Contract
Quello che segue è uno stralcio dagli accordi di programma recentemente firmati da tutti gli enti coinvolti nei percorsi di integrazione scolastica per gli alunni disabili. La parte scelta riguarda in particolare il ruolo dei Comuni. Il testo completo dell'accordo è consultabile alla voce "Scuola, Formazione, Orientamento" - Integrazione scolastica - Documenti" nel sito della Provincia di Ferrara (xxx.xxxxxxxxx.xx.xx)
Dall’ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI NELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI FERRARA (L. 104/1992) aa. ss. 2006/2007 – 2010/2011.
1. CAMPO DI APPLICAZIONE E FINALITA’
Le disposizioni e gli impegni contenuti nel presente Accordo si applicano alle scuole per l'infanzia, alle scuole primarie, agli istituti secondari di primo e secondo grado, statali e paritari del territorio provinciale.
Il presente Accordo intende garantire il diritto alla frequenza, all’educazione e all’istruzione, agli alunni disabili nelle scuole della provincia di Ferrara da parte della Provincia, dell’Ufficio Scolastico Provinciale (C.S.A.), dell’Azienda U.S.L., degli enti locali, delle scuole statali autonome e paritarie e dell’Università agli Studi di Ferrara.
Le finalità sono quelle di qualificare sempre più gli interventi d’integrazione scolastica, sociale e sanitaria garantendo un progetto di vita autonomo, partecipato e positivo per ogni persona disabile, con lo sviluppo di tutti i potenziali individuali e delle opportunità d’inclusione sociale.
(…)
3. I COMUNI
Sono soggetti di promozione del diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione nel sistema scolastico e formativo, sono soggetti di relazione interistituzionale per la governance locale del sistema integrato dell'istruzione.
a. Individuano opportune forme di coordinamento degli interventi con i servizi sociali e sanitari, educativi e scolastici secondo le finalità della Conferenza Provinciale per l’Istruzione e la Formazione;
b. Provvedono, negli ordini di scuola di propria competenza, ad attuare interventi diretti ad assicurare:
- l’eliminazione delle barriere architettoniche e d’ogni altro ostacolo che impedisca l’accesso e la totale fruizione dei percorsi scolastici e formativi, secondo un piano programmato, di cui viene data annuale informazione;
- la fruibilità dei mezzi di trasporto pubblici e l’organizzazione di trasporti specifici per gli alunni residenti nel Comune;
- la fornitura di arredi speciali;
c. Garantiscono l’inserimento dei bambini disabili nei nidi d’infanzia e nelle scuole dell’infanzia comunali, al fine di avviare precocemente processi d’integrazione, recupero e socializzazione per sostenere il diritto all’educazione e all’istruzione;
d. Assicurano per i nidi e le scuole dell’infanzia comunali personale di sostegno alle sezioni, quando ritenuto necessario da una certificazione dell'A.U.S.L.;
e. Partecipano ai lavori delle commissioni tecniche locali con propri esperti, unitamente a quelli degli enti coinvolti nei processi d’integrazione per valutare le necessità e le forme di sostegno;
f. Valutano le proposte formulate dalle commissioni tecniche locali in relazione alle risorse;
g. Concorrono, nei limiti delle risorse disponibili, congiuntamente alle autonomie scolastiche statali e paritarie (beneficiarie dei contributi di cui alla L.R. 12/03 per la qualificazione ed il miglioramento dell’offerta formativa, e alla L.R. 26/01), al C.S.A., all’A.U.S.L. ed alla Provincia, a sostenere progetti di integrazione scolastica attraverso contributi, per :
- la fornitura di attrezzature e ausili, ritenuti necessari dalla certificazione e dalla diagnosi funzionale, dal Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) ;
- la realizzazione d’interventi volti a favorire la progressiva autonomia e la possibilità di comunicare degli alunni disabili attraverso un’ “assistenza educativa” (da predisporsi con priorità riguardo alle riconosciute situazioni di gravità), svolta da operatori con competenze educative (personale educativo-assistenziale, tutor, volontari);
- la realizzazione di progetti d’integrazione, anche nella scuola secondaria di secondo grado, con figure di supporto quali tutor e volontari;
h. Attivano i servizi d’assistenza educativa a partire dalla specifica indicazione riportata nella diagnosi funzionale predisposta dall'A.U.S.L. . Infatti, la certificazione sanitaria deve contenere l'indicazione dell’eventuale necessità di sostenere i progetti specifici previsti per l'alunno. La diagnosi funzionale comprende inoltre una griglia di compromissione che aiuterà le commissioni tecniche locali nella valutazione delle priorità d’intervento in base a criteri di gravità. L'intervento del Comune per gli anni successivi deve essere previsto dal P.E.I.;
i . Svolgono attività di monitoraggio e di verifica degli interventi d’assistenza educativa in modo coordinato con i singoli istituti scolastici,
affinché la presenza di figure aggiuntive al personale statale rappresenti una risorsa per l’integrazione e impedisca ogni forma d’isolamento degli alunni disabili dalla vita del gruppo-classe e della comunità scolastica;
l. Xxxxxx, unitamente al dirigente scolastico, la predisposizione delle condizioni perché si attivino stili di lavoro cooperativi fra gli operatori dei diversi enti e la collaborazione fra le diverse istituzioni che intervengono nel progetto;
m. Garantiscono che il personale dell’ente locale assegnato alla scuola:
- dipenda, dal punto di vista funzionale e organizzativo, dal dirigente scolastico responsabile del progetto di integrazione;
- collabori con il personale scolastico, sanitario e con la famiglia alla definizione e realizzazione del P.E.I.;
- svolga attività individualizzate, di gruppo, di laboratorio ecc., previste dalla programmazione, promuovendo l’integrazione degli alunni disabili nel gruppo classe e nella comunità scolastica;
n. Favoriscono la formazione del personale coinvolto nell’integrazione educativa e scolastica anche attraverso il Centro di documentazione integrazione handicap (C.D.I.H.) di Ferrara;
o. Possono avvalersi, unitamente all’amministrazione scolastica ed alla Provincia, dei servizi offerti dal C.D.I.H. e dal Portale dell’Inclusione parte integrante del sito "Diversabili" dell’Ufficio Scolastico Regionale e dal Centro Risorse Nuove Tecnologie;
p. Organizzano gli interventi di supporto all’integrazione (ausili e personale educativo, trasporto, ecc.) per gli alunni residenti nel comune. Qualora un alunno disabile frequenti una scuola fuori dal comune di residenza, saranno assicurati gli interventi di supporto nel caso in cui la scelta sia ritenuta obbligata, previa valutazione dei servizi competenti;
q. Attivano gli interventi di supporto relativi all’assistenza educativa sulla base di una richiesta che il dirigente scolastico avanza, dopo aver attentamente valutato l'assenza di risorse professionali specifiche interne ovvero risorse derivanti da contributi di altri enti. L'eventuale richiesta dovrà essere redatta su modello allegato in tempi utili alla programmazione degli interventi. Per gli alunni nuovi iscritti, alla richiesta di assistenza educativa va allegata la diagnosi funzionale contenente l’indicazione di progetti specifici;
r. Contribuiscono all’attivazione d’interventi di supporto relativi alla fornitura d’ausili e attrezzature specifiche, sulla base di una richiesta predisposta dal dirigente scolastico su modello allegato (cfr. PARTE ALLEGATI del presente Accordo) con l’eventuale prescrizione sanitaria o indicazione specifica del P.E.I.. La prescrizione sanitaria ha carattere di priorità;
s. Programmano i propri interventi in rapporto ai diversi contesti educativi con il supporto della commissione tecnica locale, che esamina e valuta le richieste avanzate dalle singole autonomie scolastiche, individuando le situazioni di priorità;
t. Possono affiancare alle attività, già previste nella scuola secondaria di secondo grado, interventi professionali dei servizi sociali anche finalizzati, se necessario, all’accesso alla rete dei servizi socio-sanitari per le attività d’orientamento;
u. Intervengono, in forma diretta o delegata, all’attivazione di servizi socio-educativi per ragazzi disabili che abbiano assolto l’obbligo scolastico e che, a causa della gravità delle condizioni psicofisiche, non siano in grado di svolgere attività lavorative;
v. Concorrono con gli enti firmatari a realizzare azioni di orientamento, accompagnamento e informazione sulle prospettive, oltre l’obbligo scolastico-formativo, inerenti:
- la continuazione degli studi
- l’ inserimento nel mondo produttivo
- l’ inserimento in percorsi protetti lavorativi o assistenziali.