COMUNE DI OLGINATE
COMUNE DI OLGINATE
Provincia di Lecco
CAPITOLATO TECNICO-PRESTAZIONALE PER L’AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA E SERVIZI CORRELATI PER L’ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CON POSSIBILITA’ DI RINNOVO PER L’ANNO SCOLASTICO 2018/2019.
CIG
TITOLO I INDICAZIONI GENERALI
ART. 1 OGGETTO DELLA CONCESSIONE
L’Appalto ha per oggetto l’affidamento in concessione del servizio di ristorazione scolastica e servizi correlati ad impresa specializzata nel settore, con gestione informatizzata della rilevazione delle presenze ai fini della prenotazione dei pasti, degli incassi delle tariffe approvate dall’Amministrazione Comunale (di seguito indicata A.C.) con sistema pre-pagato e assunzione delle morosità.
Tutte le spese, nessuna esclusa, relative alla gestione del servizio sono a carico della Ditta Concessionaria. I servizi dovranno essere svolti con le caratteristiche e modalità di seguito specificate:
1) Per i plessi della Scuola Primaria X. Xxxxxx e della Scuola secondaria di Xxxxx Xxxxx X. Xxxxxxxx:
la fornitura, a consegne ripartite, di pasti a legame freddo-caldo, confezionati in pluriporzioni presso impianti della concessionaria, trasportati in contenitori termici ai terminali di consumo inclusa la preparazione dei tavoli, la distribuzione dei pasti agli utenti, la pulizia dei tavoli, il lavaggio delle stoviglie, la pulizia, sanificazione e il riassetto dei locali di cucina e refezione, incluso la pulizia dei vetri, riordino e pulizia e sanificazione delle attrezzature usate per il servizio, e di quelle eventualmente concesse in uso, raccolta e smaltimento dei rifiuti.
2) Plesso Asilo Nido:
la fornitura, a consegne ripartite, di pasti a legame freddo-caldo, confezionati in pluriporzioni presso impianti della concessionaria, trasportati in contenitori termici al terminale di consumo. Tutte le operazioni successive (porzionatura, somministrazione, preparazione tavoli ecc.) sono a carico della Ditta appaltatrice del servizio di gestione dell’asilo nido.
3) Plesso Scuola dell’Infanzia X. Xxxxxxx:
il servizio richiesto comprende tutte le operazioni elencate al punto 1) prevedendo però che la preparazione dei pasti avvenga nel centro cottura comunale presente presso il suddetto plesso, con impiego di personale proprio della concessionaria.
Nello specifico la Ditta concessionaria, per l’espletamento del servizio richiesto e per il solo periodo scolastico, disporrà del centro cottura, completamente allestito, sito all’interno della stessa scuola.
Costituiscono, altresì, oggetto d’appalto la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature eventualmente concesse in uso. E’ altresì a carico della ditta fornitrice ogni altro adempimento e fornitura connesso con il servizio mensa, ivi compreso l’utilizzo degli utensili e degli arredi già in dotazione nel centro cottura e nei refettori, che dovranno essere sostituiti o integrati con oneri a carico della concessionaria qualora se ne ravvisasse la necessità durante l’esecuzione dell’appalto. Restano a carico del Comune soltanto la messa a disposizione dei locali citati, dell’energia elettrica, del riscaldamento, dell’acqua e del gas metano.
Oltre a quanto specificatamente indicato nel presente capitolato devono intendersi richiamate in toto le vigenti LINEE GUIDA PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA SCOLASTICA emanate dalla Regione Lombardia con Decreto Direzione Generale Sanità del 01.08.2002, n. 14833 nonché le LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALE PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA approvate dalla Conferenza Unificata Stato Regioni con provvedimento del 29 Aprile 2010.
ART. 2) AFFIDAMENTO DI SERVIZI COMPLEMENTARI
Costituiscono oggetto della concessione anche i seguenti servizi complementari:
- servizio pasti a domicilio per anziani
- servizio ristorazione per centri ricreativi estivi
- fornitura pasti per dipendenti comunali.
Tali servizi verranno attivati solo su esplicita richiesta dell’Amministrazione Comunale e realizzati secondo le specifiche tecniche di cui al successivo art. 3.
ART. 2 DURATA DELLA CONCESSIONE
La concessione avrà durata di un anno scolastico decorrente dal 01.09.2017 al 31.08.2018. A tale data la concessione scadrà di pieno diritto senza bisogno di disdetta, preavviso, diffida o costituzione in mora.
É prevista la possibilità di rinnovo (espresso) del presente contratto, per un ulteriore anno scolastico, dal 01.09.2018 al 31.08.2019.
L’amministrazione Comunale si riserva altresì la facoltà, ai sensi di legge, di prorogare il contratto oltre la scadenza alle vigenti condizioni, nelle more dello svolgimento delle procedure di scelta del nuovo aggiudicatario ovvero per motivi non preventivabili o non riconducibili alla volontà dell’Amministrazione Comunale ai sensi dell’art. 106 comma 11 del D.Lgs. 50/2016.
Alla scadenza del contratto, la Ditta Concessionaria si impegna a riconsegnare i locali con gli impianti e le attrezzature al Comune di Olginate. Le attrezzature, la stoviglieria e quant’altro acquistato dalla Ditta Concessionaria per l’espletamento del servizio resteranno di proprietà comunale. Il gestore si obbliga a non apportare modificazioni, innovazioni, trasformazioni ai locali sia del centro cottura che dei refettori senza previa autorizzazione dell’Amministrazione Comunale.
La ditta concessionaria dovrà essere in grado di attivare i servizi di refezione scolastica previsti dal presente Capitolato d’appalto entro l’inizio dell’anno scolastico ovvero dal 01.09.2017, anche nelle more della stipula del contratto di concessione del servizio.
ART. 3 SEDI REFEZIONE – FREQUENZA - NUMERO PASTI PRESUNTI - UTENTI
La Ditta Concessionaria dovrà provvedere con proprio personale a tutte le operazioni di preparazione, distribuzione, trasporto, scodellamento dei pasti nonché al riordino e pulizia dei refettori e del centro cottura (per il servizio di asilo nido si ribadiscono solo le attività di preparazione, distribuzione e trasporto).
Il Comune non garantisce un numero minimo di pasti giornalieri.
Si riporta nella tabella sottostante il n. di pasti effettivamente erogati in regime di concessione negli ultimi anni scolastici, suddivisi per ordine di scuola:
SEDE REFEZIONE | FREQUENZA | Pasti erogati a.s. 2013/2014 | Pasti erogati a.s. 2014/2015 | Pasti erogati a.s. 2015/2016 |
Scuola primaria X. Xxxxxx | 5 giorni a settimana | 33.976 | 36.110 | 31.463 |
Scuola secondaria 1°grado | 2 giorni a settimana | 7.553 | 5.943 | |
Asilo nido | 5 giorni a settimana | 3.629 | 3.559 | 3.844 |
Scuola dell’Infanzia X. Xxxxxxx | 5 giorni a settimana | 21.911 | 22.604 | 19.285 |
In ragione dei dati sopra esposti, si ritiene che in via presuntiva e senza alcun obbligo per l’A.C. il numero medio complessivo di pasti da erogare per anno scolastico possa essere pari a 63.292 pasti annui.
Il quantitativo dei pasti sopra riportato ha valore "presunto" e non impegna pertanto l’Ente: tale valore è suscettibile di variazioni in rialzo o in ribasso, relativamente al numero effettivo degli utenti iscritti al servizio, nonché in relazione al calendario scolastico, alla frequenza effettiva o per qualsiasi altra causa.
La Ditta Concessionaria sarà pertanto tenuta ad adeguare la consistenza globale delle somministrazioni in relazione a quanto sopraindicato. Nessuna pretesa potrà essere mossa all’Amministrazione comunale per le eventuali variazioni quantitative, che pertanto non daranno luogo a modifiche del prezzo pattuito.
Qualora venisse meno la domanda di pasti da parte degli utenti, il servizio cesserà di fatto e la Ditta Concessionaria non potrà pretendere, anche in tale evenienza, alcun compenso o indennizzo.
I pasti dovranno essere preparati dalla Concessionaria secondo le modalità descritte all’art. 1) del presente bando di gara e successivamente trasportati nelle mense decentrate con l’utilizzo di mezzi e contenitori termici, a carico della Ditta, conformi alla normativa vigente e somministrati con le seguenti modalità:
A) Scuola dell’Infanzia “X. Xxxxxxx” di Via Campagnola
- cucina e somministrazione in loco, con servizio ai tavoli e taglio della carne (per gli alunni) prima della somministrazione
B) Scuola Primaria “X. Xxxxxx” di Via Campagnola
- trasporto dei pasti a cura della Ditta Concessionaria, con l’utilizzo di contenitori termici dalla stessa forniti, e somministrazione con servizio ai tavoli
C) Scuola Secondaria di I grado “X. Xxxxxxxx” di Via Redaelli, 16/A
- trasporto dei pasti a cura della Ditta Concessionaria, con l’utilizzo di contenitori termici dalla stessa forniti, e somministrazione con servizio ai tavoli
D) Asilo nido Comunale di Via Redaelli, 16/E
- trasporto dei pasti a cura della Ditta Concessionaria, con l’utilizzo di contenitori termici dalla stessa forniti
I servizi di cui sopra dovranno essere assicurati dalla Ditta Concessionaria con proprio personale in possesso delle necessarie qualifiche, garantendo pertanto un numero di addetti adeguato per un servizio di distribuzione efficiente e in osservanza alle norme igienico-sanitarie vigenti. E’ lasciata alla Ditta l’individuazione dei percorsi per i trasporti dal centro di cottura ai plessi scolastici dislocati.
Ad ogni inizio di anno scolastico il Comune comunicherà gli orari di refezione per fasce d'utenza e il calendario scolastico ufficiale. Sarà cura, inoltre, del Comune comunicare in tempo utile eventuali variazioni del calendario per specifiche iniziative didattiche locali o altre circostanza (gite scolastiche, scadenze elettorali, scioperi, ecc.) comunicate dalla Direzione dell’Istituto Comprensivo.
Le operazioni di preparazione e somministrazione dovranno essere comprensive delle operazioni di sanificazione e di riordino.
L’Amministrazione Comunale potrà richiedere alla Ditta Concessionaria lo svolgimento di servizi per feste o altre iniziative o la fornitura di pasti per particolari occasioni.
Art. 3.1 Specifiche per il servizio asilo nido
Il servizio di preparazione pasti per l’Asilo Nido deve avere luogo nei mesi e nei giorni di effettivo funzionamento, dal lunedì al venerdì, secondo il calendario specifico adottato dall’Asilo Nido, fatte salve eventuali interruzioni dovute a giorni di vacanza, scioperi ed assemblee sindacali del personale educativo dell’Asilo Nido o altre cause.
Il servizio di ristorazione destinato ai bambini dell’Asilo Nido presenta alcune particolarità, rispetto al servizio rivolto ad altre categorie di utenti, delle quali la ditta appaltatrice deve tenere opportuna considerazione.
La composizione del pasto destinato ai bambini dell’Xxxxx Xxxx deve prevedere la seguente composizione:
- spuntino mattutino a base di frutta fresca e pane
- primo piatto, secondo piatto (o, in sostituzione, piatto unico), contorno, pane
- merenda pomeridiana
- acqua minerale (da lasciare a disposizione per l’intera giornata, anche al di fuori dell’orario del pasto).
Il menù destinato agli utenti dell’asilo nido deve essere elaborato dalla ditta appaltatrice e approvato dal competente servizio dell’ATS.
La presentazione dei piatti deve essere adeguata all’età dei bambini: le singole sezioni che costituiscono l’asilo nido (lattanti e divezzi) possono pertanto richiedere differenti tipologie di derrate e differenti modalità di manipolazione delle preparazioni (es. pastina micron e pastina di formato più grande; secondi piatti frullati, tritati e sminuzzati; frutta frullata e in piccoli pezzi ecc.).
Devono inoltre essere assicurate, in particolar modo per i bambini inseriti nella sezione lattanti, le esigenze individuali connesse al grado di svezzamento stabilito dalle famiglie.
L’elaborazione delle tabelle dietetiche individuali per gli utenti dell’asilo nido che necessitino di diete speciali è affidata alla ditta appaltatrice, secondo le modalità di cui al successivo art. 25. La somministrazione delle diete speciali è competenza del personale educativo dell’asilo nido.
Art. 3.2 Specifiche per i centri ricreativi estivi
I centri estivi comunali funzionano abitualmente nel mese di luglio per 4 settimane, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.
La fornitura di pasti per i bambini iscritti ai centri estivi segue, per modalità di erogazione e tipologia di prestazioni richieste, tutto quanto specificato nel presente capitolato relativamente al servizio di ristorazione per la scuola primaria, ivi comprese le gite fuori sede.
Art. 3.3 Specifiche per la fornitura di pasti per dipendenti comunali
La fornitura di pasti a favore dei dipendenti comunali, all’uopo autorizzati dall’Amministrazione Comunale, dovrà prevedere la consegna presso la sede del municipio di pasti a legame freddo-caldo, confezionati in monoporzione presso impianti della concessionaria e trasportati in adeguati contenitori termici.
Il menù deve prevedere una rotazione su quattro settimane, essere differenziato per il periodo autunnale/invernale e per quello primaverile/estivo, ed essere così composto:
- primo piatto
- secondo piatto (o in sostituzione, piatto unico)
- contorno
- pane
- frutta di stagione o dessert
- acqua minerale in bottigliette da 0,5 lt.
Dovranno essere, altresì, forniti il materiale a perdere quali tovagliette, tovaglioli e stoviglie monouso (in materiale eco-compatibile) nonché una adeguata fornitura di condimenti quali olio, aceto, sale e formaggio grattuggiato.
Il servizio si intende sospeso durante il periodo di entrata in vigore dell’orario “estivo” (tendenzialmente, il mese di agosto).
Art. 3.4 Specifiche per il pasto a domicilio per anziani
Su esplicita richiesta dell’Amministrazione Comunale, la ditta appaltatrice deve provvedere quotidianamente alla preparazione e al trasporto domiciliare di pasti individuali (attualmente pari a 5 unità) ad utenti anziani o adulti in situazione di fragilità sociale.
Questo servizio deve essere erogato ininterrottamente per l’intero anno, dal lunedì al sabato, con l’esclusione dei soli giorni festivi.
Il numero effettivo dei pasti quotidiani da preparare dipende dalle richieste di attivazione del servizio, definite dagli operatori del Settore Politiche Sociali e per tempo comunicate alla ditta appaltatrice: quotidianamente, entro le ore 9.30, gli utenti possono comunicare eventuali variazioni (sospensioni o diete in bianco).
Il menù destinato a questa categoria di utenti deve essere predisposto sulla base delle indicazioni, generali e specifiche, di cui al successivo art. 24 secondo il seguente schema alimentare:
· primo piatto (con possibilità di scelta tra piatto asciutto e piatto in brodo)
· secondo piatto
· contorno (con possibilità di scelta tra verdure crude e verdure cotte)
· pane
· frutta o dessert
· acqua oligominerale in bottigliette da 0,50 lt.
Devono essere garantite le diete individuali dovute a necessità particolari degli utenti (es. patologie sanitarie difficoltà di masticazione, decadimento cognitivo).
La consegna dei pasti, preparati in idonei locali della concessionaria, deve essere effettuata al domicilio dell’utente indicativamente tra le ore 11.00 e le 12.30; i pasti devono essere trasportati con contenitori e automezzi idonei ai sensi della normativa vigente e conformi alle disposizioni di cui al successivo art. 28 e in numero sufficiente per garantire un servizio puntuale ed efficiente.
La ditta appaltatrice deve porre in atto qualsiasi accorgimento operativo necessario al fine di consentire la massima salvaguardia degli aspetti sensoriali del pasto (soprattutto in merito alle tempistiche di preparazione e confezionamento, nonché alle modalità di trasporto).
Tutti i contenitori utilizzati per questi utenti devono, al rientro della consegna, essere lavati e sanificati a cura della ditta appaltatrice, nonché tempestivamente sostituiti se usurati.
ART. 4 VALORE DEL CONTRATTO
Il servizio oggetto di gara verrà assegnato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata come descritto nell’apposito disciplinare di gara.
I costi unitari a pasto stabiliti a base di gara, relativamente ai servizi di cui agli articoli 1) e 2), sono i seguenti:
• servizio di ristorazione scolastica € 4,80 Iva esclusa
• servizio pasti a domicilio per persone bisognose € 6,80 Iva esclusa
• servizio ristorazione per centri ricreativi estivi € 4,80 Iva esclusa
• fornitura pasti per dipendenti comunali € 4,80 iva esclusa
Per ogni prezzo posto a base di gara, si stimano in € 0,016 gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per un totale di € 2.137,44.
Il valore stimato dell’appalto, calcolato in ragione del numero dei pasti presunti annui moltiplicato per i corrispettivi unitari sopra indicati, ammonta ad € 323.481,60 oltre ad IVA di legge, come dettagliato nella tabella seguente:
importo a base di gara | pasti annui presunti | tot. iva esclusa | |
ristorazione scolastica | 4,8 | 63292 | 303801,6 |
pasti a domicilio | 6,8 | 1440 | 9792 |
CRES | 4,8 | 1400 | 6720 |
pasti dipendenti | 4,8 | 660 | 3168 |
323481,6 |
L’importo massimo stimato del contratto, comprensivo di rinnovo, è di € 646.963,20 oltre Iva di legge.
ART. 5 CESSIONE DEL CONTRATTO E SUB APPALTO
A pena di nullità del contratto, è esclusa ogni forma di subappalto o cessione del contratto.
ART. 6 GESTIONE ISCRIZIONI E PRENOTAZIONE PASTI
1) La Ditta Concessionaria, come indicato all’art. 1) del presente Capitolato, dovrà provvedere mediante gestione informatizzata al rilevamento delle presenze e prenotazioni dei pasti giornalieri ed agli incassi delle tariffe stabilite dall’Amministrazione Comunale.
Il numero effettivo dei pasti da erogare verrà acquisito dalla Ditta Concessionaria entro le ore 9,30.
Il pasto prenotato può essere disdetto entro le ore 10.30, così come entro le ore 10.30 possono essere richieste ulteriori variazioni. Il numero dei pasti disdetti, con le modalità di cui sopra, non deve essere conteggiato nel totale dei pasti somministrati e non dovrà pertanto essere addebitato.
Spetta alla concessionaria la realizzazione di una adeguata campagna informativa circa le modalità di pagamento del servizio, con ogni mezzo e scopo atto a diffondere la comunicazione presso tutti i cittadini, secondo le modalità stabilite in accordo con l’Amministrazione Comunale.
2) Restano a carico dell’Amministrazione Comunale le seguenti procedure:
- Raccolta e gestione dei dati anagrafici relativi alle iscrizione e all’utenza del servizio
- Determinazione, per ogni anno scolastico, delle tariffe annuali del servizio ristorazione a carico degli utenti
- Calcolo fascia ISEE di appartenenza dell’utente richiedente la riduzione, con definizione costo del buono pasto ed eventuali agevolazioni
- Comunicazione all’impresa della tariffa su base ISEE di appartenenza o di altre agevolazioni previste per gli utenti che ne facciano richiesta
- Comunicazione elenco insegnanti o altro personale aventi diritto al pasto gratuito.
ART. 7 REMUNERAZIONE DELLA CONCESSIONE
La controprestazione a favore della concessionaria consiste nel diritto di riscuotere direttamente le tariffe della ristorazione scolastica e dei servizi correlati, secondo le modalità indicate nel capitolato.
In tutti i casi in cui gli importi delle tariffe, così come determinate dall’Amministrazione Comunale, siano inferiori al prezzo unitario a pasto offerto in sede di gara, l’Amministrazione Comunale si obbliga a corrispondere la differenza fra il costo dei pasti erogati e gli introiti da effettuarsi direttamente dalla Concessionaria.
L’A.C. si obbliga a corrispondere alla concessionaria un prezzo, nella misura di quello unitario offerto in sede di gara e specificato nel contratto sottoscritto dalla ditta, per:
- i pasti degli insegnanti e del personale ATA, aventi diritto al pasto gratuito, e/o di altri soggetti autorizzati dall’A.C. comunicati alla concessionaria ai sensi del precedente articolo.
- i pasti consumati dagli utenti, riconosciuti come “onere sociale” dal Comune, per i quali la concessionaria dimostri di aver correttamente ed effettivamente erogato e fatturato il pasto.
Nel prezzo unitario di un pasto si intendono remunerati dal Comune alla Ditta tutti i servizi, compresi:
• i generi alimentari;
• le prestazioni del personale;
• il materiale di disinfezione e pulizia;
• il costo per l'acquisto delle stoviglie occorrenti quali, a titolo esemplificativo: piatti, bicchieri e posate in materiale riutilizzabile, oltre a tovagliette e tovaglioli di carta e al costo relativo al reintegro delle stoviglie che si dovesse rendere necessario nel corso dell’appalto rispetto all’attuale dotazione;
• gli oneri per la manutenzione e la conduzione di tutti i locali, impianti, attrezzature e arredi così come meglio specificati al successivo art. 10;
• le spese ed ogni altro onere espresso e non dal presente capitolato, inerente e conseguente ai servizi di cui trattasi.
Sono escluse le spese per l'energia elettrica, il riscaldamento dei locali e per la fornitura di acqua in quanto sostenute direttamente dall'Amministrazione Comunale.
Nulla potrà essere richiesto al Comune per eventuali discrepanze tra i pasti erogati all’utente e i buoni eventualmente non pagati dall’utenza, pertanto i pasti non riscossi non potranno essere addebitati al Comune.
La fatturazione a carico dell’A.C. avverrà con cadenza mensile. In caso di eventuale controversia giudiziaria che accerti l’esistenza di irregolarità e vizi imputabili alla concessionaria, l’A.C. avrà diritto di ripetere ed ottenere da quest’ultimo tutte le somme eventualmente già corrisposte.
L’A.C, verificata la correttezza della fatturazione, provvederà ad effettuare i pagamenti entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento della fattura per la quale farà fede la data di arrivo al protocollo dell’A.C.
ART. 8 GESTIONE INSOLUTI - SOLLECITI
Con l’atto di concessione del servizio, l’A.C. trasferisce alla Concessionaria le prerogative proprie della pubblica amministrazione in materia di riscossione coattiva delle somme dovute dagli utenti morosi.
A tale fine spetta alla Concessionaria la rilevazione nominativa degli utenti morosi (dopo 5 pasti non pagati) e la relativa escussione per via ingiuntiva, per il recupero delle somme dovutegli, senza pregiudizio alcuno per l'amministrazione concedente.
La Concessionaria è tenuta ad effettuare almeno n. 2 (due) solleciti scritti, per raccomandata A/R all’utente insolvente o con ogni altro mezzo che la stessa ritenga utile allo scopo. Decorso inutilmente il tempo relativo ai solleciti, la Concessionaria trasmetterà tutta la documentazione all’A.C. che valuterà a proprio insindacabile giudizio l’eventuale riconoscimento di situazioni sociali, delle quali si farà carico economicamente. Le insolvenze che l’A.C. non riconoscerà come onere sociale proprio saranno riscosse coattivamente dalla Concessionaria.
La concessionaria dovrà comunque trasmettere all’Amministrazione Comunale un elenco di tutti gli utenti morosi per l’adozione di eventuali provvedimenti di sospensione dal servizio secondo le procedure definite dal regolamento per la fruizione dei servizi scolastici.
Per l’Amministrazione comunale dovrà essere possibile, in qualsiasi momento, prendere visione di tutta la documentazione, anche cartacea predisposta al riguardo.
ART. 9 - LOCALI E IMPIANTI
Art. 9.1 Scuola primaria “X. Xxxxxx” e Scuola secondaria di primo grado “X. Xxxxxxxx”
Per l’esecuzione dei servizi meglio elencati all’art. 1), punto 1, (ristorazione della Scuola primaria e Secondaria di I grado) l'A.C. mette a disposizione della ditta appaltatrice i locali adibiti alla porzionatura e alla somministrazione nonché i refettori siti nelle stesse scuole, con impianti, attrezzature, utensili e arredi.
Art. 9.2 Asilo nido
Per l’esecuzione dei servizi meglio elencati all’art. 1), punto 2, (ristorazione Asilo nido) saranno in carico alla concessionaria tutti gli impianti, i locali, le attrezzature e gli utensili utili all’espletamento del presente appalto, ivi inclusa la pulizia e sanificazione delle attrezzature e utensili adibite al trasporto dei pasti.
Art. 9.3 Scuola dell’infanzia “X. Xxxxxxx”
Per l’esecuzione dei servizi meglio elencati all’art. 1), punto 3 (ristorazione della Scuola dell’Infanzia) l'Amministrazione comunale mette a disposizione della ditta appaltatrice il centro cottura, i locali adibiti a refettorio e locali annessi, siti nella stessa scuola con gli impianti, le attrezzature, gli utensili e gli arredi in dotazione al medesimo.
E’ fatto obbligo alle ditte interessate a concorrere alla presente procedura di prendere visione di quanto sopra riportato con sopraluogo da effettuarsi alla presenza di personale dell’Ente, secondo la modalità e la tempistica precisata nel disciplinare di gara.
ART. 10 ONERI DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DI TUTTI I LOCALI, IMPIANTI, ATTREZZATURE E ARREDI CONCESSI IN USO.
Art. 10.1 I locali, gli impianti e le attrezzature concesse in uso dovranno essere utilizzati con la diligenza del buon padre di famiglia e il concessionario sarà quindi obbligato a restituirli, al termine della concessione, nello stato in cui li ha ricevuti, salvo il normale deperimento per l’uso.
Sono a carico della ditta appaltatrice:
• la conservazione e la manutenzione ordinaria dei locali, degli arredi, degli impianti e delle attrezzature;
• la manutenzione ordinaria e straordinaria delle eventuali attrezzature e beni mobili ricevuti in consegna, nonché la sostituzione di quanto eventualmente deteriorato, ivi compresi utensili e apparecchiature da cucina (frigoriferi, forni, lavastoviglie, ecc.) che integreranno, comunque, la consistenza originaria e rimarranno di proprietà dell’Amministrazione Comunale;
• la predisposizione del piano di sicurezza e di coordinamento di cui al D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche o integrazioni.
La ditta dovrà fornire tutti gli utensili necessari al servizio, nonché ogni altro adempimento, fornitura o quant’altro dir si voglia, ritenuti indispensabili per il servizio.
Eventuali danni dovuti a incuria o negligenza della ditta appaltatrice o del personale dalla stessa dipendente o da altri con la medesima aventi causa, saranno addebitati, previa constatazione e valutazione fra le parti. Sono a carico dell’A.C. le manutenzioni inerenti le parti murarie, gli impianti elettrici, idraulici esistenti nonché gli oneri per i consumi di energia elettrica, acqua e gas metano.
Art. 10.2 La Ditta Concessionaria é tenuta a fornire, quando necessario, stoviglie e vasellame, bicchieri, caraffe (se necessarie) e posate in acciaio inox, nonché pentolame ed altre attrezzature, nonché ad integrare laddove necessario la dotazione iniziale necessaria a garantire l’avvio del servizio.
La Ditta Concessionaria é tenuta a fornire materiale monouso a perdere quali tovagliette e tovaglioli di carta. E’ consentito l’utilizzo di stoviglie e bicchieri monouso in materiale eco-compatibile solo in caso di rottura della lavastoviglie o di eventi occasionali, non prevedibili e adeguatamente motivati.
Sarà a carico della Ditta Concessionaria fornire anche tutto l’occorrente per la distribuzione dei pasti (vassoi, pinze, mestoli, palette, qualunque altra suppellettile indispensabile all’espletamento del servizio). In particolare si richiede che mestoli, cucchiai e tutta l’attrezzatura utilizzata per la somministrazione dei pasti sia adeguatamente calibrata e standardizzata, cosi da garantire un’omogenea quantità delle singole porzioni.
Art. 10.3 Alla scadenza del contratto la ditta si impegna a riconsegnare al Comune i locali e le attrezzature che dovranno essere resi in perfetto stato di funzionamento, manutenzione e pulizia.
Alla riconsegna dei beni di proprietà comunale deve essere redatto, in contraddittorio tra le parti, specifico inventario, da firmarsi da parte del responsabile dell’ufficio istruzione e da rappresentante della ditta debitamente autorizzato.
Qualora si ravvisassero danni arrecati a strutture, impianti, attrezzature, dovuti ad imperizia, incuria o mancata manutenzione, questi verranno stimati ed addebitati alla ditta con le modalità di cui al presente capitolato. Nulla è dovuto dalla ditta per il normale logorio d’uso.
TITOLO II
ONERI INERENTI IL CONTRATTO
ART. 11 ASSICURAZIONI
La concessionaria si assume ogni responsabilità sia civile che penale previste dalla legge nell’espletamento delle attività richieste dal presente capitolato.
La concessionaria, a copertura dei rischi del servizio, deve stipulare apposita polizza assicurativa RCT con una primaria Compagnia di assicurazione, nella quale venga esplicitamente indicato che l’A.C. debba essere considerato “terzo” a tutti gli effetti di legge.
Il predetto contratto assicurativo dovrà prevedere la copertura dei rischi da intossicazione alimentare e/o avvelenamenti subìti dai fruitori del servizio di ristorazione, nonché per i danni alle cose di terzi in consegna e custodia all’Assicurato a qualsiasi titolo o destinazione, compresi quelli conseguenti ad incendio e furto.
Dovranno altresì essere compresi in garanzia i danni alle cose che si trovano nell’ambito di esecuzione del servizio.
L’importo del massimale non potrà essere inferiore a € 4.000.000,00 per singolo sinistro ed € 2.000.000,00 per persona. In caso di raggruppamento temporaneo di imprese, la polizza assicurativa prestata dalla mandataria capogruppo deve coprire anche i danni causati dalle imprese mandanti.
L’A.C. è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovesse accadere al personale dipendente della concessionaria durante l’esecuzione del servizio, convenendosi a tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è da intendersi già compreso o compensato nel corrispettivo della concessione. A
tale riguardo la concessionaria dovrà stipulare apposita polizza assicurativa con un massimale non inferiore a € 1.500.000,00 per singolo sinistro.
A prescindere dai massimali assicurati, la Ditta Concessionaria è responsabile, comunque, di qualsiasi entità di danno, anche se superiore a tali massimali.
Le polizze suddette, debitamente quietanzate, dovranno essere presentate dalla Ditta all'Amministrazione Comunale prima della stipulazione del contratto. Le quietanze relative alle annualità successive dovranno essere prodotte all'Amministrazione alle relative scadenze.
ART. 12 SPESE, IMPOSTE E TASSE
Tutte le spese, imposte e tasse nessuna eccettuata, inerenti e conseguenti alla stipulazione, scritturazione, bolli e registrazione del contratto di affidamento del sevizio, ivi comprese le relative variazioni nel corso della sua esecuzione, nonché quelle relative al deposito della cauzione, sono a carico della ditta aggiudicataria.
ART. 13 CAUZIONE PROVVISORIA
Ai fini della partecipazione all’appalto deve essere costituita apposita cauzione provvisoria nella misura del 2% dell’importo presunto dell’appalto, con le modalità di seguito previste.
L’importo della garanzia è ridotto del 50% per gli operatori economici muniti della certificazione UNI EN ISO 9001/2000 per le attività di erogazione di servizi di ristorazione collettiva, gestione mense scolastiche e ospedaliere.
Per fruire di tale beneficio l’operatore economico segnala, in sede di offerta, il possesso della certificazione inserendo nella documentazione amministrativa richiesta copia conforme all’originale in formato .pdf sottoscritto digitalmente.
La cauzione, se prestata mediante fideiussione, deve:
a) prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione (scissione) del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2) del codice civile, e la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta della stazione appaltante;
b) avere validità minima di almeno centottanta giorni dalla data di presentazione dell’offerta.
Nel caso in cui, durante l’espletamento della gara, siano riaperti/prorogati i termini di presentazione delle offerte, i concorrenti dovranno adeguare il periodo di validità del documento di garanzia al nuovo termine di presentazione delle offerte, salvo diversa ed espressa comunicazione da parte della Stazione Appaltante.
Ad aggiudicazione definitiva avvenuta essa sarà svincolata per tutti i partecipanti ad eccezione che per la ditta aggiudicataria, per la quale sarà trattenuta fino alla stipulazione del contratto.
Modalità di costituzione:
I depositi cauzionali potranno essere costituiti con una delle seguenti modalità:
• da versamento in contanti o in titoli del debito pubblico sul seguente conto corrente:
IBAN IT 85 Q0521651300000000100378 BIC SWIFT : XXXXXX0X
intestato a Comune di Olginate c/o Credito Valtellinese – Xxx Xxxxxx x. 0 (Xxxxxxxx – Lc) ;
• da fideiussione bancaria o polizza assicurativa o polizza rilasciata da un intermediario finanziario iscritto nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del D.lg. n. 385/1993 avente validità per almeno 180 giorni dalla data di presentazione dell’offerta.
Le fideiussioni/polizze dovranno essere intestate al Comune di Olginate. In ogni caso il deposito cauzionale dovrà essere effettuato con un unico tipo di valori.
Salvo diversa indicazione contenuta negli atti di gara, le fideiussioni e le polizze relative al deposito cauzionale provvisorio dovranno essere, a pena esclusione, corredate da idonea dichiarazione sostitutiva rilasciata dai soggetti firmatari il titolo di garanzia ai sensi del DPR 445/2000, circa l’identità, la qualifica ed i poteri degli stessi.
S’intendono per soggetti firmatari gli agenti, broker, funzionari e comunque i soggetti muniti di poteri di rappresentanza dell’Istituto di Credito o Compagnia Assicurativa che emette il titolo di garanzia. Tale dichiarazione dovrà essere accompagnata, a pena esclusione, dal documento d’identità dei suddetti soggetti. In alternativa, il deposito cauzionale dovrà essere corredato di autentica notarile circa la qualifica, i poteri e l’identità dei soggetti firmatari il titolo di garanzia con assolvimento dell’imposta di bollo.
ART. 14 DEPOSITO CAUZIONALE DEFINITIVO
La concessionaria resterà vincolata all'assunzione della gestione, anche nelle more di perfezionamento degli atti relativi all’appalto. Essa, alla data che sarà fissata dall’A.C., deve presentarsi per la stipulazione del contratto, dopo aver versato la cauzione definitiva nella misura del 10% dell’importo netto del contratto, a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi derivanti dal presente Capitolato, dell’eventuale risarcimento danni, nonché del rimborso delle somme che l’Amministrazione Comunale dovesse eventualmente sostenere durante la gestione per fatto del concessionario a causa di inadempienza dell’obbligazione o cattiva esecuzione del servizio.
Resta salvo, per l’Amministrazione Comunale, l’esperimento di ogni altra azione, nel caso in cui la cauzione risultasse insufficiente.
La Ditta Concessionaria é obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’Amministrazione avesse dovuto avvalersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione della concessione.
In caso di possesso della certificazione di qualità, la cauzione e ridotta come per legge. Per le modalità applicative dell’istituto della cauzione definitiva, si richiamano integralmente le disposizioni di cui all’art. 103 del D.Lgs. 50/2016.
Si intendono confermate anche per la cauzione definitiva le modalità di costituzione specificate al precedente articolo.
TITOLO III
NORME PER LA CONSERVAZIONE DELLE DERRATE ALIMENTARI E PER LA PREPARAZIONE DEI PASTI
ART. 15 SPECIFICHE TECNICHE DEGLI ALIMENTI E BEVANDE – Criteri minimi ambientali
Le derrate alimentari e le bevande devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate e alle Tabelle Merceologiche (Allegato n. 1)
Frutta, verdure e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine devono provenire:
• per almeno il 20% espresso in percentuale di peso sul totale, da produzione biologica in accordo con i regolamenti (CE) 834/2007/CE e relativi regolamenti attuativi.
In caso di mancata fornitura di prodotti ottenuti con metodi di agricoltura biologica, la ditta aggiudicataria dovrà inviare immediata comunicazione all’Amministrazione Comunale, fornire adeguata giustificazione, dando indicazione delle cause dell’inadempienza, suffragata da adeguate comunicazioni scritte di Enti terzi e/o Organismi di controllo e sostituire la frutta biologica richiesta con frutta ottenuta con metodi di agricoltura a lotta integrata.
• per almeno il 10% espresso in percentuale di peso sul totale, da “sistemi di produzione integrata” (con riferimento alla norma UNI 11223:2009), da prodotti IGP DOP e STG – come riportato nell’Elenco delle denominazioni italiane, iscritte nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (Regolamento CE N. 1898/2006 della Commissione del 14 dicembre 2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari e Regolamento (CE) n. 509/2006) e da prodotti tipici e tradizionali, compresi negli elenchi nazionali, regionali e provinciali previsti dagli articoli 2 e 3 del Decreto del Ministro per le Politiche Agricole 8 settembre 1999, n. 350.
• le uova, qualora non biologiche, devono provenire da allevamenti all’aperto di cui al codice 1 del regolamento 589/2008 della Commissione Europea in applicazione del Regolamento 1234/2007 relativo alla commercializzazione ed etichettatura delle uova.
• i prodotti ortofrutticoli devono essere stagionali. Per prodotti di stagione si intendono i prodotti coltivati in pieno campo.
Il pesce somministrato nelle mense, in ogni caso, se surgelato, non deve essere ottenuto da prodotti ricomposti.
L’utilizzo di acqua e bevande confezionate deve essere limitato a specifiche e documentate esigenze tecniche (logistiche e igienico-sanitarie), quali la temporanea interruzione del servizio di erogazione di acqua, od eventuali ordinanze di divieto di utilizzo dell’acquedotto comunale.
E’ espressamente vietato l’uso di alimenti contenenti OGM.
L’appaltatore deve garantire la fornitura di prodotti provenienti dal commercio equo e solidale, nello specifico la fornitura di banane provenienti da coltivazioni biologiche. I produttori devono appartenere al circuito IFAT o comunque rispondenti alle caratteristiche previste dalla Mozione del Parlamento Europeo del 02.07.1998 – A4-198/98 e della Comunicazione n. 4 della Commissione del Consiglio Europeo del 29.11.1999-COM 1999/619.
L’appaltatore, inoltre deve garantire la fornitura di pane a ridotto contenuto di sale nell’ambito della iniziativa Regionale “con meno sale nel pane c’è più gusto e guadagni in salute”.
ART. 16 ETICHETTATURA DELLE DERRATE ALIMENTARI
Le derrate alimentari devono avere confezioni ed etichettatura conformi alle normative vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete e non in lingua italiana.
ART. 17 GARANZIE DI QUALITA’
La Ditta deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili all’A.C. e/o ai soggetti da questo delegati, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia.
ART. 18 IGIENE DELLA PRODUZIONE
La produzione dei pasti deve rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti. Le linee di processo devono essere predisposte in modo tale da evitare contaminazioni crociate. Deve essere rispettato il principio della “marcia in avanti”.
L’aggiudicatario deve applicare il sistema H.A.C.C.P. ed il responsabile dell’attività deve tenere il manuale
H.A.C.C.P. sempre a disposizione dell’autorità preposta al controllo e fornire tutte le informazioni relative alla procedura adottata.
Durante tutte le operazioni di produzione dei pasti, le finestre devono rimanere chiuse o, se aperte, devono essere provviste di opportuna rete che impedisca l’entrata di insetti e l’impianto di estrazione d’aria dovrà essere in funzione.
Il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di contaminazioni crociate.
Tutte le operazioni di manipolazione e preparazione, siano esse a freddo che a caldo, devono essere tenute rigorosamente sotto controllo attraverso l’utilizzo dei termometri a sonda.
L’alloggiamento del cibo porzionato nelle Gastro-norm, quali ad es. pizza, frittata, pesce al forno, deve essere effettuato esclusivamente a doppio strato, interponendo tra essi un foglio di carta oleata da forno, al fine di consentirne la netta separazione tra le porzioni.
ART. 19 CONSERVAZIONE DELLE DERRATE
La conservazione delle derrate deve avvenire in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo:
• i magazzini, le celle ed i frigoriferi devono essere tenuti in perfetto stato igienico ed in buon ordine;
• il carico delle celle e dei frigoriferi deve essere compatibile con la potenzialità dell’impianto frigorifero;
• curare il rifornimento e la rotazione delle materie prime in modo da garantire sempre la freschezza soprattutto dei vegetali a foglia, frutta, latte, yogurt;
• evitare scorte e stoccaggi eccessivi;
• i contenitori delle derrate deperibili e non deperibili non devono essere mai appoggiati a terra;
• i prodotti sfusi non debbono essere a diretto contatto con l’aria, sia nei magazzini che nelle celle e nei frigoriferi;
• nessun contenitore per alimenti, specie se in banda stagnata, deve essere riutilizzato. Ogni qual volta venga aperto un contenitore in banda stagnata ed il contenuto non venga immediatamente consumato, tale contenuto dovrà essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o altro materiale adatto per quel tipo di alimento e non soggetto ad ossidazione;
• i sacchetti, le scatole e i contenitori metallici, una volta usati, vanno svuotati e gettati; il contenuto residuo va riposto in recipienti idonei per il tipo di alimento in questione, con coperchio sui quali va apposta l’etichettatura originale corrispondente al contenuto;
• la protezione delle derrate da conservare deve avvenire solo con pellicola idonea al contatto con gli alimenti o con altro materiale comunque conforme alla normativa vigente;
• i prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o acciaio inox;
• é vietato l’uso di recipienti di alluminio;
• i prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse, riportanti l’etichettatura completa;
• non detenere e non usare i prodotti posteriormente alla data indicata;
• la temperatura del magazzino non deve superare i 25° C;
• il magazzino deve essere xxx xxxxxxxxx e ben illuminato;
• l’utilizzo di mascherine e guanti monouso è obbligatorio per tutto il personale addetto. I guanti monouso devono essere sostituiti tra una preparazione e l’altra.
ART. 20 DIVIETO DI RICICLO E EVENTUALE RECUPERO DEI PASTI NON CONSUMATI
E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Pertanto tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata, tranne per quanto contemplato nel successivo art. 22 del presente Capitolato.
Fermo restando il suddetto divieto, per i pasti non consumati la concessionaria si impegna ad attivare o assecondare iniziative connesse all’attivazione della L.155/03 detta del “Buon Samaritano”.
ART. 21 OPERAZIONI PRELIMINARI ALLA COTTURA E TIPOLOGIE DI MANIPOLAZIONE
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale. Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte:
• tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere sottoposti a cottura, devono essere sottoposti a scongelamento in frigorifero o in celle frigorifere a temperatura compresa tra O° e 4° C, seguendo scrupolosamente le indicazioni d’uso, ad eccezione dei prodotti che vengano cotti tal quali; i prodotti decongelati dovranno comunque essere consumati in giornata;
• la conservazione di piatti freddi precedentemente al trasporto deve avvenire ad una temperatura compresa tra 1° e 4° C in conformità all’art. 31 del D.P.R. 26.03.1980 n. 327 e successive modificazioni;
• la porzionatura delle carni crude dovrà essere effettuata nella stessa giornata in cui viene consumata o il giorno precedente il consumo;
• la carne trita deve essere macinata in giornata;
• il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata;
• il pane deve essere fresco di giornata (è vietata la distribuzione di pane congelato e/o surgelato);
• il lavaggio ed il taglio della verdura e della frutta dovrà essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti al consumo;
• le operazioni di impanatura devono essere fatte nelle ore immediatamente antecedenti la cottura;
• le fritture tradizionali per immersione in olio non devono essere effettuate; ogni cottura analoga alla frittura deve essere realizzata in forni a termoconvenzione (frittate, cotolette, ecc.);
• tutte le vivande devono essere cotte in giornata tranne per gli alimenti refrigerati previsti nel presente capitolato;
• le porzionature di salumi e formaggi devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la distribuzione;
• xxxxxx xxxxxx: ammollo per 24 ore con almeno due ricambi di acqua.
N.B. I pasti destinati agli utenti della Scuola dell’Infanzia dovranno essere preparati presso la cucina allestita nella scuola stessa. E’ tuttavia ammessa la preparazione presso il centro di cottura della concessionaria qualora il tipo di preparazione previsto dal menù, per caratteristica degli impianti e delle attrezzature, non consenta la preparazione in loco.
ART. 22 CONDIMENTI
Dovranno essere forniti agli utenti i generi necessari per condire i primi piatti e i contorni, in particolare: formaggio grattugiato (parmigiano reggiano o grana padano), olio extravergine di oliva, sale iodato, aceto o limone.
Il condimento delle paste asciutte deve essere aggiunto solo al momento della distribuzione. Il formaggio grattuggiato viene aggiunto al piatto dall’operatore addetto alla distribuzione dietro richiesta del commensale. Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e dei sughi, pietanze cotte e preparazione di salse, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extra vergine di oliva avente le caratteristiche prescritte dal D.M. 509 dell’ottobre 1987 e successive modificazioni.
ART. 23 MENU’
Prima dell’inizio dell’anno scolastico la ditta concessionaria deve predisporre un menù d’intesa con il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ATS Brianza, rispettando su base settimanale le indicazioni nutrizionali espresse dalle “Linee Guida della Regione Lombardia per Ia ristorazione scolastica” ed 2002 e le Linee di Indirizzo Nazionale per Ia Ristorazione Scolastica emanate dal Ministero della Salute 2010.
Il menù, al fine di promuovere corrette abitudini alimentari, deve prevedere la somministrazione regolare di frutta e verdura di stagione e di pesce e pane a ridotto contenuto di sale.
Il menù proposto giornalmente deve corrispondere, per tipo e qualità, a quello predisposto e vidimato dal competente servizio dell’ATS Brianza.
Per quanto riguarda Ia quantità si fa riferimento alle grammature suggerite dall’ATS Brianza - sede territoriale di Lecco per ogni singola categoria di utenza, salvo diverse rese di produzione.
ART. 24 COMPOSIZIONE DEI MENU’
Il pranzo per gli alunni delle scuole e per gli adulti, docenti e non docenti, aventi diritto si intende così costituito:
- Un primo piatto (pasta o riso o altro cereale, asciutti o in brodo)
- Un secondo piano (came o pesce o affettato o formaggio o uovo)
- Un piatto unico invece di 1° e 2° piatto: se previsto in menù
- Un contorno: verdura cruda o cotta o legumi o patate
- Pane comune o integrale a basso contenuto di sale
- Frutta: un frutto fresco di stagione o yogurt o gelato o dessert
- Acqua minerale di rete
Nel caso in cui l’ufficio tecnico comunale comunichi la non potabilità dell’acqua erogata dall’acquedotto cittadino, la ditta è tenuta a fornire acqua minerale per la ristorazione, inclusa nel prezzo del pasto.
Ciascun pasto deve prevedere un contorno di verdure/ortaggi crude o cotte variando Ia tipologia nel rispetto della stagione. Le patate possono essere previste 2-3 volte al mese associate ad un pasto povero di carboidrati (es. in abbinamento al primo piatto in brodo).
Per quanto riguarda la frutta, Ia ditta aggiudicataria si impegna a consegnare almeno 2-3 diverso di frutto alla settimana. I dessert (yogurt o budino o gelato) possono essere previsti, in sostituzione della frutta solo in abbinamento a piatti unici, preparazioni con un basso indice di gradimento non e più di 2 volte al mese.
Al fine di potenziare l’assunzione di frutta e verdura come fattore protettivo per la salute, dovranno essere sperimentate nuove modalità di somministrazione e presentazione: per esempio il contorno di verdura potrà essere servito come antipasto (almeno 2 volte al mese), mentre la frutta a metà mattina o metà pomeriggio come spuntino invece di fine pasto. Queste variazioni non porteranno alcun onere aggiuntivo sul costo del buono pasto.
I menù previsti per l’intero anno scolastico devono essere articolati su quattro settimane, per periodicità stagionale autunnale/invernale ed primaverile/estiva, per tutte le utenze.
La data di introduzione dei singoli menù sarà stabilita, con preavviso, dall’Amministrazione, tenendo conto della situazione climatica del momento.
In occasione delle festività di Natale, Carnevale e Pasqua nonché in occasione del termine dell’anno scolastico la concessionaria dovrà predisporre menù particolari, senza che ciò comporti alcun ulteriore onere per il Comune.
L’Amministrazione Comunale potrà richiedere alla Ditta Ia fornitura di pasti freddi o cestini da viaggio o, in casi particolari, pasti monoporzione. Oltre che per le gite scolastiche, tali forniture potranno essere richieste in caso di sciopero o altre emergenze. A tal fine si richiede, inoltre, un rifornimento della dispensa con prodotti a lunga conservazione.
I cestini freddi devono essere confezionati in sacchetti individuali ad uso alimentare. Tale cestino freddo avrà la seguente composizione:
un panino (50 grammi) con prosciutto cotto (30 grammi) un panino (50 grammi) con formaggio (30 grammi)
un succo di frutta in confezione tetrapak da 200 ml acqua minerale da 500 ml
una banana o altro frutto 2 tovaglioli di carta
L’aggiudicatario si impegna altresì a fornire, allo stesso prezzo di aggiudicazione, specialità dietetiche relative a diete particolari/personalizzate e a diete etniche.
ART. 25 VARIZIONI AL MENU’ E DIETE SPECIALI
In linea di massima, i menù definiti ad inizio anno scolastico secondo le specifiche indicazioni riportate negli articoli precedenti, non potranno essere modificati da parte della Ditta Concessionaria, se non previa intesa con l’Amministrazione Comunale, sentito il referente comunale del servizio e il parere della Commissione Mensa
E’ consentita la variazione temporanea del menù nei seguenti casi, previa autorizzazione dell’Amministrazione Comunale:
• guasti di uno o più impianti, necessari alla realizzazione del piatto previsto;
• interruzione temporanea della produzione per cause varie (scioperi x xxxxx-out);
• avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili.
Non è ammesso l’utilizzo di stoviglie in plastica, bensì in vetro o altro materiale infrangibile. Sono ammesse deroghe solo nei seguenti casi:
• per guasti documentati alla lavastoviglie in dotazione;
• per interruzione del servizio di acquedotto;
• per iniziative collaterali al normale servizio mensa (es. feste scolastiche che si tengano al di fuori del normale orario di lavoro degli addetti alla mensa oppure consumati al di fuori della struttura scolastica).
La Ditta Concessionaria si impegna a fornire diete speciali per soggetti allergici e/o intolleranti, la cui richiesta sarà formalizzata dall’Amministrazione Comunale, allegando relativo certificato medico fornito dalla famiglia. Potranno, altresì, essere richieste diete speciali per motivi etici e religiosi o di provato disgusto.
La formulazione delle diete speciali dovrà essere di simile composizione al menù del giorno, mediante eventuale inserimento di prodotti per un’alimentazione particolare, garantendo, laddove reperibili in commercio, derrate alternative e/o preparazioni che consentano di limitare le differenze con il menù generale. La Ditta Concessionaria è tenuta a procurare, senza pretendere oneri aggiuntivi, le derrate necessarie per la preparazione delle diete speciali in completa aderenza al menù corrente, anche se non previste direttamente dal Capitolato e, se necessario, a reperirle nei comuni supermercati, negozi e/o farmacie, adottando in tal caso idonee modalità di trasporto al centro cottura.
Si richiede alla Ditta di provvedere, tramite il proprio servizio dietetico, a fornire su richiesta dell’Amministrazione Comunale, gli adattamenti dietetici al menù in vigore in base alle differenti allergie e/o intolleranze certificate da sottoporre al competente servizio ATS per il parere. La Ditta Concessionaria dovrà adeguarsi alle indicazioni formulate dalla locale ATS relativamente alle singole diete speciali.
Le diete speciali richieste dovranno essere confezionate dalla Ditta Concessionaria in contenitori singoli, porzionate singolarmente e sigillate, recante etichettatura riportante il nome dell’alunno, l’indicazione della scuola e della classe, così da permetterne una facile identificazione affinché ogni dieta speciale prodotta sia inequivocabilmente somministrata al destinatario.
Dovrà essere garantito un sistema di trasporto adeguato in contenitori singoli, atto a garantire il rispetto delle temperature di somministrazione richieste dalle attuali disposizioni legislative.
Presso il centro cottura e presso ogni refettorio dovrà essere presente un elenco dei soggetti allergici e/o intolleranti, completo dell’indicazione delle rispettive classi, delle patologie evidenziate e degli alimenti non ammessi.
La Ditta Concessionaria si impegna al trattamento dei dati relativi alle diete speciali in base a quanto richiesto dal D.Lgs. 196/2003 in materia di protezione dei dati personali.
ART. 26 DIETE DI TRANSIZIONE (“DIETE IN BIANCO”)
L’aggiudicatario si impegna alla predisposizione di diete di transizione o “diete in bianco”, qualora venga fatta richiesta entro le ore 9.45 dello stesso giorno.
Le diete “in bianco” devono essere fornite in singoli contenitori termici di acciaio inox in monoporzione. Non sono accettate vaschette di alluminio, di plastica o di altro tipo di contenitore termico.
Le diete in bianco, che non necessitano di prescrizione medica, se non superano la durata di 48 ore, sono costituite da un primo piatto di pasta o riso conditi con olio extra vergine di oliva, da una porzione di prosciutto cotto o altro, così come verrà concordato dalle parti, da un contorno, pane e frutta.
TITOLO IV
NORME PER IL TRASPORTO DEI PASTI
ART. 27 CONTENITORI
Le attrezzature per la veicolazione, il trasporto e la conservazione devono essere conformi al D.P.R. 327/80 e s.m.i. e garantire il mantenimento delle temperature prescritte dal citato D.P.R. In particolare saranno espressamente esclusi contenitori termici in polistirolo.
I contenitori devono essere in polipropilene, all’interno dei quali sono collocati contenitori gastro-norm in acciaio inox con coperchio a tenuta ermetica, muniti di guarnizioni in grado di assicurare il mantenimento delle temperature previste dalla legge.
I contenitori gastro-norm in acciaio inox impiegati per il trasporto delle paste asciutte devono avere un’altezza non superiore a cm. 20, al fine di evitare fenomeni di impaccamento.
Il pane deve essere confezionato a norma di legge e riposto in ceste pulite e munite di coperchio.
La frutta deve essere lavata e successivamente trasportata in contenitori di plastica ad uso alimentare muniti di coperchio.
ART. 28 TRASPORTO PASTI
Il trasporto dei pasti deve essere effettuato con mezzi di trasporto idonei ed adibiti esclusivamente al trasporto di alimenti, secondo quanto prescritto dal D.P.R. 327/80, art.43 e successive modificazioni.
E’ fatto obbligo di provvedere settimanalmente alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati, in modo tale che dal medesimo non derivi insudiciamento o contaminazione crociata o da sostanze estranee agli alimenti trasportati. Tale operazione deve essere conforme con quanto previsto all’art.47 del D.P.R. 327/80.
La ditta deve elaborare un piano di trasporto per la consegna dei pasti presso le singole refezioni scolastiche in modo da ridurre al minimo i tempi di percorrenza, al fine di salvaguardare le caratteristiche organolettiche e sensoriali dei pasti.
Il tempo intercorrente tra la cottura del pasto e la consegna alle rispettive scuole non deve superare 30 minuti. I pasti dovranno essere disponibili presso i locali di cucina delle scuole oggetto della concessione in tempo utile per l’orario previsto per la somministrazione e non prima delle 11.30. Solo per l’asilo nido la consegna dei pasti dovrà avvenire entro e non oltre le ore 11.15.
Ciò al fine di garantire la temperatura dei pasti, che dovranno essere collocati utilmente all’interno dei carrelli portavivande a corretta temperatura. I carrelli dovranno, al momento della collocazione dei pasti, anch’essi trovarsi a temperatura adeguata per far sì che i pasti non subiscano variazioni in diminuzione.
Mezzi di trasporto e le relative attrezzature (carrelli termici, gastronorm, etc.) sono a totale carico della ditta.
TITOLO V
NORME PER LA DISTRIBUZIONE DEI PASTI ART. 29 OPERAZIONI INERENTI ALLA DISTRIBUZIONE DEI PASTI
I pasti sono distribuiti da personale della ditta nei locali ad uso refettorio dei plessi scolastici. Il personale addetto alla distribuzione deve rispettare le seguenti prescrizioni:
a) lavare accuratamente le mani, togliere anelli e ori in genere;
b) indossare camice e copricapo, da tenersi sempre puliti e decorosi;
c) esibire il cartellino di riconoscimento;
d) imbandire i tavoli;
e) all’arrivo dei contenitori termici, controllare le quantità di cibo e verificare che siano conformi alle ordinazioni;
f) procedere alla distribuzione solo dopo che tutti gli alunni abbiano preso posto a tavola;
g) la quantità di portate da distribuire deve essere quella indicata nelle rispettive tabelle dei pesi a cotto e/o crudo;
h) non mettere olio, aceto e sale sui tavoli, ma procedere al condimento delle pietanze direttamente nel contenitore in arrivo;
i) distribuire ad ogni commensale le quantità di cibo relative alle intere porzioni, distribuendo a richiesta ulteriori quantità sino all’esaurimento di quanto presente nel contenitore;
j) eseguire la distribuzione mediante idonei carrelli neutri e/o termici, sui quali vengono unicamente poste le vivande messe in distribuzione relative alle portate e le stoviglie appropriate;
k) aprire il contenitore solo nel momento in cui inizia la distribuzione onde evitare l’abbassamento della temperatura;
l) per la distribuzione devono essere utilizzati utensili adeguati;
m) la distribuzione del secondo piatto deve avvenire solo dopo che gli alunni hanno terminato di consumare il primo piatto;
n) distribuire la frutta dopo la consumazione del secondo piatto;
o) il pane deve essere messo in tavola prima dell’inizio del pranzo o a fine consumazione del primo piatto.
Per la scuola dell’infanzia e per la prima classe elementare è richiesto il taglio della carne e la sbucciatura della frutta.
ART. 30 PERSONALE DELL’IMPRESA
Il personale addetto al servizio oggetto del presente capitolato è a carico della ditta appaltatrice.
Il servizio dovrà essere effettuato dalla ditta per un numero di ore adeguate a garantire l’ottimizzazione del servizio con personale in organico sufficiente, sia per numero che per qualificazione personale, a garantire la continuità e la perfetta regolarità del servizio stesso e rispondere alle disposizioni previste dal presente capitolato.
Al personale addetto alle varie operazioni inerenti il servizio di refezione scolastica è richiesto di:
- presentarsi in servizio nel massimo ordine, munito di apposita divisa da lavoro e cartellino di riconoscimento;
- conservare e custodire con diligenza e cura le attrezzature e i locali;
- mantenere costantemente una corretta prassi igienica personale, ed in particolar modo, il taglio e la pulizia delle unghie (senza smalto);
- non indossare anelli, bracciali o orologi durante il lavoro, al fine di non creare una contaminazione delle pietanze in lavorazione;
- utilizzare per la pulizia delle mani sapone disinfettante e asciugamani a perdere, la cui fornitura si intende a carico della ditta concessionaria;
- mantenere un rapporto corretto con gli alunni, con il personale dell’Istituzione scolastica e non assumere per nessun motivo atteggiamenti scortesi o offensivi; Il Comune si riserva il diritto, per fondati e gravi motivi, di chiedere l’esenzione dal servizio di quei dipendenti dell’impresa appaltatrice che non fossero ritenuti idonei.
Tutto il personale dovrà essere munito di libretto di idoneità sanitaria secondo le leggi vigenti; il Piano di Autocontrollo dovrà prevedere apposite procedure per l’eliminazione di rischi derivanti dal non perfetto stato di salute degli addetti.
L’inserimento di nuovi operatori dovrà essere preceduto da un adeguato periodo di affiancamento al fine di evitare il pericolo di disservizi legati alla non conoscenza della realtà operativa.
Qualsiasi responsabilità e relative conseguenze derivanti dal mancato rispetto delle prescrizioni e delle norme igieniche nella gestione del servizio affidato resta a completo carico della ditta.
Art. 30.1 Direttore di servizio
La concessionaria dovrà affidare la direzione del servizio ad un coordinatore con una qualifica professionale idonea a svolgere tale funzione (preferibilmente diploma universitario o laurea in tecnologie alimentari) ed in possesso di esperienza almeno triennale e documentabile nella posizione di direttore di un servizio di ristorazione scolastica.
Il direttore responsabile del servizio sarà la persona deputata dal gestore a sovrintendere il servizio nella sua interezza e a mantenere i rapporti con l’A.C., l’ATS, la Commissione Mensa e, all’occorrenza, anche con il Dirigente scolastico. Il direttore responsabile, in collaborazione con le strutture preposte dell’A.C., dovrà offrire supporto tecnico-qualitativo, se richiesto, circa l’autocontrollo igienico, per quanto concerne la relativa gestione ed eventuali integrazioni e modifiche si rendessero necessarie.
Il direttore deve mantenere un contatto continuo con gli uffici preposti dal Committente per il controllo dell’andamento del servizio e dovrà essere sempre reperibile. Le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienza fatte dalla committente al rappresentante designato dall'impresa, si intendono come presentate direttamente all'impresa.
In caso di assenza o inadempimento del direttore (ferie, malattie, cessazione del rapporto), l'impresa deve provvedere alla sua sostituzione con altra figura dotata delle medesime caratteristiche professionali.
Art. 30.2 Norme specifiche per le cooperative sociali
Quale condizione di ammissione al procedimento, il Committente richiede alla concessionaria, nel caso in cui si trattasse di cooperativa sociale, l’impegno ad assoggettarsi a specifiche norme dettate allo scopo di tutelare i diritti dei soci e di creare condizioni di leale concorrenza fra tutti i soggetti partecipanti alla gara.
Il Committente richiede, inoltre, l’impegno ad applicare per tutti i lavoratori, soci e non soci, anche in deroga ad eventuali difformi regolamenti interni, le condizioni retributive, previdenziali ed assicurative previste dal CCNL di riferimento. In altre parole, si richiede l’impegno a garantire a tutti i lavoratori, soci e non soci, senza distinzione alcuna, il pagamento delle ferie, le indennità di malattia, i permessi matrimoniali, l’accantonamento TFR, la maturazione del periodo ferie, l’eventuale scatto di anzianità maturato dal dipendente, le mensilità aggiuntive, sempre e comunque in misura non inferiore a quanto previsto dal CCNL. La “ratio” sottesa alla presente disciplina sottomissoria è rappresentata dall’intento di evitare che gli stimoli competitivi dei concorrenti si focalizzino sul costo del lavoro, comprimendolo attraverso l’utilizzo del rapporto di associazione, con discapito dei soci lavoratori e con riduzione della qualità delle prestazioni e dei livelli di servizio all’utenza.
Art. 30.3 Aggiornamento, formazione ed informazione
L’impresa aggiudicataria dovrà garantire l’aggiornamento, la formazione e l’informazione di tutto il personale che sarà impiegato nella realizzazione del servizio di ristorazione, al fine di renderlo edotto circa le circostanze, le modalità, gli standard di qualità previsti nel presente capitolato e le modalità con le quali la concessionaria intende applicarli.
I corsi che l’appaltatrice espleterà dovranno essere principalmente finalizzati all’ ottemperanza del decreto legislativo 81/2008 e del decreto legislativo 193/2007; resta inteso che l’impresa aggiudicataria dovrà garantire anche tutta l’attività formativa offerta nell’ambito del progetto tecnico.
ART. 31 INFORMAZIONI AI COMMENSALI
La ditta è tenuta ad affiggere nei locali di consumo dei pasti il menù del giorno, indicante l’elenco degli ingredienti e l’eventuale utilizzo di alimenti surgelati e/o congelati.
TITOLO VI
PULIZIA E IGIENE DELLE STRUTTURE DI PRODUZIONE E CONSUMO ART. 32 PULIZIA DI LOCALI E ARREDI E SMALTIMENTO RIFIUTI
Al termine delle operazioni di stoccaggio, preparazione, cottura, distribuzione degli alimenti, tutte le attrezzature dovranno essere pulite da ogni residuo e sanitizzate secondo quanto previsto dal piano di sanificazione predisposto, che dovrà prevedere, oltre ai normali interventi di pulizia e disinfezione ordinaria dei locali, attrezzature ed arredi, presso la cucina ed i refettori nei diversi plessi scolastici, anche i seguenti interventi:
a. pulizia dei vetri e infissi una volta ogni tre mesi;
b. pulizia periodica degli eventuali davanzali interni presenti;
c. deragnatura una volta ogni tre mesi e all’occorrenza;
d. lavaggio meccanizzato dei pavimenti ogni tre mesi (in occasione delle vacanze);
e. lavaggio pareti lavabili e lampade (all’inizio dell’anno scolastico e all’occorrenza);
f. detersione e disinfezione settimanale dell’area stoccaggio rifiuti (umido e secco) e dei contenitori appositi previsti per le singole frazioni.
Nel corso dell’anno dovranno comunque essere previsti almeno 4 interventi di pulizia straordinaria (prima dell’apertura dell’anno scolastico, in occasione delle festività di Natale e Pasqua, alla chiusura della scuola e comunque ogni qual volta se ne ravvisi la necessita).
La Ditta Concessionaria dovrà inoltre predisporre per il centro cottura ed i refettori un apposito sistema di monitoraggio atto ad individuare la presenza di ratti ed insetti striscianti, adottando un piano preventivo di derattizzazione e disinfestazione, assumendo comunque l’impegno a far eseguire gli interventi ogni qual volta se ne presenti la necessita.
Qualora tali interventi non vengano effettuati, oltre all’applicazione delle penali, gli stessi saranno eseguiti coattivamente dal Comune e la relativa spesa verrà defalcata da eventuali somme dovute a favore della Ditta Concessionaria.
Resta a carico della Ditta Concessionaria la fornitura delle attrezzature, del materiale di pulizia, dei prodotti detergenti e sanificanti necessari alla detersione ed alla disinfestazione degli ambienti, delle attrezzature e delle stoviglie, nonché quanto già specificato al precedente art. 32 del presente capitolato.
I prodotti detergenti e sanificanti devono essere conformi alle disposizioni normative in materia, che qui si intendono tutte richiamate, per quanto attiene alla loro composizione, etichettatura e confezionamento.
Il loro utilizzo deve avvenire secondo le indicazioni fornite dalle case produttrici. Devono essere utilizzati prodotti eco-compatibili. Per i prodotti utilizzati, privi dell’etichetta Ecolabel, la Ditta Concessionaria dovrà produrre idonea documentazione attestante il rispetto della normativa in materia.
I rifiuti e gli imballaggi di scarto dovranno essere raccolti negli appositi sacchetti a carico della Ditta Concessionaria, diversificati per le differenti frazioni di rifiuto, idonei alle disposizioni comunali in materia. La loro rimozione dovrà essere fatta dal personale della Ditta Concessionaria, al termine delle operazioni di pulizia della giornata, convogliandoli negli appositi cassonetti all’uopo collocati a cura dell’Amministrazione Comunale, secondo le norme comunali in materia di raccolta differenziata (vetro, carta, plastica, secco e umido).
Sarà cura dell’Amministrazione Comunale provvedere alla loro rimozione e relativo smaltimento.
La Ditta Concessionaria dovrà provvedere a propria cura e spese allo smaltimento degli oli e grassi vegetali e/o animali, residui della cottura nel rispetto della normativa vigente. E' tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari.
ART. 33 DIVIETI
Durante le operazioni di preparazione, cottura e distribuzione delle derrate, è assolutamente vietato detenere nelle zone di preparazione, cottura e distribuzione: detersivi, scope, strofinacci di qualsiasi genere e tipo.
Tutte le sostanze detergenti-sanificanti devono essere conservate in contenitori originali o comunque con chiara indicazione del contenuto e dell’utilizzo al quale il prodotto e destinato.
Tutte le attrezzature e i prodotti devono essere riposti in appositi locali o armadi chiusi.
Le schede tecniche relative ad ogni prodotto utilizzato devono essere conservate presso la cucina.
ART. 34 PERSONALE ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI PULIZIA
Le operazioni di lavaggio e pulizia non devono essere eseguite dal personale che contemporaneamente effettua preparazioni alimentari e/o distribuzione dei pasti.
Il personale che effettua la pulizia o il lavaggio deve indossare indumenti di colore visibilmente diverso da quelli indossati durante la preparazione degli alimenti e durante lo scodellamento.
L’eventuale integrazione di armadietti per il vestiario del personale è a carico della ditta.
TITOLO VII
CONTROLLI DI QUALITA’ DELLA PRODUZIONE E DEL SERVIZIO ART. 35 CONTROLLI DI QUALITÀ DEL SERVIZIO DI REFEZIONE
Art. 35.1 Controlli
La Concessionaria è tenuta a presentare all’Amministrazione Comunale all’inizio di ogni anno scolastico, comunque entro e non oltre il 15 ottobre, l’elenco completo del personale impiegato presso ogni realtà operativa, corredato dalle qualifiche funzionali e dagli orari di servizio (coerentemente a quanto previsto nell’offerta progettuale).
L’A.C. si riserva la facoltà di controllare, avvalendosi di proprio personale dipendente o di tecnici incaricati, che il servizio si svolga sempre secondo standard e modalità prefissati nel presente Capitolato e nel Piano di Autocontrollo, sia presso le sedi destinate alla refezione sia nel centro cottura.
Il suddetto piano di Autocontrollo, (in caso di rinnovo della concessione dovrà essere riesaminato per l’aggiornamento di legge) dovrà essere distinto tra reparto cucine e reparto refettori e redatto a norma del D.Lgs. N. 193/07 e s. m. e i., garantire che siano individuate, applicate, mantenute ed aggiornate le adeguate procedure di sicurezza degli alimenti, avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici che viene denominato HACCP. In caso di possesso della certificazione UNI EN ISO 9001:2000 per le attività/erogazione di servizi di ristorazione collettiva, gestione mense scolastiche, la validità di questa dovrà essere confermata per tutta la durata della concessione compreso l’eventuale rinnovo.
Il Piano di controllo HACCP deve contenere un protocollo di comportamento riguardante i seguenti punti:
• identificare e analizzare i rischi e le misure di controllo da applicare;
• identificare i punti critici di controllo;
• fissare i limiti critici per ciascun punto;
• stabilire procedure di sorveglianza;
• determinare misure correttive;
• stabilire procedure di verifica;
• documentare e registrare tutte le procedure;
I risultati delle analisi chimiche e batteriologiche previste dal Piano di Autocontrollo devono essere rimessi al Comune di Olginate; quest’ultimo si riserva la facoltà di effettuare analisi e controlli tramite operatori di Laboratori Analisi a tale scopo individuati.
Nel caso di risultati di analisi non conformi agli standard la ditta è obbligata a realizzare correttivi nei tempi individuati dall’Amministrazione Comunale o su indicazione della competente Autorità Sanitaria senza che la stessa possa pretendere alcun rimborso.
L’Amministrazione Comunale si riserva inoltre il diritto di procedere, avvalendosi di proprio personale dipendente o di tecnici incaricati, a controlli sulle modalità di conduzione del servizio, sulla pulizia dei locali e sul controllo delle derrate e dei pasti sia in cucina che nei refettori.
Art. 35.2 Diritto di controllo del committente
È facoltà dell’A.C. effettuare in qualsiasi momento e senza preavviso, con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito dall'impresa alle prescrizioni contrattuali del presente capitolato e alle normative vigenti in materia.
L’Appaltatore deve garantire l’accesso agli incaricati dell’A.C. in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del servizio in ogni sua fase. I controlli avranno luogo nel rispetto delle disposizioni di legge e delle loro successive modificazioni ed integrazioni.
Art. 35.3 Organismi preposti al controllo di qualità e rispettive competenze
Gli organismi preposti al controllo sono: i competenti Servizi della ATS, il Responsabile del servizio istruzione, gli amministratori comunali, la commissione mensa, nonché altri soggetti e/o strutture specializzate e incaricate dall’A.C. Tali organismi possono accedere a tutti i locali interessati dalla presente concessione, con il vincolo di non interferire con la normale operatività della struttura.
Si richiede la disponibilità della concessionaria ad accogliere all’interno del centro cottura uno stage formativo per la commissione scolastica della mensa, in collaborazione con tecnici incaricati dell’A.C., allo scopo di rendere le attività di
controllo utili ed efficaci per il migliore svolgimento del servizio; modalità e tempistiche saranno concordati tra l’A.C. e concessionaria.
Art. 35.4 Abbigliamento dei membri degli organismi di controllo
I membri dell'organismo di controllo devono obbligatoriamente indossare, in sede di effettuazione dei controlli presso i locali di produzione e di stoccaggio derrate, apposito camice bianco e copricapo, che devono essere forniti in pezzi monouso dalla concessionaria.
Art. 35.5 Metodologia del controllo qualità
I tecnici effettueranno i controlli secondo la metodologia che riterranno più idonea, anche con asporto di campioni da sottoporsi successivamente ad analisi di laboratorio. Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime previste dal D.P.R. 327/1980 e comunque rappresentative della partita oggetto dell'accertamento.
Art. 35.6 Tipologia dei controlli
A titolo esemplificativo si indicano come oggetto di controllo i seguenti elementi del servizio erogato:
• modalità di stoccaggio nelle celle;
• temperatura di servizio delle celle;
• controllo della data di scadenza dei prodotti;
• modalità di lavorazione delle derrate;
• modalità di cottura;
• modalità di distribuzione;
• lavaggio e impiego dei sanificanti;
• modalità di sgombero rifiuti;
• verifica dei corretto uso degli impianti;
• caratteristiche dei sanificanti;
• modalità di sanificazione;
• stato igienico degli impianti e dell'ambiente;
• stato igienico - sanitario del personale addetto;
• stato igienico dei servizi;
• controllo dell'organico;
• controllo delle quantità delle porzioni, in relazione alle Tabelle Dietetiche;
• modalità di manipolazione;
• controllo dei funzionamento degli impianti tecnologici;
• controllo degli interventi di manutenzione;
• controllo delle attrezzature;
• controllo dell'abbigliamento di servizio degli addetti.
Durante i controlli, i tecnici incaricati dall’A.C. potranno effettuare prelievi di campioni alimentari e non alimentari che verranno sottoposti ad analisi di laboratorio.
All'esecuzione dei prelievi deve assistere un responsabile della concessionaria.
La concessionaria è tenuta comunque ad effettuare ogni anno i controlli previsti dal proprio piano di autocontrollo igienico, da sottoporre ad analisi microbiologica e/o chimica, comunicando all’A.C. i risultati delle analisi.
Art. 35.7 Blocco delle derrate
I controlli potranno dar luogo ad un blocco di derrate. I tecnici incaricati dall’A.C. provvederanno a far custodire in un magazzino o in cella frigorifera (se deperibile) ed a far apporre un cartellino con la scritta "in attesa di accertamento".
L’A.C. provvederà entro 2 giorni a fare accertare le condizioni igieniche e merceologiche dell’alimento e darne tempestiva comunicazione alla concessionaria: qualora i referti diano esito positivo, all’impresa verranno addebitate le spese di analisi, oltre alle penali previste.
Art. 35.8 Rilievi dei tecnici
I tecnici incaricati dell'esecuzione del servizio di controllo qualità, sono tenuti a non muovere nessun rilievo al personale alle dipendenze della concessionaria. Il personale dell'Appaltatore non deve interferire sulle procedure di controllo dei tecnici eventualmente incaricati dall’A.C.
ART. 36 CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI
Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari la ditta dovrà prelevare, ponendola in sacchetti sterili, una campionatura di almeno 100 gr. per ciascuna preparazione indicata dal menù e mantenerla in frigorifero per 72 ore a +4° in una zona identificabile con apposito cartello; ogni alimento deve essere riposto in contenitori/sacchetti monouso con indicata la natura del contenuto e il giorno di preparazione.
ART. 37 PROCEDURA DI CONTESTAZIONE
Qualora i controlli attivati evidenziassero delle anomalie, la stazione appaltante potrà:
- segnalare per iscritto l’anomalia all’impresa chiedendo il ripristino entro un termine temporale massimo oltre il quale applicherà le sanzioni previste dal capitolato;
- contestare per iscritto l’anomalia all’impresa a mezzo PEC, applicando immediatamente le sanzioni previste dal capitolato.
In caso di segnalazione, l’impresa dovrà rispondere per iscritto, motivando la non conformità del servizio e procedere al ripristino dell’anomalia entro il termine prescritto.
Qualora tale termine non possa essere rispettato dovrà essere addotta giustificata motivazione.
L’impresa, in caso di contestazione scritta con applicazione di sanzioni, potrà presentare entro 7 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione delle controdeduzioni.
Trascorso tale termine senza alcun riscontro e/o qualora la stazione appaltante non ritenga, a suo insindacabile giudizio, motivate le controdeduzioni addotte, applicherà totalmente o parzialmente le sanzioni comunicate.
È fatta salva la facoltà dell’ente di esperire ogni altra azione per il risarcimento dell’eventuale maggior danno subito o delle maggiori spese sostenute a causa dell’inadempienza contrattuale.
TITOLO VIII
GESTIONE DEL CONTRATTO E PENALI ART. 38 INTERRUZIONE DEL SERVIZIO
Il servizio di refezione deve essere garantito anche in caso di sciopero del personale della concessionaria, in quanto trattasi di servizio pubblico essenziale.
Al verificarsi di questa evenienza potranno essere concordate con l’A.C. e con almeno 4 (quattro) giorni di anticipo, in via straordinaria, particolari situazioni gestionali ed organizzative.
Le interruzioni totali del servizio per causa di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti. Per forza maggiore si intende qualunque fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori del controllo dell’A.C. e della concessionaria, che quest’ultimo non possa evitare con l’esercizio della diligenza richiesta dal presente capitolato e dalle norme del codice civile.
ART. 39 PENALITÀ
Se durante lo svolgimento del servizio fossero rilevate inadempienze rispetto a quanto prescritto dal presente capitolato si procederà, previa contestazione scritta, all’applicazione della penalità come di seguito:
SANZIONE (Fino a) | TIPO DI VIOLAZIONE |
€ 500,00 | Per ogni violazione di quanto stabilito dai menù / dalle tabelle merceologiche / dalle grammature |
€ 500,00 | Per ogni ritardo superiore a 30 minuti nella consegna e distribuzione dei pasti |
€ 500,00 | Per la fornitura di pasti in numero insufficiente rispetto alle prenotazioni |
€ 2.000,00 | Per ogni analisi microbiologica o chimica giudicata negativa rispetto a quanto previsto dai limiti di carica microbica |
€ 2.000,00 | Per ogni mancato rispetto delle norme igieniche sanitarie riguardanti la conservazione delle derrate, la produzione e distribuzione dei pasti e quanto altro previsto dalla legge in materia |
€ 2.000,00 | In caso di ritrovamento di corpi estranei inorganici ed organici nei pasti e nelle derrate |
€ 2.000,00 | Per ogni tipologia di prodotto scaduto rinvenuto in dispensa o nei frigoriferi |
Da € 500,00 a € 2.000,00 | Per ogni ulteriore infrazione alle norme previste dal presente capitolato, a seconda della gravità |
Le eventuali pene pecuniarie applicate per inadempienza a carico della concessionaria, e quant’altro dalla stessa dovuto, sarà detratto dal pagamento dell’importo della prima fattura successiva alla contestazione di cui trattasi.
Nel caso in cui si verificassero per più di cinque volte in un anno scolastico una o più irregolarità ravvisabili quali inottemperanza ai documenti di gara, l'Amministrazione Comunale si riserverà, salvo ed impregiudicato l’esercizio di ogni ulteriore azione penale e civile, la risoluzione del contratto.
ART. 40 CAUSA RISOLUTIVA ESPRESSA
Oltre a quanto previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, costituiscono causa per la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art.1456 del Codice Civile, in aggiunta al caso disciplinato all'ultimo comma dell’art. 41 le seguenti ipotesi:
a) apertura di una procedura concorsuale a carico della ditta;
b) messa in liquidazione o altri casi di cessione dell’attività della ditta;
c) impiego di personale non dipendente dalla ditta, tranne i casi previsti nel presente capitolato;
d) gravi violazioni e/o inosservanze delle disposizioni legislative e regolamentari nonché delle norme del presente capitolato in materia igienico-sanitaria;
e) gravi violazioni e/o inosservanze delle norme del presente capitolato relative alle caratteristiche merceologiche;
f) mancata osservanza del sistema di autocontrollo ex D.Lgs. 26 maggio 1997, n. 155;
g) casi di grave tossinfezione alimentare;
h) inosservanze delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali o territoriali;
i) interruzione non motivata del servizio;
j) subappalto totale o parziale del servizio;
k) violazione ripetuta delle norme di sicurezza e prevenzione;
l) ogni altra inadempienza non qui contemplata o fatto che renda impossibile la prosecuzione dell’appalto ai sensi dell’art. 1453 C.C;
m) per inosservanza di quanto dichiarato ai fini dell’ottenimento dei punteggi tecnico/qualitativi in sede di gara;
Nelle ipotesi sopra indicate il contratto sarà risolto di diritto con effetto immediato a seguito della dichiarazione del Comune, in forma di lettera raccomandata, di volersi avvalere della clausola risolutiva.
Qualora il Comune intenda avvalersi di tale clausola, lo stesso si rivarrà sulla ditta a titolo di risarcimento dei danni subiti per tale causa.
ART. 41 RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO
Fuori dai casi indicati al precedente articolo, il contratto può essere risolto per inadempimento di non scarsa importanza di clausole essenziali, senza necessità di provvedimento giudiziario, previa diffida con la quale venga indicato all’altro contraente un termine non inferiore a giorni 15 (quindici) dalla sua ricezione per l’adempimento.
Allo spirare di detto termine il contratto si intende risolto di diritto.
ART. 42 DISDETTA DEL CONTRATTO DA PARTE DELL’AGGIUDICATARIA
Qualora l’impresa aggiudicataria intendesse disdire il contratto prima della scadenza dello stesso, senza giustificato motivo o giusta causa, l’Amministrazione Comunale si riserva di trattenere, a titolo di penale, tutto il deposito cauzionale e di addebitare le maggiori spese comunque derivanti per l’assegnazione del servizio ad altra ditta, a titolo di risarcimento danni.
ART. 43 FORO COMPETENTE
Per qualsiasi controversia che dovesse insorgere tra le parti è competente il Foro del Tribunale di Lecco.
ART. 44 SPESE CONTRATTUALI
Le spese inerenti o consequenziali al presente contratto, nessuna esclusa, sono a carico della Ditta aggiudicataria.
ART. 45 PAGAMENTI
La Ditta Concessionaria si obbliga a riscuotere i proventi dovuti dagli utenti per la fornitura dei pasti da essa preparati mediante l’applicazione a ciascuno di essi delle tariffe determinate dal Comune (comprese di Iva) in base alla situazione reddituale o sociale degli stessi.
La parte rimanente (pasti docenti e personale ATA, riduzioni ISEE, oneri sociali ecc. ...), costituita in via convenzionale dalla differenza tra la quota addebitabile agli utenti, a prescindere che sia già stata pagata o meno, ed il costo dei pasti forniti sarà fatturata elettronicamente al Comune entro i trenta giorni successivi al mese di competenza.
Il Comune dovrà provvedere al pagamento delle suddette fatture mediante bonifico bancario entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento di dette fatture al Protocollo dell’Ente.
Le quote di pertinenza degli utenti, ma non pagate, dovranno essere gestite dalla Ditta Concessionaria nei modi previsti all’art. 8) del presente capitolato.
Prima della liquidazione il Comune provvederà alla richiesta del D.U.R.C. (Dichiarazione Unica di Regolarità Contributiva). La liquidazione non potrà avvenire se dalle verifiche emergesse che la Ditta non é in regola con i versamenti contributivi, previdenziali, assistenziali. Nel caso la Ditta non potrà opporre eccezioni, né avrà diritto al risarcimento o al riconoscimento di interessi di mora per detta sospensione.
La Ditta Concessionaria é tenuta ad assolvere tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari fissati dalla Legge 136 del 13/08/2010 e s.m.i.. Secondo quanto previsto dall’art. 3, commi 1 e 8, della Legge 136/2010, il concessionario dovrà utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati, anche in via non esclusiva, alla concessione oggetto della gara. La Ditta Concessionaria è tenuta a comunicare all’Amministrazione gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati nonché la generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.
ART. 46 ADEGUAMENTO DEL PREZZO
Il prezzo di aggiudicazione per ciascun pasto preparato e somministrato, così come previsto precedentemente, é da ritenersi impegnativo e vincolante per tutta la durata della concessione.
In caso di proroga per un ulteriore anno scolastico, tale prezzo sarà soggetto ad aggiornamento annuale in base alla variazione dell’indice ISTAT relativo al consumo delle famiglie di operai e impiegati rilevato a livello provinciale (con riferimento al mese di Luglio). A tal fine, la Ditta Concessionaria, entro e non oltre il 31 luglio 2018, dovrà trasmettere all’Amministrazione Comunale l’eventuale richiesta di revisione dei prezzi per l’anno scolastico decorrente dal successivo mese di settembre, che si intenderà invariabile per l’intero anno scolastico di riferimento. In mancanza di presentazione della richiesta entro il termine stabilito, verrà automaticamente confermato l’ultimo prezzo fissato.
ART. 47 PROTEZIONE DATI PERSONALI
Per quanto concerne i trattamenti di dati personali e sensibili effettuati dalla concessionaria del servizio di ristorazione di cui al presente appalto, la Ditta aggiudicataria assume la qualifica di responsabile esterno del trattamento dei dati.
Nella sua qualifica di responsabile esterno del trattamento dei dati, la concessionaria si impegna ad osservare e mettere in atto quanto di seguito riportato.
Finalità del trattamento di dati effettuati dalla concessionaria
I dati potranno essere trattati dalla concessionaria esclusivamente per lo svolgimento delle attività previste dal presente capitolato speciale d’appalto.
Obbligo alla riservatezza
Trattandosi di dati personali e/o sensibili, la Ditta, nonché tutti i suoi dipendenti e collaboratori, sono tenuti ad una condotta equipollente al segreto professionale e al segreto d’ufficio, e comunque a trattare i dati in maniera confidenziale e riservata, adottando tutte le ragionevoli cautele affinché non vi sia conoscibilità superflua da parte di soggetti non autorizzati o non titolati.
Acquisizione autonoma di dati personali da parte della Ditta aggiudicataria
Il processo, le modalità e i formati dei dati personali e/o sensibili da acquisire - dovranno essere concordati con il Comune di Olginate. In particolare la modulistica da adottare e i dati da acquisire dovranno soddisfare i principi di non eccedenza e proporzionalità rispetto alle finalità perseguite, e dovranno essere concordati per iscritto con l’A.C.
Fornitura dell’informativa prevista dall’art. 13 del D. Lgs. 196/2003
Laddove richiesto dal Comune di Olginate, la concessionaria (anche tramite propri dipendenti o collaboratori) si impegna a fornire agli interessati l’informativa prevista dall’art. 13 del D.Lgs. 196/2003, nei modi e nei formati specificati dal Comune.
Proprietà dei dati
Qualunque sia la finalità e la durata del trattamento effettuato dalla concessionaria, i dati rimarranno sempre e comunque di proprietà esclusiva del Comune di Olginate, e pertanto non potranno essere venduti o ceduti, in tutto o in parte, ad altri soggetti e dovranno essere restituiti dalla Ditta alla conclusione o revoca del contratto o in qualsiasi momento il Comune ne faccia richiesta.
Blocco dei dati alla conclusione o revoca del contratto
All’atto di conclusione o revoca della concessione, a seguito della restituzione, i dati detenuti dalla Ditta dovranno essere bloccati, vale a dire congelati e conservati e utilizzati solo per esigenze di archiviazione e verifica.
Se richiesto dal Comune, dopo averli restituiti al Comune stesso i dati dovranno essere fisicamente cancellati dagli archivi cartacei ed elettronici, e la cancellazione dei dati in formato elettronico dovrà avvenire con modalità tecniche che non consentano in nessun caso il recupero successivo dei dati cancellati.
Nomina degli incaricati del trattamento
In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la concessionaria provvederà alla nomina – con atto scritto – di dipendenti e collaboratori in qualità di incaricati del trattamento dei dati, specificando analiticamente per iscritto l’ambito del trattamento consentito e le istruzioni da seguire nelle operazioni di trattamento dei dati e assicurando agli incaricati una adeguata formazione in materia di privacy e sicurezza. L’elenco degli incaricati e la verifica della sussistenza delle condizioni per la conservazione dei profili di autorizzazione dovrà essere aggiornato e verificato con frequenza almeno annuale.
Rispetto del Codice in materia di protezione dei dati personali
In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la concessionaria è tenuta a mettere in atto tutto quanto prescritto dal D.Lgs. 196/2003, e dovrà osservare e far osservare a dipendenti e collaboratori le suddette prescrizioni, e vigilerà diligentemente e periodicamente sull’ottemperanza da parte di tutti i soggetti tenuti; in caso di inadempienze o criticità, la situazione dovrà essere prontamente segnalata al Comune di Olginate da parte della Ditta. Parimenti dovrà essere messo in atto e rispettato quanto prescritto dall’Allegato B al D.Lgs. 196/2003 e s.m.i., denominato “Disciplinare Tecnico in materia di misure minime di sicurezza”.
Formazione periodica per gli incaricati del trattamento dei dati
In qualità di responsabile esterno del trattamento dei dati, la concessionaria è tenuta ad assicurare una adeguata formazione in materia di privacy e sicurezza ai propri incaricati del trattamento dei dati, in particolare in occasione di assunzioni, variazioni significative di incarico o di responsabilità, evoluzioni tecnologiche o normative. Tale formazione è obbligatoria per legge e deve essere erogata con frequenza almeno annuale.
Verifica periodica delle misure di sicurezza adottate
In qualità di Responsabile del trattamento dei dati, la Ditta si impegna a verificare periodicamente la corretta adozione delle misure minime e idonee di sicurezza, a segnalare tempestivamente al Comune di Olginate eventuali situazioni di rischio o criticità, a relazionare almeno annualmente al Comune sulle misure di sicurezza adottate.
La Ditta riconosce al Comune di Olginate il diritto a verificare periodicamente l’applicazione delle norme di sicurezza messe in atto, anche mediante personale o soggetti esterni opportunamente incaricati dal Comune stesso.
TITOLO IX
SISTEMA INFORMATIZZATO PER LA RILEVAZIONE DELLE PRESENZE
ART. 48 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA INFORMATIZZATO
Il servizio di rilevazione presenze, prenotazione pasti e relativo addebito viene attualmente gestito dall’Ente attraverso modalità di pre-pagato con l’utilizzo del software School E-SuiteTM della Soc. Progetti e Soluzioni
S.p.A. Il comune di Olginate acquisirà le relative licenze d’uso e l’hardware necessario al funzionamento a conclusione del contratto per la ristorazione scolastica in vigore.
I concorrenti interessati alla presente procedura dovranno utilizzare il sistema School E-SuiteTM, mediante credenziali di accesso predisposte dalla Stazione Appaltante, facendosi anche carico dei canoni annuali di manutenzione e di hosting, di aggiornamento software, e di assistenza telefonica il cui valore complessivo è presumibile in € 2.984,00 + iva (con revisione annuale secondo indice ISTAT).
Il software attuale permette:
• gestione completa di tutti i dati anagrafici e gestionali, con particolare attenzione ai dati amministrativi e di pagamento, attraverso un sistema interamente WEB based utilizzato in modalità ASP e sito presso un IDC avente caratteristiche di affidabilità e sicurezza secondo quanto descritto di seguito;
• prenotazione ed addebito dei pasti tramite interfaccia web;
• gestione completa dei pasti da produrre e distribuire, con particolare attenzione alle diete alimentari, attraverso un sistema interamente WEB based utilizzato in modalità ASP e sito presso un IDC avente caratteristiche di affidabilità e sicurezza;
• pagamento anticipato dei pasti relativi alla ristorazione scolastica mediante ricariche effettuabili presso n.2 punti di ricarica POS situati sul territorio comunale.
• pagamento tramite carta di credito on line;
• comunicazione con i genitori via SMS, WEB e con documenti cartacei.
ART. 49 PRENOTAZIONE DEI PASTI E RACCOLTA DELLE PRESENZE
Nei singoli plessi scolastici del comune di Olginate il personale scolastico, munito di apposite griglie giornaliere, rileva le presenze al sevizio mensa.
Tali dati vengono poi inseriti dalla concessionaria a sistema tramite un’apposita interfaccia web, al fine di rendere disponibili in tempo reale i dati per il cento cottura, per il genitore e per il Comune interessato a monitorare le prenotazioni.
La ditta concorrente dovrà attivare obbligatoriamente una modalità di prenotazione dei pasti tramite tablet, al fine di ridurre l’errore della registrazione e velocizzare il processo, fornendo pertanto gli hardware necessari (tablet) e relative sim di navigazione.
ART. 50 PAGAMENTO DEI PASTI
Il pagamento dei pasti da parte dell’utenza avviene attraverso ricariche a importo libero, attualmente effettuabili sia presso n.2 punti di ricarica presenti sul territorio comunale sia attraverso ricarica con carta di credito direttamente dal Modulo Web Genitori. Tali modalità di ricarica dovranno essere mantenute attive.
Al fine di garantire il pieno rispetto della privacy, con particolare riguardo alle fasce di reddito ISEE, le ricariche avvengono a valore e non a numero di pasti
ART. 51 GESTIONE DELLE COMUNICAZIONI CON GLI UTENTI
La comunicazione con l’utenza in merito alla procedura di ricarica buoni pasto /consumo pasto / insolvenze avviene, oltre che con documenti cartacei, anche con un sistema interamente WEB based. Tale sistema è accessibile grazie ad un link presente sul sito del Comune che consente al genitore di verificare in tempo reale il saldo del conto pasti del proprio figlio mediante un accesso protetto da login e password rilasciate dal Concessionario.
La comunicazione con i genitori avviene anche mediante invio automatico di SMS o Mail con avvisi di riserva.
Il sistema di notifica via sms dovrà essere attivato, ad inizio anno scolastico, per tutti gli utenti registrati a sistema.
ART. 52 ONERI DELLA STAZIONE APPALTANTE
Del sistema sopradescritto restano in carico all'Amministrazione comunale le seguenti fasi:
la definizione delle tariffe secondo proprie modalità
la comunicazione alla concessionaria delle nuove iscrizioni da inserire in anagrafica
ART. 53 ONERI DELLA CONCESSIONARIA
Competono alla ditta concessionaria le seguenti funzioni:
l’inserimento nell’applicativo dei dati anagrafici dei nuovi iscritti e l’effettuazione delle promozioni ogni inizio anno scolastico
la manutenzione per tutta la durata dell’appalto delle apparecchiature hardware e del software.
il mantenimento per tutta la durata dell’appalto di un contratto di hosting atto a garantire la gestione del programma presso un IDC (Internet Data Center) avente caratteristiche di affidabilità e sicurezza;
l'installazione di un PC presso il centro cottura, con caratteristiche sufficienti ad operare via WEB sull’applicativo;
la verifica della regolarità e/o completezza delle informazioni pervenute dalle scuole, nonché la richiesta dell’invio di un fax di correzione in caso di segnalazione di errori da parte del Sistema entro le 9,30;
la soluzione di eventuali problematiche connesse alla gestione della rilevazione/prenotazione pasti e l’attivazione di procedure alternative di emergenza per la rilevazione /prenotazione pasti, in caso di mancato o irregolare funzionamento del sistema informatico;
incasso diretto delle rette;
invio di promemoria in prossimità dell’esaurimento del credito nonché delle lettere di sollecito;
storno della presenza/assenza nel caso in cui un utente uscisse o entrasse a scuola entro e non oltre le ore 10,00 e aggiornamento immediato dei dati nel sistema;
formazione del proprio personale e/o del personale scolastico all’utilizzo del sistema, da quantificarsi in almeno 2 giornate. La formazione dovrà essere tenuta da personale dipendente della ditta fornitrice del Sistema Informatico;
la formazione del personale comunale per renderlo autonomo nella stampa della reportistica di propria competenza;
fornitura di SMS sufficienti per la copertura della durata dell’appalto.
In caso di guasti e/o malfunzionamenti del software o del PC, la ditta è tenuta a dare tempestiva comunicazione al Comune e a far eseguire gli interventi manutentivi necessari al ripristino dalla verificata irregolarità.
Al termine dell’appalto la concessionaria dovrà trasferire ove acquistate, e senza alcun onere aggiuntivo, la piena proprietà di licenze d’uso aggiuntive, di qualsiasi tipo di hardware, banche dati o strumentazione utilizzata all’interno del sistema.
TITOLO X
NORME DI PREVENZIONE, SICUREZZA E ANTINFORTUNISTICA SUI LUOGHI DI LAVORO
ART. 54 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
Al fine di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, è’ fatto obbligo alla ditta concessionaria di attenersi strettamente a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (D.Lgs.n. 81/2008 e s.m.i.). Pertanto, alla data di inizio del servizio la concessionaria è tenuta a dimostrare di aver redatto il documento di cui all’art. 28 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., tenendolo a disposizione.
Almeno una settimana prima dell’inizio del servizio, dovrà essere fornita alla Stazione appaltante la copia dei certificati di idoneità alla mansione dei propri dipendenti, operanti nell’ambito del presente appalto, rilasciata dal medico competente aziendale. Ogni qual volta sarà impiegato nell’ambito dell’appalto un nuovo lavoratore, copia del suddetto certificato dovrà essere inviato alla stazione appaltante prima dell’inizio della messa in servizio.
ART. 55 REFERENTI DELLA SICUREZZA E DUVRI (art. 26 del D. Lgs. N. 81/2008)
L’aggiudicatario deve comunicare al Comune il nominativo del proprio Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ed il nominativo di un suo rappresentante in loco, onde consentire a quest’ultimo di attivare, quando necessario, le procedure e le misure di coordinamento.
Nello svolgimento del servizio, l’aggiudicatario è altresì tenuto ad attenersi alle prescrizioni indicate nel Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, elaborato ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. dalla stazione appaltante, e compilato per quanto di propria competenza.
ART. 56 DIVIETI
E’ fatto divieto al personale della ditta di eseguire qualsiasi operazione non autorizzata e al di fuori dell’area di esecuzione del servizio, e di quanto previsto specificatamente dal presente capitolato, con particolare riferimento all’utilizzo di macchine e/o attrezzature, energia elettrica, ecc.
ART. 57 IMPOSIZIONE DEL RISPETTO DELLE NORME E DEI REGOLAMENTI
La ditta deve porre in essere nei confronti dei propri dipendenti tutti i comportamenti dovuti in forza delle normative disposte a tutela della sicurezza ed igiene del lavoro e dirette alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. In particolare imporrà a tutto il personale il rispetto della normativa di sicurezza e ai propri preposti di controllare ed esigere tale rispetto.
ART. 58 NORME GENERALI PER L’IGIENE DEL LAVORO
La ditta ha l’obbligo di garantire ai propri dipendenti impiegati nei servizi richiesti nel presente capitolato quanto previsto dal D.P.R. 305/56 e successive modificazioni ed integrazioni.
ART. 59 IMPIEGO DI ENERGIA
L’impiego di energia elettrica, da parte del personale della ditta o comunque da essa gestito deve essere assicurato da personale che conosca la manovra dei quadri di comando; in particolare per quanto riguarda la sicurezza antinfortunistica, ogni responsabilità connessa è a carico della ditta.
ART. 60 SEGNALETICA DI SICUREZZA E PIANO DI EVACUAZIONE
La ditta deve predisporre e far affiggere a proprie spese dei cartelli che illustrino le norme principali di prevenzione e antinfortunistica all’interno dei locali di preparazione e cottura, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Si intendono a carico della ditta i presidi sanitari previsti dal D.M. 388/2003.
Nello svolgimento delle proprie mansioni, il personale della ditta aggiudicataria dovrà attenersi alle vigenti disposizioni del piano di evacuazione vigente presso le strutture scolastiche e coordinarsi con il responsabile della gestione dell’emergenza di ciascun edificio.
ART. 61 NORME DI SICUREZZA NELL’USO DI DETERGENTI E SANIFICANTI
Il personale addetto alle operazioni di sanificazione deve obbligatoriamente fare uso di mascherine, guanti ed indumenti speciali, quando l’utilizzo di tali indumenti/dispositivi di protezione è consigliato dalle schede di sicurezza, e deve in ogni caso attenersi strettamente alle disposizioni riportate sulle suddette schede.
Una copia delle schede di sicurezza di ciascuna sostanza chimica (prodotti di pulizia ecc.) utilizzata deve essere conservata sul luogo di lavoro, per poter essere consultata dai soccorritori in caso di incidente.
ART. 62 PULIZIA DEGLI IMPIANTI E DELLE ATTREZZATURE
Al termine delle operazioni di distribuzione dei pasti, le attrezzature e stoviglie presenti nella cucina e nei refettori devono essere deterse e disinfettate a cura della ditta.
Durante le operazioni di lavaggio delle attrezzature è fatto divieto di impiegare getti d’acqua diretti sui quadri elettrici. Prima di procedere alle operazioni di pulizia di impianti e attrezzature, gli interruttori del quadro generale devono essere disinseriti.
ART. 63 SOPRALLUOGO
TITOLO XI DISPOSIZIONI FINALI
Xxxx l’esclusione dalla gara, è fatto obbligo alle ditte di effettuare, alla presenza di un incaricato del Comune, il sopralluogo delle strutture oggetto del servizio, al fine di verificare le condizioni che possono influire sulla formulazione dell’offerta con le modalità previste nel Disciplinare di gara.
ART. 64 ESECUZIONE IN PENDENZA DI STIPULA
La ditta aggiudicataria si obbliga a rendere le prestazioni oggetto del presente appalto anche nelle more della stipula del relativo contratto. In tal caso, fermo restando quanto previsto dal presente Capitolato per le polizze assicurative, potrà comunque farsi luogo alla liquidazione dei compensi spettanti alla Ditta, purché quest’ultima abbia già costituito e presentato la cauzione definitiva prevista in sede di gara.
ART. 65 RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE
Qualora Ia Xxxxx non intenda accettare l’assegnazione del servizio non potrà avanzare alcun diritto di recupero della cauzione provvisoria e sarà, comunque, tenuta al risarcimento degli eventuali maggiori oneri sostenuti dal Comune.
ART. 66 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL COMUNE DI OLGINATE
La struttura organizzativa del Comune a cui è affidata la gestione ed il controllo dei servizi oggetto del Presente capitolato è il Settore politiche sociali – Ufficio Istruzione.
ART. 67 RICHIAMO ALLA LEGGE E AD ALTRE NORME
Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente capitolato, si fa riferimento al codice civile ed alle disposizioni legislative vigenti in materia.
Sono allegati al presente capitolato, divenendone parte integrante e sostanziale, i seguenti allegati tecnici: Allegato 1: Tabelle merceologiche derrate alimentari
Allegato 2: Grammature Allegato 3: Personale in servizio
Allegato 4: planimetria scuola dell’infanzia Allegato 5: planimetria scuola primaria Allegato 6: planimetria scuola secondaria Allegato 7: Duvri