PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Reg. delib. n. 1920 Prot. n.
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE
OGGETTO:
Strategia Nazionale Aree Interne. Approvazione della proposta tecnica finalizzata alla stipula dell'Accordo di Programma Quadro (APQ) «Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole». Approvazione dello schema di Convenzione tra la P.A.T. ed il Comune capofila dell'Area interna val di Sole. Approvazione del Sistema di Gestione e Controllo previsto all'art. 12 dell'APQ «Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole»
Il giorno 29 Novembre 2019 ad ore 10:10 nella sala delle Sedute
in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita
LA GIUNTA PROVINCIALE
sotto la presidenza del
PRESIDENTE | XXXXXXXX XXXXXXX | |
Presenti: | VICEPRESIDENTE ASSESSORE | XXXXX XXXXXX XXXXX XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX XXXXXX XXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXXX XXXXXX XXXXXXXXX |
Assiste: | IL DIRIGENTE | XXXXXX XXXXXXXX |
Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta
Il Relatore comunica:
Premesso che in data 29 ottobre 2014 è stato approvato con decisione di esecuzione della Commissione - CCI 2014IT16M8PA001 - l’Accordo di Partenariato tra Stato Italiano e Unione Europea il quale al capitolo 3.1.6. definisce i contenuti strategici e le principali modalità attuative per lo sviluppo della Strategia per le Aree Interne, definite quali «aree oggi particolarmente fragili, sovente geograficamente interne, che hanno subito nel tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui significative potenzialità di ricchezza naturale, paesaggistica e di saper fare vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate sul lato dello sviluppo economico e su quello dell’adeguatezza dei servizi alle comunità».
Considerato che il precitato Accordo di Partenariato definisce la Strategia per le Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR).
Considerato che il precitato Accordo di Partenariato al cap. 3.1.6 individua i fondi comunitari (FESR, FSE, FEASR) quale fonte di finanziamento degli interventi di sviluppo locale nel rispetto delle loro competenze e che per quanto riguarda i servizi essenziali di base le Amministrazioni competenti realizzeranno interventi specifici per adeguare i servizi di istruzione, salute e mobilità, avvalendosi dello stanziamento finanziario dedicato nella legge di stabilità 2014 e che lo strumento normativo da adottare per l’attuazione della Strategia per le aree prescelte è l’Accordo di Programma Quadro.
preso atto che:
1. l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne trova specifica menzione nei programmi operativi del FESR, del FSE e del FEASR (PSR) 2014-2020 della Provincia di Trento;
2. la legge 27 dicembre 2013 n. 147 (Legge di Stabilità per il 2014) all’art. 1 comma 15 specifica che l’attuazione degli interventi finanziati per lo sviluppo delle Aree Interne del Paese è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati mediante la sottoscrizione di accordi di programma quadro;
3. la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di Stabilità per il 2015) all’art. 1 comma 674 e 675 assegna i fondi per ulteriori progetti nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne e che in relazione alle risorse messe a disposizione dalla predetta legge il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sollecitato (prot. PCM-DPC 122 - 25/01/2016) la Provincia autonoma di Trento a individuare una seconda area progetto, oltre all’area del Tesino;
4. in data 24 giugno 2016 con nota di protocollo n. DPCOE-0001593-P-24/06/2016 lo stesso Dipartimento per le Politiche di Coesione ha espresso parere favorevole alla proposta della Provincia autonoma di Trento di candidare la valle di Sole come seconda area progetto per la Strategia Nazionale Aree Interne;
5. in data 10 agosto 2016 il CIPE ha adottato la deliberazione n. 43 che ripartisce le risorse finanziarie della legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge di Stabilità per il 2015) che finanzia la Strategia delle seconde aree progetto in ragione di 3,74 milioni di euro;
rilevato che:
6. in data 28 gennaio 2015 è stata adottata dal CIPE la deliberazione n. 9 «Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi», nella quale:
a) al punto 2.3 è prevista, per ciascuna Area progetto selezionata, la stipula di un Accordo di Programma Quadro (APQ) a cui parteciperanno «l’Agenzia per la coesione territoriale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero della salute, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e le altre amministrazioni centrali eventualmente competenti per materia, nonché la Regione o Provincia autonoma di riferimento ed, eventualmente, il soggetto capofila del partenariato di progetto locale»;
b) al punto 2.3 è stabilito che «l’APQ dovrà contenere, per ciascuna Area progetto, l’indicazione specifica degli interventi da attuare, i soggetti attuatori, le fonti finanziarie poste a copertura, i cronoprogrammi di realizzazione, i risultati attesi e i relativi indicatori, le sanzioni per il mancato rispetto dei cronoprogrammi e, in allegato, la Strategia dell’area progetto»;
c) al medesimo punto 2.3 è stabilito che la sottoscrizione dell’APQ sarà preceduta da un Atto Negoziale almeno fra la Regione o la Provincia autonoma e la rappresentanza dei Comuni dell’area progetto; il CIPE, successivamente, con deliberazione n. 80 del 7 agosto 2017 ha modificato il contenuto del predetto punto riconoscendo la possibilità di stipulare l’Atto Negoziale anche in accompagnamento alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro;
rilevato inoltre che:
- le Amministrazioni regionali/provinciali titolari degli interventi, come riportato nella descrizione delle Modalità di Trasferimento delle risorse finanziarie (deliberazioni del CIPE n. 9/2015, n. 80/2017 e n. 52/2018) assicurano la messa in opera di un Sistema di Gestione e Controllo, in sigla Xx.Xx.Xx., atto a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie da parte dei beneficiari attraverso:
- l’adozione di un modello organizzativo preposto alle attività di gestione e controllo da parte degli organismi competenti;
- la messa a punto di procedure, linee guida e strumenti operativi in grado di assicurare il controllo sulla trasparenza dei flussi finanziari e sulla regolarità delle operazioni finanziate, nell’ottica di prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità;
- in data 25 ottobre 2018 è stata adottata dal CIPE la deliberazione n. 52 «Accordo di partenariato
– Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019-2021 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse» che introduce modifiche nella governance della Strategia delle Aree Interne in particolare nelle modalità di trasferimento delle risorse e nella quale vengono anche modificati i termini di scadenza per la sottoscrizione degli APQ prorogandoli al 30 giugno 2019;
vista:
- la deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 500 del 30 marzo 2015 con la quale la Provincia di Trento aderisce alla Strategia Nazionale Aree Interne;
- la comunicazione della Comunità della valle di Sole (prot. 3747 del 20 giugno 2016) con la quale la riunione dei Sindaci della Comunità in data 12 maggio 2016 ha nominato il Sindaco del Comune di Peio quale referente della Strategia dell’Area Interna della valle di Sole;
- la deliberazione della Giunta provinciale n. 1235 del 22 luglio 2016 «Strategia nazionale Aree Interne in Provincia autonoma di Trento: individuazione di una seconda area progetto» che ha individuato il territorio della Comunità di Valle della val di Sole ed in particolare i Comuni di Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro-Folgarida, Malè, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolas, Vermiglio quali soggetti costituenti il partenariato dell’Area interna val di Sole;
- la nota del coordinatore del Comitato tecnico Aree Interne del 1 aprile 2019 prot.DPCOE- 0001435-P, con la quale si dà comunicazione dell’approvazione della Strategia d’Area val di Sole e della idoneità della stessa ai fini della sottoscrizione dell’APQ;
- la deliberazione della Giunta provinciale n. 820 del 30 maggio 2019 «Approvazione del documento di Strategia d'Area val di Sole con relativi allegati nell'ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI)»;
- la risposta prot. PAT RFS139-21/06/2019-0398701 alla richiesta dell’Agenzia per la Coesione Territoriale delle relazioni tecniche e schede intervento per i progetti da includere negli Accordi di Programma Quadro per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (prot. 9859 del 14/06/2019) in relazione al termine del 30 giugno 2019 stabilito nella Deliberazione del CIPE n. 52/2018;
preso atto delle seguenti deliberazioni da parte dei Consigli comunali con le quali i Comuni del partenariato dell’Area interna della val di Sole hanno approvato la Strategia d’Area:
ENTE | DATA | DELIBERAZIONE nr. |
Comune di Caldes | 10/06/2019 | 9 |
Comune di Cavizzana | 18/06/2019 | 18 |
Comune di Commezzadura | 14/05/2019 | 14 |
Comune di Croviana | 26/06/2019 | 13 |
Comune di Dimaro-Folgarida | 18/06/2019 | 26 |
Comune di Malé | 03/05/2019 | 17 |
Comune di Mezzana | 13/05/2019 | 16 |
Comune di Ossana | 24/06/2019 | 21 |
Comune di Peio | 21/05/2019 | 28 |
Comune di Pellizzano | 14/06/2019 | 25 |
Comune di Terzolas | 22/05/2019 | 9 |
Comune di Rabbi | 27/05/2019 | 21 |
Comune di Vermiglio | 26/06/2019 | 19 |
vista inoltre:
- la deliberazione del Consiglio comunale di Peio n. 50 di data 8 ottobre 2019 che approva lo schema di Convenzione tra la PAT ed il Comune di Peio quale rappresentante e capofila dei Comuni dell’Area interna val di Sole per l’attuazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI);
- la comunicazione di data 14 novembre 2019 con prot. PAT 717647 trasmessa dall’Agenzia per la Coesione Territoriale nella quale si dà conto dell’esito positivo delle verifiche eseguite dalle strutture amministrative statali competenti per materia sul testo ed i contenuti dello schema di Accordo di Programma Quadro formulato dal Servizio Europa, in condivisione con il Referente d’Area, signor Xxxxxx Xxxxxx, e trasmesso all’Agenzia per la Coesione Territoriale in data 10 settembre 2019 (prot. PAT 555583);
- il testo dello schema di Accordo di Programma Quadro (allegato A) oggetto del presente provvedimento con la documentazione di supporto costituita da:
- Strategia d’Area (allegato 1), precedentemente approvata con la deliberazione della Giunta provinciale n. 820 del 30 maggio 2019;
- programma degli interventi: quadro degli Indicatori e quadro degli Interventi (allegato 2);
- relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando (allegato 2a);
- piano finanziario per annualità (allegato 2b);
- elenco degli interventi cantierabili (allegato 3).
- il testo dello schema di Convenzione tra la Provincia autonoma di Trento ed il Comune di Peio in qualità di rappresentante dei Comuni dell’Area (allegato B);
- il testo del Sistema di Gestione e Controllo (allegato C) che formalizza le procedure, i ruoli e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate all’Area interna val di Sole dalla legge di Stabilità 2015;
- la copertura finanziaria (allegato D) degli interventi descritti nella Strategia d’Area ed esplicitata nell’Allegato 1.5 della deliberazione della G.p. n. 820 del 30 maggio 2019;
preso atto che:
- con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro si perfezioneranno gli obblighi in capo a ciascuna parte e che per la gestione delle risorse finanziarie statali della legge di Stabilità per il 2015 ed i relativi flussi finanziari si fa riferimento alle deliberazioni del CIPE n. 9/2015, n. 43/2016, n. 80/2017, n. 26/2018 e n. 52/2018;
- i progetti della Strategia da realizzare con le risorse finanziarie dei Fondi strutturali della Programmazione 2014-2020 (FEASR-PSR, FESR, FSE) rappresentano previsioni di investimento legate all’esito degli Avvisi, nel contesto delle risorse disponibili dei rispettivi Programmi Operativi e che gli ulteriori investimenti previsti a carico degli Enti Locali non sono vincolanti, come citato nell’art. 4 dello schema dell’Accordo di Programma Quadro - allegato A
- della presente deliberazione;
ritenuto altresì di:
- approvare il contenuto dello schema di Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole» (allegato A) con i relativi documenti di supporto costituiti dalla Strategia d’Area (allegato 1), dal quadro degli Indicatori e dal quadro degli Interventi (Allegato 2), dalle Relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando (allegato 2a), dal piano finanziario per annualità (allegato 2b), dall’elenco degli interventi cantierabili (allegato 3), quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, fatte salve le eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento della stipula dell’Accordo di Programma Quadro;
- delegare il Direttore generale della Provincia autonoma di Trento alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento - Area Interna val di Sole» con facoltà di apportare allo stesso ed ai pertinenti allegati le eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento della stipula dell’Accordo di Programma Quadro;
- individuare il Direttore generale della Provincia autonoma di Trento quale Responsabile Unico della Parte (RUPA) per conto della Provincia autonoma di Trento, per le attività definite dal testo dell’Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento – Area Interna val di Sole»;
- individuare il Dirigente del Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento quale Responsabile Unico per l’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro (RUA), per le attività di competenza definite nel testo dell’Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole»;
- approvare lo schema di Convenzione (allegato B) tra la Provincia autonoma di Trento ed il Comune di Peio quale rappresentante e capofila dei Comuni della val di Sole per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, fatte salve le eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento della stipula;
- dare mandato al Presidente della Provincia autonoma di Trento, o in sua assenza o impedimento, al suo sostituto, di sottoscrivere la Convenzione tra la Provincia autonoma di Trento ed il Comune di Peio quale rappresentante e capofila dei Comuni dell’Area interna “val di Sole”
dando altresì mandato al sottoscrittore di apportare le necessarie integrazioni e/o modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie e/o opportune;
- approvare il “Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.)” per l’utilizzo dei fondi della Legge di Stabilità per il 2015 (allegato C) in ottemperanza della deliberazione del CIPE n. 9/2015 e ss.mm.ii e dell’art. 12 dello schema di Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento - Area Interna val di Sole»;
- confermare la copertura finanziaria (allegato D) degli interventi così come precedentemente approvata con la deliberazione della Giunta provinciale n. 820 del 30 maggio 2019;
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA PROVINCIALE
- udita la relazione;
- visti gli atti citati in premessa;
- visti i pareri espressi dai servizi di staff di cui alla deliberazione della Giunta provinciale n. 6/2016;
a voti unanimi legalmente espressi,
delibera
1. di approvare lo schema di Accordo di Programma Quadro «Accordo di Programma Quadro Provincia autonoma di Trento - Area Interna val di Sole» (allegato A) con la documentazione di supporto costituita dalla Strategia d’Area (allegato 1), dal Programma degli interventi composto dal quadro degli Indicatori e dal quadro degli Interventi, (allegato 2), dalle Relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando (allegato 2a), dal piano finanziario per annualità (allegato 2b), dall’elenco degli interventi cantierabili (allegato 3) quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, fatte salve le eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento della stipula dell’Accordo di Programma Quadro;
2. di delegare il Direttore generale della Provincia autonoma di Trento alla sottoscrizione dell’Accordo di programma quadro «Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole» di cui al punto 1) con facoltà di apportare allo stesso ed ai pertinenti allegati del presente provvedimento le eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento della stipula dell’Accordo di Programma Quadro;
3. di individuare il Direttore generale della Provincia autonoma di Trento quale Responsabile Unico della Parte (RUPA) per conto della Provincia autonoma di Trento, per le attività definite dal testo dell’Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento – Area Interna val di Sole» di cui al punto 1;
4. di individuare il Dirigente del Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento quale Responsabile Unico per l’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro (RUA), per le attività di competenza definite nel testo dell’Accordo di Programma Quadro «Provincia autonoma di Trento - Area Interna val di Sole» di cui al punto 1;
5. di approvare lo schema di Convenzione (allegato B), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, tra la Provincia autonoma di Trento ed il Comune di Peio quale rappresentante e capofila dei Comuni dell’Area interna “val di Sole” per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne, fatte salve le eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento della stipula;
6. di autorizzare il Presidente, o in sua assenza o impedimento, il suo sostituto, alla sottoscrizione della Convenzione di cui al punto 5, da redigersi secondo tale schema, dando altresì mandato al sottoscrittore di apportare le necessarie integrazioni e/o modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie e/o opportune;
7. di approvare il documento “Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) dei fondi della Legge di Stabilità per il 2015 in provincia di Trento” (allegato C), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
8. di confermare la copertura finanziaria indicata all’allegato 1.5 della deliberazione della Giunta provinciale n 820 del 30 maggio 2019 quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (allegato D);
9. di rinviare a successivi provvedimenti l’autorizzazione all’attuazione degli interventi previsti e finanziati con la legge di stabilità 190 del 23 dicembre 2014 nonché i relativi accertamenti d’entrata e i relativi impegni di spesa per l’ammontare di euro 3.740.000,00;
10. di trasmettere il presente atto al Capo di Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Soggetto capofila della “Strategia d’Area della val di Sole”;
11. di pubblicare il presente provvedimento sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento.
Adunanza chiusa ad ore 11:20 Verbale letto, approvato e sottoscritto.
Elenco degli allegati parte integrante
001 ALLEGATO 2 - Programma degli interventi 002 ALLEGATO 3 - Interventi cantierabili
003 ALLEGATO A - Testo dell'APQ 004 ALLEGATO B - Convenzione 005 ALLEGATO C - SiGeCo
006 ALLEGATO 1 - Testo della Strategia d'Area 007 ALLEGATO D - Copertura finanziaria
008 ALLEGATO 2A - Relazioni Tecniche
009 ALLEGATO 2b - Piano finanziario per annualità
IL PRESIDENTE
Xxxxxxxx Xxxxxxx IL DIRIGENTE
Xxxxxx Xxxxxxxx
ALLEGATO 2: Programma degli Interventi APQ val di Sole
Allegato 2.1: Quadro degli indicatori | |||||||||||
Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2020 | COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Codice indicatore realizzazione | Indicatore di Realizzazione |
[AP] RA 10.6 | Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale; Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta | 6047 | Sicurezza degli edifici scolastici | Numero edifici scolastici in cui viene incrementata la sicurezza e la fruibilità degli ambienti per attività didattiche, culturali, innovative e di socializzazione sul totale degli edifici scolastici dell'area | MIUR / PAT (ISPAT) | 0 | 100% (scuole di formazione professionale) | 1 | 1. Quando lo spazio insegna: ampliamento delle Architetture scolastiche all'Istituto Alberghiero di Ossana | [LOCALE] | Intervento di ampliamento dell’edificio e dotazione di arredi ed attrezzature |
409 e 6048 | - Successo formativo dei percorsi di istruzione tecnici e professionale e del sistema di istruzione e formazione tecnici superiore (IFTS) – Studenti che partecipano a progetti di alternanza scuola - lavoro | - Numero di alunni diplomati negli Istituti di Istruzione tecnica e professionale dell'area sul totale dei diplomati dell'area. - Numero di studenti che partecipano a progetti di alternanza scuola-lavoro sul totale degli studenti (%) | 80 studenti - (corrispondenti al 50% in formazione in azienda | 2 | 2. Innovazione didattica nel centro di formazione professionale ENAIP di Ossana: la "Buona scuola per le Aree Interne" in sinergia con gli obiettivi strategici (SNAI) della val di Sole. | [LOCALE] | numero di corsi in attività extracurriculari programmati nel periodo 2018/ 9-2020/ 1 | ||||
[AP] RA 10.3 e [AP] RA 10.34 | - [ INNALZAMENTO DEL LIVELLO DI ISTRUZIONE DELLA POPOLAZIONE ADULTA. - accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, dell'inserimento/ reinserimento lavorativo | 465 | Occupati, disoccupati e inattivi che partecipano ad iniziative formative finalizzate all'aggiornamento delle competenze professionali nonché all'acquisizione di qualificazioni | Occupati, disoccupati e inattivi nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti nella classe d'età corrispondente | 100 partecipanti | 3 | 3. La qualificazione dell'offerta del Territorio attraverso la formazione nel contesto della Strategia Aree Interne della valle di Sole. | [LOCALE] | numero di corsi organizzati e realizzati | ||
[AP] RA 2.1 | Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda Ultra Larga ( Digital Agenda Europea) | 423 | copertura con banda ultra larga a 100 Mbps | [LOCALE] popolazione (scolastica) coperta con banda ultra larga a 100 Mbps in percentuale sulla popolazione (scolastica) residente | ISPAT (Trentino Network SpA) | 0% | 100% | 4 | 4. Sviluppo e completamento del progetto di infrastruttura in banda ultralarga (UL) del Trentino. Collegamento in banda UL degli istituti scolastici nell'ambito della Comunità della val di Sole | 10,7 | interventi di riqualificazione degli edifici scolastici (efficientamento energetico, sicurezza, attrattività e innovatività, accessibilità, impianti sportivi, connettività) anche per facilitare l'accessibilità a persone con disabilità |
[AP] RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali | 6015 | Persone con limitazione dell'autonomia in assistenza semiresidenziale e residenziale o notturna | Numero di persone residenti con limitazione dell'autonomia che usufruiscono dell'assistenza semiresidenziale e residenziale o notturna sul totale della popolazione residente con limitazioni nell'autonomia (anziani) | Comunità della valle di Sole | 0% | +15% di utenti | 5 | 5. Razionalizzazione e miglioramento dell'offerta dei Servizi Sociali per gli anziani | [LOCALE] | - apprestamento della nuova sede del "centro anziani" a Terzolas / / acquisto mezzo di trasporto ibrido |
[LOCALE] | - Consolidamento delle azioni a favore del mondo giovanile nella sua accezione più ampia di pre-adolescenti, adolescenti, giovani e giovani adulti per sviluppare il senso di comunità e la capacità di interazione con il territorio | 6045 | [Partecipazione degli studenti ad attività di valorizzazione del territorio | Numero studenti che partecipano ad iniziative finalizzate alla tutela e valorizzazione del territorio sul totale degli studenti | Comunità della valle di Sole | 0 | 20 | 6 | 6. Ampliamento dell'offerta di Servizi per i Giovani: apertura di un nuovo Centro di aggregazione giovanile a Rabbi per attività del "Progetto Giovani della valle di Sole" | [LOCALE] | '- Nuovo centro di aggregazione giovanile apprestato e acquisto mezzo di trasporto ibrido |
[AP] RA 9.3 | Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali | 6015 | Persone con limitazione dell'autonomia in assistenza semiresidenziale e residenziale o notturna | Numero di persone residenti con limitazione dell'autonomia che usufruiscono dell'assistenza semiresidenziale e residenziale o notturna sul totale della popolazione residente con limitazioni nell'autonomia (anziani) | Comunità della valle di Sole | 0 | 15 utenti / anno | 7 | 7. Casa di Samoclevo. Implementazione delle funzioni per servizi semiresidenziali diurni e residenziali polivalenti; promozione del volontariato e dell'imprenditorialità sociale | [LOCALE] | avvio dell'attività del centro residenziale |
285 | Persone a rischio di povertà o esclusione sociale | Numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale (totale) | Comunità della valle di Sole | 0 | 6 utenti/ anno | 8 | 8. disponibilità di un alloggio per persone in situazioni di temporanea difficoltà famigliare ed emergenze abitative | [LOCALE] | avvio del nuovo servizio | ||
6007 | Cittadini che hanno usufruito di servizi di telemedicina | cittadini che usufruiscono dei servizi di telemedicina in % sulla popolazione residente | PAT - Xxx.xx Salute. e Pol. Soc../ APSS / Comunità di valle | 0 | ** vd in fondo alla tabella | 9 | 9. Laboratorio Territoriale “Vivere la salute” in Val di Sole | [LOCALE] | Attivazione dei moduli del programma di Laboratorio Territoriale “Vivere la salute” in val di Sole | ||
[XX] | miglioramento della mobilità da, per e entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi sul territorio | 6005 | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento). | PAT / Apt valle di Sole | 0 | * vd in fondo alla tabella | 10 | 10. Studio della Mobilità integrata in val di Sole | [LOCALE] | consegna dell'analisi / studio. Ipotesi di finanziamento di ulteriori progetti |
PAT / Apt valle di Sole | 0 | 1000 | 11 | 11. Passeggeri dell’ambiente e dell’acqua | [RR] | - numero di corse nel periodo e numero di fermate | |||||
383 / [LOCALE[] | Emissioni di gas ad effetto serra da trasporti stradali (Teq. CO2) - diffusione di infrastrutture per favorire la mobilità sostenibile attraverso l'uso delle autovetture elettriche o ibride | - Emissioni di CO2 in tonnellate equivalenti petrolio del settore dei trasporti - Numero di cicli di ricarica (o, in alternativa di energia elettrica complessivamente erogata) per mezzi elettrici / ibridi nel corso dell'anno | Dolomiti Energia SpA | 0 | 10000 | 12 | 12. Servizio Mobilità Invernale Skibus – Attivazione di nuove linee e potenziamento delle linee esistenti | [RR] | numero di corse nel periodo e numero di fermate | ||
0 | tempo d'ammortament o dell'impianto < 8 anni | 13 | 13. Installazione di punti di ricarica per automezzi ibridi ed elettrici e per e-bike per la Mobilità sostenibile in val di Sole | [LOCALE] | numero di punti di ricarica attivati sul territorio |
P.A.T. Servizio Europa 1
ALLEGATO 2: Programma degli Interventi APQ val di Sole
[AP] RA 3.3 | - Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 6064 6078 | - Indice di utilizzazione della superficie agricola (in particolare zootecnica) - Valore della produzione locale commercializzata per le filiere produttive | - superficie agricola Utilizzata (SAU) / superficie agricola Totale (SAT) - Quantità della produzione commercializzata delle filiere produttive oggetto di intervento sul totale della quantità produzione agricola totale commercializzata | PAT / APPAG | 0 | 2% e 5% | 14 | 14. Interventi per il consolidamento delle aziende agricole, la valorizzazione ambientale e la conservazione del paesaggio | [LOCALE] | - domande di contributo per investimenti nelle az. Agricole in valle di Sole (P.S.R. Mis. 4 1 1) |
[AP] RA 10.8 | Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi | 2.9 / 2.10 | Quota di studenti che hanno partecipato alle attività FSE di rafforzamento delle competenze sul totale degli studenti | Quota di studenti che hanno partecipato alle attività FSE di rafforzamento delle competenze sul totale degli studenti | PAT - Xxx.xx Istruzione e Cultura | 0 | 8% della popol. scolastica in età | 15 | 15. interventi a sostegno dell'occupazione attraverso qualificazione dell'offerta formativa giovanile, in particolare linguistica, e delle competenze in ambito lavorativo con fondi FSE | [LOCALE] | numero di beneficiari |
[AP] RA 10.4 | Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, dell'inserimento/ reinserimento lavorativo | 1.3 | Tasso di bambini tra 0 e 3 anni destinatari delle misure relative ai servizi di assistenza all'infanzia (buoni di servizio) | [LOCALE P.O. FSE] tasso di bambini 0-3 anni destinatari delle misure relative ai servizi di assistenza all'infanzia | XXX XxX FSE | 0 | 25% | 16 | 16. Interventi a sostegno dell'occupazione in particolare femminile attraverso servizi per la conciliazione famiglia-lavoro con fondi FSE | [LOCALE P.O. FSE] | bambini 0-3 anni destinatari delle misure relative ai servizi di assistenza all'infanzia |
[AP] RA 4.2. | Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle imprese e integrazione delle fonti rinnovabili | 376 - [LOCALE] | Consumi di energia elettrica delle imprese dell'industria - P.O. FESR 2014-2020 | [Consumi di energia elettrica delle imprese dell'industria misurati in Gwh per cento milioni di euro di Valore aggiunto dell'industria (valori concatenati - anno di riferimento 2010) - [LOCALE] Numero di imprese che ricevono un sostegno | PAT AdG FESR | 0 | 30 sovvenzioni | 17 | 17. Interventi per la sostenibilità ambientale delle attività produttive e la diffusione di nuova imprenditorialità con fondi FESR | [LOCALE P.O.FESR] | - Numero di Avvisi emessi dall'AdG FESR |
[LOCALE] | rafforzamento della capacità di autogestione delle comunità locali | 405 | Progetti e interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i crono- programmi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | Comuni / ApT / Comunità di valle | 0 | 80% | 18 | 18. Assistenza tecnica e attività di supporto alla realizzazione della Strategia con il coordinamento di azioni previste nel progetto | [LOCALE] | affidamento di incarichi esterni |
Allegato 2.2: Quadro degli interventi | Riparto finanziario | |||||||||||
COD. INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore (SA) | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità 190/ 2014 | FESR | FSE | FEASR (P.S.R.) | Soggetto Attuatore e Altro finanziamento* |
1 | 1. Quando lo spazio insegna: ampliamento delle Architetture scolastiche all'Istituto Alberghiero di Xxxxxx | XXX – (Agenzia Provinciale Opere Pubbliche ) | ISTRUZIONE | Provincia autonoma di Trento | ott. 2019 | gen. 2022 | 1.520.000,00 € | 1.520.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
2 | 2. Innovazione didattica nel centro di formazione professionale ENAIP di Ossana: la "Buona scuola per le Aree Interne" in sinergia con gli obiettivi strategici (SNAI) della val di Sole. | ENAIP - Ist.Alb. di Ossana | / | set. 2019 | giu. 2021 | 40.000,00 € | - € | - € | - € | - € | 40.000,00 € | |
3 | 3. La qualificazione dell'offerta del Territorio attraverso la formazione nel contesto della Strategia Aree Interne della valle di Sole. | T.S.M. (Trentino School of Management) / Comune capofila | ISTRUZIONE | Provincia autonoma di Trento | ott. 2019 | dic. 2022 | 100.000,00 € | 100.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
4 | 4. Sviluppo e completamento del progetto di infrastruttura in banda ultralarga (UL) del Trentino. Collegamento in banda UL degli istituti scolastici nell'ambito della Comunità della val di Sole | PAT ( Agenzia Provinciale OperePubbliche) | / | giu. 2019 | ott. 2020 | 932.494,94 € | - € | 887.549,19 € | - € | - € | 44.945,75 € | |
5 | 5. Razionalizzazione e miglioramento dell'offerta dei Servizi Sociali per gli anziani | Comunità di valle | SALUTE | Provincia autonoma di Trento | apr. 2020 | set. 2020 | 60.000,00 € | 60.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
6 | 6. Ampliamento dell'offerta di Servizi per i Giovani: apertura di un nuovo Centro di aggregazione giovanile a Rabbi per attività del "Progetto Giovani della valle di Sole" | Comunità di valle | SALUTE | Provincia autonoma di Trento | ott. 2019 | ott. 2021 | 80.000,00 € | 80.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
7 | 7. Casa di Samoclevo. Implementazione delle funzioni per servizi semiresidenziali diurni e residenziali polivalenti; promozione del volontariato e dell'imprenditorialità sociale | Comunità di valle | SALUTE | Provincia autonoma di Trento | lug. 2020 | giu. 2021 | 300.000,00 € | 300.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
8 | 8. disponibilità di un alloggio per persone in situazioni di temporanea difficoltà famigliare ed emergenze abitative | Comunità di valle | SALUTE | Provincia autonoma di Trento | giu. 2020 | giu. 2022 | 40.000,00 € | 40.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
9 | 9. Laboratorio Territoriale “Vivere la salute” in Val di Sole | PAT – (Xxx.xx della Salute e Pol. Soc.) | SALUTE | Provincia autonoma di Trento | gen. 2020 | dic. 2022 | 900.000,00 € | 900.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
P.A.T. Servizio Europa 2
ALLEGATO 2: Programma degli Interventi APQ val di Sole
10 | 10. Studio della Mobilità integrata in val di Sole | ApT della valle di Sole | MOBILITA' | Provincia autonoma di Trento | ott. 2019 | dic. 2021 | 140.000,00 € | 140.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
11 | 11. Passeggeri dell’ambiente e dell’acqua | ApT della valle di Sole | MOBILITA' | Provincia autonoma di Trento | giu. 2020 | set. 2021 | 50.000,00 € | 50.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
12 | 12. Servizio Mobilità Invernale Skibus – Attivazione di nuove linee e potenziamento delle linee esistenti | ApT della valle di Sole | MOBILITA' | Provincia autonoma di Trento | gen. 2019 | mar. 2021 | 300.000,00 € | 270.000,00 € | - € | - € | - € | 30.000,00 € |
13 | 13. Installazione di punti di ricarica per automezzi ibridi ed elettrici e per e-bike per la Mobilità sostenibile in val di Sole | Comune capofila | MOBILITA' | Provincia autonoma di Trento ( | ott.2020 | ott. 2021 | 300.000,00 € | 200.000,00 € | - € | - € | - € | 100.000,00 € |
14 | 14. Interventi per il consolidamento delle aziende agricole, la valorizzazione ambientale e la conservazione del paesaggio | / | / | Provincia autonoma di Trento | gen. 2016 | dic. 2020 | 12.000.000,00 € | - € | - € | - € | 4.000.000,00 € | 8.000.000,00 € |
15 | 15. interventi a sostegno dell'occupazione attraverso qualificazione dell'offerta formativa giovanile, in particolare linguistica, e delle competenze in ambito lavorativo con fondi FSE | / | / | Provincia autonoma di Trento | ott. 2015 | dic. 2020 | 400.000,00 € | - € | - € | 400.000,00 € | - € | - € |
16 | 16. Interventi a sostegno dell'occupazione in particolare femminile attraverso servizi per la conciliazione famiglia-lavoro con fondi FSE | / | / | Provincia autonoma di Trento | ott. 2015 | dic. 2020 | 180.000,00 € | - € | - € | 180.000,00 € | - € | - € |
17 | 17. Interventi per la sostenibilità ambientale delle attività produttive e la diffusione di nuova imprenditorialità con fondi FESR | / | / | Provincia autonoma di Trento | gen. 2017 | dic. 2020 | 5.000.000,00 € | - € | 1.500.000,00 € | - € | - € | 3.500.000,00 € |
18 | 18. Assistenza tecnica e attività di supporto alla realizzazione della Strategia con il coordinamento di azioni previste nel progetto | Comune capofila | ASSISTENZA TECNICA | Provincia autonoma di Trento | ott. 2019 | ott. 2023 | 80.000,00 € | 80.000,00 € | - € | - € | - € | - € |
SOMMA | 22.422.494,94 € | 3.740.000,00 € | 2.387.549,19 € | 580.000,00 € | 4.000.000,00 € | 11.714.945,75 € |
(* ) Settore di intervento importo X. Xxxxxxxxx 2015 (**) Soggetto Attuatore e Altro finanziamento
SALUTE | 1.380.000,00 € | (1) Altro finanziamento. ENAIP - Ist. alberghiero di Ossana | 40.000,00 € |
MOBILITA' | 660.000,00 € | (2) Altro finanziamento. ApT della valle di Sole | 30.000,00 € |
ISTRUZIONE | 1.620.000,00 € | (3) Altro finanziamento. Dolomiti Holding SpA | 100.000,00 € |
ASSISTENZA TECNICA (sigla AT) | 80.000,00 € | (4) Altro finanziamento. P.A.T. (APOP) determinazione n. 8 dd. 23/ 03/ 2018 | 44.945,75 € |
somma | 3.740.000,00 € | (5) Cofinanziamento dei beneficiari del fondi SIE (FEASR e FESR) 2014-2020 | 11.500.000,00 € |
P.A.T. Servizio Europa 3
ALLEGATO 3: Interventi cantierabili APQ valle di Sole
Elenco degli interventi cantierabili | ||||||||||||
Cod. intervento | CUP | Titolo intervento | Soggetto Attuatore | modalità attuativa (diretta o bando) | Costo Intervento | LS | FESR | FSE | FEASR | Risorse del SA (Soggetto Attuatore) e Altro finanziamento | Azione/ Misura (POR/ PSR) | Stato Progettazione / bando |
1.ENA - AMP | C49I14000160001 | 1. Quando lo spazio insegna: ampliamento delle Architetture scolastiche all'Istituto Alberghiero di Xxxxxx | XXX - Ag. Prov.le Opere Pubbliche | bando | 1.520.000,00 € | 1.520.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progetto di massima |
2.ENA - DID | n.p. | 2. Innovazione didattica nel centro di formazione professionale ENAIP di Ossana: la "Buona scuola per le Aree Interne" in sinergia con gli obiettivi strategici (SNAI) della val di Sole. | ENAIP di Ossana | diretta | 40.000,00 € | - € | - € | - € | - € | 40.000,00 € | / | progettazione di massima delle attività didattiche supplementari |
3.ENA - TER | G54I19000270006 | 3. La qualificazione dell'offerta del Territorio attraverso la formazione nel contesto della Strategia Aree Interne della valle di Sole. | T.S.M. / comune capofila (Peio) | bando di gara | 100.000,00 € | 100.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima dei corsi |
4.BUL | C47G17000030001 | 4. Sviluppo e completamento del progetto di infrastruttura in banda ultralarga (UL) del Trentino. Collegamento in banda UL degli istituti scolastici nell'ambito della Comunità della val di Sole | PAT - Ag. Prov.le Opere Pubbliche | bando di gara | 932.494,94 € | - € | 887.549,19 € | - € | - € | 44.945,75 € | / | progettazione esecutiva |
5. ASS - ANZ | G52119000050001 | 5. Razionalizzazione e miglioramento dell'offerta dei Servizi Sociali per gli anziani | Comunità della valle di Sole | diretta | 60.000,00 € | 60.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
6. ASS - GIO | G51F19000000001 | 6. Ampliamento dell'offerta di Servizi per i Giovani: apertura di un nuovo Centro di aggregazione giovanile a Rabbi per attività del "Progetto Giovani della valle di Sole" | Comunità della valle di Sole | diretta | 80.000,00 € | 80.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
7. ASS - DIS | G59D19000000001 | 7. Casa di Samoclevo. Implementazione delle funzioni per servizi semiresidenziali diurni e residenziali polivalenti; promozione del volontariato e dell'imprenditorialità sociale | Comunità della valle di Sole | diretta | 300.000,00 € | 300.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
8. ASS - ALL | G19E19000260001 | 8. disponibilità di un alloggio per persone in situazioni di temporanea difficoltà famigliare ed emergenze abitative | Comunità della valle di Sole | diretta | 40.000,00 € | 40.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
9. SAL | C59E19000090001 | 9. Laboratorio Territoriale “Vivere la salute” in Val di Sole | PAT - Xxx.xx Salute e Pol. Soc. | diretta | 900.000,00 € | 900.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
10. MOB - PIA | D52G19000190001 | 10. Studio della Mobilità integrata in val di Sole | Az. Promoz. Turistica della valle di Sole | diretta | 140.000,00 € | 140.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
11. MOB - ACQ | D59E19000880001 | 11. Passeggeri dell’ambiente e dell’acqua | Az. Promoz. Turistica della valle di Sole | diretta | 50.000,00 € | 50.000,00 € | - € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
12. MOB - SKI | D89E19000280004 | 12. Servizio Mobilità Invernale Skibus – Attivazione di nuove linee e potenziamento delle linee esistenti | Az. Promoz. Turistica della valle di Sole | diretta | 300.000,00 € | 270.000,00 € | - € | - € | - € | 30.000,00 € | / | progettazione di massima |
13. MOB - ELE | G91C19000010006 | 13. Installazione di punti di ricarica per automezzi ibridi ed elettrici e per e-bike per la Mobilità sostenibile in val di Sole | comune capofila (Peio) | bando | 300.000,00 € | 200.000,00 € | - € | - € | - € | 100.000,00 € | / | progettazione di massima |
14. AGR | vd Relazione tecnica 14 | 14. Interventi per il consolidamento delle aziende agricole, la valorizzazione ambientale e la conservazione del paesaggio | AdG del FEASR (PSR 2014- 2020) | avvisi | 12.000.000,00 € | - € | - € | - € | 4.000.000,00 € | 8.000.000,00 € | Misure 4.11, 6.11, 6.41, 10.1.1, 10.1.3, 10.1.2, 11 e 13 | Avvisi chiusi ed in corso |
15. FSE - LAV | vd Relazione tecnica 15 | 15. interventi a sostegno dell'occupazione attraverso qualificazione dell'offerta formativa giovanile, in particolare linguistica, e delle competenze in ambito lavorativo con fondi FSE | AdG del FSE ( 2014-2020) | avvisi | 400.000,00 € | - € | - € | 400.000,00 € | - € | - € | / | Avvisi chiusi ed in corso |
16. FSE - FAM | vd Relazione tecnica 16 | 16. Interventi a sostegno dell'occupazione in particolare femminile attraverso servizi per la conciliazione famiglia-lavoro con fondi FSE | AdG del FSE ( 2014-2020) | avvisi | 180.000,00 € | - € | - € | 180.000,00 € | - € | € | / | Avvisi chiusi ed in corso |
17. FESR - IMP | vd Relazione tecnica 17 | 17. Interventi per la sostenibilità ambientale delle attività produttive e la diffusione di nuova imprenditorialità con fondi FESR | AdG del FESR (2014-2020) | avvisi | 5.000.000,00 € | - € | 1.500.000,00 € | - € | - € | 3.500.000,00 € | / | Avvisi chiusi ed in corso |
18. AT | G94J9000070006 | 18. Assistenza tecnica e attività di supporto alla realizzazione della Strategia con il coordinamento di azioni previste nel progetto | comune capofila (Peio) | diretta | 80.000,00 € | 80.000,00 € | € | - € | - € | - € | / | progettazione di massima |
Somma | 22.422.494,94 € | 3.740.000,00 € | 2.387.549,19 € | 580.000,00 € | 4.000.000,00 € | 11.714.945,75 € |
P.A.T Servizio Europa SNAI 1
Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Ministero delle politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo Ministero della Salute
Provincia autonoma di Trento Comune di Peio
Accordo di programma quadro Provincia autonoma di Trento
“ AREA INTERNA –val di Sole”
Roma, …………………
Versione 1.3
Premesse giuridiche nazionali e comunitarie
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241e successive modifiche, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche, concernente “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
VISTO l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche, che definisce gli strumenti di programmazione negoziata;
VISTA in particolare, la lettera c) del medesimo comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di una Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203,
lettera b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del DPR 20
aprile 1994, n. 367;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la delibera CIPE del 21 marzo 1997, n.29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1, lettera b), in cui è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub-regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
VISTO l’articolo 1, comma 245, legge 27/12/2013, n. 147, in cui si prevede che il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo 2014/2020, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonché degli interventi complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di
2
rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
VISTO l’articolo 1, comma 703, lett. l, legge 23/12/2014, n. 190, in cui si prevede che per la verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del FSC, le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico;
VISTA la delibera CIPE n. 9/2015 – punto 5, in cui si prevede che gli interventi della Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne del Paese siano monitorati nella banca dati unitaria secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive;
VISTA la delibera CIPE n. 10/2015, in cui si prevede che le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-IGRUE;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTA la delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione di un codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP (Codice Unico di Progetto) in attuazione dell’articolo 11 della legge n. 3/2002 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e in particolare l’articolo 11 (Codice unico di progetto investimenti pubblici) che prevede che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1 gennaio 2003 sia dotato di un “Codice unico di progetto” che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, nonché il Regolamento di esecuzione ed attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207per le parti non ancora superate dai provvedimenti attuativi del predetto D.Lgs n. 50/2016;
3
VISTO il decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”;
VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14, con la quale sono state definite le procedure da seguire per la Governance degli APQ, ed in particolare il punto 1.1.2 che recita:
Per ogni Accordo di programma quadro (APQ) viene inoltre costituito un "Tavolo dei sottoscrittori”, composto dai firmatari oda loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di:
a) Riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione “programmatica” a quella “attuativa”;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi.
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n.136, recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, ed in particolare l’art.3 riguardante la “tracciabilità dei flussi finanziari”;
VISTO il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
VISTO il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e successive modifiche, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n.42”;
VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 (in G.U. 30/10/2013, n.255) e, in particolare, l’articolo 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato e che stabilisce il riparto delle funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia;
VISTO il decreto legge 12 luglio 2018, n.86 convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, che inserisce all’art. 4-ter il riordino delle competenze dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2014 (G.U. n.191/2014), recante l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per la coesione territoriale;
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VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 2014 (G.U. n.15/2015) che, in attuazione dell’art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Dipartimento per le politiche di coesione;
VISTA la Carta della governance multilivello in Europa, RESOL-V-012 adottata dal Comitato delle Regioni dell’UE il 3 aprile 2014;
VISTO il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
VISTO il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO il regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione, del 25 febbraio 2014 , recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
VISTO il regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE);
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, nonché la legge 27 dicembre 2013, n. 148, che approva il bilancio di previsione dello Stato per l’anno
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finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, per il periodo di programmazione 2014/2020;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 13, 14, 15, 16 e 17della citata legge di stabilità 2014, che stabilisce quanto segue:
a)“13. Al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2014-2020, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2014 e di 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183”;
b)“14. Le risorse di cui al comma 13 sono destinate al finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, con riferimento prioritariamente ai servizi di trasporto pubblico locale ivi compreso l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica, di istruzione e socio-sanitari, secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato”;
c)“15. L’attuazione degli interventi, individuati ai sensi del comma 14, è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati, fra cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della salute, mediante la sottoscrizione di accordi di programma- quadro di cui all’articolo 2, comma 203, lettera c) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in quanto applicabile, con il coordinamento del Ministro per la Coesione Territoriale che si avvale dell’Agenzia per la coesione territoriale”;
d)“16. I criteri generali per l’individuazione delle aree interne ai sensi del comma 13, interessate dai progetti pilota di cui al comma 14, sono definiti con l’Accordo di partenariato”
e)“17. Entro il 30 settembre di ciascun anno, il Ministro per la Coesione Territoriale presenta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) i risultati degli interventi pilota posti in essere nel periodo di riferimento, ai fini di una valutazione in ordine a successivi rifinanziamenti dell'autorizzazione di spesa di cui al comma 13”.
VISTO il decreto del Capo del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica di cui all’art. 10 del decreto legge n. 101 del 2013 sopra citato, adottato in data 9 ottobre 2014 e recante disciplina del Comitato nazionale Aree Interne;
VISTA la nota n.10646 del 12/11/2014 della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica (DPS) recante “elementi da inserire nei programmi operativi per la strategia Aree Interne”;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014), in particolare i commi da 104 a 141 dell’art. 1 e successive modifiche, in materia di unione di comuni e gestione associata di funzioni;
CONSIDERATO che il perseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale, volto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, è presente nella “Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese” – parte integrante del Piano Nazionale di Riforma
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(Documento di Economia e Finanza 2014 – Sez. III; Documento di Economia e Finanza 2015 – Sez. III - Piano nazionale di Riforma - Sez. IV - Appendice al PNR, allegati, nonché nella Relazione sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate – stato di attuazione della SNAI);
VISTO l’Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con decisione dalla Commissione Europea il 29/10/2014, che prevede – al punto 3.1.6 – un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’art. 174 del TFUE;
CONSIDERATO che l’Accordo di Partenariato, nell’ambito della Strategia Nazionale “Aree interne”, declina per la Strategia Aree Interne due classi di interventi:
1) Prima classe di interventi - Adeguare i servizi essenziali salute, istruzione e mobilità, attraverso il:
a) miglioramento della qualità e quantità dei servizi per l’istruzione (incentivi per ridurre la mobilità degli insegnanti, riorganizzazione e realizzazione di nuove sedi scolastiche, etc.), per la salute (telemedicina, servizi di emergenza, diagnostica mobile per i cittadini, etc.) e per la mobilità (servizi di trasporto polifunzionali, collegamenti con le stazioni ferroviarie, etc.). Tali interventi aggiuntivi vengono realizzati con le risorse a valere dal Fondo di rotazione di cui all’art. 1, comma 13, della Legge di stabilità per il 2014 e con altre risorse, anche comunitarie, e saranno realizzati da Regioni, Enti locali ed Enti pubblici, che assumono l’impegno, nell’ambito delle rispettive responsabilità di missione, a renderli permanenti qualora risulti positiva una valutazione dell’efficacia, condivisa dal livello ministeriale,anche al fine di riorientare la distribuzione delle risorse ordinarie su nuovi modelli organizzativi emergenti dall’attuazione della Strategia, finanziabili con le risorse rinvenienti dai risparmi degli eventuali disinvestimenti di cui sia emersa l’evidenza;
b) monitoraggio della rete dei servizi delle aree interne, delle diverse soluzioni individuate per garantirne l’offerta, delle modalità di accesso e della qualità dei servizi stessi, valutando lo specifico impatto delle nuove normative su tali aree.
2) Seconda classe di interventi – Progetti di sviluppo locale. A tal fine sono stati identificati cinque fattori latenti di sviluppo:
a) tutela del territorio e comunità locali;
b) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
c) sistemi agro-alimentari e sviluppo locale;
d) risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
e) saper fare e artigianato.
RILEVATO che l'Accordo di Partenariato prevede il finanziamento, per le aree progetto selezionate, attraverso tutti i fondi comunitari disponibili (FESR, FSE e FEASR), delle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità n. 147/2013 che troveranno puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di Programma Quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali;
CONSIDERATO che le “Aree Interne” sono rappresentate da quei Comuni significativamente distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali, che hanno subito nel
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corso del tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui importanti potenzialità vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate;
ATTESO che la Strategia Nazionale per le Aree Interne è avviata e governata dai Ministeri responsabili per il coordinamento dei fondi comunitari e per i tre servizi essenziali considerati (Istruzione, Salute e Mobilità), d'intesa con le Regioni e Province autonome ed in cooperazione con ANCI e il coordinamento del Comitato tecnico Aree Interne;
CONSIDERATO che il coordinamento di FSE è transitato all’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro (ANPAL) a norma dell’articolo 9 del d.lgs. n. 150/2015;
VISTA la nota informativa del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 13, della legge 147/ 2013 e destinate alla realizzazione degli interventi attuativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI);
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014, recante “Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed all’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto- legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n.
125” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 che reca la “Disciplina dei compiti e delle attività del Dipartimento per le Politiche di Coesione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla
legge 7 agosto 2012, n. 135”;
VISTO il decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346, il quale, in attuazione del D.P.C.M. n. 72/2014 individua gli Uffici di livello dirigenziale non generale nei quali si articolano le Direzioni generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ne determina i relativi compiti;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” e in particolare l’articolo 1, commi 674 e 675, che stabilisce quanto segue:
“674. Ai fini del rafforzamento della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 13 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è incrementata di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017.
675. Per effetto di quanto disposto dal comma 674 del presente articolo, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui
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all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è pari, complessivamente, a 180 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per l'anno 2014, 23 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016 e 94 milioni di euro per l'anno 2017.”
VISTO il regolamento dell’Agenzia per la coesione territoriale sul quale il Comitato Direttivo, istituito con DPCM 2 aprile 2015 e registrato alla Corte dei Conti il 12 maggio 2015, ha espresso parere favorevole nella seduta del 29 maggio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede l’introduzione dell’articolo 24-bis, concernente il Dipartimento per le politiche di coesione;
CONSIDERATO che al Dipartimento per le politiche di coesione è affidata l’alta sorveglianza sulle politiche di coesione di cui la Strategia Nazionale per le Aree Interne e le iniziative collegate alla sua attuazione sono parte integrante;
VISTA la nota DPCOE del 22 dicembre 2017 sulla semplificazione del processo SNAI per le aree sisma 2016, ai sensi della quale, a seguito degli eventi sismici di agosto, ottobre 2016 e di gennaio 2017, le cinque aree interne (Alto Aterno, Nuovo Maceratese, Ascoli Xxxxxx, Valnerina, Monti Reatini) rientranti nell’area del cratere, dovranno produrre un unico documento di strategia semplificato (in sostituzione del doppio adempimento ad oggi previsto, Preliminare e Strategia);
VISTA la delibera del CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, pubblicata sulla G.U. del 20 aprile 2015, Serie Generale n. 91 e recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi” che approva gli indirizzi operativi della Strategia Nazionale per le Aree Interne e provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 a valere sulla legge di stabilità 2014;
VISTA la delibera del CIPE n. 43 del 10 agosto 2016, pubblicata nella G.U. del 27 dicembre 2016 con oggetto: “Accordo di partenariato ‐Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190”, che ripartisce le risorse previste dalla Legge di stabilità 2015 a favore di interventi pilota in 23 aree progetto e che regolamenta la governance delle risorse, le modalità di trasferimento e monitoraggio;
VISTA la delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016” , modificativa ed integrativa della Delibera CIPE n. 9/15;
VISTA la delibera CIPE n. 52 del 25 ottobre 2018 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019 – 2021 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse”;
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VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollata in data 09.08.18 - AOODPIT. Reg. Uff. U.0002729avente ad oggetto gli adempimenti di cui al punto 4 Delibera CIPE del 7 agosto 2017, n. 80;
VISTA l’Intesa n.82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il Patto della salute 2014 - 2016 e in particolare gli atti di indirizzo che declinano interventi anche puntuali per le aree interne;
VISTA l’Intesa n.160/CSR del 15 settembre 2016, concernente il Piano Nazionale della Cronicità;
VISTA l’Intesa n.123/CSR del 7 luglio 2016 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Patto per la Sanità digitale di cui all’art.15, comma 1 dell’Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016;
VISTA la nota del Ministero della Salute-Direttore Generale della Programmazione Sanitaria n. 29962-Pdel 17/10/2016 recante “Strategia Nazionale per le Aree Interne ed interventi in campo sanitario”;
VISTE le linee guida di giugno 2015 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Programmazione 2014-2020 – Strategia Nazionale Aree Interne Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (15G00122) (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) e, in particolare, le Linee guida che nel contesto de “La Buona Scuola”, declinano interventi nelle aree–progetto;
VISTA la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità' 2016) pubblicata sulla GU
n.302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 811 e 812, della citata legge di stabilità 2016, che stabilisce quanto segue:
811. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13,della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 674, della legge 23 dicembre 2014,
n. 190, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018.
812. Per effetto di quanto disposto dal comma 811, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione della citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 190 milioni di euro, ripartiti come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017 e 20 milioni di euro per l'anno 2018.
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VISTA la legge 11 dicembre 2016 n. 232, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, pubblicata in G.U. il 21 dicembre 2016, n. 297 S.O. 57;
VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di bilancio 2018), e, in particolare, l’art.1, commi 895 e 896, che stabilisce quanto segue:
895. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo1,comma13, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 811, della legge 28 dicembre 2015, n. 208,a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, é incrementata di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
896. Per effetto di quanto disposto dal comma 895, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla citata legge n. 183 del 1987, e' pari,complessivamente, a 281,18 milioni di euro. La ripartizione delle risorse, definita all'articolo 1, comma 812, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e' modificata come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016,94milionidieuroper l'anno 2017, 20 milioni di euro per l'anno 2018, 30 milioni di euro per l'anno 2019, 30 milioni di euro per l'anno 2020 e31,18milioni di euro per l'anno 2021.
Attività del Comitato tecnico Aree Interne e relative istruttorie regionali
VISTO il “Rapporto finale di istruttoria per la selezione dell’ Area Interna val di Sole del 24 giugno 2016 (prot. DPCOE 0001593-P);
VISTA la nota del coordinatore del Comitato tecnico Aree Interne del 1 aprile 2019 prot. DPCOE-0001435-P, con la quale si dà comunicazione dell’approvazione della strategia d’Area val di Sole e della idoneità della stessa ai fini della sottoscrizione dell’APQ;
VISTE le linee guida per costruire una “Strategia di area-progetto” versione novembre 2014, redatte dal Comitato tecnico Aree Interne e pubblicato nella specifica sezione del sito dell’Agenzia per la coesione territoriale;
CONSIDERATO che il Comitato, come previsto dall’Accordo di partenariato 2014 - 2020 e dalla delibera CIPE n. 9/2015 e s.m.i., con il monitoraggio e la valutazione in itinere del rispetto dei tempi previsti e degli esiti,assicura la coerenza ai risultati attesi della strategia allegata.
Premesse giuridiche provinciali
CONSIDERATO che il precitato Accordo di Partenariato definisce la strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
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VISTI:
- - il Programma Operativo 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (P.O. FESR), adottato dalla Commissione europea con decisione C(2015) 905 di data 12 febbraio 2015 e modificato con decisione C(2018) 829 del 12 febbraio 2018 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale 29 marzo 2018, n. 513;
- - il Programma Operativo 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento a valere sul Fondo Sociale Europeo (P.O. FSE), adottato dalla Commissione europea con decisione C(2014) 9884 di data 17 dicembre 2014 e modificato con decisione C(2018) 5292 del 3 agosto 2018;
- il Programma di Sviluppo Rurale (P.S.R.) 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento a valere sul FEASR, adottato dalla Commissione europea con decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2018) 6389 del 27 settembre 2018, che modifica la precedente Decisione C(2015) 5377 del 3 agosto 2015, e con deliberazione della Giunta provinciale n. 2054 del 19 ottobre 2018 che ha approvato la versione 5.1. del PSR.
RICHIAMATE:
- la deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 500 del 30 marzo 2015 “Adesione della Provincia autonoma di Trento alla Strategia nazionale "Aree interne" e individuazione dell'area pilota.
- la deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 1235 del 22 luglio 2016 “Strategia nazionale "Aree interne" in Provincia autonoma di Trento: individuazione di una seconda Area progetto.
PRESO ATTO:
- della trasmissione, di cui al protocollo n. 1303 del 4 marzo 2019, da parte del Sindaco del Comune Capofila:
- della Strategia d’Area “val di Sole”;
- delle schede operazione attuative della Strategia d’Area;
- dell’elenco degli Indicatori;
- del Quadro finanziario.
- che il Comitato Tecnico Aree Interne in data 01/04/2019 (prot. DPCOE 0001435-P- 01/04/2019) ha approvato i documenti sopra richiamati trasmessi dal Sindaco del comune capofila;
- della deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 820 del 30 maggio 2019 “Approvazione del documento di Strategia d'Area val di Sole con relativi allegati nell'ambito della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI)”.
- delle seguenti deliberazioni di Consiglio Comunale:
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ENTE | DATA ESTREMI ATTO | ESTREMI ATTO |
Comune di Caldes | 10/06/2019 | Nr. 9 |
Comune di Cavizzana | 18/06/2019 | Nr. 18 |
Comune di Commezzadura | 14/05/2019 | Nr. 14 |
Comune di Croviana | 26/06/2019 | Nr. 13 |
Comune di Dimaro-Folgarida | 18/06/2019 | Nr. 26 |
Comune di Malé | 03/05/2019 | Nr. 17 |
Comune di Mezzana | 13/05/2019 | Nr. 16 |
Comune di Ossana | 24/06/2019 | Nr. 21 |
Comune di Peio | 21/05/2019 | Nr. 28 |
Comune di Pellizzano | 14/06/2019 | Nr. 25 |
Comune di Terzolas | 22/05/2019 | Nr. 9 |
Comune di Rabbi | 27/05/2019 | Nr. 21 |
Comune di Vermiglio | 26/06/2019 | Nr. 19 |
con le quali i membri del partenariato dell’Area Interna della valle di Sole hanno approvato la Strategia d’Area “val di Sole”, le schede operazione attuative della Strategia d’Area, il relativo quadro finanziario e il piano degli indicatori di risultato.
VISTA la Deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. …… del che
ha provveduto a:
- approvare lo schema di “Accordo di Programma Quadro “ Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole”
- delegare il Direttore Generale della Provincia autonoma di Trento alla firma dell’APQ, di cui al precedente punto, in rappresentanza della Provincia autonoma di Trento per i compiti in esso definiti;
Tutto ciò premesso
L’Agenzia per la Coesione Territoriale
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro Ministero delle politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo
Il Ministero della Salute
La Provincia autonoma di Trento
Il Sindaco del Comune di Peio, Soggetto capofila dell’Area Interna val di Sole
Stipulano il seguente
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ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “Strategia d’area” Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e, richiama, in formato essenziale, i contenuti del programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché le schede intervento di cui al punto c);
b) il “programma degli interventi”Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (progetti-operazioni) l’interrelazione tra interventi/altri impegni e risultati attesi, gli indicatori di risultato pertinenti con le fonti, i target.
Esso costituisce il progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene inoltre i seguenti sotto allegati:
2a) relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando; 2b) piano finanziario per annualità.
c) l’elenco degli “interventi cantierabili” Allegato 3) che riporta il titolo di ciascun intervento/bando, il CUP, il soggetto attuatore, l’oggetto del finanziamento, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
Ai sensi del Punto 4 della Delibera CIPE n. 52/2018, le Amministrazioni regionali assicurano, per tutti gli interventi, il monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE. Le “schede monitoraggio” che costituiscono l’oggetto su cui si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione, riprendono, per ciascun intervento (singolo progetto/operazione/insieme di progetti/operazioni omogenei), e completano i dati anticipati nella strategia d’area di cui all’Allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel programma degli interventi di cui all’Allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’Allegato 2); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento,nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del progetto/operazione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio.
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Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di Programma Quadro si intende:
a) per “Accordo”, il presente Accordo di programma quadro – Provincia autonoma di Trento – “Area interna val di Sole”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia validata dal Comitato tecnico Aree Interne e approvata dalla Provincia autonoma di Trento che indica, in particolare,i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e le azioni da porre in essere (Allegato 1 all’Accordo);
d) per “intervento”, ciascun progetto/operazione finanziato/a con risorse pubbliche (in tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “tipologia di intervento” la classificazione dell’intervento quali lavori, forniture di beni e servizi, trasferimenti a persone e imprese, assistenza tecnica;
f) per “Programma di interventi” l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (Allegato 2 all’Accordo);
g) per “interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende possibile esperire la procedura di gara;
h) per “Sistema di Monitoraggio Unitario”, la banca dati unitaria (BDU) operante presso RGS-IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, progetti/operazioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione comunitarie e nazionali;
i) per “Gestione Progetti” o altro sistema mittente idoneo, gli applicativi informatici di monitoraggio dell’attuazione degli interventi/progetti-operazioni;
j) per “Soggetto Capofila”, il Sindaco a cui i comuni dell’area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
k) per “Soggetto Attuatore”, la stazione appaltante/centrale di committenza;
l) per “Soggetto beneficiario”, un organismo pubblico o privato e, solo ai fini del regolamento FEASR, una persona fisica, responsabile dell'avvio o dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni; e, nel quadro dei regimi di aiuti di Stato, quali definiti al punto 13 dell’ articolo 2 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, l'organismo che riceve l'aiuto; e, nel quadro degli strumenti finanziari ai sensi del titolo IV della parte II del suddetto Regolamento, l'organismo che attua lo strumento finanziario ovvero, se del caso, il fondo di fondi;
m) per “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
n) per “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), il soggetto incaricato dall’Amministrazione provinciale del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo;
o) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale "Responsabile Unico del procedimento" ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
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p) per “Amministrazione capofila”, l’amministrazione regionale o la Provincia autonoma competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della Delibera CIPE n. 80/2017;
q) per “Tavolo dei Sottoscrittori”, l’organismo composto dai soggetti sottoscrittori, o loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
r) per “Comitato tecnico Aree interne”, il Comitato di cui all’Accordo di Partenariato 2014-2020 (paragrafo 3.1.6) formalmente adottato dalla Commissione Europea il 29/10/2014, già previsto dal Decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014 n. 18 e dalla Delibera del CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9;
s) per “Sistema di Gestione e Controllo” (Xx.Xx.Xx.) il sistema di procedure individuato in ambito provinciale o nazionale (a seconda dei casi) e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della Strategia d’area Provincia autonoma di Trento – “Area interna val di Sole” mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La Strategia individua gli obiettivi di rafforzamento e trasformazione da perseguire nell’area e le azioni corrispondenti (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e consentire l’apporto delle risorse e delle competenze esterne all’area medesima.
3. La Strategia esplicita gli assetti istituzionali derivanti dai processi di associazionismo funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
La copertura finanziaria relativa alla Strategia d’Area della val di Sole e documenti allegati ad essa, per la quale si stimano complessivamente investimenti per euro 22.422.494,94 è assicurata, dalle seguenti risorse:
1) euro 3.740.000,00 per interventi finanziati dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge 190/2014) La disponibilità di tali risorse finanziarie avverrà a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) come previsto dalla Deliberazione del CIPE n. 9/2015 e ss.mm.ii.;
2) euro 6.967.549,19 per interventi finanziati con i fondi SIE, come di seguito ripartiti, con la possibile compensazione reciproca in sede di verifica finale:
b) P.O. FESR: euro 2.387.549,19;
c) P.O. FSE: euro 580.000,00;
d) P.S.R. 2014-2020: euro 4.000.000,00.
3) euro 214.945,75 per ulteriori interventi coerenti con la Strategia e finanziati da diversi soggetti sotto la denominazione di “Altre fonti finanziarie” all’interno delle specifiche schede progetto, come di seguito riportati:
- euro 40.000,00 a carico dell’ENAIP di Ossana (Relazione tecnica nr. 2) per
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l’“Innovazione didattica nel Centro di formazione professionale ENAIP di Ossana: la "Buona scuola per le Aree Interne" in sinergia con gli obiettivi strategici (SNAI) della val di Sole”.
- euro 44.945,75 a carico della PAT (Relazione tecnica nr. 4 – con riferimento alla determinazione dell’Agenzia Provinciale Opere Pubbliche n. 8 del 23 marzo 2018) per lo “Sviluppo e completamento del progetto di infrastruttura in banda ultralarga (BUL) del Trentino. Collegamento in banda UL degli istituti scolastici nell'ambito della Comunità della val di Sole” modificata con determina n. 11 di data 18 aprile 2018.
- euro 30.000,00 a carico dell’Azienda per la promozione Turistica della valle di Sole (Relazione tecnica nr. 12) per “Servizio Mobilità Invernale Skibus – Attivazione di nuove linee e potenziamento delle linee esistenti ”.
- euro 100.000,00 a carico di Holding Dolomiti SpA (Relazione tecnica nr. 13) per “Mobilità Sostenibile: installazione di punti di ricarica per automezzi ibridi ed elettrici e per e-bike”.
4) euro 11.500.000,00 per la compartecipazione stimata dei beneficiari dei contributi SIE, sulla base delle diverse percentuali di contributo erogabili ai beneficiari stessi.
La copertura finanziaria è da ritenersi indicativa delle previsioni di spesa formulate, nel limite della concreta realizzabilità dei progetti inseriti nella Strategia della valle di Sole e nel rispetto delle procedure di selezione dei progetti presentati a valere sugli Avvisi e Bandi dei fondi SIE.
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e) comma 5 del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicata tempestivamente al Tavolo dei Sottoscrittori di cui all'art.6.
2. In particolare le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) L’Agenzia per la Coesione Territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
b) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, promuove per quanto di competenza ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di
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competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
c) Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi, a carico degli enti attuatori,al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
d) Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza e al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
e) Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le attività e le istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo,nonché, laddove necessario, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
f) L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro,garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
g) Il Soggetto Capofila attiva tutte le necessarie misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del piano degli interventi e degli impegni previsti dal presente accordo; garantisce la piena collaborazione, in qualità di Soggetto capofila, con gli Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede intervento (Allegato 2a); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti;
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l’attivazione ed utilizzo a pieno ed in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo;
h) la Provincia autonoma di Trento garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del programma di interventi dell’Accordo ai fini di promuovere le tempistiche e le procedure indicate negli allegati, la tempestiva selezione delle operazioni ove pertinente, conformemente alle norme previste dai programmi (PO e PSR) e al cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio anche tramite proprio sistema informativo mittente (SGP), e per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio nei tempi previsti degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base provinciale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce altresì il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime dell’intervento qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, l’autorità provinciale competente individua un “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), che interagisce con i "Responsabili dell’intervento", nel rispetto di quanto prescritto dall’Accordo.
In qualità di amministrazione capofila degli interventi assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della Delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9, come sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 7 agosto 2017 n.80, a sua volta sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 25 ottobre 2018, n. 52, con particolare riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento, alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE e all’adozione di sistemi di gestione e controllo.
3. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto attuatore di ciascuna componente progettuale di cui agli allegati 2 e 3 e considerati le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di gestione dei programmi SIE 2014-2020, ove pertinente, garantiscono:
a) la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alla disponibilità di risorse per un ammontare sufficiente a garantirne la completa realizzazione;
b) la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/soggetti preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
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4. Entro il 30 giugno di ogni anno su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
5. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 13;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
e) procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei Sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di propria competenza e in particolare:
a) ad attivare e a utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli allegati del presente accordo;
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b) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla legge 7 agosto 90 n. 241; ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
c) a proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori di cui al punto1;
d) a provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuna per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU - protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS- IGRUE e da ciascun programma operativo e dal programma di sviluppo rurale;
e) a porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
3. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della Delibera CIPE n. 52/2018, la documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai Soggetti Attuatori e dalle Regioni e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti;
4. All’Agenzia per la Coesione Territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio in base all’ alimentazione della banca dati;
b) la convocazione del tavolo dei sottoscrittori;
c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore di ciascuna area progetto, secondo le disposizioni della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018.
5. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’Area e nel presente Accordo.
Articolo 7 Responsabile Unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Articolo 8 Responsabile Unico dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo la
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Provincia autonoma di Trento, tenendo conto della valenza degli interventi, individua quale Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA) il Dirigente del Servizio Europa.
2. Al RUA viene conferito specificatamente il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell'Accordo;
e) coordinare il capofila ed i Responsabili dei singoli interventi nelle attività dell'Accordo secondo le modalità definite nell’atto negoziale di cui alla Delibera CIPE 9/2015e s.m.i. ed inoltre nell’immissione dei dati per l’attuazione ed il monitoraggio dei singoli interventi;
f) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo di riferimento, secondo la procedure previste;
g) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l'inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori;
h) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento art. 31 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione della scheda-intervento, assumendo la veridicità delle informazioni in esse contenute.
2. Inoltre, nel corso del monitoraggio svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l'attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al, capofila, al RUA ed al RUPA gli
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eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
d) provvedere al monitoraggio dell’intervento inserendo i dati richiesti nel Sistema informativo di riferimento;
e) trasmettere al RUA e al RUPA, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, una relazione esplicativa,contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I progetti che fanno parte del programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’Allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’Allegato 3.
Articolo 11
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Provincia trasmette all’Agenzia per la Coesione Territoriale un rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico Aree Interne come stabilito dal punto 5 della Delibera CIPE
n.9 del 2015 e s.m.i..
2. Il programma di interventi, di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, in tutte le sue componenti finanziate è oggetto di monitoraggio secondo le regole del Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’area interna “val di Sole” è riportato nella sua denominazione quale “progetto complesso” nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto le “operazioni/progetti” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
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5. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione, agli indicatori di risultato ed ai risultati del presente Accordo saranno ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di comunicazione relativo all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne predisposto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Articolo 12
Sistema di gestione e controllo (Xx.Xx.Xx.)
1. Le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano la messa in opera di Sistemi di Gestione e Controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite.
2. Per gli interventi finanziati con fondi SIE si applica il Xx.Xx.Xx. dello specifico Programma Operativo.
Articolo 13
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei Xx.Xx.Xx. e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi, l’Agenzia per la Coesione Territoriale richiede al Comitato tecnico Aree Interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori.
Articolo 14
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art. 1, comma 674 della legge di stabilità n. 190/2014 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018, secondo la seguente modalità:
24
• per la prima annualità l’anticipazione è erogata sulla base del fabbisogno individuato dal “piano finanziario per annualità degli interventi” di cui all’Allegato 2b;
• le successive anticipazioni vengono erogate sulla base del predetto piano finanziario, aggiornato annualmente in coerenza le previsioni inserite nel sistema di monitoraggio, solo allorquando il costo realizzato rappresenti almeno il 75% dell’ultima anticipazione erogata ed il 100% di quelle precedenti.
Articolo 15
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche ed integrazioni.
Articolo 16 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della Delibera CIPE
n. 29 del 21 marzo 1997 la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell’intervento previsto dal presente Atto. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi si intende automaticamente recepita.
Roma,
Firmato digitalmente
Agenzia per la Coesione Territoriale Direttore Area Progetti e Strumenti Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx X’Xxxxxx
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
25
Direttore Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxx
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Direttore Generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Direttore Generale Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo
Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx
Ministero della Salute
Direttore Generale della programmazione sanitaria Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx
Provincia autonoma di Trento
Direttore Generale Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxx
Soggetto Capofila – Comune di Peio
Il Sindaco
Signor Xxxxxx Xxxxxx
26
CONVENZIONE TRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO E COMUNE DI PEIO QUALE RAPPRESENTANTE E CAPOFILA DEI COMUNI DELL’AREA INTERNA “VAL DI SOLE” PER L’ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA NAZIONALE AREE INTERNE (SNAI).
L’anno, il giorno e il mese che risultano dalle firme digitali, Tra
• Provincia autonoma di Trento con sede legale in Trento, piazza Dante 15, C.f. 00337460224 in persona del Presidente pro tempore della Provincia autonoma di Trento, Xxxxxxxx Xxxxxxx, o suo delegato;
• Comune di Peio, di seguito indicato “Soggetto capofila”, con sede legale in Peio, via Xxxxxxxx Xxxxxxxxx n. 31, C.f. 00308670223, rappresentato dal Sindaco pro tempore, signor Xxxxxx Xxxxxx, il quale interviene nel presente atto in qualità di legale rappresentante dell’Ente e su delega conferitagli dai Comuni di Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro-Folgarida, Malé, Mezzana, Ossana, Pellizzano, Rabbi, Terzolas, Vermiglio con deliberazioni dei rispettivi Consigli Comunali (comuni indicati successivamente come “enti interessati”) ed autorizzato alla stipula della presente convenzione con deliberazione del Consiglio comunale di Peio n. 50 del 08/10/2019.
Premesso che:
- con decisione della Commissione Europea 29 ottobre 2014 C (2014) 8021 è stato adottato l’Accordo di Partenariato tra Stato Italiano ed Unione Europea per la definizione di azioni combinate finalizzate allo sviluppo locale ed al rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione), da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
- l’Accordo di Partenariato citato al capoverso che precede ha stabilito i contenuti strategici e le principali modalità attuative delle azioni ivi delineate, che costituiscono la “Strategia Aree interne”, mirata a sostenere aree ritenute dal medesimo Accordo “particolarmente fragili, sovente geograficamente interne, che hanno subito nel tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui significative potenzialità di ricchezza naturale, paesaggistica e di saper fare vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate sul lato dello sviluppo economico e su quello dell’adeguatezza dei servizi alle comunità”;
- l'Accordo di Partenariato prevede altresì che il finanziamento delle predette azioni deve trovare puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di Programma Quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni/Province e Amministrazioni centrali, come richiamato all’art. 1 comma 15 della Legge n. 147 del 27 dicembre 2013.
Preso atto inoltre che:
- con deliberazione 28 gennaio 2015 n. 9 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) è stato previsto che la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) attuativo della Strategia per l’area progetto di ciascuna Regione o Provincia deve essere preceduta da un atto negoziale fra la Regione o Provincia e il soggetto capofila in rappresentanza dei Comuni dell’area progetto;
- con deliberazione n. 500/2015 la Giunta provinciale ha approvato l’adesione della Provincia autonoma di Trento alla Strategia nazionale per le “Aree interne” ed ha individuato l’area del Tesino quale area progetto pilota per la quale procedere, attraverso la stipula dell’Accordo di Programma Quadro tra Amministrazioni centrali, provinciale e locali, alla definizione degli specifici interventi, delle relative modalità e responsabilità nell’attuazione di una Strategia di sviluppo condivisa;
1
- con deliberazione n. 1235/2016 dal titolo “Strategia nazionale "Aree interne" in Provincia autonoma di Trento: individuazione di una seconda Area progetto” la Giunta provinciale ha individuato i comuni della comunità della valle di Sole quale area rispondente ai requisiti della Strategia Nazionale Aree Interne avviando il procedimento per la definizione del progetto strategico e della sua formalizzazione in un Accordo di Programma Quadro;
- con deliberazione n. 80 del 7 agosto 2017, il CIPE ha riconosciuto la possibilità di stipulare l’atto negoziale tra la Provincia autonoma e la rappresentanza dei comuni dell’area progetto anche in accompagnamento alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro;
- con deliberazione n. 820 del 30 maggio 2019 la Giunta provinciale ha approvato la Strategia dell’Area interna “val di Sole”;
- con deliberazione n. ... del ……/…/….. la Giunta provinciale ha approvato lo schema di Accordo di Programma Quadro denominato “ Provincia autonoma di Trento - Area interna val di Sole“.
Tutto ciò premesso,
Tra gli enti come individuati in intestazione, si conviene e si stipula quanto segue:
Art. 1 - Premesse e allegati
Le premesse, gli atti ed i documenti allegati, che le Parti dichiarano di conoscere ed accettare, costituiscono parte integrante e sostanziale, anche ai sensi e per gli effetti della L.p. 23/1992, della presente Convenzione per l’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro “Provincia autonoma di Trento - Area Interna val di Sole “ approvato dalla Giunta provinciale con Deliberazione n.
………del /……/….
Art.2 – Oggetto
La presente Convenzione regola i rapporti tra la Provincia autonoma di Trento ed i comuni di Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro-Folgarida, Malé, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolas, Vermiglio al fine di supportare la piena attuazione della Strategia dell’Area interna della valle di Sole approvata dai Consigli comunali dell’Area e dalla Giunta provinciale con proprio atto n. 820 del 30 maggio 2019.
Art.3 - Obiettivi
La Convenzione ha come obiettivo la realizzazione del progetto dell’Area interna “valle di Sole”, territorio ad oggi soggetto ad un potenziale e crescente declino, fornendo ad essa gli strumenti per aumentare la propria attrattività territoriale e per poter competere con gli altri contesti alpini, investendo nel proprio capitale umano e nella propria identità, valorizzando le risorse sociali, economiche ed ambientali, promuovendo un turismo sostenibile e favorendo uno sviluppo integrato anche in sinergia con i territori contermini.
Art. 4 - Impegni comuni dei soggetti sottoscrittori
Oltre a quanto specificamente previsto dalla presente Convenzione, nel rispetto dei principi di collaborazione e di non aggravio del procedimento, di cui alla L.p. 23/1992, e in coerenza con quanto previsto nell’Accordo di Programma Quadro, gli enti interessati si impegnano a rendere quanto più possibile celere l’adozione dei provvedimenti amministrativi che dovessero rendersi necessari per l’attuazione degli interventi oggetto della Strategia.
Gli enti interessati si impegnano pertanto a:
a) collaborare attivamente con gli altri soggetti coinvolti in attuazione del principio di leale cooperazione istituzionale;
b) promuovere tutte le iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e dei termini assunti con la sottoscrizione della presente Convenzione;
2
c) avvalersi di ogni strumento della vigente normativa in materia di semplificazione dell’attività amministrativa, nonché di snellimento e accelerazione dei procedimenti di decisione, controllo ed esecuzione degli interventi;
d) promuovere tutte le iniziative necessarie a superare ogni eventuale impedimento e/o ostacolo (procedurale, etc.) alla realizzazione del programma di interventi. Le parti adotteranno dunque tutti gli atti e porranno in essere tutti i comportamenti necessari alla rapida esecuzione della Convenzione, nel rispetto delle procedure ed in accordo alle proprie reciproche responsabilità, obblighi od impegni.
Art. 5 - Impegni della Provincia autonoma di Trento La Provincia autonoma di Trento si impegna a:
- Garantire l’esecuzione degli interventi di propria competenza, come definiti nell’Accordo di Programma Quadro, attraverso le Autorità di Gestione dei Fondi strutturali;
- Garantire l’esecuzione degli interventi di propria competenza, come definiti nell’Accordo di Programma Quadro, attraverso le proprie strutture amministrative;
- Assicurare le attività previste nell’Accordo di Programma Quadro, con particolare riferimento al flusso delle risorse finanziarie, all’attivazione dei procedimenti per l’esecuzione degli interventi inseriti nell’Accordo di Programma Quadro (APQ) ed in generale le attività connesse al ruolo di RUPA (Responsabile Unico delle Parti), di RUA (Responsabile Unico dell’Attuazione) e di Amministrazione capofila come definite nell’APQ.
Art.6 - Impegni del soggetto Capofila Il soggetto Capofila, il comune di Peio, si impegna a:
- Assicurare per il tramite della propria struttura amministrativa, la partecipazione al coordinamento dell’esecuzione del programma di interventi definiti nell’Accordo di Programma Quadro, in particolare quelli di cui è soggetto attuatore;
- Svolgere ogni altra attività prevista nell’Accordo di Programma Quadro, secondo quanto in esso definito di sua competenza.
Art. 7 - Durata della convenzione
La presente convenzione decorre da (ad esempio data di sottoscrizione, ecc.) ed ha efficacia fino al completamento dei progetti della Strategia e degli adempimenti stabiliti nell’APQ.
Art. 8 - Modifiche non sostanziali
E‘ dato mandato alle parti di apportare eventuali modifiche a carattere non sostanziale che si rendessero necessarie per il perfezionamento del testo.
Art. 9 - Spese per la convenzione
Agli effetti fiscali le parti dichiarano che il presente atto è esente dall’imposta di bollo ai sensi dell’art. 16 della Tabella B) allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642 e s.m. e soggetto a registrazione solo in caso d’uso ai sensi del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 e s.m.
Art. 10 - Controversie
Le parti convengono di definire in via assolutamente bonaria ed amichevole qualsiasi controversia possa nascere dalla esecuzione e dalla interpretazione della presente convenzione. Per le eventuali controversie che non fossero risolte in xxx xxxxxxx x competente il Foro di Trento.
Art. 11- Norma finale
Per quanto non previsto dalla presente convenzione, si richiamano le deliberazioni del CIPE in materia di Strategia Nazionale Aree Interne.
3
Trento, li / /
Provincia autonoma di Trento Comune di Peio
Il Presidente Il Sindaco
Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxx
4
Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) dei fondi della Legge di Stabilità 2015 in provincia di Trento
Descrizione delle funzioni e delle procedure per la Gestione e il Controllo degli interventi finanziati attraverso i fondi della legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) nel quadro della Strategia Nazionale delle Aree Interne in Provincia di Trento.
Indice
Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) dei fondi della Legge di Stabilità 2015 in provincia di Trento 1
Premessa 1
1. Riferimenti normativi 3
2. Definizioni e nomenclatura adottata nel presente documento 4
3. Governance della strategia e soggetti coinvolti 4
3.2 Soggetti coinvolti 4
4. Il monitoraggio 6
4.1 Soggetti deputati al Monitoraggio 6
4.2 Tempistiche del monitoraggio 6
4.3 Riprogrammazione delle risorse e delle economie 7
4.4 Modifiche, annullamento di interventi 7
5 Il sistema di controllo 7
5.1 Il procedimento dei controlli 7
5.2 Le fasi dei controlli 8
5.2.1 Verifica delle procedure 8
5.2.2 Verifica documentale 8
5.2.3 Verifica in loco (in itinere ed ex post) 9
5.3 Ammissibilità della spesa 9
5.4 Formalizzazione dell’esito del controllo, comunicazione e gestione del contradditorio 11
5.5 Check lists e manualistica 11
5.6. Flusso finanziario e certificazione della spesa 11
6. Prescrizioni finali 12
Allegato: estratto dall’Accordo di Programma Quadro 14
Premessa
Il presente documento illustra il Sistema di Gestione e Controllo, di seguito Xx.Xx.Xx., per l’attuazione della Strategia di sviluppo locale delle Aree Interne in Provincia di Trento, Area Interna della valle di Sole, dove, nel quadro della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), alcuni interventi, a seguito della stipula dell’Accordo di Programma Quadro (APQ), beneficiano del contributo finanziario della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (di seguito legge di Stabilità 2015).
La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) è una politica nazionale avviata nel contesto dell’Accordo di Programma Italia Commissione Europea del 29 ottobre 2014 C (2014) 802, che prevede azioni combinate finalizzate allo sviluppo locale ed al rafforzamento dei servizi essenziali
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 1
di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) in “ aree periferiche” del paese, definite “Aree Interne”.
L'Italia nel Piano Nazionale di Riforma (PNR) ha adottato una Strategia per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo e i servizi essenziali di queste aree “periferiche” attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e fondi comunitari SIE promuovendo interventi relativi a precise Strategie di sviluppo locale nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), promosse dalle istituzioni locali e dai locali rappresentanti delle comunità coinvolte:
- Risorse nazionali individuate nella “Legge di Stabilità” del 2015 per finanziare progetti inerenti lo sviluppo dei servizi essenziali di cittadinanza;
- Risorse comunitarie da attivare attraverso il P.O. FESR 2014-2020, il P.O. FSE 2014-2020 ed il PSR 2014-2020 a sostegno di progetti di sviluppo economico locale.
L’articolo 1, commi 674 e 675 della legge 23 dicembre 2014, n.190 (legge di Stabilità 2015) individua risorse per l’efficacia e la sostenibilità della Strategia Nazionale Aree Interne per il periodo di programmazione 2014-2020. Sono risorse per la realizzazione degli interventi finalizzati all’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione ex legge 183/1987 e per il finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, nell’ambito della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato;
In riferimento ai citati articoli della Legge di Stabilità, in collaborazione con il Comitato Tecnico Aree Interne che ne presiede la realizzazione, in provincia di Trento è stato avviato il progetto “Area interna della valle di Sole”.
La Strategia dell’Area e gli interventi attuativi a valere sulle diverse fonti di finanziamento citate, è contenuta nell’apposito Accordo di Programma Quadro (APQ) tra la Provincia autonoma di Trento e la rappresentanza dei comuni dell’Area interna della valle di Sole come stabilito dalla delibera CIPE n. 9/2015 e ss.mm.ii.
“Le Amministrazioni regionali/provinciali titolari degli interventi - come riportato nelle delibere CIPE n. 9/2015, n. 80/2017 e n. 52/2018 - assicurano la messa in opera di un Sistema di Gestione e Controllo, in sigla Xx.Xx.Xx., atto a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie da parte dei beneficiari attraverso:
- l’adozione di un modello organizzativo preposto alle attività di gestione e controllo da parte degli organismi competenti;
- la messa a punto di procedure, linee guida e strumenti operativi in grado di assicurare il controllo sulla trasparenza dei flussi finanziari e sulla regolarità delle operazioni finanziate, nell’ottica di prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità.
Il Xx.Xx.Xx. risponde all’esigenza di assicurare l’efficace attuazione degli interventi e la gestione finanziaria attraverso strumenti e procedure che garantiscano la regolarità e la correttezza dei finanziamenti erogati per la realizzazione di operazioni/progetti approvati nella Strategia delle Aree Interne e nel conseguente Accordo di Programma Quadro che all’art. 12 esplicitamente sancisce la necessità di adottare specifici Sistemi di Gestione e Controllo.
Il presente documento illustra il Xx.Xx.Xx. che si applica esclusivamente agli interventi e alle “operazioni/progetti” nell’Area interna “val di Sole” finanziati con risorse provenienti dalla “Legge di Stabilità 2015”, nelle modalità definite dalla delibera del CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015 e ss.mm.ii.
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 2
Le delibere CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015 e n. 80 del 7 agosto 2017 infatti specificano che “le amministrazioni regionali o centrali (ove competenti), per tutti gli interventi assicureranno l’adozione dei sistemi di gestione e controllo efficaci e idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite, secondo la vigente normativa”.
Per i progetti finanziati con i fondi SIE (FEASR, FESR e FSE) dei Programmi comunitari saranno applicati i Sistemi di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) adottati per i rispettivi Programmi Operativi, come richiamato all’art. 12 del testo dell’Accordo di Programma Quadro.
Il documento potrà essere soggetto ad aggiornamenti ed integrazioni in risposta a mutamenti del contesto normativo e procedurale di riferimento; nel caso si procederà all’approvazione formale di un nuovo documento e alla sua diffusione, anche attraverso incontri di approfondimento, a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi od “operazioni/progetti” inseriti nell’Accordo di Programma Quadro.
1. Riferimenti normativi
- Delibera CIPE n. 14 del 22/03/2006 che definisce le procedure da seguire per la governance degli APQ;
- Accordo di Partenariato Italia 2014-2020 adottato con decisione della Commissione Europea il 29/10/2014;
- Legge n. 147 del 27 dicembre 2013;
- Delibera CIPE n. 9 del 28/01/2015 “Accordo di partenariato- strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Pese- indirizzi operativi”;
- Delibera CIPE n. 10 del 28/01/2015 “Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all’articolo 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell’accordo di partenariato 2014-2020”;
- Delibera CIPE n. 80 del 07/08/2017 “Ripartizione delle risorse stanziate con legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione”;
- Delibera CIPE n. 52 del 25/10/2018 “Accordo di partenariato - Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese - Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019-2021 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse”;
- Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro. MEF (0032538 del 9 ottobre 2003);
- Legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 “Disciplina dell'attività contrattuale e dell'amministrazione dei beni della Provincia autonoma di Trento”;
- Legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23 “Principi per la democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all'azione amministrativa provinciale e norme in materia di procedimento amministrativo”;
- Testo unico delle leggi regionali sull’ordinamento dei Comuni della Regione autonoma Trentino- Alto Adige approvato con d.P.Reg. 1 febbraio 2005 n. 3/L;
- Testo unico delle leggi regionali sull’ordinamento del personale dei Comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige approvato con d.P.Reg. 1 febbraio 2005 n. 2/L;
- Testo unico delle leggi regionali sull’ordinamento contabile e finanziario nei Comuni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige approvato con d.P.G.R. 28 maggio 1999 n. 4/L nonché il Capo II (Disposizioni per l'adeguamento del sistema contabile e degli schemi di bilancio degli enti locali alle disposizioni in materia di armonizzazione recate dal decreto legislativo n. 118 del 2011) della legge provinciale 9 dicembre 2015, n. 18;
- Legge provinciale 9 marzo 2016, n. 2 (Legge provinciale di recepimento delle Direttive europee in materia di contratti pubblici);
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 3
- Legge provinciale 15 novembre 1993, n. 36 “Norme in materia di finanza locale”;
- Legge provinciale 3 ottobre 2007, n. 15 “Disciplina delle attività culturali”;
- Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16 “Tutela della salute in provincia di Trento”.
2. Definizioni e nomenclatura adottata nel presente documento
APQ: Accordo di Programma Quadro. Strumento attuativo di cooperazione interistituzionale (Legge 23 dicembre 1996 n. 662 art. 2 c. 203 lett. c).
Xx.Xx.Xx.: per Sistema di Gestione e Controllo s’intende il sistema di procedure individuato in ambito provinciale e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa. (Art. 2 dell’APQ).
Unità di controllo: l'Unità di Controllo (Xxx.Xx.) effettua i controlli a valere sul complesso degli interventi finanziati con la Legge di Stabilità 2015 e garantisce la corretta applicazione della normativa nazionale e comunitaria in tema di controlli attraverso verifiche documentali, verifiche in loco e verifiche di sistema.
RUPA: il Responsabile Unico delle Parti (Art. 2 e art.7 dell’APQ) si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata (vd Allegato).
RUA: il Responsabile Unico dell’Attuazione (Art. 2 e art. 8 dell’APQ) dell’Accordo di Programma Quadro (vd Allegato).
Responsabile d’intervento e Responsabile di procedimento: come definito all’art. 9 dell’APQ (vd Allegato).
Strategia d’Area: in riferimento al”progetto complesso” o progetto integrato d’area interna (art. 11 dell’APQ) definito dalla Strategia Nazionale Aree Interne, ovvero il progetto denominato “valle di Sole” in provincia di Trento.
Operazioni/progetti: come definiti all’art. 11 dell’APQ sono gli interventi allegati all’APQ oggetto di finanziamento (Legge di Stabilità 2015), di monitoraggio e di controllo.
3. Governance della strategia e soggetti coinvolti
Le modalità di governance, in recepimento di quanto stabilito in Legge di Stabilità n. 147 del 27 dicembre 2013 art. 1 c. 15, sono indicate nell’Accordo di Programma Quadro (APQ), che è lo strumento attuativo di cooperazione interistituzionale per l’attuazione degli interventi programmati nella Strategia di ciascuna Area Interna.
3.2 Soggetti coinvolti
A. Il Soggetto capofila – vd art. 2 e art. 5 dell’estratto dell’APQ in fondo al presente documento. Il Sindaco a cui i Comuni dell’Area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
B. Amministrazione capofila (AC) – vd art. 5 dell’estratto dell’APQ in fondo al presente documento. La Provincia autonoma di Trento per gli adempimenti ai sensi del punto 4, penultimo
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 4
comma della delibera CIPE n. 9/2015, come modificato dalla delibera CIPE n. 80/2017 al punto 4 “Modalità di trasferimento”;
C. Il Tavolo dei sottoscrittori – vd art. 6 dell’estratto dell’APQ in fondo al presente documento. Organismo composto dai soggetti sottoscrittori dell’APQ che assumono impegni vincolanti ai sensi e nei termini dell’Accordo (figura 1). Il Tavolo dei sottoscrittori svolge funzioni simili a quelle di un Comitato di sorveglianza;
D. Responsabile Unico delle Parti (RUPA) – vd art. 7 dell’estratto dell’APQ in fondo al presente documento. Vigila sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nell’APQ dalla Parte rappresentata e ottempera agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura. Incarico affidato alla Direzione Generale della P.A.T.;
E. Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro (RUA) – vd art. 8 dell’estratto dell’APQ in fondo al presente documento. E’ il soggetto incaricato dall’Amministrazione provinciale per il coordinamento della complessiva attuazione dell’APQ. Incarico affidato al Servizio Europa della P.A.T.
Organigramma generale della Strategia d’Area Interna [governance dell’APQ]
Comitato
Tecnico Aree Interne CTAI
Ag. Coesione
Territoriale e Ministeri
MEF ( RGS –
IGRUE)
Amministrazione capofila
(P.A.T.)
RUPA
( Direz. Gen.
P.A.T.)
RUA
(Serv. Europa P.A.T.)
Uff. Aiuti di
Stato e Ctrl I liv.
P.A.T.
Soggetto
capofila (Comune)
Soggetto Attuatore .
Resp. Attuazione Intervento (SA / RAI)
SNAI
Figura 1: organigramma dell’APQ
F. Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi – vd art. 9 dell’estratto dell’APQ dell’estratto dell’APQ in fondo al presente documento. Il responsabile d’intervento integra le funzioni previste come “responsabile del procedimento” ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23 e sovrintende il monitoraggio attuativo dell’intervento (progetto/operazione) di cui è responsabile.
In generale nell’architettura gestionale della Strategia dell’Area Interna valle di Sole, per quanto riguarda le modalità della gestione finanziaria, si è assunto di riunire sotto un’unica figura le funzioni sia di gestione che di certificazione. Questa figura è il Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro (RUA) individuato nel Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento. Rimane separata invece la funzione del controllo della spesa, svolta
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 5
dall’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I livello della Provincia autonoma di Trento, che garantisce l’indipendenza funzionale dal soggetto incaricato delle funzioni di gestione e certificazione.
4. Il monitoraggio
Il monitoraggio accompagna la realizzazione dei singoli interventi, operazioni/progetti descritti nell’allegato all’Accordo di Programma Quadro “Provincia autonoma di Trento - Area interna della valle di Sole”, consentendo di verificarne nel tempo l’avanzamento procedurale, fisico e finanziario e il conseguimento degli obiettivi previsti attraverso la valorizzazione di uno specifico set di indicatori.
Il monitoraggio avviene sia attraverso la tempistica ed i meccanismi previsti nella governance dell’APQ, sia attraverso il flusso di informazioni informatizzato per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario (BDU) presso MEF-IGRUE tramite il sistema informativo adottato dalla PAT. Il Sistema di monitoraggio adottato dalla PAT è l’SGP - Sistema di Gestione Progetti - dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (xxxx://xxxxxx.xxx.xxx.xx/XXX).
4.1 Soggetti deputati al Monitoraggio
I soggetti della governance deputati al monitoraggio della realizzazione della Strategia sono:
a) i Soggetti attuatori/Beneficiari (SA/B) delle “operazioni/progetti” definiti negli allegati dell’APQ.
b) il Responsabile dell’Attuazione dei singoli interventi (RAI) o il responsabile di procedimento secondo l’art. 31 del D.Lgs 50/2016 e secondo la legge provinciale 23/1992.
c) il RUA. Responsabile Unico dell’Accordo è il Servizio Europa della P.A.T. Coordina le attività di monitoraggio, validazione e trasferimento delle informazioni al Sistema Unico di Monitoraggio delle Politiche di Coesione (BDU) e le modalità di gestione dei flussi finanziari.
Il sistema di raccolta, registrazione e conservazione in formato elettronico dei dati relativi a ciascuna operazione è a carico dei Soggetti attuatori /Beneficiari e dell’Amministrazione capofila (Art. 6 c.3 dell’APQ) ed è coordinato dal RUA che provvede ad alimentare il Sistema informativo di riferimento, il Sistema di Gestione Progetti – SGP - dell’Agenzia per la Coesione Territoriale (art. 8 dell’APQ).
4.2 Tempistiche del monitoraggio
1. Entro il 30 giugno di ogni anno sarà sottoposto al Tavolo dei Sottoscrittori un report complessivo con l’aggiornamento degli impegni assunti, la progettazione e realizzazione degli interventi, l’attivazione delle risorse e altri atti di competenza secondo quanto contenuto nell’APQ (art. 5 dell’APQ).
2. Entro il 31 gennaio dell’anno successivo il Responsabile d’Attuazione dei singoli Interventi (art. 9 dell’APQ) deve inviare una relazione esplicativa sull’avanzamento dell’operazione/progetto di competenza, al RUA e al RUPA (art. 9-2.e dell’APQ).
3. Sono effettuate verifiche semestrali della tempistica attuativa indicata nei cronoprogrammi (art. 5 c.1 dell’APQ). Il RUPA è competente nella valutazione e nell’eventuale formulazione di proposte da sottoporre al tavolo dei Sottoscrittori (art. 6 dell’APQ).
4. Le modalità di aggiornamento dei dati del monitoraggio nel Sistema di Gestione Progetti
– SGP - (par. 4.3) avvengono con riferimento al par. 5 della Deliberazione CIPE n. 9/2015.
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4.3 Riprogrammazione delle risorse e delle economie
E’ possibile, in termini generali, la riprogrammazione delle spese. A tale fine il RUPA sottopone al “Tavolo dei sottoscrittori” le proposte di riprogrammazione e riutilizzo delle risorse e delle economie (art. 6 c.1 dell’APQ), previa segnalazione da parte del RUA a seguito del monitoraggio degli interventi, operazioni/progetti e delle verifiche sull’ammissibilità delle spese eseguita dall’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I livello.
4.4 Modifiche, annullamento di interventi
Le eventuali modifiche agli interventi, operazioni/progetti proposti sono sottoposte in base all’entità finanziaria della modifica all’approvazione da parte del Tavolo dei sottoscrittori, eventualmente anche mediante procedura scritta, su richiesta formalizzata da parte del RUPA (art. 6
c.1 dell’APQ) ed in base agli esiti di una specifica istruttoria del RUA, che effettua una verifica di coerenza sulle eventuali modifiche con gli indirizzi definiti nei documenti di programmazione nazionali e comunitari e inerenti alla Strategia dell’Area interna interessata.
5 Il sistema di controllo
Gli organismi responsabili della gestione e controllo degli interventi finanziati con le risorse della legge di Stabilità 2015 per la Strategia Nazionale per le Aree Interne sono:
- il Servizio Europa della P.A.T. che svolge la funzione di RUA (Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro - art. 8 dell’APQ). Data la particolare funzione assegnata al RUA e nella considerazione che il presente Xx.Xx.Xx. non prevede controllo da parte di organismi comunitari, per quanto richiamato al paragrafo precedente, si attribuisce al RUA la funzione di Gestore e Accertatore della spesa per gli interventi di competenza finanziaria delle leggi di Stabilità per quanto concerne la Strategia Nazionale per le Aree Interne;
- L’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I livello della P.A.T. esercita la funzione di Controllo procedurale e documentale su tutti gli interventi finanziati con le richiamate leggi di Stabilità in concomitanza con la gestione dell'intervento e diretta a verificare la corretta esecuzione delle operazioni gestionali e inoltre provvede alle verifiche “in loco” a campione (al massimo sul 10% degli interventi finanziati con Legge di Stabilità per ciascuna APQ) circa gli aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e fisici delle operazioni/progetto finanziate dalla legge di Stabilità 2014. L’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I livello della P.A.T relaziona al RUA l’esito dei controlli. Tale Ufficio è funzionalmente e organizzativamente indipendente dal RUPA, dal RUA e dal Soggetto capofila dell'Area Interna.
Nel presente Xx.Xx.Xx. non è previsto un organismo per i controlli di II livello; per tale ragione genericamente si fa riferimento alla dizione “controllo” in riferimento ai controlli di I livello.
5.1 Il procedimento dei controlli
I controlli devono accertare che i prodotti o i servizi forniti siano coerenti con l’APQ sottoscritto, che i Soggetti attuatori/Beneficiari abbiano pagato le relative spese e che le stesse siano coerenti con l’APQ sottoscritto, che siano rispettati gli obblighi di tracciabilità dei pagamenti ai sensi della legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i. con particolare riferimento al CUP (Codice unico di progettazione). Le verifiche devono altresì comprendere procedure intese ad evitare un doppio
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finanziamento delle spese attraverso altri programmi nazionali o comunitari, anche relativi ad altri periodi di programmazione nelle modalità che saranno definite nel Manuale operativo. Al fine di evitare il doppio finanziamento dell’intervento attraverso altri programmi nazionali o comunitari il Soggetto attuatore/Beneficiario dovrà redigere un prospetto delle fonti di copertura finanziaria del finanziamento.
5.2 Le fasi dei controlli
I controlli sono effettuati con le seguenti procedure:
1. verifiche amministrative di tipo procedurale e documentale effettuate sul 100% delle operazioni/progetti o interventi;
2. verifiche in loco delle operazioni/progetti interventi effettuati, in base ad un campione non inferiore al 10% degli interventi – operazioni/progetti - che beneficiano del finanziamento statale (Legge di Stabilità 2015) previsto in APQ. Le modalità di campionamento saranno esplicitate nel Manuale operativo.
L’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I Livello redige check list/verbale per ogni verifica effettuata. Le fasi del controllo possono essere schematizzate come segue:
- verifica procedurale;
- verifica documentale;
- verifica in loco;
- comunicazione degli esiti del controllo al beneficiario;
- eventuale contraddittorio in caso di rilevazione di irregolarità;
- archiviazione del fascicolo.
5.2.1 Verifica delle procedure
Le verifiche effettuate durante il controllo procedurale riguarderanno il rispetto della normativa europea, nazionale e provinciale con particolare riferimento alle procedure di scelta del contraente e stipula del relativo contratto da parte del Soggetto Attuatore/Beneficiario (SA/B). L’esito della verifica viene documentato attraverso la compilazione di apposite check lists e/o la redazione di un verbale.
5.2.2 Verifica documentale
Le verifiche documentali, di natura amministrativa, riguardano tutte le spese sostenute dai Soggetti attuatori/Beneficiari (SA/B), relativamente a ciascun intervento operazione/progetto finanziato parzialmente o totalmente con i fondi della Legge di Stabilità 2015.
L’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I Livello in sede di controllo accerterà attraverso apposite
check lists che:
- la spesa faccia riferimento al periodo di ammissibilità e sia stata sostenuta (cfr. dettagli sull’ammissibilità delle spese al Capitolo 5.2);
- la spesa faccia riferimento a un’operazione approvata.
Le verifiche documentali delle specifiche dichiarazioni di spesa relative ad ogni intervento, operazione/progetto devono essere completate prima della presentazione allo Stato della richiesta di trasferimento finanziario da parte della P.A.T.
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5.2.3 Verifica in loco (in itinere ed ex post)
Oltre alla verifica documentale su tutte le domande di pagamento, sono previsti anche controlli in loco sulle operazioni afferenti gli interventi, operazioni/progetti finanziati con Legge di Stabilità 2015. I controlli in loco sono a campione nella misura minima di 1 intervento, operazione/progetto per ciascuna APQ o in misura minima del 10% degli interventi operazione/progetto per ciascuna APQ, già oggetto di controllo documentale.
Questi controlli devono essere effettuati preferibilmente quando l’intervento ha raggiunto un livello avanzato di realizzazione, sia sotto il profilo fisico, che finanziario.
I controlli in loco si svolgono presso la sede del SA/B e/o sul luogo di realizzazione dell’intervento, sono pianificati e comunicati con congruo anticipo e hanno lo scopo di:
- accertare la concreta realizzazione dell’intervento oggetto del controllo;
- verificare la conservazione di tutta la documentazione tecnica ed amministrativa in apposito fascicolo ordinato;
Per quanto riguarda gli interventi di formazione i controlli in loco saranno effettuati in itinere e senza preavviso.
Tali controlli si focalizzano sui seguenti aspetti:
- verifica dell’esistenza e della operatività del Soggetto Attuatore/Beneficiario (SA/B);
- verifica della presenza del fascicolo di progetto, debitamente conservato presso il Soggetto Attuatore/Beneficiario (corretta archiviazione dei documenti e dei giustificativi di spesa e di pagamento inerenti l’intervento o operazione/progetto) e contenente tutta la documentazione amministrativo contabile a supporto delle spese rendicontate, così come prevista dalla normativa nazionale e comunitaria di riferimento e dall’accordo stipulato;
- verifica dell’esistenza presso il Soggetto Attuatore/Beneficiario (SA/B) di un sistema di contabilità separata relativa alle spese sostenute nell’ambito dell’intervento finanziato o di un sistema che garantisca l’esatta imputazione della spesa al progetto secondo specifiche che saranno presentate in apposito Manuale operativo a corredo del presente Xx.Xx.Xx.;
- verifica, ove pertinente, della presenza fisica dell’oggetto dell’intervento; in alternativa, verifica documentale delle prestazioni/attività rese;
- verifica, in caso di intervento concluso, se pertinente, della presenza del collaudo finale/certificato di regolare esecuzione.
5.3 Ammissibilità della spesa
Qualsiasi spesa sostenuta in attuazione degli interventi definiti nella Strategia di sviluppo locale dell’Area interna della valle di Sole con copertura finanziaria derivante dalla legge di Stabilità 2015 per essere finanziata deve corrispondere ai principi di ammissibilità della spesa.
In termini generali l’ammissibilità della spesa è valutata conformemente a tre criteri:
- periodo di ammissibilità;
- tipologia di spesa;
- documentazione giustificativa.
Le spese devono presentare le seguenti caratteristiche generali:
1) essere assunte con procedure coerenti con le norme comunitarie, nazionali, provinciali applicabili, anche in materia fiscale e contabile (in particolare con riferimento alle norme in materia di appalti pubblici e regimi di aiuto);
2) temporalmente "sono considerate spese rimborsabili quelle di progettazione e assistenza tecnica sostenute a partire dall’approvazione della strategia; è da considerare ammissibile la spesa già sostenuta nelle more della sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro riguardante quegli
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interventi che sono approvati dalla Strategia e inseriti in APQ (Delibera CIPE n. 52/2018) e nel rispetto del termine previsto per la rendicontazione finale ossia il 31 dicembre 2023;
3) pertinenti ed imputabili con certezza all’intervento finanziato (operazione/ progetto od intervento ricompreso nell’APQ ammesso a finanziamento statale, parziale o totale); deve sussistere una relazione specifica tra la spesa sostenuta e l’attività oggetto dell’operazione/ progetto o intervento coerentemente con quanto riportato nelle Relazioni tecniche allegate all'APQ;
4) riferibili ad una voce di spesa prevista nel bando di attuazione o rientrante in una linea di intervento dell’operazione/ progetto ricompresa nell’APQ;
5) effettive, cioè riferite a spese effettivamente sostenute e corrispondenti a pagamenti effettuati dal Soggetto Attuatore/Beneficiario o dal Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi (art. 9 dell’APQ);
6) verificabili in base ad un metodo controllabile al momento della rendicontazione finale delle spese.
7) i pagamenti delle suddette spese dovranno essere sempre effettuati mediante bonifico bancario o postale e non sono ammessi pagamenti per contanti o sistemi di pagamento diversi dal bonifico;
8) devono essere comprovabili e documentate attraverso giustificativi di spesa imputati al soggetto attuatore/beneficiario o al Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi (fatture o documenti contabili di valore probatorio equivalente conformi alla normativa fiscale, contabile e civilistica vigente) con le seguenti caratteristiche:
- corredati da bonifico bancario o postale che riporti il CUP;
- che riportino il riferimento inequivocabile all’intervento oggetto di contributo;
- che riportino il riferimento “Spesa rendicontata di euro di cui euro a valere sulle risorse della Strategia Nazionale per le Aree Interne, Legge n. 190/2014 – Provincia autonoma di Trento” nella causale o tramite apposito timbro (nei documenti elettronici in cui non esistono documenti “cartacei” originali – tipo fatture elettroniche - va inserita la dicitura nella causale, laddove esistono documenti cartacei originali – scontrini, ricevute, ecc. - si appone il timbro).
Non saranno ammessi documenti di spesa incompleti rispetto a quanto sopra specificato.
Il Soggetto Attuatore/Beneficiario o Responsabile dell’attuazione del singolo intervento (Art. 9 dell’APQ) si deve impegnare a conservare per almeno 5 anni decorrenti dalla conclusione dell’intervento-operazione/progetto la documentazione a supporto delle spese sostenute, in originale, conformemente alle leggi nazionali contabili e fiscali. La documentazione relativa alle spese corrisponde ai documenti contabili e ai documenti giustificativi conservati dal soggetto che rendiconta.
Essa:
- deve essere esibita e resa disponibile in originale in fase di visita di monitoraggio e/o di controllo;
- deve essere contabilizzata tramite contabilità separata nella quale siano esattamente individuabili tutti i movimenti finanziari relativi alla singola operazione oppure nello stesso sistema di contabilità generale dell’Ente (pubblico o privato) introducendo specifiche codificazioni relative alle singole operazioni attuate e cofinanziate;
- rientrare nelle voci di spesa previste dal Piano finanziario approvato in ciascuna Relazione tecnica allegata all’APQ ed essere contenute nei limiti dell’importo approvato o nel limite di compensazione del 30% dell’importo delle voci di spesa, a condizione che la compensazione non modifichi l’oggetto e la finalità dell’intervento.
Sono ammissibili le seguenti voci di spesa riconducibili ai progetti inseriti negli APQ della Strategia Nazionale Aree Interne e finanziate esclusivamente con risorse della Legge di Stabilità 2015 per:
- l’acquisizione di beni, servizi, forniture, lavori e opere;
- spese per il personale e consulenze compresi gli oneri previdenziali;
- viaggi, soggiorni, spese per manifestazioni e rappresentanza;
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- imposte, oneri fiscali e tasse (IVA non recuperabile).
Non sono ammissibili:
- gli interessi passivi, le commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari;
- l’imposta sul valore aggiunto se recuperabile;
- le ammende, le penali e le spese per controversie legali e contenzioso che siano riconducibili a responsabilità e/o a comportamenti negligenti del soggetto attuatore;
- le spese relative ad un bene rispetto al quale il SA/B abbia già fruito di una misura di sostegno finanziario regionale, nazionale e/o comunitario.
5.4 Formalizzazione dell’esito del controllo, comunicazione e gestione del contradditorio
L’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I Livello trasmette i risultati del controllo al Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo (RUA).
L’esito delle verifiche eseguite – sia quelle amministrative sia quelle in loco – viene raccolto e rappresentato attraverso la redazione di check lists e verbale.
Al termine dell’attività di verifica, documentata dalle apposite check-lists e/o verbali, sarà espresso un giudizio sintetico motivato sull’esito del controllo dell'operazione/progetto o intervento, che potrà essere Positivo / Negativo / Altro, con opportune osservazioni.
L’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I Livello trasmette l’esito dell’attività di controllo al RUA che comunica l’esito del controllo al Soggetto Attuatore/Beneficiario o Responsabile dell’attuazione dell’intervento – operazione/progetto - attraverso la trasmissione di apposita nota. In caso di inammissibilità parziale o totale della spesa il RUA fissa un termine di 30 gg. per formulare eventuali controdeduzioni, sulla base delle quali viene poi effettuata una valutazione definitiva da parte dell’ Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I Livello, che viene infine comunicata dal RUA ai soggetti attuatori/beneficiari o Responsabile dell’attuazione dell’intervento.
A sua volta il RUA, in caso di contestazioni o valutazione completamente negativa, [L.p. n. 23/1992 “Principi per la democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all'azione amministrativa provinciale e norme in materia di procedimento amministrativo”] entro trenta giorni dal ricevimento della valutazione da parte dei verificatori, procede alla valutazione di tutti i nuovi elementi acquisiti e trasmette le proprie conclusioni al RUPA che, se ne ricorrono le circostanze, si attiva presso il Tavolo dei Sottoscrittori (art. 6 c.1 dell’APQ).
5.5 Check lists e manualistica
A seguito dell'approvazione del presente documento il RUA provvederà all'approvazione delle check lists e del Manuale operativo del Xx.Xx.Xx. dei fondi della Legge di Stabilità 2015 per l’Area interna della valle di Sole.
5.6. Flusso finanziario e certificazione della spesa
La P.A.T. in qualità di Amministrazione Capofila degli interventi (vd capitolo 4 del presente documento), come definito nell’APQ all’art. 5, assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al
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punto 4 della delibera CIPE del 7 agosto 2017 n. 80 che ha sostituito il punto 4 della delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9. Svolge il compito di assegnare le risorse finanziarie per l’Area progetto e per ciascun intervento, operazione/progetto che beneficia della Legge di Stabilità 2014 e sovrintende alle azioni di monitoraggio dei medesimi in riferimento alla Banca Dati Unitaria IGRUE (art. 5.e dell’APQ).
All’interno dell’amministrazione provinciale, definita “Amministrazione capofila”, la struttura amministrativa deputata alla Gestione finanziaria è il Servizio Europa, cui è stato assegnato il ruolo di RUA previsto nell’APQ ed assicura il flusso finanziario a favore del progetto Tesino all’interno del portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso:
- la richiesta dell’anticipazione iniziale;
- la presentazione delle domande di pagamenti intermedi;
- la presentazione della domanda di saldo finale;
- la gestione di eventuali irregolarità, frodi e relativi recuperi finanziari.
Lo schema (Figura 2) rappresenta in modo sintetico l’organizzazione complessiva delle procedure del controllo e del flusso finanziario tra la PAT lo Stato ed i titolari degli interventi, operazione/progetto, finanziati dalla Legge di Stabilità 2015 per le Aree interne in provincia di Trento.
I pagamenti intermedi sono effettuati a seguito della completa rendicontazione delle risorse precedentemente erogate in forma di anticipazione ed in relazione all’esito positivo dei controlli documentali e/o in loco di primo livello.
Il Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento, nel suo ruolo di RUA (Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo di Programma Quadro), in seguito alla presentazione delle domande di pagamento da parte dei Soggetti Attuatori/Beneficiari o dei Responsabili dell’attuazione dei singoli interventi, e al buon esito dei controlli eseguiti dall’Ufficio Aiuti di Stato e Controlli di I Livello, predispone ed autorizza specifica Disposizione di Pagamento sul portale del MEF IGRUE (xxxxx://xxxxxxxx.xxxxxx.xx/).
Le richieste di saldo finale dovranno essere accompagnate dall’attestazione, eventualmente rese dai Soggetti Attuatori/Beneficiari o Responsabili dell’attuazione del singolo intervento, operazione/progetto che l’intervento è stato regolarmente completato.
6. Prescrizioni finali
L’adozione di check lists, Manuali operativi o circolari esplicative che si rendessero necessarie per la rendicontazione delle spese sostenute con finanziamento derivante da Legge di Stabilità 2015 è rinviata ad eventuali successivi atti del RUA. In assenza di specifiche indicazioni circa le modalità di spesa per gli interventi finanziati con la predetta Xxxxx si fa riferimento, compatibilmente, con quanto adottato dalla P.A.T. per i controlli sui Fondi SIE 2014-2020.
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Figura 2. schematizzazione del flusso finanziario.
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 13
Allegato: estratto dall’Accordo di Programma Quadro
*****
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “strategia d’area” Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e, richiama, in formato essenziale, i contenuti del programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché le schede intervento di cui al punto c);
b) il “programma degli interventi”Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (progetti-operazioni) l’interrelazione tra interventi/altri impegni e risultati attesi, gli indicatori di risultato pertinenti con le fonti, i target.
Esso costituisce il progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene inoltre i seguenti sotto allegati:
2a) relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando; 2b) piano finanziario per annualità.
c) l’elenco degli “interventi cantierabili” Allegato 3) che riporta il titolo di ciascun intervento/bando, il CUP, il soggetto attuatore, l’oggetto del finanziamento, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
Ai sensi del Punto 4 della Delibera CIPE n. 52/2018, le Amministrazioni regionali assicurano, per tutti gli interventi, il monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE. Le “schede monitoraggio” che costituiscono l’oggetto su cui si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione, riprendono, per ciascun intervento (singolo progetto/operazione/insieme di progetti/operazioni omogenei), e completano i dati anticipati nella strategia d’area di cui all’Allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel programma degli interventi di cui all’Allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’Allegato 2); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento,nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del progetto/operazione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di Programma Quadro si intende:
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a) per “Accordo”, il presente Accordo di programma quadro – Provincia autonoma di Trento – “Area Interna val di Sole”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia validata dal Comitato tecnico Aree Interne e approvata dalla Provincia autonoma di Trento che indica, in particolare,i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e le azioni da porre in essere (Allegato 1 all’Accordo);
d) per “intervento”, ciascun progetto/operazione finanziato/a con risorse pubbliche (in tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “tipologia di intervento” la classificazione dell’intervento quali lavori, forniture di beni e servizi, trasferimenti a persone e imprese, assistenza tecnica;
f) per “Programma di interventi” l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (Allegato 2 all’Accordo);
g) per “interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende possibile esperire la procedura di gara;
h) per “Sistema di Monitoraggio Unitario”, la banca dati unitaria (BDU) operante presso RGS- IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, progetti/operazioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione comunitarie e nazionali;
i) per “Gestione Progetti” o altro sistema mittente idoneo, gli applicativi informatici di monitoraggio dell’attuazione degli interventi/progetti-operazioni;
j) per “Soggetto Capofila”, il Sindaco a cui i comuni dell’area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
k) per “Soggetto attuatore”, la stazione appaltante/centrale di committenza;
l) per “Soggetto beneficiario”, un organismo pubblico o privato e, solo ai fini del regolamento FEASR, una persona fisica, responsabile dell'avvio o dell'avvio e dell'attuazione delle operazioni; e, nel quadro dei regimi di aiuti di Stato, quali definiti al punto 13 dell’ articolo 2 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, l'organismo che riceve l'aiuto; e, nel quadro degli strumenti finanziari ai sensi del titolo IV della parte II del suddetto Regolamento, l'organismo che attua lo strumento finanziario ovvero, se del caso, il fondo di fondi;
m) per “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
n) per “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), il soggetto incaricato dall’Amministrazione provinciale del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo;
o) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale "Responsabile Unico del procedimento" ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
p) per “Amministrazione capofila”, l’amministrazione regionale o la Provincia autonoma competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della Delibera CIPE n. 80/2017;
q) per “Tavolo dei Sottoscrittori”, l’organismo composto dai soggetti sottoscrittori, o loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
r) per “Comitato tecnico Aree interne”,il Comitato di cui all’Accordo di Partenariato 2014- 2020 (paragrafo 3.1.6) formalmente adottato dalla Commissione Europea il 29/10/2014, già previsto dal Decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014 n. 18 e dalla Delibera del CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9;
s) per “Sistema di gestione e controllo” (Xx.Xx.Xx.) il sistema di procedure individuato in ambito provinciale o nazionale (a seconda dei casi) e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
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Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della strategia d’area Provincia autonoma di Trento – “Area Interna val di Sole” mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La strategia individua gli obiettivi di rafforzamento e trasformazione da perseguire nell’area e le azioni corrispondenti (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e consentire l’apporto delle risorse e delle competenze esterne all’area medesima.
3. La strategia esplicita gli assetti istituzionali derivanti dai processi di associazionismo funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
omissis
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile Unico delle parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e) comma 5 del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicata tempestivamente al Tavolo dei sottoscrittori di cui all'art.6.
2. In particolare le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) L’Agenzia per la Coesione Territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
b) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
c) Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in
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qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi, a carico degli enti attuatori,al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
d) Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza e al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
e) Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le attività e le istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo,nonché, laddove necessario, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
f) L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro,garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2 per quanto di competenza al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
g) Il Soggetto Capofila attiva tutte le necessarie misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del piano degli interventi e degli impegni previsti dal presente accordo; garantisce la piena collaborazione, in qualità di Soggetto capofila, con gli Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede intervento (Allegato 2a); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti; l’attivazione ed utilizzo a pieno ed in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo;
h) la Provincia autonoma di Trento garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del programma di interventi dell’Accordo ai fini di promuovere le tempistiche e le procedure indicate negli allegati, la tempestiva selezione delle operazioni ove pertinente, conformemente alle norme previste dai programmi (PO e PSR) e al cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare
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la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio anche tramite proprio sistema informativo mittente (SGP), e per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio nei tempi previsti degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base provinciale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce altresì il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime dell’intervento qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, l’autorità provinciale competente individua un “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), che interagisce con i "Responsabili dell’intervento", nel rispetto di quanto prescritto dall’Accordo.
In qualità di amministrazione capofila degli interventi assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della Delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9, come sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 7 agosto 2017 n.80, a sua volta sostituito dal punto 4 della Delibera CIPE del 25 ottobre 2018, n. 52, con particolare riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento, alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE e all’adozione di sistemi di gestione e controllo.
3. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto attuatore di ciascuna componente progettuale di cui agli allegati 2 e 3 e considerati le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di gestione dei programmi SIE 2014-2020, ove pertinente, garantiscono:
a) la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alla disponibilità di risorse per un ammontare sufficiente a garantirne la completa realizzazione;
b)la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/soggetti preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
4. Entro il 30 giugno di ogni anno su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
5. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 13;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
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e) procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei Sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi; b)riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi; d)promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di propria competenza e in particolare:
a) ad attivare e a utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli allegati del presente accordo;
b)a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla legge 7 agosto 90 n. 241; ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
c) a proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori di cui al punto1;
d)a provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuna per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU - protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS-IGRUE e da ciascun programma operativo e dal programma di sviluppo rurale;
e) a porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
3. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della Delibera CIPE n. 52/2018, la documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai Soggetti Attuatori e dalle Regioni e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti;
4. All’Agenzia per la coesione territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio in base all’ alimentazione della banca dati;
b)la convocazione del tavolo dei sottoscrittori;
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c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore di ciascuna area progetto, secondo le disposizioni della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018.
5. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’Area e nel presente Accordo.
Articolo 7 Responsabile Unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Articolo 8 Responsabile Unico dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo la Provincia autonoma di Trento, tenendo conto della valenza degli interventi, individua quale Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA) il Dirigente del Servizio Europa.
2. Al RUA viene conferito specificatamente il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell'Accordo;
e) coordinare il capofila ed i Responsabili dei singoli interventi nelle attività dell'Accordo secondo le modalità definite nell’atto negoziale di cui alla Delibera CIPE 9/2015e s.m.i. ed inoltre nell’immissione dei dati per l’attuazione ed il monitoraggio dei singoli interventi;
f) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo di riferimento, secondo la procedure previste;
g) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l'inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori;
h) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento art. 31 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione della scheda- intervento, assumendo la veridicità delle informazioni in esse contenute.
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2. Inoltre, nel corso del monitoraggio svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b)organizzare, dirigere, valutare e controllare l'attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al, capofila, al RUA ed al RUPA gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
d)provvedere al monitoraggio dell’intervento inserendo i dati richiesti nel Sistema informativo di riferimento;
e) trasmettere al RUA e al RUPA, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, una relazione esplicativa,contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I progetti che fanno parte del programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’Allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’Allegato 3.
Articolo 11
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Provincia trasmette all’Agenzia per la coesione territoriale un rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico Aree Interne come stabilito dal punto 5 della Delibera CIPE n.9 del 2015 e s.m.i.
2. Il programma di interventi, di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, in tutte le sue componenti finanziate è oggetto di monitoraggio secondo le regole del Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’area interna “val di Sole” è riportato nella sua denominazione quale “progetto complesso” nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto le “operazioni/progetti” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 21
4. I soggetti attuatori si impegnano a fornire tutti i dati richiesti dal Sistema unico di monitoraggio e dall’Agenzia, anche al fine di consentire la comunicazione di informazioni ai cittadini attraverso sistemi “Open data” e la piena rappresentazione sul portale istituzionale open- coesione (xxx.xxxxxxxxxxxx.xxx.xx).
5. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione, agli indicatori di risultato ed ai risultati del presente Accordo saranno ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di comunicazione relativo all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne predisposto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Articolo 12
Sistema di gestione e controllo (Xx.Xx.Xx.)
1. Le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano la messa in opera di sistemi di gestione e controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite.
2. Per gli interventi finanziati con fondi SIE si applica il Xx.Xx.Xx. dello specifico programma operativo.
Articolo 13
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei Xx.Xx.Xx. e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi, l’Agenzia per la coesione territoriale richiede al Comitato tecnico Aree Interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori.
Articolo 14
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art. 1, comma 674 della legge di stabilità n. 190/2014 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018, secondo la seguente modalità:
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 22
• per la prima annualità l’anticipazione è erogata sulla base del fabbisogno individuato dal “piano finanziario per annualità degli interventi” di cui all’Allegato 2b;
• le successive anticipazioni vengono erogate sulla base del predetto piano finanziario, aggiornato annualmente in coerenza le previsioni inserite nel sistema di monitoraggio, solo allorquando il costo realizzato rappresenti almeno il 75% dell’ultima anticipazione erogata ed il 100% di quelle precedenti.
Articolo 15
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche ed integrazioni
Articolo 16 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della Delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 1997 la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell’intervento previsto dal presente Atto. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi si intende automaticamente recepita.
Xx.Xx.Xx – APQ “PAT – area interna della val di Sole” 23
Strategia d’area della valle di Sole
S.N.A.I.
Strategia Nazionale delle Aree Interne
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Progetto strategico della valle di Sole
Comuni di
Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro-Folgarida, Malé, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolas, Vermiglio
Vers. 3.0
27 febbraio 2019
1
Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
INDICE
Introduzione 4
1. L’area progetto: condizioni iniziali e tendenze evolutive senza intervento 6
1.1 Condizioni iniziali 6
1.2 Tendenze evolutive senza intervento 12
2. Lo scenario desiderato e i risultati attesi 15
2.1 Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile 15
2.2 Lo scenario desiderato 16
2.3 Risultati attesi 17
2.4 Governance del progetto 18
2.5. Le inversioni di tendenza che si vogliono innescare 18
3. Il segno di una scelta permanente 20
4. La Strategia d’Area e gli attori coinvolti 25
4.1 Visione di sviluppo 25
4.2 Azioni di supporto alla realizzazione della Strategia 36
4.3 Gli attori e le persone coinvolte 36
5. L’organizzazione programmatica e finanziaria 37
6. Le misure di contesto: interventi complementari alla Strategia 41
7. Il processo di costruzione della Strategia d’Area e le modalità per l’attuazione 43
8. La Strategia in un motto e sua breve descrizione a mo’ di efficace sintesi finale 44
***
2
Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
Referente d’Area Comune di Peio Sindaco Xxxxxx Xxxxxx
Referenti amministrativi della valle
Comune di Caldes Sindaco Xxxxxxx Xxxxx Comune di Cavizzana Sindaco Xxxxxx Xxxxx Comune di Commezzadura Sindaco Xxxx Xxxxxx Comune di Croviana Sindaco Xxxxx Xxxxx Comune di Dimaro-Folgarida Sindaco Xxxxxx Xxxxxxxxx Comune di Malé Sindaco Xxxxx Xxxxxxxx Comune di Mezzana Sindaco Xxxxxxx Xxxxxxx Comune di Ossana Sindaco Xxxxxxx Xxxx’Eva Comune di Pellizzano Sindaco Xxxxxx Xxxx Comune di Rabbi Sindaco Xxxxxxx Xxxxxxxx Comune di Terzolas Sindaco Xxxxxx Xxxxxx Comune di Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxx Xxxxxxx Comunità di valle Presidente Xxxxx Xxxxxxx
Referente tecnico P.A.T. Servizio Europa Dirigente Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Comitato Tecnico Aree Interne Responsabile Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Un ringraziamento innanzitutto alla Comunità della valle di Sole per la preziosa collaborazione istituzionale da parte del Presidente e degli Organi amministrativi e operativa attraverso il contributo del funzionario Xxxxx Xxxxxxxx, a tutti coloro che hanno partecipato allo sviluppo della Strategia d’area prendendo parte ai Focus territoriali, incontri tematici ed in particolare al Comitato Tecnico Aree Interne.
Un sentito riconoscimento per la collaborazione costante e proficua viene rivolto al Centro OCSE LEED di Trento per lo Sviluppo Locale in particolare al xxxx. Xxxxx Xxxxx.
3
Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
Introduzione
La Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) della val di Sole ha preso avvio in una fase di ripensamento e rinnovamento già in atto nella valle, inserendosi ed armonizzandosi in un contesto di iniziative che hanno coinvolto la popolazione, i portatori di interessi e le realtà amministrative locali su diversi temi strategici per il territorio quali:
● gli indirizzi ed i criteri del Piano Territoriale della Comunità della valle di Sole (PTC), con l’utilizzo del Fondo Strategico Territoriale (FST) di cui sono ripresi alcuni elementi al cap. 6;
● la programmazione strategica di azioni del Tavolo territoriale per la pianificazione sociale della Comunità di valle, che assolve la funzione primaria di leggere ed interpretare i bisogni del territorio nonché di definire il Piano sociale (Deliberazione del Consiglio nr. 13 del 05/ 07/ 2018) per gestire e migliorare il sistema di welfare;
● il Piano di Gestione della Rete di Riserve “ Alto Noce”, che ha attivato un percorso partecipato per definire azioni fattibili e condivise per migliorare la qualità dell’ambiente e salvaguardare la biodiversità e ha già ottenuto la certificazione CETS della carta Europea del Turismo sostenibile;
● il Piano del Parco Nazionale dello Stelvio (PNS) redatto dal Comitato trentino, con progetti pensati per dare nuovo slancio al parco e per farlo diventare un motore di sviluppo sostenibile per la tutta la comunità, attraverso l’integrazione delle politiche di conservazione con quelle dello sviluppo sostenibile e che nel 2019 intende candidarsi alla Carta Europea del Turismo Sostenibile;
● la strategia turistica territoriale dell’ApT, chiamata ad assumere un nuovo ruolo nella gestione della comunicazione per contribuire al rinnovamento del modello di sviluppo turistico locale a seguito dell’analisi dei flussi turistici eseguita secondo il metodo SGDM - St. Gallen Model for Destination Management.
● piani di sviluppo imprenditoriale coordinati da Trentino Sviluppo SpA.
Le azioni che la Strategia per l’area interna “val di Sole” prefigurano e che vengono rappresentate nel presente documento, sono state concepite e sviluppate considerando con attenzione la contestualizzazione rispetto agli indirizzi strategici definiti in sede provinciale, nel rispetto del quadro più ampio di riferimento nazionale, comunitario e internazionale (ad es.: Strategia Europa 2020, Accordo di Programma 2014-2020, Agenda 2030 e gli obiettivi globali di sviluppo sostenibile, Convenzione delle Alpi, Strategia Europea per la Macroregione Alpina).
Si ritiene infatti indispensabile, al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità di medio e lungo termine degli interventi proposti nella presente Strategia, che questi costituiscano l’interpretazione e l’adattamento a livello locale degli indirizzi definiti a scala più generale.
Indispensabile è quindi costruire e diffondere una cultura condivisa “ rispettosa” dell’identità locale creando un forte legame tra formazione, imprese ed istituzioni in un sistema integrato a più dimensioni che accresca consapevolezza e valore.
4
Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
“ Per dare solidità al cambiamento bisogna rafforzare l’interazione uomo-luogo, ovvero ravvivare quel senso di appartenenza, di radicamento – Heimat - che ci fa amare la nostra montagna”.
5
Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
1. L’area progetto: condizioni iniziali e tendenze evolutive senza intervento
1.1 Condizioni iniziali
La valle di Sole disponeva fin dal medioevo di organizzazioni comunitarie di base, le vicinie con le loro carte di regola per l’utilizzo dei beni comuni (boschi, pascoli, diritti comuni …) e faceva parte di una istituzione politica, civile e religiosa incentrata sul Principato vescovile di Trento, elettore del Sacro Romano Impero Germanico, che svolgeva le funzioni amministrative di sua competenza attraverso funzionari incaricati della giurisdizione locale comprendente all’incirca l’attuale territorio della valle di Sole; da tali pregresse condizioni storiche ebbe inizio un percorso di “ cultura autonomistica” e si è venuta formando l’unità territoriale attuale in termini sovra comunali, ossia la Comunità di valle.
All’inizio degli anni ’70, in provincia di Trento, furono istituiti i Comprensori quale organismo di programmazione urbanistica e gestione del territorio; fra questi il Comprensorio della valle di Sole divenuto Comunità della valle di Sole (fig. 1) a seguito della riforma istituzionale della Provincia autonoma di Trento (legge provinciale n. 3/ 2006 “ Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino”); riunisce i comuni storicamente facenti parte della valle di Sole, ossia il territorio compreso tra il passo del Tonale e la forra di Mostizzolo. Il Comprensorio della valle di Sole, primo in Trentino, si dotò nel 1978 di un proprio Piano Urbanistico Comprensoriale.
La Comunità è un ente pubblico costituito dai comuni appartenenti al medesimo "territorio" per l'esercizio di funzioni, compiti, attività e servizi nonché, in forma associata obbligatoria (Cap. 3), delle funzioni amministrative trasferite ai comuni secondo quanto disposto dalla legge (Legge provinciale n. 3/ 2006).
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Il progetto “ Aree interne” della val di Sole, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne recepita nell’Accordo di Partenariato dell’Italia per la programmazione dei fondi SIE 2014-2020 (Fondi Strutturali e di Investimento Europei), ha preso avvio con la Deliberazione della Giunta provinciale n. 1235 del 22 luglio 2016. Il territorio interessato è costituito dai 13 comuni che formano la Comunità della valle di Sole: la superficie complessiva è di circa 611 km2 e la popolazione residente ammontava, a fine 2017, a 15.569 unità (fonte: ISPAT pagine web).
Il territorio è caratterizzato da un fondovalle con andamento press’a poco W-E e altre valli laterali di cui alcune abitate (valli di Pejo e Rabbi); in massima parte è montuoso con elevazioni fino ai 3757 m slm del monte Cevedale / Zufallspitze e presenta numerosi ghiacciai e perciò ricchezza di acqua, sfruttata intensamente anche a livello idroelettrico. Solamente il 3,5% della superficie è rappresentato da colture agrarie, il 22% circa da pascoli ed il 40% da boschi, il resto dalle aree urbanizzate e dalle aree improduttive.
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Il 47% del territorio è sottoposto a misure di tutela e salvaguardia; il territorio della valle di Sole fa parte del Parco Naturale Adamello Brenta (comuni di Commezzadura e Dimaro- Folgarida), comprende per intero la Rete delle riserve dell’Alto Noce ed è inserito fin dal 1935 nel Parco Nazionale dello Stelvio/ National Park Stilfser Joch (fig. 2): l’area protetta interessa ben ventitré comuni più o meno ampiamente compresi al suo interno di cui dieci in Lombardia, dieci in Provincia di Bolzano e tre in Provincia di Trento – Peio, Pellizzano e Rabbi.
Fig. 1: mappa del territorio della Comunità della valle di Sole con i confini comunali (in verde i comuni con territorio ricadente nel Parco Nazionale dello Stelvio)
La popolazione residente è concentrata nel fondovalle e nelle valli laterali di Peio e Rabbi e per il 65% risiede nel centro principale mentre per la quota restante in frazioni, nuclei e case sparse (fonte ISTAT censimento 2011) con notevoli gradi di variabilità da comune a comune e in dipendenza da antiche aree di antropizzazione della montagna che costituiscono la peculiarità e l’identità del territorio solandro.
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Fig. 2: Ripartizione della gestione amministrativa del Parco Nazionale dello Stelvio (decreto legislativo 13 gennaio 2016, n. 14)
L’evoluzione della popolazione residente (fig. 3) evidenzia una sostanziale staticità in termini quantitativi. Le criticità sono dovute al basso tasso di natalità e conseguente saldo naturale negativo cui si aggiunge l’emigrazione interna al territorio provinciale, verso altre province o l’estero e la riduzione del fenomeno migratorio dall’estero (174 iscritti all’anagrafe nel 2007, 40 iscritti nel 2015).
Fig. 3: saldo annuale della popolazione della comunità della valle di Sole (elaborazione su dati ISPAT )
Gli stranieri residenti sono in leggero calo negli ultimi anni, probabilmente per effetto dell’acquisizione della cittadinanza; la quota di nati di origine straniera sul totale dei nati in valle di Sole rappresenta circa il 15-20%. Questi dati spiegano una certa stabilizzazione della
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popolazione straniera che inoltre predilige le località più abitate e più dotate di servizi concorrendo così ad accrescere gli squilibri demografici interni al territorio. La popolazione di origine straniera, circa l’8% dei residenti totali, si concentra per il 56% nei tre comuni di Malé, Dimaro-Folgarida e Vermiglio (fonte. ISPAT 2016. Sistema Informativo Statistico, Sezione dati comunali).
Figg. 4a e 4b: distribuzione per classi della popolazione nell’anno 1994 e nell’anno 2014
La popolazione tende all’invecchiamento (figg. 4a e 4b) ed all’inurbamento nei centri più vivaci dal punto di vista delle opportunità lavorative, legate soprattutto al turismo, e nei centri più
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dotati di servizi. Per quanto riguarda la struttura produttiva dati statistici sono già stati prodotti nella Bozza e nel Preliminare cui si rimanda. Si sottolinea l’importanza del settore turistico (tab. 1) e della filiera turistica in particolare nei comprensori sciistici del territorio ubicati a Folgarida e Marilleva, Peio, passo del Tonale (fig. 5).
Ambit o | anno | Esercizi alberghieri Arrivi Presenze | Esercizi complement xxx Xxxxxx Presenze | Tot ale Arrivi Presenze | Alloggi Arrivi | privati Presenze | Seconde case Arrivi Presenze | ||||||
Xxxxx Xxxx | di e | Sole, Rabbi | 2017 | 333.072 | 1.664.864 | 91.082 | 477.252 | 424.154 | 2.142.116 | 117.599 | 839.459 | 147.439 | 1.173.888 |
Xxxxx Xxxx | di e | Sole, Rabbi | 2014 | 289.811 | 1.553.685 | 60.500 | 364.008 | 350.311 | 1.917.693 | 109.494 | 798.124 | 141.667 | 1.108.270 |
Xxxxx Xxxx | di e | Sole, Rabbi | 2011 | 285.401 | 1.574.830 | 55.587 | 339.346 | 340.988 | 1.914.176 | 108.290 | 809.151 | 130.365 | 1.040.221 |
Xxxxx Xxxx | di e | Sole, Rabbi | 2007 | 264.088 | 1.536.600 | 46.428 | 342.246 | 310.516 | 1.878.846 | 110.540 | 853.406 | 135.769 | 1.078.903 |
Xxxxx Xxxx | di e | Sole, Rabbi | 2004 | 247.479 | 1.465.448 | 43.680 | 295.463 | 291.159 | 1.760.911 | 116.864 | 859.247 | 127.528 | 1.055.451 |
Xxxxx Xxxx | di e | Sole, Rabbi | 2001 | 236.689 | 1.431.889 | 49.893 | 340.839 | 286.582 | 1.772.728 | 116.306 | 864.532 | 121.981 | 1.018.282 |
Tab. 1: trend delle presenze turistiche in valle di Sole [fonte: ISPAT Annuario del turismo (Tav. II.10/ II.23/ II.24)]
Fig. 5: mappa delle localizzazioni degli impianti di risalita (Ski Area)
Una fonte d’informazione che monitora continuamente la situazione occupazionale è costituita dai Centri per l’Impiego (CpI). Il Centro per l’Impiego di Malé ha competenza sull’intera comunità di valle e, tenendo presente la diversa metodologia di analisi del mercato del lavoro
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rispetto alle indagini dell’ISTAT, i dati forniti dal CpI possono costituire un indicatore della situazione occupazionale (tab. 2). Nel 2016 il 36% degli iscritti risultava di origine straniera; a livello provinciale, con riferimento agli anni recenti, le iscrizioni ai Centri per l’Impiego hanno toccato il massimo nel 2013.
anno | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 |
Maschi | 990 | 849 | 865 | 776 | 794 |
Femmine | 1.590 | 1.388 | 1.406 | 1.255 | 1.268 |
Totale | 2.580 | 2.237 | 2.271 | 2.031 | 2.062 |
Tab. 2: Stock di iscritti e flusso di iscrizioni nella Comunità della valle di Sole (fonte OML - CPI di Malé)
Nel 2015 la popolazione residente in età 20 – 64 anni ammontava a 9.379 unità. Per una corretta valutazione dei dati riferiti dal CpI si deve tener conto anche del numero elevato di iscritti provenienti da fuori zona o stranieri, prevalentemente occupati nel settore turistico e quindi con occupazione stagionale in ragione delle modalità di erogazione di sovvenzioni per i senza lavoro (NASpI).
Il Centro per l’impiego (CpI) di Malé con riferimento agli anni 2016 e 2017 registra una variazione assoluta delle assunzioni di +748 unità rispetto alle dimissioni; le assunzioni nei pubblici esercizi pesano per il 60% circa sul totale delle assunzioni e rappresentano il 67% del saldo attivo registrato nelle assunzioni dal settore Terziario nel 2017 rispetto al 2016. La mobilità del mercato del lavoro è associata in prevalenza al settore turistico, il comparto determinante dello sviluppo locale, che mediamente occupa circa 1.000 addetti/ anno (valore medio arrotondato del 2014 e 2015) con marcata variabilità stagionale (fonte: archivio ASIA).
Gli addetti delle Unità Locali nel periodo 2007-2014 presentano in totale un calo del 9,5% con consistenti perdite occupazionali nell’industria (-25,4%) e nelle costruzioni (-18,3%)
(fonte: La struttura produttiva e occupazionale a livello territoriale. ISPAT Comunicazioni, settembre 2017).
In questo contesto solamente il settore turistico ed agricolo presentano elementi di tenuta occupazionale e di prospettive positive per il futuro. Come si osserva dalla figura 6 l’occupazione nel settore alberghiero e si può ipotizzare per estensione nell’indotto turistico presenta forti variazioni stagionali con conseguenze sulla stabilità e continuità dei rapporti di lavoro e dei rapporti sociali.
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Fig. 6: occupazione stagionale nel settore alberghiero (elaborazione su fonte ISPAT - Annuario del turismo)
A livello provinciale si è manifestata una tendenza crescente dei NEET (not – engaged - in education, employment or training) collegata prevalentemente alla disoccupazione (tab. 3); non sono disponibili dati a livello di comune o della comunità della valle di Sole.
NEET (%) | 0000 | 0000 | 0000 | 2013 | 2016 | ||
Provincia Autonoma di Trento | maschi | 5,8 | 5,4 | 11,6 | 14,4 | 16,5 | |
femmine | 15,0 | 16,5 | 20,5 | 21,8 | 22,5 | ||
totale | 10,4 | 10,9 | 16,0 | 18,1 | 19,5 |
Tab. 3: NEET in provincia di Trento (giovani non occupati e non in istruzione e formazione classe 18-29 anni) fonte: ISTAT
1.2 Tendenze evolutive senza intervento
Di seguito vengono rappresentate in forma sintetica le problematicità rilevate in relazione alle tendenze evolutive in atto su tematiche che specificamente coinvolgono territori montani a vocazione turistica come la val di Sole.
Tematica demografica e distribuzione della popolazione
Il graduale invecchiamento della popolazione in particolare di quella residente nelle aree più marginali della valle (masi, piccoli agglomerati, paesi al di fuori delle direttrici principali) e meno dinamiche dal punto di vista economico, pone problemi in termini di assistenza, mobilità e abbandono del territorio.
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Fig.7: popolazione residente > 75 anni (in verde i comuni con quota di anziani > 75 anni inferiore alla media provinciale, in marrone quelli superiori)
Il problema di un riequilibrio interno alla valle si presenta anche in termini urbanistici e di tutela ambientale con zone ad elevata densità edificativa come ricordato nel documento Preliminare (par. 2b uso del suolo e patrimonio edilizio abitativo) e zone sostanzialmente conservatesi allo stato del dopoguerra nelle loro caratteristiche ambientali e antropologiche; la tendenza al sottoutilizzo del patrimonio edilizio, in particolare le seconde case e le abitazioni in multiproprietà, comporta la poca manutenzione ed il degrado degli insediamenti realizzati negli anni ’60 (stazione di Marilleva), con impatti generalmente negativi sull’immagine turistica della valle.
Tematica Assistenza
L’aumento del fabbisogno assistenziale (* ) appare particolarmente impellente nei confronti della categoria dei non autosufficienti per i quali innanzitutto si pone il problema di strutture di accoglienza a fronte del progressivo venire meno dell’assistenza parentale collegata all’invecchiamento di cui si fa cenno sopra. Due sono le categorie di non autosufficienti il cui numero è in progressivo aumento e sui cui bisogni s’intende intervenire: gli anziani, spesso invalidati da patologie e in numero crescente privi di assistenza famigliare e i portatori di handicap, nei diversi livelli di gravità, per i quali sempre più si va ponendo il problema del loro accadimento a fronte dell’invecchiamento generale della popolazione e del venire meno dei legami parentali. I servizi assistenziali e domiciliari sono erogati dalla Comunità di valle (tab. 4); le case di riposo presenti in valle sono due: l’APSP di Malé e l’APSP di Pellizzano con circa 90 posti letto ciascuna a fronte di una popolazione anziana raddoppiata in pochi decenni.
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Popolazione residente a fine anno di 85 anni di età e oltre
Ente | 0000 | 0000 | 0000 | 2017 |
Comunità della Valle di Sole | 258 | 416 | 492 | 540 |
Assistenti sociali | 6 | |
Servizio | Assistenti domiciliari | 20 |
Servizio di assistenza domiciliare (SAD) | 141 | |
assistenziale | ||
della | ||
Beneficiari di servizio pasti | 110 | |
Comunità di | ||
Beneficiari di telesoccorso | 24 | |
valle | ||
Utenti gravemente disabili assistiti dai servizi | 27 | |
sociali (in valle e fuori valle ) |
Tab. 4: statistiche relative ai servizi assistenziali in val di Sole
Tematica Mobilità
Una questione che ha assunto via via maggiore importanza è quella legata al traffico veicolare in particolare nei periodi di punta degli afflussi turistici in valle, come esplicitato a livello statistico nel documento Preliminare (tab. 5 del Preliminare). Allo stato attuale si rileva che una quota sempre crescente di ospiti della valle manifesta sensibilità ambientali e disponibilità verso misure di maggior tutela e di limitazione al traffico in cambio di servizi di trasporto adeguati e di regole condivise. Non esiste peraltro una strategia complessiva per affrontare questa sfida tenuto conto che il mezzo privato risulta quello che offre il maggior grado di autonomia negli spostamenti e nella libertà di movimento sia per i turisti che per i residenti. Il sistema di trasporto pubblico trentino è organizzato da una società interamente pubblica (Trentino Trasporti esercizio SpA) e per quanto riguarda la valle di Sole risulta adeguato: ci sono infatti circa una ventina di collegamenti giornalieri con il capoluogo provinciale e una dozzina di collegamenti interni lungo la direttrice E-W da Malé a Vermiglio ( alcuni in prosecuzione verso il passo del Tonale ).
Le politiche provinciali in tema di trasporto pubblico però non prevedono intensificazione dei servizi in considerazione del fatto che si tratta di aree a domanda debole ed elevati costi di conseguenza. Le richieste di più servizio si verificano periodicamente, quando ad esempio è massima la presenza turistica oppure su tratte di collegamento con frazioni e località minori caratterizzate da dispersione sul territorio. Per queste tipologie di utenza la Strategia Aree Interne intende affiancarsi alle iniziative progettate o avviate di recente nel contesto locale.
Attualmente sono in sperimentazione iniziative per ridurre l’impatto ambientale del traffico veicolare turistico con l’istituzione di “ navette” per i collegamenti con le stazioni impiantistiche per gli sport invernali (Madonna di Campiglio, Marilleva, Peio) e con i punti di accesso al Parco Nazionale dello Stelvio (PNS), durante la stagione estiva. Questi interventi sono coordinati
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rispettivamente dall’Azienda di promozione turistica (ApT) della valle di Sole e dalla direzione del Parco Nazionale dello Stelvio, settore trentino, in collaborazione con Trentino Trasporti esercizio SpA; si tratta di servizi integrativi al TpL che saranno continuati nei prossimi anni.
2. Lo scenario desiderato e i risultati attesi
2.1 Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile
Fig. 8: Swot table per le prospettive di sviluppo economico fondate sul turismo
In termini di sviluppo economico del territorio il contesto locale ha definito una propria pianificazione per il settore turistico e per alcune infrastrutture a duplice valenza quali le piste ciclopedonali e le strutture sportive (vd strategia turistica dell’ApT e Fondo Strategico Territoriale concordato tra la Comunità di valle e la P.A.T.). Sempre per quanto riguarda la promozione dello sviluppo, in aggiunta, ci sono gli interventi a sostegno dell’imprenditorialità e della cittadinanza attraverso i P.O. FEASR, FESR ed FSE, i piani di gestione del Parco nazionale dello Stelvio, le politiche
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settoriali (ad es. TurNat per il Turismo) ed i programmi di investimento di Trentino Sviluppo SpA, società in house della Provincia Autonoma di Trento.
C’è la consapevolezza diffusa che il motore dello sviluppo futuro della valle di Sole sarà ancora il turismo (fig. 8) come lo è stato negli ultimi cinquant’anni alla luce del fatto che i recenti anni di crisi hanno innescato un ripensamento del modello turistico finora adottato e l’ApT locale sta riorganizzando le proprie iniziative attorno ad una nuova strategia ispirata dal SGDM (The St. Gallen Model for Destination Management - “ Indagine sulle destinazioni turistiche in val di Sole” realizzata nel 2017) per un approfondimento della quale si rimanda all’allegato del documento Preliminare.
La logica di medio lungo termine è quella dell’investimento sul rafforzamento della qualità dei servizi turistici e sulla destagionalizzazione della domanda, promuovendo in particolare le risorse del territorio per diversificare l’offerta rispetto agli sport invernali.
2.2 Lo scenario desiderato
La Strategia del progetto Area interna della valle di Sole intende intervenire in maniera sinergica con i programmi dell’ApT (azienda di promozione turistica) e degli operatori del comparto, coinvolgendo il settore della formazione, con il progetto di ampliamento strutturale e delle attività formative del centro Enaip ad Ossana ed il settore della mobilità attraverso la formulazione di un Piano per la Mobilità e di iniziative sperimentali di trasporto locale in una visione di sostenibilità ambientale delle attività turistiche; incentivi alla mobilità sostenibile per l’accesso al Parco Nazionale dello Stelvio e per le mete di maggiore interesse in valle, in particolare nella stagione invernale.
La prospettiva di medio termine è di innescare processi che portino ad una maggiore integrazione all’interno della valle tra i settori fondamentali dell’economia e della società per puntare sul mantenimento/ miglioramento del contesto territoriale in termini di equilibrio nella gestione delle risorse, in primis quelle naturali, nella distribuzione degli afflussi turistici nel corso dell’anno, nella presa in carico delle persone socialmente disagiate per rafforzare i legami comunitari e contribuire in tal modo a dare risposte alle problematiche demografiche che sono legate soprattutto all’emarginazione di quote della popolazione, in particolare i non autosufficienti, rispetto ai centri erogatori di servizi.
Il riconoscimento che in val di Sole, come in molte altre vallate alpine, esiste un problema di abbandono della montagna e di regressione demografica, pur non in termini irreversibili e con livello più accentuato in alcune sub-aree del territorio (comuni di Rabbi, Peio, frazioni dei comuni di Malé e di Mezzana), impone la necessità di mettere in campo politiche di miglioramento della qualità dei servizi innanzitutto ed anche di promozione di sviluppo. L’obiettivo è chiaramente quello di mantenere le piccole comunità composte da poche decine di abitanti o meno, spesso disperse sul territorio, quale presidio del territorio ed in particolare di mantenere le attività agricole, innanzitutto la zootecnia, in modalità non intensiva, che rappresentano la tradizionale e più collaudata forma di conservazione delle caratteristiche funzionali del territorio, della biodiversità e dell’equilibrio idrogeologico.
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Il settore turistico è stato il motore dello sviluppo della valle nei decenni appena trascorsi e non presenta alternative neppure per il futuro a maggior ragione in seguito alla crisi economica recente che ha visto la chiusura di alcuni tra i pochi presidi industriali (Lowara di Malé) e le difficoltà dei rimanenti (Fucine Film Solutions di Ossana), la recessione delle attività del settore edilizio, conseguente anche alla conclusione della parabola dell’espansione immobiliare legata al turismo entrato oramai in una fase matura per quanto riguarda progetti e potenzialità legate agli sport invernali in primis.
Le prospettive per una nuova modalità di sviluppo del settore turistico risiedono nell’aumento della redditività delle imprese, soprattutto quelle operanti nel comparto dei servizi di alloggio e ristorazione attraverso un innalzamento della loro offerta in termini qualitativi, nella nascita di imprese a carattere innovativo nell’offerta di servizi e nella collaborazione tra i settori che maggiormente concorrono al capitale territoriale, prima tra tutte l’agricoltura. Un contributo fondamentale si ritiene possa essere offerto dalla valorizzazione della formazione fornita dall’istituto Alberghiero e di Ristorazione ENAIP di Ossana, sia quella di tipo scolastico, sia quella post scolare rivolta ad operatori ed addetti del settore e dell’indotto ma anche alla cittadinanza in generale, utilizzando le strutture e competenze del predetto Istituto.
Nell’ipotizzato scenario di superamento delle logiche settoriali entrano in gioco soprattutto le aree della val di Sole esterne ai caroselli sciistici perché inadatte a queste attività o perché facenti parte delle aree protette (Parco Nazionale dello Stelvio), fattore che ne ha impedito in passato lo sfruttamento. E’ questa componente territoriale che rappresenta la nuova risorsa da sfruttare, in termini sostenibili, per rilanciare lo sviluppo turistico della valle, unitamente ad un’azione di promozione delle risorse storico - culturali del territorio. Lo scopo è diversificare l’offerta turistica non solo in termini temporali (turismo in bassa stagione) ma in termini anche di interessi e di proposte per un utilizzo alternativo del tempo libero e per le vacanze all’insegna del benessere psico-fisico e dell’esperienzialità.
Nello stesso tempo, accanto alle iniziative di stimolo per attività imprenditoriali, vecchie e nuove, riveste un ruolo importante la riorganizzazione e l’estensione dei servizi sociali per le fasce deboli della popolazione e la proposta di interventi innovativi nel campo sanitario, in linea con le nuove strategie che prevedono la diminuzione dell’ospedalizzazione e l’incremento del monitoraggio a distanza dei pazienti nonché delle pratiche per il miglioramento dello stato di salute della popolazione rivolto anche agli ospiti, per connettere più strettamente qualità della vita e sviluppo economico del territorio.
2.3 Risultati attesi
La Strategia per la valle di Sole si pone il compito di sviluppare sinergie tra i diversi contesti locali che sono molto attivi e propositivi. Lo scopo è migliorare la vivibilità in valle e in tal modo contrastare i fenomeni di abbandono del territorio meno dotato di opportunità e servizi. Per raggiungere questo traguardo si punta su azioni a supporto del settore turistico migliorando la qualità dei servizi per l’ospite, rafforzando la tutela dell’ambiente e la qualità dei servizi a favore della cittadinanza residente. I risultati attesi dal combinato di azioni finanziate con la legge di stabilità, con fondi SIE ed altre risorse provinciali o locali sono:
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- Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione professionale;
- Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta;
- Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ad
anziani e giovani e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia;
- Attivazione di servizi innovativi per la prevenzione in applicazione delle direttive del Piano di Salute provinciale 2015-2025;
- Miglioramento della mobilità da, per e entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi sul territorio e gli attrattori turistici;
- Contributo ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre, anche legata al paesaggio rurale e mantenimento e ripristino di servizi eco sistemici;
- Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali.
Nascita e consolidamento delle micro, piccole e medie imprese.
2.4 Governance del progetto
Il progetto nel suo complesso prevede sostanzialmente una forte regia a livello locale rappresentata dal Referente d’Area e dai Comuni in primo luogo per il tramite della Comunità di valle (L.p. nr. 3/ 2006) che è l’istituzione di rappresentanza politica del territorio solandro; la Comunità di valle dispone inoltre di una struttura amministrativa e provvederà direttamente per gli interventi che hanno ad oggetto i servizi socio-assistenziali. Altro soggetto importante e che si è impegnato nella realizzazione della Strategia è l’Azienda per la promozione Turistica (ApT) della valle di Sole. E’ una società consortile per azioni di diritto privato che sovrintenderà a buona parte dei progetti riguardanti la mobilità, anche nella loro prosecuzione dopo la fase sperimentale, e svolge un’importante funzione di sensibilizzazione e promozione sulle tematiche dello sviluppo e della mobilità sostenibile presso gli operatori del settore e presso gli ospiti. Il coordinamento dell’ApT è di fondamentale importanza anche per la valorizzazione ed il coinvolgimento degli operatori del territorio nel progetto di ampliamento della struttura e nella proposta di attività formative sotto la supervisione di T.S.M. (Trentino School of Management) nella sede ENAIP di Ossana attraverso un apposito tavolo di coordinamento con stakeholders locali. L’ENAIP per mezzo della direzione della sede di Ossana e della sua struttura direzionale provinciale curerà il progetto di rinnovamento della struttura edile e della didattica. Il Dipartimento Salute e Politiche sociali coordina le attività di “ medicina preventiva” in forma sperimentale che si realizzano in val di Sole in sinergia con l’Azienda Sanitaria provinciale e la fondazione FBK (CSSD - Centro sulla Sanità Digitale - Trentino Salute 4.0).
2.5. Le inversioni di tendenza che si vogliono innescare
Principalmente ci si prefigge di indurre un cambiamento nell’atteggiamento culturale nei confronti del turismo e del turista proponendo un percorso di coinvolgimento a 360° della
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popolazione e degli ospiti per creare una fidelizzazione in termini esperienziali, superando la vecchia visione cresciuta attorno all’offerta basata sulla dimensione degli impianti per la pratica degli sport invernali nella quale prevaleva una fruizione utilitaristica del territorio al posto di una fruizione più soft, orientata alla sostenibilità del delicato equilibrio tra Uomo e Natura.
L’obiettivo è far sì che la popolazione locale sia chiamata a partecipare ad un progetto che coinvolge tutta la valle nelle sue potenzialità di offerta turistica sia di tipo sportivo (pratica dello sci, mountain bike …) che di tipo naturalistico (visite ai parchi e alle riserve) sia di tipo culturale (visite a monumenti, chiese, conoscenza e degustazione di prodotti tipici) che per il benessere (le terme di Peio e di Rabbi ed i progetti del Programma Trentino Salute 4.0 – “vivere la val di Sole” - laboratorio territoriale).
Si punta pertanto ad investire le risorse in nuove direzioni rispetto al passato, senza introdurre elementi estranei al territorio ma facendo leva su fattori già presenti ma sottoutilizzati che si ritiene possano innescare nuove potenzialità di sviluppo. In particolare:
a) utilizzare il centro professionale ENAIP di Ossana come incubatore locale di innovazione della formazione e professionalizzazione degli addetti del settore turistico e dell’indotto, in collaborazione con l’ApT e le organizzazioni di categoria. La scuola professionale, allo scopo, dovrà essere ampliata e resa più competitiva tenuto conto del successo in termini di iscrizioni di cui sta godendo e tenuto conto che è l’unica realtà scolastica di istruzione secondaria post ciclo di I grado presente in valle. Su questo intervento e sulle possibilità che ad esso vengono riconosciute di incidere sulla formazione di una “ cultura dell’ospitalità” allargata, si configura uno dei principali pilastri del nuovo sviluppo turistico e di protagonismo della Strategia Aree Interne;
b) avviare un processo di rinnovamento del settore turistico attorno al concetto di sostenibilità ambientale ed attraverso una più estesa conoscenza e valorizzazione delle risorse naturalistiche, paesaggistiche e storiche del territorio. Tale processo dovrà essere percorso nella consapevolezza della loro irriproducibilità e quindi in un’ottica del loro attento utilizzo che privilegi il domani all’oggi, il recupero del patrimonio edilizio ed il risparmio di territorio, la salvaguardia della biodiversità e della salubrità dell’ambiente in tutti i suoi ecosistemi e nicchie;
c) avviare un processo di ripensamento della mobilità interna alla valle da realizzare attraverso un Piano della mobilità che rappresenti le linee guida attorno alle quali modulare e armonizzare le iniziative che i diversi attori pubblici e privati assumeranno nel medio periodo per promuovere la tutela dell’ambiente, della vivibilità delle comunità locali e l’immagine turistica della valle. Obiettivi concreti, già in fase attuativa, e sui quali si potenzieranno gli interventi riguardano il collegamento con navette delle stazioni impiantistiche durante la stagione invernale (dicembre- marzo) e l’accessibilità agli ingressi al Parco dello Stelvio, alle riserve naturalistiche, ai luoghi di maggiore frequenza con mezzi pubblici (navette) o con mezzi ecosostenibili (bike, e-bike, auto elettriche) nella stagione estiva. Strategicamente è ritenuto fondamentale per caratterizzare stazioni turistiche di qualità, intervenire sulla limitazione del traffico veicolare e sull’offerta di mobilità alternativa in un processo graduale ma di lungo termine che riduca la circolazione di mezzi inquinanti e li escluda per le aree di maggior pregio. Si punterà quindi su un mix di interventi che prevedono la diffusione in valle delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, (vetture ed e- bike), per le quali la PAT prevede contributi economici, che si vanno rapidamente diffondendo in un
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determinato target di ospiti ritenuto fondamentale per lo sviluppo turistico a venire e l’implementazione dei servizi di trasporto pubblico stagionale (navette) per le principali mete turistiche della valle.
d) sperimentare, coinvolgendo la popolazione ed i turisti, nuove modalità comportamentali
- sani stili di vita - . In questo progetto verranno coinvolte le strutture scolastiche e le associazioni locali, i presìdi sanitari e le strutture termali, le strutture ricettive (rifugi) ecc.. Il progetto coordinato dal dipartimento Salute e Politiche Sociali della PAT rientra nella pianificazione pluriennale del Piano per la Salute del Trentino 2015-2025 (Deliberazione della Giunta provinciale
n. 2412 del 20 dicembre 2016 “ Programma Trentino Salute 4.0) e si svilupperà con una serie di azioni formative e di applicativi di IT per orientare le persone verso modalità comportamentali virtuose in termini salutistici con evidente miglioramento della qualità della vita individuale e vantaggi sotto il profilo della gestione sanitaria del territorio. Tali iniziative inoltre contribuiranno all’affermazione di un’immagine innovativa della valle spendibile in termini di marketing turistico.
e) congiuntamente agli interventi per migliorare la salute dei cittadini e la consapevolezza di essere i responsabili in prima battuta del benessere individuale, ampliare e migliorare l’offerta di servizi assistenziali per i cittadini in difficoltà, posto che questi interventi che si richiamano agli indirizzi specifici delle Aree Interne rappresentino un fondamentale sostegno al mantenimento della residenzialità. Questi interventi si connettono con il Piano sociale della Comunità di valle che è l’istituzione delegata tanto dai Comuni quanto dalla Provincia a gestire questa tipologia di bisogni sul territorio.
3. Il segno di una scelta permanente
In premessa, con riferimento alle Linee Guida dal titolo “ Il pre-requisito generale della gestione di servizi comunali nella Strategia Nazionale per le Aree Interne”, deve essere considerata la particolare organizzazione amministrativa, derivante dalle norme dello Statuto speciale di Autonomia (Legge costituzionale nr. 5/ 1948 e successivamente Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670), che si è consolidata nel tempo. Risulta da ciò e da quanto sinteticamente presentato in seguito, che il soddisfacimento delle modalità di Gestione associata di funzioni e/ o servizi tra i comuni facenti parte del progetto Aree Interne della val di Sole risponda al prerequisito stabilito nelle Linee Guida per la realizzazione dei progetti della Strategia Nazionale Aree Interne nella sostanza più che nelle forme e modalità attuative.
La Regione (Trentino – Alto Adige/ Südtirol) ha la competenza in materia di Enti locali, la Provincia ha competenza in materia di finanza locale. In linea di principio, quindi, tutte le scelte di assetto organizzativo fatte dalla Provincia devono muovere da una riflessione legata alle risorse. In premessa quindi bisogna tenere conto che "le gestioni associate", nel caso della nostra provincia, originano da una norma di razionalizzazione e controllo della spesa degli Enti locali, norma intesa in senso “ territoriale”, anziché per specifici livelli o competenze e attribuisce all'Ente locale di
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primario livello (la Provincia), in virtù delle attribuzioni derivanti dallo Statuto di Autonomia, il compito e l'onere di gestire in maniera efficace la"finanza del territorio" [Allegato].
La Provincia autonoma di Trento ha competenza primaria in materia di finanza locale essendo deputata, ai sensi dell’articolo 81 dello Statuto, a corrispondere ai comuni “ idonei mezzi finanziari” con riguardo ai fabbisogni relativi all’esercizio delle relative competenze. Tale attribuzione comprende anche, ai sensi dell’articolo 79 dello Statuto, quella di dettare per gli enti locali le misure di contenimento della spesa.
L’articolo 79 dello Statuto, con le modifiche apportate con la legge 190 del 2014 a seguito della sottoscrizione del “Patto di garanzia”, ha attribuito carattere di esaustività per l’intero sistema territoriale provinciale integrato al concorso agli obiettivi di finanza pubblica posto a carico della Provincia con la modifica all’ordinamento finanziario statutario; ha conseguentemente rafforzato il ruolo di garante della Provincia nel coordinamento della finanza pubblica provinciale verso lo Stato con riferimento agli enti del sistema territoriale provinciale integrato.
A tale fine lo Statuto ha attribuito alle Province (di Bolzano e Trento N.d.R.) il compito di provvedere per sé e per gli altri Enti del sistema territoriale provinciale integrato a disporre autonome misure di razionalizzazione e contenimento della spesa, sottraendo quindi i medesimi enti alle misure nazionali e riaffermando quindi pienamente l’autonomia nelle politiche di spesa e nelle decisioni concernenti l’allocazione delle risorse. Con la recente modifica statutaria è stato pertanto esplicitato che spetta alla Provincia il complessivo coordinamento della finanza pubblica con riguardo al proprio territorio.
Con riferimento alle competenze provinciali:
- la norma di attuazione di cui al D.Lgs. n. 526 del 1987 all’articolo 15 prevede che spetta alla Provincia dettare anche le disposizioni inerenti le forme associative, anche a carattere obbligatorio, per gli enti locali;
- la norma di attuazione di cui al D.Lgs. n. 268 del 1992 all’art. 17 comma 3 prevede che, nel rispetto delle competenze regionali in materia di ordinamento dei comuni, le province disciplinano con legge i criteri per assicurare un equilibrato sviluppo della finanza comunale.
La Provincia, dopo aver stabilito con l’art. 1 della legge provinciale n. 27 del 2010 la disapplicazione del decreto legge n. 78 del 2010 (e quindi anche dell’art. 14 in materia di gestioni associate obbligatorie vigente a livello nazionale), ha disciplinato in maniera autonoma l’obbligo di gestione associata delle funzioni da parte dei comuni.
Con la legge provinciale n. 12 del 2014 è stata quindi rivista e rafforzata la disciplina delle forme associative obbligatorie dei comuni, introducendo nella legge provinciale n. 3 del 2006 il nuovo articolo 9 bis. La norma prevede l’obbligo di costituzione di gestioni associate per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, in ambiti definiti dalla Giunta provinciale d’intesa con il Consiglio delle autonomie locali. Nel rispetto dei criteri stabiliti dal citato articolo 9 bis la Giunta provinciale con deliberazione n. 1952 del 2015 e s.m. ha individuato gli ambiti associativi entro i quali dare avvio alle gestioni sovracomunali nelle funzioni stabilite dall’allegato B della legge provinciale n. 3 del 2006.
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Con la deliberazione n. 1952 del 2015 e s.m., la Giunta provinciale, d’intesa con il Consiglio delle autonomie locali, ha definito gli obiettivi di riduzione della spesa corrente che ciascuna amministrazione deve raggiungere entro i termini previsti e le modalità di monitoraggio e verifica da parte della Provincia.
Si deve evidenziare che, per i comuni sottoposti all’obbligo di gestione associata, i risparmi di spesa dovrebbero derivare dalla riduzione delle spese di funzionamento derivanti dalla riorganizzazione delle loro strutture amministrative per renderle più efficienti; e per questo l’art. 8 comma 1 bis della L.P. n. 27 del 2010 prevede che, nei comuni coinvolti nelle gestioni associate, il piano di miglioramento sia sostituito dal “ progetto di riorganizzazione dei servizi relativo alla gestione associata”.
La normativa che prevede l’obbligo di gestione associata introdotta con la legge provinciale
n. 12 del 2014 rientra quindi nella competenza attribuita alla Provincia dagli articoli 79 e 81 dello Statuto speciale, perché dispone un modello di riorganizzazione strutturale dei servizi comunali espressamente finalizzato alla razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica nell’ambito delle misure provinciali di spending review.
La provincia di Trento è intervenuta legislativamente con la legge provinciale n. 3 del 16 giugno 2006 - art. 9 bis “Disposizioni per l'esercizio in forma associata di funzioni, compiti e attività dei comuni”. In applicazione della legge, l’allegato tabella B) alla Deliberazione della Giunta provinciale n. 1952/ 2015, prevede i settori per i quali i comuni devono sottoscrivere le Convenzioni:
1. segreteria generale, personale e organizzazione;
2. gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di
gestione;
3. gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali;
4. ufficio tecnico, urbanistica e gestione del territorio, gestione dei beni demaniali e
patrimoniali;
5. anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico;
6. servizi relativi al commercio;
7. altri servizi generali.
Nel contesto degli ambiti associativi individuati dalla Giunta provinciale in val di Sole e delle direttive impartite con la Deliberazione nr. 1952/ 2015 sono state attivate le seguenti Convenzioni per le gestioni associate:
Ambiti associativi | COMUNI | DATA sottoscrizione convenzioni | CONVENZIONI SOTTOSCRITTE |
7.1 | Xxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxxxxx | 00-xxx-00 | 0. Convenzione Servizio Segreteria, affari generali, servizi alla persona, polizia locale, personale e controlli interni, commercio e demografici; 2. Convenzione Ufficio tecnico; 3. Convenzione servizio finanziario; |
17-feb-17 |
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4. Convenzione servizio entrate. | |||
7.3 | Commezzadura, Mezzana | 11-gen-16 | CONVENZIONE QUADRO CONVENZIONI ATTUATIVE: 1. Convenzione servizio entrate; 2. Convenzione attività sociali; |
10-ago-16 | |||
24 ottobre 2014 e adeguamento della durata il 19 settembre 2016 | 3. Convenzione Servizio Segreteria 4. Convenzione area finanziaria, programmazione e controllo; 5. Convenzione area attività tecniche; 6. Convenzione area attività economiche e patrimonio boschivo; 7. Convenzione area servizi generali, demografici e provveditorato | ||
14-ott-16 | |||
29-dic-16 | |||
7.2 | Malé, Caldes, Cavizzana, Croviana, Rabbi, Terzolas | 05-gen-17 | CONVENZIONE QUADRO CONVENZIONI ATTUATIVE: 1. Convenzione servizio segreteria; 2. Convenzione Servizio tecnico, urbanistica e gestione territorio; |
Tab. 4: Gestioni associate in val di Sole in applicazione della normativa provinciale.
Le Convenzioni tra i Comuni appartenenti agli Ambiti associativi previsti dalla sopra richiamata normativa provinciale sono state attivate ed i riferimenti di dette attuazioni sono elencati nell’Allegato nr. 2 del documento Preliminare (AMBITI DELLA VALLE DI SOLE. CONVENZIONI ART. 9 bis L.P. n. 3/ 2006) approvato dal Comitato Tecnico Aree Interne ( prot. 1922 del 24/ 05/ 2018). Si precisa inoltre che i comuni di Dimaro e Monclassico, a seguito della fusione nel nuovo Comune di Dimaro-Folgarida, sono esonerati dall’adesione agli ambiti associativi individuati.
Per quanto riguarda invece l’ambito urbanistico l'articolo 6 della l.p. n. 15/ 2015 (legge provinciale per il governo del territorio) stabilisce che alle “ comunità” di cui alla l.p. n. 3/ 2006 (legge provinciale “ Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino”) spetta la pianificazione di livello sovra locale relativa al territorio della comunità secondo le modalità e entro i limiti di cui all'articolo 23 della l.p. n. 15/ 2015.
La comunità definisce, sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, mediante il piano territoriale della comunità le strategie di sviluppo della comunità con l'obiettivo di conseguire un elevato livello di sostenibilità e competitività del sistema territoriale, di stretta integrazione tra gli aspetti paesaggistici, insediativi e socio-economici, di valorizzazione delle risorse e delle identità locali. A questo fine il piano territoriale della comunità contiene l'approfondimento dell'inquadramento strutturale e della carta del paesaggio del Piano urbanistico provinciale, il dimensionamento e l'individuazione delle aree per l'edilizia pubblica e per le attrezzature e i servizi di livello sovracomunale, l'individuazione delle aree sovracomunali con riferimento alle aree agricole, aree produttive del settore secondario di livello provinciale, aree per grandi strutture di vendita al dettaglio, modifiche sostanziali delle aree sciabili, viabilità di interesse sovra locale.
Sempre secondo la l.p. n. 15/ 2015 la comunità svolge mediante la commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio le funzioni tecnico-consultive e autorizzative in materia
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paesaggistica; nei casi in cui la commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della comunità si esprime con pareri o autorizzazioni sotto il profilo paesaggistico la stessa è integrata dal sindaco del comune interessato, che partecipa con diritto di voto.
Sotto il profilo edilizio l'articolo 7, comma 13 della l.p. 15/ 2015 prevede che la commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della comunità può svolgere, su richiesta dei comuni, le funzioni consultive della commissione edilizia comunale se gli stessi comuni non intendono istituire tali commissioni. Da ultimo si segnala che la l.p. n. 15/ 2015 stabilisce che nella gestione associata delle funzioni i comuni istituiscono un'unica commissione edilizia comunale.
Le funzioni catastali ed i corrispondenti Servizi originano da una tradizione storica peculiare. Il Catasto della Regione autonoma " Trentino - Alto Adige/ Südtirol " si differenzia infatti da quello vigente nelle altre regioni italiane. Fino al 1918 la nostra regione faceva parte dell'Impero Austroungarico e precisamente del Land Tirol.
Sul suo territorio, come anche in parte di altre province dell’Italia settentrionale, anch'esse facenti parte del vecchio Impero (Belluno, Trieste, ecc.), è tuttora in vigore il Catasto Fondiario austriaco, istituito con patente sovrana di Xxxxxxxxx X d'Austria del 23.12.1817, al fine di perequare l'imposta fondiaria "… presa in considerazione la sproporzione risultante a danno d'intere province, distretti, comuni nonché dei singoli contribuenti nel ripartimento dell'imposta fondiaria secondo le norme attualmente vigenti...".
Con ciò si voleva creare un Catasto geometrico, particellare, basato sulla misura e sulla "stima stabile". Doveva essere determinata per ogni singola particella, con valutazione estimale diretta, il valore imponibile perpetuo ossia il reddito netto con riferimento ad anni di produttività media. I lavori di formazione iniziarono nel 1817 e proseguirono fino al 1861 (nel Tirolo dal 1851 al 1861).
Dopo la prima guerra mondiale, con il passaggio del Trentino Alto Adige all’Italia, la conservazione del Catasto Fondiario ex austriaco fu affidata allo Stato e precisamente agli Uffici Tecnici Erariali (sezione II°) ubicati nel territorio regionale.
La Direzione Generale del Catasto di Roma, confermando l’efficacia della vecchia legislazione austriaca, la mantenne in vigore in funzione della specificità del Catasto Fondiario e del suo collegamento con il Libro Fondiario che ne forma il necessario completamento (circolare amministrativa n° 9016, del 13 ottobre 1932).
Con il D.P.R. 21.07.1978 n. 569, norma d’attuazione dello Statuto Speciale d’Autonomia in materia di coordinamento tra Catasto e Libro Fondiario, sono state delegate alla Regione le funzioni amministrative del Catasto Fondiario e Urbano.
Dal 1° febbraio 2004 e rispettivamente dal 1° agosto 2004, in attuazione del Decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 280 (comma 1 e 4 dell’art. 1), le funzioni amministrative inerenti il Catasto Fondiario e Urbano sono state delegate alla Provincia autonoma di Bolzano e di Trento.
Si tratta dunque di una delega di tipo “ gestionale” e non di una vera competenza in materia assegnata alle due Provincie autonome.
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In Provincia di Trento, il Servizio Catasto è distribuito su dodici sedi gestito per Distretto Catastale che ricalcano quasi fedelmente i vecchi “ Bezirk” asburgici a sua volta molto simili, se non identici, ai Comprensori istituti negli anni ‘70. Le Comunità di Valle sono strutturate in modo differente ma in alcuni casi, come per la Val di Sole (sede a Malè), coincidono tuttora.
Tutte le attività catastali (front-office, gestione atti di aggiornamento, attività di verifica e sopralluogo, rapporto con i professionisti/ clienti), sono gestite in modo autonomo dall’Ufficio periferico, rapportandosi con Il Servizio Catasto per quanto riguarda il coordinamento, la gestione del personale e le istruzioni tecniche specifiche per le attività topocartografiche ed estimali.
In riferimento alla materia catastale, la gestione, pur non corrispondendo allo schema previsto dalle gestioni associate in sede nazionale, è riconducibile de facto ad una dimensione sovra-comunale che riguarda tutti i comuni della val di Sole, come se i Comuni stessi realizzassero una forma di gestione associata del servizio.
Infine si evidenzia che alcuni progetti inseriti nella Strategia e si fa riferimento esplicito alle schede intervento nr. 5-6-7-8 riguardano la razionalizzazione dei Servizi sociali in valle ed il loro contemporaneo aumento in termini di erogazione di nuovi servizi (residenzialità per i soggetti portatori di grave handicap) e di nuove sedi o dotazioni di mezzi per rispondere alle domande crescenti di assistenza che la comunità sta registrando proprio in conseguenza delle problematicità demografiche, in particolare l’invecchiamento della popolazione e la riduzione dei residenti nelle aree più marginali del territorio.
Si richiama questo punto in quanto la già citata legge provinciale nr. 3/ 2006 all’art. 8 “ Funzioni amministrative della Provincia e dei comuni” comma 4 prevede che i servizi socio- assistenziali siano gestiti in forma associata per il tramite della comunità. Pertanto la progettualità in campo socio assistenziale sopra richiamata, inserita nella Strategia Aree Interne della valle di Sole, presenta le caratteristiche di Gestione Associata in forma stabile ope legis.
4. La Strategia d’Area e gli attori coinvolti
4.1 Visione di sviluppo
L’attività di progettazione della Strategia d’Area (SNAI) della val di Sole si è sviluppata attraverso incontri con i Sindaci dei comuni solandri, gli uffici della Comunità di valle, l’Azienda per la Promozione turistica della valle di Sole, l’Enaip di Ossana, gli uffici della Provincia e in particolare attraverso l’acquisizione dei risultati delle consultazioni (work cafè) con gli stakeholder promossi dalla Comunità di valle a fine 2016.
Ciò che gli Amministratori della valle di Sole, gli stakeholder e la cittadinanza manifestano in particolare per lo sviluppo socio economico nel medio e lungo periodo non è l’implementazione in termini quantitativi delle strutture produttive, in particolare nel settore turistico (alberghi, residences, seconde case, impianti di risalita ecc.), piuttosto di una serie strategicamente
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coordinata di interventi di riqualificazione dell’esistente, di innalzamento della qualità complessiva di servizi e particolarmente di valorizzazione tramite azioni promozionali, di coinvolgimento della popolazione in un ottica di rafforzamento dell’identità locale e di equilibrato sfruttamento della stessa ai fini dell’accoglienza turistica.
La definizione degli Assi principali della Strategia parte dai contenuti della Bozza e del Preliminare di Strategia e passa attraverso un’attenta analisi delle proposte emerse dal territorio, cercando di armonizzarle in coerenza con le due classi di azioni definite dalla Strategia Aree Interne (Accordo di Partenariato) come pilastri per una prospettiva di superamento degli handicap territoriali.
Gli orientamenti emersi dalla procedura bottom up di progettazione della Strategia hanno posto l’accento su:
a) adeguamento della qualità/ quantità dell’offerta dei servizi essenziali per l’integrazione degli interventi sui servizi essenziali, in modalità xxxxxxxxxx 1, in sinergia con il progetto di sviluppo locale coerente con i punti focali della Strategia Aree Interne.
b) progetti di sviluppo locale per la tutela del territorio e della comunità locale e la valorizzazione del capitale naturale, culturale e del turismo sostenibile.
La Strategia è declinata in 4 Assi all’interno dei quali si definiscono gli interventi operativi (Tab. 8 ) che si prefiggono l’obiettivo generale di fornire al comparto turistico una nuova spinta allo sviluppo e riequilibrare le prestazioni di servizi alla popolazione, avviando sperimentalmente anche nuovi servizi d’assistenza e di prevenzione, non trascurando l’innovativa connessione tra servizi alla persona e attrattività turistica.
Alcuni interventi assumono una funzione trasversale rispetto al progetto generale e alle singole proposte; in tale ottica l’ampliamento dell’offerta formativa del Centro di Ossana rappresenta un’occasione di miglioramento dei servizi scolastici e contemporaneamente un tassello importante nel progetto di sviluppo locale basato sul turismo sostenibile e innovativo.
Altrettanto importanti e con la medesima funzione trasversale di convergenza su obiettivi comuni sono gli interventi sulla mobilità e sui “ sani stili di vita” (Del. G.p. n. 2389-2015), che coniugano le Azioni previste nell’Accordo di partenariato 2014-2020 per implementare l’offerta dei servizi di base con processi di sviluppo basati sulle specificità dell’Area.
Asse 1. Formazione scolastica in sinergia con la qualificazione ed innovazione del comparto turistico. Innovazione digitale nelle sedi scolastiche (banda UL)
Lo stato delle istituzioni scolastiche
1 Progettazione organizzativa secondo una logica che interviene sulla situazione preesistente modificandola (xxxxxxxxxx) o che diversamente privilegia l’inserimento di elementi ex novo rispetto alle scelte precedenti (xxxxxxxxxx).
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Le istituzioni scolastiche in valle di Sole sono rappresentate da due Istituti comprensivi (Xxxx xxxxx e Bassa valle) e dall’Istituto professionale ENAIP di Ossana. L’istituto comprensivo Xxxx xxxxx di Sole è costituito da 5 plessi scolastici di grado primario ed un plesso scolastico di grado secondario; in totale circa 500 alunni. L’Istituto comprensivo Bassa valle di Sole è costituito da 5 plessi scolastici di grado primario e un plesso scolastico di grado secondario con circa la stessa quantità di alunni.
La presenza di pluriclasse nelle scuole primarie in ragione del decremento demografico è perlopiù occasionale e si esaurisce in pochi anni ed è giustificata della necessità di mantenere i presidi scolastici nei centri minori. Un caso particolare è rappresentato dalla scuola primaria di passo Tonale dove la distanza dal plesso scolastico più vicino, le difficoltà di trasporto nel periodo invernale, l’utilizzo dello stesso edificio insieme alla scuola materna e la volontà della popolazione residente (circa 100) di mantenere la presenza della scuola quale segno tangibile e motivante per la permanenza in un luogo disagiato fanno sì che sia preferibile il mantenimento della pluriclasse alla soppressione della sede scolastica.
Dal punto di vista dei risultati, misurati attraverso i test INVALSI (tab. 5) le statistiche fornite non evidenziano criticità (per i valori di riferimento vd Rapporto test Invalsi 2017 ).
ISTITUTO COMPRENSIVO ALTA VAL DI SOLE - Invalsi anno 2017
Tab. 5: risultati dei test INVALSI
L’Istituto di formazione professionale ENAIP di Ossana dal 2010 ha attivato due percorsi formativi: di Tecnico di Gastronomia e Arte Bianca e di Tecnico dell'Accoglienza e Ospitalità accogliendo circa 160-170 studenti distribuiti su 8 classi. L’Istituto rilascia i titoli di “ Operatore” per chi ha concluso il percorso formativo triennale e di “ Tecnico” per chi ha concluso il percorso formativo quadriennale che consente la prosecuzione nel percorso scolastico con il conseguimento anche della maturità presso altre istituzioni scolastiche. Gli alunni mediamente frequentano 32 ore settimanali di lezioni e, a partire dal secondo anno, sono impegnati anche in stage formativi presso aziende nel scorso dell’anno scolastico, la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” che era operativa ben da prima che fosse istituzionalizzata: una settimana nel secondo anno, un mese nel terzo ed undici settimane nel quarto.
Il livello di formazione erogato ai frequentanti e la presenza in valle di numerose strutture operanti nel comparto turistico ha consentito ai giovani qualificati di trovare rapidamente un posto di lavoro e con soddisfazione, spesso nelle stesse aziende presso le quali hanno compiuto i periodi di stage formativo, attività che viene organizzata e monitorata con particolare diligenza dal corpo docente dell’Enaip.
Non si rilevano infine particolari esigenze per il trasporto scolastico degli alunni e studenti.
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Prospettive di sviluppo
Le istituzioni e gli operatori economici locali hanno maturato la convinzione che il superamento dell’impasse del settore turistico, dopo la fase di espansione delle strutture di accoglienza e delle strutture a carattere sportivo, risieda nella qualificazione e nell’offerta di livello più elevato dei servizi turistici in primis quelli legati all’accoglienza dell’ospite.
L’obiettivo specifico individuato è quindi quello di migliorare la qualità dell’offerta turistica nella ricettività alberghiera e di ristorazione puntando sul potenziamento dell’offerta didattica del centro di formazione professionale ENAIP di Ossana. A fianco di questa attività specificamente istituzionale s’intende allargare la gamma delle attività formative a disposizione degli operatori turistici che abbisognano di aggiornamento, degli operatori in attività complementari al turismo (commercio, agricoltura, servizi) per creare una cultura diffusa dell’ospitalità. Il centro ENAIP di Xxxxxx xxxx il baricentro di queste iniziative, non solo formative, ma anche promozionali; un punto d’incontro, una “ casa del turismo” in val di Sole per costituire uno stimolo continuo al miglioramento e alla recezione delle novità del settore, superando i campanilismi e gli atteggiamenti chiusi delle categorie o dei soggetti imprenditoriali.
Il principale intervento prospetta l’ampliamento secondo moderni dettami architettonici in campo formativo dell’edificio scolastico che consentirà di rimodulare l’attività aggiungendo innovazione tanto nella didattica che nella pratica ed in stretta connessione a ciò anche un ampliamento delle opportunità formative (seminari, corsi specifici per il conseguimento della qualifica di “ maestro” ecc.), introducendo un centinaio di ulteriori ore di lezione per attività “ extracurriculari”. La disponibilità di nuovi spazi oltre all’innalzamento quali/ quantitativo dell’offerta formativa per gli studenti permetterà all’ENAIP di Ossana di divenire sede per la formazione continua della realtà locale in aderenza al principio della formazione permanente.
L’intervento proposto coniuga le classi di azione individuate dalla Strategia Nazionale Aree Interne ossia progetti di sviluppo locale e adeguamento della qualità/ quantità dell’offerta dei servizi essenziali.
E’ in accordo inoltre con le Linee Guida della “ buona scuola per le Aree Interne” in particolare con le azioni dell’ambito dell’intervento denominato “ Innovazione tecnologica a favore della didattica” e dell’ambito “ Autonomia e offerta formativa sul territorio” in quanto valorizza risorse fortemente legate alle vocazioni produttive territoriali.
Di seguito sono citate le schede intervento in allegato al presente documento:
1) Quando lo spazio insegna: ampliamento delle Architetture scolastiche all'Istituto Alberghiero di Ossana (scheda intervento nr. 1);
Intervento edilizio sull’edificio scolastico ENAIP di Ossana per creare nuovi spazi didattici innovativi con l’intento di simulare una vera struttura alberghiera dove esercitare gli alunni del settore ospitalità), oltreché mettere a disposizione una nuova cucina per i corsi del settore gastronomia;
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Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
2) Innovazione didattica nel centro di formazione professionale ENAIP di Ossana: la "Buona scuola per le Aree Interne" in sinergia con gli obiettivi strategici (SNAI) della val di Sole (scheda intervento nr. 2).
Implementazione dell’attività didattica del Centro Professionale e proposte formative da attuare a seguito dell’ampliamento di cui alla scheda intervento nr.1;
3) La qualificazione dell'offerta del Territorio attraverso la formazione nel contesto della Strategia Aree Interne della valle di Sole (scheda intervento nr. 3).
Interventi di formazione per gli adulti rivolti in particolare agli operatori del settore turistico e dell’indotto a seguito dell’ampliamento della sede del centro ENAIP che assumerà la funzione di incubatore locale di formazione (rif. alla scheda intervento nr. 1).
E’ inoltre in corso di attuazione, quale intervento complementare, sia a favore dell’istituto ENAIP di Ossana, che delle altre sedi scolastiche del territorio, il collegamento in banda Ultra Larga (UL) degli edifici; questo intervento (scheda intervento nr. 4 “ Sviluppo e completamento del progetto di infrastruttura in banda ultralarga (UL) del Trentino. Collegamento in banda UL degli istituti scolastici nell'ambito della Comunità della val di Sole) permetterà di ridurre il Digital Divide della periferia e di sviluppare azioni innovative nella didattica in raccordo con l’ambito “ Innovazione tecnologica a favore della didattica” presentato nelle linee guida della “ buona scuola per le Aree Interne”.
Asse 2. Servizi per il benessere e lo sviluppo della persona. Servizi per la salute e per l'assistenza nelle situazioni di disagio
Storicamente la valle di Sole per le esigenze di tipo sanitario che necessitano di ricovero o cure specialistiche ha sempre fatto riferimento all’ospedale di Cles, nella contigua valle di Non, non essendoci mai stata una struttura sanitaria di livello ospedaliero. Come già evidenziato nel documento Preliminare (cap. 4.2.2.) l’organizzazione sanitaria in val di Sole è già strutturata in maniera soddisfacente per i servizi diagnostici (*)mentre per servizi specialistici e degenze opera l’ospedale di Cles, a 15 km di distanza da Malé.
(* ) Poliambulatori in val di Sole
Poliambulatorio Malè
Assistenza specialistica di: cardiologia, ECG elettrocardiogramma, diabetologia, fisiatria, medicina fisica e riabilitazione, ginecologia e ostetricia, medicina dello sport, oculistica, ortottica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, prelievi ematochimici.
Ambulatorio di Pellizzano
Assistenza specialistica di fisiatria, medicina fisica e riabilitazione, prelievi ematochimici.
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Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
Fig. 9: val di Sole: centri di Pronto Intervento (2) e Pronto soccorso ospedaliero ( a Cles in val di Non)
Per quanto riguarda invece gli interventi di Pronto soccorso in valle di Sole (fig. 9) ci sono due centri; uno a Pellizzano gestito da un’associazione di circa una settantina di volontari con 6 autoambulanze cui si aggiunge un nucleo di 2 ambulanze con personale dell’Azienda Sanitaria, ed un altro della Croce Rossa a Dimaro con 2 automezzi; il riferimento per tutti è il Pronto Soccorso dell’ospedale di Cles. Per i casi più gravi è assicurato l’intervento dell’elisoccorso da Trento, anche in volo notturno.
La proposta in campo sanitario che s’intende sviluppare con la Strategia Aree Interne è di carattere preventivo, incentivando la consapevolezza del valore della salute e dei mezzi per conservarla o migliorarla prendendo spunto dalle linee di programmazione sanitarie della P.A.T. contenute nel programma “ Trentino Salute +: incentivazione sani stili di vita” [deliberazione della
G.p. n. 535/ 2018] previsto nel Piano per la Salute 2015-2025.
La finalità generale di questa tipologia d’interventi è quella di migliorare le condizioni di vivibilità in valle di Sole attraverso una campagna d’informazione e di formazione estesa all’intero territorio. L’iniziativa, in forma sperimentale, si propone di coinvolgere tutta la popolazione locale ed anche gli ospiti che trascorrono periodi di vacanza in valle facendo uso di strumenti IT e di azioni di formazione mirata.
Le iniziative, come anticipato, hanno per oggetto soprattutto la popolazione attiva per stimolarla e guidarla verso una serie di comportamenti virtuosi definiti “ sani stili di vita”. L’obiettivo dichiarato nel Progetto salute Trentino 4.0 è quello di evitare, per quanto possibile, il ricorso alla sanità in termini riparativi piuttosto che in termini propositivi, incentivando la cura personale della propria salute con ricadute positive sul sistema sanitario e sui suoi costi.
Si tratta di un progetto complesso, denominato progetto Laboratorio Territoriale “ Vivere la salute” in Val di Sole (scheda intervento nr. 9), coordinato dal CCSD – Centro di Competenza sulla
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Strategia Nazionale Aree Interne - Progetto strategico della valle di Sole
Sanità Digitale - costituito dal Dipartimento Salute e Politiche Sociali della Provincia autonoma di Trento, l’Azienda provinciale dei Servizi Sanitari (APSS) e da FBK (Fondazione Xxxxx Xxxxxxx), di intervento complessivo orientato alla “prevenzione” delle patologie e delle inabilità, che propone il monitoraggio della popolazione e l’incentivazione a comportamenti virtuosi e proattivi riguardo la salute.
Il progetto è articolato su 5 moduli e prevede interventi formativi ed applicativi informatici per la gestione del diabete(1) per la prevenzione e gestione dell’obesità infantile (2), contro il cyber bullismo (3), per il welfare aziendale (4), per l’invecchiamento attivo sia della cittadinanza che degli ospiti (5)
L’iniziativa si appoggerà fortemente sulle strutture locali (Istituti comprensivi, ENAIP, le Terme…) e sulle associazioni locali (Circoli anziani e Centri Giovani…) per il maggior coinvolgimento possibile della popolazione al fine di avviare una nuova modalità di interazione tra servizi sanitari, socio assistenziali e cittadini, sfruttando le potenzialità messe a disposizione dalla IT.
Per quanto concerne invece i bisogni sociali, la Strategia in ambito assistenziale trova riferimento nel Piano Sociale 2018-2020 della Comunità di valle e di competenza dell’Assessorato Politiche sociali, Pari opportunità cultura, istruzione, politiche giovanili della Comunità di valle. La Strategia in accordo con gli indirizzi della Comunità di valle, individua nella razionalizzazione e nella ricollocazione dei servizi nella bassa valle di Sole la formula per la qualificazione e la più efficiente diffusione dei servizi per gli anziani, recuperando spazi e ricollocando in tal modo le attività di sostegno ai giovani e accentrando in una nuova struttura già ultimata a Samoclevo le attività in favore dei disabili gravi cui si aggiunge un nuovo servizio per la residenzialità dei medesimi. Si prevede inoltre di mettere a disposizione uno spazio per una nuova tipologia di disagio sociale di tipo abitativo per le persone sole a seguito di separazione o conflitti famigliari.
Attraverso questo piano di ricollocazione degli spazi a disposizione per le varie tipologie di servizi sociali, si diversificano le attività in base ai diversi target di utenza, specializzando il contesto in cui si muovono gli operatori.
Attualmente i servizi e le strutture socio assistenziali sul territorio sono le seguenti:
1.STRUTTURE SOCIALI SUL TERRITORIO:
Centro occupazionale disabili a Dimaro Centro socio educativo per disabili a Terzolas Centri servizi anziani: a Rabbi e a Ossana
Appartamento protetto gruppo appartamento psichiatria Malé (con APSS) Gruppo appartamento di Pellizzano
Centro diurno aperto per minori: a Monclassico e Pellizzano
Centri di aggregazione giovanile a Dimaro- Malé- Peio – Vermiglio – Ossana
2. PRINCIPALI SERVIZI EROGATI SUL TERRITORIO: Servizio di assistenza domiciliare
Servizio sociale Pasti a domicilio
Interventi educativi a domicilio
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La riorganizzazione dei servizi e l’avvio di nuovi servizi riguarda:
lo spostamento del centro anziani da Rabbi a Terzolas;
l’attivazione del Centro socio educativo e residenziale per disabili a Samoclevo (comune di Caldes);
la realizzazione di un Centro di aggregazione giovanile a Rabbi utilizzando gli spazi precedentemente occupati dal centro anziani;
il reperimento di un alloggio per persone in difficoltà abitativa per motivi socio- famigliari.
La parte più innovativa del progetto consiste nella disponibilità di alloggi protetti per i disabili gravi nella nuova struttura a Samoclevo. Per l’accudimento in residenzialità dei disabili gravi, allo stato attuale, si ricorre a strutture fuori valle o fuori provincia, e quindi lontano dai famigliari, dai luoghi abituali e dalle persone vicine. Nella prima fase si prospetta di utilizzare la nuova struttura di Samoclevo per brevi periodi, per il cosiddetto “ sollievo” da fornire alle famiglie, soprattutto in periodo estivo, e via via ampliare i periodi di ospitalità fino alla residenzialità permanente.
L’iniziativa avrà carattere sperimentale nella prima fase (per un biennio) e se, come ritenuto, si dimostrerà essere un servizio di grande utilità, in una seconda fase gli alloggi potranno soddisfare esigenze di residenzialità permanente per gli utenti, stanti le previsioni di invecchiamento della popolazione che si fa carico di queste persone e dell’aumento dei casi di grave invalidità.
Altri interventi ipotizzati nella riorganizzazione ed ampliamento dei servizi sono a favore dei giovani in realtà geografiche decentrate (la val di Rabbi) e di persone in momentanea difficoltà quali ad esempio i separati/ divorziati, una quota di popolazione che è quadruplicata nell’ultimo ventennio in base ai dati forniti dall’ISPAT (Istituto di Statistica provinciale).
In dettaglio la riorganizzazione dei servizi assistenziali prevede di spostare alcuni servizi in sedi più adatte sia per l’utenza che dal punto di vista della gestione da parte degli operatori e attivare “ nuovi servizi” sul territorio.
In particolare si prevede:
a) il trasferimento del centro anziani da Rabbi a Terzolas (scheda intervento nr. 5);
b) la realizzazione di un nuovo Centro giovanile a Rabbi, in aggiunta a quelli esistenti in valle (scheda intervento nr.6 );
c) il trasferimento del centro disabili da Terzolas alla nuova sede di Samoclevo (comune di Caldes) e, in ragione della nuova sede che dispone di spazi maggiori, il progetto di attivazione del nuovo servizio di residenzialità temporanea/ definitiva per i disabili gravi (scheda intervento nr. 7);
d) il reperimento di un’unità immobiliare per il progetto di accoglienza di persone in temporanea difficoltà abitativa (scheda intervento nr. 8).
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Asse 3. Mobilità ecosostenibile e intermodalità
La situazione del trasporto pubblico locale è caratterizzata da un servizio offerto sia da treno, con dodici corse giornaliere di collegamento con il capoluogo provinciale, che da pullman che collegano i paesi della valle al capoluogo di valle, oltre ai servizi di scuolabus.
Fig. 10: mobilità dei pendolari e modal split in val di Sole (fonte: Serv. Trasporti della PAT)
Un’indagine condotta sui dati del censimento 2011 ha messo in luce che la popolazione pendolare costituisce il 51,3% della popolazione residente (ISTAT 2011); la mobilità pendolare nella Comunità di Valle è di natura prevalentemente intravalliva, con poco apporto da fuori Comunità da parte di non residenti, e dunque i dati sugli split modali relativi al movimento dei residenti pendolari in USCITA (con destinazione sia all’interno della Comunità che all’esterno della stessa) bene descrivono il fenomeno da analizzare. I risultati (fig. 10) indicano quote modali superiori a quelle medie provinciali sia per l’utilizzo del TpL che, più marcatamente, per lo spostamento a piedi e un minore utilizzo dell’automobile privata.
Questi risultati, letti in relazione alle condizioni orografiche e sociali della valle, portano a ritenere che l’eventuale incremento del TpL, a fronte di un investimento consistente, apporterebbe scarsi risultati in termini di aumento dell’utenza o di modifica della distribuzione nell’uso dei mezzi per gli spostamenti non occasionali. In tal senso le politiche provinciali sono rivolte a sostegno del car sharing, car pooling e della contribuzione finanziaria per la dotazione privata e aziendale di auto elettriche ed x.xxxx per i dipendenti (Piano della mobilità elettrica in provincia di Trento – del. G.p. nr. 1535/ 2017). In tale contesto si inseriscono anche le scelte progettuali emerse dal confronto per la definizione della Strategia Aree Interne per la val di Sole.
La principale visione di lungo termine che anima la Strategia della valle di Sole è rappresentata dalla stretta connessione che si è individuata tra sostenibilità ambientale e sviluppo turistico. Uno dei capitoli fondamentali su cui si gioca la sostenibilità ambientale, anche in aree a bassa densità abitativa come la valle di Sole, è costituito dalla “ mobilità individuale o collettiva” che risulti il meno impattante possibile sul territorio. Un progetto di rinnovamento turistico per la valle
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non può prescindere da una proposta di mobilità alternativa rivolta tanto ai turisti, quanto ai residenti.
In tale ottica a cominciare dalla stagione invernale 2107/ 2018 sono già stati attivati i bus navetta invernali per i collegamenti con le principali stazioni sciistiche in valle (Marilleva-Folgarida, Peio, Madonna di Campiglio) consentendo agli ospiti di muoversi nel carosello impiantistico e di non ricorrere al mezzo privato per raggiungere le stazioni di partenza degli impianti. Il servizio navette invernali è coordinato dall’ApT della valle di Sole ed ha una programmazione triennale. Il successo della passata edizione per Xxxxxx Xxxxxxxxxx trasportati ha fatto emergere l’esigenza di un progetto integrativo con collegamenti tramite navette con altre località per sport invernali. Il nuovo progetto si affianca al servizio attivato nel 2017/ 2018 e verrà attivato nella stagione 2018/ 2019 e si protrarrà per tre anni fino al 2021.
Si ritiene importante che questa iniziativa, gestita dall’ApT con il concorso dei Comuni, possa essere estesa anche al periodo estivo, seppure con modalità diverse. Si reputa inoltre che la presenza di un servizio di trasporto, che integra il trasporto pubblico tradizionale, possa risultare utile anche per i residenti. In linea generale non si prospetta l’istituzione di corse supplementari di TpL a carico di Trentino Trasporti SpA, oltre a quanto già in essere, sia per il trasporto su gomma che su rotaia, quanto piuttosto l’istituzione di collegamenti (bus navetta) stagionali che favoriscano l’intermodalità ed il raggiungimento di località d’interesse turistico con il potenziamento dell’ ” hub” di Mezzana costituito da ferrovia, impianti di risalita, collegamenti stradali ed ampio parcheggio, positivamente sperimentato nel corso della stagione invernale 2017/ 2018. In tale prospettiva, in primo luogo, andrebbe formulato un Piano della Mobilità che individui le linee di tendenza dell’evoluzione dei trasporti e fornisca i capisaldi entro cui progressivamente realizzare gli interventi che consentano mobilità e sostenibilità avendo a riguardo la tutela del patrimonio naturalistico, mobilità e promozione di una nuova identità turistica della valle secondo gli indirizzi delle moderne strategie turistiche.
L’Analisi dei Flussi attuata secondo la metodologia SGDM (The St.Gallen Model for Destination Management) - Strategia della destinazione – ha evidenziato che sul territorio della valle di Sole sono stati mappati circa 190 flussi in relazione alla molteplicità e varietà dell’offerta di luoghi da visitare per il turista ( vd Allegato al documento Preliminare); le indicazioni emerse nella ricerca evidenziano gli stretti collegamenti con la filosofia della strategia TurNat adottata in provincia di Trento i cui capisaldi sono il “ turismo slow”, la vita in movimento all’aria aperta (bike, escursioni, traversate di più giorni), il mix di valori naturalistici, storici e culturali del territorio.
L’Analisi dei Flussi turistici è un progetto di sistema in quanto presenta ricadute trasversali sul territorio e sui diversi settori, il cui obiettivo è lo sviluppo sostenibile del territorio sia in termini turistici che di vivibilità generale, la razionalizzazione dei flussi turistici e il miglioramento dei servizi per i residenti.
Interventi “ complementari “ sul fronte della mobilità sono in corso di realizzazione tramite la Comunità di valle e riguardano principalmente la realizzazione di nuovi assi ciclabili per i collegamenti di altre località (Rabbi, Pejo, Passo del Tonale) all’asse ciclabile di fondovalle che in progetto si va estendendo anche nella confinante valle di Non (collegamento con Cles). Inoltre, a partire dall’estate 2018 è stato attivato su iniziativa del settore trentino del Parco Nazionale dello
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