrebbero sorgere in sede di designazione. Tali soggetti de- legati devono essere oggetto di misure di vigilanza prudenziale (compreso in tema di requisiti patrimoniali minimi, vigi- xxxxx nella giurisdizione competente e audit periodici esterni) per la custodia degli strumenti finanziari. Le eventuali dele- ghe attribuite non esonereranno la Banca Depositaria dalle responsabilità a suo carico.
In caso di delega di custodia degli attivi da parte della Banca Depositaria, quest’ultima è tenuta ad accertarsi che venga- no adottate politiche e procedure atte ad identificare i potenziali conflitti di interessi nonché adeguate misure operative e organizzative volte a evitare i conflitti di interesse, accertandosi che le proprie funzioni ottemperino alla normativa vi- gente, UCITS V.
In qualità di attore del settore bancario e della custodia titoli operante a livello mondiale e locale in un ampio numero di stati, un potenziale rischio di conflitto di interessi può sorgere laddove i delegati instaurino delle relazioni o intrattenga- no delle relazioni commerciali con la Banca Depositaria e/o un’entità del suo gruppo per quanto concerne i servizi locali di custodia.
Per gestire questo genere di situazioni di conflitti di interessi, la Banca Depositaria adotta e mantiene aggiornata un’or- ganizzazione interna nella quale la divisione network management responsabile della designazione dei delegati opera in piena indipendenza. La designazione dei soggetti delegati è pertanto basata su due diligences basate su procedure indi- pendenti appositamente dedicate.
L’elenco di queste entità è consultabile nel sito Internet: xxxx://xxxxxxxxxx.xxxxxxxxxx.xxx/xxxxx/xxxx/xxxxx/xxxxxx/xxxxx/xxxxxxxxxxx/xxxxx/Xxxxxxxxxx/Xxxxx_xxxxxxxxx_XX.xxx L’elenco è oggetto di aggiornamenti periodici. Informazioni aggiornate concernenti le funzioni di custodia delegate dalla Banca Depositaria, l’elenco dei soggetti delegati e subdelegati e gli eventuali conflitti di interesse che potrebbero deriva- re dalla delega possono essere ottenute a titolo gratuito facendone richiesta alla Banca Depositaria.
La Società potrà revocare le funzioni della Banca Depositaria con preavviso scritto di novanta (90) giorni. La Banca Depo- sitaria avrà altresì facoltà di rinunciare al proprio mandato con preavviso scritto di novanta (90) giorni inviato alla So- cietà. In tal caso, si dovrà designare una nuova banca depositaria che assuma le funzioni e le responsabilità di Deposita- rio come definito dalla convenzione di banca depositaria a tal fine stipulata. La sostituzione della Banca Depositaria deve avvenire entro due mesi.
La Banca Depositaria riceverà, quale compenso per i servizi prestati, una commissione annuale massima di 0,032%. Tale commissione verrà pagata mensilmente e sarà calcolata in base alla media degli averi netti totali della Società calcolati a ciascun giorno di Valorizzazione.
16. AGENTE AMMINISTRATIVO, DI REGISTRO E DI TRASFERIMENTO
Le funzioni dell’Agente amministrativo, di registro e di trasferimento sono affidati a Credem International (LUX) S.A. (“l’Agente Amministrativo“).
Le relazioni tra la Società e l’Agente amministrativo sono definite da un contratto concluso il 4 Maggio 2005 con effetto a partire dal 1 Giugno 2005. In virtù di questo accordo Credem International (LUX) S.A. fornirà alla Società i servizi di agente amministrativo e di pagamento necessari al suo buon funzionamento.
L’Agente Amministrativo ha delegato, con l’accordo preliminare della Società, ma sotto il proprio controllo e sotto la pro- pria responsabilità, alcuni compiti amministrativi e contabili, quali il calcolo del Valore Netto d’inventario, l’esecuzione di emissione, riscatto e conversione delle azioni così come la registrazione e il trasferimento delle azioni.
Ciascun Comparto pagherà, su base annuale, all’Agente Amministrativo di registro e di trasferimento una remunerazione che consiste in una commissione massima di 0,0825%.
17. AGENTE COLLOCATORE PRINCIPALE E AGENTI COLLOCATORI
Le azioni della Società possono essere sottoscritte presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussem- burgo, tramite l’Agente Collocatore Principale nominato dalla Società o presso intermediari finanziari nominati dall’Agen- te Collocatore Principale in qualità di agenti autorizzati alla vendita delle azioni (di seguito, gli “Agenti Collocatori“) nei paesi in cui le azioni della Società sono distribuite.
La Società affida a istituti bancari e ad altri intermediari autorizzati, indicati alla pagina “Direzione Sede Sociale, Compo- sizione del Consiglio d’Amministrazione e Prestatori di servizi“, con rimando all’Allegato I, l’incarico di collocare le azioni della Società. L’incarico ha inizio dal momento dell’accettazione dello stesso da parte degli agenti sopra indicati.
L’Agente Collocatore Principale ha facoltà di nominare degli Agenti incaricati del collocamento delle azioni della Società sia in Lussemburgo sia all’Estero.
L’Agente Collocatore Principale o gli Agenti potranno ricevere presso i propri uffici gli ordini di sottoscrizione, di conver- sione e di rimborso.
L’Agente Collocatore Principale s’impegna a:
■ comunicare all’Agente Amministrativo, anche tramite agenti terzi che avranno ricevuto una delega specifica e previo consenso espresso dell’investitore, i dati contenuti nel modulo di sottoscrizione e ad accreditare l’importo destinato al- l’acquisto delle azioni della Società;
■ comunicare all’Agente Amministrativo, anche tramite agenti terzi che avranno ricevuto una delega specifica e previo con- senso espresso dell’investitore, le domande di rimborso delle azioni della Società il giorno stesso della loro ricezione;
■ comunicare all’Agente Amministrativo, anche tramite agenti terzi che avranno ricevuto una delega specifica e previo con- senso espresso dell’investitore, le domande di conversione delle azioni della Società il giorno stesso della loro ricezione;
■ distribuire agli investitori, eventualmente attraverso gli Agenti Collocatori:
- i rapporti annuali e i rapporti semestrali della Società (rispettivamente entro quattro (4) mesi dalla chiusura dell’eser- cizio ed entro due (2) mesi dalla fine del primo semestre);
- copia dello Statuto della Società, del Prospetto e del Documento d’informazioni chiave per gli investitori;
■ conservare, presso specifici archivi, per conto della Società, gli ordini di sottoscrizione, di conversione e di rimborso. L’Agente Collocatore Principale e gli Agenti Collocatori potranno operare nella qualità di nominee. In qualità di nominee, l’Agente Collocatore Principale e gli agenti Collocatori richiederanno la sottoscrizione, la conversione o il rimborso delle azioni a loro nome ma in qualità di nominee per gli investitori e richiederanno di iscrivere a loro nome queste operazioni nel registro delle azioni.
Tuttavia l’investitore:
1. | può investire in ogni momento nella Società direttamente presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo; |
2. | ha un diritto diretto di rivendicazione delle azioni sottoscritte dai diversi Agenti Collocatori e registrate a nome del nominee; |
3. | può rimettere il mandato in ogni momento tramite preavviso scritto di xxxx (8) giorni lavorativi bancari in Lus- semburgo. |
Queste condizioni non sono applicabili agli investitori di paesi nei quali il ricorso a tale servizio risulti indispensabile o obbligatorio per ragioni legali, regolamentari ovvero legate a usi vincolanti.
L’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo e l’Agente Collocatore Principale rispetteranno le leggi e i regolamenti antiriciclaggio vigenti in Lussemburgo. Così, l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo o l’Agente Collocatore Principale in Lussemburgo procederanno all’identificazione dell’investitore in caso di sottoscrizione diretta in Lussemburgo e in caso di sottoscrizione tramite un Agente non vincolato a una procedura di identificazione equivalente a quella richiesta in Lussemburgo.
Ciascun investitore sarà debitamente identificato al momento della sottoscrizione delle azioni della Società dall’Agente collocatore che raccoglie la sottoscrizione all’estero allorché tale Agente collocatore sia vincolato a una procedura di identificazione equivalente a quella imposta in Lussemburgo.
In ciascun caso dovrà essere fornita prova dell’identità dell’investitore (copia certificata conforme del suo passaporto o carta d’identità se persona fisica; documenti societari - Statuto, estratto del registro di commercio - per le persone giuri- diche).
Parimenti l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo o l’Agente Collocatore Principale in Lus- semburgo sono responsabili dell’identificazione dell’origine dei fondi trasferiti da banche non soggette a un obbligo di identificazione identico a quello imposto dalla legislazione lussemburghese.
È possibile che professionisti del settore finanziario con sede in uno stato membro del GAFI siano tenuti a una procedura di identificazione identica a quella richiesta dalla legislazione lussemburghese. Tuttavia, l’Agente Amministrativo o l’A- gente Collocatore Principale in Lussemburgo possono domandare in ogni momento un supplemento di documenti in rela- zione alla sottoscrizione di azioni.
L’Agente Collocatore Principale non riceverà alcuna remunerazione.
18. INFORMAZIONI DESTINATE AGLI AZIONISTI
Gli avvisi destinati agli azionisti saranno disponibili in ogni momento presso le sedi sociali della Società e dell’Agente Amministrativo. Verranno pubblicati, inoltre, sul “Mémorial, Recueil des Sociétés et Associations“, qualora la legge lo imponga, sul “Luxemburger Wort“, ed eventualmente su uno o più quotidiani a maggior diffusione e/o su quotidiani stra- nieri da definirsi da parte del Consiglio d’Amministrazione.
Il Prospetto, il Documento d’informazioni chiave per gli investitori e i rapporti periodici sono a disposizione degli azionisti presso le sedi sociali della Società e dell’Agente Amministrativo. I rapporti annuali certificati contenenti, tra l’altro, una dichiarazione relativa alla situazione della Società, il numero delle azioni in circolazione e quello delle azioni emesse dalla data del rapporto precedente, saranno disponibili entro quattro (4) mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale. Entro i due (2) mesi successivi al termine del periodo di riferimento saranno predisposti rapporti semestrali non certificati.
Ai fini del bilancio, che sarà espresso in Euro, si procederà alla conversione in Euro del patrimonio dei Comparti denomi- nati in una diversa divisa.
Altre informazioni sulla Società o sul Valore Patrimoniale Netto delle azioni, sul loro prezzo di emissione, di conversione e di rimborso per ciascun Comparto si possono avere nei giorni bancari lavorativi presso le sedi sociali della Società, dell’Agente Amministrativo e degli Agenti Collocatori. Il Valore Patrimoniale Netto, con riserva di trasmissione entro i termini prestabiliti, e tutte le informazioni relative alla sospensione della sua determinazione saranno pubblicati per quel che concerne le classi A, AH, B, BH, D, I, P e G di ogni Comparto sul “Luxemburger Wort“, e di ciascun Comparto nei quo- tidiani indicati nell’Allegato I in base ai Paesi nei quali siano commercializzate ed eventualmente su uno o più quotidiani a maggior diffusione e/o su quotidiani stranieri, da definirsi da parte del Consiglio d’Amministrazione.
19. LIQUIDAZIONE E FUSIONE
In caso di scioglimento della Società, al procedimento di liquidazione sovrintendono uno o più liquidatori (persone fisiche o giuridiche) nominati dall’assemblea generale degli azionisti che delibera tale scioglimento e che provvede anche in or- dine alla determinazione dei loro poteri e del loro compenso.
In caso di liquidazione della Società, sarà sospesa ogni emissione, conversione o rimborso di azioni dopo la pubblicazio- ne del primo avviso di convocazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti finalizzata alla liquidazione della Società. Tutte le azioni in circolazione al momento di tale pubblicazione parteciperanno alla distribuzione dei proventi di liquida- zione della Società.
Un comparto potrebbe essere liquidato per decisione del Consiglio di Amministrazione della Società qualora il valore pa- trimoniale netto del comparto sia inferiore a un ammontare fissato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione, in caso di sopravvenienza di eventi speciali al di fuori del suo controllo quali eventi politici, economici e militari o nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione giunga alla conclusione che il comparto debba essere liquidato a causa delle condi- zioni del mercato dominante o di altra natura ivi comprese eventuali condizioni suscettibili di influire negativamente sulla possibilità di un comparto di operare in modo economicamente efficiente e tenendo conto del migliore interesse per gli azionisti. In questo caso, il patrimonio del comparto verrà liquidato, i debiti pagati, e i proventi netti della liquidazione sa- ranno distribuiti agli azionisti in proporzione alle azioni detenute in tale comparto. In questo caso l’avviso di liquidazione del comparto verrà dato per iscritto ai detentori di azioni nominative e verrà pubblicato sul Mémorial, sul Luxemburger Wort in Lussemburgo ed eventualmente su uno o più quotidiani a maggior diffusione da definirsi da parte del Consiglio d’Amministrazione. Non verrà rimborsata o convertita alcuna azione dal momento della decisione di liquidare un compar- to. Ogni somma non reclamata dagli azionisti verrà depositata, alla chiusura della liquidazione, su un conto aperto presso la Caisse de Consignation e sarà considerata abbandonata al termine di un periodo di 30 anni.
Un comparto potrà fondersi con un altro comparto della Società o con un altro comparto di un altro OICVM per decisione del Consiglio di Amministrazione della Società qualora il valore dell’attivo netto del comparto scenda al di sotto di un ammontare minimo fissato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione, in caso di sopravvenienza di circostanze speciali al di fuori del suo controllo quali eventi politici, economici e militari o nel caso in cui il Consiglio di Amministra- zione giunga alla conclusione che il comparto debba essere fuso a causa delle condizioni del mercato dominante o di altra natura ivi comprese eventuali condizioni suscettibili di influire negativamente sulla possibilità di un comparto di operare in modo economicamente efficiente e tenendo conto del migliore interesse per gli azionisti in conformità con il capitolo 8 della Legge.
Il Consiglio di Amministrazione delibererà la data effettiva di fusione della Società con un altro OICVM in conformità con l’articolo 66 (4) della Legge.
20. DOCUMENTI DISPONIBILI
I seguenti documenti possono essere consultati (e ottenuti gratuitamente i primi tre) presso la sede sociale della Società, dell’Agente Amministrativo o degli Agenti Collocatori:
■ lo Statuto della Società;
■ il Documento d’informazioni chiave per gli investitori;
■ i rapporti finanziari periodici;
■ la Convenzione del 7 Giugno 2016 tra la Società e la Banca Depositaria con eventuali successive modifiche;
■ la Convenzione tra la Società e l’Agente Amministrativo, di Registro e di Trasferimento del 16 Ottobre 2006, con even- tuali successive modifiche;
■ la Convenzione tra la Società e l’Agente Domiciliatario del 4 Maggio 2005, con eventuali successive modifiche;
■ la Convenzione tra la Società e il Gestore degli Investimenti del 26 Agosto 2011 con eventuali successive modifiche;
■ la Convenzione tra la Società e l’Agente Collocatore Principale del 4 Maggio 2005, con eventuali successive modifiche;
■ la “Convenzione per l’incarico di soggetto incaricato dei pagamenti e che cura i rapporti tra gli investitori stabiliti in Ita- lia e la sede statutaria e amministrativa degli oicr delle sicav Eurofundlux“ tra la Società, il Soggetto Incaricato dei pa- gamenti e che cura i rapporti tra gli investitori stabiliti in Italia e la sede statutaria e amministrativa della Società e la Banca Depositaria, del 10 Settembre 2012, con eventuali successive modifiche.
B
ALLEGATO I
Particolarità e condizioni relative ai diversi Paesi di commercializzazione
Il presente Allegato I costituisce parte integrante del Prospetto della Sicav Eurofundlux
CONDIZIONI DI DISTRIBUZIONE DELLE AZIONI IN ITALIA
Prima del perfezionamento della sottoscrizione è consegnata all’investitore copia del Documento d’informazioni chiave per gli investitori. In ogni momento il Prospetto ed i documenti in esso menzionati sono resi disponibili in copia gratuita- mente all’investitore che ne faccia richiesta.
Per la distribuzione delle azioni delle classi A, AH, B, BH, D, G, I e P in Italia, si applicano le seguenti condizioni:
SOGGETTO INCARICATO DEI PAGAMENTI E CHE CURA I RAPPORTI TRA GLI INVESTITORI STABILITI IN ITALIA E LA SEDE STATUTARIA E AMMINISTRATIVA DELLA SOCIETÀ
■ BNP Paribas Securities Services (succursale di Milano) - xxx Xxxxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx
Gli investitori sono a conoscenza che in Italia gli Agenti collocatori trasmetteranno l’insieme degli ordini rice- vuti al Soggetto Incaricato dei Pagamenti di cui sopra. Quest’ultimo invierà gli ordini all’Agente Amministrati- vo, e/o al suo agente delegato in Lussemburgo, vale a dire Credem International (LUX) S.A. e/o BNP Paribas Securities Services (succursale di Lussemburgo) alla quale l’Agente Amministrativo ha delegato alcuni com- piti amministrativi e contabili.
AGENTI COLLOCATORI IN ITALIA
■ Credito Xxxxxxxx XxX - Xxx Xxxxxx X. Xxxxxx, 0 - X-00000 XXXXXX XXXXXX
■ Banca Euromobiliare SpA - Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx
Xxxxx istruzioni contrarie dell’investitore, conformemente ai diritti a loro riservati, ai sensi del capitolo 17 del Prospetto, il Credito Xxxxxxxx XxX e la Banca Euromobiliare SpA agiranno, nella loro qualità di Agenti Collocatori in Italia, come mandatari con rappresentanza ai sensi della legge italiana.
DOCUMENTI DISPONIBILI
Lo Statuto, il Prospetto, il Documento d’informazioni chiave per gli investitori, il Rapporto Annuale e il Rapporto Seme- strale della Società possono essere ottenuti gratuitamente presso:
■ Credito Xxxxxxxx XxX - Xxx Xxxxxx X. Xxxxxx, 0 - X-00000 XXXXXX XXXXXX
■ Banca Euromobiliare SpA - Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx
ORGANI DI PUBBLICAZIONE
Le pubblicazioni della Società sono previste sul quotidiano Il SOLE 24 Ore.
PUBBLICAZIONE DEL VALORE PATRIMONIALE NETTO
Il Valore Patrimoniale Netto è pubblicato tutti i giorni feriali sul quotidiano IL SOLE 24 Ore.
COMMISSIONE RELATIVA AI SERVIZI DI PAGAMENTO IN FAVORE DI BNP PARIBAS SECURITIES SERVICES
Per quanto riguarda l’Italia, BNP Paribas Securities Services (succursale di Milano), in qualità di agente pagatore perce- pirà una commissione massima su base annua pari a 0,069%, calcolata in base al Valore Patrimoniale Netto degli attivi netti totali per le azioni di classe A, AH, D, P e G dei Comparti della Società.
C
ALLEGATO II
Schede tecniche relative ai diversi Comparti di Eurofundlux
1. EUROFUNDLUX - IPAC BALANCED
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto IPAC BALANCED sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’1 all’8 Otto- bre 2001 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Le azioni della classe A sono state emesse per la prima volta il 23 Novembre 2001 al prezzo di 10 Euro per azione. A partire dall’1 Marzo 2002, sono state emesse azioni della classe C, in Italia, al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Dal 25 Giugno 2010 le azioni della classe C sono state convertite in azioni della classe A. Le azioni della classe AH sono state emesse per la prima volta il 18 Mag- gio 2007 e le azioni della classe BH sono state emesse per la prima volta il 25 Luglio 2007 al prezzo iniziale di sottoscri- zione di 10 Euro per azione, successivamente la classe di azioni è stata soppressa con effetto 1 Febbraio 2011.
Questo comparto può essere idoneo per un Investimento in Piani di Accumulo (“IPAC“). La sottoscrizione di azioni me- diante l’adesione a un piano di accumulo è riservata agli investitori che sottoscrivono le azioni tramite un Agente Collo- catore in Italia.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto ha come obiettivo la crescita graduale del capitale investito.
Le attività nette del Comparto dovranno essere investite per un minimo del 40% in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario, o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi e/o in parti di OICVM e/o di altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Pro- spetto al punto A. “Limiti d’investimento“ che investono prevalentemente in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario, o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Fino ad un massimo del 60% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario e/o in parti di OICVM e/o di altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A. “Limiti d’investimento“ che investono prevalentemente valori mobiliari di tipo azionario.
Il comparto può investire in tutte le aree geografiche.
Fino ad un massimo del 20% le attività nette del Comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti) e/o in parti di OICVM e/o di altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Pro- spetto al punto A. “Limiti d’investimento“ che investono prevalentemente in Paesi Emergenti.
Per quanto concerne gli investimenti denominati in divisa diversa dall’euro, la società può utilizzare tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto IPAC BALANCED. Il parametro di riferimento (benchmark) di tale Comparto è il seguente: 40% “MSCI World Price Index“ valorizzato in Euro; 40% “Xxxxxxx Xxxxx Euro Government Bond Index“; 10% “FTSE MTS Ex-Bank of Italy BOT Index“ valorizzato in Euro; 10% “JPM EMBI Global Divers. Comp. Index“ valorizzato in Euro.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto IPAC BALANCED è adatto agli investitori orientati verso la crescita del capitale nel medio/lungo termine.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
- “FTSE MTS Ex-Bank of Italy BOT Index in Euro“: Indice dei Buoni Ordinari del Tesoro italiano negoziati sul mercato telematico dei titoli di Stato con duration indicativa di 5 mesi;
- “Xxxxxx Xxxxx Euro Government Bond Index“: Indice rappresentativo del mercato dei titoli governativi della zona Euro con una durata di vita residuale superiore ad 1 anno;
- “JPM EMBI Global Divers. Comp. Index“: Indice rappresentativo del mercato dei titoli governativi di paesi emergenti, con divisa USD, aventi una durata di vita residuale non inferiore ai 2 anni e mezzo;
- “MSCI World Price Index in Euro“: indice rappresentativo dei mercati azionari mondiali.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il rating esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un rating sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attribuito ai debito- ri eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un rating “AAA“) men- tre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classe A (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente.
7. Commissione di sottoscrizione: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classe A: massimo 2% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
2. EUROFUNDLUX - PACIFIC EQUITY
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto PACIFIC EQUITY sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’1 al 12 Otto- bre 2001 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Le azioni della classe A sono state emesse per la prima volta il 24 Ottobre 2001 al prezzo di 10 Euro per azione. A partire dal 20 Febbraio 2002, sono state emesse azioni della classe C, In Italia, al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Dal 25 Giugno 2010 le azioni della classe C sono state convertite in azioni della classe A.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Le attività nette del Comparto sono investite a concorrenza di almeno i due terzi degli attivi netti, in valori mobiliari, di tipo azionario, emessi da Società aventi la loro sede o la loro attività principale nel Sud Est Asiatico (ad esclusione del Giappone) in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in azioni emesse da Società aventi la loro sede o la loro atti- vità principale nel Sud Est Asiatico (ad esclusione del Giappone). Per quanto concerne gli investimenti denominati in divi- se diverse dall’Euro la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio. Gli investitori sono
a conoscenza che il Comparto può investire nella misura indicata in precedenza, in valori mobiliari di tipo azionario come in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in azioni, emesse da emittenti operanti in paesi del Sud Est Asiatico che sono paesi emergenti (cfr. paragrafo 6 del Prospetto Fattori di rischio, punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Il Comparto potrà ugualmente investire, a titolo accessorio, in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato monetario ed in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso, o anche detenere liqui- dità costituite tra l’altro da depositi bancari presso istituti di credito e da strumenti del mercato monetario aventi una du- rata residua inferiore ai 12 mesi.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto PACIFIC EQUITY.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% MSCI A.C. Far East Free EX Japan in Euro.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto PACIFIC EQUITY è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capi- tale a lungo termine.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
- MSCI A.C. Far East Free EX Japan: indice dei principali mercati azionari dell’area del Pacifico (escluso il Giappone) comprendente tutti i titoli azionari “free“, cioè tutti i titoli azionari per i quali le operazioni di compravendita sono consentite agli investitori esteri senza maggiorazioni di prezzo rispetto agli investitori domestici.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A e B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 4%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della
classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A: massimo 2,10% p.a., azioni della classe B: massimo 1,8% p.a.;
11. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance per la classe A qualora il ren- dimento del Comparto, in un periodo determinato, superi quello registrato dal “benchmark“ sopracitato. La commis- sione di performance sarà calcolata mensilmente conformemente alle disposizioni del capitolo 14 del Prospetto;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
3. EUROFUNDLUX - EURO EQUITY
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto EURO EQUITY sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’1 al 10 Ottobre 2001 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Le azioni della classe D esistono dal 28 Giugno 2010.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Le attività nette del Comparto sono investite a concorrenza di almeno i due terzi degli attivi netti in valori mobiliari di tipo azionario emessi da Società aventi la loro sede o la loro attività principale nei paesi dell’area EURO, in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in azioni di società aventi la loro sede o la loro attività principale in paesi dell’area Euro. Sono esclusi investimenti in valori mobiliari, in parti di OICVM e/o di altro OICR e in strumenti del mercato monetario emessi in divise diverse dall’Euro o emessi da emittenti operanti in paesi emergenti.
Il Comparto potrà ugualmente investire, a titolo accessorio, in valori mobiliari di tipo obbligazionario aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade), in strumenti del mercato monetario ed in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso o anche detenere liquidità costituite tra l’altro da depositi bancari presso istituti di credito e da strumenti del mercato monetario aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, intito- lato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% Dow Xxxxx Euro Stoxx 50 in Euro.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto EURO EQUITY è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a lungo termine con l’obiettivo di ricercare una performance superiore a quella del benchmark.
Note esplicative
■ Parametro di riferimento (benchmark)
- Dow Xxxxx Euro Stoxx 50 in Euro: indice di prezzo ponderato secondo la capitalizzazione di 50 “Blue Chips“ europee di paesi aderenti all’euro.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi B e D (la classe D è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B: 0%, azioni della classe D: massimo 4%, sottoscrizione via
Internet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe B: massimo 2% p.a., azioni della classe D: massimo 2,10% p.a.;
11. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance per la classe D qualora il rendimento del Comparto, in un periodo determinato e tenendo conto di tutte le distribuzioni di eventuali dividendi, superi quello registrato dal parametro di riferimento (benchmark) sopracitato. La commissione di performance sarà calcolata mensilmente conformemente alle disposizioni del capitolo 14 del Prospetto, salvo la percentuale annua applicata del 30% alla differenza positiva fra il Valore Patrimoniale Netto ed il parametro di riferimento (bench- mark);
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
4. EUROFUNDLUX - CEDOLA 2017
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto CEDOLA 2017 sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’1 al 16 Ottobre 2001 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Le azioni della classe D esistono dal 28 Giugno 2010.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafo- glio diversificato con un orizzonte temporale al 15 Febbraio 2017. Le attività nette del Comparto sono investite nella mi- sura pari ad almeno il 90% in valori mobiliari di tipo obbligazionario, emessi da Società situate in paesi dell’area Euro o in paesi dell’OCSE o che esercitano la loro attività principale in uno di questi paesi, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade), in strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno stato membro dell’Unione Euro- pea o da uno stato membro dell’OCSE, in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite da depositi bancari presso istituti di credito e aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili e le obbli- gazioni emesse da Società situate in paesi dell’area Euro o in paesi dell’OCSE o che esercitano la loro attività principale in uno di questi paesi aventi un rating inferiore a BBB- (quindi “non investment grade“). Nella misura delle percentuali di investimento sopra indicate, il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto “Limiti di investimento – Tecniche e strumenti“ al punto A “Limiti d’investimento“. La durata residua delle componenti obbligazionarie diminuirà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 15 Febbraio 2017. A partire dal 15 Febbraio 2017, il Comparto sarà investito principalmente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato mone- tario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. La duration del portafoglio, con un limite massimo di quattro anni, sarà decrescente all’avvicinarsi della data del 15 Febbraio 2017. A partire dal 15 Febbraio 2017, il portafoglio avrà una duration normalmente inferiore a un anno. Per quanto concerne gli investimenti in divise diverse dall’Euro, essi saranno a carattere residuale e la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio. Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in
precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 del Prospetto “Limiti di investimento - Tecniche e strumenti“, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto XXXXXX 0000.
Il Comparto XXXXXX 0000 non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto CEDOLA 2017 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere, in un arco temporale di quattro anni, rendimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi B e D (la classe D è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B: 0%, azioni della classe D: massimo 2%, sottoscrizione via
Internet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
azioni della classe D:
- dal 15 Febbraio 2016 al 14 Febbraio 2017: massimo 0,6% p.a.;
- dal 15 Febbraio 2017: massimo 0,5% p.a.; azioni della classe B: massimo 0,60% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
5. EUROFUNDLUX - EQUITY RETURNS ABSOLUTE
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto EQUITY RETURNS ABSOLUTE sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 3 al 7 Giugno 2002 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Le azioni della classe A sono state emesse per la prima volta il 18 Ottobre 2002 al prezzo di 10 Euro per azione. A partire dal 29 Agosto 2003 sono state emesse azioni della classe C, in Italia, al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Dal 25 Giugno 2010 le azioni della classe C sono state convertite in azioni della classe A.
Le azioni della classe P sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 16 al 27 Febbraio 2015 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
Le azioni della classe G sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 6 al 14 Luglio 2016 al prezzo di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo flessibile e mira al graduale accrescimento del valore del capitale investito nel medio/lungo termine. Le attività nette del Comparto potranno essere investite da 0 a 100% in valori mobiliari di tipo azionario. L’attivo netto non investito in valori mobiliari di tipo azionario potrà essere investito in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade) o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbliga- zioni convertibili. Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorrenza del 10% in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade).
Il comparto può investire in tutte le aree geografiche. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del Comparto potran- no essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei paesi emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (definiti al capitolo 6 del Prospetto “Fattori di rischio“ al punto 4 “Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti“). Nelle per- centuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR come definiti nel capitolo 5 del Pro- spetto al punto A. “Limiti d’investimento“.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura. Per quanto concerne gli investimenti denominati in divisa diversa dall’euro, la società può utilizzare tecni- che di copertura del rischio di cambio.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto EQUITY RE- TURNS ABSOLUTE.
Il Comparto Equity Returns Absolute non ha benchmark
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto EQUITY RETURNS ABSOLUTE è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la cre- scita del capitale a lungo termine.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
L’ACQUISIZIONE DI STRUMENTI DERIVATI IMPLICA DEI RISCHI CHE POTREBBERO INFLUIRE NEGATIVA- MENTE SULLE RISULTANZE DEL COMPARTO.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A B P e G (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Emi- liano SpA e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente. 500.000 Euro per la classe P per le sottoscrizioni iniziali e 500 euro per le sottoscrizioni successive (al lordo della commissione di sotto- scrizione); 1.000.000 Euro per la classe G per le sottoscrizioni iniziali e 500 euro per le sottoscrizioni successive (al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A, P e G: massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni
della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- azioni della classe A: massimo 1,50% p.a.;
- azioni della classe B: massimo 0,80% p.a.;
- azioni della classe G: massimo 0,60% p.a.;
- azioni della classe P: massimo 0,95% p.a.;
11. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance per le classi A, P qualora il rendimento del Comparto, in un periodo determinato, superi quello registrato dal parametro di riferimento (bench- mark) sottocitato. La commissione di performance sarà calcolata mensilmente conformemente alle disposizioni del capitolo 14 del Prospetto. Parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance: “FTSE MTS Ex- Bank of Italy BOT Index“ in Euro aumentato di 2%. “FTSE MTS Ex-Bank of Italy BOT Index“ in Euro: indice dei Buoni Ordinari del Tesoro italiano negoziati sul mercato telematico dei titoli di Stato con duration indicativa di 5 mesi;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
6. EUROFUNDLUX - EURO CASH
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto EURO CASH sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 3 al 7 Giugno 2002 al prezzo di 10 Euro per azione. Le azioni della classe A sono state emesse per la prima volta il 13 Giugno 2002 al prezzo di 10 Euro per azione. Le azioni della classe C sono state emesse per la prima volta il 18 Ottobre 2002 al prezzo di 10 Euro per azione. Dal 25 Giugno 2010 le azioni della classe C sono state convertite in azioni della classe A.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Questo Comparto, ha l’obiettivo di mantenere il capitale investito. Le attività nette del Comparto sono investite per alme- no i due terzi degli attivi netti, in valori mobiliari, di tipo obbligazionario, in strumenti di mercato monetario, in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi e in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto
A. “Limiti d’investimento“. Almeno i due terzi degli attivi netti saranno sempre denominati in Euro. La media del rating degli emittenti dei valori mobiliari e degli strumenti del mercato monetario in portafoglio è di livello elevato. La duration del portafoglio è normalmente inferiore a un anno. In via residuale, per un terzo al massimo dei suoi attivi netti, le atti- vità del Comparto potranno essere investite, in valori mobiliari, di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato moneta- rio, in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi ed in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso, denominati in divise diverse dall’Eu- ro. Per quanto riguarda gli investimenti denominati in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecni- che di copertura del rischio di cambio. L’investimento in valori mobiliari di tipo azionario è escluso.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto EURO CASH.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% BofA Xxxxxxx Xxxxx Italy Government Bill Index in Euro.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto EURO CASH è adatto agli investitori che si prefiggono obiettivi d’investimento di breve periodo finalizzati alla conservazione del capitale.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
- BofA Xxxxxxx Xxxxx Italy Government Bill Index in Euro: indice rappresentativo degli strumenti finanziari ed obbliga- zioni, denominate in euro, emesse dal Governo Italiano aventi scadenza minore di un anno.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A e B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: 0% per le classi A e B;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A massimo 0,50% p.a., azioni delle classi B: massimo 0,30% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
7. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2017
Scheda Tecnica
Le azioni della classe A del Comparto OBIETTIVO 2017 sono state emesse per la prima volta il 2 Aprile 2010 al prezzo ini- ziale di Euro 10 per azione. Le azioni della classe B del Comparto OBIETTIVO 2017 sono state emesse per la prima volta il 16 Giugno 2010 al prezzo iniziale di Euro 10 per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafo- glio diversificato con un orizzonte temporale al 31 Dicembre 2017. Le attività nette del Comparto sono investite nella mi- sura pari ad almeno il 50% in valori mobiliari di tipo obbligazionario, emessi da Società situate in paesi dell’Unione Euro- pea, in valori mobiliari e strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno stato membro dell’Unione Europea. Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti del Comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade) o in liquidità costituite da depositi bancari presso istituti di credito e aventi una durata residua infe- riore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 50% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da Società principalmente localizzate in paesi OCSE ed aventi un rating inferiore a BBB- (quindi “non investment grade“). Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetarioemessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei paesi emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto Fattori di rischio, punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti). Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbli- gazioni convertibili. Nella misura delle percentuali di investimento sopra indicate, il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto “Li- miti di investimento – Tecniche e strumenti“ al punto A “Limiti d’investimento“.
Il Comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emitten- te, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito. La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 31 Dicembre 2017. A partire dal 31 Dicembre 2017 il Comparto sarà investito esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbli- gazionario, in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di 3anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente all’avvicinarsi della data del 31 Dicembre 2017. A partire dal 31 Dicem- bre 2017, il portafoglio avrà una duration normalmente inferiore a un anno.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio. Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Pro- spetto, capitolo 5, intitolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto OBIETTIVO 2017.
Il comparto OBIETTIVO 2017 non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto OBIETTIVO 2017 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbli- gazionari principalmente governativi nel breve/medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RISPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDITO INFE- RIORE.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A e B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia tramite il Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 2%, sottoscrizioni via Internet 0%, azioni della
classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
azioni della classe A:
- dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016: massimo 0,70% p.a.;
- dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017: massimo 0,60% p.a.;
- dal 1 gennaio 2018: massimo 0,50% p.a.; azioni della classe B: massimo 0,60% p.a.;
11. Commissione di performance: non previste;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
8. EUROFUNDLUX - QBOND ABSOLUTE RETURN
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto QBOND ABSOLUTE RETURN sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 1 all’8 Febbraio 2006 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro. Le azioni della classe A sono state emesse per la prima volta nel periodo tra il 14 Aprile ed il 18 Aprile 2008 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
Le azioni della classe D del Comparto QBOND ABSOLUTE RETURN sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 6 al 14 Luglio 2016 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione.
Le denominazione “QBOND ABSOLUTE RETURN“ si spiega in ragione del fatto che nella gestione di questo Comparto si fa ricorso ad una metodologia “quantitativa“ in termini statistici e matematici.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Questo Comparto ha l’obiettivo di mantenere ed accrescere il capitale investito. Le attività nette del Comparto sono inve- stite esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato monetario, nonché, in parti di OICVM e/o di altri OICR che investono in valori mobiliari a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A intitolato “Limiti d’investimento“. Gli investimenti in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mer- cato monetario nonché in parti di OICVM e/o di altri OICR che investono in valori mobiliari a reddito fisso avranno un ra- ting non inferiore a BBB- (quindi prevalentemente investment grade). In via residuale, per un 5% al massimo dei suoi atti- vi netti, le suddette attività potranno avere un rating inferiore a BBB- (cfr. paragrafo 6 del Prospetto. Fattori di rischio). Il Comparto, a titolo accessorio, potrà ugualmente detenere liquidità costituite da depositi bancari presso istituti di credito e strumenti del mercato monetario aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Per quanto concerne gli investimenti denominati in divise diverse dall’Euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Il Comparto potrà ricorrere, a prodotti derivati sia nell’ambito della normale gestione di portafoglio sia in quello della co- pertura dei rischi.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto QBOND ABSO- LUTE RETURN.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% BofA Xxxxxxx Xxxxx Italy Government Bill Index in Euro.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto QBOND ABSOLUTE RETURN è adatto agli investitori che si prefiggono obiettivi di investimento a medio ter- mine.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
- BofA Xxxxxxx Xxxxx Italy Government Bill Index in Euro: indice rappresentativo degli strumenti finanziari ed obbliga- zioni, denominate in euro, emesse dal Governo Italiano aventi scadenza minore di un anno.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN LIVELLO DI RISCHIO PIÙ ELEVATO ASSOCIATO ALLA MINORE QUALITÀ DEL CREDITO RISPETTO A QUELLI A RATING ELEVATO.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A, D e B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Emilia- no SpA e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A e D: massimo 2%, sottoscrizioni via Internet 0%, azioni della
classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni delle classi A e D: 0,9% p.a.; azioni della classe B: massimo 0,90% p.a.;
11. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance per le classi A e D qualora il rendimento del Comparto, in un periodo determinato, superi quello registrato dal parametro di riferimento (bench- mark) sopracitato aumentato di 1%. La commissione di performance sarà calcolata mensilmente, conformemente alle disposizioni del capitolo 14 del Prospetto, salvo la percentuale annua applicata del 30% alla differenza positiva fra il Valore Patrimoniale Netto ed il parametro di riferimento (benchmark) aumentato di 1%;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
9. EUROFUNDLUX - MULTI SMART EQUITY - MuSE
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto Multi Smart Equity - MuSE sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 1 all’8 Febbraio 2006 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione; le azioni della classe A sono state emesse per la prima volta il 16 Maggio 2007 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione; le azioni della classe C sono state emesse per la prima volta il 4 Aprile 2008 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Dal 25 Giugno 2010 le azioni della classe C sono state convertite in azioni della classe A. Le Azioni della Classe I saranno emesse per la prima volta nel periodo dal 23 al 27 gennaio 2017 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione con pagamento ed emissione delle azioni alla data del 30 gennaio 2017. Le Azioni della Classe P saranno emesse per la prima volta nel periodo dal 23 al 27 gennaio 2017 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione con pagamento ed emissione delle azioni alla data del 30 gennaio 2017. Le Azioni della Classe G saranno emesse per la prima volta nel periodo dal 23 al 27 gennaio 2017 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione con pagamento ed emissione delle azioni alla data del 30 gennaio 2017.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
L’obiettivo del comparto è quello di conseguire un rendimento superiore all’indice MSCI World Price, espresso in Euro (il
«benchmark di riferimento»). L’indice, composto da azioni liberamente negoziate, è ponderato in funzione della capitaliz- zazione di mercato ed ha come scopo quello di misurare la performance dei mercati di Paesi sviluppati.
Per raggiungere il suo obiettivo di investimento, il Comparto:
■ Investirà le sue attività nette principalmente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato mone- tario, in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferio- re ai 12 mesi, senza alcuna restrizione geografica. Le attività nette del comparto potranno essere investite, fino ad un
massimo del 30%, in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti di mercato monetario, in liquidità costituite principalmente da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi che sono emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti. (Cfr. paragrafo 6 del Pro- spetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
■ Scambierà un flusso di interessi variabile in cambio della performance positiva o negativa dell’indice BofAML Global Style Index NTR in EURO, mediante un Total Return Swap, stipulato con un istituto di prim’ordine (Xxxxxxx Xxxxxx Inter- national), agente come controparte sui derivati OTC. L’indice è conforme al regolamento Granducale dell’8 Febbraio 2008 nonché all’ ESMA Guidelines 2014/937.
Il Comparto non investirà più del 10% dei sui averi netti in parti di OICVM e/o di altri OICR. Il Comparto non investirà in convertible contingent bonds («CoCo»).
Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto Multi Smart Equity - MuSE.
Per quanto concerne gli investimenti denominati in divise diverse dall’Euro la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
N.B.: Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% MSCI World Price Index in Euro.
2. DESCRIZIONE DELL’INDICE
La presente sezione fornisce una presentazione sintetica dell’Indice. Tale sezione riassume le caratteristiche principali dell’Indice, di conseguenza non fornisce una descrizione esaustiva.
La presentazione dettagliata dell’Indice, inclusa la sua composizione e il metodo di calcolo, è pubblicata e liberamente accessibile su: [http:// xxx.xxxxxxx.xx.xxx/xxx/xxx/XXXXXXXX].
Il BofAML Global Style Index NTR EUR («l’Indice») riflette il rendimento totale netto di un portafoglio diversificato compo- sto da 15 BofAML Style Indices (singolarmente “componente sottostante“ ed insieme “componenti sottostanti”). Ogni componente sottostante rappresenta un paniere di titoli azionari.
I pesi di ciascuna componente sottostante sono rivisti e aggiustati ogni mese secondo il seguente approccio:
■ I componenti sottostanti sono raggruppati per regioni (Europa, USA e Giappone) e a tutte le componenti sottostanti di un gruppo viene assegnato lo stesso peso.
■ I gruppi vengono poi ponderati in funzione della capitalizzazione di mercato di ciascuna regione.
■ Ogni gruppo ha un diverso insieme di fattori di stile. Ogni style index è progettato per fornire un’esposizione a specifici risultati di un fattore di stile grazie ad un piano di riequilibrio e ad un sistema di ponderazione dell’indice appositamen- te sviluppato da Xxxxxxx Xxxxx International.
Il BofAML Global Style Index NTR EUR si basa sui seguenti principi:
■ I Rendimenti azionari sono influenzati da un definito insieme dei risultati dei fattori di stile che variano nel tempo e per regione.
■ Gli schemi di ponderazione dell’indice basati su modelli quantitativi possono essere usati per costruire degli indici che offrono un’esposizione ad alcuni rendimenti del fattore di stile.
■ I sistemi di ponderazione dell’indice che non replicano la capitalizzazione di mercato sono più efficienti rispetto ai si- stemi di ponderazione tradizionali basati sulla capitalizzazione di mercato.
■ In aggiunta, le tecniche innovative di costruzione del portafoglio, al di là dei modelli standard, sono in grado di sfrutta- re le inefficienze del mercato in termini di comportamento e di apporto di valore aggiunto.
■ L’investimento in un portafoglio diversificato di indici che fornisce un’esposizione ai risultati specifici dei fattori di stile e che può generare sovra performance su un orizzonte temporale di lungo periodo.
I pesi di ogni azione presenti nelle componenti sottostanti sono potenzialmente ribilanciati ogni 5°, 10 ° e 15 ° giorno di valutazione immediatamente successivo il primo giorno di calcolo dell’indice del mese e l’ultimo giorno di calcolo del mese. Relativamente al ribilanciamento, nessun costo specifico sarà a carico del comparto. Tutti i costi di aggiornamento dei pesi, nonché i costi per il calcolo dell’indice sono già inclusi nelle spese di transazione e dedotte dal valore dell’indice.
a - Universo di riferimento
L’universo («L’Universo di riferimento») è composto da (i) tutte le aziende dello Stoxx 600, dell’indice S & P 500 e dell’indi- ce Topix 500 (ii) che sono compatibili con i criteri “ambientali, sociali e di governance“ (ESG).
b - Agente ESG dell’indice
Sustainalytics o altro soggetto, in qualità di agente dell’indice ESG, deve mantenere un elenco di azioni dell’indice
STOXX 600, dell’indice S&P 500 e del Topix 500 Index che ritiene altamente discutibile in termini di ESG. I valori dei com- ponenti dell’indice STOXX 600, dell’indice S&P 500 e dell’indice Topix 500, con un livello di 4 e 5, appaiono in questa lista. Tali valori non fanno parte del BofAML Global Style Index NTR EUR.
Per ulteriori informazioni xxx.Xxxxxxxxxxxxxx.xxx.
c - Fattori di stile
In relazione a ciascun componente sottostante interessato, i fattori di stile possono essere descritti come quelli che for- niscono un’esposizione ai titoli sensibili ai fattori elencati nella tabella di seguito. Ulteriori informazioni sui componenti sottostanti sono disponibili nei regolamenti sugli indici per ciascuna delle componenti sottostanti, pubblicati su: [http: // xxx.xxxxxxx.xx.xxx/xxx/xxx/XXXXXXXX].
Fattori di stile Descrizione
Growth | Misura del tasso di crescita storico di una società |
Momentum | Misura della performance passata di un titolo nel medio termine |
Size | Misura della capitalizzazione di mercato |
Value | Misura della giusta valorizzazione di un titolo sul mercato |
Volatility | Misura della volatilità dei rendimenti giornalieri di un azione rispetto al suo benchmark |
Liquidity | Misura dell’attività di negoziazione di un titolo |
Reversal | Misura della performance recente di un titolo |
3. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto Multi Smart Equity - MuSE è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a lungo termine, con l’obiettivo di ricercare una performance superiore a quella del benchmark.
Tabella riepilogativa dei rischi giudicati pertinenti e significativi:
Tipo di rischio | Descrizione | Grado di rischio |
Rischio di mercato | In caso di variazioni significative degli indici, ca- ratterizzati da importanti volumi di scambio su base giornaliera, la performance del comparto potrebbe discostarsi dall’obiettivo di investimen- to dichiarato. | Elevato |
Rischio di controparte | Gli strumenti finanziari derivati OTC comportano il rischio che la controparte non sia in grado di adempiere i suoi obblighi e / o che un contratto sia annullato, ad esempio in caso di fallimento della controparte, illegittimità della transazione, o modifiche delle regole contabili e/o fiscali. Il rischio di controparte relativo ad operazioni su strumenti finanziari derivati OTC è mitigato dalla definizione da parte della Società, rispettivamen- te dal Gestore o Sub-gestore, sotto il suo control- lo, di criteri quantitativi e qualitativi che nell’am- bito di operazioni su strumenti derivati permetto- no di analizzare le garanzie finanziarie delle con- troparti. | Elevato |
Tipo di rischio | Descrizione | Grado di rischio |
Rischio relativo agli strumenti derivati | Gli strumenti derivati possono essere utilizzati anche a fini diversi da quello di copertura. L’uso di strumenti derivati non garantisce il raggiungi- mento dello scopo perseguito e può influire sulle prestazioni del Comparto. I rischi inerenti gli strumenti derivati sono princi- palmente legati alla non perfetta correlazione tra il prezzo dei derivati e le variazioni di prezzo del sottostante nonché alla possibilità che il Gestore degli investimenti o i Gestori Delegati, non rie- scano ad anticipare correttamente le variazioni dei tassi interesse, prezzi dei titoli e dei mercati valutari. Anche l’utilizzo di uno swap presenta un rischio di controparte. | Medio |
Rischio di volatilità | Il valore delle classi di azioni può essere influen- zato dalla volatilità del mercato e / o dell’Indice. | Elevato |
Rischio relativo ad investimenti nei Paesi Emergenti | Gli investimenti nei paesi emergenti sono sog- getti a rischi specifici, come descritto nel Cfr. pa- ragrafo 6 del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti. | Medio |
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
MSCI World Price Index in Euro: indice rappresentativo dei mercati azionari mondiali.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN LIVELLO DI RISCHIO PIÙ ELEVATO ASSOCIATO ALLA MINORE QUALITÀ DEL CREDITO RISPETTO A QUELLI A RATING ELEVATO.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO – MERCATI EMERGENTI.
4. Divisa del Comparto: EURO;
5. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
6. Classe di azioni: classe A classe B classe G classe I classe P (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Banca Euromobiliare S.p.A.);
7. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente ; 500.000 Euro per la classe P, per le sottoscrizioni iniziali e 500 Euro per le sottoscrizioni successive(al lordo della commissione di sot- toscrizione); 1.000.000 Euro per la classe G per le sottoscrizioni iniziali e 500 Euro per le sottoscrizioni successive, (al lordo della commissione di sottoscrizione). 1.000.000 Euro per la classe I per le sottoscrizioni iniziali e 500 Euro per le sottoscrizioni successive (al lordo della commissione di sottoscrizione);
8. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A, G e P: massimo 4%; sottoscrizione via internet: 0%, azioni
della classe B e I: 0%;
9. Commissione di rimborso: 0%;
10. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
11. Commissione di gestione:
- azioni della classe A: massimo 2,1% p.a.;
- azioni della classe B: massimo 0,95% p.a.;
- azioni della classe G: massimo 0,6% p.a.;
- azioni della classe I: massimo 0,45% p.a.;
- azioni della classe P: massimo 0,95% p.a.;
12. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance del 30% per la classe A e P qualora il rendimento del Comparto, in un periodo determinato, superi quello registrato dal parametro di riferimento (benchmark) sopracitato. La commissione di performance sarà calcolata mensilmente conformemente alle disposizio- ni del capitolo 14 del Prospetto;
13. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
DISCLAIMER
Euromobiliare International Fund SICAV (“la Società“) non è sponsorizzata, sostenuta, venduta ovvero promossa da Mer- rill Xxxxx International (“BofA Xxxxxxx Xxxxx“). BofA Xxxxxxx Xxxxx non ha valutato la legalità o la congruenza, l’accuratez- za o l’adeguatezza delle descrizioni e delle informazioni relative alla Società, né effettua alcuna dichiarazione o fornisce alcuna garanzia, espressa o implicita, nei confronti dei sottoscrittori della Società o del pubblico riguardo la Società ov- vero circa l’opportunità di investire nella medesima Società ed in particolare relativamente alla capacità del BofAML Global Style Index EUR NTR (l’“Indice“) di misurare la performance di qualsiasi mercato o strategia. L’unica relazione di BofA Xxxxxxx Xxxxx con la Società e Credem International (Lux) S.A. (congiuntamente, di seguito, “il Licenziatario“) è la concessione in licenza di alcuni marchi e nomi commerciali e dell’Indice o di componenti di quest’ultimo.
L’Indice è determinato, composto e calcolato da BofA Xxxxxxx Xxxxx senza tener conto del Licenziatario, della Società ov- vero dei suoi titolari. BofA Xxxxxxx Xxxxx non è tenuta a prendere in considerazione le esigenze del Licenziatario ovvero dei titolari della Società nella determinazione, composizione o calcolo dell’Indice.
XxxX Xxxxxxx Xxxxx non è responsabile e né tantomeno partecipa alla determinazione della tempistica, dei prezzi o delle quantità che verranno emesse dal Comparto o alla determinazione o al calcolo dell’equazione mediante la quale si fissa il prezzo, il valore di vendita, il valore d acquisto ed il valore di riscatto delle azioni del comparto. BofA Xxxxxxx Xxxxx non ha alcun obbligo o responsabilità relativi all’amministrazione, commercializzazione o negoziazione delle azioni del comparto. BOFA XXXXXXX XXXXX NON GARANTISCE LA PRECISIONE E/O LA COMPLETEZZA DELL’INDICE O DEI DATI NELLO STES- SO INDICATI E BOFA XXXXXXX XXXXX NON SARÀ IN ALCUN MODO RESPONSABILE PER QUALSIVOGLIA ERRORE, OMIS- SIONE, INDISPONIBILITÀ OVVERO INTERRUZIONE DELL’INDICE. XXXX XXXXXXX XXXXX NON RILASCIA ALCUNA GARAN- ZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, CIRCA I RISULTATI CHE DEBBANO ESSERE OTTENUTI DAL LICENZIATARIO, DAGLI AZIONI- STI DEL COMPARTO OVVERO DA QUALSIASI ALTRO SOGGETTO O ENTITÀ, DERIVANTI DALL’UTILIZZO DELL’INDICE O DEI DATI IVI INCLUSI. BOFA XXXXXXX XXXXX NON RILASCIA ALCUNA GARANZIA ESPLICITA O IMPLICITA E DECLINA ESPRESSAMENTE QUALSIVOGLIA GARANZIA CIRCA LA POSSIBILITÀ DI COMMERCIABILIZZAZIONE O L’IDONEITÀ PER UNO SCOPO O USO PARTICOLARE IN RELAZIONE ALL’INDICE OVVERO AI DATI IVI INCLUSI. FATTO SALVO QUANTO PRE- CEDE, IN NESSUN CASO BOFA XXXXXXX XXXXX SARÀ RESPONSABILE PER QUALSIVOGLIA DANNO OVVERO PER MAN- CATI UTILI, ANCHE QUALORA SIA STATO PREVENTIVAMENTE INFORMATO DELLA POSSIBILITÀ DEGLI STESSI.
“BofA Xxxxxxx Xxxxx“ e “BofAML Global Style Index EUR NTR“ sono marchi di Xxxxxxx Xxxxx International e sono stati concessi in licenza per l’utilizzo da parte del Licenziatario.
10. EUROFUNDLUX - GLOBAL ENHANCED DIVIDEND - GEDI
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto Global Enhanced Dividend - GEDI sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 26 Febbraio al 4 Marzo 2007 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Le azioni delle classi A e C sono state emesse per la prima volta il 16 Maggio 2007 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione. Dal 25 Giugno 2010 le azioni della classe C sono state convertite in azioni della classe A. Le azioni delle classi D e P del Comparto Glo- bal Enhanced Dividend – GEDI sono state emesse nel periodo dal 16 novembre 2015 al 15 dicembre 2015 al prezzo inizia- le di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
Relativamente alla classe di azioni D, la Società procederà al versamento di un dividendo trimestrale fisso, a concorrenza dell’1,5% del valore patrimoniale netto medio per azione nel trimestre di riferimento, a meno che il Consiglio di Ammini- strazione non decida diversamente.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto ha come obiettivo l’investimento in titoli che diano luogo alla distribuzioni di dividendi e che permettano una crescita a lungo termine.
Le attività nette del Comparto sono investite per almeno il 60% degli attivi netti in valori mobiliari di tipo azionario, in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano prevalentemente in azioni, compresi i valori mobiliari di tipo “equity- linked“ (warrant, certificati di deposito, index/participation notes e altri diritti di partecipazione).
L’attivo netto non investito in valori mobiliari di tipo azionario potrà essere investito in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario, comprese le obbligazioni convertibili, strumenti del mercato monetario o in liquidità costituite tra l’altro da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi, in parti di OICVM e/o di altri OICR che in- vestono prevalentemente in valori mobiliari a reddito fisso e in strumenti del mercato monetario o in liquidità come defi- niti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A intitolato “Limiti d’investimento“.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del Comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti) e/o in parti di OICVM e/o di altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Pro- spetto al punto A. “Limiti d’investimento“ che investono prevalentemente in Paesi Emergenti.
Il Comparto potrà inoltre ricorrere a prodotti derivati, sia al fine di incrementare il livello di reddito generato dal portafo- glio sia ai fini di copertura dei rischi.
Per quanto concerne gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto Global Enhanced Dividend - GEDI.
Il comparto Global Enhanced Dividend - GEDI non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto Global Enhanced Dividend - GEDI è adatto agli investitori orientati verso la crescita del capitale nel lungo termine.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME DESCRITTO SOPRA E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN LIVELLO DI RISCHIO PIÙ ELEVATO ASSOCIATO ALLA MINORE QUALITÀ DEL CREDITO RISPETTO A QUELLI A RATING ELEVATO. L’ACQUISIZIONE DI STRUMENTI DERIVATI IMPLICA DEI RISCHI CHE POTREBBERO INFLUIRE NEGATIVA- MENTE SULLE RISULTANZE DEL COMPARTO.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A, B, D e P (la classe A, D sono disponibili anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente e 500.000 Euro per la classe P, per le sottoscrizioni iniziali e 500 Euro per le successive, al lordo della commissione di sottoscrizione;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A, D e P: massimo 4%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni
della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classe A e D: massimo 2,20% p.a., classe P: massimo 1,5%; classe B: massimo 1,5%;
11. Commissione di performance: la commissione di performance sarà calcolata sulla performance assoluta annuale che risulta dalla differenza fra il Valore Patrimoniale Netto dell’azione del 1° Gennaio e del 31 Dicembre di ogni eser- cizio, o dalla differenza, in valore assoluto, fra il Valore Patrimoniale Netto del 1° Gennaio e quello in vigore nel mo- mento di rimborso delle azioni; essa sarà calcolata tenendo conto di tutte le distribuzioni di eventuali dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante l’esercizio di riferimento. Essa sarà pari al 10% della performance annuale che eccede il 6% e sarà limitata ad un importo non superiore all1.5% del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Comparto. La commissione di performance sarà pagata dalla Società in un’unica soluzione, entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
11. EUROFUNDLUX - GLOBAL BOND
Scheda Tecnica
Le azioni della classe D del Comparto GLOBAL BOND sono state emesse per la prima volta il 3 Settembre 2010 al prezzo iniziale di Euro 10 per azione. Le azioni della classe B del Comparto GLOBAL BOND sono state emesse per la prima volta al momento della prima sottoscrizione al prezzo iniziale di Euro 10 per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira al graduale accrescimento del valore del capitale investito. Le attività nette del Comparto sono investite per almeno il 50% degli attivi netti, in valori mobiliari, di tipo obbligazionario aventi un ra- ting uguale o superiore a BBB- (investment grade), in strumenti di mercato monetario, in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni con- vertibili. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con
sede nei Paesi Emergenti. (cfr. paragrafo 6 del Prospetto Fattori di rischio, punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati Emer- genti). Nelle percentuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in va- lori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A. “Limiti d’investimento“.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto GLOBAL BOND.
Il comparto GLOBAL BOND non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto GLOBAL BOND è adatto agli investitori che si prefiggono un graduale accrescimento del valore del capitale investito con un orizzonte temporale di tre anni.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO – FATTORI DI RISCHIO – PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi B e D (la classe D è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B 0%, azioni della classe D massimo 2%, sottoscrizione via In-
ternet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni delle classi B e D massimo 1,20% p.a.;
11. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance per la classe D qualora il ren- dimento del Comparto, in un periodo determinato e tenendo conto di tutte le distribuzioni di eventuali dividendi, su- peri quello registrato dal parametro di riferimento (benchmark) sottocitato. La commissione di performance sarà cal-
colata mensilmente conformemente alle disposizioni del capitolo 14 del Prospetto. Parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance: FTSE MTS Ex-Bank of Italy BOT Index in Euro aumentato di 0,50%. FTSE MTS Ex-Bank of Italy BOT Index: indice dei Buoni Ordinari del Tesoro italiano negoziati sul mercato telematico dei ti- toli di Stato con duration indicativa di 5 mesi;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
12. EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2017
Scheda Tecnica
Le azioni della classe A del Comparto ALTO RENDIMENTO 2017 sono state emesse per la prima volta il 28 Marzo 2011 al prezzo di sottoscrizione iniziale di Euro 10 per azione.
Le azioni della classe B del Comparto ALTO RENDIMENTO 2017 sono state emesse per la prima volta il 10 Maggio 2011 al prezzo di sottoscrizione iniziale di Euro 10 per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafo- glio diversificato con un orizzonte temporale al 31 Dicembre 2017. Le attività nette del Comparto potranno essere investi- te, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti del Comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade) o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni con- vertibili. Nella misura delle percentuali di investimento sopra indicate, il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto “Limiti di inve- stimento – Tecniche e strumenti“ al punto A “Limiti d’investimento“.
Il Comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emitten- te, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito. La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 31 Dicembre 2017. La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di quattro anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente all’avvicinarsi della data del 31 Dicembre 2017. A partire dal 31 Dicembre 2017 il Comparto sarà inve- stito esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito e la duration del portafoglio sarà normalmente inferiore a un anno. Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di co- pertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo CDS per la copertura del rischio di credito nonché all’uso di altri prodotti derivati senza avere il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto ALTO RENDI- MENTO 2017.
Il comparto ALTO RENDIMENTO 2017 non ha parametro di riferimento (benchmark).
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto ALTO RENDIMENTO 2017 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a pro- dotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra-
ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RISPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDITO INFE- RIORE.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO – FATTORI DI RISCHIO – PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A, B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A massimo 2%; azioni della classe B 0%; sottoscrizione via In-
ternet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- dal 1 Gennaio 2016 fino al 31 Dicembre 2016: azioni delle classi A e B massimo 1,10% p.a.;
- dal 1 Gennaio 2017 fino al 31 Dicembre 2017: azioni delle classi A e B massimo 1,00% p.a.;
- a partire dal 1 Gennaio 2018: azioni delle classi A e B massimo 0,50% p.a.;
11. Commissione di performance: la commissione di performance sarà calcolata sulla performance assoluta annuale che risulta dalla differenza fra il Valore Patrimoniale Netto dell’azione del 1° Gennaio e il 31 Dicembre di ogni eser- cizio o dalla differenza, in valore assoluto, fra il Valore Patrimoniale Netto del 1° Gennaio e quello in vigore nel mo- mento del rimborso di azioni; essa sarà calcolata tenendo conto di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effet- tuati durante l’esercizio di riferimento. Essa sarà pari al 30% della performance annuale che eccede il 4% e sarà li- mitata ad un importo non superiore all’1,5% del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Comparto. La commissio- ne di performance sarà pagata dalla Società in un’unica soluzione, entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’e- sercizio;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. EUROFUNDLUX - TR FLEX AGGRESSIVE
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto TR FLEX AGGRESSIVE sono state emesse per la prima volta il 5 Maggio 2011 al prezzo iniziale di sottoscrizione di Euro 10 per azione. Le azioni della classe A del comparto TR FLEX AGGRESSIVE sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 16 al 27 Febbraio 2015 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione.
Le azioni della classe P del comparto TR FLEX AGGRESSIVE sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 16 al 27 Febbraio 2015 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione.
Alla data odierna, non sono state ricevute sottoscrizioni per le azioni della classe G del comparto TR FLEX AGGRESSIVE.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo flessibile e mira al graduale accrescimento del valore del capitale investito nel medio/lungo termi- ne. Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorrenza del 100% in valori mobiliari di tipo obbli- gazionario e/o in strumenti del mercato monetario aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade) o in li- quidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo ob- bligazionario quali le obbligazioni convertibili. Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorren- za del 50% in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade). Fino ad un massimo del 60% il Comparto può investire in valori mobiliari di tipo azionario. Fino ad un massimo del 20% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto Fattori di rischio, punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti). Nelle percentuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR, ivi compreso i Comparti della Società stessa, nei limiti previsti al capitolo 5 pt. 15 (intitolato “limiti d’in- vestimento – Sottoscrizioni di azioni di un altro Comparto della Società“).
Per quanto concerne gli investimenti in divise diverse dall’Euro la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto TR FLEX AG- GRESSIVE.
Il Comparto TR FLEX AGGRESSIVE non ha parametro di riferimento (benchmark).
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto TR FLEX AGGRESSIVE è adatto agli investitori che si prefiggono un graduale accrescimento del valore del ca- pitale investito a medio/lungo termine.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Xxxxx’x attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO – FATTORI DI RISCHIO – PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI. GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RISPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDI- TO INFERIORE.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A, B, G e P (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Emi- liano SpA e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente. 500.000 euro per la classe P per le sottoscrizioni iniziali e 500 euro per le sottoscrizioni successive (al lordo della commissione di sotto- scrizione). 1.000.000 Euro per la classe G per le sottoscrizioni iniziali e 500 Euro per le sottoscrizioni successive, (al lordo della commissione di sottoscrizione).
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A, G e P massimo 2%; azioni della classe B 0%; sottoscrizione
via Internet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- azioni della classe A: massimo 1,70% p.a.;
- azioni della classe B: massimo 0,80% p.a.;
- azioni della classe G: massimo 0,60% p.a.;
- azioni della classe P: massimo 0,95% p.a.;
11. Commissione di performance: il gestore percepirà una commissione di performance per le classi A e P qualora il rendimento del Comparto, in un periodo determinato, superi quello registrato dal parametro di riferimento (bench- mark) sottocitato. La commissione di performance sarà calcolata mensilmente conformemente alle disposizioni del capitolo 14 del Prospetto. Parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance: FTSE MTS Ex- Bank of Italy BOT Index in Euro aumentato del 3%. FTSE MTS Ex-Bank of Italy BOT Index in euro: indice dei Buoni Or- dinari del Tesoro italiano negoziati sul mercato telematico dei titoli di Stato con duration indicativa di 5 mesi;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
14. EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2019 PLUS
Scheda Tecnica
Le azioni della classe D e della classe B del comparto ALTO RENDIMENTO 2019 PLUS sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 28 Ottobre 2011 al 28 Novembre 2011 al prezzo iniziale di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafo- glio diversificato con un orizzonte temporale al 31 Dicembre 2019. Le attività nette del Comparto potranno essere investi- te, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti del Comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade) o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 40% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario della categoria 144 A su un
mercato regolamentato. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili. Le attività nette del Comparto potranno essere investite fino a concorrenza del 40% delle attività nette del comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto Fattori di rischio, punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti). Nella misura delle percentuali di investimento sopra indicate, il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto “Limiti di in- vestimento – Tecniche e strumenti“ al punto A “Limiti d’investimento“.
Il Comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emitten- te, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito. La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 31 Dicembre 2019. La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di 5 anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente all’avvicinarsi della data del 31 Dicembre 2019. A partire dal 31 Dicembre 2019 il Comparto sarà investito esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito e la duration del portafoglio sarà normalmente inferiore a un anno. Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di co- pertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “Limiti d’investimento - tecniche e strumenti“ della SICAV, il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo CDS per la copertura del rischio di credito nonché all’uso di altri prodotti derivati senza avere il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto ALTO RENDI- MENTO 2019 PLUS.
Il comparto ALTO RENDIMENTO 2019 PLUS non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalen- temente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Xxxxx’x attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO – FATTORI DI RISCHIO – PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RI- SPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDITO INFERIORE.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi D e B (la classe D è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe D: massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della
classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016: azioni delle classi D,B massimo 1,20% p.a.;
- dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017: azioni delle classi D,B massimo 1,10% p.a.;
- dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018: azioni delle classi D,B massimo 1,00% p.a.;
- dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019: azioni delle classi D,B massimo 0,90% p.a.;
- dal 1 gennaio 2020: azioni delle classi D,B massimo 0,50% p.a.;
11. Commissione di performance: la commissione di performance per le classi B e D sarà calcolata sulla performance assoluta annuale che risulta dalla differenza fra il Valore Patrimoniale Netto dell’azione del 1° Gennaio e del 31 Di- cembre di ogni esercizio, o dalla differenza, in valore assoluto, fra il Valore Patrimoniale Netto del 1° Gennaio e quello in vigore nel momento del rimborso di azioni; essa sarà calcolata tenendo conto di tutte le distribuzioni di eventuali dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante l’esercizio di riferimento. Essa sarà pari al 30% della performance annuale che eccede il 3.25% e sarà limitata ad un importo non superiore all’1,5% del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Comparto. La commissione di performance sarà pagata dalla Società in un’unica soluzione, entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
15. EUROFUNDLUX - MULTI INCOME F4
Scheda Tecnica
Le azioni della classe D e della classe B del Comparto MULTI INCOME F4 sono state emesse per la prima volta nel perio- do dal 15 Settembre 2012 al 30 Settembre 2012 al prezzo iniziale di 10 Euro per azione.
Le azioni della classe A del comparto MULTI INCOME F4 sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 16 al 27 Febbraio al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira alla distribuzione di dividendi e ad un graduale accrescimento del valore del capitale investito a medio termine. Le attività nette del Comparto potranno essere investite fino a concorrenza del 60% degli attivi netti, in valori mobiliari, di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario emessi da Società che hanno la loro sede o che esercitano la loro attività principale nei paesi dell’OCSE, aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade). Le attività nette del Comparto non investite in valori mobiliari o in strumenti di mercato monetario del tipo non investment grade potranno essere investite fino a concorrenza del 100% in valori mobiliari di tipo obbligaziona- rio e/o in strumenti del mercato monetario emessi da Stati o Società situate o che esercitano la loro attività principale in paesi dell’OCSE, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade) o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni con- vertibili. Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo
obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti). Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario della categoria 144 A su un mercato regolamentato. Nelle percentuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A. Limiti d’investimento“.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio. Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Pro- spetto, capitolo 5, intitolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo CDS per la copertura del rischio di credito nonché all’uso di altri prodotti derivati senza avere il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto MULTI INCOME F4.
Il Comparto MULTI INCOME F4 non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto MULTI INCOME F4 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere, in un arco temporale di 5 anni, ren- dimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Xxxxx’x attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RISPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDITO INFE- RIORE.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A, B e D (le classi A e D sono disponibili anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Xxxxxxxx XxX e Banca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B 0%, azioni delle classi A e D massimo 2%, sottoscrizione via
Internet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classi A e D massimo 1,50% p.a., classe B massimo 0,80% p.a.;
11. Commissione di performance: la commissione di performance sarà calcolata sulla performance assoluta annuale che risulta dalla differenza fra il Valore Patrimoniale Netto dell’azione del 1° Gennaio e del 31 Dicembre di ogni eser- cizio, o dalla differenza, in valore assoluto, fra il Valore Patrimoniale Netto del 1° Gennaio e quello in vigore nel mo- mento del rimborso di azioni; essa sarà calcolata tenendo conto di tutte le distribuzioni di eventuali dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante l’esercizio di riferimento. Essa sarà pari al 30% della performance annuale che eccede il 4% e sarà limitata ad un importo non superiore all’1,5% del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Comparto. La commissione di performance sarà pagata dalla Società in un’unica soluzione, entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
16. EUROFUNDLUX - EURO GOVERNMENT BOND
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto EURO GOVERNMENT BOND sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’8 Aprile 2013 al 12 Aprile 2013 al prezzo iniziale di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e ha come obiettivo una crescita graduale del capitale investito a medio termine.
Le attività nette del comparto sono investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato mone- tario emessi da stati membri dell’UE; il comparto potrà ugualmente investire a titolo accessorio in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito situati in paesi dell’area UE aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso emessi da uno stato membro dell’UE.
La duration del portafoglio sarà normalmente compresa tra 2 e 8 anni.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 del Prospetto “Limiti di investimento - Tecniche e strumenti“, il comparto potrà ricorrere all’uso di prodotti derivati e il sud- detto utilizzo non avrà il solo scopo di copertura.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto EURO GOVERN- MENT BOND.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% “Xxxxxxx Xxxxx Euro Government Bond Index“.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto EURO GOVERNMENT BOND è adatto agli investitori alla ricerca di un rendimento in linea con quello dei pro- dotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine.
Note esplicative
1) “Xxxxxxx Xxxxx Euro Government Bond Index“: Indice rappresentativo del mercato dei titoli governativi della zona Euro con una durata di vita residuale superiore ad 1 anno.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO – FATTORI DI RISCHIO – PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classe B;
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classe B massimo 1% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
17. EUROFUNDLUX - EUROPE CORPORATE BOND
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto EUROPE CORPORATE BOND sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’8 Aprile 2013 al 12 Aprile 2013 al prezzo iniziale di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e ha come obiettivo una crescita graduale del capitale investito a medio termine.
Le attività nette del comparto sono investite per almeno i due terzi degli attivi netti in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario, emessi da società situate in uno stato europeo o che esercitano la loro attività principale in uno di questi paesi, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade); in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite da depositi bancari presso istituti di credito situati in paesi europei e aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Fino ad un terzo le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno stato europeo, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (in- vestment grade).
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario, quali le obbligazioni convertibili e/o emesse da società europee aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade).
Nella misura delle percentuali di investimento sopraindicate, il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso emessi da emittenti europei.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 del Prospetto “Limiti di investimento - Tecniche e strumenti“, il comparto potrà ricorrere all’uso di prodotti derivati e il sud- detto utilizzo non avrà il solo scopo di copertura.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto EUROPE CORPO- RATE BOND.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% Xxxxxxx Xxxxx EMU Corporate Index.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto EUROPE CORPORATE BOND è adatto agli investitori alla ricerca di un rendimento in linea con quello dei pro- dotti obbligazionari a medio termine.
Note esplicative
1) “Xxxxxxx Xxxxx EMU Corporate Index“: Indice rappresentativo del mercato dei titoli di tipo “corporate“ dei Paesi della zona Euro (EMU).
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO – FATTORI DI RISCHIO – PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classe B;
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classe B massimo 1,1% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
18. EUROFUNDLUX - EMERGING MARKET BOND
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto EMERGING MARKET BOND sono state emesse per la prima volta nel periodo dall’8 Aprile 2013 al 12 Aprile 2013 al prezzo iniziale di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e ha come obiettivo una crescita graduale del capitale investito a medio termine.
Le attività nette del comparto saranno investite per almeno i due terzi degli attivi netti in valori mobiliari di tipo obbliga- zionario e strumenti del mercato monetario emessi da stati, loro agenzie o società situati in paesi emergenti o che eser- citano la loro attività principale in uno di questi paesi (cfr. paragrafo 6 del Prospetto. Fattori di rischio punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Fino ad un terzo le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario o mone- tario emessi da stati, loro agenzie o società situati in paesi non emergenti o che esercitano la loro attività principale in uno di questi paesi.
Nella misura delle percentuali di investimento sopraindicate, il comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 del Prospetto “Limiti di investimento - Tecniche e strumenti“, il comparto potrà ricorrere all’uso di prodotti derivati e il sud- detto utilizzo non avrà il solo scopo di copertura.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del comparto EMERGING MARKET BOND.
Il parametro di riferimento (benchmark) del Comparto è: 100% JPM EMBI Global Divers. Comp. Index.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto EMERGING MARKET BOND è adatto agli investitori alla ricerca di un rendimento in linea con quello dei pro- dotti obbligazionari a medio termine emessi da emittenti localizzati nei paesi emergenti.
Note esplicative
1) “JPM EMBI Global Divers. Comp. Index“: Indice rappresentativo del mercato dei titoli governativi di paesi emergenti, con divisa USD, aventi una durata di vita residuale non inferiore ai 2 anni e mezzo.
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classe B;
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classe B massimo 1,25% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
19. EUROFUNDLUX - MULTI INCOME I4
Scheda Tecnica
Le azioni delle classi A, B e D del Comparto MULTI INCOME I4 sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 10 al 17 Giugno 2013 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
Relativamente alla classe di azioni D, la Società procederà al pagamento di un dividendo trimestrale fisso, a concorrenza di 0.75% del valore patrimoniale netto medio per azione nel trimestre di riferimento, a meno che il Consiglio di Ammini- strazione non decida diversamente.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira alla distribuzione di dividendi e ad un graduale accrescimento del valore del capitale investito a medio termine.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorrenza del 70% degli attivi netti del Comparto in va- lori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario emessi da Stati e/o società che hanno la loro sede o che esercitano la loro attività principale nei paesi dell’OCSE, aventi un rating inferiore a BBB- (non investment grade).
Le attività nette del Comparto non investite in valori mobiliari e/o in strumenti del mercato monetario del tipo “non inve- stment grade“ potranno essere investite, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti del Comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario emessi da Stati e/o società situate o che esercitano la loro attività principale in paesi dell’OCSE, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade) o in liquidità costitui- te in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario quali le obbligazioni convertibili.
Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei
Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario della categoria 144 A su un mercato regolamentato.
Fino ad un massimo del 30% il Comparto può investire in valori mobiliari di tipo azionario e/o in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in azioni.
Nelle percentuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A. Limiti d’investimento“.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo CDS per la copertura del rischio di credito nonché all’uso di altri prodotti derivati senza avere il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto MULTI INCOME I4.
Il Comparto MULTI INCOME I4 non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto MULTI INCOME I4 è adatto agli investitori orientati verso la crescita del capitale a medio termine.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN LIVELLO DI RISCHIO PIU ELEVATO RISPETTO A QUELLI A RATING ALTO IN ASSOCIAZIONE A UNA QUALITÀ DI CREDITO INFE- RIORE.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A, D e B (le classi A e D sono disponibili anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Emilxxxx XxX x Xanca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni delle classi A e D massimo 3%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della
classe B 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classi A e D massimo 1,70% p.a., classe B massimo 0,90% p.a.;
11. Commissione di performance: la commissione di performance sarà calcolata sulla performance assoluta annuale che risulta dalla differenza fra il Valore Patrimoniale Netto dell’azione del 1° Gennaio e del 31 Dicembre di ogni eser- cizio, o dalla differenza, in valore assoluto, fra il Valore Patrimoniale Netto del 1° Gennaio e quello in vigore nel mo- mento del rimborso di azioni; essa sarà calcolata tenendo conto di tutte le distribuzioni di eventuali dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante l’esercizio di riferimento. Essa sarà pari al 30% della performance annuale che eccede il 3% e sarà limitata ad un importo non superiore all’1,5% del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Comparto. La commissione di performance sarà pagata dalla Società in un’unica soluzione, entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio; per l’esercizio 2013 la commissione di performance sarà pro- ratizzata;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
20. EUROFUNDLUX - ALTO RENDIMENTO 2019
Scheda Tecnica
Le azioni delle classi A e B del Comparto ALTO RENDIMENTO 2019 sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 14 al 29 Aprile 2014 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafo- glio diversificato con un orizzonte temporale al 30 Aprile 2019.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti del Comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario emessi da Stati e/o società che hanno la loro sede o che esercitano la loro attività principale nei paesi dell’OCSE, aventi un rating inferiore a BBB- (non invest- ment grade) o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite fino a concorrenza del 30% delle attività nette del comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario della categoria 144 A su un mercato regolamentato.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite fino a concorrenza del 10% delle attività nette del comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite fino a concorrenza del 30% delle attività nette del comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto, Fat- tori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Nelle percentuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A. “Limiti d’investimento“.
Il Comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emitten- te, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito.
La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 30 Aprile 2019.
La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di 5,5 anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente al- l’avvicinarsi della data del 30 Aprile 2019.
A partire dal 30 Aprile 2019 il Comparto sarà investito esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in stru- menti del mercato monetario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito e la dura- tion del portafoglio sarà normalmente inferiore a un anno.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “Limiti d’investimento - tecniche e strumenti“ della SICAV, il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo CDS per la copertura del rischio di credito nonché all’uso di altri prodotti derivati senza avere il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto ALTO RENDI- MENTO 2019.
Il comparto ALTO RENDIMENTO 2019 non ha benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto ALTO RENDIMENTO 2019 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a pro- dotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investi- to in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RISPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDITO INFE- RIORE.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi A e B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia per il tramite di Credito Emilxxxx XxX x Xanca Euromobiliare SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al
lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- dal 30 Aprile 2016 al 29 Aprile 2017: azioni delle classi A, B: massimo 1,10% p.a.;
- dal 30 Aprile 2017 al 29 Aprile 2018: azioni delle classi A, B: massimo 1,00% p.a.;
- dal 30 Aprile 2018 al 29 Aprile 2019: azioni delle classi A, B: massimo 0,90% p.a.;
- dal 30 Aprile 2019: azioni delle classi A, B: massimo 0,50% p.a.;
11. Commissione di performance: la commissione di performance sarà calcolata sulla performance assoluta annuale che risulta dalla differenza fra il Valore Patrimoniale Netto dell’azione del 1° Gennaio e del 31 Dicembre di ogni eser- cizio, o dalla differenza, in valore assoluto, fra il Valore Patrimoniale Netto del 1° Gennaio e quello in vigore nel mo- mento del rimborso di azioni; essa sarà calcolata tenendo conto di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante l’esercizio di riferimento. Essa sarà pari al 30% della performance annuale che eccede il 3.25%. Sarà limita- ta ad un importo non superiore all’1,5% del Valore Patrimoniale Netto giornaliero del Comparto. La commissione di performance sarà pagata dalla Società in un’unica soluzione, entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio. Per l’esercizio 2014 la commissione di performance sarà proratizzata;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
21. EUROFUNDLUX - FLEX HIGH VOL
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto FLEX HIGH VOL sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 18 al 22 Mag- gio 2015 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 Euro per azione.
Il nome del comparto deriva dal fatto che la politica di investimento del comparto stesso, più ampiamente descritta qui sotto, prevede una flessibilità molto ampia in termini di allocazione degli attivi (azioni, obbligazioni, strumenti del merca- to monetario, OICVM/OICR e liquidità) in tutte le zone geografiche e con la possibilità di investire fino a 100% degli attivi netti in valori mobiliari di tipo azionario, comprese le azioni emesse da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, da qui il riferimento alla denominazione del comparto alla nozione di alta volatilità (“HIGH FLEX“).
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo flessibile e mira all’accrescimento del valore del capitale investito nel lungo termine.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite da 0 fino a 100% in valori mobiliari di tipo azionario. L’attivo netto non investito in valori mobiliari di tipo azionario potrà essere investito in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario, o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Il comparto può investire in tutte le aree geografiche.
Fino ad un massimo del 50% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, obbligazionario e in strumenti del mercato monetario, emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6. del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Nelle percentuali sopra citate, il Comparto potrà investire in parti di OICVM e/o di altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto A. “Limiti d’investimento“.
Per quanto concerne gli investimenti denominati in divisa diversa dall’euro, la società può utilizzare tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di prodotti derivati non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto FLEX HIGH VOL.
Il Comparto FLEX HIGH VOL non ha benchmark
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto FLEX HIGH VOL è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capita- le a lungo termine.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information“.
■ Comparto di «tipo flessibile»: La strategia di gestione è flessibile. La ripartizione del portafoglio tra strumenti finan- ziari di natura azionaria, obbligazionaria e monetaria, può variare in misura anche sensibile, sulla base delle aspettati- ve del gestore sull’andamento nel medio/breve termine dei mercati e dei titoli, operando se necessario frequenti ag- giustamenti alla ripartizione tra aree geografiche, categorie di emittenti, settori di investimento.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi B;
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 Euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe B: massimo 1% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
22. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2019
Scheda Tecnica
Le azioni della classe B del Comparto OBIETTIVO 2019 sono state emesse per la prima volta nel periodo dal 6 Luglio al 14 Luglio Maggio 2016 al prezzo iniziale di sottoscrizione di 10 euro per azione.
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il Comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafo- glio diversificato con un orizzonte temporale al 31 Dicembre 2019.
Le attività nette del Comparto potranno essere investite, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti del Comparto in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti di mercato monetario emessi da Stati e/o da società aventi la loro sede o loro attività principalmente in Europa o Stati Uniti e alternativamente in paesi delll’OCSE, aventi un rating inferio- re a BBB- (non investment grade) o in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito aventi una durata residua inferiore ai 12 mesi.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazio- nario quali le obbligazioni convertibili.
A titolo indicativo, il rating medio del portafoglio sarà BB-, potrà diminuire in funzione delle opportunità di investimento suscettibili di manifestarsi in seguito al cambiamento delle condizioni della volatilità dei mercati obbligazionari che po- tranno contribuire a raggiungere l’obiettivo di rendimento del comparto.
Tutti gli investimenti in titoli in «default» e «distressed securities» saranno esclusi.
Nella misura delle percentuali di investimento sopra indicate, il Comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto “Limiti di investimento
– Tecniche e strumenti“ al punto A “Limiti d’investimento“.
Il Comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emitten- te, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito. La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 31 Dicembre 2019. La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di quattro anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente all’avvicinarsi della data del 31 Dicembre 2019. A partire dal 31 Dicembre 2019 il Comparto sarà inve- stito esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito e la duration del portafoglio sarà normalmente inferiore a un anno. Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’Euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di co- pertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, inti- tolato “LIMITI D’INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI“ della SICAV, l’uso di derivati non avrà il solo scopo di coper- tura.
N.B. Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del Comparto OBIETTIVO 2019.
Il comparto OBIETTIVO 2019 non ha parametro di riferimento (benchmark).
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il Comparto OBIETTIVO 2019 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbli- gazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Rating
Consiste in una classificazione della qualità del credito attribuita a valori, generalmente di natura obbligazionaria; il ra- ting esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e i tempi previsti. Le tre principali agenzie di quotazione internazionali indipendenti che attribuiscono un ra- ting sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. Tutte e tre prevedono diversi livelli di rischio: il rating più elevato è attri- buito ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s attribuisce un rating “Aaa“ e Standard & Poor’s e Fitch attribuiscono un ra- ting “AAA“) mentre il rating più basso è attribuito ai debitori con un livello di rischio molto elevato (rating “C“ per le tre agenzie citate).
Nell’ambito della politica di investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa“ o “AAA“ a “Baa3“ o “BBB-“;
- Rating basso: rating uguale o inferiore a “Ba1“ o “BB+“.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI“) nel gruppo dei Paesi denominati “Advan- ced Economies“ e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito xxxx://xxx.xxx.xxx/xxxxxxxx/xxxx.xxx, alla sezio- ne “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information.
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
GLI INVESTIMENTI IN STRUMENTI FINANZIARI A RATING BASSO COMPORTANO UN RISCHIO PIÙ ALTO RISPETTO A QUELLI CON RATING ELEVATO IN QUANTO ASSOCIATI AD UNA QUALITÀ DEL CREDITO INFE- RIORE.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del Comparto investito in valori mobiliari di tipo “obbligazionario“ e strumenti del mercato monetario.
3. Divisa del Comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classe di azioni: classi B;
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 Euro per ogni Comparto (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni mediante adesione a Piani di Accumu- lo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso si sottoscrizione iniziale o conseguente;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe B 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classi B massimo 0,70% p.a.;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
Euromobiliare International Fund Sicav in forma abbreviata “Eurofundlux”
Società d’Investimento a Capitale Variabile Autogestita (SICAV) di diritto Lussemburghese Multicomparto costituita il 13 giugno 2001 in Lussemburgo e assoggettata alla legge del 17 dicembre 2010 - R.C. Lussemburgo B 82461