PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA QUALITA’
Agenzia Regionale per lo Sviluppo
e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
Area Tutela risorse, vigilanza e qualità delle produzioni
PROGRAMMA INTERREGIONALE AGRICOLTURA QUALITA’
( Nota R.L. n. 120039/ 13/ 21 del 22 agosto 2006
e DGR n. 777 del 02/ 10/ 2007)
Progetto
“Valutazione di schemi di conversione all’agricoltura biologica e biodinamica in aziende tipo della Regione Lazio”
Relazione attività
Redatto da:
dott.ssa Agr. Xxxx Xxxxxxxx - ARSIAL
dott.ssa Agr. Xxxxxx Di Xxxxxxxxxx - ARSIAL dott. Agr. Xxxxxxxx Xxxxxxx – FIRAB
xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx – CREA-NUT
ARSIAL
Area Tutela risorse, vigilanza e qualità delle produzioni
Xxx X. Xxxxxxxx, 00 - 00000 Xxxx
tel. x00 0000000000 fax x00 0000000000
xxx.xxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx
p. iva 04838391003
c. f. 04838391003
INDICE
1. Premessa 3
2. Materiali e metodi 4
3. Aziende coinvolte ed impostazione delle attività 6
4. Monitoraggi e parametri di valutazione 16
5. Valutazioni 17
5.1 Fertilità del suolo e metodo di produzione 17
5.2 Prova di compostaggio e di fertilizzazione 22
5.3 Qualità dei prodotti e tecnica di produzione 26
5.3.1. Qualità nutrizionale 26
5.3.2. Caratteristiche organolettiche 39
5.3.3. Qualità dei cereali 40
5.4 Sostenibilità economica 44
5.5 Effetti dell'agricoltura organica sugli inquinanti 48
6. Attività divulgativa (ALL. A.5) 54
7. Pubblicazioni (ALL. A.6) 56
ALLEGATI
A.1 - Elenco dei campionamenti effettuati presso le aziende
A.2 - Relazione conclusiva CREA-NUT
A.3 - Linee Guida alla Conversione
A.4 - Bibliografia tematica
A.5 – Materiale attività divulgativa
A.6 – Pubblicazioni
1. Premessa
La Regione Lazio, in seno al Programma Interregionale Agricoltura Qualità, con nota n. 120039/13/21 del 22/08/2006 da mandato ad ARSIAL di redigere un progetto per la validazione del metodo biodinamico; la proposta presentata dall’Agenzia è stata approvata con deliberazione della Regione Lazio
n. 777 del 02/10/2007 ed il progetto è stato avviato con Deliberazione ARSIAL n. 533 del 25/9/2008.
Il progetto si è posto l’obiettivo di acquisire conoscenze sul funzionamento di sistemi produttivi costituiti da colture erbacee ed orticole di pieno campo, coltivate secondo i principi dell'agricoltura organica in ambito regionale, conoscenze finalizzate a fornire indicazioni agli agricoltori, per migliorare il processo produttivo ed ottenere prodotti di qualità nel rispetto degli equilibri dell'agro-ecosistema; ad informare i produttori e i consumatori, per valutare compiutamente la qualità dei prodotti; oltre che a supportare i decisori in materia di politica agraria ed ambientale, per formulare proposte sulla tecnica- agronomica, economica ed ambientale.
L’attività è stata indirizzata prevalentemente a sistemi produttivi orticoli, valutando soluzioni agronomiche per aziende senza allevamento zootecnico, vista la loro maggiore diffusione in ambito regionale, sebbene non si sia trascurata l’opportunità di lavorare anche sulla valorizzazione della sostanza organica tramite il processo di compostaggio, introducendo in itinere anche una prova su compost aziendale.
Ci si è proposto di raggiungere risultati su due tematiche principali:
1. lo studio di modelli di conversione al metodo biologico e al metodo biodinamico, per valutarne l’efficacia e riproporli agli operatori laziali, analizzando problematiche, metodologia d’azione e relativi risultati;
2. l’approfondimento rivolto alla valenza di tali tecniche sul risanamento ambientale, verificando le potenzialità del metodo organico (immobilizzazione e degradazione di sostanze indesiderate) rispetto al contenimento di inquinanti.
Il Gruppo Di Lavoro (GDL), approvato con Deliberazione ARSIAL n. 533 del 25/9/2008, a cui è stato assegnato il compito di valutare ed approvare il progetto esecutivo, la pianificazione e la programmazione proposte, l’attuazione del progetto per garantire uno stretto collegamento tra le attività messe in atto e le finalità e gli obiettivi prefissati, nonché l’organizzazione e l’impostazione della fase di informazione e divulgazione dei risultati, è costituito da:
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx per la Direzione Regionale Agricoltura; Dott.ssa Xxxxxx Di Xxxxxxxxxx per ARSIAL;
Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx per FIRAB;
Xxxxx Xxxxxxxxx referente per le aziende agricole coinvolte;
Xxxx. Xxxxxxxx Xx Xxxxxx presidente sezione Lazio dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica.
I partner del progetto, sono stati individuati per competenza tecnico- scientifica e rappresentatività del mondo dell’agricoltura biologica e biodinamica:
- alla Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB) sono state affidate la collaborazione alla progettazione esecutiva dei protocolli da applicare nelle aziende, le attività di monitoraggio, la valutazione dei risultati e le revisioni dei protocolli, l’attivazione di azioni di informazione e divulgazione (Convenzione firmata a novembre 2008 ed integrata ad agosto 2009);
- con il Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione del CREA (CREA), ex Istituto Nazionale per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN oggi CREA- NUT), sono state concordate e realizzate le analisi sulla qualità nutrizionale dei prodotti orticoli di riferimento (pomodoro ed insalate) ottenuti presso le aziende e la definizione dei relativi monitoraggi (Convenzione firmata a giugno 2010 e rinnovata a luglio 2014);
- i laboratori Pa.L.Mer. e D’Xxxxxxx, fornitori del servizio di analisi sulla conformità dei mezzi tecnici e dei prodotti biologici dell’Agenzia, hanno svolto le analisi chimico fisiche di base dei suoli, dei compost e quelle relative alle determinazioni di inquinanti e/o conformità di prodotti e mezzi tecnici utilizzati nel corso delle prove;
- inizialmente (giugno 2010) con il Laboratorio di Analisi Merceologiche e Territoriali dell’Università di Cassino (LaMeT) e, successivamente con l’ausilio del Capo Panel Xxxx. Xxxxx Xxxxx,sono state realizzate le analisi sensoriali sui prodotti orticoli di riferimento (pomodoro ed insalate) per il completamento della valutazione qualitativa di questi ultimi;
- l’Unità di Ricerca per la valorizzazione Qualitativa dei Cereali del CREA (CREA-QCE) ha svolto le analisi merceologiche sui cereali(Collaborazione da giugno 2010);
- il Centro di Ricerca per lo Studio delle Relazioni tra Pianta e Suolo (CREA-RPS), ha svolto la valutazione microbiologica dei suoli nei diversi schemi colturali attraverso l’analisi dell’IBF (Collaborazione avviata da novembre 2009 nell’ambito del progetto BIORELA finanziato da ARSIAL);
- l’Agenzia si è avvalsa per tutta la durata del progetto della Dott.ssa Agr. Xxxx Xxxxxxxx con funzione di supporto diretto per il coordinamento delle attività progettuali e per lo svolgimento delle attività di monitoraggio (Collaborazione avviata da gennaio 2009 e tutt’ora in corso).
2. Materiali e metodi
Il GDL ha ritenuto opportuno per le finalità del progetto realizzare delle prove in campo, impostando per ogni appezzamento e settore produttivo un piano colturale all’interno del quale monitorare nel corso del tempo l’introduzione di tecniche di coltivazione biologiche o biodinamiche. La prova in campo, seppur prevista per cinque anni, è stata impostata inizialmente per un triennio, facendo riferimento al periodo fissato dalla normativa per la conversione delle aziende agricole convenzionali al metodo biologico, così da avere un primo momento di valutazione, sulla base del quale programmare il biennio finale. Tale scelta è
stata valutata dal GDL quella più efficace per limitare l’influenza dei molteplici fattori che agiscono nelle prove aziendali.
Consapevoli della varietà di fattori interferenti le prove aziendali, si è valutato insieme ai partner la realizzazione di un avvicendamento che permettesse di confrontare le medesime colture nell’arco del quinquennio.
Di seguito si riportano le fasi che hanno portato alla definizione delle modalità di esecuzione delle prove in campo:
I. Individuazione dell'area: con l'azienda interessata è stata identificata un'area omogenea all’interno della stessa, per una superficie che consentisse l’applicazione di una rotazione pluriennale sulla quale impostare un piano colturale ed i relativi monitoraggi;
II. Campi di confronto: all'interno dell'area sono state praticate le stesse colture e tecniche agronomiche, consociazioni comprese, differenziando limitatamente ad alcuni fattori ritenuti determinanti del metodo; in quest'area si sono eseguite osservazioni, campionamenti e prelievi di prodotto garantendo il numero di repliche minimo richieste dai partner che eseguono le analisi;
III. Definizione degli indicatori: in collaborazione con i partner scientifici sono stati definiti gli indicatori da monitorare per le diverse tesi a confronto e nel tempo, per ogni ambito ritenuto importante; su queste sono stati effettuati campionamenti, rilevamenti e prelievi per le analisi;
IV. Monitoraggi: sono stati osservati: la qualità del suolo, con analisi standard e attraverso la valutazione della fertilità biologica tramite l’indice IBF; la qualità dei prodotti, con analisi chimica dei contenuti di principi nutritivi e valutazione sensoriale, limitatamente ad alcuni prodotti inseriti in rotazione; la tipologia ed incidenza delle essenze infestanti; le piante prevalenti rispetto all’atteso nel miscuglio prescelto; la quantità di biomassa interrata per i sovesci; le piante a metro quadro e la resa per pianta in caso di ortive; le patologie, i danni ed il risultato dei trattamenti, nonché la pezzatura ed il colore dei frutti.
V. Valutazioni economiche: attraverso schede di rilevamento, per valutare rese e costi di produzione.
Nella agricoltura biodinamica (Xxxxxx Xxxxxxx 1924) l'azienda agricola è considerata come un organismo complesso, in cui tutti gli elementi interagiscono tra di loro e ne permettono la sopravvivenza. Si prediligono le consociazioni (reciproca influenza positiva tra diverse piante), le rotazioni colturali (alternanza tra piante miglioratrici e depauperanti) e le lavorazioni minime (per aumentare la fertilità del terreno), i sovesci multifloreali (essenze non da reddito, che vengono interrate e non raccolte, per aumentare la biodiversità e la s.o.) e la concimazione con compost (per rigenerare la struttura del terreno). Si discosta dalla tradizione agricola perché considera fondamentale l’influsso del cosmo su tutto “l’organismo-agricolo” ed occorre seguire specifici calendari per le varie attività agricole, mentre per la gestione della fertilità del terreno e la difesa delle piante, sono impiegati i preparati biodinamici, prodotti da letame, quarzo e parti di pianta e sono di due tipi, “da spruzzo” e “da cumulo”.
I preparati “da spruzzo” sono, il 500 o cornoletame, che potenzia l’umificazione della sostanza organica, e il 501 o cornosilice, che apporta luce e gli effetti che questa ha sulla fisiologia vegetale a partire dalla capacità foto sintetica.
Si preparano da letame fresco e quarzo in pasta, contenuti in corni di vacca, interrati il primo in autunno-primavera e il secondo in primavera-autunno, e poi conservati: il 500 in contenitori di rame traspiranti e coibentati al fresco, il
501 in vasi di vetro alla luce. Si usano in quantità “omeopatiche”, previa dinamizzazione in acqua e distribuiti a spruzzo in contemporanea alle principali operazioni colturali nel rispetto del calendario, del giorno e delle condizioni climatiche.
I preparati “da cumulo”, indispensabili per il compost biodinamico, sono: 502 di Achillea millefolium - Asteracee, Compositae;
503 di Matricaria chamomilla - Asteracee, Compositae; 504 di Urtica dioica – Urticacee;
505 di Quercus robur o Farnia – Fagacee;
506 di Taraxacum officinalis - Asteracee, Compositae; 507 di Valeriana officinalis – Valerianacee.
Si preparano da parti di pianta raccolti in precisi momenti dello stadio vegetativo, sminuzzati o ridotti in pasta, conservati in parti di animale o altri contenitori, spesso interrati nel periodo autunno-primavera o fatti fermentare o macerare e poi conservati in recipienti di cotto, vetro o rame, in un cassetta di legno imbottita di torba. Si usano in quantità “omeopatiche”, direttamente sul cumulo. Il 504 e il 507 si danno anche direttamente su terreno e/o colture.
Il 500 preparato è il cornoletame con l’aggiunta dei preparati da cumulo 502/507 utilizzato dove non è possibile distribuire il compost per diversi motivi, messo a punto da Xxxx Xxxxxxxxxx in Australia, sperimentato da oltre 50 anni.
Nel progetto i preparati utilizzati dalle aziende sono stati quelli allestiti dalla Società Agricola Biodinamica di Labico (RM).
3. Aziende coinvolte ed impostazione delle attività
Le aziende coinvolte, individuate dalla D.R. Agricoltura, con nota n.
120039/13/21 del 22/08/2006 e da ARSIAL, sono:
- un’azienda biologica, che ha introdotto tecniche di coltivazione biodinamiche;
- una azienda sita in Valle del Sacco in area soggetta ad interdizione alla coltivazione;
- una azienda orticola specializzata, che si è convertita al metodo di produzione biologico.
A dicembre 2008 sono state acquistate le attrezzature necessarie per la preparazione e distribuzione dei preparati biodinamici, collaudate nel 2009, in contemporanea alla stipula delle Convenzioni con le aziende.
A novembre 2009 è stato avviata la prova in campo sulla base del progetto esecutivo e dei relativi piani colturali, definito da ARSIAL, in collaborazione con FIRAB e approvato dal GDL e, successivamente, con atto formale dell’Agenzia; i piani colturali descrivono avvicendamenti/rotazioni programmate e dettaglio della tecnica colturale e riportano i monitoraggi tecnico- agronomici, economici e sulla qualità dei prodotti programmati; in seguito sono state redatte schede tecniche di dettaglio, per integrare e dettagliare le informazioni da acquisire nei diversi monitoraggi.
Presso la Coop. Agricoltura Nuova (convenzione da agosto 2009 con prosecuzione sino a luglio 2013), sita in Roma, che già attua il metodo biologico dal 1990 per le coltivazioni e dal 1996 per l’allevamento, si è monitorata l’introduzione del metodo biodinamico. Inizialmente si era previsto di monitorare un appezzamento con una rotazione orticola ed un altro con una rotazione cerealicolo-foraggera, mantenendo le condizioni colturali omogenee, per valutare nel tempo l’introduzione di tecniche di coltivazione biodinamiche e, prevedendo una ripetizione senza l’ausilio dei preparati biodinamici oltre al confronto con l’appezzamento condotto in biologico; successivamente, si è introdotta una prova sul compost aziendale preparato con diverse metodiche.
APPEZZAMENTO ORTICOLO (tot. 4 ha circa): nei Campi denominati A e B, si è confrontato il metodo biologico con il metodo biodinamico: sono state scelte come colture principali il pomodoro e le insalate (lattuga romana e foglia di quercia), su queste sono stati approfondite i monitoraggi sulla qualità dei prodotti, vincolando l’azienda ad eseguire una rotazione con tali colture ripetute tre volte nei cinque anni di prova; parte dell’appezzamento (Campo C) è stata dedicata alla rotazione di ortaggi tipica dell’azienda, con prevalenza di ortaggi invernali ed assenza del pomodoro in pieno campo, allo scopo di confrontare l’introduzione di tecniche biodinamiche nella normale gestione dell’orto in pieno campo fatta dall’azienda.
Foto 1 - Prova appezzamento orticolo bio/biodin
Foto 2 - Alcuni monitoraggi
PIANI COLTURALI AL 2014
Tab. 0 - Xxxxx X0 (xxxx testimone - metodo biologico) e Campo B (tesi biodinamica: B1 metodo biodinamico con preparati, B2 metodo biodinamico senza preparati)
Periodo | Operazione colturale |
Mar./Apr. 2010 | Trinciatura residui colturali, distribuzione ed interramento compost (200 qli/ha) |
Apr./Ago. 2010 | Trapianto lattuga (cv Integral), canasta (cv Luana) e foglia di quercia (cv Naturel) |
Mag./Set. 2010 | Trapianto pomodoro (cv Incas) |
Apr. 2011 | Impianto sovescio sorgo volgare (ritardato a causa dell’andamento climatico) |
Ago. 2011 | Trapianto finocchio |
Feb. 2012 | Impianto sovescio avena marzolina e pisello |
Apr./Ago. 2012 | Trapianto lattuga (cv Integral), canasta (cv Luana) e foglia di quercia (cv Naturel) |
Mag./Set. 2012 | Trapianto pomodoro (cv Incas) |
Nov. 2012 | Trapianto bieta e spinaci |
Apr. 2013 | Impianto sovescio avena, facelia, xxxxxx, sorgo, lupino, trifoglio |
Ago./Set. 2013 | Trapianto broccoletto e brassiche |
Nov. 2013 | Sovescio miscela aziendale (non è stato effettuato a causa del tempo che non ha permesso l’entrata in campo a tempo debito) |
Mag. 2014 | Trapianto insalate (lattuga romana cv Integral e foglia di quercia cv Naturel) e pomodoro (cv Incas) |
Tab. 0 - Xxxxx X (xxxx biodinamica: metodo biodinamico con preparati)
Periodo | Operazione colturale |
Mar. 2010 | Letamazione |
Apr. 2010 | Impianto sovescio multi floreale |
Ago./Dic. 2010 | Trapianto porri (cv Carentane), finocchi (cv Romanesco), insalata (cv Integral e Meraviglia quattro stagioni), bieta (cv Costa bianca 3) |
Apr. 2011 | Impianto sovescio multi floreale |
Giu. 2011 | Impianto sovescio multi floreale |
Ago./Dic. 2011 | Trapianto finocchio |
Gen. 2012 | Impianto sovescio multi floreale |
Lug. 2012 | Impianto sovescio multi floreale |
Ago./Dic. 2012 | Insalate e Bieta |
Apr. 2013 | Impianto sovescio avena, facelia, xxxxxx, sorgo, lupino |
Ago./Dic. 2013 | Trapianto broccoletto e brassiche |
Apr./Mag. 2014 | Sovescio miscela aziendale (non è stato effettuato a causa del tempo che non ha permesso l’entrata in campo a tempo debito) |
Foto 3 – Dinamizzazione e distribuzione preparati
APPEZZAMENTO CEREALICOLO-FORAGGERO (tot. 10 ha circa): è stato condotto con l’introduzione del metodo biodinamico e messo a confronto con altri appezzamenti dell’azienda condotti in biologico, seguendo la normale rotazione adottata dall’azienda, utilizzando come coltura di riferimento il grano tenero.
Foto 4 - Appezzamento cerealicolo-foraggero
XXXXX XXXXXXXXX XX 0000
Xxx. 0 - Xxxxx XX (xxxx biodinamica: CF1 metodo biodinamico con preparati, CF2 metodo biodinamico senza preparati)
Periodo | Operazione colturale |
Nov. 2009 | Semina grano tenero (cv Palladio) |
Feb. 2010 | Strigliatura |
Giu. 2010 | Trebbiatura |
Set. 2010 | Semina di un erbaio avena e trifoglio |
Nov. 2011 | Semina Triticale |
Mar. 2012 | Strigliatura |
Giu./Lug. 2012 | Trebbiatura e pascolo ovini |
Set. 2012 | Semina erbaio avena e trifoglio |
Fino a Giu. 2013 | Pascolo ovini |
Nov. 2013 | Semina grano tenero (cv Pandas) |
Gen. 2014 | Trasemina trifoglio (da realizzare sul 50% del campo) non effettuata |
Mar. 2014 | Strigliatura |
Giu. 2014 | Trebbiatura |
PROVA DI COMPOSTAGGIO E DI FERTILIZZAZIONE
Nel corso del progetto, considerata l’abbondante disponibilità di compost da residui verdi, proveniente dall’impianto di trattamento dei residui di potatura del Comune di Roma presente all’interno dell’azienda e, le richieste formulate dall’azienda in merito alla possibilità di migliorare la qualità del medesimo compost, che si trova obbligata ad utilizzare, il GDL ha valutato positivamente l’opportunità di impostare una prova di confronto, con l’utilizzo di preparati biodinamici, sull’effetto di diverse tecniche di compostaggio in cumulo e su suolo, confrontandole con la stessa materia prima, integrata con letame aziendale ed impostando una prova di confronto sulla fertilizzazione.
La prova di compostaggio è stata condotta in due diverse annualità e sono state messe a confronto due matrici di composizione diversa ed utilizzando diverse tecniche di compostaggio; le miscele di composto sono state realizzate:
- miscelando 50% di compost verde e 50% di letame aziendale;
- con compost verde tal quale.
Le tecniche di compostaggio verranno descritte nel capitolo relativo ai monitoraggi e alle valutazioni delle diverse prove.
Il monitoraggio dell’andamento dei cumuli è stato effettuato attraverso campionamento iniziale e finale del compost, rilevamento della temperatura del cuore del cumulo; rilevamenti fotografici per documentare l’evoluzione della biomassa trattata; documentazione dei diversi trattamenti fatti e dell’inserimento dei preparati da cumulo. L’analisi chimico-fisica ha previsto la determinazione degli elementi e microelementi costituenti il compost, del C e SO, Umidità; SS, rapporto C/N, pH, con particolare riferimento ai parametri utili per il calcolo degli indici di umificazione.
Foto 5 - Compostaggio
La prova di fertilizzazione nel corso sia del 1° che del 2° anno, ha previsto, su un appezzamento diviso in diverse tesi e condotto con metodo biodinamico, lo spargimento dei diversi compost, valutandone gli effetti sulle colture in una rotazione pluriennale, monitorandola con analisi chimico-fisica del terreno e con valutazione agronomica, rese e qualità dei prodotti ottenuti.
Foto 6 - Prova fertilizzazione
PIANO COLTURALE AL 2014
Tab. 4 - Piano colturale prova di fertilizzazione
Periodo | Operazione colturale |
Nov. 2011 | Grano duro (var. Iride) |
Giu. 2012 | Trebbiatura |
Xxx. 2012 | Broccoletti e trifoglio |
Dic. 2012 | Raccolta |
Mar. 2013 | Patate |
Ago. 2013 | Raccolta |
Nov. 2013 | Grano duro (var. Iride) |
Giu. 2014 | Trebbiatura |
Presso l’Azienda Xxxxxxxx Xxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx (convenzione ad agosto 2009) sita in Pontinia (LT) si sono valutati tempi e modi di conversione al metodo di agricoltura biologica, prendendo a riferimento per il metodo convenzionale, l’azienda familiare Fattoria Solidale del Circeo. L’azienda nel corso del 2012 ha preferito non proseguire la prova per ulteriori due anni, malgrado la conversione di entrambe le aziende al biologico.
APPEZZAMENTO ORTICOLO BIOLOGICO (10 ha circa): è stato suddiviso in tre campi, sul primo è stata programmata l’esecuzione delle colture orticole di riferimento per la prova, pomodoro ed insalate (lattuga romana e foglia di quercia), come programmato presso la Coop. Agricoltura Nuova allo scopo di mettere a confronto le coltivazioni; contemporaneamente, le medesime colture sono state realizzate in un appezzamento nell’azienda familiare limitrofa secondo la tecnica convenzionale abituale dell’azienda. La restante parte dell’appezzamento è stata posta in rotazione con colture diverse, permettendo all’azienda di valutare diversi ordinamenti colturali nel processo di conversione al biologico.
Foto 7 - Monitoraggi prova appezzamento conv/bio
PIANI COLTURALI AL 2012
Tab. 5 - Campo C1
Periodo | Operazione colturale |
Mag. 2010 | Trapianto pomodoro da industria e fagiolo |
Nov. 2010 | Semina fave |
Gen. 2011 | Trapianto lattuga romana e foglia di quercia |
Mag. 2011 | Semina mais da trinciato (lato strada)/ fave (parte interna) |
Set. 2011 | Semina broccoletto (prima metà lato strada)/ Trapianto finocchio, foglia di quercia, lattuga romana e cavoli (seconda metà lato strada)/ Trinciatura fave (parte interna) |
Gen. 2012 | Semina sovescio orzo e favino |
Apr.2012 | Trapianto pomodoro da industria (seconda metà interna verso C2)/ a scelta dell’azienda il resto |
Giu. 2012 | Trapianto lattuga romana e foglia di quercia solo per assaggi (seconda metà interna verso C2)/ a scelta dell’azienda il resto |
Xxx. 2012 | Trapianto lattuga romana e foglia di quercia per analisi ed assaggi (prima metà verso strada)/ a scelta dell’azienda il resto |
Tab. 6 - Campo C2
Periodo | Operazione colturale |
Xxx. 2009 | Semina triticale |
Nov. 2010 | Semina broccoletto |
Mag. 2011 | Trapianto pomodoro da industria (seconda metà)/ Trapianto indivia/ Semina zucchino e fagiolo (prima metà) |
Gen 2012 | Semina sovescio orzo e favino |
Tab. 7 - Campo C3
Periodo | Operazione colturale |
Mag. 2010 | Semina mais |
Xxx. 2010 | Semina sovescio triticale e favino |
Mag. 2011 | Semina mais da trinciato |
Set. 2011 | Semina broccoletto |
Gen. 2012 | Semina sovescio orzo e favino |
APPEZZAMENTO ORTICOLO CONVENZIONALE
PIANI COLTURALI AL 2012
Tab. 8 - Piano Colturale app. orticolo convenzionale
Periodo | Operazione colturale |
Giu. 2010 | Trapianto pomodoro da industria |
Giu. 2011 | Trapianto pomodoro da industria |
Set. 2011 | Trapianto lattuga romana e foglia di quercia |
Apr. 2012 | Trapianto pomodoro da industria |
Giu. 2012 | Trapianto lattuga romana e foglia di quercia solo per monitoraggi |
Xxx. 2012 | Trapianto lattuga romana e foglia di quercia solo per monitoraggi |
Presso l’Azienda Agricola Cacchi Xxxxxxxxxx (convenzione da agosto 2009, integrazione a novembre 2011 e prosecuzione sino a luglio 2013), sita nella Valle del Sacco a Gavignano, nella zona interdetta alla coltivazione a causa della presenza di fonti inquinanti (lindano), si è monitorato un appezzamento allo scopo di valutare i possibili effetti di risanamento ambientale conseguenti all’applicazione di tecniche biodinamiche, quali l’utilizzo dei preparati biodinamici (corno letame e corno silice) e di sovesci multifloreali; i monitoraggi hanno interessato i suoli, la massa verde dei sovesci effettuati e di piante “spia” quale zucca e zucchino.
APPEZZAMENTO A PIOPPETO: all’interno dell’appezzamento aziendale, coltivato a pioppo in short-rotation, si è selezionato un settore suddiviso in 3 aree, una per ogni tesi. Le piante spia, coltivate al solo scopo di monitorare la presenza di residui di esaclorocicloesano, sono state ripetute per cinque cicli, tuttavia la coltivazione 2012 ha prodotto materiale insufficiente per le analisi a causa dell’ombreggiatura dei pioppi.
Foto 8 - Tesi appezzamento pioppeto e semente multifloreale sovescio
Foto 9 - Preparati
Foto 10 - Distribuzione preparati e campionamento zucchino
Foto 11 - Prova della vanga
XXXXX XXXXXXXXX XX 0000
Xxx. 0 - Xxxxx XX (xxxx testimone - terreno nudo)
Periodo | Operazione colturale |
Xxx. 2009 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Mag./Giu. 2010 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Giu./Ott. 2010 | Trapianto zucchino. Irrigazione giugno e agosto |
Ott./Nov. 2010 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Mag./Giu. 2011 | Trapianto zucchino |
Set. 2011 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Mag./Giu. 2012 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Lug. 2012 | Trapianto zucchino |
Ott./Nov. 2012 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Giu./Set. 2013 | Trapianto zucchino. Sarchiatura e irrigazione secondo necessità. |
Set./Ott. 2013 | Terreno nudo con estirpature o trinciatura infestanti |
Mag. 2014 | Trapianto zucchino. Sarchiatura e irrigazione secondo necessità. |
Tab. 00 - Xxxxx XX (xxxx biodinamica senza preparati)
Periodo | Operazione colturale |
Nov. 2009 | Impianto sovescio multifloreale (50 kg/ha) |
Mag./Giu. 2010 | Trinciatura del sovescio |
Giu./Ott. 2010 | Lavorazione del terreno, impianto sovescio multifloreale. Trapianto zucchino. Irrigazione giugno e agosto |
Ott./Nov. 2010 | Trinciatura del sovescio. Impianto sovescio multi floreale |
Mag./Giu. 2011 | Dopo la trinciatura del sovescio, trapianto zucchino, semina del nuovo sovescio, leggera erpicatura |
Giu. 2011 | Irrigare secondo necessità, il sovescio non si deve seccare |
Set./Ott. 2011 | Trinciatura sovescio e semina nuovo sovescio, leggera erpicatura (ripetuta 2/3 se necessario) |
Lug. 2012 | Dopo la trinciatura del sovescio, trapianto zucchino, semina del nuovo sovescio, leggera erpicatura |
Ott./Nov. 2012 | Trinciatura del sovescio. Impianto sovescio multi floreale |
Giu./Set. 2013 | Dopo la trinciatura del sovescio, trapianto zucchino. Sarchiatura e irrigazione secondo necessità. Dovrà essere garantita l’assenza di competizione tra le zucchine e la flora spontanea durante tutto il ciclo dello zucchino. |
Set./Ott. 2013 | Preparazione del terreno e semina nuovo sovescio, leggera erpicatura (ripetuta 2/3 volte se necessario) |
Mag. 2014 | Trinciatura sovescio, lavorare il terreno con vibrocultor anche 2/3 volte (falsa semina) |
Mag./Set. 2014 | Trapianto zucchino. Sarchiatura e irrigazione secondo necessità. |
Tab. 00 - Xxxxx XX (xxxx biodinamica con preparati)
Periodo | Operazione colturale | ||
Nov. 2009 | Impianto sovescio multifloreale (50 kg/ha). Spruzzatura 500p (100 g/ha) | ||
Feb./Mar. 2010 | Spruzzatura 500p (100 g/ha) | ||
Apr. 2010 | Spruzzatura 501 (4 g/ha) | ||
Mag./Giu. 2010 | Dopo la trinciatura del sovescio e spruzzatura del 500p | ||
Giu./Ott. 2010 | Lavorazione del terreno, impianto sovescio multifloreale, dopo spruzzatura del 500p e dopo circa 20 giorni spruzzatura 501, come al trapianto zucchino e poi ogni 20 giorni circa fino al termine della raccolta. Irrigazione giugno e agosto | ||
Ott./Nov. 2010 | Trinciatura del sovescio. Impianto sovescio multifloreale, e spruzzatura del 500p | ||
Mag./Giu. 2011 | Dopo la trinciatura del sovescio, trapianto zucchino, impianto sovescio, leggera erpicatura e spruzzatura del 500p | ||
Giu. 2011 | Spruzzatura dopo circa 20-30 giorni del 501 e irrigare secondo necessità, il sovescio non si deve seccare | ||
Set./Ott. 2011 | Preparazione del terreno e semina nuovo sovescio, spruzzatura 500p. Dopo 20-30 giorni spruzzatura 501 | leggera erpicatura (ripetuta anche 2/3 | volte) e |
Apr/Mag 2012 | Trinciatura sovescio e spruzzatura 500p. vibrocultor anche 2/3 volte (falsa semina) | ||
Lug. 2012 | Trapianto zucchino, subito dopo spruzzatura 500p e dopo circa 20 giorni spruzzatura 501, ripetere ogni 20 giorni circa fino al termine della raccolta. Impianto sovescio multifloreale e dopo spruzzatura 500p dopo circa 20 giorni spruzzatura 501. Irrigare secondo necessità. | ||
Ott./Nov. 2012 | Trinciatura del sovescio. Impianto sovescio multi floreale e spruzzatura del 500p | ||
Giu./Set. 2013 | Dopo la trinciatura del sovescio, trapianto zucchino, leggera erpicatura e spruzzatura del 500p. Spruzzatura dopo circa 20-30 giorni del 501. Sarchiature e irrigazione secondo necessità. Dovrà essere garantita l’assenza di competizione tra le zucchine e la flora spontanea durante tutto il ciclo dello zucchino. | ||
Set./Ott. 2013 | Preparazione del terreno e semina nuovo sovescio, spruzzatura 500p. Dopo 20-30 giorni spruzzatura 501. | leggera erpicatura (ripetuta anche 2/3 | volte) e |
Mar./Apr. 2014 | Trinciatura sovescio e lavorazione del terreno con vibrocultor anche 2/ 3 volte (falsa semina) | ||
Mag./Set. 2014 | Trapianto zucchino, leggera erpicatura e spruzzatura del 500p. Dopo circa 20-30 giorni spruzzatura del 501. Sarchiature e irrigazione secondo necessità. |
4. Monitoraggi e parametri di valutazione
La valutazione dei modelli di conversione delle aziende è stata effettuata tenendo conto dei seguenti aspetti:
⮚ fertilità del suolo, ante e post intervento determinata attraverso analisi chimico-fisiche, biochimiche e microbiologiche;
⮚ valutazioni analitiche sulla qualità del compost;
⮚ qualità dei prodotti ottenuti, determinata attraverso:
- analisi chimico-fisiche per la valutazione della qualità nutrizionale e della sicurezza dei campioni;
- panel di valutazione delle caratteristiche organolettiche dei campioni;
- analisi merceologiche per la valutazione dei cereali in prova;
⮚ valutazione delle potenzialità produttive;
⮚ analisi della sostenibilità tecnico-economica.
I parametri di valutazione degli effetti dell'agricoltura organica sugli inquinanti del suolo hanno fatto riferimento alla:
⮚ fertilità del suolo, determinata attraverso analisi chimico-fisiche, biochimiche e microbiologiche, con campionamenti di terreno a 30 e 50 cm di profondità;
⮚ ricerca degli inquinanti del suolo nelle piante spia/sovesci, determinata con prelievi a diverse profondità e analisi chimico-fisiche e multi residuali.
L’attività di monitoraggio è stata realizzata tramite sopralluoghi aziendali, campionamenti dei prodotti e, in alcuni casi, analisi di laboratorio; quest’ultime hanno riguardato in particolare:
• suolo e compost per la determinazione dei costituenti:
• prodotti agricoli, pomodori, insalate e cereali;
• campionamento di suolo, sovescio e prodotti agricoli per le determinazione multi residuale di inquinanti organici e/o contaminanti;
• rilevamento di parametri climatici stagionali;
• tipologia ed incidenza delle essenze infestanti, rispetto all’atteso nei miscugli scelti, quantità di biomassa interrata in caso di sovesci;
• piante a metro quadro e resa per pianta, pezzatura e colore dei frutti;
• fisiopatie, danni da patogeni e risultato dei trattamenti;
• tecnica di coltivazione adottata, tipo e quantità di fertilizzanti utilizzati;
• rilievi fotografici.
Nell’ALL. A.1 viene riportata una tabella con il dettaglio dei campionamenti e delle determinazioni analitiche e/o assaggi effettuati dall’inizio del progetto, distinto per azienda.
5. Valutazioni
5.1 Fertilità del suolo e metodo di produzione
In tutti i metodi di agricoltura organica la fertilità del suolo è l’elemento centrale su cui tarare le scelte tecniche, particolarmente nella fase di conversione, durante la quale il primo obiettivo è quello di creare le condizioni di fertilità e di organizzazione aziendale necessarie per praticare correttamente e convenientemente il metodo biologico e/o biodinamico. Pertanto, questo aspetto ha assunto nel progetto importanza fondamentale sia per la conoscenza delle caratteristiche intrinseche del suolo in cui si è operato, sia per verificare, eventuali cambiamenti, conseguenti alle scelte fatte. E’ stato quindi previsto un prelievo di campioni per ogni area sperimentale di ogni azienda coinvolta, prima dell’inizio delle prove ed uno a conclusione del progetto; i campioni sono stati analizzati sia dal punto di vista chimico-fisico, sia da quello della fertilità biologica e della biodiversità ad essa associata (diversità microbica di un suolo). Il primo aspetto è stato affidato a laboratori di analisi convenzionati con l’Agenzia, mentre il secondo è stato curato dal CREA-RPS, che sta svolgendo, sempre per ARSIAL un monitoraggio sulla biodiversità dei suoli in regione Lazio (progetto BIORELA). L’analisi sulla fertilità biologica è la risultante tra la componente chimico-fisica e biologica ed è espressa tramite l’indice sintetico di fertilità biologica (IBF), che fornisce una valutazione sulla qualità dei suoli proprio in termini di qualità della sostanza organica, attività metabolica del suolo, diversità ed attività microbiologica.
La doppia lettura delle analisi chimico-fisiche e microbiologiche è dettata dal fatto che il dato sulla percentuale di S.O. e la disponibilità di elementi, fornita dall’analisi fisico-chimica, è fondamentale per comprendere la situazione generale del sito, criticità e carenze, provvedere al calcolo del bilancio umico e alla redazione del piano di fertilizzazione in funzione dell’avvicendamento colturale programmato; in ogni caso, se limitata ad un solo arco temporale, è pur sempre una lettura “statica”, mutamenti sostanziali si possono ottenere solo in tempi lunghi. Chiavi di lettura più avanzate dicono che un terreno è veramente fertile per la capacità dei microrganismi, in esso presenti, di trasformare rapidamente la sostanza organica e rendere disponibili i nutrienti necessari alle coltivazioni; tale caratteristica può essere valutata con indici quali l’IBF e simili. Da un valutazione complessiva dei dati relativi alle analisi dei suoli nelle tre aziende studio lungo l’arco di esecuzione del progetto si possono sintetizzare le seguenti considerazioni.
Presso l’Azienda Coop. Agricoltura Nuova, risulta un discreto aumento della fertilità, soprattutto nelle tesi biodinamiche, con una buona dotazione dei minerali presenti durante tutto il periodo. Anche se può essere evidenziato un “effetto campionamento” sul risultato, il dato evidente è una tendenza garantita dalla corretta gestione della fertilità, tramite immissione di SO compostata, sovesci e rotazioni. Oltre al dato numerico, risulta essere un terreno particolarmente vitale con SO attiva, per la componente microbiologica, sia in quantità che in qualità.
Tab. 12 - Estratto Analisi chimico-fisiche terreno Cooperativa Agricoltura Nuova
Coop. A. Nuova APPEZZAMENTO ORTICOLO | MOMENTO ZERO | BIO | BIODIN. CON PREPARATI | BIODIN. SENZA PREPARATI | BIO | BIODIN. CON PREPARATI | BIODIN. SENZA PREPARATI | ||
DATA CAMPIONAMENTO | 23/07/09 | 06/11/13 | 06/11/13 | 06/11/13 | 18/06/15 | 18/06/15 | 18/06/15 | ||
Parametri | U. M. | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | |
Carbonio Org. | % | 2,02 | 2,74 | 2,84 | 2,33 | 2,05 | 3,01 | 3,88 | |
S.O. | % | 3,49 | 4,72 | 4,89 | 4,01 | 3,53 | 5,19 | 6,69 | |
Azoto Totale | % | 1,50 | 0,40 | 0,36 | 0,30 | 0,19 | 0,24 | 0,16 | |
C/N | 1,35 | 6,85 | 7,89 | 7,77 | 12,24 | 12,54 | 24,25 | ||
Calcio sc.(Ca) | ppm | 3811 | 5979 | 5792 | 0000 | 0000 | 0000 | 3177 | |
Magnesio sc.(Mg) | ppm | 603 | 508 | 529 | 540 | 342 | 313 | 285 | |
Potassio sc.(K) | ppm | 1399 | 2235 | 2435 | 1873 | 1973 | 1771 | 1185 | |
Fosforo | ppm | 21,01 | 115 | 118 | 98 | 141 | 121 | 76 | |
Boro | ppm | 1,55 | 1,2 | 1,2 | 1,2 | 3 | 4 | 4 | |
Ferro | ppm | 5,98 | 110 | 96 | 80 | 7 | 8 | 7 | |
Manganese | ppm | 20,81 | 41 | 43 | 37 | 5 | 18 | 15 | |
Rame | ppm | 7,12 | 14 | 13 | 9 | 11 | 13 | 10 | |
Zinco | ppm | 4,89 | 10 | 9 | 92 | 7 | 9 | 9 |
Differentemente, l’analisi del quantitativo di S.O. dell’Azienda Agricola Von Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx mostra una forte diminuzione, con aumento dei minerali. Il dato ha una sua prima spiegazione nel periodo in cui è stato fatto l’ultimo prelievo, che è avvenuto prima dell’interramento dei residui e dopo l’abbandono del programma di rotazione indicato dal progetto. Si partiva comunque da un livello di fertilità decisamente alto, legato alla tipologia dei terreni della bonifica pontina. Il dato numerico non è il solo indicatore, l’analisi sui parametri biochimici evidenziava una fertilità microbiologica inferiore all’atteso, con un’elevata mineralizzazione non compensata da adeguate restituzioni. Probabilmente l’azienda, pur seguendo il metodo biologico, ha fatto troppo conto sulla rendita di posizione data dalle condizioni pedologiche, non dando il giusto peso a fertilizzazione e rotazione.
Tab. 13 - Estratto Analisi chimico-fisiche terreno Az. Agr. Von Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx
Azienda Agricola Von Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx APPEZZAMENTO ORTICOLO | MOMENTO ZERO | FINE PROVA | ||
DATA CAMPIONAMENTO | 16/10/09 | 18/06/15 | ||
Parametri | U.M. | Valori | Valori | |
Carbonio Organico | % | 3,46 | 2,22 | |
Sostanza Organica | % | 5,96 | 3,82 | |
Azoto Totale | % | 1,35 | 0,18 | |
C/N | 2,56 | 12,33 | ||
Calcio sc. (Ca) | ppm | 6.707 | 5.285 | |
Magnesio sc. (Mg) | ppm | 384 | 325 | |
Potassio sc. (K) | ppm | 256 | 621 | |
Sodio sc. (Na) | ppm | 303 | 35,58 | |
Fosforo | ppm | 23,36 | 60 | |
Boro | ppm | 1,95 | 4 | |
Ferro | ppm | 10,59 | 22 | |
Manganese | ppm | 10,19 | 5 | |
Rame | ppm | 5,29 | 14 | |
Zinco | ppm | 4,13 | 5 |
L’analisi del quantitativo di S.O. dell’Azienda Agricola Cacchi Xxxxxxxxxx mostra valori abbastanza simili nel tempo, con una leggera tendenza
alla diminuzione della SO e dei minerali in tutti gli appezzamenti; potrebbe essere intervenuto anche in questo caso un effetto campionamento considerando che i prelievi iniziali sono avvenuti tutti in inverno invece il campionamento 2015 è avvenuto a giugno. In ogni caso, la realizzazione di coltivazioni aggiuntive insieme alla realizzazione di sovesci non ha raggiunto determinato l’incremento di sostanza organica, anzi ha addirittura impoverito l’N totale.
Tab. 14 - Estratto Analisi chimico-fisiche terreno Azienda Cacchi Xxxxxxxxxx
Azienda Agricola Cacchi Xxxxxxxxxx APPEZZAMENTO PIOPPETO | MOMENTO ZERO PARTE NUDO prof. 10/30 | MOMENTO ZERO PARTE PIOPPETO prof. 10/30 | MOMENTO ZERO PARTE PIOPPETO prof. 30/50 | TESTIMONE prof. 10/30 | TESTIMONE prof. 30/50 | BIODIN CON PREPARATI prof. 10/30 | BIODIN CON PREPARATI prof. 30/50 | BIODIN SENZA PREPARATI prof. 10/30 | BIODIN SENZA PREPARATI prof. 30/50 | ||
DATA CAMPIONAMENTO | 05/11/09 | 05/11/09 | 29/01/10 | 17/06/15 | 17/06/15 | 17/06/15 | 17/06/15 | 17/06/15 | 17/06/15 | ||
Parametri | U.M. | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | |
Carbonio Org. | % | 1,26 | 1,38 | 0.86 | 1,14 | 1,2 | 1,13 | 1,1 | 1,33 | 1,13 | |
S.O. | % | 2,17 | 2,38 | 1,49 | 1,97 | 2,07 | 1,95 | 1,9 | 2,29 | 1,95 | |
Azoto Totale | % | 1,28 | 1,68 | 1,49 | 0,08 | 0,09 | 0,08 | 0,09 | 0,08 | 0,08 | |
C/N | 0,98 | 0,82 | 0,58 | 14,25 | 13,33 | 14,13 | 12,22 | 16,63 | 14,13 | ||
Calcio sc. (Ca) | ppm | 3627 | 3901 | 3444 | 2523 | 2864 | 2488 | 2517 | 2729 | 2753 | |
Magnesio sc. | ppm | 194,68 | 167,4 | 90,4 | 60,8 | 75,78 | 79 | 72,86 | 82,54 | 74,71 | |
Potassio sc. | ppm | 402,46 | 519,31 | 237,05 | 80,49 | 56,39 | 106 | 43,07 | 157 | 39,1 | |
Sodio sc. | ppm | 26,36 | 31,10 | 32,52 | 1,35 | 22,92 | 2,23 | 1,61 | 45,93 | 1,35 | |
Fosforo | ppm | 13,65 | 13,88 | 30.03 | 42 | 35 | 60 | 91 | 73 | 47 | |
Boro | ppm | 0,79 | 0,79 | 0,91 | 0,46 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | |
Ferro | ppm | 8,08 | 5,68 | 54,22 | 26 | 44 | 54,22 | 59 | 60 | 21 | |
Manganese | ppm | 3,58 | 3,25 | 51,3 | 4 | 2 | 2 | 3 | 4 | 1 | |
Rame | ppm | 8,13 | 7,26 | 10,92 | 12 | 10 | 9 | 50 | 9 | 12 | |
Zinco | ppm | 5,62 | 4,15 | 10,75 | 9 | 10 | 5 | 8 | 7 | 12 |
L’analisi biochimica svolta tramite l’Indice di Fertilità Biologica (IBF) dal CREA-RPS, oltre ai parametri chimico fisici ha valutato gli indicatori microbiologici e biochimici utilizzando i seguenti parametri: sostanza organica, respirazione basale, respirazione cumulativa, carbonio microbico, quoziente metabolico e quoziente di mineralizzazione.
Per ogni parametro è assegnato un punteggio la cui somma algebrica individua una classe di fertilità del suolo suddivisa in 5 classi a seconda del punteggio ottenuto.
Tab. 15 - Parametri IBF
Parametri utilizzati | Punteggio | ||||
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
Sostanza organica (%) | <1 | 1 – 1,5 | 1,5 – 2 | 2 – 3 | >3 |
Respirazione basale (ppm) | <5 | 5 – 10 | 10 – 15 | 15 – 20 | >20 |
Respirazione cumulativa (ppm) | <100 | 100 – 250 | 250 – 400 | 400 – 600 | >600 |
Carbonio microbico (ppm) | <100 | 100 – 200 | 200 – 300 | 300 – 400 | >400 |
Quoziente metabolico | >0,4 | 0,3 – 0,4 | 0,2 – 0,3 | 0,1 – 0,2 | <0,1 |
Quoziente di mineralizzazione | <1 | 1 – 2 | 2 – 3 | 3 – 4 | >4 |
Tab. 16 - Classi di fertilità
Classe di Fertilità | I | II | III | IV | V |
stanchezza allarme | stress preallarme | media | Buona | alta | |
Punteggio | 0-6 | 7-12 | 13-18 | 00-00 | 00-00 |
I risultati dell’analisi dell’IBF all’inizio del progetto, cioè la capacità del suolo di degradare e trasformare la sostanza organica per poi mettere gli elementi a disposizione delle colture, danno una prima spiegazione alle differenze rilevate tra le due aziende: il terreno della Coop. Agricoltura Nuova, pur avendo
S.O. percentualmente inferiore a quella dell’Az. Agr. Von Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx, ha una fertilità buona (IV classe), mentre l’altra ha una fertilità media (III classe), cosa che non appariva dal dato numerico della S.O. estremamente alto; in generale il lavoro sulla S.O. si evidenzia anche con i dati relativi alla disponibilità di fosforo, elemento di difficile gestione in biologico, in quanto i fertilizzanti disponibili sono rocce calcaree ed è proprio il calcare e il Ph subalcalino ad insolubilizzare il fosforo. La S.O. attaccata dai microorganismi, sposta l’equilibrio verso il bicarbonato di calcio, più solubile, da qui la sinergia tra matrice organica e attività microbiologica.
I risultati dell’IBF alla fine del progetto, nelle due aziende osservate in merito alla rotazione orticola, evidenziano che la tesi Biodinamico con preparati è l'unica ad aver mantenuto una buona fertilità biologica: il parametro, che risulta differenziare tale tesi dalle altre, sembra essere il dosaggio della biomassa microbica sebbene, confrontando anche gli altri parametri, è possibile osservare una certa eterogeneità nei valori misurati, pur ricadendo nella stessa classe di punteggio di IBF. Il più elevato contenuto di SO e i valori della respirazione cumulata nelle valutazioni post conversione sembrano confermare una attiva e dinamica comunità microbica, in tutte le tesi con maggiori potenzialità della tecnica biodinamica.
Tab. 17 - Analisi IBF aziende con appezzamenti orticoli
Parametri utilizzati | Riepilogo punteggi terreni analizzati | |||||||
A. Nuova BIO | Xxxxxxxxx CONV | A. Nuova BIO | Xxxxxxxxx BIO | A. Nuova BIO | A. Nuova BIODIN con prep | A. Nuova BIODIN senza prep. | Rattonitz BIO | |
Data Campionamento | 23/07/2009 | 16/10/2009 | 03/02/2011 | 10/03/2011 | 18/06/20 15 | 18/06/2015 | 18/06/2015 | 18/06/2015 |
Sostanza organica (%) | 4,61 | 6,81 | 3,64 | 4,42 | 5,8 | 6,7 | 5,5 | 6,1 |
Respirazione basale (ppm) | 10,2 | 6,2 | 6,64 | 4,27 | 13 | 15 | 11,5 | 8,8 |
Respirazione cumulativa (ppm) | 325,2 | 100,3 | 231,77 | 172,65 | 841,2 | 1131,3 | 859,6 | 638,8 |
Carbonio microbico (ppm) | 241,8 | 193,4 | 98,72 | 77,2 | 94 | 134,3 | 91,9 | 117,5 |
Quoziente metabolico | 0,17 | 0,13 | 1,09 | 0,67 | 2,5 | 2,9 | 2,7 | 1,8 |
Quoziente di mineralizzazione | 3,81 | 1,57 | 0,28 | 0,24 | 0,6 | 0,5 | 0,6 | 0,3 |
IBF | 22 | 17 | 15 | 13 | 18 | 19 | 18 | 18 |
Classe fertilità | buona | media | media | media | media | buona | media | media |
Relativamente all’azienda sita in Valle del Sacco, il confronto ante e post prova, evidenzia, anche in questo caso una variazione limitata dell’IBF, che di fatto resta in classe media per tutti le tesi osservate, anche se i singoli valori dei parametri costituenti l’IBF, a parità di sostanza organica, presentano variazioni consistenti ma coerenti: la respirazione basale aumenta per tutte le tesi, anche se meno nelle tesi biodinamiche, con o senza preparati; ancor più accentuato è l’aumento della respirazione cumulata, sempre meno nelle tesi biodinamiche; il carbonio microbico, indice della biomassa microbica è in leggero calo, meno nella tes biodinamica con preparati, come per la sostanza organica.
Nel 2015, si è campionato anche il restante appezzamento di pioppeto dove non sono state effettuate le sole operazioni colturali per la gestione della coltura senza alcuna lavorazione aggiuntiva. I dati evidenziano un classe di fertilità buona, con valori di dettaglio coerenti con quanto già rappresentato.
Da questi risultati sembrerebbe che le tesi biodinamiche abbiano una maggiore azione conservativa e resilienza. Tuttavia, la gestione forestale del sito sembra dare i migliori risultati in termini di fertilità biologica anche se con maggiore potere dissipativo.
Tab. 18 - Analisi IBF aziende con appezzamenti orticoli
Parametri utilizzati | Riepilogo punteggi terreni analizzati | ||||
Xxxxx/Xxxxxx CONV | Xxxxx/Cacchi Testimone | Xxxxx/Cacchi Biodin con preparati | Xxxxx/Cacchi Biodin senza preparati | Xxxxx/Cacchi Sito 67 | |
Data Campionamento | 05/11/2009 | 13/11/2015 | 13/11/2015 | 13/11/2015 | 13/11/2015 |
Sostanza organica (%) | 2,39 | 2,26 | 2,49 | 2,22 | 2,47 |
Respirazione basale (ppm) | 7,7 | 13,05 | 10,06 | 10,77 | 14,54 |
Respirazione cumulativa (ppm) | 154,6 | 555,46 | 345,62 | 466,56 | 656,42 |
Carbonio microbico (ppm) | 82,2 | 72,14 | 78,19 | 42,09 | 97,48 |
Quoziente metabolico | 0,39 | 0,75 | 0,53 | 1,06 | 0,62 |
Quoziente di mineralizzazione | 5,54 | 4,27 | 2,41 | 3,64 | 4,6 |
IBF | 16 | 18 | 15 | 17 | 19 |
Classe fertilità | media | media | media | media | buona |
5.2 Prova di compostaggio e di fertilizzazione
Inizialmente il progetto è stato indirizzato ad aziende orticole senza zootecnia, al fine di proporre soluzioni tecniche per la situazione più rappresentativa delle aziende laziali. Ciò nonostante, in corso d’opera, si è ritenuto opportuno fare valutazioni anche sulle tecniche di compostaggio strategiche per la fertilizzazione delle aziende organiche, considerando anche l’importanza che stanno assumendo i compost da residui di potatura verde o da frazione organica dei residui solidi urbani. L’occasione è stata data dal fatto che una delle aziende ospitanti le prove, gestisce un centro di compostaggio di materiale ligneo cellulosico proveniente da verde urbano. Si è impostata una prova per la valutazione dell’effetto di diversi trattamenti con preparati biodinamici sul cumulo ed oltre all’analisi del materiale portato in campo la valutazione si è estesa agli effetti sul suolo e sulla coltivazione principale della rotazione, rappresentata dal grano duro, che l’azienda ha programmato di introdurre nel proprio avvicendamento cerealicolo-orticolo-foraggero.
La prova di compostaggio ha previsto due matrici di partenza e diverse tecniche di compostaggio.
1° prova – sono state confrontate la matrice tal quale ed una realizzata miscelando al 50% compost verde e 50% letame aziendale e le diverse tecniche di compostaggio in prova hanno previsto:
✓ Tesi PC – miscela 50-50 in cumulo con i preparati biodinamici da cumulo;
✓ Tesi 500p - miscela 50-50 in cumulo trattato solo con il 500p;
✓ Tesi PC+500p – miscela 50-50 in cumulo allestito con i preparati e trattato con il 500p;
✓ Tesi T – miscela 50-50 in cumulo tal quale.
2° prova – si è utilizzato il compost verde tal quale trattato esclusivamente con il 500p.
A seguire sono riportate le analisi chimico-fisiche effettuate sui compost a confronto:
- Nel 2010 sono stati analizzati il compost verde proveniente dall’impianto di compostaggio delle potature verdi a luglio e a ottobre, durante l’ulteriore compostaggio dell’azieda;
- Il primo campione del 2011, è stato prelevato da 3 cumuli di compost allestiti dall’azienda con letame ovino aziendale; i campioni prelevati a luglio 2011 fanno riferimento alla prove sopra descritta;
- Nel 2013 le analisi sono state ripetute sul compost verde e su compost misto, utilizzati poi per la prova di fertilizzazione.
È evidente che i compost che vengono mantnuti in cumulo per un tempo superiore al necessario perdono elementi nutritivi , è il caso del compost misto campionato a febbraio 2011.
L’allestimento dei cumuli nel 2011 con le diverse tecniche di compostaggio sembra apportare benefivci alla maturazione della sostanza organica, si riduce la s.o. totale ma aumentano le frazioni estraibile, umificata e gli acidi umici e fulvici.
Tab. 19 – Prova di compostaggio Analisi chimico-fisiche
Agricoltura Nuova | COMPOST verde | COMPOST verde | COMPOST verde | COMPOST misto | COMPOST 2a prova | COMPOST TDX | COMPOST PC+500P | COMPOST PCDX | COMPOST 500P | COMPOST verde | COMPOST 50/50 | |
Parametri | U.M | 29/07/2010 | 28/10/2010 | 28/10/2010 | 11/02/2011 | 14/07/2011 | 14/07/2011 | 14/07/2011 | 14/07/2011 | 14/07/2011 | 24/06/2013 | 24/06/2013 |
Umidità | % | 47,3 | 26 | 27 | 57 | 53 | 49 | 47 | 45 | 45 | 40,9 | 50,6 |
pH in H2O | pH | 8,10 | 7,70 | 7,70 | 8,30 | 7,60 | 7,25 | 7,10 | 7,30 | 7,05 | 8,00 | 8,00 |
Carbonio Org. Totale | % | 34,8 | 29 | 32,1 | 20,9 | 20 | 24 | 27 | 27 | 27 | 25,5 | 23,5 |
SO Totale | % | 60,0 | 51,0 | 55,6 | 36,1 | 35,0 | 41,0 | 47,0 | 47,0 | 46,0 | 43,9 | 40,5 |
SO Estraib. su SO Tot. | % | 45,9 | 26 | 76 | 93 | 75 | 95 | 89 | 74,2 | 78,7 | ||
SO Umific. su SO Estr. | % | 74,9 | 70 | 15,6 | 8,3 | 86 | 90 | 97 | 94 | 94 | 89,9 | 83,7 |
Acidi Umici Acidi Fulvici | % | 12,6 | 21 | 13 | 20 | 20 | 24 | 24 | 17 | 15,5 | ||
Azoto Tot. | % | 0,01 | 0,08 | 1,46 | 1,04 | 0,012 | 0,0741 | 0,063 | 0,0487 | 6,7 | 1,1 | 1,6 |
Azoto Org. | % | 0,002 | 0,08 | 1,28 | 0,63 | 0,004 | 0,0134 | 0,0148 | 0,0132 | 1,3 | 1,1 | 1,5 |
Azoto Amm. | % | 0,004 | < 0,001 | 0,18 | 0,41 | 0,002 | 0,0022 | 0,002 | 0,0017 | 0,2 | 0,002 | 0,004 |
Azoto Nitri. | % | 0,004 | < 0,001 | < 0,1 | < 0,1 | 0,005 | 0,0581 | 0,046 | 0,0331 | 4,9 | 0,0005 | 0,0003 |
Rapporto C/N | 3480 | 363 | 22 | 20,1 | 1700 | 320 | 420 | 530 | 4 | 22,7 | 14,8 | |
Fosforo Tot. | mg/Kg | 1109 | 16674 | 1900 | 1900 | 2473 | 3001 | 2487 | 2467 | 2973 | 4000 | 9000 |
Zolfo Totale | mg/Kg | 3810 | 586 | 3386 | 3566 | 3307 | ||||||
Potassio Tot. | mg/Kg ss | 7874 | 7089 | 17000 | 20700 | 9142 | 14357 | 12075 | 12718 | 14153 | 20000 | 28000 |
Magnesio totale | mg/Kg | 1274 | 3949 | 5000 | 5300 | 3804 | 4156 | 4011 | 4338 | 4773 | 5800 | 7100 |
Sodio Tot. | mg/Kg | 3000 | 4500 | 2143 | 4548 | 5532 | 5533 | 7756 | ||||
Calcio Tot. | mg/Kg | 0000 | 00000 | 00000 | 58800 | 18273 | 24460 | 23752 | 20883 | 26930 | 58000 | 43000 |
Ferro Totale | mg/Kg | 14089 | 8753 | 17000 | 30000 | 12774 | 16035 | 19144 | 23627 | 22117 | 9400 | 8800 |
Manganese Totale | mg/Kg | 471 | 270 | 310 | 670 | 369 | 584 | 763 | 1171 | 807 | 504 | 690 |
Rame Totale | mg/Kg | 140 | 37 | 41 | 52 | 46 | 105 | 513 | 63 | 253 | 43 | 89 |
Zinco Totale | mg/Kg | 103 | 74 | 83 | 165 | 148 | 143 | 154 | 142 | 184 | 12 | 119 |
Cadmio Tot. | mg/Kg | 0,14 | < 0,4 | < 0,5 | < 0,5 | < 0,4 | < 0,4 | < 0,4 | < 0,4 | < 0,4 | <1 | <1 |
Piombo Tot. | mg/Kg | 56 | 46 | 75 | 68 | 69 | 123 | 106 | 119 | 99 | 52 | 73 |
Nichel Tot. | mg/Kg | 14 | 75 | 1 | 6 | 68 | 90 | 84 | 132 | 108 | 17 | 20 |
Mercurio Totale | mg/Kg | < 0,1 | < 0,4 | < 0,5 | < 0,5 | < 0,4 | < 0,4 | < 0,4 | < 0,4 | < 0,4 | <1 | <1 |
Cromo Tot. | mg/Kg | 19 | 31 | 36 | 59 | 77 | 98 | 73 | 000 | 000 | 000 | 22 |
Cromo VI | mg/Kg | 0,7 | < 0,1 | < 0,01 | < 0,01 | < 1 | < 1 | < 1 | < 1 | < 1 | 1,0 | 2,0 |
Calcio sol. in H2O | mg/Kg | 74 | 1182 | nd | nd | 391 | 689 | 993 | 484 | 427 | 1499 | 1297 |
Magnesio sol. in H2O | mg/Kg | 54 | 296 | nd | nd | 48 | 157 | 181 | 81 | 43 | 319 | 242 |
Fosforo sol. in H2O | mg/Kg | 21 | 168 | nd | nd | 193 | 248 | 191 | 165 | 203 | 257 | 692 |
Cloruri sol. in H2O | mg/Kg | 1642 | 3812 | nd | nd | 679 | 1408 | 1503 | 975 | 1142 | 2320 | 2676 |
Problemi si rilevano sul contenuto di metalli pesanti, a volte superiori ai limiti consenti per gli ammendanti, aspetto critico che deve essere tenuto sotto controllo, volendo fare uso di tale compost. Di seguito si riportano i limiti di legge
previsti dal DLgs. 75/2010 Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, agli allegati 2 e 13, rispettivamente riferiti agli ammendanti in generale e all’ammendante compostato misto se ottenuto da RSU
Tab. 20 – Tenori massimi di metalli pesanti negli ammendanti
Tipologia ammendante | u.m. | Pb tot. | Cd tot. | Ni tot. | Zi tot. | Cu tot. | Hg tot. | Cr tot. | Cr VI |
Ammendanti generici (all. 2 – DLgs 75/2006) | (mg/kg ss) | 140 | 1,5 | 100 | 500 | 230 | 1,5 | 0 | |
Amm. compostato misto (all. 13 – DLgs 75/2006) | (mg/kg ss) | 45 | 0,7 | 25 | 200 | 70 | 0,4 | 70 | 0 |
Passando ad analizzare i dati relativi ai campionamenti dei terreni della prova di fertilizzazione, risulta un aumento della quantità di sostanza organica, da buona a ricca, registrando il valore più alto nella tesi trattata solo con il 500 preparato. Anche la dotazione di minerali si è alzata tranne che per il boro.
Tab. 21 - Estratto Analisi chimico-fisiche terreno della prova di fertilizzazione Azienda Agricola Coop. Agricoltura Nuova
Coop. Agricoltura Nuova APPEZZAMENTO PROVA DI FERTILIZZAZIONE | APP. MOMENTO ZERO | TESTIMONE | COMPOST +500P | COMPOST 50/50 +500P | 500P | ||
DATA CAMPIONAMENTO | 03/11/11 | 16/10/13 | 16/10/13 | 16/10/13 | 16/10/13 | ||
Parametri | U.M. | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | |
Carbonio Organico | % | 2,3 | 3 | 2,58 | 2,89 | 3,22 | |
Sostanza Organica | % | 3,9 | 5,1 | 4,45 | 4,98 | 5,55 | |
Azoto Totale | % | 1,7 | 0,49 | 0,42 | 0,35 | 0,44 | |
Calcio sc. (Ca) | ppm | 1663 | 6569 | 6569 | 6623 | 6543 | |
Magnesio sc. (Mg) | ppm | 214 | 346 | 291 | 324 | 414 | |
Potassio sc. (K) | ppm | 959 | 1689 | 1400 | 1644 | 2111 | |
Sodio sc. (Na) | ppm | 90 | 91 | 69 | 70 | 81 | |
C/N | 1,4 | 6,1 | 6,14 | 8,26 | 7,32 | ||
Fosforo | ppm | 70,0 | 120 | 75 | 97 | 147 | |
Boro | ppm | 2,0 | 1 | 0,9 | 0,9 | 1 | |
Ferro | ppm | 12,0 | 123 | 102 | 124 | 122 | |
Manganese | ppm | 45 | 54 | 43 | 44 | 69 | |
Rame | ppm | 8 | 19 | 14 | 17 | 16 | |
Zinco | ppm | 7 | 11 | 6 | 11 | 12 |
Come atteso, i risultati hanno confermato interessanti differenze tra il materiale di partenza ed il relativo compost nel 2011, ma non hanno evidenziato differenze sostanziali sulla qualità del compost diversamente trattato; invece sono sembrati più interessanti gli effetti in campo della fertilizzazione con i diversi compost, per questo si è fatto un confronto impostando una prova per il 2013-2014 valutando il grano duro come coltura di riferimento.
L'area è stata suddivisa in 4 tesi:
• A) testimone senza concimazione;
• B) 100 qli/ha di compost verde trattato con 500p;
• C) 100 qli/ha di compost ottenuto da 50% di compost verde e 50% di letame ovino, trattato con 500p;
• D) superficie trattata solo con 500p.
Il campo è stato ulteriormente diviso trasversalmente, introducendo in una metà, la trasemina di trifoglio incarnato in ragione di 25 kg/ha e concimazione di copertura con 10 qli/ha di pollina, raddoppiando quindi le tesi:
• A1) testimone con trasemina di trifoglio più pollina;
• B1) 100 qli/ha di compost verde trattato con 500p, con trasemina di trifoglio più pollina;
• C1) 100 qli/ha di compost ottenuto da 50% di compost verde e 50% di letame ovino, trattato con 500p, con trasemina di trifoglio più pollina;
• D1) solo con 500p, con trasemina di trifoglio più pollina.
La precessione rilevata è stata: zucca nel 2012, crucifere con broccolo calabrese in prevalenza nel 2013; la varietà seminata è stata l’Iride, aumentando la dose del 10% in virtù del minore accestimento, che si registra in biologico per la minore disponibilità di azoto in questa fase. Sono stati aggiunti ulteriori 10 Kg circa per il ritardo di semina dovuto al maltempo. La dose finale è stata di 240 Kg/ha, in linea con le abitudini aziendali. L'andamento stagionale è stato particolarmente piovoso alla trebbiatura con temperature rimaste miti per tutto il ciclo colturale. Questa situazione ha comportato l'insorgere di patologie fungine. Tra queste le più rilevanti sono state le ruggini, che hanno compromesso già a fine aprile il 30/35% dell'apparato fogliare, mentre la septoriosi è stata rilevata in tracce. Nessun intervento è stato però effettuato potendo intervenire solo con rameici di contatto, poco efficaci con piogge almeno ogni 3 giorni. Comunque la pianta ha chiuso il ciclo in modo soddisfacente, anche se con ritardo rispetto all'atteso.
Alla trebbiatura sono state ritagliate, all'interno delle tesi, 8 aree omogenee di circa 900 m2 ed è stata raccolta unitariamente tutta l'area restante, mentre per ogni parcella il grano trebbiato è stato messo in sacconi e trasportato al centro aziendale e pesato. Per ogni area sono stati prelevati 2 campioni da circa 2 Kg, uno dei quali inviato al laboratorio per le analisi qualitative. I rilevamenti fatti hanno riguardato anche il numero di spighe a m2, che è risultato significativamente più basso nella tesi 1 per lo scarso accestimento, mentre nelle restanti tesi si è attestato intorno alle 350 spighe/m2 con differenze di dimensioni della spiga e numero di spighette per spiga, soprattutto per quelle secondarie.
Tab. 22 - Rese Grano Duro Cooperativa Agricoltura Nuova
APPEZZAMENTO PROVA DI FERTILIZZAZIONE GRANO DURO | A | B | C | D | A1 | B1 | C1 | D1 | VARIAZIONE ASSOLUTA | VARIAZIONE % | ||||||||
DATA CAMPIONAMENTO | 03/07/14 | |||||||||||||||||
Rese (q/ha) | 28,7 | 39,1 | 42,3 | 35,6 | 34,1 | 43,1 | 47,5 | 40,2 | 5,4 | 4 | 5,2 | 4,6 | 18,8 | 10,2 | 12,3 | 12,9 |
La concimazione di copertura più il trifoglio ha comportato un aumento sistematico delle rese medie, con punte del 18.8% nella tesi A1, testimone con pollina, e del 12.9% nella D, 500p con pollina; confermando l'efficacia dell'intervento della pollina nella fase di maggiore esigenza nutrizionale della pianta, quando si sono apportate circa 35 unità di azoto per ettaro, tanto più incidente quanto meno era il contributo di azoto fornito in precedenza. A ciò si aggiunge il contributo fornito dalla nodulazione del trifoglio, che sembra agire più sull'efficienza delle radici della graminacea, apprezzabile dall'analisi della vanga, che evidenziava, insieme ad una maggiore sofficità del terreno per numero di apparati radicali presenti, un maggiore sviluppo delle stesse, rispetto alle tesi non trattate con trifoglio.
Foto 12 - Radici tesi con trifoglio e senza trifoglio
5.3 Qualità dei prodotti e tecnica di produzione
5.3.1. Qualità nutrizionale
Questa attività è stata curata dal CREA-NUT (allora INRAN) attraverso la predisposizione di un piano di monitoraggio costituito dalle seguenti determinazioni analitiche, da ripetere nel corso del tempo su 2 colture di riferimento, pomodoro ed insalate (lattuga romana e foglia di quercia), provenienti dalle aziende in conversione dal biologico a biodinamico e da convenzionale a biologico;:
✓ contenuto di umidità, solidi solubili e valore dell’acidità titolabile;
✓ caratteristiche di colore e valori della consistenza (pomodoro);
✓ composizione in acidi organici e carotenoidi;
✓ contenuto in fenoli totali e composizione in acidi fenolici;
✓ capacità antiossidante;
✓ contenuto in alcuni minerali;
✓ contenuto di nitrati (insalate).
L’obiettivo specifico è stato quello di verificare, nel corso del periodo di conversione, se le pratiche agronomiche poste in atto fossero in grado di determinare delle modifiche nella qualità nutrizionale dei prodotti oggetto di studio ed eventualmente in quale direzione.
Di seguito una sintesi dei risultati, riportati completamente nella relazione del responsabile del progetto per il CREA-NUT xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx (ALL. A.2).
Pomodoro in conversione da biologico a biodinamico: confronto 2010-2012-2014 Nelle tre annualità di raccolto si sono evidenziate solo minime
differenze tra i campioni. Differenze nel contenuto di solidi solubili sono emerse nel 2014 per il campione di pomodoro “biodinamico con preparati” con il contenuto più alto. Relativamente alla acidità titolabile il campione “biodinamico con preparato” ha sempre il valore più elevato.
Tab. 23 - Contenuto umidità, solidi solubili e valori dell’acidità titolabile
Campione | Anno | Umidità (%) | Solidi solubili (°Brix) | Acidità titolabile (% ac.citrico) |
Biologico | 2010 | 93.12 ± 0.67 a | 5.80 ± 0.71 a | 0.47 ± 0.04 b |
Biodinamico con preparati | 2010 | 92.84 ± 0.27 a | 6.12 ± 0.31 a | 0.59 ± 0.02 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 92.07 ± 0.34 b | 6.38 ± 0.42 a | 0.45 ± 0.01 b |
Biologico | 2012 | 93.34 ± 0.07 a | 5.93 ± 0.15 a | 0.45 ± 0.06 b |
Biodinamico con preparati | 2012 | 93.23 ± 0.04 a | 5.87 ± 0.12 a | 0.49 ± 0.06 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 93.03 ± 0.10 b | 5.93 ± 0.06 a | 0.39 ± 0.01 c |
Biologico | 2014 | 94.02±0.21 a | 5.32±0.25 c | 0.43±0.03 c |
Biodinamico con preparati | 2014 | 92.60±0.56 b | 6.90±0.37 a | 0.55±0.06 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 93.53±0.54 a | 5.92±0.39 b | 0.49±0.02 b |
F ANOVA | ||||
COLTIVAZIONE | 8.4 *** | 7.9 ** | 1.7 ns | |
ANNO | 12.7 *** | 0.6 ns | 2.3 ns | |
ANNO vs COLTIVAZIONE | 7.0 *** | 6.8 *** | 1.0 ns |
Nota per ogni tabella: relativamente a ciascun anno di raccolto, lettere diverse nella colonna indicano differenze significative per P≤0.05 (test di Xxxxxx). Ns = non significativo, * = significativo per P≤0.05; ** = significativo per P≤0.01; *** = significativo per P≤0.001
Nei campioni di pomodoro, il metodo di coltivazione non risulta influenzare il contenuto di acido malico ed acido ascorbico, mentre alcune differenze emergono tra un’annualità e l’altra. Limitatamente alla terza annualità, il metodo di coltivazione sembra avere un effetto sulla concentrazione di acido citrico, l’acido organico più rappresentativo nei pomodori; il campione “biodinamico con preparati”, mostra il valore più alto. Il contenuto di β-carotene non è influenzato dal metodo di coltivazione, ma i valori sono diversi tra un anno e l’altro (più alti, in genere, nel 2012). Anche la concentrazione del licopene cambia nei campioni delle tre tesi da un anno all’altro; l’effetto del metodo di coltivazione, benché statisticamente significativo, si manifesta solo nella prima annualità, con il pomodoro della tesi “biodinamico senza preparati” che mostra la concentrazione più alta.
Tab. 24 - Composizione in acidi organici (mg/g) e carotenoidi (mg/kg)
Campione | Anno | Ac. malico | Ac. ascorbico | Ac. citrico | Licopene | β-carotene |
Biologico | 2010 | 0.52±0.03 a | 0.23±0.01 c | 4.29±0.52 a | 22.18±5.41 b | 4.96±0.57 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 0.45±0.01 a | 0.26±0.01 b | 4.18±0.04 a | 31.36±4.00 b | 5.06±0.40 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 0.51±0.09 a | 0.29±0.02 a | 4.15±0.19 a | 42.93±12.15 a | 4.83±0.43 a |
Biologico | 2012 | 0.34±0.01 a | 0.17±0.01 a | 4.13±0.63 a | 22.8±1.58 a | 6.29±0.33 b |
Biodinamico con preparati | 2012 | 0.27±0.03 a | 0.16±0.01 a | 4.30±0.38 a | 20.4±0.66 a | 7.98±0.66 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 0.30±0.03 a | 0.16±0.01 a | 4.88±0.02 a | 24.5±3.72 a | 8.38±0.03 a |
Biologico | 2014 | 0.35±0.01 b | 0.14±0.01 a | 4.13±0.07 c | 39.89±5.19 a | 6.21±1.04 ab |
Biodinamico con preparati | 2014 | 0.40±0.02 a | 0.13±0.01 ab | 5.50±0.48 a | 43.74±5.21 a | 6.52±1.64 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 0.34±0.03 b | 0.12±0.01 b | 4.82±0.18 b | 40.87±2.85 a | 4.73±0.81 b |
F ANOVA | ||||||
COLTIVAZIONE | 2.3 ns | 2.7 ns | 7.8 ** | 4.2 ** | 1.9 ns | |
ANNO | 78.7 *** | 665.8 *** | 14.2 *** | 23.4 *** | 19.6 *** | |
ANNO vs COLTIVAZIONE | 4.8 ** | 20.6 *** | 9.1 *** | 4.6 ** | 3.6 |
Il contenuto di fenoli totali varia molto da un anno all’altro, mostrando valori maggiori nel 2010. Anche l’influenza del metodo di coltivazione, benché statisticamente significativa, non ha una tendenza uniforme nelle tre annualità. Per quando riguarda i singoli acidi fenolici, nessun effetto del metodo di coltivazione è stato riscontrato sul loro contenuto, sono emerse differenze tra i tre anni di raccolto, con valori maggiori di acido p-cumarico, acido ferulico ed acido clorogenico nei pomodori raccolti nel 2014 rispetto a quelli delle altre due annualità.
Tab. 25 - Contenuto in fenoli totali (µg/g) e composizione in acidi fenolici (mg/100g)
Campione | Anno | Fenoli totali | Ac. caffeico | Ac. p-cumarico | Ac. ferulico | Ac. clorogenico |
Biologico | 2010 | 22.8±2.0 c | 0.09±0.02 a | 0.05±0.01 a | 0.02±0.01 a | 0.37±0.08 b |
Biodinamico con preparati | 2010 | 42.3±12.5 b | 0.11±0.03 a | 0.07±0.02 a | 0.03±0.01 a | 0.32±0.03 b |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 55.7±4.5 a | 0.12±0.03 a | 0.06±0.02 a | 0.02±0.01 a | 0.47±0.05 a |
Biologico | 2012 | 17.2±1.0 a | 0.06±0.00 a | 0.04±0.01 a | 0.03±0.00 b | 0.17±0.01 c |
Biodinamico con preparati | 2012 | 13.9±1.9 a | 0.08±0.01 a | 0.05±0.01 a | 0.04±0.00 a | 0.24±0.01 b |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 13.2±1.0 a | 0.08±0.01 a | 0.05±0.01 a | 0.04±0.00 a | 0.27±0.01 a |
Biologico | 2014 | 20.4±1.5 ab | 0.12±0.02 a | 0.10±0.02 a | 0.09±0.01 a | 0.92±0.02 a |
Biodinamico con preparati | 2014 | 23.5±3.5 a | 0.09±0.03 a | 0.12±0.01 a | 0.09±0.02 a | 1.10±0.24 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 19.0±3.0 b | 0.09±0.01 a | 0.09±0.01 a | 0.09±0.02 a | 0.87±0.12 a |
F ANOVA | ||||||
COLTIVAZIONE | 7.7 ** | 0.2 ns | 2.7 ns | 1.0 ns | 1.0 ns | |
ANNO | 74.7 *** | 4.2 * | 43.9 *** | 162.5 *** | 155.6 *** | |
ANNO vs COLTIVAZIONE | 17.1 *** | 2.4 ns | 1.2 ns | 0.7 ns | 4.2 ** |
Il campione “biologico” è risultato con i valori più alti della luminosità (L*) e della tonalità (h°), mentre è quello “biodinamico con preparati” ad avere un colore più intenso (C*). Differenze nella consistenza sono emerse tra un anno e l’altro, ma all’interno di ciascuna annualità non è evidenziabile un effetto del metodo di coltivazione. Insieme ai dati sul contenuto di solidi solubili ed ai valori dell’acidità titolabile, quello della consistenza conferma che i pomodori delle tre tesi sono stati raccolti ogni anno con un livello di maturazione confrontabile.
Tab. 26 - Valori delle caratteristiche di colore e della consistenza
Campione | Anno | L* | C* | h° | Consistenza (N) |
Biologico | 2010 | 40.4±2.0 a | 42.2±3.8 a | 40.1±3.1 a | 17.0±3.3 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 40.6±1.8 a | 43.0±3.5 a | 41.0±3.1 a | 16.2±3.9 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 40.1±2.9 a | 43.4±3.6 a | 39.4±5.2 a | 21.0±4.5 a |
Biologico | 2012 | 44.3±3.6 a | 47.0±3.7 b | 45.2±6.1 a | 16.3±2.3 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 42.6±3.3 ab | 49.9±4.9 a | 45.3±5.1 a | 18.7±2.7 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 41.2±2.1 b | 46.2±4.2 b | 41.8±2.9 b | 15.9±3.2 a |
Biologico | 2014 | 47.8±5.7 a | 45.2±3.7 b | 54.3±12.2 a | 20.2±4.8 a |
Biodinamico con preparati | 2014 | 45.0±4.7 b | 47.4±3.4 a | 48.9±10.4 b | 19.6±4.4 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 43.4±3.6 b | 46.9±3.0 a | 47.2±6.1 b | 20.5±3.4 a |
F ANOVA | |||||
COLTIVAZIONE | 11.3 *** | 6.8 *** | 6.3 *** | 1.6 ns | |
ANNO | 58.9 *** | 45.4 *** | 45.4 *** | 10.4 *** | |
ANNO vs COLTIVAZIONE | 3.7 ** | 2.3 ns | 2.9 * | 2.6 |
I valori della capacità antiossidante sono più alti nel 2010, risultato in accordo con quello del contenuto dei fenoli totali e dell’acido ascorbico. Riguardo il metodo di coltivazione, differenze sono emerse solo nel 2014, quando il campione della tesi “biodinamico senza preparati” ha mostrato un valore più basso della capacità antiossidante.
Tab.27 - Valori della capacità antiossidante
Campione | Anno | FRAP (mmol Fe2+/kg) | TEAC (mmol Trolox/kg) |
Biologico | 2010 | 4.27±0.34 a | 2.28±0.06 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 4.63±0.48 a | 2.24±0.24 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 4.40±0.38 a | 2.33±0.16 a |
Biologico | 2012 | 2.27±0.21 a | 1.30±0.09 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 2.13±0.12 a | 1.16±0.10 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 2.08±0.09 a | 1.13±0.04 a |
Biologico | 2014 | 2.34±0.15 a | 1.20±0.09 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 2.28±0.24 a | 1.30±0.14 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 2.03±0.07 b | 1.10±0.08 c |
F ANOVA | |||
COLTIVAZIONE | 7.5 *** | 4.5 * | |
ANNO | 987.8 *** | 695.1 *** | |
ANNO vs COLTIVAZIONE | 3.8 ** | 5.2 *** |
Tra gli elementi minerali, il metodo di coltivazione ha influenza solo sul contenuto di calcio.
Tab.28 - Contenuto in minerali (mg/100g).
Campione | Anno | Ca | Na | K | Mg |
Biologico | 2010 | 6.05±0.83 b | 2.91±0.20 | 298.51±17.08 | 10.37±0.66 |
Biodinamico con preparati | 2010 | 5.10±0.34 b | 2.79±0.29 | 301.34±17.64 | 10.19±0.58 |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 7.97±0.64 a | 3.03±0.44 | 300.99±27.10 | 10.61±0.89 |
Biologico | 2012 | 5.34±0.29 a | 2.73±0.79 | 260.48±28.47 | 10.09±3.06 |
Biodinamico con preparati | 2012 | 4.38±0.01 b | 2.04±0.71 | 244.39±1.16 | 7.90±0.07 |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 5.37±0.18 a | 2.28±0.03 | 272.38±0.94 | 8.64±0.20 |
Biologico | 2014 | 8.71 ±0.36 a | 2.30 ±0.09 | 202.07±25.58 b | 10.99 ±0.24 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 5.88 ±0.09 b | 2.25 ±0.09 | 245.23±12.83 a | 11.95 ±0.81 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 6.80 ±2.01 b | 2.38 ±0.07 | 210.35 ±5.69 b | 10.78 ±0.40 b |
F ANOVA | |||||
COLTIVAZIONE | 8.9 *** | 2.9 ns | 0.7 ns | 1.0 ns | |
ANNO | 11.0 *** | 18.5 *** | 59.6 *** | 17.0 *** | |
ANNO vs COLTIVAZIONE | 5.2 ** | 1.4 ns | 2.8 * | 2.9 |
Dall’Analisi delle Componenti Principali (PCA), eseguita su tutti i parametri e tutti i campioni per le tre annualità, il dato che emerge con chiarezza è la distinzione dei campioni in base all’annualità di raccolto, mentre non è possibile stabilire un effetto del metodo di coltivazione, che si riproduca costantemente nelle tre annualità.
Lattuga romana in conversione da biologico a biodinamico: confronto 2010-2012- 2014
Negli anni di raccolto, dove sono emerse differenze tra i campioni 2010 e 2012, i campioni di lattuga della tesi “biodinamico senza preparati” sono quelli con il contenuto maggiore di umidità e di solidi solubili; i campioni di lattuga della tesi “biologico” invece quelli con valore più basso di acidità titolabile.
Tab. 29 - Contenuto umidità, solidi solubili e valori dell’acidità titolabile
Campione | Anno | Umidità (%) | Solidi solubili (°Brix) | Acidità titolabile (% ac. citrico) |
Biologico | 2010 | 94.71±0.04 b | 3.97±0.12 a | 0.08±0.01 b |
Biodinamico con preparati | 2010 | 94.57±0.08 c | 4.07±0.06 a | 0.10±0.01 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 95.06±0.04 a | 3.67±0.06 b | 0.08±0.01 b |
Biologico | 2012 | 93.75±0.07 a | 4.57±0.15 ab | 0.14±0.01 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 92.88±0.59 b | 4.90±0.10 a | 0.14±0.01 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 93.63±0.07 a | 4.57±0.06 b | 0.12±0.01 a |
Biologico | 2014 | 93.95 ±0.04 a | 4.33 ±0.15 a | 0.073 ±0.000 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 94.03 ±0.14 a | 4.26 ±0.06 a | 0.077 ±0.001 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 94.11 ±0.14 a | 4.16 ±0.06 a | 0.078 ±0.001 a |
F ANOVA | ||||
CAMPIONE | 9.0 ** | 10.4 *** | 9.5 ** | |
ANNO | 91.1 *** | 163.4 *** | 258.3 *** | |
XXXX Xx CAMPIONE | 5.0 ** | 7.0 *** | 5.7 ** |
Nei tre anni la lattuga della tesi “biodinamico con preparati” ha valori di capacità antiossidante più alti ed a questi valori corrisponde anche un maggiore contenuto di fenoli totali nel 2012 e nel 2014, mentre non si osserva alcuna differenza con i campioni delle altre due tesi nel 2010.
Tab. 30 - Contenuto in fenoli totali (µg/g) e valori della capacità antiossidante
Campione | Anno | Fenoli totali | FRAP (mmol Fe2+/kg) | TEAC (mmol Trolox/kg) |
Biologico | 2010 | 18.08 ± 2.78 a | 1.89 ± 0.15 b | 1.04 ± 0.10 b |
Biodinamico con preparati | 2010 | 16.50 ± 2.53 a | 2.15 ± 0.09 a | 1.30 ± 0.10 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 15.03 ± 3.33 a | 1.72 ± 0.25 b | 1.03 ± 0.09 b |
Biologico | 2012 | 13.56 ± 0.09 b | 3.22 ± 0.14 b | 2.26 ± 0.05 b |
Biodinamico con preparati | 2012 | 13.89 ± 0.00 a | 3.55 ± 0.14 a | 2.42 ± 0.09 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 13.56 ± 0.09 b | 3.10 ± 0.11 c | 2.25 ± 0.05 b |
Biologico | 2014 | 26.57±2.56 a | 3.02±0.49 b | 1.93±0.15 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 31.93±3.09 a | 3.95±0.61 a | 2.46± 0.29 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 27.25±0.97 a | 3.33±0.18 b | 2.27±0.06 a |
F ANOVA | ||||
CAMPIONE | 2.1 ns | 14.7 *** | 9.5 *** | |
ANNO | 89.4 *** | 137.5 *** | 484.0 *** | |
XXXX vs CAMPIONE | 1.9 ns | 3.0 * | 4.0 ** |
I campioni bio hanno mostrato più concentrazione di magnesio.
Tab. 31 - Contenuto in minerali
Campione | Anno | Ca | Na | K | Mg |
Biologico | 2010 | 18.2±0.2 a | 4.9±0.4 b | 55.8±4.1 a | 7.1±0.3 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 19.1±1.8 a | 5.3±0.3 b | 60.2±4.7 a | 8.1±0.5 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 18.5±0.1 a | 9.0±0.6 a | 55.6±2.9 a | 8.2±0.4 a |
Biologico | 2012 | 116.9±2.4 a | 20.3±0.1 a | 1196.3±72.8 a | 58.5±2.6 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 37.4±2.3 b | 6.4±0.9 b | 438.9±50.8 b | 19.6±2.0 b |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 32.4±0.5 b | 6.0±0.3 b | 295.4±21.3 b | 13.4±0.3 c |
Biologico | 2014 | 42.3±0.6 b | 6.3.±0.1 c | 297.9±0.2 b | 16.2±0.3 a |
Biodinamico con preparati | 2014 | 45.5±0.2 a | 7.1±0.0 b | 308.4±2.4 a | 15.6±0.1 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 44.7±0.3 a | 7.4±0.0 a | 298.5±2.6 b | 14.3±0.0 b |
F ANOVA | |||||
CAMPIONI | 802.0 *** | 1717.9 *** | 165.4 *** | 309.2 *** | |
ANNO | 1676.0 *** | 219.7 *** | 558.2 *** | 613.0 *** | |
XXXX vs CAMPIONE | 907.5 *** | 348.9 *** | 168.7 *** | 304.6 *** |
A parte le variazioni tra un anno e l’altro, i campioni di lattuga della tesi bio hanno un contenuto maggiore di nitrati ad eccezione del terzo anno, dove è il biodinamico con preparati a confermare il tenore più alto. Inoltre il quantitativo tende ad aumentare negli anni.
Tab. 32 - Contenuto in nitrati (mg/100g p.f.)
Campione | Anno | Nitrati |
Biologico | 2010 | 67.9 ± 8.0 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 40.8 ± 1.4 b |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 50.0 ± 11.0 b |
Biologico | 2012 | 212.1 ± 0.9 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 180.8 ± 3.1 b |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 29.9 ± 2.5 c |
Biologico | 2014 | 207.1±7.4 a |
Biodinamico con preparati | 2014 | 211.5±12.5 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 147.8±2.8 b |
F ANOVA | ||
CAMPIONI | 214.1 *** | |
ANNO | 963.5 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 103.8 *** |
Il dato che emerge dalla PCA è la distinzione dei campioni in base all’annualità di raccolto, mentre non è possibile stabilire un effetto del metodo di coltivazione. La distinzione tra le tre annualità è legata principalmente
all’umidità, con i campioni del 2010 che sono caratterizzati da un contenuto maggiore rispetto agli altri, e dal contenuto di fenoli totali più elevato nel 2014.
Foglia di quercia in conversione da biologico a biodinamico: confronto 2010-2012
-2014
Per umidità, solidi solubili e valori di acidità titolabile, ci sono variazioni tra gli anni e non è possibile individuare un andamento coerente legato all’effetto del metodo di coltivazione. Tuttavia, dove sono emerse differenze i campioni della tesi “biodinamico con preparati” tendono ad avere un contenuto di umidità più basso di quelli delle altre due tesi.
Tab. 33 - Contenuto in umidità, solidi solubili e acidità titolabile
Campione | Anno | Umidità (%) | Solidi solubili (°Brix) | Acidità titolabile (% ac. citrico) |
Biologico | 2010 | 94.71 ± 0.08 c | 3.73 ± 0.06 a | 0.09 ± 0.01 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 94.93 ± 0.08 b | 3.33 ± 0.06 b | 0.09 ± 0.01 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 95.35 ± 0.07 a | 3.23 ± 0.06 b | 0.08 ± 0.01 b |
Biologico | 2012 | 94.77 ± 0.08 a | 4.03 ± 0.06 b | 0.15 ± 0.01 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 94.50 ± 0.14 b | 4.23 ± 0.06 a | 0.12 ± 0.01 b |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 94.58 ± 0.04 b | 4.07 ± 0.06 b | 0.12 ± 0.00 b |
Biologico | 2014 | 95.07±0.12 a | 3.36±0.06 a | 0.09±0.002 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 94.70±0.01 b | 3.50±0.10 a | 0.08±0.002 c |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 94.77±0.09 b | 3.50±0.10 a | 0.11±0.005 a |
F ANOVA | ||||
CAMPIONE | 11.9 *** | 6.4 ** | 10.0 *** | |
ANNO | 44.3 *** | 277.1 *** | 135.2 *** | |
XXXX vs CAMPIONE | 26.8 *** | 24.0 *** | 12.0 *** |
Per i fenoli totali, con l’eccezione del 2012, i campioni biologici hanno un contenuto maggiore, quelli “biodinamico senza preparati” uno inferiore. La capacità antiossidante misurata con il metodo TEAC è più bassa per i campioni bio, mentre quelli biodinamici senza preparati hanno valori più alti. I risultati della capacità antiossidante misurata con il metodo FRAP sono ancora meno chiari, benché i campioni della tesi “biologico” hanno una capacità antiossidante minore, con l’eccezione dell’annualità di raccolto 2010.
Tab. 34 - Contenuto in fenoli totali (µg/g) e valori della capacità antiossidante
Campione | Anno | Fenoli totali | FRAP (mmol Fe2+/kg) | TEAC (mmol Trolox/kg) |
Biologico | 2010 | 70.99 ± 7.65 a | 3.62 ± 0.20 a | 1.64 ± 0.08 b |
Biodinamico con preparati | 2010 | 69.64 ± 7.68 a | 3.20 ± 0.18 b | 1.68 ± 0.14 b |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 42.12 ± 2.84 b | 3.16 ± 0.16 b | 1.82 ± 0.06 a |
Biologico | 2012 | 13.69 ± 2.17 b | 2.45 ± 0.15 b | 1.47 ± 0.06 b |
Biodinamico con preparati | 2012 | 19.24 ± 0.41 a | 2.45 ± 0.23 b | 1.54 ± 0.10 ab |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 14.16 ± 0.37 b | 2.87 ± 0.17 a | 1.59 ± 0.05 a |
Biologico | 2014 | 23.42±2.00 a | 1.47±0.07 c | 1.14±0.05 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 18.30±2.04 b | 1.86±0.09 a | 1.32±0.10 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 19.63±1.96 ab | 1.67±0.09 b | 1.25±0.07 a |
F ANOVA | ||||
CAMPIONE | 19.3 *** | 8.0 *** | 12.6 *** | |
ANNO | 272.1 *** | 795 1 *** | 142.5 *** | |
XXXX vs CAMPIONE | 12.7 *** | 30.6 *** | 2.6 ns |
Nel 2010, i campioni di tutte e tre le tesi mostrano un contenuto molto basso di potassio rispetto alle altre due annualità. Il metodo di coltivazione è
risultato significativo solo per il sodio ed il potassio. Se per quest’ultimo si può dire che tendenzialmente i campioni della tesi “biodinamico con preparati” mostrano i valori più alti, per il sodio non è possibile individuare un andamento coerente nelle tre annualità. Il contenuto di magnesio non è influenzato né dal metodo di coltivazione, né dall’annualità di raccolto.
Tab. 35 - Contenuto in minerali mg/100g.
Campione | Anno | Ca | Na | K | Mg |
Biologico | 2010 | 39.4±3.0 a | 9.0±0.9 b | 68.1±4.2 a | 10.0±0.9 a |
Biodinamico con preparati | 2010 | 34.3±6.4 a | 6.3±1.5 b | 67.6±3.1 a | 9.7±1.5 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 37.2±1.2 a | 12.7±0.7 a | 63.6±3.6 a | 10.0±2.0 a |
Biologico | 2012 | 36.7±0.8 a | 6.1± 0.2 a | 318.7± 2.2 a | 10.1±0.7 a |
Biodinamico con preparati | 2012 | 35.6±0.6 a | 6.4± 0.2 a | 325.6± 6.2 a | 10.0±0.2 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 32.9±0.9 a | 6.1± 0.5 a | 275.3±17.7 b | 9.1±0.7 a |
Biologico | 2014 | 37.6±0.9 b | 5.2±0.0 c | 219.2±3.1 c | 9.6±0.1 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 42.2±0.2 a | 6.7±0.1 a | 267.1±3.4 a | 11.1±0.1 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 38.9±0.0 b | 6.1±0.1 b | 228.3±0.9 b | 9.4±0.1 b |
F ANOVA | |||||
CAMPIONI | 0.6 ns | 13.7 ** | 31.5 *** | 1.0 ns | |
ANNO | 5.2 * | 46.1 *** | 1984.3 *** | 0.2 ns | |
XXXX vs CAMPIONE | 2.3 ns | 18.3 *** | 14.4 *** | 0.38 ns |
I campioni della tesi “biodinamico con preparati” sono quelli con il contenuto più alto di nitrati in tutte e tre le annualità studiate. A seguire, i campioni “biologico” hanno un contenuto di nitrati inferiore a quelli della tesi “biodinamico senza preparato” nel 2010, mentre il contrario si verifica nel 2012 e 2014. Il contenuto di nitrati sembra crescere nelle tre annualità.
Tab. 36 - Contenuto nitrati (mg/100g)
Campione | Anno | Nitrati |
Biologico | 2010 | 86.58 ± 6.33 c |
Biodinamico con preparati | 2010 | 182.55 ± 11.0 a |
Biodinamico senza preparati | 2010 | 135.51 ± 3.38 b |
Biologico | 2012 | 128.44 ± 1.37 b |
Biodinamico con preparati | 2012 | 186.83 ± 4.43 a |
Biodinamico senza preparati | 2012 | 76.52 ± 4.85 c |
Biologico | 2014 | 199.88±1.97 b |
Biodinamico con preparati | 2014 | 214.20±8.96 a |
Biodinamico senza preparati | 2014 | 185.07±3.73 c |
F ANOVA | ||
CAMPIONI | 102.1 *** | |
ANNO | 165.1 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 33.0 *** |
Fatto salvo i dati presentati sia per la lattuga che per la foglia di quercia, va evidenziato che la presenza di nitrati negli ortaggi a foglia, considerata negativamente per gli effetti sulla salute, nei metodi di agricoltura organica risulta sempre largamente inferiore ai limiti consentiti per legge, che per la lattuga coltivata in pieno campo varia dai 3000 ai 4000 ppm in funzione dell’epoca di raccolta; la riduzione del nitrato avviene ad opera della nitrato reduttasi che ha un andamento circadiano ed ha bisogno di elettroni derivanti dal processo foto sintetico, questo significa che in condizioni di fotoperiodi brevi e/o in ambienti con scarsa intensità di luce la riduzione del nitrato è rallentata e quindi in condizioni ambientali sfavorevoli, il contenuto in nitrati si accumula nelle foglie (Il ruolo della ricerca scientifica nel settore agroalimentare- A. XXXXXXXX, X. XXXXXXX-2011).
ll dato che emerge dalla PCA è la distinzione dei campioni in base all’annualità di raccolto, mentre non è possibile individuare un effetto coerente col metodo di coltivazione. La distinzione tra le tre annualità è legata principalmente al contenuto di nitrati con i campioni del 2014 caratterizzati da un contenuto maggiore rispetto agli altri, dal contenuto di solidi solubili e dal valore dell’acidità titolabile più elevati nei campioni del 2012, mentre il contenuto di fenoli totali, umidità, sodio e capacità antiossidante con il metodo FRAP discriminano i campioni del 2010 rispetto a quelli delle altre due annualità.
Pomodoro in conversione da convenzionale a biologico: confronto 2011-2012
Dai risultati è possibile mettere in evidenza un effetto significativo dell’anno di raccolta sui parametri presentati nella tabella, con valori più alti del contenuto di umidità e più bassi del contenuto di solidi solubili rispetto al 2012, sia per i campioni di pomodoro biologico che convenzionale. Significativa risulta anche la differenza tra le repliche di campo sia per il biologico che per il convenzionale, anche se tale differenza è molto piccola, significativa grazie alla bassa variabilità del risultato analitico (bassa deviazione standard); mentre nel 2011 il pomodoro biologico ha valori leggermente più alti di umidità e di solidi solubili rispetto al convenzionale, queste differenze non sono più riscontrabili nel 2012.
Tab. 37 - Contenuto umidità, solidi solubili e valori dell’acidità titolabile
Campione | Anno | Umidità (%) | Solidi solubili (°Brix) |
Convenzionale | 2011 | 94.44±0.04 c | 4.67±0.06 a |
Convenzionale | 2011 | 95.09±0.05 b | 4.03±0.12 b |
Biologico | 2011 | 95.42±0.10 a | 3.67±0.12 c |
Biologico | 2011 | 95.30±0.11 a | 3.77±0.15 c |
Convenzionale | 2012 | 93.66±0.12 bc | 5.43±0.06 a |
Convenzionale | 2012 | 93.93±0.03 a | 5.40±0.10 a |
Biologico | 2012 | 93.50±0.18 c | 5.33±0.06 a |
Biologico | 2012 | 93.74±0.08 ab | 5.10±0.10 b |
ANOVA 3 | |||
Campione | 26.2 *** | 104.1 *** | |
Anno | 1115.0 *** | 988.1*** | |
Replica di campo | 40.9 *** | 24.00*** | |
Campione X Anno | 90.5 *** | 28.1 *** | |
Campione X Replica campo | 23.4 *** | 10.6 ** | |
Anno X Replica campo | 0.01 ns | 2.6 ns | |
Campione x Anno X Replica campo | 20.7 *** | 32.6 *** |
Prendendo in esame gli acidi organici i campioni del 2012 hanno una concentrazione di acido citrico inferiore. In generale, anche se il fattore “replica di campo” è significativo, è possibile comunque evidenziare l’assenza di differenze legate al metodo di coltivazione. Per quanto riguarda l’acido ascorbico, mentre nel 2011 la concentrazione è più elevata nel campione convenzionale rispetto al biologico, nel 2012 si verifica l’opposto. Nel dettaglio, il valore del contenuto di acido ascorbico nel pomodoro biologico raccolto nel 2012 è più alto, mentre quello del campione convenzionale non mostra differenze. Una forte riduzione si osserva per il licopene; più netta per il campione convenzionale, tanto che, mentre nel 2011 il pomodoro convenzionale ha un contenuto più alto, nel 2012 l’andamento è l’opposto. Qualcosa di simile si può anche osservare per
il beta-carotene; in alcuni casi c’è un’influenza del fattore “replica di campo” che non impedisce di evidenziare differenze legate al sistema di coltivazione.
Tab. 38 - Composizione in acidi organici (mg/g) e carotenoidi (mg/kg)
Campione | Anno | Ac. ascorbico | Ac. citrico | Licopene | β-carotene |
Convenzionale | 2011 | 0.19±0.03 a | 4.48±0.03 a | 41.9±3.5 a | 6.3±0.1 a |
Convenzionale | 2011 | 0.18±0.01 b | 3.85±0.11 c | 40.6±1.3 a | 6.2±0.2 a |
Biologico | 2011 | 0.16±0.01 c | 4.09±0.13 b | 34.4±3.1 b | 5.4±0.4 b |
Biologico | 2011 | 0.14±0.01 d | 4.08±0.10 b | 37.7±1.7 ab | 5.5±0.2 b |
Convenzionale | 2012 | 0.19±0.04 b | 3.93±0.40 a | 12.9±0.6 b | 6.5±0.6 c |
Convenzionale | 2012 | 0.16±0.01 c | 3.43±0.12 b | 13.6±0.8 b | 5.2±0.4 c |
Biologico | 2012 | 0.22±0.01 a | 3.05±0.06 b | 22.9±0.5 a | 13.9±0.4 a |
Biologico | 2012 | 0.20±0.01 b | 3.03±0.02 b | 25.4±1.5 a | 11.1±0.6 b |
F ANOVA | |||||
Campione | 1.7 ns | 28.4 *** | 1.8 ns | 178.6 *** | |
Anno | 387.9 *** | 129.5 *** | 419.0*** | 421.1 *** | |
Replica di campo | 213.6 *** | 18.7 *** | 1.6 ns | 27.322 *** | |
Campione X Anno | 496.8 *** | 17.1 *** | 67.1 *** | 513.6 *** | |
Campione X Replica di campo | 0.7 ns | 17.0*** | 3.3 ns | 2.164 ns | |
Anno X Replica di campo | 20.8 *** | 0.2 ns | 0.10 ns | 39.8 *** | |
Campione X Anno X Replica di campo | 6.4 * | 0.3 ns | 0.534 ns | 7.04 * |
C’è forte influenza dell’anno di raccolta sui parametri misurati indipendentemente dal metodo di coltivazione, i campioni nel 2011 hanno valori del contenuto di fenoli totali e di acidi fenolici significativamente più elevati di quelli dell’anno successivo. Differenze significative sono emerse anche in relazione al fattore “replica di campo”, anche se non per tutti i parametri misurati e gli anni di raccolto presi in esame. Le differenze nel contenuto di fenoli totali, che nel 2011 sono a vantaggio del pomodoro convenzionale, si annullano nel 2012. L’acido clorogenico, il più rappresentativo tra gli acidi fenolici nel pomodoro, è presente in concentrazione maggiore nel campione biologico.
Tab. 39 - Contenuto in fenoli totali (µg/g) e composizione in acidi fenolici (mg/100g)
Campione | Anno | Fenoli totali | Ac. caffeico | Ac. p- cumarico | Ac. ferulico | Ac. clorogenico | |
Convenzionale | 2011 | 45.6±1.6 a | 0.17±0.00 a | 0.08±0.00 a | 0.09±0.00 b | 0.54±0.03 bc | |
Convenzionale | 2011 | 29.2±1.7 c | 0.13±0.00 b | 0.06±0.00 c | 0.05±0.00 d | 0.49±0.04 c | |
Biologico | 2011 | 35.8±2.7 b | 0.11±0.01 c | 0.07±0.00 b | 0.11±0.01 a | 0.60±0.03 ab | |
Biologico | 2011 | 27.5±2.5 c | 0.14±0.01 b | 0.08±0.01 a | 0.07±0.00 c | 0.64±0.02 a | |
Convenzionale | 2012 | 11.9±0.9 b | 0.06±0.01 b | 0.04±0.00 a | 0.04±0.00 a | 0.22±0.01 c | |
Convenzionale | 2012 | 19.2±1.9 a | 0.07±0.01 b | 0.04±0.00 a | 0.04±0.01 a | 0.18±0.02 c | |
Biologico | 2012 | 18.6±0.9 a | 0.10±0.01 a | 0.05±0.00 a | 0.05±0.00 a | 0.37±0.02 a | |
Biologico | 2012 | 15.9±0.9 a | 0.09±0.01 a | 0.05±0.00 a | 0.05±0.00 a | 0.29±0.02 b | |
F ANOVA | |||||||
Campione | 10.2 ** | 1.5 ns | 14.1 ** | 25.8*** | 119.6 *** | ||
Anno | 420.7*** | 189.0*** | 255.7*** | 198.5*** | 562.2 *** | ||
Replica di campo | 55.8 *** | 2.9 ns | 3.7 ns | 56.2 *** | 2.58ns | ||
Campione X Anno | 17.5 *** | 51.6 *** | 0.4 ns | 4.2 ns | 0.6 ns | ||
Campione X Replica campo | 0.2 ns | 22.2 *** | 17.9 *** | 0.4 ns | 2.4 ns | ||
Anno X Replica campo | 68.9 *** | 0.1 ns | 2.6 ns | 51.9 *** | 4.8 * | ||
Campione X Anno X Replica campo | 26.3 *** | 40.4 *** | 26.2 *** | 0.4 ns | 7.5 * |
Il confronto tra i risultati del 2011 e del 2012 evidenzia come la capacità antiossidante dei campioni del primo anno è superiore a quella dei campioni del secondo anno, con l’eccezione di quella determinata con il metodo FRAP sui campioni biologici. Mentre nel 2011 non si notano differenze tra il campione convenzionale ed il biologico, nel 2012 la capacità antiossidante,
misurata con entrambi i metodi di determinazione, risulta leggermente più alta nel pomodoro biologico rispetto al convenzionale. In generale, l’influenza del fattore “replica di campo”, benché significativa, non impedisce di mettere in evidenza gli effetti delle altre variabili in gioco nello studio.
Tab. 40 - Capacità antiossidante
Campione | Anno | FRAP (mmol Fe2+/kg) | TEAC (mmol Trolox/kg) |
Convenzionale | 2011 | 3.20±0.23 a | 2.12±0.12 a |
Convenzionale | 2011 | 2.82±0.09 b | 1.91±0.02 b |
Biologico | 2011 | 2.88±0.11 b | 1.95±0.04 b |
Biologico | 2011 | 2.83±0.10 b | 1.90±0.07 b |
Convenzionale | 2012 | 2.30±0.09 b | 1.27±0.08 bc |
Convenzionale | 2012 | 2.34±0.12 b | 1.25±0.03 c |
Biologico | 2012 | 2.89±0.27 a | 1.39±0.09 a |
Biologico | 2012 | 2.85±0.14 a | 1.34±0.04 ab |
F ANOVA | |||
Campione | 24.9 *** | 0.6 ns | |
Anno | 126.8 *** | 908.5 *** | |
Replica di campo | 16.9 *** | 12.3 *** | |
Campione X Anno | 140.1 *** | 20.3 *** | |
Campione X Replica campo | 7.8 ** | 0.2 ns | |
Anno X Replica campo | 12.9 *** | 4.8 * | |
Campione X Anno X Replica campo | 12.1 *** | 5.1 * |
Nei due anni di raccolto non si hanno variazioni di rame tra i campioni e benché non significativo, il contenuto nel campione biologico è maggiore rispetto al convenzionale sia nel 2011 che nel 2012. Il contenuto di cromo risulta più alto nei campioni del 2012 rispetto a quelli del 2011. L’aumento riguarda soprattutto i campioni di pomodoro convenzionale tanto che, mentre nel 2011 è il pomodoro biologico ad avere un contenuto più alto di cromo, nel 2012 è invece il campione convenzionale. Il contenuto di nichel subisce una netta riduzione tra le due annualità di raccolto, con i valori del 2012 circa 10 volte inferiori a quelli del 2011. Nel 2012 il campione biologico mostra un contenuto di nichel inferiore a quello convenzionale; questa differenza non è stata riscontrata nel 2011. Sia nel caso del rame che del nichel non è stato trovato un effetto del fattore “replica di campo”, che invece è possibile notare per il cromo anche se solo nel 2012.
Tab. 41 - Contenuto in metalli pesanti (mg/100g)
Campione | Anno | Rame | Cromo | Nichel |
Convenzionale | 2011 | 0.064±0.006 a | 0.0009±0.0001 c | 1.157±0.033 a |
Convenzionale | 2011 | 0.054±0.004 a | 0.0011±0.0002 bc | 1.090±0.119 a |
Biologico | 2011 | 0.062±0.002 a | 0.0014±0.0001 ab | 0.953±0.010 a |
Biologico | 2011 | 0.070±0.006 a | 0.0014±0.0000 a | 0.930±0.005 a |
Convenzionale | 2012 | 0.054±0.001 b | 0.0035±0.0002 a | 0.012±0.003 a |
Convenzionale | 2012 | 0.057±0.006 b | 0.0023±0.0001 b | 0.010±0.004 b |
Biologico | 2012 | 0.067±0.003 a | 0.0021±0.0001 b | 0.009±0.000 c |
Biologico | 2012 | 0.068±0.001 a | 0.0014±0.0001 c | 0.008±0.000 c |
F ANOVA | ||||
Campione | 23.3 *** | 107.8 *** | 21.1 *** | |
Anno | 0.0 ns | 3746.7 *** | 3983.4 *** | |
Replica di campo | 0.0 ns | 9.0 ** | 1.3 ns | |
Campione X Anno | 1.6 ns | 117.9 *** | 30.7 *** | |
Campione X Replica campo | 4.7 ns | 6.2 * | 0.29 ns | |
Anno X Replica campo | 0.5 ns | 9.2 ** | 1.8 ns | |
Campione X Anno X Replica campo | 6.9 * | 5.5 * | 0.4 ns |
Dall’esame dei risultati emerge l’enorme aumento del contenuto di tutti i minerali analizzati tra il 2011 ed il 2012, indipendente dal metodo di coltivazione. In entrambi gli anni di raccolto il pomodoro convenzionale ha concentrazioni più alte di fosforo, potassio e magnesio. Per gli altri minerali
l’andamento non è uniforme tra i due anni di raccolto. L’effetto del fattore “replica di campo” è risultato significativo solo nel caso del calcio e del sodio.
Tab. 42- Contenuto in minerali (mg/100g)
Campione | Anno | Ca | Fe | Mn | P | Zn | Na | K | Mg |
Convenzionale | 2011 | 0.27±0.02 c | 0.006±0.001 b | 0.003±0.000 a | 1.43±0.06 a | 0.004±0.000 bc | 0.17±0.01 b | 10.5±0.8 ab | 0.44±0.01 a |
Convenzionale | 2011 | 0.38±0.01 a | 0.009±0.001 a | 0.003±0.000 b | 1.54±0.08 b | 0.006±0.000 a | 0.18±0.01 a | 11.8±0.8 a | 0.48±0.05 a |
Biologico | 2011 | 0.30±0.01 b | 0.006±0.000 b | 0.003±0.000 b | 0.79±0.03 c | 0.004±0.000 c | 0.18±0.01 a | 9.3±0.5 bc | 0.38±0.02 b |
Biologico | 2011 | 0.29±0.02 bc | 0.005±0.000 b | 0.002±0.000 c | 0.78±0.05 c | 0.004±0.000 b | 0.13±0.01 c | 8.8±0.6 c | 0.35±0.01 b |
Convenzionale | 2012 | 6.5±0.4 b | 0.184±0.004 bc | 0.058±0.001 a | 33.5±1.2 a | 0.153±0.007 a | 4.1±0.1 a | 157.2±0.5 ab | 11.2±0.5 a |
Convenzionale | 2012 | 6.9±0.5 b | 0.163±0.018 c | 0.050±0.008 a | 35.2±3.1 a | 0.155±0.016 a | 3.8±0.3 a | 166.1±8.9 a | 11.4±1.0 a |
Biologico | 2012 | 8.1± 0.1 a | 0.211±0.017 ab | 0.054±0.004 a | 28.2±1.2 b | 0.159±0.008 a | 3.7±0.1 a | 149.3±1.2 b | 9.6±0.7 ab |
Biologico | 2012 | 8.8± 0.3 a | 0.244±0.002 a | 0.056±0.002 a | 24.8±0.6 b | 0.169±0.003 a | 3.1±0.1 b | 144.7±4.2 b | 9.1±0.2 b |
F ANOVA | |||||||||
Campione | 62.6 *** | 40.9 *** | 0.1 ns | 59.4 *** | 1.6 ns | 23.4 *** | 30.1 *** | 25.797 *** | |
Anno | 6679.3 *** | 3540.9 *** | 1725.4 *** | 3849.2 *** | 3498.8 *** | 5465.0 *** | 11761.34 *** | 3503.7 *** | |
Replica di campo | 8.8 ** | 1.0 ns | 0.8 ns | 0.4 ns | 1.3 ns | 18.6 *** | 0.7 ns | 0.1 ns | |
Campione x anno | 102.3 *** | 73.4 *** | 0.4 ns | 57.5 *** | 4.0 ns | 29.7 *** | 22.5 *** | 30.6 *** | |
Campione x replica campo | 0.1 ns | 9.3 ** | 1.7 ns | 5.1 * | 0.1 ns | 2.8 ns | 6.1 * | 0.9 ns | |
Anno x replica campo | 8.6 ** | 0.4 ns | 1.3 ns | 0.9 ns | 1.2 ns | 24.5 *** | 0.4 ns | 0.2 ns | |
Camp x anno x replica campo | 1.4 ns | 20.2 *** | 4.2 ns | 6.9 * | 0.94 ns | 1.6 ns | 4.9 * | 0.8 ns |
Insalate in conversione da convenzionale a biologico: confronto 2011-2012
I risultati presentati nella Tab. 37 indicano che l’anno di raccolta ha avuto un effetto significativo sul contenuto di umidità dei campioni di lattuga romana, ma le differenze tra il campione biologico e convenzionale mostrano un andamento opposto tra le due annualità: mentre nel 2011 il campione di insalata biologica ha un contenuto di umidità inferiore rispetto a quello della convenzionale, nel 2012 il risultato è esattamente l’opposto.
Tab. 43 - Contenuto in umidità, solidi solubili e acidità titolabile
Campione | Anno | Umidità (%) |
Biologico | 2011 | 93.3±0.1 b |
Convenzionale | 2011 | 95.6±0.1 a |
Biologico | 2012 | 94.5±0.1 a |
Convenzionale | 2012 | 93.0±0.2 b |
F ANOVA | ||
CAMPIONI | 6.1 * | |
ANNO | 22.4 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 145.8*** |
Per quel che riguarda i fenoli c’è un loro forte aumento nei campioni del 2012 rispetto a quello dei campioni dell’anno precedente e sia nel 2011 che nel 2012 il contenuto di fenoli totali nei campioni di lattuga romana biologica è stato superiore a quello della convenzionale. Anche la capacità antiossidante, con entrambi i metodi di determinazione, è risultata influenzata dall’anno di raccolta,
solo che, al contrario di quanto riscontrato per i composti fenolici, i valori ottenuti nel 2012 sono inferiori a quelli del 2011. Inoltre, l’andamento in funzione del metodo di coltivazione non è stato omogeneo. Infatti, sia nel caso dei risultati ottenuti con il metodo FRAP che con il metodo TEAC, nel 2011 sono stati trovati valori più alti di capacità antiossidante nella tesi biologica rispetto alla convenzionale, in accordo con quanto mostrato dai risultati della determinazione del contenuto di fenoli totali; al contrario, nel 2012 la lattuga biologica ha avuto una capacità antiossidante inferiore rispetto a quella della convenzionale.
Tab. 44 - Contenuto in fenoli totali (µg/g) e valori della capacità antiossidante Lattuga Romana
Campione | Anno | Fenoli totali | FRAP (mmol Fe2+/kg) | TEAC (mmol Trolox/kg) |
Biologico | 2011 | 8.38±0.24 a | 4.55±0.05 a | 2.65±0.08 a |
Convenzionale | 2011 | 3.89±0.00 b | 1.90±0.08 b | 1.49±0.05 b |
Biologico | 2012 | 18.02±0.18 a | 1.23±0.07 b | 1.17±0.01 b |
Convenzionale | 2012 | 15.15±0.85 b | 2.61±0.17 a | 2.27±0.09 a |
F ANOVA | ||||
CAMPIONI | 133.7*** | 23.0 *** | 1.3 ns | |
ANNO | 1076.9 *** | 722.4 *** | 186.9 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 6.5 ns | 1709.5 *** | 1881.2 *** |
Per i minerali l’anno di raccolta ha avuto un effetto significativo sulla concentrazione di rame e di nichel, mentre nelle due annualità il contenuto di cromo non è variato in modo significativo. Mentre per il rame i valori trovati nei campioni del 2011 sono superiori a quelli del 2012, per il nichel è avvenuto il contrario. Nel 2011 il contenuto di rame e cromo è superiore nella tesi biologica; nel 2012 la situazione è stata l’opposta con i campioni biologici che presentano valori più bassi. In entrambi gli anni, invece, è stato trovato un contenuto di nichel significativamente maggiore nei campioni convenzionali.
Tab. 45 - Contenuto in alcuni minerali (mg/100g)
Campione | Anno | Rame | Cromo | Nichel |
Biologico | 2011 | 0.052±0.004 a | 0.003±0.00 a | 0.008±0.001 b |
Convenzionale | 2011 | 0.033±0.005 b | 0.002±0.00 b | 0.010±0.001 a |
Biologico | 2012 | 0.032±0.001 b | 0.002±0.00 b | 0.010±0.001 b |
Convenzionale | 2012 | 0.041±0.002 a | 0.004±0.00 a | 0.011±0.001 a |
F ANOVA | ||||
CAMPIONI | 7.7 * | 4.4 * | 17.7 *** | |
ANNO | 12.1 ** | 2.7 ns | 24.9 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 54.2 *** | 1521.8 *** | 3.1 ns |
Ad esclusione del ferro e del potassio, i risultati indicano che il contenuto dei minerali analizzati nei campioni di lattuga romana è significativamente influenzato dall’anno di raccolto. Mentre la concentrazione di calcio è risultata più elevata nei campioni raccolti nel 2012 rispetto a quelli del 2011, quello degli altri minerali è invece inferiore. Nel 2011 il campione biologico
e convenzionale non hanno mostrato differenze per il contenuto di calcio, manganese e zinco; il contenuto di ferro, sodio e magnesio è stato più alto, mentre quello di fosforo e potassio più basso nella lattuga romana biologica. Nel 2012, il contenuto di ferro e, di nuovo, di zinco non è diverso; solo il contenuto di fosforo è stato più alto nella tesi biologica (diversamente da quanto trovato per i campioni del 2011), mentre per quanto riguardava tutti gli altri elementi, il loro contenuto è maggiore nella tesi convenzionale.
Tab. 46 - Contenuto in altri minerali (mg/100g)
Campione | Anno | Ca | Fe | Mn | P | Zn | Na | K | Mg |
Biologico | 2011 | 36.3±8.2 a | 0.69±0.14 a | 0.09±0.02 a | 22.5±3.8 b | 0.31±0.07 a | 33.6±6.0 a | 269.1±37.2 b | 23.8±4.9 a |
Convenzionale | 2011 | 34.1±6.8 a | 0.42±0.07 b | 0.08±0.01 a | 40.3±5.8 a | 0.27±0.04 a | 15.2±2.5 b | 364.7±61.0 a | 14.1±2.7 b |
Biologico | 2012 | 45.9±5.0 b | 0.53±0.02 a | 0.04±0.004 b | 26.7±0.7 a | 0.19±0.01 a | 6.5±0.8 b | 264.5± 7.2 b | 8.5± 0.4 b |
Convenzionale | 2012 | 57.1±3.8 a | 0.59±0.05 a | 0.08±0.004 a | 18.7±1.1 b | 0.18±0.01 a | 14.2±0.9 a | 302.5± 6.5 a | 9.9± 0.6 a |
F ANOVA | |||||||||
CAMPIONI | 1.847 ns | 5.65 ** | 5.84 * | 5.11 * | 1.16 ns | 8.51 ** | 9.0 ** | 6.73 * | |
ANNO | 24.12 *** | 0.004 ns | 13.07 ** | 16.59 *** | 19.82 *** | 58.28 *** | 2.25 ns | 36.62 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 4.10 ns | 14.0 ** | 10.68 ** | 36.27 *** | 0.23 ns | 50.24 *** | 1.67 ns | 11.95 ** |
C’è una forte riduzione del contenuto di nitrati nei campioni di lattuga romana raccolti nel 2012 rispetto a quelli del 2011. Mentre nel primo anno non sono state riscontrate differenze significative nella concentrazione dei nitrati tra la biologica e la convenzionale, nel 2012 la diminuzione di concentrazione di nitrati osservata nella lattuga convenzionale è stata tale che il contenuto è risultato significativamente inferiore rispetto a quello trovato nel campione biologico, ma comunque sempre inferiore come ci si aspetterebbe per un metodo di produzione biologico.
Tab.47 - Contenuto in nitrati (mg/100g di peso fresco)
Campione | Anno | Nitrati |
Biologico | 2011 | 558.2±152.1 a |
Convenzionale | 2011 | 746.7±266.6 a |
Biologico | 2012 | 290.3±18.3 a |
Convenzionale | 2012 | 33.1±2.3 b |
F ANOVA | ||
CAMPIONI | 0.2 ns | |
ANNO | 28.6 *** | |
ANNO vs CAMPIONI | 5.9 * |
5.3.2. Caratteristiche organolettiche
In attesa di una relazione finale e di confronto delle diverse annualità in ci sono stati eseguiti gli assaggi, sinteticamente si riportano le conclusioni al primo anno di attività (2010), unica relazione prodotta dal capo-panel che ha seguito tutte le prove di assaggio e allenato il gruppo di assaggio ARSIAL.
Pomodoro in conversione da biologico a biodinamico
I pomodori del campo biodinamico senza trattamento mostrano un sapore dolce più intenso ed un livello più basso di acidità rispetto a quelli del campo con trattamenti; mentre fruttato e sensazioni in bocca fanno rilevare valori più alti per i campioni biologici; minor quantità di acqua rilasciata dalle cavità interne dopo il taglio per le bacche del campo biodinamico senza trattamento, mentre lo spessore della polpa non sembra dipendere dalla coltivazione adottata; il gradimento complessivo dei giudici è stato assegnato alle bacche provenienti dal campo in conversione a biodinamico senza trattamento.
Pomodoro in conversione da convenzionale a biologico
I campioni convenzionali registrano valori superiori relativamente alle note olfattive ed alle sensazioni in bocca; il sapore dolce è più elevato nei campioni biologici, mentre l’acidità prevale sui campioni convenzionali; il salato è individuato dal panel con media intensità, nei campioni provenienti dal campo convenzionale; l’odore associato alle cucurbitacee (cetriolo) è la novità riscontrata dagli assaggiatori sui campioni biologici. Quasi tutte le caratteristiche strutturali invece si presentano con valori superiori nei campioni convenzionali, tranne la quantità di acqua rilasciata dalle cavità interne al momento del taglio, che eccede nel biologico.
Insalate in conversione da biologico a biodinamico e da convenzionale a biologico Emergono alcune differenze sia tra le cultivar (per quanto riguarda il
caso studio insalata) sia fra le tre tipologie di coltivazione. Per alcuni caratteri, la
componente genetica prevale su quella della coltivazione.
La Lattuga Romana ribadisce una complessità organolettica superiore. La tipologia in coltivazione biodinamica con trattamento rispetto a quella biodinamica senza trattamento mostra valori superiori relativamente alle note olfattive, alle sensazioni in bocca ed al gradimento complessivo. Il sapore dolce, la masticabilità e la succosità sono prevalenti nel biodinamico senza trattamento. Gli altri parametri di consistenza fanno registrare valori superiori nella tesi biologica.
La Foglia di Quercia si distingue principalmente per il sapore amaro. Nella tesi biodinamica senza trattamento la masticabilità, la succosità, la croccantezza e la tenerezza hanno raggiunto valori percettibilmente più alti. Il gradimento complessivo del panel è stato assegnato alle piante provenienti dalla tesi biologica.
5.3.3. Qualità dei cereali
GRANO TENERO
Il grano tenero (varietà Palladio), proveniente da campi coltivati con metodo biologico e biodinamico, è stato campionato nel 2010 per la determinazione delle caratteristiche merceologiche da parte del CREA-QCE. A seguito della prescrizioni normative sulle rotazioni colturali ammesse in BIO il ritorno del grano tenero sullo stesso appezzamento è stato possibile solo nell’A.A. 2013-14, nella quale è stato coltivata la varietà Pandas per mancata disponibilità della varietà Palladio. Di seguito si riportano i campionamenti effettuati, con il dettaglio delle analisi qualitative sulla granella e sulle farine. Nel 2011 si è fatto un ulteriore campionamento su un appezzamento non in prova (varietà Palladio), comunque condotto in biodinamico dall’azienda. I risultati sono nella media dei dati risultanti dal Monitoraggio Qualità Cereali (xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx) per il peso specifico e superiori per il contenuto protetico.
Tab.48 - Rapporti di prova analisi merceologiche e qualitative del grano tenero
PROVA APP. CEREALICOLO/FORAGGERO - GRANO TENERO | X. XXXXXXXX | X. XXXXXXXX NO APP. IN PROVA | V. PANDAS | |||||
BIO | BIO | BIODIN | BIODIN | XXXXXX | XXXXXX | XXXXXX | ||
Parametri | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | |
DATA CAMPIONAMENTO | 05/07/2010 | 05/07/2010 | 05/07/2010 | 05/07/2010 | 28/06/2011 | 28/06/2011 | 03/07/2014 | |
GRANELLA | ||||||||
PESO ETTOLITRICO | 74,55-75,20 | 75,2-74,55 | 75,45 | 75,2 | 76,13 | |||
PESO 1000 SEMI | 37,002 | 38,842 | 42,89 | |||||
UMIDITA' | 12,39 | |||||||
CENERI | 1,83 | |||||||
Chicchi spezzati | 1,109 | 0,748 | 1,228 | 0,568 | 1,60 | |||
IMPURITA' RELATIVE AI CHICCHI: | 14,041 | 8,034 | 14,614 | 9,922 | 1,49 | |||
chicchi striminziti | 0,312 | 0,583 | 0,466 | 0,438 | 0,52 | |||
altri cereali | 0,036 | 0,065 | 0,01 | 0,032 | 0,91 | |||
chicchi attaccati da parassiti | 0,182 | 0,06 | 0,136 | 0,09 | 0 | |||
chicchi con colorazione del germe | 13,511 | 7,326 | 14,002 | 9,362 | 0 | |||
chicchi scaldati per essiccamento | 0 | 0 | 0,068 | 0 | 0 | |||
IMPURITA' VARIE: | 2,628 | 1,393 | 1,827 | 1,333 | 4,55 | |||
semi estranei | 2,286 | 1,1 | 1,421 | 1,138 | 4,04 | |||
impurità propriamente dette | 0,074 | 0,116 | 0,172 | 0,08 | 0,31 | |||
chicchi avariati | 0,268 | 0,177 | 0,234 | 0,115 | 0,20 | |||
chicchi cariati | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
segale cornuta | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
insetti morti e frammenti di insetti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
CHICCHI VOLPATI | 0 | |||||||
di cui colpiti da fusariosi | 0 | |||||||
CHICCHI GERMINATI | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
CHICCHI BIANCONATI | 0 | |||||||
INFESTAZIONE | assente | assente | assente | assente | assente | |||
ELEMENTI CHE NON SONO CEREALI DI BASE DI QUALITA' PERFETTA: | 16,669 | 9,427 | 16,441 | 11,255 | ||||
impurità relative ai chicchi, impurità varie | ||||||||
SFARINATO INTEGRALE | ||||||||
Proteine | 10,69 | 10,83 | 10,82 | 10,81 | 12,4 | |||
Falling number | 457 | 454 | 461 | 415 | 369 | |||
FARINA | ||||||||
Proteine | 9,00 | 9,12 | 9,01 | 9,11 | 9,80 | 9,84 | 11 | |
Glutine secco | 8,3 | |||||||
Glutine Idex | 96 | |||||||
Falling number | 389 | 396 | ||||||
Alveografo: | ||||||||
W | 167 | 155 | 160 | 147 | 197 | 216 | 203 | |
P/L | 1,40 | 1,69 | 1,41 | 2,00 | 2,34 | 2,00 | 1,45 | |
Farinografo: | ||||||||
Sviluppo | 1,4 | 1,7 | 1,4 | 1,5 | 2,3 | |||
Stabilità | 2 | 2,2 | 1,8 | 2,8 | 5,9 | |||
grado rammol. 10 min. | 83 | 71 | 77 | 69 | 44 | |||
grado rammol. 12 min. | 93 | 81 | 86 | 82 | 70 | |||
Colore: | ||||||||
Indice di giallo | 7,94 | |||||||
Indice di bruno | 6,87 |
GRANO DURO
Anche per il grano duro (varietà Iride), usato come coltura di riferimento per la prova di fertilizzazione presso la Coop. Agricoltura Nuova, si sono volute valutare le caratteristiche merceologiche, sempre determinate dal CREA-QCE, confrontando le diverse tesi in prova nel 2012 e nel 2014.
Tab.49 - Rapporti di prova analisi merceologiche e qualitative del grano duro
PROVA APP. FERTILIZZAZIONE - GRANO DURO | Testimone senza concimazione | Compost 50/50 | Compost 50/50+Prep. da cumulo | Compost 50/50-Prep. da cumulo+500p | Compost 50/50+500p | Testimone senza concimazione | Compost verde +500p | Compost 50/50+500p | 500p | Testimone +trifoglio+ pollina | Compost verde+500p +trifoglio +pollina | Compost 50/50+500p +trifoglio +pollina | 500p +trifoglio +pollina | ||
DATA CAMPIONAMENTO | 16/07/2012 | 16/07/2012 | 16/07/2012 | 16/07/2012 | 16/07/2012 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | 03/07/2014 | ||
Parametri | Unità di misura | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | Valori rilevati | |
GRANELLA | |||||||||||||||
PESO ETTOLITRICO | kg/Hl | 86,5 | 82,7 | 85,2 | 86 | 84,5 | 74,65 | 77,13 | 76,78 | 77,25 | 76,78 | 77,48 | 76,68 | 76,33 | |
PESO 1000 SEMI | g | 53,66 | 48,07 | 51,1 | 49,29 | 46,83 | 42,51 | 43,35 | 46,02 | 45,94 | 42,15 | 46,05 | 46,75 | 43,36 | |
UMIDITA' | % | 11,47 | 10,99 | 11,27 | 10,94 | 10,78 | 12,65 | 12,35 | 12,39 | 12,86 | 12,65 | 12,93 | 12,84 | 13,20 | |
CENERI | % s.s. | 2,05 | 2,12 | 6,03 | 2,03 | 2,2 | 1,97 | 1,97 | 2,03 | 2,01 | 1,90 | 1,94 | 1,98 | 2,04 | |
Chicchi spezzati | % | 2,877 | 3,949 | 4,15 | 3,824 | 4,624 | 2,95 | 2,98 | 3,62 | 3,85 | 5,09 | 4,22 | 3,61 | 3,43 | |
IMPURITA' RELATIVE AI CHICCHI: | % | 3,65 | 2,73 | 3,55 | 3,41 | 2,40 | 3,83 | 3,29 | 3,56 | ||||||
chicchi striminziti | % | 0,041 | 0,841 | 0,049 | 0,173 | 0,291 | 0,16 | 0,14 | 0,13 | 0,24 | 0,42 | 0,1 | 0,19 | 0,32 | |
altri cereali | % | 0,329 | 0,034 | 0,063 | 0,115 | 0,071 | 0,07 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | 0 | |
xxxxxxx attaccati da parassiti | % | 0,087 | 0 | 0,208 | 0 | 0,118 | 0,14 | 0,22 | 0,62 | 0,48 | 0,25 | 0,54 | 0,12 | 0 | |
chicchi con colorazione del germe | % | 3,298 | 3,739 | 3,495 | 3 | 1,456 | 3,28 | 2,17 | 2,74 | 2,58 | 1,25 | 2,74 | 2,69 | 2,77 | |
chicchi scaldati per essiccamento | % | 0,079 | 0,167 | 0,063 | 0,01 | 0 | 0 | 0,2 | 0,06 | 0,11 | 0,48 | 0,45 | 0,29 | 0,47 | |
IMPURITA' VARIE: | % | 3,38 | 3,09 | 1,78 | 2,10 | 2,54 | 0,84 | 1,25 | 1,61 | ||||||
semi estranei | % | 0,017 | 0,234 | 0,033 | 0,132 | 0,022 | 2,45 | 1,71 | 0,33 | 1,10 | 1,46 | 0,43 | 0,22 | 0,64 | |
impurità propriamente dette | % | 0,356 | 0,786 | 0,281 | 0,088 | 0,496 | 0,63 | 0,25 | 0,77 | 0,50 | 0,52 | 0,34 | 0,52 | 0,78 | |
chicchi avariati | % | 0 | 0,064 | 0 | 0 | 0,066 | 0,30 | 1,13 | 0,68 | 0,50 | 0,56 | 0,07 | 0,51 | 0,19 | |
chicchi cariati | % | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
segale cornuta | % | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
insetti morti e frammenti di insetti | % | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
CHICCHI VOLPATI | % | 1,355 | 1,321 | 1,372 | 1,208 | 1,055 | 4,21 | 2,52 | 3,48 | 3,60 | 3,23 | 6,01 | 4,68 | 3,43 | |
di cui colpiti da fusariosi | % | 0,05 | 0 | 0,084 | 0,024 | 0,027 | 0,36 | 0,14 | 0,2 | 0,18 | 0,3 | 0,23 | 0,31 | 0,16 | |
CHICCHI GERMINATI | % | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
CHICCHI BIANCONATI | % | 23 | 8 | 9 | 6 | 4 | 90 | 97 | 90 | 94 | 90 | 96 | 99 | 96 | |
INFESTAZIONE | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | assente | ||
ELEMENTI CHE NON SONO CEREALI DI BASE DI QUALITA' PERFETTA: | |||||||||||||||
impurità relative xx xxxxxxx, impurità varie | |||||||||||||||
SFARINATO INTEGRALE | |||||||||||||||
Proteine | % s.s. | 11,4 | 12,9 | 12,3 | 12,4 | 12,9 | 11,8 | 10,7 | 11,5 | 11,6 | 11,2 | 11,5 | 11,2 | 11,6 | |
Falling number | sec. | 000 | 000 | 000 | 524 | 598 | 222 | 247 | 224 | 236 | 220 | 251 | 235 | 205 | |
SEMOLA | |||||||||||||||
Proteine | % s.s. | 10,1 | 11,5 | 10,9 | 11,3 | 11,7 | 10,7 | 10 | 10,5 | 10,5 | 10,3 | 10,3 | 10,4 | 10,4 | |
Glutine secco | % s.s. | 7 | 8,5 | 7,8 | 7,8 | 8,3 | 8,3 | 7,7 | 7,9 | 8,4 | 7,4 | 8 | 7,7 | 7,9 | |
Glutine Idex | 92 | 79 | 91 | 87 | 80 | 87 | 75 | 73 | 70 | 95 | 88 | 89 | 80 | ||
Alveografo: | |||||||||||||||
W | J*10-4 | 131 | 142 | 174 | 149 | 162 | 145 | 119 | 129 | 136 | 127 | 138 | 121 | 128 | |
P/L | 2,1 | 1,43 | 1,86 | 1,66 | 1,43 | 1,11 | 1,5 | 1,39 | 0,93 | 2,56 | 0,99 | 0,87 | 1,05 | ||
Farinografo: | |||||||||||||||
Sviluppo | min. | 2,3 | 2,8 | 2,3 | 3 | 3,6 | camp. insuf. | camp. insuf. | 2,5 | 2,2 | 1 sola prova no valida | 2,5 | camp. insuf. | 2,5 | |
Stabilità | min. | 7,1 | 7,3 | 6,6 | 6,9 | 8,9 | camp. insuf. | camp. insuf. | 3,3 | 3,2 | 1 sola prova no valida | 3,3 | camp. insuf. | 3,6 | |
grado rammol. 10 min. | UF | 32 | 33 | 33 | 31 | 24 | camp. insuf. | camp. insuf. | 63 | 65 | 1 sola prova no valida | 67 | camp. insuf. | 62 | |
grado rammol. 12 min. | UF | 46 | 54 | 44 | 51 | 46 | camp. insuf. | camp. insuf. | 80 | 80 | 1 sola prova no valida | 85 | camp. insuf. | 79 | |
Colore: | |||||||||||||||
Indice di giallo | (b*) | 21,22 | 22,13 | 21,78 | 21,92 | 21,98 | 19,02 | 18,96 | 19,14 | 19,73 | 16,47 | 19,11 | 19,51 | 19,42 | |
Indice di bruno | (100-L*) | 10,12 | 11,2 | 10,33 | 10,74 | 10,79 | 10,23 | 9,4 | 9,83 | 10,08 | 9,37 | 9,8 | 10,16 | 10,12 |
I risultati di campo dimostrano la possibilità di raggiungere produzioni elevate anche con i metodi di agricoltura organica, diverso invece è l’approccio qualitativo. Infatti, mentre per la qualità merceologica non è difficile raggiungere anche parametri eccellenti con una buona tecnica colturale, che in biologico e biodinamico oltre alle cure colturali significa avvicendamento efficiente, buona precessione e piano generale di fertilizzazione equilibrato, sempre se l’andamento stagionale non è particolarmente sfavorevole specialmente nelle fasi critiche di granigione, per la qualità tecnologica si manifestano generalmente differenze con le granelle convenzionali; in ogni caso i parametri tecnologici valutati tramite le analisi reologiche hanno evidenziato parametri come il valore proteico in generale, assolutamente in linea con i valori medi riscontrati nell’ambito del monitoraggio della Rete Qualità Cereali (xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx) sia per quanto riguarda la varietà che la provincia di coltivazione; leggermente sotto la media il contenuto in glutine, che resta comunque di molto superiore ai minimi rilevati dalla Rete.
Per il grano tenero i prodotti finali ottenuti sono numerosi e con diverse caratteristiche: un grano destinato alla produzione di farine per fare biscotti non può che essere diverso da un grano destinato alla panificazione ed è ancora diverso da quello impiegato per i prodotti da forno ad alta lievitazione. Sulla scorta di queste caratteristiche, costitutori, molini e trasformatori ragionano su di un raggruppamento in cinque classi di qualità:
✓ frumenti di forza,
✓ panificabili superiori;
✓ panificabili;
✓ da biscotti;
✓ frumenti per altri usi.
Il grano duro è destinato principalmente alla produzione di pasta e, soprattutto in alcune regioni anche per la panificazione. Secondo gli standard attuali, la qualità della pasta è legata a quantità e qualità del glutine. Il colore giallo delle semole è un ulteriore elemento di apprezzamento da parte del mercato, ma ha soltanto una funzione “estetica” e non qualitativa. Da Agricoltura Nuova le granelle di grano tenero sono utilizzate direttamente in azienda per la panificazione e le produzioni da forno, mentre il grano duro è trasformato in pasta.
Tutti i parametri citati dipendono fortemente dalla quantità e qualità della proteina presente, che a sua volta è direttamente correlata alla disponibilità di azoto, in particolare nell’ultima fase di traslocazione, che avviene durante la formazione della spiga; infatti, l’intervento consigliato con prodotti azotati a pronto effetto si fa quando la spiga ha la lunghezza di un centimetro. L’agricoltura organica non ha prodotti a rapido rilascio per intervenire in questa fase, quindi ai problemi di selezione varietale si aggiunge la difficoltà di intervento. Le soluzioni per sopperire a queste problematiche sono quelle di tipo agronomico, testate anche nel progetto e cioè la concimazione di copertura abbinata alla consociazione, attuata tramite trasemina di una leguminosa in bulatura o consociando il grano con una leguminosa alla semina, per poi interrarla prima della levata. Prove consolidate fatte dall’Università di Perugia e
di Pisa evidenziano come questo tipo di consociazione possa portare anche oltre i due punti percentuali in più di proteina.
maturazione
lattea cerosa fisiologica di morte H2O→ 70% 45% 35%
↓ ↓ ↓
13%
↓
% proteine Sostanza secca
mg/car
rilocazione
di composti azotati dalle parti vegetative
lenta
lineare
disidratazione Fasi di crescita
Grafico 1 - Disponibilità di azoto e traslocazione
fecondazione
Foto 13 - Trasemina di una leguminosa in bulatura e consociazione del grano con una leguminosa alla semina ed interramento prima della levata
Inoltre va detto che i parametri reologici commerciali, sono validi per un’industria molitoria, che realizza produzioni standardizzate nella tecnica di trasformazione e nella tipologia di prodotto: quindi per il grano tenero, farine molto elastiche e con elevata forza per essere qualificate come panificabili superiori, e per il grano duro, elevato tenore in glutine.
Quando invece si lavorano le farine biologiche con tecniche così dette dolci, facendole lievitare lentamente con pasta madre nella panificazione e con essiccazione lenta per la pasta, le problematiche sono inferiori e si ottengono pani e paste con caratteristiche qualitative molto apprezzate. Equivale a dire che, nel caso in cui la qualità analitica non sia eccellente per i parametri convenzionali, non altrettanto si può dire per la qualità della pasta o del pane. Questa situazione è ancora più evidente con frumenti di vecchia costituzione e
con il farro. Un processo “soft” altera in misura minore le caratteristiche della materia prima, anche se non di elevato livello per la valutazione corrente.
Un aspetto qualitativo che interessa tutte le fasi della filiera, dal campo, allo stoccaggio, alla trasformazione, alla distribuzione del prodotto finito, è quello igienico-sanitario; il controllo fitosanitario della coltura in campo e la gestione dello stoccaggio sono i passaggi più delicati di tutta la filiera in termini sanitari. Attualmente uno dei problemi di maggiore interesse è la presenza di micotossine, prodotte da funghi parassiti, su granella e derivati, così come la presenza di residui di prodotti chimici utilizzati nei trattamenti in campo e nei centri di stoccaggio, che però non riguarda il biologico. Più volte per i cereali biologici si è parlato impropriamente di micotossine nella fase di produzione, eppure studi accreditati non le hanno mai rilevate in questa fase in quanto anche qui a fare la differenza è il quantitativo di azoto e la monosuccessione, casi che in biologico non possono verificarsi. Diversa invece è la criticità per lo stoccaggio dove la gestione e la pulizia delle partite è determinante per limitare l’umidità correlata alla presenza di residui di infestanti.
5.4 Sostenibilità economica
In generale a parità di ordinamento colturale, gli interventi tecnici che differenziano le tesi consistono nella preparazione e distribuzione dei preparati e nel costo della semente del sovescio, composto da 2 essenze di provenienza aziendale per la tesi biologica e da un miscuglio multi-floreale commerciale per le tesi biodinamiche.
Pertanto, per ciclo colturale, una prima stima individua i maggiori costi della tesi biodinamica con preparati, in 50 €/ha di costo vivo dei preparati (almeno 2 trattamenti con 500p e 2 con 501), 9 ore/ha uomo per preparazione, dinamizzazione e distribuzione degli stessi e una maggiorazione di circa 50-60
€/ha per il costo del sovescio, a cui va aggiunto l’ammortamento delle macchine specifiche. Quindi, il costo aggiuntivo della tesi biodinamico con preparati, che oscilla tra i 200/250 €/ha. Per la tesi biodinamica senza preparati il costo aggiuntivo si limita alla sola maggiorazione del sovescio con miscela multifloreale, stimata in 50-60 €/ha. La scelta di miscugli aziendali permette un’ampia riduzione dei costi.
Non si è conteggiato il mancato reddito attribuibile all’esecuzione del sovescio, in luogo di una coltura da reddito, in quanto la prova è stata impostata sin dall’inizio per rispondere alle esigenze di aziende orticole specializzate, dove l’introduzione e presenza continuativa di sovesci, è indispensabile per garantire sia adeguata protezione del suolo che supporto al piano di fertilizzazione.
Pomodoro in conversione da biologico a biodinamico
I dati relativi alla resa del pomodoro da industria (varietà Incas), sono calcolati solo sull’annualità del 2010 e 2014, in quanto nel 2012 non c’è stata praticamente produzione per attacchi di tracheomicosi, probabilmente proveniente dal vivaio. La prima annualità è l’unica ad aver dato risultati quantitativi molto interessanti, praticamente confrontabili con le rese della coltura in convenzionale. La produzione 2014 ha risentito invece dell’andamento
climatico sfavorevole che ha determinato un rapido deperimento della coltura. Le differenze di resa tra le tesi, in ogni caso, non risultano particolarmente significative e variano più per l’andamento stagionale che per il metodo di produzione, rispetto al quale si hanno risultati discordanti, tra le diverse annualità.
Tab.50 – Stima delle rese/ha del pomodoro in pieno campo
Parametro | produzione commerciale (kg) (di 5 piante) | xxxx.xx xxxx.xx x pianta (kg) (media calcolata) | resa/ha (t) (calcolata) (prod/pianta)*(ha/sesto d'impianto) (10.000/(1,5*0,4)) | |||||||
Trapianto | Raccolta | A1 | B1 | B2 | A1 | B1 | B2 | A1 | B1 | B2 |
18/5/2010 | 24/08/2010 | 19,00 | 20,00 | 21,00 | 3,80 | 4,00 | 4,20 | 63,33 | 66,67 | 70,00 |
18/5/2010 | 01/09/2010 | 9,50 | 10,50 | 6,00 | 1,90 | 2,10 | 1,20 | 31,67 | 35,00 | 20,00 |
resa complessiva 2010 | 95,00 | 101,67 | 90,00 | |||||||
3/6/2014 | 03/09/2014 | 5,20 | 4,23 | 6,57 | 1,04 | 0,85 | 1,31 | 13,00 | 10,57 | 16,43 |
3/6/2014 | 17/09/2014 | 5,49 | 3,74 | 3,13 | 1,10 | 0,75 | 0,63 | 13,73 | 9,35 | 7,84 |
resa complessiva 2014 | 26,73 | 19,92 | 24,26 | |||||||
resa media su due annualità | 60,87 | 60,79 | 57,13 |
Insalate in conversione da biologico a biodinamico
Queste prove sono state realizzate per le tre le annualità previste dal progetto, con tre varietà di insalate, di cui solo due oggetto delle valutazioni nutrizionali.
Le rese stimate evidenziano produzioni comparabili con la coltivazione convenzionale, per tutte le varietà osservate. Le stagioni migliori sono state il 2012 e il 2010; il 2014 si conferma in tutti e tre i casi l’anno peggiore.
Le differenze tra le diverse tesi non permette una lettura coerente. La tesi biodinamico con preparati ha dato buone e ottime rese negli anni favorevoli, viceversa sembra soffrire delle annate sfavorevoli.
Tab.51 – Stima delle rese/ha della lattuga romana in pieno campo
Parametri | peso cespo (kg) | resa/ha (t) (peso/cespo)*(ha/sesto impianto) (10.000/(0,40*0,25)) | |||||
Trapianto | Raccolta | A1 | B1 | B2 | A1 | B1 | B2 |
18/4/2010 | 03/06/2010 | 0,570 | 0,595 | 0,685 | 56,99 | 59,53 | 68,46 |
18/4/2010 | 17/06/2010 | 0,550 | 0,558 | 0,700 | 55,00 | 55,83 | 70,00 |
2/10/2010 | 28/10/2010 | 0,297 | 0,309 | 0,329 | 29,69 | 30,92 | 32,91 |
Resa media 2010 | 0,472 | 0,488 | 0,571 | 47,23 | 48,76 | 57,13 | |
20/5/2012 | 02/07/2012 | 0,424 | 0,451 | 0,440 | 56,59 | 60,11 | 58,66 |
20/5/2012 | 11/07/2012 | 0,415 | 0,456 | 0,361 | 41,53 | 45,56 | 36,10 |
Resa media 2012 | 0,420 | 0,453 | 0,400 | 49,06 | 52,84 | 47,38 | |
3/6/2014 | 10/07/2014 | 0,310 | 0,301 | 0,207 | 30,95 | 30,08 | 20,69 |
16/6/2014 | 06/08/2014 | 0,452 | 0,264 | 0,589 | 45,17 | 26,43 | 58,85 |
Resa media 2014 | 0,381 | 0,283 | 0,398 | 38,06 | 28,25 | 39,77 |
Tab.52 – Stima delle rese/ha della lattuga canasta in pieno campo
Parametri | peso cespo (kg) | resa/ha (t) (peso/cespo)*(ha/sesto impianto) (10.000/(0,40*0,25)) | |||||
Trapianto | Raccolta | A1 | B1 | B2 | A1 | B1 | B2 |
18/4/2010 | 03/06/2010 | 0,371 | 0,356 | 0,377 | 37.10 | 35.59 | 37.71 |
18/4/2010 | 17/06/2010 | 0,241 | 0,216 | 0,205 | 24.12 | 21.58 | 20.48 |
2/10/2010 | 28/10/2010 | 0,147 | 0 | 0,157 | 14.69 | 0 | 15.68 |
2010 resa media | 0,253 | 0,191 | 0,246 | 25,30 | 28,59 | 24,62 | |
20/5/2012 | 11/07/2012 | 0,317 | 0,351 | 0,297 | 31.75 | 35.07 | 29.70 |
2012 resa media | 0,317 | 0,351 | 0,297 | 31,75 | 35,07 | 29,70 | |
3/6/2014 | 10/07/2014 | 0,252 | 0,202 | 0,236 | 25.23 | 20.17 | 23.65 |
16/6/2014 | 06/08/2014 | 0,395 | 0,263 | 0,347 | 39.53 | 26.31 | 34.73 |
2014 resa media | 0,324 | 0,232 | 0,292 | 32,38 | 23,24 | 29,19 |
Tab.53– Stima delle rese/ha della lattuga canasta in pieno campo
Parametro | peso cespo (kg) | resa/ha (t) (peso/cespo)*(ha/sesto impianto) (10.000/(0,40*0,25)) | |||||
Trapianto | Raccolta | A1 | B1 | B2 | A1 | B1 | B2 |
01/06/2010 | 01/07/2010 | 0,286 | 0,355 | 0,355 | 28,60 | 35,48 | 35,55 |
2010 resa media | 0,286 | 0,355 | 0,355 | 28,60 | 35,48 | 35,55 | |
20/05/2012 | 02/07/2012 | 0,370 | 0,327 | 0,319 | 37,01 | 32,71 | 31,95 |
01/06/2012 | 11/07/2012 | 0,244 | 0,273 | 0,186 | 24,43 | 27,30 | 18,59 |
2012 resa media | 0,307 | 0,300 | 0,253 | 30,72 | 30,00 | 25,27 | |
03/06/2014 | 10/07/2014 | 0,224 | 0,153 | 0,200 | 22,40 | 15,33 | 19,96 |
16/06/2014 | 06/08/2014 | 0,285 | 0,289 | 0,247 | 28,50 | 28,93 | 24,74 |
2014 resa media | 0,254 | 0,221 | 0,223 | 25,45 | 22,13 | 22,35 |
L’alternanza di risultati tra le tesi, soprattutto all’interno delle annualità fa pensare che l’applicazione del metodo biodinamico e di quello biologico non abbiano differenze significative per quanto riguarda la produttività. Eventuali differenze potranno essere apprezzate nel tempo sulla fertilità del suolo e di conseguenza sulla resa e sulla qualità delle produzioni e sulla loro stabilità nel tempo.
Pomodoro in conversione da convenzionale a biologico
I risultati sotto esposti si ritengono a conclusione della conversione a biologico, in virtù del fatto che l’azienda alla fine del terzo anno di attività progettuale non ha mostrato interesse a proseguire la sperimentazione.
Relativamente ai costi risulta come atteso un maggior costo per il biologico per la pratica del sovescio e le relative lavorazioni aggiuntive, che comunque si pareggiano con i costi di concimazione del convenzionale. La vera differenza sta nel controllo delle infestanti, in un caso risolto con un passaggio di diserbo, nell’altro con almeno due sarchiature meccaniche e nel caso di assenza di film pacciamante, con una zappatura sulla fila.
Nelle prove su pomodoro da industria, l’andamento colturale dei 2 anni rilevati, nel 2012 anche non si è avuta produzione, evidenzia una tendenza
generale al calo di produzione, legata probabilmente all’andamento stagionale ed ad un effetto stanchezza dei terreni, non essendo riuscita l’azienda ad eseguire appieno l’avvicendamento colturale suggerito nell’area in conversione e praticando la monosuccessione nell’area testimone. Nel 2010, dove si sono registrate le produzioni migliori, si evidenzia un differenziale di produzione di circa il 6% a favore del convenzionale. Le rese restano comunque inferiori a quelle dell’azienda biologica.
Tab.54 – Stima delle rese/ha del pomodoro in pieno campo (Bio vs Conv)
Parametro | resa x pianta (kg) (10 piante) | resa/ha (t) (prod/pianta)*(ha/sesto d'impianto) (10.000/(1,5*0,4)) | |||
Trapianto | Raccolta | Bio | Conv | Bio | Conv |
4/6/2010 | 24/08/2010 | 3,268 | 3,935 | 54,46 | 65,58 |
4/6/2010 | 01/09/2010 | 0,769 | 0,353 | 12,81 | 5,88 |
Resa complessiva 2010 | 67,27 | 71,47 | |||
5/5/2011 | 11/08/2011 | 1,268 | 1,527 | 21,13 | 8,48 |
Resa complessiva 2011 | 21,13 | 8,48 |
Insalate in conversione da convenzionale a biologico
I dati si riferiscono al solo 2011 poiché nel 2012 non si è avuta produzione a causa di un ritardo nel trapianto e nell’ordine delle piantine, che sono state acquistate in quantitativo insufficiente dall’azienda. Nel 2011 è stata quindi rilevata una produzione di 40 t/ha per il bio e 55 t/ha per il convenzionale per la lattuga romana (+37%) e 13 t/ha per il bio e 18 t/ha per il convenzionale per la foglia di quercia (+38%).
Tab.55 – Stima delle rese/ha delle insalate in pieno campo (Bio vs Conv)
Parametro | peso cespo (kg) (4 cespi) | resa/ha (t) (prod/pianta)*(ha/sesto d'impianto) (10.000/(0,3*0,3)) | |||
Trapianto | Raccolta | Bio | Conv | Bio | Conv |
7/9/2011 | 08/11/2011 | 0,501 | 55.61 | ||
7/9/2011 | 15/11/2011 | 0,367 | 40.72 | ||
Lattuga romana 2011 | 0,367 | 0,501 | 40,72 | 55.61 | |
7/9/2011 | 08/11/2011 | 0,166 | 18.44 | ||
7/9/2011 | 15/11/2011 | 0,119 | 13.19 | ||
Foglia di Quercia 2011 | 0,119 | 0,166 | 13,19 | 18,44 |
5.5 Effetti dell'agricoltura organica sugli inquinanti
Attraverso i monitoraggi colturali ed ambientali, quali i campionamenti di terreno, eseguiti a differenti profondità (30 e 50 cm), di sovesci e di piante “spia”, finalizzati a monitorare gli inquinanti ambientali caratteristici della zona (isomeri e derivati dell’esaclorocicloesano, IPA e metalli) si sono ottenute informazioni sulla presenza e sulla diffusione degli stessi all’interno dell’area osservata.
Per l’appezzamento in prova sono stati effettuati campionamenti di terreno prima dell’avvio del progetto ed a chiusura dello stesso differenziando le diverse tipologia di soprassuolo; in fase iniziale (2010), sui campioni prelevati a profondità 10/30 cm, non sono state rilevate positività, invece il campionamento nel pioppeto a profondità maggiore (30/50 cm), ha evidenziato la presenza di α e β esaclorocicloesano (HCH) ed esaclorobenzene (HCB), prodotto di degradazione dell’HCH. A fine progetto (2015), questi risultati non si sono ripetuti. Invece, si è riscontrata una concentrazione di selenio sopra i livelli soglia previsti dal DLgs 152/06 per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale (3 ppm).
Tab.56 – Campionamenti di terreno nell’appezzamento oggetto della prova
DATA | 29/01/2010 | 17/06/2015 | 17/06/2015 | 17/06/2015 | 17/06/2015 | 17/06/2015 | 17/06/2015 | |||
CAMPIONAMENTI | PIOPPETO prof. 30/50 cm | Testimone prof. 10/30 cm | Biodin con preparati prof. 10/30 cm | Biodin senza preparati prof. 10/30 cm | Testimone prof. 30/50 cm | Biodin con preparati prof. 30/50 cm | Biodin senza preparati prof. 30/50 cm | |||
Parametri | UM | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | Valori | ||
Metalli | ||||||||||
Arsenico | ppm | |||||||||
Cadmio | ppm | <0,5 | <0,5 | <0,5 | <0,5 | <0,5 | <0,5 | |||
Cromo Totale | ppm | 39 | 36 | 19 | 13 | 39 | 39 | |||
Cromo VI | ppm | |||||||||
Mercurio | ppm | |||||||||
Manganese | 4 | 847 | 854 | 1053 | 958 | 951 | ||||
Nichel | ppm | 29 | 28 | 27 | 31 | 31 | 30 | |||
Piombo | ppm | 97 | 78 | 74 | 89 | 86 | 88 | |||
Rame | 47 | 45 | 43 | 50 | 11 | 49 | ||||
Selenio | ppm | 7 | 6 | 6 | 6 | 7 | 6 | |||
Vanadio | ppm | 123 | 117 | 113 | 127 | 127 | 125 | |||
Zinco | 79 | 74 | 72 | 82 | 82 | 77 | ||||
ANALISI MULTIRESIDUALE | ||||||||||
alfa-HCH | mg/Kg | 0,092 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | ||
beta-HCH | mg/Kg | 0,194 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | ||
Hexaclorobenzen | mg/Kg | 0,09 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 | <0,01 |
Premesso che nell’azienda agricola Cacchi, nel corso dell’emergenza Valle del Sacco, sono stati effettuati monitoraggi sui terreni per la rilevazione della presenza di fitofarmaci organo-clorurati, tra i quali isomeri e derivati dell’HCH, DDT ed isomeri, di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e metalli pesanti, durante i quali si sono rilevate alcune positività agli isomeri dell’HCH e del DDT, oltre che a Dieldrin e Endrin.
Nel 2015, nell’ambito del presente progetto, si è valutato opportuno effettuare campionamenti anche nella restante parte del pioppeto non interessata dalla prova pluriennale, ripetuti a diverse profondità, distinguendo tra
l’area interessata alle esondazioni del fiume Sacco dalla restante, prossima alla ferrovia. I dati evidenziano positività per DDT, HCH e Dicofol per i campioni dei terreni prossimi al fiume; mentre sono i livelli di piombo a caratterizzare i terreni prossimi alla ferrovia, sempre assumendo come riferimento i livelli soglia previsti dal DLgs 152/06 per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale (100 ppm).
Tab.57 – Campionamenti di terreno su diversi punti del pioppeto
CAMPIONAMENTI | DATA | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 | 02/09/2015 |
DX fosso vicino fiume in curva dove straripa il fiume (prof. 10/30 cm) | vicino fosso dove straripa il fiume (prof. 10/30 cm) | SX fosso vicino diga dove straripa il fiume (prof. 10/30 cm) | SX fosso dove non straripa mai il fiume (prof. 10/30 cm) | vicino pozzo dove non straripa mai il fiume (prof. 10/30 cm) | DX fosso vicino fiume in curva dove straripa il fiume (prof. 30/50 | vicino fosso dove straripa il fiume (prof. 30/50 cm) | SX fosso vicino diga dove straripa il fiume (prof. 30/50 cm) | SX fosso dove non straripa mai il fiume (prof. 30/50 cm) | vicino pozzo dove |