PROGETTO PRELIMINARE
Area Governo del Territorio e Infrastrutture
Committente : Comune di Pieve Xxxxxxxx
Concessione di lavori di realizzazione di una struttura socio – sanitaria in via dei Gigli.
PROGETTO PRELIMINARE
Tav. 4 : Capitolato d’oneri e prestazionale
il Progettista arch. Xxxxx Xxxxx
INDICE
INTRODUZIONE ...........................................................................................................................…
Sezione I. OGGETTO, DURATA E ONERI DELLA CONCESSIONE 3
Articolo I.1 Oggetto della Concessione.....................................................................................
Articolo I.2 Durata della concessione .......................................................................................
Articolo I.3 Oneri a carico del Concessionario...........................................................................
Articolo I.4 Oneri a carico del Comune.....................................................................................
Sezione II. INTERVENTO EDILIZIO...............................................................................................
Articolo II.1 Descrizione dell’intervento .....................................................................................
Articolo II.2 Normative di riferimento........................................................................................
Articolo II.3 Modalità di esecuzione dell’intervento.....................................................................
Articolo II.5 Caratteristiche degli impianti ………………………………………………….…
Sezione III. SERVIZI
………………………………………………………………………………………………… Articolo III.1 Descrizione dei servizi ..........................................................................................
Articolo III.2 Principali prestazioni da garantire con la gestione dei servizi .................................
Articolo III.3 Modalità di svolgimento dei servizi .......................................................................
Articolo III.4 Caratteristiche della gestione della R.S.A. .............................................................
Articolo III.5 Requisiti del personale addetto ai servizi...............................................................
Sezione IV. DISPOSIZIONI GENERALI ..................................................................................
Articolo IV.1 Controlli e verifiche .............................................................................................
Articolo IV.2 Responsabilità e garanzie .....................................................................................
Articolo IV.3 Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Revoca..................................................................................
Articolo IV.4 Regolamentazione del subappalto ........................................................................
Articolo IV.5 Spese contrattuali ................................................................................................
Articolo IV.6 Controversie e foro competente ............................................................................
Articolo IV.7 Adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro ......................................................
Articolo IV.8 Essenzialità.........................................................................................................
Articolo IV.9 D.Lgs. 196/03 e s.m.i. .........................................................................................
INTRODUZIONE
Il presente documento costituisce il Capitolato d’oneri e prestazionale della CONCESSIONE DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DELLA NUOVA R.S.A. COMUNALE
Il Capitolato indica le necessità funzionali, i requisiti e le specifiche prestazioni, affinché la concessione risponda alle esigenze del Comune e degli utilizzatori.
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Sezione I. OGGETTO, DURATA E ONERI DELLA CONCESSIONE
Articolo I.1 Oggetto della Concessione
Premesso che con Deliberazione di Giunta Comunale n. del è stato approvato il progetto preliminare dell’intervento edilizio di costruzione della nuova R.S.A., posto a base di gara, la presente Concessione ha per oggetto:
-la costituzione del diritto di superficie sui terreni costituenti le parti di suolo descritte al Catasto Urbano del Comune di Pieve Xxxxxxxx, di cui al mappale n. 138 – parte - foglio 8 e mapp. 515 – parte – fg. 8, siti in Via dei Gigli;
-la progettazione esecutiva, delle opere di costruzione della nuova R.S.A., sulla base del progetto definitivo presentato in sede di gara;
-la costruzione della nuova Residenza Sanitaria Assistita comunale;
-la gestione funzionale ed economica della nuova struttura adibita a R.S.A., nonché di tutte le attività socio-assistenziali, sanitarie, alberghiere, amministrative e della fruizione delle entrate;
I lavori di cantiere sono realizzati sui terreni oggetto di costituzione del diritto di superficie.
Gli immobili sono affidati in concessione per tutta la durata dei lavori di costruzione della nuova struttura e per la completa gestione funzionale della stessa per il numero di anni proposti in offerta. Al termine degli anni convenzionati, l’intera struttura adibita a R.S.A. viene riconsegnata nella piena disponibilità del Comune di Pieve Xxxxxxxx.
L’ammontare complessivo dell’intervento risulta dal quadro economico allegato al progetto definitivo e successivamente all’aggiudicazione a quello esecutivo, comprensivo delle eventuali varianti migliorative proposte, sulla base del progetto preliminare posto a base di gara.
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Articolo I.2 Durata della concessione
La concessione ha una durata pari al periodo offerto dal Concessionario in sede di gara,comprensiva dei tempi di progettazione, realizzazione dell’opera e gestione economica e funzionale dell’attuale struttura e della nuova R.S.A., a decorrere dalla data di aggiudicazione definitiva della gara.
All’avvio della concessione viene redatto in contraddittorio il verbale di consegna dell’attuale struttura adibita a R.S.A. e dei beni mobili in essa contenuti. All’atto del trasferimento di proprietà dell’attuale struttura a favore del Concessionario i beni mobili di cui sopra dovranno essere messi a disposizione del Comune.
Alla scadenza della concessione verrà redatto in contraddittorio il verbale di consegna della nuova struttura adibita a R.S.A. e dei beni mobili in essa contenuti.
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Articolo I.3 Oneri a carico del Concessionario
Il Concessionario si impegna a conservare i requisiti e le garanzie di carattere tecnico, economico e finanziario posti a fondamento dell’aggiudicazione della Concessione, come di volta in volta necessari per legge o ai sensi del presente capitolato.
Il Concessionario si impegna a comunicare al Comune ogni notizia o fatto che possa determinare la diminuzione o perdita dei requisiti o delle garanzie di carattere tecnico, economico e finanziario posti a fondamento dell’aggiudicazione della concessione, e a porvi rimedio non appena possibile, e comunque entro il termine perentorio a tal fine assegnato dal Comune.
Il Concessionario è tenuto:
1. a redigere la progettazione esecutiva delle opere di costruzione della nuova R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistita), sulla base del progetto definitivo presentato in sede di gara. La progettazione deve essere redatta da professionisti abilitati e regolarmente iscritti agli ordini professionali, personalmente responsabili e nominativamente indicati in sede di partecipazione;
2. ad eseguire i lavori di costruzione al fine di realizzare la nuova R.S.A. dotata di n. 176 posti letto, nonché la sistemazione delle pertinenze esterne (aree verdi, parcheggi, etc.).
L’esecuzione di detti lavori deve essere realizzata sulla base del progetto esecutivo redatto dal Concessionario ed approvato dal Comune.
La realizzazione dell’intervento comporta la costruzione di una nuova struttura da adibire a R.S.A.;
3. a gestire economicamente e funzionalmente la Residenza Sanitaria Assistita, nel rispetto degli standard previsti dalla specifica normativa regionale vigente nel tempo in materia;
Il Concessionario, inoltre, è tenuto ad ottenere, in qualità di soggetto gestore, tutte le autorizzazioni previste dalla normativa vigente per l’espletamento delle prestazioni di cui al presente capitolato, nonché a sostenere:
-tutti gli oneri e le spese riconducibili all’intervento edilizio di costruzione della nuova R.S.A, di cui ai punti 1. e 2. del presente articolo;
-tutti gli oneri e le spese, attuali e futuri, nessuno escluso, riconducibili al punto 3. del presente articolo ed individuati, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, come segue:
• spese relative al personale (retribuzioni, oneri riflessi, assicurazioni specifiche, corsi di aggiornamento, fornitura di abbigliamento normativamente prescritto, dotazioni strumentali varie e quant’altro necessario all’ottimale svolgimento dei servizi concessi);
• utenze di energia elettrica, riscaldamento e telefono;
• forniture di alimenti (compresi gli alimenti particolari per anziani);
• fornitura di medicinali, presidi medico -chirurgici, presidi parafarmaceutici;
• fornitura di tutta la biancheria necessaria all’ottimale svolgimento dei servizi concessi;
• assistenza e manutenzione attrezzature varie in dotazione agli uffici, alla cucina, alla lavanderia, ai servizi igienici ed alle stanze da letto e, in generale, manutenzione ordinaria dei beni mobili utilizzati per l'espletamento della concessione;
• manutenzione e pulizia ordinaria dell’immobile e degli spazi esterni compresi, il giardino e le aree verdi pertinenziali;
• manutenzione straordinaria dell’immobile secondo un programma stabilito;
• manutenzione periodica, ai sensi della normativa vigente in materia nel tempo, degli ascensori e dei montavivande, comprensiva degli oneri derivanti dai controlli periodici previsti per legge;
• adozione, modifica, stampa e diffusione di materiale di regolamentazione ed informativo relativo ai servizi concessi in gestione (Manuale HACCP, Carta dei servizi e regolamenti vari).
Il Concessionario deve:
-comunicare il nominativo dei Referenti dei servizi oggetto di concessione;
-riconsegnare al Comune, al termine della concessione:
• tutti i beni mobili presenti nella nuova struttura (compresi i beni eventualmente acquistati nel corso del periodo di concessione);
• l'immobile oggetto di concessione, in buono stato di manutenzione. Il Concessionario deve, inoltre:
-redigere il progetto esecutivo – ivi compresi gli arredi - conforme al D.P.R. 207/2010 e s.m.i., entro e non oltre 60 giorni dalla data di stipula del contratto;
-dare inizio ai lavori entro e non oltre 90 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla ricecezione della comunicazione di avvenuta approvazione del progetto esecutivo da parte dell’Amministrazione Comunale;
- completare le opere entro tre anni dalla data di inizio;
-rispettare il termine ultimo per il completamento dei lavori, l’esecuzione dei collaudi e l’acquisizione delle certificazioni obbligatorie;
-predisporre e depositare presso il Comune i disegni esecutivi strutturali ed impiantistici, conformi a quanto realizzato;
-sostenere tutti i costi relativi alla costruzione della struttura da realizzare quali: opere edili, impianti, opere esterne, arredi, spese tecniche connesse alla costruzione dell’opera, spese amministrative e di consulenza, così come risultanti dal progetto esecutivo, nonché ogni altra spesa conseguente per eventuali varianti migliorative accolte;
-sostenere le spese relative alla successiva manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e delle sue pertinenze, nonché delle attrezzature e degli arredi interni ed esterni;
-sostenere le spese per permessi, licenze, autorizzazioni e concessioni nonché per polizze assicurative obbligatorie per legge e prescritte dal capitolato;
-sostenere tutti gli oneri riconducibili alle prestazioni professionali delle figure a qualsiasi titolo operanti nella struttura;
-provvedere, con spese a proprio carico, alla predisposizione di arredi interni ed esterni, nonché all’eventuale integrazione dell’arredamento, delle attrezzature e di tutto il materiale necessario al funzionamento della nuova R.S.A.;
-garantire il rispetto dei contenuti del progetto di gestione offerto in sede di gara.
Il Concessionario è tenuto a svolgere tutte le prestazioni oggetto di concessione nel rispetto delle norme contenute nel presente capitolato, dei requisiti di legge e di quanto previsto in materia di igiene, sanità e sicurezza del personale impiegato e degli utenti.
Il Concessionario, dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della stipula del contratto, deve:
-versare al Comune l’importo delle spese contrattuali (diritti segreteria, bolli, spese registrazione, etc.);
- presentare ogni altro documento richiesto con la comunicazione dell’aggiudicazione definitiva.
- rimborsare al Comune di Pieve Xxxxxxxx, entro 30 gg dalla comunicazione di avvenuta aggiudicazione, le spese per progettazione preliminare, R.U.P. e Coordinamento in fase di progettazione ed esecuzione ex X.Xxx. 81/2008, ammontanti complessivamente a € 255.639,68 (duecentocinquantacinquemilaseicentotrentanove/68). Il mancato adempimento comporterà la decadenza della aggiudicazione.
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Articolo I.4 Oneri a carico del Comune
Il Comune si impegna a mettere a disposizione del Concessionario eventuale documentazione amministrativa in suo possesso, indispensabile al fine della gestione.
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Sezione II. INTERVENTO EDILIZIO
Articolo II.1 Descrizione dell’intervento
Il Concessionario deve realizzare un intervento edilizio di costruzione della nuova Residenza Sanitaria Assistita comunale, (comprensivo di tutte le opere pertinenziali), nel rispetto del progetto esecutivo elaborato sulla base della proposta progettuale (definitivo) presentata in sede di gara, ed in conformità alle norme del buon costruire e della perfetta regola d’arte.
Il Concessionario deve acquisire tutti i permessi, i nullaosta e le autorizzazioni necessarie per la realizzazione delle opere previste nel progetto e durante il periodo di affidamento della gestione.
Il Concessionario, con riferimento all’esecuzione dell’intervento di costruzione della nuova R.S.A., è tenuto:
- a redigere il progetto esecutivo dell’opera – ivi compresi gli arredi - e a presentarlo al Comune di Pieve Xxxxxxxx entro sessanta giorni dalla data di stipula del contratto;
-ad assumere, a proprio carico, l’onere dell’avvio dei lavori, entro e non oltre il termine improrogabile di 90 (novanta) giorni dalla data di ricezione della comunicazione di avvenuta approvazione della progettazione esecutiva;
- a completare i lavori entro tre anni dalla data di inizio.
Nell’esecuzione delle opere il Concessionario deve rispettare tutte le disposizioni in materia di sicurezza e prevenzione infortuni sul lavoro con particolare riferimento alla sicurezza di cantiere e
dei luoghi di lavoro (D. Lgs. n. 81/2008), e deve attenersi al piano di sicurezza e coordinamento, appositamente redatto.
La progettazione esecutiva deve essere elaborata sulla base del progetto definitivo, completo delle proposte migliorative, presentato in sede di gara dal Concessionario sulla base del preliminare posto a base di gara. Le spese tecniche per la progettazione definitiva, esecutiva, direzione e contabilità lavori, collaudi, nonché per le prestazioni specialistiche, sono a totale carico del Concessionario, fermo restando l’onere del rimborso per le spese di progettazione preliminare e coordinamenti ex X.Xxx. 81/2008.
Il Concessionario, in sede di progettazione e realizzazione dell’opera, è tenuto ad osservare tutte le disposizioni legislative e regolamentari vigenti, che disciplinano la costruzione di opere simili a quelle oggetto della presente concessione, nonché eventuali prescrizioni del Comune o di altri enti sovraordinati (a mero titolo esemplificativo: VVFF e ASL). I lavori devono essere eseguiti a perfetta regola d’arte, in conformità agli elaborati progettuali approvati. Eventuali varianti strettamente necessarie ai fini della realizzazione delle opere, ma tali da non incidere significativamente sulla progettazione esecutiva, potranno essere apportate dal Concessionario in corso d’opera, previa comunicazione al Comune. Non sono considerate varianti gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, ai sensi e nei limiti stabiliti dall’art. 132 del D. Lgs 163/06 e s.m.i.
Il Concessionario deve risarcire il Comune di qualsiasi danno conseguente a varianti in corso d’opera dovute al manifestarsi di errori od omissioni del progetto esecutivo che pregiudichino, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera, ovvero la sua utilizzazione, ai sensi dell’art. 132, comma 1, lett. e) del D.Lgs n. 163/06.
Concessione di progettazione, costruzione e gestione della nuova R.S.A. comunale “Beato Innocenzo”
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Articolo II.2 Normative di riferimento
Il Concessionario, al fine di rendere l’immobile adibito a R.S.A. conforme agli standard previsti dalla normativa Regionale vigente (D.G.R. 14 dicembre 2001, n. 7/7435), nell’esecuzione dell’intervento di costruzione della struttura, deve rispettare tutte le normative vigenti in materia edilizia, compresa la normativa antisismica vigente, impiantistica e di sicurezza sul lavoro ed in particolare, a puro titolo esemplificativo e non esaustivo:
• Regolamento Locale di Igiene tipo; · D.Lgs. n. 494/1996 e s.m.i.;
• Legge n. 1086/71 e s.m.i.; D.P.R. 207/2010
• Legge n. 64/74 e s.m.i.; · D.Lgs. n. 528/1999;
• Circolare M.I. n. 31 del 31/08/1978; · D.M. n. 145/2000;
• Legge n. 13/1989 e s.m.i.; · D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.;
• D.M. n. 236/1989; · D.M. n. 37/2008;
• D.M. 16 gennaio 1996; · D.Lgs. n. 115/2008;
• D.M. 12 aprile 1996; · D.Lgs. n. 81/2008;
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Articolo II.3 Modalità di esecuzione dell’intervento
In conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 115/08 e s.m.i., il Concessionario deve effettuare la costruzione della nuova R.S.A. mediante interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica del fabbricato e deve:
-eseguire la diagnosi energetica e redigere il relativo progetto;
-predisporre la certificazione energetica, esponendone il relativo attestato presso l’edificio in un luogo facilmente accessibile al pubblico.
Il Concessionario, nella progettazione e realizzazione dell’intervento, ad integrazione delle previsioni di cui agli elaborati facenti parte del progetto preliminare, deve garantire:
-l'isolamento del fabbricato da eventuali infiltrazioni di liquidi provenienti dal terrapieno o dalle reti tecnologiche ad esso adiacenti;
-l'osservanza della vigente normativa in materia di scarichi ed emissioni in genere (ad esempio: acqua, gas, rumori);
-che tutti i materiali utilizzati per la costruzione e, in particolare, per l'impiantistica, per le coibentazioni, per le controsoffittature, per le protezioni, per le finiture e quant'altro, non contengano nessuna delle sostanze tossiche o nocive di cui all'elenco aggiornato del Centro Studi Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale del Ministero della Sanità. Il soddisfacimento di tale requisito deve risultare da apposita dichiarazione del progettista;
- l'accessibilità, il dimensionamento, gli elementi costruttivi e di finitura, la dotazione di impianti e servizi dei locali tali da assicurare, per qualità e quantità, l'adeguato svolgimento delle attività umane previste;
-che tutti i vani abbiano dimensioni e forma tali da consentirne un adeguato grado di arredabilità;
-l’adeguato dimensionamento di tutti i vani, in funzione della categoria di destinazione d'uso prevista ed in
funzione del numero degli ospiti;
-che i locali accessori, quali unità igieniche, ripostigli, spogliatoi, ecc. e gli spazi sottostanti e soprastanti soppalchi senza permanenza di persone, abbiano altezze non inferiori a mt. 2,40;
-i requisiti dimensionali e di dotazione dei servizi richiesti in relazione alle specifiche destinazioni dei locali;
-che gli impianti siano progettati e realizzati in modo che risultino agevole la loro conduzione, la manutenzione e la sostituzione delle apparecchiature fondamentali;
-che gli impianti siano progettati e realizzati in modo che, in condizioni normali, non immettano esalazioni, fumi e vibrazioni nell’edificio o nelle sue parti;
-la sicurezza contro incendi, folgorazioni, scoppi e altri infortuni, rispettando le seguenti prescrizioni minime:
• l’osservanza delle leggi vigenti in materia di prevenzione incendi e in materia di sicurezza;
• tutti i materiali e le apparecchiature utilizzati per la realizzazione degli impianti elettrici devono essere dotati di marchio I.M.Q., o marchio equivalente estero;
• gli impianti elettrici devono essere realizzati a regola d'arte e nel rispetto delle specifiche norme CEI, tenendo conto delle caratteristiche delle lavorazioni e dei materiali. Devono, in particolare,
essere rispettate le norme sugli impianti di messa a terra, sugli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche e quanto disposto dal D.M. n. 37/2008;
• i materiali costituenti le strutture sovrastanti o adiacenti apparecchi a fiamma o zone di cottura devono essere omologati come appartenenti alla classe 1 di reazione al fuoco;
• i tubi del gas non devono essere posti in opera nelle canne fumarie, nei vani per ascensori, nei vani per il contenimento di altre tubazioni, nei vani scale, sotto le tubazioni dell'acqua;
• le tubazioni del gas non devono essere utilizzate come messa a terra di apparecchiature elettriche, telefoniche e televisive;
• le tubazioni dell'impianto a gas, di regola, devono essere collocate in vista dal punto di consegna fino all'immissione all'interno dell'unità immobiliare;
• gli alloggiamenti per contatori del gas in batteria devono essere privi di linee e apparecchiature elettriche e in essi l'eventuale impianto di illuminazione deve essere realizzato con apparecchiature stagne almeno IP 44;
• le tubazioni del gas non devono essere poste sotto i pavimenti, salvo gli attraversamenti dei porticati e parti comuni; in tali casi le tubazioni devono essere intubate entro tubi ventilati;
• gli apparecchi di riscaldamento devono avere una canna fumaria propria e nessun focolaio deve essere inserito nel condotto già impiegato per l'evacuazione di altro focolaio;
• le canne fumarie devono essere dimensionate come da specifiche norme UNI;
• le canne di esalazione e areazione devono essere dimensionate come da specifiche norme UNI e le stesse non devono essere adibite ad usi promiscui;
• la realizzazione di un “Quadro generale” da porsi all’interno dell’edificio, a cui si inseriscono le linee in partenza verso i quadri o centralini secondari;
• la realizzazione delle linee in cavo in partenza dal “Quadro generale” per l'alimentazione in B.T. dei quadri o centralini secondari;
• la realizzazione di quadri elettrici di distribuzione o centralini secondari;
• la realizzazione di un impianto di messa a terra completo dei dispersori di corrente, dei cavi di intercollegamento (siano essi direttamente interrati che posati entro canalizzazioni), del collegamento a terra delle strutture metalliche;
• la realizzazione di un impianto di illuminazione di emergenza per i locali interni e di illuminazione delle aree esterne;
• la realizzazione di un impianto di forza motrice;
• la realizzazione dei collegamenti in cavo per il comando ed il controllo degli impianti di riscaldamento;
• la realizzazione di un impianto TV, per la ricezione dei canali televisivi analogici e digitale terrestre;
• la realizzazione di un impianto telefonico in tutte le camere, completo di centralino telefonico e collegamenti alla rete internet con tecnologia ADSL;
• la realizzazione di un impianto di diffusione sonora/annunci, allarmi, composto da amplificatore, altoparlanti per interno e per esterno, postazione di chiamata sia per le singole zone interne che esterne;
• la realizzazione di un impianto citofonico completo di postazioni interne ed esterne;
· la realizzazione di un impianto di chiamata di emergenza con quadro generale;
-la sicurezza contro la penetrazione di animali nocivi, rispettando le seguenti prescrizioni minime:
• le finestre e tutte le aperture di areazione nei sottotetti devono essere impenetrabili con griglie o reti. Nelle eventuali cantine devono essere protette le bocche di lupo e tutte le aperture in genere;
• nel caso di solai o vespai con intercapedine ventilata, i fori di areazione devono essere sbarrati con reti a maglie fitte;
• negli imbocchi di canne di aspirazione e di areazione forzata le aperture devono essere munite di reti a maglia fitta alle sommità delle canne stesse e in posizione facilmente accessibile per i necessari controlli;
• tutte le condutture di scarico uscenti dai muri non devono presentare forature o interstizi comunicanti con il corpo della muratura;
• deve essere assicurata la perfetta tenuta delle fognature nell'attraversamento di murature e di elementi che collegano le fognature con quelle pubbliche (acque bianche e nere);
• i cavi elettrici, telefonici, per TV, per illuminazione esterna, devono essere posti in canalizzazioni stagne;
• negli impianti che per particolari esigenze hanno canalizzazioni esterne (tubazioni del gas, pluviali, etc.) deve essere prevista l’installazione di tronchi di cono ben fissati per impedire la risalita dei ratti;
- la sicurezza contro le cadute accidentali, rispettando le seguenti prescrizioni minime:
• devono essere osservate tutte le norme vigenti in materia di sicurezza e antinfortunistica;
• le barriere di scale, terrazze, porte finestre, devono presentare spazi liberi tali da essere inattraversabili da una sfera di diametro di cm 10. Per gli spazi non aperti al pubblico valgono i requisiti previsti dal D.P.R. n. 547/55 (parapetto normale, completo di fascia di arresto al piede);
• le superfici finestrate installate in una zona superiore a m 1,50 rispetto al piano di calpestio devono essere tali da rendere possibile pulire e sostituire i vetri dall'interno, salvo specifici sistemi di pulizia appositamente previsti e rispondenti alle norme di sicurezza e antinfortunistiche;
l'apertura di dette superfici finestrate deve essere assicurata con sistemi manovrabili dal basso;
• le rampe devono essere preferibilmente rettilinee; sono ammesse rampe non rettilinee a condizione che ci siano pianerottoli di riposo;
· le rampe devono avere pendenza costante all'interno di ogni tratto.
-la sicurezza in caso di emergenza (evacuazione e soccorso), rispettando le norme vigenti in materia;
-l’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche, rispettando le seguenti prescrizioni minime:
• devono essere osservate le norme vigenti in materia;
• negli spazi esterni, comuni e aperti al pubblico, i collegamenti verticali e orizzontali devono avere almeno le dimensioni prescritte dai requisiti di sicurezza;
• le scale d'accesso devono essere ubicate in un vano proprio di tipo chiuso (con eccezione delle eventuali scale di sicurezza);
-la distribuzione di acqua potabile, con le caratteristiche di qualità di cui al D.P.R. n. 236/1988, anche con l’eventuale presenza di apparecchiature di trattamento;
- la distribuzione di acqua calda nei bagni e nella cucina;
- che tutte le tubazioni di scarico e di ventilazione siano realizzate in polietilene, complete di raccordi, pezzi speciali, pozzetti di ispezione, pilette a pavimento, giunti di dilatazione, ed ogni altro accessorio necessario per il regolare funzionamento e la manutenzione;
-che tutte le colonne di scarico siano collegate alla copertura o comunque dotate di idoneo sistema di ventilazione;
-che tutti gli apparecchi a combustione portino ben visibile una targa non asportabile, in cui siano indicati, in caratteri indelebili e in italiano:
a. il nome del costruttore e/o della marca depositate;
b. i dati sull’avvenuto collaudo;
c. la designazione commerciale con la quale l'apparecchio è presentato al collaudo dal costruttore;
d. il tipo di combustibile utilizzato e, nel caso di alimentazione a gas, la pressione minima di esercizio;
e. la portata termica nominale e la potenza dell'apparecchio;
-che gli impianti termici o di sola produzione acqua calda siano ubicati in locali provvisti di superfici finestrate,
le quali devono garantire tanta aria quanta ne viene richiesta per una regolare combustione;
-l’assenza di diffusione di odori sgradevoli. Ove siano svolte attività che comportino la produzione momentanea di odori, questi devono essere rapidamente espulsi senza interessare altri spazi di soggiorno e permanenza delle persone;
- le temperature siano controllabili indipendentemente per ogni ambiente o gruppo significativo di ambienti;
-la presenza di canne di esalazione degli aeriformi e di impianti di smaltimento degli aeriformi dimensionati secondo specifiche norme UNI;
-gli ambienti siano dotati di aerazione naturale, oppure attivata con sistemi permanenti adeguati alla destinazione dei locali;
- che le canne di aspirazione dei servizi igienici siano autonome da quelle a servizio di altri ambienti;
- che i vani edilizi ed i sistemi di aerazione siano progettati e realizzati in modo da impedire l'immissione nei locali sia dell'aria, sia degli inquinanti espulsi, nonché la diffusione nei medesimi degli inquinanti prodotti in altri locali;
-che la temperatura dei locali e degli spazi interni riscaldati sia regolata in rapporto alle destinazioni d'uso degli ambienti;
-che i cortili e gli eventuali pozzi di luce abbiano il pavimento impermeabile, in modo da permettere il pronto scolo delle acque meteoriche;
-la messa in opera di dispositivi (linea vita, ganci di ancoraggio, etc.) al fine di prevenire le cadute dall’alto, ai sensi della normativa vigente in materia.
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Articolo II.4 Caratteristiche generali della struttura
Il progetto architettonico dovrà, nel suo complesso, far percepire immediatamente, sia sotto l’aspetto delle forme che delle dimensioni, la propria accettabilità emotiva e dovrà essere connotato da scelte tipologiche ed espressive tali da coinvolgere gli ospiti sotto l’aspetto della familiarità, della accoglienza flessibile e della inclusione. Il modello edilizio dovrà rispettare caratteristiche: costruttive, impiantistiche, dimensionali, dei componenti strutturali, degli spazi connettivi, di comfort, di sicurezza, d’igiene ed orientamento.
- Caratteristiche costruttive
Si dovrà tendere a realizzare un modello edilizio compatto adottando, per quanto possibile, elementi architettonici lineari e semplici, che consenta la massima razionalità nell’organizzazione delle attività e dei servizi previsti. L’edificio deve svilupparsi in non più di 3 livelli fuori terra. Gli spazi di vita collettiva andranno collocati preferibilmente a sud e le camere a nord con affaccio est e/o ovest. Il parcheggio ad uso operatori, o visitatori, fornitori ecc. va realizzato a cielo aperto, salvo prescrizioni di tipo urbanistico -paesaggistico.
- Caratteristiche impiantistiche
La progettazione degli impianti dovrà soddisfare esigenze relative al risparmio energetico, al risparmio dei costi di gestione e di manutenzione, alla flessibilità intesa come possibilità di ampliamento e riconfigurazione, alla sicurezza, al comfort, alla facilità di utilizzo ed alla non invasività evitando soluzioni di forte impatto visivo e di chiara connotazione ospedaliera.
- Caratteristiche dimensionali
Gli elaborati grafici allegati al progetto preliminare riportano, in riferimento alla struttura di 176 posti letto, la suddivisione delle superfici nette funzionali delle aree, così suddivise :
• Aree residenziali ;
• Aree valutazione e terapia;
• Aree socializzazione;
• Aree generali di supporto.
Si precisa che è ammessa una variazione del 20%
Dalle superfici sopra individuate sono esclusi gli spazi connettivi, i locali tecnologici, i balconi e le terrazze, l’autorimessa, le aree esterne pertinenziali e i parcheggi.
- Caratteristiche dei componenti strutturali
• Materiali: Nella realizzazione dell’opera devono essere privilegiati i materiali bio-ecocompatibili o ecocompatibili.
• Infissi: Le superfici vetrate devono essere provviste di idonee schermature mobili, manovrabili facilmente e in sicurezza dagli ospiti e dagli operatori (motorizzate ove possibile).
La luce netta di ogni porta non deve essere inferiore a 80 cm, da estendersi a 120 cm. per le porte delle camere (il battente mobile da 90 e il battente fisso da 30). Le porte dei locali igienici devono essere preferibilmente del modello a scorrere o a rototraslazione. Le finestre devono consentire l’affaccio anche da parte di chi sia seduto su una sedia a ruote. Le maniglie devono essere a presa facilitata e posizionate sotto i cm. 140 di altezza in modo da consentire la loro operabilità senza sforzo. E’ necessario prevedere l’oscurabilità e la protezione dalla luce del sole.
• Pavimenti e rivestimenti: Tutte le pavimentazioni devono possedere caratteristiche antiscivolo adeguate alla specifica destinazione dei locali, con battiscopa continuo e ricurvo. Per le pavimentazioni di cucina, lavanderia e relativi locali accessori, magazzini, depositi e locali tecnologici vanno utilizzati prodotti di serie industriali. Tutte le pareti non piastrellate devono essere in materiale semi lavabile traspirante per tutta l’altezza. Xxxxx evitati gli spigoli vivi negli spazi dedicati agli ospiti eventualmente utilizzando salva spigoli arrotondati. I servizi igienici, le cucine, la camera mortuaria devono avere pareti piastrellate o rivestite di materiale plastico fino ad una altezza di cm. 250.
- Caratteristiche degli spazi connettivi
• Percorsi orizzontali
I percorsi orizzontali non devono avere dislivelli. Qualora ciò non fosse possibile è necessario dotare il percorso di rampe in dolce pendenza (come da normativa) e contemporaneamente di scalini p.= cm. 30 a.= cm. 16 per agevolare coloro che fanno uso di stampelle o che hanno poca mobilità della caviglia. All’inizio ed alla fine della rampa deve essere previsto uno spazio libero minimo, in piano, di cm. 150 x 150. La larghezza dei percorsi non deve essere inferiore a m. 2,00 per consentire il passaggio contemporaneo di due sedie a ruote. I percorsi devono essere muniti, di corrimano e fasce paracolpi in materiale caldo (sintetico o legno) e di buona prensilità (diametro cm. 5).
• Percorsi verticali
-Scale: Le scale devono avere una larghezza non inferiore a 120 cm., essere dotate di corrimano continuo su entrambi i lati aventi le medesime caratteristiche sopra delineate. Il corrimano deve estendersi di circa cm. 30 sia all’inizio che a fine rampa, per consentire di compiere in sicurezza anche il primo e l’ultimo scalino e trovarsi con entrambi i piedi sul piano orizzontale. L’eventuale parapetto deve essere alto cm. 100, non deve consentire la sua scavalcabilità, né causare inciampo per chi come l’anziano scende o sale le scale di traverso, ponendo le due mani sul corrimano. E’ necessario utilizzare colori contrastanti per differenziare alzata e pedata, pareti e pianerottolo. I dislivelli devono essere opportunamente segnalati, così come qualsiasi pericolo e cambio di direzione. L’illuminazione, compresa quella naturale, deve essere adeguata, non creare ombre, abbagli e riflessi.
-Ascensori: La struttura deve disporre, in xxx xxxxxxxx, xx x. 0 elevatori (ascensori per persone e di servizio) che costituiscono la necessaria dotazione che concorre utilmente al suo pieno utilizzo e che rende compatibile i tempi di spostamento degli ospiti rispetto alle attività. A tal fine risulta strategica la localizzazione degli elevatori rispetto ai percorsi e alla compartimentazione della struttura. Gli ascensori devono essere accessibili ed almeno uno di essi di dimensioni tali da trasportare un letto. Utilizzare contrasti di colore tra pareti e pavimento senza utilizzare materiale riflettente.
- Caratteristiche di comfort, sicurezza, igiene ed orientamento
• Uso del colore: L’applicazione dello studio dei colori nella progettazione è importante per creare il benessere psico-fisico delle persone, per essere di supporto alla percezione visiva, ma soprattutto per la funzione terapeutica (cromoterapia) nei confronti del deficit cognitivo della persona anziana. In linea generale il giallo, l’arancio e il rosso sono colori molto amati e più riconoscibili dalle persone anziane; essi sono adatti ad essere utilizzati nelle zone giorno e nei collegamenti, dosandone ovviamente i toni se vengono utilizzati su pavimenti e pareti, lasciandoli anche più accesi negli arredi. I colori neutri o il “tinta su tinta” non sono, in generale, molto adatti. Devono essere evitati i riflessi: le ceramiche devono essere di tinta opaca, le superfici di vetro, quali porte e finestre, specchi e arredi, devono essere verificate con attenzione in modo che non creino abbagli. Occorre aumentare la riconoscibilità dei percorsi e degli oggetti giocando sul contrasto di colore: il colore del pavimento deve essere in contrasto rispetto a quello delle pareti, allo stesso modo occorre distinguere gli scalini dai pianerottoli, gli arredi da pavimento e pareti, i corrimano dalle pareti.
• Controllo del rumore: Oltre al rispetto della normativa vigente in materia di isolamento acustico degli edifici in relazione all’ambiente circostante, va riservata particolare attenzione alle problematiche interne all’edificio e al conseguente uso dei materiali. I principali problemi di comfort acustico che si presentano sono quelli connessi all’isolamento acustico tra ambienti, sia del rumore da calpestio che di quello prodotto per via aerea e alla limitazione del rumore indotto dal
funzionamento degli impianti: per le conseguenti soluzioni deve essere fatto riferimento oltre che ai valori e requisiti previsti dalle vigenti norme, anche dallo specifico utilizzo. Particolare cura dovrà essere posta al trattamento acustico dei locali collettivi (soggiorni, sale da pranzo, sale per riunioni, palestre ecc.) nei quali devono essere limitati i tempi di riverbero prodotti dai rumori aerei. Alcuni ospiti, con particolari patologie, possono arrecare particolare disturbo ad altri: è perciò necessario che le stanze siano adeguatamente isolate acusticamente fra loro, adottando pareti e materiali atti a garantire un idoneo isolamento.
• Uscite e percorsi di emergenza: I percorsi e le uscite di emergenza devono essere studiati con particolare cura. La presenza di persone anziane che hanno sicuramente limitazioni, più o meno gravi, fisico-motorie, sensoriali, cognitive e mentali devono portare il progettista a considerare il progetto di gestione dell’emergenza in modo molto razionale e specifico, avendo cura di prevedere percorsi brevi, altamente intuitivi, attrezzature di supporto, segnali visivi, uditivi e tattili. E’ molto importante organizzare lo spazio sicuro, cosiddetto “spazio calmo”, protetto dal fumo e resistente al fuoco. Esso deve essere collocato in un luogo facilmente raggiungibile sia dalle persone che si trovano nella R.S.A. che dai soccorritori. Nella normalità dei casi lo spazio calmo si identifica con il soggiorno. In ogni caso è consigliabile organizzare lo spazio calmo in una zona che sia normalmente conosciuta e vissuta dagli ospiti della struttura in modo da facilitare il suo raggiungimento e l’attesa senza troppo panico. In tal modo inoltre lo spazio non resterà inutilizzato per altri momenti afferenti la quotidianità.
• Percorsi sporco e pulito: Nel limite del possibile vanno distinti i percorsi di servizio da quelli riservati agli ospiti e ai visitatori. Particolare attenzione va posta nella separazione dei percorsi riservati allo sporco (rifiuti solidi, biancheria sporca, carrelli con avanzi del pasto, salme) da quelli riservati al pulito (biancheria pulita, carrelli del pasto) in particolare sui sistemi di elevazione.
• Segnaletica: Negli spazi di collegamento è necessario rendere facilmente identificabile, attraverso opportuni segnali in successione appropriata, il percorso utile per raggiungere l’area residenziale e gli spazi di uso collettivo. Al fine di scongiurare fenomeni di disorientamento, occorre evitare la ripetitività degli ambienti o l'uniformità di trattamento degli spazi, facilitandone la riconoscibilità immediata attraverso l'impiego di adeguati sistemi di differenziazione formale e materica (differenziare per colore i vari piani residenziali della struttura).
-Uso di energie rinnovabili e risparmio energetico
Sono consentite e auspicabili tutte le scelte architettoniche e tecnologiche che consentono il risparmio energetico e la riduzione dei costi di gestione, oltre a quanto già previsto e prescritto ai sensi della vigente legislazione in materia di risparmio energetico, come l’adozione di una consistente isolazione termica di tipo passivo o come:
• utilizzo di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria oltre a quelli previsti per l’integrazione al fabbisogno termico dell’edificio;
• utilizzo di pannelli fotovoltaici e sistemi di cogenerazione per la produzione di energia elettrica, costituente una fonte integrativa al fabbisogno dell’impianto di illuminazione della R.S.A.;
• utilizzo di pompe di calore, ove risulti possibile ed economico;
• utilizzo di tecnologie che consentano un basso consumo di calore, come recupero di calore per il ricambio d’aria, l’uso di riscaldamento a pavimento, ecc.;
• uso di materiali isolanti bio ed eco compatibili, favorendo i materiali naturali;
• realizzazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione di giardini e altre utilizzazioni non potabili.
* * *
Articolo II.5 Caratteristiche degli impianti
La conformazione e le caratteristiche dell’edificio devono essere quanto più semplici possibili dal punto di vista della manutenzione e della gestione. Occorrerà quindi privilegiare gli aspetti della semplicità e della affidabilità anche con il ricorso equilibrato alla “building automation”.
-Impianto di riscaldamento
L’impianto sarà del tipo centralizzato con gruppi termici funzionanti possibilmente a gas metano a condensazione secondo le norme vigenti. All’interno della centrale termica andranno previste le predisposizioni per la eventuale successiva integrazione degli impianti con sistema di rilevazione a distanza ( e da definirsi a cura del gestore degli impianti). L’impianto sarà sezionato e regolato per zone in ogni piano secondo le funzioni e il carico termico. Dovranno essere previsti i dispositivi di regolazione e controllo delle temperature delle singole zone. I corpi scaldanti a seconda degli utilizzi degli spazi, potranno essere preferibilmente a pannelli radianti posti a pavimento, oppure pannelli a parete, in quanto va privilegiata l’adozione di sistemi a bassa temperatura; per le parti amministrative e i locali ad uso non preminente degli ospiti sono consentiti radiatori in acciaio preverniciato del tipo tubolare, o in ghisa.
-Impianto di trattamento aria di rinnovo
E’ da prevedere l’impianto per il ricambio forzato dell’aria. I ricambi d’aria previsti dovranno essere quelli consigliati o imposti dalla normativa tecnica secondo l’utilizzo dei locali. Le soluzioni adottate dovranno prevedere la dotazione di idonee macchine per il recupero del calore. Sono da prevedere sistemi di raffrescamento (non necessariamente per tutti gli spazi) che potranno essere a liquido fluido e scambiatori a pannelli radianti. Il trasporto dell’aria dovrà avvenire entro condotti di adeguate dimensioni con diffusori che garantiscano una velocità non superiore a 0,15 m/s all’altezza di m 2,00 dal pavimento. I condotti dovranno essere in materiale che garantisca la durabilità e opportunamente coibentati. Tenuto conto delle dimensioni dei condotti si dovranno prevedere opportuni vani e controsoffitti per il relativo passaggio. La centrale di trattamento dell’aria produce una relativa rumorosità e pertanto la sua posizione va conseguentemente collocata e adeguatamente isolata acusticamente.
-Impianto idrico -sanitario
L’impianto idrico sanitario comprende la distribuzione dell’acqua sanitaria sia calda che fredda, dal punto di consegna fino all’utilizzazione, compresi gli apparecchi sanitari. Nella produzione centralizzata dell’acqua calda ad uso sanitario sono esclusi produttori elettrici. Ogni partenza dell’acqua calda e fredda, sarà dotata di intercettazione con valvola a sfera, filtro e riduttore di pressione ove necessario completo di manometro. Nei servizi saranno installati rubinetti di intercettazione con cappuccio cromato sia per l’acqua fredda che per quella calda. Tutti i locali servizi destinati all’uso da parte di persone anziane, dovranno essere del tipo portatori di handicap. I sanitari dovranno essere del tipo sospeso.
-Impianto antincendio
L’impianto antincendio è una parte del sistema complessivo di sicurezza al fuoco che la struttura deve garantire; particolare attenzione dovrà essere posta sulla:
• accessibilità esterna ai mezzi dei Vigili del Fuoco con adeguate autoscale e autopompe;
• presenza di idonei idranti esterni opportunamente protetti dal gelo;
• necessità di compartimentazione della struttura;
• conseguente presenza di opportune vie di fuga, sia in numero che in dimensione e valutazione di accumulo di persone in prossimità delle vie di fuga stesse;
• uso dei materiali resistenti al fuoco sia per quanto riguarda le strutture che per gli elementi di finitura ed arredo, in particolare con l’utilizzo di materiali autoestinguenti (esempio tende);
• impianto dei rilevatori di fumo per ogni locale;
• i punti di erogazione e le manichette necessarie interne all’edificio saranno infine collocate entro cassette del tipo ad incasso per evitare pericolose sporgenze.
Ai fini della sicurezza antincendio, a lavori ultimati dovrà essere acquisito il Certificato Prevenzione Incendi.
- Impianti elettrici
• Gruppo elettrogeno: E’ necessaria l’istallazione di un gruppo elettrogeno di potenza commisurata alle minimali esigenze di garanzia della continuità dei sistemi di sicurezza e dei servizio basilari. Tale gruppo elettrogeno dovrà coprire la quasi totalità del carico d’illuminazione ordinario, la totale potenza richiesta dagli impianti di riscaldamento, ventilazione, antincendio ed un’adeguata percentuale di altri servizi, ivi compresi tutti quelli di assistenza sanitaria. Verranno perciò esclusi i carichi di tutte quelle apparecchiature o servizi non di prima necessità, quali ad esempio: lavanderia, stireria, ecc.. La collocazione dell’apparecchiatura deve avere luogo in un locale idoneo al volume dell’edificio.
• Impianto di luce e forza: Il progetto delle opere elettriche dovrà essere redatto in conformità delle Norme CEI vigenti. In particolare l’impianto dovrà garantire la protezione magnetotermica e differenziale mediante un numero adeguato di quadri e sottoquadri. Sono da evitare sistemi di accensione-spegnimento a tempo programmati. In particolare nei bagni non va prevista l’automazione dell’accensione e spegnimento delle luci. Sono consigliate le lampade fluorescenti compatte. Nelle camere da letto la luce dovrà essere intensa ma non abbagliante, in particolar modo nelle camere degli ospiti che debbano mantenere a lungo la posizione distesa o semi distesa; in tali casi è raccomandata la luce diffusa con un valore di illuminamento di circa 100 lux.
Per la luce di lettura, azionabile comodamente dal letto, si raccomanda un illuminamento a livello del piano di lettura di circa 300 lux, per dare luogo, sommando all’illuminamento generale, ad un totale di 400 lux. Tale sorgente di illuminazione dovrà comunque essere concentrata per non disturbare eventuali altri ospiti ed al contempo se ne dovrà contenere il calore emanato. Nei corridoi sprovvisti di illuminazione naturale si dovrà prevedere un illuminamento diurno maggiore di quello notturno per evitare problemi di adattamento visivo nel passaggio dalle camere ai corridoi stessi. Per ambienti tipo ambulatoriale od infermieristico sarà opportuno prevedere una luce supplementare, che investa la zona letto, con un illuminamento minimo di 1000 lux per favorire le visite mediche da parte del personale specializzato; la luce di questa sorgente non dovrà alterare i colori.
Le luci notturne, da prevedere sia nei corridoi che nelle camere, dovranno essere tali da consentire agli ospiti e al personale di muoversi agevolmente durante le ore di buio quando siano state spente quelle generali, nel rispetto delle norme antincendio vigenti. Le lampade dovranno essere adeguatamente schermate per non disturbare il sonno degli ospiti. Nelle sale da pranzo delle luci fluorescenti distribuite lungo il loro perimetro possono contribuire, senza creare ostruzioni, al livello di illuminamento generale; queste potranno essere integrate da lampade supplementari in corrispondenza di ogni tavolo. Analogo accorgimento sarà adottato nelle sale di ritrovo dotate di
xxxxxx e/o salottini. Il livello di illuminamento sarà di 150-200 lux in generale e di 300 lux in corrispondenza dei tavoli o assimilabili. Nelle sale per riunioni, conferenze o visione televisiva, comunque con posti a sedere in fila, si dovrà garantire:
-oltre ad un illuminamento generale di 150 -200 lux;
-la possibilità di illuminare intensamente solo la zona antistante i posti a sedere;
-la possibilità di una leggera luce diffusa e schermata alle spalle dei posti a sedere;
-la possibilità di una leggera luce diffusa e schermata alle spalle dei posti a sedere per consentire una buona visione televisiva senza creare riflessi con un illuminamento tale da
permettere il movimento degli ospiti.
Nei servizi l’illuminamento sarà discretamente elevato, le lampade avranno accensione dall’interno e dall’esterno, mediante interruttori a spia luminosa ed almeno una delle sorgenti generali dovrà essere ad accensione istantanea. Come già precisato sono da evitarsi nel modo più assoluto le accensioni temporizzate. I locali adibiti al personale di servizio dovranno avere illuminamenti adeguati alla loro destinazione d’uso, dotandoli di illuminazione supplementare su eventuali piani o zona di lavoro. Le luci d’emergenza dovranno essere installate in tutte le zone di passaggio e nelle uscite, e comunque in tutti i luoghi ove la mancanza di luce possa costituire pericolo, secondo quanto previsto dalle norme CEI e dalla specifica normativa antincendio. La distribuzione dei punti luce e delle sorgenti luminose dovrà essere curata in modo da:
-evitare zone d’ombra negli ambienti di passaggio e in tutti i punti in cui si presentino difficoltà e pericoli;
-illuminare efficacemente gli accessi interni e le scale;
-evitare altresì passaggi troppo improvvisi tra zone intensamente illuminate e zone poco illuminate. Dovrà essere previsto anche idoneo sistema di illuminazione esterna sia delle parti di accesso che delle zone utilizzate a verde per gli ospiti. L’edificio dovrà infine essere dotato di idoneo impianto scariche elettriche (fulmini) e ovviamente di impianto di messa a terra.
- Impianti di chiamata e comunicazione
L’edificio sarà dotato degli impianti:
• di comunicazione comprendente la rete dell’impianto telefonico, la predisposizione rete cablata;
• l’impianto centralizzato di ricezione televisiva terrestre e satellitare con rete di distribuzione in derivazione;
· lo sviluppo dell’impianto citofonico/videocitofonico e comando apertura porte e cancelli.
In ogni stanza sarà previsto un sistema di chiamata fra il letto ed il punto di controllo azionabile a pulsante dalla persona interessata, con la funzione fondamentale di rendere possibile il rapido soddisfacimento delle richieste e delle esigenze degli ospiti da parte del personale, con accensione di spia di chiamata all’esterno della stanza. Per il personale, in ogni stanza, sarà previsto un collegamento di chiamata aggiuntivo (completo di comando di spegnimento della spia di chiamata), di norma posto in prossimità della porta.
Conseguentemente in ogni stanza dovrà essere previsto:
· collegamento di chiamata per il personale, posto in prossimità della porta;
· collegamento di chiamata per ogni letto (con individuazione di chiamata stanza e letto);
· interruttori di comando dell’illuminazione artificiale, differenziato per ogni letto;
· prese di corrente in numero adeguato sia per gli apparecchi ausiliari che di servizio;
· presa telefonica e dati per letto;
· presa TV centralizzata;
· predisposizione rete di cablaggio;
· automazione tapparelle ove previste.
-Impianto gas medicale
Prevedere l’impianto centralizzato di distribuzione del gas medicale ossigeno. L’impianto ha il compito di provvedere alla distribuzione a distanza dell’ossigeno, mantenendo continua l’erogazione in corrispondenza alle prese rapide presso i letti. È da prevedere almeno un punto di distribuzione dei gas medicali per stanza. La centrale di erogazione sarà dotata di bombole collegate in parallelo in numero proporzionato alla portata e all’autonomia dell’impianto. In considerazione della evidente necessità di garantire la massima sicurezza, il locale dovrà essere posizionato con cura e dotato di tutti i sistemi di intercettazione scarico e sicurezza richiesti dalla normativa di riferimento. Le condutture, entro cavedi aerati o poste sotto traccia, dovranno essere eseguite con materiali e modalità accuratamente collaudate. L’impianto sarà separabile mediante valvole di sezionamento poste alla base delle principali colonne e biforcazioni. Le prese di erogazione, poste in prossimità dei letti, saranno tutte dotate di congegno automatico di antiritorno e si dovrà aver cura di rendere meno appariscente possibile la presenza dei dispositivi di erogazione. Dovrà, inoltre, essere garantito che l’utilizzo non può essere accidentale, ma accessibile solo da parte del personale.
* * *
Sezione III. SERVIZI
Articolo III.1 Descrizione dei servizi
I servizi oggetto della presente concessione consistono:
-nella gestione complessiva della nuova R.S.A. comunale, previo eventuale incasso diretto dall’A.S.L. competente del relativo contributo Regionale, nonché riscossione diretta delle rette dagli ospiti, nel rispetto degli standard previsti dalla specifica normativa Regionale vigente. I destinatari del servizio sono persone anziane, non in grado di gestire la propria vita quotidiana autonomamente, di alimentarsi, di avere cura della propria persona, di spostarsi, di avere relazioni sociali autonome e, inoltre, con disabilità tale da non consentire il compimento di atti ed attività elementari nei casi in cui la famiglia o i servizi territoriali non possano, adeguatamente, provvedere a domicilio ai trattamenti sanitari ed all’assistenza continua;
Il Concessionario, nello svolgimento dei servizi, deve:
-rispettare la riservatezza e la personalità degli utenti;
-conformarsi il più possibile ai ritmi ed alle abitudini delle persone anziane, compatibilmente con le esigenze della collettività, garantendo una normale vita di relazione e la possibilità di sviluppo culturale di ogni soggetto con apposite e flessibili differenziazioni;
-favorire la permanenza delle persone anziane nell’ambiente domestico, garantendone, per l’intero anno, un’alimentazione equilibrata e variegata.
* * *
Articolo III.2 Principali prestazioni da garantire con la gestione dei servizi
Il Concessionario deve acquisire, con oneri e spese a proprio carico, tutti i permessi, i nullaosta e le autorizzazioni necessarie per l’esercizio della gestione dei servizi di cui al punto 3. dell’articolo I.3.
Il Concessionario, nella gestione della R.S.A., deve garantire all’ospite il diritto alla tutela della salute e della dignità personale in regime di trattamento residenziale, attraverso l'erogazione delle seguenti prestazioni fondamentali ed irrinunciabili:
-di direzione amministrativa;
-di svolgimento di tutte le attività amministrative connesse alla gestione della R.S.A.;
-di assistenza diretta, comprensive di cura dell’igiene personale e di attività di controllo e vigilanza, nonché di interventi idonei alla stimolazione, alla promozione, alla mobilizzazione ed all’animazione dell’ospite;
-di tipo alberghiero: preparazione e somministrazione pasti, pulizia ordinaria degli ambienti di vita, degli arredi e delle attrezzature;
-di trasporto ed assistenza per le visite ospedaliere;
-di direzione sanitaria;
-di tipo sanitario (medico e infermieristico), compresa l’assistenza medica notturna e festiva, volte a curare gli stati di patologia cronica nonché gli eventi morbosi ricorrenti, oltre a prevenire situazioni invalidanti e riportare le persone al massimo recupero possibile o a stabilizzarne la situazione non migliorabile.
Il Concessionario, inoltre, deve attenersi ai contenuti della proposta gestionale presentata in sede di gara e garantire scrupolosamente il rispetto delle prestazioni ivi contenute.
Il Concessionario deve, inoltre, garantire al prezzo offerto in sede di gara (salvo incremento ISTAT biennale) la preparazione e consegna dei pasti a domicilio.
* * *
Articolo III.3 Modalità di svolgimento dei servizi
Il Concessionario deve garantire interventi socio -assistenziali e sanitari contestualizzati nella realtà specifica della R.S.A. comunale e conformi agli standard gestionali previsti dalla vigente normativa nel tempo.
Il Concessionario, nello svolgimento del servizio di gestione della R.S.A., deve garantire:
-livelli di integrazione delle figure professionali presenti;
-i minuti/ospite offerti in sede di gara e, nel corso della concessione, il rispetto dei minuti/ospite previsti dalla normativa Regionale vigente nel tempo, qualora superiori al numero di minuti/ospite offerto in sede di gara, rapportati al numero ed alle condizioni degli ospiti presenti in struttura per i seguenti servizi:
1. Direzione amministrativa;
2. Medico e Direzione sanitaria;
3. Assistenza medica notturna e festiva;
4. Infermieristico svolto da Infermieri professionali, con la garanzia di presenza in servizio di 24 ore al giorno;
5. Fisioterapico svolto da Fisioterapisti e Massoterapisti, con la garanzia di almeno 20 ore di servizio settimanali;
6. Socio -Assistenziale svolto da A.S.A. e/o da O.S.S.;
7. Animazione svolto da personale qualificato, con la garanzia di almeno 12 ore di servizio settimanali;
8. Cucina svolto da personale idoneo, se gestita internamente alla struttura, o in alternativa servizio di scodellamento pasti;
9. Pulizia svolto da personale ausiliario;
10. Lavanderia e Stireria svolto da personale ausiliario, se gestite internamente alla struttura, o in alternativa mediante servizio esterno;
- che il numero di minuti/ospite svolti dagli operatori addetti ai servizi necessari per il funzionamento ed il mantenimento dell’accreditamento della R.S.A. sia costantemente pari al valore offerto in sede di gara, e rapportato agli standard previsti dalla normativa Regionale e nazionale vigente nel tempo, anche nel caso in cui dette normative richiedano servizi aggiuntivi e/o un monte minuti/ospite superiore al valore offerto;
-che i turni del personale addetto ai vari servizi siano articolati in modo da garantire la presenza continua del personale su un numero di sette giorni settimanali, distribuiti secondo le esigenze della
R.S.A. e secondo gli standard Regionali vigenti nel tempo;
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Articolo III.4 Caratteristiche della gestione della R.S.A.
Il Concessionario, nello svolgimento della gestione della R.S.A., deve:
-valorizzare la persona attraverso una particolare cura dell’aspetto fisico, in sintonia con il patrimonio culturale, politico e religioso;
-attivare gli interventi idonei alla stimolazione e alla promozione della persona, soprattutto in riferimento all’alimentazione, alla mobilizzazione, all’igiene, alla protezione, in risposta ai bisogni fisici e psico-sociali;
-soddisfare il bisogno di rapporti sociali attraverso l’animazione della giornata;
-elaborare il progetto individualizzato ponendo particolare attenzione alle esigenze di tipo relazionale dell’utente attraverso momenti di socializzazione quasi “spontanea” tra gli ospiti stessi, con parenti e conoscenti, con gruppi di associazione di volontariato, promuovendo uscite accompagnate finalizzate sia al recupero psico-fisico, sia a prevenire uno stato di emarginazione;
-garantire la massima integrazione con il territorio attraverso iniziative di apertura verso l’esterno;
-erogare prestazioni conformi alle previsioni contenute nella “Carta dei Servizi” vigente, alla quale il concessionario della gestione della R.S.A. deve apportare, a proprie spese, le eventuali modifiche che si rendessero necessarie sostenendone, inoltre, i costi di stampa e diffusione.
Il Concessionario, nella gestione della R.S.A., può utilizzare, a fronte di corrispettivo liberamente determinato, compatibilmente con le prioritarie necessità degli ospiti della R.S.A., i locali adibiti ad attività specialistiche di riabilitazione motoria ed altre attività analoghe e/o integrative, anche in favore di soggetti esterni alla struttura.
Il Concessionario può applicare l’incremento percentuale delle rette, relativamente ai posti accreditati, offerto in sede di gara, al netto dell’indice ISTAT, unicamente nei 5 (cinque) anni decorrenti dalla data del certificato di fine lavori dell’intervento di costruzione della nuova struttura.
Dalla data di avvio, alla data del certificato di fine lavori, al Concessionario è consentito incrementare le rette dei posti accreditati, unicamente dell’indice ISTAT.
Al termine dei 5 (cinque) anni, al Concessionario è consentito incrementare le rette dei posti accreditati esclusivamente dell’indice ISTAT.
Il Concessionario ha l’obbligo di rispettare, integralmente, i contenuti della proposta gestionale, presentata in sede di gara.
Il Concessionario, inoltre, deve assicurare la regolare attività della R.S.A. per tutta la durata della concessione, facendosi carico dell’organizzazione, della direzione e del coordinamento del personale operante all’interno della struttura, della regolare erogazione dei servizi socio assistenziali, della regolare somministrazione del vitto, del servizio di lavanderia, della pulizia dei locali e degli arredi, della manutenzione ordinaria dei locali, degli impianti e dei beni mobili. Ciascuna di tali funzioni e prestazioni deve essere organizzata e resa in modo puntuale e diligente, nel pieno rispetto della qualità complessiva e dei parametri specifici previsti dalla vigente normativa in materia e dalla proposta gestionale presentata in sede di gara e, in termini indicativi e non esaustivi, rispettare le seguenti prescrizioni:
a) Impianti/Locali/Arredi
Il Concessionario ha l’obbligo di provvedere alla fornitura di arredi, sia interni, che esterni, adeguati all’età ed alle condizioni degli utenti, a norma di legge e costantemente in buono stato, sostituendoli, qualora usurati nel tempo.
Il Concessionario è tenuto a dare esecuzione alla proposta gestionale presentata in sede di gara, rispettando quanto previsto in merito alla dotazione iniziale degli arredi forniti, nonché a predisporre apposito programma di manutenzione straordinaria degli arredi interni ed esterni.
Il Concessionario ha l’obbligo di provvedere, durante tutto il periodo di validità della concessione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria nei termini seguenti:
-eseguire, a propria cura e spese, tutti gli interventi e le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, degli impianti e delle aree esterne di pertinenza, ivi comprese le dotazioni di attrezzature, di presidi sanitari, e di arredi necessari per assicurare il buon funzionamento dell’immobile, in modo tale da riconsegnare al Comune di Pieve Xxxxxxxx, alla scadenza della concessione, l’edificio, gli impianti e le aree esterne, in buone condizioni di conservazione e funzionamento, salvo il normale deterioramento dovuto al corretto uso ed alla vetustà naturale. Detti interventi devono riguardare tutte le opere oggetto di concessione, nonché le eventuali strutture di delimitazione delle aree esterne, quali recinzioni, cordoli, etc..
Il Comune, nel caso in cui ravvisi la mancata effettuazione di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, può ordinare, con apposita raccomandata A.R., al Concessionario l’effettuazione dei predetti interventi dando allo stesso un congruo termine non superiore comunque a trenta giorni. Nel caso di mancata effettuazione nei termini, il Comune, senza ulteriore avviso, provvede ad effettuare le riparazioni addebitando la spesa al Concessionario o escutendo in quota parte la fidejussione presentata a garanzia della corretta e puntuale gestione della struttura. La mancata effettuazione di interventi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria realizza la fattispecie di inadempimento che è valutato in ordine alla sua gravità, anche in considerazione del reiterarsi degli episodi, per l’applicazione delle penali previste dal presente Capitolato.
b) Utenze
Il Concessionario assume a proprio carico tutte le spese inerenti le utenze generali per i consumi di acqua potabile, riscaldamento, gas, energia elettrica, telefono, abbonamenti a linee ADSL, canone televisivo, nonché il pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti, e stipula con gli enti erogatori i necessari contratti.
c) Materiale di consumo
Il Concessionario deve:
-fornire materiale di consumo destinato a tutte le attività conforme alle norme vigenti e sufficiente per quantità e qualità in relazione alle varie necessità degli ospiti;
-fornire materiale relativo alla cura e all’igiene degli anziani a norma di legge e sufficiente per qualità e quantità in relazione all’ordinario funzionamento del servizio;
-garantire l’utilizzo di materiali specifici, qualora richiesti con certificato medico, per particolari condizioni di salute dell’anziano;
-rinnovare il materiale ogni qualvolta sia necessario.
d) Vitto
Il Concessionario deve:
-nel caso in cui gestisca internamente alla struttura la cucina, provvedere all’acquisto delle derrate alimentari, alla preparazione e cottura dei pasti per gli ospiti della R.S.A., nonché alla distribuzione dei pasti ed alla erogazione di bevande secondo garanzie di qualità certificate UNI EN ISO 9001 ed in conformità al sistema di analisi di controllo HACCP, avvalendosi di fornitori in grado di dare idonee garanzie del rispetto delle normative vigenti in materia di alimenti;
-nel caso in cui non gestisca internamente alla struttura la cucina, provvedere all’acquisto dall’esterno dei pasti per gli ospiti della R.S.A., nonché alla distribuzione dei pasti ed alla erogazione di bevande secondo garanzie di qualità certificate UNI EN ISO 9001 ed in conformità al sistema di analisi di controllo HACCP, avvalendosi di fornitori in grado di dare idonee garanzie del rispetto delle normative vigenti in materia di alimenti;
-utilizzare un menù e delle tabelle dietetiche approvate dal competente Servizio A.S.L.;
-garantire la fornitura di diete speciali dovute a motivi sanitari, religiosi e/o etico-filosofici;
-utilizzare piatti, bicchieri e posate in materiale lavabile e non monouso e garantire il loro puntuale reintegro in caso di rottura.
e) Lavanderia/Stireria
Il Concessionario deve garantire il servizio di lavanderia/stireria, sia che lo gestisca internamente alla struttura, sia che se lo gestisca esternamente, da attuare con modalità operative e tempi tali da assicurare il ricambio periodico di biancheria da letto, da tavola, e biancheria in genere.
Il Concessionario deve, inoltre, garantire il servizio di lavanderia/stireria degli indumenti degli ospiti, qualora gli utenti ne facciano richiesta, senza l’applicazione di costi aggiuntivi a carico dell’ospite.
f) Pulizia e Sanificazione
Il Concessionario deve effettuare, con strumentazione e prodotti di consumo a proprio carico, tutti i trattamenti di pulizia con la diligenza necessaria ad assicurare il decoro dovuto al tipo di servizio specifico e comunque a regola d’arte per il raggiungimento dei seguenti fini:
-salvaguardare lo stato igienico -sanitario dell’ambiente sia interno che esterno alla struttura;
-mantenere integro l’aspetto estetico ambientale dei locali;
-salvaguardare le superfici sottoposte alle pulizie.
Il Concessionario deve garantire il rispetto dei seguenti parametri:
-pulizie ordinarie di carattere giornaliero e continuativo dei locali, delle attrezzature, dei mobili e degli arredi;
-pulizie a fondo periodiche;
-pulizie straordinarie da effettuarsi nel corso di eventuali opere di manutenzione straordinaria del fabbricato, nonché in occasione di eventi imprevedibili quali (a titolo indicativo e non esaustivo): traslochi, lavori di imbiancatura o muratura, raccolta acqua per allagamenti e quant’altro determini l’insorgere della necessità di pulizie non ordinarie;
-pulizia periodica, taglio erba, potatura e taglio di eventuali piante presenti nell’area esterna;
-utilizzo di materiali di pulizia a norma, avvalendosi di fornitori in grado di produrre idonee garanzie, nel rispetto delle normative vigenti in materia;
-gestione dei rifiuti effettuata garantendo la raccolta differenziata degli stessi, ed attivazione delle procedure obbligatorie per lo smaltimento di ogni tipo di rifiuto (normale e speciale);
-disinfezione, disinfestazione e derattizzazione in genere.
Il Concessionario deve garantire la sorveglianza della struttura adibita a R.S.A. e delle aree ad essa pertinenziali.
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Articolo III.5 Requisiti del personale addetto ai servizi
Il Concessionario, nell’espletamento dei servizi, deve garantire che tutti gli operatori, anche quelli utilizzati per le sostituzioni, siano in possesso dei titoli di studio, delle abilitazioni e dei requisiti professionali previsti per legge per lo svolgimento delle specifiche mansioni. Il Comune si riserva la facoltà di verificare il possesso dei requisiti del personale impiegato dal Concessionario.
Il Concessionario deve disporre di personale e collaboratori assunti secondo la normativa e secondo il Contratto Nazionale di Lavoro di settore vigente, nonché applicare i contratti integrativi territoriali vigenti e deve garantire, inoltre, il rispetto delle norme contrattuali e della legislazione vigente in materia di rapporto di lavoro.
Il Concessionario deve attuare quanto previsto nella proposta gestionale, in materia di organico e numero di minuti/ospite suddiviso fra le figure professionali previste dalle vigenti normative Regionale in materia, nonché in materia di modalità di selezione, di strategie di contenimento del turn-over, di strumenti finalizzati a garantire la valorizzazione del personale ed, inoltre, di norme puntuali per quanto riguarda il comportamento e gli obblighi di tutto il personale. In particolare, deve rispettare le indicazioni relative a:
-inquadramento economico e qualifiche;
-modalità di osservanza delle norme igienico -sanitarie;
-norme di comportamento.
Il Concessionario deve, inoltre:
-sollevare il Comune da qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contributi assicurativi e previdenziali, assicurazioni, corsi di formazione, ed in genere da tutti gli obblighi risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro e di assicurazioni sociali assumendosi a proprio carico tutti gli oneri relativi;
-garantire che il proprio personale, a vario titolo impiegato, rispetti le norme sulla privacy vigenti nel tempo;
-fornire, a semplice richiesta da parte del Comune, l'elenco del personale impiegato, con le relative qualifiche;
-dirigere ed organizzare il personale sotto la propria esclusiva responsabilità, dotandolo di divisa aziendale e di tesserino personale di riconoscimento;
-consentire l’accesso ai luoghi oggetto del servizio solo al personale dotato di cartellino di riconoscimento, esclusivamente durante l’orario di lavoro;
-corrispondere al personale il trattamento economico, previdenziale e contributivo previsto dalle vigenti leggi, dal contratto nazionale di categoria e dagli accordi territoriali;
-fornire, a richiesta del Comune, la prova di aver regolarmente assolto agli obblighi di cui al punto precedente, agli obblighi relativi alle assicurazioni sociali del personale ed agli accantonamenti relativi al trattamento di fine rapporto.
Qualora il Concessionario non risulti in regola con gli obblighi di cui sopra, il Comune ne chiede la regolarizzazione e, in difetto, può procedere alla risoluzione del contratto con diritto del Comune al risarcimento dei maggiori costi e delle spese sostenute, nonché degli eventuali ulteriori danni e con manleva totale di ogni responsabilità ed onere a suo carico.
In ogni caso, il Concessionario solleva totalmente ed a tutti gli effetti civili e penali il Comune per tutto quanto riguarda i comportamenti e le azioni del proprio personale nelle attività di servizio. Manleva e tiene indenne il Comune per ogni pretesa avanzata dai propri dipendenti nei confronti dello stesso.
Il Concessionario è tenuto a garantire che il personale si attenga scrupolosamente alle norme, alle disposizioni ed ai regolamenti vigenti ed è ritenuto responsabile in proprio per ogni violazione.
Il Concessionario deve assicurare che il personale sia immune da malattie infettive e sia munito di certificato di idoneità alla mansione svolta e lo deve, inoltre, sottoporre, a proprie spese, alle vaccinazioni e alle visite previste dalla legge, xxx comprese quelle stabilite dal D.Lgs. n. 81/2008.
Il Concessionario è tenuto, a semplice richiesta da parte del Comune, a fornire la documentazione comprovante i requisiti e gli adempimenti sopra menzionati.
E' facoltà del Comune chiedere al Concessionario di assumere le dovute azioni disciplinari nei confronti del personale impiegato, qualora acquisisca o rilevi segnalazioni di:
-scorrettezze comportamentali nei riguardi degli ospiti della R.S.A.;
-applicazione non conforme delle procedure e dei protocolli approvati per le varie attività.
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Sezione IV. DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo IV.1 Controlli e verifiche
Il Comune esercita la funzione di controllo sul buon andamento dei lavori e dei servizi, sulla qualità delle prestazioni fornite e sul livello di soddisfazione degli utenti.
La vigilanza sui servizi compete al Comune di Pieve Xxxxxxxx per tutto il periodo della concessione, con la più ampia facoltà e nei modi ritenuti più idonei, senza che ciò costituisca pregiudizio alcuno dei poteri spettanti per Legge o Regolamento in materia di igiene o sanità ad altri Enti.
Al fine di accertare l’osservanza di tutte le norme stabilite nel presente Capitolato, il Comune può disporre, in qualsiasi momento ed a sua discrezione e giudizio, l’ispezione dei locali, dei magazzini e delle attrezzature e di quant’altro riconducibile all’organizzazione dei servizi.
Il Concessionario deve permettere al Comune, tramite persona delegata, di accedere in ogni momento alla struttura nel rispetto dei protocolli di lavoro, al fine di effettuare le opportune verifiche sul rispetto di quanto concordato, con particolare riferimento alla qualità dei servizi prestati, consentendo, inoltre, di contattare o avere rapporti con i famigliari degli ospiti.
Il Comune nomina una Commissione di Vigilanza, la cui composizione è definita con Determinazione Dirigenziale, per i controlli sulla natura, sulla qualità e sul buon svolgimento dei servizi, nonché sul corretto utilizzo della struttura al fine di verificare il regolare funzionamento dei servizi, l’efficienza e l’efficacia della gestione.
Il Concessionario è tenuto a fornire alla Commissione di Vigilanza comunale tutta la collaborazione necessaria, consentendo in ogni momento l’accesso ai locali, fornendo i chiarimenti necessari e la relativa documentazione.
La Commissione di Vigilanza redige i verbali dei controlli effettuati e ne inoltra copia al Concessionario ed al Comune, il quale sulla base dei verbali ricevuti, provvederà alle eventuali comminatorie e diffide.
E’ facoltà del Comune chiedere in qualsiasi momento informazioni sul regolare svolgimento dei servizi ed attuare controlli a campione.
Le comunicazioni tra le parti sono, di norma, tenute in forma scritta.
Il Comune si riserva, avvalendosi del proprio Settore Tecnico, la facoltà di verificare, in ogni momento, lo stato d’avanzamento dei lavori di costruzione del nuovo immobile adibito a R.S.A..
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Articolo IV.2 Responsabilità e garanzie
Il Concessionario è unico e solo Responsabile della gestione dei servizi e del funzionamento della struttura adibita a R.S.A. sia di quella attuale che della nuova, dei rapporti con gli ospiti, con il proprio personale e con i terzi, e solleva il Comune da ogni e qualsiasi responsabilità conseguente a tali rapporti.
Il Concessionario è Responsabile dei danni che dovessero occorrere a persone o cose nello svolgimento delle prestazioni oggetto della presente concessione ed imputabili a colpa del Concessionario e/o del personale, derivanti da gravi irregolarità o carenze nelle prestazioni medesime.
Il Concessionario, a fronte degli impegni assunti, dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della stipula del contratto, deve presentare:
a. polizza di responsabilità civile professionale del progettista o dei progettisti, per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza, per tutta la durata dei lavori e sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio. La garanzia è prestata per un massimale non inferiore al 10% dell'importo dei lavori progettati, con il limite di € 1.000.000,00 IVA esclusa;
b. cauzione definitiva, ai sensi dell’art 113 D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., pari al 10% dell’importo dei lavori risultante dal quadro economico a corredo del progetto definitivo, e contenente specifica previsione ai sensi del comma 2 del citato articolo; il Concessionario può avvalersi della riduzione di cui all’art. 40, comma 7, del D.Lgs. n. 163/06 e s.m.i.;
c. polizza di assicurazione per danni di esecuzione e responsabilità civile verso terzi, ai sensi dell’art. 129 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. e dell’art. 103 del D.P.R. n. 554/1999 e s.m.i.;
d. polizza di assicurazione danni, di durata pari alla presente concessione, prestata nella forma “per conto di chi spetta” con garanzia completa per capitale assicurato pari al valore a nuovo dei beni ed estesa all’incendio, allo scoppio, al rigurgito di fogna, alle spese di ricerca e riparazione del guasto, agli eventi atmosferici, catastrofici, agli atti dolosi ed agli eventi speciali compreso atti di terrorismo, sabotaggio, vandalismo, tesa a coprire:
• i rischi di danno per l’immobile oggetto di gestione per un importo pari a €
5.000.000,00;
• i rischi di danno per i beni mobili (a titolo esemplificativo: attrezzature, arredamento, prodotti, merci) per un importo pari a € 500.000,00;
e. polizza assicurativa di responsabilità civile R.C.T./R.C.O., verso terzi e dipendenti, con massimale non inferiore a € 5.000.000,00 (euro cinquemilioni/00), valido sia per evento, sia per anno, sia per sinistro, per persona e per cose o animali, con franchigia non superiore ad € 2.500,00, a copertura dei rischi per i danni cagionati a terzi per morte e lesioni personali, nonché per il danneggiamento di cose di terzi, derivanti dall’organizzazione e gestione dei servizi oggetto di concessione e/o dal loro espletamento, nella quale il Comune deve risultare soggetto terzo in caso di danni. Il Concessionario è obbligato a stipulare nuovo contratto assicurativo, di equivalente contenuto, con tempestività tale da non lasciare il rischio scoperto, qualora la Compagnia Assicuratrice receda dal contratto a qualsiasi titolo;
f. fidejussione del 0,25% del valore complessivo della gestione, come da piano economico finanziario, a garanzia dell’esatto adempimento di ogni obbligo contrattuale, nessuno escluso, derivante dalla concessione. La fidejussione deve contenere l’esplicito impegno dell’Agenzia, Istituto, Società, a versare, a prima richiesta, entro quindici giorni, la somma al Comune, nel caso in cui la stessa debba essere incamerata per inadempimenti, e deve recare in calce, l’autentica notarile della firma dell’Agente/Funzionario della rilasciante;
g. una polizza di assicurazione contro il rischio di incendio e di crollo dell’edificio, con capitale assicurato pari al valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile, da stipulare entro 15 giorni dalla data di emissione del collaudo, presso primaria compagnia di assicurazione. La polizza dovrà prevedere clausola di aggiornamento annuale del valore assicurato.
Nelle polizze assicurative di cui al comma precedente deve essere espressamente convenuto quanto segue:
1) non possono aver luogo diminuzioni di somme assicurate o riduzioni o modifiche, anche parziali, di garanzie, o disdetta della polizza senza il preventivo consenso scritto del Comune;
2) l’assicuratore deve rinunciare al diritto di rivalsa nei confronti del Comune;
3) l’assicuratore deve comunicare per iscritto al Comune le variazioni del rischio e l’eventuale sospensione di copertura assicurativa per qualsivoglia motivo;
4) il reintegro automatico delle somme assicurate.
Il Concessionario si impegna a comunicare al Comune qualsiasi aggravamento di rischio, anche se esso non comporta un aumento dei tassi assicurativi. Il massimale delle polizze deve essere proporzionalmente adeguato in presenza di variazioni di rischio. Il Comune si riserva il diritto di richiedere l’adeguamento dei massimali assicurati, in relazione all’attività svolta ed ai rischi ad essa connessi e il Concessionario si obbliga, sin d’ora, ad adeguare detti massimali conformemente a quanto richiesto dal Comune.
Le coperture assicurative indicate al comma 3, eventualmente adeguate, non costituiscono limitazioni delle responsabilità del Concessionario, il quale si obbliga a dare tempestiva comunicazione al Comune di ogni eventuale danno a persone e/o cose, e di ogni richiesta di risarcimento nei suoi confronti o nei confronti dei soggetti per i quali deve rispondere.
Il reiterato mancato rinnovo delle polizze di cui agli articoli precedenti o la mancata consegna entro 30 giorni dalla scadenza prevista, determina la facoltà del Comune di risolvere il contratto.
Resta in ogni caso inteso che il Concessionario si obbliga fin da ora a manlevare e a tenere indenne il Comune da qualsiasi pretesa e/o richiesta di risarcimento e/o indennizzo che venisse avanzata da terzi danneggiati per fatti e colpa del Concessionario o di suoi incaricati.
Tutte le coperture assicurative di cui al comma 3 devono essere rivalutate periodicamente, ogni 5 anni, a partire dal 5° anno di gestione utilizzando l’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati. Il Concessionario è obbligato a stipulare nuovo contratto assicurativo, di equivalente contenuto, con tempestività tale da non lasciare il rischio scoperto, qualora la Compagnia Assicuratrice receda dal contratto a qualsiasi titolo.
La garanzia di cui al comma 3 -lettera b), è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione dell’intervento, nel limite massimo del 75% dell'iniziale importo garantito. Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare del Comune, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte del Concessionario, degli stati di avanzamento dei lavori o di analogo documento, in originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta esecuzione. L'ammontare residuo, pari al 25% dell'iniziale importo garantito, è svincolato secondo la normativa vigente.
La fidejussione di cui al comma 3 -lettera f), garantisce tutti gli obblighi contrattuali ed il risarcimento dei danni derivanti dall’inosservanza di tali obblighi, nonché le disfunzioni nei servizi imputabili al Concessionario ed accertate d’ufficio.
Il Comune, qualora constatasse inadempienze agli obblighi assunti dal Concessionario, ha la facoltà di escutere la fideiussione di cui al comma 3 -lettera f), senza diffida o procedimento giudiziario, salva ogni altra azione per gli ulteriori danni.
Il Comune ha il diritto di valersi di propria autorità della fidejussione, salvo l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la medesima risultasse insufficiente.
Il Concessionario è tenuto a reintegrare, entro dieci giorni, la fideiussione di cui al comma 3 - lettera f), qualora il Comune abbia dovuto valersene, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto.
Nel caso di avvio dei lavori e della gestione in pendenza di contratto, il Concessionario è tenuto a presentare le garanzie di cui al presente articolo prima della consegna dei lavori e dell’avvio della gestione.
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Articolo IV.3 Penali, Risoluzione, Revoca
Il Comune, in caso di inadempienze in relazione a qualunque obbligo derivante dal presente capitolato e dalla normativa vigente, anche tecnica, provvede a contestare, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, gli inadempimenti riscontrati, assegnando al Concessionario un congruo termine per cessare la situazione di inadempimento e per porre rimedio alle eventuali conseguenze.
L’inadempienza può essere contestata anche a seguito di rilevazione senza preavviso, ad iniziativa del Comune, il quale può effettuare le ispezioni del caso, essendo il Concessionario pienamente concorde nell’autorizzare espressamente il Comune ad intraprendere tale controllo.
Dell’attività di rilevazione è redatto processo verbale a cura degli incaricati del Comune e del Concessionario, se concorde e presente.
Qualora il termine per cessare l’inadempimento e porre rimedio alle eventuali conseguenze, come sopra assegnato, trascorra invano, il Comune può risolvere il contratto di concessione.
- Penali
Per il mancato adempimento delle obbligazioni assunte dal Concessionario sono stabilite le penali di seguito riportate. Trattandosi di concessione articolata in più prestazioni (progettazione, costruzione, gestione) le penali sono così definite:
• Fase di progettazione : per ogni giorno di ritardo nella presentazione della progettazione esecutiva, sarà applicata una penale pari a Euro 300,00 (trecento/00);
• Fase di Costruzione: per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo non giustificato rispetto al
• termine previsto di fine lavori una penale corrispondente allo 0,3 per mille del costo di costruzione dell’opera comunque complessivamente non superiore al 10% dello stesso;
• Fase di gestione: nel caso in cui, per qualsiasi motivo imputabile al Concessionario e da questi non giustificato, i servizi non vengano espletati in modo conforme alle prescrizioni della normativa in vigore in materia ed a quanto previsto dal presente capitolato e dalla proposta gestionale presentato in sede di gara, il Comune applica al Concessionario, dopo aver accertato l'inadempimento, in contraddittorio con il medesimo e previa comunicazione scritta, una pena pecuniaria, da € 500,00 ad € 5.000,00 per ogni violazione contestata, in ragione della gravità della violazione commessa.
La valutazione sulla gravità dell’inadempimento e sull’ammontare della conseguente pena pecuniaria da infliggere al concessionario è demandata alla Commissione di Vigilanza comunale, in contraddittorio con il Concessionario.
Il Comune può valersi della fideiussione di cui all’articolo IV.2 a pagamento delle penali. Entro dieci giorni dalla escussione, la fideiussione deve essere integrata dal Concessionario.
- Risoluzione
Fermo restando quanto previsto dalla legislazione vigente e dal Codice Civile, ai sensi e per gli effetti
dell’art. 1453, il Comune può risolvere il contratto di concessione nei seguenti casi:
• reiterate gravi inosservanze di norme legislative e di regolamenti;
• quando sia intervenuto a carico del Concessionario stato di fallimento, liquidazione, di cessazione di attività, di concordato preventivo e di qualsiasi altra condizione equivalente;
• gravi negligenze e/o inadempienze nell'esecuzione del contratto tali da compromettere sia la regolarità sia la qualità delle prestazioni di cui al presente capitolato;
• cessione ad altri, in tutto o in parte, sia direttamente, sia indirettamente per interposta persona dei diritti e degli obblighi inerenti la concessione;
• grave negligenza o frode da parte del Concessionario;
• ritardo ingiustificato nell’esecuzione dell’intervento edilizio e/o delle prestazioni previste dal presente capitolato, tale da pregiudicare in maniera sostanziale e tangibile il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla normativa vigente;
• mancato e/o non corretto pagamento delle retribuzioni e/o degli oneri previdenziali del personale impiegato;
• non conforme applicazione delle attività di sorveglianza sanitaria nei confronti dei dipendenti impiegati nei servizi;
• mancata o inadeguata fornitura di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari per lo svolgimento dei servizi;
• mancato addestramento del personale ai rischi esistenti negli ambienti di lavoro;
• inserimento in servizio di personale qualitativamente e quantitativamente inadeguato;
• mancato rinnovo da parte degli Enti competenti di provvedimenti autorizzativi in scadenza durante la vigenza contrattuale;
• inosservanza delle disposizioni di legge in materia di lavoro e previdenza, prevenzione infortuni, sicurezza e inosservanza di norme igienico -sanitarie;
• sopravvenienza nella struttura imprenditoriale del Concessionario di fatti che comportino una notevole diminuzione della capacità tecnico -finanziaria e/o patrimoniale;
• riscontro di gravi vizi nella progettazione;
· esecuzione delle opere in modo difforme dalle prescrizioni progettuali.
In caso di risoluzione, il Concessionario è tenuto a proseguire la gestione, limitatamente alla ordinaria amministrazione, fino alla data di avvio del nuovo affidamento, in corrispondenza del
quale viene trasferita la titolarità della concessione in capo al Concessionario subentrante. La valorizzazione economica delle opere da trasferire al Concessionario subentrante è calcolata sulla base del valore economico residuo dei beni immobili e mobili oggetto della concessione, tenendo in debita considerazione il ciclo di vita residuo dei beni da trasferire.
In caso di risoluzione, il Comune escute la fideiussione prevista per l’esatto adempimento degli obblighi di gestione. In tale evenienza al Comune sono, inoltre, dovuti:
• le penali così come sopra definite e gli altri costi sostenuti o da sostenere in conseguenza della risoluzione del contratto: qualora le opere siano in fase di realizzazione, i costi effettivamente sostenuti; qualora le opere siano già state ultimate, il valore delle stesse più gli oneri accessori al netto degli ammortamenti;
• il danno derivante dalla mancata eventuale gestione dei servizi e della mancata eventuale manutenzione ordinaria e/o straordinaria da parte del Concessionario.
La valutazione del danno è definita in contraddittorio tra le parti.
- Revoca
La concessione può essere revocata dal Comune, con decisione motivata, in qualsiasi momento prima della scadenza e con preavviso di almeno sei mesi per gravi ed inderogabili esigenze di interesse pubblico.
Qualora il rapporto di concessione sia risolto per inadempimento del Comune ovvero quest’ultimo revochi la concessione per motivi di pubblico interesse, sono rimborsati al Concessionario:
• il valore delle opere realizzate più gli oneri accessori al netto degli ammortamenti ovvero, nel caso in cui l’opera non abbia ancora superato la fase di collaudo, i costi effettivamente sostenuti dal Concessionario;
• i costi sostenuti o da sostenere in conseguenza della risoluzione;
• un indennizzo, a titolo di risarcimento del mancato guadagno pari al 10% del valore delle opere ancora da eseguire ovvero della parte del servizio ancora da effettuare, valutato sulla base del piano economico -finanziario.
Le somme di cui sopra sono destinate prioritariamente al soddisfacimento dei crediti dei finanziatori del Concessionario e sono indisponibili da parte di quest’ultimo fino al completo soddisfacimento di detti crediti.
L’efficacia della revoca della concessione è sottoposta alla condizione del pagamento da parte del Comune di tutte le somme sopra previste.
- Recesso
Non è consentito il recesso unilaterale in capo al Concessionario.
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Articolo IV.4 Regolamentazione del subappalto
Al Concessionario è consentito avvalersi dell’art. 146 lettera b) del D.Lgs. n. 163/2006 dichiarando, in sede di offerta, la percentuale del valore globale dei lavori oggetto della concessione che intende appaltare a terzi.
Le eventuali categorie a qualificazione obbligatoria e/o subappaltabili sono definite con l’approvazione del progetto esecutivo e potranno essere affidate o subappaltate ai sensi degli art. 118 e 146 del D.Lgs. n. 163/2006.
E' espressamente vietato cedere ad altri la gestione, anche parziale, dei servizi di cui al presente capitolato.
Le cessioni senza consenso o qualsiasi atto diretto a nasconderle, autorizzano il Comune a risolvere il contratto, senza ricorso ad atti giudiziari, e ad effettuare l'esecuzione in danno, con rivalsa sulla cauzione presentata.
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Articolo IV.5 Spese contrattuali
Tutte le spese inerenti la stipula del contratto, nessuna esclusa, sono a totale carico del Concessionario, salvo le imposte o tasse inderogabilmente poste per legge a carico del Comune.
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Articolo IV.6 Controversie e foro competente
Qualora le parti non riescano a superare bonariamente le contestazioni che dovessero sorgere tra esse a causa o in dipendenza dell'osservanza della interpretazione e della esecuzione del presente capitolato, ed anche per quanto ivi non espressamente contemplato ma, comunque, inerente la concessione, si ricorrerà all’Autorità Giudiziaria Ordinaria, secondo la vigente normativa in materia, la cui competenza è consensualmente, fin d’ora, riconosciuta ed attribuita al Foro di Milano.
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Articolo IV.7 Adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro
Il Concessionario deve provvedere alla predisposizione di un proprio “documento di valutazione dei rischi”, dichiarando di avere le figure professionali idonee all’applicazione dello stesso e deve, inoltre, comunicare, al momento della stipula del contratto, il nominativo dei Responsabile della “Gestione della Sicurezza”.
E’ posta ad esclusivo carico del Concessionario l’osservanza delle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. e le derivanti responsabilità.
Il Concessionario deve provvedere all’approvazione di un proprio “Piano di emergenza”, dichiarando di avere le figure professionali idonee all’applicazione dello stesso e deve comunicare, al momento della stipula del contratto, i nominativo dei Responsabili.
Il Concessionario solleva il Comune da qualsiasi responsabilità inerente e conseguente le previsioni contenute nel D.Lgs. n. 81/2008 T.U. Sicurezza.
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Articolo IV.8 Essenzialità
Tutte le clausole del presente Capitolato sono considerate dalle parti come essenziali, ed il loro mancato adempimento legittima le parti alla immediata risoluzione di diritto del contratto.
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Articolo IV.9 D.Lgs. n. 196/2003 e s.m.i.
Le parti si impegnano reciprocamente a gestire e custodire tutti i dati di cui vengono a conoscenza durante il rapporto contrattuale instauratosi in seguito alla presente concessione, in ottemperanza alle disposizioni di cui al D.Lgs n. 196/2003 e s.m.i..
Il Concessionario si impegna a manlevare e tenere indenne il Comune di Pieve Xxxxxxxx da eventuali richieste di risarcimento danni avanzate da terzi per la violazione delle suddette norme.
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 1341 del Codice Civile, si accettano ed approvano espressamente le disposizioni di cui agli articoli:
-Articolo I.1 Oggetto della concessione;
-Articolo I.2 Durata della concessione;
-Articolo I.3 Oneri a carico del Concessionario;
-Articolo I.4 Oneri a carico del Comune;
-Articolo II.1 Descrizione dell’intervento;
-Articolo II.2 Normative di riferimento;
-Articolo II.3 Modalità di esecuzione dell’intervento;
-Articolo II.4 Caratteristiche generali della struttura;
-Articolo II.5 Caratteristiche degli impianti;
-Articolo III.1 Descrizione dei servizi;
-Articolo III.2 Principali prestazioni da garantire con la gestione dei servizi;
-Articolo III.3 Modalità di svolgimento dei servizi;
-Articolo III.4 Caratteristiche della gestione della R.S.A.;
-Articolo III.5 Requisiti del personale addetto ai servizi;
-Articolo IV.1 Controlli e verifiche;
-Articolo IV.2 Responsabilità e garanzie;
-Articolo IV.3 Penali, Risoluzione, Revoca;
-Articolo IV.4 Regolamentazione di subappalto;
-Articolo IV.5 Spese contrattuali;
-Articolo IV.6 Controversie e foro competente;
-Articolo IV.7 Adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro;
-Articolo IV.8 Essenzialità;
-Articolo IV.9 D.Lgs. n. 196/2003 e s.m.i..