REGOLAMENTO DIDATTICO - CDS ARCHITETTURA
REGOLAMENTO DIDATTICO - CDS ARCHITETTURA
1. Definizioni
Ai sensi del presente regolamento si intendono:
a) per Scuola, la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
b) per Regolamento sull'Autonomia Didattica, di seguito denominato RAD, il Regolamento recante norme concernenti l'Autonomia Didattica degli Atenei di cui al D.M. del 3 novembre 1999, n. 509 come modificato e sostituito dal D.M. del 23 ottobre 2004, n. 270;
c) per Statuto, lo Statuto della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
d) per Regolamento Generale, il Regolamento Generale della Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”;
e) per Regolamento Didattico di Ateneo (RDA), il Regolamento approvato dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, ai sensi della Legge 240/2010, emanato con DR n. 840 del 9 settembre 2013;
f) per Decreti Ministeriali, di seguito denominati DM, i Decreti M.I.U.R. 16 marzo 2007 di determinazione delle classi delle lauree universitarie e delle classi delle lauree universitarie magistrali;
g) per Corso di Studio, il Corso di Studio per il conseguimento della Laurea a ciclo unico in Architettura L. M. 4 c.u.
h) per Titolo di Studio, la Laurea a ciclo unico in Architettura L.L. 4 c.u.
i) per Coordinamento Didattico di Dipartimento, il gruppo costituito dai presidenti dei Corsi di Studio afferenti al Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale e dal Direttore dello stesso o da un suo Delegato;
l) per tutte le altre definizioni non esplicitamente richiamate si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo.
2. Denominazione del Corso di Studio e classe di appartenenza
La denominazione del corso, appartenente alla Classe L.M. 4 c.u., è Corso di Studio in Architettura.
Il Corso di Studio (CDS) è organizzato in conformità con il relativo Ordinamento Didattico disciplinato nel Regolamento Didattico di Ateneo.
3. Il Corso di Studio in breve
La laurea magistrale a ciclo unico in Architettura ha come obiettivo specifico la formazione di un professionista con le competenze dell'architetto generalista in riferimento alla Direttiva CE 2005/36 che disciplina l'esercizio della professione di architetto in ambito europeo. La laurea magistrale prepara figure di laureati con capacità di gestione e finalizzazione strategica delle attività di progetto.
Il corso di studio, nel rispetto della Direttiva 85/384/CEE, mantenendo un equilibrio tra gli aspetti teorici e pratici della formazione, garantisce l'acquisizione di capacità e competenze che consentiranno al futuro architetto di creare e sviluppare progetti che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche e siano sostenibili sul piano economico, normativo e ambientale.
Il laureato in Architettura può iscriversi, una volta sostenuto l'esame di stato, all'albo degli Architetti, Paesaggisti e Conservatori e, ai sensi delle citate direttive, può esercitare la professione di Architetto e Designer in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea previo conseguimento dell’abilitazione secondo le regole vigenti nei diversi Stati.
Il Corso di Studio ha come sede il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale.
4. Articolazione del Corso di Studio ed eventuali curricula
Il Corso di Studio ha durata quinquennale, prevede 300 CFU complessivi e non è articolato in curricula.
Il Documento per la Programmazione Didattica indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso.
5. Obiettivi formativi specifici del Corso
Il Corso di Studio, nel rispetto dei contenuti formativi qualificanti della classe, ha come obiettivo specifico la formazione di un professionista con le competenze che caratterizzano la figura dell'architetto generalista in riferimento alla Dir. CE 2005/36 che disciplina ed equipara l'esercizio della professione di architetto in ambito europeo. Il corso si differenzia da quelli della stessa classe LM4 presenti nell'offerta formativa del Dipartimento in quanto orientato ad un tipo formazione generalista fondata su studi equamente ripartiti tra le discipline. Il corso il cui elemento principale è l'architettura, nel rispetto dell'endecalogo della direttiva 85/384/CEE, deve mantenere un equilibrio tra gli aspetti teorici e pratici della formazione in architettura e garantire l'acquisizione delle seguenti capacità, conoscenze e competenze:
1. capacità di creare progetti architettonici che soddisfino le esigenze estetiche e tecniche;
2. adeguata conoscenza della storia e delle teorie dell'architettura nonché delle arti, tecnologie e scienze umane ad essa attinenti;
3. conoscenza delle belle arti in quanto fattori che possono influire sulla qualità della concezione architettonica;
4. adeguata conoscenza in materia di urbanistica, pianificazione e tecniche applicate nel processo di pianificazione;
5. capacità di cogliere i rapporti tra uomo e creazioni architettoniche e tra creazioni architettoniche e il loro ambiente, nonché la capacità di cogliere la necessità di adeguare tra loro creazioni architettoniche e spazi, in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo;
6. capacità di capire l'importanza della professione e delle funzioni dell'architetto nella società, in particolare elaborando progetti che tengano conto dei fattori sociali;
7. conoscenza dei metodi d'indagine e di preparazione del progetto di costruzione;
8. conoscenza dei problemi di concezione strutturale, di costruzione e di ingegneria civile connessi con la progettazione degli edifici;
9. conoscenza adeguata dei problemi fisici e delle tecnologie nonché della funzione degli edifici, in modo da renderli internamente confortevoli e proteggerli dai fattori climatici;
10. capacità tecnica che consenta di progettare edifici che rispondano alle esigenze degli utenti, nei limiti imposti dal fattore costo e dai regolamenti in materia di costruzione;
11. conoscenza adeguata delle industrie, organizzazioni, regolamentazioni e procedure necessarie per realizzare progetti di edifici e per l'integrazione dei piani nella pianificazione.
In particolare, il percorso formativo, che si articola in insegnamenti a prevalente contenuto teorico ed insegnamenti pratico operativi, è strutturato in tre periodi o cicli formativi.
Il primo ciclo (1°e 2° anno) è orientato prevalentemente alla formazione di base. A tal proposito lo studente, attraverso le verifiche di profitto, dovrà dimostrare, al termine di questo ciclo, di aver appreso i fondamenti:
- Della logica dell'architettura;
- Della storia dell'architettura;
- Delle matematiche per l'architettura;
- Delle discipline propedeutiche al controllo tecnico e alla costruzione del progetto di architettura;
- Dei metodi e delle tecniche tradizionali ed informatiche della rappresentazione dell'architettura.
Il secondo ciclo (3° e 4° anno) è destinato alla formazione complessa. Al termine di questo lo studente, attraverso le verifiche di profitto, dovrà dimostrare di aver cognizioni nell'ambito:
- Della progettazione architettonica urbana e del paesaggio;
- Della tecnica, della pianificazione e della progettazione urbanistica;
- Della tecnica e della costruzione dell'architettura;
- Del restauro architettonico;
- Della storia e della critica dell'architettura e della città;
- Del controllo climatico e ambientale dell'edificio;
- Della progettazione ecosostenibile e ambientalmente consapevole;
- Degli aspetti giuridico economici e valutativi del processo progettuale e realizzativo dell'architettura;
- Del rilievo e della rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente.
Il terzo ciclo (5° anno), supportato dalle conoscenze precedenti (fra cui il "technical english" e il tirocinio), è destinato al progetto integrale dell'architettura che ha il suo compimento nel laboratorio di tesi (destinato alla redazione dell'elaborato dell'esame di laurea) e nelle materie a scelta dello studente. Nell'ambito dei primi due cicli, ciascuna annualità avrà un preciso obiettivo formativo di uscita a cui concorreranno i contenuti disciplinari minimi degli insegnamenti previsti al fine di garantire una formazione compiuta e condivisa degli obiettivi. Durante i cicli sono previste attività formative, come il workshop, che propongono esperienze progettuali strutturate come partecipazione a concorsi di architettura. Le tematiche da affrontare saranno congruenti con il percorso formativo già affrontato.
6. Profilo professionale e sbocchi professionali e occupazionali previsti per i laureati
La laurea magistrale in "Architettura " ha come obiettivo specifico la formazione di un professionista con le competenze dell’architetto generalista in riferimento alla Direttiva CE 2005/26 che disciplina l’esercizio della professione di architetto in ambito europeo.
Funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato magistrale in Architettura potrà iscriversi agli albi professionali previsti dalla classe LM-4, previo superamento dell'esame di stato e, in particolare, all'Albo Professionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Sarà in grado di predisporre progetti di opere e dirigerne la realizzazione, coordinando a tal fine, ove necessario, altri specialisti ed operatori nei campi dell'architettura, dell'urbanistica e del restauro architettonico.
Competenze associate alla funzione:
Il laureato in Architettura potrà svolgere la propria attività lavorativa nella libera professione, nell'ambito dell'Unione Europea, in istituzioni ed enti pubblici e privati operanti nei campi della costruzione, trasformazione e conservazione della città e del territorio o in settori produttivi impegnati a vario titolo nel processo edilizio (imprese di costruzione, aziende di settore, ecc.).
Sbocchi professionali e occupazionali
In virtù delle competenze che derivano dalla sua formazione ed in coerenza con le indicazioni della direttiva 85/384 CEE e della successiva raccomandazione del comitato consultivo CEE n. 3 del 13-14 marzo 1990 volto al riconoscimento della professione dell'architetto a livello europeo, il laureato magistrale può svolgere la libera professione o impiegarsi con funzioni di elevata responsabilità nel campo della costruzione, trasformazione, conservazione, restauro degli edifici nonché nella valorizzazione e nella pianificazione delle città e del territorio, tanto in strutture professionali complesse (società di progettazione e ingegneria, società di servizi, ecc.), quanto in settori produttivi (imprese di costruzione, aziende di settore, ecc.), quanto, infine, in istituzioni ed enti pubblici e privati (amministrazioni locali e nazionali, Soprintendenze, istituti bancari, ecc.).
Categorie ISTAT:
1. Architetti - (2.2.2.1.1)
2. Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio - (2.2.2.1.2)
7. Risultati di Apprendimento Attesi
Conoscenza e capacità di comprensione:
A conclusione del percorso di formazione, i laureati del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura acquisiscono tutte quelle conoscenze disciplinari che, fondate sulle undici aree della direttiva europea, avranno valore di strumento teorico e metodologico al fine di consentire e sviluppare capacità critiche orientate sia alla comprensione delle problematiche connesse al progetto di architettura, che di elaborazione di idee originali in un contesto di ricerca dato. Nello specifico, i laureati magistrali a ciclo unico in Architettura acquisiranno livelli di conoscenza teorico-metodologica in grado di recepire le complessità operative e culturali del progetto di architettura relativamente alla: - progettazione architettonica e urbana, attraverso tematiche proprie della composizione (estetiche, distributive, funzionali, ecc.), anche nel campo degli interni e dell'allestimento; - contestualizzazione storica dell'architettura, anche attraverso lo studio delle teorie dell'architettura e della storia dell'arte; - teoria e tecnica per il restauro architettonico, attraverso l'analisi dei fenomeni del degrado e delle teorie e dei metodi di intervento progettuale per la conservazione degli edifici singoli e dei contesti architettonici esistenti; - analisi e progettazione strutturale dell'architettura, attraverso tematiche proprie sia della teoria della statica e della scienza delle costruzioni, che del comportamento e concezione strutturale di materiali ed edifici; - concezione tecnologica dell'architettura, attraverso l'analisi di problematiche orientate alla costruibilità degli edifici, anche in termini di sostenibilità ambientale; - gestione fisico-tecnico-impiantistica dell'architettura, attraverso l'analisi dei problemi fisico- tecnici per il comfort degli edifici e dei contesti ambientali; - valutazione estimativa per l'architettura e l'urbanistica, attraverso la padronanza di strumenti in grado di supportare specifici progetti di edifici; - progettazione urbanistica e pianificazione territoriale, attraverso lo studio delle tecniche e dei processi; - verifica economico-giuridica per l'architettura e l'urbanistica, attraverso l'apprendimento di procedure e normative finalizzate all'esercizio della professione; - conoscenze matematiche per l'architettura, attraverso la comprensione analitica delle forme e dei modelli; - rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente, attraverso la gestione di norme, metodi e tecniche di modellazione e visualizzazione, analogica e digitale,
per la descrizione del progetto e dell'esistente. Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi prevedono, oltre alle prove di profitto da svolgersi secondo le modalità indicate dal successivo art.16 una serie di verifiche in itinere attraverso vari strumenti intermedi programmati (prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, ecc.). Il carattere laboratoriale di alcuni corsi prevede una valutazione e verifica continua dell'evoluzione conoscitiva degli studenti.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
In virtù delle conoscenze disciplinari di base fondate sulle undici aree della direttiva europea, i laureati del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura saranno in grado di organizzare metodologicamente le conoscenze acquisite al fine di sviluppare capacità critiche in grado di colloquiare produttivamente con più saperi specialistici. In tal senso, l'aspetto fondativo delle conoscenze apprese consentirà di rispondere positivamente alla notevole diversità dei contesti di analisi e intervento, nonché alla gestione di sistemi complessi e di scale differenziate d'indagine. Questi obiettivi formativi saranno perseguiti sia sulla base di corsi d'insegnamento frontale di tipo monodisciplinare, coordinato e integrato, che soprattutto attraverso i laboratori progettuali (fra cui, quello collocato al quinto anno di corso e dedicato alla gestione integrata delle conoscenze acquisite per la formulazione della tesi di laurea), nonché dell'esperienza di tirocinio e dell'espletamento di altre attività formative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, come i workshop e l'applicazione della lingua inglese. Attraverso il compimento di queste attività formative, i laureati magistrali a ciclo unico saranno in grado di dimostrare una matura autonomia operativa in grado di ben impostare e risolvere problemi nuovi e complessi. La modalità di verifica delle capacità di applicare conoscenza e comprensione, come per knowledge and understanding, avverrà attraverso prove di profitto orali e/o scritto- grafiche, attraverso una serie di verifiche programmate in itinere di varia natura. La natura stessa dei laboratori, destinati a porre le condizioni per la soluzione specifici problemi di carattere operativo e progettuale, implica una costante e continua verifica delle capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Autonomia di giudizio
La Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura viene conferita a studenti che abbiano sviluppato capacità di interpretare ed elaborare criticamente idee progettuali, in rapporto al complesso sistema territoriale e urbano del contesto di riferimento. Il laureato magistrale dovrà, quindi, dimostrare di possedere, al termine del percorso formativo proposto, piena autonomia nell'uso di aggiornate strumentazioni tecnico-scientifiche e nell'applicazione di modelli teorici innovativi in relazione ai mutamenti socio-culturali del mondo contemporaneo. All'obiettivo formativo finale, destinato al conseguimento delle capacità di elaborazione del progetto integrale dell'architettura, concorrono le specifiche discipline previste nell'articolazione del corso di studi attraverso l'analisi delle trasformazioni dei contesti e la simulazione delle possibili applicazioni, anche etiche, della dimensione progettuale legata alla professione dell'architetto generalista. A tal fine cooperano le attività di laboratorio e i workshop, nonché il laboratorio di tesi e il tirocinio, che integrano le differenti competenze disciplinari, in affinità con la struttura didattica dei corsi teorici. La verifica dell'autonomia di giudizio avverrà attraverso l'accertamento, nell'ambito di prove orali o nell'esame degli elaborati, delle capacità critiche ed interpretative degli allievi, nonché dell'attitudine a collocare le conoscenze acquisite nel quadro della formazione complessiva dell'architetto generalista.
Abilità comunicative
Il laureato magistrale a ciclo unico in Architettura deve possedere la capacità di illustrare adeguatamente i contenuti, di individuare gli obiettivi specifici, di giustificare le scelte formali, di motivare le destinazioni funzionali e le modalità gestionali della propria attività progettuale, nonché i processi valutativi ed interpretativi delle idee elaborate. L'abilità di comunicazione deve essere sviluppata attraverso l'ausilio di idonei strumenti grafici e informatici che concorrono alla costruzione del progetto integrale dell'architettura. Per lo svolgimento dell'attività professionale in ambito europeo il laureato magistrale deve, inoltre, conoscere almeno una lingua dell'Unione Europea, in riferimento anche agli specifici lessici disciplinari. Oltre alle verifiche di profitto, la valutazione delle abilità comunicative avverrà diffusamente durante il percorso formativo attraverso la verifica di elaborati grafici e ricerche critico-interpretative sviluppate dagli studenti nell'ambito delle diverse attività didattiche (corsi monodisciplinari e dei laboratori e corsi multidisciplinari) e nella discussione della prova finale in cui la presentazione del proprio lavoro avviene anche con l'ausilio di mezzi multimediali.
Capacità di apprendimento
Il Corso di Laurea magistrale Architettura a ciclo unico promuove il momento critico e la ricerca autonoma e personale. All'interno del Corso si svolgeranno la didattica frontale, i laboratori mono e pluridisciplinari, i tirocini ed i workshop. Ulteriori verifiche saranno costituite dagli esami di profitto e la discussione della tesi finale. L'insieme di questi momenti solleciterà lo sviluppo delle capacità di apprendimento essenzialmente dal punto di vista della costituzione di un metodo che consenta all'allievo di governare il rapporto tra gli aspetti umanistici, sociali e tecnici che l'architettura compone inscindibilmente al suo interno. Nel costituire
inizialmente forti saperi di base e nel proporre poi associazioni complesse di essi, il Corso tende a delineare un profilo che, dopo la propria conclusione, garantisca l'apprendimento in forma autonoma delle conoscenze successive con efficaci modalità critiche che conducano ad una estesa consapevolezza degli effetti prodotti. La verifica di questi punti, in seno agli esami di profitto e all'esame di tesi, sarà oggetto di discussione finalizzata al controllo metodologico delle relazioni tra aspetti teorici, tecnici e pratico operativi. La formazione dell'allievo architetto avverrà attraverso continui aggiornamenti e, verificando le ricadute formative delle attività di ricerca, in modo da consentire di governare i veloci e mutevoli processi di modificazione dei territori metropolitani.
8. Comitato di indirizzo
Il Corso di Studio assicura una revisione periodica delle esigenze e delle potenzialità di sviluppo dei propri obiettivi formativi e dei profili professionali e occupazionali.
A tal fine, il Corso di Studio consulta sistematicamente le principali parti interessate (docenti, studenti, organizzazioni scientifiche e professionali, rappresentanti del mondo della produzione) sia direttamente che attraverso studi di settore e prevede un Comitato di Indirizzo formato da docenti ed esponenti del mondo del lavoro, della ricerca e della cultura che approfondisce e fornisce elementi utili a valutare le effettive potenzialità occupazionali dei laureati e ad apportare eventuali correttivi. Il Comitato si riunisce almeno una volta l’anno.
9. Requisiti e modalità di ammissione
Requisiti di ammissione
Il requisito fondamentale per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Architettura a ciclo unico è il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o equivalente titolo conseguito all'estero riconosciuto idoneo dall’Università degli Studi della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx, nel rispetto degli accordi internazionali vigenti. Il Corso di laurea a ciclo unico prevede il numero programmato in base all'art. 1 della L. 264/99 (G.U. n. 183 del 6.08.1999).
L'immatricolazione è subordinata al superamento di prove d'accesso secondo i criteri e le modalità di ammissione stabiliti dalle vigenti disposizioni ministeriali.
Modalità di ammissione
La prova di ammissione per l'anno accademico 2019/2020 consiste nella soluzione di 60 (sessanta) quesiti a risposta multipla, di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, su argomenti di:
Cultura generale (2 quesiti); Ragionamento logico (20 quesiti); Storia (16 quesiti);
Disegno e rappresentazione (10 quesiti); Fisica e Matematica (12 quesiti).
Per la valutazione delle prove sono attribuiti al massimo 90 punti e si tiene conto dei seguenti criteri:
a) 1,5 punti per ogni risposta esatta;
b) - 0,4 punti per ogni risposta sbagliata;
c) 0 punti per ogni risposta non data;
La prova di ammissione ha inizio alle ore 11.00 e per il suo svolgimento è assegnato un tempo di 100 minuti. I candidati dovranno comunque presentarsi all'ingresso della sede alle ore 8.
Per consultare e approfondire le prove di ammissione svolte negli ultimi anni collegarsi al seguente indirizzo: xxxx://xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx.xx/0000/XX_XX.xxxx
La domanda di partecipazione al concorso deve essere presentata esclusivamente tramite procedura informatica sul sito web
10. Tipologia delle forme didattiche
Le forme didattiche utilizzate per conseguire gli obiettivi formativi del Corso di Studio comprendono: lezioni frontali di tipo monodisciplinare, coordinato e integrato, seminari, laboratori progettuali mono e interdisciplinari, workshop, nonché il laboratorio di tesi e il tirocinio, che integrano le differenti competenze disciplinari, in affinità con la struttura didattica dei corsi teorici. Esse saranno affiancate da attività di tutorato e dallo studio individuale. La formazione della conoscenza avverrà attraverso il compimento di corsi d'insegnamento frontale di tipo monodisciplinare, coordinato e integrato, di laboratori progettuali mono e interdisciplinari, e l'espletamento di altre attività formative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, come le abilità informatiche; queste attività saranno affiancate da esercitazioni e sostenute da attività di tutorato e dallo studio individuale.
11. Crediti Formativi
L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU).
Il Corso di studio prevede 300 CFU complessivi, articolati in cinque anni di corso, di cui almeno 8 da acquisire in attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (Tirocini Curriculari).
Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di impegno complessivo dello studente. L’impegno complessivo deve essere articolato in:
• Lezioni Frontali;
• Attività laboratoriali
• Seminari
• Attività spese dallo studente nelle altre attività formative previste dall’Ordinamento didattico;
• Studio autonomo necessario per completare la sua formazione.
La quota di ore riservata allo studio individuale per ciascun CFU è pari a 17.
12. Elenco Insegnamenti con s.s.d. e relativi CFU
Il corso di laurea si articola negli insegnamenti di cui all’ALLEGATO 1, che indica per ciascun insegnamento i relativi SSD e CFU.
13. Attività a scelta e relativi CFU
Le attività a scelta dello studente possono essere individuate nell’ambito o al di fuori dell’offerta formativa del Corso di Studio. Le attività a scelta dello studente e i relativi CFU presenti nell’ambito dell’offerta formativa del Corso di Studio vengono definiti annualmente e riportati nel Manifesto degli Studi. Eventuali attività a scelta individuate al di fuori dell’offerta formativa devono essere previamente approvate dal Consiglio di Corso di Studio.
Per le attività formative a scelta dello studente, qualora svolte presso altri Atenei, o strutture didattiche equivalenti, il documento attestante l’attività espletata deve riportare, oltre al numero dei CFU, anche il voto conseguito, espresso in trentesimi. Qualora quest’ultimo non sia espresso in trentesimi il Consiglio di Corso di Studio provvederà a determinarne e a proporne l'equivalenza al Consiglio di Dipartimento.
14. Obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticità
Il Corso di Studio prevede per tutti gli insegnamenti un obbligo di frequenza pari al 70%.
Sono tuttavia previste particolari agevolazioni per gli studenti con esigenze specifiche (ad esempio studenti lavoratori, diversamente abili, ecc. ) ai quali, dietro richiesta da presentare alla Segreteria Studenti
accompagnata da documentata attestazione delle suddette esigenze, il Corso di Studio potrà riconoscere una esenzione dalla frequenza, nella percentuale massima del 70%. Per la residua parte dell’impegno in aula sull’ammontare complessivo dei crediti, il Corso di Studio assegna gli obblighi di frequenza.
Il rispetto degli obblighi di frequenza è accertato dal docente mediante la raccolta delle firme di presenza. Per le propedeuticità̀ tra i singoli insegnamenti e le eventuali propedeuticità̀ per il passaggio tra i cicli (passaggio dal 2° al 3° ciclo) si rimanda al Manifesto degli Studi.
15. Organizzazione delle attività didattiche
L’attività didattica è organizzata in 2 periodi (da fine settembre a fine gennaio e da fine febbraio a fine maggio) per ciascuna annualità. Il calendario dettagliato delle attività didattiche è annualmente pubblicato sul sito del Dipartimento.
Sono previste le seguenti sessioni di esami: sessione anticipata estiva (gennaio - aprile); sessione estiva (maggio - luglio); sessione autunnale (settembre - dicembre).
Come previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo gli appelli d’esame sono distanziati di almeno due settimane.
Agli studenti che dichiarano di ritirarsi prima dell’assegnazione del voto o che rifiutano il voto assegnato dalla Commissione è consentito ripetere l'esame anche nell'appello successivo.
Agli studenti che non superano l’esame è consentita la ripetizione soltanto nella successiva sessione di esami.
16. Modalità di verifica del profitto
L'esame di profitto è previsto per ogni insegnamento. Esso deve tenere conto dei risultati conseguiti in eventuali prove di verifica sostenute durante lo svolgimento del corso (prove in itinere).
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi per ciascuna attività formativa avviene mediante prove di esame che possono essere scritte, orali, o miste, eventualmente precedute da prove in itinere. Per le discipline applicative la verifica avviene anche mediante discussione sui contenuti delle esercitazioni numeriche e progettuali.
Le verifiche di profitto si concludono con l'assegnazione di un voto, espresso in trentesimi, oppure di una idoneità. Per le attività che includono esperienze di laboratorio la verifica può prevedere anche una prova pratica.
Le commissioni di valutazione del profitto sono costituite ai sensi della normativa vigente e del Regolamento Didattico di Ateneo.
Il calendario degli esami di profitto sarà predisposto dalla Segreteria Didattica del Dipartimento sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento Didattico del Dipartimento.
Le prove di verifica effettuate in itinere sono inserite nell’orario delle attività formative; le loro modalità sono stabilite dal docente e comunicate agli allievi all'inizio del corso.
Alla fine di ogni quadrimestre, lo studente viene valutato sulla base dell'esame di profitto. In caso di valutazione negativa, lo studente avrà accesso a ulteriori prove di esame nelle successive sessioni previste. L'esame e/o le prove effettuate in itinere possono consistere in:
− verifica mediante questionari/esercizi numerici;
− elaborato scritto e/o grafico;
− relazione sulle attività svolte in laboratorio;
− colloqui programmati;
− verifiche di tipo automatico in aula informatica.
Il superamento dell'esame determina l'acquisizione dei corrispondenti CFU.
Per ogni insegnamento, viene predisposta dai Docenti una scheda comprendente, tra l’altro, indicazioni circa le metodologie didattiche adottate e le modalità di valutazione della preparazione. Tali schede sono consultabili sul sito web del Dipartimento.
17. Modalità di verifica di crediti acquisiti e prove d’esame integrative da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali
Per gli studenti che non conseguano il titolo finale in un tempo almeno pari al doppio della durata legale del corso di studio, il Corso di Studio procede a una verifica dei crediti acquisiti, al fine di valutare l’eventuale obsolescenza dei contenuti conoscitivi. Nelle materie per le quali sia riscontrata tale obsolescenza, Il Corso di Studio procede all’assegnazione di debiti formativi richiedendo, laddove necessario, apposite prove d’esame integrative ai fini del riconoscimento dei corrispondenti crediti.
Gli studenti interessati dalla verifica devono essere informati con un preavviso di almeno sei mesi.
18. Modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese
In riferimento all’insegnamento di Speciality English for Architecture, è previsto una verifica di profitto finale, il cui superamento è validato attraverso l'assegnazione di un’idoneità.
Allo studente che presenti idonea certificazione di livello B1 di Lingua Inglese in relazione alle quattro abilità (reading-writing-speaking-listening) e di validità almeno triennale, saranno riconosciuti i crediti formativi acquisiti sui singoli esami di lingua inglese, fino a un massimo di 6 CFU.
Si precisa che per idonea certificazione è da intendersi quella rilasciata da Istituzioni (Enti, Scuole, Istituti, etc.) a tal scopo ufficialmente riconosciute. La rispondenza della certificazione prodotta dallo studente a quanto sopra stabilito sarà valutata dal Consiglio di Corso di Studio avvalendosi, se ritenuto necessario, delle competenze degli insegnanti di Lingua Inglese.
19. Tirocini, stage e modalità di verifica dei relativi risultati
Con l’obiettivo di favorire l’interazione tra il processo di formazione universitaria ed il processo di apprendimento di tipo pratico-operativo svolto in un contesto lavorativo, le attività formative includono tirocini curriculari ed extracurriculari.
Il tirocinio curriculare, destinato a studenti non ancora laureati, è un insegnamento obbligatorio del piano di studi del Corso di Studio in Architettura a ciclo unico, che occorre sostenere per ottenere, al raggiungimento degli obiettivi formativi, la relativa idoneità e l’attribuzione di CFU. L’anno/quadrimestre nel quale gli studenti sono chiamati a svolgere il tirocinio curriculare e i relativi CFU sono indicati nell’ALLEGATO 1.
Il tirocinio curriculare può essere svolto, in Italia o all’estero, solo presso qualificate aziende, società, studi privati, enti pubblici, ecc., detti soggetti ospitanti, per le quali risulti attiva una convenzione con l’Ateneo. L’attivazione di una nuova convenzione di tirocinio tra il soggetto ospitante e l’Ateneo prevede la presentazione, a cura del soggetto ospitante stesso, del modulo Convenzione (sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante), del modulo Scheda Informativa Aziendale (sottoscritto dal soggetto ospitante) e di una descrizione dettagliata delle attività svolte negli ultimi 5 anni (sottoscritto dal soggetto ospitante). L’idoneità didattico-organizzativa dei soggetti ospitanti viene valutata preliminarmente dal referente per le attività di Job Placement del Dipartimento e successivamente sottoposta all’approvazione degli organi preposti.
Ogni studente che intende intraprendere un tirocinio curriculare deve presentare il modulo Progetto Formativo, secondo la modulistica predisposta dall’Ateneo e disponibile sul sito web di Ateneo. Il tirocinio curriculare non può avere una durata superiore a 12 mesi (tale durata massima viene estesa a 24 mesi nel caso di studenti diversamente abili).
A valle del tirocinio curriculare, il tirocinante elabora la relazione estesa di fine tirocinio contenente una descrizione dettagliata delle attività svolte e la sottopone all’attenzione del tutor aziendale e del tutor universitario per la relativa verifica. Il tutor universitario valuterà l’attività svolta con un giudizio sintetico e successivamente si procederà alla firma del verbale attestante l’idoneità a seguito della conclusione dell’attività di tirocinio curriculare ai fini dell’attribuzione dei relativi CFU (trasmesso alla segreteria studenti). A conclusione del tirocinio curriculare, è necessario compilare il diario di tirocinio curriculare, da consegnare agli organi preposti.
Il tirocinio extra curriculare (detto anche “stage”) è rivolto a soggetti che hanno già conseguito la laurea e può essere svolto presso aziende, società, studi privati, enti pubblici, ecc. (detti soggetti ospitanti).
L’attivazione di un tirocinio extra curriculare prevede la compilazione del modulo Convenzione (sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante) e del modulo Scheda Informativa Aziendale (sottoscritto dal soggetto ospitante).
Il laureato che intende intraprendere un tirocinio extra curriculare (o “stage”) deve presentare il modulo Progetto Formativo, secondo la modulistica predisposta dall’Ateneo e disponibile sul sito web di Ateneo. La durata del tirocinio extra curriculare non può essere superiore a 12 mesi (proroghe comprese). A conclusione del tirocinio extra curriculare, è necessario compilare il diario di tirocinio extra curriculare, da consegnare agli organi preposti.
20. Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
In caso di periodi di studio presso Università straniere individuate in base a specifici accordi internazionali promossi dall’Ateneo, al termine del periodo di mobilità lo studente può richiedere la convalida degli esami sostenuti all’estero secondo un programma precedentemente concordato con il Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento, per un totale non superiore a 30 CFU a semestre, nel caso in cui il sistema di crediti sia facilmente riconducibile al sistema ECTS, o in alternativa all’equivalente numero di ore di didattica previste dal Manifesto degli Studi del Corso di Studio.
Durante il periodo di mobilità all’estero non è possibile sostenere alcun esame previsto dal Manifesto di Studi del Corso di Studio di provenienza.
Gli esami di cui può essere chiesta la convalida sono esclusivamente quelli indicati nel learning agreement approvato. Gli esami sostenuti all’estero saranno certificati attraverso opportuna certificazione dell’Università ospitante (Transcript of Records) e saranno corrispondenti a quelli indicati nel learning agreement. L’istanza di convalida sarà corredata da moduli di flessibilità sottoscritti dal Docente del Corso di Studio, titolare dell’insegnamento per il quale si richiede la convalida e attestante l’affinità dei contenuti del programma di insegnamento.
La convalida è deliberata dal Consiglio di Corso di Studio e trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
Gli studenti stranieri che frequentano uno o due semestri presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale possono inserire nel proprio programma di studi qualsiasi insegnamento previsto dal Manifesto degli Studi del Corso di Studio in Architettura a ciclo unico, compatibilmente con la normativa dell’Università di provenienza.
21. Obsolescenza dei Crediti Formativi Universitari e decadenza dallo status di studente
Come previsto dall’art. 30 del Regolamento Didattico di Ateneo, lo studente che non abbia superato alcun esame di profitto per otto anni accademici consecutivi decade dallo status di studente universitario dell’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx”.
22. Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Le attività formative autonomamente scelte dallo studente, purché coerenti con il progetto formativo ai sensi dell’art. 10, comma 5, lettera a) del D.M. 270/04 e approvate dal Consiglio di Corso di Studio, possono essere scelte tra gli insegnamenti attivati presso l’Università della Campania Xxxxx Xxxxxxxxxx e/o altri Atenei. Lo studente potrà indicare le attività formative autonomamente scelte al momento della presentazione del Piano di Studio, indicando almeno un’opzione alternativa.
Al fine di assicurare un equilibrato rapporto docenti/studenti, l’attribuzione delle attività formative a scelta sarà condizionata al raggiungimento di un numero massimo di studenti per ciascun insegnamento che non potrà essere superiore a 75.
Nel caso di superamento di tale soglia, allo studente sarà attribuita l’attività formativa individuata come opzione alternativa.
Le modalità per la presentazione dei Piani di Studio sono indicate annualmente dal Dipartimento sulla base della programmazione didattica di ciascun Corso di Studio e resa nota sulle pagine web del Corso di Studio I Piani di studio vengono approvati dal Consiglio del Corso di Studio sulla base della loro congruenza con l’ordinamento didattico e con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, tenendo conto del numero massimo di studenti ammissibile per ciascun insegnamento, e trasmessi alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
23. Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo e relativi CFU
La prova finale è tesa ad accertare la maturata capacità critica del laureando, le abilità comunicative acquisite, il conseguimento delle conoscenze previste dal percorso formativo e della capacità di applicare tali conoscenze in progetti e ricerche innovative nei settori progettuali, teorico e/o sperimentale, di gestire competenze specialistiche e complesse. Tali capacità dovranno essere dimostrate attraverso la presentazione, discussione e illustrazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, relativa ad un percorso progettuale o critico, condotta su un argomento specialistico definito e sviluppato sotto la guida di un tutor.
Alla prova finale per il conseguimento del titolo di studio si è ammessi dopo aver acquisito tutti i crediti formativi delle rimanenti attività formative del piano di studio almeno 20 gg. prima della seduta di prova finale. Il Direttore del Dipartimento è autorizzato, su singole richieste adeguatamente motivate da parte degli studenti, a concedere specifiche deroghe a tale termine.
Inoltre, è necessario che lo studente abbia adempiuto ai relativi obblighi amministrativi.
La scelta del docente tutor per la redazione della prova finale avviene mediante richiesta da effettuare alla Segreteria Didattica del Dipartimento entro i termini stabiliti dalla stessa.
Il Consiglio del Corso di Studio, sentito il Coordinamento Didattico di Dipartimento, può fissare un numero massimo annuale di tesi di laurea per ciascun docente.
L’argomento della tesi di laurea, che deve essere coerente con gli obiettivi formativi del corso di studio, è scelto dallo studente in accordo con il docente. L'argomento dell'elaborato può essere relativo sia al tirocinio svolto dall'allievo, sia ad un'attività progettuale, sia ad un'attività di studio metodologico, bibliografico, numerico e sperimentale.
Il numero di CFU riconosciti alla prova finale è stabilito nel Manifesto degli Studi (Allegato 1).
Il lavoro per la stesura dell'elaborato sarà commisurato al numero dei crediti indicato per la prova stessa.
Modalità di svolgimento della prova finale
Il percorso di laurea si accompagna allo svolgimento delle attività didattiche previste al quinto anno di corso.
Il percorso formativo della Prova Finale può avere un carattere transdisciplinare.
Le modalità di svolgimento dell'esame di laurea prevedono la presentazione pubblica del lavoro di tesi da parte del laureando alla Commissione di Laurea e successivamente la proclamazione, che avverrà in seduta plenaria. In occasione della prova finale agli studenti è offerta la possibilità di presentare i propri lavori di tesi in una mostra (ERGO) aperta al pubblico e intrecciata con gli obiettivi di orientamento, orientamento in itinere, job placement e integrazione didattica. In relazione a questi obiettivi, la mostra è rivolta in particolare, oltre che alla commissione di laurea, a:
- Studenti del Dipartimento - attività di Orientamento in itinere - per mostrare loro il risultato finale di un percorso di didattica e di ricerca svolto dal tirocinio e fino alla prova finale;
- Scuole, per attività concreta di Orientamento;
- Aziende, per stimolare l'azione di Placement, promuovere e agevolare l'occupazione dei giovani laureati;
- Docenti del Dipartimento, per mostrare le linee di ricerca dei docenti relatori e agevolare integrazioni didattiche multidisciplinari;
- Famiglie, per conoscere e comprendere il percorso formativo attraverso questa azione di comunicazione e divulgazione dei risultati raggiunti dallo studente.
La discussione e la proclamazione saranno pubbliche e avverranno davanti ad una Commissione Interdisciplinare.
A norma del comma 2. dell’art. 28 del Regolamento Didattico di Ateneo, la Commissione per la prova finale, unitamente al calendario dei loro lavori, è stabilita dal Direttore del Dipartimento, e comunque sotto la sua responsabilità nel caso di delega dell’incarico ad altri docenti.
Le Commissioni sono composte da almeno 7 membri e sono costituite a maggioranza da professori e ricercatori strutturati dell’Ateneo.
Possono inoltre partecipare alle Commissioni gli assistenti ordinari, i professori supplenti, i professori a contratto, i tecnici laureati di cui all’ art. 16 L. 341/1990, gli esperti esterni, purché relatori o correlatori di tesi di laurea.
Il Presidente della Commissione, di norma, è nominato il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta di garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dagli organi preposti al corso di studio. Il Presidente designa tra i componenti della Commissione il segretario incaricato della verbalizzazione.
Valutazione della prova finale
La valutazione conclusiva tiene conto sia dell'intera carriera dello studente sia della prova finale. Alla valutazione di quest’ultima concorrono i seguenti criteri di giudizio:
- padronanza delle tematiche relative all’architettura
- acquisizione delle conoscenze relative all’architettura
- capacità di applicare le conoscenze teoriche acquisite al progetto di architettura
- acquisizione di autonomia di giudizio e capacità critica in relazione ai diversi aspetti e settori della cultura del progetto di architettura
- possesso di adeguate competenze atte a comunicare i contenuti specifici della cultura dell’architettura, sia attraverso il linguaggio scritto e parlato, sia attraverso le tecniche espressive di rappresentazione, elaborazione dell'immagine e comunicazione proprie del settore.
La valutazione finale si baserà sulla media ponderata dei voti riportati negli esami con una possibile variazione definita dalla Commissione di laurea, in un intervallo da 0 a 11 punti che si baseranno sull’originalità della tematica scelta e della modalità di trasmissione della stessa.
Il voto è espresso in centodecimi.
Per gli allievi in corso che si presentino seduta di laurea con una media maggiore o uguale a 105/110 è prevista l’attribuzione della ‘menzione alla carriera’. La lode può essere assegnata come particolare apprezzamento per il lavoro presentato e/o per la brillante carriera del candidato; la lode viene richiesta da un membro della Commissione e deve essere assegnata all'unanimità. Si prevede anche la segnalazione dei Laureati ad Aziende e/o Enti.
Il calendario delle Sedute di Laurea viene predisposto annualmente dalla Segreteria Didattica del Dipartimento sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento Didattico di Dipartimento.
24. Percorso rallentato o a tempo parziale (slow Laurea)
ll Corso di Studio prevede il percorso di laurea rallentato (Slow Laurea o regime di studio a tempo parziale) per gli immatricolati o iscritti ad anni successivi al primo, o provenienti da altro Ateneo, così come disciplinato dal DR 893/2015 e dall’art. 32 del Regolamento Didattico di Ateneo.
L’organizzazione didattica del regime di studio a tempo parziale viene definita, come disciplinato dall’art.3 del DR 893/2015, dal Dipartimento cui afferisce il Corso di Studio, che riceve le richieste dalla Segreteria Studenti.
In merito alla riduzione dei contributi universitari da versare, si fa riferimento a quanto previsto dal DR 893/2015.
25. Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio
Nei casi di trasferimento da altri corsi di studio, è previsto che l’allievo richiedente presenti apposita istanza in Segreteria Studenti, la quale viene trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento che lo invia al Presidente del Corso di Studio.
Il Consiglio del Corso di Studio procede alla convalida di eventuali esami già sostenuti, all’iscrizione dello studente a specifico anno del corso di studio, e all’attribuzione di eventuali debiti formativi.
I Consigli di Corso di Studio deliberano sul riconoscimento dei crediti nella carriera degli studenti provenienti dalla stessa Classe di Laurea o da Classi di Lauree diverse, nel rispetto del Regolamento Didattico di Ateneo e in base ai settori scientifico disciplinari e ai relativi crediti indicati nell’Ordinamento Didattico del Corso di Studi.
In particolare, per ciascuna attività formativa di cui è richiesto il riconoscimento si terrà conto della sua coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studi e dell’ammontare di ore occorse per l’acquisizione dei relativi crediti. In particolare, l’eventuale riconoscimento dei CFU avviene secondo i seguenti criteri:
a) se lo studente proviene da un xxxxx xx xxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” o di altro Ateneo appartenente alla medesima classe, fatto salvo quanto indicato per corsi di studio della stessa classe dichiarati affini, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico disciplinare previsto nell’ALLEGATO 1 direttamente riconosciuta allo studente è pari almeno al 50%. Qualora il corso di provenienza sia erogato in teledidattica, questo deve risultare accreditato ai sensi della legge 24 novembre 2006, n. 286;
b) se lo studente proviene da un xxxxx xx xxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” o di altro Ateneo appartenente a una classe diversa, oppure erogato in teledidattica ma non accreditato ai sensi della legge 24 novembre 2006 n. 286, il riconoscimento viene effettuato da apposita Commissione del Corso di Studio in relazione all’ALLEGATO 1 e tenuto conto dei programmi svolti nelle attività di cui si chiede il riconoscimento;
c) se lo studente proviene da un xxxxx xx xxxxx xxxx’Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx “Xxxxx Xxxxxxxxxx” della medesima classe dichiarato affine nell’ordinamento didattico, il riconoscimento dei CFU comuni ai due corsi avviene automaticamente.
Ai crediti riconosciuti secondo quanto indicato nei commi precedenti è attribuito il voto già conseguito.
Le Delibere dei Consiglio di Corso di Studio sono trasmesse alla Segreteria Didattica del Dipartimento che provvederà ad inviarle alla Segreteria Studenti.
26. Procedure e criteri per il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente per competenze e abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per ciascuna attività formativa di cui è richiesto il riconoscimento, il Corso di Studio valuta la coerenza con gli obiettivi formativi del Corso di Studio e l’ammontare di ore occorse per l’acquisizione dei relativi crediti. Il riconoscimento dei crediti nella carriera degli studenti è approvato dal Consiglio del Corso di Studio, tenendo conto del Regolamento Didattico di Ateneo, dei settori scientifico disciplinari e dei rispettivi crediti riportati nell’Ordinamento didattico del Corso di Studi, e trasmessa alla Segreteria Didattica del Dipartimento.
Non è previsto il riconoscimento di conoscenze e abilità professionali acquisite mediante attività formative svolte in ambiti extra-universitari, fatte salve quelle comprese in progetti formativi alla cui progettazione abbia concorso l’Università degli Studi della Campania “Xxxxx Xxxxxxxxxx” con il parere favorevole del Consilio del Corso di Studio. È prevista la possibilità di riconoscere come tirocinio curriculare, un periodo di attività lavorativa riconosciuta valida, per la quale un mese a tempo pieno è ritenuto corrispondente, di norma, a 125 ore di impegno da parte dello studente.
27. Modalità con cui garantire i requisiti di docenza necessaria
I requisiti di docenza necessaria a norma di legge, ai sensi del DM n. 47 del 30 gennaio 2013 e s.m.i., saranno verificati annualmente dal Consiglio del Corso di Studio prima della compilazione della relativa scheda SUA_CdS ai fini del rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti.
28. Orientamento in ingresso
Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, attraverso il Protocollo d’Intesa siglato dal 2016 con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, promuove numerose iniziative, intra moenia ed extra moenia, di orientamento, di alternanza scuola-lavoro, nonché di progettazione, realizzazione, e sperimentazione di percorsi didattici e corsi di formazione.
Gli obiettivi dell’attività di Orientamento sono: collaborazione organica, programmata e verificabile con gli istituti scolastici e i loro docenti; progetti partecipati in un’ottica pluriennale; coinvolgimento delle imprese e/o delle loro associazioni di rappresentanza, e altri stakeholders esterni alle Università, assicurando la coerenza disciplinare dalla fase educativa iniziale alla produttiva finale.
Le azioni di Orientamento, definite intra moenia, prevedono:
1) attività quotidiane con la partecipazione degli alunni delle scuole alle lezioni universitarie;
2) attività settimanali con la partecipazione degli alunni delle scuole ai seminari, presentazioni di libri, incontri programmati nella Rassegna “Storie di architettura e di design”;
3) attività bimestrali o trimestrali (nei mesi di marzo-maggio-luglio-ottobre-dicembre) attraverso la manifestazione ERGO
Le azioni di Orientamento, definite extra moenia, prevedono:
4) partecipazione alle Manifestazioni di Orientamento che si svolgono generalmente nei mesi tra settembre e ottobre a carattere regionale o extra regionale (ad es. Xxxxxx dello studente organizzato dalla rivista Ateneapoli e Orientasud);
5) presentazione dell’offerta formativa del Dipartimento nelle Scuole della Campania;
6) presentazione dell’offerta formativa del Dipartimento alla Manifestazione annuale (mese di aprile) V: ORIENTA organizzata dall’ Ateneo;
7) Percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro.
Il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale individua annualmente un Delegato all’Orientamento. Il Consiglio del Corso di Studio individua annualmente un proprio Referente che agirà di concerto con il referente del Dipartimento.
29. Orientamento e tutorato in itinere
Sono previste attività di orientamento in itinere, finalizzate ad assistere gli studenti durante l’intero percorso formativo in relazione a tutte le problematiche inerenti alla didattica, inclusa la compilazione dei piani di studio.
In particolare, il Consiglio del Corso di Studio delibera annualmente, in funzione del numero di studenti iscritti, un elenco di docenti del Corso di Studio ai quali viene attribuita la funzione di tutor didattici. Ad ogni tutor sarà affidato un numero massimo di studenti da seguire durante l’intero percorso formativo.
Con l’obiettivo di garantire adeguato sostegno e indirizzo agli studenti diversamente abili nello svolgere con profitto il proprio percorso formativo, il Dipartimento individua annualmente un Referente per l'accessibilità degli studenti diversamente abili. Referente e servizi offerti sono indicati alla pagina web del Dipartimento “Disabilità e DSA”.
30. Modalità di attuazione dei principi di pubblicità e trasparenza
Il Corso di Studio pubblicizza tutte le informazioni utili alla comprensione dell’offerta formativa (obiettivi formativi, requisiti di ammissione, manifesto degli studi, ecc.), allo svolgimento della didattica (orari delle lezioni, calendari delle sedute di esami e di laurea, tirocini, ecc.) e sulla qualità della didattica del Corso di Studio sulle pagine del sito web del Dipartimento dedicate al Corso di Studio.
Sul sito del Dipartimento sono altresì pubblicati, ad opera dei singoli docenti, i programmi di tutti gli insegnamenti previsti dal percorso formativo e gli orari di ricevimento dei docenti.
31. Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'estero
L’Ateneo promuove azioni specifiche volte a migliorare il livello di internazionalizzazione dei percorsi formativi, anche attraverso l’inserimento strutturato, nei corsi di laurea e di laurea magistrale, di periodi di studio all’estero, sulla base di rapporti convenzionali di scambio con università presso le quali esista un sistema di crediti facilmente riconducibile al sistema ECTS.
Il Dipartimento e i Corsi di Studio ad esso afferenti promuovono programmi di mobilità internazionale con Università straniere, sulla base di specifici accordi di scambio.
I singoli programmi prevedono, di norma, la permanenza all’estero degli studenti per uno o due quadrimestri didattici.
Il bando di partecipazione ai programmi di mobilità, con indicazione dei requisiti di partecipazione e dei criteri di selezione, viene pubblicato annualmente dall’Ateneo. Sulla base dei criteri stabiliti nel bando viene formulata una graduatoria di merito delle domande di partecipazione, in relazione agli accordi di scambio su specifici Corsi di Studio.
Gli studenti selezionati usufruiscono, per il periodo trascorso all’estero, di una borsa di studio il cui importo viene fissato annualmente.
Precedentemente al periodo di mobilità, lo studente concorda con il Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento e con i docenti del Corso di Studio il programma di studio (learning agreement) che svolgerà presso l’università straniera. Tale programma è approvato dal Coordinatore alla mobilità internazionale del Dipartimento e dal Coordinatore dell’Università ospitante.
Nel caso di mobilità internazionale per doppio titolo, farà fede quanto previsto dai singoli accordi attuativi tra Atenei.
32. Attività di ricerca a supporto delle attività formative
Ciascun docente afferente al Corso di Studio svolge la sua attività di ricerca nel settore scientifico disciplinare di sua afferenza e, eventualmente, anche su argomenti più specificatamente qualificabili come attinenti a settori affini. Tali attività di ricerca, nei modi e con l’approfondimento ritenuti più idonei dal docente stesso e in raccordo con il Consiglio di Corso di Studio, possono venire trasferiti anche alle attività formative. Inoltre, le attività formative potranno beneficiare del supporto offerto dai Laboratori costituiti presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, previo accordo con i Responsabili di ciascun Laboratorio.
33. Accompagnamento al lavoro (Job Placement)
Il Corso di Studio si avvale delle attività volte a favorire e supportare l’accompagnamento al lavoro degli studenti e laureati messe in campo dal Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale (DADI), in coordinamento con gli organi e gli uffici della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base e di Ateneo preposti. Tali attività comprendono:
− tirocini curriculari;
− tirocini extra curriculari;
− giornate di incontro con aziende e società.
Le attività di tirocinio, sia curriculare che extra curriculare, hanno l’obiettivo di favorire l’interazione tra il processo di formazione universitaria ed il processo di apprendimento di tipo pratico-operativo svolto in un contesto lavorativo al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, sviluppare competenze tecnico/professionali specifiche e trasversali, creare opportunità di inserimento lavorativo mediante periodi di formazione che permettano anche di verificare sul campo la spendibilità dei saperi acquisiti durante gli studi, arricchire il curriculum vitae e ampliare i contatti con il mondo dell’impresa.
Le giornate di incontro con aziende e società, consentono agli studenti, ai laureandi ed ai laureati di conoscere da vicino la mission, le caratteristiche e le professionalità degli enti ospitati, nonché di consegnare il proprio CV/portfolio e di effettuare colloqui conoscitivi con i responsabili delle risorse umane presso il DADI. Tali giornate, inoltre, permettono di attivare forme di dialogo con aziende e società nei settori di interesse del DADI, favorire processi di scouting finalizzati alla raccolta di CV/portfolio coerenti con specifiche richieste di figure professionali e stimolare il confronto sui percorsi formativi tra i docenti/ricercatori del DADI ed il mondo del lavoro.
Il Dipartimento individua annualmente un Delegato per le attività di Job Placement.
34. Valutazione della qualità della didattica
Il Corso di Studio attua valutazioni periodiche della qualità delle attività didattiche secondo le disposizioni legislative e regolamentari vigenti, al fine di predisporre, programmare e verificare eventuali attività correttive.
Le valutazioni periodiche riguardano in particolare:
− l’efficienza organizzativa del Corso di Studio e delle sue strutture didattiche,
− la qualità e la quantità dei servizi messi a disposizione degli studenti,
− la facilità di accesso alle informazioni relative ad ogni ambito dell’attività didattica,
− l’efficacia e l’efficienza delle attività didattiche analiticamente considerate, comprese quelle finalizzate a valutare il grado di apprendimento degli studenti,
− il rispetto da parte dei Docenti delle deliberazioni del Consiglio del Corso di Studio.
− la performance didattica dei Docenti nel giudizio degli studenti,
− la qualità della didattica con particolare riguardo all’utilizzazione di sussidi didattici informativi e audiovisivi,
− l’organizzazione dell’assistenza tutoriale agli studenti,
− il rendimento scolastico medio degli studenti, determinato in base alla regolarità del curriculum ed ai risultati conseguiti nel loro percorso scolastico.
Per effettuare tali valutazioni, Il Corso di Studio si avvale delle eventuali iniziative della Scuola e/o dell’Ateneo, e può attivarne di proprie, stabilendo e applicando gli strumenti più idonei per espletare la valutazione dei parametri sopraelencati ed atti a governare i processi formativi per garantirne il continuo miglioramento, come previsto dai modelli Quality Assurance.
Gli esiti delle attività di valutazione del Corso di Studio sono rese pubbliche sul sito Web di Ateneo, alla sezione Assicurazione della Qualità/Qualità della didattica.
35. Rinvio
Per quanto non espressamente indicato nel presente Regolamento Didattico, si rinvia al Regolamento Didattico di Ateneo.