ACCORDO FORMATIVO PER LE ESPERIENZE DI MOBILITÀ STUDENTESCA INDIVIDUALE
Allegato 4
ACCORDO FORMATIVO PER LE ESPERIENZE DI MOBILITÀ STUDENTESCA INDIVIDUALE
Nome e cognome dell’alunno | |
Classe | |
E-mail studente | |
Recapiti telefonici dello studente | |
Recapiti della famiglia o di chi ne fa le veci | |
Associazione di riferimento | |
Programma e Destinazione | |
Data inizio e conclusione del soggiorno all’estero | |
Nome ed e-mail del docente tutor a cui l’alunno si impegna a riferire durante il soggiorno di studio all’estero | |
Nome ed indirizzo della scuola ospitante (da inserire appena possibile) |
Il seguente accordo viene condiviso e sottoscritto dallo studente partecipante ad un programma di mobilità individuale, dalla sua famiglia, dalla scuola, al fine di:
● concordare un iter formativo personalizzato, trasparente e vincolante, volto a valorizzare l’esperienza all’estero nelle procedure di riammissione nella classe di origine;
● chiarire gli obiettivi formativi disciplinari e trasversali relativi al soggiorno di studio all’estero e le modalità e i criteri per la valutazione;
● promuovere un clima sereno e fiducioso, di reciproco rispetto e collaborazione, in presenza di esperienze di mobilità individuale fortemente sostenute dall’Unione Europea;
● valorizzare le potenzialità di tali esperienze ai fini di una ricaduta nell’intera comunità scolastica e nel territorio.
Lo studente si impegna a:
● frequentare regolarmente, con interesse e partecipazione la scuola ospitante all’estero;
● informare con regolarità il Consiglio di Classe, tramite il tutor, dell’andamento scolastico nella scuola ospitante sulle materie che sta seguendo, i progetti, i laboratori, gli apprendimenti linguistici, le competenze acquisite (linguistiche, tecnologiche, sociali, disciplinari, etc.);
● trasmettere alla scuola italiana un certificato di frequenza ed eventuali valutazioni rilasciate dalla scuola estera nel corso dell’anno;
● richiedere alla scuola ospitante e trasmettere tempestivamente alla segreteria, a conclusione della propria esperienza, la documentazione utile al riconoscimento, alla valutazione e alla valorizzazione degli studi compiuti all’estero.
La famiglia si impegna a:
● curare con particolare attenzione gli atti burocratici (iscrizione, comunicazioni, etc.);
● mantenere contatti con cadenza regolare con il tutor per aggiornarlo sull’andamento dell’esperienza all’estero del/la proprio/a figlio/a;
● sostenere e sollecitare, se necessario, il passaggio di informazioni fra lo studente all’estero, la scuola e l’associazione di riferimento.
Il Dirigente Scolastico e il Consiglio di Classe si impegnano a:
● incaricare un docente (tutor o coordinatore di classe) come figura a cui lo studente e la famiglia possano fare riferimento durante il periodo di studio all’estero;
● indicare nel più breve tempo possibile alcuni contenuti irrinunciabili di apprendimento per le discipline del piano si studi italiano che non verranno seguite durante il soggiorno all’estero;
● indicare all’alunno, non appena possibile, le modalità ed i tempi per l’eventuale attività di recupero e per la verifica finale;
● esprimere una valutazione globale, che tenga conto del percorso di studio compiuto all’estero e dell’accertamento sui contenuti disciplinari irrinunciabili, valorizzando la trasferibilità delle competenze;
● curare la valorizzazione dell’esperienza nella classe attraverso attività di disseminazione del percorso scolastico realizzato all’estero e nel documento di presentazione all’Esame di Stato.
Ai fini della valutazione per l’ammissione alla classe successiva e per l’assegnazione del credito scolastico relativo all’anno frequentato all’estero, il Consiglio di Classe terrà conto:
● del certificato di frequenza rilasciato dalla scuola estera;
● delle valutazioni formali (ed eventualmente informali) rilasciate alla scuola estera nel corso dell’anno;
● delle relazioni periodiche inviate da un tutor estero e/o dall’alunno relativamente all’andamento dell’esperienza di studio all’estero e al suo rendimento scolastico;
● dell’attestato di frequenza e valutazione finale rilasciato dalla scuola estera;
● della eventuale relazione scritta dello studente sull’esperienza all’estero, consegnata al Consiglio di Classe poco dopo il rientro;
● degli esiti del colloquio con il Consiglio di Classe prima dell’inizio delle attività didattiche.
Erba,
Il Dirigente Scolastico Lo studente Il docente tutor
Madre Padre