Contract
2 province
13 comuni
RuralCAMP2016
Sfide dell’agricoltura multifunzionale e opportunità dei Psr per i giovani studenti
ACCORDO AGROAMBIENTALE D’AREA CONTRATTO DI FIUME OPPORTUNITA’ PER LA VALDASO
Dott. Agr. XXXXXXXX XXXXX’
Altidona 19.09.2016
ESPERIENZA DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (GU n.13 del 18-1-2016 ) Art. 68-bis (Contratti di fiume)
«I contratti di fiume concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacini idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree».
ESPERIENZA DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
Il percorso del CdF in Valdaso è stato avviato il 29 Febbraio 2016 con la firma del Manifesto d’intenti, frutto di un processo di concertazione tra Enti e tra soggetti privati interessati, a seguito di un ciclo di incontri sul territorio.
ESPERIENZA DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
La pluralità di soggetti pubblici e privati firmatari ha condiviso l’attivazione di un processo di concertazione e di partecipazione, di collaborazione tra amministrazioni e cittadini, loro associazioni o categorie,
PROCESSO basato sui PRINCIPI:
ØSVILUPPO LOCALE PARTECIPATO
Ø SUSSIDIARITA’ ORIZZONTALE E VERTICALE
Ø SVILUPPO SOSTENIBILE
Gli elementi principali che entrano in gioco in questo PROCESSO sono:
• una comunità (Comuni, Province, Regione, Gal, Associazioni, Imprese agricole, cittadini, ecc.)
• una area (suoli, acque, insediamenti, paesaggio, agricoltura ecc.)
• un insieme di politiche e di progetti a diverse scale/livelli
ESPERIENZA DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
Costituzione della cabina di regia 1 Aprile 2016
q 3 Comuni
q Legambiente
q Gal Fermano e Xxxxxx Comune capofila: Altidona
Compito della cabina di regia
Attivare e coordinare tutte le attività di cui ai punti che seguono:
Ø Messa a sistema delle conoscenze comuni e redazione di un Documento Monografico d’Area;
Ø Realizzazione di un processo partecipativo organizzato per tavoli di lavoro di co- progettazione strategica- Tavoli tematici;
Ø Redazione di un Documento Strategico (lungo-medio termine);
Ø Redazione di un Programma d’Azione (breve termine);
Ø Sottoscrizione del Contratto di Fiume;
Ø Implementazione del Programma d’Azione;
Ø Attivazione di un Piano di Monitoraggio
ESPERIENZA DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
Piano di azione: dissesto idrogeologico
ì Fase di analisi: durante gli incontri e le consultazioni, tesi a promuovere la coscienza delle numerose problematiche ed opportunità legate al fiume Aso, si è deciso di coinvolgere le province di Fermo ed Ascoli Xxxxxx, al fine di iniziare un’analisi propedeutica per addivenire ad una proposta progettuale condivisa, partendo dal rischio idrogeologico e dalle caratteristiche ambientali del fiume Aso.
ì Progettazione dell’Uff. Genio Civile di Fermo e SIT dell’Urbanistica, con la collaborazione spontanea di geologi, agronomi della vallata e di un tesista in idraulica dell’Università politecnica delle Marche.
ì Area omogenea indagata: dalla foce sino a Villa Pera
ì Individuazione di criticità per: opere antropiche(briglie-ponti, ecc), erosioni spondali, presenza di vegetazione viva o morta in alveo, mancanza di vegetazione sulle sponde, ecc
ì Individuazione quindi di quattro principali tipologie di intervento, in considerazione dei beni esposti e/o di arretramento delle sponde (es. scogliera rinverdita;copertura diffusa con xxxxxx, tecniche di ingegneria naturalistica)
Fiume A
Geomorfologia flu
so
viale
ì
RILEVAMENTO OPERE E ATTRAVERSAMENTI
Compilata una scheda per ogni attraversamento per un totale di 29 schede.
Schede e metodologia di lavoro proposta a livello nazionale da IDRAIM e altre centri di ricerca.
IDRAIM Sistema di valutazione idromorfologica, analisi e monitoraggio dei corsi d’acqua. Manuale 113/2014 ISPRA
ESPERIENZA DI PIANIFICAZIONE PARTECIPATA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
In sintesi il CdF anche in valdaso vuole essere
un sistema di governance multilivello, un processo continuo di negoziazione tra Pubbliche Amministrazioni e soggetti privati coinvolti a diversi livelli che possono sostanziarsi, di volta in volta, in ACCORDI multisettoriali e multiscalari caratterizzati dalla volontarietà e dalla flessibilità tipiche di tali processi decisionali.
ESPERIENZA DI PROGETTAZIONE D’AREA IN CAMPO AGROAMBIENTALE:
ACCORDO AGROAMBIENTALE DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
REGIONE MARCHE Servizio ambiente e agricoltura Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020
Bando-Accordi Agroambientali d’Area per la Tutela delle Acque- Decreto del Dirigente del Servizio ambiente e agricoltura n.311
del 06/05/2016
OBIETTIVO: di coinvolgere ed aggregare intorno ad una specifica problematica di carattere ambientale (tutela delle acque) un insieme di soggetti pubblici e privati nell’ambito di un progetto territoriale condiviso, in grado di attivare una serie di interventi volti ad affrontare tale criticità in maniera coordinata e su scala territoriale.
L’accordo agroambientale d’area si configura come l’insieme degli impegni sottoscritti dagli imprenditori agricoli della media e bassa valdaso a fronte di compensazioni effettuate a valere sulle misure agroambientali del PSR.
E’ finalizzato alla tutela dei corpi idrici superficiali e profondi, attraverso l’utilizzo di tecniche di produzione a basso impatto.
q Coltivazione integrata (olivo, vite, fruttiferi, seminativi, ecc)
q Coltivazione integrata avanzata- metodo della confusione sessuale (pesco, melo, pero, susino, albicocco)
q Agricoltura biologica
PSR PROGRAMMAZIONE 2014-2020
Gli accordi agroambietali d’area servono a massimizzare i vantaggi ambientali generati dalle misure del PSR, grazie alla concentrazione territoriale degli interventi
I vantaggi degli accordi agroambientali d’area possono essere quindi così riassunti:
Ø Maggiore efficacia degli interventi (obiettivi ambientali su scala territoriale;
Ø Partecipazione dei beneficiari nella definizione degli interventi e quindi loro condivisione con vantaggi in termini di accettazione ed autocontrollo delle azioni
Ø Sviluppo della governance locale (migliori relazioni tra istituzioni, imprese e cittadini);
Ø Sviluppo delle relazioni tra imprese, con scambi di esperienze e facilitazione all’introduzioni di azioni congiunte;
Ø Possibilità di valorizzazione anche delle produzioni grazie alla certificazione delle
produzioni o dei territori
Sinergie tra benefici sociali, economici ed ambientali e passaggio a una strategia di lungo periodo degli attori
Partecipazione di circa 100 agricoltori (2012)
560 ha a lotta integrata(68%dell’area interessata)
270 ha inerbimento Conoscenza e network
Periodo:5-7 anni(inizio 2009)
Area: > 50% in ZVN;>30%della SAU a colture permanenti
Obiettivi:-30%N,PK e sostituzione principi ad elevata tossicità 90%
Ambito territoriale: unica porzione di territorio senza soluzione di continuità
AAA della media e bassa valdaso
Soggetto capofila: Comune di Xxxxxxxx Xxxxxxxx promotore:
Comitato di fiume (costituito da 13 comuni)
Cabina di regia:
Comuni di: Altidona, Monte Vidon Combatte, Montalto M.
Scadenza misura a superfice:
15 Giugno
Scadenza accordo agroambientale: 15 Luglio
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria complessiva per il presente bando è pari ad
€ 3.470.000,00 ripartita tra le diverse misure come di seguito specificato:
Misure attivabili all’interno degli Accordi agroambientali d’Area | Dotazione massima per ciascuna misura |
Misura 1.1 A - Formazione | € 50.000,00 |
Misura 1.2 B - Azioni informative e dimostrative su tematiche ambientali | € 20.000,00 |
Misura 10.1 A - Produzione integrata per la tutela delle acque | € 2.500.000,00 |
Misura 11.1 - Pagamenti per la conversione a metodi di produzione biologica | € 100.000,00 |
Misura 11.2 - Pagamenti per il mantenimento di metodi di produzione biologica | € 500.000,00 |
Misura 16.2 - Sostegno a progetti pilota, e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie | € 100.000,00 |
Misura 16.5 - Sostegno per azioni collettive per la mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e per il miglioramento ambiente | € 200.000,00 |
Requisiti del Soggetto promotore
- dotarsi di un proprio Fascicolo aziendale sul SIAN e provvedere al suo aggiornamento prima della presentazione della domanda.
- assumere il ruolo di rappresentante per tutti gli operatori dell’AAA sulla base del dell’accordo sottoscritto;
- svolgere l’azione di animazione per la creazione ed il mantenimento dell’Accordo;
- gestire le sottoscrizione dei partecipanti e registrare il contratto di accordo;
- presentare il progetto dell’AAA e coordinare la presentazione dei progetti individuali e, in caso di approvazione, curare le attività e le comunicazioni connesse all’iter istruttorio;
- intrattenere, in virtù del mandato di rappresentanza conferito, i rapporti con la Pubblica Amministrazione per tutti gli adempimenti connessi all’attuazione del progetto di AAA fino all’accertamento finale di avvenuta realizzazione del progetto;
- Il soggetto promotore deve garantire una capacità amministrativa ex-ante, tramite il rispetto di standard minimi di competenze del personale coinvolto nel progetto.
La competenza di cui all’ultimo punto è dimostrata indicando le figure professionali che si intendono impiegare, anche a tempo parziale, per assolvere a tutte le funzioni assegnate. Tali figure debbono essere competenti sotto il profilo tecnico-amministrativo e finanziario nell’utilizzo dei fondi pubblici. Il requisito si intende rispettato nel caso si tratti di personale iscritto all’albo regionale dei facilitatori di accordo agroambientale d’area
I soggetti partecipanti all’Accordo Agroambientale d’Area sono tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’accordo agroambientale d’area.
Tali soggetti, beneficiari delle singole misure agroambientali attivabili nell’ambito dell’AAA, debbono possedere al momento della domanda individuale i requisiti di accesso e le condizioni di ammissibilità previsti per le singole sottomisure/operazioni per le quali viene richiesto l’aiuto, così come specificato nei singoli bandi a cui si rinvia. Per gli elementi specifici applicabili per gli AAA si rimanda al paragrafo 5.2 del presente atto.
Ciascun partecipante beneficiario conserva autonomia ai fini:
• della gestione del finanziamento;
• degli adempimenti fiscali;
• degli oneri sociali;
• della rispondenza ai vincoli di ciascuna misura e risponde in proprio di eventuali danni conseguenti alla realizzazione delle operazioni/interventi di cui è titolare.
Le superfici ricadenti nella delimitazione di più accordi possono essere richieste a contributo per ciascuna sottomisura/operazione a valere in un solo accordo.
L’ Accordo Agroambientale d’Area deve:
- essere sottoscritto dai partecipanti e dal Soggetto promotore
- indicare esplicitamente i soggetti che sottoscrivono il contratto in qualità di partecipanti;
– indicare i compiti affidati al soggetto promotore;
– indicare le finalità, l’oggetto e le operazioni/interventi che si intendono realizzare e che concorrono a definire i contenuti generali del Progetto d’Area;
– indicare la durata del contratto, il quale deve garantire il mantenimento del progetto per il periodo fissato dal bando;
– indicare i rapporti all’interno dell’Accordo in relazione ai poteri di rappresentanza, agli impegni riguardanti la realizzazione del singolo intervento in rapporto al progetto di accordo, alle responsabilità reciproche delle parti;
– indicare le modalità di gestione dell’AAA e dell’eventuale contenzioso.
– indicare le modalità di recesso in caso di mancato finanziamento dell’accordo;
– indicare modalità di adesione nuovi aderenti o sostituzione aderenti
Può inoltre riportare ulteriori elementi ritenuti necessari per l’efficace realizzazione dell’accordo.
®Requisiti progetto
® Descrizione generale del Progetto d’Area:
o Delimitazione e descrizione dell’area interessata dall’AAA e sua rappresentazione cartografica.
Dimostrazione del rispetto dei parametri di accesso riportati nel successivo paragrafo “Area di Intervento” sulla base dell’indicazione dei valori generali dell’intera area e di quelli specifici rilevabili dalla sintesi delle singole schede aziendali sotto riportate.
o Descrizione degli obiettivi perseguiti e i benefici ambientali previsti in relazione al territorio individuato e alla superficie di Zona Vulnerabile da Nitrati (ZVN) su cui le azioni di tutela della qualità delle acque sono mirate.
® Descrizione del soggetto promotore e del suo ruolo
Descrizione del soggetto capofila e del ruolo da esso svolto: a) nel coordinamento del progetto; b) nei rapporti con la pubblica amministrazione; c) nelle azioni di informazione a tutti gli agricoltori dell’area sull’attività svolta
® Individuazione dei soggetti partecipanti all’accordo e loro ruolo
Schede aziendali, con l’indicazione per ciascuna azienda che ha aderito all’accordo, delle superfici presenti nella domanda di aiuto (per l’anno incorso) e ricadenti all’interno dell’area dell’accordo distinte in base all’adesione alle misure secondo il seguente schema:
® Strategie scelte e linee di finanziamento a cui si intende accedere
Descrizione della scelta delle misure attivabili in coerenza con gli obiettivi del progetto d’area.
Tabella riepilogativa dei costi complessivi per le diverse misure attivabili:
Misure che si intendono attivare nell’AAA Misura 1.1 A - Formazione
Misura 1.2 B - Azioni informative e dimostrative su tematiche ambientali Misura 10.1 A1 - Produzione integrata
Misura 10.1 A2 - Produzione integrata avanzata
Misura 11.1 - Pagamenti per la conversione a metodi di produzione biologica Misura 11.2 - Pagamenti per il mantenimento di metodi di produzione biologica Misura 16.2 - Sostegno a progetti pilota, e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie
Misura 16.5 - Sostegno per azioni collettive per la mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e per il miglioramento ambiente
Sviluppo temporale del progetto
La durata minima degli impegni è di 5 anni.
Indicazioni delle esigenze formative e delle azioni informative (seguiranno schede)
Area di intervento
La delimitazione dell’area oggetto dell’accordo è effettuata sulla base dei confini dei fogli di mappa catastali. L’area interessata dall’accordo d’area dovrà, inoltre, essere riferita ad un’unica porzione di territorio, senza soluzione di continuità, nell’ambito del quale rientrano tutti i mappali delle superfici interessate dall’Accordo stesso.
La porzione di territorio delimitata dovrà includere le Zona Vulnerabile da Nitrati (ZVN) e il progetto dovrà riportare la quantificazione della superficie interessata dalle ZVN.
L’Area deve interessare uno o più bacini idrografici o porzioni di bacini nei quali siano ricomprese delle aste fluviali con aree classificate come ZVN.
L’accordo, infine, deve garantire l’adozione delle tecniche di coltivazione integrata o biologica ad un livello tale da assicurare un effetto significativo in termini di riduzione dell’impatto ambientale determinato dall’attività agricola nell’area in questione.
A tal fine si tengono in considerazione sia il parametro della superficie coinvolta, sia la tipologia di coltura in essa adottata, in considerazione che il carico inquinante si riduce in modo diverso adottando tecniche a basso impatto in colture più o meno intensive.
In sintesi, posto pari ad 1 la riduzione dell’impatto ambientale assicurata dal passaggio da agricoltura convenzionale ad agricoltura biologica per i cereali autunno vernini, la tabella seguente riporta l’indice di normalizzazione di tutte le colture in termini di riduzione dell’inquinamento (più alto è il valore, maggiore è il vantaggio ambientale).
Il rapporto tra la superficie normalizzata sottoposta ad impegno agroambientale (ottenuta dal prodotto delle singole superfici moltiplicate per il relativo indice di normalizzazione) e la SAU totale dell’area deve essere superiore al 15%.
La SAU investita a colture frutticole (pesco, susino, albicocco, melo e pero) e sottoposta all’impegno della Misura 10.1 azione A2 “Produzione integrata avanzata” oppure della Misura 11 Agricoltura biologica dovrà rappresentare almeno il 30% del totale della SAU investita a colture frutticole (pesco, susino, albicocco, melo e pero) dell’area oggetto dell’accordo calcolata con le modalità sopra riportate.
Inoltre, la superfice totale investita a pesco, susino, albicocco, melo e pero e sottoposta all’impegno della Misura 10.1 azione A2 “Produzione integrata avanzata” oppure della Misura 11 Agricoltura biologica, dei partecipanti all’accordo deve essere almeno pari a 50 ha.
La superficie totale dell’area dell’accordo, calcolata sulla base della delimitazione GIS dei fogli catastali inseriti nell’area stessa, è pari a 8.973 ha
Il rapporto tra superfice normalizzata sottoposta ad impegno agroambientale e la SAU totale è pari al 0,18, maggiore dello 0,15 richiesto.
Nel calcolo della SAU sono state escluse le superfici a pascolo e prato permanente.
La SAU investita a colture frutticole (pesco, susino, albicocco, melo e pero) all’interno dell’area così delimitata è pari a 655 ha.
Per calcolare la superficie dei fruttiferi ricadenti nell’area dell’accordo si è proceduto nel pieno rispetto delle indicazioni riportate nella metodologia del Bando in oggetto,
cioè si è partiti da due dati base: il dato della superficie totale GIS dei fogli catastali inseriti nell’accordo d’area, fornito dalla Regione Marche;
il dato ISTAT 2010 delle superfici investite a fruttiferi (pesco, susino, albicocco, melo e pero) dei Comuni interessati dall’inserimento di almeno un foglio catastale nell’accordo d’area
ESPERIENZA DI PROGETTAZIONE D’AREA IN CAMPO AGROAMBIENTALE:
ACCORDO AGROAMBIENTALE DELLA MEDIA E BASSA VALDASO
Difesa integrata
q Per ogni coltura sono definite strategie per prevenire e contenere le avversità mediante l’utilizzo di metodi agronomici, biologici, biotecnologici, limitando l’uso di prodotti fitosanitari.
Disciplinare di coltivazione
Garantisce un elevato standard qualitativo e costituisce il punto di riferimento per:
q Qualificare e differenziare le produzioni in una agricoltura ecocompatibile;
q Favorire la vivibilità dell’ambiente agricolo e la sua potenziale
multifunzionalità