SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
IL FONDO NUOVE COMPETENZE
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
IL FONDO NUOVE COMPETENZE
Relatore
Cons. Xxxxxxxxx XXXXXXXX
Hanno collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxx
SOMMARIO
Pag.
Deliberazione 7
* * *
Rapporto 13
Sintesi 15
1. Il Fondo nuove competenze e sue finalità 17
1.1 La specificità nella misura 17
1.2 Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza e il Fondo nuove competenze 19
1.3 I soggetti gestori: responsabilità e ruoli 20
2. Il Xxxxxxxx xx xxxxxxxx xxxxx xxxxxxxxxx 00
2.1 Modalità per l’accesso al Fondo nuove competenze 23
2.2 La procedura dell’istanza 23
2.3 I requisiti dell’accordo di rimodulazione 24
2.4 La valorizzazione delle competenze 24
3. Lo stato di attuazione del Fondo nuove competenze con riferimento alle risorse nazionali 27
3.1 I dati di monitoraggio del Fondo nuove competenze 27
4. Considerazioni conclusive dell’istruttoria, esiti del contraddittorio e
raccomandazioni proposte 39
4.1 Considerazioni conclusive 39
4.2 Esiti del contraddittorio 41
4.3 Raccomandazioni proposte 41
*****
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Dati relativi alle richieste di contributo presentate 27
Tabella 2 – Istanze di contributo ammesse 30
Tabella 3 – Istanze non ammesse 34
Tabella 4 – Istanze sospese 35
Tabella 5 – Istanze di contributo rinunciate 36
Tabella 6 – Istanze di contributo rendicontate 37
*****
INDICE DEI GRAFICI
Grafico 1 – Istanze di contributo presentate/percentuale 28
Grafico 2 – Lavoratori interessati dagli interventi previsti nelle istanze presentate: percentuale 28
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 7/2022/G
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Grafico 3 – Ore di lavoro in rimodulazione previste nei progetti presentati:
percentuale 29
Grafico 4 – Importo previsto nelle istanze presentate: percentuale 29
Grafico 5 – Istanze di contributo ammesse: percentuale 31
Grafico 6 – Istanze di contributo ammesse/istanze presentate 31
Grafico 7 – Lavoratori ammessi alla formazione: percentuale 31
Grafico 8 – Lavoratori ammessi alla formazione/lavoratori inseriti nei progetti
presentati 32
Grafico 9 – Ore di lavoro in rimodulazione dei progetti ammessi: percentuale 32
Grafico 10 – Ore di lavoro in rimodulazione dei progetti ammessi/ore di lavoro in rimodulazione dei progetti presentati 32
Grafico 11 – Importo autorizzato: percentuale 33
Grafico 12 – Importo previsto nei progetti ammessi/importo previsto nei progetti presentati 33
Grafico 13 – Istanze non ammesse: percentuale 34
Grafico 14 – Istanze sospese: percentuale 35
Grafico 15 – Istanze di contributo rinunciate: percentuale 36
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 7/2022/G
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DELIBERAZIONE
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 7/2022/G
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Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 7/2022/G
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Deliberazione n.
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
II Collegio
Camera di consiglio del 30 marzo 2022 Presieduta dal Presidente Xxxxx Xxxxxxx
Composta dai magistrati:
Presidente della Sezione: Xxxxx XXXXXXX
Presidente aggiunto della Sezione: Xxxxx Xxxxx XXXXXXXX
Consiglieri: Xxxxxxxxx XXXXXXXX, Xxxxxxx XXXXXXXXX, Xxxxx XXXX, Xxxxxx Xxxxx
Xxxxxxx X’XXXXX, Xxxxxxx XXXXXX, Xxxxx XXXXXXX
Referendari: Xxxxxxx XXXXXXXXXX
* * *
Visto l’art. 100, comma 2, Cost.;
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche verificando la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge e valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa;
vista la deliberazione della Sezione in data 8 marzo 2021, n. 5/2021/G con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’anno 2021 e nel contesto triennale;
visto il rapporto, presentato dal Consigliere Xxxxxxxxx XXXXXXXX, che illustra gli esiti
dell’indagine avente a oggetto “Il Fondo Nuove competenze”;
visto l’art. 85, del d.l. 17 marzo 2020 n. 18/2020 e, in particolare, il comma 8-bis (convertito dalla legge n. 27/2020), così come modificato dall’art. 26-ter del d.l. 104/2020 (convertito dalla legge n. 126/2020) recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”;
visto il decreto presidenziale 18 maggio 2020, n. 153, recante “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento delle camere di consiglio e delle adunanze in videoconferenza e firma digitale dei provvedimenti dei magistrati nelle funzioni di controllo della Corte dei conti”;
viste le “Indicazioni operative per lo svolgimento di adunanze, camere di consiglio e riunioni – ottobre 2020” adottate, in data 1° ottobre 2020 con prot. 2597/2020, dal Presidente della Sezione;
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visto il decreto presidenziale 27 ottobre 2020 n. 287 “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento in videoconferenza delle udienze del giudice nei giudizi innanzi alla Corte dei conti, delle Camere di consiglio e delle adunanze, nonché delle audizioni mediante collegamento da remoto del pubblico ministero”;
visti i decreti n. 2/2020 e n. 3/2020 del Presidente della Sezione con cui i Magistrati assegnati alla Sezione medesima sono stati ripartiti tra i diversi collegi;
vista l’ordinanza n. 7/2022 prot. n. 746 del 21 marzo 2022, con la quale il Presidente della Sezione ha convocato il II Collegio per la Camera di consiglio del 30 marzo 2022, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento;
vista la nota n. 750 del 21 marzo 2022, in attuazione della succitata ordinanza presidenziale n. 7/2022, con la quale il Servizio di segreteria per le adunanze ha trasmesso il relativo rapporto alle seguenti amministrazioni:
- Ministero del lavoro e delle politiche sociali: Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Segretariato generale;
Organismo indipendente di valutazione della performance;
- Ministero dell’economia e delle finanze:
Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
- Anpal: Commissario straordinario;
Divisione 3 – Autorità di gestione dei Programmi operativi;
- Inps:
Direzione generale;
Direzione generale ammortizzatori sociali;
Direzione centrale Organizzazione e Comunicazione interna;
vista la memoria dell’Anpal-Commissario straordinario, acquisita al protocollo della Sezione al n. 809 del 28 marzo 2022;
udito, tramite collegamento telematico, il relatore Consigliere Xxxxxxxxx Xxxxxxxx; uditi, in rappresentanza delle amministrazioni:
- per l’Anpal:
Commissario straordinario, xxxx. Xxxxxxxx XXXXXXXX,
Divisione 3 – Autorità di gestione dei programmi operativi, xxxx. Xxxxxx Xxxxxx XXXXXXX, dirigente,
DELIBERA
di approvare, con le indicazioni formulate in sede di Camera di consiglio, il rapporto avente a oggetto “Il Fondo Nuove competenze”.
La presente deliberazione e l’unito rapporto saranno inviati, a cura della Segreteria della Sezione, alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Commissione Bilancio della Camera dei deputati nonché alle seguenti amministrazioni:
- Ministero del lavoro e delle politiche sociali: Ufficio di Gabinetto del Ministro;
Segretariato generale;
Organismo indipendente di valutazione della performance;
- Ministero dell’economia e delle finanze:
Ufficio di Gabinetto del Ministro;
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Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
- Anpal: Commissario straordinario;
Divisione 3 – Autorità di gestione dei Programmi operativi;
- Inps: Direzione generale;
Direzione generale ammortizzatori sociali;
Direzione centrale Organizzazione e Comunicazione interna.
Il presente rapporto è inviato, altresì, alle Sezioni riunite in sede di controllo.
Le amministrazioni interessate comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre
2005, n. 266 (legge finanziaria 2006).
Le medesime, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati, adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244.
La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”).
Il Consigliere relatore Il Presidente
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx
x.xx digitalmente x.xx digitalmente
Depositata in segreteria il
Il dirigente Xxxxxxx Xxxxx Xxxxx
x.xx digitalmente
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RAPPORTO SEMPLIFICATO
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Sintesi
Con la deliberazione 8 marzo 2021, n. 5/2021/G questa Sezione ha inserito nel “Quadro programmatico dei controlli sulla gestione delle amministrazioni dello Stato per l’anno 2021 e nel contesto triennale 2021-2023” l’indagine III.1. “Fondo nuove competenze” il cui obiettivo è l’analisi della gestione delle risorse statali da parte dell’Anpal, unitamente agli aspetti di competenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’art. 88, c. 1 del Decreto Rilancio (d.l. 19 maggio 2020 n. 34) ha istituito presso l’Anpal il Fondo nuove competenze allo scopo di aiutare le imprese - dopo la crisi provocata dal Covid-19 - a sviluppare capacità lavorative aggiornate e innovative necessarie per la ripresa.
Il Fondo può essere utilizzato anche per affrontare in modo adeguato le nuove sfide di mercato o sviluppare nuovi prodotti, tecnologie e servizi più all’avanguardia, facendosi carico dei costi necessari per formare i lavoratori.
Con le risorse del Fondo, infatti, si provvede al finanziamento di tutti gli oneri - retributivi e contributivi - del lavoro dei dipendenti impegnati nelle attività (fino ad un massimo di 250 ore per soggetto partecipante), sulla base di un apposito piano formativo definito d’intesa con le organizzazioni sindacali.
Le attività formative possono essere finalizzate anche all’acquisizione di competenze utili ai lavoratori per un loro reimpiego e, quindi, per aumentarne l’occupabilità qualora l’impresa preveda un percorso di riorganizzazione interna con esuberi.
Il ruolo di governance è attribuito al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’Anpal, alle Regioni, all’Inps, ai Fondi Paritetici Interprofessionali e al Fondo per la formazione dei lavoratori somministrati.
Il finanziamento iniziale è stato previsto nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon SPAO) che - a sua volta – tiene conto delle risorse, gestite dall’Anpal, del Fondo sociale europeo 2014-2020 per supportare le riforme strutturali in tema di occupazione, mercato del lavoro, capitale umano e produttività.
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La dotazione finanziaria è stata incrementata dal d.l. 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. Decreto Agosto) di ulteriori 200 milioni di euro per l’anno 2020 e di 300 milioni di euro per l’anno 2021, a valere sul bilancio dello Stato.
Sono previsti, inoltre, ulteriori ed eventuali contributi con risorse dei Pon e dei Programmi Operativi Regionali (Por) del Fse, nonché, per le specifiche finalità, del Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori e dei Fondi Paritetici Interprofessionali.
Infine, per potenziare gli interventi previsti dal PNRR, l’Anpal può utilizzare anche le risorse del “Fondo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione europea nell’ambito del programma React EU”.
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1. IL FONDO NUOVE COMPETENZE E SUE FINALITÀ
Sommario: 1.1 - La specificità della misura. 1.2 - Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza e il Fondo nuove competenze. 1.3. – I soggetti gestori: responsabilità e ruoli.
1.1 La specificità della misura
Il Fondo pubblico “nuove competenze” (Fnc)1 istituito presso l’Anpal con risorse cofinanziate dal Fondo sociale europeo (Fse) è stato introdotto, in via sperimentale, al fine di consentire la graduale ripresa del sistema economico - produttivo del Paese a seguito dell’emergenza epidemiologica causata dal Covid-19.
La misura, attraverso l’attuazione di rimodulazioni dell’orario di lavoro, è finalizzata all’adeguamento e all’accrescimento delle competenze dei lavoratori. Presupposto per il perfezionamento dell’intervento è un accordo collettivo, a livello aziendale o territoriale, tra le associazioni datoriali e quelle dei lavoratori, comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
In particolare, l’opportunità di qualificarsi e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro presuppone che parte dell’orario lavorativo venga destinata allo svolgimento di percorsi di formazione concordati sulla base delle mutate esigenze produttive e organizzative delle imprese.
In sede di accordo sindacale devono essere individuati i fabbisogni formativi
nonché i lavoratori interessati all’acquisizione di nuove o maggiori competenze.
Con i progetti formativi vengono, inoltre, specificate le modalità per il raggiungimento di questi obiettivi.
In tale prospettiva, il Fnc intende finanziare i costi relativi alle ore lavorative destinate alla frequenza di percorsi di sviluppo delle capacità (oneri retributivi,
1 La cornice normativa del Fondo Nuove Competenze è costituita dalle seguenti disposizioni:
• D.l. 19 maggio 2020 n. 34 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla l. 17 luglio 2020 n. 77 recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", art. 88 c. 1;
• D.l. 14 agosto 2020 n. 104 (c.d. Decreto Agosto), convertito con modificazioni dalla l. 13 ottobre 2020 n. 26 recante "Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia", art. 4;
• Decreto di attuazione del 9 ottobre 2020, con il quale sono stati individuati i criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fnc;
• Addendum del 22 gennaio 2021 al decreto di attuazione del 9 ottobre 2020 che proroga al 30 giugno 2021
il termine per la sottoscrizione degli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro.
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contributivi, previdenziali, assistenziali) fino a un massimo di 250 ore per ogni lavoratore coinvolto nei progetti di accrescimento delle competenze. Restano dunque esclusi dal finanziamento i costi relativi alle attività di formazione, che risultano invece direttamente a carico delle imprese.
Il finanziamento iniziale (previsto dal d.l. n.34/2020) è stato previsto nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione (Pon SPAO), che - a sua volta – tiene conto delle risorse del Fondo sociale europeo 2014-2020 gestite dall’Anpal per supportare le riforme strutturali in tema di occupazione, mercato del lavoro, capitale umano e produttività. La dotazione finanziaria del Fnc è stata incrementata (d.l. n. 104/2020) di ulteriori 200 milioni di euro per l’anno 2020 e di 300 milioni di euro per l’anno 2021, a
valere sul bilancio dello Stato.
Il Fondo può essere arricchito con ulteriori partecipazioni di risorse dei Pon e dei Programmi Operativi Regionali (Por) del Fse, nonché, per le specifiche finalità, del Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori2 e dei Fondi Paritetici Interprofessionali3.
Con l’assegnazione all’Italia delle risorse Fse REACT-EU, confluite4 in quota parte nel Pon SPAO, sono state assegnate ulteriori risorse per un totale di 1 miliardo di euro.
Tale importo è stato incrementato successivamente di ulteriori 500 milioni di euro5 e di aggiuntivi 100 milioni di euro per il 20216.
2 Il Fondo trova la sua attuale fonte normativa nel d. lgs. 10 settembre 2003, n. 276, art. 12 ed è orientato alle politiche attive e passive del lavoro, ovvero, formazione e sostegno economico per i lavoratori candidati a missione di lavoro e quelli impiegati a tempo determinato e indeterminato in somministrazione. Le risorse del Fondo vengono alimentate tramite un contributo, versato dalle Agenzie per il Lavoro, pari al 4 per cento della retribuzione lorda corrisposta ai lavoratori somministrati.
3 I Fondi Paritetici Interprofessionali, in base alle disposizioni di cui alla l. 23 dicembre 2000, n. 388, consentono la formazione finanziata dei dipendenti delle aziende, le quali possono scegliere di destinare una quota pari allo 0,30 per cento dei contributi previdenziali versati all’Inps per il finanziamento di iniziative pubbliche di formazione e aggiornamento.
4 Previa riprogrammazione approvata con Decisione della Commissione europea (2021)6687 dell’ 8.9.2021 recante modifica della decisione di esecuzione C(2014) 10100 che approva determinati elementi del programma operativo "Sistemi di politiche attive per l'occupazione" per il sostegno a titolo del Fondo sociale europeo in Italia.
5 Art. 11-ter, c. 1, del d.l. 21 ottobre 2021, n. 146 “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e
per esigenze indifferibili.” convertito con modificazioni dalla l. 17 dicembre 2021, n. 215.
6 Art. 10-bis del d.l 6 novembre 2021, n. 152 “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.” convertito con modificazioni dalla l. 29 dicembre 2021, n. 233.
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Con le suddette risorse è stato disposto lo scorrimento dell’elenco delle istanze non ancora valutate per l’esaurimento delle risorse originarie7.
Le risorse REACT-EU finanziano, quindi, in quota parte lo scorrimento delle istanze ammissibili presentate sulla base del primo avviso e in quota parte saranno destinate al finanziamento di un nuovo avviso da approvare.
1.2 Il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza e il Fondo nuove competenze.
Gli interventi indicati nel PNRR - nell’ambito della Missione 5 della componente 1 “Politiche per il lavoro” – hanno lo scopo di realizzare, tra l’altro, una riforma strutturale delle politiche attive del lavoro e della formazione.
Tra gli obiettivi strategici della componente 1 c’è la riduzione del mismatch di competenze, l’incremento della quantità e della qualità dei programmi di formazione anche nei confronti degli occupati in relazione ai quali è previsto un aumento delle risorse destinate al Fnc.
Oltre a inquadrare la natura sostanzialmente e finanziariamente complementare del Fondo, il PNRR ne declina alcuni meccanismi attuativi, specificando che, una volta determinato il fabbisogno formativo - necessario per l’espansione e una maggiore industrializzazione della specifica azienda -, nonchè il settore e il territorio, deve garantirsi l’indispensabile aggiornamento professionale attraverso l’utilizzo delle risorse del Fondo per sostenere il costo delle ore di formazione. Le attività di formazione avviate sono risolutive nei processi di ricollocazione consentendo anche alle aziende che utilizzano ammortizzatori sociali (come la Cassa integrazione), nonché a quelle che hanno in corso ristrutturazioni o crisi strutturali, di beneficiare dei fondi del Fnc.
Permangono a carico delle imprese i costi della formazione (docenti e aule), per i quali è possibile anche il ricorso ai Fondi interprofessionali.
7 Sono state destinate al finanziamento del D. del Commissario straordinario n. 27 dell’1.2.2022.
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1.3 I soggetti gestori: responsabilità e ruoli
Con il decreto di attuazione del Fondo8 sono stati individuati i criteri e le modalità di applicazione della misura nonché le condizioni di utilizzo delle risorse per il rispetto del relativo limite di spesa previso dalla normativa in materia.
⮚ L’Anpal, in particolare, - in qualità di soggetto gestore e responsabile dell’intervento nel suo complesso, anche attraverso l’implementazione di un sistema applicativo che ne consenta il monitoraggio - provvede:
• alla pubblicazione dell’avviso di selezione dei destinatari dei contributi;
• al compimento dell’istruttoria relativa sia alle istanze di contributo - secondo l’ordine cronologico di presentazione - sia alle richieste di saldo (con il supporto di Anpal Servizi);
• all’indicazione dell’importo massimo riconoscibile ai datori di lavoro;
• alla richiesta - all’Inps - di procedere al pagamento del contributo;
• allo svolgimento dei controlli di corrispondenza tra il contributo erogato e la quantificazione effettiva del costo del personale in apprendimento.
⮚ L’Inps9, che ricopre il ruolo di organismo pagatore, eroga il contributo spettante al datore, che comprende il costo - inclusivo dei contributi previdenziali e assistenziali
- delle ore di lavoro in rimodulazione destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze.
IL Fnc, infatti, non finanzia le attività formative i cui costi possono essere sostenuti direttamente dall’azienda o attraverso misure di formazione continua supportate con risorse regionali o con fondi Strutturali e di Investimento Europei (Por/Pon).
L’erogazione, nei limiti dell’importo massimo riconosciuto e comunicato dall’Anpal, avviene in due tranche: il 70 per cento dell’importo massimo concedibile al momento dell’approvazione dell’istanza di contributo; la restante parte a saldo.
8 Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 9 ottobre 2020; Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 22 gennaio 2021.
9 La formalizzazione è avvenuta attraverso la stipula della Convenzione n. 81/2020.
Quest’ultima quota è determinata fino a concorrenza dell’importo massimo riconoscibile a seguito delle verifiche di gestione svolte sulle richieste di saldo presentate dalle aziende.
L’Inps effettua i pagamenti attraverso l’impiego delle somme - accreditate anticipatamente10 - a mezzo bonifico bancario e comunica il monitoraggio delle erogazioni eseguite all’Anpal la quale, nel caso di rilevato pagamento indebito, provvede al recupero della prestazione, comunicandone al destinatario le modalità per la restituzione.
L’Agenzia ha evidenziato che è in definizione l’estensione dell’ambito di collaborazione con l’Inps11 nel processo di controllo per l’attribuzione del saldo delle istanze approvate.
In particolare, si prevede il coinvolgimento dell’Istituto per l’effettuazione delle verifiche sulla congruità del costo del lavoro rendicontato dai datori di lavoro destinatari del contributo.
Sarà cura dell’Anpal trasmettere il documento non appena adottato.
⮚ I datori di lavoro del settore privato, per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, a seguito della stipulazione di accordi collettivi, possono stabilire di rimodulare l’orario di lavoro e destinarne una parte alla realizzazione di specifici percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori finalizzati ad incrementarne l’occupabilità, anche al fine di promuovere processi di mobilità e ricollocazione in altre realtà lavorative.
⮚ È possibile che le imprese, il cui personale è destinatario di attività formative, accedano al Fnc aderendo agli avvisi emanati dai Fondi paritetici interprofessionali e dal Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori (organismi di natura associativa istituiti allo scopo di finanziare gli interventi di formazione continua delle imprese che scelgono di aderirvi) che sovvenzionano gli interventi. In tal caso tali
10 Sulla contabilità speciale n. 1339 istituita presso la sezione Tesoreria provinciale di Roma, intestata a Inps — Direzione Generale, quale provvista finanziaria necessaria per l’erogazione dei benefici comprensiva anche del rimborso, a favore dell’Istituto, degli oneri sostenuti per il servizio di pagamento come previsti dalla Convenzione. 11 Attraverso la stipula di un Addendum alla Convenzione n. 81/2020.
organismi possono presentare istanza cumulativa di contributo in nome e per conto delle imprese aderenti.
⮚ Le regioni e le province autonome, tenendo conto della loro programmazione in materia, sono chiamate ad esprimere un parere - avente natura vincolante - sui progetti formativi (allegati alla richiesta di contributo) entro 10 giorni dalla richiesta di Anpal12. Decorso inutilmente il termine di 10 giorni, il parere si intende acquisito per silenzio assenso.
⮚ Gli ulteriori soggetti che hanno uno specifico ruolo nell’attuazione del Fnc sono tutti gli enti accreditati a livello nazionale e regionale, ovvero altri organismi, anche privati, che istituzionalmente o per statuto, sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari (anche regionali), svolgono attività di formazione.
Sono comprese le università statali e le non statali legalmente riconosciute, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, i Centri per l’istruzione per adulti (Cpia), gli Istituti tecnici superiori (I.T.S.), i centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione, anche in forma organizzata in reti di partenariato territoriali o settoriali.
12 Art. 4 dell’Avviso “Fondo nuove competenze” approvato con decreto direttoriale dell’Anpal n. 461 del 04.11.2020.
2. IL PERCORSO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Sommario: 2.1. Modalità per l’accesso al Fondo nuove competenze. – 2.2 La procedura dell’istanza. - 2.3 I requisiti dell’accordo di rimodulazione. - 2.4. La valorizzazione delle competenze.
2.1 Modalità per l’accesso al Fondo nuove competenze
L’accesso al Fondo nuove competenze è assicurato sulla base delle disposizioni del decreto interministeriale del 9 ottobre 2020 e del decreto interministeriale integrativo del 22 gennaio 202113.
2.2 La procedura dell’istanza
Al fine di garantire l’effettiva rendicontazione delle spese entro il 31 dicembre 2021, termine già fissato dal d.m. 22 gennaio 2021, la normativa ha previsto la sottoscrizione degli accordi collettivi entro il 30 giugno 2021.
La data del 31 dicembre 2023 è il termine ultimo di ammissibilità della spesa rendicontabile alla Commissione Europea per il PON SPAO14.
Il termine ultimo per inviare le istanze di adesione al Fondo non costituisce un termine perentorio; le domande successive alla scadenza, valutate secondo l’ordine cronologico, sono accolte in base alla disponibilità delle risorse finanziarie.
L’istanza di partecipazione, sottoscrivibile digitalmente o in cartaceo, può essere presentata dall’impresa in forma individuale o, nel caso di gruppi societari, cumulativamente dal legale rappresentate della capogruppo o da un suo delegato. Nel caso in cui, invece, l’accesso delle imprese avvenga mediante il Fondo Paritetico Interprofessionale o il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori, l’istanza può essere presentata da questi ultimi per conto dei soggetti aderenti.
13 Decreto Direttoriale dell’Anpal n. 461 del 04.11.2020; Decreto Direttoriale dell’Anpal n. 69 del 17.02.2021; Nota operativa dell’Anpal n. 5329 del 05.03.2021; Decreto Direttoriale dell’Anpal n. 95 del 08.03.2021; Decreto del Commissario straordinario dell’Anpal n. 48 del 07.09.2021; Nota interpretativa dell’Anpal del 05 agosto 2021 v.1.0; Decreto del Commissario straordinario dell’Anpal n. 64 del 16.09.2021; Decreto del Commissario straordinario dell’Anpal n. 118 del 12.11.2021; Decreto del Commissario straordinario dell’Anpal n. 27 del 01.02.2022.
14 Art. 65 del Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 come modificato dal Reg. 1046/18 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018; D.p.r. 5 febbraio 2018, n. 22.
2.3. I requisiti dell’accordo di rimodulazione
Gli accordi rigorosamente sottoscritti a livello aziendale o territoriale dalle associazioni datoriali e dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale devono necessariamente indicare:
⮚ i progetti formativi per l’accrescimento o l’adeguamento delle competenze contenente i dettagli circa la validazione e certificazione delle competenze da acquisire;
⮚ il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
⮚ il numero di ore da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze nonché, nei casi di erogazione della formazione da parte dell’impresa, la dimostrazione del possesso dei requisiti tecnici, fisici e professionali di capacità formativa per lo svolgimento del progetto stesso. Il limite massimo delle ore da destinare all’intervento è fissato in 250 ore per lavoratore e deve concludersi entro 90 giorni dalla data di approvazione della domanda da parte dell’Anpal15;
⮚ un quadro delle competenze possedute dal lavoratore e gli obiettivi di sviluppo;
⮚ il soggetto erogatore della formazione.
Le intese devono essere redatte in modo da indicare il fabbisogno dell’impresa in termini di nuove professionalità e maggiori o nuove competenze. In particolare, queste potranno essere finalizzate sia al conseguimento di una migliore occupabilità, sia all’attuazione di ricollocazioni lavorative.
2.4 La valorizzazione delle competenze
Con il decreto attuativo del 9 ottobre 2020 (come modificato dal decreto del 22 gennaio 2021) sono state illustrate le peculiarità del progetto formativo, uniformandole alle regole e ai principi, anche europei, in materia.
I programmi presentati, allegati alle istanze approvate, possono essere ricondotti a sei ambiti di intervento principali connessi all’innovazione e alla riqualificazione professionale.
Nello specifico:
15 Il termine è elevato a 120 giorni nei casi di istanza presentata dal Fondo Paritetico Interprofessionale e dal Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori.
• innovazione organizzativa, finalizzata all’acquisizione di soft skill (capacità motivazionali e di squadra e, in senso lato, i tratti caratteriali che caratterizzano la persona) per le nuove forme organizzative di lavoro anche finalizzate allo smart working;
• innovazione tecnologica per creare digital skill per supportare la trasformazione digitale e formare i dipendenti sull’utilizzo di specifici tools/applicativi informatici in base alle diverse esigenze di ruolo;
• innovazione di prodotto e formare i lavoratori sulle nuove caratteristiche tecniche;
• innovazione di servizio per migliorare, in termini di efficienza e celerità, la fornitura, le funzioni o le caratteristiche dello stesso;
• innovazione di processo per efficientare ed ottimizzarne la gestione;
• riqualificazione professionale per garantire l’apprendimento di specifiche competenze (in materia di lingua e informatica) al fine di favorire i processi di riqualificazione e ricollocazione professionale.
In particolare, dal progetto formativo devono emergere:
• la procedura di valorizzazione del patrimonio di competenze possedute dal lavoratore, attraverso servizi di individuazione o validazione delle capacità e delle attitudini;
• i criteri di personalizzazione degli interventi di apprendimento che, sulla base di una valutazione in ingresso, consenta la progettazione delle attività da svolgere secondo le specifiche competenze possedute16;
• le condizioni per la trasparenza e l’attestazione delle idoneità e delle abilità acquisite in esito ai percorsi programmati con l’indicazione ulteriore dei soggetti responsabili dei procedimenti.
Al fine di fornire indicazioni operative di dettaglio l’Anpal17 ha previsto un format esemplificativo (ma non vincolante) di attestato delle competenze in coerenza con l’impianto metodologico già definito nelle relative linee guida da utilizzare nel caso di difficile rilascio della certificazione.
16 In coerenza con gli standard professionali e di qualificazione definiti nell’ambito del Repertorio nazionale ai sensi dell’art. 8 del d. x.xx. 16 gennaio 2013, n. 13.
17 Nota integrativa prot. 5329 - approvata con d.d. n. 95 dell’8.3.2021.
L’Agenzia ha, inoltre, specificato che i contenuti minimi richiesti per
l’attestazione delle competenze acquisite sono vincolanti.
3. LO STATO DI ATTUAZIONE DEL FONDO NUOVE COMPETENZE CON RIFERIMENTO ALLE RISORSE NAZIONALI
Sommario: 3.1. I dati di monitoraggio del Fondo nuove competenze.
3.1 I dati di monitoraggio del Fondo nuove competenze
Con riferimento allo stato di attuazione della misura l’Anpal ha chiarito che le risorse complessivamente erogate per i progetti formativi, a febbraio 2022, sono state pari a oltre 547 milioni di euro.
I dati - distinti per regione - sul numero delle richieste pervenute, ammesse, non ammesse, sospese e rinunciate sono indicate nelle tabelle che seguono.
Tabella 1 – Dati relativi alle richieste di contributo presentate
AREA | REGIONE | Istanze | Lavoratori | Ore | Importo previsto |
Nord | Piemonte | 756 | 47.150 | 4.169.488 | 77.052.877,94 |
Xxxxx X'Xxxxx | 0 | 000 | 00.000 | 000.000,00 | |
Xxxxxxx | 129 | 7.019 | 712.171 | 12.333.215,82 | |
Lombardia | 2.003 | 213.048 | 22.823.855 | 399.662.652,18 | |
Trento | 55 | 1.451 | 141.628 | 2.382.588,90 | |
Veneto | 592 | 35.533 | 3.873.933 | 60.871.930,20 | |
Xxxxxx- Romagna | 422 | 30.348 | 3.243.236 | 52.221.043,41 | |
Friuli Venezia Giulia | 86 | 7.853 | 941.811 | 13.497.407,08 | |
Xxxxxxx | 00 | 1.136 | 152.218 | 3.222.501,47 | |
Totale Nord | 4.067 | 343.802 | 36.077.798 | 621.591.426,45 | |
Centro | Toscana | 359 | 11.420 | 1.441.204 | 21.812.705,95 |
Lazio | 2.206 | 132.827 | 15.497.771 | 246.366.429,47 | |
Umbria | 131 | 4.250 | 535.947 | 6.871.795,87 | |
Marche | 327 | 7.582 | 1.090.451 | 16.714.273,44 | |
Totale Centro | 3.023 | 156.079 | 18.565.373 | 291.765.204,72 | |
Sud e Isole | Abruzzo | 366 | 14.198 | 2.299.712 | 34.108.050,53 |
Molise | 66 | 2.132 | 457.250 | 6.814.652,82 | |
Campania | 3.950 | 105.344 | 18.849.786 | 249.489.027,53 | |
Basilicata | 286 | 7.232 | 1.609.183 | 21.297.319,80 | |
Puglia | 1.745 | 61.196 | 11.321.443 | 155.251.826,76 | |
Calabria | 421 | 9.969 | 1.833.275 | 23.120.244,69 | |
Sicilia | 614 | 21.499 | 4.319.864 | 58.487.410,60 | |
Sardegna | 79 | 1.950 | 395.168 | 4.846.296,74 | |
Totale Sud e Isole | 7.527 | 223.520 | 41.085.681,00 | 000.000.000,47 | |
Totale Nazionale | 14.617 | 723.401 | 95.728.852 | 1.466.771.460,64 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Dai dati inseriti in tabella appare che su un totale nazionale di progetti formativi di adesione al Fnc, pari a 14.617, il maggior numero di istanze - delle quali il 27,02 per cento ha la sua sede nella Regione Campania - risulta quello dell’Area Sud e Isole (7.527 istanze); la Lombardia, al contrario, è la regione che emerge per il più alto importo richiesto per la realizzazione degli interventi formativi (399.662.652,18 euro), a favore di 213.048 lavoratori e per un totale complessivo di 22.823.855 ore.
Grafico 1 - Istanze di contributo presentate/percentuale
Calabria 2,88%
Puglia 11,94%
Basilicata 1,96%
Sardegna 0,54%
Sicilia 4,20%
Piemonte 5,17%
Valle D'Aosta 0,04%
Liguria 0,88%
Lombardia 13,70%
Trento 0,38%
Veneto 4,05%
Xxxxxx- Romagna 2,89
Friuli V.G. 0,59%
Campania 27,02%
Abruzzo 2,50% Marche 2,24%
Lazio 15,09%
Molise 0,45%
Bolzano 0,12%
Toscana 2,46%
Umbria 0,90%
Fonte: elaborazione Corte dei Conti
Grafico 2 - Lavoratori interessati dagli interventi previsti nelle istanze presentate: percentuale
Puglia Calabria
8,46% 1,38%
Sicilia 2,97%
Sardegna 0,27%
Piemonte 6,52%
Basilicata 1,09%
Campania 14,96%
Valle D'Aosta 0,04%
Liguria 0,97%
Lombardia 29,45%
Abruzzo 1,96%
Marche 1,05%
Trento 0,20%
Veneto 4,91%
Molise 0,29%
Umbria 0,59%
Lazio 18,36%
Toscana Bolzano
1,58% 0,16%
Friuli Venezia Giulia 1,09%
Xxxxxx- Romagna 4,20%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 3 – Ore di lavoro in rimodulazione previste nei progetti presentati: percentuale
SiciliaSardegna Piemonte Calabria 1,92% 4,51% 0,41% 4,36%
Puglia 11,83%
Basilicata 1,68%
Valle D'Aosta 0,02%
Liguria 0,74%
Lombardia 23,84%
Campania 19,69%
Abruzzo 2,40%
Marche 1,14%
Molise 0,48%
Lazio 16,19%
Trento 0,15%
Veneto 4,05%
Xxxxxx- Romagna 3,39%
Friuli Venezia Giulia 0,98%
Bolzano 0,16%
Umbria 0,56%
Toscana 1,51%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 4 – Importo previsto nelle istanze presentate: percentuale
Puglia 10,58%
Calabria 1,58%
Sicilia Sardegna 3,99% 0,33%
Piemonte 5,25%
Xxxxxxx
Xxxxx
X'Xxxxx
0,
0,84%
02%
Basilicata 1,45%
Lombardia 27,25%
Campania 17,01%
Trento 0,16%
Veneto 4,15%
Abruzzo 2,33%
Marche
1,14% Molise Umbria Lazio 0,46% 0,47% 16,80%
Toscana 1,49%
Bolzano 0,22%
Xxxxxx-Romagna Friuli Venezia 3,56%
Xxxxxx
0,92%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Tabella 2 - Istanze di contributo ammesse
AREA | REGIONE | Istanze ammesse | Lavoratori | Ore | Importo |
Nord | Piemonte | 440 | 29.422 | 2.603.675 | 52.378.069,84 |
Xxxxx X'Xxxxx | 0 | 00 | 0.000 | 00.000,00 | |
Xxxxxxx | 77 | 2.859 | 413.989 | 7.790.905,86 | |
Lombardia | 993 | 135.951 | 14.403.122 | 268.655.652,78 | |
Trento | 25 | 759 | 77.980 | 1.286.619,62 | |
Veneto | 246 | 11.292 | 1.069.168 | 19.804.525,23 | |
Xxxxxx- Romagna | 201 | 11.220 | 1.404.188 | 25.383.270,45 | |
Friuli Venezia Giulia | 36 | 2.579 | 185.277 | 3.902.695,97 | |
Bolzano | 12 | 744 | 62.698 | 1.269.526,71 | |
Totale Nord | 2.033 | 194.860 | 20.222.283 | 380.520.050,06 | |
Centro | Toscana | 158 | 4.625 | 537.648 | 8.552.707,94 |
Lazio | 1.009 | 62.885 | 5.843.613 | 100.756.400,65 | |
Umbria | 54 | 2.030 | 185.551 | 2.817.397,66 | |
Marche | 193 | 4.426 | 695.811 | 10.868.236,10 | |
Totale Centro | 1.414 | 73.966 | 7.262.623 | 122.994.742,35 | |
Sud e Isole | Abruzzo | 156 | 7.979 | 1.165.801 | 18.307.110,47 |
Molise | 33 | 1.108 | 246.030 | 3.774.860,09 | |
Campania | 1.672 | 48.809 | 9.146.334 | 123.982.217,07 | |
Basilicata | 118 | 4.244 | 972.985 | 13.055.898,99 | |
Puglia | 768 | 28.962 | 5.424.407 | 71.990.491,62 | |
Calabria | 200 | 5.034 | 909.963 | 11.157.785,36 | |
Sicilia | 297 | 12.532 | 2.567.624 | 34.533.384,46 | |
Sardegna | 33 | 688 | 143.248 | 1.909.437,88 | |
Totale Sud e Isole | 3.277 | 109.356 | 20.576.392 | 278.711.185,94 | |
Totale Nazionale | 6.724 | 378.182 | 48.061.298 | 782.225.978,33 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Sull’intero territorio nazionale su 6.724 istanze di contributo ammesse, il maggior numero - pari a 3.277 - è riferibile alle imprese dell’Area Sud e Isole; la Campania emerge con il 24,87 per cento delle istanze ammesse al contributo, mentre la Lombardia spicca con il 35,95 per cento dei lavoratori interessati agli interventi autorizzati, il 29,97 per cento delle ore in rimodulazione e il 34,35 per cento delle risorse nazionali autorizzate.
Grafico 5 - Istanze di contributo ammesse: percentuale
Calabria 2,97%
Sardegna 0,49%
Valle D'Aosta
Piemonte 6,54%
Puglia 11,42% Sicilia 4,42%
Liguria 0,04%
1,15% Lombardia 14,77%
Basilicata 1,75%
Trento 0,37%
Veneto 3,66% Xxxxxx-X.
2,99%
Friuli Venezia Giulia 0,54%
Bolzano 0,18%
Campania 24,87%
Lazio 15,01%
Abruzzo 2,32%
Toscana 2,35%
Umbria
Marche 2,87% Molise 0,49% 0,80%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 6 - Istanze di contributo ammesse/istanze presentate
58%
60%
67%
59%
50% 50%
45% 42%
48%
50%
48% 48%
42%
44% 46% 41%
43% 42% 41% 44%
42%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 7 – Lavoratori ammessi alla formazione: percentuale
Puglia 7,66%
Basilicata 1,12%
Calabria 1,33%Sicilia 3,31% Sardegna
0,18%
Piemonte 7,78%
Valle D'Aosta
0,01%
Campania 12,91%
Abruzzo 2,11%
Liguria 0,76%
Marche 1,17%
Molise 0,29%
Umbria 0,54%
Lazio 16,63%
Bolzano 0,20%
Lombardia 35,95%
Trento 0,20%
Friuli Venezia Xxxxxx-Romagna
Toscana 1,22%
Giulia 0,68%
2,97%
Veneto 2,99%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 8 – Lavoratori ammessi alla formazione/lavoratori inseriti nei progetti presentati
62%
64%
65%
58% 56%
59%
58%
52%
47% 48% 52%
46%
47% 50%
41%
40%
32%
37%
33%
35%
13%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 9– Ore di lavoro in rimodulazione dei progetti ammessi: percentuale
CalabriaSiciliaSardegna
Puglia1,89% 5,34%
11,09%
0,30%
Piemonte 5,24%
Valle D'Aosta
Liguria 0,00%
0,86%
Basilicata 2,02%
Lombardia 29,97%
Abruzzo 2,43%
Campania 19,03%
Marche 1,45%
Trento 0,16%
Veneto 2,22%
Molise 0,51%
Umbria Lazio 0,39% 12,16%
Toscana Bolzano Giulia 1,12% 0,13% 0,39%
Friuli Venezia Xxxxxx-Romagna
2,92%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 10 – Ore di lavoro in rimodulazione dei progetti ammessi/ ore di lavoro in rimodulazione dei progetti presentati
62%
63%
64%
58%
60%
55%
59%
54%
51% 49%
43%
48% 50%
41%
37% 38% 35%
36%
28%
20%
11%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 11 – Importo autorizzato: percentuale
Puglia 9,20%
Basilicata 1,67%
Campania 15,85%
Calabria 4,41%
1,43%
Sicilia Sardegna Piemonte
0,24% 6,7%
Valle D'Aosta 0,01%
Liguria 1,00%
Lombardia 34,35%
Abruzzo 2,34%
Marche 1,39%
Molise 0,48%
Umbria 0,36%
Lazio 12,88%
Toscana Bolzano 1,09% 0,16%
Friuli Venezia Giulia 0,5%
Trento 0,16%
Veneto 2,53%
Xxxxxx-Romagna 3,25%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 12 – Importo previsto nei progetti ammessi/importo previsto nei progetti presentati
68%
63% 67%
65%
61%
54% 55%
49%
54%
59%
50%
39% 39% 41% 41%
46% 48%
39%
33%
29%
14%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Per quanto riguarda le motivazioni alla base delle non ammissioni a contributo delle istanze, l’Anpal ha chiarito di aver rilevato come cause principali:
• la cessazione o l’inattività dell’azienda;
• la fase di liquidazione dell’azienda;
• l’irregolarità del documento unico di regolarità contributiva (Durc);
• il parere negativo al progetto formativo espresso dalla regione competente;
• la comunicazione di informazioni non corrette o non emendate dall’azienda;
• l’assenza di requisiti da parte del sindacato firmatario dell’accordo.
Tabella 3 - Istanze non ammesse
AREA | REGIONE | Istanze non ammesse | Lavoratori | Ore | Importo |
Nord | Piemonte | 8 | 124 | 26.267 | 326.561,96 |
Xxxxx X'Xxxxx | |||||
Xxxxxxx | 0 | 0 | 0.000 | 00.000,00 | |
Xxxxxxxxx | 23 | 596 | 144.798 | 2.304.786,84 | |
Trento | |||||
Veneto | 4 | 121 | 24.200 | 17.129,60 | |
Xxxxxx-Romagna | 8 | 101 | 22.681 | 000.000,00 | |
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx | |||||
Xxxxxxx | |||||
Xxxxxx | Xxxxxxx | 3 | 44 | 10.583 | 141.896,02 |
Lazio | 49 | 1.635 | 221.069 | 3.086.314,01 | |
Umbria | |||||
Marche | 4 | 21 | 2.573 | 38.013,92 | |
Sud e Isole | Abruzzo | 8 | 101 | 25.180 | 298.301,54 |
Molise | 2 | 27 | 6.750 | 76.050,00 | |
Campania | 132 | 2.421 | 549.568 | 3.199.556,42 | |
Basilicata | 6 | 72 | 17.582 | 187.375,16 | |
Puglia | 16 | 449 | 110.086 | 1.423.150,44 | |
Calabria | 5 | 69 | 14.884 | 162.546,17 | |
Sicilia | 13 | 173 | 39.048 | 479.190,10 | |
Sardegna | 1 | 40 | 32.000 | 49.979,62 | |
Totale nazionale | 283 | 6.002 | 1.249.269 | 12.219.366,35 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 13 - Istanze non ammesse: percentuale
Puglia 5,65%
Calabria 1,77%
Sicilia Sardegna
4,59% 0,35%
Piemonte 2,83%
Liguria 0,35%
Lombardia 8,13%
Basilicata 2,12%
Veneto 1,41%
Xxxxxx- Romagna
Toscana 2,83%
1,06%
Lazio 17,31%
Campania 46,64%
Abruzzo 2,83%
Molise 0,71%
Marche 1,41%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Con riferimento alle richieste di contributo sospese l’Agenzia ha chiarito che si è in attesa di ricevere integrazioni e/o chiarimenti rispetto alla documentazione ricevuta in fase di presentazione delle stesse da parte delle aziende.
Tabella 4 - Istanze sospese
AREA | REGIONE | Istanze sospese | Lavoratori | Ore | Importo |
Nord | Piemonte | 10 | 225 | 13.843 | 263.009,34 |
Xxxxx X'Xxxxx | |||||
Xxxxxxx | 0 | 00 | 000 | 00.000,00 | |
Xxxxxxxxx | 20 | 519 | 19.281 | 332.661,52 | |
Trento | 1 | 12 | 1.668 | 21.045,66 | |
Veneto | 7 | 228 | 10.986 | 124.932,72 | |
Xxxxxx-Romagna | 6 | 221 | 30.540 | 000.000,00 | |
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx | |||||
Xxxxxxx | |||||
Xxxxxx | Xxxxxxx | 3 | 128 | 6.352 | 93.195,97 |
Lazio | 30 | 2.196 | 409.836 | 1.825.935,41 | |
Umbria | 1 | 1 | 60 | ||
Marche | 3 | 24 | 4.903 | 67.165,28 | |
Sud e Isole | Abruzzo | 5 | 124 | 31.000 | 366.297,50 |
Molise | 1 | 5 | 816 | 12.047,52 | |
Campania | 44 | 705 | 143.149 | 2.098.575,27 | |
Basilicata | 3 | 20 | 4.600 | 46.460,00 | |
Puglia | 18 | 381 | 61.411 | 913.464,44 | |
Calabria | 4 | 39 | 9.325 | 105.954,25 | |
Sicilia | 7 | 66 | 9.900 | 192.731,30 | |
Sardegna | 1 | 5 | 1.250 | 14.862,50 | |
Totale nazionale | 166 | 4.938 | 759.170 | 7.145.720,14 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 14 - Istanze sospese: percentuale
Calabria Sicilia Sardegna Piemonte
6,02%
Liguria
Trento
1,20%
Puglia 10,84%
2,41% 4,22% 0,60%
0,60%
Basilicata Lombardia
1,81% 12,05%
Veneto 4,22%
Xxxxxx- Romagna 3,61%
Toscana 1,81%
Campania 26,51%
Lazio 18,07%
Abruzzo 3,01%
Marche Molise 1,81% 0,60%
Umbria 0,60%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Tabella 5 - Istanze di contributo rinunciate
AREA | REGIONE | Istanze rinunciate | Lavoratori | Ore | Importo |
Nord | Piemonte | 2 | 96 | 5.322 | 93.503,91 |
Xxxxx X'Xxxxx | 0 | 000 | 0.000 | 00.000,00 | |
Xxxxxxx | |||||
Xxxxxxxxx | 36 | 3.515 | 295.645 | 5.916.650,77 | |
Trento | 1 | 15 | 1.360 | 15.067,20 | |
Veneto | 4 | 221 | 9.972 | 181.445,95 | |
Xxxxxx-Romagna | 4 | 256 | 21.862 | 000.000,00 | |
Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx | |||||
Xxxxxxx | |||||
Xxxxxx | Xxxxxxx | 3 | 75 | 13.508 | 270.525,96 |
Lazio | 22 | 3.602 | 301.796 | 5.964.987,66 | |
Umbria | 2 | 8 | 840 | 11.829,44 | |
Marche | 3 | 115 | 5.905 | 134.383,20 | |
Sud e Isole | Abruzzo | 3 | 73 | 14.654 | 255.733,04 |
Molise | |||||
Campania | 29 | 704 | 137.634 | 1.879.917,27 | |
Basilicata | 2 | 64 | 10.250 | 100.213,75 | |
Puglia | 20 | 447 | 98.826 | 1.419.406,35 | |
Calabria | 17 | 269 | 50.690 | 453.784,16 | |
Sicilia | 3 | 48 | 11.850 | 117.771,50 | |
Sardegna | |||||
Totale nazionale | 152 | 9.686 | 984.386 | 17.148.587,37 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Grafico 15 - Istanze di contributo rinunciate: percentuale
Calabria 11,18%
Sicilia 1,97%
Piemonte Valle D'Aosta 1,32% 0,66%
Puglia 13,16%
Basilicata 1,32%
Lombardia 23,68%
Trento 0,66%
Veneto 2,63%
Xxxxxx- Romagna 2,63%
Campania 19,08%
Abruzzo 1,97%
Lazio 14,47%
Marche 1,97%
Umbria 1,32%
Toscana 1,97%
Fonte: elaborazione Corte dei conti
Su un totale nazionale di istanze ammesse a contributo (5.368), per le quali le aziende hanno rendicontato un importo pari a 547.401.568 euro, è emerso che i relativi progetti formativi hanno coinvolto 285.969 lavoratori per un numero di ore di lavoro in rimodulazione complessivamente pari a 32.343.393.
L’Area Sud e Isole è quella con il maggior numero di istanze approvate (3.277), mentre l’Area Nord è quella che ha rendicontato l’importo più considerevole (283.417.325,63 euro).
Tabella 6 - Istanze di contributo rendicontate
AREA | REGIONE | Istanze rendicontate | Lavoratori | Ore rendicontate | Importo rendicontato |
NORD | Piemonte | 370 | 24.662 | 2.018.398 | 40.883.737,21 |
Xxxxx X'Xxxxx | 0 | 00 | 0.000 | 00.000,00 | |
Xxxxxxx | 65 | 2.330 | 278.345 | 5.748.632,49 | |
Lombardia | 834 | 114.018 | 10.290.573 | 203.283.408,18 | |
Trento | 23 | 576 | 44.050 | 722.903,16 | |
Veneto | 197 | 8.557 | 730.344 | 13.093.343,49 | |
Xxxxxx-Romagna | 157 | 7.655 | 856.086 | 15.994.103,80 | |
Xxxxxx Xxxxxxx | 00 | 2.227 | 128.058 | 2.715.997,77 | |
Bolzano | 12 | 564 | 47.614 | 940.088,09 | |
TOTALE Nord | 1.690 | 160.614 | 14.394.998 | 283.417.325,63 | |
CENTRO | Toscana | 130 | 2.957 | 355.012 | 5.546.797,31 |
Lazio | 749 | 42.113 | 3.750.673 | 65.032.161,39 | |
Umbria | 41 | 1.366 | 127.744 | 1.978.695,44 | |
Marche | 165 | 3.507 | 525.141 | 8.068.741,12 | |
TOTALE Centro | 1.085 | 49.943 | 4.758.570 | 80.626.395,27 | |
SUD E ISOLE | Abruzzo | 132 | 6.332 | 784.368 | 12.376.755,91 |
Molise | 27 | 868 | 187.098 | 2.950.009,07 | |
Campania | 1.335 | 34.310 | 5.975.294 | 84.592.729,29 | |
Basilicata | 93 | 3.073 | 641.141 | 8.799.983,40 | |
Puglia | 576 | 18.281 | 3.248.862 | 43.549.193,45 | |
Calabria | 174 | 3.463 | 641.822 | 7.963.633,44 | |
Sicilia | 232 | 8.715 | 1.640.476 | 22.211.362,97 | |
Sardegna | 24 | 370 | 70.764 | 914.179,25 | |
TOTALE Sud e Isole | 2.593 | 75.412 | 13.189.825 | 183.357.846,77 | |
TOTALE NAZIONALE | 5.368 | 285.969 | 32.343.393 | 547.401.568 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti
4. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE DELL’ISTRUTTORIA, ESITI
DEL CONTRADDITTORIO E RACCOMANDAZIONI PROPOSTE
SOMMARIO: 4.1. Considerazioni conclusive dell’istruttoria. – 4.2. Esiti del contraddittorio. – 4.3. Raccomandazioni proposte.
4.1 Considerazioni conclusive dell’istruttoria
Il “Fondo nuove competenze”, diventato operativo dall’ottobre 2020, ha come obiettivo quello di consentire ai lavoratori di adattare le loro competenze ai cambiamenti della carriera professionale.
A seguito della collaborazione tra imprese e sindacati, che devono sottoscrivere uno specifico accordo, il Fondo eroga un particolare sostegno per il lavoratore in formazione a carico:
- del Fondo sociale europeo, attraverso il Piano operativo nazionale Sistemi di politiche dell’occupazione (Pon-SPAO);
- delle regioni, attraverso i Por;
- dei Fondi Interprofessionali.
• Con riferimento allo stato di attuazione della misura l’Anpal ha chiarito che le risorse complessivamente destinate ai progetti formativi rendicontati, a febbraio 2022, sono state pari a oltre 547 milioni di euro.
• Su un totale nazionale di progetti formativi di adesione al Fnc, pari a 14.617, il maggior numero di istanze - delle quali il 27,02 per cento ha la sua sede nella Regione Campania - risulta quello dell’Area Sud e Isole (7.527 istanze); la Lombardia, al contrario, è la regione che emerge per il più alto importo richiesto per la realizzazione degli interventi formativi (399.662.652,18 euro), a favore di 213.048 lavoratori e per un totale complessivo di 22.823.855 ore.
Sull’intero territorio nazionale su 6.724 istanze di contributo ammesse, il maggior numero - pari a 3.277 - è riferibile alle imprese dell’Area Sud e Isole; la Campania emerge con il 24,87 per cento delle istanze ammesse al contributo, mentre la Lombardia spicca con il 35,95 per cento dei lavoratori interessati agli interventi
autorizzati, il 29,97 per cento delle ore in rimodulazione e il 34,35 per cento delle risorse nazionali autorizzate.
• Le istanze non ammesse a contributo sono state pari a 283 e le cause principali sono risultate la cessazione o l’inattività dell’azienda; la fase di liquidazione dell’azienda; l’irregolarità del Durc; il parere negativo al progetto formativo espresso dalla regione competente; la comunicazione di informazioni non corrette o non emendate dall’azienda; l’assenza di requisiti da parte del sindacato firmatario dell’accordo.
• Con riferimento alle richieste di contributo sospese pari a 166 l’Anpal è in attesa di ricevere integrazioni e/o chiarimenti rispetto alla documentazione ricevuta in fase di presentazione delle stesse da parte delle aziende.
• Su un totale nazionale di istanze ammesse a contributo (6.724) - le aziende che hanno rendicontato sono state pari a 5.368 per un importo pari a 547.401.568 euro - è emerso che i relativi progetti formativi hanno coinvolto 285.969 lavoratori per un numero di ore di lavoro in rimodulazione complessivamente pari a 32.343.393. L’Area Sud e Isole è quella con il maggior numero di istanze approvate (3.277), mentre l’Area Nord è quella che ha rendicontato l’importo più considerevole (283.417.325,63 euro).
• L’Anpal ha evidenziato che è in definizione l’estensione dell’ambito di collaborazione con l’Inps nel processo di controllo per l’attribuzione del saldo delle istanze approvate.
In particolare, si prevede il coinvolgimento dell’Istituto per l’effettuazione delle verifiche sulla congruità del costo del lavoro rendicontato dai datori di lavoro destinatari del contributo.
Questa Sezione ritiene, pertanto, opportuno che l’Agenzia trasmetta il documento non appena adottato.
• La finalità del Fondo è l’innalzamento del livello del capitale umano nel mercato del lavoro attraverso l’opportunità offerta ai lavoratori di acquisire l’accrescimento delle proprie competenze per sostenere le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Appare, pertanto, opportuno conoscere quali tra i soggetti indicati dal legislatore (università, I.T.S., enti di ricerca accreditati al Ministero dell’Istruzione) siano effettivamente in grado di erogare la formazione fornendo corsi mirati a esigenze specifiche.
4.2. Esiti del contraddittorio
Questa Sezione ha rilevato che la concessione del contributo a seguito dello sviluppo di capacità lavorative innovative legate a cambiamenti organizzativi, tecnologici, di processo, di prodotto o servizi ben potrebbe essere oggetto di accertamento ispettivo anche a distanza di tempo rispetto alla conclusione del progetto formativo.
La mancanza di informazioni e prescrizioni chiare sul contenuto del piano formativo soprattutto in relazione ai possibili motivi e alle cause di revoca della misura
- i cui rischi potrebbero gravare sulle imprese interessate all’utilizzo del Fondo - ha suggerito la necessità di raccomandare all’Anpal di fornire un contributo chiarificatore maggiormente esplicativo.
L’agenzia ha precisato che i contenuti del piano formativo sono autorizzati preventivamente all’ammissione dell’istanza e, pertanto, l’eventuale revoca del contributo, potrà verificarsi nel caso non vengano svolte le attività formative o venga realizzato un piano formativo difforme da quello approvato.
Appare opportuno - nel rispetto del principio di trasparenza - che tali esclusivi casi di revoca del contributo vengano indicati espressamente.
L’Anpal ha chiarito di aver recepito le linee di indirizzo suggerite dalla Sezione e, in particolare, si è impegnata per ridurre o eliminare le diverse criticità evidenziate individuando le azioni necessarie atte a monitorare in modo più incisivo la misura.
4.3 Raccomandazioni proposte
• Questa Sezione, pur rilevando che l’istituto è di recente istituzione, non può non sottolineare come sia necessario monitorare, anche in maniera concomitante, la gestione delle risorse statali da parte dell’Anpal, misurando periodicamente gli
indicatori attraverso la rilevazione dei costi e la rispondenza dei risultati dell’attività
amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge.
Tale attività di monitoraggio intestata all’Anpal consentirebbe l’adozione di interventi correttivi, in contraddittorio con le amministrazioni, volti a prevenire o far cessare situazioni di grave irregolarità e disfunzione pregiudizievoli per la finanza pubblica.
• Nell’attuale prospettiva di cambiamento imposto, tra l’altro, dalla crisi pandemica, l’auspicio di una riqualificazione delle forme organizzative ed imprenditoriali costituisce l’elemento necessario all’innovazione finalizzata sia al raggiungimento di un impatto sociale positivo e di successo, che alla competitività e alla sostenibilità economica delle imprese partecipanti ai processi di rinnovamento.
La misurazione dell’impatto, infatti, può rappresentare un vero e proprio vantaggio competitivo per le aziende perché in grado di valutare l’efficacia dei progetti e dei cambiamenti che questi portano nel mercato del lavoro.
A tal riguardo appare opportuno che la governance istituzionale (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Anpal) nella sua attività di monitoraggio periodico e di controllo raccolga le informazioni sulle strategie e sulle attività innovative svolte dalle imprese che hanno fatto ricorso alla misura.
Le informazioni rilevate - che possono riguardare ad esempio le attività di innovazione di prodotto, di servizio e di processo; la spesa sostenuta per le attività innovative svolte dall’impresa; i diversi settori merceologici di appartenenza; il territorio in cui operano - saranno utili per comprendere il contesto e definire un quadro sufficientemente completo per identificarne gli aspetti positivi e le principali criticità e per valutare la capacità delle imprese di garantire, nel tempo, la produzione dei beni o l’erogazione dei servizi nei propri ambiti di attività e, di conseguenza, di assicurare creazione e mantenimento di posti di lavoro e di ricchezza per le comunità e per i territori in cui sono inserite.
• Si raccomanda, infine, al MLPS - nell’ambito dell’attività di vigilanza ad esso intestata- di sovrintendere e di coordinare l’attuazione, da parte dell’Anpal, delle politiche volte a promuovere l’apprendimento permanente della persona, al fine di garantirne l’accrescimento e l’aggiornamento delle capacità, le abilità e le conoscenze che costituiscono la finalità dell’erogazione delle risorse del Fondo.
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