ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Rep.n. 4614 del 27 Settembre 2017
ACCORDO DI COLLABORAZIONE
ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990
PER L'ATTUAZIONE DEL PATTO PER LO SVILUPPO DELLA CITTA METROPOLITANA DI CAGLIARI
TRA
La Città Metropolitana di Cagliari, con sede e domicilio fiscale in Cagliari, xxxxx Xxxxx 00, Partita IVA 00510810922, legalmente rappresentata dal Dirigente xxx. Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, nato a Ozieri il 10.09.1951, nella sua qualità di Responsabile Unico del Patto giusta Disposizione del Sindaco Metropolitano n.2/2016 (prot.n.4540 del 15/02/2016)
E
Il Comune di Quartucciu con sede e domicilio fiscale in Quartucciu, via Nazionale, 127, C.F. 92010020920 - P.I. 01484760929, agli effetti del presente atto rappresentato dall’Ing. Xxxxxx Xxxx, nato a Cagliari il 07.03.1983, in qualità di Responsabile del Settore Lavori Pubblici, Manutenzioni Ambiente.
VISTI
- Il Dlgs.31 Maggio 2011 n.88, che denomina il Fondo per le Aree sottoutilizzate (FAS) Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC);
- La L. 30 Luglio 2010 n.122 art.7 commi 26 e 27 che attribuisce la gestione del FAS (ora FSC) al Presidente del Consiglio dei Ministri, con facoltà di avvalersi per tale gestione del Dipartimento per le Politiche della Coesione istituito presso la stessa Xxxxxxxxxx,
- Xx X. 00 ottobre 2013 n.125 che ripartisce le funzioni relative alle politiche di coesione tra il Dipartimento e l'Agenzia per la Coesione territoriale;
-La L. 27 dicembre 2013, n. 147 - articolo 1, comma 6 che individua le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020 destinandole a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80% per le aree del Mezzogiorno e 20% aree Xxxxxx Xxxx;
- Xx X. 00 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) - articolo 1, comma 703 che detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) programmazione 2014/2020;
- La L. n. 56 del 7 aprile 2014 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» - articolo 1, comma 2 - che definisce le Città Metropolitane quali “enti territoriali di area vasta” con le seguenti finalità istituzionali generali: “cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee”;
VISTE
- Le Delibere CIPE:
n.8 /2015 recante la presa d'atto dell'Accordo di Partenariato con l’Italia, adottato dalla Commissione Europea in data 29 ottobre 2014,per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei per la crescita e l’occupazione nel periodo 2014-2020, che assegna alle aree urbane un ruolo centrale per lo sviluppo territoriale,l’innovazione e la crescita anche agendo negli ambiti colpiti da degrado ed emarginazione socioeconomica per un generale riequilibrio urbano; n.25/2016 che definisce le Aree tematiche e il riparto tra queste delle risorse FSC disponibili; n.26/2016 con la quale si sono allocate risorse in favore delle Regioni e Città Metropolitane del Mezzogiorno a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) - periodo di programmazione 2014/2020, per l'attuazione di interventi da realizzarsi attraverso appositi Accordi interistituzionali; VISTI
- I Regolamenti UE
n. 1303/2013, che, nell’ambito delle politiche di coesione 2014–2020, stabilisce le norme comuni applicabili ai Fondi strutturali e di investimento europei (SIE), compreso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
n. 1301/2013, che, indicando le priorità di investimento a favore della crescita e dell’occupazione, identifica sia gli ambiti di applicazione dei fondi FESR sia le concentrazioni tematiche;
n. 1301/2013 - articolo 7, comma 2 – che, nell’ambito delle politiche di coesione 2014-2020 promuove strategie integrate per lo sviluppo urbano sostenibile con l’intento di rafforzare la resilienza delle città e di garantire le adeguate sinergie tra gli investimenti effettuati attraverso i Fondi strutturali e d’investimento europei;
VISTA
- la Circolare n.1/2017 recante “Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020 - Adempimenti Delibere CIPE n.25 e 26 del 10 Agosto 2016. Piani operativi/ Piani stralcio e Xxxxx per lo Sviluppo. Governance, modifiche e riprogrammazione di risorse,revoche, disposizioni finanziarie”;
PREMESSO CHE:
- la Città Metropolitana ha sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in data 17 novembre 2016, il Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari, che assegna risorse pari ad un importo di 168 milioni di euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) - periodo di programmazione 2014-2020 per l’attuazione degli interventi strategici descritti nell'Allegato A del Patto;
- limitatamente al solo Intervento strategico di messa in sicurezza de territorio e mitigazione del dissesto idrogeologico lo stesso Xxxxx definisce gli indirizzi per l'individuazione dei singoli interventi;
- per ciascuno degli altri Interventi Strategici si è svolto un processo partecipato con i Comuni ricadenti nella Città Metropolitana per l'individuazione di interventi qualificanti per il territorio;
- ad esito di tale processo sono state individuate le singole operazioni ricadenti nel Patto, il soggetto gestore (Città Metropolitana/Comune), il valore dell'operazione e la copertura finanziaria a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione e su altre risorse aggiuntive;
PRESO ATTO CHE:
- con nota n.prot. 4540 del 15/0272016 Il Sindaco Metropolitano ha individuato, in attuazione dell'art. 5 del Patto, il Dirigente xxx. Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx quale Responsabile Unico per la Città Metropolitana di Cagliari, incaricato dell'esecuzione di tutti gli adempimenti necessari per la piena realizzazione delle azioni programmate;
- con tutti i Comuni gestori di interventi finanziati, in toto o in parte, con le risorse del FSC si sono attivate interlocuzioni finalizzate all'acquisizione dei necessari elementi conoscitivi, compreso il CUP assegnato al singolo intervento;
- il Comune di Quartucciu ha provveduto al caricamento dei dati dei progetti di competenza sul Sistema di Monitoraggio e Controllo della Regione Sardegna (SMEC) individuato quale Sistema locale per l'invio dei dati di monitoraggio del Patto alla Banca Dati Unitaria (BDU) gestita da MEF- RGS- IGRUE;
- la Città Metropolitana ha provveduto all'invio dei dati anagrafici dei progetti di sua competenza e di quelli di competenza comunale già caricati su SMEC al Sistema di Monitoraggio Centrale Igrue, ricevendo conferma di validazione;
DATO ATTO CHE
- con nota n.prot. 24805 del 07/09/2017 si è chiesto di formalizzare la richiesta di anticipare la prima quota di finanziamento sussistendo i presupposti esplicitati :
- al punto 3.4 “Trasferimento di risorse” della Delibera CIPE n.26/2016;
- alla lettera D, punto D.2 “ Trasferimento delle risorse” della Circolare n.1/2017 recante “Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020 - Adempimenti Delibere CIPE n.25 e 26 del 10 Agosto 2016.
Piani operativi/ Piani stralcio e Xxxxx per lo Sviluppo. Governance, modifiche e riprogrammazione di risorse,revoche, disposizioni finanziarie”;
Tutto ciò premesso,
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
ART. 1 - Premesse
1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto e si intendono integralmente trascritte nel presente articolo.
ART. 2 – Attuazione degli interventi
Il Comune di Quartucciu si impegna a realizzare i seguenti interventi, di sua competenza ad esito della procedura indicata in premessa:
Denominazione “Lavori di completamento del Complesso culturale museo biblioteca necropoli di Pill'e Mata” importo a valere sul FSC € 3.640.000,00 CUP I87H17000270005
Nell’attuazione dei succitati interventi, il Comune è tenuto ad assumere tutte le responsabilità di stazione appaltante nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale, con particolare riferimento al quadro normativo elencato in premessa, che elenca i principali documenti che hanno portato alla definizione della programmazione 2014 /2020 per il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, che presenta carattere di complementarietà rispetto ai Fondi regionali e comunitari.
Sono altresì a suo carico i seguenti adempimenti:
- l'acquisizione dalle Amministrazioni interessate, ove d’obbligo e prima di pubblicare la gara di appalto, dei nulla-osta, autorizzazioni, concessioni e permessi necessari per eseguire i lavori;
- ai sensi dell’art. 5 della L. 241/1990, provvedere alla nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), le cui funzioni e compiti sono definiti dalla L. 241/1990 e dall’art. art. 31. (Ruolo e funzioni del responsabile del procedimento negli appalti e nelle concessioni) del D.Lgs. 50/2016;
ART. 3 – Spese ammissibili
In conformità a quanto disposto nella Circolare n.1/2017 del Ministro per la Coesione Economica al punto D.3, il Beneficiario è tenuto al rispetto delle norme relative all’ammissibilità delle spese.
Sono ammissibili tutte le spese relative a interventi inseriti nel Patto e sostenute a partire dal 1
Gennaio 2014, a condizione che rispettino i seguenti requisiti generali che definiscono la spesa ammissibile, che dovrà essere:
a. direttamente imputabile al progetto ammesso a finanziamento;
b. pertinente, ovverosia che sussista una relazione specifica tra la spesa sostenuta e l’attività oggetto del progetto;
c. effettiva, cioè riferita a spese effettivamente sostenute e corrispondenti a pagamenti effettuati dal soggetto beneficiario; varrà cioè per essi il criterio di “cassa” con le sole eccezioni di quei costi che, per dettato normativo e là dove ammissibili, sono soggetti a pagamento differito (ad esempio contribuzione dei dipendenti, ritenute d’acconto, TFR, IRAP ecc.);
d. verificabile in base ad un metodo controllabile al momento della rendicontazione finale delle spese;
e. temporalmente assunta nel periodo di validità della spesa, definito sulla base del cronoprogramma di cui all'art.4 della presente convenzione;
f. comprovata da fatture quietanzate e, ove ciò non sia possibile, comprovata da documenti contabili aventi forza probatoria equivalente;
g. definita da pagamenti che rispettino il principio della tracciabilità, ovvero che siano sempre effettuati secondo le modalità indicate al punto 5.d del presente disciplinare; non sono pertanto ammessi pagamenti per contanti o compensazioni cui pagamenti rispettino il principio della tracciabilità, ovvero essere sempre effettuati secondo le modalità indicate al punto 5.d del presente Disciplinare; non sono ammessi pagamenti per contanti o compensazioni;
h. essere sostenuta da documentazione conforme alla normativa fiscale, contabile e civilistica vigente.
i. L’IVA è ammissibile a contributo ove non sia recuperabile in base alla normativa nazionale sull'IVA (art. 69 comma 3, lettera c, del Reg. (UE) n. 1303/2013).
Non sono comunque ammissibili le spese che risultino finanziate da altre fonti di finanziamento.
Per la definizione puntuale delle tipologie di spese ammissibili si fa riferimento al D.P.R. 03/10/2008 n.196 contenente criteri di carattere generale.
ART. 4 – Monitoraggio
Il Responsabile Unico per l’attuazione del Patto della Città Metropolitana garantisce l’attivazione e la corretta alimentazione del sistema informatizzato di raccolta e gestione dei dati di monitoraggio al fine di permettere:
- il caricamento dei dati dell’operazione finanziata o cofinanziata con risorse FSC;
- la raccolta e l’invio delle informazioni per le varie tipologie di monitoraggio (finanziario, procedurale, e fisico) secondo il sistema di classificazione indicato dall’IGRUE (Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l'Unione Europea) attraverso il Protocollo Unico di Colloquio (PUC) e nel rispetto delle scadenze individuate dal livello nazionale.
Inoltre il Responsabile Unico per l’attuazione del Patto adotta tutte le misure opportune affinché i dati forniti dai Comuni, beneficiari finali del programma, siano sottoposti ad un adeguato processo di verifica e controllo di qualità, tale da garantire l’affidabilità e la congruenza delle informazioni monitorate, anche ai fini della verifica prevista per il trasferimento delle risorse finanziarie.
Nel dettaglio, i dati di attuazione sono inviati alla SNM - IGRUE tramite SMEC, programma elaborato e gestito dal Centro Regionale di programmazione della Regione Sardegna, che opera quale Sistema Informativo Locale trasmittente secondo il Protocollo Unico di Colloquio (PUC) Tracciato Unico. Il Sistema SMEC si configura come aperto per quanto riguarda l'inserimento dei dati, ma la loro validazione è bimestrale.
La raccolta e l’inserimento dei dati in SMEC è di competenza del Comune attuatore .
Il Comune, attraverso delle apposite password, è in grado di alimentare il sistema SMEC inserendo i dati di monitoraggio e di gestione dei progetti di propria competenza. Il RUP è responsabile della veridicità del dato e richiede al Responsabile Unico per l’attuazione del Patto la chiusura di un intervento.
Particolare rilevanza assume l’inserimento del dato relativo al “costo realizzato”. Per tale si intende la spesa sostenuta desumibile dalla determinazione certificata del debito contratto a seguito dell’esecuzione della prestazione, ovvero, la somma degli importi degli atti amministrativi di liquidazione previsti dai rispettivi ordinamenti.
Tale costo, nel caso di realizzazione di opere e lavori pubblici, coincide con la somma degli importi degli atti amministrativi di liquidazione delle seguenti categorie di voci:
- per i lavori, con l’importo del SAL liquidato;
- per le somme a disposizione, con l’importo riconosciuto dall’atto amministrativo di liquidazione.
Nel caso di fornitura di beni e servizi, coincide con la somma degli importi degli atti amministrativi di liquidazione della spesa.
Il corretto inserimento del suddetto dato su SMEC, avviene attraverso la valorizzazione del cd. Piano dei costi, reperibile nella Sezione finanziaria dell’intervento. L’avvenuto inserimento del costo realizzato e del costo da realizzare, per le annualità ivi indicate, attesta la veridicità del dato così acquisito dal sistema, sulla base del quale potranno essere predisposte le richieste di rimborso.
Nella fase di prevalidazione a livello SMEC i dati sono sottoposti a specifici controlli. Tale procedura è di competenza del Responsabile di Linea d’Azione individuato dalla Città Metropolitana.
Sulla base dell’esito della procedura di controllo, il dato può essere inviato al Responsabile Unico per l’attuazione del Patto per la validazione centrale o, qualora i dati non siano coerenti, essere inviato in correzione al Comune.
L’invio dei dati al Responsabile Unico per l’attuazione del Patto per la validazione centrale deve avvenire, per ogni bimestre di monitoraggio, entro le date sottoindicate
− scadenza 23 marzo invio al Responsabile Unico della Città Metropolitana 10 marzo
− scadenza 23 maggio invio al Responsabile Unico della Città Metropolitana 10 maggio
− scadenza 23 luglio invio al Responsabile Unico della Città Metropolitana10 luglio
− scadenza 23 settembre invio al Responsabile Unico della Città Metropolitana10 settembre
− scadenza 23 novembre invio al Responsabile Unico della Città Metropolitana10 novembre
− scadenza 23 gennaio invio al Responsabile Unico della Città Metropolitana10 gennaio
I dati di monitoraggio dei progetti vengono trasmessi dalla Città Metropolitana al SNM - IGRUE. Il Responsabile Unico per l’attuazione del Patto è tenuto a validare le informazioni sul SNM -
IGRUE. Il responsabile del monitoraggio FSC dell’Agenzia di Coesione Territoriale provvede, alle scadenze prefissate, ad effettuare il consolidamento di tutti i dati contenuti nel Patto validati nel SNM - IGRUE.
ART. 5 Trasferimento risorse FSC alla Città Metropolitana.
La Delibera CIPE n. 25/2016, alla lett. h), stabilisce che l’effettivo trasferimento delle risorse FSC alle Amministrazioni responsabili dei Patti per lo Sviluppo debba avvenire secondo modalità tali da garantire, in tutto il periodo di programmazione e presso ciascuna Amministrazione, un livello di liquidità finanziaria che consenta il soddisfacimento delle obbligazioni da questa assunte.
La Circolare del Ministro della Coesione Economica precisa, al punto D.2, che i trasferimenti delle risorse vengono effettuati, mediante anticipazioni, pagamenti intermedi e saldi, articolati come segue:
“- anticipazione: fino al 10% dell’importo assegnato per i singoli interventi. Ad essa si accede, previa richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche di coesione formulata dalla Città Metropolitana, allorquando gli interventi siano stati caricati nella Banca Dati Unitaria (BDU), gestita dal MEF – RGS– IGRUE. L’anticipazione può essere richiesta in più soluzioni, in relazione ai tempi diversi di alimentazione della BDU e/o alla disciplina sul rispetto del patto di stabilità interno del comparto di appartenenza dell’Amministrazione richiedente;
- successivi pagamenti intermedi: fino al 85% dell’importo assegnato a ciascun intervento, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute dalle Amministrazioni, evidenziate in apposita domanda di pagamento. Il primo pagamento successivo all’anticipazione si può richiedere qualora il costo realizzato sia almeno pari al 5 % dell’importo assegnato ai singoli interventi presenti nella BDU di ciascun Patto; i pagamenti successivi, allorquando si realizza un ulteriore costo anch’esso pari al 5% dell’importo complessivo assegnato ai singoli interventi;
- saldo del 5% per ciascun intervento, a seguito di domanda finale di pagamento corredata da attestato di chiusura dell’intervento, cui la richiesta si riferisce, e verificata dall’Agenzia di Coesione Territoriale con esito conforme alle attestazioni rese.”
ART. 6 Trasferimento risorse FSC al Comune.
Il finanziamento erogato costituisce per il Comune entrata con destinazione specifica ed è utilizzabile esclusivamente per l’esecuzione dell’opera finanziata a valere sul FSC. L’importo del finanziamento, che è fisso ed invariabile, è comprensivo delle somme a base d’asta e delle somme a disposizione (I.V.A., spese generali, espropriazioni, imprevisti ecc.). Il finanziamento è omnicomprensivo di tutti gli oneri necessari per la completa attuazione dell’intervento.
Il Comune deve provvedere a:
a. iscrivere in bilancio la risorsa concessa con destinazione vincolata ed eventualmente quella propria, relativa all'eventuale co - finanziamento, mediante apposito capitolo;
b. distinguere tutti i dati e i documenti contabili dell’operazione cofinanziata in maniera chiara e consultabile in qualsiasi momento;
c. effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o assegno non trasferibile intestato al fornitore, con evidenza dell’addebito sul c/c di Tesoreria dell’Ente;
d. osservare tutte le norme vigenti riguardo la tracciabilità dei pagamenti.
La Città Metropolitana si impegna a trasferire al Comune le somme liquidate dal Dipartimento di
Coesione, ad esito della procedura descritta all'art.4. Tale liquidazione verrà effettuata entro 30 giorni dall'incasso.
ART. 7 – Assistenza Tecnica
Per l’attuazione degli interventi presenti nel Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari si farà ricorso all'assistenza tecnica per integrare le competenze e le conoscenze presenti all’interno della struttura della Città Metropolitana e dei Comuni.
L'assistenza tecnica, fornita tramite apposito soggetto qualificato selezionato dalla Città Metropolitana con procedura ad evidenza pubblica, si sostanzia nello svolgimento:
- di attività di supporto agli Uffici della Città Metropolitana per gli interventi a Regia diretta;
- di attività di assistenza e supporto ai Comuni per le seguenti attività;
a) procedure di gara relative agli interventi finanziati con risorse FSC;
b) monitoraggio e rendicontazione
c) caricamento dati nel sistema informativo locale SMEC
ART. 8 – Rendicontazione e controllo
Oltre al rispetto degli adempimenti a carico del Comune descritti all'art. 4 (caricamento dati sistema informativo SMEC), sussiste l'obbligo di tenuta di un fascicolo per ogni progetto. I documenti di carattere amministrativo e contabile afferenti tutte le fasi di realizzazione di un’operazione devono essere infatti conservati in appositi fascicoli cartacei e/o archivi informatici e tenuti a disposizione dei soggetti interessati a vario titolo ai controlli per cinque anni successivi alla chiusura di ogni singolo intervento. L’archiviazione dovrà essere organizzata secondo modalità che consentano l’agevole reperibilità e consultazione dei documenti, nelle forme previste dalla normativa dell’UE e dalla normativa nazionale di riferimento. Il fascicolo dell’operazione, contenente gli atti relativi alla stessa, a titolo indicativo deve contenere per ciascuna operazione/progetto:
- una scheda di riepilogo costantemente aggiornata, indicante gli atti e i documenti in esso contenuti;
- documentazione relativa alla concessione del contributo, alle procedure d’appalto e di aggiudicazione, alla liquidazione del finanziamento;
- documentazione relativa agli stati di avanzamento del progetto;
- documentazione contabile (fatture o documenti aventi forza probatoria equivalente) relativa a spese sostenute e dichiarate e a pagamenti effettuati a titolo di contributi, di cui sia data prova dell’avvenuto pagamento;
- rapporti sulle verifiche eventualmente espletate;
L'attività di controllo da parte della Città Metropolitana prevede
- il controllo amministrativo (on desk) su base documentale, effettuata sul 100% degli interventi, su tutti gli atti amministrativi propedeutici alla spesa (es.: fase della selezione/individuazione dell’operazione, fase delle gare per l’individuazione di progettista e/o appaltatore e/o fornitore etc.) e su tutte le spese sostenute. I predetti controlli hanno come oggetto i regolari adempimenti giuridici, amministrativi, contabili e tecnici sui seguenti aspetti:
le procedure di selezione nella fase di avvio e le procedure di gara nella fase di realizzazione dell’intervento; le rendicontazioni di spesa che accompagnano le richieste di trasferimento delle risorse; la valutazione della coerenza del progetto realizzato rispetto a quello ammesso al contributo; l’effettività delle spese sostenute e la pertinenza dei costi dichiarati ai fini dell’erogazione dei finanziamenti; l’esistenza di eventuali finanziamenti multipli per il medesimo intervento; l’espletamento degli adempimenti informativi e pubblicitari.
Il Comune ha l’obbligo di consentire ed agevolare le attività di controllo prima, durante e dopo la realizzazione dell’intervento, in particolare consentendo che, in caso di ispezione, vengano forniti estratti o copie conformi dei documenti giustificativi relativi alle spese e agli audit alle persone o agli organismi che ne hanno diritto.
ART. 9 – Riprogrammazione e revoca
Il Comune o la Città Metropolitana possono, in vigenza del Patto, richiedere una riprogrammazione delle risorse assegnate, consistente nella rimodulazione del proprio intervento ovvero nella individuazione di nuovi interventi in luogo di quelli già concordati.
Tale riprogrammazione, in conformità a quanto previsto dalle regole generali per la gestione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, verrà proposta dalla Città Metropolitana e concordata con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondo i diversi l'iter procedurali indicati nella Circolare del Ministro per la Coesione Economica n.1/2017 – punto B.2.
La stessa procedura verrà seguita anche nel caso sussistano economie nell'utilizzo delle risorse FSC assegnate che siano riprogrammabili. Successivamente all'approvazione da parte degli organi competenti tale rimodulazione verrà formalizzata con il Comune con la sottoscrizione di apposito atto aggiuntivo di variazione alla presente convenzione,
La revoca del finanziamento FSC 2014/2020 viene disposta dal Dipartimento per la Coesione economica qualora:
a) in attuazione al disposto delle Delibere CIPE n.25 e 25/2016, l’Agenzia per la Coesione Territoriale accerti, attraverso il sistema di monitoraggio unitario istituito presso il MEF-RGS- IGRUE, la mancata assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 Dicembre 2019.
Per obbligazione giuridicamente vincolante si intende “l’obbligo che nasce nel momento in cui la stazione appaltante/responsabile dell’attuazione dell’intervento, assume un obbligo giuridico nei confronti di soggetti terzi in capo ai quali viene conseguentemente a determinarsi il diritto dell’adempimento dell’obbligo”. L’Obbligazione Giuridicamente Vincolante s’intende assunta allorquando sia intervenuta l’aggiudicazione dei lavori (e/o servizi e/o forniture), ai sensi del D.Lgs.
n. 50/2016; ovvero un atto equivalente, nelle casistiche diverse.
b) l’esito delle verifiche disposte annualmente dall’Agenzia per la Coesione Territoriale portasse ad accertare, in relazione al complesso degli interventi inclusi nel Patto, il mancato rispetto degli obiettivi di spesa, comportante uno scostamento superiore al 25% rispetto alle previsioni annuali dei fabbisogni finanziari effettuate dalla Città Metropolitana. In tal caso la revoca interessa la parte di scostamento eccedente la predetta soglia del 25%.
Al fine di evitare tale revoca la Città Metropolitana si riserva, previa apposita conferenza di servizio con i Comuni coinvolti nel Patto, di rifinalizzare le risorse non utilizzate, con individuazione di ulteriori interventi.
ART. 10 Pubblicità e informazione
Il caricamento sul sistema informativo SMEC dei dati di monitoraggio relativi all’avanzamento finanziario, procedurale e fisico degli interventi, viene utilizzato anche per la produzione di informazioni periodiche sullo stato di attuazione della programmazione FSC 2014-2020.
Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione ed ai risultati del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Cagliari FSC 2014-2020, come indicato dalla Delibera CIPE n. 26/2016, saranno pubblicizzate sulla base di un piano di comunicazione di competenza dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e rese disponibili ai cittadini attraverso sistemi “open-data”.
L'informazione dovrà essere garantita altresì attraverso:
- l'uso di carta intestata recante il logo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, della Città Metropolitana e del Comune responsabile dell'intervento;
- la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune delle notizie riguardanti gli interventi di propria competenza inseriti nel Patto
Art. 11 - Durata della Convenzione e cronoprogramma degli interventi
La presente Convenzione decorre dal 1 Gennaio 2017, con termine di conclusione fissato a seguito della liquidazione dell'ultimo saldo del 5%. Tale adempimento è conseguente alla presentazione di apposita richiesta da parte della Città Metropolitana al Dipartimento per la Coesione Economica, corredata dall'attestato di chiusura dell'intervento emesso dal Comune e dalla verifica positiva con esito conforme alle dichiarazioni rese.
Entro 30 giorni dall’approvazione del Certificato di Regolare Esecuzione / Collaudo relativo all’intervento finanziato, il Responsabile del Procedimento deve trasmettere per il tramite del sistema informativo SMEC:
- la dichiarazione di chiusura dell’operazione contenente:
- la conferma e/o la rettifica di tutti i dati di monitoraggio finanziario, procedurale, e fisico relativi all’operazione, presenti sul Sistema informativo regionale SMEC;
- gli estremi dell’atto di approvazione del quadro economico finale dell’operazione e le eventuali economie accertate rispetto al finanziamento concesso. In caso di economie accertate:
- la dichiarazione relativa all’avvio delle procedure restituzione delle somme (secondo modalità da concordare), ovvero la richiesta al Responsabile Unico del Patto di autorizzazione all’utilizzo delle economie stesse.
Il Comune è tenuto a presentare il cronoprogramma per ciascuna delle opere ed aggiornarlo in corso di intervento, ove necessario e salva la diversa ipotesi di riprogrammazione, per consentire il monitoraggio, oltre che finanziario, anche fisico e procedurale.
ART. 12 - Riservatezza
Fatta salva la normativa vigente in materia di accesso, nonché quella relativa alla tutela della privacy e sicurezza dei dati e delle informazioni delle pubbliche amministrazioni, tutta la documentazione e le informazioni rese disponibili di cui le Parti verranno in possesso durante l’esecuzione delle attività oggetto del presente atto dovranno essere considerate riservate.
E’ fatto divieto alle Parti di modificare, pubblicizzare e trasferire ad altri in qualsiasi formato la documentazione e le informazioni sopra citate e di utilizzare le stesse per fini diversi dall’esecuzione delle attività oggetto della presente Convenzione.
In caso di cessazione della Convenzione, le Parti potranno richiedere la restituzione di tutto il materiale che presenti o includa informazioni riservate.
Le Parti si impegnano a far rispettare anche dai loro eventuali consulenti o collaboratori esterni, la riservatezza di cui al presente articolo.
ART. 13 - Norme applicabili
Per quanto non espressamente disposto nella presente Convenzione, si rinvia a quanto contenuto nelle delibere CIPE e negli atti amministrativi richiamati in premessa. Sarà cura della Città Metropolitana trasmettere al Comune eventuali ulteriori circolari che introducono nuovi adempimenti o recano chiarimenti interpretativi. Trovano infine applicazione, per quanto non previsto, le norme del Codice Civile.
ART. 14 - Foro competente
Tutte le controversie che dovessero insorgere in merito alla formazione, conclusione ed esecuzione della presente Convenzione saranno devolute alla giurisdizione esclusiva del Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna.
ART.15 - Forma della presente convenzione – xxxxxxxxx xxxxx e registrazione
Il presente accordo di collaborazione viene sottoscritto con firma digitale.
Relativamente agli adempimenti in materia di bollo e registrazione si osserveranno le norme di cui al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642, allegato B, articolo 16, e al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131.
Letto, confermato e sottoscritto
Responsabile Unico del Patto per lo Sviluppo Città Metropolitana di Cagliari | Responsabile del Settore Comune di Quartucciu |
xxx. Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx | Ing. Xxxxxx Xxxx |
(firmato digitalmente) | (firmato digitalmente) |