ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO
ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO
"Progetto pilota Coliving di valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico ubicato in territori montani periferici" nel territorio della Comunità di Primiero
-art. 34, comma 1) lett. c) della LP 1/2011 -
TRA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI CANAL SAN BOVO COMUNITÀ DI PRIMIERO
ITEA S.p.A.
FONDAZIONE XXXXXX XXXXXXXX
febbraio 2021
PREMESSA
il progetto “Coliving: collaborare, condividere, abitare” sperimentato positivamente nel Distretto famiglia della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri è una strategia che ha funzionato per contrastare quello che nei territori montani è diventato un problema che non pare ammettere soluzione: il calo demografico, che, in prospettiva, potrebbe mettere in discussione la possibilità di mantenere attivi alcuni degli attuali servizi a favore della popolazione;
lo spopolamento che coinvolge le aree montane è da imputarsi a una emigrazione definitiva dei giovani in età lavorativa, spinti dalla ricerca di migliori prospettive di vita con conseguenti effetti negativi sulla natalità e invecchiamento della popolazione dell’area montana;
il progetto è una concreta attuazione della cd “Economia della saturazione” che intende creare valore e opportunità sul territorio valorizzando in questo caso il patrimonio abitativo pubblico che insiste sul territorio ma non utilizzato in quanto non attrattivo per il target di utenza stabilito dalla disciplina dell’edilizia abitativa pubblica;
l’obiettivo del progetto è di offrire alle giovani famiglie le condizioni ideali per diventare autonome, costruire un progetto di vita di coppia e contribuire allo sviluppo e alla vita di un territorio montano;
il progetto si propone come un modello di abitare collaborativo nel quale la condivisione conta più del possedere;
esistono ancora gli spazi privati nei quali vivono singoli nuclei familiari, ma l’enfasi passa dall’abitazione all’abitare condiviso di una comunità. Quest’ultima prende vita attraverso un processo partecipato e percorsi formativi centrati su competenze sociali. La progettazione del contesto abitativo è partecipata da soggetti pubblici e privati e avviene assumendo scelte che avranno una ricaduta positiva sul vivere quotidiano;
il progetto trova fondamento giuridico nella legge provinciale n. 1/2011 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità” - con cui la Provincia Autonoma di Trento intende attivare importanti azioni a sostegno delle famiglie residenti o domiciliate in Trentino, qualificando il Trentino come territorio “amico della famiglia” - e nella legge provinciale n. 15/2005 “Disposizioni in materia di politica provinciale della casa e modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa)”;
l'art. 15 bis della L.P. n. 1/2011 per l'indipendenza abitativa dei giovani maggiorenni dispone che i soggetti aderenti al distretto per la famiglia possano sviluppare progettualità condivise per il perseguimento delle finalità previste dall'articolo 6 ter, comma 1, della legge provinciale 4 febbraio 2007, n. 5, favorendo la messa a disposizione di beni pubblici o privati a vantaggio dei giovani che intendono realizzare forme di coabitazione o propri progetti di vita. Per l'attuazione di quest'articolo si applicano gli accordi volontari di obiettivo previsti dall'articolo 34 della legge provinciale n. 1/2011;
l’art.1, comma 6.1, della L.P. n.15/2005 stabilisce che per promuovere la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e favorire il ripopolamento delle zone di montagna periferiche, ITEA S.p.A. può partecipare, in collaborazione con la Provincia e con gli enti locali, alla
realizzazione di progetti sperimentali volti a sostenere i progetti di vita e indipendenza abitativa dei nuclei familiari e dei giovani, mediante la messa a disposizione, anche a titolo gratuito, di alloggi non locati o rimasti invenduti, per un periodo continuativo di almeno cinque anni;
il tema dell'abitare collaborativo può diventare una delle leve dello sviluppo di aree territoriali che sono svantaggiate in conseguenza della lontananza dai centri di erogazione di servizi essenziali oltre che dello spopolamento e dell’invecchiamento della popolazione. È anche ripopolandosi che un territorio viene messo nelle condizioni di generare nuove opportunità;
nell’ambito del territorio della Comunità del Primiero una serie di alloggi di edilizia abitativa pubblica e/o di proprietà pubblica, potrebbe essere messa a disposizione di giovani famiglie interessate a sperimentarsi in forme di abitare collaborativo insieme a diversi soggetti – pubblici e privati – che opererebbero per realizzare condizioni favorevoli di vita e di integrazione dei nuovi abitanti; nello specifico, questo progetto prende avvio dalla messa a disposizione di 5 alloggi collocati nel Comune di Canal San Bovo;
il progetto si propone quale secondo progetto pilota sul territorio provinciale che si caratterizza, rispetto al precedente, per il coinvolgimento di altro patrimonio immobiliare pubblico e per la collocazione delle giovani famiglie all’interno di alloggi dislocati in edifici diversi del territorio del Comune;
gli appartamenti offerti nella formula coliving, al fine di rendere maggiormente attrattiva la proposta alle potenziali giovani famiglie, saranno dotati di connessione a banda larga per supportare forme di lavoro in modalità smart-working;
al fine di coordinare l’azione sul territorio e favorire l’inserimento delle nuove famiglie all’interno del Comune di Canal San Bovo la progettualità di cui al presente accordo volontario viene promossa e supportata tramite specifiche azioni sia dal Programma di lavoro del Distretto famiglia di Primiero, sia dal Piano famiglia del Comune di Canal San Bovo;
il Distretto Famiglia di Xxxxxxxx promuove, tramite le proprie organizzazioni aderenti, il dibattito su progettualità da attivare al fine di valorizzare il patrimonio abitativo pubblico e privato esistente per rendere attrattivo il territorio per le giovani famiglie e contrastare il fenomeno dello spopolamento montano.
Tutto ciò considerato le seguenti organizzazioni proponenti:
- Provincia Autonoma di Trento – Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, Servizio politiche della casa, UMST innovazione, settori energia e telecomunicazioni.
- Comune di Canal X. Xxxx;
- Comunità di Primiero;
- ITEA S.p.A.
- Fondazione Xxxxxx Xxxxxxxx. Ritengono di stipulare il seguente:
ACCORDO VOLONTARIO DI OBIETTIVO
"Progetto pilota Coliving di valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico ubicato in territori montani periferici" nel territorio della Comunità di Primiero
Art. 1 - “Obiettivo dell’accordo”
1. L’obiettivo del presente accordo è di realizzare con il contributo delle organizzazioni proponenti la seconda sperimentazione del progetto pilota denominato “Coliving: collaborare, condividere, abitare”.
2. Il presente accordo si pone i seguenti obiettivi fondamentali:
a) favorire il ripopolamento del territorio della Comunità di Xxxxxxxx grazie a giovani famiglie con o senza figli e stimolare la nascita e rinascita di legami sociali, formali e informali, che sono la base per la crescita di un territorio;
b) sostenere l'autonomia dei giovani affinché possano costruire un progetto di vita all’interno della nuova comunità;
c) attuare il progetto utilizzando la forma dell’abitare condiviso e collaborativo come uno strumento che favorisce l’aumento del capitale sociale territoriale, la crescita del benessere della comunità favorendo per le giovani famiglie che si insedieranno l'opportunità di assumere un ruolo attivo all’interno del contesto territoriale;
d) utilizzare la forma del coliving quale strumento strategico non solo per l’incremento demografico dei territori montani ma anche per valorizzare un patrimonio immobiliare pubblico altrimenti sfitto e inutilizzato e quindi soggetto a veloce deperimento e degrado;
e) rinsaldare o dare vita a nuove reti sociali che condividono l’idea di un welfare generativo mettendo al centro politiche cosiddette ibride - giovanili, abitative, sociali, lavorative - che insieme concorrono alla costruzione di patti fiduciari tra nuove generazioni e abitanti dei territori;
f) favorire l’insediamento di giovani e famiglie nelle zone montane favorendo e promuovendo lo smart-working nella convinzione che il lavoro agile cambia i modi di vivere delle persone e della collettività creando opportunità e benefici economici, ambientali e sociali;
g) sensibilizzare sui temi dell’abitare collaborativo di cui al presente accordo i proprietari del patrimonio immobiliare pubblico e privato.
Art. 2 - “Impegni delle Organizzazioni Proponenti”
1. Gli impegni che le organizzazioni proponenti assumeranno per dare attuazione ai contenuti e alle finalità del presente accordo sono le seguenti.
2. La Provincia Autonoma di Trento, attraverso l’Agenzia provinciale per la famiglia, la
natalità e le politiche giovanili, il Servizio politiche della casa e l’UMST innovazione, settori energia e telecomunicazioni si impegna a:
a) collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione degli obiettivi dell’accordo sulla base degli indirizzi stabiliti dal Comitato guida di cui all’art. 3 del presente accordo;
b) promuovere la seconda sperimentazione del progetto pilota Coliving attraverso tutti i canali di comunicazione coinvolgendo in primis i Distretti Famiglia, i Piani Giovani di Zona e la rete dei Comuni amici della famiglia;
c) migliorare e sperimentare la metodologia di lavoro che consenta di fronteggiare le problematiche dello spopolamento montano offrendo opportunità per la popolazione giovane, valorizzando il patrimonio abitativo pubblico non utilizzato e raccordando la disciplina sul benessere familiare con la disciplina sull’edilizia abitativa pubblica;
d) promuovere le attività di natura amministrativa, formativa di accompagnamento e altre attività, funzionali alla buona riuscita del progetto compreso il supporto alla Comunità di Primiero nell’elaborazione del bando di selezione delle giovani famiglie;
e) monitorare e valutare gli esiti della sperimentazione attivata nel territorio e consolidare la metodologia di lavoro da replicare eventualmente in altri contesti territoriali che sono interessati da fenomeni di spopolamento montano e di presenza di patrimonio abitativo di edilizia pubblica o di proprietà pubblica non valorizzato;
f) attuare le azioni necessarie per equipaggiare gli appartamenti di edilizia abitativa pubblica con connessione a banda larga al fine di rendere maggiormente attrattivo il progetto e favorire lo sviluppo di attività lavorative in modalità di smart-working;
g) coordinare le azioni del Comitato guida di cui all'art. 3 del presente accordo, necessarie per realizzare i contenuti previsti, stimolando le organizzazioni proponenti ad attivare le azioni necessarie per garantire il mantenimento degli impegni assunti nell’accordo medesimo.
3. La Comunità di Xxxxxxxx si impegna a:
a) gestire le attività amministrative necessarie all’attuazione del progetto concordate con il Comitato guida di cui all'art. 3 del presente accordo;
b) collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione degli obiettivi dell’accordo sulla base degli indirizzi stabiliti dal Comitato guida di cui all’art. 3 del presente accordo;
c) coinvolgere il Distretto famiglia di Xxxxxxxx nella progettualità di cui al presente accordo volontario di obiettivo tramite specifiche azioni da inserire all’interno del Piano annuale del Distretto famiglia di Primiero.
4. Il Comune di Canal X. Xxxx si impegna a:
a) supportare il Comitato guida nella gestione del progetto sociale di inserimento delle giovani famiglie all’interno della Comunità locale;
b) valorizzare gli alloggi non utilizzati di proprietà comunale mettendoli a disposizione delle giovani famiglie coinvolte nel progetto e affidandone la gestione a ITEA S.p.A.;
c) coinvolgere le famiglie che saranno selezionate in specifiche azioni da inserire all’interno del Piano famiglia del Comune di Canal X. Xxxx che annualmente viene adottato in quanto Comune certificato “Family in Trentino”;
d) collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione degli obiettivi dell’accordo sulla base degli indirizzi stabiliti dal Comitato guida di cui all’art. 3 del presente accordo.
5. ITEA S.p.A. si impegna a:
a) favorire la valorizzazione del patrimonio di edilizia abitativa pubblica mettendo a disposizione delle giovani famiglie coinvolte nel progetto gli alloggi non utilizzati ubicati nel territorio della Comunità secondo le condizioni stabilite dalla convenzione approvata dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 2270 del 22 dicembre 2020 che affida a ITEA S.p.A. l’erogazione del servizio pubblico di edilizia sociale;
b) gestire in regime di convenzione gli alloggi messi a disposizione dal Comune per i fini del presente accordo volontario di obiettivo;
c) collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione degli obiettivi dell’accordo sulla base degli indirizzi stabiliti dal Comitato guida di cui all’art. 3 del presente accordo;
d) collaborare con la Provincia nello svolgimento delle attività di cui all’art. 2, comma 2), lett. c).
6. La Fondazione Xxxxxx Xxxxxxxx si impegna a:
a) supportare il Comitato guida nella gestione del progetto sociale di inserimento delle giovani famiglie all’interno della Comunità locale;
b) promuovere le attività di natura formativa di accompagnamento e altre attività funzionali alla buona riuscita del progetto compreso il supporto alla Comunità di Primiero nell’elaborazione del bando di selezione delle giovani famiglie;
c) collaborare con le organizzazioni proponenti per la realizzazione degli obiettivi dell’accordo sulla base degli indirizzi stabiliti dal Comitato guida di cui all’art. 3 del presente accordo;
d) collaborare con la Provincia nello svolgimento delle attività di cui all’art. 2, comma 2), lett. b) e c).
Art. 3 - “Comitato guida”
1. La funzione di indirizzo, di monitoraggio e di verifica dello sviluppo dell’intervento e del raggiungimento degli obiettivi convenuti è affidata ad un “Comitato guida” composto dai rappresentanti delle Organizzazioni proponenti. Al Comitato guida compete valutare le richieste di adesione a questo accordo da parte delle Organizzazioni conferenti.
2. Il Comitato guida è integrato dai rappresentanti delle Organizzazioni conferenti a seguito della sottoscrizione di questo accordo da parte delle stesse.
3. Il coordinamento del Comitato guida è assegnato all’Agenzia per la famiglia, politiche giovanili e natalità.
Art. 4 - “Organizzazioni conferenti”
1. Le organizzazioni conferenti possono aderire al presente accordo mettendo a disposizione del progetto il proprio patrimonio abitativo pubblico secondo gli obiettivi di cui all’articolo 1.
2. Per i fini di cui al comma 1, le Organizzazioni conferenti presentano al Comitato guida la richiesta di adesione. Nel caso di accoglimento della predetta richiesta, l’Organizzazione conferente assume gli impegni previsti dall’articolo 2, comma 4, mediante la sottoscrizione
del presente accordo.
Art. 5 - “Durata dell’accordo”
1. Il presente accordo ha validità di cinque anni a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e può essere aggiornato, su richiesta del Comitato guida, mediante l’approvazione di un atto aggiuntivo.
2. Alla scadenza l’accordo potrà essere automaticamente rinnovato salvo espressa volontà delle Organizzazioni proponenti e conferenti di non proseguire nelle attività previste dall’accordo.
Xxxxx, accettato e sottoscritto in data
LE ORGANIZZAZIONI PROPONENTI:
Provincia Autonoma di Trento
Comune di Canal X. Xxxx
Comunità di Primiero
ITEA S.p.A.
Fondazione Xxxxxx Xxxxxxxx
LE ORGANIZZAZIONI CONFERENTI: