Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RILEVANZA REGIONALE PROMOSSI DA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO, ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E FONDAZIONI ONLUS IN ATTUAZIONE ACCORDO STATO-REGIONE FVG (AdP 2020 + risorse
incrementali DL Rilancio) – ART. 72 e ART. 73 D.Lgs. n. 117/2017 – Codice del Terzo Settore. Approvato con DGR n. 1780/2020.
1. - PREMESSA
In coerenza con la programmazione triennale 2019 – 2021, contenuta nel D.M. n. 166/2019, definita d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ed in attuazione:
▪ dell’art. 72, rubricato “Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore” e dell’art. 73, rubricato “Altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore” del D.Lgs 117/2017 e s.m.i. (Codice del Terzo settore, di seguito CTS) che hanno introdotto lo strumento di finanziamento del Fondo per sostenere, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del Codice, lo svolgimento di attività di interesse generale di cui all’articolo 5 del Codice stesso, costituenti oggetto di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo settore;
▪ dell’Atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato con D.M. n. 44 del 12 marzo 2020 (registrato dalla Corte dei Conti in data 2 aprile 2020, al n.543) con cui sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili delle risorse destinate al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale, per un importo complessivo di Euro 28.000.000,00, ripartiti tra le Regioni e le Province autonome sulla base dei criteri ivi individuati, entro la cornice di accordi di programma, da sottoscriversi ai sensi dell’articolo 15 della L. 241/90, con le regioni e province autonome, soggetti coinvolti nel nuovo modello di governance del Terzo settore configurato dal Codice, nell’ambito della propria autonomia legislativa e programmatoria, di cui Euro 940.410,00 in favore della Regione Friuli Venezia Giulia;
▪ dell’Accordo di Programma, approvato con D.G.R. n. 842 del 12 giugno 2020, sottoscritto in data 25 giugno 2020 e approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con decreto direttoriale n. 255 del 27 luglio 2020 (registrato dalla Corte dei Conti in data 20 agosto 2020, al n.1780);
▪ del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n.77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, e, segnatamente, dell’articolo 67, con cui è stato disposto per l’anno
2020 l’incremento di 100 milioni di euro della seconda sezione del fondo di cui al già menzionato articolo 72 del decreto legislativo n.117/2017;
▪ dell’Atto di indirizzo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato con D.M. n. 93 del 7 agosto 2020, (registrato dalla Corte dei Conti in data 1 settembre 2020, al n.1806) con cui sono stati individuati gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili attraverso le risorse incrementali assegnate dall’articolo 67 del D.L. n. 34 del 2020, che ha destinato al finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale un importo complessivo di Euro 50.000.000,00, di cui Euro 1.510.120,00 in favore della Regione Friuli Venezia Giulia, al fine di sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore, volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di COVID-19;
▪ delle Linee Guida predisposte dalla Direzione Generale del Terzo Settore, emanate il 4 settembre 2020 (registro ufficiale 8686. 03-09-2020), di attuazione degli Accordi di Programma per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale finalizzate ad assicurare un puntuale adempimento degli obblighi amministrativo-contabile nell’individuazione degli interventi finanziabili attraverso le risorse in argomento, in ossequio ai principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento;
viene emanato il presente Avviso, che costituisce disposizione speciale, lex specialis, in continuità con il precedente Avviso adottato con DGR n. 1314 del 28.08.2020 e n. 1344 del 25.09.2020, redatto tenendo conto degli atti sopra richiamati, e disciplina criteri e modalità per l’individuazione dei soggetti del Terzo Settore a cui concedere i contributi di cui all’artt. 72 e 73 del CTS a valere sulle risorse ministeriali specificatamente destinate alla Regione a tal fine. Limitatamente alle ulteriori risorse incrementali rinvenienti dall’articolo 67 del D.L. n.34 del 19 maggio 2020, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n.77, che hanno formato oggetto di riparto tra le Amministrazioni in indirizzo con il D.M. n. 93 del 7 agosto 2020 rientrano tra i beneficiari anche le fondazioni comprese tra gli enti del Terzo settore, per le quali il requisito dell’iscrizione al RUNTS si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle ONLUS.
Il presente Xxxxxx, che tiene necessariamente conto delle disposizioni normative poste in essere per la gestione della complessa emergenza epidemiologica da COVID-19, che hanno preso le mosse dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n.6, convertito con la legge 5 marzo 2020, n.13 e dal primo DPCM di pari data, della proroga dello stato di emergenza legato al COVID-19 avvenuto con D.L. 7 ottobre 2020, n.125 e dei successivi DPCM del 13, 18 e 24 ottobre 2020 e provvedimenti connessi e/o successivi, è finalizzato al sostegno delle azioni di contrasto al COVID-19 complessivamente intese, data la riconosciuta esigenza di sostenere gli enti del Terzo settore, che rappresentano un presidio fondamentale per la tenuta sociale, consolidando lo sviluppo e la qualificazione degli enti del Terzo settore che possono accedere alle risorse in parola, affinché essi possano autonomamente crescere nella direzione di una maggiore auto –organizzazione e di una più elevata capacità di implementazione delle attività di interesse generale, attraverso, da un lato, l’integrazione con i servizi presenti nei territori e, dall’altro, mediante l’interazione con gli altri interlocutori operanti sui territori medesimi, al fine di offrire un significativo contributo alla crescita delle comunità di riferimento.
In armonia con le norme istitutive del finanziamento (artt. 72 e 73 del D.lgs. n.117/2017), nonché delle indicazioni contenute nei D.M. n. 44/2020 e n. 93/2020, le attività di interesse generale da sostenere costituiranno
oggetto di iniziative e/o di progetti, funzionali al perseguimento degli obiettivi generali indicati nei medesimi D.M. La locuzione “iniziative e progetti” permette l’adozione di un’opzione di intervento che preveda, in sostituzione o in aggiunta alla modalità di sostegno alle ODV, alle APS e alle fondazioni Onlus comprese tra gli enti del Terzo settore tramite il finanziamento di progetti, forme di sostegno allo svolgimento dell’ordinaria attività statutaria degli enti medesimi, beninteso rientrante in una delle linee contemplate nel citato articolo 5 del D.lgs. n.117/2017. In tale prospettiva, vanno tenute presenti due condizioni: da un lato è esclusa qualsiasi forma di finanziamento “statico” agli enti, che si traduca in un mero trasferimento di risorse a sostegno dell’organizzazione in quanto tale che prescinda, cioè, dall’effettivo svolgimento di una o più attività di interesse generale, dall’altro, resta ferma la necessità che l’individuazione dei soggetti beneficiari delle provvidenze economiche avvenga nel rispetto dei principi di pubblicità, par condicio e predeterminazione dei criteri di concessione.
L’emergenza epidemiologica ha trovato una risposta impressionante per lo sforzo profuso da tutte le componenti della Repubblica: tra i principali attori di questo sforzo vi sono le tantissime organizzazioni del Terzo settore e una moltitudine di volontari, particolarmente impegnati sia nelle attività sanitarie che in quelle sociali, dirette ad alleviare le difficoltà delle persone più fragili. Per altro verso, le misure di contenimento del contagio, limitando o inibendo i contatti sociali, hanno comportato la sospensione delle attività statutarie di moltissimi enti del Terzo settore, principalmente impegnati nei settori della cultura, dell’educazione, dello sport e più in generale nelle attività di socializzazione. Il ruolo delle organizzazioni del Terzo settore è altrettanto importante nella fase post-emergenziale: esse rappresentano un enorme patrimonio di persone, impegno civico, senso di responsabilità, pronti a collaborare con le istituzioni pubbliche, a partire dal livello locale, nella fase di ripartenza nella quale è impegnato tutto il Paese. È tuttavia necessario che siano ricreate le condizioni di necessaria sostenibilità per gli enti del Terzo settore che, durante la fase emergenziale, hanno conosciuto un sovraccarico di impegni o, al contrario, non hanno potuto svolgere le attività statutarie ordinarie: il tratto comune ad entrambe le situazioni è il blocco, in conseguenza dei provvedimenti restrittivi, delle tradizionali fonti di finanziamento (raccolta fondi, quote associative, ecc.).
Pertanto, le risorse finanziarie specificamente destinate a sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore, devono essere volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di COVID-19, e fornire risposte ai bisogni sociali ed assistenziali emergenti dall’epidemia da COVID-19, identificate in una o più attività di interesse generale svolte in conformità alle norme particolari che ne disciplinano l’esercizio in coerenza con i rispettivi atti costitutivi e/o statuti e dovranno essere impiegate in maniera razionale, coerente e sinergica con riguardo agli obiettivi generali riconducibili all’Agenda 20301. In coerenza con la destinazione teleologica impressa alle risorse finanziarie aggiuntive del Fondo dall’articolo 67 del D.L. n. 34/2020 il programma di attività finanziabili non dovrà contemplare la generalità delle attività di interesse generale, poste in essere dall’ente in coerenza con i propri scopi statutari, ma dovrà essere circoscritto a quelle attività dirette a fronteggiare le emergenze sociali ed
11 adottata dall’Assemblea generale dell’ONU a New York il 25 settembre 2015 con la risoluzione 70/1 intitolata “Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
assistenziali provocate dalla situazione epidemiologica in atto, tenuto conto, in particolare, dei bisogni delle persone fragili.
In coerenza con la classificazione economica dei capitoli di spesa del bilancio dello Stato sui quali sono imputate le risorse finanziarie destinate all’attuazione degli accordi di programma, il finanziamento ministeriale non potrà riguardare spese in conto capitale.
La Regione, in attuazione alle indicazioni Ministeriali con DGR n. 1369 dd. 11.09.2020, ha approvato il “Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale – Piano di Assistenza Territoriale” di seguito PAT2020, siccome previsto dall’articolo 1 D.L. 19.5.2020 n. 34 convertito in legge 17.7.2020 n. 77. Nel Piano è previsto il ruolo degli Enti del Terzo settore che “attraverso sinergie con gli Enti del SSR contribuiranno al raggiungimento dei risultati di salute. (…) La Direzione ha, altresì, individuato, in coerenza con la programmazione strategica sanitaria, sociosanitaria e sociale regionale, determinate aree di intervento in cui il ruolo degli ETS è ritenuto di grande rilevanza per il raggiungimento dei risultati di salute. In generale è posta particolare attenzione alle attività di supporto ai care-giver e agli interventi di facilitazione nell’ambito di percorsi assistenziali a favore delle persone, in particolare fragili e con comorbidità. (…)”. Per quanto qui non riportato si rinvia al documento contenuto nella DGR richiamata e approvato dal Ministero della Salute. La Regione, con DGR n. 1568 dd. 23.10.2020 ha adottato il Programma operativo per la gestione dell’emergenza da COVID-19 della Regione Autonoma FVG in attuazione dell’articolo 18, comma 1, del D.L. 18/2020 convertito con modifiche in legge 27/2020 e degli articoli 1 e 2 del D.L. 34/2020 convertito con modifiche in legge 77/2020. Il Programma comprende anche il PAT2020.
Il presente Avviso, pertanto, in coerenza con i provvedimenti nazionali e regionali di contrasto al COVID-19 valorizza in principalità il ruolo svolto da ODV-APS-Fondazioni Onlus nelle AREE PRIORITARIE: A) TERZO SETTORE/SALUTE e B) TERZO SETTORE/SOCIALE.
Al fine di promuovere la costituzione o il rafforzamento dei rapporti tra ETS e soggetti pubblici e di inserire le iniziative previste in attuazione del Programma operativo e del PAT2020 regionale nella complessiva programmazione strategica regionale sono favorite le forme di co-progettazione ex art. 55 CTS che vedano coinvolti ODV, APS e Fondazioni Onlus.
Sono altresì incentivate progettualità sviluppate nelle AREE PRIORITARIE: C) TERZO SETTORE/EDUCAZIONE, D) TERZO SETTORE/AMBIENTE, ed E) TERZO SETTORE/PROTEZIONE CIVILE, in
quanto funzionali allo sviluppo di progettualità che pongono al centro dell’attenzione la persona e la riconnessione, anche in forme innovative, del tessuto sociale già fortemente sollecitato e sottoposto a pressione dall’epidemia e sono volte a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di COVID-19.
2. - CONTENUTI DELLE INIZIATIVE E PROGETTI: OBIETTIVI GENERALI, AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO E LINEE DI ATTIVITÀ
Coerentemente con quanto previsto nell’Atto di indirizzo, nell’Accordo di Programma 2020, nelle Linee guida predisposte dalla Direzione Generale del Terzo Settore e nei Piani di programmazione, le INIZIATIVE e i PROGETTI dovranno riguardare gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività indicati ai successivi paragrafi 2.1, 2.2 e 2.3.
2.1 - OBIETTIVI GENERALI
In linea con gli obiettivi individuati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i progetti e le iniziative da finanziare dovranno concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali contestualizzati nell’ambito della pandemia e delle misure da porre in essere per fronteggiare le conseguenze da COVD-19 nella popolazione:
1. Porre fine ad ogni forma di povertà;
3. Salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti;
10. Ridurre le ineguaglianze;
11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere gli effetti del cambiamento climatico.
2.2 - AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO E FINALITÀ
Le iniziative e i progetti dovranno collocarsi all’interno delle seguenti aree prioritarie d’intervento:
A) TERZO SETTORE/SALUTE e B) TERZO SETTORE/SOCIALE: € 1.510.120,00 (ex D.M. n. 93/2020) di cui
€ 310.120,00 per la progettualità di livello regionale che rientra nelle linee tematiche a) ed m), complessivamente intese, più avanti riportata.
La Direzione Centrale Salute, politiche sociali e disabilità, gli Enti del Servizio sanitario regionale (Aziende sanitarie e IRCSS) e/o i Servizi sociali dei Comuni favoriscono il coinvolgimento di ODV, APS e FONDAZIONI ONLUS, che sono iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) o nei registri regionali delle ODV, APS o all’Anagrafe delle Onlus dell’Agenzia delle Entrate, secondo quanto previsto dal presente Avviso e nel rispetto delle risorse messe a disposizione anche nelle forme previste dall’articolo 55 del d.lgs. 117/2017 (CTS).
Il coinvolgimento degli ETS sopra indicati all’interno del Servizio sanitario regionale e del Servizio Sociale regionale assume primaria rilevanza pubblicistica di perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale di cui all’articolo 4 del Codice del Terzo Settore. Detto coinvolgimento potrà riguardare le attività di interesse generale previste dall’articolo 5 CTS in coerenza con gli indirizzi di programmazione strategica regionale sanitaria e sociosanitaria 2020/2021.
Si ritengono di rilevanza strategica le progettualità sviluppate negli ambiti di intervento previsti dalla DGR n. 1369 dd. 11.9.2020 e dalla DGR n. 1568 dd. 23.10.2020, in particolare al capo “RUOLO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE”.
Enti del SSR e/o i SSC oltre ad attivare le co-progettazioni o le convenzioni possono intervenire in qualità di COLLABORATORI nell’ambito dei PROGETTI o INIZIATIVE.
Particolare attenzione dovrà essere posta alle attività di supporto ai care-giver e agli interventi di facilitazione nell’ambito dei percorsi assistenziali a favore delle persone, in particolare fragili e con comorbidità.
Più ampiamente, fermo rimanendo quanto indicato nelle DGR sopra richiamate, le attività possono essere individuate anche nelle seguenti tematiche, nelle stesse DGR già indicate:
a) Promozione della salute, invecchiamento attivo e contrasto alla solitudine (L.R. 22/2014 novellata);
b) Tutela e diritti degli utenti e facilitazione percorsi assistenziali a favore degli utenti;
c) Disabilità e vita indipendente;
d) Xxxxxxxx e supporto ai care-giver;
e) Supporto e assistenza ai percorsi delle persone in età evolutiva che necessitano di cure e ai loro familiari e
care-giver;
f) Autismo, rafforzamento dei percorsi terapeutico riabilitativi e del supporto ai care-giver in ogni setting, con particolare attenzione al domicilio;
g) Salute mentale e dipendenze;
h) Prevenzione oncologica nelle diverse forme e modalità, attività di supporto ai percorsi di cura, di riabilitazione e assistenza dei pazienti oncologici anche con riferimento alle patologie della prostata e del seno;
i) Supporto ai percorsi di cure palliative nei diversi setting assistenziali;
j) Malattie rare;
k) Iniziative volte a favorire il contrasto della violenza di genere;
l) Contrasto alle discriminazioni nei confronti delle persone disabili o fragili derivanti da situazioni di abilismo;
m) Supporto a iniziative di presa in carico leggera e di domiciliarità innovativa per la vita indipendente di persone anziane in condizione di fragilità;
n) Sport e turismo sociale per l’inserimento e la socialità delle persone disabili o fragili;
o) Sviluppo di progettualità volte a sensibilizzare la popolazione sulle misure di prevenzione COVID-19 da adottare, secondo le indicazioni fornite dalla Direzione Centrale Salute e dalle Aziende sanitarie territorialmente competenti;
p) Sviluppo di progettualità di supporto per l’adozione di misure di prevenzione e contrasto a COVID-19;
q) Supporto alle USCA e monitoraggio della popolazione fragile;
r) Interventi rientranti nel capo Strutture di prossimità – sperimentazione DGR 1369/2020;
s) Supporto alle attività di inclusione sociale e lavorativa di persone in esecuzione penale;
t) Coinvolgimento nella costruzione della rete regionale del progetto Justice Restoration da parte degli ETS di cui al presente Avviso che collaborino con il soggetto individuato con i Servizi sociali dei Comuni, sentiti anche gli Uffici di esecuzione penale esterna e i servizi territoriali del Centro giustizia minorile.
Le iniziative e le progettualità da realizzarsi in tale area devono essere preventivamente definite e concordate con gli Enti del Servizio sanitario regionale (Aziende sanitarie e IRCSS) e/o i Servizi sociali dei Comuni prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Avviso.
Nell’ambito delle linee a) ed m) complessivamente intese, sono dedicati euro 310.120,00, finalizzati allo sviluppo di progettualità di livello regionale, definite e concordate con la Direzione Centrale Salute, politiche sociali e disabilità che potrà avvalersi della SC Area Welfare di Comunità dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano - Isontina (ASUGI), con il coinvolgimento dei Servizi sociali dei Comuni e delle articolazioni di competenza delle Aziende sanitarie. Tale
progettualità potrà essere sviluppata anche con la modalità della co-progettazione. ex art. 55 d.lgs. 117/2017, per delineare e realizzare ipotesi di intervento attraverso il coinvolgimento degli ETS che manifesteranno disponibilità e interesse a partecipare al processo. In tale evenienza, prima del termine indicato al punto 9.2 del presente Xxxxxx, verrà emessa con apposito provvedimento richiesta di Manifestazione di Interesse con medesima scadenza di cui al punto
9.2 per la presentazione delle domande. Detti interventi dovranno essere in sinergia con le attività degli Enti presenti sul territorio e non dovranno sostituire le Reti naturali già esistenti nelle Comunità. Le risorse stanziate saranno ripartite in relazione ai singoli apporti delle ODV – APS – Fondazioni ONLUS che saranno individuate per la realizzazione della progettualità e a seguito di quanto previsto dal progetto esecutivo e relativo budget risultante dalla co-progettazione e all’effettiva realizzazione delle stesse.
C) TERZOSETTORE/EDUCAZIONE (€ 200.000,00)
In quest’area sarà prioritaria l’attenzione alle azioni di contrasto alla povertà educativa finalizzate a potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini minori, con un focus specifico rivolto alle famiglie vulnerabili e/o che vivono in contesti territoriali disagiati, che si lega non solo al contrasto della povertà educativa ma anche a quella lavorativa ed economica (attività eminentemente connesse alla ricostruzione di un tessuto sociale, urbano e territoriale andato in sofferenza con l’emergenza COVID-19). In particolare, in quest’area si intende rafforzare l’offerta educativa, ludica e culturale in una chiave di comunità educante che si ponga come obiettivo l’integrazione e l’inclusione dei nuclei familiari caratterizzati da fragilità. In particolare, in quest’area si inseriscono:
a) interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori;
b) progetti socioeducativi e di sostegno alla genitorialità in orario extrascolastico e in raccordo con il sistema dei servizi educativi per la prima infanzia e del sistema di istruzione di primo e secondo grado;
c) progetti socioeducativi e di sostegno alla didattica a distanza finalizzati a garantire la continuità educativa e a contrastare la dispersione scolastica;
d) iniziative finalizzate ad avvicinare i bambini e i ragazzi e le famiglie caratterizzate da fragilità socioeconomiche ad opportunità educative, aggregative, ricreative e sportive in raccordo con i servizi educativi e sociali del territorio;
e) sperimentazione di servizi permanenti di welfare comunitario su base territoriale a sostegno delle famiglie, migliorando contestualmente lo stato di benessere delle stesse famiglie dei quartieri ed esaltando le potenzialità di sviluppo economico del territorio, attraverso azioni di rigenerazione territoriale in chiave educante.
Le iniziative e le progettualità da realizzarsi in tale area devono essere preventivamente definite e concordate con i Servizi Sociali dei Comuni o con i Servizi educativi per la prima infanzia e il sistema di istruzione di primo o secondo grado, che di fatto hanno evidenza del fabbisogno nei territori, prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Xxxxxx.
D) TERZOSETTORE/AMBIENTE (€ 200.000,00)
In quest’area si inseriscono:
a) le iniziative legate alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio ambientale quali manutenzione sentieri tematici dedicati, pulizia sentieristica, posa/ripristino tabelle, cartellonistica nel rispetto di vincoli/progetti esistenti. Valorizzazione di tali iniziative attraverso web e app dedicate, mappe (cartacee/digitali), brochure, depliant, filmati, eventi, mostre etc nel rispetto di vincoli/progetti esistenti, realizzazione di aule didattiche virtuali e/o reali;
b) le iniziative legate agli aspetti conoscitivi a supporto della ricerca scientifica (citizen-science): installazione di nuove strumentazioni e/o manutenzione di strumentazioni esistenti finalizzate alla ricerca scientifica a supporto di enti pubblici e di ricerca e rilevamento dati ambientali;
c) attività di cura e sviluppo dell’ambiente compresi progetti di agricoltura sociale.
Le iniziative e le progettualità da realizzarsi in tale area devono essere preventivamente definite e concordate con il Servizio Politiche per il Terzo settore che coinvolgerà e indirizzerà ad altre Direzioni regionali, o ad altri Enti quali, ad esempio, Arpa o Promoturismo FVG, prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Avviso.
E) TERZO SETTORE/PROTEZIONE CIVILE (€ 540.410,00)
In quest’area si inseriscono le iniziative e i progetti di interesse della Protezione civile regionale, poste in essere anche dalle associazioni di volontariato iscritte nell’Elenco regionale di cui all’art. 30 della L.R. 64/86, che rientrano, ad esempio, nelle seguenti linee:
a) Sensibilizzazione della popolazione all’autoprotezione, alla prevenzione e tutela dell’ambiente;
b) Sensibilizzazione al volontariato di protezione civile nei confronti della società civile ed in particolare dei giovani per favorire il ricambio generazionale;
c) Attività formativa nei confronti dei volontari;
d) Campi scuola di protezione civile.
Le iniziative e le progettualità da realizzarsi in tale area devono essere preventivamente definite e concordate con la Protezione civile della Regione prima della presentazione della domanda di contributo di cui al presente Avviso.
2.3 - LINEE DI ATTIVITÀ
Le INIZIATIVE ed i PROGETTI, come definiti al successivo paragrafo 7, sono linee tra loro alternative, dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle attività di interesse generale ricomprese tra quelle di cui all’articolo 5 del D.Lgs. 117/2017 - Codice del Terzo Settore e svolte in conformità e coerenza con le finalità e gli obiettivi individuati negli atti costitutivi e/o statuti delle associazioni / organizzazioni interessate, operando nell’ambito delle aree di intervento con le relative finalizzazioni indicate al punto 2.2, così da concorrere alla realizzazione di uno o più degli obiettivi generali individuati al punto 2.1.
La presentazione della domanda per la concessione del contributo in relazione alle INIZIATIVE esclude la possibilità che sia presentata analoga domanda in qualità di capofila del partenariato dei PROGETTI. Non è ammessa, altresì, la partecipazione a qualunque titolo ad altre iniziative o progetti da parte dei componenti del partenariato dei progetti. Tale evenienza costituisce causa di esclusione.
ODV-APS-Fondazioni ONLUS che risultino coinvolti nelle co-progettazioni, ove attivate, compresa quella facente capo alla Direzione Centrale Salute, politiche sociali e disabilità con la SC Area Welfare di Comunità di ASUGI non sono soggette al vincolo del presente capo potendo presentare una INIZIATIVA o partecipare ad un altro PROGETTO (altrimenti detto 1 Coprogettazione + 1 Iniziativa o 1 Coprogettazione + 1 Progetto).
3. - SOGGETTI BENEFICIARI
I soggetti beneficiari delle risorse di cui al presente Avviso sono le organizzazioni di volontariato (ODV) e le associazioni di promozione sociale (APS) che - alla data di pubblicazione del presente avviso sul sito istituzionale - risultino iscritte ai rispettivi Registri della Regione Friuli Venezia Giulia2 di cui alla LR n. 23/2012 (D.P.Reg. n. 91/2014 per il Registro delle Organizzazioni di Volontariato e D.P.Reg. n. 90/2014 per il Registro delle Associazioni di Promozione Sociale), e rispettino le prescrizioni inderogabili previste dal D.Lgs. n. 117/2017 per ODV e APS. Rientrano altresì tra i soggetti beneficiari le articolazioni territoriali ed i circoli affiliati alle APS iscritte nel registro nazionale, che abbiano sede e svolgano la loro attività nella Regione FVG, nonché le reti associative aventi la tipologia di associazione di promozione sociale o di organizzazione di volontariato, che soddisfano il requisito dell’iscrizione al relativo registro, fermo restando che tali risorse non potranno essere destinate a soggetti associati alla rete diversi dalle tipologie soggettive sopra richiamate, o le fondazione del Terzo settore ( queste ultime sempre entro il limite massimo delle risorse finanziarie aggiuntive di cui all’atto di indirizzo del 7 agosto 2020).
Limitatamente alle ulteriori risorse incrementali rinvenienti dall’articolo 67 del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n.77, che hanno formato oggetto di riparto tra le Amministrazioni in indirizzo con il D.M. n. 93 del 7 agosto 2020 e alle aree prioritarie A) e B) possono beneficiare delle stesse anche le fondazioni Onlus comprese tra gli enti del Terzo settore, per le quali il requisito dell’iscrizione al RUNTS si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle ONLUS.
Il possesso del requisito dell’iscrizione ai registri deve essere mantenuto da parte di tutti i soggetti (compresi i partners per i progetti) per l’intero periodo di realizzazione del progetto, unitamente al rispetto della vigente normativa applicabile. L’ente capofila, in quanto beneficiario del contributo, è il soggetto responsabile di ogni aspetto amministrativo, organizzativo e finanziario nella realizzazione dell’intero progetto e della sua rendicontazione nei confronti dell’Amministrazione regionale.
2 Nelle more dell’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, l’articolo 101, commi 2 e 3, del Codice statuisce che il requisito dell’iscrizione al RUNTS si intende soddisfatto dall’iscrizione ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore.
3.1 - PARTENARIATO
Il Partenariato è richiesto esclusivamente per la realizzazione di PROGETTI e richiede come minimo, la presenza oltre al Capofila di almeno DUE partners.
Per la presentazione della domanda di contributo, esclusivamente per la realizzazione dei PROGETTI di cui al presente Avviso, il capofila ed i partners devono sottoscrivere ed allegare alla domanda di contributo un accordo temporaneo di scopo (ATS), in forma di scrittura privata sottoscritta tra le parti, che verrà successivamente formalizzato in forma scrittura privata autenticata entro 30 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie, in cui deve essere indicata l’assunzione dei seguenti reciproci obblighi:
a) individuazione del capofila con impegno formale in qualità di unico soggetto responsabile di ogni aspetto amministrativo, organizzativo e finanziario nella realizzazione dell’intero progetto e della sua rendicontazione nei confronti dell’Amministrazione regionale;
b) individuazione dell’area prioritaria di intervento in cui realizzare il progetto;
c) titolo e descrizione del progetto;
d) individuazione degli apporti soggettivi, economici e non, dei partners nella realizzazione delle singole fasi progettuali di pertinenza;
e) impegno del capofila, soggetto proponente la domanda di contributo, a liquidare le quote di competenza dei partners, secondo i reciproci impegni presi nella realizzazione del progetto, con puntuale individuazione delle stesse nell’ATS ed in coerenza con il piano finanziario presentato;
f) il vincolo del capofila e dei partners a non presentare domanda o aderire ad altri PROGETTI o INIZIATIVE di cui al presente Avviso;
g) dichiarazione del capofila e di tutti i partners di rispettare le previsioni del CTS con indicazione del numero dei volontari di ogni ODV e APS, rispetto a quanto indicato agli articoli 32-33 e 35-36 del D.Lgs. 117/2017 e delle fondazioni, ove presenti.
4. - COLLABORAZIONI
Le INIZIATIVE e i PROGETTI possono prevedere collaborazioni a titolo gratuito con soggetti giuridici diversi, pubblici o privati. I collaboratori possono essere enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore o non iscritti in registri), e dovranno presentare una dichiarazione, da allegare alla domanda di contributo, attestante l’impegno assunto riferito specificamente al progetto al quale il soggetto pubblico o privato intende collaborare. Dalla dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante o delegato con potere di firma, deve emergere il concreto impegno a svolgere e realizzare precise attività individuate tra quelle previste dal progetto stesso. Tali collaborazioni potranno avvenire solo a titolo gratuito e non potranno essere beneficiarie né direttamente, né indirettamente di quote del contributo di cui al presente Avviso. I soggetti collaboratori possono cofinanziare, attraverso un apporto monetario, la realizzazione del progetto e tale importo dovrà essere indicato nella dichiarazione di collaborazione e nella successiva rendicontazione, in cui dovrà essere data puntuale evidenza dell’apporto monetario e delle spese a cui lo stesso è stato destinato.
5. - SUPPORTO NELLA PROGETTAZIONE E CREAZIONE DI PARTENARIATI DA PARTE DEL CSV FVG E DEI CTA La partecipazione ai processi di co-progettazione realizzati con il coinvolgimento dei CTA (Coordinamenti Territoriali d’Ambito) costituirà titolo di premialità ai fini della valutazione delle proposte. Il Centro di Servizio per il Volontariato del FVG, di cui all’art. 61 del D.Lgs. n. 117/2017, in ragione della sua peculiare competenza, potrà essere soggetto facilitatore, attraverso l’attivazione dei CTA, per la creazione di reti di partenariato finalizzate alla progettazione e realizzazione di progetti, in stretta sinergia con gli enti locali ed altri stakeholders e secondo gli obiettivi generali e le aree prioritarie di intervento più sopra individuate e nel rispetto della disciplina di cui al presente Avviso. Il CSV FVG ed i CTA non potranno partecipare ai partenariati previsti dal presente Avviso regionale né imputare a valere sul medesimo la copertura di propri costi.
Il CSV si mette a disposizione per favorire l’aggregazione di soggetti al fine di promuovere la realizzazione di progettualità con spirito solidaristico e collaborativo, tra i diversi soggetti, nonché la promozione di collaborazioni e creazione di valore aggiunto tra progettualità che possono interconnettersi o costituire sotto progetti di un progetto a dimensione regionale.
6. - RIPARTO DELLE RISORSE
L’importo dello stanziamento ministeriale di euro 940.410,00 è destinato ESCLUSIVAMENTE a ODV e APS. L’importo dello stanziamento ministeriale di euro 1.510.120,00 è destinato ESCLUSIVAMENTE a ODV, APS e FONDAZIONI ONLUS.
Al fine di assicurare efficacia agli interventi, le risorse di cui sopra sono ripartite tra le aree prioritarie definite al paragrafo 2.2 come indicato nella tabella sottostante:
TABELLA 1 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE 940.410,00 ODV APS (D.M. N. 44) | |||
AREA PRIORITARIA | QUOTA COMPLESSIVA | PROGETTI | INIZIATIVE |
c. EDUCAZIONE | 200.000,00 | 100.000,00 | 100.000,00 |
d. AMBIENTE | 200.000,00 | 100.000,00 | 100.000,00 |
f. PROTEZIONE CIVILE | 540.410,00 | 340.410,00 | 200.000,00 |
TOTALE | 940.410,00 | 540.410,00 | 400.000,00 |
Eventuali residui di fondi destinati a PROGETTI o INIZIATIVE compensano, in primo luogo, gli eventuali maggiori bisogni all’interno della stessa area. Qualora in un’area prioritaria la somma delle richieste ammissibili risulti inferiore all’importo destinato, l’importo residuo disponibile sarà utilizzato per la copertura delle maggiori necessità eventualmente emergenti in altra area, fino ad esaurimento, ovvero a completo soddisfacimento di tutte le domande. Le risorse potranno essere utilizzate anche per il finanziamento parziale delle iniziative o dei progetti, a condizione che il richiedente potenziale beneficiario dichiari di accettare un contributo di ammontare inferiore a quanto richiesto.
TABELLA 2 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE 1.510.120,00 ODV APS FONDAZIONI ONLUS (D.M. n. 93) | |||
AREA PRIORITARIA | QUOTA COMPLESSIVA | PROGETTI | INIZIATIVE |
a. TS-SALUTE b. TS-SOCIALE | 1.200.000,00 | 1.000.000,00 | 200.000,00 |
PROGETTO REGIONALE (L.R. n. 22/2014) | 310.120,00 | 310.120,00 | |
TOTALE | 1.510.120,00 | 1.310.120,00 | 200.000,00 |
Eventuali residui di fondi destinati a PROGETTI o INIZIATIVE compensano, in primo luogo, gli eventuali maggiori bisogni all’interno della stessa area. Qualora in un’area prioritaria la somma delle richieste ammissibili risulti inferiore all’importo destinato, l’importo residuo disponibile sarà utilizzato per la copertura delle maggiori necessità eventualmente emergenti in altra area, fino ad esaurimento, ovvero a completo soddisfacimento di tutte le domande. Le risorse potranno essere utilizzate anche per il finanziamento parziale delle iniziative o dei progetti, a condizione che il richiedente potenziale beneficiario dichiari di accettare un contributo di ammontare inferiore a quanto richiesto.
Eventuali economie potranno essere utilizzate per lo scorrimento delle graduatorie di cui all’Avviso approvato con DGR n. 1314/2020 e n. 1433/2020.
7. - DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIABILI (INIZIATIVE o PROGETTI)
Le INIZIATIVE e i PROGETTI dovranno, a pena di inammissibilità, essere realizzati nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia, secondo quanto previsto al punto 2.3, in coerenza con la programmazione territoriale dei Servizi sociali dei Comuni o delle Aziende sanitarie / IRCCS, (se afferenti alle aree Salute o Sociale) o con le iniziative previste dai Comuni, o di altre pubbliche amministrazioni, nel periodo di vigenza delle misure di contenimento dell’epidemia da COVID-19 a fronte di esigenze tuttora attuali, anche in relazione alla nuova fase emergenziale. Il possesso di tale requisito dovrà essere desunto sulla base di specifica attestazione rilasciata dagli Enti individuati al paragrafo 2.2 per ciascuna Area prioritaria o dalle Pubbliche amministrazioni competenti per materia nella pianificazione e programmazione, da allegare alla domanda di contributo, o di documento equipollente esitato dalla co- progettazione.
7.1 - INIZIATIVE: secondo le indicazioni ministeriali, le attività di interesse generale da sostenere potranno essere oggetto di iniziative, funzionali al perseguimento degli obiettivi generali individuati, prevedendo anche forme di sostegno allo svolgimento dell’ordinaria attività statutaria degli enti, escludendo comunque qualsiasi forma di finanziamento “statico” che si traduca in un mero trasferimento di risorse a sostegno dell’organizzazione in quanto tale, che prescinda, cioè, dall’effettivo svolgimento di una o più attività di interesse generale.
In via sperimentale, euro 400.000,00 del budget disponibile ai sensi del D.M. n. 44/2020 ed euro 200.000,00 del budget afferente al D.M. n. 93/2020 sono destinati alle INIZIATIVE, coerenti con le finalità statutarie, messe in campo da ODV, APS e fondazioni Onlus (limitatamente alle risorse incrementali di cui alla Tabella 2), esclusivamente in forma singola (senza partner) per fronteggiare la fase emergenziale e post emergenziale COVID-19,
attraverso risposte circostanziate e capillari ai bisogni immediati delle persone e delle comunità, per il raggiungimento di una o più FINALITÀ indicate al punto 2.2.
L’attestazione di coerenza, o documento equipollente esitato dalla co-progettazione, rilasciata dagli Enti individuati al paragrafo 2.2 per ciascuna Area prioritaria o dalle Pubbliche amministrazioni competenti per materia nella pianificazione e programmazione, da allegare alla domanda di contributo, costituisce elemento obbligatorio di attestazione di genuinità, secondo le indicazioni ministeriali, di svolgimento delle attività di interesse generale ex art. 5 D.Lgs. 117/2017.
7.2 - PROGETTI
Le progettualità consistono nella realizzazione da parte di uno o più soggetti (ODV, APS e fondazioni ONLUS solo per le risorse incrementali di cui alla Tabella 2) in partenariato, secondo quanto indicato al punto 3.1, di attività a carattere innovativo, non semplice riproposizione di progettualità precedenti, in grado di conseguire in una individuata area prioritaria le FINALITÀ indicate al punto 2.2. La progettualità è volta a dare risposte efficaci anche ai nuovi bisogni e alle nuove categorie di soggetti vulnerabili che la pandemia ha generato. I progetti sono altresì volti allo sviluppo di reti di collaborazione tra le diverse realtà associative regionali al fine di fornire una risposta integrata ai bisogni dell’utenza o a fornire soluzioni e modalità di risposta innovative e maggiormente efficaci. Qualora il partenariato coinvolga più di due soggetti partner, detta condizione costituirà elemento premiante ai fini della valutazione del progetto.
8. - DURATA DELLE INIZIATIVE E DEI PROGETTI
La durata dell’Accordo di programma stipulato con il Ministero è pari a 24 mesi a decorrere dal 03.09.2020, (data di emanazione delle Linee Guida ministeriali). Posto, pertanto, che la scadenza di validità dell’Accordo per la Regione è fissata al 03.09.2022 (salvo eventuale proroga ministeriale) e tenuto conto della tempistica di rendicontazione regionale al Ministero, i progetti e le iniziative dovranno avere una durata non inferiore a nove mesi ed essere realizzati nel periodo compreso tra la data di presentazione della domanda ed il 31.08.2022.
La rendicontazione delle spese sostenute dovrà inderogabilmente essere presentata alla Regione esclusivamente a mezzo PEC entro e non oltre la data del 30.09.2022.
9. - MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
L’inoltro della documentazione è a completo ed esclusivo rischio del richiedente il finanziamento, restando esclusa qualsivoglia responsabilità dell’Amministrazione regionale ove, per disguidi tecnici o di altra natura ovvero per qualsiasi altro motivo, non pervenga all’indirizzo di destinazione entro il termine perentorio sotto indicato.
La domanda, redatta secondo il modello A (INIZIATIVE) o B (PROGETTI), è sottoscritta con firma autografa o digitale, a pena di inammissibilità, dal legale rappresentante o da persona munita di delega nella forma del mandato con rappresentanza generale o speciale secondo la disciplina civilistica. Nel caso di sottoscrizione con firma autografa deve essere allegata anche copia del documento di identità del legale rappresentante o del delegato. Non sono valide e comportano l’esclusione dalla procedura di contributo le sottoscrizioni formate con tamponi, timbri, software grafici e altre modalità diverse da quelle indicate.
Con la sottoscrizione delle domande i legali rappresentanti delle associazioni richiedenti, singolarmente per le INIZIATIVE o in qualità di capofila per i PROGETTI, attestano di avere preso atto delle sanzioni previste dall'art. 76 del
D.P.R. 28.12.2000, n. 445 per il caso di dichiarazione mendace.
La domanda conterrà la dichiarazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 s.m.i., attestante:
• il possesso dei requisiti soggettivi di legittimazione a presentare l’iniziativa o il progetto;
• l’idoneità dei poteri del rappresentante legale alla sottoscrizione degli atti di cui al presente Avviso;
• che l’iniziativa o il progetto presentato non forma oggetto di altri finanziamenti pubblici regionali, nazionali e/o europei;
• che l’ente è in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori;
• che l’ente è in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte, dirette ed indirette, e delle tasse;
I soggetti proponenti dovranno altresì dichiarare l’ammontare complessivo delle entrate (proprie e dei partner) rilevate dall’ultimo bilancio consuntivo approvato.
Per quanto concerne le INIZIATIVE, in caso di ODV-APS-Fondazioni Onlus costituiti da meno di due anni alla data di presentazione della domanda di contributo, tale limite potrà essere superato a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria come previsto dal punto 10.1, indipendentemente dall’entità del contributo richiesto.
Per quanto concerne i PROGETTI, in caso di ODV-APS-Fondazioni ONLUS costituiti da meno di due anni alla data di presentazione della domanda di contributo, gli stessi non potranno essere Capofila di PROGETTO.
9.1 - DOMANDA PER INIZIATIVE (MODELLO A)
Le domande di ammissione a finanziamento per le INIZIATIVE sono presentate dall’associazione richiedente, in forma singola, utilizzando, a pena di esclusione, tutta la modulistica approvata con decreto del Direttore del Servizio competente per materia che sarà disponibile sul sito istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata, a partire dal 1 marzo 2021 ed entro e non oltre il termine perentorio delle ore 23.59 del 15 marzo 2021 all’indirizzo PEC xxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx con indicazione nell’oggetto:
“AVVISO PUBBLICO 2020 TERZO SETTORE (FONDI 2020) - INIZIATIVE”
Sarà inoltre necessario allegare, per le finalità di cui agli articoli 26 e 27 del D.Lgs. 33/2013 novellato, una versione sintetica dell’iniziativa in formato .pdf, depurata di eventuali dati sensibili e, a pena di esclusione, l’attestazione di coerenza di cui al punto 7.
9.2. DOMANDA PER PROGETTI (MODELLO B)
Le domande di ammissione a finanziamento per i PROGETTI devono essere presentate esclusivamente da un soggetto capofila (ODV o APS e fondazioni Onlus solo per le risorse incrementali di cui alla Tabella 2) necessariamente in partenariato, secondo quanto indicato al punto 3.1, utilizzando, a pena di esclusione, tutta la
modulistica approvata con decreto del Direttore del Servizio competente per materia che sarà disponibile sul sito istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata, a partire dal 16 marzo 2021 entro e non oltre il termine perentorio delle ore 23.59 del 31 marzo 2021 all’indirizzo PEC xxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx con indicazione nell’oggetto:
“AVVISO PUBBLICO 2020 TERZO SETTORE (FONDI 2020) - PROGETTI”
Sarà inoltre necessario allegare, per le finalità di cui agli articoli 26 e 27 del D.Lgs. 33/2012 novellato, una versione sintetica del progetto in formato pdf, depurata di eventuali dati sensibili e, a pena di esclusione, l’attestazione di coerenza di cui al punto 7., unitamente all’Accordo temporaneo di scopo (ATS) in forma di scrittura privata sottoscritta tra le parti, che verrà successivamente formalizzato in forma di scrittura privata autenticata entro 30 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie. Le eventuali spese sostenute per la formalizzazione della scrittura privata autenticata costituiscono spesa ammissibile, ma solo imputabile nella quota di co-finanziamento.
10. - FINANZIAMENTO
Il CONTRIBUTO potrà essere richiesto dalle ODV e APS fino a un massimo del 90% (o se richiesto da una fondazione Onlus o se presente una fondazione Onlus nel partenariato fino ad un massimo del 50%) delle spese ritenute ammissibili per:
▪ INIZIATIVE in misura non inferiore a euro a 5.000,00 e non superiore a euro 15.000,00;
▪ PROGETTI in misura non inferiore a euro 16.000,00 e non superiore a euro 50.000,00.
In sede di presentazione della domanda dovrà essere data evidenza della capacità di sostenere finanziariamente l’iniziativa o il progetto per la parte residua che dovrà essere co-finanziata. A garanzia della sostenibilità del progetto, non potranno essere presentate a finanziamento iniziative o progetti il cui costo complessivo risulti superiore al totale delle entrate risultanti dal conto economico dell’ultimo bilancio consuntivo approvato del soggetto proponente. In caso di partenariato sarà preso in considerazione il totale complessivo delle entrate dei conti economici degli enti partecipanti. In caso di enti costituiti da meno di due anni alla data di presentazione della domanda di contributo, tale limite (solo nel caso di domande relative alle INIZIATIVE) potrà essere superato a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria come previsto dal punto 10.1, indipendentemente dall’entità del contributo richiesto.
Il co-finanziamento (almeno il 10% del costo complessivo o il 50% se presente una fondazione nel partenariato) deve necessariamente consistere in un apporto monetario: non è considerata valida ai fini della valutazione della quota di cofinanziamento la valorizzazione delle attività svolte dai volontari o di altro tipo di risorse a carattere figurativo o non finanziario. Il cofinanziamento in misura superiore al 10% o al 50% se presente una fondazione nel partenariato della spesa ammissibile, sia con risorse proprie che da parte di altri soggetti pubblici o privati, costituirà elemento premiante ai fini della valutazione. Non è consentita la richiesta di contributi finanziari di alcun tipo, neanche su base volontaria, a carico dell’utenza destinataria delle iniziative o dei progetti.
Non sono ammesse a finanziamento azioni progettuali che risultino già destinatarie di altri contributi pubblici regionali, nazionali e/o europei.
10.1 - FIDEIUSSIONE
I soggetti beneficiari dei contributi per i progetti uguali o superiori a euro 30.000,00, oppure, per quanto concerne le iniziative, se costituiti da meno di due anni alla presentazione della domanda ed impossibilitati a presentare il requisito delle entrate di cui al punto precedente, devono stipulare apposita fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia dell’anticipo percepito, pari alla quota di anticipo (80%) del finanziamento concesso per il progetto.
La fideiussione dovrà:
1) essere presentata contestualmente alla richiesta di anticipo, secondo il facsimile reso disponibile sul sito regionale nella sezione dedicata;
2) essere obbligatoriamente rilasciata da:
a) istituti bancari;
b) intermediari finanziari non bancari iscritti nell’Albo unico di cui all’articolo 106 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (D.Lgs. n. 385/1993) consultabile sul sito della Banca d’Italia (xxx.xxxxxxxxxxxx.xx);
3) contenere la clausola della rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale di cui all’articolo 1944, secondo comma, del codice civile e la clausola del pagamento a semplice richiesta scritta da parte della Regione che rilevi a carico della associazione inadempienze nella realizzazione dell’iniziativa o del progetto o rilevi che alcune spese non sono giustificate correttamente sulla base della documentazione di spesa prodotta;
4) contenere l’esplicita dichiarazione della permanenza della sua validità, in deroga all’articolo 1957 del codice civile, fino a 12 mesi successivi alla data di presentazione alla Regione Friuli Venezia Giulia della rendicontazione finale, e comunque fino al rilascio di apposita dichiarazione di svincolo in forma scritta da parte dell’Amministrazione regionale;
5) in caso di stipula con un garante estero essere in regola con gli adempimenti e le disposizioni previste in materia di legalizzazione di documenti prodotti all’estero e presentati alle Pubbliche amministrazioni (art. 33 del D.P.R. n. 445/2000).
Nel caso in cui il fideiussore sia sottoposto a procedura concorsuale o comunque cessi la propria attività per qualunque causa, il beneficiario è tenuto a rinnovare la fideiussione con un altro dei soggetti sopraindicati, dandone immediata comunicazione alla Regione.
Il costo della fideiussione accesa per la richiesta di anticipo costituisce spesa ammissibile, ma solo imputabile nella quota di co-finanziamento.
10.2 - LIMITI DI ELEGGIBILITÀ DELLE SPESE
Ai fini dell’individuazione della disciplina regolativa dei principi generali di riferimento di gestione contabile, della congruità dei costi, ivi inclusi quelli relativi alle risorse umane, e dell’ammissibilità delle spese, nonché dei massimali di costo, trova attuazione - per quanto non esplicitato nel presente Avviso - la LR n. 7/2000 e la normativa di riferimento regionale.
Inoltre, si applicano i seguenti limiti di spesa:
• Le spese di progettazione non potranno superare il 5% del valore complessivo del progetto/iniziativa;
• le spese di segreteria, monitoraggio e rendicontazione non potranno superare globalmente il 10% del valore complessivo del progetto/iniziativa e non dovranno costituire attività ordinaria dell’eventuale personale interno dedicato al progetto/iniziativa;
• le spese generali di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria di immobili e relative utenze strettamente connesse allo svolgimento delle iniziative/attività progettuali e, in ogni caso, nei limiti di durata delle stesse, dovranno essere imputate pro quota attraverso un metodo equo, proporzionale, corretto e documentabile e non superare il 10% del valore complessivo del progetto/iniziativa;
• le spese di affidamento a enti terzi di specifici servizi o attività, a cui si potrà far ricorso unicamente in caso di mancanza di professionalità interne ed entro i limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti, non potranno superare complessivamente il 30% del valore complessivo del progetto/iniziativa. L’affidamento richiede apposito contratto o lettera commerciale o lettera d’incarico che ne evidenzi la necessità, la capacità tecnica, l’attività affidata, la modalità di esecuzione e il dettaglio della spesa e non deve riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione;
• le spese relative ad incarichi professionali a persone fisiche con rapporto di lavoro autonomo (nel limite del 20% del valore complessivo del progetto/iniziativa), a cui si potrà far ricorso unicamente in caso di mancanza di professionalità interne ed entro i limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti, dovranno prevedere compensi in linea con i valori di mercato rilevati dagli enti competenti quali, ad esempio, Camere di Commercio e Ordini professionali, e rientrare nei limiti previsti dai Regolamenti regionali vigenti: euro 80,00 lordo orari ovvero euro 400,00 lordi per l’intera giornata. Corrispettivi ritenuti anomali o incongruenti saranno segnalati agli enti competenti per le dovute valutazioni di competenza. L’affidamento richiede apposito contratto o lettera commerciale o lettera d’incarico che ne evidenzi la necessità, la capacità tecnica, l’attività affidata, la modalità di esecuzione e il dettaglio della spesa e non deve riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione;
• le spese in conto capitale (che non comportino aumento di patrimonio) per acquisto di beni, materiali, arredi ed attrezzature non dovranno superare il valore unitario massimo di euro 516,46, a condizione che risultino indispensabili per la realizzazione delle attività del progetto/iniziativa e in ogni caso dovranno essere contenute entro il limite del 20% del valore complessivo del progetto/iniziativa. Nella medesima percentuale sono ammissibili le spese in conto capitale in quota parte in applicazione della disciplina in materia di ammortamento. L’ammortamento dei suddetti beni costituisce spesa ammissibile a condizione che:
✓ i beni oggetto di ammortamento non abbiano già usufruito di contributi pubblici;
✓ il costo dell’ammortamento venga calcolato secondo le norme fiscali vigenti;
✓ il costo di ammortamento sia direttamente riferito al periodo di attività e alla effettiva quota di utilizzo del bene per la realizzazione dell’attività stessa;
✓ il bene sia inserito nel libro dei cespiti o altra documentazione equivalente.
I suddetti limiti percentuali di spesa, rispetto al valore complessivo del progetto/iniziativa, non possono essere superati né in fase di presentazione della domanda di contributo (il mancato rispetto di tali limiti è causa di inammissibilità del progetto) né successivamente al momento della presentazione della relazione e del rendiconto finale (il superamento delle percentuali rispetto al costo totale a consuntivo delle attività comporta il mancato riconoscimento delle eventuali quote eccedenti).
10.3 - SPESE AMMISSIBILI
In sede di verifica amministrativo-contabile, per essere ammissibile, una spesa deve essere:
- pertinente e imputabile direttamente ed esclusivamente ad operazioni strettamente connesse alle attività oggetto del contributo;
- effettivamente sostenuta e contabilizzata, ossia deve essere stata effettivamente pagata e aver dato luogo a registrazioni contabili in conformità alle disposizioni normative, ai principi contabili nonché alle specifiche prescrizioni in materia;
- giustificata e tracciabile con documenti fiscalmente validi (fattura quietanzata o documento equivalente intestato al soggetto capofila o ai partner). Gli scontrini fiscali sono ammessi quale documento giustificativo della spesa solo se provano che i costi sostenuti sono riferibili al soggetto beneficiario del contributo - proponente INIZIATIVA, Capofila, Partner - (cd. scontrino parlante) e permettono di conoscere la natura del bene o servizio acquistato. La quietanza può essere dimostrata anche da documenti contabili di valore probatorio equivalente;
- riferibile temporalmente al periodo di realizzazione del progetto o dell’iniziativa: le spese devono quindi essere sostenute in un momento successivo alla data di avvio purché entro la data di conclusione, ad eccezione delle spese di progettazione ascrivibili alla fase progettuale comunque successiva alla data di pubblicazione dell’Avviso e delle spese per attività di rendicontazione comunque sostenute e pagate entro il termine di rendicontazione alla Regione. Ogni titolo di spesa originale (fatture, cedolini paga, ecc.) dovrà riportare apposita dicitura (eventualmente anche tramite timbro) con l’indicazione dell’iniziativa/progetto di riferimento e dell’imputazione dell’importo all’iniziativa/
progetto.
È ammissibile l’acquisizione di forniture e servizi strumentali e accessori (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: noleggio di attrezzature, stampe, traduzioni ed interpretariato, magazzinaggio e spedizioni, acquisto di materiale didattico, di cancelleria e materiale di consumo per il funzionamento delle attrezzature d’ufficio o per la realizzazione delle attività esclusivamente riconducibili alle iniziative/progetti).
Le spese assicurative specifiche per la realizzazione delle attività delle iniziative/progetti, non già coperta da altre linee contributive, sono ammesse limitatamente al periodo di realizzazione.
Le spese per prestazioni di lavoro rese a favore di ODV-APS-Fondazioni ONLUS nelle diverse forme previste dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 (Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183) nonché quelle risultanti dal combinato dell’articolo 52 d.lgs. 2015/81 e dell’articolo 409 codice di procedura civile, anche in
forma di prestazione occasionale, sono imputabili anche pro quota: tali spese sono considerate al lordo, con esclusione dell’imposta regionale attività produttive, a condizione che la prestazione sia resa esclusivamente a favore della realizzazione dell’INIZIATIVA o del PROGETTO, e risulti da formale nota di incarico di svolgimento di attività in relazione all’INIZIATIVA o al PROGETTO, con indicazione delle ore di attività destinate esclusivamente all’attività dell’INIZIATIVA o del PROGETTO, e la relativa prestazione sia attestata da specifica nota di rilevazione (foglio presenze o simile) e sia direttamente ed esclusivamente riferibile all’attività per la quale viene richiesto il contributo. In tal caso, in sede di rendicontazione si allegherà l’attestazione sottoscritta dal legale rappresentante attestante il costo lordo, con nota di conferimento di incarico (con l’indicazione delle ore dedicate al progetto), controfirmato dal dipendente, il rendiconto delle ore lavorate, xxxxxxxx/busta paga con timbro di imputazione al progetto e relativa quietanza e, per le ritenute, copia del modello F24 quietanzato.
Rimangono fermi i vincoli previsti dalla vigente normativa nazionale e regionale applicabile, quale a mero titolo di esempio, oltre a quella giuslavoristica e fiscale:
- D.Lgs. n. 117/2017 “Codice del Terzo settore”, Titolo III, Titolo IV, articoli 32, commi 1 e 33, articoli 35, commi 1 e 36 con il rinvio a “(…) fatto comunque salvo quanto disposto dall'articolo 17, comma 5 (…)”;
- Legge regionale 7/2000, articolo 31.
Dovranno essere regolarmente versati i relativi oneri (previdenziali, assistenziali e fiscali) nonché gli emolumenti che dovranno essere corrisposti nel rispetto della normativa sul pagamento con modalità tracciabili e antiriciclaggio su conto corrente bancario/postale intestato al soggetto beneficiario.
Se l’IVA costituisce un costo, realmente sostenuto e non recuperabile dal soggetto proponente, questa voce rientra tra le spese ammissibili.
L’attività dei volontari, che prenderanno parte alle iniziative o progetti, non potrà essere retribuita in alcun modo, e ai singoli volontari potranno essere rimborsate, a piè di lista, soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate (come vitto, viaggio e alloggio) per l’attività prestata, entro limiti massimi predefiniti e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo nel rispetto della vigente normativa. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfettario (art. 17, comma 3, del CTS).
Per quanto non espressamente indicato in merito all’ammissibilità delle spese, si rimanda alla Circolare Ministeriale n. 2 del 02/02/20093. In ogni caso trovano applicazione le circolari interpretative nel tempo formulate dai diversi organismi competenti.
Ferma la responsabilità dell’ente richiedente in caso di omesse o mendaci dichiarazioni, ove si rilevino anomalie, irregolarità, inadempienze, fattispecie elusive ovvero violazioni delle disposizioni del Codice del Xxxxx Xxxxxxx, si provvederà alle dovute segnalazioni alle autorità competenti.
Il partner di PROGETTO è tenuto a rendicontare al Capofila con le stesse modalità di rendicontazione del Capofila alla Regione siccome previste dal presente Avviso e dalla vigente normativa.
3 Disponibile al seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxxxxxxx-x-xxxxx/xxxxxxxxx/Xxxxxxxxx/0000/00000000-Xxxxxxxxx-0.xxx
10.4 - SPESE NON AMMISSIBILI
Non sono ammessi a rimborso le seguenti spese:
- spese che non siano direttamente ed esclusivamente imputabili all’iniziativa o al progetto;
- spese di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria di immobili e relative utenze. Le spese di gestione e manutenzione ordinaria sono imputabili pro quota, per la parte direttamente collegata allo svolgimento delle iniziative/attività progettuali, e, in ogni caso, nei limiti di durata degli stessi;
- microcredito;
- spese connesse a ristrutturazione di beni immobili;
- spese in conto capitale (che comportino aumento di patrimonio);
- spese derivanti dal calcolo di valorizzazione monetaria di servizi o dell’attività di volontariato;
- compensi per prestazioni svolte dagli amministratori e dai soci, nonché da loro coniugi, parenti o affini, del proponente, dei partners e dei collaboratori;
- spese per l’acquisto di schede SIM e ricariche telefoniche;
- spese per imposte e tasse, compresa l’imposta sugli intrattenimenti (SIAE), ove dovuta;
- spese di rappresentanza (spese per beni o servizi erogati o distribuiti gratuitamente con finalità promozionali o di pubbliche relazioni, somministrazione di alimenti o bevande destinati alla collettività);
- spese per iscrizione a corsi, premi in denaro e borse di studio;
- ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata ed esclusivamente riconducibile alla realizzazione del progetto o dell’iniziativa, o priva di una specifica destinazione.
11 - VERIFICA DI AMMISSIBILITÀ E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
Il Servizio politiche per il Terzo settore esegue l’attività istruttoria formale sulla base della documentazione presentata e delle informazioni dalla stessa desumibili secondo le disposizioni di cui all’articolo 36, comma 6, della L.R. 7/2000 e, ai sensi di quanto previsto dall’art. 71, comma 1, del D.P.R. 445/2000, dispone controlli a campione sulla veridicità delle autocertificazioni in numero non inferiore al 5% delle domande ritenute ammissibili.
Il mancato riscontro alle richieste di integrazione documentale avanzate in sede istruttoria entro il termine stabilito costituisce causa di inammissibilità o di esclusione, restando esclusa qualsivoglia responsabilità dell’Amministrazione regionale per il caso di errata comunicazione dei recapiti dei richiedenti ovvero qualora, per disguidi tecnici o di altra natura ovvero per qualsiasi altro motivo, tale documentazione non pervenga all’indirizzo di destinazione entro il termine previsto.
Le domande risultate ammissibili a seguito dell’attività istruttoria sono valutate da apposita Commissione nominata con decreto del Direttore competente successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande di contributo e composta da esperti del settore. In capo ai commissari non deve sussistere causa ostativa alla nomina ai sensi dell’art. 6-bis della Legge n. 241/1990 e dell’art. 7 del D.P.R. n. 62/2013. La partecipazione ai lavori della Commissione avviene a titolo gratuito. La Commissione procederà separatamente alla valutazione dei progetti e delle iniziative utilizzando le pertinenti griglie di valutazione di seguito indicate.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE INIZIATIVE | ||||
CRITERI | INDICATORI | PUNTEGGI | ||
A. CARATTERISTICHE DELL’INIZIATIVA | MASSIMO 80 PUNTI | |||
A1. Congruità, coerenza completezza e rispondenza dell’iniziativa presentata rispetto agli obiettivi, alle aree prioritarie di intervento e alle attività di interesse generale. | - Analisi del contesto - Coerenza dei bisogni con obiettivi, aree di intervento e azioni - Individuazione risultati attesi - Individuazione numero e tipologia dei destinatari dell’intervento | 0-30 | ||
A2. Dimensione di realizzazione del progetto e impatto sul territorio. | Ricaduta delle azioni sul territorio con particolare attenzione all’estensione territoriale e alla valorizzazione delle realtà che vi operano | 0-15 | ||
A3. Collaborazioni con enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore). | Coinvolgimento enti pubblici e privati e livello di intensità e stabilità/durabilità di collaborazione | 0 -10 Nessuna collaborazione: 0; collaborazioni: fino a 10 punti a seconda del numero delle collaborazioni documentate | ||
A4. Attivazione/potenziamento attività per rispondere all’emergenza sociale da Covid-19 o post Covid | - Interventi per riprogrammare le attività in risposta ai cambiamenti imposti dalla pandemia - Processi di trasformazione nell’erogazione di servizi - Attività di risposta alla pandemia a supporto delle Pubbliche amministrazioni | 0-20 | ||
A5. Coinvolgimento del CTA | Coinvolgimento attivo e certificato in fase di rilevazione dei bisogni e definizione della struttura dell’iniziativa, nonché nella successiva realizzazione delle attività | NO = 0 SÌ (senza coinvolgimento successivo) = 3 SÌ (con coinvolgimento successivo) = 5 | ||
B. ELEMENTI FINANZIARI | MASSIMO 20 PUNTI | |||
B1. Capacità realizzativa dell’iniziativa | - Coerenza del piano finanziario con le attività previste - Correttezza delle imputazioni delle voci di spesa rispetto alle indicazioni dell’Avviso - Complessiva sostenibilità economica | 0-15 | ||
B2. Minore incidenza delle spese di affidamento a terzi sul totale delle spese dell’iniziativa. | 0-5 1 punto per ogni punto percentuale inferiore al 30% | |||
TOTALE GENERALE (A+B) | 100 |
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROGETTI | ||||
CRITERI | INDICATORI | PUNTEGGI | ||
A. REQUISITI SOGGETTIVI | MASSIMO 5 PUNTI | |||
A.1. Partenariato | Partecipazione plurima di ODV e APS con autonoma soggettività giuridica | Punti da 1 a 5 1 punto per ogni partner ATS | ||
B. CARATTERISTICHE PROGETTO | MASSIMO 70 PUNTI | |||
B1. Congruità, coerenza, completezza e rispondenza del progetto presentato rispetto agli obiettivi, alle aree prioritarie di intervento e alle attività di interesse generale. | - Analisi del contesto - Rilevazione dei bisogni - Coerenza dei bisogni con obiettivi, aree di intervento e azioni - Individuazione risultati attesi - Individuazione numero e tipologia dei destinatari dell’intervento | 0-25 | ||
B2. Dimensione di realizzazione del progetto e impatto sul territorio. | Ricaduta delle azioni sul territorio con particolare attenzione all’estensione territoriale e alla valorizzazione delle realtà che vi operano | 0-15 | ||
B3. Collaborazioni con enti pubblici (compresi gli enti locali) o privati (ivi compresi i soggetti non appartenenti al Terzo settore). | Coinvolgimento enti pubblici e privati | 0 -10 fino a 10 punti a seconda del numero delle collaborazioni documentate | ||
B4. Caratteristiche delle attività per rispondere all’emergenza sociale da Covid-19 o post Covid | - Interventi per riprogrammare le attività in risposta ai cambiamenti imposti dalla pandemia - Processi di trasformazione nell’erogazione di servizi - Attività di risposta alla pandemia a supporto delle Pubbliche amministrazioni | 0-15 | ||
B5. Coinvolgimento del CTA | Coinvolgimento attivo e certificato in fase di rilevazione dei bisogni e definizione della struttura progettuale, nonché nella successiva realizzazione delle attività progettuali | NO = 0 SÌ (senza coinvolgimento successivo) = 3 SÌ (con coinvolgimento successivo) = 5 | ||
C. ELEMENTI FINANZIARI | MASSIMO 25 PUNTI | |||
C1. Ammontare del cofinanziamento del Capofila e/o dei partners | 1 punto per ogni punto percentuale di cofinanziamento aggiuntivo rispetto al minimo previsto fino a un massimo di 10 punti | 0-10 | ||
C2. Capacità realizzativa del progetto | - Coerenza del piano finanziario con le attività previste - Correttezza delle imputazioni delle voci di spesa rispetto alle indicazioni dell’Avviso Complessiva sostenibilità economica | 0-10 | ||
B2. Minore incidenza delle spese di affidamento a terzi sul totale delle spese dell’iniziativa. | 0-5 1 punto per ogni punto percentuale inferiore al 30% | |||
TOTALE GENERALE (A+B+C) | 100 |
Ai fini dell’idoneità al finanziamento, ciascuna INIZIATIVA o PROGETTO dovrà conseguire un punteggio complessivo
non inferiore a 60.
Al termine della valutazione, entro 90 giorni dalla scadenza della presentazione delle domande, la Commissione formerà, tenuto conto delle aree prioritarie di cui al paragrafo 2.2, una graduatoria distinta tra progetti e iniziative. Le iniziative o i progetti utilmente collocati in graduatoria saranno ammessi a finanziamento fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili, con le modalità indicate al paragrafo 3.1 del presente Avviso. A parità di punteggio, risulterà prevalente il progetto o l’iniziativa che rispettivamente alle lettere B1 e A1 hanno conseguito il maggior punteggio, in subordine le lettere B2 e A2 delle griglie di valutazione dei progetti e delle iniziative.
La graduatoria definitiva, approvata dal Direttore centrale competente in materia, verrà pubblicata sulla pagina web xxx.xxxxxxx.xxx.xx nella sezione dedicata.
Eventuali sopravvenienze finanziarie che dovessero intervenire successivamente alla pubblicazione del presente avviso, saranno utilizzate per il finanziamento dei progetti utilmente collocati in graduatoria fino ad esaurimento delle risorse medesime.
12. - MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO
Entro 30 giorni dalla pubblicazione sul sito regionale delle graduatorie, dovrà essere trasmessa, tramite PEC, la seguente documentazione:
a) richiesta formale di anticipo (nei casi indicati al punto 10.1, allegando la fideiussione e, in caso di partenariato l’ATS in forma di scrittura privata autenticata, di cui al punto 3.1);
b) comunicazione di avvio delle attività;
c) comunicazione degli estremi identificativi del conto corrente bancario/postale intestato al soggetto beneficiario, ai fini della L. 124/2017, art. 1, commi 125-129, nel quale transiteranno tutti i movimenti finanziari relativi alla gestione delle attività previste dal progetto.
La Regione si riserva di richiedere ai soggetti ammessi al finanziamento documentazione diversa o integrativa, qualora necessario nell’ambito del procedimento.
Il finanziamento sarà erogato in due distinte quote:
a) una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura dell’80 per cento del finanziamento concesso, ad avvenuta comunicazione di avvio dell’attività e richiesta di anticipo con rilascio della fideiussione per pari importo nei casi previsti dal presente Avviso;
b) una seconda quota, a titolo di saldo, ad avvenuta presentazione ed approvazione della rendicontazione finale ed in seguito all’effettivo trasferimento delle risorse da parte del Ministero.
13. - VARIANTI PROGETTUALI
Su richiesta motivata del soggetto attuatore, durante l’attuazione del progetto potranno essere autorizzate eventuali modifiche delle attività come descritte nella proposta progettuale approvata, a condizione che le stesse non alterino significativamente l’impianto e le finalità del progetto approvato. Non sono ammesse in corso di realizzazione
progettuale sostituzioni dei soggetti capofila e sottoscrittori dell’ATS in quanto requisito di valutazione iniziale in sede di ammissione del progetto ai sensi del presente Avviso.
Le eventuali variazioni compensative al piano finanziario dell’importo relativo alle macro voci (in aumento o diminuzione), entro i limiti fissati al punto 10.2, dovranno essere preventivamente comunicate ed autorizzate.
Eventuali variazioni compensative all’interno di ogni macro voce non saranno soggette ad autorizzazione ma dovranno essere comunicate e motivate all’atto della presentazione della rendicontazione e della relazione finale.
14. - TRASPARENZA, PUBBLICITÀ E PRIVACY
Il presente Avviso pubblico è pubblicato sul sito web istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia xxx.xxxxxxx.xxx.xx. Dall’assegnazione del finanziamento regionale discende l’obbligo per i soggetti attuatori e partners del finanziamento di evidenziare, in ogni atto, documento ed iniziativa realizzate in attuazione del progetto, con dicitura che lo stesso “è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali”. L’utilizzo del/dei loghi ufficiali del Ministero e della Regione Friuli Venezia Giulia è soggetto a previa autorizzazione rilasciata a seguito di richiesta da parte del beneficiario.
I dati personali raccolti dalla Regione nello svolgimento del procedimento amministrativo vengono utilizzati esclusivamente per le operazioni relative al procedimento attivato con il presente Avviso ed in conformità alla normativa vigente in materia di privacy (protezione dei dati personali). I dati a disposizione possono essere comunicati a soggetti pubblici e privati ove previsto da norme di legge o di regolamento, quando la comunicazione risulti necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali nell’ambito del presente procedimento. All’interessato spettano i diritti previsti dal Capo III “Diritti dell'interessato” del Regolamento (UE) n. 679/2016, tra cui il diritto di reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Il Titolare del trattamento dei dati personali è la Regione Friuli Venezia Giulia, rappresentata dal Presidente. Il Responsabile della protezione dei dati (RPD) ai sensi degli articoli 37- 39 del Regolamento (UE) è il Direttore centrale per particolari funzioni, ai sensi della D.G.R. n. 423/2020. Insiel S.p.A. è stata nominata il Responsabile del trattamento dei Dati Personali (DPO), ai sensi dell’articolo 4, punto 8) e 28 del Regolamento (UE), connesso all’erogazione dei servizi oggetto del “Disciplinare per l’affidamento in house delle attività relative allo sviluppo e gestione del Sistema Informativo Integrato Regionale e delle infrastrutture di telecomunicazione da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia alla Società Insiel S.p.A.”.
La partecipazione all’Avviso costituisce liberatoria ai fini della pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni di cui al D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33, fatti salvi i dati sensibili.
15. - MONITORAGGIO E RENDICONTAZIONE DELLE INIZIATIVE E DEI PROGETTI FINANZIATI
Le iniziative e i progetti ammessi a finanziamento saranno oggetto di monitoraggio in itinere e di verifica delle rendicontazioni delle spese sostenute. Ai fini del monitoraggio, i soggetti attuatori (capofila) dovranno trasmettere una relazione intermedia sullo stato di avanzamento attuativo e finanziario del progetto entro il 31.12.2021, utilizzando il modello che verrà reso disponibile dalla Regione.
Entro il termine del 31.09.2022 i beneficiari dovranno trasmettere, esclusivamente via PEC, la relazione finale sulla realizzazione complessiva delle attività previste nel progetto o nell’iniziative e sui risultati conseguiti rispetto agli
obiettivi programmati, nonché il rendiconto finale redatto coerentemente all’impostazione del piano finanziario, comprensivo della certificazione finale circa l’ammontare dei contributi pubblici o privati ricevuti per la medesima attività, accompagnato da un elenco analitico dei giustificativi delle spese sostenute ai sensi dell’articolo 43 della LR
n. 7/2000, distinto per macro voci di spesa, utilizzando il modello che verrà reso disponibile dalla Regione.
Le fatture o i giustificativi di spesa, regolarmente quietanzati, dovranno essere conservati in originale e messi a disposizione degli uffici competenti per esercitare l’eventuale attività di controllo.
Con particolare riferimento ai costi di “personale”, sempreché utilizzato in specifiche mansioni (anche amministrative) direttamente ed esclusivamente connesse al progetto, i relativi costi potranno essere riconosciuti se accompagnati da:
- Copia dei cedolini con dicitura (timbro) di imputazione al progetto;
- Elenco giorni e orari delle attività svolte (time-sheet). Le attività dovranno comunque essere aggiuntive rispetto alla normale prestazione lavorativa secondo quanto indicato al capo 10.3;
- Costo orario del personale certificato dalla struttura competente;
- F24 a dimostrazione del versamento delle ritenute.
Qualora alcune spese siano riferite in quota parte all’iniziativa o al progetto, sulla documentazione dovrà essere indicato l’importo effettivamente imputato.
Il soggetto capofila sarà responsabile verso la Regione della rendicontazione complessiva del progetto finanziato e dovrà conservare i propri documenti in originale e in copia quelli dei partners i quali, a richiesta, dovranno rendere disponibili gli originali per eventuali controlli.
Dovrà essere conservata anche l’eventuale documentazione informativa relativa al progetto (manifesti, brochure, informative su siti internet e altri new media, ecc.), nonché tutto il materiale prodotto in relazione alle attività e iniziative connesse al progetto stesso.
16. - REVOCA E RIDETERMINAZIONE DEL FINANZIAMENTO
La Regione potrà disporre l’interruzione del progetto e la revoca del finanziamento qualora:
a) il beneficiario o il partenariato perdano i requisiti soggettivi di legittimazione previsti per la partecipazione al presente Avviso e per l’esecuzione delle iniziative/attività di progetto;
b) il capofila cessi dallo svolgimento dell’attività a lui riferibile o si sciolga dal vincolo assunto con l’ATS, analogamente qualora uno o più partners si sciolgano dal vincolo assunto con l’ATS nella misura superiore al 50% dei partecipanti al partenariato come risultante dall’ATS;
c) il beneficiario o qualunque dei partners non siano in regola con gli obblighi assicurativi dei volontari, come disposto all’articolo 18 del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo settore);
d) il beneficiario o qualunque dei partners interrompano o modifichino, senza la previa autorizzazione della Pubblica Amministrazione, l’esecuzione del progetto finanziato;
e) il beneficiario, anche in qualità di capofila, compia gravi inadempienze nell’attività di reporting e/o nella comunicazione dei dati inerenti al monitoraggio;
e) il beneficiario o qualunque dei partner compiano gravi irregolarità contabili, rilevate in sede di controllo della rendicontazione o emerse in sede di eventuali controlli in itinere;
f) il beneficiario o qualunque dei partners eroghino le risorse per attività a favore di destinatari diversi da quelli previsti dal progetto;
g) siano apportate, rispetto al progetto approvato, variazioni sostanziali relative agli elementi che, in sede di valutazione hanno determinato il punteggio finale, senza autorizzazione;
h) in via generale, vengano accertate gravi irregolarità e/o situazioni dalle quali risulti un uso delle risorse pubbliche non conforme alle finalità del presente Avviso o il mancato rispetto delle condizioni dallo stesso stabilite;
i) il rendiconto non venga presentato nei termini indicati.
Il contributo concesso sarà oggetto di rideterminazione, con riduzione proporzionale per il ripristino della quota percentuale originariamente concessa qualora:
a) la spesa finale rendicontata, ritenuta ammissibile dalla Regione secondo quanto indicato al precedente punto
10.3, risulti inferiore a quanto assunto in sede di concessione del contributo;
b) le quote di cofinanziamento realizzate, anche con ricorso ad altri contributi pubblici o privati, risultino superiori a quanto originariamente assunto in sede di concessione del contributo;
c) successivamente alla presentazione della domanda o in corso di realizzazione progettuale uno o più partners si sciolgano dai vincoli assunti con l’ATS, per la quota di contributo agli stessi attribuita nell’ambito dell’ATS e non ancora utilizzata per la realizzazione del progetto, sempre che sia possibile la prosecuzione del progetto medesimo e a condizione che non sia integrata alcuna causa di revoca.
Eventuali importi erogati e non spettanti vanno restituiti alla Regione secondo le modalità di cui all’articolo 49 della LR n. 7/2000.
Se l’importo rendicontato risulti inferiore al 50% del finanziamento concesso, il contributo verrà revocato con obbligo di restituzione delle somme percepite, secondo quanto previsto dall’articolo 49 della LR n. 7/2000.
La Regione si riserva in ogni caso di effettuare controlli e disporre eventuali atti di autotutela amministrativa anche nel corso della realizzazione dei progetti.
La Regione provvede a escutere la fideiussione a tutela del credito vantato alla restituzione degli importi contributivi.
17. - CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
La Regione si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di revocare, modificare o annullare il presente Avviso pubblico, qualora ne ravvedesse l’opportunità per ragioni di pubblico interesse, senza che per questo i soggetti proponenti possano vantare diritti nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia. Con provvedimento del Direttore di Servizio competente potranno essere apportate modifiche di natura non sostanziale al testo del presente Avviso. La presentazione della domanda comporta l’accettazione di tutte le prescrizioni del presente Avviso.
18. - INFORMAZIONI
Per informazioni relative al presente Avviso è necessario riferirsi alla Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, Servizio politiche per il Xxxxx xxxxxxx, Xxxx X. Xxxxx 0, Xxxxxxx. (xxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxx.xx)
Il testo dell’Avviso, la modulistica e successivamente ogni altro atto relativo al procedimento saranno disponibili nel sito internet regionale xxx.xxxxxxx.xxx.xx – nella sezione dedicata.
19. FORO COMPETENTE
Per eventuali controversie derivanti o connesse al presente Avviso sarà competente in via esclusiva il Foro di Trieste.