AVVISO PUBBLICO
Provincia di Perugia
AREA LAVORO FORMAZIONE SCUOLA E POLITICHE COMUNITARIE E CULTURALI
AVVISO PUBBLICO
per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte ad esecuzione penale
anno 2014
Co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE Obiettivo “Competitivitá Regionale e Occupazione” 2007-2013
Asse III Inclusione Sociale
Art. 1 Finalità e obiettivi dell’Avviso
Sostenere l’inclusione sociale delle persone in condizioni di svantaggio, attraverso la formazione, l’attivazione di strumenti per l’inserimento sostenibile nel mercato del lavoro e la rimozione degli elementi di contesto che determinano le condizioni di esclusione e discriminazione, rappresenta una priorità strategica delle politiche regionali e provinciali per il lavoro e la Provincia di Perugia riconosce nell’integrazione socio-economica dei soggetti a maggiore rischio di esclusione una questione non solo di giustizia sociale, ma anche di beneficio economico per la collettività.
A tal fine, in un’ottica di approccio globale al tema del reinserimento socio-lavorativo delle persone a maggiore rischio di esclusione e valorizzando la positiva esperienza degli anni 2010-2012, il presente avviso promuove la realizzazione di azioni integrate di orientamento, formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo per soggetti sottoposti ad esecuzione penale.
Obiettivo specifico dell’avviso è, pertanto, l’approvazione e il finanziamento di progetti integrati che - in un’ottica di rete tra i soggetti che operano nello specifico campo dello svantaggio e con un approccio sistemico finalizzato a massimizzare l’efficacia degli interventi in termini di accesso alla formazione e di incremento dell’occupazione - perseguano la realizzazione di azioni di orientamento, counselling e bilancio di competenze, formazione, agevolazione all’inserimento lavorativo, per soggetti sottoposti ad esecuzione penale in carico a strutture periferiche dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile e di attività di sensibilizzazione del contesto economico locale per il miglioramento delle opportunità occupazionali e dell’incontro domanda-offerta di lavoro.
Art. 2 Azioni finanziabili e risorse disponibili
L’avviso finanzia, a valere sul P.O.R. Umbria F.S.E. Ob. “Competitività regionale ed occupazione” 2007/2013:
Asse III Inclusione sociale
Obiettivo specifico g: sviluppare percorsi integrati e migliorare l’inserimento/reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro
Attività: progetti integrati volti al reinserimento socio-lavorativo dei detenuti anche attraverso incentivi alle imprese (Categoria di spesa 71).
Progetti integrati di orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro per persone sottoposte ad esecuzione penale
Nell’ambito dei progetti sono finanziabili le seguenti azioni:
1. informazione, orientamento, counselling e bilancio di competenze, accompagnamento in forma individuale e/o di gruppo, per favorire l’accesso alle varie opportunità e costruire percorsi adeguati alle specifiche esigenze;
2. formazione per l’acquisizione di competenze di base, trasversali e/o tecnico-professionali, anche per il conseguimento della qualifica ai sensi della L. n. 845/78;
3. tirocini formativi extracurriculari con indennità di partecipazione mensile;
4. attività laboratoriali all’interno degli istituti penitenziari con indennità oraria di frequenza;
5. attività di sensibilizzazione del contesto economico locale per il miglioramento delle opportunità occupazionali e dell’incontro domanda-offerta di lavoro.
Destinatari
Persone sottoposte ad esecuzione penale presso il Nuovo Complesso Penitenziario Capanne Perugia o la Casa di Reclusione di Spoleto oppure in carico agli Uffici di Servizio Sociale per Minorenni (USSM) di Perugia o agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Perugia e Spoleto, domiciliate nel territorio provinciale.
Dotazione finanziaria: € 500.000,00 | |
Tale somma viene ripartita tra le suddette strutture periferiche penitenziaria e della giustizia minorile come di seguito riportato: | dell’amministrazione |
1- Nuovo Complesso Penitenziario Capanne Perugia | € 190.000,00 |
2- Casa di Reclusione di Spoleto | € 160.000,00 |
3- USSM di Perugia | € 80.000,00 |
4- UEPE di Perugia e di Spoleto | € 70.000,00 |
Copertura geografica: territorio provinciale.
Art. 3 Soggetti ammessi alla realizzazione dei progetti
Sono ammessi alla realizzazione dei progetti organismi di formazione pubblici o privati, anche costituiti in associazioni temporanee di imprese (ATI) o di scopo (ATS), accreditati ai sensi della normativa regionale per la macrotipologia formazione continua e permanente.
Possono presentare progetti anche organismi pubblici o privati non ancora accreditati, tuttavia, ai fini della realizzazione delle attività, i soggetti aggiudicatari di progetti, dovranno essere accreditati per la macrotipologia suddetta al momento della sottoscrizione dell’atto unilaterale di impegno. Nel caso di mancato accreditamento il progetto non può essere avviato ed i costi eventualmente sostenuti non saranno riconosciuti.
In caso di ATI o ATS non sono tenuti all’accreditamento i soggetti che realizzano attività non formative. Il soggetto capofila deve essere comunque accreditato.
Per quanto non espressamente indicato si rinvia alle modalità previste nelle "Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi di formazione e politiche attive del lavoro" di cui alla D.G.R. n. 2000 del 22.12.2003 e successive modifiche ed integrazioni.
Art. 4 Soggetto Promotore
Al fine di supportare il soggetto proponente nella definizione e realizzazione delle azioni, deve obbligatoriamente aderire al progetto in qualità di soggetto promotore, senza generare costi a carico del progetto stesso, il Provveditorato Regionale per l’Umbria dell’Amministrazione Penitenziaria.
Art. 5 Termine per la presentazione dei progetti
I progetti dovranno essere presentati, a pena di esclusione, con le modalità previste nel successivo art. 9, entro e non oltre il 20 giugno 2014.
Art. 6 Articolazione e descrizione dei progetti
Ogni progetto dovrà riguardare una sola struttura periferica tra quelle indicate all’art. 2 e rivolgersi soltanto alle persone dalla stessa prese in carico.
In ogni progetto potranno essere previste tutte le azioni di cui all’art. 2, ad eccezione dei progetti presentati per gli UEPE di Perugia e Spoleto, per i quali potranno essere attivate soltanto le azioni nn. 1 e 3.
Potranno essere previste modalità diverse di integrazione delle azioni, con l’obiettivo, comunque, di definire un modello d’intervento caratterizzato dall’utilizzo flessibile e individualizzato dei diversi strumenti, in una logica di processo che segua la persona dalla fase iniziale di orientamento fino a quella di accompagnamento al lavoro.
I progetti dovranno mirare alla costituzione di una rete di relazioni stabile tra i diversi attori del sistema che a vario titolo operano in contatto con tale categoria di utenza, in una logica di integrazione e valorizzazione delle esperienze, anche in raccordo con il “Tavolo di Governance sull’inclusione sociale delle persone sottoposte ad esecuzione penale” istituito con la D.G.R. n. 205 del 14.03.2013.
Dovranno inoltre prevedere l’utilizzo di metodologie e strumenti organizzativi e didattici funzionali al particolare target di utenza, ottimizzando i tempi e gli spazi di fruizione e di acquisizione delle competenze.
Disposizioni specifiche
Azione n. 2 Formazione
Gli interventi formativi dovranno essere progettati con un approccio per competenze e dovranno articolarsi in un insieme di Unità di Competenza (U.C) e relative Unità Formative Capitalizzabili (U.F.C.), poste in rapporto di 1:1 con le Unità di Competenza, funzionali a uno o più profili professionali individuati.
Nel caso in cui i profili professionali individuati siano ricompresi nel Repertorio dei profili professionali della Regione Umbria, di cui alla D.G.R. n. 168/2010 e s.m.i., il progetto dovrà fare riferimento alle U.C. in esso indicate, viste come standard minimo di riferimento, incrementabile opzionalmente attraverso aggiunta di ulteriori U.C. e/o più dettagliata specificazione di quelle in essere. Nel caso in cui venga individuato un profilo professionale non ricompreso nel Repertorio regionale, è facoltà del soggetto proponente fare ricorso ad una o più U.C. già presenti nel Repertorio o in altri Repertori regionali o nazionali.
Ai fini della costruzione dell’offerta formativa per il profilo individuato, il progetto dovrà inoltre fare riferimento allo standard di percorso eventualmente disponibile nel Repertorio regionale degli standard di percorso formativo di cui alla D.G.R. n 1518/2011 e s.m.i.
Ogni Unità Formativa Capitalizzabile non potrà avere una durata superiore a 100 ore e, ai fini della realizzazione del progetto, potrà essere considerata anche come singola attività corsuale.
Le U.C. e le U.F.C. potranno essere organizzate secondo rapporti di propedeuticità e progressione tali da consentire l’acquisizione di conoscenze e capacità sequenziali anche finalizzate al conseguimento di una qualifica professionale, in conformità e nel rispetto della normativa vigente in materia e delle disposizioni della Direttiva sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione e delle relative linee di architettura, di cui alla D.G.R. n. 51 del 18.01.2010 e successive disposizioni attuative.
La frequenza di una U.F.C. sarà attestata ai partecipanti dal soggetto attuatore, con una prospettiva di capitalizzazione, nel rispetto delle norme sopra richiamate nonché della Direttiva Crediti di cui alla D.G.R. n. 1429 del 3.09.2007 e successive disposizioni attuative.
A tal fine, per ciascuna U.F.C., dovranno essere previste idonee modalità di valutazione degli apprendimenti a cura dello stesso soggetto attuatore.
Gli interventi di formazione che prevedono lo svolgimento di parte delle attività in FAD (formazione a distanza) in e-learning dovranno tenere conto di quanto disciplinato nelle "Note d'indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza, rendicontazione di interventi di
formazione e politiche attive del lavoro" di cui alla D.G.R. n. 2000/2003 e successive modifiche ed integrazioni.
Xxxxx restando quanto sopra, tali progetti dovranno comunque prevedere:
- l'utilizzo di apposite piattaforme tali da consentire la stampa di report individuali e la conservazione della relativa documentazione da parte del Soggetto attuatore al fine di eventuali monitoraggi e controlli;
- la presenza, il sostegno e la supervisione da parte di esperti e di tutor FAD;
- un sistema di valutazione e di autovalutazione dei risultati conseguiti. Azione n. 3 Tirocini formativi extracurriculari
Con lo strumento del tirocinio le persone sottoposte ad esecuzione penale hanno l’occasione
di svolgere presso tutti gli organismi di natura pubblica o privata, imprese, associazioni, fondazioni, consorzi, liberi professionisti, un’esperienza formativa on the job all’esterno degli istituti di pena, per l’arricchimento del bagaglio di conoscenze e l’acquisizione di competenze professionali e relazionali anche nell’ottica di un eventuale inserimento lavorativo.
A tal fine l’esperienza di tirocinio dovrà essere progettata con un approccio per competenze con riferimento a uno specifico profilo professionale.
Nel caso in cui il profilo professionale individuato sia ricompreso nel Repertorio dei profili professionali della Regione Umbria, di cui alla D.G.R. n. 168/2010 e s.m.i., il progetto dovrà fare riferimento alla descrizione e alle U.C. in esso riportate, viste come standard minimo di riferimento, incrementabile opzionalmente attraverso aggiunta di ulteriori U.C. e/o più dettagliata specificazione di quelle in essere. Nel caso in cui venga individuato un profilo professionale non ricompreso nel Repertorio regionale, è facoltà del soggetto proponente fare ricorso ad una o più U.C. già presenti nel Repertorio o in altri Repertori regionali o nazionali.
I tirocini formativi saranno attuati nel rispetto della normativa vigente1 in materia e potranno avere una durata massima di 6 mesi.
Ad ogni tirocinante verrà riconosciuta una somma a titolo di indennità di partecipazione dell’importo di seguito indicato, commisurato alla particolare condizione dei beneficiari:
− € 800,00 mensili al lordo degli oneri di legge per i soggetti in esecuzione penale esterna;
− € 500,00 mensili al lordo degli oneri di legge per i detenuti semiliberi e i detenuti ammessi al lavoro all’esterno ai sensi dell’art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario nonché per i soggetti presi in carico dall’USSM.
Gli importi sopra indicati si intendono comprensivi degli oneri fiscali, se dovuti, dell’assicurazione INAIL contro gli infortuni e le malattie professionali nonché dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
Il numero massimo di tirocinanti (curriculari ed extracurriculari) che può essere accolto contemporaneamente dal soggetto ospitante è stabilito in base al numero di dipendenti a tempo indeterminato presenti presso ogni singola unità operativa in cui si svolgerà il tirocinio, entro i limiti di seguito indicati:
a) un tirocinante per le unità con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 0 a 5; in assenza di dipendenti l’impresa dovrà comunque assicurare il tutoraggio;
b) non più di 2 tirocinanti per le unità con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 6 e 19;
c) non superiore al 10%, con arrotondamento all’unità superiore, per le unità con un numero di dipendenti a tempo indeterminato pari o superiore a 20.
I soci lavoratori delle società cooperative e i lavoratori assunti con contratto di apprendistato ai fini del computo, sono considerati come lavoratori dipendenti a tempo indeterminato.
I limiti numerici di cui alle lettere a), b), c), non si applicano ai tirocini promossi o attivati in favore dei disabili di cui alla l. n. 68/1999 e s.m. e i. e delle persone svantaggiate di cui alla l.
n. 381/1991 e s.m. e i., nonché dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.
1 D.G.R. n. 1354 del 2.12.2013 “Disciplina tirocini extracurriculari ai sensi dell’art. 1 della L.R. n. 17 del 17/09/2013 e disposizioni organizzative in materia di tirocini” – Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari”; D.D. della Xxxxxxx Xxxxxx x. 00000 del 23.12.2013 “Approvazione del modello della convenzione di tirocinio extracurriculare e dei modelli di progetto formativo ai sensi della Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari (art. 1, L.R. 17.09.2013 n. 17)”.
In caso di figure professionali regolamentate con l’istituzione di appositi Albi o Ordini professionali, non sono ammissibili i tirocini obbligatori per l’iscrizione agli stessi.
L’attività di tutoraggio e assistenza durante il tirocinio formativo, insieme al monitoraggio dell’esperienza lavorativa, saranno curati congiuntamente dal soggetto attuatore e dal soggetto ospitante attraverso propri referenti.
L’avvio di ogni tirocinio potrà avvenire previa approvazione da parte dei competenti Uffici dell’Area Lavoro Formazione Scuola e Politiche Comunitarie e Culturali di apposita convenzione e relativo progetto formativo individuale.
Gli Uffici stessi si riservano di adottare apposite disposizioni al fine di definire eventuali ulteriori procedure attuative e i modelli di convenzione e di progetto formativo individuale, tenendo conto delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia.
I progetti dovranno contenere l’elenco dei soggetti disponibili ad ospitare i tirocinanti e la relativa dichiarazione di disponibilità.
Azione n. 4 Attività laboratoriali
Le attività laboratoriali consistono in attività pratiche per detenuti non ammessi al lavoro all’esterno, da realizzarsi presso i laboratori specialistici degli Istituti penitenziari, nell’ambito delle quali è previsto il riconoscimento a ciascun partecipante di un’indennità di frequenza pari ad € 2,60 per ciascuna ora effettivamente svolta, per un massimo di 40 ore settimanali e 6 mesi.
L’esperienza lavorativa in laboratorio dovrà essere progettata con un approccio per competenze con riferimento a uno specifico profilo professionale.
Nel caso in cui il profilo professionale individuato sia ricompreso nel Repertorio dei profili professionali della Regione Umbria, di cui alla D.G.R. n. 168/2010 e s.m.i., il progetto dovrà fare riferimento alla descrizione e alle U.C. in esso riportate, viste come standard minimo di riferimento, incrementabile opzionalmente attraverso aggiunta di ulteriori U.C. e/o più dettagliata specificazione di quelle in essere. Nel caso in cui venga individuato un profilo professionale non ricompreso nel Repertorio regionale, è facoltà del soggetto proponente fare ricorso ad una o più U.C. già presenti nel Repertorio o in altri Repertori regionali o nazionali.
L’indennità di frequenza non si configura come retribuzione da lavoro di qualsiasi natura, non instaurandosi un rapporto di lavoro né con la Provincia di Perugia né con gli istituti penitenziari. L’indennità di frequenza non è soggetta a detrazioni previdenziali e assicurative. Ai soli fini fiscali, è assimilata ai redditi di lavoro dipendente, ai sensi dell’art. 47, primo comma, lett. C del D.P.R. n. 917 del 22 dicembre 1986 (TUIR).
I soggetti attuatori sono tenuti, prima dell’avvio del laboratorio, ad attivare la procedura assicurativa INAIL e quella per la responsabilità civile verso terzi a favore dei beneficiari, secondo quanto disposto dalle “Note di indirizzo regionali”.
L’attività di tutoraggio e assistenza in laboratorio, insieme al monitoraggio dell’esperienza lavorativa, saranno curati congiuntamente dal soggetto attuatore e dal soggetto ospitante attraverso propri referenti.
Art. 7 Preventivo dei progetti e parametri di costo
Nella formulazione del preventivo di progetto, l’importo massimo che il soggetto proponente può indicare come costo totale è desumibile dall’applicazione dei parametri, degli standard e dei massimali di seguito specificati per ogni tipologia di azione:
a) azione n. 1 - informazione, orientamento, counselling e bilancio di competenze, accompagnamento: il costo riconoscibile è calcolato sulla base dell’importo massimo di € 500,00 per ciascun destinatario delle attività;
b) azione n. 2 – formazione: applicazione del costo standard ex D.G.R. n. 1326/2011 – tipologia formativa Formazione permanente aggiornamento professionale e tecnico
Riconoscimento integrale dei costi di progettazione: tale parametro viene applicato nell’ipotesi in cui le unità di competenza proposte siano nuove, per almeno la metà del
totale, rispetto a quelle presenti nel Repertorio dei profili professionali di cui alla D.G.R. n. 168 del 08.02.2010.
TIPOLOGIA FORMATIVA | Durata ore | COSTO STANDARD SULLA DURATA | COSTO STANDARD SUL MONTE ORE |
Formazione permanente aggiornamento professionale e tecnico | < 50 | 140,67 | 0,47 |
00-000 | 000,79 | 0,66 |
Riconoscimento al 50% dei costi di progettazione: tale parametro viene applicato nell’ipotesi in cui le unità di competenza proposte siano nuove, per meno della metà del totale, rispetto a quelle presenti nel Repertorio dei profili professionali di cui alla D.G.R. n. 168 del 08.02.2010.
TIPOLOGIA FORMATIVA | Durata ore | COSTO STANDARD SULLA DURATA | COSTO STANDARD SUL MONTE ORE |
Formazione permanente aggiornamento professionale e tecnico | < 50 | 139,84 | 0,47 |
00-000 | 000,66 | 0,66 |
Riconoscimento al 25% dei costi di progettazione: tale parametro viene applicato nell’ipotesi in cui nessuna delle unità di competenza proposte sia nuova rispetto a quelle presenti nel Repertorio dei profili professionali di cui alla D.G.R. n. 168 del 08.02.2010.
TIPOLOGIA FORMATIVA | Durata ore | COSTO STANDARD SULLA DURATA | COSTO STANDARD SUL MONTE ORE |
Formazione permanente aggiornamento professionale e tecnico | < 50 | 139,43 | 0,47 |
00-000 | 000,10 | 0,66 |
c) azione n. 3 – tirocinio formativo extracurriculare: oltre al costo dell’indennità di partecipazione assegnata a ciascun partecipante, per un importo mensile variabile in funzione della condizione del beneficiario come specificato nel precedente articolo 6, è previsto il riconoscimento dei costi per l’attività di tutoraggio e di sostegno ai tirocinanti, svolte sia dal soggetto attuatore che dal personale del soggetto ospitante, pari ad euro 1.000,00 per ciascun tirocinante fino ad un massimo complessivo di 15.000,00 euro per l’intera azione;
d) azione n. 4 – attività laboratoriali: oltre al costo dell’indennità di frequenza assegnata a ciascun partecipante, in misura pari a € 2,60 per ogni ora effettivamente svolta, è previsto il riconoscimento dei costi per l’attività di tutoraggio e di assistenza tecnica in laboratorio ai partecipanti, svolte dal soggetto attuatore, pari ad euro 1.000,00 per ciascun partecipante fino ad un massimo complessivo di 15.000,00 euro per l’intera azione;
e) si riconosce un massimo del 2%, calcolato sul totale del costo delle indennità di partecipazione e delle indennità di frequenza relative alle azioni n. 3 e 4, per il finanziamento delle attività di gestione amministrativo-finanziaria, monitoraggio e valutazione delle azioni stesse;
f) azione n. 5 – attività di sensibilizzazione: si riconosce un costo massimo pari al 5% del costo totale del progetto.
Il finanziamento del progetto sarà determinato, nel limite del contributo pubblico totale richiesto nella domanda di finanziamento, sulla base del costo di tutte le azioni previste, risultante dall’applicazione dei criteri e parametri suddetti.
L’importo riconosciuto verrà erogato al Soggetto attuatore, assegnatario del finanziamento, sulla base delle attività effettivamente realizzate in ottemperanza a quanto stabilito dalle Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi formazione e politiche attive del lavoro” di cui alla D.G.R. n. 2000/2003 e successive modifiche ed integrazioni nonché dalla D.G.R. n. 1326 del 07.11.2011 e successive disposizioni attuative in ordine alla metodologia di applicazione dei costi unitari standard delle azioni formative.
I costi imputabili al progetto devono ispirarsi a principi di economia e sana gestione finanziaria, nel rispetto del rapporto costi/benefici.
Art. 8 Priorità
I progetti dovranno tenere conto dei seguenti campi trasversali d’intervento del P.O.R. F.S.E. 2007-2013 della Regione Umbria - obiettivo “Competitività regionale e occupazione”, come descritti nella D.G.R. n. 303/2008:
− parità di genere e pari opportunità;
− interculturalità.
Tali campi trasversali costituiscono obiettivi prioritari della programmazione comunitaria regionale e provinciale, alla realizzazione dei quali i progetti devono mirare.
La valutazione dei progetti proposti sul presente avviso terrà conto, pertanto, del perseguimento di tali obiettivi attraverso l’assegnazione di appositi punteggi.
In via generale, le priorità individuate come campi trasversali d’intervento del F.S.E. possono essere perseguite come segue:
- parità di genere e pari opportunità per tutti nell’accesso all’istruzione, alla formazione e al lavoro, con una logica di intervento fondata sul mainstreaming che garantisca, da un lato, una presenza femminile riflettente la situazione del mercato del lavoro e la promozione di azioni specifiche per la partecipazione delle donne e, dall’altro, la previsione di misure di accompagnamento, finalizzate a perseguire il successo formativo e l’inclusione sociale delle persone in condizione di svantaggio.
Il conseguimento di tale priorità, potrà essere realizzato attraverso la previsione di:
- un obiettivo quantificato della presenza di destinatari per genere;
- modalità attuative tali da consentire la fruizione da parte dei destinatari;
- il coinvolgimento di organismi che possano garantire un contributo alla realizzazione della priorità;
- strumenti e servizi finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio e/o a conciliare la vita familiare con l’inserimento nelle attività;
- l’eventuale collegamento con azioni di sensibilizzazione, informazione, promozione e accordi tra le parti sociali realizzate da altri soggetti/progetti già esistenti a livello locale;
- interculturalità: attraverso interventi che guardino alle politiche di integrazione, inclusione e valorizzazione di culture differenti quale strumento per cogliere e per valorizzare tutte le risorse chiamate a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e di coesione sociale. Le azioni previste dai progetti dovranno, pertanto, agire sui versanti dell’integrazione educativa formativa e sociale nonché della valorizzazione professionale e occupazionale degli immigrati.
Ai fini dell’assegnazione del punteggio aggiuntivo previsto nei criteri di valutazione di cui all’art. 10, i progetti dovranno esplicitare chiaramente le modalità per il perseguimento delle priorità, compilando l’apposita sezione del formulario (Modello 2).
Art. 9 Documentazione e modalità di presentazione dei progetti
Per la presentazione delle proposte progettuali occorre, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
1. domanda di finanziamento in bollo (€ 16,00) (Modello 1), regolarmente sottoscritta in originale e compilata in ogni sua parte secondo le specifiche indicazioni contenute nel modello stesso e rilegata con pagine numerate progressivamente;
2. apposito formulario di progetto (Modello 2), compilato in ogni sua parte secondo le specifiche indicazioni contenute nel modello stesso, completo della documentazione richiesta e rilegato con pagine numerate progressivamente;
3. supporto informatico contenente copia integrale, scansionata e salvata in formato PDF, della domanda di finanziamento regolarmente sottoscritta, del formulario di progetto e di tutta la documentazione presentata in forma cartacea.
La domanda di finanziamento e tutte le dichiarazioni eventualmente necessarie dovranno essere sottoscritte ai sensi dell’art. 38 del T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato con D.P.R. n. 445 del 28.12.2000, ossia occorre allegare copia chiara e leggibile di un documento di identità in corso di validità di ciascun soggetto firmatario.
La documentazione di cui sopra dovrà essere inserita in un’unica busta riportante la dicitura “Avviso pubblico per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte ad esecuzione penale anno 2014” e dovrà essere trasmessa esclusivamente a mezzo raccomandata a/r, indirizzata a Provincia di Perugia – Servizio Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione, Xxx Xxxxxxx, 000 – 00000 Xxxxxxx, entro il termine perentorio indicato all’art. 5 del presente avviso.
Ai fini dell’osservanza del suddetto termine farà fede il timbro postale di spedizione. L’Amministrazione Provinciale non si assume alcuna responsabilità per eventuali disguidi postali o, comunque imputabili a terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 10 Ammissibilità e valutazione
I progetti, in conformità con quanto previsto dalle Determinazioni del Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro della Regione Umbria n. 21/2009 e n. 2152/2011, saranno ritenuti ammissibili se:
- presentati con le modalità indicate al precedente art. 9 entro i termini perentori previsti all’art. 5 del presente Avviso;
- presentati da soggetto ammissibile ai sensi dell’art. 3 del presente avviso ed aventi il sostegno del soggetto promotore di cui all’art. 4;
- completi e conformi alle indicazioni contenute nell’avviso stesso e nella relativa modulistica;
- aventi sede di svolgimento nella provincia di Perugia.
Si precisa che, ai fini dell’ammissibilità, la domanda di finanziamento, il formulario di progetto e i connessi allegati dovranno essere accuratamente compilati nel rispetto delle specifiche indicazioni contenute nei relativi modelli. Inoltre la stessa domanda di finanziamento e tutte le dichiarazioni eventualmente necessarie dovranno essere regolarmente sottoscritte con le modalità di cui al precedente art. 9.
La modulistica e tutta la documentazione relativa ad un progetto dovrà essere inserita e trasmessa in un’unica busta.
Non è consentita la trasmissione di più di un progetto nella medesima busta, pena l’inammissibilità di tutti i progetti contenuti nella stessa.
Con particolare riferimento alla Domanda di finanziamento (Mod. 1) si precisa che costituisce motivo di inammissibilità: la mancata o incompleta individuazione e/o identificazione del soggetto proponente; la mancanza della dichiarazione di impegno a costituirsi in ATI/ATS ove
prevista; la mancanza di una precisa indicazione dell’ammontare del finanziamento richiesto; la mancata produzione delle dichiarazioni richieste.
Si precisa, altresì, che costituisce motivo di inammissibilità la mancata produzione della lettera di adesione al progetto da parte del soggetto promotore, elaborata sulla base dell’apposito modello allegato al formulario di progetto e regolarmente sottoscritta.
L’istruttoria di ammissibilità dei progetti viene eseguita a cura degli Uffici competenti del Servizio Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione. Non è prevista la richiesta di integrazioni a progetti incompleti o non adeguatamente compilati.
I progetti ammissibili sono sottoposti a successiva valutazione di merito effettuata da un Nucleo Tecnico di Valutazione appositamente nominato dal Direttore dell’Area Lavoro, Formazione Scuola e Politiche Comunitarie e Culturali della Provincia di Perugia ai sensi dell’art. 3 del “Regolamento del Nucleo Tecnico di Valutazione dei progetti di formazione professionale e delle iniziative di politiche attive del lavoro” approvato con D.G.P. n. 147 del 02.05.2011.
Ai sensi dell’art. 4 del suddetto regolamento è facoltà del Nucleo di Valutazione richiedere chiarimenti in relazione ai progetti presentati.
Per l’espletamento dei suoi compiti il NTV può avvalersi, ex art. 5 del Regolamento stesso, dell’assistenza tecnica di professionalità esterne esperte in procedure di valutazione, individuate con adeguati strumenti di evidenza pubblica.
La valutazione dei progetti avviene sulla base dei criteri generali di seguito indicati e degli specifici sub-criteri ad essi relativi, riportati nell’allegato 1) al presente avviso:
finalizzazione dell’attività fino a 35 punti qualità progettuale fino a 45 punti innovazione e trasferibilità fino a 10 punti rispondenza alle priorità fino a 10 punti
parità di genere e pari opportunità 6 punti Interculturalità 5 punti
Ai sensi dell’art. 4 del Regolamento sopra richiamato, nella seduta di insediamento è facoltà del Nucleo Tecnico di Valutazione definire, nell’ambito dei suddetti criteri e sub-criteri, specifiche linee guida e relativi descrittori che agevolino l’applicabilità degli stessi.
I progetti saranno approvati e giudicati finanziabili al raggiungimento di un punteggio minimo globale di 70/100.
A parità di punteggio precederanno i progetti che avranno conseguito il punteggio maggiore nel totale dei criteri generali 1), 2), 3).
Al termine dell’attività di valutazione il NTV formula le relative proposte di graduatoria.
Art. 11 Approvazione graduatorie e finanziamento
La Provincia di Perugia procederà, con Determinazione del Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione, all’approvazione di graduatorie dei progetti pervenuti distinte per ognuna delle strutture periferiche dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile individuate nell’art. 2.
Procederà, quindi, al finanziamento dei progetti approvati, secondo l’ordine della relativa graduatoria, sino ad esaurimento delle risorse stanziate per la struttura stessa.
La Provincia si riserva comunque la facoltà di integrare la dotazione finanziaria dell’Avviso, al fine del finanziamento di un maggior numero di progetti, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse comunitarie, nazionali o regionali, anche provenienti dalla programmazione del FSE 2014-2020, in corso di predisposizione, ai sensi del secondo comma dell’art. 65 del
Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17.12.2013, al verificarsi delle condizioni richiamate dal PO 2014-2020 in corso di specificazione e nel rispetto delle caratteristiche ivi previste dopo la definitiva approvazione dello stesso.
A tal fine, sulla base di specifiche esigenze evidenziate dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, potrà individuare come beneficiarie dell’integrazione solo alcune delle strutture periferiche elencate all’articolo 2.
Allo stesso modo potrà procedere qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse a seguito della mancata presentazione di progetti per una delle strutture suddette o a seguito della mancata approvazione - in esito alla valutazione – di un numero di progetti sufficiente ad esaurire la dotazione finanziaria stanziata per la singola struttura.
Art. 12 Termine del procedimento e comunicazione ai Soggetti proponenti
Il procedimento si conclude entro il termine di 90 giorni dalla scadenza dell’avviso con l’adozione del provvedimento di approvazione delle graduatorie di cui al punto precedente e di assegnazione dei finanziamenti.
Successivamente la Provincia provvede alla pubblicazione delle graduatorie sul portale della Provincia di Perugia all’indirizzo web xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx e provvede a dare comunicazione ai soggetti proponenti della conclusione del procedimento anche mediante avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. L’avvenuta approvazione del finanziamento sarà comunicata ai soggetti assegnatari tramite apposita notifica scritta.
In caso di inosservanza del termine di conclusione del procedimento senza giustificato motivo ed adeguata comunicazione i soggetti proponenti possono proporre ricorso al TAR Umbria.
Art. 13 Avvio e conclusione dei progetti
Xxxx la revoca del finanziamento, il soggetto attuatore dovrà dare avvio alle attività previste dal progetto entro i termini che saranno fissati nel provvedimento di notifica dell’ammissione al finanziamento e concluderle, salvo diversa indicazione contenuta nel provvedimento stesso, entro giugno 2015.
Art. 14 Diritti sui prodotti delle attività
I prodotti di qualsiasi natura che dovessero costituire risultato, principale o meno, delle attività finanziate dovranno essere conservati presso i soggetti attuatori. Per quanto concerne diritti di proprietà e destinazione dei prodotti si fa integrale riferimento alla disciplina delle "Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi di formazione e politiche attive del lavoro" di cui alla D.G.R. n. 2000 del 22.12.2003 e successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 15 Informazione e pubblicità
In tema di informazione e pubblicità degli interventi e delle operazioni di cui al presente avviso i soggetti attuatori dovranno attenersi alle disposizioni del Regolamento Comunitario vigente in materia (Reg. CE 1828/2006) e delle “Linee guida e manuale d’uso per la comunicazione e la pubblicizzazione degli interventi co-finanziati dal Programma Operativo Regionale (POR) Umbria FSE Obiettivo competività regionale e occupazione 2007-2013” approvate con D.G.R. n. 1346 del 14.11.2011.
Hanno, altresì, obbligo di citare la Provincia di Perugia e la Regione Umbria in ogni iniziativa pubblicitaria o di informazione.
Art. 16 Tutela della privacy
Ai sensi del D.Lgs. n. 196 del 30.06.2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” si informa che i dati personali forniti saranno utilizzati nell’ambito delle finalità istituzionali dell’Ente per l’espletamento del procedimento in esame e verranno utilizzati esclusivamente per tale scopo. Il loro conferimento è obbligatorio, pena l’esclusione dal procedimento stesso. I dati forniti potranno essere oggetto di comunicazione ai competenti organi dell’Unione Europea, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Umbria, nonché ad altri soggetti pubblici o privati, previsti dalle norme di legge o di regolamento, per lo svolgimento delle rispettive attività istituzionali.
Potranno esercitarsi i diritti previsti dall’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 e, in particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge nonché di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
Titolare del trattamento dei dati è la Provincia di Perugia con sede in Xxxxxx Xxxxxx x. 00 – Perugia. Responsabile del trattamento è il Dirigente del Servizio Politiche Attive del Lavoro Formazione e Istruzione.
I soggetti attuatori che realizzano i progetti dovranno garantire la riservatezza delle informazioni (dati anagrafici, patrimoniali, statistici e di qualunque altro genere), limitando il loro utilizzo alle sole finalità istituzionali previste negli interventi del presente avviso.
Art. 17 Informazioni sul procedimento Amministrativo
Ai sensi della L. 241/90 e successive modifiche e integrazioni e del vigente “Regolamento sul rapporto tra i cittadini e l’Amministrazione nello svolgimento delle attività e dei procedimenti amministrativi”, la Struttura organizzativa cui è attribuito il procedimento e l’adozione del relativo provvedimento conclusivo è: Servizio Politiche del Lavoro, Formazione e Istruzione della Provincia di Perugia – Dirigente Responsabile Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx – Responsabile del procedimento Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx.
L’Ufficio presso cui si può prendere visione degli atti del procedimento è l’Ufficio Programmazione Interventi Formativi e Politiche Attive del Lavoro.
Il diritto di accesso può esercitarsi rivolgendosi agli Sportelli del Cittadino ed ai Servizi Decentrati della Provincia di Perugia.
Art. 18 Informazioni sull’avviso
Il presente avviso e i relativi formulari sono reperibili all’indirizzo web xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx,
Per ogni utile informazione relativa all’avviso stesso e alla elaborazione e presentazione del progetto gli interessati potranno rivolgersi a:
▪ Servizio Politiche Attive del Lavoro Formazione e Istruzione della Provincia di Perugia
Ufficio Programmazione Interventi Formativi e Politiche Attive del Lavoro
Via Palermo, 106 – 06124 Perugia
Tel. 075/0000000 - 075/3681630 – 075/3681340 - 075/3681545.
Inoltre, per la consultazione dell’avviso e della relativa modulistica ed eventuali contatti, gli interessati potranno rivolgersi a:
Centro per l’Impiego di Perugia Via Palermo, 106 - Tel.075/0000000 - 075/0000000 - Fax 075/0000000
(Apertura: dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,00; giovedì ore 15,00-17,00) e-mail: xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
Centro per l’Impiego di Foligno Piazza XX Settembre n. 15 – Tel 0742/340655 - Fax 0742/342897
(Apertura: dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,00; martedì e giovedì ore 15,00-17,00) e-mail: xxxxxx.xxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
Centro per l’Impiego di Xxxxx xx Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxx xxxxx Xxxxxxx, 00 – Tel 075/0000000 -
Fax 075/0000000
(Apertura: dal lunedì al venerdì ore 8,30-13,00; lunedì e giovedì ore 15,00-17,00) e-mail: xxxxxx.xxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xx
Art. 19 Riferimenti normativi
La Provincia di Perugia adotta il presente avviso in coerenza ed attuazione
− del Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo Sociale Europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999;
− del Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio del 11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999 e successive modifiche e integrazioni;
− del Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/06;
− del Regolamento (UE) n. 539/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 giugno 2010 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, per quanto riguarda la semplificazione di taluni requisiti e talune disposizioni relative alla gestione finanziaria;
− del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale Europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
− del Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea con Decisione Comunitaria n. C(2007)3329 del 13.07.2007;
− del Programma Operativo Regionale FSE 2007-2013 – Ob. 2 “Competitività regionale e Occupazione” approvato dalla Commissione Europea con Decisione Comunitaria n. C(2007) 5498 dell’ 8.11.2007;
− della D.G.R. n. 2031 del 3.12.2007 con la quale si è presto atto della Decisione della Commissione Europea n. C(2007) 5498 dell’ 8.11.2007;
− della D.G.R. n. 2032 del 3.12.2007 che istituisce il Comitato di Sorveglianza del POR FSE 2007-2013 Ob. 2 “Competitività regionale e Occupazione”, nella cui prima seduta del 21.12.2007 sono stati adottati i criteri di selezione dei progetti da finanziare con il contributo del Fondo Sociale Europeo;
− della D.G.R. n. 546 del 16.05.2012 avente ad oggetto “POR UMBRIA FSE 2007-2013, Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione. Preadozione della proposta di modifica ai sensi degli articoli 33 – 48, comma 3 – 65, lett. g del Reg. CE n. 1083/2006”;
− della Decisione della Commissione C(2012) 8686 del 27.11.2012 che approva la proposta di cui alla D.G.R. n. 546/2012;
− della D.G.R. n. 1493 del 26.11.2012 “avente ad oggetto “POR UMBRIA FSE 2007- 2013, Obiettivo Competitività Regionale ed Occupazione. Preadozione della proposta di modifica ai sensi degli articoli 33 – 48, comma 3 – 65, lett. g del Reg. CE n. 1083/2006 al fine di contribuire al sostegno dei territori e della popolazione delle Regioni Xxxxxx Xxxxxxx, Lombardia e Veneto colpite dal terremoto nel mese di maggio 2012”;
− della Decisione della Commissione C(2013) 2391 del 29.04.2013 che approva la proposta sopra richiamata;
− della D.G.R. n. 624 del 19.06.2013 “POR Umbria FSE 2007-2013 Ob. Competitività Regionale ed Occupazione. Presa d’atto della Decisione di adozione della Commissione Europea n. c(2013)2391 del 29.04.2013. Pubblicazione”;
− della Legge Quadro Nazionale 21.12.1978 n. 845 in materia di formazione professionale;
− della Legge Regionale n. 69/81 “Norme sul sistema formativo regionale” come modificata dalla Legge Regionale 28 maggio 1991 n. 14;
− della Legge Regionale n. 3/99 con la quale sono state trasferite alle Province le funzioni amministrative relative all’organizzazione, gestione e vigilanza delle attività di Formazione Professionale nonché alla predisposizione del Piano Annuale Attuativo Provinciale;
− della Legge 24.06.1997, n. 196 “Norme in materia di promozione dell’occupazione”;
− del D.lgs. n. 181/2000 “Disposizioni per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell’art. 45, comma 1, lettera a) della Legge 17.05.1999, n. 144” e del D.lgs. n. 297/2002 “Disposizioni modificative e correttive del D.lgs. n. 181 del 21.04.2000, recante norme per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in attuazione dell’art. 45, comma 1, lettera a) della Legge 17.05.1999, n. 144”;
− del D.lgs. n. 276 del 10.09.2003 “Attuazione alle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla Legge 14 febbraio 2003, n. 30” e successive modifiche ed integrazioni;
− della D,G.R. del 16 dicembre 2013 n. 1498 avente ad oggetto gli “indirizzi per l’attuazione del sistema regionale dei servizi per l’impiego del D.Lgs n.181/2000 e successive modifiche e integrazioni”;
− D.G.R. n. 1354 del 2.12.2013 “Disciplina tirocini extracurriculari ai sensi dell’art. 1 della L.R. n. 17 del 17/09/2013 e disposizioni organizzative in materia di tirocini” – Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari”;
− D.D. della Xxxxxxx Xxxxxx x. 00000 del 23.12.2013 “Approvazione del modello della convenzione di tirocinio extracurriculare e dei modelli di progetto formativo ai sensi della Direttiva di attuazione dei tirocini extracurriculari (art. 1, L.R. 17.09.2013 n. 17)”.
− della Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
− dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante “Linee-guida in materia di tirocini” del 24 gennaio 2013;
− della Legge regionale n. 17 del 17 settembre 2013 avente ad oggetto “Ulteriori modificazioni ed integrazioni delle leggi regionali 21 ottobre 1981 n. 69 (Norme sul sistema formativo regionale) e 23 marzo 1995 n. 12 (Agevolazioni per favorire l’occupazione giovanile con il sostegno di nuove iniziative imprenditoriali)”;
− della D.G.P. n. 194 del 14.04.2009 con la quale è stato approvato il Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Perugia, la Direzione Provinciale del Lavoro, le Direzioni Provinciali dell’INPS e dell’INAIL e la Commissione Provinciale Tripartita per le Politiche del Lavoro per la promozione dei “tirocini di qualità” a garanzia di un corretto utilizzo di tali strumenti di politica attiva del lavoro;
− della Legge Regionale n. 11 del 23.07.2003 avente ad oggetto “Interventi a sostegno delle politiche attive del lavoro, modificazioni ed integrazioni della Legge Regionale n. 41 del 25.11.1998 e disciplina del Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili”;
− del Documento Annuale di Programmazione della Regione Umbria (DAP) 2014-2016, approvato con risoluzione del Consiglio Regionale n. 305 del 4.02.2014 e pubblicato nel BUR Supplemento straordinario al n. 9 del 26 febbraio 2014;
− D.C.R. n. 72 del 5.07.2011 avente ad oggetto l’approvazione del Piano triennale 2011- 2013 per le Politiche del Lavoro, ai sensi della L.R. 25.11.1998 n. 41 art. 3, come modificata e integrata dalla L.R. 23.07.2003 n. 11;
− D.G.R. n. 1265 del 11.11.2014 avente ad oggetto “Piano operativo delle politiche per la crescita e l’occupazione – Sezione II: Programma annuale regionale per gli interventi a sostegno del lavoro. Integrazioni e a adozione definitiva.”
− della D.G.R. n. 1948 del 9 dicembre 2004 avente ad oggetto l’approvazione del Regolamento e Dispositivo regionale in materia di accreditamento delle attività di formazione e/o orientamento per la fase a regime;
− della D.G.R. n. 656 del 23 aprile 2007 “POR Ob. 3 Sistema di mantenimento dell’accreditamento a regime: approvazione procedura attuativa, bando pubblico, modulistica, procedura e documentazione controlli a campione”;
− della D.G.R. n. 1429 del 3.09.2007 “Approvazione della direttiva crediti”;
− della D.G.R. n. 181 del 25.02.2008 “Prime misure di attuazione della Direttiva regionale sul riconoscimento dei crediti formativi”;
− della X.X.X. x. 00 xxx 00.0.0000 avente ad oggetto “Direttiva sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione”;
− della D.G.R. n. 168 del 8.02.2010 “Approvazione dell’aggiornamento del Repertorio regionale dei profili professionali”;
− della D.D. della Regione Umbria n. 9486 del 08.11.2010 “Entrata in vigore del Repertorio degli standard di attestazione di cui all’art. 5 della D.G.R. n. 51/2010”;
− della D.G.R. n. 1518 del 12.12.2011: “Approvazione del Repertorio regionale degli standard di percorso formativo”;
− della D.G.R. n. 93 del 31.01.2011 “Entrata in vigore del sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione di cui alla D.G.R. n. 51/2010”;
− della D.G.R. n. 958 del 30.07.2012 “Aggiornamento del Repertorio regionale degli standard di percorso formativo”;
− della D.G.R. n. 1316 del 29.10.2012 e s.m.i relativa all’aggiornamento del Repertorio regionale dei profili professionali e del Repertorio regionale degli standard di percorso formativo;
− della D.D. dell’Area Lavoro Formazione Scuola e Politiche Comunitarie n. 357 del 31.01.2011 “Entrata in vigore del Repertorio Regionale degli standard di attestazione ex art. 5 D.G.R. n. 51/2010: presa d’atto della Det. Dir. Regione Umbria n. 9486/10 ed integrazione modulistica”;
− della D.G.R. n. 303 del 26.03.2008 “POR Umbria FSE 2007-2013, Obiettivo 2 Competitività Regionale ed Occupazione. D.G.R. n. 183 del 25.02.2008. Approvazione definitiva del documento di indirizzo per l’attuazione degli interventi”;
− della D.G.R. n. 1946 del 23.12.2009 avente ad oggetto “Approvazione definitiva del documento denominato Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2007
– 2013, Obiettivo 2 Competitività regionale ed Occupazione - Decisione Commissione Europea n. C(2007) 5498 dell’8.11.2007 - Xxxxxxxxx per l’attuazione degli interventi biennio 2010-2011”;
− della D.G.R. n. 186 del 8.02.2010 avente ad oggetto “Approvazione definitiva del documento denominato Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2007
– 2013, Obiettivo 2 Competitività regionale ed Occupazione - Decisione Commissione Europea n. C(2007) 5498 dell’8.11.2007 - Xxxxxxxxx per l’attuazione degli interventi biennio 2010-2011 – Precisazioni e rettifica tabelle finanziarie”;
− della D.G.R. n. 479 del 16.05.2011 “POR Umbria FSE 2007-2013. Disposizioni modificative ed integrative alla D.G.R. dell’8 febbraio 2010 n. 186”;
− della D.G.R. n. 645 del 20 06.2011 “POR Umbria FSE 2007-2013. Estensione all’anno 2012 degli indirizzi per l’attuazione degli interventi biennio 2010-2011 di cui alla D.G.R. n. 1946 del 23.12.2009 e s.m.i.”;
− della D.G.R. n. 1472 del 6 12.2011 “POR Umbria FSE 2007-2013. D.G.R. n. 645 del
20.06.2011 che estende all’anno 2012 gli indirizzi per l’attuazione degli interventi previsti per il biennio 2010-2011 di cui alla D.G.R. n. 1946/2009 e s.m.i. Modifiche ed integrazioni”;
− della D.G.R. n. 406 del 08.05.2013 “POR Umbria FSE 2007-2013: approvazione progetti Centri per l’Impiego (CPI) 2013 e riparto risorse annualità 2013 tra le Province di Perugia e Terni;
− della D.G.R. n. 84 del 03.02.2014 “POR Umbria FSE 2007-2013. Asse I Adattabilità – Asse III Inclusione Sociale. Integrazione risorse a favore della Provincia di perugia per complessivi € 2.000.000,00”;
− delle “Note di indirizzo in merito alla programmazione, gestione, vigilanza e rendicontazione di interventi di formazione e politiche del lavoro” di cui alla D.G.R. n. 2000 del 22.12.2003 e successive modifiche ed integrazioni;
− della Determinazione Dirigenziale del Servizio Politiche attive del lavoro della Regione Umbria n. 6994 del 05.08.2010 “POR Umbria FSE 2007/2013. Approvazione modifiche al nuovo schema di piano finanziario ed integrazione della D.D. n. 2201 del 16.03.2010”;
− della D.D. della Regione Umbria del 9 gennaio 2009, n. 21 “POR Umbria FSE 2007 – 2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione. Adozione manuale dei controlli di primo livello in attuazione degli articoli 13 del Reg. CE n. 1828/2006, 71 e 60 del Reg. CE n. 1083/2006”;
− della D.D. della Regione Umbria del 1 aprile 2011, n. 2152 “POR Umbria FSE 2007 – 2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione. Modifica al manuale dei controlli di primo livello adottato con D.D. n. 21 del 09.01.2009”;
− della D.D. della Regione Umbria n. 8850 del 12.11.2012 avente ad oggetto “POR Umbria FSE 2007-2013 Ob.2 Competitività regionale e occupazione. Integrazione al manuale dei controlli di primo livello adottato con D.D. n.21/2009 e s.m.i. e modificata dalla D.D. n.3346/2012”
− della D.D. della Regione Umbria del 29 luglio 2009, n. 7206, “POR Umbria FSE 2007 – 2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione. Presa d’atto approvazione della Descrizione dei sistemi di gestione e Controllo da parte della Commissione Europea. Pubblicazione”;
− della D.D. della Regione Umbria n. 2669 del 20 aprile 2011 “POR Umbria FSE 2007- 2013 Ob.2 Competitività regionale e occupazione. Approvazione delle disposizioni per l’invio della dichiarazione finale delle spese e per la rendicontazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2007-2013 e da altre fonti di finanziamento”;
− della D.G.R. n. 1326 del 07.11.2011 avente ad oggetto “Approvazione della metodologia di applicazione dei costi standard alle azioni formative corsuali per la semplificazione della spesa del POR FSE Umbria 2007-2013”;
− della D.D. della Regione dell’Umbria n. 3346 dell’8.05.2012 “POR Umbria FSE 2007- 2013. Approvazione del disciplinare per l’attuazione dei progetti in regime di
semplificazione della spesa con unità di costi standard di cui all’art. 11.3 del Regolamento CE 1081/2006, modificato dal Regolamento (CE) 396/2009”,
− della D.G.R. n. 1346 del 14.11.2011 con la quale sono state approvate le Linee Guida e relativo manuale d’uso per la comunicazione e la pubblicizzazione degli interventi co- finanziati dal Programma Operativo Regionale (POR) Umbria, FSE “Obiettivo competitività regionale e occupazione” 2007-2013;
− della D.G.R. n. 205 del 13.03.2013 “Approvazione report sull’attuazione progetto interregionale “Interventi per il miglioramento dei servizi per l’inclusione socio- lavorativa dei soggetti in esecuzione penale” – Costituzione Tavolo di Governance e Tavolo Tecnico per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute ed ex detenute”;
− della D.G.R. n. 453 del 20.05.2013 “Integrazione componenti Tavolo di Governance e Tavolo Tecnico per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone detenute ed ex detenute di cui alla DGR 205/2013”;
− del verbale della riunione del Tavolo di Xxxxxxxxxx xxx 00 xxxxxxxx 0000 xxxxxx xx Xxxxxxx Xxxxxx;
− della D.G.P. n. 147 del 2.05.2011 con la quale è stato approvato il Regolamento del Nucleo Tecnico di Valutazione dei progetti di formazione professionale e delle iniziative di politiche del lavoro;
− della D.G.P. n. 250 del 2.08.2013 “Presa d'atto D.G.R.n.406/2013. Direttive in merito alla programmazione delle attività di politiche attive del lavoro e della formazione per l'annualità 2013/2014 nell'ambito del P.O.R. Umbria FSE 2007/2013”.
− della D.G.P. n. 106 del 24.03.2014 “Presa d'atto DD.GG.RR .n. 38/2013, n. 55/2014,
n. 84/2014, n. 108/2014 - Direttive in merito all’utilizzo delle risorse L. 53/2000 e POR Umbria FSE 2007-2013 Assi Adattabilità e Inclusione Sociale per l’annualità 2014”;
− della D.G.P. n. 143 del 24.04.2014, “Direttive per la formulazione di un avviso pubblico per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte ad esecuzione penale - anno 2014 - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 Asse 3 Inclusione Sociale”;
− della D.D. della Provincia di Perugia n. 3380 del 7.05.2014 “Approvazione schema "Avviso pubblico per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte ad esecuzione penale - anno 2014 - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 Asse 3 Inclusione Sociale";
− della D.D. della Regione Umbria n. 3545 del 8.05.2014 relativa al rilascio del Nulla osta per l’approvazione dell’Avviso pubblico suddetto;
− della D.D. della Provincia di Perugia n. 3510 del 19.05.2014 avente ad oggetto ”Approvazione dell’Avviso pubblico per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte ad esecuzione penale - anno 2014 - P.O.R. Umbria FSE 2007-2013 Asse 3 Inclusione Sociale e modulistica";
Perugia, 19.05.2014
Il Dirigente del
Servizio Politiche Attive del Lavoro, Formazione e Istruzione (Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx)
ALLEGATO 1)
PROVINCIA DI PERUGIA
AREA LAVORO FORMAZIONE SCUOLA E POLITICHE COMUNITARIE E CULTURALI
Avviso pubblico per interventi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte ad esecuzione penale
anno 2014
Criteri e sub-criteri di valutazione dei progetti
CRITERI E SUB-CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI
Criteri e sub-criteri | Punteggio |
1. CRITERIO GENERALE: Finalizzazione dell’attività | Max 35 punti |
1.1 Sub criterio: Pertinenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi dell’Avviso | max 4 punti |
1.2 Sub criterio: Adeguatezza e contestualizzazione dell’analisi dei fabbisogni | max 10 punti |
1.3 Sub criterio: Qualità della rappresentazione degli specifici fabbisogni e delle caratteristiche dei destinatari | max 10 punti |
1.4 Sub criterio: Coerenza della strategia del progetto rispetto ai fabbisogni individuati | max 5 punti |
1.4 Sub criterio: Adeguatezza delle partnership e delle reti di relazioni attivate per la realizzazione del progetto | max 6 punti |
2. CRITERIO GENERALE: Qualità progettuale | Max 45 punti |
2.1 Sub criterio: Coerenza e qualità del progetto in termini di architettura, organizzazione, monitoraggio e valutazione | max 13 punti |
2.2 Sub criterio: Qualità e congruenza delle singole azioni progettuali (obiettivi, contenuti, articolazione, competenze, impianto didattico, costi, ecc.) | max 24 punti |
2.3 Sub criterio: Coerenza delle risorse professionali, strumentali e strutturali con gli obiettivi del progetto | max 8 punti |
3. CRITERIO GENERALE: Innovazione/trasferibilità | Max 10 punti |
3.1 Sub criterio: Presenza di elementi di innovazione | max 5 punti |
3.2 Sub criterio: Qualità delle strategie di disseminazione e di trasferibilità dei risultati | max 5 punti |
4. CRITERIO GENERALE: Rispondenza alle priorità | Max 10 punti |
4.1 Sub criterio: Rispondenza alla priorità parità di genere e pari opportunità | max 6 punti |
4.2 Sub criterio: Rispondenza alla interculturalità | max 4 punti |
TOTALE PUNTEGGIO MASSIMO | 100 punti |