Contratto edilizia
F I L C A F E D E R A Z I O N E I T A L I A N A L A V O R A T O R I C O S T R U Z I O N I E A F F I N I
R MA
FILCA
Notiziario a cura della FILCA di Roma • xxx.xxxxxxxxx.xx
Contratto edilizia
intervista / editoriale a cura di Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx, Segretario Generale Xxxxx Xxxx Nazionale
Firmato il nuovo Contratto: novità e risultati
2010 • anno 10 • n. 1
intervista a cura di Xxxxxxx Xxxxxxxx
Lo sviluppo sostenibile
di Roma richiede una forte azione
È stato firmato alle 2 di mattina del 20 aprile il contratto dell’edi- lizia con l’Ance. L’intesa porta molte novità. Trova che il nuovo contratto possa essere giudicato positivamente dal sindacato? “L’accordo del contratto edile che è stato sottoscritto unitariamente da Filca, Fillea e Feneal presso la sede dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), recepisce quasi to- talmente le richieste della nostra piattaforma perché rafforza le tutele
Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. dec. l. 353/2003 (conv. in l. 27-02-2004 n.46) art. 1 comma 2 - dcb
e le sicurezze dei lavoratori e mira anche al rilancio del settore. Il con- tratto ha avuto come pilastri dell’in- tesa la bilateralità, la sicurezza dei lavoratori, il welfare, la legalità, la borsa del lavoro, gli ammortizzatori sociali, la contrattazione di secondo livello. L’intesa prevede un aumento salariale al parametro 100 (il primo livello) pari a 91 euro, divisi in tre fasi: 30 euro dal 1° aprile 2010, 30
euro dal 1° gennaio 2011, 31 euro
dal 1° gennaio 2012. Il risultato sa- lariale tutela i lavoratori, a partire dal primo livello, recuperando l’in- flazione prevista, calcolata in base agli indici IPCA introdotti dal proto- collo del 15 aprile 2009. Rappresenta, infatti, il recupero del potere d’ac- quisto dei salari per i prossimi tre anni. Viene riconfermata la contrat- tazione di secondo livello di tipo ter- ritoriale, con l’individuazione del tetto del 6% e l’inserimento di un meccanismo variabile che darà mag-
gior protagonismo e responsabilità alle strutture territoriali. Inoltre, la possibilità di avere due settimane di ferie in un arco temporale di due anni inaugura un nuovo diritto per tutti i lavoratori, specialmente per gli stranieri che periodicamente ri- tornano nella nazione di origine. An- che sulla previdenza integrativa ven- gono compiuti dei miglioramenti con il rafforzamento e il rilancio per age- volare l’iscrizione dei lavoratori al
fondo PREVEDI, con adesione dei la- voratori tramite le casse edili nella logica di garantire una copertura pensionistica integrativa.”
A Roma il problema del part-time riguarda il 22% dei lavoratori e ci sono 2.200 imprese che impie- gano solo questa tipologia con- trattuale. Come il nuovo con- tratto tutela i lavoratori dall’uso indiscriminato del part-time? “In base all’accordo raggiunto, si è deciso che i contratti a tempo par- ziale che superino le percentuali sta- bilite dal contratto collettivo nazio- nale - pari al 3% - impediscono il rilascio del DURC all’impresa xxxxxx- xxxxx. È sicuramente un deterrente per chi fa della violazione dei diritti dei lavoratori e dell’evasione fiscale il suo cavallo di battaglia.”
Oltre alla lotta al part-time sel- vaggio, su quali altri temi il con- tratto ha toccato i temi della si- curezza?
“Innanzitutto, viene migliorata e di- sciplinata l’attività formativa tra le scuole edili ed i CTP; i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLST) saranno costituiti in ogni provincia e, per una maggiore regolarità del settore, continuando nella lotta quo- tidiana contro l’irregolarità ed il la- voro nero, vengono istituite apposite banche dati a livello regionale e si istituisce l’anagrafe nazionale delle imprese e dei lavoratori.”
Perché viene ritenuta importante l’istituzione di una banca dati? “La Commissione Nazionale per le Casse Edili avrà il compito di pro- gettare un sistema informatico na- zionale omogeneo territorialmente, per la creazione di una banca dati territoriale di settore. Oltre ai dati più comuni, essa dovrà anche indi- care informazioni precise per i sin- goli cantieri dell’impresa e l’intera filiera degli eventuali subappalti as- segnati.”
segue a pagina 2
congiunta
■ Xxxxxx Xxxxxxxx
Segretario Generale Filca CISL di Roma
Roma è una città particolare e, come tale, richiede interventi diversi da quelli di routine, che coprano le sue mille sfaccettature e le sue molteplici vocazioni, senza però tralasciare sia le varie realtà sociali che la caratterizzano, sia la qualità della vita dei suoi cittadini. Per questi motivi, il rilancio dell’edilizia assume una duplice veste: il miglioramento della città in termini di servizi divenuti ormai essenziali e l’incremento occupazionale.
In tema di rinnovi contrattuali, quali sono le misure richieste per contrastare gli effetti
della crisi?
TUTTE LE NORMATIVE VIGENTI IN CAMPO EDILE,
I NUMERI PER CONTATTARE GLI OPERATORI DI ZONA,
TESSERAMENTO ON-LINE, TABELLE RETRIBUTIVE AGGIORNATE
Si stanno facendo passi importanti nei rinnovi contrattuali, recentissimo è il rinnovo del contratto edile, dove si registrano accordi positivi, sia dal punto di vista normativo che economico. Non è una cosa da poco, vista la grave crisi economica che attanaglia l’Italia e che avrebbe potuto frenare, se non addirittura fermare, i “tavoli” dei vari contratti nazionali. La situazione dell’Italia è molto difficile, anche se iniziano a registrarsi lievi segnali di ripresa che, però, sono molto frastagliati e disomogenei tra i vari settori. Inoltre siamo in attesa della conferenza stampa indotta da Cgil, Filca e Feneal Nazionali il giorno 14 maggio 2010, che denuncerà ad
segue a pagina 3
segue da pagina 1, Contratto edilizia
Quando entrerà a regime l’istitu- zione della borsa lavoro e perché viene considerata cosi impor- tante?
“L’istituzione della borsa lavoro e
R o m a e P r o v i n c i a
ROMA
Zone Filca CISL
Tutte le nostre sedi sono aperte dalle ore 15.30 in poi
CENTRO | VIA FARINI, 62 | 06/4817140 | TUTTI |
APPIO XXX XXXXXXXX | XXX XXXXX XXXX, 00 | 06/7885958 | MARTEDÌ |
XXXXXXXXXX | XXX XXX XXXXXXXX, 00 INT.1 | 06/2307519 | LUNEDÌ |
CINECITTÀ | VIA XXXXXXX XXXXXXXX, 5 | 06/7218134 | GIOVEDÌ |
GARBATELLA | XXXXX X. XXXXXXX, 00-00 | 06/5139964 | MERCOLEDÌ |
LABARO/P.PORTA | XXX XXXXXXXX, 00 | 06/33625440 | MART/GIOV |
MAGLIANA | VIA DELL’IMPRUNETA, 15 | 06/5506884 | GIOVEDÌ |
XXXXXXXXXX | XXX XXXXX XXXXX, 00 | 06/87195203 | MARTEDI |
MONTESACRO/SALARIO | XXX XXXXX XXXXXXX, 00/X | 06/8181866 | LUNEDI |
MONTEVERDE | XXX XXXXXX XXXXXXXXXX, 00 | 06/5376441 | LUNEDI |
PRENESTINA | XXX XXXXXXXXXX, 00 | 06/2423848 | MARTEDÌ |
XXXXXXXXXX/XXXXX XXXXXXX | XXX XXXXXXXX XXXX, 0 | 06/3051396 | LUNEDÌ |
QUADRARO/PORTA FURBA | VIA L.CALPURNIO BIBULO, 79/81 | 06/76968600 | GIOVEDÌ |
SALARIO | XXX XXXXX XXXXXXXXX, 000 | 06/87191340 | MERCOLEDÌ |
SPINACETO | LARGO XXXXXX XXXXXXXX | 06/5073510 | MERCOLEDÌ |
XXXXXXXXX | XXX X. XXXXXXXX, 00 | 06/5742880 | MERCOLEDÌ |
TIBURTINA | VIA XXXXXX, 77 | 06/4065391 | MERCOLEDÌ |
XXXXX XXXXXX | X. XXXXXXXXX XX XXXXXXXXX, 000 | 06/20631229 | XXXX-XXXX |
XXXXXXXXX/XXXXXXX | XXX XXXXX XXXXX XXXXXX, 000 | 06/39388221 | LUNEDÌ/MART |
l’Avviso Comune operano nella dire- zione di maggior sostegno al reddito dei lavoratori nei momenti di diffi- coltà e verso una gestione integra- tiva degli ammortizzatori sociali e del welfare attraverso la contratta- zione. Entrerà in funzione nel 2011 e permetterà al sistema delle scuole edili di gestire l’incontro tra la do- manda e l’offerta di lavoro.”
L’importanza della bilateralità viene ancora una volta ribadita nel contratto.
PROVINCIA
“Si, viene rafforzata e razionalizzata la logica del sistema e reso sempre
ZONA
INDIRIZZO
TELEFONO
GIORNI
più omogeneo l’operato egli enti pa-
Tutte le nostre sedi sono aperte dalle ore 15.30 in poi
XXXXXX | XXX XXXXXX XXXXXXX, 00 | 06/52358811 | MERCOLEDÌ |
XXXXXX | XXX XXXXXXXX, 00 | 06/93014034 | MARTEDÌ |
XXXXX | X. XXXXX XXXXXX 0/X – TOR SAN XXXXXXX | 06/9135918 | GIOVEDÌ |
ARTENA | XXX XXXXXXX, 00 | 06/9516678 | GIOVEDÌ |
XXXXXXXXX | XXX XXXXX XXXXXXXX, 0X | 06/99815101 | LUNEDÌ/MART |
CAVE | XXX XXXX XXXXXXXXX, 00 | 06/9508453 | MERCOLEDÌ |
CIAMPINO | XXX X. XXXXXX, 00/X | 06/79326455 | MARTEDÌ |
XXXXXXXXXXXXX | XXXXX XXXXX XXXXXXX, 00 | 0766/32860 | MERCOLEDÌ |
COLLEFERRO | XXXXX XXXXXXXXX, X. 00 | 00/0000000 | XXXXXXX |
XXXXX XXXXXX | PIAZZA XXXXXXXX XXXXXXX, 29 | 0765/389895 | XXXX/XXXX |
XXXXXXXXX | XXX XXXXX XX XXXXXXX, 00 | 06/65047443 | MERCOLEDÌ |
XXXXXXXXXXXXX | XXX XXXXXXXXXX, 00 | 06/9410110 | MERCOLEDÌ |
XXXXXXXX | XXX XXXXXXXXXX XXXXXXX, 00 | 0774/346978 | MARTEDÌ |
LADISPOLI | XXXXXXXXX XXXXXX XXXXX, 00 | 06/99227063 | MART/GIOV |
LARIANO | XXX XXXX, 000 | 06/9648199 | MERCOLEDÌ |
MARCELLINA | CORSO X. XXXXXXXX | XXXXXXX | |
XXXXXX | XXX XXXXX XXXXXXXX, 0 | 06/93802058 | |
MENTANA | XXX XXXXXX, 0 | 06/9092276 | GIOVEDÌ |
XXXXXXXXXXXX | XXX XXXXXX, 00 | 06/90622790 | LUNEDÌ |
XXXXXXX | XXX XXXXXX XX XXXXXXX, 0 | 06/9804466 | SABATO |
OSTIA | VIA XXXXXXXX SACCHETTO, 2 | 335/1319788 | LUNEDÌ |
XXXXXXXXXX | XXX XXXXXX, 00 | 06/9535791 | LUNEDÌ |
XXXXXXX | XXX XXXX, 0 | 06/9107887 | GIOVEDÌ |
SUBIACO | XXX X. XXXXXXXXX, 0/X | 0000/00000 | XXXXXX |
XXXXXX | XXX XXXXXXXX, 0 | 0774/314780 | MER-GIO |
TOR TRE TESTE | VIA XXXXXX XXXXXXX, 182 | 06/22789062 | LUNEDÌ |
XXXXXXXXXX | XXXXX XXXXXXXXX, 00 | 06/9590955 | LUNEDÌ |
VELLETRI | XXXXX XXXXX XXXXXXXXXX, 00 | 06/9632554 | LUN/MART/VEN |
XXXXXXXXX XX XXXXXXXX | XXX XXXXXXXX XXXX, 00 | 0774/325576 | LUNEDÌ |
ritetici. Forte è l’intervento per la realizzazione e la gestione degli enti paritetici, per renderli sempre più un sistema unitario e per garantire una più puntuale applicazione degli accordi e dei contratti, prevedendo anche modalità di intervento per rendere omogeneo tutto il sistema.”
La Filca Cisl di Roma saluta
con grande affetto Xxxxx Xxxxx
Xxxxxxxx, attualmente Direttore
dell’Ente bilaterale PFL
(Prevenzione Formazione Lazio).
Lo ringraziamo per l’impegno profuso
in questi anni, prima per la Filca Cisl
di Viterbo, poi quale Segretario
Generale della Filca Cisl Lazio.
Con sensibilità ed attenzione
nei confronti delle vicende storiche
contribuito alla
del Paese ha
cresciuta in termini di
rappresentatività
e iniziativa del sindacato.
ZONA
INDIRIZZO
TELEFONO
GIORNO
L’Edilizia & la Città rivista trimestrale
a cura della Filca Cisl di Roma xxx Xxxxxx, 00
00000 Xxxx
Direttore responsabile
Xxxxxx Xxxxxxxx
Progetto grafico e impaginazione
segue da pagina 1, Lo sviluppo sostenibile di Roma
richiede una forte azione congiunta
un anno dagli stati generali delle costruzioni le promesse non mantenute del Governo. Il settore delle costruzioni è in una situazione dalla quale sarà difficile uscire con slancio e, per questo, c’è un’azione congiunta, messa in campo dalle tre segreterie Nazionali di Filca, Fillea, e Feneal, che mira ad individuare una piattaforma condivisa con tutte le associazioni degli imprenditori, per poi accendere un tavolo di confronto con i Ministeri interessati e trovare le risposte per rilanciare il settore, dando ossigeno alle imprese e tamponando l’emorragia continua di lavoratori espulsi dal ciclo produttivo.
Questo per quanto riguarda il contesto nazionale. Ma, per quanto riguarda il Comune di Roma?
Purtroppo, continuiamo a registrare una situazione molto sfilacciata nei rapporti con l’amministrazione comunale, che continua con una politica di disinteresse al confronto con le forze sociali e ad una mancanza di “visione” su cosa fare per questa splendida città. Nel frattempo, questa inconsistenza politica, produce un blocco dei cantieri che imprigiona risorse per un valore pari a 4,5 miliardi di Euro. Per la maggior parte, si tratta di grandi opere infrastrutturali che, come tali, non solo creano posti di lavoro, ma possono dare a tutta la cittadinanza la prospettiva di una migliore qualità della vita. Mi riferisco alla Metro D Eur-Talenti, al raddoppio della Tiburtina, alla Metro B2 Rebibbia-Casal Monastero e la Prenestina Bis. Poi, ci sono i “libri dei sogni”, annunciati sul giornale dal vicesindaco Cutrufo per la realizzazione del II° polo turistico di Roma, con un investimento tutto privato di circa 9 miliardi di euro.
Ma qui, la domanda è un’altra: chi è in grado di finanziare un simile progetto, in una fase in cui, il problema più ricorrente riguarda proprio la stitichezza delle banche e degli investitori privati?
Allora, quali le strategie?
In questi giorni si sta lavorando per contrapporre a questo stato di cose una strategia fortemente unitaria da parte delle federazioni sindacali degli edili di Roma (vedi art. pag 4 “... incontro sulla crisi dell’edilizia a Roma”). Innanzitutto, la proposta deve prevedere una nostra “idea” di sviluppo della città: dobbiamo
esplicitare il nostro punto di vista, in modo chiaro e lineare. Cosa immaginiamo per Roma? Che tipo di sviluppo urbano? Chiarirci le idee, unitariamente e rilanciarle in modo forte alla controparte ed alle istituzioni locali, Provincia e Comune. Dobbiamo dire con chiarezza che cosa vogliamo fare per rendere Roma una città moderna. Diamo la massima apertura per costruire un piano di iniziative condivise perché, riteniamo che il camminare in ordine sparso, trovando magari qualche convergenza su elementi di mero “opportunismo”, non porti lontano. Ecco, dire la nostra, in modo organico, con azioni di pressione nei confronti delle associazioni imprenditoriali, che portino ad una condivisione delle nostre idee da parte dell’associazione imprenditoriale che oggi, forse, si rende conto che, con questa Giunta, non basta più “il canale preferenziale”.
In questa visione di partecipazione condivisa ed unitaria, come si inserisce l’attuale rapporto con le altre organizzazioni sindacali?
I rapporti sono incentrati sulla massima collaborazione rispetto alle cose da fare. In passato ci sono state e, probabilmente ci saranno in futuro, visioni ed opinioni differenti riguardo i fatti che accadono - vedi arbitrato o riforma contrattuale - ma si sta lavorando in modo unitario rispetto i problemi del settore. Noi non abbiamo condiviso la posizione della CGIL di non sottoscrivere la riforma contrattuale – poi di fatto accettata in tutti i rinnovi – ma, credo che, forse, essendo passato un po’ di tempo, si possano superare le difficoltà lavorando insieme sulle priorità del settore.
La crisi economica lo scorso anno ha colpito anche il settore edile a Roma. Quale il bilancio del 2009 e quali le prospettive per il 2010?
La crisi economica ha colpito il nostro settore in modo significativo. In termini assoluti, si è passati dai 52718 addetti del semestre Aprile-Settembre del 2008, ai 48623 addetti dello stesso periodo del 2009, con una perdita percentuale del 7,8%. Questa è la foto del settore per quanto riguarda il recente passato. Per il 2010, le previsioni non sono di certo incoraggianti. I cantieri posti in fase di realizzazione circa due anni fa, ovvero nel momento in cui si è cominciato a parlare della crisi, stanno andando verso la fase finale e non c’è un avvio di nuovi cantieri. Come Filca Cisl di Roma, siamo molto preoccupati da questa situazione e prevediamo che il 2010 sarà
l’anno nel quale l’impatto della crisi sarà più duro in termini di calo dell’occupazione e di ricorso agli ammortizzatori sociali.
Quali le proposte per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico nella nostra provincia?
La situazione attuale non è ordinaria. Non è attraverso i soliti riti che si può uscire da una crisi così seria. Roma è una città particolare, che ha bisogno di “stimolazioni” particolari e, soltanto attraverso un patto forte tra costruttori e Organizzazioni sindacali, si possono dare indicazioni alla politica comunale e provinciale su priorità e scenari di sviluppo: solo così si può uscire dalla crisi. Abbiamo pensato di riproporre su Roma, quanto pensato dalle federazioni nazionali con gli Stati Generali delle Costruzioni, riprendendo anche i temi proposti il 14 maggio del 2009: sicurezza nei luoghi di lavoro; qualificazione del territorio attraverso l’attuazione di politiche di rigenerazione urbana e la realizzazione di un programma di opere piccole e medie, che tenga in considerazione anche la tutela ambientale; l’attuazione del Piano Casa per abitazioni ad affitto sostenibile (housing sociale); un programma straordinario di edilizia economica e popolare, per rispondere compiutamente alla domanda di casa delle famiglie: il rilancio dell’edilizia che, attraverso la leva fiscale,
favorisca interventi di adeguamento tecnologico e di risparmio energetico.
Riproponendo questi temi, apriremmo una campagna di rilancio, forte, seria, di prospettiva per Roma. Che possa dare ossigeno ai nostri lavoratori, schiacciati da una situazione difficile.
Grandi opere, metropolitane, Olimpiadi, Formula Uno, ecc. Quali interventi sono più utili. Quali le priorità?
Non siamo per cementificazioni senza criterio: immaginiamo una Roma armonica, bella, che si sviluppi in modo tale da non creare “sottozone” che tendano all’esclusione sociale. Ma, nel contempo, vogliamo tutto ciò che serve per essere una città moderna. Sosterremo qualsiasi iniziativa che possa portare le luci
della ribalta sulla città e sulle immancabili “iniezioni” di infrastrutture. Mi riferisco ad eventi come la Formula 1 o come le Olimpiadi che, nel 1960 furono un volano eccezionale per lo sviluppo della città. Ma, soprattutto, non possiamo dimenticare le questioni quotidiane, come la viabilità, lo sviluppo dei quartieri, l’immancabile sfasamento tra l’espansione urbanistica e le strade e metropolitane che vengono costruite solo in un secondo tempo, con pesantezze inenarrabili per i cittadini in termini di qualità della vita.
Anche se qui, il problema, non è solo quello di reperire maggiori risorse per costruire nuove strade, ma di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, in un mix di treni, tram e bus.
integrazione è in aumento del 250% ed è in continuo aumento il numero dei lavoratori irregolari. I sindacati ritengono legittime le dichiarazioni delle associazioni in merito al diffi- coltoso sistema di accesso al credito e concordano con loro nel considerare eccessivo il ritardo sui pagamenti dei lavori eseguiti da parte delle pubbli- che amministrazioni, un ritardo che potrebbe causare un crollo del si- stema economico. I segretari generali della Filca Cisl di Roma Xxxxxx Xxx- cello e della Filca Cisl del Lazio Stefano
News
Chiusa la centrale Enel
di Civitavecchia
■ Xxxxx Xxxxxxxxxxxx
Operatore Filca Roma
Xxxxxx, ritengono, insieme agli altri sindacati, che non si può rimanere fermi o essere semplici spettatori, nella speranza che fattori economici esterni modifichino lo stato delle cose. Per la gravità della situazione e per il ruolo importante che ognuno, nella propria autonomia, ricopre nelle re- lazioni economiche della città, i sin- dacati propongono alle associazioni di promuovere in tempi stretti tutte le azioni necessarie e condivise per provare a invertire la tendenza della crisi in atto.
A seguito del gravissimo incidente,
che ha causato la morte del giovane operaio tarquiniese Xxxxxx Xxxxxxxx
attualità
I Sindacati chiedono alle associazioni
un incontro sulla crisi dell’edilizia a Roma
Il settore delle costruzioni sta attra- versando, a Roma e nel Lazio, un pe- riodo di crisi destinato ad andare avanti anche nei prossimi anni. La proposta dei sindacati di promuovere tutte le azioni necessarie per provare a invertire la tendenza della crisi in atto, ha un fine ben preciso: definire eventuali e necessarie azioni co- muni. I dati, purtroppo, preoccu-
ed il ferimento di altri tre operai, il Sindaco di Civitavecchia ha bloccato tutte le attività produttive della Cen- trale. L’ordinanza in questione, ha di- sposto la sospensione di ogni attività produttiva e di cantiere presso la cen- trale termoelettrica di Torre Valda- liga Nord per quindici giorni consecutivi, salva la possibilità di re- voca anticipata dell’interdizione,
L’ordinanza rappresenta per noi un nuovo punto di partenza: siamo con- vinti che serva una maggiore deter- minazione, non soltanto episodica,
pano non poco i tre sindacati di ca-
laddove sia comunicato al Comune,
bensì unitaria ed organica, da co-
■ di Xxxxxx Xxxxxx
Fondo Nazionale Pensione Complementare per i Lavoratori delle Imprese Industriali ed Artigiane Edili ed Affini
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Filca Cisl - xxx Xxxxxx, 00 - Xxxx – Tel.: 00 00.00.000
Per informazioni potete rivolgervi alla:
In una lettera firmata dai segretari generali della Filca Cisl di Roma, della Filca Cisl del Lazio, della Fillea Cgil e Feneal Uil di Roma e del Lazio, i sin- dacati propongono ai presidenti delle associazioni Ance-Lazio Urcel, Acer, Federlazio, Lega delle Cooperative e Cna, di incontrarsi per aprire un con- fronto e definire eventuali e necessa- rie azioni comuni.
tegoria: diminuiscono le imprese attive (-5,84%), aumenta il numero degli operai che hanno perso il posto di lavoro (7,84%), diminuiscono sia la massa salari (-3,82%) sia le ore or- dinarie lavorate (-8,17%), sono in calo tutti gli indici della produzione dei materiali collegati al settore cemento calcestruzzo e laterizi. Inoltre, a Roma il numero dei bandi e dei permessi per costruire è inferiore del 60% ri- spetto agli anni precedenti, la cassa
da parte degli enti preposti, l’avve- nuto espletamento delle verifiche ri- tenute opportune. In questo caso, quindi, non si è avuta soltanto “la so- lita indignazione” di partiti politici e sindacati, come riportato in alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, che recitano: “…intanto, come già annunciato sabato dai Sindacati, è già partito questa mattina lo scio- pero di otto ore con il blocco totale delle attività nel cantiere. I lavoratori hanno successivamente occupato l’aula consiliare Pucci. Una protesta legittima e sacrosanta ma che, come tanti messaggi di cordoglio e indi- gnazione di partiti politici e sinda- cati, una volta svanito l’effetto emotivo per la morte di Xxxxxxxx, ri- schia di rivelarsi il film già visto con le morti di Xxxxxxx Xxxxxxxxx e Xxxx Xxxxxxx: un paio di proteste, un paio di riunioni, un paio di indagini e poi, via di nuovo tutti in cantiere…” Ma, un provvedimento esemplare che, in- sieme con lo sciopero di otto ore pro- clamato da tutte le categorie presenti in Centrale (Metalmeccanici, Edili, Chimici, Elettrici e Servizi) ha dato un segnale chiaro “Forte” ed inequi- vocabile.
struire insieme con gli enti locali e le associazioni imprenditoriali, per in- culcare sia nei lavoratori, sia negli stessi imprenditori, quella Cultura della Sicurezza e della Regolarità che devono essere la base per lavorare in un cantiere sano e per ridurre al mi- nimo il rischio di infortuni.
La concezione secondo cui, per essere competitivi, bisogna abbassare i costi sul lavoro (le gare al massimo ri- basso) non può essere più ammissi- bile, come non deve più essere accettata l’idea che la Sicurezza sul lavoro sia un “Costo” per le Aziende. Formazione preventiva, contratta- zione territoriale, revisione della nor- mativa sugli appalti, aumento dei controlli alle imprese (con la possibi- lità di esclusione dal ciclo produttivo in caso di gravi inadempienze in ma- teria di sicurezza sul lavoro) e l’atti- vazione di sistemi premiali per quelle imprese che rispettano le normative ed investono in formazione.
Concorrenza Leale: è semplicemente questo che chiediamo alle imprese sul territorio, perché riteniamo sia la base di uno sviluppo di qualità e una salvaguardia dell’integrità psicofi- sica di chi lavora.
Approfondimenti
La formazione sulla sicurezza è il nostro principale obiettivo
■ Xxxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxx Funzionario settore formazione del Ctp di Roma e Provincia
News
Sicurezza sul lavoro e infortuni:
una mappa del
Un altro dato allarmante riguarda gli infortuni in itinere che, dal 2000, sono entrati a far parte delle stati- stiche dell’INAIL e che, registrano una crescita del 2%. Non è un caso che 48 delle 78 morti bianche veri- ficatesi nella nostra Regione, siano
Gli organismi paritetici sono stati in- trodotti dal Decreto Legislativo 626 con lo scopo, tra gli altri, di promuo- vere iniziative formative rivolte alle figure della sicurezza (Datori di La- voro, RSPP, RLS, Addetti alla gestione delle emergenze, Preposti, ecc).
Il CTP di Roma, con 26 anni di attività alle spalle, svolge un ruolo fondamen- tale nel campo della sicurezza e della prevenzione nel settore edile. Basti pensare che, solamente nel 2009, ha erogato complessivamente oltre
139.000 ore formative, rivolte a tutte le figure che svolgono un ruolo nel campo della sicurezza.
Il 626 ha avuto il merito di introdurre un nuovo concetto di fare sicurezza e di fare prevenzione attraverso la for- mazione ma, siamo ancora molto lon- tani dal capire la profondità di questi concetti, ribaditi e precisati ulterior- mente nel corso degli anni, con l’evo- luzione della normativa.
Il legislatore ha posto l’accento sul fatto che la formazione non è un mero obbligo normativo, ma necessita di un reale coinvolgimento dei parteci- panti nel percorso didattico. Infatti, a conclusione dei corsi formativi, è ob- bligatorio superare le verifiche del- l’apprendimento per ottenere il rela- tivo attestato che, per avere efficacia giuridica, deve rispondere ad alcune caratteristiche e modalità, e deve es- sere rilasciato soltanto dagli organi- smi indicati dalla legge, tra i quali è compreso il CTP di Roma e Provincia. Questo è un dato fondamentale per- ché, permette di smascherare tutte quelle società o enti paritetici fittizi che, contrariamente allo spirito della norma, hanno fatto della formazione obbligatoria un prodotto da commer-
cializzare: un vero e proprio business con cui fare soldi, senza badare ai con- tenuti ed emettendo verbali, registri di corsi e attestati che, spesso, si rive- lano solo dei pezzi di carta vuoti di effettivi contenuti in quanto, rilasciati senza fornire una reale formazione. In poche parole, una formazione fan- tasma, inesistente, con il risultato che gli addetti restano privi di qualsiasi cognizione del ruolo che devono svol- xxxx e, soprattutto, della consapevo- lezza del rischio insito nell’attività la- vorativa. Al contrario, è necessario insegnare che un comportamento atto a prevenire il rischio sul luogo di lavoro può salvare una vita perché, lavorare in sicurezza deve diventare un modello ed un costume da appli- care sempre, tenendo bene a mente che, il valore della nostra vita, equi- vale esattamente a quello della per- sona che ci lavora accanto.
Lo scopo del CTP è, quindi, diffondere una profonda conoscenza delle norme sulla corretta applicazione delle pro- cedure di sicurezza, portando modelli di efficienza e di efficacia nella ge- stione del processo produttivo delle imprese, per far sì che diventi parte della normale gestione delle fasi la- vorative.
Diffondere la cultura della sicurezza è, per il CTP di Roma, l’obiettivo prin- cipale che cerchiamo di raggiungere con perseveranza, passione e convin- zione. Tanto è stato fatto, ma tanto ancora c’è da fare!
Io lavoro da quasi venti anni al CTP di Roma, come funzionario del settore formazione e spero di aver dato, con queste poche righe, un messaggio che scuota le coscienze degli uomini, prima che dei lavoratori.
nostro territorio
■ Xxxxxx Xxxxxxxxxx
Operatore FIlca Roma
Il 18 novembre 2008, l’INAIL ha dif- fuso il rapporto regionale sugli in- fortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni, dal quale risulta che il numero dei sinistri sul lavoro nella nostra Regione è diminuito rispetto alla media nazionale.
Secondo l’Istituto, i lavoratori oc- cupati in edilizia nel Lazio sono 171.000, con 5.041 infortuni, dei quali 3574 nel territorio romano. Inoltre, nel Lazio si sono verificati 15 incidenti mortali, otto dei quali a Roma e provincia.
Da questo rapporto emerge il dato allarmante dei lavoratori stranieri. Infatti, nel nostro territorio, gli in- fortuni occorsi a lavoratori immi- grati sono stati 838, dei quali 5 mortali. Ciò denota una grossa mancanza di formazione ed infor- mazione sulle procedure lavorative nei cantieri e sui rischi connessi all’ambito delle costruzioni. Se poi, a questo stato di cose, aggiun- giamo la scarsa conoscenza della lingua italiana e la difficoltà di co- municare sui posti di lavoro, si ha un quadro dettagliato della situa- zione degli immigrati.
Per arginare questa grossa falla di comunicazione, le parti sociali e il CTP di Roma e provincia, da tempo hanno diffuso un vademecum sulla sicurezza, scritto in quattro lingue, su come comportarsi nei cantieri edili ed evitare inutili rischi. Ciò nonostante, il trend degli infortuni dei lavoratori immigrati, è aumen- tato del 2%.
avvenute a causa della strada e,
precisamente, 23 decessi in occa- sione di lavori inerenti alla circo- lazione stradale e 25 in itinere, os- sia nel tragitto casa-lavoro e viceversa.
Questo dato impone una rifles- sione. I media li presentano come fatali incidenti stradali, senza ac- comunarli con la fase lavorativa nei cantieri: si pensa alla fatalità, all’intensità del traffico, alla velo- cità. Si dovrebbe, invece, riflettere su quanto possa incidere la stan- chezza derivante da 8 ore di lavoro in un cantiere e allo stress deri- vante dal fatto di doversi alzare alle 5 del mattino, per far ritorno a casa alle 19.
Tutti noi dovremmo prendere co- scienza di questo fenomeno e tute- lare il lavoratore a 360°, dal mo- mento in cui esce di casa, fino a quando non vi fa ritorno, dise- gnando una mappa dei rischi di una fase che dobbiamo considerare, a tutti gli effetti, lavorativa.
A questo tema, si ricollega l’art. 12 del D.L. 38: dispone che se l’impresa non mette a disposizione la mensa o i locali dove consumare i pasti, lasciando che il lavoratore esca dal cantiere per il pranzo, l’eventuale sinistro viene considerato come in- fortunio in itinere.
Tanto si è realizzato in questi ultimi anni e lo dimostra il fatto che, dai 100 morti del 2007, si è passati ai 78 del 2008, con una diminuzione del 19%. Ma, anche se si tratta di un buon risultato, rappresenta una magra consolazione perchè nes- suno dovrebbe morire per lavorare onestamente e dignitosamente.
Speciale Arbitrato
diamo l’esasperazione politico-sin-
dacale che ha visto in questo prov- vedimento – addirittura – un at- tacco frontale al “diritto del lavoro
in quanto tale”, anche se, desta
molte perplessità il fatto che le ri-
Il punto
Intesa
con le parti sociali
sull’arbitrato
■ Xxxxxxxx Xxxxxxx
Segretario Generale CISL
Presso il Ministero del Lavoro, su pro- posta formale della Cisl, oggi è stata sottoscritta da tutte le parti sociali, esclusa la Cgil, un’importante INTESA, basata su una dichiarazione comune di tutti i firmatari. relativamente alla riforma dell’arbitrato. L’intesa, da un lato conferma l’utilità e la libera scelta di utilizzare l’arbitrato come solu- zione delle controversie di lavoro, dall’altro impegna tutti i sottoscrittori alla realizzazione, nei 12 mesi previsti dalla legge, dell’accordo interconfede- rale per regolare l’intera materia e soprattutto esclude fin d’ora che le clausole compromissorie all’atto del- l’assunzione, possano riguardare le
dei rapporti di lavoro, cioè i licenzia- menti. In questo modo diventa chiaro e definitivo per tutti, quello che la Cisl ha sostenuto fin dall’inizio e cioè, che con la riforma dell’arbitrato non viene in nessun modo né aggirato, né de- potenziato l’art. 18 e, più in generale, il diritto del lavoro. Con questa intesa aumentano, invece, notevolmente le possibilità che conciliazione e arbi- trato vengano ben regolati nella loro sede naturale, attraverso accordi in- terconfederali e i contratti di lavoro. In questo modo, sarà disponibile uno strumento nuovo per risolvere più ve- locemente e senza oneri le controver- sie di lavoro, mantenendo inalterate le tutele per i lavoratori. In questo quadro è particolarmente significa- tivo che il Ministro del Lavoro abbia assunto ufficialmente l’impegno a re- cepire integralmente gli accordi e la volontà delle parti sociali in materia di regolazione dell’arbitrato. Tutti que- sti elementi concorrono a valorizzare, come sempre richiesto dalla Cisl, il ruolo delle parti sociali e richiedono ora il massimo impegno delle nostre strutture per realizzare l’accordo in-
suetudine, la questione è diventata oggetto di strumentalizzazioni che hanno scorrettamente adombrato un’abolizione implicita dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Grazie all’azione della Cisl, abbiamo otte- nuto alcune parziali modifiche mi- gliorative rispetto alle norme del Disegno di Legge relative alle con- troversie e al processo del lavoro ma, nel complesso, il provvedi- mento appare tuttora piuttosto pro- blematico. In particolare, per quel che riguarda l’arbitrato individuale certificato e la clausola compromis- xxxxx, sarà fondamentale farne ma- teria pienamente disciplinata dalla contrattazione collettiva, stipu- lando gli accordi necessari con le parti imprenditoriali. Non condivi-
Intervista a cura di Xxxxxxx Xxxxxxxx
L’arbitrato
nelle controversie di lavoro: vantaggi e criticità
forme proposte siano state diluite in un provvedimento molto ampio ed eterogeneo. Riteniamo condivi- sibile l’obiettivo di velocizzare le cause di lavoro che, attualmente, hanno tempi lunghissimi compor- tando, in definitiva, una sostanziale disapplicazione delle norme e dan- neggiando i lavoratori che atten- dono i giudizi. L’attenzione e l’im- pegno della Cisl devono rimanere molto elevati affinché, attraverso la contrattazione collettiva, siano valorizzate le opportunità di sem- plificazione e di riduzione dei tempi processuali nelle controversie di la- voro, scongiurando il rischio di una diminuzione della tutela dei diritti dei lavoratori. Vedremo come andrà a finire questa vicenda.
criticità sottolineati anche dai ri- lievi del Capo dello Stato. La legge in questione nasce due anni e mezzo fa e la Cisl si è impegnata fin dall’inizio per correggere gli aspetti della materia ritenuti sfa- vorevoli. Un’importante modifica
controversie relative alla risoluzione
terconfederale.
che la Cisl è riuscita ad ottenere ri-
■ Xxxxx Xxx
guarda la cosiddetta clausola com-
Il parere
Le polemiche sul Disegno
di legge di riforma del processo e delle controversie di lavoro
Responsabile dell’area giuslavorativa del Centro Studi Cisl di Firenze
Che cosa è e quali vantaggi por- terebbe l’introduzione dell’arbi- trato nelle controversie del la- voro?
promissoria, per cui le parti hanno la possibilità di rivolgersi all’arbi- trato soltanto se questo è previsto nei contratti collettivi o negli ac- cordi interconfederali.
Si tratta di un elemento molto im-
L’arbitrato è uno strumento per la portante perché la scelta se ricorrere
■ Segreteria Filca Cisl Roma
Il Senato della Repubblica ha ulti- mato la quarta e definitiva lettura del Disegno di Legge 1167-B che, tra
i vari temi trattati, contiene una riforma del processo e delle contro- versie di lavoro. Come ormai è con-
risoluzione in via stragiudiziale delle controversie del lavoro. Ciò si- gnifica che invece di ricorrere ai tempi lunghi della giustizia ordina- ria - che vanno dai quattro ai cin- que anni in media - le parti deci- dono di rivolgersi ad un terzo per risolvere rapidamente le controver- sie. Tuttavia, siccome la legge pre- vede ben quattro tipi di arbitrato, si pone il problema di capire a chi sarà demandato concretamente l’istituto. A mio avviso, bisogne- rebbe privilegiare l’arbitrato disci- plinato per via contrattuale e, al contempo, circoscrivere e limitare gli altri casi.
Cosa implica il recepimento de- gli accordi interconfederali?
Su questo tema sarebbe opportuno evitare le strumentalizzazioni, an- che giornalistiche, cui abbiamo as- sistito negli ultimi tempi, senza però nascondere alcuni aspetti di
o meno all’arbitro non viene lasciata alle parti individuali, ma è consen- tita soltanto laddove la materia sia stata opportunamente regolata ad opera della contrattazione collettiva
o degli accordi interconfederali.
Passiamo ora agli aspetti critici dell’istituto.
L’arbitrato è un utile strumento che nasce già verso la fine dell’Otto- cento, con i collegi dei Probiviri, cui era demandata la risoluzione delle controversie di lavoro ed è previsto da alcune norme dello Statuto dei Lavoratori (es. l’art. 7 in tema di sanzioni disciplinari). Questo dimo- stra che non rappresenta una no- vità come, invece, si vorrebbe far intendere. Voglio ricordare, inoltre, che agli inizi degli anni 2000, sono state raggiunte intese sull’arbitrato sottoscritte dalla stessa Cgil e che l’accordo di riforma delle relazioni industriali, del gennaio 2009, al
punto 12, prevede la valorizzazione di strumenti di conciliazione e di arbitrato.
Il problema è capire se la regola- mentazione dell’arbitrato può avere un ruolo importante, come soste- nuto dalla Cisl, ai fini dell’applica- zione di diritti di matrice contrat- tuale, nell’ambito di una concezione delle relazioni industriali fondata sull’autonomia della sfera del so- ciale rispetto alle istituzioni. Infatti, accanto alle norme di legge, vi sono norme contrattuali, molte delle quali hanno a che fare con aspetti retributivi, la cui decisione può es- sere affidata alle sedi di soluzione stragiudiziale individuate dalle parti stesse. Detto ciò bisogna co- munque stare attenti, soprattutto
in riferimento all’arbitrato secondo equità, affinché non si violino norme inderogabili, di tutela della parte debole del rapporto di lavoro. È dunque da sottolineare che l’ar- bitrato serve per risolvere alcuni tipi di controversie - principalmente di carattere retributivo o di inqua- dramento professionale - ma non può operare per quanto riguarda altri diritti che trovano fondamento in norme legislative o ancor più in principi costituzionali. Semplifi- cando, non può intaccare i diritti cosiddetti indisponibili come, ad esempio, la salute e sicurezza, l’ora- rio massimo lavorativo, la retribu- zione minima, la tutela della ma- ternità, ecc.
E per quanto riguarda l’eventua- lità che l’introduzione dell’arbi- trato abbia un impatto sull’art. 18?
Sull’articolo 18 si è operata una certa strumentalizzazione. Leg- gendo i giornali, ho visto che non viene messo in rilievo il fatto che il ricorso all’arbitro è consentito solo tramite la contrattazione collettiva. A mio avviso, la questione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, avrebbe un senso solo laddove si conferisse all’arbitrato la possibilità di decidere rispetto a norme inde- rogabili, tra le quali si può com- prendere anche quella relativa alla giustificazione del licenziamento, ma non mi pare che questa sia la strada che si stia perseguendo.
Quindi, il messaggio è: valoriz- ziamo l’istituto dell’arbitrato, per- ché è uno strumento utile per ab- breviare i tempi della giustizia, stando però attenti ad utilizzarlo solo per alcuni tipi di controversie. Peraltro, la stessa Dichiarazione raggiunta l’11 marzo tra tutti i sin- dacati - tranne la Cgil - e tutte le componenti datoriali, esclude la possibilità che la clausola compro- missoria possa regolare controver- sie relative alla risoluzione del rap- porto di lavoro.
In questa prospettiva l’arbitrato è sicuramente uno strumento utile che va a rafforzare la posizione del lavoratore, riducendo le spese e le perdite di tempo che comporta la giustizia ordinaria.
Iniziative
Viaggio a Gerusalemme:
continua il percorso nella memoria
Lettera a mio nipote al ritorno
fine. Ho visto uomini cercare Dio nei momenti più bui della loro esistenza e trovarlo nel volto di un bambino. Ho sentito uomini accettare la morte
■ Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
da un viaggio
di un bambino in nome di una
Xxxxxxxx Xxxxx
Xxxxx Xxxxxxxx
pseudo-sicurezza. Ma, se è vero che
La Filca Cisl del Lazio ha concluso, con il viaggio a Gerusalemme, il suo percorso della memoria iniziato lo scorso anno ad Auschwitz. Si è trat- tato di un viaggio storico-religioso, che ci ha portato a visitare Yad Va- shem, la collina della memoria, in- sieme ai luoghi sacri che caratteriz- zano la cultura di questo Paese.
Un viaggio per cercare di compren- dere una diversa cultura: attraverso gli incontri con famiglie arabo-cri- stiane di Gerusalemme, con i rappre- sentanti di “Parent’s Circle” – asso- ciazione di persone che hanno avuto lutti a causa di attentati o di azioni dell’esercito - e con i rappresentanti di Nevè Shalom / Wat Al Salam, un villaggio dove ebrei ed arabi vivono insieme.
Un percorso che ci ha portato a visi-
tare il campo profughi di Deeshe ed il Caritas Baby Hospital, l’unico ospe- dale pediatrico della Palestina. Inol- tre, abbiamo incontrato i rappresen- tanti di un sindacato ebraico e di uno palestinese, che ci hanno mostrato una visione del lavoro come impor- tante fattore di aggregazione.
Questo viaggio ci ha posto anche una serie di interrogativi, imponendoci di non dimenticare ed invitandoci a ripetere anche noi l’augurio che tro- viamo nella tradizione ebraica della diaspora, un augurio che si ripropone ogni anno da secoli e che è sempre rimasto immutato: “L’anno prossimo a Gerusalemme” e, nominando la città, non si può non ripensare anche a quel Muro che, ancora oggi, resta al centro di una complessa vicenda sociale, politica e religiosa.
■ Xxxxxxxx Xxxxx
Xxxx Xxxxxx, ti scrivo questa lettera con l’animo smarrito.
Ho fatto un viaggio in cui ho trovato il tuo sguardo e il tuo sorriso nei bam- bini che incontravo, bambini che, in- dipendentemente dal luogo geogra- fico in cui si trovavano, avevano la tua voglia di giocare e di scoprire ti- midamente l’altro.
Al solo gesto di un saluto, ho visto riaffiorare il sorriso nel volto di bam- bini segnati dalla sofferenza.
Rabbrividivo nel considerare l’even- tualità che, se tu fossi stato di questi luoghi, ti saresti trovato, tuo mal- grado, coinvolto in un conflitto che non avrebbe avuto pietà neanche di te, come non ne ha avuta nei con- fronti dei figli di alcune persone che ho incontrato in questo viaggio. O che potresti non essere mai nato, perché la tua mamma avrebbe avuto diffi- coltà ad arrivare in ospedale; o di ve- derti stare male senza la possibilità di aiutarti e di poterti curare. Ho sen- tito di uomini che si odiano senza co- noscersi ma, anche, di persone che hanno compreso l’inutilità di crogio- larsi nei dolori che le hanno colpite e che si sono sforzate di dialogare con l’altro, con il diverso, nella speranza di interrompere quella spirale di odio che li avvolge. Ho visto uomini na- scondersi dietro un muro, con la cer- tezza che gli altri potrebbero fare a loro quello che loro fanno agli altri. Ho visto uomini che non hanno più una prospettiva, ma soltanto la con- sapevolezza di dover resistere fino alla
Dio è nel volto dei bambini, vuol dire che ogni volta che ne permettiamo un sopruso, commettiamo un deici- dio. Ogni volta che questo non ci scandalizza e ogni volta che non al- ziamo un grido di dolore, magari sol- tanto per pigrizia, è come se gridas- simo anche noi: “Barabba! Barabba! Barabba!”.
Scusami se ti rattristo con queste mie riflessioni ma, tornando a casa, mi sono accorto che anche da noi ci sono uomini che erigono muri e che giudi- xxxx l’altro solo sulla base di stereotipi versatili e accolti senza riserve. Mi sono accorto che la paura di guardare ci ha fatto chinare il mento e mi sono venuti in mente i versi di un poeta scomparso, che recitano: “…E se nei vostri quartieri tutto è rimasto come ieri, senza le barricate, senza feriti, senza granate, se avete preso per buone le “verità” della televisione, an- che se allora vi siete assolti, siete lo stesso coinvolti…”. Xxxxxxxx Xx Xxxxx Così mi trovo a pensare che l’approc- cio più comune risulta quello di giu- dicare, di porci in cattedra a proferire il “verbo”, a battere il pugno sul petto degli altri e non sul proprio, mentre la ricerca di un dialogo e di una ri- conciliazione dovrebbe essere la stella cometa dei moderni Re Magi che ven- gono a portare i loro doni in questa terra. Xxxxxx, ti lascio con la paura di aver gridato “Barabba!” anche io e, con questa mia lettera, voglio chie- dere scusa a te che, con i tuoi dicias- sette mesi, sei il nostro Gesù Bambino. Un abbraccio e un bacio, zio Xxxx- xxxx.
Intervista a cura di Xxxxxxx Xxxxxxxx
Il Caf Cisl: un centro servizi che risolve i problemi
con professionalità e competenza
■ Xxxxxxx Xxxxx
l’organizzazione si fa conoscere e crea consenso attraverso i servizi. Infatti, offrendo una rosa sempre più ampia di servizi integrati, tesi a ri- solvere al cittadino molti problemi, si crea un circuito di fidelizzazione molto importante. È un aiuto con-
mente la pratica per l’erogazione del beneficio.
Sono molti i pensionati che si ri- volgono a voi per avere assi- stenza nel computo del RED?
Lo scorso anno abbiamo fatto diverse
Direttore Caf Cisl Roma
La filosofia del Caf Cisl è offrire una rosa sempre più ampia di servizi, avvicinandoli ai cittadini, intercet- tando le nuove esigenze e fornendo risposte immediate. Infatti, le parole d’ordine sono: capillarità, decentra- mento ed integrazione dei servizi.
In un contesto sempre più com- plicato, in che modo il Caf della Cisl contribuisce a semplificare la vita del cittadino?
Viviamo in una realtà estremamente complessa, soprattutto a Roma, dove è difficile spostarsi ed è complicato accedere ai servizi. Per questo, il Caf Cisl va incontro ai cittadini, predi- sponendo un centro servizi che per- mette di risolvere molte problema- tiche proprie della vita quotidiana. Questa è la filosofia del Caf Cisl: facile accesso, capillarità ed integrazione dei servizi, per agevolarne il più pos- sibile la fruizione da parte dei cit- tadini iscritti o potenziali iscritti e risolvere, in parte, i tempi sociali richiesti da questi adempimenti. E questa è anche la mia filosofia per- sonale.
Quindi formate gli operatori in modo tale da essere in grado di espletare tutte le pratiche di com- petenza del Caf?
Ci sono pratiche ad alta complessità, come i contenziosi, che prevedono
una specificità professionale difficil- mente spendibile su tutti gli operatori. Ma, per tutto il resto, gli operatori vengono formati in modo tale da po- ter espletare tutto il pacchetto delle pratiche fiscali. La recente Conferenza nazionale dei servizi ha previsto, in fase propositiva, la figura dell’opera- tore integrato che raccoglie in sé una serie di competenze. Non è più un problema di dislocazione geografica del servizio ma, di dislocazione delle risorse umane: dove c’è un operatore del Caf, c’è la possibilità di accedere a quel tipo di pratiche, assicurando una completezza di servizio.
La dichiarazione dei redditi rap- presenta ancora uno scoglio per le famiglie?
È un momento importante e rappre- senta ancora uno scoglio, a causa della materia piuttosto ostica in cui è difficile orientarsi. Il 730, oltre ad essere una prestazione tecnica, è an- che un servizio di relazione, di con- sulenza, di spiegazione di come ci si muove all’interno della dichiara- zione dei redditi perché, ad esempio, alcune spese un anno sono detraibili e l’anno successivo non lo sono più e viceversa. Per il Caf rappresenta un momento fondamentale dell’at- tività: abbiamo la possibilità di fare quello per cui le aziende spendono un sacco di soldi in marketing e, cioè, far entrare le persone nei nostri uf- fici. Ed è anche il momento in cui,
creto ed immediato: tutti detestiamo i tempi di attesa, il non avere rispo- ste immediate mentre, il Caf, riesce a risolvere i problemi velocemente, riducendo i tempi burocratici.
Le agevolazioni economiche per i cittadini possono essere otte- nute con maggior agilità grazie al Caf?
Assolutamente sì e per due ragioni. Innanzitutto, la facilità di accesso al servizio: a Roma ci sono circa 50 sedi e, normalmente, chi richiede questo tipo di prestazioni, lo fa per motivi assistenziali e quindi, ha fretta perché deve riscuotere soldi o fare iscrizioni all’asilo nido o all’uni- versità. Inoltre, il Caf ha anche delle convenzioni con il Comune di Roma e con tutti i Comuni limitrofi, in base alle quali, può inviare diretta- mente le pratiche ed attivare le pre- stazioni senza ulteriori perdite di tempo per il cittadino che, altri- menti, dovrebbe fare il giro degli uf- fici. Ad esempio, per quanto ri- guarda i bonus per la riduzione delle bollette della luce e del gas, grazie alla convenzione tra Caf Cisl e Co- mune, si può fare l’Ise e, contestual- mente, si fa direttamente la do- manda per l’agevolazione per conto del cittadino, espletando completa-
migliaia di Red. Si tratta di procedure molto importanti perché, alcune forme pensionistiche vengono ripa- rametrate in base a questo docu- mento. Attraverso il Red, l’Inps chiede al pensionato se ci sono altri redditi oltre a quello assoggettato a prestazione o se sono intervenuti cambiamenti con qualsiasi forma di reddito diversa dalla pensione (red- diti da affitti percepiti, da collabo- razioni, attività da lavoro dipen- dente, interessi bancari superiori ai 1250 euro annui). Tutte queste cose vanno dichiarate perché ricadono sulla prestazione che ha originato il Red. È molto importante perché, se non viene spedito (e, anche in questo caso, il Caf fa tutto direttamente) la pensione o la prestazione vengono sospese.
Per quanto riguarda gli adempi- menti relativi a colf e badanti? Negli ultimi anni, il Caf ha cercato di uscire dagli uffici, per intercettare nuove forme di necessità e nuove di- namiche di cittadinanza attiva. Per questo, il pacchetto complessivo pre- vede tutti i prodotti fiscali (730, Unico, Ici, Ise, Iseu, Red, modelli per le detrazioni) e, in maniera collate- rale, prevede anche il servizio suc- cessioni e quello relativo a colf e ba-
troverai dosponibili i servizi CAF e INAS
Nella sede
Filca Cisl di Roma,
via Farini 62,
FORMAZIONE
per informazioni
ROMA
CAF: lun. mer. ven. dalle ore 15.00 alle 19.00
XXX X. XXXXXXXXXX, 0
mar. gio. dalle ore 9.00 alle 13.00
TEL. 00 00.00.000 – FAX 00 00.00.000
POMEZIA
INAS: mar. gio. dalle ore 9.00 alle 13.00
XXX XXXXX XXXXXXX, 0
TEL. 06 91.96.22.26-7-8 – FAX 06 91.96.22.09
danti. Il Caf fornisce un’assistenza completa, dall’assunzione, durante tutto il corso del rapporto di lavoro, fino alla sua chiusura, andando in- contro alle famiglie che hanno biso- gno di contrattualizzare la persona in maniera corretta. Tutto questo, per assicurare un sereno svolgersi del rapporto di lavoro, cercando di ridurre i margini di vertenzialità.
È possibile aiutare i cittadini an- che per le pratiche burocratiche meno frequenti come, succes- sioni, visure e contenziosi fiscali? Per il servizio successioni, il punto di forza del Caf riguarda i professionisti che svolgono questo servizio ad un costo infinitamente più basso (circa un quinto) rispetto ad un notaio o ad un avvocato ma, con un analogo livello di professionalità. Si tratta di un servizio molto importante, che dovrebbe essere potenziato. Molte persone, infatti, non sanno che, oltre agli adempimenti fiscali, offriamo tante altre prestazioni e, per questo, stiamo pubblicizzando il Caf Cisl an- che con inserzioni su quotidiani come Metro e Leggo, presentando tutti i nostri servizi.
Quali i punti di forza dell’orga- nizzazione del Caf Cisl?
Quest’anno è partito nel Lazio un progetto di regionalizzazione del Caf. In precedenza avevamo cinque Caf indipendenti, uno per Provincia, mentre ora c’è un unico Caf regio- nale. È un piano di lavoro impor- tante, che comporta economie di scala, coordinamento delle attività e delle modalità operative professio- nali. È un progetto pilota che, in fu- turo, dovrà essere esteso all’intero territorio nazionale. Ci teniamo par- ticolarmente perché riguarda le due frontiere del Caf: la regionalizzazione e l’integrazione. La regionalizzazione è cosa fatta dal 1° gennaio, mentre l’integrazione dei servizi implica un’ampia formazione degli opera- tori, affinché siano in grado di svol- xxxx tutto il pacchetto delle pratiche fiscali e, al contempo, di fornire una consulenza quanto più possibile al- largata all’utenza. La Cisl deve an- dare incontro alle esigenze dei propri iscritti o potenziali iscritti, fornendo un servizio adeguato ed altamente professionale, perché è importante che chi entra da noi, iscritto o meno, riconosca l’organizzazione Cisl.
News
Le novità nel settore
Cemento Industria
■ Xxxxxxx Xxxxxxxx
Segretario Territoriale Filca Roma
Dopo una trattativa di quasi cin- que mesi, è stata raggiunta a Roma, presso la sede di Confindu- stria l’ipotesi di accordo per il rin- novo del contratto nazionale del settore cemento industria. Si tratta di un accordo particolarmente si- gnificativo per la provincia di Roma, che ha sul territorio colossi come Italcementi con l’impianto di Colleferro e Buzzi Unicem a Xxxxx- xxx-Xxxxxxxxxx, oltre ad altre im- prese come la C.I.M. S.p.a a Xxxxxx- xxxx. L’accordo prevede aumenti di 132 euro a regime, 32 il primo anno, 40 il secondo, 60 per il terzo. A questi si aggiungono 60 euro a copertura per i mesi di gennaio e febbraio 2010, 10 euro di sanità integrativa, di cui 2 a carico del lavoratore con adesione volontaria, un incremento dello 0,20% a carico delle aziende per la previdenza integrativa, la proroga a tutto il 2010 degli accordi di ciascun gruppo in essere, man- tenendo però le scadenze previste per la nuova contrattazione. Inol- tre, come elemento di garanzia per
i lavoratori delle imprese che non effettuano contrattazione azien- dale, viene prevista un’indennità di mancata contrattazione pari a 120 euro all’anno, oltre ad un no- tevole miglioramento del sistema delle regole e delle relazioni indu- striali e di tutto il sistema della bi- lateralità. Per Xxxxxxx Xxxxxxxx, Se- gretario della Filca Cisl Roma, l’accordo raggiunto è un risultato importante, sia sul fronte salariale che dei diritti, anche perché la firma raggiunta è stata unitaria, pur in presenza di tre piattaforme separate. Inoltre, come Filca dob- biamo ritenerci soddisfatti, perché si è lavorato in perfetta coerenza con le nuove regole contrattuali in- trodotte con il nuovo modello di re- lazioni industriali siglato a livello confederale e non sottoscritto dalla sola Cgil. La durata triennale dei contratti e l’aumento salariale le- gato al nuovo indice ipca sono ap- punto due capisaldi del nuovo ac- cordo, questo a testimonianza che la strada tracciata e voluta forte- mente dalla Cisl è quella giusta. Inoltre, la firma è rilevante se rap- portata alla fase di difficoltà del settore, che registra un calo della produzione, con la previsione per un 2010 di ulteriore contrazione nei volumi rispetto all’anno terribile che è stato il 2009.
Nuovi minimi tabellari contrattuali Cemento Industria
Intervista a cura di Xxxxxxx Xxxxxxxx
Il nuovo ciclo della Cisl di Roma: rinnovamento della struttura
e rafforzamento della presenza sul territorio
■ Xxxxx Xxxxxxx
Segretario Generale Cisl Roma
vedere verso quale direzione va il si- stema produttivo. Noi sappiamo che uno dei problemi più importanti è superare la concorrenza, soprattutto da parte dei Paesi emergenti. Dob- biamo migliorare la qualità del pro- dotto attraverso un utilizzo razionale del nostro sistema di forza lavoro che è altamente competitivo e che ha le potenzialità per vincere molte sfide.
Roma non è la città della burocrazia, come la si vorrebbe dipingere: ab- biamo un sistema produttivo molto significativo, che rappresenta uno dei primi poli industriali in Italia. Per questo, abbiamo bisogno di una seria politica industriale anche nell’area romana, con un maggiore stimolo nei confronti del sistema produttivo da parte delle Istituzioni locali.
Con la sua elezione a Segretario Generale della Cisl di Roma, si è aperto un nuovo corso. Quali le novità e le iniziative più impor- tanti?
Quando sono stato eletto, mi sono impegnato ad avviare un processo di rinnovamento e ringiovanimento della struttura. Infatti, a quasi sei
articolata sul territorio. Attraverso un lavoro serio di collaborazione e di comunione di intenti, possiamo realizzare insieme questo processo di miglioramento della nostra strut- turazione sul territorio. Per queste ragioni, il rinnovamento avvenuto in casa Filca si sposa bene con il pro- getto che abbiamo come Unione. In
News
La vicenda della Canados International: un risultato positivo per l’occupazione
■ Xxxxx Xxxxxxxxxx
Segretario Territoriale Filca Roma
mesi di distanza, abbiamo avuto si- gnificativi cambi di dirigenza, sia all’interno dell’unione, sia nelle fe- derazioni di categoria. Sono già stati eletti molti nuovi segretari di cate- goria: Cuccello alla Filca, Mandato alla Femca, Calandriello alla Fiba, Terrinoni alla Fistel, Xxxxxxxx ai Pen- sionati. Ovviamente, si tratta di un processo graduale dove i ricambi de- vono avvenire sulla base di un con- senso abbastanza vasto, senza traumi nelle strutture di riferi- mento. Per quanto riguarda l’Unione, abbiamo avuto diversi cambiamenti: la Segreteria è stata ridotta da cinque a quattro compo- nenti (abolendo la figura del Segre- tario generale aggiunto) e, al posto di Calandriello c’è Xxxxxxxxxx Xxx- xxxx, un quadro giovane molto ap- prezzato, che ci sta dando una grossa mano. Xxxxxx lavorando sul territorio, con un processo che ci por- terà, fra qualche tempo, ad elabo- rare il progetto di una nuova pre- senza territoriale della Cisl nell’area di Roma. Inoltre, c’è anche una grande attenzione sul versante dei servizi erogati agli iscritti, primo fra tutti, il servizio fiscale. Abbiamo superato le società di carattere ter- ritoriale per costituirne una regio- nale, assicurando così un migliore coordinamento.
Per quanto riguarda la Filca Cisl di Roma, con il suo nuovo Segre- tario Generale Xxxxxx Xxxxxxxx, quali rapporti di collaborazione avete avviato?
I rapporti sono molto stretti e Xx- xxxx è un dirigente che, personal- mente, stimo molto. Apprezzo la sua capacità di guardare al territorio e questa è una frontiera su cui pos- siamo lavorare insieme perché la Filca, da sempre, ha fra le sue con- notazioni essenziali, una presenza
più, ovviamente, i problemi che la crisi ha indotto in tutti i settori non ha risparmiato l’edilizia e, in questo senso, le iniziative che la Filca in- tende adottare sono, per noi, propo- ste su cui cimentarci insieme, con grande disponibilità reciproca.
Problemi, primo fra tutti la di- soccupazione, un fenomeno tra- sversale che colpisce sia i bassi profili, sia le alte qualifiche.
La nostra organizzazione tende ad evitare il più possibile i licenzia- menti. Per questo, rispetto alla mo- bilità, preferiamo la cassa integra- zione, anche in deroga, che non prevede la risoluzione del rapporto di lavoro ma, soltanto, la sua so- spensione. Inoltre, non dobbiamo di- menticare che la crisi non agisce per tutti nello stesso modo: alcuni lavo- ratori vengono colpiti maggior- mente e, per questi, abbiamo richie- sto alle amministrazioni locali diversi interventi a sostegno del red- dito. A tale riguardo, puntiamo molto sulla formazione come stru- mento per aiutare i lavoratori a ri- collocarsi. La situazione non è sem- plice ma, ritengo che, con il governo di questi processi da parte del si- stema delle relazioni sindacali, si riescano a lenire problemi che, al- trimenti, potrebbero diventare drammatici.
Roma non è più la Capitale della burocrazia, si è trasformata ed è uno dei poli industriali più im- portanti del Paese che, però, re- gistra una forte crisi in tutti i settori. Quali interventi sono ne- cessari per rilanciare Roma a li- vello industriale?
C’è bisogno di una nuova politica in- dustriale da parte delle Istituzioni nazionali e locali: non bisogna inter- venire soltanto sugli effetti, ma pre-
È un periodo di grave crisi economica e, come sindacato, ogni giorno siamo costretti a fronteggiare licenziamenti e casse integrazioni. Tuttavia, in que- sto quadro non proprio positivo, esi- stono alcune eccezioni che ci fanno ben sperare per il futuro.
La realizzazione massima nel nostro lavoro sta nel riuscire a mantenere dei posti di lavoro e, a tal proposito, come Filca Cisl di Roma, siamo sod- disfatti per i risultati positivi ottenuti nella gestione di una situazione dif- ficile e spinosa venutasi a creare nel- l’impresa del settore legno.
Mi riferisco alla Canados Internatio- nal di Ostia, un’azienda che si occupa della produzione e commercializza- zione di imbarcazioni di lusso e che, da circa due anni, attraversa una fase di sofferenza a causa della crisi economica. Gli effetti della crisi hanno determinato una contrazione delle vendite e, di conseguenza, anche una diminuzione delle capacità fi- nanziarie: questioni che avrebbero potuto avere gravi ripercussioni sul-
l’occupazione. L’azienda, infatti, nel- l’incontro del 21 gennaio 2010, aveva manifestato l’intenzione di effettuare una riorganizzazione, che avrebbe compreso una procedura di licenzia- menti relativi ad un esubero di 19 persone tra operai ed impiegati.
La nostra soddisfazione deriva dal fatto che, dopo i vari incontri con la dirigenza della Canados per la veri- fica e la riflessione sulle correzioni da apportare nella struttura e nel- l’organizzazione aziendale e, attra- verso la collaborazione fattiva delle maestranze, siamo riusciti a far tor- nare l’impresa sui suoi passi, otte- nendo il mantenimento del posto di lavoro per tutti i dipendenti.
Inoltre - ed è un altro importante ri- sultato che abbiamo raggiunto per i lavoratori dell’azienda - la Canados si è dichiarata disponibile a discutere la costruzione di un contratto di 2° livello aziendale, che includerà anche un premio di produttività e, a questo riguardo, abbiamo già calendarizzato gli incontri tecnici necessari.
Alocaţia pentru membrii de familie aflaţi în întreţinere (alocaţia pentru nucleu familial)
Alocaţia pentru nucleul familial este o prestaţie familială acordată de sistemul italian de protecţie socială, ce a fost instituită pentru a ajuta familiile lucrătorilor compuse din mai multe persoane şi ale căror venituri se situează într-o anumită limită stabilită anual prin lege.
Care sunt elementele luate în calcul la stabilirea valorii alocaţiei? Elementele luate în calcul pentru stabilirea cuantumului acestei alocaţii sunt numărul de membri din cadrul familiei şi venitul total al acesteia. Venitul este constituit din cel al solicitantului şi al tuturor persoanelor care compun nucleul familial. În compunerea venitului familial sunt incluse toate veniturile supuse impozitului pe venit pentru persoanele fizice şi veniturile de orice natură.
Veniturile rezultate din muncă care se iau în calcul pentru obţinerea alocaţiei nu conţin contribuţiile de protecţie şi de asistenţă socială. Anumite prestaţii nu se includ în calcularea venitului familiei, ca de exemplu: pensiile de veterani de război, indemnizaţiile pentru persoane cu handicap etc.
Alocaţia se plăteşte numai dacă cel puţin 70% din întregul venit al familiei este alcătuit din venituri rezultate din retribuţii salariale, pensii sau alte prestaţii de activitate angajată.
Pentru cine pot solicita alocaţia pentru nucleul familial?
Alocaţia pentru nucleul familial („assegno per il nucleo familiare“) se solicită pentru următorii membri de familie:
- solicitantul alocaţiei;
- soţul/soţia solicitantului de care acesta/aceasta nu este despărţit/despărţită legal;
- copiii (legitimi, adoptaţi, naturali recunoscuţi, născuţi dintr-o căsătorie precedentă a celuilalt soţ şi încredinţaţi acestuia) şi nepoţii pe cale ascendentă cu vârstă mai mică de 18 ani
încredinţaţi spre creştere;
- copiii majori cu handicap care, din motive fizice sau mentale, se află în incapacitate de muncă;
- fraţii, surorile şi nepoţii solicitantului, minori sau majori xx xxxxxxxx, xxxx xxxx xxxxxx xx xxxxx xxxxxxx xx xx xx dreptul la pensie de urmaş.
Toate aceste persoane fac parte din nucleul familial chiar dacă:
- nu locuiesc împreună cu solicitantul (cu excepţia copiilor naturali, recunoscuţi legal de ambii părinţi);
- nu se află în întreţinerea solicitantului;
- nu sunt rezidenţi în Italia (membrii de familie ai cetăţeanului străin au dreptul la alocaţie dacă sunt cetăţeni comunitari).
Unde trebuie să mă adresez pentru a beneficia de alocaţie? Pentru a beneficia de această alocaţie, cetăţenii români pot solicita reprezentanţei Institutului Naţional de Protecţie Socială (INPS) competentă teritorial competentă teritorial eliberarea formularului european E 401 sau E 411, după caz, ori direct la angajator, formularele utilizate în acest scop, la nivel naţional, de către cetăţenii italieni.
Angajatorul trebuie să plătească alocaţia în baza cererii lucrătorului care demonstrează că are acest drept. În anumite cazuri însă, angajatorul plăteşte această alocaţie numai dacă lucrătorul a obţinut o autorizaţie din partea INPS. Această autorizaţie este solicitată pentru plata alocaţiei pentru următoarele persoane: membrii rezidenţi în străinătate, copiii părinţilor divorţaţi, despărţiţi, copiii naturali recunoscuţi de ambii părinţi, fraţii, surorile, nepoţii, membrii de familie cu handicap care nu au o invaliditate de 100%.
Alocaţia este plătită de către angajator o dată cu salariul. Ulterior angajatorul solicită la INPS rambursarea sumelor plătite.
Pentru menajere, lucrători agricoli, şomeri, alocaţia este plătită direct de către INPS.
Augurandogli buon lavoro, salutiamo con affetto il nuovo Segretario Generale Xxxxx Xxxx Lazio Xxxxxxx Xxxxxx.
Gli amici della Filca Cisl di Roma
IL NOSTRO IMPEGNO PER MIGLIORARE
I SERVIZI DI IMPRESE E DI COOPERATIVE CHE OPERANO
NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI