UMBRIA SALUTE SCARL
UMBRIA SALUTE SCARL
Xxx Xxxxxx Xxx Xxxxx x.x.x 00000 Xxxxxxx
*****
Oggetto: “Procedura per l’affidamento di un incarico di consulenza per l’avvio del dialogo competitivo per l’affidamento dell’appalto del magazzino unico regionale farmaceutico e beni economali - CIG: ……………………….
PATTO DI INTEGRITA’
L’Operatore Economico/Fornitore , con sede legale in
( ), Via
n. , Codice Fiscale e P.I. , rappresentato a , Con riferimento a quanto in oggetto,
Accetta il presente Patto di integrità alle condizioni che seguono
1. Finalità
Il presente Patto d’integrità stabilisce la reciproca e formale obbligazione, tra Umbria Salute Scarl e l’Operatore Economico/Fornitore
, di improntare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza.
Per i consorzi ordinari o raggruppamenti temporanei l’obbligo riguarda tutti i consorziati o partecipanti al raggruppamento o consorzio.
Il presente Patto di integrità costituisce parte integrante della procedura in oggetto.
2. Obblighi dell’operatore economico
L’Operatore Economico/fornitore:
dichiara di non avere influenzato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il
contenuto del bando, o di altro atto equipollente, al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte di Umbria Salute e di non aver corrisposto né promesso di corrispondere ad alcuno – e s’impegna a non corrispondere né promettere di corrispondere ad alcuno – direttamente o tramite terzi, ivi compresi i soggetti collegati o controllati, somme di denaro, regali o altra utilità finalizzate a facilitare la gestione del contratto;
assicura di non avere in corso né di avere praticato intese e/o pratiche restrittive della concorrenza e del mercato vietate ai sensi della vigente normativa;
si
impegna a segnalare al Responsabile della Prevenzione della Corruzione di Umbria Salute, qualsiasi tentativo di turbativa, irregolarità o distorsione nelle fasi di svolgimento della procedura o durante l’esecuzione del contratto, da parte di ogni interessato o addetto o di chiunque possa influenzare le decisioni relative alla procedura, comprese illecite richieste o pretese dei dipendenti/collaboratori della Società stessa;
si
obbliga ad informare il proprio personale e gli eventuali collaboratori, del presente Patto di integrità e degli obblighi in esso contenuti e a vigilare affinché gli impegni sopra indicati siano osservati da tutti nell’esercizio dei compiti loro assegnati;
Art. 3. Obblighi di Umbria Salute
In particolare Umbria Salute assume l’espresso impegno di non offrire, accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, anche al fine dell’eventuale assegnazione del contratto e/o al fine di distorcerne la relativa corretta esecuzione.
Umbria Salute è altresì obbligata a rendere pubblici i dati più rilevanti riguardanti l’affidamento, ai sensi della Legge 190/2012 e alla normativa in materia di trasparenza.
Art. 4. Violazione del Patto di integrità
La violazione del Patto di integrità da parte dell’Operatore economico è dichiarata in esito ad un procedimento di verifica in cui venga garantito adeguato contraddittorio con
l’Operatore economico stesso.
La violazione da parte dell’Operatore economico di uno degli impegni previsti a suo carico dal precedente art.2, può comportare, secondo la gravità della violazione accertata, la risoluzione di diritto dal contratto.
Umbria Salute può non avvalersi della risoluzione del contratto qualora la ritenga pregiudizievole agli interessi pubblici, quali indicati dall’art.121, comma 2, d.lgs.104/2010; è fatto salvo in ogni caso l’eventuale diritto al risarcimento del danno;
Art. 5. Efficacia del patto di integrità
Il Patto di Integrità e le sanzioni applicabili resteranno in vigore sino alla completa esecuzione dell’affidamento effettuato e pertanto fino alla scadenza dello stesso, compreso il periodo dell’eventuale garanzia di quanto fornito.
Data
L’Operatore Economico/Fornitore
(Timbro e firma Legale rappresentante/Procuratore)
Servizio Sanitario Nazionale – Regione dell'Umbria AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA 1
Sede Legale Provvisioria: Via Guerra 21 – Perugia
Codice Fiscale e Partita IVA 03301860544
DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE F.F.
n. 122 del 03/02/2016
Proponente: UO Affari Generali Istituzionali-Gestione Legale Sinistri
Oggetto: Adozione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e del Programma Triennale della Trasparenza ed Integrità - 2016/2018
IL DIRETTORE GENERALE F.F.
Vista la proposta di delibera in oggetto di cui al num. Provv. 663 del 01/02/2016 contenente: il Parere del Direttore Amministrativo - Dr. Xxxxxxxx XXXXXXXX
il Parere del Direttore Sanitario - Dr. Diamante PACCHIARINI
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Firme digitali apposte sulla proposta:
Xxxxxx Xxxxxxxxx,Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx,Xxxxxxxx Xxxxxxxx,Xxxxxxx Xxxxxxxxx
DELIBERA
Di recepire la menzionata proposta di delibera che allegata al presente atto ne costituisce parte integrante e sostanziale e di disporre quindi così come in essa indicato.
IL DIRETTORE GENERALE F.F.
(Dr. Diamante PACCHIARINI)*
* Questo documento è firmato digitalmente, pertanto ha lo stesso valore legale dell’equivalente documento cartaceo firmato autografo. I documenti perdono ogni valore legale quando vengono stampati, pertanto, nel caso fosse necessario inoltrare il documento ad un altro destinatario, è necessario copiarlo su supporto magnetico oppure inviarlo per posta elettronica.
DOCUMENTO ISTRUTTORIO
Con Xxxxx 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, emanata in attuazione dell’articolo 6 della Convenzione ONU contro la corruzione del 31 ottobre 2003
– ratificata con Legge 3 agosto 2009 n. 116 – ed in attuazione degli articoli 20 e 21 della Convenzione Penale sulla corruzione adottata a Strasburgo il 27 gennaio 1999 e ratificata ai sensi della Legge 28 giugno 2012, n. 110, sono stati introdotti numerosi strumenti per la prevenzione e repressione del fenomeno corruttivo, quali la presenza di un soggetto Responsabile della prevenzione della corruzione per ogni Amministrazione pubblica, sia centrale che territoriale e l’approvazione da parte dell’organo di indirizzo politico di ciascuna Amministrazione di un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione;
Il 20 aprile 2013 è entrato in vigore il D. Lgs. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” che riunisce, in un unico corpo normativo, le numerose disposizioni legislative in materia di obblighi di informazione, trasparenza e pubblicità da parte delle pubbliche amministrazioni. Tale decreto riprende, all’art. 1, il principio di trasparenza (abolendo l’art. 11 del D. Lgs. 150/2009 sopra citato), prevedendo quanto segue: “la trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. La trasparenza … è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di un’amministrazione aperta, al servizio del cittadino”.
Tale decreto precisa che le aziende sanitarie sono tenute all’adempimento di tutti gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa; in particolare, tutte le amministrazioni (ai sensi dell’art. 10) devono adottare un Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità da aggiornare annualmente, che indica le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, nonché la legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità; il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità definisce le misure, i modi e le iniziative volti all'attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi con i Dirigenti Responsabili dei Servizi.
Con Delibera n. 517 del 27/06/2013 “Decreto Legislativo n. 33 del 14/03/2013 Nomina Responsabile della Trasparenza “ e Delibera n. 717 del 17/09/2013, confermata dalla Delibera n° 963 del 14/09/2015 “Nomina del Responsabile della Prevenzione della corruzione ai sensi della legge 06/11/2012 n. 190 - disposizioni per la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione” , la Direzione Aziendale ha individuato l’Avv. Xxxxxx Xxxxxxxxx , quale Responsabile per la trasparenza e l’Xxx Xxxxxx
Xxxxxxxxxx quale Responsabile aziendale per la prevenzione della corruzione e contestualmente investiti della redazione dei rispettivi piani triennali.
Il comma 8 dell’art. 1 della legge 190 prevede che, entro il 31 gennaio di ogni anno, sia adottato da parte dell’Azienda il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione, su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione; parte integrante del Piano è il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità predisposto dal Responsabile della Trasparenza, (art. 9 comma 2 Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33).
Acquisiti il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione 2016 - 2018 ed il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2016 - 2018, allegati al presente atto come parte integrante e sostanziale dello stesso.
D E L I B E R A
Per tutto quanto sopra esposto, di adottare :
• il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione 2016 - 2018, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale
• il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2016 - 2018, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale, dando atto che lo stesso fa parte delle misure adottate per la prevenzione della corruzione, essendo, come previsto dalla normativa, strettamente collegato con il PTPC;
Di dare atto che il presente atto è soggetto a pubblicazione integrale nel rispetto delle normative in materia di riservatezza.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione Responsabile della Trasparenza Xxxx.Xxx. Tullio Tavernelli Dott.Avv. Xxxxxx Xxxxxxxxx
Piano Triennale della
Prevenzione della Corruzione
2016 - 2018
Indice
2 Scopo del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione 4
7 Le figure della Prevenzione della Corruzione 12
7.2 Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione 12
7.3 Il Responsabile della Trasparenza 14
7.4 I Referenti per la Prevenzione della Corruzione 15
7.6 Organo Indipendente di Valutazione e gli altri organismi di controllo interno 16
7.7 Ufficio Procedimenti Disciplinari 17
7.8 Dirigente della Formazione e Sviluppo risorse 17
7.9 Tutti i dipendenti/collaboratori dell’amministrazione 17
8 Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 18
8.2 Criteri per la valutazione del Rischio 20
9.1 Attività carattere generale 26
Reclutamento, gestione e trattamento giuridico ed economico del personale interno ed esterno
.............................................................................................................................................. 33
Acquisizione di beni e servizi e gestione del contratto 34
Gestione lavori pubblici (ampliamento, ristrutturazioni, nuove costruzioni, manutenzioni straordinarie) 38
Enti/Aziende Controllate e/o Partecipate 40
Individuazione degli utenti aventi diritto ed assegnazione di beni (ausili e protesi ad es.) e servizi (ADI, trasporti sanitari) 41
Concessione benefici economici 42
Concessione benefici non economici 42
Gestione sperimentazioni cliniche 43
Gestione finanziamenti pubblici e privati 43
Acquisizione di prestazioni e servizi sanitari 44
Attività di controllo e vigilanza 44
Incasso prestazioni sanitarie e non sanitarie 45
Utilizzo spazi nelle strutture 46
Rapporti con soggetti esterni 46
Affari legali e del Contenzioso 46
Allegato 1 Riferimenti normativi 47
Allegato 2 riepilogo attività comunicate dalle Unità Operative e relativa analisi del rischio 52
U.O. Contabilità Economico Finanziaria 63
U.O. Certificazione e Revisione Bilancio 66
U.O. Programmazione, Controllo e Sistema Informativo (ProCSI) 68
U.O. Sviluppo Qualità e Comunicazione 71
Servizio Sicurezza Aziendale (SSA) 75
U.O. Formazione del Personale e Sviluppo Risorse 75
U.O. Acquisti Beni e Servizi 81
U.O. Patrimonio 93
U.O. Tecnologie Informatiche e Telematiche (TIT) 00
X.X. Xxxx Economale 95
U.O. Affari Generali Istituzionali e Gestione Legale dei Sinistri 99
I.P.A.S. Affari Legali del Contenzioso 101
Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Ostetrico (SITRO) 102
X.X.Xxxxxxxxx Servizio Sociale 102
U.O. Risorse Umane - Trattamento Economico Personale Dipendente - Gestione Personale Convenzionato e Strutture Convenzionate 103
U.O. Risorse Umane - Trattamento Giuridico Personale Dipendente 106
Libera Professione 111
Dipartimento di Prevenzione 111
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione 112
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Prevenzione Sicurezza Ambiente Lavoro 112
Dipartimento di Prevenzione – Servizio igiene e Sanità Pubblica 117
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Sanità Animale 120
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale 122
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche
................................................................................................................................................ 124
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche
................................................................................................................................................ 125
Medicina dello Sport 126
Allegato 3: Patto di Integrità 127
1 Premessa
L’aggiornamento del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione aziendale, riprende sostanzialmente il documento originale, adottato con la Delibera del Direttore Generale n° 1097 del 24/12/2013, e revisionato con la n° 95 del 02/02/2015, apportando le necessarie modifiche dettate dal feedback della sua applicazione ed in particolar modo da quanto emerso nel corso di formazione sul campo “Prevenzione della Corruzione: Sviluppo del Piano di Controllo” dai gruppi di lavoro delle aree a maggior rischio. Il Documento cerca di rispondere in maniera compiuta a quanto previsto dall’aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione, Determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
2 Scopo del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione
Il presente elaborato esamina i processi e le attività svolte dall’Azienda, ne valuta i rischi ai fini della prevenzione della corruzione per determinare la scala di priorità di intervento per eliminare/ridurre gli stessi. E’ un percorso, che come prevede lo stesso PNA è fatto a step successivi che prevedono il riesame di quanto finora fatto per svilupparlo e migliorarlo ed in caso di necessità cambiarlo; rappresenta un punto di riferimento e di continuo miglioramento ma non certo un traguardo e sta accompagnando ed indirizzando la fase di riorganizzazione dell’Ente, costituito il 1 gennaio 2013 dalla xxxxxxx xxxxx xx XXX 0 x 0 xxxxx xxxxxxx Xxxxxx. E’ uno strumento attraverso il quale l’amministrazione sistematizza e descrive un “processo” articolato in più fasi tra loro collegate per formulare una strategia di prevenzione del fenomeno di corruzione. In esso si delinea un programma di attività derivante da una preliminare fase di analisi che, in sintesi, consiste nell’esaminare l’organizzazione, le sue regole e le sue prassi di funzionamento in termini di “possibile esposizione” al fenomeno corruttivo. Tutto questo deve avvenire ricostruendo il sistema dei processi organizzativi, con particolare attenzione alla struttura dei controlli ed alle aree sensibili nel cui ambito possono, anche solo in via teorica, verificarsi episodi di corruzione. Questo implica necessariamente una valutazione probabilistica di tali rischi e l’adozione di un sistema di gestione del rischio medesimo
L’Azienda sanitaria USL Umbria 1 nel predisporre il presente Piano ha sempre tenuto ben presente la propria missione: garantire il diritto fondamentale alla salute dei cittadini in ottemperanza all’ Art. 32 della Costituzione italiana, che non consente in alcun caso il rallentamento delle attività. Le misure sono state elaborate nel rispetto dell’organizzazione aziendale e dei vincoli di bilancio per permettere la loro effettiva realizzazione nei tempi e nelle modalità previste. Nelle note vincolanti al Budget 2016 è stato inserito il rispetto dei Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza ed Integrità, il mancato rispetto da luogo a penalizzazioni legate alla valutazione di risultato in ordine al raggiungimento degli obiettivi.
3 Riferimenti normativi
Per non appesantire inutilmente il documento i riferimenti normativi, per i necessari approfondimenti, sono riportati in allegato 1.
4 Campo di applicazione
Sono obbligati al rispetto di quanto previsto dal PTCP tutti i dipendenti dell’Azienda USL Umbria1, e per quanto compatibile, tutti i collaboratori o consulenti, aventi qualsiasi tipologia di contratto od incarico, nonché alle imprese fornitrici di opere o servizi. A tale fine, negli atti di incarico o nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle
consulenze o dei servizi, la struttura preposta inserisce apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal presente documento.
5 Definizione di corruzione
Il P.T.P.C. così come il P.N.A. è uno strumento finalizzato alla prevenzione, il concetto di corruzione che viene preso a riferimento nel presente documento ha un’accezione ampia. Esso è comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati.
Le situazioni rilevanti sono più ampie dello specifico reato di corruzione e del complesso dei reati contro la pubblica amministrazione, ma coincidente con la “maladministration”, intesa come assunzione di decisioni (di assetto di interessi a conclusione di procedimenti, di determinazioni di fasi interne a singoli procedimenti, di gestione di risorse pubbliche) devianti dalla cura dell’interesse generale a causa del condizionamento improprio da parte di interessi particolari. Occorre, cioè, avere riguardo ad atti e comportamenti che, anche se non consistenti in specifici reati, contrastano con la necessaria cura dell’interesse pubblico e pregiudicano l’affidamento dei cittadini nell’imparzialità delle amministrazioni e dei soggetti che svolgono attività di pubblico interesse. La diffusione e gli effetti del fenomeno corruttivo sono stati oggetto di vari studi anche relativi al nostro Paese. Gli approfondimenti, i dati e le statistiche in materia hanno messo in luce uno scostamento tra corruzione reale e corruzione percepita, che evidenzia il carattere sommerso del fenomeno, ed i notevoli effetti che il fenomeno corruttivo produce sull’economia e sulla crescita. Proprio per i suoi rilevanti effetti sul sistema delle economie, il tema della prevenzione ha da tempo assunto un rilievo sovranazionale.
6 Analisi dei contesti
Nelle versioni precedenti dei PTCP non era stata sviluppata adeguatamente l’analisi dei contesti in particolar modo di quello esterno, nel presente documento si è utilizzato lo studio della Fondazione Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, mentre per descrivere il contesto interno si sono utilizzati: l’Atto aziendale e la Relazione di attività 2014.
Si riporta di seguito un’ampia sintesi delle ” Analisi delle infiltrazioni criminali in Umbria” della Fondazione Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, che da quando è nata, segue con attenzione i fenomeni criminali ed esamina i fatti di cronaca avvenuti. Dalle attività svolte emerge una situazione delicata in merito alla presenza di organizzazioni mafiose attive in Umbria. L’analisi che segue, di natura socio-politica, basata sull’osservazione del territorio, si auspica possa servire a contrastare i fenomeni criminali, sia comuni che mafiosi, servendo da sprone a tutti e a ciascuno, per non far mai abbassare la guardia davanti a questi avvenimenti. Non si può non notare che i segnali presenti da tempo in Umbria sono probabilmente stati sottovalutati, confidando nel fatto che tale territorio, storicamente non mafioso, possedesse un tessuto sociale in grado di respingere i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Diversi fattori devono essere presi in considerazione. I primi contatti sono avvenuti con tutta probabilità attraverso soggetti appartenenti a organizzazioni criminali inviati in Umbria in soggiorno obbligato. Scelgono altresì l’Umbria sodalizi mafiosi in fuga od in cerca di silenzio per la tranquillità che tale territorio offre e per la facilità nel riciclaggio del denaro sporco. Inoltre il dramma del terremoto ha permesso ad imprese mafiose provenienti da altre regioni di infiltrarsi nella ricostruzione. A preoccupare
negli ultimi anni è soprattutto la possibilità e la capacità delle mafie italiane di realizzare sodalizi affaristici anche con le mafie straniere presenti sul territorio. Il tutto s’inserisce in un quadro economico internazionale che mostra una ripresa instabile, con la possibilità di rischi recessivi. La crescita degli Stati Uniti risulta essere lenta e l’incertezza sulla possibilità di tenuta di economie trainanti quali quelle emergenti dipinge un affresco economico globale ancora fragile.
In Europa ha particolarmente pesato il debito pubblico dei singoli stati membri che ha costretto ad interventi di rientro dai disavanzi. Anche l’Italia ha fortemente risentito di una serie di manovre finanziarie tendenzialmente restrittive.
Tale quadro economico in crisi rappresenta il terreno ideale per l’infiltrazione criminale di tipo mafioso mirante all’investimento di soldi provenienti dalle attività illegali.
Altro fattore di debolezza è la propensione al consumo delle droghe da una parte della popolazione. Ciò comporta, oltre agli inevitabili problemi di gestione sociale del problema il finanziamento diretto delle organizzazioni criminali organizzate mafiose e non da parte dei consumatori spesso vittime di overdose. Idem per quanto riguarda una certa propensione al gioco. Anche quest’anno le relazioni della DNA e quella della DIA si sono occupate della situazione in Umbria. In particolare la DNA nel periodo in esame della relazione considera la ‘ndrangheta come sodalizio autonomo composto quasi esclusivamente da calabresi residenti in Umbria da oltre un decennio con contatti con la terra di origine ma che agiscono in via esclusiva in Umbria. Nelle relazioni si trovano ulteriori conferme dei vari ceppi mafiosi e/o criminali organizzati italiani e stranieri dediti alle varie attività tipiche che vanno dallo sfruttamento della prostituzione, alla tratta degli esseri umani, al traffico di rifiuti, al riciclaggio, alla droga ed alle estorsioni.
Gruppi criminali tracciati sul territorio umbro
Gruppi campani, calabresi, siciliani, laziali e pugliesi, oltre ai gruppi criminali stranieri organizzati di varia origine: albanesi, nigeriani, rumeni, nordafricani, cinesi, colombiani.
Conclusioni
Oggi come si evince dal suddetto la situazione in Umbria è assolutamente da non sottovalutare in alcun modo. Il rischio che questa bellissima terra corre è quello di venire colonizzata dalle organizzazioni criminali mafiose e non. Rischio concreto.
L’elenco parziale delle principali operazioni e di alcuni fatti significativi deve risvegliare in noi la massima attenzione, così come le relazioni della DNA e della DIA.
Il fatturato plausibile delle varie organizzazioni criminali è stimabile per l’Umbria tra i 2 ed i 3 miliardi di euro, prendendo come base il fatturato nazionale pari a c.a. 200 miliardi
Questo ci costringe a ricrederci sul concetto dell’Umbria come isola felice estranea alla criminalità organizzata e gli appalti legati alla sanità sono sicuramente appetibili
e dalla Relazione sanitaria 2014, ai quali si rimanda per una descrizione puntuale dell’organizzazione aziendale.
L’Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria n.1, è stata costituita con la Legge regionale 12 novembre 2012 n. 18, (abrogata e sostituita dalla Legge regionale n° 11 del 9 aprile 2015, Testo unico in materia di sanità e Servizi sociali” ), fondendo le ex ASL 1 e ASL 2. Serve l’area più vasta e popolosa della Regione, ha una popolazione di 505.912 abitanti, (dati ISTAT al 01/01/2015) ed una superficie complessiva di 4.298,38 Kmq, dove insistono 38 Comuni (Corciano, Perugia, Torgiano, Assisi, Bastia, Bettona, Cannara, Valfabbrica, Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Massa Martana, Marsciano, Montecastello di Vibio, San Venanzo, Todi, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano, Piegaro, Tuoro, Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx, Umbertide, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Scheggia e Pascelupo).
L’Azienda USL Umbria n.1, ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 comma 1-bis del D. X.xx. n. 502/92, ha personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale. Gli organi dell'Azienda sono: il Direttore Generale, il Collegio di Direzione e il Collegio Sindacale.
Il Direttore Generale ha la rappresentanza dell'Azienda ed è responsabile della sua gestione. Il Direttore Generale, al fine di garantire il corretto, efficace ed efficiente
funzionamento dell'organizzazione da esso diretta, attribuisce, tramite l'Atto Aziendale, i poteri di gestione ad esso riconosciuti dalle vigenti disposizioni ai diversi livelli gestionali.
Al Direttore Generale compete la verifica dei rendimenti e dei risultati aziendali, nonché la valutazione dell'efficacia e dell'economicità dell'azione amministrativa.
Il Collegio di Direzione svolge le seguenti funzioni:
a) Concorre al governo delle attività cliniche;
b) Partecipa alla pianificazione dell’attività, incluse la ricerca, la didattica ed i programmi di formazione;
c) Indica le soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria.
Il Collegio sindacale è istituito presso ogni Azienda Sanitaria Regionale, con compiti di vigilanza sulla regolarità amministrativa e contabile, così come previsto dall’articolo 3-ter del d.lgs. 502/1992.
Il Collegio sindacale, nominato dal Direttore Generale dell’Azienda sanitaria regionale, dura in carica tre anni ed è composto da cinque membri, di cui due designati dalla Regione, uno designato dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, uno dal Ministro della Salute e uno dalla Conferenza dei sindaci di cui all'articolo 11 L.R.18/2012.
II Direttore Amministrativo e il Direttore Sanitario contribuiscono alla direzione strategica dell'Azienda finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di salute partecipando ai processi di pianificazione strategica e di programmazione annuale.
II Consiglio dei Sanitari è organo consultivo dell’Azienda che svolge le funzioni in materia tecnica e sanitaria ad esso attribuite dalle leggi statali e regionali e dalle altre norme di organizzazione aziendale. I pareri del Consiglio dei Sanitari sono obbligatori e non vincolanti. Il Direttore è tenuto a motivare i provvedimenti resi in difformità dal parere reso dal Consiglio dei Sanitari.
La Conferenza dei sindaci è organo di rappresentanza dei comuni per l'espressione delle esigenze sanitarie del territorio di competenza.
Svolge le sue funzioni tramite il Consiglio di rappresentanza composto da quattro membri e dal presidente della Conferenza stessa. Nel Consiglio di rappresentanza sono comunque presenti i sindaci dei due comuni con maggior numero di abitanti.
Il Direttore Generale, tenuto conto della ripartizione di competenze operata con il Regolamento di organizzazione, può delegare ulteriori compiti relativi all’adozione di atti al Direttore Amministrativo, al Direttore Sanitario ed ai dirigenti di struttura, anche limitatamente all'adozione di singoli atti.
L’adozione di atti che impegnano l'azienda verso l'esterno, per l'attuazione degli obiettivi definiti dalla programmazione aziendale, può essere delegata unicamente ai dirigenti di struttura.
Costituiscono obiettivi dell’Azienda la promozione della salute, la prevenzione, la cura e la riabilitazione, al fine di assicurare ai cittadini i livelli uniformi ed essenziali di tutela della salute e assistenza sanitaria indicati dalla programmazione nazionale, nonché eventuali ulteriori livelli integrativi di assistenza sanitaria indicati dalla programmazione regionale anche in rapporto alle risorse messe a disposizione.
L’Azienda promuove il coinvolgimento dei cittadini, delle Istituzioni, del Volontariato, delle Associazioni, delle Organizzazioni non profit, degli operatori sanitari, delle organizzazioni sociali e sindacali e degli organi di comunicazione nel perseguimento delle politiche di salute nel rispetto e nella valorizzazione delle responsabilità e delle competenze di ciascuno.
L’Azienda garantisce la tutela dei diritti degli utenti dei servizi socio-sanitari e la pubblicizzazione degli obiettivi aziendali anche attraverso:
• la Carta dei servizi socio-sanitari;
• la Conferenza annuale dei Servizi;
• l’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
• gli Audit civici (previsti dalla L. R. art 42 comma 4)
• il Bilancio Sociale
• la Trasparenza amministrativa
• la Giornata della Trasparenza
Adotta la programmazione come principale strumento di gestione. Gli strumenti della programmazione aziendale sono:
a) il piano attuativo locale previsto dall’art. 37, LR 18/2012
b) il documento di programmazione e il bilancio pluriennale di previsione
c) il bilancio preventivo economico annuale
d) il programma pluriennale delle forniture ai fini della programmazione degli acquisti
e) i programmi annuali di attività dei dipartimenti, delle strutture e dei servizi, i progetti operativi annuali;
f) il programma delle attività territoriali di distretto previsto dall’art. 38 della LR 18/2012 i cui contenuti sono fissati all'articolo 3-quater, commi 2 e 3 del D.Lgs. 502/1992 e dall'articolo 4, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2001;
g) il programma delle attività e degli investimenti inserito nel documento di programmazione previsto dall'articolo 3 della L.R. n. 51/1995.
h) gli accordi ed i contratti con le strutture sanitarie erogatrici, pubbliche e private accreditate
i) i contratti integrativi disciplinanti il rapporto di lavoro
j) gli accordi con i medici convenzionati
k) gli altri atti previsti dalla legislazione regionale
I dirigenti attuano gli obiettivi e programmi negoziati con la Direzione Aziendale e formulano proposte ai rispettivi superiori livelli direzionali.
Sono in generale di competenza dei dirigenti la direzione, il coordinamento, l’organizzazione e la gestione delle articolazioni organizzative professionali o funzionali alle quali sono preposti.
Tutti gli incarichi dirigenziali sono conferiti con atto scritto e motivato del Direttore Generale ai Dirigenti in possesso dei requisiti prescritti dal CCNL.
Nell’Azienda USL Umbria n.1 sono presenti 2 Presidi Ospedalieri sedi di DEA di 1° livello (Alto Tevere e Gubbio- Gualdo Tadino) ed un Presidio Ospedaliero Unificato con 4 Ospedali di Territorio e un Xxxxxx Xxxxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxxx Xxxxxxxxx (XXXX). Tutti i Presidi Ospedalieri sono organizzati secondo il modello dipartimentale.
Il Dipartimento è un’organizzazione integrata di più strutture operative omogenee, affini o complementari che perseguono comuni finalità e sono tra loro interdipendenti pur mantenendo autonomia e responsabilità professionale.
I Dipartimenti gestionali dell’Azienda USL Umbria n.1 sono:
• Dipartimento Chirurgia Generale,
• Dipartimento Chirurgia Specialistica,
• Dipartimento Medico e Oncologico,
• Dipartimento Medicine Specialistiche,
• Dipartimento Materno-Infantile,
• Dipartimento dei Servizi,
• Dipartimento Emergenza e Accettazione.
È stato, inoltre, istituito un Dipartimento funzionale delle Dipendenze, finalizzato al coordinamento dello sviluppo organizzativo ed alla definizione di protocolli assistenziali di strutture omologhe o complementari già aggregate nei distretti.
Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura operativa di cui l’Azienda si avvale per garantire la tutela della salute collettiva perseguendo obiettivi di promozione della salute e prevenzione delle malattie e delle disabilità
I Sistemi di Programmazione e Controllo
La programmazione delle attività, così come ribadito all’art. 16 dell’Atto Aziendale, rappresenta la metodologia ordinaria di gestione dell’Azienda e lo strumento funzionale all’introduzione della cultura della “gestione per obiettivi”. L’adozione di un tale sistema di gestione comporta il necessario sviluppo di sistemi di controllo per la verifica, valutazione e regolazione dei processi e dei risultati assistenziali e gestionali raggiunti.
In particolare, il Budget permette:
• la traduzione dei programmi di medio lungo periodo in piani di azione annuali, attraverso l’attribuzione degli obiettivi aziendali alle strutture organizzative;
• il consolidamento di un cambiamento organizzativo finalizzato ad esplicitare la strategia, a chiarire, condividere e negoziare gli obiettivi, ad orientare realmente i comportamenti;
• il monitoraggio costante delle attività e dei costi al fine di evidenziare eventuali criticità per le quali siano necessari interventi correttivi.
Il Budget è, inoltre, il principale strumento di integrazione tra i diversi processi aziendali:
La Direzione Aziendale negozia il Budget di Macrostruttura, mentre i Responsabili di Macrostruttura adottano procedura analoga nei confronti delle strutture organizzative di riferimento per la negoziazione dei Budget di Struttura.
La regione Umbria ha avviato il Percorso Attuativo della Certificabilità (di seguito PAC), secondo quanto previsto dal Decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 1 marzo 2013: “Definizione dei Percorsi Attuativi della Certificabilità”, finalizzato al raggiungimento degli standard organizzativi, contabili e procedurali, necessari a garantire la certificabilità dei dati e dei bilanci delle Aziende Sanitarie, della Gestione Sanitaria Accentrata (di seguito G.S.A.) e del consolidato regionale. Con Deliberazioni n. 662/2013 e n. 1785/2014, la Giunta Regionale ha approvato il PAC.
ll PAC si inserisce nell’ormai avanzato processo di riorganizzazione dell’area amministrativa della Regione Umbria ed è stato identificato dalla Regione come una leva
strategica di tale processo. Ad esso infatti è riconosciuto lo scopo di perseguire l’obiettivo della omogeneità, della confrontabilità, della attendibilità e della chiarezza dei documenti contabili redatti dalle Aziende del proprio sistema sanitario, nonché la loro verificabilità anche in un’ottica di programmazione e di governance di gruppo.
Il PAC della Regione Umbria si propone come una fondamentale tappa di un percorso, avviato già da molti anni, che sinteticamente può essere riepilogato come segue:
- perfezionamento dei sistemi amministrativo – contabili e di controllo delle Aziende Sanitarie, attraverso la definizione di regole contabili e di controllo interno omogenee, in grado di produrre risultati confrontabili, capaci di assicurare la massima trasparenza, la riduzione dei rischi e di garantire la migliore attendibilità;
- analisi preliminare delle procedure amministrativo contabili e successiva disamina delle caratteristiche dei sistemi, pervenendo all’approvazione di norme contabili comuni e di procedure minime di controllo interno cui le Aziende Sanitarie si sono conformate;
- omogeneizzazione del sistema informativo per la rilevazione dei fatti gestionali, implementando progressivamente in tutte le Aziende del SSR un unico sistema informativo ERP (a partire dall’anno 2005 e a regime in tutte le aziende dal 2009);
- introduzione della revisione contabile nell’allora Azienda U.S.L. n. 1 di Città di Castello con riferimento allo Stato Patrimoniale del bilancio di esercizio 2010 dalla quale è emerso un giudizio positivo;
- riorganizzazione del sistema delle Aziende disposto con Legge Regionale n. 18/2012 con la quale si è proceduto, tra l’altro, alla rimodulazione degli ambiti territoriali della Aziende USL (con conseguente revisione degli assetti organizzativi) e alla ridefinizione della mission delle Aziende Ospedaliere.
ll PAC della Regione Umbria, partendo dagli esiti della Valutazione straordinaria delle procedure amministrativo-contabili, dai requisiti comuni, dalle attività che sono state sviluppate allo scopo di perfezionare gli strumenti amministrativo-contabili regionali ed aziendali, ha previsto una serie di obiettivi e di conseguenti azioni (scadenzate nel triennio di validità), volte alla definizione per le Aziende Sanitarie regionali, per la GSA e per il consolidato di un modello di organizzazione, gestione e controllo costituito da un insieme di regole e procedure che consentano (attraverso un adeguato processo) misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.
Con il fine di redigere i regolamenti e le procedure previsti nel cronoprogramma dal PAC, sono stati costituiti appositi gruppi di lavoro composti da professionisti aziendali esperti nelle materie oggetto di studio (a garanzia della rappresentatività dei profili di conoscenza richiesti e del rispetto delle peculiarità aziendali), e che in maniera sinergica con il gruppo di coordinamento regionale, hanno provveduto alla stesura delle linee guida.
Le linee guida regionali, quale esito della modalità di condivisione e partecipazione che la Regione Umbria ha inteso porre tra i principi guida, sono state fatte proprie dalle Aziende Sanitarie che, in maniera coordinata, pur nel rispetto delle relative specificità organizzative, hanno proceduto a redigere le procedure di controllo.
L’Azienda USL è fortemente radicata e collegata al territorio, (è la più grande realtà produttiva), composto in larga parte da comunità medio piccole, caratterizzate da forti campanilismi; in Umbria solo 2 comuni superano i 100.0000 abitanti ed altri i due i 40.000, equamente divisi fra le due ASL territoriali. I Servizi sono erogati in ben 180 strutture pertanto c’è una fortissima interazione fra cittadini ed operatori, questo rappresenta allo stesso tempo il maggior punto di forza e di debolezza dell’Ente; infatti da una parte c’è un forte controllo sociale rafforzato dal senso di appartenenza alla comunità degli operatori sui fenomeni corruttivi, dall’altra parte rappresenta un rischio per l’imparziale
funzionamento della pubblica amministrazione e di indebite pressioni. Le problematiche emerse sul mancato pagamento dei ticket ne è un chiaro segnale rilevatore
La spinta programmazione delle attività così come previsto dall’aggiornamento del PNA assieme alla dematerializzazione degli atti ( Delibere del Direttore generale e Determine Dirigenziali) nonché l’istituzione del protocollo elettronico impedisce qualsiasi facile manomissione, che comunque rimane tracciata.
La definizione delle procedure di controllo previsto dal PAC, così come l’aver demandato al Nucleo ispettivo aziendale, opportunamente integrato, il controllo a campione su alcuni mandati di pagamento riscontrando tutti gli atti che lo hanno generato, rappresentano sicuramente efficaci misure di prevenzione della corruzione.
Il territorio non è immune da infiltrazioni della malavita organizzata e quindi è ipotizzabile il tentativo di aggiudicarsi gli appalti da parte di aziende a questa riconducibili.
7 Le figure della Prevenzione della Corruzione
Come ribadito dall’aggiornamento del PNA la Direzione aziendale è la prima artefice della Prevenzione della corruzione, assicura il suo fondamentale sostegno all’azione del R.P.C.
a) designa e supporta il R.P.C. (art. 1, comma 7, legge n. 190/12);
b) designa e supporta il Responsabile della Trasparenza (art. 43, legge n. 33/13);
c) esamina e successivamente adotta il P.T.P.C. e i suoi aggiornamenti e comunica al Dipartimento della funzione pubblica e alla Regione, la pubblicazione sul sito istituzionale;
d) adotta tutti gli atti di indirizzo di carattere generale, che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione (ad es.: criteri generali per il conferimento e l’autorizzazione allo svolgimento degli incarichi da parte dei dipendenti ex art. 53 del d.lgs. n. 165 del 2001, codice di condotta, etc.);
e) garantisce il coordinamento degli atti adottati al presente piano, in primis quelli organizzativi.
7.2 Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione è nominato dal Direttore Generale di norma tra i dirigenti amministrativi di ruolo in servizio, è adeguatamente formato e soggetto a rotazione, il suo nominativo è comunicato alla CIVIT (Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche), ora X.X.Xx.. E’ in posizione di Staff alla Direzione Aziendale, è prevista la rotazione/alternanza dell’incarico, la massima durata è di 5 anni, salvo diverse indicazioni dai XX.XX.XX., così come previsto dalla circolare n° 1, del 25\01\2013, ha i seguenti compiti prioritari:
❖ l’elaborazione della proposta di piano della prevenzione della corruzione , che deve essere adottato dalla Direzione aziendale entro il 31 gennaio di ogni anno (art. 1, comma 8 L. 190/2012), nei contenuti, che caratterizzano anche l’oggetto dell’attività del Responsabile, e sono indicati nell’art. 1, comma 9 L. 190/2012:
a) individuare le attività, tra le quali quelle di cui al comma 16, nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, anche raccogliendo le proposte dei dirigenti, elaborate nell'esercizio delle competenze previste dall'articolo 16, comma 1, lettera a-bis), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
b) prevedere, per le attività individuate ai sensi della lettera a), meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione;
c) prevedere, con particolare riguardo alle attività individuate ai sensi della lettera a), obblighi di informazione nei confronti del responsabile, individuato ai sensi del comma 7, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del piano;
d) monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
f) monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione;
g) individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge;definire le modalità e i tempi del raccordo con gli altri organi competenti nell’ambito del P.T.P.C., in collaborazione con il Responsabile della trasparenza;
h) definire le modalità e i tempi del raccordo con gli altri organi competenti nell’ambito del P.T.P.C..
❖ la definizione di appropriate procedure per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione (art. 1, comma 8 L. 190/2012);
❖ la verifica dell’attuazione del piano, nonché la proposta di modifica dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nella attività dell’Amministrazione (art. 1 , comma 10, lett. a L. 190/2012);
❖ la verifica, d’intesa con il dirigente competente , dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione (art. 1, comma 10, lett b L. 190/2012);
❖
dell’etica e della legalità (art. 1, comma 10, lett c L. 190/2012);
❖ la pubblicazione sul sito web dell’Amministrazione , entro il 15 dicembre di ogni anno, della relazione recante i risultati dell’attività svolta e relativa trasmissione all’organo di indirizzo politico (art. 1, comma 14 L. 190/2012);
Ai sensi dell’art. 1 c. 14 della l. n. 190 del 2012 il R.P.C. entro il 15 dicembre di ogni anno redige una relazione annuale, sull’apposito modello predisposto dall’ANAc, che offre il rendiconto sull’efficacia delle misure di prevenzione definite dai P.T.P.C. Questo documento dovrà essere pubblicato sul sito istituzionale dell’Azienda ed allegato al
P.T.P.C. dell’anno successivo.
Nel caso in cui, nello svolgimento delle proprie funzioni, il R.P.C. riscontri dei fatti che possono presentare:
• una rilevanza disciplinare ne dà tempestiva comunicazione al Dirigente preposto all’ufficio interessato ovvero al Dirigente sovraordinato e all’Ufficio procedimenti disciplinari per i necessari provvedimenti,
• una responsabilità contabile, presenta tempestiva denuncia alla competente procura della Corte dei conti,
• un’ipotesi di notizia di reato ne dà tempestiva denuncia alla Procura della Repubblica o ad un Ufficiale di Polizia giudiziaria.
Il R.P.C., al di là dei compiti e responsabilità postagli in capo dalla normativa nazionale, è il regista della gestione del rischio di corruzione, per attuare le misure preventive nuove, in coordinamento con quelle esistenti, anche secondo specifici monitoraggi. La prevenzione della corruzione è uno dei pilastri portanti della riorganizzazione della Azienda USL Umbria, 1, recentemente costituita. Il R.P.C. si avvale, nell’ambito dell’esercizio delle funzioni, del supporto e della collaborazione, oltre che delle risorse professionali in Staff alla Direzione Aziendale, dei Referenti come di seguito identificati e dell’apporto di tutti i Dirigenti delle strutture aziendali che concorrono, nell’ambito di un’azione sinergica, a determinare misure preventive attraverso una verifica periodica della valutazione connessa ai rischi dei propri uffici /servizi.
Con Delibera del 17 settembre 2013, n°717, il Direttore generale ha nominato R.P.C. il dott. xxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx, dipendente a tempo indeterminato nella posizione funzionale di Dirigente Ingegnere, che ricopre l’Incarico professionale di alta specializzazione "Valutazione strutturale ed impiantistica di pertinenza del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale", la scadenza tra i due incarichi è stata uniformata al 31/12/2018 dalla Delibera n° 963 del 14/09/2015.
7.3 Il Responsabile della Trasparenza
Il Responsabile della Trasparenza è nominato dal Direttore generale, di norma, fra i Dirigenti amministrativi in servizio, in posizione di staff alla Direzione Aziendale; nell’Azienda USL Umbria 1 questa figura non coincide con il R.P.C.. Al Responsabile della Trasparenza sono affidati i compiti di seguito specificati:
• svolgere stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, all'Organismo indipendente di valutazione (OIV, nell’Azienda USL Umbria 1 Nucleo di Valutazione Aziendale, NVA), all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina, i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione;
• provvedere all'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, all'interno del quale sono previste specifiche misure di monitoraggio sull'attuazione degli obblighi di trasparenza e ulteriori misure e iniziative di promozione della trasparenza in rapporto con il Piano anticorruzione;
• controllare ed assicurare la regolare attuazione dell'accesso civico sulla base di quanto stabilito dal D. L.vo n. 33/2013;
• in relazione alla loro gravità, segnalare i casi di inadempimento o di adempimento parziale o di ritardato adempimento degli obblighi in materia di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, alla Direzione Aziendale, al R.P.C., all'Organismo indipendente di valutazione (OIV), all'Autorità nazionale anticorruzione e all'Ufficio dei Procedimenti Disciplinari dell’Azienda ai fini dell’eventuale attivazione del procedimento disciplinare.
Con Delibera del 27/06/2013, n. 517, il Direttore Generale ha nominato l’avv. Xxxxxx Xxxxxxxxx Responsabile della Trasparenza, Dirigente Responsabile dell’U.O. Affari Generali Istituzionali e Gestione legale dei Sinistri
7.4 I Referenti per la Prevenzione della Corruzione
Date le dimensioni territoriali e il numero dei lavoratori dipendenti e non, che collaborano con l’Azienda, in questa prima fase di approntamento e sviluppo del P.T.P.C. e di organizzazione aziendale sono stati individuati come Referenti tutti i Dirigenti responsabili dei Presidi Ospedalieri, dei Distretti, dei Servizi dell’Area Centrale e di Staff, nonché del Dipartimento di Salute Mentale e dell’Unità Operativa Medicina legale.
I Referenti, secondo quanto previsto dalla circolare Dipartimento della funzione pubblica n. 1 del 2013, svolgono in maniera prioritaria i seguenti compiti:
a) attività informativa nei confronti del R.P.C., affinché questi abbia elementi e riscontri sull’intera organizzazione ed attività dell’amministrazione, e di costante monitoraggio sull’attività svolta dai dirigenti, anche con riferimento agli obblighi di rotazione del personale;
b) partecipano al processo di gestione del rischio;
c) osservano le misure contenute nel P.T.P.C. (art. 1, comma 14, della l. n.190 del 2012);
d) collaborano con il R.P.C. alla programmazione ed attuazione dei piani di controllo a campione.
Xxxxxxxxx al R.P.C. annualmente le criticità riscontrate, gli eventuali casi di corruzione/violazione del codice di comportamento per gli aspetti di competenza dello stesso, i bisogni formativi e le azioni di miglioramento individuate e gli eventuali suggerimenti, al fine di aggiornare e migliorare il PTCP
Elenco dei referenti individuati, Dirigenti Responsabili delle seguenti Unità Operative:
✓ Presidio Ospedaliero Unificato;
✓ Presidio Ospedaliero Gubbio-Gualdo Tadino;
✓ Presidio Ospedaliero Alto Tevere;
✓ Distretto del Perugino;
✓ Distretto Assisano;
✓ Distretto Media Valle del Tevere;
✓ Distretto del Trasimeno;
✓ Dipartimento di Prevenzione;
✓ Dipartimento di Salute mentale;
✓ U.O. Medicina legale;
✓ U.O. Programmazione, Controllo e Sistema Informativo;
✓ U.O. Sviluppo Qualità e Comunicazione;
✓ U.O. Sicurezza Aziendale;
✓ U.O. Risk Management;
✓ U.O. Formazione del Personale e Sviluppo Risorse;
✓ U.O. Servizio Infermieristico, Tecnico, Riabilitativo, Ostetrico (S.I.T.R.O.);
✓ U.O. Servizio Farmaceutico Ospedaliero;
✓ U.O. Servizio Farmaceutico Territoriale;
✓ U.O. Tecnologie Informatiche e Telematiche;
✓ U.O. Fisica Sanitaria;
✓ U.O. Affari Generali Istituzionali e Gestione legale dei Sinistri;
✓ U.O. Attività Tecniche;
✓ U.O. Acquisti Beni e Servizi;
✓ U.O. Contabilità Economico Finanziaria;
✓ U.O. Certificazione Revisione Bilancio;
✓ U.O. Area Economale;
✓ U.O. Patrimonio;
✓ U.O. Risorse Umane - Trattamento Giuridico Personale Dipendente;
✓ U.O. Risorse Umane - Trattamento Economico Personale Dipendente - Gestione Personale Convenzionato e Strutture Convenzionate;
✓ I.P.A.S. Affari Legali del Contenzioso;
✓ U.O. Direzione Amministrativa Presidi Ospedalieri.
Tutti i dirigenti per la struttura diretta:
a) svolgono attività informativa nei confronti del Responsabile, dei Referenti e dell’autorità giudiziaria e contabile nonché degli Uffici dei Procedimenti Disciplinari;
b) partecipano al processo di gestione del rischio;
c) propongono le misure di prevenzione (art. 16 d.lgs. n. 165 del 2001);
d) assicurano l’osservanza del Codice di comportamento e verificano le ipotesi di violazione;
e) adottano le misure gestionali, quali l’avvio di procedimenti disciplinari, la sospensione e rotazione del personale (artt. 16 e 55 bis d.lgs. n. 165 del 2001);
f) osservano le misure contenute nel P.T.P.C. (art. 1, comma 14, della l. n. 190 del 2012);
g) garantiscono il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dal D.Lgs.vo 33/13.
7.6 Organo Indipendente di Valutazione e gli altri organismi di controllo interno
Gli organismi di controllo interno (come ad esempio l’O.I.V., nel nostro caso Nucleo di Valutazione Aziendale, Sindaci revisori etc.), nell’ambito della prevenzione della corruzione svolgono i seguenti compiti:
a) partecipano al processo di gestione del rischio;
b) considerano i rischi e le azioni inerenti la prevenzione della corruzione nello svolgimento dei compiti ad essi attribuiti;
c) svolgono compiti propri connessi all’attività anticorruzione nel settore della trasparenza amministrativa (artt. 43 e 44 d.lgs. n. 33 del 2013);
d) esprimono parere obbligatorio sul Codice di comportamento adottato dall’Ente (art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165 del 2001);
e) possono proporre le modifiche e miglioramenti del P.T.P.C..
7.7 Ufficio Procedimenti Disciplinari
Nell’Organizzazione dell’Azienda USL Umbria 1, sono previsti tre Uffici per i provvedimenti disciplinari, (di seguito U.P.D.), uno per il Personale del Comparto, uno per i Dirigenti del ruolo sanitario (medici, veterinari e sanitari non medici) e uno per i Dirigenti dei ruoli professionali, tecnici, e amministrativi, con i seguenti compiti:
a) svolgono i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza (art. 55 bis
d.lgs. n. 165 del 2001);
b) provvedono alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’autorità giudiziaria e di quella contabile;
c) propongono l’aggiornamento del Codice di comportamento;
d) relazionano annualmente al R.P.C. .
7.8 Dirigente della Formazione e Sviluppo risorse
Data la particolare attenzione che il PNA pone sulla formazione del personale in particolar modo per quello che opera nelle aree a maggior rischio, si ritiene opportuno sottolineare l’importanza della collaborazione di questa figura con il RPC, per individuare in tema di anticorruzione:
• il collegamento tra la formazione specifica e il programma annuale della formazione;
• i criteri per scegliere i soggetti che erogano la formazione;
• i contenuti della formazione;
• i canali e gli strumenti di erogazione della formazione.
7.9 Tutti i dipendenti/collaboratori dell’amministrazione
La prevenzione della corruzione deve essere un’azione sinergica di tutti coloro che prestano la loro opera a qualsiasi titolo nell’organizzazione dell’Ente, indipendentemente dal ruolo ricoperto. La grande maggioranza degli operatori lavora a contatto con il pubblico e pertanto ognuno contribuisce sostanzialmente alla costruzione dell’immagine dell’Azienda, sia in positivo, ed occorrono anni per edificarla, che in negativo, basta poco per danneggiarla gravemente. E’ chiaro che la diffusione fra tutti gli operatori di questa consapevolezza e di valori etici condivisi e principi di comportamento eticamente e giuridicamente adeguati rivestono un’estrema importanza.
Ogni dipendente/collaboratore deve:
a) partecipare al processo di gestione del rischio;
b) osservare le misure contenute nel P.T.P.C. e nel Codice di comportamento aziendali;
c) segnalare le situazioni di condotta illecita di cui sono venuti a conoscenza, in ragione del rapporto di lavoro, al proprio dirigente o al R.P.C o all’U.P.D. (art.54 bis del D.Lgs 165/01 ed art. 15 Codice di comportamento aziendale);
d) segnalare casi di personale conflitto di interessi (art. 6 bis l. n. 241 del 1990; artt. 6 e 7 Codice di comportamento nazionale e art. 8 Codice di comportamento aziendale);
e) segnalare al proprio dirigente/superiore gerarchico o al RPC l’apertura di eventuali procedimenti penali e procedimenti contabili per reati contro la pubblica amministrazione, che si sono conclusi con la richiesta del rinvio a giudizio, entro quindici giorni dalla ricezione formale del provvedimento (art. 7 Codice di comportamento aziendale);
f) tenere un comportamento eticamente e giuridicamente adeguato.
8 Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
Le indicazioni provenienti dalle organizzazioni sovranazionali evidenziano l’esigenza di perseguire i tre seguenti obiettivi principali nell’ambito delle strategie di prevenzione:
✓ ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;
✓ aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;
✓ creare un contesto sfavorevole alla corruzione.
Il progetto del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (di seguito PTPC) aziendale sulla base delle indicazioni di quello Nazionale si sviluppa secondo le seguenti direttrici:
mappatura dei processi; individuazione delle aree a rischio;
individuazione per ciascuna area degli interventi per ridurre i rischi con indicazione degli obiettivi, della tempistica, dei responsabili, degli indicatori e delle modalità di verifica dell’attuazione;
programmazione delle iniziative di formazione;
individuazione dei referenti e dei soggetti tenuti a relazionare al R.P.C; individuazione delle misure di trasparenza, anche ulteriori rispetto a quelle contenute nel P.T.T.I.;
definizione delle misure per l’aggiornamento ed il monitoraggio del P.T.P.C.; rotazione degli incarichi nelle aeree a rischio;
integrazione del codice di comportamento del personale; definizione dei criteri di inconferibilità degli incarichi;
definizione dei criteri di incompatibilità degli incarichi, anche rispetto a processi specifici;
definizione di un sistema di verifica del rispetto delle procedure e criteri stabiliti.
Il PTPC, è un documento dinamico e la normativa stessa prevede il suo aggiornamento con cadenza annuale e/o a seguito di cambiamenti normativi, organizzativi e sul riscontro di importanti anomalie, che ne richiedano l’immediata attualizzazione. È un programma di attività, con indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare per la prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei responsabili per l’applicazione di ciascuna misura e dei tempi. Per “rischio” si intende l’effetto dell’incertezza sul corretto perseguimento dell’interesse pubblico e, quindi, sull’obiettivo istituzionale dell’Ente, dovuto alla possibilità che si verifichi un dato evento. Per “evento” si intende il verificarsi o il modificarsi di un insieme di circostanze che si frappongono o si oppongono al perseguimento dell’obiettivo istituzionale dell’Ente. Il
P.T.P.C. individua per ciascuna misura da implementare il responsabile dell’implementazione e il termine per la stessa. L’efficacia dipende dalla collaborazione
fattiva di tutti i componenti dell’organizzazione e, pertanto, è necessario che il suo contenuto sia coordinato rispetto a quello di tutti gli altri strumenti di programmazione presenti nell’amministrazione. Il piano è quindi strutturato come documento di programmazione, con l’indicazione di obiettivi, indicatori, misure, responsabili, tempistica e risorse. La gestione del rischio di corruzione è lo strumento da utilizzare per la riduzione delle probabilità che il rischio si verifichi. La pianificazione, mediante l’adozione del
P.T.P.C. è il mezzo per attuare la gestione del rischio.
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione costituisce l’atto attraverso il quale l’Azienda individua le strategie prioritarie per la prevenzione ed il contrasto della corruzione, atto che, per la sua stessa natura, si presenta, non come un’ attività compiuta con un termine di completamento finale, bensì come un insieme di strumenti finalizzati alla prevenzione che vengono, come affermato dalle Linee di indirizzo del Comitato ministeriale di cui al X.X.XX. 16 gennaio 2013 “via via affinati, modificati o sostituiti in relazione al feedback ottenuto dalla loro applicazione”.
L’obiettivo finale a cui si vuole gradualmente giungere è un sistema di controllo preventivo
rappresentato da un sistema di prevenzione tale da non poter essere aggirato se non fraudolentemente al fine di creare un ambiente di diffusa percezione della necessità del rispetto delle regole.
L’aggiornamento annuale del Piano tiene conto dei seguenti fattori:
• normative sopravvenute che impongono ulteriori adempimenti;
• normative sopravvenute che modificano le finalità istituzionali dell’amministrazione (es.: acquisizione di nuove competenze);
• nuovi indirizzi o direttive contenuti negli aggiornamenti del P.N.A.;
• emersione di rischi non considerati adeguatamente in fase di predisposizione del P.T.P.C.;
• feedback delle attività di verifica e controllo svolte;
• suggerimenti degli organi istituzionali, di altri soggetti sia interni che esterni all’azienda.
L’aggiornamento segue la stessa procedura seguita per la prima adozione del P.T.P.C..
Per predisporre il presente documento è stato inviata una nota dal R. P.C. ai Dirigenti delle macrostrutture e delle U.O. delle aree centrali, che, domandava la loro indispensabile collaborazione, indicava gli obiettivi nazionali e specifici del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e richiedeva le seguenti informazioni:
✓ la mappatura di tutti i processi svolti,
✓ l’individuazione di ulteriori aree di rischio oltre quelle sotto segnalate,
✓ il personale coinvolto da destinare ad una specifica formazione,
✓ le eventuali procedure messe in atto o da adottare per la prevenzione dei fenomeni di corruzione,
✓ gli eventuali criteri adottati o da adottare per rotazione del personale addetto nelle aree a rischio,
✓ I criteri utilizzati per la verifica per l’inconferibilità e per l’incompatibilità per lo svolgimento degli incarichi,
✓ Suggerimenti per rendere più trasparenti possibile i procedimenti gestiti e dar modo alla cittadinanza di offrire il proprio contributo al loro miglioramento e per segnalare eventuali non conformità nei processi.”
Nel corso dell’anno 2015 è stato organizzato un xxxxx xx xxxxxxxxxx xxx xxxxx: “Prevenzione della Corruzione: Sviluppo del Piano di Controllo”, suddiviso per gruppi di lavoro per tutte le aree a maggior rischio allo scopo di:
• riesaminare le griglie di attività già presentate e valutate nei Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione, verificando la loro completezza e la bontà della valutazione effettuata, suggerendo le eventuali integrazioni, modifiche e rivalutazioni;
• determinare le fasi maggiormente critiche per individuare i controlli da effettuare e definire i criteri e le modalità degli stessi;
• rivisitare i procedimenti amministrativi per permettere la loro pubblicazione sul sito aziendale, secondo le priorità definite.
Questo ha permesso di raccogliere le necessarie informazioni per procedere all’aggiornamento del presente documento.
La bozza del presente PTCP è stato presentato al Direttore generale in data 12 gennaio 2016, su mandato del Direttore generale f.f. la bozza finale è stato illustrata al Direttore Amministrativo il 28 gennaio 2016 e successivamente inviato via email a tutti i ReferentI ed i Componenti dei Gruppi di alvor per eventuali osservazioni
8.2 Criteri per la valutazione del Rischio
La particolarità e l’ampia varietà dell’attività svolta che si presta a qualsiasi livello a possibili casi di mal comportamento, ha ampliato la sfera delle attività a rischio, rispetto a quelle riportate dal P.N.A 2013 ed anche dal suo aggiornamento. Con la collaborazione dei Dirigenti coinvolti nella fase preparatoria, le attività individuate per la valutazione del rischio sono state raggruppate nei seguenti macroprocessi:
1. Reclutamento, gestione e trattamento giuridico ed economico del personale interno ed esterno.
2. Acquisizione di beni e servizi e gestione del contratto ( comprese le gare di affidamento dell’assistenza domiciliare e gestione delle strutture).
3. Gestione lavori pubblici (ampliamento, ristrutturazioni, nuove costruzioni, manutenzioni straordinarie).
4. Gestione patrimonio immobiliare (acquisti /alienazioni, affitti attivi/passivi).
5. Manutenzione edifici/impianti.
6. Gestione liste di attesa, (esami clinici, ricoveri, interventi operatori, inserimento utenti in strutture a gestione diretta, convenzionate/autorizzate (RP, RSA, ex art. 26 legge 833/78, strutture semiresidenziali, centri diurni, residenziali per dipendenze, psichiatriche)
7. Individuazione degli utenti aventi diritto ed assegnazione di beni (ausili e protesi ad es.) e servizi (ADI, trasporti sanitari)
8. Concessione benefici economici (PRINA, SLA, invalidità civile, 104).
9. Concessione benefici non economici (porto d’armi, patenti, certificazioni legali).
10. Libera professione.
11. Gestione sperimentazioni cliniche.
12. Gestione finanziamenti pubblici e privati, (donazioni e finanziamenti pubblici vincolati)
13. Acquisizione di prestazioni e servizi sanitari e non presso terzi (convenzioni con cliniche e ambulatori privati, trasporti sanitari e non).
14. Rilascio Autorizzazioni.
15. Attività di controllo e vigilanza.
16. Spesa farmaceutica.
17. Incasso prestazioni sanitarie e non sanitarie.
18. Utilizzo spazi nelle strutture.
19. Rapporti con soggetti esterni (badanti, pompe funebri, etc.).
L’aggiornamento del PNA prevede come ulteriori aree definite “generali” le seguenti aree:
a) gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio;
b) controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni;
c) incarichi e nomine;
d) affari legali e contenzioso.
Per il settore sanitario la specifica sezione dell’aggiornamento del PNA prevede le ulteriori aree:
e) attività libero professionale e liste di attesa;
f) rapporti contrattuali con privati accreditati;
g) farmaceutica, dispositivi e altre tecnologie: ricerca, sperimentazioni e sponsorizzazioni;
h) attività conseguenti al decesso in ambito intraospedaliero.
Molte dell’aree innovative previste dall’aggiornamento erano già state considerate più o meno approfonditamente nelle precedenti edizioni del PTPC aziendale.
Così come previsto dall’Allegato 5 del PNA, per dare un valore e quindi una scala di priorità al rischio è stata costruita una matrice 5 X 5, caratterizzando i parametri presi in considerazione, con l’asse delle ascisse costituito dalla probabilità, ossia dalla discrezionalità/regolamentazione del processo e l’ asse delle ordinate dall’impatto ossia dal valore economico del processo,(al netto degli oneri fiscali) /danno all’immagine aziendale, come di seguito dettagliatamente illustrato. I campi della matrice in questa prima fase di applicazione del Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione, sono stati semplificati, rispetto a quelli nazionali, rispettandone la sostanza per dare modo a tutte le Strutture di dare il loro apporto costruttivo.
Probabilità (Discrezionalità/Regolamentazione) | Impatto Valore economico/Danno immagine |
Livello di Discrezionalità dell’attività sulla base di 5 fattori: • più operatori dell’Unità Operativa coinvolti; • altre Strutture interne/esterne coinvolte; • regolamentazione del processo; | Valore economico del processo da contratto esclusa l’IVA, oppure, nel caso di processo che non genera valore a bilancio, all’impatto negativo sull’immagine aziendale di un evento dannoso (frode, truffa o danno al |
• controlli sul processo; • controlli successivi, Si punti 0; No punti 1, In caso di tutti Si, per default, è assegnato il valore 1 | paziente) | |||
Descrizione | Punteggio | Descrizione | Punte ggio | |
SI | NO | |||
più operatori dell’Unità Operativa coinvolti; | 0 | 1 | Impatto non significativo; • valore del contratto non superiore a 5.000 Euro; • nessun impatto del danno sull’immagine aziendale. | 1 |
altre Strutture interne/esterne coinvolte; | 0 | 1 | ||
regolamentazione del processo; | 0 | 1 | ||
controlli sul processo; | 0 | 1 | ||
controlli successivi. | 0 | 1 | ||
più operatori dell’Unità Operativa coinvolti; | 0 | 1 | Impatto minimo • valore del contratto superiore a 5.000 e fino a 40.000 Euro; • impatto del danno sull’immagine aziendale poco rilevante e senza ripercussioni interne all’azienda | 2 |
altre Strutture interne/esterne coinvolte; | 0 | 1 | ||
regolamentazione del processo; | 0 | 1 | ||
controlli sul processo; | 0 | 1 | ||
controlli successivi. | 0 | 1 | ||
più operatori dell’Unità Operativa coinvolti; | 0 | 1 | Impatto di minore rilevanza valore del contratto superiore a 40.000 euro e fino a 207.000 euro; impatto del danno sull’immagine aziendale poco significativo con alcune ripercussioni esterne (giornali e TV) e/o danno economico poco significativo/assente. | 3 |
altre Strutture interne/esterne coinvolte; | 0 | 1 | ||
regolamentazione del processo; | 0 | 1 | ||
controlli sul processo; | 0 | 1 | ||
controlli successivi. | 0 | 1 | ||
più operatori dell’Unità Operativa coinvolti; | 0 | 1 | Impatto rilevante valore del contratto superiore a 207.000 euro e fino a 5.186.000 euro; impatto del danno sull’immagine aziendale significativo con ripercussioni esterne (giornali e TV) e/o danno economico significativo | 4 |
altre Strutture interne/esterne coinvolte; | 0 | 1 | ||
regolamentazione del processo; | 0 | 1 | ||
controlli sul processo; | 0 | 1 | ||
controlli successivi. | 0 | 1 | ||
più operatori dell’Unità Operativa coinvolti; | 0 | 1 | Impatto particolarmente rilevante • valore del contratto superiore a 5.186.000 euro; | 5 |
altre Strutture interne/esterne coinvolte; | 0 | 1 | ||
regolamentazione del processo; | 0 | 1 |
controlli sul processo; | 0 | 1 | • impatto del danno sull’immagine aziendale rilevante con gravi ripercussioni esterne e/o rilevante danno economico conseguente. | |
controlli successivi. | 0 | 1 |
Per poi andare a stimare l’entità dei rischi:
Impatto: Valore economico / Danno immagine | 5 | 10 | 15 | 20 | 25 |
4 | 8 | 12 | 16 | 20 | |
3 | 6 | 9 | 12 | 15 | |
2 | 4 | 6 | 8 | 10 | |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
Probabilità: Discrezionalità/Regolamentazione |
Xxxxxxx basso (RB): Valore inferiore a 5 nella matrice, le azioni già messe in atto dall’azienda sono sufficienti a rendere il rischio accettabile, il rischio è cioè stato ridotto ad un livello che può essere sostenuto dall’organizzazione in riferimento agli obblighi di legge e alla politica adottata; non richiede interventi nel breve periodo ma solo azioni tese ad elevare nel tempo le condizioni di sicurezza
Rischio notevole o medio (RM): Valore compreso fra 5 e 9 nella matrice, richiede attenzione, approfondimento delle misure di controllo, la necessità di procedurizzare tutte le fasi del processo, diminuzione della discrezionalità, aumento del numero di operatori coinvolti nel processo decisionale e dei livelli di controllo, implementare la formazione del personale e prevedere l’eventuale rotazione dello stesso
Rischio elevato: Valore maggiore di 9, richiede interventi immediati mirati a migliorare le condizioni di sicurezza formazione degli addetti, prevedere procedure per eliminare per quanto possibile ogni discrezionalità, provvedere nel breve periodo alla formazione specifica del personale, prevedere per quanto realizzabile la rotazione del personale.
Nel caso in cui ci sia stato un rinvio a giudizio / condanna / provvedimento disciplinare, per episodi di corruzione relativamente ad un determinato procedimento, la sua classe viene portata a quella immediatamente superiore.
In allegato 2 sono riportati i processi indicati dai Dirigenti delle macrostrutture e delle aree centrali, per l’analisi dettagliata del rischio, si è convenuto predisporre il documento che contiene i principi cardini della prevenzione della corruzione aziendale, estraendo ed analizzando alcuni dei casi più significativi per i maxi processi sopra riportati, per dedicarsi successivamente all’analisi puntuale di tutte le attività, con il supporto indispensabile dei referenti.
Con i criteri definiti alcuni procedimenti fortemente regolamentati e che prevedono la partecipazione nel processo decisionale di più operatori e/o strutture risultano sempre a
rischio basso pur appartenenti alle aree a maggior rischio, così come definito dalla letteratura, pertanto proprio per sottolineare l’attenzione prestata dall’Azienda sono state definite, comunque a rischio medio, le attività relative all’affidamento lavori ed incarichi, all’acquisizione di beni e servizi e alle Certificazioni, Autorizzazioni e Vigilanza del Dipartimento di Prevenzione
Sulla base delle indicazioni del PNA e della valutazione dei rischi sono state individuate le azioni, sia a carattere generale che particolare, al fine di diminuire i livelli di rischio di corruzione in Azienda.
Per costruire una cultura diffusa e condivisa della prevenzione della corruzione è stato concordato con la Direzione di individuare un consistente nucleo di Referenti e più precisamente tutti i Dirigenti Responsabili delle Macrostrutture (Presidi ospedalieri, Distretti e Dipartimento di Prevenzione), delle Unità Operative dell’Area Centrale e di quella Staff, del Dipartimento di Salute Mentale e dell’U.O. di Medicina legale, per un totale di 33 posizioni e 31 dirigenti effettivi. E’ prevista la riunione periodica dei Referenti con cadenza trimestrale, per dar modo alle Unità Operative di definire la propria organizzazione, la prima ufficiale si è svolta nel giugno 2014,dopo una serie di incontri preparatori; le altre riunioni si sono svolte con cadenza trimestrale. In quelle sede è stato concordato di procedere con la metodologia dei gruppi di lavoro, ne sono stati costituiti 6, suddivisi per aree omogenee:
• Presidi Ospedalieri;
• Distretti e territorio;
• Dipartimento di Prevenzione;
• Area Centrale e di Staff;
• Acquisti e manutenzioni;
• Affari generali e legali, Personale, SITRO
Con il seguente mandato:
✓ completare e revisionare le griglie di attività, omogeneizzando il grado di dettaglio e valutando quanto più coerentemente possibile i rischi;
✓ predisporre i piani di controllo sulla base delle priorità definite dalla valutazione dei rischi;
✓ proporre modifiche ed integrazioni al piano triennale della prevenzione della corruzione;
✓ individuare i bisogni formativi del personale anche sulla base dei criteri di rotazione che saranno individuati.
Il Gruppo 6 ha anche il mandato di individuare i criteri per la rotazione del personale.
Ai gruppi di lavoro partecipano gli operatori delle strutture maggiormente coinvolti nei processi a rischio, individuati dai dirigenti, complessivamente circa 90 persone, il gruppo 1 è stato allargato ai Direttori o loro incaricati dei Dipartimenti ospedalieri.
E’ stata così favorita la più ampia partecipazione, rivedendo anche il cronoprogramma originariamente previsto dal PTPC, proprio per garantire in questa fase così importante di costruzione della nuova realtà aziendale, che la prevenzione della Corruzione sia uno dei pilastri portanti, al fine di costituire il terreno fertile per ridurre le opportunità che si
manifestino casi di corruzione, aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione e creare un contesto sfavorevole alla corruzione.
Per la presente revisione del Piano è stato concordato di organizzare un incontro di formazione sul campo “Prevenzione della Corruzione: Sviluppo del Piano di Controllo”, sono svolte 6 edizioni, di almeno 12 ore ciascuna, del corso di formazione sul campo: suddiviso per gruppi di lavoro per tutte le aree a maggior rischio. Gli obbiettivi del corso erano:
1. riesaminare le griglie di attività già presentate e valutate nei Piani Triennali della Prevenzione della Corruzione, verificando la loro completezza e la valutazione effettuata, suggerendo le eventuali integrazioni, modifiche e rivalutazione;
2. determinare le fasi maggiormente critiche per andare ad individuare i controlli da effettuare e le modalità degli stessi
3. rivisitare i relativi procedimenti amministrativi per permettere la loro pubblicazione sul sito aziendale, come dettato dalla normativa sulla trasparenza, si ricorda che ANAC può effettuare direttamente i controlli sul sito aziendale e adottare provvedimenti nei ns. confronti ed è compito del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, verificare il rispetto dei tempi di conclusione previsti;
Hanno partecipato complessivamente 142 operatori, alcune edizioni hanno previsto incontri supplementari per conseguire gli obiettivi previsti; gli animatori dei corsi sono stati selezionati all'interno dei Gruppi di lavoro.
9 Valutazione del rischio
Sulla base delle indicazioni del PNA e del suo aggiornamento nonché della valutazione dei rischi sono state individuate le azioni, a carattere generale, per le aree comunque individuate a rischio comuni per l’Azienda. In allegato 2 sono riportati i processi indicati dai Dirigenti delle macrostrutture e delle aree centrali, per l’analisi dettagliata del rischio, per le attività a rischio medio sono indicate le azioni di miglioramento che sono in carico al Responsabile della Struttura Rispetto alle versioni del PTPC si è deciso di semplificare il numero di attività puntando l’attenzione su quelle a maggior rischio, rinviano alle precedenti versioni per l’elenco completo delle stesse.
Con i criteri definiti alcuni procedimenti fortemente regolamentati e che prevedono la partecipazione nel processo decisionale di più operatori e/o strutture risultano sempre a rischio basso pur appartenenti alle aree a maggior rischio, così come definito dalla letteratura, pertanto proprio per sottolineare l’attenzione prestata dall’Azienda sono state definite, comunque a rischio medio, le attività relative all’affidamento lavori ed incarichi, all’acquisizione di beni e servizi e alle Certificazioni, Autorizzazioni e Vigilanza del Dipartimento di Prevenzione.
9.1 Attività carattere generale | ||||
Titolo | Azioni di miglioramento da adottare | scadenza | Soggetti responsabili | Indicatori |
Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione | Al fine di realizzare un’efficace strategia di prevenzione del rischio di corruzione, tutti gli strumenti di programmazione che l’Amministrazione adotterà devono essere coordinati con il P.T.P.C., in particolare il Piano delle performance ed il Piano triennale della formazione. Nelle note vincolanti al budget 2016 è previsto il rispetto delle prescrizioni contenute nei PTPC e PTTI, il piano della formazione aziendale prevede specifici corsi relativi alla Prevenzione della Corruzione ed alla Trasparenza ed Integrità, sia per i Dirigenti di struttura che per il restante personale. | Triennio | Direzione aziendale RPC Dirigenti responsabili di macroarea, dei Dipartimenti, di Area centrale e staff | Verifica rispetto degli indicatori di budget e di quanto previsto per i dirigenti nelle sezioni seguenti Verifica della partecipazione ai corsi di formazione |
Aggiornamento PTCP: • aggiornamento delle attività a rischio; • conseguente aggiornamento del piano di formazione. | 31 gennaio di ogni anno | RPC in collaborazione dei Referenti | Pubblicazione nei termini previsti del PTCP | |
Individuazione di ulteriori Referenti per la Prevenzione della corruzione | 31 dicembre di ogni anno | Direzione aziendale RPC | Eventuali referenti nominati | |
Adozione delle azioni di miglioramento previste | Vedi termini indicati nella specifica tabella | Dirigenti responsabili di macroarea, dei Dipartimenti, di Area centrale e staff | Vedi termini indicati nella specifica tabella | |
Aggiornamento Piano della Trasparenza | 31 gennaio di ogni anno | Responsabile della Trasparenza | Pubblicazione nei termini previsti del PTTI | |
Codice di comportamento | Verifica e aggiornamento del Codice di comportamento aziendale predisposto | 31/12/2016 | Dirigenti U.O. Risorse umane, in collaborazione con il RPC | Aggiornamento del codice così come previsto dal PNA |
Monitoraggio annuale sulla attuazione del Codice, tramite il confronto con l’ufficio interessato delle Risorse umane eventuale incontro con i Responsabili della gestione del personale e i presidenti degli U.P.D. in caso di necessità | 15/12/2016. | Tutti i soggetti interessati | Verbale incontro ovvero se il dato è richiesto nella relazione annuale pubblicazione dello stesso | |
Monitoraggio delle sanzioni disciplinari erogate | annuale | Dirigenti U.O. Risorse umane, in collaborazione con il | Verbale incontro ovvero se il dato è richiesto nella relazione annuale pubblicazione dello |
RPC | stesso | |||
Formazione dei Dirigenti per la corretta conoscenza e applicazione del Codice | 31 dicembre 2016 | RPC in collaborazione con il Dirigente U.O. Formazione | Numero dei corsi predisposti | |
Informazione/Formazione di tutto il personale per la corretta conoscenza e applicazione del Codice | Entro il 31 dicembre 2017 | RPC in collaborazione con il Dirigente U.O. Formazione | Numero dei corsi predisposti | |
Rotazione del personale | L’Azienda USL Umbria 1 è di recente costituzione, 1 gennaio 2013, nasce dalla fusione delle ex ASL 1 e ASL 2, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 12 novembre 2012 , n. 18 “Ordinamento del servizio sanitario regionale”, da due realtà con vocazioni abbastanza diverse, più ospedaliera la 1, più territoriale la 2, ove è presente anche un'Azienda Ospedaliera. Nel corso del 2014, sono stati conferiti tutti i nuovi incarichi della nuova Azienda USL Umbria 1, Quasi tutti i Dirigenti dell’area centrale e di staff hanno cambiato almeno in parte il proprio incarico. In tutte le U.O. sono confluiti operatori provenienti da esperienze diverse; tali innovazioni hanno portato alla rivisitazione delle funzioni ciò ha consentito il coinvolgimento di nuovi soggetti in ogni processo ed il rispetto dello spirito della norma sulla rotazione. Nel 2015 sono state assegnate le 82 Responsabilità delle Posizioni Organizzative dell'Area centrale e di Staff, con la ridefinizione delle funzioni di 49 e 7 nuovi incarichi. E’ prevista l'assegnazione di 7 incarichi di dirigente dell'area PTA, mediante avviso pubblico. La Delibera 1128/15, con cui è stato adottato dall'Azienda il “Piano 2014-2016 Revisione Strutture Semplici e Complesse” richiesto dalla Regione, ha comportato una complessiva rivisitazione degli incarichi dirigenziali e la riduzione di 93 strutture semplici (57 già eliminate). Con la soppressione o accorpamento delle strutture, ai dirigenti che ne erano titolari sono stati attribuiti incarichi diversi per tipologia e/o per funzioni . Sono stati banditi 15 avvisi interni per l'assegnazione di strutture semplici i cui vincitori erano titolari di incarichi diversi per tipologia e funzioni e sono stati assegnati 11 incarichi di sostituzione per la copertura di strutture il cui titolare è stato posto in trattamento di xxxxxxxxxx.Xx rotazione avviene nelle commissioni invalidi in relazione ai ruoli di titolare/supplente (per i medici) e di alternanza (50% ciascuno) dei segretari, (Delibera del DG. n. 1161/15). La Delibera del D.G. 1029/15 ha approvato le "Linee di indirizzo per la rotazione degli incarichi relativi alle verifiche ispettive delle casse CUP e dei delegati alla firma degli ordinativi di pagamento e di riscossione". E' stato ruotato il personale addetto alla liquidazione delle competenze spettanti alle farmacie, parafarmacie, sanitarie ed esercizi commerciali autorizzati. Nel Dipartimento di Prevenzione in alternativa alla rotazione è previsto un sistema di audit e/o la verifica di attività a campione. Le commissioni di selezione del personale sono nominate dal D.G., sia per il comparto che per la Dirigenza, di norma variano sempre nella loro composizione, nel rispetto della normativa vigente nazionale e regionale. E' stata attuata la rotazione dei RUP, che di solito non coincidono con i DEC. Per le forniture più complesse e più onerose è previsto l'affiancamento del DEC con assistenti nominati dal D.G.. La rotazione non è avvenuta ai soli fini della Prevenzione della Corruzione, ma è comunque utile per gli stessi. | |||
Definizione dei criteri di rotazione del personale partecipati alle OOSS | 31 dicembre 2016 | Direzione aziendale, Dirigente U.O. Risorse umane e RPC | Verbale incontro con le OSS | |
Identificazione di un nocciolo duro di professionalità per lo svolgimento delle attività proprie di ciascuna Unità Operativa; il livello di professionalità indispensabile è graduato in maniera differente a seconda del ruolo rivestito nell’unità organizzativa (responsabile o addetto). | 31 dicembre 2017 | Direzione aziendale, Dirigente U.O. interessata, RPC, Dirigenti U.O. Risorse | Atto della Direzione aziendale che individua detto personale |
umane | ||||
Quando il numero degli operatori lo consente è variata la composizione delle squadre di vigilanza, in caso contrario la vigilanza avviene sulla base del programma definito a cura del Dirigente del Servizio utilizzando un’apposita check-list ed è previsto un programma di audit di controllo | Biennale 31/12/2016 31/12/2017 | Dirigenti responsabili | Numero delle squadre variate Programma di vigilanza predisposto Check list predisposta , numero di audit | |
Costituzione a livello dipartimentale di un apposito gruppo per la supervisione delle attività di certificazione, autorizzazione e vigilanza individuate a rischio medio | 31 dicembre 2015 | Direttore del Dipartimento di Prevenzione | Verbali del gruppo di superviisione | |
Tempestività nelle adozioni delle azioni necessarie nell’ipotesi che si manifestino cause di incompatibilità allo svolgimento dell’incarico. In particolare in caso di notizia di avvio di procedimento penale a carico di un dipendente (ad esempio perché l’Azienda ha avuto conoscenza di un’informazione di garanzia o è stato pronunciato un ordine di esibizione ex art. 256 c.p.p. o una perquisizione o sequestro) e in caso di avvio di procedimento disciplinare per fatti di natura corruttiva, ferma restando la possibilità di adottare la sospensione del rapporto, l’Azienda assumerà le iniziative necessarie per procedere alla rotazione dell’incarico e/o alla assegnazione ad altro servizio. | immediata | Dirigenti responsabili e Dirigente dell’U.O. Gestione del personale | (numero delle azioni intraprese) / (numero dei casi verificatosi) | |
Conferimento e autorizzazione incarichi | Rispetto a quanto previsto dal precedente PTPC la revisione del regolamento aziendale in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi ed incarichi a pubblici dipendenti, è stato adottata con alcuni mesi di ritardo, pertanto è slittato al 2016 la definizione del sistema di monitoraggio. Sono stati inseriti criteri più stringenti per l’autorizzazione in particolar modo per il conflitto di interessi. | 30 giugno 2016 | Dirigente U.O. Risorse umane | Definizione del sistema di monitoraggio |
Monitoraggio sulle dichiarazioni rese a vario titolo dai collaboratori dell’Azienda | 31 dicembre 2016 | Dirigenti Responsabili | Numero dei controlli effettuati | |
Attività successive alla cessazione dal servizio | Comunicazione all’atto della cessazione del servizio degli obblighi di divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente | 30 giugno 2016 | Dirigente U.O. Risorse umane, R.P.C. | Predisposizione del documento |
Allegato al presente documento è l’aggiornamento del patto di integrità che prevede la risoluzione del contratto nel caso di violazione da parte |
dei fornitori del divieto previsto dal DPR 165/2001 art. 53 comma 16ter | ||||
Tutela del dipendente pubblico che segnala gli illeciti (whistleblower) | Verifica del sistema di protezione del Dipendente che segnala eventuali condotte illecite (art. 54 bis del d.lgs. n. 165 del 2001 e Codice di comportamento aziendale). | Si è in attesa della prima segnalazione per testare il sistema | R.P.C. | Effettiva protezione dell’anonimato del dipendente pubblico che segnala illeciti |
Formazione del personale | Proseguimento del percorso di formazione iniziato nell’anno 2014, suddiviso in due grandi categorie: Formazione specialistica attraverso percorsi articolati, destinata alle figure principali della prevenzione della corruzione: • R.P.C., • Referenti per la Prevenzione della Corruzione ed Operatori struttura di supporto al RPC; • Responsabile della Trasparenza; • I Dirigenti e le Posizioni organizzative e gli Operatori da questi individuati delle aree a maggior rischio; • I Dirigenti delle Strutture Operative dell’Area centrale, e i Dirigenti dei Dipartimenti sanitari e delle relative Strutture complesse. Formazione generale a livello aziendale sarà principalmente rivolta a favorire l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità necessarie, a secondo il ruolo ricoperto, alla corretta attuazione del Codice disciplinare e del Piano Triennale della Prevenzione e dei principi di comportamento eticamente e giuridicamente adeguati. Detta formazione, propinata in incontri di 4 ore sarà curata dal R.P.C., e dal Resp. Trasparenza in collaborazione con i Referenti e da altri docenti individuati secondo il Regolamento aziendale della Formazione Inoltre è previsto per l’anno 2016 un corso di formazione per i Dirigenti con il seguente programma: sanzioni 1) Introduzione alla legge 190/12, Piano aziendale Triennale della Prevenzione della corruzione e Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ed applicazione aziendale 2) Trasparenza: Cenni normativi e applicazioni pratiche 3) Autorizzazione incarichi occasionali e Adozione dei | Triennio 2016-18 | R.P.C. UO “Formazione e Sviluppo Risorse | Numero dei corsi svolti Numero dei discenti che hanno partecipato |
Provvedimenti disciplinari 4) Orario di lavoro | ||||
Patti di integrità negli affidamenti | E’ già stato inserito negli avvisi, nei bandi di gara e nelle lettere di invito il patto di integrità che in versione aggiornata è riportato in allegato 3. | 01 gennaio - 31 dicembre | Dirigenti responsabili dell’area appalti R.P.C. | Numero di contratti sottoscritti contente il patto di integrità / Numero di contratti sottoscritti |
Azione di sensibilizzazione e rapporto con la società civile | Il P.T.P.C. ed il PTTI sono pubblicati nel sito istituzionale alla loro adozione. È a disposizione della cittadinanza la casella di posta elettronica (xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx0.xx) per la segnalazione di episodi di corruzione, cattiva amministrazione e conflitto d'interessi, nonché la casella istituzionale per l’accesso civico. | |||
Annualmente sarà organizzata la “Giornata della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza” ove è previsto: - uno spazio di presentazione dei dati dell’Azienda e dei risultati conseguiti sia in termini di prestazioni erogate che di risorse utilizzate; - un tavolo di confronto con le associazioni di volontariato e dei consumatori, e con gli altri portatori d’interesse. L’incontro rappresenta un momento di confronto e di ascolto per conseguire alcuni degli obiettivi fondamentali della prevenzione della corruzione e della trasparenza: la partecipazione dei cittadini e dei loro rappresentanti, per individuare le informazioni di concreto interesse per la collettività degli utenti; il coinvolgimento dei cittadini nell’attività dell’amministrazione al fine di migliorare la qualità dei servizi e il controllo sociale. | Entro il 31 dicembre di ogni anno | Direzione aziendale Responsabile della comunicazione Responsabile della trasparenza R.P.C. | Organizzazione dell’evento | |
Sarà predisposto un modello specifico per la segnalazione di episodi di corruzione, cattiva amministrazione e conflitto d'interessi, per i cittadini e reso disponibile presso gli uffici per la relazione con il pubblico (U.R.P.) e scaricabile dal sito WEB aziendale, nel frattempo è già disponibile quello previsto per la segnalazione da parte dei dipendenti | 31 dicembre 2016 | R.P.C. | Predisposizione del modello | |
Monitoraggi interni di ogni unità operativa | Ogni dirigente, in particolar modo quelli delle aree a maggior rischio, definisce un sistema di monitoraggio sui propri processi, la priorità è data dal livello di rischio riscontrato. Segnala allo stesso immediatamente le anomalie riscontrate e se rileva violazioni: | Decorrenza immediata dall’adozione del P.T.C.P. da | Tutti i dirigenti di Macrostruttura, Dipartimenti e U.O. delle aree centrali e di | Numero delle segnalazioni |
• di rilevanza disciplinare ne dà tempestiva comunicazione all’Ufficio procedimenti disciplinari per i necessari provvedimenti, • di responsabilità contabile, presenta tempestiva denuncia alla competente procura della Corte dei conti, • con ipotesi di notizia di xxxxx ne dà tempestiva denuncia alla Procura della Repubblica o ad un Ufficiale di Polizia giudiziaria. | concludere entro il 31 dicembre 2017 | staff in collaborazione con il R.P.C. | ||
Ogni struttura deve indicare i tempi previsti dalla legge o dai propri regolamenti per la conclusione dei Procedimenti, deve realizzare un sistema di monitoraggio del rispetto dei termini | Numero dei procedimenti di cui è stato definito il tempo di attuazione | |||
Segnala periodicamente, motivando, eventuali scostamenti dai tempi previsti. | Numero delle segnalazioni | |||
Controlli a campione sulle autodichiarazioni rese dal personale. | Operativa Risorse umane | Numero ed esito dei controlli | ||
L’informatizzazione dei processi costituisce di per sé sistema di monitoraggio e consente di ottenere indicatori di controllo sul processo stesso. | ||||
monitoraggio dei rapporti amministrazione/soggetti esterni | Completamento raccolta dichiarazioni previste per gli operatori che svolgono attività a maggior rischio | 30 giugno 2016 | ||
Aggiornamento, sulla base del modello Agenas della dichiarazione pubblica di interessi dei professionisti, della dichiarazione resa dal personale che svolge attività a maggior rischio di corruzione, per escludere/gestire i rapporti tra gli operatori coinvolti nel processo decisionale ed i soggetti con i quali sono stati stipulati contratti, o sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici e non o sottoposti a controlli ai fini della verifica di eventuali relazioni di parentela o affinità o di interesse economico, la priorità è data dal livello di rischio riscontrato | 30 settembre 2016 | Responsabile U.O. gestione del personale; RPC | Modelli predisposti | |
Raccolta delle dichiarazioni dal personale interessato | 31 marzo 2017 | Dirigenti responsabili | Numero delle dichiarazioni raccolte | |
Controllo a campione ai fini della Prevenzione della corruzione | E’ stato costituito il Nucleo Ispettivo Aziendale, , che ha fra i suoi compiti “ il controllo trimestrale a campione su almeno 30 mandati di pagamento, prevedendo la ricostruzione a ritroso di tutti i procedimenti che hanno dato luogo agli stessi per verificarne la correttezza formale e sostanziale", anche ai fini anticorruttivi. | 31 dicembre 2016 | Il coordinatore del Nucleo ispettivo | Numero dei controlli effettuati, numero delle non conformità riscontrate |
E’ stato costituito il uno specifico gruppo di audit/controllo per ogni Servizio del Dipartimento di Prevenzione per verificare alcuni processi a campione sia autorizzativi che di vigilanza | 31 dicembre 2016 | Il Responsabile del Servizio | Numero dei controlli effettuati, numero delle non conformità riscontrate | |
Il Servizio di Medicina legale ha iniziato a verificare l'attuazione delle misure di rotazione dei membri delle Commissioni | 31 dicembre 2016 | Il Responsabile dell’U.O. Medicina legale | Numero dei controlli effettuati, numero delle non conformità riscontrate | |
Riduzione della discrezionalità dei processi | I dirigenti devono favorire l’applicazione dei processi ad evidenza pubblica e trasparenti, che siano disciplinati da normative nazionali, regionali o inquadrati in regolamenti aziendali, in mancanza di tutto questo è necessario stabilire a monte i criteri che saranno seguiti, attraverso atto ad evidenza pubblica | |||
Tutte le Delibere del Direttore generale e le Determine dirigenziali sono dematerializzate ed il protocollo elettronico | ||||
Ogni pagamento avviene tramite l’emissione di ordinativi informatici sul sistema contabile SAP previa Determina dirigenziale di liquidazione dei Responsabili dei Centri di responsabilità, fanno eccezione le spese indifferibili ed urgenti, liquidate mediante cassa economale, che rappresentano una minima parte delle spese sostenute e comunque riepilogate trimestralmente con apposita Delibera del direttore generale | ||||
Informatizzare per quanto possibile tutti i processi, partendo da quelli a maggior rischio. Il programma deve dare modi di evidenziare le modifiche effettuate con data e autore delle stesse. Nel 2015 in tutta l’azienda è stata implementata la procedura informatizzata ASTER per l’assistenza protesica. Analogamente, nel 2015, è stata implementata la procedura informatizzata dell’assistenza integrativa. Nel corso del 2016 si implementerà lo stesso programma informatico (Aster con interfaccia INPS) per le procedure in materia di Invalidità Civile e normative connesse | ||||
Tutte le procedure sotto soglia, ove presente il meta prodotto, vengono espletate tramite procedure telematica (MEPA). Tutte le fasi delle gare sono sempre seguite da almeno due persone, anche la verifica dell’anomalia. E’ stato predisposto modello per la dichiarazione di non incompatibilità dei componenti delle commissioni di gara, firmato ed inserita dichiarazione a verbale e riportato nelle delibere di nomina delle commissioni e delle aggiudicazioni. Sono stati attivati, attraverso idonea modulistica, dei percorsi di raccolta del fabbisogno. Sono sempre fatti i controlli dei requisiti delle ditte aggiudicatarie così come previsto dal codice. Le funzioni di RUP sono state assunte anche da altri dipendenti della U.O. Acquisti Beni e Servizi in modo da distribuire le gare ed evitare la concentrazione in un unico soggetto di tali funzioni e sostanziare un maggiore controllo | ||||
Completamento del processo di suddivisione dei compiti e della responsabilità delle varie fasi del processo su più dirigenti/funzionari, per evitare che chi predispone un atto, come istruttore, sia lo stesso che lo sottoscrive e lo autorizza come dirigente e poi, eventualmente liquida anche i relativi debiti, che chi prescrive un ausilio o un farmaco sia lo stesso che lo collauda o l’autorizza, chi autorizza una struttura sia lo stesso che la vigila, etc., (salvo dettami normativi che impongono prassi diverse, ad es. il DM 332/1999 prevede espressamente che chi prescrive è anche colui che collauda). | ||||
Tutte le eventuali integrazioni e modifiche ai bandi di gara devono essere assunte con Delibera del Direttore generale. | ||||
Sono stati posti in essere sistemi di controllo per la verifica della corrispondenza sia per i beni e soprattutto per i servizi fra quanto previsto nel capitolato d’appalto, integrato da quanto offerto in sede di gara, e quanto effettivamente fornito, tramite il “modulo di avvenuta prestazione” e la documentazione allegata per procedere alla liquidazione delle fatture. Si stanno individuando per ogni struttura dei referenti adeguatamente formati ( o da formare) in grado di controllare e segnalare al Dirigente dell’esecuzione del contratto (DEC) eventuali anomalie. Negli appalti di servizi di particolare rilevanza o complessità assieme al DEC sono nominati uno o più assistenti. E’ previsto un incontro periodico fra i Responsabili Unici del Procedimento, i DEC e il R.P.C.. |
Completare la nomina degli assistenti al DEC, per tutti gli appalti di particolare rilevanza economica o complessità (valore economico superiore al milione di euro), ricognizione degli appalti che prevedono la nomina degli assistenti Nomina degli assistenti | 30 giugno 2016 31 dicembre 2016 | DEC Direzione aziendale | Numero degli appalti con le caratteristiche descritte Percentuale di detti appalti con assistenti al DEC nominati | |
Predisposizione dei modelli di verbali di controllo, con apposita check list, redatto dai funzionari incaricati, attestante tutti controlli (a campione o sistematici) effettuati nel periodo di riferimento della fattura per la quale il DEC deve dichiarare la regolarità dell'esecuzione e la conseguente liquidabilità. Il suddetto verbale deve poi essere vistato dal DEC e conservato agli atti unitamente alla restante documentazione e per lo stesso periodo. | 31 dicembre 2016 | DEC | Numero dei modelli predisposti | |
Completamento dell’addestramento del personale addetto alla verifica dell’”avvenuta prestazione” | 31 dicembre 2016 | DEC | Numero degli operatori addestrati | |
Di seguito sono indicate le misure da prendere sia trasversali che esclusive per le aree individuate, se non già intraprese per prevenire e ridurre il rischio corruzione | ||||
Reclutamento, gestione e trattamento giuridico ed economico del personale interno ed esterno | ||||
Assunzioni a tempo indeterminato e determinato Rischio medio-alto | Le assunzioni sono effettuate sulla base della dotazione organica approvata dalla Regione, che autorizza l’istituzione o ricopertura delle strutture complesse e semplici. La Delibera 1128/15, con cui è stato adottato dall'Azienda il “Piano 2014-2016 Revisione Strutture Semplici e Complesse” richiesto dalla Regione, ha comportato una complessiva rivisitazione degli incarichi dirigenziali e la riduzione di 93 strutture semplici (57 già eliminate), sulla base degli indicatori previsti dal Patto della salute 2010-12. | |||
I requisiti per i concorsi per l’accesso del personale sono ben definiti a livello nazionale, occorre monitorare con attenzione che non siano disattesi, (ad esempio il PNA ricorda la cogenza della regola dell'anonimato nel caso di prova scritta e la predeterminazione dei criteri di valutazione delle prove allo scopo di evitare reclutamenti di candidati particolari). | ||||
La partecipazione ai concorsi di personale già in forza con contratti a tempo determinato nei servizi, è sicuramente una criticità, in particolar modo per le U.O. che per dimensioni e modalità operative prevedono la contiguità con il Responsabile, che necessariamente deve essere il Presidente della commissione. E’ opportuno in tal caso nella nomina della commissione prestare la massima attenzione, prevedendo almeno un autorevole membro esterno. | ||||
Monitoraggio ricorsi/sospensione del concorso, verifica procedimento | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Area Risorse Umane | Numero dei ricorsi/sospensioni Numero di non conformità riscontrate | |
Stipula di contratti professionali Rischio alto | Più delicata è l’attribuzione di incarichi professionali, che si presta ad una maggior discrezionalità , comunque sono già previsti avvisi pubblici e procedure di comparazione, secondo il regolamento aziendale recentemente adottato. | |||
Monitoraggio degli incarichi esterni attribuiti e controllo a campione su alcuni di essi per verificare tutto il percorso che ha portato al conferimento. | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Area Risorse Umane | Numero di controlli effettuati Numero di non conformità riscontrate | |
Progressioni di carriera Xxxxxxx medio | Nel corso del 2015 nella valutazione complessiva ai fini dell’indennità di risultato nonché delle progressioni di carriera sono stati penalizzati, così come previsto dal PTPC, gli operatori che sono incorsi in provvedimenti disciplinari. | |||
Autorizzazione allo svolgimento di incarichi extraistituzionali. | Misura analoga era prevista anche per la autorizzarlo allo svolgimento di incarichi extraistituzionali, il prossimo aggiornamento del relativo regolamento dovrà prevedere detta casistica | 31 dicembre 2016 | Dirigenti U.O. Risorse umane | Regolamento aggiornato |
Acquisizione di beni e servizi e gestione del contratto ( comprese le gare di affidamento dell’assistenza domiciliare e gestione delle strutture) | ||||
Gli acquisti sono regolati dagli strumenti della programmazione aziendale: 1) il documento di programmazione e il bilancio pluriennale di previsione 2) il bilancio preventivo economico annuale 3) il programma pluriennale delle forniture ai fini della programmazione degli acquisti 4) i programmi annuali di attività dei dipartimenti, delle strutture e dei servizi, i progetti operativi annuali; 5) il programma delle attività territoriali di distretto previsto dall’art. 38 della LR 18/2012 i cui contenuti sono fissati all'articolo 3-quater, commi 2 e 3 del D.Lgs. 502/1992 e dall'articolo 4, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2001; 6) il programma delle attività e degli investimenti inserito nel documento di programmazione previsto dall'articolo 3 della L.R. n. 51/1995. 7) gli accordi ed i contratti con le strutture sanitarie erogatrici, pubbliche e private accreditate | ||||
Definizione dei Fabbisogni (fase comune alle procedure di gara per affidamento forniture/servizi) | Il protocollo adottato prevede il coordinamento della raccolta dei fabbisogni , in particolare per l'acquisto di beni, da parte dei Direttori di dipartimento che nella richiesta dichiarano di aver effettuato la ricognizione delle scorte e di aver verificato la necessità per tutte le U.O. afferenti, per evitare sia ordini frazionati dello stesso prodotto che eccessi di scorta. La richiesta dell’acquisto di farmaci è a cura del Responsabile dell’U.O. Farmacia sulla base di quella del medico specialista. | |||
Perfezionamento dei modelli per la raccolta dei fabbisogni ed omogeneizzazione delle richieste | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi | Numero dei modelli predisposti |
Elaborazione di un apposito Regolamento aziendale | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi | Regolamento adottato | |
Formazione/istruzione del personale sulle procedure di acquisto per il necessario scambio di informazioni/esigenze fra il personale sanitario richiedente e quello amministrativo che effettua l’ordine | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi | Numero di operatori formati | |
Elaborazione Capitolato di Gara (fase comune alle procedure di gara per affidamento forniture/servizi) | Individuazione di potenziali componenti delle Commissioni Giudicatrici, da scegliere tra il personale sanitario e non, per i quali programmare un percorso formativo per diverse categorie (beni, servizi, elettromedicali) e tra i quali la Direzione Aziendale potrà attingere quando necessario | 31 dicembre 2017 | Direttori di Dipartimento e Responsabili U.O. | Numero componenti indicati |
Formazione di detto personale; . | 31 dicembre 2017 | Direttori di Dipartimento e Responsabili U.O. | Numero componenti formati | |
Istituzione di un albo aziendale dei commissari di gara | 31 dicembre 2017 | Direzione aziendale | Albo istituito | |
Negli atti di indizione della gara dovrà essere indicato il nominativo del coordinatore del gruppo di lavoro che ha esteso il capitolato, che se non debitamente motivato non potrà far parte della commissione aggiudicatrice | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Numero atti indicanti il coordinatore/numero di atti totali (riferiti entrambi ai soli acquisti di beni e servizi) | |
Procedure di gara previa pubblicazione del bando (o avviso esplorativo) | Stato attuale: - Per SOPRA SOGLIA: utilizzo delle Piattaforme Consip per il Sistema dinamico o adesione a gare da Centrale di Committenza Regionale (ove disponibili e coerenti con le necessità aziendali/regionali). - Per SOTTO SOGLIA: utilizzo Piattaforma MEPA (ove presente metaprodotto). - Pubblicazioni avvisi su sito aziendale. - Pubblicazione dati e diffusione informazioni. - Raccolta autodichiarazioni da parte dei componenti delle commissioni giudicatrici e aggiudicatrici, relativamente ad assenza conflitto d'interesse relativo alla procedura e assenza condanne e procedimenti ai sensi della normativa anticorruzione. - Trasmissione di tali autodichiarazione all'ufficio personale ai fini dell'effettuazione dei relativi controlli. - Utilizzo di una scheda istruttoria preliminare agli acquisti ai fini della omogeneizzazione delle valutazioni inerenti la procedura da effettuare. - Sottoscrizione da parte del fornitore del Patto di Integrità predisposto. | |||
Procedure di gara senza previa pubblicazione del bando | ||||
Attività verifica e controllo requisiti fornitori / appaltatori | - Controllo sulle autodichiarazioni di possesso dei requisiti generali, professionali, economico-finanziari ecc. in fase di prequalifica, l’attività è condotta da almeno 3 collaboratori della U.O. - Controllo sulle autodichiarazioni di possessodei requisiti generali, professionali, economico-finanziari ecc. in fase di aggiudicazione: - Avvio esternalizzazione verifica tramite AVCPass - Verifica della permanenza possesso requisiti generali, in fase di stipula del contratto |
- Verifica del permanere del possesso requisiti ai fini della liquidazione delle fatture (regolarità DURC) - Verifiche ai sensi del D.Lgs. n.159/2011, art.86. e s.m.i. | ||||
Selezione del contraente | Sono accessibiliti online la documentazione di gara e/o delle informazioni complementari rese, in caso di documentazione non accessibile online, sono definite e pubblicazione delle modalità per acquisire la documentazione e/o le informazioni complementari ed è pubblicato il nominativo dei soggetti cui ricorrere in caso di ingiustificato ritardo o diniego dell’accesso ai documenti di gara. Sono definite le direttive/linee guida interne che individuino in linea generale i termini (non minimi) da rispettare per la presentazione delle offerte e le formalità di motivazione e rendicontazione qualora si rendano necessari termini inferiori. Sono previsti idonei ed inalterabili sistemi di protocollazione delle offerte (protocollo infor,matizzato). Sono definite le modalità per la corretta conservazione della documentazione di gara per un tempo congruo al fine di consentire verifiche successive. Sono rispettai gli obblighi di trasparenza/pubblicità delle nomine dei componenti delle commissioni e eventuali consulenti. E’ stata predispota una Check list di controllo sul rispetto degli obblighi di tempestiva segnalazione all’ANAC in caso di accertata insussistenza dei requisiti di ordine generale e speciale in capo all’operatore economico. Nei verbali di gara sono specificate le cautele adottate a tutela dell’integrità e della conservazione delle buste contenenti l'offerta. Nella Delibera di aggiudicazione sono riportati i punteggi attribuiti agli offerenti e sono pubblicate le informazioni circa la prima seduta di gara ed in quella sede definito il calendario successivo. | |||
Autorizzazione al subappalto (compresa la fase di verifica dei requisiti in capo al subappaltatore) | L’autorizzazione al subappalto può essere concessa nei termini previsti dalle norme vigenti previa sottoscrizione anche da parte del subappaltatore del protocollo di legalità | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Numero di protocolli sottoscritti/numero di sub appalti comncessi |
Di seguito sono indicate alcune delle misure per la verifica di anomalie e di prevenzione tratte dall’aggiornamento del PNA da adottare nel triennio di valenza del Piano che possono essere applicate utilmente all’organizzazione dell’Azienda USL Umbria 1 | ||||
Verifica ricorso a procedure di urgenza | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Rapporto fra: procedure di urgenza/numero gare | |
Proroghe dei contratti non previsti in sede di gara o con gara non istituita | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Rapporto fra: contratti prorogati e quelli esitati in gara | |
Verifica valore degli appalti affidati tramite procedure non concorrenziali (affidamenti diretti, cottimi fiduciari, procedure negoziate con e senza previa pubblicazione del bando di gara) riferiti alle stesse classi merceologiche di prodotti/servizi. | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Verifica valore annuo appalti per classi omogenee affidati tramite procedure concorsuali | |
Il RUP sei mesi prima della scadenza dei termini utili per predisporre la tipologia di gara richiesta, richiede tutte le informazioni necessarie per iscritto agli interessati | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi | Rapporto fra: richieste effettuate nei tempi previsti/numero gare espletate | |
Predisposizione procedura che stabilisca le modalità di verifica dei fabbisogni, la loro comunicazione, i criteri per la scelta della tipologia di gara da bandire Check list di verifica degli adempimenti da porre in | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi in collaborazione | Procedura predisposta |
essere, anche in relazione alle direttive/linee guida interne adottate ed audit di controllo, prevedendo il ricorso quando possibile al almeno 5 operatori economici anche per importi inferiori ai 40.000 euro | Responsabile U.O. Attività tecniche | |||
Predisposizione procedura per la predisposizione di elenchi aperti di operatori economici con applicazione del principio della rotazione | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi in collaborazione Responsabile U.O. Attività tecniche | Procedura predisposta | |
Elenchi aperti elenchi aperti di operatori economici con applicazione del principio della rotazione | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi Responsabile U.O. Attività tecniche | Numero di elenchi aperti | |
Aggiornamento dichiarazioni rese dai commissari, definizione procedura per la creazione di albi del personale interno per svolgere le necessarie attività dalla predisposizione del capitolato all’assegnazione della fornitura/servizio | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi in collaborazione Responsabile U.O. Attività tecniche | Procedura predisposta | |
Aggiornamento dichiarazioni rese dai commissari, definizione procedura per la generazione di albi del personale interno per svolgere le necessarie attività dalla predisposizione del capitolato all’assegnazione della fornitura/servizio anche mediante sorteggio degli stessi. | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi in collaborazione Responsabile U.O. Attività tecniche | Procedura predisposta | |
generazione di albi del personale interno per svolgere le necessarie attività dalla predisposizione del capitolato all’assegnazione della fornitura/servizio | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi Responsabile U.O. Attività tecniche | Numero di albi predisposti | |
Definizione della procedura per documentare il procedimento di valutazione delle offerte anormalmente basse e di verifica della congruità dell’anomalia o nel caso in cui si riscontri un numero significativo di offerte simili o uguali. | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi in collaborazione Responsabile U.O. Attività tecniche | Procedura predisposta | |
Verifica della presenza di denunce/ricorsi da parte dei concorrenti ovvero dell’aggiudicatario | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Numero delle denunce/ricorsi presentati, da comunicare al RPC | |
Prevedere la pubblicazione delle dichiarazioni rese dai funzionari e dirigenti che hanno partecipato alla gestione della procedura di gara delle dichiarazioni di cui sopra | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. | Rapporto fra gare in cui è stata pubblicata la dichiarazione e quelle totali |
Attività tecniche | ||||
Verifica numero varianti concesse | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Acquisti Beni e Servizi e Responsabile U.O. Attività tecniche | Rapporto fra gli affidamenti con varianti e numero totale di affidamenti | |
I lavori da effettuare sono svolti sulla base del programma delle attività e degli investimenti inserito nel documento di programmazione previsto dall'articolo 3 della L.R. n. 51/1995. | ||||
Affidamento incarichi professionali Rischio: medio alto | Gli incarichi devono essere conferiti con la procedura applicabile a secondo gli importi, è preferibile utilizzare bandi pubblici, evitando per quanto possibile l’affidamento diretto, devono essere contatti almeno 5 soggetti, anche utilizzando l’albo regionale dei professionisti | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Attività tecniche | Rapporto fra gli affidamenti diretti e il numero totale di affidamenti |
Affidamento lavori Rischio: Alto | Valgono le stesse regole riportate per l’acquisizione di beni e servizi. | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Attività tecniche | Rapporto fra gli affidamenti diretti e il numero totale di affidamenti Rapporto fra gli importi dei lavori affidati diretti e il numero totale di affidamenti compresi quelli relativi agli accordi quadro |
Manutenzione edifici/impianti ed apparecchiature elettromedicali Rischio: alto, medio per importi fino a € 5.000.00 | I principali lavori di manutenzione sono affidati mediante l’adesione alla gara CONSIP MIES ed accordi quadro. L e ditte devono essere preferibilmente individuate all’inizio dell’anno con la procedura applicabile a secondo gli importi, ma è preferibile utilizzare bandi pubblici. | |||
Definizione di una procedura di controllo a campione sulle fatture emesse dalla ditta fornitrice | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Attività tecniche Responsabile U.O. Patrimonio | Procedura predisposta | |
Definizione dei criteri di iscrizione agli albi dei fornitori ove attingere in caso di necessità, anche alla luce del prossimo codice degli appalti, | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Attività tecniche | Criteri definiti | |
Predisposizione degli albi | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Attività tecniche | Numero di albi predisposti | |
Gestione patrimonio immobiliare acquisti /alienazioni, affitti attivi/passivi | Si procedere agli acquisti o al reperimento in affitto dei locali mediante avviso pubblico e solo in casi particolari alla negoziazione diretta con il proponente, così come per l’alienazione degli immobili e/o loro cessione in affitto. |
Rischio: medio | Prima di procedere al rinnovo degli affitti occorre verificare la congruenza con i prezzi di mercato, anche tenendo conto di eventuali esigenze particolari, ed acquisire una relazione da parte del Dirigente responsabile dell’U.O. che utilizza i locali per verificare il grado di adeguatezza degli stessi. | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Patrimonio | Rapporto fra il numero delle verifiche effettuate e gli affitti rinnovati |
Liste di attesa | Ricoveri Ordinari e Diurni. Al fine di garantire la trasparenza, intesa come standardizzazione dei relativi percorsi di accesso e quant'altro, l'Azienda ha emanato, in particolare nell'ultimo triennio, diverse procedure generali, tra le quali, a titolo esemplificativo , ma non esaustivo, si ricordano : · Gestione Blocco Operatorio · Gestione delle liste di attesa per intervento chirurgico programmato · Gestione percorso preoperatorio in chirurgia programmata Al momento non vengono segnalate “non conformità” rispetto ai descritti percorsi ed agli altri comunque applicati. E’ a regime l’adozione dei RAO con la presa in carico con lista di attesa informatizzata (DDG n. 796/2014 “Adozione del Piano Attuativo aziendale per il contenimento delle Liste di Attesa, per le prestazioni di specialistica ambulatoriale). E’ stato predisposto il regolamento delle RSA a ciclo breve con accesso dei Medici di Medicina Generale e in via di definizione quelli aziendali per le RSA e le Residenze Protette. E’ stato definito, già con il rinnovo delle convenzioni nel 2014, uno schema unico aziendale per gli accordi contrattuali con le Residente Protette, con le Strutture Socio-Riabilitative e con gli Istituti Riabilitativi ex-art. 26 della L. 833/78. Non si è ritenuto necessario provvedere alla rotazione dei componenti delle Unità di Valutazione Multidisciplinari (UVM) data numerosità dell’equipe, presenza di componenti nominati da altri Enti (Comune), integrazione dell’equipe con i referenti territoriali che propongono i casi in discussione, processo regolamentato da criteri definiti a livello regionale ed aziendale. E’ in corso la sperimentazione delle prenotazioni on line. | |||
Completamento delle procedure per la gestione delle liste di attesa | 31 dicembre 2017 | Dirigenti responsabili | Rapporto fra liste di attesa regolate con procedure e il totale delle liste di attesa | |
Verifica del rispetto dei criteri definiti nelle procedure adottate | 1 gennaio - 31 dicembre | Dirigenti responsabili | N° delle verifiche effettuate N° delle non conformità riscontrate | |
Riduzione della percentuale delle prestazioni accettate rispetto a quelle prenotate. | 1 gennaio - 31 dicembre | Dirigenti responsabili | Rapporto fra le prestazioni prenotate e quelle accettate | |
Definizione delle Linee Guida Aziendali per la gestione del CUP | 31 dicembre 2016 | Dirigenti responsabili | Procedura predisposta | |
Informatizzazione delle liste di attesa a livello distrettuale consultabili dal cittadino che ne fa richiesta. | 31 dicembre 2016 | Dirigenti responsabili | Numero delle liste di attesa predisposte | |
Definizione delle modalità per fornire al cittadino informazioni sullo stato di avanzamento della propria domanda | 31 dicembre 2017 | Dirigenti responsabili | Procedura predisposta |
Strutture Controllate e Partecipate | La società controllata Umbria Salute scarl ha adottato il Modello di organizzazione, gestione e controllo a norma del D.Lgs.n. 231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica". Il documento assieme al Codice etico della società è stato pubblicato sul proprio sito web. Allo stesso modo la società partecipata Prosperius Tiberino sta adeguando il proprio sito, implementando l'apposita sezione: "Società trasparente". Entrambe le società stanno completando il percorso di messa a norma previsto dalla Determinazione ANAC n. 8 del 17 giugno 2015, per la società Prosperius è stato promosso dagli Enti pubblici partecipanti il Protocollo di legalità. | |||
Verifica formale semestrale dell’assolvimento degli obblighi di Trasparenza posti in carico alle società controllate/partecipate (D.Lgs 33/2013 e Determina ANAc 8/2015 ) | 31 maggio e 30 novembre | Responsabile Trasparenza | Verbale di verifica e non conformità riscontrate | |
Verifica formale semestrale dell’assolvimento degli obblighi di Prevenzione della Corruzione posti in carico alle società controllate/ partecipate (Legge 190/12, D.Lgs 33/2013 e Determina ANAc 8/2015 ) | 31 maggio e 30 novembre | RPC | Verbale di verifica e non conformità riscontrate | |
Case di cura accordi contrattuali | Sono effettuati controlli routinari sui dati per verificare la correttezza formale anche sulla base del disciplinare sulla mobilità sanitaria, sono richiesti chiarimenti in merito ad eventuali anomalie Le fasi del processo sono attuate secondo quanto previsto dalla Normativa Nazionale e Regionale vigente in materia. Vengono applicati il “Disciplinare Tecnico per l’invio dei dati di attività dei flussi di mobilità alla Regione” e le “Linee guida per la stipula degli accordi contrattuali tra le strutture erogatrici pubbliche e tra le Aziende USL e le strutture private che intrattengono rapporti con il Servizio Sanitario Regionale” (Allegato 1."Linee guida per la definizione degli accordi contrattuali " e Allegato 2. “Linee guida per i controlli dei ricoveri ospedalieri ”). Tali norme sono oggetto di revisione annuale. Per le attività di verifica sui flussi, la UO ProCSI utilizza un sistema di controlli informatizzato. Ulteriori controlli sono effettuati attraverso il Portale Regionale "Gestione Flussi", che serve anche per la trasmissione dei dati. Le Strutture convenzionate sono oggetto dei controlli da parte del Nucleo ispettivo aziendale e dal Nucleo di controllo esterno regionali. | |||
Aggiornamento dei Definizione della criteri di validazione delle prestazioni prevedendo la somministrazione a campione di questionario di soddisfazione dell’utente | 31/12/2016 | Responsabile PROCSI | Predisposizione questionario | |
Somministrazione questionari e relativi controlli | 31/12/2017 | Responsabile PROCSI | N° questionari somministrati N° non conformità riscontrate | |
Controlli per la verifica del rispetto e del permanere dei criteri di accreditamento | 1 gennaio - 31 dicembre | Coordinatore Nucleo Ispettivo (Responsabile ISP) e Responsabile PROCSI | N° controlli effettuati N° non conformità riscontrate | |
Specialistica ambulatoriale | Controllo formale sulle richieste dei MMG e verifica tra le prestazioni rese ed il fatturato della specialistica | |||
Aggiornamento della procedura esistente a seguito della ricetta dematerializzata con verifica dei criteri di validazione delle prestazioni e di soddisfazione dell’utente ed inserimento clausole a tutela del cittadino | 31/12/2016 | Responsabili servizi interessati | Predisposizione procedura |
utente. | ||||
Controllo del rispetto dei criteri definiti del rispetto e del permanere dei criteri di autorizzazione/accreditamento | 31/12/2017 | Responsabili servizi interessati | N° controlli effettuati N° non conformità riscontrate | |
Accordi con stabilimenti termali | Revisione accordi sulla base dell’Accordo Nazionale Stato- Regioni/FederTerme | 31/12/2016 | Responsabili servizi interessati | Accordo revisionato |
Attività Medici Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS) | Definizione dei criteri per il controllo a campione dei riepiloghi prestazioni di particolare impegno professionali (PIIP) dei MMG e PLS | 31/12/2016 | Responsabili servizi interessati | Predisposizione procedura |
Controllo a campione dei riepiloghi prestazioni di particolare impegno professionali (PIIP) dei MMG e PLS | 31/12/2017 | Responsabili servizi interessati | N° controlli effettuati N° non conformità riscontrate | |
Sensibilizzazione ad aderire a protocolli informatici per l’aggiornamento dell’anagrafe sanitaria (cancellazione deceduti e immigrati per recupero quote) | 31/12/2017 | Responsabili servizi interessati | Verifica disponibilità tabulati | |
Cure palliative e alla terapia del dolore cure palliative e alla terapia del dolore | Gli accessi alle cure palliative e alla terapia del dolore sono disciplinati dalle Delibere del Direttore generale: n°1027/2013 “Cure palliative e terapia del dolore” , n° 334/2015 “Cure domiciliari” e n° 390/2015 valutazione e trattamento del dolore. | |||
Utilizzo degli indicatori del Sistema Atlante con caricamento del 100% dei casi trattati per la verifica del rispetto dei criteri definiti | 1 gennaio - 31 dicembre | Dirigenti responsabili | N° delle verifiche effettuate N° delle non conformità riscontrate | |
Assegnazione degli ausili ed effettuare i relativi controlli | Sono stati uniformati l’organizzazioni e i protocolli, implementando i dispositivi regolamentari per l’ assegnazione degli ausili ed effettuare i relativi controlli con le Delibere del Direttore generale: n° 450/2015 “Istituzione del nuovo Centro Ausili Aziendale e direttive vincolanti per le procedure di erogazione dell’assistenza protesica” , n° 157/2015 “Procedura operativa concordata tra le Unità Sanitarie Locali dell’Umbria per l’attuazione della DGR 1679 del 16.12.2012 riferita ai dispositivi proteisci destinati a sordi e ciechi” , sono state predisposte liste di attesa trasparenti per le richieste di protesi acustiche a livello distrettuale. I collaudi vengono regolarmente effettuati per gli ausili e dispositivi di cui all’Elenco n. 1 e per gli ausili e dispositivi degli Elenchi 2 e 3 non a gara con le modalità previste dal DM 332 e dagli atti regionali di riferimento sono effettuati i controlli sul 10% della fornitura di ausili garati (elenco 2 e 3), come disposto dalla DDG 450/2015. Sono state definite le modalità operative per assicurare la corretta informazione all’utenza in ordine all’elenco dei fornitori autorizzati con atto regionale (modifica modulistica nota Direttore sanitario prot. n. 80912 del 2/9/2015). E’ stato effettuato il recupero del ticket per i controlli negativi del 2011 e per gli ulteriori controlli attivati dal NAS o GdF. E’ in via di definizione la procedura per il recupero del ticket sui controlli negativi comunicati per gli anni 2012 e 2013 dal Sistema della Tessera sanitaria (TS). Sono già state definite e realizzate procedure e modalità di attivazione della CNS in ogni sede distrettuale | |||
Aggiornamento modello Autorizzativo Aster alle più recenti delibere regionali (DGR 332 e 527/2015) con informazioni a fornitori e assistiti | 31 dicembre 2016 | Dirigenti responsabili | N° dei modelli predisposti |
Adozione di una griglia per controllo conformità documentazione /fattura fornitori protesica propedeutica alla liquidazione (check list prescrizioni- autorizzazioni-fatture protesica). | 31 dicembre 2016 | Dirigenti responsabili | Procedura predisposta | |
Revisione procedure contabili protesica compresi gli acquisti extratariffario | 31 dicembre 2016 | Dirigenti responsabili | Procedura predisposta | |
Definizione dei criteri per il controllo a campione delle cartelle individuali degli assistiti che hanno richiesto ausili protesici per la verifica della completezza e regolarità della documentazione | 31 dicembre 2016 | Dirigenti responsabili | Procedura predisposta | |
Definizione da parte del Centro Ausili Aziendale dei criteri di rotazione dei prescrittori e collaudatori e/o di organizzazione di un sistema strutturato di controlli. | 31 dicembre 2017 | Dirigenti responsabili | Procedura predisposta | |
Concessione benefici economici: PRINA, SLA | Sono stati applicati i criteri definiti negli atti nazionali e regionali | |||
Concessione benefici economici: Invalidità civile, L.104, L. 68, ciechi e sordomuti, soggetti sottoposti a trapianto L.31/99 | E’ stata realizzata la piena condivisione dei processi accertativi nella Azienda con l’lNPS titolare del provvedimento finale Condivisione delle procedure aziendali | |||
Rotazione annuale di almeno un componente delle Commissioni di accertamento | 31 dicembre | Responsabile U.O. Medicina legale | Rapporto fra le commissioni con membro ruotato/n° commissioni | |
Commissioni patenti, porto d’armi, contrassegno parcheggio, cessione del quinto dello stipendio Rischio: medio | E’ stata informatizzata l’attività di prenotazione delle visite per il rilascio delle certificazioni medico-legali con l’inserimento a CUP. | |||
Definizione protocolli, comprensivi delle azioni di controllo, per la procedura di rilascio delle certificazioni | 31.12.2016 | Dirigente UO Medicina Legale Aziendale | N° protocolli predisposti | |
Libera professione Rischio: alto | E’ stato ridefinito il regolamento aziendale sulla base di quello regionale, le prenotazioni e i pagamenti avvengono tramite CUP, i professionisti che svolgono l’intramoenia allargata sono stati dotati di POS, in alternativa non possono accettare contanti ma solo assegni. | |||
Verifica prenotazione attività | Ufficio Libera Professione Responsabili servizi interessati | Rapporto visite prenotate/visite accettate |
Definizione dei criteri per il controllo del rispetto dei requisiti igienico sanitari delle strutture utilizzate, assenza di conflitto di interesse fra il professionista ed il gestore dello studio, rispetto degli orari autorizzati, verifica dei tempi di attesa dell’attività istituzionale e modalità di comunicazione all’ufficio libera professione dell’eventuale superamento | 31 dicembre 2016 | Ufficio Libera Professione | ||
Verifica dei criteri sopra definiti. In sede di autorizzazione e/o campione | 1 gennaio - 31 dicembre | Xxxxxxx Xxxxxx Professione Dirigenti responsabili | N° delle verifiche effettuate N° delle non conformità riscontrate | |
Gestione sperimentazioni cliniche | E’ stato revisionato il regolamento aziendale per sperimentazioni cliniche | |||
Definizione dei criteri per la verifica della corretta ed omogenea applicazione dello stesso, nonché delle comunicazioni interne per la eventuale verifica di assenza di conflitto di interessi | 31/12/2016 | Responsabile U.O. Formazione del Personale e Sviluppo Risorse Responsabili servizi interessati | Procedura predisposta | |
Verifica dei criteri sopra definiti | 1 gennaio - 31 dicembre | Responsabile U.O. Formazione del Personale e Sviluppo Risorse Responsabili servizi interessati | N° delle verifiche effettuate N° delle non conformità riscontrate | |
Autorizzazione visione dispositivi medici. Esistono procedure aziendali consolidate nonché una precisa modulistica che impone la firma di più soggetti , non da ultimo, in alcuni casi, quella del Direttore Sanitario dell'Azienda. La rigidità, con la quale tale sistema è stato costruito, è stata dettata dalla consapevolezza che fenomeni, quali ad esempio il comparaggio, avrebbero potuto annidarsi nella filiera. Ciononostante, la continua evoluzione dei dispositivi e l'innovazione costante dei prodotti farmacologici, pur nel rispetto della deontologia medica e sempre nell'ambito dell'appropriatezza, meritano, se non altro , particolare attenzione. Non si segnalano “non conformità”. | ||||
Verifica autorizzazione visione dispositivi medici | ||||
Gestione finanziamenti pubblici e privati, (donazioni e finanziamenti pubblici vincolati) Rischio medio in funzione degli importi e della tipologia | E’ stato predisposto apposito regolamento che definisce i criteri per l’accettazione delle donazioni che non devono generare ulteriori costi aggiuntivi o acquisizione vincolate. E’ prevista l’adozione dei progetti finanziati con atto deliberativo che definisce i tempi di attuazione | |||
Integrazione regolamento aziendale per disciplinare l’accettazione delle donazioni in denaro | Integrazione regolamento aziendale per disciplinare |
della donazione | l’accettazione delle donazioni in denaro | |||
Trasporti sanitari Rischio: alto | Autorizzazione trasporti Sanitari. Per tale fattispecie, il GdL ha ipotizzato un innalzamento del possibile rischio corruttivo, sia per il potenziale economico connesso che per la discrezionalità attribuita agli operatori , in presenza ancora di due realtà , quella relativa alla ex Asl n. 1 e Usl n.2 , con diverse modalità operative di gestione non ancora omogeneizzate, e per le quali tutt'ora vengono applicati due diversi modelli disciplinari. Si da atto dell'esistenza, nella zona Sud, della Centrale Operativa trasporti, cui è affidata la gestione complessiva degli stessi con punti specifici di controllo effettuati da diversi interlocutori nelle varie fasi del processo a garanzia della riduzione dei rischi. Per la zona nord, nelle more dell'affidamento dei nuovi contratti, si da atto che vengono opportunamente effettuati tutti i controlli previsti dagli atti amministrativi vigenti. Entrambi i modelli operativi applicati con l'effettuazione dei relativi controlli al momento non hanno evidenziato alcuna “non conformità” | |||
Completare la prevista assegnazione alle associazioni dei trasporti sanitari anche per la zona nord | 31 dicembre 2016 | Responsabile U.O. Affari generali | assegnazione alle associazioni dei trasporti sanitari anche per la zona nord | |
Prevedere l’istituzione di un albo per le associazioni a cui affidare a rotazione i vari trasporti sanitari | 31 dicembre 2017 | Responsabile U.O. Affari generali | Albo istituito | |
Rilascio Autorizzazioni Rischio: medio | Le autorizzazioni sono rilasciate sulla base di protocolli definiti ed in alcuni casi check list, l’autorizzazione è rilasciata dal Dirigente del Servizio previo esame pratica e sopralluogo da parte dei Tecnici. Nel Dipartimento di Prevenzione è stata prevista la costituzione all’interno di ogni Servizio di un gruppo controllo per la verifica delle attività a campione. | |||
Aggiornamento dichiarazione di mancanza di conflitto di interesse e raccolta delle stesse | 31 dicembre 2016 | Responsabili dei servizi | Rapporto n° dichiarazioni / n° operatori | |
Aggiornamento dei protocolli e definizione per le principali attività di check list di controllo | 31 dicembre 2018 | Responsabili dei servizi | Numero protocolli aggiornati e check list predisposte | |
Attività di controllo e vigilanza Rischio: medio | La vigilanza è svolta sulla base del programma dato dal Responsabile del servizio sulla base di protocolli definiti ed in alcuni casi check, Nel Dipartimento di Prevenzione è stata prevista la costituzione all’interno di ogni Servizio di un gruppo controllo per la verifica delle attività a campione. | |||
Aggiornamento dichiarazione di mancanza di conflitto di interesse e raccolta delle stesse | 31 dicembre 2016 | Responsabili dei servizi | Rapporto n° dichiarazioni / n° operatori | |
Aggiornamento dei protocolli e definizione per le principali attività di check list di controllo | 31 dicembre 2018 | Responsabili dei servizi | Numero protocolli aggiornati e check list predisposte | |
Distretti Attività di controllo e vigilanza Rischio: medio | Costituzione di commissioni distrettuali o aziendali. | 31 dicembre 2016 | Responsabili dei Distretti | N° commissioni costituite |
Controlli da parte dei distretti su tutti gli aspetti della strutturazione sul territorio e dell’erogazione dell’assistenza medico generica. | 1 gennaio – 31 dicembre | Responsabili dei Distretti | N° controlli effettuati N° non conformità riscontrate |
Spesa farmaceutica Ospedaliera e Territoriale Rischio: alto | In funzione di un miglioramento della appropiatezza prescrittiva è stata effettuata una revisione degli elenchi di farmaci antibiotici e non; tale revisione è stata fatta alla luce di nuovi farmaci entrati in commercio, in base alla ristrettezza terapeutica di alcune molecole, in base all'elevato costo di alcuni farmaci. tali elenchi obbligano i Medici prescrittori a compilare una modulistica che permette al Servizio di Farmacia di controllare che scelta, dosaggio, frequenza, tempi siano coerenti con la condizione patologica, per autorizzare l’acquisto del farmaco più economico a parità di efficacia rispetto alla patologia riscontrata. A livello distrettuale sono state costituite le commissioni per l’appropriatezza prescrittiva, (Nota della Direzione Sanitaria prot. n. 89227 del 28/9/2015 relativa alla composizione delle Commissioni Distrettuali). Autorizzazione uso farmaci e dispositivi fuori gara e fuori indicazione . Esistono procedure aziendali consolidate nonché una precisa modulistica che impone la firma di più soggetti , non da ultimo, in alcuni casi, quella del Direttore Sanitario dell'Azienda. La rigidità, con la quale tale sistema è stato costruito, è stata dettata dalla consapevolezza che fenomeni, quali ad esempio il comparaggio, avrebbero potuto annidarsi nella filiera.Non si segnalano “non conformità”. | |||
Completare la prevista centralizzazione dei magazzini | In attesa svolgimento gara regionale | |||
Verifica a campione delle scorte a reparto/magazzino | 1 gennaio – 31 dicembre | Responsabili Servizi farmaceutici | N° dei controlli effettuati N° non conformità riscontrate | |
Incasso prestazioni sanitarie e non sanitarie Rischio: alto | Sono stati adottati i regolamenti per il funzionamento del CUP,( in ogni sede è prevista la possibilità di pagare anche con bancomat e carta di credito), per il recupero crediti e del ciclo attivo. Il bollettino per il pagamento viene inviato a seguito del documento contabile; è attivo servizio regionale di recalling che consente la messa a regime per l’applicazione del comma 15 art. 3 Decreto Legislativo 124/ 1998. Negli ambulatori deve essere effettuato il controllo preventivo dell’avvenuto pagamento della prestazione. Recupero ticket per - codice bianco Pronto Soccorso ed - Altre Prestazioni .Premesso che l'implementazione informatica degli strumenti attualmente in uso è l'auspicabile sviluppo cui l'Azienda tende per evitare i possibili rischi corruttivi legati a tali fattispecie, per il recupero dei ticket “codice bianco” di Pronto Soccorso (ex Legge 296/2006) sono attualmente applicate delle procedure consolidate che regolano il percorso dai Pronto Soccorso alle Unità Operative Amministrative deputate alla spedizione degli inviti al pagamento e alla ricostruzione degli incassi. Più impegnativo riguarda il recupero del costo per le altre prestazioni. Al fine di migliorare, la collaborazione tra la Direzione Amministrativa e le Direzioni Sanitarie di Presidio, per lo sviluppo delle procedure di controllo in ordine al rapporto tra esami clinico-chimici e ricoveri ospedalieri, sarà a breve formalizzata una specifica linea guida, che standardizzi le diverse fasi del processo, per assicurare l'inequivocabile corrispondenza tra esame ed introito ove non correlato da ricovero. Quanto sopra è la necessaria evoluzione per evitare fenomeni “corruttivi” verificatisi in particolare negli anni 2010/2012 . Nello specifico l'attività ispettiva, eseguita dal Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri, delegata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti, e conclusasi solo nel 2014, ha evidenziato le criticità che, negli anni considerati, non hanno consentito appunto “l'inequivocabile corrispondenza tra esame ed introito ove non correlato da ricovero”. L'Azienda ha pertanto avviato e concluso tutti i procedimenti disciplinari del caso e immediatamente adottato, fin dal 2014, la misura correttiva più adeguata, quale l'implementazione delle password individuali per tutto il personale delle varie Unità Ospedaliere che possono accedere al Sistema Informatico del Laboratorio Analisi. Nessuna anticonformità è stata riscontrata dal 2014 ad oggi. |
Predisposizione reportistica che consenta incrocio automatico tra erogato ed incassato. | 31 dicembre 2016 | Responsabili dei servizi | Numero non conformità riscontrate | |
Utilizzo spazi nelle strutture Rischio: medio-basso | E’ stato predisposto il regolamento aziendale, gli spazi sono concessi dai Responsabili delle Strutture previo domanda al Direttore generale | |||
Verifica dell’applicazione del regolamento | 1 gennaio – 31 dicembre | Responsabili Strutture | N° dei controlli effettuati N° non conformità riscontrate | |
Rapporti con soggetti esterni (assistenza privata e gestione camera mortuaria,, etc.). Rischio: alto | Sono stati predisposti i regolamenti sull’assistenza sanitaria, gestione camere mortuarie, uso degli auditorium e sala riunioni. | |||
Utilizzo Camera mortuaria - Certificazione decessi ospedalieri. E' stao predisposto il relativo regolamento aziendale per le strutture ospedaliere, è in fase di definizione quello per le territoriali. Tale attività, vedi anche determinazione ANAC n. 12/2015, viene ricompresa sotto “l'alveo delle aree di rischio specifiche” proprie di una struttura sanitaria, verso cui orientare interventi mirati ad incidere sull'organizzazione in quanto particolarmente esposta al rischio corruzione. La gestione delle strutture mortuarie, insistenti nella nostra Azienda, è affidata alle rispettive strutture ospedaliere ad eccezione di alcune RSA e dello Hospice che sono riconducibili al territorio . Nelle more della completa applicazione dei previsti regolamenti , che ha tenuto conto tenere conto della normativa in continua evoluzione, è stato e viene assicurato, comunque, dal punto di vista organizzativo e delle risorse a disposizione la più appropriata modalità di gestione. Nello specifico, le rispettive Direzioni Sanitarie vigilano affinché gli operatori, di reparto e/o preposti alla gestione operativa delle camere mortuarie, non intrattengano alcun contatto con agenzie di onoranze funebri al fine di ottenere “utili” dal possibile orientamento in loro favore di parenti dei deceduti. | ||||
Verifica dell’applicazione dei regolamenti | 1 gennaio – 31 dicembre | Responsabili Strutture | N° dei controlli effettuati N° non conformità riscontrate | |
Affari legali e del Contenzioso | In Azienda è stata costituita l’avvocatura interna con l’Incarico Professionale Alta Specializzazione “Affari Legali e del Contenzioso”, che svolge direttamente circa l’85% delle cause. All’esterno sono conferite solo quelle di elevatà specialità, in particolare quelle relative a procedimenti penali. Per l’affido all’esterno si utilizzano due metodologie. La prima ad “Intuito personae”, ( Sentenza del Consiglio di Stato sez. V, 11/05/2012, n° 2730 e Deliberazione n° 137/2013/PAR della Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per l’Umbria) il legale è scelto dalla Direzione aziendale , con proposta di lavorare ai minimi tariffari. Il contenzioso assicurativo è supportato dal Comitato di gestione e dall’Avvocato interno Responsabile dell’U.O. Affari generali, i costi dell’eventuale presenza dell’avvocato esterno sono coperti dall’assicurazione con la quale viene concertata la scelta. Nel sito istituzionale sono assolti gli che la Trasparenza detta per il conferimento degli incarichi, sotto la voce “prestatori di opera intellettuale” | |||
Potenziare gli incarichi interni a spese di quelli esterni | 1 gennaio – 31 dicembre | Responsabile IPAS Affari legali e del Contenzioso | Rapporto n° incarichi esterni/ n° incarichi interni | |
Sono in corso di definizione i criteri per predisporre gli albi aperti per materia ai professionisti esterni, applicando il principio della rotazione | 31 dicembre 2017 | Resp. IPAS Affari legali e del Contenzioso | Albi predisposti |
Allegato 1 Riferimenti normativi
La Costituzione della Repubblica italiana | Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. omissis |
Legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione del la corruzione e dell’ illegalità nella pubblica amministrazione | Introduce tutti gli strumenti necessari alla prevenzione e repressione dei fenomeni di corruzione, definisce i provvedimenti legislativi cui necessita l’approvazione del parlamento, da adottare entro sei mesi dalla sua entrata in vigore ed in particolare: |
D.P.C.M. del 16\01\2013 “Istituzione del Comitato interministeriale per la prevenzione e il contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”. | Istituisce il Comitato che ha il compito di elaborare gli indirizzi per la elaborazione del Piano Nazionale Anticorruzione, pubblicate il 13 marzo 2013 |
Piano Nazionale Anticorruzione Dipartimento della Funzione Pubblica | Assicura: l’attuazione coordinata delle strategie di prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione; lo sviluppo graduale e progressivo del sistema di prevenzione, con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti. Il PNA è uno strumento programmatico a scorrimento, è sottoposto ad aggiornamento annuale, contiene indicatori e target per misurare gli obiettivi strategici, garantisce il monitoraggio dello scostamento da questi. Gli obiettivi sono: ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione, aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione, creare un contesto sfavorevole alla corruzione e costruire un’etica comune. |
Aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione ANAc Determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015 | Con l’ Aggiornamento, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) intende fornire indicazioni integrative e chiarimenti rispetto ai contenuti del Piano Nazionale Anticorruzione approvato con delibera 11 settembre 2013, n. 72 (PNA) L’Autorità ha deciso di predisporre l’Aggiornamento muovendo, da una parte, dalle risultanze della valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni conclusasi a luglio 2015; dall’altra dall’opportunità di dare risposte unitarie alle richieste di chiarimenti pervenute dagli operatori del settore ed in particolare dai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC), con i quali l’Autorità ha avuto un importante confronto il 14 luglio del 2015 nella “Giornata nazionale di incontro con i Responsabili della prevenzione della corruzione in servizio presso le pubbliche amministrazioni”. Contiene due approfondimenti: il primo relativo all’area di rischio contratti pubblici si pone il fine di fornire indicazioni per la predisposizione e gestione delle misure di prevenzione della |
corruzione nell’area di rischio relativa ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Si ritiene necessario utilizzare la più ampia definizione di “area di rischio contratti pubblici”, in luogo di quella di “affidamento di lavori, servizi e forniture” indicata nel PNA, perché ciò consente un’analisi approfondita non solo della fase di affidamento ma anche di quelle successive di esecuzione del contratto. Il secondo approfondimento sanità si pone l’obiettivo Obiettivo del di fornire ai Soggetti che interagiscono nel Sistema Sanitario specifiche raccomandazioni per contrastare i suddetti potenziali fattori di condizionamento, da osservare per la redazione ed attuazione dei rispettivi PTPC, tenendo conto del particolare ambito di applicazione, del contesto ambientale, della tipologia e del livello di complessità dell’organizzazione sanitaria e del sistema di relazioni in essa esistenti. | |
Circolare n.1 del 25\01\2013 –Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione- Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento della Funzione Pubblica | Fornisce informazioni e le prime indicazioni alle amministrazioni con particolare riferimento alla caratteristiche ed ai compiti della figura del R.P.C. |
Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114 | Trasferimento completo delle competenze sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza dal Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) all’ANAC, nonché la rilevante riorganizzazione dell’ANAC e l’assunzione delle funzioni e delle competenze della soppressa Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (AVCP) |
D.L. n.39 del 08\04\2013 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’art.1, commi 49 e 50 L. 190” | I suddetti commi prevedono che il Governo adotti strumenti legislativi idonei alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni corruttivi, senza nuovi o maggiori oneri di spesa per la finanza pubblica. In particolare con il suddetto Decreto si modifica in senso restrittivo, la normativa vigente in materia di attribuzione di incarichi dirigenziali e di responsabilità di vertice nella pubblica amministrazione e di incompatibilità tra i detti incarichi e lo svolgimento di incarichi pubblici elettivi o la titolarità di interessi privati che possano porsi in conflitto con l’esercizio imparziale con le funzioni pubbliche affidate. |
- D.L. n. 33 del 14\03\2013 sul “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità trasparenza e diffusione dell’informazione da parte delle pubbliche amministrazioni”. | Il Decreto, nel rispetto dei principi e criteri direttivi dei commi 35 e 36 art.1 L. 190, definisce il principio generale di trasparenza, come: “ accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche" (art. 1, c. 1). Nel provvedimento sono definite, in maniera vincolante, le norme e le sanzioni relative ai mancati adempimenti. Sono inoltre individuate le disposizioni che regolamentano e fissano i limiti della pubblicazione, nei siti istituzionali, di dati ed informazioni relative all’organizzazione e alle attività delle pubbliche amministrazioni. Tali informazioni sono pubblicati in formato idoneo a garantire l’integrità del documento; deve essere inoltre, curato l’aggiornamento, di semplice consultazione e |
devono indicare la provenienza; devono inoltre risultare riutilizzabili; è fissato in 5 anni l’obbligo di durata della pubblicazione. Pur rispettando i limiti imposti dalla normativa in materia di tutela della segretezza e della privacy, il principio della completa accessibilità delle informazioni è ispirato al “Freedom of Information Act” statunitense, che garantisce a chiunque l’accesso a qualsiasi documento o dato in possesso delle pubbliche amministrazioni. L’introduzione del “diritto all’ accesso civico” mira a costruire e\o ad alimentare il rapporto di fiducia tra il Cittadino e la Pubblica Amministrazione e a promuovere il principio di legalità e la prevenzione della corruzione Nel dispositivo legislativo viene definita l’adozione del Piano Triennale per l’Integrità e la Trasparenza come sezione del Piano di Prevenzione della Corruzione che deve indicare le modalità di attuazione degli obblighi di trasparenza e gli obiettivi collegati con il piano della performance. | |
Decreto del Presidente della Repubblica 16\04\2013 n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del Dls 30\03\2001, n.165”. | Il Codice approvato sostituisce il vigente Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui al decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della funzione pubblica 28 novembre 2000 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 84 del 10 aprile 2001). Esso è stato abrogato dall'articolo 17, comma 3, del su citato decreto n. 62. Il Codice stabilisce l’obbligo di “assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico”. Il regolamento si applica ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il cui rapporto di lavoro è disciplinato in base all'articolo 2, commi 2 e 3, del medesimo decreto. Riguardo a tale aspetto, viene precisato che “si è ritenuto di non poter accogliere le osservazioni contenute nel parere del Consiglio di Stato con le quali si era chiesto di estendere l'ambito soggettivo di applicazione del codice a tutti i pubblici dipendenti, e questo in considerazione del fatto che l'articolo 54 del decreto legislativo n. 165 del 2001 trova applicazione soltanto nei confronti dei pubblici dipendenti il cui rapporto di lavoro è regolato contrattualmente. Viene comunque specificato, all'articolo 2, che le pubbliche amministrazioni destinatarie del codice estendono, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal codice anche a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico, nonché ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche. |
Intesa tra Governo, Regioni ed Enti Locali per l’attuazione dell’art. 1 comma 61 e 62 legge 190/12. Conferenza Unificata | Definisce il campo di applicabilità della legge 190/12 alle regioni, Enti locali ed Aziende sanitarie, ribadisce che le figure del R.P.C. e della Trasparenza debbono essere tempestivamente nominate e le nomine debbono essere comunicate alla CIVIT e pubblicate sul sito web istituzionale. Le due figure possono essere distinte, ma debbono operare, in questo caso, in stretta sinergia e coordinazione. I Piani Anticorruzione Trasparenza devono essere approvati entro il 31 gennaio 2014, e poi entro il mese di gennaio di ogni anno e devono essere pubblicati sul sito web istituzionale (tale |
pubblicazione per gli enti locali sostituisce anche l’obbligatoria comunicazione alla Regioni di appartenenza) e comunicati al Dipartimento Funzione Pubblica; il Piano Trasparenza va inserito nell’apposito spazio del sito web della CIVIT. I piani devono definire criteri di rotazione delle figure di vertice delle aree a rischio: gli incarichi debbono essere comunque portati e termine, e i criteri definiti previa informativa sindacale. Devono essere aggiornati i Codici di comportamento delle amministrazioni locali secondo quanto previsto da quello nazionale DPR 62/2013 (Codice di Comportamento). Devono essere definiti su appositi tavoli tecnici i criteri per l’incompatibilità ed inconferibilità degli incarichi dei Dirigenti dei pubblici dipendenti | |
Altra normativa di riferimento: | |
Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n.165 recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" | Prevede precise responsabilità in carico ai dirigenti per la lotta alla corruzione all’art. 16 commi: l-bis) concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell'ufficio cui sono preposti; (3) l-ter) forniscono le informazioni richieste dal soggetto competente per l'individuazione delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione e formulano specifiche proposte volte alla prevenzione del rischio medesimo; (4) l-quater) provvedono al monitoraggio delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell'ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva. |
Libro II Titolo II del Codice penale in particolare gli articoli dal 317 al 322 bis | Il titolo II riguarda i delitti contro la Pubblica Amministrazione, mentre gli articoli citati sono quelli specifici per la concussione e corruzione |
Legge n. 116 del 3 agosto 2009 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell' Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, adottata dall' Assemblea generale dell'ONU il 31 ottobre 2003 con risoluzione n. 58\4, firmata dallo Stato Italiano il 9 dicembre 2003, | In attuazione dei principi della convenzione è stata emessa la legge 190/12 |
Decreto Legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni" | Le disposizioni contenute nel testo disciplinano il sistema di valutazione delle strutture e dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale. |
Decreto Legislativo denominato "Testo unico sulla privacy" n. 196 del 30 giugno 2003 | Garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità dell'interessato, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali. Disciplina il trattamento dei dati personali assicurando un elevato livello di tutela dei diritti e delle libertà nel rispetto dei principi di semplificazione, armonizzazione ed efficacia delle modalità previste per il loro esercizio da parte degli interessati, nonché per l'adempimento degli obblighi da parte dei titolari del trattamento. |
Norma UNI ISO 31000 / 2010 | Fornisce i principi e linee guida generali sulla gestione del rischio |
Allegato 2 riepilogo attività comunicate dalle Unità Operative e relativa analisi del rischio
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
processo | successivi | ||||||||||||
assistenza sanitaria integrativa | Direzione Direzioni Sanitarie | Posizioni Organizzativ e Attività Amministrati ve | Sì | no | Sì | Sì | Regolamento Aziendale adottato con Deliberazione DG 529/2014 | 1 | 1 | 1 | |||
rilascio documentazi one sanitaria | idem | Posizioni Organizzativ e Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | Regolamento Aziendale adottato con Deliberazione del DG n. 657/2014 rettificato con Deliberazione DG n. 852/2014 | 2 | 2 | 4 | |||
utilizzo camera mortuaria- certificazione decessi ricoverati | idem | Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Normativa nazionale e regionale. Di prossima emanazione "Regolamento Aziendale in materia" | 1 | 3 | 3 | ||||
registrazione nascite | idem | Posizioni Organizzativ e Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | L. 127/'97 e smi Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo | 1 | 1 | 1 | |||
recupero tickets per - codice bianco psddrrggs - altre prestazioni | Direzione Amminist rativa Presidi Ospedali eri e Direzioni Sanitarie di Presidio o di Stabilime nto Ospedali ero | Posizioni Oeganizzati ve Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | Procedure interne consolidate | 1 | 2 | 2 |
azioni di rivalsa | idem | Posizioni Oeganizzati ve Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | L.R. 18/2012 ART. 53 Addebito delle prestazioni a terzi responsabili | 1 | 1 | 1 | |||
prenotazioni (liste di attesa) e pagamento prestazioni ambulatoriali | Direzioni Sanitarie | Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Sì | DGR 1009 del 4/08/2014 e Deliberazione del DG 796/2014 "Piano Aziendale per il contenimento delle liste di attesa | 1 | 4 | 4 | |||
controllo alpi | Direzione Amminist rativa | Direzione Amministrati va e Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Sì | Regolamento Aziendale adottato con Deliberazione del DG n. 740/2014 | 1 | 4 | 4 | |||
ricoveri ordinari e diurni | Direzioni Sanitarie | Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Sì | Adozione Procedure Aziendali su: Gestione Blocco Operatorio, Gestione Liste di Attesa per intervento chirurgico programmato, Gestione percorso preoperatorio in chirurgia programmata | 1 | 3 | 3 | |||
autorizzazio ni trasporti sanitari | Direzioni Sanitarie | Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Sì | Normativa nazionale e regionale di riferimento e disciplinari aziendali | 2 | 4 | 8 | |||
stipula accordi contrattuali con strutture sanitarie accreditate | Direzione Amminist rativa e Direzioni Sanitarie | Posizioni Organizzativ e Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | L.R. 18/2012 Riordino del SSR | 1 | 4 | 4 | |||
liquidazione fatture | Direzione Amminist rativa | Posizioni Organizzativ e Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | Normativa nazionale e regionale di riferimento e disciplinari aziendali | 1 | 4 | 4 | |||
autorizzazio ne pagamento prestazioni per ricoverati in altre strutture (cessione | Direzioni Sanitarie | Direzione Amministrati va Presidi e Posizioni Organizzativ e Attività Amministrati ve | Sì | Sì | Sì | Sì | Normativa nazionale e regionale di riferimento e Rapporti convenzionali ed accordi con altre Aziende Sanitarie | 1 | 4 | 4 |
dei servizi) | |||||||||||||
autorizzazio ne visione dispositivi medici | Direzioni Sanitarie | Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Sì | Procedure Aziendali Consolidate e relativa modulistica | 1 | 3 | 3 | |||
autorizzazio ne uso farmaci e dispositivi fuori gara e fuori indicazione | Direzioni Sanitarie | Direzioni Sanitarie | Sì | Sì | Sì | Sì | Procedure Aziendali Consolidate e relativa modulistica | 1 | 4 | 4 | |||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
processo | successivi | ||||||||||||
Scelta e revoca del medico | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale | NO | NO | NO | SI | L.833/78, L. 502/92 e ACN MMG e PLS, Accordi Regionali | 3 | 1 | 3 | Verifica trimestrale sull'aggiornamento e pubblicità degli elenchi esposti al pubblico. Implementazione di modalità procedurali omogenee per tutti i Distretti (Predisposizione di news letter per gli operatori deigli Uffici) Controlli: Verifica trimestrale sull'aggiornamento e pubblicità degli elenchi esposti presso gli sportelli e pubblicati nel sito aziendale - Responsabilità del back-office e dei Responsabili dei Centri di Salute (con verbale della verifica) | N° Controlli effettuati e N° non conformità emerse | |
Richiesta duplicato Tessera sanitaria/TE AM | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale | NO | SI | SI | NO | Regolamento Europeo 631/2004 | 2 | 1 | 2 | Verifica iscrizione e documentazione attestante lo smarrimento | N° Controlli effettuati e N° non conformità | |
Rilascio e revoca esenzione | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale/ | SI | SI | SI | SI | D.Lgs. 124/98 | 1 | 3 | 3 | CONTROLLI chiusura automatica alla scadenza |
ticket (patologia e condizione) | CUP | ||||||||||||
Rilascio e revoca esenzione ticket (reddito) | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale/ CUP | NO | SI | NO | SI | D.lgs. 124/98 , DM 11/12/2009, DGR 866/2011 | 2 | 3 | 6 | iniziative di collaborazione con le autorità competenti in materia di verifica delle autocertificazioni per esenzioni per reddito e attribuzione delle Fasce R Controlli: Messa a regime della procedura di recupero ticket sui controlli negativi comunicati dal Sistema TS (già in corso recupero 2011 - avviato 2012) | N° non conformità | |
Assistenza sanitaria cittadini italiani c/o paesi UE o Stati convenziona ti e lavoratori italiani distaccati all'estero | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale/ CUP | NO | NO | NO | NO | Regolamento CEE 1408/71, Regolamento CEE 1574/72, Regolamento UE 883/2004, Regolamento UE 987/2009, Regolamento UE 988/2009, circolari ministeriali, DPR n.618/1980;Accordi bilaterali. | 4 | 1 | 4 | |||
Assistenza sanitaria stranieri a carico di paesi UE e Stati convenziona ti | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale/ CUP | SI | SI | SI | SI | Regolamento CEE 1408/71, Regolamento CEE 1574/72, Regolamento UE 883/2004, Regolamento UE 987/2009, Regolamento UE 988/2009, circolari ministeriali,Accordi bilaterali. | 1 | 3 | 3 | |||
Ricoveri all'estero in centri di alta specializzazi one - assistenza diretta E112 | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale | SI | SI | SI | SI | D.M. 3/11/1989 e Circolare Ministero Sanità n. 33 del 12/12/1989 e s.m.i., normativa regionale | 1 | 3 | 3 | |||
Ricoveri all'estero in centri di alta | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale | SI | SI | SI | SI | D.M. 3/11/1989 e Circolare Ministero Sanità n. 33 del | 1 | 3 | 3 |
specializzazi one - assistenza indiretta | 12/12/1989 e s.m.i., normativa regionale | ||||||||||||
Rimborso per prestazioni sanitarie fruite all'estero | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale | SI | SI | SI | SI | Regolamento CEE 1408/71, Regolamento CEE 1574/72, Regolamento UE 883/2004, Regolamento UE 987/2009, Regolamento UE 988/2009 e circolari ministeriali. | 1 | 2 | 2 | |||
Fornitura di protesi e ausili | Medico prescritto re | Ufficio Assistenza Protesica, Centri di Salute | SI | SI | SI | SI | D.M. 332/1999 e normativa regionale di riferimento | 1 | 2 | 2 | Messa a regime della percentuale del 10% anche sulla fornitura di ausili garati (elenco 2 e 3), come disposto dalla DDG 450/2015 - Controllo a campione delle cartelle individuali degli assistiti che hanno richiesto ausili protesici per la verifica della completezza e regolarità della documentazione | N° Controlli effettuati e N° non conformità | |
Autorizzazio ne alla fornitura di presidi di assistenza integrativa (es. pannoloni, traverse, ecc) | Medico autorizza tore | Centro di Salute | SI | SI | SI | SI | D.M. 332/1999 e normativa regionale di riferimento | 1 | 2 | 2 | CONTROLLI messa a regime informatizzazione procedura | ||
Accesso agli atti e documenti | Direttore del Distretto/ Dirigente responsa bile della struttura/ Servizio | Direzione distretto/Str utture e Servizi interessati | SI | SI | SI | NO | L. 241/90 e successive modificazioni D.P.R. 184 del 12/4/2006, Regolamento aziendale | 1 | 1 | 1 | Regolamentazione accesso alla documentazione sanitaria dei servizi territoriali CONTROLLI Sull’ammissibilità del diritto di accesso | ||
Gestione reclamo | Direttore Generale | URP | SI | SI | SI | SI | L. 241/90, D.lgs 502/92, DPCM 11 ottobre 1994, L. 7 giugno 2000 n. 150, | 1 | 2 | 2 |
Regolamento aziendale | |||||||||||||
Prenotazion e/pagamento prestazioni sanitarie (CUP) | Direttore Distretto/ Direzione Presidio Ospedali ero | Punti CUP /Servizi che rilasciano Bollettino EOL | SI | SI | SI | SI | DGR n.1118/2010 | 1 | 2 | 2 | Vedi note su azioni trasversali pagamento al momento della prenotazione se la prestazione avviene entro 60gg. | ||
Rimborso ticket | Direttore Distretto/ Direzione Pres.Osp . | Punti CUP | NO | SI | SI | SI | Regolamento aziendale di cassa | 1 | 2 | 2 | CONTROLLI: Verifiche della UO contabilità | ||
Autorizzazio ne inserimenti in strutture residenziali e semiresiden ziali sociosanitari e accreditate e a gestione diretta | Dir.Distre tto/Dirige nte Servizio/ Dirigente Sanitario Struttura a gestione diretta | Servizi Distrettuali | SI | SI | SI | SI | L. 833/78, DPCM 14/2/2001, DGR n. 21 del 2005, LR n. 9 del 2008, DGR 1708 del 2009 e PSR | 1 | 3 | 3 | omogenizzazione procedure a livello aziendale e contestuale definizione piano dei controlli | ||
Autorizzazio ne inserimenti in strutture/com unità terapeutiche per le dipendenze patologiche | Dir.Distre tto/ Dirigente Servizio/ Resp.Ser T/Alcolog ia | Servizio distrettuali | SI | SI | SI | SI | DPR n. 309/1990 | 1 | 3 | 3 | omogenizzazione procedure a livello aziendale e contestuale definizione piano dei controlli | ||
Autorizzazio ne Assistenza domiciliare sociosanitari a | Direttore del Distretto | Servizi distrettuali | SI | SI | SI | SI | L. 833/78, DPCM 14/2/2001, DGR n. 21 del 2005, LR n. 9 del 2008, DGR 1708 del 2009 e PSR | 1 | 3 | 3 | omogenizzazione procedure a livello aziendale e contestuale definizione piano dei controlli | ||
Gestione liste della presa in carico per piano straordinario conteniment o Tempi di Attesa | Direttore del Distretto | Servizi distrettuali | SI | SI | SI | SI | DGR 1009/2014 | 1 | 4 | 4 | Vedi azioni trasversali |
Autorizzazio ne trasporti sanitari | Dirigente sanitario Resp. della struttura/ centro di salute | Servizi distrettuali | SI | SI | SI | SI | DPCM 22/11/2001 - DGR 1324 del 2002 | 1 | 3 | 3 | Uniformare il manuale dei trasporti (obiettivo 2016) | ||
Assegno SLA | Direttore del Distretto | Servizi distrettuali | SI | SI | SI | SI | DGR n. 1708/2009; DGR 909/2011 | 1 | 3 | 3 | Prevedere la durata in carica e i criteri per la successiva rotazione dei membri dell’Unità multidisciplinare di valutazione - Individuare un soggetto terzo (commissione interdistrettuale? )con audit a campione sulle pratiche trattate nei vari distretti e sulla corretta applicazione delle scale di valutazione internazionale | ||
Assegni e contributi previsti dalla normativa per la non autosufficien za (PRINA) | Direttore del Distretto | Servizi distrettuali | SI | SI | SI | SI | DGR 1708/2009 | 1 | 3 | 3 | Prevedere la durata in carica e i criteri per la successiva rotazione dei membri dell’Unità multidisciplinare di valutazione - Individuare un soggetto terzo (commissione interdistrettuale? )con audit a campione sulle pratiche trattate nei vari distretti e sulla corretta applicazione delle scale di valutazione internazionale | ||
Rilascio relazioni sanitarie/soci ali | Servizi Sanitari e Servizi Sociali/ Resp. sanitario del servizio | Servizi distrettuali | NO | NO | NO | NO | normativa specifica dei vari settori | 4 | 1 | 4 | |||
Rilascio copia cartella clinica/docu mentazione | Resp.le P. O/Struttu ra/Servizi o/ | Direzioni sanitarie ospedaliere/ Struttura/Se rvizio/Direzi | NO | SI | SI | NO | D.lgs 196/2003, DPR 445/2000, Regolamento aziendale | 2 | 1 | 2 | Regolamentazione accesso alla documentazione sanitaria dei servizi territoriali Controlli: Sull’ammissibilità |
sanitaria | Direzione Distretto | one Distretto | del diritto di accesso | ||||||||||
Stipula accordi contrattuali con strutture sanitarie e socio- sanitarie accreditate | Direttore del Distretto | Direzione Distretto | SI | SI | SI | SI | normativa regionale di settore | 1 | 4 | 4 | CONTROLLI Istituzione di commisioni distrettuali per la verifica del raggiungimento dei risultati e delle attività effettivamente svolte in rapporto alle prestazioni previste negli accordi contrattuali e pagate. E’ stata predisposta dai direttori di distretto una ceck-list sulla cui base effettuare i controlli in modo da garantire uniformità in tutti i territori. | N° Controlli effettuati e N° non conformità | |
Stipula accordi di collaborazio ne con Associazioni di volontariato | Direttore del Distretto | Direzione Distretto/Ser vizi Distrettuali | SI | SI | SI | SI | normativa regionale di settore | 1 | 3 | 3 | CONTROLLI Verifica iscrizione albo regionale e controlli successivi previsti nelle convenzioni (almeno una relazione prima della liquidazione del contributo) | N° Controlli effettuati e N° non conformità | |
Liquidazione fatture (esclusa emissione mandato) | Direzione Distretto | Direzione Distretto | SI | SI | SI | SI | L. 134/2012 | 1 | 5 | 5 | Implementazione dell'Ufficio Unico di liquidazione per i Distretti già previsto nella disposizione di servizio della Direzione Generale Prot. N. 118381/2013 Controlli: Già previsto nelle procedure amministrativo contabili (Economico Finanziario) - Modulo di Validazione della Prestazione già a regime con firma del Responsabile | ||
Procediment o riscossione compartecip azione sociale | Direzione Distretto/ Resp. Strutture e Servizi | Strutture e servizi distrettuali | SI | SI | SI | SI | DGR n.21/2005 DGR n.1708/2009 | 1 | 4 | 4 | CONTROLLI: Verifica annuale con ISEE secondo i criteri definiti dalla normativa regionale |
Applicazione regolamento recupero crediti | |||||||||||||
Contributo per Cure Climatiche e Soggiorni Terapeutici agli Inv.di Guerra e Categ. assimilate | Direttore del Distretto/ Resp.le Medicina Legale | Direzione Distretto | SI | SI | SI | NO | art. 57 L.833/1978 L.R. n.26/2002; DGR n. 412/2003 | 1 | 1 | 1 | Centralizzazione nella UO Interdistrettuale Medicina Legale della fase di istruttoria e liquidazione dei contributi per assicurare omogenità delle procedure | ||
Contributi alla spesa per la modifica agli strumenti di guida ai sensi dell'Art. 27 della Legge 104/1992 | Direttore Distretto/ Resp.le Medicina Legale | Direzione Distretto | SI | SI | SI | NO | Art. 27 L. 104/1992 | 1 | 1 | 1 | |||
Benefici per soggetti affetti da tubercolosi non indennizzati INPS | Direttore Distretto/ Resp.le Medicina Legale | Direzione Distretto | SI | SI | SI | SI | L. n. 88 del 04-03-1987 | 1 | 1 | 1 | |||
Interdizione dal lavoro per gravidanza | Resp.le Medicina Legale | Medicina Legale | SI | SI | SI | SI | D.L. 151/2001 Art.17 comma 2 | 1 | 4 | 4 | |||
Visite Collegiali | Resp.le Medicina Legale | Medicina Legale | SI | SI | SI | SI | L.461/2001 elibera Direttore gen. 209/'13 | 1 | 1 | 1 | |||
Riconoscime nto grave patologia | Resp.le Medicina Legale | Medicina Legale | NO | SI | SI | SI | Art.17 comma 9 del CCNL 24/07/2003 Delibera Direttore gen. 613/'14 | 1 | 1 | 1 | |||
Concessione permesso grave infermità | Resp.le Medicina Legale/Di rigente medico Centro di salute | Medicina Legale/Cent ro di Salute | NO | SI | SI | SI | Art.4 comma 1 L.53/2000 | 1 | 1 | 1 | |||
Visite fiscali | Resp.le Medicina | Medicina Legale | SI | SI | SI | SI | L.300/1970 e successive modifiche | 1 | 1 | 1 | rendere omogenee le procedure a livello |
Legale/Di rigente medico Centro di salute | aziendale ed informatizzazione attività | ||||||||||||
Rilascio certificato idoneità psicofisica (prestazioni di credito ex- INPDAP) | Resp.le Medicina Legale/Di rigente medico Centro di salute | Medicina Legale/Cent ro di Salute | NO | SI | SI | SI | D.P.R. N. 3/1957 D.P.R. N. 445/2000 | 1 | 1 | 1 | |||
Rilascio certificato per la mobilità delle persone invalide | Resp.le Medicina Legale/Di rigente medico Centro di salute | Medicina Legale/Cent ro di Salute | NO | SI | SI | SI | L.495/92 codice della strada Art.381 | 1 | 1 | 1 | |||
Rilascio certificato esenzione dall'obbligo di utilizzo dei sistemi di ritenzione | Resp.le Medicina Legale/Di rigente medico Centro di salute | Medicina Legale/Cent ro di Salute | NO | SI | SI | SI | legge 284/'89, d.Lgs.vo 285/'92, d.Lgs.vo 150/'05 | 1 | 1 | 1 | |||
Certificazioni ai fini del Rilascio/Rinn ovo licenza porto d'armi | Resp.le Medicina Legale/Di rigente medico Centro di salute | Medicina Legale/Cent ro di Salute | NO | SI | SI | SI | D.M. Sanità 28/04/1998 | 1 | 1 | 1 | |||
Certificazioni ai fini del Rilascio/Rinn ovo patente di guida | Resp.le Medicina Legale/Di rigente medico Centro di salute | Medicina Legale/Cent ro di Salute | NO | SI | SI | SI | art. 119 del De.Legs.vo n. 285/1992, legge 120/'10, D.P.R. 495/'92 | 1 | 1 | 1 | |||
Certificazioni ai fini del | Resp.le Medicina | Medicina Legale/Cent | NO | SI | SI | SI | D.Lgs.vo n.171/2005 | 1 | 1 | 1 |
Rilascio/Rinn ovo patente nautica | Legale/Di rigente medico Centro di salute | ro di Salute | |||||||||||
Benefici Legge 210/1992 | Resp.le UOS Interdistr ettuale Med.Leg ale | Medicina Legale interdistrettu ale | SI | SI | SI | SI | Legge 210/1992e successive modificazioni | 1 | 4 | 4 | Completamento della procedura di centralizzazione delle pratiche presso l'U.O.S Interdistrettuale Med.Legale | ||
Manifestazio ne volontà donazione organi | idem | Medicina Legale interdistrettu ale | SI | SI | SI | NO | Legge n. 91/1999 | 1 | 1 | 1 | |||
Commission e Medico Locale patenti | idem | Medicina Legale Interdistrettu ale | SI | SI | SI | SI | DPR. n. 495/1992 art. 330 | 1 | 1 | 1 | |||
Gestione Sinistri | Coordina tore | XX.XX.XX. | SI | SI | SI | SI | DGR 1775/'12, Del. Dir. Gen.1095/'13, Del. Dir. Gen.240/'14 | 1 | 5 | 5 | informatizzazione attività, informazione interna ed esterna, verifiche collaborazioni istruttoria interna | ||
Autorizzazio ne inserimenti in strutture e comunità terapeutiche per utenti psichiatrici | Direttore Distretto / Direttore DSM o suo DELEGA TO | Direzione Distretto / Direzione DSM / CSM competente | SI | SI | SI | controlli periodici del CSM e responsabili di Area | DGR n. 372 del 07-07- 1997 - DGR n. 406 del 2-03-2005 - DGR n. 21 del 12 gennaio 2005 - PSR - procedure interne dei servizi | 1 | 4 | 4 | omogenizzazione procedure a livello aziendale e contestuale definizione piano dei controlli | ||
Autorizzazio ne Assistenza domiciliare pazienti psichiatrici / Inserimento attività Semiresiden ziali | Direttore DSM o suo DELEGA TO | Direzione DSM / CSM competente | SI | SI | SI | SI controlli periodici del csm e repsonsabili di area | L. 833/78, DPCM 14/2/2001, DGR n. 21 del 2005, LR n. 9 del 2008, DGR 1708 del 2009 e PSR - procedure interne dei servizi | 1 | 4 | 4 | omogenizzazione procedure a livello aziendale e contestuale definizione piano dei controlli | ||
Provvidenze a favore di nefropatici (ex ASL 1) | Direttore Distretto | Direzione Distretto | SI | SI | SI | controlli dell'accesso al Servizio Nefrologia e | L.R. n. 8 del 27- 01-77 e s.m.ei. | 1 | 2 | 2 | Centralizzazione nella UO Economato delle procedure di liquidazione. |
Dialisi | |||||||||||||
Rimborsi ai trapiantandi / trapiantati, (ex ASL 1) | Direttore Distretto | Direzione Distretto | SI | SI | SI | NO | L.R. 19 novembre 1999, n. 31 | 1 | 1 | 1 | Centralizzazione nella UO Economato delle procedure di liquidazione. Verifica in corso di processo del Centro Regionale Trapianti | ||
Scelta e revoca del medico | Direzione Distretto | Ufficio Anagrafe Distrettuale | NO | NO | NO | SI | L.833/78, L. 502/92 e ACN MMG e PLS, Accordi Regionali | 3 | 1 | 3 | Verifica trimestrale sull'aggiornamento e pubblicità degli elenchi esposti al pubblico. Implementazione di modalità procedurali omogenee per tutti i Distretti (Predisposizione di news letter per gli operatori deigli Uffici) Controlli: Verifica trimestrale sull'aggiornamento e pubblicità degli elenchi esposti presso gli sportelli e pubblicati nel sito aziendale - Responsabilità del back-office e dei Responsabili dei Centri di Salute (con verbale della verifica) | ||
Uso gratuito spazi aziendali | Direttore Distretto | Direzione Aziendale | SI | NO | SI | NO | Regolamento Aziendale Del. N.720/2011 | 2 | 1 | 2 | Revisione Regolamento Aziendale Vedi azioni trasversali | ||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Processo | successivi | ||||||||||||
gestione aspetti economici, finanziari, dei contributi finalizzati e degli investimenti connessi con la | Dirigente U.O. | P.O. budget P.O. Ricavi | SI | Strutture interne e Regione Umbria | Interni ed esterni previsti dalle leggi e dal DLgs 118/2011 | SI | Normativa nazionale e regionale | 1 | 1 | 1 |
programmazi one; | |||||||||||||
proposta dei bilanci preventivi; | Dirigente U.O. | P.O. budget P.O. Ricavi | SI | Strutture interne e Regione Umbria | Interni ed esterni previsti dalle leggi e dal DLgs 118/2011 | SI | Normativa nazionale e regionale | 1 | 1 | 1 | |||
monitoraggio , verifica dell’andame nto dei finanziament i degli investimenti, rispetto ai budget assegnati; | Dirigente X.X. | X.X. xxxxxx X.X. Xxxxxx X.X. Xxxxx | XX | Strutture interne e Regione Umbria | interni | SI | 1 | 1 | 1 | Nota 1 Attività connesse al Percorso Attuativo della Certificabilità | N° procedure predisposte | ||
tenuta della contabilità generale dell’Azienda; | Dirigente U.O. | Tutte P.O. | SI | Strutture interne | Interni ed esterni previsti dalle leggi | SI | Normativa nazionale e regionale | 1 | 5 | 5 | Nota 1 Attività connesse al Percorso Attuativo della Certificabilità | N° procedure predisposte | |
Registrazion e a sistema delle fatture passive; | Dirigente U.O. | P.O. Bilanci | SI | Strutture interne | interni | SI | 1 | 5 | 5 | Nota 1 Attività connesse al Percorso Attuativo della Certificabilità , alla Piattaforma per la Certificazione dei Crediti ed ai tempi medi di pagamento | N° procedure predisposte | ||
effettuazione dei pagamenti | Dirigente U.O. | P.O. Mandati | SI | Strutture interne | Interni ed esterni previsti dalle leggi | SI | Normativa nazionale e regionale | 1 | 5 | 5 | Nota 1 Controllo a campione sui mandati di pagamento da parte del Nucleo Ispettivo Aziendale ai sensi della Delibera n. 859 del 06.08.2015. Controllo Interno da parte delle P.O. incaricate dell'U.O. Contabilità Economico Finanziaria con verbalizzazione dello stesso | N° procedure predisposte | |
verifica della corretta esecuzione dei contratti di tesoreria e | Dirigente U.O. | P.O. Cassa P.O. Bilanci | SI | SI | interni | SI | Normativa nazionale e regionale/ regolamenti interni/contratti | 1 | 5 | 5 | Nota 1 Attività connesse al Percorso Attuativo della Certificabilità. Verbalizzazione delle fasi | N° procedure predisposte |
di ritiro contanti e valori presso le Casse CUP | di controllo interno | ||||||||||||
verifica, monitoraggio e contabilizzaz ione degli incassi tramite Casse Cup; | Dirigente U.O. | P.O. Bilanci | SI | Strutture interne | interni | SI | 1 | 5 | 10 | Nota 1 Attività connesse al Percorso Attuativo della Certificabilità. Verbalizzazione delle fasi di controllo interno | N° procedure predisposte | ||
verifica ispettiva sulle attività delle Casse CUP | Dirigente U.O. | P.O. Bilanci | SI | Strutture interne | interni | SI | 1 | 5 | 5 | Adozione del Nuovo Regolamento delle Casse CUP e rotazione funzionari addetti alle ispezioni relativamente alla stessa Cassa CUP ai sensi della Delibera n. 1029 del 30.09.2015. Verbalizzazione delle verifiche ispettive | N° procedure predisposte | ||
gestione, verifica e monitoraggio dei crediti; | Dirigente U.O. | P.O. Xxxxxx | SI | Strutture interne | interni | SI | Normativa nazionale e Regolamenti aziendali | 1 | 5 | 5 | Regolamento aziendale sulla gestione recupero crediti, approvato con Delibera n. 46 del 22.01.2015, da integrare per la parte del “Depenalizzato” del Dipartimento Prevenzione. Adozione del Nuovo Regolamento del Ciclo Attivo con indicazione delle procedure, delle tempistiche, delle responsabilità e dei controlli interni . | N° procedure predisposte | |
riconciliazion e dei conti correnti bancari e postali con il gestionale SAP e con le risultanze della Tesoreria, | Dirigente U.O. | P.O. Cassa P.O. Ricavi | SI | NO | Interni ed esterni previsti dalle leggi | SI | Normativa nazionale e regionale e regolamenti interni | 1 | 5 | 5 | Nota 1 Attività connesse al Percorso Attuativo della Certificabilità | N° procedure predisposte |
della Banca d'Italia e degli estratti conto c/c Postali | |||||||||||||
verifica e monitoraggio dei debiti; | Dirigente U.O. | P.O. Bilanci P.O.Mandati P.O. Xxxxxxx Xxxxxxxxx | SI | Strutture interne | interni | SI | Normative nazionmali Regolamenti aziendali | 1 | 5 | 5 | |||
sottoscrizion e degli ordinativi di pagamento e riscossione | Dirigente U.O. | Tutte P.O. | SI | Strutture interne | interni | SI | 1 | 5 | 5 | ||||
redazione del bilancio d’esercizio. | Dirigente U.O. | P.O. Bilanci | SI | Strutture interne | Interni ed esterni previsti dalle leggi | SI | Normativa nazionale e regionale | 1 | 1 | 1 | |||
Nota 1. Adozione del Nuovo Regolamento del Ciclo Attivo e Passivo con indicazione delle procedure, delle tempistiche, delle responsabilità e dei controlli . | |||||||||||||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Analisi e mappatura dei sistemi informativi e dei controlli esistenti | Dirigente U.O. Certificaz xxxx Xxxxxxxx, Dirigente Informati co e Dirigente Contabilit à | U.O. Tecnologie Informatiche e Telematiche , U.O. Contabilità Economico Finanziaria e U.O. Cerificazion e e Revisione Bilancio | SI | Tutte le strutture che alimentano la contabilità | Interno (esterno nella fase di revisione) | SI | Normativa nazionale, regionale e procedure di controllo ex DM 1 Marzo 2013 | 1 | 2 | 2 | Analisi e mappatura dei sistemi informativi e dei controlli esistenti | ||
Valutazione dell'adeguat ezza delle procedure e dei sistemi | idem | idem | SI | Tutte le strutture che alimentano la contabilità | idem | SI | Normativa nazionale,regionale e procedure di controllo ex DM 1 Marzo 2013 | 1 | 3 | 3 | Valutazione dell'adeguatezza delle procedure e dei sistemi | N° delle procedure esaminate | |
Individuazion e delle poste contabili che | Dirigente U.O. Certificaz | U.O. Contabilità Economico | SI | Strutture interne ed esterne | Interno ed esterno (regionale), | SI | Normativa nazionale,regionale e procedure di controllo | 1 | 2 | 2 | Individuazione delle poste contabili che richiedono interventi migliorativi |
richiedono interventi migliorativi | xxxx Xxxxxxxx e Dirigente U.O. Contabilit à | Finanziaria e U.O. Certificazion e e Revisione Bilancio | nella fase di adeguament o a direttive eventualmen te emanate | ex DM 1 Marzo 2013 | |||||||||
Analisi e scostamenti rispetto al benchmark | idem | idem | SI | Strutture interne ed esterne | idem | SI | Procedure nazionali e regionali | 1 | 2 | 2 | Analisi e scostamenti rispetto al benchmark | ||
Analisi di congruità dei regolamenti aziendali rispetto alla normativa | Dirigente U.O. Certificaz xxxx Xxxxxxxx e Dirigente U.O. Contabilit à e DirigentI delle UU.OO. Aziendali coinvolte | U.O. Cerificazion e e Revisione Xxxxxxxx, U.O. Contabilità Economico Finanziaria e altre UU.OO. Aziendali coinvolte per competenza | SI | Strutture interne | idem | SI | Normativa nazionale, regionale e procedure di controllo ex DM 1 Marzo 2013 | 1 | 2 | 2 | Analisi di congruità dei regolamenti aziendali rispetto alla normativa | ||
Revisione atti aziendali in materia contanbile | Dirigente U.O. Certificaz xxxx Xxxxxxxx e Dirigente U.O. Contabilit à | U.O. Cerificazion e e Revisione Xxxxxxxx e U.O. Contabilità Economico Finanziaria | SI | Strutture interne | Interni ed esterni (regionali), in base a direttive eventualmen te emanate | SI | Normativa nazionale, regionale e procedure di controllo ex DM 1 Marzo 2013 | 1 | 2 | 2 | Revisione atti aziendali in materia contanbile | ||
Attivazione delle procedure di Audit interno | Dirigente U.O. Certificaz xxxx Xxxxxxxx e DirigentI coinvolti nel Gruppo di Lavoro | U.O. Cerificazion e e Revisione Xxxxxxxx, U.O. Contabilità Economico Finanziaria e altre UU.OO. Aziendali | SI | Strutture interne | interno | SI | Normativa nazionale, regionale e procedure di controllo aziendali | 1 | 2 | 2 | Attivazione delle procedure di Audit interno |
coinvolte per competenza | |||||||||||||
Collaborazio ne alla definizione del sistema di reportistica per aree di responsabilit à aziendali | Dirigente U.O. PROCSI e Dirigente U.O. Certificaz xxxx Xxxxxxxx e Dirigente U.O. Contabilit à | idem | SI | Strutture interne | interno | SI | Normativa nazionale, regionale e procedure di controllo ex DM 1 Marzo 2013 | 1 | 2 | 2 | Collaborazione alla definizione del sistema di reportistica per aree di responsabilità aziendali | ||
Collaborazio ne alla definizione di un modello di controllo interno aziendale | Direzione Amminist rativa e dirigente U.O. Certificaz xxxx Xxxxxxxx e Dirigenti Amminist rativi, Tecnici e Prrofess.l i | U.O. Cerificazion e e Revisione Xxxxxxxx, U.O. Contabilità Economico Finanziaria e altre UU.OO. Aziendali coinvolte per competenza | SI | Strutture interne | interno | SI | Normativa nazionale e regionale | 1 | 2 | 2 | Collaborazione alla definizione di un modello di controllo interno aziendale | ||
Collaborazio ne alla revisione aziendale | idem | P.O. di competenza in base alle materie oggetto di revisione | SI | Strutture interne e società di revisione/Colleg io Sindacale | interno ed esterno | SI | Principi contabili, D.Lgs. 118/2011, OIC | 1 | 2 | 2 | Collaborazione alla revisione aziendale | ||
U.O. Programmazione, Controllo e Sistema Informativo (ProCSI) | |||||||||||||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Gestione del flusso | Resp. UO | UO ProCSI | SI | SI | SI | SI | Le fasi del processo sono attuate secondo | 1 | 5 | 5 | Al fine di standardizzare e qualificare sempre più la | N° dei protocolli revisionati |
informativo finalizzato alla compensazi one della mobilità sanitaria attiva (ricoveri). | ProCSI | quanto previsto dalla Normativa Nazionale e Regionale vigente in materia. Vengono applicati il “Disciplinare Tecnico per l’invio dei dati di attività dei flussi di mobilità alla Regione” e le “Linee guida per la stipula degli accordi contrattuali tra le strutture erogatrici pubbliche e tra le Aziende USL e le strutture private che intrattengono rapporti con il Servizio Sanitario Regionale” (Allegato 1."Linee guida per la definizione degli accordi contrattuali " e Allegato 2. “Linee guida per i controlli dei ricoveri ospedalieri ”). Tali norme sono oggetto di revisione annuale. Per le attività di verifica sui flussi, la UO ProCSI utilizza un sistema di controlli informatizzato. Ulteriori controlli sono effettuati attraverso il Portale Regionale "Gestione Flussi", che serve anche per la trasmissione dei dati. | complessa attività di controllo effettuata, si procederà alla revisione dei protocolli operativi per la gestione dei flussi di compensazione della mobilità sanitaria attiva e passiva con stesura di specifiche procedure Aziendali che coinvolgano tutte le strutture operative interessate dal processo. | ||||||||||
Gestione dei flussi informativi finalizzati alla compensazi one della mobilità sanitaria attiva (medicina generale, specialistica ambulatorial e, cure termali, trasporti sanitari). | Resp. UO ProCSI | UO ProCSI | SI | SI | SI | NO | 1 | 5 | 5 | ||||
Attività di controllo tecnico- sanitario sul flusso informativo finalizzato alla compensazi one della mobilità sanitaria passiva (ricoveri) delle Aziende Sanitarie Pubbliche | Resp. XX XxxXXX | XX XxxXXX | SI | SI | SI | SI | 1 | 5 | 5 | ||||
Attività di controllo tecnico- | Resp. UO ProCSI | UO ProCSI | SI | SI | SI | NO | 1 | 5 | 5 |
sanitario sui flussi informativi finalizzati alla compensazi one della mobilità sanitaria passiva (medicina generale, specialistica ambulatorial e, cure termali) delle Aziende Sanitarie Pubbliche | |||||||||||||
Attività di controllo tecnico- sanitario sui flussi informativi finalizzati alla compensazi one dell’attività di ricovero erogata dalle Case di Cura Private. | Resp. UO ProCSI | UO ProCSI | SI | SI | SI | SI | Le fasi del processo sono attuate secondo quanto previsto dalla Normativa Nazionale e Regionale vigente in materia e secondo specifici Protocolli Operativi previsti dagli Accordi contrattuali con le Strutture Private Accreditate. Vengono applicati il “Disciplinare Tecnico per l’invio dei dati di attività dei flussi di mobilità alla Regione” e le “Linee guida per la stipula degli accordi contrattuali tra le strutture erogatrici pubbliche e tra le Aziende USL e le strutture private che intrattengono rapporti con il Servizio Sanitario Regionale” (Allegato 1."Linee guida per la definizione degli accordi contrattuali " e Allegato 2. “Linee guida per i | 1 | 5 | 5 |
controlli dei ricoveri ospedalieri ”). Tali norme sono oggetto di revisione annuale. Per le attività di verifica sui flussi, la UO ProCSI utilizza un sistema di controlli informatizzato. Ulteriori controlli sono effettuati attraverso il Portale Regionale "Gestione Flussi", che serve anche per la trasmissione dei dati. | |||||||||||||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Individuazion e dei Fabbisogni e criteri per richiesta di espletament o gara | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | U.O. Beni e Servizi e U.O. Teconologie Informatiche e Telematiche | Rispondenz a dei requisiti gara con i fabbisogni | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | ||||
Partecipazio ne a commissione gara | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | U.O. Beni e Servizi e U.O. Teconologie Informatiche e Telematiche | Valutazione proposte tecniche ed economiche | Adozione capitolato gara | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | |||
Ordini materiale/ser vizio secondo quanto previsto da gara | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | Fornitori Esterni | Valutazione proposte da servizi interessati | Formulazion e ordine | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | |||
Attestazione consegna e rispondenza all’ordine del materiale/ser vizio | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | Fornitori Esterni | MAP | Mandato di liquidazione | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | |||
Ufficio stampa e | Respons abile | PO Comunic | U.O. Beni e Servizi | Rispondenz a dei | Regolamento acquisizione beni e | 1 | 2 | 2 | / |
rapporti con i Media:Indivi duazione dei fabbisogni e criteri per richiesta di espletament o gara | U.O. | azione | requisiti gara con i fabbisogni | servizi | |||||||||
Ufficio stampa e rapporti con i Media Gestione dei rapporti con agenzia stampa secondo quanto previsto dal contratto | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | Direzione Aziendale Agenzia stampa | Valutazione proposte da servizi interessati | Formulazion e ordine | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | |||
Attestazione consegna e rispondenza all’ordine del materiale/ser vizio | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | Agenzia stampa | MAP | Mandato di liquidazione | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | |||
Supervisione rassegna stampa | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | U.O. Beni e Servizi | Verifica completezza e tempestività | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | ||||
Gestione canali comunicazio ne integrata Individuazion e dei fabbisogni e criteri per richiesta di espletament o gara | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | UO Tecnologie Informatiche e Telematiche | Rispondenz a dei requisiti gara con i fabbisogni | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | ||||
Gestione canali comunicazio ne integrata Gestione dei rapporti con Agenzia | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | UO Tecnologie Informatiche E Telematiche | Valutazione proposte da servizi interessati | Formulazion e ordine | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / |
secondo quanto previsto dal contratto | |||||||||||||
Gestione canali comunicazio ne integrata Attestazione consegna e rispondenza all’ordine del materiale/ser vizio | Respons abile U.O. | PO Comunic azione | Agenzia | MAP | Mandato di liquidazione | Regolamento acquisizione beni e servizi | 1 | 2 | 2 | / | |||
Gestione reclami | Respons abile U.O. | PO URP | Direzioni delle Macrostrutture coinvolte e Direzione Generale | Approvazion e della Direzione generale | Realizzazion e di azioni di migliorament o | Regolamento aziendale gestione reclami | 1 | 2 | 2 | / | |||
Indagini Qualità Percepita | Respons abile U.O. | PO Comunic azione e Ass. Amminist rativo | Direzioni delle Macrostrutture coinvolte e Direzione Generale | Elaborazion e dati e report delle indagini | Realizzazion e di azioni di migliorament o | 2 | 2 | 2 | / | ||||
Mediazione Culturale | Respons abile U.O. | U.O. richiedenti il servizio e Mediatrici/ori Operatore Ag. Interinale | Valutazione e individuazio ne del Mediatore più appropriato | Attestazione dell’intervent o di MC da parte del servizio richiedente | Regolamento Mediazione Culturale | 1 | 2 | 2 | / | ||||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
sorveglianza fisica delle radiazioni ionizzanti - classificazio ne personale ai sensi D.L.vo 230/95 | Esperto Qualificat o, Dirigenti UU.OO. | Unità di Staff Fisica Sanitaria | SI | No | No | SI | Normativa nazionale e regionale | 2 | 3 | 6 |
partecipazio ne a commissioni di gara | Fisico Medico | Unità di Staff Fisica Sanitaria | SI | Strutture interne, ditte esterne | SI | No | Normativa nazionale e regionale | 1 | 4 | 4 | |||
manutenzion i correttive, calibrazione strumentazio ne/apparecc hi | Fisico Medico | Unità di Staff Fisica Sanitaria | SI | No | No | SI | Normativa nazionale e regionale | 2 | 3 | 6 | |||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
incident reporting | Resp. SSA Risk Manage ment | SSA Risk Managemen t | Sì | sì (dipartimenti) | Sì | NO | Raccomandazioni ministeriali procedura aziendale (in fase di elaborazione) | 1 | 4 | 4 | Approvazione procedura aziendale | ||
applicazione metodi proattivi (audit, fmea, lean, etc…) | Resp. SSA Risk Manage ment | SSA Risk Managemen t | Sì | sì (operatori delle strutture coinvolte nel gdl) | Sì | sì (follow up) | - | 2 | 2 | 4 | - | ||
applicazione metodi reattivi (audit, rca, sea, etc…) | Resp. SSA Risk Manage ment | SSA Risk Managemen t | Sì | sì (operatori delle strutture coinvolte nel gdl) | Sì | sì (follow up) | - | 2 | 1 | 2 | - | ||
proposizione e gestone audit | Resp. SSA Risk Manage ment | SSA Risk Managemen t | Sì | sì (operatori delle strutture coinvolte nel gdl) | Sì | sì (follow up) | - | 2 | 2 | 4 | - | ||
elaborazione procedure, protocolli, regolamenti per la sicurezza del paziente | Resp. SSA Risk Manage ment | SSA Risk Managemen t | Sì | sì (operatori delle strutture coinvolte nel gdl) | Sì | sì (follow up) | - | 2 | 2 | 4 | - | ||
collaborazio ne gestione sinistri | Resp. Uo Affari Generali, Istituzion ali, Gestione | . Uo Affari Generali, Istituzionali, Gestione Legale Sinistri | Sì | sì (medicina legale, assicurazioni, consulenti, etc…) | Sì | Sì | - | 4 | 1 | 4 | - |
Legale Sinistri | |||||||||||||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Valutazione dei rischi | RSPP | SSA | Si | Si | Si | Si | Si | 1 | 4 | M | |||
classificazio ne delle zone di rischio | RSPP | SSA | Si | Si | Si | Si | Si | 1 | 4 | 4 | |||
classificazio ne del personale | RSPP | SSA | Si | Si | Si | Si | Si | 1 | 4 | M | |||
Sorveglianza sanitaria | MC | SSA | No | Si | No | Si | Si | 2 | 3 | 6 | |||
Parere maternità | MC- RSPP | SSA | Si | Si | No | No | Si | 2 | 3 | 6 | Verifica a campione | ||
Predisposizi one DUVRI | RSPP | SSA | Si | Si | Si | Si | Si | 1 | 4 | 4 | |||
Verifica prescrizioni contenute nel DUVRI | RSPP | SSA | Si | No | Si | No | Si | 2 | 3 | 6 | Coinvolgimento delle strutture interessate dall’appalto nel controllo | ||
scelta DPI | RSPP- Dirigente servizio | SSA | Si | Si | Si | Si | Si | 1 | 4 | M | Verifica a campione | N° non conformità riscontrate | |
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Piano Formativo Aziendale 1a. rilevazione fabbisogni formativi | P.O.Dr. X.Xxxxxx lli | Formazione, ricerca e sviluppo risorse | Si Respons abili coord. Progetti (Dr.ssa Xxxxxxxx, Sig.ra Carnio, Sig.ra | Si (Rete referenti formazione Tutte le UO aziendali) | Si | Si | Si D.G.R. Umbria 1465 del 19/11/2012 Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 2 | 2 |
Vinciarelli ) | |||||||||||||
Piano Formativo Aziendale 1b.valutazio ne progetti di massima | Idem | Formazione, ricerca e sviluppo risorse | Si idem | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 1 | M | |||
Piano Formativo Aziendale 1.c. Adozione Piano Formativo Aziendale | Dirigente U.O. Dr. X.Xxxxxx (propone nte) | Direzione aziendale | Si Dr. X.Xxxxxxx li (istruttore ) | Si | Si | Si | Si D.G.R. Umbria 1465 del 19/11/2012 Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 4 | M | |||
Gestione Sistema Qualità ISO 9001 e Accreditame nto Centro di Formazione 2. monitoraggio e verifica | Dr.ssa Xxxxxxx a Xxxxxxxx | Xxxxxxxxxx, ricerca e sviluppo risorse | Si | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 1 | 1 | |||
Attivazione eventi formativi da Piano 3a. Valutazione Progettazion e esecutiva | P.O.Dr. X.Xxxxxx lli | Formazione, ricerca e sviluppo risorse | Si Respons abili coord. Progetti (Dr.ssa Xxxxxxxx, Sig.ra Carnio, Sig.ra Vinciarelli ) | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 Manuale di qualità | 1 | 1 | 1 | |||
Attivazione eventi formativi da Piano 3b. Determinazi one Dirigenziale | Dirigente U.O. Dr. X.Xxxxxx | Si Dr. X.Xxxxxxx li (istruttore ) | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 Manuale di qualità | 1 | 4 | M | Revisione Albo docenti | |||
Attivazione eventi | P.O.Dr. X.Xxxxxx | Formazione, ricerca e | Si Respons | Si | Si | Si | Si | 2 | 1 | 1 |
formativi da Piano 3c.Gestione aule e sedi formative | lli | sviluppo risorse | abili coord. Progetti (Dr.ssa Xxxxxxxx, Sig.ra Carnio, Sig.ra Vinciarelli ) | ||||||||||
Attivazione eventi formativi da Piano 3d. Assistenza discenti e docenti, tutoraggio d'aula | Idem | Idem | Idem | Si | Si | Si | Si | 1 | 1 | 1 | |||
Attivazione eventi formativi da Piano 3e. Rilascio attestati e certificati di frequenza | Idem | Idem | Idem | Si | Si | Si | Si D.G.R. Umbria 1465 del 19/11/20i12 Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 1 | M | Controllo a campione effettiva partecipazione | ||
Formazione esterna e in comando 4a.Gestione degli invii a formazione esterna (Villa Umbra) | Dr.ssa Xxxxxxx a Xxxxxxxx | Si | Si Tutte le UO aziendali | Si | Si | Si CCNL Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 Circolare DG 30 Dicembre 2014 | 1 | 1 | M | ||||
Formazione esterna e in comando 4b.Xxxxxxxx a dipendenti in formazione in comando | P.O. Dr.ssa X.Xxxxxx ci | Attività amministrati ve e contabili UO Formazione e Sviluppo Risorse | Si Sig.ra L.Scassi ni | Si Tutte le UO aziendali | Si | Si | Si CCNL Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 Circolare DG 30 Dicembre 2014 | 1 | 1 | M | Revisione regolamento |
Gestione Centro Documentazi one aziendale 5a Piano annuale di acquisto abbonamenti e riviste | Dirigente U.O. Dr. X.Xxxxxx (propone nte) | Direzione aziendale | Si Dr. X.Xxxxxxx x (istruttore ) | Si Tutte le UO aziendali Comitato di referenti | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 3 | M | |||
Attività di sviluppo risorse 6a. Sistema di valutazione aziendale della performance individuale .Presidio sistema di misurazione e valutazione aziendale | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz ioni | Si | Si U.O Procsi Gestione R.U. NAV | Si | Si | Si Dlgs.150/09 D.G.R. n. 50 del 23/1/2012 Regolamento Xxxxxxxxx (XXX x 000 del 04/03/2014) | 1 | 5 | 5 | |||
Attività di sviluppo risorse 6b. Segreteria Nucleo Valutazione Aziendale | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz ioni | Dr.ssa M.Monte dori | Si | Si | Si | Si Dlgs.150/09 Regolamento Xxxxxxxxx (XXX x 000 del 04/03/2014) | 1 | 1 | 1 | |||
Attività di sviluppo risorse 6c. Autorizzazio ne sperimentazi oni cliniche aziendali | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz ioni | Dr.Xxxxx x Xxxxx | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG n.72 del 28/12/204) | 1 | 4 | M | |||
Attività di sviluppo risorse 6d. Attribuzione | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz | Si | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG n.72 del 28/Si1/2Si14) | 1 | 3 | M |
risorse sperimentazi oni cliniche non profit | ioni | ||||||||||||
Attività di sviluppo risorse 6e. Progettazion e su risorse comunitarie e nazionali per l'innovazione e il migliorament o organizzativ o (area Perugia) | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz ioni | Si | Si | Si | Si | Si Normativa di settore e prevista da singoli bandi | 1 | 3 | M | Regolamentazione aziendale | ||
Attività di sviluppo risorse 6f. Convenzioni con università ed enti formativi per tirocini curricolari | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz ioni | Dr.X. Xxxxxxxx | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG n. 1037 del 17/12/2013) | 1 | 1 | 1 | |||
Attività di sviluppo risorse 6g. Ammissione ai tirocini curricolari c/o UO aziendali | P.O.Dr.s sa X.Xxxxxxx o | Struttura di supporto OIV, progetti, sperimentaz ioni | Dr.X. Xxxxxxxx | Si | Si | Si | Si Regolamento Aziendale (DDG n. 1037 del 17/12/2013) | 1 | 1 | 1 | |||
Attività di sviluppo risorse 6h.Attività di psicologia aziendale | Dirigente U.O. Dr. X.Xxxxxx | X.X.Xx.xx a X.Xxxxxxx o Struttura di supporto OIV, | Si | Si | Si | Si dlgs 150/09 (benessere organizzativo) | 1 | 3 | 3 |
progetti, sperimen tazioni | |||||||||||||
Gestione amministrati vo- contabile delle attività della UO | P.O. Dr.ssa X. Xxxxxxxx | P.O. Attività amministrati ve e contabili UO Formazione e Sviluppo Risorse | Sig.ra A.Xxxxxx xxx, Sig.ra X.Xxxxx, Sig.ra L.Scassi ni | Si | Si | Si | Si Manuale aziendale delle procedure passive | 1 | 1 | 1 | |||
Gestione amministrati vo- contabile delle attività della UO 7b. ordini di acquisto | Idem | Idem | Idem | Si | Si | Si | Si Manuale aziendale delle procedure passive | 1 | 1 | 1 | |||
Gestione amministrati vo- contabile delle attività della UO 7c. Liquidazione compensi docenti e altri servizi | Idem | Idem | Idem | Si | Si | Si | Si Manuale aziendale delle procedure passive Regolamento Aziendale (DDG 1172 del 29/12/2014 | 1 | 4 | M | |||
Gestione amministrati vo- contabile delle attività della UO 7d. Gestione tirocinanti corso regionale MMG | Idem | Idem | Idem | Si | Si | Si | Manuale aziendale delle procedure passive | 1 | 4 | 4 | Nuova convenzione regionale | ||
Gestione amministrati vo- contabile delle attività della UO 7e. Fatturazione attiva | Idem | Idem | Idem | Si | Si | Si | Si | 1 | 3 | 3 |
Monitoraggio performance organizzativ a della UO | Respons abile Dirigente Amm.vo (Dr.Crest a) | P.O. Dr.ssa X. Xxxxxxxx Attività xxx.xx e contabili UO Formazio ne e Sviluppo Risorse | Si | Si | Si | Si | 1 | 4 | M | ||||
N° | Processo/ attività | RUP | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Procedura aperta / ristretta / negoziata SOPRA SOGLIA | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | >= € 207.000 | M | Effettuare dei CONTROLLI a CAMPIONE sui PROCESSI; - ORGANIZZARE attività di FORMAZIONE con Personale afferente a processi a rischio, o personale per commissioni giudicatrici; - DIFFUSIONE INFORMAZIONI; | ||
Procedura aperta / ristretta / negoziata SOTTO SOGLIA | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 e Regolamento az. acquisti in economia | 1 | < € 207.000 | M | |||
Procedura in economia art.125 D.Lgs. 163/06 superiore a € 40.000,00 e fino alla soglia comunitaria | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 e Regolamento az. acquisti in economia | 1 | >= € 40.000 e < € 207.000 | M | |||
Procedura negoziata ai sensi D.Lgs. | Dirigente U.O. (o funzionar | U.O. Acquisti Beni e | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 e Regolamento az. | 1 | In base a importo gara | M |
163/06 art.56, c.1 lett. a) | i previa autoriz. aziendal e) | Servizi | acquisti in economia | deserta | |||||||||
Affidamento attraverso il MERCATO ELETTRONI CO art.328 DPR 207/2010 superiore a € 40.000,00 | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 Regolamento az. acquisti in economia | 1 | > = € 40.000 | M | |||
Procedura in concorrenza ai sensi della Legge 381/1991 | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | L.381/1999 | 1 | <= € 207.000 | M | |||
Procedura negoziata D.Lgs. 163/06 art.60, SISTEMI DINAMICI DI ACQUISIZIO NE | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | In base all'importo previsto dal sistema dinamico | M | |||
Procedura negoziata SENZA previa pubblicazion e bando D.Lgs. 163/06 art.57 | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | Dipende dal comma attivato: senza limiti di importo o derivante da importo previsto da gara deserta, o da contratto iniziale (in %) | M | |||
Procedura in economia in | Dirigente U.O. (o | U.O. Acquisti | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 e | 1 | <= € 40.000 | M |
concorrenza art.125 D.Lgs. 163/06 fino a € 40.000,00 | funzionar i previa autoriz. aziendal e) | Beni e Servizi | Regolamento az. acquisti in economia | ||||||||||
Affidamento diretto ai sensi della Legge 381/1991 | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | L.381/2000 | 1 | <= € 207.001 | M | |||
Affidamento attraverso il MERCATO ELETTRONI CO art.328 DPR 207/2010 ODA fino ad € 5.000,00 | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 e Regolamento az. acquisti in economia | 1 | <= € 40.000 | M | |||
Affidamento attraverso il MERCATO ELETTRONI CO art.328 DPR 207/2010 RDO fino ad € 40.000,00 | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 e Regolamento az. acquisti in economia | 1 | <= € 40.000 | M | |||
Affidamento mediante adesione a procedure di centrali di committenza regionali o aziende capofila | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | Di norma superiori ad € 207.000 | M | |||
Affidamento mediante adesione a convenzioni CONSIP | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | senza limiti | M | |||
Attività di controllo | Dirigente U.O. (o | U.O. Acquisti | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 e norme | 1 | In base all'importo | M |
autodichiara zioni possesso requisiti generali, professionali , economico- finanziari ecc. in FASE DI PREQUALIF ICA | funzionar i previa autoriz. aziendal e) | Beni e Servizi | specifiche di settore | di quanto posto quale requisito | |||||||||
Attività di controllo autodichiara zioni possesso requisiti generali, professionali , economico- finanziari ecc. in FASE DI AGGIUDICA ZIONE | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 e norme specifiche di settore | 1 | In base all'importo di quanto aggiudicat o | B | |||
permanenza possesso requisiti generali, in FASE DI STIPULA DEL CONTRATT O | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 e norme specifiche di settore | 1 | In base all'importo di quanto aggiudicat o | B | |||
Attività di verifica del permanere possesso requisiti ai fini della LIQUIDAZIO NE delle fatture (regolarità DURC) | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 e norme specifiche di settore | 1 | In base all'importo di quanto da liquidare | B | |||
Verifiche ai sensi del | Dirigente U.O. (o | U.O. Acquisti | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 e norme | 1 | In base all'importo | B |
D.Lgs. n.159/2011, art.86. e s.m.i. | funzionar i previa autoriz. aziendal e) | Beni e Servizi | specifiche di settore | di quanto aggiudicat o | |||||||||
Ordinativi di fornitura per acquisti di beni in conto investimenti (arredi, tecnologie biomedicali, attrezzature ecc.) | Dirigente U.O. | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010, manuale ciclo passivo | 1 | In base all'importo di quanto aggiudicat o | M | |||
Liquidazione fatture relative a beni in conto investimenti con adozione Determina Dirigenziale | Dirigente U.O. | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010, manuale ciclo passivo | 1 | In base all'importo di quanto ordinato | B | Attribuire la funzione liquidatoria ad altre strutture interne che non hanno effettuato la gara, ai fini anche di un controllo incrociato dei dati. | ||
DEFINIZION E dei FABBISOGN O (fase comune alle procedure di gara per affidamento forniture/serv izi) | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | In base all'importo previsto a base di gara | M | Perfezionamento dei MODELLI per la RACCOLTA DEI FABBISOGNI - omogeneizzazione delle richieste - evitare frazionamento fabbisogni - Elaborare un REGOLAMENTO AZIENDALE in merito - FORMAZIONE | ||
ELABORAZI ONE CAPITOLAT O DI GARA (fase comune alle procedure di gara per affidamento forniture/serv izi) | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | D.Lgs 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | In base all'importo previsto a base di gara | M | Formazione del personale; Individuazione di potenziali componenti delle Commissioni Giudicatrici, da scegliere tra il personale sanitario e non, per i quali programmare un percorso formativo per diverse categorie (beni, servizi, elettromedicali) e tra i quali la Direzione Aziendale potrà attingere quando |
necessario. | |||||||||||||
AUTORIZZA ZIONE SUBAPPAL TO (compresa la fase di verifica dei requisiti in capo al subappaltato re) | Dirigente U.O. (o funzionar i previa autoriz. aziendal e) | U.O. Acquisti Beni e Servizi | si | si | si | si | X.Xxx 163/06 e DPR 207/2010 | 1 | In base alla % di subappalt o rispetto al contratto iniziale affidato dalla S.A. | M | |||
AZIONI DI MIGLIORAMENTO ATTUATE: Coordinamento della raccolta di FABBISOGNI, in particolare per l'Acquisto di beni: organizzato un modello nel quale i capidirpartimento richiedenti indichino di legittimare la richiesta, di aver effettuato un controllo sui prodotto e sull'esistenza dello stesso fabbisogno da parte di altri servizi. Il personale dell'Azienda che avrà collaborato all'elaborazione della parte tecnica dei Capitolati di Gara, non farà parte della Commissione Giudicatrice Per SOPRA SOGLIA: utilizzo delle Piattaforme Consip per il Sistema dinamico o adesione a gare da Centrale di Committenza Regionale (ove disponibili e coerenti con le necessità aziendali/regionali). - Per SOTTO SOGLIA: utilizzo Piattaforma MEPA (ove presente metaprodotto). - Approvazione PATTO DI INTEGRITA'. - Oltre a PUBBLICAZIONE BANDO, anche pubblicazioni AVVISI su SITO AZIENDALE. - PUBBLICAZIONE DATI e DIFFUSIONE INFORMAZIONI. - rilascio autodichiarazioni da parte dei componenti delle Commissioni Giudicatrici e Aggiudicatrici, relativamente ad assenza conflitto d'interesse relativo alla procedura e assenza condanne e procedimenti ai sensi della normativa anticorruzione. - trasmissione di tali autodichiarazione all'Ufficio personale ai fini dell'effettuazione dei relativi controlli. - Utilizzo di una SCHEDA ISTRUTTORIA preliminare agli acquisti ai fini della omogeneizzazione delle valutazioni inerenti la procedura da effettuare. Attività di controllo autodichiarazioni possesso requisiti generali, professionali, economico-finanziari ecc.: in FASE DI PREQUALIFICA: effettuata d almeno n3 operatori; in FASE DI AGGIUDICAZIONE: Avvio esternalizzazione verifica tramite AVCPASS | |||||||||||||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Liquidazione spesa farmaceutica convenziona ta | Respons abile U.O. | U.O. Farmacia Terr | si | U.O. Contabilità generale | Si | si | 1 | 4 | 4 | Formazione | |||
Fornitura presidi ed ausili tecnici | si | U.O. Contabilità generale | Si | si | 1 | 4 | 4 | Formazione | |||||
Spettanze DPC, Compensi per prestazioni farmacup, fornitura telematica dei dati di prescrizione all’assistenz a integrativa | Respons abile U.O. | si | U.O. Contabilità generale | Si | Si | 1 | 4 | 4 | Formazione. |
Convenzioni per l’assistenza Farmaceutic a | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Area Economico Finanziaria Distretti | Si | Si | D.L.vo 502/92 Dpr 371/98 DGR 89/01, 312/03, 409/05, 1851/08; 283/11 759/2013 | 1 | 3 | 3 | Formazione. | ||
Aggi Distribuzione in Nome e per conto | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Area Economico Finaziaria | Si | No | Vedi punto 1 + Legge 401/01 DGR 593/05, 2337/05 535/06, 333/2008 | 1 | 4 | 4 | Formazione. | ||
Indennità disagiata residenza alle farmacie rurali | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Area Economico Finaziaria | Si | No | L 221/98 | 1 | 3 | 3 | Formazione. | ||
Contributo elaborazione ricette | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Area Economico Finaziaria | Si | Si | 1 | 3 | 3 | Formazione. | |||
Assistenza Integrativa da privato | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Area Economico Finaziaria | Si | No | Vedi punto 1 + D.M. 332/99 DGR 1141/11 | 1 | 4 | 4 | Formazione. | ||
Autorizzazio ne apertura/tras ferimento farmacie convenziona te | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | si | Si | No | L.R. 46/82 L 475/68 L 362/91 | 1 | 4 | 4 | Formazione. | ||
Turni e ferie delle farmacie convenziona te | Respons abile U.O. | Si | Si | L.R. 46/82 | 2 | 2 | 4 | Formazione. | |||||
Assegnazion e ricettari medici | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Area Risorse umane | Si | No | Art. 50 e S.M.I. | 1 | 2 | 2 | Formazione. | ||
Vigilanza sulle farmacie pubbliche e private | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | Si Dipartimento Igiene Prevenz. | Si | No | TULS 1934 art. 111 e art 127 | 1 | 2 | M | Rotazione soggetti coinvolti , formazione. | ||
Attestazioni di Servizio dipendenti | Respons abile U.O. | Ufficio Farmaceutic o | si | no | Si | Si | 2 | 2 | 4 | Formazione. |
farmacie pubbliche e private | |||||||||||||
ordini di prodotti sanitari (farmaci, stupefacenti, dispositvi medici, etc.), disciplinati da gare | Respons abile U.O. | si | Si Area Economico Finaziaria | si | si | 1 | 4 | 4 | |||||
ordini di prodotti sanitari (farmaci, stupefacenti, dispositvi medici, etc.), non disciplinati da gare | Respons abile U.O. | si | Si Area Economico Finaziaria | Si | Si | 1 | 2 | 2 | |||||
liquidazione digitale delle fatture dei prodotti di cui sopra, dopo riscontro tra ordinato, consegnato e fatturato, eventuali correzioni di ordini e richieste di note di credito e/o debito | Si | Si | 1 | 4 | 4 | ||||||||
Proposte ordine Beni Farmaceutici in gara | Respons abile U.O. | Farmacisti incaricati | si | Si Area Beni Servizi | si | no | 2 | 5 | 10 | Aumentare i soggetti coinvolti, formazione, rivisitazione regolamenti aziendali | |||
Proposte ordine Beni Farmaceutici extragara | Respons abile U.O. | Farmacisti incaricati | si | Si Area Beni Servizi | si | no | 2 | 4 | 8 | Aumentare i soggetti coinvolti, formazione, rivisitazione regolamenti aziendali | |||
Gestione | Respons | Farmacisti | si | Si Area Beni | si | no | 2 | 4 | 8 | Aumentare i soggetti |
magazzino Farmaceutic o | abile U.O. | incaricati | Servizi | coinvolti, formazione, rivisitazione regolamenti aziendali | |||||||||
Gestione Amministrati va magazzino Farmaceutic o | Respons abile U.O. | Farmacisti incaricati e amministrati vi | si | Si Area Beni Servizi | si | no | 2 | 2 | 2 | formazione | |||
Analisi periodiche consumi e dei costi per CE e Dipartimento | Respons abile U.O. | Farmacisti incaricati e amministrati vi | si | Si Controllo di Gestione, Area Economico Finanziaria | si | no | 2 | 3 | 6 | Aumentare i soggetti coinvolti, formazione, rivisitazione regolamenti aziendali | |||
Gestione tecnica dei capitolati di gara per beni farmaceutici | Respons abile U.O. | Farmacisti incaricati e amministrati vi | si | Si Area Beni Servizi | si | no | 2 | 4 | 8 | Aumentare i soggetti coinvolti, formazione, rivisitazione regolamenti aziendali | |||
Vigilanza sulla gestione armadi di reparto | Respons abile U.O. | Farmacisti incaricati | si | Reparti interessati | Si | No | 2 | 2 | 4 | Coinvolgimeto Direzione di Presidio | |||
N° | Processo/ attività | Respons abile | Ufficio competente | Più operatori dell’UO coinvolti | Altre Strutture interne/esterne coinvolte | controlli | normative nazionali/Regolamenti/ Procedure applicate | Discrezion alità/Regol amentazio ne | Valore economic o/immagin e | Rischio Da 1 a 25 | Azioni di miglioramento proposte | Indicatori | |
Sul processo | successivi | ||||||||||||
Procedura aperta o ristretta > € 1.000.000 | Si | U.O. Attività Tecniche | si | si | si | si | X.Xxx 163/2006 e DPR 207/2010 | 4 | 1 | M* | |||
Procedura negoziata € 500.000 – 1.000.000 | Si | U.O. Attività Tecniche | si | si | si | si | X.Xxx 163/2006 e DPR 207/2010 - invito rivolto ad almeno 10 operatori - | 4 | 1 | M* | |||
Procedura negoziata < € 500.000 | Si | U.O. Attività Tecniche | si | si | si | si | X.Xxx 163/2006 e DPR 207/2010 - invito rivolto ad almeno 5 operatori - | 4 | 1 | M* |