PATTO PER LA SCUOLA
Comune di Parma
Assessorato Politiche per l’Infanzia e per la Scuola
ACCORDI DI PROGRAMMA
tra il Sindaco di Parma e i Dirigenti Scolastici delle Scuole Statali e Paritarie
del I° ciclo del Comune di Parma
Rinnovo anno 2008
ACCORDI DI PROGRAMMA
tra il Sindaco di Parma e i Dirigenti Scolastici delle Scuole Statali e Paritarie
del I° ciclo del Comune di Parma
Rinnovo anno 2008
Coordinamento e Redazione del Patto per la Scuola
a cura del Servizio Servizi per la Scuola
Il Patto per la Scuola siglato per la prima volta nel giugno del 2005 e giunto a scadenza nel giugno 2008 viene rinnovato con il presente testo. Nelle sue linee generali ne vengono confermati i contenuti, per- fezionati ed integrati da ulteriori impegni ed azioni, concertati tra le Scuole del primo ciclo e le istituzioni cittadine.
Peculiarità del presente Accordo è la definizione di un’operatività sempre più concreta, che ispira l’azione concertata dei sottoscrittori del Patto, integrata da ulteriori Istituzioni territoriali che permettono il miglioramento dell’offerta formativa.
Il valore del presente Accordo sta oltre che nelle novità che esso reca con sé, nella manifesta conferma della validità degli intenti che i sotto- scrittori si erano prefissati tre anni fa e nel mantenimento di questa vo- lontà nei tre anni trascorsi di applicazione sperimentale dell’Accordo.
Il Sindaco
Xxxxxx Xxxxxxx
INDICE
PATTO PER LA SCUOLA – SCUOLE STATALI (pag. 1)
Il contesto normativo di riferimento (pag. 3) Obiettivi dell’Accordo di Programma “Patto per la Scuola” (pag. 5)
TITOLO I
SOGGETTI E ORGANISMI DI GOVERNO DEL SISTEMA SCOLASTICO TERRITORIALE
Art. 1 Soggetti coinvolti (pag. 7)
Art. 2 Forme organizzative del Patto per la Scuola (pag. 8)
Art. 3 Conferenza cittadina (pag. 8)
Art. 4 Gruppo tecnico di coordinamento (pag. 9) Art. 5 Gruppi di lavoro o Commissioni aree tematiche (pag. 10) TITOLO II
INDIRIZZI PROGRAMMATICI
Art. 6 | Azioni a sostegno e integrazione dell’offerta formativa | (pag. | 10) |
Art. 7 | Orientamento scolastico e azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica | (pag. | 16) |
Art. 8 | Programmazione territoriale delle Scuole ed iscrizioni | (pag. | 17) |
TITOLO III POLITICHE DELL’INCLUSIONE
Art. 9 Politiche dell’inclusione (pag. 19)
Art. 10 Interventi di promozione dell’agio (pag. 20) Art. 11 Interventi di supporto agli alunni con disabilità (pag. 21) Art. 12 Interventi a sostegno dell’integrazione culturale (pag. 22) Art. 13 Piani di Zona (pag. 22)
TITOLO IV EDIFICI E ATTREZZATURE
Art. 14 Fruizione edifici ed attrezzature (pag. 23)
Art. 15 Edifici scolastici e sicurezza (pag. 24)
Art. 16 Applicazione DLgs 81/2008 (pag. 26)
Art. 17 Obblighi connessi alla realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria
degli edifici scolastici (pag. 26)
Art. 18 Procedure (pag. 27)
Art. 19 Calendario annuale delle attività del Patto (pag. 28)
Art. 20 Durata dell’Accordo di programma (pag. 28)
ALLEGATI | (pag. | 31) |
Allegato 1 Protocollo operativo fra il Comune di Parma Struttura Operativa Adulti e Minori e le Direzioni scolastiche di Parma | (pag. | 33) |
Allegato 2 Progetto di accoglienza di alunni disabili nelle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado | (pag. | 36) |
Allegato 3 Procedura per la redazione del documento di valutazione del rischio a seguito di nuova attività | (pag. | 38) |
Allegato 4 Procedura per l’aggiornamento del documento di valutazione del rischio a seguito di manutenzione ordinaria e/o straordinaria | (pag. | 44) |
Allegato 5 Fornitura di arredi, traslochi e pulizie straordinarie seguenti ad interventi di ristrutturazione o a modifiche nella destinazione d’uso di locali ed edifici scolastici di cui all’art. 17 | (pag. | 50) |
PATTO PER LA SCUOLA – SCUOLE PARITARIE | (pag. | 53) |
ACCORDO DI PROGRAMMA
tra il Sindaco di Parma e i Dirigenti Scolastici delle Scuole Statali del Comune di Parma
IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
• la Legge 59/1997 che riconosce l’autonomia delle istituzioni sco- lastiche e attribuisce agli Enti Locali funzioni di programmazione territoriale con l’obiettivo di inserire l’istruzione e la formazione all’interno delle politiche di sviluppo del territorio;
• il Decreto Legislativo 112/1998 che conferisce funzioni e com- piti amministrativi alle Regioni e agli Enti Locali in materia d’istruzione;
• il D.P.R. 275/1999 secondo il quale gli enti locali sono chiamati ad interagire con le istituzioni scolastiche per promuovere il rac- cordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema d’istruzione;
• la Legge Regionale 26/2001 che riconosce il principio della par- tecipazione delle Istituzioni scolastiche, statali, paritarie e degli Enti Locali, degli enti di formazione professionale, dell’associa- zionismo e delle parti sociali quale fondamento della program- mazione degli interventi di rispettiva competenza in materia di diritto allo studio;
• il Decreto Legislativo 165/2001 per quanto in particolare attiene alle competenze degli organi collegiali scolastici;
• la Legge costituzionale 3/2001 che eleva a rango costituzionale il principio della “autonomia scolastica”; attribuisce ai Comu- ni nuove funzioni amministrative secondo il principio di sussi- diarietà, disegnando un nuovo quadro normativo che postula la scelta di ridefinire nel suo complesso la politica e il governo del sistema formativo e di istruzione sul territorio e di fondare i rap- porti fra Comuni e istituzioni scolastiche autonome su forme di accordo, di concertazione e di coordinazione;
• la Legge Regionale 2/2003 in quanto definisce le modalità di coordinamento delle attività con gli organi periferici delle Am- ministrazioni dello Stato, con particolare riferimento all’Ammi- nistrazione Scolastica;
• la Legge Regionale 12/2003 che attribuisce ai Comuni funzioni di programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educa-
tiva e di organizzazione della rete scolastica, attraverso la pre- disposizione di appositi piani comprensivi di azioni di sostegno a progettazioni innovative delle istituzioni scolastiche anche in collegamento con il territorio;
• la Legge 328/2000 in quanto definisce le modalità di attuazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e le azioni da integrare e coordinare con le politiche sanitarie, dell’istruzione, della formazione e del lavoro;
• la Legge Quadro 104/1992 che sancisce le linee e i principi alla base del processo dell’integrazione scolastica delle persone con disabilità;
• l’Accordo di Programma Provinciale per il coordinamento e l’in- tegrazione dei servizi di cui alla Legge n° 104/1992, del 23 lu- glio 2007.
OBIETTIVI DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA “PATTO PER LA SCUOLA”
La sottoscrizione del Patto per la scuola tra l’Amministrazione Comu- nale e il sistema delle scuole cittadine primarie e secondarie di 1° grado è finalizzata alla concertazione ed al coordinamento delle azioni e degli interventi di politica scolastica promossi dall’Amministrazione Comuna- le e a favorire la positiva integrazione con le politiche territoriali sociali e sanitarie.
Il Patto costituisce la sede più opportuna per rilevare puntualmente le necessità del sistema scolastico e per programmarne gli interventi nel modo più efficace.
In particolare il Patto si propone come strumento con funzione program- matoria delle relazioni tra l’Amministrazione Comunale e il sistema sco- lastico cittadino, in una logica di sviluppo che vada oltre le competenze meramente istituzionali dell’Ente Locale per promuovere:
1. la crescita del sistema educativo e formativo locale, in quanto stra- tegico per lo sviluppo del sistema culturale e socio-economico citta- dino;
2. la valorizzazione del ruolo di raccordo e di co-progettazione svolto dal Comune quale interlocutore privilegiato del sistema scolastico cittadino nell’individuazione dei bisogni, nell’attivazione delle risor- se interne ed esterne sia economiche che organizzative e nel coordi- namento degli interventi;
3. l’individuazione delle modalità di confronto al fine di definire i re- ciproci ambiti d’intervento, per competenza e responsabilità, riferiti alle diverse problematiche;
4. la promozione di una maggiore integrazione tra le diverse scuole;
5. la razionalizzazione delle relazioni e delle procedure;
6. l’ottimizzazione degli interventi ed il funzionale impiego delle risor- se umane e finanziarie individuate nei bilanci dell’Amministrazione Comunale e delle Scuole, anche attraverso il miglioramento del flus- so informativo tra le parti.
Il Patto è dunque luogo di:
- programmazione degli obiettivi;
- partecipazione alla scelta d’indirizzo delle risorse;
- concertazione delle priorità.
Ciò premesso e richiamato
Il Sindaco di Parma e i Dirigenti Scolastici
delle Scuole Statali dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I° Grado del Comune di Parma
convengono e stipulano il seguente Accordo di programma
TITOLO I
SOGGETTI E ORGANISMI DI GOVERNO DEL SISTEMA SCOLASTICO TERRITORIALE
Art. 1
SOggETTI COINVOLTI
Il Patto per la Scuola coinvolge
1. l’Amministrazione Comunale;
2. i Dirigenti scolastici delle Scuole Statali dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I° Grado, che aderiscono al presente Accordo sentito il parere degli organi collegiali.
Le parti s’impegnano, nella logica di città educativa, di miglior uso delle risorse e di semplificazione delle procedure, a consolidare le relazioni e il coinvolgimento attivo di altri soggetti istituzionalmente coinvolti, sia pure con diverse competenze, nello sviluppo del sistema formativo e di istruzione.
Il Patto si fonda, pertanto, su una condivisione di responsabilità e di ri- sorse in grado di coinvolgere, in una logica di strategie concordate di go- verno del sistema, di sussidiarietà e di sinergia, le seguenti Istituzioni:
• il Miur - l’Ufficio Scolastico Regionale – l’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma;
• l’Azienda sanitaria locale di Parma;
• l’Università degli Studi di Parma;
che sottoscrivono l’accordo.
Considerati gli obiettivi del Patto per la scuola con particolare riferimen- to alla crescita integrata del sistema formativo locale, le parti si propon- gono inoltre il coinvolgimento, su strategie definite, di istituzioni, enti e organismi protagonisti della realtà culturale e socio-politica locale, ed in particolare:
• la Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx;
• la Provincia di Parma;
• le Fondazioni Bancarie di Parma;
• le Associazioni Economiche di Parma;
• le Associazioni provinciali e regionali delle Istituzioni Scolasti- che Autonome;
• il Terzo Settore;
• le Organizzazioni Sindacali della Scuola;
• il Centro Studi per l’Infanzia e l’Adolescenza di Parmainfanzia.
Art. 2
FORME ORgANIZZATIVE DEL PATTO PER LA SCUOLA
Per il funzionamento dell’Accordo di programma si costituiscono i se- guenti organi:
1. Conferenza cittadina del Patto per la Scuola;
2. Gruppo tecnico di coordinamento;
3. Gruppi di lavoro.
L’Assessore alle Politiche per l’Infanzia e per la Scuola, su delega del Sindaco, coordina l’attività del Comune per quanto concerne l’applicazio- ne del presente Accordo di programma. Partecipa, quando lo ritiene op- portuno, alle riunioni del Gruppo tecnico di coordinamento e dei Gruppi di lavoro. L’Amministrazione Comunale assicura i compiti di segreteria e di verbalizzazione per le riunioni del Gruppo tecnico di coordinamento e della Conferenza cittadina.
Art. 3
Conferenza cittadina
La Conferenza cittadina:
1. è organismo consultivo;
2. esprime parere circa le linee progettuali del presente Accordo di programma e quelle proposte dal Gruppo tecnico di coordi- namento nell’ambito dell’attuazione e dell’implementazione del Patto;
3. valuta l’andamento dell’attività del Gruppo tecnico di coordina- mento e dei Gruppi di lavoro;
4. valuta l’attuazione degli interventi definiti e il raggiungimento dei risultati;
5. è costituita dai Dirigenti scolastici di Parma, dagli Assessori e dai Dirigenti di Servizi del Comune di Parma che abbiano com- petenze inerenti la scuola, dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma, dal Direttore del Distretto socio-sanitario di Parma, dal Rettore dell’Università degli Studi, dal Coordina- tore dei Presidenti dei Quartieri;
6. è presieduta dal Sindaco o dall’Assessore alle Politiche per l’In- fanzia e per la Scuola;
7. è convocata dal Presidente;
8. si riunisce in occasione della presentazione del bilancio di pre- visione del Comune di Parma.
Art. 4
gRUPPO TECNICO DI COORDINAMENTO:
1. elabora le linee progettuali;
2. svolge funzioni di coordinamento del Patto;
3. svolge funzioni di coordinamento e rappresentanza rispetto alla definizione del Piano di Zona Distrettuale attraverso la parteci- pazione stabile dei suoi membri al Tavolo zonale per la Scuola;
4. istituisce i Gruppi di lavoro;
5. cura la verifica dello stato di attuazione dell’Accordo di program- ma;
6. è costituito stabilmente dal Direttore del Settore Educativo o suo delegato che lo coordina, dal Responsabile del Servizio Servizi per la Scuola e dai membri designati dai Dirigenti scolastici;
7. su temi specifici può prevedere la partecipazione di Dirigenti comunali, di altri Dirigenti scolastici, di rappresentanze del Ter- zo Settore, di rappresentanze dei Consigli d’Istituto, dell’ Ufficio Scolastico Provinciale di Parma, della Azienda Sanitaria Locale di Parma e dell’Università degli Studi di Parma;
8. si riunisce almeno una volta a trimestre presso la sede del Comu- ne di Parma o altre sedi di volta in volta individuate.
Art. 5
gRUPPI DI LAVORO O COMMISSIONI AREE TEMATICHE
Su proposta del Gruppo tecnico di coordinamento possono essere istituite commissioni e gruppi di lavoro per l’approfondimento di temi relativi ad ambiti tematici specifici e per la valutazione di nuovi protocolli.
Commissioni e Gruppi di lavoro saranno composti da una rappresentanza delle Istituzioni scolastiche cittadine e da una rappresentanza tecnica qualificata dell’Amministrazione Comunale e/o di altri Enti istituzional- mente preposti ad intervenire negli ambiti tematici oggetto di approfon- dimento.
TITOLO II INDIRIZZI PROGRAMMATICI
Art. 6
AZIONI A SOSTEgNO E INTEgRAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Caratteristica e finalità degli interventi a sostegno dell’offerta formativa, che saranno comunque definiti nel rispetto degli indirizzi e delle indica- zioni nazionali concernenti il primo ciclo d’istruzione, è quella di forni- re un supporto qualificato ai percorsi formativi e di crescita dei ragazzi definiti dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito della propria autonomia organizzativa (POF).
Nell’ambito delle azioni in generale, e in particolare della progettualità, finalizzate a sostenere l’offerta formativa delle scuole statali d’infanzia, primarie e secondarie di I° grado presenti sul territorio del Comune di Parma, l’Accordo si propone di rinnovare i rapporti organizzativi e gestio- nali integrati tra Ente locale e Scuole.
A tal fine esso individua specifiche modalità di confronto e condivisione per garantire pertinenza ed efficacia alla proposta formativa rispetto ai percorsi educativi delle scuole e per armonizzare, potenziandone gli esiti educativi, il progetto di città perseguito dall’Amministrazione Comunale con le elaborazioni progettuali delle scuole al fine di garantire alla popo- lazione scolastica pari opportunità di accesso all’offerta formativa delle scuole stesse.
In questo ambito, particolare rilievo assume la collaborazione con l’Uni- versità degli Studi di Parma rispetto alla quale si individuano, come prio- ritarie, le seguenti aree di intervento:
1. Area didattico-formativa con particolare riferimento ad interventi di formazione e aggiornamento degli insegnanti:
• Didattica delle lingue;
• Didattica della matematica;
• Didattica delle neuroscienze, riferite in particolare alle difficoltà di apprendimento degli alunni.
2. Ricerca
• Analisi socio-demografiche sui flussi scolastici nelle frequenze alle scuole del primo ciclo;
• Esiti dei percorsi scolastici degli alunni del primo ciclo.
Con separati atti saranno di volta in volta definite le azioni da compiere in ordine al raggiungimento dei citati obiettivi.
Di anno in anno, in sede di Gruppo tecnico di coordinamento, verrà va- lutato l’andamento degli interventi svolti e si procederà all’eventuale loro revisione e/o implementazione così come all’eventuale modifica delle priorità individuate.
Le parti, consapevoli dell’importanza della progettazione educativa di rete per la realizzazione degli obiettivi che fanno di Parma una Città edu- cante concordano di organizzare gli interventi a sostegno e integrazione dell’offerta formativa nelle aree di cui riconoscono la primaria importan- za, in particolare con il Terzo settore.
Aree di intervento di primaria importanza:
1. Promozione dell’agio
• Implementare iniziative progettuali e interventi di consulenza e sostegno psicopedagogico per alunni, genitori e insegnanti;
• Promuovere interventi di monitoraggio e analisi delle situazioni di disagio psico-fisico rilevate o comunque segnalate in ambito scolastico, così come delle strategie e degli interventi attuati in ambito territoriale per la prevenzione e il contrasto del disagio e la promozione del benessere
2. Promozione della cittadinanza consapevole
• Realizzare le condizioni affinché i ragazzi possano intervenire attivamente e consapevolmente nel proprio percorso di crescita individuale e sociale;
• Attivare percorsi di ricerca e approfondimento finalizzati al re- cupero e alla valorizzazione della memoria storica della città, del suo patrimonio documentario (percorsi museali, archivistici e di ricerca bibliografica ecc.) e alla salvaguardia dei beni culturali e del patrimonio storico-artistico della città e dei quartieri;
• Promuovere interventi per la diffusione di azioni e riflessioni sul- le tematiche relative ai Diritti sanciti dalla Convenzione Interna- zionale dei Diritti per l’Infanzia;
• Orientare i ragazzi nell’individuazione di un proprio ruolo socia- le e civile, rafforzandone la consapevolezza di appartenenza alla collettività;
• Promuovere interventi di conoscenza del territorio urbano e am- bientale;
• Sostenere la trasmissione dei principi di solidarietà come valori civici;
• Promuovere la condivisione di principi e regole educative da dif- fondere attraverso i “Patti di corresponsabilità scuola-famiglia” finalizzati alla partecipazione delle famiglie alla vita scolastica e indispensabili per consolidare il ruolo delle scuole quali reali comunità educanti.
3. Educazione interculturale
• Favorire l’integrazione dei saperi, delle culture e delle abilità nel pieno rispetto delle diversità culturali e sociali;
• Sperimentare in ambito scolastico progetti di rete riguardanti: l’apprendimento/insegnamento dell’italiano come seconda lin- gua, l’inserimento scolastico e sociale degli alunni immigrati e delle loro famiglie e l’educazione interculturale;
• Promuovere collaborazioni con l’Università degli Studi di Parma per l’implementazione e la valorizzazione dell’offerta formativa territoriale delle scuole del primo ciclo attraverso interventi pro-
gettuali finalizzati al perfezionamento delle competenze lingui- stiche degli alunni con particolare riferimento alla didattica del- le lingue straniere e dell’italiano L2. Le collaborazioni potranno essere riferite in particolare alla realizzazione di tirocini attivati attraverso progetti di scambio internazionale quali il progetto Erasmus e di tirocini attivati dalla Facoltà di lingue e letterature straniere;
• Attivare sul territorio azioni di rete tese a promuovere la scuola come ambito privilegiato dell’integrazione e dello sviluppo posi- tivo dei minori stranieri anche attraverso monitoraggi, indagini territoriali e specifici progetti d’istituto a presidio delle situazio- ni di maggiore criticità, avvalendosi di qualificate collaborazioni espresse in particolare dall’Università degli Studi e da altre Isti- tuzioni cittadine.
4. Educazione alla diversità
• Promuovere interventi volti alla sensibilizzazione sul tema dell’integrazione e dell’inclusione degli alunni (delle persone) con disabilità, quale occasione di un processo di crescita reci- proco;
• Favorire il confronto e il rispetto delle differenze che sono pro- prie di ogni persona;
• Promuovere interventi per la diffusione di azioni e riflessioni sulle tematiche relative ai Diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.
5. Educazione ambientale e educazione alla salute
• Promuovere iniziative volte al miglioramento della qualità del- la vita individuale e collettiva, con particolare riferimento agli interventi di promozione della salute, di tutela dell’ecosistema urbano, di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico- artistico e di quello naturalistico della Città;
• Diffondere la cultura del recupero, del riciclaggio e del rispar- mio energetico;
• Promuovere iniziative volte a sviluppare e sostenere corrette abitudini alimentari per favorire il miglioramento della sa- lute, per ridurre i problemi sanitari causati da un’alimenta- zione scorretta, dal sovrappeso e dall’obesità. Sviluppare un
approccio di integrazione e di armonizzazione degli interventi promossi all’interno delle scuole;
• Realizzare e monitorare in collaborazione con la Pediatria di Co- munità del Dipartimento Cure Primarie del Distretto di Parma dell’AUSL un sistema di informazione per le famiglie e per le scuole circa le procedure di carattere sanitario necessarie per l’inserimento degli alunni nella comunità scolastiche.
6. Educazione all’uso dei Linguaggi espressivi e delle forme di comunicazione
• Favorire e diffondere l’espressività artistica in tutte le sue for- me, in particolare nella cura e sviluppo dei linguaggi espres- sivi corporei e nella diffusione della cultura e della pratica strumentale e corale;
• Promuovere l’incontro, lo scambio di conoscenze e di esperienze linguistiche e culturali valorizzando la partecipazione a progetti di scambio europei (Progetto Xxxxxxxx, Xxxxxxxx…ecc.);
• Esplorare e conoscere i vari codici comunicativi utilizzati nei media in generale, favorendone l’utilizzo attivo e consapevole.
Per la condivisione di proposte ed interventi progettuali, il Servizio Ser- vizi per la Scuola del Comune di Parma viene individuato:
• come struttura di riferimento del Settore Educativo finalizzata alla proposta, all’organizzazione e alla realizzazione di progetti formativi per le scuole negli ambiti sopra descritti;
• come interlocutore dei Servizi e delle strutture comunali che intervengono nella progettazione educativa per e con le scuole, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche per l’Infanzia e l’Adolescenza di Parmainfanzia, onde assicurarne, attraverso azioni di condivisione con le scuole stesse e, laddove opportuno con gli altri sottoscrittori del Patto, la massima efficacia e perti- nenza.
Il Patto per la Scuola è sede di concertazione, nei vari livelli, delle prio- xxxx di intervento della rete delle scuole cittadine e sede di definizione dell’utilizzo delle risorse economiche da destinare ad esse anche attra- verso finanziamenti provenienti da Istituzioni e Fondazioni cittadine.
Rispetto ad esse, Amministrazione Comunale e Istituzioni scolastiche si impegnano come rete scolastica alla lettura dei bisogni e alla pianifica- zione annuale degli interventi da realizzare nei successivi anni scolastici sul sistema cittadino.
Per la realizzazione degli obiettivi sopra descritti, l’Amministrazione Comunale si impegna a:
• rafforzare la metodologia della progettazione condivisa organiz- zando interventi volti a favorire integrazione tra le attività gestite dalla Scuola e le proposte dell’Ente Locale;
• avviare e sostenere collaborazioni di rete tra scuole promuovendo incontri tematici per favorire il confronto e lo scambio di espe- rienze;
• implementare l’attività di ricerca, documentazione e accesso all’informazione e alla conoscenza, attraverso le risorse informa- tive, documentarie e le attività didattiche e laboratoriali organiz- zate dai Servizi e dalle Istituzioni afferenti al Settore Cultura del Comune di Parma;
• promuovere, anche sperimentalmente, progetti di avvicinamento e diffusione della lettura attraverso la collaborazione con l’Isti- tuzione Biblioteche;
• valorizzare, individuando modalità idonee di promozione, i per- corsi e le esperienze culturali prodotte dalle scuole;
• condividere con le Istituzioni scolastiche obiettivi e scelte pro- gettuali, in particolare per quanto attiene alla progettualità edu- cativa, concertandone la programmazione in incontri convocati a cadenza annuale entro il termine di ogni anno scolastico;
• favorire il confronto e l’integrazione dei soggetti operanti sul ter- ritorio in progetti e iniziative rivolti all’infanzia e all’adolescen- za, in una logica di ottimizzazione delle risorse esistenti e di miglioramento dell’efficacia complessiva degli interventi;
• ricercare come rete organizzata ulteriori opportunità e risorse economiche da destinare al potenziamento della progettualità educativa.
Le scuole si impegnano a:
• favorire relazioni positive tra scuole per una maggior condivisio- ne, circolarità ed ottimizzazione delle risorse;
• garantire una proficua collaborazione con l’Amministrazione Co- munale rispetto agli obiettivi annualmente definiti;
• valorizzare l’impegno dei docenti referenti che collaborano atti- vamente alle iniziative organizzate d’intesa con l’Amministrazio- ne Comunale.
Art. 7
Orientamento scolastico e azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica
Per quanto concerne l’Orientamento scolastico nella scuola secondaria di I° grado, le parti concordano sulla necessità di promuovere interventi in- tegrati per l’utilizzo sistematico di tutte le risorse formative e informative esistenti sul territorio, nella convinzione che efficaci azioni di Orienta- mento rappresentino risorsa di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica.
Si impegnano ad armonizzare le procedure di vigilanza sull’adempimento dell’obbligo scolastico e formativo, con interventi di sostegno e accompa- gnamento dei ragazzi nei percorsi di studio e di formazione.
Per l’Amministrazione Comunale gli interlocutori delle Istituzioni sco- lastiche per quanto descritto al presente articolo, sono individuati nei Servizi cui compete l’esercizio di tali interventi e più precisamente nei Servizi per la Scuola del Settore Educativo e nel Servizio Adulti, Minori e Anziani del Settore Sociale. In ottemperanza degli obblighi di legge cui le parti sono tenute, le Scuole si impegnano a segnalare ai Servizi per la Scuola del Comune le perduranti situazioni di rischio di evasione, una volta esperiti gli interventi di propria competenza finalizzati al sostegno del ragazzo e della sua famiglia.
I Servizi per la Scuola, attivate le procedure di vigilanza cui è tenuto, provvedono ad attivare il Servizio Sociale del Comune nel caso in cui ne ravvisino la necessità.
Quest’ultimo, nell’ambito delle proprie competenze di tutela dei minori, al fine di evitare condizioni di pregiudizio e ripristinare condizioni di benessere nelle situazioni connotate da gravi problematiche, in sinergia con i servizi del territorio competenti al riguardo e con le agenzie del Terzo Settore, valuterà l’opportunità di attivare interventi individualizzati di sostegno dei minori interessati.
Art. 8
PROgRAMMAZIONE TERRITORIALE DELLE SCUOLE ED ISCRIZIONI
Le parti convengono sulla necessità di individuare specifici momenti di confronto e concertazione al fine di valutare periodicamente l’adegua- tezza dell’organizzazione della rete scolastica, affrontando e risolvendo i problemi legati agli assetti territoriali delle Scuole di Parma e promuo- vendo specifici progetti anche a carattere organizzativo finalizzati ad af- frontare e superare le criticità del sistema scolastico cittadino di volta in volta evidenziate. In particolare si conviene che ogni intervento di riorganizzazione della rete scolastica nonché ogni azione di istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole e ogni progetto a carattere organizzativo di cui al comma precedente, si ispiri ai seguenti criteri:
• garanzia di eque condizioni di accesso all’offerta formativa da parte di tutti i cittadini;
• equilibrio dimensionale tra le varie autonomie scolastiche;
• utilizzo e gestione ottimale degli edifici e delle attrezzature scolastiche;
• migliore fruibilità dei servizi per l’accesso e la frequenza;
• sostegno del sistema degli Istituti comprensivi quale modalità strategica per assicurare la continuità verticale dei percorsi for- mativi;
• condivisione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e le OOSS pro- vinciali della Scuola dei percorsi, e dei relativi esiti, finalizzati all’introduzione di modifiche nell’assetto organizzativo della rete scolastica cittadina del primo ciclo.
Tutti gli interventi suddetti dovranno essere adeguatamente motivati e rispetto ad essi dovrà essere garantita l’acquisizione del parere obbliga- torio delle istituzioni scolastiche interessate.
Per quanto riguarda le iscrizioni si conviene quanto segue:
A) Scuole dell’Infanzia
• si conferma il funzionamento di un centro unico di iscrizione per le scuole dell’infanzia comunali e statali presso il direzio- nale uffici comunali quale soluzione organizzativa funzionale a garantire efficacemente la richiesta di accesso ai servizi da parte
delle famiglie attraverso la gestione coordinata delle procedure di iscrizione;
• di adottare iniziative per giungere, con accordi specifici, all’inse- rimento nel sistema delle scuole paritarie e private che ottengano finanziamenti comunali.
B) Scuole Primarie e Secondarie di I° grado
• Conferma del sistema sperimentato con il nuovo assetto della rete scolastica cittadina avviata a partire dall’a.s. 2006-07 consi- stente nell’individuazione di anno in anno, in accordo con l’USP, di un tetto massimo di classi per ogni plesso scolastico in ragione della capienza dei singoli plessi e della necessità di garantire una congrua dotazione di spazi comuni funzionali allo svolgi- mento di attività laboratoriali;
• consolidamento del sistema dello “stradario” per regolamentare l’accesso alle scuole primarie, riconoscendo l’ importanza del legame del territorio con la scuola ivi ubicata;
• generalizzazione degli Istituti Comprensivi per favorire la conti- nuità educativa e didattica tra i vari ordini scolastici, ispirando ad essa l’organizzazione della rete scolastica territoriale. Laddo- ve l’organizzazione della rete cittadina non abbia potuto preve- dere la costituzione di Istituti comprensivi, il sistema delle iscri- zioni dovrà salvaguardare l’opportunità, offerta alle famiglie, di un Istituto secondario di riferimento per il territorio che nell’ela- borazione della propria offerta formativa garantisca la massima armonizzazione rispetto alla programmazione svolta dalle scuole primarie di riferimento;
• a tutela del diritto all’istruzione e dell’effettiva possibilità di esercitarlo in ogni momento dell’anno scolastico anche e soprat- tutto da parte di fasce della popolazione di nuova migrazione, si definisce che nella composizione delle classi i Dirigenti potran- no procedere fino al raggiungimento del numero massimo previ- sto dalle disposizioni ministeriali solo attingendo a domande di famiglie residenti nel territorio di riferimento, come individuato dal comma precedente;
• l’iscrizione degli alunni di recente immigrazione dovrà rispettare prioritariamente il criterio della territorialità compatibilmente con l’esigenza di evitare forti squilibri numerici tra le varie isti- tuzioni scolastiche;
• conferma della procedura in essere per l’informazione all’utenza della scuola primaria circa le modalità d’iscrizione consistenti:
1. nell’invio, a fine novembre, del “modulo di leva scolastica” in- dirizzato ai genitori dei bambini residenti nel Comune che siano obbligati o che scelgano di anticipare l’iscrizione alla scuola pri- xxxxx. Il modulo riferirà le informazioni utili alle famiglie rispet- to alle modalità organizzative adottate dalla scuola primaria di competenza dell’alunno definita in base allo stradario;
2. nel contestuale invio alle istituzioni scolastiche dell’elenco no- minativo degli alunni di stradario;
• l’Amministrazione Comunale si impegna ad attivare azioni infor- mative per facilitare la conoscenza del sistema scolastico citta- dino da parte delle famiglie;
• l’Amministrazione Comunale si impegna a rilevare annualmente i flussi territoriali relativi alle iscrizioni alle scuole del primo ciclo, finalizzando l’attività di monitoraggio al confronto, da rea- lizzarsi nell’ambito del Patto per la scuola prima dell’avvio delle iscrizioni e al loro termine, circa l’adeguatezza dell’offerta del sistema d’istruzione cittadino.
TITOLO III POLITICHE DELL’INCLUSIONE
Art. 9
Politiche dell’inclusione
È necessario realizzare il più ampio confronto e corresponsabilità nella città e nella scuola sulle seguenti tematiche sociali ed educative di inte- resse comune:
• processi di inclusione, con particolare attenzione agli alunni di- versamente abili ed alle strategie di integrazione scolastica e so- ciale finalizzate a ridurre gli handicap e a valorizzare le diverse abilità;
• integrazione con le politiche sociali e di solidarietà;
• interculturalità e accoglienza dei minori stranieri;
• prevenzione del disagio scolastico e della dispersione scolastica,
• sostegno al successo formativo e al successo scolastico;
• programmazione e razionalizzazione degli accessi e dell’offerta formativa.
Con particolare riferimento ai bambini e alle bambine frequentanti le scuole e seguiti con progetti di sostegno sociale dai Poli territoriali del Servizio Sociale, le parti si impegnano al rispetto del Protocollo operativo fra il Comune di Parma – Struttura Operativa Adulti e Minori e le Dire- zioni Scolastiche di Parma, di cui all’Allegato 1 del presente Accordo di programma.
Art. 10
INTERVENTI DI PROMOZIONE DELL’AgIO
Al fine di favorire la collaborazione con e tra le scuole su iniziative e at- tività volte a contenere il disagio socio–culturale, le parti si impegnano a verificare le possibili modalità organizzative per integrare e coordinare le azioni degli Enti e delle Associazioni che operano in questo ambito.
A tal fine sostengono la costituzione nelle scuole di Commissioni per la promozione dell’Agio composte da rappresentanti delle Istituzioni sco- lastiche, dell’Amministrazione Comunale e dell’Azienda USL preposti alla definizione degli interventi di carattere educativo, sociale e sanitario relativi alla gestione delle situazioni di disagio conclamato e alla preven- zione del disagio e delle cause che possono indurne la manifestazione.
Le Commissioni per la promozione dell’Agio sono composte dal Dirigente Scolastico, dagli insegnanti referenti, dai rappresentanti del Settore Edu- cativo e del Settore Sociale del Comune di Parma, da un rappresentante dell’Azienda USL, dai Coordinatori o loro delegati del Polo sociale sul cui ambito territoriale insiste la Scuola.
Funzioni della Commissione per la promozione dell’agio sono:
1. l’analisi dell’adeguatezza degli interventi progettuali attuati nel- la Scuola;
2. l’individuazione o il perfezionamento delle procedure tese ad ottimizzare la relazione tra Xxxxxx e Servizi educativi, sociali e sanitari;
3. la definizione delle azioni di rete necessarie e possibili volte a contrastare il disagio socio-culturale.
Art. 11
INTERVENTI DI SUPPORTO AgLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Le parti si impegnano a garantire interventi di supporto agli alunni con disabilità al fine di attuare la loro effettiva integrazione, secondo una pro- gettualità educativo/didattica/assistenziale concordata tra i diversi Enti che collaborano per l’integrazione stessa. Il progetto, pertanto, si pre- senta come risultato della collaborazione tra soggetti istituzionali diversi (Scuola, AUSL, Comune) e delle famiglie che, nell’ambito del proprio ruolo, condividono le informazioni necessarie, le modalità operative, la destinazione delle risorse affinché le persone coinvolte concorrano a rea- lizzare gli obiettivi del progetto stesso.
A tale riguardo le parti si impegnano a dare compiuta attuazione all’Ac- cordo di Programma per l’integrazione degli alunni con disabilità sot- toscritto dalle Istituzioni scolastiche, dagli Enti Locali e dall’AUSL nel luglio 2007.
Le parti si impegnano a dare concreta realizzazione al modello di “buo- ne prassi di accoglienza” (come previsto nell’Accordo di Programma per l’Integrazione suddetto), Allegato 2, con l’obiettivo di facilitare l’acco- glienza, la continuità educativa e didattica fra i diversi ordini di scuola e l’integrazione degli alunni disabili fin dal loro ingresso nel contesto sco- lastico, assicurandone altresì l’accompagnamento nel passaggio tra i vari ordini di scuola. Si impegnano pertanto alla realizzazione delle azioni che coinvolgono tutti i soggetti interessati (genitori, insegnanti, insegnanti di sostegno dell’anno scolastico in corso e dell’anno precedente, operatori sanitari e socio-educativi, Dirigenti scolastici e referenti con funzione strumentale per l’integrazione) che a vario titolo interagiscono con l’alun- no disabile, favorendo la conoscenza reciproca e il confronto.
I soggetti del territorio interessati si impegnano, inoltre, a sostenere per- corsi di orientamento alla scelta della scuola secondaria di II grado pro- muovendo percorsi di riflessione al fine di sostenere la costruzione di un reale progetto di vita che tenga conto dei percorsi e delle prospettive possibili.
Art. 12
INTERVENTI A SOSTEgNO DELL’INTEgRAZIONE CULTURALE
Le parti si impegnano a favorire l’integrazione degli alunni stranieri attraverso una programmazione condivisa e integrata degli interventi (accoglienza, alfabetizzazione, apprendimento della lingua italiana, valorizzazione delle culture, accompagnamento e sostegno), secondo le linee di intervento descritte nel presente Accordo di programma all’art. 6, comma 3.
Le parti convengono inoltre di proseguire nella politica in atto da anni re- lativamente all’integrazione delle persone nomadi attraverso il raccordo con i servizi presenti sul territorio.
Art. 13
Piani di Zona
Per quanto attiene alla definizione ed implementazione del Piano di Zona Distrettuale, il Patto per la Scuola viene assunto dalle Parti quale luogo:
• di definizione delle politiche cittadine per la scuola del primo ciclo d’istruzione;
• di sintesi dei bisogni e delle proposte;
• di rappresentanza di tali bisogni e proposte agli organismi ge- stionali del Piano di Zona per il tramite del Gruppo tecnico di coordinamento i cui componenti sono membri stabili del Tavolo zonale per la Scuola.
Il Tavolo Scuola, organismo dell’Ufficio di Piano il cui coordinamento è assegnato al Servizio Servizi per la Scuola, è l’organismo preposto all’ana- lisi dei bisogni, indirizzo e valutazione rispetto alle progettazioni per le scuole cittadine del primo e secondo ciclo d’istruzione.
Il Tavolo Scuola è il luogo dell’integrazione e del raccordo, a livello di- strettuale, della rappresentanza del Patto per la Scuola con le altre istitu- zioni del Distretto Parma per la programmazione delle politiche sociali e delle politiche a favore delle persone con disabilità riguardanti la scuola, valide per l’intera zona sociale.
Il Tavolo Scuola e gli altri Tavoli tecnici del Piano di Zona rappresentano sede privilegiata di confronto oltre che tra le scuole e tra esse e i diversi servizi territoriali, anche e non ultimo con il Terzo Settore e rappresenta- no la sede in cui sviluppare in sinergia con essi la lettura dei bisogni e la proposta di interventi educativi di rete.
TITOLO IV EDIFICI E ATTREZZATURE
Art. 14
Fruizione edifici ed attrezzature
Nel rispetto dell’art. 139 del DL 112/98, comma d), che assegna ai Co- muni, d’intesa con le Istituzioni Scolastiche, i compiti e le funzioni con- cernenti il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, le Scuole firmatarie del presente Accordo di programma si dichiarano disponibili all’utilizzo dei propri spazi, in particolare laboratori e spazi comuni (auditorium, sale riunioni, palestre) da parte di altre Scuole e di istituzioni territoriali, compatibilmente con le necessità di svolgimento della propria attività didattica e comunque dietro autorizzazione rilascia- ta dal Servizio Servizi per la Scuola.
Ne sarà prevista la possibilità di fruizione anche in orario extrascolastico d’intesa con l’Amministrazione Comunale.
A tal fine, le parti concordano la possibilità che detti utilizzi possano av- venire in forma gratuita o dietro il pagamento di oneri aggiuntivi relativi alla pulizia dei locali ed alla loro sorveglianza, qualora l’utilizzo dei locali richiedesse prestazioni straordinarie da parte del personale ATA.
Le Scuole si impegneranno a redigere annualmente, aggiornandolo perio- dicamente e comunicandolo all’Amministrazione Comunale, un xxxxxxx- rio dell’utilizzo degli spazi comuni ad esse assegnati.
Le parti concordano sull’utilità di proseguire nelle esperienze intrapre- se di “Scuole aperte al territorio” finalizzate a sostenere la realizzazione di attività educative e formative per la cittadinanza e nel contempo ad ottimizzare e valorizzare la fruizione degli spazi scolastici, favorendo al- tresì l’apertura e l’ulteriore radicamento delle scuole nel territorio su cui insistono.
A tal fine concordano sull’utilità di proseguire nella realizzazione dell’esperienza di concessione dei locali scolastici destinati a teatri ad associazioni teatrali o musicali senza scopi di lucro o a cooperative so- ciali teatrali o musicali; alla prosecuzione della collaborazione avviata con il “Progetto alfa” per la realizzazione di percorsi di alfabetizzazione informatica rivolti a studenti e cittadini presso laboratori d’informatica
allo scopo allestiti; all’utilizzo dei locali scolastici per la prosecuzione di progettazioni a carattere motorio e a carattere espressivo finalizzate alla valorizzazione ed implementazione di iniziative organizzate in orario extrascolastico per gli alunni del territorio.
Art. 15
Edifici scolastici e sicurezza
Le parti convengono in linea di principio che le strutture edilizie costi- tuiscono elemento fondamentale ed integrante di ogni istituzione scola- stica: edifici scolastici funzionali, accessibili, ben conservati e sicuri contribuiscono notevolmente a qualificare l’offerta formativa del sistema scolastico cittadino.
A tal fine, l’Amministrazione Comunale si impegna:
a) ad ispirare i propri interventi nella redazione dei piani di organizza- zione della rete delle Istituzioni Scolastiche e comunque nella defini- zione del piano di utilizzazione degli edifici e delle attrezzature (cfr. Dlgs 112/1998, art. 139, commi 1b) e 1d)), al rispetto del principio di responsabilità del Dirigente scolastico sugli edifici e sulla popola- zione scolastica ospitata;
b) a ridurre, conseguentemente, in sede di prima applicazione del Patto, al minimo indispensabile l’assegnazione ad altra Autonomia Scola- stica di parte degli edifici soggetti alla responsabilità di un Dirigente scolastico con l’impegno di non consentire in futuro il riproporsi di situazioni analoghe.
A loro volta, i Dirigenti scolastici si impegnano:
a) a non apportare modifiche nella destinazione d’uso dei locali scola- stici e a concordare eventuali variazioni con l’Amministrazione Co- munale;
b) a concedere all’Amministrazione, per periodi di tempo definiti, l’uti- lizzo dei locali scolastici di propria pertinenza, su richiesta motivata e per necessità inoppugnabili che non contrastino con lo svolgimento dell’ordinaria attività scolastica;
c) a non apportare modifiche di qualsiasi tipo ed entità a strutture ed impianti degli edifici concessi in uso.
15.1 Manutenzione degli edifici.
L’Amministrazione Comunale si impegna a condividere con le Scuole la programmazione degli interventi annuali di manutenzione straordinaria e le scelte di priorità di lungo periodo.
1. Le richieste di manutenzione straordinaria, con la sola esclusio- ne di quelle relative ad adeguamenti normativi sulla sicurezza, do- vranno essere inoltrate direttamente al Settore Educativo che, dopo averle opportunamente vagliate, le sottoporrà al Settore Patrimonio.
2. In attesa dell’attivazione di Global-Service, cui competerà la gestione complessiva degli interventi manutentivi di tutte le strutture comu- nali che ospitano le Istituzioni Scolastiche Primarie e Secondarie di I° grado, le richieste di manutenzione ordinaria dovranno essere inoltrate, via fax o telefono, al Front Office del Servizio Manutenzione del Patrimonio.
3. Le richieste di Pronto Intervento, da inoltrare via fax o telefono, al Front Office del Servizio Manutenzione, verranno eseguite nell’arco di ventiquattro ore.
4. Gli interventi di reperibilità per emergenze, da richiedere agli appositi numeri telefonici, saranno effettuati entro un’ora dalla chia- mata.
Si precisa che gli interventi di cui al punto 4. sono previsti esclusiva- mente a salvaguardia delle persone e delle strutture e devono rivestire carattere di estrema urgenza.
Nel caso di attivazione del servizio di reperibilità senza la sussistenza dei presupposti sopra indicati, il Settore Patrimonio addebiterà i relativi costi all’Istituzione Scolastica richiedente.
Le Istituzioni Scolastiche potranno verificare presso il Settore Patrimonio lo stato di avanzamento delle pratiche e degli interventi (tempi, modalità, ecc.) mediante consultazione di apposito registro.
Le Istituzioni Scolastiche garantiscono il corretto utilizzo dei locali e ri- spondono economicamente di eventuali danni causati da evidente incu- ria, negligenza, cattivo uso e vandalismi da parte dell’utenza.
Art. 16
APPLICAZIONE DLgS 81/2008
Le parti convengono sul principio per cui il miglioramento della sicu- rezza degli edifici scolastici, oltre che discendere da un preciso obbligo di Legge, si configura come processo continuo e come fatto culturale e formativo.
L’esecuzione di nuove attività è regolata dalla allegata “Procedura per la redazione del documento di valutazione del rischio” in allegato.
L’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria è regolata dal- la “Procedura per l’aggiornamento del documento di valutazione del ri- schio” di cui agli Allegati 3 e 4 del presente Accordo di programma.
L’Amministrazione Comunale e gli Istituti Scolastici sono tenuti ad atte- nersi alle suddette procedure nell’interesse della sicurezza dell’utenza, del rispetto del patrimonio pubblico e della funzionalità dei servizi.
L’Amministrazione Comunale si impegna:
a. a fornire annualmente, anche mediante specifiche conferenze di servizio, le informazioni necessarie sulla programmazione degli interventi di messa a norma degli edifici scolastici;
b. a individuare un Servizio referente per tutte le scuole cittadine;
c. a mettere a disposizione tecnici comunali per l’effettuazione di eventuali sopralluoghi sullo stato di sicurezza degli edifici scola- stici e per la definizione delle richieste di intervento;
d. a fornire alle scuole, una volta ultimata la messa in sicurezza de- gli edifici, tutta la documentazione necessaria prevista dal DLgs 81/2008.
Art. 17
OBBLIgHI CONNESSI ALLA REALIZZAZIONE, FORNITURA E MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA
DEgLI EDIFICI SCOLASTICI
In relazione agli obblighi connessi alla realizzazione, fornitura e manu- tenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici attribuiti all’Am- ministrazione Comunale dall’art. 3 della legge n. 23/11 gennaio 1996, si conviene sulla necessità della più efficace programmazione degli in-
terventi per realizzare la quale le parti si impegnano al rispetto delle seguenti procedure:
17.1) Spese telefoniche, di cancelleria, stampati e varie d’ufficio
Il Comune di Parma conferisce annualmente alle singole Istituzioni sco- lastiche contributi finanziari a sostegno delle spese affrontate dalle Scuo- le per l’utilizzo degli impianti telefonici e per l’acquisto di cancelleria, stampati e varie d’ufficio.
Le modalità di assegnazione del budget destinato all’erogazione dei con- tributi di legge sopra descritti per l’anno scolastico successivo, vengono definiti in apposito incontro del Gruppo tecnico di coordinamento che viene convocato ogni anno entro il mese di maggio con la partecipazione di un rappresentante dell’USP di Parma.
L’incontro, oltre a definire le modalità di erogazione dei contributi di leg- ge, costituisce occasione per definire principi e modi per l’erogazione di qualunque altro contributo risultante da intese intervenute tra l’Ammi- nistrazione Comunale e le Autonomie scolastiche per l’anno scolastico successivo. Esso costituisce inoltre sede di confronto su indicazioni e scelte programmatiche relative in genere all’erogazione di servizi per la scuola.
Entro il mese di dicembre, i Dirigenti Scolastici fanno pervenire al Ser- vizio Servizi per la Scuola il rendiconto delle spese sostenute attraverso l’erogazione dei contributi di legge e di quelli risultanti da intese parti- colari.
17.2) Fornitura di arredi, Traslochi e Pulizie straordinarie seguenti ad interventi di ristrutturazione o a modifiche nella destinazione d’uso di locali ed edifici scolastici
Per la realizzazione dei seguenti interventi, le parti si impegnano al ri- spetto delle procedure certificate di cui all’Allegato 5 del presente Ac- cordo di programma.
Art. 18
Procedure
Le parti si impegnano all’individuazione di procedure operative e infor- mative finalizzate all’ottimizzazione delle relazioni e della struttura orga- nizzativa degli Istituti Scolastici, attraverso la definizione e l’implemen-
tazione del progetto di Certificazione qualità della rete delle Istituzioni Scolastiche cittadine del primo ciclo.
L’intervento è riferito alla certificazione del sistema organizzativo degli Istituti Scolastici per quanto in particolare attiene alla relazione con l’utenza delle famiglie e alle relazioni funzionali con l’Amministrazione Comunale e interviene anche nella verifica e nella riformulazione, che eventualmente si rendesse necessaria, delle procedure previste dal pre- sente Accordo di programma.
Art. 19
Calendario annuale delle attività del Patto
Le parti convengono, in particolare, sulla necessità di definire un calen- xxxxx funzionale e condiviso delle attività del Patto per la Scuola con la seguente scansione temporale di massima:
• Febbraio: verifica congiunta delle iscrizioni
• Maggio: apertura anno scolastico successivo e attività connesse alla sua organizzazione
• Settembre/ottobre
1. programmazione impegni e attività dell’anno scolastico,
2. presentazione della programmazione didattica comunale;
• Novembre: presentazione del Bilancio di previsione del Comune di Parma e del Piano degli Investimenti
• Novembre: pianificazione dell’accoglienza della rete scolastica cit- tadina funzionale alle future iscrizioni
Art. 20
DURATA DELL’ACCORDO DI PROgRAMMA
Il presente rinnovo ha durata di cinque anni dalla data della sua sottoscrizione.
Parma, 18 dicembre 2008
Xxxxx, approvato e sottoscritto
Per l’Amministrazione Comunale
Il Sindaco di Parma
Xxxxxx Xxxxxxx
Per le Istituzioni Scolastiche Statali
Istituto Comprensivo Xxxxxxxxxx- Newton
Il Dirigente Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
Istituto Comprensivo D’Acquisto Il Dirigente Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Istituto Comprensivo Ferrari Il Dirigente Xxxxxxxx Xxxxxx
Istituto Comprensivo Xxxxxxx Il Dirigente Xxxx Xxxxxx
Istituto Comprensivo Xxxxxxxxxxxx Il Dirigente Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Istituto Comprensivo Xxxxxxx Il Dirigente Xxxxxxxxx Xxxxxx
Istituto Comprensivo Sanvitale-Frà Salimbene Il Dirigente Xxxxxx Xxxxxx
Istituto Comprensivo Toscanini Il Dirigente
Xxxxxxxxxx Xxxxxx
Istituto Comprensivo Verdi Il Dirigente
Xxxxxxx Xxxxxxx
Istituto Comprensivo di Via Bocchi
Il Dirigente Xxxxxxxx Xxxx
Istituto Comprensivo di Via Montebello
Il Dirigente
Xxxxx Xxxxxxxxxxx
Circolo Didattico di Via F.lli Bandiera
Il Dirigente Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Convitto Nazionale Xxxxx Xxxxxx Il Rettore
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Il Pro-Rettore Xxxxxx Xxxxx
Per l’Università degli Studi di Parma
Per il Distretto Socio-Sanitario
Il Direttore Amministrativo
Xxxxxxxx Xxxxxx
Per l’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma Il Dirigente
Xxxxxxx Xxxx
PATTO PER LA SCUOLA
ALLEGATI
Allegato 1
PROTOCOLLO OPERATIVO FRA IL COMUNE DI PARMA
STRUTTURA OPERATIVA ADULTI E MINORI E LE DIREZIONI SCOLASTICHE DI PARMA.
Il Comune di Parma nell’ambito delle proprie competenze nell’area delle famiglie e dell’età evolutiva e le Direzioni Scolastiche di Parma, nei rispettivi compiti istituzionali, sono impegnati nel promuovere, garantire e far partecipare, con la fondamentale collaborazione delle famiglie, i diritti propri dei bambini e delle bambine frequentanti le scuole appartenenti alle suddette Direzioni, così come riconosciuti e definiti nelle carte e convenzioni internazionali e nella legislazione italiana.
Con particolare riferimento ai bambini e alle bambine frequentanti le scuole e seguiti con progetto di sostegno sociale dal Polo territoriale di servizio sociale del Comune di Parma, attraverso i propri operatori, le istituzioni in intestazione si impegnano a mantenere una costante collaborazione finalizzata a supportarli, nei rispettivi compiti di istituto, e mettere in atto gli interventi adeguati alla loro migliore integrazione nell’ordinario percorso scolastico.
Si conviene pertanto sulle seguenti intese:
1. Il Comune di Parma indica come proprio referente per i rac- cordi e le comunicazioni con le Direzioni Didattiche previsti nel presente protocollo, il Coordinatore del Polo di Servizio Sociale Territoriale.
2. Le Direzioni Scolastiche indicano un proprio referente, per i raccordi e le comunicazioni con il Comune di Parma previsti nel presente protocollo, che verrà comunicato entro trenta giorni dal- la firma del presente protocollo operativo.
3. Resta inteso che le comunicazioni formali di carattere istitu- zionale vengono intrattenute fra la Struttura Operativa Adulti e Minori del Comune di Parma e della Direzione Scolastica inte- ressata.
4. All’inizio dell’anno scolastico il Coordinatore di Xxxx contatta la direzione scolastica per un primo incontro di carattere organizza- tivo e di impostazione della collaborazione, da attuarsi nel corso dell’anno scolastico, per quanto riguarda i percorsi di bambini e bambine in carico al Servizio sociale territoriale.
5. Per ogni bambino o bambina seguiti con progetto sociale indivi- dualizzato dal Servizio Sociale si realizzano tre incontri annui. A tali incontri partecipano l’assistente sociale responsabile della situazione ed il team degli insegnanti o un insegnante della clas- se in cui sono inseriti il bambino o la bambina. L’incontro ha lo scopo di monitorare la situazione, di fornire reciprocamente le informazioni che possono essere ritenute utili per il buon anda- mento complessivo della situazione e di confronto su eventuali indicazioni operative in un quadro di coerenza del progetto in- dividuale.
6. Gli incontri sono indicativamente programmati ad inizio anno scolastico (Ottobre), a metà (Febbraio) e verso la fine dello stesso (Maggio).
7. Resta inteso che qualora ne fosse ravvisata la necessità da en- trambe le parti, verranno predisposti ulteriori momenti di raccor- do per ogni progetto individuale in atto.
8. La Direzione Scolastica ed il Servizio Sociale sono altresì impe- gnati a ricercare le forme più opportune per garantire un positivo inserimento scolastico, dei bambini e delle bambine seguiti con progetto individualizzato, nei passaggi di scuola (materna – ele- mentare - media inferiore). Tale aspetto inerente la continuità viene presidiato collegialmente dal docente appositamente in- dicato per tale funzione e dal Coordinatore del Polo di Servizio Sociale Territoriale.
9. Nel caso l’Istituzione scolastica ravvisi gli estremi per una se- gnalazione formale al Servizio Sociale del Comune di Parma, in merito a bambini o bambine in situazioni di disagio sociale, pri- ma della segnalazione stessa si effettua un incontro finalizzato a rappresentare la situazione in modo esaustivo ed a definire le forme più corrette per la segnalazione medesima al Servizio.
10. Le segnalazioni formali inviate dalla Direzione Scolastica alla Struttura Operativa Adulti e Minori verranno riscontrate formal- mente entro il termine di 15 giorni con l’indicazione, se necessi- tante, dell’operatore di riferimento.
Indicazione dei Poli di riferimento e relativi coordinatori:
POLO “PARMA CENTRO - S.XXXXXXXX CORTILE X. XXXXXXX”
Via Verona n.36
ORARIO: martedì, mercoledì e venerdì 8.00 - 14.00; lunedì e giovedì 8.00 - 14.00 e 15.00 - 18.00;
TEL 0521/705820 FAX 0521/705685
E-mail: xx.xxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxx.xx
POLO “MONTANARA – VIGATTO – OLTRETORRENTE – MOLINETTO”
Via Xxxxxxxx n.8
ORARIO: martedì, mercoledì e venerdì 8.00 - 14.00; lunedì e giovedì 8.00 - 14.00 e 15.00 - 18.00;
TEL. 0521/925512 FAX 0521/925508
E-mail: xx.xxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxx.xx
POLO “LUBIANA - X. XXXXXXX – CITTADELLA”
Via Xxxxxxxx xx Xxxxx n. 32/A
ORARIO: martedì, mercoledì e venerdì 8.00 - 14.00; lunedì e giovedì 8.00 - 14.00 e 15.00 - 18.00;
TEL. 0521/495016 FAX 0521/467682
E-mail: xx.xxxxxxx@xxxxxx.xxxxx.xx
POLO “XXXXX – GOLESE - X. XXXXXXXXX
Via Marchesi n.37/a
ORARIO: martedì, mercoledì e venerdì 8.00 - 14.00; lunedì e giovedì 8.00 - 14.00 e 15.00 - 18.00;
TEL. 0521/292360 FAX 0521/942529
E-mail: xx.xxxxx@xxxxxx.xxxxx.xx
Allegato 2
PROGETTO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI DISABILI NELLE SCUOLE PRIMARIE, SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO
“BUONE PRASSI PER L’ACCOGLIENZA”
Nel Progetto con il termine ACCOGLIENZA si vuole intendere il percorso che accompagna il passaggio di tutti gli alunni (in particolare di quelli certificati ai sensi della L. 104/1992) fra i vari ordini di scuola.
All’interno di questo percorso gli interventi di tutte le figure coinvolte (Scuola, personale educativo assistenziale, Azienda Unità Sanitaria Locale, Servizio Sociale e Famiglia) devono essere condivisi e coordinati al fine di soddisfare le esigenze specifiche degli alunni.
Finalità generali:
• Promuovere “la prassi dell’accoglienza strutturata come punto del Piano dell’offerta formativa (POF) della scuola, quale metodologia qualificante del proprio sistema di re- lazioni…” (Accordo di Programma, Parte 4 “ACCOGLIENZA E CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA FRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA”, punto A comma 1).
• Favorire la collaborazione fra le diverse figure professionali coin- volte e la famiglia.
• Facilitare la stesura di un PEI adeguato alle esigenze dell’alun- no.
Per gli ALUNNI:
• garantire la continuità del curricolo;
• far vivere il cambiamento come un fattore di orientamento e mo- tivazione.
Per l’ISTITUZIONE SCOLASTICA:
• progettare le attività di accoglienza come strumento conoscitivo della situazione di partenza dell’alunno;
• coniugare le esigenze dell’alunno con le opportunità offerte dalla normativa e dalle risorse del territorio per la costruzione del Piano Educativo Individualizzato.
FASI | PERIODO | ATTIVITA’ | PERSONE E ISTITUZIONI COINVOLTE | NOTE | |
1.1 | ISCRIZIONE | Entro fine gennaio | Conclusione del percorso di orientamento e formalizzazione dell’iscrizione da parte della famiglia | Scuola di provenienza: • Team docente • Personale Educativo Assistenziale Famiglia | Nella fase di orientamento: coinvolgimento della scuola che accoglie. |
1.2 | ISCRIZIONE ASPETTO ORGANIZZATIVO | Da febbraio a aprile | Passaggio di documentazione relativa all’alunno | Scuola di provenienza: • Dirigente • Docente / Referente per l’integrazione Scuola che accoglie: • Dirigente • Referente per l’integrazione Famiglia | Nella fase di iscrizione la scuola di provenienza deve trasmettere i dati riguardanti l’alunno (protocollo riservato) alla scuola che accoglie. Accordo di Programma Parte 4 “ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA TRA I DIVERSI ORDINI DI SCUOLA” Punto A |
2.1 | PROCESSI DI CONOSCENZA ASPETTO ORGANIZZATIVO | Da febbraio a giugno | Conoscenza e studio di: • Esigenze dell’alunno • Risorse della scuola • Risorse del territorio In questa fase lo specialista dell’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL), o lo specialista privato convenzionato, si occuperà della stesura della Diagnosi Funzionale da trasmettere alla scuola che accoglie. | Scuola di provenienza: • Insegnante di sostegno • Team docente • Personale educativo assistenziale Scuola che accoglie: • Referente per l’integrazione • Team docente (dove è possibile) • Personale educativo assistenziale Servizi sociali: • Assistente sociale • Educatore territoriale • Lo specialista AUSL o lo specialista privato convenzionato | Accordo di Programma Parte 1 “INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO COME PER- SONA DI CUI ALLA LEGGE N.104/92” Punto B “Diritto della fami- glia di avvalersi di specialisti privati” Accordo di Programma Parte 2 “LA DOCUMEN- TAZIONE ULTERIORE PREVISTA DALLA LEGGE N. 104/92” |
Famiglia |
Allegato 3 PROCEDURA PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DEL RISCHIO
A SEGUITO DI NUOVA ATTIVITA’
I Dirigenti, per la realizzazione degli obiettivi e dei programmi elaborati dagli organi politici, sottopongono all’Amministrazione Comunale pro- poste per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle strutture che ospitano le varie attività dell’Ente.
Il Responsabile di procedimento, incaricato della progettazione, dovrà procedere come sotto riportato.
Il medesimo soggetto, dovrà inoltrare la comunicazione debitamente compilata in ogni sua parte e sottoscritta, allegata alla presente proce- dura (allegato A) al Servizio di Prevenzione e Protezione e, provvederà a convocare un incontro preliminare alla deliberazione per richiedere le informazioni necessarie alla redazione del progetto.
All’incontro saranno presenti un rappresentante del Servizio Prevenzione e Protezione, un rappresentate dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente e il titolare del Settore in cui si è evidenziata la necessità oggetto della presente procedura.
Sarà cura del titolare dell’attività fornire le seguenti indicazioni:
• tipo di attività espletata;
• numero dei dipendenti;
• utenza;
• articolazione oraria;
• apertura all’utenza;
• dotazioni informatiche e di rete;
• eventuali impianti tecnologici necessari (allarme antintrusione – video camere – rilevatore magnetico… ecc.);
• arredi previsti;
• ulteriori notizie utili alla progettazione.
Il Servizio Prevenzione e Protezione darà indicazioni, in base ai rischi connessi all’attività prevista, sui costi complessivi relativi a:
• aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, comple- to dei necessari allegati;
• materiali per l’informazione dei lavoratori come da Decreto Le- gislativo 81/2008 (ex art. 21 D.Lgs. 626/94);
• corsi per la formazione dei lavoratori come da Decreto Legislati- vo 81/2008 (ex art. 22 D.Lgs. 626/94);
• corsi per il primo soccorso e antincendio per i componenti la squadra di emergenza.
Darà, inoltre, i necessari pareri per la sicurezza passiva da prevedere nel progetto di ristrutturazione.
Il Medico Competente di concerto con il Servizio Prevenzione e Protezio- ne darà la propria consulenza sui seguenti argomenti:
1. microclima (temperatura - velocità dell’aria - tasso di umidità relativo),
2. illuminazione,
3. eventuali fonti di rumore, vibrazioni, inquinamento elettroma- gnetico,
4. rischio biologico,
5. movimentazione manuale dei carichi,
6. rischio chimico,
7. disturbi psicofisici dovuti a forti emozioni o stress,
8. ergonomici (lay-out definitivo - scrivanie - armadiature – fascia- toi – librerie),
9. video terminali,
10. sorveglianza sanitaria per i dipendenti allocati nella nuova strut- tura,
11. eventuali dispositivi di protezione individuale di cui dotare i di- pendenti.
In ultima analisi è fatto obbligo al Responsabile del Procedimento, di concerto con il Servizio Prevenzione e Protezione, di raccogliere i dati e pareri complessivi del titolare dell’attività, del Medico Competente, dei
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza dei luoghi di lavoro for- malmente nominati.
Tutte le fasi dovranno essere verbalizzate (Allegato B) e trasmesse al Servizio Prevenzione e Protezione.
Il Responsabile del procedimento, con gli elementi acquisiti, dovrà inse- rire, nella proposta di approvazione del progetto, la necessaria copertura finanziaria per “Adempimenti D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni” sufficiente a coprire i costi per:
• aggiornamento del documento di valutazione del rischio della struttura (ex art. 4 D.Lgs. 626/94), completo del registro dei con- trolli da effettuare ai sensi del D.M. 10/98;
• redazione di planimetrie con evidenziati oltre alle eventuali in- novazioni apportate agli impianti idraulici, elettrici, tecnologici, e il lay-out finale anche impianti antincendio, vie di fuga (D.M. 10/98), punti di raccolta esterni, luci emergenza numerate, posi- zionamento estintori e naspi o idranti numerati, porte “REI”, pre- visione di attacchi per VV.F. esterni alla struttura il tutto esposto su CD e redatti in “AUTOCAD”;
• fornitura di planimetrie da esporre all’interno della struttura in- dicanti le vie di fuga e la presenza di sistemi antincendio, quadri elettrici, valvola di intercettazione del gas, presidi di primo inter- vento in caso di emergenza (cassetta di pronto soccorso, armadi contenenti attrezzature antincendio per la difesa personale ecc.), se modificate durante la ristrutturazione.
Sono da prevedere due verifiche: una in fase d’opera e una finale, verba- lizzate (allegato B), da trasmettere al Servizio di Prevenzione e Protezio- ne.
Alle verifiche saranno presenti: Servizio di Prevenzione e Protezione, Me- dico Competente, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, titolare dell’attività. Le verifiche sono finalizzate al controllo di quanto previsto nel progetto esecutivo preventivamente concordato.
Infine è ancora fatto obbligo al Responsabile del Procedimento di tra- smettere al Servizio Prevenzione e Protezione le comunicazioni inviate agli organi preposti al rilascio di certificazioni di agibilità, abitabilità, prevenzione incendi, autorizzazioni sanitarie, varie, collaudi (scale- ascensori- ecc.), nonché la certificazione stessa nei 30 giorni previsti dal- la normativa vigente in materia.
Sarà cura del Servizio Prevenzione e Protezione archiviare tutte le pra- tiche istruite al fine di permettere l’aggiornamento del documento di va- lutazione del rischio della struttura oggetto di manutenzione ordinaria/ straordinaria.
MODALITÀ DI VERIFICA
Prima dell’emissione della presente procedura, è fatto obbligo di provve- dere alla sua registrazione al protocollo generale e alla sua archiviazione da parte del Servizio Prevenzione e Protezione.
Inoltre deve essere riveduta e aggiornata ogniqualvolta si manifestasse la necessità.
In ogni caso, allo scadere dell’anno solare dalla data di decorrenza, il Servizio Prevenzione e Protezione, già incaricato della protocollazione e archiviazione, dopo accurato controllo delle congruenze della procedura in corso con la situazione alla quale si riferisce, ne conferma la validità.
ALLEGATI E MODULI UTILIZZABILI
Α) MODELLO DI TRASMISSIONE DATI RELATIVO AL PRO- GETTO DI MANUTENZIONE DA EFFETTUARE;
Β) MODELLO DI VERBALE DA UTILIZZARE PER GLI INCON- TRI EFFETTUATI.
MODELLO A
MODELLO DI TRASMISSIONE DATI RELATIVO AL PROGETTO DI MANUTENZIONE
SETTORE RICHIEDENTE
TITOLARE DELL’ATTIVITÀ
UBICAZIONE
NOTIZIE CIRCA LA MANUTENZIONE DA EFFETTUARE | |
NUMERO DIPENDENTI | |
PREVISIONE UTENZA | |
ARTICOLAZIONE ORARIA | |
APERTURA ALL’UTENZA | |
DOTAZIONI INFORMATICHE E DI RETE | |
APPARECCHIATURE TECNOLOGICHE | |
ARREDI | |
ULTERIORI NOTIZIE UTILI |
MODELLO B
MODELLO DI VERBALE INCONTRI
VERBALE DELL’INCONTRO TENUTOSI PER
INCONTRO EFFETTUATO IN DATA ALLE ORE .
PRESENTI: nome e cognome.
NOTE RELATIVE ALLA FASE PREPARATORIA DELL’INCONTRO
TENUTOSI IN DATA ODIERNA: se ci sono rilievi da fare.
CONTENUTO: riassumere il contenuto dell’incontro.
NOTE A VERBALE DEI COMPONENTI: nota da inserire solo nel caso in cui qualcuno dei presenti avesse comunicazioni di rilievo da verbalizzare.
LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO. FIRME DEI PRESENTI.
DATA,
NR. PROTOCOLLO
Allegato 4
PROCEDURA PER L’AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO A SEGUITO
DI MANUTENZIONE ORDINARIA E/O STRAORDINARIA
I Dirigenti, per la realizzazione degli obiettivi e dei programmi elaborati dagli organi politici, sottopongono all’Amministrazione Comunale pro- poste per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle strutture che ospitano le varie attività dell’Ente.
Il Responsabile di procedimento, incaricato della progettazione, dovrà procedere come sotto riportato.
Il medesimo soggetto dovrà inoltrare al Servizio di Prevenzione e Prote- zione la comunicazione debitamente compilata in ogni sua parte e sot- toscritta, allegata alla presente procedura (allegato A), e provvedere a convocare un incontro preliminare alla deliberazione per richiedere le informazioni necessarie alla redazione del progetto.
All’incontro saranno presenti un rappresentante del Servizio Prevenzione e Protezione, un rappresentate dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente e il titolare del Settore in cui si è evidenziata la necessità oggetto della presente procedura.
Sarà cura del titolare dell’attività fornire le seguenti indicazioni:
• tipo di attività espletata;
• numero dei dipendenti;
• utenza;
• articolazione oraria;
• apertura all’utenza;
• dotazioni informatiche e di rete;
• eventuali impianti tecnologici necessari (allarme antintrusione – video camere – rilevatore magnetico……ecc.);
• arredi previsti;
• ulteriori notizie utili alla progettazione.
Il Servizio Prevenzione e Protezione darà indicazioni, in base ai rischi connessi all’attività prevista, sui costi complessivi relativi a:
• aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, comple- to dei necessari allegati;
• materiali per l’informazione dei lavoratori (ex art. 21 D.Lgs. 626/94);
• corsi per la formazione dei lavoratori (ex art. 22 D.Lgs. 626/94);
• corsi per il primo soccorso e antincendio per i componenti la squadra di emergenza.
Darà, inoltre, i necessari pareri per la sicurezza passiva da prevedere nel progetto della ristrutturazione.
Il Medico Competente di concerto con il Servizio Prevenzione e Protezio- ne darà la propria consulenza sui seguenti argomenti:
1. microclima (temperatura - velocità dell’aria - tasso di umidità relativo),
2. illuminazione,
3. eventuali fonti di rumore, vibrazioni, inquinamento elettroma- gnetico,
4. rischio biologico,
5. movimentazione manuale dei carichi,
6. rischio chimico,
7. disturbi psicofisici dovuti a forti emozioni o stress,
8. ergonomici
(lay-out definitivo - scrivanie - armadiature – fasciatoi – librerie),
9. video terminali,
10. sorveglianza sanitaria per i dipendenti allocati nella nuova struttura,
11. eventuali dispositivi di protezione individuale di cui adottare i dipendenti.
In ultima analisi è fatto obbligo al Responsabile del Procedimento, di concerto con il Servizio Prevenzione e Protezione, di raccogliere i dati e pareri complessivi del titolare dell’attività, del Medico Competente, dei
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza dei luoghi di lavoro for- malmente nominati. Tutte le fasi dovranno essere verbalizzate (Allegato B) e trasmesse al Servizio Prevenzione e Protezione.
Il Responsabile del procedimento, con gli elementi acquisiti, dovrà inse- rire nella proposta di approvazione del progetto la necessaria copertura finanziaria per “Adempimenti D.Lgs. 626/94 e successive modifiche ed integrazioni” sufficiente a coprire i costi per:
• aggiornamento del documento di valutazione del rischio della struttura (ex art. 4 D.Lgs. 626/94), completo del registro dei con- trolli da effettuare ai sensi del D.M. 10/98;
• redazione di planimetrie con evidenziati, oltre alle eventuali in- novazioni apportate agli impianti idraulici, elettrici, tecnologici, e al lay-out finale, anche gli impianti antincendio, le vie di fuga (D.M. 10/98), i punti di raccolta esterni, le luci emergenza nu- merate, il posizionamento estintori e naspi o idranti numerati, le porte “REI”, la previsione di attacchi per VV.F. esterni alla struttura il tutto esposto su CD e redatti in “AUTOCAD”;
• fornitura di planimetrie da esporre all’interno della struttura in- dicanti le vie di fuga e la presenza di sistemi antincendio, quadri elettrici, valvola di intercettazione del gas, presidi di primo in- tervento in caso di emergenza (cassetta di pronto soccorso, ar- madi contenenti attrezzature antincendio per la difesa personale ecc.), se modificate durante la ristrutturazione.
Sono da prevedere due verifiche: una in fase d’opera e una finale, verba- lizzate (allegato B), da trasmettere al Servizio di Prevenzione e Protezio- ne.
Alle verifiche saranno presenti: Servizio di Prevenzione e Protezione, Me- dico Competente, Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, titolare dell’attività. Le verifiche sono finalizzate al controllo di quanto previsto nel progetto esecutivo preventivamente concordato.
Infine è ancora fatto obbligo al Responsabile del Procedimento di tra- smettere al Servizio Prevenzione e Protezione le comunicazioni inviate agli organi preposti al rilascio di certificazioni di agibilità, abitabilità, prevenzione incendi, autorizzazioni sanitarie, varie, collaudi (scale- ascensori- ecc.), nonché la certificazione stessa nei 30 giorni previsti dal- la normativa vigente in materia.
Sarà cura del Servizio Prevenzione e Protezione archiviare tutte le prati- che istruite, al fine di permettere l’aggiornamento del documento di va- lutazione del rischio della struttura oggetto di manutenzione ordinaria/ straordinaria.
MODALITÀ DI VERIFICA
Prima dell’emissione della presente procedura è fatto obbligo di provve- dere alla sua registrazione al protocollo generale e alla sua archiviazione da parte del Servizio Prevenzione e Protezione.
Inoltre deve essere riveduta e aggiornata ogniqualvolta si manifestasse la necessità.
In ogni caso, allo scadere dell’anno solare dalla data di decorrenza, il Servizio Prevenzione e Protezione, già incaricato della protocollazione e archiviazione, dopo accurato controllo delle congruenze della procedura in corso con la situazione alla quale si riferisce, ne conferma la validità.
ALLEGATI E MODULI UTILIZZABILI
A1) MODELLO DI TRASMISSIONE DATI RELATIVO AL PRO- GETTO DI MANUTENZIONE DA EFFETTUARE;
B1) MODELLO DI VERBALE DA UTILIZZARE PER GLI INCON- TRI EFFETTUATI.
MODELLO A 1
MODELLO DI TRASMISSIONE DATI RELATIVO AL PROGETTO DI MANUTENZIONE
SETTORE RICHIEDENTE
TITOLARE DELL’ATTIVITÀ
UBICAZIONE
NOTIZIE CIRCA LA MANUTENZIONE DA EFFETTUARE | |
NUMERO DIPENDENTI | |
PREVISIONE UTENZA | |
ARTICOLAZIONE ORARIA | |
APERTURA ALL’UTENZA | |
DOTAZIONI INFORMATICHE E DI RETE | |
APPARECCHIATURE TECNOLOGICHE | |
ARREDI | |
ULTERIORI NOTIZIE UTILI |
MODELLO B 1
MODELLO DI VERBALE INCONTRI
VERBALE DELL’INCONTRO TENUTOSI PER
INCONTRO EFFETTUATO IN DATA ALLE ORE .
PRESENTI: nome e cognome.
NOTE RELATIVE ALLA FASE PREPARATORIA DELL’INCONTRO
TENUTOSI IN DATA ODIERNA: se ci sono rilievi da fare.
CONTENUTO: riassumere il contenuto dell’incontro.
NOTE A VERBALE DEI COMPONENTI: nota da inserire solo nel caso in cui qualcuno dei presenti avesse comunicazioni di rilievo da verbalizzare.
LETTO, CONFERMATO E SOTTOSCRITTO. FIRME DEI PRESENTI.
DATA,
NR. PROTOCOLLO
Allegato 5
FORNITURA DI ARREDI, TRASLOCHI
E PULIZIE STRAORDINARIE SEGUENTI AD INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE
O A MODIFICHE NELLA DESTINAZIONE D’USO DI LOCALI ED EDIFICI SCOLASTICI DI CUI ALL’ART. 17
Fornitura di arredi
Entro il mese di febbraio, le Istituzioni Scolastiche si impegnano a presentare al Servizio Servizi per la Scuola le richieste dei loro fabbisogni, precisandone le caratteristiche funzionali.
Il Servizio Servizi per la Scuola procederà alla verifica della richiesta valutandone la coerenza sia rispetto all’effettivo fabbisogno, sia rispetto alle modalità di fornitura (acquisto, utilizzo di arredi idonei già disponibili). L’Istituzione scolastica collaborerà alla verifica fornendo all’incaricato dell’Amministrazione tutti gli elementi informativi utili a facilitarne l’intervento.
Entro il mese di marzo, il Servizio Servizi per la Scuola, dopo aver completato la verifica anche attraverso la ricognizione della eventuale disponibilità degli arredi richiesti presso altre Istituzioni Scolastiche cittadine, in collaborazione col Servizio Contratti ed Economato provvederà ad attivare le procedure necessarie a garantire la funzionalità delle scuole all’avvio dell’anno scolastico.
Entro lo stesso mese di marzo, il Servizio Politiche per Disabili procederà ad accogliere le richieste di fornitura di arredi speciali che si rendano necessari per l’integrazione scolastica al fine di favorire l’autonomia e il benessere degli studenti con disabilità.
Traslochi
Α) Traslochi di materiale utilizzabile
Β) Traslochi per smaltimento di arredi non più utilizzabili
Per i traslochi sopra specificati da effettuarsi nei periodi estivi, il Dirigente Scolastico deve inviare richiesta entro il 30 maggio al Servizio Servizi per la Scuola che provvederà ad inoltrarla al competente Servizio Contratti ed Economato.
Necessità non riconducibili alla suddetta programmazione, dovranno essere segnalate con almeno 15 giorni di anticipo.
Pulizie straordinarie seguenti ad interventi di ristrutturazione o a modifiche nella destinazione d’uso di locali ed edifici scolastici Le Istituzioni Scolastiche si impegnano a formulare le richieste al Servizio Servizi per la Scuola con le seguenti scadenze:
- entro il 30 maggio la richiesta di interventi da eseguire durante le vacanze estive,
- entro il 30 ottobre la richiesta di interventi da eseguire durante le vacanze natalizie,
- entro il 28 febbraio la richiesta di interventi da eseguire durante le vacanze pasquali.
Entro la fine del mese successivo alla rispettive scadenze, il Servizio Servizi per la Scuola presenterà alle scuole la programmazione degli interventi previsti.
Ogni richiesta inerente gli interventi descritti al Titolo V dovrà essere comunicata al Servizio competente attraverso richiesta sottoscritta dal Dirigente Scolastico. Anche a garanzia del principio di programmazione espresso in premessa, le richieste formulate da genitori, anche a nome e per conto di organismi rappresentativi delle famiglie, o da altri operatori scolastici non autorizzati dovranno essere riportate alla responsabilità del Dirigente scolastico e da questo presentate al Servizio competente.
PATTO PER LA SCUOLA
ACCORDO DI PROGRAMMA
tra il Sindaco di Parma e i Dirigenti Scolastici delle Scuole Paritarie del Comune di Parma
Visto l’Accordo di programma stipulato con le Scuole Statali del Primo ciclo, finalizzato alla concertazione ed al coordinamento delle azioni e degli interventi di politica scolastica promossi dall’Amministrazione Comunale e a favorire la positiva integrazione con le politiche territoriali sociali e sanitarie;
Considerata quale parte integrante del contesto normativo di riferimento la Legge 62/2000 che riconosce il ruolo di servizio pubblico svolto dalle scuole paritarie, quali soggetti che, insieme alle scuole statali, concorrono alla costituzione del sistema nazionale di istruzione;
richiamati gli obiettivi dell’Accordo di programma “Patto per la Scuola”;
considerata la volontà dei soggetti firmatari di pervenire alla creazione di un sistema scolastico integrato che, riconoscendo il ruolo di servizio pubblico svolto dalle scuole paritarie, ne solleciti e realizzi nei fatti le necessarie interazioni con gli altri soggetti costituenti il sistema dell’istruzione locale anche attraverso gli impegni e gli accordi definiti dal “Patto per la Scuola”;
preso atto della volontà espressa dai Dirigenti delle scuole paritarie di Parma di aderire a finalità, contenuti e metodi previsti nel “Patto per la Scuola”,
Ciò premesso e richiamato Il Sindaco di Parma
e i Dirigenti Scolastici delle Scuole Paritarie del Comune di Parma
stipulano di sottoscrivere i contenuti dell’ accordo di programma “Patto per la Scuola” applicandone i contenuti alle Scuole paritarie cittadine
in particolare
prevedendo l’estensione degli organismi di governo del “Patto per la Scuola” alle Scuole paritarie che saranno rappresentate:
• nella Conferenza cittadina attraverso i loro Dirigenti;
• nel Gruppo tecnico di coordinamento attraverso un rappresen- tante scelto tra gli stessi Dirigenti che parteciperà su temi di specifico interesse;
• nei Gruppi di lavoro o nelle Commissioni previste nei modi di volta in volta definiti dal Gruppo tecnico di coordinamento.
Le Scuole paritarie si impegnano, nei confronti di tutti i firmatari del Patto per la Scuola e per tutta la sua durata, alla realizzazione delle finalità dell’Accordo di programma e dei suoi contenuti operativi, in particolare per quanto concerne le azioni e gli interventi destinati a realizzare il più ampio confronto e la più ampia corresponsabilità sulle tematiche sociali, formative ed educative utili alla costituzione di un equilibrato sistema scolastico territoriale integrato.
L’Amministrazione Comunale, nel quadro del sistema normativo vigente, compatibilmente con le proprie disponibilità di bilancio e nel rispetto degli indirizzi e programmi del Consiglio comunale, si impegna ad estendere alle scuole paritarie le azioni a garanzia del pieno esercizio del diritto allo studio degli alunni.
Parma, 18 dicembre 2008
Xxxxx, approvato e sottoscritto
Per l’Amministrazione Comunale
Il Sindaco di Parma
Xxxxxx Xxxxxxx
Per le Istituzioni Scolastiche paritarie Scuola Primaria e Secondaria di I grado Xxxxx Xxxxxxxxx
Il Dirigente Xxxxx Xxxxxxxxx
Scuole dell’Infanzia Sorelle Ferrari e Santa Xxxxx, Scuola dell’Infanzia e Primaria Casa Famiglia e Scuola Secondaria di I grado Xxxxxxxx Xxxxxxx
Il Dirigente Xxxxx Xxxx Xxxxxxxx
Scuola dell’Infanzia Rosa Orzi, Scuola dell’Infanzia e Primaria Santa Rosa e Scuola Secondaria di I grado P.G.E. Porta
La Legale Rappresentante Xxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx
Istituto De La Salle – Scuola Primaria e Secondaria di I grado Il Dirigente
Xxxxx Xxxxxxxxxx
Scuola Primaria e Secondaria di I grado San Benedetto
Il Dirigente Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Scuola Primaria Sant’Orsola Il Gestore
Suor Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx
Il Pro-Rettore Xxxxxx Xxxxx
Per l’Università degli Studi di Parma
Per il Distretto Socio-Sanitario
Il Direttore Amministrativo
Xxxxxxxx Xxxxxx
Per l’Ufficio Scolastico Provinciale di Parma Il Dirigente
Xxxxxxx Xxxx
Finito di stampare nel mese di Settembre 2009 presso