ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA AREA EDILIZIA E LOGISTICA
Allegato A) Capitolato Tecnico
ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA AREA EDILIZIA E LOGISTICA
PROCEDURA NEGOZIATA SENZA PREVIA PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA EX ART. 36, CO. 2, LETTERA B) DEL D. LGS. 50/2016 DA ESPLETARSI MEDIANTE RICHIESTA DI OFFERTA (RdO) NELL’AMBITO DEL MERCATO ELETTRONICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (MEPA) AVENTE AD OGGETTO IL SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA DELLE AREE VERDI DI ATENEO.
CPV 77313000-7 Servizi di manutenzione parchi CIG [7170390902]
ARTICOLO 1 – FINALITÀ DELL’APPALTO
TITOLO I – INDICAZIONI GENERALI DELL’APPALTO
ARTICOLO 2 – TERMINOLOGIE
ARTICOLO 3 - OGGETTO DELL’APPALTO E SEDI DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
TITOLO II – CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
ARTICOLO 4 – DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO
Articolo 4.1 – Pulizia aree verdi Articolo 4.2 – Diserbo
Articolo 4.2.1 – Diserbo manuale sistematico Articolo 4.2.2 – Pirodiserbo
Articolo 4.2.3 – Diserbo chimico
Articolo 4.2.4 – Decespugliamento vegetazione arborea e arbustiva infestante
Articolo 4.2.5 – Trattamenti antimuschio
Articolo 4.3 – Spollonatura per il contenimento della vegetazione arborea
Articolo 4.4 – Sfalcio dei manti erbosi Articolo 4.5 – Potatura
Articolo 4.5.1 – Potatura delle siepi Articolo 4.5.2 – Potatura degli arbusti Articolo 4.5.3 – Potatura delle rose
Articolo 4.5.4 – Potatura di pergolati e rampicanti Articolo 4.5.5 - Potatura degli alberi
Articolo 4.5.6 - Potatura dei gelsi
Articolo 4.5.7 – Potatura di rimonda dal secco delle alberature e abbattimento
Articolo 4.6 - Abbattimento alberi
Articolo 4.6.1 – Fresatura dei ceppi
Articolo 4.7 – Interventi di manutenzione sulle aiuole e fioriere Articolo 4.7.1- Vasche pensili
Articolo 4.8 – Concimazioni
Articolo 4.9 – Trattamenti antiparassitari Articolo 4.10 – Controllo impianti di irrigazione
ARTICOLO 5 – MONITORAGGIO E VERIFICA DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO
Articolo 5.1 – Monitoraggio delle aree verdi
Articolo 5.2 – Pianificazione e programmazione degli interventi ARTICOLO 6 – GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E REDAZIONE DI REPORT
PERIODICI
ARTICOLO 7 – PRONTO INTERVENTO
ARTICOLO 8 – MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE MIGLIORIE ARTICOLO 9 - FASE DI AVVIO E VERIFICA STATO DELLE AREE VERDI ARTICOLO 10 - GESTIONE DEI RIFIUTI DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ
MANUTENTIVE
ARTICOLO 11 - PERSONALE DELL’IMPRESA IMPIEGATO NEL SERVIZIO ARTICOLO 12 - ACCESSO AGLI SPAZI OGGETTO DEL SERVIZIO ARTICOLO 13 - GIORNI ED ORARI DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO ARTICOLO 14 - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO
TITOLO III - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO ARTICOLO 15 - DEFINIZIONE DEI RUOLI ARTICOLO 16 - CABINA DI REGIA
ARTICOLO 17 - RESPONSABILE DI COMMESSA ARTICOLO 18 - CONTACT CENTER
ARTICOLO 19 - PERIODICITÀ DEGLI INTERVENTI
ARTICOLO 1 – FINALITÀ DELL’APPALTO
La finalità del presente appalto è quello di mantenere le aree verdi di proprietà e/o in uso all’Università di Bologna nel loro stato ottimale e secondo il decoro che si addice ad un luogo di cultura, mediante interventi preventivi programmati ed interventi tempestivi di ripristino degli stati di degrado.
Si dovranno, pertanto, adottare le più appropriate pratiche agronomiche e colturali. Al fine di raggiungere questo scopo dovrà essere messo in campo giornalmente un congruo numero di operatori in grado di espletare tutti gli interventi richiesti e concordati secondo la programmazione allegata.
Gli interventi vengono quasi sempre svolti in aree soggette al transito di pedoni e di veicoli, pertanto andranno effettuati garantendo il minimo disturbo possibile e la sicurezza degli operatori, degli utenti delle strutture universitarie e di terzi; a questo scopo l’impresa è tenuta a collocare, durante l’orario di lavoro, transenne, cartelli e segnalazioni atti a garantire la pubblica incolumità e ad evitare ingombro di suolo pubblico non strettamente necessario per l’esecuzione del servizio.
TITOLO I – INDICAZIONI GENERALI DELL’APPALTO
ARTICOLO 2 – TERMINOLOGIE
Nel testo del presente Capitolato valgono le seguenti definizioni:
− per Appaltatore si intende l'Operatore Economico aggiudicatario dell'appalto;
− per Referente del servizio per conto dell'Appaltatore si intende il soggetto responsabile dell'organizzazione del servizio ed in grado di assicurarne il regolare svolgimento;
− per DCE si intende il Direttore della Corretta Esecuzione del contratto
− per ADE si intende l’Assistente del DCE
− per RDP si intende il Responsabile di Plesso
− per CDR si intende la Cabina di Regia
− per RUP si intende il Responsabile Unico del Procedimento
− per RDC si intende Responsabile di Commessa
− per CC si intende il Contact Center
Nell’organizzare la commessa, l’Appaltatore dovrà prevedere (o concorre alla creazione) di RCR, CC e CDR.
Tutti i predetti ruoli sono meglio specificati nel titolo III del presente capitolato.
ARTICOLO 3 – OGGETTO DELL’APPALTO E SEDI DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
L’appalto ha per oggetto le prestazioni descritte nel presente capitolato necessarie per l’esecuzione del servizio di manutenzione ordinaria delle aree verdi nelle sedi dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, per una superficie complessiva pari a 350.000 mq, di cui all’allegato sub A.1) “Aree e periodo di intervento”, al presente capitolato, quale parte integrante e sostanziale.
TITOLO II – CARATTERISTICHE E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
ARTICOLO 4 – DESCRIZIONE E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO
La manutenzione ordinaria delle aree verdi prevede le seguenti modalità di esecuzione per ciascuna delle tipologie di intervento.
Gli interventi vengono quasi sempre svolti in aree soggette al transito di pedoni e di veicoli, pertanto andranno effettuati garantendo il minimo disturbo possibile e la sicurezza di operatori, di utenti delle strutture universitarie e di terzi; a questo scopo l’impresa è tenuta a collocare, durante l’orario di lavoro, transenne, cartelli e segnalazioni atti a garantire la pubblica incolumità e ad evitare ingombro di suolo pubblico non strettamente necessario per l’esecuzione del servizio.
Articolo 4.1 - Pulizia aree verdi
La pulizia delle aree verdi consiste principalmente nella raccolta delle foglie e nella spazzatura delle superfici pavimentate e ghiaiate con rimozione della vegetazione.
La raccolta delle foglie deve essere effettuata con particolare cura durante la stagione autunnale, sui tappeti erbosi e sui percorsi pedonali e carrabili, dove si depositano con maggiore facilità, al fine di:
− ridurre il rischio di infortuni dovuti allo scivolamento sulle foglie bagnate e non;
− evitare il ristagno idrico dovuto a riempimento dei tombini.
Articolo 4.2 – Diserbo
Articolo 4.2.1 – Diserbo manuale sistematico
L’intervento consiste nell’asportazione di piante erbacee, arbusti, alberi e piante rampicanti non facenti parte della/e essenza/e vegetale principale/i presente nelle
aiuole ornamentali, rappresentate da siepi, macchie arbustive, piante tappezzanti e rampicanti.
Si precisa che il diserbo manuale deve essere esteso a tutta l’aiuola, anche alle parti meno visibili all’utenza e comprende anche tutte le aree pavimentate, i vialetti e i percorsi di varia natura (terra battuta, stabilizzato calcareo, ghiaia, resine, bitumi, pietre naturali od artificiali), incluso il taglio di piccoli arbusti e di eventuali rampicanti anche su superfici verticali.
Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo, pertanto nel caso di intervento inefficace, l’impresa dovrà provvedere ad effettuarlo di nuovo.
Articolo 4.2.2 - Pirodiserbo
L’ intervento consiste nella esposizione ad alte temperature delle erbe infestanti.
Allo scopo di rendere efficace l’intervento, le condizioni più favorevoli per l’impiego di questa tecnica si hanno quando la fase vegetativa delle piante infestanti è allo stato iniziale (1 -10 cm di altezza) pertanto viene richiesta una attenta e tempestiva osservazione della crescita delle malerbe. L’eventuale annerimento delle superfici dovrà essere opportunamente trattato dall’appaltatore.
Articolo 4.2.3 – Diserbo chimico
Il diserbo chimico mediante l’uso di erbicidi o dissecanti consiste nell’eliminazione completa delle infestanti erbacee od arbustive dalle aree pavimentate e ghiaiate, dai vialetti e dai percorsi di varia natura e verrà utilizzata solo in casi particolari previo accordo con il DCE.
La fornitura e l’irrorazione di prodotti chimici antigerminativi e/o dissecanti deve avvenire con idoneo mezzo meccanico, dotato di schermi contro l’aspersione dei prodotti irrorati, in modo da concentrare i getti solo nella fascia di intervento. I prodotti chimici impiegati non devono essere nocivi per la salute e devono essere conformi alle disposizioni di legge vigenti in materia. Eventuali danni arrecati al patrimonio verde pubblico e/o privato saranno a carico della ditta aggiudicataria ritenendosi l’Università di Bologna sollevata da ogni responsabilità civile o penale derivante dall’uso di attrezzature meccaniche o di prodotti chimici.
Tutti i prodotti di risulta, una volta ottenuto il disseccamento delle infestanti, devono essere prontamente (dopo circa 20 gg.) raccolti e portati in discarica in luoghi reperiti a cura e spese dell’impresa.
Articolo 4.2.4 – Decespugliamento vegetazione arborea e arbustiva infestante
L’intervento consiste nel contenimento della vegetazione infestante quale xxxxxxx, ailanti, rovi, edera, ecc…. presente in tutte le aree verdi e in particolare nelle zone a scarpata. Tale operazione, compiuta a regola d’arte, va eseguita entro il 30 giugno e il 31 ottobre di ogni anno.
Articolo 4.2.5 – Trattamenti antimuschio
Consiste nel controllo della presenza e dello sviluppo del muschio ove vi sia la presenza effettuando un numero consono di trattamenti e prevedendo le somministrazioni nelle stagioni opportune o di opportuni interventi manuali di rimozione.
In caso di interventi inefficaci sarà cura dell’impresa provvedere ad intervenire nuovamente.
Articolo 4.3 – Spollonatura per il contenimento della vegetazione arborea
La spollonatura consiste nell’eliminazione dei polloni sviluppatesi alla base delle piante arboree e deve essere eseguita recidendo i ricacci con un taglio netto ed aderente al fusto, in modo tale che non compaiano monconi emergenti.
Gli interventi devono essere effettuati entro il 30 giugno e il 31 ottobre di ogni anno con l’impiego di strumenti adeguatamente taglienti escludendo l’impiego del decespugliatore e l’asportazione a strappo dei polloni, adottando sempre ogni precauzione allo scopo di evitare lesioni alle strutture corticali degli esemplari arborei.
Inoltre si deve provvedere alla scerbatura delle erbacce intorno al piede dell’albero facendo attenzione a non apportare tagli alla corteccia al fine di garantire il flusso della linfa e conseguentemente la vitalità della pianta.
Articolo 4.4 – Sfalcio dei manti erbosi
Lo sfalcio dei tappeti erbosi deve essere eseguito su terreno di qualsiasi natura e pendenza e con le modalità dettate dalla buona tecnica agraria, atta a favorire l’accestimento delle erbe ed il giusto equilibrio fra le specie che costituiscono il consorzio erbaceo.
La vegetazione erbacea deve essere mantenuta tra 5 e 15 cm, secondo una periodicità dettata dalla necessità e dallo sviluppo delle piante, in particolare nel periodo compreso tra marzo e novembre. Il numero degli sfalci non dovrà essere inferiore a 10.
Il servizio deve essere eseguito con l'impiego di macchine rasaerba per il mantenimento e l'eliminazione completa ad altezza uniforme di erbe infestanti e vegetazione spontanea su tutte le superfici. Nei luoghi ove non sia possibile l'impiego delle macchine anzidette, come ad esempio attorno alle piante, ai terreni con forte pendio (scarpate) o lungo recinzioni, il servizio deve essere eseguito a mano con falci x xxxxxxxx e con l’impiego di decespugliatori a motore muniti di fili di nylon.
Il fusto e le ramificazioni di alberi e arbusti, così come gli impianti irrigui non dovranno essere danneggiati dall’uso di decespugliatori o di macchine rasaerba.
Nei prati degradati deve essere effettuata l'arieggiatura e la risemina del manto erboso.
Nel caso siano presenti piante bulbose nei prati (narcisi, hemerocallis, anemone, nerine...) è preciso compito dell’impresa effettuare lo sfalcio della zona interessata solamente quando le foglie della bulbosa saranno ingiallite; tale procedura attiene strettamente alla fisiologia della pianta. La non ottemperanza di questa procedura produce un rapido deperimento della bulbosa.
Per “sfalcio completo” deve, pertanto, comprendersi l’insieme di operazioni di seguito riportate:
− pulizia preventiva dell’intera area oggetto di appalto;
− taglio delle erbe come precisato;
− pulizia completa dell’area come precisato all’art. 5.1;
− rifilatura dei bordi, scoline, scarpate;
− asportazione e prevenzione del successivo riformarsi di tutte le erbe infestanti in viali, piazzali, percorsi e superfici a copertura inerte, nei marciapiedi compresi nelle aree verdi appaltate e nei parcheggi;
− rimozione di tutta la vegetazione legnosa spontanea sviluppatasi, anche ai bordi delle aiuole, per pregressi imperfetti di sfalcio e/o rifilatura.
Eventuali prodotti di risulta dalle operazioni di sfalcio finiti sui marciapiedi o sulla carreggiata stradale dovranno essere prontamente rimossi a carico dell’impresa.
Non dovranno perciò ritrovarsi, al termine di ogni intervento di sfalcio, andane, cumuli, depositi di materiale vegetale né sui prati, né nelle zone a copertura inerte.
È fatto assoluto divieto all’impresa di bruciare qualsiasi materiale di risulta sul posto di lavoro. Eventuali danni a piante presenti dovranno essere rifusi al committente, inoltre, qualora piante od arbusti dovessero venire irrimediabilmente danneggiati da azioni derivanti dallo sfalcio, l’impresa dovrà provvedere alla loro sostituzione. eventuali danni dovuti a cattiva esecuzione dei lavori (scorticamento del manto
erboso, moria di piante formanti siepi o gruppi di arbusti) dovranno essere prontamente riparati dall’assuntore a sua cura e spese.
Articolo 4.5 – Potatura
La potatura dovrà avvenire, seguendo le norme comunali per la tutela del verde, l’epoca di fioritura e le peculiarità delle specie arboree e arbustive, d’accordo con il DCE.
Articolo 4.5.1 – Potatura delle siepi
La tempistica degli interventi è la seguente:
• 1° intervento entro il 30 aprile
• 2° intervento entro il 30 settembre
La siepe deve essere tosata, dandole una forma trapezoidale (ovviamente la sommità della siepe corrisponde alla base minore del trapezio, i cui lati maggiori dovranno risultare inclinati di circa 15 gradi sulla verticale). I piani, orizzontali e inclinati, devono essere perfetti senza gobbe e avvallamenti, senza rientranze o sporgenze che non siano previste. Si deve provvedere all’asportazione di tutte le specie infestanti (previa eradicazione delle medesime) erbacee, arbustive e arboree, anche se sviluppatesi ad altezze nettamente superiori a quella complessiva della siepe.
Può peraltro sussistere la necessità (senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l’appaltatore) di provvedere al rinnovo di siepi annose, degradate, defogliate, non mantenute e comunque da ridurre eccezionalmente, per necessità tecniche o estetiche (viabilità, visibilità, sicurezza…) praticando tagli anche su vegetazione di più anni (tagli sul vecchio), in modo tale da consentire una efficace ripresa vegetativa.
L’impresa può usare i mezzi che ritiene opportuno, purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione del lavoro, provocando il minimo necessario di lesioni e ferite alle piante.
Durante le operazioni di potatura l’impresa deve provvedere alla rimonda, ossia all’asportazione totale di piante e/o rami morti o irrimediabilmente ammalati.
Le siepi dovranno all’occorrenza essere potate manualmente, nelle stagioni e con le tecniche idonee a rispettare le esigenze colturali specifiche, affinché possano estrinsecare al meglio le loro caratteristiche ornamentali (fioritura, fruttificazione…).
Articolo 4.5.2 – Potatura degli arbusti
La potatura degli arbusti consiste nel contenimento della vegetazione arbustiva non a siepe.
Gli arbusti da fiore devono essere potati tenendo conto dell’epoca di fioritura di ogni specie; a tal fine si pone in evidenza che:
− gli arbusti a fioritura invernale e/o primaverile devono essere potati al termine della fioritura con le piante già in vegetazione;
− gli arbusti a fioritura estiva dovranno essere potati sul legno a fine inverno. Tali condizioni sono dettate dal fatto che alcune specie emettono gemme da fiore su rami dell’anno precedente (fioritura invernale e primaverile) e altre su rami sviluppatisi nello stesso anno (fioritura estiva). Al termine di ogni intervento l’impresa avrà cura di asportare a mano, tutte le specie infestanti erbacee, sarmentose, legnose che abbiano proliferato all’interno delle macchie di arbusti anche se sviluppatesi ad altezze nettamente superiori a quella complessiva dell’arbusto. Durante le operazioni di potatura l’impresa dovrà provvedere alla rimonda, ossia all’asportazione totale di piante e/o rami morti o irrimediabilmente ammalati.
Saranno oggetto di potatura di ridimensionamento alcuni grandi arbusti (x.xx. laurus nobilis) e piccoli alberi ornamentali (x.xx. ligustrum lucidum), alberi formati a quinta (quercus ilex, carpinus betulus), come descritto all’articolo 5.5.1 del presente capitolato.
Articolo 4.5.3 – Potatura delle rose
Tale operazione deve avvenire entro la metà di febbraio eccetto per i rosai coprisuolo e/o tappezzanti per cui l’intervento sarà concordato direttamente con il DCE non necessariamente ogni anno.
Nel caso di rose rampicanti sarà cura della ditta aggiudicataria legare i rami ai supporti in seguito alla crescita.
Articolo 4.5.4 – Potatura di pergolati e rampicanti
Si tratta in prevalenza di Wistaria sinensis, Hedera helix, Ampelopsis e Passiflora caerulea il cui principale intervento è costituito dalla potatura per contenerne lo sviluppo.
Gli interventi devono essere eseguiti due volte l’anno. Più precisamente per wistaria sinensis è previsto un intervento in febbraio (potatura a 3 gemme, circa) e uno in agosto (potatura a 6 gemme circa). Per le altre rampicanti si rimanda all’articolo 4.5.1.
Articolo 4.5.5 - Potatura degli alberi
Questa operazione deve essere concordata con il DCE di volta in volta ed eseguita da novembre a marzo di ogni anno e a regola d’arte, rispettando le norme comunali per modalità e tempi.
Si tratta di interventi di potatura aventi carattere ordinario e che si realizzano durante tutto il ciclo vitale della pianta per soddisfare esigenze funzionali (contenimento, diradamento, alleggerimento), di sicurezza ed estetiche. Tali interventi saranno svolti con i mezzi necessari a seconda dei casi ovvero utilizzando le diverse tipologie di piattaforme elevatrici e la pratica del tree climbing.
La ditta si incarica di provvedere alla potatura di un numero di alberi non inferiore fino a 200.
Si ricorda che:
− il taglio di ritorno è la tecnica più corretta per ottenere la riduzione della chioma rispettando quanto più possibile la fisiologia e l’estetica dell’albero, pertanto la cima di sostituzione prescelta dovrà avere un diametro di almeno un terzo rispetto al ramo rimosso con la potatura affinché possa diventare nuovo asse di crescita;
− la capitozzatura è assolutamente da evitare per svariati motivi, tra cui formazione di carie, anomalie fisiologiche e morfologiche, chiome impenetrabili ai venti con conseguenti eventuali schianti.
Articolo 4.5.6 - Potatura dei gelsi
Da effettuarsi a febbraio - marzo di ogni anno assolutamente prima della comparsa della vegetazione.
Articolo 4.5.7 – Potatura di rimonda dal secco delle alberature e abbattimento
Le operazioni di potatura di rimonda dal secco, aventi carattere ordinario, dovranno essere eseguite a perfetta regola d’arte.
I rami/branche secchi, penzolanti e spezzati dovranno essere eliminati. La superficie dei medesimi dovrà risultare liscia senza sbavature, aderente al fusto nella parte superiore e rispettando la protuberanza basale nella parte inferiore senza lasciare tronconi sporgenti dallo stesso. La corteccia intorno alla superficie di taglio dovrà rimanere sana ed integra senza slabbrature.
Durante gli interventi di potatura l’impresa è inoltre obbligata a:
• rimuovere i rami pericolanti in caso di rottura accidentale e/o porzioni di piante cadute, tale operazione dovrà essere eseguita entro le 24 ore dall’accaduto se si ravvisa pericolo immediato per l’utenza;
• non intralciare, per quanto possibile, la circolazione di automezzi privati e pubblici;
• collocare transenne, cartelli e segnalazioni varie, atti a garantire la pubblica incolumità;
• impiegare il personale necessario munito di idonei indicatori per segnalare a veicoli e pedoni il pericolo;
• evitare di occupare suolo pubblico, se non strettamente necessario per l'esecuzione dei lavori. in questo caso sarà a carico dell’impresa ogni onere necessario per l’ottenimento dei permessi di occupazione temporanea di suolo pubblico;
• ritirare giornalmente, con proprio personale e mezzi, tutto il materiale di risulta della potatura nonché lasciare libero e perfettamente pulito, lo spazio occupato durante l’intervento;
• ripristinare ogni elemento che dovesse essere manomesso nel corso dell'esecuzione dei lavori ed eliminare i polloni eventualmente presenti alla base della pianta.
In nessun caso l’impresa potrà operare sulle piante senza le necessarie autorizzazioni.
l’impresa dovrà garantire l'eventuale esecuzione, a richiesta del RUP, di potatura in giornate normalmente non lavorative (sabato, domenica e festività infrasettimanali) e ciò nel caso in cui, per motivi tecnici, si possa operare solamente in tali giornate.
Articolo 4.6 - Abbattimento alberi
L’abbattimento per motivi fitosanitari e/o statici dovrà essere effettuato a seguito di autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti e secondo le disposizioni vigenti. Sarà a carico dell’impresa l’abbattimento fino a 30 unità.
Il legname proveniente dall’abbattimento di piante morte o deperienti dovrà essere trasportato ed eventualmente smaltito in siti autorizzati.
Durante l'abbattimento di alberi o il taglio di branche /rami dovrà essere usata cura particolare affinché la caduta non provochi danni a persone, a cose o a vegetazione sottostanti e non si producano avvallamenti nei prati.
È fatto assoluto divieto all’impresa di bruciare xxxxxxxx o legna di risulta.
Articolo 4.6.1 – Fresatura dei ceppi
Qualora RUP/DCE lo ritenga necessario si deve provvedere alla fresatura dei ceppi degli alberi abbattuti al fine di ridurre gli intralci all’utenza e alle macchine sfalciatrici nonché i problemi di carattere fitosanitario in quanto le ceppaie sono sede di elementi patogeni e pertanto potenzialmente dannosi per l’ambiente circostante.
Articolo 4.7 – Interventi di manutenzione sulle aiuole e fioriere
La manutenzione sulle aiuole e fioriere comprende i seguenti interventi:
− l’eliminazione manuale delle erbe infestanti;
− la ridistribuzione della corteccia pacciamante 1 volta all’anno;
− la potatura di contenimento secondo le indicazioni precedenti all’articolo 4.5).
Articolo 4.7.1- Vasche pensili
Le aree a cui si fa riferimento in questo articolo prevedono seguenti interventi:
− risemina prato
− messa a dimora di piante della flora spontanea
− sfalcio
− controllo della irrigazione di soccorso.
Tali operazioni dovranno essere eseguite in accordo con il DCE.
Articolo 4.8 – Concimazioni
Dovranno essere previste prevalentemente all’inizio della stagione vegetativa ed effettuate sui impianti di recente realizzazione e sui prati utilizzando concime ternario a lenta cessione in accordo con il direttore dell’esecuzione.
Articolo 4.9 – Trattamenti antiparassitari
In accordo con il DCE e solo in casi particolari è possibile prevedere trattamenti antiparassitari sulle piante. I trattamenti dovranno essere preferibilmente biologici in quanto le aree verdi universitarie sono altamente frequentate.
Nella fattispecie si pone l’attenzione alla lotta alla processionaria del pino particolarmente diffusa in alcune aree dell’ateneo per la cui lotta l’appaltatore utilizzerà prevalentemente il prelievo dei nidi e la loro conseguente bruciatura in appositi contenitori nel periodo gennaio-febbraio.
Articolo 4.10 – Controllo impianti di irrigazione
Tutti gli impianti di irrigazione devono essere controllati periodicamente secondo criteri e tempi necessari alla buona manutenzione dei medesimi.
in particolare si richiede un primo intervento entro il mese di marzo, effettuando quanto segue:
− controllo dell’elettroprogrammatore di comando e le elettrovalvole, nonché eventuali anomalie nei componenti elettrici e idraulici;
− controllo degli irrigatori per verificare che non siano bloccati o abbiano un angolo di lavoro impostato irregolarmente e le ali gocciolanti affinché non ci siano perdite od otturazioni;
− controllo generale delle apparecchiature elettriche e della stazione di pompaggio per verificare la loro completa funzionalità;
− se le condizioni climatiche lo richiedono effettuare l’impostazione di tempi e orari di bagnatura;
− la sostituzione del materiale e delle strumentazioni (centraline, programmatori, elettrovalvole…) mal funzionanti e non funzionanti.
Per tutto il periodo irriguo dovranno essere effettuati controlli mensili per accertare l’efficienza dell’impianto e per riorganizzare i tempi di bagnatura in funzione delle modificate condizioni climatiche.
Le irrigazioni dovranno essere programmate preferibilmente dalle ore serali della giornata al primo mattino.
Entro il mese di novembre si deve effettuare la chiusura stagionale degli impianti di irrigazione e lo svuotamento degli stessi.
ARTICOLO 5 –MONITORAGGIO E VERIFICA DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO
Articolo 5.1 – Monitoraggio delle aree verdi
L’Appaltatore dovrà effettuare il monitoraggio costante delle aree verdi e delle alberature site all’interno della delle sedi dell’Università di Bologna oggetto dell'appalto, finalizzata alla sicurezza degli utenti, alla conservazione del patrimonio, all’aggiornamento delle conoscenze anagrafiche, manutentive e di fruizione delle aree stesse e quindi alla costante verifica e aggiornamento del relativo fabbisogno reale di intervento.
Particolare attenzione dovrà porre l’Appaltatore nel provvedere ad una verifica continuativa dello stato vegetativo e fitosanitario del patrimonio vegetale
dell’Università e della stabilità del patrimonio arboreo, al fine di individuarne in modo tempestivo tutte le alterazioni.
Tutte le alterazioni, sotto forma di sintomi e/o danni a carico degli organi vegetali delle piante, andranno tempestivamente segnalate e descritte in una apposita modulistica, riportante il riconoscimento della probabile causa avversa (patogeno fungino, parassita vegetale, avversità di altro genere) e le direttive di intervento consigliate.
Qualora si presentassero situazioni di pericolosità statica di esemplari arborei, tali da prevedere la necessità di interventi immediati atti alla salvaguardia della pubblica incolumità, l’Appaltatore dovrà provvedere alla immediata messa in sicurezza dell’area, alla trasmissione della segnalazione in tempo reale al direttore dell’esecuzione, alla tempestiva adozione dei necessari interventi. Gli interventi operativi conseguenti (trattamenti, ancoraggi, taglio di porzioni di xxxxxx, abbattimenti, ecc.) verranno formulati d’intesa con il direttore dell’esecuzione, a cui compete l’approvazione dei programmi di intervento.
La responsabilità per eventuali cedimenti di esemplari arborei dovuta a cattiva manutenzione, che abbiano a causare danni a persone o cose, sarà a carico dell’Appaltatore, salvo l’onere della prova contraria. Comunque, indipendentemente dalla causa che ha determinato il cedimento, l’Appaltatore è tenuto alla rimozione, all’allontanamento dei materiali. Se la caduta dovesse verificarsi in un giorno festivo e l’albero ostruisse o comunque costituisse pericolo, l’Appaltatore è obbligato, nonostante la festività, alla rimozione immediata, previa comunicazione al direttore dell’esecuzione.
Il monitoraggio delle aree verdi e delle alberature site all’interno della delle sedi dell’Università di Bologna dovrà essere documentato al Direttore dell’esecuzione tramite apposite schede (Certificato di Gestione) informatizzate di rilievo della qualità dell'area verde nel suo complesso; l'Appaltatore dovrà gestire e tenere aggiornate tali schede, descrivendo in termini qualitativi e quantitativi il fabbisogno manutentivo rilevato dai propri tecnici relativamente a tutti i componenti l'area verde e alle lavorazioni previste dalla manutenzione. Ciascuna scheda dovrà descrivere il risultato del monitoraggio e dovrà essere compilata periodicamente, anche in assenza di disfunzioni. L’aggiornamento dovrà essere effettuato almeno 1 volta al mese.
Articolo 5.2 – Pianificazione e programmazione degli interventi
L'Appaltatore dovrà formulare e gestire, con riferimento alle lavorazioni previste dal presente appalto e a quanto scaturito dal monitoraggio, il piano di manutenzione complessivo delle aree verdi (pianificazione), con le opportune articolazioni temporali, tenendo conto delle diverse tipologie di intervento. In base alla pianificazione dovranno essere formulati programmi operativi d'intervento (programmazione).
L'elaborazione del piano si articola secondo una pianificazione sul medio periodo. Nella fase di pianificazione viene richiesto che l’Appaltatore, sulla base delle tipologie di verde, delle lavorazioni, formuli un piano di intervento che, per ogni zona, e secondo l’elenco delle lavorazioni previste, definisca:
• le lavorazioni;
• le priorità;
• le macchine e gli strumenti necessarie.
L'Appaltatore, nel medio periodo, dovrà gestire un livello di pianificazione semestrale;
L’obiettivo consiste nel poter sempre disporre di un quadro che permetta la verifica di compatibilità degli interventi pianificati con le esigenze istituzionali dell’Ateneo. Il Direttore dell’esecuzione del servizio ha la facoltà di richiedere modifiche alla pianificazione formulata dall’Appaltatore, con obbligo per l’Appaltatore di riformulare il piano.
La pianificazione dovrà essere sottoposta all’Amministrazione, per l’approvazione, entro la metà del mese precedente al semestre di competenza e dovrà essere formulata con riferimento puntuale alle singole lavorazioni (cosa) e quantità previste (quanto). Per le prestazioni programmate dovrà essere indicata anche la data di esecuzione dei lavori (quando).
Il programma dovrà essere riformulato qualora il Direttore dell’esecuzione richieda la modifica di lavorazioni programmate, oppure l'inserimento di lavorazioni motivate dall’urgenza.
ARTICOLO 6 – GESTIONE DELLE INFORMAZIONI E REDAZIONE DI REPORT PERIODICI
La corretta impostazione di un costante flusso di informazioni, relativo all’andamento delle varie attività del servizio erogate sulle aree oggetto di appalto, consentirà all’Amministrazione e all’Appaltatore un puntuale lavoro di progressivo
perfezionamento della collaborazione e, quindi, un migliore risultato in termini di raggiungimento degli obiettivi.
A conclusione di ogni semestre, l’Appaltatore è obbligato ad annotare tutti i dati relativi alle prestazioni effettuate e a comunicare tali dati al Direttore dell’esecuzione attraverso l’invio di documenti in formato cartaceo e/o digitale; in particolare, a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo:
− aggiornamento della situazione manutentiva delle aree verdi, in funzione degli interventi effettuati, al fine di aggiornare gli elaborati gestionali, in uso presso l'Amministrazione;
− gestione degli ordini d'intervento effettuati dal Direttore dell’esecuzione, con il continuo controllo dello stato di avanzamento dei lavori, e classificazione della situazione di ogni ordine (da iniziare, in corso di esecuzione, sospesi, finiti);
− tutti i dati relativi al personale presente ogni giorno in cantiere;
− segnalazione di situazioni pericolose autonomamente messe in sicurezza dall'Appaltatore, o di problematiche particolari rilevate durante il monitoraggio e la normale manutenzione;
− gestione e trasmissione immediata di tutte le segnalazioni pervenute per richieste di pronto intervento.
Il flusso delle informazioni dovrà permettere di seguire completamente ogni fase operativa, dal sorgere della richiesta, all’ordinativo, all’esecuzione dell’intervento, sino alla contabilizzazione e all’indicazione delle fasi lavorative eseguite.
Le modalità di elaborazione ed il contenuto dei vari report, dovranno essere concordati con l’Amministrazione, tenuto conto delle esigenze che nel corso dell’appalto potranno variare, richiedendo quindi modifiche alle elaborazioni e contenuto dei report.
ARTICOLO 7 – PRONTO INTERVENTO
Nel caso di eventi straordinari all’Appaltatore verrà richiesto di intervenire su chiamata anche fuori dall’orario consueto di lavoro (orari notturni, prefestivi, festivi) al fine di porre in sicurezza la vegetazione caduta e di provvedere alla rimozione di eventuali ostruzioni di passaggi pubblici e privati provocati dallo schianto stesso, di riparare gli impianti di irrigazione malfunzionanti.
ARTICOLO 8 – MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE MIGLIORIE
L’Appaltatore dovrà formulare una ipotesi circa:
− il numero di potature e il numero di abbattimenti che intende fornire, oltre a quelli già previsti quantificati rispettivamente in 200 unità e 30 unità come indicato nei precedenti articoli 4.5.5 e 4.6.
− il numero di perizie tecniche sulla stabilità degli alberi che redigerà a seguito del monitoraggio sulle alberature come da articolo 5 e che dovranno contenere le indicazioni relative alle motivazioni per l’eventuale abbattimento o le indicazioni relative a tutte le buone pratiche agronomiche e tecniche volte a salvaguardare la salute delle piante stesse.
− il numero di sfalci oltre a quelli indicati al precedente articolo 4.4.
ARTICOLO 9 - FASE DI AVVIO E VERIFICA STATO DELLE AREE VERDI
Con la sottoscrizione del verbale di avvio del servizio, l’Appaltatore si impegna a prendere in carico LE AREE VERDI nello stato di fatto in cui si trovano alla data di avvio del servizio; a partire dalla data di avvio del servizio, l’appaltatore è pertanto obbligato ad acquisire tutti gli oneri ed obblighi previsti nel presente capitolato.
La prima fase del servizio, denominata “Fase di Avvio – Verifica STATO DI FATTO” ha durata massima pari a giorni 90 (novanta) decorrenti dalla sottoscrizione del verbale di avvio del servizio.
Entro tale termine, l’Appaltatore dovrà comunicare alla stazione appaltante tutte le anomalie e carenze gravi preesistenti al rapporto contrattuale, che non consentono il raggiungimento degli obiettivi manutentivi di cui al presente capitolato. La stazione appaltante provvederà a verificare in contradditorio con l’Appaltatore l’effettiva sussistenza di tali situazioni e qualora, a suo insindacabile giudizio, venisse riscontrata la congruità di quanto eccepito dall’Appaltatore, lo inviterà a presentare una relazione tecnica supportata da un’offerta economica per la soluzione delle problematiche riscontrate. Contestualmente si provvederà, in contradditorio fra le parti, al calcolo dell’effettivo canone del servizio ai sensi del precedente articolo 4.
ARTICOLO 10 - GESTIONE DEI RIFIUTI DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ MANUTENTIVE
I rifiuti derivanti dalle lavorazioni specificate nel presente capitolato sono da intendersi come prodotti dell’appaltatore, che si identifica pertanto quale produttore del rifiuto ai sensi delle disposizioni legislative in materia. L’impresa è di conseguenza responsabile della gestione di tali residui, che verrà effettuata a propri oneri.
È tassativamente vietato in ogni caso lo scarico e/o l’abbandono di rifiuti di qualsiasi genere all’interno o all’esterno dei locali della stazione appaltante.
Pertanto, tutti i materiali di risulta provenienti da tutte le tipologie di lavorazione del presente capitolato dovranno essere asportati ogni giorno e trasportati in idonei impianti di raccolta o trattamento conformemente a quanto recita la normativa prevista a cura e spese dell’Impresa.
L’Impresa si impegna altresì, nel caso di attuazione di esperienze di compostaggio da parte della stazione appaltante, a consegnare i residui derivanti da sfalci e potature presso i luoghi che verranno indicati dalla stazione appaltante, nel rispetto delle disposizioni legislative in materia, compreso il regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, la disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti e di altri servizi di igiene ambientale del comune di Bologna.
Per nessuna ragione i rifiuti prodotti dalla manutenzione potranno essere depositati, anche temporaneamente, presso le sedi universitarie perciò l’appaltatore dovrà provvedere al loro trasporto presso la propria sede operativa (o il proprio domicilio) che in base all’art. 266, comma 4 del D. Lgs. 152/2006, è il luogo di produzione del rifiuto.
In caso di inosservanza alle norme di legge ed alle disposizioni di cui al presente articolo, l’appaltatore si assume tutte le responsabilità, civili e penali, stabilite dalla legislazione vigente, nonché tutti gli oneri relativi al ripristino delle aree interessate, al corretto smaltimento dei rifiuti, al pagamento di eventuali multe od ammende, nonché al risarcimento di eventuali danni causati alla stazione appaltante o a terzi.
ARTICOLO 11 - PERSONALE DELL’IMPRESA IMPIEGATO NEL SERVIZIO
Il servizio oggetto del presente Capitolato dovrà essere svolto dall’Appaltatore con idonea ed autonoma organizzazione, attraverso l’impiego di un numero di risorse adeguato a coprire lo stesso nella sua complessità.
L’Appaltatore è tenuto a garantire l’organizzazione delle risorse umane, sotto la propria esclusiva responsabilità, rimanendo responsabile sia del rispetto delle obbligazioni contrattuali verso l’Università che della normativa contrattuale in materia di lavoro verso i propri dipendenti.
Per lo svolgimento del servizio l’Appaltatore si avvarrà di proprio personale, regolarmente assunto, od eventualmente socio nel caso in cui l’Impresa sia una Società cooperativa di produzione e lavoro, convenientemente esperto e formato, con padronanza della lingua italiana, operante sotto la responsabilità
esclusiva dell’Impresa medesima.
L’Appaltatore si impegna affinché il proprio personale impiegato nell’esecuzione del servizio:
− non ostacoli il normale andamento delle attività e dei servizi dell’Università;
− non acceda ai locali dell’Università, fuori dall’orario di servizio, senza autorizzazione dell’Università;
− prenda disposizioni solo dal proprio diretto responsabile;
− rispetti il divieto di fumo;
− segnali al Direttore dell’esecuzione del contratto e/o ai Responsabili di Plesso le anomalie rilevate durante lo svolgimento del servizio.
L’Appaltatore si impegna a svolgere il servizio indipendentemente dalle possibili cause di assenza dal servizio del proprio personale (ferie, maternità, infortunio, malattia ecc.).
L’Appaltatore deve provvedere a sostituire le unità mancanti con personale in possesso di identiche competenze professionali.
L'Università potrà richiedere la sostituzione delle unità di personale che durante lo svolgimento del servizio abbiano dato motivi di lagnanza o abbiano tenuto un comportamento lesivo degli interessi dell’utenza.
In tal caso l’Appaltatore sarà tenuto a provvedere entro 5 giorni lavorativi. L’Appaltatore:
− deve osservare e fare osservare ai propri dipendenti tutte le prescrizioni ricevute, sia verbali che scritte e garantire costantemente la presenza del personale tecnico idoneo ed appropriato per numero e qualificazione professionale alla gestione del servizio, assicurando la disponibilità di maestranze esperte nei rispettivi settori (impianti termici, elettrici, speciali, eccetera);
− deve dotare il proprio personale di tesserino di riconoscimento, indossato in posizione ben visibile;
− deve dotare il proprio personale di un vestiario omogeneo che consenta una facile individuazione e sia corrispondente alle norme vigenti in materia di lavoro; eventuali scritte pubblicitarie apposte sui capi di vestiario sono ammesse purché non pregiudizievoli per la visibilità ed il decoro degli operatori addetti e previa comunicazione alla stazione appaltante, che potrà negarle se ritenute incompatibili con l’interesse dell’Ente;
− deve provvedere al puntuale controllo ed alla registrazione degli accessi ed uscite del proprio personale addetto all’erogazione dei servizi previsti nel presente appalto.
L’Appaltatore dovrà garantire che tutto il personale addetto al servizio sia stato adeguatamente formato ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 81/08, e che, nelle iniziative di formazione attuate ai sensi del citato decreto.
ARTICOLO 12 - ACCESSO AGLI SPAZI OGGETTO DEL SERVIZIO
L’accesso agli spazi universitari da parte del personale dell’Appaltatore deve avvenire con le modalità stabilite dal Direttore dell’esecuzione del contratto in accordo con i Responsabili di Plesso.
Le chiavi e/o badge di accesso ai locali saranno consegnate previa compilazione e firma di apposito verbale di consegna da parte dell’Appaltatore.
L’Appaltatore si assume la piena e completa responsabilità della loro custodia, uso improprio, eventuale smarrimento e danni diretti od indiretti che ne possono conseguire.
L’Appaltatore deve adottare ogni accorgimento necessario per evitare intrusioni o manomissioni con conseguente danno all’Università o al personale dello stesso.
È vietata la riproduzione di chiavi di accesso agli spazi dell’Università.
In caso di smarrimento delle chiavi da parte del personale dell’Appaltatore, il Referente del Servizio ne darà
comunicazione tempestiva al Direttore dell’esecuzione.
L’Università valuterà se provvedere alla sostituzione delle toppe degli ingressi principali e in ogni caso fornire copia delle nuove chiavi al Referente del Servizio.
ARTICOLO 13 - GIORNI ED ORARI DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio dovrà essere svolto di norma nei giorni feriali dal lunedì al venerdì e secondo quanto previsto nelle Schede Prestazionali e secondo quanto riportato nel DUVRI allegato al presente contratto.
L’Appaltatore si impegna a svolgere il servizio tenuto conto delle soluzioni migliorative offerte in sede di gara.
L’Appaltatore è obbligato ad eseguire il servizio rispettando il calendario proposto. Le eventuali modifiche allo stesso dovranno essere concordate con il Direttore dell’esecuzione.
I periodi di chiusura delle strutture e le sospensioni del servizio sono comunicate dal Direttore dell’esecuzione attraverso il sistema operativo con un preavviso di almeno 5 giorni lavorativi.
In taluni casi eccezionali (eventi accademici, svolgimento di interventi senza la presenza auto e personale /utenti, eventi meteorici...) l’appaltatore potrà intervenire anche nei giorni di sabato e domenica a seguito di accordi con RUP e DCE.
ARTICOLO 14 - INTERRUZIONE DEL SERVIZIO
Le interruzioni del servizio per causa di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti.
Si intende per forza maggiore ogni situazione o evento imprevedibile ed eccezionale, indipendente dalla volontà delle parti e non attribuibile ad una loro colpa o negligenza, che impedisca ad una delle parti di adempiere ad uno degli obblighi derivanti dal contratto, senza possibilità di ovviare a tale impedimento nonostante tutta la diligenza dispiegata.
Se una delle parti si trova in caso di forza maggiore, ne avvisa senza indugio e nel più breve tempo possibile l’altra parte, precisando la natura, la durata possibile e gli effetti prevedibili di tale avvenimento.
Nel caso di interruzione del servizio per cause diverse dalla forza maggiore, l’Università si riserva il diritto al risarcimento dei danni subiti e l’applicazione delle penali.
Per la sospensione e la ripresa dell’esecuzione del contratto trovano applicazione le disposizioni contenute nel D.Lgs. 50/2016.
TITOLO III - ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
ARTICOLO 15 - DEFINIZIONE DEI RUOLI
Nell’organizzazione del servizio, l’Appaltatore si interfaccerà con le seguenti figure della Stazione Appaltante:
RUP: Responsabile Unico del Procedimento
DCE: Direttore della Corretta Esecuzione del contratto ADE: Assistente del DCE
RDP: Responsabile di Plesso CDR: Cabina di Regia
Nell’organizzare la commessa, l’Appaltatore dovrà invece prevedere (o concorre alla creazione):
RDC: Responsabile di Commessa CC: Contact Center
CDR: Cabina di Regia
Le figure e relative funzioni di RUP e DCE sono previste dalle norme vigenti in materia di appalti pubblici.
I compiti del DCE sono specificati nel contratto.
I restanti ruoli sono specificati negli articoli successivi del presente capitolato.
ARTICOLO 16 - CABINA DI REGIA
La Cabina di Regia è un organo di gestione del servizio che si occupa di monitorare il servizio nonché a dirimere eventuali pre contenziosi che dovessero crearsi.
La CDR è formata da Committente e Appaltatore. Ne fanno parte di diritto il RUP e il DCE per la Stazione Appaltante e il RDC per l’Appaltatore. Le parti poi decideranno quali altre figure e professionalità coinvolgere in maniera stabile oppure puntuale per alcuni argomenti.
Le decisioni della CDR hanno valore solo se sottoscritte da entrambe le parti e saranno comunicate in via formale dal RUP.
La CDR si riunisce in maniera periodica e le sue sedute sono verbalizzate al fine di poter ricostruire la corretta gestione di tutte le istanze nel tempo.
ART. 17 - RESPONSABILE DI COMMESSA
Per la regolare esecuzione dell’appalto, l’appaltatore, preliminarmente all’avvio del servizio, deve nominare un proprio referente, con il compito di capo commessa dell’appalto, dotato dei requisiti di idoneità tecnico-professionale e morale, rintracciabile attraverso la rete di telefonia fissa, mobile e a mezzo e-mail tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00, incaricato di dirigere, coordinare e controllare le attività connesse al servizio.
Il RDC:
− deve essere munito dei poteri necessari per la gestione dei servizi e prestazioni oggetto dell’appalto;
− deve provvedere all’organizzazione del servizio coordinando le attività del personale addetto allo stesso;
− deve adottare tutte le opere ed accorgimenti, previsti da leggi e regolamenti, o suggeriti dalla pratica, atti ad evitare danni e sinistri ai lavoratori impiegati ed ai terzi, nonché ai beni pubblici e privati;
− deve verificare l’impiego di materiali conformi alle specifiche contrattuali;
− è responsabile del rispetto delle misure per la sicurezza fisica degli operatori addetti al servizio.
Il RUP, il DCE o i vari ADE e RDP si rivolgeranno direttamente al RDC designato dall’Appaltatore per ogni problema che dovesse sorgere durante l’esecuzione del servizio e potranno disporre le proprie indicazioni mediante ordini verbali o scritti; tutte le comunicazioni formali saranno trasmesse al RDC, il quale avrà la piena rappresentanza dell’appaltatore stesso nei confronti della stazione appaltante, pertanto tutte le comunicazioni si intenderanno così validamente effettuate ai sensi e per gli effetti di legge all’appaltatore e le eventuali contestazioni di inadempienza fatte in suo contradditorio avranno lo stesso valore che se fossero fatte direttamente al legale rappresentante dell’appaltatore.
In caso di impedimento del RDC, l’appaltatore dovrà comunicare all’Università il nominativo di un sostituto cui verranno conferiti i poteri per tutti gli adempimenti inerenti l’esecuzione del servizio.
Qualora ricorrano gravi e giustificati motivi ed in caso di inadeguatezza alle esigenze dell’appalto, il DCE, previa motivata comunicazione all’appaltatore, ha diritto ad esigere la sostituzione del RDC, senza che per ciò spetti alcun indennizzo all’appaltatore o al referente.
L’appaltatore è comunque responsabile dei danni causati dall’imperizia o negligenza del RDC e risponde nei confronti della stazione appaltante per la malafede o la frode del medesimo nell’esecuzione del servizio.
ARTICOLO 18 - CONTACT CENTER
L’appaltatore, preliminarmente all’avvio del servizio, dovrà organizzare le chiamate di segnalazione guasti, disservizi, interventi di manutenzione attraverso un servizio di call center che garantisca l’archiviazione storica, sul sistema informativo, delle chiamate stesse e di tutte le notizie (orari di intervento, operatori intervenuti, etc…) ad esse relative.
L’appaltatore dovrà pertanto rendere disponibile, 24 ore su 24 tramite il CC:
− un numero telefonico (verde o urbano);
− un numero di fax;
− una casella di posta elettronica;
− una casella di posta elettronica certificata; che serviranno a gestire le seguenti attività:
− richieste di chiarimento sulle modalità di invio e formalizzazione degli ordini di intervento;
− ricezione e smistamento delle segnalazioni e delle richieste di intervento;
− richieste relative allo stato delle segnalazioni e degli eventuali interventi conseguenti, in corso o programmati;
− gestione dei solleciti;
− gestione dei reclami;
− gestione degli interventi in pronta reperibilità.
Il sistema informativo dovrà essere interrogabile e visibile alla stazione appaltante, ai vari livelli di utenza (RUP, DCE, RDP, ADE e altro personale autorizzato della stazione appaltante).
Le chiamate ricevute dovranno essere immediatamente trasmesse al personale dell’appaltatore incaricato della risoluzione della problematica (tecnico addetto o reperibile di turno).
Sul sistema informativo dovrà essere registrato l’intero iter dell’intervento, così da consentire alla stazione appaltante di conoscere in tempo reale la situazione relativa ad uno specifico intervento nonché di avere lo storico di tutte le problematiche riscontrate nel corso dell’esecuzione dell’appalto.
Il CC approntato dall’appaltatore dovrà essere in grado di gestire almeno le seguenti funzioni minime:
− ricezione e gestione delle chiamate;
− individuazione dell’addetto e smistamento delle chiamate;
− invio degli ordini di lavoro agli addetti dell’appaltatore;
− risposta su tutte le attività in appalto ed in particolare sullo stato di avanzamento dei vari interventi;
− generazione di report sugli interventi effettuati.
ARTICOLO 19 - PERIODICITÀ DEGLI INTERVENTI
Allo scopo di garantire il necessario decoro di tutte le aree verdi afferenti agli edifici universitari, la periodicità con cui l’impresa dovrà intervenire sarà settimanale eseguendo le lavorazioni proprie del periodo.
si tenga conto, tuttavia, delle indicazioni qui di seguito riportate:
− area prativa di geofisica in via del pellegrino sono richiesti 3 interventi all’anno (sfalcio, eventuale potatura e abbattimento) concordati con il direttore dell’esecuzione presumibilmente in maggio, giugno e ottobre in corrispondenza con le esercitazioni degli studenti;
− economia (cortile interno di ex merceologia), condominio di xxx xxxxx Xxxxxx
x. 0, eredità Ponzi in xxx Xxx Xxxxxxx,00 x Xxxxx Xxx Xxxxxx (Xx), eredità Carati Xxxxxxx in via delle Rose, 54 (Bo), cavedi di Belmeloro 8-10-12; si
richiedono 2 interventi all’anno (sfalcio/decespugliamento, abbattimento e/o potatura alberi e arbusti, diserbo) da farsi nella primavera entro il 30 giugno e nell’autunno entro il 30 novembre eseguendo le lavorazioni proprie del periodo.
IL DIRIGENTE DELL’AREA EDILIZIA E LOGISTICA DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
[Firmato digitalmente, Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx]
ALLEGATO:
A.1) Xxxx e periodo di intervento
Documento informatico, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa, predisposto, conservato e firmato digitalmente, ai sensi dell’articolo 24 del D. Lgs. 82/2005 e norme collegate, dall’Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx, dirigente dell’Area Edilizia e Logistica dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna