AMBITO CT10 "C.R.E.A.R.E." PREMESSE
Regolamento Integrativo dell’ Accordo per la Costituzione delle Reti di Ambito della Provincia di Catania
AMBITO CT10 "C.R.E.A.R.E." PREMESSE
VISTA la legge 13 luglio 2015, n 107 che all’art. 1, comma 66, prevede la suddivisione del territorio regionale in ambiti di ampiezza “inferiore alla provincia e alla città metropolitana”, quale fattore determinante per l’efficacia della governance, per raccogliere e incontrare le esigenze delle scuole che ne fanno parte, per la più efficiente distribuzione delle risorse;
VISTA la nota 26 gennaio 2006, Prot. n. 726 del Capo dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con cui, in attuazione dell’art. 1, comma 66 della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono state precisate le regole per la determinazione degli ambiti territoriali;
CONSIDERATO che l’art. 1 comma 70 della legge 13 luglio 2015, n 107 dispone che gli uffici scolastici regionali promuovono la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito, da costituire entro il 30 giugno2016;
VISTO il decreto del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia del 03 marzo 2016, Prot. n. 4146, con cui sono stati identificati gli ambiti nel territorio regionale;
VISTO in particolare l’elenco delle istituzioni scolastiche comprese nell’ambito territoriale n°10 in base al Decreto del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia del 03 marzo 2016;
PRECISATO inoltre che le istituzioni scolastiche paritarie, pur non facendo parte degli ambiti costituiti in base a quanto previsto dalla L.107/2015, art.1, commi 70 e 71 con decreto del Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia del 03 marzo 2016, possono partecipare su richiesta alle azioni ed alle attività che ne coinvolgono finalità e funzioni ai sensi della L. 62 del 10 marzo 2000 e successive modifiche ed integrazioni, senza però avere diritto di voto in sede di Conferenza generale dei dirigenti scolastici della rete di ambito;
TENUTO CONTO della pregressa esperienza in regione Sicilia delle “Reti generali del sistema pubblico di istruzione”;
TENUTO CONTO di quanto previsto dalle “Linee guida per la formazione delle reti” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con nota del 7 giugno 2016 prot. n° 2151, ove si afferma, tra l’altro, che “la rete d’ambito può prevedere per il suo razionale funzionamento anche ulteriori articolazioni interne di coordinamento tra le scuole che la costituiscono e tra le reti di scopo in essa presenti” e che “per il raggiungimento delle finalità indicate nell'integrazione dell'accordo di rete”, le reti di ambito di una stessa provincia e/o città metropolitana si possono coordinare tra loro e con le articolazioni territoriali dell’USR al fine di affrontare in modo più organico problematiche comuni, coinvolgendo, se necessario, Enti Locali e/o Rappresentanze del mondo della cultura e del lavoro;
I DIRIGENTI SCOLASTICI DELL’AMBITO
CON IL PRESENTE ATTO CONVENGONO QUANTO SEGUE:
Art. 1 Norma di rinvio
Le premesse e gli eventuali allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Regolamento.
Art.2 Denominazione
É istituito il collegamento in rete fra le istituzioni scolastiche dell’ambito CT10 che aderiscono al presente accordo, previa firma dell’accordo stesso, che assume la denominazione di C.R.E.A.R.E;
Art.3
Definizione e Ambito Territoriale di Riferimento
Per “istituzioni scolastiche aderenti” si intendono le Istituzioni scolastiche che hanno sottoscritto l’Accordo prot. n. 19679 del 27/10/2016. La Rete di ambito denominata C.R.E.A.R.E , riunisce in modo strutturato e stabile nel tempo gli Istituti Scolastici pubblici e paritari ricadenti nell’ambito territoriale CT10, così come individuato dall’USR – Sicilia con nota prot. MIUR.AOODRSI.REG.UFF. 4146 del 3 marzo 2016 .
Art. 4 Oggetto e finalità
Il presente Regolamento, integrativo dell’accordo per la costituzione delle reti di ambito della provincia di Catania, ha innanzitutto come finalità la costruzione della governance di ambito e provinciale, attraverso:
• la definizione di modalità di coordinamento tra le reti di ambito in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Catania VII, finalizzate alla realizzazione ed alla gestione di progettualità condivise;
• lo sviluppo di sistemi di interazione e collaborazione all’interno della rete di ambito con altri soggetti istituzionali e con stakeholder (enti, associazioni o agenzie, università ecc.) per la configurazione e lo svolgimento di politiche e attività di specifico interesse territoriale.
Questo Regolamento, in esecuzione dell’art. 1, comma 70, della Legge 13 luglio 2015, n. 107 persegue le finalità richiamate dalla stessa Legge all’art.1, comma 7 attraverso la costituzione di reti di ambito.
La Rete, in qualità di rappresentante delle istituzioni scolastiche dell’ambito nel rapporto con l’Ufficio Scolastico Regionale si configura quale elemento di coordinamento alle diverse finalità individuate quali prioritarie per l’ambito provinciale
La Rete, quindi, in funzione delle finalità sopra elencate:
• intercetta dalle diverse provenienze e condivide le necessarie risorse finanziarie e umane;
• regola e formalizza i rapporti con istituzioni e stakeholder territoriali;
• condivide informazioni sistematiche su andamenti ed esiti delle progettualità elaborate (monitoraggi, esiti, strumentazioni, best practices ecc.);
• assume ogni determinazione necessaria (protocolli di intesa, convenzioni, condivisione di tavoli tecnici e/o operativi) all’interazione con altri soggetti territoriali per la realizzazione dei progetti;
• interagisce, ove necessario o utile al perseguimento delle finalità elencate nel presente articolo, con altre reti territoriali di ambito.
Art.5
Azioni della Rete di Ambito
Ai sensi dell’art.1, comma 71, della Legge 107/15, si riconoscono come prioritarie le seguenti azioni:
a) individuazione dei criteri e le modalità per l’utilizzo dei docenti nella rete, nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti in materia di non discriminazione sul luogo di lavoro, nonché di assistenza e di integrazione sociale delle persone con disabilità, anche per insegnamenti opzionali, specialistici, di coordinamento e di progettazione funzionali ai piani triennali dell’offerta formativa di più istituzioni scolastiche inserite nella rete;
b) definizione dei piani di formazione del personale scolastico;
c) definizione delle risorse da destinare alla rete per il perseguimento delle proprie finalità;
d) definizione delle forme e delle modalità per la trasparenza e la pubblicità delle decisioni e dei rendiconti delle attività svolte.
Ai sensi dell’art.1, comma 72, della Legge 107/15, la rete, nel rispetto dell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche, valuterà altresì l’opportunità di perseguire le seguenti azioni:
a) istruttoria sugli atti relativi a cessazioni dal servizio,
b) pratiche in materia di contributi e pensioni,
c) progressioni e ricostruzioni di carriera,
d) trattamento di fine rapporto del personale della scuola,
e) ulteriori atti amministrativi non strettamente connessi alla gestione della singola istituzione scolastica.
Art.6 Priorità Nazionali
In esecuzione dell’art.1 , comma 7, della Legge 107/15 le priorità oggetto del presente accordo sono individuate e richiamate dalla Legge stessa e precisamente:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning (CLIL);
b) potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in mate- ria giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indi- xxxxx per favorire il diritto allo studio degli alunni adotta- ti, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
o) incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
Art.7
Obiettivi della Rete di Scopo
Tra le aree progettuali di particolare significato per le scuole e che trovano nelle reti di scopo uno degli strumenti di realizzazione più idonei, come previsto dall’art.1, comma 71, della legge 107/2015, a titolo esemplificativo si individuano le seguenti:
AREA TEMATICA | SCUOLE CAPOFILA | |
1. | Competenze di base | IC Cavour |
2. | Competenze di cittadinanza globale | IC De Xxxxxxx- CD Pizzigoni |
3. | Cittadinanza Europea | // |
4. | Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico | IC De Xxxxxxx – IC Lampedusa |
5. | Cittadinanza e creatività digitale | ITIS Archimede |
6. | Inclusione | IC Xxxxxxxx – LS Principe Xxxxxxx- IC De Xxxxxxx |
7. | Integrazione e accoglienza | SM Xxxxx Xxxxxxxxx |
8. | Educazione all’imprenditivita’ | IPSSEOA Wojtyla – IIS De Felice |
9. | Continuità e Orientamento | // |
10. | Alternanza Scuola-Lavoro | ITIS Archimede - IPSSEOA Wojtyla- IIS Ferraris- L.S. Majorana |
11. | Formazione per adulti | ITIS Archimede- IPSSEOA Wojtyla |
12. | PDM | CD Xxxxx Xxxxxxxxx – IC GabelliL.X. Xxxxxxxx |
13. | Rendicontazione sociale | CD Xxxxx Xxxxxxxxx |
Art.8
Progettazione Territoriale per le reti di scopo
Le istituzioni scolastiche possono, nel rispetto dell’autonomia delle singole scuole, aderire a reti di scopo secondo criteri quali, ad esempio, la territorialità, l’appartenenza a diversi ordini di scuola, la progettazione, l’organizzazione metodologica e didattica, l’organizzazione amministrativa.
Art. 9
La governance di ambito: designazione e competenze dell’istituzione scolastica capofila
La designazione dell’istituzione scolastica “capo-fila”, che deve essere retta da un dirigente scolastico titolare nell’istituzione stessa che assume il ruolo di presidente, ha la durata di tre anni scolastici a decorrere dall’ a.s. 2016/17.
La designazione mantiene la prevista durata di un triennio anche in caso di cambiamento del dirigente rappresentante legale dell’istituzione scolastica “capo-fila”.
Tale designazione può essere modificata dall’assemblea dei dirigenti scolastici dell’ambito CT 10 durante il triennio.
Ogni avvicendamento di istituzione scolastica “capo-fila” diviene operativo all’inizio di anno scolastico. L’individuazione dell’istituzione scolastica capofila avviene nell’ambito della conferenza dei dirigenti scolastici a seguito di votazione a scrutinio segreto.
E’ previsto il ballottaggio nel caso in cui nessuna delle istituzioni scolastiche candidate ottenga in prima votazione la maggioranza assoluta.
L’istituto capofila:
• garantisce il coordinamento generale della rete sotto i diversi profili (organizzativo, amministrativo contabile, documentale ecc.);
• garantisce le condizioni logistiche dei lavori della conferenza.
Art. 10
La governance di ambito: designazione e competenze dell’istituzione scolastica polo per la formazione
La designazione dell’istituzione scolastica “polo” per la formazione, che deve essere diretta da un dirigente scolastico titolare nell’istituzione stessa che assume il ruolo di presidente, ha la durata di tre anni scolastici a decorrere dall’ a.s. 2016/17.
La designazione mantiene la prevista durata di un triennio anche in caso di cambiamento del dirigente rappresentante legale dell’istituzione scolastica “polo”.
Tale designazione può essere modificata dall’assemblea dei dirigenti scolastici dell’ambito CT 10 durante il triennio. Ogni avvicendamento di istituzione scolastica “polo” della formazione diviene operativo all’inizio di anno scolastico. L’individuazione dell’istituzione scolastica capofila avviene nell’ambito della conferenza dei dirigenti scolastici a seguito di votazione a scrutinio segreto.
E’ previsto il ballottaggio nel caso in cui nessuna delle istituzioni scolastiche candidate ottenga in prima votazione la maggioranza assoluta.
L’istituto polo:
• garantisce la promozione e il coordinamento delle attività di formazione (aspetti organizzativi, amministrativo-contabili, documentali ecc.);
• garantisce le condizioni logistiche dei lavori delle conferenze riferite alla formazione.
Art. 11
La governance di ambito: modalità di funzionamento ed articolazione interna della rete di ambito.
La Conferenza dei dirigenti scolastici è convocata dal dirigente scolastico Presidente della rete. L’assemblea può essere convocata, sempre con atto formale del dirigente della scuola capo-fila, anche su richiesta di almeno un terzo delle istituzioni scolastiche dell’ambito o su indicazione dell’organo interno di gestione della rete (Gruppo di regia) indicandone espressamente il motivo.
La conferenza dei dirigenti scolastici deve essere convocata almeno 2 volte per ciascun anno scolastico. La convocazione avviene in modalità telematica, con l’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno; tra la data della convocazione e la data della seduta devono intercorrere di norma non meno di 8 giorni.
Con le stesse modalità possono essere convocate conferenze di servizio con carattere di urgenza; tra la data della convocazione e la data della seduta devono intercorrere di norma non meno di 3 giorni.
L’esercizio del voto in seno all’assemblea è regolato secondo il seguente criterio: ogni legale rappresentante di un’istituzione scolastica aderente alla rete esprime un voto.
Alla conferenza dei dirigenti scolastici sono assegnati i seguenti compiti:
• programmare e gestire le attività della rete per il raggiungimento delle finalità individuate;
• individuare la costituzione del Gruppo di Regia della rete di ambito;
• adottare ogni altra determinazione, previa l’acquisizione, se necessaria, delle deliberazioni degli organi collegiali competenti delle singole istituzioni scolastiche;
• produrre, monitorare e verificare la documentazione delle attività svolte dalla rete anche nelle sue articolazioni.
Delle sedute dell’assemblea dei dirigenti scolastici viene redatto apposito verbale in formato digitale che viene inviato alle scuole aderenti alla rete per l’approvazione.
Il presente regolamento, le delibere e le rendicontazioni finanziarie vengono pubblicate in apposita sezione sui siti istituzionali della scuola capofila e della scuola polo secondo la normativa vigente. Le istituzioni scolastiche della rete si impegnano a riportare sul proprio sito il collegamento alla sezione di cui sopra.
Competenze del Presidente e Vicepresidente della rete di Ambito.
Il Presidente della rete di ambito (dirigente scolastico della scuola capofila):
• assume la rappresentanza della Rete;
• convoca e presiede la Conferenza dei dirigenti scolastici dell’ambito e cura l'esecuzione delle relative deliberazioni;
• convoca e presiede il gruppo di regia dell’ambito (di cui al comma 3) e cura l'esecuzione delle relative decisioni;
• assicura il collegamento tra la rete di ambito, il Direttore Generale dell’USR per la Sicilia , il Dirigente dell’Ufficio dell’Ambito territoriale di Catania e i Presidenti delle altre reti di ambito della provincia di Catania;
Il Vicepresidente della Rete di ambito è nominato in prima seduta tra i dirigenti scolastici degli istituti del ciclo diverso da quello dell’istituto del presidente ed assume i seguenti compiti:
• coadiuva il Presidente, con particolare attenzione a materie e progetti inerenti il ciclo di propria competenza;
• lo sostituisce in caso di assenza o per delega motivata.
Competenze del gruppo di regia.
Il gruppo di regia é individuato dalla Conferenza dei dirigenti scolastici d’ambito al proprio interno ed è composto dal Presidente, dal Vicepresidente e da 5 dirigenti scolastici (incluso il DS della Scuola polo per la formazione) di scuole della rete appartenenti a cicli scolastici differenti. In occasione di votazioni, in caso di parità, il voto del presidente dell’Ambito acquisisce valore doppio.
Tale organo:
• cura quando necessaria l’istruzione dei lavori della Conferenza dei dirigenti scolastici dell’ambito;
• Opera su deleghe specifiche della Conferenza dei dirigenti scolastici dell’ambito.
Deleghe
Il dirigente scolastico di un’istituzione scolastica o il rappresentante della scuola paritaria della rete di ambito non possono esercitare lo strumento della delega.
Componenti esterne
Su specifico e motivato invito, possono essere chiamati soggetti esterni a partecipare alle riunioni (del gruppo di regia o della conferenza) per un particolare contributo. La partecipazione degli esterni è sottoposta al parere del gruppo di regia.
Art. 12
Progettazione e gestione territoriale delle attività
La collaborazione su specifici progetti può interessare gruppi limitati di istituzioni scolastiche appartenenti alla stessa rete d’ambito o, viceversa, istituzioni scolastiche di differenti ambiti, dando vita alle “Reti di Scopo”.
La rete di ambito coordina la costituzione delle reti di scopo al proprio interno e favorisce la diffusione delle informazioni sull’adesione a reti di scopo fuori dell’ambito.
Art. 13
Finanziamento e gestione amministrativo contabile della Rete di Ambito
Le risorse finanziarie della rete di ambito possono derivare:
• da finanziamenti erogati da USR;
• da finanziamenti derivanti da bandi MIUR o Unione Europea;
• da finanziamenti provenienti da altri soggetti pubblici e/o privati.
La Conferenza dei Dirigenti scolastici di Ambito stabilisce le modalità di attuazione delle attività di Rete conformemente alle vigenti disposizioni in materia di contabilità.
Art. 14
Criteri per l’impiego del Personale Docente e non Docente nella Rete di Ambito L’eventuale impiego del personale docente e non docente per la realizzazione di progetti e attività sarà oggetto di una specifica determinazione della conferenza dei dirigenti scolastici e in attuazione della normativa di riferimento.
Art. 15
Trasparenza e pubblicità delle decisioni
Le determinazioni assunte dalla Rete sono oggetto di pubblicazione sul sito web della scuola capofila della rete di ambito, nel rispetto del D.lgs. 14 marzo 2013, n 33 e successive modificazioni e del D.lgs 30 giugno 2003, n. 196.
Art. 16
Validità delle sedute e Deliberazioni
Le sedute si ritengono valide con la presenza della metà più uno dei dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche dell’ambito.
Per tutte le deliberazioni è richiesta la maggioranza qualificata dei presenti (2/3 dei presenti aventi diritto di voto).
Art. 17 Norme Finali
Il presente regolamento, dopo essere stato approvato e sottoscritto, viene inviato alle scuole aderenti per la relativa pubblicazione all’albo e per il deposito presso la segreteria, dove chiunque ne avesse interesse potrà prenderne visione ed estrarne copia con versamento di un contributo per le copie.
Le istituzioni scolastiche aderenti alla RETE “CREARE” dovranno altresì garantire, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 196 del 30/6/2003 e del D.M. n. 305 del 07/12/2006 (norme in materia di protezione dei dati personali) e ss. mm. e ii., che i dati personali forniti o acquisiti a qualsiasi titolo dalla RETE, o dagli aderenti per finalità proprie della stessa RETE, o per progetti ed attività di cui la scuola capofila ne risponde in nome e per conto della stessa RETE, saranno oggetto di trattamento (nel rispetto della citata normativa) esclusivamente per le finalità connesse agli adempimenti richiesti per l’esecuzione degli obblighi di cui al presente regolamento.
Art.18 Clausole di salvaguardia
Il presente regolamento sarà modificabile in sede di conferenza dei dirigenti con determinazione assunta a maggioranza qualificata (2/3 degli aventi diritto). Per tutto quanto non contemplato nel presente regolamento si fa riferimento alla normativa vigente.
Testo approvato e sottoscritto in data 8 febbraio 2017 dalla Conferenza dei dirigenti scolastici della rete dell’ambito CT10 come da elenco allegato.