ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
Regione Provincia
PIEMONTE NOVARA
ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
con il supporto del
Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale
INDICE
PREMESSE 4
IL XXXXXXXXX XX XXXXX XXX XXXXXXXX XXXXXX 0
Art. 1 - Finalità e obiettivi 9
Art. 2 - Ambito di intervento 11
Art. 3 - Metodologia e strumenti generali 11
Art. 4 - Organizzazione per la gestione del processo di attuazione 12
Art. 5 – Impegni generali dei sottoscrittori 12
Art. 6 - Le azioni del piano 13
Art. 7 - Il ruolo dei soggetti attuatori 13
Art. 8 - Le Risorse 14
Art. 9 - Tempi di attuazione 14
Art. 10 - Strumenti attuativi 14
Art. 11 - Monitoraggio ed aggiornamento 16
Art. 12 – Sottoscrizione del contratto 16
ALLEGATI 16
PREMESSE
Premesso che:
• nel 2000 la Comunità Europea ha adottato la Direttiva Quadro sulle Acque n° 60 (Direttiva 2000/60/CE) con l’obiettivo generale di proteggere, migliorare e ripristinare la qualità di tutti i corpi idrici superficiali e sotterranei. La Xxxxxxxxx definisce lo stato di “buono” come obiettivo di qualità dei corsi d’acqua da raggiungere entro il 2015, definendolo sulla base di indicatori sullo stato di qualità chimico-fisica, qualità biologica e qualità idromorfologica. Lo strumento attuativo previsto dalla Direttiva è il Piano di Gestione, la cui scala di definizione ed attuazione è quella del bacino idrografico. La Direttiva, come modalità di lavoro, prevede espressamente “la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all’attuazione dei Piani di Gestione dei bacini idrografici” (art. 14);
• gli obiettivi della suddetta Direttiva 2000/60/CE sono stati formalmente recepiti a livello nazionale dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i.;
• entrambe le norme sopracitate sottolineano la necessità di ricorrere a sistemi di gestione integrata delle acque le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche ambientali e di gestione del territorio al fine del perseguimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici entro il 2015;
• gli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica (il Piano Territoriale Regionale vigente, la proposta di Piano Paesaggistico Regionale ed il Piano Paesistico provinciale di Novara-Vespolate) assumono specifici obiettivi di tutela, nonché di valorizzazione e riqualificazione dei corsi d’acqua a livello di bacino idrografico, comprendendo nella fattispecie anche il torrente Agogna e le sue pertinenze;
• il documento finale del 2° Forum Mondiale dell’Acqua (2000) prevede i “Contratti di fiume” quali strumenti che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengano in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci”;
• la Regione Piemonte con D.C.R. n. 117-10731 del 13/03/2007 ha approvato il Piano di Tutela delle Acque, strumento indispensabile al fine del raggiungimento dell’obiettivo del recupero della qualità dei corpi idrici superficiali. Il Piano ha individuato i “Contratti di Fiume” quale strumento di “attuazione negoziata” per la propria operatività (art. 10 Norme di Piano), riconoscendo un ruolo strategico all’azione e alla partecipazione delle comunità locali alle scelte di sviluppo e gestione del territorio e per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: la riduzione dell’inquinamento delle acque; la riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali; l’uso sostenibile delle risorse idriche; il riequilibrio del bacino idrico; la condivisione dell’informazione e la diffusione della cultura dell’acqua;
• Con l’adozione del Piano Territoriale Regionale, avvenuta con DGR 16-10273 del 16 dicembre 2008, la Regione Piemonte introduce all’art. 35 la seguente disposizione: “Il PTR riconosce altresì l’importanza dei Contratti di fiume o di lago, previsti in attuazione del Piano di tutela delle acque, quali strumenti che permettono lo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione territoriale provinciale e locale. I Contratti di fiume o di lago, intesi come strumenti di programmazione negoziata, correlati ai processi di programmazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali, sono orientati a definire
un percorso di condivisione in itinere con tutti gli attori interessati al fine di favorire l’integrazione delle diverse politiche.”. In particolare, tra gli indirizzi del medesimo articolo si dispone: “Lo strumento dei Contratti di fiume o di lago, al fine di riqualificare i bacini idrografici, considera nella loro interezza le componenti paesaggistico-ambientali e assume l’obiettivo di agire contemporaneamente sui seguenti aspetti: a) la tutela delle acque; b) la protezione del rischio idraulico; c) la difesa del suolo; d) la tutela e la valorizzazione del paesaggio; e) la protezione e tutela degli ambienti naturali; f) il recupero delle strutture dismesse e la rilocalizzazione delle attività e degli insediamenti incompatibili. […] Gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica considerano i contenuti dei Contratti di fiume o di lago; a tal fine le province e i comuni nel redigere gli strumenti di loro competenza recepiscono le politiche condivise, tra i diversi soggetti istituzionalmente competenti, all’interno dei Contratti di fiume o di lago.”.
• la Regione ha individuato quattro Province per l’avvio sperimentale di altrettanti Contratti di Fiume, tra cui la Provincia di Novara per il Torrente Agogna;
• la Provincia di Novara ha accolto gli indirizzi della normativa esistente e ha fatto proprio l’obiettivo di definire e attuare un contratto di fiume per il miglioramento dello stato ecologico (riqualificazione) del Torrente Agogna, seguendo un approccio che consideri i diversi obiettivi e riesca a farli convivere nel migliore dei modi.
Preso atto che:
• il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino del fiume Po, approvato con DPCM del 24/05/2001, individua sul torrente Agogna, nel tratto compreso tra Briga Novarese e il confine provinciale, un assetto di progetto definito mediante la delimitazione delle fasce fluviali con l’obiettivo di garantire un livello di sicurezza adeguato rispetto ai fenomeni di dissesto idraulico e idrogeologico;
• l’Autorità di Bacino del fiume Po nel 2008, ha svolto, con il “Progetto PO-int”, un’attività di aggiornamento e riorganizzazione del “Quadro del fabbisogno di interventi” previsti dal PAI nell’ambito della quale è stata prodotta una monografia specifica per il bacino dell’Agogna contenente la descrizione del quadro delle criticità, dei fabbisogni di intervento e degli interventi realizzati;
• la Provincia di Novara, in data 24/03/2006, ha sottoscritto l’Accordo preliminare dell’Intesa con l’Autorità di bacino del fiume Po e la Regione Piemonte e si è resa disponibile per avviare il tavolo di lavoro previsto dal medesimo Accordo preliminare, affinché il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale possa assumere, ai sensi dell’art. 57, comma 1 del Decreto legislativo n.112/1998, il valore e gli effetti del Piano di bacino nel settore della tutela dell’ambiente, delle acque e della tutela del suolo;
• la Provincia di Novara nel 2006 ha condotto una studio di fattibilità per la riqualificazione ambientale del torrente Agogna nel tratto compreso tra Novara e il confine regionale tra Piemonte e Lombardia, nato dalla necessità di intervenire su un tratto significativo di uno dei bacini fluviali più compromessi a livello regionale dal punto di vista qualitativo, quantitativo ed ecosistemico;
• la Provincia di Novara nel febbraio 2009 ha organizzato un Workshop Internazionale a Novara sul tema “Riqualificazione Fluviale in ambito urbano”, nel quale si è discusso della rilevanza del governo e della gestione dei corsi d’acqua nei tratti urbani con particolare riferimento al raggiungimento di un soddisfacente stato ambientale e alle opportunità
socio-economiche derivanti da una pianificazione urbanistica in cui il corridoio fluviale venga ad essere fattore identitario per le città attraversate;
• la concertazione in campo ambientale rappresenta già una prassi consolidata di confronto tra la Provincia di Novara, le amministrazioni locali, le autorità competenti in materia ambientale e il pubblico interessato, grazie alla precedente esperienza maturata nell’ambito del Progetto Reti EcoLogiche del terrazzo novarese e dell’XXXXXX 00 xxxxx Xxxxxxxxx xx Xxxxxx;
• il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte considera la tutela dell’ambiente come obiettivo strategico per le politiche agricole e introduce specifiche misure di sostegno per le azioni di miglioramento agro-ambientale del territorio;
Considerato che:
• in data 14 maggio 2008 è stato sottoscritto tra la Regione Piemonte, la Provincia di Novara e i Comuni interessati il Protocollo di Intesa per l’avvio del processo finalizzato alla sottoscrizione del Contratto di Fiume per il Torrente Agogna;
• tale processo è stato svolto in tutte le sue fasi secondo le modalità previste nella allegata relazione metodologica (allegato A – relazione metodologica sintetica), condivisa dalla Cabina di Regia e dall’Assemblea di Bacino del Contratto di Fiume per il Torrente Agogna in data rispettivamente 8 novembre 2007 e 13 dicembre 2007;
• il processo è stato condotto in forma partecipata secondo le regole definite dal Decalogo per l’Agogna e condivise dall’Assemblea di Bacino del Contratto di Fiume per il torrente Agogna del 13 dicembre 2007 (allegato B – decalogo per l’Agogna);
• l’attuazione del percorso si è dimostrata coerente con gli obiettivi e le modalità operative dello strumento “Contratto di fiume” come sopra definito, prevedendo un’ampia e diversificata azione di coinvolgimento di tutti i portatori di interesse finalizzata a supportare il percorso di attivazione del processo (regole e compiti), l’analisi e la caratterizzazione dello stato attuale e dei fattori di pressione del corso d’acqua (allegato C – relazione preliminare ambientale), la definizione degli obiettivi e della vision per la riqualificazione, la definizione di linee di azione e scenari alternativi (allegato D – relazione preliminare al Piano di Azione), la definizione del Piano di Azione (allegato E – proposta preliminare di Piano di Azione);
• dal processo partecipato è emersa una generale convergenza nell’individuare nella “riqualificazione fluviale” la strategia idonea al conseguimento degli obiettivi del contratto, intendendola come “l’insieme integrato e sinergico di azioni e tecniche, di tipo anche molto diverso (dal giuridico-amministrativo-finanziario, allo strutturale), volte a portare un corso d’acqua, con il territorio ad esso più strettamente connesso (“sistema fluviale”), in uno stato più naturale possibile, capace di espletare le sue caratteristiche funzioni ecosistemiche (geomorfologiche, fisico-chimiche e biologiche) e dotato di maggior valore ambientale, cercando di soddisfare nel contempo anche gli obiettivi socio-economici”;
• la proposta finale di Piano di Azione è stata illustrata e condivisa dalla Cabina di regia del Contratto di Fiume per il torrente Agogna in data 28 aprile 2009 e dall’Assemblea di Bacino del Contratto di Fiume per il torrente Agogna in data 28 aprile 2009.
• il Piano di Azione, quale parte sostanziale del processo di programmazione negoziata attivato nell’ambito del Contratto di Fiume, è oggetto di un procedimento di Valutazione
Ambientale Strategica (VAS), ai sensi della direttiva 2001/42/CE e con applicazione dei contenuti di cui alla DG.R. n.12-8931 del 9 giugno 2008, al fine di verificarne e pesarne gli effetti ambientali. Tale considerazione emerge dalle valutazioni fino a qui effettuate e soprattutto in virtù del fatto che tale strumento rappresenterà, per il territorio del bacino del torrente Agogna, un quadro di riferimento per successive decisioni che coinvolgeranno diversi ambiti di intervento. Non rappresenta elemento di valutazione di poco conto che la tipologia di percorso metodologico fino a qui seguito nell’esperienza del Agogna e quella proposta con questo Contratto, si adattano in modo evidente al percorso schematizzato e seguito nei processi di VAS. Peraltro lo spirito con cui nasce e si sviluppa il Contratto è proprio quello che ispira tutta la normativa sulla VAS finalizzata a garantire un elevato livello di salvaguardia, tutela e miglioramento dell’ambiente e di protezione della salute umana e diretta ad assicurare un utilizzo accorto e razionale delle risorse naturali, con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse.
Ritenuto che:
• il Contratto di Fiume debba essere inteso come un “nuovo metodo di lavoro” che entra nelle politiche e nelle attività di tutti i soggetti firmatari, per la condivisione delle decisioni sul territorio e per la creazione di un sistema di azione locale basato sulla concertazione, condivisione ed integrazione delle decisioni; in questo senso esso si fonda su un approccio interattivo, per garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, e si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare e competenze;
• il Contratto di Fiume possa essere interpretato come uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle competenze ed in grado di dare un indirizzo strategico alle politiche ordinarie di ciascuno degli attori interessati; in tale accezione rappresenta anche uno strumento attraverso cui integrare e orientare le risorse e le programmazioni economiche destinate ad un territorio;
IL CONTRATTO DI FIUME DEL TORRENTE AGOGNA
tutto ciò premesso si stipula il seguente
ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
ai sensi
dell’art. 10 delle Norme Tecniche di Attuazione
del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte e
dell’art. 2, comma 203, lett. a) della L. 662/1996
tra:
(elenco firmatari da definire in fase di sottoscrizione)
Art. 1 - Finalità e obiettivi
Attraverso il presente Contratto di Fiume si vuole portare il territorio del torrente Agogna ad “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale” (II Forum Mondiale dell’Acqua).
L’obiettivo principale del Contratto di Fiume per il Torrente Agogna è quello di migliorare lo stato ecologico complessivo del corso d’acqua, in attuazione delle finalità e degli obiettivi previsti dalla Comunità Europea in materia di tutela delle acque, così come declinati nel VI Programma di Azione per l’Ambiente e nella Direttiva 2000/60/CE (recepita a livello nazionale al D.Lgs 152/2006 e s.m.i.).
La finalità ultima del Contratto di Fiume è quella di impegnarsi ad una implementazione maggiore di quanto previsto nell’ambito delle normative vigenti, mirando alla piena integrazione delle politiche ambientali di tutela delle acque e del territorio fluviale con quelle di protezione dal rischio idraulico e di sviluppo locale. Il fiume, adeguatamente tutelato e fruito, diventa dunque il propulsore per lo sviluppo e la promozione del territorio dell’intero bacino.
Per questi motivi, il conseguimento dell’obiettivo ambientale viene perseguito in maniera negoziale con gli altri principali obiettivi in gioco: riduzione del rischio idrogeologico, valorizzazione della risorsa idrica per gli usi antropici, fruizione del corso d’acqua, qualità del paesaggio.
riequilibrio
USO PLURIMO DELLA RISORSA IDRICA
miglioramento
QUALITA’ DEL PAESAGGIO
miglioramento dello
STATO ECOLOGICO
del torrente Agogna
mitigazione
RISCHIO IDRAULICO E DISSESTO IDROGEOLOGICO
valorizzazione FRUIZIONE RICREATIVA, SPORTIVA E DIDATTICA
In particolare è riconosciuto il valore culturale, paesaggistico e socio-economico delle risaie quale elemento identitario e fattore di sviluppo per ampie porzioni del territorio novarese. In questo senso è obiettivo congiunto del Contratto di Fiume la valorizzazione di tali ambiti in piena coerenza e sinergia con le sopra citate necessità di tutela ambientale.
Le modalità seguite per la costruzione del Contratto di Fiume per il Torrente Agogna, avvenuta attraverso un processo partecipato, e quelle previste per la sua attuazione sono funzionali anche al conseguimento di ulteriori obiettivi di natura conoscitiva e culturale: costruzione di un quadro conoscitivo condiviso e aggiornato, creazione di consapevolezza, responsabilizzazione su problemi e opportunità che riguardano il fiume e i territori a questo connessi, miglioramento del coinvolgimento reciproco e della sinergia operativa tra i diversi enti e settori coinvolti rispetto al tema della gestione delle acque e dei fiumi, miglioramento dell’interazione tra amministrazione provinciale e comunità del territorio fluviale, educazione a modalità efficaci di interazione tra Enti (e tra questi e il territorio) basate sulla negoziazione e finalizzate a soluzioni win-win, diffusione
della cultura della Riqualificazione Fluviale, informazione dei potenziali attori (“pubblico”) e della popolazione in generale dell’esistenza del Piano di Azione, dei suoi obiettivi e dei possibili effetti.
Gli obiettivi del Contratto di Fiume sono stati definiti alla luce dell’attività conoscitiva iniziale e dei successivi forum; vengono dettagliati e condivisi secondo le articolazioni riportate di seguito:
OBIETTIVI | DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI | ATTRIBUTI PRINCIPALI | SOTTO OBIETTIVI | DESCRIZIONE DEI SOTTO OBIETTIVI |
MIGLIORAMENTO DELLO STATO ECOLOGICO | Migliorare la qualità dell’acqua, e favorire l’instaurarsi di dinamiche geomorfologiche ed ecologiche più naturali rispetto alla situazione attuale (questo si dettaglia mediante sotto obiettivi) | Qualità chimico-fisica | Condizioni generali della qualità dell'acqua | Migliorare la qualità chimico fisica dell’acqua nel suo complesso |
Inquinanti specifici | Portare, mantenere tutte le concentrazioni di sostanze pericolose sotto i valori soglia previsti dalle normative vigenti | |||
Qualità biologica | Macroinvertebrati | creare le condizioni per la presenza di una comunità di macroinvertebrati in buone condizioni; tale obiettivo è conseguibile attraverso azioni di miglioramento degli habitat disponibili e della qualità dell'acqua realizzabile perseguendo gli altri obiettivi | ||
Fauna ittica | creare le condizioni per la presenza di una comunità ittica in buone condizioni (con specie attese e con popolazioni abbondanti e ben strutturate) e in grado di mantenersi nel tempo | |||
Vegetazione terrestre | migliorare struttura, naturalità e copertura delle fasce riparie, ricreando un corridoio di elevato valore ecologico lungo il corso d’acqua | |||
Qualità idromorfologica | Regime idrologico | avvicinare maggiormente il regime a quello naturale, ricercando un migliore compromesso con gli usi economico-produttivi | ||
Continuità fluviale | Aumentare la continuità longitudinale e laterale del corso d’acqua | |||
Mobilità laterale | aumentare le possibilità di divagazione morfologica del corso d’acqua | |||
Condizioni morfologiche | consentire il raggiungimento (o il mantenimento) di condizioni morfologiche prossime a quelle di riferimento, come conseguenza del perseguimento degli altri sotto obiettivi | |||
MIGLIORAMENTO DELLA FRUIZIONE | promuovere una fruizione sostenibile del fiume, nel rispetto delle attività rurali e della sicurezza degli utenti | |||
MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA IDROMORFOLOGICA | ridurre (o non aumentare) il rischio idraulico e idromorfologico | |||
MIGLIORAMENTO DEGLI USI ECONOMICO- PRODUTTIVI DELLA RISORSA | garantire usi economico- produttivi legati all'uso della risorsa idrica | |||
MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL PAESAGGIO | riqualificare paesaggisticamente l’ambito fluviale anche attraverso il recupero e la salvaguardia degli elementi paesaggistici tipici |
Art. 2 - Ambito di intervento
Il territorio interessato dal presente Accordo è quello dell’area idrografica “AI 30 Agogna" come individuata dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte.
E’ interessata l’intera porzione piemontese del bacino idrografico del torrente Agogna, anche destinando particolare attenzione a quei territori intermedi tra l’intero bacino e le fasce di pertinenza fluviale (in senso idraulico) più direttamente interessati dalle relazioni funzionali e fruitive con il fiume, quali aree di particolare significato per il coordinamento fra le diverse politiche.
Alla luce delle caratteristiche e delle diverse pressioni esercitate sul bacino, il presente Contratto di Fiume ed il Piano d’azione da esso promosso fanno riferimento esplicito a cinque diversi sotto-tratti così definiti:
1. tratto montano, dalle sorgenti a Borgomanero
2. tratto urbano di Borgomanero
3. tratto di alta pianura, da Borgomanero a Novara
4. tratto (peri)urbano di Novara
5. tratto di media pianura, da Novara al confine regionale
I sottoscrittori del presente Accordo si impegnano ad attivare le intese necessarie ad ampliare l’ambito di intervento oltre i confini regionali, al fine di adottare strategie di riqualificazione a scala di intero bacino idrografico.
Art. 3 - Metodologia e strumenti generali
I sottoscrittori del presente Accordo condividono il principio che solo attraverso una sinergica azione di tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, si possa invertire la tendenza al degrado territoriale e ambientale dei bacini fluviali e perseguire obiettivi di riqualificazione ambientale, sociale ed economica. A tal fine si impegnano, nel rispetto delle competenze di ciascuno, ad operare in un quadro di forte valorizzazione del principio di sussidiarietà, attivando tutti gli strumenti partenariali utili al pieno raggiungimento degli obiettivi condivisi.
Il presente Contratto di Fiume rappresenta lo strumento utile per dare operatività a questo nuovo approccio di azione sul territorio. Il processo di costruzione del Contratto di Fiume è basato sul confronto e la negoziazione tra tutti i portatori d’interesse coinvolti con l’obiettivo di attivare azioni di riqualificazione ambientale condivise nelle modalità di decisione. Esso si fonda su un approccio interattivo, per garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, e si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare e competenze.
In questo senso i sottoscrittori si impegnano ad intervenire in tale processo con tutte le strutture e gli interessi di competenza garantendo una legittimazione dello strumento all’interno delle proprie politiche e delle proprie attività.
Art. 4 - Organizzazione per la gestione del processo di attuazione
La Regione Piemonte si impegna a concertare con la provincia di Novara le forme più idonee per garantire la gestione del processo di implementazione del Piano di Azione in coerenza con quanto riportato in premessa.
La Provincia di Novara si impegna a mantenere operativa la Cabina di Regia del Contratto di Fiume per il Torrente Agogna, attivando al’occorrenza opportuni Tavoli Tecnici Operativi per il supporto all’implementazione di fasi specifiche dell’attuazione del Piano di Azione, ricorrendo a proprie risorse interne ovvero a risorse esterne. La Cabina di Regia dovrà riunirsi almeno una volta ogni sei mesi e verificare lo stato di implementazione del piano di azione in relazione allo stato ecologico del torrente Agogna.
Tutti gli altri sottoscrittori del presente Contratto di Fiume si impegnano a fornire le competenze del caso per supportare l’implementazione del Piano di Azione.
Art. 5 – Impegni generali dei sottoscrittori
Nell’ambito del presente Accordo i sottoscrittori si impegnano:
• a mettere in atto tutte quelle azioni previste dalle norme comunitarie, nazionali e regionali atte a ridurre l’inquinamento delle acque e a perseguire gli obiettivi di qualità ambientale secondo i modi e i tempi previsti dalla stessa normativa. In questo contesto assume particolare rilievo il Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte per il bacino del Torrente Agogna alla cui applicazione concorrono tutti i soggetti sottoscrittori in modo coordinato e partecipato;
• ad agire in coerenza con tutti i piani vigenti e in particolare con il Piano di Gestione del Fiume Po (adottato con Deliberazione del C.I. del 24 febbraio 2010), Piano di Assetto Idrogeologico (approvato con DPCM del 24/05/2001), il Piano Teritoriale Regionale (approvato con DCR n. 388-9126 del 19/06/1997 e, nella nuova versione, adottato con DGR n. 19-10273 del 18/12/2008), il Piano Paesistico Regionale (adottato con DGR n. 3- 11975 del 4 agosto 2009), il Piano Territoriale Regionale Ovest Ticino (approvato con DCR
n. 417-11196 del 23/07/1997), il Piano Territoriale Provinciale di Novara (approvato con DCR n. 383-28587 del 05/10/2004) e il Piano Paesistico Provinciale del Terrazzo Novara- Vespolate (approvato con DCP n. 21 del 20/04/2009);
• ad operare orientati dagli obiettivi definiti e condivisi all’art. 1 del presente accordo;
• a recepire e monitorare in modo congiunto, in conformità a quanto previsto dalla L.R. 40/1998 e dalla DGR n.12-8931 del 9 giugno 2008, gli esiti del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica al fine di verificare e pesare gli effetti ambientali del Piano di Azione e di accompagnare il processo di programmazione negoziata del Contratto;
• a perseguire e ad inserire nei propri strumenti di programmazione (che al momento sono individuabili ad es. in: documenti di bilancio pluriennali, programmi delle opere pubbliche, piani di gestione delle attività, piani pluriennali di sviluppo socio-economico, etc.) e pianificazione (quali ad es: Piano d’Area, PTCP, Piani regolatori comunali, etc.) gli obiettivi condivisi dal presente Accordo e richiamati all’art. 1;
• a dare immediata attuazione al Piano d’Azione e a concorrere alla sua revisione ed implementazione;
• a predisporre e a dare attuazione agli strumenti definiti necessari per l’implementazione del Contratto di Fiume per il Torrente Agogna, così come riportati al successivo articolo 10;
Art. 6 - Le azioni del piano
I sottoscrittori del presenta accordo si impegnano a sviluppare le seguenti linee di azione secondo gli impegni riportati in allegato:
Linee di azione per la soddisfazione del fabbisogno conoscitivo
Riguardano gli approfondimenti conoscitivi necessari a perfezionare e aggiornare la conoscenza del sistema Agogna al fine di consentire l’implementazione di una strategia integrata per la riqualificazione ambientale del corso d’acqua e del territorio ad esso riferito e di individuare e definire ulteriori linee di azione da attuare al fine del conseguimento degli obiettivi del presente Accordo.
Linee di azione per la riqualificazione integrata a scala di bacino idrografico
Riguardano gli interventi strutturali e non da implementare su area vasta al fine di migliorare l’assetto e l’organizzazione del territorio in relazione alle ricadute sul torrente Agogna e i suoi affluenti.
Linee di azione per la riqualificazione integrata a scala di tratto idrografico
Riguardano gli interventi specifici per singolo tratto in relazione alle problematiche riscontrate (pressioni e criticità). Tali interventi, se pure attuabili a scala di tratto, devono risultare coerenti con la pianificazione e le azioni implementate a scala di bacino.
Linee di azione per la riqualificazione integrata a scala puntuale (azioni pilota significative)
Riguardano alcune azioni pilota di particolare valenza ambientale per il corso d’acqua, che è possibile specificare e attuare nel breve o medio termine per la coerenza con il quadro complessivo degli obiettivi e la convergenza istituzionale a supporto dell’attuazione. Tali interventi, se pure attuabili a scala puntuale, devono risultare coerenti con la pianificazione e le azioni implementate a scala di tratto e di bacino.
Linee di azione per il supporto permanente e la verifica dell’attuazione del Contratto di Fiume
Riguardano azioni di assistenza all’implementazione delle azioni e di monitoraggio continuo da parte del pubblico interessato sullo stato di attuazione degli impegni presi dai sottoscrittori.
Art. 7 - Il ruolo dei soggetti attuatori
La Cabina di Regia definisce i soggetti responsabili delle singole azioni e si fa garante dei ruoli assunti. Nell’ambito delle singole linee di azione i sottoscrittori del presente Accordo si impegnano ad assumere i rispettivi ruoli come stabiliti nel piano di azione allegato (allegato E), concorrendo per la parti di relativa competenza all’implementazione dell’azione.
Art. 8 - Le Risorse
Il presente Contratto di Fiume rappresenta uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle specifiche competenze, fornendo un indirizzo strategico alle politiche ordinarie di ciascuno degli attori interessati. In tale accezione rappresenta anche lo strumento attraverso cui integrare e orientare le risorse e le programmazioni economiche destinate al territorio. In questo senso la partecipazione al Contratto impegna tutti i sottoscrittori al raggiungimento degli obiettivi condivisi di cui all’art. 1 ciascuno con le proprie competenze, responsabilità e risorse.
Nell’ambito della propria responsabilità, i soggetti attuatori dovranno garantire il sostegno finanziario delle azioni di cui hanno la responsabilità attuativa. Qualora questo impegno non sia possibile attraverso i propri strumenti finanziari, i soggetti attuatori dovranno farsi parte attiva nell’individuare e accedere alle fonti di finanziamento più idonee per sostenere le singole azioni.
In caso di azioni immateriali che comportino l’utilizzo di sole risorse umane, i soggetti sottoscrittori assicurano la disponibilità di risorse umane interne alle proprie strutture nella misura e nei tempi da definirsi specificatamente.
I soggetti attuatori si impegnano, inoltre, a sostenere il Piano d’Azione nell’ambito delle proprie disponibilità finanziarie orientando e priorizzando le proprie risorse di bilancio. Si impegnano, altresì, ad inserire gli interventi di competenza previsti dal Piano d’Azione all’interno dei propri strumenti di programmazione pluriennale in modo da individuare, ove possibile, risorse finanziarie ad hoc da destinare nel futuro agli interventi previsti. Tali impegni rappresentano il primo nucleo finanziario verso cui possono catalizzare nel futuro altre risorse diversamente individuate.
In particolare la Regione Piemonte si impegna a individuare le forme e i modi per privilegiare le istanze di finanziamento che derivano da territori oggetto di Contratto di Fiume; tutti gli enti firmatari con analoga capacità di finanziamento, tra cui la Provincia di Novara e i comuni firmatari, si impegnano a far valere la coerenza con gli obiettivi del Contratto di Fiume quale fattore di orientamento nella gestione delle proprie risorse.
In relazione alle risorse necessarie per sostenere il processo di attuazione del Contratto del Fiume è necessario un impegno di tutti i soggetti sottoscrittori dell’Accordo. Si tratta in particolare delle risorse destinate alle attività dell’Assemblea di Bacino, Cabina di Regia, del Tavolo Tecnico Operativo.
Art. 9 - Tempi di attuazione
I sottoscrittori del presente accordo condividono e si impegnano a rispettare l’articolazione temporale prevista dall’allegato Piano di Azione e, in generale, a sviluppare ogni azione sul territorio nel rispetto degli obiettivi di miglioramento ambientale previsti dalla Direttiva CE/2000/60 per il 2015.
Art. 10 - Strumenti attuativi
La metodologia di attuazione del Contratto di Fiume, con riferimento alle singole azioni, non può prescindere da quella utilizzata per giungere alla sua costruzione e deve quindi prevedere le seguenti fasi:
Approfondimento del quadro conoscitivo
• l’attuazione delle azioni di Piano dovrà essere preceduta, oltre che dagli approfondimenti conoscitivi e dalle valutazioni preliminari previste dalle norme vigenti, da una verifica di coerenza con il quadro conoscitivo (allegato C) e secondo l’approccio integrato (allegato A) adottato a supporto del presente Contratto di Fiume.
Consolidamento e valorizzazione del processo partecipato
• l’attuazione delle azioni di Piano dovrà essere accompagnato da un opportuno coinvolgimento di tutte le parti interessate, con riferimento alle istituzioni e al pubblico interessato; in questo senso dovranno essere attivate le forme di consultazione interna ed esterna previste dalla legge (compreso quanto previsto dalla procedura di VAS), integrate da opportuni tavoli pubblici di confronto finalizzati alla condivisione dei patrimoni conoscitivi, degli obiettivi, delle strategie e delle soluzioni;
Attuazione del Piano
• ciascun soggetto firmatario concorre all’attuazione delle azioni sottoscritte secondo le tempistiche e le suddivisioni di responsabilità specifiche;
• alla Cabina di Regia viene attribuito il ruolo di organo di controllo con il compito del monitoraggio del rispetto delle tempistiche e degli impegni sottoscritti da ciascun firmatario, valutando anche le ragioni di eventuali richieste di modifica/adeguamento degli accordi sottoscritti;
• la Cabina di Regia è tenuta a raccogliere e valutare le istanze provenienti dal territorio, sia da parte di soggetti pubblici che di soggetti privati, fornendo pubblica motivazione delle ragioni di accoglimento ovvero diniego delle proposte con particolare riferimento agli obiettivi del presente accordo;
• vengono valutati gli effetti ambientali significativi del Piano di Azione attraverso l’attivazione di un processo di VAS che accompagni tutto il processo di programmazione attivato con il Contratto.
Aggiornamento e sviluppo del Piano d’azione
• viene istituito un organo tecnico che contribuisca ad integrare (la dove carente di informazioni) ed aggiornare (anche sulla base dei risultati ambientali conseguiti) il quadro conoscitivo costruito a supporto della definizione del Piano di Azione;
• sulla base della precedente integrazione, il Piano di Azione viene periodicamente aggiornato.
Gli strumenti necessari per dare attuazione al Contratto sono:
• il Piano di Azione, completo del documento di definizione del dettaglio operativo (comprese le risorse finanziarie) e delle responsabilità di attuazione per ognuna delle azioni previste;
• il Rapporto Ambientale, redatto in conformità a quanto previsto dalla L.R. 40/1998 ed ai contenuti di cui alla DG.R. n.12-8931 del 9 giugno 2008;
• il Piano di Monitoraggio, strutturato in monitoraggio di processo e monitoraggio di piano. Tale strumento deve essere dotato di indicatori di facile e chiara lettura ed interpretazione: saranno un set di riferimento gli indicatori utilizzati nella classificazione dello stato ambientale e parallelamente quelli utilizzati per il Piano di Tutela delle Acque
della Regione Piemonte e per il Progetto Speciale Strategico Valle del fiume Po dell’Autorità di Bacino del Fiume Po.
Art. 11 - Monitoraggio ed aggiornamento
Sulla base degli esiti delle verifiche di cui all’art. 5 la Cabina di Regia può procedere alla revisione del presente accordo. In particolare, in base agli esiti del piano di monitoraggio che verrà sviluppato e adottato nell’ambito della procedura di VAS, dovranno essere prodotte tutte le eventuali azioni necessarie a rispettare gli obiettivi del presente accordo.
Art. 12 – Sottoscrizione del contratto
Il presente contratto è aperto alla sottoscrizione di Enti Pubblici e Organizzazioni senza scopo di lucro, previa domanda scritta alla Provincia di Novara e comunicazione ai membri della Cabina di Regia.
ALLEGATI
A. RELAZIONE METODOLOGICA SINTETICA
B. DECALOGO PER L’AGOGNA
C. DOSSIER AMBIENTALE
D. RELAZIONE PRELIMINARE AL PIANO DI AZIONE
E. PIANO DI AZIONE