ALLEGATO A - SPECIFICHE TECNICHE
ALLEGATO A - SPECIFICHE TECNICHE
Versione 1.6
Allegato a AGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE.0099922.28-02-2020-U
1
INDICE
STATO DEL DOCUMENTO 6
1. FATTURAZIONE ELETTRONICA – REGOLE DI PROCESSO 9
1.1 Definizioni 10
1.2 Modalità di emissione delle fatture elettroniche 10
1.2.1 Formati di firma elettronica e riferimento temporale 11
1.2.2 Nomenclatura dei file da trasmettere 12
1.3 Modalità di trasmissione delle fatture e delle ricevute 13
1.3.1 Trasmissione del file al SdI 14
1.3.2 Trasmissione del file al soggetto ricevente 18
1.4 Modalità di inoltro delle comunicazioni da parte del SdI 22
1.5 MODALITA’ DI INTERAZIONE CON IL SDI 22
1.5.1 Interazione del soggetto ricevente con il SdI 22
1.5.2 Procedura per l’identificazione del soggetto trasmittente ai fini dell’interazione con il SdI 23
1.5.3 Procedura per l’accreditamento dei canali web service e ftp 24
1.5.4 Procedura di invio fattura al SdI 25
1.5.5 Procedura di inoltro della fattura al soggetto ricevente 26
1.5.6 Flusso semplificato 26
1.5.7 Procedura di gestione delle ricevute 27
1.6 Controlli effettuati dal sdi 29
1.7 TEMPI DI ELABORAZIONE DA PARTE DEL SDI 29
2. FATTURAZIONE ELETTRONICA – FORMATO DELLA FATTURA 31
2.1 PARTE PRIMA 32
2.1.1 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati di trasmissione 32
2.1.2 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati del cedente/prestatore 34
2.1.3 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati del rappresentante fiscale del cedente/prestatore 38
2.1.4 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati del cessionario/committente 39
2.1.5 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati del terzo intermediario soggetto emittente 42
2.1.6 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Soggetto emittente 43
2.1.7 FATTURA ELETTRONICA BODY – Dati generali 43
2.1.8 FATTURA ELETTRONICA BODY – Dati beni / servizi 51
2.1.9 FATTURA ELETTRONICA BODY – Dati sui veicoli 56
2.1.10 FATTURA ELETTRONICA BODY – Dati di pagamento 57
2.1.11 FATTURA ELETTRONICA BODY – Allegati 58
2.2 PARTE SECONDA 59
2.2.1 Schema del file XML 59
2.2.2 L’elemento radice “fattura elettronica” 59
2.2.3 Fattura elettronica header: dati trasmissione 62
2.2.4 Fattura elettronica header: cedente / prestatore 63
2.2.5 Fattura elettronica header: rappresentante fiscale del cedente / prestatore71
2.2.6 Fattura elettronica header: cessionario / committente 72
2.2.7 Fattura elettronica header: terzo intermediario soggetto emittente 75
2.2.8 Fattura elettronica header: soggetto emittente 76
2.2.9 Fattura elettronica body: dati generali 77
2.2.10 Fattura elettronica body: elemento dati dei beni/servizi 90
2.2.11 Fattura elettronica body: dati sui veicoli 98
2.2.12 Fattura elettronica body: dati di pagamento 99
2.2.13 Fattura elettronica body: allegati 102
3. OPERAZIONI VERSO E DA SOGGETTI NON RESIDENTI, NON STABILITI, NON IDENTIFICATI IN ITALIA – REGOLE DI PROCESSO 104
3.1 Nomenclatura dei file da trasmettere 105
3.2 Modalità di trasmissione dei file al sistema ricevente 107
3.3 Modalità di inoltro delle notifiche di esito 110
4. OPERAZIONI VERSO E DA SOGGETTI NON RESIDENTI, NON STABILITI, NON IDENTIFICATI IN ITALIA – FORMATO DEI DATI DELLE FATTURE 111
4.1 PARTE PRIMA 111
4.1.1 Dati di testata – datifatturaheader 111
4.1.2 Dati relativi alle fatture emesse verso soggetti non residenti, non stabiliti, non identificati in Italia – DTE 112
4.1.3 Dati relativi alle fatture ricevute – DTR 117
4.1.4 Dati di annullamento – ANN 123
4.2 PARTE SECONDA 124
4.2.1 Schema del file XML 124
APPENDICE 1: ELENCO DEI CODICI ERRORE RELATIVI ALLA FATTURA ORDINARIA E A QUELLA SEMPLIFICATA 141
1. Tipologie e modalità di verifica 141
APPENDICE 2: ELENCO DEI CODICI ERRORE DATI FATTURE TRANSFRONTALIERE 152
1. Tipologie e modalità di verifica 152
APPENDICE 3: FATTURA ORDINARIA 160
1. Schema XSD Fattura Ordinaria 160
1. Rappresentazione tabellare Fattura Ordinaria 187
APPENDICE 4: FATTURA SEMPLIFICATA 195
1. Schema XSD Fattura Semplificata 195
1. Rappresentazione tabellare Fattura Semplificata 206
APPENDICE 5: SCHEMA XSD TRASMISSIONE DATI FATTURE TRANSFRONTALIERE 211
APPENDICE 6: RICEVUTE DEL PROCESSO DI FATTURAZIONE 221
1. DESCRIZIONE E REGOLE DI COMPILAZIONE 222
1.1 Nomenclatura dei file per la trasmissione di ricevute/ notifiche 222
1.1.1 Ricevuta di consegna del file al destinatario 222
1.1.2 Ricevuta di scarto 226
1.1.3 Ricevuta di impossibilità di recapito 228
1.1.4 Metadati del file fattura al destinatario 230
1.2 SCHEMA XSD MESSAGGIFATTURATYPES_V1.0 232
APPENDICE 7: RICEVUTE DEL PROCESSO DI TRASMISSIONE DEI DATI DELLE FATTURE TRANSFRONTALIERE 236
1. DESCRIZIONE E REGOLE DI COMPILAZIONE 237
1.1 Nomenclatura del file per la trasmissione della notifica di esito 237
1.1.1 Campo “Note” 240
2. SCHEMA XSD DATIFATTURAMESSAGGI V2.0 242
STATO DEL DOCUMENTO
Versione | Data | Lista modifiche |
1.1 | 05/06/2018 | 1. Correzione di refusi 2. Chiarimenti su aspetti di dettaglio. Tra questi si è esplicitato che il nome dei file fattura e dati fattura può contenere identificativi di soggetti diversi dal trasmittente 3. Evidenza del limite dimensionale per singolo file fattura che non può eccedere i 5MB 4. Evidenza del comportamento del sistema nei casi in cui non riesca a consegnare una ricevuta per indisponibilità del canale del trasmittente 5. Istruzioni sull’utilizzo degli elementi facoltativi racchiusi nel blocco informativo <AltriDatiGestionali> nei casi in cui: • siano fatturate operazioni di rifornimenti di carburante e si intenda riportare in fattura la targa del mezzo rifornito • siano riportate in fattura operazioni già documentate da scontrino fiscale o documento commerciale 6. L’Appendice 1 è stata arricchita con le indicazioni, per ciascun errore, del fatto che l’errore possa presentarsi per la fattura ordinaria o per la semplificata o per entrambe 7. Sono stati introdotti gli schemi XSD e le rappresentazioni tabellari della fattura ordinaria e della fattura semplificata |
1.2 | 03/10/2018 | Introdotto un nuovo controllo per le fatture semplificate al fine di verificare che l’importo totale non ecceda, per questa tipologia di fatture, il limite previsto dall’art. 21 bis del DPR 633/72 (100 euro). Il relativo codice di errore è 00460 (pag. 141) |
1.3 | 10/10/2018 | Indicato esplicitamente l’indirizzo PEC verso il quale effettuare la prima trasmissione di fatture al SdI (pag. 12) |
1.4 | 26/02/2019 | Sono indicati, per ciascun canale, i fattori non dipendenti dallo Sdi che incidono sui tempi di consegna delle fatture ai destinatari e delle notifiche ai mittenti. E’ introdotta una regola per ottimizzare la trasmissione/ricezione attraverso il servizio SDIFTP (efficace del prossimo Sono dettagliati i tempi e i tentativi di consegna delle fatture al destinatario, per il servizio SDICOOP e di trasmissione delle ricevute al mittente per il servizio SDICOOP e per la PEC |
1.4.1 | 29/03/2019 | Le modifiche introdotte con la versione 1.4 saranno efficaci dal prossimo 8 aprile. Chiarite conseguenze superamento dimensione massima per supporti SFTP (pag.14). Esplicitato l’invio dell’ER (pag.14) Esplicitate conseguenze fallimento consegna PEC e WS (pag. 16) |
Esplicitata modalità di consegna fattura con il canale SDIFTP (pag. 17). Esplicitato il momento a partire dal quale la fattura si considera consegnata al SdI, ai fini della determinazione dei giorni entro i quali deve essere inviata l’eventuale ricevuta di scarto (pag. 25). E’ stata eliminata la segnalazione via email, nel caso di mancato rispetto della regola sul controllo della eccessiva parcellizzazione dei supporti SFTP (era presente a pag. 16 della versione 1.4) | ||
1.4.2 | 20/05/2019 | Modificato il controllo per le fatture semplificate (codice 00460) con innalzamento del limite dell’importo totale da 100 a 400 euro (pag. 144). Modificata la politica di retry nel caso di invio fatture da SdI verso canale SDICoop: i tentativi passano da 3 a 4 con intervallo di 6 ore l’uno dall’altro (pag. 18) |
1.5 | 01/07/2019 | Introdotti nuovi controlli per: - verificare il corretto utilizzo del codice destinatario “XXXXXXX” (codice di errore 00313) - verificare la coerenza di partita IVA e codice fiscale (se entrambi presenti) sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente (codici di errorre 00320 e 00324) - verificare la corretta valorizzazione del codice fiscale, sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente, nei casi in cui la partita IVA sia quella di un gruppo IVA (codici di errore 00321, 00322, 00325 e 00326) - verificare, nei casi di autofattura, che la partita IVA del cedente/prestatore non sia cessata da più di 5 anni (codice di errore 00323) - verificare che l’indirizzo PEC indicato nel campo PECDestinatario non corrisponda ad una casella PEC del SdI (codice di errore 00330) (paragrafi modificati: 2.1.1 - 2.1.2 - 2.1.4 - Appendice 1) |
1.6 | 04/05/2020 | Variato lo schema XSD della fattura ordinaria con: - introduzione del nuovo attribute “SistemaEmittente” - modifica del numero di occorrenze di DatiRitenuta - modifica del type di Importo in ScontoMaggiorazioneType - modifica della enumeration di CausalePagamentoType, TipoDocumentoType, TipoRitenutaType, NaturaType e ModalitaPagamentoType - modificato il campo complesso DatiBollo con introduzione dell’opzionalità per l’elemento ImportoBollo non più obbligatorio - introduzione del tipo String35LatinExtType - modifica della definizione di EmailType. Variato lo schema XSD della fattura semplificata con: - introduzione del nuovo attribute “SistemaEmittente” - introduzione del campo “BolloVirtuale” e del type BolloVirtualeType - modifica della enumeration di NaturaType - modifica della definizione di EmailType. Variato lo schema XSD dati fatture trasfrontaliere con: - modifica della enumeration di NaturaType. Modificata la descrizione dell’errore 00420 sulle fatture. |
Introdotti nuovi controlli sulle fatture con codici 00443, 00444, 00445, 00471, 00472, 00473, 00474. Modificati i criteri di controllo per gli errori 00404 e 00409 sulle fatture. Modificata la descrizione dell’errore 00400 sui dati fattura. Introdotti nuovi controlli sui dati fattura con codici 00321, 00325 e 00448. (paragrafi modificati: 2.1.2 - 2.1.7 – 2.1.8 – 2.2.9.1 – 2.2.10.1 – 2.2.10.2 – 2.2.12 - 4.2.1.2.2 – 4.2.1.3.2 – Appendice 1 – Appendice 2 – Appendice 3 – Appendice 4 – Appendice 5) |
1. FATTURAZIONE ELETTRONICA – REGOLE DI PROCESSO
La presente sezione del documento riporta le specifiche tecniche per il colloquio con il Sistema di Interscambio nell’ambito del processo di fatturazione elettronica fra soggetti privati. Tali specifiche sono derivate dalle Specifiche delle regole tecniche di cui all’allegato B del DM 55 del 3 aprile 2013; a tale documento si rimanda per le regole tecniche di colloquio con il SdI in caso di fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Le principali novità riguardano:
- l’attivazione del servizio con cui un soggetto passivo IVA può registrare la modalità prescelta per la ricezione dei file fattura (v. paragrafo 1.5.1.2);
- la possibilità di recapitare i file fattura tramite la messa a disposizione nell’area autenticata del cessionario/committente (v. paragrafo 1.3.2 Servizio web di messa a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici);
- l’eliminazione dell’obbligo di valorizzare l’elemento PECDestinatario, in corrispondenza del valore di default (“0000000”) per l’elemento CodiceDestinatario (v. paragrafo 1.5.5);
- la semplificazione del processo di messa a disposizione del file fattura, in caso di impossibilità di consegna per cause tecniche non imputabili al Sistema di Interscambio (v. paragrafo 1.5.7);
- la possibilità, per il cedente/prestatore e per il cessionario/committente, di consultare e acquisire, dalla propria area autenticata, le fatture elettroniche o i lotti di fatture elettroniche o i relativi duplicati informatici (v. paragrafo 1.3.2 Servizio web di messa a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici);
- la comunicazione al cedente/prestatore dell’avvenuta presa visione del file fattura messo a disposizione nell’area autenticata del cessionario/committente (v. paragrafo 1.3.2);
- l’introduzione nelle ricevute di un codice alfanumerico che caratterizza univocamente il documento (hash calcolato con algoritmo SHA-256) per ogni file fattura elaborato (v. paragrafo 1.5.7);
- l’indicazione di una codifica predefinita per le operazioni relative alla vendita di carburante (v. paragrafo 2.1.8);
- introduzione di un nuovo valore nella lista associata all’elemento TipoDocumento per l’autofattura di cui all’art. 6, comma 8, d.lgs. 471/97.
1.1 DEFINIZIONI
Ai fini del presente documento si intende:
- per SdI, il Sistema di Interscambio, vale a dire la struttura istituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso la quale avviene la trasmissione delle fatture elettroniche verso l’Amministrazione (art.1, comma 211, legge 24 dicembre 2007 n. 244) o verso privati (art. 1, comma 2, decreto legislativo 127/2015);
- per Firma elettronica Entrate, la firma elettronica che garantisce la connessione univoca al firmatario e la sua univoca identificazione, basata su un certificato emesso dall’Agenzia delle Entrate;
- per SFTP (Secure File Transfer Protocol), il protocollo di trasferimento dati tra sistemi remoti, con connessione sicura;
- per HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secured), il protocollo di trasmissione dati su web con ulteriore livello di crittografia ed autenticazione dei dati trasmessi (SSL - Secure Sockets Layer);
- per Intermediario, qualsiasi soggetto terzo, incaricato dal cedente/prestatore o dal cessionario/committente di emettere o trasmettere o ricevere per proprio conto le fatture elettroniche veicolate dal SdI;
- per Messaggio SOAP, messaggio XML, strutturato in un header e in un body, utilizzato nel colloquio tra web services;
- per Xxxxxxxx emittente, il cedente/prestatore o l’Intermediario da questi per proprio conto incaricato all’emissione della fattura elettronica;
- per Xxxxxxxx ricevente, il cessionario/committente o l’Intermediario da questi per proprio conto incaricato di ricevere la fattura elettronica veicolata dal SdI;
- per Xxxxxxxx trasmittente, il cedente/prestatore o l’Intermediario da questi per proprio conto incaricato di trasmettere la fattura elettronica al SdI;
- per WSDL (Web Service Definition Language), il linguaggio basato su XML per definire un web service e descriverne le modalità di accesso;
- per XML (Extensible Markup Language), l’insieme di regole per strutturare in formato testo i dati oggetto di elaborazione.
1.2 Modalità di emissione delle fatture elettroniche
Il presente paragrafo descrive le specifiche tecniche di emissione della fattura elettronica, con riferimento al formato di rappresentazione e alle caratteristiche del documento da trasmettere.
I dati della fattura elettronica da trasmettere attraverso il SdI devono essere rappresentati in formato XML (eXtensible Markup Language),
secondo lo schema e le regole riportate al paragrafo 2 Fatturazione elettronica – Formato della fattura.
1.2.1 Formati di firma elettronica e riferimento temporale
Il SdI gestisce sia fatture elettroniche prive di firma elettronica che fatture elettroniche alle quali sia apposta firma elettronica.
Nel caso si scelga di apporre la firma elettronica, il SdI verifica che le fatture elettroniche siano:
- firmate digitalmente con certificato di firma elettronica qualificata rilasciato da un certificatore accreditato, presente nell’elenco pubblico dei certificatori gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale così come disciplinato dall’art. 29, comma 1, del DLGS 7 marzo 2005 n. 82 e successive modifiche. I formati ammessi per firmare elettronicamente la fattura sono i seguenti:
x XXxXX-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4, così come previsto dalla normativa vigente in materia a partire dal 1 settembre 2010;
o XAdES-BES (XML Advanced Electronic Signatures), con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1, così come previsto dalla normativa vigente in materia a partire dal 1 settembre 2010;
- firmate in formato CAdES con certificato di firma elettronica rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Il certificato è rilasciato agli utenti del Servizio Entratel e utilizzato sui propri sistemi ovvero sul proprio PC attraverso Desktop telematico o Entratel Multifile. Si ricorda che l’Agenzia delle Entrate non è una Certification Authority qualificata e che, pertanto, la verifica di una firma elettronica basata sulle chiavi pubbliche di firma e cifratura rilasciate dall’Agenzia delle Entrate evidenzierebbe che la CA non è affidabile. E’ quindi opportuno che chi appone tale tipo di firma elettronica sulle fatture che emette renda consapevoli i propri clienti di questa circostanza e del fatto che la verifica di questo tipo di firma può essere fatta solo utilizzando il servizio di verifica di Agenzia delle Entrate (xxxxx://xxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/Xxxxxxxxxxxx/XXxxxxxxxXxxx.xxx).
Nell’ambito del formato di firma XML l’unica modalità accettata è quella “enveloped”. Inoltre la firma XAdES deve presentare i Reference con URI=”” oppure con URI=”#iddoc” dove iddoc indica l’identificativo del documento da firmare: non è possibile quindi omettere l’attributo URI all’interno degli elementi Reference.
Come riferimento temporale di controllo della firma il SdI intende la valorizzazione dell’attributo “signing time” che deve essere presente nella firma elettronica apposta sul documento e non può essere successivo al momento di ricezione.
L’esito negativo di tale verifica determina lo scarto del file1.
1.2.2 Nomenclatura dei file da trasmettere
Le fatture elettroniche possono essere trasmesse al SdI come di seguito descritto:
a) un file in formato xml che rispetti le regole descritte al paragrafo 2
Fatturazione elettronica – Formato della fattura;
b) più file che rispettino quanto descritto al precedente punto a) contenuti in un file compresso; il formato di compressione accettato è il formato ZIP.
Nel caso a) il sistema verifica che il nome del file rispetti la seguente sintassi:
identificativo univoco
codice paese
progressivo univoco del file
dove:
- il codice paese va espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code;
- l’identificativo univoco, è rappresentato dall’identificativo fiscale (codice fiscale nel caso di soggetto residente in Italia, identificativo proprio del paese di appartenenza nel caso di soggetto residente all’estero) di un soggetto persona fisica o persona giuridica diversa da persona fisica; la lunghezza di questo identificativo è di:
- 11 caratteri (minimo) e 16 caratteri (massimo) nel caso di codice paese IT;
- 2 caratteri (minimo) e 28 caratteri (massimo) altrimenti;
- l’identificativo usato per il nome del file non è soggetto a controlli di validità, esistenza o coerenza con i dati presenti in fattura.
- il progressivo univoco del file è rappresentato da una stringa alfanumerica di lunghezza massima di 5 caratteri e con valori ammessi [a-z], [A-Z], [0-9].
1 Codici di errore: 00100 (certificato di firma scaduto), 00101 (certificato di firma revocato), 00104 (Certification Authority non affidabile), 00107 (certificato non valido), 00103 (la firma digitale apposta manca del riferimento temporale), 00105 (il riferimento temporale della firma apposta non è coerente)
Il progressivo univoco del file ha il solo scopo di differenziare il nome dei file trasmessi al Sistema di Interscambio da parte del medesimo soggetto; non deve necessariamente seguire una stretta progressività e può presentare anche stili di numerazione differenti.
Qualora il file sia firmato elettronicamente (come indicato al precedente paragrafo 1.2.1), in base al formato di firma elettronica adottato l’estensione del file assume il valore “.xml” (per la firma XAdES-BES) oppure “.xml.p7m” (per la firma CAdES-BES).
Il separatore tra il secondo ed il terzo elemento del nome file è il carattere
underscore (“_”), codice ASCII 95.
Es.: ITAAABBB99T99X999W_00001.xml IT99999999999_00002.xml.p7m
Nel caso b) il nome del file deve rispettare la medesima sintassi; in questo caso l’unica estensione ammessa è .zip.
Se si sceglie di utilizzare una firma elettronica, non è il file compresso (.zip) che deve essere firmato digitalmente, ma ogni singolo file in esso contenuto.
Es.: ITAAABBB99T99X999W_00001. zip
che al suo interno contiene, a titolo di esempio
ITAAABBB99T99X999W_00002.xml ITAAABBB99T99X999W_00003.xml ITAAABBB99T99X999W_00004.xml.p7m
Il nome dei file, espressi secondo le regole descritte, viene mantenuto nella fase di inoltro al soggetto ricevente. Qualora al SdI sia inviato un file del tipo indicato nel caso b) (file compresso), il SdI trasmette al soggetto ricevente il file o i file in esso contenuti e non il file compresso.
Un file inviato al SdI il cui nome non rispetti le regole sopra descritte o sia uguale al nome di un file trasmesso in precedenza, sarà scartato2.
1.3 Modalità di trasmissione delle fatture e delle ricevute
Il presente paragrafo descrive le specifiche tecniche per l’utilizzo dei canali di trasmissione delle fatture elettroniche e delle relative ricevute.
2 Codici di errore: 00001 (nome file non valido), 00002 (nome file duplicato)
1.3.1 Trasmissione del file al SdI
La trasmissione dei file verso il SdI può essere effettuata utilizzando le seguenti modalità:
- un sistema di posta elettronica certificata, di seguito “servizio PEC”;
- un sistema di cooperazione applicativa, su rete Internet, con servizio esposto tramite modello “web service” fruibile attraverso protocollo HTTPS, di seguito “servizio SdICoop”;
- un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo SFTP, di seguito “servizio SdIFtp”;
- un sistema di trasmissione fruibile mediante la specifica funzionalità del servizio web “Fatture e corrispettivi”.
Il singolo file fattura non può superare la dimensione di 5MB.
Posta elettronica certificata (servizio PEC)
Il soggetto trasmittente che intende utilizzare la posta elettronica certificata, deve avvalersi di un gestore con il quale mantenere un rapporto finalizzato alla disponibilità del servizio di PEC. Tale gestore deve essere tra quelli inclusi in apposito elenco pubblico gestito dall’AgID, così come disciplinato dagli artt. 14 e 15 del DPR 11 febbraio 2005, n.
68 (“Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell’art. 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3” - G.U. 28 aprile 2005, n. 97).
Il singolo file (o archivio compresso) da trasmettere costituisce l’allegato del messaggio di posta. Un unico messaggio può contenere diversi file allegati.
Il messaggio con relativi allegati non deve superare la dimensione di 30 megabytes, valore che costituisce il limite massimo entro il quale il gestore è tenuto a garantire il suo invio, come previsto dall’art. 12 del DM 2 novembre 2005 (“Regole tecniche per la formazione, la trasmissione e la validazione, anche temporale, della posta elettronica certificata” - G.U. 15 novembre 2005, n. 266). Si ricorda che il singolo file fattura (fattura o lotto di fatture) non può superare i 5MB.
L’utilizzo della PEC garantisce di per sè l’identificazione del soggetto trasmittente; ciò consente di non ricorrere a procedure di identificazione del soggetto come attività propedeutiche alla trasmissione e ne deriva che il SdI entra in contatto per la prima volta con il soggetto trasmittente nel momento in cui si verifica la ricezione del primo messaggio di posta.
Per garantire una gestione efficiente del processo di trasmissione il SdI utilizza, secondo una logica di bilanciamento dei carichi, più indirizzi di PEC tramite i quali ricevere i file. La prima volta che il soggetto trasmittente invia una fattura tramite la PEC, deve utilizzare come indirizzo di posta elettronica certificata del SdI l’indirizzo xxx00@xxx.xxxxxxxxx.xx.
Con il primo messaggio di risposta il SdI comunica al soggetto trasmittente l’indirizzo PEC che dovrà utilizzare per i successivi invii.
L’utilizzo di un indirizzo di PEC diverso da quello assegnato dal SdI non garantisce il buon fine della ricezione del messaggio di posta da parte del SdI stesso.
Il normale flusso di trasmissione tramite PEC prevede, se il processo di invio e ricezione va a buon fine, che al mittente vengano recapitate due ricevute: una di accettazione da parte del proprio gestore di posta, e una di avvenuta consegna da parte del gestore di posta del destinatario; quest’ultima attesta l’avvenuta trasmissione del file al SdI ma non la correttezza e quindi l’emissione della fattura elettronica.
L’eventuale scarto del file da parte del SdI o il recapito della fattura allegata al soggetto ricevente o l’impossibilità di recapito, sono comunicati attraverso le apposite ricevute, come descritto al successivo paragrafo 1.5.7.
Cooperazione applicativa su rete Internet (servizio SdICoop - Trasmissione)
Il SdI mette a disposizione su rete Internet un servizio web, richiamabile da un sistema informatico o da una applicazione, che consente di trasmettere i file come allegati di un messaggio SOAP.
Questa modalità di trasmissione prevede:
- la sottoscrizione mediante firma digitale3, da parte del soggetto trasmittente, di uno specifico accordo di servizio;
- la capacità di gestione di certificati digitali.
L’accordo di servizio definisce le regole di comunicazione tra il soggetto trasmittente e il SdI.
In seguito alla sottoscrizione del suddetto accordo di servizio il SdI procede alla “qualificazione” del sistema chiamante con una serie di test d’interoperabilità per verificare la correttezza del colloquio e, quindi, al rilascio di un certificato elettronico per l’accreditamento del soggetto che richiama il servizio esposto.
Il file, inviato come allegato XXXX, deve essere identificato secondo le regole di nomenclatura previste al precedente paragrafo 1.2.2.
La dimensione massima del file allegato al messaggio deve essere di 5 megabytes.
Diversamente dalla PEC che consente, nel limite dimensionale di 30 megabytes, di inviare con un solo messaggio più file allegati, questa modalità permette la trasmissione di un solo file (fattura singola piuttosto che lotto di fatture piuttosto che archivio di fatture) alla volta.
Il servizio esposto ha le caratteristiche seguenti:
- protocollo HTTPS come trasporto su canale cifrato TLS 1.2;
- SOAP (with attachments) come standard per i messaggi;
- MTOM (Message Transmission Optimization Mechanism);
- WSDL (Web Services Description Language) per descrivere l'interfaccia pubblica del web service;
- autenticazione e autorizzazione basata sull’utilizzo di certificati.
Il riscontro della ricezione è costituito dalla response SOAP prevista dal servizio; attesta la ricezione del file ma non la correttezza e quindi l’emissione della fattura.
L’avvenuto scarto del file da parte del SdI, il corretto recapito della fattura al soggetto ricevente o l’impossibilità di recapito, sono certificati dal SdI stesso attraverso la predisposizione e l’invio al mittente di ricevute ad hoc, secondo il sistema di comunicazione descritto al successivo paragrafo 1.5.7.
Gli ulteriori dettagli ai quali attenersi e tutte le informazioni relative alle procedure per l’utilizzo del servizio, così come la descrizione formale attraverso WSDL dei servizi, sono riportate nel documento Istruzioni per il servizio SDICoop - Trasmissione pubblicato sul sito web dell’Agenzia delle Entrate e sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx (sezione Documentazione Sistema di interscambio).
Sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo SFTP (servizioSdIFtp)
Il SdI prevede la possibilità di trasmissione dei file, preventivamente crittografati, attraverso protocolli di interconnessione e canali trasmissivi, anche eventualmente già in uso (seppure per altre finalità) nei rapporti con l’Amministrazione finanziaria, in ogni caso all'interno di circuiti chiusi che identificano in modo certo i partecipanti assicurando la qualificazione del canale.
Questa modalità di trasmissione prevede:
- la sottoscrizione mediante firma digitale4, da parte del soggetto trasmittente, di uno specifico accordo di servizio;
- la dotazione di un server SFTP esposto su Internet .
L’utilizzo di tale modalità presuppone una struttura a supporto delle attività informatiche, la capacità di gestire sistemi informativi ed un centro di elaborazione dati con caratteristiche di continuità e disponibilità di personale di presidio. Per le caratteristiche espresse la modalità si adatta
a realtà di soggetti intermediari che si configurano come nodi di concentrazione e di smistamento.
L’accordo di servizio definisce le regole di comunicazione tra il soggetto trasmittente e il SdI, comprese quelle relative al flusso delle ricevute. In seguito alla sottoscrizione del suddetto accordo di servizio il SdI avvia una prima fase di verifica di corretta trasmissione/ricezione di supporti FTP cifrati; successivamente il soggetto trasmittente dovrà eseguire i test di interoperabilità descritti all’interno di apposito kit predisposto dal SdI. Al termine dei suddetti test, conclusi positivamente, il canale viene ufficialmente riconosciuto come canale accreditato.
La dimensione di ciascun supporto deve essere tale da massimizzare la velocità di trasferimento dei file e ridurre i tempi legati alla elaborazione dei supporti stessi. Ciacun operatore dovrà pertanto commisurare le dimensioni dei propri supporti con la velocità di trasferimento (bit rate) che potrà garantire; in ogni caso la dimensione massima del supporto contenente i file è di 150 megabyte. In caso di files maggiori di 150 megabyte, tali files verranno rinominati, non saranno prelevati e verrà inviata una segnalazione via email all’indirizzo del referente tecnico del sottoscrittore contenuto nella richiesta di accreditamento. Esiste inoltre un vincolo alla eccessiva parcellizzazione dei file fattura all’interno dei supporti: è ammessa, per ogni accesso al server (che avviene ordinariamente ogni 10 minuti), la presenza sul nodo di scambio di un unico supporto con dimensione inferiore ai 15 megabyte, mentre eventuali ulteriori supporti presenti dovranno avere dimensioni comprese tra i 15 megabyte e i 150 megabyte. Il mancato rispetto di tale vincolo determinerà il prelievo di un unico supporto ad accesso e l’invio di una segnalazione. Si ricorda che il singolo file fattura (fattura o lotto di fatture) non può superare i 5 megabyte.
Il riscontro della ricezione è costituito da un file di esito (supporto “EO”, in caso la trasmissione superi la verifica di sicurezza, o “ER”, in caso la verifica di sicurezza non sia superata) che l’utente trasmittente riceve sullo stesso nodo sul quale ha depositato il supporto da trasmettere; attesta la ricezione del file ma non la correttezza e quindi l’emissione della fattura. Il supporto EO è l’unico supporto a non essere firmato e cifrato, come chiarito nelle istruzioni per il servizio.
L’avvenuto scarto del file da parte del SdI, il corretto recapito della fattura al soggetto ricevente o l’impossibilità di recapito, sono certificati dal SdI stesso attraverso la predisposizione e l’invio al mittente di ricevute ad hoc, secondo il sistema di comunicazione descritto al successivo paragrafo 1.5.7.
Gli ulteriori dettagli ai quali attenersi e tutte le informazioni relative alle procedure per l’utilizzo del servizio sono riportate nel documento Istruzioni per il servizio SDIFTP pubblicato sul sito web dell’Agenzia delle Entrate e
sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx (sezione Documentazione Sistema di interscambio).
Invio tramite web
Tale modalità prevede l’utilizzo di una funzionalità di trasmissione telematica via Internet con protocollo HTTPS come trasporto, su canale cifrato TLS 1.2.
La funzionalità è disponibile in un’area del servizio web “Fatture e corrispettivi”.
Il file fattura, o il file compresso contenente più file fattura (in ogni caso la dimensione del file da trasmettere non può eccedere il limite di 5 megabytes), possono essere trasmessi mediante upload.
Il riscontro della ricezione è costituito da un avviso che, sulla stessa pagina dalla quale si effettua la trasmissione, viene presentato all’utente; tale avviso attesta la ricezione del file ma non la correttezza e quindi l’emissione della fattura.
Successivamente, l’esito dei controlli ed eventualmente del recapito di ciascun file fattura sarà consultabile tramite le funzionalità di monitoraggio a disposizione sulla stessa interfaccia web “Fatture e corrispettivi”.
1.3.2 Trasmissione del file al soggetto ricevente
Il SdI trasmette al soggetto ricevente la fattura tramite l’inoltro del file ricevuto in ingresso utilizzando canali di trasmissione analoghi a quelli utilizzati per la ricezione.
Le modalità previste per l’inoltro sono:
- un sistema di posta elettronica certificata, di seguito “servizio PEC”;
- un sistema di cooperazione applicativa, su rete Internet, con servizio esposto tramite modello “web service” fruibile attraverso protocollo HTTPS, di seguito “servizio SdICoop - Ricezione”;
- un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo SFTP, di seguito “servizio SdIFtp”;
- un servizio web messo a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici.
Posta elettronica certificata (servizio PEC)
Il soggetto che per ricevere le fatture elettroniche dal SdI intende utilizzare la posta elettronica certificata, deve avvalersi di un gestore con il quale mantenere un rapporto finalizzato alla disponibilità del servizio di PEC. Tale gestore deve essere tra quelli inclusi in apposito elenco pubblico gestito dall’Agenzia per l’Italia Digitale, così come disciplinato
dagli artt. 14 e 15 del DPR 11 febbraio 2005, n. 68 (“Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell’art. 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3” - G.U. 28 aprile
2005, n. 97).
Il file inoltrato costituisce l’allegato del messaggio di posta; sempre allegato al medesimo messaggio di posta il SdI trasmetterà il file di “notifica dei metadati del file fattura” (v. paragrafo 1.5.7): ogni messaggio di posta riporterà in allegato un solo “file fattura” ed un solo “file di metadati”.
Il normale flusso di trasmissione tramite posta elettronica certificata prevede, se il processo di invio e ricezione va a buon fine, che al SdI vengano recapitate nella propria casella di PEC due ricevute: una di accettazione da parte del proprio gestore di posta, e una di avvenuta consegna da parte del gestore di posta del destinatario; quest’ultima attesta il ‘deposito’, nella casella di PEC del soggetto ricevente, del messaggio e dei relativi allegati ed ha valore, per il SdI, di “messa a disposizione della fattura al destinatario” e pertanto dà luogo all’invio al soggetto trasmittente della “ricevuta di consegna” (v. paragrafo 1.5.7).
Il SdI considera fallita la trasmissione, invia una ricevuta di impossibilità di recapito (descritta al paragrafo 1.5.7) e mette la fattura a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente, se:
- riceve dal gestore di posta del destinatario una notifica di mancata consegna;
- non riceve alcuna comunicazione da parte del gestore di posta del destinatario entro un tempo massimo di 40 ore.
Cooperazione applicativa su rete Internet (servizio SdICoop - Ricezione)
L’utilizzo di tale modalità è possibile per i soggetti che mettono a disposizione su rete Internet un servizio web che consente al SdI, richiamando tale servizio, di trasmettere il file fattura ed il file di “notifica dei metadati del file fattura” come allegato di un messaggio SOAP.
In considerazione del fatto che, per motivi indipendenti dal SdI, il servizio potrebbe essere temporaneamente indisponibile, il Sistema effettua fino ad un massimo di 4 tentativi di trasmissione, uno ogni 6 ore, al termine dei quali il SdI considera fallita la trasmissione, invia una ricevuta di impossibilità di recapito (descritta al paragrafo 1.5.7) e mette la fattura a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente.
Questa modalità di ricezione prevede:
- la sottoscrizione mediante firma digitale5, da parte del soggetto ricevente, di uno specifico accordo di servizio;
- la capacità di gestione di certificati digitali.
L’accordo di servizio definisce le regole di comunicazione fra il SdI e il soggetto ricevente.
In seguito alla sottoscrizione del suddetto accordo di servizio il SdI procede alla “qualificazione” del sistema da chiamare con una serie di test d’interoperabilità per verificare la correttezza del colloquio e, quindi, al rilascio di un certificato elettronico per l’accreditamento del soggetto che richiama il servizio esposto.
Il servizio esposto ha le caratteristiche seguenti:
- protocollo HTTPS come trasporto su canale cifrato TLS 1.2;
- SOAP (with attachments) come standard per i messaggi;
- MTOM (Message Transmission Optimization Mechanism);
- WSDL (Web Services Description Language) per descrivere l'interfaccia pubblica del web service;
- autenticazione e autorizzazione basata sull’utilizzo di certificati.
Gli ulteriori dettagli ai quali attenersi e tutte le informazioni relative alle procedure per l’utilizzo del servizio, così come la descrizione formale attraverso WSDL dei servizi, sono riportate nel documento Istruzioni per il servizio SDICoop - Ricezione pubblicato sul sito web dell’Agenzia delle Entrate e sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx (sezione Documentazione Sistema di interscambio).
Sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo SFTP (servizioSdIFtp)
Il SdI prevede la possibilità di trasmissione dei file, preventivamente crittografati, attraverso protocolli di interconnessione e canali trasmissivi anche eventualmente già in uso (seppure per altre finalità) nei rapporti con l’Amministrazione finanziaria, in ogni caso all'interno di circuiti chiusi che identificano in modo certo i partecipanti assicurando la qualificazione del canale.
Questa modalità di trasmissione prevede:
- la sottoscrizione mediante firma digitale6, da parte del soggetto ricevente, di uno specifico accordo di servizio;
- la dotazione di un server SFTP esposto su Internet.
5 Firma elettronica basata su un certificato di firma qualificato, rilasciato al titolare dell'accordo, usando il formato di firma CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4 6 Firma elettronica basata su un certificato di firma qualificato, rilasciato al titolare dell'accordo, usando il formato di firma CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4
L’utilizzo di tale modalità presuppone una struttura a supporto delle attività informatiche, la capacità di gestire sistemi informativi ed un centro di elaborazione dati con caratteristiche di continuità e disponibilità di personale di presidio. Per le caratteristiche espresse la modalità si adatta a realtà di soggetti intermediari che si configurano come nodi di concentrazione e di smistamento.
L’accordo di servizio definisce le regole di comunicazione tra il soggetto ricevente e il SdI, comprese quelle relative al flusso delle ricevute. In seguito alla sottoscrizione del suddetto accordo di servizio il SdI avvia una prima fase di verifica di corretta trasmissione/ricezione di supporti SFTP cifrati; successivamente il soggetto ricevente dovrà eseguire i test di interoperabilità descritti all’interno di apposito kit predisposto dal SdI. Al termine dei suddetti test, conclusi positivamente, il canale viene ufficialmente riconosciuto come canale accreditato.
La trasmissione di una fattura tramite il servizio SDIFTP avviene mediante la messa a disposizione di un supporto di tipo “FO” che la contiene nella directory di scambio. La data/ora in cui termina con successo la trasmissione del supporto viene riportata nelle Ricevute di Consegna che il Sistema di Interscambio invia relativamente ai file fattura consegnati.
Gli ulteriori dettagli ai quali attenersi e tutte le informazioni relative alle procedure per l’utilizzo del servizio sono riportate nel documento Istruzioni per il servizio SDIFTP pubblicato sul sito web dell’Agenzia delle Entrate e sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx (sezione Documentazione Sistema di interscambio).
Servizio web di messa a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici
Il SdI, nei casi in cui non sia stato possibile recapitare la fattura elettronica al soggetto destinatario, rende disponibile la stessa al cessionario/committente nella sua area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate.
In questo caso comunica tale informazione al soggetto trasmittente, attraverso la ricevuta di impossibilità di recapito di cui al paragrafo 1.5.7, unitamente alla data di messa a disposizione del file.
Nel momento in cui il cessionario/committente, accedendo alla sua area riservata, prende visione della fattura, il sistema registra tale operazione e modifica lo stato del file che risulta così ricevuto dal destinatario. L’informazione della data di presa visione della fattura da parte del cessionario/committente è resa disponibile al cedente/prestatore nell’area di consultazione delle fatture elettroniche di sua competenza.
1.4 Modalità di inoltro delle comunicazioni da parte del SdI
Le comunicazioni prodotte dal SdI vengono inoltrate tramite lo stesso canale utilizzato per la trasmissione del file fattura. Le comunicazioni sono costituite da file XML firmati elettronicamente, con firma XAdES-BES (XML Advanced Electronic Signatures) in modalità “enveloped”, con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1; i file vengono trasmessi come allegati ai messaggi previsti per i diversi canali trasmissivi. La struttura XML dei file di comunicazione è dettagliata nel “Formato dei file di comunicazione del SDI” riportato in appendice.
In particolare:
- nel caso di “servizio PEC”, le comunicazioni sono spedite all’indirizzo di PEC del mittente o del destinatario del file fattura; i messaggi PEC sono costituiti da una versione “Human Readable” (il corpo del messaggio) e dal file XML in allegato;
- nel caso di “servizio SdICoop” l’accordo prevede l’esposizione, da parte del soggetto che ha trasmesso o ricevuto il file fattura, di un analogo servizio richiamabile dal SdI per l’invio delle comunicazioni come file XML in allegato al messaggio soap;
- nel caso di “servizio SdIFtp”, le comunicazioni vengono inoltrate utilizzando lo stesso protocollo ed attraverso lo stesso canale (nel caso di canale bidirezionale) o canale dedicato (nel caso di canali unidirezionali);
- nel caso di invio telematico attraverso il servizio esposto su interfaccia web di fruizione dei servizi “Fatture e corrispettivi”, le comunicazioni sono reperibili, come file XML, tramite la funzionalità di monitoraggio disponibile sull’interfaccia suindicata.
1.5 Modalita’ di interazione con il SdI
Il presente paragrafo descrive le procedure operative per la trasmissione delle fatture elettroniche attraverso il SdI, e lo scambio di informazioni tra gli attori del processo.
1.5.1 Interazione del soggetto ricevente con il SdI
Affinché il soggetto ricevente possa validamente interagire con il SdI devono essere soddisfatti i requisiti indispensabili alla sua qualificazione e al suo riconoscimento.
Il soddisfacimento di tali requisiti passa attraverso la definizione del canale di trasmissione e/o il censimento della modalità di ricezione delle proprie fatture d’acquisto.
1.5.1.1 Definizione del canale di trasmissione
La definizione del canale di trasmissione avviene tramite:
- l’adozione di una casella di posta elettronica certificata (PEC);
- la realizzazione del servizio di ricezione (WS-SDICoop), secondo le modalità e le specifiche pubblicate sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx;
- la definizione di un accordo per disciplinare la trasmissione della fattura, e relativi messaggi di notifica, attraverso protocolli di “file transfer” (servizio SdIFtp) all'interno di circuiti chiusi che identificano in modo certo i partecipanti assicurando la qualificazione del canale.
1.5.1.2 Registrazione dell’indirizzo telematico per la ricezione dei file fattura
La funzionalità web “Registrazione dell’indirizzo telematico preferito per la ricezione dei file fattura” è accessibile dall’interfaccia web di fruizione dei servizi “Fatture e corrispettivi”, dalla box Fatturazione presente nella home page.
Consente a ciascun soggetto passivo IVA di indicare la modalità con la quale desidera ricevere le fatture elettroniche delle quali risulta cessionario/committente. L’utente potrà scegliere la modalità di ricezione delle fatture elettroniche. La scelta effettuata attraverso la funzione di registrazione verrà considerata dal SdI come prioritaria nella consegna della fattura elettronica.
1.5.2 Procedura per l’identificazione del soggetto trasmittente ai fini dell’interazione con il SdI
Affinché il soggetto trasmittente possa validamente interagire con il SdI, devono essere soddisfatti i requisiti minimi indispensabili alla sua identificazione.
Il soddisfacimento di tali requisiti si ottiene definendo uno o più canali di trasmissione/comunicazione attraverso:
- dotazione di una casella di posta elettronica certificata o di analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse;
- adesione e sottoscrizione di un accordo di servizio con il SdI per disciplinare la trasmissione della fattura, e relativi messaggi di notifica, attraverso servizio esposto tramite modello “web-service”;
- adesione e sottoscrizione di un accordo di servizio con il SdI per disciplinare la trasmissione della fattura, e relativi messaggi di notifica, attraverso protocolli di “file transfer” (servizio SdIFtp) all'interno di
circuiti chiusi che identificano in modo certo i partecipanti assicurando la qualificazione del canale.
Nel caso di utilizzo del servizio di invio telematico esposto su interfaccia web di fruizione dei servizi “Fatture e corrispettivi”, l’autenticazione avviene attraverso l’utilizzo delle credenziali Fisconline o Entratel oppure, in alternativa, di un dispositivo di tipo Smartcard rispondente ai requisiti della Carta Nazionale dei Servizi-CNS, preventivamente registrata ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate oppure di un’identità SPID.
1.5.3 Procedura per l’accreditamento dei canali web service e ftp
I canali web service ed ftp possono essere utilizzati solo dopo il loro accreditamento. La procedura di accreditamento è disponibile sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx al percorso Home - Strumenti - Accreditare il canale.
I passi da seguire sono i seguenti:
- accesso all’area relativa al canale di interesse
- compilazione di una web form con:
o i dati del soggetto per conto del quale si richiede l’accreditamento,
o l’indicazione del canale,
o i dati del titolare dell’accordo
o i dati di un referente tecnico,
o gli indirizzi (endpoint) relativi al canale da accreditare per la trasmissione e/o per la ricezione,
o eslcusivamente per il canale WS, anche il nome delle CSR (Certificate Signing Request) necessarie per la generazione dei certificati di test e di produzione,
o l’eventuale indicazione di utilizzo anche del flusso semplificato di cui al par. 1.5.6;
- al termine della compilazione il sistema genera un file zip, “richiesta di accreditamento” contenente:
o l’accordo di servizio in formato xml,
o il relativo foglio di stile per la visualizzazione,
o il documento delle specifiche di utilizzo del canale accreditato,
o i file xsd e/o WSDL per interagire con il sistema di interscambio;
- il file zip così composto, deve essere firmato con un certificato di firma qualificato (unico formato di firma ammesso CADES), rilasciato al titolare dell’accordo di servizio;
- una volta firmato il file zip deve essere trasmesso all’indirizzo di posta elettronica certificata indicato durante la procedura di compilazione della web form;
- l’utente riceverà in risposta al suo messaggio PEC un messaggio con allegati i certificati digitali da utilizzare, in una prima fase per i test di interoperabilità, e, successivamente alla conclusione positiva degli stessi, per il colloquio in produzione. I tempi di risposta alla PEC sono legati alle attività di configurazione dei canali ed alla produzione dei certificati;
- una volta installati i certificati sui propri sistemi, l’utente potrà effettuare i test di interoperabilità in autonomia;
- una volta che tutti i test risultino superati, l’utente potrà richiedere il passaggio in produzione attraverso la stessa piattaforma di interoperabilità. In risposta il sistema trasmetterà un messaggio PEC per comunicare l’avvenuto accreditamento;
- per i canali accreditati in ricezione la procedura si conclude con la richiesta del codice destinatario o dei codici destinatario (fino ad un massimo di 100). La richiesta del codice (o dei codici) destinatario è disponibile sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx, al percorso “Home - Strumenti - Gestire il canale”. Per richiedere il codice o i codici destinatario è necessario fare l’upload del file richiestaAccreditamento.zip.p7m generato dal Sistema e reso disponibile al richiedente all’avvio della procedura di accreditamento.
1.5.4 Procedura di invio fattura al SdI
La procedura di invio della fattura al SdI vede, quali attori coinvolti:
- il soggetto emittente;
- il soggetto trasmittente (se diverso dal soggetto emittente);
- il Sistema di Interscambio;
I passaggi rappresentativi si possono schematizzare nei punti seguenti:
- il soggetto emittente predispone la fattura elettronica secondo quanto riportato al precedente paragrafo 1.2;
- sulla fattura così predisposta, nel caso si scelga di apporre la firma digitale per garantire autenticità e integrità della fattura, il soggetto emittente appone la firma secondo una delle modalità descritte nel paragrafo 1.2.1;
- il file così generato, viene trasmesso dal soggetto trasmittente al SdI per mezzo dei canali e le modalità di cui al precedente paragrafo 1.3.1.
1.5.5 Procedura di inoltro della fattura al soggetto ricevente
La procedura di inoltro della fattura elettronica dal SdI al soggetto ricevente vede, quali attori coinvolti:
- il Sistema di Interscambio;
- il soggetto ricevente.
Il SdI, una volta effettuate le verifiche previste, inoltra al soggetto ricevente la fattura elettronica attraverso i canali e con le modalità di cui al precedente paragrafo 1.3.2.
Per l’individuazione del canale a cui trasmettere il file fattura, il SdI adotta la seguente procedura:
- se il soggetto ricevente ha l’indirizzo telematico al quale desidera ricevere le fatture elettroniche, provvede al recapito secondo le indicazioni fornite;
- se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene un valore corrispondente a un canale di trasmissione attivo, inoltra il file fattura al canale individuato;
- se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene il valore “0000000” ed è valorizzato l’elemento informativo PECDestinatario, il SdI inoltra il file alla casella di posta elettronica certificata individuata;
- se l’elemento informativo del file fattura CodiceDestinatario contiene il valore “0000000” e l’elemento informativo PECDestinatario non è valorizzato, il SdI mette a disposizione il file fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente.
Nei casi in cui uno stesso soggetto svolge contemporaneamente il ruolo di intermediario sia per chi trasmette la fattura elettronica che per chi la riceve attraverso lo stesso canale trasmissivo, è possibile adottare un flusso semplificato per le cui particolarità si rimanda al successivo paragrafo 1.5.6.
1.5.6 Flusso semplificato
L’adozione del flusso semplificato di recapito dei file fattura è vincolata al soddisfacimento di tutte le condizioni seguenti:
- il cessionario/committente deve aver registrato “l’indirizzo telematico” preferito per la ricezione dei file, utilizzando il servizio di registrazione di cui al precedente paragrafo 1.5.1.2;
- “l’indirizzo telematico” di cui al punto precedente è uno dei canali che richiedono accreditamento (web-service o ftp, vedi par 1.5.3) e non può essere una casella di Posta Elettronica Certificata;
- il file fattura perviene al SdI attraverso il medesimo canale corrispondente “all’indirizzo telematico” di cui al punto precedente;
- il soggetto che ha accreditato il canale ha indicato, al momento dell’accreditamento, che intende utilizzare anche il flusso semplificato.
Il flusso semplificato si basa sulla coincidenza del soggetto trasmittente e del soggetto ricevente e consiste nei seguenti passi:
- il SdI riceve il file fattura;
- il SdI effettua i controlli sul file fattura ricevuto;
- in caso di controlli non superati, il SdI invia al soggetto trasmittente la ricevuta di scarto;
- in caso di esito positivo dei controlli, il SdI invia la ricevuta di consegna senza trasmettere il file fattura.
1.5.7 Procedura di gestione delle ricevute
Tutti i canali di trasmissione descritti al precedente paragrafo 1.3.1 prevedono dei messaggi di ritorno a conferma del buon esito della trasmissione; questi messaggi sono specifici delle infrastrutture di comunicazione e garantiscono la “messa a disposizione” del messaggio e dei file allegati da parte di chi invia rispetto a chi riceve.
In aggiunta a questi messaggi di riscontro della ricezione, il SdI attesta l’avvenuto svolgimento delle fasi principali del processo di trasmissione delle fatture elettroniche attraverso un sistema di comunicazione che si basa sull’invio di ricevute tramite le modalità ed i canali riportati al precedente paragrafo 1.4.
Tali ricevute vengono inoltrate sullo stesso canale attraverso il quale sono state trasmesse le relative fatture.
In considerazione del fatto che, per motivi indipendenti dal SdI, il canale potrebbe essere temporaneamente indisponibile, il Sistema:
- per il canale web-services (Servizio SDICoop – Ricezione) effettua fino ad un massimo di 6 tentativi di trasmissione distribuiti in tre giorni (uno ogni 12 ore);
- per il canale PEC effettua fino ad un massimo di 2 tentativi; il secondo viene eseguito a distanza di:
o almeno un’ora dalla ricezione della notifica di mancata consegna da parte del gestore PEC del destinatario;
o almeno 40 ore dal primo tentativo, in assenza di notifica da parte del gestore PEC del destinatario.
Se dopo i tentativi previsti il relativo canale risulta ancora irraggiungibile, il processo si chiude e il cedente/prestatore potrà verificare lo stato della fattura attraverso le funzionalità di monitoraggio e di consultazione.
La procedura di gestione delle ricevute vede, quali attori coinvolti:
- il soggetto trasmittente;
- il Sistema di Interscambio;
- il soggetto ricevente.
La procedura può essere schematizzata nei punti seguenti:
a) il SdI, ricevuto correttamente il file, assegna un identificativo proprio ed effettua le verifiche previste (v. paragrafo 1.6);
b) in caso di controlli con esito negativo, il SdI invia una ricevuta di scarto al soggetto trasmittente;
c) nel caso di esito positivo dei controlli il SdI verifica se, sulla base di quanto indicato al paragrafo 1.5.5, è individuato un canale per il recapito;
o se non è stato possibile individuare un canale di recapito il SdI rende disponibile la fattura nell’area riservata del cessionario/committente e invia al soggetto trasmittente una ricevuta di impossibilità di recapito con la quale comunica di aver messo a disposizione la fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente;
o se il canale è individuato, il SdI trasmette la fattura elettronica al soggetto ricevente; unitamente al file fattura, il SdI trasmette anche, sotto forma di file XML, una notifica di metadati del file fattura tramite la quale sono comunicate le informazioni utili all’elaborazione ed alla comunicazione da parte del soggetto ricevente; se la trasmissione ha avuto esito positivo, il SdI invia al soggetto trasmittente una ricevuta di consegna della fattura elettronica e mette a disposizione un duplicato informatico della fattura elettronica nell’area riservata del cessionario/committente;
o nel caso in cui, per cause tecniche non imputabili al SdI, la trasmissione al soggetto ricevente non fosse possibile, il SdI invia al soggetto trasmittente una ricevuta di impossibilità di recapito con la quale comunica di aver messo a disposizione la fattura nell’area autenticata dei servizi telematici del cessionario/committente.
La ricevuta di consegna inviata al soggetto trasmittente in caso di esito positivo del recapito della fattura, contiene anche l’indicazione della data di consegna della fattura. Questa data è individuata, sulla base del canale di trasmissione, come specificato nel successivo paragrafo 1.7. Per quanto descritto nel paragrafo citato, il processo di consegna della fattura può influenzare i tempi di consegna della ricevuta per cause non dipendenti dal SdI.
Le ricevute vengono predisposte secondo un formato XML; le specifiche tecniche e la documentazione di tali messaggi sono riportate in Appendice 6.
1.6 Controlli effettuati dal sdi
Il SdI, per ogni file correttamente ricevuto, effettua una serie di controlli propedeutici all’inoltro al soggetto destinatario.
Questa attività di verifica, nei limiti di ambito in cui è circoscritta, si configura come:
- una operazione necessaria a minimizzare i rischi di errore in fase elaborativa;
- uno strumento di filtro verso il soggetto ricevente per prevenire, da un lato, possibili e dispendiose attività di contenzioso, e per accelerare, dall’altro, eventuali interventi di rettifica sulle fatture a vantaggio di una più rapida conclusione del ciclo fatturazione-pagamento.
Il mancato superamento di questi controlli genera lo scarto del file che, conseguentemente, non viene inoltrato al destinatario. La ricevuta di scarto viene recapitata – come previsto al punto 2.4 del provvedimento – entro 5 giorni dalla corretta ricezione del file fattura stesso, in altri termini dall’istante T0 descritto nel successivo paragrafo 1.7.
La fattura elettronica o il lotto di fatture elettroniche contenute nel file si considerano non emesse.
L’elenco dei controlli e dei relativi codici di errore è riportato in Appendice 1.
1.7 Tempi di elaborazione da parte del SDI
Nella tabella seguente sono indicati gli eventi temporali (data e ora) che caratterizzano il processo e vengono riportati nelle ricevute del SdI:
- T0: il momento in cui la fattura viene ricevuta dal SdI (DataOraRicezione presente nella ricevuta di consegna e nella ricevuta di impossibilità di recapito);
- T1: il momento in cui la stessa viene ricevuta dal destinatario (DataOraConsegna presente nella ricevuta di consegna).
Va tenuto comunque presente che il tempo T1 può essere influenzato da fattori indipendenti dall’infrastruttura SdI quali:
- ritardi del gestore PEC del destinatario nel recapito della notifica di avvenuta consegna;
- bit rate che ciascun operatore è in grado di garantire sul proprio canale di ricezione (FTP o WS);
- temporanea indisponibilità del canale di ricezione.
Per identificare i momenti T0 e T1 si forniscono di seguito i riferimenti utilizzati sulla base del canale scelto dal mittente e dal destinatario.
CANALE di TRASMISSIONE | T0 | T1 |
Servizio PEC | Data e ora presenti all’interno della ricevuta di consegna inviata al soggetto trasmittente dal suo gestore di PEC | Data e ora presenti all’interno della ricevuta di consegna inviata al SdI dal gestore di PEC del soggetto ricevente |
servizio SdICoop | Data e ora presenti all’interno della “response” del servizio esposto dal SdI | Data e ora presenti all’interno della “response” del servizio esposto dal soggetto ricevente |
Servizio SdIFtp | Data e ora (datetime) della fine del prelevamento (se l’operazione termina con successo) del file messo a disposizione nella directory di scambio restituiti dal servizio di trasmissione, espressa secondo lo standard UTC (CET con ora legale) | Data e ora di consegna relative al supporto FO contenente la fattura ricevuta, contenute nel report di cui al punto 1 del paragrafo 5.5 del documento Istruzioni per il servizio SDIFTP (versione 4.1.1) |
Invio Telematico via web | Data e ora restituiti dal messaggio di risposta della funzionalità di invio | Canale non previsto |
Messa a disposizione nell’area autenticata dei servizi telematici | Canale non previsto | Data e ora in cui il soggetto ricevente o suo intermediario prendono visione della fattura nell’area autenticata |
2. FATTURAZIONE ELETTRONICA – FORMATO DELLA FATTURA
La presente sezione del documento descrive le regole tecniche relative alle soluzioni informatiche da utilizzare per l’emissione delle fatture di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 127/2015.
Tali regole sono state mutuate dal documento Specifiche tecniche operative del formato della fattura del Sistema di Interscambio di cui all’allegato A del DM 55/2013; a tale documento si rimanda per l’emissione della fattura elettronica destinata alle pubbliche amministrazioni ai sensi della Legge 244/2007.
Per quanto attiene al contenuto informativo della fattura, il DPR 633 del
26 ottobre 1972 e successive modifiche ed integrazioni riporta le informazioni obbligatorie in quanto rilevanti ai fini fiscali. In particolare le informazioni riguardano:
- data di emissione;
- numero progressivo che identifichi la fattura in modo univoco;
- ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio dei soggetti fra cui è effettuata l'operazione (cedente/prestatore e cessionario/committente) e dell’eventuale rappresentante fiscale, nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti;
- numero di partita IVA del cedente/prestatore;
- numero di partita IVA del cessionario/committente (o numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento per i soggetti stabiliti in altro Stato membro dell’UE) oppure numero di codice fiscale se non agisce nell’esercizio di impresa, arte o professione;
- natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell'operazione;
- corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono di cui all'art. 15, primo comma, n. 2;
- corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono;
- aliquota, ammontare dell'imposta e dell'imponibile con arrotondamento al centesimo di euro;
- data della prima immatricolazione o iscrizione in pubblici registri e numero dei chilometri percorsi, delle ore navigate o delle ore volate, se trattasi di cessione intracomunitaria di mezzi di trasporto nuovi, di cui all'art. 38, comma 4, del DL 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 29 ottobre 1993, n. 427;
- annotazione che la stessa e' emessa per conto del cedente/prestatore, dal cessionario/committente ovvero da un terzo.
Oltre a queste informazioni, nel definire il contenuto informativo della fattura elettronica si tiene conto di:
- informazioni necessarie ai fini di una corretta trasmissione della fattura al Sistema di Interscambio e da questi al soggetto destinatario;
- informazioni necessarie a consentire una completa dematerializzazione del processo di ciclo passivo attraverso l’integrazione del documento con i processi ed i sistemi gestionali e di pagamento;
- ulteriori eventuali informazioni che possono risultare utili sulla base delle tipologie di beni/servizi ceduti/prestati e delle esigenze informative intercorrenti tra singolo fornitore e singolo cliente.
La presente sezione si compone di due parti:
- nella prima i dati vengono rappresentati secondo una suddivisione che riprende la struttura del file e per ognuno viene riportata la denominazione del relativo elemento informativo del tracciato, la descrizione del significato, e le caratteristiche di utilizzo
- nella seconda i dati vengono descritti nel dettaglio tecnico con particolare attenzione alla loro struttura sintattica ed alle caratteristiche implementative del file.
In Appendice 3 è riportato l’”XML Schema” (xsd) della fattura elettronica ordinaria, mentre in Appendice 4 sono riportati l’”XML Schema” (xsd) e la rappresentazione tabellare della fattura elettronica semplificata (art. 21 bis DPR 633/1972).
2.1 PARTE PRIMA
2.1.1 FATTURA ELETTRONICA HEADER – DATI DI TRASMISSIONE
La valorizzazione di questi dati è indispensabile ai fini di un corretto recapito del documento elettronico; va pertanto effettuata sulla base dei criteri descritti di seguito.
<DatiTrasmissione>
IdTrasmittente (identificativo fiscale del soggetto trasmittente)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto trasmittente.
IdCodice: numero di identificazione fiscale del trasmittente (per i soggetti stabiliti nel territorio dello Stato Italiano corrisponde al Codice Fiscale; per i non residenti si fa riferimento all’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del paese di residenza). In caso di IdPaese uguale a IT, il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come codice fiscale, il file viene scartato con codice errore 00300.
ProgressivoInvio: progressivo che il soggetto trasmittente attribuisce al file che inoltra al Sistema di Interscambio per una propria finalità di identificazione univoca.
FormatoTrasmissione: codice identificativo del tipo di trasmissione che si sta effettuando e del relativo formato. Va sempre valorizzato con “FPR12”.
CodiceDestinatario: identifica il canale telematico sul quale recapitare la fattura; deve contenere un valore alfanumerico di 7 caratteri corrispondente a:
- uno dei codici che il Sistema di Interscambio attribuisce ai soggetti, con canale accreditato in ricezione, che ne abbiano fatto richiesta attraverso la funzione ‘Richiesta codici destinatario B2B’ presente sul sito xxx.xxxxxxxxx.xxx.xx;
- ‘0000000’, nei casi di fattura destinata ad un soggetto che riceve tramite PEC e questa sia stata indicata nel campo PECDestinatario;
- ‘0000000’, nei casi di fattura destinata ad un soggetto per il quale non si conosce il canale telematico (PEC o altro) sul quale recapitare il file.
- ‘XXXXXXX’, in caso di fattura emessa verso soggetti non residenti, non stabiliti, non identificati in Italia, e inviata al Sistema di Interscambio al fine di trasmettere i dati di cui al paragrafo 3; in questo caso il sistema controlla che il campo IdPaese del cessionario/committente contenga un valore diverso da “IT”: diversamente il file viene scartato con codice errore 00313.
ContattiTrasmittente
Telefono: contatto telefonico fisso / mobile.
Email: indirizzo di posta elettronica.
PECDestinatario: indirizzo di Posta Elettronica Certificata al quale, se valorizzato, viene recapitata la fattura nei casi in cui il valore di CodiceDestinatario sia uguale a ‘0000000’ e non risulti registrato alcun canale telematico associato alla partita IVA del cessionario/committente. Non sono ammessi indirizzi PEC corrispondenti alle caselle di funzionamento del Sistema di Interscambio (xxxxx@xxx.xxxxxxxxx.xx); diversamente il file viene scartato con codice errore 00330.
2.1.2 FATTURA ELETTRONICA HEADER – DATI DEL CEDENTE/PRESTATORE
<CedentePrestatore>
DatiAnagrafici
IdFiscaleIVA (gli elementi di questo blocco consentono l’inserimento della partita IVA italiana per i soggetti residenti in Italia e per quelli esteri operanti in Italia identificati:
✓ attraverso una Stabile Organizzazione
✓ mediante un rappresentante fiscale
✓ direttamente.
Negli altri casi consentono l’inserimento dell’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del proprio paese per i soggetti non residenti)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto cedente/prestatore. Se vale IT , il sistema verifica che il TipoDocumento sia diverso da XX00, XX00 e TD19; in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00473.
IdCodice: numero di identificazione fiscale del cedente/prestatore. In caso di IdPaese uguale a IT, il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come partita IVA, il file viene scartato con codice errore 00301. Con lo stesso codice errore il file viene scartato se la partita IVA risulta cessata in data antecedente o uguale alla data del documento e se il TipoDocumento è diverso da TD20. Se invece il
TipoDocumento è pari a TD20 e la partita IVA risulta cessata da oltre 5 anni rispetto alla data del documento, il file viene scartato con codice errore 00323.
CodiceFiscale: numero di codice fiscale del cedente/prestatore. Il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come codice fiscale, il file viene scartato con codice errore 00302.
Nel caso di IdFiscaleIVA di gruppo IVA, il sistema verifica che sia presente anche il CodiceFiscale e che appartenga a uno dei partecipanti al gruppo; se il CodiceFiscale non è presente il file viene scartato con codice errore 00322; se è presente ma non è di partecipante al gruppo IVA, il file viene scartato con codice errore 00321.
Nel caso di IdFiscaleIVA non di gruppo IVA e di presenza anche del CodiceFiscale, il sistema controlla che facciano riferimento allo stesso soggetto; in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00320.
Anagrafica
Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del cedente/prestatore del bene/servizio da valorizzare nei casi di persona non fisica.
Nome: nome del cedente/prestatore del bene/servizio da valorizzare nei casi di persona fisica.
Cognome: cognome del cedente/prestatore del bene/servizio da valorizzare nei casi di persona fisica.
Titolo: titolo onorifico del cedente/prestatore.
CodEORI: numero del Codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) in base al Regolamento (CE) n. 312 del 16 aprile 2009. In vigore dal 1 Luglio 2009 tale codice identifica gli operatori economici nei rapporti con le autorità doganali sull'intero territorio dell'Unione Europea.
AlboProfessionale: nome dell'albo professionale cui appartiene il cedente/prestatore.
ProvinciaAlbo: provincia dell'albo professionale.
NumeroIscrizioneAlbo: numero di iscrizione all'albo professionale.
DataIscrizioneAlbo: data di iscrizione all'albo professionale
RegimeFiscale: regime fiscale del cedente/prestatore del bene/servizio; deve essere valorizzato con uno dei codici elencati nella Parte II del presente documento.
Sede (gli elementi indicati di seguito fanno riferimento alla sede legale per le società e del domicilio fiscale per le ditte individuali e i lavoratori autonomi)
Indirizzo: indirizzo del cedente/prestatore del bene/servizio; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico.
NumeroCivico: numero civico relativo all’indirizzo specificato nell’elemento precedente; si può omettere se già riportato nell’elemento precedente.
CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all’indirizzo.
Comune: comune cui si riferisce l’indirizzo.
Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune (da valorizzare nei soli casi di sede in Italia).
Nazione: codice della nazione.
StabileOrganizzazione (gli elementi indicati di seguito devono essere obbligatoriamente valorizzati nei soli casi in cui il cedente/prestatore è un soggetto non residente ed effettua la transazione oggetto del documento tramite stabile organizzazione )
Indirizzo: indirizzo della stabile organizzazione del cedente/prestatore del bene/servizio; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico.
NumeroCivico: numero civico relativo all’indirizzo specificato nell’elemento precedente; si può omettere se già riportato nell’elemento precedente.
CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all’indirizzo.
Comune: comune cui si riferisce l’indirizzo.
Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune.
Nazione: codice della nazione .
IscrizioneREA (gli elementi indicati di seguito devono essere obbligatoriamente valorizzati nei soli casi di società soggette al vincolo dell’iscrizione nel registro delle imprese ai sensi dell’art. 2250 del codice civile)
Ufficio: sigla della provincia ove ha sede l'Ufficio del Registro delle Imprese presso il quale è registrata la società.
NumeroREA: numero di repertorio con il quale la società è iscritta nel Registro delle Imprese.
CapitaleSociale: indica il capitale sociale quale somma effettivamente versata e quale risulta esistente dall’utlimo bilancio della società; questo campo è valorizzato nei soli casi di società di capitali (SpA, SApA, SRL).
SocioUnico: questo elemento è valorizzato nei casi di società per azioni e a responsabilità limitata; indica se queste si compongono di un unico socio o di più soci.
StatoLiquidazione: indica se la società si trova in stato di liquidazione oppure no.
Contatti
Telefono: contatto telefonico fisso / mobile del cedente/prestatore.
Fax: numero di fax del cedente/prestatore.
Email: indirizzo di posta elettronica del cedente/prestatore.
RiferimentoAmministrazione: eventuale riferimento utile al destinatario per automatizzare la gestione amministrativa dell’operazione in fattura.
2.1.3 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati del rappresentante fiscale del cedente/prestatore
Da valorizzare qualora il cedente/prestatore si avvalga di un rappresentante fiscale in Italia, ai sensi del DPR 633 del 1972 e successive modifiche ed integrazioni.
<RappresentanteFiscale>
DatiAnagrafici
IdFiscaleIVA (i seguenti elementi consentono l’inserimento della partita IVA del rappresentante fiscale del cedente/prestatore)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto rappresentante .
IdCodice: numero di identificazione fiscale del rappresentante fiscale. In caso di IdPaese uguale a IT, il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come partita IVA, il file viene scartato con codice errore 00303.
CodiceFiscale: numero di codice fiscale del rappresentante fiscale del cedente/prestatore. Il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come codice fiscale, il file viene scartato con codice errore 00304.
Anagrafica
Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del rappresentante fiscale del cedente/prestatore da valorizzare nei casi di persona non fisica.
Nome: nome del rappresentante fiscale del cedente/prestatore da valorizzare nei casi di persona fisica.
Cognome: cognome del rappresentante fiscale del cedente/prestatore da valorizzare nei casi di persona fisica.
Titolo: titolo onorifico del rappresentante fiscale del cedente/prestatore.
CodEORI: numero del Codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) in base al Regolamento (CE) n. 312 del 16 aprile 2009. In vigore dal 1 Luglio 2009 tale codice identifica gli operatori economici nei rapporti con le autorità doganali sull'intero territorio dell'Unione Europea.
2.1.4 FATTURA ELETTRONICA HEADER – DATI DEL CESSIONARIO/COMMITTENTE
<CessionarioCommittente>
DatiAnagrafici
IdFiscaleIVA (la valorizzazione di questi elementi è in alternativa non esclusiva a quella dell’elemento CodiceFiscale; in altri termini, possono non essere valorizzati se è valorizzato l’elemento CodiceFiscale; se non è valorizzato né l’uno né l’altro, il file viene scartato con codice errore 00417; gli elementi di questo blocco consentono l’inserimento della partita IVA italiana per i soggetti residenti in Italia e per quelli esteri operanti in Italia identificati:
✓ attraverso una Stabile Organizzazione
✓ mediante un rappresentante fiscale
✓ direttamente.
Negli altri casi consentono l’inserimento dell’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del proprio paese per i soggetti non residenti)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto cessionario/committente.
IdCodice: numero di identificazione fiscale del cessionario/committente. In caso di IdPaese uguale a IT, il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come codice fiscale, il file viene scartato con codice errore 00305.
CodiceFiscale: la valorizzazione di questo elemento è in alternativa non esclusiva a quella dell’elemento IdFiscaleIVA (può non essere valorizzato se è valorizzato l’elemento IdFiscaleIVA; se non è valorizzato né l’uno né l’altro, il file
viene scartato con codice errore 00417). Consente l’inserimento del numero di codice fiscale del cessionario/committente. Il sistema ne verifica la presenza in Anagrafe Tributaria: se non esiste come codice fiscale, il file viene scartato con codice errore 00306.
Nel caso di IdFiscaleIVA di gruppo IVA, il sistema verifica che sia presente anche il CodiceFiscale e che appartenga a uno dei partecipanti al gruppo; se il CodiceFiscale non è presente il file viene scartato con codice errore 00326; se è presente ma non è di partecipante al gruppo IVA, il file viene scartato con codice errore 00325.
Nel caso di IdFiscaleIVA non di gruppo IVA e di presenza anche del CodiceFiscale, il sistema controlla che facciano riferimento allo stesso soggetto; in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00324.
Anagrafica
Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del cessionario/committente da valorizzare nei casi di persona non fisica.
Nome: nome del cessionario/committente da valorizzare nei casi di persona fisica.
Cognome: cognome del cessionario/committente da valorizzare nei casi di persona fisica.
Titolo: titolo onorifico del cessionario/committente.
CodEORI: numero del Codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) in base al Regolamento (CE) n. 312 del 16 aprile 2009. In vigore dal 1 Luglio 2009 tale codice identifica gli operatori economici nei rapporti con le autorità doganali sull'intero territorio dell'Unione Europea.
Sede (nel caso di somministrazione di servizi quali energia elettrica, gas etc., i dati possono fare riferimento all’ubicazione dell’utenza, ex DM 370/2000)
Indirizzo: indirizzo del cessionario/committente; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico.
NumeroCivico: numero civico relativo all’indirizzo specificato nell’elemento precedente; si può omettere se già riportato nell’elemento precedente..
CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all’indirizzo.
Comune: comune cui si riferisce l’indirizzo.
Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune.
Nazione: codice della nazione espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code.
StabileOrganizzazione (gli elementi indicati di seguito devono essere valorizzati nei soli casi in cui il cessionario/committente è un soggetto non residente e, per l’operazione oggetto del documento, si avvale di organizzazione residente sul territorio nazionale. Si riferiscono alla stabile organizzazione in Italia)
Indirizzo: indirizzo della stabile organizzazione del cessionario/committente del bene/servizio; deve essere valorizzato con il nome della via, piazza, etc., comprensivo, se si vuole, del numero civico.
NumeroCivico: numero civico relativo all’indirizzo specificato nell’elemento precedente; si può omettere se già riportato nell’elemento precedente.
CAP: Codice di Avviamento Postale relativo all’indirizzo.
Comune: comune cui si riferisce l’indirizzo.
Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune.
Nazione: codice della nazione.
RappresentanteFiscale
IdFiscaleIVA (i seguenti elementi consentono l’inserimento della partita IVA del rappresentante fiscale del cessionario/committente)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto rappresentante fiscale.
IdCodice: numero di identificazione fiscale del rappresentante fiscale.
Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del rappresentante fiscale del cessionario/committente da valorizzare nei casi di persona non fisica.
Nome: nome del rappresentante fiscale del cessionario/committente da valorizzare nei casi di persona fisica.
Cognome: cognome del rappresentante fiscale del cessionario/committente da valorizzare nei casi di persona fisica.
2.1.5 FATTURA ELETTRONICA HEADER – Dati del terzo intermediario soggetto emittente
<TerzoIntermediarioOSoggettoEmittente>
DatiAnagrafici
IdFiscaleIVA (questi elementi consentono l’inserimento della partita IVA per i soggetti residenti in Italia oppure dell’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del proprio paese per i soggetti non residenti)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto terzo intermediario.
IdCodice: numero di identificazione fiscale del terzo intermediario.
CodiceFiscale: numero di codice fiscale del terzo intermediario soggetto emittente.
Anagrafica
Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del terzo intermediario soggetto emittente qualora si tratti di persona non fisica.
Nome: nome del terzo intermediario soggetto emittente qualora si tratti di persona fisica.
Cognome: cognome del terzo intermediario soggetto emittente qualora si tratti di persona fisica.
Titolo: titolo onorifico del terzo intermediario soggetto emittente.
CodEORI: numero del Codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) in base al Regolamento (CE) n. 312 del 16 aprile 2009. In vigore dal 1 Luglio 2009 tale codice identifica gli operatori economici nei rapporti con le autorità doganali sull'intero territorio dell'Unione Europea.
2.1.6 FATTURA ELETTRONICA HEADER – SOGGETTO EMITTENTE
Nei casi di documenti emessi da un soggetto diverso dal cedente/prestatore va valorizzato l’elemento seguente.
SoggettoEmittente: codice che sta ad indicare se la fattura è stata emessa da parte del cessionario/committente ovvero da parte di un terzo per conto del cedente/prestatore.
2.1.7 FATTURA ELETTRONICA BODY – DATI GENERALI
<Dati Generali>
DatiGeneraliDocumento
TipoDocumento: tipologia del documento oggetto della trasmissione (fattura, acconto/anticipo su fattura, acconto/anticipo su parcella , nota di credito, nota di debito, parcella, autofattura).
Divisa: tipo di valuta utilizzata per l'indicazione degli importi.
Data: data del documento.
Numero: numero progressivo attribuito dal cedente/prestatore al documento. Deve contenere almeno un carattere numerico. In caso contrario il file viene scartato con codice errore 00425.
DatiRitenuta (i seguenti elementi vanno valorizzati nei casi in cui sia applicabile la ritenuta o il contributo previdenziale che non è rappresentabile come cassa)
TipoRitenuta: tipologia di ritenuta (persone fisiche, persone giuridiche, contributo previdenziale).
ImportoRitenuta: importo della ritenuta.
AliquotaRitenuta: aliquota (espressa in percentuale
%) della ritenuta.
CausalePagamento: codice della causale del pagamento (il codice corrisponde a quello utilizzato per la compilazione del modello CU).
DatiBollo (nei casi in cui sia prevista l’imposta di bollo va valorizzato BolloVirtuale, mentre ImportoBollo è opzionale)
BolloVirtuale: indica l’assolvimento dell’imposta di bollo ai sensi del decreto MEF 17 giugno 2014 (bollo virtuale).
ImportoBollo: importo dell’imposta di bollo.
DatiCassaPrevidenziale (i seguenti elementi vanno valorizzati nei casi in cui sia previsto il contributo cassa previdenziale)
TipoCassa: cassa di previdenza della categoria professionale di appartenenza.
AlCassa: aliquota contributiva (espressa in percentuale
%) prevista per la cassa di previdenza.
ImportoContributoCassa: importo del contributo relativo alla cassa di previdenza della categoria professionale.
ImponibileCassa: importo totale del volume di affari sul quale occorre applicare il contributo di cassa previdenziale.
AliquotaIVA: IVA applicata al contributo cassa previdenziale. Va espressa in termini percentuali (es.: il 10% si esprime come 10.00 e non come 0.10),
altrimenti il file viene scartato con codice errore 00424. Nel caso di non applicabilità, l’elemento deve essere valorizzato a zero: se valorizzato a zero il sistema verifica che sia presente l’elemento Natura; qualora assente, il file viene scartato con codice errore 00413.
Ritenuta: indica se il contributo cassa è soggetto a ritenuta. Se soggetta (elemento valorizzato con SI) il sistema controlla la presenza del blocco DatiRitenuta di cui sopra: se questo blocco è assente, il file viene scartato con codice errore 00415.
Natura: codice che esprime la natura della non imponibilità del contributo cassa. Deve essere presente nel solo caso in cui l’elemento AliquotaIVA vale zero. Se è presente a fronte di un valore dell’elemento AliquotaIVA diverso da zero, il file viene scartato con codice errore 0414.
RiferimentoAmministrazione: eventuale riferimento utile al destinatario per automatizzare la gestione amministrativa dell’operazione in fattura (capitolo di spesa, conto economico …)
ScontoMaggiorazione
Tipo: indica se si tratta di sconto o di maggiorazione. Percentuale: percentuale di sconto o di maggiorazione. Importo: importo dello sconto o della maggiorazione.
ImportoTotaleDocumento: importo totale del documento comprensivo di imposta a debito del cessionario/committente.
Arrotondamento: importo dell’arrotondamento sul totale documento, qualora presente.
Causale: descrizione della causale del documento.
Art73: indica se il documento è stato emesso secondo modalità e termini stabiliti con decreto ministeriale ai sensi dell'articolo 73 del DPR 633/72 (ciò consente al cedente/prestatore l'emissione nello stesso anno di più documenti aventi stesso numero).
DatiOrdineAcquisto (dati relativi all’ordine di acquisto dal quale scaturisce la cessione/prestazione oggetto del documento fattura)
RiferimentoNumeroLinea: numero della linea o delle linee di dettaglio della fattura alle quali si riferisce l’ordine di acquisto così come identificato dai tre elementi successivi (IdDocumento, Data, NumItem); nel caso in cui l’ordine di acquisto si riferisce all’intera fattura, questo elemento non deve essere valorizzato.
IdDocumento: numero dell’ ordine di acquisto associato alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
Data: data dell’ ordine di acquisto associato alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
NumItem: identificativo della singola voce (linea di ordine) all'interno dell’ordine di acquisto associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
CodiceCommessaConvenzione: codice della commessa o della convenzione collegata alla fattura.
CodiceCUP: codice gestito dal CIPE che caratterizza ogni progetto di investimento pubblico (Codice Unitario Progetto).
CodiceCIG: Codice Identificativo della Gara.
DatiContratto (dati relativi al contratto dal quale scaturisce la cessione/prestazione oggetto del documento fattura)
RiferimentoNumeroLinea: numero della linea o delle linee di dettaglio della fattura alle quali si riferisce il contratto così come identificato dai tre elementi successivi (IdDocumento, Data, NumItem); nel caso in cui il contratto si riferisce all’intera fattura, questo elemento non deve essere valorizzato.
IdDocumento: numero del contratto associato alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
Data: data del contratto associato alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
NumItem: identificativo della singola voce (linea di contratto) all'interno del contratto associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
CodiceCommessaConvenzione: codice della commessa o della convenzione collegata alla fattura.
CodiceCUP: codice gestito dal CIPE che caratterizza ogni progetto di investimento pubblico (Codice Unitario Progetto).
CodiceCIG: Codice Identificativo della Gara.
DatiConvenzione (dati relativi alla convenzione collegata alla fattura)
RiferimentoNumeroLinea: numero della linea o delle linee di dettaglio della fattura alle quali si riferisce la convenzione così come identificata dai tre elementi successivi (IdDocumento, Data, NumItem); nel caso in cui la convenzione si riferisce all’intera fattura, questo elemento non deve essere valorizzato.
IdDocumento: numero della convenzione associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
Data: data della convenzione associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
NumItem: identificativo della singola voce (linea di convenzione) all'interno della convenzione associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
CodiceCommessaConvenzione: codice della commessa o della convenzione collegata alla fattura.
CodiceCUP: codice gestito dal CIPE che caratterizza ogni progetto di investimento pubblico (Codice Unitario Progetto).
CodiceCIG: Codice Identificativo della Gara.
DatiRicezione (dati relativi alla ricezione dei beni/servizi oggetto del documento fattura)
RiferimentoNumeroLinea: numero della linea o delle linee di dettaglio della fattura alle quali si riferisce la ricezione così come identificata dai tre elementi successivi (IdDocumento, Data, NumItem); nel caso in cui la ricezione si riferisce all’intera fattura, questo elemento non deve essere valorizzato.
IdDocumento: numero della ricezione associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nel campo RiferimentoNumeroLinea.
Data: data della ricezione associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
NumItem: identificativo della singola voce (linea di ricezione) all'interno della ricezione associata alla fattura o alla linea/linee di fattura indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
CodiceCommessaConvenzione: codice della commessa o della convenzione collegata alla fattura.
CodiceCUP: codice gestito dal CIPE che caratterizza ogni progetto di investimento pubblico (Codice Unitario Progetto).
CodiceCIG: Codice Identificativo della Gara.
DatiFattureCollegate (dati relativi alla fattura alla quale si collega il documento in oggetto)
RiferimentoNumeroLinea: numero della linea o delle linee di dettaglio del documento alle quali si riferisce la fattura collegata così come identificata dai tre elementi successivi (IdDocumento, Data, NumItem); nel caso in cui la fattura collegata si riferisce all’intero documento, questo elemento non deve essere valorizzato.
IdDocumento: numero della fattura collegata associata al documento o alla linea/linee del documento indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
Data: data della fattura collegata associata al documento o alla linea/linee del documento indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea. Non può essere mai successiva alla
data del documento in oggetto; in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00418.
NumItem: identificativo della singola voce (linea di fattura collegata) all'interno della fattura collegata associata al documento o alla linea/linee del documento indicate nell’elemento RiferimentoNumeroLinea.
CodiceCommessaConvenzione: codice della commessa o della convenzione collegata alla fattura..
CodiceCUP: codice gestito dal CIPE che caratterizza ogni progetto di investimento pubblico (Codice Unitario Progetto).
CodiceCIG: Codice Identificativo della Gara.
DatiSAL
RiferimentoFase: fase dello stato avanzamento cui la fattura si riferisce.
DatiDDT (nei casi in cui sia presente un documento di trasporto collegato alla fattura, casi di fatturazione differita, vanno valorizzati i seguenti elementi per ogni documento di trasporto)
NumeroDDT: numero del Documento Di Trasporto.
DataDDT: data del Documento Di Trasporto (espressa secondo il formato ISO 8601:2004).
RiferimentoNumeroLinea: numero della linea o delle linee di dettaglio della fattura alle quali si riferisce il DDT (così come identificato dagli elementi NumeroDDT e DataDDT); nel caso in cui il documento di trasporto si riferisce all’intera fattura, questo elemento non deve essere valorizzato.
DatiTrasporto
DatiAnagraficiVettore
IdFiscaleIVA (questi elementi consentono l’inserimento della partita IVA per i soggetti residenti in Italia oppure dell’identificativo fiscale assegnato dall’autorità del proprio paese per i soggetti non residenti)
IdPaese: codice del paese assegnante l’identifcativo fiscale al soggetto vettore.
IdCodice: numero di identificazione fiscale del vettore.
CodiceFiscale: numero di codice fiscale del vettore.
Anagrafica
Denominazione: ditta, denominazione o ragione sociale del vettore qualora si tratti di persona non fisica.
Nome: nome del vettore qualora si tratti di persona fisica.
Cognome: cognome del vettore qualora si tratti di persona fisica.
Titolo: titolo onorifico del vettore.
CodEORI: numero del Codice EORI (Economic Operator Registration and Identification) in base al Regolamento (CE) n. 312 del 16 aprile 2009. In vigore dal 1 Luglio 2009 tale codice identifica gli operatori economici nei rapporti con le autorità doganali sull'intero territorio dell'Unione Europea.
NumeroLicenzaGuida: numero identificativo della licenza di guida (es. numero patente).
MezzoTrasporto: mezzo utilizzato per il trasporto.
CausaleTrasporto: causale del trasporto.
NumeroColli: numero dei colli trasportati.
Descrizione: descrizione (natura, qualità, aspetto …) relativa ai colli trasportati.
UnitaMisuraPeso: unità di misura riferita al peso della merce trasportata.
PesoLordo: peso lordo della merce.
PesoNetto: peso netto della merce. DataOraRitiro: data e ora del ritiro della merce. DataInizioTrasporto: data di inizio del trasporto. TipoResa: codice che identifica la tipologia di resa. IndirizzoResa
Indirizzo: indirizzo relativo alla resa (nome della via, piazza, etc. ed eventuale numero civico).
NumeroCivico: numero civico dell’indirizzo relativo alla resa, se non presente nel campo precedente.
CAP: codice di avviamento postale dell’indirizzo relativo alla resa.
Comune: comune cui si riferisce l’indirizzo relativo alla resa.
Provincia: sigla della provincia di appartenenza del comune.
Nazione: codice della nazione.
DataOraConsegna: data e ora della consegna della merce.
FatturaPrincipale (presente nei casi di fatture per operazioni accessorie emesse dagli ‘autotrasportatori’ per usufruire delle agevolazioni in materia di registrazione e pagamento IVA)
NumeroFatturaPrincipale: numero della fattura relativa al trasporto di beni, da indicare sulle fatture emesse dagli autotrasportatori per certificare le operazioni accessorie.
DataFatturaPrincipale: data della fattura principale.
2.1.8 FATTURA ELETTRONICA BODY – DATI BENI / SERVIZI
<DatiBeniServizi>
DettaglioLinee
NumeroLinea: numero che identifica la linea di dettaglio del bene/servizio riportata sul documento.
TipoCessionePrestazione: codice che identifica la tipologia di cessione/prestazione qualora si tratti di sconto, premio, abbuono, spesa accessoria; è quindi valorizzabile soltanto in presenza di questi casi.
CodiceArticolo
CodiceTipo: indica la tipologia di codice articolo (i.e.: TARIC, CPV, EAN, SSC, ...). Se la fattura è relativa alla vendita di gasolio o benzina, l’elemento deve essere valorizzato con la dicitura “CARB”.
CodiceValore: valore del codice articolo corrispondente alla tipologia. Se l’elemento CodiceTipo è uguale a “CARB”, l’elemento CodiceValore deve contenere uno dei seguenti codici:
- “27101245” (per vendita di Benzina senza piombo ottani => 95 e < 98);
- “27101249” (per vendita di Benzina senza piombo ottani => 98) ;
- “27101943” (per vendita di Olii da gas aventi tenore, in peso, di zolfo inferiore o uguale a 0,001%);
- “27102011” (per vendita di Olio da gas denaturato tenore in peso di zolfo nell'olio da gas
=< 0,001%)
riportati nella tabella di riferimento per i prodotti energetici TA13 – pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Dogane
Descrizione: natura e qualità del bene/servizio oggetto della cessione/prestazione; può fare anche riferimento ad un precedente documento emesso a titolo di anticipo/acconto.
Quantita: numero di unità cedute/prestate; può non essere valorizzato nei casi in cui la prestazione non sia quantificabile.
UnitaMisura: unità di misura in cui è espresso il campo
Quantità.
DataInizioPeriodo: data iniziale del periodo di riferimento cui si riferisce l'eventuale servizio prestato.
DataFinePeriodo: data finale del periodo di riferimento cui si riferisce l'eventuale servizio prestato.
PrezzoUnitario: prezzo unitario del bene/servizio; nel caso di beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono, l'importo indicato rappresenta il "valore normale”.
ScontoMaggiorazione
Tipo: indica se si tratta di sconto o di maggiorazione. Percentuale: percentuale di sconto o di maggiorazione. Importo: importo dello sconto o della maggiorazione.
PrezzoTotale: importo totale del bene/servizio. Il valore indicato deve corrispondere al prodotto del precedente elemento PrezzoUnitario, rettificato in diminuzione o in aumento in base alla presenza dell’elemento ScontoMaggiorazione, per l’elemento Quantita. Se non viene verificata la suddetta corrispondenza e la differenza è superiore a ±1 centesimo di euro (tolleranza ammessa), il file viene scartato con codice errore 00423
AliquotaIVA: IVA applicata alla cessione/prestazione. Va espressa in termini percentuali (es.: il 10% si esprime come
10.00 e non come 0.10), altrimenti il file viene scartato con codice errore 00424. Nel caso di non applicabilità, il campo deve essere valorizzato a zero: se valorizzato a zero il sistema verifica che sia presente l’elemento Natura, altrimenti il file viene scartato con codice errore 00400.
Ritenuta: indica se la linea della fattura si riferisce ad una cessione/prestazione soggetta a ritenuta. Se soggetta (elemento valorizzato con SI) il sistema controlla la presenza del blocco DatiRitenuta di cui al paragrafo 2.1.7: se questo blocco è assente, il file viene scartato con codice errore 00411.
Natura: codice che esprime la natura delle operazioni che non rientrano tra quelle imponibili o i casi di inversione contabile. Deve essere presente nel solo caso in cui l’elemento AliquotaIVA vale zero. Se è presente a fronte di un valore dell’elemento AliquotaIVA diverso da zero, il file viene scartato con codice errore 00401.
RiferimentoAmministrazione: eventuale riferimento utile al destinatario per automatizzare la gestione amministrativa dell’operazione in fattura (capitolo di spesa, conto economico
…)
AltriDatiGestionali
Questo blocco informativo, facoltativo, permette di rappresentare dati utili alla gestione automatica della fattura elettronica e dei dati in essa contenuti. Gli elementi che lo compongono possono per esempio essere utilizzati per scambio di informazioni pattuite tra le parti. È possibile inserire più blocchi AltriDatiGestionali per ciascuna riga di fattura (non esiste un limite fissato del numero di blocchi che si possono inserire ma l’intera fattura non può “pesare” di 5 MB).
Per specifiche operazioni gli elementi che compongono questo blocco possono essere usati per ottemperare a determinate previsioni di norma, come indicato nel seguito.
TipoDato: codice che identifica la tipologia di informazione.
Al fine di riportare il dato della targa in fattura (es.
d.P.R. del 09/06/2000 n. 277), l’elemento TipoDato va valorizzato con la stringa “TARGA”.
Al fine di riportare in fattura il riferimento ad uno scontrino7 o ad un documento commerciale8, nei casi in cui l’operazione “fatturata” sia stata così precedentemente rendicontata, l’elemento TipoDato va valorizzato con la stringa “SCONTRINO”.
RiferimentoTesto: valore alfanumerico riferito alla tipologia di informazione.
Al fine di riportare il dato della targa in fattura (es.
d.P.R. del 09/06/2000 n. 277), l’elemento
7 Di cui al DM 30.03.1992
8 Definito nel Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 28.10.2016
RiferimentoTesto va valorizzato con la targa del mezzo per il quale si effettua il rifornimento.
Al fine di riportare in fattura il riferimento ad uno scontrino o ad un documento commerciale, nei casi in cui l’operazione “fatturata” sia stata così precedentemente rendicontata, l’elemento RiferimentoTesto va valorizzato con l’identificativo alfanumerico dello scontrino.
RiferimentoNumero: valore numerico riferito alla tipologia di informazione.
RiferimentoData: data riferita alla tipologia di informazione.
Al fine di riportare in fattura il riferimento ad uno scontrino o ad un documento commerciale, nei casi in cui l’operazione “fatturata” sia stata così precedentemente rendicontata, l’elemento RiferimentoData va valorizzato con la data di emissione dello scontrino (o del documento commerciale), secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD
DatiRiepilogo (dati obbligatori; questo blocco deve essere valorizzato per ogni aliquota IVA e modalità di versamento dell’imposta (“scissione dei pagamenti “ od ordinaria), e/o per ogni natura; in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00443 o 00444)
AliquotaIVA: aliquota IVA. Va espressa in termini percentuali (es.: il 10% si esprime come 10.00 e non come 0.10), altrimenti il file viene scartato con codice errore 00424.
Natura: codice che esprime la natura delle operazioni che non rientrano tra quelle imponibili. Se l’elemento AliquotaIVA precedente è pari a zero, l’elemento Natura è obbligatorio; viceversa non deve essere presente se l’elemento AliquotaIVA è diverso da zero; in caso contrario il file viene scartato rispettivamente con codice errore 00429 e 00430. Inoltre non può assumere valore di tipo N6 se il successivo elemento EsigibilitaIVA viene valorizzato con S (scissione pagamenti); in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00420.
SpeseAccessorie: corrispettivi relativi alle cessioni accessorie, (es. imballaggi etc.) qualora presenti.
Arrotondamento: arrotondamento sull'imponibile o sull’importo, qualora presente.
ImponibileImporto: valore che rappresenta la base imponibile, per le operazioni soggette ad IVA, oppure l’importo per le operazioni che non rientrano tra quelle 'imponibili'. Il valore indicato deve corrispondere, per ogni aliquota IVA distinta, alla somma dei seguenti elementi:
✓ PrezzoTotale indicato in DettaglioLinee
✓ ImportoContributoCassa indicato in
DatiCassaPrevidenziale (se presente)
✓ Arrotondamento indicato in DatiRiepilogo
Se non viene verificata la suddetta corrispondenza e la differenza è superiore a ±1 euro (tolleranza ammessa), il file viene scartato con codice errore 00422.
Imposta: imposta corrispondente all’applicazione dell’aliquota IVA sul relativo imponibile. Il valore indicato deve corrispondere al prodotto dei precedenti elementi AliquotaIVA e ImponibileImporto, diviso 100, arrotondato alla seconda cifra decimale (per difetto se la terza cifra decimale è inferiore a 5, per eccesso se la terza cifra decimale è uguale o maggiore di 5). Se non viene verificata la suddetta corrispondenza e la differenza è superiore a ±1 centesimo di euro (tolleranza ammessa), il file viene scartato con codice errore 00421.
EsigibilitaIVA: codice che esprime il regime di esigibilità dell’IVA (differita o immediata) o la modalità di versamento dell’imposta (scissione dei pagamenti). Non può assumere valore S (scissione dei pagamenti) se il precedente elemento Natura viene valorizzato con un codice di tipo N6; in caso contrario il file viene scartato con codice errore 00420.
RiferimentoNormativo: normativa di riferimento (obbligatorio nei casi di operazioni di cui all’elemento Natura).
2.1.9 FATTURA ELETTRONICA BODY – DATI SUI VEICOLI
Presenti nei casi di cessioni tra paesi membri di mezzi di trasporto nuovi. Dati relativi ai veicoli di cui all’art. 38, comma 4 del DL 331 del 1993.
<DatiVeicoli>
Data: data di prima immatricolazione o di iscrizione del mezzo di trasporto nei pubblici registri.
TotalePercorso: totale chilometri percorsi, oppure totale ore navigate o volate del mezzo di trasporto.
2.1.10 FATTURA ELETTRONICA BODY – DATI DI PAGAMENTO
<DatiPagamento>
CondizioniPagamento: codice che identifica le condizioni di pagamento.
DettaglioPagamento
Beneficiario: estremi anagrafici del beneficiario del pagamento (utilizzabile se si intende indicare un beneficiario diverso dal cedente/prestatore).
ModalitaPagamento: codice che identifica le modalità di pagamento.
DataRiferimentoTerminiPagamento: data dalla quale decorrono i termini di pagamento.
GiorniTerminiPagamento: termine di pagamento espresso in giorni a partire dalla data di riferimento di cui all’elemento DataRiferimentoTerminiPagamento.
DataScadenzaPagamento: data di scadenza del pagamento.
ImportoPagamento: importo relativo al pagamento.
CodUfficioPostale: codice dell’ufficio postale (nei casi di modalità di pagamento che ne presuppongono l’indicazione).
CognomeQuietanzante: cognome del quietanzante, nei xxxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxxx xx “xxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxxx”.
NomeQuietanzante: nome del quietanzante, nei xxxx xx xxxxxxxx xx xxxxxxxxx xx “xxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxxx”.
CFQuietanzante: codice fiscale del quietanzante nei casi di modalità di pagamento di “contanti presso tesoreria”.
TitoloQuietanzante: titolo del quietanzante nei casi di modalità di pagamento di “contanti presso tesoreria”.
IstitutoFinanziario: nome dell'Istituto Finanziario presso il quale effettuare il pagamento.
IBAN: coordinata bancaria internazionale che consente di identificare, in maniera standard, il conto corrente del beneficiario (International Bank Account Number.)
ABI: codice ABI (Associazione Bancaria Italiana). CAB: codice CAB (Codice di Avviamento Bancario). BIC: codice BIC (Bank Identifier Code).
ScontoPagamentoAnticipato: ammontare dello sconto per pagamento anticipato.
DataLimitePagamentoAnticipato: data limite stabilita per il pagamento anticipato.
PenalitaPagamentiRitardati: ammontare della penalità dovuta per pagamenti ritardati.
DataDecorrenzaPenale: data di decorrenza della penale.
CodicePagamento: codice da utilizzare per la riconciliazione degli incassi da parte del cedente/prestatore.
2.1.11 FATTURA ELETTRONICA BODY – ALLEGATI
<Allegati>
Nome Attachment: contiene il nome del documento allegato alla fattura elettronica.
AlgoritmoCompressione: algoritmo utilizzato per comprimere l’allegato.
FormatoAttachment: formato dell’allegato.
DescrizioneAttachment: descrizione del documento allegato alla fattura elettronica.
Attachment: contiene il documento allegato alla fattura elettronica.
2.2 PARTE SECONDA
2.2.1 Schema del file XML
L’”XML Schema” è il linguaggio di descrizione del contenuto di un file XML; il suo scopo è definire quali elementi sono permessi, quali tipi di dati sono ad essi associati e quale relazione gerarchica hanno fra loro gli elementi del file. Ciò permette principalmente la validazione del file XML, ovvero la verifica che i suoi elementi siano in accordo con la descrizione in linguaggio XML Schema. Una XML Schema Definition (XSD) è un esempio concreto (instance) di schema XML scritto in linguaggio XML Schema.
Si richiama l’attenzione su una regola generale da tener presente in fase di creazione del file XML: i tag relativi ai campi che, nel rispetto delle regole di seguito esposte, si decide di non valorizzare, non devono essere presenti all’interno del file.
2.2.2 L’elemento radice “fattura elettronica”
Il file XML è interamente delimitato dall’elemento radice chiamato FatturaElettronica ed è composto dalla sequenza di 3 Tipi Complessi figli, e cioè:
FatturaElettronicaHeader FatturaElettronicaBody ds:Signature
Il primo tipo complesso, FatturaElettronicaHeader, è obbligatorio e può essere inserito una sola volta all’interno della fattura elettronica. Contiene i seguenti macroblocchi di dati:
DatiTrasmissione CedentePrestatore RappresentanteFiscale
CessionarioCommittente TerzoIntermediarioOSoggettoEmittente SoggettoEmittente
Il secondo tipo complesso, FatturaElettronicaBody, è obbligatorio e può essere inserito anche N volte all’interno della fattura elettronica nel caso in cui si intenda spedire un Lotto di fatture. Contiene i seguenti macroblocchi di dati:
DatiGenerali DatiBeniServizi DatiVeicoli DatiPagamento Allegati
Il terzo tipo, ds:Signature, è opzionale e fa riferimento al seguente namespace: xxxx://xxx.x0.xxx/0000/00/xxxxxxx# . Serve per la firma con tecnologia XAdES-Bes.
Una visione generale di quanto descritto sopra si può ottenere dalla figura che segue:
Figura 1: Elemento radice Fattura Elettronica: Header, Body e ds:Signature
Nei paragrafi successivi verranno analizzati e descritti tutti gli elementi dei due primi “macroblocchi”.
Si richiama l’attenzione su una particolarità grafica delle figure presentate di seguito: i riquadri a linea continua rappresentano elementi
OBBLIGATORI, quelli a linea tratteggiata rappresentano elementi FACOLTATIVI.
2.2.3 Fattura elettronica header: dati trasmissione
Figura 2: Elemento DatiTrasmissione
L’elemento complesso DatiTrasmissione contiene i campi seguenti:
IdTrasmittente che si compone di
IdPaese: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code.
IdCodice: formato alfanumerico; lunghezza massima di 28 caratteri.
ProgressivoInvio: formato alfanumerico; lunghezza massima di 10 caratteri.
FormatoTrasmissione: formato alfanumerico; lunghezza di 5 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
FPR12 Formato di Trasmissione fattura verso privati CodiceDestinatario: formato alfanumerico; lunghezza di 7 caratteri. ContattiTrasmittente che si compone di
Telefono: formato alfanumerico; lunghezza che va da 5 a 12 caratteri.
Email: formato alfanumerico; lunghezza che va da 7 a 256 caratteri.
PECDestinatario: formato alfanumerico; lunghezza che va da 7 a 256 caratteri.
2.2.4 Fattura elettronica header: cedente / prestatore
Figura 3: Elemento CedentePrestatore
L’elemento complesso CedentePrestatore si compone dei campi illustrati in figura 3 e descritti di seguito nel dettaglio.
2.2.4.1 Dati Anagrafici
Figura 4: Elemento Dati Anagrafici del Cedente Prestatore
L’elemento complesso DatiAnagrafici usa il tipo complesso DatiAnagraficiCedenteType, che al suo interno presenta gli elementi IdFiscaleIVA e Anagrafica le cui strutture, IdFiscaleType e AnagraficaType, sono comuni a più elementi dello schema e vengono descritte di seguito nel dettaglio.
IdFiscaleType
Figura 5: Tipo complesso IdFiscaleType
Il tipo complesso IdFiscaleType è composto dai seguenti campi:
IdPaese: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code.
IdCodice: formato alfanumerico; lunghezza massima di 28 caratteri.
AnagraficaType
Figura 6: Tipo complesso AnagraficaType
Il tipo complesso AnagraficaType è composto dai seguenti campi:
Denominazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri. Da valorizzare in alternativa ai campi Nome e Cognome seguenti.
Nome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme al campo Cognome ed in alternativa al campo Denominazione.
Cognome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme al campo Nome ed in alternativa al campo Denominazione.
Titolo: formato alfanumerico; lunghezza che va da 2 a 10 caratteri.
CodEORI: formato alfanumerico; lunghezza che va da 13 a 17 caratteri.
Gli altri campi del tipo complesso DatiAnagraficiCedenteType sono:
CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri.
AlboProfessionale: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri.
ProvinciaAlbo: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri.
NumeroIscrizioneAlbo: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri.
DataIscrizioneAlbo: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
RegimeFiscale: formato alfanumerico; lunghezza di 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
RF01 Ordinario;
RF02 Contribuenti minimi (art. 1, c.96-117, L.
244/2007);
RF04 Agricoltura e attività connesse e pesca (artt. 34 e 34-bis, D.P.R. 633/1972);
RF05 Vendita sali e tabacchi (art. 74, c.1, D.P.R.
633/1972);
RF06 Commercio dei fiammiferi (art. 74, c.1, D.P.R.
633/1972);
RF07 Editoria (art. 74, c.1, D.P.R. 633/1972);
RF08 Gestione di servizi di telefonia pubblica (art. 74, c.1, D.P.R. 633/1972);
RF09 Rivendita di documenti di trasporto pubblico e di sosta (art. 74, c.1, D.P.R. 633/1972);
RF10 Intrattenimenti, giochi e altre attività di cui alla tariffa allegata al D.P.R. n. 640/72 (art. 74, c.6,
D.P.R. 633/1972);
RF11 Agenzie di viaggi e turismo (art. 74-ter, D.P.R.
633/1972);
RF12 Agriturismo (art. 5, c.2, L. 413/1991);
RF13 Vendite a domicilio (art. 25-bis, c.6, D.P.R.
600/1973);
RF14 Rivendita di beni usati, di oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione (art. 36, D.L. 41/1995);
RF15 Agenzie di vendite all’asta di oggetti d’arte, antiquariato o da collezione (art. 40-bis, D.L. 41/1995);
RF16 IVA per cassa P.A. (art. 6, c.5, D.P.R. 633/1972);
RF17 IVA per cassa (art. 32-bis, D.L. 83/2012);
RF18 Altro;
RF19 Forfettario (art.1, c. 54-89, L. 190/2014)
2.2.4.2 Dati Sede
Figura 7: Elemento Sede del CedentePrestatore
All’interno dell’elemento complesso Sede troviamo i seguenti campi:
Indirizzo: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri.
NumeroCivico: formato alfanumerico; lunghezza massima di 8 caratteri.
CAP: formato numerico; lunghezza di 5 caratteri.
Comune: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri.
Provincia: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri.
Nazione: sigla della nazione espressa secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code.
2.2.4.3 Dati Stabile Organizzazione
Figura 8: Elemento StabileOrganizzazione
L’elemento StabileOrganizzazione è costituito dagli stessi campi previsti per l’elemento Sede del CedentePrestatore contenuti nel tipo IndirizzoType e descritti al paragrafo 2.2.4.2.
2.2.4.4 Dati iscrizione R.E.A.
Figura 9: Elemento IscrizioneREA
L’elemento IscrizioneREA è costituito dai campi descritti di seguito:
Ufficio: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri.
NumeroREA: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
CapitaleSociale: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
SocioUnico: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
SU la società è a socio unico.
SM la società NON è a socio unico.
StatoLiquidazione: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
LS la società è in stato di liquidazione.
LN la società NON è in stato di liquidazione.
2.2.4.5 Contatti
Figura 10: Elemento Contatti
Telefono: formato alfanumerico; lunghezza che va da 5 a 12 caratteri.
Fax: formato alfanumerico; lunghezza che va da 5 a 12 caratteri.
Email: formato alfanumerico; lunghezza che va da 7 a 256 caratteri.
2.2.4.6 Riferimento Amministrazione
Ultimo elemento all’interno di CedentePrestatoreType è il seguente:
RiferimentoAmministrazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
2.2.5 Fattura elettronica header: rappresentante fiscale del cedente /
PRESTATORE
Figura 11: Elemento RappresentanteFiscale
L’elemento complesso RappresentanteFiscale è formato dal macroblocco DatiAnagrafici che si compone di:
IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri.
Anagrafica: utilizza la struttura AnagraficaType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
2.2.6 Fattura elettronica header: cessionario / committente
Figura 12: Elemento CessionarioCommittente
L’elemento complesso CessionarioCommittente si compone dei macroblocchi DatiAnagrafici, Sede, StabileOrganizzazione e RappresentanteFiscale descritti di seguito.
2.2.6.1 DatiAnagrafici
Figura 13: Elemento DatiAnagrafici del CessionarioCommittente
Il macroblocco DatiAnagrafici si compone di:
IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri.
Anagrafica: utilizza la struttura AnagraficaType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
2.2.6.2 Dati Sede
Figura 14: Elemento Sede del CessionarioCommittente
L’elemento Sede si compone degli stessi campi previsti per l’elemento Sede del CedentePrestatore contenuti nel tipo IndirizzoType e descritti al paragrafo 2.2.4.2.
2.2.6.3 Dati Stabile Organizzazione
Figura 15: Elemento StabileOrganizzazione del CessionarioCommittente
L’elemento StabileOrganizzazione è costituito dagli stessi campi previsti per l’elemento StabileOrganizzazione del CedentePrestatore contenuti nel tipo IndirizzoType e descritti al paragrafo 2.2.4.2.
2.2.6.4 Dati Rappresentante Fiscale
Figura 16: Elemento RappresentanteFiscale del CessionarioCommittente
L’elemento RappresentanteFiscale è costituito dai campi descritti di seguito:
IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
Denominazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri. Da valorizzare in alternativa ai campi Nome e Cognome seguenti.
Nome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme al campo Cognome ed in alternativa al campo Denominazione.
Cognome: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri. Da valorizzare insieme al campo Nome ed in alternativa al campo Denominazione.
2.2.7 Fattura elettronica header: terzo intermediario soggetto emittente
Figura 17: Elemento TerzoIntermediarioSoggettoEmittente
Come si nota dalla figura 17, l’elemento TerzoIntermediarioSoggettoEmittente è costituito dal macroblocco DatiAnagrafici che si compone di:
IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri.
Anagrafica: utilizza la struttura AnagraficaType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
2.2.8 Fattura elettronica header: soggetto emittente
Ultimo elemento del macroblocco FatturaElettronicaHeader è il seguente:
SoggettoEmittente: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
CC cessionario/committente.
TZ soggetto terzo.
2.2.9 Fattura elettronica body: dati generali
Figura 18: Elemento DatiGenerali
L’elemento complesso Dati Generali si compone dei campi illustrati in figura 18 e descritti di seguito.
2.2.9.1 Dati Generali Documento
Figura 19: Elemento DatiGeneraliDocumento
L’elemento complesso DatiGeneraliDocumento è composto dai campi di seguito descritti:
TipoDocumento: formato alfanumerico; lunghezza di 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
TD01 Fattura
TD02 Acconto/Anticipo su fattura TD03 Acconto/Anticipo su parcella TD04 Nota di Credito
TD05 Nota di Debito
TD06 Parcella
TD16 Integrazione fattura reverse charge interno
TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
TD19 Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
TD20 Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
TD21 Autofattura per splafonamento
TD22 Estrazione beni da Deposito IVA
TD23 Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA
TD24 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, lett. a)
TD25 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b)
TD26 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)
TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa
Divisa: questo campo deve essere espresso secondo lo standard ISO 4217 alpha-3:2001 (es.: EUR, USD, GBP, CZK………).
Data: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
Numero: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
DatiRitenuta che si compone di:
TipoRitenuta: formato alfanumerico; lunghezza di 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
RT01 Ritenuta persone fisiche RT02 Ritenuta persone giuridiche XX00 Xxxxxxxxxx XXXX
XX00 Contributo ENASARCO
RT05 Contributo ENPAM
RT06 Altro contributo previdenziale
ImportoRitenuta: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
AliquotaRitenuta: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri.
CausalePagamento: formato alfanumerico; lunghezza di massimo 2 caratteri; i valori ammessi sono quelli della CU consultabili alla pagina delle istruzioni di compilazione del modello, ove applicabili.
BolloVirtuale: formato alfanumerico, lunghezza di 2 caratteri; il valore ammesso è
SI bollo assolto ai sensi del decreto MEF 14 giugno 2014
DatiCassaPrevidenziale che si compone di:
TipoCassa: formato alfanumerico; lunghezza di 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
TC01 Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Avvocati e Procuratori Legali
TC02 Cassa Previdenza Dottori Commercialisti
TC03 Cassa Previdenza e Assistenza Geometri
TC04 Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti
TC05 Cassa Nazionale del Notariato
TC06 Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Ragionieri e Periti Commerciali
TC07 Ente Nazionale Assistenza Agenti e Rappresentanti di Commercio (ENASARCO)
TC08 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Consulenti del Lavoro (ENPACL)
TC09 Ente Nazionale Previdenza e Xxxxxxxxxx Xxxxxx (ENPAM)
TC10 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Farmacisti (ENPAF)
TC11 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Veterinari (ENPAV)
TC12 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Impiegati dell'Agricoltura (ENPAIA)
TC13 Fondo Previdenza Impiegati Imprese di Spedizione e Agenzie Marittime
TC14 Istituto Nazionale Previdenza Giornalisti Italiani (INPGI)
TC15 Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani (ONAOSI)
TC16 Cassa Autonoma Assistenza Integrativa Giornalisti Italiani (CASAGIT)
TC17 Ente Previdenza Periti Industriali e Periti Industriali Laureati (EPPI)
TC18 Ente Previdenza e Assistenza Pluricategoriale (EPAP)
TC19 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Biologi (ENPAB)
TC20 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Professione Infermieristica (ENPAPI)
TC21 Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Psicologi (ENPAP)
TC22 INPS
AlCassa: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri.
ImportoContributoCassa: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
ImponibileCassa: formato numerico nel quale i decinali vanno separati dall’intero con il carattere ‘.’ (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
AliquotaIVA: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri.
Ritenuta: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; il valore ammesso è:
SI contributo cassa soggetto a ritenuta
Natura: formato alfanumerico; lunghezza da 2 a 5 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
N1 escluse ex art.15
N2 non soggette
N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72
N2.2 non soggette – altri casi
N3 non imponibili
N3.1 non imponibili – esportazioni
N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie
N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino
N3.4 non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
N3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento
N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond
N4 esenti
N5 regime del margine / IVA non esposta in fattura
N6 inversione contabile (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti)
N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento puro
N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile
N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati
N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico
N6.9 inversione contabile – altri casi
N7 IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza ex art. 40 commi 3 e 4 e art. 41 comma 1 lett. b, DL 331/93; prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, DPR 633/72 e art. 74-sexies, DPR 633/72)
RiferimentoAmministrazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
ScontoMaggiorazione che si compone di:
Tipo: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
SC sconto
MG maggiorazione
Percentuale: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall’intero con il carattere ‘.’ (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri.
Importo: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall’intero con il carattere ‘.’ (punto). La sua lunghezza va da 4 a 21 caratteri.
ImportoTotaleDocumento: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
Arrotondamento: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
Causale: formato alfanumerico; lunghezza massima di 200 caratteri.
Art73: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; il valore ammesso è:
SI documento emesso secondo modalità e termini stabiliti con DM ai sensi del’’art. 73 del DPR 633/72.
2.2.9.2 Dati Ordine Acquisto, Contratto, Convenzione, Ricezione e Fatture Collegate
Figura 20: Elementi DatiOrdineAcquisto, DatiContratto, DatiConvenzione, DatiRicezione e DatiFattureCollegate.
I 5 elementi in questione utilizzano tutti il tipo
DatiDocumentiCorrelatiType, di seguito descritto.
Figura 21: Tipo DatiDocumentiCorrelatiType
RiferimentoNumeroLinea: formato numerico; lunghezza massima di 4 caratteri.
IdDocumento: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
Data: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
NumItem: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
CodiceCommessaConvenzione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 100 caratteri.
CodiceCUP: formato alfanumerico; lunghezza massima di 15 caratteri.
CodiceCIG: formato alfanumerico; lunghezza massima di 15 caratteri.
2.2.9.3 Dati Riferimento Sal
Blocco da valorizzare nei casi di fattura per stato di avanzamento
Figura 22: Elemento DatiSal
RiferimentoFase: formato numerico; lunghezza massima di 3 caratteri.
2.2.9.4 Dati Ddt (Documento Di Trasporto)
Figura 23: Elemento DatiDDT
NumeroDDT: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
DataDDT: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
RiferimentoNumeroLinea: formato numerico; lunghezza massima di 4 caratteri.
2.2.9.5 Dati del Trasporto
Figura 24: Elemento DatiTrasporto
L’elemento DatiTrasporto è costituito dai seguenti campi:
DatiAnagraficiVettore che si compone di:
IdFiscaleIVA: utilizza la struttura IdFiscaleType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
CodiceFiscale: formato alfanumerico; lunghezza compresa tra 11 e 16 caratteri.
Anagrafica: utilizza la struttura AnagraficaType già descritta al paragrafo 2.2.4.1 al quale si rimanda.
NumeroLicenzaGuida: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
MezzoTrasporto: formato alfanumerico; lunghezza massima di 80 caratteri.
CausaleTrasporto: formato alfanumerico; lunghezza massima di 100 caratteri.
NumeroColli: formato numerico; lunghezza massima di 4 caratteri.
Descrizione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 100 caratteri.
UnitaMisuraPeso: formato alfanumerico; lunghezza massima di 10 caratteri.
PesoLordo: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 7 caratteri.
PesoNetto: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 7 caratteri.
DataOraRitiro: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM- DDTHH:MM:SS.
DataInizioTrasporto: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
TipoResa: codifica del termine di resa (Incoterms) espresso secondo lo standard ICC-Camera di Commercio Internazionale (formato alfanumerico di 3 caratteri)
IndirizzoResa che si compone degli stessi campi previsti per l’elemento Sede del CedentePrestatore contenuti nel tipo IndirizzoType e descritti al paragrafo 2.2.4.2.
DataOraConsegna la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM- DDTHH:MM:SS.
2.2.9.6 Fattura Principale
Figura 25: Elemento FatturaPrincipale
NumeroFatturaPrincipale: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
DataFatturaPrincipale: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM- DD.
2.2.10 Fattura elettronica body: elemento dati dei beni/servizi
Figura 26: Elemento DatiBeniServizi
Come si intuisce dalla Figura 26, l’elemento complesso DatiBeniServizi è costituito a sua volta dagli elementi DettaglioLinee e DatiRiepilogo.
Vediamoli di seguito in maniera approfondita.
2.2.10.1 Dettaglio Linee
È un blocco contenente natura, qualità e quantità dei beni / servizi formanti oggetto dell'operazione. Quando si parla di N occorrenze si intende che i suoi campi si ripetono per ogni riga di dettaglio del documento.
Figura 27: Elemento DettaglioLinee
Di seguito vengono fornite le descrizioni dei campi presenti in Figura 27.
NumeroLinea: formato numerico; lunghezza massima di 4 caratteri.
TipoCessionePrestazione: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; i ivalori ammessi sono:
SC Sconto
PR Premio
AB Abbuono
AC Spesa accessoria
CodiceArticolo che si compone di:
CodiceTipo: formato alfanumerico; lunghezza massima di 35 caratteri.
CodiceValore: formato alfanumerico; lunghezza massima di 35 caratteri.
Descrizione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 1000 caratteri.
Quantita: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 21 caratteri.
UnitaMisura: formato alfanumerico; lunghezza massima di 10 caratteri.
DataInizioPeriodo: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
DataFinePeriodo: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
PrezzoUnitario: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 21 caratteri.
ScontoMaggiorazione che si compone degli stessi campi del tipo
ScontoMaggiorazioneType già descritti al paragrafo 2.2.9.1.
PrezzoTotale: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 21 caratteri.
AliquotaIVA: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri.
Ritenuta: formato alfanumerico; lunghezza di 2 caratteri; il valore ammesso è:
SI linea di fattura soggetta a ritenuta
Natura: formato alfanumerico; lunghezza da 2 a 5 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
N1 escluse ex art.15
N2 non soggette
N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72
N2.2 non soggette – altri casi
N3 non imponibili
N3.1 non imponibili – esportazioni
N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie
N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino
N3.4 non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
N3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento
N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond
N4 esenti
N5 regime del margine / IVA non esposta in fattura
N6 inversione contabile (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti)
N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento puro
N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile
N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati
N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico
N6.9 inversione contabile – altri casi
N7 IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza ex art. 40 commi 3 e 4 e art. 41 comma 1 lett. b, DL 331/93; prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, DPR 633/72 e art. 74-sexies, DPR 633/72)
RiferimentoAmministrazione: formato alfanumerico; lunghezza massima di 20 caratteri.
AltriDatiGestionali che si compone di:
TipoDato: formato alfanumerico; lunghezza massima di 10 caratteri.
RiferimentoTesto: formato alfanumerico; lunghezza massima di 60 caratteri.
RiferimentoNumero: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 21 caratteri.
RiferimentoData: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM- DD.
2.2.10.2 Dati Di Riepilogo
I campi che contiene si ripetono per ogni aliquota e modalità di versamento dell’imposta diversa (“scissione dei pagamenti” od ordinaria) o per natura diversa. Ne deriva una molteplicità da 0 ad N.
Figura 28: Elemento DatiRiepilogo
AliquotaIVA: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 6 caratteri.
Natura: formato alfanumerico; lunghezza da 2 a 4 caratteri; i valori ammessi sono i seguenti:
N1 escluse ex art.15
N2 non soggette
N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7- septies del DPR 633/72
N2.2 non soggette – altri casi
N3 non imponibili
N3.1 non imponibili – esportazioni
N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie
N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino
N3.4 non imponibili – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione
N3.5 non imponibili – a seguito di dichiarazioni d’intento
N3.6 non imponibili – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond
N4 esenti
N5 regime del margine / IVA non esposta in fattura
N6 inversione contabile (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti)
N6.1 inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero
N6.2 inversione contabile – cessione di oro e argento puro
N6.3 inversione contabile – subappalto nel settore edile
N6.4 inversione contabile – cessione di fabbricati
N6.5 inversione contabile – cessione di telefoni cellulari
N6.6 inversione contabile – cessione di prodotti elettronici
N6.7 inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi
N6.8 inversione contabile – operazioni settore energetico
N6.9 inversione contabile – altri casi
N7 IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza ex art. 40 commi 3 e 4 e art. 41 comma 1 lett. b, DL 331/93; prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, DPR 633/72 e art. 74-sexies, DPR 633/72)
SpeseAccessorie: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
Arrotondamento: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 21 caratteri.
ImponibileImporto: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
Imposta: formato numerico nel quale i decimali vanno separati dall'intero con il carattere '.' (punto). La sua lunghezza va da 4 a 15 caratteri.
EsigibilitaIVA: formato alfanumerico; lunghezza di 1 carattere; i valori ammessi sono i seguenti:
I IVA ad esigibilità immediata
D IVA ad esigibilità differita
S scissione dei pagamenti
RiferimentoNormativo: formato alfanumerico; lunghezza massima di 100 caratteri.
2.2.11 Fattura elettronica body: dati sui veicoli
Figura 29: Elemento DatiVeicoli
Data: la data deve essere rappresentata secondo il formato ISO 8601:2004, con la seguente precisione: YYYY-MM-DD.
TotalePercorso: formato alfanumerico; lunghezza massima di 15 caratteri.
2.2.12 Fattura elettronica body: dati di pagamento