Contract
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Socio-Sanitari, per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “XXXXXXXXXX XXXXXX” |
SEDE LEGALE: Xxx Xxxx, 000 – 00000 XXXXXXXXX (XX) 🕿 0773 702877
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sito web istituzionale: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/
Re gol ame nt o d' I s t i t ut o
I . P. S. “ A l e s s andro Fi l os i ”
Il Consiglio d’Istituto
VISTA l’ O.M. 15.07 .1991 n.215;
VISTO l’ art. 10 , comma 3, lettera a) del D. L. vo (T. U.) 16.04.94, n. 297;
VISTO l’ art.21 della Legge 15. 03. 1997 n. 59;
VISTO il D. L. vo 06. 03.1998 n. 59;
VISTO il D.P.R. 24. 06.1998 n. 249;
VISTI gli artt. 8 e 9 del D.P.R. 08. 03. 1999, n. 275;
VISTO il D. I. 01. 02. 2001, n. 44;
VISTO il D. L. vo 30. 03.2001 n. 165;
VISTI i vigenti CC. CC.NN. L. e II. del comparto scuola;
VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire integralmente quello attualmente in v i- gore;
ACQUISITE E FATTE PROPRIE le precedenti delibere del Collegio dei docenti in merito ai regolamenti.
Emana
il seguente regolamento.
I - ORGANI COLLEGIALI
Art. 1 - Convocazione
L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché, per il Consiglio dell’ Istituzione Scolastica (C. I.S.), dalla Giunta Esecutiva.
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto di norma con anticipo di almeno cinque giorni rispetto alla data prevista per la seduta e di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ult i- mo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l ' o- ra, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo.
Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l 'orario delle lezioni.
Art. 2 - Validità delle sedute
La seduta si apre all' ora indicata nell'avviso di convocazione e dive n- ta valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione.
Art. 3 - Discussione dell’ordine del giorno
Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segret a- rio della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è indiv i- duato per legge.
È compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'ordine del giorno (odg) nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione.
Gli argomenti indicati nell’ odg sono tassativi. Se l’ Organo Collegiale è presente nella maggioranza di tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con i l voto favorevole di tutti i presenti.
L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su pr o- posta anche di uno dei componenti l’Organo Collegiale, previa appr o- vazione a maggioranza. In caso di aggiornamento la seduta si svolgerà entro le 24 ore successive con lo stesso odg.
Art. 4 - Mozione d' ordine
Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro prese n- te alla seduta può presentare una mozione d'ordine per precluderne la trattazione ("questione pregiudiziale") oppure per rinv iarla ("questio- ne sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche d u- rante la discussione.
Sulla mozione d'ordine possono parlare, al massimo per cinque min u- ti, un membro a favore ed uno contro.
Xxxx'accoglimento della mozione si pronuncia l’ O rgano Collegiale a maggioranza con votazione palese.
L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione i m- mediata della discussione dell'argomento all'odg al quale si riferisce.
Art. 5 - Diritto di intervento
Tutti i membri dell’ Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l ' ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.
Considerati i limiti temporali annuali delle sedute di alcuni organi collegiali e la natura sostanzialmente deliberativa o decisionale di tu t- ti, ciascun intervento ha la durata massima di cinque minuti e deve contenere una mozione e la relativa motivazione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravve n- ga alle norme del presente Regolamento.
Art. 6 - Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, previa prenotazione da parte degli interessati, con le quali i votanti possono, brevemente al massimo per due minuti, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. Le dichiar a- zioni di voto devono essere riportate nel verbale della seduta anche per separare le responsabilità degli interessati dalle deliberazioni.
Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ord i- ne.
Art. 7 - Votazioni
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce puntualmente verbalizzato, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.
Le sole votazioni concernenti questioni di riservatezz a relative a de- terminate o determinabili persone si prendono a scrutinio segreto m e- diante il sistema delle schede segrete.
La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale.
I consiglieri, che dichiarano di aste nersi dal votare, si computano nel numero necessario a rendere legale l’ adunanza, ma non nel numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti val i- damente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano divers a- mente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il v o- to del Presidente.
La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopra g- giungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti.
Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provv e- dimento stesso nella sua globalità.
Art. 8 - Deliberazioni, pareri, proposte e risoluzioni
Le deliberazioni, i pareri, le proposte e le risoluzioni devono essere adeguatamente motivate.
Le deliberazioni dei competenti organi collegiali vengono stralciate dal relativo verbale per essere immediatamente esecutive.
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dire t- te a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su sp e- cifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.
Art. 9 - Processo verbale
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l 'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i n o- mi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l 'odg).
Per ogni punto all'odg si indicano molto sinteticamente le consider a- zioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero degli aventi diritto, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.
I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione firmata da verbalizzare.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti in appositi registri a pagine numerate, timbrate e siglate dal Dirigente Scolastico per vidimazione.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
⮚ essere redatti direttamente nel registro;
⮚ se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina;
⮚ se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere t imbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.
Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo, s arà redatto e firma- to dal segretario e approvato prima dell'inizio della seduta immedi a- tamente successiva, quindi firmato dal presidente con la formula “le t- to, approvato e sottoscritto il ”.
Art. 10 - Surrogazione di membri cessati
Per la sostituzione dei membri elettivi di organo collegiale plurienn a- le venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il combin a- to disposto degli artt.47 e 53 dell’O. M. n.215/’ 91 nonché dell'art. 35 del D.P.R. n.297/’94 .
Le eventuali elezioni suppletive di organo collegiale pluriennale de- vono essere indette, di norma, all’inizio dell’anno scolastico succe s- sivo all’ esaurimento delle l iste, contestualmente alle elezioni annuali. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del medesimo organo collegiale.
Art. 11 - Programmazione
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle at tività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri .
Art. 12 - Decadenza
I membri eletti sono dichiarati decad uti quando perdono i requisiti ri- chiesti per l 'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi.
Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli
interessati.
Art. 13 - Dimissioni
I componenti eletti possono dimettersi in qualsiasi momento. Le d i- missioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.
L’ Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l’ Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.
Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni,
queste divengono definitive ed irrevocabili.
Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’ atto delle d i- missioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo.
Art. 14 - Norme di funzionamento del Consiglio dell'Istituzione Scolastica
a) Le funzioni del C. I. S. sono stabilite con gli artt. 8 e 10 del
D. L. vo n. 297/’94.
b) La prima convocazione del C. I.S., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.
c) Nella prima seduta, i l C. I.S. è presieduto dal Dirigente Scol a- stico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del C. I.S. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei com- ponenti del C. I.S.
d) Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima vot a- zione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei vota n- ti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei comp o- nenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa ( D. M. 26 luglio 1983).
e) Il C. I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti i l Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l 'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le fu n- zioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il co n- sigliere più anziano di età.
f) Il C. I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite con il precedente art. 1.
g) Il Presidente del C. I. S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecut i- va.
h) L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C. I. S. su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva.
i) A conclusione di ogni seduta del C. I. S., singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva.
j) Il C. I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a part e- cipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni.
k) Il C. I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria att i- vità, può deliberare le nomine di speciali commissioni e di gruppi di lavoro e/ o di studio, di tipo misto o paritetico tra le componenti o comprendenti anche esperti esterni.
l) Delle commissioni nominate dal C. I.S. possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.
m) Le commissioni possono avere potere delib erante nei limiti stabiliti dal C. I. S.; svolgono la propria attività secondo le d i- rettive e le modalità stabilite dall'Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui s ono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale.
n) Le sedute del C. I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si d i- scutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbl i- che. Xxxxxxx assistere, compatibilmente con l 'idoneità del l o- cale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rapprese n- tate e tutti gli altri previsti per legge.
o) Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha d i- ritto di parola, non sia corretto i l P residente ha il potere di di- sporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
p) La pubblicità degli atti del C. I.S. avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni a- dottate dal Consiglio.
q) L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della del i- berazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.
r) I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono deposit a- ti nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia t itolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Diri- gente Scolastico, è orale per docenti, personale A. T. A. e g e- nitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.
s) Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta de ll 'in- teressato.
t) Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza.
Xxx risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C. I.S. con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano rit e- nute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il cons i- gliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C. I.S.
Art. 15 - Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Co n- siglio dell'Istituzione Scolastica
a) Le funzioni della Giunta Esecutiva sono stabilite con l’ art. 10 del D. L. vo n.297/’94.
b) Il C. I.S. nella prima seduta, dopo l 'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un co m- ponente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo m o- dalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
c) Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed i l DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa.
d) La Giunta esecutiva prepara i lavori del C. I.S., predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Cons i- glio.
Art. 16 - Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
a) Le funzioni del Collegio dei docenti (C. D. ) sono stabilite con
l’art.7 del D. L. vo n. 297/’94.
b) Il C. D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si ri u- nisce secondo il Piano Annuale delle Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
c) Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico (DS) in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il medesimo DS ne ravvisi la necessità o qua n- do almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
d) Il C. D., al fine di rendere più agile e proficua la propria atti- vità e nell'esercizio dei poteri di autorganizzazione che gli sono propri, può articolarsi al proprio interno e quindi delib e- rare le nomine di speciali commissioni e di gruppi di lavoro e/o di studio, ai quali affidare compiti istruttori e di analisi preliminare dei vari aspetti e delle varie incidenze dei pr o- blemi da esaminare.
L'articolazione interna del C. D. sarà determinata in modo che i co m- piti affidati alle commissioni od ai gruppi di lavoro corrispondano - in linea di massima - alle tematiche di maggiore rilievo che hanno at- tinenza con le attribuzioni spettanti al C. D.
I predetti compiti - come suggerisce la stessa duplice denominazione usata, di commissioni e di gruppi di lavoro - possono avere sia carat- tere permanente sia carattere temporaneo, potendosi talora trattare di problemi del tutto eccezionali o, comunque, non suscettibili di sv i- luppi ulteriori nel tempo.
e) Delle commissioni nominate dal C.D. possono far parte i membri del Collegio stesso.
Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 17 - Regolamento interno del Comitato per la Valutazione dei Docenti
Articolo 1
(Componenti del Comitato per la Valutazione dei Docenti)
1. IL Comitato per la Valutazione dei Docenti è istituito, senza nuovi o mag- giori oneri per la finanza pubblica, ai sensi della L. 107/2015 (art. 1 c. 129), a partire dall’anno scolastico 2015/16 , con decreto di nomina prot. n° 1320 FP/5 dal Dirigente Scolastico .
2. Il Comitato è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito:
a) dai un docente scelto dal Consiglio di Istituto e da due docenti scelti dal Collegio dei Docenti
b) da un genitore e da un alunno scelti dal Consiglio di Istituto
c) da un componente esterno individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale
Articolo 2
(Comitato per la Valutazione dei Docenti in forma ristretta)
1. Il Comitato è composto dal Dirigente Xxxxxxxxxx e dai soli docenti di cui all’art.1, comma 2, lett. a, integrato dal docente a cui sono affidate le fun- zioni di tutor , per esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo.
Articolo 3
(Compiti del Comitato per la Valutazione dei Docenti)
1. Il Comitato :
⮚ individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) Della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazio-
ne al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione
didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca di- dattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didat- tiche;
c) Xxxxx responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e di- dattico e nella formazione del personale.
⮚ valuta il servizio di cui all’art. 448 del D. L.vo 16 Aprile 1994, n°
297 su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scola- stico. Nel caso di valutazione del servizio di un docente , componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di isti- tuto provvede all’individuazione di un sostituto;
⮚ esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale do-
cente, di cui all’art. 501 del D. L.vo 16 Aprile 1994, n° 297.
Articolo 4
(Convocazione del Comitato di Valutazione dei Docenti )
1. Il Comitato viene convocato dal Dirigente Scolastico dell’IPS “FILOSI” di Terracina.
2. La convocazione deve essere effettuata almeno 5 giorni prima rispetto alla data della riunione tramite mail, recante l’indicazione dell’ordine del giorno.
3. Nei casi urgenti è sufficiente che i componenti vengano convocati telefoni- camente un giorno prima della seduta.
4. Copia della convocazione viene pubblicata sul sito dell’Istituto, lo stesso giorno in cui vengono inviati gli avvisi di convocazione ai membri dell’organo.
Articolo 5 (Sede delle Riunioni)
1. Il Comitato si riunisce di norma nell’Ufficio di Dirigenza.
Articolo 6
(Presidenza del Comitato di Valutazione dei Docenti )
1. Il Comitato è presieduto dal Dirigente Scolastico.
Articolo 7 (Ordine del giorno)
1. Gli argomenti vengono trattati nell’ordine in cui sono iscritti nell’avviso di
convocazione.
2. Possono essere avanzate proposte di inversione dell’o.d.g. sia da parte del
Presidente sia da parte degli altri Componenti.
3. Le proposte non incluse nell’o.d.g. potranno essere sottoposte a deliberazione
se accettate dall’unanimità dei presenti.
4. In caso contrario il Comitato può decidere d’iscriverle nell’o.d.g. della suc- cessiva seduta.
5. Dal momento in cui inizia la votazione su un argomento sottoposto al giudi- zio del Comitato, nessuno può prendere la parola.
Articolo 8
(Verbali del Comitato di Valutazione dei Docenti)
1. Il segretario è scelto dal Presidente, tra i membri del Consiglio.
2. Di ogni seduta viene redatto il processo verbale steso su apposito registro, in formato digitale, firmato dal Presidente e dal Segretario.
3. Esso deve contenere l’oggetto delle discussioni, i nomi dei presenti e degli assenti, l’esito delle eventuali votazioni.
4. Ogni Componente del Comitato può chiedere che venga posta a verbale una propria dichiarazione.
5. Il verbale deve essere depositato nella segreteria della scuola possibilmente entro dieci giorni dalla seduta.
6. Il verbale è pubblicato all’albo on line della scuola per almeno 15 gg. (non sono soggette a pubblicazione all’albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato).
Articolo 9
(Adunanze del Comitato e Validità delle deliberazioni)
1. Le sedute si devono ritenere valide con la presenza della sola maggioranza dei suoi componenti effettivamente nominati (quorum strutturale).
2. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi (quorum deliberativo).
3. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
4. La votazione è segreta solo quando si faccia questione di singole persone.
Articolo 10 ( Decadenza )
1. Decadono dalla carica i Componenti che, per qualsiasi motivo, cessano di
appartenere all’IPS “Filosi“ Terracina.
Articolo 11
(Durata del Comitato di Valutazione dei Docenti)
1. Il Comitato resta in carica tre anni scolastici.
Art. 18 - Norme di funzionamento dei Consigli di Classe
a) Le funzioni del Consiglio di classe sono stabilite con l’ art.5
del D. L. vo n.297/94.
Ogni Consiglio di Classe è composto da tutti i Docenti della classe, da due rappresentanti eletti dai Genitori e da due rappresentanti eletti dagli Studenti.
I rappresentanti degli Studenti e dei Genitori vengono eletti ogni a n- no.
Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un Docente delegato tra i membri del Consiglio ed è convocato, a seco n- da delle materie sulle quali deve delib erare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.
Il Consiglio di Classe si riunisce in ore non coincidenti con l 'orario delle lezioni.
Il calendario delle riunioni dei Consigli di Classe è predisposto dal Dirigente Scolastico, su proposta del Collegio dei Docenti.
b) Il Consiglio di Classe ha il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione, nonché di agevolare ed e- stendere i rapporti t ra Docenti, Genitori e Studenti.
I Consigli di Classe si riuniscono durante l 'anno scolastico in via o r- dinaria:
⮚ per procedere, sulla base di quanto programmato collegialmente, alla definizione degli obiettivi dell'area affettiva (comportamento, rispetto dei tempi e dei compiti assegnati, partecipazione ed imp e- gno) e dell'area cognitiva (conoscenze, abilità, capacità);
⮚ per verificare ed eventualmente modificare la programmazione;
⮚ per compilare le schede di informazione alle famiglie;
⮚ per programmare e preparare le attività di recupero (I. D.E.I.);
⮚ per proporre l’adozione dei libri di testo;
⮚ per aderire ai progetti di Istituto deliberati dal Collegio dei D o- centi;
⮚ per procedere alle operazioni di scrutinio.
All'interno del Consiglio di Classe gli Insegnant i si coordineranno opportunamente al fine di evitare l 'accumularsi di un eccessivo carico di lavoro per gli allievi e/o di più verifiche scritte nello stesso giorno; a tale scopo presteranno la dovuta attenzione alle esigenze manifest a- te dagli studenti.
Ciascun Docente si atterrà a quanto stabilito dal rispettivo Consiglio di Classe.
c) Per ciascun Consiglio di Classe viene annualmente nominato dal Dirigente Scolastico un Docente Coordinatore con i s e- guenti compiti:
⮚ acquisire tutti i dati ed i materiali eventualmente necessari alla trattazione dell'ordine del giorno delle sedute consiliari;
⮚ individuare eventuali problemi e difficoltà da risolvere, dandone segnalazione, per le rispettive competenze, al Consiglio di Classe, al Collegio dei Docenti o al Dirigente Scolastico;
⮚ rappresentare il Consiglio di Classe nelle relazioni esterne con I- stituzioni ed Enti Pubblici e Xxxxxxx;
⮚ fungere da referente nei rapporti reciproci tra Docenti, Studenti, Genitori;
⮚ controllare mensilmente le assenze ed i ritardi degli all ievi e se- gnalare alla Segreteria Didattica i casi in cui è necessario pre n- dere i contatti con la famiglia dello studente;
⮚ riferire al Dirigente Scolastico sull’andamento didattic o - discipli- nare delle classi e per eventuali situazioni di anomalia;
⮚ richiedere, ove è necessario, la convocazione straordinaria del Consiglio di Classe;
⮚ provvedere alla raccolta degli appositi moduli per le proposte di adozione dei libri di testo;
⮚ raccogliere, con riferimento ai casi di promozione con debito fo r- mativo, la documentazione concernente gli esiti delle prove formali di accertamento del saldo dei debiti formativi;
⮚ prendere notizie circa la documentazione concernente studenti po r- tatori di handicap.
Art. 19 - Associazioni degli studenti e/ o dei genitori
a) Gli studenti e i genitori sono liberi di associarsi per svolgere attività culturali e ricreative in orario extrascolastico, previa autorizzazione del Consiglio d’ Istituto per l’ eventuale uso di locali o attrezzature. Ogni Associazione si dà uno statuto c he va approvato dalla maggioranza dei suoi componenti e che viene altresì inviato per conoscenza al Consiglio d’ Istituto.
b) L’ associazione attua i suoi programmi usufruendo, secondo quanto stabilito dallo statuto, dei contributi dei suoi membri e dei suoi finanziamenti previsti dalle leggi vigenti (D.P.R. 10. 10. 1996 n.567 e D.P.R.09.04. 1999 n.156) Gli st u- denti e i genitori possono, esclusivamente nell’ ambito dell’istituto, redigere, esporre e diffondere fogli e periodici, che siano testimonianza della loro partecipazione alla società civile. Ad evitare violazioni di legge, detto materiale va so t- toposto preventivamente al controllo del Dirigente Scolastico, che ne autorizza la diffusione, con apposita vidimazione.
II - DOCENTI
Art. 20 - Indicazioni sui doveri dei docenti
a) I docenti sono tenuti al rispetto dell’orario di lavoro, nell’ ambito di quello di servizio; della loro presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.
b) I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. Il d o- cente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l 'avvenuta o la mancata gi u- stificazione dell’assenza; se l 'assenza per malattia è supe- riore a cinque giorni, deve accertare la consegna del certi- ficato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre gio r- ni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustific a- zione, indicherà sul registro di classe i l nomina tivo e lo segnalerà al coordinatore di classe che provvederà a co n- tattare i genitori. Qualora un candidato allievo chieda di voler verificare, con la presenza a scuola per pochi giorni, se l’indirizzo prescelto sia congeniale, la scuola accoglierà l’allieva o l’ allievo per un max di giorni tre, allo scopo di consentire di verificare quanto richiesto.
c) In caso di ritardo di un alunno occorre segnalarlo sul reg i- stro elettronico . Il Coordinatore avrà cura di segnalare i ritardi superiori al numero consentito e a far scattare le sanzioni previste.
d) Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l 'autorizzazione al DS o ai docenti delegati. Dopo l’autorizzazione il docen- te in classe è tenuto ad apporre sul registro elettronico l'o- ra in cui l 'alunno è uscito.
e) Il coordinatore di classe predispone per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico.
f) I docenti indicano sempre sul registro elettronico di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.
g) I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun mot i- vo, gli alunni da soli.
h) Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla pr o- pria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
i) Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
j) Durante l 'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi .
k) In occasione di uscite o per trasferimenti al campetto o nei laboratori, il docente cura che gli alunni lascino in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse.
l) Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali ut i- lizzati vengano lasciati i n ordine ed i materiali siano ripo- sti negli appositi spazi.
m) Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita.
n) I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
o) E' assolutamente vietato, per qualunque attività curata dai docenti, l 'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi toss i- che o dannose per gli alunni quali: colle non dichiarat a- mente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc… Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l 'uso di sosta n- ze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc…) i d o- centi devono verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.
p) E' assolutamente vietato, per qualunque attività curata dai docenti, ostruire con mobili, arredi, anche solo temporan e- amente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
q) Non è consentito, per ragioni di sicurezza, per qualunque attività curata dai docenti, sistemare mobili ba ssi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.
r) I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al DS o al docente delegato.
s) Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al DS o al docente delegato. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in C. d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
t) I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/ o appr o- fondimenti telefonici con le famiglie nell'ottica di un ra p- porto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
u) Ogni docente prenderà visione sul sito dell’ Istituto, delle circolari e degli avvisi.
v) I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
w) I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata (fonogramma) va annotata sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l 'oggetto della telefonata.
x) I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività d i- dattiche, diverse dalle curricolari, che saranno svolte dagli studenti.
y) Il ricorso al Dirigente Scolastico per problemi di ordine disciplinare va l imitato ai casi previsti nel presente reg o- lamento nella parte relativa al procedimento disciplinare e comunque ristretto alle situazioni più gravi in quanto, se da un lato ostacola i l complesso lavoro dell'ufficio dirige n- ziale, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in ce r- te occasioni, può costituire una ragione di rin forzo di con- dotte errate in situazioni di difficoltà.
z) I registri elettronici personali devono essere debitamente compilati dai docenti in ogni loro parte
Allegato all’Art. 20 - Regolamento Vigilanza sugli Alunni
La vigilanza è un obbligo che investe tutto il personale scolastico, riguardando in via primaria i Docenti, ma anche gli Ausiliari e, a diverso titolo, i Dirigenti Scolastici.
Al Dirigente Xxxxxxxxxx non spettano compiti di vigilanza sugli alunni, ma obblighi organizzativi di amministrazione e di controllo sull'attività degli operatori scolastici e un'attività di custodia (ex art. 2043 e 2051 Codice Civile), per cui è di sua com- petenza porre in essere tutte le misure organizzative per garantire la sicurezza nell'ambiente scolastico e la disciplina tra gli alunni.
Le misure organizzative adottate concernono la vigilanza degli alunni:
a) durante lo svolgimento delle attività didattiche
b) dall’ingresso dell’edificio fino al raggiungimento dell’aula
c) durante i cambi del turno dei docenti
d) durante gli intervalli, le ricreazioni
e) durante il tragitto aula – uscita dell’edificio al termine delle lezioni
f) in riguardo ai “minori bisognosi di soccorso”
g) durante il tragitto scuola – campetto, laboratori, aule speciali e viceversa
h) durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione
a) VIGILANZA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' DI- DATTICHE
Fa parte degli obblighi di servizio imposti agli insegnanti quello di vigilare sugli allievi. A tal proposito, dispone l'art. 29, comma 5, CCNL Scuola 2006/2009 che, per assicurare l'accoglienza e la vigilanza sugli alunni, gli insegnanti sono tenuti a tro- varsi in classe cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunni medesimi.
La responsabilità per l'inosservanza del predetto obbligo è disciplinata dagli artt. 2047 e 2048 Codice Civile.
Ai sensi dell'art. 2047 c.c. "in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere e volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto".
Dispone l'art. 2048 c.c. che "i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. (…). Le persone indicate dai commi prece- denti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto".
La Corte dei Conti, sez. III, 19.2.1994, n. 1623, ha ritenuto, inoltre, che l'obbligo della vigilanza abbia rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che,
conseguentemente, in ipotesi di concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per l'osservanza degli stessi, non con- sentendo circostanze oggettive di tempo e di luogo il loro contemporaneo adempi- mento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza.
Durante l'esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe è, dunque, il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale. Il docente che, durante l'espletamento dell'attività didattica debba, non per futili mo- tivi, assentarsi temporaneamente dalla classe, prima di allontanarsi dalla scolaresca deve incaricare un collaboratore scolastico di vigilare sugli alunni sino al suo ritorno. Il collaboratore scolastico non si può rifiutare di effettuare la vigilanza su richiesta del docente, come disposto dal Profilo Professionale (CCNL 2006/2009).
Il collaboratore scolastico è responsabile per i danni subiti dagli alunni a causa della sua omessa vigilanza, solo se aveva precedentemente ricevuto l'affidamento dei mede- simi.
b) VIGILANZA DALL' INGRESSO DELL' EDIFICIO FINO AL RAGGIUN- GIMENTO DELL' AULA
Al fine di regolamentare l'ingresso degli alunni nell'edificio scolastico all'inizio di ogni turno di attività, antimeridiano o pomeridiano, si dispone che presso ciascun ingresso dell'edificio sia presente un collaboratore scolastico che presta la dovuta vi- gilanza sugli alunni.
Gli altri collaboratori scolastici in servizio nel turno vigileranno il passaggio degli a- lunni nei rispettivi piani o anditi di servizio fino all'entrata degli stessi nelle proprie au- le. Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, come detto in precedenza, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni.
c) VIGILANZA NELLA FRAZIONE TEMPORALE INTERESSATA AI CAMBI DI TURNO DEI DOCENTI
Al fine di assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni durante il cambio di tur- no dei docenti, i collaboratori scolastici di ciascun piano sono tenuti a favorire in maniera tempestiva lo stesso cambio degli insegnanti, recandosi sulla porta di una delle aule interessate al cambio di turno.
Il docente che ha appena lasciato la classe, sostituito nella vigilanza dal collaboratore scolastico, si recherà tempestivamente nell'aula in cui è programmata la lezione suc- cessiva, consentendo a sua volta al docente che era in attesa del proprio cambio di re- carsi nella classe di competenza.
In tal modo si attiverà un movimento a catena, che consentirà di assicurare la conti- nuità della vigilanza sugli alunni. A questo proposito si ricorda ai docenti, interessati al cambio di turno, di non intrattenere colloqui con i colleghi, onde evitare lunghe at- tese nei cambi previsti.
Sempre per favorire il cambio di turno tra i docenti, quindi per garantire la continuità della vigilanza sugli alunni, i docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora in poi o che hanno avuto un'ora "libera", sono tenuti a farsi trovare, al suono della cam- pana, già davanti all'aula interessata per consentire un rapido cambio del docente sulla scolaresca.
I collaboratori scolastici, all'inizio delle lezioni antimeridiane o pomeridiane o ai cambi di turno dei docenti nelle scolaresche, debbono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze dei docenti nelle classi.
In caso di ritardo o di assenza dei docenti, non tempestivamente annunciati dagli stessi, i collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare sugli alunni dandone e, nel con- tempo, dare avviso all'Ufficio di Presidenza.
d) VIGILANZA DURANTE GLI INTERVALLI E LE RICREAZIONI
Al fine di regolamentare la vigilanza sugli alunni durante l'intervallo-ricreazione, della durata di dieci minuti ed intercorrente alla fine della 3^ e della 7^ora di lezio- ne, si dispone che detta vigilanza venga effettuata da quei docenti già impegnati nelle classi nella medesima ora, permanendo nell'aula per poter vigilare sugli alunni in quanto nell'intervallo è richiesta una maggiore attenzione per la prevedibile esube- ranza degli alunni, che determina maggiori rischi di eventi dannosi. I collaboratori scolastici durante l'intervallo vigileranno, oltre il corridoio di competenza, anche i ba- gni.
I collaboratori scolastici, per favorire nelle classi il cambio di turno dei professori e per intervenire in caso di eventuali necessità, sono tenuti a presidiare costantemente il proprio piano di servizio, senza allontanarsi, se non per chiamata degli Uffici della Scuola o per esigenze impellenti.
Al fine di regolamentare l'uscita degli alunni dall'edificio scolastico al termine di ogni turno di attività, antimeridiano o pomeridiano, si dispone che presso ciascuna porta di uscita dell'edificio sia presente un collaboratore scolastico con il compito di prestare la dovuta vigilanza nel passaggio degli alunni.
Per assicurare la vigilanza, come detto in precedenza, gli insegnanti sono tenuti ad assistere gli alunni sino alla porta di uscita dell'edificio, posizionandosi davanti alla scolaresca.
e) VIGILANZA SUI "MINORI BISO- GNOSI DI SOCCORSO"
La vigilanza sui "minori bisognosi di soccorso", nella fattispecie, alunni portatori di handicap grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall'edu- catore o assistente comunale o dal docente della classe eventualmente coadiuvato, in caso di necessità, da un collaboratore scolastico.
f) VIGILANZA DURANTE IL TRAGITTO SCUOLA – CAMPETTO, LA- BORATORI, AULE SPECIALI E VICEVERSA
Durante il tragitto scuola - campetto, laboratori, aule speciali e viceversa, la vigilanza sugli alunni è affidata al docente.
g) VIGILANZA DURANTE LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI DI ISTRU- ZIONE
La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d'istruzione dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori, assegnati in tale compito nel rapporto di un docente ogni quindici alunni (C.M. n. 291/92).
In caso di partecipazione di uno o più alunni portatori di handicap, sarà designato - in aggiunta al numero di accompagnatori dovuto in proporzione al numero dei parteci- panti - un accompagnatore fino a due alunni disabili.
Ai docenti accompagnatori, per i quali tale compito costituisce a tutti gli effetti pre- stazione di servizio espletata in modo particolare ed in tempi eccezionalmente dilata- ti, non è consentito in alcun momento abbandonare la vigilanza sugli alunni, in consi- derazione della imprevedibilità delle loro azioni.
CAPO III - PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art. 21 - Doveri del personale amministrativo
a) Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l 'efficienza e l 'efficacia d el servizio e per il conseguimento delle finalità educative.
b) Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, i l tesserino di riconoscimento per l 'intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell' Istituzione Scol a- stica e i l proprio nome.
c) Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l 'orario di lav o- ro.
d) Xxxx i rapporti con l 'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione a m- ministrativa prevista dalla legge.
e) Collabora con i docenti.
f) La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fo n- damentale importanza, in quanto esso contribuisce a determ i- nare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
g) Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’ orario di lavoro, nell’ ambito dell’orario di servizio e di quello di spo r- tello. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale.
IV - COLLABORATORI SCOLASTICI
Art. 22 - Norme di comportamento e doveri dei collaboratori sc o- lastici
a) I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le ma n- sioni loro assegnate. Della presenza in servizio far à fede la firma sul registro di presenza del personale o l’orologio segna presen- za.
b) In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.
c) I collaboratori scolastici:
⮚ indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;
⮚ devono essere particolarmente vigili sull'ingresso e sull'uscita d e- gli alunni;
⮚ sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza;
⮚ collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
⮚ comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o a l suo Staff
l' assenza dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
⮚ favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
⮚ vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
⮚ possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accomp a- gnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione;
⮚ riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'i n- tervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;
⮚ sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, as- senza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;
⮚ impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi poss a- no svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo alle loro classi;
⮚ sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non diment i- cando mai che la funzione della scuola è quella di educare sp e- cialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
⮚ evitano di parlare ad alta voce o di discutere animatamente tra lo- ro in servizio;
⮚ tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
⮚ provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertine n- za, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
⮚ non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi a u- torizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico;
⮚ invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente a u- torizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Sc uola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei do- centi;
⮚ prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di cla s- se, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi a g- giornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
⮚ sorvegliano l'uscita delle classi, prima di dare inizio alle pulizie.
d) Xxx accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di p e- ricolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnal a- no, sempre in segreteria, l 'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.
e) Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firm a- to dal Dirigente Scolastico o dai docenti delegati servizio verrà portato dal collaboratore, nei primi due casi, nella classe dell' a-
xxxxx, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro elettronico di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire anti cipatamente potrà lasciare la scuola.
f) Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualu n- que turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
⮚ che tutte le luci siano spente;
⮚ che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
⮚ che siano chiuse le porte delle aule, le f inestre e le serrande delle aule e della scuola;
⮚ che ogni cosa sia al suo posto e in perfetto ordine;
⮚ che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
⮚ gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tu t- te le porte degli uffici.
g) Xxxxxx, prendere visione, delle circolari e degli avvisi loro ri-
volti, pubblicati sul sito dell’ Istituto.
h) È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione del- le mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidian a- mente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
V - ALUNNI
Art. 23 - Norme di comportamento
a) Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Xxxxxxxxxx, di tutto i l personale e dei compagni, lo stesso ri- spetto, anche formale, che chiedono per sé e consono ad una convivenza civile.
b) Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli i m- pegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla autogiustificazione delle assenze; i minori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci, entro tre giorni dall’ assenza. In caso di presentazione di certificato medico esso deve essere presentato dopo cinque giorni di assenza; tali certificati saranno consegnati al Coo r- dinatore , massimo entro cinque giorni dal rientro in classe.
c) Gli studenti possono accedere alla Scuola cinque minuti prima dell’orario d’inizio delle lezioni, per recarsi direttamente nei locali previsti per l’ attività didattica. In caso di cattive cond i- zioni meteorologiche essi potranno entrare con maggiore anti-
xxxx e raggiungeranno le rispettive classi, senza sostare negli altri locali della scuola, sempre e i l personale ( c.s.) abbia provveduto già all’ apertura della Scuola. Il Docente in servi- zio alla prima ora deve trovarsi in aula, per accogliere gli stu- denti, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. L’ ora di inizio delle lezioni, deliberata annualmente, comporta per gli studenti la contestuale chiusura degli accessi all’ edificio sc o- lastico entro dieci minuti.
d) La disciplina dei ritardi avverrà secondo le modalità previste nei successivi articoli.
e) I genitori devono controllare quotidianamente sul registro e- lettronico gli argomenti svolti, i compiti assegnati, le even- tuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola.
f) Le assenze devono essere giustificate secondo le modalità previste nei successivi articoli.
g) Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo st u- dente ( o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento e munendolo di fotocopia di un proprio documento valido).
h) Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il C. d.C. informerà per iscritto la famiglia.
i) In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni dev o- no presentare regolare giustificazione, fatte s alve le compe- tenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali prev i- ste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della particola re circostanza, il DS può comminare sospensioni di un giorno per assenza collettiva non giustificata.
j) Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'a l- tra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un co m- portamento corretto ed educato. Non è permesso correre, usci- re dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
k) Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, nei laboratori solo con l 'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
l) Durante l’intervallo gli alunni dovranno seguire le indicazioni
degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.
m) I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere r i- spettate le più elementari norme di igiene e p ulizia.
n) Xxxxxxx puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola
che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con seren i- tà senza dover subire le prepotenze di altri.
o) Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta diffe- renziata dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.
p) Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno al DS o al docente delegato i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.
q) Gli alunni sono tenuti a rispettare i l lavoro e a seguire le ind i- cazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i d o- centi, i l buon funzionamento della scuola ed in alcuni mome n- ti possono essere incaricati della sorveglianza di un a classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.
r) Ferma restando l’obbligatorietà dell’insegnamento dell’Educazione Fisica gli alunni che, per motivi di salute, non potranno svolgere alcune attività incompatibili con le loro particolari condizioni soggettive dovranno presentare al Dir i- gente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A SL. Gli accertamenti medici risultanti dalla documentazione allegata alla relativa istanza, ovvero effettuati su richiesta del DS, c o- stituiscono meri elementi di giudizio, per quanto rilevanti, in vista della responsabile autonoma determinazione del DS ( giusta art.3 della Legge 07.02.1958 n.88). Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Gi o- chi della Gioventù e per l 'iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato i l certificato di stato di buona salute.
s) Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l 'occorrente per i compiti e le lezioni e l 'eventuale merenda. Non è consigli a- bile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.
E’ rigorosamente vietato l’ uso del telefonino in classe se non autorizzato dal docente attività didattica. In caso di necessità gli studenti possono utilizzare il telefono fisso della scuola.
t) Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che prov o- cheranno guasti al materiale e o a lle suppellettili della scuola saranno responsabili dei danni e tenuti a risarcirli. In caso non siano individuati i responsabili, saranno tenuti a risarcire tutti coloro che usufruiranno di un determinato bene o servizio.
u) É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.
v) Qualora un candidato allievo chied a di voler verificare, con la presenza a scuola per pochi giorni, se l’indirizzo prescelto sia congeniale, la scuola accoglierà l’ allieva o l’ allievo per un max di giorni tre, allo scopo di consentire di verificare quanto richiesto.
Art. 24 - Permessi di entrata posticipata e di uscita anticipata
a) I docenti della prima ora autorizzano l’ ingresso degli stu- denti. Per l’uscita occorre l’autorizzazione del DS o dei do- centi dello Staff , delegati dal DS.
b) Il ritardo deve essere dovuto a serie e motivate cause e non deve costituire evento ricorrente.
c) Lo studente in grave ritardo può chiedere al Dirigente Sco- lastico o ai docenti dello Staff delegati dal DS, tramite il collaboratore scolastico addetto alle relazioni con il pubbl i- co all’ingresso, di essere ammesso a scuola all’inizio della seconda ora di lezione e, se motivatamente accolto, può e s- sere ammesso in classe dal docente in servizio, che provv e- derà a registralo sul registro elettronico. Al fine di ottenere tale autorizzazione, lo studente dovrà presentare all’ atto dell’ingresso o al successivo rientro a scuola, la motivazi o- ne scritta e firmata dal genitore che ha depositato la firma sul libretto personale dello studente. Il Coordinatore di clas- se provvederà tempestivamente, in caso di motivazioni c a- renti o ritenute non valide per un numero elevato di ingresso alla seconda ora , ad informare le famiglie, a segnalarlo al Consiglio di classe per la valutazione della condotta in sede di scrutinio.
d) L’ entrata dello studente in ritardo oltre l’ inizio della seco n- da ora è ammessa soltanto per gravi motivi documentati e con accompagnamento di un genitore.
e) Le richieste di uscite anticipata, adeguatamente motivate dal genitore/ tutore nell’ apposita sezione del libretto personale, devono essere consegnate, ai docenti della classe e ai docen- ti delegati dal DS che valuteranno discrezionalmente la v a- lidità dei motivi e autorizzeranno l’uscita anticipata.
f) Lo studente minorenne è autorizzato ad uscire prima della fine dell’ orario di lezione o con maggiore anticipo, in via eccezionale e per gravi e documentati motivi, solo se a c- compagnato da un genitore o da chi ne ha la potestà .
g) Le richieste che non rispetteranno tali condizioni saranno prese in considerazione, solo per motivi molto gravi o i m- prevedibili, direttamente dal DS o dai docenti delegati.
h) L’ uscita anticipata verrà concessa, previa apposizione, all’atto del prelevamento dello studente, della firma del g e- nitore o di chi ne ha la potestà sul libretto e verrà annotata dal docente sul registro elettronico. Analogamente si proce- derà in caso di prelevamento a cura di altra persona maggi o- renne che deve presentare espressa delega scritta con foto- copia di un documento valido del genitore e un valido do- cumento di riconoscimento. In caso di impedimento o di u r- gente necessità al prelevamento da parte degli aventi diritto,
l’alunno potrà uscire da solo se, oltre alla regolare richiesta sottoscritta dal genitore o tutore la Segreteria verificherà l’assenso dei genitori o dei tutori.
i) Trenta giorni prima della fine dell’ anno scolastico, saranno sospesi tutti i permessi di ingresso e di uscita differenziati che non si riferiscano a gravi e comprovati motivi e che non avvengano in presenza dei genito ri.
j) Qualora ricorrano gravi e documentati motivi personali, f a- migliari, di trasporto o di altra natura, agli studenti che ne facciano richiesta i l dirigente scolastico potrà rilasciare permessi temporanei o permanenti per l’ ingresso o l’uscita lievemente differenziati . Allo scopo, le domande dovranno essere presentate entro il primo mese di lezione, previa compilazione del modulo relativo disponibile in segreteria.
k) il dirigente o suo delegato possono disporre l’uscita antic i- pata o l’ ingresso posticipato degli allievi anche minorenni in caso di necessità avvertendo la classe almeno il, giorno prima e previo permesso generale della famiglia dei min o- renni rilasciato ad inizio anno scolastico.
Art. 25 - Uscite dall’aula
Gli studenti potranno allontanarsi dall’ aula, uno per volta, per qual- che minuto, solo se espressamente autorizzati dal docente in servizio e per esigenze impellenti o documentate. Sono concessi permessi di breve uscita dall’aula, in via ordinaria, durante la seconda e la quinta ora di lezione.
Gli studenti usciti dall’ aula senza autorizzazione o attardatisi immot i- vatamente fuori di essa saranno segnalati alle loro famiglie e ai r i- spettivi consigli di classe per le sanzioni del caso.
Art. 26 – Intervallo
a) L’ intervallo per l’attività di socializzazione inserita dal coll e- gio docenti negli ultimi 10 minuti della terza ora e della sesta ora, è una pausa della didattica curricolare motivata anche da esigenze fisiche, psicologiche ed educative, deliberata a n- nualmente per le rispettive competenze del Collegio dei Do- centi e dal Consiglio d’ Istituto, organizzata ed attuata sotto la responsabilità dei Docenti in servizio.
b) Durante tale attività gli studenti potranno ristorarsi, rilassarsi, socializzare le loro esperienze anche fuori dall’ aula e, quando sarà possibile,anche nella zona del cortile destinata e comu n- que sempre sotto la vigilanza dei docenti in servizio coadiuv a- ti dal collaboratori scolastici.
c) I docenti cureranno la vigilanza degli studenti nelle aule no r- mali e speciali, in prossimità dei servizi igienici, negli spazi interni ed esterni di uso comune, al fine di tutelare la salute e la sicurezza di tutti sulla base delle determinazioni assunti all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio dei Docenti.
d) È proibito consumare nelle Aule p anini o bevande al di fuori
dell’intervallo.
Art. 27 - Assenze
Prima dell’inizio delle lezioni il Docente in servizio è tenuto a verif i- care la situazione delle presenze, delle assenze, dei ritardi curarne l’esatta annotazione sul Registro elettronico, a segnalare al Coordina- tore di classe ogni eventuale anomalia.
Lo studente al rientro da un’assenza, dovrà presentare la relativa m o- tivazione, redatta sul libretto personale, recante la firma autografa del genitore firmatario del libretto, o dello student e se maggiorenne, all'inizio della prima ora di lezione all' insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro elettronico.
Gli studenti, rientrati da un’ assenza con motivazione carente o riten u- ta non valida dal docente in servizio, potranno essere riammessi in classe con annotazione dell’ inadempienza sul registro; il giorno su c- cessivo lo studente dovrà regolarizzare la sua posizione o essere a c- compagnato da un genitore, altrimenti verrà avvisata la famiglia e s e- gnalato tale comportamento al Consiglio di Classe di competenza.
Per le assenze causate da malattia è necessario presentare per legge subito al rientro, oltre alla giustificazione amministrativa il certific a- to medico, quando esse si siano protratte per oltre cinque giorni compresi i festivi
Per le assenze superiori a cinque giorni, non causate da malattia, né preannunciate dai genitori per iscritto, non occorre la presentazione del certificato medico, ma la rituale motivazione.
L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In tal caso il Coordinatore di classe annoterà il negativo rilievo sul registro elet- tronico con l’ indicazione della comunicazione ai genitori.
In caso di ripetute assenze, il Coordinatore di classe invierà tempesti- ve comunicazioni scritte alle famiglie anche per gli alunni maggio- renni.
Si considerano assenze di massa quelle in cui l’ Istituto o le singole classi siano prive di oltre il 50% degli alunni. In tali casi il DS co n- vocherà i rappresentanti degli alunni per conoscere le motivazioni. Successivamente il DS convocherà il Consiglio di classe per una val u- tazione della situazione. Le assenze collettive immotivate potranno
essere sanzionate dal D.S. con una sospensione, senza con vocazione del Consiglio di classe.
Le assenze come i ritardi, gli ingressi e le uscite differenziati possono assumere un duplice rilievo:
⮚ rispetto alla condotta, allorché si verifichino prevalentemente in determinati giorni/ore di lezione, risultino arbi trarie o di massa, siano ritenute non giustificate, facendo rilevare il comportamento reprensibile e sanzionabile di chi disprezza alcuni principi e norme dell’istruzione scolastica;
⮚ rispetto al profitto, allorché il loro numero limiti l’azione didattica riducendo il monte ore annuo di ciascuna materia.
Allegato all’Art. 27 - Tipologie di assenza ammesse alla deroga
La deroga è prevista per assenze debitamente documentate, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Le tipologie di assenza ammesse alla deroga riguardano:
a. assenze per motivi di salute superiori a 5 giorni (maternità, ricovero ospeda- liero o cure domiciliari, in forma continuativa o ricorrente) e visite speciali- stiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno);
b. assenze giustificate per motivi di lavoro;
c. assenze di alunni diversamente abili, dovute all’handicap o anche allo svan- taggio socio ambientale;
d. assenze per motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giu- diziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; gravi patologie e lutti dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel paese d’origine per motivi legali, trasferimento della famiglia);
e. assenze di alunni giostrai qualora non sia possibile un controllo preciso delle frequenze/assenze nel fascicolo personale o di un elenco di frequenze e/o as- senze che segua l’alunno negli spostamenti da una scuola all’altra;
f. assenze di alunni nomadi per i quali si prevede un percorso ed una valuta- zione personalizzati, tenuto conto del DPR 394/99 (capo VII – disposizioni in materia di istruzione diritto allo studio e professioni – art. 45) e del proto- collo d’intesa MIUR e Opera Nomadi (2009 con validità di tre anni) al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico, della dispersione sco- lastica e del ritardo didattico per i minori Rom, Sinti e Camminati;
g. assenze di alunni stranieri, neo arrivati in Italia, con conoscenze livello zero della lingua italiana nel corso del primo quadrimestre;
h. assenze per motivi “ sociali “ , documentate da certificazione analitica dei servizi che hanno in carico gli alunni interessati, per esempio segnalati dal TMSREE, sarà il Consiglio di Classe a valutare il caso;
i. assenze o uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certi-
ficate dall’Associazione Sportiva di appartenenza riconosciuta dal Coni;
j. uscite anticipate per terapie continuative per gravi patologie.
k. assenze di allievi stranieri qualora motivate da visite in madrepatria per mo- tivi di famiglia o religiosi purché siano possibili verifiche sulle conoscenze e competenze degli allievi nelle singole discipline, anche tramite mezzi digita- li, prima della chiusura dell’anno scolastico.
Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestiva- mente documentate. Le certificazioni mediche devono contenere la sola prognosi.
In tutti i casi previsti il numero delle assenze non dovrà pregiudicare la possibili- tà di valutare l’alunno/a, nel secondo periodo dell’anno scolastico, attraverso un numero di prove sugli argomenti fondamentali o tenuto conto del percorso formativo (impegno, senso di responsabilità).
E’ compito del Consiglio di Classe verificare nel rispetto degli articoli del pre- sente Regolamento, deliberato dal Collegio Docenti, se il singolo alunno abbia supe- rato il limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle de- roghe previste dal Collegio Docenti, impediscano comunque di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.
Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del Consiglio di Classe.
Le assenze vanno giustificate in ogni caso entro cinque giorni dal rientro in clas- se, esibendo al Coordinatore di classe l’opportuna documentazione. Non saranno ac- cettate documentazioni successive.
Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l’anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclu- sione o inclusione nello scrutinio finale.
Art. 28 - Libretto personale dello studente
a) Le varie sezioni del libretto consentono di regolare i rapporti tra la Scuola e la famiglia che vi registreranno tutte le com u- nicazioni di reciproco interesse concernenti la frequenza, il comportamento, i l profitto, le attività didattiche, la partecip a- zione alla vita e alla gestione della Scuola. Il libretto è un d o- cumento ufficiale, va pertanto, custodito integro e deve a c- compagnare giornalmente lo studente per ogni evenienza.
b) Giustificazioni, permessi, richieste v arie della famiglia devo- no essere, di norma, sottoscritti dal genitore firmatario del l i- bretto.
c) Il l ibretto va ritirato, prima dell’inizio delle lezioni di ciascun anno scolastico, personalmente dal genitore o dallo studente maggiorenne che risponde del suo corretto uso; non è ammes- so l’utilizzo del libretto rilasciato l’ anno precedente.
d) Le famiglie sono responsabili del quotidiano controllo della tenuta, dell’ uso e delle comunicazioni del libretto personale anche degli studenti maggiorenni.
e) In caso di smarrimento, oltre la denuncia alle competenti a u- torità di P.S., va presentata domanda apposita per il rilascio del duplicato.
Art. 29 - Alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della rel i- gione cattolica
Gli studenti sottoscrivono, all’inizio del corso di studi secondari e con validità per tutti gli anni di corso , salvo autonoma modifica della scelta dell’ anno precedente, una dichiarazione scritta della loro v o- lontà di avvalersi o di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
Nel caso in cui dichiarino di non volersi avvalere di tale insegname n- to, devono operare una scelta tra attività didattiche e formative alte r- native, attività di studio e/o di ricerche individuali assistite, libera a t- tività di studio e/ o di ricerca, uscita dalla scuol a.
Nel caso in cui scelgano di uscire dalla scuola, la loro dichiarazione deve essere controfirmata dal genitore o da chi ne ha potestà, che d e- ve a sua volta indicare, con dichiarazione scritta, le condizioni e i modi di tale uscita.
Art. 30 - Diritto di trasparenza nella didattica
L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Il coordinatore del C.d.C. si farà carico di illustrare alla classe il PTOF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all' a- nalisi e alla discussione del consiglio di classe.
I docenti attivano un dialogo costruttivo con gli studenti, ai sensi del DPR 249/’ 98 (Statuto delle studentesse e degli studenti) sulle strat e- gie didattiche, sulle modalità di verifica, sui criteri di valu tazione e sulla scelta dei libri di testo.
La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata, nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e di migliorare il proprio rendimento.
Art. 31 - Assemblee studentesche di Istituto
a) Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali de l- la scuola, secondo le modalità previste dagli articoli 12, 13 e 14 del D. L. vo n. 297/’94.
b) Le assemblee studentesche costituiscono occasione di parteci- pazione democratica per l 'approfondimento dei problemi della
scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli alunni.
c) Le assemblee studentesche possono essere di classe o di ist i- tuto.
d) In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l 'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele.
e) I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o formulare proposte direttamente al cons i- glio di istituto.
f) Il comitato studentesco, se formalmente costituito, può espr i- mere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio d' i- stituto.
g) E' consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto al mese nel limite delle ore di lezione di una giorn ata ed una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana d u- rante l 'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponi- bilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l ' o- rario delle lezioni ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi soci a- li, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli alunn i unita- mente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d'istituto.
h) A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee po s- sono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ric erca, di seminario e per lavori di gruppo.
i) Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino.
j) L'assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il pr o- prio funzionamento che viene inviato in visione al consiglio d'istituto.
k) L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggi o- ranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli alunni.
l) La data di convocazione e l 'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente presentati al Dirigente Scol a- stico, che vi appone la firma con la dicitura “Visto: ”, per attestarne la regolarità e la presa d’ atto, ne dispone l’affissione all’ albo e ne dà avviso a tutte le componenti sc o- lastiche mediante comunicazione scritta.
m) Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea, garantisce l 'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.
n) Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di vi o- lazione del regolamento o in caso di constata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.
o) Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolg i- mento dell'assemblea studentesca di istitu to.
p) Nel caso l’ assemblea termini prima delle lezioni previste per
quel giorno, gli allievi possono uscire.
VI - GENITORI
Art. 32 – Indicazioni
I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istr u- zione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:
a) trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importa n- za per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;
b) stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a c o- struire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
c) controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazi o- ni sul libretto personale e sul registro elettronico;
d) partecipare con regolarità alle riunioni previste;
e) favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività progra m- mate dalla scuola;
f) osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei xxxx r- di e delle uscite anticipate;
g) sostenere gli Insegnanti controllando l 'esecuzione dei comp i t i a casa;
h) educare ad un comportamento corretto durante tutta la perm a- nenza a Scuola e al rispetto delle cose e delle persone ;
i) gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta espli ci- ta richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concor- da, l 'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per s e- gnalare situazioni particolari, chiamerà le famiglie;
j) in caso di sciopero del personale, la scuola avvertirà le famiglie tramite circolare sul sito dell’ Istituto con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento de l- le lezioni. È possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizi o- ni;
k) allo scopo di mantenere vivo e proficuo l 'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al ma s-
xxxx le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ric e- vimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collab o- razione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
Art. 33 - Diritto di Assemblea
a) I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della Scuola secondo le modalità previste dagli art i- coli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n. 297.
b) Le assemblee si svolgono fuori dall'orario de lle lezioni e compatibilmente con gli orari di apertura della Scuola.
c) L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell' Istituzione Scolastica. Viene convocata dai rappresentanti di classe o di Istituto e concordata per tempi e luoghi con il DS.
VII - LABORATORI
Art. 34 - Uso dei laboratori e aule speciali
a) I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla responsabilità di un d o- cente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compi- to di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sost i- tuzione di attrezzature, ecc...
b) Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti intere s- sati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l 'utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
c) In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai lo- cali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l 'immediato ripristino delle condizioni di effi- cienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
d) L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
e) Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli a l- lievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
f) I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfe t- to ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l 'ins e- gnante prenderà nota della postazione e degli strumenti ass e- gnati allo studente o al gruppo di studenti.
g) L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l 'integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dir i- gente Scolastico.
Art. 35 – Regolamento utilizzo laboratori Sala - Bar - Vendita
I laboratori della scuola sono patrimonio comune
1. Non è consentito transitare o sostare nel laboratorio agli alunni e al per- sonale non autorizzato.
2. Il personale di servizio, i docenti e gli alunni che svolgono attività di lavoro nel laboratorio di Sala devono essere in regola con il libretto sanitario.
3. Gli alunni, durante le esercitazioni pratiche, devono essere muniti di idoneo abbigliamento e avere un aspetto curato.
4. Per motivi d’igiene ed etica professionale non saranno ammessi nel laborato- rio di Sala – Bar gli alunni che non rispetteranno i sopra citati punti 2 e 3.
5. Agli alunni è fatto divieto, durante le esercitazioni pratiche, l’uso di anelli,
collane, telefonini, braccialetti, orologi vistosi ed ingombranti.
6. E’ sconsigliato l’uso dei trucchi e degli smalti eccessivamente pesanti.
7. A tutti gli alunni è fatto obbligo osservare un comportamento consono alla propria figura professionale, mirato alla serietà, all’autocontrollo e alla disci- plina.
8. L’utilizzo dei laboratori è regolato da orario settimanale, tenendo presente la
maggiore disponibilità per le classi di Qualifica.
9. I macchinari elettrici devono essere utilizzati secondo le relative norme di i- struzione. E’ fatto assoluto divieto agli alunni di manipolare o mettere in funzione un qualsiasi macchinario senza l’autorizzazione del docente o l’intervento dell’Assistente Tecnico.
10. Tutti, il personale che opera nei laboratori, nonché gli alunni, sono responsa- bili dei macchinari e delle attrezzature in dotazione, nonché della pulizia e riordino degli stessi.
11. Le attrezzature richieste nella programmazione, alla fine della lezione, saran-
no riprese in cura dall’Assistente Tecnico.
12. Il personale di servizio durante le lezioni pratiche deve assolutamente rima- nere al proprio posto di lavoro in silenzio.
Art. 36 – Regolamento utilizzo laboratori di Cucina
I laboratori della scuola sono patrimonio comune
13. Non è consentito transitare o sostare nel laboratorio agli alunni e al per- sonale non autorizzato.
14. Il personale di servizio, i docenti e gli alunni che svolgono attività di lavoro nel laboratorio di Xxxxxx devono essere in regola con il libretto sanitario.
15. Gli alunni durante le esercitazioni pratiche devono essere muniti di idoneo abbigliamento e avere un aspetto curato.
16. Per motivi d’igiene ed etica professionale non saranno ammessi nel laborato- rio di Cucina gli alunni che non rispetteranno i sopra citati punti 2 e 3.
17. Agli alunni è fatto divieto durante le esercitazioni pratiche l’uso di anelli,
collane, telefonini, braccialetti, orologi vistosi e ingombranti.
18. E’ sconsigliato l’uso dei trucchi e degli smalti eccessivamente pesanti.
19. A tutti gli alunni è fatto obbligo osservare un comportamento consono alla propria figura professionale, mirato alla serietà, all’autocontrollo e alla disci- plina.
20. L’utilizzo dei laboratori è regolato da orario settimanale, tenendo presente la
maggiore disponibilità per le classi di qualifica.
21. I macchinari elettrici devono essere utilizzati secondo le relative norme di i- struzione. E’ fatto assoluto divieto agli alunni di manipolare o mettere in funzione un qualsiasi macchinario senza l’autorizzazione del docente o l’intervento dell’Assistente Tecnico.
22. Tutti, il personale che opera nei laboratori, nonché gli alunni, sono responsa- bili dei macchinari e delle attrezzature in dotazione, nonché della pulizia e riordino degli stessi.
23. Le attrezzature richieste nella programmazione, alla fine della lezione, saran-
no riprese in cura dall’Assistente Tecnico.
24. Il personale di servizio durante le lezioni pratiche deve assolutamente rima- nere al proprio posto di lavoro in silenzio.
Art. 37– Regolamento utilizzo laboratori Front Office ed Acco- glienza
I laboratori della scuola sono patrimonio comune
PREMESSA
L’operatore al Front Office (allieve/allievi, docente, personale ATA) svolge un ruo-
lo di grande responsabilità, ed è situato all’ingresso dell’Istituto, che funge da hall.
Il servizio è un importantissimo fattore competitivo e non deve essere lasciato al ca- so, necessita di tecnologie e di tecniche ma, soprattutto, di persone impegnate, pre- murose, responsabili ed informate, che svolgano con passione il proprio lavoro e siano motivate ogni giorno ed in ogni occasione a dare il meglio di sé. Le capacità personali e l’impegno nel migliorare il proprio lavoro sono le armi vincenti delle imprese che forniscono servizi.
Servire non significa svolgere un lavoro umile e degradante, ma partecipare ad una
missione in cui tutte le persone operanti all’interno di un’azienda sono coinvolte.
Il servizio è qualcosa di intangibile, non può essere misurato o standardizzato, è ca- ratterizzato maggiormente da un aspetto emotivo più che razionale, è unico ed irripe- tibile: l’accoglienza è un mix di elementi materiali e immateriali, il cui fattore uma- no contribuisce a caratterizzare lo standard qualitativo dell’offerta e a predisporre l’interlocutore ad apprezzare l’imminente servizio.
L’attenzione al cliente (nel caso del nostro Istituto, il cliente è rappresentato dalla componente genitori e da tutti coloro che si rivolgono a noi per qualunque tipo di in- formazione e/o richiesta), ai suoi bisogni ed alle sue aspettative è dunque fondamen- tale perché riserva il servizio desiderato, e quanto più questo sarà inaspettato, tanto più sarà ricordato con piacere.
Il Front Office è parte integrante del laboratorio di Accoglienza Turistica.
Al Front Office gli studenti e le studentesse implementano conoscenze e competen- ze.
Tutti i docenti devono pertanto attenersi al rispetto del presente regolamento e al ri- spetto delle attività svolte dagli studenti e dalle studentesse.
Per dare un’immagine eccellente, per creare un contatto positivo con l’interlocutore, per fornire un buon servizio, per rispondere ai criteri di efficienza ed efficacia, per una corretta etica e deontologia professionale, occorre rispettare i seguenti
Standard Operativi
25. La puntualità è tassativa, in aula e al Front Office: le lezioni iniziano alle ore
8.15, l’attività al Front Office inizia alle ore 8.30 e termina alle ore 13.15.
26. L’educazione, la correttezza, il rispetto delle regole, l’operare in sinergia so- no valori imprescindibili per chi ha scelto questo settore.
27. Si ricorda che, in virtù della legge sulla privacy, si deve mantenere il più stretto riserbo in riferimento al trattamento di dati sensibili, quali recapiti te- lefonici, indirizzi, informazioni personali.
28. Gli operatori impegnati al Front Office sono tenuti ad informarsi sul contenu- to e su eventuali compiti assegnati in merito alla lezione che hanno perso.
29. E’ rigorosamente vietato lasciare il Front Office incustodito.
30. Il Laboratorio di Accoglienza Turistica deve essere sempre in ordine e pulito, come anche il Front Office e le aule che vengono utilizzate.
31. Piercing su naso, lingua, orecchie e in altre parti del corpo visibili sono asso- lutamente vietati.
32. I tatuaggi devono essere coperti e risultare non visibili all’occhio dell’interlocutore.
33. Le scarpe devono essere in ordine e ben pulite: alle donne sono vietati i tac- chi vertiginosi, poiché dannosi per la salute, sono vietate a tutti le scarpe da ginnastica, le sneakers, gli stivali e/o polacchini.
34. Sono vietati gli orecchini (per il sesso maschile), le creste, i capelli con colori vistosi, i capelli lunghi negli uomini; i capelli lunghi per le donne sono am- messi se in ordine, puliti, raccolti; sono vietati il trucco esagerato e i gioielli vistosi, nonché la minigonna, le calze a rete.
35. Deve essere rispettato il calendario con i turni e le riserve devono presentarsi a scuola con la divisa per essere operative in caso di necessità.
36. Si accoglie il cliente in piedi.
37. Si sorride in modo spontaneo all’interlocutore.
38. Si saluta il cliente sempre prima che inizi a parlare: se si conosce, salutare la persona utilizzando il titolo ed il cognome (per esempio: Xxxxxxxxxx profes- xxx Xxxxx Evitare di utilizzare “prof”), se non si conosce, salutare la per-
xxxx in questo modo ( Xxxxxxxxxx signore/signora, in cosa posso esserle uti- le? Evitare sempre e comunque il “salve”, poiché non è un saluto inserito nel bon ton).
39. Si ascolta attentamente il cliente e si sospendono eventuali lavori che si stan- no svolgendo.
40. Si forniscono informazioni sicure e non approssimative; se non si è certi dell’informazione, verificare prima di esprimersi.
41. E’ fondamentale muoversi con grazia e disinvoltura.
42. Nel consegnare o nell’appoggiare sul banco ciò che è stato richiesto dal cli- ente (per esempio un documento) si deve sempre dire: prego signore/signora.
43. Si parla con calma, in modo chiaro, corretto, educato, senza alzare il tono della voce, in qualsiasi situazione.
44. Si devono usare sempre forme di cortesia: prego, grazie, scusi.
45. Si mantiene la calma anche quando il cliente è particolarmente arrogante, ag- gressivo, agitato.
46. E’ d’obbligo indossare la divisa, che deve essere sempre pulita, stirata, in or- dine.
47. E’ fondamentale la cura dell’igiene personale.
48. Le donne devono utilizzare calze chiare (color carne).
49. E’ vietato consumare cibi e bevande quando si è in servizio al Front Office.
50. E’ vietato fumare, come da Decreto Legge n. 104/13 del 12/09/2013.
51. E’ vietato utilizzare il cellulare, in aula, in Laboratorio di Accoglienza, al
Front Office.
52. E’ vietato appropriarsi di oggetti altrui e della scuola.
53. Tutti sono tenuti al rispetto di mobili, attrezzature, libri e quanto custodito sia al Front Office che nel Laboratorio di Accoglienza Turistica.
L’operatore al Front Office deve:
1. Tenere in ordine e pulita la postazione del Front Office.
2. Accogliere il pubblico avendo cura di annotare, su apposito registro, i nomi- nativi dei visitatori, ai quali deve essere consegnato il badge da tenere al col- lo e ben in vista.
3. Smistare le chiamate telefoniche (in entrata ed in uscita).
4. Essere di supporto alla segreteria e pertanto essere collaborativi.
5. Effettuare, se necessario, comunicazioni di circolari nelle classi.
6. Consegnare tempestivamente i messaggi che dovranno essere chiari, leggibi- li, privi di errori.
7. Osservare e far osservare le regole esplicitate nel Regolamento d’Istituto e
nei Regolamenti della scuola.
8. Attenersi scrupolosamente alle norme di sicurezza illustrate dai docenti pri- ma delle attività.
Si rileva che:
1. Solo i docenti di Accoglienza Turistica possono variare i turni stabiliti e solo per validi ed insindacabili motivi.
2. Per le classi Terza e Quarta, l’attività al Front Office costituisce esperienza
professionalizzante.
3. Per le classi Seconde le ore al Front Office costituiscono un primo approccio alle attività frontali e relazionali.
4. Per le classi Prime le ore al Front Office costituiscono un approccio orienta- tivo.
Tutti i docenti sono tenuti a:
1. Evitare di entrare nel Front Office.
2. Evitare di utilizzare il telefono al Front Office, bensì utilizzare le postazioni dedicate.
3. Attenersi alle procedure indicate per l’effettuazione delle fotocopie.
4. Evitare discussioni e litigi nella postazione Front Office.
5. Fornire esempi di buone maniere e buona educazione, poiché gli studenti e le studentesse ci osservano e da noi imparano.
6. Xxxxxxxx in ingresso ed in uscita.
Valutazione:
Il Front Office è attività didattica, ogni attività svolta in Laboratorio di Acco- glienza può essere oggetto di valutazione, come da schede fornite agli studenti ed alle studentesse.
Comportamento:
Ogni danno rilevato presso la postazione Front Office, in Laboratorio di Acco- glienza Turistica, nell’aula dedicata alla classe e nei corridoi, costituisce una gra- ve violazione agli standard operativi definiti precedentemente e si rinnegano gli obiettivi minimi della disciplina, pertanto nessuna tolleranza sarà concessa e sarà proposto l’immediato allontanamento dall’attività didattica (sospensione).
Sanzioni:
La violazione, in parte e in toto, degli Standard Operativi, potrà essere rimarcata attraverso:
- Monito verbale
- Annotazione sul registro di classe
- Allontanamento immediato dall’attività didattica (sospensione).
Art. 38 - Regolamento del utilizzo laboratori multimediali
I laboratori della scuola sono patrimonio comune
Pertanto, si ricorda che il rispetto e la tutela delle attrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza del Laboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento de- gli eventuali danni arrecati. Gli utenti sono invitati a rispettare le indi- cazioni di seguito riportate.
Disposizioni sull'accesso al Laboratorio
1. L’accesso e l’utilizzo del Laboratorio Multimediale di Informatica è consen- tito per esclusivi scopi didattici.
2. Si accede al Laboratorio secondo quanto previsto dalla specifica calendariz- zazione affissa e comunicata a cura del Dirigente Scolastico, concordata con il docente Responsabile di Laboratorio e comunicata all’Assistente Tecnico preposto.
3. La gestione delle attività di Laboratorio avviene tramite gli Assistenti Tecnici ad esso assegnati e i docenti Responsabili di Laboratorio.
4. L'accesso delle classi al Laboratorio Multimediale di Informatica è consenti- to solo con la presenza del docente/i della classe e di un Assistente Tecnico. Il docente/i accompagnatore è responsabile del corretto uso didattico di hardware e software, con particolare riferimento ai siti internet eventualmen- te visitati. L'assistente tecnico garantisce il buon funzionamento delle attrez- zature.
5. E’ assolutamente vietato lasciare gli alunni senza sorveglianza.
6. Nell'utilizzo del Laboratorio si deve obbligatoriamente registrare il proprio nome e la classe nell'apposito registro delle presenze; ciò allo scopo di poter risalire alle cause di eventuali inconvenienti o danneggiamenti e per compro- vare l'effettivo utilizzo dell'aula.
7. Gli allievi potranno occupare esclusivamente la postazione assegnata loro dal proprio docente e ne sono responsabili. Pertanto, appena preso posto, sono tenuti a controllare che tutto sia funzionante e che non siano stati arrecati danni alle macchine o alle suppellettili; in caso di malfunzionamento o dan- no, ciò va immediatamente segnalato all’Assistente Tecnico di Laboratorio.
8. Eventuali danni saranno imputati al responsabile e, nel caso ciò non sia veri- ficabile, comunque alla classe che ha occupato il Laboratorio nell’ora in cui si è verificato il danno (cfr. DPR 294/1998 e ss.mm.ii.).
9. Il Laboratorio non deve mai essere lasciato aperto e incustodito quando nes- suno lo utilizza. Pertanto, in assenza dell'assistente tecnico, al temine della lezione il docente chiude e consegna le chiavi al personale ATA del piano o al docente responsabile del Laboratorio.
10. Non è consentito l’accesso ad alunni delegati da docenti.
11. L'accesso di studenti al Laboratorio è consentito, al di fuori delle attività cur- riculari, solo con la presenza di un docente accompagnatore.
12. L'accesso e l'utilizzo del Laboratorio anche in orario pomeridiano è consenti- to, nell'ambito di progetti e convenzioni autorizzate, solo con la presenza di un docente o di chi contrattualmente ne svolge le funzioni, che si assuma la responsabilità di gestire la struttura tecnologica e di vigilare sul suo corretto utilizzo. Il docente è coadiuvato, tutte le volte che ciò sia possibile, da un Assistente Tecnico, ed è tenuto a firmare l'apposito registro delle presenze.
13. Nel Laboratorio si mantiene un atteggiamento corretto ed adeguato: non si gioca, è proibito portare e consumare cibi e bevande all’interno, non è possi- bile appoggiare lattine o bicchieri sui tavoli. Al termine della lezione, le po- stazioni e i locali si lasciano in ordine (sedie a posto e, se non altrimenti di- sposto dall’Assistente Tecnico, postazioni spente, accertandosi che non vi siano cartacce o rifiuti in giro).
14. E’ concesso agli allievi (se proprio necessario) entrare in Laboratorio con zaini e cartelle, che, per ragioni di sicurezza, non devono essere di intralcio. NON è consentito utilizzare il Laboratorio quale deposito di zaini e borse da lavoro.
Disposizioni su hardware e software
15. Il docente che, nel corso di esercitazioni di Laboratorio, riscontri inidoneità o guasti nelle attrezzature, è tenuto a segnalare il fatto su apposito registro.
16. Gli insegnanti e gli studenti non possono installare nuovo software sui PC se non autorizzati dal Responsabile del Laboratorio. Sarà comunque cura dell'insegnante verificare che il software installato rispetti le leggi sul copy- right.
17. E’ vietato effettuare qualsiasi tipo di intervento sulle apparecchiature (manu- tenzione, settaggi etc).
18. E’ assolutamente vietato cambiare le impostazioni dei computer, cancellare file di altri utenti, scaricare o installare programmi.
19. Non devono essere effettuate continue stampe di prova dei file: appositi co- mandi ne permettono la visualizzazione a video.
20. L’Assistente Tecnico deve vigilare le sessioni di stampa, allo scopo di evitare sprechi di toner e carta.
21. Non si deve utilizzare una stampante diversa da quella configurata e non de- ve essere comunque variata la configurazione della stampante.
22. I menu dei programmi installati sui PC non devono subire variazioni. La po- sizione delle icone deve rimanere invariata.
23. E’ vietato alterare le opzioni del software di navigazione o sostituirlo con al- tri browser.
24. In base alle leggi che regolano la distribuzione delle licenze, i prodotti sof- tware presenti in Laboratorio non sono disponibili per il prestito individuale.
25. I docenti accompagnatori dovranno effettuare una ricognizione sommaria delle attrezzature e di eventuali supporti magnetici al termine della loro atti- vità. Gli assistenti tecnici dovranno effettuare un'attenta ricognizione al ter- mine di ogni ispezione.
26. E' proibito fare uso di giochi software nel Laboratorio.
27. Per evitare il proliferare di virus, gli studenti non possono utilizzare CD Rom o altri device portati da casa sui PC dell'aula, se non espressamente autoriz- zati dall'Assistente Tecnico o dal docente.
Accesso ad INTERNET
28. L'uso di Internet deve essere esclusivamente a scopo didattico. L'insegnante accompagnatore ha la responsabilità del controllo degli studenti sulle caratte- ristiche dei siti visitati e su eventuali disturbi che possano arrecare a terzi.
29. In qualunque momento l'Assistente Tecnico ed il Responsabile di Laborato- rio che verifichino un uso della connessione contrario a disposizioni di legge o di regolamento interno, e comunque non coerente con i principî che rego- lano la scuola, possono disattivarla senza indugio; nel caso siano coinvolti studenti, il Responsabile di Laboratorio ne dà comunicazione al Coordinatore del Consiglio di Classe di loro appartenenza e al Dirigente Scolastico per l'a- dozione di eventuali provvedimenti disciplinari.
Norme finali
30. L'utilizzo del Laboratorio da parte di chiunque comporta l'integrale accetta- zione ed applicazione del presente Regolamento.
31. Gli insegnanti devono portare a conoscenza degli alunni le norme relative al presente Regolamento.
32. Gli insegnanti sono tenuti a vigilare sulle attrezzature, a chiudere il Laborato- rio al termine dell'attività (in assenza di Assistente Tecnico), ad applicare in ogni sua parte il presente Regolamento.
33. In caso di reiterate infrazioni al presente Regolamento da parte di allievi, do- po comunicazione del docente Responsabile di Laboratorio a Coordinatore di Classe e a Dirigente Scolastico, saranno presi provvedimenti.
34. Qualsiasi violazione delle norme qui contenute può comportare sanzioni di- sciplinari e, qualora configuri reato, è punibile in termini di legge.
35. Il presente Regolamento è affisso nei Laboratori Multimediali e pubblicato sul sito web istituzionale della Scuola.
Art. 39 - Sussidi didattici
La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo - didattico e di materiale. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare i l buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi .
Art. 40 - Diritto d'autore
Il materiale cartaceo, audiovisivo, informatico e quello scaricato dalla rete è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Art. 41 - Utilizzo Sala Valadier
La Sala Valadier va prenotata dal docente respo nsabile almeno quattro giorni prima. Qualora fosse necessario utilizzo in orario extracurric u- lare occorrerà concordarsi con il DSGA In caso di più richieste relati- ve alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa d e- liberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore.
Art. 42 - Uso esterno della strumentazione tecnica ( macchine fot o- grafiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc...)
L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scu o- la è autorizzato dal Dirigente Xxxxxxxxxx, qualora si trattasse di uso occasionale, va segnalato sull'apposito registro, ove verr anno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'a t- trezzatura, il tecnico incaricato provvederà alla rapida verifica di fu n- zionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data d ell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Art. 43 - Biblioteca e Mediateca
La Biblioteca e la Mediateca costituiscono uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola e sono accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A- TA.
In esse sono ordinati, descritti i materiali librari, documentari, audi o- visivi ed informatici in qualunque modo appartenente alla scuola. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Bibliotec a e della Mediateca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l 'aggiornamento della schedatura e del catalogo.
Ad esse si accede secondo un calendario setti manale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. I docenti che utilizzano la biblioteca per il recupero dell’ orario residuale, segneranno la loro presenza su apposito registro.
Il Collegio dei Docenti promuove l 'aggiornamento del patrimonio l i- brario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell' Istituzione, recependo i suggerimenti spec i- fici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per qua n- to di loro competenza.
Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l 'acquisto di materiale l ibrario, audiovisivo e/ o informatico.
Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali d i- zionari, enciclopedie, ecc...
I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni , pro- rogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti.
Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico.
Chi non restituisce i l materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri
- o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno.
A – DESCRIZIONE
La Biblioteca dell’Istituto “ Xxxxxxxxxx Xxxxxx” di Terracina, non è collocata in un unico luogo fisico ma è dislocata nei corridoi della Sede Centrale, nella Presidenza (archivio storico), nella Sala Valadier ed è ricca di testi storici. Essa possiede l’intera collezione di Xxxxxxxx e quella di D’Xxxxxxxx in pregiata carta di Francia con lito- grafie veramente uniche all’interno dei testi. La Biblioteca conserva anche tutti i verbali del Collegio Docenti e la documentazione della Scuola dal 1917, anno in cui venne concessa l’apertura della Scuola Tecnica “Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxx” , tuttavia sappiamo,da un documento ritrovato , nell’ambito di una ricerca storica della pro-
fessoressa Xxxxxx Xxxxxx, che la Scuola esisteva già nel 1871, dato che è stata ritro- vata una pagella del 1873 riferita ad un terzo anno di questa Istituzione Scolastica. Nella Sede centrale di xxx Xxxx 000 sono anche presenti testi, videocassette, CD e riviste.
B – SERVIZI
I principali servizi erogati dalla Biblioteca, liberi e gratuiti, se non specificato diver- samente, sono i seguenti:
· Servizio di consultazione testi e studio in sede
· Servizio di prestito dei libri e del materiale multimediale L’erogazione di questi servizi avviene nei tempi e nei modi indicati negli articoli seguenti.
C - FINALITA’
Le finalità del servizio Biblioteca si possono sintetizzare nei seguenti tre punti:
· Dotare l’Istituto di un servizio Biblioteca efficiente utilizzando le risorse interne
· Costruire per tutte le componenti scolastiche un valido strumento di supporto allo
svolgimento dell’attività didattica e dei programmi culturali
· Formare un patrimonio di strumenti tale da permettere un arricchimento e uno svi- luppo delle tematiche culturali proprie del tipo di insegnamento che nella Scuola viene svolto.
D – DESTINATARI
Possono usufruire del servizio Biblioteca alunni, docenti , personale non docente ed eventualmente, con autorizzazione del Dirigente Scolastico e del Responsabile della Biblioteca, utenti esterni.
E – ORGANIZZAZIONE INTERNA
Si occupa del funzionamento della Biblioteca un Docente ogni anno nominato, che avrà cura di istruire ed orientare l’utente ad utilizzare in maniera autonoma e proficua le risorse e la dotazione bibliografica e documentaria della biblioteca stessa. Il docente incaricato darà la dovuta assistenza e consulenza per la scelta e il recupero del materiale documentario e informativo.
I servizi offerti durante le ore di presenza in biblioteca possono essere classificati in: Servizi erogati nei confronti degli utenti
Servizi offerti per il buon funzionamento.
Il docente bibliotecario :
· Vigila sul funzionamento della Biblioteca
· Svolge attività di consulenza
· Gestisce prestiti e restituzioni
· Gestisce le prenotazioni
· Sistema armadi nelle varie sedi
· Risistema e restaura testi rovinati
· Sistema e riordina riviste ed abbonamenti
· Sistema e riordina videocassette
· Sistema e riordina CD
· Sistema e riordina archivio tesine
· Richiede gli acquisti, tenuto conto dei criteri e dei desiderata espressi dall’utenza.
· Aggiorna il catalogo informatico esistente e cataloga e colloca il materiale perve- nuto o acquistato
⮚ Il docente bibliotecario si fa restituire i libri dati in prestito e pedissequamen- te registrati, entro il 15 maggio di ogni anno scolastico.
F – ORARIO
L’orario viene definito annualmente in base alle risorse umane e finanziarie ed espo- sto nelle tre sedi e comunicato agli utenti unitamente al regolamento.
G – ACCESSO
L’accesso ai locali della Biblioteca è consentito durante l’orario scolastico e durante l’uso della biblioteca gli utenti devono evitare di turbare la quiete della sala.
Art. 44 - Utilizzo delle infrastrutture sportive dell' Istituto
a) Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico un docente responsabile dell'area sportiva dell' Istituzione Scolastica che provvederà alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in or a- rio curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurr i- colari.
b) Le attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni.
Art. 45 - Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
a) Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fotocopiatrice, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le comp o- nenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scu o- la. É escluso l 'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.
b) In ogni plesso sono ubicate macchine per il servizio di dupli- cazione.
c) L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evit a- re guasti, è riservato al personale incaricato a cui ci si dovrà rivolgere in tempo congruo.
d) I docenti devono consegnare al personale incaricato con ant i- cipo di almeno tre giorni il materiale d a riprodurre.
e) L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato per il numero di copie stabilito annualmente per ciascun docente.
VIII - SICUREZZA
Art. 46 - Norme di comportamento
Tenere un contegno corretto astenendosi da qua lsiasi genere di scher- zo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai co m- xxxxx di lavoro;
Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio sup e- riore;
Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicure z- za ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri sup e- riori;
Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubb i occorre rivolgersi al proprio superiore;
Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. È opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utiliz zare ta- li scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle qua n- do su di esse vi sono delle persone;
Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corr i- doi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazio ne;
Ogni contenitore deve riportare l 'etichetta con l 'indicazione ben le g- gibile del contenuto;
Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;
Segnalare tempestivamente al proprio s uperiore ogni eventuale ano- malia o condizione di pericolo rilevata;
In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento;
Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso riprist i- nare la scorta;
Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici sa l- vo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;
Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso c o- mune;
Adoperare gli attrezzi solamente per l 'uso cui sono destinati e nel m o- do più idoneo evitando l 'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi v a- riazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il pro- prio responsabile;
In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, do s- sier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con i l peso ripartito sulle braccia.
Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola;
Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm; Riporre le chiavi nelle apposite b acheche, dopo l 'uso;
L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'in i- zio delle lezioni.
IX - COMUNICAZIONI
Art. 47 - Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia p otrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la pr e- ventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico ( giorn ali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi ( giornalino, mostre, ricerche).
E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. .
La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo a meno che non ci sia stato un con- tratto specifico di sponsorizzazione .
Art. 48 - Comunicazioni docenti – genitori
Nell'orario di servizio di ogni docente è prevista un'ora nella prima settimana di ogni mese per i colloqui con i genitori e con gli alunni maggiorenni.
Saranno programmati annualmente almeno due incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive infor- mazioni relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al co m- portamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle interperiodali, accompagnate dalla eventuale segnalazi o- ne degli interventi di sostegno e di recupero che l 'alunno deve sost e- nere e l 'esito di tali interventi. A tale scopo sarà usato il registro elet- tronico.
Art. 49 - Informazione sul Piano Triennale dell'offerta formativa
a) All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità o f- ferte dal piano triennale dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e for mative facolta- tive e/ o opzionali.
b) Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organi z- zate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
c) Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte nor- malmente sul registro elettronico.
X - ACCESSO DEL PUBBLICO
Art. 50 - Accesso di estranei ai locali scolastici
Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattic a chiederanno, di volta in volta, l 'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa respo n- sabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente.
Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazi o- ne rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
Nei successivi dieci minuti dall’ entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.
I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Provi n- ciale possono accedere ai locali scolastici per l 'espletamento delle l o- ro funzioni.
I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi e- sibendo tesserino di riconoscimento.
Art. 51 - Regolamento di disciplina alunni A
Gli alunni che contravvengono ai propri doveri incorrono nelle san- zioni disciplinari che dovranno essere irrogate dai competenti organi della scuola secondo le modalità di seguito indicate.
In ogni caso i provvedimenti disciplinari dovranno rispondere a fin a- lità educative ed avere carattere temporaneo; va sempre salvaguardato il principio per cui la responsabilità è personale e in qualunque circ o- stanza all’alunno deve essere data la possibilità di esporre le proprie ragioni sentite le quali, la Scuola può proporre di convertire le sa n- zioni in attività a favore della comunità scolastica.
B
Costituiscono mancanze ai propri doveri:
1) Infrazioni disciplinari non gravi
2) Infrazioni disciplinari gravi
3) Infrazioni disciplinari sanzionabili pecuniariamente
C
Sono ritenute infrazioni disciplinari non gravi, facilmente verificabili ed individuali le mancanze relative ai doveri di:
1) frequenza regolare ( elevato numero di assenze, assenze ingi u- stificate, assenze strategiche, ritardi ed uscite anticipate oltre il consentito, ritardi al rientro intervalli e cambio ora);
2) rispetto degli altri, interventi inopportuni durante le lezioni , in- terruzioni continue del ritmo delle lezioni , mancanza di rispetto per il materiale altrui
3) rispetto delle norme di sicurezza (violazione involontaria dei regolamenti di laboratorio, degli spazi attrezzati, lancio di og- getti non contundenti).
4) rispetto delle strutture e delle attrezzature (violazione involo n- taria di strutture ed attrezzature, negligenza nella pulizia degli ambienti …)
5) utilizzo del telefonino durante le attività did attiche e comunque in aula
D
Sono ritenute infrazioni disciplinari gravi ed individuali le mancanze relative ai doveri di:
1) rispetto dei compagni, dei docenti, del personale non docente (r i- corso alla violenza all’interno di una discussione o atti che me tto- no in pericolo l’incolumità altrui , utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui , discriminazione nei confron- ti di altre persone; insulti , atti che tendono ad emarginare altri studenti; furto);
2) rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la s a- lute (lancio di oggetti contundenti, violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti delle aule attrezzate , intro- duzione nella scuola di armi, droghe, alcolici) , utilizzo del telefo- no, infrazione al divieto di fumare nella scuola;
3) rispetto delle strutture e delle attrezzature ( danneggiamento volo n- tario di attrezzature e strutture: vetri, strumenti di laboratorio, a t- trezzi e suppellettili, macchine distributrici di bevande nelle palestre, mense ecc.).
Sono inoltre ritenute gravi tutte quelle infrazioni commesse dopo che si siano già applicate delle sanzioni per mancanze non gravi.
E
Sono ritenute infrazioni disciplinari sanzionabili anche pecuniaria- mente le mancanze relative ai doveri di:
1) rispetto delle strutture e delle attrezzature (mancanza di mant e- nimento della pulizia dell’ ambiente, incisione di porte, banchi ecc., danneggiamenti delle attrezzature, scritte sui muri, sulle porte, sui banchi ecc.).
F
Agli alunni che manchino ai doveri scolast ici sono inflitte, secondo la gravità della mancanza, le seguenti punizioni disciplinari:
1) ammonizione scritta da annotare sul registro elettronico;
2) sanzione pecuniaria;
3) allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 15 giorni;
Non costituisce sanzione disciplinare il richiamo verbale.
G
Le reiterate negligenze nell’ assolvimento degli impegni di studio, gli atteggiamenti di disturbo dell’ attività didattica, le mancanze di rispe t- to verso i propri compagni ed il personale della scuola verr anno puniti dall’insegnante che li rileva e potranno essere sanzionati con ammo- nizione o sospensione.
L’ uso del telefonino non autorizzato durante le attività didattiche ver- rà punito con i l sequestro dello stesso.
La restituzione potrà essere effettuata esclusivamente al genitore, an- che in caso di alunno maggiorenne, entro le 24 ore per il primo sequ e- stro, 48 e successivamente 72 ore per il secondo e/o successivo s e- questro.
È consentito all’alunno di poter esporre le proprie ragioni al Dirigente Scolastico in presenza dell’insegnante che intende irrogare la sanzi o- ne; all’alunno può , altresì, essere proposto di svolgere attività a f a- vore della comunità scolastica in sostituzione della sanzione , di tale attività sostitutiva va fatta menzione nel registr o elettronico.
L’ insegnante darà comunicazione alla famiglia dell’ alunno della sa n- zione comminata e dell’ attività sostitutiva che l’ alunno s’ impegna a svolgere,
H
In base al principio della riparazione del danno, le mancanze al dov e- re di utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi d i- dattici e al dovere di non arrecare danno al patrimonio della scuola, saranno sanzionate, in prima istanza con i l pagamento del danno arr e- cato e con l’impegno a ripristinare l’integrità del materiale alte rato.
Questo tipo di sanzione può essere inflitta dal Dirigente Scolastico ad intere classi o a gruppi ancora maggiori, una volta accertata la r e- sponsabilità collettiva o individuale
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi provvederà ad i n- troitare le somme raccolte nell’apposito capitolo di bilancio e a d i- sporre la riparazione del danno.
I
In caso di infrazioni disciplinari gravi descritte nel la lettera D, l’ aver volontariamente tenuto condotte tali da creare pericolo per l’incolumità delle persone, l’ essersi resi responsabili di fatti config u- ranti fattispecie di reato, comportano l’irrogazione della sanzione dell’ allontanamento da scuola con o senza frequenza , salve le conse- guenze di legge per i minori.
Il personale della scuola che riscontr a il verificarsi di uno dei fatti sopra indicati, ne dà immediata comunicazione al Dirigente Scolast i- co, il quale, valutata la gravità della situazione, provvederà, entro un congruo termine di tempo, alla convocazione del Consiglio di Classe cui appartiene l’ alunno.
Sentite le ragioni dell’ alunno ed eventualmente dei genitori , il Co n- siglio di Classe provvede con apposita delibera all’ eventuale irrog a- zione della sanzione nella misura ritenuta proporzionata alla gravità del fatto, all’alunno può essere proposto di svolgere attività in favore della comunità scolastica o di enti di volontariato e beneficenza, in sostituzione della sanzione inflittagli. Il Dirigente Scolastico, darà comunicazione alla famiglia di quanto deliberato dal Consiglio di Classe.
In caso di allontanamento dalla comunità scolastica è diritto -dovere dell’ alunno consultare il registro elettronico per avere dagli insegnan- ti le necessarie informazioni sull’ attività didattica svolta, tenendo conto dell’orario settimanale delle lezioni.
La sanzione verrà immediatamente comunicata alla famiglia e potrà essere esecutiva anche trascorse le 24 ore dalla comunicazione.
L’ alunno sanzionato ha la facoltà di appellarsi, entro le 24 ore dalla
comunicazione alla famiglia, al competente Comitato di garanzia.
J
L’ allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati, o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’ allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Deve essere previsto, per quanto possibile, nel periodo di allontanamento un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella com u- nità scolastica. Nel caso in cui l’ autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia sconsiglino il r i- entro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è co n- sentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
K
L'alunno incorso nella sanzione della sospensione dalle lezioni superiore a 5 giorni o ad altra sanzione corrispondente non può partecipare, nel corso del medesimo anno scolastico alle visite e viaggi di istruzione o ad altre attività ricreative individuate dal Consiglio di Classe. Durante il periodo previsto per le visite o le attività, lo studente frequenterà le lezioni in altra classe dello stesso livello.
Su richiesta dello studente, previo accordo dei genitori, l’organo competente può de- cidere la commutazione delle sanzioni in:
a) servizi interni alla scuola (da svolgere anche in orario aggiuntivo): attività di bi- blioteca; preparazione materiale didattico utile allo svolgimento delle attività; colla- borazioni ad attività extra – curriculari; attività a favore di altri alunni della scuola portatori di handicap o in difficoltà; attività di pulizia degli ambienti scolastici; atti- vità di supporto a docenti e personale ata.
b) attività di volontariato con associazioni (sportive, assistenziali, ecc.) presenti sul territorio con le quali la scuola collabora.
c) trasferimento temporaneo in altra classe dello stesso livello
Al fine della formazioni delle classi per il successivo anno scolastico si prevede il trasferimento ad altra classe dello stesso livello per alunni con sanzione disciplinare di 10 o più giorni di sospensione dalle lezioni.
L'alunno incorso nella sanzione della sospensione dalle lezioni superiore a 5 giorni o ad altra sanzione corrispondente perde il diritto alla borsa di studio, all'esonero dalle tasse scolastiche e dai contributi per l'anno scolastico successivo a quello in cui è avvenuta la mancanza.
L
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’ esame sono inflitte dalla commissione d’ esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
M
Le ripetute negligenze nell’ assolvimento degli impegni di studio s a- ranno oggetto di un apposito regolamento di classe.
N - Voto di condotta
La determinazione del voto di condotta scaturisce dal mancato rispe t- to delle norme del regolamento d’ istituto, secondo una precisa indivi- duazione delle inosservanze, per ognuna delle quali vengono applica-
te, oltre alle sanzioni previste, penalità di ordine numerico, come da tabella, che definiscono la votazione finale.
La determinazione del voto di condotta avviene in base alla seguente tabella:
GRIGLIA VOTO DI CONDOTTA
Voto 10 (dieci) | Frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle attività proposte, puntuale rispetto delle consegne, Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestra, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; Disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni per il raggiungimento degli obiettivi formativi Comportamento corretto e motivato durante i viaggi di istruzione e le visite guidate |
Voto 9 (nove) | Frequenza assidua, puntualità in classe, partecipazione attiva e collaborativa alle lezioni e alle attività proposte, puntuale rispetto delle consegne, lievi e sporadici episodi di disturbo e/o distrazione durante le lezioni; Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; rispetto degli spazi (aule, laboratori, palestra, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; Disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni per il raggiungimento degli obiettivi formativi Comportamento corretto durante i viaggi di istruzione e le visite guidate |
Voto 8 (otto) | Frequenza e/o puntualità in classe non sempre regolare, qualche richiesta “calcolata” di permessi di entrata/uscita e/o assenze “strategiche” in conco- mitanza di verifiche scritte/orali e/o attività proposte dalla scuola (atteggia- mento opportunistico); rispetto non sempre puntuale delle consegne e del re- golamento di istituto, qualche marcato episodio di disturbo e/o distrazione durante le lezioni; Rispetto di tutti coloro che operano nella scuola; mancato rispetto o uso non conforme degli spazi (aule, laboratori, palestra, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; Selettiva disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e com- xxxxx per il raggiungimento degli obiettivi formativi Comportamento abbastanza corretto e motivato durante i viaggi di istruzione e le visite guidate con lievi episodi di disturbo e/o distrazione |
Voto 7(sette) | Frequenza non regolare,numerose richieste di entrata in ritardo e uscita anti- cipata;assenze strategiche;qualche nota dovuta a scarsa osservanza dei rego- lamenti interni di istituto Episodica mancanza di rispetto nei confronti degli operatori scolastici |
Episodica resistenza a collaborare con insegnanti e compagni per il raggiun- gimento degli obiettivi formativi | |
Voto 6(sei) | Frequenza irregolare e/o scarsa puntualità in classe, numerose richieste “calcolate” di permessi di entrata/uscita e/o numerose assenze “strategiche” in concomitanza di verifiche scritte/orali e/o attività proposte dalla scuola (at- teggiamento opportunistico); frequenti inadempienze nel rispetto delle con- segne e del regolamento di istituto, frequenti episodi di disturbo e/o distra- zione durante le lezioni; Episodica mancanza di rispetto nei confronti di tutti coloro che operano nella scuola; episodica mancanza di rispetto o uso non conforme alle finalità pro- prie degli spazi (aule, laboratori, palestra, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui; Resistenza a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni per il raggiungimento degli obiettivi formativi Comportamento scorretto e durante i viaggi di istruzione e le visite guidate con episodi di disturbo delle attività Note di rilievo disciplinare che hanno comportato una sanzione disciplinare di sospensione fino a 15 giorni |
Voto (cinque) da qui non ammissione alla classe successiva Non ammissione agli Esami di Stato | Continua inosservanza delle consegne e/o dispregio del regolamento di istitu- to Comportamenti che violino la dignità ed il rispetto della persona (offese ver- bali, sottrazione di beni altrui, utilizzo improprio e/o doloso di spazi, attrez- zature, strumenti elettronici, informatici e cellulari) senza riscontro di ravve- dimento Comportamenti che violino la dignità ed il rispetto della persona (violenza, minacce, uso o spaccio di sostanze stupefacenti, ingiurie) Comportamenti a sfondo sessuale, comportamenti per i quali si configurino concrete situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone (allagamenti, incendi, ecc.) Gravi mancanze di rispetto nei confronti delle strutture, degli arredi e delle dotazioni scolastiche (sottrazione e/o danneggiamento) sottrazione di beni al- trui; Atti configurabili come “bullismo” Gravi e reiterate offese alla dignità altrui Una o più note disciplinari che comportino un periodo di sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni anche cumulativamente e senza ravvedimento Comportamento reiterato, molto scorretto ed offensivo durante i viaggi di i- struzione e le visite guidate Xxx e/o spaccio di sostanze stupefacenti Comportamenti violenti e irresponsabili Ogni altro atto penalmente perseguibile e sanzionabile Violazione della Legge 196/93 (Privacy) Altri casi gravi previsti dal Regolamento di Istituto |
RECLAMI E RICORSI
N
Entro il termine di 15 giorni dal giorno in cui è venuto a conoscenza della sanzione inflitta al proprio figlio, il genitore p uò proporre ricor- so scritto all’ Organo di Garanzia di cui all’ art. 15; nel caso di genit o- re illetterato e/o straniero è ammesso ricorso verbale al Dirigente sc o- lastico, il quale metterà per iscritto quanto dichiaratogli dal genitore.
O
Avverso l ’irrogazione delle sanzioni disciplinari superiori a quindici giorni, entro trenta giorni dal giorno in cui ne è venuto a conoscenza, il genitore può proporre ricorso alla sezione del Consiglio Scolastico Provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui l ’alunno appartiene.
P – L’ Organo di Garanzia
COMPITI
L’ORGANO DI GARANZIA interno alla Scuola, di cui all’art. 5, comma 2, dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è ELETTO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO ed è costituito dai rappresentanti delle varie componenti scolastiche.
L’Organo di Garanzia è chiamato a decidere su eventuali conflitti che dovessero sorgere all’interno della Scuola circa la corretta applicazione dello Statuto delle stu- dentesse e degli studenti: D. P. R. 249/98, modificato 235/2007.
Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:
a) prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti ed insegnanti e in merito all’applicazione dello Statuto ed av- viarli a soluzione;
b) esaminare i ricorsi presentati dai Genitori degli Studenti o da chi esercita la Pa- tria Potestà in seguito all’irrogazione di una sanzione disciplinare a norma del rego- lamento di disciplina.
Il funzionamento dell’O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e fami- glia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti
COMPOSIZIONE
L’Organo di Garanzia, nominato dal Consiglio di Istituto nell’ IPS “ A. FILOSI” di
Terracina, è composto da:
b) il Dirigente Scolastico
c) un docente
d) un genitore
e) un rappresentante del personale non docente
f) un allievo del Consiglio d’Istituto
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti ridefinisce la scuola "luogo di forma- zione e di educazione mediante lo studio", ribadendo concetti fondamentali quali: la crescita della persona, lo sviluppo dell'autonomia individuale, il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali.
I provvedimenti disciplinari, secondo le integrazioni e modifiche apportate all’art. 4 del D.P.R. 249/98 con l’art. 1 del D.P.R. 235/07, hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,
culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
Il D.P.R. 235/07 inserisce nello Statuto un art. 5 – bis con il quale si introduce il Pat- to educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e con- divisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e fa- miglie e il cui obiettivo primario è quello di impegnare le famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.
DISPOSIZIONI FINALI SUL REGOLAMENTO DI DISCIPLI- NA ALUNNI
Q
Il regolamento di disciplina viene adottato dal C. I.S. con la maggi o- ranza dei due terzi dei voti validamente espressi. Ogni modifica al presente Regolamento verrà adottata con la medesima procedura e la medesima maggioranza.
Il presente Regolamento di disciplina costituisce parte integrante del Regolamento di Istituto.
Art. 52 - Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione
⮚ Finalità
Le uscite didattiche, le visite guidate, le attività sportive competitive, le altre oppor- tunità culturali e formative, i viaggi d’istruzione, costituiscono esperienze di appro- fondimento culturale e di verifiche sul campo delle conoscenze, delle abilità e delle competenze di socializzazione tra studenti e tra studenti e insegnanti.
Pertanto, le ore utilizzate per le predette attività organizzate e svolte nelle modalità stabilite dal presente Regolamento, sono considerate a tutti gli effetti attività di le- zione e concorrono al computo dei 200 giorni di lezione previsto dall’art. 74 terzo comma del T.U. n. 297/1994.
⮚ Presupposti per la realizzazione delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione
Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe e dal Collegio dei Do- centi rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della Scuola.
Ciascuna iniziativa fa parte integrante della programmazione curricolare e si svolge nel rispetto dei criteri deliberati dal Collegio dei Docenti, degli obiettivi didattici e delle finalità formative deliberate dal Consiglio di Classe comunicate agli Studenti e alle Famiglie.
La meta e il programma, unitamente alle finalità formative, devono essere obbliga- toriamente approvate dagli OOCC, utilizzando l’apposita scheda progetto e devono trovare preciso riscontro nella programmazione didattico - educativa del Consiglio di Classe.
La partecipazione degli alunni deve essere il più possibile completa con studenti an- che appartenenti a più classi.
Si possono escludere allievi per motivi disciplinari.
Il Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un referente del Piano delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola, possibilmente nell’ambito della Funzione Strumentale alunni.
I progetti delle uscite didattiche, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione devo- no essere presentati al Dirigente Scolastico entro il 30 Ottobre, salvo esigenze nuove createsi in itinere .
I progetti sono redatti sull’apposita scheda progettuale e devono avere l’ assenso delle Famiglie in ordine alle spese da sostenere; essi sono anche deliberati dal Con- siglio d'Istituto.
I viaggi d’istruzione all’estero sono ammessi preferibilmente in Paesi di area lingui- stica studiata dagli studenti.
La durata massima dei viaggi d’istruzione è di otto giorni, comprese le festività. Se
previsti stage possono avere anche durata maggiore.
I viaggi d’istruzione, le uscite didattiche, le visite guidate si svolgono nel periodo
Settembre -Maggio .
La programmazione dei viaggi d’istruzione deve essere compatibile con la pro- grammazione delle attività scolastiche (scrutini, consigli di classe, ricevimenti gene- rali, corsi di recupero).
Ai viaggi di istruzione o agli stages possono partecipare i familiari degli allievi , dei docenti e del personale accompagnatore, purché paganti la propria quota di parteci- pazione che dovrà comprendere anche l'assicurazione, con la precisazione che ad es- si non può essere attribuita alcuna funzione in ordine alla vigilanza sugli alunni.
⮚ Viaggi di istruzione e alunni disabili
Il Ministero dell'Istruzione ha emanato la Nota n. 645 dell'11/04/2002 concernente le convenzioni che i Dirigenti delle scuole autonome stipulano con le agenzie di viaggi per le gite scolastiche e i viaggi d'istruzione.
La Nota pone una particolare attenzione al diritto degli alunni disabili a partecipare a tali gite, richiamando le XX.XX. n. 291/92 e n. 623/96 che affidano alla comunità scolastica la scelta delle modalità più idonee per garantire tale diritto.
Nella Nota si legge che le gite "...rappresentano un'opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l'attua- zione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio".
In considerazione di quanto riportato sopra, i Consigli di Classe, nei quali sono inse- riti alunni con deficit, esamineranno ogni singola situazione e valuteranno la capaci- tà di autonomia personale e sociale di tali alunni. Decideranno se la situazione è tale da richiedere un docente accompagnatore che si faccia carico in particolare degli e- ventuali problemi relativi all’assistenza di tale alunno. In questi casi, l’Istituto prov- vederà a programmare un accompagnatore in più.
⮚ Opportunità culturali e formative non programmabili
Qualora si presentino opportunità culturali e formative non programmabili (rappre- sentazioni teatrali, mostre, conferenze ecc.) che non permettono il coinvolgimento degli Organi Collegiali in tempi utili, l'autorizzazione può essere data direttamente dal Dirigente Scolastico, sentito il Coordinatore di Classe e tenuto conto del parere dei docenti in servizio nella classe nelle ore concomitanti con l’evento.
⮚ Attività sportive competitive svolte in orario di lezione
Per le attività sportive competitive che si svolgono in orario di lezione, il docente coordinatore di Scienze Motorie e Sportive, comunicherà preventivamente al Diri- gente Scolastico e al Coordinatore di Classe il calendario delle singole gare e il tempo richiesto per la partecipazione degli studenti.
⮚ Contributi finanziari
Il Consiglio d'Istituto può contribuire alle spese dei viaggi d’istruzione.
Il contributo finanziario del Consiglio d’Istituto è comprensivo delle spese per rim- borsi e indennità di missione dovuti al personale docente.
Gli studenti partecipanti sono tenuti a versare un acconto e il saldo secondo le istru- zioni impartite dal DSGA.
In caso di rinuncia dello studente, l’ acconto può essere restituito soltanto se la ri- chiesta è motivata e a condizione che la rinuncia non determini un aggravio dei costi per gli altri partecipanti e se previsto nell’ Assicurazione.
⮚ Designazione dei docenti accompagnatori
La designazione dei docenti accompagnatori è effettuata dal Dirigente Scolastico
nell’ambito dei docenti della classe interessata.
Se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più clas- si, 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore ogni uno o due alunni in situazione di han- dicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere svolta an- che dai collaboratori scolastici. Nell’indicare gli accompagnatori, i Consigli di Clas- se provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto.
Per i viaggi d’istruzione all’estero deve essere garantita la presenza di un insegnante
della lingua straniera coinvolta o che comunque, conosca quella lingua straniera.
I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di infor- tunio e l'elenco dei numeri telefonici della Scuola.
Ai docenti accompagnatori è fatto obbligo di vigilanza attenta e assidua, con la rela- tiva assunzione di responsabilità.
E’ facoltà del Dirigente Scolastico partecipare alle uscite didattiche, visite guidate,
viaggi d’istruzione o ad altre opportunità formative e culturali.
⮚ Relazione finale
Entro 10 giorni dal termine delle visite guidate, delle uscite didattiche, delle attività sportive competitive e dei viaggi d’istruzione, il docente referente il viaggio d’istruzione, sulla base dello schema fornito dalla Segreteria, provvederà a redigere una relazione che, trasmessa al Dirigente Xxxxxxxxxx, sarà poi oggetto di argomento all’o.d.g. del Consiglio di Classe.
La relazione sulle attività sportive competitive deve essere redatta dal docente di Scienze Motorie e Sportive.
⮚ Adempimenti procedurali della Fase Preliminare
Si potranno organizzare visite o viaggi di istruzione solo se approvate dagli XX.XX.
(Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto e Consigli di Classe).
Il DOCENTE che intende proporre l’uscita didattica dovrà concordare con il prepo- sto collaboratore del DS, la destinazione, il periodo, l’itinerario, le classi coinvolte, il mezzo di trasporto, ecc.
Le uscite dovranno essere calendarizzate per evitare concomitanze con altre attività e permettere ai docenti di programmare le attività didattiche.
Il docente che proporrà l’uscita dovrà presentare al protocollo una richiesta entro il mese di Novembre di ogni Anno Scolastico, autorizzata dal DS, utilizzando il modu- lo predisposto, in modo da avviare (possibilmente per tutte le uscite previste) le pro- cedure per la gara d’appalto da parte della Scuola.
La richiesta dovrà pervenire completa, anche con le motivazioni della scelta della meta.
Il DS individuerà i docenti accompagnatori, tenuto conto della messa a disposizione
all’interno dei singoli C.d.C. e degli eventuali accompagnatori per gli alunni D.A.
FASE ORGANIZZATIVA
Il DS provvederà ad individuare un referente per ogni singola uscita. Il REFERENTE provvederà a:
⮚ stilare una circolare informativa in cui verranno indicate tutte le informa- zioni inerenti l’uscita didattica (programma dettagliato delle attività, peri- odo, orari, ecc.);
⮚ raccogliere autorizzazioni ed adesioni (le quote dovranno invece essere versate dalle famiglie o dagli alunni sul cc della Scuola);
⮚ compilare un elenco su carta intestata della Scuola da consegnare al col- laboratore del DS.;
⮚ inserire i nominativi degli alunni partecipanti sul registro elettronico pri- ma della partenza;
⮚ inserire i nominativi degli alunni partecipanti sulla PIATTAFORMA MO- XXXX per il recupero dell’orario residuale. (vedi tabella allegata);
⮚ individuare eventuali alunni D.A. partecipanti al viaggio, nonché alunni con esigenze particolari (allergie alimentari, assunzione di farmaci, ecc.) per i quali dovrà essere firmata una liberatoria dai genitori;
⮚ organizzare, per i viaggi di più giorni, in accordo con il preposto collabo- ratore del DS, un incontro informativo con le famiglie durante il quale verrà presentata l’uscita didattica;
⮚ far pervenire al DS, al termine dell’uscita, entro 10 giorni dal termine dell’attività, una relazione sull’andamento e sulle eventuali problematiche insorte;
⮚ informare per vie brevi il preposto collaboratore del DS, o in mancanza il
DS, qualora si verificassero problemi e/o inconvenienti durante l’uscita;
⮚ ritirare la nomina presso l’ufficio protocollo;
⮚ comunicare la propria partecipazione ai componenti dello Staff del DS, perché si possa provvedere alle sostituzioni.
ALLEGATI:
Tabella del recupero dell’orario residuale per gli Alunni
Per le uscite in orario settimanale | Dalla fine dell’orario di lezione della Classe coinvolta fino al termine dell’uscita . Max fino alle h 24.00 |
Per le uscite effettuate il Sabato, la Domenica e i giorni festivi | Dall’inizio dell’attività ( a partire dal- le h 6.00) al termine della stessa. Max fino alle h 24.00 |
Tabella del recupero dell’orario residuale per i Docenti
Per le uscite in orario settimanale | Dall’inizio dell’attività, escludendo le ore di servizio e fino al termine della stessa. Max fino alle h 24.00 |
Per le uscite effettuate il Sabato, la Domenica e i giorni festivi | Dall’ inizio dell’attività (a partire dal- le h 6.00) al termine della stessa. Max fino alle h 24.00 |
Le eventuali deroghe a quanto sopra riportato nelle tabelle dovranno essere con- cordate con il DS ed autorizzate, di volta in volta con il Dirigente Scolastico.
Art. 53 - Regolamento rete informatica d'istituto ( Prof, Xxxx) Norme generali
Ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua un Responsab i- le in ogni plesso per la Rete ed i laboratori d'informatica.
Il personale che opera con la rete deve settimanalmente provvedere ad effettuare copie di backup del lavoro svolto. Tali supporti dovranno essere custoditi in luogo sicuro. Il riutilizzo di supporti di memori z- zazione per altri scopi deve prima prevedere la loro formattazione.
Gli allievi, gli esterni ed il personale non preposto non possono acc e- dere, né fisicamente né informaticamente, ai siti in cui son o custoditi dati e/ o informazioni sensibili.
Il calendario delle lezioni con utilizzo dei laboratori e delle postazi o- ni di informatica deve essere stabilito dagli incaricati della stesura dell'orario all'inizio di ogni anno scolastico in coordinamento con il Responsabile.
L'accesso ai laboratori e/o alle postazioni di informatica in altri m o- menti deve essere autorizzato e concordato con la Presidenza o con il Responsabile. I collaboratori scolastici riceveranno il calendario con le autorizzazioni.
I docenti che accompagnano gruppi di allievi devono stabilire per o- gnuno di loro la postazione che occuperà per tutto l 'anno scolastico; i docenti compileranno lo schema- piantina e consegneranno copia al Responsabile.
Copia di tutti gli schemi-piantina sarà consegnato a cura del respon- sabile al Preside che conserverà nella cassaforte.
Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ord i- ne. Ove si riscontrassero malfunzionamenti o mancanze ci si dovrà r i- ferire prontamente, senza manipolare alcunché , al Responsabile o alla Presidenza.
Nei laboratori gli allievi dovranno compilare il modulo di postazione sul quale annoteranno data, orario di utilizzo, classe e nominativi.
La richiesta ed il conseguente spostamento di apparecchiature mult i- mediali in altro laboratorio o in aula, se non previsto nel piano orario di utilizzo, deve essere richiesto con congruo anticipo al Responsab i- le.
Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un regolare sfollamento e non si arrechi danno agli impian- ti, altrimenti devono lasciarli fuori in corridoio.
Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque altra attrezzatura o stampato senza autorizzazione del Responsabile.
Il personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o ingerire liquidi nei laboratori: le briciole possono causare malfunzionamenti nelle tastiera e/ o nelle a l- tre periferiche.
E' possibile l 'utilizzo di floppy- disk, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del Responsabile.
L'uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una preventiva anteprima di stampa per evitare sprec o di carta e di inchiostro.
Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro posto, che non vi siano cartacce o rifiuti e che tutte le appare c- chiature elettriche siano spente.
In ogni ambiente è conservata la manualistica, opp ortunamente nume- rata, del software e dell'hardware delle postazioni presenti. Per acc e- dere alla manualistica e ai CD o ai floppy relativi occorrerà riferirsi al Responsabile.
Per motivi di manutenzione ordinaria e/ o straordinaria, i PC possono essere riformattati dai Responsabili senza alcun preavviso. Si cons i- glia pertanto di salvare i dati nei supporti di memoria in dotazione o nelle apposite cartelle di backup previste.
Periodicamente il Responsabile provvederà a coordinare l ' aggiorn a- mento del software antivirus e a verificare la consistenza dei firewall. La violazione del presente Regolamento potrà comportare la tempor a- nea o permanente sospensione dell'accesso ad internet e/o alle risorse informatiche.
Policy d' Istituto
Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall' Ist i- tuzione Scolastica.
E' vietato cancellare o alterare file presenti in hard disk.
Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell' Istituto per accedere in Internet solo per scopi didattici o collegati alle attività d i lavoro degli uffici.
I software installati sono ad esclusivo uso didattico. Chiunque abbia bisogno di aggiornamenti o nuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al Responsabile tramite l 'apposito modulo.
Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo autorizzazione del Responsabile e solo nel caso si tratti di free software.
Non è possibile utilizzare e/ o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di licenza di utilizzo (l 'elenco del software di cui la scuola possiede licenza è a disposizione per la co n- sultazione nei laboratori; in ogni caso ci si può riferire al Responsab i- le). Si richiama l 'osservanza delle norme per il rispetto del diritto d'autore e del copyright.
E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà di espressione.
E' vietato leggere o consultare le tracce di navigazione di altri utenti. Non si devono inviare ad alcuno fotografie personali, di amici o di compagni.
E' vietato connettersi a siti proibiti.
Il software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vi n- coli di utilizzo di varia natura. Leggere sempre attentamente la doc u- mentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o redistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.
E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di i m- pedire la propria identificazione.
E' vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.
Occorre rispettare le regole di buon comportament o in rete ( netiquet- te).
In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.
Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali vi o- lare la sicurezza di archivi e computer della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o intercettando la posta elettronica l o- ro destinata, compromettere il funzionamento della rete e degli app a- recchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) costruiti appositamente, costituiscono dei veri e propri crimini ele t- tronici e come tali sono punibili.
I docenti d'aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali problemi che possono verificarsi nell'applicazione de l- le regole relative all' uso di internet.
Account
Gli utenti che otterranno un account per l 'ingresso nella rete d'Istituto dovranno prendere visione del presente Regolamento e firmare in ca l- ce.
Gli allievi accederanno alla rete tramite un account di classe e dei d i- ritti da esso gestiti a cura del Responsabile.
Il personale può acquisire il diritto all'accesso alla rete completo, l o- cale o remoto, richiedendolo al Responsabile previa autorizzazione del DS.
Per tutti gli account va indicata una data di presumibile scadenza al termine della quale l'account verrà automaticamente disabili tato per motivi di sicurezza salvo proroga.
Verificata la disponibilità di prese per la connessione fisica e di ind i- xxxxx di rete, qualunque dipendente dell'istituto può richiedere di co n- nettere alla rete locale dell' Istituzione Scolastica altri calcolato ri utili per le proprie attività didattiche. La connessione è possibile previa autorizzazione del Responsabile o del DS.
Per la connessione temporanea di macchine di visitatori è disponibile un apposito numero di rete, che verrà reso noto dal Responsabile pre- via autorizzazione del Dirigente Scolastico. Tali connessioni saranno annotate sull'apposito registro che riporterà anche gli eventuali coll e- gamenti Internet.
Tutti i dipendenti, docenti, assistenti, collaboratori e allievi secondo disponibilità e previa autorizzazione del Dirigente Scolastico possono richiedere un account di mail, per la posta.
Chiedere un account comporta l 'accettazione implicita delle norme d'uso per le macchine comuni, e delle norme previste nei commi pr e- cedenti.
Internet
Il Responsabile coordina la configurazione del software di navigazi o- ne con limitazione ai siti proibiti.
E' vietato alterare le opzioni del software di navigazione.
L'utilizzo di Internet è disciplinato tramite specifica prenotazione da parte degli allievi interessati, il servizio è comunque da utilizzare per soli scopi didattici e di ricerca, da dettagliare e giustificare al m o- mento della richiesta di prenotazione.
Gli allievi dovranno trascrivere su apposito registro i collegamenti ad INTERNET indicando data, orario e durata del collegamento, classe e nominativo.
L' Istituzione Scolastica possiede un sito web per il quale è stato n o- minato un Referente. E' possibile richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà vagliata ed eventual mente au- torizzata dal referente. La pubblicazione in rete di foto di allievi è da evitare. Se ciò non fosse possibile occorre acquisire la liberatoria da parte dei genitori e possibilmente sfocare, con gli appositi software di ritocco fotografico, i volti.
Il referente del sito web dell' Istituzione assicura che il file delle Fr e- questly Asked Questions ( FAQ) venga aggiornato a intervalli regolari quindicinali.
Il Responsabile provvede periodicamente a memorizzare su CD i log di navigazione e lo consegna al DS che lo conserva in cassaforte.
Gli allievi possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extr a- scolastico dalle postazioni presenti nella Mediateca Scolastica.
I docenti possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrasc o- lastico dalle postazioni presenti nell'aula docenti.
Nel caso di invii di mail a gruppi di destinatari si devono evitare liste
di indirizzi nei campi “To:” o “Cc:” e si utilizza i l campo “Bcc:”.
Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute; non aprire a l- legati con estensione .exe, . com, .bat; riferirsi sempre al docente d'a u- la o al Responsabile.
Prima di scaricare documenti o file da Internet chiedere al docente d'aula.
Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire l 'indirizzo della scuola.
Riferire al Responsabile o al docente d'aula se qualcuno invia imm a- gini che infastidiscono e non rispondere.
Se qualcuno su internet chiede un incontro di persona, riferirlo al d o- cente d'aula. Le persone che si incontrano su internet s ono degli e- stranei, e non sempre sono quello che dicono di essere.
Chiedere l 'autorizzazione al Responsabile per sottoscrivere una newsletter o una chat room.
Il docente d'aula curerà che gli allievi registrino gli accessi ad Internet, darà chiare indicazioni su come devono utilizzare internet, la posta elettronica e le chat room, informerà che le loro navigazioni s a- ranno monitorate.
Netiquette (Network etiquette)
Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema.
Il "Subject" del messaggio deve riflettere il contenuto del testo.
È buona norma includere la parola "lungo" alla voce "Subject" in m o- do che i l ricevente possa sapere in precedenza che ci vorrà tempo per leggere e rispondere a quel messaggio. Oltre le 100 righe è considera- to "lungo".
Limitare la lunghezza delle righe a meno di 65 caratteri e inserire un ritorno del carrello ( premendo Invio) alla fine di ogni riga.
E' buona regola non inviare mai file superiori a 50 Kilobyte. In tal c a- so, considerare come alternativa il trasferimento di file o la riduzione a diversi file più piccoli da inviare come messaggi separati.
Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio originario, allo scopo di facilitarne la com prensione.
Si deve fare attenzione a non utilizzare espressioni gergali o acronimi se non si è certi che saranno comprese.
Se si vuole inviare un messaggio personale ad un gruppo, è il caso di chiedere preventiva autorizzazione.
Se si scopre che un messaggio personale è stato erroneamente recap i- tato ad una lista o gruppo, inviare un messaggio di scuse.
La rete è utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti. Nessuno di costoro ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di interesse generale.
Nelle mail usare maiuscole e minuscole. SOLTANTO CON LE MAIUSCOLE È COME SE SI STESSE URLANDO.
Usare i simboli per dare enfasi. Ecco *cosa* intendo dire. Usare i trattini in basso per le sottolineature. _Guerra e Pace_ è il mio libro preferito.
Usare le faccine sorridenti in sostituzione del tono di voce, ma farlo con parsimonia. : -) è un esempio di faccina sorridente ( guardare lat e- ralmente).
Non è il caso di inviare messaggi d'ira ("flames") anche se si doves se esser provocati. Se si vogliono esprimere opinioni forti su un certo t e- sto, è il caso di segnalarlo inserendo un FLAME ON/OFF. Ad ese m- pio: FLAME ON: Quest'argomento occupa inutilmente banda di tr a- smissione. È illogico e senza costrutto. E il resto del m ondo è d'ac- cordo con me. FLAME OFF.
Non pubblicare mai, senza l 'esplicito permesso dell'autore, i l conten u- to di messaggi di posta elettronica.
Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell'uno o dell'altro fra i contendenti in una discussione. Legge- re sempre le FAQ ( Frequently Asked Questions) relative all'argome n- to trattato prima di inviare nuove domande.
Non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comun i- cazioni che non siano stati sollecitati in modo esplic ito.
Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammat i- cali. Chi scrive, è comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da risultare comprensibile alla collettività.
Non inviare mai lettere a catena via posta elettronica. S u Internet le lettere a catena sono vietate, pena la revoca dell'account.
In caso si riceva qualcosa di equivoco o i llegale ci si rivolgerà al d o- cente d'aula o al Responsabile.
Password
Tutti gli utenti devono cambiare le password ricevute e consegnarn e copia in busta chiusa e firmata al Responsabile. Tale busta sarà ri n- novata ogni qualvolta l 'utente la cambierà.
Le buste con tutte le password sono trasmesse al DS che le custodisce in cassaforte.
E' opportuno cambiare la password almeno una volta ogni t re mesi.
Le password devono avere un minimo di 8 caratteri, cifre e lettere, possibilmente minuscole e maiuscole ( esempio di password sC52u Ola). Sono da evitare la ripetizione di due parole brevi anche rovesciate (es. melapera, melaalem), le cifre all'iniz io o in fondo alla password ( es. nicola57), riferimenti espliciti alla propria persona, famiglia, scuola ( es. xxxxxxxxxx, smsvico3), l 'utilizzo dello username come password o sequenze scontate e nomi comuni. Si suggerisce di utilizzare le iniziali di una frase che si possa ricordare facilmente (Diplomato nel 1970/71 al l iceo Xxxxxxx di Ferrara = Dn1/7al Gd F).
Gli utenti eviteranno di utilizzare la stessa password per servizi diff e- renti.
Per ragioni di sicurezza, occorre assolutamente evitare di rendere nota a terzi la propria password. Se ciò accadesse occorrerà cambiare i m- mediatamente password.
Il Responsabile disabiliterà la funzione di memorizzazione delle password nei browser.
Il Responsabile attiverà le password sia su Windows che sullo scree n- saver avendo cura in quest'ultimo caso che i tempi siano adeguati.
Art. 54 - Procedura per la denuncia degli infortuni
Infortuni in laboratorio o in zone utilizzate per Educazione Fisica
1.1. Obblighi da parte dell'infortunato
1.1. 1. Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o al suo Staff;
1.1. 2. Far pervenire, con urgenza, in segreteria il r e- ferto medico originale relativo all'infortunio;
1.1. 3. In caso di prognosi, se l 'alunno volesse r i- prendere le lezioni, deve farne richiesta al Di- rigente Scolastico.
1.2. Obblighi da parte del docente
1.2.1. Prestare assistenza all'alunno e avvisare il D i- rigente Scolastico o il suo Staff;
1.2.2. Far intervenire l 'autoambulanza ove necess a- rio;
1.2.3. Avvisare i familiari;
1.2.4. Accertare la dinamica dell'incidente;
1.2.5. Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e disponib i- le in segreteria presso l’ amministratore dele- gato.
1. 3. Obblighi da parte della segreteria
1.3. 1 Registrare l 'infortunio sull'apposito Registro Infortuni (devono essere annotati cronologi- camente gli infortuni che comportano un'as- senza di almeno un giorno);
1.3. 2 Assumere a protocollo la dichiarazione (m o- dello interno) del docente o di chi ha assistito all'infortunio e inviarlo in allegato a I. N.A. I. L., ad autorità di P.S. ed all'assicura- zione;
1.3. 3 Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare i l modello i n- terno dal quale è rilevabile l 'orario di cons e- gna, la documentazione medica prodotta: 1 co- pia nel fascicolo personale, la copia originale
all' I. N. A. I. L., 1 copia conforme all'autorità di P.S., 1 copia conforme agli atti;
1.3. 4 In caso di prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade l 'obbligo della denuncia all' I. N. A. I. L. e all'autorità di P.S.;
1.3. 5 In caso di prognosi superiore a tre giorni co m- pilare l 'apposita modulistica per la denuncia d'infortunio (le prime 3 copie da inviare, tr a- mite raccomandata o e- mail entro 48 ore all' I. N. A. I. L., il quarto avviso da inviare all'autorità di P.S. del luogo dove è avvenuto l'infortunio o in mancanza al Sindaco del Co- mune con lettera di accompagnamento entro 48 ore tramite posta certificata o a mano con ri- chiesta di ricevuta, la quinta copia in originale nel fascicolo personale e la fotocopia agli at- ti);
1.3. 6 In caso di morte o pericolo di morte far prec e- dere la denuncia diretta all' I. N.A. I. L. da co- municazione telegrafica o e-mail entro 24 ore dall'evento;
1.3. 7 Quando l 'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al qua r- to o oltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certi- ficato medico attestante il prolungamento e seguire i punti sopra esposti;
1.3. 8 Compilare la denuncia per l 'assicurazione s e- condo il modello predisposto dalla stessa e spedirlo entro 3 giorni tramite posta certifica- ta o e-mail semplice corredata di tutta la do- cumentazione utile;
1.3. 9 Informare l 'infortunato delle condizioni di as- sicurazione e ricordargli di provvedere entro i term i- ni previsti per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.
Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione
b.1. Obblighi da parte dell'infortunato
2.1. 1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o al suo Staff;
2.1. 2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il r e- ferto medico originale relativo all'infortunio;
2.1. 3 In caso di prognosi, se l 'alunno volesse ripre n- dere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.
b.2. Obblighi da parte del docente
2.2. 1 Portare con sé il modello di relazione d'infort u- nio
2.2. 2 Prestare assistenza all'alunno;
2.2. 3 Far intervenire l 'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l 'alunno in osp e- dale e richiedere la certificazione medica con prognosi;
2.2. 4 Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua asse n- za, chi ne fa le veci;
2.2. 5 Trasmettere con la massima urgenza e via f ax all'ufficio della segreteria della scuola la rel a- zione ed il certificato medico con prognosi;
2.2. 6 Consegnare, al rientro, in segreteria ed in origi- nale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sosten u- te.
2.3 Obblighi da parte della segreteria
2.3. 1 Quanto previsto al punto 1.3 con la precisazione che se l 'evento è accaduto in territorio estero l'autorità di P.S. da considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio italiano.
Infortuni occorsi in servizio a tu tto il personale dentro l' isti- tuto o nelle immediate vicinanze o durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione
Obblighi da parte dell'infortunato
3.1. 1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o al suo Staff;
3.1. 2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il ra p- porto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;
Se l 'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d' istr u- zione:
a) recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;
b) trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio del- la segreteria della scuola la relazione ed il certificato m e- dico con prognosi;
c) consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la rel a- zione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ri- cevute di spese sostenute.
Obblighi da parte della segreteria
3.2. 1 Quanto previsto al punto 1. 3 con le opportune integrazioni e/o modifiche.
XI – ALTRI REGOLAMENTI
Art. 55 - Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico Art. 1 – Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico è un organismo composto da docenti dell’Istituto e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecno- logica. Scopo del C.T.S. è il rafforzamento dei rapporti della scuola con il territorio socio economico di riferimento, svolgere funzioni di raccordo tra gli obiettivi educa- tivi della scuola, i fabbisogni professionali ed educativi espressi dal mondo del lavo- ro, dal mondo della ricerca e dell’Università. Esso ha funzioni consultive e di propo- sta in ordine all’attività didattica dell’Istituto per quanto concerne le aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.
Le proposte del C.T.S. hanno carattere consultivo ma impegnano il Collegio dei Do- centi a deliberare in merito.
Il Comitato non ha potere deliberante in materia economica.
Art. 2 – Composizione e durata del Comitato Tecnico Scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico è nominato con provvedimento del Dirigente Scola- stico, previa delibera del Consiglio dei Docenti.
Il C.T.S. è composto da 6 membri interni e da 6 membri esterni con rappre- sentanza sostanzialmente paritetica.
.
In particolare sono membri interni:
⮚ Il Dirigente Scolastico pro tempore
⮚ Il Dirigente SGA pro tempore
⮚ Un membro dello Staff di Presidenza
⮚ docenti in rappresentanza di diverse discipline Sono membri esterni:
⮚ Il Presidente di una associazione culturale che opera con la Scuola
⮚ Il segretario pro tempore dell’associazione Ristoratori “ Terracina a tavola “
⮚ Un membro dell’ associazioni commercianti
⮚ Un membro dell’ASL Terracina / Fondi
⮚ Un titolare dell’Azienda Tour Operator
⮚ Il Presidente del Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto, udita la relazione del DS, ratifica la composizione del C.T.S. per la componente docenti e prende atto della Componente indicata dalle Associa- zioni di categoria.
Il C.T.S. può avvalersi, quando ritenuto necessario, anche dell’apporto tempo- raneo di altri esperti chiamati a collaborare.
Il C.T.S. dura in carica tre anni e può essere tacitamente rinnovato. I suoi membri possono essere
riconfermati.
I docenti componenti del C.T.S. possono recedere dall’incarico, comunicandone i
motivi.
Ogni qualvolta una delle rappresentanze all’interno del C.T.S. dovesse decadere, il Presidente provvede a chiedere alle amministrazioni o ai gruppi di appartenenza una nomina sostitutiva, onde permettere al Comitato di avere, nel limite del possibile, la rappresentatività prevista.
La partecipazione al C.T.S. è gratuita.
Art. 3 – Competenze del Comitato Tecnico Scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico esprime pareri e proposte in merito a:
⮚ definizione delle attività formative e scientifiche da inserire nel POF della Scuola e delle relative strategie di azione con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità;
⮚ Formulazione di programmi e attività con riferimento alle innovazioni, e
all’attivazione di nuovi indirizzi;
⮚ Realizzazione di esperienze di alternanza scuola lavoro degli allievi, di rap-
porti più stretti, anche aifini dell’orientamento, con centri di ricerca, ecc.;
⮚ Acquisizioni e implementazione di risorse strumentali di interesse didattico;
⮚ Obiettivi e contenuti dei corsi di formazione ed aggiornamento del personale docente per le aree di indirizzo, di stages aziendali per I docent, di incontri con esperti provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca;
⮚ Protocolli di intesa, accordi di programma, convenzioni finalizzate allo svol- gimento delle attività per le aree di indirizzo;
⮚ Esprime parere obbligatorio sui risultati raggiunti.
Art. 4 – Adunanze del Comitato Tecnico Scientifico
Il C.T.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico e si riunisce su convocazione del proprio Presidente,
almeno annualmente. Le riunioni non sono pubbliche.
Il C.T.S. può decidere di invitare a partecipare alle sue riunioni, con diritto di paro- la, rappresentanti di istituzioni che abbiano stipulato, mediante apposita convenzio- ne, un rapporto di collaborazione con l’Istituto Scolastico.
Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componen- ti. Le deliberazioni
sono adottate a maggioranza dei presenti; in caso di parità di voti prevale il voto del Presidente.
Il Presidente può invitare alla riunione, senza diritto di voto, il personale dell’Istituto che ritiene utile per la discussione dell’ordine del giorno, limitatamente all’argomento per il quale la loro presenza si renda necessaria.
Per ogni adunanza viene redatto apposito verbale firmato dal Presidente e dal Segre- tario nominato tra i membri del C.T.S. dal presidente stesso. Alla custodia dei ver- bali, di cui può avere visione tutto il personale dell’Istituto, provvede il direttore SS.GG.AA.
Art. 5 – Convocazione del Comitato Tecnico Scientifico
La convocazione del C.T.S. è fatta dal Dirigente Scolastico con lettera contenente l’ordine del giorno, spedita a tutti i componenti almeno 7 giorni prima della data fissata per la riunione. Il Dirigente può disporre le convocazioni d’urgenza in tutti i casi in cui, a suo giudizio, lo richiedano inderogabili necessità o quando ne fac- ciano domanda con richiesta scritta e motivata almeno 1/3 dei componenti del Co- mitato Tecnico Scientifico, oppure il Presidente del Consiglio di Istituto. Le convo- cazioni d’urgenza possono essere fatte con telegramma o lettera raccomandata a ma- no almeno 48 ore prima della riunione.
L’ordine del giorno è disposto dal Dirigente Scolastico. I componenti del C.T.S. in numero di almeno 4, possono chiedere al Dirigente, con richiesta scritta e motivata, la trattazione di determinati argomenti, che devono essere obbligatoriamente inse- riti nell’ordine del giorno della prima riunione del Comitato. Analogamente, de- vono essere obbligatoriamente inseriti nell’ordine del giorno, questioni sottoposte dal presidente del Consiglio di Istituto. L’ordine del giorno deve pervenire con la stessa lettera di convocazione; eventuali modifiche od aggiunte ad esso, devono per- venire almeno tre giorni prima.
Art. 6 – Ufficio di Segreteria
I compiti di segreteria del C.T.S. sono svolti dall’ufficio amministrativo dell’Istituto
che provvede:
⮚ all’invio degli ordini del giorno dei verbali delle single adunanze ai com- ponenti del Comitato;
⮚ ad assumere a protocollo le richieste e tutta la corrispondenza indirizzata al Comitato;
⮚ a svolgere le altre funzioni di supporto organizzativo ed amministrativo che si rendessero
necessarie.
Art. 7 – Approvazione degli ordini del giorno
Gli ordini del giorno discussi si ritengono approvati solo se, posti a votazione, hanno ottenuto voto favorevole della metà più uno dei presenti. Deve essere verba- lizzata ogni eventuale tesi di minoranza.
La votazione di regola sarà palese e si procederà per alzata di mano.
Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del C.T.S. saranno inviate, a cura del D.S. , agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate.
I documenti prodotti dal C.T.S. devono essere obbligatoriamente dagli organi della scuola a cui sono indirizzati.
Art. 8 – Partecipazione alle riunioni
La partecipazione alle riunioni è obbligatoria; le assenze devono essere giustifica- te. Dopo tre assenze ingiustificate consecutive si avrà la decadenza per i membri e- sterni; per i membri interni valgono le regole stabilite dal vigente CCNL.
Art. 9 – Indicatori di qualità
Sono previsti i seguenti i seguenti indicatori di qualità e funzionamento:
⮚ numero di riunioni durante l’anno;
⮚ percentuale di presenze per ogni incontro;
⮚ numero di pareri e suggerimenti proposti all’istituzione scolastica (Colle- gio dei Docenti
⮚ e Consiglio di Istituto);
⮚ percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti;
⮚ numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, in- tese con aziende, con studi professionali, con enti, donazioni di beni ecc.).
Art. 56 – Regolamento BYOD
La Direttiva Generale per l’organizzazione dell’I.P.S. “Xxxxxxxxxx Xxxxxx”, e- manata dal Dirigente Scolastico ad inizio A.S. 2016/2017 (Prot. n. 5565/B3/30.9.2016), contiene, “sezione ALUNNI – Norme comportamentali”, il seguente articolo:
«Si dovrà concordare col docente l’uso di telefoni cellulari e apparecchi radio (lettori MP3 etc.), tablet, o comunque di qualsiasi apparecchio dotato di fotoca- mera o altro in grado di registrare suoni e immagini.»
L’introduzione sempre più massiccia delle nuove tecnologie nella didattica, per migliorare le situazioni di conoscenza e apprendimento, crea la necessità di pun- tualizzare con maggior chiarezza le norme che regolano l’uso dei dispositivi di- gitali mobili PERSONALI.
La scuola, pertanto, per promuovere l’uso dei nuovi strumenti in sicurezza, ri- tiene indispensabile stabilire un regolamento apposito denominato regolamento BYOD (Bring Your Own Device Policy).
VISTO il Dlgs.196/2003, ”Codice in materia di protezione dei dati personali” VISTI gli artt. 3 e 4 dello “Statuto degli Studenti e delle Studentesse” CONSIDERATO quanto riportato nel Piano Nazionale Scuola Digitale, azio- ne 6
l’I.P.S. “Xxxxxxxxxx Xxxxxx” di Terracina adotta il seguente
Regolamento BYOD
Bring Your Own Device Policy
Regolamento per l’utilizzo dei dispositivi digitali personali a scuola
La tecnologia fornisce agli studenti opportunità innovative ed inedite per incre- mentare la loro cultura. La scuola intende favorire tale processo, garantendone la sicurezza attraverso una modalità di interazione che contribuisca al migliora- mento dell’ambiente educativo e di apprendimento. Pertanto, l’uso improprio dei dispositivi digitali mobili (d’ora in avanti semplicemente “dispositivi”) a scuola è inaccettabile ed è sanzionato in misura della gravità. L’uso negativo dei dispositivi tecnologici dentro e fuori la nostra scuola è sempre inaccettabile, e sarà sanzionato laddove si ravvisi danno all’immagine, al decoro, alla dignità della scuola e/o di persone coinvolte.
Norme generali
1. La comunicazione con le famiglie, per qualsiasi urgenza, è sempre garanti- ta attraverso il telefono della scuola.
2. Allo scopo di garantire l’applicazione della normativa (DPR 249/1998, DPR 235/2007, atto di indirizzo del Ministro della Pubblica Istruzione prot.
n. 30/DIP/segr. del 15 marzo 2007 avente ad oggetto “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi e- lettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”, Diret- tiva Ministeriale 104/30.11.2007), le famiglie sono invitate a collaborare strettamente con l’Istituto, nello spirito della corresponsabilità educativa, evitando di effettuare chiamate ai telefoni dei propri figli, durante l’orario scolastico, se non in casi di estrema urgenza, Pertanto, l'uso del cellulare in quanto tale non è consentito per ricevere/effettuare chiamate, SMS o altro tipo di messaggistica.
3. Gli alunni sono tenuti a mantenere i propri telefoni spenti durante l’intera permanenza a scuola, salvo quanto previsto negli articoli di seguito riporta- ti.
4. Possono essere ammessi in classe (per scopi esclusivamente didattici, e previa autorizzazione dei docenti) i seguenti dispositivi digitali mobili: tablet, smartphone ed e-reader, net-book e computer portatili.
5. Gli studenti sono responsabili personalmente dei propri dispositivi.
6. I dispositivi devono essere usati a scuola per soli scopi didattici.
7. Gli studenti possono usare il proprio dispositivo personale mobile in classe
SOLTANTO con il consenso esplicito dell’insegnante.
8. Durante lo svolgimento delle lezioni E’ VIETATO tenere attivi telefoni cel- lulari e apparati fotografici o di registrazione audio e video di qualsiasi tipo, se non espressamente autorizzato del docente. In caso contrario, tali appara- ti potranno essere consegnati in Presidenza e restituiti a un genitore previo appuntamento.
9. E’ VIETATO agli studenti usare dispositivi di registrazione audio, video- camere o fotocamere (o dispositivi che li prevedano) per registrare media o fare foto in classe SENZA il permesso dell’insegnante e SENZA il consen- so della persona che viene registrata.
La scuola potrà utilizzare foto o riprese video di studenti, ripresi durante l'attività didattica (attività di laboratorio, viaggi di istruzione, partecipazio- ne a progetti, ecc.) per mostre fotografiche cartacee o su web, tranne nei ca- si di esplicita richiesta contraria degli interessati o nei casi di immagini che possano ledere la dignità delle persone riprese.
In caso di sospetto di avvenute riprese o registrazioni non autorizzate, i do- centi e il Dirigente Scolastico potranno prender visione delle stesse, avver- tendo immediatamente i genitori. Si ricorda che la registrazione e la diffu- sione non autorizzata di foto o di registrazioni effettuate in ambito scolasti- co, tramite strumenti di diffusione di qualsiasi tipo (ad es., giornali, radio, TV, Internet), potrà essere considerata violazione della legge 196/2003 sul- la Privacy, con le relative conseguenze sanzionatorie. Tali conseguenze sa- ranno particolarmente gravi nei casi in cui sia possibile ravvisare danno di immagine della scuola o mancato rispetto di dignità, onore, decoro delle persone coinvolte e della scuola.
10. Audio e video registrati a scuola a fini didattici possono essere pubblicati ESCLUSIVAMENTE in canali di comunicazione INTESTATI UFFI- CIALMENTE all'IPS “Xxxxxxxxxx Xxxxxx” – Xxx Xxxx, 000 – Xxxxxxxxx (XX), da cui potranno essere condivisi. Un elenco aggiornato di tali canali è reperibile al seguente indirizzo: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xxx.xx/xxxxxx-0- 0/i-nostri-account-social/
11. E’ VIETATO agli studenti prendere in prestito dispositivi di altri studenti.
12. Ogni studente è responsabile della custodia e del corretto utilizzo del pro- prio dispositivo. La scuola non sarà responsabile del furto, smarrimento o danneggiamento del bene, che non dovrà essere lasciato a scuola oltre l’orario delle lezioni.
13. E’ responsabilità dello studente presentarsi a scuola con un dispositivo del quale garantisca la funzionalità. Gli studenti, pertanto, devono essere con- sapevoli che:
a) è loro richiesto di caricare completamente il dispositivo a casa;
b) NON E’ PERMESSO ricaricare i dispositivi nelle aule;
c) E’ FATTO ASSOLUTO DIVIETO ricaricare i dispositivi durante l’orario di lezione. A tal scopo si consiglia di dotarsi di caricabatterie portatili, il cui costo ammonta ormai a pochi euro.
Uso non consentito di internet
14. Agli studenti NON è consentito:
a) usare Internet per scopi diversi da quelli didattici;
b) la navigazione su siti diversi da quelli autorizzati dal docente;
c) scaricare musica, video e programmi da internet o qualsiasi file di grandi dimensioni senza l’esplicito consenso dell’insegnante e quindi per scopi che non siano didattici;
d) giocare con i dispositivi, in rete o diversamente (se non parte autorizzata di una lezione);
e) accedere a reti non protette all’interno delle pertinenze scolastiche.
15. Agli studenti NON è consentito:
a) la navigazione su social network (tranne che con espressa autorizzazione del docente e per scopi didattici);
b) svolgere o promuovere attività pericolose e illecite; diffondere spam, vi- rus, malware o qualsiasi altro tipo di codice dannoso o distruttivo, distri- buire contenuti che possano danneggiare o interferire con il funziona- mento di reti, server o altre infrastrutture della scuola; utilizzare la rete per frodi tramite phishing;
c) la navigazione e/o i commenti impropri e sanzionabili (piattaforme e commenti con contenuti vietati ai minori, o che istigano alla violenza contro individui o gruppi sulla base di razza, etnia, religione, disabilità fisiche, sesso, età, nazionalità, stato di veterano di guerra, orientamen- to/identità sessuale, o che istigano alla discriminazione o che incitano all’odio) – qualunque trasgressione sarà immediatamente sanzionata.
16. Ogni tentativo di forzare o manomettere la rete wifi dell’Istituto e le sue
protezioni sarà sanzionato come grave infrazione disciplinare.
17. All’interno della scuola, la rete interna e Internet sono aree di comunicazio- ne e condivisione di informazioni strettamente didattiche e non possono es- sere utilizzate per scopi diversi. Gli usi e le azioni non consentiti ed espres- samente vietati possono configurare, nei casi più gravi, gli estremi di veri e propri reati.
Diritti di proprietà intellettuale
18. Gli studenti devono rispettare e proteggere la proprietà intellettuale altrui:
a) NON E’ AMMESSA la copia o il plagio di qualsiasi materiale;
b) NON E’ AMMESSA la violazione dei copyrights (es. Fare copie illega- li di software, musica, giochi o film);
c) Si deve attribuire, citare e richiedere il permesso degli autori o creatori delle informazioni o dei media orginali (se richiesto dalla legge o da ac- cordo);
Diritto di ispezione degli Insegnanti
19. La scuola si riserva il diritto di monitorare le attività online degli utenti e accedere, controllare, copiare, raccogliere o cancellare ogni comunicazione elettronica o file, rivelandone il contenuto alle forze dell’ordine qualora lo ritenga necessario. Gli utenti non hanno diritto alla privacy nel loro utilizzo di quanto di proprietà della scuola, delle reti e/o dell’accesso a Internet o fi- les.
Norme finali
20. L’uso della tecnologia, sia essa proprietà della scuola o un dispositivo for- nito dagli studenti, comporta responsabilità personali. Ci si aspetta che gli studenti rispettino le regole, agiscano responsabilmente e onorino i termini e le condizioni fissate dall’insegnante di classe e dalla scuola.
21. Il mancato rispetto di questi termini e condizioni potrà implicare la tempo- ranea o permanente perdita di accesso nonchè altre azioni disciplinari e le- gali, se necessario.
22. Gli studenti saranno ritenuti responsabili delle proprie azioni e sono inco- raggiati a segnalare immediatamente ogni uso accidentale al loro insegnan- te o all’amministrazione scolastica.
23. Gli insegnanti devono portare a conoscenza degli alunni le norme relative al presente Regolamento.
24. Gli insegnanti sono tenuti a vigilare e ad applicare in ogni sua parte il pre- sente Regolamento.
25. Le infrazioni al presente Regolamento da parte di allievi saranno sanziona- te.
26. Qualsiasi violazione delle norme qui contenute può comportare sanzioni di- sciplinari e, qualora configuri reato, è punibile in termini di legge.
27. La scuola promuove iniziative di informazione e formazione sui temi dell’uso consapevole dei dispositivi informatici, dei nuovi media, dei social network e in generale delle applicazioni web e mobili. Tali iniziative sono rivolte agli alunni, alle famiglie, al territorio.
28. Il presente Regolamento è pubblicato sul sito web istituzionale della Scuo- la.
Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Istituto il 31/1/2017, è in vigore fino a nuova redazione.
REGOLAMENTO ATTIVITA’ NEGOZIALE DEL DIRI- GENTE SCOLASTICO
I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1 - Finalità e ambito di applicazione
a) Il presente regolamento disciplina, nell'ambito del D. I 1/2/2001, n.44 - Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo contabile delle istituzioni scolastiche l'attività amministrativa inerente lo svolgimento dell'attività negoziale con i soggetti terzi, nonché ai sensi dall'art. 33, 2° comma, del predetto rego- lamento, i criteri e le limitazioni per lo svolgimento, da parte del Dirigente Sc o- lastico, delle seguenti attività negoziali:
contratti di sponsorizzazione;
contratti di locazione di immobili;
utilizzazione dei locali, beni o siti informatici, appartenenti alla ist i- tuzione scolastica, da parte di soggetti terzi;
convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;
alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didatt i- che o programmate a favore di terzi;
acquisto ed alienazione di titoli di stato;
contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
partecipazione a progetti internazionali.
Art. 2 - Formazione dei contratti
L'iter di formazione dei contratti dell'istituzione scolastica si artico la nelle seguenti tre fasi:
a) Deliberazione a contrattare: l'ente manifesta la propria i n- tenzione di obbligarsi, e predispone uno schema di contratto determinandone il fine perseguito, l'oggetto, la clausole e s- senziali e le modalità di scelta del contraente;
b) Aggiudicazione: la scelta del contraente viene effettuata s e- condo la procedura tipica dell'istituzione scolastica, ovvero nei casi imposti dalla legge e ove risulti più conveniente per l'amministrazione, secondo le procedure dell'asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata, dell'appalto concorso;
c) Stipulazione: l'accordo viene formalizzato in un atto a firma del Dirigente nella sua veste di legale rappresentante dell'E n- te.
Art. 3 - Conclusione dei contratti
L'iniziativa presa dall'istituzione scolastica per la conclusione di un contratto ha valore d'invito ad offrire e non di proposta; ciò deve sempre essere precisato nelle richieste di offerta.
L'offerta della controparte, invece, è vincolante per la stessa per i l periodo fissato dall' amministrazione nel bando di gara o nella lettera d'invito.
Art. 4 - Elevazione del limite di somma
Il limite di spesa per l 'attività di contrattazione relativa all'acquis i- zione di beni e servizi di cui all'art. 34, 1° comma, del D. I. n.44 del 1/2/2001, in considerazione della particolare consistenza patrimoniale e finanziaria dell'istituzione scolastica, è elevato a Euro 5. 000, 00. IVA esclusa.
Nessun contratto può essere artificiosamente suddiviso allo scopo di essere sottratto all'applicazione del presente regolamento.
II
FUNZIONI E COMPETENZE
Art. 5 - Gli atti amministrativi di competenza del Consiglio d'ist i- tuto e del Dirigente Scolastico
I contratti dell'istituzione scolastica debbono essere affidati attrave r- so uno dei sistemi previsti dal su ccessivo art. 8.
La scelta della procedura più idonea da adottare per la stipula dei contratti è disposta:
a) Dal Consiglio d’Istituto nelle materie che il regolamento n. 44 dell’1/ 2/2001 gli riserva espressamente;
b) Dal Dirigente in tutti gli altri casi
La scelta medesima dovrà essere improntata al precipuo fine di ass i- curare garanzie circa l 'efficacia, l 'efficienza, l 'economicità, la sne l- lezza operativa dell' azione amministrativa, l 'imparzialità nell'indiv i- duazione delle soluzioni, e i l rispetto dei princi pi della concorrenzia- lità e della “par condicio” tra i concorrenti. Ove il principio della concorrenzialità pregiudichi l 'economicità e l 'efficacia dell'azione e il perseguimento degli obiettivi dell'istituzione scolastica, gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del s i- stema ritenuto più congruo nel rispetto delle norme vigenti.
L'attività negoziale dell'istituzione scolastica viene svolta dal Dir i- gente scolastico, in qualità di rappresentante legale dell'ente, nel r i- spetto delle deliberazioni del Consiglio d' Istituto.
Nello svolgimento dell'attività negoziale il Dirigente si avvale dell'a t- tività istruttoria del Direttore SGA. A tal fine, al Dirigente compete l'individuazione delle ditte, l 'indicazione dei di beni e/o servizi e le modalità di effettuazione delle forniture da specificare nelle richieste di preventivo. Al Direttore SGA, compete formalizzare la richiesta a l- le ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelt a del fornitore.
Art. 6 - Commissione di gara
L'espletamento della procedura di aggiudicazione a mezzo di asta pubblica, l icitazione privata, nonché trattativa privata previa gara u f- ficiosa può essere demandato ad apposita commissione.
La commissione di gara è composta dal Presidente, da due componenti e da un segretario, con funzione di verbalizzazione, individuati s e- condo le modalità di cui ai successivi commi.
La Presidenza di dette commissioni è affidata al Dirigente Xxxxxxxxxx (o persona dallo stesso delegata) a cui compete la sottoscrizione del contratto.
Gli altri componenti della commissione sono nominati dal Presidente della Commissione stessa tenuto conto della particolare tipologia di gara da espletare; di ciò sarà dato atto nel primo verbale dei lavori della commissione stessa, senza la necessità di altro atto formale.
I compiti di segretario verbalizzante sono svolti da un dipendente dell'istituzione scolastica.
La commissione espleta i propri lavori in forma collegiale, con la pr e- senza di tutti i commissari. Le decisioni vengono assunte a maggi o- ranza dei voti. Il processo verbale di gara, redatto dal segretario, de l-
la commissione, viene sottoscritto da tutti i commissari. In caso di p a- xxxx di voti, prevale i l voto del Presidente.
III
I SISTEMI DI SCELTA DEL CONTRAENTE
Art. 7 - Deliberazione a contrattare
La deliberazione a contrattare è assunta dal Dirigente. Essa deve pr e- cedere la scelta del contraente e la stipulazione del contratto.
La deliberazione a contrattare deve obbligatoriamente indicare:
a) il fine che con il contratto s'intende perseguire, vale a dire il pubblico interesse che l' ente intende reali z- zare;
b) l'oggetto del medesimo, la forma e le clausole rit e- nute essenziali;
c) le modalità di scelta del contraente secondo la nor- mativa vigente;
d) le modalità di finanziamento della spesa.
Essa è sempre revocabile, ancorché esecutiva, trattandosi di atto che non vincola l 'amministrazione la quale può pertanto ritirarla per s o- pravvenuti motivi di interesse pubblico.
Art. 8 - La scelta del contraente
Alla scelta del contraente si può pervenire attraverso il sistema di g a- ra, ovvero nei casi in cui è previsto dalla legge e ove risulti più co n- veniente per l 'amministrazione secondo le procedure dell'asta pubbl i- ca, della licitazione privata, della trattativa privata, dell'appalto con- corso.
Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria, si dovranno utilizzare i sistemi di gara e le procedure previste dagli accordi comunitari cosi come recepiti in sede nazionale.
Fermo restando il rispetto di tali norme, la scelta del sistema di co n- trattazione, se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istit u- zioni scolastiche, va motivato con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia.
Le minute spese, necessarie a soddisfare i correnti bisogni di limitata entità, sono disciplinate da apposito regolamento.
IV
MODALITÀ DI ESPLETAMENTO DELLE GARE
Art. 9 - La lettera d'invito alle gare
Le ditte da invitare a partecipare alle gare con il sistema di contratt a- zione ordinario di cui all'art.34 del D. I. n.44 del 1/2/ 200, sono indiv i- duate dal Dirigente scolastico secondo autonomi criteri di idoneità e affidabilità. Nel caso di gare a licitazione privata e appalto concorso le ditte debbono essere individuate attravers o il preavviso di gara con le modalità previste dalla legge.
I requisiti minimi da richiedere alle ditte partecipanti sono quelli pr e- visti dalla legge.
Sono escluse dalla contrattazione le ditte che:
a) si trovino in stato di fallimento, liquidazione, cessazione di atti- vità, concordato preventivo e in qualsiasi altra forma equivale n- te secondo la legislazione vigente;
b) nei cui confronti sia stata pronunciata una condanna, con sen- tenza passata in giudicato, per reati che attengono alla moralità professionale e per delitti finanziari;
c) in precedenti contratti si sono resi colpevoli di grave negligenza, malafede o inadempienze debitamente comprovate;
d) non siano in regola con gli obblighi relativi alle contribuzioni previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o al paga- mento delle imposte e tasse;
e) siano gravemente colpevoli di false dichiarazioni nel fornire i n- formazioni che possono essere richieste ai sensi del presente a r- ticolo.
La lettera d'invito, per ogni forma di contrattazione rappresenta un mero invito ad offrire che qualifica la controparte come proponente e impegna l 'istituzione scolastica solo dopo l 'aggiudicazione.
La controparte non può invocare la responsabilità precontrattuale ove l'ente, assumendo un provvedimento motivato, decida di non far lu ogo all'aggiudicazione o alla revoca della gara.
La lettera d'invito deve essere improntata alla massima chiarezza, e- lencando dettagliatamente i requisiti ed i documenti richiesti, le m o- dalità da seguire per la partecipazione ed individuando con certezza quelle clausole che, in quanto rispondenti ad un particolare interesse dell'istituzione scolastica appaltante, portano alla esclusione dalla g a- ra ove siano disattese.
Le lettere d'invito per la partecipazione alle gare devono essere sped i- te, con sistemi che assicurino la massima certezza circa tale ademp i- mento. Di norma deve essere utilizzata la raccomandata con ricevuta di ritorno. Gli altri sistemi di estensione dell'invito, quali i telefax, la
forma telegrafica, la posta ordinaria sono da ritenersi applic abili solo in presenza di situazioni eccezionali.
Art. 10 - Le offerte
I termini da concedere alle ditte per la partecipazione alle gare reg o- late dalla legislazione nazionale sono, per quanto riguarda l 'asta pu b- blica, quelli previsti dall'art.64 del R. D. 23/5/ 1924, n.827, mentre per gli altri sistemi di affidamento, verranno determinati di volta in volta, nel rispetto dei principi di equità, dalla stazione appaltante.
Tali termini dovranno essere tali da consentire la presentazione di una offerta seria e ragionata e, comunque, non essere inferiori alla metà di quelli prescritti per quanto concerne gli appalti soggetti alla normat i- va comunitaria.
Le offerte hanno natura di proposta irrevocabile. Esse dovranno ess e- re redatte nel rispetto delle norme, modali tà, termini e condizioni previste per legge, dalla lettera d'invito o da qualsiasi altro discipl i- nare richiamato per regolare l 'affidamento.
Le offerte devono essere sottoscritte dal legale rappresentate delle ditte e non possono presentare correzioni che non siano da lui conva- lidate con apposita sottoscrizione.
Di norma il sistema di presentazione delle offerte è quello dell'inoltro a mezzo del servizio postale in plico raccomandato.
Eventuali deroghe a tale sistema deve essere adeguatamente motivato. Non è ammessa la possibilità di utilizzare soluzioni tra di loro alte r- native per l 'inoltro delle offerte quali ad esempio il mezzo del plico postale e la consegna a mano.
Non sono ammesse offerte per telegramma, nè offerte condizionate o espresse in modo indeterminato o con semplice riferimento ad altra offerta.
Nel caso di presentazione a mezzo del servizio postale le offerte de b- bono presentare all'esterno della busta, in modo chiaro ed inequivoc a- bile, il nominativo del partecipante e l 'indicazione della gara cui si ri- feriscono. Ove sia prevista la necessità di esaminare preliminarmente la documentazione ritenuta propedeutica all'ammissione, si deve ut i- lizzare il sistema della doppia busta. In tal caso la busta contenente la sola offerta, chiusa in altra più grande contenente i documenti xxxxxx- sti per la partecipazione, verrà aperta soltanto se la documentazione necessaria per l 'ammissione risulterà regolare.
I termini previsti per la partecipazione debbono intendersi perentori e l'offerta viaggia a rischio e pericolo dell'offerente.
Ai fini dell'accertamento del rispetto dei termini di reperimento dell'offerta stessa, farà fede il timbro di arrivo e la declaratoria od a t- testazione circa il giorno e l 'ora del ricevimento, apposta dal funzi o- nario responsabile del procedimento.
Quando in una offerta vi sia discordanza tra i l prezzo indicato in le t- tere e quello indicato in cifre è valida l 'indicazione in lettere.
Nel caso in cui vi siano errori di calcolo del prezzo complessivo, vale quale offerta il prezzo risultante dal corretto calcolo effettuato sulla base dei prezzi unitari offerti.
Possono essere presentate più offerte aventi lo stesso oggetto a cond i- zione che l 'offerta successiva sia presentata nel rispetto dei termini e delle modalità previste per l 'offerta p rincipale. In tal caso viene presa in considerazione l 'ultima offerta in ordine di tempo.
Non è ammissibile la presentazione di più offerte per le quali non si possa individuare l 'ultima.
Scaduto il termine utile per la loro presentazione, le offerte non p os- sono essere ritirate, modificate o integrate e divengono quindi imp e- gnative per la ditta proponente.
Nel caso in cui l 'aggiudicazione non sia prevista seduta stante ma di f- ferita in un momento successivo, l 'offerta si considera valida per un periodo di tempo pari a quello ipotizzato nella lettera d'invito od in mancanza di tale indicazione, per quello normalmente necessario per compiere le operazioni che dovrebbero condurre alla definitiva aggi u- dicazione.
Qualora detto termine di validità sia scaduto prima dell' aggiudicazio- ne, deve essere acquisita, prima di procedere all'esame delle offerte, la conferma circa la loro validità.
Art. 11 - Le offerte risultanti uguali
Nel caso due o più concorrenti risultanti aggiudicatari abbiano pr e- sentato offerte uguali, il Presidente dispone immediatamente una nu o- va gara tra i concorrenti presenti, con il metodo che riterrà più oppo r- tuno, ed aggiudicherà l 'appalto al migliore offerente.
Ove i concorrenti non siano presentì o rifiutino la seconda gara, si procederà all'individuazione dell'aggiudicatario, mediante estrazione a sorte.
Art. 12 - Annullamento e revoca della gara
L'annullamento o la revoca di una gara in corso di espletamento n e- cessita di una congrua e seria motivazione che ponga in evidenza le ragioni giustificative del provvedimento che può essere adottato solo a tutela dell'interesse pubblico e non in presenza di irregolarità fo r- mali che possano dar luogo ad una sanatoria.
Nel caso in cui per la ditta aggiudicataria dovesse essere accertato, successivamente all'aggiudicazione, il mancato possesso di uno dei requisiti essenziali per il perfezionamento del rapporto contrattuale, si procederà aggiudicando l 'appalto alla ditta immediatamente segue n- te nella graduatoria.
V
STIPULAZIONE DEL CONTRATTO
Art. 13 - Contenuti del contratto
Il contenuto del contratto deve essere conforme agli elementi e alle clausole indicate nella lettera d'invito e deve di norma includere le condizioni di esecuzione, il corrispettivo, le modalità di pagamento, la facoltà dell'istituzione scolastica di risolvere il rapporto nei casi di inadempienza e/ o di esecuzione in danno, salvo i l risarcimento di cui all'art.18 ed altre eventuali clausole quali le penali e le modalità di verifica di regolare esecuzione.
Il contratto deve avere termini di durata certi. Salvi i casi consentiti dalla legge la durata non può essere variata in corso di esecuzione del contratto.
Art. 14 - Stipula dei contratti
La stipulazione consiste nella redazione formale del contratto. Essa consegue alla fase di aggiudicazione.
I contratti sono stipulati dal Dirigente scolastico o da persona dallo stesso delegata.
La ditta aggiudicataria è tenuta a versare, di norma prima della stip u- la del contratto l 'importo dovuto per le spese contrattuali, cioè quelli di copia e bollo, gli oneri di registrazione del contratto. Tale importo viene versato direttamente al Direttore SGA mediante assegno circol a- re non trasferibile oppure mediante bonifico bancario presso l'istituto cassiere dell'istituzione scolastica. Al Diretto re SGA compete la ge- stione e la rendicontazione di tale deposito.
I contratti possono essere stipulati in una delle seguenti forme:
a) in forma pubblica ordinaria, ai sensi dell'art.102 del regolamento di contabilità di stato, e cioè a mezzo del Notaio, allorché lo richiedano l'amministrazione od i l contraente privato. L'indicazione del nominativo del N o- taio rogante compete alla parte a carico della quale s o- no poste le spese contrattuali;
b) In forma pubblica amministrativa, cioè a mezzo del Di- rettore SGA in veste di ufficiale rogante;
c) Mediante scrittura privata autenticata ai sensi degli artt. 2702 e 2703 del codice civile;
I contratti di importo inferiore a ....................... Euro, IVA esclusa, possono altresì essere stipulati, oltre che nelle forme pubbl ica ordina- ria e pubblica amministrativa, secondo le sotto riportate modalità
d) per mezzo di scrittura privata, firmata dal Dirigente scolastico e dalla controparte;
e) con atto separato di obbligazione sottoscritto dall'off e- rente ed accettato dall'istituzione scolastica;
f) per mezzo di obbligazione stesa in calce al capitolato;
g) per mezzo di corrispondenza, secondo l'uso del commer- cio, quando sono conclusi con ditte commerciali. (offer- ta e successiva conferma d'ordine).
⮚ Nell'ipotesi di cui ai punti b), c), d), la ditta resta vincolata fin dal momento dell'aggiudicazione, mentre per l 'istituzione scolastica è subordinato alla verifica dei requisiti di cui alla vigente legge antimafia.
⮚ Xxxxxx i casi in cui la forma del contratto è prescritta dalla legge, essa verrà determinata all'atto della determinazione a contrattare, tenendo conto del valore economico del contratto o della natura delle forniture e nel rispetto dei principi di e f- ficacia, efficienza ed economicità dell'attività amministrativa.
⮚ L'adempimento della stipulazione deve avvenire entro il ter- mine indicato nella comunicazione alla ditta aggiudicataria, mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, dell'avvenuta predisposizione del contratto. Decorso inuti l- mente tale termine il Dirigente scolastico potrà revocare l 'ag- giudicazione e disporre l 'affidamento a favore dell'offerente che segue in graduatoria. In tal caso l 'istituzione scolastica è liberata da ogni obbligo verso la parte inattiva. E' fatta salva la facoltà dell'amministrazione di attivare tutte le azioni da porre in essere per la esecuzione del contratto e il risarcime n- to dei danni.
Art. 15 - Adempimenti connessi alla stipula
Il DSGA è abilitato a rogare i contratti ai sensi dell'art.34, 6° comma, del D. I. n.44 del 1/2/2001, nell'esclusivo interesse dell'istituzione scolastica, secondo la normativa vigente in materia.
I contratti e gli atti di sottomissione, conclusi dall'istituzione scol a- stica e stipulati in forma pubblica ordinaria, ovvero in forma pubblica amministrativa, ovvero ancora mediante scrittura privata autenticata, vengono registrati a cura del Notaio rogante o dell'ufficiale rogante, entro il prescritto termine di 20 gironi dalla stipula dei medesimi.
Il DSGA provvede alla tenuta del repertorio, alla iscrizione su di qu e- sto degli atti da lui rogati, nonché a tutti gli ulteriori adempimenti l e- gali e fiscali per dare compiuto l 'i ter del contratto.
Per tali contratti egli provvede inoltre all'autentica delle copie degli atti ed al rilascio delle stesse alle parti che ne facciano richiesta.
Art. 16 - Spese contrattuali
Le spese contrattuali necessarie per la stipula e per i successivi ade m- pimenti, anche di ordine tributario, cui il contratto stesso dovrà essere sottoposto, saranno così regolate:
a) se poste a carico del privato contraente, questi sarà invitato a versare, sul conto dell'istituzione scolasti- ca presso l'istituto cassiere, un deposito presuntiva- mente qualificato da cui si preleveranno le somme occorrenti. Esaurite le operazioni si procederà alla liquidazione del conto, rimettendo all'interessato una distinta delle spese effettivamente sostenute ed il conguaglio attivo o negativo del conto che dovrà essere saldato entro 30 gironi.
b) Se poste a carico dell'istituzione scolastica si prele- veranno le somme che si renderanno necessarie at- traverso i l fondo minute spese;
c) Nel caso che l'istituzione scolastica anticipi le so m- me dovute, si procederà al loro recupero. Ove do- vessero riscontrarsi difficoltà seguendo la forma or- dinaria, si attiverà la forma abbreviata e privilegia- ta prevista dall'art.98 della legge sul registro, per i l recupero dell'imposta di registro anticipata, ovvero si tratterrà la somma dovuta dal contraente, aumen- tata degli interessi, sul primo pagamento relativo al contratto.
Art. 17 - Attività di gestione dei contratti
L'originale del contratto una volta stipulato, rogato e registrato, no n- ché quello soggetto a registrazione anche in caso d'uso, è custodito dal Direttore SGA nella sua veste di responsabile del procedimento.
Per il DSGA nella sua veste di responsabile del procedimento, la ge- stione del contratto comporta anche la vigilanza sul regolare e temp e- stivo adempimento degli impegni e delle obbligazioni contrattualme n- te assunte dalle parti. Spetta al responsabile del procedimento azi o- nare e far valere direttamente le clausole anche di natura sanzionat o- rie, previste dal contratto stesso, ogni qual volta se ne realizzino i presupposti.
Spetta altresì al responsabile del procedimento la vigilanza sulla r e- golarità dell'esecuzione delle prestazioni poste a cari co delle parti nell'ambito dei rapporti di collaborazione, disciplinati mediante stip u- la di convenzioni o di appositi disciplinari, con professionisti esterni. Compete al responsabile del procedimento evitare che si verifichino ritardi od omissioni negli adempimenti di natura tecnica, amministra-
tiva, contabile, tali da comportare conseguenze negative per l 'istit u- zione scolastica.
Nell'ipotesi di cui al comma 4 il responsabile del procedimento rifer i- sce immediatamente al Dirigente scolastico, chiarendo le ra gioni dei ritardi e delle omissioni.
Art. 18 - Inadempienze contrattuali
Nel caso di inadempienza contrattuale l'istituzione scolastica, dopo formale ingiunzione rimasta inesitata, può affidarne l 'esecuzione, a spese dell'affidatario, ad un nuovo soggett x. xxxxx l 'esercizio dell' a- zione per il risarcimento del danno.
I provvedimenti intesi a promuovere la risoluzione del contratto m e- desimo per inadempienza, ad esperire le azioni per l 'esecuzione in danno e per il risarcimento dei danni subiti competono al Dirigente scolastico. Al medesimo compete adottare le misure ritenute necess a- rie per i casi di irregolarità o ritardi non configuranti inadempienze in senso proprio.
VI
CRITERI E LIMITI INERENTI I SINGOLI CONTRATTI
Art. 19 - Contratti di sponsorizzazione
La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere disposta dal dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 41 del D. I. n. 44 del 1/2/2001, nel rispetto delle seguenti condizioni:
⮚ in nessun caso è consentito concludere contratti in cui si a- no possibili forme di conflitto d'interesse tra l'attività pu b- blica e quella privata;
⮚ non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola.
⮚ non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che svolgono attività concorrente con la scu o- la;
⮚ nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti che per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato particolare attenzione nei con- fronti dei problemi dell'infanzia e della adolescenza.
⮚ la sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività svo l- te nella scuola: progetti, pubblicazioni, acquisto di materiali per la didattica, acquisto materiali per il funzionamento, acquisto mobilio ed arredo, riparazioni, guasti e necessità simili.
Art. 20 - Contratto di locazione di immobili
I beni immobili di proprietà dell'istituzione scolastica possono essere ceduti in locazione a soggetti pubblici e privati secondo la disciplina dettata dagli artt. 1571 e seguenti del codice civile.
Il Dirigente nel determinare il canone d' affitto dovrà tenere conto dei costi di gestione dell'immobile in termini di manutenzione straordin a- ria e pagamento delle imposte.
Art. 21 - Contratto di utilizzazione, dei beni e dei locali scolastici da parte di soggetti terzi
Il contratto deve prevedere le seguenti clausole e condizioni:
⮚ la concessione in uso dei locali deve essere compatibile con l'attività educativa svolta nell'istituto stesso, cioè nel senso che non può essere l imitativa delle attività didattiche dell' i- stituto;
⮚ precisare il periodo della concessione in uso dell' edificio e le modalità tassative di utilizzo dei locali da parte del concessionario;
⮚ precisare l'obbligo del concessionario di stipulare una po- lizza assicurativa per la responsabilità civile per garantire eventuali possibili danni;
⮚ precisare che i l concessionario assume l'obbligo della cu- stodia dell' edificio;
⮚ precisare che il concessionario assume la responsabilità in ordine alle attività e destinazione dell'edificio;
⮚ precisare che la scuola e l'ente proprietario dei locali d e- vono essere tenute esenti da spese connesse all'utilizzo dei locali;
⮚ il corrispettivo per l 'uso dei locali è stabilito in via discre- zionale dal Dirigente, comunque non dovrà essere inferiore al costo derivante dalle utenze, pulizie e/o eventuale pers o- nale di sorveglianza, perché tali prestazioni vanno retribu i- te con parte dei proventi accessori in quanto resi a favore di terzi.
Art. 22 - Contratto di utilizzazione di siti informatici da parte di soggetti terzi
L'istituzione scolastica può ospitare sul proprio sito informatico ist i- tuzioni di volontariato, associazioni, collegamenti verso altre istit u- zioni scolastiche, o enti di interesse culturale allo scopo di favorire
la creazione di sinergie tra soggetti comunque coinvolte in attività educative e culturali.
Il contratto, in particolare, dovrà prevedere:
a) L'individuazione da parte del Dirigente scolastico del responsabile del servizio, il quale assume la r e- sponsabilità per i contenuti immessi nel sito. A tal fine il Dirigente scolastico dovrà verificare non solo il nominativo, ma anche la qualificazione professi o- nale e la posizione dello stesso rispetto all'organi z- zazione richiedente.
b) La specificazione di una clausola che conferisca al dirigente la facoltà di disattivare il servizio qualora il contenuto dovesse risultare in contrasto con la funzione educativa della scuola.
Art. 23 - Contratti di prestazione d' opera
All'inizio dell'anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell'offerta formativa (PTOF) e alla previsione dei progetti che saran- no deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli ins e- gnamenti per i quali possono essere conferiti cont ratti ad esperti e- sterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all'a l- bo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pu b- blicità ritenuta più opportuna.
Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazi one delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l 'elenco dei contratti che s 'intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato:
⮚ l'oggetto della prestazione;
⮚ la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
⮚ il corrispettivo proposto per la prestazione;
⮚ I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l'a c- cesso al pubblico impiego.
⮚ Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente scolastico, può presentare do- manda alla scuola ai fini dell'individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
⮚ I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente articolo saranno annualmente determinati dal Consiglio d'istituto.
Nell'ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annua l- mente i l corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti.
(ovvero)
In casi particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attiv i- tà e all'impegno professionale richiesto, il Dirigente Xxxxxxxxxx, ha facoltà di stabilire i l compenso massimo da corrispondere al docente esperto.
I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico mediante valutazione compar ativa.
La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
⮚ curriculum complessivo del candidato;
⮚ contenuti e continuità dell'attività professionale e scientif i- ca individuale o svolta presso studi professionali, enti pu b- blici o privati;
⮚ pubblicazioni e altri titoli.
Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento almeno ai seguenti criteri:
⮚ livello di qualificazione professionale e scientifica dei ca n- didati;
⮚ congruenza dell'attività professionale o scientif ica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell'ins e- gnamento o dell'attività formativa per i quali è bandita la selezione;
⮚ eventuali precedenti esperienze didattiche.
Il Dirigente scolastico per le valutazioni di cui al presente artic olo può nominare una apposita commissione, composta dai docenti, a cui affidare compiti di istruzione, ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti.
Art. 24 - Alienazione di beni e forniture di servizi prodotte dall' i- stituzione scolastica per conto terzi
I contratti e le convenzioni di natura privatistica aventi ad oggetto l'esecuzione di attività di ricerca, di didattica e consulenza per conto terzi, conclusi tra l 'istituzione scolastica ed Enti pubblici e privati, ai sensi dell'art 38 del D. I. n.44/ 2001 sono stipulati dal Dirigente scol a- stico nell'ambito dei criteri e limiti di seguito stabiliti.
Nell'attività di ricerca, di didattica e consulenza per conto terzi rie n- trano quelle prestazioni eseguite dall'istituzione scolastica, av valen- dosi delle proprie strutture, che esulano dai compiti istituzionali.
Il Dirigente, per i contratti relativi a prestazioni a carattere didattico, commissionati da terzi, prima di procedere alla loro stipulazione deve accertare che l 'esecuzione della pr estazione:
a) sia compatibile con lo svolgimento della normale at- tività didattica;
b) non costituisca attività istituzionale dell'istituzione scolastica;
c) sia strumentale e funzionale alle finalità della scuo- la, cioè l'attività deve trovare motivazioni di ordine didattico, di ricerca etc;
d) nel caso si richieda l'impiego di laboratori si do- vranno stabilire le modalità di utilizzo in modo da non arrecare pregiudizio al normale svolgimento delle attività istituzionali;
e) nel caso di utilizzo di personale interno all'i stituzio- ne scolastica si dovrà tenere conto se le attività si collocano in orario di servizio ovvero fuori orario di servizio.
Il corrispettivo da richiedere al committente per le attività disciplin a- te dal presente articolo è approvato dal Consiglio d'ist ituto, su propo- sta del Dirigente. Il corrispettivo deve essere determinato in misura tale da consentire l 'integrale copertura dei costi, nonché una quota di utile. In particolare dovranno essere valutati i seguenti elementi:
f) costo dei materiali di consumo necessari allo svol- gimento dell'attività;
g) costo di acquisto, noleggio, manutenzione o ammor- tamento di apparecchiature tecnico-scientifiche e didattiche necessarie per l' esecuzione dell'attività;
h) costo di eventuali prestazioni relative a collabora- zioni esterne necessarie all' esecuzione della presta- zione;
i) costo e compenso al personale impegnato nella pre- stazione;
j) spese di carattere generale per il funzionamento del- la struttura (compensi per i consumi per le utenze di gas, acqua, energia elettrica, pulizie et c.) stabilite forfettariamente nella misura almeno dell'1% della singola prestazione;
k) altre eventuali voci di spese incidenti sul costo gl o- bale della prestazione.
Su proposta del Dirigente, i corrispettivi introitati, saranno ripartiti: