CONTRATTO DI FIUME
foto: XxxxxXxxxxxx.xx
CONTRATTO DI FIUME
del Reno e dei Canali Bolognesi
Report delle attività
Novembre 2017
Consorzi Reno - Savena
Xxxxx Xxxxxx - Segretario
Coordinatore tecnico- scientifico
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx
INDICE
1. Introduzione 5
2. Inquadramento del contratto di fiume 6
Lo strumento L'inquadramento territoriale Il punto di vista normativo
L'avvio e la firma del Documento d'intenti del
contratto di Fiume bolognese
La composizione dei sottoscrittori
I principali obiettivi del documento d'intenti Iter di processo
3. Risultati dei questionari 16
Risultati dei tavoli tematici Servizi Ecosistemici Atlante cartografico (GIS)
Logo e sito web
4. I contratti di fiume in Italia 30
Approcci e soluzioni vincenti
5. Roadmap per il futuro 37
Progetti e azioni sul territorio Raccolta delle progettualità
I prossimi step Conclusioni
Il contratto di fiume del territorio bolognese nasce per iniziativa dei consorzi Xxxx Xxxxxx, caratterizzati da una storia centeneria e da un fortissimo legame con il territorio, ma soprattutto dalla consapevolezza che il tema delle acque presenta un’elevata complessità e che,
proprio per questo motivo, non può essere affrontato con
strumenti tradizionali.
L’idea nasce per dare continuità e forza al piano di adattamento climatico (progetto “Blue up”) approvato nel 2015 dall’Amministrazione comunale ma soprattutto per dare risposte a quelle problematiche che ogni giorno ci troviamo ad affrontare senza riuscire spesso a dare delle
risposte risolutive.
Le acque di un contesto urbano come quello bolognese rappresentano sicuramente un delicato intreccio di sensibilità, opportunità, interessi, ma soprattutto un bene
limitato che va rispettato e valorizzato.
Per fare tutto siamo convinti che serva, la partecipazione, il contributo di tutti e una forte impronta scientifica capace di dare risposte compiute e direzione alle esigenze più svariate di tutti i portatori di interesse che oggi hanno
aderito e credono nel contratto di fiume.
- Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx consorzi Reno-Savena
INTRODUZIONE
1/4
Il Contratto di Fiume a Bologna
Questa pubblicazione illustra il lavoro svolto per il Contratto di Fiume del Reno e dei suoi canali, con un duplice obiettivo: da un lato sintetizzare le attività già effettuate, dall’altro restituire i risultati delle ultime attività svolte, fino a proporre una Roadmap per il proseguimento del processo.
La pubblicazione si suddivide in quattro sezioni.
Sistema territoriale
La prima sezione illustra sinteticamente lo strumento, identifica il sistema territoriale coinvolto nel processo e le fasi di cui lo stesso è composto.
Processo partecipato
La seconda sezione restituisce i risultati ad oggi del processo partecipato (questionari e tavoli tematici) e di alcune attività complementari e di supporto, tra cui la produzione del Sito Internet e una prima restituzione dell’Atlante cartografico
Benchmark
La terza sezione è dedicata ad un analisi svolta (Benchmark) sui contratti di fiume in Italia, realizzata con l’obiettivo di identificare i principali elementi di successo.
Verso il contratto di fiume
La quarta sezione rappresenta alcune prime evidenze relative a criticità e opportunità presenti nel territorio, descrive gli step operativi per rendere operativo il contratto di fiume e soprattutto gli introduce gli strumenti di cui si ritiene necessario dotarsi, anche ala luce dell’analisi di benchmark, per conseguire degli effettivi risultati del contratto di Fiume (dal piano strategico al piano d’azione).
Inquadramento
del contratto di fiume
Lo strumento
Il Contratto di Fiume è un accordo volontario tra soggetti che decidono di collaborare per il miglioramento e la valorizzazione di un territorio caratterizzato dalla presenza dell’acqua, in particolare di un fiume. In Italia, esistono molti territori che vantano la presenza di corsi d’acqua di varie dimensioni, ma in alcuni casi, il processo di valorizzazione di questa potenzialità e di tutela non è ancora stato sviluppato appieno. Il Contratto di Fiume nasce, dunque, come risposta alla necessità di dotarsi di uno strumento collaborativo e partecipato finalizzato alla tutela, alla corretta gestione delle risorse idriche, alla valorizzazione dei territori fluviali e alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo, inoltre allo sviluppo locale.
L'inquadramento territoriale
L’ambito rappresenta il secondo caso nazionale, dopo il Tevere, di applicazione dello strumento “contratto di fiume” ad una città, in quanto riguarda il fiume Reno del tratto che interessa il territorio di Bologna e il sistema dei canali bolognesi compresi in particolare, ma non solo, nel tratto urbano della città di Bologna.
L’ambito è stato individuato attraverso un processo di tipo partecipato e con l’adesione al documento di intenti degli attori che insistono sull’area. In particolare, è stato definito come oggetto di avvio l’area compresa tra il Comune di Casalecchio e il canale Navile nel Comune di Bologna, fino al comune di Castelmaggiore.
La norma
Dal punto di vista normativo il Contratto di Fiume si allinea con gli obiettivi delle Direttive Europee sulle Acque (2000/60/CE), sulle Alluvioni (2007/60/CE) e con il Collegato Ambientale (D.Lgs 152/2006) che riconosce il contratto di fiume come strumento reale e concreto per contribuire alla costruzione di comunità fluviali resilienti, per valorizzare le potenzialità dei territori, per tutelare la natura e lo sviluppo sostenibile.
L'articolo 68-bis recita: «I Contratti di Fiume concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree». Il comma 3 inoltre prevede che la Regione attivi, in via sperimentale, una fase di monitoraggio delle esperienze in corso di realizzazione con lo scopo di valutare l’efficacia delle nuove modalità gestionali, improntate a criteri di partecipazione ed integrazione territoriali.
Inoltre, rispetto al 2015, anno di elaborazione delle linee guida elaborate dal Ministero dell’ambiente e ISPRA, che hanno contribuito a definire i requisiti base dei contratti di fiume, questi strumenti stanno acquisendo sempre più credibilità e importanza come dimostra la nascita dell’osservatorio nazionale dei contratti di fiume nel 2016 e come infine confermato dallo stesso ministero che prevede entro fine 2017 la Conferenza mondiale dei grandi fiumi e Tavolo Nazionale sui Contratti di fiume.
L’articolo 25 del DGR 668_2205 del 2017_pdl ambiente inoltre promuove i Contratti di fiume quali strumenti di pianificazione a scala di bacino e sottobacino idrografico che perseguono la tutela delle risorse idriche unitamente alla salvaguardia dal rischio
idraulico e alla valorizzazione dei territori perifluviali, in coerenza con l’articolo 68- bis del D.Lgs. n. 152 del 2006, introdotto dalla Legge n. 221/2015, riconoscendone l’importanza nell’ambito della strategia nazionale di adattamento al cambiamento climatico.
L’avvio e la firma del Documento di intenti del contratto di Fiume bolognese
Il processo nasce a fine 2015 per iniziativa dei consorzi Reno-Savena che svolgono un ruolo storico e fondamentale nella regolamentazione le acque verso il Reno e/o per la città di Bologna, attraverso le chiuse di Savena e Casalecchio.
La realizzazione di eventi e creazione di tavoli di confronto, coordinati sotto il profilo tecnico- scientifico da Xxxxxxxxx Xxxxxxxx - XXXXX Xxx, ha consentito nel luglio del 2016 di giungere alla firma del documento di intenti. Alla firma si è giunti con oltre 40 sottoscrittori ed il patrocinio da parte del Ministero dell’ambiente.
La composizione dei sottoscrittori
PROMOTORE: Consorzi dei Canali di Reno e Savena di Bologna.
AMMINISTRAZIONI ED ENTI PUBBLICI: Regione Xxxxxx Xxxxxxx, Autorità di Bacino del Reno, Città metropolitana, Comune di Bologna, Comune di Casalecchio di Reno, Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Xxxxxx Xxxxxxx (ARPAE), Agenzia Territoriale dell’Xxxxxx Xxxxxxx per I servizi idrici e rifiuti (ATERSIR), Gestione Integrata Aree Protette della Pianura (GIAPP), Ordine degli Agronomi Forestali – Bologna, Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Bologna, Ordine degli ingegneri – Bologna.
CONSORZI: Consorzio della Bonifica Renana, Consorzio degli Interessati nelle acque del Canale di Savena, Consorzio della Chiusa Di San Ruffillo e del Canale di Savena.
CENTRI UNIVERISITARI E CENTRO STUDI: CINECA centro interuniveristario, CIRPS (Centro interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile), Laboratorio urbano, Urban@it, Associazione centro Antartide.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: ASCOM provinciale, CNA - Associazione Provinciale di Bologna, Confesercenti Bologna, Confederazione Generale dell’agricoltura Italiana (Confagricoltura), Coldiretti, Confe- derazione Italiana Agricoltori (CIA).
FONDAZIONI E ASSOCIAZIONI PER LA SOSTENIBILITÀ E L’AMBIENTE: Fondo
Ambiente Italiano (FAI), Italia Nostra, Fondazione Villa Ghigi, Associazione delle vie d’acqua e dei canali sotterranei di Bologna, Legambiente Circolo Setta-Samoggia- Reno, Associazione Vitruvio, Associazione Bologna Zoofila/Pro-natura, Associazione Canoa Club Casalecchio di Reno, Associazione Sostenibilità e Territorio “Xxxxxxxx Xxxxxx”.
ASSOCIAZIONI COMUNALI: Associazione Casalecchio fa centro, Proloco Casalecchio insieme.
ASSOCIAZIONI SPORTIVE: Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee
e Nuoto Pinnato (FIPSAS), Xxxxxxx: XX.XX.XX. SpA (Gruppo Maccaferri)
ADESIONI ULTERIORI: Associazione comunità solari, Accademia delle scienze, associazione lasantaBarbara, Associazione Arte città, gruppo speleologico GSB- USB di Bologna, Centro Internazionale Civiltà dell'acqua, Comune di Castelmaggiore
I principali obiettivi del documento d'intenti
ACQUA
La sicurezza idraulica, la quantità e la qualità delle acque, del Fiume e dei canali;
PAESAGGIO E NATURALITÀ
la qualità dell’ambiente fluviale e del territorio del sottobacino (biodiversità, connessioni ecologiche, naturalità, ecc.)
Tutela e valorizzazione storico-culturale (rivolta al territorio perifluviale con la realizzazione e valorizzazione di percorsi e natura), alle acque e ai manufatti storici (tenendo conto che la Chiusa è il più antico manufatto funzionante al mondo.)
qualità delle connessioni e relazioni del contesto urbano interessato prioritariamente dal sistema dei canali e a cui si legano le tematiche sanitarie e microclimatiche (azioni di “resilienza” già indicate dal piano di adattamento climatico del Comune di Bologna).
SVILUPPO SOSTENIBILE
coniugando esigenze e regolamentando gli usi presenti (quali fruibilità, aree sportive, pesca, orti urbani, attività estrattive, …) in maniera che venga promosso lo sviluppo compatibile del fiume e canali
con il turismo, lo sviluppo economico e l’ambiente.
VALORIZZAZIONE
DELLA SENSIBILITÀ E DELLA CULTURA
DEL FIUME
con attivazione del volontariato, formazione e sensibilizzazione sia dei giovani che degli adulti, quindi un vero e proprio piano di informazione, formazione e didattica, rappresenta un ulteriore
finalità da perseguire.
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1 - 2 - 3 - 4 _ Xxxxx Xxxxxx
0 _ Paraporto X.Xxxx
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6_ La Salara
7_ Canale di Reno, via Marconi Bologna
Fonte immagini: Consorzi Reno- Savena e web
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Finestrella xxx Xxxxxx Xxxxxxx
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Il processo del Contratto di Fiume del Reno e dei suoi Canali ha preso avvio nel 2015, con prime condivisioni e riflessioni sulle criticità e potenzialità del sistema del fiume Reno. Tale processo ha visto lo sviluppo di alcune attività sia di tipo partecipato sia di tipo documentale, grazie anche al supporto di Xxxxxxx Xxxxxxxx, coordinatore Nazionale dei CdF, e di Xxxxx Xxxxxx coordinatore di esperienze di Cdf nel Veneto e Lombardia. Dal punto di vista dell’iter di processo, si è già arrivati alla firma del Documento di Intenti sottoscritto da oltre 40 firmatari. Alcuni di essi si stanno ancora aggiungendo in questi mesi al processo.
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Fase preparatoria
Dall'avvio alla firma del Documento di Intenti si sono svolte alcune prime riflessioni sul sistema territoriale da includere nel processo, e alcune iniziative di sensibilizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico del sistema delle acque bolognesi, in collaborazione con il Fondo ambiente Italiano (FAI) aderente al contratto, quali:
- "luoghi del cuore - FAI” della Chiusae dei canali di Bologna
- iniziativa FAI Marathon incentrata sul tema dell'acqua e dei canali bolognesi
- creazione della app gratuita “Canali di Bologna”
- interviste e documentari Inoltre sono state sviluppate attività tecnico-scientifiche aventi come oggetto il sitema dei canali Bolognesi. In particolare:
- Studio dei servizi ecosistemici promossi dai Consorzi Reno-Savena
- presentazione di un progetto Horizon 2020 su interventi Nature base solutions
- convegni ed eventi
Firma del Documento di Intenti
Il Documento di Intenti è stato firmato in data 20 Luglio 2016 ed ha visto la definizione di alcuni elementi:
- geografico di riferimento
- principali criticità
- principali obiettivi
- principali fasi del processo.
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Fase Partecipata
Il processo partecipato ha visto la partecipazione di soggetti pubblici, privati, associazioni e cittadini ad un percorso coordinato e finalizzato prima alla firma di un accordo, poi alla definizione di un Piano di Azione e, infine, alla sua implementazione. Nel caso del Contratto di Fiume del Reno e dei suoi canali la fase partecipata ha vista la definizione di una serie di riunioni, questionari e tavoli tematici.
DOCUMENTO STRATEGICO
Quale fiume vogliamo
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Iter di processo
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QUADRO ONOSCITIVO
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Diagnosi
PIANO D’AZIONE
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Risorse e progetti
CONTRATTO DI FIUME E MONITORAGGIO
Contrattualizza le decisioni e gli impegni dei contraenti
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Fase della conoscenza
A seguito della fase partecipata, si è proceduto ad implementare, attraverso una fase di conoscenza, lo studio del sistema tramite le seguenti attività:
- Analisi dei Contratti di Fiume nazionali e confronti
- Analisi dei questionari e dei tavoli tematici
- Atlante a analisi territoriale
- Servizi Ecosistemici
- Sito e Logo
Verso il Piano Strategico
Lo step successivo alla fase della conoscenza è la definizione di un Piano Strategico con cui individuare un sistema di interventi (piano d'azione)coordinati sul territorio.
RISULTATI
DEI QUESTIONARI
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La seconda sezione sintetizza i principali risultati della fase partecipata, restituendo i risultati dei questionari, dei tavoli tematici, dell’Atlante (su base Moka) e proponendo il lavoro effettuato sul Sito Internet e sul Logo. Di seguito i singoli aspetti vengono approfonditi.
In seguito all'incontro del 6 dicembre 2016 è stato organizzato insieme agli attori coinvolti nel processo partecipato un questionario contenente alcune domande utili a identificare le posizioni dei singoli partecipanti al processo del Contratto di Fiume, definire i principali limiti e le criticità del processo, verificare cosa i singoli partner possono offrire in termini di contributo effettivo al processo.
Le domande che sono state poste sono le seguenti:
1.Descrizione del proprio ambito di attività, approfondendo le possibili interazioni con il CdF e le motivazioni che hanno indotto alla sottoscrizione
2.Cosa saresti in grado di fornire per aumentare la conoscenza dei temi inerenti il Contratto in termini di esperienza, consapevolezza, documentazione o risorse finanziarie/umane in genere?
3.Quale attività/progetto/iniziativa consideri prioritario nell’ambito del processo?
4.Quale principale limite o criticità vedresti nella realizzazione dell’attività/
progetto/iniziativa e quale possibile soluzione?
I risultati principali sono riassunti nei punti che seguono.
1
Composizione del gruppo di attori
2
L’analisi dell’ambito di attività mostra come la maggior parte degli attori faccia parte di Associazioni (47%), affiancata da una buona presenza di enti pubblici (27%). Questo garantisce un buon bilanciamento tra gli attori rendendo ben rappresentata la componente sociale. La presenza del settore della conoscenza e degli ordini professionali permette, inoltre, di lavorare nei tavoli tematici in maniera tecnica e scientifica.maniera tecnica e scientifica.
Motivazione alla iscrizione al processo
3
La maggior parte degli attori afferma di partecipare al progetto in quanto i suoi obiettivi coincidono con gli obiettivi dello statuto o dell’associazione/ ente. Alcuni (n°2), invece, mostrano un interesse nella tipologia di processo bottom up e nell’approccio di tipo partecipativo; altri (n°3) sottolineano l’interesse in quanto il progetto porterà ad incrementare la valorizzazione del tema dell’acqua all’interno della città.
Contributi dei soggetti
4
Complessivamente gli attori appaiono disposti a investire tempo e lavoro nel progetto del Contratto di Fiume in modi differenti. La maggior parte di essi (n°6) può contribuire nella comunicazione e valorizzazione del progetto, anche organizzando attività come corsi specifici o mostre o altri eventi (n°5). Si osserva come questi attori coincidano, generalmente, con le associazioni. Altri soggetti (n°5) mettono a disposizione conoscenza, risorse umane ma anche un possibile ruolo di coordinamento. Altri, infine, (n°4), intendono offrire un contributo specifico al quadro conoscitivo e (n°3) una collaborazione attraverso i tavoli tematici e l’avanzamento del processo stesso.
Limiti e criticità
L’analisi di limiti e criticità mostra un allineamento secondo 3 generi di priorità differenti.
In primo luogo si registra una priorità di tipo organizzativo: la maggior parte degli attori denuncia, infatti, una difficoltà di collaborazione fra e con gli enti pubblici e, più in generale, fra i firmatari stessi. Questa criticità mostra come l’utilizzo di un vero processo partecipativo, opportunamente indirizzato e controllato, sia importante al fine di favorire la trasversalità dell’approccio e la partecipazione attiva dei cittadini, attraverso le associazioni.
In secondo luogo si osserva una criticità di tipo progettuale, in cui vengono portate alla luce le questioni finanziarie, la presenza di competenze sovrapposte ed eccessivamente frammentate, la presenza di autorizzazioni da chiedere per organizzare eventi in determinate aree. Infine, esiste una criticità afferente il campo della valorizzazione e della promozione verso i cittadini.
Risultati
dei tavoli tematici
Il lavoro effettuato nei tavoli tematici ha visto la partecipazione degli attori attraverso la tecnica del World Café su cinque temi: innovazione, economia, cultura dell’acqua, geografia, acqua e clima.
Questo approccio, unitamente alla somministrazione di questionari, ha permesso una prima mappatura dei bisogni, delle necessità e di alcune linee di azione progettuale. In particolare, i suggerimenti dei partecipanti si sono allineati secondo le seguenti macro-aree:
- Ecosistema. Azione primaria per la maggior parte dei partecipanti è il risanamento delle acque, insieme al mantenimento degli alvei e delle sponde.
- Processo progettuale. La condivisione trasversale delle conoscenze e delle informazioni è ritenuta la seconda criticità per importanza. A tal proposito la concreta realizzazione di un Atlante di condivisione delle informazioni appare importante e prioritaria.
- Implementazione della conoscenze. Si ritiene necessaria, oltre alla condivisione delle conoscenze, la produzione di conoscenze ulteriori, prevalentemente riguardanti rilievi topografici e mappature tridimensionali.
- Valorizzazione del territorio. Necessaria e più volte sottolineata, si evidenzia come elemento di potenzialità e criticità, in quanto è necessario attuare strategie opportune e innovative per rendere la cittadinanza conscia del ruolo che l’acqua possiede verso l’ecosistema e la resilienza del territorio.
- Innovazione. Percepita come mezzo per rendere la conoscenza del territorio più completa, a 360° e inter-operabile, per esempio tramite la redazione di un Atlante informatizzato o tramite la realizzazione di visite virtuali o, ancora, tramite l’applicazione di tecnologie innovative per il miglioramento della qualità idrica.
Le principali azioni suggerite si allineavano, poi, lungo quattro assi prioritari, che possono essere così riassunti:
1
ASSE 1: Geografia dell’acqua
Il ruolo dell'acqua all'interno del territorio urbano e urbanizzato diviene importante in termini di valorizzazione della risorsa, di educazione verso la comunità, ma anche in relazione ai cambiamenti climatici. Per questo è importante mappare la presenza dell’acqua nel territorio bolognese al fine di comprendere nel dettaglio quale sia il contesto di riferimento del progetto. In particolare si approfondiranno alcune delle azioni suggerite nei tavoli tematici sono:
- mappatura delle diverse forme dell’acqua che rientrano e hanno
rapporti sostanziale con il sistema idraulico in esame: fiume Reno, chiusa, sistemi dei canali di Bologna;
- valorizzazione delle Reti Blu in città (branding: Bologna Città d’Acqua; creazione di rotte culturali, visite; progetti di riscoperta dei corsi d’acqua);
- analisi della resilienza del territorio e delle strategie per aumentarla;
- Creare una struttura che informi a 360° sulla rete dei canali (informazioni sulla qualità delle acque, storiche architettoniche dei canali, progetti di coinvolgimento;
- Topografia e modernizzazione 3D della rete sotterranea dei canali e del GIS territoriale.
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ASSE 2: Ecosistema e qualità
Uno dei principali feedback ottenuti dagli attori è relativo all’urgenza di lavorare sulla qualità dell’acqua e sull’ecosistema fluviale, mettendo a sistema ricerche e competenze di una pluralità di attori. In particolare in questo gruppo si approfondiranno le seguenti tematiche:
- usi, tutela e sicurezza dell’acqua;
- criticità di gestione e mappatura della criticità;
- flora e fauna;
- patrimonio storico - architettonico;
- infrastrutture;
- strategie di monitoraggio ambientale.
Tra le azioni suggerite sono presenti le seguenti:
- Operare in modo da ripristinare la qualità dell’acqua per ipotizzare l’avvio di servizi ecosistemi e stimolare diverse opportunità di fruibilità
- Pulizia e miglioramento della portata dei canali, anche di quelli
sotterranei con bonifica degli scarichi
- Migliorare qualità acqua per usi alimentari
- Recupero del patrimonio storico fluviale (torre di ponte Poledrano)
- Realizzare un parco del Reno
- Ripensare i progetti della nuova rete viaria (mediana di pianura)
3
ASSE 3: Economia e agricoltura
Il territorio del Reno e dei canali porta con sé un patrimonio culturale, storico, testimoniale di rilevante interesse nell’ottica di riabilitare l’area e di favorire un nuovo incontro tra acqua e imprese economiche. In particolare il tema dell’agricoltura acuisce interesse nel momento in cui lambisce in maniera importante il corso del fiume e ne caratterizza paesaggio e di sostenibilità. Alcuni esempi di azioni sono:
- Implementare attività di navigazione sul fiume
- Implementare le ricerche sui servizi ecosistemi
- Creare una "carta dell’agricoltura” per preservare e valorizzare le
colture tradizionali del territorio e i metodi di coltivazione
- Favorire attività ludico-sportive
- Flat-sharing anche in xxx xxxxxxxxxxxx
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ASSE 4: Cittadinanza attiva e valorizzazione
Tra le azioni proposte:
- Creare una struttura informativa
- Divulgare il fiume tramite ricostruzioni virtuali
- Creare degli idro-point
- Avviare processi di innovazione e ricerca, istruzione permanente
(scuola-università)
- Ampliare il progetto di valorizzazione dei canali del centro storico
- Realizzazione di un documentario
- Geografia partecipativa
- Attività ludico-sportive
L’attività svolta all’interno dei tavoli tematici ha portato il gruppo di ricerca e di coordinamento a interrogarsi su una serie di punti rimasti in sospeso. Per questo sono stati appronfonditi alcuni studi, che vengono riportati di seguito: il primo sui Servizi Ecosistemici erogati dalla gestione dei canali di Bologna, il secondo sulle altre esperienze di Contratto di Fiume in Italia.
Servizi Ecosistemici
L’obiettivo dei Consorzi Reno-Savena, anche promotori del contratto di fiume, ha avuto lo scopo di avviare la valutazione dei SERVIZI ECOSISTEMICI (vedi definizione del Millennium Ecosystem Assesment - MEA) in quanto rivestono un ruolo sempre maggiore all’interno dei processi decisionali e contribuiscono inoltre a fornire strumenti quantitativi per garantire la conservazione delle risorse naturali, il benessere umano e la prosperità economica.
Nel corso dello studio è stato condotto un focus group che rientra nell’ambito di un progetto di ricerca svolto dal gruppo di lavoro economico-ambientale “Nova Via (Nomisma in collaborazione con Airis), allo scopo di individuare e valutare i servizi ecosistemici “erogati” dalla gestione dei canali di Bologna.
Estratto dallo studio "Valutazione dei servizi ecosistemici erogati dalla gestione dei canali di Bologna" elaborato da Nova Via (Nomisma
- AIRIS)
Il progetto di studio è risultato particolarmente coerente con la Legge n.221 del 28 dicembre 2015 "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali", dove all’art. 70
stabilisce che “il Governo adotti, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, uno o più decreti legislativi per l'introduzione di un sistema di Pagamento dei Servizi Ecosistemici e Ambientali (PSEA)”. In questo senso il progetto sviluppato da Nomisma e Airis intende sviluppare una prima applicazione sperimentale dei principi e dei criteri stabiliti dalla Legge per indirizzare la definizione delle forme di remunerazione dei servizi resi dagli ecosistemi partendo da una loro valutazione ecologico-economica. Nella tabella seguente sono stati classificati gli effetti ambientali generati dall'attività svolta dai consorzi, poi valutati, sotto il profilo dei benefici economici, nell'ambito dello studio.
Una ulteriore specificità rende questo percorso di studio un caso pilota: generalmente nella valutazione dei servizi ecosistemici ci si riferisce ai benefici generati dagli ecosistemi naturalistici (foreste, laghi, fiumi, ecc.) sulla comunità umana, mentre in questo caso il contesto di riferimento è il territorio urbano di Bologna e dei comuni limitrofi, interessati da una fitta rete di canali artificiali sia scoperti che sotterranei. Nell'ambito dello studio è stato poi organizzato un focus group a cui sono stati invitati soggetti appartenenti al settore pubblico e non, con una particolare
sensibilità verso le tematiche di interesse o impatto ambientale.
Dai risultati delle stime emerge prepotentemente l’importanza del tema sicurezza: la gestione della rete di canali artificiali scongiura l’eventualità di danni da alluvione o da crolli delle strutture sovrastanti i canali coperti. Una gestione non efficiente del sistema dei canali, infatti, accrescerebbe il rischio di esondazioni dei fiumi Reno e Savena (con un danno agli edifici abitativi stimato nell’ordine dei 12 milioni di €) e di allagamenti nei punti in cui sorgono le griglie e dove i rii collinari si immettono nella rete dei canali (10,6 milioni di € la stima dei danni).
Nel complesso, dunque, il danno alle abitazioni sarebbe di oltre 22 milioni di €, cifra curiosamente molto vicina ai 21,5 milioni di € necessari per mettere in sicurezza la città con sistemi alternativi alla gestione della rete dei canali artificiali, vale a dire mediante la costruzione di vasche di laminazione, la cui fattibilità peraltro è tutt’altro che scontata a causa delle caratteristiche morfologiche del territorio.
Altro tema che ha un impatto non trascurabile in termini economici è quello sanitario- ambientale: l’attività dei Conorzi di gestione delle acque dei canali evita il formarsi di esalazioni maleodoranti che, oltre ad arrecare un disagio alle persone che abitano nelle vicinanze dei canali scoperti, scongiura l’eventualità di un deprezzamento degli immobili circostanti nell’ordine di 13 milioni di €, oltre a un evidente peggioramento delle condizioni di liquidità di tali immobili sul mercato. Questo naturalmente non si sostituisce all’opera di risanamento dei canali che rappresenta un’azione radicale e indipendente dalla gestione delle acque.
Atlante cartografico
(GIS)
La necessità di raccogliere le informazioni esistenti sull’area considerata è stata espressa dalla maggioranza degli attori coinvolti nel processo. Dai confronti avuti nel corso degli incontri partecipativi è infatti emerso come le informazioni territoriali siano spesso non aggiornati e caratterizzati da un dettaglio differenziato a seconda della scala territoriale di riferimento o addirittura incompleti in considerazione della grande trasversalità dei temi legati all’acqua. A tal fine, nell’ambito delle attività per il contratto di fiume, Cineca (Xxxxxx Xxxxxxxx e Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx) ha manifestato la propria disponibilità a fare una ricognizione nel territorio su tutte le risorse elettroniche disponibili, che potessero riguardare il Contratto di Fiume. Si è dunque provveduto ad avviare un Atlante con anche il supporto della Regione Xxxxxx Xxxxxxx (contributo di Xxxxxxxx Xxxxxxxxx – Ufficio cartografico RER) e con il contributo dei vari Enti depositari delle informazioni. L’Atlante è sviluppato sulla piattaforma Moka, accessibile tramite il sito della Regione.
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SITO ATTIVABILE ANCHE DA MOBILE
L'implementazione dello strumento permetterà di mappare le criticità, definire le potenzialità e le azioni oggetto del Contratto di Fiume. Lo strumento sarà fondamentale infine nelle fasi di confronto e di sviluppo dei tavoli tematici in modo da evidenziare limiti, proporre eventuali implementazioni e definire le prime linee strategiche di sviluppo.
Logo e sito web
Nell’ambito delle attività di predisposizioni di strumenti utili al processo partecipativo è stato avviato un Sito Internet del Contratto di Fiume del Reno e dei suoi canali finalizzato alla valorizzazione delle attività e alla loro diffusione verso la cittadinanza. Attualmente il sito è in corso di costruzione, ma sono già presenti alcune delle informazioni principali. La sua funzione sarà quella di dare voce alle attività svolte nel partenariato, approfondire alcuni temi, distribuire la documentazione relativa al Contratto di Fiume.
Anche relativamente al logo sono state formulate delle ulteriori proposte che consentano di identificare e dare riconoscibilità al processo in atto. Rispetto alla scelta definitiva, i loghi, si sottoporranno ai sottoscrittori le soluzioni alternative e si verificheranno eventuali ulteriori proposte nelle prossimi riunioni.
I CONTRATTI DI FIUME IN ITALIA
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Allo scopo di verificare e meglio tarare il processo in atto si è svolta una analisi una analisi dei contratti di fiume in Italia. Ci si è, infatti, chiesti quali siano gli elementi di successo che hanno caratterizzato altre esperienze di Contratti di fiume, al fine di apprendere da essi e indirizzare, di conseguenza, le attività future del contratto bolognese. In questa sezione vengono sintetizzati gli aspetti fondamentali, dando particolare risonanza agli approcci e alle soluzioni ritenute vincenti.
Varie regioni, in Italia, hanno in essere progetti e sperimentazioni di processo relative ai Contratti di Fiume. Con l’inizio del secolo attuale, infatti, vengono riconsiderate le potenzialità degli assi fluviali anche poiché si acuiscono le problematicità relative alla qualità dell’acqua, all’inquinamento e alle esondazioni. Vari studiosi riferiscono come tali problemi siano in parte da imputare ad un eccessivo sviluppo edilizio del secolo precedente che ha incrementato la cementificazione e che si è esteso ad aree di protezione fluviale.
I CONTRATTI DI FIUME PIÙ SIGNIFICATIVI:
- Marecchia
- Xxxxxx
- Torrente Sangone
- Marzenego
- Lambro
- Seveso
- Mincio
- Agogna
Campania, Piemonte e Lombardia sono le regioni più attive, insieme a Xxxxxx Xxxxxxx e Veneto, dal punto di vista dell’utilizzo del contratto di Fiume come strategie di rigenerazione del territorio. Xxxxxxxxx (2012) afferma che l’80% delle regioni italiane possiede un Contratto di Fiume in corso di sviluppo, anche se non tutti hanno adottato una progettazione partecipativa (60% delle Regioni). Solo Piemonte e Lombardia, tuttavia, avevano nel 2012 esperienze concluse con la firma di un accordo tra le parti. Lo stesso report riporta, invece, come in Francia le esperienze già concluse siano in numero maggiore, non soltanto poiché il processo ha avuto avvio fin dagli anni Ottanta del secolo scorso, ma anche in quanto si registra una maggiore rapidità esecutiva dei processi. Quello che si ritiene interessante sottolineare, nel caso italiano, è la grande potenzialità che il territorio possiede nell’utilizzare il tema dei fiumi come motore di rigenerazione di area vasta.
La metodologia di analisi che è stata utilizzata per l’analisi ha coinvolto prevalentemente una ricerca bibliografica e sitografica e si è concentrata sul territorio italiano. In particolare, sono stati approfonditi i percorsi partecipati e le progettualità sviluppate in aree paragonabili a quelle dell’oggetto della ricerca, ovvero aree caratterizzata dalla presenza di un fiume, dalla presenza di una molteplicità di situazioni urbane e territoriali e dove sia stato già avviato il processo da almeno un anno. Inoltre, sono stati indagati soltanto i contesti che forniscono materiale documentale all’interno dei canali di diffusione ufficiali.
Questa ricerca si è posta l’obiettivo di individuare alcuni elementi di successo dei Contratti di Fiume del Nord Italia, al fine di essere un lavoro di supporto all’avvio del processo nel territorio bolognese che possono essere riassunti come segue:
1. Coinvolgimento del settore pubblico. La maggior parte dei casi analizzati ha mostrato come la componente pubblica nello sviluppo e nella promozione di questi percorsi sia rilevante. Non solo in termini di presenza al processo partecipato, ma anche in termini di finanziamento (anche tramite progettualità legate alla
partecipazione), ricerca di risorse finanziarie e di coordinamento dei piani e dei finanziamenti territoriali. Si vedano a tal proposito i casi emiliani, lombardi e piemontesi.
2. Presenza di un substrato di progettualità. Alcune esperienze interessanti, come quelle emiliane, presentano un proliferazione di progetti sul territorio fluviale, accanto e in collaborazione al Contratto di Fiume. Tra gli altri, si veda il caso del Contratto di Fiume Marecchia, che propone, oltre al contratto, anche un progetto di mobilità dolce legata all’uso della bicicletta.
3. Presenza di tutti, o quasi, i soggetti che in quel territorio sussistono. Come nel caso del Contratto di Fiume del Lambro Settentrionale, i soggetti firmatari dell’accordo sono costituiti da tutte le provincie che insistono sul territorio e da quasi tutti i comuni. Questo permette un approccio coordinato forte di tutte le azioni alla scala dell’area vasta.
32
4. Strategie progettuali non solo legate alla sostenibilità ambientale ma anche a quella economica. Tra tutte, un’esperienza appare di rilevante interesse: il caso del Contratto del Fiume Xxxxxx. Il processo partecipato ha visto un forte contributo da parte degli agricoltori, che hanno proposto di attuare strategie di sostenibilità e valorizzazione, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello del sostegno alle economie locali e ai sistemi di coltura tradizionali. Includere forme differenti di sostenibilità economica anche nel caso del Contratto di Fiume di Bologna appare interessante.
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Approcci e Soluzioni vincenti
Diversi sono gli approcci vincenti nei Contratti di Fiume in Italia. In Xxxxxx Xxxxxxx, in particolare, un contratto di fiume appare di rilevante interesse, quello del fiume Xxxxxx.
FIUME XXXXXX
Il Contratto di Fiume del Xxxxxx è un processo in corso di sviluppo che presenta una particolarità: la grande attenzione riposta all’agricoltura come motore di sostenibilità dei progetti nel lungo ter- mine. Le imprese agricole, in particolare, afferma- no come il contratto di fiume possa essere l’occa- sione, non solo per una tutela paesaggistica e di qualità delle acque ma anche e soprattutto per una valorizzazione delle imprese agricole locali e della salvaguardia dei sistemi di agricoltura tipici del ter- ritorio. Come elemento progettuale viene proposta la creazione di un “Marchio di qualità ambientale per le aziende agricole” che certifichi la sostenibil- ità e la provenienza delle produzioni e l’impegno dei produttori aderenti di salvaguardare la tipicità e la tradizione agricola dell’area.
Il processo ha permesso lo sviluppo di alcune schede riassuntive delle prime azioni che il CdF Xxxxxx ha intrapreso. Tali azioni possono essere riassunte come segue:
- mantenimento dei varchi ecologici e degli ambiti agricoli peri-urbani di rilievo;
- conservazione delle aree di cava già rinaturalizzate;
- ricostruzione della fruibilità e della qualità dei canali;
- promozione del turismo alimentare, della salute e del benessere;
- introduzione di animali per la lotta biologica;
- creazione di orti urbani peri-fluviali;
- organizzazione di eventi musicali in luoghi da riqualificare tramite il supporto di varie
associazioni;
- promozione della mobilità dolce;
- organizzazione di spazi di sperimentazione avventurosa per i ragazzi in alcune aree;
- giornate educative per i bambini e i ragazzi sul fiume;
- sviluppo di una rete di relazioni tra gli istituti scolastici locali e la produzione agricola lungo il Xxxxxx;
- interventi specifici su aree degradate caratterizzate dalla presenza di edifici dismessi.
Le azioni sono, poi, articolate e ricomprese in 8 contesti territoriali che derivano da una approfondita analisi del comparto esistente. L’articolazione di questi 8 contesti appare di rilevante interesse, in quanto porta avanti un ragionamento applicabile anche al contesto dei canali del Reno. Nel caso del Xxxxxx è stato così organizzato:
1. Analisi delle sezioni omogenee in cui può essere suddiviso il territorio fluviale e comprensione non solo del corso d’acqua ma di tutto il sistema infrastrutturale, che comprende rive, vegetazione, e tutti gli elementi che fanno indissolubilmente parte del sistema.
2. Ciclo Tecnologico delle Acque che comprende il tema della depurazione e dei canali.
3. Analisi delle aree in cui il fiume può riconnettere centri abitati tra loro separati, il fiume diventa
in questo
modo nuova connessione e nuovo fronte dei centri abitati, invece che costituire un retro.
4. Promozione di aree a giardino agrario dove vengono valorizzate colture di qualità sulle terrazze
fluviali.
5. Analisi strategica per le preesistenze architettoniche di pregio (nel caso del Xxxxxx i castelli).
6. Favorire la diffusione di esperienze percettive e paesaggistiche.
7. Favorire le relazioni verso territori esterni, ovvero territori che non fanno parte del contratto ma che si innestano direttamente al territorio considerato.
A seguito dell’analisi di Xxxxxxxxx condotta è stato possibile identificare alcune
linee di azioni prioritarie, che possono costituire step di processo importanti.
Suddivisione in aree omogenee
La suddivisione del sistema fluviale in aree omogenee è uno degli elementi ricorrenti nei progetti analizzati. Anche per il territorio bolognese può costituire una pro- cedura di successo. L'area che costituisce oggetto di studio attuale è quella compresa tra la Chiusa di Casa- lecchio di Reno e il canale Navile, ma potrebbe essere interessante, in una seconda fase, estendere il processo sull'area vasta, comprendendo anche il tratto che dalla Chiusa va a Marzabotto, così come il tratto più agricolo fino a Malalbergo.
Approfondito inquadramento territoriale
Multidisciplinarietà dei firmatari
Si ritiene necessario proseguire, attraverso il coinvolg- imento degli attori firmatari interessati, nel redigere un approfondito inquadramento territoriale, con campagne fotografie e rilievi, dove necessario. Questo passaggio diviene fondamentale per poter identificare in modo pre- ciso e puntuale, nonché con modalità geo-referenziata, le criticità che il sistema possiede e i possibili ambiti di intervento.
La presenza attuale di un gruppo di firmatari molto varie- gato costituisce una grande potenzialità per il Contratto di Fiume. Infatti, la presenza di enti locali, associazioni, imprese e mondo della conoscenza permette di coprire la maggior parte delle necessità di conoscenza richieste nel proseguimento del Contratto di Fiume. Ciò che si os- serva nelle altre esperienze italiane è una forte presenza dell’ente pubblico, spesso finanziatore delle progettual- ità, mentre si registra una più ampia scarsità di diversi- ficazione.
Tematiche e progettualità: favorire l’imprenditorialità locale e l’agricoltura.
Dal punto di vista delle tematiche e della conseguente progettualità appare particolarmente interessante indi- rizzarsi non solo verso la valorizzazione del territorio in termini di sostenibilità ambientale, ecologica ed infras- trutturale, ma anche in termini di imprenditorialità locale, legata alle produzioni tradizionali del territorio. Da ques- to punto di vista il tema dell’agricoltura può essere con- siderato uno dei temi trainanti il processo, con la possi- bilità di proporre soluzioni simili a quanto accaduto nel caso del Contratto di Fiume del Xxxxxx.
Coordinamento con altre politiche pubbliche e/o progetti.
Come osservato anche nell’attività di studio di altri Con- tratti di Fiume, il coordinamento del processo partecipa- to con le altre politiche pubbliche sul territorio appare di rilevante importanza per favorire il successo delle azi- oni. E’, dunque, importante agire in maniera coordinata e sfruttare progettualità altre che si stanno svolgendo sul territorio, così come indirizzare la pianificazione di area vasta alla valorizzazione del tratto fluviale.
Finanziamenti
Sostenere il progetto attraverso finanziamenti pubblici a diversi livelli: locale, regionale, nazionale, europeo, fa- vorendo una ampia progettualità sull’area.
ROADMAP PER IL FUTURO
4/4
Dopo aver affrontato nella sezione precedente le modalità di approccio più virtuose, fondamentali per tarare meglio il processo in atto, si è proceduto in quest’ultima fase nel definire gli elementi di sensibilità prioritaria del territorio d’ambito, individuati ad oggi sia attraverso i tavoli tematici che nel corso di attività ulteriori di approfondimento.
Naturalmente questi casi rappresentano alcuni esempi dei contenuti che andranno organizzati, sistematizzati e sviluppati all’interno di un piano strategico che consentirà di delineare le azioni prioritarie e il parco progetti su cui fondare il contratto di fiume.
È per questo che, l’ultima parte della presente sezione, è stata dedicata alla definizione dei prossimi step necessari al raggiungimento del vero e proprio contratto di fiume.
Il territorio del fiume Reno e dei suoi canali presenta alcune potenzialità e sensibilità che possono costituire importanti elementi di partenza da cui procedere nella stesura del Piano Strategico del Contratto di Fiume, oggetto del prossimo step del contratto di fiume.
A seguito delle analisi fin qui effettuate ed implementate, poi, con il lavoro partecipato, si riconoscono cinque macro-aree che descrivono la sensibilità del territorio e sulle quali si potranno assestare le azioni del Piano Strategico. Queste sono riportate di seguito:
Progetti e azioni sul territorio
ASSE 1: Geografia dell’acqua
La mappatura a 360° del sistema fluviale diviene importante nell’ottica di approfondirne la conoscenza. La piattaforma Moka sarà di rilevante importanza al fine di raccogliere tutte le informazioni prodotte in una prospettiva di condivisione delle conoscenze e pianificazione accurata degli interventi.
ASSE 2: Ecosistema e qualità
Tra le sensibilità maggiori ricade la qualità dell’acqua e dell’ecosistema. In particolare, inoltre, il ruolo di alvei e invasi per la sicurezza idraulica, il sistemadellaretefognaria,ipotesididrenaggiourbanosostenibile,ecc.Un progetto sviluppato da Xxxxxx mostra alcune linee guida in questo senso.
ASSE 3: Agricoltura e territorio
Il tema dell’agricoltura acuisce interesse nel momento in cui lambisce in maniera importante il corso del fiume e ne caratterizza paesaggio e di sostenibilità. Lungo il corso del fiume sono, inoltre, presenti edifici di interesse che costituiscono in alcuni casi potenzialità già sviluppate, in altri ambiti degradati da riqualificare.
ASSE 4: Cittadinanza attiva e valorizzazione
Identifica la necessità di fornire ai cittadini eventi, attività e servizi
legati all’acqua e alla sua valorizzazione.
ASSE 5: Sviluppo e valorizzazione
Il territorio del Reno e dei canali porta con sé un patrimonio culturale, storico, testimoniale di rilevante interesse nell’ottica di riabilitare l’area e di favorire un nuovo incontro tra acqua e imprese economiche.
In maniera trasversale a questi quattro assi, ci sono tre driver di innovazione di rilievo:
- la costruzione di reti di imprese e attori che gravitano attorno al comparto xxxxxx xxxxxxxxxxx, insieme alla ricerca e definizione di strategie di investimento
- approccio seguendo il modello dei Servizi Ecosistemici, ovvero perseguendo la possibilità di valutare i benefici generati dalle azioni in maniera integrata valorizzandone interdipendenze e connessioni
- conoscenza e innovazione” approccio necessario per conservare e valorizzare,
attraverso il recupero e il riuso, un bene prezioso e limitato come l'acqua.
Raccolta delle progettualità
Nell'ambito di interesse è possibile osservare come ci sia già una attenzione al tema idrico all’interno della documentazione strategica del comune di Bologna. Si ricorda in particolare il Piano di Adattamento Climatico (PAES) che sottolinea la risorsa idrica e, in particolare, quella fluviale come elemento da tenere in considerazione per la costruzione di un territorio urbano e agricolo resiliente. Tra gli altri elementi di cornice per la progettualità sull’area si ricordano inoltre:
Progetto RAINBO
Nubifragi e rischio idraulico nella collina bolognese: il caso studio del torrente Ravone
Il torrente Ravone, nella parte alta del suo corso, ingrossato dalla piena
del 05/04/2013
Nell’ambito di LIFE Climate Change Adaptation, programma europeo che finanzia progetti legati all’ambiente e alla preservazione del territorio, la Commissione Europea ha finanziato "RainBo", un progetto relativo alle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici che focalizzerà la propria analisi sull’impatto di piogge torrenziali su fiumi e torrenti, così da prevenire le esondazioni. RainBO si focalizzerà su due casi pilota, sperimentando gli effetti delle forti piogge su due corsi d'acqua emiliani: a Bologna il torrente Ravone e a Parma il fiume omonimo. Lo scopo è di realizzare un possibile sistema di risposta alle emergenze, causate da eventi meteorologici improvvisi e distruttivi.
Lo studio e le analisi per il Ravone
diventano dunque nell’ambito della definizione del quadro metropolitano bolognese, un elemento di grande rilevanza.
Il progetto lungo Navile
Su questo percorso che da Casalecchio di reno arriva attualmente a Castelmaggiore sono tante le iniziative e studi svolti. Citiamo il progetto della Fondazione Villa Ghigi finanziato dalla fondazione del monte che ha dato avvio alla rifunzionalizzazione dell’itinerario di collegamento,
Oltre al completamento verso sud (via degli dei) e verso est (Collegamento con Ferrara) vari sono ancora oggi gli interventi da avviare e/o da completare. Questi riguardano i manufatti e gli edifici presenti lungo il navile e la riqualificazione del verde lungo il canale, aspetti evidenziati anche dal Comitato salviamo il Navile. In questo senso molto importante è il “sussidiario lungo Reno- Navile” elaborato dall’Arch. Xxxxx Xxxxxxxx, che ha effettuato la raccolta sistematica le emergenze presenti lungo il canale.
Comitato "salviamo il Navile"
Questa iniziativa, avviata da associazioni e cittadini e partecipata con oltre 3500 firme, persegue e implementa i vari progetti e azioni citati e ricalca, seppure per un ambito specifico, il territorio, gli obiettivi di salvaguardia e valorizzazione prefissate dal Cdf. Il manifesto sottoscritto individua:
- le aree di intervento nell’ambiente ed economia della città;
- le macrozone nelle vie d’acqua sotterranee e dei canali Navile;
- le criticità (acqua, testimonianze storiche e verde pubblico)
- una cabina di regia
richiede al comune:
- una cartografia aggiornata e finalizzata alla
mappatura degli scarichi
- attivazione partecipata dall’autunno 2017 di un processo partecipato
Riguardo alle tre principali criticità vengono specificate le
priorità:
- Acqua. Eliminare le acque parassite e la commistione tra acque bianche e nere; migliorare la regolazione delle portate superficiali e aumentare la capacità di accumulo;
- Testimonianze storiche: Ripristino dei manufatti storici legati alle funzionalità primarie del Canale: Centrale idroelettrica, Sostegni e altre testimonianze del passato
- Verde pubblico: Creazione di un vasto parco pubblico a vocazione storica scientifica propria alla città di Bologna, lungo tutta l’asta del Navile, dal Porto della Xxxx fino a Castelmaggiore.
Inoltre nelle azioni oggetto di delibera viene chiesto al comune cartografia aggiornata, dettagliata e dedicata al Canale Navile, dal porto della Xxxx al confine con il Comune di Castelmaggiore, indicando edifici e manufatti storici, specificando il loro grado manutentivo con immagini e valutazioni tecniche di massima, indicando in modo inequivocabile a chi compete la manutenzione e che nell'ambito di questa mappa indichi con precisione scarichi e attingimenti, con relative immagini.
Patti di collaborazione
Progetti per l’adattamento ai cambiamenti climatici e città resilienti
Nell’ambito dei progetti e finanziamenti europei promossi molti hanno posto l’attenzione sul tema
dell'adattamento ai cambiamenti climatici e le città resilienti.
Si cita solo a titolo d’esempio lo studio di fattibilità svolto da XXXXXX (Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx) che ha selezionato tre principali misure di adattamento efficaci e fattibili con un potente potenziale di replicazione:
1. Riduzione dell'estrazione dell'acqua
2. Zone umide costruite per il trattamento delle CSO
3. SUDS (sistemi di drenaggio sostenibili) per ridurre il volume dell'acqua piovana e l'attivazione della CSO
Altre opzioni individuate durante le fasi dello studio hanno riguardato ad esempio la ristrutturazione di Canaletta 75, soluzioni decentralizzate per insediamenti non trattati sulle colline, oltre ad una nuova conduttura per consentire un aumento del riutilizzo delle acque reflue.
Riapertura canali Bologna
Una proposta emersa in alcuni incontri del Contratto di fiume è riferibile alla possibilità di riaprire alcuni canali bolognesi, adesso coperti.
Il tema è ovviamente molto interessante ma sicuramente complesso perché deve valutare aspetti delicati e controversi che vanno dagli aspetti sanitari (presenza e qualità dell’acqua attuale), al nuovo disegno urbano conseguente con particolare attenzione ai temi della mobilità fino ad elementi di grande potenziale interesse relativamente agli aspetti turistici e alla riqualificazione del paesaggio urbano.
Naturalmente risulta evidente come il tema può rappresentare un opportunità se affrontato con il necessario equilibrio e analizzando con il dovuto livello di approfondimento gli aspetti principali quali quelli tecnici, ambientali ed economici che ne conseguono.
I prossimi step
46
46
1
2
3
Atlante metropolitano della rete idrografica tra
Reno e Navile
Proposta Strategica metropolitana sulla rete
idrografica tra Xxxx e Navile
Piano delle Azioni e dei Progetti
Alcune opportunità per sviluppare una proposta conoscitiva e
progettuale a livello metropolitano sulla rete idrografica
Oltre agli aspetti fin evidenziati e conseguenti all’attività specifica svolta nell’ambito del CdF sono schematizzabili ulteriori iniziative, più specifiche, riguardanti il sistema dei canali bolognesi. In particolare:
• Piano di Governo del Territorio Metropolitano: previsto dalla nuova LUR secondo una strategia integrata e complessiva di valorizzazione, tutela e sviluppo della rete idrografica compresa tra Fiume e Canale di Reno e Canale Navile;
• Identità territoriale metropolitana: legata alla presenza delle acque nel territorio bolognese;
• Qualità e Bellezza: sviluppare i temi della salvaguardia e della qualità della risorsa idrica in forma integrata con progetti di valorizzazione paesaggistica, architettonica e culturale;
• Accessibilità, Mobilità e Servizi: sviluppare un progetto quadro che possacompletare e integrare la rete esistente di percorribilità e fruibilità dei percorsi idrici, nell’ambito territoriale metropolitano;
• Destinazione Acque Metropolitane: sviluppare un progetto quadro che implementi la fruizione turistica delle realtà economiche e rurali esistenti lungo la rete (cornice di lavoro: Linee guida del Turismo per la Destinazione Bologna Metropolitana) e che incentivi strumenti e attività di marketing territoriale;
• Impresa delle Acque: implementazione delle opportunità d’impresa e
47
consolidamento del tessuto economico esistente a partire dalla rete idrografica.
47
1
Il processo del contratto di fiume prevede la definizione dei seguenti step successivi:
- completamento del Quadro Conoscitivo
- definizione di un Piano Strategico
- definizione di un Piano di Azione
Un primo approccio metodologico può ricalcare i punti elencati di seguito.
PEGLION
DEL SOLE
I punti dovranno essere sviluppati attraverso la costruzione di specifici strumenti (website, tavoli tematici, GIS, ecc.) allo scopo di valorizzare il processo partecipativo e il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders.
Atlante metropolitano della rete idrografica tra Reno e Navile: la restituzione degli strumenti già in essere con particolare riguardo ad un Quadro conoscitivo naturalistico- ambientale, culturale-patrimoniale-turistico, socioeconomico, e di usi della cittadinanza sulla rete idrografica tra Xxxx e Navile;
A Terraiolicrossroad
X. XXXX
L RIN
L
E I
C I
T R O
O AI V VI L E D
A N CI LI E F
R
O M
I T A
Pedestrian/cycle path and
rest areas along historical Bologna’s waterways Completion of the executive phase in Bologna
Designer: Xxxxx Xxxxxxxx (architect), Xxxxxxxxxxx Xxxxxx (agronomist, Fondazione Villa Ghigi)
Collaborators: Xxxxxx Xxxx (architect) Size: 15 km
Total Cost: 600.000 euro Bologna section:
Size: 7 km
Total Cost: 450.000 euro
Years: 2013-2015
0 - XXXXX XXXX NAVILE:
GENERAL OVERVIEW
B Battiferro bridge and rest area
MULINO BRUCIATO
CA’ ROSA
DEL SOSTEGNO
ROVERETOLO
FRATELLI XXXXXXX
XXXXXXXX
XXXXX XXXXX
CORAZZA
DEI FORNACIAI
DEI LAPIDARI
RONCAGLIO
GORKI
DELLA FORNACE
DEL GOMITO
DEL GOMITO
DEL GOMITO
PASSERELLA
DELLA DOZZA
DUE PORTONI
DI MEZZO
PICCININI
DEL TRIUMVIRATO
SANTA XXXXX
XXXXX PESCAROLA
COLOMBAROLA
LIPPA
PERSICETANA
PERSICETANA VECCHIA
DI C A
BENTINI
FOSSA CAVA
XXXXXXX
XXXXXXXXX
DEI VESTIARI
BENAZZA
ERBOSA
DELL’ARCOVEGGIO
XXXXXX
XXXXX
GABUSSI
BRINI
FIUME RENO
STOPPATO
DELLA DOZZA
ZANARDI
CICLOVIA DEL NAVILE
STENDHAL
DELL’AEROPORTO
FRATELLI MUSI
TERZI
SHAKESPEARE
CHIESA DI CALAMOSCO
DELLA SALUTE
DEL TUSCOLANO
DEL TUSCOLANO
XXXXXX XX XXXXXXXXX
XXXXXXXXXX XXXXXXX
DELLA CANAPA
CADRIANO
XXXXXXXXXX XXXXXXX
CROCE COPERTA
RIMINI
CASA
BUIA PARCO
DEI GIARDINI
PARCO
DEI GIARDINI
GIARDINO
NOCE
CASERME ROSSE
C Gagarin crossroad and pedestrian little white squares
DELLE VITI
QUARTO DI SOPRA
DEGLI OLMI
DELLA MANIFATTURA
DEL PELLEGRINO
VIADAGOLA
XXXXXXX
XXXXXXXXX
CALATAFIMI PONTIDA
PERSICETANA
DI SALICETO
FERRARESE
PARCO
NORD
XXXXXXXXXXX
XXXXXX XXXXXX
LEGNANO
M.L. KING
DELLA SALUTE
GIARDINO DEI PIOPPI
E
O
C BOTTEGO DA S
A
V DEL N
MANIN
RWIN
BERTELLI
FRATELLI CERVI
XXXXX
XXXXXX DI XXXXX
XXXXXXXXXX
CALZOLARI
FORNASINI
CASONI
XXXXXX
XXXXXXXX
BONVICINI
DE LA BIRRA
ERBOSA
DELLA BEVERARA
DI CORTICELLA
XXXX
XXXXX XXXX
AGUCCHI
CALAMOSCO
XXXXXX XXXXX
FANTONI
DEL PANE
BERTALIA
IPPODROMO ARCOVEGGIO
CALVART
GAGARIN XXXXXXXX
DEL BATTIFERRO
XXXXXXXX XXXXX
XXXXXXXX XXXXX
DE’GANDOLFI
CIGNANI
BRUSCHETTI
FANIN
PASSAROTTI
XXXXXXX XXXX
X.XXXX X. XXXXXX
SCIESA
A. XXXXX
PANIGALE
GOBETTI
CADRIANO
VASARI
DEL TRIUMVIRATO
STALINGRADO
FERRARESE
TOSARELLI
DELLE SCUOLE
CORRENTI
TERRACINI
VIALE EUROPA
SALGARI
DELLA XXXXXX
XXXXX
XXXXXXXX
XXXX XXXXX
CARNACINI
I R
A N
A T
MAIN INTERVENTIONS:
A Terraioli crossroad
B Battiferro bridge and rest area
C Gagarin crossroad and pedestrian little white squares
D Carracci connection
E Carracci new path and little white square F passageway under central station track bundles
X Xxxx connection and rest area
BOVI CAMPEGGI
XXXXXXX
XXXX
FATTORI
GALEOTTI
GALEAZZA
DEL FONDITORE
VEZZA NOVELLI
ZACCONI
SAN DONATO
PARCO DELLE QUERCE
PARCO DEI PINI
PONTE BACCHELLI
LA MALFA
EMILIA PONENTE
TRILUSSA
FIUME RENO
DEL FAGGIOLO
CAPUANA
DEL GRETO
PONTELUNGO
DELLA PIETRA
ARETUSI
LVEMINI
PARCO DEI NOCI
R A DELLO
EU ON
LE ND CAS
LOGNA VI SA INI
A
CRESPI
DEL LAZZARETTO
BOLOGNESE LIBERAZIONE
PIRAN
TORREGGIANI
DEL CHIÙ
GIORGIONE
MARTINETTI
XXXXXXXX
DI SALICETO
AGUCCHI
DEL CARRO
OPA
TO
PASOLINI
FIERA
DI BO
XXXXXXXX XXXXX-XXXXXXX
XXXXXX XXXXXXX
DELL’OSPEDALE
NANNI COSTA
DEL SELCIATORE
DEL LAVORO
VESTRI
RE DELL’ELETTRICISTA
DELLA FERRIERA
XXXXX
MAGAZZARI
GIARDINO DEL GIACINTO
D Carracci connection
CAVALIERI DUCATI
TIBALDI
FELICORI
DELLA BEVERARA
PARCO DI VILLA
A
X
XXXXXXXX
DEL CHIÙ
ZANARDI
DEL CHI
VIALE SABEN
BOIARDO
ANGELETTI
DELL’INDUST
XXXXXX XXXXX
ALGARDI
SERLIO
DELLA QUERCIA
CARRACCI
GNUDI
DEL LEGATORE
VIALE DE GASPERI
DEL PILASTRO
KHARKOV
ZAGABRIA
XXXX XXXX
FERRAVILLA
DEL REPUBBLICA
SAN XXXXXXX
XXXXX
PROTCHE
SMISTAMENTO
LARGA
XXXXXXXXX
XXXXXX
XXXXXXXXX
XXXXXXXXXX
DALL’ARCA
DE XXXXX
DI XXXXXXXX
XXXXX
STALINGRADO
SVEVO
VIALE DELLA FIERA
GOLDONI
DELL’INDUSTRIA
DEL FERROVIERE
PIOPPE
XXXXXXX
DE TI O E D L
A AT E
N G CI D
E R N
C A C
O
O L L
N E
D
IN
BOLDRINI
CASARINI
MILAZZO
CAPPELLI
FERRARI
VEZZA
SAFFI
OLMETOLA
VIALE MASINI
AZZ
XXXXXXX
DELLA XXXX
XXXXX
RANZANI XXXXXXXXXX
XXXXXXX
PORTA
GALLIERA
LAME
MORAZZO
SOTTOPASSO SFM CASTELDEBOLE
GUCCI
VERONESE
X.XXXXXXX
XXXXXXXXX
GOITO
MALAGUTI
XXXXXX
XXXXXXX
GHIARE
SAN XXXXXXX
XXXXX
MARSALA
L.GO RESPIGHI
ROTTA
SANTO STEFANO SANTO STEFANO
LAME
BARELLI
ANTOLINI
BALUGANI
VIALE XXXXXXXXX
XXXXX
PULEGA
DI MA
X. XXXXX
GIOTTO
SAN PIO V
XXXXXXX
XXXXXX
DELLO SCALO
TIMAVO
PODGORA
TOLSTOI
VIALE XXXXXXXX XX XXXXXXXXXXX
MENTANA
X. XXXXX
ZAMBONI
CASTELDEBOLE
DELLA XXXXX
XXXXXX
BELLE ARTI
XXXXX XXXXXXXX
SCANDELLARA
DE XXXXXXX
XXXXXXXXXXXXX
INVITI
DECUMANA
EGNAZIA
DELLA GUARDIA
PRATI DI XXXXXXX
SPERANZA
OSPEDALE MAGGIORE
E SA GLIATTI
D D
IN TT
I BA
S
O
S Z
I R
E Carracci new path and little white square
PASUBIO
XXXX
XXXXXX XXXXXXX
CAMONIA
XXXXXXXX
FIORESI
BERRETTA ROSSA
MONTERUMICI
MARZABOTTO
CIMABUE
BAINSIZZA
XXXXX
XXXXXXX
XXXX
PARCO
XXXXXXX
XXXXXXXXX
DELLA CERTOSA
PIAVE
ASSE SUD. OVEST
EX VELODROMO
A L
L
NM M GR E PARCO
INZO A B
NI LI E A DELLA
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IN TRAZ I RIO TO
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XXXXXX
XXXXXXXX
XXXX XX XXXX
DELL’ORSO
DE’PRETI
LENZI
MALVASIA
BERTIERA
MARSALA
RIGHI
GORIZIA
ASIAGO
MONDO
SAN FELICE
XXXXXXXX
XXXXXXX
BRUGNOLI
VIALE VICINI
GALLIERA
OBERDAN
INDIPENDENZA
MONTENERO
ABBADIA
MARCONI
PIAVE
V. VENETO
RIVA DI RENO
FALEGNAMI
PORTA
X. XXXXXX
PIAZZA XIII AGOSTO
CALORI
XXXXXXXXXXX
XXXX DE’ XXXXXXXXX
DO
IRNERIO
ZACAPPE
XXXXX
VIALE TO
XXXXXXXX
DEL TO
DELFRESATOR
RISTORI
XXXXXXXX
G. MODENA
DELLA TORRETTA
VITTORIA
DEL CARROZZAIO
XXXXXXXXX
XXXXX PICHAT
DARO
DELLE MOLINE
BARONTINI
XXXXXXXX XXXXXX
DEL CARPENTIERE
ANDREINI
RIMESSE
BENTIVOGLI
DE AMICIS
XXXXX XXXXXX
REGNOLI
BERLINGUER
DE X
XXXXXXXX
IN
XXXXXXX
XXXXX
MONTELLO
DELLO SPIRAGLIO
ENDOLA
O
CAPO DI LUCCA
XXXXXXXXXXXX
XXXXXX
SAN CARLO
CERODOLO
DELL’INCISORE DEL MOBILIERE
DEL MURATORE
MURATORE
DUSE
BASSA DEI SASSI
ELLE BISCE
GUARDI
BORGO SAN XXXXXX
XXXXXXXXXX
DELL’ARTIGIANO
VIALE SILVANI
MSCI
SAN DONATO
L TERRAPIENO
PORTA
PORTA
MASCARELLA
PORTA
X. XXXXXX
F passageway under central station track bundles
CIMITERO
DELLA
CEROSA
SOTTOPASSO
RIMESSE
SAN VITALE
DELLA BARCA
GRANDI
ZACCHERINI ALVISI
CADUTI DI CASTELDEBOLE
CELLINI
SANTA XXXX
XXXXXXXXXXX
RIGOLA
COPERNICO
DELL’ XXXXXX
XXXXXX XXXXX
X. XXXXX
X. XXXXXX
XXXXXXXX XXXXX
XXXXXXXX
PIAZZA
MALPIGHI
PIAZZA
MAGGIORE
PIAZZA
MINGHETTI
XXXXXXXXXXX
XXXXXX XXXXX
IV NOVEMBRE
ALTABELLA
XXX XXXXX XXXXXXX
SANT’XXXXX
XXXXXXXX
CLAVATURE
BELMELORO
DELLA BARCA
DELLA SALITA
MASSARENTI
CA’ SELVATICA
MARESCOTTI
STRADA MAGGIORE
GUELFA
DEL PARCO
BARBERIA
DEI BIBIENA
PETRONI
CALARI
XXXXXXX
XXXXXXXX
DAL FERRO
ALDROVANDI
DELLA RAMPA
GHIBERTI
BIANCHETTI
ZAMBECCARI
PACCHIONI
X. XXXXXXXX
ARCHIGINNASIO
ISONZO
BOLOGNETTI
VALERIANI
X. XXXXX
SAN XXXXX
DE’ FUSARI
BEGATTO
LARGA
BRIZIO
PIETRALATA
PARADISO
SELMI
CHIUSA
MARTELLI
BORCHETTA
XXXXXXXXX
XXXXXXXX
XXXXXXXX
XXXXX
ZAMBONI
VALDOSSOLA
BIDONE
MASSARENTI
XXXXXX
X. XXXXXXXX
MUSOLESI
DELLE TOFANE
DEL PRATELLO
DE’PEPOLI
PORTA
PORTA
SAN VITALE
PORTA NUOVA
NUOVA BAZZANESE
FIUME RENO
DE’ XXXXXX
XXXXXXXXXX
XXXXXXXXX
MONTEFIORINO
XXXXXXXXX
XXXXX XXXX
SARAGAT
CENTRO SPORTIVO BARCA
STADIO
R. DALL’ARA
POLICLINICO
S. XXXXXX
XXXXXXXX
PIAZZA
TRENTO
TRIESTE
PARCO VILLA SPADA
SMERALDO
DE’ POETI
MARSILI
URBANA
ARIENTI
SARAGOZZA
TOVAGLIE
SOLFERINO
DE’ CHIARI
XXI APRILE 1945
ONOFRI
XXXXXX
DEL PIOMBO
STRADELLI GUELFI
PORRETTANA
SPINA
BARUZZI
RIVANI
VIZZANI
PIZZARDI
MAZZINI
MONTANARI
AGNESI
VIALE ALDINI
XXXXXXX XXXXXX
MEUCCI
SCHIASSI
STRADA MAGGIORE
SAN XXXXXXXX XXXXXXX
XXXXXXXXX XXXXXX
CALDA
RIVANI
XXX XXXXXXX
ETRURIA
X. XXXXXX
CASTIGLIONE
VIALE PEPOLI
CESI
VIALE XXXXXXXX
PELAGIUO PALAGI
VIALE CARDUCCI
MALTA
DE XXXXXXXX
DEL PARTIGIANO
BASTIA
GALIMBERRTI
DAL LINO
DELLO SPORT
AZZURRA
DEL BARROCCIO
BOCCA DI XXXX
XXXXXXXX
XXXXXXXXXXX
XXX D’APOSA
GARIBALDI
DEL FOSSATO
DEL RISORGIMENTO
VIALE FELSINA
PALESTRO
X. XXXXXXXX
XXXXXXXXXX NOSADELLA
GUERRAZZI
DI XXXXXXXX
FRASSINAGO
D’XXXXXXX
XXXXXX
RIALTO
ALBERTONI
DEL RICCIO
FONDAZZA
ROCCHI
BONDI
VERMIGLIA
BANDIERA
VIALE LIENIN
FONDAZZA
BELLINZONA
BORGONUOVO
PALLAVICINI
BERSAGLIERI
DI VAGNO
REMORSELLA
VALLESCURA
CARTOLERIA
GUINIZZELLI
MASACCIO
XXX XXXXXX
LUNGO CANALE DI RENO
TREVES
ASSE SUD. OVEST
DAL MONTE
SARAGOZZA
XXXXXXXXXX
VIALE FELSINA
WILIGELMO
XXXXXXX
XXXXX
SARAGOZZA
CESTELLO
PIAZZA
CAVOUR
PORTA
MAGGIORE
PORTA
SARAGOZZA
PARCO
ARCOBALENO
SOTTOPASSO
FARINI
48
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OPORTA
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DEL
BARACCANO
VIALE GOZZADINI
VIALE PANZACCHI
VETULON
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VIALE FELSINA
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LOGNA - SAN XXXXXXX
XII GIUGNO
PUTTI
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X
XXXXXXX
MAZZIN
NTE
ILLINI
XXXXX
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MEZZOFANTI
CODIVILLA
BOTTONELLI
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BORSELLI
XXXXXXXX
SAN
DI CASAGLIA
XXXXXXXX
XXXXXXXXX XXXXXXXXX
SAVENELLA
DEGLI ANGELI
S. XXXXXX
XXXXXXXXX
ALB
XXXXX
BERUDA
XXXXX
XXXXXXX
DE’ BUTTIERI
BORGOLOCCHI
DEL MELONCELLO
DELL’OSSERVANZA
DI S. SAN LUCA
DUE MADONNE
ROTONDA
ITALIA
PORTA
CASTIGLIONE
PORTA
X. XXXXXXX
DELLE ROSE
GUAZZALOCA DEL PERUGINO
FIORITA
BARTOLINI
GHIRARDACCI
TESA
PELLIZZA DA VOLPEDO
MONDOLFO
CARLI
BOMBICCI
RUGGI
DEI SABBIONI
MURRI
TINOZZA
MARELLA
REDENTI
GAUDENZI
BORGOGNONI
CASTIGLIONE
CASANOVA
VICOLO BIANCO ROSELLE
ORLANDI
CARRATI
SIEPELUNGA
PROTTI
DUE MADONNE
CADUTI E DISPERSI IN GUERRA
SARTI
ALBINI
SILVAGNI
DAGNINI
VIALE VIGHI
PONTEVECCHIO
VERMENA
VIALE LIENIN
POMPONAZZI
GIORDANI
SAVONA
GANDINO
BELLACOSTA
LETIZIA
ZAMBRINA
DI FRINO
MARCHE
LAZIO
PIEMONTE
LUNETTA
GAMBERINI
HIA
X.XX XXXXXXXX JACC XXXXXXXXXX
S. XXXXXXX
XXXXX
ASPERTINI
CASSINO
LAURETI
DEGLI ORTI
XXXXXX
XXXXXXX
BORGHI XXXX
XXXXXXXXX
BELLARIA
MURRI
X. XXXXXXX
BELLARIA
ROMAGNA
SARDEGNA
PERTILE
SAN MAMOLO
DI RAVONE
DALL’OLIO
PO
PIACENZA
DOZZA
PARMA
NAPOLI
FERRARA
ROMAGNOLI
DEI LAMPONI
PARISIO
DELLE FRAGOLE
CALABRIA
BONCI
XXXXXXXXX
TORRENTE SAVENA
CALANCO
ADIGE
UDINE
DI BARBIANO
ROTONDA
DECORATI
AI VALORI
MILITARI
PARCO
XXXXXXXX
XXXXXX XXXXXXX
GENOVA
ISTRIA
FAENZA
RAVENNA
DEGLI ORTI DEGLI ORTOLANI
XXXXXXX
S. MARGHERITA AL COLLE
TOSCANA
TEVERE
SIEPELUNGA
TORINO
REVISO
ENZA
PADOVA
LIDICE
XXXXXXXX
XXXX
XXXXXXXXXX XX XXXXX
DEGLI SCALINI
LA XXXXXXXXX
BOVES
LIGURIA
VERENIN
GRAZIA
M.O. OLIVO
PORTAZZA
GUBELLINI
CELLO
OLLI
ROTONDA
VILLA MAZZACURATI
ROMA
DELLE ARMI
XXXXXX
XXXXXX
XXXXXXX
XXXXX XXX XXXXX
0 3
Proposta Strategica metropolitana sulla rete idrografica tra Reno e Navile: un Quadro urbanistico e di gestione d’insieme in cui si prefigurano scenari a mediolungo termine di salvaguardia, tutela, sviluppo e gestione della rete, con l’individuazione di una scala di priorità affinché sia possibile trasportare la fase meta progettuale in una cornice più operativa, in coerenza con la pianificazione legata alla difesa idraulica e alla qualità dell’acqua;
Piano delle Azioni e dei Progetti: un Quadro progettuale, di definizione specifica in forma di singole Azioni progettuali rispetto ad alcuni punti salienti e determinanti per l’assetto idrografico nel mediobreve termine, quali ad esempio il completamento dei tracciati ciclo- turistici, il restauro dei manufatti idraulici talvolta esempi di patrimonio culturali in forte stato di abbandono, ovvero proposte di riqualificazione della rete in occasione degli interventi di manutenzione e difesa idraulica che implementi il grado di fruizione dell aste idrografiche.
DOCUMENTO STRATEGICO
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Quale fiume vogliamo
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QUADRO ONOSCITIVO
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Diagnosi
PIANO D’AZIONE
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Risorse e progetti
CONTRATTO DI FIUME E MONITORAGGIO
Contrattualizza le decisioni e gli impegni dei contraenti 49
I grandi episodi
1_ La rete idrografica nell’ambito
interregionale
2_ Pianificazione ed eventi storici (manufatti, bonifiche, ecc)
3_ Agricoltura e urbano: Sintesi
degli usi
4_ Sintesi degli usi (disaggregati)
5_ Offerta attrezzature e servizi pubblici lungo le Vie Blu
6_ Domanda attrezzature e
servizi pubblici
7_ Le Trasformazioni del territorio idrografico
8_ Tipi di proprietà
9_ Regime gestionale (chi, a fronte di cosa e come)
9_ Patrimonio edilizio esistente (bene culturale)
12_ Sistema delle Vie Blu e pianificazione della mobilità
13_ Pianificazione d’area vasta:
Sistema aree protette, SIC
14_ Identificazione e quantificazione dei servizi ecosistemici
Possibili temi per un Atlante conoscitivo - Sussidiario della Rete Idrografica Bolognese
50
Conclusioni
Il modello partecipativo adottato nel caso bolognese, opportunamente potenziato attraverso appositi tavoli tematici e coinvolgimento attivo della cittadinanza/ portatori di interesse, presenta delle condizioni molto favorevoli, come evidenziato dal confronto con le best practies italiane.
Potenziare, all’interno del processo, il ruolo del settore istituzionale, diventa però un passaggio fondamentale in termini di funzioni e risorse, in modo da potersi dotare di uno strumento integrato (proposta strategica metropolitana) finalizzato a creare un volano sicuramente attivo nelle fasi decisionali- attuative.
Questo coinvolgimento attivo assume ancora più rilevanza se si considera che il contesto urbano bolognese è caratterizzato da un quadro di elevata complessità e competitività tra temi di varia natura (ambientale, produttivo, naturale, sociale e abitativa, ecc…), che si traduce, molto spesso, in dinamiche di conflittualità e contrapposizone tra i vari attori presenti.
In questo senso il contratto di fiume può fattivamente, se sostenuto e finanziato, rappresentare l’anello di collegamento tra le varie figure, svolgendo un ruolo pro- attivo di piattaforma attorno alla quale costruire nuove visioni (strategie) legate la tema della risorsa idrica e nuove progettualità (piano delle azioni), auspicando la più efficace sinergia tra gli attori in campo, con il coinvolgimento e partecipazione attiva ad esempio anche dei privati, per il rilancio e la valorizzazione del territorio.
51
Contratto di fiume del Reno e dei Canali Bolognesi
Consorzi Reno - Xxxxxx Xxxxx Xxxxxx - Segretario xxxx@xxxxxxxx-xxxx.xx
Coordinatore tecnico- scientifico Xxxxxxxxx Xxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxxx@xxxxx.xxx
in collaborazione con:
Xxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx
Pianificazione, urbanistica e paesaggio
Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
Tavoli tematici e processi partecipativi
Xxxxx Xxxxxxxxx
Progetto Atlante cartografico (GIS) Xxxxxx Xxxxxxxx - Cineca Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx - Cineca
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx - Ufficio cartografico RER