ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER L’ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA DEI 22 COMUNI DEL PINEROLESE,
IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE N. 328/2000 E DELLA LEGGE REGIONALE N. 1/2004
TRIENNIO 2011- 2013
PREMESSO
• che l’ art. 6 della legge 8.11.00 n. 328 e l’ art.6 della Legge reg. 8.01.04 n. 1 stabiliscono che i Comuni sono titolari delle funzioni concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e che sono tenuti ad esercitarle secondo gli ambiti territoriali e le forme gestionali previste dalla normativa;
• che con il D.P.C.M. 29.11.01, a cui l’ art. 54 della Legge 289/2002 ha dato forza di legge, sono state definite le prestazioni inerenti l’ area socio-sanitaria;
• che l’ art.19 della legge 8.11.00 n .328 statuisce che i Comuni provvedono a definire il Pia- no di zona a tutela dei diritti della popolazione, d’intesa con le Aziende Sanitarie Locali, nell’ ambito delle risorse disponibili e con il coinvolgimento degli altri Soggetti pubblici del territo- rio e di quelli del Terzo settore, per gli interventi sociali e socio-sanitari;
• che l’ art. 17 della Legge reg. 8.01.04 n. 1 dispone che il piano di zona rappresenti lo stru- mento fondamentale e obbligatorio per la definizione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali del territorio di competenza, da adottarsi attraverso l’accordo di program- ma, ai sensi dell’ art.34 del D,Lgs.267/2000;
• che la Regione Piemonte con D.G.R. n. 28-12295 del 05/10/2009 ha fornito le linee guida per la predisposizione del Piano di Zona relativo al triennio 2010/2012 entro il 31.12.2010;
• che la Xxxxxxx Xxxxxxxx xxx X.X.X. x. 0-000 del 20/09/2010 ha prorogato il termine per la predisposizione dei Piani di Zona al 31.12.2011 e modificato il triennio di validità al 2011- 2013;
• che la Regione Piemonte con D.G.R. n. 27-3050 del 05/12/2011 ha sospeso i termini della predisposizione dei Piani di Zona, al fine di consentire agli Enti, una volta verificato il nuovo assetto istituzionale, di analizzare con maggiore attenzione gli interventi e di concludere il processo di programmazione;
• che in data 29 giugno 2010 l’Assemblea dei Comuni ha avviato il processo di costruzione del Piano di Zona secondo le “Le linee guida per la predisposizione e approvazione dei Piani di Zona per il triennio 2010-2012, nonché individuato i componenti del Tavolo Politico Istituzionale;
• che in data 5 ottobre 2010 si è riunito il Tavolo Politico Istituzionale, che ha definito la com- posizione e il mandato dell’Ufficio di Piano;
• che in data 3 novembre 2010 si è riunito l’Ufficio di Piano, che ha avviato il percorso di la- voro, ivi inclusa la ridefinizione della composizione dei Tavoli tematici;
• che in data 06 luglio 2011 l’Assemblea dei Comuni ha integrato i componenti del Tavolo Politico Istituzionale;
• che in data 4 maggio 2011 sono stati avviati i lavori dei Tavoli tematici del Piano di Zona del pinerolese;
• che in data 18 aprile 2012 il Tavolo Politico Istituzionale ha ratificato il lavoro dell’Ufficio di Piano per la predisposizione del Piano di Zona.
Tutto ciò premesso e considerato, tra le parti si conviene e si stipula il seguente Accordo di Pro- gramma per l’adozione del Piano di Zona ai sensi del combinato disposto dell'Articolo 19, comma 2 della Legge 328/2000 e dell’art. 17 della L.R. n. 1/2004 considerato come strumento strategico per governare le politiche sociali del territorio del CISS Pinerolo.
VIENE DEFINITO IL SEGUENTE ACCORDO DI PROGRAMMA
ARTICOLO 1 – SOGGETTI FIRMATARI
Sono firmatari del presente accordo di programma, sulla base di quanto disposto dalle citate nor- mative, i seguenti soggetti che hanno stabilito con il CISS una collaborazione privilegiata o sono coinvolti in azioni di sviluppo nel triennio di validità del Piano:
1. Consorzio Intercomunale Servizi Sociali C.I.S.S. di Pinerolo
2. Comune di Pinerolo
3. Comune di Airasca
4. Comune di Bricherasio
5. Comune di Buriasco
6. Comune di Campiglione Fenile
7. Comune di Cantalupa
8. Comune di Cavour
9. Comune di Cercenasco
10. Comune di Cumiana
11. Comune di Frossasco
12. Comune di Garzigliana
13. Comune di Macello
14. Comune di Osasco
15. Comune di Piscina
16. Comune di Prarostino
17. Comune di Roletto
18. Comune di Xxx Xxxxxx Xxx Xxxxxx
00. Comune di Xxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx
00. Comune di Scalenghe
21. Comune di Xxxxxx
00. Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx
23. Comune di Virle Piemonte
24. A.S.L. TO 3
25. Provincia di Torino
26. Engim Pinerolo
27. A.V.A.S.S. (Associazione Volontari Assistenza Socio Sanitaria)
28. A.VO.S. (Associazione Volontari Scalenghe)
29. A.N.T.E.A.S. (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Soli- darietà)
30. AUSER
31. A.N.F.F.A.S. Associazione nazionale Famiglie disabili intellettivi e relazionali
32. A.V.O.S.D. Associazione Volontari Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxxx
00. X.X.X.X. Xxxx in Difesa dei Diritti degli Animali
34. Croce verde di Cumiana
35. Croce rossa di Vigone
36. Associazione il Xxxxxx xx Xxxxxxx
00. Associazione San Xxxxxxxx di Cumiana
38. Unione Italiana Ciechi
39. A.M.A. Associazione Auto Mutuo Aiuto
40. Associazione culturale Nexus
41. Caritas diocesana
42. Cooperativa Televita
43. Cooperativa Chronos
44. Cooperativa Mafalda
45. Cooperativa La Carabattola
46. Cooperativa Il Raggio
47. Cooperativa La Testarda
48. Cooperativa Valdocco
49. Consorzio di cooperative sociali COESA
50. O.O. X.X. XXXX - XXXX - XXX
00. Casa dell'Anziano Madonna della Misericordia
52. Chiesa cattolica
53. CSSAS Centro servizi socio assistenziali e sanitari Vigone
54. Chiesa valdese
55. Libro Aperto
56. Casa Famiglia
57. IV Circolo didattico di Pinerolo
58. Scuola secondaria di primo grado L. Poet di Pinerolo
ARTICOLO 2 - FINALITÀ DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA
I rappresentanti dei soggetti elencati nell’art. 1 sottoscrivono il presente accordo di programma per l’adozione del Piano di Zona, per il triennio 2011 – 2013, dell’ambito territoriale del pinerolese, coincidente con il Distretto sanitario di Pinerolo dell’ASL TO 3 con l’aggiunta del Comune di Briche- rasio (Distretto della Xxx Xxxxxxx dell’ASL TO 3), elaborato nel rispetto delle normative succitate.
Il documento del Piano di Zona allegato costituisce parte integrante e sostanziale del presente ac- cordo di programma.
ARTICOLO 3 - FINALITÀ DEL PIANO DI ZONA
Il Piano di Zona è finalizzato a:
a) favorire la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali locali, nella logica di welfare community, secondo i principi di efficienza, efficacia, economicità, sussidiarietà verti- cale e orizzontale, per la promozione del benessere dei cittadini e lo sviluppo delle comunità locali;
b) definire gli obiettivi prioritari da perseguire a livello locale per promuovere il sistema integrato di interventi e servizi sociali;
c) promuovere una strategia della partecipazione che consenta di valorizzare tutti i soggetti della Comunità locale e di favorire la capacità del sistema di conoscere e rispondere ai bisogni prio- ritari del territorio;
d) valorizzare la messa in rete di risorse professionali, finanziarie, strutturali e di responsabilità condivise sui risultati da conseguire da parte dei vari Soggetti della Comunità locale disponibili a concorrere alla realizzazione degli obiettivi ;
e) avviare percorsi di progettazione che consentano di individuare modalità operative efficaci, po- nendo particolare attenzione a processi d’integrazione;
f) individuare le risorse messe a disposizione da parte dei vari Soggetti per la realizzazione degli interventi.
ARTICOLO 4 –CAMPI DI APPLICAZIONE DELL’ACCORDO
Il presente accordo ha lo scopo di realizzare i servizi alla persona, alle famiglie e alle comunità lo- cali dei 22 Comuni consorziati, in un’ottica di miglioramento anche a fronte della diminuzione di ri- sorse che interessa gli anni di validità di questo Piano di Zona. Il campo di applicazione del Piano di zona riguarderà i servizi sociali, socio assistenziali e socio sanitari gestiti ed erogati dagli enti pubblici – Comuni, CISS, ASL TO 3, Provincia – e dagli enti ed istituzioni del settore no profit, dalle IPAB e dal privato sociale.
ARTICOLO 5 – OBIETTIVI DEL PIANO DI ZONA
Nel Piano sono stati individuati obiettivi specifici per ciascuna delle tre aree tematiche oggetto di lavoro: Bambini e Famiglie, Adulti Disabili, Anziani.
Gli obiettivi specifici sono stati tradotti in azioni concrete - di salute per la promozione del benesse- re dei cittadini e/o di sistema per il funzionamento della rete dei servizi - da realizzarsi nel triennio di riferimento e che sono descritte nel documento del Piano di Zona allegato.
E’ demandata alla progettazione annuale il compito di definire, con riferimento a tutte le risorse fruibili, il dettaglio dei percorsi operativi delle singole azioni.
I tempi di realizzazione, gli Enti responsabili delle azioni e i Soggetti partecipanti sono indicati nell’allegato Piano.
Di seguito si fornisce un quadro riassuntivo di obiettivi ed azioni per area.
Tutte le aree sono interessate dall’obiettivo trasversale “Rafforzare e portare a sistema la rete di collaborazioni tra i servizi e il volontariato”.
Tale obiettivo si declinerà nell’azione di sistema “Rete integrata di collaborazione del volontariato con i servizi”.
I. AREA BAMBINI E FAMIGLIE
obiettivo n. 1: Sostenere la genitorialità delle famiglie più fragili, potenziando la col- laborazione con le risorse del territorio
azioni correlate: BF 01. iniziative finalizzate al reperimento di famiglie affidatarie (azio- ne di salute)
BF. 02 Progetti innovativi con il privato sociale (azione di sistema e di salute)
BF. 03 Fare fronte ai momenti critici del ciclo vitale di bambini e ado- lescenti attraverso i servizi di prevenzione dell’ASL (azione di salute)
obiettivo n. 2: Potenziare, sviluppare e qualificare le opportunità di prevenzione, at- traverso il raccordo e la sinergia con gli enti pubblici e privati.
azioni correlate: BF. 04 Percorsi di progettazione integrata con il privato sociale per offrire servizi di prevenzione (azione di sistema e di salute).
BF 05 Cantiere genitorialità. Attività preventive di sostegno alla geni- torialità (azione di salute)
BF 06 Tavolo dei servizi per l'infanzia pubblici e privati (azione di si- stema e di salute)
II. AREA ADULTI DISABILI
obiettivo n. 1: Garantire l’integrazione sociale delle persone disabili attraverso la messa in rete di servizi diurni, servizi residenziali e volontariato
azioni correlate: ADD. 01 Trasporto e accompagnamento di persone disabili (azione di salute)
ADD. 02 Formazione in rete degli operatori (azione di sistema)
ADD. 03. Laboratori e attività integrate tra centri diurni e comunità al- loggio (azione di salute).
obiettivo n. 2: Potenziare il sostegno alle famiglie di persone disabili
Azioni Correlate: ADD. 04: gruppi auto mutuo aiuto per i familiari di persone disabili (di salute)
III. AREA ANZIANI
obiettivo n. 1: Garantire agli anziani non autosufficienti e alle loro famiglie l’informazione e l’accessibilità integrata ai servizi socio-sanitari attra- verso il PASS (Punto di accoglienza socio sanitario).
azioni correlate: AN. 01. Mantenimento dello sportello informativo PASS (azione di si- stema)
AN. 02. Attivazione di una rete di collaborazione tra gli attori del terri- torio per migliorare l’accesso al PASS (azione di sistema)
obiettivo n. 2: Mantenere l’autonomia delle persone anziane e prevenire il decadi- mento fisico e psichico.
azioni correlate: AN. 03. Attivazione del volontariato sociale per iniziative specifiche legate alla domiciliarità (azione di salute).
AN. 04. Attivazione delle risorse locali per iniziative di animazio- ne/integrazione nella vita di comunità (azione di salute).
ARTICOLO 6 – IMPEGNI DEI SOGGETTI FIRMATARI
Gli impegni sono strettamente legati agli sviluppi sul futuro assetto istituzionale dei Consorzi. Le risorse necessarie alla realizzazione degli obiettivi previsti del Piano sono subordinate alle disponi- bilità dei firmatari.
Le Amministrazioni aderenti al presente Accordo di programma s’impegnano a darne comuni- cazione alla giunta e al consiglio comunale, a realizzare i servizi e gli interventi indicati nel Piano di Zona secondo i termini e le modalità nello stesso previsti e concordati, avvalendosi della rete in- tegrata di tutti gli attori coinvolti.
I Comuni dell’ ambito territoriale, in particolare, si impegnano a mantenere, per i servizi e gli in- terventi sociali delegati al Consorzio, in sede di approvazione del bilancio di previsione, il relativo trasferimento annuale, secondo l’ entità definita dall’ Assemblea consortile.
La Provincia di Torino, per gli impegni a suo carico, fa esclusivo riferimento a eventuali trasfe- rimenti – su singole aree di intervento – che saranno regolati da specifici provvedimenti da adottar- si a cura dei competenti organi della Provincia.
L’A.S.L. TO 3 garantisce, per gli interventi a rilevanza socio-sanitaria, le risorse previste dall’Accordo di Programma tra l’ASL TO 3 e gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali in ap- plicazione della D.G.R. 51-11389 del 23/12/2003 “DPCM 29/11/2009, allegato 1, punto 1.C. “Appli- cazione livelli essenziali di assistenza all’area dell’integrazione socio sanitaria. Periodo 2010- 2014”.
Gli altri soggetti sottoscrittori – enti e istituzioni del settore no-profit, cooperative, Ipab, privato sociale - s’impegnano a favorire la realizzazione degli obiettivi e degli interventi previsti dal Piano di Zona conferendo anche risorse proprie, per alcuni servizi già concordati in specifiche conven- zioni sottoscritte.
ARTICOLO 7 – Finanziamenti previsti anni 2011-2013
Le Amministrazioni e i Soggetti interessati danno atto che il Piano di Zona, allegato al presente Accordo, è conforme ai principi espressi nelle linee guida indicate dalla Regione con D.G.R. n. 28- 12285 del 05/10/2009.
Dichiarano altresì che le somme necessarie per la realizzazione delle azioni previste negli anni 2011, 2012 e 2013 sono e verranno stanziate nei rispettivi bilanci previsionali, tenendo conto degli obiettivi e delle azioni definite per le singole annualità e delle effettive risorse messe a disposizio- ne.
ARTICOLO 8 – BENEFICIARI
I soggetti beneficiari del presente Accordo di Programma coincidono con i cittadini e le cittadine residenti nell’ambito del territorio consortile e dei Distretti sanitari dell’Asl TO 3 di Pinerolo e della Xxx Xxxxxxx, per il Comune di Bricherasio,
ARTICOLO 9 - EVENTUALI MODIFICHE
Eventuali modifiche sono possibili, purché concordate dai soggetti firmatari coinvolti nella realizza- zione del Piano di Zona.
ARTICOLO 10 - INTERVENTO DI ALTRI SOGGETTI
Le parti danno espressamente atto che alla realizzazione degli interventi previsti nel presente ac- cordo potranno intervenire anche altri soggetti eventualmente interessati e che non hanno sino ad oggi partecipato alla programmazione del Piano di Zona, previa accettazione formale da parte del Tavolo Politico Istituzionale ed a condizione che il nuovo soggetto metta a disposizione risorse pro- prie.
ARTICOLO 11 – STRUTTURA ORGANIZZATIVA A SUPPORTO ATTUATIVO DEL PIANO DI ZONA
Per supportare l’attuazione e la valutazione del Piano di Zona 2011 – 2013, i soggetti firmatari del presente accordo di programma manterranno una struttura organizzativa così articolata:
1. Xxxxxx politico istituzionale
2. Ufficio di Piano
3. Tavoli tematici per area di intervento
ARTICOLO 12 – TAVOLO POLITICO ISTITUZIONALE
Il Tavolo, come deliberato dall’Assemblea nel documento approvato il 20 giugno 2010 e come in- tegrato nel documento approvato il 6 luglio 2011, entrambi citati in premessa, svolge le funzioni d’indirizzo e di controllo strategico delle iniziative connesse al coordinamento del Sistema integrato locale dei Servizi sociali e, in specifico, di quelle connesse alla programmazione, all’ attuazione e alla valutazione del Piano di Zona.
Il Tavolo è composto dai rappresentanti della Provincia di Torino, dei Comuni e del Consorzio, no- minati dall’Assemblea Consortile, dal rappresentante dell’ ASL e dal direttore del Consorzio.
ARTICOLO 13- L’UFFICIO DI PIANO E I TAVOLI TEMATICI
L’Ufficio di Piano è l’organismo tecnico a livello locale di supporto gestionale per dare attuazione al Piano di zona, cui compete :
• organizzare e coordinare le fasi tecniche del processo attuativo,
• promuovere il monitoraggio, la verifica e la valutazione del Piano,
• promuovere la costruzione e il governo della rete,
• promuovere la gestione degli atti e delle iniziative conseguenti all’ approvazione del Piano di zona.
L’Ufficio di piano è composto dai rappresentanti del Consorzio, dell’ASL T0 3, della Provincia, ap- positamente designati.
L’Ufficio di Piano per la realizzazione delle progettualità indicate nel Piano di zona si avvale della collaborazione dei seguenti tavoli di area:
- bambini e famiglie
- adulti disabili
- anziani
L’attivazione di un tavolo dedicato all’area adulti in difficoltà è stata sospesa, in quanto il Consorzio non poteva garantirne l’operatività senza il contributo di tutti gli attori territoriali.
Il Consorzio valuta, di concerto con i firmatari di questo Accordo, le modalità per far confluire nel Piano di Zona le iniziative già in atto per l’approfondimento di tematiche specifiche e urgenti (casa, lavoro e povertà).
ARTICOLO 14 - ACCORDI E DOCUMENTI ATTUATIVI DEL PIANO DI ZONA
L’Accordo di programma tra l’Ente gestore delle funzioni socio assistenziali C.I.S.S. e l’Azienda
A.S.L. TO 3, per promuovere e realizzare un’adeguata integrazione socio - sanitaria nei servizi dell’ambito territoriale del Piano di Zona, è recepita quale parte essenziale per la realizzazione del Piano stesso.
Gli accordi di programma, le convenzioni, le collaborazioni in atto con enti pubblici, organizzazioni private, soggetti del Terzo Settore, vigenti alla data di approvazione del presente Accordo, sono recepiti quale parte essenziale per la realizzazione del Piano di Zona, mantenendo la loro validità fino alla scadenza naturale.
ARTICOLO 15 – COLLEGIO DI VIGILANZA
La vigilanza sull’ esecuzione dell’ accordo di Programma è svolta da un collegio, composto da tre Sindaci dell’Ambito, dal Presidente del CdA del CISS e dal Direttore Generale dell’ ASL TO 3 o loro delegati.
Il Collegio di vigilanza, una volta appurato ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione ai soggetti firmatari dell’ accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare.
ARTICOLO 16 - PROCEDIMENTO D’ARBITRATO
Le vertenze che dovessero sorgere fra le Parti che sottoscrivono l’Accordo di programma e che non possano essere risolte in via amministrativa, saranno definite da un Collegio di tre arbitri, di cui uno nominato dal Tribunale, con funzione di Presidente e due in rappresentanza delle parti.
ARTICOLO 17- DIFFUSIONE E PUBBLICIZZAZIONE
Il documento del Piano di Zona sarà pubblicato sul sito del Consorzio.
ARTICOLO 18 – VALIDITÀ
Il presente Accordo ha validità triennale; esso si concluderà comunque, ad avvenuta ultimazione dei progetti e delle azioni previste nel Piano di Zona allegato, entro il 31 dicembre 2013, fatto sal- vo il mantenimento delle risorse trasferite da parte della Regione Piemonte e l’evoluzione dei futuri assetti istituzionali.
In ogni caso, nelle more dell’approvazione del prossimo Piano di Zona, il Piano di Zona mantiene la sua validità, nei limiti delle linee di indirizzo indicate e delle risorse messe a disposizione dai ri- spettivi enti sottoscrittori.
ARTICOLO 19 – NORME DI RINVIO
Per quanto non previsto dal presente Accordo di Programma, si rinvia all’art. 17 della Legge Reg. 1/04 e alla vigente disciplina dell’Accordo di Programma di cui all’art. 34 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D. Lgs. 267/2000 e sue modifiche e integrazioni.
ARTICOLO 20 – APPROVAZIONE
Tutti gli Enti e le varie Associazioni partecipanti ai lavori per la definizione del Piano di Zona e fir- matari del presente Accordo di Programma, assumeranno secondo le normative previste, appositi atti allo scopo di rendere praticabile ed esigibile l’attuazione del Piano di Zona stesso.
In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le parti si sottoscrivono come segue:
Ente | Rappresentante Ente | Firma |
1. Consorzio Intercomunale dei servizi sociali CISS di Pinerolo | ||
2. Comune di Pinerolo | ||
3. Comune di Airasca | ||
4. Comune di Bricherasio | ||
5. Comune di Buriasco | ||
6. Comune di Campiglione Fenile | ||
7. di Cantalupa | ||
8. Comune di Cavour | ||
9. Comune di Cercenasco | ||
10. Comune di Cumiana | ||
11. Comune di Frossasco |
12. Comune di Garzigliana | ||
13. Comune di Macello | ||
14. Comune di Osasco | ||
15. Comune di Piscina | ||
16. Comune di Prarostino | ||
17. Comune di Roletto | ||
18. Comune di Xxx Xxxxxx Xxx Xxxxxx | ||
00. Comune di Xxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxx | ||
00. Comune di Scalenghe | ||
21. Comune di Vigone |
22. Comune di Villafranca Pie- monte | ||
23. Comune di Virle Piemonte | ||
24. A.S.L. TO 3 | ||
25. Provincia di Torino | ||
26. Engim Pinerolo | ||
27. A.V.A.S.S. (Associazione Volontari Assistenza Socio Sanitaria) | ||
28. A.VO.S. (Associazione Vo- lontari Scalenghe) | ||
29. A.N.T.E.A.S. (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà) | ||
30. AUSER Pinerolo | ||
31. A.N.F.F.A.S. Associazione nazionale Famiglie disabili intellettivi e relazionali |
32. A.V.O.S.D. Associazione Volontari Oratorio San Do- menico | ||
33. X.X.X.X. Xxxx in Difesa dei Diritti degli Animali | ||
34. Croce verde di Cumiana | ||
35. Croce rossa di Vigone | ||
36. Associazione il Xxxxxx xx Xxxxxxx | ||
00. Associazione San Xxxxxxxx di Cumiana | ||
38. Unione Italiana Ciechi | ||
39. A.M.A. Associazione Auto Mutuo Aiuto | ||
40. Associazione culturale Ne- xus |
41. Caritas diocesana | ||
42. Cooperativa Televita | ||
43. Cooperativa Chronos | ||
44. Cooperativa Mafalda | ||
45. Cooperativa La Carabattola | ||
46. Cooperativa Il Raggio | ||
47. Cooperativa La Testarda | ||
48. Cooperativa Valdocco |
49. Consorzio di cooperative sociali COESA | ||
50. O.O. S.S. CGIL - CISL – UIL | ||
51. Casa dell'Anziano Madonna della Misericordia | ||
52. Chiesa cattolica | ||
53. CSSAS Centro servizi socio assistenziali e sanitari Vigo- ne | ||
54. Chiesa valdese |
55. Libro Aperto | ||
56. Casa Famiglia | ||
57. IV Circolo didattico di Pine- rolo | ||
58. Scuola secondaria di primo grado L. Poet di Xxxxxxxx |
Xxxxxxxx, 00 novembre 2012