FONDO DI PREVIDENZA GENERALE
RIEPILOGO DELLE ENTRATE E DELLE USCITE DEI FONDI
FONDO DI PREVIDENZA GENERALE
ENTRATE
2,50%
0,03%
0,83%
0,19% 2,47%
42,90%
51,09%
Contributi "Quota A"
Trasferimento da altri enti per ricongiunzioni Contributi per maternità
Contributi di riscatto "Quota A"
Contributi commisurati al reddito professionale "Quota B" Contributi di riscatto "Quota B"
Contributi su compensi amm.ri Enti locali
USCITE
3,20%
19,78%
1,60%
1,40%
5,07%
16,17%
47,71%
3,67%
0,90%
0,50%
Pensioni ordinarie "Quota A" Pensioni a superstiti "Quota A" Integrazione al minimo Pensioni ordinarie "Quota B"
Pensioni a superstiti "Quota B"
Pensioni per invalidità "Quota A" Prestazioni assistenziali "Quota A" Indennità di maternità
Pensioni per invalidità "Quota B"
Prestazioni assistenziali "Quota B"
FONDO MEDICI MEDICINA GENARALE
92,34%
ENTRATE
2,04%
5,62%
Contributi ordinari Contributi di riscatto Contributi per ricongiunzione attiva
USCITE
2,98%
35,35%
55,03%
1,73%
0,77%
4,14%
Pensioni ordinarie Pensione per invalidità Pensioni a superstiti
Indennità in capitale Ricongiunzioni passive Invalidità temporanea
FONDO SPECIALISTI AMBULATORIALI
ENTRATE
91,49%
4,80%
3,71%
Contributi ordinari
Contributi di riscatto
Contributi per ricongiunzione attiva
USCITE
3,88%
26,66%
63,03%
3,02%
0,48%
2,93%
Pensioni ordinarie
Pensione per invalidità
Pensioni a superstiti
Indennità in capitale
Ricongiunzioni passive
Invalidità temporanea
FONDO SPECIALISTI ESTERNI
ENTRATE
3,72%
66,19%
1,52%
28,57%
Contributi ordinari
Contributi di riscatto
Contributi per ricongiunzione attiva
Contributi da società accreditate con il SSN
USCITE
2,03%
59,21%
31,24%
7,16%
0,05%
0,32%
Pensioni ordinarie
Pensione per invalidità
Pensioni a superstiti
Indennità in capitale
Ricongiunzioni passive
Invalidità temporanea
Ripartizione tra i singoli Fondi di Previdenza dei proventi e degli oneri
Come di consueto l’Ente, per dare evidenza ai risultati dei diversi Fondi, in cui è articolata la gestione previdenziale, ha compilato, come allegati al bilancio ufficiale, conti economici separati in cui i risultati delle gestioni previdenziali (entrate contributive e spese per prestazioni previdenziali ed assistenziali) sono stati integrati con i risultati della gestione amministrativa e patrimoniale unitaria (proventi patrimoniali nonché spese di gestione ed oneri amministrativi) ripartendo questi ultimi secondo criteri stabiliti dal Comitato Direttivo del 4 giugno 1998 con deliberazione n. 63/98.
Per calcolare la partecipazione di ciascun Fondo al patrimonio sono stati presi a base gli accantonamenti a riserva.
Per quantificare l’ammontare annuo del patrimonio immobiliare è stato adottato un metodo di “stima statistica” che si basa sulla misura delle superfici in proprietà e sul prezzo medio delle stesse.
Il prodotto dell’una per l’altro fornisce il valore corrente, in ciascun anno, del patrimonio immobiliare a cui è stato aggiunto il valore degli investimenti mobiliari per ottenere il valore annuo del patrimonio totale.
La logica della ripartizione del patrimonio in funzione del contributo annuo di ciascun Fondo comporta che, in presenza di apporti percentualmente sbilanciati rispetto alle singole quote di proprietà, si attui una compensazione degli sbilanci attraverso riattribuzioni delle quote proprietarie (ad esempio il Fondo in disavanzo, finanziato, quindi, con l’avanzo di altri, salda il suo debito con una diminuzione proporzionale ad esso della sua quota di proprietà del patrimonio, e viceversa).
L’equità del criterio adottato si fonda sulla omogeneità dei parametri e mette in evidenza la natura solidale della gestione patrimoniale, fornendo altresì utili stimoli alla riflessione sulle politiche di migliore allocazione dei capitali.
Per il 2012sono state calcolate le nuove quote di partecipazione di ciascun Fondo ai proventi comuni, tenendo conto degli avanzi e/o disavanzi di ciascun Fondo e rielaborando i numeri indici dei prezzi degli immobili.
Le quote percentuali di partecipazione al patrimonio comune ad inizio d’anno, e cioè 31 dicembre 2011 sono risultate le seguenti:
Fondo di previdenza generale quota “A” | 16,286 | (nell’anno | precedente | 16,421) |
Fondo di previdenza della libera professione quota “B” del Fondo generale | 25,610 | ( “ “ | “ | 25,570) |
Fondo di previdenza medici med.generale | 42,778 | ( “ “ | “ | 42,250) |
Fondo di previdenza special.ambulatoriali | 14,163 | ( “ “ | “ | 14,349) |
Fondo di previdenza specialisti esterni | 1,163 | ( “ “ | “ | 1,410) |
Le somme da ripartire sono esposte nel seguente prospetto:
proventi patrimoniali € 582.439.397
oneri della gestione patrimoniale € 92.711.008
(comprensivi del 25% delle spese per il personale e del 10% delle spese per il Centro elaborazione dati)
oneri finanziari € 12.817.097
oneri fiscali € 86.400.637
spese per gli Organi amministrativi e di controllo € 4.321.994
I proventi costituiti dagli interessi per la dilazione pagamenti concessi agi iscritti e dalle sanzioni irrogate vengono direttamente imputate ad ogni Fondo secondo la quota di appartenenza.
I suddetti proventi per € 31.539.413 sono così suddivisi:
· Al Fondo di previdenza generale quota“A” € 3.767.115
· Al Fondo della libera professione quota “B” del F/Generale € 6.975.918
· Al Fondo di previdenza medici di medicina generale € 16.327.888
· Al Fondo di previdenza specialisti ambulatoriali € 4.179.614
· Al Fondo di previdenza specialisti esterni € 288.877
Il Comitato Direttivo, con la medesima deliberazione n. 63 del 4.6.1998, ha anche stabilito che le spese generali di amministrazione (pari a € 41.377.690 nell’esercizio 2012), sono ripartite tra i Fondi in proporzione alla somma del numero dei contribuenti e del numero delle prestazioni erogate, riducendo alla metà il numero dei contribuenti al Fondo di previdenza generale quota “A” in ragione dei compiti di utilità comune a tutti i Fondi svolti dal Fondo medesimo. Le spese specificatamente sostenute per ciascun Fondo vengono invece direttamente ad essi attribuite (spese di funzionamento dei Comitati Consultivi, compensi agli esattori, spese postali, spese per la redazione dei Bilanci tecnici).Tali oneri di diretta imputazione ammontano nell’esercizio 2012 a complessive € 4.439.188, di cui € 2.582.894 per compensi agli esattori, € 36.209 per rilevazioni tecnico-attuariali e spese MAV ed € 311.281 per oneri conseguenti alla rideterminazione dei crediti da ricongiunzione, imputate al Fondo di previdenza generale quota “A”.
Le residue € 1.508.804 sono imputate come segue:
· Al Fondo della libera professione quota “B” del F/Generale € 675.339
· Al Fondo di previdenza medici di medicina generale € 356.824
· Al Fondo di previdenza specialisti ambulatoriali € 329.243
· Al Fondo di previdenza specialisti esterni € 147.398
In tali importi sono comprese le spese di funzionamento dei Comitati consultivi (€ 511.681 complessivi), le spese per la fornitura, stampa e spedizione del modulo per la comunicazione dei redditi di natura professionale degli iscritti al Fondo della libera professione “Quota B” del Fondo Generale (€ 177.726), i costi addebitati dalla Banca Popolare di Sondrio per l’invio dei MAV
relativi alla riscossione dei contributi del Fondo medesimo (€ 356.105), quelle relative alla redazione di schede tecnico-attuariali (€ 107.174) e quelle relative alla rideterminazione dei crediti da ricongiunzione (€ 356.118).
Dopo aver ripartito tra i singoli Fondi di previdenza esistenti ad inizio d’anno (al 31.12.2011) – secondo le percentuali di partecipazione al patrimonio comune aggiornato a quella data con i criteri indicati dal Xxxx. Xxxxxxxxx - i proventi e le plusvalenze, le spese per la gestione patrimoniale, per gli oneri finanziari e fiscali e quelle generali di amministrazione dell’esercizio, viene determinato l’avanzo o disavanzo economico 2012 di ciascun Fondo
Avanzo economico 2012 | |
Fondo di Previdenza Generale Quota "A" | 207.887.692 |
Fondo Prev. Libera profess. Quota "B" | 367.051.544 |
Fondo di Previdenza Medici Med. Generale | 566.589.596 |
Fondo di Previdenza Specialisti ambulatoriali | 165.643.135 |
Fondo di Previdenza Specialisti esterni | -17.236.849 |
TOTALE | 1.289.935.118 |
Il saldo negativo del Fondo Specialisti esterni deve essare ripartito fra gli altri Fondi sulla base dei cirteri stabiliti dal Consiglio di amministrazione dell’Ente con delibera n° 47/2012.
Conformemente ai principi di solidarietà sanciti con la riforma dei regolamenti dei Fondi approvata dai competenti Organi Statutari nel mese di marzo 2012 e visti gli articoli 1 e 6 dello Statuto della Fondazione, il criterio da adottare per la ripartizione del suddetto onere residuo è stato individuato nell’imputazione di una quota dello stesso alle altre gestioni in rapporto alla percentuale di partecipazione di ciascuna alla riserva patrimoniale comune. Resta inteso, che eventuali futuri saldi positivi del Fondo Specialisti Esterni verranno ridistribuiti fino a concorrenza di quanto anticipato, con un criterio proporzionale alla quota percentuale di anticipazione di ciascun Fondo.
L’applicazione di tale criterio determina i seguenti risultati in termini di effettiva incidenza della variazione della partecipazione alle riserve da parte dei singoli Fondi per l’anno 2012.
Avanzo economico 2012 | Partecipazione all'onere del Fondo Specialisti esterni | Effettiva variazione delle riserve al 31.12.2012 | |
Fondo di Previdenza Generale Quota "A" | 207.887.692 | -3.129.780 | 204.757.912 |
Fondo Prev. Libera profess. Quota "B" | 367.051.544 | -5.001.315 | 362.050.229 |
Fondo di Previdenza Medici Med. Generale | 566.589.596 | -6.749.558 | 559.840.038 |
Fondo di Previdenza Specialisti ambulatoriali | 165.643.135 | -2.356.196 | 163.286.939 |
Fondo di Previdenza Specialisti esterni | -17.236.849 | 17.236.849 | 0 |
TOTALE | 1.289.935.118 | 0 | 1.289.935.118 |
Alla luce di quanto sopra esposto le riserve di ciascun Fondo al 31/12/2012 sono così costituiti:
Riserve 31.12.2011 | Effettiva variazione delle riserve al 31.12.2012 | Tot. Generale Fondi | |
Fondo di Previdenza Generale Quota "A" | 2.274.833.444 | 204.757.912 | 2.479.591.356 |
Fondo Prev. Libera profess. Quota "B" | 3.635.130.040 | 362.050.229 | 3.997.180.269 |
Fondo di Previdenza Medici Med. Generale | 4.905.814.342 | 559.840.038 | 5.465.654.380 |
Fondo di Previdenza Specialisti ambulatoriali | 1.712.565.300 | 163.286.939 | 1.875.852.239 |
Fondo di Previdenza Specialisti esterni | 0 | 0 | |
TOTALE | 00.000.000.000 | 0.000.000.000 | 00.000.000.000 |
Gestione del patrimonio e degli investimenti
Patrimonio mobiliare
La relazione al bilancio riporta quali sono stati gli andamenti delle economie e dei mercati finanziari e la politica di investimento perseguita dalla Fondazione. Nel contesto descritto si inseriscono quindi i risultati finanziari del portafoglio di investimento mobiliare.
L’allegato al bilancio fornisce un quadro di insieme e di dettaglio dell’andamento dei diversi portafoglio di investimento al fine di dare di dare quadro sui risultati effettivi, con un’ottica strettamente finanziaria.
Infatti è importante ricordare che il bilancio ENPAM segue le norme del codice civile e dell’OIC e quindi le rilevazioni dei fenomeni finanziari degli investimenti risentono inevitabilmente dei principi contabili che differiscono, in maniere sensibile, dalla rilevazione a mercato delle attività finanziarie. L’effetto di tali metodologie comporta, dal punto di vista finanziario, una impossibilità di ottenere un dato comparabile con gli indici di mercato che sono alla base della strategia di investimento e del controllo di portafoglio dell’investitore istituzionale.
In particolare nelle attività immobilizzate il valore contabile potrebbe essere significativamente diverso dai valori di mercato in quanto le stesse sono rilevate al costo storico. Anche quando sono apportati dei fondi di correzione come il fondo oscillazione titoli o il fondo svalutazione, il dato sarà sempre diverso da quello di mercato. Ciò comporta normalmente la presenza di minus/plusvalenze latenti rispetto al mercato.
Inoltre, per il principio di prudenza, le attività non immobilizzate sono rilevate al minore tra costo e valore di mercato, a meno di riprese di valore sino al costo storico. Ciò comporta normalmente la presenza di plusvalenze da valutazione rispetto al mercato.
Il portafoglio Finanziario nella seguente tabella riporta, per portafogli di investimento e totale, il valore di mercato ad inizio anno, il valore di mercato a fine anno, il rendimento di mercato stimato nel 2012, rendimento del benchmark di riferimento, la stima del risultato di gestione a mercato.
Performance 2012 | Valore di mercato al 30/12/2011 | Valore di mercato al 31/12/2012 | Rendimento di mercato | Benchmark di mercato AAS | ∆ | Rend. - Bmk | Risultato di gestione a mercato |
Tipologia di Portafoglio | |||||||
Titoli di Stato e | 1.239.935.963 | 1.037.844.744 | 12,5% | 11,7% | 0,8% | 155.277.916 | |
Titoli strutturati | 2.162.260.504 | 2.400.448.588 | 21,2% | 12,4% | 8,8% | 458.460.984 | |
O.I.C.V.M. | 1.242.379.698 | 1.124.828.571 | 6,8% | 8,1% | -1,3% | 84.717.256 | |
Gestioni Attive | 765.425.666 | 854.157.366 | 11,1% | 10,4% | 0,7% | 73.948.519 | |
Gestioni Passive | 1.499.641.641 | 0,0% | 0,0% | 0,0% | -358.359 | ||
Polizze (Ultima | 49.877.139 | 52.106.589 | 4,5% | 7,4% | -3,0% | 2.229.450 | |
Private Equity | 60.531.284 | 61.059.449 | 5,8% | 12,8% | -7,0% | 3.518.238 | |
Investimenti monetari (Depositi | 1.505.689.380 | 1.537.339.540 | 2,5% | 1,4% | 1,1% | 48.087.001 | |
TOTALE | 7.026.099.634 | 8.567.426.488 | 11,1% | 8,5% | 2,6% | 825.881.006 |
Prima di procedere all’esame dei singoli portafogli si chiariscono alcuni dati della tabella.
Nelle prime due colonne sono riportati i valori di mercato delle attività finanziarie gestite (escluso quindi l’immobiliare). È importante notare che la variazione del totale nell’anno dipende essenzialmente da due fattori: la nuova cassa che entra nel portafoglio grazie al saldo previdenziale positivo, la cassa generata dagli investimenti ed il loro aumento/decremento di valore di mercato.
Approssimativamente si stima quindi che l’aumento complessivo del valore del portafoglio finanziario per circa 1.540 milioni di Euro è in parte dovuto al mercato per 825 milioni di Euro ed in parte dalla nuova cassa introitata nella gestione ordinaria previdenziale al netto dei costi.
Nel corso dell’anno inoltre cambia anche la composizione dei singoli portafogli quando, per esempio, la cassa generata dalla scadenza di un titolo strutturato viene reinvestita nelle gestioni.
Più in generale la differenza tra i due valori di inizio e fine anno non coincide necessariamente al risultato di gestione a mercato (ultima colonna) perché, per esempio, possono scadere i titoli o le polizze, possono essere ridotte o aumentate le risorse in gestione o sono apportati o restituiti capitali ai fondi di Private Equity.
La colonna del risultato di gestione a mercato vuole indicare la somma dei proventi di cassa complessivi generati dal portafoglio più la variazione di mercato del valore dello stesso.
Il rendimento di mercato considera quindi il rapporto tra il risultato di gestione sul valore del portafoglio ad inizio anno o sul capitale medio impiegato. Per quanto riguarda gli investimenti monetari si è stimata una giacenza media annua come base di riferimento.
Il benchmark di mercato fa riferimento al rendimento dell’equivalente benchmark della AAS. Per i portafoglio strutturati è stata stimata l’esposizione percentuale di ciascun titolo ai singoli benchmark della AAS così da ottenere un dato complessivo di esposizione del portafoglio stesso e quindi una performance comparativa.
Titoli di Stato e Azioni
Il portafoglio azionario diretto (controvalore di fine dicembre pari a 88,4 milioni di euro), costituito da due soli titoli azionari immobilizzati, la Banca Popolare di Sondrio ed Enel Green Power, ha subito un calo complessivo di circa l’11,5%. Per entrambi i titoli si è assistito ad un importante ritracciamento dei prezzi che hanno fortemente risentito del sentiment negativo che ha caratterizzato sia il comparto dei bancari italiani che quello degli energetici. Risultati sicuramente non in linea con quanto fatto registrare in media nel 2012 dal mercato azionario italiano (+11,3%) e da quello europeo (+16,4%).
Passando all’analisi dei risultati conseguiti dal portafoglio obbligazionario di titoli governativi (controvalore a fine anno di circa 949,4 milioni di euro), si registra un risultato positivo pari a circa il 14,6%, performance sicuramente decisamente più consistente di quello fatta registrare in media dall’indice dei governativi europei (+11,4%). La differenza positiva è da attribuirsi sia ad un progressivo miglioramento della percezione del rischio paese Italia sui mercati internazionali che ad un persistere di attese di politiche accomodanti da parte delle banche centrali nel prossimo futuro.
Titoli Strutturati.
Il portafoglio titoli strutturati, il cui dettaglio si trova nelle immobilizzazioni finanziarie, è composto prevalentemente da emittenti bancari europei e statunitensi.
L’anno 2012 ha visto un notevole interesse verso questi emittenti e di conseguenza anche i titoli strutturati si sono apprezzati in modo significativo. L’indice di mercato afferente a questi emittenti (obbligazioni emesse da banche dell’area Euro) nel 2012 ha segnato un +15,5%.
Il portafoglio ad inizio anno contava 88 obbligazioni strutturate per un totale di 2,7 miliardi di costo ed un valore di mercato di 2,1 miliardi stimato.
Nel corso dell’anno sono stati rimborsati 6 titoli e venduti 4 per complessivi 185 milioni di Euro di nominale ed aventi un costo di bilancio di 182 milioni circa. I titoli hanno generato oltre 10 milioni di plusvalenza rispetto al costo. Complessivamente i titoli venduti/rimborsati evidenziano un rendimento del 4,5% p.a. dall’origine delle operazioni di investimento.
Alla fine del 2012 quindi si contano 78 titoli per totali 2,5 miliardi di Euro di costo e 2,4 miliardi di valore di mercato stimato. Complessivamente i titoli rimanenti evidenziano un rendimento dello 0,7% p.a. dall’origine delle operazioni di investimento.
Considerando il portafoglio nella sua interezza (sia i titoli rimasti che quelli rimborsati/venduti) il 2012 rileva un andamento di mercato molto positivo segnando una performance del 21,2%, notevolmente superiore a quella dei benchmark della AAS a cui è esposto (+12,4%). Per perfomance si intende la somma della variazione di valore nell’anno e le cedole incassate dal portafoglio.
In particolare nella seguente tabella si riportano i primi 10 titoli in termini di performance stimata a mercato.
Isin | Descrizione Investimento | VALORE NOMINALE | Performance % | Rendimento da inizio (p.a.) |
XS0324333086 | XELO PUBLIC LIMITED COMPANY 20/12/2017 Ferras | 140.000.000,00 | 97% | -6,6% |
XS0206078825 | XELO II "CAMELOT" 1/11/2029 LECCE | 90.500.000,00 | 67% | -0,6% |
XS0238703390 | ETHICAL CDO I SERIES 5 2005 - 20/03/2016 | 30.000.000,00 | 62% | -1,6% |
XS0243385688 | CORSAIR FINANCE No.6 Ltd Rotating SPI Basket on a Static Port. Note 20/03/2016 | 30.000.000,00 | 52% | -2,7% |
XS0275159167 | EIRLES TWO 10Y EUR MOMENTUM CPPI 06/12/2016 309 | 91.000.000,00 | 51% | -0,8% |
XS0259719572 | TER FINANCE Frn (JERSEY) LIMITED SERIES 2 20/07/2016 254 | 50.000.000,00 | 49% | -0,4% |
XS0279156714 | TER FINANCE Frn (JERSEY) LIMITED SERIES 3 29/12/2016 312 | 91.000.000,00 | 43% | -2,0% |
XS0238128861 | XXXXX XXXX XX XXXXXXXX XXXX XX 0000 2005 - 28/12/2021 | 30.000.000,00 | 42% | 1,8% |
XS0233217859 | SGA TURQUOISE ENHANCED EURO 2015 CLN TO UNICREDITO ITALIANO 23/10/2017 | 35.000.000,00 | 39% | -1,8% |
XS0352544125 | ML&Co. 10Y Note linked to the DJ Euro Stoxx Select Dividend 30 Index and the DJ Euro Stoxx 50 Return Index due on 17/03/2018 | 20.000.000,00 | 39% | 1,0% |
Si evidenzia la notevole ripresa di valore dei titoli contenti CDO che sono nelle prime 7 posizioni su 10. La ripresa di valore è dovuta sia ai CDO interni che all’apprezzamento delle componenti di copertura che sono i titoli BTP e BEI zero coupon a lunga scadenza. Si noti che per la maggior parte di questi titoli il rendimento da inizio investimento è ancora negativo, in particolare per lo XELO Ferras.
Nella seguente tabella si riportano invece gli ultimi 10 in termini di performance stimata a mercato.
Isin | Descrizione Investimento | VALORE NOMINALE | Performance % | Rendimento da inizio (p.a.) |
XS0370425364 | Deutsche Bank Agriculture Tempo 25/06/2013 | 15.000.000,00 | 3% | 0,7% |
XS0226409687 | MAN BLUECREST Ltd 30/09/2018 | 25.000.000,00 | 3% | 6,0% |
XS0166881424 | BNP PARIBAS 5,25% 16.4.2013 | 10.000.000,00 | 2% | 4,4% |
XS0243916128 | BARCLAYS BANK 9Y EUR PRINCIPAL PROTECTED NOTE linked to the DFD Innohedge Fund 27/02/2015 | 20.000.000,00 | 2% | -1,0% |
XS0355923342 | EIRLES II Ltd 7Y NOTE WITH "CHINA GROWTH" PAYOFF TO AAA LEVERAGED SUPERSENIOR 28/02/2013 | 15.000.000,00 | 1% | 1,9% |
XS0233384832 | DEUTSCHE BANK WATER BOND CAPITAL GUARANTEED WITH 1% PER YEAR AND ASIAN CALL AT EXPIRY 03/11/2012 | 10.000.000,00 | 1% | 0,9% |
XS0285465729 | BARCLAYS BANK PLC 12Y USD Principal Protected Note linked to Income Plus (USD) Index 08/02/2019 | 5.000.000,00 | 1% | 3,2% |
XS0345444508 | BANCO ESPANOL DE CREDITO 8Y Livestock Revolution Index Note 11/02/2016 | 15.000.000,00 | -1% | -2,3% |
XS0335455928 | BARCLAYS 6Y COMMODITIES 11/12/2013 | 20.000.000,00 | -4% | 1,5% |
XS0369565188 | BNP PARIBAS Arbitrage Issuance BV capped certificate on Commodity Basket 18/06/2013 | 20.000.000,00 | -4% | 0,9% |
Approfondimento CDO.
I 9 titoli obbligazionari strutturati legati a portafogli di Cdo, per un nominale complessivo di euro 446.500.000, (incrementato ad euro 611.500.000 a seguito dell’inserimento del titolo BEI e dei titoli BTP strip, conferiti a garanzia del capitale in quattro note) a dicembre 2012 hanno un valore di euro 383.090.747, al lordo delle commissioni di performance stimate a tale data.
A seguito dell’operazione di ristrutturazione iniziata a dicembre 2009 e conclusasi a dicembre 2010, i portafogli Cdo sono gestiti sistematicamente e con strategie attive da due gestori specializzati nel settore del credito: CQS e PVE. L’obiettivo della loro gestione è ridurre il livello di rischio dei portafogli Cdo nel modo più efficiente possibile (uno degli indicatori di rischio dei Cdo è il WAS, ovvero Weighted Average Spread, o spread medio, il cui andamento verrà di seguito esposto) e produrre quindi l’aumento del valore dei Cdo stessi. Il portafoglio è inoltre soggetto al controllo indipendente ed al monitoraggio da parte della MangustaRisk nel ruolo di Risk Advisor.
I titoli che contengono i portafogli Cdo sono costituiti dalle seguenti componenti:
- i portafogli Cdo gestiti attivamente, come sopra descritto;
- la liquidità residua rispetto a quella inizialmente conferita al momento della ristrutturazione, che ammontava ad euro 148.505.996. Successivamente all’impiego iniziale di una parte di questo flusso, finalizzato da un lato ad acquisire i nuovi portafogli CDS, dall’altro ad accantonare l’importo destinato alle commissioni di gestione per i manager CQS, PVE ed il risk controller Mangusta Risk fino alla scadenza delle note, dal 2010 in poi l’operato dei gestori non ha più assorbito liquidità ma l’ha prodotta. Questa liquidità non impiegata resta quindi all’interno della nota e contribuisce a determinarne il valore complessivo;
- le opzioni cedolari fisse a scadenza, pari al 10% del valore nominale per il titolo Xelo Camelot XS0324333086, ed al 12% per il titolo Eirles 337 XS0355923342. Queste due opzioni, essendo legate al valore nominale dei titoli di riferimento, a seguito della crisi del 2008 e dell’aumentata percezione del rischio delle note, avevano perso pressoché interamente il loro valore. A seguito della ristrutturazione il rischio di queste opzioni, che è legato al rischio dei relativi Cdo, è notevolmente diminuito e le stesse sono tornate ad essere delle componenti dal contributo positivo all’interno delle note.
I titoli BEI e BTP strip inseriti a garanzia si trovano all’interno delle note di seguito riportate:
▭ BEI euro 67.900.000 XS0411137317 all’interno della nota Corsair 6.11 XS0254468019;
▭ BTP euro 91.000.000 IT0001312773 all’interno della nota Eirles Two 309 XS0275159167;
▭ BTP euro 91.000.000 IT0001312773 all’interno della nota Ter Finance Frn (Jersey) XS0279156714;
▭ BTP euro 90.500.000 IT0001312773 all’interno della nota Xelo II Camelot XS0206078825.
Essi, pur facendo parte delle note stesse e contribuendone al valore, sono completamente segregati, hanno quindi il proprio andamento di mercato, e sono indipendenti dall’andamento dei Cdo. Per questo motivo e per praticità in questo approfondimento, questi titoli sono stati esclusi dal valore complessivo delle note.
Alla scadenza dell’ultima nota del portafoglio verranno pagate le commissioni di performance ai gestori, sulla base dei risultati complessivamente prodotti. Il monitoraggio delle note da parte dell’Ente comporta la stima di queste commissioni, il cui importo stimato viene detratto dal valore complessivo di ogni titolo.
A fine febbraio 2013 è scaduta la nota Eirles 337 XS0355923342 del valore nominale di 15 milioni di euro. La nota ha rimborsato euro 17.620.053, di cui: euro 15.000.000 relativi al nozionale del portafoglio Cdo, euro 820.053 come liquidità residua, ed euro 1.800.000 a titolo di opzione cedolare.
Di seguito i dati di sintesi dell’andamento del portafoglio delle note Cdo complessivamente, e nelle sue diverse componenti.
Performance da Ristrutturazione 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 31/01/2013 28/02/2013 31/03/2013 ristrutturazionea marzo 2013 | ||||||||
Prezzo medio Portafoglio Cdo in % | 28,47 | 47,39 | 40,87 | 69,68 | 70,34 | 68,89 | 71,06 | |
Xxxxxx Xxxxxxxxxxx Cdo in euro | 127.118.550 | 211.612.100 | 182.505.650 | 311.113.950 | 314.059.400 | 307.609.216 | 317.301.346 | 190.182.796 |
Valore medio WAS (Weighted Average Spread) | 477,18 | 155,67 | 278,62 | 166,70 | 161,66 | 166,35 | 161,21 | |
Liquidità residua | 148.508.996 | 53.458.105 | 55.136.755 | 56.961.167 | 57.193.453 | 60.341.977 | 60.627.610 - | 87.881.385,52 |
Opzioni cedolari | 678.270 | 3.573.600 | 2.998.935 | 4.666.305 | 4.778.430 | 2.934.000 | 3.002.625 | 2.324.355,00 |
Valore portafoglio complessivo al netto delle performance fee | 276.327.266 | 257.855.406 | 246.128.439 | 364.990.688 | 368.495.571 | 353.572.755 | 361.720.966 | 104.625.765 (37,28%) |
Il valore del portafoglio complessivo di tutte le note, considerando le componenti dei portafogli Cdo rappresentate dalla liquidità residua, dalle opzioni cedolari, ed al netto delle performance fee stimate, è passato da euro 276.327.266 al momento della ristrutturazione, ad euro 364.990.688 a fine esercizio 2012, e ad euro 361.720.966 a fine marzo 2013, con una performance cumulata, alla fine del primo trimestre 2013, del 37,28%.
Il prezzo complessivo medio dei soli portafogli Cdo è passato dal 28,47% alla data di ristrutturazione, al 69,68% al 31 dicembre 2012, al 71,06% al 31 marzo 2013.
L’andamento dello spread medio del portafoglio evidenza la costante riduzione di rischio implicito dello stesso.
OICVM.
Passando poi ad analizzare l’andamento del portafoglio diretto investito in organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), è opportuno differenziare la componente monetaria (costituita dai fondi di liquidità per un controvalore complessivo di circa 220 milioni di euro) rispetto a quella che risulta effettivamente investita in fondi comuni ed ETF (controvalore di mercato a fine dicembre di circa 904,7 milioni di euro).
Come era da attendersi, il contributo alla performance complessiva del portafoglio dei fondi di liquidità è stata decisamente marginale (con un circa +0,24% in media).
Evidenza del recupero dei mercati nel corso dell’anno si registra anche tra i fondi ed ETF presenti all’interno del portafoglio diretto, con un risultato complessivo di circa il 10,3%, inferiore di circa 130 b.p. rispetto a quanto fatto registrare dai mercati di riferimento nel 2012. Nel dettaglio, i fondi comuni hanno realizzato un ritorno di circa il 12%, mentre gli ETF hanno conseguito un + 8,3% circa. L’unico comparto all’interno degli OICVM che ha subito una flessione è quello legato alle commodities (asset class presente all’interno del portafoglio attraverso un fondo comune di investimento ed ETC per un controvalore complessivo di circa 78,4 milioni di euro), con un circa - 6,5% complessivo.
Gestioni Attive e Passive.
Nel corso dell’ultimo esercizio, l’Ente ha avviato un progetto di revisione di tutto il portafoglio mobiliare al fine di attuare una graduale e progressiva convergenza dell’attuale allocazione delle risorse verso l’asset allocation strategica di lungo periodo. In una prima fase di questo processo, è stato deciso di allocare circa 3 miliardi delle risorse a disposizione mediante investimenti passivi che replicano i mercati delle asset class in cui si evidenzia un maggiore sottopeso rispetto ai pesi strategici di riferimento. L’avvio del progetto è avvenuto con un conferimento di 1,5 miliardi di euro ai tre gestori dei mandati passivi individuati al termine del mese di dicembre, con un investimento effettivo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Di conseguenza, è logico concentrarsi sull’analisi dei risultati conseguiti dalla parte attiva del portafoglio, con un’evidenza dei rendimenti di questi investimenti di tipo beta che si avrà a partire dal prossimo esercizio.
Gestioni Attive | Portafoglio in Getione al 31/12/2012 | Rend. Lordo 2012 | Bmk YTD 2012 |
Allianz Bank Financial Advisor | 10.957.139,08 | 4,24% | 8,44% |
Anima SGR | 82.024.114,22 | 6,43% | 6,81% |
Banca Generali SGR | 15.482.988,04 | 8,16% | 5,57% |
Banca Patrimoni Sella | 40.683.820,88 | 13,63% | 16,21% |
Banca Popolare di Sondrio | 129.970.290,42 | 14,74% | 12,41% |
Credit Suisse Italy 1 | 33.068.481,93 | 10,19% | 9,52% |
Credit Suisse Italy 2 | 34.499.934,27 | 8,11% | 8,36% |
Deutsche Bank Spa | 106.619.941,35 | 14,73% | 10,70% |
Duemme SGR | 161.241.298,32 | 11,71% | 10,98% |
Eurizon Capital SGR | 79.219.550,57 | 7,16% | 7,62% |
Invesco Asset Management | 93.605.518,41 | 10,16% | - |
Pioneer | 1.016.902,72 | 7,04% | 7,90% |
Symphonia SGR | 65.767.386,23 | 10,15% | 10,19% |
TOTALE Gestioni Attive | 854.157.366,44 | 11,05% | 10,38% |
Gestioni Passive | Portafoglio in Getione al 31/12/2012 | Rend. Lordo 2012 | Bmk YTD 2012 |
BlackRock State Street Credit Suisse | 939.641.640,00 000.000.000,00 00.000.000,00 | -0,04% - - | - - - |
TOTALE Gestioni Passive | 1.499.641.640,73 | -0,04% | 0,00% |
L’attuale struttura del portafoglio indiretto rileva, quindi, la presenza di gestori attivi e passivi per complessivi 2,3 miliardi di euro. Nel dettaglio, i gestori attivi sono rappresentati da 12 gestioni patrimoniali di tipo bilanciato (controvalore di fine dicembre pari a circa 850 milioni di euro), seguendo il processo di allocazione delle risorse implementato nel corso degli ultimi 15 anni.
Le gestioni passive introdotte di recente sono costituite da due mandati di tipo bilanciato e da un mandato specializzato sull’azionario. In termini di risorse allocate in fase iniziale, 940 milioni sono stati destinati al mandato Ex-Europe bilanciato, 475 milioni a quello Europe bilanciato e 85 milioni a quello azionario specializzato.
Con riferimento all’analisi dell’andamento dei risultati, le gestioni patrimoniali negli ultimi 12 mesi hanno evidenziato un risultato lordo di circa l’11%, con una sovraperformance complessiva rispetto al benchmark di riferimento di circa 70 b.p..
Sebbene vi sia una certa variabilità dei rendimenti in funzione delle differenti strategie adottate nel corso dell’anno, l’extra-rendimento conseguito da alcuni Gestori (Banca Generali, Banca Popolare di Sondrio, Credit Suisse Italy, Deutsche Bank, Duemme SGR) è spiegato principalmente da un’allocazione tattica in cui il peso dei governativi italiani è stato per alcuni mesi
al di sopra dei rispettivi pesi dei parametri di riferimento individuati. Questa parte del portafoglio ha sicuramente beneficato sia della riduzione dello spread di oltre 200 punti base registrata nel corso del 2012 (tra il decennale italiano e quello tedesco) che delle attese di una politica monetaria ancora espansiva da parte della principali banche centrali (Banca Centrale Europea inclusa) nel breve periodo.
Polizze.
La Fondazione detiene tre polizze di tipo finanziario il cui dettaglio è riportato nella seguente tabella.
Polizza Gestione Separata N. | Durata Scadenza | Tasso Tecnico | Valore di Bilancio al 31/12/2011 | Valore di Bilancio al 31/12/2012 | Incremento del capitale | Rendimento | BMK | |
Allianz S.p.A. (ex RB Vita) Speciale Valore Valuta USD 791170 | 10 | 21/10/15 | 2% | 21.224.877 | 22.499.647 | 1.274.770 | 6,0% | 2,1% |
Cattolica Assicurazioni Persona Life Eurosun Dinamico 105290 | 5 | 19/02/13 | 2% | 17.959.702 | 18.538.004 | 578.302 | 3,2% | 11,4% |
Cattolica Assicurazioni Persona Life Eurosun Dinamico 105700 | 5 | 17/12/14 | 2% | 10.692.560 | 11.068.938 | 376.378 | 3,5% | 11,4% |
TOTALE | 49.877.139 | 52.106.589 | 2.229.450 | 4,5% | 7,4% |
La polizza Allianz, che è in USD ed originalmente prevedeva il versamento di un premio annuale, è stata oggetto di ridefinizione di alcuni parametri. Allo stato attuale non comporta altri versamenti ed ha un rendimento minimo del 2% sul capitale maturato.
Le polizze Cattolica entrambe in Euro sono a premio unico scadenza quinquennale con un rendimento minimo del 2% (tasso tecnico).
La differenza di rendimento nell’anno rispetto ai benchmark della AAS dipende dal fatto che le polizze sono legate ai rendimenti della gestione separata. I rendimenti della gestione separata non sono di mercato ma contabili ovvero sono gestioni al costo che rilevano interessi/dividendi e utile/perdite da negoziazione ma non rilevano plus/minus latenti sulle posizioni in portafoglio. I portafogli sottostanti le gestioni separate sono principalmente investiti in titoli di Stato italiani e statunitensi.
Private Equity
Il portafoglio di Private Equity dell’Ente è composto da 9 fondi, di cui 2 fondi di fondi globali e un fondo di fondi immobiliare, per un impegno complessivamente sottoscritto pari ad euro 123.000.000. Di tale impegno, al 31.12.12 erano stati richiamati euro 89.812.348, e distribuiti euro 30.309.771. Le distribuzioni più significative sono state quelle effettuate dal fondo DGPA Capital per un importo di euro 10.000.000 e quella del fondo Advanced Capital III pari ad euro 2.282.978.
Il valore di stimato del portafoglio a fine 2012 (sulla base del Net Asset Value dei singoli fondi e della partecipazione ENPAM ad essi e senza considerare lo sconto sul secondario) ammonta ad euro 61.059.449, a fronte di euro 60.531.284 del 31 dicembre 2011. Considerando l’incremento del NAV e le distribuzioni effettuate dai fondi nell’esercizio, la performance stimata prodotta nel 2012 è pari a circa il 5,8%. Il tasso interno di rendimento del portafoglio, dall’inizio degli investimenti, è di circa lo 0,5%.
Partecipazione Richiami Da NetAssetValue Distribuito Valore Totale Fondo Data sottoscrizione Impegno Enpam al richiamare Distribuzioni quota Enpam / (NAV+Distr.) TIR PERFORMANCE impegno sottoscritto al Fondo 31/12/2012 al 31/12/12 al 31/12/12 al 31/12/12 Richiami / STIMATA 2012 Richiami | |||||||||||
Absolute Ventures SCA | 27/02/2002 | 12.500.000 | 18,0% | 12.500.000 | 0 | 9.370.866 | 225.453 | 0,75 | 0,77 | -8,6% | 23,4% |
Fondo IGI Investimenti Sud | 07/02/2002 | 5.000.000 | 10,0% | 4.716.321 | 283.679 | 1.809.727 | 1.688.540 | 0,38 | 0,74 | -4,7% | -7,6% |
Fondo Quadrivio New Old Economy | 17/01/2002 | 8.000.000 | 8,0% | 7.891.548 | 3.122.400 | 4.877.600 | 3.819.126 | 0,62 | 1,10 | 2,3% | 0,1% |
DGPA | 13/03/2006 | 20.000.000 | 19,1% | 20.000.000 | 0 | 10.000.000 | 14.183.378 | 0,50 | 1,21 | 5,0% | 11,4% |
Advanced Capital III | 11/06/2008 | 25.000.000 | 11,0% | 17.328.391 | 22.395.013 | 2.604.987 | 18.089.312 | 0,15 | 1,19 | 7,2% | 9,2% |
Network Capital Partners (*) | 12/06/2008 | 15.000.000 | 14,1% | 11.210.868 | 3.789.132 | 1.062.245 | 10.685.726 | 0,09 | 1,05 | 1,7% | 2,4% |
Principia II | 16/07/2008 | 7.500.000 | 11,9% | 3.406.718 | 4.093.282 | 0 | 2.720.430 | 0,00 | 0,80 | -17,3% | -29,3% |
ADVANCED CAPITAL REAL ESTATE INTERNATIONAL | 23/12/2009 | 10.000.000 | 39,4% | 5.434.103 | 4.565.897 | 250.203 | 4.545.856 | 0,05 | 0,88 | -9,0% | 1,9% |
FONDO SATOR | 13/01/2010 | 20.000.000 | 4,0% | 7.324.398 | 12.675.602 | 334.143 | 5.101.629 | 0,05 | 0,74 | -15,2% | -14,5% |
TOTALE | 123.000.000 | 89.812.348 | 50.925.005 | 30.309.771 | 61.059.449 | 0,34 | 1,02 | 0,5% | 5,8% |
Nel corso dell’anno l’Ente ha avviato un processo di rivisitazione del portafoglio di private equity, effettuando come primo passo l’affidamento dell’analisi dei fondi esistenti ad un primario operatore indipendente del settore. Le conclusioni dell’analisi hanno evidenziato che nessuno dei fondi analizzati è nel primo quartile dei principali benchmark di mercato, ed il tasso interno di rendimento del portafoglio, è al disotto del tasso interno di rendimento medio degli stessi benchmark, superiore al 10%.
L’analisi ha inoltre evidenziato che l’Ente dovrebbe generare nuovi committment (impegni) per circa 40 milioni di euro l’anno per mantenere il peso della classe nell’Asset Allocation Strategica, oggi pari all’1%.
Sono quindi in corso valutazioni relative alla definizione dei criteri e del processo di selezione degli investimenti nella classe nell’Asset Allocation Strategica, che devono essere supportati dal contributo specialistico esterno.
Nel futuro, impostato un processo strutturato di selezione e controllo della asset class complessa con il necessario incremento delle risorse interne, sarà possibile sviluppare il proprio potenziale nel portafoglio complessivo dell’Ente rivedendone il peso fino al 5%. Il private equity ha un premio di rischio illiquidità che deve essere sfruttato da un portafoglio istituzionale di lungo periodo, ed i benefici di questo valore rischiano di disperdersi se affidati a masse non significative. I benefici vengono inoltre potenziati dall’accurata selezione dei migliori gestori così come da un’attenta diversificazione settoriale, geografica, di strategia, di vintage (anno di impegno).
Investimenti Monetari
Nel corso dell’anno le operazioni di investimento tramite strumenti monetari (Depositi Vincolati e PCT e giacenze di liquidità sui conti correnti) hanno registrato un capitale medio impiegato di circa euro 1,9 mld distribuiti tra diverse tipologie di investimento. Rispetto a comparabili di mercato (rischio emittente per i depositi vincolati, rischio sottostante per i pronti contro/termine, e depositi interbancari a 1 mese rolling per la liquidità di C/C) le operazioni hanno generato mediamente un ritorno superiore di circa 40 b.p. (ultima colonna della tabella).
Rispetto al benchmark della classe monetaria della AAS (titoli di stato dell’area Euro con scadenza inferiore ad 1 anno) la overperformance è nettamente superiore dovuta al fatto che l’esposizione al rischio degli emittenti bancari italiani ad ai sottostanti dei P/T (sempre titoli di Stato italiani) è stata certamente superiore. Il risultato complessivo degli investimenti monetari rispetto al mercato segnala un incremento della rischiosità complessiva del portafoglio nel brevissimo termine,
che è quindi in parte da attribuirsi all’eccezionale momento di difficoltà che ha attraversato e sta attraversando il comparto bancario italiano.
Tipo Investimento con Capitale Medio Impiegato Interessi 2012 Tasso Medio Rend. Bmk AAS Bmk - Rend. Mercato controparte banche italiane comparabile | |||||
Totale Depositi Vincolati | 898.904.110 | 35.549.083 | 4,0% | 1,4% | 3,8% |
Totale Pronti Contro Termine | 122.189.346 | 6.615.277 | 5,4% | 1,4% | 2,9% |
Conti Correnti | 905.136.755 | 5.922.641 | 0,7% | 1,4% | 0,4% |
Totale Investimenti Monetari | 1.926.230.211 | 48.087.001 | 2,5% | 1,4% | 2,1% |
Patrimonio immobiliare
Piano triennale degli investimenti
Nel corso del 2012, per due volte, nei mesi di Febbraio e di Novembre, la Fondazione ha presentato ai Ministeri vigilanti il proprio “piano triennale degli investimenti” che è relativo ai soli movimenti patrimoniali con rischio immobiliare.
L’obbligo di legge, al quale la Fondazione ha risposto, deriva dalla lettura dell’art. 8, comma 15 del D.L. n. 78/2010, convertito in Legge n. 122/2010 che dispone che:
“[l]e operazioni di acquisto e vendita di immobili da parte degli enti pubblici e privati che gestiscono forme obbligatorie di assistenza e previdenza, nonché le operazioni di utilizzo, da parte degli stessi enti, delle somme rivenienti dall'alienazione degli immobili o delle quote di fondi immobiliari, sono subordinate alla verifica del rispetto dei saldi strutturali di finanza pubblica da attuarsi con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali”.
In attuazione del citato art. 8, comma 15, si pone il Decreto Interministeriale del 10 Novembre 2010, pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana in data 18 Gennaio 2011, di cui l’art. 1 ne individua l’ambito di applicazione, precisando che il:
“decreto disciplina esclusivamente le operazioni di acquisto e di vendita di immobili da parte degli enti pubblici e privati che gestiscono forme obbligatorie di assistenza e previdenza (…), nonché le operazioni di utilizzo, da parte degli stessi enti, delle somme rivenienti dall’alienazione degli immobili o delle quote di fondi immobiliari”
e il successivo art. 2 che stabilisce che gli Enti comunichino ai Ministeri un piano triennale d’investimento che evidenzi, per ciascun anno, l’ammontare delle operazioni:
▭ di acquisto di immobili;
▭ di vendita degli immobili;
▭ di cessione delle quote di fondi immobiliari;
▭ di utilizzo delle disponibilità liquide provenienti dalla vendita degli immobili o da cessione delle quote di fondi immobiliari.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha approvato nel corso del 2012, come previsto dalla legge:
▷ una modifica al piano triennale 2012-2014 (delibera del 17 Febbraio 2012),
▷ il piano triennale 2013-2015 (delibera del 9 Novembre 2012).
In accordo anche con quanto previsto nel bilancio preventivo dell’anno in corso, l’ultimo piano triennale degli investimenti presentato dalla Fondazione prevede per il triennio 2013-2015:
▭ acquisto di quote di fondo/i immobiliare/i,
▭ conferimento di alberghi in un fondo immobiliare,
▭ conferimento di uffici in un fondo immobiliare,
▭ vendita di immobili residenziali in Roma,
▭ vendita di alberghi in Abano Terme (PD), Montegrotto Terme (PD), La Thuile (AO) e Pieve Xxxxxxxx (MI),
▭ vendita di abitazioni in Pisa, Firenze e Latina,
▭ vendita degli uffici di xxx Xxxxxx 00 e 40 in Roma,
▭ vendita di immobili residenziali in Milano,
▭ vendita di immobili in uso alla Fondazione.
Vendita del residenziale di Roma
L’incarico per lo studio e la gestione operativa delle vendite degli immobili in parola è stato affidato, con delibera del Consiglio dell’Ente del 5 novembre 2011, alla Enpam Real Estate.
Il suddetto incarico si compone di due distinte macro-attività, integrate tra loro e consecutive.
▭ Fase preparatoria e di studio, tesa a stabilire le regole utili a condurre, con la necessaria trasparenza, imparzialità e documentazione, nel pieno interesse della Fondazione, le attività di vendita.
▭ Fase di vendita, riferita ad ogni singolo cespite come individuato e definito e comprendente ogni ulteriore attività, nessuna esclusa, necessaria per la conclusione della vendita.
Nell’ambito della prima fase del suddetto incarico, Enpam Real Estate ha redatto la procedura organizzativa inerente la verifica della possibilità di vendita diretta al soggetto giuridico collettivo costituito da inquilini; tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione nella seduta del 30 novembre 2012.
Prolungamento dell’usufrutto di immobili all’Enpam Real Estate
Il settore immobiliare alberghiero costituisce, per la Fondazione Enpam, una rilevante importanza nell’ambito del proprio patrimonio. Nel 2003 l’Ente ha reputato strategico il raggiungimento ed il mantenimento di un livello qualitativo al di sopra della media di alcuni immobili a destinazione alberghiera, attuando un progetto di riqualificazione e miglior messa a reddito del comparto alberghiero, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione del 28/06/2002.
Lo strumento adottato per l’ottenimento delle finalità strategiche immobiliari dell’Ente, fu la costituzione nel corso del 2003 di una NewCo, oggi Enpam Real Estate srl (Enpam RE o Società o
Usufruttuaria) con gli specifici obiettivi di riqualificazione e di miglioramento della messa a reddito del patrimonio immobiliare, in prevalenza alberghiero, assegnato alla stessa da questo Ente.
Gli immobili sono stati trasferiti alla Enpam Real Estate srl attraverso la stipula di plurimi atti di usufrutto, in virtù dei quali l’Usufruttuaria ha attivato o, in alcuni casi, proseguito – in quanto già avviate dall’Ente-, opere di riqualificazione che si sono concretizzate sia nell’esecuzione di lavori di miglioria che di manutenzioni straordinarie e adeguamenti normativi.
La Società, al fine di eseguire le predette opere nel corso degli anni, ha potuto far affidamento ai flussi finanziari derivanti dal prestito erogato dalla Fondazione Enpam in qualità di socio unico, nonché a parte delle entrate complessive derivanti dall’incasso degli affitti per le locazioni.
In considerazione che:
□ l’evoluzione normativa impone nuove messe a norma sugli immobili;
□ determinati interventi permetterebbero di rendere alcune strutture maggiormente qualificate in quanto dotate, ad esempio, di servizi ricettivi/congressuali più efficienti;
□ sarebbe opportuno andare incontro ad eventuali richieste di intervento da parte di alcuni conduttori per opere civilisticamente rientranti negli obblighi del locatore,
sono stati ipotizzati, nelle strutture attualmente in usufrutto, nuovi interventi da programmarsi nel breve/medio periodo:
▭ | hotel Class | Euro | 120.000 |
▭ | Tanka Village | Euro | 13.000.000 |
▭ | Villa Pamphili | Euro | 80.000 |
▭ | NH Hotels | Euro | 4.000.000 |
▭ Romana Residence Euro 5.000.000 per un totale di Euro 22.200.000
L’avvio ed esecuzione delle opere sopra elencate, sconta, per via della vigente disciplina amministrativa in tema di erogazione di beni e servizi per appalto pubblico a cui Enpam Re è assoggettata, tempi tecnici verosimilmente non compatibili con la residua durata della concessione del diritto di usufrutto con scadenza appunto 31/12/2015, ragion per cui si è ritenuto conveniente dotare la ERE di quelle condizioni “temporali” idonee al raggiungimento degli scopi dell’Ente.
A tal fine dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente, nella seduta del 14 dicembre 2012, è stata rivista la concessione del diritto di usufrutto, prevedendo una proroga della concessione pari ad anni 9 (periodo di durata della locazione alberghiera), con conseguente scadenza al 31/12/2024.
Ciò, secondo quanto deliberato, consente alla Fondazione Enpam di dare continuità all’efficace percorso intrapreso e, specificatamente di:
1. portare a compimento le opere evidenziate, anche alla luce dell’attuale disciplina amministrativa degli appalti pubblici;
2. ottenere immobili riqualificati e messi a norma ove necessario, e pronti ad essere oggetto di nuove locazioni una volta scadute quelle attualmente in corso;
3. consentire alla partecipata di programmare a livello finanziario una pianificazione dei flussi, che compatibilmente con le necessità di carattere ordinario, e con l’esecuzione delle opere, possa garantire nel tempo la restituzione del finanziamento a suo tempo erogato;
4. mantenere sempre e comunque uno strumento veicolo per consentire all’Ente la possibilità di conferimento del settore immobiliare in usufrutto in eventuali Fondi immobiliari, non appena le condizioni di mercato lo consentano.
Con il rinnovo e prolungamento della concessione di usufrutto il corrispettivo annuo dovuto dalla Enpam RE alla Fondazione varia da Euro 599.698,40 a Euro 3.000.000,00 indicizzati.
Acquisti di quote di Fondi immobiliari
Nel corso del 2012, coerentemente con quanto previsto nel bilancio di previsione dell’anno e nel piano triennale degli investimenti consegnato ai ministeri vigilanti, la Fondazione ha sollecitato, mediante procedure telematiche pubblicizzate sui principali quotidiani nazionali e sulla GURI, proposte finalizzate all’acquisto, da parte dell’Ente, di quote di fondi immobiliari.
Dette proposte si sono concretizzate, nell’anno, in quattro distinti acquisti così individuati:
□ quote del fondo Q3 gestito da Quorum SGR, proprietario di due immobili in
Milano, Auros e Perseo;
- completamento dell’acquisto del 100% delle quote del fondo e pertanto delle rimanenti 14 su 136,238 quote complessive (erano già di proprietà dell’Ente 122,238 quote) per un valore di Euro 11.338.650,92;
- valutazione al 31.12.2012 dei due immobili da parte dell’esperto indipendente del fondo: Euro 107.170.000,00;
- patrimonio netto non immobiliare del fondo al 31.12.2012: Euro 21.513.219,00;
- totale attivo al 31.12.2012 Euro 128.683.219,00.
□ quote del fondo speculativo “HB” gestito da Beni Stabili Gestioni SGR, avente ad oggetto lo
sviluppo e la vendita di immobili residenziali in Roma e IRR previsto del 17%;
- importo per l’acquisto di 127 quote da parte dell’Ente per il 55,7% del totale: Euro 50.000.000,00
□ quote del fondo a raccolta
“Milan Prime Offices” gestito da Torre SGR, con asset allocation prevista in
Italia, prevalentemente Milano, in immobili ad uso prevalente uffici locati a lungo termine a conduttori di primario standing e IRR atteso del 9 - 10%;
- massimo impegno alla sottoscrizione di quote da parte dell’Ente: Euro 20.000.000,00
- nessun richiamo degli impegni nel xxxxx xxx 0000 xx xxxxx xx Xxxxx XXX;
□ quote del fondo a raccolta
“Xxxxx Italia Core Opportunity Fund” gestito da Xxxxx Italia SGR, con asset allocation prevista
in Italia, in immobili a reddito di grado A locati a conduttori primari e IRR atteso del 9%;
- massimo impegno alla sottoscrizione di quote da parte dell’Ente: Euro 20.000.000,00
- nessun richiamo degli impegni nel corso del 2012 da parte di Xxxxx Italia SGR;
□ quote del fondo “Antirion Core” gestito da Antirion SGR, proprietario di due immobili in
Roma e Milano, rispettivamente in: corso d’Italia 41/via Tevere locato a Telecom e viale Xxx Xxxxxx 36 locato a AXA Assicurazioni;
- sottoscrizione del 100% delle quote del fondo (in totale
4.206 quote) per un valore di Euro 210.300.000,00 (valore complessivo netto del fondo al 31.12.2012 Euro 210.302.573,00);
- le operazioni di acquisto dei due immobili da parte della SGR del fondo si sono concluse nelle prime settimane del 2013 per un prezzo complessivo, al netto dell’IVA, di Euro189.000.000,00;
Gestione Amministrativa
Anche nell’anno 2012 il Dipartimento delle Risorse Umane ha svolto una costante attività volta ad assicurare che i Servizi del Dipartimento medesimo operassero in conformità alle direttive impartite dagli Organi Collegiali dell’Ente nelle materie di competenza.
Accanto agli sforzi lavorativi tendenti al miglioramento dell’efficienza organizzativa per la Fondazione in generale e per il Dipartimento in particolare, anche le attività lavorative quotidiane più ordinarie e più specifiche sono state utilmente conseguite con il fattivo contributo di tutto il personale presente in servizio (Direzione del Dipartimento, Servizio Sviluppo Organizzativo e delle Risorse Umane e Servizio Gestione Amministrativa).
Inoltre nell’anno 2012, nell’ambito dell’AdEPP, il Dipartimento ha partecipato nella funzione del Direttore del Dipartimento delle Risorse Umane a riunioni di approfondimento sulle problematiche connesse all’applicazione alle Casse di Previdenza delle disposizioni contenute all’art. 9 del DL 78/2010 e nelle altre norme di finanza pubblica.
Nel 2012, al fine di proseguire nel rafforzamento del processo di aziendalizzazione dell’Ente quindi nel cambiamento delle abitudini e della cultura aziendale manageriale, si è insistito nel
percorso di formazione specialistica nell'ambito della formazione finanziata, con realizzazione di un intervento di Alta managerialità per il consolidamento della personalità aziendale rivolto al personale dirigenziale della Fondazione. I contenuti dei vari progetti formativi hanno spesso richiesto al Dipartimento attività da co-designer e da project leader.
Relativamente alla mobilità interna, per rispondere ad esigenze di servizio e per migliorare l’organizzazione del lavoro, sono stati effettuati n. 38 trasferimenti di personale da un’unità organizzativa all’altra, di cui n. 13 frutto della ristrutturazione e, pertanto, i trasferimenti effettivi sono stati n. 25. Il dato della mobilità interna risulta abbastanza stabile rispetto al recente passato (nel 2010 n. 30, nel 2011 n. 39).
Si è poi cercato di razionalizzare ulteriormente le disposizioni di visite fiscali nei confronti dei dipendenti assenti per malattia. Pertanto, a fronte di una riduzione di visite fiscali pari al 38% rispetto al 2011, si può affermare che il numero degli eventi per malattia è comunque diminuito rispetto all’anno precedente. Tutto ciò ha ovviamente comportato una riduzione di spesa per visite fiscali rispetto al 2011.
Nel corso del 2012 si sono svolte le varie fasi del progetto “Verso una nuova gestione della conoscenza: l’elearning in Enpam” volto ad introdurre dal 2013 una nuova metodologia, che è al tempo stesso strumento e ambiente di stimolo alla conoscenza, basata sulle enormi potenzialità offerte dall’elearning alle aziende ed in particolare a chi si occupa di formazione.
Nel 2012 si è intensificata l’attività del mobility management aziendale, allo scopo di confermare i relativi servizi al personale dipendente.
Nella prima metà dell’anno si è proseguito poi nell’aggiornamento della distribuzione nominativa del personale per la sede di Piazza Xxxxxxxx, con studi e predisposizione delle postazioni lavorative in linea con la configurazione dinamica delle singole unità organizzative. Nella seconda metà dell’anno si è poi aggiunta la necessità di valutare un’ipotesi di collocazione e distribuzione di parte del personale, circa la metà, nelle sedi di Via Berberini, con studi e predisposizione delle postazioni lavorative delle unità organizzative interessate.
Durante l’esercizio 2012, il Servizio Controllo di Gestione ha supportato l’Area Gestione Patrimonio nella definizione delle nuove procedure operative del patrimonio immobiliare derivanti dalla riorganizzazione legata all’affidamento in house alla Enpam Real Estate dei servizi integrati di gestione del patrimonio immobiliare (delibera CdA 61/2010) e dalla più ampia riforma della governance degli investimenti della Fondazione che trova origine nella seduta del 24 giugno 2011 quando il Consiglio di Amministrazione, recependo le linee guida fornite dal xxxx. Xxxxx Xxxxx nella relazione presentata il 20 maggio 2011, deliberava la riforma della governance inerente le attività di investimento, disinvestimento e monitoraggio del patrimonio della Fondazione.
Sempre nel corso del 2012, sono state redatte le linee guida per la gestione di quelle attività che per loro natura e rilevanza necessitano di una specifica organizzazione e di una strutturata fase di monitoraggio e controllo volto ad assicurare il raggiungimento dell’obiettivo nonché la corretta rendicontazione ai vertici aziendali.
Tali attività, tipicamente individuate dalla Direzione Generale, sono state definite, per convenzione, “Progetti Strategici”.
Il modello prevede l’istituzione di una struttura dedicata al Project Management con l’obiettivo di monitorare le attività secondo una logica “per progetto” con chiara definizione, quindi, di obiettivi, responsabilità, tempi e costi.
Tale impostazione, in un ottica di standardizzazione delle informazioni rilevanti, permetterà di strutturare un sistema di rendicontazione periodico ai responsabili di progetto, ai Dirigenti di struttura e alla Direzione Generale.
Bilancio Sociale
Con l’obiettivo di rendere sempre più organica e strutturata l'attestazione degli impegni sociali assunti nei confronti dei propri iscritti e, più in generale della collettività, la Fondazione Enpam ha svolto nel corso del 2012 un’iniziativa finalizzata alla corretta impostazione del Bilancio Sociale, propedeutica alla successiva fase realizzativa. Al fine di individuare le buone pratiche esistenti e provvedere ad una prima mappatura di temi e stakeholder potenzialmente rilevanti è stata realizzata un’analisi di benchmark volta a confrontare, quanto già pubblicato da parte di organizzazioni assimilabili o con tematiche sociali assimilabili. Parallelamente, anche al fine di individuare i destinatari del documento, sono state identificate le categorie di portatori di interesse rilevanti per la Fondazione, effettuando così la mappatura e la prioritizzazione degli stakeholder.
Codice Etico
Il 18 gennaio 2008, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enpam ha approvato il proprio Codice Etico. In relazione alla evoluzione normativa, al recepimento delle disposizioni dei Ministeri vigilanti e alla definizione di nuove logiche di organizzazione e controllo adottate dalla Fondazione, il Codice Etico, già nella prima stesura ben strutturato, è stato rivisitato ed aggiornato, per competenza, dal Comitato di Controllo Interno con il supporto del Servizio Controllo di Gestione.
Tra i principali ambiti di novità si sottolinea l’adeguamento del Codice alle regole di comportamento che hanno costituito l’oggetto della legislazione nazionale sulle politiche anticorruttive e l’approfondimento dei temi legati alla gestione del conflitto d’interessi.
Policy conflitti di interessi
Nell’anno 2012 il Servizio Controllo di Gestione ha lavorato alla definizione della nuova procedura per la definizione della Policy dei Conflitti di Interessi.
Con l’obiettivo della trasparenza e della tracciabilità delle operazioni, a tutela degli interessi degli iscritti, la Fondazione, pur in assenza di specifiche disposizioni normative riguardanti la materia, ha ritenuto opportuno, dotarsi di un documento di Policy dei conflitti per la corretta
gestione delle situazioni che potenzialmente generano conflitto d’interessi, anche in considerazione del criterio generale di buona amministrazione e dei rischi reputazionali ad esso connessi.
La Policy è stata redatta per la Fondazione ENPAM e per la Società da essa controllata “Enpam Real Estate” e si applica alle attività istituzionali ordinarie e straordinarie delle stesse.
In linea generale, il Servizio Relazioni Istituzionali e Servizi Integrativi ha il compito di assistere gli organi della Fondazione nello svolgimento di alcune funzioni istituzionali e relazionali loro proprie, in attuazione delle politiche della Fondazione stessa.
Polizza Sanitaria
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integrativa in favore degli iscritti all’Enpam, a seguito della decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione a fine anno 2011 di voler esternalizzare per l’anno 2012 le attività di gestione inerenti la polizza sanitaria, durante l’anno l’attività del Servizio si è indirizzata a fare da tramite tra Compagnia/Broker ed Assicurati, in tutti i casi nei quali i ns iscritti lamentavano ritardi nei rimborsi, mancanza di contatti con la compagnia o incomprensioni interpretative sui contenuti della polizza, per la soluzione di queste ultime problematiche si sono tenute diverse riunioni della Commissione Paritetica, nelle quali sono state riesaminate circa 50 pratiche di rimborso.
Durante l’anno 2012 il Consiglio di Amministrazione ha anche istituito una Commissione Consiliare per lo studio di forme alternative di assistenza sanitaria in favore degli iscritti, alla quale il Servizio ha collaborato. Sono state esaminate diverse forme di Fondi di Assistenza Integrativa e studiate le ipotesi di adesione a Fondi già costituiti come FASI od EMAPI o la possibilità di dar vita a Fondi autonomamente gestiti.
Per l’anno 2013 il Consiglio di Amministrazione ha comunque stabilito di rinnovare la polizza sanitaria con la compagnia Unisalute tramite il broker Previdenza Popolare, che per l’annualità 2012 ha raccolto circa 18000 adesioni.
Convenzioni
L’attività del Servizio ha riguardato, inoltre, l’offerta agli iscritti di ulteriori servizi integrativi.
Oltre al portale sono stati sviluppati altri canali di informazione e comunicazione, quali:
• istituzione di una rubrica sulla rivista dell’Ente “Il Giornale della Previdenza” dal titolo “Convenzioni”, presente in ogni numero della pubblicazione;
• newsletter.
• creazione di una casella e-mail xxxxxxxxxxx@xxxxx.xx dove l’iscritto e le aziende possono interagire con la Fondazione.
La nuova procedura ha consentito una maggiore velocità e uniformità nella stipula delle singole Convenzioni, con un netto miglioramento qualitativo delle stesse.
Nell’ambito alberghiero-viaggi, sono stati apportati concreti miglioramenti ai benefici dedicati ai nostri iscritti. Considerando le pagine più visitate, possiamo affermare che questo settore ha suscitato un grande interesse, posizionandosi al secondo posto dopo quello del credito.
Il Dipartimento Affari Generali ha continuato ad operare per far fronte alle svariate esigenze di gestione delle sedi e di acquisizione di forniture e servizi. Sull’attività del Dipartimento ha inciso, come per il 2011, l’obbligo per la Fondazione Enpam, come per gli altri enti previdenziali privati, di attenersi alle disposizioni del codice dei Contratti pubblici. Tale obbligo discende dall’art.
32 comma 12 della legge n. 111/2011 di conversione del D.L. n. 98/2011 che ha esteso l’applicazione del decreto legislativo n. 163/2006.
Relativamente al Giornale della Previdenza, si è deciso di affidare la rivista a una ditta che, come editore, ne cura la realizzazione e spedizione agli iscritti, con facoltà di inserire la pubblicità, con esclusione di quella sanitaria e farmaceutica. In tal modo, il corrispettivo a carico dell’Enpam per il servizio è risultato ridotto in quanto in parte compensato dagli introiti pubblicitari di competenza della ditta aggiudicataria della gara. Inoltre, sempre ai fini del contenimento della spesa, il numero delle uscite è stato ridotto da 10 a 8 numeri annui.
Per quanto concerne le spese relative alla sede, se da un lato si sono registrate maggiori uscite per la proroga dei contratti relativi agli uffici presi in locazione, a causa dei ritardi nel trasferimento, dall’altro si sono contenute, per quanto possibile, le spese per la manutenzione di locali e impianti in vista del prossimo trasloco.
Si evidenzia inoltre che, a seguito del decreto legge n. 95/2012 convertito nella legge n. 135/2012 (c.d. spending review) e alla conferma (dopo la nota sentenza del Consiglio di Stato) dell’inserimento della Fondazione Enpam e delle altre Casse Previdenziali private nell’elenco Istat relativo agli organismi pubblici, il Consiglio di Amministrazione ha dato indicazioni per l’osservanza del disposto legislativo. Ciò ferma restando la contestazione in sede giudiziale e politica dell’estensione alle Casse private di norme concepite per le Pubbliche Amministrazioni.
Xxxxx pertanto iniziato a trovare applicazione una serie di disposizioni (riduzione dei “consumi intermedi”, riduzione del valore dei buoni pasto del personale, in senso opposto agli accordi aziendali che avevano previsto invece un aumento, ricorso a CONSIP Spa per l’acquisto di beni e servizi ecc.ecc.) che avranno ulteriori e più significative conseguenze nel corso del 2013.
Per quanto riguarda infine il contributo agli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri per un concorso alle spese sostenute in relazione alle attività di collaborazione con l’Enpam, la spesa per il 2012 è risultata in linea con quella dell’esercizio precedente.
Relativamente alle attività di direzione e coordinamento delle attività del Servizio Sistemi Informativi Previdenza, si è continuato ad utilizzare e ad aggiornare il software di “Gestione della Richiesta IT”, relativo ai processi di manutenzione correttiva, di manutenzione evolutivo/adeguativa e di sviluppo dei nuovi applicativi. L’attività svolta ha riguardato principalmente l’inserimento delle richieste relative a nuovi progetti ed il monitoraggio di tutte le richieste inserite nel sistema. E’ stata altresì realizzata una vista dati finalizzata alla reportistica per l’analisi e il controllo degli indicatori di performance dei processi di gestione delle richieste IT, attraverso un’estrazione di alcuni dati relativi ai ticket e alle attività registrate.
Per quanto riguarda le attività di analisi, sviluppo e manutenzione, nel 2012 si è proceduto al costante aggiornamento ed all’adeguamento delle procedure informatiche di competenza del Servizio, anche in relazione alle rilevanti variazioni normative che sono intervenute.
Inoltre, sono state sviluppate nuove procedure, tra le quali quella di “Gestione informatizzata del Regime Sanzionatorio per i Fondi Speciali di Previdenza”, consistente nel calcolo, irrogazione, tracciamento e rendicontazione delle sanzioni civili, applicabili agli Istituti (Aziende Sanitarie Locali, Enti, Società accreditate con il S.S.N.) che hanno eseguito un ritardato versamento dei contributi rispetto alle scadenze previste dalla normativa vigente. Va anche rilevata la procedura di “Gestione dei periodi di riferimento per i contributi dei Fondi Speciali”, consistente nella determinazione e assegnazione dell’arco temporale di riferimento (da una certa data ad un’altra) dei singoli contributi attribuiti agli iscritti.
Si è altresì proceduto alla reingegnerizzazione delle procedure di emissione ed incasso dei Mav, nonché alla realizzazione di nuove funzionalità riguardanti le prestazioni assistenziali.
Tra le nuove procedure sviluppate va anche segnalata l’analisi dei tracciati XML necessari per la stampa e la spedizione di alcune comunicazioni (CUD, Cedolini pensioni, Estratto Conto
Fondi Speciali, Certificazioni fiscali per maternità) che vengono effettuate da parte di una nuova Società esterna.
Oltre a ciò, in seguito alle delibere consiliari n.25/2012, 26/2012 e 42/2012 e alla delibera del Consiglio Nazionale del 24 marzo 2012, relative alle modifiche regolamentari di tutti i Fondi di Previdenza dell’Ente, si è provveduto ad analizzare in dettaglio i nuovi Regolamenti proposti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al fine di poter realizzare le modifiche nel più breve tempo possibile. Sono state predisposte slides informative e sono stati organizzati incontri finalizzati ad informare tutto il personale dei Sistemi Informativi circa le modifiche regolamentari proposte. A partire dal mese di novembre 2012, invece, dopo l’approvazione dei nuovi regolamenti, si sono tenute varie riunioni con i Servizi della Previdenza e con tutto il personale informatico, al fine di individuare le priorità, definire i tempi di realizzazione ed allocare le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi comuni prefissati. Al momento sono state rispettate tutte le scadenze concordate.
Nel 2012, inoltre, con l’ausilio di tecnologie di Business Intelligence, sono state svolte le necessarie attività di gestione dei dati analitici ed aggregati utili alla stesura del Bilancio Tecnico dei Fondi di Previdenza, in linea con le specifiche fornite dallo Studio Attuariale incaricato. A tal proposito, si è concluso il progetto volto ad ottimizzare le attività di accesso ai dati statistici, fornendo maggiore autonomia agli uffici competenti nel reperire in modo più veloce i dati e soddisfare così un più alto numero di richieste.
Infine, è continuato lo studio di valutazione, di concerto con il Dipartimento della Previdenza, teso ad individuare la migliore soluzione per costituire un ufficio attuariale e statistico interno, efficiente ed autonomo, da rendere operativo a partire dal 2013. E’ stato, quindi, convenuto di costruire internamente alla Fondazione un software in grado di effettuare le proiezioni attuariali, con il supporto dello Studio Attuariale Orrù, anche al fine di ottenere uno strumento il più possibile allineato ai risultati del bilancio tecnico triennale. Inoltre, le eventuali ulteriori modifiche regolamentari - che verosimilmente potrebbero verificarsi - rendono anche opportuno l’accesso, da parte dell’ufficio attuariale interno, ai dati del sistema al fine di effettuare tutte le opportune simulazioni, operando direttamente sui parametri variabili.
Nel corso del 2012 sono state realizzate dal Servizio Sistemi Informativi Generali le attività volte al naturale aggiornamento ed allineamento delle tecnologie in uso ai più moderni sistemi, ivi compresi quelli di sicurezza, presenti sul mercato. Sono stati infatti acquisiti apparati hardware che combinano firewall, VPN e prevenzione delle intrusioni con tecnologie avanzate di networking, ai fini della necessaria attuazione del progetto di sicurezza per i sistemi informatici.
Si è poi proceduto al consueto ammodernamento delle apparecchiature e delle infrastrutture informatiche presenti negli uffici dell’Ente (PC, Scanner, Stampanti), attraverso la sostituzione delle stazioni di lavoro che non risultano più in linea con le nuove tecnologie e l’acquisizione di macchine con elevate configurazioni tecniche e dotate di monitor LCD.
Inoltre sono state realizzate le attività per dotarsi delle soluzioni più adeguate relative ai sistemi di bilanciamento hardware open source, anche al fine di ottimizzare la gestione delle ridondanze dei sistemi strategici e, nel contempo, raddoppiare le performances elaborative. Il piano di lavoro che era stato previsto nel bilancio di previsione per il 2012 tra le attività straordinarie era, in effetti, collegato all’ipotesi del trasferimento dell’Ente presso la nuova sede. A tale scopo, secondo quanto preventivato, è stata svolta una verifica preliminare circa lo stato delle infrastrutture e dei sistemi informatici già presenti, utile alla successiva redazione di un documento sulle modalità e tempistiche relative al moving delle apparecchiature tecniche. Ciò ha quindi portato alla creazione di uno studio puntuale e dettagliato delle attività necessarie alla realizzazione delle infrastrutture tecnologiche nella nuova sede e sufficienti allo start-up e cooperazione tecnologica tra le sedi. Contestualmente è stato portato a termine lo studio e l’analisi della rete fonia e delle attività di connessione a banda larga (telecomunicazioni).
Gli investimenti effettuati e collegati a questa progettualità – come acquisizione di apparati di rete e sicurezza, apparati per data center e sistemi di call center, nonché servizi necessari alle telecomunicazioni – saranno in ogni caso allocati e utilizzati sia nell’ipotesi di futuro trasloco, sia nel caso in cui tale attività non dovesse al momento realizzarsi: in questa eventualità, infatti, le apparecchiature saranno riconvertite nella sostituzione di apparati ormai obsoleti.
Il Servizio Tributario, nell’ambito delle sue funzioni, ha proseguito nel corso dell’esercizio 2012 nelle seguenti attività:
Rapporti con la Società Enpam Real Estate
Nel 2012 è iniziata la collaborazione gestionale ed informatica idonea alla corretta ricezione ed acquisizione dei dati con effetti fiscali necessari per la lavorazione e predisposizione della dichiarazione dei redditi dell’Ente, d’intesa con la società ERE s.r.l. al fine di automatizzare e meglio verificare i dati riguardanti gli immobili dell’Ente necessari per la corretta compilazione e verifica delle dichiarazioni stesse sia a fini IMU che IRES e la fruizione delle eventuali agevolazioni fiscali.
Definizione della questione inerente i pronti contro termine con Banca Commerciale Sammarinese
La problematica dei Pronti Contro Termine con Banca Commerciale Sanmarinese si è definita nel corso del 2012. La Fondazione ha pagato la differenza tra le imposte italiane dovute e le ritenute sanmarinesi già applicate e la procedura con l’Agenzia delle Entrate si è poi conclusa nel 2012 mediante adesioni agli inviti dell’Agenzia medesima.
Gestione del contenzioso fiscale e tributario
Il Servizio Tributario funzionalmente e specificamente competente alla cura e gestione del contenzioso fiscale e tributario dell’Ente, si è adoperato anche per il 2013 a verificare detto contenzioso, attivando ogni azione possibile e necessaria, impugnando – previa verifica della sussistenza dei relativi presupposti – tutti gli avvisi o atti fiscali che dovessero essere notificati e provvedendo alla corretta archiviazione e gestione di tutte le procedure che pervengano correttamente e tempestivamente al servizio stesso.
In ordine all’acquisizione e verifica del contenzioso tributario inerente le ex società dell’Ente liquidate, estinte e cancellate dal registro delle imprese negli anni 80/90, deve rilevarsi che, alla luce della concreta applicazione della sentenza della Suprema Corte di Cassazione a sezioni unite n.4062 del 22/2/2010, la problematica si è ridotta: le società estinte e cancellate non sono più dotate di legittimazione attiva né passiva. La verifica del contenzioso è stata a suo tempo effettuata con l’ausilio del liquidatore che ha fornito un elenco di tale contenzioso ed escluso la probabilità di problematiche future per l’Ente; comunque, ogni eventuale futura richiesta direttamente all’Ente potrà essere motivatamente contestata con tutte le eccezioni del caso sia procedurali che di merito.
Nel corso del 2013, , si cercherà – come detto - di attivare un nuovo settore reclami e mediazioni che possa stabilire un contatto con il Fisco per gestire le contestazioni al di sotto dei
20.000 euro, come previsto ex lege, evitando il costo di un incerto contenzioso.
L’attività di lavoro dell’Ufficio Legale attiene alla necessità di salvaguardare gli interessi dell’Ente, sia in materia previdenziale, sia patrimoniale e, comunque, di tutti gli affari legali di rilevanza per la Fondazione, fermo restando la necessità di limitare, per quanto possibile, il contenzioso giudiziale.
L’attività di lavoro, che si evolve nel costante e notevole aumento di attività stragiudiziale e giudiziale, viene così evidenziata:
• Consulenza legale su quesiti formulati dai Dipartimenti e dai Servizi operativi e su controversie di varia natura, in stretto contatto con i vertici dell’Ente;
• Difesa e rappresentanza per i giudizi promossi dall’Ente e nei confronti dell’Ente;
• Procedure di esecuzione immobiliare e mobiliare;
• Udienze di trattazione e di dichiarazione di terzo;
• Esame di proposte transattive;
• Studio di atti giudiziali e redazione di atti introduttivi, di comparse di costituzione e risposta, di memorie difensive;
• Consulenza legale riguardante le problematiche del personale;
• Esame interpretativo di normative;
• Rapporti e corrispondenza con i legali esterni per concordare la trattazione delle azioni giudiziarie a difese dell’Ente;
• Consulenze per la Società Ere di proprietà dell’Ente;
• Predisposizione di Promemoria per gli Organi Statutari e di
• Delibere Presidenziali;
• Partecipazione a riunioni con Dirigenti degli altri Servizi e con l’Amministrazione dell’Ente.
Le funzioni sovraesposte possono rientrare nell’attività “ordinaria” dell’Ufficio Legale, mentre può indicarsi come straordinaria, connessa a particolari procedure, l’attività relativa a:
• Consulenza legale per le procedure di dismissioni immobiliari;
• Predisposizione atti connessi a vendite immobiliari (contratti, procure, ecc.);
• Attività relativa ai giudizi riguardanti l’applicazione della legge n. 243/04 (contribuzione da parte di società di capitale);
• Attività di recupero di ratei pensionistici indebitamente incassati.
Le attività relative alla Comunicazione sono qui di seguito illustrate.
Per quanto riguarda il monitoraggio dei media, è proseguita la realizzazione di rassegne stampa quotidiane (mattutine e pomeridiane) e sono state introdotte nuove soluzioni software per migliorarne la fruibilità.
L’ufficio stampa, creato nel 2011, ha stabilizzato le proprie attività mettendosi a disposizione dei media esterni che si sono occupati a vario titolo della Fondazione. Nel corso del 2012 è stato anche approntato un piano di comunicazione per affrontare eventuali situazioni di crisi.
Il Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri è stato al centro di numerose trasformazioni. Si segnala innanzitutto una notevole riduzione dei costi a carico della Fondazione Enpam, grazie alla modifica della periodicità (i numeri stampati sono passati da dieci a otto all’anno) e alla reintroduzione della pubblicità. Inoltre, a partire dal mese di luglio la direzione della testata è stata affidata al Dirigente dell’Area Comunicazione, con conseguente risparmio degli emolumenti prima corrisposti a un direttore esterno. E’ stato anche previsto un Comitato di indirizzo del Giornale, composto dal Presidente della Fondazione (con il ruolo di direttore editoriale), dal Vice presidente vicario, dal Vicepresidente, dal Direttore generale e da cinque Consiglieri di amministrazione.
La nuova linea editoriale ha previsto una trattazione più ampia dei temi previdenziali e assistenziali e un’informazione puntuale sull’attività amministrativa dell’Enpam. Al tempo stesso sono state sviluppate rubriche di specifico interesse professionale ed è stata stretta una collaborazione con altri organismi della categoria (Fnomceo, Onaosi). Il cambiamento della linea editoriale è stato accompagnato anche dal rinnovamento dell’immagine grafica della rivista secondo un progetto interamente sviluppato da risorse interne.
Per il 2012 la tiratura della rivista (il dato è relativo al numero 8) ha raggiunto 461mila copie a numero. Il Giornale della Previdenza, che si colloca così tra i periodici più diffusi in Italia, resta l’unica rivista che raggiunge la totalità dei medici e degli odontoiatri italiani.
Oltre che per il Giornale della Previdenza, l’équipe grafica ha lavorato al lancio di campagne di comunicazione, fra cui quella per il Cinque per mille, e ha curato la coerenza della comunicazione visiva dell’Enpam (immagine coordinata).
Nel corso dell’anno è stato avviato anche un processo di semplificazione del linguaggio usato dalla Fondazione nei rapporti con gli iscritti. In collaborazione con diversi servizi del Dipartimento della Previdenza, sono stati riscritti numerosi moduli sulla base delle tecniche di semplificazione del linguaggio amministrativo. Gli interventi hanno riguardato il lessico, la sintassi e la struttura dei vari modelli, con l’obiettivo di renderli più facilmente comprensibili a un pubblico di non addetti ai lavori.
Inoltre tutto il personale dell’Area Comunicazione ha seguito un seminario di perfezionamento in scrittura professionale, organizzato internamente.
Nell’ambito delle relazioni con il pubblico, il Servizio Accoglienza Telefonica (SAT) ha proseguito nel suo trend di miglioramento. Gli operatori hanno infatti risposto al 91% delle chiamate giunte (contro l’85% del 2011). La percentuale di chiamate perse (principalmente a causa dell’intasamento delle linee nelle fasce orarie di punta) è conseguentemente scesa dal 15% al 9%. Si conferma anche la tendenza alla diminuzione del numero assoluto di chiamate: nel 2012 sono state 174.658, rispetto alle 192.617 dell’anno precedente.
La diminuzione può essere spiegata con l’accresciuta capacità di risposta immediata (chi riesce ad ottenere subito risposta non è costretto a richiamare più volte), con la crescente tendenza degli iscritti ad inviare quesiti via email (+44% rispetto al 2011), con l’aumentata disponibilità di servizi online (nell’area riservata del sito internet dell’Enpam) e con un miglioramento dell’informazione agli iscritti (ad esempio nel mese di dicembre, in corrispondenza di una campagna di comunicazione mirata, il numero di chiamate ricevute è sceso di quasi un terzo rispetto all’anno precedente).
Nel corso dell’anno, in vista dell’approvazione della nuova riforma delle pensioni, sono state realizzate diverse iniziative di formazione in materia previdenziale. È stato anche realizzato un notiziario elettronico interno per far sì che gli operatori telefonici siano aggiornati in tempo reale su tutti i fatti che possano generare quesiti da parte degli iscritti.
Il SAT ha inoltre ricevuto la conferma della certificazione di qualità Uni En Iso 9001.