CONVENZIONE OPERATIVA TRA
CONVENZIONE OPERATIVA TRA
la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (di seguito denominato DARA) con sede e domicilio fiscale in xxx xxxxx Xxxxxxxxx x. 0, 00000 XXXX, agli effetti del presente atto rappresentata dal Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, Consigliere Xxxxxxx Xxxxxx come da decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 2017, registrato alla Corte dei Conti il 9 febbraio 2017, n. 319,
E
l’Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale (di seguito nominato IBAF), l’Istituto di Biologia Agro - ambientale e Forestale (di seguito IBAF), nell’ambito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (di seguito CNR), codice fiscale 80054330586, con sede e domicilio fiscale in Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx 0, xxx 00000 Xxxxxx (XX), agli effetti del presente atto rappresentato dal Direttore Xxxxxx Xxxxxxxx.
Premesso che
• l’art. 7, comma 19, del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha soppresso l'Ente Italiano Montagna (EIM), prevedendo la successione a titolo universale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
• il medesimo art. 7, comma 19 del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78 stabilisce che le risorse strumentali e di personale dell’EIM, ivi in servizio, sono trasferite al Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ora DARAS - e che le date di effettivo esercizio delle funzioni trasferite sono da stabilirsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri;
• l’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che le funzioni dell’EIM previste dall’art. 1, comma 1279, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono trasferite al Dipartimento per gli affari regionali della medesima Presidenza, con decorrenza 1 dicembre 2010;
• l’art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010 stabilisce che, ai fini dello svolgimento delle funzioni dell’EIM, il Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri potrà stipulare apposite convenzioni con gli enti e le istituzioni di ricerca;
• il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 27 gennaio 2017, registrato alla Corte dei Conti il 9 febbraio 2017, n. 319, ha conferito al xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx – Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri – l’incarico di Capo del DARA, assegnando la titolarità del Centro di responsabilità amministrativa n. 7, del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
• ai sensi dell’art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 2010, il DARA intende avvalersi dell’IBAF per le proprie finalità istituzionali ed in particolare per dare continuità alle competenze dell’EIM nelle attività di ricerca sui territori montani, per la
realizzazione di politiche pubbliche nazionali, regionali e locali di sviluppo, promozione e tutela dei territori montani;
• Il Dipartimento è interessato a sviluppare studi e ricerche su temi collegati alla green economy e allo sviluppo delle comunità “green” nel contesto montano e rurale, e ciò anche a seguito dell’impegno del DARA nel predisporre le basi per una Strategia nazionale per le Green Community, così come previsto dall’art.72 alla finanziaria 2016 (legge n. 221 del 28 dicembre 2015);
• l’IBAF ha una lunga tradizione nello svolgimento di studi riguardanti gli ecosistemi agro- ambientali e forestali con progetti di ricerca anche di carattere applicativo che riguardano la bio economia e si innestano sul tema più ampio della “green economy”;
• l’IBAF ha sviluppato negli ultimi anni un filone di ricerca riguardante lo sviluppo del territorio rurale e montano ponendo particolare attenzione alle implicazioni socio economiche delle politiche di sviluppo. L’attività più recente ha riguardato l’analisi degli strumenti di policy a sostegno dello sviluppo rurale: sono state esaminate sia la dimensione finanziaria (allocazione delle risorse) sia quella inerente alla sostenibilità dell’agricoltura e delle foreste nelle aree montane. Queste ultime sono aree di interesse alle quali l’IBAF intende dare continuità nella ricerca approfondendo gli aspetti connessi alla sostenibilità nella gestione delle risorse dei territori montani anche nell’ottica di concorrere alla definizione di una strategia delle green community;
• l’art. 15 della legge n. 241/1990, prevede che le pubbliche Amministrazioni possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
TUTTO CIÒ PREMESSO
LE PARTI CONVENGONO CHE
Art. 1 (Premesse)
• Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto e si intendono integralmente trascritte nel presente articolo.
• Art. 2 (Finalità)
1. Il fine della Convenzione è assicurare lo svolgimento delle funzioni di competenza del soppresso EIM e trasferite al Dipartimento, per la realizzazione di politiche nazionali, regionali e locali di sviluppo, promozione e tutela dei territori montani.
Art. 3 (Attività)
1. Considerate le funzioni istituzionali del Dipartimento e le competenze scientifiche dell’IBAF le Parti si impegnano a sviluppare ricerche riguardanti le politiche di sviluppo delle aree rurali e montane e degli strumenti attuativi delle stesse. In particolare, gli studi e le ricerche saranno orientate verso: l’identificazione della sostenibilità dei sistemi agro forestali in funzione delle green
community e l’analisi delle strategie locali di sviluppo per indagare le sinergie tra politiche diverse, come precisato nell’allegato 1.
Art. 4 (Responsabili della Convenzione)
1. Il Responsabile della Convenzione per il Dipartimento è il Capo del Dipartimento, o un suo delegato; il Responsabile della Convenzione per l’IBAF è il Direttore dell’Istituto o un suo delegato.
Art. 5 (Modalità di attuazione)
1. Per il perseguimento delle finalità di cui al precedente art. 2, i Responsabili della Convenzione individuano, all’interno delle proprie strutture, il personale competente allo svolgimento delle attività di cui all’art. 3 della Convenzione.
2. Le specifiche attività da svolgere, gli obiettivi e le modalità di realizzazione, le risorse umane e strumentali da impiegare e messe a disposizione dalle Parti, nonché i relativi oneri finanziari sono indicati nell’Allegato 1 alla presente Convenzione.
Art. 6 (Contributo)
1. Il DARA e l’IBAF contribuiscono congiuntamente allo svolgimento del progetto di ricerca allegato alla presente convenzione, che ha un costo complessivo di 150.000,00 euro.
2. Il DARA nell’ambito della suddivisione degli oneri erogherà all’IBAF un contributo di 75.000,00 euro.
3. L’IBAF parteciperà alle spese con un cofinanziamento di 75.000,00 euro.
4. L’importo di 75.000,00 euro verrà erogato dal DARA in tre soluzioni: la prima, pari al 40%, alla presentazione del piano di attività, la seconda, pari al 40%, alla presentazione della prima relazione sull’attività svolta e la terza, a saldo, su presentazione del rendiconto finale, al termine delle attività.
5. Il DARA provvederà alla erogazione del contributo previa emissione, da parte dell’IBAF di note di debito fuori campo I.V.A., ai sensi dell’art. 2 comma 3 del DPR 633/72.
Art. 7 (Rispetto della normativa sulla riservatezza e sull’utilizzo dei dati)
1. Le Parti si impegnano ad attuare le misure previste dal Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, nonché del d.lgs. del 6 settembre 1989, n. 322, recante norme sul Sistema statistico nazionale.
Art. 8 (Collaborazioni)
• Per la realizzazione del progetto di ricerca allegato alla presente convenzione, è prevista la collaborazione tra l’IBAF e l’ISSiRFA del CNR, impegnato anch’esso in attività di ricerca inerente alla strategia delle Green Community in base ad una specifica Convenzione, in corso di sottoscrizione con il DARA. Detta collaborazione si realizza con la costituzione di un gruppo di lavoro, cui partecipano ricercatori e assegnisti di ricerca.
• Le Parti, nell’ambito delle attività previste dalla presente Convenzione e nel rispetto dei propri fini istituzionali, possono stipulare, congiuntamente o singolarmente previa accettazione dell’altra parte, specifici accordi con soggetti terzi, qualora la collaborazione con questi ultimi dovesse essere necessaria per il raggiungimento delle finalità previste dalla presente Convenzione.
Art. 9 (Durata e decorrenza)
1. La presente Convenzione entra in vigore dalla data della stipula ed ha una durata di due anni. Alla scadenza potrà essere rinnovata sulla base di un accordo scritto approvato dagli organi competenti delle Parti.
Art. 10 (Proprietà e diffusione dei risultati)
1. Eventuali risultati scaturenti dalla cooperazione resteranno di proprietà comune delle Parti, che ne disciplineranno di comune accordo l’uso e la divulgazione, anche ai sensi del successivo art. 11. In tutte le iniziative di pubblicazione e di diffusione dei risultati derivanti dalle attività di cui alla presente Convenzione, dovrà essere menzionata la collaborazione intercorrente tra l’IBAF e il Dipartimento.
Art. 11 (Utilizzo delle informazioni e tutela della riservatezza)
1. L’utilizzo delle informazioni scambiate dalle Parti sottoscrittrici è sottoposto all’obbligo di citarne la fonte. Le Parti si impegnano a non divulgare a terzi i dati e le elaborazioni oggetto della presente Convenzione senza previo accordo tra le Parti stesse.
Art. 12 (Clausola di salvaguardia)
1. Qualora lo si ritenga indispensabile, le Parti possono prevedere eventuali ipotesi di modifica delle attività previste con uno specifico atto aggiuntivo di variazione, da stipulare di comune accordo tra le Parti, fermo restando che tali modifiche non possono comportare trasformazioni sostanziali delle attività individuate, tempi o costi aggiuntivi.
Art. 13 (Domicilio)
1. Ai fini e per tutti gli effetti della presente Convenzione, i contraenti eleggono il proprio domicilio: il Dipartimento, in Xxxx, xxx xxxxx Xxxxxxxxx 0 e l’IBAF, in Xxxxxx (XX), Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx 0.
Art. 14 (Norme applicabili)
1. Per quanto non espressamente disposto dalla presente Convenzione, troveranno applicazione le norme del Codice Civile.
Art. 15 (Foro competente)
• Tutte le controversie che dovessero insorgere in merito alla formazione, conclusione ed esecuzione della presente Convenzione sono devolute alla giurisdizione esclusiva del competente Tribunale Amministrativo del Lazio.
Il presente atto, letto e approvato dalle parti, viene sottoscritto con firma digitale ai sensi dell’art.1 comma 1 lettera s) del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’Amministrazione Digitale.
Letto approvato e sottoscritto
Roma Roma
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE | IL DIRETTORE DELL’IBAF |
Cons. Xxxxxxx Xxxxxx xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx
Allegato I Progetto di ricerca
Gli strumenti di intervento pubblico per lo sviluppo sostenibile dei sistemi agro alimentari e forestali: una analisi nei territori montani italiani nel quadro della strategia per le green community.
• Premessa
Il percorso di collaborazione tra l’IBAFe il DARA a supporto delle attività tecnico scientifiche messe in campo dal Dipartimento, in risposta a specifiche esigenze istituzionali, si concretizza nelle attività di ricerca oggetto di questa convenzione, i cui contenuti riguardano il più ampio tema della sostenibilità dello sviluppo dei sistemi agro alimentari e forestali nelle aree montane italiane. In particolare, il progetto intende da un lato rispondere alle esigenze che emergono nell’approccio alla strategia delle “green community” e dall’altro analizzare gli strumenti di policy che favoriscono la sostenibilità nella gestione dei sistemi agricoli e forestali.
Le attività pregresse (riferite a una precedente convenzione) hanno evidenziato quale sia il potenziale contributo dei programmi di sviluppo rurale, in termini di risorse finanziare stimate, finalizzate a priorità di carattere ambientale e di sostenibilità nello sviluppo di comunità “green” nelle aree rurali e in quelle montane. Il lavoro sviluppato sul tema “green community” ci induce ad affiancare nuove motivazioni a quelle già citate, che rappresentano ulteriori elementi per le finalità del progetto qui proposto:
• la necessità di individuare degli indicatori di sostenibilità dei sistemi agro-forestali in una ottica di sistema e non di semplice sostenibilità dell’azienda agricola. Va considerato che i sistemi agro-forestali sono differenziati territorialmente e quindi occorre individuare degli indicatori a carattere territoriale che evidenzino la diversità di comportamento degli attori del sistema. Questo richiede una ricerca specifica sulla qualità degli indicatori più opportuni, da un lato, e sulla definizione di sistema territoriale dall’altro.
• l’importanza di comprendere in quale direzione sono utilizzate le risorse messe a disposizione dai PSR per l’ambiente, vale a dire per promozione di pratiche sostenibili o per il miglioramento della competitività delle imprese. Si tratta di direzioni di politica molto diverse tra loro, che possono essere anche conflittuali. Di conseguenza occorre quantificare
in che misura le politiche stiano perseguendo una direzione o un’altra, in quali regioni e/o territori;
• la necessità di un terzo livello di analisi, di tipo territoriale, dato che le scelte politiche nella direzione della sostenibilità non sono individuabili solo attraverso i programmi nazionali/regionali, ma anche attraverso la combinazione di strumenti che gli attori locali mettono in campo nelle diverse realtà territoriali. Da questo punto di vista, le esperienze che stanno maturando nell’approccio Leader e nella strategia nazionale per le aree interne possono rappresentare un valido osservatorio per capire l’efficacia delle politiche locali per la sostenibilità. In molti casi queste due tipologie di intervento sono sinergiche perché attuate dagli stessi soggetti locali (comuni e gruppi di azione locale). Di qui l’importanza di studiarli congiuntamente.
2. Finalità e contenuti
Le nuove esigenze conoscitive manifestate nell’ambito della predisposizione della Strategia nazionale delle Green community, orientano i contenuti del progetto di ricerca proposto che intende sviluppare tre diverse tematiche di studio:
• definizione di indicatori di sostenibilità nell’uso delle risorse nei sistemi agricolo forestali;
• verifica delle coerenze tra le priorità dei programmi di sviluppo rurale e le green community effettuando l’analisi della spesa effettiva 2014-20;
• analisi delle strategie locali di sviluppo che maggiormente si avvicinano alla strategia green community per indagare le sinergie tra politiche diverse.
Definizione di indicatori di sostenibilità nell’uso delle risorse nei sistemi agricolo forestali.
Il tema è in continuità con l’analisi dei programmi di sviluppo rurale già avviata e finalizzata alla identificazione delle priorità e tipologie di interventi pervisti nella programmazione 2014-20 coerenti con la strategia delle Green Community nelle aree rurali e montane italiane. Come è noto, lo sviluppo rurale attraverso i PSR individua, nelle priorità strategiche 4 e 5, interventi volti alla salvaguardia ambientale, ossia capaci di preservare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla selvicoltura da un lato, e necessari ad incentivare l’uso efficiente delle risorse e del paesaggio verso una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agro alimentare e forestale, dall’altro.
La definizione delle green community nella prospettiva di indagare i sistemi agro forestali e la loro sostenibilità nella gestione, presuppone la individuazione di indicatori misurabili attraverso variabili considerate esplicative del comportamento delle comunità “green”. In questa prospettiva, si analizzerà da un lato, se e come il tipo di operatori coinvolti, siano essi pubblici che privati, mettono in campo interventi orientati verso la sostenibilità ambientale e dall’altro, si cercherà di individuare e stimare delle variabili di sostenibilità anche sulla base dell’adozione a livello comunale delle varie categorie di misure ambientali dei PSR che, come è noto, incentivano una gestione sostenibile dei sistemi agro forestali.
Verifica della coerenza tra le priorità dei programmi di sviluppo rurale e le green community effettuando l’analisi della spesa effettiva 2014-20.
L’analisi delle politiche di sviluppo rurale per l’allocazione delle risorse finanziarie potenzialmente disponibili per le aree montane nell’attuale periodo di programmazione, ha portato alla stima delle risorse riservate alla montagna nelle diverse regioni italiane. Il lavoro fin qui svolto ha dovuto confrontarsi con la assenza, nei programmi, di una allocazione territoriale specifica per le aree montane, desumibile solo in fase avanzata di monitoraggio. Per questa ragione, per stimare l’allocazione della spesa in montagna, si deve partire dal presupposto che le regioni, nella nuova programmazione, abbiano destinato almeno quanto già allocato nella programmazione 2007-13. Il calcolo dei coefficienti di allocazione della spesa 2007-13 e la loro applicazione alla spesa programmata per le misure 2014-20, a parità di tipologia, consente di stimare le risorse presunte destinate alla montagna. Una verifica dell’allocazione effettiva potrà essere sviluppata solo a monitoraggio avanzato. Pertanto, si intende verificare la coerenza tra le priorità dei programmi di sviluppo rurale e le green community, effettuando un’analisi della spesa effettiva 2014-20.
Analisi delle strategie locali di sviluppo che maggiormente si avvicinano alla strategia green community per indagare le sinergie tra politiche diverse.
L’attività di analisi che si intende svolgere si rivolge alle strategie locali di sviluppo che in maggior misura intercettano la strategia delle green community. Si tratta di individuare alcune esperienze di sviluppo locale significative, orientate verso un uso sostenibile delle risorse ambientali. Il territorio rurale italiano è interessato da diversi interventi di sviluppo rurale realizzati attraverso i Gruppi di Azione Locale (GAL) che sono considerati rilevanti in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Molti sono interventi che utilizzano risorse derivanti dai PSR e hanno come oggetto: risparmio energetico, turismo sostenibile, valorizzazione sostenibile delle risorse naturali, ecc. In queste
tipologie di interventi, i GAL hanno acquisito una capacità progettuale che data dalle prime programmazioni dei Fondi comunitari e pertanto non vanno trascurati. Non va trascurato il ruolo della Strategia Nazionale delle Aree interne (SNAI) che prevede di realizzare interventi a livello locale volti a migliorare la fornitura di servizi alle comunità rurali e lo sviluppo economico in chiave sostenibile. Per quanto riguarda lo sviluppo economico, la SNAI si concentra sulle produzioni agricole tipiche, il turismo, le filiere forestali (foresta-legno e foresta-energia), le fonti energetiche rinnovabili e lo sviluppo di piccole e medie imprese artigianali e manifatturiere.
3. Gruppo di lavoro
La convenzione prevede, all’art. 8, la collaborazione tra l’IBAF e l’Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie (ISSiRFA) - CNR, impegnato anch’esso in attività di ricerca inerente alla strategia delle “Green Community”, in base ad una specifica Convenzione con il DARA. Inoltre, tra le collaborazioni funzionali allo svolgimento delle attività si segnala quella con il CREA – centro Politiche e Bioeconomia. L’attività di ricerca, pertanto, prevede di avvalersi di un gruppo di lavoro costituito da ricercatori, assegnisti e/o borsisti sia direttamente impegnati nelle convenzioni con il Dipartimento che da ricercatori di altre istituzioni la cui competenza sia ritenuta utile ai fini di migliorare il confronto scientifico su temi specifici.
4. Risorse umane ed economiche necessarie per lo svolgimento del progetto e costi complessivi del progetto e voci di spesa
Il costo complessivo del progetto è stimato dell’ordine di 150.000,00 €.
Contributo del Dipartimento
Assegno di ricerca annuale (2) 50.000,00 € Borsa di studio (1) 18.000,00 €
Beni inventariabili funzionali alle attività : 7.000,00 €
Costi a carico dell'IBAF
Personale : 70.000,00 € (ricercatore e dirigente di ricerca) Spese di pubblicazione dei risultati: 5.000,00 €