CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
“Lotto 2” CIG 848663940D
PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DISTRETTUALE INTEGRATO PER LA FAMIGLIA E I MINORI E SERVIZI COMPLEMENTARI
Comuni di Bellinzago X.xx, Xxxxxxxx, Cassina de’ Pecchi, Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago
16 GENNAIO 2021 – 31 DICEMBRE 2025
PREMESSA
I 9 comuni del distretto sociale 4, con capofila Cernusco sul Naviglio, hanno sperimentato nei quattro anni precedenti ( luglio 2017 dicembre 2020) la costituzione di un Servizio distrettuale per la famiglia e i minori che ha ricompreso tra le proprie funzioni anche il servizio di Segretariato sociale, nell’intento generale di uniformare la struttura organizzativa presente nei 9 comuni dell’Ambito, armonizzare la metodologia e il modello operativo, garantire personale quantitativamente adeguato e qualitativamente formato, introdurre innovazione nella gestione della relazione con le famiglie, prevedere consulenze qualificate a cura di professionalità specifiche (formatori, supervisori, legali).
Ravvisata l’ampiezza e l’eterogeneità del territorio di riferimento del distretto 4 e considerato che gli anni di sperimentazione hanno garantito ai comuni un miglioramento delle strutture organizzative interne e risultati positivi nella gestione delle diverse situazioni prese in carico, nel rispetto delle linee dell’ANAC (comunicato del 14.09.2016), è stata valutata l’opportunità di mantenere la suddivisione per lotti anche nella presente procedura, tre in tutto, strettamente connessi tra loro, ma ben definiti da un punto di vista territoriale e di offerta di servizi, con l’obiettivo di garantire continuità metodologica riguardo al modello già sperimentato negli anni scorsi.
I primi due lotti presentano una caratterizzazione territoriale, riproducono ovvero un quadro di servizi omogeneo su due aree territoriali distinte, ovvero:
Lotto 1: comuni di Bussero, Carugate, e Cernusco sul Naviglio;
Lotto 2: comuni di Bellinzago X.xx, Cambiago, Cassina de’ Pecchi, Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago.
Per entrambi i lotti sono richiesti interventi di coordinamento delle equipe territoriali, interventi clinici psicologici, supervisione, formazione, interventi educativi e sociali (per quanto riguarda il servizio di segretariato sociale e servizio sociale professionale), consulenza legale.
Il terzo lotto, alla luce della sperimentazione dei primi tre anni di gestione, ma anche della valutazione condivisa con i responsabili dei comuni dell’ambito, presenta invece alcune modifiche organizzative legate alla gestione di servizi trasversali (che necessitano di un coordinamento unico e centralizzato) per tutto il territorio dell’ambito e in stretta connessione con i primi due lotti territoriali. I servizi/prestazioni richiesti nel terzo lotto risultano: 1) servizio distrettuale spazio neutro (denominato per il nostro ambito servizio Spazio Incontri), 2) Coordinamento delle azioni per la promozione dell’affido, della prossimità familiare e dell’accoglienza dei minori (progetto “A Braccia Aperte”), 3) supporto tecnico alle azioni di Governance del sistema con particolare attinenza all’area dei servizi rivolti alla famiglia, 4) Servizio di segretariato sociale, 5)Servizi afferenti al fondo povertà.
Tutti gli interventi richiesti nel terzo lotto risultano integrati a potenziamento delle azioni previste nei primi due lotti territoriali, che di fatto ricomprendono la centralità degli interventi del Servizio famiglia e minori.
Il governo complessivo del sistema che andrà a delinearsi a seguito della presente procedura di gara, sarà coordinato dall’Ufficio Unico distrettuale, in stretto raccordo con i responsabili dei 9 comuni e le figure di coordinamento che verranno individuate tramite la/le Azienda/e aggiudicatrice/i.
Per il nuovo quinquennio gestionale molti dei comuni del distretto hanno voluto introdurre una nuova equipe che si occuperà specificatamente dell’area della disabilità, con funzione di regia e raccordo di tutte le azioni e gli interventi che accompagnano il minore con disabilità e la sua famiglia in tutto il percorso di vita.
ALCUNI RIFERIMENTI LEGISLATIVI
I principali riferimenti normativi e la cornice giuridica generale risultano essere i seguenti:
• “Convenzione sui diritti del fanciullo”, siglata a New York il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con la L. 27 maggio 1991 n. 176 “Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989”, con particolare riferimento alla promozione dei diritti, della qualità della vita e dello sviluppo psico-fisico dei minori, alla realizzazione individuale ed alla socializzazione dei bambini e degli adolescenti, privilegiando l’ambiente ad essi più confacente, ovvero la famiglia naturale, adottiva, affidataria;
• “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea” (come pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea - 2007/C 303/01). Essa è stata solennemente proclamata una prima volta il 7 dicembre 2000 a Nizza e una seconda volta, in una versione adattata, il 12 dicembre 2007 a Strasburgo da Parlamento, Consiglio e Commissione. Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona, la Carta di Nizza ha il medesimo valore giuridico dei trattati, ai sensi dell'art. 6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri e, allo stesso livello di trattati e protocolli ad essi allegati, come vertice dell'ordinamento dell'Unione europea.
• Raccomandazione dell’ONU “Guidelines for the Alternative Care of Children” (2009), (European Commission, 2011)
• Legge 8 novembre 2000, n. 328: "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"
• Legge 184/1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento” e successive modificazioni;
• D.P.R. 22 settembre 1988, n. 448: “Approvazione delle disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni”;
• Legge 28 agosto 1997, n. 285: "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza";
• Legge 31 dicembre 1998 n. 476, “Disciplina dell’Adozione Internazionale” e successivi atti
normativi e di linea guida regionali.
• Legge 28 marzo 2001, n. 149: "Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante
«Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile";
• Legge 8 febbraio 2006, n. 54: “Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”;
• Linee di indirizzo nazionale per l’affidamento familiare approvate il 25 ottobre 2012;
• Legge 10 dicembre 2012, n. 219: “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali”;
• Decreto legislativo n. 154 del 28 dicembre 2013: “Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell'articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219”
• Legge 19 ottobre 2015, n. 173: “Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare”
• Legge 20 maggio 2016 n. 76: “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”;
• Linee di indirizzo nazionali approvate il 21 dicembre 2017: “L’intervento con bambini e
famiglie in condizioni di vulnerabilità. Promozione della genitorialità positiva”;
• Legge 5 febbraio 1992, n. 104: “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”
• Legge 28 gennaio 1999, n. 17: “Integrazione e modifica della legge-quadro 5 febbraio 1992,
n. 104, per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”
• Legge 12 marzo 1999, n. 68 "Norme per il diritto al lavoro dei disabili" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 23 marzo 1999 - Supplemento Ordinario n. 57
• Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
• Decreto Ministeriale emanato il 12 luglio 2011 in materia di disturbi specifici dell'apprendimento. Esso individua, ai sensi dell'art. 7, comma 2, della Legge 170/2010, le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti scolastici, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento fin dalla scuola dell'infanzia, nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (di seguito "DSA"), delle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione e nelle università.
• Decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147: “Disposizioni per l'introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”;
• Decreto interministeriale in data 18 maggio 2018, registrato alla Corte dei Conti l'11/06/2018, al n. 2056, con il quale è stato adottato il primo Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà e si è altresì provveduto alla ripartizione delle risorse finanziarie destinate al finanziamento dei servizi territoriali (Quota servizi) a valere sul Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale per l'anno 2018
• Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4 “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di
pensioni” convertito in legge 28 marzo 2019, n. 26;
• Legge Xxxxxxx Xxxxxxxxx 0 dicembre 1999, n. 23: “Politiche regionali per la famiglia” e
modifiche.
• Legge regionale 8 gennaio 2004, n. 1:“Norme per la realizzazione del sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento”;
• Legge Xxxxxxx Xxxxxxxxx 00 dicembre 2004, n. 34 “Politiche regionali per i minori”;
• D.G.R 19 dicembre 2007, n° 6219: “Approvazione linee guida regionali di prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e adolescenziale”;
• Legge Regione Lombardia 12 marzo 2008, n. 3: “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio sanitario”;
• DGR 4821 15 febbraio 2016, n. 4821: “Approvazione delle Linee guida per la promozione dei diritti e delle azioni di tutela dei minori con la loro famiglia”
• DGR 16 ottobre 2018, n. 662: “Adempimenti riguardanti il d.lgs. n. 147/2017 e successivi decreti ministeriali attuativi in materia di contrasto alla povertà e linee di sviluppo delle politiche regionali”
❖ Documento di programmazione triennale del welfare locale anno 2020 dei comuni
dell’ambito distrettuale 4 ATS Milano Città Metropolitana.
Art.1
INDIRIZZI E FINALITA’ GENERALI NELLA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI
Le azioni oggetto del presente Capitolato s’inseriscono nella rete dei servizi volti a garantire i diritti di cittadinanza dei residenti nei Comuni del distretto n. 4 ATS Milano Città metropolitana, (Comuni di Bussero, Carugate e Cernusco sul naviglio/capofila di distretto), in particolare sono volte a:
- Promuovere il benessere dei cittadini garantendo l'informazione e l'orientamento, mediante il rafforzamento e la qualificazione del sistema distrettuale di segretariato sociale; la valutazione del bisogno potrà sfociare in una presa in carico da parte del Servizio Sociale Professionale oppure potrà essere avviata una presa in carico leggera direttamente dall'operatore di segretariato sociale.
- progettare e realizzare interventi di sviluppo di comunità con i soggetti della rete facenti capo al terzo settore e al privato sociale, con l'obiettivo di promuovere l'empowerment dei cittadini e delle rispettive famiglie;
- Rispondere ai bisogni di tutela e protezione dell’infanzia e delle fasce deboli, in maniera particolare laddove il loro benessere sia stato messo a rischio dalle difficoltà del nucleo familiare d’appartenenza. Gli operatori lavoreranno in stretta collaborazione con il nucleo familiare, attuando tutti gli interventi volti alla riparazione delle funzioni genitoriali.
- Offrire alle famiglie un aiuto competente per risolvere i principali problemi sociali psicologici e relazionali che ostacolano, impediscono o danneggiano le capacità genitoriali, al punto da richiedere, in alcuni casi, l’intervento dell’autorità giudiziaria minorile; nei casi di collocamento del minore in comunità, costruire una progettualità che miri in tutti i casi in cui è possibile, al recupero della famiglia naturale e comunque alla de-istituzionalizzazione del bambino in tempi brevi.
- Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale attraverso il sostegno delle persone/famiglie che vivono in situazioni insoddisfacenti per modificarle in relazione ai propri bisogni e desideri.
- Avviare nei territori processi di coinvolgimento e partecipazione sociale che favoriscano la crescita del senso di responsabilità verso la propria comunità
- Potenziare e qualificare il lavoro con le persone con disabilità in ogni fase del percorso di vita, in stretto raccordo con le diverse agenzie territoriali e le famiglie interessate;
- Supportare le famiglie in difficoltà socio economica ad affrontare in modo più consapevole la gestione delle proprie entrate e spese mediante percorsi di educazione finanziaria, rivolti sia ai singoli nuclei che alla cittadinanza (Fondo Nazionale Povertà).
La finalità principale dei Servizi oggetto dell’Appalto promosso dal distretto 4 è il mantenimento e il potenziamento a livello di Ambito di un Servizio unitario e qualificato per la Famiglia e i minori, la qualificazione e il consolidamento del servizio di Segretariato sociale e il supporto tecnico al servizio sociale professionale, attraverso l’implementazione del personale e delle professionalità attualmente operanti nei singoli servizi comunali, la messa a punto di interventi volti a sviluppare sinergie e collegamenti con le reti formali e informali, l’attivazione di un coordinamento unico, l’introduzione di metodologie di intervento condivise tra comuni e operatori.
Da un punto di vista più generale s’intende rafforzare la condivisione di una cultura comune fra tutti gli attori sociali presenti sul territorio e la rete dei servizi che a diverso titolo si occupano di sostegno alla famiglia e di prevenzione del rischio evolutivo dei minori, anche con disabilità, mettendo in campo un intervento globale che abbia come focus la famiglia e il suo contesto relazionale e territoriale.
L’area di interventi in favore delle famiglie e dei minori si inserisce nella rete più ampia dei servizi volti alla promozione dei diritti e delle opportunità dell’infanzia e dell’adolescenza, del sostegno alla genitorialità e alla famiglia della costruzione e sviluppo delle reti sociali, della partecipazione e il coinvolgimento in percorsi di cittadinanza attiva, in coerenza con le linee guida regionali e la sperimentazione appena conclusa nel nostro distretto finanziata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (PIPPI/ Programma di intervento per prevenire l’istituzionalizzazione) e dal più recente Piano Nazionale povertà.
Inoltre, l’approccio metodologico richiesto dal servizio distrettuale dovrà tenere conto delle seguenti necessità:
• garantire approcci integrati che, pur in presenza di problemi famigliari con possibili gravi conseguenze sulla salute e sul benessere dei bambini, sostengano il protagonismo e la responsabilità dei famigliari nel ricercare le possibili soluzioni;
• sviluppare una metodologia di intervento basata sui principi del welfare generativo e dello sviluppo di comunità;
• garantire che l’intervento di separazione dalla famiglia di origine sia accompagnato da un progetto di riunificazione familiare attivando il progetto sin dalle prime fasi dell’intervento;
• garantire alla famiglia d’origine di essere inclusa nel progetto di vita dei loro bambini come protagonista e non solo come destinataria e che quindi venga considerata prioritaria la relazione fra il bambino e i suoi genitori, assumendo una prospettiva relazionale che non ponga in antitesi il ben-essere del bambino e il ben-essere dei suoi genitori
• attivare/potenziare integrazioni, nell’ambito di una più efficace collaborazione tra i diversi sistemi di welfare (sociale, sanitario, sociosanitario), interventi di aiuto precoce alle famiglie, nella loro dimensione generativa (prevenzione primaria), con quelli tradizionalmente deputati alla riparazione con l’obiettivo di superare la frammentazione dei servizi e degli interventi sul territorio;
• promuovere, sostenere e realizzare connessioni e sinergie tra gli attori sociali del territorio attorno alle specifiche progettualità del Servizio, al fine di evitare dispersioni e sovrapposizioni;
• attivare specifiche prese in carico per quei minori che necessitano di interventi a carattere individuale;
• sostenere e rafforzare, ove necessario, la relazione genitori-figli, anche in ordine alla promozione della corresponsabilità genitoriale;
• costruire un modello omogeneo in materia di esercizio della tutela e della protezione sociale a favore dei minori e delle loro famiglie;
• ripristinare il benessere dei bambini e adolescenti, laddove questo sia stato messo a rischio o compromesso dalle difficoltà del nucleo familiare o dai comportamenti dannosi dei genitori;
• offrire alle famiglie un aiuto competente per risolvere i principali problemi sociali psicologici e relazionali che ostacolano, impediscono o danneggiano le capacità genitoriali, al punto da richiedere, in alcuni casi, l’intervento dell’autorità giudiziaria minorile;
• offrire alle famiglie un sostegno nell’affrontare le problematiche legate all’impatto che la Pandemia ha avuto nella quotidianità dei minori e dei loro genitori
• operare in sinergia con la rete dei servizi pubblici e privati esistenti sul territorio;
• prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia
• adempiere ai mandati dell’Autorità Giudiziaria, coordinando gestendo anche le situazioni di emergenza familiare che dovessero presentarsi in ogni periodo dell’anno;
E’ convinzione dei comuni del distretto che un’efficace azione volta a promuovere benessere familiare si ottenga attraverso il concorso di tutte le componenti, istituzionali e non, presenti nel territorio e attraverso la valorizzazione delle diverse professionalità e competenze coinvolte, al fine dell’attivazione di una strategia mirata d’intervento.
Viene riconosciuta la necessità di promuovere azioni orientate ai “contesti di vita” delle persone, al fine di sostenere le storie dei minori coinvolti e nel contempo sollecitarli a cogliere le opportunità presenti nel proprio contesto di appartenenza. La conoscenza dell’ambiente di vita, inteso come agenzie educative, ricreative-aggregative, sportive e culturali, nonché delle risorse di volontariato presenti rappresenta quindi un elemento fondamentale nel processo di attivazione di azioni di tutela e sostegno al minore e al suo nucleo di appartenenza. I servizi istituzionali sono chiamati a collaborare con tutti quei soggetti, istituzionali e non, che incrociano la vita del minore e della sua famiglia.
L’intento è quello di passare da azioni centrate sul singolo minore a progetti mirati sulla rete di appartenenza formale e informale, per la costruzione di una comunità solidale.
Pertanto le prestazioni ed interventi da attivare con la presente procedura di gara intendono garantire:
1) Il passaggio da un lavoro centrato sul minore ad un’attenzione maggiore alla famiglia e alla rete di appartenenza;
2) La costruzione di una rete solidale: la logica di rete presuppone il lavoro con il territorio inteso come contesto di vita, come domicilio allargato che crea legami solidali e integra e supporta alcune funzioni educative dei nuclei familiari;
3) Il lavoro in équipe multidisciplinare.
4) La partecipazione e il coinvolgimento della comunità come strumenti di cittadinanza attiva ed esercizio di enpowerment, il lavoro con i gruppi e di gruppo.
La professionalità del personale coinvolto è un fattore centrale per la qualità dei servizi alla persona; in particolare il personale che opera nei servizi oggetto della presente gara deve essere messo nelle condizioni organizzative tali da offrire il massimo del proprio contributo, evitando la frammentazione degli incarichi e l’eccessivo turnover degli operatori e garantendo il più possibile il mantenimento delle figure di riferimento. Inoltre deve essere prestata la massima cura alla predisposizione di percorsi formativi a favore degli operatori impiegati nei servizi, valutando con l’Amministrazione comunale la proposta di percorsi formativi che interessino il personale comunale coinvolto nei servizi e gli operatori delle aziende incaricate. In particolare deve essere curata la promozione e l’implementazione di percorsi formativi capaci di intensificare la professionalizzazione degli operatori e di rinnovare abilità e competenze in grado di favorire la reciproca integrazione. Le aziende incaricate devono operare sia attraverso un rigoroso controllo di gestione con la proposta di adeguati strumenti di monitoraggio e verifica, sia attraverso il reperimento di risorse aggiuntive tese ad incrementare le progettualità a disposizione dei cittadini.
Art. 2
RUOLO DEI RESPONSABILI DEI COMUNI
I Comuni dell’Ambito, mediante i propri responsabili di settore, cureranno le connessioni fra la programmazione generale dei servizi e quella locale, con l’intento di realizzare la rispondenza tra le prestazioni offerte e i bisogni dei cittadini, tenuto conto delle risorse complessivamente messe a disposizione. Ai responsabili comunali è in capo il compito di vigilare sull’esecuzione degli interventi a livello locale, verificare la qualità delle prestazioni fornite dalle aziende incaricate e monitorare i risultati conseguiti; regoleranno l’accesso ai servizi sulla base della valutazione effettuata dai Servizi sociali comunali e secondo le indicazioni dell’Ufficio unico.
Art. 3 OGGETTO
Il presente Capitolato prevede l’attivazione dei Servizi Integrati per la famiglia e i minori, il potenziamento del servizio sociale professionale, in favore dei comuni indicati nella tabella riportata all’art. 3.
Il Servizio distrettuale ricomprende al proprio interno una serie ampia di servizi ed interventi, con l’ausilio di personale aggiuntivo e di nuove professionalità già introdotte nel precedente periodo di gestione distrettuale.
Tutti i servizi oggetto del presente appalto si inseriscono in una particolare fase storica connotata da importanti restrizioni e cambiamenti causati dall’epidemia da Covid-19, ad oggi non risolta e a fronte della quale non sono prevedibili appieno le future evoluzioni.
Per tutti gli interventi sotto riportati viene pertanto richiesto alle imprese candidate di descrivere strategie e modelli di intervento innovativi, in risposta ad eventuali nuove forme di restrizione e protezione degli operatori e dei cittadini interessati, in ottemperanza ai protocolli di prevenzione anti- covid approvati a livello regionale e locale.
In sintesi di seguito le diverse funzioni richieste:
• Azioni di supporto e tutela in favore dei minori e la famiglia, struttura cardine di tutti gli interventi, attraverso il consolidamento delle equipe multiprofessionali psico-socio-educative supportate ed accompagnate da percorsi stabili di supervisione clinico-organizzativa e formazione professionale;
• Coordinamento unitario e qualificato degli interventi oggetto del Servizio distrettuale, strettamente in raccordo con la struttura organizzativa del comune e in particolare con i responsabili comunali, con i quali dovranno costantemente interfacciarsi nella programmazione economico-gestionale degli interventi dell’area minori e famiglia;
• Interventi educativi: azione presente in tutti i comuni che prevede l’osservazione e il supporto dei nuclei fragili con la finalità di rinforzare e restituire le competenze educative dei genitori. Rappresenta uno degli strumenti utili per evitare gli allontanamenti dalla famiglia. Inoltre gli interventi educativi possono operare anche in contesti familiari in cui prevenzione e promozione del benessere sono gli aspetti prioritari, con l’obiettivo di lavorare sulle fragilità del nucleo familiare ed evitare l’insorgere di un possibile disagio. Gli interventi potranno essere realizzati con il singolo minore e la sua famiglia o attraverso interventi gruppali definiti in relazione alla casistica e alle necessità progettuali. Tenuto conto della pandemia in atto è anche ipotizzabile progettare nuove strategie di intervento innovative.
• Azioni di supporto tecnico al servizio sociale professionale, mediante l’impiego di personale assistente sociale qualificato in ambito di tutela ai minori e di interventi sviluppo di comunità.
• Azioni integrate per la gestione dei progetti di vita delle persone con disabilità attraverso l’implementazione/attivazione di equipe multidisciplinari in rete con i servizi del territorio.
Gli interventi soprariportati prevedono un unico coordinamento per i comuni afferenti al lotto in questione in quanto le funzioni principali sopradescritte richiedono l’impiego di diverse figure professionali per le quali è indispensabile un raccordo e un’integrazione operativa e metodologica in grado di raffrontarsi tempestivamente e con costanza con i singoli responsabili/dirigenti comunali e con lo staff di coordinamento dell’Ufficio di piano.
Art. 4
COMUNI E INTERVENTI DEL LOTTO 2
ORE PSICOLOGO | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
BELLINZAGO | 322 | 322 | 322 | 322 | 322 | 1.610 |
CAMBIAGO | 414 | 414 | 414 | 414 | 414 | 2.070 |
XXXXXXX XX XXXXXX | 000 | 828 | 828 | 828 | 828 | 4.140 |
GESSATE | 658 | 742 | 742 | 742 | 742 | 3.626 |
XXXXXXXXXX | 828 | 828 | 828 | 828 | 828 | 4.140 |
XXXXXXX CON BORNAGO | 460 | 460 | 460 | 460 | 460 | 2.300 |
TOTALE PARZIALE | ||||||
INTEGRAZIONE SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
XXXXXXX XX XXXXXX | 1150 | 1150 | 1150 | 1150 | 1150 | 5.750 |
TOTALE PARZIALE | ||||||
INTERVENTI EDUCATIVI | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
BELLINZAGO | 1.012,0 | 1012 | 1012 | 1012 | 1012 | 5.060,0 |
CAMBIAGO | 3.450,0 | 3450 | 3450 | 3450 | 3450 | 17.250,0 |
XXXXXXX XX XXXXXX | 1.570,0 | 1610 | 1610 | 1610 | 1610 | 8.010,0 |
GESSATE | 966,0 | 966 | 966 | 966 | 966 | 4.830,0 |
GORGONZOLA | 4.140,0 | 4140 | 4140 | 4140 | 4140 | 20.700,0 |
XXXXXXX CON BORNAGO | 3.726,0 | 3726 | 3726 | 3726 | 3726 | 18.630,0 |
TOTALE PARZIALE | ||||||
COORDINAMENTO | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
BELLINZAGO | 000 | 000 | 000 | 184 | 184 | 920 |
CAMBIAGO | 368 | 368 | 368 | 368 | 368 | 1.840 |
XXXXXXX XX XXXXXX | 000 | 552 | 552 | 552 | 552 | 2.760 |
GESSATE | 368 | 368 | 368 | 368 | 368 | 1.840 |
XXXXXXXXXX | 828 | 828 | 828 | 828 | 828 | 4.140 |
XXXXXXX CON BORNAGO | 368 | 368 | 368 | 368 | 368 | 1.840 |
TOTALE PARZIALE | ||||||
SERVIZIO DISABILITA' CAMBIAGO | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
Assistente Sociale | ||||||
Psicologo | 138 | 138 | 138 | 138 | 138 | 690,0 |
Educatore | ||||||
TOTALE PARZIALE | ||||||
SERVIZIO DISABILITA' GESSATE | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
Assistente Sociale | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0 |
Psicologo | 230 | 230 | 230 | 230 | 230 | 1.150,0 |
Educatore | 460 | 460 | 460 | 460 | 460 | 2.300,0 |
TOTALE PARZIALE | ||||||
SERVIZIO DISABILITA' PESSANO CON BORNAGO | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
Assistente Sociale | 138 | 138 | 138 | 138 | 138 | 690,0 |
Psicologo | 138 | 138 | 138 | 138 | 138 | 690,0 |
Educatore | 138 | 138 | 138 | 138 | 138 | 690,0 |
TOTALE PARZIALE | ||||||
FORMAZIONE SUPERVISIONE | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | TOTALE ORE |
SUPERVISORE/FORMATORE | 138 | 138 | 138 | 138 | 138 | 690 |
Per la gestione della attività educative in favore dei minori e delle loro famiglie i comuni di Gorgonzola e Pessano, in continuità con la precedente gestione, mettono a disposizione dell’aggiudicataria uno spazio comunale dedicato, denominato CED (centro educativo).
Per il lotto 2 i comuni di Cambiago, Gessate e Pessano con Bornago intendono dare avvio al nuovo servizio di regia nell’ambito della gestione dei progetti di vita rivolti alle persone con disabilità. La rete con i medesimi servizi del lotto 1 (Cernusco sul naviglio e Bussero) rappresenta un obiettivo strategico alla base di questa nuova sperimentazione.
In continuità con la precedente gestione in comune di Cassina de Pecchi mantiene la necessità di potenziare la funzione di servizio sociale professionale per l’area minori e famiglia, mediante un assistente sociale part time, parte integrante dell’equipe.
Per il comune di Gessate una parte delle ore psicologiche (5 ore settimana per 38 settimane) verranno destinate al raccordo tra servizio sociale comunale e scuole e andranno destinate ad un intervento specifico a supporto degli insegnanti, genitori e studenti delle scuole comunali.
Il numero di ore sopra indicate, per tutte le figure professionali, sono da ritenersi puramente indicative e possono subire variazioni in rapporto alle esigenze del servizio, su indicazione del Coordinatore e con il parere vincolante del Dirigente/ responsabile ufficio Unico.
Per tutte le funzioni sopradescritte è richiesta all’aggiudicataria una competenza aggiuntiva in materia di consulenza giuridico legale, con la professionalità adeguata (laurea in giurisprudenza ed esperienza nei rapporti con la magistratura, civile e penale) alla gestione di situazioni che richiedono un lavoro integrato con la magistratura, per un tempo congruo alle necessità degli operatori dell’area famiglia e minori.
Per esigenze straordinarie e motivate il Committente potrà richiedere un’estensione del contratto fino ad un massimo del 20% dell’importo di aggiudicazione. Per analoghi motivi potrà, altresì, richiedere una riduzione sempre del 20% dell’importo di aggiudicazione delle prestazioni e proporzionalmente dei relativi compensi.
La ditta si impegna e si obbliga ad aderire alla richiesta di variazione nelle prestazioni, come sopra indicato, applicando gli stessi prezzi pattuiti in sede di aggiudicazione.
Nel caso di utilizzo di un numero di ore del personale in quantità inferiore alle necessità, il monte ore accumulatosi potrà essere utilizzato secondo modalità da concordare con il Dirigente.
Art. 5 OBIETTIVI E FUNZIONI
I servizi oggetto del presente capitolato dovranno perseguire i seguenti obiettivi:
1) Obiettivi e funzioni inerenti al mantenimento e il potenziamento del servizio minori e famiglia:
Obiettivi:
• ridurre le difficoltà e sostenere le famiglie nella gestione di eventi stressanti;
• intervenire a sostegno delle famiglie che hanno al loro interno un minore diversamente abile;
• assicurare attraverso una presa in carico globale una migliore qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza al fine di prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia;
• svolgere una funzione di promozione e di regia nella costruzione e sviluppo delle reti formali e informali;
• modificare le situazioni in cui i bambini e gli adolescenti subiscono gravi trascuratezze, maltrattamento o violenze o condizioni fortemente critiche connesse ai comportamenti dei loro genitori;
• restituire a bambini e adolescenti condizioni di sufficiente benessere;
• intervenire nelle situazioni familiari conflittuali prevenendo, ove possibile, il deterioramento delle relazioni affettive;
• intervenire a sostegno dei nuclei monoparentali con interventi rivolti al genitore che ha in carico il compito di cura dei figli;
• intervenire a sostegno dei nuclei familiari di recente immigrazione, attraverso la conoscenza delle culture di origine e favorendo percorsi di integrazione per evitare il più possibile l’isolamento anche attraverso l’utilizzo di figure specialistiche (mediatori culturali, psicologi transculturali);
• sostenere i genitori del territorio con bambini delle scuole d’infanzia, ad assumere comportamenti sempre più competenti in termini relazionali, in vista della promozione dell’ascolto dei bisogni dei figli e della comunicazione all’interno delle famiglie;
• offrire ai genitori in difficoltà relazionale con i propri figli opportunità di discussione e confronto sia sulle problematiche familiari e sul rapporto educativo con i figli, sia in merito ad alcune tematiche relative alla comunicazione e alle relazioni scuola famiglia;
• costruire una rete integrata e coerente tra i servizi DISTRETTUALI, ASST, ATS, le istituzioni scolastiche, il volontariato e il terzo settore del territorio di riferimento.
Il Servizio minori e famiglia dovrà perseguire questi obiettivi attraverso la costituzione di un lavoro integrato tra professionalità diverse (assistente sociale, psicologo ed educatore), fra il livello territoriale coincidente con quello sovracomunale (relativo ai comuni del presente lotto), il livello distrettuale coincidente con i servizi gestiti in forma associata dall’Ufficio di Piano e il livello sovradistrettuale coincidente con i servizi di competenza socio sanitaria dell’ATS e dell’ASST.
Il Servizio per la famiglia e i minori dovrà quindi porsi al centro del sistema di intervento nell’area degli interventi a sostegno della famiglia e dei minori.
Il servizio inoltre dovrà prestare molta attenzione all’evoluzione dei bisogni delle famiglie anche in relazione alla pandemia in atto.
Il servizio integrato per la famiglia e i minori dovrà garantire le seguenti funzioni:
• Interventi in contesto spontaneo offrendo un sostegno competente a seguito di richieste spontanee di aiuto da parte delle famiglie;
• Sensibilizzazione della comunità locale attraverso la prevenzione e la diffusione della cultura dell’infanzia: il servizio dovrà giocare una parte fondamentale negli interventi di prevenzione e nella promozione di iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità locale sui diritti di crescita dei bambini diversamente abili e non, e nella solidarietà e nel sostegno alle funzioni genitoriali. Per il raggiungimento di tali obiettivi dovranno essere proposti, a cura della aggiudicataria, momenti di confronto rivolti ad alcune categorie di testimoni privilegiati come le istituzioni educative, il volontariato, il terzo settore che operano nel territorio del comune, nell’area di intervento relativa ai minori e alle famiglie;
• Analisi e Consulenza delle segnalazioni provenienti da interlocutori privilegiati (istituzioni educative, pediatria, servizi socio-sanitari ecc.): il servizio dovrà creare uno spazio intermedio di confronto per prendere in attenta considerazione le preoccupazioni esistenti in merito al benessere dei bambini;
• Segnalazioni alla magistratura: il servizio avrà il compito di valutare la necessità di informare la magistratura attraverso la segnalazione.
All’interno del contesto coatto dovranno essere garantite le seguenti attività:
• Indagini psicosociali e accertamenti: il servizio svolgerà l’indagine psico-sociale richiesta
dall’Autorità Giudiziaria attraverso i propri operatori.
• Interventi di protezione (su mandato dell’Autorità Giudiziaria): il servizio dovrà realizzare gli interventi protettivi disposti dalla magistratura sia che si tratti di sostegno e controllo delle funzioni genitoriali, nel caso in cui il minore rimanga in famiglia, sia che si tratti di interventi di assistenza educativa familiare, sia nel caso di collocamenti extra familiari. Il servizio dovrà intervenire anche nelle situazioni di urgenza (Ex art. 403 Codice Civile);
• Valutazione delle capacità genitoriali su mandato della Magistratura nel caso in cui prescriva ai servizi una “diagnosi” delle relazioni familiari e una “prognosi” sulle possibilità di recupero della famiglia.
• Trattamento sia in caso di Prognosi positiva che in caso di Prognosi negativa
• Vigilanza e controllo sulle condizioni di protezione del bambino: il servizio dovrà garantire la regolamentazione delle visite, i contatti con la famiglia e tutti gli interventi di sostegno sociale, psicopedagogico ed educativo;
• Valutazioni psicodiagnostiche individuali sia dei minori che degli adulti.
• Indagini psicosociali e valutazione di situazioni di minori sottoposti a provvedimenti penali.
Sempre all’interno del contesto coatto:
L’indagine psicosociale e la valutazione dovranno svolgersi nei tempi prescritti dalla magistratura. Solo in casi particolari e per motivate ragioni si potrà derogare a tale tempistica.
Il trattamento della famiglia potrà avere un tempo variabile di durata indicativa da uno a due anni. Per quanto riguarda gli aspetti relativi alla metodologia di presa in carico, si rimanda a quanto definito nel progetto proposto in sede di gara.
Il servizio dovrà strutturarsi per la gestione delle emergenze che potranno presentarsi nel corso della gestione del presente appalto, a copertura di tutti i mesi dell’anno garantendo adeguate rotazioni del personale durante i periodi di ferie.
Il modello di funzionamento del Servizio, dovrà altresì tenere in debita considerazione le modalità e la metodologia di intervento introdotte dalla sperimentazione di livello nazionale per la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei minori, denominata “Progetto P.I.P.P.I.”, alla quale i Comuni del distretto hanno aderito per 3 annualità, di cui l’ultima anche in modalità avanzata con la realizzazione di una specifica ricerca con la collaborazione dell’università di Padova. Inoltre lo stesso modello operativo viene riproposto a livello ministeriale, anche all’interno del Piano Povertà, quale strategia prioritaria di intervento con le famiglie vulnerabili.
2) L’attività di Supervisione:
Gli incontri di supervisione dovranno prevedere dei moduli aperti a tutti gli operatori afferenti al servizio minori e famiglia, indipendentemente dal fatto che siano dipendenti delle imprese aggiudicatarie dei tre lotti o dell’Ente locale (coordinatore, educatori, psicologi, assistenti sociali). Xxxxxxx finalizzati ad aiutare gli stessi operatori ad elaborare i propri vissuti rispetto alla gestione delle situazioni in carico e a fornire strategie di intervento. Dovrà essere prevista anche la possibilità di attivare incontri di supervisione di sistema, di taglio organizzativo o di gestione generale del servizio.
3) Gli interventi educativi:
Gli interventi educativi saranno erogati in favore dei minori e delle loro famiglie in situazione di difficoltà e a rischio di emarginazione, sia in presenza che in assenza di Decreto dell'Autorità Giudiziaria, a discrezione dell'èquipe e in stretta collaborazione con il nucleo familiare di riferimento.
L'educatore dovrà collaborare e integrarsi con le altre figure professionali presenti all'interno dell'èquipe, al fine di condividere gli interventi previsti nel progetto individualizzato.
Gli interventi educativi, in relazione al progetto individualizzato predisposto in favore del minore e del nucleo familiare, potranno essere realizzati in diversi ambiti, strutture e servizi messi a disposizione delle Amministrazioni comunali, nonché al domicilio del nucleo stesso.
Potranno essere previste e organizzate attività educative a piccoli gruppi.
Si rileva anche la necessità di ridefinire gli interventi anche nell’ipotesi che le difficoltà ad operare in presenza dovute all’emergenza COVID possano prolungarsi nel tempo.
4) Equipe specializzata per la disabilità
Il servizio specifico verrà sperimentato sui comuni di Cambiago, Gessate e Pessano con Bornago.
Si tratta un servizio di presa in carico globale della persona con disabilità e della sua famiglia, in
linea con quanto previsto all’art. 14 della legge 328/2000.
L’equipe integrata del Servizio per la disabilità dovrà assumere il ruolo di regia del sistema, dovrà svolgere infatti compiti di raccordo e coordinamento nei confronti del sistema dei servizi rivolti al minore disabile e alla sua famiglia, delle agenzie educative, delle associazioni e degli altri soggetti non istituzionali presenti sul territorio. Il Servizio per la disabilità è titolare, insieme alla famiglia della definizione e costante monitoraggio del progetto di vita globale della persona disabile Obiettivi:
• garantire la piena integrazione ed inclusione delle persone con disabilità;
• favorire lo sviluppo di una cultura di attenzione verso i temi della disabilità, della qualità della vita e del benessere della comunità;
• monitorare il rispetto dei diritti e delle pari opportunità per i cittadini con disabilità;
• svolgere una funzione di osservatorio e monitoraggio sulla coerenza delle risposte ai bisogni delle famiglie e dei minori dei servizi per la disabilità;
Funzioni:
• promuovere una presa in carico precoce delle situazioni con il coinvolgimento attivo delle famiglie interessate;
• sviluppare e perseguire l’integrazione tra servizi afferenti ad istituzioni diverse anche tramite protocolli formalizzati;
• valutare scientificamente i processi messi in atto negli anni tramite l’utilizzo di strumenti approvati e codificati;
• Offrire un accompagnamento nei passaggi cruciali evolutivi che necessitano di progettualità specifiche volte a prevenire precocemente l’insorgere di difficoltà e rischi evolutivi maggiori.
• Puntare costantemente alla valorizzazione della comunità nelle sue diverse espressioni organizzative.
Art. 5
OPERATORI DEI SERVIZI E RELATIVI COMPITI
Il presente appalto, per la realizzazione delle diverse funzioni descritte all’articolo precedente,
richiede l’individuazione e attivazione di varie figure professionali con le seguenti caratteristiche:
A) Il Coordinatore dei Servizi dovrà essere dipendente dell’aggiudicataria, avere una comprovata competenza specifica nell’area del coordinamento sia per quel che riguarda il lavoro d’equipe, favorendo l’integrazione necessaria al buon esito del lavoro dell’equipe, sia per quel che riguarda il lavoro di sviluppo di comunità. Per questa funzione è richiesta la laurea specialistica in programmazione e gestione dei servizi e delle politiche sociali, ovvero scienze psicologiche, scienze dell’educazione, scienze pedagogiche e scienze della formazione oppure altra laurea attinente all’area oggetto dell’appalto con esperienza certificata di coordinamento in servizi identici per almeno un triennio.
La figura di coordinamento risulta centrale nella continuità e implementazione della struttura organizzativa di cui il distretto intende dotarsi: oltre a coordinare e integrare le diverse equipe professionali che andranno a formarsi (area minori e famiglia, interventi educativi), svolge un’importante funzione di governance in stretto raccordo con l’Ufficio Unico distrettuale, a garanzia della coerenza operativa e dell’uniformità metodologica degli interventi sull’intero territorio dell’Ambito.
Nello specifico compete al Coordinatore del servizio:
1. partecipare ai tavoli interistituzionali con il terzo e quarto settore, in collaborazione con i Responsabili dei comuni, i coordinatori del servizio sociale professionale e del piano di zona;
2. esprimere parere nel merito dei contenuti delle relazioni di indagine, di aggiornamento e valutazione, da inviare alla magistratura, sottoscrivendo insieme agli operatori la relazione;
3. monitorare l’efficacia degli interventi, verificare le proposte progettuali in essere, monitorare i tempi di risposta all’Autorità giudiziaria e garantire il rispetto degli stessi ai responsabili competenti;
4. partecipare alle micro equipe costituite dalla triade assistente sociale, psicologo, educatore;
5. segnalare ai Responsabili competenti le situazioni che necessitano di interventi in emergenza e proporre percorsi di attivazione di procedure veloci ed efficaci per la loro gestione;
6. curare la comunicazione tempestiva con i Responsabili dei comuni per attivare eventuali proposte progettuali avanzate dai tecnici del servizio integrato per la famiglia e i minori, fornendo adeguato supporto nella programmazione economico gestionale degli interventi: inserimenti in struttura, centri diurni, pronto intervento, trasporti, interventi relativi all’applicazione del regolamento sulle misure di sostegno al reddito;
7. monitorare l’andamento degli interventi erogati dalle strutture di accoglienza residenziali e familiari per valutarne la qualità e il rapporto costi/benefici;
8. segnalare tempestivamente disfunzioni nelle procedure o eventuali altre problematiche attivando immediatamente un confronto con i responsabili competenti;
9. curare, in stretta collaborazione con l’Ufficio Unico distrettuale, la regia della rete del territorio dell’ambito distrettuale, anche attraverso attività di promozione e di integrazione: questo livello di coordinamento rappresenta un ulteriore supporto indispensabile alla coerenza degli interventi. Ad esso le varie unità di offerta (comunali, distrettuali e sovra-distrettuali) devono contribuire portando l’esperienza di quali siano gli snodi di interconnessione più critici.
10. curare le connessioni e confronti fra il personale dedicato alla famiglia e i minori con il servizio sociale professionale, per una migliore funzionalità e integrazione delle professionalità;
11. mantenere il raccordo con gli interventi del servizio Spazio Neutro e del servizio educativo minori relativamente ai casi in carico.
12. Partecipare agli incontri di programmazione e verifica del GPS (Gruppo di programmazione strategica).
Il Coordinatore dovrà inoltre garantire, per quanto riguarda l’area della disabilità, attività di integrazione, promozione e prevenzione nell’ambito degli istituti scolastici e interventi pedagogici di sostegno alla genitorialità.
Per i Comuni in cui è previsto, dovrà presidiare attentamente il lavoro della micro-equipe del servizio per la disabilità e verificare costantemente l’andamento dei “Progetti di vita globale” delle persone con disabilità e delle famiglie in carico al Servizio. Si dovrà attivare a sostegno dell’equipe dedicata per la realizzazione di tutti gli interventi e servizi sperimentali finalizzati all’integrazione dei minori disabili e delle loro famiglie nella comunità locale.
B) Psicologi: i professionisti che saranno individuati per i servizi oggetto dell’appalto dovranno essere dipendenti o collaboratori dell’aggiudicataria e verranno destinati al servizio, con una distribuzione oraria adeguata alla casistica in carico.
Gli psicologi dovranno aver conseguito la laurea specialistica, essere iscritti all’albo, aver conseguito il titolo di specializzazione del corso quadriennale di scuola di psicoterapia della famiglia o ad orientamento psicoanalitico per adolescenti e adulti ed avere una attestata formazione specifica nell’area del sostegno alle famiglie e dei minori. Dovranno avere pluriennale esperienza di lavoro in equipe multi professionali e possedere una significativa e certificata competenza nell’approccio professionale al lavoro di comunità. Dovranno inoltre possedere competenza nell’attivazione di progettualità integrate con la rete territoriale e nella promozione di sinergie e saperi condivisi.
Dovranno collaborare fattivamente con gli assistenti sociali comunali e con gli operatori della rete territoriale nella realizzazione degli interventi preventivi e riparativi (consulenza psicopedagogica per problemi educativi, consulenza familiare e di coppia, relazioni di sostegno a nuclei familiari in difficoltà).
c) Psicologi servizio per la disabilità
Lo psicologo individuato per il servizio a supporto della disabilità, dovrà essere dipendente o collaboratore dell’aggiudicataria. Dovrà aver conseguito la laurea specialistica, essere iscritto all’albo, aver conseguito il titolo di specializzazione avendo frequentato corso quadriennale di scuola di psicoterapia cognitivo-comportamentale o della famiglia o ad orientamento psicoanalitico per adolescenti e adulti ed avere una attestata formazione specifica nell’area del sostegno alle famiglie e dei minori con disabilità.
d) Supervisori
Il lavoro con le famiglie e i minori esige un’elevata competenza specialistica, nella conoscenza della normativa e nell’individuazione degli interventi. Ciascuna situazione, inoltre, richiede capacità rinnovate di lettura e di formulazione del progetto finalizzato al recupero dell’equilibrio familiare. La supervisione, intesa come strumento di lavoro, dovrà prestarsi a favorire una riflessione sia in merito alla relazione instaurata con il bambino, con l’adolescente e con la sua famiglia, sia sugli effetti connessi agli interventi messi in atto, sia sugli aspetti metodologici clinici e sociali di cui tener conto.
La supervisione dovrà avere quindi come obiettivo quello di definire le strategie d’intervento più flessibili e adeguate ad affrontare i casi che vedono coinvolti i minori e le loro famiglie. Dovrà sviluppare all’interno delle equipe un approccio integrato fra il lavoro sui casi e il lavoro con le reti solidali a sostegno delle progettualità in favore della famiglia e dei minori.
Gli incontri di supervisione dovranno essere condotti da psicologi in possesso di laurea in psicologia, ovvero laurea magistrale in scienze del Servizio Sociale, ovvero da pedagogisti in possesso della Laurea in scienze dell’educazione, iscritti ai rispettivi albi, con le seguenti caratteristiche professionali:
- una vasta e pluriennale esperienze clinica nel lavoro terapeutico con le famiglie con problemi di violenza e maltrattamento e disagio;
- elevate conoscenze teoriche e pratiche della tematica della gestione delle famiglie e dei minori con disagio o a rischio di disagio;
- elevate conoscenze teoriche e pratiche riguardanti l’area della disabilità per quanto concerne il
servizio per la disabilità (PUAD);
- amplissima esperienza del lavoro d’èquipe;
- approfondita competenza sul lavoro di sviluppo di comunità;
- capacità personali che possano permettere l’interazione ed il confronto tra operatori nel riconoscimento delle differenti caratteristiche personali;
- capacità personali e professionali che favoriscano l’integrazione necessaria al buon esito del lavoro.
I nominativi dei supervisori dovranno essere ufficialmente forniti al committente prima dell’inizio del servizio, corredato dal curriculum vitae dei professionisti individuati.
Gli incontri di supervisione, qualora se ne rilevasse la necessità progettuale, dovranno essere aperti a tutti gli operatori anche afferenti agli altri lotti dell’appalto che gestiscono direttamente la casistica (educatori, psicologi, assistenti sociali).
Potranno essere concordati incontri di supervisione dedicati ad argomenti di tipo organizzativo o di gestione generale del servizio.
e) Educatori
Gli Educatori professionali dovranno essere dipendenti dell’Aggiudicataria e possedere specifiche professionalità come da standard regionale ed in specifico dovranno avere:
Titolo di Educatore Professionale (riconosciuto a livello regionale e/o universitario), ovvero Laurea in Scienze dell’Educazione o Scienze pedagogiche con specifiche competenze e comprovata esperienza professionale di almeno un anno in ambito socio-educativo.
g) Assistente Sociale del servizio per la disabilità dovrà occuparsi della presa in carico dei nuclei familiari con minori diversamente abili che accedono in modo spontaneo o semi spontaneo al servizio.
Dovrà essere dipendente dell’aggiudicataria, aver conseguito la laurea triennale in Servizio Sociale, essere iscritto all’albo, avere una competenza specifica (di almeno tre anni) nell’area del sostegno alle famiglie e della disabilità, nel lavoro di Comunità, con il territorio e con la rete dei servizi istituzionali e non a livello sociale, socio-sanitario e sanitario.
Risulta fondamentale la capacità professionale di creare e mantenere collaborazioni con tutti gli attori sociali della rete e in particolare con le organizzazioni solidali presenti sul territorio, cioè con le forme di cittadinanza attiva nella tutela dei soggetti con disabilità e nella promozione dei loro diritti.
L’aggiudicataria si impegna a salvaguardare la continuità di rapporto operatore-utente, dando priorità al personale attualmente in servizio compatibilmente con le esigenze organizzative e gestionali.
Art. 6
CARATTERISTICHE E COMPETENZE PROFESSIONALI DEL PERSONALE
L’Aggiudicataria si obbliga, in particolare, a rispettare le disposizioni del CCNL riguardo l’obbligo di assumere il personale della gestione uscente.
Xxxxxx, requisiti e certificazioni di cui sopra saranno documentati al committente, entro dieci giorni dall’avvenuta notifica dell’affidamento, mediante esibizione dei documenti o delle certificazioni attestanti i requisiti. In caso di mancata rispondenza tra requisiti dichiarati in sede di gara e quelli effettivamente posseduti dagli operatori, il committente potrà rifiutare gli operatori proposti. In tal caso la ditta aggiudicataria avrà l’obbligo di provvedere all’immediata individuazione di operatori che abbiano requisiti conformi a quanto richiesto dal presente capitolato e all’immediata sostituzione.
Il committente si riserva il diritto di richiedere all’Aggiudicataria la sostituzione del personale ritenuto non idoneo al servizio per comprovati motivi qualora, per dimostrabili e palesi motivazioni, si ritenesse inadeguato l’operato. In tali casi l’Aggiudicataria, opposte senza risultato positivo le proprie controdeduzioni, provvederà a quanto richiesto, senza che ciò possa costituire motivo di maggior onere per il committente.
L’Aggiudicataria è responsabile dell’osservanza di tutte le norme di legge relative ai rapporti e contratti di lavoro con il proprio personale dipendente e non dipendente.
Tutto il personale utilizzato dovrà essere dipendente o socio dell’Aggiudicataria e inquadrato al livello corrispondente alle figure professionali individuate, secondo quanto previsto dai C.C.N.L. di categoria in vigore. L’Aggiudicataria si impegnerà a fornire tutti i supporti necessari ad una corretta formazione del personale da adibire ai servizi e provvederà a formare gli operatori circa la normativa sull’igiene e sicurezza.
Tutto il personale dovrà essere munito di certificato medico attestante l’idoneità a svolgere le prestazioni professionali richieste, il cui eventuale costo resta a carico dell’Aggiudicataria.
L’Aggiudicataria si impegna, inoltre, ad effettuare a propria cura e spese tutti i controlli sanitari mirati ai rischi specifici derivanti o dall’attività lavorativa oggetto del presente capitolato o da altri rischi connessi all’attuale pandemia mondiale oltre alla fornitura dei DPI necessari allo svolgimento della funzione.
Art. 7
TURN OVER E ASSENZE
L’Aggiudicataria dovrà impiegare per il servizio e per tutta la durata del contratto il medesimo personale al fine di garantirne la continuità.
Non saranno tollerati turn over, se non per cause di forza maggiore, di personale superiore a 2/5 delle forze presenti. In caso di superamento di tale limite senza giustificati motivi si potrà arrivare alla rescissione del contratto con l’addebito delle maggiori spese sostenute dal committente.
Il personale impiegato, che deve essere assicurato secondo le vigenti norme, non dovrà trovarsi in alcuna ipotesi di incompatibilità e non potrà ricoprire cariche elettive all’interno dei comuni interessati dal presente lotto.
Eventuali assenze di operatori addetti ai servizi in appalto per malattia, infortunio o altri impedimenti e/o motivi dovranno obbligatoriamente essere comunque coperte immediatamente entro i sette giorni successivi con altri operatori, per garantire la continuità del servizio e la qualità dello stesso.
Eventuali sostituzioni di operatori debbono essere garantite con personale in possesso dei documenti, certificazioni e requisiti richiesti e devono obbligatoriamente essere concordati preventivamente con il Dirigente.
In caso di sciopero, l’Aggiudicataria si impegna a darne tempestiva comunicazione al committente, dando avviso di eventuale personale assente entro 30 minuti dall’inizio dell’orario lavorativo.
Art. 8
EVENTUALI SOSPENSIONI DEL SERVIZIO
Gli interventi dovranno essere svolti in modo continuativo dalla data di aggiudicazione sino alla scadenza del presente appalto; eventuali periodi di sospensione dovranno essere concordati dall’Aggiudicataria con l’Ufficio Unico distrettuale.
Art. 9 DURATA
Il presente appalto ha la durata quinquennale, dalla data di aggiudicazione del Servizio distrettuale al 31.12.2025.
Oltre ad essere garantita l’avvio operativo di tutti gli interventi previsti dal presente capitolato, Il primo periodo di gestione, della durata di 6 mesi dovrà essere dedicato all’avvio e alla sperimentazione del modello operativo, alla costruzione quindi di un modello di lavoro integrato: all’interno dell’ente con i servizi sociali ed educativi e all’esterno sviluppando modalità di lavoro in comune con tutti gli attori sociali della rete.
I servizi attivati dovranno avere particolare riguardo per:
1. la costruzione di modalità condivise di lavoro tra le diverse equipe del distretto 4, attraverso i percorsi formativi, la supervisione e il monitoraggio in itinere;
2. la connessione “di sistema” tra Comuni, Ufficio Unico e l’Aggiudicataria;
3. la comunicazione all’esterno delle attività del servizio connettendole alla rete dei servizi del distretto 4;
4. avvio di percorsi di integrazione e collaborazione con i soggetti più significativi della rete del territorio (es ATS, ASST, forze dell’ordine, Sportelli antiviolenza, Sportello donna, Associazionismo) in relazione agli interventi in situazione di emergenza nell’ambito della violenza intrafamiliare.
l’Aggiudicataria dovrà prevedere la messa a regime del modello di presa in carico avviato e consolidato nel periodo di affidamento del servizio distrettuale attivo dal 2017, attraverso la concreta realizzazione dei seguenti punti:
1. la redazione di strumenti specifici come linee guida, protocolli di intesa o gruppi di lavoro per migliorare l’intervento in settori reputati particolarmente critici e cruciali;
2. la relazione semestrale comprensiva dell’analisi dei dati sulla tipologia dell’utenza che ha usufruito dei servizi e delle attività svolte;
3. la valutazione complessiva delle attività del Servizio;
4. la rispondenza dell’organizzazione alle esigenze poste dal territorio in merito al lavoro di comunità al sostegno alle famiglie e alla tutela dei minori;
5. La garanzia di un’attenzione specifica sui temi legati alla disabilità, al sostegno alle persone con disabilità e alle famiglie, alla lettura dei bisogni emergenti e all’individuazione di nuove strategie di presa in carico e gestione dei servizi territoriali.
Art. 10
RAPPORTI CON L’UFFICIO UNICO
L’Aggiudicataria avrà il compito di mantenere la coerenza e la connessione degli interventi tecnici degli operatori con gli obiettivi stabiliti nella triennalità del Piano di Zona. Ha inoltre l’obbligo di segnalare tempestivamente le criticità che potrebbero evidenziarsi all’interno delle singole strutture comunali. Il personale dell’Ufficio Unico, avvalendosi delle figure di coordinamento individuate dall’Aggiudicataria, ha la responsabilità di sostenere il posizionamento strategico di tutti i servizi del territorio, salvaguardare la coerenza tra loro e promuovere la connessione e la collaborazione interistituzionale.
Art.11
IL SISTEMA DI GOVERNO
Il sistema di governo sperimentato nel precedente appalto e denominato Gruppo di programmazione strategica (GPS) ha previsto una forte regia dell’Ufficio di piano, coordinato con i responsabili di settore dei comuni dell’ambito, e ha visto la partecipazione del livello dirigenziale e di coordinamento delle imprese incaricate sui tre lotti.
L’intenzione del distretto è quella di mantenere e rinforzare tale struttura di governo (GPS) anche per la nuova gestione. Si sottolinea pertanto l’imprescindibile esigenza che ci sia la partecipazione costante sia dei dirigenti delle tre imprese aggiudicatarie che dei coordinatori dei servizi afferenti a tutti e tre i lotti.
La composizione del GPS nella nuova gestione sarà così impostata:
- dirigenti delle imprese aggiudicatarie dei 3 lotti
- coordinatori servizi afferenti ai 3 lotti
- 3 responsabili dei comuni delegati dal tavolo tecnico (1 per lotto territoriale)
- referenti dell’Ufficio di Piano – Responsabile e coordinatore Ufficio unico
Per il primo anno di gestione, saranno previsti incontri periodici quindicinali a garanzia della fase di avvio del servizio, in cui verranno discusse le criticità riscontrate, le eventuali proposte volte al miglioramento dei servizi e alle connessioni con le diverse unità d’offerta.
Dal secondo anno in poi saranno valutate in modo congiunto le cadenze degli incontri del GPS, in relazione all’andamento complessivo del servizio.
Almeno due volte all’anno, con modalità da concordare, dovranno essere organizzati incontri plenari in presenza di tutti gli operatori che andranno a comporre la struttura del servizio minori e famiglia distrettuale, così come incontri periodici tra operatori con stessa professionalità, al fine di potenziare il senso di appartenenza delle diverse equipe ad un unico sistema distrettuale.
Art. 12
SERVIZI AGGIUNTIVI E COMPLEMENTARI
A) SERVIZI AGGIUNTIVI
L’impresa aggiudicataria dovrà dichiarare la disponibilità ad offrire servizi aggiuntivi con indicazione esplicita degli eventuali costi a carico del committente. La disponibilità potrà riguardare:
• potenziamento delle ore di assistente sociale;
• potenziamento delle ore psicologo;
• potenziamento ore educative;
• potenziamento delle ore di coordinamento;
Il Committente si riserva di implementare l’attività svolta dalle figure professionali sopra riportate, solo qualora se ne rilevasse la necessità.
B) SERVIZI COMPLEMENTARI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIA
1. Consulenza legale giuridica
L’Aggiudicataria dovrà garantire, prevedendone la modalità di utilizzo, la figura del consulente giuridico a disposizione del Servizio. Ha lo scopo di aiutare gli operatori a svolgere correttamente l’intervento professionale, in coerenza con il proprio mandato deontologico e istituzionale,
salvaguardando la correttezza del loro operato nei confronti della magistratura e in ottemperanza agli obblighi di legge e a quanto stabilito dalla normativa, in quanto incaricati di pubblico servizio.
2. L’Aggiudicataria dovrà dichiarare la disponibilità ad offrire:
• l’organizzazione di incontri con il territorio inerenti temi oggetto dell’appalto concordati con la committenza;
• accesso privilegiato alle comunità eventualmente gestite dall’aggiudicataria;
• la realizzazione di ricerche mirate sulle tematiche inerenti al progetto e al territorio di competenza del servizio integrato per la famiglia e i minori;
• progettazioni di interventi e servizi volti a migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio, utilizzando anche possibili fonti di finanziamento europei, nazionali, regionali e provinciali;
• interventi volti all’organizzazione e gestione di servizi integrativi a sostegno del carico assistenziale delle famiglie;
• interventi volti alla riorganizzazione delle relazioni familiari o alla risoluzione o attenuazione dei conflitti in caso di separazione o divorzio.
Art. 13
SEDE DEL SERVIZIO E STRUMENTAZIONE
Gli interventi del Servizio oggetto del presente Capitolato si realizzeranno nelle sedi dei comuni interessati dal presente lotto.
Per l’espletamento degli interventi, i Comuni dell’ambito mettono a diposizione, nei rispettivi territori, opportune sedi operative, attrezzate adeguatamente a garantire il corretto posizionamento delle nuove figure professionali richieste e un ottimale funzionamento della nuova struttura organizzativa. Con la supervisione del Committente verranno concordate tra Aggiudicataria e Comuni le modalità di utilizzo delle diverse sedi da parte del nuovo personale in servizio. Presso le sedi comunali, ove necessario, sono disponibili fotocopiatrici, linee telefoniche e collegamento alla rete. L’Aggiudicataria dovrà mettere a disposizione l’attrezzatura informatica necessaria all’espletamento della funzione. Le ulteriori attrezzature necessarie allo svolgimento del servizio ed i relativi materiali di consumo sono a carico dell’Aggiudicataria. Le spese per il riscaldamento, acqua, luce, telefono ed altre utenze delle sedi operative sono a carico dei Comuni concedenti.
In linea con quanto stabilito da Regione Lombardia tramite emanazione di specifiche linee guida, i Comuni hanno dato avvio alla cartella sociale informatizzata unica e ad un sistema informatico di raccolta di tutti dati dei cittadini che accedono al servizio e agli interventi erogati. Gli operatori incaricati sono chiamati ad utilizzare tale strumento per quanto di competenza.
Art. 14
AUMENTO E DIMINUZIONE DEL SERVIZIO
Qualora nel corso dell’esecuzione del contratto occorresse un aumento o una diminuzione dell’entità dei servizi richiesti, l’aggiudicataria sarà obbligata ad eseguire gli stessi alle condizioni previste nel contratto fino a variazioni in aumento che rientrino entro il 20% dell’importo dell’appalto e comunque previa assunzione del relativo impegno di spesa da parte dei comuni componenti il lotto territoriale.
Art. 15
OBBLIGHI DELL’AGGIUDICATARIA
L’aggiudicataria dovrà svolgere il servizio con proprio personale, secondo quanto indicato nel presente capitolato. L’aggiudicataria dovrà rendersi disponibile per la gestione dell’attività di vigilanza sull’andamento del servizio e per verificare la corrispondenza del servizio svolto alle norme stabilite nel presente capitolato ed al progetto presentato dalla stessa.
L’Aggiudicataria è tenuta a stabilire e comunicare al Committente, prima dell’avvio dei servizi, una sede operativa stabilmente funzionante;
L’Aggiudicataria è tenuta, altresì, ad adottare ogni altro eventuale strumento di documentazione del lavoro richiesto dal Committente e a garantirne la corretta compilazione, nonché a fornire, se richiesti, i dati raccolti tramite propri strumenti informativi.
L’Aggiudicataria è inoltre tenuta ad utilizzare, quali strumenti di lavoro e di comunicazione, strumentazione informatica e servizi di posta elettronica.
E’ fatto tassativo divieto, all’Aggiudicataria ed al proprio personale a qualunque titolo utilizzato per il servizio, di richiedere o accettare dagli assistiti e dai loro familiari compensi di alcun genere; parimenti è fatto divieto di erogare agli utenti dei servizi interventi a pagamento, sia pure prestati in orari e tempi diversi da quelli stabiliti dal Comune. La non osservanza di tale disposizione darà la facoltà al Comune di esigere l’allontanamento del personale coinvolto e qualora la non osservanza riguardasse la stessa aggiudicataria l’eventuale penalità prevista al successivo articolo 23 “Penalità”.
L’Aggiudicataria dovrà garantire la partecipazione del proprio personale a eventuali corsi di formazione, nei limiti e con le modalità che saranno concordate dalle parti, senza che ciò comporti oneri ulteriori per il Committente.
L’Aggiudicataria dovrà assicurare tutti i supporti organizzativi e strumentali necessari a rendere operativo il personale utilizzato nel servizio. Provvede pertanto a garantire a suo carico la fornitura di strumentazione informatica e dei beni di consumo per lo svolgimento delle prestazioni di cui al presente Capitolato;
L’Aggiudicataria dovrà garantire il trasporto del proprio personale, anche qualora gli interventi richiesti comportino l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto o qualora il proprio personale debba raggiungere località non servite o difficilmente raggiungibili con il servizio di pubblico trasporto. Nel caso di eventuali interventi da effettuarsi fuori del territorio del distretto necessari per l’espletamento delle funzioni specificate nel presente capitolato, l’aggiudicataria si farà carico delle spese per il trasporto del proprio personale;
L’Aggiudicataria dovrà garantire al Committente piena collaborazione per lo sviluppo dei servizi in termini di ottimizzazione delle prestazioni, nonché la propria massima disponibilità a collaborare in merito allo studio e sperimentazione di nuove modalità di gestione dei servizi, con particolare riferimento anche all’attivazione di percorsi di valutazione della qualità dei servizi prestati.
A fine contratto l’Aggiudicataria si impegna a consentire l’affiancamento nel servizio dell’eventuale nuova Aggiudicataria, per un periodo massimo di quindici giorni, per salvaguardare la continuità della presa in carico, concordando le modalità organizzative con il nuovo gestore del servizio.
Art. 16
ULTERIORI SPECIFICHE SUL PERSONALE
Fatto salvo quanto stabilito all’art. 5 del presente capitolato, l’Aggiudicataria si impegna ad adibire al servizio oggetto del presente capitolato personale fisicamente idoneo ed opportunamente formato.
Il personale dell’Impresa aggiudicataria deve essere adeguatamente preparato a svolgere i compiti previsti dal presente capitolato speciale d’appalto ed in possesso dei titoli richiesti dalla vigente normativa, titoli da certificare al Dirigente.
L’Aggiudicataria provvederà inoltre a stipulare apposita polizza assicurativa comprensiva di infortuni, malattia e responsabilità civile in merito al personale impiegato nel servizio, e a redigere il documento di valutazione dei rischi, ai sensi Artt. 28 e 29 D.L.vo 81/08, con specifico riferimento alle attività ed ai rischi da mansione del suddetto personale.
L’Aggiudicataria si impegna inoltre a fornire al Comune capofila di distretto, prima dell'inizio del servizio:
- gli elenchi dei nominativi del personale impegnato nelle attività con relativa qualifica, mansioni. Provvede altresì al tempestivo aggiornamento di detti elenchi in caso di sostituzioni provvisorie e/o definitive. In caso d’eventuali assenze improvvise del singolo operatore incaricato del servizio, l’Aggiudicataria assicurerà il completo e corretto espletamento del servizio programmato, ricorrendo alla sostituzione immediata del personale assente.
Allegato a tale elenco, l’aggiudicataria dovrà predisporre un apposito fascicolo nominativo, acceso per ciascun operatore, da accreditare presso il Comune, contenente le seguenti documentazioni:
- copia del documento di identità;
- copia del titolo di studio richiesto;
- certificazione medica, comprensiva del certificato di idoneità alla mansione rilasciato dal medico competente, ai sensi delle previsioni del D. Lgs. 81/2008;
- curriculum professionale;
- documentazione relativa all’inquadramento previdenziale ed assicurativo
L’Aggiudicataria si obbliga, altresì, ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti in base alle vigenti normative di legge sulle assicurazioni sociali ed alle disposizioni legislative e regolamenti in materia di lavoro.
Il personale in servizio dovrà mantenere un contegno corretto e garantire la riservatezza delle informazioni relative alle persone che fruiscono del servizio.
L’Aggiudicataria si impegna a esercitare, nelle forme opportune, il controllo e la vigilanza sul corretto svolgimento del servizio da parte del personale impiegato, a richiamare e, se è il caso, tempestivamente sostituire gli operatori che non osservassero una condotta irreprensibile. Nell’ipotesi di personale non gradito da parte del Comune, previo contraddittorio tra le parti, l’aggiudicataria provvederà alla sostituzione.
L’ Aggiudicataria deve garantire il regolare e puntuale adempimento del servizio e in caso di sciopero del personale deve assicurare i servizi minimi essenziali, definiti dagli accordi aziendali.
Il personale dovrà uniformarsi alle disposizioni presenti e future emanate dal committente ed alle disposizioni impartite all’aggiudicataria, con particolare riguardo alle relazioni interpersonali fra l’operatore e gli utenti del servizio.
Il personale dovrà altresì attenersi agli obblighi derivanti dal codice di comportamento emanato con DPR del 16 aprile 0000, x. 00 (xx X.X. x. 000 del 4 giugno 2013) - Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 che si applica anche nei confronti dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione.
Ai sensi dell’art. 53, comma 16-ter del d. lgs. 165/2001 è fatto divieto all’aggiudicataria di impiegare personale dipendente dei comuni dell’ambito che negli ultimi tre anni di servizio hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del medesimo d. lgs. 165/2001, in quanto tali dipendenti non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. In caso di violazione di questa norma il contratto sarà nullo di diritto e l’aggiudicataria incorrerà nell’ulteriore sanzione di impossibilità a contrarre con la pubblica amministrazione per i successivi tre anni, nonché all’obbligo di restituire i compensi percepiti e accertati ad essi riferiti.
Art. 17
REPORTISTICA E RELAZIONI DI ANDAMENTO DEL SERVIZIO
L’Aggiudicataria si impegna a produrre trimestralmente all’Ufficio Unico e ai comuni interessati dal presente capitolato, in formato elettronico, i dati relativi all’andamento dei servizi, sia a livello distrettuale che suddivisi per singolo comune (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: numero
interventi, tipologia di azione attivata, numero di progettazioni in corso per ogni operatore impiegato, relazione finale dei percorsi effettuati e conclusi).
A cadenza trimestrale dovranno inoltre essere raccolti i dati sulle attività del servizio.
Sulla base di questi dati il Coordinatore del servizio dovrà redigere semestralmente una ‘relazione di attività’: nella relazione di attività dovranno essere indicati il numero di utenti presi in carico, la tipologia dell’utenza e delle problematiche poste, il tipo di interventi e i tempi di realizzazione, le risorse impiegate, i punti di forza dell’attività del semestre, gli snodi critici affrontati e quelli previsti, infine i possibili sviluppi.
Ogni 12 mesi dovrà essere prodotto un report complessivo. E’ prevista la possibilità, senza oneri aggiuntivi per il Committente, di chiedere altre forme di rendicontazione sull’andamento del servizio, concordando tempi e modi con l’aggiudicataria.
La banca dati dell’erogazione dei Servizi è comunque di esclusiva proprietà della Committenza ed in caso di risoluzione del contratto, o alla sua scadenza, l’Aggiudicataria dovrà trasferire all’Ufficio Unico tutti i dati raccolti nel corso della gestione dei servizi affidati. L’aggiudicataria dovrà altresì segnalare all’Amministrazione le eventuali forniture di servizi a corredo e fornire tutte le indicazioni necessarie a garantire la continuità di servizio e il buon funzionamento del sistema.
Alla scadenza contrattuale, in caso di mancato nuovo affidamento, la banca dati dovrà essere resa disponibile in formato elettronico per il passaggio al nuovo soggetto aggiudicatario.
Art. 18 COPERTURA ASSICURATIVA
L’Aggiudicataria si assume ogni responsabilità sia civile che penale ad essa afferente ai sensi di legge, in seguito all’espletamento di quanto richiesto dal presente capitolato.
La ditta Aggiudicataria è responsabile dei danni che dovessero occorrere agli utenti del servizio o a terzi nel corso dello svolgimento dell’attività ed imputabili a colpa dei propri operatori (inclusi soci, volontari e altri collaboratori o prestatori di lavoro, dipendenti e non, di cui la ditta aggiudicataria si avvalga) o derivanti da gravi irregolarità o carenze nelle prestazioni.
Tutti gli obblighi assicurativi, anche infortunistici, assistenziali e previdenziali sono a carico dell'aggiudicataria, la quale ne è la sola responsabile, anche in deroga alle norme che disponessero l’obbligo del pagamento o l'onere delle spese a carico del Committente o in solido con il Committente, con esclusione del diritto di rivalsa nei confronti del Committente medesimo.
L’Aggiudicataria riconosce a suo carico tutti gli obblighi inerenti all’assicurazione del personale occupato nell’esecuzione del servizio, assumendo in proprio responsabilità civile e penale in caso di infortuni e di danni arrecati eventualmente nell’esercizio delle prestazioni, e sollevando totalmente il Comune dalle relative conseguenze. La stessa dovrà consegnare copia delle polizze assicurative
all’inizio del servizio e ad ogni scadenza annuale successiva dovrà presentare copia della quietanza di pagamento del premio relativo alle polizze medesime.
L’Aggiudicataria è direttamente responsabile per qualsiasi pretesa o azione che possa derivare a terzi per mancato adempimento degli obblighi contrattuali, per trascuratezza o per colpa nell’assolvimento dei medesimi. Le spese che la Committenza dovesse eventualmente sostenere a tale titolo, verranno addebitate all’Aggiudicataria. L’Aggiudicataria è sempre responsabile, sia verso il Comune sia verso terzi dell’esecuzione dei servizi assunti.
Per i rischi di Responsabilità civile verso Terzi e verso i propri Operatori, l’Aggiudicataria dovrà dimostrare di aver stipulato o di avere in corso polizza assicurativa RCT/RCO, da presentarsi prima della stipula dell’appalto, per un periodo almeno pari alla durata dell’appalto e per un massimale unico non inferiore ad Euro 5.000.000,00.
Tale polizza dovrà prevedere le seguenti garanzie:
– Oggetto dell’Assicurazione di Responsabilità Civile verso terzi (R.C.T.)
La Società si obbliga a tenere indenne l'Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, a titolo di risarcimento (capitale, interessi, rivalutazione e spese), quale civilmente responsabile ai sensi di legge, per tutti i danni, non espressamente esclusi, involontariamente cagionati a terzi, per morte, per lesioni personali, per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto verificatosi in relazione all'attività svolta comprese tutte le operazioni e attività, preliminari e conseguenti, accessorie, collegate, sussidiarie, complementari.
L'assicurazione vale anche per la responsabilità civile derivante da fatto doloso di persone delle
quali l’Assicurato debba rispondere.
– Oggetto dell’Assicurazione di Responsabilità Civile verso i Prestatori di lavoro (R.C.O.)
La Società si obbliga a tenere indenne l’Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare (capitale, interessi e spese) quale civilmente responsabile:
ai sensi degli arti 10 e 11 D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124, nonché ai sensi del D. Lgs. N. 38/2000 e s.m.i., per gli infortuni, comprese le malattie professionali, sofferti dai propri prestatori di lavoro da lui dipendenti ed addetti all'attività per la quale è prestata l'assicurazione. La Società quindi si obbliga a tenere indenne la Contraente dalle somme richieste dall'I.N.A.I.L. a titolo di regresso nonché dagli importi richiesti a titolo di maggior danno dal danneggiato e/o dai suoi aventi diritto; ai sensi del Codice Civile a titolo di risarcimento di danni (danno biologico e danno morale compresi) eventualmente non rientranti nella disciplina del D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124 e del D. Lgs. n. 38/2000 e s.m.i., cagionati ai prestatori di lavoro di cui al precedente punto I) per morte e per lesioni personali dalle quali sia derivata una invalidità permanente, comprese le malattie professionali, calcolato sulla base delle tabelle di cui alle norme legislative che precedono.
L’assicurazione è efficace alla condizione che, al momento del sinistro, l’Assicurato sia in regola con gli obblighi per l’assicurazione di legge; qualora tuttavia l’irregolarità derivi da comprovate inesatte o erronee interpretazioni delle norme di legge vigenti in materia, l’assicurazione conserva la propria validità.
Quanto suddetto, è operante anche nei confronti di apprendisti o personale in prova per brevi periodi, anche quando non esista ancora regolare denuncia degli stessi all’INAIL
Estensioni di garanzia:
Attività Socio-assistenziali: la responsabilità per tutte le attività istituzionali di contenuto socioassistenziale svolte a favore di adulti, anziani o minori anche se non autosufficienti o portatori di handicap fisico o mentale, nonché di soggetti socialmente svantaggiati, in virtù di Xxxxx, regolamenti, convenzioni, deliberazioni, determinazioni, decreti ed anche semplicemente di fatto.
Corsi e manifestazioni: la Responsabilità civile derivante all’Assicurato dallo svolgimento,
dall’organizzazione o committenza di corsi di istruzione e formazione.
Cose in consegna e custodia: la responsabilità derivante all'Assicurato per i danni arrecati alle cose in consegna e/o custodia all'Assicurato.
Proprietà e conduzione di beni immobili, fabbricati, aree e terreni: la responsabilità civile derivante da proprietà, conduzione, uso e manutenzione, ordinaria e straordinaria, di fabbricati comprese tensostrutture, terreni, impianti ed attrezzature che possono essere usati, oltre che dall'Assicurato per la sua attività, da Terzi.
RC Personale: la responsabilità civile personale di tutti i dirigenti e dipendenti e delle persone non dipendenti che svolgono attività per conto della Contraente/Assicurata e/o delle quali debba rispondere.
Rinuncia alla rivalsa nei confronti del Comune di Cernusco sul Naviglio.
L’Aggiudicataria dovrà inoltre attuare l’osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e all’igiene e di ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela dei lavoratori.
L’Aggiudicataria assume inoltre tutti gli obblighi e le responsabilità connesse all’applicazione del D.lgs. 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni inerenti l’organizzazione dei servizi e la formazione del personale.
L’Aggiudicataria assume piena e diretta responsabilità in ordine alla garanzia della sicurezza sui luoghi di lavoro, nel rigoroso rispetto di ogni adempimento prescritto dalla disciplina di cui al D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.”
Eventuali franchigie e/o scoperti e limitazioni di copertura assicurativa restano a totale carico
dell’aggiudicataria.
In ogni caso l’Aggiudicataria riterrà la Committenza indenne da ogni responsabilità nei confronti di terzi per i suddetti danni.
Qualora le polizze sopra indicate, a seguito di verifiche d’ufficio, non dovessero risultare adeguate all’attività oggetto dell’appalto ed a quanto disposto dal presente articolo, l’Aggiudicataria è tenuta a renderle conformi a quanto richiesto dalla Committenza.
La mancata presentazione delle polizze nonché il mancato adeguamento entro i termini stabiliti
comporta la decadenza dell’aggiudicazione o la risoluzione contrattuale.
La mancata presentazione delle polizze nonché il mancato adeguamento entro i termini stabiliti comporta la decadenza dell’aggiudicazione o la risoluzione contrattuale.
Art. 19 PAGAMENTI E REVISIONE PREZZI
A compenso delle prestazioni effettuate, per la parte a carico del committente così come indicato nei precedenti articoli, l’Aggiudicataria emetterà con cadenza mensile posticipata fattura fiscale per l’importo del servizio allegando la relativa rendicontazione delle ore effettuate dalle singole figure professionali ed applicando gli importi definiti nell’allegato “importo contrattuale”.
Per esigenze straordinarie e motivate il committente potrà inoltre richiedere, previa assunzione del relativo impegno di spesa, un’estensione del contratto fino ad un massimo del 20% dell’importo di aggiudicazione. Per analoghi motivi potrà, altresì, richiedere una riduzione dell’importo di aggiudicazione delle prestazioni e proporzionalmente dei relativi compensi.
L’Aggiudicataria si impegna e si obbliga ad aderire alla richiesta di variazione nelle prestazioni, come sopra indicato, applicando gli stessi prezzi pattuiti in sede di aggiudicazione.
Il committente liquiderà le fatture mensili emesse dalla ditta entro 60 giorni dalla data di presentazione, previo procedimento amministrativo di riscontro della regolarità contributiva (DURC). La liquidazione verrà effettuata mediante mandati di pagamenti emessi sul Tesoriere Comunale il quale provvederà ad effettuare bonifico bancario o postale sul conto corrente dedicato di cui al comma 1, articolo 3, della legge 136/2010, come comunicato dall’appaltatore. Nella fatturazione l’aggiudicataria dovrà indicare il codice CIG dell’appalto di riferimento e il conto corrente dedicato.
I ritardi del pagamento oltre tale termine comporteranno l’applicazione degli interessi di legge, se richiesti, eccezion fatta per le ipotesi in cui la fatturazione non sia corretta e/o completa. In tal caso il termine di pagamento decorre dal completamento e/o regolarizzazione delle relative fatture.
L’eventuale ritardo nel pagamento non può essere invocato come motivo valido per la risoluzione del contratto da parte della ditta aggiudicataria la quale è tenuta a continuare il servizio sino alla scadenza prevista dal contratto.
L’avvenuto pagamento in ogni caso non equivale al riconoscimento di regolarità delle prestazioni, restando il committente libero, in ogni tempo ed entro la scadenza del contratto, di accertare eventuali inadempienze.
Non è ammessa la revisione dei prezzi durante il primo anno di appalto. A partire dal secondo anno, i prezzi potranno essere aggiornati, a richiesta dell’aggiudicatario, in ragione dell’indice ISTAT
– FOI riferito all’anno precedente ed al mese di decorrenza dell’appalto.
L’aggiudicataria ai fini dell’attivazione della procedura di cui al precedente comma, dovrà inoltrare apposita richiesta scritta e il nuovo prezzo decorrerà dal mese successivo alla richiesta.
Art. 20
TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI
Ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 agosto 2010, n. 136, l’appaltatore è tenuto a comunicare al Committente gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati alle commesse pubbliche di cui al comma 1 dell’articolo 3 della stessa legge entro sette giorni dalla loro accensione, nonché, nello stesso termine, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.
L’Appaltatore assume l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136.
Ai sensi del disposto dell’articolo 3, comma 8 della legge 136/2010, le parti convengono, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1456 del codice civile, che, in caso di cui le transazioni relative al presente appalto siano eseguite dall’appaltatore senza avvalersi di banche o della società Poste Italiane Spa, il contratto si intende automaticamente risolto di diritto a seguito di accertamento di tale circostanza ed invio di apposita comunicazione da parte dell’Amministrazione.
L’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all’articolo 3 della legge 136/2010 procede all’immediata risoluzione del rapporto contrattuale, informandone contestualmente la stazione appaltante e la prefettura-ufficio territoriale del Governo territorialmente competente.
L’appaltatore è obbligato ad inserire, a pena di nullità assoluta, nel contratto sottoscritto con i subappaltatori e i subcontraenti della filiera dell’impresa a qualsiasi titolo interessata al servizio, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 13 agosto 2010, n. 136.
Art. 21
STIPULAZIONE DEL CONTRATTO E DEPOSITO CAUZIONALE DEFINITIVO
L'aggiudicataria resterà vincolata all'assunzione della gestione, anche nelle more di perfezionamento degli atti relativi all'appalto. Essa, alla data che sarà fissata dalla committente, dovrà presentarsi per la stipulazione del contratto, dopo aver versato la cauzione definitiva in uno dei modi previsti dalla legge.
In caso di rifiuto o di mancata stipulazione entro 15 giorni dall'invito da parte dell’Amministrazione comunale, l’aggiudicataria decade dall'aggiudicazione dell'appalto, fatti salvi, comunque, ogni diritto e azione della committente, ivi compreso il risarcimento dei danni causati.
A titolo di cauzione definitiva l’Aggiudicataria è obbligata a costituire una garanzia fidejussoria del 10% dell’importo netto contrattuale, nelle forme previste dalla legge a garanzia dell’esatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, del risarcimento dei danni, nonché del rimborso delle somme che l'Amministrazione dovesse eventualmente sostenere durante l’appalto per fatto dell’aggiudicataria, a causa di inadempimento o cattiva esecuzione del servizio.
La cauzione definitiva deve avere durata pari a quella del contratto, salvo quanto previsto dai commi successivi e salvo quanto indicato all’art. 103 - D.lgs 50/2016.
Resta salva per l’Amministrazione comunale la possibilità dell’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la cauzione risultasse insufficiente.
L’aggiudicataria potrà essere obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’Amministrazione abbia dovuto valersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto. In caso di inadempienza potrà essere reintegrata d’ufficio a spese dell’appaltatore, prelevandone l’importo dal corrispettivo d’appalto.
La cauzione definitiva potrà essere presentata mediante polizza fidejussoria assicurativa o bancaria rilasciata da istituti assicurativi regolarmente autorizzati, purché rilasciate ai sensi di legge.
L’Istituto garante dovrà espressamente dichiarare:
- di ritenere valida la fidejussione per i sei mesi successivi alla scadenza contrattuale;
- di aver preso visione del presente Capitolato;
- di obbligarsi a versare all’Amministrazione a semplice richiesta, senza eccezioni o ritardi, l’ammontare della somma garantita o della minor somma indicata nella richiesta.
La fidejussione bancaria o la polizza assicurativa dovranno riportare la formale rinuncia al beneficio della preventiva escussione (art. 1944 C.C.) nei riguardi dell’aggiudicataria obbligata, e la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, C.C. e dovrà essere operativa entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione.
L’atto di costituzione della fidejussione bancaria o assicurativa dovrà comunque contenere un’espressa disposizione in forza della quale la cauzione sarà tacitamente rinnovata, con l’obbligo dell’aggiudicataria di provvedere al pagamento dei premi o commissioni suppletivi, anche oltre il termine di scadenza riportato nella cauzione, fino al momento in cui la stessa aggiudicataria obbligata consegni al fideiussore l’originale della polizza, corredato dal benestare allo svincolo da parte dell’Amministrazione comunale garantita.
Ogni forma di garanzia potrà essere estinta condizionatamente al nulla osta rilasciato dall’Amministrazione comunale e previa certificazione di regolare esecuzione del servizio. Lo svincolo della cauzione definitiva sarà effettuato in assenza di contestazioni.
Per tutto quanto non indicato nel presente articolo si fa riferimento agli artt. 93 e 103 del d.lgs. 50/2016.
Art. 22 VERIFICHE E CONTROLLI
Il Committente può:
a) effettuare tutti i controlli che ritiene opportuni sul corretto svolgimento dei servizi e sul rispetto degli orari di svolgimento;
b) effettuare tutti i controlli che ritiene opportuni sul corretto adempimento degli obblighi relativi al rapporto di lavoro con i dipendenti e soci;
c) segnalare comportamenti inadeguati del personale;
d) richiedere la sostituzione del personale che, pur essendo già stato richiamato non abbia provveduto a modificare il proprio comportamento.
I controlli sulla natura e sul buono svolgimento del servizio vengono svolti ordinariamente
dall’ufficio Unico per conto del committente, nonché dai responsabili indicati dall’aggiudicataria.
Art. 23 PENALITÀ
Nel caso in cui l’Aggiudicataria contravvenga ad uno degli obblighi contrattuali sarà soggetta ad una penale per ogni infrazione da € 150,00 a € 2.000,00 in base alla gravità dell’infrazione.
In caso di recidiva nell'arco di validità del contratto sarà applicata una sanzione del valore doppio rispetto a quelli indicati in precedenza.
In particolare si applicheranno le seguenti penali:
• € 150,00 per mancata sostituzione di operatore ritenuto inidoneo e/o per qualsiasi motivo fosse assente;
• € 1.500,00 per il mancato rispetto del programma degli interventi assegnati dal committente;
• € 2.000,00 per mancata osservanza delle norme di legge relative al personale impiegato
nell’espletamento del servizio e/o per mancata osservanza del CCNL di categoria.
Per le inadempienze più gravi, ove non si ravvisi a giudizio insindacabile dell’Amministrazione comunale l’inadempienza che risolve il contratto, ai sensi dell'art. 1453 del codice civile, il Comune si riserva di adottare misure più severe con formale atto del responsabile dell’ufficio di piano.
Gli addebiti devono essere contestati alla concessionaria entro i 10 giorni successivi dall’avvenuta conoscenza del fatto. La concessionaria stessa può far pervenire nei 7 giorni lavorativi successivi le controdeduzioni all’addebito.
Qualora l’Amministrazione, a suo insindacabile giudizio:
- valuti positivamente gli elementi giustificativi presentati dalla ditta, ne darà comunicazione alla stessa entro il termine di trenta giorni;
- ritenga insufficienti gli elementi presentati dalla ditta a giustificazione della mancanza contestata o non riceva alcunché dalla ditta stessa, comunicherà, entro il termine di trenta giorni, l’ammontare della penale che la concessionaria dovrà versare nel termine di 30gg, fatta salva la possibilità per l’Amministrazione Comunale di rivalersi sul deposito cauzionale o mediante ritenuta diretta sui pagamenti che l’Amministrazione deve effettuare all’aggiudicataria medesima.
Anche a seguito dell’applicazione di penalità l’Amministrazione Comunale mantiene inalterato il diritto all’azione risarcitoria quando ne ricorrano le condizioni.
Art. 24
REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA E FISCALE
Per tutta la durata contrattuale l’aggiudicataria dovrà essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi previsti dalla vigente normativa, con regolarità attestata da certificazione DURC in corso di validità.
Nell’ipotesi in cui l’aggiudicataria stessa, a seguito dell’acquisizione d’ufficio della certificazione DURC, dovesse risultare inadempiente dal punto di vista degli obblighi contributivi, l’Amministrazione comunale tratterrà dai pagamenti dovuti all’espletamento del servizio l’importo corrispondente all’inadempienza certificata, provvedendo al versamento diretto della somma trattenuta agli enti assicurativi e/o previdenziali creditori.
Nell’ipotesi in cui la certificazione DURC sia negativa per due volte consecutive si procederà alla risoluzione contrattuale, previa contestazione dell’addebito all’aggiudicataria e la fissazione di un termine di 15 giorni per le controdeduzioni di quest’ultima.
La medesima regolarità deve riguardare il versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente e dell’imposta sul valore aggiunto.
Art.25 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Il Comune ha diritto di promuovere, ai sensi dell’art. 1456 del C.C. (clausola risolutiva espressa), la risoluzione del contratto nei seguenti casi, senza pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa di danni:
1. interruzione del servizio senza giusta causa;
2. inosservanza reiterata delle disposizioni di legge, di regolamento e degli obblighi previsti dal presente capitolato;
3. qualora l’aggiudicatario non fosse in grado di produrre la documentazione prevista dagli atti di gara nei termini richiesti dalla Stazione appaltante, ovvero risultassero false le dichiarazioni rese al momento dell’offerta;
4. abbandono dell'appalto, salvo che per causa oggettiva di forza maggiore;
5. concessione in subappalto dei servizi in violazione delle modalità e dei limiti di legge;
6. applicazione di 3 penalità nel corso dell’appalto;
7. mancata consegna della copia del contratto di assicurazione per responsabilità civile verso terzi entro i termini previsti;
8. impiego di personale non dipendente dell’aggiudicataria o inosservanza delle norme di legge e dei contratti collettivi del personale dipendente;
9. ogni altra inadempienza non contemplata nel presente Capitolato o fatto che renda impossibile la prosecuzione dell'Appalto, a termini dell'art. 1453 del Codice Civile.
10. contegno abituale scorretto verso il pubblico da parte dell'Aggiudicataria o del personale dell'Aggiudicataria adibito al servizio o alle disposizioni di legge o regolamento relative al servizio;
Nelle ipotesi sopraindicate il contratto potrà essere risolto di diritto con effetto immediato a seguito di comunicazione del Comune in forma di lettera raccomandata o tramite fax; in tal caso, l’aggiudicataria incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dal Comune, salvo il risarcimento dei maggiori danni subiti dal Committente in conseguenza dell’anticipata risoluzione del contratto, in relazione all’esigenza di proseguire comunque l’erogazione del servizio, per eventuale riappalto e per tutte le altre circostanze che possano verificarsi.
Art. 26
SUBAPPALTO, CESSIONE DI CONTRATTO E DI CREDITO
Il subappalto del servizio è ammesso nelle modalità e nei limiti di legge.
E’ fatto divieto all’Aggiudicataria di cedere il contratto relativo al presente appalto e di cedere il credito maturato nei confronti dell’Amministrazione Comunale, senza espresso consenso dell’Amministrazione Comunale stessa.
Art. 27 SCIOPERO
Il servizio oggetto del presente capitolato è da considerarsi, a tutti gli effetti, servizio pubblico e per nessuna ragione esso potrà essere sospeso o interrotto, salvo per scioperi.
In caso di sciopero l’Aggiudicataria è tenuta a darne tempestiva comunicazione, con preavviso di non meno di dieci giorni, precisando, in particolare, la durata dell’astensione dal lavoro, le modalità di attuazione e le motivazioni dell’astensione del lavoro, all’Amministrazione Comunale.
Art. 28 SICUREZZA
Sono a carico dell’aggiudicataria gli adempimenti ad essa riconducibili previsti dal D. Lgs. 81/2008. Tali adempimenti dovranno essere oggetto di informazione periodica da inviare al settore servizi sociali del Comune.
L’aggiudicataria dovrà inoltre comunicare all’Amministrazione Comunale, all’atto dell’inizio del
servizio e per ogni successiva variazione:
- nome e qualifica del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
- nome e qualifica del rappresentante per la sicurezza nominato dai lavoratori;
- dichiarazione da cui risulti che i lavoratori impiegati operano nel rispetto delle norme in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro e che utilizzano attrezzature e dispositivi di protezione individuale idonei al lavoro;
- dichiarazione di aver fornito ai propri dipendenti la necessaria informazione e formazione per l’esecuzione delle opere e/o servizi commissionati e appaltati e che gli stessi lavoratori possiedono sufficiente formazione professionale per eseguirli.
L’aggiudicataria dovrà provvedere alla redazione ed aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, per la parte di propria competenza, che deve indagare nello specifico l’esposizione a tutti i rischi da mansione a cui sono soggetti i lavoratori operanti nel servizio, compresa la valutazione da rischio stress da lavoro correlato e la valutazione dei rischi per le lavoratrici in gravidanza.
A tal proposito vanno individuate le procedure da adottare, i D.P.I. da utilizzare, le verifiche periodiche da inserire nel piano sanitario volte alla riduzione ai livelli minimi di tale rischio.
Nell’ipotesi in cui nella gestione del servizio si verifichi l’eventualità di contatto con utenza portatrice di rischi specifici (malattie infettive, altre patologie rilevanti), il medico competente ed il RSPP della ditta aggiudicataria valuteranno le azioni e le misure di protezione da adottare, che proporranno all’Ente Appaltante per l’opportuna approvazione.
La ditta aggiudicataria dovrà presentare un’autocertificazione nella quale si attesta di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro propedeutici all'avvio dei servizi oggetto dell'appalto, e dovrà fornire all’Amministrazione Comunale i certificati di idoneità alla mansione o autocertificazione del personale impiegato, anche per quello straordinariamente utilizzato per le sostituzioni.
Art. 29 PRIVACY
L’appaltatore è tenuto ad osservare, nell’espletamento delle prestazioni affidate, nonché di quelle eventualmente aggiuntive realizzabili ai sensi del capitolato o della legge, il regolamento UE 2016/679 del 27 aprile 2016 “regolamento generale sulla protezione dei dati (d’ora in avanti GDPR) e il DLGS 196/2003 “codice in materia dei dati personali” così come modificato dal D.lgs 10 agosto 2018 n. 101, nonché tutte le altre disposizioni connesse emanate anche all’Autorità Garante della privacy.
Ai sensi dell’art. 28 del GDPR, l’appaltatore assume la qualità di Responsabile del trattamento dei dati.
Il Responsabile in conformità con istruzioni impartite dal comune di Cernusco sul Naviglio, tratta esclusivamente i dati necessari all’espletamento della prestazione affidata e si obbliga a osservare gli adempimenti derivanti da tale funzione. Mantiene riservati i dati e le informazioni, ivi comprese quelle che transitano per le apparecchiature di elaborazione dati, di cui venga in possesso e comunque a conoscenza, e si obbliga altresì a non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e a non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione della prestazione affidata.
Il responsabile fornisce al titolare le informazioni e i documenti richiesti, eventuali certificazioni di sicurezza, nonché relazioni sullo stato di attuazione della normativa e sul modello organizzativo adottato.
Il responsabile deve adottare tutte le misure adeguate di sicurezza ai sensi dell’art. 32 del GDPR secondo le istruzioni del titolare il quale, in funzione di evoluzioni tecnologiche e/o normative, può richiedere ulteriori misure di sicurezza rispetto a quelle inizialmente previste senza che ciò comporti oneri aggiuntivi a carico del titolare stesso.
Il responsabile, nell’ambito della propria organizzazione, autorizza le persone a trattare i dati in funzione delle finalità e nei limiti delle attività e prestazioni previste nel presente capitolato
d’appalto impegnandoli alla riservatezza. Il responsabile si obbliga ad attuare le disposizioni in materia di amministratore di sistema dettate dal provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali del 28/08/2008 e smi.
Il Responsabile per effetto delle attribuzioni conferite al titolare, in caso di eventuali violazioni del GDPR, nonché dei provvedimenti dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, è perseguibile con le sanzioni previste dalla disciplina applicabile.
Il Responsabile risponde ai sensi degli artt. 2043 e 2049 C.C. per qualsiasi danno cagionato al titolare o a terzi da atti, fatti o omissioni posti in essere in violazione delle disposizioni del GDPR e delle altre disposizioni in materia di protezione dei dati personali anche da parte dei propri incaricati del trattamento e dagli amministratori di sistema.
Il Responsabile del trattamento non ricorre ad un altro Responsabile senza previa autorizzazione scritta, specifica o generale, del Titolare del trattamento. Nel caso il Responsabile ricorra ad altro responsabile (Sub Responsabile) per l’esecuzione di specifiche attività di trattamento, sul Sub Responsabile sono imposti, mediante contratto o altro atto giuridico a norma del diritto dell’Unione o degli stati membri, gli stessi obblighi in materia di protezione dei dati di cui al contratto tra il titolare e il Responsabile del trattamento.
Per la disciplina di dettaglio in particolare riferita alla funzione di Responsabile del trattamento e ai rapporti negoziali con il Titolare si rinvia al contratto e al suo allegato denominato “Atto per la disciplina del Responsabile del trattamento dei dati personali.
Art. 30
ELEZIONE DI DOMICILIO E CONTROVERSIE
L’Aggiudicataria elegge, per l’intera durata contrattuale, il proprio domicilio presso il comune di Cernusco sul Naviglio.
Qualsiasi controversia tra l’Amministrazione Comunale e l’Aggiudicataria in ordine all’esecuzione del contratto di cui al presente capitolato, verrà deferita al competente foro di Milano.
Art. 31
RINVIO AD ALTRE NORME
L’aggiudicataria si considererà, all’atto dell’assunzione del servizio, a perfetta conoscenza di tutte le condizioni che incidono sull’esecuzione del servizio, sulle ubicazioni dei locali e delle attrezzature eventualmente da utilizzare, e che potranno essere soggetti a modificazione nel corso della durata dell’appalto.
L’Amministrazione Comunale comunicherà all’aggiudicataria tutte le deliberazioni, determinazioni ed altri provvedimenti che comportino variazioni alla situazione iniziale.
L’aggiudicataria è tenuta, nel corso dello svolgimento del servizio ad aggiornarsi ed attenersi alle normative in fatto di igiene, sicurezza sul lavoro, disposizioni normative che incidono sul servizio e che verranno man mano emanate.
Per quanto non espressamente previsto nel presente Capitolato d'Appalto si richiamano le norme di legge vigenti in materia e quelle che verranno in seguito emanate.
Si applicano inoltre le leggi ed i regolamenti che potessero venire emanati nel corso del contratto, comunque attinenti al servizio oggetto dell'appalto.
Art. 32
SPESE, IMPOSTE E TASSE
Tutte le spese di appalto e di contratto, nonché ogni altra spesa ad esse accessoria e conseguente, sono a totale carico dell’Aggiudicataria.
Per accettazione Offerente (timbro e firma)