CIRCOLARE
Ministero dello Sviluppo Economico
DIREZIONE GENERALE PER LE ATTIVITÀ TERRITORIALI
Divisione I - Vigilanza, controllo, azione ispettiva, programmazione
CIRCOLARE
Modalità operative per l’accertamento della sussistenza dei requisiti minimi dei sistemi di comunicazione radio e/o telefonica di cui all’allegato E del D.M. n. 269/2010, come sostituito dall’allegato 1 del D.M. n. 56/2015.
AGLI ISPETTORATI TERRITORIALI
INDICE
1. PREMESSA pag. 3
2. PROCEDURA ……………………………………………………………….. pag. 4
2.1 Avvio del procedimento ……………………………………………… pag. 4
2.2 Esame della documentazione ……………………………………….. pag. 4
2.2.1 Caso di nuovo Istituto …………………………………………………. pag. 5
2.2.2 Caso di Istituto già esistente …………………………………………... pag. 5
2.2.3 Caso di estensione della licenza prefettizia in una regione diversa da
quella dove ha sede principale l’Istituto …………………………..… pag. 5
2.3 Accertamento tecnico presso l’Istituto …………………………….. pag. 6 2.3.1 Verbale di accertamento ………………………………….................... pag. 7
2.4 Conclusione del procedimento ……………………………………… pag. 8
2.5 Suggerimenti utili per gli istituti di vigilanza ……………………… pag. 9
3. ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA COMPILAZIONE DEL VERBALE pag. 9
4. APPLICAZIONE E MONITORAGGIO DELLA PROCEDURA ……... pag. 12 ALLEGATI
All. 1 - lettera richiesta documenti …………………………………………. pag. 13 All. 2 - elenco completo dei documenti da allegare al progetto ………….. pag. 15 All. 3 - copertura radioelettrica …………………………………………..... pag. 16 All. 4 - scheda informativa ………………………………………………..... pag. 17 All. 5 - verbale/check list ………………………………………………….... pag. 19
1. PREMESSA
Le presenti indicazioni tecnico-operative hanno la finalità di uniformare le procedure e la modulistica relative all’attività svolta dagli Ispettorati territoriali per la verifica dei requisiti minimi dei sistemi di comunicazione radio e/o telefonica degli istituti di vigilanza privata, ai sensi dell’allegato E al decreto del Ministro dell’interno 1° dicembre 2010, n. 269, come sostituito dall’allegato 1 al decreto del Ministro dell’interno 25 febbraio 2015, n. 56.
Le attività di verifica sono svolte dagli Ispettorati territoriali in conto terzi, con riferimento alla seguente normativa:
- allegato E al decreto 1° dicembre 2010, n. 269 e s.m.i.;
- decreto 4 giugno 2014, n. 115;
- decreto legislativo 9 maggio 2001, n. 269 e s.m.i.;
- decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 e s.m.i..
I relativi costi sono determinati sulla base di quanto previsto dal decreto 15 febbraio 2006 recante “Individuazione delle prestazioni, eseguite dal Ministero delle comunicazioni per conto terzi, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 30 dicembre 2003, n.366”.
La definizione di una procedura operativa di accertamento uniforme, che prevede un modello standard di verbale/check list, risponde all’esigenza di conseguire una migliore e più efficiente organizzazione dell’attività sul territorio, in considerazione, peraltro, delle recenti novità normative sul nuovo sistema di valutazione della qualità e della conformità degli istituti e dei servizi di vigilanza privata, nonché della complessità dell’iter procedimentale che ne consegue.
A tale scopo si è avviata un’attività di collaborazione con gli stakeholder del settore nell’incontro tenutosi il giorno 26 novembre 2014 presso la sede Eur del Ministero dello sviluppo economico con le associazioni rappresentative degli istituti di vigilanza, il Ministero dell’Interno - Dipartimento della pubblica sicurezza, le Direzioni generali per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali, e per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico.
Si è proceduto quindi, con una prima serie di riunioni, alla costituzione di un gruppo ad hoc di tecnici esperti degli Ispettorati per la elaborazione di uno schema di procedura operativa e relativa check list, seguita da incontri con le Direzioni generali competenti in materia e con il Dipartimento della pubblica sicurezza - Ufficio per gli affari della polizia amministrativa e sociale ai fini di meglio raccordare le procedure tecnico-amministrative di rispettiva competenza.
A conclusione dei suddetti incontri si è provveduto a presentare alla associazioni rappresentative degli istituti di vigilanza uno schema di procedura e relativa check list, al fine di acquisire osservazioni ed eventuali proposte, che sono state conseguentemente esaminate nell’ambito dell’incontro tenutosi il giorno 24 novembre 2015 presso la sede Eur del Ministero dello sviluppo economico con tutti gli stakeholder del settore.
Al termine della fase di consultazione, tenendo conto dei contributi pervenuti e in raccordo con il Dipartimento della pubblica sicurezza - Ufficio per gli affari della polizia amministrativa e sociale, sono state elaborate le presenti indicazioni tecnico-operative.
2. PROCEDURA
2.1 Avvio del procedimento
La richiesta di parere ai fini dell’allegato E al D.M n. 269/2010 e s.m.i. è sempre inviata dalla Prefettura all’Ispettorato Territoriale (di seguito denominato Ispettorato) competente per la regione in cui l’Istituto di Vigilanza (di seguito denominato Istituto) ha la sede principale. Lo stesso Ispettorato diventa “capofila” nel caso di estensioni territoriali in regioni diverse da quella dove ha sede principale l’Istituto e sarà l’unico referente per la Prefettura, inviando tempestivamente l’incarico all’Ispettorato competente..
l’Ispettorato, che riceve la richiesta dalla Prefettura o l’incarico dal “capofila”, procede secondo l’iter di seguito descritto:
• comunicazione all’Istituto di apertura del procedimento entro 10 giorni dalla sopramenzionata richiesta o dall’incarico del “capofila”, con contestuale richiesta del progetto operativo (allegato 1 - richiesta documenti) nonché di anticipo delle spese per prestazioni in conto terzi.
[Il pagamento delle prestazioni conto terzi avviene con una prima fase di versamento in anticipo e con una fase ultima di versamento del conguaglio a saldo. La richiesta di anticipo spese sarà pari a euro 200,00 qualora l’attività preveda solo l’analisi documentale, mentre da euro 500,00 a euro 750,00 nel caso sia previsto il sopralluogo presso la centrale operativa e tenendo in considerazione le distanze/particolarità dell’Istituto. In ogni caso l’Ispettorato capofila, se non ha attività di controllo di propria competenza da effettuare, non provvederà ad addebitare alcun costo in conto terzi.]
2.2 Esame della documentazione
Al ricevimento dell’anticipo spese e del progetto operativo si effettua l’analisi documentale (allegato 2) in relazione alle caratteristiche dell’Istituto, la quale prevede:
• controllo conformità apparecchiature (ivi compresa marcatura CE);
• controllo progetto tecnico/autorizzazione generale per le dotazioni radio ivi compresa la copertura territoriale (l’Ispettorato valuta la congrua copertura avvalendosi dei sistemi a propria disposizione, tenendo in considerazione le specifiche di cui in allegato 3; si ritiene congrua la copertura che viene assicurata su tutti i comuni normalmente serviti dall’Istituto di vigilanza e riportati nella domanda di licenza prefettizia);
• controllo dotazioni telefoniche ivi compresa la percentuale minima prevista;
• eventuale richiesta di integrazione della documentazione prodotta.
2.2.1 Caso di nuovo Istituto
a) l’Ispettorato rilascia il parere preliminare alla Prefettura competente e per conoscenza all’Istituto, chiedendo ad entrambi di comunicare l’effettiva operatività degli impianti per la verifica sul posto. Trasmette inoltre, su richiesta della Direzione generale per la pianificazione e gestione dello spettro radioelettrico (DGPGSR) i seguenti dati informativi riguardanti (allegato 4):
• il numero di protocollo assegnato dalla DGSCERP alla richiesta di autorizzazione generale;
• località, comprensive di coordinate geografiche, relative sia alle stazioni di diffusione nonché alle centrali operative;
• copertura radioelettrica di ogni diffusore il più possibile conforme alla normativa concernente la propagazione radioelettrica (piano Farioli);
• percentuale totale di copertura radioelettrica in merito a quanto richiesto in fase preliminare dall’istituto (es: ambito comunale, provinciale regionale);
• schema a blocchi del radiocollegamento fornito dal richiedente;
• rilascio del parere positivo (o negativo) della verifica dei requisiti minimi, che non risulta vincolante per il rilascio dell’autorizzazione generale.
b) ricevuta la comunicazione di effettiva operatività da parte dell’Istituto e/o della Prefettura, l’Ispettorato predispone l’accertamento tecnico, in contraddittorio, presso l’Istituto stesso.
2.2.2 Caso di Istituto già esistente
a) l’Ispettorato rilascia il parere preliminare alla Prefettura competente e per conoscenza all’Istituto (nel caso in cui sia richiesta un’estensione al parere già rilasciato). Trasmette su richiesta della DGPGSR i dati informativi di cui al punto 1 lett. a) precedente;
b) l’Ispettorato predispone l’accertamento tecnico presso l’Istituto in contraddittorio (nel caso di modifiche all’Autorizzazione generale in essere, l’accertamento tecnico presso l’Istituto viene disposto successivamente al rilascio dell’Autorizzazione stessa da parte della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali – DGSCERP).
2.2.3 Caso di estensione della licenza prefettizia in una regione diversa da quella dove ha sede principale l’Istituto
a) l’Ispettorato “capofila”, unico referente per la Prefettura, è quello dove ha sede principale l’Istituto. Il “capofila” si raccorda con gli altri Ispettorati coinvolti, a cui inoltra copia in formato elettronico di tutto quanto ricevuto dalla Prefettura stessa;
b) nel caso la richiesta di parere della Prefettura pervenga direttamente all’Ispettorato nel cui territorio di competenza l’Istituto intende operare, ma non ha la sede principale, tale Ispettorato inoltra l’istanza pervenuta al “capofila” dandone contestualmente informazione alla Prefettura;
c) l’Ispettorato analizza il progetto riferito alla propria area di competenza, nella quale l’Istituto ha chiesto l’estensione, e si interfaccia con l’Istituto per tutti gli aspetti relativi sia all’istruttoria documentale che all’eventuale sopralluogo. A conclusione della propria attività invia al “capofila” le risultanze dell’attività svolta ed il proprio parere;
d) il “capofila” acquisisce le risultanze degli accertamenti effettuati dagli Ispettorati coinvolti per il conseguente inoltro alla Prefettura del parere tecnico.
In ogni caso il rilascio del parere preliminare da parte dell’Ispettorato deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della completa documentazione richiesta.
[la richiesta delle spese in conto terzi è in capo a ciascuno degli Ispettorati coinvolti nell’attività; ogni Ispettorato cura la richiesta dell’anticipo e del saldo per la propria parte di attività. l’Ispettorato capofila, se non ha attività di controllo di propria competenza da effettuare, non provvederà ad addebitare alcun costo in conto terzi.].
2.3 Accertamento tecnico presso l’Istituto
Prima di procedere al sopralluogo l’Ispettorato può convocare l’Istituto per un’audizione, al fine di chiarire sia gli aspetti organizzativi e l’impiantistica sia la configurazione della rete radio della centrale operativa/centro di comunicazione, nonché per concordare le modalità di intervento con particolare attenzione alle previste prove di controllo delle alimentazioni di emergenza per le dotazioni radio e telefoniche.
In centrale operativa/centro di comunicazione:
• verifica della corrispondenza tra le dotazioni dichiarate e quelle presenti, con accertamento della conformità al D.Lgs. n. 269/01 (attuazione direttiva 1999/5/CE) sia delle apparecchiature radio che di quelle telefoniche;
• verifica numero postazioni, dotazione telefonica e radio (ivi compresa riserva);
[Per le Autorizzazioni generali emanate prima dell’entrata in vigore del DM 56/2015, qualora l’Ispettorato territoriale accerti la presenza di una postazione radio base di riserva con antenna direttiva, così come riportato nell’Autorizzazione generale ma in difformità da quanto previsto nell’allegato E (antenna omnidirezionale), rilascia comunque un parere tecnico favorevole condizionato all’impegno dell’istituto di vigilanza di uniformarsi alla normativa vigente alla prima occasione utile ma, in ogni caso, non oltre 3 mesi dalla data dell’accertamento. A tal fine l’istituto di vigilanza rilascia una dichiarazione scritta.]
• verifica Rete LAN se usata per i servizi di vigilanza (sistema GPS, centralino VOIP, gestione allarmi, etc.);
• verifica tecnica delle Autorizzazioni generali relative al diritto d’uso della frequenza tramite rilevamento delle caratteristiche tecniche autorizzate delle apparecchiature radio e dei ponti ripetitori (con idonea strumentazione tecnica messa eventualmente a disposizione dall’Istituto o dalla ditta di manutenzione incaricata dallo stesso a presiedere alle operazioni di verifica), con eventuale sopralluogo alla postazione in caso di presunte difformità o nel caso di controlli a campione;
• prove di comunicazioni radio e telefoniche con controllo registrazione; prove di geolocalizzazione dei furgoni nei casi previsti (nel caso il sistema di geolocalizzazione sia inserito nella apparecchiature radio e venga effettuato un trasporto valori occasionale fuori dall’area di copertura radio, prevista in Autorizzazione generale, il furgone dovrà essere dotato di sistema indipendente di geolocalizzazione). Per le prove di comunicazione radio oltre alla fonia è prevista anche la prova di ricezione allarmi sia da postazioni portatili che mobili (es. furgoni portavalori).
• prova di funzionalità dei sistemi di alimentazione (gruppo di continuità e gruppo elettrogeno): per il gruppo di continuità la prova consiste nello staccare il contatore generale, previo accordo con l’Istituto in orari tali da non compromettere e/o ridurre al minimo i disagi, per un tempo di 15 minuti; per il gruppo elettrogeno verifica dell’esclusività di accesso allo stesso da parte dell’Istituto (sistemi di videosorveglianza e protezione nel caso di localizzazione dello stesso in parti comuni con terzi), esecuzione di prova del corretto funzionamento del sistema automatico (la verifica delle 6 ore di autonomia si limita alla rilevazione del dato dalla documentazione tecnica); durante il periodo di distacco dalla rete vengono effettuate prove di funzionalità della rete radio e telefonica;
• nel caso di remotizzazione di dotazioni radio/telefoniche previste in centrale operativa il luogo dove sono allocate le stesse va trattato come centrale operativa sia per le dotazioni (principale e riserva che devono essere selezionabili da remoto) che per l’alimentazione (gruppo di continuità ed elettrogeno). I locali di allocazione devono comunque essere in uso esclusivo all’Istituto e non presso soggetti terzi;
• se la località della remotizzazione non è nel territorio dell’Ispettorato che sta verificando la centrale operativa lo stesso assume la veste di “capofila” e coinvolge, per l’attività specifica di sopralluogo, l’Ispettorato competente territorialmente.
• verifica e valutazione dei vari contratti di manutenzione con SLA (nel caso di gestori di rete attenersi alle indicazioni date dagli stessi);
2.3.1 Verbale di accertamento
• In caso di conformità tra quanto accertato e quanto richiesto dall’allegato E del D.M. n. 269/2010, come sostituito dall’allegato 1 del D.M. n. 56/2015, nel verbale/checklist (allegato 5) vengono riportate tutte le operazioni effettuate e i dati delle apparecchiature verificate ai fini del rilascio del parere tecnico;
• in caso di difformità tra quanto accertato e quanto richiesto dall’allegato E del D.M. n. 269/2010, come sostituito dall’allegato 1 del D.M. n. 56/2015, l’Istituto può richiedere che venga effettuato un supplemento di verifica prima del rilascio del previsto parere tecnico. Tale verifica deve avvenire successivamente all’adeguamento alle prescrizioni indicate nel verbale di ispezione, previa specifica dichiarazione da parte dell’Istituto del tempo necessario per l’adeguamento, entro un termine coerente con la durata del procedimento amministrativo. A seguito della comunicazione di avvenuto adeguamento, l’Ispettorato predispone il supplemento di verifica al fine di completare l’accertamento;
• Qualora siano riscontrate delle difformità non sanabili tramite il supplemento di verifica l’Ispettorato potrà contestare le violazioni eventualmente accertate. Se ritenuto necessario, invece, il verbale di ispezione verrà proseguito all’Ufficio dello stesso Ispettorato al fine di concludere gli accertamenti richiesti e notificare eventuali violazioni alla vigente normativa in materia.
• per i punti operativi distaccati, ai fini del rilascio del parere tecnico, l’unico requisito da verificare è l’esistenza del collegamento fonico diretto con la centrale operativa. Nel caso siano presenti dotazioni radio ridondanti rispetto alle dotazioni minime come previsto dall’allegato E e quindi non sostitutive del collegamento fonico diretto con la centrale operativa, si effettua la relativa verifica con il solo scopo di accertare la corrispondenza tra quanto indicato in Autorizzazione generale e quanto installato (ivi compresa la verifica della marcatura CE); in presenza di difformità, l’Ispettorato potrà contestare le violazioni eventualmente accertate. Se ritenuto necessario, invece, il verbale di ispezione verrà proseguito all’Ufficio dello stesso Ispettorato al fine di concludere gli accertamenti richiesti e notificare eventuali violazioni alla vigente normativa in materia. Nel caso in cui il punto operativo distaccato venga attrezzato con la postazione radio base sarà considerato come un Centro di comunicazioni e, pertanto, verificato e certificato come tale.
Nel verbale di ispezione vengono riportate, nell’apposita sezione, tutte le anomalie riscontrate ed i dati delle apparecchiature verificate, con le prescrizioni di adeguamento.
A conclusione dell’accertamento l’Ispettorato rilascia il parere tecnico definitivo, recante in allegato i verbali di ispezione ed eventuale supplemento di verifica redatti in contraddittorio.
2.4 Conclusione del procedimento
• l’Ispettorato incaricato (il “capofila” nel caso di coinvolgimento di più Ispettorati) trasmette il parere definitivo alla Prefettura competente e per conoscenza all’Istituto;
• l’Ispettorato provvede a trasmettere internamente all’Ufficio competente i dati necessari alla predisposizione della richiesta di saldo, a conguaglio, delle spese per prestazioni in conto terzi.
2.5 Suggerimenti utili per gli Istituti di vigilanza
• Utilizzo del sistema “uomo a terra”, considerato dotazione utile per la sicurezza del personale operativo degli Istituti;
• per il servizio “antipirateria” si ritiene utile dotare ogni operatore, incaricato di effettuare il servizio a bordo delle navi, di terminale telefonico satellitare per il collegamento diretto con la centrale operativa dell’Istituto.
3. ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA COMPILAZIONE DEL VERBALE/CHECK LIST
Per la compilazione del verbale/check list viene utilizzato uno specifico file digitale in formato FileMaker, trasmesso agli Ispettorati territoriali unitamente alle presenti istruzioni operative.
Il verbale si compone di una parte generale, in cui verranno riportate tutte le informazioni e le caratteristiche atte ad identificare l’Istituto di vigilanza, tre schede di verifica legate alla tipologia di controllo, A: Centro comunicazioni – B: Centrale operativa – C: Centrale operativa avanzata ed una parte conclusiva comprensiva delle “note” in cui i verbalizzanti riporteranno eventuali rifermenti che non trovano spazio nei campi delle schede, “dichiarazioni del legale rappresentante” e “conclusioni “. Sarà compilata la sola scheda pertinente l’incarico.
Per ciascuna voce compilata della scheda interessata dovrà essere contrassegnata l’apposita casella a fine riga intendendo una valutazione positiva della dotazione; diversamente si riporteranno nelle conclusioni le difformità riscontrate.
In sede di accertamento dovranno essere espletate le seguenti attività:
a) verifica della corrispondenza tra le dotazioni dichiarate in progetto e quelle rinvenute;
b) verifica della corrispondenza tra le aree di servizio delle Autorizzazioni Generali con le aree di copertura indicate nella documentazione prodotta; per la valutazione riferirsi all’allegato 3;
c) verifica della rete LAN nel caso in cui sia utilizzata per servizi di vigilanza (ROIP, sistema GPS, centralino VOIP, gestione allarme);
d) verifica, nei casi previsti (classe D), del sistema di geolocalizzazione dei furgoni se utilizzato su supporto radio. Per i trasporti occasionali, non previsti nel territorio di cui all’autorizzazione generale, il sistema di geolocalizzazione dovrà essere garantito con dotazione indipendente dalla rete radio;
e) Verifica del collegamento fonico diretto con la centrale operativa nel caso di punti operativi distaccati (punto 25 della scheda). L’eventuale collegamento con dotazioni radioelettriche deve risultare da apposita autorizzazione generale.
Di seguito sono riportate le spiegazioni relative alle voci elencate nelle schede del verbale:
1 – Collegamento con Questura/CC: riportare l’Autorità interessata verificando l’immediata disponibilità dei numeri telefonici da chiamare;
2 – Gruppo continuità statica: riportare marca, modello ed ubicazione. Verificare, previo accordo programmato con l’Istituto, il gruppo di continuità statica. Si procederà con l’inibizione del gruppo elettrogeno e la successiva interruzione della rete elettrica: nei 15 minuti successivi saranno effettuate telefonate, collegamenti radio a campione ed esaminate le registrazioni di quest’ultime.
3 – Gruppo elettrogeno con avvio automatico: riportare marca, modello ed ubicazione. Verificare, previo accordo programmato con l’Istituto, il funzionamento del gruppo elettrogeno ad uso esclusivo dell’Istituto stesso. Si procederà con l’interruzione della rete elettrica previo accordo programmato con l’Istituto.
4 – Postazione radio base: riportare marca, modello ed ubicazione. Si procede con la verifica della corrispondenza tra l’apparecchiatura indicata in Autorizzazione Generale e quella rinvenuta accertando le caratteristiche tecniche autorizzate. Per le prove di comunicazione radio, oltre alla fonia, dovrà essere verificata la ricezione degli allarmi sia dalle postazioni portatili che da quelle mobili (es.: furgoni portavalori). Ulteriore accertamento sarà quello dei ponti ripetitori.
5 – Postazione radio base di riserva: vedi punto 4). Si richiama l’attenzione sull’antenna di tipo omnidirezionale.
6 – Registratore comunicazioni: riportare marca, modello ed ubicazione. La verifica prevede l’ascolto delle registrazioni effettuate immediatamente disponibili all’operatore.
7 – 1^ Postazione: previsto solo per la classe funzionale D coincide con la postazione radio di cui al punto 4). Dovrà precisarsi la presenza del secondo canale radio bidirezionale. Per differenziarlo da questi che sarà oggetto di verifica di cui al punto 8.
8 – 2^ Postazione: previsto solo per la classe funzionale D. Riportare il sistema di comunicazione utilizzato (radio o GSM). La verifica sarà la stessa del punto 4 nel caso di dotazione radio. In alternativa si valuterà il funzionamento del sistema utilizzato.
9 – Altre Postazioni: previsto solo per la classe funzionale D. La verifica è la stessa del punto 4 nel caso in cui vi siano ulteriori postazioni.
10– Linee telefoniche fisse: riportare il numero delle linee telefoniche e l’ubicazione degli apparecchi telefonici con indicazione di almeno i numeri di telefono per il raggiungimento della dotazione minima prevista.
11 – Utenze GSM: riportare il numero delle linee GSM e l’ubicazione dei terminali telefonici con indicazione di almeno i numeri di telefono per il raggiungimento della dotazione minima prevista.
12 – Nr guardie giurate non servite via radio: riportare il numero, così come da dichiarazione dell’Istituto, per il turno di servizio maggiormente frequentato al fine di determinare la quantità delle utenze di cui ai punti 10 ed 11.
13 – Centralino Telefonico: riportare marca, modello ed ubicazione. Si verifica che confluiscano tutte le linee che fanno capo alla centrale operativa indicate al punto 10, 11 e 25.
14 – Registratore comunicazioni: riportare marca, modello ed ubicazione. Può essere lo stesso di cui al punto 6 e 25.
15 – Postazioni operatore: si indica il numero delle postazioni così come specificato nel verbale. 16– Hardware e Software di comunicazione: riportare le caratteristiche dell’hardware e del
software di comunicazione per i dati di controllo inclusi i supporti trasmissivi e le interfacce. Si
verifica che al momento del sopralluogo sia tutto regolarmente operante.
17 – Hardware e Software di gestione: riportare le caratteristiche dell’hardware e del software di gestione per i dati di controllo. Si verifica che al momento del sopralluogo sia tutto regolarmente operante ivi compresa la localizzazione cartografica dei veicoli portavalori.
18 – Hardware e Software di comunicazione: riportare le stesse informazioni descritte al punto 16.
19 – S.L.A.: ii riportano i vari contratti di manutenzione con SLA (nel caso di gestori di rete ci si attiene alle indicazioni date dagli stessi) e si verifica la copertura dell’assistenza a tutte le apparecchiature dei sistemi di comunicazione;
20 – Configurazione: previsto solo per la classe funzionale D. Si riportano i dati delle apparecchiature ed i vari collegamenti, inclusi i supporti trasmissivi e le interfacce e si verifica che al momento del sopralluogo sia tutto regolarmente operante.
21 – Hardware e Software di comunicazione: previsto solo per la classe funzionale D. Si riportano i dati delle apparecchiature, inclusi i supporti trasmissivi e le interfacce e si verifica che al momento del sopralluogo sia tutto regolarmente operante.
22 – Hardware e Software di gestione: previsto solo per la classe funzionale D. Si riportano i dati delle apparecchiature e si verifica la regolare operatività ivi compresa la localizzazione cartografica dei veicoli portavalori.
23 – Hardware di riserva a caldo: previsto solo per la classe funzionale D. Si riportano i dati del sistema utilizzato; la verifica consiste nell’accertare la continuità della gestione/registrazione dei dati previa interruzione dell’Hardware principale.
24 – Gestione servizio teleallarme: si riportano i dati del sistema di gestione. La verifica consiste nell’accertare l’utilizzo di un canale dedicato.
25 – Interconnessione fonica diretta: si riportano i dati del sistema utilizzato. Nel caso si utilizzi la dotazione radioelettrica si effettua la verifica tra quanto indicato in Autorizzazione Generale e quanto installato. Si verifica la connessione con un collegamento diretto.
26 – Postazione Radio Base: prevista in caso di utilizzazione comune. Si riportano le stesse informazioni del punto 4 per ogni singolo componente del raggruppamento o consorzio.
27 – Nr. Linee Telefoniche: prevista in caso di utilizzazione comune. Si riportano le stesse informazioni del punto 10 per ogni singolo componente del raggruppamento o consorzio.
28 – Nr. Postazioni Operatore: prevista in caso di utilizzazione comune. Si riportano le stesse informazioni del punto 15 per ogni singolo componente del raggruppamento o consorzio.
29 – Hardware e Software di gestione: prevista in caso di utilizzazione comune. Si riportano le stesse informazioni del punto 17 per ogni singolo componente del raggruppamento o consorzio.
[Nota bene: se le informazioni da riportare nel campo sono superiori ai caratteri previsti si riporta in nota la parte eccedente citando il punto di riferimento.]
5. APPLICAZIONE E MONITORAGGIO DELLA PROCEDURA
La presente circolare sarà effettiva a decorrere dal 1° gennaio 2016.
Periodicamente, e in ogni caso annualmente a richiesta della Direzione generale per le attività territoriali, gli Ispettorati territoriali forniscono, con un prospetto sintetico, i seguenti dati relativi all’attività svolta:
- verifiche effettuate;
- pareri tecnici favorevoli e pareri tecnici non favorevoli;
- violazioni alla normativa vigente eventualmente riscontrate;
- sanzioni applicate;
- ricorsi presentati;
- eventuali criticità riscontrate nell’attività.
Le informazioni degli Ispettorati possono evidenziare eventuali criticità del sistema normativo o della presente circolare e quindi stimolare le necessarie azioni correttive.
Per favorire lo scambio di informazioni e di documentazione con le Direzioni centrali del Ministero nonché tra gli stessi Ispettorati, quest’ultimi dovranno nominare un proprio referente (ed un sostituto) per l’attività dandone comunicazione alla Direzione generale per le attività territoriali al seguente indirizzo di posta elettronica: xxxxxxxxx@xxxx.xxx.xx.
In considerazione della necessità di portare a regime, in tempi rapidi, la presente circolare si ritiene opportuno che il coordinatore del gruppo di lavoro dei tecnici che ha provveduto alla stesura della procedura operativa assuma il compito di coordinatore dei sopracitati referenti - ai fini della corretta applicazione della stessa e del modello standard di verbale presso tutti gli Ispettorati - nonché di referente per le Associazioni rappresentative di categoria.
Si confida, pertanto, nella consueta collaborazione e nella segnalazione di eventuali criticità, assicurando che la scrivente Direzione è a disposizione per ulteriori chiarimenti e per contribuire sinergicamente alla risoluzione delle problematiche applicative.
IL DIRETTORE GENERALE
Xxxxxx Xxxx
ALLEGATO 1
All’ ISTITUTO P.E.C.:
per conoscenza:
Alla PREFETTURA di
Pratica:
Rif.: P.E.C.:
Oggetto: Istituto di Vigilanza “…” con sede in … (..) Via … .
Accertamento della sussistenza dei requisiti minimi dei sistemi di comunicazione radio e/o telefonica di cui all’allegato E del DM 269/2010, come sostituito dall’allegato 1 del D.M. n. 56/2015.
In riferimento alla richiesta pervenuta dalla Prefettura-UTG di … con nota prot. n. … del…, relativa all’istanza presentata da codesta Società, allo scopo di accertare il possesso dei requisiti di cui all’oggetto si comunica che ai fini dell’avvio della relativa istruttoria è necessario integrare la predetta istanza.
Pertanto, codesta Società dovrà far pervenire a questo Ufficio una dettagliata relazione contenente le modalità operative e le dotazioni tecniche utilizzate per espletare i servizi richiesti, unitamente alla documentazione di seguito indicata.
1. Documentazione inerente alle spese per prestazioni in conto terzi:
• Quietanza in originale del versamento di anticipo spese.
Il versamento, pari a € …. , quale anticipo e salvo conguaglio, dovrà essere effettuato tramite una della modalità di seguito riportate:
Bollettino Postale sul c.c. n.72590334 (Inviare attestazione del versamento); oppure con
Bonifico Bancario su IBAN XX00X0000000000000000000000 (Inviare attestazione del bonifico comprensivo di C.R.O.)
Entrambi intestati alla Tesoreria Provinciale di Viterbo specificando la seguente causale:
Art. 2 comma 1 lettera d) D.M. 15/02/2006 “effettuazione di interventi su richiesta di
operatori di comunicazione elettronica in assenza di violazioni” – Min. Comun. DGPGSR Uff. IV – Viale America 201 – 00000 Xxxx – Riferimento procedimento n. ….
2. Documentazione inerente al sistema di comunicazione radio:
a) Le caratteristiche ed i requisiti delle classi funzionali delle attività che si intendono svolgere, rapportati ai livelli dimensionali e agli ambiti territoriali per i quali la licenza è richiesta ai sensi dell’art. 2, comma 2, del DM 269/10;
b) in caso di attività di trasporto valori, il tipo di tecnologia che si intende usare per il secondo canale bidirezionale (es. con apparati in telefonia mobile GSM, eventualmente dotati del sistema “Push-to-Talk” IPRS IP Radio Service, che assicurano anche la localizzazione GPS del portatore, ecc.);
c) copia aggiornata dell’Autorizzazione generale a poter esercire una rete di comunicazione elettronica, e/o copia della istanza e del progetto presentato al competente Organo centrale di questo Ministero intesa ad ottenere le modifiche dell’Autorizzazione generale per adeguarsi ai dettami del DM 269/10 oppure il primo rilascio della medesima;
d) la tipologia di centrale operativa di cui l’allegato E del DM 269/10;
e) marca e modello della postazione radio base e della postazione radio base di riserva destinati alla centrale operativa;
f) diagramma a colori della copertura radioelettrica dell’area geografica che si intende servire e in cui sarà svolto o è già svolto il servizio di vigilanza;
g) marca e modello del registratore delle radiocomunicazioni e le connesse funzionalità;
h) dichiarazione contenente il numero delle Guardie Xxxxxxx non servite via radio;
i) numero postazioni operatore;
j) copia delle dichiarazioni di conformità, ai sensi della direttiva 1999/05/CE (D.Lgs. n. 269/01), di tutte le apparecchiature radioelettriche;
k) copia del contratto di manutenzione da cui risulti una SLA non superiore a tre ore;
l) comunicazione di avvenuto adeguamento degli impianti di telecomunicazione.
3. Documentazione inerente all’impianto telefonico:
a) marca e modello delle apparecchiature telefoniche e gestione dati, ivi compreso centralino telefonico e registratore delle comunicazioni destinati alla centrale operativa;
b) copia delle dichiarazioni di conformità, ai sensi della direttiva 1999/05/CE (D.Lgs. n. 269/01), di tutte le apparecchiature suddette;
c) copia del contratto di manutenzione da cui risulti una SLA non superiore a tre ore.
La sopraelencata documentazione dovrà pervenire allo Scrivente entro 30 gg. dalla data di ricezione della presente comunicazione, in assenza della quale si procederà all’archiviazione della istanza e alla contestuale informazione alla Prefettura-UTG competente.
Si resta in attesa di riscontro, restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento in merito.
IL DIRETTORE
ALLEGATO 2
DOCUMENTI DA ALLEGARE AL PROGETTO
- Dichiarazione contenente classi funzionali, livello dimensionale ed ambito territoriale dell’Istituto;
- progetto tecnico della centrale operativa e/o del centro comunicazioni, corredato di esaustiva relazione che ne descriva il funzionamento operativo, con riferimento a dislocazione e connessioni tra gli apparati telefonici e radioelettrici; numero delle postazioni radio e di operatore telefonico; numero e tipologia delle linee telefoniche attivate o che si intendono attivare;
- progetto tecnico della copertura radioelettrica, redatto secondo lo schema ministeriale, che comprenda l’area di copertura degli impianti; numero, tipologia, marca e modello degli apparati utilizzati; frequenze e potenze di uscita degli apparati; tipologia, caratteristiche di irradiazione e orientamenti delle antenne da utilizzare;
- consistenza numerica, marca, modello e caratteristiche tecniche degli apparati ausiliari di registrazione delle comunicazioni;
- copia del contratto di manutenzione dei sistemi di comunicazione, o dichiarazione in cui si attesti l’intenzione di attivare un contratto di manutenzione con SLA (Service Level Agreement – tempo di intervento in caso di guasto) non superiori a tre ore, nel contratto devono essere indicate tutte le apparecchiature rientranti nella manutenzione;
- numero delle guardie giurate che non saranno servite via radio;
- dichiarazione che i sistemi di comunicazione, le relative apparecchiature e l’alimentazione siano in uso esclusivo e nella piena disponibilità dell’Istituto;
- in caso di raggruppamenti o consorzi dovrà essere fornita la documentazione relativa con riferimento al numero dei componenti del raggruppamento o consorzio.
COPERTURA RADIOELETTRICA
La copertura del territorio richiesto alla Prefettura è, nel nostro caso, l’area di servizio radio. E’ necessario considerare i seguenti dati:
1) massima lunghezza del raggio dell’area di servizio in Km (All. 16 – D.Lgs. 259/13, riferito al ponte ripetitore); Per consentire l’efficiente riuso delle frequenze sul territorio, l’estensione tipica dell’area di servizio di ciascuna stazione di base (o ripetitrice) deve essere tale che, a meno di particolari condizioni orografiche, la distanza tra due punti qualsiasi del suo bordo non superi 60 km (30 Km di raggio) nelle bande VHF e 30 km (15 Km di raggio) nelle bande UHF (decreto Farioli).
2) Lunghezza massima del collegamento in linea d’aria (Km) ovvero la lunghezza dell’area indicante la superficie di territorio nella quale si intende avere copertura radioelettrica (in relazione alle stazioni mobili e/o portatili) espressa in Km (All. 15 – D.Lgs. 259/13).
Le informazioni di cui sopra dovranno poi essere elaborate in relazione alle antenne dei ponti ripetitori; si indicano i seguenti casi:
a) n. 1 ponte con antenna omnidirezionale: la lunghezza (raggio) di cui al punto 1 sarà sempre la metà di quella al punto 2 (max 60 Km VHF – max 30 Km UHF)
b) n. 2 ponti con antenna omnidirezionale:
Nel caso di rete isofrequenziale la lunghezza 1)
sarà il raggio equivalente dell’insieme unione delle aree. Nel caso di rete a frequenze diverse la lunghezza 1)
avrà due valori riferiti ciascuno al proprio raggio, mentre
la lunghezza 2) sarà la distanza fra i punti più lontani dei cerchi
c) n. 1 ponte con antenna direttiva:
supponiamo che il fascio abbia un’apertura di 90°:
in questo caso la distanza 1) e 2) sono rappresentate dalle due linee tratteggiate e saranno entrambe entro i limiti previsti per un ponte ripetitore
(max 30 Km VHF – max 15 Km UHF)
d) n. 2 ponti con antenne direttive:
supponiamo che il fascio abbia un’apertura di 90°:
considerando una rete isofrequenziale la distanza 1) è il raggio equivalente dell’insieme unione dei due spicchi di cerchio mentre con frequenze diverse la lunghezza 1) avrà due valori riferiti ciascuno al
proprio raggio (max 30 Km VHF – max 15 Km UHF) la distanza 2) è rappresentata dai due punti più lontani della figura geometrica derivata.
Per coprire in maniera puntuale il territorio, sarà necessario posizionare correttamente i ponti ripetitori, utilizzando antenne direttive e omnidirezionali fino ad avere, nell’ambito della distanza di cui al punto 2), la copertura completa, fermo restando la distanza di cui al punto 1) per ogni ponte.
Nota Tecnica del
N. protocollo assegnato alla pratica DGSCERP:
Richiesta dell’Istituto di vigilanza privata avente come oggetto
Dotazione radio progettuale:
Tipo di collegamento e dotazione:
(ESEMPIO: Collegamento simplex con 2 stazioni base (principale e riserva); 2 mobili; 6 portatili. Richiesta di remotizzazione della base alla centrale operativa di …. )
Ubicazione Base:
(ESEMPIO: presso ……… - longitudine :…….. E; latitudine N)
Lunghezza massima collegamento Km
Cartografia con indicazione dei punti di trasmissione e le aree di copertura
ESEMPIO:
Copertura dei comuni di Aosta – X. Xxxxxxx – Xxxxxxxxx.
Il comune di Donnaz inserito nella richiesta prefettizia è gestito dalla rete dell’istituto già in essere ed in particolare dal
X.X. xx Xxxxxxx (TO).
Schema a blocchi del radiocollegamento:
Stazione Base
Mezzi Mobili
Stazione Base di Riserva
Portatili
Richiesta remotizzazione delle stazioni base presso la centrale operativa di ….
Il Funzionario Tecnico