ENASARCO
ENASARCO
MAGAZINE
contratti d’agenzia, attualità, welfare e storie
Xxxxxxxx.xxx / Xxxxxxxxxxxxx.xxx
Time out MUSICA, CINEMA E LIBRI
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n.
28
febbraio 2016
CONNESSI AL FUTURO
AL VIA CON LA BANDA LARGA
intervista a XXXXXXXXX XXXXXXXXXX
ENASARCO MAGAZINE
sommario
numero 28
febbraio 2016
Al via con la banda larga 4
Le sfide per realizzare il futuro 6
L’Europa corre veloce sul web 8
Un mondo di inventori, tutto da scoprire 10
L’informazione è uno snack 11
Energia sostenibile 12
Benefici assistenziali 2016 14
Aliquote previdenziali, quote pensionistiche 16
In breve 18
Time Out 19
Direzione, redazione, amministrazione
Xxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx, 00 - 00000 Xxxx
Direttore editoriale
Xxxxxxxx Xxxx
Direttore responsabile
Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx
Progetto grafico
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Coordinamento editoriale
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Redazione
Xxxxxxxx Xxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx
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mensile della Fondazione Enasarco
Registrazione Tribunale di Roma n. 3807 del 27.02.1954
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U
n numero dedicato al digitale e a quello che ci aspetta nel prossimo futuro. In un mondo sempre più tecnologico e moderno come cambierà la
qualità della nostra vita e del nostro lavoro? Quali sono le principali sfide da intraprendere per essere al passo coi tempi? Torniamo ad affrontare una serie di argomenti che nell’ottobre del 2014 avevamo già scelto di trattare in quello che, all’epoca, era il primo numero della nuova edizione di Enasarco Magazine. È stato un cambiamento profondo che ha interessato sia il formato sia i contenuti della rivista e che non a caso abbiamo deciso di raccontare ragionando sul peso dei nuovi mezzi di comunicazione all’interno della società in cui vivevamo.
Quindici mesi dopo ripartiamo da qui, spinti anche da una notizia importante da annunciare ai nostri iscritti: l’approdo della Fondazione Enasarco su Facebook e Linkedin. Per noi i tempi sono maturi per una nuova “vita” social all’interno
Editoriale
della rete e anche per questo nelle pagine che seguono con il sottosegretario Xxxxxxxxxx parliamo della banda larga, uno dei principali obiettivi del governo per arrivare a essere un Paese più rapido e produttivo. Raccontiamo lo sviluppo che in quest’ambito ha interessato tutta l’Europa. Parliamo anche di start up e di come sono cambiate le abitudini multimediali nella popolazione più giovane, affascinata soprattutto dai social network. Non mancano altre novità che riguardano direttamente la Fondazione Enasarco. Il programma delle prestazioni integrative che vengono erogate ai nostri iscritti per il 2016 prevede un nuovo servizio: il contributo per l’acquisto di libri scolastici. Si registrano inoltre aggiornamenti sulle aliquote previdenziali e sulle quote pensionistiche. La storia che raccontiamo è quella della Enerpoint, azienda leader nel settore del fotovoltaico.
Al via con la banda larga
intervista ad Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
- ora si trova a inseguire quasi tutti i Paesi dell’Unione?
A metà degli anni Novanta il nostro
Non basta stendere chilometri di fibra ottica perché i servizi digitali attecchiscano
complessivi che il governo xxxxxxxxx
da qui al 2020, ai quali vanno aggiunti
pubblica, una scelta diversa da quella
fatta da Francia e Germania. Fu in-
Il sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx
e più giusto. E la banda larga è la madre di tutte le battaglie”.
Le sfide per realizzare il futuro
S
prio contributo all’apertura di un dibattito che è poi sfociato, esattamente 12 mesi dopo, nell’approvazione alla Camera, della Dichiarazione dei diritti in inter- net, della cui commissione Xxxxxxxxxxx ha fatto parte. La Dichiarazione riconosce internet come «uno stru- mento imprescindibile per promuovere la partecipa- zione individuale e collettiva ai processi democratici e l’eguaglianza sostanziale» e dunque sancisce il diritto
«alla neutralità della rete, al libero accesso, alla riser-
ono passati 15 mesi dal nostro primo nume- ro in digitale e alcuni temi affrontati in quella sede hanno avuto un seguito. È
il caso della Dichiarazione dei diritti
vatezza dei dati, all’abolizione di ogni divario digitale
e all’educazione ad un uso consapevole di Internet».
«L’Italia crede nel diritto delle persone di essere se stesse, libere e attive nell’infosfera»
in internet, che Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx evocava nella lucida analisi che ave- va mandato in anteprima a Enasarco Magazine. Xxxxxxxxxxx citava in parti- colare le piattaforme online attraverso le quali passano oramai tutte le nostre relazioni immateriali, e cioè Google,
Sulla fibra ottica viag- geranno dati, applica- zioni, ecommerce: ciò che migliora la quoti- dianità dei cittadini e la produttività
afferma sul suo blog Xxxx Xx Xxxxx,
componente non parlamentare della Commissione e, soprattutto, attento osservatore e commentatore sui temi dell’innovazione e dell’agenda digitale italiana.
In questo numero abbiamo già parla-
Amazon, Ebay, Booking, Facebook,
Twitter, Linkedin, di come sono cre- sciute – o meglio esplose – in pochi
to, con il sottosegretario Xxxxxxxxxx,
delle riforme. Poiché vogliamo ora focalizzarci maggiormente sulle azio-
anni, anche grazie ai pochi vincoli di legge e della conseguente necessità di una nuova regolamenta- zione dei servizi che governano il digitale. Enasarco Magazine ha ospitato il suo pezzo e ha dato il pro-
ni e sui comportamenti necessari al Paese affinché le innovazioni diventino un fattore davvero decisivo per migliorare la nostra qualità di vita, viene spontaneo chiederci: cos’altro è necessario perché ognuno di noi
tragga dalle riforme in atto benefici misurabili, con un impatto concreto e positivo nella vita quotidiana? È lo stesso sottosegretario Xxxxxxxxxx ad ammettere che non basta stendere chilometri di fibra ottica per- ché i servizi digitali attecchiscano. Aggiungiamo noi: è necessario che su quella fibra viaggino dati, infor- mazioni, applicazioni, ecommerce, insomma ciò che migliora la quotidinità dei cittadini e la produttività di lavoratori e imprese. Su questo piano la strada è anco- ra in salita. Xxxxxxx Xxxxxx, sul Corriere della Sera del 29 dicembre parla drasticamente di una grande ric- chezza sprecata. Il suo punto di vista è che alla base dell’innovazione c’è la ricerca, e su questo certamente concordiamo. In Italia, tra l’altro, la ricerca non man- ca: abbiamo il cosidetto genio italico, rappresentato nel passato da personaggi illustri come Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, l’allievo di Xxxxxx che dimostrò l’esistenza del vuoto, Xxxxxxx Xxxxxx, l’inventore del telefono, e nel presente da Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, considerato il padre della tv digitale perché con il suo gruppo di ricerca ha creato lo standard universale di codifica au- dio-video MPEG (Moving Pictures Experts Group), che ha consentito la nascita dei dvd. Nel nostro Paese non manca neanche la ricerca di qualità. Sempre Side- ri cita un rapporto del think tank Xxxxxxxxxx su Life sciences: «in termini di numero di pubblicazioni scien- tifiche e citazioni, l’Italia mantiene un elevato profilo di competitività a livello globale [...] Le pubblicazioni italiane citate sono pari al 3,8% delle pubblicazioni mondiali; ciò porta il nostro Paese a classificarsi den- tro le prime dieci posizioni». Ciò che ci manca è di chiudere il cerchio. Abbiamo il genio e la ricerca, ma i loro frutti non sappiamo trasformarli in start up o im- prese: «Ciò che manca – chiosa lucidamente Xxxxxx – è una catena dell’innovazione che possa alimentare tutti
i passaggi per la creazione dell’ecosistema, dall’ambito universitario agli spin off (molte università si stanno dotando solo ora di un ufficio per il cosiddetto “tech- nology transfer”, cioè il passaggio della scoperta a un ambiente più imprenditoriale) fino ai vari facilitatori della crescita per una nuova impresa, dagli angel inve- stors, coloro che danno le prime risorse per muovere i primi passi, ai venture capital che dovrebbero soste- nere il salto di qualità con milioni di finanziamenti». (Del ciclo di vita delle start up, tra l’altro, ci aggiorna Xxxxx Xxxxxx in una breve guida a pagina 10).
Le proposte per sbloccare la situazione sono tante e giungono da più parti, anche in maniera autorevole. Solitamente si lavora sulle miglior idee sperimentate in altri Paesi al fine di adeguarle al nostro contesto. Tra le pratiche che ci hanno più colpito c’è il cosidetto forward looking procurement, che in italiano potrebbe essere tradotto con la formula “appalti lungimiranti”. Su questo punto ci illumina ancora una volta Xxxx Xx Xxxxx con una sua sintesi dei migliori contributi sul tema. Questo tipo di appalto consente di spendere soldi pubblici con l’obiettivo «non di comprare cose note, ma di comprare la capacità innovativa di chi ce l’ha (start up o imprese, ndr) per risolvere problemi in modo non noto a priori». Leggiamo che negli Stati Uniti il Pentagono usa la pratica del forward looking procurement per coinvolgere le imprese che fanno ri- cerca e sviliuppo tecnologico su alcuni grandi temi, come la progettazione di un esoscheletro che consenta ai soldati di correre a 50 chilometri all’ora e di salta- re ostacoli alti dieci metri. In Europa questo schema potrebbe essere usato per progettare soluzioni che mi- gliorino il welfare e ne riducano i costi.
Xxxxxxx Xxxxxxxx
I NUMERI DI ENASARCO MAGAZINE
Questo numero dedicato al digitale è il seguito ideale di Enasarco Magazine 15. Vale la pena di tornare a ottobre 2014, quando, con inventiva e spirito d’impresa, segnammo una vera e propria svolta, per portare sul territorio del nostro notiziario ciò che la Fondazione Enasarco si era già prefissa in altri ambiti: rinnovarsi profondamente. Venivamo da 4 anni e mezzo in cui le nostre notizie viaggiavano su un formato che era stato concepito carta- ceo e apparteneva a un’altra era, lo dicevano i dati: pochi numeri ogni anno (solo 3), pochi articoli (10, 12) un gran numero di pagine (32), letture lunghe (2-3 pagine ad articolo) e impegnative (5-6 minuti di media). Con il cambio di passo siamo rinati digitali non solo nel formato (è disponibile l’app per iOS e Android) ma anche nell’approccio editoriale. Siamo diventati mensili, abbiamo aumentato il numero di pezzi e li abbiamo resi più brevi, perché possano essere letti negli interstizi lasciati liberi da questi tempi moderni che ci vedono sempre connessi e produttivi su tablet o smartphone. L’innovazione è anche nelle abitudini: abbiamo eliminato la formula dell’invio massivo a domicilio per tutti gli iscritti, proprio a seguito delle tante segnalazioni raccolte. Abbiamo avuto un imme- diato risparmio di risorse e abbiamo potuto lasciare l’opzione sulla versione di carta, che però è riservata solo a chi ne fa un’esplicita richiesta. Meno di 9 mila abbonati, contro gli oltre 15 mila che ci leggono in digitale.
7
Panoramiche
L’Europa corre veloce sul web
leungchopan / Xxxxxxxxxxxx.xxx
N
el 2014 l’Italia – secondo i dati pubblicati dalla Commissione europea – è stato il Paese, in Europa, con il minor numero di famiglie
connesse a Internet attraverso la rete fissa: poco più del 50%, contro una media europea che supera il 70%. Nazioni come la Slovenia o la Fran-
cia hanno sfiorato il 75% e altri come
sullo sviluppo della banda larga in Europa, recupe- rando una posizione rispetto al 2013, grazie all’incre- mento di penetrazione della rete 4G e alla copertura broadband (banda larga) fissa e mobile. Il Nord Euro- pa occupa il podio con Danimarca, Svezia e Olanda. Ma la buona notizia, per noi, è che il nostro è consi- derato un Paese fast movers, poiché “… caratterizzato da una capacità di recupero particolarmente reattiva, a partire da una posizione di ritardo acclarata”. In Eu- ropa rientrano nella categoria dei fast
movers anche la Spagna e la Grecia.
la Repubblica Ceca, la Danimarca, il Belgio, la Gran Bretagna, la Germa- nia e il Lussemburgo hanno superato di gran lunga quella stessa soglia. Se poi si amplia l’osservazione statistica, la percentuale italiana dei “fortunati” che vi possono navigare è inferiore
La buona notizia è che il nostro Paese è consi- derato fast movers, in quanto caratterizzato da una capacità di recupero reattiva
Se diamo uno sguardo ai principali Paesi europei vediamo che in Ger- mania il governo ha promesso una velocità di connessione da 50 mbps in tutto il territorio entro tre anni. Un’aspettativa che il governo tedesco
di oltre sei volte rispetto alla media
europea: è un privilegio riservato ad
realizzerà in minor tempo e con co-
sti minori rispetto a noi: 2,7miliardi
appena il 3,9% degli abbonati a un servizio di banda larga di rete fissa. Peggio di noi solo Grecia, Portogal- lo, Ungheria, Romania, Cipro e Croazia.
Secondo un’indagine dell’Istituto per la Competitivi- tà presentato a fine 2015, l’Italia si piazza al 25° posto
di euro, di cui il 50% a carico statale e il resto grazie al coinvolgimento di aziende private ed enti locali. Inoltre, in Germania, oltre il 22% delle aziende fanno e-commerce, l’80% della popolazione usa internet una volta la settimana e la metà dei cittadini accede ai ser-
vizi online della Pubblica Amministrazione.
VERSO L’IDENTITÀ DIGITALE
La Carta nazionale dei Servizi (CnS) è un dispositivo in- formatico: una smart card o una chiavetta USB, che con- sente l’accesso ai servizi online della PA. È uno strumen- to fondamentale per rendere immediatamente fruibili le prestazioni già in rete e accelerarne la diffusione. La CnS contiene un certificato digitale, una sorta di documento d’identità emesso da un’apposita Autorità di certificazio- ne. Questo sistema permette il riconoscimento immediato in rete, consente di utilizzare in modo semplice e diretto la firma digitale, pagare tasse, prestazioni e servizi erogati dagli uffici pubblici.
Il PIN unico, detto anche SPID 2016, è invece un codice personale rilasciato dall’Agenzia Digitale a chi ne faccia richiesta, che accredita la persona all’utilizzo dei servizi online della Pubblica amministrazione. Quindi con un’u- nica password sarà possibile accedere ai servizi dell’INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Regioni e Comuni. Gradual- mente quindi manderemo in pensione sia il PIN dispositivo dell’INPS che quello dell’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è arrivare a 10 milioni di identità digitali già nel 2017 e realizzare un PIN unico anche a livello internazionale.
Xxxxxx Xxxxx
In Francia è stato predisposto, fin dal 2009, un pro- gramma nazionale a banda larga che fissa e definisce l’obiettivo di garantire una connessione a 3-5 mbps per tutti entro il 2017, con l’ulteriore ambizioso tra- guardo di promuovere un accesso a banda larga ul- traveloce per tutte le famiglie entro il 2022, mediante un mix di tecnologie. A sostegno dello sviluppo delle reti a banda larga, viene utilizzato il Fondo per la So- cietà Digitale (FSN), costituito da una combinazio- ne di finanziamenti pubblici e privati. Con il Piano France THD (France Très Haut Débit) aggiornato nel febbraio 2014, è stato lanciato l’obiettivo di dotare il 100% del territorio con la banda larga entro il 2022 per raggiungere una copertura nazionale completa mediante investimenti pubblici e privati di 20 miliardi di euro. La Francia è convinta che ormai la competi- tività economica e lo sviluppo, nazionale e locale, sia- no sempre più legati all’utilizzo e alla diffusione della banda larga, fattore essenziale ad esempio per l’innal- zamento del livello di innovazione e accesso a nuovi mercati per le imprese. Un concreto investimento nel settore delle infrastrutture a banda larga consente di incrementare anche la qualità della vita degli utenti/ consumatori.
In Gran Bretagna, l’agenda digitale – Digital Bri-
tain – è stata messa a punto nel 2009 e, già in ori- gine, prevedeva di portare al 90% della popolazione una velocità di connessione di almeno 24 mbit per secondo entro il 2015. Grazie a questo impegno il Londra vanta performance digitali invidiabili. L’88% delle aziende possiede una connessione a banda larga, mentre internet è utilizzata dall’82% della popolazio- ne. Molto alta è la penetrazione dell’e-commerce, che viene praticato da quasi il 20% delle imprese.
In Irlanda la banda larga ha richiesto investimenti pubblici e privati ed è previsto un piano di sviluppo per la diffusione di internet ad alta velocità in tut- to il Paese, comprese le zone rurali più sperdute. Il progetto ha l’obiettivo di un minimo di 30 megabits al secondo (mbps) garantiti per tutti e una velocità tra i 70 e i 100 mbps entro il 2015 nelle zone più al- tamente abitate, che comprendono circa il 50% della popolazione. Il piano irlandese rientra nelle politiche previste dall’Agenda digitale europea, anticipandone i tempi. Per l’Irlanda la banda larga è un fattore chiave di sviluppo per l’economia, che non deve essere sot- tovalutato, perché ha la stessa importanza innovativa che ebbe a suo tempo la diffusione dell’energia elet- trica. Naturalmente non si tratta di uno sforzo che l’apparato pubblico può sostenere interamente da solo e per questo sono in programma piani congiunti con le principali aziende del settore. Il governo incentiva così i privati a muoversi sul mercato, aiutandoli negli
ingenti investimenti richiesti soprattutto per le infra- strutture e intervenendo direttamente dove il mercato non trova convenienza, come nelle aree rurali poco abitate.
L’agenda digitale spagnola si chiama “Plan Avanza 2” e dedica ampio spazio anche agli investimenti nella banda larga. Già per la fine del 2015, il governo di Madrid ha fissato l’obiettivo di estenderla su vasta scala, attraverso diverse tecnologie e utilizzando non solo la fibra ottica ma anche le reti mobili. Così oggi, più del 75% della popolazione iberica naviga con gli smartphone attraverso gli standard più avanzati della telefonia di quarta generazione (4G), mentre oltre il 60% delle abitazioni può connettersi a 30 mbps con la linea fissa.
Xxxxxxx Xxxxxx
Panoramiche
Un mondo di inventori, tutto da scoprire
I
Aumenta la curiosità per le start up e per le opportunità che offrono, a chi ci lavora e a chi investe. Ma cosa sono davvero? Orien- tiamoci in questa costellazione di piccole imprese innovative con una breve guida introduttiva.
n Italia nel giro pochi anni a partire dal 2012 le start up sono arrivate a superare le 5.000 unità e i
20.000 occupati. Per molti di noi il termine con- tinua a essere una parola straniera un po’ misteriosa, che va tanto di moda su internet e sui giornali e ci pone una serie di domande. Ecco le tre risposte che ci consentiranno di capire meglio questo mondo.
Che cos’è una start up?
Start-up indica un’azienda fonda-
Qui il livello di rischio per gli investitori è alto per- ché l’incertezza intorno al progetto è inevitabile ma allo stesso tempo il fabbisogno finanziario è basso, dal momento che lo scopo principale è consolidare l’idea e la fattibilità in un progetto di impresa.
- Start up. È la fase in cui l’idea deve essere definita e proposta sul mercato con lo sviluppo di prototipi e progetti pilota.
- Consolidamento. È il momento in cui si rafforza il modello di business e si attuano le strategie di svi- luppo. Qui si costruisce il vero successo della start up all’interno del mercato.
- Espansione. L’azienda adesso si trova nel pieno della sua attività commerciale, le banche e altri tipi di fondi possono partecipare finanziariamente e si inizia a va- lutare il lancio nel mercato azionario.
ta da poco tempo, che ha uno scopo particolarmente innovativo e che è alla ricerca di un modello di business potenzialmente in crescita. General- mente – ma non sempre – una start up lavora sul web. Queste aziende sono molto spesso fondate e dirette da giovani imprenditori, in media tra
Start up: è la fase in cui l’idea deve essere defi- nita e proposta sul mer- cato con lo sviluppo di prototipi e progetti pi- lota
In queste quattro fasi un ruolo di pri- mo piano viene inevitabilmente svolto dagli investitori, ognuno con un nome e una funzione diversa. All’inizio ad esempio una posizione importante è riservata ai cosiddetti business angel, ex imprenditori e manager che han- no mezzi finanziari da investire in
i 25 e i 30 anni, che credono nella loro
idea. Potremmo definirli sognatori o,
un’idea. Altri tipi di finanziamenti
validi per far muovere i primi passi a
meglio ancora, visionari che vogliono portare sul mer- cato un progetto all’avanguardia. Questo progetto ha però bisogno di investitori. Perché possa prendere il volo è necessario l’intervento di finanziatori che cre- dano in quell’idea e impegnino un capitale in cambio di quote partecipative o azionarie.
A tal proposito una figura solitamente molto impor- tante nella prima fase di vita di una start up è quella dell’incubatore. L’incubatore aiuta l’azienda a definire meglio la sua idea e a renderla appetibile agli investi- tori. È un’organizzazione che dà supporto alla start up negli aspetti organizzativi, legali, logistici e finanziari. Il ciclo di vita di una start up
Solitamente è possibile identificare quattro diverse fasi di sviluppo del progetto:
- Pre seed/seed. È il primo passo, la fase in cui si svi- luppa l’idea e se ne studiano solidità e gradi di rischio.
un progetto di questo tipo possono essere quelli del settore pubblico, il crowdfunding, ma anche capitali familiari. Successivamente entrano in gioco i venture capital, intermediari finanziari che raccolgono fondi per investirli nel capitale azionario dell’azienda. E poi arrivano le banche...
Qual è il ruolo delle banche?
Forniscono servizi bancari quali, per esempio, pre- stiti o garanzie di prestito nelle fasi più avanzate del progetto, quelle di consolidamento ed espansione. Ul- timamente però si sta registrando un loro coinvolgi- mento strategico sempre più massiccio a 360° che non riguarda esclusivamente l’erogazione dei fondi ma an- che aspetti culturali e formativi (mentoring).
C.V.
L’informazione è uno snack, addio al pasto completo
Qual è la nostra “dieta mediatica”? Gli esperti rivelano il nuovo il mix di mezzi di comunicazione che usiamo per informarci, con la tv ancora regina, tradita però dai giovani, e facebook in grande ascesa. Sco- priamo quanto sono cambiate le nostre abi- tudini dal 2007 a oggi.
H
apparsa su Newsweek, Le Monde, The Economist – quali comportamenti si celano dietro ai numeri diffusi dalle ricerche come quella del Censis. Preso atto che la fruizione della tv è in calo costante ed è sostituita dall’uso degli smartphone, Cosenza ci ha segnalato il rallentamento dei tablet, relegati a un ruolo residuale dai telefoni che hanno una dimensione sempre mag- giore e con i quali ormai lavoriamo, giochiamo e ap-
a cominciato a sbiadirsi la fotografia che ri- trae la famigliola riunita a cena davanti al te- legiornale. Oggi capita più di frequente che, a
fare capolino a tavola, sia una notifica visualizzata al volo sul telefonino, tra un boccone e l’altro. Notiamo questi cambiamenti già da qualche tempo e li accet- tiamo, ma riusciamo a ricordare il giorno esatto in cui abbiamo iniziato a guardare lo smartphone mentre andava in onda un programma tv?
prendiamo notizie dal mondo circostante.
La rapida evoluzione della nostra dieta mediatica ha qualche effetto collaterale, come ad esempio la scar- sa attitudine a cercare informazioni direttamente alla fonte. Aumenta l’abitudine di affidarsi al filtro costi- tuito della rete di amici, soprattutto per i ragazzi che leggono il titolo e poche righe di un pezzo che appare sul loro news-feed di facebook e poi giù con i com- menti, che prendono quasi più peso rispetto alla noti- zia in sé anche quando non si conosce
Come al solito ci viene in aiuto la ri- cerca. Dal 2002 il Censis pubblica un rapporto sul “consumo dei media”. L’ultimo rapporto è di marzo 2015 e indica chiaramente le linee evolutive: la nota comune è che tutti noi conti- nuiamo ad accendere regolarmente il
7 ragazzi su 10 usano facebook come fonte primaria di informazio- ne e, se guardano la tv, continuano a chattare sul telefonino
pienamente la vicenda. E mentre i giornali si interrogano sulle possibi- lità che hanno per bilanciare questo fenomeno e tornare a essere un punto di riferimento anche per i più giovani l’OCSE (Organizzazione per la coo- perazione e lo sviluppo) pubblica una
televisore e la metà della popolazione
(50,9%) guarda i canali tv all-news.
ricerca sul rapporto tra gli studenti, le
tecnologie digitali e la capacità di ap-
Poi però si accentuano, anno dopo anno, le differenze generazionali: i più anziani rimangono fedeli ai tele- giornali (84%), ai giornali radio (58%), ai quotidiani a pagamento (44%) e al televideo (40%), le principali fonti d’informazione per i più giovani sono online: conducono la classifica facebook (71%) e i motori di ricerca online (69%), Youtube (55%) e le app per smartphone (47%). I ragazzi tra i 18 e 29 anni guar- dano ancora molto la tv ma 9 su 10, nel frattempo, fanno altro: la maggior parte cerca sul web argomenti attinenti a ciò che viene trasmesso e quasi tutti fanno altre attività – multitasking – mentre passa la pubbli- cità.
Abbiamo chiesto a Xxxxxxxx Xxxxxxx – tra i mag- giori esperti italiani di social media e famoso per aver creato una Mappa dei Social Network nel mondo
prendimento (Students, computers and learning: Ma- king the Connection) in cui chiaramente si rileva che, nonostante gli investimenti considerevoli in compu- ter, connessioni internet e software educativo, c’è ben poca evidenza che un maggior uso dei computer da parte degli studenti porti a risultati migliori in ma- tematica e nella lettura. Attenti alla dieta, insomma: meglio non abbuffarsi di digitale puro, soprattutto da giovani, e avere un menu vario che ci aiuti a sviluppare un palato capace di farci spaziare tra media differenti: dalla buona vecchia carta alle onde in radiofrequenza, sempre tutte disponibili, ci mancherebbe, come app scaricabili sui nostri telefoni.
S.S.
Storie
Energia sostenibile
VioNet / Xxxxxxxxxxxx.xxx
no dall’accumulo di energia elettrica (storage) all’ac- cumulo termico mediante sistemi a pompa di calore. Oggi il focus di Xxxxxxxxx è su tutte le applicazioni che si sposano in modo ottimale con il fotovoltaico,
iete una realtà importante, già da qualche anno, nel mondo del fotovoltaico. Ci dà qualche numero della vostra azienda?
generatore di energia pulita per eccellenza. Il punto
di partenza è la misurazione e la diagnosi energetica; il punto di arrivo è l’efficientamento di case e aziende.
Enerpoint è un’azienda storica del fotovoltaico in Italia, nata nel 2001 quando il mercato del solare era an- cora ai suoi esordi. Negli anni Ener- point si è affermata come distributore specializzato di componentistica per il fotovoltaico ed EPC (Engineering Procurement Construction, ovvero la tre principali fasi per la realizzazione di qualsiasi progetto edile o energeti- co, ndr) per grandi impianti. Si calcola
Il mondo delle rin- novabili è il futuro. I cambiamenti climatici ci mettono di fronte a sfide che impongono scelte ineluttabili
Quello delle energie rinnovabili è un tema attuale e molto importante, in par- ticolare per il nostro futuro. Qual è la situazione attuale del settore in Italia? Il mondo delle rinnovabili è il nostro presente ma soprattutto il nostro fu- turo. I cambiamenti climatici ci met- tono di fronte a sfide che impongo- no scelte ineluttabili. Le rinnovabili possono dare un grande contributo strategico alla riduzione delle CO2 e
che oltre 30.000 impianti in Italia siano stati realiz- zati da Enerpoint e/o dal suo network di installatori negli anni. Il know-how di Enerpoint, focalizzato ini- zialmente sugli impianti fotovoltaici di tutte le taglie (dalla realizzazione alla manutenzione), si estende oggi a tutte le applicazioni complementari che van-
gli investimenti in continua crescita a livello mondiale lasciano ben sperare. Tra le rinnovabili il fotovoltaico è la tecnologia che ha portato in pochi anni più risul- tati straordinari.
Rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea come siamo
posizionati?
Siamo il paese con il più alto contributo al mondo di fotovoltaico sulla domanda elettrica nazionale (7,5% della domanda). Un record, ma c’è ancora tanto da fare. In Italia ci sono quasi 19 GWp di potenza in- stallata per quasi 650.000 impianti ma se pensiamo a quanti milioni di edifici residenziali e commerciali con tetto ben esposto non hanno il fotovoltaico com- prendiamo quanto lavoro ci sia ancora da fare.
Che tipo di investimento affronta una famiglia di 4 per- sone che installa un impianto fotovoltaico nella propria abitazione? Oltre che in termini ambientali, riesce ad avere anche un beneficio economico?
I costi per un impianto fotovoltaico si sono ridotti in modo importante negli ultimi anni arrivando a cir- ca 6.000 euro (iva compresa) per un impianto resi- denziale da 3 kWp, il tutto detraibile per il 50% della spesa in 10 anni. Per fare un esempio una famiglia di Roma installando un impianto FV avrebbe subito tre vantaggi: 1) risparmiare da subito sulla bolletta dell’e- nergia elettrica (269 euro l’anno); 2) ridurre le proprie emissioni di CO2 (2,2 tonnellate l’anno), 3) aumen- tare il valore dell’immobile. Benefici tangibili insieme alla consapevolezza che il fotovoltaico sia un’azione concreta per il futuro delle nuove generazioni.
Su quanti agenti e rappresentanti di commercio può con- tare, attualmente, la vostra rete di vendita?
Abbiamo due reti commerciali: una dedicata al canale Professional e un’altra dedicata al canale Consumer che contano complessivamente 20 professionisti. Nel 2016 e 2017 contiamo di raddoppiare il numero di consulenti intensificando la nostra presenza commer- ciale sul territorio.
“Portare il solare in ogni casa e in ogni azienda” è la vo- stra ambiziosa mission aziendale. Ce la racconta?
La nostra mission nasce dai nostri ideali: crediamo in un mondo sostenibile dove l’energia, sia pulita e prodotta vicino al punto di consumo. Essere autopro- duttori di energia rinnovabile consente di produrre in modo estremamente efficiente riducendo al minimo le dispersioni di rete durante il trasporto ed evita la costruzione di grandi centrali inquinanti. È la rivo- luzione della Generazione Distribuita e delle Smart Grid.
Cosa ci può dire a riguardo della vision di Enerpoint?
Il solare è nel nostro DNA ma oggi la vision di Ener- point va oltre e allarga il proprio raggio di azione verso tutto quel mondo SMART che vede nell’inte- grazione delle tecnologie il motore del nostro futuro
sostenibile: reti intelligenti, sistemi di storage, accu- mulo termico mediante le pompe di calore, sistemi di misurazione, efficienza energetica… La nostra vision è accompagnare il nostro vasto network di operatori professionali del fotovoltaico nel mondo dell’accumu- lo e dell’efficienza energetica dove le pompe di calore giocheranno un ruolo da protagonisti.
Xxxxxxxx Xxxx
Poche cose da sapere sul fotovoltaico
Il fotovoltaico è un principio completamente naturale. Consiste nel passaggio delle radiazioni solari attraverso un materiale semiconduttore, che costituisce appunto il cosid- detto pannello fotovoltaico.
Un impianto di questo tipo è un sistema elettrico che sfrut- ta le radiazioni per generare corrente con cui alimentare gli apparecchi elettrici della nostra casa: dal forno alla tv, dall’aspirapolvere al computer.
Sostanzialmente è costituito da due componenti: i pannelli e l’inverter. I primi sono composti principalmente di silicio e servono a catturare l’energia solare. L’inverter è invece un apparecchio che raccoglie l’energia prodotta dai pannelli e la converte in corrente alternata da sfruttare per i consumi domestici.
Secondo le attuali statistiche avere in casa un impianto del genere è un servizio reso a tutta la comunità in quanto riduce le emissioni di CO2 di circa 1.200 kg all’anno. Ma in realtà c’è anche un risparmio energetico ed economico considerevole. Fino al 31 dicembre 2016 infatti se voglia- mo installare un impianto fotovoltaico possiamo usufruire di detrazioni fiscali pari al 50% delle spese sostenute.
C.V.
Benefici assistenziali 2016
L
Il Programma per le prestazioni integrative 2016 è pubblicato nel sito della Fondazione: da quest’anno, c’è un nuovo contributo per l’acquisto di libri scolastici.
e prestazioni integrative di previdenza erogate dalla Fondazione Enasarco sono finalizzate a sostenere gli iscritti nella loro vita familiare (i contributi per nascita o adozione), nella vita sociale (i soggiorni termali e quelli estivi per bambini) o in quella professionale (i premi studio e quelli per le tesi di laurea). Una parte importante è rappresentata an- che dalle forme di assistenza verso coloro che si trova- no in situazioni di particolare difficoltà economiche. Oltre alle erogazioni straordinarie concesse per stati di bisogno di eccezionale gravità, sono infatti previsti
numerosi aiuti destinati alle fasce sociali più deboli. In un’ottica di attenzione al futuro, la Cassa degli agenti e rappresentanti di commercio assiste i figli dei propri iscritti attraverso forme di supporto ai giovani (il nuovo contributo per l’acquisto dei libri scolastici, per asili nido, oltre alle già citate forme di borse di stu- dio). È bene ricordare, inoltre, che gli agenti in attività e in pensione possono usufruire di mutui a condizioni particolarmente vantaggiose e di una polizza sanitaria in caso di malattia o infortunio.
Libri scolastici
que anni, di cui 2013, 2014, 2015 consecutivi (12 tri- mestri);
- essere titolare di una pensione diretta Xxxxxxxx;
- essere titolare di un reddito familiare complessivo annuo lordo ai fini Irpef (anno 2015) non superiore a 39.069 euro.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano iscritti alla Fondazione, o vi siano più figli studenti, verrà erogato un solo contributo per nucleo familiare. Le richieste, redatte su apposito modello disponibile nel sito www. xxxxxxxx.xx, sottoscritte e corredate dalla documenta- zione necessaria, dovranno essere inviate alla Fonda- zione Enasarco entro il 15/10/2016 nei modi e con le forme da essa stabilite. La documentazione da inviare a corredo della domanda è la seguente:
- copia dell’attestato di iscrizione all’anno scolastico 2016/17 rilasciato dalla struttura scolastica pubblica o privata;
- copia del documento di identità del richiedente in corso di validità.
La presentazione delle domande oltre il termine indi- cato e la mancata produzione della documentazione richiesta saranno considerate causa di decadenza del diritto alla prestazione, e la domanda sarà respinta.
Soggiorni estivi
La Fondazione bandisce un concorso
Allo scopo di integrare il ventaglio di prestazioni a supporto delle famiglie degli agenti con figli in età scolare, la Fondazione eroga un contributo, di importo pari a 100 euro per nucleo
In un’ottica di attenzio-
ne al futuro la Fonda- zione eroga prestazioni in favore dei figli degli iscritti
annuale per l’assegnazione di 1.000 contributi fino a 300 euro per nucleo familiare. Questa prestazione è riser- vata alle famiglie degli iscritti con figli in età compresa tra 4 e 13 anni che abbiano frequentato, nel periodo tra
familiare, finalizzato all’acquisto di
testi scolastici (per l’anno di frequenza
giugno e settembre, per almeno 15
giorni lavorativi anche non consecuti-
2016/17) per le scuole secondarie di primo e secondo grado.
Possono richiedere la prestazione gli iscritti in posses- so dei seguenti requisiti:
- essere un agente in attività, alla data dell’1/09/2016, con un conto previdenziale incrementato esclusiva- mente da contributi obbligatori che al 31/12/2015 presenti un saldo attivo non inferiore a 3.063 euro e un’anzianità contributiva complessiva di almeno cin-
vi, i soggiorni estivi organizzati da strutture pubbliche o private.
Per poter ottenere il contributo è necessario avere i seguenti requisiti:
- essere un agente in attività, alla data di inizio del soggiorno, con un conto previdenziale incremen- tato esclusivamente da contributi obbligatori che al 31/12/2015 presenti un saldo attivo non inferiore a
3.063 euro e un’anzianità contributiva complessiva di
almeno cinque anni, di cui 2013, 2014, 2015 consecu-
tivi (12 trimestri);
- essere titolare di una pensione diretta Xxxxxxxx;
- essere titolare di un reddito familiare complessivo annuo lordo ai fini Irpef (anno 2015) non superiore a 39.069 euro.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano iscritti alla Fondazione, sarà erogata una sola prestazione.
Le richieste, redatte su apposito modello disponibile nel sito xxx.xxxxxxxx.xx, sottoscritte e corredate dalla documentazione richiesta, dovranno essere inviate alla Fondazione Enasarco entro il 15/10/2016 nei modi e con le forme da essa stabilite. La documentazione da inviare a corredo della domanda è la seguente:
- copia dell’attestato di frequenza del bambino (o dei bambini) rilasciato dalla struttura organizzatrice dei soggiorni estivi, pubblica o privata;
- copia del documento giustificativo della spesa soste- nuta rilasciato su carta intestata dalla struttura che ha erogato il servizio;
- copia del documento di identità valido del xxxxxx- xxxxx.
La presentazione delle domande oltre il termine indi- cato e la mancata produzione della documentazione richiesta saranno considerate causa di esclusione dal concorso, e la domanda sarà respinta.
Sulla base delle domande pervenute sarà stilata una graduatoria da utilizzare per la concessione del con- tributo, predisposta in funzione della somma dei punteggi attribuiti al reddito e alla composizione del nucleo familiare (a parità di punteggio i concorrenti saranno collocati in ordine decrescente di età). Tale graduatoria verrà pubblicata nel sito xxx.xxxxxxxx.xx e la Fondazione comunicherà ai partecipanti sia l’esito del concorso sia le modalità di incasso delle somme.
Case di riposo
La Fondazione eroga, attraverso un concorso annuale, 30 contributi in favore dei pensionati Enasarco ospi- tati, nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, in istituti qualificati e riconosciuti quali case di riposo per persone anziane in Italia. Nel caso in cui i posti di- sponibili non vengano totalmente assegnati, potranno concorrere per i posti vacanti i coniugi superstiti dei pensionati. Il contributo erogato è pari a 5.200 euro, corrisposto in due semestralità di 2.600 euro ciascuna, e non potrà superare la spesa totale realmente soste- nuta e documentata. Qualora il soggiorno abbia avuto inizio dopo il 1° gennaio e, comunque, entro il ter- mine ultimo per la presentazione delle domande di ammissione al concorso, l’importo verrà proporzio- nalmente ridotto.
Per l’ammissione, occorrono i seguenti requisiti:
- aver superato il 65° anno di età;
- essere titolari della pensione Enasarco (vecchiaia; invalidità; inabilità; pensione ai superstiti). Saranno considerati pensionati di vecchiaia o superstiti anche coloro che abbiano acquisito il diritto alla pensione al 31/12/2015 e abbiano avanzato alla Fondazione la domanda di pensione entro il termine ultimo di ammissione al concorso. Saranno invece considerati pensionati di invalidità o inabilità coloro ai quali la Fondazione abbia riconosciuto tale diritto entro il ter- mine per l’ammissione al concorso;
- non svolgere alcuna attività lavorativa;
- essere titolari di un reddito individuale complessivo annuo lordo ai fini Irpef non superiore a 19.534 euro;
- essere ospitati stabilmente, nel 2016, in istituti qua- lificati e riconosciuti quali case di riposo per persone anziane in Italia.
G.M.
Aliquote previdenziali e quote pensionistiche: le novità
I
Ecco cosa cambia per il Fondo previdenza, per il Fondo assistenza e per i requisiti pensioni- stici.
l Regolamento delle attività istituzionali della Fondazione Enasarco in vigore prevede un gra- duale innalzamento delle aliquote contributive
del Fondo previdenza/assistenza e dei requisiti pen- sionistici minimi: tali misure rientrano nell’ottica di un “patto generazionale” tra vecchi e nuovi iscritti che possa assicurare prestazioni adeguate a tutti, anche in futuro, garantendo al tempo stesso anche la sostenibi- lità a lungo termine della Cassa.
Anno di decorrenza e aliquota contributiva Aliquota 2015 2016 2017 2018 2019 2020 | ||||||
contributiva | 14,65% | 15,10% | 15,55% | 16,00% | 16,50% | 17,00% |
di cui previdenza | 12,50% | 12,50% | 12,55% | 13,00% | 13,50% | 14,00% |
di cui solidarietà | 2,15% | 2,60% | 3,00% | 3,00% | 3,00% | 3,00% |
Fondo assistenza
Per gli agenti operanti in forma di società di capita- li (spa, srl) le ditte mandanti versano un contributo calcolato su tutte le somme dovute
Fondo previdenza
Dal 1° gennaio 2016, l’aliquota con- tributiva del Fondo previdenza in vi- gore è pari al 15,10% delle provvigio- ni (di cui il 7,55% a carico della ditta e il 7,55% a carico dell’agente). Il versa-
Presto saranno dispo- nibili anche i minimali contributivi e i massi- mali provvigionali in vigore per il 2016
in dipendenza del rapporto di agen- zia, senza alcun limite di minimale o massimale. Nella tabella successiva sono riportate le aliquote in vigore: il contributo dovuto per il 2016 è pari al 4%, di cui il 3% è a carico della ditta
mento viene effettuato integralmente
Prov- vigioni annue | Anno di decorrenza 2013 2014 2015 2016 |
Fino a | 2,80% 3,20% 3,60% 4,00% |
€ 13 mln | 2,40% + 0,40% 2,60% + 0,60% 2,80% + 0,80% 3,00% + 1,00% |
Da | |
€ 13 | 1,40% 1,60% 1,80% 2,00% |
mln a | 1,20% + 0,20% 1,30% + 0,30% 1,40% + 0,40% 1,50% + 0,50% |
€ 20 mln | |
Da | |
€ 20 mln | 0,70% 0,80% 0,90% 1,00% |
a € 26 | 0,60% + 0,10% 0,65% + 0,15% 0,70% + 0,20% 0,75% + 0,25% |
mln | |
Oltre € 26 mln | 0,20% 0,30% 0,40% 0,50% 0,15% + 0,05% 0,20% + 0,10% 0,25% + 0,15% 0,30% + 0,20% |
dalla mandante, che ne è responsabile anche per la parte a carico dell’agen-
te. È bene ricordare che ci sono alcuni paramenti da rispettare ovvero i cosiddetti minimali contributivi e il massimale provvigionale annui che vengono rivalu- tati annualmente secondo l’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati. Attual- mente quest’ultimo dato non è disponibile: la Fonda- zione provvederà a pubblicare gli aggiornamenti nel sito xxx.xxxxxxxx.xx in tempo utile per la scadenza del primo trimestre (il prossimo 20 maggio), termine entro il quale le ditte dovranno indicare le provvigio- ni maturate dagli agenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo di quest’anno. La relativa distinta online, quindi, effettuerà il calcolo corretto del contributo dovuto in base ai nuovi parametri in vigore.
e il restante 1% a carico della società
di agenzia.
Durante il periodo transitorio è previsto un innal-
zamento molto graduale delle aliquote contributive, come indicato nella tabella seguente:
Per effettuare il pagamento, la ditta deve compilare,
nella propria area riservata inEnasarco, la distinta online che è disponibile circa un mese prima delle scadenze contributive (indicate nella tabella seguen- te).
Scadenza pagamento | Periodo |
20 maggio | 1° trimestre (dall’1/1 al 31/3) |
20 agosto | 2° trimestre (dall’1/4 al 30/6) |
20 novembre | 3° trimestre (dall’1/7 al 30/9) |
20 febbraio dell’anno successivo | 4° trimestre (dall’1/10 al 31/12) |
Requisiti pensionistici
Tra le varie tipologie di prestazioni pensionistiche erogate dalla Fondazione, vi è innanzitutto quella di vecchiaia ordinaria. Per poterla richiedere, agenti e rappresentanti di commercio devono aver maturato i requisiti previsti dal Regolamento delle attività istitu- zionali in vigore, ovvero:
- almeno 20 anni di copertura contributiva;
- l’età anagrafica minima;
- la “quota”, data dalla somma tra anzianità contri- butiva e quella anagrafica, prevista per l’anno di rife- rimento.
Per il 2016 gli uomini devono raggiungere “quota 90”, mentre le donne “quota 86”.
Nella successiva tabella sono indicati i requisiti pen- sionistici previsti durante il periodo transitorio. Il cal- colo di pensione viene impostato secondo i seguenti criteri:
“Quota A”: corrisponde all’anzianità contributiva ma- turata fino al 30/9/1998, calcolata, con riferimento alla data del conseguimento del diritto, secondo i cri- xxxx previsti dall’art.10 della previgente legge 12/73.
Si cerca il miglior triennio provvigionale consecutivo (o, in mancanza di questo, non consecutivo) scelto nell’ambito dell’ultimo decennio di versamenti. Il de- cennio viene individuato partendo a ritroso dall’ulti- mo versamento compreso nella data di acquisizione del diritto. Qualora l’importo della quota A superi 2.582,28 euro annui, si applicano le riduzioni previste dall’art.25 della suddetta legge.
“Quota B”: corrisponde all’anzianità contributiva ma- turata dall’1/10/1998 al 31/12/2003, calcolata secon- do i criteri previsti dal comma 1 dell’art.18 del Re- golamento delle attività istituzionali della Fondazione dell’1/10/1998: nell’ultimo quindicennio si determina la media provvigionale calcolata su un numero di anni effettivamente coperti da contribuzione (come citato nell’articolo 18 del Regolamento del 1998). Il quin- dicennio è individuato partendo a ritroso dall’ultimo versamento compreso nella data del conseguimento del diritto.
“Quota C”: viene applicata per l’anzianità contri- butiva maturata dall’1/1/2004 in poi, ed è calcolata secondo il sistema contributivo. Si moltiplica il mon- tante contributivo (somma dei contribuiti pervenuti dall’1/1/2004 in poi) per il coefficiente di trasforma- zione corrispondente all’età dell’iscritto al momento del conseguimento del diritto.
G.M.
Requisiti | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | Anno di decorrenza 2017 2018 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | |||
Quota | 86 | 87 | 88 | 89 | 90 | 91 | 92 | 92 | - | - | - | - | - | |
Uomini | Età minima | 65 | 65 | 65 | 65 | 65 | 66 | 66 | 67 | - | - | - | - | - |
Anzianità minima | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | - | - | - | - | - | |
Quota | 82 | 83 | 84 | 85 | 86 | 87 | 88 | 89 | 90 | 91 | 92 | 92 | 92 | |
Donne | Età minima | 61 | 61 | 62 | 62 | 63 | 63 | 64 | 64 | 65 | 65 | 66 | 66 | 67 |
Anzianità minima | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 | 20 |
Ci vediamo su Facebook e Linkedin
Siamo finalmente su Facebook e Linkedin, con i nostri pro- fili ufficiali. In un numero interamente dedicato all’inno- vazione, in cui abbiamo ricordato anche del modo in cui le relazioni ormai passino con semplicità da chiacchierate “di persona” a chat sul telefonino, post e commenti sulle ba- cheche, questo è il nostro piccolo contributo. È una notizia dedicata in special modo a quegli iscritti che in questi anni, oltre ad averci letto (perché affezionati al magazine o iscritti
alla newsletter), hanno anche avuto il piacere di dirci la loro con un commento, una segnalazione o una critica.
Spesso e volentieri da queste brevi comunicazioni sono nati rapporti personali e storie che abbiamo raccontato nella pa- gine di questa rivista.
Abbiamo aperto i nostri profili social perché siamo convinti che valga la pena proseguire su questa strada: vi aspettiamo online.
Elezioni per l’Assemblea dei delegati (1-14 aprile)
Da venerdì 1 aprile a giovedì 14 aprile si svolgeranno le elezio- ni per la costituzione dell’Assemblea dei delegati. Per la prima volta agenti, rappresentanti e ditte mandanti saranno chiamati a scegliere i nuovi organi della Fondazione Enasarco. L’Assem- blea dei delegati una volta costituita eleggerà infatti il Consi- glio di Amministrazione.
Le elezioni sono una tappa essenziale nel cammino di autodi- sciplina e trasparenza intrapreso dalla Fondazione e culminato con l’approvazione del nuovo Statuto, ispirato a tre criteri-gui- da essenziali:
- la designazione dei componenti del CdA da parte degli iscritti attraverso l’elezione dell’Assemblea dei delegati;
- la definizione dei requisiti di professionalità, competenza e onorabilità dei membri dell’Assemblea, del CdA, del Collegio sindacale, come anche dei titolari degli incarichi dirigenziali;
- la rinnovata e trasparente gestione degli investimenti e del patrimonio.
Si potrà votare dalle 9.00 alle 18.00 nei giorni dal lunedì al ve- nerdì e fino alle 20.00 nei giorni di sabato e domenica, secondo quanto previsto dal Regolamento elettorale. Per esprimere
il voto con facilità ogni iscritto può comunicarci la propria Pec. Per ulteriori informazioni è disponibile la guida come tenere aggiornato il proprio indirizzo Pec.
La banda larga. Opportu- nità e pericoli dell’Italia digitale
Un libro di Xxxxxxxx Xxxxxx Xx- cina
Ed.Xxxxxxxxxxxx, pp.140
Il libro di Xxxxxxxx Xxxxxx Xx- xxxx è stato presentato con gran- de clamore a giugno, alla presen- za anche del vicepresidente della Camera Xxxxx Xx Xxxx, proprio per l’importanza dell’argomento. L’Italia, difatti, è tra gli ultimi Pa- esi in Europa per quanto riguarda la penetrazione di banda, la digi- talizzazione delle pubbliche am- ministrazioni e lo sviluppo di ap- plicazioni a supporto dei settori chiave dell’economia, nonché tra le ultimissime posizioni nel mon- do per qualità di banda. L’autore ricostruisce le tappe fondamenta- li dell’evoluzione del settore dagli anni Novanta ad oggi, passan-
do per la vicenda Telecom, fino all’attuale ordine del giorno del governo sui finanziamenti per la banda larga. Si basa su numeri e dati, evidenziando gli effetti sulla collettività di un intero sistema politico, industriale e finanzia- rio, senza dimenticare i pericoli della rete, la libertà vigilata, la disoccupazione tecnologica, le cybervalute, l’elettrosmog fino ai danni sulla salute umana. Un saggio che discute di innovazione e sviluppo e che si domanda se un Paese come il nostro sia pronto a questa sfida epocale.
Xxxxx Xxxx
Un film di Xxxxx Xxxxx
Con Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxx Xxx- slet, Xxxx Xxxxxxx. USA 2015
La biografia del padre della Ap- ple, scomparso nel 2011, raccon- tata attraverso gli eventi media- tici più importanti che hanno contraddistinto la sua vicenda professionale e più in generale la storia della tecnologia nel mondo contemporaneo: il primo Mac del 1984, il NeXt del 1988 e l’iMac del 1998. Xxxxx Xxxx affronta il dietro le quinte di questi tre mo- menti come fossero atti teatrali.
Il protagonista prima di presen- tare i suoi prodotti alla stampa si ritrova a dover incontrare le persone più importanti della sua vita e a fare con esse un bilancio dei rapporti umani che lo circon- dano e dei suoi progetti. Lo ve- diamo confrontarsi con la fedele assistente Xxxxxx Xxxxxxx, con il Xxx Xxxx Xxxxxxx, con l’amico e cofondatore della Apple Xxxxx Xxxxxxx, con la compagna Xxxx- xxxx Xxxxxxx e la figlia Xxxx. Ne emerge un profilo di Jobs molto sfaccettato, anche cinico e ambi- guo. Dietro al genio si nasconde sempre l’essere umano con le sue ambizioni, il suo ego e le sue de- bolezze, sembra dirci il regista Xxxxx Xxxxx. Il film, tratto dalla omonima biografia autorizzata, è recitato in modo impeccabile dai due attori protagonisti costretti spesso a estenuanti tour de force di dialogo: Xxxxxxx Xxxxxxxxxx e Xxxx Xxxxxxx, entrambi candida- ti all’Oscar.
Blackstar
Un disco di Xxxxx Xxxxx Etichetta: Iso/Columbia Records Gennaio 2016
Blackstar è l’ultimo album di Xxxxx Xxxxx. È uscito nel giorno del suo sessantanovesimo comple- anno, l’8 gennaio 2016, due giorni prima della sua morte. Definito già il suo lavoro più bizzarro dal Times, il disco contiene sette trac- ce, è stato inciso nello studio Ma- gic Shop di New York e contiene anche il tema della serie tv “The Last Panthers”. Un lavoro arti- stico particolarmente complesso che non segue alcuna regola se non quella della vocazione del cantautore inglese a fare ciò che gli piaceva: esplorare nuovi terri- tori musicali e anticipare i tem- pi e mode, così come dichiarato dal produttore Xxxx Xxxxxxxx. Si scorge nell’album l’influenza di altri musicisti: da Xxxxx Xxxxxx- der, nota compositrice e musicista jazz, al sassofonista Xxxxx Mc- Xxxxxx, capace di infondere note lunghe e struggenti (Xxxxxxx) o dare tutto se stesso negli assolo che caratterizzano l’album. Molti suoi fan hanno vissuto le nuo- ve canzoni come un addio a loro dedicato, basti pensare all’ultima traccia, la commovente I can’t give everything away. Il disco Blackstar farà storia come l’ultimo lavoro di un’artista camaleontico capace di abbracciare diversi movimenti e generi con una naturalezza unica.
Time out
MuVir - Museo virtuale delle banche italiane
dalla Primavera 2016
Grazie al MuVir, una nuova in- frastruttura tecnologica sarà pos- sibile accedere alle oltre 300mila opere d’arte oggi custodite nelle Banche. Con un semplice clic, uno straordinario patrimonio spesso sconosciuto, sarà disponi- bile navigando in un vero proprio tour virtuale. Le prime sale del museo virtuale apriranno a Pri- mavera 2016 e saranno dedicate alle opere dell’Ottocento e Nove- cento. Tutti gli istituti di credito aiuteranno il portale ad arricchir- si di dipinti e sculture ma anche arazzi, ceramiche, monete e arre- di. Il museo nasce dall’impegno dell’Abi e i curatori responsabili del patrimonio storico artistico di ventidue banche operanti in Ita- lia. La piattaforma digitale sarà sia in italiano che in inglese, la catalogazione delle opere seguirà criteri globalmente riconosciu- ti e tali da consentire il dialogo dei dati con quelli della grandi reti culturali mondiali. Il portale permetterà inoltre la consultazio- ne di opere e informazioni stori- co-artistiche, ci sarà uno spazio tridimensionale virtuale entro cui il pubblico potrà muoversi deci- dendo, di volta in volta di ordina- re le opere secondo criteri varia- bili e personalizzabili. L’obiettivo è di rendere totalmente visibile questo enorme patrimonio e cre- are una struttura da condividere nella rete.