ACCORDO QUADRO PER LA MANUTENZIONE E RIGENERAZIONE DEL PATRIMONIO VERDE COMUNALE
ACCORDO QUADRO PER LA MANUTENZIONE E RIGENERAZIONE DEL PATRIMONIO VERDE COMUNALE
DUVRI
Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti Dlgs.81/08 – Art.26 comma 3
Il Responsabile del Procedimento ( Geom.Xxxxxx XXXXXXXXXX )
Il Progettista e Direttore dei lavori/esecuzione del contratto : ( Xxxx.xx Xxxx XXXXXX )
Finale Ligure, Settembre 2022
1 - PREMESSA
Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all’impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all’art. 26, comma 1, lettera b), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, modificato dalla legge 9 agosto 2013 n. 98:
- secondo tale articolo al comma 3: “Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e coordinamento elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile ridurre al minimo i rischi da interferenze ovvero individuando,limitatamente ai settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali di cui all’art. 29 comma 6-ter, con riferimento sia all’attività del datore di lavoro committente, sia alle attività dell’impresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, un proprio incaricato, in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione all’incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell’ambiente di lavoro, per sovrintendere a tali cooperazione e coordinamento. A tali dati accedono il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. In caso di redazione del documento esso è allegato al contratto di appalto o d’opera e deve essere adeguato funzione dell’evoluzione dei lavori, servizi e forniture.
Dell’individuazione dell’incaricato di cui al primo periodo o della sua sostituzione deve essere data immediata evidenza nel contratto di appalto o di opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’aṄvità delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
- secondo la Determinazione n. 3 del 5 marzo 2008 “Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture. Sicurezza nell’esecuzione degli appalti relativi a servizi e forniture.
Predisposizione del documento unico di valutazione dei rischi (DUVRI) e determinazione dei costi della sicurezza.” risulta che “… Deve, inoltre, essere sottolineato che la valutazione dei rischi da interferenze, in particolare negli edifici quali, a titolo esemplificativo, ospedali e scuole, deve avvenire con riferimento non solo al personale interno ed ai lavoratori delle imprese appaltatrici ma anche agli utenti che a vario titolo possono essere presenti presso la struttura stessa quali degenti, gli alunni ed anche il pubblico esterno.”
I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:
• cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
• in caso di subappalto, coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva;
• attuano misure di prevenzione e protezione dai rischi derivanti dall’attività oggetto dell’appalto agli utenti degli immobili comunali e dell’Amministrazione Scolastica.
Prima dell’affidamento del servizio si provvederà:
• a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice; e in caso di xxxxxxxxxx:
• delle imprese subappaltatrici;
• del lavoratore autonomo, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice;
• dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale o fornire in allegato al il documento unico di valutazione dei rischi che sarà costituito dal presente documento , eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle
interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara.
La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVR unico definitivo.
Il presente documento è stato redatto in adempimento a quanto previsto dall’Art. 26 del D. Lgs. 81/2008, secondo il le stazioni appaltanti sono tenute a redigere il documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.
Il DUVRI è un documento di tipo tecnico-operativo, messo a disposizione ai fini della formulazione dell’offerta e successivamente allegato al contratto d’appalto, in cui, vengono definite le Misure di Prevenzione da attuare al fine di ridurre/eliminare i rischi da interferenza individuati, nonché la stima dei relativi costi.
Il DUVRI costituisce lo strumento che traduce in termini operativi gli adempimenti previsti dalla normativa, l’organizzazione preventiva del coordinamento delle attività appaltate a terzi rispetto a quelle presenti nell’unità produttiva, ovvero specifiche scelte prevenzionali di tipo procedurale, tecnico, pianificatorio.
Tale documento viene allegato al contratto di appalto e va adeguato in funzione dell’evoluzione del servizio.
All’interno del presente documento per Committente si intende il Comune di Finale Ligure; ove richiesto si farà esplicitamente riferimento all’Amministrazione Comunale.
Per Impresa si intende la Ditta Appaltatrice.
Il Documento di valutazione dei rischi da interferenza viene redatto dalla Stazione Appaltante per promuovere:
• la cooperazione fra datori di lavoro, appaltatori e committenti, per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto (art. 26 comma 2 punto “a” del D.Lgs. 81/2008);
• il coordinamento fra datori di lavoro, appaltatori e committenti, al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze fra le attività appaltate a terzi e quelle presenti nell’unità produttiva (art. 26 comma 2 punto “b” del D.Lgs.81/2008).
Il DUVRI rappresenta lo strumento attraverso il quale il Datore di Lavoro in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture ad un’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva valuta l’esistenza di rischi interferenti e definisce specifiche scelte prevenzionali atte ad eliminare/ridurre gli stessi.
In particolare il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza ha lo scopo di:
• valutare i rischi derivanti dalle interferenze reciproche dovute alle diverse attività appaltate e presenti
• nell’unità produttiva;
• indicare le misure di prevenzione e protezione adottate per eliminare i rischi da interferenza;
• indicare le misure di prevenzione e protezione adottate per ridurre al minimo i rischi non eliminabili;
• valutare i costi della sicurezza da interferenza.
La Determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture n. 3 del 05 marzo 2008 ha chiarito che l’elaborazione del documento Unico di Valutazione dei Rischi e la stima dei costi della sicurezza si riferiscono ai soli casi in cui siano presenti interferenze. La stessa Determinazione ha chiarito che “si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti.”
Inoltre, la Determinazione ha precisato che si possono considerare interferenti i rischi:
• derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
• immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).
L’obbligo di redigere il DUVRI non viene applicato nei seguenti casi (comma 3-bis dell’Art. 26 del D. Lgs.81/2008):
a) mera fornitura di materiali o attrezzature;
b) servizi di natura intellettuale;
c) lavori o servizi la cui durata non sia superiore ai due giorni, che non comportino rischi derivanti dalla presenza di agenti cancerogeni, biologici, atmosfere esplosive, o dalla presenza di rischi particolari (riportati nell’Allegato XI del D.Lgs. 81/08).
Le informazioni contenute nel presente documento hanno lo scopo di promuovere la prevenzione del rischio di interferenza secondo quanto previsto dal D.Lgs. n 81 del 9 Aprile 2008.
Nel presente documento il committente presenta una valutazione ricognitiva dei rischi standard che potenzialmente potrebbero derivare dall’applicazione del contratto.
II committente dopo la prima applicazione del contratto potrà integrare il documento inserendo: rischi specifici, rischi interferenziali e procedure di sicurezza, l’integrazione sottoscritta dall’esecutore del contratto integrerà i documenti contrattuali.
Ai fini di promuovere il coordinamento tra le imprese e il personale dell’Amministrazione, l’impresa appaltatrice in funzione delle procedure operative e delle pratiche manutentive adottate, dovrà fornire una propria valutazione delle interferenze connesse all’attività del committente e all’ambiente dove vengono realizzate le operazioni.
La valutazione dovrà essere corredata dalle misure di sicurezza tecniche e organizzative adottate ed adottabili per eliminare e ridurre i rischi.
2 – SITI INTERESSATI DAL PROCESSO DI CURA E MANUTENZIONE
La distinzione spaziale all’interno del territorio della città, dove sarà svolta l’attività di cura e manutenzione, è differenziata in funzione di caratteristiche funzionali, valori storici, paesaggistici, valori culturali, aspetti naturalistici e/o specifiche norme di tutela.
In funzione di questi elementi si possono evidenziare in dettaglio i seguenti ambiti.
• Parchi, giardini storici e cimiteriali anche sottoposti a vincolo;
• Piazze alberate;
• Giardini;
• Aree scolastiche;
• Aree ludiche;
• Xxxx xxxxxxx ad edifici pubblici;
• Aree annesse a centri sportivi;
• Viabilità carrabile;
• Viabilità pedonale
• Viabilità ciclabile;
• Parcheggi alberati;
• Aree incolte;
• Banchine e rilevati stradali
• Aree estensive: argini dei fiumi, ecc.;
• Aree boschive
Parchi, giardini storici e cimiteriali sottoposti a vincolo
Rientrano in tale categoria le aree soggette a vincolo storico – architettonico - paesaggistico, tutelate ai sensi della normativa vigente (D.Lgs. 22.01.2004, n. 42, art. 136 Codice dei beni Culturali e del Paesaggio).
Piazze alberate
Sono comprese in questa categoria gli spazi aperti pubblici con presenza di aiuole con allocati all’interno soggetti arborei. In genere la piazza ricopre svariate funzionalità: può fungere da parcheggio per la sosta dei veicoli, da mercato per ospitare i venditori ambulanti o semplicemente essere utilizzata come uno spazio aperto che fornisce ritrovo fra le persone.
Giardini
Rientrano in questa categoria i giardini pubblici non compresi nelle categorie precedenti e successive. In genere si tratta di spazi aperti e delimitati corredati di vegetazione arborea ed arbustiva, destinati alla fruizione pubblica libera e solo ad eventuale limitazione per chiusura notturna, contenenti attrezzature quali: panche, tavoli, giochi, fontanelle, attrezzature sportive ad uso libero, ecc. In alcuni casi tali aree possono essere dotate di edifici e parcheggi dedicati.
Aree ludiche
Le aree ludiche sono spazi attrezzati con strutture ludiche in cui i bambini e i ragazzi (di solito da 6 a 12 anni) possono liberamente giocare. Normalmente sono inseriti all'interno di parchi pubblici o giardini scolastici.
Aree scolastiche
Rientrano in questa categoria i giardini di norma delimitati e in genere annessi all’edificio scolastico, tale spazio è abitualmente destinato all’uso esclusivo delle attività didattiche, sportive e ricreative degli alunni.
Xxxx xxxxxxx ad edifici pubblici
Giardini e aree verdi annessi ad edifici istituzionali, costituiti da aiuole, alberi spesso corredati da panchine e altre strutture ricreative.
Aree annesse a centri sportivi
Giardini e aree verdi annessi a plessi sportivi, costituiti da superfici a verde sportivo, aiuole, alberi spesso corredati da panchine e altre strutture ricreative o destinate all’attività fisica.
Viabilità carrabile
Per viabilità si intende la rete dei percorsi stradali destinati alla percorrenza e alla sosta dei motoveicoli, cicli e pedoni distinta per livelli, tipologia di utilizzo e localizzazione.
Viabilità pedonale
Percorso pedonale protetto riservato ai pedoni.
Viabilità ciclabile
Strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza ciclabile.
Parcheggi alberati
Con il termine parcheggio alberato si indica un luogo, uno spazio o una zona adibita alla sosta di veicoli, corredato da aiuole con alberi ed altra vegetazione ornamentale.
Aree incolte
Si definisco incolte quelle aree non di uso pubblico e che non sono soggette a regolare manutenzione ma possono essere oggetto di interventi straordinari.
Banchine e rilevati stradali
Aree estensive: argini dei fiumi, aree boscate
Aree scarsamente frequentate in genere non attrezzate, con uso saltuario da parte dei cittadini. Aree boschive
Nella fase esecutiva, saranno specificate le aree dove saranno eseguiti gli interventi mediante puntuale indicazione riportata nell’ODI.
3 – TIPOLOGIE D’INTERVENTI
I servizi previsti sono quelli di seguito elencati (in via esemplificativa non esaustiva):
• Interventi urgenti/programmati di messa in sicurezza alberature compromesse; le modalità di esecuzione dei suddetti interventi saranno definiti secondo le necessità del caso valutate dal DEC.
• Interventi di abbattimento alberature compromesse sia dal punto di vista vegetativo che di stabilità. Tale interventi saranno richiesti dalla Direzione dei Lavori quando necessario.
• Interventi che si rendessero necessari con carattere di urgenza, allerta meteorologica o determinati da cause di forza maggiore e/o seguito di pubbliche calamità per rimozione eventuali alberature pericolanti e/o rami e tronchi caduti al suolo. Tali interventi potranno essere eseguiti anche fuori dell’orario normale di lavoro (e quindi in anche in orario notturno e/o in giorni festivi). A tal proposito dovrà essere assicurata reperibilità attiva 24h/24h secondo le modalità dell’Art.9 del CSA.
• Allestimento e manutenzione di aiuole fiorite e fioriere
• Interventi di potatura alberature e palme
• Sagomatura in forma obbligata di siepi arbusti ed alberi
• Lavorazione del terreno con preparazione al trapianto o semina
• Rimozione di erbe infestanti e diserbo ( con prodotti autorizzati dal PAN ) di superfici a verde in ghiaia ed aree pavimentate
• Manutenzione impianti di irrigazione, pompe e pozzi
• Rigenerazione dei tappeti erbosi con mezzi meccanici, operazione consistente in una fessurazione e/o bucatura del cotico, asportazione del feltro, passaggio con rete metallica , semina meccanica con miscuglio apposito per rigenerazione con 30 g/mq di seme, esclusa irrigazione per singole superfici da 300 a 500 mq
• Spollonatura al piede ( tiglio –platano –olmo etc )
• Fornitura e posa di materiale florovivaistico
• Interventi con operatori certificati in “tree climber
• Fornitura di piante e fiori per eventi
• Fornitura di prodotti per la cura del verde
• Interventi di riqualificazione e censimento del verde urbano
• Taglio tappeti erbosi con tosaerba a lama rotante, dotate di impianto irriguo con raccolta immediata del materiale di risulta escluso onere di smaltimento. Interventi settimanali (25/35 tagli
/anno = per superfici singole da 500 a 2000 preferibilmente nelle aree sotto elencate:
- Porta Testa aree verdi per un tot di circa mq 1240;
- Sp490 comprese due rotatorie per un tot di circa mq 1000;
- Rotatoria di Finalpia circa mq 130
- RTA la Perla circa mq 600
- Giardini Parco Gatti via X.Xxxxxxxxx circa mq 1300
- Lungomare di Marina circa mq 2000
Plessi scolastici:
- Infanzia e primaria Calvisio circa mq 650
- Infanzia e primaria Marina Via X.Xxxxxxxxx circa mq 2100
- Medie Aycardi Ghiglieri scarpate mq 120 aiuole mq 100(pulizia scarpata ad h 2 ml per 50 ml )
• Potatura siepi sui tre lati in forma obbligata (compresa raccolta e conferimento in discarica del materiale ) principalmente nelle seguenti aree comunali :Via Calice, Largo Volpi, Piazza Toscana Finalpia, Via X.Xxxxxxxxx e via Manzoni
• Eventuali interventi aggiuntivi in urgenza e/o per messa in sicurezza.
• Manutenzione post trapianto e totale garanzia di attecchimento - per almeno un anno per lberi e due stagioni per arbusti, rampicanti e specie erbacee secondo le modalità di cui al Capitolato Speciale d’Appalto – Prescrizioni tecniche.
• Interventi sostitutivi in caso di inottemperanza ordinanze sindacali e/o dirigenziali la cui tipologia sarà definita negli O.D.I. ( Ordini di intervento numerati progressivamente ).
• Manutenzione dell'arredo urbano esistente e degli attuali parchi gioco
• Le prestazioni saranno quelle tipiche delle opere a verde e nel loro insieme sono da ricondursi a interventi di manutenzione ordinaria che di volta in volta formeranno oggetto di contratti attuativi la cui esecuzione verrà disposta dal Direttore dell’esecuzione del contratto (DEC) in funzione delle varie esigenze dell'Amministrazione Comunale su aree pubbliche specifiche.
4 – COORDINAMENTO DELLE FASI LAVORATIVE
In fase esecutiva, i compiti del DLC in tema di condivisione, aggiornamento del DUVRI, coordinamento degli operatori economici individuati, saranno assolti dal DEC in quale verrà appositamente delegato allo scopo.
Espletata la gara, il DLC, acquisite le informazioni da parte dell’operatore economico individuato inerenti gli eventuali ulteriori rischi indotti indotti che si prevede di introdurre nell’ambiente oggetto delle opere, potrà integrare il DUVRI rev. 0 elaborando il DUVRI rev. 1.
È necessario pertanto che l’operatore economico concorrente prenda visione e firmi per accettazione sia il il DUVRI preliminare rev. 0, elaborato in sede di richiesta di offerta, che la successiva integrazione, nella forma DUVRI rev. 1, in caso di aggiudicazione.
Il DEC, al fine di promuovere il coordinamento tra i Datori di Xxxxxx coinvolti, attiva un dialogo sulle misure da adottare ; a tal riguardo :
• prima della stipula del contratto mette a disposizione di tutti i soggetti interferenti tra loro o comunque presenti negli stessi ambienti di lavori, il DUVR rev.1.
• ove lo ritenga necessario, indice una riunione di coordinamento con tutti gli operatori coinvolti nelle fasi di lavoro
• modifica il documento sulla base del confronto tra i vari soggetti in sede di coordinamento
L’appaltatore e gli eventuali subappaltatori coinvolti s’impegnano a collaborare con il DEC per la stesura coordinata del DUVRI rev. 1; a tal fine:
• presentano eventuali proposte di modifica o integrazione al DUVRI rev. 0 per migliorare, ove possibile, la sicurezza sulla base della propria “tecnologia” ed migliorare, ove possibile, la sicurezza sulla base della propria “tecnologia” ed esperienza;
• accettano il DUVRI rev. 1;
• cooperano tra loro e con il DLC ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il DEC, in occasione di nuove o modificate attività, o cessazione di Imprese o lavoratori autonomi a
contratto, effettua un aggiornamento della valutazione delle interferenze, ripercorrendo i ciclo delle azioni indicate.
A tal fine, in coordinamento con tutti gli operatori economici interessati,ove necessario:
• promuove integrazioni o aggiornamenti al DUVRI approvato;
• convoca una riunione di coordinamento con tutti gli operatori coinvolti nelle fasi di lavoro critiche o, comunque, quando richiesto dalle condizioni del caso;
• integra o aggiorna i| DUVRI individuando le misure migliorative;
• adegua i contratti interessati, rideterminando i costi della sicurezza;
• stipula un nuovo contratto, revisiona o modifica i| contratto in esecuzione.
Tutti gli operatori economici coinvolti, ove necessario:
• propongono al DLC integrazioni o aggiornamenti al DUVRI approvato;
• richiedono una riunione di coordinamento con tutti i soggetti coinvolti in fasi di lavoro critiche o, comunque, quando richiesto dalle condizioni del case;
• collaborano con il DLC nell’individuazioni delle misure migliorative;
• sottoscrivono un nuovo contratto o la modifica del contratto in esecuzione
Si stabilisce che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente i lavori.
Si stabilisce inoltre che il DEC e l’incaricato della ditta appaltatrice per il coordinamento del servizio affidato in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero nel prosieguo delle attività che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze non fossero più da considerarsi sicure.
La ditta appaltatrice è tenuta a segnalare alla stazione appaltante e per essa al responsabile del contratto ed al DEC , l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove imprese o lavoratori autonomi.
Le lavorazioni di queste ultime, se autorizzate a priori, potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico amministrativa, da eseguirsi da parte del responsabile del contratto e l’espletamento della procedura sopra descritta da parte del DEC.
Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datare di lavoro (art. 26, comma 8, D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81).
I lavoratori sono tenuti ad esporre in maniera visibile la sopradetta tessera di riconoscimento.
5 – MACCHINE E ATTREZZATURE UTILIZZATE
Nell’ambito de processo di cura e manutenzione le varie squadre operative utilizzeranno, in funzione delle esigenze, delle tipologie di operazioni e delle caratteristiche del luogo varie tipologie
di attrezzature.
La successiva tabella riporta in modo non esaustivo le principali attrezzature e mezzi d’opera di norma impiegati nelle operazioni:
Automezzi e mezzi operativi pesanti
• Autocarri, autocarri con bracci sollevatori, autocarri con attrezzature per il carico e dei tronchi e delle ramaglie, autocarri dotati di: rimorchi, cisterne, cassoni scarrabili
• Motocarri,
• Terne, escavatori, mini escavatori, pale caricatrici, bobcat, trattrici cingolate con lame apripista
• Autobotti
• Piattaforme con cestelli, ragni semoventi
• Trattrici agricole corredate dalle seguenti macchine operatrici: rimorchio, bucatrice, cestello elevatore, botte irroratrice, interrasassi seminatrice, trincia con raccolta, , xxxxxx forestale, erpice rotativo, zappatrice, retro escavatore, piatto falciante, , cava ceppe, freasaceppe, cippatrici
• Muletti, rulli, irroratrici, autocarri con botte e attrezzature per la pulizia a pressione
Attrezzature meccaniche
• Falciatrici
• Tosaprato
• Decespugliatori
• Tosasiepi, tosasiepi prolungati
• Motosega, sramatore
• Soffiatori
• Trivelle
• Macchine per la cura del prato: bucatrici, sfeltratrici, sabbiatrici, chiodatrici, ecc
• Generatore, motopompa, elettropompa, Idropulitrici
• Motocarrette, semoventi per pirodiserbo
• Utensili elettrici: trapani, avvitatori, flessibili, troncatrici, levigatrici, scarnatrici,
• compressori, sparachiodi, ecc.
• Saldatrici, motosaldatrici
Attrezzi Manuali
• Forbici per potatura, frobici eletriche
• Forbicioni
• Troncarami
• Svettatore
• Segacci e sega canadese
• Falci
• Pennati
• Accette
• Zappe
• Badili
• Vanga e vanga pistoiese
• Mazze e picconi
• Carrette
• Rastrelli
• Scope e scope metalliche
• Scale in alluminio
• Rampe alluminio (caricamento falciatrici su apaecar)
• Bidoni
• Botte vetroresina
• Tubi irrigazione e raccordi
• Attrezzi manuali da muratore, cazzola, scalpello, mazzetta, martello, carderella, frattazzo, trabattelli
6 – RISCHI SPECIFICI AMBIENTALI E MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA
Si elencano i rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad intervenire gli operatori dell’appaltatore e degli eventuali subappaltatori esistenti nell’ambiente e delle relative misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Rischi specifici:
- Traffico veicolare
Dovrà essere tenuto in considerazione il rischio intrinseco derivante dal transito costante ed intenso e spesso eccessivamente veloce di mezzi di locomozione a motore. Questa situazione di rischio si accentua nell’esecuzione di lavori di aiuole spartitraffico e comunque in aree prossime alla sede stradale e confinanti con essa. In tali circostanze si rende necessaria l’utilizzazione di DPI e di idonea segnaletica, ai sensi del Codice della Strada.
- Inquinamento acustico
In certi casi i lavori si svolgeranno in luoghi ad alta rumorosità a causa del traffico veicolare. Livelli troppo elevati di esposizione al rumore possono così essere facilmente raggiunti, data la contemporanea utilizzazione in cantiere di macchinari a loro volta rumorosi, col rischio conseguente per dei lavoratori.
- Inquinamento atmosferico
Il traffico veicolare costituisce una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico in ambiente urbano. Oltre alla presenza di gas inquinanti e di polveri sospese, certe condizioni atmosferiche favoriscono l’elevata concentrazione di ozono nell’aria, con rischi conseguenti per la salute dei lavoratori, in particolare se esposti troppo a lungo e nello svolgimento di lavori in cui è richiesto sforzo fisico.
- Rifiuti ed oggetti pericolosi
La notevole pressione antropica, caratteristica dell’ambiente urbano, e certe consuetudini irrispettose dell’ambiente, in particolare se pubblico, determinano spesso la presenza di materiali vari di rifiuto abbandonati e/o nascosti nelle aree che costituiranno l’ambiente di lavoro. Tali materiali possono dare origine a pericoli per i lavoratori, soprattutto nello svolgimento di attività manuali o nell’impiego di mezzi
o attrezzature con apparati in movimento rotatorio. Ciò vale particolarmente per rifiuti quali siringhe usate, vetri, calcinacci, ecc.
- Ostacoli occulti
La presenza di eventuali ostacoli nascosti quali recinzioni o loro parti, picchetti metallici infissi nel terreno, ecc., può costituire motivo di pericolo per il lavoratore sia per la loro presenza in se, sia per il rischio di incidente nell’espletamento di opere di giardinaggio che richiedano mezzi a motore
- Micromorfologia del terreno e cavità del terreno
Nei luoghi di lavoro, può costituire rischio per il lavoratore la presenza di buche o irregolarità del piano di calpestio. Tali irregolarità possono essere di origine: naturale, antropica e animale. La vegetazione o altre condizioni possono talvolta nascondere tali situazioni che possono divenire pericolose.
- Scivolosità delle superfici
Durante i periodi piovosi o umidi le pavimentazioni e le superfici erbose possono divenire scivolose e ridurre l’aderenza degli operatori preseti nelle aree verdi.
- Sottoservizi e linee elettriche
In ambiente urbano è frequente e particolarmente densa la presenza di linee elettriche aeree o interrate, così come di condutture di gas. Tali strutture possono costituire grave pericolo per l’incolumità dei lavoratori allorché questi svolgano lavori in loro vicinanza, particolarmente se si tratta di scavi o se si movimentino mezzi pesanti di notevoli dimensioni (autocarri, escavatori, ecc.).
- Interazione con utilizzatori del giardino
In modo specifico per i lavori per i quali non sia richiesta o non sia possibile la delimitazione del cantiere (sfalcio dell’erba, potatura di siepi, pulizia di aree verdi, ecc..), in ambiente urbano si evidenzia il rischio cui sono sottoposte persone esterne al cantiere, di passaggio o in vicinanza.
- Traffico veicolare in aree verdi
Le aree verdi pubbliche possono essere percorse da mezzi tra cui: ciclisti, mezzi operativi di proprietà dell’amministrazione, mezzi delle forze dell’ordine o di aziende di servizio (Consorzio Quadrifoglio, Silfi ecc.).
- Zoonosi e problemi di interazione con la fauna e il terreno
Le attività di manutenzione del verde svolgono soprattutto all’aperto, a stretto contatto con la natura. Questo rapporto può determinare lo sviluppo di malattie anche di grave entità (infezioni, allergie o intossicazioni) causate da microrganismi che vivono, si moltiplicano e svolgono il loro ciclo vitale nel terreno e nelle acque superficiali (esempio il tetano, leptospirosi) oppure negli animali (esempio brucellosi, carbonchio). In questo caso si parla di “zoonosi”. Gli animali ammalati possono essere quelli allevati, i domestici, i selvatici o randagi.
In particolare si evidenziano i seguenti rischi specifici dell’ambiente:
La processionaria e altre larve di lepidotteri con superfici allergeniche, possono creare forti reazioni allergiche per i lavoratori che svolgono operazioni manutentive in prossimità di piante infestate (Pinus pinea, Pinus spp., Cedrus spp. Quercus spp.). Negli ultimi stadi della loro crescita le larve di processionaria sono provviste di peli urticanti, che possono essere trasportati dal vento e depositati sulla pelle, oppure essere respirati. Le reazioni infiammatorie possono essere anche gravi.
La vipera e altri animali velenosi (scorpione, ecc ) possono essere presenti in aree verdi e parchi con aree boscate, in zone cespugliate seminarturali o in aree degradate marginali.
Le vespe calabroni e api qualora si operi in prossimità del nido possono attaccare in modo massivo provocando forti reazioni allergiche nei lavoratori che svolgono operazioni manutentive in prossimità di piante infestate o nidi.
Lavorazioni, se eseguite erroneamente a mani nude, che portano la pelle a con il terreno (terra terricci e terricciati) possono essere causa di malattie da parassiti ( ascariosi, ecc) e patologie specifiche.
La presenza di un grande popolazione canina e felina nell’ambiente urbano e la loro frequentazione degli spazi verdi pubblici possono causare la contrazione di zoonosi specifiche. In modo particolare sono possibili contaminazioni da escrementi di cani, abbandonati nelle are verdi e in modo specifico all’interno delle aree cani. Inoltre sono molto frequenti gli escrementi dei gatti in prossimità delle colonie feline.
La contaminazione può avvenire sia durante l’operazione manutentiva che al momento della pulizia degli strumenti e delle attrezzature meccaniche.
La presenza di grandi colonie di piccioni e storni possono provocare l’accumulo di guano localizzato all’interno di grosse siepi e in zone di vegetazione compatta. Il guano può essere veicolo di parassiti e contaminazioni microbiche.
All’interno di zone con vegetazione compatta e in presenza di vegetazione erbacea di altezza consistente possono localizzarsi insetti che possono provocare punture e veicolare microrganismi patogeni (zecche, pidocchi, tafani, ecc.).
- Interazione con animali domestici, selvatici
La presenza di un grande popolazione canina nell’ambiente urbano e la loro frequentazione degli spazi verdi pubblici possono causare durante le lavorazioni di manutenzione le condizioni, qualora l’animale non sia sotto il controllo del padrone, aggressioni da parte dei cani al personale operativo.
La massima attenzione dovrà essere fatta per le operazioni svolte all’interno delle aree cani.
In ambiente urbano possono essere ritrovati anche animali esotici abbandonati potenzialmente velenosi e aggressivi.
- Polline
Le piante presenti negli spazi verdi possono essere causa di reazioni allergiche specifiche per emissioni massive di polline in certi periodi e per lavorazioni effettuate in prossimità delle stesse, emissione massive localizzate possono verificarsi, specialmente in prossimità di: cipresso, pioppo, nocciolo, prati con prevalenza di graminacee al momento del taglio, ecc..
- Lavori effettuati in prossimità di vasche o argini fluviali
In prossimità di corsi d’acqua, argini fluviali vasche e fontane la tipologia della superficie e la presenza di acqua può causare cadute e scivolamenti degli operatori e in condizioni estreme l’annegamento.
-Lavori in zone boscate o alberate in concomitanza di forti venti e condizioni meteo avverse All’interno di zone boscate, in prossimità di viali alberati e nelle zone sottostati le alberature delle aree verdi in concomitanza con eventi meteorici che causano la presenza di vento forte è possibili il rilascio di porzioni di rami o branche da parte dei soggetti arborei o anche in condizione limite la caduta dell’intero albero. Le condizioni climatiche avverse aggravamento degli altri fattori di rischio.
Nella successiva tabella sono riportate per ogni rischio specifico dell’ambiente operativo le misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività:
Ufficio Manutenzione, viabilità, illuminazione,verde pubblico
7 –VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE
La presente valutazione riguarda la valutazione delle interferenze:
1. “contatto rischioso”: tra I cittadini, il personale del committente e quello dell’appaltatore;
2. “contatto rischioso”: tra il personale di imprese diverse che operano all’interno delle aree oggetto dell’appalto con contratti differenti.
Soggetti presenti sulle aree oggetto dell’appalto:
1. personale del committente:
2. operatori giardinieri della struttura operativa dell’Amministrazione;
3. tecnici del verde dell’Amministrazione;
4. personale vario dell’Amministrazione;
5. personale di altri enti
6. cittadini
Personale di imprese diverse che operano all’interno delle aree oggetto dell’appalto con contratti differenti:
1. ditte che eseguono manutenzione del verde per servizi diversi dal presente appalto;
2. personale di altre direzioni del comune o forze dell’ordine (servizi tecnici, Vigili Urbani, ecc.);
4. società illuminazione pubblica Enel Sole;
5. società servizi alla strada (eventuale posizionamento cartelli e transenne);
6. eventuali concessionari di servizi, società partecipata Finale Ambiente spa, Consorzio per la Depurazione delle acque di scarico del savonese spa
Analisi della tipologia delle interferenze
Analisi della tipologia del rischio da interferenze
Lo strumento adottato per una mappatura del rischio è la matrice di rischio che permette di considerare e mettere in relazione la probabilità (P) con la Gravità (G) in modo indicizzato, individuando rischio (R) come risultato del prodotto della gravità per la probabilità (R = G X P)
Gravità (G) : 1 =lieve;2 = medio; 3=grave Probabilità (P) : 1=bassa;2 =media,3 = alta
La matrice del rischio riporta il prodotto con valori da 1 a 9, la tabella illustra in base ai valori di entrata dei parametri Gravità (G)e Probabilità (P)
Per interpretare l’analisi del rischio sono utilizzati i livelli di criticità individuabile automaticamente applicando la seguente tabella:
Per le operazioni di manutenzione del verde si riporta la tabella con la seguente analisi del rischio:
8 –INDICAZIONI DI TIPO OPERATIVO E GESTIONALE PER IL TRATTAMENTO DELLE INTERFERENZE
9 – PROCEDURE SPECIFICHE PER GIARDINI SCOLASTICI
a) Procedura generale, divieto di accesso dei mezzi operativi al plesso scolastico nel periodo di entrata e di uscita degli alunni;
b) Procedura generale: comunicazione verbale da parte del personale operativo dell’inizio delle lavorazioni al personale di custodia del plesso o in alternativa al personale docente;
c) Procedure specifiche: Come riportato dalla successiva tabella:
d) Procedura organizzative: comunicazione, da parte degli istituti compresivi, alla struttura manutentiva (AREA 4 – Ufficio Manutenzione, viabilità, illuminazione, verde pubblico) del calendario delle iniziative didattiche rilevanti e delle cerimonie straordinarie che prevedono l’uso del giardino con almeno un mese di anticipo.
d) Ripartizione dei compiti
10 – PROGRAMMA DELLE RIUNIONI PER IL COORDINAMENTO E COMUNICAZIONE TRA APPALTATORE E
RESPONSABILE PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA
Xxxxx restando le procedure per il coordinamento della fasi lavorative definite dal paragrafo 4, si
stabilisce il seguente programma
11 – ORGANIGRAMMA DI RESPONSABILITA’ PER OGNI SINGOLO ODI SULLA BASE DEL DUVRI
12 – CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ DI VERIFICA
Sono TASSATIVAMENTE VIETATE, senza la preventiva autorizzazione scritta da parte del DEC tutte quelle lavorazioni che comportano :
L’interruzione temporanea di servizi essenziali per il Committente tra cui, a mero titolo di esempio: acqua, energia elettrica, metano;
’uso e lo stoccaggio di agenti chimici non forniti o autorizzati dal Committente; La produzione di fiamme libere;
L’inaccessibilità alle uscite di emergenza ed ai mezzi antincendio.
Le lavorazioni sopra elencate potranno essere eseguite solo previo rilascio, da parte della Committente, di apposito permesso scritto a meno che non siano espressamente previste negli ODI.
E’ inoltre vietato l’uso di opere provvisionali/di sostanze/di attrezzature non autorizzate dal Committente. IN OGNI CASO: TUTTE le lavorazioni dovranno essere svolte nel pieno rispetto delle norme di sicurezza (il cui onere è interamente a carico dell’Impresa appaltatrice), da personale adeguatamente informato
/ formato / addestrato, in possesso degli appositi D.P.I.
AL TERMINE DELLA GIORNATA LAVORATIVA DEVE essere ripristinato lo stato dei luoghi.
In caso di INTERVENTI che richiedono lo svolgimento di lavori in quota ad un’altezza superiore a mt 2,00 è obbligatorio l’uso di adeguate opere provvisionali nello specifico si dovrà utilizzare preferibilmente un trabattello o, in subordine (ad esempio qualora gli spazi a terra siano troppo ristretti e non consentano l’impiego di tale attrezzatura), una scala omologata CE o, per altezze elevate, apposito cestello elevatore.
13– VALUTAZIONE DEI COSTI
Secondo l’art. 26 comma 5 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 : “Nei singoli contraṄ di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contraṄ di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell’articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggeṄ a ribasso…Omissis”
Per la valutazione dei costi relativi alle misure protettive necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenza noti alla stazione appaltante e valutazione di massima costi della sicurezza connessi ai rischi relativi alle attività proprie dell’impresa, nel DUVRI è stata effettuata una stima.
In via forfettaria e facendo riferimento a contratti analoghi eseguiti nel recente passato, stante l’importo stimato dei lavori, si è ritenuto congruo valutare gli oneri di sicurezza in percentuale (3,5%) fermo restando che in fase esecutiva si provvederà alla puntuale contabilizzazione in funzione degli apprestamenti effettivamente posti in opera
14 – ALLEGATI
Il presente documento (DUVRI) costituisce parte integrante del contratto di appalto ed ha validità immediata dalla sottoscrizione del contratto stesso.
Il DUVRI in caso di modifica sostanziale delle condizioni dell’appalto potrà essere soggetto a revisione ed aggiornamento in corso d’opera.
Sono allegati al DUVRI, facendone parte costitutiva, i seguenti documenti:
A) Elenco delle informazioni fornite dall’Appaltatore
B) Elenco della documentazione fornite dall’Appaltatore
C) Dichiarazione dell’Appaltatore relativa all’assolvimento degli obblighi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
D) Lista dei dipendenti dell’Appaltatore che potrebbero effettuare lavori presso il Committente
E) Dichiarazione dell’Appaltatore in merito alla formazione e informazione dei lavoratori dipendenti e del Vostro Rappresentante dei lavoratori
F) Dichiarazione dell’Appaltatore di regolarità contributiva ed assicurativa
ALLEGATO A
ALLEGATO B
ALLEGATO C
SPETT.LE COMUNE DI FINALE LIGURE
Il Sottoscritto nato a residente in Codice fiscale In qualità di Dell’impresa
DICHIARA
Di aver preso visione dei luoghi in cui si svolgerà il servizio oggetto dell’appalto (come da verbale di visita)
Di essere a conoscenza della necessità di informare preventivamente e per iscritto il Comune di Finale Ligure su tutti i cambiamenti (Ex: diversi orari di lavoro, diverse modalità di intervento, uso inizialmente non previsto di macchine e/o attrezzature di lavoro, necessità di interrompere anche temporaneamente la fornitura di servizi quali EE, acqua, metano etc.) che si renderanno necessari per l’esecuzione dei lavori e di poter dare inizio a tali lavorazioni solo dopo aver acquisito autorizzazione scritta
Di aver preso visione del documento di valutazione dei rischi e del piano di emergenza del Committente e di aver adottato le conseguenti misure di prevenzione e protezione
Che tutti i lavoratori che verranno impiegati nel servizio in appalto sono stati sottoposti alla visita medica in base alle normative vigenti e che tutti sono stati dal medico ritenuti idonei alla mansione assegnata
Di essere in possesso di tutte le schede di sicurezza delle sostanze chimiche che verranno utilizzati. Copia delle suddette schede sarà sempre immediatamente disponibile quando tali sostanze saranno utilizzate.
Di aver adempiuto a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 in materia di valutazione dei rischi; in particolare: di aver redatto il documento di valutazione dei rischi di aver predisposto l’autocertificazione dell’avvenuta valutazione dei rischi in conformità a quanto disposto dal decreto suddetto
Che tutte le macchine, le attrezzature e le opere provvisionali che i miei dipendenti utilizzeranno nello svolgimento dei lavori sono conformi a quanto previsto dalle specifiche disposizioni di legge
Di aver effettuato la valutazione dell’esposizione dei dipendenti al rumore e di aver provveduto ad effettuare i rilievi fonometrici (in caso di livello di esposizione giornaliero al rumore superiore a 80 dBA) oppure di aver predisposto rapporto scritto attestante l’avvenuta valutazione (in caso di livello di esposizione giornaliero al rumore inferiore a 80 dBA)
In fede
(data, timbro e firma Impresa Appaltatrice)
ALLEGATO D
Lista dei dipendenti che possono prestare la loro opera per l’appalto con relativa qualifica contrattuale