Oggetto: Fondimpresa - avviso n. 4/2012: adesioni
Il Direttore Sistema di Gestione in Qualità
Circolare N. 59
Prot. N. 224
Oggetto: Fondimpresa - avviso n. 4/2012: adesioni
L’Aquila, 07 Giugno 2013
ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI
Si informa che l’Associazione Formazione Manageriale (AFM - Ance nazionale), concorrerà per l’avviso 4/2012 di Fondimpresa e, qualora risultasse aggiudicatrice dei fondi, Ance L’Aquila intende collaborare con l’AFM mettendo a disposizione delle imprese associate un pacchetto formativo gratuito importante.
In questa fase è indispensabile raccogliere le adesioni e, in base all’elenco delle materie oggetto dei corsi allegato alla presente, sapere quali sono le preferenze.
Come noto, i corsi potranno attivarsi solo se il numero dei partecipanti per aula sarà superiore a 7, per cui non è escluso che l’adesione di un’impresa ad un corso decada per insufficienza della domanda.
Al fine della partecipazione al corso è utile ricordare alcune prerogative necessarie:
l’impresa deve aver aderito a Fondimpresa; se non ha aderito può farlo scegliendo nella “DenunciaAziendale” del flusso UNIEMENS aggregato, all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, l’opzione “Adesione” selezionando il codice FIMA ed inserendo il numero dei dipendenti (solo quadri, impiegati ed operai);
i dirigenti e gli imprenditori possono partecipare solo in qualità di uditori, non rientrano nel computo dei beneficiari dei corsi e nella progettazione degli stessi, non è richiesto loro nessun adempimento formale;
i destinatari dei corsi possono essere solamente dipendenti assunti con contratti a tempo determinato ed indeterminato;
l’adesione a Fondimpresa è unica e non va rinnovata annualmente;
pena l’invalidità dei corsi e la perdita dei finanziamenti, è richiesto il ferreo rispetto dell’impegno alla frequentazione.
Si sottolinea come l’adesione a Fondimpresa non comporti nessun costo per l’Azienda, è solo una dichiarazione di affidamento del contributo dello 0.30% versato all’INPS in favore del fondo, contributo che altrimenti andrebbe perduto e che monetizzato equivale a circa 50 euro l’anno per dipendente.
Gli accantonamenti sul “conto formazione” aziendale sono cumulabili per massimo due anni e vanno impiegati dall’azienda (in azioni formative a scelta dell’imprenditore) entro il predetto termine di due anni, pena l’azzeramento del conto con relativo spostamento delle somme in favore delle risorse generali utilizzate per i bandi di carattere nazionale.
ES. Impresa “X” con 10 dipendenti iscritta a Fondimpresa da 2 anni, ha a disposizione circa euro 1.000,00, pari a circa 10 ore di corso da poter svolgere anche in sede.
L’AFM, per il buon esito della domanda di finanziamento del progetto, ha necessità di ricevere le adesioni entro il 21 giugno 2013, motivo per il quale si prega gentilmente di restituire debitamente compilata in ogni sua parte la manifestazione d’interesse allegata, all’indirizzo mail xxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxx.xx oppure via fax allo 0000.00000.
Per eventuali chiarimenti potete contattare presso la nostra sede Ance L’Aquila il Dott. Xxxxxxx Di Xxxxxx.
Distinti saluti.
cdc
Il Direttore Xxxxxxxxx Xxxxx
Viale Xxxxxx Xx Xxxxxxx, 60 -67100 L’Aquila
Tel. 0000.00000 - Fax 0000.00000 – xxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxx.xx –xxx.xxxxxxxxxxx.xx
AFM EDILIZIA
Via X. Xxxxxxxx, 20 – 00000 Xxxx – tel. 00.00.00.00.00 – fax 00.00.00.00.00 – e_mail: xxx@xxxx.xx - xxx.xxxxxxx.xx
“INNOVAZIONE PER L’EFFICIENZA AZIENDALE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI”
Catalogo
Fondimpresa - Avviso 4/2012
SOGGETTO PROPONENTE: AFM EDILIZIA
TITOLO DEL PIANO FORMATIVO: DOMUS AUREA
CATALOGO DEI CORSI
SOMMARIO GESTIONE D’IMPRESA
pag. 3 Controllo di Gestione e Controllo dei Costi nelle Imprese Edili
pag. 5 Il Controllo della Liquidità, l’Analisi dei Progetti e i Rapporti con le Banche
pag. 7 Metodi e Strumenti per Gestire la Commessa di Costruzioni
APPALTI E MODALITÀ ALTERNATIVE DI FINANZIAMENTO DELLE OOPP
pag. 9 L’Appalto Pubblico in Fase di Proposizione
pag. 13 L’Esecuzione di Lavori Pubblici: la Gestione del Contratto di appalto ed il contenzioso
pag. 16 L’esecuzione di Lavori Pubblici: Contabilità e Riserve
pag. 18 La Progettazione Operativa e la Programmazione dei Lavori
pag. 19 Organizzazione del Cantiere Edile e Gestione della Costruzione
pag. 21 Il Partenariato Pubblico Privato per la Realizzazione dei Lavori Pubblici
pag. 23 Finanziamento delle Opere Pubbliche con Project Financing
pag. 25 Strumenti Alternativi di Finanziamento delle Opere Pubbliche oltre il Project Financing
MERCATO PRIVATO, URBANISTICA, TERRITORIO
pag. 26 Il Regime Giuridico degli Interventi Edilizi
pag. 28 Strumenti di Finanziamento dell’Edilizia Residenziale: i Fondi Immobiliari
INFORMATICA
pag. 29 Applicativi di Office
COMPETENZE LINGUISTICHE
pag. 30 Corso di Lingua Inglese
pag. 31 Construction Legal English (corso di lingua inglese per il settore delle costruzioni)
GESTIONE D’IMPRESA
CONTROLLO DI GESTIONE E CONTROLLO DEI COSTI NELLE IMPRESE EDILI
OBIETTIVI
L’iniziativa intende fornire le conoscenze in merito all’impiego di strumenti di programmazione e controllo nella gestione delle imprese edili, soffermando l’attenzione sulle logiche di programmazione e di governo dei costi.
DURATA
24 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato, in particolare, ai responsabili ed agli addetti amministrativi delle imprese edili.
PROGRAMMA DIDATTICO
IL CHECK-UP AZIENDALE COME ATTIVITÀ PROPEDEUTICA AL CONTROLLO DI GESTIONE
− Contenuti e fasi dell’attività di check-up aziendale
− L’analisi delle singole funzioni e delle singole commesse
− L’attuazione degli interventi suggeriti dall’attività di check-up.
L’INTRODUZIONE IN AZIENDA DEL CONTROLLO DI GESTIONE
− Le connotazioni e le finalità del controllo di gestione
− La necessità di creare un sistema adeguato alle caratteristiche dell’azienda
− I documenti contabili ed extracontabili di base per il controllo di gestione
− La tempistica e le fasi di costruzione del bilancio preventivo (budget).
IL CONTROLLO ECONOMICO DELLA COMMESSA
− La contabilità analitica nelle imprese che producono su commessa
− La contabilità per centri di costo
− La Break Even Analisys
− I costi standard e l’Activity Based Costing (ABC)
− L’imputazione dei costi diretti di commessa e la ripartizione di quelli indiretti
− La costruzione del conto economico di commessa e il suo utilizzo direzionale
− La creazione di un portafoglio commesse e il suo monitoraggio.
IL CONTROLLO FINANZIARIO DELLA COMMESSA
− Le possibili conformazioni del fabbisogno finanziario nella produzione su commessa
− La stagionalità astronomica e operativa che caratterizza la gestione di una commessa
− L’andamento della liquidità nelle produzioni su ordinazione
− Gli strumenti utilizzabili per il monitoraggio della dinamica finanziaria
LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE SU COMMESSA
− La previsione degli andamenti futuri come attività propedeutica alla fase di trattativa
− Le difficoltà proprie della programmazione della produzione su ordinazione
− La costruzione di un piano economico-finanziario relativo alle singole commesse
− La fissazione dei parametri-obiettivo nella produzione su commessa.
ASPETTI TIPICI DELLA PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE SU COMMESSA
− La selezione dei clienti potenziali e delle gare d’appalto alle quali partecipare
− La previsione dei prezzi dei fattori produttivi in un’ottica di medio-lungo periodo
− La gestione e il coordinamento delle opere affidate in subappalto: tempi, costi e qualità
− La costruzione di scenari futuri nella decisione di acquisire una nuova commessa.
IL CONTROLLO DELLA COMMESSA COME PARTE DI UN PROCESSO PIÙ AMPIO
− L’inserimento della commessa nel contesto della complessiva attività d’impresa
− Il consolidamento dei budget dellesingole commesse nel budget economico
− La costruzione del budget finanziario: il piano fonti-impieghi e il piano di tesoreria
− La costruzione del budget patrimoniale e di quello degli investimenti.
LA FASE DEL CONTROLLO
− Il concetto di reporting e i suoi contenuti
− L’analisi degli scostamenti rispetto al budget
− La redazione del rapporto di gestione
− La predisposizione dei correttivi e l’aggiornamento dei piani futuri.
L’UTILIZZO DEGLI STRUMENTI INFORMATICI PER IL CONTROLLO DI GESTIONE
− Le relazioni tra fabbisogni informativi e strumenti utilizzati
− Il ruolo dei software nella realizzazione del controllo di gestione
− La necessità di predisporre degli schemi di facile leggibilità e interpretazione
− Alcuni esempi di software utilizzati per il controllo di gestione.
IL CONTROLLO DELLA LIQUIDITÀ, L’ANALISI DEI PROGETTI E I RAPPORTI CON LE BANCHE
OBIETTIVI
L’iniziativa fornisce strumenti utili al rapporto con le banche nella fase di accesso al credito, aumentando la consapevolezza dell’impresa sulle potenzialità e sulle risorse di cui dispone in fase di contrattazione dei prestiti.
Intende inoltre preparare chi gestisce la dinamica monetaria all’interpretazione dell’andamento dei flussi di cassa, alla loro previsione ed alla gestione delle ricadute sull’impresa di eventuali tensioni di liquidità.
Attenzione particolare infine è data all’utilizzo delle procedure di valutazione dei progetti di investimento, sia nelle implicazioni tecniche, sia nella valutazione dell’impatto sulla complessiva economia dell’impresa.
DURATA
12 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato, principalmente alla base associativa, con particolare riferimento agli imprenditori ed ai tecnici di amministrazione delle piccole imprese, per le quali sicuramente maggiori sono le implicazioni sia in termini di accesso al credito sia in termini di condizioni di finanziamento.
PROGRAMMA DIDATTICO
GLI STRUMENTI UTILI NEI RAPPORTI CON LE BANCHE: DALL’ANALISI DI BILANCIO AL BUSINESS PLAN
− L’analisi di bilancio quale strumento per il controllo della gestione
− Le specificità dell’analisi di bilancio applicata alle imprese edili
− I principi base per la costruzione del business plan
− La redazione di un business plan di supporto all’accesso al credito
− I fondamenti dei rapporti con le banche dopo gli accordi di Basilea 2 e 3
− I principali indicatori utilizzati dalle banche per l’analisi del merito di credito.
IL CONTROLLO DELLA LIQUIDITÀ NELL’IMPRESA EDILE
− Le caratteristiche della dinamica monetaria nel settore edilizio, in particolare la
stagionalità
− Gli strumenti adottabili per il controllo della liquidità dell’impresa
− Il rendiconto finanziario quale strumento per l’analisi dei flussi finanziari globali
− Le tecniche di redazione del rendiconto finanziario e il prospetto fonti-impieghi
− La determinazione e l’interpretazione del capitale circolante netto
− Il calcolo dei flussi di cassa operativi e complessivi e la loro analisi.
LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI NELL’IMPRESA EDILE
− Le variabili fondamentali in un progetto edilizio: costi, tempi, qualità e risorse
impiegate
− L’articolazione di un progetto sotto l’aspetto tecnico e l’utilizzo del project
management
− Il controllo dell’economicità di un progetto e della sua redditività
− I metodi di valutazione dei progetti di investimento: vantaggi e limiti
− L’utilizzo dell’analisi per scenari nella valutazione delle iniziative imprenditoriali
− La valutazione di un progetto quale parte di un complesso di iniziative aziendali.
CONFIDI E LORO RUOLO NEL SISTEMA BANCA- IMPRESA
− Attività di assistenza Confidi per la pianificazione del fabbisogno finanziario
− Il rating bancario ed il rating del Confidi: come migliorare il proprio score alla luce
dei criteri di valutazione del Fondo Centrale di Garanzia
− Diagnosi aziendale di tipo quali-quantitativa che abbia l'obiettivo di individuare ed evidenziare le aree di eccellenza e di suggerire un percorso virtuoso di superamento di eventuali criticità rilevate.
METODI E STRUMENTI PER GESTIRE LA COMMESSA DI COSTRUZIONI
OBIETTIVI
Una volta acquisito l’appalto l’impresa di costruzioni, al fine di mantenere inalterato per tutta la durata contrattuale l’equilibrio fra la prestazione resa e il prezzo, deve provvedere, anche a causa di una normativa più puntuale e della minore discrezionalità del Committente rispetto al passato, ad un’attenta gestione contrattuale.
L’iniziativa fornisce un’approfondita conoscenza sugli strumenti di programmazione e controllo nella gestione delle imprese di costruzioni, soffermando l’attenzione sul governo dei costi e sulla misurazione della redditività di commessa.
DURATA
20 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato principalmente ai responsabili ed ai tecnici di commessa.
PROGRAMMA DIDATTICO
GLI OBIETTIVI DELL’IMPRESA NELLA CONDUZIONE DELL’APPALTO
− Obiettivi di tempi, costi, margine di contribuzione
− Stima dei costi: i componenti
− Il Margine di Contribuzione
− Pianificazione delle risorse
− Finalità e integrazioni tra la gestione di progetto e quella aziendale
Finalità del Controllo di Gestione Aziendale e della Pianificazione e Controllo di Progetto
Integrazione tra Azienda e Progetto
Margine di Contribuzione e Monte Lavori di Progetto.
PIANIFICAZIONE E CONTROLLO OPERATIVO
− Rischi ed Opportunità di una commessa acquisita
Analisi dati di acquisizione lavori
Analisi Contratto, capitolati e allegati
Analisi dei documenti di progetto
Analisi del CME di offerta
− Inquadramento delle risorse necessarie
Definizione degli obiettivi economici/finanziari
Definizione degli obiettivi di qualità
Definizione degli obiettivi temporali interni/esterni
− Programma dei lavori di commessa
− Inquadramento di obiettivi tempi, costi e qualità
Individuazione risorse umane, mezzi, prestazioni da terzi, finanziarie
− Il Preventivo Operativo
Determinazione e tecniche di costruzione della Work Breakdown Structure (WBS)
Il CME aggiornato
L’analisi dei costi unitari/ le offerte
La codifica merceologica e la codifica fornitori
Costi diretti e indiretti
− La Struttura di Controllo
Individuazione della Organization Breakdown Structure (OBS)
Definizione dei Centri di Costo
− Controllo di Progetto: analisi degli scostamenti
Project Control: attività di Pianificazione dei Progetti
Il Controllo di Progetto inteso come Controllo a Finire
L’Avanzamento del Progetto ed il Metodo Cost to Cost
Rilievo tempi, costi e qualità
− Confronto Rilievo e Contabilità Analitica
Scostamenti alla data del rilievo
Confronto e quadratura con la Contabilità Analitica/Industriale
Verifica della rispondenza alle previsioni della pianificazione
Misure ed atteggiamenti da adottare per riallineare il progetto agli obiettivi attesi
− Proiezione e Analisi Scostamenti a Finire
Xxxxxxx e stima del Progetto a Finire
Valutazione scostamenti a finire di tempo, costo e qualità
Effetti della Proiezione a finire del progetto sul Controllo di Gestione Azienda
Il controllo del margine di contribuzione: la contabilità interna mensile (SIL)
Il controllo dei tempi e delle risorse: i SAL.
IL MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRI ECONOMICO DELL’APPALTO
− La gestione del contratto di appalto (equilibrio economico, carenze progettuali,
rapporto contrattuale)
− Scostamenti e azioni correttive
− La gestione integrata fra tempi, costi, contratto.
QUESITI E DISCUSSIONE
Appalti e Modalità Alternative di Finanziamento delle OO.PP.
L’APPALTO PUBBLICO IN FASE DI PROPOSIZIONE
OBIETTIVI
Il corso è finalizzato a fornire le conoscenze e competenze di tipo tecnico per consentire alle aziende di migliorare la propria partecipazione alle gare d’appalto per lavori pubblici e privati. Il focus è sui tre momenti basilari: analisi del Bando, produzione della documentazione amministrativa e della documentazione tecnica, preparazione dell'offerta, in modo da consentire ai partecipanti di:
• saper interpretare e valutare meglio le specifiche tecniche dell’appalto,
• saper effettuare valutazioni sulla strutturazione dell’offerta e sui criteri di aggiudicazione.
DURATA
16 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato, in particolare, ai progettisti ed agli assistenti dell’imprenditore edile addetti alla preparazione delle gare.
PROGRAMMA DIDATTICO
QUADRO NORMATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE
− Il sistema di qualificazione delle imprese
− I soggetti ammessi alle gare
− Sistemi di realizzazione dei LL.PP.
− Procedure di scelta del contraente
− Criteri di aggiudicazione
− Il Contratto di appalto
− Subappalto e verifica antimafia.
QUADRO NORMATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE
− Sistemi di realizzazione dei LL.PP.
• L’appalto di sola costruzione e gli appalti di costruzione e progettazione
• Appalti misti, global service
• Appalti di manutenzione, contratti a quantità indeterminate
• Le esecuzioni in economia; tipologie di lavori eseguibili e limiti previsti
− Procedure di scelta del contraente
• Tipologie delle procedure di scelta del contraente: procedure aperte, ristrette e negoziate, procedura ristretta semplificata
• Accordo Quadro; Dialogo Competitivo
• Affidamento di LL.PP. senza procedura di gara formale: la procedura negoziata senza bando (natura, forma e casistica di ammissibilità dopo i decreti spendig review e crescita
• I lavori in economia: procedure, regolamento
• La disciplina per le opere di urbanizzazione a scomputo
• Affidamento in caso di fallimento dell’esecutore o risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’esecutore
• I principi da rispettare nelle procedure di gara come innovati dai decreti spendig review.
− Il sistema di qualificazione delle imprese
• Il sistema di qualificazione delle imprese esecutrici e subappaltatrici di lavori pubblici (SOA) dopo il Regolamento attuativo. Il regime transitorio.
• Le modifiche ai termini per la qualificazione delle ditte nei lavori pubblici apportate dalla L.119/2012.
• La qualificazione per gli appalti di importo inferiore a 150.000 Euro.
• La possibilità di prevedere ulteriori requisiti di ammissione alla gara rispetto alla SOA.
− I criteri di aggiudicazione.
LA “LEX SPECIALIS” DI GARA
− Pre - informazione, bando, lettera d’invito, disciplinare, capitolato, allegati, rettifiche,
esiti di gara
− Come si legge il bando di gara.
LE REGOLE DI PUBBLICITÀ E LA DISCIPLINA DEI TERMINI
− Termini minimi e massimi per l’invio delle domande e delle offerte
− Quando, come e cosa si può chiedere all’ente appaltante informazioni
complementari sul capitolato di gara
− Le specifiche tecniche del capitolato d’oneri
− La possibilità di varianti.
I REQUISITI DI PARTECIPAZIONE E LE DICHIARAZIONI DA RENDERE ALL’ENTE APPALTANTE
− I requisiti di ordine generale
− I requisiti speciali: la capacità tecnica e professionale e quella economico-finanziaria
− Le dichiarazioni sostitutive e le autocertificazioni.
• Autocertificazione dei requisiti di capacità giuridica
• Autocertificazione dei requisiti di capacità economica
• Autocertificazione dei requisiti di capacità tecnica
• La documentazione da produrre a comprova del possesso dei requisiti dichiarati
• Le certificazioni di conformità
• Casi pratici tratti dalla Giurisprudenza
− L’avvalimento dei requisiti speciali: natura giuridica e limiti
− Il contratto di avvalimento: criticità e problematiche.
− Le pronunce dell’AVCP in tema di avvalimento dei requisiti.
− L’integrazione documentale
• La gestione della richiesta di documenti e informazioni complementari
• Casi pratici tratti dalla Giurisprudenza
− La verifica a campione dei requisiti speciali.
− Il controllo dell'aggiudicatario e del secondo classificato.
LA PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA
− Le modalità di presentazione dell’offerta
− Il contenuto dell’offerta
− Le principali cause di esclusione dalle gare
• I casi previsti dal D. Lgs. 163/06
• Errori formali, errori sostanziali, errori sanabili
• Rassegna di casi pratici di esclusione dalla gara
− I provvedimenti di esclusione dalla gara e la loro tempestiva comunicazione agli esclusi.
− Le offerte anomale e il sub-procedimento di verifica: principi generali; competenze nell’assetto delineato dal nuovo Regolamento; la questione dell’esclusione automatica dopo il D.L. n. 70/11 e la compatibilità con il diritto comunitario.
IL SUBAPPALTO DEI LAVORI
− Subappalto e avvalimento
− Ambito oggettivo del subappalto; sub-appalti e sub- contratti.
− Le condizioni per il ricorso al subappalto. Differenza rispetto al cottimo e alla cessione
del contratto
− Limiti quantitativi al ricorso al subappalto nei lavori pubblici.
− I limiti di natura quantitativa: la percentuale di lavori ammessi al subappalto.
− Qualificazione tecnica e finanziaria del subappaltatore. La specificità dei lavori:
antimafia e attestazioni SOA. Gli altri presupposti per il rilascio dell’autorizzazione
− La disciplina dei subappalti di importo inferiore a 100.000 euro
− Contratti aventi ad oggetto attività che richiedono l'impiego di manodopera
− Il divieto di subappalto. Le eccezioni al divieto di subappalto “a cascata”.
LA PARTECIPAZIONE IN RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO
− Cos’è e come si costituisce il raggruppamento temporaneo: le problematiche
civilistiche
− La scelta di costituire il raggruppamento prima o dopo la gara: vantaggi e oneri
− La presentazione dell’offerta congiunta
− La ripartizione dei requisiti tra le imprese raggruppate
− Il regime di responsabilità nei raggruppamenti temporanei
− L’inadempimento individuale e i riflessi sul raggruppamento
− La dichiarazione d’impegno e la suddivisione dei requisiti di partecipazione
− I casi di esclusione relativi ai raggruppamenti temporanei.
L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA
− L'aggiudicazione provvisoria: natura, impugnabilità e competenza.
− L'aggiudicazione definitiva ed il rapporto con l'aggiudicazione provvisoria.
− Il verbale di gara e le menzioni obbligatorie ed opportune.
− Le comunicazioni obbligatorie: destinatari, contenuto e forma dopo il D.Lgs.n. 53/10.
− L’accesso agli atti di gara.
− La post-informazione: la pubblicazione dell’avviso di avvenuta aggiudicazione.
− Lo stand-still period: il congelamento dell’aggiudicazione prima della stipula del
contratto e le deroghe ammesse. Le conseguenze in caso di violazione.
− L’informativa del concorrente circa l’intenzione di proporre ricorso giurisdizionale ed
i suoi riflessi.
− L’esecuzione d’urgenza
− La stipulazione del contratto
− La privazione degli effetti del contratto.
− La sorte del contratto a seguito di annullamento dell’aggiudicazione.
CAUZIONI E GARANZIE FIDEIUSSORIE
− Le condizioni di fideiussione richieste nel bando di gara a pena di esclusione.
− I soggetti abilitati al rilascio di fideiussioni
− Natura e forme della cauzione provvisoria
− Il differimento della gara oltre i termini di validità della cauzione provvisoria
− Lo svincolo della cauzione provvisoria in sede di aggiudicazione
− L’obbligo della cauzione definitiva a copertura dell’inadempimento contrattuale
− Le caratteristiche della cauzione definitiva.
ESERCITAZIONE PRATICA
− Simulazione di preparazione dei modelli
− La presentazione dell’offerta economica
− Forma e contenuto dei plichi di offerta
− Offerte plurime, parziali, incomplete
− Offerte condizionate o indeterminate.
L’ESECUZIONE DI LAVORI PUBBLICI: LA GESTIONE DEL CONTRATTO DI APPALTO ED IL CONTENZIOSO
OBIETTIVI
Il corso propone un esame ragionato dei principali problemi connessi alla realizzazione di un contratto di appalto di LL:PP. Sono, altresì, approfonditi gli aspetti sostanziali e procedurali del contenzioso, illustrando, essenzialmente sulla base delle esperienze pratiche maturate, i punti di maggiore interesse e di più frequente ricorrenza nella prassi amministrativa., con specifico riguardo agli accordi bonari.
DURATA
16 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato ai quadri delle imprese edili operanti nel comparto. L’iniziativa potrà avere come uditori anche imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, funzionari e amministratori di P.A.
PROGRAMMA DIDATTICO
LA DISCIPLINA CONTRATTUALE
− La stipula del contratto
− Le garanzie assicurative e fideiussorie per la corretta esecuzione del contratto e loro
svincolo
− Il corrispettivo dell’appalto
• Acconti, rata di saldo, pagamento materiali, ritardo nei pagamenti, eccezione di inadempimento.
• I meccanismi di adeguamento del corrispettivo
• I tempi di pagamento e i rimedi avverso i ritardi
• I danni da forza maggiore
− I soggetti coinvolti nella gestione del contratto: in particolare l’Ufficio di Direzione
Lavori ed il ruolo e gli adempimenti del RUP e del Direttore dei Lavori
− La normativa antimafia secondo il d.lgs. 159/2011
• Le innovazioni apportate dal decreto legislativo recante il “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia”: ambito di applicazione oggettiva e soggettiva della documentazione antimafia; il regime delle comunicazioni; il regime delle informazioni prefettizie; l’ambito temporale di validità della documentazione antimafia; l’autocertificazione
• Gli accessi del Prefetto nei cantieri; le attività a rischio; le white list; la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia; le ulteriori previsioni recate dal decreto
• Le disposizioni della L. 136/2010 sul controllo degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali (art. 4); l’identificazione degli addetti nei cantieri (art. 5).
IL SUBAPPALTO DEI LAVORI
− Il prezzo del subappalto ed il pagamento dei subappaltatori: l’ipotesi del pagamento
diretto. L’obbligo di remunerare per intero la sicurezza
− La responsabilità solidale dell’appaltatore principale per l’adempimento delle obbligazioni del subappaltatore verso i dipendenti e verso terzi. La responsabilità del subappaltatore per l’adempimento delle proprie prestazioni e decorrenza del regime di garanzia
− Subappalto e avvalimento: le verifiche antimafia quale presupposto per la stipula dei contratti. Le disposizioni riguardanti la risoluzione dei rapporti in corso o la revoca delle autorizzazioni dei sub-contratti.
LA CONSEGNA DEI LAVORI E LA LORO ESECUZIONE
− La consegna dei lavori
• modalità ed effetti della consegna. Mancata consegna.
• consegna parziale, frazionata e ritardata.
− I tempi di esecuzione
• il termine di esecuzione: cronoprogramma e programma esecutivo.
• il programma dei lavori.
− La sospensione e la ripresa dei lavori
• vari tipi di sospensione dei lavori
• verbali di sospensione e ripresa
• sospensione legittima e illegittima
• sospensione e ripresa parziale
• danni risarcibili e loro quantificazione
• responsabilità.
− L'ultimazione dei lavori
• le proroghe e la novazione del termine di ultimazione.
• verbale di ultimazione definitiva e parziale.
• il certificato di ultimazione.
• la presa in consegna anticipata prima del collaudo.
LE MODIFICHE AL CONTRATTO D'APPALTO
− Le varianti in corso d'opera: le varianti arbitrarie, le tipologie di varianti, lo ius variandi dell’amministrazione ed i suoi limiti.
− Le tipologie di perizie di variante e suppletive.
− Lo schema d'atto di sottomissione.
− L'ordine di servizio.
− Il verbale di concordamento nuovi prezzi.
CONCLUSIONE DEI LAVORI
− Gli strumenti di verifica della buona esecuzione dell’opera: il collaudo e il certificato
di regolare esecuzione.
− Il collaudo dell’opera: procedimento, collaudo provvisorio, collaudo definitivo, effetti
del collaudo.
− Responsabilità dell'appaltatore dopo il collaudo:
• responsabilità per difformità e vizi dell'opera
• azione di regresso nei confronti del subappaltatore.
SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO
− Facoltà di recesso della p.a. Risoluzione e rescissione del contratto per colpa
dell’appaltatore: varie tipologie, provvedimenti conseguenti.
− Fallimento dell'appaltatore.
− Risoluzione e recesso per colpa dell’amministrazione.
− Risarcimento del danno.
− Affidamento dei lavori non ultimati.
LA DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE NELL’APPALTO DI OPERE PUBBLICHE
− Le fattispecie più ricorrenti di controversie nella contrattualistica in tema di appalti.
− Le contestazioni tra l’Amministrazione e l’Appaltatore: l’istituto della riserva.
− La sede amministrativa di definizione delle controversie
− Tecniche alternative rispetto al giudizio ordinario di risoluzione delle controversie:
a) transazione
b) accordo bonario;. accordo bonario mancato; accordo bonario raggiunto
c) arbitrato; Camera arbitrale presso l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici
d) conciliazione giudiziale
− Mediazione giudiziale: esclusione
− Il riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario.
− Ripartizione del contenzioso tra giudice ordinario e giudice amministrativo.
− Informativa dell’intento di proporre ricorso giurisdizionale innanzi al giudice
amministrativo.
− Casi concreti di contenzioso prospettati dai partecipanti.
L’ESECUZIONE DI LAVORI PUBBLICI: CONTABILITÀ E RISERVE
OBIETTIVI
Il corso è finalizzato a fornire le competenze/conoscenze per la corretta tenuta delle scritture contabili nell’esecuzione dei lavori pubblici. Saranno trattate le fonti normative, lo scopo e la forma della contabilità da tenere, con l’obiettivo di mettere in grado i partecipanti in condizioni di padroneggiare i documenti amministrativi e contabili, distinti in relazione all’obbligo di compilazione, ai soggetti firmatari, alla necessità di vidimazione e bollatura.
DURATA
16 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato ai responsabili di commessa ed ai capocantieri addetti alla gestione operativa dell’appalto.
PROGRAMMA DIDATTICO
DOCUMENTAZIONE PRECONTRATTUALE E CLAUSOLE CONTRATTUALI
− Il computo metrico estimativo
− Lo schema di contratto ed il Capitolato speciale d'appalto
− Il crono programma
− I sistemi di realizzazione dei lavori pubblici
− L'importo del contratto.
LA CONTABILITÀ NELLE OPERE PUBBLICHE
− Norme generali per la tenuta della contabilità
− L'appalto e la contabilità
− La Direzione dei lavori, la redazione della contabilità e gli onorari
− Il giornale dei lavori
− Accettazione, qualità ed impiego dei materiali
− La cessione dei crediti.
GLI ATTI CONTABILI
− Premesse e norme generali
− Il libretto delle misure e delle provviste
− I verbali di pesatura e di misurazione
− I verbali di prova idraulica e di prelievo di campioni
− Le note settimanali delle somministrazioni
− I lavori e le somministrazioni su fatture
− Il registro di contabilità
− Il sommario del registro di contabilità
− Lo stato d'avanzamento dei lavori
− Il quadro comparativo
− Il Documento Unico di Regolarità Contributiva
− La cessione dei crediti
− Il certificato di pagamento
− I disegni contabili
− Contabilità particolari.
LE MODIFICHE AL CONTRATTO D'APPALTO
− Le varianti in corso d'opera
− Le tipologie di perizie di variante e suppletive
− Lo schema d'atto di sottomissione
− L'ordine di servizio
− Il verbale di concordamento nuovi prezzi.
LA MODIFICA DEI PREZZI, LA CAUZIONE, LA SICUREZZA, LE NORME ANTIMAFIA ED IL SUBAPPALTO
− L'invariabilità dei prezzi
− Il prezzo chiuso
− La cauzione e la polizza assicurativa
− Le norme antimafia e la tracciabilità dei pagamenti
− Il subappalto
− L'appaltatore ed i subappaltatori
− L'identificazione degli addetti nei cantieri
− Il controllo degli automezzi.
I TEMPI NELL'APPALTO
− Ultimazione dei lavori
− Il programma dei lavori
− Il verbale di consegna
− I verbali di sospensione e di ripresa
− Le proroghe e la novazione del termine di ultimazione
− Il certificato di ultimazione
− La penale ed il premio di accelerazione
− La presa in consegna anticipata prima del collaudo.
GLI ATTI PER LA LIQUIDAZIONE FINALE
− Il conto finale
− La relazione sul conto finale e la relazione riservata
− La relazione del Responsabile del procedimento sul conto finale
− Il collaudo dei lavori
− Il certificato di regolare esecuzione.
LA PROGETTAZIONE OPERATIVA E LA PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI
OBIETTIVI
L’intervento ha lo scopo di far acquisire le conoscenze in merito alla pianificazione ed alla programmazioni dei lavori da costruzione, ai fini del successivo controllo degli stati di avanzamento. Sono pertanto trattate le tecniche e le metodologie per la corretta esecuzione delle attività, nonché gli output costituiti dai documenti di programmazione.
DURATA
16 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato, in particolare, ai progettisti, ai responsabili di commessa ed ai capocantieri addetti alla gestione operativa dell’appalto.
PROGRAMMA DIDATTICO
L’ESECUZIONE DEI LAVORI: ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICO AMMINISTRATIVA
− Gli elaboratori grafici (progetto esecutivo architettonico, strutturale, impiantistico,
particolari e dettagli costruttivi)
− I capitolati; i computi metrici estimativi; il contratto di appalto; il capitolato speciale
d’appalto.
LA PROGETTAZIONE OPERATIVA DELLE ATTIVITÀ: FASI TECNICHE DEI LAVORI, CICLI DI LAVORAZIONE E CATEGORIE DI LAVORO
− La Work Breakdown Structure come strumento gestionale
− Applicazione della tecnica W.B.S. alle costruzioni
− Definizione di una W.B.S.
− Il Computo Metrico (C.M.)
− La progettazione delle risorse tecnico-finanziarie: stima dei Lavori e Computo
Metrico Estimativo o Preventivo.
LA PROGRAMMAZIONE NEL PROCESSO DI COSTRUZIONE
− Sequenze di programmazione, livelli ed elaborati
− Principali tecniche di programmazione reticolare
− Preventivazione della tempistica di esecuzione dei lavori
− Le tecniche di controllo costi.
− Le tecniche di misura degli avanzamenti
− La programmazione lavori integrata tempi-costi
− La programmazione dei lavori in corso d’opera.
I DOCUMENTI
− Il Programma generale dei lavori (1° livello)
− Il programma lavori valorizzato
− Programmi di coordinamento e operativi (2° e 3° livello – programmi particolareggiati)
− Il programma esecutivo di cantiere negli appalti di opere pubbliche.
PIANO TECNICO OPERATIVO DEI LAVORI O PIANO OPERATIVO DI COSTRUZIONE: LABORATORIO
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE EDILE E GESTIONE DELLA COSTRUZIONE
OBIETTIVI
Il percorso si propone di orientare e preparare i partecipanti all’analisi di progetti al fine di svilupparne l’ ingegnerizzazione sotto il profilo delle problematiche esecutive e gestionali sia durante la fase di design che nelle successive fasi di progettazione del cantiere e di realizzazione in regime di qualità e sicurezza.
Lo scopo è pertanto quello di approfondire le tematiche relative alla organizzazione della produzione nonché gli aspetti connessi al controllo ed alla chiusura di un appalto.
DURATA
16 ore.
DESTINATARI
Il corso è destinato ai responsabili di commessa ed ai capocantieri addetti alla gestione operativa dell’appalto.
PROGRAMMA DIDATTICO
ANALISI, INTERPRETAZIONE, TRADUZIONE E DECODIFICAZIONE DEL PROGETTO EDILIZIO E DEGLI ELABORATI ESECUTIVI
− Lettura del progetto tecnico.
− Definizione del rilievo e del tracciamento dell’opera da realizzare
− Interpretazione del progetto tecnico ed eventuali integrazioni
− Elaborazione di varianti e modifiche al progetto originario.
DISEGNO E PROGETTO DEL CANTIERE
− L’organizzazione di un cantiere edile
− Tipologia di cantieri edili e loro unità operative.
− Lo studio del progetto esecutivo per la sua realizzazione (fasi di cantierizzazione)
− Definizione degli elementi spaziali del cantiere
− Definizione degli elementi tecnici del cantiere
− Il prospetto degli operatori inseriti nel processo costruttivo: l’organigramma del
cantiere
− Scelta dei mezzi meccanici e delle attrezzature
− Il prospetto delle forniture
− Contratto di subappalto e ordini di fornitura
− Le forniture necessarie per la realizzazione di un’opera “convenzionale” e quelle per
un’opera con basso consumo energetico
− Definizione del piano di approvvigionamento delle forniture
− Il prospetto delle attrezzature e degli apprestamenti.
PROGETTO TECNICO DEL CANTIERE EDILE OPERATIVAMENTE SPECIFICATO
− Layout e logistica del cantiere, servizi generali, installazione dei depositi, realizzazione
degli accessi e della circolazione del cantiere
− Installazione ed esercizio di impianti e macchine di cantiere
− Opere provvisionali
− Ponteggi e di ponti su ruote, opere di sostegno, metodologie per la realizzazione di
opere di casseratura, di opere di andamento verticale e orizzontale
− Norme e specifiche tecniche per il montaggio, smontaggio, uso e manutenzione degli
apprestamenti.
ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL’INIZIO LAVORI
− Adempimenti tecnico-normativi, procedimenti e documentazione per l’avvio di un
cantiere edile
− Preparazione dei documenti di gara per Fornitori e Subappaltatori
− Adempimenti tecnico-normativi, procedimenti e documentazione in corso di
esecuzione lavori
− Documentazione di supporto alla gestione dell’appalto.
ATTIVITÀ CRITICHE DI CANTIERE
− La Gestione dei Disegni esecutivi
− La Gestione dei Materiali
− I rapporti con la progettazione: i controlli sul cantiere. Particolarità nella costruzione di
edifici a risparmio energetico
− Il controllo della qualità dei lavori
− La gestione delle varianti alle opere contrattuali.
MONITORAGGIO DELL’AVANZAMENTO
− La verifica periodica dello stato di avanzamento lavori
− L’Avanzamento del progetto esecutivo (Avanzamento disegni)
− L’Avanzamento fisico dei lavori (Tempi)
− L’Avanzamento contabile (Costi) e le previsioni a finire (o a completamento)
− La gestione dei cambiamenti, dei ritardi e delle controversie
− Analisi degli scostamenti e correttivi.
I DOCUMENTI DELLA SITUAZIONE INTERNA DEI LAVORI E DELLO STATO DI AVANZAMENTO LAVORI
− Il Rapporto Periodico sulla situazione dei Lavori (reporting di cantiere)
− Rendiconti giornalieri e raccolta dati - SIL - SAL
− Gestione tecnico-economica dei subappalti-uso dei dati raccolti e parametri di
riferimento
− Adempimenti tecnico-normativi, procedimenti e documentazione alla conclusione dei
lavori e per il ripiegamento del cantiere.
IL PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO PER LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
OBIETTIVI
Di fronte alle restrizioni del quadro generale di finanza pubblica il problema del reperimento delle risorse per la realizzazione delle opere pubbliche è un tema centrale nelle politiche delle amministrazioni a tutti i livelli. Una delle risposte, e quindi uno dei modelli possibili di intervento, è quello delle partnership pubblico-privato che, sulla base di un principio di sussidiarietà, prevede un coinvolgimento attivo dei soggetti privati nella realizzazione e gestione di lavori pubblici. Tuttavia, al contrario di quanto avviene nel caso di PF, il Partenariato Pubblico-Privato è una modalità di realizzazione, finanziamento e gestione di infrastrutture pubbliche in cui i ricavi derivanti dalla gestione sono insufficienti alla copertura dei costi, al rimborso del prestito e alla remunerazione del capitale investito.
Ciò comporta che nella struttura finanziaria è necessario anche l’intervento della PA attraverso un contributo finanziario in conto capitale o in conto gestione, ovvero attraverso l’assunzione di alcuni rischi di progetto, pur rimanendo rilevante l’apporto gestionale del privato. L’adeguamento normativo operato dal Xxxxx Xxxxxxxxxx al Codice dei Contratti Pubblici ha modificato e innovato la disciplina delle partnership pubblico-privato per semplificarne gli iter. Lo stesso decreto-sviluppo attualmente in preparazione prevede misure volte a favorire lo sviluppo del PPP nella realizzazione di nuove infrastrutture.
Il corso costituisce l’occasione per presentare agli operatori delle costruzioni questi strumenti di realizzazione di opere pubbliche, trattando specificamente le formule di partenariato contrattuale (concessioni, leasing c.d. in costruendo), l’affidamento a contraente generale e il partenariato istituzionale (società miste).
È previsto un approccio applicativo, con l’utilizzo anche di presentazione di casi, raffronti con esperienze e analisi tecnico-procedurale delle previsioni normative.
DURATA
8 ore.
DESTINATARI
L’iniziativa è destinata ai quadri delle imprese edili operanti.
Possono partecipare come uditori gli imprenditori e i dirigenti, funzionari e amministratori di Pubbliche Amministrazioni.
PROGRAMMA DIDATTICO
INQUADRAMENTO
− Il Partenariato Pubblico Privato nel 3° Correttivo e nel regolamento di attuazione
− Le novità dei dl sviluppo
− Le diverse formule di PPP
− I PPP contrattuali: le concessioni, il Leasing, l’affidamento a contraente generale
− I PPP istituzionali: le società miste
− Altre possibili forme di PPP
− Il finanziamento privato e i diversi ruoli che possono essere assunti dalle banche e da
altri soggetti autorizzati
− La scelta dello strumento alla luce dell’allocazione del rischio
− La conferenza di servizi.
LE CONCESSIONI DI LAVORI
− Differenziazione e criteri di scelta
− Elementi tipici e struttura del contratto di concessione: in particolare il piano
economico finanziario e la sua asseverazione
− Modalità di scelta del concessionario
− Le diverse procedure previste dal Codice dei contratti: i contenuti dell’art. 153 riguardante la c.d. finanza di progetto (project finance) e le più recenti determinazioni dell’Autorità di Vigilanza
− Lo studio di fattibilità
− La qualificazione dei concessionari e gli obblighi verso i terzi
− Altri elementi rilevanti nel rapporto concessorio: la fase dell’esecuzione e la società
di progetto, il subentro e le garanzie per i finanziatori.
IL LEASING C.D. IN COSTRUENDO
− Profili giuridici ed aspetti operativi
− I bandi-tipo Assilea
− Elementi tipici e struttura del contratto di leasing per la realizzazione delle opere
pubbliche
− Le procedure per la scelta del contraente
− Il regime giuridico delle opere realizzate attraverso tale formula
− Aspetti riferiti alla fase dell’esecuzione del contratto.
L’AFFIDAMENTO A CONTRAENTE GENERALE
− Le condizioni per la classificazione come PPP
− Presupposti e caratteristiche delle opere realizzate con tale modello contrattuale
− Capacità del contraente generale a concorrere anche fuori dal campo delle opere
strategiche
− La qualificazione del contraente generale
− Analogie e distinzioni rispetto alle formule della concessione e della locazione
finanziaria.
LE SOCIETÀ MISTE
− Caratteristiche e ragioni di utilizzo di tale formula
− La scelta del socio privato e le indicazioni della legge e della giurisprudenza a livello
nazionale e comunitario
− L’esecuzione c.d. in house.
ANALISI DI CASISTICHE E DELLE PROSPETTIVE DI MERCATO
FINANZIAMENTO DELLE OPERE PUBBLICHE CON PROJECT FINANCING
OBIETTIVI
Il D.L. 70/2011, c.d. "decreto sviluppo", ha profondamente modificato l’art. 153, commi 19 e 19-bis del Codice dei contratti (D.Lgs. 163/2006) superando le rigidità del Xxxxx Xxxxxxxxxx. La modifica ha la finalità di incentivare maggiormente l'intervento di capitale privato nella realizzazione di opere pubbliche, attraverso l'introduzione di una procedura caratterizzata da snellezza e celerità. In particolare, si consente il ricorso alla finanza di progetto anche per le opere non presenti nella programmazione triennale delle pubbliche amministrazioni.
Il privato può, pertanto, proporre all'amministrazione la realizzazione di un'opera pubblica attivando per tale via la procedura di approvazione del progetto e di affidamento della concessione di costruzione e gestione.
Il corso fornisce un inquadramento generale della materia del partenariato pubblico-privato, nel quadro normativo generale vigente, attraverso l'analisi delle diverse alternative procedurali e con il focus sul Project Financing.
Saranno approfonditi i contenuti delle analisi e degli studi da predisporre a supporto della proposta del promotore con particolare riferimento allo Studio di Fattibilità, al Piano Finanziario, alla sostenibilità economico-finanziaria del progetto, ai contenuti essenziali dello schema di convenzione; saranno inoltre analizzati i ruoli dei diversi soggetti coinvolti nell'intero processo. Il corso prevede la presentazione di alcuni casi concreti.
DURATA
16 ore.
La durata ed i contenuti sono flessibili e possono essere rimodulati in ragione delle eventuali specifiche esigenze espresse dagli utenti. In particolare, potranno essere trattati nel dettaglio uno o più strumenti, approfondendone l’architettura contrattuale e gli aspetti finanziari.
DESTINATARI
Il corso è destinato ai quadri delle imprese edili operanti nel comparto.
L’iniziativa potrà avere come uditori anche imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, funzionari e amministratori di P.A.
PROGRAMMA DIDATTICO
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO (PPP)
− Quadro normativo di riferimento; le novità del dl sviluppo
− Modalità di attuazione a confronto: cartolarizzazione, appalto di opera pubblica, appalto integrato, concessione LLPP, Project Financing, locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità
− Alternative procedurali finalizzate alla realizzazione di: opera puntuale semplice o complessa, opera a rete, programmi complessi di trasformazione urbana, programmi strategici di valorizzazione immobiliare e dismissione beni pubblici
− La Valorizzazione immobiliare con particolare riferimento al Piano delle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari
− Applicazione procedura Project Financing alla luce delle recenti novità normative.
IL PROJECT FINANCING P.F.
− La specificità della tipologia contrattuale
− I soggetti ammessi e la definizione dei requisiti
− I requisiti giuridici prioritari
I requisiti tecnico-finanziari ed economico- organizzativi
I Raggruppamenti temporanei
L’avvalimento
Il ricorso ai progettisti
Il contraente generale
− La gara
La base di gara
La procedura di gara
L’offerta
− La proposta del Promotore: contenuti e documentazione
− Lo Studio di Fattibilità, piano finanziario, sostenibilità economico-finanziaria del
progetto, valutazione del rischio
− I contenuti essenziali dello schema di convenzione
Requisiti e qualificazione
Oneri di urbanizzazione
Costo di costruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria
Controllo di gestione
Motivazioni di revoca
Sistema delle garanzie
− La Società di Progetto. Analisi di casi concreti.
− Gli Enti finanziatori
− Il ruolo delle Banche, la verifica della bancabilità del progetto
− Il ruolo dell'Impresa
− Le fonti di finanziamento
− Analisi di casi concreti.
STRUMENTI ALTERNATIVI DI FINANZIAMENTO DELLE OPERE PUBBLICHE OLTRE IL PROJECT FINANCING
OBIETTIVI
L’applicazione più nota del PPP è la finanza di progetto (Project Financing), ma vi sono molti altri possibili utilizzi. La ragione di tale sviluppo risiede nella necessità da parte degli Enti Locali di individuare canali di finanziamento che abbiano un impatto più contenuto sull’indebitamento netto e di conseguenza sul patto di stabilità interno.
Obiettivo dell’iniziativa è di presentare alcune formule di finanziamento delle opere edili oggi fattibili in Italia, evidenziandone il modus operandi.
Tra gli altri in particolare, il leasing in costruendo permette agli enti locali di ripartire la spesa dell’investimento su un arco temporale più lungo senza gravare sul bilancio in un'unica soluzione. Il D.L. 70/2011, o c.d. "decreto sviluppo", introduce infatti la possibilità che l'opera proposta dal privato venga realizzata mediante la procedura del leasing in costruendo.
DURATA
8 ore.
La durata ed i contenuti sono flessibili e possono essere rimodulati in ragione delle eventuali specifiche esigenze espresse dagli utenti. In particolare, potranno essere trattati nel dettaglio uno o più strumenti, approfondendone l’architettura contrattuale e gli aspetti finanziari.
DESTINATARI
Il corso è destinato ai quadri delle imprese edili operanti nel comparto. L’iniziativa potrà avere come uditori anche imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, funzionari e amministratori di P.A.
PROGRAMMA DIDATTICO
LA LOCAZIONE FINANZIARIA DI OPERE PUBBLICHE (LEASING IN CONSTRUENDO)
− La specificità della tipologia contrattuale
− I soggetti ammessi e la definizione dei requisiti
− I requisiti giuridici prioritari
• I requisiti tecnico-finanziari ed economico- organizzativi
• I Raggruppamenti temporanei
• L’avvalimento
• Il ricorso ai progettisti
• Il contraente generale
− La gara
• La base di gara
• La procedura di gara
• L’offerta
− Il contratto
• La contrattualizzazione dell’appalto
• Il piano finanziario
• Il diritto di superficie e le procedure urbanistiche
• Il riscatto
• Il leasing finanziario ed il Patto di stabilità
− La proposta Ance-Assilea.
Mercato Privato, Urbanistica, Territorio
IL REGIME GIURIDICO DEGLI INTERVENTI EDILIZI
OBIETTIVI
Il corso affronta le diverse procedure per il rilascio dei titoli edilizi espressi (permesso e denuncia di inizio attività) e di quelli impliciti, in quanto assentiti, a seguito di procedure uniche. In chiave operativa, particolare attenzione sarà rivolta ai punti di crisi della materia, sia per le novità legislative, sia per i contrasti giurisprudenziali.
Di rilievo, tra le novità: la nuova disciplina dell’attività edilizia libera dopo il d.l. 40/2010; la sanatoria catastale prevista dal d.l. 78/2010; le modifiche alla l. 241/90, apportate dalla
L. 69/09; la nuova conferenza di servizi, ex d.l. 78/2010; le nuove procedure per il rilascio del titolo in aree vincolate: l’autorizzazione paesaggistica a regime dal 1/1/2010, l’autorizzazione semplificata e in sanatoria; la disciplina della c.d. impresa in un giorno, dopo la l. 69/09; la sospensione del titolo edilizio per assenza del DURC o per il contrasto del lavoro irregolare, dopo la l. 88/09 e il d.l.vo 106/09.
Le singole questioni -illustrate alla luce della più recente giurisprudenza- saranno trattate con numerose esemplificazioni, in modo da consentire modelli di risoluzione delle principali questioni.
DURATA
16 ore.
DESTINATARI
Tecnici e progettisti delle imprese edili.
PROGRAMMA DIDATTICO
IL REGIME GIURIDICO DEGLI INTERVENTI EDILIZI
− Il regime dell’attività edilizia nel TU
− I regimi speciali
− Attività edilizia libera dopo il d.l. 40/10: i nuovi interventi che non necessitano di
alcun titolo edilizio; interventi che richiedono la mera comunicazione
dell’inizio dei lavori; interventi per i quali alla comunicazione va allegata una relazione tecnica e gli elaborati progettuali a firma di un tecnico abilitato; altri interventi individuati dalle Regioni
− Attività edilizia in assenza di pianificazione urbanistica
− Lo Sportello Unico per l’edilizia
− Il procedimento unico
− Il permesso di costruire e gli interventi ad esso soggetti. Il quadro normativo: testo unico, legislazione regionale, strumenti urbanistici, regolamenti edilizi e normativa speciale
− Le caratteristiche del permesso di costruire
− I presupposti per il rilascio del permesso di costruire ed il regime di efficacia del titolo
− I soggetti legittimati a richiedere il permesso di costruire
− Le misure di salvaguardia
− Il procedimento di rilascio
− La denuncia di inizio attività
− L’ambito di applicazione della D.I.A. in materia edilizia
− La disciplina procedimentale
− L’ordinanza inibitoria ed il potere di controllo successivo del Comune
− La tutela giurisdizionale: il soggetto interessato e i soggetti terzi
− Il principio dell’onerosità del permesso di costruire e la struttura del contributo di
costruzione
− La natura giuridica e il pagamento del contributo di costruzione
− La determinazione del contributo
− Le opere di urbanizzazione e quella a scomputo degli oneri
− La riduzione e l’esonero del pagamento del contributo
− Stipulazione di una convenzione tipo
− Opere ed impianti non destinati alla residenza
− Patologie del contributo di costruzione
− Casi pratici e question-time.
ABUSI EDILIZI E SICUREZZA: RESPONSABILITÀ E SANZIONI
− Abusi edilizi e sanzioni: profili generali
− Vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia
− Responsabilità del titolare della concessione, del committente, del costruttore e del
direttore dei lavori
− Opere eseguite in assenza di concessione, in totale difformità o con variazioni
essenziali
− Interventi abusivi di ristrutturazione edilizia: sanzioni
− Opere eseguite in parziale difformità dalla concessione o in difformità della denuncia
di inizio attività
− Interventi eseguiti in base a permesso di costruire annullato
− Accertamento di conformità o sanatoria ordinaria
− Sanzioni civilistiche
− Connotati peculiari dei reati urbanistico-edilizi
− Rilievi sugli illeciti previsti dalla lett. a) / b) / c)
− La normativa speciale
− I reati in materia di opere in conglomerato cementizio armato, normale e
precompresso ed a struttura metallica
− I reati degli artt. 71 – 75
− I reati previsti dalla disciplina in materia di norme tecniche, di costruzioni in zona
sismica e di sicurezza sul cantiere
− Casi pratici e question-time.
STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE: I FONDI IMMOBILIARI
OBIETTIVI
Il mercato immobiliare italiano ha subito, nell’arco degli ultimi 20 anni, un cambiamento strutturale, ampliando il numero degli operatori, la loro tipologia, gli strumenti normativi ed urbanistici, le modalità operative, le tecniche finanziarie, ecc. Si tratta insomma di una trasformazione che, per profondità e velocità, non ha precedenti nel passato recente del settore.
In questa fase di transizione e assestamento conseguente alla crisi, il Fondo Immobiliare si configura quale strumento di investimento che può rappresentare una concreta opportunità di progettazione e sviluppo di iniziative nell’edilizia residenziale.
Durante il seminario inoltre un approfondimento particolare sarà riservato ai Fondi immobiliari quale strumento per il finanziamento di Social Housing.
DURATA
8 ore.
DESTINATARI
L’iniziativa è destinata agli imprenditori delle costruzioni ed ai loro manager, nonché ai rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali e ai professionisti in ambito legale ed economico-finanziario.
PROGRAMMA DIDATTICO
− Tipologie
− Il fondo immobiliare come strumento finanziario innovativo
− Profili giuridici: costituzione, procedimenti di autorizzazione, vigilanza
− Profili operativi e vantaggi fiscali
− Casistica
− Fondi Immobiliari e Housing sociale
− I Soggetti coinvolti nel progetto di istituzione di un fondo immobiliare, il ruolo degli
Enti Locali
− Le modalità di funzionamento del fondo, la struttura, le fasi
− I vantaggi e gli svantaggi
− Il Fondo Investimenti per l’Abitare nell’ambito del Sistema Integrato di Fondi del Piano
Casa Nazionale
− Modalità di accesso ai finanziamenti del Fondo Investimenti per l’Abitare
− Casi-esperienze del fondo Abitare già realizzate a livello regionale.
Informatica
APPLICATIVI OFFICE
OBIETTIVI GENRALI
• conseguire tutte le conoscenze necessarie per il superamento dei 4 test dell’ECDL Advanced: gestione testi, foglio elettronico, data base, presentazioni;
• Preparazione alla certificazione ECDL.
OBIETTIVI FORMATIVI
• Saper utilizzare le funzionalità avanzate dei pacchetti di office automation con la conseguente riduzione del tempo impiegato per l’esecuzione di elaborazioni dati
• Migliorare la produttività tramite l’interazione dei pacchetti software
DURATA
32 ore.
DESTINATARI
• Figure aziendali addette al lavoro di ufficio. Competenze iniziali richieste
• Area informatica: conoscenze informatiche di base. Contenuti
• I menù e le barre di strumenti.
• Immissione di numeri, formule.
• Le funzioni.
• Il formato delle celle e la formattazione del foglio di lavoro.
• Grafici con Excel: creazione, formattazione e modifica.
• Utilizzo di record, campi e relazioni.
• Ricerca dei dati, ordinamento, uso dei filtri, il filtro in base a maschera.
• Utilizzo del carattere jolly, degli operatori logici e di confronto.
• Query di selezione, i diversi tipi di Join.
• Disposizione e layout diapositive e gestione del testo.
• Gestione strumenti grafici (line ed immagini, wordart, effetti 3D, grafici).
• Animazione degli oggetti e temporizzazione delle diapositive. Metodologie consigliate:
• Attività frontale d’aula con esercitazioni pratiche. Modalità di valutazione dell’apprendimento:
• Test ex ante ed ex post a scelta multipla.
• Osservazione del comportamento relativo alle tematiche del corso dopo due mesi dal termine del corso.
• Valutazione del docente con esame orale a termine del corso. Certificazione delle competenze: prevista
Risultati attesi:
• Utilizzare al meglio il programma di creazione e gestione dei testi
• Comprendere i concetti fondamentali del foglio elettronico e l'applicazione pratica di questo strumento.
• Saper creare e formattare un foglio di calcolo.
• Saper usare il computer per generare presentazioni per diversi tipi di audience e di situazioni.
Competenze Linguistiche
CORSO DI LINGUA INGLESE
OBIETTIVI GENERALI
• Comunicare in lingua;
• Migliorare la pronuncia;
• Imparare nuovi vocaboli ed espressioni;
• Assimilare nuove strutture grammaticali;
• Preparazione alla certificazione trinity.
OBIETTIVI FORMATIVI
• Aumentare la capacità di generare contatti in lingua straniera;
• Aumentare l'abilità nell'utilizzo di nuovi canali multimediali;
• Aumentare le capacità di elaborare un testo tecnico in lingua straniera.
DURATA
32 ore.
DESTINATARI
• Figure che frequentemente si interfacciano con referenti esteri. Competenze iniziali richieste
• Area linguistica: conoscenze scolastiche della struttura grammaticale. Contenuti
• Vocabolario;
• Modi di dire anglosassoni: sapersela cavare nella vita quotidiana;
• Interpretare e comprendere i modi di dire di uso quotidiano;
• Regole di pronuncia;
• Conversare per lavoro;
• Rispondere al telefono;
• Intrattenere ospiti/clienti;
• Regole grammaticali;
• Tempi verbali;
• Vocabolario;
• Scrivere testi;
• Scrivere lettere commerciali gestire documenti nei normali rapporti lavorativi. Metodologie consigliate:
• Attività frontale d’aula con esercitazioni pratiche. Modalità di valutazione dell’apprendimento:
• Test ex ante ed ex post a scelta multipla;
• Osservazione del comportamento relativo alle tematiche del corso dopo due mesi dal termine del corso;
• Valutazione del docente con esame orale a termine del corso. Certificazione delle competenze: prevista
Risultati attesi:
• Saper comunicare in lingua, sia in forma scritta che parlata;
• Migliorare la comprensione e la pronuncia.
CONSTRUCTION LEGAL ENGLISH
(CORSO DI LINGUA INGLESE PER IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI)
OBIETTIVI
Da un’attenta analisi del mercato delle costruzioni emerge che è sempre più consistente e strutturata la presenza all’estero delle imprese di costruzione italiane, per le quali l’attività oltre confine rappresenta ormai un fondamentale volano di crescita. L’attuale situazione del mercato vede quindi impegnate le imprese di costruzioni italiane sempre più spesso nella realizzazione di appalti pubblici e privati all’estero. In questo quadro assume particolare importanza la conoscenza della lingua inglese con particolare riferimento ai termini tecnico- legali propri del contratto di appalto di lavori.
Il corso di perfezionamento è un’esperienza di arricchimento formativo che assicura elevate competenze scientifiche e facilita lo sviluppo di relazioni professionali in contesti internazionali.
DURATA
32 ore
DESTINATARI
Per tutti gli operatori del settore delle costruzioni che si occupano di gare internazionali e di gestione ed esecuzione del contratto di appalto internazionale: gli addetti dell’ufficio gare, i direttori tecnici di cantiere, i project o contract manager e gli amministrativi o legali che operano o intendono operare nel settore delle costruzioni in cantieri all'estero.
PROGRAMMA DIDATTICO
LETTURA, DISCUSSIONE E COMPRENSIONE
- Atti contrattuali e amministrativi del settore degli appalti (contratti, capitolati, bandi di gara, ecc.)
VOCABOLARIO TECNICO GIURIDICO DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
1. Bando di Gara
2. Capitolato D'appalto
3. Contratti D'appalto e di fornitura
4. Documenti Legali
5. Xxxxx Xxxxxxxxxxx
6. Documenti Societari
7. Certificati Penali
8. Certificati Camerali
9. Certificati previdenziali
10. Certificati Tributari ESERCITAZIONI SCRITTE E ORALI
Schema di lettera di manifestazione di interesse al Piano formativo,
da parte di imprese aderenti a Fondimpresa beneficiarie della formazione
La lettera di manifestazione di interesse da parte dell’impresa beneficiaria, richiesta al punto 2 dell’art. 14 dell’Avviso n. 4/2012, deve essere redatta secondo lo schema di seguito riportato, che si articola in due parti.
Nella prima parte della lettera l’Azienda deve esprimere il proprio interesse al Piano formativo (per la medesima matricola INPS è possibile aderire ad un solo Piano per singola scadenza dell’Avviso), evidenziando il numero complessivo di lavoratori che prevede di coinvolgere (ogni lavoratore va conteggiato una sola volta, indipendentemente dal numero di azioni formative a cui partecipa) e le tipologie ed aree tematiche delle attività formative alle quali intende partecipare.
L’Azienda deve inoltre dichiarare l’adesione al Piano territoriale o settoriale condiviso, attestando l’avvenuta informativa alle rappresentanze sindacali aziendali, laddove costituite. Se, invece, l’azienda non appartiene al territorio o alla categoria le cui rappresentanze hanno sottoscritto l’accordo, la lettera deve recare la sottoscrizione delle rappresentanze sindacali aziendali o l’indicazione che la condivisione del Piano è avvenuta con specifico accordo che riguarda l’Azienda (che va allegato al Piano).
Nella seconda parte della lettera l’Azienda deve dichiarare la sussistenza della propria regolare adesione a Fondimpresa, con l’impegno a non revocarla sino alla data di approvazione del rendiconto finale del Soggetto Attuatore da parte del Fondo.
L’Azienda deve altresì conferire a Fondimpresa l’autorizzazione all’addebito a consuntivo della quota del 70% con cui le risorse del Conto Formazione di cui è titolare concorrono, nei limiti delle disponibilità esistenti alla data della rendicontazione del Piano, al finanziamento del Piano in relazione alle ore di partecipazione dei suoi dipendenti alle azioni formative svolte.
L’Azienda deve poi effettuare l’opzione del regolamento comunitario in materia di aiuti di Stato da applicare (art. 12 dell’Avviso n. 4/2012), compilando la relativa dichiarazione (seguendo le indicazioni contenute nel testo, nelle note e nella documentazione informativa riportata dopo lo schema di lettera) 1.
La lettera di manifestazione di interesse deve essere sottoscritta in ogni sua pagina dal legale rappresentante dell’Azienda e trasmessa al Soggetto Proponente 2 del Piano formativo che provvederà a scansionarla e allegarla alla domanda di finanziamento presentata a Fondimpresa con le modalità previste dall’Avviso. La lettera non deve essere inviata dall’Azienda alla sede di Fondimpresa.
Dall’insieme delle lettere di manifestazione di interesse allegate al Piano formativo e delle dichiarazioni delle aziende proponenti e beneficiarie del Piano (Allegato 9 dell’Avviso n. 4/2012) deve risultare l’indicazione di almeno il 60% del numero totale dei lavoratori destinatari delle azioni formative del Piano dichiarato dal Soggetto Proponente negli “Obiettivi Quantitativi del Piano formativo” (Allegato 2 dell’Avviso). In caso di Piano di ambito settoriale, di reti e di filiere produttive, che deve interessare imprese aderenti di almeno tre regioni o province autonome, le lettere di manifestazioni di interesse e le dichiarazioni valide prodotte da imprese aderenti appartenenti alle regioni o province autonome meno coinvolte devono riguardare almeno il 30% del totale delle aziende aderenti che hanno rilasciato le lettere e le dichiarazioni allegate al Piano.
Lo schema di lettera di seguito riportato deve essere utilizzato anche per le ulteriori manifestazioni di interesse al Piano finanziato da parte delle Aziende che aderiscono al Piano dopo la sua approvazione, da produrre al Soggetto Attuatore del Piano prima dell’avvio delle azioni formative alle quali le Aziende intendono partecipare con propri dipendenti. Tali ulteriori lettere devono essere inviate al Soggetto Attuatore che le trasmette a Fondimpresa (per le imprese che optano per il regime “de minimis”) con le progettazioni di periodo del Piano finanziato.
1 Si ricorda che insieme con la lettera di manifestazione di interesse, all’atto della presentazione del Piano, o, in ogni caso, prima dell’avvio delle azioni formative alle quali intendono partecipare, tutte le imprese beneficiarie che hanno optato per il Reg. CE 800/2008 devono rilasciare al Soggetto Proponente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà relativa agli aiuti su cui pende un ordine di recupero della Commissione europea, redatta secondo il modello predisposto da Fondimpresa e allegato alle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (da allegare al Rendiconto finale).
2 In caso di Associazione temporanea e Consorzio la lettera deve essere trasmessa al solo organismo Capofila.
Carta intestata dell’Azienda
Spett.le
AFM EDILIZIA
XXX X. X. XXXXXXXX, X 00 00000- XXXX (XX)
E
ARCADIA CONSULTING SRL XXX XXXXXXXXX 0X XXX X0 00000 – XXXXXXXXXX (XX)
AZIENDA
Denominazione sociale Via CAP Città Telefono Fax e-mail Codice Fiscale Settore attività Codice Istat1 Numero dipendenti2 Eventuali dipendenti Stagionali Localizzazione unità produttiva Classificazione dell’azienda secondo la vigente definizione comunitaria:
(indicare PI se micro o piccola impresa; MI se media impresa; GI se grande impresa)
Referente
RAPPRESENTANTE LEGALE
Cognome Nome Data e luogo di nascita Residenza Codice fiscale
1.1 Con la presente l’Azienda sopra indicata, rappresentata dal sottoscritto dichiarante, manifesta interesse alla propria partecipazione al Piano formativo DOMUS AUREA sulla seconda scadenza dell’Avviso n. 4/2012 di Fondimpresa con una previsione di numero
dipendenti in formazione3
(indicare il numero dei dipendenti di cui si prevede la partecipazione ad azioni formative del Piano)
in relazione alle seguenti attività formative del Piano:
1 Indicare il codice di attività dell’azienda e l’anno della classificazione ISTAT ATECO cui si riferisce (2007 o 2002). Possono essere beneficiarie delle azioni formative del Piano solo le imprese già regolarmente iscritte a Fondimpresa.
2 Deve essere indicato il numero medio dei lavoratori dipendenti in forza nell’anno precedente a quello in cui rilascia la lettera, esclusi i lavoratori stagionali (da indicare nel campo seguente). Nel computo devono essere inclusi i lavoratori di tutte le unità produttive o sedi operative della medesima impresa (unico codice fiscale), anche se localizzate in ambiti territoriali diversi e dotate di una differente matricola INPS.
3Ogni lavoratore va conteggiato una sola volta, indipendentemente dal numero di azioni formative a cui partecipa.
Tipologie ed aree tematiche delle attività formative a cui l’Azienda prevede di partecipare (oppure titolo delle azioni formative) |
Dichiara di partecipare alla formazione del Piano per la/e matricola/e INPS attestando che per tale/i matricola/e l’Azienda è beneficiaria nell’ambito di un solo Piano, per la scadenza dell’Avviso n. 4/2012 prima indicata.
1.2 L’Azienda dichiara inoltre: (barrare l’opzione applicabile ed inserire i dati richiesti)
[x] di aderire direttamente, per appartenenza settoriale o per localizzazione territoriale, al Piano formativo condiviso al quale intende partecipare.
Al tal fine attesta (barrare la casella corrispondente alla situazione da attestare): [ ] che non vi sono rappresentanze sindacali costituite in azienda;
[ ] che vi sono rappresentanze sindacali costituite in azienda e di aver reso, con apposito incontro, l’informazione alle predette rappresentanze sindacali sulle linee e sulle modalità attuative del Piano formativo cui l’azienda intende partecipare;
[ ] che la condivisione del Piano avviene a livello aziendale, con la sottoscrizione della presente lettera da parte delle rappresentanze sindacali riconducibili ai soci di Fondimpresa, in quanto l’azienda non appartiene al territorio o alla categoria le cui rappresentanze hanno sottoscritto l’accordo di condivisione:
Data Nominativi e Firme Rappresentanze sindacali: / /
[ ] che la condivisione del Piano è avvenuta con specifico accordo che riguarda l’Azienda (allegato al Piano).
2.1 L’Azienda dichiara altresì di aver regolarmente aderito a Fondimpresa e di non aver effettuato revoca della propria iscrizione e si impegna, per il periodo ricompreso tra la data del presente documento e la data di approvazione da parte di Fondimpresa del rendiconto finale del Soggetto Attuatore a valere sul Piano finanziato con l’Avviso n. 4/2012, a non effettuare revoca della summenzionata adesione a Fondimpresa, consapevole che l’erogazione al Soggetto Attuatore della quota di finanziamento di Fondimpresa relativa alla sua partecipazione al Piano è subordinata alla permanenza del vincolo dell’adesione.
2.2 In relazione a quanto previsto dall’art. 9 dell’Avviso n. 4/2012, con la sottoscrizione della presente lettera, l’Azienda conferisce a Fondimpresa autorizzazione all’addebito a consuntivo sul Conto Formazione di cui è titolare presso il Fondo, nei limiti delle disponibilità ivi esistenti su tutte le proprie matricole INPS, di un importo pari al 70% del finanziamento complessivo di cui ha usufruito a seguito della
realizzazione del Piano prima citato, in rapporto alle ore di formazione svolte dai suoi dipendenti, come risultante dalla “dichiarazione riepilogativa dell’intensità degli aiuti e del cofinanziamento delle aziende” prodotta del Soggetto Attuatore del Piano con il rendiconto finale (paragrafo 4.1.2 delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato 10 dell’Avviso n. 4/2012), al lordo di eventuali riduzioni operate da Fondimpresa in sede di approvazione del medesimo rendiconto.
2.3 L’Azienda dichiara di essere consapevole che l’eventuale revoca dell’autorizzazione di cui al precedente punto 2.2 pregiudica l’erogazione del finanziamento di Fondimpresa al Soggetto Attuatore per la quota relativa alla partecipazione dei suoi dipendenti alle azioni formative del Piano.
2.4 In relazione a quanto previsto dall’articolo 12 dell’Avviso n.4/2012 di Fondimpresa in materia di aiuti di Stato, l’Azienda dichiara di optare per il seguente Regolamento:
(barrare l’opzione per il regolamento da applicare e compilare la relativa dichiarazione) :
[ ] Regolamento (CE) N. 800/2008 del 6 agosto 2008 pubblicato sulla GUUE L 214 del 9.08.2008 (regolamento generale di esenzione per categoria RGEC), che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune.
L’Azienda si impegna a garantire la copertura integrale della quota di co-finanziamento privato dovuta per la propria partecipazione alle attività del Piano formativo DOMUS AUREA sull’Avviso n. 4/2012 di Fondimpresa, in coerenza con le condizioni previste dal predetto Regolamento (CE) n. 800/2008.
Dichiara altresì di rientrare nel campo di applicazione del Regolamento e di non essere tra le imprese in difficoltà, come definite nel paragrafo 7 dell’art. 1 del Regolamento (CE) n. 800/2008 e nella
Comunicazione pubblicata sulla G.U.U.E. C 244 dell’1.10.2004 per le imprese di grandi dimensioni.
[ x ] Regolamento (CE) N. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato degli aiuti di importanza minore (“de minimis”), pubblicato sulla GUUE L. 379 del 28.12.2006. A tal fine, l’Azienda dichiara che: - rientra nel campo di applicazione del Regolamento e non versa in condizioni di difficoltà, come definite nel paragrafo 7 dell’art. 1 del Regolamento (CE) n. 800/2008 per le PMI, e nella Comunicazione 2004/C 244/02 pubblicata sulla G.U.U.E. C 244 dell’1.10.2004 per le imprese di grandi dimensioni; (barrare una delle due opzioni seguenti) [ ] nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti (utilizzati per scopi fiscali) NON ha ricevuto contributi in regime “de minimis” ovvero [ ] nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti (utilizzati per scopi fiscali) ha ricevuto i contributi in regime “de minimis” indicati nel prospetto seguente e che l’importo degli aiuti “de minimis” ricevuti, sommato al finanziamento richiesto a Fondimpresa a valere sull’Avviso n. 4/2012 non supera la soglia di € 200.000,00 (€ 100.000,00 se impresa attiva nel settore del trasporto su strada) stabilita dal Regolamento CE n. 1998/2006 del 15/12/2006: | |||||
Data di concessione dell’aiuto | Importo dell’agevolazione | Ente erogatore | Descrizione dell’agevolazione | ||
Totale |
[ ] Regolamento (CE) n. 1535/2007 del 20 dicembre 2007 (G.U.U.E. L 337 del 21.12.2007), relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato UE sugli aiuti d’importanza minore “de minimis” nel settore della produzione dei prodotti agricoli, con scadenza al 31 dicembre 2013. A tal fine dichiara che l’Azienda rappresentata: | |||||
- rientra nel campo di applicazione del Regolamento e non versa in condizioni di difficoltà, come definite nel paragrafo 7 dell’art. 1 del Regolamento (CE) n. 800/2008 per le PMI, e nella Comunicazione 2004/C 244/02 pubblicata sulla G.U.U.E. C 244 dell’1.10.2004 per le imprese di grandi dimensioni; (barrare una delle due opzioni seguenti) [ ] nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti (utilizzati per scopi fiscali) NON ha ricevuto contributi in regime “de minimis” ovvero [ ] nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti (utilizzati per scopi fiscali) ha ricevuto i contributi in regime “de minimis” indicati nel prospetto seguente e che l’importo degli aiuti “de minimis” ricevuti, sommato al contributo aggiuntivo del Conto di Sistema richiesto a Fondimpresa sull’Avviso n. 4/2012 non supera la soglia di € 7.500,00 stabilita dal Regolamento CE n. 1535/2007 del 20/12/2007: | |||||
Data di concessione dell’aiuto | Importo dell’agevolazione | Ente erogatore | Descrizione dell’agevolazione | ||
Totale |
- rientra nel campo di applicazione del Regolamento e non versa in condizioni di difficoltà, come definite nel paragrafo 7 dell’art. 1 del Regolamento (CE) n. 800/2008 per le PMI, e nella Comunicazione 2004/C 244/02 pubblicata sulla G.U.U.E. C 244 dell’1.10.2004 per le imprese di grandi dimensioni;
(barrare una delle due opzioni seguenti)
[ ] nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti (utilizzati per scopi fiscali) NON ha ricevuto contributi in regime “de minimis”
ovvero
[ ] nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti (utilizzati per scopi fiscali) ha ricevuto i contributi in regime “de minimis” indicati nel prospetto seguente e che l’importo degli aiuti
[ ] Regolamento (CE) n. 875/2007 del 24 luglio 2007 (G.U.U.E. L 193 del 25.07.2007), relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti "de minimis" nel settore della pesca, con scadenza al 31 dicembre 2013. A tal fine dichiara che l’Azienda rappresentata:
“de minimis” ricevuti, sommato al contributo aggiuntivo del Conto di Sistema richiesto a Fondimpresa sull’Avviso n. 4/2012 non supera la soglia di € 30.000,00 stabilita dal Regolamento CE n. 875/2007 del 24/07/2007: | |||||
Data di concessione dell’aiuto | Importo dell’agevolazione | Ente erogatore | Descrizione dell’agevolazione | ||
Totale |
Luogo e Data , / /
Documentazione informativa per l’Azienda
Estratto Allegato 1 del Reg. (CE) n. 800/2008
Definizione di PMI
Articolo 1
Impresa
Si considera impresa ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un'attività economica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un'attività economica.
Articolo 2
Effettivi e soglie finanziarie che definiscono le categorie di imprese
1. Alla categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) appartengono le imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
2. All'interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
3. All'interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
Articolo 3
Tipi di imprese considerati ai fini del calcolo degli effettivi e degli importi finanziari
1. Si definisce «impresa autonoma» qualsiasi impresa non classificata come impresa associata ai sensi del paragrafo 2 oppure come impresa collegata ai sensi del paragrafo 3.
2. Si definiscono «imprese associate» tutte le imprese non classificate come imprese collegate ai sensi del paragrafo 3 e tra le quali esiste la relazione seguente: un'impresa (impresa a monte) detiene, da sola o insieme a una o più imprese collegate ai sensi del paragrafo 3, almeno il 25 % del capitale o dei diritti di voto di un'altra impresa (impresa a valle). Un'impresa può tuttavia essere definita autonoma, dunque priva di imprese associate, anche se viene raggiunta o superata la soglia del 25 %, qualora siano presenti le categorie di investitori elencate qui di seguito, a condizione che tali investitori non siano individualmente o congiuntamente collegati ai sensi del paragrafo 3 con l'impresa in questione:
a) società pubbliche di partecipazione, società di capitale di rischio, persone fisiche o gruppi di persone fisiche, esercitanti regolare attività di investimento in capitali di rischio («business angels») che investono fondi propri in imprese non quotate, a condizione che il totale investito dai suddetti «business angels» in una stessa impresa non superi 1250000 euro;
b) università o centri di ricerca senza scopo di lucro;
c) investitori istituzionali, compresi i fondi di sviluppo regionale;
d) enti locali autonomi con un bilancio annuo di previsione inferiore a 10 milioni di euro e con meno di 5 000 abitanti.
3. Si definiscono «imprese collegate» le imprese fra le quali esiste una delle relazioni seguenti:
a) un'impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un'altra impresa;
b) un'impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un'altra impresa;
c) un'impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un'altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest'ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest'ultima;
d) un'impresa azionista o socia di un'altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell'altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest'ultima.
L 214/38 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 9.8.2008
Sussiste una presunzione juris tantum che non vi sia influenza dominante qualora gli investitori di cui al paragrafo 2, secondo xxxxx, non intervengano direttamente o indirettamente nella gestione dell'impresa in questione, fermi restando i diritti che essi detengono in quanto azionisti o soci.
Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma per il tramite di un'altra impresa, o di diverse altre imprese, o degli investitori di cui al paragrafo 2, sono anch'esse considerate imprese collegate.
Le imprese fra le quali intercorre una delle suddette relazioni per il tramite di una persona fisica o di un gruppo di persone fisiche che agiscono di concerto sono anch'esse considerate imprese collegate, a patto che esercitino le loro attività o una parte delle loro attività sullo stesso mercato in questione o su mercati contigui.
Si considera «mercato contiguo» il mercato di un prodotto o servizio situato direttamente a monte o a valle del mercato in questione.
4. Xxxxx nei casi contemplati al paragrafo 2, secondo xxxxx, un'impresa non può essere considerata una PMI se almeno il 25 % del suo capitale o dei suoi diritti di voto è controllato direttamente o indirettamente da uno o più enti pubblici, a titolo individuale o congiuntamente.
5. Le imprese possono rendere una dichiarazione relativa alla loro qualifica di impresa autonoma, associata o collegata, che comprenda i dati relativi alle soglie di cui all'articolo 2. Tale dichiarazione può essere resa anche se la dispersione del capitale non permette l'individuazione esatta dei suoi detentori, dato che l'impresa può dichiarare in buona fede di supporre legittimamente di non essere detenuta al 25 %, o oltre, da una o più imprese collegate fra di loro. La dichiarazione non ha alcun influsso sui controlli o sulle verifiche previsti dalle normative nazionali o comunitarie.
Articolo 4
Dati utilizzati per il calcolo degli effettivi e degli importi finanziari e periodo di riferimento
1. I dati impiegati per calcolare gli effettivi e gli importi finanziari sono quelli riguardanti l'ultimo esercizio contabile chiuso e vengono calcolati su base annua. Essi sono presi in considerazione a partire dalla data di chiusura dei conti. L'importo del fatturato è calcolato al netto dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) e di altri diritti o imposte indirette.
2. Se, alla data di chiusura dei conti, un'impresa constata di essere andata, su base annua, al di sopra o al di sotto delle soglie degli effettivi o le soglie finanziarie di cui all'articolo 2, essa perde o acquisisce la qualifica di media, piccola o microimpresa solo se questo superamento avviene per due esercizi consecutivi.
3. Se si tratta di un'impresa di nuova costituzione, i cui conti non sono ancora stati approvati, i dati in questione sono oggetto di una stima in buona fede ad esercizio in corso.
Articolo 5
Gli effettivi
Gli effettivi corrispondono al numero di unità lavorative/anno (ULA), ovvero al numero di persone che, durante tutto l'esercizio in questione, hanno lavorato nell'impresa o per conto di essa a tempo pieno. Il lavoro dei dipendenti che non hanno lavorato durante tutto l'esercizio oppure che hanno lavorato a tempo parziale, a prescindere dalla durata, o come lavoratori stagionali, è contabilizzato in frazioni di ULA. Gli effettivi sono composti:
a) dai dipendenti;
b) dalle persone che lavorano per l'impresa, in posizione subordinata, e, per la legislazione nazionale, sono considerati come gli altri dipendenti dell'impresa;
c) dai proprietari gestori;
d) dai soci che svolgono un'attività regolare nell'impresa e beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti.
Gli apprendisti con contratto di apprendistato o gli studenti con contratto di formazione non sono contabilizzati come facenti parte degli effettivi. La durata dei congedi di maternità o dei congedi parentali non è contabilizzata.
Articolo 6
Determinazione dei dati dell'impresa
1. Per le imprese autonome, i dati, compresi quelli relativi agli effettivi, vengono determinati esclusivamente sulla base dei conti dell'impresa stessa.
2. Per le imprese associate o collegate, i dati, inclusi quelli relativi agli effettivi, sono determinati sulla base dei conti e di altri dati dell'impresa oppure, se disponibili, sulla base dei conti consolidati dell'impresa o dei conti consolidati in cui l'impresa è ripresa tramite consolidamento.
Ai dati di cui al primo comma si aggregano i dati delle eventuali imprese associate dell'impresa in questione, situate immediatamente a monte o a valle di quest'ultima. L'aggregazione è effettuata in proporzione alla percentuale di partecipazione al capitale o alla percentuale di diritti di voto detenuti (si sceglie la percentuale più elevata fra le due). Per le partecipazioni incrociate, si applica la percentuale più elevata.
Ai dati di cui al primo e al secondo comma, si aggiunge il 100 % dei dati relativi alle eventuali imprese direttamente o indirettamente collegate all'impresa in questione che non siano già stati ripresi nei conti tramite consolidamento.
3. Ai fini dell'applicazione del paragrafo 2, i dati delle imprese collegate all'impresa in questione risultano dai loro conti e da altri dati, consolidati se disponibili in tale forma. A questi si aggiunge il 100 % dei dati relativi alle imprese collegate a tali imprese associate, a meno che i loro dati contabili non siano già stati ripresi tramite il consolidamento.
Sempre ai fini dell'applicazione del paragrafo 2, i dati delle imprese collegate all'impresa in questione risultano dai loro conti e da altri dati, consolidati se disponibili in tale forma. Ad essi, vengono aggregati, in modo proporzionale, i dati delle eventuali imprese associate di tali imprese collegate situate immediatamente a monte o a valle di queste ultime, se non sono già stati ripresi nei conti consolidati in proporzione almeno equivalente alla percentuale definita al paragrafo 2, secondo comma.
4. Se dai conti consolidati non risultano gli effettivi di una determinata impresa, il calcolo di tale dato si effettua aggregando in modo proporzionale i dati relativi alle imprese di cui l'impresa in questione è associata e aggiungendo quelli relativi alle imprese con le quali essa è collegata.
Definizione di impresa in difficoltà
Art. 1, paragrafo 7, del Regolamento (CE) n. 800/2008
7. Ai fini del paragrafo 6, lettera c), per impresa in difficoltà si intende una PMI che soddisfa le seguenti condizioni:
a) qualora, se si tratta di una società a responsabilità illimitata, abbia perduto più della metà del capitale sottoscritto e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure
b) qualora, se si tratta di una società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, abbia perduto più della metà del capitale, come indicato nei conti della società, e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi,
oppure
c) indipendentemente dal tipo di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza.
Una PMI costituitasi da meno di tre anni non è considerata un'impresa in difficoltà per il periodo interessato, a meno che essa non soddisfi le condizioni previste alla lettera c) del primo comma.
Estratto della
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE
ORIENTAMENTI COMUNITARI SUGLI AIUTI DI STATO PER IL SALVATAGGIO E LA RISTRUTTURAZIONE DI IMPRESE IN DIFFICOLTÀ
(2004/C 244/02)
2. DEFINIZIONI E CAMPO DI APPLICAZIONE DEGLI ORIENTAMENTI, ARTICOLAZIONE CON ALTRI TESTI IN MATERIA DI AIUTI DI STATO
2.1. Nozione di impresa in difficoltà
9. Non esiste una definizione comunitaria di impresa in difficoltà. Tuttavia, ai fini dei presenti orientamenti la Commissione ritiene che un'impresa sia in difficoltà quando essa non sia in grado, con le proprie risorse o
con le risorse che può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento esterno delle autorità pubbliche, la condurrebbero quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel medio periodo.
10. In particolare, ai fini dei presenti orientamenti, un'impresa, a prescindere dalle sue dimensioni, è in linea di principio considerata in difficoltà nei seguenti casi:
a) nel caso di società a responsabilità limitata (1), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale (2) e la perdita di più di un quarto di tale capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o
b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società (3), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di più
di un quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o
c) per tutte le forme di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza.
11. Anche qualora non ricorra alcuna delle condizioni di cui al punto 10, un'impresa può comunque essere considerata in difficoltà in particolare quando siano presenti i sintomi caratteristici di un'impresa in difficoltà, quali il
livello crescente delle perdite, la diminuzione del fatturato, l'aumento delle scorte, la sovracapacità, la diminuzione del flusso di cassa, l'aumento dell'indebitamento e degli oneri per interessi, nonché la riduzione o l'azzeramento del valore netto delle attività. Nei casi più gravi l'impresa potrebbe già essere insolvente o essere oggetto
di procedura concorsuale per insolvenza conformemente al diritto nazionale. In quest'ultimo caso i presenti orientamenti si applicano agli aiuti eventualmente concessi nel quadro di detta procedura allo scopo di garantire la continuità dell'impresa. In ogni caso un'impresa in difficoltà può beneficiare di aiuti solo previa verifica della sua incapacità di riprendersi con le proprie forze o con i finanziamenti ottenuti dai suoi proprietari/azionisti o da altre
fonti sul mercato.
(1) Ci si riferisce in particolare alle forme di società di cui all'articolo 1, paragrafo 1, primo comma, della direttiva 78/660/CEE del Consiglio (GU L 222 del 14.8.1978, pag. 11), modificata da ultimo dalla direttiva 2003/51/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L178 del 17.7.2003, pag. 16).
(2) Per analogia con le disposizioni dell'articolo 17 della direttiva 77/91/CEE del Consiglio (GU L 26 del 30.1.1977, pag. 1), modificato da ultimo dall'atto di adesione 2003.
(3) Ci si riferisce in particolare alle forme di società che figurano all'articolo 1, paragrafo 1, secondo comma, della direttiva 78/660/CEE del Consiglio.