PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
Liceo Scientifico Plinio Seniore
PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n.275, concernente il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n.249, concernente il “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola Secondaria", integrato con il D.P.R. 235/07;
VISTA la legge 10 dicembre 1997 n.425, recante “Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009 n.122, concernente il “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia”, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1 settembre 2008 n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008 n.169 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”;
VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005 n.76 "Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003 n. 53";
VISTA la legge 13 luglio 2015 n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
VISTO il decreto legislativo 15 aprile 2005 n.77, “Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola- lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003 n.53”, con le disposizioni sull’attuazione contenute nei commi da 33 a 43 della legge 107/2015;
VISTO il decreto legislativo 17 ottobre 2005 n.226 e successive modificazioni, “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003 n.53”;
VISTA la legge 11 gennaio 2007 n.1, recante “Disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le università”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n.89, relativo al Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008 n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n.
133;
VISTA la legge 8 ottobre 2010 n.170, recante “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013 n.80, recante “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione”;
VISTO il decreto legislativo 16 gennaio 2013 n.13, recante “Definizioni generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012 n. 92”;
VISTO il decreto legislativo 13 aprile 2017 n.62, recante “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015 n.107”;
VISTO il decreto legislativo 13 aprile 2017 n.66, recante “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità', a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015 n. 107”;
VISTO il decreto-legge 25 luglio 2018, n.91, recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, convertito nella legge 21 settembre 2018, n.108, che ha previsto il differimento all’1 settembre 2019 dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni riguardanti i requisiti di accesso all’esame di Stato;
VISTA la legge dell’8 agosto 1995 n.352, recante “Disposizioni urgenti concernenti l’abolizione degli esami di riparazione e di seconda sessione e l’attivazione dei relativi interventi di sostegno e di recupero”;
VISTO il decreto ministeriale del 22 maggio 2007 n.42, recante modalità di attribuzione del credito scolastico e di recupero dei debiti formativi nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore;
VISTO il decreto ministeriale del 3 ottobre 2007 n.80, recante norme per il recupero dei debiti formativi entro la conclusione dell’anno scolastico;
VISTO il decreto ministeriale del 3 marzo 2009 n.26, concernente le certificazioni ed i relativi modelli da rilasciare in esito al superamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado;
VISTO il Decreto ministeriale del 27 gennaio 2010 n. 9, con l’adozione del modello di certificazione dei livelli di competenza e degli apprendimenti raggiunti in obbligo di istruzione;
VISTA l’Ordinanza Ministeriale n. 92 del 2007, relativa al processo di valutazione e alle attività di recupero dei debiti scolastici negli istituti di istruzione secondaria di II grado;
VISTE le Linee guida del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 4 agosto 2009 con le quali vengono fornite indicazioni in materia di integrazione degli alunni disabili nella scuola;
VISTE le Linee Guida allegate al decreto ministeriale 12 luglio 2011 per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento e le indicazioni in esse contenute relativamente alla valutazione scolastica, periodica e finale;
VISTA la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, “Strumenti d’intervento per alunni disabili con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”;
VISTA la Guida operativa pubblicata dal MIUR nel gennaio 2016 per accompagnare la fase di avvio delle nuove modalità di realizzazione dell’alternanza scuola lavoro, contenute nella legge 107 del 2015;
VISTA la Circolare Ministeriale n. 20 del 4 marzo 2011, concernente la "Validità dell'anno scolastico per la valutazione degli alunni nella scuola secondaria di primo e secondo grado”;
VISTA la Circolare Ministeriale n. 8 del 7 marzo 2013 e le indicazioni operative per l’attuazione della Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 relativa ai bisogni educativi speciali;
VISTA la Nota Ministeriale prot. n. 843 del 10 aprile 2013, relativa “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale” nella quale viene fatto riferimento a tutta la normativa precedente su tale materia.
VISTA la Nota Ministeriale del 28 marzo 2017 con la quale sono stati pubblicati i chiarimenti interpretativi relativi all'alternanza scuola lavoro in risposta ai quesiti più frequenti pervenuti dalle Istituzioni scolastiche, dalle famiglie e dagli stakeholder della scuola;
VISTO il decreto ministeriale 769 del 26 novembre_2018, ivi il_MIUR ha pubblicato I Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove_scritte_ nonché le griglle_di
valutazione_per_l’attribuzione dei_punteggi per l’Esame_di_ stato.
VISTO il decreto interministeriale del 3 novembre 2017 n.195, “Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola- lavoro”;
VISTA la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 2006/962/CE del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente;
VISTA la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 2008/C111/01/CE del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF);
VISTE le Conclusioni del Consiglio UE dei Ministri dell’Istruzione del 15 febbraio 2013 su “Ripensare l’Istruzione: investire in competenze per risultati socio-economici migliori” in risposta alla Comunicazione della CE - IP/12/1233 20/11/2012;
VISTA la Dichiarazione congiunta della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri UE e delle parti sociali a livello europeo del 2 luglio 2013, relativa all’ “Alleanza Europea per l’apprendistato” per la lotta alla disoccupazione giovanile e il miglioramento e la diffusione della pratica dell’apprendistato e dell’apprendimento basato sul lavoro ad ogni livello di istruzione e formazione;
VISTA la Raccomandazione del Consiglio dell’ UE del 22 maggio 2018, relativa alle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” (testo rilevante ai fini del SEE) 2018/C 189/01;
VISTO il Regolamento di Istituto deliberato dal Consiglio di istituto il…
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
considerata la necessità di garantire omogeneità e congruenza ai processi di valutazione degli apprendimenti e ritenendo necessario che i Consigli di classe adottino modalità di valutazione e certificazione ispirate a criteri collegialmente definiti,
ADOTTA
il seguente protocollo per tutte le attività che riguardano la valutazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze degli studenti dell’Istituto. I Consigli di classe sono tenuti ad uniformare le proprie scelte ai criteri deliberati ed inseriti nel Protocollo adeguandoli alla specificità delle situazioni della classe ed individuali.
SOMMARIO
Sommario 5
PRINCIPI GENERALI 7
1 LIVELLO VALUTATIVO 7
1.1 Scansione dei periodi didattici e valutativi 7
1.2 Criteri e strumenti 8
1.3 Giudizio valutativo 8
1.4 Criteri generali per l’emissione del giudizio valutativo 9
1.5 Griglie di Valutazione 10
1.6 Tabella valutativa per le discipline 10
1.7 Tabella valutativa per Religione Cattolica e della Attività Alternativa 11
1.8 Criteri per la sospensione del giudizio in una o più discipline 12
1.9 Criteri per la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato 12
1.10 Percorsi di recupero e saldo dei debiti formativi 13
1.11 Valutazione del comportamento 13
1.12 Indicatori del comportamento 14
1.13 Tabella valutativa per il comportamento 14
1.14 Valutazione delle competenze di cittadinanza e Costituzione 17
1.15 Validazione dell’anno scolastico in presenza di mobilità internazionale 17
1.16 Valutazione delle competenze di alternanza scuola lavoro 18
1.17 I soggetti coinvolti e i criteri per la valutazione degli apprendimenti 19
1.18 Valutazione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali 21
1.19 Studenti con cittadinanza non italiana 24
2 LIVELLO CERTIFICATIVO 25
2.1 Certificazione delle Competenze 25
2.2 Prove comuni di Istituto 28
2.3 Certificazione delle Competenze di alternanza scuola lavoro 29
2.4 Esame di Stato 30
2.5 Prove standardizzate nazionali (INVALSI) 32
3 LIVELLO INFORMATIVO 34
3.1 Forme di comunicazione alle famiglie 34
4 ALLEGATI 35
4.1 ALLEGATO 1 CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE 35
4.2 ALLEGATO2 Certificazione del Diploma di superamento dell’Esame di Stato 38
4.3 ALLEGATO 3: Certificazione delle competenze di alternanza scuola-lavoro 39
5 APPENDICE Le Competenze nell’attuale Ordinamento 43
PRINCIPI GENERALI
La valutazione ha un carattere promozionale, formativo e orientativo in quanto sostiene lo sviluppo di tutti gli studenti e concorre ad adeguarne il percorso didattico. La sua finalità principale consiste nello sviluppo delle competenze di autovalutazione e autoregolazione dei processi di apprendimento. La valutazione degli apprendimenti non ha carattere selettivo e non è orientata a discriminare in base ai risultati di apprendimento, ma tiene conto dell’intero processo formativo della persona. I percorsi di alternanza scuola-lavoro concorrono alla valutazione del percorso formativo dello studente.
Il Collegio Xxxxxxx ritiene che la valutazione debba essere trasparente e comunicata sia nei contenuti sia nei metodi, a tale scopo ha messo a punto un insieme di strumenti per la condivisione, con studenti e famiglie, dei risultati dell’apprendimento e dei percorsi di sviluppo delle competenze.
L’apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico sono valutati collegialmente e in modo condiviso. La valutazione deve rispondere a criteri di:
- Coerenza
- Motivazione
- Trasparenza
- Documentabilità
Pertanto nel presente documento, che è parte integrante del PTOF, sono esplicitate le tipologie, le forme di verifica utilizzate in itinere, le modalità e i criteri di valutazione adottati, al fine di rendere l’intero processo di valutazione trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento e con i risultati attesi (dalla CM n. 89/2012).
1 LIVELLO VALUTATIVO
Nel nostro Istituto la valutazione si esplica in rapporto funzionale con l’attività di programmazione e assume carattere promozionale, formativo e orientativo, in quanto concorre ad adeguare il percorso didattico alle esigenze degli studenti e soprattutto a renderli consapevoli del proprio percorso di apprendimento, dei risultati raggiunti, di quelli da perfezionare e degli obiettivi ancora da raggiungere. La valutazione si concentra su percorsi necessari per risolvere i problemi.
1.1 Scansione dei periodi didattici e valutativi
Il Collegio dei docenti ritiene che i periodi didattici debbano essere suddivisi in due scansioni valutative:
✓ Trimestre, con scadenza al 90° giorno dall’avvio delle attività didattiche
✓ Pentamestre, con scadenza l’ultimo giorno delle lezioni.
La scansione asimmetrica è adottata in forza delle seguenti motivazioni:
Nel primo segmento di attività didattiche si affrontano parti essenziali ed introduttive del percorso di apprendimento relativo alle singole discipline. La verifica ravvicinata consente di individuare tempestivamente lacune e difficoltà individuali, sulle quali agire con attività di recupero.
Alla verifica tempestiva dei processi di apprendimento avviati, prima della pausa natalizia, segue una settimana di recupero, approfondimento e potenziamento nel mese di alla ripresa delle attività didattiche con lo scopo di consentire agli studenti, per i quali si sono riscontrate difficoltà in itinere, il recupero di parti del programma necessarie alla prosecuzione efficace del lavoro scolastico.
Le prove di recupero verranno svolte entro il 31 gennaio e ratificate nei consigli di febbraio.
Dopo la settimana di recupero,segue fino al termine delle lezioni, un lungo periodo di attività didattica teso al consolidamento e all’acquisizione delle nuove competenze.
I debiti assegnati in sede di scrutinio finale sono recuperati durante la pausa estiva di sospensione delle lezioni attraverso attività di corsi di recupero e/o sportelli organizzati dalla scuola.
Le prove di verifica sono effettuate entro il termine dell’a.s. al quale il debito si riferisce. La ratifica è deliberata dallo stesso Consiglio di classe che ha attribuito il debito.
La comunicazione alle famiglie è assicurata mediante i servizi informatici del dell’Istituto e/o i colloqui individuali.
1.2 Criteri e strumenti
Il Collegio dei docenti individua gli obiettivi di apprendimento e le competenze oggetto di certificazione nel biennio dell’obbligo e al termine del percorso formativo. Oltre agli obiettivi disciplinari legati alle programmazioni dei Dipartimeni sono oggetto di valutazione anche tutte le attività inserite nel PTOF di Istituto. I Consigli di classe, in sede di elaborazione della Programmazione Annuale del Consiglio di Classe a cura del Coordinatore, individuano le specifiche attività formative che saranno oggetto di valutazione. Le competenze maturate nell’alternanza scuola lavoro sono considerate nella valutazione ai fini del superamento dell’a.s.
Il comportamento viene collegialmente valutato tenendo conto degli indicatori e dei livelli di competenza illustrati al par. 1.11
Le competenze di Cittadinanza e Costituzione si riferiscono alle aree trasversali del progetto formativo, sono valutate nell’ambito delle discipline dell’area storico-sociale e del comportamento, ai sensi dell’art. 1 della L. n. 169/08. (vedi par. 1.12)
Le competenze di alternanza scuola lavoro sono valutate sulla base dei criteri e degli strumenti illustrati nel paragrafo 1.13.
1.3 Giudizio valutativo
Di seguito si descrivono le diverse fasi che compongono il processo di valutazione, che sono individuate dal Collegio dei docenti come fondamentali nel processo di accertamento e di emissione del giudizio valutativo:
• Misurazione: è quella che il singolo docente compie sulle singole prove nella propria disciplina di insegnamento.
• Valutazione del docente: deriva dai risultati di prove di differente natura e da elementi legati alla sfera dello sviluppo dell’autonomia e della responsabilità della persona.
• La valutazione complessiva del Consiglio di classe: è quella che l’insieme dei docenti effettua sui giudizi presentati dai singoli docenti in sede di scrutinio intermedio e finale.
• La certificazione: dichiara ciò che lo studente sa e sa fare ed è rilasciata alla fine del primo biennio e al termine dell’intero percorso di istruzione.
La misurazione degli apprendimenti è effettuata dal docente della disciplina. Le annotazioni concorrono all’attribuzione del giudizio valutativo disciplinare.
La forma nella quale le annotazioni vengono registrate è lasciata all’autonomia dell’insegnante. Esse costituiscono una traccia significativa solo per la proposta che il docente porterà in sede di consiglio di classe.
Gli indicatori annotati sul Registro Personale del docente saranno coerenti con gli indicatori della disciplina individuati nelle Programmazioni dei Dipartimeni, questo allo scopo di pervenire ad una misurazione delle abilità e delle conoscenze coerente con i percorsi formativi elaborati in sede di Istituto (P.T.O.F.).
Il tipo di prove da utilizzare per la misurazione è lasciato alla determinazione del docente. Sono considerate prove valide per la misurazione prove strutturate e semistrutturate, interrogazioni orali e scritte, prove scritte e pratiche, test di varia tipologia, simulazioni, lavori di gruppo, etc. È di fondamentale importanza che il giudizio valutativo scaturisca da una pluralità di differenti forme di prove di verifica, anche allo scopo di agevolare i diversi stili di apprendimento degli studenti.
Il numero minimo di misurazioni sufficienti ad elaborare un giudizio valutativo è stabilito in due prove nel trimestre e tre nel pentamestre.
La proposta di voto del docente riguarda la valutazione (ovvero attribuzione del valore simbolico) effettuata dal docente al termine dei periodi didattici.
È previsto il superamento di automatismi o medie aritmetiche tra le annotazioni nel Registro personale del docente e le valutazioni sommative espresse alla fine dei periodi didattici deliberati dal Consiglio di Classe in forma di Collegio perfetto.
La proposta del docente, relativa ad ogni singola disciplina, sarà espressa in decimi, secondo la tabella inserita nel presente documento, e dovrà essere assunta dal Consiglio di classe tramite delibera. Non esiste, quindi, automatismo fra la proposta del docente e la valutazione espressa dal Consiglio, in virtù della individuazione del criterio della collegialità come criterio regolatore della valutazione degli apprendimenti degli studenti (D.P.R. 122/2009, art 1)
Il docente, nell’esprimere la proposta di voto, non tiene conto solo delle misurazioni effettuate e annotate sul proprio registro, ma anche dei seguenti criteri:
• sviluppo delle competenze rilevate all’inizio dell’a.s.(livelli di partenza);
• livello complessivo dello sviluppo trasversale dell’allievo;
• capacità di autoregolazione dei processi di apprendimento;
• costanza e produttività nella partecipazione all’attività didattica e all’ambiente di lavoro;
• capacità di autovalutazione;
• utilizzo delle conoscenze e delle abilità in contesti diversi da quelli nei quali sono appresi;
• competenze non formali, comunque, utilizzate dall’alunno in contesti formativi e di apprendimento.
LA VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE tiene conto delle proposte di voto dei singoli docenti e della valutazione collegiale dell’alunno effettuata da tutti i docenti, che compongono il Consiglio. I criteri in base ai quali il Consiglio di classe delibera il voto delle singole discipline (a. 79 del X.X. x. 000/00 e a. 193 del D.L.vo 297/94) sono:
• votazione proposta dal docente nella propria disciplina;
• grado di sviluppo complessivo delle competenze riferite al Profilo in uscita del biennio e del triennio.
1.4 Criteri generali per l’emissione del giudizio valutativo
LIVELLI RELATIVI DI GIUDIZIO: il giudizio formulato dal Consiglio di classe è relativo , quando vengono valutati gli apprendimenti e le competenze nella classe prima, terza e per l’ammissione all’Esame di Stato. Il criterio relativo tiene conto dei livelli di partenza, del progresso e dello sviluppo del singolo, anche in relazione ai processi di individualizzazione nella progettazione didattica e nelle iniziative di recupero programmate. Il giudizio, poi, come già specificato, tiene conto anche degli elementi meta-cognitivi e meta-emozionali di regolazione dei processi di apprendimento.
LIVELLI ASSOLUTI DI GIUDIZIO : il criterio di valutazione assoluto - valutazione rispetto allo standard - viene utilizzato nelle valutazioni finali nel secondo e quarto anno del percorso scolastico.
1.5 Griglie di Valutazione
Le Griglie di Valutazione sono uno strumento per la valutazione degli studenti e di comunicazione, proposte dai Dipartimenti e approvate dal Collegio dei Docenti.
I modelli delle Griglie di Valutazione sono resi parte integrante del Protocollo, al fine di condividere con gli allievi e le loro famiglie alcuni tra gli elementi essenziali che, acquisiti attraverso verifiche di tipo diverso, conducono alla formulazione del giudizio. In questo senso, una delle funzione che svolgono le Griglie di Valutazione è di fornire all’alunno gli elementi per promuovere la sua autovalutazione.
L’articolazione delle griglie di valutazione ha lo scopo di cogliere e contestualizzare aspetti diversi delle conoscenze e delle abilità acquisite dagli studenti.
1.6 Tabella valutativa per le discipline
In coerenza con quelli che sono le indicazioni normative e le finalità dei processi di valutazione, i livelli di attribuzione dei voti, nelle singole discipline, sono quelli indicati nella seguente tabella.
VOTO | LIVELLO | SIGNIFICATO | DESCRITTORI |
9-10 | AVANZATO | Conoscenze proficuamente arricchite da un lavoro di approfondimento autonomo e originale. | Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Partecipa con molto interesse all’attività didattica, contribuendo in modo significativo al dialogo scolastico. |
7-8 | INTERMEDIO | Conoscenze pienamente adeguate al percorso didattico. | Lo studente svolge compiti e problemi complessi anche in situazioni non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità, partecipando con interesse e in modo costruttivo al dialogo scolastico. Utilizzo appropriato dei linguaggi e delle procedure. |
6 | BASE | Conoscenze essenziali acquisite. Utilizza strumenti espressivi adeguati al contesto disciplinare. E’ in grado di orientarsi, in maniera elementare, in contesti disciplinari noti. | Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Partecipa in modo adeguato all’attività didattica. |
5 insufficiente | PARZIALE | Conoscenze frammentarie dei contenuti e delle procedure essenziali. Applicazione e rielaborazione non sempre adeguata. | Lo studente è incerto nello svolgimento di compiti semplici in situazioni note e nell’applicazione di regole e procedure fondamentali, partecipa in modo discontinuo all’attività didattica. |
4 gravemente insufficiente | CARENTE | Gravi lacune nelle conoscenze disciplinari e/o scarso impegno e partecipazione. | Lo studente mostra evidenti difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, partecipando in modo discontinuo all’attività didattica. |
1-3 gravemente insufficiente | INADEGUATO | Gravissime lacune nelle conoscenze disciplinari e/o scarsissimo impegno e partecipazione. | Lo studente evidenzia gravissime difficoltà a svolgere compiti semplici in situazioni note e ad applicare regole e procedure fondamentali, mostrando scarsissima partecipazione e interesse . |
1.7 Tabella valutativa per Religione Cattolica e della Attività Alternativa
Di seguito la tabella per l’attribuzione dei livelli per la Religione Cattolica e per la materia alternativa (come da Diritto dell’Unione Europea).
LIVELLI | SIGNIFICATI |
LIVELLO ECCELLENTE OTTIMO | Partecipazione attiva e creativa alle attività propose. Impegno costante, motivazione all’apprendimento sempre presente. Acquisizione completa e approfondita delle conoscenze e delle abilità relative al campo di indagine specifico della disciplina e capacità di rielaborare le acquisizioni in modo autonomo e personale. Inserimento produttivo nel gruppo di lavoro, spesso nel ruolo di motivatore. |
LIVELLO ESPERTO DISTINTO | Partecipazione attiva alle lezioni. Impegno costante e buona motivazione all’apprendimento. Acquisizione sicura delle conoscenze e delle abilità relative al campo di indagine specifico della disciplina. Inserimento attivo nei gruppi di lavoro. |
LIVELLO AUTONOMO BUONO | Costante impegno e buone acquisizioni in termini di conoscenze e abilità relative al campo di indagine specifico della disciplina. Inserimento collaborativo nei gruppi di lavoro. |
LIVELLO BASE SUFFICIENTE | Impegno parziale e discontinuo. Modeste acquisizioni delle conoscenze e delle abilità riferite al campo di indagine della disciplina. Motivazione assente, inserimento nei gruppi di lavoro da monitorare continuamente e sempre in ruoli gregari. |
LIVELLO PARZIALE NON SUFFICIENTE | Impegno e motivazione assenti anche se sollecitati. Ridottissima partecipazione alle attività. Acquisizioni delle conoscenze e delle abilità riferite ai campi di indagine della disciplina frammentaria ed inefficace. Nessuna partecipazione ai gruppi di lavoro. |
1.8 Criteri per la sospensione del giudizio in una o più discipline
I Consigli di classe, a maggioranza, decidono di SOSPENDERE IL GIUDIZIO qualora allo scrutinio di giugno lo studente presenti insufficienze in non più di tre materie, di cui almeno una non grave, sempre che il Consiglio rilevi nell’alunno la potenzialità di recuperare le lacune in tempi brevi.
Nell’assumere una decisione di promozione o meno, il Consiglio di classe tiene conto della qualità e del livello delle conoscenze, delle competenze e delle capacità, come risulta dall’insieme delle proposte di voto e dai giudizi che le sostengono.
1.9 Criteri per la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.
I Consigli di classe, a maggioranza, deliberano la non ammissione dello studente alla classe successiva, con criteri di giudizio relativi nelle classi I, III, o assoluti in classe II e IV, in presenza delle sotto elencate situazioni:
▪ presenza di lacune nelle discipline fondamentali (italiano, matematica, inglese, scienze) e nelle discipline di indirizzo (riferite ai diversi indirizzi dell’Istituto), tali da pregiudicare la possibilità di un autonomo recupero;
▪ presenza di un atteggiamento di persistente disinteresse e disimpegno, registrato in diversi contesti educativi ed in relazione a diverse discipline;
▪ assenza di un adeguato livello di regolazione dei propri tempi di apprendimento, degli impegni scolastici e della partecipazione alle attività formative proposte dalla scuola;
▪ maturazione inadeguata al livello degli studi affrontato;
▪ possibilità di recuperare effettivamente le lacune evidenziate in sede di Consiglio di classe, attraverso la ripetenza dell’anno scolastico.
Le carenze sopra richiamate saranno rilevate dai docenti di disciplina attraverso prove e misurazioni effettuate nel corso del periodo didattico. Alle famiglie verrà fornita adeguata comunicazione, soprattutto in caso di persistente scarso rendimento.
Gli studenti non sono ammessi a scrutinio nel caso di frequenza del monte ore personale dello studente inferiore ai 3/4 delle ore di tutte le discipline oggetto di valutazione periodiche e finali. Non si tiene inoltre conto delle assenze determinate dalla partecipazione ad attività programmate dalla scuola (ad esempio: attività di orientamento e attività sportive).
Inoltre, ai sensi dell’art. 14, co. 7 del D.P.R. 122/09, il Collegio dei Docenti ha stabilito che possono essere detratte dal suddetto limite, perché lo studente possa accedere allo Scrutinio Finale:
1. le assenze continuative e documentate, che siano dovute ad eventi specifici di malattia e/o infortuni; si ricorda che verranno prese in considerazione solo certificazioni prodotte al rientro di ciascun periodo di assenze e non potranno essere validate, in nessun caso, certificazioni prodotte alla fine dell’anno scolastico per periodi di assenze antecedenti;
2. le assenze legate all’adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il Sabato come giorno di riposo (Legge n° 516/1988 e Legge n° 101/1989);
3. le assenze dovute a donazioni di sangue;
4. le assenze dovute ad attività sportiva, purché siano documentate e l’attività sportiva in questione sia praticata presso federazioni riconosciute dal C.O.N.I. (alle quali deve essere dimostrata – tramite certificazione – l’appartenenza); si specifica, a riguardo, che non rientrano nel conteggio delle assenze quelle dovute alla pratica di attività sportiva in rappresentanza dell’Istituto.
Tali deroghe non hanno comunque valore integralmente vincolante in fase dell’indicato Scrutinio Finale, in quanto, oltre alla comprovata o meno, decurtabilità delle assenze di cui sopra, rimane elemento determinante la condizione che queste, comunque, “non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli Alunni interessati”, come specificato nel comma 7 dell’art.14 del D.P.R.122/2009.
Nel conteggio in questione rientrano quelle ore in cui lo Studente non frequenta le lezioni per volontario ingresso posticipato e/o per altrettanto volontaria uscita anticipata; così come vi rientrano quelle di assenza determinate dall'eventuale ammissione in aula solo alla seconda ora, in funzione dell'applicazione di quanto previsto dal Regolamento d'Istituto. Non rientrano in tale conteggio, invece, le ore di ingresso posticipato e/o uscita anticipata determinate da eccezionali variazioni del citato orario.
In ogni caso lo studente non può essere ammesso a scrutinio se i docenti del Consiglio non hanno sufficienti elementi di giudizio per poter esprimere una valutazione (vedi 1.2 del presente Protocollo).
1.10 Percorsi di recupero e saldo dei debiti formativi
Ai sensi dell’art. 4, co. 4 e co. 2, del D.P.R. 275/99 e dell’O.M. n° 92/07, il Collegio dei docenti decide di organizzare le attività finalizzate al recupero degli apprendimenti non conseguiti, come specificato nel PTOF.
1.11 Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento con voto inferiore a 6/10, in sede di scrutinio intermedio e finale, è deliberata dal Consiglio di classe in riferimento alla presenza di sanzioni disciplinari, che comportino l’allontanamento dalla comunità scolastica (sospensione) non oltre 15 gg per la casistica definita dalla normativa vigente e/o per frequenza irregolare dei corsi ed assolvimento irregolare degli impegni di studio (art. 3, co. 1, D.P.R. 122/09).
La valutazione con voto inferiore a 6/10 comporta la non ammissione alla classe successiva; essa deve essere sempre adeguatamente motivata nel verbale del Consiglio di classe che la delibera, con riferimento a fatti e situazioni specifiche e comprovate.
Ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 122/09, questo Istituto, adotta le seguenti iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti di prevenzione di atteggiamenti negativi e di coinvolgimento delle famiglie:
• firma del PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ, primi 15 gg di scuola;
• comunicazioni con le famiglie in relazione ad assenze, ritardi, esito degli apprendimenti, comportamenti inadeguati tenuti dagli studenti;
• finalità ed obiettivi strategici (inclusione, internazionalizzazione e orientamento) legati alla prevenzione del disagio e alla promozione di atteggiamenti corretti e rispettosi anche del benessere psicofisico dello studente;
• attivazione di centri di ascolto e supporto (C.I.C.)
• promozione della cultura della legalità e cittadinanza attiva.
1.12 Indicatori del comportamento
Il comportamento degli studenti, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 122/09, è deliberato dal Consiglio di classe in relazione ai seguenti indicatori e descrittori:
Parametri | DESCRITTORI | RIFERIMENTO NORMATIVO |
PARTECIPAZIONE | Partecipazione alle attività della classe e della scuola. Collaborazione, con adulti e coetanei, sostegno ai compagni | Regolamento di Istituto, Patto di corresponsabilità, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in ASL |
RISPETTO DELLE REGOLE | Conoscenza e rispetto delle regole che organizzano la comunità scolastica. Interiorizzazione del valore della regola | Regolamento di Istituto, Patto di corresponsabilità, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in ASL |
RESPONSABILITA’ | Assunzione di responsabilità verso se stesso e verso gli altri. Partecipazione responsabile alla vita della comunità scolastica. | Regolamento di Istituto, Patto di corresponsabilità, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in ASL |
METODO DI LAVORO | Autoregolazione dei processi di apprendimento, motivazione, impegno, consapevolezza del proprio percorso di crescita e sviluppo. Capacità di iniziativa. | Regolamento di Istituto, Patto di corresponsabilità, Statuto delle Studentesse e degli Studenti, Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in ASL |
1.13 Tabella valutativa per il comportamento
Si attribuisce il voto in decimi in base alla presenza delle maggior parte degli elementi che caratterizzano ciascun profilo:
VOTO | PROFILO |
10 | L’alunno ha acquisito piena consapevolezza di diritti e doveri; è assiduo nella frequenza (assenze fino ad un massimo di 9%; ritardi e uscite anticipate inferiori a 10); è attivo e propositivo nella partecipazione al dialogo educativo e al progetto didattico della classe; partecipa alle attività e alle iniziative extracurricolari della scuola (gare, olimpiadi, certamina, uscite pomeridiane); è puntuale nelle consegne; |
VOTO | PROFILO |
è rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni; usa correttamente le strutture, gli strumenti e gli arredi della scuola; è capace di assumere un comportamento responsabile durante tutto il periodo di permanenza a scuola e in ogni momento dell’attività scolastica fuori e dentro la classe, prima e dopo la lezione; è solidale con i compagni, è cooperativo, possiede tutte le competenze di cittadinanza. | |
9 | L’alunno ha acquisito consapevolezza di diritti e doveri; è assiduo nella frequenza (assenze fino ad un massimo di 9%; ritardi e uscite anticipate inferiori a 10); è puntuale nelle consegne; è rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni; usa correttamente le strutture, gli strumenti e gli arredi della scuola; è capace di assumere un comportamento responsabile durante tutto il periodo di permanenza a scuola e in ogni momento dell’attività scolastica fuori e dentro la classe, prima e dopo la lezione. |
8 | L’alunno ha una buona consapevolezza dei diritti e dei doveri; è abbastanza assiduo nella presenza (assenze fino ad un massimo del 10-12%, ritardi e uscite anticipate inferiori a 10 (fino ad un massimo di 10-12, primo trimestre inferiori a 5); è poco puntuale nelle consegne; è rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni; usa abbastanza correttamente le strutture, gli strumenti e gli arredi della scuola; ha un comportamento per lo più responsabile durante il periodo di permanenza a scuola e in ogni momento dell’attività scolastica fuori e dentro la classe, prima e dopo la lezione; tuttavia potrebbe avere a suo carico note disciplinari il cui peso si attenua nella valutazione della condotta in caso di progressi e miglioramenti. |
VOTO | PROFILO |
7 | L’alunno ha una consapevolezza a volte superficiale dei diritti e dei doveri; è irregolare nella frequenza (assenze comprese tra il 17% e il 20%; ritardi e uscite anticipate superiori a 15 (primo trimestre superiori a 6); è poco partecipe al dialogo educativo e al progetto didattico della classe; non è sempre puntuale nelle consegne; a volte non è rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni; a volte non usa responsabilmente le strutture e gli arredi della scuola; dimostra scarso rispetto delle regole tanto che viola, anche se in modo non grave, le norme che regolano la vita e le attività della comunità scolastica, pertanto può avere a suo carico da due a quattro richiami scritti comminati dai docenti (due per il primo periodo). |
6 | L’alunno ha una consapevolezza scarsa dei diritti e dei doveri; è gravemente irregolare nella frequenza (assenze superiori al 20% delle ore di lezione; ritardi e uscite anticipate superiori a 15 (primo trimestre superiori a 6); è scarsamente partecipe al dialogo educativo e al progetto didattico della classe; è assai poco puntuale nel rispetto delle consegne; è poco rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei compagni; usa poco responsabilmente le strutture e gli arredi della scuola; dimostra poco rispetto e scarsa consapevolezza delle regole tanto che è intercorso in una delle seguenti sanzioni disciplinari: richiami scritti comminati dai docenti in numero pari o superiore a cinque ( due per il primo periodo); da uno a più richiami scritti comminati dal Dirigente Scolastico; allontanamento dalla comunità scolastica (sospensione). |
1.14 Valutazione delle competenze di cittadinanza e Costituzione
Tra le priorità dell’Istituto c’è l’attivazione di azioni di sensibilizzazione e di formazione finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse, ciò avviene attraverso la condivisione dei percorsi didattici, dei laboratori e di attività finalizzate all’educazione alla legalità e alla partecipazione a progetti su tematiche trasversali che afferiscano alla macro-area dell’”Educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva e alla memoria storica”.
Sono favorite la mobilità studentesca internazionale e le esperienze all’estero degli studenti, le quali vengono considerate parte integrante dei percorsi di formazione e reputate fondamentali per allargare gli orizzonti culturali, perfezionare la conoscenza delle lingue e sviluppare una cittadinanza europea e mondiale fondata sui valori di solidarietà, partecipazione, impegno, rispetto e sui diritti alla pace, alla legalità, allo sviluppo, al lavoro.
Sulla base di tutto ciò i Consigli di classe valutano le competenze di cittadinanza:
✓ nel giudizio relativo al comportamento (utilizzando i descrittori della partecipazione, del rispetto delle regole, della responsabilità),
✓ nel giudizio relativo alle competenze trasversali acquisite nelle attività di alternanza scuola lavoro,
✓ nella valutazione delle attività realizzate nel corso dell’anno scolastico e dei progetti specifici finalizzati allo sviluppo della cittadinanza attiva, alla sensibilizzazione alla legalità e all’educazione al rispetto.
1.15 Validazione dell’anno scolastico in presenza di mobilità internazionale
In base alla normativa, al termine dell’esperienza all’estero è compito del Consiglio di classe valutare il percorso formativo dello studente, partendo da un esame della documentazione rilasciata dall’istituto straniero e presentata dall’alunno a conclusione del soggiorno all’estero. Esaminata tale documentazione, il Consiglio di Classe, prima dell’inizio dell’anno scolastico, effettua un colloquio con lo studente. Il colloquio, che non va inteso come esame di idoneità, ha lo scopo di valorizzare l’esperienza vissuta all’estero evidenziandone i punti di forza e, contestualmente, di accertare la competenza di alcune discipline non comprese nel piano di studi della scuola ospitante e propedeutiche al proseguimento degli studi nel nostro Istituto scolastico. A tal fine il Consiglio di Classe indicherà per tempo allo studente non solo le materie oggetto del colloquio, ma anche alcuni argomenti dei singoli programmi ritenuti elementi imprescindibili per il proseguimento con successo degli studi nella scuola italiana. La normativa, a tal proposito, fa riferimento a “un percorso essenziale di studio focalizzato sui contenuti fondamentali utili per la frequenza dell’anno successivo, non cedendo alla tentazione di richiedere allo studente l’intera gamma di argomenti prevista dalla programmazione elaborata per la classe”. La valutazione globale, quindi, terrà conto sia dei voti della pagella conseguita all’estero (per l’interpretazione della quale il Coordinatore di Classe può rivolgersi alla Commissione per la Mobilità studentesca del nostro Istituto, che coincide con la Commissione della FS3) sia dall’esito del colloquio, al fine di definire il credito scolastico dell’alunno, comunque mai prescindendo dalla valorizzazione delle competenze acquisite nell’esperienza all’estero. Per l’attribuzione del punteggio il Consiglio di Classe può anche prendere come punto di riferimento il credito attribuito nel precedente anno scolastico e, di norma, non attribuire comunque un punteggio inferiore. Qualora lo studente abbia svolto il terzo anno all’estero, il Consiglio può anche avvalersi, a titolo orientativo e in modo non vincolante, dei risultati della pagella del secondo anno.
ESPERIENZA DI STUDI ALL’ESTERO
L’esperienza di studio all’estero è sotto ogni profilo incoraggiata dal nostro Istituto, ma viene tuttavia consigliata prevalentemente agli studenti che abbiano dimostrato negli anni una certa solidità scolastica e una discreta conoscenza della lingua inglese, e che, non corrano il rischio di contrarre debiti a fine anno. Di norma il quarto anno di liceo risulta essere il più adatto all’esperienza. Il quinto anno non è contemplato dalla legge. È opportuno comunque che lo studente, o la sua famiglia, consulti i professori del Consiglio di Classe prima di intraprendere la strada di tale esperienza.
RAPPORTI TRA STUDENTE E CONSIGLIO DI CLASSE DURANTE L’ANNO All’ESTERO
Durante l’anno frequentato nella scuola ospitante, lo studente rimarrà in contatto con il Coordinatore di Classe, che rappresenterà il suo punto di riferimento e che fornirà un supporto di collaborazione e fiducia, coadiuvando lo studente, se necessario, nelle scelte didattiche. Per svolgere tale funzione di riferimento (o tutor), il Consiglio di Classe può anche scegliere di individuare, in luogo del Coordinatore, un altro componente del Consiglio, ad esempio l’insegnante di inglese o un professore col quale lo studente abbia sviluppato un particolare rapporto di fiducia. L’esperienza all’estero, soprattutto nei primi tempi, sarà impegnativa sotto ogni punto di vista, in termini di adattamento a un sistema di studi spesso molto diverso, a una modalità di vita distante da quella italiana, a una nuova famiglia ospitante. Lo studente, dovendo mettere alla prova risorse cognitive, affettive e relazionali, nonché riconfigurare valori e comportamenti, sarà concentrato, nella prima fase dell’esperienza, in un delicato processo di adattamento alla nuova realtà. Pertanto i rapporti didattici con la scuola italiana devono essere meramente “finalizzati a un più facile reinserimento nell’istituto italiano, consentendo al giovane di vivere a pieno l’esperienza nella realtà dell’istituto straniero” (Nota del MIUR 10/04/2013). Sarà, tuttavia, cura dello studente mantenere rapporti anche con i propri compagni di classe al fine di rimanere informato sulle principali attività che vengono svolte nel corso dell’anno. Il sito della scuola può essere anche una buona fonte di informazione, non ultimo per quanto riguarda i programmi delle singole materie. In particolare, soprattutto verso la fine dell’anno, lo studente si metterà in contatto con i professori del suo Consiglio di Classe, che lo orienteranno verso lo studio di quelle materie e di quegli argomenti che saranno oggetto del colloquio (confronta con Nota Ministeriale prot. n. 843 del 10 aprile 2013).
1.16 Valutazione delle competenze di alternanza scuola lavoro
La valutazione dell’alternanza riguarda gli apprendimenti acquisiti in contesti diversi (scuola/lavoro) con un modello diverso da quello tradizionale legato alla singola disciplina, ed è basata sul riconoscimento del risultato multifattoriale di un pezzo del percorso di apprendimento, che si realizza in modo non formale nell’ambito delle attività didattiche, e del suo valore in termini di competenze e di potenzialità per il successo formativo dello studente.
L’ASL va valutata come esperienza, come parte del curricolo, come acquisizione di competenze utili al proseguimento degli studi o spendibili nel mondo del lavoro.
La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.
In questa valutazione lo studente ha un ruolo attivo, essendo coinvolto nella scelta dei percorsi più adatti alla sua crescita e nella valutazione dell’efficacia e della coerenza degli stessi con il proprio percorso di apprendimento (autovalutazione).
Gli studenti, al termine di ciascun percorso di alternanza, hanno diritto al riconoscimento dei risultati di apprendimento conseguiti, in termini di competenze, abilità e conoscenze, anche trasversali (Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza). A tal fine il tutor deve mettere a disposizione del Consiglio di classe tutte le informazioni, la certificazione delle competenze acquisite dall’Ente esterno e gli elementi utili alle valutazioni finali e all’espleameno del colloquio di esame.
La valutazione degli esiti delle attività di alternanza riguarda:
• la ricaduta sugli apprendimenti disciplinari;
• la ricaduta sul voto di condotta, tenendo conto del comportamento dello studente durante l’attività nella struttura ospitante e valorizzando il ruolo attivo e propositivo eventualmente manifestato ed evidenziato dal tutor esterno;
• l’attribuzione dei crediti, in considerazione delle competenze acquisite relativamente all’indirizzo di studi frequentato.
1.17 I soggetti coinvolti e i criteri per la valutazione degli apprendimenti
La verifica della qualità degli apprendimenti avviene in differenti contesti (scuola, enti esterni) e vi concorrono diversi soggetti (docenti/tutor/studenti).
La valutazione deve verificare la qualità del processo e del risultato, attribuendo valore anche agli atteggiamenti e ai comportamenti dello studente, dal momento che l’esperienza nei contesti operativi, sviluppa competenze trasversali legate agli aspetti caratteriali e motivazionali della persona.
La valutazione degli apprendimenti dell’alternanza viene effettuata dal Consiglio di classe nello scrutinio finale di ciascun anno scolastico del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi, sulla base della valutazione in itinere, svolta dal tutor esterno e confluita nella certificazione delle competenze, e della relazione del tutor interno e di tutti gli elementi utili da esso forniti.
Le procedure di verifica e i criteri sulla base dei quali viene effettuata la valutazione del tutor esterno sono esplicitati nelle schede progettuali dei percorsi e gli esiti sono valutati con modalità strutturate e strumenti ricorrenti (ad es. le prove esperte, le schede di osservazione, i diari di bordo) che vengono adattati al percorso svolto. I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione delle competenze attraverso la quale il tutor formativo esterno, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, «…fornisce all’istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi».
Sulla base della suddetta certificazione, il Consiglio di classe procede alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e alla definizione della loro ricaduta sulle discipline specifiche coinvolte nei progetti e/o sul voto di comportamento (vedi matrice delle competenze/percorsi di alternanza riportata alla fine del paragrafo).
Nell’ultimo anno la valutazione dell’ASL tiene conto del percorso compiuto e dei risultati nei tre anni, valutando se lo studente:
• ha acquisito nuove competenze, nuove conoscenze, nuove abilità, nuovi linguaggi;
• ha accresciuto la motivazione ad apprendere;
• ha sviluppato una maggiore consapevolezza del proprio progetto futuro di realizzazione professionale.
La valutazione dell’ASL per gli studenti del quinto anno ha ricaduta sul comportamento e sull’attribuzione del credito scolastico.
Una media dei voti almeno pari o superiore al 6,6 per la prima fascia, al 7,6 per la seconda e all’8,6 per la terza determina automaticamente l’attribuzione del punteggio massimo della fascia relativa. Le attività di alternanza contribuiscono per le medie inferiori a quelle citate ad aumentare il punteggio della fascia di appartenenza.
La frequenza di corsi “certificati” (es. salvamento, ecdl, autocad,…) viene valutata con l’attribuzione di crediti scolastici, se le competenze acquisite sono coerenti con l’indirizzo di studi frequentato.
Competenze chiave | Competenze specifiche | conoscenze/abilità area scienze | ||||||||||
conoscenze/abilità matematiche/informatiche/statistiche | ||||||||||||
conoscenze/abilità fisica | ||||||||||||
conoscenze/competenze area storico-sociale | ||||||||||||
conoscenze/competenze linguistiche, umanistiche e letterarie | ||||||||||||
conoscenze/competenze sportivo-motorie | ||||||||||||
conoscenze/competenze disegno e storia dell'arte | ||||||||||||
conoscenze/competenze di lingua straniera | ||||||||||||
conoscenze/competenze religione/materia alternativa | ||||||||||||
Comprendere e comunicare nella madrelingua | Comprendere i compiti, il significato e i registri di messaggi in un contesto diverso da quello scolastico | x | x | x | x | |||||||
Interagire con capacità di ascolto dell'interlocutore, di argomentazione del proprio punto di vista e di comunicazione efficace e adeguata alla situazione | x | x | x | x | ||||||||
Xxxxxxxxx le conoscenze disciplinari con le nuove conoscenze acquisite e con le esperienze fatte nei contesti diversi da quello scolastico | x | x | x | x | ||||||||
Imparare ad imparare | Selezionare fonti dirette e indirette, di diverso tipo e ambito disciplinare e utilizzarle per trarne informazioni utili al compito | x | x | x | x | |||||||
Organizzare, rielaborare ed interpretare le informazioni con l'aiuto di strategie metodologiche e l'utilizzo di tecnologie digitali | x | x | x | x | ||||||||
Gestire le proprie capacità di concentrazione e lo stress | x | x | x | x | ||||||||
Programmare e rispettare i tempi di lavoro | x | x | x | x | ||||||||
Spirito di iniziativa e imprenditorialità | Operare con concretezza | x | x | x | x | |||||||
Operare con creatività ed innovazione | x | x | x | x | ||||||||
Progettare e realizzare attività relazionandosi in maniera cooperativa con tutor, collaboratori e compagni | x | x | x | x | ||||||||
Individuare i problemi e le migliori soluzioni confrontandosi con gli altri | x | x | x | x | ||||||||
Individuare opportunità in funzione delle proprie attitudini e interessi personali | x | x | x | x | ||||||||
Competenze sociali e civiche | Agire in modo autonomo e responsabile (puntualità e rispetto delle regole, delle persone e dell'ambiente) | x | x | x | x | |||||||
Comunicare e socializzare esperienze e saperi | x | x | x | x | ||||||||
Partecipare al lavoro di gruppo proponendo e negoziando per realizzare il compito | x | x | x | x | ||||||||
Comprendere il significato e l'utilità delle regole a tutela della sicurezza della persona e della collettività | x | x | x | x | ||||||||
Attività/percorso | p e r c o r s o p r e s s o . | p e r c o r s o p r e s s o . | p e r c o r s o p r e s s o . | p e r c o r s o p r e s s o . |
… … …
… … …
… … …
… … …
1.18 Valutazione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali
Ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs 62/2017, della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, della C.M. n.8 del 6 marzo 2013, il Collegio dei docenti decide quanto segue:
Studenti con disabilità
Per gli studenti con disabilità, la valutazione è strettamente correlata al P.E.I. ed è finalizzata a mettere in evidenza e a registrare i progressi dell’alunno rispetto alla situazione di partenza, ai punti di forza e di debolezza. La valutazione, quindi, si riferisce all’intero processo educativo.
La valutazione in decimi degli alunni diversamente abili
Sono consentite, se previsto, per gli studenti con disabilità, prove equipollenti e tempi più lunghi per l’effettuazione delle stesse, oltre alla presenza di assistenti per l’autonomia e la comunicazione (art. 318, D.Lgs. 297/94). La valutazione dei percorsi didattici e dei risultati raggiunti, visto il suo valore formativo, deve essere sempre garantita. Sarà il G.L.H.O., alla presenza dei genitori, a stabilire se la valutazione sarà:
A) relativa ad un percorso personalizzato, ad “obiettivi minimi”, riferiti al raggiungimento degli obiettivi minimi fissati nella programmazione di classe e nel P.E.I., anche con autonomia parziale (il livello più alto della valutazione decimale corrisponde, per lo studente, agli obiettivi del suo P.E.I.). Tale modalità di valutazione è rivolta ad alunni con disabilità lieve.
B) relativa ad un percorso personalizzato “differenziato”, cioè esclusivamente centrato sugli obiettivi formativi, sui contenuti e sulle strategie previste nel Piano Educativo Individualizzato. Tale tipo di valutazione tiene conto delle varie aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo, didattico e socio – affettivo. La programmazione raggiunge, in tal caso, il massimo della flessibilità per cui gli obiettivi verranno opportunamente modulati o modificati in itinere, se la situazione o il mancato raggiungimento degli stessi lo richiede. Tale tipo di valutazione è connessa ad una programmazione differenziata che porterà all’acquisizione dell’Attestato di frequenza (art. 13 del D.P.R. 323/98), il cui valore legale sarà limitato solo alla prosecuzione del percorso di studi. Lo studente può essere ammesso alla frequenza dell’anno scolastico successivo o dichiarato ripetente per la terza volta, in base all’art. 316 del D.Lgs 297/94. In calce ai Documenti di valutazione e all’Attestato deve essere posta l’annotazione secondo la quale la valutazione è riferita al P.E.I. e non agli obiettivi dei Piani di Studio del corso frequentato.
Tabella valutativa alunni con disabilità con obiettivi minimi e/o differenziati e specifica modalità
di raggiungimento dell’obiettivo.
RILIEVO | VOTO | MODALITÀ DI RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO |
Obiettivo pienamente raggiunto | 10/9 | Il progresso rispetto alla situazione di partenza è notevole. L’alunno è autonomo negli apprendimenti o nelle aree prese in considerazione. |
Obiettivo raggiunto in modo sicuro | 8 | In maggiore autonomia e con maggiore sicurezza |
Obiettivo raggiunto in modo | 8/7 | In modo autonomo o parzialmente autonomo. |
Obiettivo sostanzialmente raggiunto | 6 | Guidato o parzialmente guidato. |
Obiettivo non raggiunto | 5 | Totalmente guidato, eccessivo numero di assenze non giustificate da condizioni fisiche accertabili, totale mancanza di partecipazione. |
Studenti con Disturbi specifici di apprendimento (DSA)
La valutazione degli studenti con difficoltà specifiche di apprendimento, certificate, anche da terapeuti o da strutture private, deve tener conto delle situazioni soggettive degli studenti.
Essa dovrà concretizzarsi in una prassi che espliciti le modalità di differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione del disturbo e ciò che esprime l’impegno dello studente e le conoscenze effettivamente acquisite.
Ai fini di una più corretta valutazione, si dovranno porre in essere provvedimenti compensativi e dispensativi, come da normativa vigente, tenendo conto dell’entità del profilo di difficoltà del tipo di disturbo specifico e relative difficoltà:
• definire chiaramente cosa si vuole valutare;
• fornire a tali studenti i criteri valutativi per permettere all’alunno di valutare i suoi progressi, non solamente di paragonarsi agli altri;
• organizzare interrogazioni programmate non solo nelle date ma anche nei contenuti;
• valutare le prove scritte e orali in modo che tengano conto del contenuto e non della forma e tenendo conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente;
• sostituire prove scritte con prove orali, laddove sia stato già verificato l’insuccesso nella prova scritta;
• consentire tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove o prevedere prove con minori richieste;
• dare indicazioni sullo svolgimento del compito, aiutarlo ad iniziare e, se possibile, predisporre lo spazio per la risposta dopo ogni domanda;
• prevedere, al momento della prova, gli strumenti alternativi e gli ausili che lo studente abbia validamente utilizzato nel corso del personale processo di apprendimento (tabelle mnemoniche, tavola pitagorica, calcolatrice, computer con correttore ortografico etc.);
• suddividere i compiti complessi e articolati nelle loro parti componenti in modo che lo studente possa completare più parti possibile con successo;
• monitorare i possibili distrattori presenti nell’ambiente: favorire la calma, il silenzio, l’ascolto, anche quando è lento; lasciare il tempo per la rielaborazione mentale; lasciare esprimere senza interruzione;
• tralasciare alcune attività scolastiche, se il caso lo richiede, come ad esempio la lettura ad alta voce, l’uso del vocabolario;
• prevedere prove di verifica e valutazione a cui realisticamente lo studente potrà far fronte al fine di potenziare il processo di autostima ed autoefficacia;
• predisporre prove che inducano la consapevolezza delle capacità “altre” possedute, rispetto al gruppo classe.
Tali provvedimenti devono essere applicati non solo durante l’anno scolastico, ma anche nei momenti di valutazione periodica e finale e in sede di esame.
In particolare per lo svolgimento delle prove è necessario tener conto degli strumenti specifici adottati durante il percorso scolastico. La valutazione viene adeguata al profilo dello studente e non viene rapportata agli altri studenti o allineata allo standard medio della classe.
Tali modalità valutative, che consentono allo studente con D.S.A. di dimostrare realmente il livello di apprendimento raggiunto, devono essere garantite anche nel corso degli Esami di Stato. Le Commissioni dovranno assicurare l’utilizzo di idonei strumenti compensativi e dovranno adottare criteri valutativi attinenti soprattutto ai contenuti, piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte che orali.
Per ciò che concerne le prove nazionali INVALSI il Consiglio di classe può prevedere adeguate misure compensative e dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti,
Per quanto attiene alle lingue straniere si valorizzano le modalità attraverso le quali lo studente può esprimere al meglio le competenze, pertanto le prove scritte sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse al D.S.A.
Si possono dispensare gli studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera, sia in corso d’anno sia in sede d’esame, nel caso di:
• certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte;
• approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente, tenendo conto delle valutazioni diagnostiche e sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica.
Se il Consiglio di classe ha deliberato, sulla base della certificazione presentata, l’esonero totale dall’apprendimento della lingua straniera, gli studenti non sostengono la prova INVALSI relativa alla lingua inglese. (art. 20, Lgs 62/2017)
In sede di Esame di Stato, conclusivo del secondo ciclo di istruzione, modalità e contenuti delle prove orali sostitutive delle prove scritte sono stabiliti dalle Commissioni, sulla base della documentazione fornita dai consigli di classe.
“Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove” (Art. 20, D. Lgs 62/2017).
Studenti con Piano di Studio Personalizzato (BES)
La valutazione degli studenti con difficoltà generiche di apprendimento, sia certificate, anche da terapeuti o da strutture private, sia rilevate dal Consiglio di classe come fattori di disturbo/ostacolo al processo di apprendimento, rilevazione che abbia dato luogo alla predisposizione di un Piano di Studio Personalizzato (PdP), deve tener conto delle situazioni soggettive di tali alunni, garantendo le sottoelencate facilitazioni didattiche (Direttiva ministeriale 27/12/2012 e CM 8 del 6 marzo 2013):
Provvedimenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei:
• programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa;
• organizzazione di interrogazioni programmate, non solo nelle date ma anche nei contenuti;
• sostegno psicologico e supporto alla capacità di organizzare e sostenere lo sviluppo del proprio apprendimento;
• inserimento in gruppi di lavoro in classe che possano funzionare da sostegno;
• valutazione di prove scritte e orali che tengano conto del contenuto e non della forma;
• strumenti alternativi e ausili per l’apprendimento (tabelle mnemoniche, tavola pitagorica, calcolatrice, tempi più lunghi per l’esecuzione delle attività, computer con correttore ortografico, etc.);
• attenzione alle competenze effettivamente possedute, sviluppo della consapevolezza delle capacità “altre” possedute, rispetto al gruppo classe, in virtù delle quali lo studente può raggiungere comunque risultati positivi. Potenziamento dell’autostima e dell’autoefficacia.
Tali provvedimenti devono essere applicati non solo durante l’anno scolastico, ma anche nei momenti di valutazione periodica e finale e in sede di esame. In particolare per la valutazione è necessario tener conto degli strumenti specifici adottati durante il percorso scolastico.
Per l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi durante gli Esami di Stato è necessario tener conto del PdP, delle decisioni della Commissione di Esame e dell’equipollenza delle prove e delle condizioni di svolgimento delle stesse.
1.19 Studenti con cittadinanza non italiana
Relativamente agli studenti con cittadinanza non italiana, la valutazione terrà conto delle seguenti situazioni:
• la situazione linguistica di partenza;
• uso, ove necessario, di specifici sussidi didattici;
• evoluzione del processo di apprendimento;
• monitoraggio dei progressi ottenuti in relazione alla situazione di partenza.
• Saranno consentite le seguenti forme di compensazione:
• prolungamento del tempo della prova in base al livello di competenza linguistica;
• eventuale uso del vocabolario lingua nativa/italiano;
• maggior rilievo dato al contenuto piuttosto che alla forma nell’ emissione del giudizio relativo sia alla prova scritta che orale.
Ne consegue che il criterio alla base dell’emissione del giudizio valutativo per gli studenti con cittadinanza non italiana è sempre “relativo”, in quanto tiene conto dei livelli di partenza, di progresso e di sviluppo del singolo studente, anche in relazione ad un’eventuale progettazione didattica personalizzata e alle iniziative di recupero programmate, mirate al raggiungimento delle conoscenze ed abilità essenziali della classe di inserimento per la valutazione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. i. Per gli studenti con disabilità, i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro devono essere progettati e realizzati in modo da promuovere l’autonomia nell’inserimento del lavoro, in conformità con i principi del Decreto legislativo n.66 del 2017.
2 LIVELLO CERTIFICATIVO
2.1 Certificazione delle Competenze
L’attuale sistema educativo nazionale di istruzione e formazione prevede l’obbligo della certificazione delle competenze acquisite dallo studente nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione (della durata di 10 anni), quindi alla fine del primo biennio.
Il documento di “certificazione delle competenze di base” del biennio è conseguente agli esiti dello scrutinio finale e alla definizione, da parte dei consigli di classe, dei livelli raggiunti dallo studente in riferimento alle competenze di base specificate per i 4 assi nel modello del Decreto Ministeriale n.9 del 27 gennaio 2010 riportato in allegato.
I livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse sono:
• LIVELLO DI BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto” con l’indicazione della relativa motivazione.
• LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
• LIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Esempio:. sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
La certificazione prevede che le competenze di base relative agli assi culturali siano state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del Regolamento emanato dal MIUR con il decreto del 22 agosto 2007 n.139 che sono: 1.IMPARARE AD IMPARARE, 2.PROGETTARE, 3.COMUNICARE, 4.COLLABORARE E PARTECIPARE, 5.AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE, 6.RISOLVERE PROBLEMI,
7.INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI, 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE.
La certificazione delle competenze di base è coerente con la valutazione finale degli apprendimenti, ma richiede in aggiunta a questa la valutazione delle competenze sviluppate nel biennio dallo studente in termini di capacità di utilizzare le conoscenze e le abilità personali, che afferiscono alla costruzione del sé, sociali, che afferiscono alla relazione con gli altri , e metodologiche che afferiscono al rapporto con la realtà; le competenze chiave di cittadinanza sono verificate in tre ambiti: in situazioni di studio e di “lavoro” e nella formazione personale.
Tale valutazione discende dalla predisposizione di una progettazione curriculare che individui le competenze obiettivo del percorso formativo e di una didattica costantemente finalizzata al raggiungimento delle stesse.
Per accertare i livelli delle competenze raggiunte si tiene conto della seguente griglia:
Ambito | Competenza | Descrittori | Livelli |
COSTRUZIONE DEL SÉ | 1.IMPARARE AD IMPARARE Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. | • Partecipa attivamente alle attività di insegnamento apprendimento, portando contributi personali ed originali, esito di ricerche individuali e di gruppo. • Sa organizzare il suo apprendimento in ordine a tempi, fonti, risorse, tecnologie, reperite anche al di là della situazione scolastica . • Comprende se, come, quando e perché in | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
Ambito | Competenza | Descrittori | Livelli |
una data situazione (studio, lavoro, altro) sia necessario apprendere/acquisire ulteriori conoscenze/competenze . • Comprende se è in grado di affrontare da solo una nuova situazione di apprendimento /acquisizione o deve avvalersi di altri apporti (gruppo, fonti dedicate, strumentazioni). | |||
COSTRUZIONE DEL SÉ | 2.PROGETTARE Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. | • Comprende che, a fronte di una situazione problematica, di studio, di ricerca, di lavoro, di vita, è necessario operare scelte consapevoli, giustificate, progettate, che offrano garanzie di successo . • Conosce e utilizza le diverse fasi della attività progettuale, programmazione, pianificazione, esecuzione, controllo . • Sa elaborare progetti, proponendosi obiettivi, formulando ipotesi, individuando vincoli e opportunità, tracciando percorsi, considerando anche se, come, quando e perché debba operare scelte diverse; sa valutare i risultati raggiunti . • Sa valutare l’efficienza e l’efficacia del processo attivato e del prodotto ottenuto in termini di costi/benefici, degli eventuali impatti e dei suoi effetti nel tempo. | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
RELAZIONE CON GLI ALTRI | 3.COMUNICARE Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico etc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico etc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). | • Comprende messaggi verbali orali e non verbali in situazioni interattive di diverso genere (dalla conversazione amicale informale alle interazioni formalizzate) ed interviene con correttezza, pertinenza, coerenza . • Comprende messaggi verbali scritti (quotidiani, testi di studio, argomentativi, regolativi, narrativi) e misti (cine, tv, informatica, internet) . • Produce messaggi verbali di diversa tipologia, relativi a eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, emozioni . • Transcodifica, riproduce messaggi in un codice diverso rispetto a quello con cui li ha fruiti. | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
RELAZIONE CON GLI ALTRI | 4.COLLABORARE E PARTECIPARE Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei | • Comprende quali atteggiamenti e quali comportamenti assumere in situazioni interattive semplici (io/tu) e complesse (io/voi, gruppo) al fine di apportare un contributo qualificato . • Comprende la validità di opinioni, idee, posizioni, anche di ordine culturale e religioso, anche se non condivisibili . | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
Ambito | Competenza | Descrittori | Livelli |
diritti fondamentali degli altri. | • Partecipa attivamente a lavori di gruppo, motivando affermazioni e punti vista e comprendendo affermazioni e punti di vista altrui, e produce lavori collettivi . • Sa motivare le sue opinioni e le sue scelte e gestire situazioni di incomprensione e di conflittualità. | ||
RELAZIONE CON GLI ALTRI | 5.AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Xxxxxsi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. | • Esprime in autonomia opinioni, riflessioni, considerazioni, valutazioni assumendone la necessaria responsabilità . • E’ consapevole della sua personale identità, dei suoi limiti e delle sue possibilità di studio, di lavoro, di inserimento in sistemi associati organizzati . • Comprende che in una società organizzata esiste un sistema di regole entro cui può agire responsabilmente senza che il personale “Io” subisca limitazioni di sorta . • Comprende ed accetta il sistema di principi e di valori tipico di una società democratica all’interno dei quali rivendica responsabilmente i suoi diritti e attende ai suoi doveri. | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
RAPPORTO CON LA REALTÀ | 6.RISOLVERE PROBLEMI Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline | • Comprende che, a fronte di situazioni affrontabili e risolvibili con procedure standardizzate, esistono situazioni la cui soluzione è possibile analizzando, dati, formulando ipotesi, provando, riprovando e verificando . • Ricorre a quanto ha appreso in contesti pluridisciplinari per affrontare situazioni nuove non risolvibili proceduralmente . • Affronta situazioni problematiche che riguardano il suo vissuto, individuandone le variabili ostative e ricercando e valutando le diverse ipotesi risolutive . • Xxxxxxxxxx quanto ha appreso da soluzione di problemi da lui effettuate, anche con il concorso di altri, in modo da adottare costantemente criteri dati e date modalità operative a fronte di situazioni nuove ed impreviste. | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
RAPPORTO CON LA REALTÀ | 7.INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. | • Comprende come e perché dati e informazioni acquistano significato e valore nelle loro interrelazioni all’interno di specifiche situazioni spazio-temporali . • Comprende come e perché fenomeni, eventi, fatti anche prodotti dall’uomo presentino analogie e differenze sempre riconducibili a sistemi unitari . • Conosce la differenza che corre tra procedure e processi, tra esiti prevedibili, programmati ed attesi ed esiti non programmati e non prevedibili . • Individua in un insieme di dati e/di eventi | □ base □ intermedio □ avanzato □ base non raggiunto |
Ambito | Competenza | Descrittori | Livelli |
analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti la loro natura a volte probabilistica. | |||
RAPPORTO CON LA | 8.ACQUISIRE ED | • Comprende la differenza che corre tra | □ base |
REALTÀ | INTERPRETARE | dato, informazione e messaggio e le | |
L’INFORMAZIONE | diverse funzioni che svolgono all’interno | □ intermedio | |
Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni. | di un campo di comunicazione . • Comprende che un campo di comunicazione è produttivo quando sono attivi i sei fattori: emittente, ricevente, mezzi e canali, messaggio, codice e referente . | □ avanzato □ base non raggiunto | |
• Comprende il ruolo che svolgono | |||
all’interno di un capo di comunicazione le | |||
funzioni linguistiche e gli atti linguistici . | |||
• Comprende le differenze che corrono tra | |||
linguaggi numerici discreti e linguaggi | |||
analogici continui, anche in relazione alle | |||
diverse tecnologie dell’informazione e | |||
della comunicazione. |
Gli strumenti di osservazione/apprezzamento per certificare le competenze sono i seguenti:
• Compiti di realtà (attraverso progetti).
• Prove esperte (attraverso progetti).
• Prove autentiche (attraverso progetti).
• Osservazioni sistematiche.
• Rubriche di valutazione.
• Portfolio (Alternanza Scuola Lavoro)
Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d’età ed hanno superato l’Esame di Stato è rilasciata d’ufficio (vedi allegato).
Per gli alunni e le alunne con disabilità certificata ai sensi della Legge n.104/92 il documento può essere accompagnato da una nota che rapporti i livelli di competenza raggiunti rispetto al PEI.
2.2 Prove comuni di Istituto
Al fine di monitorare l’acquisizione delle competenze essenziali relative alle singole discipline dei diversi corsi di studio e di confrontare le pratiche valutative, nell’Istituto si somministrano alcune tipologie di prove comuni di Istituto, elaborate dai docenti. Le prove comuni vengono decise nell’ambito di ciascun dipartimento. Tali prove, assieme alle griglie di valutazione, vengono costruite tenendo conto dei seguenti elementi:
• costruzione delle prove su competenze, che lo stesso Dipartimento ritiene essenziali per gli apprendimenti della disciplina oggetto della prova;
• valorizzazione nell’ambito della valutazione, della capacità di far uso di quanto appreso in contesi diversi da quelli noti (competenza).
Le prove comuni di Istituto vengono deliberate ogni anno, nei primi mesi di scuola, da parte dei Dipartimenti. In tale contesto, si deliberano anche le modalità ed il calendario di somministrazione.
Sempre nel Dipartimento si monitorano e discutono i risultati conseguiti e la qualità degli apprendimenti conseguiti, nell’ottica di considerare l’apprendimento di determinate competenze un processo da governare collegialmente. Lo stesso Dipartimento individua punti critici e percorsi di miglioramento da attuare nel successivo a.s.
2.3 Certificazione delle Competenze di alternanza scuola lavoro
La certificazione delle competenze di alternanza scuola lavoro è il risultato finale di un processo articolato nelle seguente fasi:
• descrizione delle competenze attese al termine del percorso, sia quelle specifiche che trasversali;
• programmazione degli strumenti e azioni di osservazione;
• verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie;
• accertamento delle competenze in uscita.
Il processo di certificazione ed i soggetti coinvolti sono richiamati dalla convenzione stipulata dall’istituzione scolastica con l’ente, che ospita gli studenti impegnati nel percorso.
Le competenze obiettivo, le procedure di verifica e i criteri di valutazione sono condivisi con il tutor scolastico ed esplicitati nelle schede progettuali dei percorsi. Gli esiti sono valutati con modalità strutturate e strumenti ricorrenti (ad es. le prove esperte, le schede di osservazione, i diari di bordo) che vengono adattati al percorso svolto. I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione delle competenze attraverso la quale il tutor formativo esterno, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, «…fornisce all’istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi».
Per la validità del percorso di ASL è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto. Se si svolge durante l’attività didattica, la presenza dell’alunno in alternanza va computata ai fini del raggiungimento del limite minimo di frequenza per la validità dell’anno scolastico. Se si svolge durante la sospensione delle attività didattiche, la presenza dell’alunno, registrata presso la struttura ospitante, concorre alla validità del solo percorso di alternanza.
Gli esiti del percorso sono riportati nella certificazione delle competenze di alternanza scuola lavoro, che utilizza un modello elaborato d’intesa tra la Scuola e il Soggetto ospitante, compilata dal tutor esterno. Il modello, riportato in allegato, fa riferimento agli elementi minimi di attestazione indicati dall’art. 6 del decreto legislativo 13/2013, che sono:
• i dati anagrafici dello studente destinatario del percorso di alternanza scuola lavoro;
• i dati dell’istituto scolastico;
• i riferimenti alla tipologia e ai contenuti dell’accordo che ha permesso il percorso in alternanza;
• i dati relativi ai contesti di lavoro in cui il percorso si è svolto, le modalità di apprendimento e valutazione delle competenze;
• la lingua utilizzata nel contesto lavorativo.
• le caratteristiche del percorso e le competenze obiettivo
La certificazione delle competenze deve essere acquisita per gli scrutini finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi e, comunque, entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato.
Il tutor scolastico provvede per ogni classe del triennio a:
• registrare il numero di ore effettuate da ogni studente;
• raccogliere gli esiti delle valutazioni effettuate, per ogni studente, da parte del tutor esterno e la documentazione afferente al percorso e ogni ulteriore elemento utile alla valutazione dell’ASL;
• monitora l’andamento dei percorsi e la partecipazione degli studenti;
• relaziona sullo stato di sviluppo delle competenze trasversali relative all’ASL e sui risultati raggiunti supportando il Consiglio di Classe nella valutazione complessiva dello sviluppo dello studente, anche con riferimento alle ricadute sulla valutazione delle singole discipline e del comportamento.
La predisposizione e raccolta della documentazione e la registrazione delle ore, attraverso l’applicativo del registro elettronico sono necessarie alla predisposizione del Portfolio dello studente.
2.4 Esame di Stato
L'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado dell’Istituto:
• verifica i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun candidato in relazione alle conoscenze, abilità e competenze proprie di ogni indirizzo di studi;
• svolge una funzione orientativa per il proseguimento degli studi di ordine superiore ovvero per l'inserimento nel mondo del lavoro;
• tiene conto anche della partecipazione alle attività di alternanza scuola-lavoro;
• tiene conto dello sviluppo delle competenze digitali e del Curriculum dello studente;
• tiene conto delle attività svolte nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione».
Criteri per l’Ammissione dei candidati interni
Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo, le studentesse e gli studenti che hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in non ammissioni alla classe successiva nei due anni predetti.
• frequenza dell'ultimo anno di corso dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado dell’Istituto;
• frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, ferme restando le deroghe si cui al punto 3.7 del presente Protocollo;
• partecipazione, durante l'ultimo anno di corso, alle prove predisposte dall'INVALSI;
• svolgimento delle attività di ASL previste dall'indirizzo di studio;
• votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate, con l'attribuzione di un unico voto, secondo l'ordinamento vigente, e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Criteri per la delibera del Consiglio di classe di ammissione in caso di valutazione inferiore a sei decimi in un gruppo di discipline:
• il Consiglio di Classe ritiene che lo studente o la studentessa abbia le potenzialità per sostenere con profitto l’Esame di Stato
• il Consiglio di Classe ritiene che la valutazione insufficiente dipenda da eventi involontari che abbiano impedito la fruizione continuativa dell’azione didattica;
• il Consiglio di Classe ritiene che il percorso dello studente o della studentessa sia nel complesso soddisfacente.
Attribuzione del credito scolastico
Nello scrutinio finale degli ultimi tre anni di corso il Consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito scolastico . I crediti scolastici sono assegnati sulla base della media dei voti, comprensiva del voto di comportamento. Il consiglio
di classe può integrare il voto assegnato – all’interno della fascia di votazione conseguita – sulla base di crediti formativi documentati per attività extrascolastiche. I termini di attribuzione del credito sono i seguenti:
Media | Crediti 3^ anno | Crediti 4^ anno | Crediti 5^ anno |
6 | 7 - 8 | 8 - 9 | 9 - 10 |
6 < M ≤ 7 | 8 - 9 | 9 - 10 | 10 - 11 |
7 < M ≤ 8 | 9 - 10 | 10 - 11 | 11 - 12 |
8 < M ≤ 9 | 10 - 11 | 11 - 12 | 13 - 14 |
9 < M ≤ 10 | 11 - 12 | 12 - 13 | 14 - 15 |
Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito è attribuito, per l'anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso.
In fase di scrutinio finale, in base alle indicazioni deliberate dal Collegio Docenti, i Consigli di Classe possono attribuire il credito formativo in relazione alle seguenti esperienze:
✓ attività didattico/ culturali: partecipazione a olimpiadi o gare a livello regionale o nazionale;
✓ conseguimento di certificazioni linguistiche esterne;
✓ attività lavorative o stage;
✓ attività del volontariato, della solidarietà, della cooperazione;
✓ attività sportive: partecipazione a gare a livello agonistico;
✓ attività di rappresentante di classe o d’istituto;
✓ attività di tutor delle classi prime;
✓ attività di studio assistito per gli studenti e le studentesse della scuola a titolo gratuito nella/e discipline in cui riporta con continuità valutazioni buone o ottime.
Si fa osservare, altresì, che il credito scolastico:
• non può servire per saldare un debito formativo o per integrare la media dei voti, perché si tratta di due capitoli diversi del profitto scolastico;
• non consente allo studente di collocarsi nella banda di oscillazione superiore. La banda di appartenenza è determinata dalla media dei voti dello scrutinio finale; il credito scolastico è un punteggio aggiuntivo che permette, eventualmente, di collocarsi soltanto al limite superiore di questa fascia.
Per i candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2018/2019 il MIUR ha creato una tabella di conversione, in modo che per ogni studente sia calcolato il numero di crediti e quindi il punteggio corrispondente ai crediti già acquisiti. Si riporta di seguito tale tabella:
Regime transitorio per l'Esame di Stato a.s. 2018/2019 | ||
somma dei crediti 3^ anno (a.s. 16/17) e 4^anno (a.s. 17/18) | nuovi crediti attribuiti per il 3^ 4^ anno (totale) | |
6 | 15 | |
7 | 16 | |
8 | 17 | |
9 | 18 | |
10 | 19 | |
11 | 20 | |
12 | 21 | |
13 | 22 | |
14 | 23 | |
15 | 24 | |
16 | 25 |
2.5 Prove standardizzate nazionali (INVALSI)
L’Istituto, come da D. Lgs 62/17, partecipa alle prove nazionali INVALSI :
• classi seconde di tutte gli indirizzi: italiano, matematica
• classi quinte di tutti gli indirizzi: italiano, matematica, inglese.
La partecipazione alle Prove INVALSI non è condizione indispensabile per l’ammissione agli Esami di Stato, fino a nuove disposizioni..
La somministrazione delle prove avviene nelle date e secondo le modalità stabilite annualmente dall’Invalsi.
La somministrazione, computer based, sarà organizzata ogni a.s. con apposita determinazione del D.S., con lo scopo di:
• assicurare l’efficacia e l’efficienza delle rilevazioni;
• abbattere i fattori di cheating;
• garantire la regolarità delle operazioni.
La correzione delle domande aperte e chiuse è totalmente centralizzata e non è richiesto alcun intervento da parte dei docenti.
Allievi Disabili (certificati ai sensi della legge n. 104/1992).
In coerenza e continuità con quanto previsto nel PEI, lo studente disabile che svolge la prova INVALSI CBT, può usufruire di una o più delle seguenti misure compensative:
– sintetizzatore vocale che legge quanto visualizzato sullo schermo;
– tempo aggiuntivo (15 minuti per Italiano e 15 minuti per matematica).
La scuola può predisporre proprie prove per gli allievi disabili in formato cartaceo o elettronico (su piattaforma della scuola), i cui dati NON devono essere trasmessi a INVALSI.
Allievi DSA (certificati ai sensi della legge n. 170/2010).
Gli allievi DSA svolgono le prove INVALSI CBT con l’eventuale adozione delle misure compensative individuate nell’Elenco studenti elettronico
Le alunne e gli alunni con DSA, dispensati o esonerati dalla prova scritta di lingua straniera, non sostengono la prova nazionale di lingua inglese.
3 LIVELLO INFORMATIVO
3.1 Forme di comunicazione alle famiglie
Tutte le informazioni in merito alla valutazione del percorso scolastico delle studentesse e degli studenti, con particolare riguardo alle votazioni delle diverse prove di verifica dell’apprendimento, ai risultati dei percorsi di recupero, agli atteggiamenti e ai comportamenti tenuti dagli studenti nel corso di tutte le attività organizzate dalla scuola, sono portate a conoscenza delle famiglie con le modalità sottoelencate:
• ricevimenti individuali con cadenza settimanale;
• ricevimenti collegiali pomeridiani;
• convocazioni della famiglia per comunicazioni su argomenti specifici decisi dal Consiglio di classe/docenti;
• comunicazioni automatiche su registro elettronico
Sia i ricevimenti individuali che quelli pomeridiani sono prenotabili da registro elettronico. Le convocazioni sono effettuate via email a cura del coordinatore di classe.
Il calendario relativo agli incontri di informazione con le famiglie viene reso pubblico tramite pubblicazione sul sito dell’Istituto.
Appuntamenti ulteriori con i docenti e con il D.S. possono essere sempre concordati dalle famiglie tramite richiesta all’URP dell’Istituto.
I docenti sono sempre disponibili ed obbligati a fornire appuntamenti per colloqui con le famiglie, anche oltre le date inserite a calendario.
4 ALLEGATI
4.1 ALLEGATO 1 CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
LICEO SCIENTIFICO STATALE “PLINIO SENIORE”
Xxx Xxxxxxxxxx, 000 - 00000 XXXX - IX DISTRETTO
tel. 00000000000 - xxxx00000x@xxxxxxxxxx.xx www. xxxxxxxxxxx.xxx.xx
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
acquisite nell'assolvimento dell’obbligo di istruzione Anno Scolastico 2018/2019
N°………………
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
visto il regolamento emanato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139;
visti gli atti di ufficio;
CERTIFICA
che l. studente/ssa
cognome……………………….............................nome ……………………………………………………
nato/a il ….../....../…..., a ….……………………………….. Stato ...……………………………………..
iscritto/a presso questo Istituto nella classe II sez.
indirizzo di studio ……………………………………………………………………………..
nell'anno scolastico 2018/2019
nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate.
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI (1) | |
ASSE DEI LINGUAGGI | LIVELLI |
lingua italiana • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi | □ Livello base □ Livello intermedio □ Livello avanzato □ Livello base non raggiunto perché |
lingua straniera • Utilizzare la lingua* per i principali scopi comunicativi ed operativi | □ Livello base □ Livello intermedio □ Livello avanzato □ Livello base non raggiunto perché |
altri linguaggi • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario • Utilizzare e produrre testi multimediali | □ Livello base □ Livello intermedio □ Livello avanzato □ Livello base non raggiunto perché |
ASSE MATEMATICO | LIVELLI |
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni • Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico | □ Livello base □ Livello intermedio □ Livello avanzato □ Livello base non raggiunto perché |
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO | LIVELLI |
• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate | □ Livello base □ Livello intermedio □ Livello avanzato □ Livello base non raggiunto perché |
ASSE STORICO-SOCIALE | LIVELLI |
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica | □ Livello base □ Livello intermedio □ Livello avanzato |
attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio | □ Livello base non raggiunto perché |
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi;
7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).
Roma,
SCOLASTICO
IL DIRIGENTE
(1) livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:
LIVELLO BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione
LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
LIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Es. proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
* Specificare la prima lingua straniera studiata.
Documento da scaricare:
certificato delle competenze del bienn
4.2 ALLEGATO2 Certificazione del Diploma di superamento dell’Esame di Stato
Documento da scaricare:
175_2009-03-03 DM
n°26 Certificazione di
4.3 ALLEGATO 3: Certificazione delle competenze di alternanza scuola-lavoro
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE dell’UNIVERSITA’ e della RICERCA SCIENTIFICA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL LAZIO
LICEO SCIENTIFICO STATALE “ PLINIO SENIORE ”
Xxx Xxxxxxxxxx, 000 - 00000 Xxxx - IX Distretto
Tel 00.000000000 e-mail:xxxx00000x@xxxxxxxxxx.xx pec:xxxx00000x@xxx.xxxxxxxxxx.xx
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
A.S. 2017-2018
STUDENTE:
luogo e data di nascita: città di residenza: indirizzo:
codice fiscale: classe frequentata:
PERCORSO:
Ente/Struttura ospitante:
Tipologia del percorso | Alternanza scuola lavoro Impresa formativa simulata |
Periodo del percorso | dal ……………al ……………….. |
Durata | …… ore |
Accordo che ha permesso il percorso di alternanza | Convenzione del |
Contesto in cui il percorso di alternanza scuola lavoro si è svolto | a)Azienda b)Laboratorio c) Aula d)Territorio e)Paese estero f)Studio professionale g) altro |
Modalità di valutazione delle competenze | a) Test b) schede c) esame d)altro … |
acquisite | |
Lingua utilizzata nel contesto lavorativo | a)Italiano b) altra lingua (specificare) |
Soggetto promotore:
data rilascio certificazione:
Timbro e firma del Rappresentante Legale Il Dirigente Scolastico
Tutor scolastico:
Azienda/Struttura ospitante:
Timbro e firma del Rappresentante Legale Il Rappresentante Legale
Tutor aziendale:
Funzione/Ruolo all'interno della struttura:
DESCRIZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE AL TERMINE DEL PERCORSO
RUBRICA DELLE COMPETENZE
Legenda: 0 = non valutabile, 1-5 = insufficiente, 6 = sufficiente, 7= discreto, 8= buono, 9-10= ottimo
Descrizione e obiettivi del percorso | |
Attività e compiti svolti | |
Staff |
Competenze specifiche | Livello di competenza |
Competenze trasversali | Livello di competenza |
Comprendere i compiti, il significato e i registri di messaggi in un contesto diverso da quello scolastico | |
Interagire con capacità di ascolto dell'interlocutore, di argomentazione del proprio punto di vista e di comunicazione efficace e adeguata alla situazione | |
Collegare le conoscenze disciplinari con le nuove conoscenze acquisite e con le esperienze fatte nei contesti diversi da quello scolastico | |
Selezionare fonti dirette e indirette, di diverso tipo e ambito disciplinare e utilizzarle per trarne informazioni utili al compito | |
Organizzare, rielaborare ed interpretare le informazioni con l'aiuto di strategie metodologiche e l'utilizzo di tecnologie digitali | |
Gestire le proprie capacità di concentrazione e lo stress | |
Programmare e rispettare i tempi di lavoro |
Operare con concretezza | |
Operare con creatività ed innovazione | |
Progettare e realizzare attività relazionandosi in maniera cooperativa con tutor, collaboratori e compagni | |
Individuare i problemi e le migliori soluzioni confrontandosi con gli altri | |
Individuare opportunità in funzione delle proprie attitudini e interessi personali | |
Agire in modo autonomo e responsabile (puntualità e rispetto delle regole, delle persone e dell'ambiente) | |
Comunicare e socializzare esperienze e saperi | |
Partecipare al lavoro di gruppo proponendo e negoziando per realizzare il compito | |
Comprendere il significato e l'utilità delle regole a tutela della sicurezza della persona e della collettività |
Data di rilevazione Firma
Documento da scaricare:
modello di certificazione delle co
5 APPENDICE Le Competenze nell’attuale Ordinamento
L’attuale sistema educativo nazionale di istruzione e formazione prevede l’obbligo della Certificazione delle Competenze raggiunte nei Licei per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione della durata di 10 anni, quindi al termine del biennio (D.M. 139/2007 e D.M. 9/2010). Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d’età ed hanno superato l’Esame di Stato è rilasciata d’ufficio
Il DPR 122/2009 prevede la compilazione da parte dei consigli di classe, al termine delle operazioni di scrutinio finale, “della certificazione delle competenze” con l’attribuzione dei livelli raggiunti, da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti espressa in decimi. Le schede sono conservate agli atti dell'istituzione scolastica.
Le Indicazioni nazionali per i Licei DPR 89/2010, le Linee Guida e il DPR 275/1999 sono le fonti normative di riferimento per l’apprendimento per competenze, laddove le stesse progettano e realizzano interventi per garantire il “successo formativo” di ciascuno sia nell’orientamento alla vita che nell’orientamento al lavoro. La competenza dello studente è la prestazione complessa come esito di conoscenze ed abilità apprese e consolidate raggiunta dal soggetto in apprendimento.
La certificazione per competenze nasce in Europa per poi essere recepita dall’Italia: infatti la raccomandazione del Consiglio Consiglio dell’UE del 22 maggio 2018 relativa alle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” individua 8 competenze chiave di cittadinanza per l’apprendimento permanente sotto elencate:
• Comunicazione nella madre lingua
• Comunicazione nelle lingue straniere
• Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie
• Competenza digitale
• Imparare ad imparare
• Competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica
• Spirito di iniziativa e Imprenditorialità
• Consapevolezza ed Espressione culturale
In Italia sono individuate 8 competenze chiave di cittadinanza e 16 competenze culturali in ordine ai 4 assi pluridisciplinari, linguistico, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale, che vengono accertate e certificate sulla base del modello DM n. 9 del 27 gennaio 2010.
I livelli di competenze di base oggetto di rilascio di certificazione sono di tre tipi: BASE, INTERMEDIO E AVANZATO.
• LIVELLO DI BASE: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto” con l’indicazione della relativa motivazione : voto corrispondente 6.
• LIVELLO INTERMEDIO: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite: voto corrispondente 7-8.
• LIVELLO AVANZATO: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. Specificare la prima lingua straniera studiata: voto corrispondente 9-10.
Il modello predisposto dal MIUR certifica le competenze di base ed i relativi livelli raggiunti in relazione ai 4 assi culturali, dichiarando l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza (1. Imparare ad imparare,
2. Progettare, 3. Comunicare, 4. Collaborare e partecipare, 5. Agire in modo autonomo e responsabile, 6.
Risolvere problemi, 7. Individuare collegamenti e relazioni, 8. Acquisire ed interpretare l’informazione) in quanto esse costituiscono la base su cui si innestano le competenze culturali di base
Per accertare i livelli raggiunti dallo studente al termine dell’obbligo di istruzione in relazione alle competenze chiave di cittadinanza, che sono ricondotte nel D.M. 139/2007 ai tre ambiti della COSTRUZIONE DEL SE, della RELAZIONE CON GLI ALTRI, del RAPPORTO CON LA REALTA’, è necessario
tenere conto di specifici indicatori per la competenza:
1. COSTRUZIONE DEL SÉ (formazione, autonomia e responsabilità)
1.IMPARARE AD IMPARARE
L’alunno:
• partecipa attivamente alle attività di insegnamento apprendimento, portando contributi personali ed originali, esito di ricerche individuali e di gruppo
• organizza il suo apprendimento in ordine a tempi, fonti, risorse, tecnologie, reperite anche al di là della situazione scolastica
• comprende se, come, quando e perché in una data situazione (studio, lavoro, altro) sia necessario apprendere/acquisire ulteriori conoscenze/competenze
• comprende se è in grado di affrontare da solo una nuova situazione di apprendimento/acquisizione o deve avvalersi di altri apporti (gruppo, fonti dedicate, strumentazioni).
2.PROGETTARE
L’alunno:
• comprende che, a fronte di una situazione problematica, di studio, di ricerca, di lavoro, di vita, è necessario operare scelte consapevoli, giustificate, progettate, che offrano garanzie di successo
• conosce e utilizza le diverse fasi della attività progettuale, programmazione, pianificazione, esecuzione, controllo
• sa elaborare progetti, proponendosi obiettivi, formulando ipotesi, individuando vincoli e opportunità, tracciando percorsi, considerando anche se, come, quando e perché debba operare scelte diverse; sa valutare i risultati raggiunti
• sa valutare l’efficienza e l’efficacia del processo attivato e del prodotto ottenuto in termini di costi/benefici, degli eventuali impatti e dei suoi effetti nel tempo.
2. RELAZIONE CON GLI ALTRI 3.COMUNICARE
L’alunno:
• comprende messaggi verbali orali e non verbali in situazioni interattive di diverso genere (dalla conversazione amicale informale alle interazioni formalizzate) ed interviene con correttezza, pertinenza, coerenza
• comprende messaggi verbali scritti (quotidiani, testi di studio, argomentativi, regolativi, narrativi) e misti (cine, tv, informatica, internet)
• produce messaggi verbali di diversa tipologia, relativi a eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, emozioni
• transcodifica, riproduce messaggi in un codice diverso rispetto a quello con cui li ha fruiti.
4.COLLABORARE E PARTECIPARE
L’alunno:
• comprende quali atteggiamenti e quali comportamenti assumere in situazioni interattive semplici (io/tu) e complesse (io/voi, gruppo) al fine di apportare un contributo qualificato
• comprende la validità di opinioni, idee, posizioni, anche di ordine culturale e religioso, anche se non condivisibili
• partecipa attivamente a lavori di gruppo, motivando affermazioni e punti vista e comprendendo affermazioni e punti di vista altrui, e produce lavori collettivi
• sa motivare le sue opinioni e le sue scelte e gestire situazioni di incomprensione e di conflittualità.
5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
L’alunno:
• esprime in autonomia opinioni, riflessioni, considerazioni, valutazioni assumendone la necessaria responsabilità
• è consapevole della sua personale identità, dei suoi limiti e delle sue possibilità di studio, di lavoro, di inserimento in sistemi associati organizzati
• comprende che in una società organizzata esiste un sistema di regole entro cui può agire responsabilmente senza che il personale “Io” subisca limitazioni di sorta
• comprende ed accetta il sistema di principi e di valori tipico di una società democratica all’interno dei quali rivendica responsabilmente i suoi diritti e attende ai suoi doveri.
3. RAPPORTO CON LA REALTA’ (le cose i fenomeni e gli eventi) l’istruzione:
6.RISOLVERE PROBLEMI
L’alunno:
• comprende che, a fronte di situazioni affrontabili e risolvibili con procedure standardizzate, esistono situazioni la cui soluzione è possibile analizzando, dati, formulando ipotesi, provando, riprovando e verificando
• ricorre a quanto ha appreso in contesti pluridisciplinari per affrontare situazioni nuove non risolvibili proceduralmente
• affronta situazioni problematiche che riguardano il suo vissuto, individuandone le variabili ostative e ricercando e valutando le diverse ipotesi risolutive
• xxxxxxxxxx quanto ha appreso da soluzione di problemi da lui effettuate, anche con il concorso di altri, in modo da adottare costantemente criteri dati e date modalità operative a fronte di situazioni nuove ed impreviste.
7.INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
L’alunno:
• comprende come e perché dati e informazioni acquistano significato e valore nelle loro interrelazioni all’interno di specifiche situazioni spazio-temporali
• comprende come e perché fenomeni, eventi, fatti anche prodotti dall’uomo presentino analogie e differenze sempre riconducibili a sistemi unitari
• conosce la differenza che corre tra procedure e processi, tra esiti prevedibili, programmati ed attesi ed esiti non programmati e non prevedibili
• in un insieme di dati e/di eventi individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti la loro natura a volte probabilistica.
8.ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE
L’alunno:
• comprende la differenza che corre tra dato, informazione e messaggio e le diverse funzioni che svolgono all’interno di un campo di comunicazione
• comprende che un campo di comunicazione è produttivo quando sono attivi i sei fattori: emittente, ricevente, mezzi e canali, messaggio, codice e referente
• comprende il ruolo che svolgono all’interno di un capo di comunicazione le funzioni linguistiche e gli atti linguistici
• comprende le differenze che corrono tra linguaggi numerici discreti e linguaggi analogici continui, anche in relazione alle diverse tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, progettano il curricolo con il fine di definire:
✓ l’esame della situazione iniziale dello studente con l’analisi dei livelli di partenza o dei prerequisiti
✓ gli obiettivi da selezionare o costruire nel contesto delle finalità di fine obbligo DM. 139/07 e DM 9/10
✓ il percorso con i contenuti mono e pluridisciplinari, la definizione dei metodi, dei mezzi, dei tempi, e dei criteri di verifica
✓ le azioni dell’istituzione scolastica per l’autovalutazione formativa – valutazione del sistema
✓ le competenze con misurazione (voto con prova riassuntiva di attività di studio e di ricerca attiva), valutazione (giudizio cioè esito di un lungo periodo di osservazioni sistematiche) e certificazione finale (attestato).
A tal fine il Collegio dei docenti promuove specifici percorsi, coerentemente con quanto specificato nel RAV d’Istituto e il PM, al fine di certificare le competenze attraverso l’implementazione di progetti, laboratori ed attività di educazione alla legalità e di valorizzazione delle educazioni.
I livelli EQF coincidono con le competenze certificate nel nostro Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione come sotto indicato:
Livello 2: Termine del primo biennio dell’istruzione di secondo grado: (certificazione dell’obbligo di istruzione decennale a 16 anni) EQF 2
Livello 4: Termine del quinto anno (esame di stato) EQF 4
Ad ogni livello corrispondono differenti ambiti di competenze, conoscenze ed abilità. Livello 2: EQF 2 (certificazione dell’obbligo di istruzione decennale a 16 anni)
CONOSCENZE pratiche di base in un ambito di studio
ABILITA’ cognitive e pratiche di base necessarie per utilizzare le informazioni rilevanti, al fine di svolgere compiti e risolvere problemi
COMPETENZE - studiare, sotto una supervisione diretta, con una certa autonomia Livello 4: EQF 4 (diploma di istruzione quinquennale )
CONOSCENZE - pratiche e teoriche in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio
ABILITA’ – una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per creare soluzioni a problemi specifici in un ambito di lavoro o di studio
COMPETENZE – sapersi gestire autonomamente nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggette a cambiamento; sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative e di studio.
E’ importante acquisire dati statistici oggettivi confrontabili in verticale e in orizzontale sul livello delle competenze raggiunte.
Gli strumenti di osservazione/apprezzamento PER CERTIFICARE LE COMPETENZE SONO I SEGUENTI:
• Compiti di realtà (attraverso progetti).
• Prove esperte (attraverso progetti).
• Prove autentiche (attraverso progetti).
• Osservazioni sistematiche.
• Rubriche di valutazione.
• Portfolio (Alternanza Scuola Lavoro)
Indicatori per l’osservazione sistematica
• Autonomia: reperisce materiali e strumenti utili e sa usarli.
• Relazione: cerca/offre cooperazione per la soluzione del problema.
• Partecipazione: è presente e attivo nel lavoro.
• Responsabilità: rispetta i tempi e le fasi assegnate, porta a termine i propri lavori.
• Flessibilità: reagisce positivamente agli imprevisti, sfrutta le opportunità, riorganizza il lavoro.
• Consapevolezza: agisce con intenzionalità, ha consapevolezza degli effetti delle sue azioni.
La certificazione delle competenze rilasciata al termine del secondo ciclo, inserita nel Curriculum delle Studentesse e degli Studenti di cui all’art. 21 del D. Lgs 62/2017, è integrata da una sezione, sempre redatta dall’INVALSI, in cui si descrivono i livelli di competenza raggiunti dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica e da un'ulteriore sezione. sempre redatta da INVALSI, in cui si certificano le abilità di comprensione ed uso della lingua inglese.
Per gli alunni e le alunne con disabilità, certificata ai sensi della Legge n.104/92, il documento può essere accompagnato da una nota che rapporti i livelli di competenza raggiunti rispetto al PEI.