CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO
PROCEDURA APERTA PER L’APPALTO DI AFFIDAMENTO DI SERVIZI SOCIALI
LOTTO 1:
Iniziative, interventi innovativi e attività inerenti i servizi a supporto della domiciliarità per minori e famiglie da rendere nella Zona Sociale n. 1 della Regione Umbria (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx e Umbertide)
CPV: 85311300-5
CIG:7464600EC6
Città di Castello
Capofila Z S n. 1 Citerna Lisciano Niccone
Monte Santa
Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Pietralunga San Xxxxxxxx Umbertide
INDICE
A - PRESCRIZIONI GENERALI
ART. 1 - OGGETTO DELL’APPALTO ART. 2 - CONDIZIONI PARTICOLARI ART. 3 - DURATA DELL'APPALTO
ART. 4 - IMPORTO DELL’APPALTO E DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO ART. 5 - LUOGO DI ESECUZIONE DEI SERVIZI
ART. 6 - STANDARD DI QUALITA' ART. 7 - PERSONALE
ART. 8 - APPLICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO
ART. 9 - RISPETTO DELLE NORMATIVE VIGENTI A TUTELA DEL LAVORO ART. 10 - FORMAZIONE DEL PERSONALE
ART. 11 - PERSONALE INCARICATO DALL'APPALTATORE E SOSTITUZIONI ART. 12 - OBBLIGHI ORGANIZZATIVI DELL'APPALTATORE
ART. 13 - ULTERIORI OBBLIGHI ART. 14 - ASSICURAZIONI
ART. 15 - VARIAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE DELLE PRESTAZIONI CONTRATTUALI ART. 16 - CONTROLLI
ART. 17 - VERIFICA DELLE PRESTAZIONI ART. 18 - INADEMPIENZE E PENALI
ART. 19 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
ART. 20 - RECESSO UNILATERALE DEL COMUNE
ART. 21-OBBLIGO DI RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI ART. 22 - DOMICILIO
ART. 23 - REFERENTE E SEDE OPERATIVA ART. 24 - CORRISPETTIVO
ART. 25 - MODALITA' DI PAGAMENTO ART. 26 - NORMA DI RINVIO
B. -PRESCRIZIONI TECNICHE
SCHEDE TECNICHE
ALLEGATI:
Allegato 1: Schede tecniche interventi POR FSE
A - DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO
1. Ai fini del presente appalto il Comune di Città di Castello, quale Ente capofila della Xxxx xxxxxxx x. 0, comprensiva dei comuni di Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx e Umbertide, assume il ruolo di stazione appaltante. Ad esso spettano pertanto le competenze relative alla scelta del contraente, alla stipula e gestione del contratto.
2. Il presente Capitolato Speciale d'Appalto ha per oggetto le modalità per l’esecuzione di iniziative, interventi innovativi e attività inerenti i servizi a supporto della domiciliarità per minori e famiglie.
3. I servizi e le attività ricompresi nel LOTTO 1 consistono in: 1: Servizi di assistenza domiciliare ai minori e famiglie
1.1 Servizio di assistenza domiciliare educativa
1.2 Incontri protetti e facilitanti
1.3 Laboratori DSA
2. Servizi di assistenza domiciliare ai minori con disabilità e servizi di prossimità
2.1 Servizio per l’integrazione scolastica rivolta ad alunni con disabilità ai sensi della l. 104/1992
2.2 Servizio di assistenza domiciliare con finalità educativa ed assistenziale da attuare durante il periodo estivo rivolto a minori con disabilità ai sensi della l. 104/1992.
3. Servizi tutelari per minori
3.1 Centro Diurno Sperimentale per minori
3.2 Equipe Integrata ZS 1- Minori vittime di violenza assistita
2. CONDIZIONI PARTICOLARI
1. Il presente appalto è finanziato con il FSE ai sensi dell’Accordo di collaborazione stipulato tra il Comune di Città di Castello, Capofila Xxxx Xxxxxxx x.0 Xxxxxx x xx Xxxxxxx Xxxxxx (ex art.15 della L.241/90) ai fini dell’attuazione delle azioni a valere sull'asse II “inclusione sociale e lotta alla povertà” del POR FSE - Umbria 2014-2020 e come tale è sottoposto agli adempimenti previsti dalla normativa europea e dalla convenzione di sovvenzione di cui all’accordo medesimo (DGR n.763/2017e DGC n.147/2017e succ.) e integrato con risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociale, del Fondo Sociale Regionale e con risorse propri dei Comuni della Zona Sociale n.1.
2. Trattandosi di spese finanziate dal FSE le modalità di rendicontazione saranno concordate tra il Comune di Città di Castello e la Ditta aggiudicataria sulla base del Manuale Generale delle Operazioni (GE.O) approvato con Determinazione direttoriale regionale n. 5576 del 7 giugno 2017.
3. Il numero di ore e le figure professionali attribuite a ciascun servizio determinati su base annuale e per tutta la durata dell'appalto come prevista dal successivo art. 3, che l'appaltatore dovrà erogare a favore dell’Ente Appaltante, sono dettagliati nella descrizione dei singoli servizi come riportato nella parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del presente capitolato, sulla base delle schede progettuali di cui all’Accordo di collaborazione stipulato tra Regione Umbria e il Comune di Città di Castello Capofila della Zona Sociale 1 richiamato al precedente comma 1.
4. Il monte ore attribuito a ciascun servizio ha valore indicativo e, pertanto, è suscettibile di variazioni e può essere ridistribuito tra le aree di intervento, in relazione a situazioni imprevedibili, nonché in relazione all'andamento delle progettualità e al mutare dei bisogni sociali.
5. La Ditta aggiudicataria dovrà garantire l’attività di coordinamento su tutte le aree di intervento, compresa l'attività di gestione dei rapporti, delle relazioni e delle sinergie con i servizi sociali dei Comuni della ZS.1
6. I servizi di cui al presente capitolato sono resi in regime di appalto, con assunzione di rischio di impresa e dell'esatta e completa esecuzione da parte della Ditta aggiudicataria, senza vincolo di subordinazione nei confronti dall’Ente Appaltante, mediante l'impiego di personale e mezzi di esclusiva disponibilità e secondo l'organizzazione dell'appaltatore stesso.
7. La presentazione dell'offerta da parte delle imprese concorrenti equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza della vigente normativa e alla sua incondizionata accettazione, nonché alla completa accettazione del presente Capitolato.
ART. 3 - DURATA DELL'APPALTO
1. La durata dell’appalto è specificata per i singoli lotti, secondo la tabella riportata al punto 5.4 del Disciplinare di gara.
2. La durata dell’appalto decorre dalla sottoscrizione del contratto ovvero dalla data di effettiva consegna del servizio se antecedente e il relativo contratto si intenderà risolto alla scadenza del termine stabilito.
3. E' facoltà dell'Ente appaltante applicare l'art. 63, comma 5 del D.lgs. n. 50/2016 per un periodo non superiore a ulteriori 36 (trentasei) mesi, anche in modo parziale e/o frazionato. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante.
4. Allo scopo di garantire la continuità dei servizi, l’Ente appaltante si avvarrà altresì, ai sensi dell’art. 106, comma 11 del D.lgs. n. 50/2016, della facoltà di applicare una opzione di proroga al contratto, limitata al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l'individuazione di un nuovo contraente, per ulteriori 6 (sei) mesi. In tal caso il contraente è tenuto all'esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante.
5. Alla scadenza del periodo di affidamento, così come determinato dalle eventuali ripetizioni e proroghe, il rapporto si intende risolto di diritto senza obbligo di disdetta.
ART. 4 - IMPORTO DELL’APPALTO E DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO
1. L’importo dell’appalto, relativo all’esecuzione di tutte le attività ricomprese nel LOTTO 1come descritte nella parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del presente capitolato, è pari ad €. 1.699.367,50 per La durata triennale, al netto dell’I.V.A. di legge.
L’ importo complessivo compresa l’opzione di ripetizione per ulteriori 3 anni nonché dell’eventuale proroga di cui al precedente art. 3, al netto dell’Iva di legge, è pari ad €. 3.704.804,70.
LOTTO 1: SERVIZI A SUPPORTO DELLA DOMICILIARITA’ PER MINORI E FAMIGLIE | |
Importo posto a base di gara per i 36 mesi contrattuali | € 1.699.367,50 |
Di cui per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso | € 0,0 |
Facoltà di cui all’art. 63, comma 5 del D.lgs. 50/2016 per un periodo non superiore a ulteriori 36 mesi € | € 1.718.946,20 |
Eventuale proroga tecnica ai sensi dell’art. 106, comma 11 del D.lgs. 50/2016 per un massimo di sei mesi | € 286.491,00 |
IMPORTO STIMATO TOTALE DEL CONTRATTO | € 3.704.804,70 |
2. L’importo di cui al precedente comma è stato determinato tenendo conto di tutti gli oneri derivanti dal costo degli operatori nelle figure professionali richieste secondo il regime tariffario indicato nella Tab. 1 e da tutte le spese generali necessarie per garantire l’efficiente e puntuale servizio come indicato nella parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del capitolato e specificato al successivo comma 3.
TAB. 1 | LIVELLI | X0 | X0 | X0 | X0/X0 | X0 | X0/X0 | X0 |
X: MLPS Maggio 2013 Costo orario del lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative coop. settore socio- sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo-cooperative | Costo orario (iva esclusa) | 14,86 | 15,83 | 17,14 | 18,21 | 19,25 | 20,48 | 23,21 |
sociali” | ||||||||
B: Costi diretti e Costi generali: prevenzione e sicurezza, HACCP, privacy, qualità, formazione, e aggiornamento, coordinamento delle attività, ammortamento, costi di gestione della struttura amministrativa DGR 215/2015 (BUR 22 aprile 2015) | 12,5% del costo orario (iva esclusa) | 1,86 | 1,98 | 2,14 | 2,27 | 2,41 | 2,56 | 2,90 |
Tariffa oraria | TOT (A+B) | 16,72 | 17,81 | 19,28 | 20,48 | 21,66 | 23,04 | 26,11 |
A: MLPS Maggio 2013 Costo orario del lavoro per le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative coop. settore socio- sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo-cooperative sociali” | Costo orario (iva esclusa) | // | // | // | // | 21,51 | // | // |
B: Costi diretti e Costi generali: prevenzione e sicurezza, HACCP, privacy, qualità, formazione, e aggiornamento, coordinamento delle attività, ammortamento, costi di gestione della struttura amministrativa DGR 215/2015 (BUR 22 aprile 2015) | 12,5% del costo orario (iva esclusa) | // | // | // | // | 2,69 | // | // |
Tariffa oraria con I.T | TOT (A+B) | // | // | // | // | 24,20 | // | // |
3. Le stime dei costi per la fornitura di materiale di consumo e dell’ammontare dei chilometri nei servizi per i quali si richiede la prestazione sono state effettuate sulla base della media dei costi sostenuti e dei chilometri effettuati per servizi analoghi nell’ultimo triennio, applicando per il rimborso chilometrico la misura dello € 0,25 a chilometro ai sensi della D.G.R. n. 215/2015.
La stima dei costi per la fornitura dei pasti del Servizio Centro Diurno per Minori è stata effettuata applicando la misura di € 4,41 a pasto, costo sostenuto dal Comune di Città di Castello per la fornitura dei pasti alle mense scolastiche come da contratto Rep. n.11380 del 30/05/2016 e registrato in Città di Castello in data 10/06/2016 e Scrittura Privata sottoscritta in data 09-03-2016 e registrata in Città di Castello in data 15/03/2016.
La stima dei costi per la messa a disposizione dei locali per il funzionamento di specifici servizi come richiesto dall’Ente appaltante è stata effettuata sulla base del canone di locazione medio per immobili con caratteristiche analoghe, sulla base dei dati relativi al prezzo medio richiesto per appartamenti in affitto nei Comuni di Città di Castello e Umbertide al gennaio 2018, pari a €.5,89/mq (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Tali costi sono stati ricompresi nell’importo globale del LOTTO 1 sulla base di quanto indicato come dettagliato nella parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del presente Capitolato e riassunti nella Tab. 2.
4. Il numero di ore e le figure professionali su base annuale che la Ditta aggiudicataria dovrà erogare a favore dell’Ente Appaltante, per la durata dell'appalto prevista dal precedente art. 3, sono le seguenti:
TAB. 2: SERVIZI SUPPORTO DOMICILIARITA’ MINORI E FAMIGLIE | |||||||
Annualità | 1. Servizi di assistenza domiciliare ai minori | ||||||
1.1 Servizio di assistenza domiciliare educativa | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Rimb. Km | Importo Costi xxx.xx | |
I | D1 | 20,48 | 3825 | 78336,00 | |||
II e successive | D1 | 20,48 | 4350 | 89088,00 | |||
D3 | 23,04 | 312 | 7188,48 |
Totale I | 4137 | 85224,48 | |||||
Totale IIe xxxx.xx | 4662 | 96276,48 | |||||
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
1.2 Incontri protetti e facilitanti | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Rimb. Km | Importo Costi xxx.xx | |
D2 | 21,66 | 3380 | 73210,80 | ||||
D3 | 23,04 | 312 | 7188,48 | ||||
Totale | 3692 | 80399,28 | |||||
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
1.3 Laboratori DSA | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Rimb. Km | Importo Costi xxx.xx | |
D2 | 21,66 | 1005 | 21768,30 | ||||
Totale | 1005 | 21768,30 | |||||
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Tot. Domiciliare Minori I annualità | € 187.692,06 | ||||||
Di cui oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Tot. Domiciliare Minori II Annualità e successive | € 198.444,06 | ||||||
Di cui oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Annualità | 2. Servizi di assistenza domiciliare minori con disabilità e servizi di prossimità | ||||||
2.1 Servizio per l’integrazione scolastica rivolto ad alunni con disabilità | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Xxxx.Xx | Importo Costi xx.xx | |
B1 | 17,81 | 2432 | 43313,92 | ||||
I | C1 | 19,28 | 4080 | 78662,40 | |||
D1 | 20,48 | 4080 | 83558,40 | ||||
II e successive | C1 | 19,28 | 4302 | 82942,56 | |||
D1 | 20,48 | 4302 | 88104,96 | ||||
D3 | 23,04 | 500 | 11520,00 | ||||
Totale I | 11092 | 217054,72 | 32200 | 8050,00 | |||
Totale II e xxxx.xx | 11536 | 225881,44 | 32200 | 8050,00 | |||
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
2.2 Servizio di assistenza domiciliare educativa-assistenziale rivolto a minori con disabilità – Periodo estivo | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Rimb. Km | Importo Costi xx.xx | |
D1 | 20,48 | 1000 | 20480,00 | ||||
Totale | 1000 | 20480,00 | |||||
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Tot. Domiciliare Minori disabili I annualità | € 245.584,72 | ||||||
Di cui oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Tot. Domiciliare Minori disabili II annualità e successive | € 254.411,44 | ||||||
Di cui oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Annualità | 3. Servizi tutela per minori | ||||||
3.1 Centro Diurno Sperimentale per minori | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Rimb. Km | Importo Costi aggiuntivi | |
A1 | 16,72 | 520 | 8694,40 | ||||
D2 | 21,66 | 1950 | 42237,00 | ||||
D2 i.t. | 24,20 | 1040 | 25168,00 | ||||
D3 | 23,04 | 416 | 9584,64 | ||||
Totale | 3926 | 85684,04 | 15600 | 3900,00 | € 22.774,80 |
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
3.2 Equipe integrata ZS 1- Minori vittime di violenza assistita | |||||||
Categoria | Tariffa Oraria | Monte ore | Importo | N. Km | Importo Rimborso Km | Importo Costi aggiuntivi | |
E2 | 26,11 | 297,5 | 7767,73 | ||||
Totale | 297,5 | 7767,73 | |||||
Oneri sicurezza non soggetti a ribasso | 0,00 | ||||||
Tot. Tutela Minori | € 120.126,57 | ||||||
Di cui oneri sicurezza non soggetti a ribasso | € 0,00 | ||||||
TOT. LOTTO 1 su base annuale/I annualità (IVA esclusa) | € 553.403,35 | ||||||
TOT. LOTTO 1 su base annuale/II annualità e successive (IVA esclusa) | € 572.982,07 |
5. La Ditta aggiudicataria è tenuto ad effettuare tutte le forniture strumentali, connesse o complementari alle prestazioni oggetto del contratto, restando le spese per esse compensate con il corrispettivo convenuto senza che per ciò possa pretendere alcun genere di rimborso, compenso o indennizzo ulteriore; eventuali ore aggiuntive, rispetto a quelle richieste come indicato nella parte tecnica del capitolato, saranno corrisposte sulla base della tariffa oraria risultante dall'offerta economica (prezzo offerto/n. ore richieste).
6. Ai sensi dell’art. 26 del D.lgs. n. 81/2008, gli oneri di sicurezza per l’eliminazione dei rischi di interferenza del presente Appalto sono pari a € 00,00 (euro zero/00), in quanto non si sono riscontrate interferenze per le quali intraprendere misure di prevenzione o protezione atte ad eliminare e/o ridurre i rischi.
7. E’ comunque onere dell’Aggiudicatario elaborare, relativamente ai costi della sicurezza afferenti all’esercizio della propria attività, il Documento di Valutazione dei Rischi e di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici connessi alle proprie attività. Il Concorrente è tenuto, a pena di esclusione, ad indicare la stima dei propri costi interni di sicurezza da indicare in sede di offerta economica la stima degli oneri relativi alla sicurezza di cui all’art. 95, comma 10, del D.lgs. 50/2016, s.m.i.
ART. 5 - LUOGO DI ESECUZIONE DEI SERVIZI
1. I servizi dovranno essere svolti nel territorio dei Comuni della Zona sociale n.1 e specificatamente nei Comuni di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx e Umbertide, presso il domicilio dei minori/nuclei familiari indicati dai Servizi Sociali o presso strutture e altri spazi eventualmente individuati.
2. Per particolari e specifiche esigenze l’attività richiesta potrà essere svolta anche al di fuori del territorio dei Comuni della ZS 1.
ART. 6 - STANDARD DI QUALITA'
1. Gli standard minimi di qualità dei servizi oggetto del presente appalto sono quelli risultanti dalle prescrizioni del presente Capitolato d'Appalto e dalle normative vigenti in materia.
2. Tali standard minimi definiscono il livello di qualità che deve essere assicurato e rispettato nello svolgimento dei servizi, e potranno essere integrati solo in senso migliorativo, sulla base di eventuali proposte migliorative dei servizi, offerte dall'appaltatore in sede di gara, nonché su richiesta del Comune di Città di Castello capofila della ZS 1, in esito alle attività di verifica e controllo effettuate nel corso del servizio, nell’ambito di ciascuna area di intervento.
ART. 7 - PERSONALE
1. La Ditta aggiudicataria dovrà impegnarsi ad eseguire le attività e le prestazioni di cui alla successiva parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del presente Capitolato, mediante idonea organizzazione e con
proprio personale, in possesso dei requisiti professionali e tecnici adeguati alle necessità di ciascun servizio.
2. A tal fine la Ditta aggiudicataria dovrà presentare prima della stipula del contratto l’elenco completo del personale utilizzato per l’espletamento dei servizi con l’indicazione della qualifica, del livello contrattuale e dei requisiti professionali posseduti.
3. La Ditta aggiudicataria è inoltre obbligata a Individuare un responsabile referente per i rapporti con l’Ente appaltante che dovrà assicurare la pronta reperibilità fornendo all’uopo un recapito telefonico, indirizzi mail e PEC per eventuali comunicazioni relative ai servizi in oggetto.
4. In particolare, sulla base del progetto presentato in sede di offerta, la Ditta aggiudicataria si impegna a svolgere le prestazioni di cui alla parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del presente Capitolato.
5. La Ditta aggiudicataria dovrà garantire la disponibilità di personale tale da poter assicurare la copertura degli interventi richiesti garantendone altresì la completa esecuzione secondo le modalità concordate con i servizi sociali dei Comuni della ZS 1.
6. Il personale utilizzato dall’aggiudicatario per i servizi di cui trattasi dovrà possedere i seguenti
requisiti generali minimi:
a) età non inferiore ad anni 18;
b) idoneità fisica alle mansioni proprie dei profili professionali richiesti;
c) titolo di studio e/o qualifica professionale idonea alla mansione richiesta
oltre ai requisiti specifici per ciascuna tipologia di servizio indicati nella successiva parte B – Prescrizioni tecniche, p. “Personale” del presente Capitolato.
7. La Ditta aggiudicataria impiega i propri operatori in rispondenza alle modalità tecnico-organizzative indicate nel progetto presentato e nei limiti e con le modalità previste dalla normativa nazionale e regionale in materia di servizi sociali; eventuali variazioni devono essere preventivamente comunicate al Comune di Città di Castello;
8. L’Ente appaltantesi riserva il diritto di chiedere alla Ditta aggiudicataria la sostituzione degli operatori ritenuti non idonei al servizio per comprovati motivi. In tal caso la Ditta aggiudicataria provvederà a quanto richiesto entro e non oltre 15 (quindici) giorni senza che ciò possa costituire motivo di maggior onere.
9. Per effetto dell’appalto nessun rapporto di lavoro autonomo, o subordinato, né a tempo determinato né indeterminato viene instaurato tra l’Ente appaltante e il personale dell’impresa la quale, con la stipula del contratto di affidamento dei servizi, solleva il Comune da ogni e qualsiasi pretesa che possa essere avanzata.
ART. 8 - APPLICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO
1. La Ditta aggiudicataria è tenuto al rigoroso rispetto di tutti gli obblighi riferiti al trattamento giuridico, economico, contributivo, previdenziale, antinfortunistico ed assicurativo nei confronti del personale addetto e risultanti dalla normativa di legge e contrattuale applicabile, e ne è il solo responsabile.
2. La Ditta aggiudicataria assicura nei confronti del proprio personale la piena applicazione dei C.C.N.L. vigenti e, pertanto, nessun rapporto intercorrerà, sotto tale profilo, con l’Ente appaltante, restando quindi ad esclusivo carico del medesimo tutti gli oneri contrattuali, assicurativi e previdenziali relativi alla gestione del personale stesso.
3. La Ditta aggiudicataria è tenuto ad adibire il personale a compiti e mansioni, previsti per la qualifica posseduta, dagli strumenti contrattuali applicabili. Deve inoltre attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle mansioni richieste per le prestazioni oggetto del servizio, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili, alla data di stipulazione del contratto, alla categoria interessata e nella località in cui si svolge il servizio, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni e, in genere, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria interessata, applicabile nella Regione Umbria.
4. La Ditta aggiudicataria si obbliga ad esibire in qualsiasi momento, a richiesta dell’Ente appaltante, la documentazione da quest’ultima ritenuta idonea a comprovare l’adempimento degli obblighi di cui al presente articolo.
5. Nel caso di inottemperanza agli obblighi di cui al presente articolo, o qualora siano riscontrate irregolarità, oltre a quanto previsto ai successivi articoli, l’Ente appaltante segnalerà la situazione ai competenti Enti ed Ispettorati del lavoro.
6. Nel caso in cui venga accertata la non ottemperanza agli obblighi in materia di contribuzione previsti dalle normative vigenti, l’Ente appaltante comunica tale inadempienza all'appaltatore e procede alla sospensione del pagamento delle prestazioni, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra. Il pagamento del corrispettivo all'appaltatore si effettua quando gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti. Per le sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l'appaltatore non può opporre eccezioni all’Ente appaltante, né ha titolo a risarcimento dei danni.
ART. 9- RISPETTO DELLE NORMATIVE VIGENTI A TUTELA DEL LAVORO
1. La Ditta aggiudicataria deve osservare la normativa vigente in materia di informazione, protezione e sicurezza dell’impiego e delle condizioni di lavoro, esonerando l’Ente appaltante da qualsiasi responsabilità in merito.
2. L’Ente appaltante è sollevato da ogni e qualsiasi responsabilità per mancato rispetto di obblighi di legge e contrattuali, assunti verso terzi dalla Ditta aggiudicataria nello svolgimento del servizio oggetto di contratto, o per danni comunque causati ad utenti del servizio o a terzi e ai loro beni, mobili ed immobili, dal personale del medesimo appaltatore; è altresì esonerato da responsabilità per eventuali danni e infortuni che il personale impiegato, anche volontario, dovesse subire.
ART. 10 - FORMAZIONE DEL PERSONALE
1. La Ditta aggiudicataria si impegna a garantire per il personale impiegato nel servizio una costante opera di formazione ed aggiornamento. A tal fine con cadenza annuale presenta al Comune capofila una relazione concernente le iniziative di formazione ed aggiornamento sostenute dagli operatori impegnati nei servizi oggetto del presente capitolato.
2. Qualora il Comune capofila o gli altri Comuni ricompresi nella ZS 1 organizzi/no o proponga/no iniziative di riqualificazione ed aggiornamento sulle materie connesse all’oggetto del presente appalto, l’aggiudicatario, se richiesto, è tenuto ad assicurare la partecipazione di almeno un operatore per tipologia di servizio anche in orario extra servizio e senza ulteriori oneri per il committente.
ART. 11 - PERSONALE INCARICATO DALLA DITTA AGGIUDICATARIA E SOSTITUZIONI
1. La Ditta aggiudicataria, prima dell'inizio dei servizi, deve fornire al Comune capofila l’elenco nominativo degli addetti impiegati nei servizi in appalto, specificando i relativi titoli e qualifiche professionali, l’eventuale iscrizione agli albi ed ordini professionali ed il possesso dei requisiti di cui al precedente art 7. Tale elenco deve essere tempestivamente e costantemente aggiornato in caso di avvicendamenti del personale, anche per sostituzioni temporanee. L'elenco deve essere corredato da apposita dichiarazione attestante, per ogni singolo addetto, il possesso delle certificazioni necessarie per lo svolgimento delle funzioni assegnate e l'assenza di condanne penali e/o di carichi pendenti ostativi all'assunzione nella Pubblica Amministrazione.
2. In qualsiasi momento l’Ente appaltante può esigere, con motivazione scritta e previo esame delle controdeduzioni, la non utilizzazione degli operatori che non ritenga in possesso dei requisiti morali e/o professionali necessari all'espletamento del servizio.
3. La Ditta aggiudicataria deve provvedere all’immediata sostituzione del personale per qualsiasi motivo assente, nonché di quello che non dovesse risultare idoneo allo svolgimento del servizio stesso anche a seguito di specifica segnalazione da parte del Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1, senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere per l’Ente Appaltante stesso.
4. La Ditta aggiudicataria deve garantire le sostituzioni del personale che si rendessero necessarie con personale di pari professionalità e qualifica e debitamente formato, in modo da garantire il costante rispetto del presente Capitolato, dandone comunicazione all‘Ente appaltante entro tre giorni lavorativi. Il nuovo personale deve essere inserito in servizio, mediante un apposito e adeguato percorso di apprendimento delle caratteristiche del servizio stesso, anche in riferimento agli aspetti concernenti la sicurezza sul luogo di lavoro.
5. In caso di assenza, anche temporanea, del coordinatore, la Ditta aggiudicataria deve assicurare la sua sostituzione con persona di pari professionalità. Il nominativo del sostituto e i periodi di assenza, se programmati, vanno comunicati all’Ente appaltante o suo delegato entro tre giorni lavorativi.
ART. 12 - OBBLIGHI ORGANIZZATIVI DELL'APPALTATORE
1. La Ditta aggiudicataria deve indicare il nominativo del responsabile per la sicurezza e del responsabile per il trattamento dei dati.
2. La Ditta aggiudicataria si obbliga nei confronti dell’Ente Appaltante:
- a comunicare mensilmente le presenze in servizio degli operatori, gli orari effettuati ed i soggetti fruitori dei servizi prestati, mediante la presentazione di “report” al fine della liquidazione dei corrispettivi dovuti;
- ad effettuare periodicamente con i Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 verifiche, anche in forma scritta, in merito alla gestione ed alla conduzione di ciascuna situazione seguita;
- a permettere la visione dei libri paga e di ogni altra documentazione inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e soci impegnati nei servizi, al fine di verificare il rispetto delle condizioni di cui al presente Capitolato.
ART. 13 - ULTERIORI OBBLIGHI
1. La Ditta aggiudicataria è obbligata inoltre a:
- supportare ed assistere l’Ente appaltante in tutte le fasi di gestione dei servizi e predisposizione di tutta la documentazione rendicontativa dei costi, reportistica e di documentazione delle attività, in forma elettronica e cartacea necessaria per la gestione dei servizi;
- attenersi al rispetto dei criteri di gestione definiti dalla normativa europea, dalla convenzione di sovvenzione di cui all’accordo di collaborazione sottoscritto tra il Comune di Città di Castello e la Regione Umbria ((DGR n.763/2017 e DGC n.147/2017 e succ.), dal Comune di Città di Castello con proprie disposizioni e alle modalità attuative dei servizi stessi così come definiti in regolamenti e norme di uso;
- attenersi alle disposizioni impartite dal Comune di Città di Castello durante l'espletamento delle attività e dei servizi in gestione, e per il mantenimento degli standard qualitativi indicati;
- attenersi alle disposizioni impartite dalla normativa europea e dal Comune di Città di Castello in materia di pubblicizzazione delle attività e delle prestazioni, mediante l’utilizzo di apposita modulistica e cartellonistica (comprese misure e format) contenente i loghi degli Enti finanziatori e il richiamo alla normativa europea;
- rispettare il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato con D.P.R. n. 62 del 16/04/2013, avente ad oggetto "Regolamento recante il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del Decreto Legislativo n. 165 del 30/03/2001" nonché del Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Città di Castello approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 254 del 18/12/2017, allegato ai documenti di gara e pubblicato nel sito web:xxx.xxxxx.xxx nella Sezione "Amministrazione Trasparente";
- dichiarare di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi, per il triennio successivo alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, ad ex-dipendenti dei comuni della Zona Sociale n.1 che abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dei Comuni medesimi nei suoi confronti, ai sensi dell’art. 53, comma 16-ter, del D.lgs. n. 165/2001 e s.m.i..
ART. 14 - ASSICURAZIONI
1. La Ditta aggiudicataria assume ogni responsabilità che derivi ai sensi di legge dall'espletamento dei servizi appaltati.
2. L’Ente appaltante è esonerato da ogni responsabilità per qualunque danno, infortunio o altro evento pregiudizievole occorso agli utenti e/o a terzi comunque derivante dell'esecuzione dei servizi: l'appaltatore è obbligato a tenere indenne l’Ente appaltante da ogni relativa richiesta e azione che possa essere proposta nei confronti del medesimo per tali accadimenti. A tale scopo la Ditta aggiudicataria deve stipulare, prima della stipula del contratto o della consegna, se precedente alla stipula, a copertura dei danni cagionati a terzi, inclusa la Stazione appaltante, e dei danni subiti dai prestatori di lavoro, polizza assicurativa RCT/RCO nella quale venga indicato che l’Ente appaltante è considerato "terzo" a tutti gli effetti ed in cui sia prevista la rinuncia al diritto di surroga, di cui all’art. 1916 c.c. e conseguente rivalsa nei suoi confronti da parte dell’assicuratore, con un massimale unico non inferiore ad Euro 5.000.000,00. La Ditta aggiudicataria risponde verso gli utenti ed i terzi per i danni arrecati dai propri dipendenti nell'espletamento del servizio e si impegna a sollevare l’Ente appaltante da ogni responsabilità al riguardo. Gli oneri che l’Amministrazione dovesse eventualmente sostenere a tale titolo verranno interamente addebitati al soggetto attuatore.
3. La predetta copertura assicurativa, riferita specificamente allo svolgimento di tutte le prestazioni contrattuali, esente da franchigia, deve essere operante per tutta la durata dell’appalto e per eventi manifestatisi anche dopo la scadenza del contratto, ma comunque riferibili ai servizi svolti.
4. L’Ente appaltante è inoltre esonerato da ogni responsabilità per danni, infortuni od altri eventi pregiudizievoli che dovessero accadere nell'esecuzione dei servizi al personale della Ditta aggiudicataria.
5. In caso di raggruppamento temporaneo di imprese la polizza assicurativa prestata dalla mandataria capogruppo deve esplicitamente riferirsi a tutte le prestazioni dell’intero raggruppamento.
6. Copia della polizza, debitamente quietanzata, deve essere consegnata dalla Ditta aggiudicataria all’Ente appaltante
ART. 15 - VARIAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE DELLE PRESTAZIONI CONTRATTUALI
1. L’Ente appaltante, a seguito del mutamento dei presupposti normativi e/o economici in base ai quali il contratto di aggiudicazione è stato stipulato, o per il sopraggiungere di nuove necessità in seno alla collettività, si riserva, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) del Codice dei contratti pubblici, di estendere le prestazioni (o talune di esse) oggetto del presente appalto e di apportare modifiche alle modalità attuative del servizio in oggetto, anche mediante richiesta di figure professionali aggiuntive o ulteriori rispetto a quelle indicate nel presente contratto, fino a concorrenza del quinto d’obbligo.
2. Nel caso dovesse venir meno la necessità delle prestazioni – a causa della riorganizzazione dei servizi, delle loro modalità di gestione o per motivi di pubblico interesse – il monte ore complessivo potrà essere ridotto anche oltre la percentuale del 20% con preavviso da parte dell’Ente appaltante di almeno 60 giorni, fatto salvo il recesso dell’appaltatore.
3. Le ore assegnate a ciascuna area di intervento hanno valore meramente indicativo e possono essere ridistribuite tra le medesime aree di intervento in relazione a situazioni imprevedibili, nonché in relazione all'andamento delle progettualità e al mutare dei bisogni sociali.
4. La Ditta aggiudicataria non potrà opporre rifiuto a quanto richiesto e le prestazioni saranno compensate ai prezzi offerti in sede di gara.
5. Qualora durante l’esecuzione dei servizi, il Comune, a proprio insindacabile giudizio, dovesse verificare la necessità di integrare i servizi con ulteriori prestazioni di natura analoga, accessoria o complementare, potrà provvedere ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. b) del Codice dei contratti pubblici.
6. Nel caso in cui la variazione superi il limite del 20% ma non quello del 50% del valore del contratto iniziale, la Stazione appaltante procede alla stipula di un atto aggiuntivo al contratto principale dopo aver acquisito il consenso dell’esecutore.
ART. 16 - CONTROLLI
1. L’Ente appaltante ha la facoltà di effettuare in ogni momento e con i mezzi ritenuti più idonei i controlli diretti a verificare che il servizio sia svolto in conformità alle norme di legge applicabili, secondo quanto stabilito dal presente Capitolato, dall’offerta presentata dalla Ditta aggiudicataria e dal contratto d'appalto, nonché di impartire all'appaltatore indicazioni utili alla modifica dei comportamenti organizzativi risultati inidonei ad offrire agli utenti un servizio efficiente e qualificato.
2. La Ditta aggiudicataria dovrà adeguarsi ad eventuali prescrizioni date dall’Ente appaltante, entro il termine da quest’ultimo indicato, comunicando all’Ente appaltante stesso l’avvenuta ottemperanza alle prescrizioni.
3. La mancata ottemperanza alle prescrizioni, costituisce presupposto sufficiente per sospendere i pagamenti, ovvero, nei casi più gravi e al persistere dell’inottemperanza, per la risoluzione del contratto.
4. Rappresenta una forma di controllo routinaria la precisa tenuta e consegna mensile, da parte di ciascun operatore, di rapporti relativi al servizio svolto, che possono essere corredati da ulteriori informazioni richieste dai Servizi Sociali.
5. Rientra nella facoltà di controllo la richiesta alla Ditta aggiudicataria, da parte dell’Ente appaltante, della documentazione, anche non espressamente citata dal presente Capitolato, ritenuta idonea a comprovare il regolare adempimento di tutti gli obblighi assunti con la sottoscrizione del contratto.
6. La Ditta aggiudicataria si obbliga:
- a consentire lo svolgimento, entro i termini indicati nella richiesta da parte dell’Ente appaltante, delle attività di controllo poste in essere sia attraverso proprio personale che avvalendosi della collaborazione di soggetti terzi accreditati, secondo sua insindacabile scelta;
- a fornire agli addetti al controllo la più ampia collaborazione, esibendo e fornendo copia di tutta la documentazione da essi richiesta;
- ad attuare, entro i termini indicati nella richiesta, le indicazioni fornite dall’Ente appaltante per conformare le proprie prestazioni a quanto maggiormente idoneo ad offrire agli utenti un servizio efficiente e qualitativamente ineccepibile;
- ad informare con immediatezza l’Ente appaltante degli esiti di eventuali controlli, comunque connessi all’attività svolta ai sensi del presente Capitolato Speciale d'Appalto e del contratto d'appalto, effettuati da autorità terze, fornendo copia dei relativi verbali e/o provvedimenti.
7. La Ditta aggiudicataria si impegna inoltre a collaborare con l’Ente appaltante nello svolgimento delle rilevazioni di gradimento del servizio, predisponendo modelli di questionari di gradimento e curandone la distribuzione e la raccolta nonché predisponendo i relativi report e analisi dei risultati da inoltrare periodicamente all’Ente.
ART. 17 - VERIFICA DELLE PRESTAZIONI
1. Con cadenza quadrimestrale e alle date stabilite dall’Ente appaltante sarà effettuata una verifica in contraddittorio con il responsabile tecnico dell’impresa e con il responsabile di esecuzione del contratto.
2. Gli esiti delle verifiche dovranno essere riportati su di un apposito verbale redatto in contraddittorio.
ART. 18 - INADEMPIENZE E PENALI
1. In caso di inadempimento a quanto disposto dal presente Capitolato, fatto salvo il diritto al risarcimento dei maggiori danni e la facoltà di risolvere il contratto di cui al successivo art. 19, il Comune applica alla Ditta aggiudicataria le sanzioni pecuniarie di seguito descritte a titolo di penale, mediante deduzione dell'importo del pagamento delle fatture mensili ovvero mediante incameramento, anche parziale, della cauzione, nell'ammontare indicato:
◻ € 150,00, per ciascun giorno di ritardo, per mancata sostituzione del personale assente o del personale per il quale il Comune abbia esercitato la facoltà di richiedere la sostituzione o l'allontanamento dal servizio;
◻ € 150,00 al giorno e per ciascun addetto impiegato, per immissione in servizio di operatori non in possesso dei requisiti prescritti, tale da non garantire il livello di efficacia e di efficienza del servizio;
◻ € 150,00, per ciascun episodio contestato, per mancata osservanza degli orari di servizio stabiliti dal Coordinatore e concordati con il Referente Tecnico Comunale, da applicarsi dopo il secondo richiamo scritto effettuato dal Comune alla Ditta aggiudicataria;
◻ € 150,00, per ciascuna circostanza contestata, per mancanza dei fogli firma o grave inesattezze nella compilazione;
◻ € 250,00, al giorno e per ciascun addetto impiegato, per sospensione o abbandono o mancata effettuazione da parte del personale del servizio affidato;
◻ € 250,00 per ciascun episodio contestato, per comportamento omissivo o inidoneo a consentire l'esercizio da parte del Comune del potere di controllo sul regolare adempimento delle prestazioni contrattuali;
◻ € 250,00 per ciascun episodio contestato, per ritardato pagamento delle retribuzioni degli operatori entro il 15 del mese successivo alla prestazione resa;
◻ € 1.500,00, per mancato richiamo/sostituzione di operatori per i quali siano stati segnalati dalle famiglie o dal Comune comportamenti non idonei e non rispondenti alle norme contenute nel presente Capitolato;
◻ € 1.500,00, per mancata attivazione della sede operativa nel territorio del Comune entro 60 giorni dall'affidamento del Servizio;
◻ € 2.000,00, per la mancata realizzazione del piano di formazione obbligatorio;
◻ € 3.000,00, per mancata attuazione o attuazione parziale di una o più proposte migliorative valutate positivamente dalla Commissione di gara;
◻ € 50,00, per ciascun giorno di ritardo, oltre il termine assegnato, nella trasmissione al competente ufficio comunale:
- della documentazione richiesta dal Comune ai fini del controllo;
- degli orari di servizio e loro modifiche, secondo quanto prescritto;
- delle relazioni mensili e annuali sull'andamento del servizio;
- di ogni qualsivoglia documentazione richiesta dal Comune;
- del prospetto mensile riepilogativo delle ore effettivamente svolte elaborato dal Coordinatore del Servizio, nei tempi prescritti;
- dell’ elenco nominativo del personale addetto al servizio, e ogni sua variazione;
- di ogni variazione relativa alle modalità di erogazione del servizio.
2. La procedura relativa all’accertamento e all’applicazione delle penali di cui al comma precedente sono disciplinate dagli artt. 37 e ss., dello schema di contratto allegato.
3. L’Ente appaltante si riserva la facoltà di risolvere il contratto dopo la comminazione in un anno di sanzioni pecuniarie per un ammontare pari ad almeno Euro 1.500,00.
ART. 19 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
1. L’Ente appaltante risolve il contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c. mediante PEC senza necessità di ulteriori adempimenti in tutti i casi previsti dall’art. 108, commi 1 e 2 del D.lgs. 50/2016.
2. L’Amministrazione risolve altresì il contratto ai sensi del comma 3 e 4 dell’art. 108 del D.lgs. 50/2016, mediante comunicazione PEC, previa formale contestazione e assegnazione alla Ditta aggiudicataria dei termini previsti ai suddetti commi, nei seguenti casi:
- frode, grave negligenza nell’esecuzione dei servizi;
- ripetuta e grave contravvenzione o mancata rispondenza del servizio prestato agli obblighi e condizioni contrattuali;
- mancata sostituzione del personale non idoneo allo svolgimento del servizio o del personale colpevole di grave negligenza nell’effettuazione delle proprie mansioni;
- inadempienza accertata alle norme sulla prevenzione infortuni, sulle assicurazioni obbligatorie del personale, in materia retributiva, contributiva previdenziale, assistenziale, assicurativa e sanitaria per il personale dipendente o soci lavoratori di cooperative;
- interruzione non motivata o abbandono del servizio;
- grave e reiterata violazione degli obblighi in materia di riservatezza e trattamento dati personali;
- negli altri casi espressamente indicati nei documenti di gara.
3. Per quanto non previsto dal presente articolo si applica l’art. 108 del D.lgs. 50/2016. In caso di risoluzione del contratto o di fallimento della Ditta aggiudicataria si applica l’art. 110 del D.Lgs. 50/2016.
ART. 20 - RECESSO UNILATERALE DEL COMUNE DI CITTA’ DI CASTELLO
1. L’Ente appaltante si riserva la facoltà di recedere dal contratto nelle ipotesi e con le modalità previste all’art. 41 dello schema di contratto allegato.
ART. 21 - OBBLIGO DI RISERVATEZZA E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
1. Il personale addetto ai servizi di cui al presente Capitolato è tenuto al segreto d’ufficio su fatti, circostanze e informazioni di cui venga a conoscenza nell’espletamento dei propri compiti.
2. La Ditta aggiudicataria assicura la riservatezza delle informazioni, dei documenti e degli atti dei quali i suoi dipendenti possano venire a conoscenza durante l’esecuzione del servizio ed inoltre è obbligato a rispettare le norme del D.lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) e successive modifiche, dei regolamenti attuativi, delle integrazioni e determinazioni del Garante per la protezione dei dati personali che sono previste dal Codice.
3. Il/i legale/i rappresentante/i della Ditta aggiudicataria, o suo delegato, è individuato quale responsabile del trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. 196/2003; i dipendenti addetti ai servizi di cui al presente appalto sono individuati quali incaricati del trattamento dei dati personali.
4. La Ditta aggiudicataria è tenuta altresì a garantire, per i propri dipendenti, il rispetto degli obblighi derivanti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato con D.P.R. 16/04/2013 n. 62, avente ad oggetto “Regolamento recante il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, a norma dell’art. 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, nonché del Codice di comportamento dei Dipendenti del Comune di Città di Castello approvato con Deliberazione di G.C. n. 2 del 8/1/2014.
ART. 22 - DOMICILIO
1. Il domicilio eletto dall’Ente appaltante e dalla Ditta aggiudicataria è quello delle rispettive sedi legali.
2. Ogni variazione del domicilio deve essere comunicata all’altra parte in forma scritta.
ART. 23-REFERENTE E SEDE OPERATIVA
1. Data la particolare natura dei servizi e la necessità di un rapporto costante tra Ente, Servizi sociali dei Comuni della Zona Sociale n. 1 e operatori, al fine di garantire un costante, efficiente ed efficace coordinamento, l’Aggiudicatario dovrà disporre di un Referente per area di intervento e di una sede operativa in Città di Castello o di impegnarsi a costituirne una entro 1 mese dalla data di aggiudicazione.
2. In caso di Raggruppamento Orizzontale/Verticale Temporaneo di Impresa la sede operativa potrà essere riferita ad un qualunque partecipante e/o coincidere con le sedi richieste alla Ditta Aggiudicataria come indicato nella Parte B) PRESCRIZIONI TECNICHE del presente Capitolato.
ART. 24 - CORRISPETTIVO
1. Tutte le prestazioni svolte dalla Ditta aggiudicataria e saranno riconosciute al prezzo risultante dall’offerta.
2. Qualora l’Ente appaltante intendesse avvalersi della facoltà prevista dal precedente art. 15 (Variazioni) l'appaltatore avrà l'obbligo di eseguire le variazioni apportate dall’Ente appaltante in aumento, purché esse non superino il 20% del monte ore complessivo, a fronte del solo pagamento delle ulteriori ore di servizio erogate, ai prezzi offerti in sede di gara, senza poter sottrarsi a tale obbligo, oppure pretendere particolari indennità. Nel caso dovesse venir meno la necessità delle prestazioni – a causa della riorganizzazione dei servizi, delle loro modalità di gestione o per motivi di pubblico interesse – il monte ore complessivo potrà essere ridotto anche oltre la percentuale del 20% con preavviso da parte dell’Ente Appaltante di almeno 60 giorni, senza che perciò l'appaltatore possa vantare diritto a risarcimento alcuno.
3. L'appaltatore presenterà mensilmente all’Ente appaltante contestualmente alla fattura di riferimento, un report per ciascun servizio interessato, distinto per aree di intervento, contenente l’elenco degli operatori e delle ore prestate per ogni singolo utente del servizio interessato corredato dai fogli di presenza dei singoli operatori, completi di indicazione della sede ove si è svolto il Servizio e dell’orario completo nonché di ogni informazione necessaria al preciso riscontro e controllo delle prestazioni da parte dell’Ente Appaltante stesso.
4. Per l’esecuzione delle prestazioni oggetto dell’affidamento l’Ente Appaltante corrisponderà all’aggiudicatario l’importo solo per le ore di servizio attivate ed effettivamente svolte e rendicontate secondo normativa UE POR FSE e disposizioni della Regione Umbria.
5. Con il pagamento del corrispettivo come sopra definito si intendono interamente compensati dall’Ente Appaltante tutti i servizi, le prestazioni, le spese accessorie e quant’altro necessario per la perfetta esecuzione dell’appalto, qualsiasi onere anche non espressamente indicato dal presente Capitolato Speciale d'Appalto, inerente e conseguente ai servizi di cui si tratta.
6. Gli oneri finanziari di realizzazione delle eventuali prestazioni aggiuntive e/o migliorative proposte dall'appaltatore nell’offerta tecnica sono interamente a carico del medesimo e tali prestazioni si intendono integralmente compensate nell’offerta economica.
7. I corrispettivi spettanti alla Ditta aggiudicataria non saranno oggetto di variazione nel periodo di durata contrattuale: il prezzo offerto resterà pertanto fisso ed invariato per tutta la durata del servizio, salvo adeguamento derivante dal variare del costo orario del lavoro definito dalle Tabelle Ministeriali per le lavoratrici ed i lavoratori del settore socio-sanitario-assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo-cooperative sociali
ART. 25 - MODALITA' DI PAGAMENTO
1. Il pagamento del corrispettivo spettante all'appaltatore avviene nella maniera seguente:
- Mensilmente l’Ente appaltante acquisisce la documentazione redatta dall’aggiudicatario relativamente alle prestazioni effettuate secondo quanto indicato al precedente art. 24, comma
3. Tale documentazione dovrà essere siglata dagli operatori e dal responsabile referente dell’impresa;
- L’Ente appaltante, dopo aver effettuato il controllo sulle prestazioni realizzate, autorizzerà la Ditta aggiudicataria ai fini dell’emissione della relativa fattura;
- L’atto di liquidazione sarà subordinato all’acquisizione del D.U.R.C. e verrà disposto entro 30 giorni dalla presentazione della fattura.
2. La fattura dovrà:
a) essere intestata al Comune di Città di Castello;
b) indicare il periodo di riferimento dei servizi, nonché tutti i dati relativi al pagamento (numero conto corrente bancario e/o numero del conto corrente postale dedicato con indicazione del codice IBAN, ai sensi dell’art. 3 L.136/2010);
c) riportare gli estremi del contratto d'appalto (data e numero cronologico) e del CIG.
Si precisa che, in mancanza degli elementi di cui alle lettere a) e b), le fatture saranno restituite al mittente. Si precisa, altresì, che non saranno in ogni caso liquidate le fatture non accompagnate dalla documentazione rendicontativa richiesta.
3. La liquidazione della fattura potrà essere sospesa qualora:
a) siano contestati eventuali addebiti alla Ditta aggiudicataria: in tal caso la liquidazione sarà disposta, fatta salva la possibilità per l’Ente appaltante di applicare le penali o di risolvere il contratto, successivamente alla data di notifica della comunicazione scritta delle decisioni adottate dall’Ente appaltante, dopo aver sentito l'appaltatore stesso;
b) la Ditta aggiudicataria non risulti in regola con il versamento dei contributi a favore dei dipendenti, secondo quanto precisato al precedente art. 8 del presente Capitolato Speciale d'Appalto.
4. Per gli eventuali ritardi o sospensioni dei pagamenti in seguito ad esito negativo dei controlli sopraddetti, la Ditta aggiudicataria non potrà opporre eccezioni all’Ente appaltante, né avrà titolo al risarcimento del danno, né ad alcuna pretesa.
ART. 26 - NORMA DI RINVIO
1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Capitolato Speciale d'Appalto, si fa rinvio al Disciplinare di gara, al Codice Civile, al D.lgs. 50/2016 e s.m.i., al D.lgs. 81/2008 e s.m.i., nonché alle norme speciali vigenti in materia.
2. La Ditta aggiudicataria è tenuta comunque al rispetto delle eventuali norme che dovessero intervenire successivamente all'aggiudicazione e durante il rapporto contrattuale.
3. Nulla potrà essere richiesto o preteso per eventuali oneri aggiuntivi derivanti dall'introduzione e dall'applicazione delle nuove normative di cui al comma precedente
B - PRESCRIZIONI TECNICHE
Lotto 1:
Gestione di interventi innovativi e attività inerenti i servizi a supporto della domiciliarità per minori e famiglie
I servizi e le attività ricompresi nel LOTTO 1 consistono in:
1: Servizi di assistenza domiciliare ai minori
1.1 Servizio di assistenza domiciliare educativa
1.2 Incontri protetti e facilitanti
1.3 Laboratori DSA
2. Servizi di assistenza domiciliare ai minori con disabilità e servizi di prossimità
2.1 Servizio per l’integrazione scolastica rivolta ad alunni con disabilità ai sensi della l. 104/1992
2.2 Servizio di assistenza domiciliare con finalità educativa ed assistenziale da attuare durante il periodo estivo rivolto a minori con disabilità ai sensi della l. 104/1992.
3. Servizi tutelari per minori
3.1 Centro Diurno Sperimentale per minori
3.2 Equipe Integrata ZS 1- Minori vittime di violenza assistita
1. Servizi di assistenza domiciliare ai minori
1.1 Servizio di assistenza domiciliare educativa
Destinatari dell’intervento: minori dai 0 ai 18 anni e loro famiglie, in carico ai servizi sociali, in situazioni di temporanea fragilità per i quali siano attivi progetti educativi personalizzati (PEP), ivi inclusi minori e genitori che abbiano terminato gli incontri protetti qualora in fase conclusiva sia necessario progettare un intervento temporaneo di accompagnamento all’attivazione di incontri liberi.
Il numero minimo di utenti da raggiungere per ogni annualità nel periodo di affidamento non potrà essere inferiore a 40 minori.
Definizione e finalità: Il servizio di assistenza domiciliare è un intervento sociale ed educativo a sostegno dei minori e del loro nucleo familiare che presentano delle fragilità relative alla sfera educativa, relazionale e sociale e difficoltà di organizzazione della vita quotidiana.
Il servizio risponde principalmente ai bisogni di tutela dei minori e di sostegno genitoriale a famiglie con un disagio sociale conclamato ed è volto al miglioramento delle relazioni interpersonali in ambito sociale e familiare.
Finalità generale dell’intervento educativo domiciliare è il mantenimento del minore nella propria famiglia di origine, anche in presenza di situazioni di disagio familiare, a partire dalla connotazione dell’intervento come risorsa per il sistema familiare nel suo complesso ed, in particolare, come risposta ai bisogni educativi e di crescita dei minori presenti nella famiglia, estendendo la recente sperimentazione del modello PIPPI (Programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione). In particolare l’intervento è volto a:
- promuovere il benessere psicofisico dei minori valorizzando e potenziando le loro capacità, competenze, abilità, attitudini, favorendo l’affermarsi dell’autonomia e dell’autostima;
- offrire supporto ai minori che vivono in nuclei familiari multiproblematici dove la coppia genitoriale incontra difficoltà ad assolvere la funzione educativa nei confronti dei figli;
- valorizzare e sostenere le responsabilità genitoriali nei doveri di cura, educazione ed istruzione dei figli;
- favorire l’apprendimento scolastico e ridurre il rischio di abbandono e dispersione;
- promuovere un processo di cambiamento dei nuclei familiari in situazioni di vulnerabilità e negligenza o di crisi e difficoltà temporanea;
- sostenere ed incrementare le relazioni dei minori con i pari, con gli adulti di riferimento e con le reti formali ed informali nei contesti di vita;
Tipologia delle attività: L’intervento di educativa domiciliare è un intervento complesso e personalizzato centrato sul “supporto relazionale” qualificato e sostenuto da una programmazione partecipata dal genitore e
dal minore in linea con gli obiettivi stabiliti nel progetto personalizzato proposto dal Servizio Sociale. Potrà avere una durata di un anno, eventualmente rinnovabile.
Il complesso degli interventi e prestazioni di carattere socio-assistenziale ed educativo si attua attraverso la presenza di un educatore all’interno dello stesso contesto di vita del minore: abitazione, quartiere, luoghi di aggregazione, scuola, etc.
Tale servizio in via prioritaria prevede attività di animazione, socializzazione e interventi di natura educativa adeguati per il mantenimento e miglioramento delle capacità acquisite dal soggetto sul piano cognitivo, comportamentale e dei rapporti relazionali, collaborando nella stesura del piano educativo e nella messa in atto del disposto dell’Autorità giudiziaria.
Dislocazione e orari del servizio: Il Servizio dovrà essere svolto nel territorio dei Comuni della Zona Sociale n. 1 (Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, Umbertide e, dal 1 gennaio 2019, San Xxxxxxxx), presso il domicilio degli utenti, presso gli istituti scolastici, presso i luoghi di aggregazione, ludico ricreativi e sportivi, etc.
Le prestazioni sono di norma garantire dal lunedì al sabato nell’arco orario 7,00 – 20,00 per 12 mesi all’anno; possono in via straordinaria essere erogate in giorni e orari diversi, su parere motivato del servizio sociale che attesta l’eccezionalità del caso.
Modalità organizzative del Servizio: Gli orari di erogazione del servizio sono definiti sulla base delle esigenze del minore e del suo nucleo familiare, tenendo conto delle prerogative organizzative del soggetto affidatario e sono stabiliti dal Servizio sociale attraverso il progetto personalizzato predisposto di concerto tra la famiglia, l’Assistente Sociale e/o l’Educatore Professionale territorialmente competente e il gestore del servizio. Il servizio assume specifica rilevanza nell’ambito degli interventi predisposti dall’Autorità Giudiziaria.
Gli utenti del servizio, previa redazione della scheda di attivazione da parte del servizio sociale, saranno indicati all’impresa aggiudicataria che, a sua volta, attiverà il servizio entro e non oltre sette giorni lavorativi.
La scelta degli educatori, i problemi del turnover e delle sostituzioni al fine di salvaguardare la relazione educativa, sono strettamente concordati con il servizio sociale.
L’attività di verifica dei progetti personalizzati con gli operatori avviene a rotazione, con periodica regolarità.
All’interno del Servizio di ADE rivolta ai minori si intende innovare l’offerta dei servizi implementando tre azioni innovative finalizzate a rispondere a nuovi bisogni e a specifici target di utenza:
a) Servizio di assistenza domiciliare rivolto a minori 6-13 anni – conciliazione dei tempi di cura della famiglia/lavoro del genitore fragile
Descrizione e finalità: In continuità con le linee di indirizzo regionali di cui alla DGR n.405/2010 ed in base ai bisogni espressi dalle famiglie presso gli uffici della Cittadinanza e presso i servizi educativi territoriali, si conferma l’esigenza di strutturare interventi diversificati a sostegno dei nuclei familiari mono genitoriali e/o con una scarsa rete di riferimento che possa sostenerli nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (anche durante la ricerca attiva del lavoro o la riqualificazione professionale).
L’intervento sarà avviato per i nuclei che abbiano un progetto socio-educativo attivo da parte del servizio sociale oltre che un PEP per il minore e che si trovino in una condizione di fragilità temporanea in conseguenza ad uno specifico evento critico.
Il progetto dovrà avere l’obiettivo di accompagnare gradualmente il minore e la famiglia nella riorganizzazione dei tempi familiari e delle relazioni attraverso un’osservazione iniziale dei bisogni espressi, l’elaborazione di un programma e l’attivazione di reti sociali che possano generare azioni di mutuo aiuto.
L’intervento dovrà essere sostenuto da una programmazione partecipata dal genitore e dal minore in linea con gli obiettivi stabiliti nel PEP e potrà avere una durata di un anno, eventualmente rinnovabile.
b) Servizio di assistenza domiciliare rivolto a minori 14-18 anni- orientamento esperienziale ed obbligo formativo. Descrizione e finalità: L’esperienza di assistenza domiciliare rivolta a questa fascia d’età, ha sottolineato l’importanza di calibrare azioni educative specifiche per ragazzi e adolescenti. Le difficoltà legate alla crescita, le esigenze di socializzazione, comunicazione ed omologazione con il gruppo dei pari, oltre che i processi di separazione dalle figure adulte di riferimento messe in atto per raggiungere i diversi livelli di autonomia, producono infatti una serie di criticità e cambiamenti repentini nel ciclo vitale che possono disorientare il minore e la sua famiglia. Uno dei settori in cui l’assistenza domiciliare rivolta a minori adolescenti intende sperimentarsi in modo più accurato, è quella dell’accompagnamento all’assolvimento dell’obbligo formativo. Tale azione rivolta
a minori in età 14-18 anni in carico al servizio sociale, intende dunque lavorare sulle capability del minore e della famiglia intese come le capacità di scegliere e progettare i vari aspetti della propria vita.
L’intervento si traduce nell’accompagnamento diretto all’interno dei vari contesti formativi, produttivi, sportivi, socializzanti, educativi, culturali presenti sul territorio di appartenenza.
L’esperienza diretta e il progetto educativo – formativo partecipato, hanno lo scopo di fornire al ragazzo la possibilità di indagare i propri interessi e le proprie attitudini e di riattivare quindi le risorse necessarie per reinserirsi in modo competente nel proprio territorio. Il progetto potrà avere la durata di massimo due anni, dovrà quindi contenere attività formative spendibili dal ragazzo nel mondo del lavoro, attività sportive e/o di socializzazione, attività di monitoraggio sulle relazioni familiari e sul rischio di fenomeni di devianza ed isolamento sociale.
L’intervento dovrà essere sostenuto da una programmazione partecipata dal genitore e dal minore in linea con gli obiettivi stabiliti nel PEP e potrà avere una durata di un anno, eventualmente rinnovabile
c) Servizio di assistenza domiciliare rivolto a minori e famiglie a conclusione degli Incontri Protetti
Descrizione e finalità: Al termine del periodo di osservazione e qualora il Tribunale preveda la positiva conclusione del progetto spazio neutro, il case manager, può valutare la possibilità di sostenere ulteriormente la relazione genitore-figlio con l’attivazione del servizio di assistenza domiciliare. In questo specifico caso l’assistenza domiciliare ha come obiettivo quello di facilitare gradualmente, fino alla completa autonomia, la sperimentazione spontanea della relazione all’interno dei contesti di vita quotidiani (casa, contesti di socializzazione, ecc.) e all’interno della rete parentale ed amicale di riferimento.
L’intervento dovrà essere dovrà essere sostenuto da una programmazione partecipata dal genitore e dal minore in linea con gli obiettivi stabiliti nel PEP e dovrà avere una durata limitata a massimo un anno.
Personale: Il Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa, stante le attività espletate al proprio interno, necessita con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati, personale di entrambi i sessi e dotati di patente B così inquadrabile:
- N. 3825 ore in Categoria D1 (attribuita all’educativa minorile generica, attività di animazione ed espressive rivolte ai minori) fino al 00-00-0000.Xx specifica che il servizio sarà attivato nel Comune di San Xxxxxxxx dal 1 gennaio 2019;
- N. 4350 ore in Categoria D1 (attribuita all’educativa minorile generica, attività di animazione ed espressive rivolte ai minori) a decorrere dal 01-06-2019;
- N. 312 ore in CategoriaD3 (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea e iscrizione all’Ordine se esistente ed esperienza almeno triennale)
per un monte ore complessivo annuale di 4137 fino al 31-05-2019 per un monte ore complessivo annuale di 4662 dal 01-06-2019
A titolo meramente indicativo si specificano le percentuali di svolgimento del servizio sulla base dello storico di ciascun comune oltre gli interventi previsti dalla programmazione comunitaria: Citerna:12,41%; Città di Castello:34,48%; Lisciano Niccone:1,61%; M.S.M. Tiberina: 1,61%; Montone; 1,61%; Pietralunga: 3,45%; San Xxxxxxxx:20,69%; Umbertide:24,14%
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta Aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- rispettare gli obiettivi, le modalità di attuazione e i tempi dei singoli progetti personalizzati con gli operatori dei servizi sociali dei Comuni della ZS 1;
- far registrare quotidianamente , dal proprio personale, le prestazioni effettuate a domicilio e/o nelle sedi dedicate, controfirmate dal singolo utente/familiare, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata dall’assistente sociale /educatore professionale/ altro operatore responsabile dell’intervento;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti e del personale volontario coinvolto nella realizzazione delle varie attività educative;
- far compilare al proprio personale schede opportunatamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni, la predisposizione e la verifica dei progetti personalizzati con la specificazione degli obbiettivi, delle attività previste e del periodo di fruizione del servizio e curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
La Ditta Aggiudicataria non è autorizzata ad apportare alcuna modifica al progetto personalizzato; eventuali e motivati cambiamenti potranno essere apportati previo accordo con i servizi sociali comunali
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine di programmare l’intervento domiciliare, di verificarne in itinere la realizzazione e valutarne i risultati.
1.2 Incontri protetti e facilitanti
Destinatari dell’intervento: minori residenti o domiciliati nei Comuni della Zona sociale 1 per i quali le autorità minorili (Tribunale dei Minorenni e Tribunale Ordinario) hanno disposto con provvedimento motivato, incontri protetti tra il minore e il genitore non convivente e/o parenti entro il quarto grado. L’intervento si attua in situazioni di separazioni conflittuali o di minori in affido familiare di tipo giudiziario e richiedono la presenza di operatori professionali atti a gestire incontri “protetti” tra il minore ed il genitore.
Il numero minimo di utenti da raggiungere per ogni annualità nel periodo di affidamento non potrà essere inferiore a 35 minori.
Definizione e finalità: Sono definiti “protetti” gli incontri previsti dall'Autorità Giudiziaria, che avvengono tra un minore ed uno o più dei suoi parenti alla presenza di un educatore. Il servizio può prevedere:
a) incontri facilitati in spazio neutro, cioè un luogo che tuteli il minore nel suo diritto di visita e nel contempo verifichi se sussistano i presupposti per l’assunzione delle responsabilità genitoriali e che faciliti e sostenga la relazione minori-genitori;
b) incontri in parziale protezione e autonomia.
Tali incontri hanno la finalità di garantire e sostenere il mantenimento della relazione tra il minore e i genitori e/o parenti a seguito di separazione, divorzio conflittuale, affido e altre situazioni di grave e profonda crisi familiare.
Il servizio è finalizzato a:
- garantire il diritto di relazione per minori coinvolti in procedure di allontanamento dai genitori naturali;
- garantire il diritto di visita per genitori non affidatari di minori coinvolti in separazioni conflittuali o allontanati dal nucleo genitoriale naturale;
- contribuire, dove ve ne siano le condizioni, alla progettualità evolutiva rivolta alla relazione figure genitoriali- minori.
Le attività previste sono rivolte a sistemi familiari entro i quali è interrotta o sospesa la relazione tra uno o più minori con i genitori naturali, ed è conseguentemente necessario realizzare contesti protetti che permettano l'incontro tra i minori e le figure genitoriali citate.
Tipologia delle attività: Il Servizio Incontri protetti e facilitanti garantisce attività di mediazione e facilitazione della relazione genitore/figlio/i in situazioni di particolare conflittualità familiare e la gestione degli incontri protetti e facilitanti. Il servizio prevede le seguenti fasi:
- presentazione della situazione da parte del servizio sociale
- presa in carico da parte degli operatori del servizio “Incontri protetti”
- definizione degli obiettivi e dei tempi dell’intervento
- colloqui preliminari con i genitori e/o parenti entro il quarto grado e con il minore
- osservazione
- colloqui di monitoraggio con i genitori e/o parenti entro il quarto grado sull’andamento degli incontri e sui problemi emersi
- valutazione
- restituzione scritta
- verifica con i servizi.
Dislocazione e orari del servizio: Il Servizio dovrà essere svolto nel territorio dei Comuni della Zona Sociale n. 1 (Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx e Umbertide) presso il domicilio degli utenti o presso appositi spazi individuati dai Comuni della ZS 1.
Gli incontri protetti si possono svolgere in orario mattutino, pomeridiano e/o serale dal lunedì al sabato per 12 mesi all’anno; possono in via straordinaria essere individuati in giorni e orari diversi, su parere motivato del servizio sociale che attesta l’eccezionalità del caso.
Modalità organizzative del servizio: L’orario delle incontri protetti è proposto dal Servizio Sociale attraverso il piano di intervento degli incontri predisposto dall’Assistente Sociale e/o l’Educatore Professionale territorialmente competente concordato con il/i minore/i ed il suo nucleo familiare
Costituisce prerequisito necessario per l'attivazione degli interventi la presenza di un provvedimento dell'Autorità Minorile ad effettuare incontri protetti con i genitori. Il servizio sociale referente del minore elabora il progetto d’intervento sull’apposita scheda con le indicazioni per l’attuazione.
Gli incontri protetti si realizzano alla presenza di personale qualificato per un periodo di tempo limitato a tre mesi rinnovabili fino a sei. Qualora particolari programmi di assistenza lo rendano evidente e su precise indicazioni del servizio sociale si dovrà garantire la copertura del servizio sia in caso di ferie che di malattia dell’operatore referente del caso
Gli utenti del servizio, previa redazione della scheda di attivazione da parte del servizio sociale, saranno indicati all’impresa aggiudicataria che, a sua volta, attiverà il servizio entro e non oltre sette giorni lavorativi.
La scelta degli operatori, i problemi del turnover e delle sostituzioni al fine di salvaguardare la relazione educativa, sono strettamente concordati con il servizio sociale.
Personale: Il Servizio Incontri protetti e facilitanti, stante le attività espletate al proprio interno, necessita con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati, di personale di entrambi i sessi e dotati di patente B così inquadrabile:
- N. 3380 ore in Categoria D2 (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea e viene di norma attribuita alla casistica minorile complessa)
- N. 312ore in Categoria D3 (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea, iscrizione all’Ordine se esistente, esperienza almeno triennale)
per un monte ore complessivo annuale di 3692
A titolo meramente indicativo si specificano le percentuali di svolgimento del servizio sulla base dello storico di ciascun comune oltre gli interventi previsti dalla programmazione comunitaria: Citerna:14,79%; Città di Castello: 41,42%; Lisciano Niccone: 2,07%; M.S.M. Tiberina:2,07%; Montone:2,07%; Pietralunga:2,07%; San Xxxxxxxx: 14,79%; Umbertide: 20,71%
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta Aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- rispettare gli obiettivi, le modalità di attuazione e i tempi dei singoli progetti personalizzati concordati con gli operatori dei servizi sociali dei Comuni della ZS 1;
- far registrare quotidianamente, dal proprio personale, le prestazioni effettuate nelle sedi dedicate, controfirmate dal singolo utente, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata dall’assistente sociale /educatore professionale/ altro operatore responsabile dell’intervento;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti nella realizzazione delle varie attività educative;
- far compilare al proprio personale schede opportunatamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni, la predisposizione e la verifica del piano di intervento degli incontri protetti rivolto al minore e alla sua famiglia con la specificazione degli obbiettivi, delle attività previste e del periodo di fruizione del servizio e curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
La Ditta aggiudicataria non è autorizzata ad apportare alcuna modifica al piano di intervento per gli incontri protetti; eventuali e motivati cambiamenti potranno essere apportati previo accordo con i servizi sociali comunali
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine di programmare il piano di intervento, di verificarne in itinere la realizzazione e valutarne i risultati.
1.3: Laboratori DSA
Destinatari dell’intervento: minori con DSA e loro famiglie in carico al SIEE –USL 1 in età 8-13 anni residenti nei Comuni della ZS 1.
L’individuazione dei soggetti che potranno beneficiare del Servizio avviene, a seguito di valutazione congiunta del servizio sociale territorialmente competente con il servizio specialistico della ASL n. 1.
Il numero minimo di utenti da raggiungere per ogni annualità nel periodo di affidamento non potrà essere inferiore a 40 minori
Definizione e finalità: Xxxxx scorta di alcune sperimentazioni realizzate nel territorio della ZS 1 con la presente azione si intende innovare e sviluppare i percorsi volti a rimuovere gli ostacoli e a garantire il diritto allo studio agli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie, delle istituzioni scolastiche e dei servizi sociali e socio-sanitari territoriali.
Si intende attivare n. 3 laboratori specializzati pomeridiani volti al supporto didattico ed educativo di bambini e ragazzi con DSA in età 8-13 anni, aiutandoli ad implementare strategie che mirano a favorire l’autonomia, l’autoefficacia e a sviluppare le potenzialità individuali nello studio. L’intento è quello di creare un contesto che goda della fiducia dello studente e, di conseguenza, delle famiglie e degli insegnanti, che contempli esigenze di apprendimento e attenzione alla crescita integrale del bambino/ragazzo con DSA. L’offerta di uno spazio didattico ed educativo ai bambini/ragazzi con DSA, in orari extrascolastici, ha lo scopo di supportare l’apprendimento attraverso l’utilizzo di opportuni strumenti, strategie e metodologie anche attraverso l’impiego di appositi software e materiali specifici.
I laboratori sono finalizzati a:
- migliorare l’apprendimento e favorire l’autonomia nello studio attraverso l’utilizzo di strumenti e strategie adeguate;
- stimolare il confronto e la comunicazione con i pari e con gli adulti di riferimento attraverso il lavoro di gruppo;
-incrementare la motivazione, l’autostima e la consapevolezza delle proprie competenze.
Tipologia delle attività: Il servizio, oltre alla gestione dei laboratori attraverso metodologie e strumenti appropriati al supporto educativo e didattico, prevede le seguenti fasi:
- definizione degli obiettivi e dei tempi dell’intervento;
- colloqui con i genitori e con gli insegnanti;
- supporto didattico ed educativo all’alunno con DSA;
- monitoraggio con i genitori e con gli insegnanti sull’andamento della frequenza ai laboratori e sui problemi emersi;
- valutazione e verifica con i servizi.
Dislocazione e orari del servizio: I 3 laboratori sono ubicati a San Xxxxxxxx, Città di Castello ed Umbertide in locali messi a disposizione dai comuni sopracitati:
- Comune di Città di Castello: c/o Scuola Secondaria di I Grado “X. Xxxxxxxxx-X.Xxxxxxx”, xxx xxxxx Xxxx x. 00, Xxxxx xx Xxxxxxxx;
- Xxxxxx xx Xxx Xxxxxxxx: c/o Centro Polivalente “Il Ponte”, xxx Xxxxxxxxxx x.00, Xxx Xxxxxxxx;
- Umbertide: c/o Scuola Secondaria di I grado “Mavarelli -Pascoli”, p.zza X. Xxxx x. 0, Xxxxxxxxx
Ciascun il laboratorio funzionerà 5 giorni alla settimana dal lunedì al venerdì, per 2 ore ogni pomeriggio, nel periodo ottobre-maggio, per n. 33 settimane/anno.
Modalità organizzative del Servizio: I laboratori saranno destinati ad alunni con DSA residenti nel territorio della ZS 1, previa valutazione del SIEE dell’USL n. 1. Il servizio dovrà garantire un rapporto educatore/bambino-ragazzo di 1 a 3.
Ogni bambino/ragazzo dovrà usufruire di una postazione di lavoro con PC dotato di software compensativi specifici messi a disposizione dall’aggiudicatario.
La progettazione esecutiva dei Laboratori DSA, a cura del soggetto affidatario del servizio dovrà contenere obbiettivi, azioni, tempi di attuazione e modalità di verifica e valutazione
Costituisce prerequisito necessario per l'attivazione degli interventi l’invio del SIEE dell’USL n. 1. L’accesso, la modalità di frequenza e la durata saranno stabiliti e concordati tra servizio sociale, SIEE e famiglia e comunicati su apposita modulistica al soggetto gestore.
Gli utenti del servizio, previa redazione della scheda di attivazione da parte del servizio sociale, saranno indicati all’impresa aggiudicataria che, a sua volta, attiverà il servizio entro e non oltre sette giorni lavorativi.
Personale: I laboratori DSA, stante le attività espletate al proprio interno, necessitano con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati, di personale di entrambi i sessi, adeguatamente formati relativamente alla conoscenza e all’utilizzo di strumenti compensativi informatici, così inquadrabile:
- N. 1005 ore in Categoria D2 (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea e viene di norma attribuita alla casistica minorile complessa)
per un monte ore complessivo annuale di 1005.
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta Aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- rispettare gli obiettivi, le modalità di attuazione e i tempi dei singoli progetti personalizzati concordati con gli operatori dei servizi sociali dei Comuni della ZS 1;
- far registrare quotidianamente, dal proprio personale, le prestazioni effettuate nelle sedi dedicate, controfirmate dal singolo utente, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata dall’assistente sociale/educatore professionale/ altro operatore responsabile dell’intervento;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti nella realizzazione delle varie attività educative;
- far compilare al proprio personale schede opportunatamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni, la predisposizione e la verifica piano di intervento rivolto al minore con la specificazione degli obbiettivi, delle attività previste e del periodo di fruizione del servizio e curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
La Ditta Aggiudicataria non è autorizzata ad apportare alcuna modifica al piano di intervento rivolto al minore; eventuali e motivati cambiamenti potranno essere apportati previo accordo con i servizi sociali comunali,
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine di programmare il piano di intervento, di verificarne in itinere la realizzazione e valutarne i risultati.
2. Servizi di assistenza domiciliare ai minori con disabilità
2.1 Servizio per l’integrazione scolastica rivolto ad alunni con disabilità ai sensi della l. 104/1992 Destinatari dell’intervento: alunni con disabilità ai sensi della L.104/92 residenti nei Comuni della ZS 1 frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado dei Comuni della ZS 1.
L’individuazione dei soggetti che potranno beneficiare del Servizio avviene, previa richiesta delle scuole, a seguito di valutazione congiunta del servizio sociale territorialmente competente con il servizio specialistico della USL n. 1.
Il numero minimo di utenti da raggiungere per ogni annualità nel periodo di affidamento non potrà essere inferiore a 70 minori
Definizione e finalità: E’ un servizio di carattere socio-assistenziale con valenza educativa che mira, attraverso l’affiancamento di personale professionale, al superamento delle difficoltà di integrazione a livello scolastico. Il servizio si propone di accompagnare l’alunno disabile nelle sue attività quotidiane all’interno della struttura
scolastica favorendone l’apprendimento e l’acquisizione di nuove abilità nonché un’adeguata integrazione sociale, creando interazioni e sinergie tra minore, scuola, famiglia e servizi territoriali. Il servizio, di norma prestato presso gli istituti scolastici, può coprire anche eventuali gite scolastiche e/o attività esterne programmate dalla classe di appartenenza e che possono svolgersi anche oltre il normale orario di attività didattica
Alla luce del D.lgs. n.66/2017 “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107” che attribuisce alla scuola l’assistenza di base e ai comuni l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale in coerenza con le mansioni dei collaboratori scolastici, il servizio è volto a:
- assicurare l’esercizio del diritto all’istruzione, favorire l’integrazione scolastica e la promozione della piena formazione della personalità degli alunni in situazione di disabilità nelle scuole;
- favorire la realizzazione di progetti educativi integrati che rispondano ai bisogni specifici della persona nell’ambito della scuola;
- migliorare la qualità dell’integrazione scolastica, promuovendo l’apprendimento di abilità necessarie alla conquista di una maggiore autonomia personale e relazionale.
Tipologia delle attività:
Il servizio si esplica attraverso la presenza di operatori qualificati assegnati ad personam per la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed educativa adeguati, volti al mantenimento e miglioramento delle capacità acquisite dal soggetto sul piano cognitivo, comportamentale e dei rapporti relazionali, secondo le indicazioni contenute nel Piano Educativo Individualizzato.
Tale servizio si esplica attraverso le seguenti attività:
- assistenza per l'acquisizione delle funzioni primarie (controllo attività fisiologiche, capacità di alimentarsi, ecc.), attuando forme educative che consentano il recupero e/o la conquista dell’autonomia personale;
- affiancamento in classe per l'agevolazione dell'inserimento nel gruppo e dello scambio nelle relazioni sociali ed affettive;
- intervento e sostegno educativo individuale nell’ambito del progetto didattico personalizzato e del PEI;
- trasporto dell’alunno con disabilità dal domicilio alla scuola frequentata e viceversa o presso i servizi riabilitativi della Usl n.1: l’attività è riservata a quei minori che per motivi legati alle loro disabilità non sono in grado di usufruire e di aver accesso ai servizi di scuolabus e s.m.i e qualora le famiglie presentino impedimenti e difficoltà di natura organizzativa o pratica tali da non consentire di accompagnare e/o riprendere i figli negli orari di frequenza scolastica o negli orari e nei giorni previsti per i trattamenti riabilitativi. L’operatore può effettuare il trasporto in caso di necessità valutata congiuntamente dai servizi sociali e dalla famiglia e secondo le modalità e gli orari di svolgimento concordati e in accordo con la ditta appaltatrice;
- partecipazione, a sostegno delle necessità degli alunni disabili, ai viaggi di istruzione programmati e realizzati dalla scuola qualora l’alunno disabile presenti elevati carichi di assistenza. In ogni caso l’operatore è tenuto, se richiesto, alla partecipazione alle gite scolastiche, alle condizioni concordate con congruo anticipo con l’Ente appaltante. Vitto e alloggio dell’operatore non sono a carico dell’Amministrazione appaltante. Le ore di assistenza durante le gite scolastiche andranno recuperate nelle settimane successive o precedenti alla gita scolastica.
L’operatore inoltre:
- collabora con gli insegnanti e il personale della scuola per la partecipazione attiva dell’alunno disabile a tutte le attività scolastiche, ludico-ricreative e formative definite nel PEI dell’alunno, fornendo inoltre ai docenti un supporto pratico-funzionale, socio-relazionale e di facilitazione della comunicazione;
- partecipa alle verifiche e alle valutazioni intermedie e finali con i servizi sociali dei comuni della ZS 1, con i servizi specialistici della USL 1, con la scuola e la famiglia dell’alunno con disabilità e contribuendo secondo le proprie competenze.
Dislocazione e orari del servizio: Il Servizio dovrà essere svolto nel territorio dei Comuni della Zona Sociale n. 1 (Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, Umbertide e, dal 1 gennaio 0000, Xxx Xxxxxxxx) ed ha come suoi ambiti di esercizio i locali della scuola frequentata dall’alunno con disabilità ed ogni altro luogo connesso con l’attività didattica al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti dal PEI.
Le prestazioni sono di norma garantire in orario scolastico su sei giorni settimanali e secondo calendario scolastico; possono in via straordinaria essere erogare in giorni e orari diversi su richiesta e previo motivato parere del servizio sociale che attesta l’eccezionalità del caso.
L’intervento per l’integrazione scolastica può avere una durata di un anno scolastico, eventualmente rinnovabile
Modalità organizzative del Servizio: Dalla valutazione congiunta tra scuole, servizio sociale e servizio specialistico della ASL 1 scaturisce l’assegnazione e la determinazione del fabbisogno assistenziale per ciascun alunno riportato nella scheda di attivazione da parte del servizio sociale. La scheda di attivazione dovrà contenere anche le prestazioni da effettuare e indicare i contenuti e le modalità dell’intervento.
Gli utenti del servizio, previa redazione della scheda di attivazione da parte del servizio sociale, saranno indicati all’impresa aggiudicataria che, a sua volta, attiverà il servizio entro e non oltre sette giorni lavorativi.
Il soggetto affidatario garantisce personale che risponde a criteri di idoneità, competenza e professionalità nello svolgimento delle mansioni affidate; assicura, per quanto possibile, la continuità nell’erogazione del servizio riducendo al minimo il turnover degli operatori al fine di salvaguardare la relazione operatore/utente ed assicurando tempestive sostituzioni in caso di malattia, ferie etc.
L’attività di verifica del progetto personalizzato con gli operatori avviene a rotazione, con periodica regolarità.
Personale: Il Servizio per l’Integrazione scolastica rivolto agli alunni con disabilità, stante le attività espletate al proprio interno, necessitano con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati, di personale di entrambi i sessi e dotati di patente B così inquadrabile:
- N. 2432 ore in Categoria B1 (comprende le mansioni assistenziali di base con competenze acquisite attraverso l’esperienza lavorativa o percorsi formativi)per le attività di trasporto come sopra descritte con le seguenti percentuali di svolgimento del servizio sulla base dello storico di ciascun comune: Città di Castello: 60,53%; Umbertide: 39,47%.La stima su base annua dei chilometri previsti per l’espletamento delle attività di trasporto è di Km 32.200 (Città di Castello:40,37%%; Umbertide: 59,63%;)
- N. 4080 ore in Categoria C1 (oltre alle mansioni sopra riportate include l’assistenza gestionale e relazionale con competenze derivanti dal possesso di titoli professionali abilitanti riconosciuti a livello nazionale e regionale, dalla partecipazione a processi formativi o dall’esperienza lavorativa) e N. 4080 ore in Categoria D1 (attribuita all’educativa minorile generica, attività di animazione ed espressive rivolte ai minori con competenze derivanti dal possesso di titoli professionali abilitanti conseguiti secondo la legislazione nazionale corrente o dal possesso di adeguato titolo di studio o da partecipazione a processi formativi o dall’esperienza lavorativa) fino al 31-05-2019. Si specifica che il servizio sarà attivato nel Comune di San Xxxxxxxx dal 1 gennaio 2019;
- N. 4302 ore in Categoria C1 (oltre alle mansioni sopra riportate include l’assistenza gestionale e relazionale con competenze derivanti dal possesso di titoli professionali abilitanti riconosciuti a livello nazionale e regionale, dalla partecipazione a processi formativi o dall’esperienza lavorativa)e N. 4302 ore in Categoria D1 (attribuita all’educativa minorile generica, attività di animazione ed espressive rivolte ai minori con competenze derivanti dal possesso di titoli professionali abilitanti conseguiti secondo la legislazione nazionale corrente o dal possesso di adeguato titolo di studio o da partecipazione a processi formativi o dall’esperienza lavorativa)a decorrere dal 01-06-2019;
- N. 500 ore in Categoria D3 (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea, iscrizione all’Ordine se esistente, esperienza almeno triennale)
per un monte ore complessivo annuale di 11092 fino al 31-05-2019 per un monte ore complessivo annuale di11536 dal 01-06-2019
A titolo meramente indicativo si specificano le percentuali di svolgimento del servizio per l’integrazione scolastica sulla base dello storico di ciascun comune oltre gli interventi previsti dalla programmazione comunitaria: Citerna:18,13%; Città di Castello: 53,46%; Lisciano Niccone: 0,70%; M.S.M. Tiberina:1,16%; Montone:0,70%; Pietralunga:2,32%; San Xxxxxxxx: 11,62%; Umbertide: 11,90%
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- rispettare gli obiettivi, le modalità di attuazione e i tempi dei singoli piani di intervento concordati con gli operatori dei servizi sociali dei Comuni della ZS 1;
- far registrare quotidianamente, dal proprio personale, le prestazioni effettuate nelle sedi dedicate, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata dall’assistente sociale /educatore professionale/ altro operatore responsabile dell’intervento;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti nella realizzazione delle varie attività educative;
- far compilare al proprio personale schede opportunamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni, la predisposizione e la verifica del piano di intervento rivolto al minore disabile con la specificazione degli obbiettivi, delle attività previste, del periodo di fruizione del servizio nonché curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
La Ditta aggiudicataria non è autorizzata ad apportare alcuna modifica al piano di intervento; eventuali e motivati cambiamenti potranno essere apportati previo accordo con i servizi sociali comunali
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine di programmare il piano di intervento, di verificarne in itinere la realizzazione e valutarne i risultati.
2.2 Servizio di assistenza domiciliare con finalità educativa ed assistenziale rivolto a minori con disabilità- Periodo estivo
Destinatari dell’intervento: minori con disabilità ai sensi della L.104/92 residenti nei Comuni della ZS 1. L’individuazione dei soggetti che potranno beneficiare del Servizio avviene a seguito di valutazione congiunta del servizio sociale territorialmente competente con il servizio specialistico della USL n. 1
Il numero minimo di utenti da raggiungere per ogni annualità nel periodo di affidamento non potrà essere inferiore a 21 minori.
Descrizione e finalità Il servizio di assistenza domiciliare con finalità educativa ed assistenziale rivolto ai minori disabili alle loro famiglie durante il periodo estivo è finalizzato a favorire percorsi di inclusione sociale concentrando l’attenzione sulla progettazione personalizzata, sul tempo libero e sul potenziamento delle autonomie. L’intervento si attua attraverso la presenza di un educatore all’interno dello stesso contesto di vita del minore: abitazione, quartiere, luoghi di aggregazione e si i realizza in stretta collaborazione con i servizi specialistici della Usl n. 1 con l’obiettivo di integrarsi in maniera differenziata rispetto agli interventi riabilitativi domiciliari di competenza sanitaria.
Le finalità del servizio rispondono ad una logica di elevata integrazione tra tutti i soggetti che concorrono alla definizione del progetto di vita del minore (la famiglia, in primis, il servizio sociale, il servizio specialistico della USL Umbria 1, la cooperazione sociale, le associazioni del territorio) e si realizza attraverso l’elaborazione di progetti individualizzati rispetto alle specifiche situazioni personali e familiari miranti a:
- favorire il benessere all’interno del proprio ambiente di vita, sostenendo le risorse potenziali della famiglia e rafforzando le figure parentali nel proprio compito educativo, al fine di costruire una rete di legami tra minore, nucleo familiare e ambiente;
- promuovere la crescita evolutiva del minore con disabilità, sostenendo le autonomie personali, e di relazione;
- attivare interventi di collaborazione e sostegno delle famiglie nell’opera di integrazione e socializzazione del minore in realtà esterne alla famiglia;
- attivare interventi di sollievo e di conciliazione delle esigenze familiari in particolari e limitati periodi temporali.
Tipologia delle attività: L’intervento domiciliare con finalità educativa ed assistenziale rivolto a minori con disabilità da attuarsi durante il periodo estivo richiede un servizio flessibile ed articolato sulle diverse opportunità, educative, ricreative, socializzanti. E’ un intervento personalizzato centrato sul “supporto relazionale” qualificato e sostenuto da una programmazione partecipata dal genitore e dal minore in linea con gli obiettivi stabiliti nel progetto personalizzato proposto dai servizi sociali e sanitari. Si attua attraverso la
presenza di un educatore all’interno dello stesso contesto di vita del minore: abitazione, quartiere, luoghi di aggregazione, scuola, etc.
Tale servizio in via prioritaria prevede attività di natura educativa ed assistenziale atte a sostenere le autonomie personali e di relazione e ad agevolare percorsi inclusivi secondo quanto indicato nel progetto personalizzato attraverso:
-supporto nell’acquisizione delle autonomie di base;
-funzioni educative e di socializzazione, aiuto nella vita di relazione, nella partecipazione delle attività ricreative, culturali e di animazione;
- supporto educativo e relazionale al care-giver;
- funzioni di supporto alla tenuta del progetto individuale. L’operatore inoltre:
-collabora con i servizi sociali e sanitari nell’attuazione del progetto personalizzato fornendo contributi e suggerimenti secondo le proprie competenze;
- partecipa a valutazioni intermedie e finali con i servizi sociali dei comuni della ZS 1, con i servizi specialistici della USL 1 e la famiglia del minore con disabilità
Dislocazione e orari del servizio: Il Servizio dovrà essere svolto nel territorio dei Comuni della Zona Sociale n. 1 (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx e Umbertide), presso il domicilio degli utenti, presso luoghi di aggregazione ludico-ricreativi, sportivi, etc.
L’orario delle prestazioni sono di norma garantite dal lunedì al sabato nell’ arco orario dalle 8,00 alle 20,00 a decorrere dalla chiusura dell’anno scolastico (metà giugno) e fino al 31 agosto. Le prestazioni richieste potranno in via straordinaria essere erogate in giorni e orari diversi, su parere motivato del servizio sociale che attesta l’eccezionalità del caso. Ciascun intervento potrà avere una durata massima di 3 mesi.
Modalità organizzative del Servizio: L’erogazione dell’intervento avviene sulla base di quanto stabilito dal progetto personalizzato predisposto dai servizi sociali e sanitari competenti sulla base delle esigenze del minore con disabilità e del suo nucleo familiare. Gli utenti del servizio, previa redazione della scheda di attivazione da parte del servizio sociale, saranno indicati all’impresa aggiudicataria che, a sua volta, attiverà il servizio entro e non oltre sette giorni lavorativi.
La scelta degli educatori, i problemi del turnover e delle sostituzioni al fine di salvaguardare la relazione educativa, sono strettamente concordati con il servizio sociale.
L’attività di verifica dei progetti personalizzati con gli operatori avviene a rotazione, con periodica regolarità
Personale Il Servizio di Assistenza Domiciliare con finalità educativa ed assistenziale rivolto a minori con disabilità-Periodo estivo, stante le attività espletate al proprio interno, necessita con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati, di personale di entrambi i sessi e dotati di patente B così inquadrabile:
- N.1000 ore in Categoria D1 (attribuita all’educativa minorile generica, attività di animazione ed espressive rivolte ai minori con competenze derivanti dal possesso di titoli professionali abilitanti conseguiti secondo la legislazione nazionale corrente o dal possesso di adeguato titolo di studio o da partecipazione a processi formativi o dall’esperienza lavorativa);
per un monte ore complessivo annuale di 1000.
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- rispettare gli obiettivi, le modalità di attuazione e i tempi dei singoli progetti personalizzati con gli operatori dei servizi sociali dei Comuni della ZS 1;
- far registrare quotidianamente, dal proprio personale, le prestazioni effettuate a domicilio e/o nelle sedi dedicate, controfirmate dal singolo utente/familiare, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata dall’assistente sociale /educatore professionale/ altro operatore responsabile dell’intervento;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti e del personale volontario coinvolto nella realizzazione delle varie attività educative;
- far compilare al proprio personale schede opportunamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni, la predisposizione e la verifica dei progetti personalizzati con la specificazione degli obbiettivi, delle attività previste e del periodo di fruizione del servizio e curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
La Ditta aggiudicataria non è autorizzata ad apportare alcuna modifica al progetto personalizzato; eventuali e motivati cambiamenti potranno essere apportati previo accordo con i servizi sociali comunali
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine di programmare l’intervento domiciliare, di verificarne in itinere la realizzazione e valutarne i risultati.
3. Servizi tutelari per minori
3.1 Centro Diurno Sperimentale per minori
Destinatari dell’intervento: Minori in età 11-17 anni residenti o domiciliati nel territorio della Zona Sociale n. 1, a rischio di marginalità sociale provenienti da famiglie con difficoltà multiple (economico, sociale, relazionale) in carico ai servizi sociali.
Il numero minimo di utenti da raggiungere per ogni annualità nel periodo di affidamento non potrà essere inferiore a 10 minori
Definizione e finalità: il Centro Diurno per minori è un servizio semiresidenziale che si caratterizza come comunità diurna ad alta valenza educativa e professionale con specifiche funzioni di supporto socio-educativo a pre-adolescenti e adolescenti a rischio di marginalità provenienti da famiglie che presentano carenze e disagi sul piano delle competenze genitoriali. Il servizio presenta caratteristiche di continuità annuale e prevede il rientro quotidiano del minore in famiglia,
Attraverso gli strumenti metodologici e organizzativi dettati dalla normativa regionale vigente, le finalità del servizio sono tese ad assicurare al minore protezione, mantenimento, assistenza e partecipazione alla vita sociale e un ambiente dove imparare a gestire la quotidianità, nel rispetto dei suoi bisogni e dei suoi diritti.
Tipologia delle attività: Il Centro Diurno per minori, si colloca nella rete dei servizi sociali territoriali caratterizzandosi per l’offerta di una pluralità di attività e di interventi, che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l’ascolto, il sostegno alla crescita, l’accompagnamento e l’orientamento. Nello specifico:
- assicura supporti educativi nelle attività scolastiche ed extrascolastiche;
- offre sostegno e supporto alle famiglie;
- promuove e sostiene la socializzazione del minore attraverso la partecipazione ad attività sportive, aggregative, ...;
- organizza le attività ludico-ricreative e laboratoriali in base alle esigenze ed agli interessi degli ospiti, valorizzandone il protagonismo e integra l’offerta formativa in rete con altre agenzie educative del territorio (famiglia, scuola, USL, associazionismo, ...)
Per la gestione del Centro Diurno si richiede inoltre:
- Somministrazione fornitura del pranzo se richiesto e merenda.
- Trasporto se richiesto da scuola/domicilio dell’utente al centro e viceversa;
- Pulizia giornaliera degli ambienti e fornitura dei prodotti e materiali per effettuarla ed in orario compatibile con le attività svolte nel Centro.
Per particolari situazioni sanitarie (pediculosi e scarsa igiene) il servizio collabora con il Centro di salute ei pediatri di base ed è tenuto a fornire primi interventi e presidi sanitari per l’igiene e la cura dei minori al fine di ristabilire le condizioni per la convivenza comunitaria.
Localizzazione del servizio, sedi e orari: Il Centro Diurno dovrà essere articolato in n. 2 moduli con unità operative distinte di circa mq. 80,00 ciascuno, a Città di Castello e a Umbertide, individuate e messe a disposizione dalla Ditta Aggiudicataria opportunamente arredate e rispondenti ai requisiti strutturali e funzionali
richiesti dalla normativa regionale sotto richiamata, indicando nell’offerta le potenziali strutture, da confermare contrattualmente a seguito di aggiudicazione.
Il servizio opera in tempi extrascolastici e nei giorni di vacanza scolastica dovrà essere garantito in maniera continuativa e regolare in ciascuna unità operativa indicativamente secondo il seguente calendario:
- Periodo 15 giugno-15 settembre (in base al calendario scolastico): dalle ore 9.00 alle ore 17.00 dal lunedì al venerdì, per complessive n. 13 settimane;
- Periodo 16 settembre-14 giugno (in base al calendario scolastico): dalle ore 13.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì, per complessiven.39 settimane.
Modello organizzativo e gestionale di riferimento: Tutti gli standard qualitativi di funzionamento, compresi i requisiti organizzativi e strutturali di questa tipologia di servizio fanno riferimento a:
- Decreto Ministeriale n. 308 del 21/05/2001 “Requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione all’esercizio dei servizi e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale, a norma dell’art. 11 della legge 8 novembre 2000, n, 328”;
- Regolamento regionale n.8 del 19/12/2005 “Disciplina in materia di autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi a ciclo semiresidenziale e residenziale per soggetti in età minore” e ss.mm.ii;
- LR n.11/2015 e LR 10/2016
- Regolamento Comunale approvato con DGC n. 50/2007 in attuazione del RR 8/2005
Ciascun modulo potrà ospitare un numero massimo di 5 minori effettivamente presenti per complessivi n. 10 minori con la presenza di educatori in rapporto 1/5 minori.
Su un calendario di funzionamento continuativo annuale distinto in periodo invernale ed estivo l’attività del Servizio si articola in attività di servizio frontale e di un monte ore di programmazione, coordinamento, monitoraggio e verifica monitoraggio secondo linee metodologiche di un Progetto quadro che definisca:
- il regolamento interno del Servizio,
- gli obiettivi e i riferimenti educativi di base,
- la metodologia adottata e le prestazioni offerte,
- il rapporto con il sistema dei servizi locali e con la rete sociale territoriale,
- la raccolta della documentazione;
- la predisposizione per ciascun minore del piano di intervento con relativo progetto educativo personalizzato a predisposto di concerto con i Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 e con la partecipazione attiva della famiglia, con indicazioni specifiche rispetto all’analisi dei i bisogni e delle risorse di ogni minore preso in carico dal Servizio Sociale, gli obiettivi da raggiungere, i contenuti e le modalità dell’intervento, al piano delle verifiche.
Accesso: Il Servizio Sociale Territoriale predispone la proposta di inserimento del minore su apposita scheda di progetto al gruppo di coordinamento composto dall’equipe del servizio. E’ riconosciuta priorità a minori segnalati all’autorità minorile ed oggetto di provvedimenti di tutela.
Valutata la congruità del proposta alle finalità del servizio il Servizio Sociale procede alla convocazione della famiglia e del minore per la presentazione del Servizio e le modalità di inserimento e frequenza del minore.
Gli utenti del servizio, previa redazione della scheda di attivazione da parte del servizio sociale contenete orari, durata contenuti e modalità dell’intervento, saranno indicati all’impresa aggiudicataria che, a sua volta, attiverà il servizio entro e non oltre sette giorni lavorativi.
Personale: Il Centro Diurno Sperimentale per Minori stante le attività espletate al proprio interno, necessita con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati, di personale di entrambi i sessi e dotati di patente B così inquadrabile:
- N. 520 ore in Categoria A1 (presuppone competenze riconducibili al lavoro generico e servizi ausiliari);
- N.1040 ore in Categoria D2I.T(presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea e viene di norma attribuita alla casistica minorile complessa);
- N. 1950 ore in Categoria D2 (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea e viene di norma attribuita alla casistica minorile complessa);
- N. 416 ore in Categoria D3: Coordinatore Responsabile (presuppone competenza socio-psico-pedagogica con titolo di laurea, iscrizione all’Ordine se esistente, esperienza almeno triennale)
per un monte ore complessivo annuale di 3926.
La stima su base annua dei chilometri previsti per l’espletamento delle attività di trasporto e accompagnamento è di Km 15600 e la stima su base annua del n. dei pasti da garantire agli utenti del servizio è di n. 2600.
La stima dei costi di gestione per la messa a disposizione dei locali per il funzionamento del Centro articolato in unità operative distinte e delle relative utenze è di €. 11.308,80.
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- rispettare gli obiettivi, le modalità di attuazione e i tempi dei singoli progetti personalizzati con gli operatori dei servizi sociali dei Comuni della ZS 1;
- far registrare quotidianamente, dal proprio personale, le prestazioni effettuate nelle sedi dedicate, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata dall’assistente sociale /educatore professionale/ altro operatore responsabile dell’intervento;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti e del personale volontario coinvolto nella realizzazione delle varie attività educative;
- far compilare al proprio personale schede opportunamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti;
E’ inoltre compito della Ditta aggiudicataria provvedere alla fornitura e somministrazione dei pasti con garanzia del mantenimento delle proprietà dei cibi forniti sotto il profilo termico, organolettico e nutritivo e comunque nel peno rispetto delle norme igienico sanitarie vigenti in materia di somministrazione e trasporto alimenti. L’aggiudicatario è tenuto all’osservanza delle norme del D.lgs. 26 maggio 1997 n. 155 (HCPP) e alle altre norme vigenti in materia, esonerando espressamente l’Ente appaltante da ogni responsabilità in tal senso.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni e la verifica del piano di intervento con relativo progetto educativo personalizzato predisposto di concerto con gli educatori del Centro, in relazione agli obbiettivi, alle attività previste e al periodo di fruizione del servizio e curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
La Ditta aggiudicataria non è autorizzata ad apportare alcuna modifica al piano di intervento e al progetto personalizzato; eventuali e motivati cambiamenti potranno essere apportati previo accordo con i servizi sociali comunali
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine di programmare l’intervento, di verificarne in itinere la realizzazione e valutarne i risultati
3.2. Equipe Integrata ZS 1- Minori vittime di violenza assistita
Destinatari dell’intervento: Minori vittime di violenza assistita oltre a donne con figli esse stesse vittime di violenza, minori a rischio di marginalità sociale provenienti da famiglie con difficoltà multiple (economico, sociale, relazionale) residenti o domiciliati nei Comuni della ZS 1 e in carico all’equipe integrata afferente ai servizi sociali degli stessi Comuni.
Definizione e finalità: Per violenza assistita intra-familiare si intende l’esperire da parte del bambino/a qualsiasi forma di maltrattamento compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative adulte o minori. Il bambino può fare esperienza direttamente (quando essa avviene nel suo campo percettivo) e indirettamente (quando il minore è a conoscenza della violenza). Si include l’assistere a violenze di minori su altri minori e/o su altri membri della famiglia e ad abbandoni e maltrattamenti ai danni di animali domestici (CISMAI- Documento del Coordinamento italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia). L’intervento a favore di minori vittime di violenza assistita si inserisce nell’ambito delle azioni di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne.
La finalità dell’intervento è quella di rilevare precocemente le situazioni di violenza domestica e valutare tempestivamente il grado di pericolosità delle situazioni per i minori che assistono, coordinando gli interventi tra i diversi soggetti coinvolti e attivando gli opportuni interventi di tutela.
Tipologia delle attività: La violenza assistita richiede un intervento su 4 funzioni interconnesse: rilevazione- protezione-valutazione-trattamento.
Si intende potenziare la fase della rilevazione attraverso il rafforzamento dell’azione di prevenzione e protezione dell’infanzia già assicurata dai servizi sociali, con la costituzione di un’equipe integrata costituita da assistenti sociali ed educatori professionali dei Comuni della ZS 1, integrata dalla figura dello psicologo, per un tempo dedicato a supportare le seguenti fasi:
- Rilevazione: individuazione dei segnali di malessere dei minori e dei rischi per la loro crescita connessi a comportamenti pregiudizievoli degli adulti attraverso attività consulenziale e di supporto a vari soggetti della rete (scuola, agenzie educative, privato sociale, forze dell’ordine ecc.) favorendo un’impostazione multidisciplinare e multicontestuale;
- Protezione: supporto all’ attivazione della rete integrata interistituzionale di servizi (servizi socio-sanitari educativi-pubblici e privati – scuola-uffici inquirenti – magistratura-avvocati) al fine di condividere interventi tempestivi di protezione e trattamento quale requisito fondamentale per la progettazione e attuazione di interventi riparativi;
- Valutazione: supporto all’equipe integrata nella individuazione del quadro complessivo della situazione traumatica nei suoi molteplici aspetti individuali e relazionali ivi compresi il grado di assunzione di responsabilità degli adulti e le risorse protettive disponibili;
- Attivazione dei percorsi di tutela del minore: collabora con la rete integrata dei servizi nell’individuazione dei percorsi di tutela del minore e supporta l’equipe integrata nell’ individuazione dei percorsi di competenza dei servizi sociali
Dislocazione e orari: La presenza dello psicologo ad integrazione dell’equipe dovrà essere assicurata presso i locali dei Servizi Sociali dei Comuni della Zona Sociale n. 1 (Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Xxxxx Tiberina, Montone, Pietralunga, San Xxxxxxxx e Umbertide), di norma in orario di ufficio per n. 5,95 ore settimanali per n. 50 settimane/anno.
Personale: Per lo svolgimento delle attività del Servizio la Ditta aggiudicataria dovrà avvalersi, sotto la propria ed esclusiva responsabilità e senza che in alcun modo possa prefigurarsi alcun rapporto di lavoro con l’Amministrazione appaltante, di n. 1 Psicologo regolarmente iscritto all’Ordine ed esperienza almeno triennale, cosi inquadrabile con riferimento alle categorie professionali previste dal vigente CCNL cooperative sociali ovvero inquadramento analogo per altri contratti applicati:
- N.297,5 ore in Categoria E2 (Psicologo);
per un monte ore complessivo annuale di 297,50.
Compiti dell’Aggiudicatario: La Ditta aggiudicataria è tenuta a:
- dotare il personale in servizio di un cartellino di riconoscimento, da indossare in modo visibile, contenete il nome della società, il nominativo dell’operatore e una sua fotografia;
- far registrare quotidianamente, dal proprio personale, le prestazioni effettuate nelle sedi dedicate, mediante la compilazione di una scheda di presenza all’uopo definita dalla Ditta stessa. Tale scheda dovrà essere, con cadenza mensile, controfirmata Coordinatore dell’Equipe Integrata della ZS 1;
- far adottare, al proprio personale, una metodologia operativa centrata sul lavoro di equipe e sul lavoro di rete in modo da garantire l’apporto interdisciplinare dei professionisti coinvolti nella realizzazione delle l’apporto interdisciplinare delle varie professionalità interessate e tale da assicurare la condivisione di strumenti operativi e professionali tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti;
- far compilare al proprio personale schede opportunamente predisposte dalla Ditta stessa e validate dal Dirigente e del Settore Politiche Sociali del Comune di Città di Castello, finalizzate a relazionare sull’andamento delle attività e per la verifica dei risultati conseguiti.
L’aggiudicatario, inoltre, si impegna a mantenere il più possibile stabili gli operatori nei servizi di che trattasi, in riferimento a quanto dallo stesso dichiarato nel programma gestionale tecnico organizzativo presentato in sede di gara.
Compiti dei Comuni della Zona Sociale n. 1: Sarà competenza dei Servizi Sociali dei Comuni della ZS 1 la valutazione delle situazioni, la predisposizione e la verifica dei progetti personalizzati con la specificazione degli obbiettivi, delle attività previste e del periodo di fruizione del servizio e curare le comunicazioni tra Ditta aggiudicataria, gli utenti e loro famiglie.
I servizi sociali comunali organizzeranno con gli operatori della Ditta aggiudicataria incontri periodici al fine svolgere una puntuale ed approfondita verifica e valutazione delle attività del servizio, sia in ordine al funzionamento ed alla qualità dello stesso che rispetto agli specifici progetti individualizzati dei beneficiari finali.