ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 15/INT
“Anglona Coros, Terre di Tradizioni”
Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas
Unione dei Comuni del Coros
(Approvato con Delibera Giunta Regionale n°19/22 del 17 aprile 2018)
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 15/INT "Anglona Coros, Terre di Tradizioni"
L’anno duemiladiciotto, il giorno 19 del mese di aprile, tra la Regione Autonoma della Sardegna, rappresentata dal Presidente della Regione Xxxxxxxxx Xxxxxxxx e dall’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx
e
L’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, rappresentata dal Presidente Xxxxxx Xxxxxxx
L’Unione dei Comuni del Coros, rappresentata dal Presidente Xxxxxx Xxxxx
La Provincia di Sassari, rappresentata dall'Amministratore Straordinario Xxxxx Xxxxx
Premesso che
- il Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 è stato approvato dal Consiglio Regionale con Risoluzione n. 6/5 del 24.2.2015 e prevede nell'ambito delle sue strategie, la Strategia 5.8 "Programmazione Territoriale", la quale ha come obiettivo principale quello di mettere a sistema le esperienze derivanti dalle precedenti stagioni dello sviluppo locale attivate in Sardegna, integrando e territorializzando le politiche, gli strumenti e le risorse della Programmazione 2014-2020 con quelle ordinarie della Regione, anche nella logica di specializzarne il relativo utilizzo, favorendo il miglioramento qualitativo e duraturo del grado di coesione sociale di un’area e contribuendo ad attivare percorsi virtuosi di crescita del territorio regionale;
- la Legge Regionale 04 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, prevede all’art. 3 che la Regione promuova attraverso le proprie politiche le Unioni di Comuni, con particolare riguardo alle aree con maggiore disagio socio-economico e ai piccoli comuni, ispirando gli strumenti della programmazione e le politiche di sviluppo ai valori della coesione e della diffusione equilibrata della crescita economica e sociale;
- con la Deliberazione G.R. n. 9/16 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per la realizzazione del modello di
Governance per la Programmazione Unitaria 2014-2020", il Direttore pro tempore del Centro
Regionale di Programmazione è stato nominato coordinatore dell'Unità di progetto di coordinamento tecnico della Programmazione Unitaria, con il mandato ad adottare gli atti necessari per la costituzione dell'Unità di progetto e delle segreterie tecniche della Cabina di regia e dell'Unità di progetto;
- la Deliberazione G.R. n. 9/22 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per l'attuazione della Programmazione territoriale", da mandato agli uffici dell’Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio di procedere con la pubblicazione di una Manifestazione di Interesse per la presentazione delle proposte progettuali individuando nel Centro Regionale di Programmazione la struttura tecnica di supporto per la gestione e l’assistenza nella definizione dell’idea progettuale ed affidando alla Cabina di regia della Programmazione Unitaria, integrata con l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, la verifica della coerenza con gli indirizzi contenuti nel Programma Regionale di Sviluppo, delle proposte progettuali provenienti dagli Enti locali in forma aggregata e le relative fonti di finanziamento nel quadro della programmazione unitaria, che saranno approvate con Delibera di Giunta;
- la Deliberazione G.R. n. 43/13 del 19 luglio 2016 " Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia
5.8 Programmazione Territoriale - Indirizzi operativi" evidenzia che la valorizzazione delle aree interne rappresenta un importante motore di sviluppo per il territorio regionale, anche in considerazione del potenziale di ricchezze naturali, paesaggistiche e di saperi tradizionali significativo per favorire processi di sviluppo economico-produttivo, prevedendo uno specifico percorso di governance teso a garantire la realizzazione delle integrazioni tra Fondi (FESR, FSE, FEASR, FEAMP, FSC, PAC) ed il conseguimento delle sinergie che ne derivano, così come anche indicato dal Reg. (UE) n. 1303/2013 e dall’Accordo di Partenariato 2014-2020;
- la Deliberazione della Giunta regionale n. 54/26 del 6.12.2017 " Programmazione Unitaria 2014- 2020. Ricognizione delle risorse per l’attuazione della Strategia 5.8 Programmazione Territoriale" che prende atto della ricognizione delle risorse finanziarie attribuite alle diverse strutture competenti nell’ambito dei Programmi Operativi e che individua, in attuazione della Delib.G.R. 43/13 del 19.7.2016, le Azioni coerenti con l’approccio territoriale, attivabili per la definizione dei Progetti di Sviluppo Territoriale nell’ambito della Programmazione Territoriale;
- Il Protocollo di Intesa, sottoscritto in data 22/9/2016, in attuazione della D.G.R n.49/6 del
13.9.2016, e il successivo Protocollo di Intesa sottoscritto in data 26/6/2017 tra la Regione Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda che definiscono forme di collaborazione per il Progetto "Sardegna in Cento Chiese"
- la Determinazione del Centro Regionale di Programmazione n. 3114 REP n. 138 del 08.04.2015 approva l'Avviso e la Manifestazione di Interesse finalizzata all'acquisizione di proposte per la realizzazione di progetti in attuazione della Strategia regionale della Programmazione Territoriale;
- l’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas in associazione con l'Unione dei Comuni del Coros, hanno presentato la Manifestazione di Interesse in data 23.01.2017 acquisita con Prot. CRP n. 458 e 459 del 23.01.2017, identificata con il codice PT-CRP-15/INT, approvata con Determinazione N. 534 REP N. 41 DEL 25/01/2017;
- l’Unione dei Comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas è stata individuata Soggetto Attuatore Unico, con la deliberazione dell'Assemblea dei sindaci n. 13 del 5/4/2018 da parte dell’Unione dei Comuni del Coros, per la fase attuativa del progetto “Anglona-Coros, terre di Tradizioni”; e, per accettazione, dall’Assemblea dei sindaci dell’Unione di Comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas con la deliberazione n. 17 del 5/4/2018;
- in data 09.04.2018 a Codrongianos si è tenuto il tavolo di partenariato istituzionale e socio economico, che ha condiviso il Progetto di Sviluppo denominato "Anglona Coros, Terre di Tradizioni";
- nella medesima data è stato consegnato all’Assessore della Programmazione, dal Presidente dell’Unione dei Comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas – Soggetto Attuatore Unico, il Protocollo di Intesa sottoscritto dal partenariato istituzionale e socioeconomico del territorio, nel quale si da atto della condivisione dei contenuti del progetto con l’impegno di dare continuità alla collaborazione avviata nell’ambito del percorso della Programmazione Territoriale, anche nelle fasi di attuazione del Progetto;
- in data 17.04.2018 si è tenuta la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria che ha validato le risultanze delle attività del tavolo di partenariato e l'individuazione delle fonti di finanziamento del Progetto di Sviluppo denominato "Anglona Coros, Terre di Tradizioni", rinviando l'approvazione dello Schema di Accordo, del Progetto di Sviluppo Territoriale e dell’Allegato Tecnico a successiva Deliberazione della Giunta regionale, con mandato per la sua sottoscrizione;
Coerentemente con
- il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019, ed in particolare:
▪ la Strategia 5.8 - Programmazione Territoriale, che prevede un approccio allo sviluppo locale inteso come mainstream delle singole linee strategiche, individuate per conseguire coesione e competitività nella Regione nel suo complesso, in modo armonico, sostenibile e diffuso. Tale
approccio risulta potenziato grazie all'attivazione di un sistema di governance della Programmazione Unitaria 2014-2020 e da una visione operativa dei diversi Fondi, che consentono la valorizzazione del potenziale di sviluppo dei territori. I percorsi di finanziamento dei progetti sono attivati per quei territori che hanno la capacità di leggere e affrontare i problemi alla scala locale, costruendo strategie territoriali di tipo integrato, con azioni coordinate che facciano riferimento agli obiettivi degli Assi prioritari dei diversi Programmi Operativi e consentano di conseguire la strategia dell'area, oppure di intervenire su filiere locali definite che siano in grado di incrementare la competitività del sistema produttivo regionale.
▪ la Strategia 5.7 - Politiche per le aree interne e rurali, che prevede una strategia integrata per le aree interne e rurali, al fine di favorire il contrasto attivo al fenomeno dello spopolamento attraverso un intervento teso al rilancio della produzione di beni e servizi prodotti a livello territoriale, nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro ed al miglioramento dei servizi di comunità. La strategia regionale per le Aree interne e rurali comprende inoltre azioni dirette a valorizzare gli attrattori naturali e culturali, migliorandone i sistemi di fruizione, in quanto direttamente connessi allo sviluppo del turismo sostenibile e all’incremento della qualità dell’offerta integrata in termini di servizi innovativi.
▪ Ancora per la Strategia n. 5 "Il territorio e le reti infrastrutturali" si richiama la 5.3 “Il piano delle
infrastrutture”; per la Strategia n. 1 "Investire sulle persone" la 1.1 "Progetto Iscol@"; la
Strategia n. 2 "Creare opportunità di lavoro", con riferimento alla 2.6 "Imprese e reti di imprese: strumenti finanziari", alla 2.9 "Il turismo sostenibile" e alla 2.10 "Cultura, identità e sviluppo"; la Strategia n. 3 “Una società inclusiva”, nel dettaglio la 3.3 “Politiche per il sostegno e l’inclusione sociale” e la n. 3.4 “Promozione delle attività sportive”; la Strategia n. 4 "I beni comuni", in particolare la 4.8 “Il sistema delle aree protette” e la 4.11 "Il piano per i beni culturali”; infine la Strategia n. 6 "Istituzioni di alta qualità" con la 6.2 "Riforma degli enti locali territoriali";
- il POR FESR 2014-2020:
▪ Asse Prioritario III "Competitività del sistema produttivo” - Priorità di investimento 3.b. "Sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione" - Obiettivo Specifico 3.3 "Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali" - Azione 3.3.2 "Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche,
sportive, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici" - Azione
3.7.1 " Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato";
▪ Asse Prioritario VI "Uso efficiente delle risorse e valorizzazione degli attrattori naturali, culturali e turistici" - OT 6 "Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse" - Priorità di investimento 6.c "Conservare, proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale" - Obiettivo Specifico 6.6 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale" - Azione 6.6.1 "Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo" - Obiettivo Specifico 6.7 "Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione" - Azione 6.7.1 "Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo"; Azione 6.7.2 "Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate"; - Obiettivo Specifico 6.8 "Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche" - Azione 6.8.3 "Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche".
▪ la Strategia di Specializzazione Intelligente (Smart Specialisation Strategy - S3), che ispira l'intera programmazione comunitaria regionale ed è finalizzata ad individuare le eccellenze della Sardegna al fine di costruire una visione prospettica delle politiche regionali in materia di ricerca ed innovazione. Il PST “Anglona Coros, Terre di Tradizioni” agisce in modo significativo nell'ambito “Turismo, cultura e ambiente” che viene selezionato dalla S3 come prioritario, nell’ottica di liberare nuove energie territoriali, in una logica di programmazione unitaria delle risorse.
- il PSR 2014-2020:
▪ Misura 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese" - Sottomisura 6.2 "Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra - agricole nelle zone rurali”, sostiene la fase di start-up di nuove imprese per attività extra agricole, che hanno come oggetto della propria attività lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi nei settori chiave ed emergenti dell’economia rurale.
▪ Misura 6 "Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese" - Sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra – agricole" - Tipo di intervento
6.4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione e sviluppo di attività extra-agricole” - 6.4.2 "Sostegno a investimenti per lo sviluppo di imprese extra- agricole";
- FSC 2007-2013 - Obiettivi di servizio - Servizi di cura per l'infanzia;
- FSC 2014-2020, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 46/5 del 10.08.2016 “Presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 Luglio 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Regione Sardegna e approvazione degli interventi da finanziare con le risorse FSC del periodo di programmazione 2014-2020”: Area Tematica n. 4 “Turismo, cultura, valorizzazione risorse naturali” - Linea di azione “Programmazione Territoriale”.
- Deliberazione di Giunta Regionale 5/1 del 24.1.2017 "Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020. Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna stipulato il 29 luglio 2016. Definizione delle Linee
d’Azione e delle tipologie di intervento ammissibili" con la quale è stato individuato il Centro
Regionale di Programmazione quale Direzione Generale competente per l'Area Tematica 4 Turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali, linea di Azione 4.1 "Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio-Programmazione Territoriale;
- la riprogrammazione, attraverso l'Atto Modificativo del Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna, sottoscritto tra il Ministro della Coesione Territoriale e il Presidente della Regione Sardegna in data 12.12.2017 e indicatele nuove linee di Azione;
- il Sistema di Gestione e Controllo del Patto per lo Sviluppo della Regione Sardegna finanziato con le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 approvato con DGR n.37/9 del 01/08/2017 e aggiornato, da ultimo, con Determinazione della Presidenza della Regione n. 254 del 11.04.2018;
- Le linee di Azione del Fondo per lo sviluppo e la coesione - FSC 2014-2020, “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione Territoriale:
4.1.2 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione Territoriale – Sviluppo del turismo”,
4.2.1 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione Territoriale – Valorizzazione del patrimonio culturale”,
4.3.1 “Interventi di sviluppo locale per la promozione del territorio – Programmazione territoriale – Valorizzazione delle risorse naturali”,
5.2.2 “Interventi per l'inclusione sociale e di miglioramento dei servizi alla popolazione - Programmazione Territoriale ,
1.10.04 “Impiantistica sportiva" - Programmazione Territoriale - Infrastrutture pubbliche, didattiche/universitarie, sociali e sanitarie: altri interventi”,
- il Regolamento di funzionamento del Partenariato allargato ed in particolare l'Allegato 1 recante un Modello di Governance del processo partenariale del POR FESR 2014-2020, approvato in data 29 settembre 2016, in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7.01.2014 recante un “Codice Europeo di Condotta sul Partenariato”, anche nell'ottica di garantire un coinvolgimento efficace di tutte le forze economico-sociali attive sul territorio e rappresentative della realtà locale;
Considerato che
Tutto ciò premesso e considerato si conviene e si stipula quanto segue:
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) Il Progetto di Sviluppo e l’Allegato Tecnico (allegato A)
b) Quadro finanziario dell’Accordo (allegato B);
Oggetto e Finalità dell'Accordo
Il presente Accordo approva il progetto di sviluppo territoriale denominato “Anglona Coros, Terre di Tradizioni", a seguito della definizione dello stesso in co-progettazione con l'Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e con l'Unione dei Comuni del Coros.
Nel presente Accordo sono altresì disciplinati gli impegni dei soggetti sottoscrittori e la tempistica di realizzazione complessiva del Progetto di Sviluppo Territoriale i cui indirizzi verranno recepiti nella convenzione attuativa di cui all'art. 10.
Articolo 3
Progetto di Sviluppo Territoriale "Anglona Coros, Terre di Tradizioni"
Il Progetto di Sviluppo Territoriale “Anglona e Coros, Terre di tradizioni” prevede una strategia di sviluppo locale fortemente ancorata ai fattori identitari che caratterizzano il territorio favorendo l’attrattività del sistema economico e sociale. Il patrimonio culturale e architettonico, la presenza di elementi paesaggistici di pregio e il forte radicamento delle produzioni di qualità rappresentano le principali leve competitive su cui il territorio intende investire, attraverso la valorizzazione turistica integrata dell’offerta naturalistica, culturale ed enogastronomica e la rivitalizzazione e diversificazione del tessuto produttivo locale. In particolare il PST si propone quindi di favorire la nascita di un’identità turistica unitaria, ricomponendo l’eterogeneità dei territori attraverso la messa in rete in chiave turistica del patrimonio religioso-architettonico e favorendo la più ampia integrazione nella definizione di una qualificata proposta culturale, naturalistico-ambientale e di turismo attivo, nonché attraverso il sostegno alle attività economiche che operano nei settori del Turismo e delle Produzioni Tipiche.
Inoltre il progetto intende favorire l’innalzamento dei livelli complessivi di benessere della comunità, attraverso l’ampliamento delle dotazioni di servizio in favore delle fasce più deboli della popolazione (anziani, e persone con disabilità, famiglie con bambini e con giovani a carico) intervenendo sul recupero e sull’integrazione dei servizi di assistenza e delle dotazioni in campo sportivo e ricreativo.
Il progetto si articola in 5 azioni tematiche:
AZIONE 15.01 – "Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali"
L'azione si sviluppa a partire dal potenziale associato alla valenza culturale e ambientale delle risorse presenti sul territorio e prevede l’implementazione di un sistema di percorsi che, a partire dagli attrattori culturali già fruibili e innalzando il grado di accessibilità turistica complessiva dell’area, identifica la proposta turistica dell’entroterra in una destinazione unitaria rivolta a molteplici target.
L’azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
• 15.01.1 Miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale e religioso
• 15.01.2 Creazione percorsi di valorizzazione per la fruizione integrata del territorio
• 15.01.3 Servizi per la promozione integrata del territorio
AZIONE 15.02: “Miglioramento dei servizi essenziali del territorio”
L’azione valorizza interventi già realizzati nell’ambito delle politiche settoriali della Regione Sardegna in ambiti coerenti con le direttrici strategiche del PST ed interviene nel quadro del miglioramento del benessere sociale ed economico del territorio attraverso il potenziamento delle infrastrutture di base, quali i servizi primari di accessibilità e di istruzione, e sulla la riqualificazione del patrimonio territoriale, nell’ottica di un innalzamento del livello di fruibilità generale e turistica delle emergenze locali.
AZIONE 15.03: “Miglioramento dei servizi per la qualità della vita”
L’azione è finalizzata a migliorare il benessere sociale ed economico della comunità, attraverso l’offerta di servizi qualificati, diversificati e più efficienti alla popolazione. In risposta ai fabbisogni espressi dalle fasce più giovani e più anziane della popolazione, l’azione prevede in particolare la riqualificazione e il potenziamento degli impianti sportivi, nonchè il consolidamento della proposta socio-assistenziale e culturale- ricreativa presente sul territorio.
L'azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
• 15.03.1 Rete dell'offerta sportiva
• 15.03.2 Miglioramento dei servizi per il benessere della persona
AZIONE 15.04: “Competitività delle imprese”
L’azione interviene trasversalmente, integrando e completando gli interventi infrastrutturali, nel rafforzare la strategia generale del progetto attraverso l’erogazione di incentivi per le imprese che investono nei settori dei servizi turistici, delle produzioni tipiche attraverso la pubblicazione di un bando territoriale con procedura valutativa a sportello. L’azione interviene altresì a sostegno delle attività di riqualificazione di immobili a scopo sociale con uno specifico intervento pilota.
AZIONE 15.05: “Governance territoriale”
L’azione prevede la definizione e l’implementazione di un modello di governance territoriale capace di restituire unitarietà e concretezza realizzativa al processo di sviluppo locale delineato dal PST. In particolare l’azione risulta articolata, da un lato, nella strutturazione di ufficio unico responsabile
dell'attuazione del progetto e della realizzazione degli interventi per conto di tutte le amministrazioni partecipanti al progetto, nonché dell’attivazione di percorsi di condivisione e integrazione della strategia di sviluppo nei diversi ambiti di programmazione, in primis in relazione a quello delle politiche socio- assistenziali, nell’ottica di avviare la strutturazione del nuovo assetto territoriale organizzativo del PLUS; dall’altro nella realizzazione di interventi di integrazione dell’offerta locale in tema di promozione turistica del territorio coerente con la strategica di progetto e di fruizione integrata dell’offerta sportiva locale.
L'azione si declina nelle seguenti sub-azioni:
• 15.05.1 Coordinamento generale del progetto
• 15.05.2 Coordinamento e promozione dell'offerta integrata in ambito turistico e sportivo
Quadro riassuntivo finanziario del progetto per fonte di finanziamento
Azione | Denominazione Azione | Fondi FSC 2014- 2020 | Fondi PO FESR 2014-2020 | Fondi Altra Fonte | Investimento Totale |
Azione 15.01 | Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali | 4.100.300,00 | 10.513.587,95 | 1.265.000,00 | 15.878.887,95 |
Azione 15.02 | Miglioramento dei servizi essenziali del territorio | 15.981.505,50 | 15.981.505,50 | ||
Azione 15.03 | Miglioramento dei servizi per la qualità della vita | 7.806.863,41 | 650.664,27 | 90.000,00 | 8.547.527,68 |
Azione 15.04 | Competitività delle imprese | 2.450.000,00 | 2.450.000,00 | ||
Azione 15.05 | Governance Territoriale | 388.584,37 | 388.584,37 | ||
Totale complessivo | 11.907.163,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,50 | |
di cui: | |||||
Interventi Nuova Finanza | 26.000.000,00 | ||||
Interventi già valorizzati nell’ambito di ulteriori politiche | 15.981.505,50 | ||||
Cofinanziamento Unione dei Comuni del Coros | 400.000,00 |
Risorse aggiuntive Conferenza Episcopale Sarda di cui al Protocollo di Intesa RAS-CES per la valorizzazione degli edifici di culto aventi valore storico e culturale, inseriti nell’Azione 15.01 | 865.000,00 |
Quadro riassuntivo finanziario dell’Accordo per fonte di finanziamento
Codice Azione | Denominazione Azione | Investimento Totale | Investimento FSC 2014- 2020 | Investimento PO FESR 2014-2020 | Investimento Altra Fonte |
Azione 15.01 | Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali | 15.878.887,95 | 4.100.300,00 | 10.513.587,95 | 1.265.000,00 |
Azione 15.03 | Miglioramento dei servizi per la qualità della vita | 8.547.527,68 | 7.806.863,41 | 650.664,27 | 90.000,00 |
Azione 15.04 | Competitività delle imprese | 2.450.000,00 | 2.450.000,00 | ||
Azione 15.05 | Governance Territoriale | 388.584,37 | 388.584,37 | ||
Totale complessivo | 27.265.000,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,00 |
Articolo 6
Struttura di indirizzo e governance dell’Accordo
Ai fini del controllo dell’operatività dell’Accordo è costituita, presso il Centro Regionale di Programmazione, una struttura consultiva di indirizzo e governance dell’Accordo, composta dai sottoscrittori del presente accordo o loro delegati, coordinata del Responsabile dell’Accordo individuato nel Direttore del Centro Regionale di Programmazione e costituita dalle Autorità di Gestione dei Programmi Operativi FERS e FSC 2014-2020 e dai Responsabili di Azione competenti.
La struttura di indirizzo e governance dell’Accordo, in particolare:
- individua gli ostacoli di fatto e di diritto che si frappongono all’attuazione dell’Accordo di Programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
- vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’Accordo di Programma;
- esprime le proprie valutazioni sul rapporto inerente lo stato di avanzamento del Progetto, assumendo ogni iniziativa utile al superamento delle eventuali criticità;
- valuta l’opportunità di eventuali modifiche del Progetto e le variazioni degli interventi previsti nello stesso, formulate in base a motivate e specifiche esigenze funzionali, da attuarsi secondo quanto previsto nel successivo art.14.
Gruppo Tecnico Regionale di supporto per l'attuazione del Progetto
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo, supporta il Soggetto Attuatore anche attraverso il Gruppo Tecnico Regionale di Supporto, composto dalle Autorità di Gestione, dai Responsabili di Azione competenti, e dalle Agenzie Regionali coinvolte.
E' coordinato dall'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria e affianca il Soggetto Attuatore degli interventi nella corretta spendita dei fondi della programmazione unitaria 2014-2020, sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto.
L'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria, supportata dal Gruppo tecnico regionale, si occupa di:
- accompagnare il soggetto attuatore nella definizione delle schede intervento contenenti i crono programmi procedurali e finanziari e degli allegati tecnici, nonché ogni ulteriore elemento utile alla definizione della Convenzione attuativa.
- il Soggetto Attuatore si impegna a garantire il raccordo con le amministrazioni coinvolte, attraverso il Gruppo Tecnico di coordinamento del Progetto.
Articolo 8
Governance territoriale del Progetto e Gruppo Tecnico di coordinamento di progetto
La responsabilità dell'attuazione e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel Progetto di Sviluppo denominato "Anglona Coros, Terre di Tradizioni" è in capo all'Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas – Soggetto Attuatore, che attraverso il Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto, garantisce il raccordo con le amministrazioni coinvolte nel progetto.
Impegni dei Soggetti Sottoscrittori dell’Accordo
La Regione Autonoma della Sardegna, l’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e l'Unione dei Comuni del Coros, in considerazione della rilevanza degli interessi pubblici coinvolti, si impegnano a promuovere armonica e reciproca collaborazione ispirata ai principi costituzionali di leale cooperazione nell’esecuzione dell’Accordo di Programma per la migliore realizzazione degli obiettivi in esso indicati.
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo,
- si impegna ad attivare uno specifico Gruppo Tecnico di supporto per l'attuazione del Progetto e che vede impegnate le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi, i Responsabili di azione e gli altri soggetti attuatori degli interventi, anche per supportare la corretta spendita dei fondi della Programmazione Unitaria 2014-2020, coordinando e sostenendo il processo complessivo di realizzazione del Progetto;
- Il Centro Regionale di Programmazione, Responsabile dell'Accordo, favorisce l’ottimale conseguimento degli obiettivi del presente Accordo, secondo le indicazioni della struttura di indirizzo e Governance dell’Accordo, di cui al precedente art. 6.
Le Unioni di Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e del Coros, attraverso il soggetto attuatore e responsabile del progetto, anche in attuazione del Protocollo di Intesa sottoscritto tra le due Unioni di Comuni suindicate in data 9.04.2018, si impegnano altresì:
- a costituire il Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto, di cui al precedente art. 8, composto da personale tecnico-amministrativo individuato anche all'interno delle amministrazioni coinvolte nel progetto;
- a nominare un referente unico del progetto, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo. Il referente tecnico unico partecipa ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto ed è responsabile del raccordo con il livello tecnico e istituzionale della struttura di governance territoriale;
- a raccordarsi nell’attuazione degli interventi con l’Agenzia Forestas e con l'ATS. ASSL Sassari;
- a raccordarsi con la Diocesi competente, al fine di dare attuazione dei Protocolli di Intesa, sottoscritti in data 22/9/2016 e 26.6.2017 tra la Regione Sardegna, e la Conferenza Episcopale Sarda che definiscono forme di collaborazione per il Progetto "Sardegna in Cento Chiese";
- a rispettare gli ulteriori impegni previsti nella convenzione attuativa dell’Accordo;
- ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, compresi eventuali accordi di collaborazione, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nelle Schede di progetto e connesse al rispetto della tempistica, che verranno disciplinati nella convenzione di attuazione.
Tutte le parti si obbligano ad attivarsi per il raggiungimento degli obiettivi del presente Accordo.
Modalità attuative dell'Accordo
Le modalità di attuazione degli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma verranno disciplinate nell'apposita convenzione attuativa, contenente le schede intervento, da sottoscriversi dal Responsabile dell'Unità tecnica di progetto della Programmazione Unitaria e dal Soggetto Attuatore del progetto.
La Convenzione attuativa dovrà essere sottoscritta entro il termine di 6 mesi dall'adozione del Decreto del Presidente che approva l'Accordo di Programma.
Qualora solo una parte degli interventi previsti dall’Accordo di Programma Quadro vengano inseriti nella Convenzione attuativa, è ammessa l’integrazione attraverso la sottoscrizione di un ulteriore atto aggiuntivo, che approva le ulteriori singole schede intervento.
Tale facoltà dovrà comunque essere esercitata entro e non oltre il richiamato termine di sei mesi.
Il Soggetto Attuatore del progetto è individuato nell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, che opera anche come Centrale Unica di Committenza, eventualmente avvalendosi altresì di ulteriori strutture operative nel territorio.
E’ fatta salva l'attuazione da parte di un diverso soggetto attuatore qualora espressamente previsto nelle Azioni individuate nell’ambito del progetto di sviluppo territoriale.
Le modalità di attuazione verranno definite con i responsabili delle Linee di Azione e/o Azioni dei Programmi Operativi, competenti all'istruttoria e alla gestione, nonché alla verifica dei crono programmi di attuazione relativi alle Azioni del progetto.
Il Soggetto Attuatore è tenuto al rispetto dei seguenti obblighi e di quanto previsto nella convenzione attuativa:
- incaricare un referente unico del progetto secondo quanto indicato al precedente art. 9, al fine di gestire in modo coordinato l’attuazione degli interventi previsti nel presente Accordo;
- presentare al Centro Regionale di Programmazione con cadenza trimestrale lo stato di avanzamento del Progetto;
- rispettare la normativa vigente in materia di appalti pubblici e le disposizioni contenute nella normativa di settore;
- rispettare la normativa vigente in materia di Valutazione di incidenza e di Valutazione di impatto Ambientale;
- garantire in tutte le fasi di attuazione il rispetto degli obiettivi orizzontali dello sviluppo sostenibile e di pari opportunità tra donne e uomini e di non discriminazione, in base agli artt. 7 e 8 del Reg. (UE) 1303/2013.
- Il Soggetto Attuatore del Progetto di Sviluppo si impegna sin d'ora ad adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nell’allegato tecnico del Progetto di Sviluppo e il rispetto della tempistica, disciplinate nella convenzione di cui sopra.
Articolo 11
Modalità di trasferimento delle risorse e modifiche al Quadro Finanziario dell’Accordo
Nel Quadro Finanziario dell’Accordo (Allegato B) sono individuate le Azioni ed il dettaglio delle Sub Azioni, la Direzione Generale dell’Assessorato Regionale responsabile per l'attuazione, il Soggetto attuatore dell’Azione e/o dell'intervento per il territorio, la fonte finanziaria e l'importo complessivo degli interventi con gli eventuali cofinanziamenti.
Prima della sottoscrizione della Convenzione attuativa, nella quale vengono definite le modalità di attuazione degli interventi pubblici e definiti i crono programmi procedurali e finanziari nelle schede intervento, si procederà all’individuazione definitiva dei Centri di Spesa Regionali competenti ad adottare i provvedimenti di delega e al trasferimento delle risorse al Soggetto Attuatore.
In attuazione della Deliberazione della Giunta regionale n. 54/26 del 6.12.2017, considerata la sostanziale coerenza delle finalità tra le fonti finanziarie FSC e Fondi SIE espressamente dedicate alla programmazione territoriale, in sede di convenzione attuativa, l’attribuzione della fonte finanziaria potrà variare in funzione della migliore efficacia ed efficienza dell’attuazione dei programmi di origine, nel rispetto dell’ammissibilità della spesa e previo parere delle Autorità di Gestione competenti.
Le parti danno atto che il quadro complessivo delle risorse, così come le risorse identificate per Xxxxxx e Sub-Azione, rappresentano una quantificazione individuata nell'ambito delle attività negoziali pre-Accordo, che sarà sottoposta ad accertamento attraverso la verifica della fattibilità tecnico-amministrativa preliminare
e propedeutica all'attuazione degli interventi. La mancanza di fattibilità delle operazioni inserite all’interno delle Azioni del progetto comporta la decurtazione delle risorse dalla quantificazione finanziaria prevista nel quadro complessivo delle risorse del progetto, così come determinato nella tabella di cui al precedente art. 5 e nell’allegato B – Quadro finanziario dell’Accordo.
Le Azioni del progetto, come descritte nell’Allegato Tecnico, che prevedono aiuti alle imprese sono attuate dalla Regione Autonoma della Sardegna attraverso specifici bandi, secondo le procedure previste in relazione alla fonte di finanziamento individuata.
Gli importi indicati nelle schede azione sono quantificati sulla base delle esigenze espresse dal territorio e costituiscono un fabbisogno stimato. L’assegnazione delle risorse è comunque legata all’effettiva presentazione delle istanze da parte delle imprese in sede di bando e l’effettivo stanziamento è definito a seguito della conclusione dell’istruttoria e dei conseguenti atti di concessione.
Le risorse non utilizzate rientrano nel circuito finanziario del Programma Operativo di riferimento.
Le parti danno atto che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente, le regole e le procedure di trasferimento delle risorse, controllo, rendicontazione e certificazione e decertificazione delle spese, proprie della fonte di finanziamento.
Articolo 12
Tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
L’Accordo impegna i Sottoscrittori fino alla completa realizzazione delle Azioni previste nel progetto.
Il Progetto di Sviluppo dovrà essere realizzato nel termine di 36 mesi, decorrenti dalla sottoscrizione della convenzione attuativa con il Soggetto Attuatore ovvero dell'eventuale atto aggiuntivo alla convenzione attuativa, nel rispetto del cronoprogramma complessivo del progetto.
Il Soggetto Attuatore deve garantire la corretta attuazione nei tempi previsti dal cronoprogramma generale del Progetto, nonché dai cronoprogrammi inseriti nella Convenzione Attuativa per i singoli interventi.
Saranno ammesse variazioni non sostanziali degli interventi, rispetto agli obiettivi delle Azioni e delle Sub- Azioni, previa autorizzazione del Responsabile dell’Accordo (Centro Regionale di Programmazione), sentito il Responsabile Regionale dell’attuazione dell’Azione e/o intervento, mentre le modifiche sostanziali verranno attuate secondo le modalità previste nel successivo art. 14.
Articolo 13 Interventi Programmatici
Il Progetto "Anglona Coros, Terre di Tradizioni" prevede anche degli interventi programmatici individuati dal territorio per completare la strategia, che attualmente non hanno copertura finanziaria.
La copertura potrà essere assicurata anche a seguito della riprogrammazione delle economie, di cui al successivo art.14, ed eventualmente con ulteriori risorse che andranno a liberarsi nell'ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020.
Modifica dell'Accordo, riprogrammazione delle Azioni, economie
Le modifiche dell'Accordo saranno disciplinate dalla L.R. n. 14/1996 e successive modifiche, L.R. 37/1996 e L.R. 32/1997, che sancisce le modalità di definizione degli Accordi di Programma, prevedendo anche la possibilità di successivi atti aggiuntivi, in relazione ad ulteriori opere ed interventi integrativi del programma, da approvarsi con deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore della Programmazione.
Con le medesime modalità si potrà procedere alla rimodulazione dell’Accordo, laddove si richiedano modifiche di natura sostanziale relative alle caratteristiche dell’intervento, ovvero a significativi scostamenti temporali nella realizzazione dell’operazione.
Potranno essere previsti ulteriori atti integrativi, tenuto conto anche degli esiti del monitoraggio, al fine di definire eventuali iniziative coerenti con le finalità dell'Accordo, anche utilizzando le economie derivanti dall’attuazione degli interventi oggetto dell’allegato tecnico, in osservanza delle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento.
Articolo 15
Esercizio del potere sostitutivo e sanzioni per inadempimento
L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento imputabile.
Il responsabile regionale dell’attuazione dell'Azione, individuato nella Convenzione Attuativa, qualora accerti inadempienze a carico del Soggetto Attuatore provvede a:
- contestare l’inadempienza, con formale diffida ad adempiere entro un congruo termine;
- disporre, decorso infruttuosamente il predetto termine, gli interventi necessari, anche di carattere sostitutivo;
- dichiarare l’eventuale decadenza dell’intervento.
A seguito dell’eventuale dichiarazione di decadenza dell’intervento, il Responsabile dell’attuazione dell'Azione, ai sensi dell’art. 8 della L. n. 241/90 e s.m.i., comunica al Soggetto Attuatore l’avvio del procedimento di revoca del provvedimento.
Qualora uno dei soggetti sottoscrittori non adempia ad una o più impegni previsti nell’Accordo, compromettendo così l’attuazione di un’Azione, sono poste a suo carico le spese sostenute per le attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l’Accordo stesso.
Articolo 16
Risoluzione in via amministrativa dei conflitti
Il Soggetto responsabile dell’Accordo di cui all’art. 6, in caso di contrasti in ordine all’interpretazione o all’esecuzione delle obbligazioni previste nell’Accordo medesimo, su istanza di uno dei soggetti sottoscrittori, del responsabile regionale dell’attuazione dell’Azione o anche d’ufficio, invita le parti interessate a rappresentare le rispettive posizioni per l’esperimento di un tentativo di risoluzione dei conflitti.
Qualora si raggiunga un’intesa idonea a comporre il conflitto, si redige un verbale che impegna le parti all'osservanza degli impegni concordati.
Qualora le controversie permangono, la questione viene rimessa alla struttura di indirizzo di cui all’articolo 6.
Articolo 17
Trasparenza e Anticorruzione - Adozione Patti di Integrità
Il Soggetto Attuatore Unico del progetto e la Centrale Unica di Committenza si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche, nonché all'adempimento degli obblighi in materia di anticorruzione di cui alla Legge n. 190 del 2012 e di pubblicità e trasparenza previsti dal D.lgs n. 33/2013, con le modifiche di cui al D.lgs n. 97/ 2016.
Al fine di dare attuazione agli obblighi in materia di trasparenza e anticorruzione, il soggetto attuatore provvederà a nominare un Responsabile/Referente per la Trasparenza e l'Anticorruzione e a darne tempestiva comunicazione al fine di inserire il nominativo nella convenzione attuativa.
Il Soggetto Attuatore si impegna alla adozione e all'utilizzo dei Patti di integrità da applicare nelle procedure per l'esecuzione di lavori e l'acquisizione di forniture e servizi avviate a valere sulle risorse trasferite in ossequio a quanto previsto dalla D.G.R n.30/16 del 16.06.2015 e a condividere i modelli dei patti di integrità adottati nell'ambito del protocollo d'Intesa sottoscritto in data 15 giugno 2015 dal Presidente della Regione e da Transparency International Italia.
Al fine di garantire il monitoraggio delle misure di prevenzione della corruzione il Soggetto Attuatore si impegna a comunicare semestralmente lo stato di attuazione dei Patti di Integrità.
Le parti si riservano la facoltà di attivare l'istituto della vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici di cui al D.lgs. n. 50/2016.
L’erogazione del finanziamento per la realizzazione degli interventi di cui alla presente convenzione a favore del Xxxxxxxx attuatore è subordinato all’impegno da parte dello stesso alla adozione e all’utilizzo dei Patti di integrità.
Articolo 18
Sottoscrizione, effetti e tempi di realizzazione del Progetto di Sviluppo
Il presente Accordo, a seguito dell’approvazione con Deliberazione di Giunta Regionale, viene sottoscritto in formato digitale dai legali rappresentanti degli enti firmatari e successivamente approvato con decreto del Presidente della Regione Sardegna e pubblicato nell’apposita sezione del sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx nonché, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.
Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del decreto del Presidente della Giunta che da esecutività al presente Accordo, le Parti si impegnano, ciascuna nei limiti sopra indicati, a dare attuazione agli impegni previsti nell'Accordo.
AI presente Accordo di Programma si allegano i seguenti documenti, che costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso: Allegato A) Progetto di Sviluppo e allegato tecnico, Allegato B) Quadro finanziario dell’Accordo.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Regione Autonoma della Sardegna Presidente Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | Regione Autonoma della Sardegna Assessore Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Xxxxxxxx Xxxx | |
(Firma digitale) | (Firma digitale) | |
Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas | Unione dei Comuni del Coros Presidente | |
Presidente | Xxxxxx Xxxxx | |
Xxxxxx Xxxxxxx | (Firma digitale) | |
(Firma digitale) | ||
Provincia di Sassari Amministratore Straordinario Xxxxx Xxxxx (Firma digitale) |
COERENZA | FONTI DI FINANZIAMENTO | |||||||||||||||
Codice Azione | Denominazione Azione | Codice Sub Azione | Denominazione Sub Azione | Soggetto Regionale Responsabile | Soggetto Attuatore | Titolo Intervento | Localizzazione | Strategie PRS | Programmi Operativi | Area/Sotto area Tematica FSC 2014-2020 | Investimento TOTALE | Investimento FSC 2014-2020 | Investimento PO FESR 2014-2020 | Investimento PO FSE 2014-2020 | Investimento FEASR 2014-2020 | Investimento Altra fonte |
Azione 15.01 | Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali | Sub-azione 15.01.1 | Miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale e religioso | Centro Regionale di Programmazione | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Riqualificazione sito “Funtana manna“ | Bulzi | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FSC 2014-2020 - Azione 4.1.2 | 200.000,00 | 200.000,00 | |||||
Implementazione centro servizi relativo all'area archeologica "Sos Bajolos" | Cargeghe | FSC 2014-2020 - Azione 4.2.1 | 315.000,00 | 315.000,00 | ||||||||||||
Riaqualificazione Mulino a vento e Castello dei Doria | Chiaramonti | FSC 2014-2020 - Azione 4.2.1 | 550.000,00 | 550.000,00 | ||||||||||||
Lavori di completamento della biblioteca francescana | Ittiri | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | 300.000,00 | - | 300.000,00 | |||||||||||
Potenziamento e messa in sicurezza del palazzo storico Ce.Do.C. | Codrongianos | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | 100.000,00 | - | 100.000,00 | |||||||||||
Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport | Valorizzazione necropoli di Murrone | Chiaramonti | FESR Az. 6.7.1 | 135.000,00 | 135.000,00 | |||||||||||
Restauro e intervento riqualificazione abbazia nostra Signora di Paulis | Ittiri | 380.000,00 | 380.000,00 | |||||||||||||
Consolidamento conservativo, riqualificazione e valorizzazione del Nuraghe Pubattu | Erula | 237.000,00 | 237.000,00 | |||||||||||||
Riqualificazione Tempio a pozzo nuragico “Nuraghe Irru” ed annesse aree pertinenziali a fini di fruibilità turistico- culturale | Nulvi | 91.975,83 | 91.975,83 | |||||||||||||
Riqualificazione “Cunventu ‘e Subra” a fini museali | 900.000,00 | 900.000,00 | ||||||||||||||
Complesso archeologico Monte Baranta | Olmedo | 150.000,00 | 150.000,00 | |||||||||||||
Polo Culturale: Riqualificazione del Castello Malaspina | Osilo | 420.000,00 | 420.000,00 | |||||||||||||
Avvio del sistema di fruizione e gestione integrata delle risorse archeologiche di Ossi | Ossi | 876.690,51 | 876.690,51 | |||||||||||||
Valorizzazione del Museo etnoantropologico dell’Anglona e del Museo Archeologico Paleobotanico dell’Anglona | Perfugas | 163.122,82 | 163.122,82 | |||||||||||||
Valorizzazione del percorso culturale di collegamento tra il pozzo sacro Predio Canopoli, la Chiesa S.M. degli Angeli e la chiesa di S.M. della Concezione. | 640.000,00 | 640.000,00 | ||||||||||||||
Restauro e abbattimento delle barriere architettoniche del Cimitero Monumentale | Ploaghe | 70.000,00 | 70.000,00 | |||||||||||||
Recupero della casa natale del Canonico Xxxxxxxx Xxxxx | 120.000,00 | 120.000,00 | ||||||||||||||
Domus de Janas “La Rocca”: Valorizzazione edifico principale e ampliamento in altro edificio mediante restauro e consolidamento della “Casa Manca”. | Sedini | 232.365,00 | 232.365,00 | |||||||||||||
Valorizzazione dell'area S.Cadrina | Uri | 392.700,00 | 392.700,00 | |||||||||||||
Alllestimenti multimediali nelle strutture di servizio alle aree archeologiche di Ossi e Perfugas alla struttura museale di Sedini inserriti nel progetto di sviluppo | Ossi-Perfugas-Sedini | FESR Az. 6.7.2 | 295.000,00 | 295.000,00 | ||||||||||||
Restauro della Chiesa di Santa Xxxxx in Contra (◊) | Cargeghe | FESR Az. 6.7.1 | 37.500,00 | 37.500,00 | ||||||||||||
Interventi di restauro della Basilica della S.S. Trinità di Saccargia (◊) | Codrongianos | 125.000,00 | 125.000,00 | |||||||||||||
Restauro della chiesa di San Xxxxxxxx del Cuga (◊) | Ittiri | 100.000,00 | 100.000,00 | |||||||||||||
Restauro e consolidamento statico della chiesa di Sant’Xxxxxxx Xxxxx in Nulvi (◊) | Nulvi | 90.000,00 | 90.000,00 | |||||||||||||
Restauro della Chiesa di Sant’Xxxxxxx Xxxxx (◊) | Ossi-Florinas | 100.000,00 | 100.000,00 | |||||||||||||
Restauro e consolidamento statico della chiesa dello Spirito Santo in Perfugas (◊) | Perfugas | 150.000,00 | 150.000,00 | |||||||||||||
Restauro della Chiesa di San Xxxxxxx di Salvennor (◊) | Ploaghe | 112.500,00 | 112.500,00 | |||||||||||||
Restauro della Chiesa di Santa Anastasia (◊) | Tissi | 75.000,00 | 75.000,00 | |||||||||||||
Restauro della Chiesa di Santa Croce (◊) | Usini | 75.000,00 | 75.000,00 | |||||||||||||
Sub-azione 15.01.1 Totale | 7.433.854,16 | 1.065.000,00 | 5.968.854,16 | 400.000,00 | ||||||||||||
Sub-azione 15.01.2 | Creazione percorsi di valorizzazione per la fruizione integrata del territorio | Direzione generale della difesa dell'ambiente | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Recupero e riqualificazione di un’area adiacente alla grotte “Su Coloru” in loc. “concula” – Laerru | Laerru | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 | FESR Az. 6.6.1 | 728.233,79 | 728.233,79 | |||||||
FORESTAS | Valorizzazione del sito naturalistico la Valle dei Mulini - Recupero percorso naturalistico | Osilo | 300.000,00 | 300.000,00 | ||||||||||||
Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas/FORESTAS | Valorizzazione del parco di Bolotene e del del sentiero che conduce alla via ferrata di Giorrè e alla Domus di Pascialzos (*) (****) | Cargeghe | 362.000,00 | 362.000,00 | ||||||||||||
Valorizzazione delle aree di attrazione naturale di Fundone e Badde Othieri (*) | Ossi | 592.000,00 | 592.000,00 | |||||||||||||
Implementazione del sistema di ippovie del territorio (*) | Usini | 362.500,00 | 362.500,00 | |||||||||||||
Centro Regionale di Programmazione | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Valorizzazione della Chiesa di Santa Giusta delle acque e del relativo parco | Chiaramonti | FSC 2014-2020 - Azione 4.3.1 | 185.000,00 | 185.000,00 | ||||||||||
Percorso ecosostenibile della Valle di S'Incantu | Ittiri- Putifigari | FSC 2014-2020 - Azione 4.1.2 | 1.016.300,00 | 1.016.300,00 | ||||||||||||
Miglioramento dell’accessibilità al Parco Paleobotanico dell’Anglona, alla chiesa di San Xxxxxxxx e alla cascata di Triulintas con i sentieri di Billikennor e Badde Traes. | Martis | FSC 2014-2020 - Azione 4.1.2 | 154.000,00 | 154.000,00 | ||||||||||||
Recupero ambientale e paesaggistico- storico area del Parco Sant'Xxxxxxx | Uri | FSC 2014-2020 - Azione 4.3.1 | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||||||||||
Sub-azione 15.01.2 Totale | 3.850.033,79 | 1.505.300,00 | 2.344.733,79 | |||||||||||||
Sub-azione 15.01.3 | Servizi per la promozione integrata del territorio | Centro Regionale di Programmazione | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Riqualificazione della casa storica “Dettori” da adibire a centro di valorizzazione della realtà agricola | Uri | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 2.10 | FSC 2014-2020 - Azione 4.1.2 | 530.000,00 | 530.000,00 | |||||||
Le corti e le cantine del Cagnulari | Usini | FSC 2014-2020 - Azione 4.1.2 | 1.000.000,00 | 1.000.000,00 | ||||||||||||
Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport | Realizzazione polo di promozione e visita virtuale del territorio | Ittiri | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR Az. 6.7.2 | 700.000,00 | 700.000,00 | ||||||||||
Direzione Generale del Turismo, Artigianato e Commercio | Realizzazione centro servizi del territorio | Martis | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | FESR Az. 6.8.3 | 500.000,00 | 500.000,00 | ||||||||||
Olmedo | 1.000.000,00 | 1.000.000,00 | ||||||||||||||
Sub-azione 15.01.3 Totale | 3.730.000,00 | 1.530.000,00 | 2.200.000,00 | |||||||||||||
Azione 15.01 Totale | 15.013.887,95 | 4.100.300,00 | 00.000.000,95 | 400.000,00 |
COERENZA | FONTI DI FINANZIAMENTO | |||||||||||||||
Codice Azione | Denominazione Azione | Codice Sub Azione | Denominazione Sub Azione | Soggetto Regionale Responsabile | Soggetto Attuatore | Titolo Intervento | Localizzazione | Strategie PRS | Programmi Operativi | Area/Sotto area Tematica FSC 2014-2020 | Investimento TOTALE | Investimento FSC 2014-2020 | Investimento PO FESR 2014-2020 | Investimento PO FSE 2014-2020 | Investimento FEASR 2014-2020 | Investimento Altra fonte |
Azione 15.03 | Miglioramento dei servizi per la qualità della vita | Sub-azione 15.03.1 | Rete dell'offerta sportiva | Centro Regionale di Programmazione | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Messa in sicurezza e potenziamento impianti sportivi | Codrongianos | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.4 | FSC 2014-2020 - Azione 1.10.4 | 40.000,00 | 40.000,00 | |||||
Realizzazione area sport e benessere | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 | 406.800,00 | 406.800,00 | |||||||||||||
Potenziamento del polo sportivo | Erula | FSC 2014-2020 - Azione 1.10.4 | 460.000,00 | 460.000,00 | ||||||||||||
Riqualificazione pista di atletica e completamento polo sportivo di Ittiri | Ittiri | FSC 2014-2020 - Azione 1.10.4 | 500.000,00 | 500.000,00 | ||||||||||||
Realizzazione di un polo sportivo- riabilitativo | Xxxxx | XXX 0000-0000 - Azione 5.2.2 | 754.353,50 | 754.353,50 | ||||||||||||
Riqualificazione polo sportivo | Xxxxxx | XXX 0000-0000 - Azione 1.10.4 | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||||||||||
Riqualificazione e completamento del polo sportivo di via Sardegna | Ploaghe | FSC 2014-2020 - Azione 1.10.4 | 197.000,00 | 197.000,00 | ||||||||||||
Riqualificazione, messa a norma e completamento dei campi da calcio di valenza sovracomunale | Ploaghe-Tissi-Florinas- Codrongianos | FSC 2014-2020 - Azione 1.10.4 | 2.432.450,00 | 2.432.450,00 | ||||||||||||
Sub-azione 15.03.1 Totale | 4.940.603,50 | 4.940.603,50 | ||||||||||||||
Sub-azione 15.03.2 | Miglioramento dei servizi per il benessere della persona | Centro Regionale di Programmazione | Azienda Tutela Salute - ASSL SASSARI | Ristrutturazione di un immobile per la realizzazione di una "Casa della salute" (**) | Santa Xxxxx Coghinas | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 [condizionato] | 450.000,00 | 450.000,00 | |||||||
Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Realizzazione di un “Parco Per Tutti” | Ploaghe | FSC 2014-2020 - Azione 4.2.1 | 270.000,00 | 270.000,00 | |||||||||||
Riqualificazione del Parco tematico e realizzazione di percorsi sensoriali per il turismo accessibile e del centro terapeutico diurno per il recupero della disabilità | Tergu | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 | 668.857,74 | 668.857,74 | ||||||||||||
Recupero edificio storico per attivazione centro anziani (**) | Bulzi | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 [condizionato] | 452.611,00 | 452.611,00 | ||||||||||||
Realizzazione di una residenza ricettivo assistenziale per la terza età attraverso la ristrutturazione e l’adeguamento dei locali comunali denominati Ex-Esmas (**) | Santa Xxxxx Coghinas | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 [condizionato] | 372.423,17 | 372.423,17 | ||||||||||||
Adeguamento ex struttura scolatica sita in via A. Deffenu per lavori di completamento "Comunità alloggio per anziani" (**) | Sedini | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 [condizionato] | 550.000,00 | 550.000,00 | ||||||||||||
Recupero e riqualificazione stabile adibito ad Asilo Nido comunale | Olmedo | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 | 66.368,00 | 66.368,00 | ||||||||||||
Adeguamento struttura nido | Uri | FSC 2014-2020 - Azione 5.2.2 | 36.000,00 | 36.000,00 | ||||||||||||
Direzione generale Politiche Sociali | Contributo in conto gestione per il centro prima infanzia Xxxxxx | Xxxxxx | FSC 2007-2013 - Obiettivi di servizio - Infanzia | 30.000,00 | 30.000,00 | |||||||||||
Contributo in conto gestione per il centro prima infanzia Xxx | Xxx | FSC 2007-2013 - Obiettivi di servizio - Infanzia | 60.000,00 | 60.000,00 | ||||||||||||
Direzione generale dei beni culturali, informazione, spettacolo e sport | Miglioramento fruibilità e accessibilità del parco comunale “Su Cunzadu ‘e Cheja” | Florinas | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.11 | FESR Az. 6.7.1 | 225.664,27 | 225.664,27 | ||||||||||
Polo Culturale: Riqualificazione dell’Anfiteatro | Osilo | 425.000,00 | 425.000,00 | |||||||||||||
Sub-azione 15.03.2 Totale | 3.606.924,18 | 2.866.259,91 | 650.664,27 | 90.000,00 | ||||||||||||
Azione 15.03 Totale | 8.547.527,68 | 7.806.863,41 | 650.664,27 | 90.000,00 | ||||||||||||
Azione 15.04 | Competitività delle imprese | Sub-azione 15.04.1 | Potenziamento della competitività delle imprese | Centro Regionale di Programmazione | Regione Autonoma della Sardegna - Centro Regionale di Programmazione | Bandi Territoriali nel settore del Turismo e delle Produzioni Tipiche | Intero territorio dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e l’Unione dei Comuni del Coros | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.6 | FESR Az. 3.3.2 | 2.000.000,00 | 2.000.000,00 | |||||
Sub-azione 15.04.1 Totale | 2.000.000,00 | 2.000.000,00 | ||||||||||||||
Sub-azione 15.04.2 | Potenziamento della competitività delle imprese | Centro Regionale di Programmazione | Regione Autonoma della Sardegna - Centro Regionale di Programmazione | Progetto pilota di riqualificazione di immobili in collegamento con attività di animazione sociale | Intero territorio dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e l’Unione dei Comuni del Coros | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.6 | FESR Az. 3.7.1 | 450.000,00 | 450.000,00 | |||||||
Sub-azione 15.04.2 Totale | 450.000,00 | 450.000,00 | ||||||||||||||
Azione 15.04 Totale | 2.450.000,00 | 2.450.000,00 | ||||||||||||||
Azione 15.05 | Governance Territoriale | Sub-azione 15.05.1 | Coordinamento generale del progetto | Centro Regionale di Programmazione | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Strutturazione dell'ufficio unico di progetto e accompagnamento al soggetto attuatore degli interventi previsti dal progetto. Accompagnamento alla strutturazione del nuovo assetto organizzativo del PLUS | Intero territorio dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e l’Unione dei Comuni del Coros | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 6.2 | - | |||||||
Sub-azione 15.05.1 Totale | ||||||||||||||||
Sub-azione 15.05.2 | Coordinamento e promozione dell'offerta integrata in ambito turistico e sportivo | Centro Regionale di Programmazione | Unione Dei Comuni Dell'Anglona E Della Bassa Valle Del Coghinas | Coordinamento offerta sportiva | Intero territorio dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e l’Unione dei Comuni del Coros | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.4 | ||||||||||
Direzione Generale del Turismo, Artigianato e Commercio | Sistema Digitale Diffuso #AnglonaCorosMuseum&Food | Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 | FESR Az. 6.8.3 | 238.584,37 | 238.584,37 | |||||||||||
Cartellonistica integrata | 150.000,00 | 150.000,00 | ||||||||||||||
Sub-azione 15.05.2 Totale | 388.584,37 | 388.584,37 | ||||||||||||||
Azione 15.05 Totale | 388.584,37 | 388.584,37 | ||||||||||||||
Risorse programmate comprensive del cofinanziamento dell'UC Coros | 26.400.000,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,59 | 490.000,00 | ||||||||||||
Cofinanziamento risorse CES | 865.000,00 | |||||||||||||||
Totale complessivo delle risorse programmate con l'Accordo | 27.265.000,00 |
(*) Precedentemente alla sottoscrizione della Convenzione Attuativa verrà individuato il Soggetto attuatore, a seguito della puntuale definizione delle caratteristiche specifiche dell'intervento. (**) Intervento condizionato: il recupero dell'immobile è finanziato solo a seguito dell'affidamento in gestione
(***) Intervento condizionato: il soggetto attuatore è ATS. Il recupero dell'immobile è finanziato solo a seguito dell'attivazione delle procedure di realizzazione da parte del soggetto attuatore
(****) L'effettiva delega dell'intervento, configurandosi come funzionale all'accessibilità dell'attrattore "Via ferrata di Giorrè", è condizionata alla risoluzione delle problematiche di sicurezza della via ferrata di Giorrè di cui alla nota del Servizio Tutela del paesaggio e vigilanza Provincie di Sassari- Olbia Tempio prot. n. 8796 del 05.03.2018.
(◊) Interventi oggetto di ulteriore finanziamento pari al 50% da parte della Conferenza Episcopale Sarda di cui al Protocollo di Intesa RAS-CES per la valorizzazione degli edifici di culto aventi valore storico e culturale, per complessivi Euro 865.000,00.
ASSESSORADU DE SA PROGRAMMATZIONE, BILANTZU E ASSENTU DE SU TERRITÒRIU ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 00/XXX
Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxx di Tradizioni
Centro Regionale di Programmazione
Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas | Unione dei Comuni del Coros | ||
Bulzi | Osilo | Cargeghe | Ossi |
Chiaramonti | Perfugas | Codrongianos | Ploaghe |
Erula | Santa Xxxxx Coghinas | Florinas | Putifigari |
Laerru | Sedini | Ittiri | Tissi |
Martis | Tergu | Muros | Uri |
Xxxxx | Xxxxxx | Usini |
SOMMARIO
1.1 ELENCO DEI COMUNI ADERENTI E RELATIVA UNIONE DI APPARTENENZA 3
1.2 LE FUNZIONI FONDAMENTALI E I SERVIZI GESTITI IN ASSOCIAZIONE 4
1.3 NUOVE FUNZIONI E/O SERVIZI DA ASSOCIARE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE 5
2. IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO 6
3. INFORMAZIONI GENERALI SUL PROCESSO 22
3.1 ALTRI SOGGETTI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DEL PST 22
3.2 I TAVOLI TEMATICI INDIVIDUATI 23
3.3 IL PROCESSO PARTECIPATIVO 24
4. FABBISOGNI E ANALISI SWOT 27
4.1 PRINCIPALI FABBISOGNI DELL’AREA SOTTOFORMA DI SINGOLI PROBLEMI SPECIFICI 27
5. LA STRATEGIA DEL TERRITORIO 31
5.1 OBIETTIVI GENERALI, OBIETTIVI SPECIFICI E RISULTATI ATTESI 35
5.2 IL CONTRIBUTO DEL PROGETTO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO E DEI PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI 36
6. IL MODELLO DI GOVERNANCE DEL PROGETTO 38
Programmazione Territoriale
Progetto di sviluppo territoriale PT-CRP-15/Int.
Anglona Coros, Terre di tradizioni
Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas (capofila della manifestazione di interesse)
Unione dei Comuni del Coros
1.1 ELENCO DEI COMUNI ADERENTI E RELATIVA UNIONE DI APPARTENENZA
Comune | Unione di Comuni |
COMUNE DI BULZI | UNIONE DEI COMUNI DELL’ANGLONA E DELLA BASSA VALLE DEL COGHINAS |
COMUNE DI CHIARAMONTI | |
COMUNE DI ERULA | |
COMUNE DI LAERRU | |
COMUNE DI MARTIS | |
COMUNE DI NULVI | |
COMUNE DI OSILO | |
COMUNE DI PERFUGAS | |
COMUNE DI SANTA XXXXX COGHINAS | |
COMUNE DI SEDINI | |
COMUNE DI TERGU | |
COMUNE DI CARGEGHE | UNIONE DEI COMUNI DEL COROS |
COMUNE DI CODRONGIANOS | |
COMUNE DI FLORINAS | |
COMUNE DI ITTIRI | |
COMUNE DI MUROS | |
COMUNE DI OLMEDO | |
COMUNE DI OSSI | |
COMUNE DI PLOAGHE | |
COMUNE DI PUTIFIGARI | |
COMUNE DI TISSI |
COMUNE DI URI | |
COMUNE DI USINI |
1.2 LE FUNZIONI FONDAMENTALI E I SERVIZI GESTITI IN ASSOCIAZIONE
Di seguito si elencano le funzioni e/o i servizi già gestiti in modo associato dalle due Unioni di Comuni:
1. UNIONE DEI COMUNI DELL’ANGLONA E DELLA BASSA VALLE DEL COGHINAS
Costituita in data 26 giugno 2007
È compito dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas promuovere la progressiva integrazione fra i comuni che la costituiscono, gestendo con efficienza ed efficacia l’intero territorio e mantenendo in capo ai singoli Municipi la competenza all’esercizio delle funzioni amministrative che più da vicino ne caratterizzano le specifiche peculiarità.
L’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas persegue l’autogoverno e promuove lo sviluppo delle comunità comunali che la costituiscono. Con riguardo alle funzioni esercitate, essa rappresenta le comunità di coloro che risiedono nel territorio che la delimita, di cui concorre a curare gli interessi e promuovere lo sviluppo, tenendo conto delle vocazioni e peculiarità dei singoli Comuni aderenti.
L’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas ha svolto la funzione di agenzia di sviluppo territoriale coordinando, in qualità di soggetto capofila, il processo partenariale che ha condotto alla nascita del Gruppo di Azione Locale Anglona – Romangia, costituitosi l’ 8 giugno 2009.
Sono state affidate all’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas le competenze concernenti:
Formazione del personale Nucleo di valutazione
Centrale Unica di Committenza e Mercato Elettronico (MECUC) Accertamento e riscossione coattiva
Tesoreria
Programmazione negoziata per lo sviluppo locale
Gestione coordinata del servizio di smaltimento dei RR.SS.UU., trattamento acque reflue e altri servizi inerenti l’ambiente
Protezione civile
Trasporti e mense scolastici
Biblioteche, sistemi bibliotecari, musei e sistemi museali
Attività culturali, servizi diversi nel settore culturale, servizi promozionali nei settori sportivi-ricreativi e turistici e relative manifestazioni
Servizi di Polizia Municipale, comprese tutte le funzioni amministrative e connesse
2. UNIONE DEI COMUNI DEL COROS
Costituita in data 23 aprile 2008
È compito dell’Unione dei Comuni del Coros promuovere la progressiva integrazione fra i comuni che la costituiscono, gestendo con efficienza ed efficacia l’intero territorio e mantenendo in capo ai singoli Municipi la competenza all’esercizio delle funzioni amministrative che più da vicino ne caratterizzano le specifiche peculiarità.
Sono obiettivi prioritari dell’Unione, sostenere e finanziare:
a) la promozione dello sviluppo socio-economico del territorio, nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini;
b) l’armonizzazione dell’esercizio delle funzioni e servizi alle esigenze dei cittadini assicurando un uso equo delle risorse;
c) la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale, culturale, linguistico e artistico dei Comuni partecipanti;
d) la promozione turistica del territorio e la valorizzazione delle sue peculiarità.
L’Unione dei Comuni del Coros persegue l’autogoverno e promuove lo sviluppo delle comunità comunali che la costituiscono. Con riguardo alle funzioni esercitate, essa rappresenta le comunità di coloro che risiedono nel territorio che la delimita, di cui concorre a curare gli interessi e promuovere lo sviluppo, tenendo conto delle vocazioni e peculiarità dei singoli Comuni aderenti.
Sono state affidate all’Unione dei Comuni del Coros le competenze concernenti:
Protezione Civile
Compagnia Barracellare intercomunale
Servizio adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro Formazione del personale
Nucleo di Valutazione del personale
Ufficio rilascio autorizzazioni paesaggistiche
Servizio di Raccolta e Smaltimento RR.SS.UU. per i Comuni di Cargeghe, Muros, Tissi Usini, Olmedo e Putifigari e, dal 28.12.2015 per il Comune di Ittiri e dal 01.02.2017 il Comune di Uri.
Servizio di supporto tecnico-amministrativo nell’istruttoria delle pratiche di approvazione studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica di cui alla L.R. 33/2014.
Sportello Unico per le attività produttive e per l’attività edilizia (SUAPE) far data dal 8 maggio 2017 per i Comuni di Cargeghe, Codrongianos, Muros, Ossi e Putifigari, dal 25 ottobre 2017 per i Comuni di Ittiri e Uri.
Centrale di Committenza
1.3 NUOVE FUNZIONI E/O SERVIZI DA ASSOCIARE PER LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE
Le Unioni dei Comuni, nell’ambito dello sviluppo del presente PST, attiveranno le seguenti funzioni/servizi:
- SVILUPPO LOCALE: strutturazione dell’Ufficio unico di Progetto per l’attuazione del PST “Anglona-Coros: terre di tradizioni ed esperienze”
- PLUS: accompagnamento alla strutturazione del nuovo assetto organizzativo del PLUS
2. IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Descrizione del territorio
Il territorio è situato nella Sardegna nord-occidentale ed è ricompreso nei limiti amministrativi di ventitré comuni distribuiti tra due Unioni di comuni: Anglona e Bassa Valle del Coghinas (comuni di Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Nulvi, Osilo, Perfugas, Santa Xxxxx Coghinas, Sedini, Tergu) e Coros (comuni di Cargeghe, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Muros, Olmedo, Ossi, Ploaghe, Putifigari, Tissi, Uri, Usini). Il territorio si pone immediatamente a ridosso della fascia costiera in qualità di cerniera ideale tra due mari xxxxx xx xxxx xxxx xxxxxxxxxxx (Xxxxxxx, Porto Xxxxxx e Sassari) e l’Alta Gallura.
Le sub-regioni dell’Anglona e del Sassarese sono prevalentemente collinari, con piccoli altipiani di natura vulcanica o calcarea adagiati su una base tufacea, e si affacciano entrambe sul Golfo dell'Asinara. L’altitudine media dei centri abitati varia tra i 21 m s.l.m. di Santa Maria Coghinas e i 615 m di Osilo; l’estensione territoriale è pari complessivamente a 1.041 kmq e la popolazione residente al 1 gennaio 2017 ammonta a 53.863 abitanti, rispettivamente il 3,3% e il 4,3% sui totali regionali. La popolazione si concentra prevalentemente nell’Unione dei comuni del Coros, con oltre 38 mila residenti e il 70% del totale d’area. Nel complesso si tratta di un’area interna con prevalenti caratteristiche rurali, una configurazione del paesaggio diffusamente disegnata dalle coltivazioni agricole e un insediamento antropico a maglia larga e a bassa densità demografica, con un’economia a prevalente vocazione primaria a carattere multifunzionale e un tessuto imprenditoriale estremamente frammentato.
Figura 1 - Il territorio Anglona Coros
Elaborazione cartografica GAL Anglona – Romangia
La geomorfologia dell’area è contraddistinta dal complesso vulcanico oligo-miocenico, che occupa quasi interamente il territorio e costituisce il substrato della regione; le creste rocciose, le dorsali e i massicci rocciosi, separati da vaste zone di spianamento ed incisioni fluviali, seguono l’andamento delle principali linee tettoniche. La grande variabilità delle forme muta da quelle quasi pianeggianti o debolmente ondulate, incise da un fitto
reticolo idrografico e destinate alle colture agrarie e al pascolo, a quelle aspre e accidentate con ampi tratti a roccia affiorante, spesso destinate al bosco o alla macchia.
Il sistema idrografico dell’area si articola nelle tre unità omogenee del Coghinas, del Mannu di Porto Xxxxxx e del Barca. A oriente è dominato dal fiume Coghinas, il cui bacino è regolato da due invasi di cui uno situato alle falde del monte Ruiu, che dà origine al lago di Casteldoria, bacino artificiale creato nel 1926 a scopo idroelettrico e in cui è possibile praticare la canoa. Procedendo in direzione sud-ovest completano il quadro il minore contributo del lago di Bunnari, il Rio Muscari come affluente di destra del rio Mannu, il bacino artificiale del Cuga e il Rio Barca in prossimità della linea di costa.
Il paesaggio vegetale alterna il minore contributo dei boschi di latifoglie e, in misura inferiore, dei boschi di conifere, con le diffuse zone arbustive o arboree associate alle attività agricole delle colture orticole a pieno campo e ai seminativi, ai vigneti, oliveti e frutteti; una buona parte di terreni risulta utilizzata per il pascolo di ovini, caprini, suini, bovini ed equini; l’allevamento viene praticato in aree agroforestali, aree a pascolo naturali, pascoli arborati o cespugliati, e nelle coltivazioni di prati.
La diffusa dominante di un paesaggio agrario a campo aperto e di un’organizzazione dello spazio rurale improntato all’economia tradizionale si combina con una prevalente struttura insediativa a matrice micro urbana, contraddistinta dalla presenza di una fitta rete di piccoli abitati1, con centri storici consolidati e una trama talvolta ancora leggibile di percorsi storici imperniati sulla varietà morfologica del territorio, sulle attività di sostentamento delle popolazioni e sulla disponibilità di risorse e di materie prime. A ciò si affianca la presenza l’insediamento diffuso degli stazzi, nuclei abitativi a matrice rurale costituiti dalle abitazioni e dai terreni in cui si sviluppa l’attività agropastorale. Il profilo di buona parte del territorio è segnato, inoltre, da una fitta rete di muretti a secco e da sporadici coiles e pinnettos.
In relazione all'uso delle aree agrarie si sono sviluppati i percorsi lungo i siti insediativi, articolati su uno o più chiese quale luogo spaziale per una prima forma aggregativa, e che a sistema formano dei grandi itinerari ancora alla base della più generale struttura insediativa attuale. Gli antichi itinerari seguivano un principio intimamente legato alla conformazione degli habitat naturali, nella diversificazione delle essenze arboree e dei pascoli, dall'alta collina al piano fino ai corsi fluviali ed alle anse costiere. Nel tempo la vicinanza con la grande viabilità ha poi stabilito un criterio insediativo che oltre che, per condizioni orografiche, si struttura su una efficiente rete viaria, con tutti gli insediamenti che si sono dotati di aree di sviluppo e un crescente uso immobiliare nelle aree pianeggianti. I centri abitati sono attualmente sottoposti a un diffuso processo di spopolamento e talvolta sono interessate da abbandono e progressivo degrado del patrimonio architettonico. I centri di Castelsardo, Sassari e Alghero, assieme all’ulteriore centralità di Porto Xxxxxx, operano in qualità di poli attrattori dell’area come primari
1 I soli centri di Ittiri e Ossi registrano un numero di abitanti superiore alle 5 unità.
centri erogatori a vario livello di servizi per le comunità (scuole, presidi sanitari strutturati, tessuto imprenditoriale e di attività terziarie consolidato) e come baricentro degli spostamenti giornalieri per lavoro (i c.d. Sistemi Locali del Lavoro – SLL individuato dal Censimento della Popolazione). In quest’ultimo caso i comuni dell’area si distribuiscono prevalentemente tra gli SLL di Castelsardo e Sassari, con i soli comuni di Olmedo e Putifigari imputabili al SLL di Alghero.
Il ricco e variegato sistema ambientale è caratterizzato da un’importante varietà tipologica e talvolta da un elevato interesse ecologico. Tra le aree a rilevante interesse botanico si segnala, in particolare, la foresta pietrificata dell'Anglona, un’area estremamente vasta (circa 300 chilometri quadrati ricompresi nei comuni di Perfugas, Laerru, Martis, Bulzi, Sedini, Chiaramonti e Santa Xxxxx Coghinas) a elevata valenza geologica e paleobotanica in virtù del diffuso e raro fenomeno di fossilizzazione dei tronchi degli alberi prodottosi nel corso del Miocene; con numerose specie fossili esclusive della zona, alcune tra le più suggestive rappresentazioni sono localizzate nella foresta di Carrucana (Martis), in località San Salvatore – Sa Pedrosa (Perfugas), nel sito di Pedrosu (Bulzi) e a Laerru nel più ampio Parco Paleobotanico. Di particolare interesse ambientale e paesaggistico è inoltre la Valle dell’Inferno (Tergu), nella parte conclusiva di un sentiero raggiungibile solo a piedi o a cavallo e caratterizzata da macchia mediterranea, rocce di tufo bianco e piccole piscine naturali che prendono vita dal Rio Frigianu. Si evidenziano inoltre le stazioni di alloro di Osilo, allo stato spontaneo nelle zone più accidentate, sulle pareti rocciose o lungo i muri confinari. Tra gli Istituti di Tutela Naturalistica si segnala il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ITB012213 “Grotta de Su Coloru” in territorio di Laerru, istituito nel 2013 e non ancora dotato di piano di gestione, e dell’Oasi permanente di protezione e cattura (L.R. 23/98) di Bonassai, in agro di Olmedo, dove opera il Centro Recupero della Fauna Selvatica ferita (C.A.R.F.S.) gestito dall’Agenzia FORESTAS. Particolarmente suggestive sono le vallecole disegnate dall’azione erosiva della rete idrografica, dai versanti inclinati e a forte pendenza, con gli alvei che delimitano il bordo degli estesi tavolati calcarei come la mesa di Tanca Manna (Laerru) o gli imponenti plateaux vulcanici come il Monte Sassu (Chiaramonti), sedi privilegiate per gli amanti del parapendio anche grazie all’azione svolta da alcune associazioni locali (Chiaramonti). Le incisioni vallive, talvolta profonde, formano gole altrettanto suggestive e meta ideale di escursionisti, amanti dell’arrampicata sportiva e di appassionati di mountain biking: la gola di Badde Traes (Martis) scavata dal Rio Xxxxxx, con i versanti a strapiombo sull’alveo del torrente che formano falesie alte fino ad un centinaio di metri; la valle del Rio Silanis incassato nel profondo canyon che taglia il tavolato di Sedini; gli strapiombi del Tuffudesu e del resto del territorio di Osilo dove si contano trenta vie di arrampicata su pareti rocciose per free climbing di varia difficoltà; la “Via Ferrata di Giorré” a Cargeghe, a forte valenza paesaggistica sull’omonimo promontorio calcareo. La natura calcarea e gli improvvisi salti della roccia talvolta permettono all’acqua di scorrere con forza, come nel territorio di Osilo dove il suo sfruttamento ha visto la realizzazione XIX secolo di venticinque mulini nella valle di San Xxxxxxx, oggi inattivi ma ancora visitabili. Il sottosuolo è percorso da cavità naturali e grotte (Sedini), tra cui la grotta di Su Coloru (Laerru), tra le più grandi cavità carsiche della Sardegna grazie a una lunghezza di 600 m, e la grotta di
“Conca ‘e Caddu” (Laerru) situata alle pendici dell’altopiano di Tanca Manna; le ulteriori testimonianze (ad esempio in territorio di Muros) si accompagnano e una ricca idrologia sotterranea che riappare in cascate e salti d’acqua (Martis, Sedini, Chiaramonti, Osilo), numerose fonti e sorgenti di acqua naturale (Codrongianos, Bulzi, Muros), e sorgenti di acqua calda salso-bromo-iodica che in località Casteldoria danno vita ad un complesso termale conosciuto già in epoca romana grazie alle rinomate proprietà terapeutiche delle acque, dei vapori e dei fanghi, e che ha consentito lo sviluppo di moderne e qualificate strutture ricettive e termali. La gestione forestale pubblica operata dall’Agenzia FORESTAS si realizza da un lato nel complesso dell’Anglona Meilogu, costituito da numerosi corpi afferenti a cinque cantieri forestali di cui tre (Castelsardo, Nulvi, Osilo – San Xxxxxxx) ricadenti tra gli altri nei comuni di Sedini, Tergu, Nulvi e Osilo. Istituiti con funzioni protettive negli anni ‘60-’70, si tratta di complessi gestiti in larghissima parte a titolo di occupazione temporanea, su terreni di proprietà privata e sottoposti a interventi di ricostituzione della copertura forestale perlopiù a sughera e a quercia. Nell’altro caso la gestione opera nel complesso forestale di Monte Minerva, costituito da tre cantieri tra cui quello di Putifigari, in territorio di Putifigari e Uri, con un'estensione di circa 700 ettari di bosco misto con prevalenza di latifoglie. Il perimetro di “Sos Coroneddos” si estende in particolare all’interno di una profonda valle denominata S’adde e Sa Figu in cui è ancora possibile ammirare roverelle centenarie e olivastri quasi millenari, in ottimo stato vegetativo e di notevole dimensioni. In questi casi ai pluriennali lavori forestali si sono associate anche opere strutturali quali la realizzazione di venti chilometri di strade, piste forestali e sentieri; la progettazione e la costruzione di fabbricati ad uso ricovero del personale lavorante, delle attrezzature e degli automezzi e punti di sosta per visitatori a piedi ed a cavallo nelle zone di maggior pregio. Ciò è in linea con il progetto regionale di sviluppo e di valorizzazione in chiave turistica della Rete escursionistica in fase di implementazione da parte dell’Agenzia regionale FORESTAS.
Il rilevante patrimonio storico-archeologico, culturale e identitario dell’area si contraddistingue per le diffuse e rilevanti testimonianze dell’insediamento dell’uomo a partire dal periodo pre-nuragico: l’Anglona è infatti una delle regioni di più antica antropizzazione dell’isola, probabilmente la prima in cui l’uomo si è insediato. Sul greto del Rio Altana (Perfugas) sono stati rinvenuti utensili preistorici che hanno indotto gli studiosi a retrodatare di almeno 150 mila anni (dal Neolitico al Paleolitico inferiore) la presenza dell’uomo in Sardegna2. Il territorio è inoltre ricchissimo di siti che testimoniano la continuità degli insediamenti dal Paleolitico attraverso il Neolitico e la civiltà nuragica, fino alla dominazione romana e all’Alto Medioevo: dopo la Domus del janas Sa Rocca (Sedini), la Tomba dell’Ariete (Perfugas), il complesso di Monte Baranta (Olmedo) e la necropoli di Su Murrone (Chiaramonti), si registra in particolare una delle più alte concentrazioni di edifici nuragici di tutta l’isola (ad esempio nel territorio di Osilo); tra le emergenze si evidenziano i nuraghi Alvu e Irru (Nulvi), il Ruju (Chiaramonti) e il Pubattu (Erula), due rari esempi di tempio a pozzo (il Predio Canopoli a Perfugas e l’Irru a Nulvi), la fonte nuragica di Niedda (Perfugas),
2 Alcuni di questi reperti, insieme con i resti della Foresta pietrificata e con innumerevoli materiali di scavo, sono conservati nel Museo archeologico e paleobotanico di Perfugas.
la fortezza di Corrales (Chiaramonti), la grande muraglia nuragica di Monte Elias (Tergu), il complesso di Punta Unossi (Florinas) e quello di Santa Caterina a Uri.
L'architettura romanica rappresenta l'espressione artistica che meglio esprime l'originalità dell’intera Sardegna giudicale, in misura ancor più significativa nel territorio nel regno di Xxxxxx, con un numero considerevole di chiese e castelli quali elementi tra i più significativi dei paesaggi storici locali. La presenza di attrattori di tipo religioso- architettonico rappresenta in tal senso un elemento distintivo per l’intero territorio, articolata in una rete di espressioni del culto e della religiosità consistente ed estremamente capillare su base comunale, con in evidenza le testimonianze degli insediamenti degli ordini monastici stabilitisi nell’Anglona e nel Sassarese fin dall’Alto Medioevo per lo sfruttamento agricolo delle terre. Si tratta di pregiate architetture risalenti all’epoca romantica matura, di derivazione pisana: la basilica della Santissima Trinità di Saccargia (Codrongianos), la più nota e spettacolare chiesa medievale dell’Isola, di proprietà dei monaci di Camaldoli fin dal 1112 e con una spettacolare bicromia del paramento esterno; la chiesa di Nostra Signora (Tergu), edificata dai benedettini di Montecassino nell’XI secolo e caratterizzata dalle decorazioni bicromatiche della facciata; la chiesa di San Xxxxxx del Crocefisso (Bulzi), dalla quale proviene il gruppo ligneo della Deposizione di Cristo come unico esempio di intaglio romanico dell’isola, di pregio internazionale per via del particolare schema iconografico e ora conservato presso la parrocchiale del comune; le chiese di San Xxxxxxxx e di San Xxxxxx di Silanis (Sedini); la chiesa di Santa Vittoria di Gavazana (Perfugas); la chiesa parrocchiale di Sant'Anastasia e la chiesa di Santa Vittoria (Tissi); le chiese di Santa Croce, che custodisce al suo interno un pregevole altare ligneo, e di Santa Xxxxx di Contra, realizzata con blocchi di pietra calcarea (Cargeghe); la chiesa di Santa Xxxxx Xxxxxxxxx (Chiaramonti), prima chiesa di Orrea Piztinna, bell'esempio di romanico minore donata ai monaci camaldolesi e inscritto in un pregevole contesto paesaggistico; la chiesa della Madonna di Talia (Olmedo), con forme legate alla semplicità architettonica del primo romanico isolano; la chiesa di San Xxxxxxx di Salvennor a Ploaghe; la chiesa di Nostra Signora di Paulis (Uri), oggetto di ripetuti restauri; la chiesa di Santa Croce (Usini) e la chiesa di Sant’Xxxxxxx Xxxxx a Florinas-Ossi; la chiesa campestre di San Xxxxxxxx al Cuga del XII secolo e la chiesa di Nostra Signora di Coros (Ittiri), una delle più tarde costruzioni cistercensi della Sardegna edificata nel XIII sec.; le chiese di San Pantaleo e di San Xxxxxxxx (Martis), la prima costruita nel XIV secolo in stile romanico-gotico e la seconda come una delle più piccole in Sardegna; il monastero di Santa Tecla del XIII secolo (Nulvi). In tale ambito la Regione Autonoma della Sardegna e la Conferenza Episcopale Sarda hanno siglato un protocollo d’intesa per la condivisione di programmi e progetti in differenti settori strategici tra i quali i beni culturali e in particolare gli edifici di culto di proprietà ecclesiastica, attraverso un impiego integrato delle risorse finanziarie a valere sui Programmi Operativi per il periodo 2014- 2020: il progetto “Sardegna in cento Chiese” prevede anche nella regione dell’Anglona – Coros il recupero e il restauro statico-architettonico di alcune chiese parrocchiali e campestri con valenza artistica e storico-culturale.
Il sistema delle fortificazioni conta in particolare la presenza del castello dei Malaspina (Osilo), risalente a fine XII
secolo, e dei castelli dei Doria prima a Santa Xxxxx Coghinas e successivamente a Chiaramonti. Sempre in ambito religioso e spirituale i comuni di Ploaghe e di Codrongianos partecipano alla rete delle destinazioni di pellegrinaggio istituita in Sardegna nel 2017 come insieme di tappe lungo il cammino di Santu Jacu, con l’obiettivo di proiettare una nuova proposta articolata sulla valenza culturale, spirituale e sulla qualità della vita dei territori sul mercato turistico nazionale e internazionale. Durante tutto l’anno, nei comuni dell’area si ripetono numerosi riti religiosi che si tramandano da secoli: le suggestive atmosfere della Settimana Santa vedono la “Passio Domini” di Florinas, il “Lunissanti” a Tergu, la Via Crucis vivente che si svolge fra le vie e il castello di Chiaramonti, la settimana organizzata dalle due Confraternite di Martis, la Rappresentazione Sacra con la festa del Crocifisso di Bulzi; a questi si aggiunge il rito dei Candelieri che si tiene a Nulvi e a Ploaghe ad agosto, tra i pochi centri isolani che assieme a Xxxxxxx e Xxxxxxxx rinnovano l’offerta dei ceri alla Vergine Assunta con “sa essida” tradizionale, portando fra le vie del paese i candelieri rappresentanti i lavori tradizionali dell’agricoltura, della pastorizia e dell’artigianato per i quali si chiede la protezione della Madonna.
I riti religiosi si intrecciano con le usanze e con le feste pagane delle comunità, con processioni a cavallo, canti e balli tradizionali quale espressione di un patrimonio culturale e identitario ancora vivo. I festeggiamenti laici del carnevale (Bulzi) così come quelli più strettamente legati alla radicata tradizione agropastorale dei luoghi (ad esempio la Cavalcata Xxxxxxx che si tiene in estate e si conclude con la famosa corsa all’anello) ne sono una testimonianza. In questa direzione la salvaguardia dei saperi tradizionali passa anche attraverso la promozione dei prodotti delle attività produttive e artigianali in occasione delle fiere locali dell’agroalimentare, delle arti e dei mestieri della tradizione che alcune comunità, come Ittiri e Olmedo, organizzano con cadenza annuale; a queste si aggiunge il Simposio Regionale di Scultura che ogni anno si tiene a Erula e a Chiaramonti nel periodo estivo. In ambito sportivo si segnalano il Sardegna Rally Cup (Rally Terra Sarda e Rally della Gallura) che attraversando la Gallura, l’Anglona e la Valle del Coghinas, coinvolge anche numerosi centri dell’aggregazione (Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Osilo, Perfugas, Santa Xxxxx Coghinas, Sedini e Tergu); e il raduno estivo nel campo di volo di Littigheddu a Sedini per la pratica del parapendio.
L’analisi territoriale rivela allo stesso tempo la relativa numerosità degli istituti di cultura presenti nel territorio, con una proposta articolata in dieci realtà tutte a gestione non statale e ascrivibili perlopiù a strutture museali, gallerie o raccolte. Queste sono a matrice prevalentemente religiosa, come nel caso dei musei diocesani di Martis e Nulvi, e il Museo e Centro di Documentazione di Codrongianos (Ce.do.C.) ospitato nel palazzo novecentesco della Pinacoteca, tra gli altri con l’esposizione dei retabli pittorici datati tra la fine del XV sec. e l’inizio del XVI sec.; etno-antropologica, in riferimento alla mostra permanente di Nulvi e il Museo Tradizioni Etnografiche dell'Anglona “Domus de Janas” a Sedini; e artistica, con la presenza della Quadreria Xxxxx a Ploaghe e del museo diocesano di Perfugas. È presente una sola struttura museale a prevalente caratterizzazione archeologica, ovvero il Museo archeologico e paleobotanico di Perfugas. Di minore consistenza sono le emergenze monumentali gestite, riferibili
alla tradizione romanica e situate a Codrongianos (basilica della Santissima Trinità di Saccargia) e Olmedo (chiesa di Nostra Signora di Talia), di particolare rilevanza sia sotto il profilo storico-artistico sia in termini di visitatori. Le rilevazioni ISTAT per il 2015 riportano un’affluenza complessiva di oltre 32 mila visitatori nell’intera area, per il 70% concentrati nel solo comune di Codrongianos e per la quota rimanente distribuiti tra Sedini, Perfugas e Ploaghe, con valori compresi rispettivamente tra le 5 mila e le 900 unità su base annua.
Oltre agli elementi incorporati negli attrattori archeologici, museali e monumentali, il territorio conserva un diffuso patrimonio di cultura etnografica e immateriale il cui recupero e valorizzazione sostengono il processo di identificazione e di tutela della condivisa matrice culturale. Grazie ai numerosi interventi di recupero e di restauro realizzati sul patrimonio architettonico tradizionale, di interesse storico e artistico, si è provveduto a tutelare la qualità della tipicità dei differenti centri storici, perlopiù di origine medioevale, consentendo alla quasi totalità delle amministrazioni di essere incluse nell’apposito Repertorio Regionale. Nei comuni dell’area il canto popolare viene praticato e custodito dai numerosi esponenti del canto sardo a chitarra, i c.d. “cantadores”: tra questi il comune di Bulzi ha dato i natali ad alcuni tra i più importanti interpreti a livello regionale. La diffusa presenza di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche e di qualità, unitamente ai valori incorporati nei saperi e nelle tradizioni locali, completano le espressioni più tradizionali della ruralità dell’area. Aldilà della consistenza e della relativa parcellizzazione dell’attuale proposta territoriale, così come del grado di notorietà e di riconoscibilità degli elementi puntuali, una quota rilevante del potenziale associato alle dotazioni ambientali e culturali resta ancora inespressa a causa dei frequenti vincoli di accessibilità e di fruibilità che contraddistinguono i potenziali attrattori, così come di una visione sistemica nei processi di valorizzazione che stenta a produrre gli effetti sperati sul fronte economico e occupazionale. Come risultato l’area nel suo complesso soffre di un endemico processo di spopolamento, esito di due distinte e contrastanti dinamiche in atto nei territori dell’Anglona e del Coros.
Più nel dettaglio, sul fronte demografico il livello di antropizzazione nel 2016 è sensibilmente inferiore alla media regionale (rispettivamente, 52 e 69 abitanti per kmq), nonostante il peso espresso dai centri del Coros e in particolare da Ittiri e Ossi che con 8,6 e 5,8 mila abitanti e una densità di 77 e 193 ab/kmq concentrano da soli oltre un quarto dell’intera popolazione dell’area. Il basso indice insediativo unito al peso specifico di alcuni centri suggerisce la relativa dispersione della restante quota di popolazione: otto comuni si posizionano al di sotto della soglia dei mille residenti e ulteriori otto comuni risultano compresi tra 1 e 2,7 mila abitanti. La totalità dell’area (fatta eccezione per i centri di Uri, Perfugas e Tissi) si caratterizza per un quoziente di natalità modesto e in linea con la media regionale; a ciò si aggiungono un quoziente di mortalità più che proporzionale rispetto al dato allargato e un tasso migratorio totale ampiamente di segno negativo e in controtendenza rispetto al valore medio regionale. I saldi naturale e migratorio registrano performance negative, e congiuntamente a un modesto grado di attrazione della popolazione straniera sul territorio (appena l’1,9% della popolazione totale, inferiore al dato allargato), spiegano un bilancio demografico ampiamente al passivo. A ciò si contrappone una struttura della
popolazione in cui il contributo dei residenti in età lavorativa e quello delle classi anagrafiche più giovani risultano superiori alla media regionale, nel primo caso in misura sensibile (oltre tre punti percentuali). Nel corso dell’ultimo decennio (2006-2016) l’area registra una flessione quasi triplicata rispetto alla media regionale (rispettivamente, - 1,1% e -0,4%), tuttavia in presenza di un andamento estremamente differenziato e di segno opposto nelle due principali componenti territoriali. Da un lato la regione del Coros sperimenta un incremento del numero di abitanti del +3,1%, trainato in particolare dal centro di Olmedo (+28% per oltre 900 residenti aggiuntivi) e in misura inferiore da Tissi e Usini (rispettivamente, +13% e +9%, con un incremento assoluto di circa 300 abitanti in entrambe i casi), e solo in minima parte attenuato dall’arretramento, talvolta vistoso sia in valore assoluto che in termini percentuali, di comuni come Ittiri e Ploaghe. Dall’altra tali performance compensano almeno in parte la rilevante flessione registrata su base decennale dell’Anglona, prossima al -10%, diffusa alla quasi totalità dei comuni ricadenti nella regione (fa eccezione il solo comune di Tergu) e resasi particolarmente importante nei centri di Bulzi (la cui popolazione risulta più che dimezzata), Osilo e Nulvi. Nonostante ci si trovi in presenza di un saldo demografico quasi costantemente di segno negativo e di un numero di cittadini stranieri che cresce a un tasso pari un terzo della media regionale, contrariamente a quanto avviene a livello allargato il territorio sperimenta un accresciuto peso delle classi anagrafiche in età produttiva, con un’incidenza percentuale superiore di oltre un punto e mezzo nell’arco di dieci anni.
La verifica su base censuaria dei livelli d’istruzione rivela un’incidenza degli universitari sulla popolazione residente in età scolare sensibilmente inferiore alla media regionale, con un differenziale di quattro punti percentuali; il dato si accompagna a un analogo gap per quanto concerne il possesso del diploma di scuola media superiore. A ciò si aggiunge una quota associata ai titoli di studio via via più bassi proporzionalmente inferiore rispetto al dato allargato, nonché un peso degli analfabeti e degli alfabeti senza titolo di studio, tanto tra i più anziani quanto nella globalità della popolazione, superiore alla media anche del 50%. A livello comunale, tanto I’indice di non conseguimento della scuola del primo ciclo quanto quello di possesso del diploma di scuola secondaria di 2° grado (19 anni e più) risultano diffusamente lontani dai valori regionali, indistintamente dalla sub- regione esaminata e in misura talvolta crescente in corrispondenza dei comuni più popolosi come Ittiri, Ossi e Usini.
Sul mercato del lavoro i dati per il 2016 riferiti ai tre Sistemi Locali del Lavoro di riferimento (Alghero, Castelsardo e Sassari) riportano tassi di attività della popolazione estremamente modesti, compresi tra il 44% e il 49% e sensibilmente inferiori alla media regionale; analogamente il tasso di occupazione interno, compreso tra il 37% e il 39%, si discosta in negativo fino a tredici punti percentuali dal dato allargato. Il solo tasso di disoccupazione nel caso dei SLL di Alghero e Castelsardo si attesta su valori inferiori alla media per oltre un punto percentuale, risultando tuttavia superiore di oltre tre punti nel caso di Sassari. A ciò si accompagna un’incidenza dei giovani appartenenti alla classe di età 15-29 anni che non lavorano e non studiano e hanno interrotto qualsiasi ricerca di
occupazione (i cosiddetti “NEET - Not in Education, Employment or Training”) superiore alla già elevata media regionale in quasi tutti i comuni del territorio (fatta eccezione per Osilo, Perfugas e Martis). I Sistemi Locali del Lavoro di Alghero e Sassari si qualificano come sistemi urbani non specializzati, con un’occupazione in crescita nel lungo periodo nonostante la flessione su base congiunturale; quello di Castelsardo è un sistema pluri-specializzato, con livelli occupazionali in diminuzione sia nel lungo che nel breve periodo. La struttura occupazionale registra la presenza di oltre 5,9 mila addetti alle unità locali di imprese attive, per il 40% imputabili ai soli comuni di Ittiri, Ploaghe e Ossi, tutti con quote pari o superiori ai dieci punti percentuali. Escluso il settore primario, l’analisi per sezioni di attività economica indica il peso estremamente rilevante dell’edilizia rispetto alla media regionale (rispettivamente il 19% e l’11%), e, sebbene in misura inferiore, delle attività manifatturiere e del commercio, con differenziali che oscillano nell’ordine tra uno e tre punti percentuali rispetto al dato allargato. A risentirne in termini di addetti è il contributo di molte attività del settore terziario vendibile, a partire dal comparto turistico sia nella sua componete ricettiva e ristorativa sia in quella del noleggio e dell’intermediazione, per un totale del 12% rispetto a una quota regionale del 19% circa; in misura inferiore, il settore delle professioni e dei trasporti da un lato, e quello dei servizi immobiliari e finanziari dall’altro si discostano dalle media di circa uno, due punti percentuali.
La struttura del sistema produttivo locale, nel 2016 articolato su oltre 4,5 mila imprese attive, pari a circa il 3% sul totale isolano, evidenzia un marcato orientamento al settore primario, in misura sensibilmente superiore alla media regionale (nell’ordine, il 38% e il 24% sul rispettivo totale), il che convive con un settore industriale il cui peso si attesta sui valori isolani, grazie tra gli altri alla trasformazione agroalimentare; ciò a scapito delle attività terziarie che risultano fortemente ridimensionate rispetto alla media (oltre dodici punti percentuali in meno sul totale delle imprese attive). In questo, più che in altri territori della Sardegna, le espressioni più tradizionali della ruralità dell’area si traducono, dunque, nelle opportunità offerte anche da un’industria della trasformazione e delle produzioni tipiche e artigianali, a valore aggiunto e fortemente radicate negli orientamenti colturali, zootecnici e artistici della comunità. Elemento comune ai diversi settori di attività è l’estrema parcellizzazione del tessuto economico in realtà microimprenditoriali, con un’incidenza del 97% sul totale delle unità locali con un numero di addetti compreso tra 0 e 9 unità. A livello locale si registra una concentrazione relativa nei comuni più popolosi del Coros, oltre che, in particolare, nei centri di Osilo e Perfugas nell’Anglona. La densità imprenditoriale assume valori leggermente inferiori alla media regionale (8,4 imprese attive ogni 100 abitanti) e risulta più frequentemente superiore, anche in proporzioni significative, in numerosi centri dell’Anglona (tra tutti Tergu, Chiaramonti ed Erula). Sul fronte dell’infrastrutturazione produttiva 15 comuni dell’aggregazione, di cui nove localizzati in Anglona, registrano la presenza di un’area PIP, prevalentemente a vocazione artigianale; la superficie complessiva ammonta a oltre 843 mila mq, di cui un terzo occupato da imprese attive dislocate in circa 150 lotti.
Nel dettaglio, nel 2016 il settore primario registra la presenza di oltre 1,7 mila imprese attive, pari a oltre il 5% sul
totale regionale di settore, dedite in via pressocchè esclusiva alle coltivazioni agricole e alla produzione di prodotti animali: Ittiri concentra da solo il 17% delle aziende presenti sul territorio, seguito da Ploaghe e Osilo con circa il 10% e Chiaramonti, Perfugas e Nulvi ciascuno con una quota che oscilla tra il 7% e l’8% delle imprese agricole totali. I dati del Censimento dell’Agricoltura confermano il radicamento e l’importanza delle attività agropastorali nell’area: l’uso marcatamente agricolo del suolo è testimoniato da un’incidenza della SAU sulla superficie totale pari all’87%, superiore di due punti alla media regionale e con Nulvi, Florinas e Codrongianos con valori bel oltre il 90%; quasi nella totalità dei comuni tale incidenza si mantiene al di sopra della media regionale, a testimonianza dell’importanza che il settore agricolo riveste anche in comuni di ridotte dimensioni. La principale destinazione colturale è rappresentata dai seminativi, con circa il 40% della SAU (il 34% a livello regionale), accompagnata dai prati permanenti e dai pascoli che, nonostante il parziale ridimensionamento rispetto alla media (cinque punti percentuali in meno), si mantiene su un valore del 55% sul totale. Seguono a distanza le colture arboree tradizionali di olivo e vite con circa il 5% sul totale (Ittiri, Usini e Usini in evidenza): si rileva in particolare la presenza diffusa di oleifici e frantoi oleari, di medie e piccole dimensioni, localizzati soprattutto nei comuni di Ittiri3 e Tissi; così come di cantine impegnate nella produzione prevalente del bianco Vermentino di Sardegna DOC e del rosso Cagnulari IGT, con una particolare concentrazione nel comune di Usini4 e che talvolta combinano l’offerta di percorsi guidati presso i luoghi della coltivazione, della produzione e della conservazione anche nell’ambito di rassegne e sagre a livello comunale. Le cantine e la produzione di acqua naturale nel comune di Codrongianos rappresentano le più importanti espressioni nell’industria delle bevande a livello locale. Oltre alla SAU, la minore consistenza relativa dei boschi annessi ad aziende agricole si accompagna al maggior peso della superficie agricola non utilizzata rispetto al dato allargato. Più in generale emerge la minore incidenza delle superfici aziendali di maggiori dimensioni (pari o superiori ai 100 ettari) di quanto non avvenga a livello regionale, con un differenziale che si attesta su oltre tredici punti percentuali. In chiave intercensuale si osserva un incremento della SAU inferiore alla media isolana (rispettivamente, +7% e +13%), tuttavia associato a una contrazione più contenuta delle superfici destinate a seminativi (nell’ordine, -2% e -4%). In ambito zootecnico emerge il rilevante contributo apportato dal settore su scala locale e regionale, in particolare da parte del comparto ovi-caprino, con mille aziende e oltre 240 mila capi allevati, e di quello bovino rispettivamente con 450 e 9,6 mila unità: tali comparti incidono sui totali regionali per una quota che varia rispettivamente tra il 5% e il 7%. Altrettanto significativo appare il ruolo della suinicoltura, con oltre 400 aziende dedicate e 5,7 mila capi allevati, e un apporto che nel primo caso si attesta al 9% circa sui totali regionali. Tanto nel comparto bovino che in quello suino si rileva il carattere prevalentemente estensivo dell’allevamento, con un contributo delle unità agricole che
3 Già Città dell’Olio.
4 Già Città del Vino, Ittiri conserva la sua antica vocazione di “terra di ulivi” con una produzione crescente, con numerosi e pregiati riconoscimenti conferiti ai produttori locali costituiti in associazione, circa 15, che hanno iniziato a produrre anche per il mercato nazionale.
operano nelle classi inferiori (per numero di capi) sensibilmente superiore alla media regionale. Di contro il comparto ovi-caprino registra una maggiore incidenza di aziende che operano con allevamenti di maggiori dimensioni, con oltre il 50% del totale (cinque punti in più rispetto alla media isolana) dedite all’allevamento di 500 capi e oltre. Ugualmente rilevante appare il carattere multifunzionale riconosciuto all’azienda agricola locale, con la presenza di oltre trenta realtà dedite all’erogazione di servizi a matrice ristorativa e turistico-ricettiva, talvolta impegnate anche nella produzione di servizi integrativi (escursioni, vendita diretta, equitazione, ecc.), a cui si vanno solo in parte a sovrapporre tredici aziende impegnate nell’esercizio di attività proprie delle fattorie didattiche. Si sottolinea, inoltre, l’attenzione del territorio per la qualità delle produzioni, in considerazione della diffusa presenza di aziende con coltivazioni biologiche (tra tutti, Chiaramonti e Ittiri) e delle aziende con coltivazioni certificate IGT-DOP, tra cui dal 2011 il Carciofo Spinoso di Sardegna e la relativa concentrazione di produttori in particolare nel comune di Santa Xxxxx Coghinas e di Uri.
Al contempo si osserva un rilevante orientamento delle produzioni verso l’agroindustria specializzata nella lavorazione lattiero-casearia e, in misura inferiore, delle carni. Da alcune tra le più importanti industrie di trasformazione del latte, talvolta a carattere cooperativo (Ittiri, Nulvi e Perfugas), e dai diffusi minicaseifici aziendali distribuiti sul territorio (Chiaramonti, Ittiri, Muros, Nulvi, Osilo, Perfugas e Ploaghe) provengono le produzioni di Pecorino Romano DOP, del Fiore Sardo DOP, del Pecorino Sardo DOP, di pecorini semicotti e canestrati, dei formaggi a pasta molle, delle ricotte gentili e salate, di formaggio non pastorizzato prodotto a latte crudo e a filiera corta. Il Pecorino di Osilo, già Presidio Slow Food, viene in particolare ritenuto l’esempio di una sapiente arte casearia che su questo territorio è stata in grado di distinguersi sia per la tutela della tradizione che per lo spirito fortemente innovativo delle produzioni, come dimostrano il Granglona, il pecorino da caglio vegetale, e il recentissimo formaggio ottenuto dalla lavorazione del caglio del maiale (Nulvi). Tra le aziende dell’industria alimentare si evidenziano, inoltre, alcune realtà operanti nella lavorazione delle carni, anche attraverso la produzione di insaccati, in particolare nei centri di Ittiri, Ossi e Ploaghe. Dalla tradizione così come nell’ambito della produzione industriale prendono spunto le attività impegnate nella produzione di prodotto da forno e farinacei, ovvero la sezione di attività di trasformazione più rappresentativa dell’intera industria alimentare del territorio, con complessive 53 imprese attive. Le imprese delle paste fresche e dei prodotti di panetteria, pasticceria e biscotteria si distribuiscono in modo capillare lungo l’intero territorio, anche sottoforma di forni e di laboratori dolciari artigianali, con una concentrazione relativa nei comuni di Ittiri, Ploaghe e Nulvi e con la produzione di prodotti tipici quali pirichittos, papassinos e tericcasa. In misura quantitativamente residuale si evidenziano le imprese impegnate nel comparto dell’apicoltura (Ittiri e Laerru) e nella lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi (Ossi).
Oltre alle componenti legate all’agroindustria e alla presenza di un comparto estrattivo attivo soprattutto nel Coros (Florinas, Ittiri, Perfugas e Usini), l’analisi strutturale dei comparti di industria e servizi evidenzia in ambito
manifatturiero l’importanza relativa delle imprese impegnate nella fabbricazione di prodotti in metallo e di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, in entrambe i casi parzialmente concentrate nel comune di Ittiri e in misura inferiore nei centri di Muros e Olmedo. In secondo luogo emerge la consistenza delle attività dell’industria dei prodotti in legno e sughero, presenti in maniera diffusa nei centri dell’aggregazione. Legati alle produzioni dell’artigianato tipico e tradizionale, si evidenzia la presenza di operatori dediti alla lavorazione della ceramica (Santa Xxxxx Coghinas) e del legno (Laerru), nella tessitura e nella sartoria (Osilo, Muros, Bulzi) così come nell’arte orafa (Osilo) e nella coltelleria (Ittiri). L’arte dell’intreccio e della cestineria è altrettanto diffusa in numerosi centri dell’aggregazione (Sedini, Tergu, Bulzi).
Oltre a un settore dell’edilizia sostanzialmente in linea con le medie, in ambito terziario si registra il sostanziale sottodimensionamento sia delle attività commerciali (23%) che del comparto turistico formato da attività ricettive, ristorative, noleggio e intermediazione (nel complesso l’8% sul totale delle imprese attive), in entrambe i casi inferiori di circa quattro punti percentuali rispetto al dato regionale. Il trend di lungo periodo (2009-2016) segnala una flessione delle imprese attive (-7% circa) quasi doppia rispetto alla media regionale, dovuta a una generalizzata perdita di imprese nei diversi settori portanti dell’aggregazione: il calo risulta in linea con il dato allargato nel settore primario e nel commercio (-5% e -4%), particolarmente accentuata nel settore manifatturiero in senso stretto e nell’edilizia (-19% e -25%) e solo in parte attenuata dall’espansione delle attività turistiche e dell’intermediazione, sebbene anche in questo caso risultino sensibilmente inferiori agli aumenti osservati in ambito regionale.
Nel dettaglio, il sistema turistico dell’area risulta complessivamente parcellizzato e di modesta consistenza, scarsamente radicato nelle dinamiche economiche territoriali e poco strutturato nelle relazioni tra componenti complementari in un’ottica di prodotto turistico-territoriale. Nonostante le dotazioni ambientali e culturali si rilevano diffuse criticità legate in particolare alla frammentazione e all’inadeguatezza dell’offerta turistica, così come all’assenza di una gestione integrata del patrimonio esistente. Nel 2016 l’offerta ricettiva dei ventitre comuni dell’aggregazione ammonta a 95 strutture ufficiali e ad appena 882 posti letto, ovvero il 2,0% e lo 0,4% delle dotazioni regionali. La presenza di sole quattro strutture alberghiere, di cui due a 4 stelle in corrispondenza dell’offerta termale di Santa Xxxxx Coghinas e due a 2 stelle (Perfugas e la stessa Santa Xxxxx Coghinas), si traduce in un quinto dei posti letto complessivamente offerti a livello territoriale. Le 91 unità operanti nel comparto extralberghiero si distribuiscono in termini di posti letto tra la capillare presenza di B&B (con una concentrazione relativa nel centro di Olmedo), di alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (in particolare nel comune di Tergu) e di agriturismo (tra gli altri a Nulvi e in misura minore a Chiaramonti e Olmedo). Se da un lato il 70% dei posti letto totali opera in appena quattro comuni dell’aggregazione (in primis Santa Xxxxx Xxxxxxxx, distaccati Olmedo, Tergu e Nulvi), dall’altro l’offerta, seppur minima, risulta estremamente capillare, con appena quattro comuni privi di una qualche forma di ricettività ufficiale (Bulzi, Cargeghe, Laerru e Tissi). Gli indici di densità della
capacità ricettiva rispetto alla dimensione demografica e territoriale sintetizzano il marcato sottodimensionamento del comparto rispetto alla media, con valori estremamente modesti in entrambe i casi e che si attestano al di sotto del 15% del dato regionale (circa 2 posti letto ogni 100 abitanti e 1 posto letto per kmq). Si tratta di un profilo che, in linea con il trend regionale, tende parzialmente a ridimensionarsi nel tempo, considerato che dal 2010 la capacità ricettiva totale è cresciuta del +21%, a seguito della comparsa di nuove strutture in ambito complementare, perlopiù costituiti da alloggi in affitto e in misura inferiore B&B, che vanno a compensare le perdite di posti letto in ambito alberghiero e negli agriturismo.
Sul fronte della domanda, i dati riferiti ai soli centri di Olmedo, Perfugas e Tergu riportano un ammontare complessivo di circa 1,9 mila arrivi e 9 mila pernottamenti, concentrati prevalentemente a Tergu e in misura inferiore a Olmedo. La distribuzione dei flussi per nazionalità sottolinea l’incidenza estremamente rilevante del mercato straniero, il più redditizio in termini di spesa procapite, con oltre tre quarti delle presenze totali, dunque in misura sensibilmente superiore alla media regionale e prevalentemente attribuibile a flussi di provenienza comunitaria. Considerato il posizionamento del territorio a ridosso di rinomate destinazioni turistiche, il dato sulla permanenza media assume valori esattamente in linea con la media regionale e di poco inferiori a cinque pernottamenti per turista. La distribuzione mensile del movimento riproduce inoltre una composizione polarizzata nei mesi estivi, secondo percentuali in linea con il dato regionale: quasi l’85% dei pernottamenti viene effettuato nel solo quadrimestre giugno-settembre. L’intensità della fruizione turistica rispetto al numero di residenti e all’estensione territoriale dell’aggregazione presenta valori estremamente modesti e inferiori al 20% delle medie regionali. A un comparto ricettivo di modesta entità, sul fronte dell’intermediazione si accompagna la presenza di una sola agenzia di viaggi (Osilo). Dal canto suo il comparto della ristorazione si articola in un fitto numero di attività, nel 2016 quasi 300, con localizzazioni capillari a livello territoriale e articolato entro un ampio ventaglio tipologico (ristoranti, pizzerie, trattorie, servizio di catering, ecc.), con una concentrazione relativa nei comuni di Ittiri, Ossi e Ploaghe, con una cucina talvolta ancorata alle materie prime e ai prodotti locali quale tratto distintivo della proposta agrituristica e della ulteriore ristorazione di qualità presente sul territorio. Con riferimento alle attività ricreative e dei servizi ausiliari, accanto alle realtà attive presso gli istituti di cultura e i servizi erogati da attività agrituristiche e fattorie didattiche, l’area registra la presenza di alcuni operatori specializzati nei segmenti ambientale, escursionistico e del turismo attivo (trekking, mountain biking, arrampicata, sport di volo, cavallo) e in quello squisitamente culturale, che si rivolgono a una variegata tipologia di clientela e che operano trasversalmente lungo i comuni di entrambe le sub-regioni presenti in aggregazione. Tra le altre si evidenziano le attività sviluppatesi a seguito degli interventi finanziati nel periodo 2005-08 dal Programma INTERREG IIIA per la realizzazione di un’xxxxxxx xx xxxxxxxxxxx 00 xx. Xx società cooperative che frequentemente curano la gestione degli attrattori culturali integrano talvolta la propria offerta con servizi legati all’escursionismo e alla didattica, e lo stesso dicasi per alcune realtà attive prevalentemente nello studio, raccolta ed esposizione di materiali di
interesse artistico e storico.
Oltre al patrimonio e al potenziale incorporato nelle produzioni agroalimentari artigianali tipiche e di qualità, in chiave turistica acquistano una particolare rilevanza la tratta ferroviaria lungo la linea turistica del Trenino Verde che conduce da Palau a Sassari e che, attraversando il fiume Coghinas e il Parco Paleobotanico dell’Anglona, fa capolinea a Nulvi passando, tra gli altri, per Perfugas, Laerru, Martis, Nulvi e proseguendo verso Osilo. Altrettanto rilevanti sono le opportunità di sviluppo associate al segmento di turismo attivo del cicloturismo in vista del possibile collegamento tra la rete regionale degli itinerari ciclabili e del ribattezzato Parco ciclistico dei due Mari, a partire dal punto di snodo di Ozieri/Chilivani in ricongiungimento con la tratta Platamona – Sassari e con quella Porto Xxxxxx - Badesi. Inoltre, nell’ambito del Progetto Strategico INTENSE "Itinerari Turistici Sostenibili", finanziato dal Programma INTERREG V-A Italia-Francia Marittimo 2014-2020 e di cui l’agenzia FORESTAS e l’Assessorato del turismo, artigianato e commercio sono partner, è in fase di studio un percorso cicloturistico con partenza da Alghero di cui l’aggregazione potrà beneficiare. In chiave più localistica e nella prospettiva della creazione di un possibile attrattore di archeologia industriale si sottolinea, inoltre, la valenza associata al patrimonio produttivo dismesso in località “Scala di Giocca” (Muros).
L’aggregazione della proposta territoriale su scala sovralocale viene realizzata in particolare dai due Gruppi di Azione Locale (Anglona Romangia e Logudoro Goceano), ovvero gli strumenti di sviluppo locale e partecipativo chiamati a co-programmare e gestire l’impiego delle risorse finanziarie in capo al Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR) attraverso l’attuazione dei rispettivi Piani di Azione Locale.
L’analisi dei servizi di pubblica utilità e delle infrastrutture territoriali sottolinea nuovamente come i centri di Castelsardo, Sassari e Alghero, assieme all’ulteriore centralità di Porto Xxxxxx, operino in qualità di poli attrattori dell’area come primari centri erogatori di servizi per la comunità territoriale. In ambito locale i principali centri dotati dei servizi minimi per la popolazione sono i comuni di Ittiri, Nulvi, Ploaghe, Osilo e Perfugas. Sul fronte dell’istruzione in tali comuni sono presenti, infatti, oltre all’asilo nido, anche tutte le scuole dell’obbligo, mentre a Perfugas è presente l’unico Istituto Superiore attivo sul territorio; al contrario tali dotazioni risultano del tutto assenti a Bulzi, e deficitarie in altri quattro comuni dove manca un ordine scolastico (scuola elementare o scuola media). Una fitta rappresentanza di forme associative sostiene un’offerta variegata e capillare di servizi anche in ambito culturale e sportivo; in particolare l’offerta in ambito sportivo registra la rilevante consistenza e capillarità delle dotazioni e un’ampia varietà tipologica delle discipline praticabili, nonché la vitalità degli operatori che animano le attività in ambito comunale.
Sotto il profilo sanitario i comuni dell’aggregazione partecipano a due distinti distretti socio sanitari della ASL di Sassari, quello di Sassari e in misura minoritaria quello di Alghero (per i soli centri di Ittiri, Olmedo, Putifigari e Uri): a questi corrispondono due distinti Programmi Locali Unitari dei Servizi alla Persona (PLUS) finalizzati alla programmazione della rete dei “servizi alla persona” di ciascun distretto. La verifica dei sevizi prestati sul territorio
evidenzia come il comune di Ittiri sia l’unico dotato di presidio ospedaliero; aldilà della presenza diffusa di farmacie, parafarmacie e guardie mediche, si registra una modesta copertura di servizi di assistenza specialistica associati a strutture ambulatoriali e poliambulatoriali, ai laboratori di analisi, a consultori e uffici di assistenza integrativa. Allo stesso tempo in tema di servizi alla persona le aree di maggiore incidenza di spesa sono la disabilità, l'emarginazione, i minori e gli anziani e, come rilevato a suo tempo dall’Osservatorio Provinciale di Sassari, i valori di spesa pro-capite più elevati si riscontrano negli interventi volti a favorire la domiciliarità. Con particolare riferimento agli anziani e all’area della disabilità da un lato si sottolinea l’elevata intensità del processo di invecchiamento e di dipendenza strutturale della popolazione in un elevato numero di municipalità; dall’altro come negli ultimi anni il PLUS Anglona-Coros-Figulinas abbia adeguato le prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali alle necessità dei portatori di handicap (fisico, psichico o sensoriale). Nel corso degli anni si è di fatti osservato un significativo aumento della domanda di cure domiciliari a fronte del peso crescente delle malattie cronico-degenerative a cui si accompagna una richiesta di servizi orientati alla gestione della cronicità e della disabilità; l’integrazione dell’assistenza in percorsi integrati e unitari tende a favorire pertanto una più efficace tutela delle fasce sociali più vulnerabili, al fine di ridurre il rischio di emarginazione sociale e migliorare l’accesso ai servizi. Tanto per l’area anziani quanto per l’area disabilità la dimensione dell’utenza potenzialmente destinataria dell’erogazione di specifici servizi e prestazioni risulta pertanto elevata, e in associazione a un tale fabbisogno le strutture territoriali preposte a garantire i servizi alla persona registrano in taluni casi una domanda eccedente l’offerta. Nel dettaglio le comunità alloggio aperte all’accoglienza residenziale per anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti sono strutture sia pubbliche che private, operanti in quattro comuni (Codrongianos, Erula, Martis e Perfugas) e possono ospitare fino a 76 utenti. Le strutture integrate o specificatamente rivolte all’accoglienza di persone (anziane o disabili) non autosufficienti sono presenti in sette municipalità (Chiaramonti, Codrongianos, Florinas, Ittiri, Osilo, Ossi e Ploaghe), sono perlopiù strutture pubbliche e possono ospitare fino a circa 200 persone.
Sul fronte trasportistico il territorio si colloca in posizione strategica rispetto ai principali assi di comunicazione della Sardegna, lungo primarie infrastrutture di trasporto stradale e ferroviario regionali. Tagliato dalla S.S. 131 (Cagliari-Sassari) e sovrapposto al triangolo Sassari, Porto Xxxxxx e Alghero, il territorio vanta una rete primaria di interconnessione articolata sulla S.S. 291var e sulla S.S. 127bis verso occidente; la S.S. e la S.S. 672 verso oriente e dunque S.S. 134 verso nord; e un reticolo di strade extraurbane secondarie tra cui le S.P. 3, 15 e 12 nella regione del Coros e le S.P. 17 e 2 nei territori dell’Anglona. Oltre ai servizi turistici del Trenino Verde resi sulla Palau – Sassari, la tratta ferroviaria Sassari – Alghero, a scartamento ridotto e a binario unico non elettrificato, è oggi gestita dall’Azienda Regionale Sarda Trasporti (ARST) e tra le stazioni operative sul servizio passeggeri nel territorio vi è quella di Olmedo, l’unica a posizionarsi su un nucleo urbano presente lungo il tracciato oltre alle città capolinea. Sulla linea Ozieri Chilivani - Porto Xxxxxx Marittima le stazioni di Ploaghe e Muros (Scala di Giocca) si caratterizzano per essere stazioni passanti chiuse al pubblico. L’aggregazione risulta altrettanto avvantaggiata sul
fronte dei collegamenti con l’esterno, in virtù dell’estrema prossimità ad alcuni tra le principali porte di accesso all’isola in qualità di hub turistici tra i più rinomati sul mercato nazionale e internazionale: l’aeroporto di Alghero, l’infrastruttura portuale di Porto Xxxxxx e l’infrastrutturazione portuale a fini diportistici ad Alghero rappresentano gli elementi portanti di un potenziale turistico per il territorio ancora inespresso, cui va ad aggiungersi la relativa prossimità della sub-regione dell’Anglona anche all’aeroporto internazionale di Olbia. In particolare, lo scalo di Fertilia opera come uno dei tre principali aeroporti presenti in ambito regionale e registra nel 2016 oltre 10,5 mila movimenti e quasi 1,35 milioni di passeggeri. Dal canto suo il porto di Porto Xxxxxx, inscritto nell’ambito dell’Autorità Portuale di Olbia e in ripresa rispetto ad anni recenti, registra sempre nel 2016 un numero di passeggeri complessivo di quasi 900 mila unità e un ammontare complessivo di auto e camper trasportati di quasi 300 mila unità. Il porto ubicato all’interno della città di Alghero viene utilizzato oltre che dai pescherecci dalle imbarcazioni da diporto grazie agli oltre 2 mila posti barca che consentono l'ormeggio di varie categorie di imbarcazioni fino a 60 metri.
3. INFORMAZIONI GENERALI SUL PROCESSO
Oggetto | Data |
Presentazione manifestazione di interesse | 23 Gennaio 2017 - Presentazione della Manifestazione di Interesse congiunta tra l’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e l’Unione dei Comuni del Coros, con la formalizzazione dell’adesione del Comune di Osilo all’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e del Comune di Ploaghe all’Unione dei Comuni del Coros5. |
Comunicazione ammissibilità e coerenza strategica | 24 Gennaio 2017 - Valutazione della Coerenza Strategica della Cabina di Regia della Programmazione Unitaria della manifestazione di interesse delle Unioni di Comuni dell’Anglona e del Coros, a seguito della verifica di ammissibilità tecnica del soggetto proponente. |
Attivazione della fase negoziale | 06 Febbraio 2017 - Avvio della fase negoziale attraverso il Tavolo di partenariato istituzionale congiunto delle Unioni di Comuni dell’Anglona e del Coros allargato al partenariato economico-sociale svoltosi a Ittiri. |
Approvazione del Progetto Territoriale da parte del Tavolo Istituzionale allargato al partenariato economico-sociale | 09.04.2018 |
3.1 ALTRI SOGGETTI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DEL PST
Altri Soggetti | Tipologia |
Confindustria Nord Sardegna, CIA, AGCI Sardegna, CONFAPI, Confagricoltura, CNA, Confcommercio | |
C.C.I.A.A. Sassari | Ente pubblico |
GAL Anglona Romangia | Associazione Riconosciuta |
5 Il 12 Maggio 2016 l’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas in associazione con il Comune di Osilo aveva presentato una prima manifestazione di interesse, valutata coerente dalla Cabina di Regia, avviando una prima fase di attività negoziali il 11 Luglio 2016 attraverso il Tavolo di partenariato istituzionale allargato al partenariato economico-sociale svoltosi a Santa Xxxxx Coghinas. Successivamente, la manifestazione di interesse è stata integrata allargando il partenariato territoriale anche all’Unione di Comuni del Coros.
3.2 I TAVOLI TEMATICI INDIVIDUATI
Denominazione Tavoli | Luogo e data degli incontri | Principali Temi Trattati |
Tavolo organizzativo | Cagliari, 9 marzo 2017 | Ipotesi di intervento proposte dal territorio e programmazione avvio tavoli tematici. |
Tavolo organizzativo | Codrongianus, 22 maggio 2017 | Confronto sugli ambiti strategici del progetto con l'ausilio di tecniche di facilitazione e programmazione avvio dei tavoli tematici. |
Tavolo governance territoriale | Cagliari, 9 agosto 2017 | Analisi degli attrattori del territorio ed una prima elaborazione del quadro logico di progetto. |
Incontro interassessoriale | Cagliari, 12 settembre 2017 | Organizzazione degli ambiti territoriali ottimali in tema di programmazione socio-sanitaria. |
Tavolo organizzativo interassessoriale | Cagliari, 26 settembre 2017 | Illustrazione dello stato del progetto e discussione delle opportunità derivanti dai programmi e dalle strategie regionali funzionali all'idea di sviluppo del territorio. |
Tavolo tecnico | Cagliari, 19 ottobre 2017 | Incontro tecnico energia. |
Tavolo tecnico | Sassari, 27 ottobre 2017 | Approfondimento sulle opportunità per i territori della programmazione unitaria per il periodo 2014-2020 articolato su focus tematici. |
Tavolo governance territoriale | Sassari, 23 novembre 2017 | Condivisione dello schema generale del progetto, del format delle schede intervento e programmazione dei temi da affrontare nei laboratori con le imprese. |
Tavolo governance territoriale | Cagliari, 15 febbraio 2018 | Condivisione del quadro interventi previsto nel progetto. |
Tavolo tecnico | Sassari, 5 marzo 2018 | Incontro con l'Agenzia Forestas e con i referenti dei comuni interessati per esaminare le schede intervento riguardanti i sentieri previsti all'interno del progetto. |
3.3 IL PROCESSO PARTECIPATIVO
Il processo che ha portato alla stesura del presente progetto si è svolto nell’ottica della massima condivisione delle scelte strategiche facendo anche ricorso a metodologie partecipative di tipo specialistico. Le Unioni di Comuni dell’Anglona-Bassa Valle del Coghinas e del Coros hanno intrapreso un percorso di partecipazione e condivisione, coinvolgendo tutti gli attori del territorio in incontri pubblici e tavoli di lavoro tematici.
In un primo momento il processo partenariale ha interessato l’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas in associazione con il comune di Osilo, che successivamente ha aderito alla medesima Unione con delibera del Consiglio Comunale adottata il 19 gennaio 2017.
In questa fase, i primi momenti di confronto pubblico sul tema della Programmazione Territoriale si sono tenuti a Nulvi il 16 dicembre e a Perfugas il 18 dicembre 2015.
Successivamente, in data 20 gennaio 2016, i 12 sindaci dell’aggregazione sopradetta hanno incontrato a Sassari, presso la sede della Camera di Commercio, i rappresentanti delle principali associazioni di categoria che operano nella provincia di Sassari. In quest’occasione sono state poste le premesse per lo sviluppo della rete di governance multi-attore.
Nel xxxxx xxx xxxx xx xxxxxxxx 0000, xxxxxx xx xxxx dell’Unione dei Comuni in Perfugas, si sono svolti i primi tavoli tematici, all’interno dei quali si è registrato il coinvolgimento trasversale di rappresentanti degli enti pubblici, delle associazioni di categoria, degli imprenditori e dei privati cittadini.
Nello specifico, il 1° febbraio 2016 si è tenuto il primo tavolo con il coinvolgimento degli operatori attivi negli ambiti dell’agroalimentare, del commercio e dell’artigianato. Il 15 febbraio 2016 si è svolto il secondo tavolo con il coinvolgimento degli operatori dei settori del turismo e dei servizi. Infine, il 22 febbraio 2016 si è tenuto il terzo incontro pubblico dedicato al tematismo dell’efficientamento energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Il 17 marzo 2016 gli operatori dei servizi sociali dei comuni coinvolti nel progetto hanno avuto modo di confrontarsi sulle problematiche e sui bisogni del territorio relativamente agli aspetti di loro competenza. Fondamentale, durante tutti gli incontri di lavoro, l’apporto e il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria, che hanno avuto un ruolo estremamente importante nella rappresentazione dei bisogni dell’area.
In data 12 maggio 2016 è stata presentata la Manifestazione di Interesse dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas in associazione con il Comune di Osilo.
A seguito della verifica di ammissibilità tecnica del soggetto proponente, il 21 giugno 2016 la Cabina di Regia della Programmazione Unitaria ha valutato positivamente la coerenza strategica della proposta.
L’11 luglio 2016, con il Tavolo di partenariato istituzionale allargato al partenariato economico-sociale che si è
svolto a Santa Xxxxx Coghinas, è stata avviata la fase negoziale.
Nella giornata del 16 novembre 2016 si è tenuto a Cagliari presso il Centro Regionale di Programmazione un primo incontro di coordinamento per l’avvio dei Tavoli di co-progettazione, nel corso del quale si è affrontato il tema dell’assetto territoriale e si sono discusse le ipotesi di definizione dei prossimi tavoli tematici.
Dopo una serie di interlocuzioni succedutesi nel corso del 2016, il 9 gennaio 2017 l’Assemblea dei sindaci dell’Unione dei Comuni del Coros, ravvisata nella Manifestazione di Interesse presentata dall’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e dal Comune di Osilo la presenza di iniziative, tematiche e peculiarità del tutto compatibili con quelle del proprio territorio, ha deliberato di associarsi all’aggregazione succitata al fine di presentare una proposta progettuale unitaria.
Il 23 gennaio 2017 viene pertanto presentata la Manifestazione di Interesse congiunta tra le due Unioni di Comuni, con la formalizzazione dell’adesione del Comune di Osilo all’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas e del Comune di Ploaghe all’Unione dei Comuni del Coros.
Il 24 gennaio 2017, a seguito della verifica positiva di ammissibilità tecnica del soggetto proponente, si ha la valutazione della coerenza strategica da parte della Cabina di Regia della Programmazione Unitaria.
Successivamente, il 6 febbraio 2017 a Ittiri si è svolto il Tavolo di partenariato istituzionale, allargato al Partenariato economico-sociale del territorio Anglona-Coros, durante il quale viene riconfermata alla presenza dell’Assessore della Programmazione l’attivazione della fase negoziale, ora rivolta alle due Unioni di Comuni, e verificato lo stato di avanzamento del percorso di co-progettazione, anche alla luce del nuovo assetto territoriale. Il 7 marzo 2017, presso la sede dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, si è tenuta la prima riunione del Tavolo territoriale di coordinamento istituzionale con la partecipazione dei Sindaci dei comuni interessati dal progetto di sviluppo Anglona-Coros.
Il 9 marzo 2017, presso la sede del Centro Regionale di Programmazione a Cagliari, è stato convocato il Tavolo organizzativo per inquadrare il percorso e condividere gli ambiti strategici ipotizzabili per costruire il Progetto di Sviluppo Territoriale e realizzare i Tavoli di co-progettazione.
Il 21 aprile 2017, presso la sede dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, si è tenuta la seconda riunione del Tavolo territoriale di coordinamento istituzionale. In questa occasione è stato fatto un primo punto della situazione sul grado di definizione del progetto, anche alla luce delle schede compilate dai singoli Comuni circa la rilevazione degli attrattori (ambientali, culturali, storici) del territorio.
Il 22 maggio 2017, presso il Centro Servizi Saccargia a Codrongianos, si è svolto il Tavolo di ascolto con il territorio dell’aggregazione di progetto. Le attività sono state coordinate e facilitate dal gruppo di lavoro messo a disposizione dal Centro Regionale di Programmazione. Nel corso della giornata sono stati approfonditi i tematismi non trattati nel corso del precedente incontro tenutosi a Cagliari e sono state individuate le priorità del territorio
relativamente al tema degli attrattori turistici, ambientali e culturali.
Il 9 agosto 2017, presso la sede del Centro Regionale di Programmazione a Cagliari, è stato convocato un nuovo Tavolo di ascolto, durante il quale si è proceduto, con l’ausilio dei facilitatori, ad approfondire ulteriormente una serie di aspetti legati agli ambiti strategici.
Il 26 settembre 2017, presso il Centro Regionale di Programmazione a Cagliari, si è tenuto il primo confronto fra gli assessorati e le agenzie regionali che supportano il processo di costruzione del progetto di sviluppo. In tale occasione sono stati analizzati la strategia e gli ambiti di intervento proposti dal territorio e si è discusso delle varie opportunità, derivanti dai programmi e dalle strategie regionali, funzionali all’idea di sviluppo del territorio.
Il 27 ottobre 2017, presso l’Auditorium del Xxxxxxx a Sassari, si è svolto un incontro di approfondimento sulle opportunità per i territori della Programmazione unitaria per il periodo 2014/2020 organizzato dal Regione Sardegna.
Il 23 novembre 2017, presso la Sala riunioni dell’Assessorato degli Enti Locali a Sassari, è stato convocato il Tavolo di governance territoriale al fine di esaminare e condividere lo schema generale del progetto, il format delle schede intervento e programmare i temi da affrontare nei laboratori con le imprese.
Il 27 novembre 2017, presso l’ex-convento Cappuccini a Ploaghe, si è riunito il Tavolo territoriale dei sindaci per riprendere e approfondire i contenuti dell’incontro del 23 novembre 2017.
L’11 dicembre 2017, presso la C.C.I.A.A. di Sassari, si sono svolti i laboratori partecipativi territoriali con le imprese dedicati ai seguenti punti:
⮚ Produzioni locali
⮚ Qualità della vita e benessere della persona
⮚ Turismo, ricettività e servizi
Il 15 febbraio 2018, presso la sede del Centro Regionale di Programmazione a Cagliari a Cagliari, si è svolto il Tavolo di governance territoriale al quale hanno preso parte gli assessorati competenti, al fine di discutere congiuntamente e alla presenza dei referenti territoriali il quadro generale degli interventi previsto nel Progetto di Sviluppo Territoriale "Anglona_Coros, Terre di tradizioni ".
4. FABBISOGNI E ANALISI SWOT
4.1 PRINCIPALI FABBISOGNI DELL’AREA SOTTOFORMA DI SINGOLI PROBLEMI SPECIFICI L’analisi di contesto e le indicazioni provenienti dal percorso di co-progettazione realizzato con le amministrazioni e le imprese locali riconducono i principali fabbisogni degli attori locali all’esigenza di incrementare l’attrattività del sistema territoriale sostenendo il rilancio del processo di valorizzazione in chiave turistica dell’offerta naturalistica, culturale ed enogastronomica locale, il consolidamento delle attività nel
comparto agroalimentare e l’ampliamento delle componenti dell’insediamento riconducibili al benessere comunitario e alla qualità della vita.
Tali fabbisogni si giustificano alla luce della progressiva erosione del tessuto economico locale che, unitamente alle conseguenti tensioni occupazionali e alle crescenti criticità manifestatesi sul fronte demografico, si traducono in un frequente fenomeno di spopolamento e in un localizzato processo d’invecchiamento della cittadinanza che, coinvolgendo in particolare il territorio dell’Anglona, determina un progressivo aumento del carico economico e sociale sulla quota di popolazione attiva residente nell’area.
Il territorio, pur essendo dotato di un rilevante patrimonio ambientale, storico-archeologico e culturale di pregio, presenta diffuse problematiche associate alla piena fruibilità dei siti (carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria, limitazioni che gravano sulle vie di accesso, ridotto numero di beni gestiti…). A ciò si accompagna un comparto ricettivo e dell’intermediazione la cui consistenza appare estremamente modesta in vista della creazione di nuove opportunità di lavoro e di un innalzamento del livello di benessere economico e sociale delle popolazioni a seguito dello sviluppo turistico dell’area. In particolare, il tratto microimprenditoriale degli operatori, il diffuso individualismo e lo stato embrionale di alcune proposte associate alla ruralità e a differenti espressioni di turismo attivo e a matrice esperienziale, sono elementi che sottolineano la necessità di convergere verso la definizione di un sistema turistico-territoriale capace di stimolare l’iniziativa privata e di riportare a unità, mettendola a valore, l’attuale frammentarietà che connota le potenzialità, gli attrattori e le attività economiche. L’assenza di un’interconnessione tanto ideale quanto fisica dell’aggregato turistico e di una comune strategia orientata a un’efficace azione di gestione, promozione, tutela e valorizzazione degli attrattori su scala territoriale, sono fattori che nell’insieme pregiudicano la piena valorizzazione economica e occupazionale delle valenze locali. Si manifesta pertanto l’esigenza di provvedere all’ampliamento, alla qualificazione e al riposizionamento competitivo dell’offerta turistica attraverso investimenti sulla creazione e/o sul potenziamento dei servizi di fruizione, di ricettività e di accoglienza dei visitatori, sull’infrastrutturazione di collegamento tra attrattori, e sulle funzioni di promo- commercializzazione della destinazione. In tale direzione, emerge l’esigenza di consolidare le attività d’impresa che operano nell’ambito dei settori che vantano un solido vantaggio comparato, in vista dell’incremento dei flussi e della diversificazione dei target di domanda verso motivazioni di vacanza riconducibili alla ruralità, ad alcuni segmenti del turismo attivo (equiturismo, trekking, cicloturismo, sport di volo) ed al
turismo culturale in alcune sue articolazioni (enogastronomico, spirituale e archeo-etno-antropologico).
In un territorio a radicata vocazione agropastorale, ciò che attiene alla valorizzazione delle risorse e al rilancio della competitività imprenditoriale in senso turistico interessa, in modo ineludibile il comparto agroalimentare e la sua promozione, entro un percorso caratterizzato dall’alto livello qualitativo delle produzioni, dalla presenza di produzioni certificate e autoctone di eccellenza e di ampliamento dei bacini di clientela.
Sotto un altro aspetto, il ruolo baricentrico dei più rilevanti comuni limitrofi, in qualità di primari centri attrattori degli spostamenti giornalieri per motivi di lavoro ed allo stesso tempo erogatori di servizi primari per le comunità locale, si accompagna a una rarefatta presenza di infrastrutture socio-sanitarie in ambito territoriale, almeno in parte compensate dalle espressioni dell’associazionismo attive in ambito locale. La possibilità del territorio di conservare gli attuali valori demografici e, in prospettiva, di sviluppare una nuova attrattività residenziale si traduce nella riqualificazione e nell’integrazione delle dotazioni di servizio: il confronto tra gli attori locali ha evidenziato, in particolare, la necessità di bilanciare le esigenze della popolazione anziana e delle persone con disabilità con quelle delle famiglie con bambini e con giovani a carico, al fine di migliorare in generale la qualità della vita per i residenti. In tale direzione si sottolinea l’esigenza di dotarsi di strutture per l’accoglienza residenziale integrata degli anziani (autosufficienti, parzialmente e non autosufficienti) e di persone con varie tipologie e gradi di disabilità aggiuntive rispetto all’attuale offerta territoriale. Emerge, inoltre, la richiesta di interventi finalizzati al recupero e all’integrazione delle dotazioni in campo sportivo e ricreativo, sostenute dalla diffusa percezione di frammentarietà e di progressivo depauperamento delle strutture per il tempo libero, nonché dalla vitalità associativa presente sul territorio. Oltre all’innalzamento del grado di attrattività residenziale del territorio, il potenziale occupazionale associato a entrambe le linee di intervento contribuisce anch’esso al miglioramento del livello della qualità della vita e si intreccia con il percorso di sviluppo auspicato in ambito turistico nell’ambito dei progetti di riqualificazione dello spazio urbano rivolti all’attrazione di flussi di turismo accessibile.
4.2 Analisi SWOT
Punti di Forza | Punti di Debolezza |
1. Presenza di attrattori ambientali e culturali di pregio e fruibili 2. Larga diffusione di chiese in stile romanico, con la presenza di esempi tra i più significativi a livello regionale 3. Valorizzazione e rivitalizzazione dei nessi e delle tradizioni legati ai riti e ai percorsi votivi 4. Incidenza più che proporzionale delle classi anagrafiche in età produttiva rispetto alla media regionale 5. Elevato livello qualitativo delle produzioni e presenza di produzioni certificate e autoctone di eccellenza nel settore primario 6. Elevata consistenza del comparto ovicaprino e rilevanti realtà imprenditoriali e competenze tecniche nel settore lattiero caseario 7. Proiezione di alcuni comuni su circuiti promozionali nazionali associati alle produzioni agroalimentari 8. Prevalente carattere multifunzionale dell’impresa agricola 9. Diffusa presenza di variegate espressioni e molteplici operatori dell’artigianato artistico 10. Crescente numero di imprese attive nei servizi dell’alloggio e della ristorazione 11. Presenza di un rinomato polo termale a livello regionale 12. Variegata e capillare offerta turistica su scala locale 13. Elevata incidenza dei flussi turistici di provenienza internazionale 14. Elevata permanenza media dei turisti 15. Posizionamento del territorio a ridosso di rinomate destinazioni turistiche a livello nazionale e internazionale 16. Profilo embrionale di operatori, manifestazioni ed eventi riferibili alla fruizione attiva del territorio | 1. Mancata fruibilità e valorizzazione di una componente rilevante di attrattori ambientali e culturali 2. Assenza di una visione sistemica nei processi di valorizzazione delle dotazioni ambientali e culturali 3. Diffuso processo di spopolamento 4. Xxxxxxx xxxxx di natalità 5. Minore incidenza dei titoli di studio più elevati sulla popolazione in età scolare 6. Progressiva erosione del tessuto produttivo 7. Tassi di attività e di occupazione ampiamente al di sotto della media 8. Elevata incidenza dei giovani che non studiano e privi di lavoro 9. Diffusa micro imprenditorialità e frammentarietà del tessuto produttivo 10. Bassa propensione degli operatori economici alle reti organizzative 11. Inadeguata consistenza e densità delle imprese attive del settore turistico-ricettivo e dell’intermediazione 12. Modesto volume di arrivi e presenze 13. Elevato grado di stagionalità della fruizione turistica 14. Sistema di offerta turistico-territoriale scarsamente differenziato e integrato 15. Carente e asimmetrica presenza di servizi a sostegno della residenzialità 16. Frequente surplus di domanda per servizi di assistenza residenziale da parte di persone anziane (autosufficienti, parzialmente e non autosufficienti) e con varie tipologie e gradi di disabilità 17. Inadeguata promo-commercializzazione web della proposta turistica locale 18. Connettività di rete inadeguata per copertura e qualità 19. Costi elevati dell’energia e assenza di un sistema di |
17. Posizione strategica rispetto alle principali vie di comunicazione regionali 18. Vitalità dell’associazionismo che anima le attività socio-sanitarie e ricreative in ambito locale | “governance” dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili |
Opportunità | Rischi |
1. Dinamica positiva della domanda turistica regionale 2. Domanda turistica crescente per molteplici espressioni del turismo naturalistico, culturale e attivo 3. Crescente accesso alle tecnologie di informazione nell’ambito dei processi di informazione e vendita di prodotti e servizi turistici 4. Forti potenzialità derivanti dall’integrazione tra i settori dell’economia rurale: agricoltura, artigianato, turismo 5. Consistente domanda interessata a contenuti salutistici e di tracciabilità dei prodotti alimentari 6. Crescente domanda di servizi legati alla pratica sportiva e al benessere psico-fisico | 1. Progressiva concentrazione demografica lungo la fascia costiera dell’isola 2. Predominante specializzazione regionale sul prodotto turistico marino-balneare 3. Predominante specializzazione regionale sul prodotto 4. Pressione tariffaria sui trasporti marittimi e aerei da e verso la destinazione “Sardegna” 5. Turbolenza politico-sociale e sicurezza in area mediterranea 6. Elevata concorrenzialità sul mercato turistico 7. Mercato generalmente orientato alla standardizzazione di prodotti e servizi 8. Aumento dei fenomeni di emarginazione sociale legati alle nuove forme di povertà e di disagio sociale |
5. LA STRATEGIA DEL TERRITORIO
A partire dall’analisi di contesto e dai fabbisogni emersi a livello locale, Il Progetto di Sviluppo Territoriale “Anglona e Coros, Terre di tradizioni” fonda le prospettive di sviluppo locale sui fattori identitari che caratterizzano in modo univoco il contesto territoriale e su di essi innesta gli sforzi progettuali tesi a una maggiore attrattività del sistema economico e sociale.
Il forte radicamento agropastorale e le produzioni di qualità, il patrimonio culturale associato alla più importante testimonianza dell'architettura giudicale dell’isola e la presenza di un ecosistema ancora intatto in larga parte dell’area, identificano le principali leve competitive che il territorio intende valorizzare attraverso la riqualificazione delle dotazioni e l’ampliamento delle attività economiche che operano nei settori del turismo e delle produzioni.
In tale direzione, la prossimità ad alcuni tra i principali hub turistici della Regione rafforza la prospettiva di rivitalizzazione e di diversificazione del tessuto produttivo locale attraverso la valorizzazione integrata dell’offerta naturalistica, culturale ed enogastronomica. Questa trova una sintesi nella definizione di un circuito a matrice prettamente culturale, capace di ricomporre l’eterogeneità dei territori e dei distinti livelli di turisticità, attraverso la nascita di un’identità turistica unitaria, che subordina a sé i singoli interventi di innalzamento dell’accessibilità e della fruibilità degli attrattori puntuali e della loro interconnessione sotto il profilo naturalistico-ambientale.
In qualità di primario elemento di notorietà territoriale, in particolare il PST propone in chiave turistica la messa a rete e la valorizzazione del patrimonio religioso-architettonico presente sull’intero territorio dell’aggregazione, favorendo la più ampia integrazione nella definizione di una qualificata proposta culturale, naturalistico-ambientale e di turismo attivo.
Il sostegno alle attività economiche che operano nei settori turistico e delle produzioni tipiche privilegia le micro, piccole e medie imprese che operano nel contesto territoriale e amplia il loro grado di competitività attraverso il sostegno agli investimenti aziendali. Incentivando il consolidamento delle attività esistenti e la creazione di nuove opportunità lungo le filiere produttive di cui sopra, il progetto opera, in ultima istanza, nella prospettiva della diversificazione dell’economia locale e dell’innalzamento dei livelli complessivi di benessere della comunità.
L’iniziativa, sul fronte produttivo, si accompagna alla volontà di avviare un rinnovato processo di coesione sociale e territoriale, da un lato, intervenendo sulle precondizioni infrastrutturali e sulle dotazioni di servizio che presiedono al mantenimento di adeguati livelli di qualità della vita e di residenzialità da parte delle popolazioni locali, dall’altro operando attraverso un’aumentata cooperazione e integrazione tra componenti territoriali, nella definizione e nell’implementazione di comuni azioni di sviluppo.
Oltre al completamento delle infrastrutture stradali e scolastiche già in fase di implementazione, l’ampliamento delle dotazioni di servizio risulta in particolare indirizzato al bilanciamento delle esigenze della popolazione anziana e delle
persone con disabilità, con quelle delle famiglie con bambini e con giovani a carico, intervenendo sul recupero e sull’integrazione dei servizi di assistenza e delle dotazioni in campo sportivo e ricreativo.
In tale direzione il PST favorisce l’imprenditorialità nel settore del benessere della persona, sostenendo la realizzazione di nuove strutture socio-assistenziali sostenibili sotto il profilo economico-finanziario e la riqualificazione e il completamento dell'impiantistica sportiva e degli spazi ricreativi, che a livello locale contribuiscono al miglioramento del benessere fisico e della qualità della vita dei residenti. Il potenziale occupazionale associato ad entrambe le direttrici di sviluppo di intervento contribuisce anch’esso al miglioramento del livello della qualità della vita e si intreccia con il percorso di sviluppo tracciato in ambito produttivo.
In considerazione della complessità, dell’articolazione e della tempistica realizzativa della proposta strategica, la fase attuativa del Progetto prevede la definizione e l’implementazione di un modello di governance territoriale che, strutturato sotto il profilo organizzativo, risulti tale da generare ricadute positive per gli stakeholders territoriali. La corretta attuazione della strategia di sviluppo è assicurata dal raccordo operativo tra istituzioni e tessuto economico- sociale, attraverso la cabina di regia territoriale, rappresentata dalle Unioni di Comuni dell’Anglona-Bassa Valle del Coghinas e del Coros, con il ruolo di coordinamento a livello locale. Inoltre è prevista l’attivazione di un percorso di condivisione finalizzato ad avviare la strutturazione del nuovo assetto territoriale organizzativo del PLUS in accordo con l’amministrazione regionale.
In seno al modello di governance, i tematismi di sviluppo locale selezionati a livello strategico vengono declinati in una logica di rete. In particolare è prevista, da un lato, la realizzazione di interventi di promozione del territorio che interpretano in chiave unitaria la proposta di destinazione, sia nella fase di informazione al turista sia in ottica promo- commercializzazione a livello digitale; dall’altro l’implementazione di un modello di gestione coordinata dell’offerta di impianti sportivi presente sul territorio attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.
L'attuazione della strategia del PST è stata pertanto organizzata in 5 azioni:
Azione 15.01 - Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali.
L’azione si sviluppa a partire dal potenziale associato alla valenza culturale e ambientale delle risorse presenti sul territorio e prevede l’implementazione di un sistema di percorsi che, a partire dagli attrattori culturali già fruibili e innalzando il grado di accessibilità turistica complessiva dell’area, identifica la proposta turistica dell’entroterra in una destinazione unitaria rivolta a molteplici target. L’azione prevede tre sub-azioni:
15.01.1 Miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale e religioso
15.01.2 Creazione percorsi di valorizzazione per la fruizione integrata del territorio
15.01.3 Servizi per la promozione integrata del territorio
Azione 15.02 Miglioramento dei servizi essenziali del territorio.
L’azione valorizza interventi già realizzati nell’ambito delle politiche settoriali della Regione Sardegna in ambiti coerenti con le direttrici strategiche del PST ed interviene nel quadro del miglioramento del benessere sociale ed economico del territorio attraverso il potenziamento delle infrastrutture di base, quali i servizi primari di accessibilità e di istruzione, e sulla la riqualificazione del patrimonio territoriale, nell’ottica di un innalzamento del livello di fruibilità generale e turistica delle emergenze locali.
Azione 15.03 Miglioramento dei servizi per la qualità della vita.
L’azione è finalizzata a migliorare il benessere sociale ed economico della comunità, attraverso l’offerta di servizi qualificati, diversificati e più efficienti alla popolazione. In risposta ai fabbisogni espressi dalle fasce più giovani e più anziane della popolazione, l’azione prevede in particolare la riqualificazione e il potenziamento degli impianti sportivi, e il consolidamento della proposta socio-assistenziale e culturale ricreativa presente sul territorio. L’azione si articola in due sub-azioni:
15.03.1 Rete dell'offerta sportiva
15.03.2 Miglioramento dei servizi per il benessere della persona
Azione 15.04 Competitività delle imprese.
Integrando e completando gli interventi infrastrutturali previsti nel PST, l’azione interviene trasversalmente nel rafforzare la strategia generale del progetto attraverso l’erogazione di incentivi per le imprese che investono nei settori dei servizi turistici, delle produzioni tipiche attraverso la pubblicazione di un bando territoriale con procedura valutativa a sportello. L’azione interviene altresì a sostegno delle attività di riqualificazione di immobili a scopo sociale con uno specifico intervento pilota.
Azione 15.05 Governance.
L’azione prevede la definizione e l’implementazione di un modello di governance territoriale capace di restituire unitarietà e concretezza realizzativa al processo di sviluppo locale delineato dal PST. In particolare l’azione risulta articolata, da un lato, nella strutturazione di ufficio unico responsabile della realizzazione degli interventi per conto di tutte le amministrazioni partecipanti al progetto, nonché dell’attivazione di percorsi di condivisione e integrazione della strategia di sviluppo nei diversi ambiti di programmazione, in primis in relazione a quello delle politiche socio- assistenziali, nell’ottica di avviare la strutturazione del nuovo assetto territoriale organizzativo del PLUS; dall’altro nella
realizzazione di interventi di integrazione dell’offerta locale in tema di promozione turistica del territorio coerente con la strategica di progetto e di fruizione integrata dell’offerta sportiva locale.
L’azione prevede due sub-azioni:
15.05.1 Coordinamento generale del progetto
15.05.2 Coordinamento e promozione dell'offerta integrata in ambito turistico e sportivo
5.1 OBIETTIVI GENERALI, OBIETTIVI SPECIFICI E RISULTATI ATTESI
Alla luce delle opportunità e dei vincoli allo sviluppo socio-economico emersi nel corso dell’analisi e delle fasi di co- progettazione, l’obiettivo generale del Progetto di Sviluppo Territoriale (PST) “Anglona e Coros, terre di tradizioni” consiste in un generalizzato innalzamento del grado di attrattività e appetibilità del contesto locale.
Tale miglioramento in un caso è teso alla rivitalizzazione e alla diversificazione del tessuto economico locale, mettendo a valore il potenziale turistico ancora inespresso e sostenendo la crescita delle imprese che operano nei settori di punta del tessuto produttivo locale; dall’altro è improntato al potenziamento delle dotazioni infrastrutturali e di servizio dell’insediamento che sostengono un adeguato livello di qualità della vita per i residenti.
In tale direzione, l’articolazione strategica del PST e le azioni tematiche individuate, a loro volta articolate in rispettive sub-azioni e relativi interventi, prevedono output progettuali che concorrono sinergicamente al raggiungimento dei seguenti risultati attesi:
• il potenziamento delle dotazioni di servizio nell’ambito di un settore turistico specializzato sul segmento culturale, diversificato su molteplici target di domanda riferibili alla componente ambientale e identitaria e integrato nella proposta di destinazione;
• un aumentato grado di accessibilità e un miglioramento nella gestione dei servizi per il benessere della persona secondo una logica integrata su scala territoriale;
• l’incremento del grado di competitività delle imprese che operano nei settori distintivi del tessuto economico con ricadute positive in termini occupazionali e reddituali per le popolazioni locali;
• un’aumentata coesione territoriale tra enti pubblici impegnati nella programmazione dello sviluppo socioeconomico a livello sovralocale e l’implementazione di una proposta unitaria nell’ambito della promozione e gestione dei servizi al turista e alla popolazione residente
In sintesi, le azioni tematiche individuate e i rispettivi interventi del PST “Anglona e Coros, terre di tradizioni” concorrono congiuntamente al raggiungimento dei diversi risultati attesi così indicato nella seguente figura:
5.2 IL CONTRIBUTO DEL PROGETTO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO E DEI PROGRAMMI OPERATIVI REGIONALI
Il Progetto di Sviluppo Territoriale “Anglona e Coros, terre di tradizioni” contribuisce all’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019, attraverso l’integrazione delle risorse comunitarie nazionali e regionali, concentrando e territorializzando le politiche di sviluppo nell’ottica dell’approccio unitario della programmazione, con una visione organica dello sviluppo del territorio, che valorizza le esperienze derivanti dalle precedenti stagioni dello sviluppo locale e le ulteriori politiche regionali in fase di attuazione.
La Strategia 5.7 “Politiche per le aree interne e rurali” prevede l’attivazione di una strategia integrata di sviluppo in una logica di integrazione anche delle fonti finanziarie; la Strategia 5.8 “Programmazione Territoriale” prevede al contempo un approccio allo sviluppo locale inteso come mainstream delle singole linee strategiche, individuate per conseguire coesione e competitività nella Regione nel suo complesso.
Oltre alla Strategia 5 “Il territorio e le reti infrastrutturali” il progetto richiama anche la Strategia n. 2 "Creare opportunità di lavoro", in particolare la 2.9 "Il turismo sostenibile" e la 2.10 “Cultura, identità e sviluppo”; la Strategia n. 3 “Una società inclusiva”, in particolare la Strategia n. 3.4 “Promozione delle attività sportive” la quale prevede il raggiungimento degli obiettivi trasversali legati allo sport attraverso la dotazione di adeguate strutture
che possano permettere una diffusa accessibilità alla pratica sportiva; e la Strategia n. 4 "I beni comuni", in particolare la 4.8 “Il sistema delle aree protette” e la 4.11 "Il piano per i beni culturali”.
Nell’allegato tecnico è riportata la coerenza specifica delle singole azioni di progetto con le strategie del PRS.
6. IL MODELLO DI GOVERNANCE DEL PROGETTO
Il Progetto di Sviluppo Territoriale “Anglona e Coros: Terre di tradizioni”, proposto dall’Unione di Comuni dell’Anglona-Bassa Valle del Coghinas e del Coros, presuppone, oltre alla fase di progettazione, una importante fase attuativa, di monitoraggio e di rendicontazione.
Tale fase potrà correttamente esplicarsi attraverso l’avvio, lo sviluppo ed il consolidamento di un modello di governance territoriale che, strutturato dal punto di vista organizzativo, assurge a cabina di regia per le amministrazioni pubbliche coinvolte, per gli operatori interessati e per i portatori d’interesse e per gli altri organismi chiamati a programmare e attuare lo sviluppo territoriale, affidando alle Unioni di Comuni dell’Anglona- Bassa valle del Coghinas e del Coros, il ruolo di coordinamento territoriale e raccordo con il tessuto economico- locale.
Tale modello, infatti, consente di dare corretta attuazione alla strategia di sviluppo attraverso il coordinamento operativo degli interventi programmati, nonché il potenziamento del dialogo e dell’interazione con gli operatori economici, il sistema delle organizzazioni territoriali e la popolazione residente, in una logica di assunzione condivisa delle responsabilità e di partecipazione allargata alle decisione da parte della molteplicità di soggetti coinvolti in un processo di sviluppo locale.
La governance territoriale interna prevede che la responsabilità dell'attuazione e del raggiungimento degli obiettivi previsti nel Progetto di Sviluppo Territoriale sia in capo all'Unione dei Comuni capofila. E’ infatti previsto un Soggetto Attuatore Unico cui è demandata, da parte delle Unioni di Comuni associate, l’attuazione degli interventi. Il Soggetto Attuatore Unico opera, inoltre, come Centrale Unica di Committenza e individua un Gruppo Tecnico di Coordinamento (c.d. “Ufficio unico di progetto”) formato da personale tecnico-amministrativo individuato anche all'interno delle amministrazioni coinvolte nella realizzazione dei progetti.
L’Ufficio Unico di Progetto è coordinato dal Referente Tecnico del Progetto, al quale compete la responsabilità gestionale e l’attuazione degli interventi previsti nell’Accordo. Il Referente Tecnico unico partecipa ai lavori del Gruppo Tecnico Regionale di Supporto ed è responsabile del raccordo con il livello tecnico e istituzionale della struttura di governance territoriale.
L’Ufficio Unico è costituito fra le Unioni dei Comuni e i Comuni aderenti, avvalendosi del relativo personale nelle forme convenzionali contrattualmente previste per le Amministrazioni Pubbliche e/o di soggetti esterni, nel caso di carenza di adeguate figure professionali; affianca il Soggetto Attuatore e Centrale Unica di Committenza, nelle specifiche attività di coordinamento, attuazione, monitoraggio e rendicontazione del PST.
L’Ufficio unico di Progetto viene strutturato prevedendo adeguate figure professionali con competenze tecnico – amministrative, delineate in base alle funzioni assegnate all’Ufficio, per l’ottimale gestione e attuazione del Progetto di Sviluppo Territoriale.
Al fine di rafforzare le capacità dei soggetti istituzionali intermedi e il loro raccordo con il territorio l’Ufficio unico di progetto svolge:
✓ specifiche attività di integrazione rispetto alle altre attività/azioni presenti o in corso di realizzazione su scala locale;
✓ specifiche attività per il miglioramento della qualità istituzionale di tutte le amministrazioni coinvolte nel Progetto, in particolare le Unioni di Comuni;
✓ specifiche attività di promozione del territorio e, più in generale, le c.d. azioni di sistema del progetto, in via diretta (per gli interventi direttamente imputabili al Soggetto Attuatore) e in via indiretta, in collaborazione con gli altri organismi presenti a livello territoriale (CCIAA, Enti di formazione, GAL, FLAG, ecc.).
Più in generale, gli Enti Locali coinvolti si impegnano a:
✓ garantire l’individuazione all’interno del proprio personale di adeguate professionalità tecniche da mettere a disposizione per l'attuazione dell'Accordo e del Progetto;
✓ rispettare gli ulteriori impegni previsti nella convenzione attuativa dell’Accordo;
✓ adottare tutti i provvedimenti di propria competenza, compresi eventuali accordi di collaborazione, al fine di garantire la corretta attuazione delle azioni indicate nelle schede di progetto e connesse al rispetto della tempistica disciplinati nella convenzione di attuazione.
Ai fini del controllo dell’operatività dell’Accordo è costituita una struttura consultiva di indirizzo e governance dell’Accordo, composta da:
• Responsabile dell’Accordo: Centro Regionale di Programmazione;
• Responsabili di Azione e Autorità di Gestione AdG competenti;
• Unioni di Comuni sottoscrittrici.
La struttura:
✓ cura il raccordo con il territorio;
✓ individua gli ostacoli di fatto e di diritto che si frappongono all’attuazione dell’Accordo di Programma, proponendo le soluzioni idonee alla loro rimozione;
✓ vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’Accordo di Programma;
✓ esprime le proprie valutazioni sul rapporto inerente lo stato di avanzamento del Progetto, assumendo ogni iniziativa utile al superamento delle eventuali criticità;
✓ valuta l’opportunità di eventuali modifiche del Programma e di variazione degli interventi previsti nello stesso, formulate in base a motivate e specifiche esigenze funzionali.
E’ prevista la stipula di una specifica Convenzione attuativa con la quale procedere al trasferimento delle risorse al Soggetto Attuatore, secondo le modalità previste nei cronoprogrammi procedurali e finanziari allegati alla
Convenzione.
Condizione necessaria alla stipula della Convenzione attuativa ed al trasferimento delle risorse è la costituzione dell’Ufficio unico di progetto, con l’indicazione specifica delle professionalità in esso operanti, al fine di dimostrare adeguata capacità tecnico-amministrativa per la gestione delle risorse programmate.
La Regione Autonoma della Sardegna, attraverso il Responsabile dell’Accordo (CRP) supporta il Soggetto Attuatore anche attraverso il Gruppo Tecnico Regionale di Supporto, che riunisce le Autorità di Gestione e i Responsabili di Azione competenti ed è coordinato dall'Unità tecnica di Progetto della Programmazione Unitaria.
ASSESSORADU DE SA PROGRAMMATZIONE, BILANTZU E ASSENTU DE SU TERRITÒRIU ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO
Progetto di Sviluppo Territoriale (PST)- PT-CRP 15/INT
ALLEGATO TECNICO
Anglona Coros, Terre di Tradizioni
Centro Regionale di Programmazione
Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas | Unione dei Comuni del Coros | ||
Bulzi | Osilo | Cargeghe | Ossi |
Chiaramonti | Perfugas | Codrongianos | Ploaghe |
Erula | Santa Xxxxx Coghinas | Florinas | Putifigari |
Laerru | Sedini | Ittiri | Tissi |
Martis | Tergu | Muros | Uri |
Xxxxx | Xxxxxx | Usini |
Sommario
Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali 3
Miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale e religioso 5
Creazione di percorsi di valorizzazione per la fruizione integrata del territorio 7
Servizi per la promozione integrata del territorio 10
Miglioramento dei servizi essenziali del territorio 24
Miglioramento dell’accessibilità ai luoghi e ai servizi 25
Miglioramento dei servizi scolastici 27
Miglioramento dei servizi per il benessere della persona 34
Competitività delle imprese 42
Potenziamento della competitività del sistema produttivo nel settore del Turismo e delle Produzioni Tipiche 44
Governance Territoriale 47
Coordinamento generale del progetto 49
Coordinamento e promozione dell'offerta integrata in ambito turistico e sportivo 52
2. RISULTATI ATTESI E INDICATORI 56
3. CRONOPROGRAMMA DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO 58
4. CARTOGRAFIE 60
5. QUADRO INTERVENTI COFINANZIATI DALLA CONFERENZA EPISCOPALE SARDA 63
6. QUADRO RIASSUNTIVO FINANZIARIO DEL PROGETTO PER FONTE DI FINANZIAMENTO 64
PROGETTO PT-CRP- 15/INT. SCHEDA AZIONE PT-CRP – 15.01 |
TITOLO |
Valorizzazione turistica degli attrattori culturali e ambientali |
TEMA |
Turismo, attrattori ambientali e culturali |
COERENZA INTERNA DELL’INTERVENTO CON IL PROGETTO PT – CRP 15/INT |
Obiettivo generale |
Valorizzazione turistica integrata e miglioramento della qualità della vita delle comunità locali del territorio delle Unioni dei Comuni dell’Anglona e del Coros |
Obiettivi specifici |
Migliorare la fruizione e favorire la gestione integrata degli attrattori culturali e ambientali nel territorio |
Risultati attesi |
Attrattività del territorio diversificata e incrementata Turismo interno potenziato attraverso la valorizzazione degli attrattori |
CONTENUTO TECNICO |
L’azione si sviluppa a partire dal potenziale, in gran parte ancora inespresso, incorporato nelle risorse culturali e ambientali presenti sul territorio e alla luce dei trend della domanda turistica che assegnano un ruolo crescente alle molteplici espressioni del turismo culturale così come di quello esperienziale e attivo. Il territorio vanta, infatti, un rilevante patrimonio storico-archeologico, culturale e ambientale, di pregio in prossimità di alcuni tra i più rinomati hub turistici internazionali della Sardegna. La presenza di alcune tra le più antiche testimonianze di insediamento umano dell’isola, l’unicità per valore estetico, consistenza e capillarità del patrimonio religioso- architettonico di età romanica, il patrimonio immateriale incorporato nelle espressioni dell’agroalimentare, dell’artigianato e della spiritualità delle comunità, la marcata caratterizzazione ambientale, la sua integrità e le specificità degli elementi carsici e paleobotanici sono tutti elementi che vengono individuati come i temi su cui ancorare il processo di sviluppo turistico dell’aggregazione. Oltre alla modesta consistenza, il diffuso individualismo e il tratto microimprenditoriale degli operatori turistici, l’attuale caratterizzazione della proposta turistica, da un lato, si configura come quella di un territorio che opera prevalentemente a ridosso - e di riflesso - rispetto alle prevalenti motivazioni marino-balneari estive della costa, la quale si contraddistingue per la riconoscibilità del polo termale e per alcune embrionali proposte legate alla ruralità e ad alcune espressioni di turismo attivo, ma che al contempo sconta la presenza di un ancora modesto numero di attrattori, gestiti e resi fruibili dalla seppur fitta rete associazionistica presente nell’area. Dall’altro la proposta turistica si caratterizza per la sostanziale assenza di logiche di rete tanto nella fase di definizione e implementazione del prodotto su scala territoriale quanto in quelle di accoglienza, informazione e promo-commercializzazione della destinazione. Su queste basi l’azione è tesa a ricomporre l’eterogeneità dei territori e dei distinti livelli di turisticità sostenendo la nascita di un’identità turistica unitaria, sintesi di prodotti tra loro differenti ma complementari, radicati sui vantaggi comparati del territorio e fruibili lungo l’intero arco dell’anno. Collegando e migliorando |
l’accessibilità degli attrattori storico-culturali e ambientali presenti sul territorio, la realizzazione di un sistema di circuiti a matrice culturale e naturalistico-ambientale consente di inquadrare la proposta turistica locale nella definizione di attrattore unitario. Più nel dettaglio, a fronte dei fabbisogni emersi in sede di analisi territoriale e nelle fasi di ascolto degli attori locali, l’azione interviene in vista dell’ampliamento e del consolidamento dei tratti distintivi della proposta turistica, favorendo il collegamento funzionale e l’integrazione con i potenziali individuati sia sul fronte culturale che ambientale, in particolare attraverso l’innalzamento del grado di fruibilità degli elementi puntuali, l’interconnessione ideale e fisica tra gli attrattori e la promozione unitaria della destinazione. Sostenendo il consolidamento delle attività d’impresa esistenti, così come la creazione di nuove opportunità lungo la filiera turistica allargata, l’azione opera in ultima istanza nella prospettiva della diversificazione dell’economia locale e dell’innalzamento dei livelli complessivi di benessere della comunità. L’azione è articolata in tre sub-azioni: - sub - azione 1.1 Miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale e religioso; - sub – azione 1.2 Creazione di percorsi di valorizzazione per la fruizione integrata del territorio; - sub – azione 1.3 Servizi per la promozione integrata del territorio. |
Titolo Sub-azione 15.01.1 |
Miglioramento della fruizione del patrimonio storico-culturale e religioso |
Descrizione sub-azione |
La sub-azione prende spunto dal consistente, prestigioso e capillare patrimonio di attrattori religiosi riconducibili all’architettura romanica – espressione artistica che meglio esprime l'originalità dell’intera Sardegna giudicale e in misura ancor più significativa nel territorio nel regno di Xxxxxx – con in evidenza le testimonianze degli insediamenti degli ordini monastici stabilitisi nell’Anglona e nel Sassarese fin dall’Alto Medioevo. Oltre ai cammini spirituali e ai riti religiosi che si tramandano da secoli e che contraddistinguono l’aggregazione di progetto sull’intero panorama regionale, tale patrimonio si arricchisce delle numerose e tra le più remote testimonianze archeologiche della presenza dell’uomo nell’isola, del patrimonio monumentale perlopiù di epoca medioevale e di una componente museale a matrice prevalentemente |
religiosa, etno-antropologica e artistica. Alcuni di questi attrattori rappresentano già oggi una risorsa di rilievo per le rispettive comunità, in quanto principale motivo di attrattiva per un consistente numero di visitatori giornalieri; al contempo si lamentano diffuse criticità in materia di accessibilità e fruibilità, nonché l’esigenza di provvedere ad un completamento di operazioni di recupero e di valorizzazione già avviate nel corso di precedenti cicli di programmazione regionale. La centralità della proposta progettuale in ambito culturale si articola, pertanto, in differenti itinerari di fruizione su scala sovracomunale, riconducibili ad altrettanti tratti distintivi del patrimonio identitario delle comunità, consolidando tematismi già attivi a livello locale attraverso interventi puntuali volti al completamento infrastrutturale della proposta esistente. Su queste basi, in qualità di primario elemento di notorietà in chiave turistica, la sub-azione prevede in prima battuta la messa in rete del patrimonio religioso- architettonico presente sull’intero territorio dell’aggregazione, favorendo la più ampia integrazione nell’ambito di una proposta ambientale e culturale. Operando nella direzione di un completamento dell’offerta turistico-territoriale già in essere, la sub - azione interviene, inoltre, nel solco del progetto “Sardegna in cento Chiese” realizzato dalla Conferenza Episcopale Sarda e dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ottica del recupero e del restauro statico-architettonico di alcuni edifici di culto con particolare valenza artistica e storico-culturale. In tale contesto si prevedono interventi volti al puntuale consolidamento delle infrastrutture e dei luoghi di pellegrinaggio, attraverso l’avvio delle operazioni di messa in sicurezza e di restauro conservativo delle architetture, l’adeguamento degli impianti di illuminazione e il consolidamento lapideo, la riqualificazione dei siti e la predisposizione della sentieristica e della cartellonistica di accesso alle aree interessate, prestando particolare attenzione alle esigenze della più variegata gamma di utenti e dei diversamente abili, con l’obiettivo di garantire la piena fruibilità dei luoghi per una serie di edifici di culto, anche di principale richiamo sotto il profilo religioso e turistico, perlopiù riconducibili all’epoca romanica. Sostenendo il completamento di proposte turistico-culturali già in essere ma ancora a uno stadio embrionale, gli interventi previsti dalla sub – azione agiscono in secondo luogo su due distinte caratterizzazioni tematiche: la componente archeologica, prevalentemente di epoca pre-nuragica e nuragica, da un lato, e il filone storico- museale e monumentale anche di epoca medioevale dall’altro. In entrambi i casi le operazioni contribuiscono a garantire la piena accessibilità e la più ampia fruibilità dei beni culturali presenti sul territorio. Nel dettaglio, con riferimento alle aree archeologiche si prevede la realizzazione o il ripristino della sentieristica di ricongiungimento tra l’emergenza selezionata e il centro abitato, in una logica di multiutenza e talvolta interconnessa entro la rete fisica di collegamenti extraurbani (veicolare, pedonale, ciclabile, ippovie, ecc.) attraverso la quale è possibile accedere al territorio; la messa in sicurezza, il restauro conservativo e opere di consolidamento presso gli attrattori; la riqualificazione dell’areale, la realizzazione dei camminamenti, la messa in opera di una pannellistica identificativa del bene e degli allestimenti di tipo multimediale a supporto della |
fruizione in prossimità del sito; la realizzazione di spazi di sosta attrezzati; la costruzione o l’ampliamento di “unità introduttive” che, sotto forma di padiglioni ubicati nei pressi dei siti, operano in qualità di punti di accoglienza, di informazione e di biglietteria a servizio dei visitatori, sia in relazione allo specifico attrattore, sia in qualità di centro informativo territoriale. In relazione al patrimonio monumentale e museale si interviene nell’ottica della riqualificazione paesaggistica, ambientale e architettonica di specifiche localizzazioni, talvolta interconnesse ai circuiti di fruizione relativi ai tematismi più maturi. Ciò avviene mediante la riqualificazione degli accessi, dei camminamenti e delle strutture stesse, anche attraverso il completamento degli allestimenti e la dotazione di dispositivi multimediali e pannelli informativo-descrittivi, tutti finalizzati a una maggiore appetibilità e una migliore fruibilità di complessi monumentali di epoca medioevale già motivo di attrattiva. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 2.10 Strategia 4.11 |
Titolo Sub-azione 15.01.2 |
Creazione di percorsi di valorizzazione per la fruizione integrata del territorio |
Descrizione sub-azione |
La sub - azione prevede l’implementazione di un sistema di percorsi a matrice naturalistico-ambientale che, valorizzando le emergenze attualmente e prospetticamente fruibili sul territorio, e innalzando il grado di accessibilità di ulteriori risorse a valenza turistica, risulta capace di inquadrare l’aggregazione nelle vesti di un attrattore turistico unitario in un’ottica di rete tra le varie comunità. In questa direzione la sub – azione opera in seno a un capitale territoriale formato dalle aree di rilevante interesse paleobotanico, dalle incisioni vallive e dalle |
infrastrutture già sede, talvolta, di iniziative legate al turismo attivo, dalle emergenze carsiche frutto dall’azione secolare dell’acqua e oggetto di tutela naturalistica, dai paesaggi trasformati dall’uomo nello sfruttamento dei fattori naturali. L’azione è tesa a conferire il carattere di unitarietà alla molteplicità di attrattori attraverso l’infrastrutturazione fisica e concettuale di un sistema di percorsi che collegano i numerosi comuni dell’aggregazione, e questi con le dorsali in fase di realizzazione a livello regionale, attraverso il recupero e la valorizzazione degli antichi sentieri e il completamento degli interventi già avviati in numerose aree di rilevante pregio naturalistico. Attraverso l’ampliamento del grado di accessibilità attrattori di rilievo dislocati sul territorio e portando a sintesi un’aumentata massa critica di valenze fruibili, la sub-azione viene pertanto interpretata come presupposto per lo sviluppo dei prodotti turistico-territoriali da rivolgere a target differenziati di potenziali turisti. Con riferimento a un’esperienza turistica integrata e a un contesto territoriale interpretato in chiave unitaria, su queste basi la sub – azione prevede interventi rivolti a differenti modalità di fruizione e target di clientela le cui motivazioni di viaggio risultano associate alla volontà di fruire in modo attivo e in chiave sportiva delle risorse esistenti da un lato, e al desiderio di osservare e apprezzare la componente ambientale e paesaggistica dall’altro. Nel primo caso gli interventi operano esplicitamente in differenti segmenti del turismo attivo quali il cicloturismo, l’ippoturismo e il trekking. La realizzazione di piste ciclabili finalizzate alla fruizione sostenibile del patrimonio territoriale si articola nella specifica previsione di una ciclovia tra il comune di Ittiri e la valle di S'Incantu, in qualità di areale a elevato pregio paesaggistico-ambientale e sede di un concentrato di attrattori storico-archeologici di rilievo; l’intervento sfrutta il tracciato carrabile della strada comunale Ittiri-Putifigari, connettendo il centro urbano di Putifigari lungo la direttrice di Alghero. Tra gli altri, il progetto intende cogliere le opportunità associate al segmento di turismo attivo del cicloturismo valorizzando il potenziale incorporato nel ribattezzato “Parco ciclistico dei due Mari” e di un suo possibile collegamento con la rete regionale degli itinerari ciclabili; l’aggregazione potrà in questo caso beneficiare del percorso cicloturistico, con partenza da Alghero, ancora in fase di studio nell’ambito del Progetto Strategico INTENSE "Itinerari Turistici Sostenibili", finanziato dal Programma INTERREG V-A Italia-Francia Marittimo 2014-2020 di cui l’agenzia FORESTAS e l’Assessorato del turismo, artigianato e commercio sono partner. A tale intervento si accompagnano da un lato il completamento delle ippovie in territorio di Usini attraverso la sistemazione dell’esistente e l’ampliamento dei tracciati; dall’altro il processo di riqualificazione del Parco di Sant’Xxxxxxx in agro di Uri, finalizzato a una fruizione multiutenza e multidisciplinare dei percorsi, tra gli altri attraverso la pratica del mountain biking e del trekking. Nel secondo caso, ricalcando antichi camminamenti e preesistenti direttrici di connessione tra attrattori e sistemi insediativi, il potenziamento della sentieristica e dei parchi presenti nel territorio concorre più in generale alla riscoperta del paesaggio agrario e della componente vegetazionale nella loro dimensione di rete territoriale, favorendo la riqualificazione e agendo sul grado di accessibilità di specifici attrattori presenti sul territorio in una logica di multiutenza e di pari opportunità. La messa in sicurezza e la riqualificazione del sentiero che conduce alla via ferrata di Giorrè, le operazioni di piccola infrastrutturazione a supporto della fruizione in corrispondenza del SIC “Grotta de Su Coloru” e del Parco Paleobotanico dell’Anglona così come delle aree naturalistiche di Chiaramonti e Ossi, e la valorizzazione della Valle dei Mulini a |
Osilo sono tutti interventi che operano in tale direzione. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 Strategia 4.8 |
Titolo Sub-azione 15.01.3 |
Descrizione sub-azione |
Con l’obiettivo di incrementare la competitività dell’intera comunità territoriale, la sub - azione opera nella direzione di una messa a sistema dei comuni dell’area attraverso la definizione di una proposta turistica unitaria per la valorizzazione integrata e diffusa delle risorse culturali, identitarie e ambientali. In tale contesto la crescente competizione sul mercato turistico decreta le performance delle località, anche sulla base dell’immagine che ogni territorio offre di sé, sia ai visitatori potenziali che a quelli già giunti a destinazione, rispetto alla molteplicità delle risorse e delle esperienze di vacanza offerte ai clienti. Con riferimento alla regione dell’Anglona – Coros viene assegnata una particolare rilevanza alle azioni di promozione realizzate in sede istituzionale attraverso specifiche iniziative di marketing territoriale, capaci di intercettare i diversi target di clientela selezionati sulla base di iniziative coerenti rispetto ai vantaggi competitivi del territorio e coordinate rispetto a quanto già programmato nell’ambito delle altre azioni di progetto. In particolare, strettamente funzionale alla definizione del circuito e a una proposta turistico-territoriale integrata è la presenza di specifiche “porte di accesso” al territorio da un lato, in qualità di punti di interconnessione con l’esterno capaci di assolvere alle funzioni di accoglienza e di informazione rispetto alle variegate esigenze di fruizione dei target di domanda presenti sul territorio; e di alcuni centri per la tutela e la promozione della tradizione agricola che in questo territorio, piuttosto che in altre regioni della Sardegna, si traduce in produzioni di elevata e riconosciuta qualità meritevole di ulteriore valorizzazione in ambito turistico. Su queste basi la sub – azione si articola in una serie di interventi volti al puntuale consolidamento di punti di accoglienza, informazione e servizio presenti sul territorio. Nel dettaglio è prevista la creazione di tre centri di accoglienza e servizi, dislocati in chiave strategica a oriente, a occidente e nella porzione meridionale dell’aggregazione di progetto, in corrispondenza dei comuni di Martis, Olmedo e Ittiri, lungo alcune tra le principali direttrici di accesso al territorio a partire da alcuni dei più rilevanti hub turistici e infrastrutturali del Nord Sardegna. Tali centri possono rappresentare un importante riferimento per l’orientamento del turista che intende visitare il territorio agendo in sinergia con le altre operazioni previste per la valorizzazione turistica degli attrattori. A completamento della sub-azione è previsto il recupero di due edifici storici da adibire a centri per la tutela e la promozione della tradizione e dell’identità locale, indissolubilmente legata alle produzioni di punta del territorio, tra cui il Cagnulari IGT, e al contempo proiettata nel futuro in un’ottica di ricerca e innovazione delle pratiche e delle produzioni agricole quali elemento |
discriminante in chiave competitiva e quali volano per percorsi di valorizzazione integrata in ambito turistico. I singoli interventi prevedono la riqualificazione funzionale e rifunzionalizzazione degli ambienti, al fine di configurare sale polifunzionali per l’assolvimento delle funzioni informative e di rappresentazione multimediale del territorio, per lo svolgimento di attività espositive e didattiche, nonché per attività di promozione delle produzioni locali. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 2.9 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-1 | Riqualificazione sito “Funtana manna” | Bulzi | Recupero e riqualificazione dell’attrattore storico “Funtana Manna” attraverso il ripristino del suo funzionamento ed il restauro del bene, nell’ottica di adibire lo spazio a punto di sosta cavalli, identificando così il sito "Funtana Manna" quale principale nodo della Rete di percorsi a cavallo. | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.1.2 | 200.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-2 | Restauro della Chiesa di Santa Xxxxx in Contra (◊) | Cargeghe | Interventi di riqualificazione e messa in sicurezza | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 37.500,00 |
PT-CRP- 15/INT-3 | Implementazione centro servizi relativo all'area archeologica "Sos Bajolos" | Cargeghe | Rifunzionalizzazione struttura esistente da adibire a unità introduttiva all'area archeologica | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.2.1 | 315.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-4 | Valorizzazione necropoli di Murrone | Chiaramonti | Consolidamento e risanamento conservativi del complesso ipogeico e ripristino delle condizioni di sicurezza del sito. | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 135.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-5 | Riqualificazione Mulino a vento e Castello dei Doria | Chiaramonti | L'intervento prevede la valorizzazione di due importanti siti culturali localizzati nel comune di Chiaramonti: il Castello dei Doria ed il Mulino a vento, i quali sovrastano l’intero borgo di Chiaramonti configurando un unicum architettonico di particolare pregio paesaggistico e culturale. L'intervento prevede la riqualificazione e valorizzazione dei due immobili a fini turistici nell’ottica di migliorarne l’accessibilità e la fruizione. | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.2.1 | 550.000,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-6 | Interventi di restauro della Basilica S.S. Trinità di Saccargia (◊) | Codrongianos | Interventi di messa in sicurezza della Basilica | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 125.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-7 | Potenziamento e messa in sicurezza del palazzo storico Ce.Do.C. | Codrongianos | L’intervento consiste in piccole opere tese alla messa in sicurezza del palazzo storico Ce.Do.C., sede dei retabli lignei maggiore e minori di Saccargia, statue lignee di arte sacra di indubbio valore e la collezione pittorica donata a Codrongianos dal Xxxxxxxx Xxxxx Obino. | Finanziamento bilancio Unione dei Comuni del Coros | 100.000,00 | |
PT-CRP- 15/INT-8 | Consolidamento conservativo, riqualificazione e valorizzazione del Nuraghe Pubattu | Erula | Consolidamento del nuraghe e interventi volti alla riqualificazione del bene; riqualificazione degli spazi di accesso al nuraghe con installazione di elementi di arredo per l'accoglienza e installazione di dispositivi di informazione; completamento e allestimento del punto di accoglienza | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 237.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-9 | Restauro della chiesa di San Xxxxxxxx del Cuga (◊) | Ittiri | Interventi di riqualificazione e messa in sicurezza | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 100.000,00 |
Prog. | Accessibilità, riqualificazione e miglioramento funzionale della necropoli di Sa Figu, degli Ipogei di Musellus e del Nuraghe Maiore | Ittiri | Posizionamento di didascalie, sistemazione dei punti di accesso, dell'area circostante e intervento di messa in sicurezza del nuraghe per la fruizione del bene | [Intervento programmatico] | ||
PT-CRP- 15/INT-10 | Lavori di completamento della biblioteca xxxxxxxxxxx | Xxxxxx | Completamento dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento per aumentare le potenzialità della biblioteca | Finanziamento bilancio Unione dei Comuni del Coros | 300.000,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-11 | Restauro e intervento riqualificazione abbazia nostra Signora di Paulis | Ittiri | Pulizia generale e messa in sicurezza del sito, sistemazione del perimetro che circoscrive l’intera area, dotazione di pannelli informativi, realizzazione di un percorso “espositivo a terra” | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 380.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-12 | Restauro e consolidamento statico della chiesa di Sant’Xxxxxxx Xxxxx in Nulvi (◊) | Nulvi | Recupero dell’edificio e riqualificazione | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 90.000,00 |
Prog. | Riqualificazione chiesa rupestre – eremo di San Xxxxxxx ed annesse aree pertinenziali a fini di fruibilità turistico-culturale | Nulvi | Miglioramento dell'accessibilità e della fruibilità (camminamenti, delimitazione dell'area) | [Intervento programmatico] | ||
PT-CRP- 15/INT-13 | Riqualificazione Tempio a pozzo nuragico “Nuraghe Irru” ed annesse aree pertinenziali a fini di fruibilità turistico-culturale | Nulvi | Predisposizione della recinzione dell’area, degli accessi alla sentieristica e servizi accessori | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 91.975,83 |
PT-CRP- 15/INT-14 | Riqualificazione “Cunventu ‘e Subra” a fini museali | Nulvi | Interventi edilizi, architettonici, impiantistici e di arredo dell’ex complesso monasteriale | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 900.000,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-15 | Complesso archeologico Monte Baranta | Olmedo | Adeguamento dei percorsi di visita per una fruizione da parte dei diversamente abili e/o persone a mobilità ridotta; sistemazione dei percorsi di accesso all’area archeologica e rifacimento delle staccionate di recinzione, realizzazione di punti di sosta e installazione di pannelli informativi; adeguamento del sistema di illuminazione; ampliamento della struttura adibita a unità introduttiva e punto informazioni e servizi | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 150.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-16 | Polo Culturale: Riqualificazione del Castello Malaspina | Osilo | L’intervento prevede opere strutturali tese a consentire il rafforzamento dell’accessibilità e della fruibilità del sito, nonché un percorso didattico interattivo che prevede l’installazione di cartellonistica informativa dotata di un sistema di acquisizione di informazioni digitale (QR code) da collocare sia all’interno dell’area del belvedere, sia sul percorso pedonale di nuova realizzazione. L’intervento si inserisce nella “Rete dei castelli dei Malaspina”, con l’obiettivo di recuperare la storia della grande famiglia della Lunigiana. | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 420.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-17 | Avvio del sistema di fruizione e gestione integrata delle risorse archeologiche di Ossi | Ossi | Interventi di miglioramento dell'accessibilità e della fruibilità delle aree archeologiche di Mesu ‘e Montes, S'Adde 'e Asile, Littos Longos e Noeddale,e di quello nuragico di Sa Mandra 'e Sa Giua, di Costa ‘e Lottene, Ena ‘ Muros, di quello medievale di Sivvaru. | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 876.690,51 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-18 | Restauro della Chiesa di Sant’Xxxxxxx Xxxxx (◊) | Ossi-Florinas | Pulitura e consolidamento del materiale lapideo, rifacimento dell’impianto elettrico e restauro degli infissi | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 100.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-19 | Allestimenti multimediali nelle strutture di servizio alle aree archeologiche di Ossi e Perfugas e alla struttura museale di Sedini inseriti nel progetto di sviluppo | Ossi-Perfugas- Sedini | L’intervento prevede l’allestimento con dotazioni multimediali del centro documentale a servizio delle aree archeologiche di Ossi; sistemi di ricostruzione tridimensionale, dotazioni multimediali e dispositivi di accessibilità per persone diversamente abili a servizio delle aree archeologiche di Perfugas (pozzo sacro Predio Canopoli e aree attigue); e Sedini (Domus de Janas Sa Rocca e Casa Manca) | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.2 | 295.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-20 | Restauro e consolidamento statico della chiesa dello Spirito Santo in Perfugas (◊) | Perfugas | Restauro conservativo e interventi a sostegno della fruibilità del bene | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 150.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-21 | Valorizzazione del Museo etnoantropologico dell’Anglona e del Museo Archeologico Paleobotanico dell’Anglona | Perfugas | Riqualificazione strutturale, completamento dell'allestimento museale, dotazione di un sistema di apparecchiature multimediali audiovisive | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 163.122,82 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-22 | Valorizzazione del percorso culturale di collegamento tra il pozzo sacro Predio Canopoli, la Chiesa S.M. degli Angeli e la chiesa di S.M. della Concezione | Perfugas | L’intervento proposto dà origine ad una rinnovata connessione tra il pozzo sacro Predio Canopoli, la chiesa di Santa Xxxxx degli Angeli e la chiesa di Santa Xxxxx della Concezione, con l’arco bicromo romanico in conci di trachite, dando vita ad un percorso storico, culturale e religioso accessibile a tutti. L’articolazione complessiva dell’intervento prevede: la valorizzazione dell’area archeologica, nel centro storico di Perfugas - nella quale insiste il monumento del pozzo sacro Predio Canopoli, per consentire un miglioramento generale del decoro, assicurare migliore luce e prospettiva, facilitare l’accesso e la fruibilità; dotazione di un’unità introduttiva al sito. | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 640.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-23 | Restauro e abbattimento delle barriere architettoniche del Cimitero Monumentale | Ploaghe | Opere di restauro conservativo e di adeguamento dell'accessibilità anche per i diversamente abili | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 70.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-24 | Recupero della casa natale del Canonico Xxxxxxxx Xxxxx | Ploaghe | Recupero mediante restauro dell'edificio a fini museali, con il ripristino dei pavimenti, degli intonaci e dei rivestimenti originari, sostituzione degli infissi con modelli analoghi a quelli del XIX secolo; recupero della corte secondo gli elementi dell’epoca | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 120.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-25 | Restauro della Chiesa di San Xxxxxxx di Salvennor (◊) | Ploaghe | Restauro di natura conservativa dell’edificio | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 112.500,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-26 | Domus de Janas “La Rocca”: valorizzazione edifico principale e ampliamento in altro edificio mediante restauro e consolidamento della “Casa Manca” | Sedini | Il progetto andrà ad ospitare, potenziandolo, l’allestimento espositivo già esistente presso il museo Domus de Jana Sa Rocca attraverso la strutturazione di ulteriori ambienti espositivi presso l’edificio storico “Casa manca” che si configurerà come location dedicata al museo etnografico, riservando la parte preistorica presso le sala della Domus Sa Rocca | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 232.365,00 |
Prog. | Parco dei monasteri medievali – Valorizzazione del sito di San Xxxxxx di Silanis | Sedini | Completamento di uno stralcio funzionale già avviato per la sistemazione dell’area esterna e interventi di miglioramento dell'accessibilità, in particolare rivolti alle persone con disabilità fisiche e sensoriali | [Intervento programmatico] | ||
PT-CRP- 15/INT-27 | Restauro della Chiesa di Santa Anastasia(◊) | Tissi | Restauro di natura conservativa dell’edificio | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 75.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-28 | Valorizzazione dell'area S.Cadrina | Uri | Messa in sicurezza del complesso archeologico, dotazione di un sistema di illuminazione, realizzazione di un accesso fruibile da parte dei diversamente abili e delle persone con mobilità ridotta; rifunzionalizzazione della struttura adiacente per la realizzazione di un’unità introduttiva al sito archeologico con servizi annessi | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 392.700,00 |
PT-CRP- 15/INT-29 | Restauro della Chiesa di Santa Croce (◊) | Usini | Restauro di natura conservativa dell’edificio | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.1 | 75.000,00 |
Totale sub-azione 15.01.1 | 7.433.854,16 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-30 | Valorizzazione del parco di Bolotene e del sentiero che conduce alla via ferrata di Giorrè e alla Domus di Pascialzos (*) (****) | Cargeghe | Messa in sicurezza del sentiero, ripristino delle murature a secco, delimitazione e protezione del fondo con staccionate in legno in presenza di terrapieni; completamento e implementazione delle attrezzature disponibili nel parco (area picnic, area svago-benessere, servizi connessi) | FESR 2014-2020 | Azione 6.6.1 | 362.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-31 | Valorizzazione della Chiesa di Santa Giusta delle Acque e del relativo parco | Chiaramonti | Miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei luoghi adiacenti alla Chiesa di Santa Giusta, caratterizzati anche da una valenza naturalistica. In particolare si prevede un sistema di camminamenti adagiati sulle pendenze naturali esistenti, con aree attrezzate e collegamenti trasversali, adeguamento dell'impianto di illuminazione, realizzazione delle delimitazioni dell'area | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.3.1 | 185.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-32 | Percorso ecosostenibile della Valle di S'Incantu | Ittiri- Putifigari | Realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che interessa la strada comunale Ittiri - Putifigari/S’Incantu – Alghero, nonché il tratto che interessa la strada comunale Putifigari – Alghero ed il tratto Sa Punta Ruia – Badde de jana | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.1.2 | 1.016.300,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-33 | Recupero e riqualificazione di un’area adiacente alla grotte “Su Coloru” in loc. “Concula” – Laerru | Laerru | L’area ricade all’interno della Zona SIC denominata “Grotte de Su Coloru”. Il SIC è molto importante dal punto di vista naturalistico, in quanto all'interno della grotta trovano rifugio nel corso dell'anno importanti specie. L’intervento nello specifico comprende la realizzazione di una struttura polifunzionale da adibire a punto di accoglienza introduzione al sito ed il relativo impianto fotovoltaico. | FESR 2014-2020 | Azione 6.6.1 | 728.233,79 |
PT-CRP- 15/INT-34 | Miglioramento dell’accessibilità al Parco Paleobotanico dell’Anglona, alla chiesa di San Xxxxxxxx e alla cascata di Triulintas con i sentieri di Billikennor e Badde Traes | Martis | L’intervento, che si concretizza su tre diverse aree di intervento, consiste nel migliorare la fruibilità turistica di tre grandi attrattori di importanza storico- culturale, ambientale e paesaggistica, attraverso opere di miglioramento dell’accessibilità e posizionamento di segnaletica didattico-informativa. | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.1.2 | 154.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-35 | Valorizzazione del sito naturalistico la Valle dei Mulini | Osilo | Recupero del percorso naturalistico “Il Sentiero dei Mulini”, ristrutturazione di un ex edificio scolastico da destinare a centro didattico-ambientale | FESR 2014-2020 | Azione 6.6.1 | 300.000,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-36 | Valorizzazione delle aree di attrazione naturale di Fundone e Badde Othieri (*) | Ossi | Salvaguardia e potenziamento della vegetazione autoctona, realizzazione di spazi destinati alla socializzazione, creazione di percorsi interni al parco e potenziamento di percorsi panoramici di collegamento con vari siti di particolare pregio naturalistico-culturale, superamento delle barriere architettoniche e psicologiche, realizzazione di strutture leggere (sentieri natura, etc.) o strutture leggere di supporto (capanni di osservazione della fauna) e aree belvedere | FESR 2014-2020 | Azione 6.6.1 | 592.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-37 | Recupero ambientale e paesaggistico-storico area del Parco Sant'Xxxxxxx | Uri | Strutturazione di percorsi di trekking e sportivi multidisciplinari, dotazione di bacheche didattico- espositive, recupero e implementazione del parco giochi, creazione di aree attrezzate e aree confort. | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.3.1 | 150.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-38 | Implementazione del sistema di ippovie del territorio (*) | Usini | L’intervento intende implementare il sistema delle ippovie del territorio a completamento di ulteriori interventi precedentemente realizzati nel territorio. In particolare si prevede la sistemazione dei percorsi esistenti e apertura di nuovi tracciati, collegamento del percorso con punti di sosta breve (abbeveratoi per i cavalli dislocati in vari punti del tracciato) e punto di ristoro e assistenza cavalieri e cavalli situato nella struttura comunale dell’Ex – Mattatoio. | FESR 2014-2020 | Azione 6.6.1 | 362.500,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
Prog. | Completamento ippovie dell’Anglona | Intero territorio dell'Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas | Realizzazione di itinerari per il trekking e l’escursionismo nel territorio dell’Anglona, in particolare a cavallo, lungo le antiche vie dei pastori/agricoltori | [Intervento programmatico] | ||
Prog. | Completamento ippovie Coros | Intero territorio dell'Unione dei Comuni del Coros | Completamento e potenziamento dei percorsi esistenti in collegamento con quelli dell’Anglona | [Intervento programmatico] | ||
Totale sub-azione 15.01.2 | 3.850.033,79 | |||||
PT-CRP- 15/INT-39 | Realizzazione polo di promozione e visita virtuale del territorio | Ittiri | Adeguamento di un edificio scolastico da adibire a polo di promozione e visita virtuale del territorio, con un intervento sull'immobile finalizzato all'allestimento multimediale, all'adeguamento della accessibilità e alla realizzazione di laboratori a tema | FESR 2014-2020 | Azione 6.7.2 | 700.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-40 | Realizzazione centro servizi del territorio | Martis | Recupero funzionale di un edificio di importanza storico-culturale, ambientale e paesaggistica, da adibire a centro servizi turistici integrati | FESR 2014-2020 | Azione 6.8.3 | 500.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-41 | Realizzazione centro servizi del territorio | Olmedo | Riqualificazione di un fabbricato (ex casa comunale) per la realizzazione di un punto informazioni e servizi turistici, sala congressi e spazi espositivi | FESR 2014-2020 | Azione 6.8.3 | 1.000.000,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-42 | Riqualificazione della casa storica “Dettori” da adibire a centro di valorizzazione della realtà agricola | Uri | Restauro, riqualificazione, messa a norma e eliminazione di barrire architettoniche dell'immobile per la realizzazione di un centro di valorizzazione della realtà agricola | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.1.2 | 530.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-43 | Le corti e le cantine del Cagnulari | Usini | Restauro, riqualificazione e messa a norma delle strutture e degli spazi del centro agricolo per la realizzazione di un centro di accoglienza, esposizione, vendita e documentazione sulla civiltà contadina con particolare attenzione al vino "Cagnulari" | FSC 2014-2020 | Linea di azione 4.1.2 | 1.000.000,00 |
Totale sub-azione 15.01.3 | 3.730.000,00 | |||||
Totale azione 15.01 | 15.013.887,95 |
(*) Precedentemente alla sottoscrizione della Convenzione Attuativa verrà individuato il Soggetto attuatore, a seguito della puntuale definizione delle caratteristiche specifiche dell'intervento.
(****) L'effettiva delega dell'intervento, configurandosi come funzionale all'accessibilità dell'attrattore "Via ferrata di Giorrè", è condizionata alla risoluzione delle problematiche di sicurezza della via ferrata di Giorrè di cui alla nota del Servizio Tutela del paesaggio e vigilanza Provincie di Sassari- Olbia Tempio prot. n. 8796 del 05.03.2018.
(◊) Interventi oggetto di ulteriore finanziamento pari al 50% da parte della Conferenza Episcopale Sarda di cui al Protocollo di Intesa RAS-CES per la valorizzazione degli edifici di culto aventi valore storico e culturale, per complessivi Euro 865.000,00.
PROGETTO PT-CRP- 15/INT. SCHEDA AZIONE PT-CRP – 15.02 |
TITOLO |
TEMA |
Qualità della vita e dei servizi |
COERENZA INTERNA DELL’INTERVENTO CON IL PROGETTO PT – CRP 15/INT |
Obiettivo generale |
Valorizzazione turistica integrata e miglioramento della qualità della vita delle comunità locali del territorio delle Unioni dei Comuni dell’ Anglona e del Coros |
Obiettivi specifici |
Migliorare la gestione dei servizi per il benessere della persona presenti sul territorio e favorire la loro integrazione |
Risultati attesi |
Migliore accessibilità ai servizi da parte dei beneficiari |
CONTENUTO TECNICO |
I Progetti di Sviluppo Territoriale si inseriscono nella più ampia cornice strategica del MasterPlan per le Aree Interne, valorizzando gli investimenti messi in campo dalla Giunta Regionale nell’ambito delle politiche su scuola e capitale umano, infrastrutture, altri servizi coerenti con il percorso di sviluppo del territorio. Da questo punto di vista l’azione valorizza una serie di interventi già finanziati attraverso altri strumenti rispondendo, nell’ottica dell’integrazione degli strumenti programmatici e delle fonti finanziarie, ad esplicite esigenze evidenziate dal territorio nella manifestazione di interesse e durante il percorso di co-progettazione. In particolare, l’azione delinea una serie di interventi legati all'accessibilità ai luoghi e ai servizi, elemento importante per la qualità della vita dei residenti nonché elemento necessario a favorire opportunità di crescita dell'attività delle imprese locali. L’azione interviene poi in relazione al miglioramento dei servizi scolastici nell’ambito del Programma Iscol@. L’azione si articola in due sub-azioni: - Sub azione 15.02.01: Miglioramento dell’accessibilità ai luoghi e ai servizi; - Sub azione 15.02.02: Miglioramento dei servizi scolastici |
Titolo Sub-azione 15.02.1 |
Descrizione sub-azione |
La sub-azione si riferisce da un da un lato all’accessibilità viaria, quale elemento decisivo per le opportunità di sviluppo di un'area interna, dall’altro alla dimensione più immateriale legata al miglioramento di alcuni servizi nella prospettiva di un rafforzamento dell’accessibilità ai servizi da parte dei residenti, nonché di potenziamento dell’offerta turistica del territorio. In particolare, in stretta connessione con l’azione 15.01 “Valorizzazione degli attrattori ambientali e culturali”, la presente sub azione mette insieme una serie di interventi di miglioramento e valorizzazione di alcuni luoghi di particolare pregio culturale, ambientale e identitario, finanziati nell’ambito di diversi strumenti, sia nazionali (Piano Azione Coesione) sia regionali, attraverso specifici atti di programmazione della Giunta Regionale. Tra gli interventi di accessibilità fisica, invece il riferimento è alla Strada dell’Anglona - Tratto Osilo-Nulvi, importante arteria di collegamento viario che riduce fortemente i tempi di percorrenza nel collegamento del territorio con Sassari. Si segnala, inoltre, come nell’ambito della costruzione del progetto di sviluppo territoriale sia emerso un esplicito fabbisogno in relazione all’intervento previsto come IV lotto della cosiddetta “Strada dell’Anglona”, a completamento dell’intera direttrice stradale di cui il tratto Osilo-Nulvi risulta già valorizzato nella presente scheda. In particolare, il fabbisogno – da intendersi a livello programmatico – riguarda l’ultima parte dell’arteria viaria citata e, precisamente, il tratto che da Nulvi, attraverso il territorio di Tergu, si collega a Sedini per la strada a scorrimento veloce che conduce a Santa Xxxxxx di Gallura. Infine, anche in condivisione con altre realtà territoriali limitrofe all’aggregazione di progetto, un ulteriore fabbisogno – sempre a carattere programmatico – è emerso in relazione alla direttrice viaria Thiesi-Ittiri- Alghero individuata sulla XX000 xxx, su cui sono necessari interventi di ripristino della fruibilità, con potenziali ricadute sui servizi alla popolazione e, potenzialmente, a livello turistico.. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 5.3 Strategia 2.9 |
Titolo Sub-azione 15.02.2 |
Descrizione sub-azione |
La Strategia 1 “Investire sulle persone” del Programma Regionale di Sviluppo 2014-2019 riconosce il ruolo centrale delle risorse umane per la costruzione dei presupposti del futuro sviluppo ed il raggiungimento di livelli di istruzione adeguati quale elemento strategico per l'attuazione di politiche in grado di innescare processi di sviluppo per il territorio. In questa prospettiva il programma Iscol@- Scuole del Nuovo Millennio rappresenta lo strumento strategico per il superamento delle differenze territoriali nell'offerta scolastica che si registrano nell'isola e per la costruzione di una reale uguaglianza nelle opportunità di crescita individuale che vengono offerte alle giovani generazioni. La sub-azione si riferisce agli interventi previsti nel programma Iscol@ - Scuole del Nuovo Millennio (Asse 1) relativamente alle opere di riqualificazione degli edifici scolastici nei comuni dell’area di progetto. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 1.1 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
GV | Completamento dei lavori di costruzione della strada per l’Anglona tratto Osilo-Nulvi | Osilo-Nulvi | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell’accessibilità viaria | Mutuo infrastrutture | 3.000.000,00 | |
GV | Manutenzione straordinaria Chiesa campestre sita in Località San Giuseppe | Erula | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Programma di spesa per la concessione di finanziamenti per il restauro e il consolidamento di edifici di culto e di chiese di particolare interesse storico e artistico. Legge egionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 2, comma 18 | 91.000,00 | |
GV | Ricostruzione del tetto e del Campanile della Chiesa di San Pancrazio | Sedini | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Programma di spesa per la concessione di finanziamenti per il restauro e il consolidamento di edifici di culto e di chiese di particolare interesse storico e artistico. Legge egionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 2, comma 18 | 45.000,00 | |
GV | Pozzo Sacro Predio Canopoli | Perfugas | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano regionale straordinario di scavi archeologici e interventi di emergenza su siti archeologici. | 50.000,00 | |
GV | Intervento di riqualificazione energetica nell'edificio adibito a Centro di Aggregazione Sociale. | Balzi | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia | 166.310,29 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
GV | Lavori di recupero e valorizzazione ambientale del rio 'E S’Adde e realizzazione del parco urbano comunale | Ossi | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia | 98.583,53 | |
GV | Realizzazione di sentieri natura, orto botanico, centro didattico ed itinerari della memoria | Putifigari | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia- | 158.022,27 | |
GV | Completamento seconda fase e integrazione di un’area attrezzata sosta camper e pullman gran turismo | Putifigari | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia | 14.440,01 | |
GV | Impianto di illuminazione pubblica | Usini | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia | 98.149,40 | |
GV | Completamento sistemazione e recupero percorso dei candelieri | Ploaghe | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia | 1.000.000,00 | |
GV | Completamento finale dei lavori di recupero del complesso seicentesco del convento di Sant'Xxxxxxx | Ploaghe | Intervento infrastrutturale di miglioramento dell'accessibilità dei luoghi | Piano Azione Coesione - Salvaguardia | 630.000,00 | |
Totale sub-azione 15.02.1 | 5.351.505,50 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
GV | Scuole Nuovo Millennio (infanzia, Primaria, Secondaria I grado) | Perfugas | Riqualificazione edificio per la creazione di un nuovo polo scolastico | Iscol@- | 4.200.000,00 | |
GV | Scuole Nuovo Millennio (Secondaria I grado) | Usini | Riqualificazione edificio per la creazione di un nuovo polo scolastico | Iscol@ | 1.800.000,00 | |
GV | Scuole Nuovo Millennio (Secondaria I grado) | Olmedo | Realizzazione nuovo edificio per la creazione di un nuovo polo scolastico | Iscol@ | 4.200.000,00 | |
GV | Scuole Nuovo Millennio (infanzia) | Chiaramonti | Riqualificazione edificio per la creazione di un nuovo polo scolastico | Iscol@ | 430.000,00 | |
Totale Sub-azione 15.02.2 | 10.630.000,00 | |||||
Totale azione 15.02 | 15.981.505,50 |
PROGETTO PT-CRP-15/INT SCHEDA AZIONE PT-CRP – 15.03 |
TITOLO |
Miglioramento dei servizi per la qualità della vita |
TEMA |
Qualità della vita |
COERENZA INTERNA DELL’INTERVENTO CON IL PROGETTO PT – CRP 15/INT |
Obiettivo generale |
Valorizzazione turistica integrata e miglioramento della qualità della vita delle comunità locali del territorio delle Unioni dei Comuni dell’Anglona e del Coros |
Obiettivi specifici |
Migliorare la gestione dei servizi per il benessere della persona presenti sul territorio e favorire la loro integrazione |
Risultati attesi |
Migliore qualità e gestione dei servizi per il benessere della persona |
Migliore accessibilità ai servizi da parte dei beneficiari |
CONTENUTO TECNICO |
L’azione prevede la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della qualità della vita e al benessere della persona per le comunità delle due Unioni di Comuni. Coerentemente con la strategia individuata, tali interventi concorrono ad attuare politiche di contrasto allo spopolamento basate sull’innalzamento degli standard dei servizi offerti e sulla creazione di opportunità per il lavoro, favorendo il miglioramento della competitività economica generale dell’intera area. L’azione interviene in maniera specifica sia sul potenziamento dell’offerta sportiva attraverso la costituzione di una rete che metta a disposizione dell’intero territorio le diverse strutture sportive già esistenti o che verranno realizzate o riqualificate con il presente Progetto di Sviluppo Territoriale, sia sul miglioramento dei servizi per il benessere della persona. Lo sport viene infatti considerato dal territorio come un’attività importante per il benessere personale, perché permette di sviluppare la capacità di vivere in pieno le proprie potenzialità, liberare le energie immobilizzate, aprire nuovi canali di creatività, percepire la vita in pieno. I servizi per il benessere mirano principalmente alla riqualificazione di strutture dedicate all’infanzia, ai giovani, agli anziani e ai disabili. L’azione si divide, quindi, in due sub azioni principali: - Sub azione 15.03.01 Rete dell'offerta sportiva; - Sub azione 15.03.02 Miglioramento dei servizi per il benessere della persona. |
Titolo Sub-azione 15.03.01 |
Descrizione sub-azione |
La sub azione prevede interventi in grado di superare le diverse criticità emerse dall’analisi dei bisogni, e in particolar modo rispondere alle esigenze relative alla carenza e alla frammentazione gestionale dei servizi per lo sport nell’area. Nel territorio sono, infatti, già presenti un numero consistente di strutture sportive, capillarmente diffuse nell’intera aggregazione, che consentono di praticare diverse discipline e nelle quali operano associazioni sportive vitali e dinamiche, ma contemporaneamente esistono situazioni in cui è necessario intervenire per la riqualificazione degli impianti e il completamento delle dotazioni sportive, per il tempo libero e per il benessere psico-fisico. Risulta, inoltre, fondamentale prevedere forme di gestione di tali strutture in grado di superare la frammentarietà e la sporadicità di collaborazione tra associazioni, in modo tale che possano essere messe al servizio di tutti i comuni del territorio. La sub-azione intende, pertanto, intervenire per migliorare le dotazioni sportive, del tempo libero e del benessere fisico presenti sul territorio, quali elementi fondamentali per rafforzare l’aggregazione sociale ed incrementare la partecipazione di tutti i residenti alla vita della comunità attraverso la realizzazione di attività ludico-ricreative. Nel tentativo di creare un’offerta più variegata rispetto a quella attuale e stimolare l’interesse anche dei giovani non attratti dagli sport “tradizionali”, quali il calcio e la pallavolo, la sub azione prevede interventi sui diversi impianti e poli sportivi in chiave multifunzionale. Le strutture saranno adeguate e ripensate anche in termini di accessibilità, per offrire ai giovani con problematiche di disabilità, la possibilità di praticare attività sportive in compagnia dei loro coetanei. Nel dettaglio gli interventi previsti si articolano nella riqualificazione, messa in sicurezza, potenziamento e completamento di impianti e strutture sportive polivalenti a Codrongianos, Erula, Ittiri, Olmedo, Ploaghe, Tissi e Florinas. Verranno, inoltre, realizzati con il presente Progetto di Sviluppo Territoriale aree per lo sport e il benessere e poli sportivo-riabilitativi a Codrongianos e Muros. In via programmatica la sub-azione prevede, infine, la realizzazione di un impianto di arrampicata, di minigolf e di un campo da pallavolo a Florinas e il completamento dello stadio per l’atletica leggera a Ploaghe. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.4 |
Titolo Sub-azione 15.03.02 |
Descrizione sub-azione |
L’analisi di contesto e il processo partecipativo realizzato hanno evidenziato la presenza, soprattutto nell’area che comprende i comuni dell’Anglona, di un importante decremento demografico e un correlato innalzamento dell’indice di vecchiaia. L’analisi dei bisogni effettuata dagli amministratori ha, inoltre, messo in luce la necessità di migliorare il sistema di servizi essenziali per tutti i residenti dell’area. L’andamento demografico territoriale appare però diversificarsi in prossimità del territorio del Coros dove la natalità risulta più elevata e dove le problematiche sono, pertanto, maggiormente legate alla carenza di strutture dedicate all’accoglienza dei più piccoli. Se da un lato, quindi, il territorio presenta una serie di criticità legate alla gestione delle strutture e dei servizi per il benessere della persona, dall’altro mostra una serie di dotazioni che con piccoli interventi di riqualificazione e di adeguamento possono favorire una maggiore aggregazione sociale e garantire elevati standard di qualità della vita. La presente sub azione si prefigge, pertanto, di migliorare diverse tipologie di servizi per assicurarne l’erogazione a costi calmierati. Gli interventi previsti riguardano sia la sfera socio-assistenziale (anziani, disabili, prima infanzia) che quella dell’inclusione e dell’aggregazione sociale attraverso strutture di animazione culturale e artistica del territorio. Nel dettaglio gli interventi si articolano nel recupero, ristrutturazione e adeguamento di strutture dedicate alla creazione di un centro diurno per anziani e bambini a Bulzi, di una “Casa della salute” a Santa Xxxxx Xxxxxxxx (che verrà gestita dall’ATS Azienda tutela della salute di Sassari, in ragione della tipologia funzionale specifica della stessa), e una Comunità alloggio per anziani a Sedini. Si prevede, inoltre, la realizzazione di una residenza ricettivo assistenziale per la terza età a Santa Maria Coghinas. Per la prima infanzia gli interventi previsti riguardano l’adeguamento, il recupero e la riqualificazione degli asili nido già esistenti a Olmedo e Sedini. Il territorio ha, infine, individuato nel recupero dell’Anfiteatro a Osilo, nel miglioramento della fruibilità e dell’accessibilità del parco comunale “Su Cunzadu ‘e Cheja” a Florinas, nella riqualificazione del Parco tematico, nella realizzazione di percorsi sensoriali per il turismo accessibile e del centro terapeutico diurno per il recupero della |
disabilità a Tergu e nella realizzazione di un “Parco Per Tutti”, ovvero di uno spazio verde accogliente, totalmente privo di barriere architettoniche a Ploaghe, gli interventi necessari per favorire le attività culturali, artistiche e ludiche che permettano una maggiore inclusione e aggregazione sociale in grado di migliorare la partecipazione e la creazione di comunità maggiormente coese. |
Coerenza PRS |
Strategia 5.7 Strategia 5.8 Strategia 3.3 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-44 | Realizzazione area sport e benessere | Codrongianos | L’intervento mira alla promozione della pratica sportiva e alla riabilitazione di persone con disabilità attraverso la diversificazione dell’offerta e tramite attività ludico – motorie indirizzate ai residenti di tutto il territorio. Favorirà la pratica di discipline sportive emergenti come il trekking, la corsa campestre, il ciclo cross e attività fisiche dolci quali la camminata. | FSC 2014-2020 | Azione 5.2.2 | 406.800,00 |
Codice Intervento | Titolo intervento | Localizzazione | Descrizione intervento | Fonte | Azione/Linea di azione | Finanziamento |
PT-CRP- 15/INT-45 | Messa in sicurezza e potenziamento impianti sportivi | Codrongianos | In coerenza con l’intervento "Riqualificazione, messa a norma e completamento dei campi di calcio di valenza sovracomunale ricadenti nei comuni di Ploaghe, Tissi, Florinas e Codrongianos”, si prevede il potenziamento del campo da basket all’aperto e da tennis presente nella “cittadella sportiva” di Codrongianos, dove è già presente un campo da calcio a 11, un campo da calcio a 5, una pista di atletica e una pedana per getto del peso. | FSC 2014-2020 | Azione 1.10.4 | 40.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-46 | Potenziamento del polo sportivo | Erula | L’area è ritenuta strategica a fini sportivi, sociali e ricreativi, e l’intervento ricomprenderà la ristrutturazione sia della struttura interna che degli spazi esterni adiacenti. | FSC 2014-2020 | Azione 1.10.4 | 460.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-47 | Riqualificazione pista di atletica e completamento polo sportivo | Ittiri | Riqualificazione pista atletica stadio "X. Xxxxx" | FSC 2014-2020 | Azione 1.10.4 | 500.000,00 |
PT-CRP- 15/INT-48 | Realizzazione di un polo sportivo- riabilitativo | Muros | L'intervento prevede la riqualificazione di alcune strutture nell'ottica di creare un polo sportivo- riabilitativo per persone diversamente abili, in particolare utilizzando l'acqua come elemento riabilitativo. | FSC 2014-2020 | Azione 5.2.2 | 754.353,50 |
PT-CRP- 15/INT-49 | Riqualificazione polo sportivo | Olmedo | Il polo comprende un campo da calcio regolamentare con strutture di servizio, una palestra al chiuso, due campi da tennis e due campi da calcetto, di cui uno all’aperto e uno coperto da una tenso-struttura. L’intervento riguarderà il polo nel suo complesso, ai fini di un suo potenziamento. | FSC 2014-2020 | Azione 1.10.4 | 150.000,00 |