COMPONENTE T1
COMPONENTE T1
Attività T1.2 “Accordi territoriali e transfrontalieri” PRODOTTO T1.4.12 PATTO TRANSFRONTALIERO COMPOSANT T1
Activité T1.2 “Accords territoriaux et transfrontaliers ”
PRODUIT T1.4.12 PACTE TRANSFRONTALIER
PATTO DI INTENTI PER LA REALIZZAZIONE DELLE MISURE DEL PIANO D’AZIONE CONGIUNTO “RETRALAGS”
L’integrazione di tutti gli strumenti messi a disposizione partendo dai diversi Accordi Internazionali, passando per la Convenzione di Ramsar del 1971, per le molteplici direttive europee e la Convenzione di Rio de Janeiro del 1992, ribadiscono l’importanza della tutela degli ecosistemi acquatici e marino-costieri rientranti, infatti, tra gli obiettivi prioritari delle politiche ambientali nazionali e internazionali.
Preservare la qualità delle acque, proteggere gli ambienti acquatici, fronteggiare le inondazioni, agire nei confronti della risorsa idrica considerandola un insieme.
Migliorare l’efficacia della gestione pubblica degli ecosistemi lagunari e lacuali, favorire la riduzione dell’inquinamento e la tutela delle risorse naturali, attraverso la creazione di una vera e propria responsabilità e identità comune.
La protezione delle Zone umide e lagunari è stata uno dei capisaldi a partire dal quale si sono sviluppate molte delle politiche ambientali internazionali, figlia della Convenzione di Ramsar, il trattato stipulato in Iran nel febbraio del 1971, al quale contribuì la spinta data dalle Associazioni Ambientaliste, che denunciavano una generalizzata situazione di degrado e abbandono di queste aree, rappresenta il primo trattato a carattere mondiale applicato alla conservazione degli ecosistemi ed alla biodiversità. A Ramsar dobbiamo, infatti, la “Convenzione sulle Zone umide di importanza internazionale, specialmente come habitat degli uccelli acquatici”, grazie alla quale si è potuta diffondere la consapevolezza della necessità irrimandabile di una politica di protezione della natura, del miglioramento e della conservazione globale delle condizioni ambientali anche per ambiti considerati marginali dal punto di vista dell’economia convenzionale.
Dal 1971 la normativa ambientale, a livello europeo, si è sviluppata e oggi si assiste ad una serie di direttive che guidano i territori dello spazio comunitario.
Direttiva Uccelli (79/409/CEE) “Uccelli” il cui obiettivo è la conservazione dell’avifauna selvatica che abitano le nostre acque
Direttiva Habitat (92/43/CEE) il cui scopo è salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio
europeo degli Stati membri al quale si applica il trattato.
Direttiva Quadro delle acque (2000/60/CE)e figlie che perseguono obiettivi ambiziosi: prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo, migliorare lo stato delle acque e assicurare un utilizzo sostenibile. Ha introdotto un approccio innovativo nella legislazione europea dal punto di vista amministrativo-gestionale.
Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino (2008/56/CE) che è uno strumento innovativo per la protezione dei mari poiché costituisce il primo contesto normativo vincolante per gli Stati Membri a considerare l’ambiente marino in un’ottica sistemica.
A livello europeo gli habitat acquatici sono quelli maggiormente minacciati e perciò l’integrazione di tutti gli strumenti delle Direttive e delle Convenzioni permette di ottimizzare le risorse e attuare azioni di tutela e monitoraggio della biodiversità degli ecosistemi acquatici nelle aree protette e in quelle di connessione.
Lo spazio transfrontaliero interessato dal progetto RETRALAGS è caratterizzato dalla presenza di un patrimonio naturale, eco-sistemico delle lagune e degli stagni per il quale si è inteso realizzare un sistema transfrontaliero di gestione sostenibile al fine di migliorare l’efficacia delle azioni a sostegno della tutela e della valorizzazione degli ecosistemi acquatici.
In questo contesto le sfide innescate dalle Direttive e dalle Convenzioni internazionali trovano sviluppo e condivisione nello spazio transfrontaliero di RETRALAGS, spazio che vede coinvolti enti italiani e francesi di forme di governance multiscalare e multilivello e di azioni pilota per il raggiungimento di tre macro obiettivi: Tutela, promozione e riqualificazione ambientale, Riqualificazione territoriale e paesaggistica, Promozione, fruizione e valorizzazione economica.
I partner appartengono alla stessa bioregione e le sfide dell’adattamento ai mutamenti climatici rappresenta un’ulteriore occasione di confronto e crescita dello spazio transfrontaliero di cooperazione.
Nel progetto sono stati sperimentati percorsi di Contratti di Fiume già presenti in Francia ed in Italia. Ad oggi, grazie al Progetto RETRALAGS, abbiamo tre nuovi contratti: il Contratto di Laguna del Calich, il Contratto di Laguna di Orbetello e il Contratto di Lago di Massaciuccoli.
I partner italiani del Progetto RETRALAGS (Rete TRAnsfrontaliera delle LAGune, dei laghi e degli Stagni) sono il Comune di Alghero (ente capofila), il Comune di Massarosa, il Comune di Orbetello, la Provincia di Lucca, il CIRSPE, mentre quelli su lato francese sono Département du
VAR, Collectivité de Corse e Ifremer. I partner italiani hanno stilato i loro Piani d’Azione Territoriali, relativamente alla Laguna del Calich per il Comune di Alghero, al Lago di Massaciuccoli per il Comune di Massarosa, e alla Laguna di Orbetello per il Comune omonimo. Tali piani sono stati poi inseriti in un livello di confronto più ampio rispetto ai piani d’azione sviluppati dai partner francesi (dalla Collecitivité de Corse per la Riserva Naturale di Biguglia, dal Dipartimento del VAR per la Laguna di Pesquier -Hyères e stagni di Villepey), integrando poi il quadro d’insieme con gli studi e le attività realizzati dagli altri partner di Progetto (IFREMER, CIRSPE e Provincia di Lucca).
Gli esiti del confronto sono stati condensati nel PIANO D’AZIONE CONGIUNTO RETRALAGS, che contempla azioni comuni suddivise per macro obiettivo di intervento, azioni che rimandano a specifiche misure, che generano impegni e responsabilità condivise e che trovano sintesi espressiva nel presente PATTO TRANSFRONTALIERO.
I partner di RETRALAGS, consapevoli delle criticità e delle potenzialità emerse dalle attività di studio e dalla realizzazione delle azioni pilota, si impegnano a sottoscrivere il presente PATTO TRANSFRONTALIERO, con lo sguardo proiettato al domani, forti dell’esperienza intensa vissuta, consapevoli delle pressioni che l’uomo esercita sugli ambienti, sulle risorse e sul clima.
Con la sottoscrizione del PATTO TRANSFRONTALIERO i partner di RETRALAGS si impegnano congiuntamente a:
✓ Mantenere nel tempo il reciproco impegno nella tutela dei sistemi lagunari e la disseminazione dei risultati del progetto comprese le buone pratiche sviluppate;
✓ Implementare il quadro delle azioni condivise per la pianificazione e programmazione integrata del territorio e la gestione degli ecosistemi acquatici, concepite secondo una visione di medio e lungo periodo;
✓ Consultarsi e confrontarsi periodicamente al fine di mantenere l’aggiornamento
sugli sviluppi del proprio impegno, monitorando l’avanzamento delle attività e condividendone i risultati in modo sistematico;
✓ Impegnarsi nella promozione di una rete transfrontaliera “stabile” delle Lagune, dei
Laghi, degli Stagni e dei territori delle acque, estendendo l’attuale partenariato e andando oltre lo spazio transfrontaliero, investendo su nuove progettualità condivise per il raggiungimento di un programma di azioni nel medio e lungo periodo.
Visione di medio e lungo periodo
Adottare un approccio condiviso nel segno di una pianificazione di una programmazione proiettata verso l’adattamento ai mutamenti climatici, la resilienza degli ecosistemi, che possa operare con soluzioni basate sulla natura (NBS) assicurando la sostenibilità del territorio e il coinvolgimento della popolazione nel tempo.
Potenziare l’efficacia della gestione pubblica dell’acqua e dei paesaggi d’acqua e la valorizzazione ambientale, culturale ed economica degli ecosistemi tutelati anche attraverso la promozione di Percorsi di Progettazione Partecipata (PPP) e partnership pubblico private.
Implementare i percorsi partecipativi nei rispettivi territori per sostenere l’impegno delle amministrazioni e degli altri stakeholder al rispetto degli impegni presi nei contratti di lago/laguna/stagno (nelle diverse declinazioni tra Italia e Francia), aprendo nuovi scenari di studio, di indagine, di conoscenza, di condivisione e di confronto.
Migliorare, attraverso l’utilizzo di strumenti come i contratti di fiume/lago/laguna/stagno, gli interventi di difesa dal rischio idrogeologico, qualità delle acque e natura, in maniera integrata e sinergica con la pianificazione territoriale al fine di elevare la resilienza e la sostenibilità dei territori nel tempo.
Operare per sostenere e promuovere soluzioni volte a diminuire l’impatto delle attività umane sugli ecosistemi tutelando le risorse naturali e la qualità delle acque.
Favorire la promozione, la fruizione e lo sviluppo economico-produttivo delle zone umide del proprio territorio, in modo durevole, sostenibile e partecipato.
Rafforzare le occasioni di sensibilizzazione della cittadinanza, delle scolaresche e degli operatori locali sul valore identitario delle zone umide.
Creare un marchio/brand che comunichi all’esterno dei territori le progettualità, le esperienze e le buone pratiche identificate nel progetto e che operi per l’allargamento ad altri territori delle acque dello spazio transfrontaliero in un’ottica di inclusività e di cooperazione.
Programmare la prosecuzione del progetto RETRALAGS al di fuori dello spazio transfrontaliero, ponendo le basi per la creazione di un partenariato allargato su cui investire in nuove progettualità a valere sui fondi della programmazione comunitaria 2030.
Obiettivi comuni
1. Estendere l’orizzonte delle analisi, rafforzare le conoscenze e potenziarne la condivisione.
2. Investire su modelli di governance efficace e condividere le buone pratiche nello spazio transfrontaliero, anche in termini di coinvolgimento degli stakeholder e di percorsi partecipativi attivati.
3. Rafforzare gli investimenti materiali e immateriali (studi diagnostici) per la riduzione degli impatti che gravano sulle zone umide.
4. Favorire la consapevolezza del bene acqua promuovendo buone prassi comportamentali per ridurre i consumi idrici.
5. Promuovere una conoscenza integrata sul funzionamento delle acque (dolci, di transizione e salate) del proprio territorio per orientare azioni e interventi di salvaguardia del sistema costiero.
6. Investire su azioni per la tutela e la riqualificazione paesaggistico-ambientale- naturalistico dei sistemi lagunari e lacuali.
7. Potenziare i sistemi di monitoraggio uniformando gli indicatori scelti e condividendo strumenti di rilevazione, metodologie e risultati.
8. Incrementare l’informazione e la formazione degli amministratori locali, dei tecnici, degli imprenditori e degli operatori sulla gestione consapevole delle acque.
9. Migliorare la fruizione produttiva/economica/turistica/culturale delle xxxxxx, xxx xxxxx x xxxxx xxxxxx.
00. Potenziare il sistema informativo-comunicativo a beneficio della popolazione.
PROGRAMMA DI AZIONI PER OBIETTIVI COMUNI
Studi integrati a scala di bacino e scenari di funzionamento ecologico nell’esperienza della Collecitivité de Corse per la Riserva Naturale di Biguglia. Monitoraggio ambientale con l’implementazione di tecnologie innovative nell’esperienza della Laguna di Orbetello. Studi di ingegneria naturalistica per la valorizzazione di siti produttivi dismessi, nell’esperienza del Département du Var (Saline di Pesquiers). Pianificazione strategica e adattiva agli effetti dei cambiamenti climatici e ricerca di NBS per aumentare la resilienza del territorio e della comunità nello spazio transfrontaliero.
1. Estendere l’orizzonte delle analisi, rafforzare le conoscenze e potenziarne la condivisione
2. Investire su modelli di governance efficace e condividere le buone pratiche nello spazio transfrontaliero, anche in termini di coinvolgimento degli stakeholder e di percorsi partecipativi attivati.
Creazione di una gestione mista pubblico-privato delle risorse del territorio (culturali, ambientali, ecc...) in un’ottica di custodia del bene ambientale, di produzione economica agro-ambientale durevole; di governo partecipato del territorio come evidenziato nell’esperienza del contratto di fiume quale modello di territorializzazione delle politiche pubbliche, promosso come approccio metodologico dalla Provincia di Lucca nel bacino idrografico del Fiume Serchio e contestualizzato nel partenariato RETRALAGS; del circuito dell’ospitalità diffusa nella Laguna di Orbetello; dei tavoli tematici promossi dal Comune di Alghero per la sperimentazione di un modello di governance della Laguna del Calich su scala di bacino.
Promozione di tavoli tecnici e istituzionali per potenziare la governance dei territori delle acque, anche prevedendo percorsi partecipativi per la definizione comune del quadro strategico e dei criteri generali per le future scelte, secondo l’esperienza del Comune di Massarosa (con i percorsi partecipativi diffusi verso il Contratto di Lago del Massaciuccoli) e del Comune di Alghero (con i tavoli tematici per l’allargamento della base degli attori locali con prerogative dirette e indirette sulla Laguna del Calich).
3. Rafforzare gli investimenti materiali e immateriali (studi diagnostici) per la riduzione degli impatti che gravano sulle zone umide
Azioni strutturali per il bilancio idrico, la qualità dell’acqua, il contrasto del dissesto idrogeologico e i rischi di erosione costiera, particolarmente sentiti nel Comune di Alghero.
Utilizzo delle compensazioni per favorire l’allontanamento delle attività umane dagli alvei dei corpi idrici aumentando la sicurezza della popolazione in un’ottica di prevenzione del dissesto idrogeologico, obiettivi comuni a tutti i territori dello spazio transfrontaliero.
Azioni volte al contenimento degli impatti ambientali derivanti dalle attività produttive situate nel bacino imbrifero, inserite nel SAGE (SCHEMA D’AMENAGEMENT ET DE GESTION DE L’EAU) della Collectivitè de Corse per la Riserva di Biguglia.
Azioni volte a favorire gli scambi idrologici nelle acque di transizione e per mantenere/ripristinare l’equilibrio quantitativo/quantitativo necessario a preservare la biodiversità, nell’esperienza francese del VAR grazie agli interventi della Conservatoria del Litorale.
4. Favorire la consapevolezza del bene acqua promuovendo buone prassi comportamentali per ridurre i consumi idrici
Attivare strumenti di gestione, conservazione, recupero e valorizzazione dell’identità locale e dei paesaggi attraverso il coinvolgimento della popolazione residente, nell’esperienza francese del VAR e italiana nella Provincia di Lucca e nel Comune di Orbetello.
Campagne informative e di sensibilizzazione volte a diminuire i consumi idrici domestici e produttivi, obiettivi che accomunano le pianificazioni dei partner italiani e dei partner francesi.
5. Promuovere una conoscenza integrata sul funzionamento delle acque (dolci, di transizione e salate) del proprio territorio per orientare azioni e interventi di salvaguardia del sistema costiero
Realizzazione di studi integrati e costruzione di scenari per favorire lo sviluppo dei processi pianificatori e programmatori multilivello.
6. Investire su azioni per la tutela e la riqualificazione paesaggistico-ambientale- naturalistico dei sistemi lagunari e lacuali
Azioni di riqualificazione paesaggistica e naturalistica delle aree di transizione, secondo l’esperienza francese del VAR - Conservatoria del Litorale.
7. Potenziare i sistemi di monitoraggio uniformando gli indicatori scelti e condividendo strumenti di rilevazione, metodologie e risultati.
Monitoraggio quali-quantitativo delle acque a scala di bacino e sul corpo idrico. Monitoraggio ambientale e naturalistico sul corpo idrico e nelle aree ecotonali. Monitoraggio sulle azioni di riduzione degli impatti sugli ecosistemi tutelati.
Monitoraggio sulle azioni di salvaguardia dei litorali e di mitigazione dell’erosione costiera.
Monitoraggio sulle azioni di mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici a scala di bacino.
Monitoraggio sulle azioni partecipative ed informative per il coinvolgimento della popolazione.
Creazione di un sistema informativo condiviso nello spazio transfrontaliero.
Condivisione di sistemi di monitoraggio ambientale mediante l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche innovative.
8. Incrementare l’informazione e la formazione degli amministratori locali, dei tecnici,
degli imprenditori e degli operatori sulla gestione consapevole delle acque
Promozione di percorsi informativi e formativi multicanale per migliorare gli assetti organizzativi interni ed esterni alla governance dei territori delle acque.
Favorire il coinvolgimento degli amministratori locali, dei tecnici, degli imprenditori e
degli operatori locali nei processi partecipativi a supporto dell’aggiornamento dei piani d’azione dei contratti di lago/laguna/stagno, anche attraverso metodologie partecipative specifiche.
Promozione di corsi di aggiornamento e specializzazione volti a creare le competenze necessarie per realizzare opere e infrastrutture sostenibili e a ridotto impatto ambientale.
9. Migliorare la fruizione produttiva-economica-turistica-culturale delle lagune, dei laghi e degli stagni
Promuovere la multifunzionalità delle attività di pesca valorizzando il turismo come indotto importante per la prosecuzione delle attività tradizionali a basso impatto ambientale, secondo l’esperienza toscana nella Laguna di Orbetello.
Progetti per la mobilità lenta e percorsi pedo-ciclabili e per la fruizione sostenibile delle aree umide e dei paesaggi delle acque di transizione, nell’esperienza del Comune di Alghero con i percorsi tematici di fruizione della Laguna del Calich.
Censimento dei manufatti di interesse storico e archeologico e messa a sistema di un’offerta integrata culturale, ricreativa e sportiva, nell’esperienza della Provincia di Lucca (strutture di fruizione lungo le sponde del Fiume Serchio), nell’esperienza francese del VAR con le saline di Pesquiers, nell’esperienza di Orbetello con il circuito dell’ospitalità nell’omonima laguna, nella progettualità del Museo a Cielo Aperto nella laguna del Calich.
Fruizione naturalistica ed educazione ambientale, promozione sociale e ludico creativa in modo coordinato e sinergico, nell’esperienza condivisa dei partner italiani e francesi.
Sperimentazione e diffusione di infrastrutture leggere per favorire la conoscenza delle lagune, dei laghi e degli stagni, secondo l’esperienza del CIRSPE e della sua chiatta interattiva allestita nella Laguna di Orbetello.
10. Potenziare il sistema informativo-comunicativo a beneficio della popolazione
Promozione di campagne di cittadinanza attiva allo scopo di favorire la visione della laguna/lago/stagno come bene comune da salvaguardare.
Attivazione di percorsi di educazione ambientale per minori e adulti, con il coordinamento tra enti pubblici, associazioni ambientaliste ed Enti del terzo settore.
Incremento di occasioni di confronto con la cittadinanza per favorire il trasferimento del valore identitario delle lagune, dei laghi e degli stagni.
Utilizzo delle ICT per raggiungere un maggior numero di cittadini.
PACTE D'INTENTION POUR LA MISE EN ŒUVRE DES MESURES DU PLAN D'ACTION CONJOINT «RETRALAGS»
L'intégration de tous les outils mis à disposition à partir des différents accords internationaux, en passant par la Convention de Ramsar de 1971, les multiples directives européennes et la Convention de Rio de Janeiro de 1992, réaffirme l'importance de la protection des écosystèmes aquatiques et les zones marines-côtières, en fait, parmi les objectifs prioritaires des politiques environnementales nationales et internationales.
Préserver la qualité de l'eau, protéger les milieux aquatiques, faire face aux inondations, agir envers la ressource en eau en la considérant dans son ensemble.
Améliorer l'efficacité de la gestion publique des écosystèmes lagunaires et lacustres, favoriser la réduction de la pollution et la protection des ressources naturelles, à travers la création d'une réelle responsabilité et d'une identité commune.
La protection des zones humides et des lagunes a été l'une des pierres angulaires à partir de laquelle de nombreuses politiques environnementales internationales se sont développées, fille de la Convention de Ramsar, le traité stipulé en Iran en février 1971, auquel a contribué l'impulsion donnée par les associations environnementales, qui dénonçait une situation généralisée de dégradation et d'abandon de ces espaces, représente le premier traité mondial appliqué à la conservation des écosystèmes et de la biodiversité. Nous devons en effet à Ramsar la "Convention relative aux zones humides d'importance internationale, en particulier en tant qu'habitat de la sauvagine", grâce à laquelle il a été possible diffuser la prise de conscience de la nécessité inaliénable d'une politique de protection de la nature, d'amélioration et de conservation à l'échelle mondiale des conditions environnementales également pour les zones considérées comme marginales du point de vue de l'économie conventionnelle.
Depuis 1971, la législation environnementale, au niveau européen, s'est développée et aujourd'hui il existe une série de directives qui guident les territoires de l'espace communautaire.
Directive Oiseaux (79/409 / CEE) "Oiseaux" dont le but est la conservation des oiseaux sauvages qui peuplent nos eaux.
Directive Habitat (92/43 / CEE) dont le but est de sauvegarder la biodiversité en conservant les habitats naturels, ainsi que la flore et la faune sauvages sur le territoire européen des États
membres auxquels le traité s'applique.
Directive-cadre sur l'eau (2000/60 / CE) et filles qui poursuivent des objectifs ambitieux: prévenir la détérioration qualitative et quantitative, améliorer l'état de l'eau et garantir une utilisation durable. Elle a introduit une approche innovante dans la législation européenne du point de vue de la gestion administrative.
Directive-cadre sur la stratégie pour le milieu marin (2008/56 / CE), qui est un outil innovant pour la protection des mers car elle constitue le premier contexte réglementaire contraignant permettant aux États membres de considérer le milieu marin dans une perspective systémique.
Au niveau européen, les habitats aquatiques sont les plus menacés et donc l'intégration de tous les outils des Directives et Conventions permet d'optimiser les ressources et de mettre en œuvre des actions de protection et de suivi de la biodiversité des écosystèmes aquatiques dans les zones protégées et connectées.
L'espace transfrontalier affecté par le projet RETRALAGS est caractérisé par la présence d'un patrimoine naturel et éco-systémique des lagunes et des étangs pour lesquels il était prévu de créer un système de gestion durable transfrontalier afin d'améliorer l'efficacité des actions en faveur de la protection et l'amélioration des écosystèmes aquatiques.
Dans ce contexte, les défis déclenchés par les Directives et les Conventions internationales trouvent développement et partage dans l'espace transfrontalier de RETRALAGS, un espace regroupant des instances italiennes et françaises de formes de gouvernance multi-échelles et multi-niveaux et des actions pilotes pour la réalisation de trois macro-objectifs: promotion et requalification environnementale, requalification territoriale et paysagère, promotion, fructification et valorisation économique.
Les partenaires appartiennent à la même bio région et les défis de l'adaptation au changement climatique représentent une opportunité supplémentaire de discussion et de croissance de l'espace transfrontalière de coopération .
Dans le projet ont xxx xxxxxx xxx xxxxxxx xx xxxxxxxx xxxxxxxx xxxx xxxxxxxx xx Xxxxxx et en Italie. À ce jour, grâce au projet RETRALAGS, nous avons trois nouveaux contrats: le Contrat de Lagune du Calich, le Contrat de Lagune de Orbetello et le Contrat du Lac de Massaciuccoli.
Les partenaires italiens du projet RETRALAGS (Réseau transfrontalier des LAGunes, des lacs et des étangs) sont la municipalité d'Alghero (établissement chef de file), la municipalité de
Massarosa, la municipalité d'Orbetello, la province de Lucques, le CIRSPE, tandis que ceux du côté français sont le Département du VAR, la Collectivité de Corse et l'Ifremer. Les partenaires italiens ont élaboré leurs plans d'action territoriaux relatifs à la lagune du Calich pour la commune d'Alghero, au lac Massaciuccoli pour la commune de Massarosa et à la lagune d'Orbetello pour la commune du même nom. Ces plans ont ensuite été intégrés dans un niveau de comparaison plus large que les plans d'actions développés par les partenaires français (de la Collecitivité de Corse pour la Réserve Naturelle de Biguglia, du Département VAR pour la lagune de Pesquier-Hyères et les étangs de Villepey ), puis en intégrant la vue d'ensemble avec les études et les activités menées par les autres partenaires du projet (IFREMER, CIRSPE et Province de Lucques).
Les résultats de la comparaison ont été condensés dans le PLAN D'ACTION CONJOINT RETRALAGS, qui envisage des actions communes divisées par macro-objectif d'intervention, des actions qui renvoient à des mesures spécifiques, qui génèrent des engagements et des responsabilités partagés et qui trouvent une synthèse expressive dans ce PACTE TRANSFRONTALIER.
Les partenaires de RETRALAGS, conscients des enjeux critiques et du potentiel qui ont émergé des activités d'étude et de la mise en œuvre des actions pilotes, s'engagent à signer ce PACT TRANSFRONTALIER, avec le regard projeté vers demain, renforcé par l'expérience intense vécue, conscients des pressions qui l'homme exerce sur les environnements, les ressources et le climat.
Avec la signature du PACTE TRANSFRONTALIER, les partenaires de RETRALAGS s'engagent conjointement à:
✓ Maintenir un engagement mutuel dans le temps dans la protection des systèmes lagunaires et la diffusion des résultats du projet, y compris les meilleures pratiques développées;
✓ Mettre en œuvre le cadre d'actions partagées pour la planification et la programmation intégrées du territoire et la gestion des écosystèmes aquatiques, conçues selon une vision à moyen et long terme;
✓ Se consulter et discuter périodiquement afin de se tenir au courant de l'évolution de son engagement, suivre l'avancement des activités et partager les résultats de manière systématique;
✓ S'engager dans la promotion d'un réseau transfrontalier «stable» des lagunes, des lacs, des étangs et des territoires aquatiques, en étendant le partenariat actuel et en allant au-delà de l'espace transfrontalier, en investissant dans de nouveaux projets communs pour réaliser un programme d'actions à moyen et long terme.
Vision à moyen et long terme
Adopter une approche partagée dans le signe de la planification et de la programmation projetée vers l'adaptation au changement climatique, la résilience des écosystèmes, qui peuvent fonctionner avec des solutions basées sur la nature (NBS) assurant la durabilité du territoire et l'implication de la population dans le temps.
Améliorer l'efficacité de la gestion publique des eaux et des paysages aquatiques et la valorisation environnementale, culturelle et économique des écosystèmes protégés également par la promotion des Parcours de Planification Participée (PPP) et partenariat public-privé.
Mettre en œuvre les parcours participatifs dans les territoires respectifs pour soutenir l'engagement des administrations et autres parties prenantes à respecter les engagements pris dans les contrats lac / lagune / étang (sous les différentes formes entre l'Italie et la France), en ouvrant de nouvelles études, des scénarios d'investigation, de connaissances, de partage et de comparaison.
Améliorer, par l’utilisation d’instruments tels que les contrats de fleuve/lac/lagune/étang, les interventions de protection contre le risque hydrogéologique, la qualité des eaux et la nature, de manière intégrée et en synergie avec l’aménagement du territoire afin d’accroître la résilience et la durabilité des territoires dans le temps.
Travailler pour soutenir et promouvoir des solutions visant à réduire l'impact des activités humaines sur les écosystèmes en protégeant les ressources naturelles et la qualité de l'eau.
Promouvoir la promotion, la jouissance et le développement économico-productif des zones humides de son territoire de manière durable, soutenable et participative.
Renforcer les opportunités xx xxxxxxxxxxxxxxx xxx xxxxxxxx, xxx xxxxxxx xxxxxxxxx xx xxx xxxxxxxxxx xxxxxx xxx xx xxxxxx identitaire des zones humides.
Créer une marque /brand qui communique en dehors des territoires les projets, les expériences et les bonnes pratiques identifiés dans le projet et qui œuvre pour étendre les eaux de l'espace transfrontalier à d'autres territoires dans une optique d'inclusion et de coopération.
Planifier la poursuite du projet RETRALAGS en dehors de l'espace transfrontalier, en jetant les bases de la création d'un partenariat élargi sur lequel investir dans de nouveaux projets en utilisant les fonds de la programmation communautaire 2030.
Objectifs communs
1. Élargir l'horizon des analyses, renforcer les connaissances et favoriser le partage.
2. Investir dans des modèles de gouvernance efficaces et partager les bonnes pratiques dans l'espace transfrontalier, également en termes d'implication des parties prenantes et de parcours participatifs activés.
3. Renforcer les investissements tangibles et immatériels (études diagnostiques) pour réduire les impacts sur les zones humides.
4. Promouvoir la sensibilisation du bien eau en promouvant de bonnes pratiques comportementales pour réduire la consommation d'eau.
5. Promouvoir une connaissance intégrée du fonctionnement des eaux (douces, transitoires et salées) de son propre territoire afin d'orienter les actions et les interventions de sauvegarde du système côtier.
6. Investir dans des actions de protection et de requalification paysagère- environnementale-naturaliste des systèmes lagunaires et lacustres.
7. Renforcer les systèmes de suivi en standardisant les indicateurs choisis et en partageant les outils de détection, les méthodologies et les résultats.
8. Accroître l'information et la formation des administrateurs locaux, des techniciens, des entrepreneurs et des opérateurs sur la gestion consciente de l'eau.
9. Améliorer l'utilisation productive / économique / touristique / culturelle des lagunes, des lacs et des étangs.
10. Renforcer le système d'information-communication au profit de la population.
PROGRAMME D'ACTION POUR OBJECTIFS COMMUNS
1. Élargir l'horizon d'analyse, renforcer les connaissances et améliorer le partage
Etudes intégrées à l'échelle du bassin et scénarios de fonctionnement écologique dans l'expérience de la Collecitivité de Corse pour la Réserve Naturelle de Biguglia. Surveillance environnementale avec la mise en œuvre de technologies innovantes dans l'expérience de la lagune d'Orbetello. Etudes d'ingénierie naturaliste pour la valorisation des sites de production abandonnés, dans l'expérience du Département du Var (Saline di Pesquiers). Planification stratégique et adaptative aux effets du changement climatique et recherche par NBS pour augmenter la résilience du territoire et de la communauté dans l'espace transfrontalier.
2. Investir dans des modèles de governance efficaces et partager les bonnes pratiques dans l'espace transfrontalier, également en termes d'implication des parties prenantes et de parcours participatifs activés.
Création d’une gestion mixte public-privé des ressources du territoire (culturelles, environnementales, etc...) dans une optique de conservation du bien environnemental, de production économique agro-environnemental durable; de gouvernement participatif du territoire comme mis en évidence dans l’expérience du contrat de fleuve comme modèle de territorialisation des politiques publiques, promu comme approche méthodologique par la Province de Lucques dans le bassin hydrographique du fleuve Serchio et contextualisé dans le partenariat RETRALAGS; du circuit de l’hospitalité
diffusée dans la lagune d’Orbetello; des tables thématiques promues par la Commune d’Alghero pour l’expérimentation d’un modèle de gouvernance de la Lagune du Calich
à l’échelle du bassin.
Promotion de tables techniques et institutionnelles pour renforcer la governance des territoires des eaux, également en fournissant des pistes participatives pour la définition commune du cadre stratégique et des critères généraux pour les choix futurs, selon l'expérience de la Municipalité de Massarosa (avec les parcours
participatifs étendus vers Xxxxxxx xx Xxxx xx Xxxxxxxxxxxxx) xx xx xx Xxxxxxxxxxxx
x'Xxxxxxx (avec les tables thématiques pour l'expansion de la base d'acteurs locaux avec prérogatives directes et indirectes sur la Lagune du Calich).
3. Renforcer les investissements tangibles et immatériels (études diagnostiques) pour réduire les impacts sur les zones humides
Actions structurelles pour l'équilibre hydrique, la qualité de l'eau, le contraste de l'instabilité hydrogéologique et les risques d'érosion côtière, particulièrement ressentis dans la Municipalité d'Alghero.
Recours aux compensations pour favoriser le retrait des activités humaines du fond des plans d'eau, accroître la sécurité des populations en vue de prévenir l'instabilité hydrogéologique, objectifs communs à tous les territoires de l'espace transfrontalier.
Actions visant à limiter les impacts environnementaux liés aux activités de production situées dans le bassin versant, incluses dans le SAGE (SCHÉME D'AMENAGEMENT ET DE GESTION DE L'EAU) de la Collectivitè de Corse pour la Réserve de Biguglia.
Actions visant à favoriser les échanges hydrologiques dans les eaux de transition et à maintenir / restaurer l'équilibre quantitatif / quantitatif nécessaire à la préservation de la biodiversité, dans l'expérience française du VAR grâce aux interventions du Conservatoire du Littoral.
4. Promouvoir la sensibilisation au bien eau en encourageant de bonnes pratiques comportementales pour réduire la consommation d'eau
Activer les outils de gestion, de conservation, de récupération et de valorisation de l'identité locale et des paysages à travers l'implication de la population résidente, dans le VAR français et l'expérience italienne dans la province de Lucques et dans la municipalité d'Orbetello.
Campagnes d'information et de sensibilisation visant à diminuer la consommation d'eau domestique et de production, objectifs communs aux plans des partenaires italien et français.
5. Promouvoir une connaissance intégrée du fonctionnement des eaux (douces, de transition et salées) de son territoire pour guider les actions et interventions de sauvegarde du système côtier
Réalisation d'études intégrées et construction de scénarios pour favoriser le développement de processus de planification et d'ordonnancement multi-niveaux.
6. Investir dans des actions de protection et de requalification paysagère- environnemental-naturaliste des systèmes lagunaires et lacustres
Actions de réaménagement paysager et naturaliste des zones de transition, selon l'expérience française du VAR -Conservatoire du Littoral.
7. Renforcer les systèmes de suivi en standardisant les indicateurs choisis et en partageant les outils de détection, les méthodologies et les résultats.
Surveillance qualitative et quantitative des eaux à l'échelle du bassin et de la masse d'eau.
Surveillance environnementale et naturaliste sur la masse d’eau et dans les zones écotonales.
Suivi des actions de réduction des impacts sur les écosystèmes protégés. Suivi des actions xx xxxxxxxxxx xxxxxxx xx x'xxxxxxxxxxx xx x'xxxxxxx xxxxxxx.
Suivi des actions d'atténuation des effets du changement climatique à l'échelle du bassin.
Suivi des actions participatives et informatives pour l'implication de la population. Création d'un système d'information partagé dans l'espace transfrontalier.
Partage des systèmes de surveillance environnementale grâce à l'utilisation d'instruments technologiques innovants.
8. Accroître l'information et la formation des administrateurs, techniciens, entrepreneurs et opérateurs locaux sur la gestion consciente de l'eau
Promotion d'une information multicanale et de formations pour améliorer les structures organisationnelles internes et externes de la governance des territoires de
l'eau.
Promouvoir l'implication des administrateurs locaux, des techniciens, des entrepreneurs et des opérateurs locaux dans les processus participatifs en appui à la mise à jour des plans d'actions des contrats de lac / lagune / étang, également à travers des méthodes participatives spécifiques.
Promotion xx xxxxx xx xxxxxxxxx xx xx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxx x xxxxx xxx xxxxxxxxxxx nécessaires pour créer des ouvrages et des infrastructures durables et à impact environnemental réduit.
9. Améliorer le développement productif, économique, touristique et culturel des lagunes, des lacs et des étangs
Promouvoir la multifonctionnalité des activités de pêche en valorisant le tourisme en tant qu'activité induite importante pour la poursuite des activités traditionnelles à faible impact environnemental, selon l'expérience toscane dans la lagune d'Orbetello.
Projets pour la mobilité lente et les pistes pédo-cyclables et pour l'utilisation durable des zones humides et des paysages aquatiques de transition, dans l'expérience xx xx xxxxxxxxxxxx x'Xxxxxxx xxxx xxx xxxxxxxx xxxxxxxxxxx x'xxxxxxxxxxx xx xx xxxxxx de Calich.
Recensement des artefacts d'intérêt historique et archéologique et système d'une offre culturelle, récréative et sportive intégrée, dans l'expérience de la Province de Lucques (structures d’utilisation le long des rives de la rivière Serchio), dans l'expérience française du VAR avec le marais salants de Pesquiers, dans l'expérience d'Orbetello avec le circuit hospitalité dans la lagune du même nom, dans la conception du musée en plein air dans la lagune de Calich.
Utilisation naturaliste et éducation environnementale, promotion créative sociale et récréative de manière coordonnée et synergique, dans l'expérience partagée des partenaires italiens et français.
Expérimentation et diffusion d'infrastructures légères pour favoriser la connaissance des lagunes, lacs et étangs, selon l'expérience du CIRSPE et de sa barge interactive installée dans la lagune d'Orbetello.
10. Renforcer le système d'information-communication au profit de la population
Promotion de campagnes citoyennes actives afin de promouvoir la vision de la lagune
/ lac / étang comme un bien commun à sauvegarder.
Activation de cours d'éducation à l'environnement pour mineurs et adultes, avec coordination entre les organismes publics, les associations environnementales et les organismes du tiers secteur.
Augmentation des opportunités de discussion avec les citoyens pour faciliter le transfert de la valeur identitaire des lagunes, lacs et étangs.
Utilisation des TIC pour atteindre un plus grand nombre de citoyens.