ACCORDI SOTTOSCRITTI
ACCORDI SOTTOSCRITTI
Fondo di Solidarietà e Esuberi Gruppo DB
Venerdì 30 aprile dopo una lunga serie di incontri sono stati sottoscritti tre accordi tra le XX.XX e Deutsche Bank per la gestione dei 217 esuberi dichiarati. Gli accordi tutelano anche coloro che rimangono in azienda in quanto Deutsche Bank Italia si impegna a non realizzare, fino al 31.12.2016, progetti che prevedono ristrutturazioni e/o riorganizzazioni, né outsourcing di attività attualmente svolte nell’ambito del Gruppo DB Spa – anche ad imprese facenti parte del gruppo bancario con sede all’estero – né ulteriori trasferimenti di attività presso la Branch, tali da comportare ricadute sui livelli occupazionali.
Ricordiamo a tutti i dipendenti nati entro la data del 31.12.1959 che sono tenuti a fare richiesta di certificazione ECOCERT da esibirsi all’azienda solo qualora non si dovesse raggiungere il numero di 217 uscite volontarie dal gruppo.
Garante della Privacy
Lunedì 26 maggio FABI-FIBA-FISAC-UILCA hanno firmato l’accordo sull’applicazione del provvedimento del garante della Privacy 92/2011. Il Garante ha disposto che tutte le operazioni di accesso ai dati economici e finanziari dei clienti privati, sia per movimentazione che per pura consultazione debbano essere tracciate e che sia anche sempre identificabile l’operatore che esegue l’accesso. A seguito di questa normativa è stato dunque firmato un accordo nazionale tra XX.XX e ABI sul tema della tutela dei dati sensibili. In tale accordo è stato disposto che le XX.XX firmassero a loro volta accordi a livello aziendale alla luce delle
delicate previsioni dell’Art. 4 dello statuto dei lavoratori (divieto di controllo a distanza dell’attività lavorativa – vedi sotto).
UN PO’ DI CONSAPEVOLEZZA
Quanti di noi conoscono lo Statuto dei Lavoratori? Da questo numero pubblicheremo di volta in volta alcuni articoli di legge con lo scopo di farvi riflettere.
Art 1: libertà di opinione. I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge.
Art. 4: impianti audiovisivi. È vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori. Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali impianti.
CONTRATTO NAZIONALE BANCARI
Mercoledì 28 maggio 2014 inizia a Roma la trattativa per il rinnovo del CCNL tra XX.XX e ABI. Se l’ABI dichiarasse la piattaforma sindacale irricevibile si andrebbe allo sciopero. Una cosa è certa: le posizioni
di Abi e dei sindacati sono lontanissime. Negli ultimi mesi l’associazione delle banche ha ripetuto che “non ci sono soldi per rinnovare il contratto”. Come noto la disdetta del contratto da parte dell’Abi ha già provocato uno sciopero lo scorso 31/10. Ora le parti si sono date tempo fino a settembre 2014 per trovare un accordo. Il sindacato è aperto sulla possibilità di riconvertire gli sportellisti verso nuovi lavori come la consulenza, per esempio. Resta il nodo del recupero di alcune voci congelate del TFR. E poi c’è la richiesta di 170 euro di aumento medio, cifra che compensa la sola inflazione. Le sofferenze per crediti deteriorati ammontano a 156 miliardi di euro quando il costo annuo dei dipendenti è pari a 30 miliardi. In realtà il sindacato punta anche sul fatto che Xxx è alla vigilia di un’assemblea che si terrà a luglio. Il presidente del comitato per gli affari sindacali, Xxxxxxxxx Xxxxxxx, è in uscita da Intesa Sanpaolo. E senza una posizione in un istituto di credito non potrà mantenere il suo ruolo di capo delegazione. Xxxxxxx Xxxx Segretario Generale Xxxxx ha dichiarato in proposito: “Questa dirigenza del mondo bancario è sempre meno credibile. Troppi scandali, troppi aumenti di stipendio. Non credo siano nella posizione di chiedere altri sacrifici”.
DICHIARAZIONE DI XXXXX XXX XXXXXXX, RESPONSABILE COORDINAMENTO PARI OPPORTUNITÀ UIL
“Il cambiamento come strategia di crescita”. È
questo il tema della IV assemblea nazionale della donne della UIL, organizzata dal Coordinamento
nazionale Pari Opportunità e Politiche di Genere, che si è svolta il 25 marzo a Roma.
Rappresentanti del mondo politico, sindacale e imprenditoriale hanno affrontato in una tavola rotonda il tema di genere quale contributo necessario per la ripresa dell'economia.
“Il Coordinamento – ha detto Xxxxx Xxx Xxxxxxx nella sua relazione introduttiva - rivendica parità di diritti e di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro e un ruolo primario delle donne nella vita democratica del Paese. Buona occupazione, giusta retribuzione, equa rappresentanza e maggiore ruolo a livello di leadership nei luoghi di lavoro. Sono queste alcune delle nostre richieste per provare a rilanciare l'economia e la crescita del Paese, attraverso politiche attive di incentivazione e di sostegno all'occupazione femminile.
La maggiore partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e nella vita economica del Paese rivestirebbe un ruolo strategico per favorire lo sviluppo dell'intera società, agirebbe da volano per la creazione di nuovi posti di lavoro, aiuterebbe la ripresa della natalità e garantirebbe maggiore benessere. Le donne – ha concluso Xxxxx Xxx Xxxxxxx
- devono essere considerate un fattore importante e strategico di cambiamento perché più donne al lavoro vuol dire più nascite, più consumi e più investimenti nei servizi”.
L'Europa ha avuto un fondamentale ruolo di traino nelle politiche per le donne. Che hanno avuto una battuta d'arresto con la crisi, in un cortocircuito tra politiche europee e politiche nazionali.
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