PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Roma 5 novembre 2007
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Dipartimento della Funzione Pubblica
Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni
Servizio per i procedimenti negoziali per il personale ad ordinamento pubblicistico
Direttore dell’Ufficio
Xxxx. Xxxxxxx XXXXXXXX
Oggetto: D.L.ivo 13 ottobre 2005, n. 217, articolo n. 37, comma 3. Contratto 2006-2009, accordo parte economica: osservazioni FP-CGIL VVF Area Personale non Dirigente e non Direttivo.
Egregio xxxx. Xxxxxxxx,
alleghiamo di seguito le osservazioni di cui all’oggetto, confidando voglia cortesemente farle pervenire anche alla delegazione del Ministero Economia e Finanze ed alla delegazione del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei VVFSPDC.
La ringraziamo per la cortese attenzione e La salutiamo cordialmente.
Segretaria Nazionale FP-CGIL
Xxxxxx Xxxxxx
Coordinatore Nazionale FP-CGIL Vigili del Fuoco Xxxxxxx Xxxxxxxx
Roma 5 novembre 2007
D.L.ivo 13 ottobre 2005, n. 217, articolo n. 37, comma 3.
Contratto 2006-2009, accordo parte economica.
Osservazioni FP-CGIL VVF
Area del Personale non Dirigente e non Direttivo.
La FP-CGIL Vigili del Fuoco non firma l’accordo per il rinnovo - solo economico - del XXXX 0000-0000, proposto dalla parte pubblica, in quanto non si sono realizzate le condizioni minime richieste per la condivisione dell’intesa.
La contrarietà è maturata quale conseguenza della proposta di ripartizione delle risorse da destinare al biennio economico 2006-2007, suddivise, per il 70% sul tabellare, per il 30% sull’indennità di rischio per i ruoli tecnico-operativi e su quella mensile per quelli amministrativo-contabili e informatici; ciò è in contro tendenza, non solo con tutti gli altri contratti pubblici fin qui sottoscritti, ma anche con i precedenti di Categoria, laddove la percentuale succitata si è sempre attestata sul 90% circa sul tabellare.
Secondo la FP-CGIL, così facendo, innanzitutto non si raggiungono le condizioni minime individuate con l’accordo Governo-Sindacati del 29 maggio u.s., ovvero un aumento complessivo non inferiore al 4,85%.
Non solo: si penalizzano ulteriormente, sia il Settore tecnico-operativo, in quanto si incide negativamente sulla rivalutazione dell’ora di straordinario e ancora di più sul trattamento pensionistico, per il minor peso che l’indennità ha sul trattamento di quiescenza; sia, in misura ancora maggiore, il Settore Amministrativo-Contabile-Informatico per il quale l’indennità mensile, oltre ad essere dimezzata rispetto all’indennità di rischio, viene percepita su 12 mesi e non su tredici e non è pensionabile in quota A.
La FP-CGIL VVF ritiene inaccettabile la compressione delle retribuzioni del personale - i cui effetti abbiamo suaccennato - finalizzata a garantire, strumentalmente, la medesima chiusura contrattuale ottenuta dalle Forze di Polizia: se - per stessa ammissione della delegazione di parte pubblica - i 6,5 milioni di euro di risorse aggiuntive sono insufficienti, più che di artifici contabili, ci sarebbe bisogno di ulteriori e più corposi finanziamenti.
La FP-CGIL VVF non è d’accordo neanche ad utilizzare il FUA per aumentare l’indennità di turno di 2 euro, da sommare agli attuali 3 e per istituire un’indennità di servizio per il personale giornaliero (amministrativi e operativi), di 1 euro per giornata di presenza, poiché in tal modo si tenta di far passare le risorse già esistenti, destinate alla contrattazione integrativa, per risorse aggiuntive.
Certo, la proposta avanzata sembrerebbe allettante, ma sono briciole, anche perché legate esclusivamente alla presenza: ben altra cosa sarebbe (come sostiene la CGIL), riassorbire le risorse investite sull’indennità di turno – ovvero, chiudere un istituto che duplica, malamente, la stessa platea che percepisce il notturno e festivo – e spalmarle sull’indennità di rischio e di amministrazione di tutto il personale (circa 15/20 euro mensili appunto, ma stabili, non legati alla presenza); raddoppiare l’indennità notturna e festiva; utilizzare il FUA per gli scopi originari, ovvero, incentivare le particolari responsabilità, piuttosto che le eccellenze maturate con specifici percorsi formativi.
Malgrado orientamenti e valutazioni diverse, la FP-CGIL VVF, a fronte della necessità di chiudere con urgenza (?) l’accordo per tentare di anticipare le decorrenze dei benefici economici, non si comunque sottratta al confronto.
Infatti, l’ulteriore proposta di mediazione, che però, tanto per cambiare, non ha riscontrato la benché minima disponibilità, è stata la richiesta di inserire nel testo dell’accordo l’impegno delle parti affinché, le risorse dello 0,39% derivanti dall’accordo del 29 maggio u.s. e quelle eventualmente previste nella finanziaria del 2008, fossero utilizzate per ristabilire il rapporto tra tabellare ed indennità al canonico 90/10%, così da poter garantire un recupero salariale superiore o uguale a quello del precedente contratto.
In conclusione, nello stigmatizzare un approccio eccessivamente frettoloso che ha impedito, di fatto, un confronto adeguato al merito delle questioni oggetto della trattativa, la FP-CGIL VVF Area del Personale non Dirigente e non Xxxxxxxxx non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo, riservandosi di farlo - ed anche questo è un ulteriore segnale di responsabilità - qualora dovessero cambiare le condizioni su esposte.
Segretaria Nazionale FP-CGIL
Xxxxxx Xxxxxx
Coordinatore Nazionale FP-CGIL Vigili del Fuoco Xxxxxxx Xxxxxxxx