REALIZZAZIONE DI PIAZZE TEMATICHE PER LA SOCIALIZZAZIONE
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ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA VALORIZZAZIONE E LO SVILUPPO DEL SISTE- MA UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA IN CALABRIA
REALIZZAZIONE DI PIAZZE TEMATICHE PER LA SOCIALIZZAZIONE
ATTRAVERSO LA RIQUALIFICAZIONE E L’INFRASTRUTTURAZIONE DEGLI SPAZI ESISTENTI
R.1 RELAZIONE GENERALE
INDICE
PREMESSA 3
FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO 3
DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO 4
CRITERI DI PROGETTAZIONE 4
Scelte progettuali 4
Disponibilità delle aree (o immobili) da utilizzare 5
Conformità allo strumento urbanistico vigente 5
Analisi dei vincoli esistenti 6
Rilievi effettuati 6
Indagini geologiche preliminari 7
CRITERI PER TRASFERIRE SUL PIANO CONTRATTUALE E AMMINISTRATIVO LE SOLUZIONI DEL PROGETTO PRECEDENTE 7
ELENCO ELABORATI 7
RISPETTO DEI DISPOSTI DI LEGGE 8
Premessa
La presente relazione ha lo scopo di illustrare le scelte progettuali adottate per la redazione del Progetto Ese- cutivo relativo alla “Realizzazione di piazze tematiche per la socializzazione” all’interno del Campus univer- sitario, attraverso la riqualificazione e infrastrutturazione degli spazi esistenti.
Il Progetto Esecutivo rientra nell’ambito dell’Accordo di Programma per la Valorizzazione e lo Sviluppo del Sistema Universitario e della Ricerca in Calabria, sottoscritto tra la Regione Calabria e le Università calabre- si tra cui l’Università della Calabria.
Il Progetto è stato sviluppato, in ognuno dei suoi elaborati, con riferimento e nel rispetto del Progetto di Fat- tibilità Tecnico-Economica approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università della Calabria n. 191 del 30/10/2018.
Finalità e obiettivi dell’intervento
Il progetto scaturisce dalla volontà di consolidare le specificità funzionali, dimensionali e organizzative di un Campus che si pone come punto di riferimento per il territorio, in quanto vissuto quotidianamente da mi- gliaia di studenti, docenti e studiosi.
In particolare, si mira a valorizzare ogni occasione spaziale di aggregazione, potenziando e riqualificando al- cuni spazi aperti dell'Unical, inserendoli nella strategia di ammodernamento promossa per lo sviluppo di mo- dalità evolute e cooperative di didattica, studio e partecipazione alle attività e alle funzioni del campus. L’obiettivo è di valorizzare il ruolo che tali spazi possono e devono giocare per il raggiungimento dei più ge- nerali obiettivi di socializzazione nel Campus.
Il progetto si propone di lavorare sul potenziale di questi spazi per risolverne le criticità ‒ come la mancanza di riconoscibilità degli "spazi in attesa" che lo identificano e la loro non completa sicurezza ‒ per pervenire a un sistema coeso e agevolmente praticabile, vivo, funzionale e attrattivo. Le azioni progettuali sono impron- tate alla flessibilità e alla funzionalità, per ottenere spazi idonei a esigenze e modi di utilizzo diversi e per tendere al “tempo pieno” di fruizione, garantendone al contempo la sicurezza.
Le soluzioni architettoniche individuate sono finalizzate alla realizzazione di un prodotto equilibrato nelle soluzioni formali e correttamente inserito nel contesto architettonico.
A tali spazi corrisponderanno, dunque, le nuove piazze tematiche per la socializzazione oggetto della propo- sta, nelle quali recepire e testimoniare le evoluzioni del concetto di spazio pubblico che sono intervenute nei cinquanta anni di vita del Campus, immaginandole come luoghi di interazione ma anche di studio e di lavo- ro, facendo di esse veri e propri avamposti di sperimentazione per una didattica innovativa. Il progetto pre- vede, infatti, l’identificazione di una comune linea di intervento volta a valorizzare l’apprendimento innova- tivo e cooperativo, quindi l’interconnessione tra l’Università e il territorio, ovvero tra l’Università e i princi- pali fruitori della stessa, in successione a cui declinare specifiche caratterizzazioni fisiche e funzionali, verti- cali e orizzontali, materiali e immateriali.
In sintesi, il progetto prevede: di potere attrezzare gli spazi individuati con arredi, innovativi e creativi, pro- gettati per consentire lo svolgimento di tutte le attività auspicate; di selezionare ambiti ed elementi da affida- re alla gestione degli studenti per risvegliare in loro, tra l’altro, anche uno spirito di partecipazione responsa- bile; di realizzare opportuni dispositivi volti a qualificare, connettere e assicurare facilità di accesso, di rico- noscibilità e di orientamento.
Lo sviluppo del progetto è stato condotto anche attraverso un processo partecipato, frutto del confronto con gli studenti delle suddette diverse aree dell’Unical, attraverso forme di consultazione allargata e seminari di
progettazione mirati (in cui sono stati coinvolti gruppi di iscritti ai corsi di laurea più direttamente impegnati nell’insegnamento delle discipline progettuali). Ciò ha consentito di indirizzare obiettivi e materiali del pro- getto verso i reali bisogni dei fruitori da un lato e, dall’altro, favorire il radicarsi del senso di appartenenza a una comunità che si contribuisce quotidianamente a costruire e gestire, a partire dalla qualità, dalla sicurezza e dal comfort dei suoi spazi.
Tutto ciò ha rappresentato una straordinaria occasione per sviluppare appieno il potenziale ancora inespresso del Campus, dando modo di favorire modalità di apprendimento cooperativo e innovativo, con l’ausilio dei sistemi di rete in corso di realizzazione all’interno e all’esterno degli spazi dei cubi per attivare un uso multi- funzionale e creativo di tali spazi all’aperto, a beneficio di studenti, ricercatori e anche degli spin off e allo scopo di incoraggiare la socializzazione, l’affermazione di un condiviso senso di identità ma anche lo scam- bio di idee, per dar vita a iniziative e forme varie di cooperazione e innovazione.
Descrizione dello stato di fatto
Le aree individuate dal progetto sono 7:
▪ 5 corrispondono alle diverse aree culturali del campus e sono localizzate in parte lungo il Ponte di Vitto- rio Gregotti
ꞏ Ingegneria,
ꞏ Matematica e Fisica,
ꞏ Studi umanistici (Humanities),
ꞏ Economia e Sociologia,
e in parte nel Complesso Polifunzionale di Xxxxxxx Xxxx Xxxxxxxx
ꞏ Farmacia e Scienza della salute,
▪ 1 ricade nel quartiere delle Maisonnettes, progettato da Xxxx Xxxxxxxxxx,
▪ 1 è localizzato nel nuovo quartiere residenziale di San Xxxxxxx.
La superficie complessivamente interessata dai sette spazi è pari a circa 16.500 mq.
Tali spazi sono stati oggetto di processi di funzionalizzazione spontanea e/o di reinterpretazione delle fun- zioni originarie da parte degli studenti (come singoli, gruppi e associazioni), divenendo progressivamente habitat quotidiano per la socializzazione e lo studio di centinaia di utenti del campus.
L’analisi dello stato di fatto – supportata dal confronto con gli studenti, consultati attraverso una campagna di indagine allargata e coinvolti nella fase preliminare della progettazione – ha evidenziato delle criticità fun- zionali determinate dalla percezione di questi spazi come aree di passaggio, prive di riconoscibilità e identità, ma allo stesso tempo vissute, in maniera informale, per la sosta occasionale e lo studio.
Criteri di progettazione
Scelte progettuali
Partendo dalla lettura dei luoghi e considerata la contiguità di queste aree con spazi didattici e con attrezzatu- re di interesse generale (biblioteche, mense, uffici amministrativi e Rettorato) si è optato per la costruzione di quattro episodi, ciascuno riconoscibile per i caratteri identitari dettati dalle funzioni allocate o dalle caratteri- stiche fisiche dell’area, ma tutti strettamente interconnessi in termini di materiali e tecniche di progetto e, dunque, riconoscibili come frutto coordinato di un’azione di innesto strutturata sulla preesistenza fisica e cul- turale dell’asse originario del Campus.
Da un punto di vista funzionale, si è optato per un paradigma aperto che contempla un campo di attività di-
dattiche e di studio, da attuarsi in modo flessibile e liberamente codificabili dall’utenza (studio individuale, per gruppi, seminari e lezioni all’aperto, gruppi di lavoro interdisciplinari, workshop ed eventi multimediali) e/o di divulgazione scientifica in occasioni di manifestazioni di ateneo. Il carattere flessibile supporta, inol- tre, interpretazioni funzionali complementari alla didattica, suggerendo la fruizione di questi spazi anche co- me aree per l’aggregazione sociale e ricreativa, al fine di perseguire un progetto di Campus attivo nelle di- verse ore del giorno e nell’arco dell’anno, al di là dell’agenda didattica, e quindi favorire la definizione di luoghi riconoscibili e sicuri.
A questa idea di uso aperto delle quattro piazze si è fatto corrispondere un impianto del progetto altrettanto leggero e rispettoso delle preesistenze ambientali, e dei caratteri del progetto del “ponte” in particolare, la cui matrice geometrica e formale è stata assunta come riferimento di fondo per l’innesto delle quattro piazze che lungo l’asse sono state strutturate.
Si è, quindi, operato sviluppando un impianto planimetrico che nelle quattro aree prevede di concentrare gli interventi lungo fasce attrezzate laterali per liberare – quasi sempre - lo spazio centrale dell’invaso sotto- ponte, riservandolo a un impiego liberamente progettabile di volta in volta, e di inserire – riproponendo lo sviluppo a matrice lineare dell’asse primario – le operazioni previste dal progetto lungo le fasce laterali. Su queste bande sono disposte le attrezzature fisse e mobili destinate a supportare, in termini di infrastrutture funzionali, la costruzione di modalità di didattica innovativa e cooperativa. La caratterizzazione formale e tecnico-costruttiva in larga parte omogenea di queste attrezzature contribuisce, nell’intento dei progettisti, a dare continuità al disegno generale degli interventi, affermando l’appartenenza delle quattro piazze al siste- ma formale e costruttivo del ponte e, allo stesso tempo, in virtù delle peculiarità conquistate da ciascun inter- vento grazie al progetto di illuminazione, di segnaletica e comunicazione visiva, conferisce identità e ricono- scibilità a ciascuna piazza.
I componenti primari del progetto delle quattro piazze sono sintetizzabili in un sistema lineare di sedute e piani di studio attrezzati di impianti per l’alimentazione di pc, tablet e altri device. Le postazioni fisse sono organizzate in modo da favorire tanto il lavoro di équipe quanto lo studio individuale. Le scelte costruttive intendono privilegiare requisiti di sicurezza e funzionalità d’uso, durabilità e manutenibilità delle realizza- zioni. Un secondo elemento della composizione di attrezzature e spazi per la didattica è costituito da un si- stema di postazioni di studio a configurazione variabile, organizzate in isole di lavoro raggruppate intorno a un elemento verticale (“totem”) da sfruttarsi anche per l’installazione di corpi illuminanti e segnaletica. An- che in questo caso è prevista la dotazione delle attrezzature impiantistiche necessarie all’uso di pc e altri de- vice.
Una configurazione specifica concerne, considerata la posizione e la spazialità particolare, l’area di Humani- ties, per la quale si è sviluppato un programma mirato a definire questo spazio come luogo per la rappresen- tazione e la comunicazione della vita e della storia del campus, attraverso l’allestimento di esposizioni e mo- stre (temporanee e permanenti) rivolte alla divulgazione dell’attività di ricerca e didattica, alla presentazione di iniziative e attività degli studenti.
Disponibilità delle aree (o immobili) da utilizzare
Il progetto interessa esclusivamente superfici già in uso e già di proprietà dell’Università della Calabria.
Conformità allo strumento urbanistico vigente
L’area di intervento ricade all’interno del perimetro interessato dal Piano Particolareggiato relativo all’area universitaria, previsto dal Piano Regolatore Generale vigente nel Comune di Rende.
Dall’analisi effettuata, tutti gli interventi fin qui descritti sono previsti in piena conformità con lo strumento
urbanistico vigente.
Analisi dei vincoli esistenti
In considerazione del fatto che il progetto è relativo a interventi di riqualificazione, e pertanto interessa ambi- ti già urbanizzati e prevede opere di scarsa rilevanza dal punto di vista strutturale, non si riscontrano interfe- renze con il sistema dei vincoli ambientali‐territoriali.
Rilievi effettuati
Nella fase propedeutica alla progettazione sono stati svolte attività di rilievo topografiche sugli spazi oggetto di intervento. L’incarico è stato affidato dal Magnifico Rettore, Xxxx. Xxxx Xxxxxxx Xxxxxx.
Le quattro aree interessate dai rilievi disposte sotto l’asse ponte si configurano simili, sia dal punto di vista dell’arredo urbano e sia dal punto di vista architettonico e planimetrico, gli stessi spazi sono già arredati da- gli anni della loro costruzione, presentano una pavimentazione in mattonelle di cemento, gradini rivestiti in marmo e la presenza di impianti (gas, elettrico, idrico e scarico) con relativi pozzetti di derivazione e cadi- toie, cioè urbanizzate. Le altre tre aree risultano meno urbanizzate, cioè sono in un contesto molto più tran- quillo, con la presenza di terreni incolti e selvaggi. L’area del Polifunzionale presenta solo dei camminamenti e gradini in cemento e attorno solo terreno con qualche albero, mentre all’interno dell’area del quartiere Mai- sonnettes è presente un anfiteatro realizzato con sedute e gradini in cemento geometricamente curvo, la re- stante area sono presenti aiuole incolte e alberi, infine l’area oggetto di rilievo del quartiere San Xxxxxxx, di recente costruzione, è disposta all’interno dei corpi di fabbrica del quartiere, presenta dei camminamenti in cemento il resto è terreno incolto sistemato per una successiva piantumazione.
Dal punto di vista planimetrico e altimetrico, le aree disposte lungo il ponte sono abbastanza simili e lineari dal punto di vista del rilievo topografico, mentre le aree del Polifunzionale e del quartiere Maisonnettes ve- dono la presenza di gradinate, camminamenti e aiuole, stesso vale il quartiere San Xxxxxxx anche se con me- no punti di dislivello presenti.
La campagna di rilievi si è svolta tra luglio e settembre dell’anno 2018 e ha avuto una durata di 10 giorni in campagna ed altrettanti di elaborazione e restituzione agli uffici competenti alla progettazione.
Rilievo celerimetrico
Prima dell’inizio di ogni rilevo di campagna si è proceduto in un sopralluogo con uno stralcio planimetrico (aerofotogrammetria) per individuare la stazione dove posizionare lo strumento, individuare i punti fiduciali dove allinearsi e orientarsi e segnare alcuni punti rilevanti da battere. A seguito del sopralluogo si è deciso di effettuare una tipologia di rilievo di sovrapposizione dello stato di fatto, in quanto linea di confine già defini- ta. Per l’esecuzione del rilievo celerimetrico si è stazionato con un tacheometro, teodolite dotato di cannoc- chiale centralmente anallattico e munito di reticolo distanziometrico, con l’ausilio di un canneggiatore per posizionare il prisma sui punti da rilevare, si è proceduto con la lettura dei punti di contorno di ogni opera esistente (planimetrico-altimetrico), memorizzando sulla strumentazione gli stessi punti battuti. Questa pro- cedura è stata eseguita per tutta la durata delle rilevazioni cambiando, ove necessario, stazione per rilevare punti non visibili dalla stazione principale.
Elaborazione e restituzione
Tutte le attività topografiche eseguite sono state acquisite in memoria in coordinate e successivamente tutti i dati sono stati trasferiti dal sistema di coordinate polari in coordinate piane, con l’ausilio di un software ap- propriato. Successivamente sono stati calcolati i punti battuti collegati con un programma grafico appropriato ed estratte le sezioni e i profili delle aree in formato dwg, e relativa planimetria indicante i punti e tutti i par- ticolari rilevati.
Strumentazione topografica
Per la campagna di rilievi è stata utilizzata una stazione unica (stazione totale) con strumento modello GEO- DIMETER System 600, posizionato su un tre-piedi e l’ausilio del prisma ottico. Prima dell’esecuzione dei rilievi è stata eseguita la calibrazione/taratura degli strumenti in modo da eliminare gli errori sistematici.
Indagini geologiche preliminari
Considerata la tipologia dei lavori, l’intervento non presenta problemi dal punto di vista geologico.
Criteri per trasferire sul piano contrattuale e amministrativo le soluzioni del progetto prece- dente
La realizzazione delle soluzioni tecniche e scelte progettuali, tenuto conto della tipologia di interventi da por- re in essere e delle prescrizioni derivanti dalla Convenzione quadro sottoscritta tra la Regione Calabria e l’Università della Calabria, rep. n. 2502 del 29/08/2018 e della successiva Convenzione at-tuativa rep. 4160 del 04/03/2019, è individuata in un affidamento a ditta qualificata da individuare mediante una procedura aperta, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto quali- tà/prezzo, ai sensi degli artt. 60 e 95, comma 2, del D.lgs 50/2016 e s.m.i.
Le soluzioni tecniche e le scelte progettuali suggeriscono di non separare le lavorazioni in lotti distinti poiché le varie categorie dei lavori, così come le forniture replicate nelle piazze, sono strettamente le-gate tra loro.
Il contratto sarà stipulato a “corpo”, ai sensi dell’art. 59, comma 5 bis, del D.Lgs. n. 50/2016. Il com-puto metrico-estimativo, pertanto, sarà posto a base di gara ai soli fini di agevolare lo studio dell’intervento. I re- quisiti, le modalità di partecipazione alla gara, le modalità di aggiudicazione dell’appalto e la disciplina complessiva del rapporto contrattuale tra il Committente ed l’Appaltatore vengono precisati nel bando e nel disciplinare di gara, nel capitolato speciale d’appalto e nello schema di contratto.
La realizzazione del progetto è finanziata dall’Università della Calabria nell’ambito del POR Calabria FESR/FSE 2014/2020 dell’Asse 11 – Obiettivo Specifico 10.5 – Azione 10.5.7 (Convenzione Reg. Cal. rep. 4160 del 04/03/2019).
Elenco Elaborati
In conformità all’art.23 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i., gli elaborati di progetto sono i seguenti: Relazioni
R.1 Relazione generale
R.2 Relazioni tecniche
a) Relazione tecnica sull’intervento
b) Relazione superamento barriere architettoniche
c) Studio di impatto ambientale e paesaggistico
d) Relazione sulla gestione delle materie e sull’utilizzo del materiale di risulta
e) Relazione sulle interferenze
R.3 Relazioni specialistiche
a) Relazioni e calcoli impianti
b) Relazione segnaletica
c) Relazione verde
Elaborati economici e amministrativi
E.1 Piano di manutenzione dell’opera
E.2 Piano di sicurezza e di coordinamento
E.3 Quadro di Incidenza della manodopera
E.4 Elenco dei prezzi unitari e analisi
E.5 Computo metrico estimativo
E.6 Quadro economico
E.7 Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici
E.8 Schema di contratto
E.9 Capitolato speciale d’appalto
E.10 Cronoprogramma dei lavori
E.11 Validazione del progetto Elaborati grafici
A. STATO DI FATTO
A.1 Planimetria di inquadramento scala 1:1.000
A.2 Stralcio strumento urbanistico vigente scala 1:1.000
A.3 Planimetria dei vincoli scala 1:1.000
A.4 Planimetria catastale scala 1:1.000
A.5 Planimetria di dettaglio scale varie
Prospetti/sezioni trasversali e longitudinali Documentazione fotografica
P. PROGETTO
P.1 Planimetrie di dettaglio (architettonica, quotata, dettaglio pavimentazione) scale varie Prospetti/Sezioni trasversali e longitudinali
Particolari costruttivi
P.2 Elaborati grafici specialistici: scale varie
planimetrie impianti planimetrie verde
P.3 Particolari costruttivi comuni scale varie
Rispetto dei disposti di legge
Ai sensi dell’art.23 del DLgs 50/2016 e s.m.i. il presente progetto è inteso ad assicurare:
- il soddisfacimento dei bisogni della collettività,
- la qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell’opera,
- la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza,
- il rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché di altri vincoli esistenti,
- il risparmio e l’efficientamento energetico, nonché la valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere,
- la realizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture,
- la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell’opera,
- l’accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere archi- tettoniche.