CONVENZIONE FRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO E PROVVEDITORATO REGIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA DELLA LOMBARDIA
CONVENZIONE FRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO E PROVVEDITORATO REGIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA DELLA LOMBARDIA
RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ DEL PRIMO TRIENNIO E SULLA STATO ATTUALE
a cura del xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx,
Referente di Ateneo per il sostegno allo studio universitario delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà nell’ambito della Convenzione fra UNIMI e PRAP Lombardia
Con la firma ufficiale nel dicembre del 2015, la Convenzione in oggetto (rinnovata lo scorso autunno) ha costituito la prima forma di accordo fra l’Università degli Studi di Milano e il PRAP Lombardia, colmando così il ritardo che il nostro Ateneo aveva accumulato rispetto ad altre istituzioni universitarie cittadine e dando il via a una serie di attività e iniziative che in un triennio ci hanno portati a essere uno degli atenei italiani con il maggior numero di iscritti in stato di detenzione.
1. Azioni
Si elencano qui di seguito in modo schematico le principali linee di intervento (tutte documentabili in dettaglio):
1.1. L’impegno volto a contribuire, in quanto Università Statale, al graduale reinserimento e alla rieducazione delle persone private della libertà per aver commesso reati, in ossequio all’art. 27 della nostra Costituzione, si è innanzitutto tradotto, a partire dal 2016, nella definizione di un’offerta formativa specifica, rivolta a quegli studenti in regime di detenzione che non possono usufruire di permessi di uscita (ex art. 21) per motivi di studio: cicli di 10 lezioni, sotto forma di laboratori, che si svolgono settimanalmente presso le strutture carcerarie e vedono la partecipazione di classi miste, composte da studenti sia interni alle strutture stesse che esterni. Questi laboratori - filosofici, giuridici, letterari, teatrali, di scrittura e narrazione, di teoria dell’immagine - coinvolgono una serie di colleghi che vi partecipano con un singolo contributo o svolgono l’intero ciclo quale parte del loro impegno didattico ufficiale. Si è passati da 2 corsi (a Bollate) nell’a.a. 2016-17, a 8 corsi nell’a.a. 2017-18 (3 a Bollate, 4 a Opera e uno al carcere minorile “Beccaria”) e a un pari numero quest’anno (5 a Bollate, 2 a Opera, 1 presso il “Beccaria”), con una partecipazione media di 30 studenti (la loro risposta al progetto è straordinaria). Due di questi laboratori sono stati rivolti ai detenuti “fine pena mai” del carcere di massima sicurezza di Opera: il Ministero non aveva mai autorizzato prima un’esperienza di questo genere nel nostro Paese.
1.2. Per incentivare, agevolare e sostenere l’avvio e il percorso degli studi delle persone ristrette nelle strutture penitenziarie cittadine, dal giugno 2016 (grazie al prezioso aiuto del COSP) vi si svolge regolarmente un Open Day in cui vengono presentati tutti i corsi di Laurea accessibili a chi è in regime di detenzione. Nel contempo - anche in questo caso con un contributo eccezionale da parte dei nostri studenti - si è costruita una vasta rete di tutor grazie alla
quale ogni nuovo immatricolato a Bollate o a Opera è affiancato da un nostro studente, che si reca da lui come minimo due volte al mese, con il compito di fornirgli supporto e assistenza per la scelta degli esami, il recupero del materiale didattico, lo studio, i contatti con i docenti in vista degli appelli e la stesura del piano di studio. Infine, si è siglato un accordo con i colleghi della Divisione biblioteche che ha reso possibile l’avvio, nel giugno 2017, di un nuovo servizio di prestito agevolato per i nostri studenti detenuti, che fra i punti principali prevede la possibilità di delegare i propri tutor al ritiro dei volumi e il raddoppio della durata di tutte le tipologie di prestito.
1.3. Nel corso del triennio 2015-2018 sono state realizzate molteplici iniziative culturali sulla tematica del carcere all’interno della Statale, con il coinvolgimento di numerosi ospiti delle strutture carcerarie cittadine: mostre fotografiche, concorsi di poesia, rappresentazioni teatrali, tavole rotonde, conferenze e presentazioni di libri. Ogni anno, in particolare, c’è una sezione di Bookcity Statale - in collaborazione con Bookcity Sociale - dedicata al tema dei libri e del carcere, che per l’edizione 2018 ha visto il coinvolgimento anche degli altri Atenei cittadini, con una tavola rotonda dal titolo “Fine pena, prima. L’Università quale catalizzatore di cammini di libertà responsabile” (venerdì 16 novembre) – in proposito si veda “Bookcity chiude e fa il pieno” (X. Xxxxxxx, Corriere Milano, 18 novembre 2018).
2. Risultati
Anche in questo caso, ci si limita a fornire indicazioni sui dati più rilevanti, aggregati:
2.1. L’offerta didattica complessiva erogata o in corso negli Istituti penitenziari cittadini è stata di 18 corsi, con il coinvolgimento di circa 430 nostri studenti (e alcune decine di docenti e ricercatori).
2.2. Il numero degli studenti detenuti iscritti alla Statale è costantemente cresciuto. Dai 6 iscritti alla fine del 2015, si è passati - anche sulla scia della delibera con cui è stata introdotta un’esenzione totale da tasse e contributi (con la sola eccezione dell’imposta di bollo regionale) per chi si iscrive dalle carceri cittadine - ai 26 dell’a.a. 2016/17, divenuti 35 l’anno successivo, mentre per quest’anno le richieste di nuova immatricolazione pervenute sono 28 (9 da Bollate e 19 da Opera). Le differenze nell’andamento degli studi sono marcate, come è facilmente comprensibile, ma oltre il 50% degli studenti ristretti coinvolti nel progetto ha conseguito nell’ultimo anno un numero di CFU compresi fra 10 e 45.
Attualmente (febbraio 2019), il totale degli studenti iscritti stabilmente alla Statale è di 58 unità. I corsi di studi coinvolti sono:
Economia e Management Filosofia
Giurisprudenza Informatica Lettere
Lingue e Letterature
Mediazione linguistica e culturale Scienze agrarie
Scienze dei Beni culturali
Scienze e tecnologie della ristorazione Scienze e tecnologie erboristiche Scienze filosofiche
Scienze giuridiche Scienze politiche
Scienze sociali per la Globalizzazione Scienze Storiche
Scienze Umane dell'Ambiente del Territorio e del Paesaggio Scienze umanistiche per la Comunicazione
2.3. Negli ultimi due anni sono stati 75 i nostri studenti attivamente coinvolti (con funzioni diverse) nel progetto di tutorato in carcere, selezionati sulla base delle singole competenze richieste (es: vi sono tutor specifici per le singole Lingue e Letterature straniere). La maggior parte di loro operano su base volontaria, ma per chi ne fa richiesta è possibile ottenere il riconoscimento di 3 CFU per l’attività svolta, previo parere favorevole degli organi competenti.
3. Contatti attivati
Nell’ambito della Convenzione, il Referente di Xxxxxx è entrato in relazione con tutti i soggetti istituzionali impegnati sul tema delle carceri a livello di Città Metropolitana: dal xxxx. Xxxxx Xxxxxx, alla guida del PRAP Lombardia, ai direttori succedutisi nei due Istituti ove è già attivo il Polo universitario penitenziario regionale, Milano Bollate e Milano Opera, dal Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxxx al suo successore Xxxxxxxx Xxxx, dalla dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxx, Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune, alla dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx, presidente della Sotto-Commissione Carceri del Comune di Milano, dalla Camera Penale di Milano ai referenti per le carceri degli altri Atenei cittadini (Bicocca, Bocconi, Cattolica, IULM, Politecnico), per giungere sino ai presidenti di “Antigone” e della sezione lombarda dell’Associazione, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx e dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxxx, nonché al xxxx. Xxxxxx Xxxxx, Presidente della Conferenza Nazionale dei Referenti di Ateneo per i Poli Universitari Penitenziari, istituita presso la CRUI nell’aprile 2018.
4. Risonanza
Da ultimo, pare importante fare un cenno alla grande e crescente attenzione che nel corso di questi tre anni le Istituzioni locali, la società civile e gli organi di informazione hanno mostrato nei confronti del progetto realizzato nell’ambito della Convenzione fra Università degli Studi di Milano e PRAP Lombardia. Basti qui ricordare, oltre alle interviste radiofoniche (Radio24, Radio Popolare) e ai ripetuti inviti a Convegni, incontri istituzionali, tavole rotonde e seminari di studi, alcuni degli articoli dedicati dalla stampa agli aspetti più innovativi del progetto:
- “Statale, Open day nelle carceri. Via le tasse agli studenti detenuti” (X. Xxxxxxxx, Corriere Milano,
13 giugno 2016);
- “Milano, l’università in carcere: i ragazzi della Statale a lezione tra i detenuti di Bollate” (X. Xx Xxxx, Repubblica Milano, 12 ottobre 2016);
- “Oltre duecento i detenuti tornati sui banchi” (Il Giorno, 9 luglio 2017);
- “Socrate, la libertà e quel 41 bis. La classe mista nel carcere di Opera” (X. Xxxxxxx, Corriere Milano, 27 giugno 2018);
- “Una buona filosofia sulla pena” (P. Xx Xxxxxxx, Corriere Milano, 28 giugno 2018);
- “Un liutaio tra i detenuti” (X. Xxxxxxx, Corriere Milano, 11 ottobre 2018);
- “Io e il mio amico Xxxx. Così da un anno studio insieme a un ergastolano” (X. Xxxxxxx, Corriere della Sera, 15 ottobre 2018);
- “Speranze e visioni. Il libro scritto dai detenuti con gli universitari” (X. Xxxxxxx, Corriere Milano,
8 aprile 2019).