Contract
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI GOVONE | |||||
IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI CANOVE DI GOVONE INSTALLAZIONE DI UNA NUOVA CENTRALE DI COGENERAZIONE A BIOGAS | |||||
IL COMMITTENTE Società Intercomunale Servizi Idrici S.r.l. P.zza Risorgimento, 1 – 00000 XXXX (XX) IL PROGETTISTA Dott. Xxx. XXXXXXXX XXXXX Xxx Xxxxxxxxx, 0 – 00000 XXXXXXXX (XX) Xxx Xxxxx 00/00 – 00000 XXXXXXXX (XX) Tel: 000-0000000 | |||||
ELABORATO CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO | |||||
COMMESSA IFG_19_09 | LIVELLO PROGETTO DEFINITIVO | TIPOLOGIA TXT | ALLEGATO 10 | ||
SCALA - | |||||
01 | 27/09/2019 | Correzione refuso limiti emissioni | F.G. | F.G. | F.G. |
00 | 25/07/2019 | Emissione per consegna | F.G. | F.G. | F.G. |
Rev. | Data | Descrizione | Redatto | Controllato | Approvato |
Questo documento è di proprietà dell’Xxx. Xxxxxxxx Xxxxx e non può essere modificato, copiato, duplicato, riprodotto o divulgato senza l’autorizzazione scritta di quest’ultimo. |
Sommario
SEZIONE I – DISPOSIZIONI AMMINISTRATIVE 3
ART. 2 Scelta del contraente 3
ART. 3 Ammontare dell’Appalto 4
ART. 5 Modifiche del contratto 5
ART. 7 Norme generali su materiali, componenti ed esecuzione 6
ART. 8 Xxxxxxxx, garanzie e polizze assicurative 7
ART. 10 Consegna e sviluppo dei lavori 8
ART. 11 Programma esecutivo delle prestazioni dell’Appaltatore 9
ART. 12 Poteri e ordini della Direzione Lavori 9
ART. 13 Responsabilità dell’Appaltatore e del Direttore Tecnico di cantiere 10
ART. 14 Oneri e spese a carico dell’Appaltatore 11
ART. 15 Lavori festivi e fuori dell’orario normale 13
ART. 16 Disciplina nei cantieri 14
ART. 17 Trattamento e tutela dei lavoratori 14
ART. 18 Danni di forza maggiore 15
ART. 19 Documenti contabili 15
ART. 20 Misura ed accertamento delle opere 16
ART. 21 Difetti di costruzione 16
ART. 22 Eccezioni e riserve dell’esecutore 17
ART. 23 Disposizioni relative ai prezzi 17
ART. 25 Pagamenti in acconto 17
ART. 27 Valutazione dei lavori a corpo 19
ART. 28 Tempo utile per l’esecuzione e penali per ritardi 19
ART. 29 Sospensioni e proroghe dei lavori 20
ART. 30 Inderogabilità dei termini di esecuzione 21
ART. 31 Ultimazione dei lavori e conto finale 21
ART. 33 Periodo di garanzia 22
ART. 34 Risoluzione del contratto 22
ART. 35 Recesso dal contratto 25
ART. 36 Definizione delle controversie 25
ART. 37 Sicurezza dei lavori 25
SEZIONE II – MATERIALI E FORNITURE 27
ART. 38 Rispondenza e coordinamento rispetto alle norme 27
ART. 39 Materiali e forniture in genere 27
ART. 40 Nuovo impianto di cogenerazione a biogas 28
ART. 41 Tubazioni in acciaio 38
ART. 42 Tubazioni in acciaio inossidabile 39
ART. 43 Leggi e normative relativi agli impianti elettrici 40
ART. 44 Protezione delle condutture elettriche 41
ART. 45 Caratteristiche tecniche dei materiali componenti l’impianto elettrico - consegna ed esecuzione dei lavori 42
ART. 46 Cavidotti passaggio cavi 42
ART. 47 Canalizzazioni dell’impianto elettrico 42
SEZIONE III – DESCRIZIONE DEI SERVIZI E DELLE LAVORAZIONI 48
ART. 50 Redazione del progetto esecutivo 48
ART. 51 Corso di formazione 50
ART. 52 Manutenzione dell’impianto di cogenerazione 50
ART. 53 Realizzazione delle opere in progetto 55
ART. 54 Modalità di collaudo e verifica delle prestazioni 55
ART. 56 Materiali di risulta, rifiuti, apparecchiature dismesse 57
ART. 57 Rispondenza dei lavori al progetto 57
ART. 58 Rispondenza dei materiali al progetto 57
ART. 59 Coordinamento altimetrico e rispetto delle livellette 57
ART. 60 Predisposizione luoghi di lavoro e allestimento cantiere 58
ART. 61 Interferenze con strutture esistenti 59
ART. 62 Apparecchi idraulici – disposizioni generali 59
ART. 63 Collegamenti idraulici di processo 59
ART. 64 Interferenze con altre imprese 60
SEZIONE I – DISPOSIZIONI AMMINISTRATIVE
L'oggetto dell'appalto consiste nella redazione del progetto esecutivo e nell'esecuzione "a corpo", da parte dell’Impresa Aggiudicataria, di opere e prestazioni necessarie per la realizzazione degli interventi previsti nell’odierno Progetto Definitivo “impianto di Canove di Govone – Installazione di una nuova centrale di cogenerazione a biogas”.
Gli elaborati testuali e grafici del Progetto, congiuntamente al presente Capitolato Speciale, individuano nel dettaglio le opere da realizzare nonché la fornitura e la posa in opera delle apparecchiature elettromeccaniche, degli impianti elettrici, di automazione e di servizio necessari.
Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste funzionali a dare il lavoro completamente compiuto secondo le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal Progetto di cui l’Impresa terrà attentamente conto nell’organizzazione del lavoro e nelle proprie valutazioni economiche.
Oltre a quanto sopra indicato, si intendono a carico dell'Impresa Aggiudicataria tutti gli oneri in dettaglio specificati nel presente Capitolato Speciale.
L’esecuzione dei lavori e delle forniture sarà sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’Appaltatore dovrà impiegare la massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
Le prescrizioni del presente capitolato integrano e sono integrate dai documenti progettuali allegati. Laddove siano presenti incongruenze tra i diversi documenti sopra citati, l’Impresa provvederà a darne tempestiva comunicazione alla Stazione Appaltante, attenendosi alle indicazioni da questa fornite in merito alla risoluzione delle problematiche evidenziate, fermo restando il fatto che, in presenza di soluzioni tecniche alternative, sarà comunque adottata quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona pratica esecutiva.
Trova sempre applicazione l’articolo 1374 del codice civile.
Alla scelta del contraente si procederà secondo i criteri stabiliti dal Bando di Gara, assumendo a base di gara la presente progettazione definitiva.
Al fine di permettere la valutazione della consistenza delle opere da realizzare e quindi la formulazione dell'offerta, il citato progetto definitivo verrà messo a disposizione dei Concorrenti con le modalità che saranno precisate nel bando di gara. Ciascun Concorrente dovrà comunque svolgere tutte le indagini tecniche, i computi e le stime che riterrà necessari alla formulazione della propria offerta, tenendo conto degli oneri per la realizzazione delle opere e di tutti gli altri oneri indicati nel presente Capitolato Speciale.
I computi metrici estimativi del progetto definitivo non costituiranno elementi di contratto, pertanto, l'Appaltatore non potrà fondare alcuna pretesa sulle informazioni contenute negli stessi in nessuna delle fasi di adempimento del contratto.
Importo dell’appalto:
a) | IMPORTO SOGGETTO A RIBASSO D’ASTA | |
a.1) Fornitura e posa in opera della centrale di cogenerazione | 342'500 € | |
a.2) Servizio di manutenzione per 16'000 h di esercizio | 80'000 € | |
a.3) Progetto esecutivo dell’impianto di cogenerazione | 7'500 € | |
b) | IMPORTO NON SOGGETTO A RIBASSO D’ASTA | |
Importo degli oneri specifici della sicurezza relativi al punto a.1) | 2'205,31 | |
c) | IMPORTO TOTALE A BASE D’APPALTO (a+b) | 432'205,31 |
Categoria delle lavorazioni ai sensi del DPR 207/2010
Lavori e forniture | Categoria | Importo | % |
IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA | OG 9 | 344'705,31 | 100 |
Di cui oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso | 2'205,31 |
Gruppi di lavorazioni omogenee e categorie contabili ai sensi degli artt. 43, commi 6 e 8, e 184 del DPR 207/2010
n. | categoria | importo | aliquota % |
1 | Opere elettromeccaniche | 336'076,64 | 98,125 |
2 | Lavori vari e sistemazione area | 6'423,36 | 1,875 |
TOTALE | 342'500,00 | 100 |
L'importo contrattuale corrisponderà all'importo offerto dall'aggiudicatario in sede di gara per l'esecuzione dei lavori e delle prestazioni, calcolato al netto del ribasso offerto, aumentato dell'importo degli oneri specifici per la sicurezza e la salute nel cantiere. Il prezzo complessivo netto di aggiudicazione è convenuto a corpo ed è onnicomprensivo, fisso ed invariabile. Pertanto, le eventuali maggiori quantità di lavori o forniture rispetto a quelle comunque prevedibili o desumibili dagli elaborati del progetto definitivo e dalle eventuali varianti, integrazioni o migliorie presentate dal Concorrente in sede di gara graveranno sull’Appaltatore, il quale è obbligato ad eseguire le opere per il prezzo globale a corpo offerto in base alle proprie autonome valutazioni e non potrà richiedere al riguardo particolari misurazioni o maggiori compensi.
I prezzi unitari offerti dall’Aggiudicatario in sede di gara, anche se indicati in relazione al lavoro a corpo, sono per lo stesso vincolanti anche per la definizione, la valutazione e la contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ed ordinate o autorizzate ai sensi dell’articolo 106 del D.Lgs. 50/2016 e che siano inequivocabilmente estranee ai lavori ed alle forniture a corpo già previsti.
L'importo degli oneri per la sicurezza, fisso e invariabile, verrà corrisposto in proporzione dell'avanzamento dei lavori.
L'Amministrazione appaltante si riserva di affidare in tutto o in parte ad altre ditte, senza che l'Appaltatore possa sollevare eccezioni o richieste di compensi, qualsiasi altra fornitura e/o nolo diversi o eccedenti quelli previsti. Dette forniture e/o noli restano pertanto esclusi dall'appalto.
I prezzi unitari sono stati determinati sulla base dei prezzari editi dalla Regione Piemonte (anno 2019) e dalla Camera di Commercio della Provincia di Cuneo (anno 2019).
Quando non sia stato possibile individuare, nei suddetti prezzari, le voci relative e pertinenti alle lavorazioni necessarie, si è proceduto alla determinazione di nuovi prezzi, eventualmente ricavati sulla base di indagini di mercato effettuate nel territorio di competenza.
Le voci dell'elenco dei prezzi saranno le uniche alle quali l'Appaltatore dovrà fare riferimento nelle proprie valutazioni tecniche ed economiche.
Il contratto sarà stipulato interamente "a corpo".
Ai sensi dell’art. 32 comma 14 del D. Lgs. 50/2016, la Stazione Appaltante stipulerà uno specifico contratto con l’Aggiudicatario dei lavori.
Fatte salve le specifiche disposizioni del Bando di Xxxx, sono parte integrante del contratto:
1) il Capitolato Speciale d'appalto;
2) gli elaborati grafici e le relazioni progettuali;
3) l'elenco dei prezzi unitari;
4) il cronoprogramma;
5) il piano di sicurezza e coordinamento ai sensi D.Lgs 81/2008;
6) le polizze di garanzia;
Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali gli elaborati progettuali diversi da quelli sopra elencati ed in particolare:
- i computi metrici estimativi;
- le tabelle di riepilogo dei lavori e delle forniture e la suddivisione per categorie degli stessi, ancorché inserite e integranti il presente Capitolato speciale; esse hanno efficacia, limitatamente ai fini dell'aggiudicazione, per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della definizione dei requisiti oggettivi del subappalto, e, sempre che non riguardino il compenso a corpo delle prestazioni contrattuali, ai fini della valutazione delle addizioni o diminuzioni dei lavori e delle forniture o delle varianti in corso d'opera;
- le quantità delle singole voci elementari rilevabili dagli atti progettuali e da qualsiasi altro loro allegato.
In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto, vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e buona tecnica esecutiva.
In caso di norme del capitolato speciale e dei suoi allegati non compatibili o apparentemente non compatibili tra loro o con la restante documentazione a base di gara trovano applicazione in primo luogo le norme speciali o quelle che fanno eccezione a regole generali (tra cui, in particolare, quelle contenute nel Regolamento per l’acquisizione di lavori, forniture di beni e servizi di valore inferiore alle soglie comunitarie della Stazione appaltante), in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamentari ovvero all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario.
L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del capitolato speciale d'appalto, deve essere fatta tenendo conto delle finalità del contratto e degli obiettivi ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del codice civile.
La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati equivale, da parte dell'Appaltatore, a dichiarazione di perfetta conoscenza delle leggi, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici e di incondizionata loro accettazione.
ART. 5 Modifiche del contratto
La Stazione appaltante ha la facoltà di introdurre modifiche e varianti del contratto d'appalto nel rispetto delle disposizioni di cui all'art. 106 del D.Lgs. 50/2016. Le eventuali modifiche del contratto, nonché le varianti, sono autorizzate dal RUP con le modalità previste dall'ordinamento della stazione appaltante. Il contratto d'appalto potrà essere modificato senza una nuova procedura di affidamento nei casi contemplati dal Codice dei contratti all'art. 106, comma 1.
Le eventuali variazioni sono valutate mediante l'applicazione di prezzi unitari contrattuali.
Qualora nell’Elenco Prezzi contrattuale non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procederà alla formazione di nuovi prezzi, mediante apposito verbale di concordamento, desumendoli dal prezzario della Regione Piemonte anno 2019 e – se da questo non contemplati - definendoli in contraddittorio con l'Appaltatore.
La stazione appaltante, qualora in corso di esecuzione si renda necessario un aumento o una diminuzione delle prestazioni fino a concorrenza del quinto dell'importo del contratto, può imporre all'appaltatore l'esecuzione alle stesse condizioni previste nel contratto originario. In tal caso l'appaltatore non può far valere il diritto alla risoluzione del contratto.
Non saranno riconosciute all'Appaltatore varianti al progetto esecutivo approvato, prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della Direzione lavori che dovrà comunque riportare l'autorizzazione esplicita del RUP.
La violazione del divieto di apportare modifiche comporta, salva diversa valutazione del Responsabile del Procedimento, la rimessa in pristino, a carico dell'esecutore, dei lavori e delle opere nella situazione originaria, secondo le disposizioni della Direzione dei Lavori, fermo restando il fatto che in nessun caso l’esecutore potrà vantare compensi, rimborsi o indennizzi per i lavori medesimi.
SISI S.r.l. regolamenta le modalità comportamentali delle imprese concorrenti, appaltatrici e subappaltatrici, e dei dipendenti della stazione appaltante, mediante il Codice Etico adottato con provvedimento del CdA in data 26 novembre 2015 e s.m.i., che disciplina, in concreto, le condotte rilevanti di coloro che operano a servizio di SISI S.r.l. e ne individua le regole comportamentali cui viene riconosciuto valore etico positivo.
Gli appaltatori, all’atto della partecipazione alla gara e/o della stipula del contratto, ove richiesto, dovranno espressamente accettare detto Xxxxxx.
ART. 7 Norme generali su materiali, componenti ed esecuzione
Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro e tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati tecnici e grafici del progetto approvato.
I materiali da impiegare per i lavori e le forniture compresi nell'appalto devono corrispondere, come caratteristiche, a quanto stabilito nelle leggi e nei regolamenti ufficiali vigenti in materia; in mancanza di particolari prescrizioni, detti materiali devono essere delle migliori qualità esistenti in commercio, in rapporto alla funzione cui sono stati destinati; in ogni caso i materiali, prima della posa in opera, devono essere riconosciuti idonei e accettati dalla Direzione lavori, anche a seguito di specifiche prove di laboratorio o di certificazioni fornite dal produttore.
Qualora la Direzione dei lavori rifiuti una qualsiasi provvista di materiali in quanto non adatta all'impiego, l'Appaltatore deve sostituirla con altra che corrisponda alle caratteristiche volute; i materiali rifiutati devono essere allontanati immediatamente dal cantiere a cura e a spese dell'Appaltatore stesso.
In materia di accettazione dei materiali, qualora eventuali carenze di prescrizioni UE, nazionali e regionali, ovvero la mancanza di precise disposizioni nella descrizione contrattuale dei lavori e delle forniture possano dare luogo a incertezze circa i requisiti dei materiali stessi, la direzione lavori ha facoltà di ricorrere all'applicazione di norme speciali, ove esistano, siano esse nazionali o estere.
Entro 60 giorni dalla consegna dei lavori o, in caso di materiali o prodotti di particolare complessità, entro 60 giorni antecedenti il loro utilizzo, l'Appaltatore è tenuto a presentare alla Direzione dei lavori, per l'approvazione, la campionatura completa di tutti i materiali, manufatti, prodotti, ecc. previsti o necessari per dare finita in ogni sua parte l'opera oggetto dell'appalto.
L'accettazione dei materiali da parte della direzione dei lavori non esenta l'appaltatore dalla totale responsabilità della riuscita delle opere, anche per quanto può dipendere dai materiali stessi.
ART. 8 Xxxxxxxx, garanzie e polizze assicurative
Garanzia provvisoria
A garanzia degli adempimenti precontrattuali, ivi compresa la mancata sottoscrizione del contratto, è richiesta una cauzione provvisoria pari al 2 per cento (un cinquantesimo) dell'importo preventivato delle prestazioni da appaltare, da prestarsi al momento della presentazione dell’offerta di gara. La garanzia provvisoria deve essere conforme ai disposti di cui all'art. 93 del D.Lgs. 50/2016.
Il suddetto importo della garanzia provvisoria può essere ridotto od incrementato nella misura prevista dall’art. 93 del D.Lgs. 50/2016.
Per i non aggiudicatari la garanzia provvisoria è svincolata entro trenta giorni dall'aggiudicazione.
Garanzia definitiva
Ai sensi dell’art. 16.2.2) del Regolamento per l’acquisizione di lavori, forniture di beni e servizi di valore inferiore alle soglie comunitarie, di cui la Stazione appaltante si è dotata, la garanzia definitiva deve essere costituita prima della stipula del contratto e deve rispettare le disposizioni previste dall’art. 103 “garanzie definitive” del D.Lgs. 50/2016, ad eccezione della misura, che è stabilita pari al 10% dell’importo di contratto, oppure pari al 30% in caso di ribasso d’asta superiore al 25%.
La cauzione o fideiussione di cui sopra sarà prestata a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto relative sia all’esecuzione dei lavori e delle forniture previsti sia al servizio di manutenzione. Essa dovrà pertanto avere efficacia fino al termine del periodo di manutenzione, ovvero fino a mesi 30 (trenta) successivi alla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Ferme restando le previsioni del citato art. 103 del D.Lgs. 50/2016, la Stazione appaltante può avvalersi della garanzia definitiva, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d'ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l'appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale.
La Stazione Appaltante potrà in ogni caso procedere all’escussione della garanzia nelle modalità previste dalla legge contro le inadempienze contrattuali dell’Appaltatore sia rispetto alla fornitura e posa in opera degli impianti oggetto dell’appalto sia rispetto al servizio di manutenzione.
L'incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale della Stazione appaltante senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell'appaltatore di proporre azione innanzi l'autorità giudiziaria ordinaria.
Assicurazione a carico dell’Appaltatore
Ai sensi dell'articolo 103, comma 7, del D.Lgs. 50/2016, l'Appaltatore è obbligato, nei termini previsti nel medesimo comma, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e che assicuri la medesima Stazione Appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nell'esecuzione dei lavori e delle forniture. La polizza assicurativa è prestata da un'impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione.
La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna della fornitura in opera e cessa, analogamente alla garanzia definitiva, decorsi trenta mesi dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore.
La Stazione appaltante si riserva di volta in volta di esaminare le eventuali domande di subappalto avanzate dall'appaltatore e di rilasciare le relative autorizzazioni, quando ricorrano le condizioni previste dalle leggi in materia vigenti alla data di pubblicazione del bando di gara. In ogni caso l'Appaltatore rimane, di fronte alla Stazione appaltante, unico responsabile dei lavori subappaltati, sollevando la medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all'esecuzione di detti lavori subappaltati.
L’eventuale subappalto non può superare la quota massima percentuale dell’importo complessivo del contratto prevista dalle suddette leggi in materia vigenti alla data di pubblicazione del bando di gara.
ART. 10 Consegna e sviluppo dei lavori
Consegna dei lavori
Il Direttore dei Lavori provvederà, entro 45 giorni dalla stipula del contratto, alla consegna dei lavori, dandone atto in apposito verbale redatto in contraddittorio con l'Appaltatore. L’Amministrazione si riserva di consegnare i lavori anche in pendenza della stipula del relativo contratto.
Qualora l'Appaltatore non si presenti il giorno stabilito a ricevere la consegna, il Direttore dei Lavori gli assegnerà, mediante lettera raccomandata spedita con almeno dieci giorni di anticipo sulla nuova data fissata per la consegna, un termine perentorio, trascorso il quale inutilmente, la Stazione appaltante ha diritto di risolvere il contratto o di procedere alla esecuzione d'ufficio disponendo altresì l'incameramento della cauzione, salva e riservata l'azione per eventuali ulteriori maggiori danni.
Qualora la consegna non avvenga per fatto dipendente dalla Stazione appaltante entro il termine di 45 giorni dalla stipula del contratto, l'Appaltatore potrà chiedere di recedere dal contratto; nel caso di accoglimento della domanda di recesso, l'Appaltatore ha diritto al rimborso delle spese sostenute per la stipulazione del contratto nei limiti previsti dal D.M. 49 del 7 marzo 2018 del ministero delle infrastrutture e trasporti; nel caso di rifiuto della domanda, l'Appaltatore ha diritto ad un compenso per i maggiori oneri dipendenti dal ritardo, opportunamente documentati, il tutto in conformità alle previsioni del citato D.M. 49 del 7 marzo 2018.
Nel caso in cui i lavori appaltati siano molto estesi, ovvero manchi la disponibilità dell'intera sede in cui dovrà svilupparsi il cantiere o comunque per qualsiasi altro impedimento o causa, la Stazione appaltante potrà disporre la consegna del lavoro anche in più tempi successivi, con verbali parziali. L'Appaltatore non potrà per questo sollevare eccezioni o trarre motivi per la richiesta di maggiori compensi o indennizzi; potrà per contro essergli riconosciuta, dietro documentata richiesta, una congrua proroga del tempo assegnatogli per il compimento delle opere, ma solo nel caso che le parziali consegne avessero a susseguirsi a notevole distanza di tempo le une dalle altre.
L'Impresa è tenuta a verificare tempestivamente i capisaldi di livellazione e, in generale, quote, distanze, dimensioni di aree e manufatti, etc. riportati negli elaborati grafici progettuali, segnalando alla Direzione dei Lavori, non oltre sette giorni dalla consegna dei lavori, eventuali difformità o incongruenze che avesse in essi riscontrate. L’Impresa sarà inoltre responsabile della conservazione dei capisaldi, che non potrà rimuovere senza il preventivo consenso della Direzione dei Lavori.
Il tempo utile per l'esecuzione dei lavori e delle forniture decorrerà dalla data del primo verbale di consegna.
Dal giorno della consegna ogni responsabilità in merito ai lavori, alle opere ed ai danni diretti o indiretti, al personale a qualunque titolo presente nel cantiere, grava interamente sull'Appaltatore.
Sviluppo dei lavori
L'Appaltatore dovrà effettivamente iniziare i lavori e le forniture come da cronoprogramma di progetto. L’Impresa dovrà provvedere a presentare alla D.L. un proprio cronoprogramma esecutivo delle lavorazioni, anche indipendente dal suddetto cronoprogramma di progetto. Tale documento dovrà essere preventivamente approvato dalla stazione appaltante.
L'Appaltatore non potrà per nessun motivo, anche in caso di eventuali controversie di qualunque natura, sospendere o rallentare i lavori e le forniture.
I materiali occorrenti dovranno essere approvvigionati in tempo debito, in modo da non provocare il ritardato inizio, la sospensione o la lenta prosecuzione dei lavori.
L'Appaltatore ha l'obbligo di eseguire le opere contrattuali anche per parti non continuative e susseguenti, senza per questo aver diritto ad alcun maggiore compenso.
ART. 11 Programma esecutivo delle prestazioni dell’Appaltatore
Prima dell'inizio dei lavori, l'Appaltatore deve predisporre e consegnare alla Direzione lavori un proprio dettagliato programma esecutivo, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali ed alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e dev'essere approvato dalla Direzione Lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la Direzione lavori si sia pronunciata il programma si intende accettato, fatte salve evidenti illogicità o indicazioni erronee palesemente incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione.
Il programma dei lavori e delle forniture dell'Appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione appaltante, mediante semplice ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori e in particolare:
a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contratto;
b) per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo nell'andamento dei lavori;
c) per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione appaltante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dalla Stazione appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori, intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della Stazione appaltante;
d) per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico, di tenuta e di funzionamento degli impianti nonché collaudi parziali o specifici;
e) qualora sia richiesto dal Coordinatore per la Sicurezza, in ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs. n° 81/2008.
In caso di consegna parziale, il programma di esecuzione dei lavori di cui sopra deve prevedere la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili.
ART. 12 Poteri e ordini della Direzione Lavori
La nomina del Direttore dei Lavori verrà comunicata all'Appaltatore all'atto della stipulazione del contratto.
Il Direttore dei Lavori svolge i compiti di cui all'art. 101 del D.Lgs 50/2016, in forma personale o attraverso i suoi assistenti.
Gli ordini di servizio, le istruzioni e le prescrizioni della Direzione dei Lavori dovranno essere eseguiti con la massima cura e prontezza, nel rispetto delle norme di contratto e di capitolato. L'Appaltatore non potrà rifiutarsi di dare ad essi immediata esecuzione, anche quando si tratti di lavori da farsi di notte o nei giorni festivi o in più luoghi contemporaneamente, sotto pena della esecuzione d'ufficio, con addebito della maggior spesa che la Stazione appaltante avesse a sostenere rispetto alle condizioni di contratto. Resta comunque fermo il diritto dell’Appaltatore di formulare per iscritto le osservazioni che ritenesse opportune in merito all'ordine impartitogli.
L'Appaltatore o un suo incaricato dovrà recarsi presso l’Ufficio della Direzione dei Lavori, nei giorni e nelle ore che saranno indicati, per ricevere le istruzioni sullo sviluppo dei lavori, per collaborare alla compilazione della contabilità degli stessi e per sottoscrivere quei documenti contabili che l'Impresa è tenuta a firmare. È imposta la regolare presenza giornaliera sul cantiere di un rappresentante e referente dell’Impresa appaltatrice, adeguatamente qualificato, fatte salve diverse disposizioni della D.L.. La mancata presenza del suddetto rappresentante determinerà la sospensione delle lavorazioni da parte della D.L. (senza peraltro che cessino di decorrere i giorni utili previsti per il termine dei lavori) sino a quando l’Impresa non adempia a quanto di dovere. Nessun risarcimento è inoltre dovuto dalla Stazione Appaltante per il ritardo così provocato.
Sarà onere esclusivo dell’Impresa la predisposizione di un baraccamento riservato alla D.L. nel quale dovrà essere presente copia completa degli elaborati progettuali. Copia delle chiavi di detto baraccamento sarà fornita alla D.L..
ART. 13 Responsabilità dell’Appaltatore e del Direttore Tecnico di
cantiere
L'Appaltatore è l'unico responsabile dell'esecuzione delle opere appaltate in conformità alle regole della buona pratica e nel rispetto di tutte le norme di legge vigenti all'epoca della realizzazione dei lavori e delle forniture. La presenza in cantiere del Direttore dei Lavori o del personale di sorveglianza, le disposizioni da questi impartite, l'approvazione dei tipi e qualunque intervento del genere si intendono esclusivamente connessi con la miglior tutela della Stazione appaltante e non diminuiscono la responsabilità dell'Appaltatore, che sussiste in modo pieno ed esclusivo dalla consegna dei lavori al collaudo, fatto salvo il maggior termine di cui agli artt. 1667 e 1669 del codice civile.
L'Appaltatore che non conduce personalmente i lavori deve farsi rappresentare per mandato, depositato presso la Stazione appaltante, da persona gradita alla stessa e fornita dei necessari requisiti d'idoneità tecnica e morale. Tale persona potrà essere allontanata e sostituita su richiesta della Stazione appaltante.
L'Appaltatore è tenuto ad affidare la direzione tecnica del cantiere ad apposito personale, fornito almeno di diploma tecnico, iscritto all'albo professionale o alle proprie stabili dipendenze, il quale rilascerà dichiarazione scritta di accettazione dell'incarico.
Anche il Direttore tecnico del cantiere può essere allontanato e sostituito su richiesta della Stazione appaltante.
La nomina del Direttore del Cantiere dovrà essere comunicata alla Direzione dei Lavori entro trenta giorni dalla esecutorietà del contratto e comunque prima che abbia luogo la consegna dei lavori. In caso contrario, il cantiere non potrà essere avviato per colpa dell'Appaltatore e quindi con addebito degli eventuali giorni di ritardo. Fatte salve le disposizioni del D.Lgs. 81/08 relative ai compiti ed alle responsabilità dei diversi soggetti operanti nel cantiere e fermi restando gli obblighi di rispetto del Piano di Sicurezza e Coordinamento, in generale compete esclusivamente all'Appaltatore ed al Direttore del Cantiere ogni decisione e responsabilità per quanto riguarda:
- le modalità ed i sistemi di organizzazione e conduzione dei lavori e del cantiere;
- le opere provvisionali, le armature, i disarmi, gli scavi, i rinterri, le demolizioni, le previdenze antinfortunistiche ed ogni altro provvedimento necessario a salvaguardare l'incolumità del personale e di soggetti terzi, a garantire la sicurezza del traffico veicolare e pedonale nonché ad evitare qualsiasi danno ai servizi pubblici di soprasuolo e sottosuolo ed ai beni pubblici e privati.
Ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni e danni ricadrà pertanto sull'Appaltatore, restando la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla Direzione dei Lavori, sollevati ed indenni da qualsiasi domanda di risarcimento od azione legale.
ART. 14 Oneri e spese a carico dell’Appaltatore
In aggiunta agli oneri di cui all'art. 5 D.M. 145/2000 nonché a quanto previsto in altre parti del presente Capitolato e da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell'Appaltatore gli oneri e gli obblighi occorrenti per:
1) l'allestimento e l'attrezzatura dei cantieri in modo adeguato all'entità delle opere, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione dei lavori;
2) la manutenzione dei suddetti impianti di cantiere e l'illuminazione del cantiere stesso;
3) i tracciamenti, i rilievi, le misurazioni, ecc. necessari alle operazioni di consegna, verifica e contabilità dei lavori, comprese le spese per il personale e gli strumenti;
4) l'installazione e il mantenimento in perfetto stato di agibilità e nettezza delle baracche per il deposito dei materiali e per il ricovero del personale (spogliatoi, mensa, servizi igienici), nonché del locale per la Direzione dei Lavori;
5) le spese per i consumi ed i contratti relativi ad eventuali forniture di energia elettrica, gas, acqua, telefono a servizio del cantiere;
6) le opere provvisionali in genere, come: xxxxx, assiti, steccati, illuminazione, armature, centine, casseri, sagome, puntelli, macchine, cordami, taglie, attrezzi, utensili, catene, arganelli e tutto quanto necessario per dare compiuta l'opera;
7) il trasporto - e l'allontanamento, a lavori ultimati - di qualsiasi materiale o mezzo d'opera;
8) tutti gli oneri di qualsiasi tipo e natura (inclusi anche i diritti di scarico, tasse, tariffe, ecc ... ) sia per il deposito provvisorio del materiale proveniente dagli scavi ai fini del suo successivo riutilizzo nell'esecuzione dei rinterri sia per lo smaltimento in discarica autorizzata del materiale di risulta, compreso quello proveniente dalle demolizioni;
9) qualsiasi opera, predisposizione, accorgimento, indicazione e simili inerenti all'igiene e sicurezza del lavoro (dovendosi l'Appaltatore attenere, in materia, a tutte le disposizioni delle Leggi e dei Regolamenti vigenti all'epoca dell'esecuzione del lavoro) quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, difese degli scavi mediante assiti, sbarramenti, cavalletti, coni, birilli, piastrine, semafori, cartelli di avviso, di prescrizione e di indicazione, lumi per segnali notturni e, in generale, tutti gli altri mezzi ed opere necessari per garantire la vita e l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, attuando una completa protezione e segnalazione del cantiere, ove per cantiere si intendono le aree e località occupate dagli scavi, cumuli di terra, depositi di materiali, baracche, magazzini ed ogni pertinenza in genere dei lavori;
10) le spese per la periodica visita medica e la prevenzione del personale dalle malattie tipiche delle mansioni svolte o della località in cui si eseguono i lavori;
11) la pulizia quotidiana del cantiere e lo sgombero, a lavori ultimati, delle attrezzature, delle opere provvisorie, dei materiali residuati, dei detriti, dei cumuli di terra e di quant'altro non utilizzato nelle opere;
12) la rimessa in pristino di strade, pertinenze o manufatti eventualmente danneggiati durante l'esecuzione dei lavori o l'accesso al cantiere. A tali fini l'Impresa dovrà far rilevare, tratto per tratto, prima dell'inizio dei lavori, i guasti esistenti, promuovendo gli accertamenti di stato che ritenga all'uopo necessari; in difetto, sarà tenuta, a lavori ultimati, ad eseguire le riparazioni e regolarizzazioni riconosciute necessarie dalla Direzione dei Lavori o richieste da Terzi aventi causa;
13) il prelievo nell'ambito del territorio comunale, nonché lo scarico, il trasporto e il deposito nell'ambito del cantiere di tutti i materiali approvvigionati dalla Stazione appaltante per l'impiego in opere per le quali competano o vengano affidate all'Impresa la posa o l'assistenza alla posa, valutate a corpo in base ai prezzi dell'Elenco;
14) l'allontanamento di acque superficiali o d'infiltrazione che possono arrecare danni o pregiudicare la durabilità delle opere in esecuzione;
15) la pulizia degli scavi, dei getti e delle opere, eseguiti o parzialmente eseguiti a seguito di allagamenti, smottamenti ecc.;
16) il calcolo delle strutture di qualsiasi tipo che si rendesse necessario, nel corso dei lavori, eseguire o specificare, se non definite nel progetto, le denunce e le approvazioni che al riguardo fossero prescritte, compresi gli oneri connessi o derivanti, la direzione dei lavori di costruzione delle strutture medesime e gli oneri per il loro collaudo;
17) le spese per il prelievo, la conservazione e l'invio di campioni, per l'esecuzione delle prove, ecc. prescritti nel presente Capitolato, previsti dalle norme o ordinati dal Direttore Lavori;
18) le spese necessarie alla costituzione della garanzia contrattuale nonché le spese per fidejussioni prestate a qualsiasi titolo;
19) le spese di contratto, stampa, bollo, registro, copia inerenti agli atti che occorrono per la gestione dell'appalto dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione;
20) le spese relative alle pratiche per ottenere l'occupazione del suolo, sia pubblico che privato, necessaria per l'accesso ai cantieri ed ai luoghi di lavoro, per i depositi dei materiali e dei mezzi ecc.;
21) le spese per le provvidenze atte ad evitare il verificarsi di danni alle opere, alle persone e alle cose durante l'esecuzione dei lavori;
22) lo studio di una viabilità alternativa per consentire l’esecuzione dei lavori e la sua attuazione tramite segnaletica, i permessi necessari, le indagini e quanto altro allo scopo richiesto;
23) la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell'opera da parte della Stazione appaltante;
24) la custodia, la buona conservazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria, le riparazioni per scadente qualità dei materiali o per difetti di montaggio, di esecuzione, di funzionamento delle opere fino all’emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione. I lavori di manutenzione o riparazione ritenuti indifferibili ad insindacabile giudizio della Stazione Appaltante, alla cui esecuzione l’Appaltatore non abbia provveduto nei termini che gli siano stati prescritti, potranno essere eseguiti direttamente dalla Stazione Appaltante stessa, con addebito della relativa spesa all’Appaltatore inadempiente;
25) la custodia degli oggetti di valore artistico, storico, archeologico ecc. eventualmente rinvenuti durante l'esecuzione dei lavori;
26) il mantenimento, fino al collaudo, della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti alle opere da eseguire;
27) l'esposizione nel cantiere di cartelli indicanti l'oggetto dei lavori e le particolarità dell'opera, con le dimensioni e le caratteristiche prescritte dalla Stazione appaltante;
28) la produzione di elaborati grafici dello stato di fatto (as built) a lavori terminati, consistenti in planimetrie di rilievo, profili longitudinali, particolari costruttivi eseguiti, etc., da fornirsi alla Stazione Appaltante su supporto informatico (DWG) e cartaceo (2 copie);
29) in caso di richiesta da parte della Direzione Lavori, la consegna della documentazione fotografica e video delle eventuali condotte ottenuta mediante video ispezione, senza oneri per la stazione appaltante;
30) le spese e tutti gli oneri occorrenti per l’esecuzione dei vari collaudi previsti nel presente capitolato o nelle norme tecniche di settore;
31) l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie contro gli infortuni sul lavoro, agli obblighi previdenziali ed assistenziali, etc. e dalle altre disposizioni in vigore o che potranno intervenire in corso d'opera;
32) l'osservanza delle disposizioni di legge sulle assunzioni obbligatorie degli invalidi;
33) le tasse e gli altri oneri per l'ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l'esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti;
34) il pagamento delle imposte, delle tasse e di oneri dovuti ad enti territoriali direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere, nonché il pagamento di ogni tassa presente e futura, fatte salve le esclusioni previste per Xxxxx, inerente a materiali e mezzi d'opera da impiegarsi, ovvero alle stesse opere finite;
35) le misure da adottare per il contenimento delle polveri derivanti dalle lavorazioni richieste dall’appalto in misura tale da rispettare la vigente normativa e comunque da non arrecare disturbo alle proprietà confinanti e a terzi, in relazione alle condizioni ambientali (periodi asciutti) e secondo le indicazioni della Direzione Lavori.
L'Appaltatore, prima dell'inizio dei lavori, è tenuto a verificare presso le Aziende erogatrici dei pubblici servizi, il posizionamento dei sotto-servizi esistenti e ad effettuare la loro tracciatura plano-altimetrica in campo, in modo da valutare preventivamente le interferenze e le eventuali esigenze di spostamento.
L'Appaltatore è altresì tenuto a richiedere presso tutti gli enti interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all'esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva ed afferenti al lavoro pubblico in quanto tale.
Se ricorresse il caso, l'Appaltatore dovrà provvedere a propria cura e spese al deposito di tutta la documentazione richiesta dagli organi preposti, per quanto attiene alle opere in cemento armato o strutturali in genere. Prima dell'inizio lavori egli presenterà a propria cura e spese agli uffici dell'Amministrazione Comunale competente per territorio, la denuncia delle opere in c.a. e in acciaio e l’avviso di inizio lavori. Copia di tutti gli elaborati verrà consegnata al Direttore dei lavori della Stazione appaltante. Le parcelle del Collaudatore delle strutture aventi funzione statica sono a carico della Stazione Appaltante medesima.
L'Appaltatore è altresì tenuto all'osservanza di tutte le leggi, regolamenti, circolari etc., vigenti o emanate in corso d'opera. In particolare, l’Appaltatore assolverà tutti gli obblighi derivanti dal D.M. 37/2008 in merito alla sicurezza degli impianti; a lavori ultimati egli dovrà rilasciare dichiarazione di conformità alla normativa tecnica vigente. Per apparecchiature acquistate da terzi, lo stesso dovrà richiedere la medesima dichiarazione di conformità al fornitore. A fine lavori l'Appaltatore predisporrà inoltre tutta la documentazione necessaria per l'inoltro delle denunce agli Enti competenti in conformità alle norme vigenti.
Prima della consegna e della messa in servizio dell'impianto elettrico, l'installatore deve eseguire le verifiche per accertare la corrispondenza alla norma CEI 64.8/6.
Dovrà inoltre programmare ed eseguire gli interventi che riguardino e/o interferiscano con impianti ed opere esistenti in modo da evitare o comunque ridurre al minimo indispensabile il fuori servizio degli stessi e/o di loro parti; a tal fine, nei casi per i quali la Direzione lavori lo riterrà necessario, potrà essere richiesta l'esecuzione dei lavori in orari festivi o notturni senza che ciò dia diritto a particolari e maggiori compensi.
A carico dell'Appaltatore è posta la progettazione costruttiva necessaria per la cantierizzazione di tutte le opere, apparecchiature ed impianti previsti in appalto, compreso l'onere dei progettisti. Detta progettazione dovrà essere conclusa e consegnata alla direzione lavori entro 60 gg. dalla data del verbale di consegna, con sviluppo progressivo definito in relazione alle previsioni realizzative del programma lavori. I vari elaborati dovranno essere sottoposti all'approvazione della Direzione lavori la quale si esprimerà entro l0 gg dalla data di ogni consegna; oltre tale termine in assenza di autorizzazione esplicita e/o osservazioni, l'approvazione si intenderà concessa.
L’Appaltatore dovrà specificamente fornire la seguente documentazione tecnica in duplice copia e su idoneo supporto informatico, riproducibile e modificabile:
a) il manuale di uso e manutenzione delle opere realizzate, completo dei libretti d'uso (in almeno un esemplare originale), comprendente tutte le istruzioni relative alle manutenzioni ordinarie e programmate necessarie a conservare in perfetta efficienza ogni singola componente; il manuale sarà completo di programma temporale degli interventi manutentivi;
b) il manuale di istruzione del personale della Società appaltante;
c) disegni esecutivi as-built comprendenti anche i dettagli del progetto costruttivo, completi di tutti gli allegati che lo compongono e/o che fossero stati sviluppati in sede di cantiere e/o di officina, durante l'esecuzione;
d) tutta la documentazione e le certificazioni previste dalle normative vigenti (ed aventi influenza sulle opere realizzate o sul loro esercizio) al momento dell'esecuzione dei lavori e delle forniture.
Tutta la documentazione di cui ai punti precedenti dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla data di ultimazione dei lavori di installazione e comunque entro i termini previsti dalle normative vigenti.
L'Appaltatore è altresì obbligato a produrre alla direzione dei lavori adeguata documentazione fotografica, in relazione a lavorazioni di particolare complessità, ovvero non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione o comunque a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, deve recare in modo automatico e non modificabile la data e l'ora nelle quali sono state effettuate le relative rilevazioni.
Qualora l'Appaltatore non adempia ad uno o più degli obblighi descritti al presente articolo, la Stazione Appaltante - previo avviso scritto all’Appaltatore – potrà provvedervi, per quanto di propria competenza, in via sostitutiva, disponendo il pagamento a carico dell'Appaltatore stesso.
In caso di rifiuto o ritardo nel pagamento di alcuni dei suddetti oneri, ad essi potrà far fronte la Stazione appaltante, per quanto di propria competenza, procedendo nel contempo a detrarre il relativo importo dalle somme dovute all’Appaltatore.
ART. 15 Lavori festivi e fuori dell’orario normale
Le opere non verranno eseguite fuori dell'orario normale a meno che:
- esse siano espressamente richieste dalla Direzione dei Lavori, per motivi di necessità o urgenza;
- l'Impresa ne sia stata, a richiesta, autorizzata dalla Direzione dei Lavori, onde poter ultimare i lavori nel termine stabilito.
Nessun particolare compenso sarà riconosciuto all'Impresa qualora le opere siano state eseguite al di fuori dell'orario normale di lavoro dietro sua richiesta; in questa ipotesi, saranno anzi addebitate alla stessa le maggiori spese di sorveglianza e direzione dei lavori. Nel caso si debba operare su impianti da mantenersi in funzione e, per esigenze di processo o per limitare disservizi all’utenza, sia necessario procedere a parte delle lavorazioni previste in giorni festivi o pre-festivi od in orari notturni, la D.L. ne darà preventiva comunicazione all’Impresa, che avrà l’onere di eseguire le stesse negli orari fissati senza che ciò dia diritto a maggiori compensi od indennizzi di sorta.
ART. 16 Disciplina nei cantieri
L'Appaltatore deve mantenere la disciplina nei cantieri ed ha l'obbligo di osservare e di far osservare dai suoi agenti ed operai le Leggi, i Regolamenti e le obbligazioni in genere assunte con il contratto.
Il Direttore dei Lavori può esigere il cambiamento degli agenti, dei capi cantiere e degli operai dell'Appaltatore per insubordinazione, incapacità o grave negligenza, particolarmente in ordine:
- all'effettuazione dei rilievi tracciati;
- all'impiego di materiali idonei;
- all'osservanza dei tipi di progetto o delle eventuali varianti per quanto riguarda l'ubicazione, l'altimetria e le dimensioni dei manufatti;
- al rispetto delle norme di progetto e di Capitolato nell'esecuzione degli scavi, dei calcestruzzi semplici ed armati, delle murature, delle malte, degli intonachi, dei tubi e prefabbricati in genere, dei reinterri e di quant'altro attiene la consistenza dell'opera finita.
L'Appaltatore è comunque in tutti i casi responsabile dei danni causati dall'imperizia o dalla negligenza dei suoi agenti ed operai, nonché dalla malafede o dalla frode nella somministrazione o nell'impiego dei materiali.
L'Appaltatore assume l'obbligo di fornire i propri dipendenti, aventi accesso al cantiere, di un apposito documento di identificazione munito di fotografia, dal quale risulti che la persona titolare del documento lavora alle dipendenze dell’Appaltatore stesso. Al medesimo obbligo sono tenuti i subappaltatori. Il documento di identificazione dovrà essere sempre in possesso dell'addetto ai lavori ed essere esibito al rappresentante della Stazione appaltante (Direttore dei Lavori e/o altro funzionario) che svolgerà funzioni di controllo.
Se, a seguito di controllo, risulterà che uno o più addetti ai lavori sono sprovvisti del documento di cui ai commi precedenti, verranno prese le generalità degli stessi e verranno notificate all'Appaltatore (anche nel caso che gli addetti ai lavori siano alle dipendenze del subappaltatore), il quale dovrà presentare i documenti non esibiti all'atto del controllo al direttore dei lavori entro il giorno successivo.
ART. 17 Trattamento e tutela dei lavoratori
Nell'esecuzione delle prestazioni che formano oggetto del presente appalto, l'Appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito nel contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore, per la zona e per tutto il periodo nel quale si svolgono le prestazioni. L'Appaltatore è responsabile in solido dell'osservanza delle suddette norme da parte dei subappaltatori nei confronti dei dipendenti di questi ultimi, per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto.
L'Appaltatore deve altresì osservare le norme e le prescrizioni delle Leggi e dei Regolamenti sull'assunzione, tutela, protezione, assicurazione, assistenza, libertà e dignità dei lavoratori, comunicando inoltre alla Direzione dei Lavori, entro 15 giorni dalla consegna del cantiere, gli estremi della propria iscrizione agli Istituti previdenziali e assicurativi.
In caso di ritardo nel pagamento delle dovute retribuzioni, oltre 15 giorni dal mese di competenza, la Stazione appaltante ordinerà per iscritto di eseguire i pagamenti ritardati entro due giorni e, in caso di inadempienza, da considerarsi grave inadempienza contrattuale, potrà pagare d'ufficio le retribuzioni arretrate con le somme dovute all'Appaltatore, trattenendo inoltre una somma pari al 5% delle retribuzioni liquidate a titolo di rimborso forfettario delle spese sostenute per le procedure, che non verrà restituita, salvi i sequestri che fossero già stati concessi a favore di altri creditori.
A garanzia degli obblighi previdenziali ed assicurativi, si opera sull'importo dei pagamenti in acconto previsti una ritenuta dello 0,50% e, se l'Appaltatore trascura alcuni degli adempimenti in materia prescritti, vi provvederà la Stazione appaltante con il fondo formato con detta ritenuta, salve le maggiori responsabilità dell'Appaltatore.
Il pagamento all'Appaltatore delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando l'Ispettorato del Lavoro non comunicherà l'avvenuto adempimento.
L'Appaltatore è infine tenuto all'osservanza della vigente normativa per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e della puntuale applicazione del piano di sicurezza del cantiere, facente parte integrante del contratto. Le gravi e ripetute violazioni del piano stesso, previa formale costituzione in mora dell'Appaltatore da parte del Direttore dei lavori, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
ART. 18 Danni di forza maggiore
L'Appaltatore deve approntare tutte le provvidenze atte ad evitare il verificarsi di danni alle opere, alle persone e alle cose.
In caso di danni causati da forza maggiore, a seguito di eventi imprevedibili ed eccezionali e per i quali siano state adottate le normali ed ordinarie precauzioni, l'Appaltatore ne darà denuncia alla Stazione appaltante immediatamente o al massimo entro cinque giorni dal verificarsi dell’evento.
Qualora si determinino danni alle strutture causate da assestamenti dovuti all’esecuzione degli scavi, di questi sarà ritenuto responsabile unicamente l’Appaltatore: nel caso infatti egli ritenga, sulla base dell’osservazione dell’effettivo stato dei luoghi, possano verificarsi danni seguendo le prescrizioni di progetto, dovrà obbligatoriamente e preventivamente darne notizia scritta alla D.L. . Qualora così non sia fatto, ciò rende l’Impresa unica responsabile dell’accaduto e la obbliga a predisporre i rimedi del caso.
I danni saranno accertati in contraddittorio dal Direttore dei Lavori che redigerà apposito verbale; l'Appaltatore non potrà sospendere o rallentare i lavori, rimanendo inalterata la sola zona del danno fino all'accertamento di cui sopra.
Il compenso per la riparazione dei danni sarà limitato all'importo dei lavori necessari, contabilizzati ai prezzi e condizioni di contratto, con esclusione di danni o perdite di materiali non ancora posti in opera, di utensili, ponteggi e attrezzature dell'Appaltatore.
Nessun compenso sarà dovuto qualora a determinare il danno abbia concorso la colpa dell'Appaltatore.
Non saranno considerati danni di forza maggiore gli scoscendimenti del terreno, le solcature e l'allagamento degli scavi di fondazione e sbancamento.
I documenti contabili per l'accertamento dei lavori e delle forniture saranno tenuti dal Direttore dei Lavori, anche con l'ausilio degli assistenti con funzioni di direttore operativo o di ispettore di cantiere.
Le misure verranno prese in contraddittorio tra il Direttore dei Lavori e l'Appaltatore e riportate sull'apposito libretto delle misure. Trattandosi di opere compensate a corpo, in occasione di ogni stato di avanzamento, verranno riportate le quote percentuali relative ad ogni singolo intervento previsto.
Nel caso l’esecutore non firmi gli specifici registri di contabilità, egli è invitato a farlo entro 15 giorni, decorsi inutilmente i quali si verbalizza sui registri il rifiuto a firmare. In tal caso, così come nell’eventualità di firma con riserva senza
esplicazione della stessa, i fatti registrati si intendono definitivamente accertati e l’esecutore decade dal diritto di far valere le proprie richieste relative a tali riserve.
ART. 20 Misura ed accertamento delle opere
Il Direttore dei Lavori potrà procedere in qualsiasi momento alla misurazione delle opere compiute; qualora l'Appaltatore non si presti ad eseguire in contraddittorio tali operazioni, gli verrà assegnato per iscritto un termine non inferiore a cinque giorni e, nel caso egli non si presenti, tutti i maggiori oneri che si dovranno per conseguenza sostenere gli verranno addebitati e saranno trattenuti dalla prima rata d'acconto successiva e/o dalla cauzione.
In tale evenienza, inoltre, l'Appaltatore non potrà avanzare riserve o richieste di sorta per l'eventuale ritardo con cui si procedesse alla contabilizzazione dei lavori e delle forniture eseguiti ed alla emissione dei certificati di pagamento.
Indipendentemente da quanto sopra, l'Appaltatore è comunque tenuto a richiedere a tempo opportuno alla Direzione dei Lavori di provvedere in contraddittorio a quelle misure d'opere e somministrazioni e a quegli accertamenti che successivamente, col procedere dei lavori, non si potessero più eseguire.
Se, per non esser stata chiesta la ricognizione a tempo debito, non si potessero poi eventualmente accertare in modo esatto le quantità e le qualità dei lavori e delle forniture compiuti dall'Appaltatore, questi dovrà accettare la stima che verrà fatta dalla Direzione dei Lavori o sopportare tutte le spese e i danni che si dovessero incontrare per una tardiva ricognizione.
ART. 21 Difetti di costruzione
L’Appaltatore dovrà demolire e rifare, a propria cura e spese, le opere che la Direzione Lavori riconosca eseguite senza la necessaria diligenza o con materiali per qualità, misura o peso diversi da quelli prescritti, salvo formulare riserva ove non ritenesse giustificate le imposizioni ricevute.
Qualora l’Appaltatore non ottemperi, nei termini stabiliti dalla Direzione Lavori, all'ordine ricevuto, la Stazione Appaltante avrà la facoltà di procedere, direttamente o a mezzo di terzi, alla demolizione ed al rifacimento dei lavori suddetti, detraendo dalla contabilità dei lavori la relativa spesa sostenuta ed escludendo dalla contabilità l'importo delle opere mal eseguite.
Nel caso in cui la Direzione dei Lavori ritenga che esistano difetti di costruzione, essa potrà ordinare l'effettuazione degli accertamenti che riterrà opportuni. Quando siano riscontrati dei vizi, saranno a carico dell'Appaltatore, oltre a tutte le spese per la loro eliminazione, anche quelle affrontate per le operazioni di verifica; nel caso in cui non siano individuati difetti realizzativi, purché sia stato regolarmente chiesto, a tempo debito, di effettuare gli accertamenti di cui al precedente art. 20, l'Appaltatore ha diritto al rimborso delle spese di verifica e di quelle per il rifacimento delle opere eventualmente demolite, escluso ogni altro indennizzo o compenso.
L'esecuzione di lavori, di perfezionamenti e di rifacimenti prescritti dovrà essere disposta in tempo utile a che le Parti possano, congiuntamente, in contraddittorio o separatamente, provvedere alla documentazione che riterranno più opportuna.
Tutte le spese incontrate per il rifacimento delle opere contestate, nonché quelle inerenti alla vertenza ed alla precostituzione delle prove, saranno, in ultimo, a carico della parte soccombente.
ART. 22 Eccezioni e riserve dell’esecutore
A seguito di un fatto che determini pregiudizio per l’esecutore, questo deve firmare il registro di contabilità (nella registrazione immediatamente successiva all’evento) con riserva. L’esecutore ha 15 giorni di tempo per esplicare in modo dettagliato le riserve e le relative richieste di indennizzo.
Le riserve devono essere formulate in modo specifico indicando con precisione i motivi oggetto della contestazione e, a pena di inammissibilità, fornendo una puntuale quantificazione delle somme che l’esecutore ritiene che gli siano dovute.
La quantificazione delle riserve viene effettuata in modo definitivo al momento dell’iscrizione delle stesse. Non sono pertanto possibili successive integrazioni o incrementi delle somme iscritte.
Non possono essere oggetto di riserva gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell’art. 26 D.Lgs. 50/2016.
L’importo complessivo delle riserve non può in ogni caso essere superiore al 15% dell’importo contrattuale dei lavori e delle forniture.
Nei 15 giorni successivi all’esplicazione delle riserve da parte dell’esecutore, il Direttore Lavori deve esporre le proprie motivate controdeduzioni. In carenza della suddetta dettagliata esplicazione delle riserve, l’esecutore decade dal diritto di far valere le stesse.
L’Esecutore dovrà fare richiamo alle riserve sugli stati di avanzamento lavori successivi alla data di apposizione delle stesse nonché sugli eventuali verbali di sospensione e ripresa dei lavori e sul conto finale, pena la decadenza delle riserve medesime.
ART. 23 Disposizioni relative ai prezzi
Le opere verranno liquidate in base ai prezzi contemplati nell'Elenco dei prezzi unitari facente parte del contratto. Il ribasso contrattuale verrà applicato su tutti i prezzi di appalto.
Nei prezzi per posa in opera dei materiali forniti in cantiere s'intende compreso anche il loro trasporto dal cantiere al punto d'impiego.
L'anticipazione è disciplinata ai sensi dell'art. 35 comma 18 del D.lgs.50/20l6.
I pagamenti in acconto avverranno secondo le percentuali dell’importo contrattuale per lavori e forniture (comprensivo degli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta) di seguito riportate, fatta salva l’applicazione delle ritenute previste ed il progressivo recupero dell’anticipazione: 70% alla messa in esercizio dell’impianto; il rimanente verrà corrisposto come saldo finale a lavori collaudati.
Quando i lavori, per cause non dipendenti dall’appaltatore, rimangano sospesi per un periodo superiore ai 90 giorni, si provvederà alla redazione dello stato di avanzamento ed all’emissione di certificato di pagamento, derogando da quanto disposto precedentemente.
I certificati di pagamento saranno emessi entro il termine di giorni 30 (trenta) dall’adozione di ciascuno stato di avanzamento.
La Stazione appaltante provvederà al pagamento del predetto certificato entro i successivi 30 giorni, fatte salve speciali disposizioni normative o differenti indicazioni contenute nei documenti di gara e nel contratto.
A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione ed assistenza dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori e delle forniture è operata una ritenuta dello 0,50% da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale.
Ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del DPR 207/2010, l'emissione di ogni certificato di pagamento è subordinata all'acquisizione del DURC e all'esibizione da parte dell’Appaltatore della documentazione attestante la corretta esecuzione degli adempimenti relativi al versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente, dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti.
Qualora le opere di cui al presente appalto risultassero finanziate con mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti o da enti terzi, il calcolo del tempo contrattuale per la decorrenza degli interessi di ritardato pagamento non tiene conto dei giorni intercorrenti fra la spedizione della domanda di somministrazione del mutuo e la ricezione del relativo mandato di pagamento presso la competente sezione di Tesoreria Provinciale.
Nella contabilità di base per il pagamento delle rate di acconto potrà essere accreditato in conformità di quanto ammesso all'art. 180 del DPR 207/2010, oltre l'importo dei lavori eseguiti, anche metà di quello dei materiali provvisti a piè d'opera destinati ad essere impiegati in opere definitive facenti parte dell'appalto, se accettati dal Direttore dei Lavori. Il valore di pura fornitura dei materiali verrà valutato detraendo ad essi l’incidenza della manodopera (secondo l’allegato di progetto). Tale accettazione provvisoria sarà fatta constatare da un processo verbale da compilarsi in contraddittorio con l'Appaltatore e con le modalità prescritte dal Regolamento sopra indicato.
Non saranno invece tenuti in alcun conto i lavori o le forniture eseguiti irregolarmente, in contraddizione agli ordini di servizio della Direzione Lavori o non conformi al contratto.
I materiali e i manufatti portati in contabilità rimangono a rischio e pericolo dell'Appaltatore secondo quanto disposto dal sopra richiamato art. 180 del DPR 207/2010. Essi possono sempre essere rifiutati dal Direttore dei Lavori nel caso in cui quest’ultimo ne accerti l’esecuzione senza la necessaria diligenza o con materiali diversi da quelli prescritti contrattualmente o che, dopo la loro accettazione e messa in opera, abbiano rivelato difetti o inadeguatezze.
Dall'importo complessivo, calcolato come innanzi, saranno volta per volta dedotti, oltre le ritenute di legge, l’ammontare dei pagamenti in acconto già precedentemente corrisposti e gli eventuali crediti dell'Appaltante verso l'Appaltatore per somministrazioni fatte o per qualsiasi altro motivo, nonché le penalità in cui l'Appaltatore fosse incorso per ritardata ultimazione dei lavori e delle forniture o per altri motivi.
Il conto finale dei lavori è redatto entro 90 giorni dalla data del certificato di ultimazione dei lavori di installazione ed a condizione che non sussistano vizi e/o difformità di costruzione. In quest’ultima eventualità, la redazione del conto avrà luogo una volta sanati i suddetti vizi/difformità.
Con il conto finale è accertato e proposto l'importo della rata di saldo, qualunque ne sia l'ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è soggetta alle verifiche di collaudo. Detto conto è sottoscritto dall'Appaltatore entro 30 giorni dalla sua redazione.
La rata di saldo, nulla ostando e unitamente alle ritenute previste, è pagata entro 90 giorni dopo l'avvenuta emissione del certificato di collaudo.
Il pagamento è disposto solo a condizione che l'Appaltatore presenti apposita garanzia fideiussoria ai sensi dell'articolo 103, comma 6, del D.Lgs. 50/2016.
Il pagamento della rata di saldo non costituisce presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell'articolo 1666, secondo comma, del Codice Civile.
Ai sensi dell'articolo 103, comma 6, del D.Lgs. 50/2016, la garanzia fideiussoria di cui sopra deve avere validità ed efficacia fino a due anni dopo l'emissione del certificato di collaudo provvisorio e alle seguenti condizioni:
a) importo garantito almeno pari all'importo della rata di saldo maggiorato del tasso legale di interesse applicato al periodo di due anni;
b) ha efficacia dalla data di erogazione della rata di saldo e si estingue due anni dopo l'emissione del certificato di collaudo provvisorio;
c) la garanzia deve essere prestata mediante presentazione di atto di fideiussione rilasciato da una banca o da un intermediario finanziario autorizzato o polizza fideiussoria rilasciata da impresa di assicurazione, conforme alle disposizioni delle norme in vigore.
Salvo quanto disposto dall'articolo 1669 del Codice Civile, l'Appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell'opera, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo.
ART. 27 Valutazione dei lavori a corpo
La valutazione del lavoro a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell'enunciazione e nella descrizione del lavoro a corpo, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici e di ogni altro allegato progettuale facente parte integrante del contratto; il corrispettivo per i lavori e le forniture a corpo resta fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori e forniture.
Nel corrispettivo per l'esecuzione dei lavori e delle forniture a corpo s'intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l'opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal capitolato speciale d'appalto e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente indispensabili alla funzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo la regola dell'arte.
Gli oneri per la sicurezza sono valutati in base a quanto stabilito nel piano di sicurezza e coordinamento allegato al contratto. La loro liquidazione avverrà in quota parte proporzionale ai lavori ed alle forniture eseguiti.
ART. 28 Tempo utile per l’esecuzione e penali per ritardi
Tutte le opere appaltate dovranno essere completamente ultimate nel termine di n. 150 (centocinquanta) giorni naturali e consecutivi a partire dalla data del Verbale di Consegna dei Lavori o - in caso di consegna frazionata - dalla data dell'ultimo Verbale di Consegna parziale.
Entro detto termine l'Appaltatore deve dare ultimate le opere in appalto, funzionanti e funzionali all'uso ed in condizioni tali da poter dare inizio alle operazioni di collaudo finale.
Nel suddetto tempo è compreso quello occorrente per l'impianto del cantiere e per ottenere dalle competenti Autorità le eventuali concessioni, licenze, ordinanze e permessi di qualsiasi natura e per ogni altro lavoro preparatorio da eseguire prima dell'effettivo inizio (studio della viabilità alternativa e sua accettazione da parte delle autorità preposte, impostazione della deviazione/interruzione dei flussi idrici nei condotti per consentire le operazioni necessarie, etc.).
Nel calcolo del tempo si è altresì tenuto conto delle ferie contrattuali e del normale regime meteorologico stagionale.
L'Appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza al cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l'approntamento delle opere necessarie all'inizio di forniture e lavori da effettuarsi da parte di altre ditte per conto
della Stazione Appaltante, ovvero necessarie all'utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo collaudo parziale, di parti funzionali delle opere.
Per le eventuali sospensioni o proroghe si applicheranno le disposizioni dell’art. 107 del D. Lgs 50/2016.
La data di ultimazione dei lavori e delle forniture risulterà dal relativo certificato, che sarà redatto a norma dell'art. 199 del D.P.R. 207/2010.
In caso di mancato rispetto del termine indicato per l'esecuzione dei lavori e delle forniture in opera, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori e delle forniture viene applicata una penale pari all’un per mille dell’importo contrattuale netto dei lavori e delle forniture comprensivo degli oneri per la sicurezza.
La penale sopra descritta trova applicazione anche in caso di ritardo nell'inizio dell’esecuzione del contratto (rispetto alla data fissata dal Direttore dei Lavori), nella ripresa delle prestazioni successiva ad un verbale di sospensione (rispetto alla data fissata dal Direttore dei Lavori) e nel rispetto delle soglie temporali intermedie fissate nell'apposito programma dei lavori o stabilite dalla Direzione Lavori, in proporzione ai lavori e alle forniture non ancora eseguiti (compresi quelli da ripristinare o da rifare in quanto danneggiati o ritenuti non accettabili). La misura complessiva della penale non può superare il 10 %, pena la facoltà, per la stazione appaltante, di risolvere il contratto in danno dell'appaltatore.
Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo.
L'applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni od ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
ART. 29 Sospensioni e proroghe dei lavori
Nei casi di cui all'art. 107, commi 1,2 e 4 del D.Lgs. 50/2016, l'esecuzione dei lavori di fornitura e installazione potrà essere sospesa.
In tali circostanze non spetta all'Appaltatore alcun compenso o indennizzo, nemmeno per la sorveglianza dell'intero cantiere, fatto salvo quanto espressamente previsto dal citato articolo.
Il periodo di sospensione non rileva ai fini del computo del tempo utile di esecuzione dei lavori, il cui termine verrà pertanto differito di un uguale arco temporale.
I verbali di sospensione e ripresa dei lavori saranno firmati dal Direttore dei Lavori e dall'Appaltatore e saranno inviati al Responsabile del Procedimento.
La sospensione opera dalla data di redazione del relativo verbale (a cura del Direttore Xxxxxx), accettato dalla Stazione appaltante o sul quale si sia formata l'accettazione tacita.
Non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte della Stazione appaltante.
L'Appaltatore, qualora per causa ad esso non imputabile non sia in grado di ultimare i lavori e le forniture nel termine fissato a seguito di comprovate circostanze eccezionali ed imprevedibili, può chiedere con domanda motivata proroghe che, se ritenute giustificate, potranno essere concesse dalla Stazione appaltante purché le domande pervengano prima della scadenza del termine di esecuzione dei lavori e delle forniture.
A giustificazione del ritardo nell’ultimazione dei lavori e delle forniture o nel rispetto delle scadenze fissate dal programma temporale, l'appaltatore non potrà mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte, imprese o fornitori nel caso in cui lo stesso Xxxxxxxxxxx non abbia tempestivamente per iscritto denunciato alla Stazione appaltante il ritardo imputabile a tali ditte, imprese o fornitori, precisandone le motivazioni.
La concessione della proroga non pregiudica i diritti che possono competere all'Appaltatore per il fatto che la maggior durata dei lavori sia imputabile alla Stazione appaltante.
Nel periodo di proroga è sempre a carico dell'Appaltatore la sorveglianza dell'intero cantiere.
ART. 30 Inderogabilità dei termini di esecuzione
Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori di fornitura ed installazione, della loro mancata regolare e continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:
a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;
b) l’adempimento di prescrizioni o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal Direttore dei lavori, dal Coordinatore per la Sicurezza o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza;
c) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'Appaltatore ritenesse di dover effettuare per l'esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla Direzione dei lavori o concordati con questa;
d) il tempo necessario per l’esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre verifiche assimilabili;
e) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'Appaltatore comunque previsti dal Capitolato speciale d'appalto;
f) le eventuali controversie tra l'Appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari o altri incaricati;
g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l'Appaltatore e il proprio personale dipendente.
ART. 31 Ultimazione dei lavori e conto finale
L'ultimazione dei lavori di fornitura e installazione, appena avvenuta, deve essere dall'Appaltatore comunicata per iscritto al Direttore dei Lavori, il quale, entro 30 giorni da detta comunicazione, procederà, dandone congruo preavviso scritto, alle necessarie constatazioni in contraddittorio, redigendo apposito certificato se le opere saranno riscontrate regolarmente compiute.
Qualora dalla visita risultasse la necessità di rifare o migliorare qualche opera, per imperfetta esecuzione, l'Impresa dovrà eseguire i lavori che le verranno indicati nel tempo prescritto, che verrà comunque considerato a tutti gli effetti come tempo impiegato per i lavori, ai fini dell'applicazione della prevista penale per ritardi. Solamente dopo la constatazione dell'accettabilità delle opere si redigerà il verbale attestante il loro compimento.
Il conto finale dovrà essere compilato entro 90 giorni dalla data del certificato di ultimazione degli stessi.
Il responsabile del procedimento trasmetterà il conto finale all’esecutore che dovrà firmarlo entro 30 giorni. L’esecutore non potrà iscrivere riserve diverse da quelle indicate nel registro di contabilità.
Entro 30 (trenta) giorni dalla comunicazione dell’ultimazione dei lavori di fornitura e installazione, l’Appaltatore è tenuto a completare la pratica di comunicazione al GSE di avvenuto “potenziamento non incentivato” ed a fornire le relative informazioni e documentazione alla Stazione Appaltante. La consegna della documentazione suddetta costituirà condizione necessaria per la collaudabilità dei lavori e per il conseguente pagamento della rata di saldo.
Il collaudo verrà effettuato nei termini e con le modalità previste dalla vigente legislazione (art. 102 D.Lgs 50/2016).
Durante l'esecuzione dei lavori e delle forniture la Società appaltante può effettuare operazioni di collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori e delle forniture in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel Capitolato speciale o nel contratto.
Il pagamento della rata di saldo, disposto previa copertura assicurativa, non costituisce presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell'art. 1666, secondo comma, del codice civile. Salvo quanto disposto dall'art. 1669 del codice civile, l'Appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell'opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dalla Stazione appaltante prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo.
Fatto salvo quanto previsto ai precedenti articoli del presente Capitolato, per un periodo pari a due anni a partire dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione, l'Appaltatore è costituito garante di tutte le opere e forniture dallo stesso eseguite. In tale periodo egli sarà obbligato alla sostituzione gratuita delle componenti e delle apparecchiature che si mostrassero difettose o non rispondenti alle prescrizioni contrattuali nonché alla riparazione di tutti i guasti e dei fenomeni di degrado che si dovessero verificare, anche se dipendenti dall'uso, purché corretto, delle opere stesse.
Per tutto questo periodo, l'Appaltatore dovrà inoltre provvedere gratuitamente alla riparazione di eventuali guasti o rotture di altri impianti che, a giudizio della Direzione Lavori stessa, fossero causati da un'imperfetta esecuzione delle opere.
Nell’ambito degli interventi di manutenzione straordinaria sopra descritti per la risoluzione di vizi o difetti di installazione o fabbricazione, restano a carico dell’Appaltatore gli oneri associati alle operazioni di smontaggio e rimontaggio, alle trasferte ed ai trasporti, alla manodopera, ai materiali di consumo ed a quant’altro necessario per il ripristino dell’integrità e della corretta funzionalità degli impianti come contrattualmente determinati, senza alcun addebito per la Stazione Appaltante.
ART. 34 Risoluzione del contratto
Costituiscono causa di risoluzione del contratto, e la Stazione Appaltante ha facoltà di risolvere il contratto mediante lettera raccomandata o posta elettronica certificata, con messa in mora di 15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, i seguenti comportamenti, azioni, omissioni o violazioni messi in atto od afferenti all’Appaltatore:
a) l'Appaltatore è colpito da provvedimento definitivo di applicazione di una misura di prevenzione di cui agli articoli 6 o 67 del decreto legislativo n. 159 del 2011, ovvero è intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per i delitti previsti dall'articolo 80 del D.Lgs. 50/2016, nonché per reati di usura, riciclaggio oppure per frodi nei riguardi della Stazione Appaltante, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori;
b) inadempimento da parte dell’Appaltatore alle disposizioni del Direttore dei lavori riguardo ai tempi di esecuzione o quando risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o diffide rivolte all’Appaltatore, nei termini imposti dagli stessi provvedimenti;
c) manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell'esecuzione dei lavori;
d) inadempimento accertato delle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie del personale;
e) sospensione dei lavori o mancata ripresa degli stessi da parte dell’Appaltatore senza giustificato motivo;
f) rallentamento dei lavori e delle forniture, senza giustificato motivo, in misura tale da pregiudicare la realizzazione dei lavori di fornitura ed installazione nei termini previsti dal contratto;
g) subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto o violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto;
h) non rispondenza dei beni forniti alle specifiche di contratto e allo scopo dell'opera;
i) mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al D.Lgs. n. 81 del 2008 o ai piani di sicurezza, integranti il contratto, e delle ingiunzioni rivolte all’Appaltatore dal Direttore dei lavori, dal R.U.P. o dal coordinatore per la sicurezza;
l) azioni o omissioni finalizzate ad impedire l'accesso al cantiere al personale ispettivo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale o dell'A.S.L., oppure del personale ispettivo degli organismi paritetici, di cui all'articolo 51 del D.Lgs n. 81 del 2008;
m) violazione delle prescrizioni in materia di tracciabilità dei pagamenti;
n) applicazione di una delle misure di sospensione dell'attività irrogate ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del D.Lgs. n. 81 del 2008;
o) ottenimento del DURC negativo per due volte consecutive; in tal caso il R.U.P., acquisita una relazione particolareggiata predisposta dal direttore dei lavori, contesta gli addebiti e assegna un termine non inferiore a 15 (quindici) giorni per la presentazione delle controdeduzioni; in caso di assenza o inidoneità di queste, propone alla Stazione Appaltante la risoluzione del contratto;
p) mancata presentazione delle fatture quietanzate attestanti il pagamento dei subappaltatori;
q) ritardi o mancato riscontro agli ordinativi di lavoro che diano luogo a un numero di ammonizioni superiori a 3. Il contratto è altresì risolto di diritto nei seguenti casi:
a) perdita da parte dell'appaltatore, dei requisiti per l'esecuzione dei lavori, quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione, oppure in caso di reati accertati ai sensi dell'articolo 80 del D.Lgs. 50/2016;
b) decadenza dell'attestazione SOA dell'Appaltatore, ove richiesta, per aver prodotto falsa documentazione o dichiarazioni mendaci, risultante dal casellario informatico.
Nei casi di risoluzione del contratto o di esecuzione di ufficio, la comunicazione della decisione assunta dalla Stazione Appaltante è fatta all'Appaltatore nella forma dell'ordine di servizio o della raccomandata con avviso di ricevimento, anche mediante posta elettronica certificata, con la contestuale indicazione della data alla quale avrà luogo l'accertamento dello stato di consistenza dei lavori in corso.
Alla data comunicata dalla Stazione Appaltante si provvede, in contraddittorio fra il Direttore dei lavori e l'Appaltatore (o suo rappresentante), oppure, in mancanza di quest’ultimo, alla presenza di due testimoni, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori e delle forniture, all'inventario dei materiali, delle attrezzature dei mezzi d'opera esistenti in cantiere, nonché, nel caso di esecuzione d'ufficio, all'accertamento di quali di tali materiali, attrezzature e mezzi d'opera debbano essere mantenuti a disposizione della Stazione Appaltante per l'eventuale riutilizzo e alla determinazione del relativo costo.
Nei casi di risoluzione del contratto e di esecuzione d'ufficio, come pure in caso di fallimento dell'Appaltatore, i rapporti economici con questo o con il curatore sono definiti, con salvezza di ogni diritto e ulteriore azione della Stazione Appaltante, nel seguente modo:
a) affidando ad altra impresa o, in caso di indisponibilità di altra impresa, ponendo a base d'asta del nuovo appalto o di altro affidamento ai sensi dell'ordinamento vigente, l'importo lordo dei lavori di completamento e di quelli da eseguire d'ufficio in danno, risultante dalla differenza tra l'ammontare complessivo lordo dei lavori posti a base d'asta nell'appalto originario (eventualmente incrementato per perizie in corso d'opera oggetto di regolare atto di sottomissione o comunque approvate o accettate dalle parti) nonché dei lavori di ripristino o riparazione e l'ammontare lordo dei lavori eseguiti dall'Appaltatore inadempiente;
b) ponendo a carico dell'Appaltatore inadempiente:
l) l'eventuale maggiore costo derivante dalla differenza tra importo netto di aggiudicazione del nuovo appalto per il completamento dei lavori e l'importo netto degli stessi risultante dall'aggiudicazione effettuata in origine all'appaltatore inadempiente;
2) l'eventuale maggiore costo derivato dalla ripetizione della gara di appalto, eventualmente andata deserta, necessariamente effettuata con importo a base d'asta opportunamente maggiorato;
3) l'eventuale maggiore onere per la Stazione Appaltante per effetto della ritardata ultimazione dei lavori e delle forniture, delle nuove spese di gara e di pubblicità, delle maggiori spese tecniche di direzione, assistenza, contabilità e collaudo dei lavori, dei maggiori interessi per il finanziamento dei lavori, di ogni eventuale maggiore e diverso danno documentato, conseguente alla mancata tempestiva utilizzazione delle opere alla data prevista dal contratto originario.
In tutti i casi sopra rappresentati, l'Appaltatore avrà diritto soltanto al pagamento dei lavori e delle forniture eseguiti regolarmente e sarà passibile del risarcimento del danno che provenisse alla Stazione appaltante dalla stipulazione di un nuovo contratto o dalla esecuzione d'ufficio dei lavori in economia.
L'Appaltatore dovrà prestarsi a tutte le constatazioni necessarie per la conseguente liquidazione a termine di contratto; qualora egli non si presenti, il Direttore dei Lavori, con l'assistenza di due testimoni, compilerà lo stato di consistenza dei lavori già eseguiti e l'inventario degli oggetti in possesso. La liquidazione del credito all'Appaltatore sarà eseguita d'ufficio e notificata allo stesso, che non potrà pretendere compensi né per danno morale, né per lucro cessante o danni emergenti.
Per provvedere alle spese per la prosecuzione dei lavori, la Stazione appaltante potrà valersi delle somme ricavate dalla cessione dei materiali, utensili e mezzi d'opera di ragione dell'Appaltatore e presi in possesso, nonché delle somme liquidate e da liquidarsi a credito dell'Appaltatore, di quelle ritenute a garanzia sulle rate del prezzo già pagate e della cauzione.
Nel caso di fallimento, richiesta di concordato preventivo o di morte dell'Appaltatore, la Stazione appaltante può dichiarare senz'altro sciolto il contratto mediante semplice notificazione a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. In questi casi non spetta agli aventi causa o agli eredi dell'Appaltatore alcun compenso per la parte di contratto non ancora eseguita.
La risoluzione del contratto obbliga l'Appaltatore ad effettuare, immediatamente ed in ogni caso alla data specificata con apposita lettera raccomandata r.r. inviata allo stesso, la riconsegna dei lavori e la immissione in possesso, in favore del Stazione Appaltante, dei cantieri nello stato di fatto o di diritto in cui si trovano senza poter opporre alcuna eccezione.
In caso di ritardo dell'Appaltatore, rispetto alla data fissata dal Committente per la riconsegna e per la immissione in possesso dei cantieri, l'esecutore è tenuto al pagamento della penale giornaliera quantificata in Euro 100,00 per ogni giorno di ritardo, salvo il risarcimento del maggior danno.
Se il ritardo dovesse prolungarsi oltre il trentesimo giorno, la misura giornaliera della penale sarà raddoppiata, salvo il risarcimento del maggiore danno.
Per quanto non esplicitamente indicato nel presente Capitolato, trovano applicazione le disposizioni degli artt. 108 e 110 del D.Lgs. 50/2016.
Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini di esecuzione
L’eventuale ritardo dell'Appaltatore sui termini per l'ultimazione dei lavori e delle forniture o sulle scadenze esplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale superiore a 90 giorni naturali consecutivi produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione appaltante e senza obbligo di ulteriore motivazione, ai sensi del comma 4 dell'art. 108 del D.Lgs. 50/2016.
La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’Appaltatore, con l'assegnazione di un termine per adempiere.
Nel caso si addivenga alla risoluzione, le penali per ritardi di cui al presente Capitolato, sono computate sommando il ritardo accumulato dall'Appaltatore rispetto al programma esecutivo dei lavori, con il termine assegnato dal direttore dei lavori per l'adempimento di cui sopra.
Sono dovuti dall'Appaltatore i danni subiti dalla Stazione appaltante in seguito alla risoluzione del contratto.
È facoltà della Stazione appaltante, ad insindacabile giudizio della stessa, di recedere in qualunque tempo dal contratto mediante il pagamento dei lavori e delle forniture eseguiti e dei materiali utili esistenti in cantiere, oltre all'indennizzo di seguito precisato.
Il recesso del Committente ha effetto dal giorno in cui viene comunicato all'Appaltatore con lettera raccomandata r.r. o posta elettronica certificata.
L'Appaltatore è obbligato ad effettuare la riconsegna dei lavori e l'immissione nel possesso dei cantieri alla data specificata dal Committente nella lettera di comunicazione del recesso, senza ritardo alcuno e nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano.
La Stazione appaltante ha l'obbligo di accettare soltanto quei materiali esistenti nel cantiere che siano stati accettati dal Direttore dei Lavori prima della comunicazione della rescissione contrattuale. L'Appaltatore dovrà rimuovere i materiali non accettati dai magazzini e dai cantieri e mettere questi ultimi a disposizione della Stazione appaltante nel termine che sarà stabilito, sotto pena che lo sgombero sia effettuato d'ufficio.
Il decimo dell'importo delle opere non eseguite, da corrispondersi a titolo di indennizzo all'Appaltatore, è calcolato sulla differenza tra l'importo dei quattro quinti del prezzo contrattuale, depurato dal ribasso d'asta, e l'ammontare netto dei lavori e delle forniture eseguiti e dei materiali accettati.
La Stazione appaltante ha la facoltà di conservare le opere provvisionali e gli impianti che non siano in tutto o in parte asportabili, qualora li ritenga utilizzabili. In tal caso essa corrisponderà all'Appaltatore, per le opere e gli impianti non ammortizzati nel corso dei lavori eseguiti, un compenso pari alla cifra minore tra il costo di costruzione e il loro valore al momento della risoluzione del contratto.
Per quanto non esplicitamente indicato nel presente Capitolato, trovano applicazione le disposizioni dell’art. 109 del D.Lgs. 50/2016.
ART. 36 Definizione delle controversie
Per qualsivoglia controversia troveranno applicazione le norme della Parte VI Titolo I del D.Lgs. 50/2016.
I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e, in ogni caso, in condizioni di costante sicurezza e igiene.
L’Appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.
L’Appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
L’Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.
L’Appaltatore è obbligato a fornire alla Stazione appaltante, entro 30 giorni dall’aggiudicazione, l’indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti ed una dichiarazione in merito al rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.
L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui al Titolo I del D.Lgs 81/2008, nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere.
L’Appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza e messo a disposizione da parte della stazione appaltante, ai sensi del D.Lgs 81/2008.
L’Appaltatore può presentare al Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione una o più proposte motivate di modificazione o integrazione al piano di sicurezza di coordinamento, nei seguenti casi:
a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;
b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori relativamente ad aspetti trascurati o non adeguatamente approfonditi dal Piano di Sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza.
Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si pronuncerà tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del Coordinatore sono vincolanti per l’Appaltatore.
L’eventuale accoglimento delle suddette proposte di modificazioni ed integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo.
L’Appaltatore, entro 30 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima dell’inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al Direttore dei Lavori o, se nominato, al Coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un Piano Operativo di Sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori.
Detto Piano Operativo di Sicurezza dovrà essere rispondente a quanto previsto nel D.Lgs 81/2008, dovrà essere elaborato con riferimento allo specifico cantiere ed aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni (in termini di numero di operai o altri dipendenti di cui si prevede l’impiego nelle varie fasi di lavoro, di attrezzature fisse e/o mobili di cui sarà dotato il cantiere - spogliatoi, servizi igienici, eventuali attrezzature di pronto soccorso ecc. -).
Il piano di sicurezza e di coordinamento forma parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni del piano stesso da parte dell’Appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
SEZIONE II – MATERIALI E FORNITURE
ART. 38 Rispondenza e coordinamento rispetto alle norme
I riferimenti normativi relativi alla presente Sezione ed alle successive si intendono costituiti dagli strumenti normativi (leggi nazionali, norme comunitarie, norme tecniche e di settore, etc.) in vigore alla data di pubblicazione del bando di gara per l’affidamento dei lavori e delle forniture in esame. Pertanto, qualora alcuni riferimenti normativi esplicitati nel seguito risultino superati alla suddetta data di pubblicazione del bando di gara, l’Impresa Appaltatrice è comunque tenuta all’osservanza delle leggi e delle norme tecniche e di settore vigenti, conformandosi alle stesse e tenendo conto delle obbligazioni dalle stesse derivanti nell’organizzazione del lavoro e nelle proprie valutazioni economiche.
Le prescrizioni del presente capitolato integrano e sono integrate dai documenti progettuali allegati. Laddove siano presenti incongruenze tra i diversi documenti sopra citati, l’Impresa provvederà a darne tempestiva comunicazione alla Direzione Lavori ed alla Stazione Appaltante, attenendosi alle indicazioni da questi fornite in merito alla risoluzione delle problematiche evidenziate, fermo restando il fatto che, in presenza di soluzioni tecniche alternative, sarà comunque adottata quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona pratica esecutiva.
Ai fini del presente Capitolato, si precisa che per “regola d’arte” si intende il complesso delle regole tecniche cui l’Appaltatore deve attenersi per assicurare uno standard minimo di accettabilità del prodotto, in termini di utilizzabilità, durata, affidabilità e sicurezza. Dette regole tecniche sono costituite da:
• le norme tecniche inserite in dispositivi di legge;
• normative tecniche richiamate nel presente Capitolato e negli elaborati progettuali (es. norme UNI, CEI ecc.);
• norme di settore elaborate ad esempio da associazioni di categoria, linee guida, norme internazionali, ecc. rintracciabili nella letteratura tecnica specializzata.
ART. 39 Materiali e forniture in genere
Relativamente ai materiali, alle apparecchiature ed agli elementi tecnici in genere oggetto del presente Appalto, l’Appaltatore potrà reperire gli stessi nei siti e presso i produttori che riterrà opportuni purché, ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, ogni fornitura risponda alle caratteristiche tecniche e prestazionali indicate nel seguito.
I materiali e le finiture da impiegarsi nelle opere da eseguire dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio, dovranno possedere le caratteristiche stabilite dalla legge e dai regolamenti vigenti in materia e dovranno inoltre corrispondere alle specifiche norme del presente Capitolato speciale o degli altri atti contrattuali o del Progetto.
Nel caso di prodotti industriali, la rispondenza a questo capitolato può risultare da un attestato di conformità rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione.
Essi dovranno inoltre, se non diversamente prescritto o consentito, rispondere alle norme e prescrizioni dei relativi Enti di unificazione con la precisazione che, ove il richiamo nel presente Capitolato speciale fosse indirizzato a norme ritirate o sostituite, la relativa valenza dovrà ritenersi riferita alla norma sostitutiva e ciò salvo diversa specifica indicazione.
I materiali previsti nello scopo della legge n. 791 del 1977 e successive modifiche ed integrazioni e per i quali esiste una norma relativa dovranno essere muniti di marchio IMQ o altro marchio di conformità rilasciato da laboratorio riconosciuto o di autocertificazione del costruttore; i materiali non previsti nello scopo della predetta legge e senza norme di riferimento dovranno essere comunque conformi alla legge n. 186 del 1-3-1968 e successive modifiche e integrazioni.
L’Appaltatore è obbligato a prestarsi, in qualsiasi momento, ad eseguire o a far eseguire presso il laboratorio di cantiere, ove a ciò attrezzato, presso gli stabilimenti di produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove prescritte dal presente Capitolato speciale o dalla Direzione dei Lavori, sui materiali impiegati o da impiegarsi, nonché sui manufatti, sia prefabbricati sia formati in opera e sulle forniture in genere. Tali prove si potranno effettuare sui materiali esistenti in sito, su tutte le forniture previste, su tutti quei materiali che si utilizzeranno per la completa esecuzione delle opere appaltate, materiali confezionati direttamente in cantiere o confezionati e forniti da ditte specializzate. Le prove saranno normalmente eseguite in contraddittorio tra le parti interessate alla fornitura.
In mancanza di una normativa specifica di Capitolato, la Direzione Lavori ha la facoltà di dettare le norme di prova necessarie.
Le prove previste da specifiche disposizioni di legge dovranno essere effettuate solo presso Laboratori Ufficiali o Autorizzati conformemente a quanto indicato dalle norme stesse.
Per tutti i tipi di prova, l’Appaltatore dovrà fornire la manodopera e le attrezzature necessarie e dovrà predisporre le eventuali opere provvisionali in qualità e tipologie adeguate all’esecuzione delle prove medesime.
Tutti gli oneri diretti ed indiretti derivanti dall’applicazione delle presenti prescrizioni e da quelle di legge, compresi quelli necessari per il prelievo, il confezionamento ed il trasporto dei campioni e provini di materiali da sottoporre a prove, nonché i costi di esecuzione di queste ultime si intendono compresi e compensati dai prezzi contrattuali e rimangono a carico dell’Appaltatore.
Tutti i materiali e le provviste riconosciuti come non idonei ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori oppure mancanti delle previste o prescritte certificazioni saranno rifiutati e dovranno essere immediatamente allontanati dal cantiere a cura e spese dell’Appaltatore e sostituiti con altri rispondenti ai requisiti richiesti.
L’impresa resta comunque totalmente responsabile della riuscita delle opere, anche per quanto dipende dai materiali stessi, la cui accettazione da parte della Direzione Lavori non pregiudica in nessun caso i diritti della Stazione Appaltante in sede di collaudo.
Qualora l’Appaltatore, nel proprio interesse o di propria iniziativa, impieghi materiali di dimensioni, consistenza o qualità superiori a quelle prescritte o adotti modalità di lavorazione più accurate, egli non avrà comunque diritto ad aumenti dei prezzi o delle quantità. Le stime economiche saranno sviluppate come se i materiali avessero dimensioni, qualità e posa stabiliti dal contratto.
Qualora venga ammessa dalla Stazione Appaltante una qualche riduzione o diminuzione nella qualità o nella consistenza di alcuni materiali (in quanto non pregiudizievole all’idoneità dell’opera), la Direzione Lavori potrà applicare una adeguata riduzione di prezzo in sede di contabilizzazione, salvo esame e giudizio definitivo in sede di collaudo.
Nel caso in cui, senza responsabilità dell’Appaltatore, i lavori e le forniture debbano essere in tutto o in parte sospesi in attesa dell’esito di prove, l’Appaltatore non avrà diritto a reclamare alcun indennizzo per danni che dovessero derivargli o per spese che dovesse sostenere; egli potrà tuttavia richiedere una congrua proroga del tempo assegnatogli per il compimento dei lavori e delle forniture. Per contro, se il perdurare del ritardo risultasse di pregiudizio alla Stazione Appaltante, l’Appaltatore, su richiesta della Direzione Lavori, dovrà prestarsi a far effettuare le prove in esame presso un altro Istituto, sostenendone i relativi oneri. Qualora invece l’esito delle prove pervenga con ritardo per motivi attribuibili alla condotta dell’Appaltatore ed i lavori e le forniture debbano essere sospesi (anche parzialmente), spirato il termine ultimativo prescritto dalla Direzione Lavori, saranno applicate le penali per il ritardo nel compimento dei lavori e delle forniture.
In mancanza di riferimenti si richiamano, per l'accettazione, le norme contenute nel Capitolato generale d'appalto che qui si intendono integralmente trascritte, purché le medesime non siano in contrasto con quelle riportate nel presente Capitolato speciale, e si richiama altresì la normativa specifica vigente (leggi speciali, normative comunitarie, norme UNI, CEI, CNR, ICITE, DIN, ISO).
Per quanto riguarda le apparecchiature elettriche od elettromeccaniche, l’Appaltatore fornirà dispositivi conformi, alla data di fornitura delle apparecchiature, alle prescrizioni ed agli standard vigenti stabiliti da leggi, normative comunitarie e norme tecniche o di settore.
Per quel che concerne i materiali da costruzione, questi dovranno in ogni caso risultare conformi ai disposti del D.Lgs. 106/2017, al Regolamento Prodotti da Costruzione (CPR 305/2011) ed al D.M. 17/01/18 ove applicabili.
ART. 40 Nuovo impianto di cogenerazione a biogas
L’Appaltatore provvederà alla fornitura, all’installazione, all’avviamento ed alla messa a regime di una centrale di cogenerazione avente le caratteristiche tecniche descritte nel presente articolo.
Struttura di contenimento della centrale
Gli elementi tecnici componenti il gruppo di cogenerazione saranno alloggiati all’interno di apposite strutture di supporto (skid) da installare all’interno dello specifico locale tecnico del depuratore. In particolare, si avrà:
- un telaio per il sostegno di:
o motore;
o alternatore;
o sistema di accensione e carburazione;
o serbatoio di rabbocco automatico dell’olio lubrificante;
o quadro a bordo macchina.
- skid idronico per il sostegno di:
o pompa acqua motore;
o pompa acqua intercooler;
o vasi di espansione chiusi;
o valvole termoregolatrici elettroattuate;
o scambiatore di calore a piastre ispezionabili.
Le strutture di supporto presenteranno le seguenti caratteristiche tecniche:
- dimensioni di ingombro indicative:
o lunghezza: 4000 mm;
o larghezza: 1400 mm;
o altezza: 2000 mm;
- acciaio verniciato. La protezione delle superfici dovrà essere dovrà essere realizzata con fondo epossidico bicomponente e verniciatura poliuretanica bicomponente, ad alta protezione dalle corrosioni.
Caratteristiche e prestazioni richieste al gruppo elettrogeno
Parametro | U.d.m. | Valore |
Dati generali | ||
Combustibile | - | Biogas |
Potenza elettrica nominale minima ai morsetti dell’alternatore | kWe | 350 |
Potenza termica recuperata (raffreddamento motore + fumi) | kWt | 400 |
Consumo orario alla massima potenza | kW | 1'000 |
Rendimento elettrico minimo | % | 35 |
Rendimento termico minimo | % | 40 |
Caratteristiche motore | ||
Ciclo | - | Otto a gas |
Alimentazione | - | Turbo intercooler |
Cilindri | - | 8V |
Numero valvole per cilindro | - | 2 |
Cilindrata | l | 17,2 |
Regime di rotazione | rpm | 1’500 |
Pressione minima richiesta gas di alimentazione | mbar | 50 |
Carburazione | - | Elettronica |
Accensione | - | Elettronica |
Regolazione giri | - | Analogica con farfalla e attuatore collegato tramite leverismi meccanici |
Circuiti acqua motore/intercooler | - | Con vaso d’espansione aperto |
Materiale tenute pompe acqua motore | - | NBR |
Termoregolazione acqua motore | - | Valvole termostatiche massima/minima temperatura |
Termoregolazione acqua intercooler | - | Valvole termostatiche |
Lubrificazione | - | n.1 pompa olio |
Caratteristiche alternatore | ||
Tipologia | - | Sincrono trifase |
Potenza | kVA | ≥ 450 |
Tensione | V | 400 |
Frequenza | Hz | 50 |
Regime di rotazione | rpm | 1’500 |
Numero di poli | - | 4 |
Caratteristiche e limiti prescritti per le emissioni al camino | ||
Portata | Nm3/h | 1800 |
Durata emissioni | h/giorno | 24 |
Frequenza nelle 24 ore | - | continua |
Temperatura | °C | 170 |
Altezza punto di emissione dal suolo | m | 8 |
Tipo di impianto di abbattimento | - | Depuratore catalitico |
Polveri totali* | mg/Nm3 | <10 |
NOx (come NO2)* | mg/Nm3 | <250 |
SOx (come SO2)* | mg/Nm3 | <50 |
CO* | mg/Nm3 | <500 |
X.X.X.* (escluso il metano) | mg/Nm3 | <100 |
HCl* | mg/Nm3 | <10 |
HF* | mg/Nm3 | <2 |
Composti solforati (come H2S)* | mg/Nm3 | <2 |
*limite alle emissioni come valore medio orario riferito ad un tenore di ossigeno nei fumi anidri del 5% in volume |
Alimentazione del combustibile al gruppo elettrogeno
Il gruppo di cogenerazione sarà alimentato a biogas. L’alimentazione del combustibile sarà ottenuta per mezzo di una rampa gas che assolverà alla funzione di addurre il biogas in sicurezza nel collettore di aspirazione, nel corretto rapporto e nelle ottimali condizioni di miscelazione con l’aria comburente al fine di assicurare i massimi rendimenti di combustione, la durabilità dell’impianto e ridotte emissioni in atmosfera.
La rampa gas sarà composta di elementi installati immediatamente all’esterno del locale tecnico ed all’interno dello stesso. In particolare, la rampa gas interna al locale comprenderà i seguenti elementi:
- carburatore elettronico;
- regolatore della pressione tipo zero pressure;
- valvole a sfera;
- rompifiamma;
- filtro del gas;
- manometro con saracinesca;
- pressostato di minima e massima pressione;
- riduttore e stabilizzatore di pressione;
- valvola solenoidale normalmente chiusa gestita dal quadro di controllo;
- soffiante a canale laterale a servizio del gruppo.
La rampa gas esterna comprenderà i seguenti elementi:
- valvola solenoidale normalmente chiusa gestita dal sensore fuga gas;
- valvole a sfera.
Nella fornitura si intendono comunque comprese tutte le componenti accessorie (tubazioni, valvolame, raccorderia, supporti, bulloneria, guarnizioni, etc.) necessarie al corretto funzionamento dell’impianto nel suo complesso ed all’integrazione con gli impianti esistenti e/o con quelli realizzati dalla Stazione Appaltante nell’ambito dei lavori in esame.
I costi della fornitura, dei trasporti, dei noli, dei materiali di consumo e della manodopera per l’installazione a regola d’arte inerenti alla componentistica sopra elencata si intendono pienamente compensati nelle voci di Elenco Prezzi.
Recupero termico da raffreddamento motore e intercooler HT
Il recupero termico in esame sarà ottenuto mediante l’impiego di uno scambiatore di calore a piastre con le seguenti caratteristiche:
Parametro | U.d.m. | Valore |
Tipologia | - | A piastre |
Direzione fluidi | - | Controcorrente |
Materiale costruttivo | - | AISI 316 |
Potenzialità | kWt | 220 |
Fluido primario | - | Acqua glicolata 40% |
Portata fluido primario | l/h | 40'500 l/h |
Temperatura ingresso fluido primario | °C | 87 |
Temperatura uscita fluido primario | °C | 82 |
Fluido secondario | - | Acqua |
Portata fluido secondario | l/h | 30’000 l/h |
Temperatura ingresso fluido secondario | °C | 70 |
Temperatura uscita fluido secondario | °C | 76,5 |
Perdita di pressione nello scambiatore | m.c.a. | < 1,5 |
Lo scambiatore a piastre sarà corredato degli accessori e degli strumenti necessari alla termoregolazione dell’acqua ed al controllo di pressioni e temperature, in particolare:
- valvola termostatica a 3 vie deviatrice, per mantenere la temperatura del motore sopra la soglia minima;
- elettrovalvola motorizzata a 3 vie miscelatrice, per garantire una temperatura di ritorno al motore sotto la soglia massima (miscelazione tra temperatura di ritorno dallo scambiatore ed elettroradiatore) con feedback visualizzato a pannello operatore;
- n.2 manometri, campo 0-6 bar (circuito utenza motore + utenza), completi di saracinesca;
- n.2 trasduttori di pressione (circuito motore + utenza), completi di saracinesca;
- n.4 termoresistenze Pt100 (ingressi + uscite) circuiti motore e utenza.
Recupero termico da raffreddamento gas di scarico del motore
Il recupero termico in esame sarà ottenuto mediante l’uso di uno scambiatore di calore a fascio tubiero, in grado di produrre acqua calda sfruttando i gas di scarico del motore, con le seguenti caratteristiche:
Parametro | U.d.m. | Valore |
Tipologia | - | A fascio tubiero |
Direzione fluidi | - | Controcorrente |
Materiale costruttivo tubi interni | - | AISI 316 |
Materiale costruttivo mantello | - | AISI 304 |
Potenzialità | kWt | 180 |
Fluido primario | - | Gas di scarico del motore |
Portata fluido primario | kg/h | 2’045 |
Temperatura ingresso fluido primario | °C | 455 |
Temperatura uscita fluido primario | °C | 170 |
Fluido secondario | - | Acqua utenza (30% glicole) |
Portata fluido secondario | l/h | 30’000 l/h |
Temperatura ingresso fluido secondario | °C | 76,5 |
Temperatura uscita fluido secondario | °C | 81,5 |
Perdita di pressione nello scambiatore (secondario) | m.c.a. | < 2,5 |
Lo scambiatore a fascio tubiero dovrà essere corredato degli accessori e degli strumenti necessari al controllo di pressioni e temperature, nonché al rispetto delle prescrizioni INAIL richieste per generatori di calore con temperatura del fluido primario > 110°C; nel dettaglio:
- PT 100 di esercizio (commutazione automatica valvole pneumatiche recupero/bypass);
- Termostato di blocco INAIL (massima temperatura acqua utenza – blocco impianto);
- Pressostato di blocco INAIL (massima pressione acqua utenza – blocco impianto);
- Valvola di sicurezza certificata INAIL – taratura 4 bar;
- n.2 sonde K (misura temperatura gas di scarico con visualizzazione a quadro).
Lo scambiatore di calore dovrà essere equipaggiato con un bypass che consenta l’esclusione del recupero termico. Tale bypass sarà comandato dalla PT100 di esercizio, in funzione della temperatura dell’acqua utenza in uscita dallo scambiatore. Il bypass dovrà poter essere attivato manualmente da un apposito selettore sul quadro elettrico.
Il bypass sarà inoltre attrezzato con:
- n.1 valvola pneumatica deviatrice monostabile con ritorno a molla per gas di scarico, con lenti speciali in acciaio AISI 316, atte alla deviazione del flusso di gas di scarico (recupero/bypass), comandate da PLC in funzione della temperatura di mandata richiesta. La valvola sarà completa di microswitch di posizione;
- n.1 valvola manuale a volantino posta sull’uscita dello scambiatore fumi necessaria per sezionare lo scambiatore ed effettuare eventuali operazioni di manutenzione sullo scambiatore con motore in moto e bypass attivo.
Dissipazione del calore non recuperato
In caso di saturazione termica dell’utenza (temperature acqua utenza troppo elevate), l’impianto dovrà operare la messa in bypass automatica dei gas di scarico e la valvola termoregolatrice inizierà ad aprirsi, facendo miscelare l’acqua in uscita dallo scambiatore a piastre, non più raffreddata a sufficienza dall’utenza ormai satura, con quella in arrivo dal circuito di dissipazione (radiatore elettrico). Il radiatore dovrà essere composto da una o più ventole elettroniche comandate da appositi termostati indipendenti che funzioneranno solo quando richiesto.
L’elettroradiatore in esame presenterà le seguenti caratteristiche:
Parametro | U.d.m. | Valore |
Tipologia | - | A doppio pacco (motore) |
Direzione fluidi | - | Controcorrente |
Potenzialità primo pacco | kWt | 275 |
Fluido caldo di lavoro primo pacco | - | Acqua glicolata |
Potenzialità secondo pacco | kWt | 35 |
Fluido caldo di lavoro secondo pacco | - | Acqua glicolata |
Fluido freddo di lavoro (primo e secondo pacco) | - | Xxxx (35°C) |
Rumorosità (@7 m) | dB(A) | < 70 |
Quadro di controllo
Il quadro elettrico di controllo permetterà la gestione della centrale di cogenerazione e delle funzioni di parallelo rete interna.
Tale quadro verrà posizionato nel locale di nuova realizzazione predisposto dalla stazione appaltante come indicato negli allegati progettuali. Esso dovrà essere installato su uno zoccolo con telaio in acciaio inox di altezza pari a 200mm dotato di pannelli frontali e laterali asportabili per consentire un agevole infilaggio dei cavi con arrivo dal basso.
Detto zoccolo in acciaio inox sostituirà lo zoccolo commerciale (che non sarà pertanto necessario); la carpenteria dovrà essere posizionata direttamente sullo zoccolo costruito appositamente, seguendo i vari esempi di installazione già presenti presso l’impianto di Canove di Govone.
Particolare attenzione dovrà essere prestata al corretto posizionamento in altezza del pannello di comando frontequadro, che dovrà collocarsi tra 1,5 m e 1,7 m da terra.
Figura 1 – Esempio di quadro elettrico Si riporta di seguito un elenco dei principali servizi ausiliari al gruppo:
- caricabatterie automatico elettronico 24 Vcc;
- comandi ed alimentazioni pompe e resistenze;
- comandi ed alimentazioni ventole radiatore;
- protocollo di comunicazione Modbus.
I comandi e le alimentazioni per gli elettroventilatori di espulsione dell’aria dal locale saranno contenuti nel quadro BT di distribuzione.
Il quadro dovrà essere gestito da una scheda di controllo a microprocessore dedicata, supportata dal Panel PC integrato nel quadro (dimensione minima 12”), per gruppi elettrogeni e gruppi di cogenerazione, altamente configurabile, flessibile e con funzioni PLC integrate, con 10% input/output disponibili per modifiche e/o aggiunte future.
Il quadro dovrà essere realizzato secondo le linee guida e le specifiche interne del Gestore per assicurare omogeneità funzionale e metodologica con le altre componenti in uso presso il depuratore (impostazione degli schemi elettrici multifilari, numerazione dei conduttori e delle morsettiere verso il campo, scambio dati con l’esistente sistema SCADA, contatti per controllo sequenze con abilitazioni da livello biogas, priorità macchine – caldaie e torcia -, etc.). Tali linee guida e specifiche attengono in particolare alla forma ed all’impostazione della documentazione tecnica e progettuale da produrre e non hanno pertanto incidenza sui costi delle forniture o delle prestazioni oggetto dell’appalto.
Il quadro del cogeneratore sarà corredato da un UPS a doppia conversione, di almeno 1'000 VA, da impiegarsi per alimentazioni 230 Vac ed eventuali alimentatori per circuiterie sensibili (PLC, PC, etc.). Detto UPS proteggerà le apparecchiature ad esso collegate dagli sbalzi di tensione e sarà installato all’esterno del quadro stesso, nel nuovo locale quadri.
Comandi e funzioni principali del quadro:
- selettore di funzionamento a chiave (OFF / MAN / AUTO);
- selettore recupero fumi (ON/OFF);
- selettore funzionamento gruppo (O/LOCALE/REMOTO);
- selettore gestione potenza (TOTALE/INSEGUIMENTO TERMICO/REMOTO4-20);
- pulsante di avviamento manuale del motore (START);
- pulsante di arresto manuale del motore (STOP);
- pulsante per tacitazione sirena;
- sincronizzazione e messa automatica in parallelo rete;
- comandi apertura/chiusura interruttore di gruppo.
Principali indicazioni di stato:
- presenza generatore;
- motore avviato;
- stato dei servizi ausiliari;
- interruttore di rete aperto;
- interruttore di rete chiuso;
- interruttore di gruppo aperto;
- interruttore di gruppo chiuso;
Supervisione impianto:
Tramite una linea ADSL ed una SIM dedicate, dovrà essere possibile monitorare e gestire il sistema di supervisione che sarà installato nel quadro elettrico di comando e controllo. I principali parametri di funzionamento del gruppo di cogenerazione dovranno poter essere verificati e modificati da remoto da parte dei tecnici del fornitore delle apparecchiature preposti alla manutenzione delle stesse.
La stazione appaltante dovrà fin da subito avere libero accesso a tutte le centraline di controllo della centrale. Non saranno ammesse password di limitazione di accesso alla programmazione di nessun genere e tipologia.
Occorrerà prevedere una specifica area di memoria interna per lo scambio dati con il sistema di monitoraggio SISI (Movicon11) nella quale riportare tutti i parametri della macchina che saranno visualizzati su una specifica pagina grafica del PC telecontrollo di realizzazione futura a carico del gestore. La definizione delle variabili analogiche/digitali da inserire in questo database nonché la gestione di eventuali soglie funzionali o di allarme da remoto sotto password dovranno essere preventivamente concordate con la Stazione Appaltante in sede di redazione del progetto esecutivo.
Il quadro elettrico dovrà essere in grado di riconoscere vari tipi di anomalie, che verranno segnalate per mezzo di opportune schermate di errore direttamente sul Panel PC, in particolare:
- principali protezioni motore:
o massima temperatura acqua motore;
o massima temperatura acqua intercooler;
o massima temperatura aria/miscela;
o minima pressione olio motore;
o massima temperatura fumi;
o minimo livello olio;
o minimo livello acqua circuito motore;
o minimo livello acqua circuito intercooler;
o massima potenza;
o sovravelocità;
- principali protezioni generatore:
o sottofrequenza;
o sovrafrequenza;
o sottotensione;
o sovratensione;
o inversione di energia;
o perdita di eccitazione;
o sovracorrente in funzione del tempo;
o sovracorrente istantanea;
o sequenza fasi;
o sbilanciamento tensioni e correnti;
o protezione di terra;
- altre protezioni principali:
o mancato bypass fumi (se presente scambiatore di recupero calore dai gas di scarico);
o avaria dei servizi del gruppo elettrogeno;
o mancato parallelo;
o mancate condizioni di regime;
o batteria scarica;
o bassa pressione aria compressore (se presente compressore).
Le suddette anomalie dovranno generare allarmi o blocchi a seconda della gravità. Per gli allarmi più gravi dovrà essere previsto lo spegnimento automatico del gruppo senza rampa di scarico, per altri dovrà essere prevista una rampa veloce di scarico prima dello spegnimento del gruppo, per altri ancora dovrà essere solamente visualizzato l’allarme. La stazione appaltante dovrà poter verificare tali impostazioni.
Funzionamento del quadro di comando e controllo
Con rete presente il quadro dovrà consentire l'avviamento del gruppo sia manualmente sia da comando esterno o da orologio programmatore.
Il comando di avvio della centrale dovrà produrre le seguenti azioni:
- attivazione del gruppo;
- sincronizzazione e messa in parallelo rete;
- inizio della rampa di erogazione della potenza fino al limite impostato. Il comando di disattivazione della centrale, in presenza di rete, dovrà provocare:
- riduzione graduale della potenza generata fino al valore zero;
- apertura dell’interruttore di gruppo;
- marcia a vuoto per un periodo regolabile;
- arresto del gruppo con conseguente chiusura delle valvole del gas.
L'intervento di una delle protezioni e sicurezze più gravi sul motore o nell’ impianto dovrà comportare:
- la fermata istantanea del gruppo;
- l'apertura dell'interruttore di gruppo;
- arresto del gruppo con conseguente chiusura delle valvole del gas;
- intervento della sirena e conseguente segnalazione di anomalia visiva del guasto sul pannello sinottico del quadro.
L'intervento di una delle protezioni e sicurezze meno gravi sul motore o nell’impianto dovrà comportare:
- rampa di scarico veloce della potenza, fino al valore zero;
- l'apertura dell'interruttore di gruppo;
- arresto del gruppo con conseguente chiusura delle valvole del gas;
- intervento della sirena e conseguente segnalazione di anomalia visiva del guasto sul pannello sinottico del quadro.
Collegamenti elettrici
Sono a carico dell’Appaltatore anche i necessari collegamenti elettrici (cavi di alimentazione, cavi di comando e di segnale e relative canaline/condutture) tra il cogeneratore ed il quadro elettrico di comando sopra descritto nonché tra il quadro di comando ed il quadro di distribuzione predisposto dalla Stazione Appaltante.
In particolare, si riportano di seguito le linee elettriche da fornire:
• linea alimentazione servizi quadro cogeneratore in cavo FG16-OR formazione 5G16 (indicativo) da attestare in morsettiera nel quadro distribuzione sotto apposita partenza predisposta e direttamente a monte dell’interruttore generale del quadro, senza appoggio in morsettiera;
• linea di parallelo al quadro distribuzione in cavo FG16-OR formazione adeguata alla potenza erogata dalla macchina sino allo scomparto nel quale è installato l’interruttore DG con attacchi anteriori;
• cavo multipolare in cavo FG16-OR formazione 10G1,5 per l’interconnessione di segnali di interscambio ausiliari, ad esempio i consensi per lo start dell’aspirazione locale;
• tutte le linee necessarie all’interfacciamento con segnali amperometrici/voltmetrici indispensabili al corretto funzionamento della centrale di cogenerazione.
Ulteriori componenti e prestazioni incluse nella fornitura
Si intendono comprese nella fornitura anche le seguenti componenti/prestazioni accessorie:
- ventole per aerazione locale;
- catalizzatore ossidante;
- silenziatore di scarico con flange di collegamento alla linea fumi realizzato in acciaio inox AISI304;
- n.2 sensori rilevamento gas;
- coibentazione delle tubazioni fumi con fibra ceramica (spessore > 50 mm) + lana di roccia (spessore > 50 mm) e lamierino di alluminio;
- coibentazione delle tubazioni acqua calda in lana di roccia (spessore > 50 mm) e lamierino di alluminio;
- allaccio ai circuiti acqua, gas su tubazioni esistenti in corrispondenza dei limiti di fornitura definiti nel presente articolo. Allo scopo, l’Appaltatore provvederà alla fornitura e posa delle tubazioni e dei relativi accessori: tali tubazioni saranno in acciaio, di qualità e caratteristiche non inferiori a quelle degli impianti esistenti;
- convogliamento condense in pozzetti di scarico;
- realizzazione del nuovo camino. Quest’ultimo dovrà essere provvisto di idonee prese (dotate di opportuna chiusura) per la misura ed il campionamento dell’effluente secondo le norme tecniche vigenti;
- installazione idraulica ed elettrica dei componenti forniti;
- disegni di installazione e schemi elettrici funzionali;
- documentazione tecnica e certificati degli apparati;
- liquidi di primo riempimento (olio motore, glicole etilenico).
Nella fornitura si intendono comunque comprese tutte le componenti accessorie (tubazioni, valvolame, raccorderia, supporti, bulloneria, guarnizioni, etc.) necessarie al corretto funzionamento dell’impianto nel suo complesso ed all’integrazione con gli impianti esistenti e/o con quelli realizzati dalla Stazione Appaltante nell’ambito dei lavori in esame.
I costi della fornitura, dei trasporti, dei noli, dei materiali di consumo e della manodopera per l’installazione a regola d’arte inerenti alla componentistica sopra elencata si intendono pienamente compensati nelle voci di Elenco Prezzi.
Si intendono altresì compresi nell’Appalto (e adeguatamente remunerati dalle voci di Xxxxxx Xxxxxx):
- gli oneri per la rimozione e l’ordinato deposito presso il depuratore delle componenti impiantistiche oggetto di sostituzione (cogeneratore, tubazioni, componenti elettriche, etc.);
- eventuali opere edili (scassi, demolizioni, tagli del calcestruzzo, installazione di grigliati e protezioni, etc.) che si rendessero necessari per la corretta installazione delle nuove componenti impiantistiche nonché gli oneri per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti prodotti in fase di cantiere;
- gli eventuali adeguamenti dell’impianto di messa a terra (da definirsi d’intesa con il responsabile degli impianti elettrici del Committente), di cui dovranno essere prodotti i necessari schemi e certificazioni;
- il coordinamento dell’iter amministrativo e la gestione diretta delle pratiche GSE (nell’ambito della procedura di “potenziamento non incentivato”).
Norme di riferimento per la progettazione, la costruzione e l’installazione delle apparecchiature in esame
La progettazione, la costruzione e l’installazione delle apparecchiature e dei necessari accessori descritti nel presente articolo dovranno essere informate alle seguenti norme:
- 42/2006/CE Direttiva macchine;
- CEI EN 60204-1 equipaggiamento elettrico della macchina;
- 95/2006/CE Direttiva bassa tensione;
- 2004/108/CE Direttiva compatibilità elettromagnetica;
- CEI EN 60439-1 Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT);
- DLgs 262/2002 Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto;
- DLgs 81/08 Testo unico sulla sicurezza sul lavoro;
- DM 22/10/2007 Installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice;
- CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
- CEI 0-16 Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti di AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica;
- CEI 0-21 Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica;
- UNI EN ISO 12100-1:2005 Norme per la sicurezza del macchinario;
- UNI EN ISO 12100-2:2005 Norme per la sicurezza del macchinario;
- UNI EN ISO 13857:2008 Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di parti pericolose con gli arti superiori;
- UNI EN 349:2008 Distanze minime per evitare lo schiacciamento di parti del corpo;
- UNI EN 457:1993 Equipaggiamento d’arresto di emergenza;
- ISO 8528 Gruppi elettrogeni a corrente alternata azionati da motore alternativo a combustione interna;
- ISO 3046 Motori alternativi a combustione interna;
- D.M. 13 luglio 2011 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi.
Limiti di fornitura
I limiti relativi alla fornitura, all’installazione, all’avviamento ed alla messa a regime del complesso di apparecchiature ed elementi tecnici descritti nel presente articolo sono di seguito elencati:
- flangia acqua calda all’interno del cunicolo servizi del locale tecnico del cogeneratore;
- flangia acqua fredda all’interno del cunicolo servizi del locale tecnico del cogeneratore;
- flangia tubazione gas in corrispondenza della valvola di sezionamento immediatamente all’esterno del locale;
- morsettiere del quadro di distribuzione nel locale quadri (realizzato a cura della Stazione Appaltante) adiacente al locale tecnico del cogeneratore;
- sezione di sbocco del camino sulla copertura del locale cogeneratore (camino il cui rifacimento è da intendersi compreso nell’appalto).
Condizioni di riferimento per la dichiarazione delle prestazioni delle apparecchiature comprese nell’Appalto
Le condizioni di riferimento per la dichiarazione delle prestazioni funzionali delle apparecchiature di cui al presente articolo, fatte salve le specifiche e puntuali indicazioni eventualmente contenute nel presente Capitolato o nella documentazione di gara, sono di seguito riassunte:
Parametro | U.d.m. | Valore |
Pressione aria ambiente | mbar | 996,8 |
Temperatura aria ambiente | °C | 25 |
Umidità relativa | % | 50 |
In generale, le prestazioni dichiarate dall’Appaltatore in sede di gara dovranno comunque essere riferite anche alle effettive e prevedibili condizioni ambientali ed operative del sito, riscontrabili attraverso specifiche misure. In particolare, ai fini della formulazione della propria offerta tecnica e della dichiarazione delle prestazioni delle apparecchiature, l’Appaltatore dovrà considerare le oscillazioni ragionevolmente prevedibili in rapporto alla natura ed alla composizione del combustibile (biogas).
L’Appaltatore è altresì tenuto a produrre grafici o tabulazioni che riportino la variazione dei parametri prestazionali dichiarati in funzione dei valori delle principali variabili di interesse, tra cui almeno quelle comprese nella suddetta tabella. In particolare, si considereranno temperature ambientali variabili tra 0°C e 35°C, con passo di 5°C, e valori di umidità dell’aria variabili tra il 30% ed il 90%, con passo del 10%.
Le prestazioni suddette dovranno essere inoltre dichiarate in riferimento al funzionamento della macchina all’80% ed al 100% della propria potenzialità nominale.
Le tolleranze ammesse per i rendimenti elettrico e termico istantanei rispetto ai valori dichiarati sono riportate nella seguente tabella:
Parametro | U.d.m. | Valore |
Tolleranza rendimento elettrico (% del valore dichiarato) | % | ± 5% |
Tolleranza rendimento termico (% del valore dichiarato) | % | ± 8% |
Resta ferma la necessità di garantire le prestazioni minime precedentemente indicate.
I tubi e i raccordi in acciaio saranno conformi alle prescrizioni della norma UNI EN 10224 e UNI EN 10208, a seconda del fluido trasportato.
L’acciaio delle lamiere deve essere di qualità e avere, di norma, caratteristiche meccaniche e chimiche rientranti in uno dei tipi di acciaio saldabili delle tabelle UNI EN 10025, o caratteristiche analoghe, purché rientranti nei seguenti limiti:
- carico unitario di rottura a trazione non minore di 34 kg/mm2;
- rapporto tra carico di snervamento e carico di rottura non superiore a 0,80;
- contenuto di carbonio non maggiore di 0,29%;
- contenuto di fosforo non maggiore di 0,05%;
- contenuto di zolfo non maggiore di 0,05%;
- contenuto di fosforo e zolfo nel complesso non maggiore di 0,08%;
- contenuto di manganese non maggiore di 1,20%;
- contenuto di carbonio e di manganese tali che la somma del contenuto di carbonio e di 1/6 di quello di manganese non sia superiore a 0,45%.
Le estremità dei tubi saranno smussate per saldatura di testa, oppure, in alternativa, presenteranno bicchiere cilindrico a saldare secondo le norme DIN 2460.
I tubi potranno essere collegati tra di loro o con altri elementi delle tubazioni mediante:
- saldatura di testa;
- giunzione filettata;
- giunzione a flange.
Per quanto riguarda le saldature di testa, le estremità da saldare dovranno essere liberate da ruggine, tracce di bitume, scaglie ed impurità varie, in modo da presentare il metallo completamente nudo. La sezione e lo spessore dei cordoni di saldatura dovranno essere uniformi e la loro superficie esterna regolare, di larghezza costante e senza porosità o altri difetti apparenti. I cordoni di saldatura dovranno essere eseguiti in modo da compenetrarsi completamente con il metallo di base lungo tutta la superficie di unione. La superficie di ogni passata, prima di eseguire quella successiva, dovrà essere pulita e liberata dalle scorie mediante leggero martellamento ed accurata spazzolatura.
Gli elettrodi dovranno essere di buona qualità e di adatte caratteristiche, in modo da consentire una regolare ed uniforme saldatura, tenendo presente che il metallo di apporto depositato dovrà risultare di caratteristiche meccaniche il più possibile analoghe a quelle del metallo base.
Tutte le superfici di giunti filettati dovranno essere controllate prima dell'accoppiamento e si dovrà avere cura di rimuovere polvere, ossido e grasso eventualmente presente. Tutti i giunti filettati, dove non è prevista la saldatura di tenuta, dovranno essere guarniti con teflon o altro idoneo materiale.
L'esecuzione di giunti a flangia avverrà mediante interposizione di guarnizioni di gomma o altri materiali idonei, a forma di corona circolare di spessore non minore di 5 mm. La guarnizione avrà dimensioni tali da risultare, una volta stretti i bulloni, delle stesse dimensioni delle facce di contatto delle flange, senza che la guarnizione abbia a sporgere nel lume del tubo. Nei riguardi della tecnica operativa, si procederà alla pulizia delle flange e della guarnizione in modo da asportare ogni traccia di ossido, grassi o sostanze estranee. Si procederà quindi al serraggio dei bulloni per coppie opposte.
I raccordi devono essere di acciaio da saldare di testa, con caratteristiche non minori di quelle prescritte dalla UNI-EN 10253/02.
Le flange devono essere di acciaio, del tipo da saldare a sovrapposizione o del tipo da saldare di testa, con caratteristiche non minori di quelle prescritte dalla UNI EN 1092-1/03.
Le flange a collarino saranno ricavate in un solo pezzo da fucinati di acciaio e avranno superficie di tenuta a gradino secondo la UNI EN 1092-1/03.
I bulloni a testa esagonale ed i bulloni a tirante interamente filettato devono essere conformi alla UNI 6609/69 e UNI 6610/69.
Gli elementi di collegamento filettati devono avere caratteristiche meccaniche non minori di quelle prescritte dalla UNI EN 20898-2/94 per la classe 4.8.
I tubi devono essere manipolati, stoccati e movimentati senza provocare degradazioni o danni né al rivestimento né agli smussi.
L’Appaltatore provvederà alla posa in opera delle tubazioni, adottando tutti gli accorgimenti necessari per garantire l’integrità delle stesse durante le lavorazioni e nelle normali condizioni di esercizio. Con riguardo alla posa delle condotte si intendono compensate tutte le operazioni e gli elementi tecnici (distanziali, collari, mensole, flange, giunti speciali,…) da adottare per dare l’opera finita secondo le norme tecniche e la regola dell’arte.
ART. 42 Tubazioni in acciaio inossidabile
I tubi ed i raccordi in acciaio inossidabile, qualora non diversamente specificato, dovranno rispettare le Norme UNI EN 10217-7, EN 10088. Gli acciai impiegati per le tubazioni, di cui si intendono compensate anche le flange, la bulloneria e le saldature, dovranno essere del tipo inossidabile, AISI 304 o AISI 316, secondo le specifiche indicazioni contenute nel presente capitolato e negli elaborati progettuali. Le tubazioni dovranno avere uno spessore uguale o superiore a quello indicato in progetto e comunque uno spessore tale da assicurare la tenuta ad una pressione doppia di quella di esercizio e sufficiente a garantire l’indeformabilità nelle situazioni di posa e fissaggio previste. Le saldature devono essere di I classe. Le sequenze di saldatura devono essere eseguite in modo da non dar luogo a sforzi o deformazioni anomali nelle parti da saldare. I saldatori devono essere qualificati da Istituto od Ente riconosciuto.
Per quanto non specificato, si faccia riferimento alle prescrizioni relative alle tubazioni in acciaio in genere, ove applicabili.
Con riguardo alla posa delle condotte si intendono compensate tutte le operazioni e gli elementi tecnici (distanziali, collari, mensole, flange, giunti speciali,…) da adottare per dare l’opera finita secondo le norme tecniche e la regola dell’arte.
ART. 43 Leggi e normative relativi agli impianti elettrici
Gli impianti e i componenti devono essere realizzati a regola d'arte, giusta prescrizione della legge 1 marzo 1968, n. 186, della legge n. 46 del 5 marzo 1990, abrogata dal D.M. 37 del 2008, dal D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 (regolamento di attuazione della legge 46/1990) e successive modifiche e integrazioni.
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione dell’offerta e in particolare essere conformi:
- alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI (Comitato elettrotecnico italiano);
- alle prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'Azienda distributrice dell'energia elettrica;
- alle prescrizioni e indicazioni della TELECOM o dell'Ente che effettua il servizio telefonico;
- alle prescrizioni dei VV.FF. e delle autorità locali.
Il progetto è stato realizzato in conformità alle Norme CEI ed alle Prescrizioni Legislative vigenti, in particolare:
Legge 1 marzo 1968 n.186: “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, installazioni e impianti elettrici ed elettronici”;
DM 22 gennaio 2008 n° 37: “Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quaterdecies, tredicesimo comma, lettera a), della legge 2 dicembre 2005, n° 248, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”;
CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in continua”;
CEI 17-5 “Apparecchiature a bassa tensione parte II, interruttori automatici”;
CEI 17-13/1 “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)”; CEI 23-3 “Interruttori automatici di sovracorrente per usi domestici e similari”;
CEI 23-5 “Prese a spina per usi domestici e similari”;
CEI 23-8 “Tubi protettivi rigidi in polivinilcloruro e accessori”;
CEI 23-9 “Apparecchi di comando non automatici per installazione fissa per uso domestico e similare”; CEI 23-14 “Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori”;
CEI 23-18 “Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari”;
CEI 34-21 “Apparecchi di illuminazione. Parte 1°: prescrizioni generali e prove”;
CEI 34-22 “Apparecchi di illuminazione. Parte 2°: Prescrizioni particolari – Apparecchi per illuminazione d’emergenza”; CEI 34-23 “Apparecchi di illuminazione. Parte 2°: Requisiti particolari. Apparecchi fissi per uso generale”;
CEI UNEL 35024 “Cavi per energia con conduttori di rame con isolante elastomerico o Termoplastico ed aventi grado di isolamento non superiore a 4 – Portate di corrente in regime permanente”;
CEI 20-20 “Cavi isolati in polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V”; CEI 20-22 “Cavi non propaganti l’incendio”;
CEI 34-1 “Lampada ad incandescenza a filamento di tungsteno”;
CEI 34-3 “Lampade fluorescenti tubolari per illuminazione generale”;
CEI 34-12 “Lampada a filamento di tungsteno per illuminazione generale. Prescrizioni di prestazioni”; CEI 34-24 “Lampada ad alogenuri metallici”.
In riferimento a tali Leggi e Norme, l’Appaltatore è tenuto a fornire, indipendentemente dalle prescrizioni di questo capitolato, tutte le opere materiali che risultino necessarie per il completo adempimento delle norme e delle leggi vigenti, ciò senza alcun maggiore onere per la Stazione Appaltante.
Le tavole allegate e le modalità tecniche del presente capitolato, hanno lo scopo di indicare i lavori da eseguire e di precisare i tipi di materiale da impiegare, ma l’impresa esecutrice deve compiere tutte le opere, anche se non specificatamente indicate nei citati documenti, necessarie per dare gli impianti ultimati in ogni loro parte, secondo le buone regole d’arte.
Resta inteso che sarà comunque compreso negli oneri della ditta aggiudicataria quanto altro dovesse occorrere, anche se non espressamente indicato per semplicità, per dimenticanza o per errore, per l’esecuzione dei lavori così come si desume nella sua essenza dalle descrizioni del presente capitolato e dei relativi disegni.
Inoltre nel caso che nel capitolato si riscontrassero incongruenze, in presenza di soluzioni tecniche alternative, sarà comunque adottata quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona pratica esecutiva.
La stessa cosa dicasi per eventuali discordanze tra capitolato e disegni.
Infine, ogni qualvolta sia dubbio ogni senso della clausola contrattuale, si riconosce che sarà insindacabilmente valida l’interpretazione che di tale clausola sarà fatta dalla Direzione Lavori.
Per ogni apparecchiatura fornita dovranno essere indicate tutte le caratteristiche: marca, tipo, modello, peso, potenza, velocità di rotazione, ecc. e saranno consegnati i relativi bollettini illustrativi con le istruzioni.
In particolare per i sistemi di regolazione automatica, dovrà essere fornito un dettaglio manuale di istruzioni per il funzionamento, uso e manutenzione.
Al termine dei lavori l’appaltatore dovrà produrre le opportune dichiarazioni di conformità secondo le leggi e la normativa vigente.
ART. 44 Protezione delle condutture elettriche
I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti.
La protezione contro i sovraccarichi deve essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle norme CEI 64-8.
In particolare i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib, valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici da installare a protezione dei conduttori devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) e una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz).
In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni:
Ib < In < Iz e If < 1,45 Iz
La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI 23-3 e CEI 17-5.
Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto circuito che possono verificarsi nell'impianto in modo tale da garantire che nel conduttore protetto non si raggiungano temperature pericolose secondo la relazione I2t ≤ Ks2 (vedasi la norma CEI 64-8).
Essi devono avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione.
E' tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione (art. 6.3.02 delle norme CEI 64-8).
In questo caso, le caratteristiche dei 2 dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica passante I2t lasciata passare dal dispositivo a monte non risulti superiore a quella che può essere sopportata senza danno dal dispositivo a valle e dalle condutture protette.
Protezione di circuiti particolari:
a) devono essere protette singolarmente le derivazioni all'esterno;
b) devono essere protette singolarmente le derivazioni installate in ambienti speciali, eccezion fatta per quelli umidi;
c) devono essere protetti singolarmente i motori di potenza superiore a 0,5 kW;
d) devono essere protette singolarmente le prese a spina per l'alimentazione degli apparecchi in uso nei locali per chirurgia e nei locali per sorveglianza o cura intensiva (norme CEI 64-4).
ART. 45 Caratteristiche tecniche dei materiali componenti l’impianto
elettrico - consegna ed esecuzione dei lavori
Ai sensi del DM 37 del 22 gennaio 2008, dovrà essere utilizzato materiale elettrico esente da difetti qualitativi e di lavorazione, costruito a regola d'arte, sul quale sia stato apposto un marchio che ne attesti la conformità (per esempio IMQ), ovvero che abbia ottenuto il rilascio di un attestato di conformità da parte di uno degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea o, ancora, che sia munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore.
L'attestato di conformità alla norma si riferisce ad un campione, mentre il marchio riguarda anche la produzione. Si ricorre alla relazione di conformità ai principi generali di sicurezza quando non esistono norme relative.
La conformità di un componente elettrico alla relativa norma può essere dichiarata dal costruttore in catalogo. In caso contrario, è necessaria una copia della documentazione specifica.
Quanto sopra vale anche per i materiali ricevuti in conto lavorazione, per i quali l'installatore diventa, volente o nolente, responsabile.
Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio.
Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative norme CEI e alle tabelle di unificazione CEI- UNEL, ove queste esistano.
Per i materiali la cui provenienza è prescritta dalle condizioni del presente Capitolato speciale, potranno pure essere richiesti i campioni.
Nella scelta dei materiali è raccomandata la preferenza ai prodotti nazionali o comunque a quelli dei Paesi della CE. Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la lingua italiana.
ART. 46 Cavidotti passaggio cavi
Per la posa dei cavi di potenza tra il quadro di comando ed il cogeneratore si potrà sfruttare il fondo dell’esistente cavidotto ricavato nel pavimento del locale tecnico. Per i cavi di comando e segnale, sempre all’interno dello stesso cavidotto, si richiede l’installazione di una canalina in filo metallico di acciaio inox AISI 304, di sezione 200x75 mm, da staffare sulla parete interna dei cunicoli, mantenendo così separati i circuiti ausiliari da quelli di potenza.
A cura della stazione appaltante saranno realizzati gli opportuni fori nella parete del locale per il raccordo dei cunicoli esistenti con il fondo del nuovo quadro (con sbocco all’interno del relativo zoccolo). Un’inclinazione di circa 45° dei passaggi favorirà l’infilaggio dei cavi ed eviterà brusche curvature, mantenendo il raggio curvatura dei cavi nei limiti tecnici previsti dalle caratteriste dei cavi stessi.
ART. 47 Canalizzazioni dell’impianto elettrico
Scatole e cassette di derivazione
Le scatole e le cassette di derivazione saranno impiegate nella realizzazione delle reti di alimentazione ogni volta che debba essere eseguita sui conduttori una derivazione e tutte le volte che lo richiedano le dimensioni, la forma o la lunghezza di un tratto di tubazione. Tutte le giunzioni o le derivazioni saranno realizzate esclusivamente su morsetti contenuti entro scatole o cassette di derivazione. Di norma le scatole o le cassette saranno altresì impiegate ad ogni brusca deviazione del percorso delle tubazioni.
Tutte le scatole di derivazione saranno contrassegnate sul coperchio in modo che possa essere individuato rapidamente il tipo di servizio di appartenenza e saranno provviste di morsetti di terra; quelle in materiale metallico avranno il morsetto
di terra nel corpo della scatola e non sarà consentito far transitare nella stessa cassetta conduttori appartenenti ad impianti o a servizi diversi.
Al fine di non pregiudicare le caratteristiche di tenuta, nella posa delle cassette di derivazione dovrà essere posta particolare cura:
- all’ingresso tubazioni e/o condutture;
- al fissaggio;
- al collegamento a terra delle cassette metalliche;
Gli impianti appartenenti a categorie e destinazione diverse dovranno avere cassette di derivazione distinte, oppure dovranno essere impiegate segregazioni interne con cassette appositamente predisposte.
Canale in acciaio inox bordo-macchina
Saranno impiegate canale porta-cavi per l'alloggiamento dei cavi di alimentazione o di segnale delle utenze. Dette canale dovranno essere realizzate in acciaio inox AISI 304 e saranno dotate di coperchio di chiusura.
Dati e documentazione da fornire
A fine lavori l’impresa dovrà consegnare la seguente documentazione:
- Certificati di prove tipo;
- Manuale di installazione e manutenzione;
- Certificati IMQ dei materiali utilizzati;
I cavi elettrici dovranno essere contrassegnati in modo tale da individuare prontamente il servizio a cui presiedono.
Per la realizzazione delle linee principali di alimentazione del quadro principale di alimentazione e dei quadri secondari saranno utilizzati cavi isolati in gomma non propaganti l’incendio ed a ridotta emissione di fumi e di gas tossici.
I cavi suddetti saranno inoltre impiegati per le alimentazioni anche se derivate da quadri secondari, se destinati alla posa in canalizzazioni metalliche.
Tutte le linee derivate dai quadri secondari, destinate all’alimentazione degli utilizzatori, dei circuiti luce, dei circuiti prese dovranno essere inseriti in tubazioni di pead o acciaio inox AISI serie pesante (impiantistica antideflagrante) e saranno realizzati con conduttori flessibili in rame isolati in PVC non propagante l’incendio a ridotta emissione di gas tossici del tipo FG70R CEI 20-22 e CEI 20-24, con tensione nominale non inferiore Vo/V = 450/750 V.
Per gli impianti di segnalazione realizzati con sistema a bassissima tensione e circuiti ausiliari, si dovranno installare conduttori isolati in PVC non propagante l’incendio a ridotta emissione di gas tossici del tipo FG70R CEI 20-22 e CEI 20-24, con tensione nominale non inferiore Vo/V = 450/750 V.
Le sezioni dei conduttori sono scelte, con le modalità e sulla base della portata fissata dalle normative CEI e dalle tabelle UNEL, tra cui, in particolare:
- CEI 20-22
- CEI 20-14 II
- CEI 20-22 II ( e successive varianti ed aggiornamenti)
- Tabelle UNEL 35752
- Tabelle UNEL 35756
- Tabelle UNEL 35755
- Tabelle UNEL 35754
- Tabelle UNEL 36713 (e successive varianti ed aggiornamenti)
- IEC 332-1
- IEC 332-3
Le sezioni ed i calcoli eseguiti in conformità con le norme precedentemente citate sono riportati negli schemi elettrici allegati al progetto.
La caduta di tensione dovrà essere inferiore a quella fissata dalle norme CEI.
Tutti i cavi dovranno riportare l’identificazione IMQ stampigliata con continuità sull’isolante contiguamente alle indicazioni CEI 20-22 II, e dovranno comunque essere allegati i certificati di Conformità IMQ, CESI o similmente riconosciuti, oltre alla stampigliatura della sezione e della formazione del cavo stesso.
Colorazione dei conduttori ed identificazione
Tutti i conduttori dovranno avere colorazione conforme alle normative vigenti ed in particolare alle norme:
- CEI 64-8;
- UNEL 00722;
Non dovranno mai essere impiegati conduttori di colore verde o giallo. Il conduttore di neutro N dovrà sempre essere di colore azzurro.
Il conduttore PE dovrà sempre essere di colore giallo-verde.
I cavi multipolari avranno la colorazione della guaina prevista dalle tabelle CEI UNEL 00721-69. In ogni caso per la colorazione dei conduttori si dovrà far riferimento alla seguente tabella:
COLORE | DESTINAZIONE CONDUTTORE |
NERO-GRIGIO-MARRONE | Fasi circuiti di potenza 380/220 V |
AZZURRO- CELESTE | Neutro circuiti 380/220 V |
BIANCO | Ausiliari |
ROSSO | Ausiliari PLC |
ARANCIO | Interblocchi |
GIALLO/VERDE | Protezione (PE) |
Tutti i conduttori recheranno, all’interno della scatola di derivazione o del quadro, l’identificazione alfanumerica del circuito di appartenenza e dovranno mantenere tale identificazione dalle morsettiere dei Quadri di distribuzione fino alle utenze finali.
Le sigle alfanumeriche dovranno rispecchiare quanto riportato negli schemi elettrici allegati al progetto.
Giunzioni
Tutte le giunzioni tra conduttori dovranno essere eseguite all’interno di cassette di derivazione. Fino alla sezione di 4 mm2 si potranno utilizzare morsetti volanti isolati.
Per le sezioni maggiori di 4 mm2 dovrà essere fatto uso di morsettiere fisse con morsetti unificati, fissate su profilato di appoggio secondo norma EN 50035.
La dimensione dei morsetti dovrà essere adatta al serraggio di tutti i conduttori presenti nel nodo e comunque con un minimo di:
- 2,5 mm2 per morsetti volanti;
- 6 mm2 per morsetti su sbarra.
I morsetti facenti parte dell’impianto di terra da montarsi su profilato (EN 50022) dovranno consentire il collegamento a terra di detto profilato e della eventuale cassetta metallica senza l’interposizione dei conduttori flessibili.
In ogni caso, per i morsetti dovranno essere rispettate le caratteristiche previste dalle normative CEI specifiche e dovrà essere prodotta documentazione di conformità stilata da IMQ, CESI o ente similmente riconosciuto.
Dati e documentazione da fornire
Prima della fine dei lavori l’impresa dovrà consegnare:
- Manuale di installazione e manuale dei cavi elettrici installati;
- Certificazione IMQ dei cavi elettrici.
CARATTERISTICHE CAVI PER BASSA TENSIONE FG16OR16 (FG70R CEI 20-22 e CEI 20-24)
Questi cavi usati per il trasporto dell’energia devono essere isolati con gomma etilenpropilenica ad alto modulo di qualità G7, sottoguaina di polivinilcloruro non propagante l’incendio ed a ridotta emissione di gas corrosivi.
Le corde devono essere flessibili, di rame rosso ricotto.
Il riempitivo dovrà essere costituito da mescola di materiale non igroscopico, non propagante l’incendio ed a ridotta emissione di gas corrosivi.
Tensione nominale: 0,6/ 1 KV; Temperatura d’esercizio: 90° C;
Temperatura di corto circuito: 250 °C fino alla sezione 240 mm2 (oltre 220 ° C); Massima temperatura d’immagazzinaggio: 40° C;
rame
Sforzo massimo di trazione per posa: 50 N/mm2
Raggio di curvatura massimo: 4 volte il diametro esterno; Condizioni d’impiego ammissibili in questo progetto:
- all’interno in ambienti anche bagnati;
- all’esterno;
- posa fissa su murature o su strutture metalliche;
- posa interrata.
PRESCRIZIONI GENERALI COMUNI A TUTTI I QUADRI
Il quadro elettrico previsto in progetto dovrà essere realizzato rispettando le specifiche di seguito indicate in relazione ai requisiti fondamentali del progetto, alle modalità di collaudo, di fornitura, di offerta dei quadri BT fino a 400 V che dovranno pertanto essere realizzati ed equipaggiati con le apparecchiature (come minimo) previste nello schema di progetto.
Limitatamente ai quadri generali BT si dovranno seguire le specifiche tecniche di cui al punto successivo.
Limiti di fornitura
Ogni quadro dovrà essere completo e pronto al funzionamento entro i seguenti limiti meccanici ed elettrici. Detta prescrizione è comunque comune a tutti i quadri elettrici:
− lamiere di chiusura laterali e per chiusura passaggio cavi comprese;
− attacchi per il collegamento cavi di potenza, ivi compresi i cavi ed i terminali;
− morsettiera per il collegamento cavi ausiliari esterni ivi compresi i cavi ed i terminali.
Norme di riferimento
I quadri elettrici e le apparecchiature della fornitura, comune a tutti i quadri elettrici, saranno costruiti in conformità alle norme CEI, IEC in vigore e, in particolare, alle seguenti:
− CEI 17-13/1;
− CEI 11-1;
− CEI 64-8;
− CEI 11-7;
− IEC Norma 439;
− IEC Norma 157-1;
− IEC Norma 898;
Inoltre i quadri dovranno essere conformi anche alle regolamentazioni e normative previste dalla legislazione italiana in materia di prevenzione infortuni.
Prescrizioni generali comuni a tutti i quadri
I quadri elettrici di automazione e di comando porteranno installati tutti gli interruttori di comando e di protezione delle linee ad essi in derivazione; tali interruttori saranno dotati di protezione contro il sovraccarico e le correnti di cortocircuito conformemente alle disposizioni delle normative CEI 64-8 e DPR547/55.
Tali quadri risponderanno alle caratteristiche dettate dalle Normative CEI 17-13/1 e DPR 547/55, dovranno essere realizzati in acciaio verniciato colore standard commerciale RAL 7035, saranno dotati di pannellatura di servizio e porta trasparente e saranno completamente chiusi su tutti i lati con le apparecchiature così predisposte:
• Unità di arrivo: interruttore generale e/o sezionatore di quadro in apposito vano segregato, accessibile solo dopo
che l’interruttore si trova in posizione off;
• Gruppo funzionale: assieme degli interruttori termomagnetici differenziali e quant’altro;
• Unità di ripartenza: assieme delle morsettiere atte al collegamento delle apparecchiature alle linee ad esse in derivazione disposte in appositi vani segregati dalle altre apparecchiature.
La disposizione delle apparecchiature sarà scelta in modo da rendere agevole l’individuazione dei circuiti e la loro manutenzione; le pannellature frontali dovranno essere dotate di targhette con iscrizioni recanti la destinazione delle apparecchiature così come riportato negli schemi allegati.
La connessione alle linee derivate avverrà solo tramite morsettiere componibili fissate su profilati normalizzati o sistema equipollente. Le morsettiere saranno installate ad una distanza minima di 12,5 mm dal pannello superiore o inferiore o laterale del quadro, inclinate di circa 45° dalla verticale onde facilitare il collegamento in cantiere delle linee derivate.
Tutte le linee facenti capo al quadro dovranno portare nel tratto terminale l’identificazione alfanumerica caratteristica del circuito, con riferimento agli schemi planimetrici dei quadri.
L’ingresso dei conduttori attraverso l’involucro esterno del quadro dovrà avvenire senza che ciò pregiudichi le caratteristiche di tenuta richieste; a tale scopo saranno impiegati passacavi a tenuta o sistemi equipollenti.
Gli interruttori, automatici e non, dovranno inoltre essere dimensionati secondo quanto descritto nell’apposita sezione e soddisfare in generale le seguenti richieste:
− Interruttori fino a 63 A: interruttori di tipo modulare (modulo 17,5 mm) per installazione su profilato;
− Interruttori da 63 A a 100 A: interruttori di tipo modulare o scatolati compatti;
− Interruttori oltre i 125 A: interruttori di tipo scatolato compatti.
Caratteristiche costruttive
Per caratteristiche costruttive, comuni a tutti i quadri elettrici, si intendono le caratteristiche strutturali, di protezione meccanica, di segregazione, di accessibilità delle apparecchiature, di sicurezza e di realizzazione dei collegamenti elettrici all’interno dei quadri.
• Grado di protezione
L’involucro esterno assicurerà un grado di protezione non inferiore a quanto specificato (secondo CEI 70-1 e IEC 529).
• Protezione dei materiali
I materiali di tutti i quadri elettrici avranno caratteristiche idonee al luogo di installazione, alle condizioni di servizio e di trasporto.
• Messa a terra
Tutti i quadri elettrici conterranno, montata al proprio interno, una barra di rame da collegare al circuito di terra esterno della sezione non inferiore a 250 mm2 alla quale sarà connessa ogni struttura del quadro elettrico. Le porte saranno collegate a detta sbarra tramite una connessione flessibile in rame.
Nella cella di collegamento dei cavi di potenza sarà collegata una sbarra per l’allacciamento degli eventuali conduttori di protezione incorporati nei cavi di partenza.
La messa a terra del quadro dovrà essere effettuata attraverso l’impianto di terra generale.
• Trattamento delle superfici
Il trattamento delle superfici è specificato puntualmente in relazione ad ogni tipologia di quadro.
• Connessioni di potenza
I cavi di potenza saranno connessi direttamente ai codoli degli interruttori e saranno alloggiati in una zona predisposta allo scopo oppure saranno attestati a codette di rame elettrolitico (dimensionate secondo DIN 43 671 e 43 670), a loro volta attestate ai codoli degli interruttori.
Le uscite dei cavi avverranno dall’alto e/o dal basso dello scomparto sulla struttura portante del quadro, permettendo il sostegno ed il fissaggio dei cavi di uscita.
• Prove e certificati
I quadri dovranno essere sottoposti, presso l’officina del costruttore, alle prove di accettazione e di collaudo previste dalle norme CEI/IEC. Dovranno, inoltre, essere forniti i certificati relativi alle seguenti prove di tipo eseguite su unità simili a quelli della fornitura:
− prove di corrente di breve durata;
− prova di riscaldamento.
Dati e documentazione da fornire
A fine lavori l’impresa dovrà consegnare la seguente documentazione:
− peso del quadro;
− certificati di prove tipo;
− schemi elettrici funzionali;
− disegno d’assieme e dimensioni d’ingombro;
− manuale di installazione e manutenzione del quadro;
− manuale di installazione e manutenzione delle apparecchiature principali;
− certificati di collaudo degli interruttori di potenza.
SEZIONE III – DESCRIZIONE DEI SERVIZI E DELLE LAVORAZIONI
ART. 50 Redazione del progetto esecutivo
Generalità
Nel presente articolo sono definiti i requisiti minimi che l’Appaltatore deve soddisfare nell’elaborazione del progetto esecutivo dei lavori e delle forniture oggetto del presente Appalto. Tale prestazione si intende remunerata nel prezzo relativo alla fornitura ed all’installazione del nuovo impianto di cogenerazione.
Le caratteristiche funzionali e prestazionali dell’impianto di cogenerazione sono individuate dal presente progetto definitivo e dai documenti di gara.
Il progetto esecutivo dovrà essere elaborato dall’Appaltatore nel rispetto dei requisiti stabiliti nel D.Lgs 50/2016 e nel
D.P.R. 207/2010.
Il progetto esecutivo dovrà essere completato nei tempi stabiliti nella documentazione di gara e dovrà essere sottoposto alla Stazione Appaltante per l’approvazione, entro i termini fissati da quest’ultima, anticipando la consegna degli elaborati che richiedono l’approvazione di Enti esterni.
Il progetto esecutivo sarà soggetto a verifica ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 50/2016.
Qualora il progetto esecutivo redatto dell’Appaltatore non sia ritenuto meritevole di approvazione, il contratto potrà essere risolto per inadempimento dell’Appaltatore.
In caso di approvazione del progetto esecutivo, si procederà alla consegna dei lavori di fornitura ed installazione.
Il progetto esecutivo non potrà prevedere alcuna variazione alla qualità e alle quantità delle lavorazioni previste dal capitolato di appalto, fatto salvo quanto esplicitamente previsto dai documenti di gara. In particolare, il progetto esecutivo non potrà comportare maggiori oneri per la Stazione Appaltante rispetto a quanto previsto contrattualmente.
Sono fatte salve le disposizioni del presente capitolato in merito alle eventuali modifiche del contratto.
Elaborati componenti il Progetto Esecutivo
Il progetto esecutivo costituisce la ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e, pertanto, dovrà definire compiutamente ed in ogni particolare architettonico, strutturale ed impiantistico l’intervento da realizzare. Restano esclusi dal progetto esecutivo soltanto i piani operativi di cantiere, i piani di approvvigionamento nonché i calcoli e gli elaborati grafici relativi alle opere provvisionali. Il progetto sarà redatto nel pieno rispetto del progetto definitivo a base di gara nonché delle prescrizioni dettate in sede di rilascio delle autorizzazioni da parte degli Enti Competenti.
Il Progetto Esecutivo sarà composto almeno dai seguenti documenti:
- Relazione generale;
- Relazioni specialistiche;
- Elaborati grafici relativi a strutture e impianti;
- Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti;
- Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
- Computo metrico estimativo;
- Cronoprogramma.
I suddetti elaborati saranno redatti in conformità a quanto prescritto dagli artt. 33-42 del D.P.R. 207/2010. L’Appaltatore dovrà sviluppare la progettazione costruttiva delle opere meccaniche ed elettrostrumentali dell’impianto (fino alla revisione “as built” compresa).
L’Appaltatore dovrà eseguire tutte le modifiche e/o correzioni indicate dal Committente prima di procedere con le attività di costruzione, che potranno iniziare solo dopo l’emissione della documentazione progettuale aggiornata.
L’approvazione del Committente non solleva l’Appaltatore delle proprie responsabilità contrattuali, civili, penali.
Progettazione di processo
Per quel che concerne il processo, l’Appaltatore dovrà redigere almeno i seguenti elaborati:
- schemi di processo/blocchi;
- planimetria collegamenti di processo, strumenti e percorsi cavi;
- schemi di marcia, Piping and Instrument Diagram (P&ID) con indicazione della strumentazione di campo e di quadro, con simbologia ISA;
- elenco tubazioni;
- elenco apparecchiature e strumenti;
- elenco utenze elettriche;
- fogli dati per apparecchiature, macchine, unità package, strumenti, motori elettrici, ecc.
Progettazione impianti idraulici
Per quanto riguarda gli impianti idraulici, l’Appaltatore dovrà redigere almeno i seguenti elaborati:
- piante tubazioni;
- schizzi assonometrici delle tubazioni ∅ 2” e superiori;
- disegni supporti tubazioni.
La progettazione delle tubazioni, dei supporti e delle strutture in carpenteria dovrà tenere conto degli spazi necessari per il passaggio di canaline elettriche e strumenti e delle apparecchiature già presenti nell’impianto.
Progettazione impianto elettrico
Relativamente all’impianto elettrico, l’Appaltatore dovrà redigere almeno i seguenti elaborati:
- calcoli degli impianti elettrici a partire dal punto di alimentazione;
- planimetria forza motrice, con indicazione delle seguenti informazioni:
o posizione e sigla di tutti i trasformatori, i motori, le utenze elettriche, le valvole motorizzate, le prese F.M.;
o percorso cavi elettrici, passerelle e conduit dai quadri elettrici fino alle utenze elettriche;
o sezioni cavi;
o particolari tipici di montaggio;
- tabella cavi con indicazione della sezione e della lunghezza di ciascun cavo;
- planimetria impianto di terra, con indicazione delle seguenti informazioni:
o percorso della maglia principale;
o stacchi dalla maglia per la messa a terra di tutte le singole utenze elettriche, strutture, apparecchiature metalliche, etc.;
o posizione e numerazione dei picchetti di terra;
o percorso del conduttore di terra in elevazione;
o particolari tipici di montaggio;
- schemi unifilari e funzionali dei quadri elettrici.
Come già detto, gli elaborati progettuali relativi all’impianto elettrico dovranno essere sviluppati in accordo alle specifiche ed alle linee guida che saranno fornite dalla Stazione Appaltante all’avvio dell’attività di redazione del progetto esecutivo.
Manuale operativo
Al termine dei lavori, in aggiunta alla revisione “as built” degli elaborati progettuali, l’Appaltatore dovrà fornire alla Stazione Appaltante un manuale operativo che consenta al personale di quest’ultima la conoscenza delle opere realizzate, delle caratteristiche delle stesse in relazione ai dati di progetto, delle azioni da intraprendere durante le normali fasi di funzionamento, avviamento e fermata così come in situazioni anomale di esercizio, il tutto nell’ottica di garantire la sicurezza degli addetti e la salvaguardia delle componenti impiantistiche.
Il manuale dovrà inoltre indicare le attività di manutenzione necessarie a mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza e il valore economico delle opere.
Il manuale operativo dovrà essere suddiviso nelle seguenti sezioni principali:
• descrizione dettagliata dell’impianto;
• condizioni operative e di progetto;
• operazioni di preavviamento;
• conduzione normale, avviamento e fermata;
• situazioni di emergenza e anomalie riscontrabili;
• manuale di manutenzione;
• programma di manutenzione.
Verifica della progettazione esecutiva
Il Progetto Esecutivo redatto dall’Appaltatore sarà sottoposto a verifica ai sensi dell’art.26 del D.Lgs. 50/2016. In questa fase, l’Appaltatore sarà tenuto fornire la necessaria assistenza ai soggetti incaricati dell’attività di verifica e dovrà altresì provvedere alle eventuali correzioni o modifiche che fossero richieste all’esito della stessa attività di verifica.
L’assistenza tecnica e le eventuali correzioni della documentazione progettuale summenzionate si intendono interamente remunerate dal compenso professionale relativo alla redazione del Progetto Esecutivo.
L’Appaltatore provvederà all’adeguata istruzione e formazione del personale della Stazione Appaltante in merito alle modalità d’uso e manutenzione della nuova centrale di cogenerazione e dei suoi componenti.
La suddetta attività di formazione sarà esplicata mediante un xxxxx xxxxx xxxxxx xx xxxxxx 0 h tenuto da un tecnico specializzato dell’Appaltatore. Al termine del corso dovrà essere rilasciato un manuale operativo sintetico ed un attestato dell’avvenuta formazione del personale della Stazione Appaltante.
La formazione comprenderà, tra l’altro, le procedure per la conduzione in sicurezza degli impianti oggetto dell’appalto.
ART. 52 Manutenzione dell’impianto di cogenerazione
L’Appaltatore si impegna a fornire alla Stazione Appaltante il servizio di manutenzione in relazione alle componenti di seguito elencate:
- motore;
- alternatore;
- quadri elettrici
- elettroradiatore;
- circuiti idraulici;
- strutture di sostegno (telaio);
- linea gas di scarico;
Nell’ambito del suddetto servizio di manutenzione, si intendono compresi, per tutte le componenti sopra citate:
- teleassistenza: servizio di monitoraggio e controllo dell’impianto da remoto, tramite i software disponibili in funzione della tipologia di impianto. Il servizio viene erogato nei giorni lavorativi senza avviso al cliente e se necessario durante l’assistenza telefonica in caso di eventi particolari;
- reperibilità telefonica negli orari lavorativi: al cliente verranno forniti almeno n.2 numeri telefonici che sarà possibile contattare durante il periodo di erogazione del servizio. Verrà fornita al cliente in sito la prima assistenza necessaria a risolvere eventuali problematiche di minore entità;
- garanzia di intervento entro 48 h: intervento in sito di un tecnico specializzato del fornitore dell’impianto entro 48h. dal ricevimento di una richiesta scritta;
- diagnostica 1 d: intervento di sola manodopera per la diagnosi e l’eventuale immediata risoluzione di guasti minori all'interno di una giornata lavorativa per evento;
- visita annuale: visita in sito da parte di un tecnico specializzato del fornitore dell’impianto; Si riportano di seguito le prestazioni specifiche previste per le singole componenti:
Motore
Ai fini del presente articolo, per motore si intende il motore primo, il sistema di carburazione, il sistema di accensione e la sensoristica montata direttamente sul motore (a titolo esemplificativo e non esaustivo, sensori acqua e olio motore, cavi
candele, termocoppie pre e post turbo, mixer; esclusi rampa gas, termocoppie post scambiatore fumi, sensori circuito acqua utenza, ecc.);
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- tagliando specializzato: per tagliando specializzato si intende il tagliando base, ad esclusione dell'attività di cambio olio, e tutte le attività di controllo specializzato previsti dal piano manutentivo riportato nel seguito;
- revisioni minori: sono le revisioni intermedie del motore ad esclusione della revisione generale. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si intendono incluse le attività di sostituzione turbo, sostituzione teste, pistoni e canne se previste dal piano manutentivo del motore durante la vita utile dello stesso;
- sostituzione olio motore: si intende l’attività di sostituzione olio lubrificante, sostituzione filtri lubrificante e servizio prelievo dei campioni da analizzare. Rimangono esclusi eventuali campionamenti di metà carica;
- riparazioni rotture straordinarie: si intendono inclusi i costi di manodopera, viaggio, vitto e alloggio dei tecnici necessari alla riparazione di danni derivanti da rotture non prevedibili, fatto salvo il rispetto delle condizioni di utilizzo dell’impianto secondo quanto previsto dai manuali di uso e manutenzione, il tutto nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni a far data dall’emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione;
- materiali di consumo tagliandi specializzati: si intendono tutti i materiali necessari allo svolgimento dell'attività di tagliando specializzato. In particolare: candele, filtri aria, filtri gas, guarnizioni coperchi punterie, cavi candele, gommini isolanti cavi candele, O-Ring;
- olio motore + filtri: si intende la fornitura dell’olio lubrificante e dei relativi filtri oltreché del servizio di invio dei campioni prelevati, trasporto a laboratorio e analisi della carica prelevata con valutazione dello stato del lubrificante e determinazione degli intervalli di cambio dello stesso. Verrà fornito un kit di campionamento contestualmente alla fornitura dell’olio;
- materiali di consumo per revisioni minori: si intendono ad esempio turbo, teste, canne, cioè tutti i materiali previsti nel piano manutentivo del motore;
- materiali necessari per riparazioni di rotture straordinarie: si intendono quei materiali danneggiati da eventi (verificatisi nei limiti di validità del periodo di garanzia) non riconducibili a normale usura, come ad esempio il grippaggio improvviso o la rottura di bielle, pistoni, basamento motore, albero motore, albero a cammes. Si intendono altresì compresi i materiali di consumo necessari alle riparazioni.
Alternatore
Ai fini del presente articolo, per alternatore si intende il complesso di alternatore, regolatore di tensione ed eventuale giunto di accoppiamento tra motore e alternatore.
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- manutenzione ordinaria: se non specificatamente riportato nel piano manutentivo del componente, la manutenzione ordinaria è costituita dalle attività di controllo generale e pulizia periodica, a seconda delle specifiche condizioni di esercizio;
- manutenzione straordinaria: le attività di manutenzione necessarie alla riparazione di guasti non derivanti da un uso improprio delle apparecchiature nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Sono altresì compresi i materiali di consumo per la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima sempre nei limiti di validità del periodo di garanzia).
Quadri elettrici
Ai fini del presente articolo, per quadri elettici si intendono i quadri di controllo, i quadri a bordo macchina ed eventuali quadretti di derivazione e morsettiere di appoggio al servizio dei componenti di impianto inclusi nella fornitura. Si intendono inclusi anche eventuali inverter di comando dei componenti compresi nel contratto, anche se posizionati esternamente alle carpenterie dei quadri elettrici.
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- manutenzione ordinaria: se non specificatamente riportato nel piano manutentivo del componente, la manutenzione ordinaria è costituita dalle attività di controllo generale e pulizia periodica, a seconda delle specifiche condizioni di esercizio;
- manutenzione straordinaria: le attività di manutenzione necessarie alla riparazione di guasti non derivanti da un uso improprio delle apparecchiature nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Sono altresì compresi i materiali di consumo per la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima sempre nei limiti di validità del periodo di garanzia).
Elettroradiatore
Ai fini del presente articolo, per elettroradiatore si intende il sistema di dissipazione di emergenza dell’energia termica del motore. Sono inclusi anche i ventilatori, sono esclusi eventuali inverter di comando degli stessi in quanto inclusi alla voce “quadri elettrici”.
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- manutenzione ordinaria: se non specificatamente riportato nel piano manutentivo del componente, la manutenzione ordinaria è costituita dalle attività di controllo generale e pulizia periodica, a seconda delle specifiche condizioni di esercizio;
- manutenzione straordinaria: le attività di manutenzione necessarie alla riparazione di guasti non derivanti da un uso improprio delle apparecchiature nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Sono altresì compresi i materiali di consumo per la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima sempre nei limiti di validità del periodo di garanzia).
Circuiti idraulici
Ai fini del presente articolo, per circuiti idraulici si intendono tutti quei componenti idraulici facenti parte dei circuiti acqua motore, intercooler, combustibile, olio lubrificante. Si intendono quindi inclusi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, scambiatori di calore a piastre, pompe, valvole a 3 vie motorizzate e termostatiche, sensori di pressione e temperatura, manometri, termometri, raccorderia in genere, componenti rampa gas interna ed esterna al locale motore (entro i limiti di fornitura del presente Appalto). Rimangono esclusi la linea gas di scarico del motore e gli scambiatori di calore.
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- manutenzione ordinaria: se non specificatamente riportato nel piano manutentivo del componente, la manutenzione ordinaria è costituita dalle attività di controllo generale e pulizia periodica, a seconda delle specifiche condizioni di esercizio;
- manutenzione straordinaria: le attività di manutenzione necessarie alla riparazione di guasti non derivanti da un uso improprio delle apparecchiature nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Sono altresì compresi i materiali di consumo per la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima sempre nei limiti di validità del periodo di garanzia).
Telaio
Ai fini del presente articolo, per telaio si intende, oltre alle carpenterie, anche gli eventuali setti, filtri, ventole di areazione, impianto di illuminazione, ecc.;
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- manutenzione ordinaria: se non specificatamente riportato nel piano manutentivo del componente, la manutenzione ordinaria è costituita dalle attività di controllo generale e pulizia periodica, a seconda delle specifiche condizioni di esercizio;
- manutenzione straordinaria: le attività di manutenzione necessarie alla riparazione di guasti non derivanti da un uso improprio delle apparecchiature nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Sono altresì compresi i materiali di consumo per la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima sempre nei limiti di validità del periodo di garanzia).
Linea gas di scarico
Ai fini del presente articolo, per linea gas di scarico si intende tutto quanto presente sulla linea gas di scarico, compresi catalizzatori, sensoristica, valvole, silenziatori e scambiatori di calore in genere.
Nell’ambito del servizio di manutenzione sono compresi:
- manutenzione ordinaria: se non specificatamente riportato nel piano manutentivo del componente, la manutenzione ordinaria è costituita dalle attività di controllo generale e pulizia periodica, a seconda delle specifiche condizioni di esercizio;
- manutenzione straordinaria: le attività di manutenzione necessarie alla riparazione di guasti non derivanti da un uso improprio delle apparecchiature nei limiti di validità del periodo di garanzia offerto, che non dovrà comunque essere inferiore a 2 anni dalla data di emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
Sono altresì compresi i materiali di consumo per la manutenzione ordinaria e straordinaria (quest’ultima sempre nei limiti di validità del periodo di garanzia).
Obbligazioni a carico della Stazione Appaltante
Restano a carico della Stazione Appaltante:
• la segnalazione immediata di eventuali anomalie;
• lo smaltimento dell’olio esausto;
• lo smaltimento dei filtri usati;
• lo smaltimento del liquido di raffreddamento;
La Stazione Appaltante assicurerà l’accesso all’impianto di cogenerazione al personale dell’Appaltatore, nel rispetto dei protocolli di sicurezza del depuratore e delle normative vigenti in materia di sicurezza dei lavoratori.
La Stazione Appaltante interromperà, se necessario, il funzionamento degli impianti interconnessi per lo svolgimento in sicurezza delle attività di manutenzione.
Piano manutentivo
La seguente tabella riassume le frequenze temporali per le principali attività di manutenzione programmata ricomprese nel servizio di manutenzione di cui al presente articolo.
PIANO MANUTENTIVO | Ogni | Ogni | Ogni | // |
MOTORE | 400 h | 1600 h | 15000 h | |
Intervalli di manutenzione | E2 | E3 | R1 | |
Compilazione scheda rilevazione dati | X | X | X | |
Sostituzione olio motore | X | X | X | |
Sostituzione filtro olio | X | X | X | |
Pulizia e registrazione gap candela | X | X | X | |
Registrazione gioco valvole | X | X | X | |
Sostituzione filtro gas | X | X | ||
Sostituzione Candele | X | X | X | |
Misurazione contropressione in coppa | X | X | X | |
Misurazione contropressione gas di scarico | X | X | X | |
Sostituzione turbina | X |
Sostituzione liquido antigelo | X | |||
Misurazione gioco assiale alberi a gomiti | ||||
Sostituzione motorino avviamento se necessario | ||||
Sostituzione camicie del cilindro | ||||
Misurazione bielle, sostituzione cuscinetti di biella | ||||
Sostituzione fasce elastiche pistoni | ||||
Sostituzione testata | ||||
Controllo pistoni, sostituzione o revisione se necessario | ||||
Pulizia mixer Gas | ||||
ALTRI COMPONENTI | ogni | ogni | ogni | ogni |
ALTERNATORE | 1000 h | 3000 h | 5000 h | 10000 h |
Controllo visivo | X | |||
CIRCUITI IDRAULICI | ||||
Controllo visivo | X | |||
SERVIZI QUADRI ELETTRICI | ||||
Controllo visivo e pulizia | X | |||
CONTAINER/COFANO/TELAIO | ||||
Controllo visivo | X | X | ||
LINEA GAS DI SCARICO | ||||
Controllo visivo | X | |||
Pulizia scambiatore | X |
Durata del servizio di manutenzione
Il servizio di manutenzione di cui al presente articolo sarà prestato a favore della Stazione Appaltante fino al raggiungimento delle 16'000 h di funzionamento dell’impianto e comunque per un massimo di mesi 30 (trenta). Tale periodo temporale decorrerà a far data dall’emissione del certificato di collaudo o di regolare esecuzione.
È fatta salva la possibilità per la Stazione Appaltante di recedere dal contratto di manutenzione con preavviso di almeno 2 (due) mesi, da comunicarsi a mezzo raccomandata A.R. o PEC. In tal caso, l’Appaltatore sarà remunerato in misura proporzionale alle ore di esercizio dell’impianto registrate alla data di recesso.
L’Appaltatore può altresì recedere dal contratto di manutenzione prima del tempo contrattualmente stabilito con preavviso di almeno 2 (due) mesi, da comunicarsi a mezzo raccomandata A.R. o PEC. In tal caso, all’Appaltatore verrà applicata una penale pari all’entità dei maggiori costi (rispetto a quelli contrattualmente pattuiti) derivanti alla Stazione Appaltante per la stipula di un nuovo contratto per il servizio di manutenzione con un altro appaltatore. Tali maggiori costi saranno calcolati rispetto al tempo residuo di durata del contratto del primo Appaltatore (in termini di ore di funzionamento dell’impianto mancanti al raggiungimento delle previste 16'000 h sopra indicate) e vi si sommerà in ogni caso una maggiorazione pari al 5% dell’importo a base di gara per il servizio di manutenzione a copertura degli oneri sostenuti dalla Stazione Appaltante per la ripetizione della procedura di affidamento delle prestazioni in esame.
Pagamento dei corrispettivi per il servizio di manutenzione
I pagamenti per il servizio di manutenzione saranno effettuati ogni 60 giorni, con riferimento al corrispettivo associato al numero di ore di funzionamento registrato nell’arco dei suddetti 60 giorni.
I pagamenti avverranno dietro presentazione di regolare fattura relativa al corrispettivo sopra indicato, con RB a 30 gg DDFM, fatto salvo l’esito positivo dei necessari accertamenti di legge circa gli obblighi normativi e previdenziali a carico dell’Appaltatore.
ART. 53 Realizzazione delle opere in progetto
L’Impresa provvederà all’esecuzione dei lavori e delle opere previsti in progetto, secondo le indicazioni contenute nel presente documento e negli elaborati grafici e testuali allegati.
In generale, l’Impresa provvederà alla posa in opera dei diversi elementi tecnici (tubazioni, pezzi speciali, apparecchiature e di tutti i componenti accessori) in conformità agli elaborati grafici progettuali ed in accordo alla regola dell’arte ed alla normativa tecnica di settore applicabile. L’Impresa sarà ritenuta responsabile dei danni e dei malfunzionamenti dell’opera o dei singoli elementi tecnici qualora le suddette prescrizioni progettuali e normative nonché le indicazioni della Direzione Lavori vengano a qualsiasi titolo disattese.
Sarà cura dell’Impresa verificare, preliminarmente all’esecuzione delle lavorazioni, lo stato dei luoghi e la conformità degli stessi alle previsioni progettuali al fine di scongiurare l’ipotesi di pendenze non corrette delle tubazioni, con particolare riguardo alle interferenze con manufatti esistenti od in progetto. Nel caso l’Impresa rilevasse anche minime incongruenze tra lo stato dei luoghi e quanto indicato nella documentazione progettuale, sarà onere della stessa la segnalazione delle difformità alla D.L. e l’attuazione delle misure che la D.L. vorrà predisporre.
L’Impresa ripristinerà lo stato di consistenza delle opere non oggetto di intervento eventualmente danneggiate o rimosse durante le operazioni di cantiere (compresi asfalti e pavimentazioni in genere, bordonali, recinzioni, segnaletica verticale ed orizzontale, etc.).
Le lavorazioni saranno realizzate secondo gli schemi di progetto e comunque in modo tale da dare le opere finite e fruibili, complete di tutti gli accessori necessari al buon funzionamento delle stesse.
L’Impresa provvederà alla sistemazione dei luoghi ed alla pulizia dell’area e dei manufatti, rimuovendo polveri e detriti, smaltendo correttamente eventuali rifiuti.
Le lavorazioni descritte si intendono pienamente compensate in ogni componente materiale ed in termini di manodopera sulla base delle indicazioni economiche contenute nell’Elenco Prezzi allegato al Progetto e nulla potrà essere richiesto in più dall’Impresa Appaltatrice.
ART. 54 Modalità di collaudo e verifica delle prestazioni
Ai fini dell’accettazione delle opere oggetto del presente appalto, si considerano quali requisiti qualitativi e funzionali minimi ed inderogabili:
- le prestazioni energetiche minime specificate nel presente Capitolato e nella documentazione di gara;
- la compatibilità con l’ambiente di installazione;
- la compatibilità con le modalità di esercizio previste o prevedibili;
- la qualità delle emissioni in atmosfera individuate nel presente Capitolato e nella documentazione di gara;
- la qualità dei materiali specificata nel presente Capitolato e nella documentazione di gara;
La verifica delle prestazioni delle apparecchiature fornite nell’ambito dell’appalto si articolerà come di seguito descritto:
• controlli di fabbrica:
• verifica dei certificati di origine;
• controllo visivo e dimensionale;
• prove standard sui motori e sui generatori di energia;
Gli esiti di tali prove dovranno essere tempestivamente prodotti alla Direzione Lavori per l’accettazione delle forniture;
• controlli in campo:
• controllo visivo e dimensionale;
• controllo documentazione;
• verifica collegamenti elettrici;
• verifica collegamenti linea gas;
• verifica corretto montaggio;
• verifica corretto fissaggio e vibrazioni;
• prove di assorbimento elettrico e rumorosità;
• verifica del funzionamento degli organi di manovra e della taratura degli strumenti di misura;
• verifica del corretto funzionamento (rispondenza ai dati delle specifiche tecniche) nelle condizioni operative reali, in termini di prestazioni energetiche (potenze e rendimenti) ed ambientali (rispetto dei limiti per le emissioni in atmosfera) registrate in corrispondenza dell’alimentazione dell’impianto di
cogenerazione con il biogas prodotto dalla sezione di digestione anaerobica. Durante le prove, la centrale di cogenerazione dovrà operare ad un valore di potenza elettrica compreso tra l’80% ed il 100% del valore nominale.
Le verifiche di funzionamento dell’impianto saranno protratte per almeno 30 giorni a far data dalla comunicazione di avvenuta messa a regime dell’impianto da parte dell’Appaltatore. All’esito positivo delle suddette verifiche, comprovato da specifici referti analitici, e qualora non ricorrano altre condizioni ostative, il Direttore Lavori provvederà all’emissione del certificato di regolare esecuzione dei lavori entro i termini previsti dalla legge. Nel dettaglio, dovranno essere condotte almeno 3 (tre) analisi dei fumi con modalità conformi alle normative vigenti. Per quanto riguarda i rendimenti energetici, essi saranno calcolati come media sul periodo di verifica delle prestazioni. Tutti gli oneri per le suddette prove sono a carico dell’Appaltatore.
Il mancato rispetto dei limiti emissivi e delle prestazioni energetiche minime indicati nel Progetto Definitivo costituisce motivo di non collaudabilità e di non accettazione dell’impianto da parte della Stazione Appaltante.
In tali circostanze, l’Appaltatore è tenuto, a propria cura e spese, a porre in atto ogni accorgimento (compresa l’eventuale sostituzione dei dispositivi) necessario ad assicurare l’esito positivo delle verifiche, entro il termine massimo di 60 giorni dalla suddetta comunicazione di messa a regime dell’impianto.
In caso contrario, i lavori e le forniture non potranno essere accettati ed il contratto sarà risolto in danno dell’Appaltatore, conformemente a quanto previsto in tale evenienza dal presente Capitolato.
In ogni caso, saranno a carico dell’Appaltatore tutti i costi e gli oneri derivanti alla Stazione Appaltante dalla non conformità dell’impianto alle autorizzazioni ed alle normative vigenti.
Penali per il mancato rispetto delle prestazioni dichiarate dall’Appaltatore
Nell’eventualità di mancato rispetto, nel corso del periodo di verifica di funzionamento, delle prestazioni dichiarate in fase di gara dall’Appaltatore saranno applicate a quest’ultimo le seguenti penali:
- rendimenti energetici medi inferiori a quelli dichiarati, tenuto conto delle puntuali condizioni ambientali ed operative (sulla scorta delle tabulazioni rese disponibili dall’Appaltatore in sede di gara e delle strumentazioni in dotazione all’impianto od appositamente fornite dalla Stazione Appaltante): la penale sarà quantificata in base al valore corrispondente alla minore produzione di energia elettrica o termica (calcolato rispetto a quello ottenibile con la centrale operante all’80% della potenzialità massima ed ai rendimenti dichiarati dall’Appaltatore nelle condizioni di riferimento) valutata su un periodo di anni 2 (due). Per la determinazione degli oneri associati ad un minore rendimento termico, si assumerà il corrispondente maggiore consumo di metano di rete.
I costi unitari dell’energia elettrica e del metano di rete saranno assunti pari ai costi di mercato vigenti alla data dell’applicazione della penale;
- qualità delle emissioni in atmosfera inferiori a quelle dichiarate: fermo restando l’inderogabile e costante rispetto delle prescrizioni autorizzative dell’impianto e dei relativi limiti emissivi precedentemente riportati (la cui puntuale violazione costituisce comunque motivo di mancata accettazione delle opere), nell’ipotesi che l’Appaltatore abbia dichiarato concentrazioni allo scarico inferiori a quelle poste a base di gara e che tali prestazioni non vengano garantite almeno nel 90% delle analisi effettuate nel periodo di prova, all’Appaltatore sarà applicata una penale di Euro 2'000 (duemila) per ogni parametro non conforme alle dichiarazioni rese dallo stesso in sede di gara.
Le suddette penali saranno trattenute dai pagamenti ancora da liquidare o saranno recuperate dalla Stazione Appaltante mediante escussione della polizza fideiussoria costituita dall’Appaltatore in base alle disposizioni di legge ed alla documentazione contrattuale.
Laddove l’esecuzione delle lavorazioni richiedesse la rimozione di tubazioni o impianti esistenti non oggetto di intervento, l’Impresa provvederà al ripristino degli stessi con elementi tecnici di uguali caratteristiche, previo assenso della D.L..
ART. 56 Materiali di risulta, rifiuti, apparecchiature dismesse
In generale, i materiali derivanti dalle operazioni di cantiere rimarranno di proprietà esclusiva della Stazione Appaltante. Per quanto concerne i materiali di risulta da opere di demolizione di manufatti in c.a. sarà onere esclusivo dell’Impresa il loro allontanamento dal cantiere e l’adeguato smaltimento.
Andranno inoltre smaltiti, a carico dell’Impresa, tutti i materiali di risulta che, durante la normale esecuzione dei lavori, vengano generati in sito (sfridi, materiali lignei, getti di calcestruzzo di risulta, ...), in modo da lasciare, a lavori ultimati, l’ambiente pulito. Tali materiali non potranno essere in alcun modo sotterrati nel corso dei rinterri o in pozzi scavati appositamente.
Rimarranno comunque di proprietà della Stazione Appaltante gli impianti oggetto di sostituzione, componenti l’attuale centrale di cogenerazione. Si intende a carico dell’Appaltatore lo smontaggio degli stessi e l’accatastamento, nell’area del depuratore, nei siti indicati dalla Stazione Appaltante o dalla Direzione Lavori.
Qualora venga prevista la cessione delle suddette componenti all’Appaltatore, il prezzo preventivamente concordato con la Stazione Appaltante potrà essere dedotto dall’importo netto dei lavori.
ART. 57 Rispondenza dei lavori al progetto
Tutte le lavorazioni e le forniture effettuate dovranno essere perfettamente conformi agli elaborati progettuali ed alle relative prescrizioni tecniche. In caso di indicazioni progettuali discordanti o non sufficientemente esaustive l’Appaltatore provvederà a contattare tempestivamente la Direzione Lavori per richiedere gli opportuni chiarimenti.
ART. 58 Rispondenza dei materiali al progetto
Tutti i materiali messi in opera dall’Appaltatore dovranno essere preventivamente accettati dalla Direzione Lavori. Sarà quindi onere dell’Appaltatore la trasmissione, con anticipo di almeno cinque giorni lavorativi, delle schede tecniche contenenti le specifiche dei materiali e degli elementi (tubazioni, valvolame, apparecchiature, etc.) che intende impiegare nella costruzione delle opere in progetto.
ART. 59 Coordinamento altimetrico e rispetto delle livellette
E' fatto obbligo all'Appaltatore di effettuare, prima dell'inizio dei lavori, il controllo ed il coordinamento delle quote altimetriche delle condotte esistenti alle quali le canalizzazioni e i manufatti da costruire dovranno eventualmente collegarsi.
Qualora, per qualunque motivo, si rendessero necessarie modifiche al progetto ed in particolare alle quote altimetriche di posa dei condotti, prima dell'esecuzione dei relativi lavori, dovrà essere chiesta l'autorizzazione scritta della Direzione dei Lavori.
In caso di inosservanza di quanto prescritto e di variazione non autorizzata della pendenza di fondo e delle quote altimetriche, l'Appaltatore dovrà, a propria cura e spese, apportare tutte quelle modifiche alle opere eseguite che, a giudizio della Direzione dei Lavori, si rendessero necessarie per conservare la funzionalità delle opere progettate.
Non sono ammesse contropendenze o livellette in piano: qualora detti errori di livelletta, a giudizio insindacabile della Direzione dei Lavori o del Collaudatore, dovessero pregiudicare la funzionalità delle opere, ciò potrà essere ragione di non accettazione dei lavori.
ART. 60 Predisposizione luoghi di lavoro e allestimento cantiere
Ferma restando l'autonomia di gestione ed organizzazione del cantiere da parte dell'Appaltatore dovranno essere eseguite le seguenti operazioni preliminari.
Predisposizione dei luoghi di lavoro
Adottando le opportune misure di sicurezza, occorre provvedere allo sgombero di quegli elementi presenti nell’area oggetto di intervento che si trovino ad intralciare le lavorazioni di cantiere, non prima di aver avuto l’approvazione delle suddette operazioni da parte della Direzione Lavori.
Preparazione delle aree di cantiere e della viabilità di accesso al cantiere
Sarà a carico dell’Appaltatore la realizzazione di un’adeguata viabilità di accesso al cantiere, di un piazzale di servizio per il cantiere sul quale collocare le baracche di servizio e di una viabilità interna al cantiere per consentire la manovra dei mezzi necessari.
Allestimento cantiere: locali di servizio
Sarà onere dell’Appaltatore l’allestimento delle baracche di servizio del personale previste dal PSC.
Allacciamenti utenze uso cantiere
L’Impresa provvederà alla realizzazione dell’allacciamento elettrico ad uso del cantiere ed all’installazione di un impianto elettrico e di messa a terra per il cantiere stesso.
Dal quadro generale si potranno realizzare derivazioni per ogni singola lavorazione, installando linee elettriche con adeguati cavi e prese il tutto in conformità alle leggi ed alle norme tecniche di settore vigenti.
L’impresa provvederà inoltre alla realizzazione degli altri eventuali allacciamenti (acquedotto, fognatura, etc.) necessari al cantiere, in conformità alle previsioni del PSC ed alle norme vigenti.
Delimitazione e segnalazione di cantiere
L’area interessata dai lavori dovrà essere delimitata da una recinzione con altezza e caratteristiche conformi a quanto richiesto dal PSC.
All’ingresso del cantiere, l’Impresa provvederà a posizionare un’adeguata cartellonistica di sicurezza, conforme alle previsioni del PSC, così come il cartello di segnalazione di cantiere.
Quest’ultimo presenterà dimensioni minime di 150 cm x 200 cm (h), sarà conforme alle indicazioni della Circolare del Ministero dei LL.PP. n.1729/UL del 1/6/1990, dell’art. 12 del D.M. 22/01/08 n. 37 e dell’art.90, c.7 del D.Lgs. 81/08 e conterrà le seguenti informazioni:
- Tipo di opere da realizzare;
- Importo delle opere da realizzare, con separata indicazione degli oneri per la sicurezza;
- Categoria e classifica delle opere da realizzare;
- Ribasso d’asta offerto dall’affidatario;
- Estremi dell’autorizzazione comunale;
- Nome e sede legale della Stazione Appaltante;
- Nome del responsabile del procedimento;
- Nome e sede legale dell’Impresa Esecutrice e delle eventuali imprese subappaltatrici;
- Nomi dei progettisti architettonici, delle strutture e degli impianti;
- Nome del direttore dei lavori;
- Nome del coordinatore per la progettazione in materia di sicurezza;
- Nome del coordinatore per l’esecuzione dei lavori in materia di sicurezza;
- Nome del direttore di cantiere;
- Nomi dei responsabili delle imprese appaltatrici;
- Durata dei lavori.
ART. 61 Interferenze con strutture esistenti
L’Appaltatore dovrà procedere con tutte le cautele necessarie per evitare danneggiamenti a strutture ed infrastrutture esistenti (condutture, pavimentazioni, recinzioni, impianti, etc.) non oggetto dell’appalto. Qualora vengano riscontrati, durante l’esecuzione dei lavori od al termine di essi, danni ai suddetti elementi sarà onere esclusivo dell’Impresa il ripristino immediato degli stessi, eseguito a regola d’arte.
Sarà onere esclusivo dell’Appaltatore ogni necessaria cautela e provvista per evitare danni alle strutture ed alle proprietà non oggetto dell’appalto, in accordo con le eventuali disposizioni della Direzione Lavori.
Particolare attenzione andrà inoltre prestata alla movimentazione dei macchinari e agli ingressi/uscite degli stessi dall’area di cantiere in caso di interferenza con la viabilità pubblica e del depuratore, evitando situazioni di pericolo e danneggiamenti al sedime stradale.
ART. 62 Apparecchi idraulici – disposizioni generali
Sul corpo degli apparecchi idraulici, ove possibile, devono essere riportati in modo leggibile ed indelebile:
− nome del produttore e/o marchio di fabbrica;
− diametro nominale (DN);
− pressione nominale (PN);
− sigla del materiale con cui è costruito il corpo;
− freccia per la direzione del flusso (se determinante).
Altre indicazioni supplementari possono essere previste dai disciplinari specifici delle diverse apparecchiature.
Tutti gli apparecchi ed i pezzi speciali dovranno uniformarsi alle prescrizioni di progetto. Ogni apparecchio dovrà essere montato e collegato alla tubazione secondo gli schemi progettuali o di dettaglio eventualmente forniti ed approvati dalla Direzione Lavori. Dagli stessi documenti risulteranno pure gli accessori di corredo di ogni apparecchio e le eventuali opere murarie di protezione e contenimento.
L'Amministrazione appaltante si riserva la facoltà di sottoporre a prove o verifiche i materiali forniti dall'Impresa intendendosi a totale carico della stessa tutte le spese occorrenti per il prelievo e l’invio agli istituti di prova dei campioni che la Direzione Lavori intendesse sottoporre a verifica e il pagamento della relativa tassa di prova a norma delle vigenti disposizioni di legge.
L'Impresa non potrà vantare diritti a compensazioni per eventuali ritardi o sospensioni del lavoro che si rendessero necessarie per gli accertamenti di cui sopra.
ART. 63 Collegamenti idraulici di processo
L’Impresa realizzerà tutti i collegamenti idraulici, ex novo o di sostituzione, necessari per rendere perfettamente funzionante l’opera come da progetto.
L'Impresa indicherà la Ditta fornitrice delle tubazioni e dei pezzi speciali, la quale dovrà dare libero accesso, nella propria azienda, agli incaricati dell'Amministrazione appaltante perché questi possano verificare la rispondenza delle tubazioni alle prescrizioni di fornitura.
Prima di ordinare i materiali l'Impresa dovrà presentare alla Direzione dei Lavori eventuali illustrazioni e/o campioni dei materiali che intende fornire, inerenti i tubi, il tipo di giunzione, i pezzi speciali, le flange, le saracinesche, le valvole ed eventuali giunti speciali.
All'esterno di ciascun tubo o pezzo speciale dovranno essere apposte in modo indelebile e ben leggibili le seguenti marchiature:
− marchio del produttore;
− sigla del materiale;
− data di fabbricazione;
− diametro interno o nominale;
− pressione di esercizio;
− classe di resistenza allo schiacciamento (espressa in kN/m per i materiali non normati);
− normativa di riferimento.
Nel caso di innesto su manufatti esistenti, l’Impresa dovrà provvedere all’inserimento delle tubazioni mediante carotaggio di idoneo diametro e successiva sigillatura della tubazione con malta cementizia. L’Appaltatore ripristinerà lo stato di consistenza delle opere e delle strutture non oggetto di intervento eventualmente danneggiate o rimosse durante le operazioni di cantiere.
ART. 64 Interferenze con altre imprese
Nel caso in cui alcuni particolari lavori, da eseguire nell’ambito dei cantieri dell’Appaltatore, siano realizzati dall'Ente Appaltante direttamente o da altre Ditte, l’Appaltatore stesso è obbligato a prendere diretti accordi con l'Ente Appaltante o con le Ditte predette al fine di limitare le interferenze e rendere quanto possibile compatibili le rispettive attività.
In ogni caso, l’Appaltatore è obbligato a seguire le prescrizioni che l'Ente Appaltante impartirà tramite la D.L. in termini di coordinamento delle lavorazioni.
L’Appaltatore non avrà diritto a particolari compensi o indennizzi per gli oneri derivanti dalla presenza di più ditte nell’ambito dei propri cantieri o dalla necessità di condurre le attività di propria competenza parallelamente ad altre imprese.
Con i prezzi dei trasporti si intende compensata anche la spesa per i materiali di consumo, la manodopera del conducente, ed ogni altra spesa occorrente. I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in stato di piena efficienza e debbono altresì corrispondere alle caratteristiche prescritte. La valutazione delle materie da trasportare è fatta, a seconda dei casi, a volume od a peso con riferimento alla distanza.